Le Vie Nuove Notiziario del Camper Club Etruria Marzo 2019
Il Turismo è cosa seria
Sulmona, bell’esempio
La punta del tacco
Mai più senza corrente
Sommario Sulmona, bell’esempio
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Il turismo è cosa seria
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Area Sosta Oasi Park
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Diano Marina
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Un fine settimana dalle parti di Terracina
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Mai più senza corrente
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Salento 2019
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La punta del tacco
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Cellie, Ceo di Fiere di Parma
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Camping Rubicone
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Sulmona turistica
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Bienno
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Fiat Ducato miglior base camper 2019
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I nuovi orizzonti della poesia
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Le nostre ricette - Involtini di lonza
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Le Vie Nuove Notiziario del Camper Club Etruria Marzo 2019
Direttore Responsabile Giorgio Raviola Direttore editoriale Beppe Tassone Redazione Roberta e Fabrizio Laser
Editore Camper Club Etruria
Aderente UCA
Camper Club Etruria Sede: Via Prato Maremmano, 24 00052 CERVETERI (RM) Cell. 331.7450232 Sito: www.camperclubetruria.it Facebook: Camper Club Etruria E-mail: info@camperclubetruria.it
In copertina La Grotta di Tiberio vista da Sperlonga Le Vie Nuove - Marzo 2019
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Egregi lettori voglio parlare della sosta per i nostri mezzi e prendo lo spunto dal bellissimo progetto, che sta per inaugurare l’amministrazione comunale di Sulmona, in funzione già dalla vicina Pasqua, per il quale maggiori dettagli li trovate nelle pagine interne delle nostra rivista. Partiamo direttamente dall’estrapolazione di quattro righe dal comunicato stampa emesso dal Comune di Sulmona, nelle quali sono sintetizzati un sacco di concetti fondamentali e positivi per il turismo in generale, e quello itinerante in particolare. “Si tratta di un importante progetto, previsto dalla precedente amministrazione e che stiamo realizzando e portando a compimento, puntando al miglioramento dell’intera area che comprende via Turati e il Parco fluviale che verranno messi a sistema per una destagionalizzazione dei flussi turistici in città.’’ E’ giusto intanto sottolineare il riconoscimento di merito rivolto alla precedente amministrazione, cosa veramente rara nel sistema politico attuale. Poi l’ubicazione in cui viene realizzata l’area attrezzata, vale a dire nel centro cittadino, con addirittura 45 piazzole per camper. Straordinario per noi che siamo abituati a finire nelle estreme periferie, vicini al cimitero, o quando ci va bene nei pressi del campo sportivo. Nel comunicato si parla di miglioramento della zona, e ciò perché oltre ai posti camper ed alle colonnine per effettuare il camper service, è prevista una zona per il parcheggio di 50 auto, con tanto di chioschi in cui trovano una sistemazione reception, vigilanza, info point, punto ristoro, servizi igienici ed area pedonale. Il tutto, si legge sempre nel comunicato stampa, verrà messo a sistema per destagionalizzare i flussi turistici in città. Ma ci rendiamo conto della grandezza e dell’importanza di tutto questo. Ragioniamoci su insieme. Noi camperisti siamo i più vocati a destagionalizzare i flussi turistici, proprio perché girovaghiamo per tutto l’anno, soprattutto fuori stagione. Però abbiamo una grande difficoltà: la sicurezza durante la sosta. So che molti di noi, io per primo, capiamo che sarebbe pressoché impossibile avere un’area sosta, magari con due o tre camper presenti, o pochi stalli disponibili, controllata sempre, ed allora ecco là che siamo costretti ad accontentarci. Invece no, a Sulmona hanno fatto una grande cosa: hanno messo a sistema, vale a dire hanno raggruppato tante cose affini ed hanno creato un luogo di riferimento, non solo per chi viaggia con il camper, ma un posto dove si parcheggia, è possibile sorseggiare un caffè, fare uno spuntino, passeggiare nel parco, ottenere informazioni, con la disponibilità di servizi, il tutto nella massima tranquillità e sicurezza. Ciò significa avere lungimiranza, consapevolezza, capacità, ma soprattutto la volontà di fare veramente qualche cosa di concreto per lo sviluppo del turismo. Non credo di sbagliare sostenendo che Sulmona è l’esempio vero a cui riferirsi se alle tante parole si vogliono far seguire i fatti. Verremo a trovarvi, statene certi, intanto molte grazie. Giorgio Raviola Le Vie Nuove - Marzo 2019
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A volte mi chiedo se la vita italiana non sia simile ad un otto volante: non vi è un solo momento senza scosse, senza saliscendi, senza accelerazioni e successive frenate. Trascorrendo molto tempo all’estero, mi rendo conto di come la vita italiana sia molto più caotica di quella delle altre nazioni. Anche le trasmissioni televisive vivono troppo più spesso che altrove su chi urla di più, su chi la spara più grossa, sulla ricerca della sensazione piuttosto che sul tentativo di ragionare con toni bassi e senza lasciarsi andare all’insulto che fa audience. Lo scrivo alla vigilia di una lunga campagna elettorale (l’ennesima di questo 2019) che ci condurrà ad una consultazione di importanza fondamentale, quella per il rinnovo del Parlamento Europeo. Lo scrivo non per parteggiare o per aggiungere una voce alle mille e mille che in questi giorni ci stordiscono, ma per chiedermi se mai vi sarà spazio, nella campagna elettorale, per ragionare sulla nostra grande ricchezza, sul territorio, sul turismo e sul ruolo che possono giocare nel nostro Paese in chiave europea. Un continente di milioni di persone, dal reddito medio alto, in grado di trovare nel nostro Paese un punto di riferimento unico per le proprie vacanze e per il tempo libero. I turismi, da quello di movimento a quello alberghiero, da quello religioso a quello ambientale, da quello culturale a quello enogastronomico, hanno nell’Italia dei punti di riferimento certi. Una mappa di proposte, di opportunità, di possibilità che nessun altro Paese è in grado di offrire. Parlare di turismo in chiave europea vuol anche dire immaginare una legislazione aperta, che non consenta le ingessature attuali e le difese delle posizioni acquisite, che dia spazio ai giovani, che intraprenda una strada di ammodernamento del settore. Per troppi versi siamo ancora fermi al boom degli anni sessanta dello scorso secolo e millennio: scegliere la strada del rinnovamento, dare spazio alle nuove leve, difendere ambiente e territorio, tutelare quell’enorme ricchezza che sono i gruppi di volontariato, difendere le tradizioni, creare una rete diffusa, utilizzare i social per “parlare bene” e far conoscere: chi più ne ha, ne metta. E allora… per una volta proviamo ad essere concreti, ad evitare trasmissioni urlate, parolacce a gogò, sparate tanto per accalappiare qualche voto. Parliamoci seriamente, ragioniamo tutti quanti: il turismo è una cosa seria. Chi non vuol essere serio, per favore, si tenga distante da questo argomento, di danni ne ha già fatti a sufficienza. Beppe Tassone Le Vie Nuove - Marzo 2019
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Ci sono notizie che diamo sempre con vero piacere, ed in questo caso si tratta della riapertura dell’Area Sosta Oasi Park di Diano Marina, che diventa Oasi Village ed Oasi Camping. Siamo soddisfatti perché, al di là dell’essere camperisti, non possiamo trascurare il fatto che un’attività come questa sia un volano economico di notevole rilievo per una località come Diano Marina.
Ai Soci del Camper Club Etruria che presenteranno la tessera attestante l’appartenenza al Camper Club, per tutto il periodo delle bassa stagione, verrà applicato lo sconto del 10% sulle tariffe giornaliere.
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Diano Marina Vacanza tutto l’anno
Un po’ di notizie su Diano Marina Diano Marina è un comune della Liguria di Ponente, situato al centro dell’omonimo golfo, racchiuso tra Capo Berta e Capo Cervo. La sua storia è molto antica, risalente al paleolitico superiore, come testimoniato dai reperti rinvenuti. La felice posizione geografica ed il suo clima hanno spinto da sempre l’uomo ad insediarsi in questo luogo, peculiarità che ne hanno fatto una località ambita dal turismo. Altra importante risorsa per Diano Marina è data dall’agricoltura, con un entroterra che produce principalmente pomodori, basilico e la pregiata oliva taggiasca. Al clima gradevole per tutto l’arco dell’anno si aggiungono la possibilità di praticare molti sport all’aria aperta ed il gustare i piaceri della buona cucina. A farla da padrone è l’olio extra vergine di oliva che, unito al profumato basilico, costituiscono gli ingredienti essenziali per un ottimo pesto. Il fronte al mare, con il litorale sabbioso, è lungo circa tre chilometri e mezzo, sui quali trovano sistemazione oltre quaranta stabilimenti balneari. A garantire l’ospitalità provvedono un centinaio fra alberghi e pensioni, più di 5.000 seconde case, residence e campeggi, mentre sono ben distribuiti bar, locali notturni e ristoranti.
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Un fine settimana dalle parti di
Terracina
Terracina e dintorni Una buona idea per noi camperisti per un fine settimana fuori stagione. La zona di Terracina e dintorni si presta molto bene e soddisfa in pieno il visitatore, dal punto di vista paesaggistico, turistico, culturale ed enogastronomico. Insomma gli ingredienti per trascorrere qualche giorno in serenità ci sono tutti. La prima sosta, venendo da Roma, è il Museo Storico Piana delle Orme, anzi, piÚ che un museo un parco multitematico che rappresenta un vero e proprio viaggio nella storia. Ma per descriverlo meglio utilizziamo quanto scritto nel sito ad esso dedicato.
Sostare a Piana delle Orme Self service all’interno con piatti genuini preparati secondo le ricette dell’area Pontina e Lepina. Pranzo completo €. 12,90 Giocattolo anni 50
Ricostruzione di Auschwitz
Possibilità di sosta camper per la notte nell’area dei parcheggi, tranquilla e sorvegliata dai guardiani del Parco.
Lo sbarco ad Anzio
Piana delle Orme è un parco tematico realizzato all’interno dell’omonima azienda agrituristica per ospitare una delle collezioni più grandi ed eterogenee al mondo. Dedicato al Novecento, il complesso museale rappresenta un viaggio attraverso 50 anni di storia italiana. Oltre 30 mila mq di esposizione per raccontare le tradizioni e la cultura della civiltà contadina, le grandi opere di bonifica delle Paludi Pontine, la Seconda Guerra Mondiale, ma anche per mostrare i veicoli e i mezzi agli albori della grande industrializzazione e i giocattoli con i quali si divertivano i bambini di una volta. Un museo per tutti, all’interno del quale bambini e adulti possono ritrovare e rivivere.
Per maggiori dettagli su orari, costo del biglietto di ingresso, informazioni su eventi ed aree tematiche del Parco consultare il sito: www.pianadelleorme.com
La bonifica Pontina
Abbazia di Valvisciolo Nel suo genere è uno dei più importanti capolavori della provincia, edificato secondo i canoni dello stile romanico-gotico-cistercense e, secondo la tradizione, fondata dai monaci greci nel XII secolo, occupata poi dai Templari nel secolo successivo. Ad essi, nel XIV secolo subentrarono i Cistercensi. Una leggenda medievale racconta che nel 1314 durante l’esecuzione mediante il rogo di Jaques de Molay, l’ultimo Gran Maestro Templare, avvenuta a Parigi, gli architravi delle chiese si spezzarono, e qui a Valvisciolo si intravede una crepa proprio nell’architrave del portale principale. L’Abbazia di Valvisciolo è tra i monumenti Abbazia di Valvisciolo italiani che meglio conservano le testimonianze del passaggio del Templari. L’interno della chiesa è a tre navate separate da colonne e pilastri. E’ scarna e spoglia di affreschi secondo la tradizione dei cistercensi. Nel parcheggio dell’Abbazia c’è un’area sosta gratutia, incustodita, con possibilità di rifornimento d’acqua, aperta tutto l’anno.
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Giardino di Ninfa Uno dei giardini più belli d’Europa Se vi trovate in zona non potete assolutamente perdere la visita al Giardino di Ninfa, uno spettacolo della natura, dichiarato Monumento Naturale dalla Regione Lazio nel 2000, al fine di tutelare il giardino storico di fama internazionale. Il Giardino di Ninfa può essere visitato nelle giornate di apertura al pubblico. I gruppi organizzati possono visitare il giardino tutto l’anno prenotando una visita guidata. Per maggiori dettagli visitare il sito http://www.frcaetani.it/giardino-di-ninfa/
Giardino di Ninfa Doganella di Ninfa Via Provinciale Ninfina, 68 04012 Cisterna di Latina (LT) GPS - N 41°34’59.49” E 12°57’08.26”
Ninfa - Il Municipio
Il New York Times ha eletto il Giardino di Ninfa il più bello e romantico del mondo, e dire che, con tutta probabilità, la maggior parte degli italiani non se conosce neppure l’esistenza. Si tratta di un tipico giardino all’inglese, iniziato da Gelasio Caetani nel 1921, nell’area della scomparsa cittadina medievale di Ninfa, di cui oggi rimangono soltanto diversi ruderi, alcuni dei quali restaurati durante la creazione del giardino. Il Giardino di Ninfa di Cisterna di Latina è un parco da fiaba, tra laghetti, fiori colorati, angoli che sembrano rubati al Paradiso Terrestre, fontane e piante tropicali. Le Vie Nuove - Marzo 2019
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Sermoneta A poca distanza dall’Abbazia di Valvisciolo, percorrendo una tortuosa strada, si sale a Sermoneta, uno dei borghi medievali più belli e suggestivi del Lazio, posto a 257 metri sul livello del mare, sembra sorto proprio per dominare la vasta Pianura Pontina. E’ circondato da mura fortificate e dominato dal Castello Caetani, storica famiglia laziale, per il quale è consigliata una visita a spasso tra passaggi segreti, ponti levatoi e l’attraversamento delle mura lungo un passaggio coperto. Pregevole la cattedrale di Santa Maria Assunta, sorta in stile romanico ma poi rimaneggiata con l’aggiunta di elementi gotici. Altra chiesa è San Michele Arcangelo, situata proprio nel cuore del borgo, a fianco di una bella casa torre. Ma ciò che merita ed affascina, facendo fare al visitatore un salto indietro nel tempo, è il centro storico, con case di pietra arricchite da motivi decorativi ed architettonici di grande pregio. La Loggia dei Mercanti, la Sinagoga ed il Palazzo Scalinata del Belvedere Comunale completano l’atmosfera magica che si respira quassù.
Dove sostare Alla fine della salita che conduce a Sermoneta, a poche centinaia di metri dalla porta di accesso al borgo, si trova un ampio parcheggio terrazzato, con vista sulla Pianura Pontina, fino al mare. GPS N 41°32’40.50’’ E 12°59’20.17’’ Il Castello - Cortile interno Le Vie Nuove - Marzo 2019
Panorama
Terracina Colori, odori, allegria
Città dalle antiche origini, come testimoniato dai ritrovamenti che risalgono alla preistoria. La mitologia la indica come la sede della Maga Circe e si dice che la sua acropoli ospitò Ulisse che vi salì per guardare i dintorni. A dominare la città ed il porto è il tempio dedicato a Giove Anxur, edificato come tempio del culto sul Monte Sant’Angelo, a strapiombo sul mare. Terracina si suddivide in parte bassa ed alta, e quest’ultima è la parte più antica, dove si conservano ancora le tracce della città romana, con i resti del Foro Emiliano, un tratto originale della consolare Appia e rovine del tessuto urbano. Alla storia ed alla cultura conservata nella parte alta si contrappongono i colori, le voci, gli odori, l’atmosfera piacevole della parte bassa, attraversata dal canale dove ormeggiano le colorate barche dei pescatori. Nelle vie attorno alla zona del porto ed al mercato coperto si sviluppano il mercato del pesce e quello della frutta e verdura, che qui crescono rigogliose. Dal porto è possibile imbarcarsi per raggiungere le vicine Isole Pontine, mentre dal litorale nord si sviluppa il lungomare che guarda verso il Monte Circeo. Trascorrere un po’ di tempo a Terracina, lasciandosi trasportare dal ritmo umano che qui ancora persiste, se ne traggono benefici dimenticati per la nostra mente. E dopo aver provveduto per l’anima non dimentichiamoci del corpo, perché a Terracina l’enogastronomia è un’eccellenza, specie per il pesce che arriva fresco ogni giorno, da gustare accompagnato da un buon vino delle vigne del Circeo. E per scimmiottare un vecchio slogan: provare per credere.
Dove sostare In Via Vespucci, adiacente al porto ed al centro cittadino, c’è un grande piazzale con una parte adibita alla sosta dei camper, si può anche dormire, è a pagamento ma non vi sono servizi. Particolarmente affollata nel periodo estivo. GPS - N 41°17’06.25’’ E 13°15’16.42”
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Lo abbiamo detto in altre occasioni ma è sempre meglio non dimenticare che il fabbisogno di energia per il camperista rappresenta un fatto da tenere ben presente. Fortunatamente il continuo evolversi della tecnologia ci viene in soccorso, anzi ci vizia persino, dal momento in cui ormai sembra che non abbiamo più limiti in quanto a comodità ed accessori. Al riguardo questo mese voglio parlarvi dell’EFOY COMFORT, una cella a combustibile liquido. Per dirla ancora meglio si tratta di un generatore di corrente a reazione chimica che mantiene sempre carica la batteria dei servizi del nostro mezzo, consentendoci la più completa autonomia, fornendo la corrente che ci occorre senza la necessità di essere
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allacciati ad una rete elettrica. Un regolatore di carica integrato ne comanda il funzionamento monitorando la carica della batteria da 12 volt, accendendosi per riportare la tensione nei giusti valori quando questa scende sotto gli 11,5 volt. E’ assolutamente silenzioso e se installato correttamente il rumore che produce è pari a quello di una ventolina di un computer. Viene alimentato dal metanolo, fornito in taniche sigillate da cinque o dieci litri. Non ha bisogno di manutenzione ed è completamente automatico, inoltre è ecologico perché non produce emissioni dannose. Se combinato con un pannello solare l’autonomia assoluta è garantita. In caso si vogliano utilizzare apparecchiature elettriche alimentate a 220 volt all’EFOY può
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essere collegato un’inverter che soddisfa la funzione. Il suo utilizzo è estremamente semplice e si comanda tramite un pannello di comando da montare all’interno del camper, che oltre a permettere l’accensione e lo spegnimento, fornisce una serie di dati relativi alla tensione attuale, alle ore di funzionamento ed al suo stato al momento della consultazione. Volendo si può evitare l’installazione del
pannello ed utilizzare un’applicazione sullo smartphone che in questo caso diventa un telecomando. Se proprio vogliamo trovare qualche cosa di negativo all’EFOY COMFORT questo è il prezzo, che si può in qualche modo contenere scegliendo tra tre modelli in relazione al proprio fabbisogno di corrente. Ma vediamo quali sono le tre tipologie:
Mod. 80 – potenza massima 40 W Costo indicativo €. 2.600/2.700 Mod. 140 – potenza massima 72 W “ €. 4.000/4.100 Mod. 210 – potenza massima 105 w “ €. 5.600/5.700
Come aiuto per capire quale modello risponda meglio alle nostre esigenze si può essere aiutati con il calcolatore di energia che si trova sul sito www.efoy-comfort.com/it/calcolatore-energia Laser
Vi sono due tipi di taniche di Metanolo: 5 litri 10 litri
Possibilità di montaggio In garage
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In un gavone
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Salento 2019
Sta prendendo forma il raduno per l’estate 2019 che, come annunciato nel numero precedente del giornale, si terrà, con una formula tutta nuova, nel Salento. Formula nuova perché le settimane che ci vedranno insieme sono tre: la prima facoltativa, è costituita da un raduno itinerante in Puglia, mentre le altre due si svolgeranno come sempre all’area attrezzata dell’Hotel Solara di Conca Specchiulla. Di seguito vi diamo un’anticipazione del programma per l’organizzazione del quale si sta lavorando. Ciò significa che piccole variazioni ed aggiustamenti potrebbero ancora avvenire. Dal 22 giugno (sabato) al 29 giugno (sabato) settimana facoltativa 22/06 ritrovo camper x settimana itinerante all’area sosta di Trani 24/06 visita a Trani 25/06 Matera 26/06 visita Matera e trasferimento ad Alberobello 27/06 Alberobello – Visita Alberobello – Trasferimento Polignano a Mare 28/06 Polignano a Mare 29/06 Polignano a Mare – Solara Conca Specchiulla Dal 29 giugno (sabato) al 14 luglio (domenica) 29/06 Solara 30/06 Relax 01/07 Lecce pomeriggio e pizzata 02/07 Relax 03/07 Pomeriggio - Visita in barca alla Zinzulusa – Cena alle Stanzie 04/07 Relax 05/07 Manduria con visita del Museo del vino e pranzo tipico 06/07 Scorrano – Sera Luminarie con cena in un locale tipico 07/07 Visita a Uggiano (Le Costantine) - Visita a Otranto la sera e cena libera 08/07 Relax 09/07 Copertino pomeriggio e cena Torre in Serraglio (Ristorante Tins2.0) 10/07 Relax 11/07 Colazione da Dentoni – Roca Vecchia (Bagno alle grotte) 12/07 Pomeriggio Galatina – Sera Degustazione Zacheo 13/07 Pizzica - Cena sociale 14/07 Fine raduno
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Lecce - La Cattedrale
Sul far della sera le strade del centro si animano e i leccesi confluiscono nella bella piazza di Sant’Oronzo, salotto buono della città, con il grande anfiteatro romano e il Palazzo del Seggio, detto il Sedile, costruito nel 1592 quand’era sindaco Pietro Mocenigo. E’ l’ora dello “struscio”. La folla è composta in gran parte da giovani, gente bella, frutto di un millenario miscuglio multietnico. Nel Salento e più in generale in tutta la Puglia hanno vissuto, sono transitati e si sono insediati, spesso prepotentemente, quasi tutti i popoli del bacino mediterraneo e molti intrusi venuti da terre settentrionali, integratisi poi perfettamente nella parte più sudorientale dell’italica penisola. I greci vi trovarono gli antichi abitatori japigi, messapi e salentini. Vi fecero incursioni i sanniti e i lucani. Roma lottò a lungo in queste contrade contro l’odiata Cartagine. Poi vennero goti, eruli, longobardi, saraceni e bizantini. Dall’est si affacciarono ungari e slavi, ma la fioritura culturale venne con i normanni, gli svevi e gli angioini, e successivamente con aragonesi e castigliani. Buoni ultimi i Borboni che, per la verità, consegnarono all’Italia dei Savoia una regione retrocessa a povera provincia agricola, con le potenzialità per ritornare ai giorni nostri ricca, prospera e civile. Nei tratti somatici i salentini rivelano origini elleniche e levantine, arabe e balcaniche, Le Vie Nuove - Marzo 2019
mitteleuropee ed iberiche. Quasi mai corrispondono all’immagine stereotipata dell’italiano del sud. A Lecce s’incontrano bellezze brune con gli occhi verdi, bionde dalla carnagione olivastra, rosse lentigginose e more magrebine. La provincia ha un suo dialetto, ma quando questa gente parla in italiano non s’odono accenti fastidiosi, come se l’intera cittadinanza avesse frequentato corsi di dizione. Lecce è una città colta, l’Atene delle Puglie. E’ una città d’arte, la Firenze del sud. Tuttavia, quasi nessuno ha pensato di paragonarla ad un’altra città fantastica, Lecce è la Quito d’Europa. La lontanissima capitale dell’Ecuador non ha molto da spartire con Lecce per quanto concerne la posizione geografica. Lecce è un grosso centro che si è esteso in una ricca piana agricola fra due bracci di mare, Quito è arroccata sulle Ande impervie, a 3000 metri, circondata da giganteschi vulcani. E’ il centro storico delle due incredibili città che presenta stranissime somiglianze. Quito è protetta e dichiarata patrimonio dell’umanità, per le sue bellezze e l’eccezionale concentrazione di monumenti barocchi. Di Lecce e del Salento si parla poco, persino in Italia. Anche in questo modo si perpetua l’ingiustizia di considerare il nostro meridione come area depressa, priva di vere attrattive e, quindi, tagliata fuori degli interessi economici e dagli itinerari turistici.
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Lecce - Basilica di Santa Croce
Lecce, quasi pudicamente, ha avvolto il suo stupendo centro storico in una fascia di viali e giardini alberati, che separano la città antica dagli insignificanti quartieri moderni. Quando si perlustra il dedalo delle vie centrali dove si allineano splendidi palazzi o ci si addentra nelle piazze dominate dalle facciate barocche delle innumerevoli chiese si rimane a bocca aperta. Sarebbe lungo enumerare tutti i capolavori dell’arte leccese. Basti citare Santa Croce e il Duomo, il Palazzo del Governo, quello vescovile e il Seminario, il Campanile, la Chiesa del Gesù, quella del Carmine, Sant’Angelo, i SS. Niccolò e Cataldo, Santa Chiara e San Matteo, senza contare le numerose residenze nobiliari dell’aristocratica città. La pietra leccese è un calcare tenero che si lavora con scalpelli, pialle e accette, ma che all’aria indurisce ed assume il colore dell’oro fino. Così i grandi manufatti architettonici hanno piuttosto l’aspetto d'elaborate sculture, opere cesellate con raffinatezze d’alta oreficeria. Le facciate leccesi sono una profusione di colonne tortili, frontoni curvilinei, balaustre traforate, festoni di fiori e frutti di pietra, rosoni, sfilate di angeli, putti, maschere e cariatidi, balconi Le Vie Nuove - Marzo 2019
scolpiti, portali e finestre dalle ricchissime cornici piene di fregi, nastri e stemmi. Lo stile non è stato abbandonato negli interni, anzi, passando dalla luce accecante del mezzodì ionico all’ombra amica delle navate basilicali e dei saloni dei palazzi, il barocco si avvale di materiali ancor più duttili della pietra leccese. I marmi policromi e il legno, ricoperto con lamine d’oro zecchino, captano la fioca luce dei luoghi di culto e delle dimore patrizie e la rifrangono con effetti sorprendenti. Gli altari sfavillano come scrigni traboccanti di pietre preziose, le cornici rischiarano i quadri come riflettori puntati da sapienti tecnici dell’illuminazione, santi e madonne sorridono indulgenti ai fedeli abbagliati dai loro paramenti sontuosi, degni di sovrani potenti, incommensurabilmente ricchi. In alcuni casi l’effetto è ipnotico e non si vorrebbe più andar via. Da Lecce si dipartono come i raggi di una stella Pag 16
Santa Maria di Leuca - Panorama
p e r f e t t a n u m e r o s e s t r a d e r e t t i l i n e e . Leuca, il Salento si protende nel mare nel punto Raggiungono le più belle località del Salento in cui l’Italia riceve all’alba il primo raggio di che si adagiano pigramente nella piana assolata sole. Siamo sullo Iapygium promontorium, detto o si allineano sulla costa luminosa dei due anche promontorium Sallentinum o de Finibus bracci dello Ionio, giù fino all’estremità del tacco Terrae, il tallone della penisola italica, 39° 47’ dello stivale dove Santa Maria di Leuca spinge il 41“ latitudine N e 18° 22’ 13” longitudine E di suo sguardo verso il favoloso oriente. Ecco San Greenwich. Secondo la leggenda o, se si vuole, Cataldo, con le sue spiagge, Otranto alla foce la superstizione, il pellegrinaggio in questo sito è dell’Idro, Gallipoli protesa nel mare, e all’interno un passaporto per il paradiso. Chi non ci viene le bellissime cittadine di Nardò, Galatina, da vivo dovrà qui recarsi dopo la morte. Maglie, Casarano, Copertino e Tricase. Ancora Umberto Mantaut palazzi, castelli, cattedrali e mura. Città bianche con i forti chiaroscuri delle medine arabe, solo che nel Salento non ci sono minareti e le aree agricole non sono desertiche, bensì ricche di magnifici uliveti secolari, vigne generose, verdi agrumeti ed orti fertilissimi. Al paesaggio quasi monotono delle zone pianeggianti si contrappone la sorprendente bellezza delle coste frastagliate e rivestite della macchia odorosa, dove occhieggiano ruderi di antiche torri d’avvistamento, trulli, fattorie e Santa Maria ville. di Le uca - Il Santu
ario
Quando si giunge al Santuario di Santa Maria di Le Vie Nuove - Marzo 2019
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CELLIE, CEO DI FIERE DI PARMA: “TOF, UN ESEMPIO DI TURISMO SOSTENIBILE PREMIATO DAL PUBBLICO”
È tempo di bilanci per TOF, Travel Outdoor Fest (http://www.traveloutdoorfest.it/), l’unico evento business to consumer (B2C) in Italia, dedicato al turismo in libertà e a tutto ciò che occorre per una vacanza indimenticabile, che è andato in scena presso Fiere di Parma nel corso dell’ultimo weekend. Per analizzare il trend della Festa, che ha portato nei cinque padiglioni allestiti da Fiere di Parma oltre 30 mila visitatori, per una variazione percentuale leggermente negativa (-10%) rispetto alla prima edizione del 2018, ma deve essere tenuta in
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considerazione la minore durata dell’evento: nel 2018, infatti, dal giovedì al lunedì mattina compresi, la fiera rimase aperta per 4 giorni e mezzo; nel 2019, invece, sono stati solo 3 i giorni a disposizione dei visitatori. A questa minore durata della fiera, vanno sommati tanti
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fattori, quale per esempio la situazione meteo di alta pressione. Dunque il bilancio non può che essere positivo. “Credo che questa sia una formula vincente”, afferma, al termine del percorso di tre giorni, l’Amministratore Delegato di Fiere di Parma, Antonio Cellie. “Come avevo detto il giorno della presentazione, la nostra è una fiera che fa dell’accessibilità la chiave di lettura. Intendo dire che dobbiamo rendere maggiormente accessibili quante più mete e destinazioni possibili. Per farlo bisogna utilizzare dei mezzi leggeri come sono i camper e i caravan, mezzi che viaggiano in parallelo con un altro mezzo come la bici, bisogna attrezzarsi anche buone scarpe, un buon abbigliamento tecnico e leggero e accessori funzionali e anche delle buone mazze da golf. Fiere di Parma ha fatto uno sforzo di investimento unendo più discipline per far capire come e quanto possa essere varia e attiva un’esperienza turistica. Alla fine del percorso di tre giorni che, abbiamo riproposto a un anno di distanza, dalla prima fortunata esperienza, sono soddisfatto del risultato che abbiamo ottenuto.
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Io stesso, nei tre giorni di Fiera, sfruttando anche la presenza di un campione come Marco Aurelio Fontana, mi sono cimentato nella pratica e ho potuto constatare con mano quanto sia interessante, funzionale al benessere, sia fisico, sia mentale, e divertente provare a cimentarsi in varie discipline. Allarga gli orizzonti. TOF ha
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anche questo nel proprio dna: cercare di allargare gli orizzonti di chi, come semplice curioso o, ancora meglio, turista che vuole costruire una esperienza su misura, voglia provare qualcosa di nuovo. Il rapporto che in questi anni abbiamo instaurato con APC, che per noi è un investitore importante e un partner di primo livello, ci ha consentito di allestire una esposizione trasversale che è riuscita a convogliare sul nostro polo fieristico l’interesse di numerosi visitatori. Questa fiera è certamente un fiore all’occhiello della nostra offerta e sono certo che, con piccolo aggiustamento, qualche correzione fisiologica su una struttura di base molto ben funzionante, ci sia la necessità di portare avanti questo progetto. Serve a noi come Fiere di Parma, può servire alla città, può essere utile al mondo dei commercianti e dell’imprenditoria parmigiana per raggiungere un numero sempre maggiore di clienti. Il fatto che, nonostante il primo e vero e proprio fine settimana di bel tempo e primavera anticipata potesse avere un effetto distraente, invitando gli amanti di bici, sci,
arrampicata e golf ad andare direttamente sui percorsi classici deputati, la Fiera abbia avuto un buon riscontro di pubblico, ci invita a essere ottimisti. Il format è azzeccato e può essere veramente complementare per portare gli appassionati dei veicoli ricreazionali, già abituati a visitare il salone del camper, a vivere anche questa nuova esperienza”. Per Simone Niccolai, presidente di APC Le Vie Nuove - Marzo 2019
(Associazione Produttori Caravan e Camper), consolidato partner dal 2010 del polo fieristico di Parma, afferma: “Ritengo l’esperienza del Travel Outdoor Fest una sinergia interessante tra
camper e attività e sport all’aria aperta, finalizzata a promuovere azioni a favore del Turismo in Libertà e dell’Outdoor. Essendo solamente alla seconda edizione, ci sono ampi margini di miglioramento da valutare. Per quanto riguarda il nostro settore, quello dei veicoli ricreazionali, ci tengo a ricordare che il comparto nazionale si piazza stabilmente tra i principali produttori europei, fungendo da traino per le modalità turistiche all’aria aperta. Non dimentichiamo che il camper è il principe d e l l ’ o u t d o o r, c o m p a g n o inseparabile per chiunque desideri vivere un’esperienza in Libertà unica”. Sulla stessa lunghezza d’onda Vittorio Dall’Aglio, presidente di Assocamp (l’Associazione Nazionale Operatori Veicoli Ricreazionali e Articoli per Campeggio): “La rete vendita è abbastanza soddisfatta e ha risposto positivamente come partecipazione negli stand, dove i visitatori sono stati seguiti in modo puntuale dai concessionari. Peccato che fossero assenti diverse case costruttrici. Però la formula è molto interessante. L’idea di abbinare il veicolo ricreazionale ad altri settori legati al turismo e al tempo libero ritengo possa essere vincente. Abbiamo infatti la necessità di promuovere sempre di più il nostro settore all’esterno così da poter avvicinare nuovi utenti”. Pag 20
Il Camping Villaggio Rubicone è uno splendido complesso turistico di prima categoria, 4 stelle, esteso su una superficie di 120000 metri quadrati direttamente sul mare con spiaggia privata, una caratteristica piuttosto rara sulla Riviera romagnola. Un'oasi di pace e tranquillità sull'azzurro del Mare Adriatico, immersa in una natura incontaminata, un vero paradiso per le famiglie. Le diverse tipologie di alloggio, le attività sempre nuove dello staff di animazione, le strutture sportive e la vicinanza ai grandi parchi acquatici e di divertimento e a numerose città d'arte, rendono il Camping Villaggio Rubicone la meta ideale per la villeggiatura delle famiglie.
* FORMULA “NIGHT CAMPER STOP” Offerta valida per ogni notte di sosta senza limiti di orari né costi aggiuntivi. Al momento della partenza, che potrà avvenire in serata, verranno conteggiate le notti di permanenza e applicata la tariffa speciale di 15,90 € (esempio: 2 notti = 31,80 €; 6 notti = 95,40 €) * FORMULA “DAY CAMPER STOP” Offerta valida per ogni giorno di sosta senza costi aggiuntivi. Al momento della partenza, che dovrà avvenire entro le ore 12.00, verranno conteggiati i giorni di permanenza e applicata la tariffa speciale di 15,90/19,90 € (esempio: 2 notti = 31,80/39,80 €; 6 notti = 95,40/119,40 €)
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REGOLAMENTO DELL’OFFERTA = Le piazzole messe a disposizione per l’offerta sono esclusivamente quelle piccole, medie e grandi (segnalate sulla mappa del campeggio con il colore verde, giallo e rosso) – Le piazzole sono assegnate il giorno di arrivo in base alla disponibilità del momento e fino ad esaurimento. La Direzione può prendere in considerazione le esigenze e le richieste degli equipaggi ma non sarà in grado di garantire la disponibilità di posti liberi senza una prenotazione – Le prenotazioni vengono accettate esclusivamente durante il periodo di chiusura del campeggio – Per gli equipaggi composti da più di 2 persone, ad ogni persona extra verrà applicata la tariffa relativa al periodo del soggiorno riportata nel listino prezzi del campeggio consultabile sul nostro sito internet. I bambini da 2 a 8 anni non compiuti pagano la tariffa ridotta (bambini di età inferiore a 2 anni non compiuti gratis) – Gli animali non sono ammessi all'interno della struttura. Per maggiori informazioni: Filippo Collinelli Responsabile Fiere Camping Villaggio Rubicone Tel. 0541/346101 - Email: marketing@campingrubicone.com
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I SOCI INTERESSATI POSSONO RICHIEDERE I BUONI SCRIVENDO A info@camperclubetruria.it o telefonando al n. 331.7450232
Come Raggiungerci Coordinate GPS: N 44.16301° - E 12.44330° Da Bologna (Autostrada A14) uscita Rimini Nord. Prendere SS16 Adriatica direzione Ravenna, uscita Savignano Mare. Alla rotonda proseguire per San Mauro Mare e svoltare a sinistra subito dopo al passaggio a livello. Alla fine della strada svoltare a destra.
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Comunicato stampa Presentata questa mattina (09/02/2019) l'area camper di via Japasseri, la prima in Italia situata nel centro storico della città. Ad illustrare l’opera di notevole valenza strategica per il rilancio turistico cittadino, pronta per essere riconsegnata alla città di Sulmona e per ospitare i camperisti già a Pasqua, è stato il vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici Nicola Angelucci, insieme all’assessore al Turismo Alessandro Bencivenga e al progettista l’architetto Antonio Del Boccio. Presenti, nella saletta multimediale di Palazzo Annunziata, i rappresentanti locali, regionali e nazionali dell'associazione camperisti. L’area prevede 45 piazzole per i camper e 50 posti auto, chioschi per info point e reception, servizi igienici, custode per vigilanza, punto ristoro, area pedonale, ascensore, colonnine avanzate tecnologicamente e sistema carico e scarico acque. “Si tratta di un importante progetto, previsto dalla precedente amministrazione e che stiamo realizzando e portando a compimento, puntando al miglioramento dell’intera area che comprende via Turati e il Parco Sulmona - Piazza Garibaldi fluviale che verranno messi a sistema per una destagionalizzazione dei flussi turistici in città.’ Un lavoro complesso di 1.100.000 euro condotto dagli uffici del Quarto Settore, che ha visto non poche difficoltà sciolte in questo ultimo anno con impegno e passione". E' quanto afferma il vicesindaco Nicola Angelucci. Le Vie Nuove - Marzo 2019
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UCA - Unione Club Amici
Parliamo di un Comune molto attivo e sensibile verso il turismo in genere ed in particolare del turismo itinerante. Si tratta di Bienno, un antico borgo della provincia di Brescia, più precisamente nella media Valle Camonica. Nel 2014 Bienno è entrato a far parte della grande famiglia del “Comune Amico del Turismo Itinerante,” uno dei tanti progetti ideati e gestiti dall’UCA Unione Club Amici. Ma Bienno non si è fermato lì, infatti è stato inserito anche nell’esclusivo club dei “Borghi più belli d’Italia” ed è insignito del riconoscimento “Bandiera Arancione” del Touring Club Italiano. Conosciuto anche come il Borgo degli Artisti è caratterizzato dalle storiche fucine dove ancora si lavora il ferro secondo le tradizioni tramandate da generazione in generazione. Il tempo sembra essersi fermato a Bienno, dove passato e presente vivono una simbiosi suggestiva, con viuzze ombreggiate, cortili che trasmettono emozioni insolite e chiese affrescate, tutto incastonato tra verdeggianti montagne. Per chi intendesse approfondire la visita ai tesori ed alle tradizioni locali si può avvalere dell’ausilio delle guide del Museo Etnografico. Sono Ruota da maglio diversi i ristoranti che propongono l’ottima cucina locale n e l l a quale spiccano i casunsei, ravioli ripieni, così come primeggiano i latticini provenienti dai vicini alpeggi. Molto apprezzata anche la polenta locale, macinata in pietra da un mulino del seicento. Per finire non può mancare il dolce, la spongada, una soffice focaccia.
Area Camper A pochi metri dal centro storico, è dotata di Carico - Scarico – Corrente – Servizi igienici – Illuminazione notturna. Via Prati angolo Via Pizzo Badile – BIENNO GPS: N 45°55’55’’ E 10°17’24’’
Statua di Cristo Re Le Vie Nuove - Marzo 2019
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FIAT DUCATO ELETTO MIGLIOR BASE CAMPER ANCHE NEL 2019
Fiat Ducato risulta “Miglior base per i camper” anche nel 2019, premiato per la dodicesima volta di fila in questa categoria. Il riconoscimento “Miglior base per i camper 2019” è stato assegnato dai lettori della rivista specializzata tedesca Promobil, vera e propria ‘bibbia’ del settore nonché realtà di riferimento per i camperisti. Attraverso le più recenti soluzioni di assistenza e una lunga tradizione, il veicolo commerciale del brand torinese continua a convincere. La sesta generazione, attualmente in commercio, oltre ad avere un telaio studiato per offrire un ottimale bilanciamento e dotato di specifiche sospensioni, permette anche una rilevante portata nel segmento. Struttura a cui sono abbinate soluzioni meccaniche e tecnologiche funzionali per la sicurezza e il comfort, durante l’impiego. Un percorso evolutivo di costante crescita, partendo già da una prima generazione impostata con un motore posizionato trasversalmente e trazione anteriore, in modo da preservare maggior volume possibile per lo studio dell’ambiente in cabina. Un progresso ottenuto anche grazie alla collaborazione con i maggiori specialisti nella realizzazione di camper in Europa. Secondo i dati segnalati, tra i camper acquistati a livello continentale tre su quattro figurano su base Ducato e 500.000 famiglie hanno fatto questa scelta nel corso degli ultimi 10 anni. Dal sito dell’APC
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I nuovi orizzonti della “Poesia”
ILLUSIONE D’AMORE
L'occhio stanco non disdegna di vedere le tue forme sottili, accarezzate dalla luce della luna. L'alba è ancora lontana, mentre la tua pelle chiara scivola tra lenzuola di seta. La notte, sorda ai miei desideri, prolunga il bisogno di una passione che mi stringe il cuore.
CARO DIRETTORE
Verrà il giorno con la sua luce e il tuo corpo flessuoso si sveglierà con sfrontate mosse, lasciandomi un'illusione d'amore.
De tanti magnapane a tradimento la peggio spece campa de TV; pe ‘sto contratto io nun vojo più vedé, li sordi mia, buttati ar vento.
Gabri
Co tutti l’inviati al Parlamento c’è chi vò annà a scià a Kattemandù, chi vò mostrà li nidi de le gru e chi ’nciafruja “scoop” ner Salento. Pòi ‘na gnappetta bella che truccata, a la puntata de l’ ”Eredità”, ha vinto du centoni e se n’è annata. Ma guarda te si che sto a sopportà; io faccio la formica pensionata e tu scialacqui sòrdi pe strafà. Dario Ludovici
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Roberta
Fabrizio Le nostre ricette
Ingredienti per 2 persone: 4 fettine sottili di lonza di maiale 4 fettine di formaggio (noi abbiamo trovato e provato delle fettine di pecorino al pepe nero) 4 fettine di salame di prosciutto 2 cipolline boretane sotto aceto 2 pomodorini secchi sott’olio Mezzo bicchiere di vino bianco secco Qualche tortillas Olio evo
Esecuzione: Preparate gli involtini mettendo, su ogni fettina di lonza, una fettina di salame e una di formaggio. Adagiate, quindi, una cipollina tagliata sottile o un pomodorino secco tagliato a listarelle. Arrotolate gli involtini e chiudeteli con uno stuzzicadenti. Rosolate la carne in un tegame con un filo di olio. Sfumate con il vino bianco. Cuoceteli per una decina di minuti o sino a che il vino non è evaporato, serviteli ben caldi accompagnati con una insalata di fagioli borlotti e cannellini. Vino consigliato per l’abbinamento e la cottura: Erbaluce di Caluso. Le Vie Nuove - Marzo 2019
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