Congiuntura import export 4 trimestre 2017

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IMPORT EXPORT IV trimestre 2017

Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio Milano Monza-Brianza Lodi ufficiostudi@mi.camcom.it

La dinamica dell’interscambio estero dell’area di Milano, Monza-Brianza e Lodi evidenzia un’ulteriore progressione delle esportazioni nel quarto trimestre 2017 (+6,9%) e una crescita complessiva per l’anno 2017 (+8,5%), superiore al dato nazionale (+7,4%) e alla macro area del Nord Ovest (+7,6%). La crescita ha ricevuto un impulso rilevante sia dall’area milanese (+7,7%) sia dalle province di Monza e di Lodi (+11,9% e +10,9% rispettivamente). Sul piano dell’export la dinamica del quarto trimestre 2017 evidenzia una performance complessiva trainata dalla crescita della città metropolitana milanese (+8,4%) e dall’area brianzola (+7,7%), mentre è stato marginale l’apporto del lodigiano (+0,3%).

I E / N 04


IN SINTESI La dinamica dell’interscambio estero dell’area di Milano, Monza-Brianza e Lodi evidenzia un’ulteriore progressione delle esportazioni nel quarto trimestre 2017 (+6,9%) e una crescita complessiva per l’anno 2017 (+8,5%), superiore al dato nazionale (+7,4%) e alla macro area del Nord Ovest (+7,6%). La crescita ha ricevuto un impulso rilevante sia dall’area milanese (+7,7%) sia dalle province di Monza e di Lodi (+11,9% e +10,9% rispettivamente). Sul piano dell’export la dinamica del quarto trimestre 2017 evidenzia una performance complessiva trainata dalla crescita della città metropolitana milanese (+8,4%) e dall’area brianzola (+7,7%), mentre è stato marginale l’apporto del lodigiano (+0,3%). Il focus sui territori e sui settori evidenzia delle dinamiche differenziate. Relativamente a Milano e alla sua area metropolitana l’andamento trimestrale mostra una significativa espansione della farmaceutica (+34,9%) e della meccanica strumentale (+10,2%), mentre tra i settori portanti dell’export si è registrato una contrazione per la filiera della moda (-0,5%). Per quanto riguarda il monzese, l’export dei settori evidenzia da un lato una dinamica di elevata crescita per la chimica (+25,1%), i prodotti in metallo (+11,4%) e il settore dei macchinari (+9%) e dall’altro una robusta flessione per il comparto farmaceutico (-61,7%) che contribuisce in misura rilevante alla modesta performance dell’area. Nel lodigiano, invece, la crescita delle esportazioni registra un trend diffuso a tutti i settori; in particolare per il comparto dei prodotti elettronici, che incide per circa il 43% sul totale export, si è riscontrato un significativo apporto al sostegno della dinamica complessiva (+11,5%). Il quadro dei mercati di sbocco evidenzia per l’area metropolitana un’accelerazione della dinamica nei mercati europei (+14,3%) su cui ha inciso la rilevante espansione conseguita nelle economie esterne allo spazio comune europeo (+27,3%). Nell’ambito dei mercati extraeuropei si è fermato il trend espansivo verso gli Stati Uniti (+1,9%), mentre i flussi esportativi diretti in Asia registrano un aumento contenuto (+3,5%) sui quali ha inciso la flessione registrata nei mercati del Medio Oriente (-6,4%) –il secondo per importanza nel continente per l’area milanese – mentre è ancora rilevante la dinamica di crescita verso i mercati dell’Asia Orientale (+7,9%) trainati da Giappone (+26,9%), Cina (+10,4%) e Corea del Sud (+6,9%). Per quanto concerne la Brianza, le direttrici geografiche dell’export registrano un apporto modesto dei mercati europei (+0,5%), sui quali incide la performance negativa rilevata verso i partner comunitari (-1%), mentre in ambito extraeuropeo si rileva una flessione del mercato statunitense (-3,5%) e una crescita contenuta verso il continente asiatico (+1,9%) dove si palesa una significativa dicotomia di performance tra i mercati del Medio Oriente (-5,5%) e quelli dell’Asia Orientale (+2,6%) e Centrale (+24,1%). Relativamente all’area di Lodi, la performance dei mercati europei (+7%) e dell’Unione Europea in particolare (+7,5%) – che strutturalmente costituiscono i nove decimi del totale export – hanno contribuito a sostenere la crescita delle esportazioni del territorio nel quarto trimestre 2017. In ambito extraeuropeo è continuato, inoltre, il trend espansivo verso i mercati asiatici (+19,7%).

IL QUADRO GENERALE Il quarto trimestre 2017 si chiude con una ripresa diffusa dell’export nelle diverse partizioni del territorio nazionale (tabella 1). La progressione rilevata a livello italiano nel trimestre (+7,7%) trae impulso dalla robusta espansione registrata nelle aree settentrionali: il focus territoriale evidenzia una significativa espansione della dinamica esportativa delle regioni nord orientali (+10%) e del Nord Ovest (+6,6%). A questo quadro espansivo fanno eccezione i territori centrali dove si evidenzia una decelerazione rilevante del tasso di crescita (+3,6%), mentre le ripartizioni del Mezzogiorno mettono a segno una ripresa diffusa dell’export sia nelle regioni continentali del Sud (+11,4%) che nelle Isole (+18,4%).


Relativamente all’area vasta compresa nelle province di Milano, Lodi e di Monza il trend espansivo dell’export è proseguito anche nel quarto trimestre 2017 [tabella 1 e grafico 1], tuttavia l’incremento rilevato (+6,9%) si è collocato ad un livello lievemente inferiore rispetto alla performance esportativa nazionale. La nuova progressione registrata è da ascrivere esclusivamente agli apporti dell’area metropolitana milanese (+8,4%), su cui ha insistito in particolare la ripresa dei mercati europei (+14,3%) e del settore dei macchinari (+10,2%), e del territorio monzese (+7,7%), mentre è sostanzialmente nullo il contributo dell’area lodigiana (+0,3%). AREA GEOGRAFICA

IV TRIMESTRE 2017 (provvisorio) Import

Export

Milano

16.953.128.839

Monza-Brianza

1.624.853.726

Lodi

VARIAZIONE % 2017/2016 Import

Export

10.969.748.246

10,2

8,4

860.590.852

14,8

7,7

1.830.596.948

2.454.362.143

-0,3

0,3

MI-LO-MB

20.408.579.513

14.284.701.241

9,5

6,9

Lombardia

32.558.939.021

31.660.694.301

10,8

8,0

Nord-Ovest

43.115.938.933

46.066.570.262

8,8

6,6

Nord-Est

24.106.654.309

38.163.387.015

6,1

10,0

Centro

17.277.223.603

18.666.520.572

4,2

3,6

7.109.186.911

9.055.742.884

1,7

11,4

5.766.808.459

3.834.002.780

22,5

18,4

4.920.438.841

1.584.412.753

10,8

-1,7

102.296.251.056

117.370.636.266

7,6

7,7

Sud Isole Diverse o non specificate Italia

TABELLA 1 Interscambio estero per area geografica (IV trimestre 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi,Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat

GRAFICO 1 Esportazioni delle province di Milano, Monza-Brianza e Lodi (anni 2012-2017, variaizoni tendenziali trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat

Sul piano delle importazioni, la domanda nazionale si è mantenuta costante (+7,6%) anche nel quarto trimestre 2017, usufruendo degli impulsi significativi provenienti dalle regioni del Nord Ovest (+8,8%) e del Nord Est (+6,1%), a cui si è aggiunta la significativa crescita delle importazioni verso le Isole (+22,5%), mentre sono stati più contenuti i contributi alla dinamica da parte delle aree del Centro (+4,2%) e del Sud Italia (+1,7%). Riguardo all’area territoriale afferente a Milano, Monza e Lodi (Tabella 1 e Grafico 2), l’incremento rilevato (+9,5%) si colloca a un livello superiore rispetto al dato nazionale, con Monza e Milano che esercitano una funzione di traino sul polo importativo (+14,8% e +10,2% rispettivamente), mentre è negativo l’apporto di Lodi (-0,3%). Relativamente al consuntivo dell’export dell’anno 2017 [tabella 2], la crescita registrata a livello nazionale (+7,4%) è stata supportata dalle dinamiche rilevate dalle ripartizioni territoriali dell’Italia Settentrionale, che incidono complessivamente per oltre il 70% sui flussi esportativi. In particolare, si è osservato un effetto di traino costante nel corso dell’anno da parte delle regioni del Nord Ovest e del Nord Est (+7,6% e +6,6%), a cui si è aggiunta la crescita di analogo livello del Centro Italia (+7%). Riguardo invece alle aree del Mezzogiorno, che incidono per oltre il 10% sull’export nazionale, si è registrato un incremento di entità contenuta nelle regioni continentali del Sud (+2,8%) e un andamento particolarmente vivace delle esportazioni nelle Isole (+29,4%).


GRAFICO 2 Importazioni delle province di Milano, Monza-Brianza e Lodi (anni 2012-2017, variaizoni tendenziali trimestrali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat

AREA GEOGRAFICA Milano Monza-Brianza

2017 (provvisorio)

VARIAZIONE % 2017/2016 Export

Import

Export

Import

64.483.933.990

41.111.742.354

4,5

7,7

5.543.895.039

3.104.258.864

14,2

11,9

7.559.754.117

10.185.624.580

16,0

10,9

MI-LO-MB

77.587.583.146

54.401.625.798

6,2

8,5

Lombardia

124.736.991.438

120.334.291.798

8,1

7,5

Nord-Ovest

167.144.419.650

176.877.018.461

8,3

7,6

Nord-Est

96.035.714.551

144.526.989.002

8,9

6,6

Centro

68.186.369.709

73.422.941.697

5,9

7,0

Sud

28.929.397.947

32.539.572.940

3,5

2,8

Isole Diverse o non specificate Italia

21.021.300.061

14.638.176.866

29,0

29,4

19.341.658.391

6.101.965.149

17,2

6,1

400.658.860.309

448.106.664.115

9,0

7,4

Lodi

In questo contesto, le esportazioni della Lombardia (+7,5%) hanno seguito il trend del Nord Ovest, mentre per l’area di Milano, Monza e Lodi, l’incremento complessivo dell’export (+8,5%) ha ricevuto un impulso rilevante sia dall’area metropolitana milanese (+7,7%) sia dalle province di Monza e Lodi (+11,9% e +10,9% rispettivamente). La performance dell’area si è collocata a un livello superiore sia rispetto alla macro area del Nord Ovest (+7,6%) che nei confronti del dato nazionale (+7,4%). In particolare, per l’area milanese, che ha contribuito con oltre 41 milioni rispetto ai 54,4 milioni del totale export dell’area, si è osservata una ripresa dei mercati europei (+7,2%), trainata delle economie esterne al perimetro comunitario, e un consolidamento dei flussi esportativi diretti verso le destinazioni extraeuropee, in particolare Stati Uniti e Asia Orientale (rispettivamente +18,4% e +8,7%).

L’INTERSCAMBIO DI MILANO: I SETTORI La crescita dell’export rilevata nel quarto trimestre 2017 ha consolidato le dinamiche espresse nel corso del precedente trimestre, accentuando il passaggio di testimone tra i settori manifatturieri più incidenti sulla struttura delle esportazioni milanesi [tabella 3]. La dinamica trimestrale ha registrato pertanto una significativa espansione per le esportazioni del settore della farmaceutica (+34,9%) e per i comparti dei macchinari e apparecchi (+10,2%). Performance positive si sono inoltre registrate nell’ambito dei comparti afferenti ai prodotti dell’elettronica e dei prodotti ottici (+11,5%) e in gomma-plastica (+5,3%) e incrementi significativi si sono inoltre registrati nell’ambito dei settori alimentari, bevande e tabacco (+49,3%) e dei mezzi di trasporto (+18,7%). A tali trend espansivi si sono contrapposte invece le contrazioni dell’export rilevate nel comparto degli apparecchi elettrici (-5,5%), dei prodotti chimici (-1%) e della moda (-0,5%).

TABELLA 2 Interscambio estero per area geografica (Anno 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat


IV TRIMESTRE 2017

VARIAZIONE %

2017

(provvisorio)

2017/2016

(provvisorio)

SETTORE

VARIAZIONE % 2017/2016 Export

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Import

Agricoltura, silvicoltura e pesca

295.142.129

48.622.392

19,1

-6,4

1.191.784.542

181.690.169

13,0

-1,8

Estrazione minerali

39.722.713

35.525.285

2,5

89,8

134.404.852

77.787.278

-3,1

-5,4 37,2

Alimentari, bevande e tabacco Tessili, abbigliamento, pelli e accessori Legno e prodotti in legno, carta e stampa

736.927.144

610.919.277

3,1

49,3

2.882.746.678

1.969.527.264

1,1

1.300.200.204

1.672.811.874

1,5

-0,5

5.067.498.780

6.599.173.487

0,5

6,4

182.430.176

157.143.944

-8,7

-9,5

741.404.355

632.897.882

-7,4

-3,3 90,8

Coke e prodotti petroliferi

136.207.178

104.982.842

93,0

292,9

440.817.157

213.477.574

60,1

Sostanze e prodotti chimici

1.852.514.173

1.270.099.883

14,7

-1,0

7.711.516.038

4.906.719.054

5,2

0,5

Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici

1.507.738.642

1.029.892.340

12,3

34,9

5.688.809.648

3.672.912.117

-12,2

17,9

507.772.702

442.629.019

4,2

5,3

2.117.439.503

1.772.021.849

3,5

6,4

Metalli di base e prodotti in metallo

1.198.509.405

757.645.279

29,0

0,5

4.476.761.388

3.083.431.568

11,0

2,4

Computer, apparecchi elettronici e ottici

3.306.300.720

796.369.376

-9,3

11,5

12.401.853.350

2.731.598.701

0,9

8,8

Apparecchi elettrici

1.198.145.696

766.593.933

10,6

-5,5

5.027.588.890

3.206.143.937

13,4

2,6 8,2

Gomma e materie plastiche

Macchinari e apparecchi Mezzi di trasporto Altre attività manifatturiere

1.621.561.340

2.065.406.255

5,9

10,2

6.385.835.191

7.559.931.406

4,9

1.968.090.930

394.501.405

84,5

18,7

5.803.008.059

1.509.279.374

31,4

5,7

897.264.905

545.653.065

-3,7

1,2

3.708.932.823

2.035.983.320

-1,7

6,4 -3,4

Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata

0

0

-

-

880

2.416

-92,6

Attività di trattamento rifiuti e risanamento

64.862.565

57.100.415

59,3

-4,3

218.897.904

217.636.553

46,8

3,7

Attività servizi informazione

127.732.041

40.941.117

-6,7

-21,5

418.900.639

177.935.314

-6,3

-10,0

170.652

204.004

-70,7

-32,3

849.745

1.001.400

-52,6

-23,9

7.136.477

34.067.754

-21,8

154,1

35.912.056

93.925.673

30,7

19,0

0

0

-

-

41.588

0

0,2

-100,0

4.699.047

138.638.787

-22,5

-0,4

28.929.924

468.666.018

-2,1

25,8

16.953.128.839

10.969.748.246

10,2

8,4

64.483.933.990

41.111.742.354

4,5

7,7

Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi Provv. di bordo, merci di ritorno, resp. e varie TOTALE

Il quadro consuntivo per l’anno 2017, analizzato attraverso l’incidenza dei comparti sulla struttura esportativa dell’area metropolitana milanese, evidenzia un trend di crescita diffuso con scale di performance differenziata tra i comparti portanti della manifattura milanese. Se consideriamo l’incidenza sull’export complessivo, la dinamica ha beneficiato nel 2017 di una crescita significativa sia del settore dei macchinari e apparecchi (+8,2%) sia della filiera del tessile e abbigliamento (+6,4%) che del comparto dei prodotti farmaceutici (+17,9%). Altrettanto significativi per la dinamica esportativa si sono rivelati gli incrementi registrati dalle industrie alimentari delle bevande e del tabacco (+37,2%) e dai comparti dei prodotti elettronici e ottici (+8,8%), in gomma-plastica (+6,4%) e dei mezzi di trasporto (+5,7%). Sono in crescita più contenuta invece le esportazioni dei prodotti elettrici (+2,6%) e in metallo (+2,4%), mentre sono stagnanti per il settore dei prodotti chimici (+0,5%). Sul piano dell’import, la domanda di prodotti esteri si è espressa attraverso un aumento rilevante dei flussi commerciali in entrata afferenti ai comparti dei mezzi di trasporto (+31,4%) e dei prodotti elettrici e in metallo (+13,4% e +11% rispettivamente), a cui si sono aggiunti gli incrementi registrati dall’import dei settori della meccanica strumentale (+4,9%) e dei prodotti chimici(+5,2%) e in gomma-plastica (+3,5%).

L’INTERSCAMBIO ESTERO DI MILANO: LE AREE GEOECONOMICHE Nel quarto trimestre 2017 la crescita dell’export è stata sostenuta dal proseguimento del trend di ripresa dei mercati europei, trainati dalle economie esterne al perimetro comunitario, e dalle performance positive riscontrate nei mercati degli Stati Uniti e dell’Asia orientale [tabella 4]. Il quadro trimestrale dell’export milanesi evidenzia pertanto nei confronti del continente europeo un’accelerazione della dinamica (+14,3%) su cui ha inciso la rilevante espansione conseguita nei mercati esterni al perimetro dello spazio comune europeo (+27,3%), trainati in particolare dalla crescita delle esportazioni verso la Russia (+32,7%) e la Svizzera (+37,6%). È stata invece relativamente più contenuta la performance rilevata in ambito comunitario (+9,5%). Il focus sui mercati dell’Unione Europea [tabella 5] mostra dei trend ampiamente differenziati tra i mercati di riferimento per l’area milanese. Alle

TABELLA 3 Interscambio estero della provincia di Milano per settori merceologici (IV trimestre 2017 e consuntivo 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat


buone performance registrate nei confronti di Olanda (+45,7%), Spagna (+11,9%), Regno Unito (+7,6%), Francia (+6%), Austria (+16,1%) e Repubblica Ceca (+10,9%) si sono contrapposti la stagnazione dell’export rilevata nei confronti della Germania (-0,2%), il modesto aumento registrato verso la Polonia (+1,2%) e la flessione subita nei confronti del Belgio (-7,6%). Nell’ambito dei mercati extraeuropei si è fermato il trend espansivo delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+1,9%) contribuendo a rallentare in misura determinante l’export verso il continente americano (+1,8%) non potendo contare su una crescita robusta dei mercati del Centro e Sud America (+3,6%). Relativamente ai flussi esportativi diretti in Asia, l’aumento contenuto riscontrato nel trimestre (+3,5%) è da ascrivere alla flessione registrata nei mercati del Medio Oriente (-6,4%), il secondo per importanza nel continente per l’area milanese. La performance negativa dell’export metropolitano verso tali economie è stata bilanciata dalla crescita rilevata nei mercati dell’Asia Orientale (+7,9%) e in particolare nei confronti del Giappone (+26,9%) e della Cina (+10,4%). È invece più articolata la situazione degli altri mercati del Sud-Est asiatico: accanto agli incrementi dell’export rilevati in Corea del Sud e Singapore (+6,9% e +9,4% rispettivamente) si sono palesate delle significative flessioni verso la zona speciale cinese di Hong Kong (-11,9%) e di Taiwan (-4,6%). Relativamente ai mercati di approvvigionamento, si rileva un incremento di rilevanti dimensioni della domanda di prodotti europei (+15,6%) e dei partner non comunitari in particolare (+26,6%), mentre sul versante degli acquisti delle produzioni extraeuropee al modesto incremento di matrice statunitense (+2,2%) fa da contraltare il crollo dell’area asiatica (-11,4%). IV TRIMESTRE 2017

VARIAZIONE %

2017

(provvisorio)

2017/2016

(provvisorio)

AREA GEOGRAFICA

VARIAZIONE % 2017/2016

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Import

Export

13.706.935.044

5.896.491.715

15,6

14,3

49.674.937.864

21.981.336.715

6,6

7,2

Unione Europea 28

12.384.386.211

4.140.205.409

14,5

9,5

44.801.662.476

15.942.401.724

7,1

5,1

Uem 19

10.542.602.379

2.907.499.118

14,4

7,4

38.223.524.496

11.425.892.254

7,5

3,3

Paesi europei non UE

1.322.548.833

1.756.286.306

26,6

27,3

4.873.275.388

6.038.934.991

1,6

13,4

Svizzera

770.424.430

986.969.042

19,2

37,6

2.866.409.752

3.149.052.175

-6,6

9,1

Turchia

297.507.768

266.232.948

22,1

1,8

1.178.633.361

1.047.524.214

14,3

4,0

EUROPA

Russia

116.972.054

323.981.572

60,0

32,7

406.505.795

1.137.226.930

13,7

37,6

697.602.427

1.593.857.332

2,4

1,8

2.833.917.749

6.388.574.754

-3,6

12,8

Nord America

480.737.001

1.180.205.723

-0,9

1,1

2.024.118.962

4.888.556.601

-6,1

16,1

Stati Uniti

454.444.819

1.075.021.573

2,2

1,9

1.935.050.657

4.461.573.718

-4,8

18,4

Centro-Sud America

216.865.426

413.651.609

10,4

3,6

809.798.787

1.500.018.153

3,2

3,3

Brasile

57.848.216

125.739.536

4,2

21,4

190.114.605

432.432.468

-4,4

16,4 5,6

AMERICA

ASIA

2.327.174.227

2.828.965.174

-11,4

3,5

11.099.925.630

10.250.348.881

-1,2

Medio Oriente

90.712.511

761.404.776

31,9

-6,4

354.955.302

2.831.872.972

12,1

2,3

Asia Centrale

215.106.358

210.367.519

18,5

6,2

976.366.525

771.529.077

13,9

-6,0

India

170.345.063

135.326.736

27,4

4,1

741.570.820

505.815.610

20,6

3,7

Asia Orientale

2.021.355.358

1.857.192.879

-15,0

7,9

9.768.603.803

6.646.946.832

-2,9

8,7

Cina

1.128.947.128

568.593.574

-11,2

10,4

5.398.838.501

1.933.843.825

-2,9

9,3

Giappone

199.144.051

474.926.782

4,5

26,9

806.063.651

1.627.851.760

-1,0

19,6

Nies

425.543.743

610.454.434

45,7

-2,6

1.584.216.721

2.335.843.720

27,2

3,3

29.211.661

70.108.779

67,6

9,4

102.424.091

243.533.782

18,8

-10,5

297.064.921

233.669.790

64,7

6,9

1.036.102.955

845.124.906

35,1

9,7

87.192.035

47.165.104

8,3

-4,6

385.829.432

195.411.564

14,7

11,6 0,8

Singapore Corea del Sud Taiwan Hong Kong

12.075.126

259.510.761

-11,6

-11,9

59.860.243

1.051.773.468

6,6

207.372.325

449.669.952

4,5

-3,2

823.203.601

1.793.784.488

-3,2

5,9

OCEANIA

14.044.816

200.764.073

13,4

3,4

51.949.146

697.697.516

-13,2

12,8

MONDO

16.953.128.839

10.969.748.246

10,2

8,4

64.483.933.990

41.111.742.354

4,5

7,7

AFRICA

TABELLA 4 Interscambio estero della provincia di Milano per area geoeconomica (IV trimestre 2017 e consuntivo 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat


IV TRIMESTRE 2017

VARIAZIONE %

2017

(provvisorio)

2017/2016

(provvisorio)

PAESE

VARIAZIONE % 2017/2016

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Import

Francia

2.082.052.129

824.607.770

38,9

6,0

6.685.873.654

3.164.797.949

14,6

Export 1,9

Paesi Bassi

1.934.441.056

212.791.747

-2,1

45,7

6.886.670.813

763.679.915

5,2

16,0

Germania

-0,8

3.705.650.472

762.894.925

9,4

-0,2

14.637.639.590

3.139.285.227

3,8

Regno Unito

581.902.989

386.707.453

10,3

7,6

2.124.025.159

1.469.617.518

0,7

2,1

Irlanda

239.387.389

26.152.412

-18,7

-29,8

689.633.234

105.864.503

-28,6

-11,2

Danimarca

174.529.093

50.575.973

58,9

26,4

552.864.323

185.940.416

13,0

17,3

Grecia

100.838.946

85.292.301

5,5

0,6

405.033.961

368.584.366

-1,1

-2,1 14,3

Portogallo

49.373.959

73.404.457

75,3

28,0

140.252.919

275.526.021

34,7

Spagna

752.352.892

392.370.476

11,0

11,9

2.728.774.919

1.565.484.468

5,0

7,6

Belgio

703.160.286

161.800.748

3,4

-7,6

2.890.405.410

641.815.875

-0,5

-4,0

Lussemburgo

39.725.616

12.605.748

-36,0

-2,8

204.735.104

44.130.345

-18,6

7,0

Svezia

162.362.157

64.609.512

15,0

18,2

606.275.832

237.965.150

12,2

8,0

Finlandia

44.704.459

36.766.223

-4,6

19,6

169.179.961

138.933.305

-7,1

6,2

Austria

198.478.648

116.591.703

0,4

16,1

777.732.831

450.383.304

3,7

3,2

Malta

28.198.444

33.997.607

80,2

18,6

105.799.507

109.317.577

106,9

4,6

Estonia

2.850.336

7.758.778

49,0

17,3

10.345.181

28.958.730

44,8

6,7

Lettonia

3.956.884

7.198.195

99,5

-2,8

12.675.563

31.457.796

23,1

9,9 -13,6

Lituania

11.990.183

12.533.903

10,7

-13,8

41.231.990

44.219.234

-7,8

Polonia

283.776.708

201.473.214

31,6

1,2

977.687.239

813.429.360

17,6

5,0

Repubblica Ceca

304.338.219

101.765.835

9,6

10,9

1.056.604.034

415.916.696

-4,3

10,2

Slovacchia

601.041.445

51.185.686

212,6

8,4

1.631.717.269

211.798.416

180,9

6,7

Ungheria

211.399.754

94.284.657

4,0

24,4

794.279.410

366.252.569

9,2

21,2

Romania

79.460.630

123.719.410

28,7

2,9

282.200.592

452.731.378

21,6

13,8

Bulgaria

29.868.969

52.822.969

-38,1

27,8

129.845.125

171.825.400

-27,0

13,9

Slovenia

43.525.241

76.595.439

-3,8

38,2

201.051.040

290.721.764

-4,9

31,4

Croazia

14.092.343

32.381.711

-11,1

3,6

54.288.695

158.097.709

4,6

17,3

873.994

12.951.000

42,7

35,7

4.771.550

50.933.459

31,3

50,0

52.970

124.365.557

1430,9

111,7

67.571

242.843.298

-65,5

58,9

12.384.386.211

4.140.205.409

14,5

9,5

44.801.662.476

15.940.511.748

7,1

5,1

Cipro Paesi non specificati Totale UE 28

Relativamente ai flussi geografici dell’interscambio commerciale del 2017, l’analisi per area geoeconomica conferma i trend registrati nell’ultima parte dell’anno. La funzione di traino dell’export è esercitato sia dai partner extraeuropei, in particolare Stati Uniti e Asia Orientale, sia da un consolidamento della ripresa nei mercati dell’Europa dove gioca un ruolo di primo piano lo spazio economico esterno ai mercati comunitari, in particolare Russia e Svizzera. Il focus sulle destinazioni delle esportazioni verso i mercati europei (+7,2%) esplicita il ruolo delle economie non aderenti all’Unione Europea dove la significativa espansione milanese nel mercato russo (+37,6%), e in misura più contenuta in quello della confederazione elvetica (+9,1%) e turco (+4%), contribuiscono ampiamente a trainare la performance complessiva di questo ristretto gruppo di partner (+13,4%). Focalizzando l’analisi sui mercati dell’Unione Europea (+7,2%), la crescita soddisfacente è il risultato di dinamiche divergenti verso i principali partner dell’area milanese. Considerando i primi dieci mercati di destinazione, che assorbono l’80% dell’export milanese, si registra una diminuzione verso la Germania (-0,8%) e una flessione verso il Belgio (-4%), mentre sono di modesta entità gli aumenti registrati nei confronti di Austria (+3,2%), Francia (+1,9%) e Regno Unito (+2,1%). Le performance migliori si sono riscontrate invece nei confronti di Olanda (+16%), Romania (+13,8%), Repubblica Ceca (+10,2%), Spagna (+7,6%) e Polonia (+5%). Tra le aree extraeuropee, il 2017 si è chiuso con un aumento significativo dell’export verso il continente americano (+12,8%) dove è rilevante la crescita ottenuta nel mercato degli Stati Uniti (+18,4%) che bilancia l’apporto modesto ottenuto nelle economie dell’America Latina (+3,3%). Relativamente invece all’Asia, l’incremento complessivo ottenuto in tali mercati (+5,6%) è sostenuto esclusivamente dalla dinamicità dei mercati dell’Asia Orientale (+8,7%) che compensano sia la flessione dell’export registrata in Asia Centrale (-6%) sia l’aumento di modesta entità rilevato in Medio Oriente (+2,3%). Focalizzando l’analisi sui mercati dell’estremo oriente asiatico, si evidenzia che sulla crescita delle esportazioni verso tale area quale insistono le performance positive riscontrate in Giappone (+19,6%), a Taiwan (+11,6%), in Corea del Sud (+9,7%) e in Cina (+9,3%), mentre è di entità modesta l’aumento rilevato verso la zona speciale cinese di Hong Kong (+0,8%).

TABELLA 5 Interscambio estero della provincia di Milano per Paese dell’Unione Europea (IV trimestre 2017 e consuntivo 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat


Nei confronti della dinamica importativa, all’aumento dei flussi commerciali in entrata proveniente dai partner del continente europeo (+6,6%) si sono contrapposte sia la contrazione dell’import di matrice asiatica (-1,2%) sia la flessione della domanda di prodotti provenienti dagli Stati Uniti (-4,8%).

L’INTERSCAMBIO DI MONZA-BRIANZA: I SETTORI Nella tabella 6 è dettagliato lo spaccato per settori dei flussi commerciali della provincia di Monza e Brianza. Si conferma una dinamica positiva per i due comparti della meccanica (poco più di un terzo dell’export provinciale, poco meno di 900 milioni di euro nel trimestre): registriamo infatti una crescita su base annua dell’11,4% per quanto riguarda i metalli e derivati e solo di poco inferiore (+9%) per i macchinari. La crescita più rilevante in termini percentuali è quella di un comparto estremamente importante come la chimica (+25,1%); un contributo positivo all’export del trimestre arriva anche dalla gomma-plastica (+13,3%) e dalla categoria residuale delle altre attività manifatturiere (+9,5%) che al suo interno comprende la produzione di mobili (+10,3%). Una crescita percentualmente importante, seppure poco rilevante per volumi assoluti, è quella fornita dai comparti del legno e della carta (+22,7%) e dall’industria alimentare (+9,7%). Il comparto che registra invece la flessione più significativa è quello della farmaceutica, che per alcuni trimestri recenti ha fatto segnare volumi di export particolarmente elevati, ora rientrati su dati più in linea con lo storico del settore, registrando però un -61,7% rispetto al quarto trimestre 2016. Al di fuori di questo comparto, si osserva che la dinamica negativa dei flussi è limitata ad alcuni comparti di minore rilevanza per le esportazioni della Brianza. Si tratta, in ordine decrescente per valore dei flussi esportati, dei prodotti tessili ed abbigliamento (-1,2%), dei mezzi di trasporto (-7,6%) e dei prodotti petroliferi (-27%). Per quanto riguarda l’import, nonostante il lieve calo complessivo (-0,3%) si osservano più comparti in crescita rispetto a quelli in calo. In termini di intensità di crescita il comparto degli apparecchi elettrici fa segnare il dato più importante (+27,4%), seguito dal legno e dai prodotti in legno (+21,6%) e dai macchinari (+20,5%). Crescita importante anche per la gomma-plastica (+19,7%) che faceva registrare un lieve calo il passato trimestre. Si conferma infine la dinamica positiva delle importazioni di altri comparti come computer ed elettronica (+11,6%), tessile e abbigliamento (+13,7%) e mezzi di trasporto (+13,5%); praticamente invariato rispetto allo scorso anno (+0,1%) il dato della categoria residuale delle altre attività manifatturiere. Tra i comparti che hanno fatto segnare una diminuzione dell’import troviamo quello relativamente più importante (15,3% dei flussi di merci in entrata nel trimestre) ovvero la chimica (-17,5%); in netta flessione le importazioni del settore farmaceutico (-33,7%), lieve calo il comparto dei metalli e prodotti in metallo (-0,4%). Nel dato a consuntivo dei quattro trimestri del 2017, in un quadro complessivamente positivo (+10,9%) spicca il dato della farmaceutica (+71,2% annuo), che come osservato nei report precedenti è influenzato da una crescita inusuale dei flussi in particolare verso l’Irlanda nel primo e secondo trimestre dell’anno. Con oltre 1,3 miliardi di euro di esportazioni, la farmaceutica è al terzo posto per valori assoluti dell’export brianzolo, preceduta dai comparti della meccanica, ovvero prodotti in metallo e macchinari, entrambi su cifre vicine a 1,7 miliardi di euro. La meccanica conferma la propria rilevanza anche in termini di dinamica di crescita, pari al +6,8% per i prodotti in metallo e al +4,5% per i macchinari. Si registra infine un’importante espansione per l’industria chimica (+25,1%) e per quella alimentare (+20,9%). I mezzi di trasporto sono il settore che registra il calo più accentuato (-12,6%), seguito dalla gomma-plastica (-4%). Denunciano un calo di lieve entità (-0,2%) i comparti del tessile e dell’elettronica. Anche sul fronte dell’import la robusta crescita (+16%) beneficia di un significativo contributo dei prodotti farmaceutici (+90,9%). La dinamica di forte crescita riguarda comunque quasi tutti i comparti manifatturieri, tra i quali troviamo – ordinati per intensità di crescita – l’elettronica (+19,7%), gli apparecchi elettrici (+18%) e i pro-


dotti in metallo (+16,5%). Molto positivo anche il dato della chimica (+9,1%) e dei macchinari (+8,9%). I flussi in entrata sono diminuiti rispetto al 2016 solamente per i mezzi di trasporto (-2%) e i prodotti petroliferi (-27,9%). IV TRIMESTRE 2017

VARIAZIONE %

2017

(provvisorio)

2017/2016

(provvisorio)

SETTORE

VARIAZIONE % 2017/2016

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Agricoltura, silvicoltura e pesca

8.010.264

2.182.505

-34,7

-46,6

37.331.825

8.841.975

-23,4

-6,8

Estrazione minerali

1.996.285

869.294

-12,0

10,7

7.813.800

3.485.542

19,4

26,4

88.969.245

35.463.085

-2,5

9,7

371.955.258

136.521.721

1,9

20,9 -0,2

Alimentari, bevande e tabacco Tessili, abbigliamento, pelli e accessori

91.163.489

112.137.454

13,7

-1,2

410.641.547

461.975.724

5,6

Legno e prodotti in legno, carta e stampa

64.669.581

47.802.782

21,6

22,7

237.744.644

173.831.807

6,1

11,1

730.263

88.292

-35,1

-27,0

3.020.220

405.550

-27,9

-25,6

Sostanze e prodotti chimici

280.472.435

297.778.020

-17,5

25,1

1.201.917.221

1.140.356.519

9,1

25,1

Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici

162.206.170

119.485.229

-33,7

-61,7

937.306.272

1.354.408.313

90,9

71,2

Gomma e materie plastiche

97.637.407

178.203.176

19,7

13,3

370.686.791

657.069.805

1,3

-4,0

Metalli di base e prodotti in metallo

231.118.179

428.343.931

-0,4

11,4

1.006.603.647

1.715.102.736

16,5

6,8

Computer, apparecchi elettronici e ottici

259.019.871

264.988.972

11,6

1,4

938.319.606

986.414.427

19,7

-0,2

Apparecchi elettrici

2,9

Coke e prodotti petroliferi

126.945.655

134.102.209

27,4

3,6

488.095.079

502.720.669

18,0

Macchinari e apparecchi

235.711.157

465.323.763

20,5

9,0

867.956.572

1.682.005.232

8,9

4,5

Mezzi di trasporto

47.296.801

61.397.457

13,5

-7,6

176.799.195

260.328.445

-2,0

-12,6

Altre attività manifatturiere

114.745.607

268.077.105

0,1

9,5

443.608.258

950.487.230

2,3

2,9

Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata

0

0

-

-

0

34.533

-

-

Attività di trattamento rifiuti e risanamento

13.876.182

23.758.755

30,2

13,8

41.215.754

93.908.559

28,0

30,0

Attività servizi informazione

3.732.369

5.423.623

31,1

-17,5

11.826.225

26.080.247

2,1

-14,8

Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi

1.362.445

6.698.270

8,4

-12,0

4.372.932

25.364.926

32,3

-0,9

199.395

194.438

955,7

-54,5

981.376

933.900

288,6

-32,3

Provv. di bordo, merci di ritorno, resp. e varie TOTALE

0

0

-

-

0

0

-

-

734.148

2.043.783

266,5

23,3

1.557.895

5.346.720

72,0

16,2

1.830.596.948

2.454.362.143

-0,3

0,3

7.559.754.117

10.185.624.580

16,0

10,9

L’INTERSCAMBIO DI MONZA-BRIANZA: LE AREE GEOECONOMICHE La scomposizione dell’export della Brianza del quarto trimestre del 2017 per continente mette in evidenza una dinamica piuttosto tiepida verso i mercati americani e quelli europei, con un dato negativo peraltro relativamente all’UE, mentre è solo di poco migliore per i mercati asiatici [tabella 7]. Il continente europeo nel suo complesso incide per poco meno dei due terzi (65,6%) dell’export della Brianza nel quarto trimestre 2017; nello specifico il 52,4% delle esportazioni è diretto a Paesi dell’Unione Europea a 28, il 13,1% a Paesi europei non facenti parte dell’Unione. La dinamica è piuttosto differenziata per le due ripartizioni: a fronte infatti di un +7% di export diretto ai Paesi europei non UE osserviamo un calo dell’1% diretto ai partner dell’Unione; quest’ultima flessione risulta ancora più accentuata se restringiamo lo sguardo alla sola area Euro, per la quale l’export fa segnare un -7%. Tra i maggiori Paesi europei non UE si segnala un importante incremento del valore delle esportazioni destinate sia alla Turchia (+32,1%) che alla Russia (+35,5%), mentre è in controtendenza la vicina Svizzera (-6,9%). Scendendo nel dettaglio dei mercati dell’Unione Europea [tabella 8] si osservano incrementi dell’export per quasi tutte le maggiori destinazioni dei flussi in partenza dalla Brianza nel trimestre in esame; il segno negativo complessivo risulta più che altro effetto della riduzione dei flussi diretti in Irlanda già segnalati in precedenza. Osservando per primi i tre mercati maggiori (che insieme raggiungono il 54,1% dell’export verso l’UE) la dinamica è molto positiva sia per il primo partner commerciale della Brianza, che rimane la Germania (+5,1%), che per Francia (+10,2%) e Regno Unito (+11,2%). Crescono anche i flussi diretti verso Spagna (+14,1%), Polonia (+19,1%) e Paesi Bassi (+6,3%), mentre il Belgio (-2,8%) è uno dei pochi mercati in calo rispetto al quarto trimestre 2016. Tra i mercati invece di minore dimensione, i tassi di crescita più importanti sono quelli registrati da alcuni Paesi dell’Europa dell’Est come Ungheria (+48,1%) e Romania (+41,2%) e dalla Grecia (+55,7%). Fuori dall’Europa, le esportazioni verso il continente americano sono appena legger-

TABELLA 6 Interscambio estero della provincia di Monza-Brianza per settori merceologici (IV trimestre 2017 e consuntivo 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat


mente in terreno positivo (+0,4%), dato comunque in miglioramento dopo la flessione del passato trimestre. Sono i mercati più consolidati dell’America settentrionale, e in particolare gli Stati Uniti (-3,4%) a far segnare nuovamente una flessione; al contrario, i Paesi dell’America centro-meridionale continuano a proseguire su un entiero di crescita positivo (+10,5%), pur rimanendo su volumi ancora poco importanti (pari a circa la metà dei soli Stati Uniti). Per quanto riguarda l’Asia, che rappresenta circa un quinto dell’export brianzolo, la dinamica del trimestre è migliore della media provinciale (+1,9%). La dinamica espansiva è merito dei mercati dell’Asia centrale (+24,1%) e orientale (+2,6%), mentre continua un trend negativo per quanto riguarda il Medio Oriente (-5,5%). Scendendo al dettaglio dei maggiori Paesi del continente, è di segno positivo il dato del mercato più importante, ovvero la Cina (+7,9%), che si accompagna però a un -29,9% del territorio speciale di Hong Kong; il trend positivo coinvolge anche, in ordine di intensità di crescita, Giappone (+7,6%), Corea del Sud (+6,8%) e India (+4,8%). Riguardo alle importazioni, nel trimestre in esame si osserva un aumento degli approvvigionamenti da Asia e Americhe, e un contestuale calo dall’Europa. L’import da Paesi europei registra infatti un -4% che spinge in terreno negativo il dato complessivo provinciale (-0,3%). Gran parte di questi flussi proviene da Paesi UE, per i quali il dato complessivo (-0,4%) è portato in terreno negativo da Germania (-10,4%) e Belgio (-25,3%), mentre sono in crescita i valori delle merci provenienti da Francia (+7%) e Paesi Bassi (+22,1%). In calo le importazioni da Paesi europei non UE, in particolare dalla Svizzera (-28,8%). Al di fuori del Vecchio Continente, si osserva una dinamica analoga per gli approvvigionamenti di merci dall’Asia (+11,5%) e dall’America (+10,2%). La Cina si conferma uno dei fornitori principali dell’import della Brianza, il secondo dopo la Germania, con una dinamica largamente positiva (+8,1%). Passando da ultimo al riepilogo del dato complessivo dell’anno 2017, si osserva una dinamica positiva anche se a velocità diverse, che passano dal +14,2% dell’Europa al +7,1% dell’Asia e infine +4,6% dell’America; negativo invece il bilancio del continente africano (-7,7%). In Europa la crescita riguarda sia i paesi UE (+15,8%) che extra UE (+7,4%). Tra questi ultimi si segnala un +30,3% dell’export verso la Russia, una crescita più contenuta della Turchia (+4,1%), mentre l’eccezione in negativo è

TABELLA 7 Interscambio estero della provincia di Monza-Brianza per area geoeconomica (IV trimestre 2017 e consuntivo 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat

IV TRIMESTRE 2017

VARIAZIONE %

2017

(provvisorio)

2017/2016

(provvisorio)

AREA GEOGRAFICA

VARIAZIONE % 2017/2016

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Import

Export

EUROPA

1.299.453.939

1.609.048.145

-4,0

0,5

5.288.934.468

6.947.030.151

13,2

14,2

Unione Europea 28

1.138.886.589

1.286.826.222

-0,4

-1,0

4.460.978.857

5.635.667.609

7,3

15,8

Uem 19

938.840.821

955.943.853

-3,2

-7,0

3.734.565.206

4.361.935.946

7,4

15,8

Paesi europei non UE

160.567.350

322.221.923

-23,5

7,0

827.955.611

1.311.362.542

61,4

7,4

Svizzera

124.555.262

178.024.697

-28,8

-6,9

689.958.708

790.846.881

78,7

-0,4

Turchia

20.928.397

58.220.555

-1,4

32,1

85.096.188

197.364.192

12,3

4,1

Russia

10.011.256

49.026.918

14,7

35,5

31.360.800

167.689.177

-10,2

30,3

AMERICA

123.177.977

243.866.873

10,2

0,4

555.627.571

955.518.044

58,2

4,6

Nord America

115.099.970

169.460.791

9,3

-3,5

527.689.842

649.561.092

62,8

-2,2

Stati Uniti

-2,6

109.576.663

151.700.880

13,1

-3,4

508.961.955

581.368.691

63,8

Centro-Sud America

8.078.007

74.406.082

25,4

10,5

27.937.729

305.956.952

3,0

22,7

Brasile

2.913.329

19.087.735

90,3

-40,2

7.449.794

95.470.350

-12,7

-12,0

392.681.507

523.681.361

11,5

1,9

1.647.378.897

1.964.469.545

14,7

7,1

7.887.050

141.262.199

29,2

-5,5

25.466.135

606.255.648

-19,6

-3,4

Asia Centrale

37.233.143

47.144.064

55,1

24,1

123.976.499

150.658.795

28,7

13,5

India

32.566.595

26.755.948

61,0

4,8

105.888.010

86.691.344

36,9

4,8

Asia Orientale

347.561.314

335.275.098

7,9

2,6

1.497.936.263

1.207.555.102

14,5

12,5

Cina

196.109.018

83.779.423

8,1

7,9

834.411.152

281.950.433

13,2

9,0

Giappone

28.036.921

26.454.270

-8,2

7,6

124.275.176

77.380.492

10,9

-5,0

Nies

68.778.372

141.757.633

18,5

-4,5

278.546.633

534.254.194

30,9

6,6

Singapore

19.037.827

66.122.633

228,2

-6,8

62.941.575

252.152.780

320,2

11,1

Corea del Sud

16.796.841

33.191.723

-0,4

6,8

68.755.638

123.228.588

-5,2

19,4

Taiwan

32.147.771

22.113.654

-6,8

26,8

142.464.358

73.546.205

16,2

6,8

795.933

20.329.623

-10,7

-29,9

4.385.062

85.326.621

61,1

-16,6

AFRICA

12.358.741

60.249.031

-34,4

-10,5

60.231.875

253.170.907

11,4

-7,7

OCEANIA

2.924.784

17.516.733

171,9

-22,3

7.581.306

65.435.933

87,5

-12,1

MONDO

1.830.596.948

2.454.362.143

-0,3

0,3

7.559.754.117

10.185.624.580

16,0

10,9

ASIA Medio Oriente

Hong Kong


costituita dalla Svizzera (-0,4%). Per quanto riguarda l’analisi per singolo mercato europeo di destinazione, la Germania si conferma il primo Paese di destinazione (circa un quarto dei flussi diretti verso paesi UE) con una sensibile crescita sul 2016 (+3,2%); segue per volumi la Francia, per la quale la dinamica però è di segno opposto (-7,3%). L’export brianzolo registra una dinamica espansiva verso Paesi Bassi (+26,9%) e Regno Unito (+21%), più contenuta verso la Spagna (+3,7%). Tassi di crescita dell’export molto importanti si registrano in mercati dell’Europa dell’Est, il più importante dei quali per dimensione è la Polonia (+12,8%), mentre per intensità della crescita si segnalano Slovenia (+50,4%), Ungheria (+26,9%) e Slovacchia (+22,7%). Oltre alla Francia, il vicino Belgio è il più importante tra i pochi Paesi in calo (-4,9%). Uscendo dall’Europa, si osserva come l’incremento dell’export nel continente americano sia concentrato nella parte centro-meridionale del continente stesso (+22,7%), mentre gli Stati Uniti concludono il 2017 in calo (-2,6%), pur rimanendo il singolo mercato extraeuropeo più importante. In Asia la scomposizione per aree vede il maggiore contributo alla crescita arrivare dai Paesi più lontani, ovvero l’Asia orientale (+12,5%), rispetto invece al Medio Oriente (-3,4%); rilevante anche il dato di crescita dell’Asia centrale (+13,5%), molto meno significativo però se osserviamo i valori assoluti (circa l’1,5% dell’export provinciale complessivo). La crescita dell’export cinese è particolarmente importante (+9%), mentre sono ancora migliori le dinamiche di mercati quali Corea del Sud (+19,4%) e Singapore (+11,1%). Completano il quadro dei principali Paesi del continente asiatico Taiwan (+6,8%) e India (+4,8%) tra coloro che crescono; sul fronte negativo invece Hong Kong (-16,6%) e Giappone (-5%). Per quanto concerne la dinamica dell’import brianzolo del 2017, si registra una crescita che riguarda tutti i continenti, particolarmente robusta per quanto concerne le Americhe (+58,2%). Il 70% circa dei prodotti importati è di provenienza europea, in crescita del +13,2% rispetto al 2016. Particolarmente rilevante l’apporto della Svizzera (+78,7% annuo); crescono comunque anche le importazioni da Paesi dell’Unione Europea (+7,3%), in primo luogo dalla Germania (+12,7%). Riguardo ai prodotti di provenienza extraeuropea, buona parte della dinamica in crescita è attribuibile agli Stati Uniti (+63,8%), mentre all’interno del continente asiatico (+14,7%) circa la metà dei flussi è di provenienza cinese (+13,2%).

TABELLA 8 Interscambio estero della provincia di Monza-Brianza per Paese dell’Unione Europea (IV trimestre 2017 e consuntivo 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat

IV TRIMESTRE 2017

VARIAZIONE %

2017

(provvisorio)

2017/2016

(provvisorio)

PAESE

VARIAZIONE % 2017/2016

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Import

Francia

188.665.854

232.078.192

7,0

10,2

731.768.461

863.825.039

9,8

-7,3

Paesi Bassi

123.936.387

61.746.166

22,1

6,3

402.802.301

257.365.830

15,1

26,9

Germania

361.665.005

351.555.803

-10,4

5,1

1.530.575.299

1.369.506.977

12,7

3,2

Regno Unito

54.256.833

112.440.765

28,9

11,2

184.925.377

488.024.261

9,1

21,0

Irlanda

5.608.432

4.091.635

17,0

-97,1

24.203.287

676.992.466

9,7

277,5

Danimarca

8.620.225

14.900.823

-7,1

17,8

35.732.772

52.872.486

-7,4

10,4

Grecia

12.781.511

20.707.982

0,2

55,7

59.494.802

64.764.540

28,8

13,6

Portogallo

5.271.001

20.256.287

19,5

22,0

21.593.857

69.776.337

2,9

12,5

Spagna

78.313.144

99.059.950

4,7

14,1

270.028.526

365.925.820

-13,4

3,7

Belgio

85.065.172

47.250.832

-25,3

-2,8

385.240.841

197.706.416

-3,3

-4,9

Lussemburgo

Export

3.535.185

3.104.226

-45,0

16,2

9.890.407

15.052.510

-53,3

44,7

20.082.605

21.559.078

13,8

11,4

69.924.779

80.903.285

5,3

-3,6

3.584.115

12.748.191

-34,1

-11,3

17.433.240

53.397.157

-3,4

1,4

32.139.747

38.261.752

7,1

17,7

130.035.182

148.679.908

4,3

9,9

Malta

1.264.211

20.983.536

-25,5

-7,6

6.417.861

86.237.829

-47,6

-9,8

Estonia

2.176.150

2.363.504

151,2

40,9

3.682.720

9.219.861

171,8

39,3

Lettonia

620.647

3.111.319

-21,4

43,2

2.117.672

8.908.792

3,6

26,8

Svezia Finlandia Austria

Lituania

2.035.097

5.142.858

7,2

19,9

7.376.030

15.796.024

13,4

-6,1

Polonia

51.495.044

65.431.143

6,6

19,1

191.207.278

251.904.145

1,7

12,8

Repubblica Ceca

25.291.383

31.178.620

47,3

21,7

87.200.668

116.834.278

22,4

9,5

Slovacchia

20.323.459

18.102.903

-0,1

-21,1

83.841.164

81.860.472

13,7

22,7

Ungheria

22.528.761

31.900.983

-1,2

48,1

89.035.673

104.468.476

3,2

26,9

Romania

12.909.416

31.717.986

14,8

41,2

47.755.165

110.942.949

7,1

14,4

Bulgaria

2.088.778

7.152.590

-7,3

31,8

9.732.881

23.888.261

21,5

24,6

Slovenia

11.784.499

12.772.783

15,8

-5,1

47.941.010

65.404.308

12,0

50,4

Croazia

2.772.723

13.172.765

8,7

65,8

10.899.058

41.329.192

35,8

26,9

71.205

2.605.934

-42,3

16,2

122.546

11.515.660

-64,1

-4,3

0

1.427.616

-

298,3

0

2.564.330

-

178,3

1.138.886.589

1.286.826.222

-0,4

-1,0

4.460.978.857

5.635.667.609

7,3

15,8

Cipro Paesi non specificati Totale UE 28


L’INTERSCAMBIO DI LODI: I SETTORI Passiamo ad analizzare la composizione settoriale dell’export della provincia di Lodi nel quarto trimestre 2017, la cui dinamica positiva (+7,7% tendenziale) è frutto di buone performance da parte di quasi tutti i comparti manifatturieri [tabella 9]. Il comparto più rilevante per dimensione, quello dell’elettronica e ottica, che compone ben il 42,7% dell’export del lodigiano nel trimestre (circa 367 milioni di euro), ha contribuito con una crescita piuttosto robusta (+11,5%). L’espansione più importante in termini percentuali è stata registrata dalla farmaceutica (+61,7%) e dai prodotti petroliferi (+47,3%), comparti che tuttavia rappresentano insieme meno del 2% dell’export provinciale. Più importante in termini di valori assoluti il contributo che arriva dagli apparecchi elettrici (+4%), dai prodotti alimentari (+4,2%), dai macchinari (+13,4%) e dalla gomma-plastica (+8,7%). Scendendo a volumi di scambio di poco superiori ai 10 milioni di euro nel trimestre troviamo invece il tessile (+22,1%) ed i mezzi di trasporto (+19,5%). L’eccezione negativa è costituita dal comparto della chimica, il secondo più rilevante nel lodigiano per volumi di export, per il quale registriamo una dinamica in calo (-5,5%). Anche dal lato delle importazioni, la dinamica positiva coinvolge la maggior parte dei comparti manifatturieri. Il comparto più rilevante per le merci in arrivo in provincia dall’estero è sempre l’elettronica (38% del totale dell’import), con una dinamica che peraltro si conferma estremamente positiva (+21%); analogamente sono in forte aumento le importazioni del secondo e terzo comparto più rilevanti in provincia: si tratta della farmaceutica (+27,7%) e dell’industria alimentare (+12,8%). In crescita anche i prodotti in metallo (+16,4%) e la gomma-plastica (+9,6%). Il comparto più importante tra quelli in calo nel trimestre è quello dei macchinari (-17,6%), a cui si aggiungono gli apparecchi elettrici (-5,4%) e i prodotti petroliferi (-6,4%).

TABELLA 9 Interscambio estero della provincia di Lodi per settori merceologici (IV trimestre 2017 e consuntivo 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat

IV TRIMESTRE 2017

VARIAZIONE %

2017

(provvisorio)

2017/2016

(provvisorio)

SETTORE

VARIAZIONE % 2017/2016

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Agricoltura, silvicoltura e pesca

9.643.825

212.975

47,6

-57,3

33.026.476

1.434.848

28,3

-26,3

Estrazione minerali

3.669.859

209.499

-11,0

-57,5

15.217.519

1.727.523

11,0

-0,9

Alimentari, bevande e tabacco

266.031.685

87.677.388

12,8

4,2

921.409.616

391.079.571

5,7

34,5

Tessili, abbigliamento, pelli e accessori

27.645.323

13.961.990

25,2

22,1

131.056.019

53.893.459

75,0

4,8

Legno e prodotti in legno, carta e stampa

17.016.377

1.532.854

14,1

-26,4

68.417.817

6.305.301

10,8

-8,3 2,8

Coke e prodotti petroliferi

10.071.626

5.199.063

-6,4

47,3

30.895.330

15.970.243

-1,5

Sostanze e prodotti chimici

137.388.583

138.336.395

0,1

-5,5

579.352.557

541.309.855

5,4

3,7

Farmaceutici, chimico-medicinali e botanici

297.387.668

9.603.281

27,7

61,7

993.129.708

30.822.953

46,0

18,4

Gomma e materie plastiche

62.140.931

43.713.194

9,6

8,7

253.733.332

181.702.638

5,2

9,6

Metalli di base e prodotti in metallo

63.800.527

27.949.852

16,4

23,8

273.346.966

101.544.036

8,4

10,4

Computer, apparecchi elettronici e ottici

9,8

616.825.489

367.075.663

21,0

11,5

1.774.932.014

1.125.725.583

13,8

Apparecchi elettrici

22.168.450

88.729.145

-5,4

4,0

93.098.348

346.638.505

11,9

7,4

Macchinari e apparecchi

72.007.139

55.359.637

-17,6

13,4

300.154.346

222.762.645

-9,2

26,1

Mezzi di trasporto

3.670.236

12.122.397

0,0

19,5

12.990.569

46.343.228

-5,2

14,0

Altre attività manifatturiere

14.356.761

4.538.732

22,2

8,1

56.620.522

19.429.546

4,0

-2,3

Energia elettr., gas, vapore e aria condizionata

0

0

-

-

0

0

-

-

Attività di trattamento rifiuti e risanamento

306.782

3.031.345

-82,3

60,9

2.149.677

11.927.275

-46,2

57,4

Attività servizi informazione

694.160

1.257.930

-49,7

-43,1

4.153.882

5.445.454

-12,7

-15,9

Attività profess., scientifiche e tecniche Attività artist., sportive, intratt. e divertimento Altre attività di servizi

0

1.826

-100,0

-

0

1.826

-100,0

-77,2

5.146

0

-65,6

-

69.063

10.986

21,8

335,8

0

0

-

-

0

0

-

-

Provv. di bordo, merci di ritorno, resp. e varie

23.159

77.686

-11,6

227,3

141.278

183.389

40,1

61,0

1.624.853.726

860.590.852

14,8

7,7

5.543.895.039

3.104.258.864

14,2

11,9

TOTALE

Il dato cumulato relativo al consuntivo dell’anno 2017 conferma il trend positivo per la quasi totalità dei comparti manifatturieri. Circa il 36% dell’export lodigiano registrato nel 2017 riguarda prodotti di elettronica e ottica (+9,8%). Al secondo posto la chimica, che nonostante la flessione dell’ultimo trimestre chiude l’anno con un bilancio positivo (+3,7%), al terzo l’industria alimentare, in forte espansione (+34,5%). Cospicui incrementi si evidenziano anche per i comparti dei macchinari e della farmaceutica (rispettivamente +26,1% e +18,4%); superano il 10% di crescita annua


anche le esportazioni di mezzi di trasporto (+14%) e di prodotti in metallo (+10,4%). Solamente i prodotti in legno (-8,3%) e la categoria residuale delle altre attività manifatturiere (-2,3%) chiudono l’anno in negativo – si tratta tuttavia di due comparti che sommati rappresentano solamente lo 0,8% dell’export lodigiano. Anche l’incremento dell’import provinciale nel corso del 2017 è il frutto di crescita dei flussi in entrata per quasi tutte le categorie merceologiche, con la rilevante eccezione del comparto dei macchinari (-9,2%). I comparti che hanno visto i maggiori incrementi nel 2017 in termini percentuali sono il tessile (+75%) e la farmaceutica (+46%). La crescita è stata a doppia cifra anche per gli apparecchi elettrici (+11,9%), i prodotti in legno (+10,8%) e l’elettronica (+13,8%), comparto quest’ultimo che rimane il più importante anche per i flussi in entrata. Aumentano infine gli approvvigionamenti anche di comparti significativi come l’alimentare (+5,7%) e la chimica (+5,4%). Gli unici comparti che nel 2017 hanno registrato una dinamica negativa, oltre ai macchinari (-9,2%), sono i mezzi di trasporto (-5,2%) e i prodotti petroliferi (-1,5%).

L’INTERSCAMBIO DI LODI: LE AREE GEOECONOMICHE L’export manifatturiero del lodigiano nel quarto trimestre del 2017 vede confermarsi un sentiero di crescita annua piuttosto sostenuto (+7,7%) al quale contribuisce in primo luogo l’Europa, meta di quasi il 90% dell’export provinciale; tuttavia anche Asia e America registrano tassi di crescita piuttosto interessanti [tabella 10]. L’export verso l’Europa in particolare cresce del +7%, grazie a un contributo rilevante soprattutto dei Paesi dell’area Euro (+10,7%), che rappresentano sempre la destinazione principale delle esportazioni lodigiane. I Paesi europei al di fuori dell’Unione Europea per contro registrano un calo (-7,4%) che fa seguito a un terzo trimestre in cui si era invece osservata una notevole espansione. Nel dettaglio dei mercati dell’Unione Europea [tabella 11] si conferma il ruolo della Spagna come principale partner delle esportazioni del lodigiano (sale al 49% dei flussi verso paesi UE), in crescita del +14% rispetto al quarto trimestre del 2016. L’export cresce anche verso la Francia (+17%), il secondo mercato europeo per importanza, mentre al terzo posto la Germania denuncia una variazione negativa (-4,2%). Tra i mercati meta di almeno 10 milioni di euro di export nel trimestre, ad alcuni casi di fortissima espansione come Grecia (+40,9%), Belgio (+23%) e Portogallo (+20,4%) si accompagnano dei Paesi che invece perdono terreno quali Romania (-7,4%) e Polonia (-2,7%). Al di fuori dell’Europa, la crescita delle esportazioni dirette in Asia si conferma molto sostenuta (+19,7%); scomponendo il dato per macroaree emerge una netta divaricazione tra l’importante crescita del Medio Oriente (+72,5%) e la stagnazione dell’Asia orientale (-4%). Quest’ultimo dato a sua volta nasconde la buona performance delle esportazioni lodigiane in Cina (+19,7%), compresa Hong Kong (+24,7%), e Giappone (+18%), in netta contrapposizione con altri Paesi dell’estremo oriente nei quali l’export lodigiano vede diminuire sensibilmente le proprie esportazioni rispetto al 2016, quali Corea del Sud (-42,7%) e Singapore (-16%). Positiva la dinamica dell’export diretto verso il continente americano (+9,4%), all’interno del quale la robusta crescita del dato statunitense (+29,9%) si contrappone alla flessione dei Paesi del centro e sud del continente (-11,7%). La dinamica dell’import conferma il ruolo privilegiato delle merci di origine asiatica, dal momento che il continente registra un +20,9% di crescita annua delle importazioni, pari ora al 38,3% del complesso dell’import provinciale del trimestre. Piuttosto importante anche l’incremento che si osserva per le merci provenienti da Paesi europei (+11,6%) mentre il dato dei flussi originati dal continente americano è pressoché invariato rispetto allo stesso trimestre del 2016. Gli approvvigionamenti di merci del lodigiano da Paesi UE fanno registrare nel complesso un +11,4%. In crescita soprattutto Germania (+21,9%), Francia (+14,8%) e Spagna (+24,6%). Alcuni dei principali Paesi di provenienza delle importazioni registrano però un calo, tra cui i Paesi Bassi (-2,2%) e Belgio (-2%). Nel continente americano si osserva della


flessione dei flussi di merci provenienti dagli Stati Uniti (-4,1%). Le importazioni dall’Asia infine riguardano quasi esclusivamente prodotti di provenienza dalla Cina, in crescita del +21,3%; la sola Cina rappresenta il 37,4% sull’import complessivo della provincia nel trimestre. IV TRIMESTRE 2017

VARIAZIONE %

2017

(provvisorio)

2017/2016

(provvisorio)

AREA GEOGRAFICA

VARIAZIONE % 2017/2016

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Import

Export

EUROPA

994.329.810

770.654.264

11,6

7,0

3.671.144.949

2.797.513.430

13,4

12,5

Unione Europea 28

986.676.925

748.701.701

11,4

7,5

3.637.757.167

2.707.946.071

13,9

12,4

813.326.182

651.154.141

12,9

10,7

2.963.891.991

2.303.106.822

15,1

12,8

Paesi europei non UE

7.652.885

21.952.563

37,9

-7,4

33.387.782

89.567.359

-25,8

14,8

Svizzera

5.046.464

5.821.248

191,8

6,3

12.946.758

22.838.852

21,8

1,7

Turchia

887.032

6.164.395

-56,2

-31,8

6.558.315

23.357.658

-30,3

-10,0

Uem 19

Russia

921.828

4.500.711

-13,4

51,7

4.489.869

22.628.899

-80,7

116,5

AMERICA

7.740.410

17.918.843

0,0

9,4

27.939.995

70.542.377

9,0

-11,0

Nord America

6.208.222

10.644.369

-1,8

30,7

22.579.291

42.434.346

13,1

-3,8

Stati Uniti

5.272.851

9.124.619

-4,1

29,9

19.449.467

37.613.928

10,4

2,6

Centro-Sud America

1.532.188

7.274.474

7,6

-11,7

5.360.704

28.108.031

-5,5

-20,0

Brasile

1.311.727

2.717.361

7,0

114,5

4.464.431

7.948.441

-3,3

21,4

622.136.239

57.444.695

20,9

19,7

1.829.573.009

181.313.702

15,8

19,0

Medio Oriente

1.034.732

24.486.942

176,2

72,5

2.530.896

66.010.714

-0,4

43,6

Asia Centrale

7.472.144

2.505.296

-4,2

21,6

42.646.262

9.447.979

97,8

6,8

India

2.012.959

1.522.147

-49,7

-6,3

9.056.731

7.644.754

-7,4

10,2

Asia Orientale

613.629.363

30.452.457

21,2

-4,0

1.784.395.851

105.855.009

14,7

8,5

Cina

608.151.876

5.958.515

21,3

19,7

1.757.917.829

17.926.601

14,7

-9,3 33,6

ASIA

Giappone

285.682

6.556.021

225,9

18,0

882.248

24.429.578

172,1

1.377.098

14.297.576

-52,3

-14,4

7.096.059

53.079.508

-61,6

10,8

9.733

4.244.281

-41,8

-16,0

63.758

17.280.101

-49,7

-4,5

Corea del Sud

407.405

3.326.098

-81,5

-42,7

2.109.106

13.147.871

-85,5

-6,7

Taiwan

878.939

731.489

41,1

-29,4

4.781.702

3.090.244

29,7

3,1

81.021

5.995.708

64,6

24,7

141.493

19.561.292

20,8

54,0

Nies Singapore

Hong Kong AFRICA

647.267

11.675.618

-2,1

2,9

15.047.338

46.840.199

82,8

-4,6

OCEANIA

0

2.897.432

-100,0

-11,0

189.748

8.049.156

-83,2

32,6

MONDO

1.624.853.726

860.590.852

14,8

7,7

5.543.895.039

3.104.258.864

14,2

11,9

La crescita delle esportazioni registrata nell’anno 2017 (+11,9%) scomposta per area mette in evidenza un’importante dinamica espansiva dei mercati europei, dove si registra un importante +12,5%; i Paesi europei sono stati la meta del 90% del valore dei prodotti esportati dal lodigiano nel corso dell’anno. La crescita riguarda tanto i mercati UE (+12,4%) quanto i Paesi europei non facenti parti dell’Unione (+14,8%). Tra questi ultimi si segnala il dato dell’export verso la Russia, che seppure di piccola entità (0,7% dell’export provinciale), è raddoppiato rispetto allo scorso anno. I mercati asiatici hanno un ruolo crescente per le esportazioni della provincia nel 2017. La domanda è particolarmente dinamica per quanto riguarda il Medio Oriente (+43,6%), più contenuta per l’Asia centrale (+6,8%) e orientale (+8,5%). Chiudono l’anno con un segno negativo (-9,3%) le esportazioni dirette in Cina, dato però da affiancare all’incremento notevole (+54%) registrato dal territorio cinese di Hong Kong. Bene il dato relativo al Giappone (+33,6%) mentre sono in diminuzione i flussi che interessano le altre economie più importanti dell’estremo oriente quali Singapore (-4,5%) e Corea del Sud (-6,7%). A differenza dell’Asia, il continente americano denuncia una dinamica complessiva in terreno negativo (-11%), specialmente la parte centro-meridionale del continente (-20%). Male anche l’America del Nord (-3,8%), nonostante una crescita che riguarda gli Stati Uniti (+2,6%). Nel dettaglio dei mercati dell’Unione Europea, tutti i maggiori mercati di esportazioni delle merci del lodigiano presentano una dinamica positiva, tra i quali possiamo considerare in primo luogo Spagna (+13,3%) e Francia (+21,9%), molto più contenuto il dato della Germania (+0,6%). Da osservare il fatto che la Spagna da sola è meta del 41,6% dell’export verso Paesi UE. Quasi tutti in terreno positivo anche i restanti Paesi, tra cui si segnalano crescite percentualmente molto importanti come quella dell’Ungheria (+49%) e della Grecia (+31,6%). Pochissimi i mercati in terreno negativo, il più significativo dei quali è quello dei Paesi Bassi con circa 82 milioni di euro di esportazioni nel 2017 (-23,1%). Sotto il profilo della scomposizione dell’import del lodigiano per aree geografiche, si

TABELLA 10 Interscambio estero della provincia di Lodi per area geoeconomica (IV trimestre 2017 e consuntivo 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat


osserva una tendenza espansiva che riguarda sia il continente asiatico (+15,8%) che quello europeo (+13,4%) e americano (+9%). In Europa è soprattutto la Germania a contribuire alla dinamica di crescita delle importazioni del lodigiano (+31,9%). Il primo partner per le importazioni della provincia rimane tuttavia la Cina, con oltre 1,7 miliardi di import nel corso del 2017 e un netto incremento sull’anno precedente (+14,7%). In crescita anche i flussi provenienti dagli Stati Uniti (+10,4%). IV TRIMESTRE 2017

VARIAZIONE %

2017

(provvisorio)

2017/2016

(provvisorio)

PAESE

VARIAZIONE % 2017/2016

Import

Export

Import

Export

Import

Export

Import

Francia

209.952.811

116.928.969

14,8

17,0

772.611.936

485.375.268

11,5

Export 21,9

Paesi Bassi

109.856.678

16.830.675

-2,2

-41,3

415.950.493

82.088.362

9,3

-23,1

Germania

263.146.077

54.188.659

21,9

-4,2

899.256.505

220.527.781

31,9

0,6

Regno Unito

45.604.883

30.135.725

-4,3

12,5

170.229.831

112.421.432

19,9

10,6

Irlanda

15.574.918

2.112.947

57,1

25,2

41.078.077

9.382.935

30,3

56,7

Danimarca

5.909.804

7.386.533

43,7

-1,3

19.849.740

30.884.887

13,4

10,8

Grecia

7.024.683

16.320.882

22,1

40,9

36.999.656

70.813.486

29,7

31,6

Portogallo

6.955.658

20.368.059

-23,5

20,4

40.320.714

71.267.109

4,8

18,1

Spagna

90.912.199

366.684.193

24,6

14,0

339.890.937

1.127.390.781

4,5

13,3

Belgio

80.560.540

27.415.657

-2,0

23,0

303.245.742

111.418.274

6,1

23,3

Lussemburgo

779.899

4.678.046

19,4

42,2

2.777.703

19.498.731

-8,3

63,8

5.889.514

4.126.027

49,2

16,3

16.182.767

16.081.393

-40,6

17,4

393.794

2.400.308

-87,1

15,7

3.062.639

9.994.818

-77,7

27,7

Austria

7.566.769

9.027.145

5,9

0,9

30.562.123

38.242.223

8,0

8,9

Malta

4.721.057

2.050.378

-1,2

10,3

16.244.152

7.630.409

127,2

1,4

6.320

550.367

-

17,9

175.296

1.815.201

566,1

14,9

Svezia Finlandia

Estonia Lettonia

897.327

167.357

-13,5

-75,9

3.739.128

1.250.722

6,2

4,4

Lituania

1.920.865

900.323

334,3

-4,4

4.460.888

3.634.518

42,3

-2,0

Polonia

23.152.566

19.650.581

7,5

-2,7

90.638.533

74.037.147

7,9

5,1

Repubblica Ceca

43.562.494

9.310.952

-21,5

25,9

198.687.545

36.494.864

-13,5

11,9

Slovacchia

11.941.807

7.273.336

9,3

1,6

48.876.371

28.523.358

5,0

-6,9

Ungheria

33.946.502

8.532.881

97,8

26,6

107.768.459

42.631.861

90,6

49,0

Romania

7.106.880

12.536.546

-15,3

-7,4

39.125.615

53.480.154

3,8

8,9

Bulgaria

2.700.171

3.698.613

43,5

98,8

11.672.748

11.905.924

0,9

36,4

Slovenia

1.063.913

2.704.234

-15,9

-6,8

3.999.930

12.119.230

-5,1

10,1

Croazia

5.477.929

2.095.259

6,3

-89,9

19.709.938

26.810.673

58,4

-21,0

50.867

552.606

-

-7,7

639.701

2.133.616

546,2

-7,5

0

74.443

-

1945,1

0

90.914

-

2397,6

986.676.925

748.701.701

11,4

7,5

3.637.757.167

2.707.946.071

13,9

12,4

Cipro Paesi non specificati Totale UE 28

TABELLA 11 Interscambio estero della provincia di Lodi per Paese dell’Unione Europea (IV trimestre 2017 e consuntivo 2017, valori in euro e variazioni percentuali) Fonte: elaborazione Studi, Statistica e Programmazione Camera di Commercio di Milano Monza-Brianza Lodi su dati istat


NOTA METODOLOGICA La fonte dei dati della nota congiunturale dell’interscambio estero della provincia di Milano è costituita dalla banca dati Coeweb dell’istat (www.coeweb.istat.it), che dall’anno 2009 utilizza la classificazione ateco 2007. Tale suddivisione merceologica è molto più articolata della versione del 2002, in quanto riflette i cambiamenti intervenuti nel mondo produttivo ed economico negli ultimi due decenni e coglie le specificità della struttura produttiva italiana, con particolare riguardo a realtà economiche che negli anni hanno accresciuto la loro importanza. Per tali motivazioni, i contenuti di molte voci della nuova ateco 2007 (disponibili su www.istat.it/it/strumenti/definizioni-e-classificazioni/ateco-2007), seppur in apparenza simili, risultano sostanzialmente diversi da quelli delle corrispondenti voci della versione ateco 2002 utilizzata nelle note congiunturali fino al 2008. Il passaggio dalla classificazione ateco 2002 ad ateco 2007 può quindi determinare per alcuni settori una diversa composizione merceologica interna (per ulteriori approfondimenti si veda la nota istat del 19 maggio 2009, disponibile su www. coeweb.istat.it/testointegrale20090519.pdf). Nei confronti dell’anno 2010, l’istat ha aggiornato i dati e gli indici in linea con quanto previsto dagli standard di qualità definiti a livello comunitario. A livello geografico è stata inclusa l'area uem a 19 Paesi in cui dal 1° gennaio 2015 è compresa anche la Lituania. L'area uem a 19 Paesi è stata quindi ricalcolata per tutti gli anni precedenti, per i quali sono disponibili i relativi Paesi. A seguito della costituzione delle nuove province, i dati della provincia di Milano, a partire dal primo trimestre 2010, sono stati depurati dai flussi commerciali riconducibili alla provincia di Monza e della Brianza.

GLOSSARIO Variazione tendenziale variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente Variazione congiunturale variazione rispetto al periodo precedente



IE/N_04 CAMERA DI COMMERCIO MILANO MONZA-BRIANZA LODI Studi, Statistica e Programmazione via Meravigli, 9/b | 20123 Milano www.milomb.camcom.it


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