Campionati & Campioni 2019

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ANDREA NICOLI IL GIORNALISTA

MASSIMO BETTIOL IL FOTOGRAFO

Mi piacerebbe ricordare il numero dei rally e rally-raid che ho vissuto, forse 650-700, ma non ci riesco. Ho 55 anni e sono 40 stagioni che seguo le gare come appassionato, ufficiale di gara, speaker, copilota, direttore sportivo, tecnico di pneumatici, addetto stampa, commentatore televisivo e giornalista. Giorni e notti, km e km, città e paesi, tante curve, tanti panini e tante persone hanno riempito le mie giornate. Ho visto colori speciali, annusato profumi intensi e ascoltato rumori grevi. Ho visto posti incredibili, paesini dispersi, natura incontaminata. Nel frattempo ho conosciuto tanti appassionati che sono diventati amici e mi è sempre piaciuto raccontare tutto quello che ho potuto seguire per avvicinare altra gente a questa scomoda ma affascinante specialità. Sono ancora vive le emozioni che ho avuto nell’affrontare una prova speciale, sia che fosse il mio primo Rally della Valle D’Intelvi (CO) con una A112 Abarth nel 1985 o la vittoria a Sanremo del Campionato Italiano Rally gruppo N con la Sierra nel 1991. Che siano le dune del rally del Marocco o le nevi del rally di Svezia poco cambia. Essere in studio a commentare il rally d’Australia, seguire i miei piloti al 1000 Laghi in Finlandia, aspettare i tempi alla fine di una prova notturna del Targa Florio e sentire i rumori dei motori nelle fredde mattinate del Montecarlo, fanno parte della mia memoria.

La mia vita, privata e professionale, è stata da sempre legata al mondo delle corse. Avevo dieci anni e già sognavo quando dalla tribuna dell’autodromo di Monza tifavo i miei campioni, gli assi della formula1. La mia prima incursione ai box mi regalò un pneumatico Pirelli rigorosamente usato, che conservo gelosamente a ricordo di un’epoca, gli anni 80, che mi ha cresciuto. Ancora adesso motori e ancora corse ma vissuti dall’altra parte, forse più privilegiata se vogliamo, con un pass al collo che il mio mestiere di fotografo richiede assieme a kg e kg di ottiche e attrezzature digitali. Quando tra un viaggio e l’altro mi fermo ad osservare la “mia” gomma rivedo la mia vita e la storia che continua. Consapevole ed orgoglioso di avere raggiunto quel traguardo che sin da bambino sognavo vivere di corse, vivere nelle corse.

prove speciali pari a 2.950 km cronometrati

Ben 320 pagine che ripercorrono l’intensa stagione dei tre principali campionati italiani rally, la finale di Coppa Italia e l’appuntamento del mondiale WRC in Sardegna. Fotografie, cronache, classifiche, interviste e numeri dei protagonisti che hanno animato la specialità nel 2019

2019 2020

1. 42° Rally del Ciocco (Lu) Basso - Granai (Škoda Fabia R5) 2. 66° Rallye Sanremo (Im) Breen - Nagle (Škoda Fabia R5) 3. 103° Rally Targa Florio (Pa) Campedelli - Canton (Ford Fiesta R5) 4. 16° Rally Italia Sardegna I° (Ss) Crugnola - Ometto (Škoda Fabia R5) 5. 16° Rally Italia Sardegna II° (Ss) Andolfi - Scattolin (Škoda Fabia R5) 6. 7° Rally di Roma Capitale (Rm) Basso - Granai (Škoda Fabia R5) 7. 55° Rally del Friuli Venezia Giulia (Ud) Rossetti - Mori (Citroën C3 R5) 8. 37° Rally Due Valli (Vr) Crugnola - Ometto (Volkswagen Polo R5) 9. 10° Rally Tuscan Rewind (Si) Basso - Granai (Škoda Fabia R5) CIWRC Luca Pedersoli - Anna Tomasi (Citroën DS3 WRC)

CIRT Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5)

ANDREA NICOLI MASSIMO BETTIOL

Massimo Bettiol, da Treviso, classe 1970, fotografo professionista dal 2001. Come lo definisce Andrea Nicoli: “Passione e determinazione in un’unica persona”.

Prefazione di Giandomenico Basso

CIR Giandomenico Basso - Lorenzo Granai (Škoda Fabia R5)

1. 43° Rally 1000 Miglia (Bs) Pedersoli - Tomasi (Citroën DS3 WRC) 2. 52° Rallye dell’Elba (Li) Miele - Mometti (Citroën DS3 WRC) 3. 52° Rally del Salento (Le) Fontana - Arena (Hyundai i20 WRC) 4. 36° Rally della Marca (Tv) Pedersoli - Tomasi (Citroën DS3 WRC) 5. 13° Rally di Alba (Cn) Sarrazin - Renucci (Hyundai i20 R5) 6. 39° Rallye San Martino di Castrozza (Tn) Pedersoli - Tomasi (Citroën DS3 WRC)

3 2019 2020 € 50,00

&

Campionati Campioni

Collaboro con la prestigiosa rivista italiana di settore AutoSprint e seguo il Campionato del Mondo Rally per il colosso americano GettyImages. Ringrazio Nikon, il mio principale e straordinario compagno di viaggio e di lavoro.

I rally mi hanno dato tanto e quasi nulla mi è stato regalato. Ho anche pagato parecchio con due brutti incidenti dei quali porto i segni, ma il segno più grosso che mi hanno lasciato i rally ce l’ho dentro, ed è bellissimo. Andrea Nicoli, milanese 1964, copilota dal 1985 e giornalista professionista dal 1994. Malato di competizioni da sempre: “Realizzo questo libro per appagare la mia passione e quella degli amici”.

vetture con 3.152 conduttori al via

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rally per un totale di 10.738 km di gara

Campionati Campioni

“Il Grande Libro dei Rally Italiani” 22 1.576 230

ANDREA NICOLI  |  MASSIMO BETTIOL

1. 26° Rally Adriatico (Mc) Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5) 2. 16° Rally Italia Sardegna (Ss) Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5) 3. 47° San Marino Rally (RSM) Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5) 4. 6° Rally il Nido dell’Aquila (Pg) Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5) 5. 10° Rally Tuscan Rewind (Ss) Andreucci - Briani (Peugeot 208T16 R5)

“Il Grande Libro dei Rally Italiani”

COPPA ITALIA Corrado Pinzano - Patrick Bernardi (Volkswagen Polo R5) 38° Trofeo ACI Como (Co) Pinzano - Bernardi (Volkswagen Polo R5) WRC Ott Tänak - Martin Järveoja (Toyota Yaris Wrc+) 16° Rally Italia Sardegna (Ss) Sordo - Del Barrio (Hyundai i20 Coupe Wrc+)



ULTIMISSIMA ORA 22/01/2020 Citroën vince il Campionato Italiano Rally Costruttori

Solo a libro ormai stampato è arrivata questa notizia importante che riportiamo integralmente. Ci scusiamo dunque su alcune divergenze che troverete nelle classifiche e nel testo dell’ultima gara. La Giunta Sportiva, ha adottato, visti gli articoli 219 RSN e 21.15 della Norma Generale Rally 2019 (applicabile in analogia al caso di specie), la decisione di attribuire al conduttore Rossetti Luca-Mori Eleonora, nella P.S.8, il tempo imposto di 17.13.5”, calcolato quale media dei n. 2 precedenti passaggi del medesimo per detta prova, e altresì stabilito di non omologare i risultati della classifica della P.S.8 e di quella finale, come risultanti dall’incartamento di chiusura, e di sostituire dette classifiche della

P.S.8 e quella finale con altre classifiche che tengano conto di quanto sopra stabilito. E’ stato ritenuto accertato, come prospettato dalla Procura Federale, che ignoti hanno posto in essere, durante la P.S.8, della 10 edizione della manifestazione sportiva, Tuscan Rewind, valida per il C.I.R. e per il C.I.R.T 2019, azioni idonee ad alterare il risultato sportivo, ponendo sul percorso di gara, in coincidenza con il passaggio della vettura, Citroen C3 R5 n.4, corpi estranei che ragionevolmente hanno determinato la foratura del pneumatico anteriore sinistro della vettura del pilota friulano. La Decisione è stata presa considerando che la violazione di rilevanza sportiva si consuma in tutti quei casi nei quali la condotta consenta una valutazione in termini di

probabilità secondo il criterio del “più probabile che non” (Collegio di Garanzia dello SportSezioni Unite, decisione n.6-2016). Elementi a sostegno di tale valutazione, sono stati la relazione dei Commissari Tecnici presenti sul campo di gara, le fotografie estratte dai camera car della P.S.8 dei piloti Basso, Campedelli, Crugnola, Rossetti, Andreucci e quelle relative al sopralluogo effettuato sul posto da incaricato della Procura Federale. La Giunta, inoltre, non ha ritenuto portatore di un interesse attuale e diretto, rispetto alla modifica della classifica, il concorrente Orange 1 M – Sport Rally Team spa (conduttore Campedelli Simone-Canton Tania) non avendo condotto, al termine della gara, la vettura al parco chiuso (art.147 RSN).



Il nostro libro. Ciao, eccomi. Ogni tanto il vecchio Nicoli mette la tuta e ritorno copilota come 34 anni prima. Qui al Trofeo ACI Como 2019 finale di Coppa Italia. Non vorrete divertirvi solo voi? Sotto la schermata dei tempi, qualche minuto prima della PS finale al Rally Tuscan Rewind: la sfida finale.

Ci risiamo atto terzo. Lo sapevo, alla passione prosegue ininterrotta ed ecco la mia terza fatica. Dopo settimane e settimane, gare e gare, km e km, anche quest’anno ho voluto fermare il tempo raccogliendo in questo libro il meglio di una stagione di rally italiani decisamente combattuta. Questa foto a lato che a tanti dirà poco, racchiude l’essenza del 2019. È uno scatto fatto nel motorhome-sala stampa del Rallly Tuscan Rewind alle 14.06 di sabato 23 novembre al monitor dei tempi. Mancano pochi minuti allo start dell’ultima prova speciale Torrenieri-Castiglion del Bosco. Ancora 27,390 km da correre per sapere chi tra Rossetti, Crugnola, Basso e Campedelli sarà il campione italiano rally 2019. Scandola a parte, che si dovrà fermare per un problema elettrico, tra i primi tre ci sono 3”7 di differenza. Meno di 4 secondi dopo un anno di sfide. Vinceranno Giandomenico Basso e Lorenzo Granai (che avete potuto vedere in copertina) qualche giorno dopo la conclusione del rally vero e proprio a causa di una coda polemica su manomissioni, forature, chiodi veri o presunti, ma questo è una triste pagina di cronaca e non di sport. L’aspetto sportivo, l’agonismo e la competizione sono racchiusi in questi distacchi impalpabili dopo nove gare in giro per l’Italia.

Anche nel 2019 assieme all’amico fotografo Massimo Bettiol e tutti i suoi collaboratori, abbiamo seguito in diretta curva dopo curva il Campionato Italiano Rally, il Campionato Italiano WRC, il Campionato Italiano Rally Terra, la finale di Coppa Italia e indubbiamente la prova italiana del WRC Mondiale in Sardegna. Ventidue rally per un totale di 10.738 km di gara, 230 prove speciali pari a 2.950 km cronometrati con 1.576 vetture e 3.152 conduttori al via. Anche quest’anno in queste 320 pagine troverete giornate molto intense raccontate con parole, numeri e immagini.

Per tutto questo ringraziamento l’occhio vigile di Massimo Bettiol e del suo affiatato gruppo di instancabili fotografi. Gli organizzatori delle gare, gli equipaggi e i meccanici perché tutti sono protagonisti di tutto questo complesso mondo che viaggia tra la tecnica e i sacrifici delle persone. Grazie anche alla Federazione e ai suoi addetti stampa che hanno l’onore e l’onere di orchestrare tutto. A Marco Rogano, responsabile di ACI Sport e al Direttore della Comunicazione Luca Bartolini assieme al Presidente della Commissione Rally Daniele Settimo. Tutti appassionati, a partire dal Presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, ex rallysta, ora stimato politico del motorismo internazionale. Grazie per la Vostra fiducia e buona lettura. Andrea Nicoli

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CAMPIONATI & CAMPIONI 2019-2020

“IL GRANDE LIBRO DEI RALLY ITALIANI” N°3 Stampa Porpora Group S.r.l. Via Ambrosoli 3, 20090 Rodano Millepini, MI L’autore Andrea Pietro Renzo Nicoli

Stampato nel mese di gennaio 2020

Il fotografo Massimo Bettiol Segreteria e classifiche Cristiana Perduca Progetto Grafico Paolo Bosani Rubberduck, Milano

Tutti i diritti riservati Contatti e info: aprnicoli@gmail.com +39/335.80149801

Un ringraziamento particolare a Marco Rogano, Direttore Generale ACI Sport Service Luca Bartolini, Direttore Comunicazione ACI Sport Un ringraziamento agli amici e colleghi Alex Alessandrini, Piero Batini, Matteo Bellamoli, Stella Bruno, Alessandro Bugelli, Claudio Carusi, Gianni Cogni, Stefano

Cossetti, Alessandra De Bianchi, Daniele De Bonis, Vincenzo Di Monte, Filippo Gherardi, Rosario Giordano, Marco Giordo, Leo Todisco Grande, Chiara Iacobini, Micol Maiga, Gianluca Nataloni, Roberto Piantoni (e tutti i suoi ragazzi della produzione video), Carlo Ragogna, Giacomo Rauli, Gianpaolo Ravera, Camilla Ronchi, Alessandro Rizzo, Daniele Sgorbini, Luciano Tedeschini, Salvatore Tedone, Sergio Zaffiro.

Senza dimenticare il fondamentale supporto Lorenzo Leonarduzzi un caro amico di RAI Sport con il quale ho condiviso intense trasferte tra autostrade, aerei, treni, cabine di camion, autogrill, locande, temporali, polvere, sudore e poche ore di sonno… e sicuramente qualche altro che mi sono perso con i quali ho vissuto anche quest’anno una lunga e intensa stagione di rally.


Giandomenico Basso Montebelluna (TV) 1973 Tra i piloti italiani degli ultimi 20 anni è l’unico che può vantare ben 9 titoli tra Italia e Europa. Ha alternato stagioni da pilota ufficiale a periodi da privato, ma sempre con grande professionalità e capacità di sfruttare al 100% quello che disponeva. Regolare e dall’aspetto tranquillo è alla ricerca della sfida impossibile che spesso diventa possibile grazie alla grinta che tira fuori in PS. Se avesse i capelli biondi e gli occhi azzurri, come ifinlandesi, correrebbe da tempo nel WRC con una squadra ufficiale. Al suo fianco Lorenzo Granai. Titoli: Campionato Italiano Rally (2007/2016/2019); Tour European Rally (2017/2018); European Rally Championship. (2006/2009); Coppa Europa FIA Sud-Ovest (2007); Intercontinental Rally Challenge (2006).

“Giando” cosa sono i rally per te? Se devo essere onesto da piccolo, forse anche un po’ dopo, non avevo ben chiaro se mi piacessero i motori o qualcos’altro. Cercavo però la competizione sotto qualunque forma e in qualsiasi attività sportiva che i miei genitori mi facessero fare. Più che una mia predisposizione è stata forse la passione di mio papà a farmi esplorare questo magnifico mondo. Dal momento in cui son salito sui kart e successivamente su qualche piccola auto, ho scoperto cosa fosse l’adrenalina. Ed è questa, più di ogni altra cosa, che è diventata per me una droga, una compagna di vita. Quell’emozione che provo nel momento in cui indosso il casco e mi travolge lungo i tracciati delle prove speciali. Ogni gara ha caratteristiche uniche. Ogni tipo di fondo dà emozioni diverse e a sua volta richiede preparazioni specifiche. Gestione della velocità, esercizi di potenza, rischio, tattica e lucidità mentale... Aspetti che nella vita di tutti i giorni si contrappongono qui si mescolano per raggiungere un unico obiettivo: vincere! Inizialmente vivevo le gare come un fatto mio personale, intimo. Negli ultimi anni invece son riuscito ad aprirmi, ho imparato a guardarmi attorno e a godere di ciò che un rally rappresenta per tutti gli appassionati. Ore di attesa lungo le prove speciali, km macinati per vedere qualche attimo di

“Ho scoperto cosa fosse l’adrenalina e questa più di ogni altra cosa è diventata per me una droga e una compagna di vita... Metto il casco in testa e il cronometro si forgia con il battito del cuore” “follia”, paesaggi incantati, occhi puntati pieni di curiosità davanti alle assistenze in adorazione a team che in tempi record compiono vere imprese, mentre la lancetta dei secondi va avanti senza scrupolo. Ecco, cerco di ammirare anche da fuori questo meraviglioso mondo e questo rappresenta lo stimolo più grande: coinvolgere chi mi segue, amici ed appassionati, chi mi incita a superarmi. Sapere che quando corro emoziono chi mi viene a vedere, mi ripaga di tanti sforzi fatti. Metto il casco e il cronometro si forgia con il battito del cuore. Questo per me sono i Rally. Giandomenico Basso

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Sommario Prefazione di Giandomenico Basso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 5 Tutti i vincitori del 2019 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 6 Il saluto del Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani. . . . . . . . . . . . pag. 7

CAMPIONATO ITALIANO RALLY 42° Rally del Ciocco e della Valle Serchio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16 66° Rallye di Sanremo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28 103° Rally Targa Florio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 40 16° Rally Italia Sardegna (I°). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 52 16° Rally Italia Sardegna (II°). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 60 7° Rally di Roma Capitale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 68 55° Rally del Friuli Venezia Giulia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 80 37° Rally Due Valli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 92 10° Rally Tuscan Rewind. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 104 Intervista al vincitore Giandomenico Basso . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 116 Classifiche CIR 2019. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 120

CAMPIONATO ITALIANO WRC 43° Rally 1000 Miglia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 126 52° Rallye dell’Elba. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 138 52° Rally del Salento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 150 36° Rally della Marca. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 162 13° Rally di Alba. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 174 39° Rallye San Martino di Castrozza e Primiero . . . . . . . . . . . . . pag. 186 Intervista al vincitore Luca Pedersoli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 198 Classifiche CIWRC 2019. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 202

CAMPIONATO ITALIANO RALLY TERRA 26° Rally dell’Adriatico. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 210 16° Rally Italia Sardegna. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 220 47° San Marino Rally . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 230 6° Rally il Nido dell’Aquila. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 240 10° Rally Tuscan Rewind. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 250 Intervista al vincitore Stephané Consani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 258 Classifiche CIRT 2019. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 262

WORLD RALLY CHAMPIONSHIP 16° Rally Italia Sardegna. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 266

COPPA ITALIA 2019 38° Trofeo ACI Como. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 276

TROFEI MONOMARCA E SCUDERIE Michelin Peugeot, Renault, Suzuki, Yokohama, Scuderie. . . . pag. 290

STATISTICHE DELL’ANNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 316

CALENDARI 2020 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 319

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Citroën C3 R5

Luca Rossetti Eleonora Mori RALLY ITALIA SARDEGNA



Ford Fiesta MkII

Simone Campedelli Tania Canton RALLY DUE VALLI


Basso punta in alto


Basso-Granai Škoda Fabia R5 Michelin

2° CampedelliCanton Ford Fiesta R5 Pirelli

3° Rossetti-Mori Citroën C3 R5 Pirelli E’ stato uno degli ultimi programmi a prendere forma ma Giandomenico Basso e Lorenzo Granai non ci hanno messo molto a tirare fuori il meglio dalla Škoda Fabia R5 gommata Michelin e vincere al dedutto al Ciocco.

Apertura in grande stile per il CIR con Basso-Granai che portano alla vittoria la Škoda della DP Autosport dopo un dominio iniziale di Crugnola-Ometto, poi ritirati per un problema allo sterzo della nuova VW Polo. Campedelli-Canton con la Ford Fiesta e Rossetti-Mori con la Citroën C3 ufficiale completano il podio. Albertini-Fappani ritornano nell’assoluto con la Škoda R5 e mettono la firma sul CIRA mentre Ferrarotti-Fenoli sono primi tra le due ruote motrici con la Renault Clio R3T davanti a Ciuffi-Gonella con la Peugeot 208 R2B


CIR

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42° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio 22/23 marzo 2019 www.cioccorally.it Organization Sport Events

Validità Campionato Italiano Rally coeff. 1 Coppa Rally di Zona coeff. 2 Trofei monomarca Peugeot 208 Rally Cup Top; Renault Clio R3 Open.

Road book Base Castelvecchio Pascoli (LU) Partenza Forte dei Marmi (LU) Parco assistenza Castelnuovo Garfagnana (LU) Prove Speciali 15 (1 + 14) Percorso Km PS: 154 (31,5%) + Km trasferimenti: 335 = Km totali: 489

Il rally in sintesi Partiti: 64 (65 nel 2018) Arrivati: 48 (47 nel 2018) Al comando Campedelli da PS1 a PS2; Crugnola da PS3 a PS6 e da PS 8 a PS 10; Basso PS7 e da PS11 a PS15. Vincitori delle PS Assoluto: Crugnola 7; Campedelli 2; Rossetti 2; Basso 1; Breen 1; Michelini 1 - CIRA: Crugnola 8; Albertini 4; Michelini 1; Rusce 1. R2: Ciuffi 9; Guglielmini 3; Griso 2. R1: Campanaro 9; Poggio 2; Rivia 2; Martinelli 1. - Costruttori: Volkswagen 7; Škoda 3; Citroën 2; Ford 2. I principali ritiri PS3 Strabello (incidente); PS3 Federighi (Incidente); PS5 Somaschini (pompa acqua); PS6 Trevisani (colonnette); PS7 Scattolon (motore); PS10 Lucchesi (mozzo ruota); PS11 Crugnola (sterzo); PS11 Profeta (meccanica); PS15 Griso (idroguida).

Podio pneumatici Pirelli

Michelin

12

2

PS vinte

18

22

A

lla vigilia del campionato era impossibile azzardare un pronostico con due vetture inedite come la C3 e la Polo contro le certezze della Fabia e della Fiesta. A livello di piloti tra i 12 iscritti al CIR spiccavano gli ex campioni italiani 2008 Luca Rossetti con Eleonora Mori e Giandomenico Basso (vincitore nel 2007 e 2016) con Lorenzo Granai. Dall’altra parte due tra i giovani più promettenti della specialità: Simone Campedelli con Tania Canton e Andrea Crugnola con Pietro Ometto. Come se non bastasse a cercare di rompere le uova nel paniere ai piloti di casa l’ex ufficiale di Citroën Racing l’irlandese Craig Breen, senza poi dimenticare il campione 2018 del CIWRC Stefano Albertini anche lui con una Fabia. Tra gli outsider più qualificati alla ricerca di gloria nel CIRA spiccavano Gilardoni, Michelini, Razzini, Rusce e Scattolon.

Al Ciocco ha vinto una Fabia davanti a una Fiesta la Polo ha preoccupato tutti, ancor più della C3 ufficiale SUBITO CUGNOLA E POLO Nella classica prova spettacolo di Forte dei Marmi la prima firma arrivava da Campedelli con la Fiesta seguita da M-Sport passata da Michelin a Pirelli, ma il giorno successivo Crugnola confermava subito il potenziale della nuova VW Polo. Il varesotto vinceva 7 delle prime 11 prove speciali, anche se i distacchi da Basso e Campedelli si contano in decimi. Chi non ci sta è Giando che la Škoda la conosce già anche se la Fabia della DP Autosport monta le Michelin e non le Pirelli usate l’anno prima. Dopo i primi km l’altra notizia è che Rossetti con la debuttante Citroën C3 è costretto a inseguire, per lui


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Basso e Granai festeggiano in apertura (1). Campedelli (2) ci ha provato fino alla Fine a lottare per la vittoria ma poi ha preferito accontentarsi dei punti del secondo posto. Pronti via e sette vittorie suundici prove per Crugnola (3) e la Polo, poi un problema all’idroguida l’ha messa fuorigioco. (4) Un rally di studio per Rossetti che deve ancora scoprire con la squadra il reale potenziale della C3. 4

19


CIR

1 2

3

5

Quest’anno nel nostro paese non è più presente la squadra ufficiale di Škoda ma la Fabia rimane l’auto più richiesta dai piloti. (1) Stefano Albertini rientra nel CIR con un nuovo esemplare della Tamauto gommata Michelin e vince il CIRA. Giacomo Scattolon (2) e Rudy Michelini (3) fanno parte del team PA Racing mentre Craig Breen corre con la vettura della Metior. Contro corrente il finlandese Emil Lindholm (5) che invece ha scelto una Hyundai i20 dell’HMI. solo un decimo, un quinto e un quarto posto nelle prime tre prove. Può essere normale in un esordio assoluto, stessa cosa capitò proprio qui al Ciocco qualche anno fa a Andreucci con la Peugeot 208. Meglio di lui fa Albertini che con la Fabia che si porta a ridosso dei migliori. Alle sue spalle lottano per 20

PS

PS1 Forte dei Marmi Campedelli 2'04"6

PS2 MassaSassorosso Crugnola 4'23"3

PS3 Careggine

PS4 Noi TV

PS5 Tereglio

PS6 Renaio

Crugnola 12'45"6

Crugnola 1'34"6

Basso 9'54"3

Crugnola 9'45"2

1 2 3 4 5

Campedelli Albertini Basso Scattolon Lindholm

Campedelli Crugnola Basso Breen Razzini

Crugnola Basso Campedelli Albertini Breen

Crugnola Basso Campedelli Rossetti Albertini

Crugnola Basso Campedelli Rossetti Albertini

Crugnola Basso Campedelli Rossetti Breen


42° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio

Subito veloce la Volkswagen Polo R5 Debutto in chiaro scuro per la VW Polo R5 Andrea Crugnola e Pietro Ometto (a sinistra). Il varesotto ha subito vinto la prima PS del sabato salendo al comando della classifica generale. Assetto preciso, cambio veloce, ottimi freni e il motore elastico stavano facendo la differenza sulle altre vetture. Peccato che nell’undicesima prova il servocomando dello sterzo abbbia ceduto privando la vettura di una meritata vittoria. il CIRA Razzini, il più esperto Michelini e Scattolon, tutti con le Škoda davanti alla seconda Polo guidata da Rusce. Peccato che Razzini tocchi un muretto lasciando per strada 2 minuti e poco dopo Scattolon si debba fermare con il motore rotto. Abbiamo lasciato un atti-

mo da parte Craig Breen. L’irlandese al volante di una Škoda della Metior è tra i più spettacolari ma si rende conto che con solo un paio di passaggi durante le ricognizioni è difficile lottare con chi conosce molto meglio il percorso sempre simile delle ultime edizioni. 4

VIA LIBERA A BASSO Nel secondo passaggio sulle prove Crugnola continua ad allungare ma a Tereglio 2 sopraggiunge il colpo di scena. A meta prova la Polo del leader si ferma per un problema allo sterzo e svanisce il sogno di vittoria. A beneficiare del ritiro è Basso che però deve prestare ancora molta attenzione perché alle spalle incombe minaccioso Campedelli a 8”9. Dietro al duello per la testa c’è un altra bella sfida per il terzo gradino del podio tra Rossetti e Breen staccati solamente di 2”1. Basso resiste ai problemi dei freni negli ultimi km e si aggiudica la prima gara del 2019 per 4”9 sul romagnolo di Orange 1, mentre Rossetti riesce a difendere il podio per 3”2 sul rivale irlandese vincendo l’ultima PS, ma fa capire che ci sarà da lavorare sodo sulla C3. Per Basso è il terzo successo al Ciocco dopo quello del 2003 con la Punto Super 1600, del 2017 con la Peugeot Super 2000 e del 2014 quando portò al debutto la Fiesta a GPL. ALBERTINI FIRMA IL CIRA Chiude quinto e primo tra gli iscritti al Campionato Italiano Rally Asfalto Albertini con Fappani. Per il bresciano è un ottimo risultato ma le ambizioni future sono quelle di lottare per l’assoluto. In Garfagnana il

PS9 Careggine

PS10 Il Ciocco

PS11 Tereglio

PS12 Renaio

PS13 Il Ciocco

Rossetti 1'34"00

PS8 MassaSassorosso Crugnola 4'24"0

Crugnola 12'50"0

Crugnola 2'13"1

Breen 9'56"6

Annullata

Michelini 2'12"5

Basso Crugnola Campedelli Rossetti Breen

Crugnola Basso Campedelli Rossetti Breen

Crugnola Basso Campedelli Rossetti Breen

Crugnola Basso Campedelli Rossetti Breen

Basso Campedelli Rossetti Breen Albertini

Basso Campedelli Rossetti Breen Albertini

Basso Campedelli Rossetti Breen Albertini

PS7 Noi TV

PS14 Massa- PS15 Careggine PS Sassorosso Campedelli 4'23"4 Rossetti 12'54"7 Basso Campedelli Rossetti Breen Albertini

Basso Campedelli Rossetti Breen Albertini

1 2 3 4 5

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CIR Soluptat. Musda cus es eatis nimust, excepel iquias et ut imus mo volorio ini net estrumqui cusdae cus etureriae eossimin cupta comnis esto cusam excescid quianti ium, imenietur, quam quas conecus eos idem ab ideniscia sollande vition

Verde Irlanda nel CIR

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Interessante presenza internazionale nel Campionato Italiano Rally. Alla vigilia del Ciocco il team Metior di Vittorio Sala ha stretto un accordo con Craig Breen e Paule Nagle (foto sopra). La coppia irlandese ha deciso di disputare almeno quattro gare del CIR con la Škoda Fabia del team comasco dopo aver corso in Italia giù alcune stagioni orsono. Breen ha un trascorso importante nel Campionato Europeo con la Peugeot Rally Academy e ha vinto con la Super 2000 i Rally di Montecarlo, Francia, Spagna e Galles. Negli ultimi due anni è stato pilota ufficiale di Citroen e Hyundai nel mondiale. Come miglior risultato ha al suo attivo il secondo posto assoluto nel Rally di Svezia nel 2018 con la Citroën C3 WRC. In Toscana Breen ha chiuso quarto al 3”2 dal podio. vincendo anche una prova. Il prossimo appuntamento sarà a Sanremo dove conosce il percorso e ha preso le misure della nuova vettura. Gli avversari sono avvertiti.

2

pilota della Tamauto ha avuto modo di conoscere l’auto e le sue regolazioni lottando con il locale Rudy Michelini, secondo a oltre un minuto, ma attenzione perché l’altro rivale del CIRA Andrea Crugnola è parso già distante. A podio tra gli “asfaltisti” conclude Antonio Rusce terzo al debutto con la Polo che ha scoperto solo alla vigilia della gara. Segnali positivi anche da Gilardoni che dopo il Rally di Roma del 2018 ha ritrovato la Hyundai i20 del team HMI e Marcello Razzini subito molto veloce ma falloso al debutto nel CIR con la Fabia. Assieme a loro non dimentichiamoci di Scattolon. Al Ciocco il pavese si è ritirato per un problema al motore, ma l’ex campione italiano junior ha già dimostrato di saperci fare anche con le R5 ed è attesa la sua risposta già a Sanremo. 22

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Tra i protagonisti delle 2 ruote motrici Ciuffi-Gonella (1) alla guida della Peugeot 208 R2B ufficiale, (2) Bottoni-Ramacciotti con la Renault CLio R3C e FerrarottiFenoli (3) primi tra le tuttoavanti con la Clio R3T.

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TROFEI E LOTTA DI CLASSE Come nel 2018 anche quest’anno il vincitore della classe R3T e del trofeo Renault è stato Ivan Ferrarotti con Manuel Fenoli. Alle loro spalle le altre Clio R3C di Simonetti-Riterini e quella del campionione in carica del CIWRC Federico Bottoni. Più affollata la classe R2 con 11 equipaggi al via dove spiccavano 8 trofeisti Peugeot assieme all’ufficiale Ciuffi e due Fiesta turbo con Pollara e Panzani alla caccia del Campionato Due Ruote Motrici. Ciuffi ha subito preso la testa rimanendo sempre al comando del rally nonostante una leggera toccata a metà della giornata. Secondo, staccato di mezzo minuto, ha concluso Luca Panzani che ha avuto l’onore e l’onere di portare al debutto la nuovissima Fiesta R2 MK8 gommata Hankook. Dietro di loro, terzi di classe e primi del Trofeo Peugeot 208 Rally Cup Top, hanno festeggiato Nicelli-Mattioda decisamente cresciuti rispetto al 2018. I pavesi hanno preceduto Guglielmini-Panini e Cogni-Zanni. Chi invece ha da recriminare è Michele Griso. Il vicentino dopo aver comandato la classifica del Trofeo Peugeot alla penultima prova si è dovuto arrendere per un problema all’idroguida. UNA SUZUKI TRA LE SUZUKI Al Ciocco ha preso il via l’inedito Campionato Italiano R1 con 18 equipaggi iscritti, di cui 15 al volante delle Suzuki dell’omonimo monomarca. La vittoria è andata alla Swift Sport di Daniele Campanaro e Irene Porcu che

Anno nuovo e auto nuove per alcuni dei protagonisti del CIRA. Rusce-Farnocchia (4) sono passati al team HK Racing e come Crugnola hanno corso con la VW Polo chiudendo settimi. Per Gilardoni-Bonato (5) la coreana Hyundai i20 dell’HMI li ha portati al 9° posto.

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CIR

Prove di Fiesta tricolore Il nuovo Campionato Italiano Junior partirà solo dal Rallye di Sanremo, ma alcuni piloti hanno già cominciato a prendere dimestichezza con il motore turbo che troveranno sulle Fiesta R2. Marco Pollara e David Castiglioni hanno corso al Rally del Ciocco con una Fiesta 1.000 della precedente generazione, curata dalla Rally Sport Evolution (foto a destra). Il siciliano, ex Campione Italiano Junior con la Peugeot 208 nel 2017, non ha cercato le prestazioni assolute ma ha principalmente testato alcune soluzioni di assetto e di gomme Pirelli. Alla fine ha chiuso con un modesto 7° posto di classe ma ha ricavato molte informazioni importanti che saranno utili per sfidare gli altri 6/7 junior tra qualche settimana.

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Gradito ritorno dopo una lunga riabilitazione medica per il funanbolico Manrico Falleri (1) che si è divertito a modo suo con la trazione posteriore della 124 Abarth RGT.

Panzani-Pinelli (2) secondi tra le R2 al debutto con la Fiesta Turbo, CampanaroPorcu (3) si aggiudicano la classe R1 del nuovo Campionato Italiano con la Suzuki Swift Sport 1.600 gommata Hankook. 3

non partecipa al monomarca perché corrono con una configurazione tecnica di pneumatici diversa e ruote da 16” . La Suzuki Rally Cup ha visto subito fermi Strabello, Rosso e Martinelli. Dopo i ritiri dei primi protagonisti la sfida è andata avanti con Rivia che ha cercato di allungare su Poggio, Scalzotto e Peloso. Prima dell’ultimo passaggio su Careggine sembrava fatta per Rivia-Treccani che avevano da gestire 21”4 su Poggio-Briano ma nei 20 km finali Poggio è stato perfetto andando a vincere con 5 decimi di vantaggio su Rivia, entrambi con le Swift Boosterjet evolute. Scalzotto infine è terzo a 45”9 con la vecchia 1.600 con solo l’autobloccante. 24


42° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio

Trofei monomarca Suzuki Rally Cup Classifica rally 1. Poggio-Briano (Suzuki Boost.) 1:51’42.5 (a sinistra in foto); 2. Rivia-Treccani (Boost.) a 0.5; 3. Scalzotto-Cazzador a 45.9; 4. Peloso-Iguera a 50.5; 5. Iacconi-Argentin a 1’16.2; 6. Soliani-Guzzi a 2’26.4; 7. Denaro-De Paoli a 2’39.7; 8. Costantino-Parodi (Boost.) a 3’41.7; 9. Borgato-Biagi a 6’08.6; 10. Fichera-Duro (Baleno Boost.) a 8’36.7; 11. Lunelli-Morelli (Boost.) a 20’32.5 (tuti gli altri con Suzuki Swift Sport). Classifica Trofeo 1. Poggio p.ti 20; 2. Rivia 15; 3. Scalzotto 12; 4. Peloso 12; 5. Iacconi 8. (altri 5)

Peugeot 208 Rally Cup Top

Classifica rally 1. Nicelli-Mattioda 1:40’40.8 (a sinistra in foto); 2. Guglielmini-Panini a 11.1; 3. Cogni-Zanni a 1’03.1; 4. Nerobutto-Ferrara a 2’53.4; 5. Griso-Lucato a 13’14.2; Classifica Trofeo 1. Nicelli e Guglielmini p.ti 11; 3. Cogni 6; 4. Nerobutto 5; 5. Perosino 3.

Renault Clio R3 Top Classifica rally 1. Ferrarotti-Fenoli (Renault Clio R3T) 1:38’46.3 (a sinistra in foto); 2. BottoniRamacciotti a 4’45.3; 3. Rossi-Bernardi a 5’45.5; 4. Puccetti-Barsottelli a 6’57.9; 5. Bigazzi-Briano a 8’06.0 (tutti gli altri con Renault Clio R3). Classifica Trofeo 1.Ferrarotti (Renault Clio R3T) p,ti 35,5; 2. Bottoni 26,4; 3. Rossi 22; 4. Puccetti 17,6; 5. Bigazzi 13,2 (tutti gli altri con Renault Clio R3).

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CIR

Albo di gara

“Ucci” tutor e CIRT

Paolo Andreucci (sopra con Franco Cunico) si prende una stagione a mezzo servizio. Per lui è prevista la presenza in alcune gare del CIRT con la 208 R5 mentre nel CIR seguirà i giovani che corrono nei Trofei.

Una gara in più

Sempre otto trasferte nel CIR 2019 ma una vale doppio. Il ritorno in calendario del Rally Italia Sardegna (WRC) verrà diviso in due singole gare per il campionato italiano con due classifiche separate, una venerdì sera e l’altra domenica pomeriggio, a coefficiente 0,75 cadauna.

Hankook riparte dalla base

Il costruttore di pneumatici coreano riparte nel CIR con un doppio programma seguito sempre da Bardi. L’obiettivo è puntare al titolo R1 e R2 con le Ford Fiesta guidate da Panzani e Campanaro che inizialmente disporrà di una Suzuki Swift Sport.

Suzuki su due tavoli

Anche nel 2019 Suzuki Italia è presente con i suoi trofei monomarca. Uno nelle sei gare su asfalto del CIR e un altro nel CIWRC, sempre con le Swift Sport e Boosterjet R1 e RS.

Peugeot Trofeo Top

Top di nome e di fatto. Anche nel 2019 Peugeot Italia propone tra i monomarca il Trofeo Competition 208 Top che mette in palio al vincitore -se under 18- il sedile ufficiale nella stagione 2020. Quest’anno a beneficiare del premio Ciuffi-Gonella.

Pinelli-Celli vincono il CRZ

Il rally Il Ciocco e Valle del Serchio 2019 ha dato il via anche alla rinnovata Coppa Rally AciSport di Zona a massimo coefficiente. A vincere Pinelli-Celli con una Hyundai i20 R5 gommata Hankook (foto sotto) in mezzo ad uno stuolo di Škoda Fabia, dopo la foratura nell’ultima prova di Pierotti che era al comando.

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Classifiche PS Venerdì 22 marzo 2019 1 - FORTE DEI MARMI (2,20 Km) (2018: NucitaVozzo Hyundai i20 R5 - 2’09.3) 1. CampedelliCanton (Ford Fiesta) 2’04.6; 2. Albertini-Fappani (Škoda Fabia) a 0.3; 3. Basso-Granai (Škoda Fabia) a 0.9; 4. Scattolon-Nobili (Škoda Fabia) a 1.1; 5. Lindholm-Korhonen (Hyundai i20 R5) a 1.1; 6. Breen-Nagle (Škoda Fabia) a 1.7; 7. CrugnolaOmetto (VW Polo) a 1.8; 8. Razzini-Marcomini (Škoda Fabia) a 1.8; 9. Gilardoni-Bonato (Hyundai I20 R5) a 2.2; 10. Rossetti-Mori (Citroën C3) a 2.4. CIRA: Albertini-Fappani (Škoda Fabia) 2’04.9. R2: Ciuffi-Gonella (Peugeot 208) 2’16.6. R1: Martinelli-Grilli (Suzuki Swift) 2’27.8. Sabato 23 marzo 2019 2 - MASSA-SASSOROSSO 1 (6,90 Km) (2018: Andreucci-Andreussi Peugeot 208 T16 R5 - 4’25.4) 1. Crugnola (VW Polo) 4’23.3; 2. Basso (Škoda Fabia) a 1.4; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 1.5. CIRA: Crugnola (VW Polo) 4’23.3. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 4’48.2. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 5’16.1. DOPO PS: 1. Crugnola (VW Polo) 4’23.3; 2. Basso (Škoda Fabia) a 1.4; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 1.5. CIRA: Crugnola (VW Polo) 6’29.7. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 7’04.8. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 7’44.4. 3 - CAREGGINE 1 (19,80 Km) (2018: AndreucciAndreussi Peugeot 208 T16 R5 - 12’52.2) 1. Crugnola (VW Polo) 12’45.6; 2. Basso (Škoda Fabia) a 0.8; 3. Albertini (Škoda Fabia) a 5.6. CIRA: Crugnola (VW Polo) 12’45.6. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 13’53.9. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 15’12.5. DOPO PS: 1. Crugnola (VW Polo) 19’15.3; 2. Basso (Škoda Fabia) a 1.3; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 6.5. CIRA: Crugnola (VW Polo) 19’15.3. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 20’58.7. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 22’56.9. 4 - NOI TV 1 (1,90 Km) (2018: Campedelli-Canton Ford Fiesta - 1’35.4) 1. Crugnola (VW Polo) 1’34.6; 2. Basso (Škoda Fabia) a 0.0; 3. Rossetti (Citroën C3) a 0.3. CIRA: Crugnola (VW Polo) 1’34.6. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 1’43.6. R1: Martinelli (Suzuki Swift) 1’53.5. DOPO PS: 1. Crugnola (VW Polo) 20’49.9; 2. Basso (Škoda Fabia) a 1.3; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 7.1. CIRA: Crugnola (VW Polo) 20’49.9. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 22’42.3. R1: Martinelli (Suzuki Swift) 25’04.9. 5 - TEREGLIO 1 (13,96 Km) 1. Basso (Škoda Fabia) 9’54.3; 2. Crugnola (VW Polo) a 0.3; 3. Rossetti (Citroën C3) a 3.6. CIRA: Crugnola (VW Polo) 9’54.6. R2: Guglielmini (Peugeot 208) 10’54.1. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 11’39.4. DOPO PS: 1. Crugnola (VW Polo) 30’44.5; 2. Basso (Škoda Fabia) a 1.0; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 11.9. CIRA: Crugnola (VW Polo) 30’44.5. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 33’39.0. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 36’51.5. 6 - RENAIO 1 (14,32 Km) (2018: CrugnolaFappani Ford Fiesta - 9’51.6) 1. Crugnola (VW Polo) 9’45.2; 2. Basso (Škoda Fabia) a 0.7; 3. Rossetti (Citroën C3) a 3.1. CIRA: Crugnola (VW Polo) 9’45.2. R2: Guglielmini (Peugeot 208) 10’44.4. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 11’33.3. DOPO PS: 1. Crugnola (VW Polo) 40’29.7; 2. Basso (Škoda Fabia) a 1.7; 3. Rossetti (Citroën C3) a 17.8. CIRA: Crugnola (VW Polo) 40’29.7. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 44’23.6. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 48’24.8. 7 - NOI TV 2 (1,90 Km) (2018: Michelini-Perna Škoda Fabia - 1’34.7) 1. Rossetti (Citroën C3) 1’34.0; 2. Campedelli (Ford Fiesta) a 0.2; 3. Basso (Škoda Fabia) a 0.2. CIRA: Albertini (Škoda Fabia) 1’34.5. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 1’43.0. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 1’55.1. DOPO PS: 1. Basso (Škoda Fabia) 42’05.6; 2. Crugnola (VW Polo) a 0.5; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 14.3. CIRA: Crugnola (VW Polo) 42’06.1. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 46’06.6. R1: Campanaro (Suzuki

Swift) 50’19.9. 8 - MASSA-SASSOROSSO 2 (6,90 Km) (2018: Nucita-Vozzo Hyundai i20 R5 - 4’25.6) 1. Crugnola (VW Polo) 4’24.0; 2. Campedelli (Ford Fiesta) a 0.7; 3. Breen (Škoda Fabia) a 1.1. CIRA: Crugnola (VW Polo) 4’24.0. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 4’49.2. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 5’17.3. DOPO PS: 1. Crugnola (VW Polo) 46’30.1; 2. Basso (Škoda Fabia) a 2.4; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 14.5. CIRA: Crugnola (VW Polo) 46’30.1. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 50’55.8. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 55’37.2. 9 - CAREGGINE 2 (19,80 Km) (2018: CrugnolaFappani Ford Fiesta - 12’57.0) 1. Crugnola (VW Polo) 12’50.2; 2. Campedelli (Ford Fiesta) a 0.8; 3. Albertini (Škoda Fabia) a 1.3. CIRA: Crugnola (VW Polo) 12’50.2. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 13’58.2. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 15’25.6. DOPO PS: 1. Crugnola (VW Polo) 59’20.3; 2. Basso (Škoda Fabia) a 5.7; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 15.3. CIRA: Crugnola (VW Polo) 59’20.3. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 1:04’54.0. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 1:11’02.8. 10 - IL CIOCCO 1 (2,37 Km) (2018: MicheliniPerna Škoda Fabia - 2’14.2) 1. Crugnola (VW Polo) 2’13.1; 2. Michelini (Škoda Fabia) a 0.7; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 1.4. CIRA: Crugnola (VW Polo) 2’13.1. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 2’24.8. R1: Rivia (Suzuki Boosterjet) 2’41.5. DOPO PS: 1. Crugnola (VW Polo) 1:01’33.4; 2. Basso (Škoda Fabia) a 7.2; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 16.7. CIRA: Crugnola (VW Polo) 1:01’33.4. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 1:07’18.9. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 1:13’49.9. 11 - TEREGLIO 2 (13,96 Km) 1. Breen (Škoda Fabia) 9’56.6; 2. Campedelli (Ford Fiesta) a 1.2; 3. Basso (Škoda Fabia) a 1.5. CIRA: Albertini (Škoda Fabia) 9’59.2. R2: Griso (Peugeot 208) 10’53.5. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 11’57.5. DOPO PS: 1. Basso (Škoda Fabia) 1:11’38.7; 2. Campedelli (Ford Fiesta) a 9.2; 3. Rossetti (Citroën C3) a 18.7. CIRA: Albertini (Škoda Fabia) 1:12’06.2. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 1:18’17.9 R1: Campanaro (Suzuki Swift) 1:25’47.4. 12 - RENAIO 2 (14,32 Km) ANNULLATA 13 - IL CIOCCO 2 (2,37 Km) (2018: AndreucciAndreussi Peugeot 208 T16 R5 - 2’13.6) 1. Michelini-Perna (Škoda Fabia) in 2’12.5; 2. RossettiMori (Citroën C3) a 0.5; 3. Campedelli-Canton (Ford Fiesta) a 1.0. CIRA: Michelini (Škoda Fabia) 2’12.5. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 2’23.5. R1: Rivia (Suzuki Boosterjet) 2’40.1. DOPO PS: 1. Basso (Škoda Fabia) 1:13’53.1; 2. Campedelli (Ford Fiesta) a 8.3; 3. Rossetti (Citroën C3) a 17.3. CIRA: Albertini (Škoda Fabia) 1:14’22.5. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 1:20’36.2. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 1:28’33.3. 14 - MASSA-SASSOROSSO 3 (6,90 Km) (2018: Crugnola-Fappani Ford Fiesta - 4’27.8) 1. Campedelli (Ford Fiesta) 4’23.4; 2. Breen (Škoda Fabia) a 1.9; 3. Rossetti (Citroën C3) a 2.6. CIRA: Albertini (Škoda Fabia) 4’27.7. R2: Griso (Peugeot 208) 4’50.4. R1: Poggio (Suzuki Boosterjet) 5’25.4. DOPO PS: 1. Basso (Škoda Fabia) 1:13’53.1; 2. Campedelli (Ford Fiesta) a 8.3; 3. Rossetti (Citroën C3) a 17.3. CIRA: Albertini (Škoda Fabia) 1:18’50.2. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 1:25’31.0. R1: Campanaro (Suzuki Swift) 1:34’05.1. 15 - CAREGGINE 3 (19,80 Km) (2018: AndreucciAndreussi Peugeot 208 T16 R5 - 13’07.2) 1. Rossetti (Citroën C3) 12’54.7; 2. Breen (Škoda Fabia) a 1.2; 3. Campedelli (Ford Fiesta) a 2.6. CIRA: Rusce (VW Polo) 13’08.3, R2: Guglielmini (Peugeot 208) 14’14.7. R1: Poggio (Suzuki Boosterjet) 15’46.5. DOPO PS: 1. Basso (Škoda Fabia) 1:31’17.2; 2. Campedelli (Ford Fiesta) a 4.9; 3. Rossetti (Citroën C3) a 13.9. CIRA: Albertini (Škoda Fabia) 1:32’01.5. R2: Ciuffi (Peugeot 208) 1:39’34.5 R1: Campanaro (Suzuki Swift) 1:50’22.2.


42° Rally Il Ciocco e Valle del Serchio CLASSIFICA FINALE # 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Pilota Basso-Granai (#9) Campedelli-Canton (#2) Rossetti-Mori (#7) Breen-Nagle (#8) Albertini-Fappani (#6) Michelini-Perna (#4) Rusce-Farnocchia (#5) Lindholm-Korhonen (#14) Gilardoni-Bonato (#10) Tosi-Del Barba (#15)

Auto Škoda Fabia R5 Ford Fiesta R5 Citroën C3 R5 Škoda Fabia R5 Skoda Fabia R5 Škoda Fabia R5 VW Polo R5 Hyundai i20 R5 Hyundai i20 R5 Škoda Fabia R5

Targa/Team (SY6 45E) DP Autosport (K5 MSRT2) MSport (EZ 052 FT) FPF Sport (NR S 044) Metior (AG 02 DLO) Tamauto (11R 0362) PA Racing (02R 0106) HK Racing (FJ 367 AL) HMI (EB 611 VL) HMI (01R 0335) Gima

Pneumatici Michelin Pirelli Pirelli Michelin Michelin Pirelli Pirelli Michelin Michelin Pirelli

Squadra Freddy’s Team Project Team Citroën Italia Mirabella Mille M Movisport X Race Sport La Superba Movisport Movisport

Tempo 1:31’17.2 a 4.9 a 13.3 a 16.5 a 44.3 a 1’51.3 a 2’17.1 a 2’21.9 a 3’11.3 a 3’47.8

Giandomenico Basso, Simone Campedelli, Luca Rossetti cioè Škoda, Ford e Citroeën sul podio dopo il ritiro della VW di Crugnola. Le premesse di un CIR molto combattuto ci sono tutte, nel frattempo Basso (sotto) passa alla cassa a ritirare il primo premio dell’anno.

GRUPPO A A0: 1. Taccini-Ori (Fiat 600 Sping) 1:58’28.6; A5: 1. Marchetti-Parducci (Mg Rover 105 Zr) 1:46’13.6; A7: 1. BandiniFerrari (Renault Clio W.) 1:50’39.8. GRUPPO N N2: 1. Taddei-Salotti (Peugeot 106) 1:51’24.4; 2. Marchi-Piagentini (Peugeot 106 Rallye) a 1’30.6. GRUPPO R R1: 1. Campanaro-Porcu 1:50’22.2; 2. Poggio-Briano (Suzuki Boosterjet) a 1’20.3; 3. Rivia-Treccani (Suzuki Boosterjet) a 1’20.8; 4. ScalzottoCazzador a 2’06.2; 5. Peloso-Iguera a 2’10.8; 6. Iacconi-Argentin a 2’36.5; 7. Denaro-De Paoli a 4’00.0; 8. Costantino-Parodi (Suzuki Boosterjet) a 5’02.0: (tutti gli altri su Suzuki Swift) - R1B: 1. Soliani-Guzzi (Suzuki Swift) 1:54’08.9; 2. Borgato-Biagi (Suzuki Swift) a 3’42.2; 3. ‘’Pinopic’’-Barbaro (Suzuki Swift) a 10’12.5; R2B: 1. Ciuffi-Gonella 1:39’54.4; 2. Panzani-Pinelli (Ford Fiesta R2) a 30.9; 3. Nicelli-Mattioda a 46.4; 4. Guglielmini-Panini a 57.5; 5. Cogni-Zanni a 1’49.5; 6. Nerobutto-Ferrara a 3’39.8; 7. Pollara-Castiglioni (Ford Fiesta R2) a 6’42.9; 8. Perosino-Verzoletto a 17’19.1 (tutti gli altri su Peugeot 208 R2) - R3C: 1. SimonettiRiterini 1:41’39.3; 2. Bottoni-Ramacciotti a 1’52.3; 3. Rossi-Bernardi a 2’52.5; 4. Campionato Assoluto CIRA Coppa U25 2 RM R1 Costruttori

1° Basso Albertini Lindholm Ciuffi Campanaro Ford

15 15 15 15 15 12

2° Campedelli Michelini Nicelli Panzani Poggio Citroën

Puccetti-Barsottelli a 4’04.9; 5. BigazziBriano a 5’13.0 (tutti su Renault Clio R3C) R3T: 1. Ferrarotti-Fenoli (Renault Clio R3) 1:38’46.3: R5: 1. Basso-Granai (Škoda Fabia) 1:31’17.2; 2. Campedelli-Canton (Ford Fiesta) a 4.9; 3. Rossetti-Mori (Citroën C3) a 13.9; 4. Breen-Nagle (Škoda Fabia) a 16.5; 5. Albertini-Fappani (Škoda Fabia) a 44.3; 6. Michelini-Perna (Škoda Fabia) a 1’51.3; 7. Rusce-Farnocchia (VW Polo) a 2’17.1; 8. Lindholm-Korhonen (Hyundai I20 R5) a 2’21.4; 9. Gilardoni-Bonato (Hyundai I20 R5) a 3’11.3; 10. Tosi-Del Barba (Škoda Fabia) a 3’47.8; 11. Razzini-Marcomini (Škoda Fabia) a 4’12.1; 12. Marcucci-Gonnella (Peugeot 208 T16 R5) a 12’22.4. GRUPPO RGT: 1. Falleri-Pop (Abarth 124) 1:46’15.4. GRUPPO RNAZ R1AN; 1. LimoncelliMontavoci (DR1 SR) 2:08’33.1; R1BN: 1. Fichera-Duro (Suzuky Baleno Boosterjet) 2:00’19.2. GRUPPO RS RS16: 1. Innocenti-Lenzi (Renault Twingo RS) 2:05’31.7; RST10: 1. Lunelli-Morelli (Suzuki Boosterjet) 2:12’15.0. GRUPPO RSP RS115P: 1. ‘’Rocky’’-De Gaspari (Fiat 600) 2:22’29.8. 12 12 12 12 12 10

3° Rossetti Rusce Cogni Nicelli Rivia -

10 10 10 10 10

4° Breen Gilardoni Nerobutto Perosino Scalzotto -

8 6 8 8 8

5° Albertini Razzini Pollara Limoncelli -

6 4 6 7

Nel 2018 Classifica Finale 1. AndreucciAndreussi (Peugeot 208 T16 R5) 1:46’02.0; 2. Crugnola-Fappani (Ford Fiesta R5) a 20.8; 3. CampedelliCanton (Ford Fiesta R5) a 29.7 - R3: Ferrarotti-Agnese (Renault Clio R3T) 1:55’13.6 - R2: Ciuffi-Gonnella (Peugeot 208) 1:56’51.8 - R1: PisaniPonzano (Renault Twingo) 2:07’45.9.

Albo d’oro (ultime 10 edizioni) 2018 Andreucci/Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) 2017 Campedelli/Ometto (Ford Fiesta R5) 2016 Andreucci/Andreussi (Peugeot 208T16) 2015 Perico/Turati (Peugeot 208T16) 2014 Basso/Dotta (Ford Fiesta LDI) 2013 Basso/Dotta (Peugeot 207 S20) 2012 Andreucci/Andreussi (Peugeot 207 S20) 2011 Andreucci/Andreussi (Peugeot 207 S20) 2010 TRA Pedersoli/Romano (Ford Focus WRC) 2009 Travaglia/Granai (Abarth Grande Punto S20)

27


CIR

Il campione italiano rally

Dove vado vinco

A

volte arrivare primo può non bastare per vincere. In una stagione molto equilibrata, con quattro piloti e quattro vetture in lotta per il titolo, tutto si è giocato al Tuscan Rewind. In un rally d’altri tempi Basso, Campedelli, Crugnola e Rossetti si sono scambiati più volte la testa e il comando del CIR. Poi nell’ultima prova, “Ho buttato il cuore oltre l’asticella” ha raccontato Giandomenico Basso che con Lorenzo Granai ha vinto gara e campionato. La 116

Al comando quasi ininterrottamente dall’inizio alla fine dell’anno. Giandomenico Basso assieme a Lorenzo Granai ha conquistato sul campo il Campionato Italiano Rally 2019 con la Škoda Fabia R5, grazie tre vittorie, un secondo e quattro terzi posti. In questa emozionante stagione il 46enne pilota trevigiano ha vissuto un finale del campionato con l’incertezza del caso forature. Riviviamo con lui il terzo titolo italiano conquistato senza errori con due team assolutamente privati


Giandomenico Basso

Giandomenico

Basso Giandomenico Basso e Lorenzo Granai a sinistra impegnati sull’asfalto del Sanremo. Durante la stagione hanno corso con la Škoda Fabia R5 gommata Michelin. All’inizio dell’anno con il team DP Autosport e dal Rally Italia Sardegna con il team Metior, sempre con il supporto della Loran.

gara però ha tardato ad essere omologata perché ii team di Campedelli e Rossetti hanno presentato reclamo per una serie di forature sospette. Complimenti campione, ma sei campione? Io sono sempre stato tranquillo e penso di aver guadagnato sul campo quello che ho conquistato. Certo sono il primo a dire che la situazione va chiarita per il bene di tutti noi piloti e del nostro sport ha aspettato come sempre serenamente la decisione della Federa-

zione, anche se mi sarebbe dispiaciuto pagare gli errori o gli attacchi fatti da qualcuno che non riesco a immaginare chi possa essere e perché lo ha fatto. Riavvolgiamo il nastro e torniamo a inizio dell’anno, anche a gennaio stavi vivendo una situazione particolare? È vero ma direi che non è la prima volta. Speravo di partire nel CIR come pilota di Citroën Italia. A cavallo delle feste avevo avuto un incontro con loro ma poi hanno deciso di firmare con Rossetti. Mi sono ritrovato così a reinventarmi un programma a poche settimane dal Ciocco solo con il supporto dei vecchi amici e di un pool di sponsor. Non ero sicuro di partire ma avevo tenuto dei contatti con la Loran che mi aveva seguito durante il Rally di Roma del 2018, Michelin con la quale ho sempre lavorato bene e assieme abbiamo pensato di correre con la Škoda Fabia. Prima gara e prima vittoria? Non nego che a quel punto ero molto motivato. Ero sereno e non sentivo una pressione particolare ma volevo dare il massimo. Anche quando correvo da ufficiale non ho mai preso troppo sul serio le situazioni ma ho sempre cercato di ottimizzare al meglio quello di cui disponevo.

Poi quando tutto diventa complicato mi accorgo che riesco a dare il meglio di me. La sfida mi esalta e i rivali forti come Campedelli e Rossetti sono stati un grande stimolo per il mio carattere. Al Ciocco siamo partiti bene, la Skoda è una vettura veloce e non ho fatto fatica a cucirmela addosso. Era una vettura clienti o avevi un’attenzione dalla casa madre? Una buona auto, sia quella di DP Autosport sia quella di Metior, ma due vetture clienti. Diciamo che i team hanno lavorato molto bene e da parte di Škoda Motorsport abbiamo avuto solo le preziose schede degli assetti dalle quali partono più o meno tutti. Io ho solo aggiunto qualche piccola personalizzazione frutto delle mie esperienze. Poi a metà dell’anno c’è stato il cambio di team, perché? Sinceramente non conosco i motivi. Chi gestiva il mio programma ha deciso di passare da una squadra a un’altra. In quella fase ho voluto rimanere fuori da ogni discorso. Il passaggio non è stato traumatico e anche per questo devo ringraziare i ragazzi di DP Autosport in egual modo come quelli della Metior. Il nostro budget non era faraonico ma 117


CIR

La carriera del “Giando” Nato a Montebelluna (TV) nel 1973 risiede a Cavaso del Tomba dove con i genitori gestisce un’accogliente pizzeria. Debutta nel 1997 con una piccola trazione anteriore e l’anno dopo vince il Trofeo Fiat Cinquecento Rally, trampolino per molti campioni. Giando ha all’attivo oltre 200 gare in carriera tante disputate con le vetture di casa Fiat dalla Cinquecento alla Punto Kit Car fino alla Grande Punto Super 2000 ufficiale di Abarth. Tra le curiosità ha corso un anno come pilota ufficiale della malese Prototon nel Mondiale ed è stato il primo a vincere un rally con una vettura a GPL, la Ford Fiesta della BRC. All’attivo può vantare 3 titoli italiani CIR (2007/2016/2019); 2 titoli Europei Rally FIA ERC (2006/2009); 1 titolo Intercontinentale IRC (2006); 2 titoli TER – Tour European Rally (2017/2018); 1 Coppa Europea FIA Sud-Ovest (2007). non mi è mai mancato nulla di fondamentale e le vetture non hanno avuto problemi di affidabilità. Se avessi avuto potuto fare qualche test in più sulla terra, sarebbe stato meglio, ma non mi lamento. Tra i piloti di vertice solo tu e in alcune gare Albertini avete corso con Michelin, un vantaggio o uno svantaggio? Non penso che abbia influito più di tanto sul risultato. Se hai più vetture che corrono con lo stesso fornitore c’è un maggiore travaso di informazioni, ma questo può anche creare un po’ di confusione. Quando c’è stato Albertini mi ha fatto piacere condividere con lui delle idee perché lo reputo un pilota molto veloce e serio, ma non penso che abbia influito in maniera determinante sui risultati. Quando hai pensato di essere sulla strada buona e quando invece hai patito? Ho sofferto al Targa e all’Alpi Orientali. Non sono riuscito a trovare il set-up giusto che facesse lavorare nel modo migliore le gomme e non sono mai stato vicinissimo ai migliori anche se poi a Udine ho chiuso a soli 8 decimi da Crugnola secondo. Anche al Due Valli ho chiuso solo terzo ma almeno lì ho avuto la sensazione di potermela giocare. Se poi penso alla terra sono convinto di aver fatto bene. Magari in Sardegna è stata più dura? In Sardegna abbiamo disputato due gare particolari assieme al WRC. Tutti noi del CIR, non abbiamo mai spinto al massimo per la paura di andare incontro a 118

“Quando tutto diventa complicato mi accorgo che riesco a dare il meglio di me. La sfida mi esalta e i rivali forti sono stati un grande stimolo” dei problemi. Non ero più abituato a tenere un certo ritmo su prove così lunghe e sconnesse e avevo la preoccupazione di rompere qualcosa o di bucare. Difatti nel secondo giorno quando ho attaccato ho forato. Non dimentichiamoci che era dal San Marino 2016 che non correvo sulla terra e alla fine penso di essermi difeso abbastanza bene. A proposito di livello, che idea ti sei fatto dei tuoi avversari e delle loro vetture? Per le auto abbiamo visto più volte che avevano prestazioni analoghe. Posso confermare che la Škoda ha un comportamento sincero. Questo è un valore aggiunto, specialmente all’inizio. Anche per i piloti penso che ci sia stato un buon equilibrio e solo Simone ha dimostrato qualcosina in più. Lui ha avuto anche il compito di sviluppare un’auto nuova durante la stagione. Questo gli

ha permesso di fare molti km ma non è facile a metà del campionato cambiare tutto. Crugnola è stata la sorpresa del campionato e specialmente nella seconda parte è andato molto forte. In tanti si aspettavamo qualcosa di più da Rossetti che arrivava da alcune vittorie nel CIR e disponeva di un ottimo team e sul finale lo ha dimostrato. Andiamo alla fine, com’è stato il Tuscan? Penso che nel primo giro di prove tutti ci siamo tenuti un piccolo margine per non rischiare di compromettere un’intera stagione, ma poi nel secondo giro di prove abbiamo dato il 100% che è diventato il 110% nell’ultima e decisiva PS. Sono contento che nell’ultima prova sia uscito un grande tempo. Di solito, intermedi alla mano, perdo qualche secondo nei primi km per recuperare poi nella seconda parte


Giandomenico Basso della prova. Invece qui già al primo intermedio avevamo 4/5 secondi sugli avversari e questo mi ha galvanizzato e ho dato tutto quello che potevo. Peccato forse che poi qualche tempo sia stato condizionato dalle forature? Certo e per quello tutti vogliamo avere le idee più chiare (nel momento in cui scriviamo, ndr.). C’è da dire che durante gli ultimi 27 km ho sempre attaccato anche quando potevo accontentarmi del secondo posto. Volevo dimostrare con un ottimo tempo che ci meritavamo la vittoria del campionato. Che rapporto c’è tra voi quattro piloti? Sicuramente di stima. Con qualcuno sei più in confidenza con altri meno, ma sempre nel rispetto. Con Rossetti ho corso nassieme ai tempi dell’Abarth, ma non ho problemi con nessuno. Però quest’anno da metà campionato sono montate parecchie polemiche? Questo mi dispiace anche se non è la prima volta. Si è parlato di chiodi anche nel 2018 e nel 2017 quando Basso non c’era e anche prima ci sono stati degli eventi poco sportivi. All’Alpi Orientali del 2010 chi sarebbe stato davanti tra me e Rossetti avrebbe proseguito con Abarth e io ho accusato una tripla foratura. Questo non vuole essere un appiglio, voglio solo capire qualcosa di più perché queste cose non mi piacciono. E’ giunto il momento di fermarsi, riflettere e prendere delle decisioni. Le polemiche non portato a niente. Per contro bisogna fare attenzione perché una foratura pilotata potrebbe servire per sistemare una prova sbagliata che avrebbe potuto far perdere il rally. Non è facile serve coscienza e dati veri prima di decidere. In tanti anni di gare ho visto molte furbizie sul campo. Giriamo pagina e pensiamo al 2020, dove ti vedremo o dove ti piacerebbe andare? Solitamente appena si conclude un campionato penso già al successivo e sposto le mie forze, gli interessi e gli uomini che collaborano con me verso nuovi obiettivi. Dopo il 2016 volevo correre all’estero e ho fatto in modo di tornarci, mentre l’anno scorso volevo tornare in Italia, e sono rientrato. Visto come è andata quest’anno, al di fuori di quello che potrebbe accadere dopo, mi piacerebbe rimanere nel CIR. Principalmente per dimostrare che i risultati conquistati quest’anno non sono frutto di qualche beneficio esterno ma dall’ottimo passo che sono riuscito ad avere sull’asfalto e sulla terra e con la regolarità che mi ha contraddistinto. 119


Ritorno in vetta

Vittoria e quarto titolo nel TRA/CIWRC per Luca Pedersoli. Nel 2010, 2011 e 2014 con Matteo Romano tra la Ford Focus e la CitroÍn C4, quest’anno con Anna Tomasi e la DS3.


Pedersoli-Tomasi Citroën DS3 WRC Pirelli

2° Miele-Mometti Citroën DS3 WRC Pirelli 3° Porro-Cargnelutti Ford Fiesta WRC Pirelli

1000 Miglia, Marca e San Martino tre vittorie ai piedi delle montagne del nord Italia e la conquista del quarto titolo nazionale con le WRC per Luca Pedersoli in coppia con Anna Tomasi e la Citroën DS3 curata dalla Vieffecorse. Nel rally dolomitico è uscito subito di scena Marco Signor e la lotta si è trasformata in un duello con Miele-Mometti secondi in Trentino e in campionato con l’altra Citroën DS3. Sul podio anche i rientranti PorroCargnelutti con la Ford Fiesta. Carella-Bracchi vincono tra le R5 con la Škoda Fabia mentre a Sulpizio-Angeli basta un terzo di classe per portare la Fiesta davanti a tutte le 208 in classe R2


CIWRC 1

39° Rallye San Martino di Castrozza e Primiero 13/14 Settembre 2019 www.rallysanmartino.com San Martino Corse

Validità Campionato Italiano WRC (CIWRC) coeff. 1.5 Coppa ACI Sport di Zona coeff. 2 Trofei monomarca Michelin Rally Cup; Suzuki Rally Cup

Road book Base San Martino di Castrozza (TN) Partenza San Martino di Castrozza (TN) Parco assistenza San Martino di Castrozza (TN) Prove Speciali 9 (1+8) Percorso Km PS: 115 (28,8%) + Km trasferimenti: 238 = Km totali: 354

Il rally in sintesi Partiti: 85 (79 nel 2018) Arrivati: 67 (61 nel 2018) Al comando Pedersoli da PS1 a PS9. Vincitori delle PS Assoluto: Pedersoli 6; Miele 3. R5: Roveta 6; Carella 2; Bianco 1. R2: Casagrande 4; Grani 4; Saresera 1. R1: Cominelli 6; Pellè 2; Schileo 1. Costruttori: Citroën 9. I principali ritiri PS1 Signor (incidente), PS4 Lamonato (incidente), PS6 M. Miele (motore), PS6 Gentilini (meccanica), PS6 Saresera (elettronica), PS7 C. Fontana (abbandono).

Podio pneumatici Pirelli 9

PS vinte

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22

V

eloce, concentrato e molto regolare. Luca Pedersoli in coppia con Anna Tomasi al volante della Citroën DS3 seguita dalla Vieffecorse conquista il CIWRC vincendo l’ultima gara con un vantaggio di 8”5 sui diretti avversari Miele-Mometti. Un bel duello lungo nove prove speciali, sei vinte dal bresciano contro le tre del varesotto, con un distacco tra loro che non ha mai superato i 9”2 lungo il week end. “PEDE” VELOCE MIELE REGOLARE Ancora una volta la sfida ha visto da una parte Pedersoli, vincitore al 1000 Miglia, Marca e San Martino e ha chiuso al secondo posto e primo degli italiani a Alba. Dall’altra il regolare Miele sempre a podio ma con una solo vittoria all’Elba. Senza lo scarto obbligatorio da regolamento Miele aveva accumulato 87,5 punti conto i 79,5 di Pedersoli, ma togliendo i 10 punti di

Due vetture simili ma due generazioni di piloti, per ora l’esperto Pedersoli ha avuto la meglio sul giovane Miele Alba come peggior risultato, Simone è scivolato a 77,5, cioè due punti in meno del bresciano. Un distacco ridotto ma non un’eccezione visto che nel 2016 c’erano stati 2 punti tra Signor e Pedersoli e nel 2014 mezzo punto tra Pedersoli e Sossella. SIGNOR SUBITO FUORI Marco Signor e Patrick Bernardi i terzi incomodi non si sono visti. Proprio il trevigiano era pronto a giocarsi il tutto per tutto in un rally amico che in passato lo ha visto per ben tre volte sul gradino più alto del podio. Se avesse vinto ancora sarebbe stato lui il campione


3

Anna Tomasi (1) navigatrice di Pedersoli. Ci hanno provato fino alla fine Miele-Momentti (2) e il 2° posto è stato pur sempre un ottimo risultato. Peccato per Signor-Bernardi (3) l’unico errore della stagione ma pesante. Un podio nel ritorno nel CIWRC di PorroCargnelutti (4) con la Fiesta prima della sfida nel’IRC.

2019. Peccato che una notevole dose di grinta lo abbia portato all’errore già nella prima breve prova speciale cittadina di venerdì sera. Poco più di un km e la sua Fiesta tocca l’anteriore sinistro in una chicane con il risultato di aprire una ruota danneggiando anche la trasmissione o il motore, visto che c’era un ‘ampia chiazza di liquido scuro per terra. “Sono subito partito forte perché in un campionato così tirato ogni secondo perso è difficile da recuperare”, ricordava Signor in tarda serata, ma visti gli oltre 110 km che aveva da affrontare sulle

4

189


CIWRC

1 2

3

4

Ancora un bel podio in classe R5 per Roveta-Gonella (1) dietro ai vincitori CarellaBracchi (2) e Bianco-Lamonato (3), tutti in corsa con le Škoda Fabia e facilmente inseriti nella top ten assoluta. Sempre tra le R5 Scattolon-Nobili (4) si devono accontentare del quarto posto con la Hyundai i20 dopo aver segnato qualche tempo interessante. Ancora poche soddisfazioni per Corrado Fontana. Dopo una gara anonima con la Hyundai i20 WRC il comasco ha deciso di ritirarsi al secondo parco assistenza, chiudendo una stagione difficile cim una sola vittoria al Salento. montagne amiche l’errore non è difficilmente perdonabile per un pilota esperto come lui. Dietro alle due Citroën WRC hanno cercato di mettersi in evidenza i due lariani Paolo Porro e Corrado Fontana. Il primo in gara per una sorta di gara test in preparazione per l’ultimo rally 190

PS PS1 S.M. Castrozza 1 2 3 4 5

PS2 Manghen 1

PS3 Murello 1

PS4 Val Malene 1

PS5 Gobbera 1

Pedersoli 2'43.2

Pedersoli 13'30.8

S. Miele 4'45.2

Pedersoli 11'50.4

Pedersoli 5'18.5

Pedersoli S. Miele Roveta Carella C. Fontana

Pedersoli C. Fontana S. Miele Carella Porro

Pedersoli S. Miele C. Fontana Porro Carella

Pedersoli S. Miele C. Fontana Porro Carella

Pedersoli S. Miele Porro C. Fontana Carella


39° Rallye San Martino di Castrozza e Primiero

Spettacolo in città Una prova spettacolo voluta dalla passione dell’organizzatore e presidente della San Martino Corse Cristian Marin, che propone ai turisti presenti nel sua cittadina una serata diversa all’insegna dei motori. Anche quest’anno un paio di giri nell’impegnativo toboga disegnato tra vie del centro (nella foto Rizziero e Ludwig Ziliani) che ricorda il circuito di Montecarlo hanno riscaldato il grande pubblico e avvicinato la specialità a chi non la conosceva. del campionato IRC a Bassano, mentre per Corrado l’ultima opportunità in campionato per raddrizzare una stagione amara. Porro ha fatto bene il suo e senza prendere particolari rischi ha portato a casa un podio a 39”2 da Pedersoli. Per Fontana un rally opaco

dove lui stesso non ha capito come mai perdeva così tanto tempo dai migliori. Sulla carta poteva anche starci un terzo posto dietro ai protagonisti del CIWRC ma faticare alle spalle di Porro gli ha fatto perdere la voglia di proseguire e ha deciso di fermarsi. Al quarto posto

5 PS6 Manghen 2

PS7 Murello 2

PS8 Val Malene 2

PS9 Gobbera 2

Pedersoli 13'27.4

S. Miele 4'44.4

Pedersoli 11'44.3

S. Miele 5'19.1

Pedersoli S. Miele Porro C. Fontana Carella

Pedersoli S. Miele Porro Carella Daprà

Pedersoli S. Miele Porro Roveta Carella

Pedersoli S. Miele Porro Carella Daprà

PS 1 2 3 4 5

troviamo Carella-Bracchi primi tra le R5 e vincitori del Trofeo Michelin e Daprà-Andrian al debutto con le WRC al volante di una Ford Fiesta. PINZANO GUARDA CARELLA VINCE Già alla vigilia del rally di San Martino la classe R5 aveva decretato il vincitore, Corrado Pinzano in vacanza tra le montagne del Trentino. Assente il campione Andrea Carella non ha avuto particolari difficoltà a contenere alcuni protagonisti della stagione come Roveta-Castiglioni e Bianco-Lamonato con le Škoda ai quali si sono aggiunti Scattolon-Nobili passati dal CIRA al CIWRC con la Hyundai i20. Per il piacentino del team Munaretto l’obiettivo era arrivare davanti a Bizzotto per conquistare il ricco Trofeo Michelin ma alla fine ci ha preso gusto è ha vinto la classe con un buon quarto posto assoluto. Alle sue spalle sono arrivati nell’ordine Bianco con la Fabia della DP Autosport e Roveta con la medesima vettura della PA Racing staccati di 6”8. Più staccato a oltre 30” di ritardo Giacomo Scattolon. Per il pavese al debutto a San Martino la gara è servita per prendere ulteriore confidenza con la Hyundai di S.A. Motorsport, in alcune prove è stato vicino ai migliori ma in altre ha pagato parecchi secondi. Appena dietro Bizzotto-Tomasi, secondi del Trofeo Michelin e Della Casa-Pozzi entrambi con le Fabia. Tra i delusi sicuramente Mauro Miele fermo per la rottura del motore dopo 5 prove, ancora più amareggiato perché il propulsore era appena stato revisionato in Repubblica Ceca. Bastavano pochi punti per vincere la coppa di classe ma Rudy Andriolo e Manuel Menegon hanno voluto chiudere il campionato vincendo 191


CIWRC

Tony Fassina chiude in bellezza con una vittoria A volte l’anagrafe sembra sbagliarsi. Tony Fassina, 40 anni dopo la vittoria al Rally di Sanremo mondiale (nella foto la gara di quest’anno), a 74 anni e si regala un’altra grande soddisfazione: la vittoria al Rally Historique di San Martino di Castrozza in coppia con Marco Verdelli e la sua fedele Lancia Stratos. Sul podio nel centro di San Martino di Castrozza il tempo sembra essersi fermato. Dopo una gara combattuta contro Nodari e Bianco, Fassina-Verdelli riescono a concludere con un vantaggio di 12”7 su Nerobutto-Nerobutto (Opel Ascona 400) e un minuto su Costenaro senior con Lucia Zambiasi (Lancia Stratos) a chiudere il podio. Alle loro spalle le Porsche dell’imprenditore locale Delladio con Ometto e Sanna-Dal Brà con la BMW M3. Alla fine una cosa dispiace che il regolamento della Federazione mette una soglia per i licenziati a 75 anni. Un limite “onesto” per tutti ma non per un highlander come l’ex ragazzo di Valdobbiadene (TV) che sulla carta d’identità porta come data di nascita il 26/07/1945, ma che a vederlo passare in prova speciale si capisce chiaramente che hanno sbagliato a scrivere i si suoi documenti. Lunga vista, sportiva, per un campione che ha vinto tre titoli italiani (1976-1979-1981) e un europeo (1982). anche a San Martino la sfida tra le Super 2000. A rendere avvincente l’ultimo duello Liburdi-Colapietro e tra i due è stato di una quarantina di secondi, di cui 10 pagati a un CO. CASAGRANDE SUPER TWINGO A San Martino c’è stato un equipaggio che ha stupito tanti nella combattuta classe R2 con ben 15 vetture alla partenza: Daniele Casagrande e Luca Camiscia. Il veneto ha dettato legge con la piccola Renaut Twingo che ormai in tanti si erano dimenticati del suo potenziale. Dopo una stagione in crescendo nelle gare nazionali Casagrande ha rivinto la classe a San Martino come nel 2016, quando guidava una Honda Civic in classe N2. Alle sue spalle ci ha provato a strappargli il primo posto Lorenzo Grani con la 208 ma si è dovuto accontentare del secondo posto a 8”0. Terzi 192

4

Soluptat. Musda cusalcune es eatisgare nimust, Dopo excepel iquias ete in R5 tra Hyundai ut imus mo Daprà volorio Skoda Matteo ini net estrumqui con Fabio Andrian cus etureriae (1)cusdae ha debuttato con cupta unaeossimin WRC nella gara comnis esto cusam di casa chiudendo excescid quianti ium, quinto. Andrioloimenietur, quam Menegon (2) non quasavuto conecus eos hanno problemi idem ab ideniscia a contenere Liburdisollande(39 vition Colapietro nella sfida tra le S2000. Bizzotto-Tommasini (4) concludono nella top ten con la Fabia e Lovisetto-Gasparotto (5) vincono la classe S1600 e il Trofeo Michelin di raggruppamento.

21 2


3

5

e vincitori della combattuta coppa di classe Liberato Sulpizio e Alessio Angeli con la Ford Fiesta della Turbocar Sport. Quarto in gara e quarto in campionato la coppia Paleari-Garavaglia che hanno pagato qualche passo falso a metà campionato ma che sarà una coppia da tenere d’occhio in futuro. Per tante settimane c’è stato un asterisco nella classifica di Grani-Lombardi, un sub-iudice che ha ritardato di festeggiare la vittoria nell’Under 25 del CIWRC. Per il pilota emiliano pesava ancora la vittoria congelata al Rally della Marca dove scoppiò il caso delle valvole motore fuori fiche delle Peugeot 208. Nel frattempo Grani ha portato a casa un secondo di classe con alle spalle staccato di 3 punti (al momento in cui scriviamo formalmente vincitore) Fabio Farina e Luca Guglieminetti anche loro con una 208 e Gianmarco Lovisetto-Ivan Gasparotto con la Renault Clio Super 16000. Sui passi dolomitici dra le R3 è arrivata la conferma di Federico Bottoni e Sofia Peruzzi che appena rientrati hanno vinto le ultime tre gare del CIWRC. Qui il veronese ha dovuto tenere a bada Ghegin–Passeri che hanno concluso secondi a circa un minuto di ritardo. Gara tranquilla con il solo obiettivo di arrivare per Oscar Sorci e Matteo Mosele che con i punti del quarto posto di classe, a oltre 10 minuti da Bottoni, hanno vinto la coppa R3. 193


CIWRC

Dopo Poggio è la volta di Goldoni Cominelli-Fieni, Pellè-Luraschi e Schileo-Furnari festeggiano il podio a San Martino (nella foto), mentre Simone Goldoni e Flavio Garella conquistano il titolo 2019 nel CIWRC. I trofeisti Suzuki adesso vivranno una sorta di finalona scontrandosi tutti nel Rally Trofeo ACI Como. Sono previste oltre 25 Swift pronte a lottare per un ulteriore montepremi e la successiva premiazione a Adria (RO). Sarà interessante vedere la sfida Goldoni-Garella contro Fabio Poggio e Valentina Briano vincitori del trofeo inserito nel CIR ma anche tra gli under 25 Emanuele Rosso e Andrea Scalzotto, quest’ultimo protagonista in entrambi i campionati. Anche la sfida Swift Sport e Boosterjet rimane apertissima nel Triangolo Lariano.

Grani-Lombardi (1)si accontentano del 2° posto in R2 ma utile per l’ Under 25. CasagrandeCamiscia (2) fanno volare la vecchia Twingo in R2. Stival-Pais de Libera (3) vincono la classe A6, tre su tre in R3 per Bottoni-Peruzzi (4).

1 3

2 4

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GOLDONI-PELLÈ 1 SOLO PUNTO Nell’ultima gara della Coppa R1 e Trofeo Suzuki si è assistito a una sfida simile all’assoluto ma qui i protagonisti si chiamano Goldoni e Pellè. Alla vigilia Pellè aveva 71 punti e Goldoni inseguiva a 70, senza gli scarti. Qui ha fatto la voce grossa lo svizzero Ivan Cominelli con Igor Fieni ma grazie al quarto posto finale l’aostano Simone Goldoni assieme a Flavio Garella si è aggiudicato il titolo. A poco è bastato il secondo posto di Pellé-Luraschi a 20”1 da Cominelli. Alla fine pur avendo fatto segnare il maggior numero di punti 88 contro i 81 del rivale ha dovuto lasciare la vittoria al rivale per un solo punticino, dopo gli scarti.


39° Rallye San Martino di Castrozza e Primiero

Trofei monomarca

Suzuki Rally Cup Classifica rally 1. Cominelli-Fieni (Suzuki Swift Boost.) 1:29’47.1 (foto a sinistra); 2. Pelle’-Luraschi a 20.1; 3. SchileoFurnari (Suzuki Swift Boost.) a 33.1; 4. Goldoni-Garella (Suzuki Swift Booster.) a 36.5; 5. ScalzottoRutigliano a 47.4; 6. StrabelloScardoni a 2’09.5; 7. Longo-Conci a 2’25.3; 8. Cappello-Fabbian (Suzuki Swift Boost.) a 2’34.5; 9. PollaroloRivia (Suzuki Swift Boost.) a 2’55.3; 10. Pelosi-Pieri a 5’38.3; 11. SpreaficoFrigerio a 6’33.3; 12. Lunelli-Morelli (Suzuki Swift Boost.) a 6’45.8 (tutti gli altri su Swift 1.600 Sport). Classifica Trofeo Piloti 1.Goldoni p.ti 81 (14.000 €); 2.Pellè 80 (9.000 €); 3.Cominelli 58 (7.000 €); 4.Scalzotto 57 (5.000 + 4.000 €); 5.Schileo 56 (4.000 €); 6. Longo 47 (3.000 €); 7. Pollarolo 33 (2.000 €); 8. Strabello e Lunelli 15; 10.Spreafico 13; 11.De Antoni 11); 12.Rosso e Cocino 10; 14.Coppe 7; 15. Gozzoli 5. Classifica Trofeo Navigatori 1.Garella p.ti 81 (1.000 €); 2.Luraschi 76; 3.Fieni 58; 4.Conci 53; 5.Rutigliano 44; 6.Furnari 44; 7.Pozzoni 23; 8.D’Ambrosio 19; 9.Morelli 15; 10.Frigerio 13; 11 Argenta 11; 12.Poloni 7; 13.Colla 4.

Michelin Rally Cup Classifica rally assoluta 1.Carella-Bracchi (Škoda Fabia) 1:15’45.2 (foto a destra); 2.Bizzotto-Tommasini (Škoda Fabia) a 2’37.1; 3.BottoniPeruzzi (Renault Clio) a 5’44.7; 4.Andriolo-Menegon (Peugeot 207) a 6’35.7; 5.LiburdiColapietro (Peugeot 207) a 7’15.2 (primi 5 assoluti). Classi S2000: Andriolo (Peugeot 207) 1:22’20.9 S1600: Lovisetto (Renault Clio) 1:25’46.9 - N3: Marangon (Renault Clio) 1:30’14.4 - R2: Grani (Peugeot 208) 1:23’22.8 - R3: Bottoni (Renault Clio) 1:21’29.9 - R5: Carella-Bracchi (Škoda Fabia) 1:15’45.2 Classifica assoluta Trofeo (2° girone) 1.Carella p.ti 100 (65); 2.Bizzotto 86 (46); 3.Andriolo 78 (48); 4.Sulpizio 63 (35); 5.Liburdi 62 (33) (primi cinque). Classi: Under 25: Farina (208 R2B) 116 (58) - R5: Carella 100 (65) - S2000: Andriolo 118 (65) - S1600: Lovisetto 95 (35) - R3: Giovani 111 (51) - R2: Sulpizio 108 (58) - N3/R1/N2: Marangon e Lapertosa 30 (30).

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CIWRC

Albo di gara

Breve ma insidiosa

Per chi ritiene le brevi prove spettacolo poco significative in termini di classifa deve confrontarsi con Marco Signor. Poco meno di un Km e per il veneto si infrange l’obiettivo di vincere il campionato contro una chicane a lato di un muretto dove picchia e si deve fermare (foto sopra).

Affari di famiglia

Non solo la famiglia Fontana e Miele in gara. In trentino si è visto anche il giovane Roberto Daprà figlio di Matteo al volante diuna Peugeot 208 R2 che ha portato al quinto posto di classe assieme a Francesco Orian.

I vincitori del Bibendum

Tra i protagonisti del monogomma MIchelin hanno festeggiato a San Martino di Castrozza la vittoria nel secondo girone Carella, Bizzotto e Andriolo nell’assoluta mentre tra le classi ricordiamo l’Under 25 a Farina (208 R2B), R5 a Carella, S2000 a Andriolo, S1600 a Lovisetto, R3 a Giovani, R2 a Sulpizio e nen raggruppamento N3/R1/N2 pari merito tra Marangon e Lapertosa.

Porro IRC negativo

Porro e Cargnelutti, vincitori di un’edizione del TRA e del CIWRC quest’anno hanno corso nell’IRC. Il San Martino è stato una sorta allenamento alla vigilia della sfida conclusiva ma la settimana successiva a Bassano è uscito di strada.

Missione compiuta Il rientro nelle gare dopo qualche anno di Liberato Sulpizio e Alessio Angeli (foto sotto) con la sua Turbocar Sport ha portato al grande risultato. Per il 32enne figlio d’arte di Sora (FR) è arrivata la vittoria nalla combattuta classe R2B con la Fiesta di M-Sport gommata Michelin davanti allo squadrone di Peugeot 208.

Classifiche PS Venerdì 13 Settembre 1 - San Martino Cittadina (2,97 Km) (2018: Albertini-Fappani Ford Fiesta WRC - 2’55.2) 1.Pedersoli-Tomasi (Citroën DS3 WRC) 2’43.2; 2. Miele-Mometti (Citroën DS3 WRC) a 0.1; 3. Roveta-Castiglioni (Škoda Fabia R6) a 1.0; 4. Carella-Bracchi (Škoda Fabia R5) a 2.7; 5. Fontana-Arena (Hyundai i20 WRC) a 3.3; 6. Daprà-Andrian (Ford Fiesta WRC) a 4.9; 7. Bianco-Lamonato (Škoda Fabia R5) a 5.0; 8. Scattolon-Nobili (Hyundai i20 R5) a 6.3; 9. Bizzotto-Tommasini (Škoda Fabia R5) a 6.7; 10. Porro-Cargnelutti (Ford Fiesta WRC) a 7.2 - R5: Roveta-Castiglioni (Škoda Fabia) 2’44.2 - R2: Saresera-Fenoli (208) 3’08.9 - R1: Schileo-Furnari (Swift) 3’17.4. Sabato 14 Settembre 2 - MANGHEN 1 (22,01 Km) (2018: Fontana-Arena Hyundai i20 WRC - 13’41.1) 1.Pedersoli (Citroën DS3 WRC) 13’30.8; 2.Fontana (Hyundai i20 WRC) a 3.3; 2 3.Miele (Citroën DS3 WRC) a 6.6 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 13’39.7 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 15’17.2 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 16’24.6 - DOPO PS: 1.Pedersoli (Citroën DS3 WRC) 16’14.0; 2.Fontana (Hyundai i20 WRC) a 6.6; 2 3.Miele (Citroën DS3 WRC) a 6.7 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 16’25.6 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 18’30.5 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 19’47.2. 3 - MURELLO 1 (7,02 Km) 1.Miele (Citroën DS3 WRC) 4’45.2; 2.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 2.3; 3.Pedersoli-Tomasi (Citroën DS3 WRC) a 2.46 - R5: Roveta (Škoda Fabia R5) 4’54.2 - R2: Grani (Peugeot 208) 5’22.4 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 5’50.9 - DOPO PS: 1. Pedersoli (Citroën DS3 WRC) 21’01.6; 2. Miele (Citroën DS3 WRC) a 4.3; 3.Fontana (Hyundai i20 WRC) a 10.2 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 21’21.0 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 23’55.0 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 25’38.1. 4 - VAL MALENE 1 (18,28 Km) 1.PedersoliTomasi (Citroën DS3 WRC) 11’50.0; 2.Miele (Citroën DS3 WRC) a 5.0; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 8.4 - R5: Bianco (Škoda Fabia R5) 13’09.4 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 13’28.8 - R1: Pellè (Suzuki Swift) 14’34.9 - DOPO PS: 1. Pedersoli (Citroën DS3 WRC) 32’52.0; 2. Miele (Citroën DS3 WRC) a 5.0; 3.Fontana (Hyundai i20 WRC) a 22.7 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 33’40.0 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 37’23.0 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 40’13.0 5 - GOBBERA 1 (9,03 Km) (2018: AlbertiniFappani Ford Fiesta WRC - 5’27.9) 1.PedersoliTomasi (Citroën DS3 WRC) 5’18.5; 2.Miele (Citroën DS3 WRC) a 2.7; 3.Porro (Ford Fiesta

Il podio con Pedersoli Miele e Porro. Qui il locale Bancher che non ha voluto mancare nel suo rally.

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RS WRC) a 6.3 - R5: Roveta (Škoda Fabia R5) 5’23.3 - R2: Grani (Peugeot 208) 6’03.0 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 6’28.3 - DOPO PS: 1. Pedersoli (Citroën DS3 WRC) 38’10.5; 2. Miele (Citroën DS3 WRC) a 7.7; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 29.6 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 39’19.0 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 43’26.6 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 46’41.3. 6 - MANGHEN 2 (22,01 Km) (2018: Sossella-Falzone Ford Fiesta WRC - 13’25.2) 1.Pedersoli-Tomasi (Citroën DS3 WRC) 13’27.4; 2.Miele (Citroën DS3 WRC) a 0.9; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 3.7 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 13’49.2 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 15’09.9 - R1: Pellè (Suzuki Swift) 16’23.6 - DOPO PS: 1. Pedersoli (Citroën DS3 WRC) 51’37.9; 2. Miele (Citroën DS3 WRC) a 8.6; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 33.3 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 53’09.0 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 58’36.5 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 1:03’07.2. 7 - MURELLO 2 (7,02 Km) 1.Miele (Citroën DS3 WRC) in 4’44.4; 2.Pedersoli-Tomasi (Citroën DS3 WRC) a 1.2; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 1.7 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 4’53.7 - R2: Grani (Peugeot 208) 5’19.8 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 5’50.1 - DOPO PS: 1. Pedersoli (Citroën DS3 WRC) 56’23.5; 2. Miele (Citroën DS3 WRC) a 7.4; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 33.8 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 58’02.7 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 1:03’59.2 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 1:08’57.3. 8 - VAL MALENE 2 (18,28 Km) 1.PedersoliTomasi (Citroën DS3 WRC) in 11’44.3; 2.Miele (Citroën DS3 WRC) a 1.8; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 11.0 - R5: Roveta (Škoda Fabia R5) 12’07.6 - R2: Grani (Peugeot 208) 13’12.1 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 14’18.4 - DOPO PS: 1. Pedersoli (Citroën DS3 WRC) 1:08’07.8; 2. Miele (Citroën DS3 WRC) a 9.2; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 44.8 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 1:10’14.5 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 1:17’15.0 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 1:23’15.7. 9 - GOBBERA 2 (9,03 Km) (2018: SossellaFalzone Ford Fiesta WRC - 5’24.1) 1.Miele (Citroën DS3 WRC) in 5’19.2; 2.PedersoliTomasi (Citroën DS3 WRC) a 0.7; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 5.1 - R5: Roveta (Škoda Fabia R5) 5’28.2 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 5’59.8 - R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 6’26.4 - DOPO PS: 1. Pedersoli (Citroën DS3 WRC) 1:13’27.6; 2. Miele (Citroën DS3 WRC) a 8.5; 3.Porro (Ford Fiesta RS WRC) a 49.2 - R5: Carella (Škoda Fabia R5) 1:15’45.2 - R2: Casagrande (Renault Twingo) 1:23’14.8 R1: Cominelli (Suzuki Swift B.) 1:29’47.1.


39° Rallye San Martino di Castrozza e Primiero CLASSIFICA FINALE 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10°

Equipaggio/N° gara Pedersoli-Tomasi (#3) S.Miele-Mometti (#1) Porro-Cargnelutti (#8) Carella-Bracchi (#15) Daprà-Andrian (#9) Bianco-Lamonato (#16) Roveta-Gonella (#18) Scattolon-Nobili (#7) L. Della Casa-Pozzi (#11) Bizzotto-Tomasini (#19)

Auto Citroën DS3 WRC Citroën DS3 WRC Ford Fiesta WRC Škoda Fabia R5 Ford Fiesta WRC Škoda Fabia R5 Škoda Fabia R5 Hyundai i20 R5 Ford Fiesta WRC Škoda Fabia R5

1° Pedersoli Pinzano Sorci Sulpizio Goldoni Grani Sorci

79,5 75,5 65,5 72,5 78 60 50

2° Miele Carella Giovani Grani Pellè Farina L. Fontana

Pneumatici Pirelli Pirelli Pirelli Michelin Pirelli Michelin Pirelli Michelin Pirelli Michelin

GRUPPO R: R1: 1. Cominelli-Fieni (Suzuki Swift Boost.) 1:29’47.1; 2. Pelle’-Luraschi (Suzuki Swift) a 20.1; 3. Schileo-Furnari (Suzuki Swift Boost.) a 33.1; 4. GoldoniGarella (Suzuki Swift Boost.) a 36.5; 5. Scalzotto-Rutigliano (Suzuki Swift) a 47.4; 6. Strabello-Scardoni (Suzuki Swift) a 2’09.5; 7. Longo-Conci (Suzuki Swift) a 2’25.3; 8. Pollarolo-Rivia (Suzuki Swift Boost.) a 2’55.3 - R1B: 1. Pelosi-Pieri (Suzuki Swift) 1:35’25.4; 2. Spreafico-Frigerio (Suzuki Swift Sport) a 55.0 - R2B: 1. CasagrandeCamiscia (Renault Twingo) 1:23’14.8; 2. Grani-Lombardi (Peugeot 208) a 8.0; 3. Sulpizio-Angeli (Ford Fiesta) a 58.9; 4. Paleari Henssler-Garavaglia (Peugeot 208) a 1’09.6; 5. Dapra’-Orian (Ford Fiesta) a 2’02.2; 6. De Menego-Camazzola (Peugeot 208) a 3’09.6; 7. Farina-Guglielmetti (Peugeot 208) a 4’17.3; 8. Mattivi-Michielli (Peugeot 208) a 4’50.8; 9. Salgaro-Sossella (Opel Adam) a 5’08.9; 10. Sartori-Simioni (Peugeot 208) a 8’18.7; 11. Loeffles-Mondiere (Ford Fiesta) a 8’41.0 - R3C: 1. Bottoni-Peruzzi (Renault Clio) 1:21’29.9; 2. Ghegin-Passeri (Renault Clio Sport) a 1’01.6; 3. GiovaniAldini (Renault Clio) a 3’27.9; 4. SorciMosele (Renault Clio) a 10’47.9 - R5: 1. Carella-Bracchi (Škoda Fabia) 1:15’45.2; 2. Bianco-Lamonato (Škoda Fabia) a 29.0; 3.

GRUPPO A: A6: 1. Stival-Pais De Libera (Peugeot 106 Rally) 1:28’38.5; 2. BettaMattivi (Peugeot 106) a 1’46.5 - A7: 1. Fiora-Dal Dosso (Renault Clio) 1:23’53.3; 2. Giacomin-Lovisa (Renault Clio W.) a 1’32.1 - K10: 1. Dal Santo-Laghetto (Citroën Saxo) 1:30’30.7 - S1600: 1. Lovisetto-Gasparotto (Renault Clio) 1:25’46.9; 2. Vescovi-Guzzi (Renault Clio) a 22.2; 3. Niboli-Brunetti (Renault Clio) a 1’04.4; 4. Ceccato-Tessaro (Renault Clio) a 1’19.6 - S2000: 1. AndrioloMenegon (Peugeot 207) 1:22’20.9; 2. Liburdi-Colapietro (Peugeot 207) a 39.5 - WRC: 1. Pedersoli-Tomasi (Citroën DS3) 1:13’27.6; 2. Miele-Mometti (Citroën DS3) a 8.5; 3. Porro-Cargnelutti (Ford Fiesta Rs) a 49.2; 4. Dapra’-Andrian (Ford Fiesta) a 2’38.6; 5. Della Casa-Zortea (Ford Fiesta) a 4’20.5; 6. Niboli-Fappani (Ford Fiesta) a 5’15.2; 7. Fontana-Agnese (Hyundai i20) a 9’08.3. GRUPPO N: N1:1. Avesani-Facchini (Peugeot 106) 1:38’56.5; 2. Pieropan-De Bernardini (Peugeot 106) a 6’02.8 - N2: 1. Callegaro-Gilli (Peugeot 106 Rally) 1:36’53.6; 2. Maimeri-Zerbato (Citroën Saxo) a 2.5 N3: 1. Marangon-Muffolini (Renault Clio) 1:30’14.4 - N4: 1. Frare-Mosena (Subaru Impreza Sti) 1:34’23.4. Campionato Assoluto R5 R3 R2 R1 Under 25 Over 55

Targa/Team (FR 906 RJ) Vieffecorse (01R 0372) DreamOne Rac. (FK 724 CV) GP Racing (SL2 28E) MS Munaretto (01R 0319) RB Motorsport (SY6 45E) DP Autosport (11R 0362) PA Racing (ALZ R568) S.A. Motorsport (PX13 ABZ) RG Motorsport (SP 04 07) Lorenzon

77,5 48,5 59,5 55,5 77,5 57 39

3° Signor Bianco Bottoni Oriella Cominelli Lovisetto Blancher

58 33 52,5 46 54,5 52,5 37

4° Pinzano Roveta Bigazzi Paleari Scalzotto Scalzotto M. Miele

40 27 36 44 54 49,5 33

5° Carella M. Daprà Ghegin Saresera Schileo R. Daprà Zigliani

38 20 30 41 52 18 27,5

Scuderia Giesse Promotion Bluethander R.I. MS Munaretto GDA Communication Rally Car Service PA Racing Hakw Racing Club La Superba

Tempo 1:13'27.6 a 9.5 a 49.2 a 2'17.6 a 2'38.6 a 2'46.6 a 2'53.4 a 3'26.2 a 4'20.5 a 4'54.7

Roveta-Castiglioni (Škoda Fabia) a 35.8; 4. Scattolon-Nobili (Hyundai i20) a 1’08.6; 5. Bizzotto-Tommasini (Škoda Fabia) a 2’37.1; 6. Della Casa-Pozzi (Škoda Fabia) a 2’46.5; 7. Brocchi-D’Ambrosio (Škoda Fabia) a 5’00.1; 8. Soppa-Marchiori (Škoda Fabia) a 5’13.3; 9. Comini-Quistini (Škoda Fabia) a 7’31.9; 10. Zigliani-Zigliani (Ford Fiesta) a 8’33.2; 11. Bancher-Ramacciotti (Škoda Fabia) a 8’54.3; 12. Dezulian-Coletti (Škoda Fabia) a 10’54.7; 13. Salvadori-Peli (Ford Fiesta) a 11’02.9. GRUPPO RS: RS16: 1. Graziani-Savio (Citroën Saxo) 1:40’26.1 - RST10: 1. Cappello-Fabbian (Suzuki Swift) 1:32’21.6; 2. Lunelli-Morelli (Suzuki Swift) a 4’11.3. GRUPPO RSP: RS16P: 1. Capuzzo-De Paoli (Opel Adam R2) 1:32’24.9 - RS20P: 1. Recchia-Dall’O’ (Clio Rs) 1:33’30.7.

Nel 2018 Classifica Finale Sossella-Falzone (Ford Fiesta WRC) 1:15’06.0; 2.Albertini-Fappani (Ford Fiesta WRC) a 36.3; 3.Fontana-Arena (Hyundai i20 Ng WRC) a 1’18.1 - R5: BiancoLamonato (Škoda Fabia) 1:19›26.6 R3: Ferrarotti-Bizzocchi (Renault Clio R3T) 1:22’02.8 - R2: Grani-Lombardi (Peugeot 208) 1:25’00.9 - R1: Pellè-Riva (Suzuki Swift Sport Vtt) 1:32’36.9.

Albo d’oro (ultime 10 edizioni) 2018 Sossella-Falzone (Ford Fiesta WRC) 2017 Signor-Bernardi (Ford Fiesta Wrc) 2016 Signor/Berardi (Ford Fiesta WRC) 2015 Signor/Berardi (Ford Focus WRC) 2014 Signor/Berardi (Ford Focus WRC) 2013 Sciessere/Baù (Citroën C4 WRC) 2012 (CIR) Scandola-D’Amore (Škoda Fabia S2000) 2011 (CIR) Andreucci/Andreussi (Peugeot 207 S2000) 2010 Re/Bariani (Citroën Xsara WRC) 2009 Chentre/Pogliano (Citroën Xsara WRC)

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CIWRC

Dall’amata Citroën C4 2.000 alla più recente DS3 1.600, sempre ex auto ufficiali. Dopo la partenza vincente al “suo” 1000 Miglia il bresciano ha infilato una serie di ottimi risultati conquistati con il piede e con la testa assieme alla navigatrice Anna Tomasi, nella foto a destra.

Campione Italiano Rally WRC 2018

Campione di maturità 48 anni e non sentirli. Luca Pedersoli a distanza di qualche anno torna a vincere un campionato italiano rally con la sua Citroën. Il CIWRC, la DS3, Anna Tomasi e Vieffecorse gli ingredienti. Un passato ambizioso, una pausa rigenerante e la voglia di rimettersi in gioco. Il futuro tra una WRC evoluta, il team manager con le sue VW Polo e la voglia di riprovarci magari a Montecarlo 198

P

edersoli oltre ad aver un buon piede destro ha un’ottima visione delle gare e nei tanti anni di corse si è sempre gestito professionalmente in auto e fuori. Nel 2019, a quasi 50 anni, ha puntato a un obiettivo e lo ha raggiunto con un ruolino di marcia perfetto contro rivali tenaci e vetture altrettanto competitive Luca ripercorriamo e analizziamo com’è andata la stagione? Al 1000 Miglia volevo riprendere dimestichezza con la vettura perché sapevo che eravamo in quattro sullo stesso livello ed è andata bene. È stato un rally tirato, lo ha dimostrato anche Fontana che per tenere il passo ha toccato. La vettura andava bene e le gomme anche. Invece all’Elba abbiamo commesso un grave errore di valutazione., ci siamo presentati con lo stesso assetto di Brescia e nella prima tappa abbiamo perso troppo tempo. Siamo poi intervenuti e nella seconda è andato meglio, abbiamo


Luca

Pedersoli vinto anche la prova più lunga, ma ormai in gare così brevi e tirate recuperare un minuto è impossibile. Poi è arrivata la piccola mazzata del Salento. Nelle prime prove eravamo davanti anche se per pochi secondi, poi quando sono arrivate le nuvole ho azzardato una scelta di gomme che si è rivelata pessima e sono uscito dal podio prima di accusare un problema elettrico. Forse con il senno di poi in quel momento avrei dovuto dare ragione alla mia navigatrice. Al Marca è andato tutto per il meglio e anche ad Alba sono stato il primo tra i piloti italiani. Il fondo era insidioso è ho preferito fare la gara sui miei avversari. Il recente San Martino è stato un altro rally tirato e vissuto sul filo dei secondi, ma penso di aver dimostrato di saper gestire al meglio il piccolo vantaggio che avevo senza prendere inutili rischi. Qual è stato l’avversario principale della stagione? Per me l’avversario più pericoloso è

quello più costante e in questo caso è stato Miele. Alzandosi il livello della sfida è più facile commettere errori e altri piloti in corsa per il titolo li hanno fatti, Simone no. Hai vinto pur avendo una vettura meno evoluta di Miele e Fontana? Anagraficamente parlando la mia vettura è più anziana di quelle dei piloti che hai ricordato. Parlando della DS3

all’inizio dell’anno avevo provato sia la mia auto sia una versione 2016 come quella di Miele è avevo fatto una scelta. A questa domanda rispondo che tra la mia vettura e quella di Simone ci sono circa 200.000 euro di differenza, non so cosa vogliano dire in termini cronometrici ma qualcosa di diverso ci dovrà pur essere. Non penso mezzo secondo al km, quello è troppo, ma la sua 199


CIWRC auto ha un anteriore più moderno, una decina di cv in più, maggiore coppia e con il cambio al volante è meno faticosa da guidare nelle prove lunghe. Tutto questo lo avrà favorito in qualche PS ma direi che la mia auto dopo le revisioni e il motore fatto da Citroën Racing, era una bella WRC. Perché ti sei legato a Citroën? Li ho conosciuti un po’ di anni fa grazie alla collaborazione che avevo con Magneti Marelli e con la squadra ufficiale ho corso anche il rally Mondiale in Sardegna con Loeb, Hirvonen e Neuville chiudendo decimo assoluto. Mi piace il loro modo di lavorare e come realizzano le vetture da corsa. Sono auto molto racing costruite addosso al pilota e che ti danno un grande piacere di guida: sia la C4 sia la DS3. Anche la Focus era veloce, molto veloce, ma non sembrava una vera e propria auto da corsa. Alla fine penso che ci siano poche Citroën in Italia solamente perché i costi dei ricambi e dei rialzi sono più elevati, proprio perché hai un rapporto con una casa ufficiale e non vai a prendere ricambi e componenti fatti da altre aziende come penso capiti con le Ford. In un grande risultato contano anche il navigatore e il team. Sono rientrato nei rally nel 2009 e ho deciso di correre con Matteo Romano, un amico e un valido professionista. Poi quando è stato chiamato a lavorare in Pirelli ho selezionato un nome nuovo tra diversi navigatori scegliendo Anna, avvocato di Vittorio Veneto, una ragazza con esperienza anche nel WRC, tante motivazioni e passione visto che la sua famiglia ha anche una scuderia. Nel caso della Vieffecorse di Brescia è stato proprio Roberto Buratti il responsabile della squadra a farmi tornare la voglia di correre nel 2009 dopo alcune delusioni passate. Con la sua struttura alle porte di Brescia ho corso con la Peugeot 206 WRC presa in Spagna e poi successivamente ho fatto qualche anno con le Citroën di PH Sport e della D-Max di Beltrami. Recentemente sono tornato in “Vieffe” e ho rirovato l’entusiasmo e la cura nel dettaglio di sempre, due aspetti che ti permette di correre professionalmente. Cosa farà Pedersoli in futuro dopo raggiunto questo risultato? Adesso mi godo la vittoria ma vorrei rimanere nel CIWRC. Aspetto con curiosità i calendari ma la competitività di questo campionato e la bellezza di questi rally è quello che cercavo. Miele 200

Equam, officitis sant inum voloresedi ducillab iur? Ebit, eatiam, eiunt fugit as arcipsa incide de ditionsequia sequatia voles siti occae et odis es suntur, se accaborum ea voluptata volore corest, sequi de ped eatiisque eari ut ut repudae etur mo quia cum eum fugitis assim que alitatem ut ius exceatius quid et et evellab isciunte quiatem nemolorporem voluptatquat facid ut

“Alzandosi il livello della sfida è più facile commettere errori e altri piloti in lotta per il titolo li hanno fatti, io e Miele no” mi ha già detto che ci sarà e penso anche Fontana. Stesso discorso penso per Signor e se poi arrivasse anche una quinta vettura il campionato è già fatto. Ecco magari mi piacerebbe avere una DS3 più evoluta, magari una versione 2016, e se dovessero andare tutto bene non è detto che non possa riuscirci. E le VW Polo R5 che hai acquistato? L’idea iniziale era quella di fare un team con dei giovani, mi stimolava l’idea di portare la mia esperienza in un team

per far crescere dei ragazzi. Al momento non ho avuto un supporto da parte di Volkswagen e a dire la verità non ho avuto ancora il giusto tempo per seguire come si deve il progetto. Per ora ho deciso di accordarmi con la PA Racing di Alessandro Perico e devo dire che sono subito arrivati ottimi risultati. Quest’inverno metteremo a punto un bel programma per il 2020. E tu non hai voglia di provare una R5 e metterti magari in gioco in una gara del CIR? Più che quello sto pensando di fare una gara del Mondiale. Magari Montecarlo rally dove ho dei bei ricordi. Certo sono passati molti anni dalla mia partecipazione e la preparazione richiederà molta cura. Un sogno nel cassetto? La vita mi ha


Luca Pedersoli Scheda personale Luca Pedersoli, 1971 Gavardo (Bs) Professione Imprenditore Debutto Trofeo 500 nel Rally del Ciocco 1996 Navigatrice Anna Tomasi Vettura Citroën DS3 WRC (Pirelli) Team Vieffecorse

Curriculum sportivo 1996

regalato tanto e penso di essere stato molto fortunato. Nei primi anni ho guadagnato parecchi soldi con i trofei Fiat che mi hanno permesso di andare avanti senza pesare sulla famiglia. Nel 1997 avevo cominciato molto bene vincendo nel Trofeo Cinquecento davanti a Giandomenico Basso, poi ho fatto il collaudatore per Fiat sviluppando la Punto Super 1600 e ho sfiorato il Campionato Europeo contro l’ufficiale Renault Simon Jean Joseph. Come tanti a un certo punto ho pensato di provare a fare il pilota professionista, ma non ho mai avuto il coraggio di fare il salto nel vuoto. Non so come ad esempio Gigi Galli che aveva messo tutto quello che disponeva nelle corse. Forse in quei momenti ha prevalso la razionalità e ho

preferito continuare anche a lavorare. Vuoi dedicare il titolo a qualcuno? Lo dedico a mio papà scomparso l’anno scorso. Un padre che mi è stato sempre molto vicino senza farsi mai notare. Sapeva quello che facevo, conosceva i miei tempi ma anche quando veniva a vedermi in prova speciale si metteva lontano quasi defilato per non farsi vedere. Una presenza fissa ma non invasiva, dunque diversa dagli tanti altri genitori che rovinano i figli. Papà che vorrebbero girare il volante ma che alla fine quando vanno alle gare e arrivano al parco assistenza creano solo distrazioni ai propri figli. Tuo papà correva? No, faceva il panettiere ma aveva tanta passione e grande rispetto per tutte le persone, compreso i piloti.

Debutto vince la classifica esordienti nel Trofeo Cinquecento 1997 1° nel Trofeo Cinquecento (Bernacchini) 1998 1° 2RM nel CIR (Bernacchini) Renault Mégane 1999 11° Assoluto al Rally di Montecarlo (Mazzon) Toyota Celica 1999 Collaudatore Fiat Punto Super Kit Car in Fiat con l’ingegner Limone 2001 3° nel Trofeo Fiat Punto Kit 2003 2° assoluto al 1000 Miglia - Peugeo306 Maxi 2004 2° Campionato Europeo (Vernuccio) Peugeot 306 Maxi 2006-2008 Pausa sportiva 2009 3° TRA (Romano) Peugeot 206 WRC 2010 1° TRA (Romano) Ford Focus WRC 2011 1° TRA (Romano) Citroën C4 WRC 2012 Rally Italia Sardegna: 10° nel WRC con la DS3 assieme alle Citroën ufficiali di Loeb Neuville e Hirvonen. Monza Rally Show e Rallylegend 2014 1° CIWRC (Romano) Citroën C4 WRC 2016 2° CIWRC (Romano e Tomasi) Citroën C4 WRC 2017 3° IRC (Tomasi) Citroën C4 WRC 2018 11° CIWRC (Tomasi) Citroën DS3 e C4 WRC 2019 1° CIWRC (Tomasi) Citroën DS3 (sotto a Montecarlo nel 1997 con la Fiat Cinqucento Trofeo)

201


Le Conquérant Arrivano dal sud della Francia Stephanè Consani e Thibault de La Haye i conquistatori del primo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra al volante della Škoda Fabia R5 della Erreffe Rallyteam. Vana la risposta dei nostri campioni Andreucci-Briani con la Peugeot 208T16 e ScandolaD’Amore con la nuova Hyundai. Per gli ex protagonisti del CIR solo un terzo e quarto posto dietro anche ai concreti Marchioro-Marchetti con la Fabia-Yokohama. Debutto sulla terra per i ragazzi del Campionato Italiano Junior e Pollara-Castiglioni si riconfermano dopo Sanremo con la Ford Fiesta R2 di Motorsport Italia


ConsaniDe La Haye Škoda Fabia R5 Pirelli

2° MarchioroMarchetti Škoda Fabia R5 Yokohama

3° Andreucci-Briani Peugeot 208 T16 R5 Pirelli

Stephanè Consani e Agostino Roda team manager dell’Erreffe ci avevano già provato l’anno scorso facendo degli ottimi tempi al Rally del Vermentino prima di uscire di strada con la Fiesta. Quest’anno al debutto con la Fabia è arrivata una vittoria importante.


CIRT 1

26° Rally Adriatico 3/4 Maggio 2019 www.rallyadriatico.it PRS Group

Validità Campionato Italiano Rally Terra (CIRT) coeff. 1 Trofeo Tradizione Terra Storici

Road book Base Cingoli (MC) Partenza Cingoli (MC) Parco assistenza Jesi (AN) Prove Speciali 11 Percorso Km PS: 94 (26,2%) + Km trasferimenti: 224 = Km totali: 318

Il rally in sintesi Partiti: 46 (48 nel 2018 CIR) Arrivati: 33 (37 nel 2018 CIR) Al comando Consani PS1 e da PS3 a PS11; Crugnola PS2. Vincitori delle PS Assoluto: Marchioro 4; Consani 3; Gryazin 2; Crugnola 2. N4: Guerra 9; Bedini 1; Codato 1. Junior: Bottarelli 5; Mazzocchi 2; Pollara 1; Testa 1; Vita 1. Costruttori: Škoda 11. I principali ritiri PS2 Costenaro (sospensione), PS4 Bernardi (incidente), PS6 Gryazin (incidente), PS7 Succi (meccanica), PS8 Bedini (turbo); PS10 Bottarelli (incidente).

Podio pneumatici Pirelli 5

Yokohama 4 Michelin 2 PS vinte

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2

S

pumeggiante partenza del Campionato Italiano Rally Terra. Al Rally dell’Adriatico si sono presentate 46 vetture (quasi come l’anno scorso quando la gara era valevole per il CIR) ma quello che stupisce positivamente è la qualità dei piloti. Tra le 16 R5 che hanno passato le verificate a Cingoli alcuni habitué della serie come Ceccoli, Cobbe, Hoelbling, Marchioro, Ricci, Versace e il rientrante campione 2017 Dalmazzini, ma anche i protagonisti indiscussi del CIR come Andreucci e Scandola passati alla terra e Crugnola qui una tantum per fare esperienza sulle strade bianche. Inoltre ritroviamo a casa nostra un paio di piedi pesanti a livello internazionale come il russo Gryazin e il francese Consanì, ed ecco che lo spettacolo è assicurato. Alla vigilia il pilota da battere era Umberto Scandola, vincitore delle ultime sei edizioni consecutive del rally, prima

Con Andreucci e Scandola assieme al campione francese Consani il CIRT cresce ancora di interesse con la Škoda Fabia Super 2000 e poi con la versione R5. L’osservato speciale è recentemente passato a una nuova Hyundai i20 assieme al compagno di colori Luca Hoelbling, ma tra nuove vetture e il tempo incerto previsto nel week end è impossibile fare un pronostico. TERRA BAGNATA E TEMPI RECORD Si parte la mattina presto con un clima invernale e dopo tre prove la classifica sembra quella di una gara dell’europeo con il francese Consani davanti al russo Gryazin di un solo decimo, e i nostri? L’ottimo Crugnola, passato dalla


3

Consani-De La Haye (1) hanno vinto tenendo sempre la testa del rally. Marchioro-Marchetti (2) chiudono al secondo psoto ben assecondati dai pneumaticii Yokohama tradizionalmente veloci su questo fondo. Tra i mancati protagonisti CostenaroBardini (3) subito fermi per la rottura di una sospensione sulla PS2. (4) Andreucci-Briani ripartono dal CIRT e portano sul podio la matura Peugeot 208 T16 dietro alle Ĺ koda dei rivali.

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CIRT

2 3

1

4

(1) foto di gruppo tra gli iscritti al CIRT 2019 con Scandola-D’Amore, in basso a destra, che aspettano l’arrivo delle nuove tute ignigughe. (2) Scandola ha faticato più del previsto sulla ghiaia iniziale e sulla terra bagnata dell’ultimo giro e ha chiuso 4°. Un bun 7° e 9° posto per Gigi Ricci (4) anche lui passato alla Hyundai e Tullio Versace (3) con la Škoda.Partenza leggermente sotto le attese per un altro protagonista Daniele Ceccoli (5) che non si è mai inserito in zona podio con la Fabia della PA Racing. Polo alla Fabia, è il primo degli “azzurri” con 1”1 di ritardo. Tre Škoda al comando, giusto per rimarcare che al momento sulla terra la Fabia ha qualcosa in più delle rivali. Dietro gli attesissimi Andreucci e Scandola pagano oltre 15”, che non sono pochi in un rally veloce e tirato come l’Adriatico. Proprio 212

PS

1 2 3 4 5

PS4 4 Dei Laghi 1

PS5 Colognola 2

Crugnola 3'06.1

PS3 Cast. S.Angelo 1 Gryazin 7'38.7

Consani 7'21.5

Gryazin 3'37.1

Crugnola Consani Gryazin Andreucci Scandola

Consani Gryazin Crugnola Andreucci Scandola

Consani Gryazin Crugnola Andreucci Marchioro

Consani Gryazin Crugnola Andreucci Marchioro

PS1 Colognola 1

PS2 Avenale 1

Consani 3'39.8 Consani Crugnola Gryazin Andreucci Costenaro


26° Rally Adriatico

Scandola riparte dalla terra con la Hyundai Dopo un lungo matrimonio durato sette anni, e un titolo ilaliano nel 2013, la famiglia Scandola (nella foto a destra Umberto e Riccardo durante lo shakedown) è passata dalla Škoda alla Hyundai. All’Adriatico ha debuttato la i20 R5 con i colori di Hyundai Rally Team Italia seguita da S.A. Motorsport. Assieme a Scandola-D’Amore al via su una seconda vettura Hoelbling-Grassi. I due equipaggi veronesi disputeranno tutto il campione italiano in carica assieme a Rudy Briani, e non più Anna Andreussi che si è presa un anno sabbatico, alla vigilia ha deciso di rinunciare alla priorità acquisita per partire un paio di numeri dietro e trovare meno ghiaia giusto per sottolineare che se lui corre

il CIRT, mentre Umberto sarà al via anche del Rally di Roma Capitale e di Alba per prendere dimestichezza con la nuova vettura e i pneumatici Michelin anche su asfalto. All’Adriatico, dove Umby ha vinto ben sei edizioni, si è dovuto accontentare del 4° posto ma il supporto tecnico ufficiale della casa madre fa ben sperare per il futuro. Futuro che potrebbe portarlo a disputare qualche gara del mondiale WRC2 in previsione di un programma completo nel 2020 con un occhio di riguardo da Andrea Adamo. ha sempre come obiettivo la vittoria senza mezzi termini. Dietro intanto al parco assistenza fratelli Scandola e l’ingegnere di Hyundai Motorsport cercano di migliorare la trazione della vettura intervenendo su alcune regolazione dalle barre antirol-

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P66 Avenale 2 Crugnola 3'02.5 Consani Crugnola Andreucci Marchioro Scandola

PS7 Cast. S.Angelo 2 PS8 Dei Laghi 2 P69 Avenale 3 Marchioro 7'30.0 Consani 7'18.3 Marchioro 3'01.1 Consani Crugnola Andreucci Marchioro Scandola

Consani Marchioro Andreucci Scandola Ceccoli

Consani Marchioro Andreucci Scandola Ceccoli

PS10 Cast. S.Angelo 3 Marchioro 7'23.1 Consani Marchioro Andreucci Scandola Ceccoli

PS4 11 Dei Laghi 3 PS Marchioro 7'12.2 Consani Marchioro Andreucci Scandola Ceccoli

1 2 3 4 5

lio, agli ammortizzatori e alle rampe degli differenziali ma la pioggia non ha aiutato questo processo di affinamento. Stesso discorso per i pneumatici. Pirelli va a gonfie vele un po’ meno gli avversari a partire da Michelin e Yokohama con Marchioro che con le gomme in versione “racing terra” paga un po’ le condizioni scivolose. Appena dietro ma pur sempre a oltre 25” l’altra Škoda di Ceccoli-Capolongo e la Fiesta di Dalmazzini-Albertini, vecchi rivali della stagione 2017. Nel frattempo si ritira un atteso protagonista della vigilia Jack Costenaro che, a causa della rottura di un bullone del braccio sospensione anteriore, esce di strada già a metà della seconda prova. CON IL SOLE RISALE MARCHIORO Nella seconda parte di gara arrivano i primi colpi di scena: il ritiro di Griazyn per una toccata alla ruota posteriore sinistra e il ritardo di Crugnola (unico dei primi non iscritto al CIRT e dunque trasparente) per la foratura. Consanì comincia così ad amministrare la leadership con il solo Marchioro che da una scossa alla parte alta della classifica. Per l’ufficiale Yokohama arrivano quattro vittorie parziali che gli permetteranno di arrivare fino alla seconda posizione assoluta a soli 11”8 dal francese. Dietro Andreucci è più attento a controllare Scandola per la terza posizione che puntare al secondo posto assoluto. Stesso discorso tra Ceccoli, quinto, che ha faticato più del previsto durante tutta la giornata e Ricci che al debutto con la Hyundai ha preso un bel ritmo solo sul finire quando ha cominciato a interpretare meglio l’auto e a beneficiare del fondo più asciutto, anche lui con le 213


CIRT Andrea Crugnola con Moira Lucca (1) in gara per fare esperienza sulla terra con la Škoda ha vinto due PS ed è stato sempre a ridosso di Consani prima di forare e chiudere 21°. Cobbe (2) entra nella top ten e vince la Over 55. Settimo al debutto con la Hyundai (3) Luca Hoelbling e ottavo Andrea Dalmazzini (4) con la Fiesta.

1 2

214

3


26° Rally Adriatico Yokohama più “chiuse”. La top ten si chiude con altri nomi ben noti come Hoelbling-Grassi, sulla vettura gemella di Scandola, Dalmazzini-Albertini in ritardo dopo la foratura ma solo con un quinto tempo assoluto come miglior crono e ancora due Fabia quella di Versace-Caldart e Cobbe-Turco primo tra gli over 55. Undicesimi, primi tra le vetture N4 troviamo i sanmarinesi Guerra-Ceci, mentre tra gli junior si confermano Pollara-Castiglioni 14esimi e anche primi tra le vetture a due ruote motrici.

A Guggiari-Sordelli basta la trazione posteriore A Jesi si è distutata anche la prima edizione del Rally Storico del Medio Adriatico velevole come terzo appuntamento del il nuovo trofeo di specialità. Al via una decina di vetture che hanno affontato le sette delle otto veloci e compatte speciali del rally. La vittoria è andta a Andrea Guggiari, figlio di Enrico protagonista con le Lancia e le Fiat negli anni 80, assieme a Sam Sordelli con la grintosa Ford Escort Mk2 gruppo 4 (nella foto sopra) al comando dalla prima all’ultima prova. Il comasco ha in parte beneficiato dei problemi inziali dell’ammirata Lancia 037 del rivale diretto Mauro Sipsz con Monica Bregoli. Il cremonese, ex terraiolo (veniva simpaticamente chiamato finnico padano), è rientrato nelle corse come gentleman dopo aver conquistato tanti successi come responsabile di NTecnology in pista e nei rally. Per lui un secondo posto dopo aver vinto 5 PS. Più statccati Mombelli-Leoncini con un’altra Ford Escort ma MkI e uno dei piloti protagonosti degli rally anni 80, Federico Ormezzano con Torricelli e la fedele Talbot Lotus 2,2 del 3° raggruppamento, davanti alla A112 Abarth di Sisani-Pollini. Il rallly marchigiano ha segnato il giro di boa del Trofeo Terra Rally Storici che dopoil Valtiberina e la Liburna seguiranno nella seconda parte della stagione il Balcone delle Marche e il Tuscan Rewind. 4

HYUNDAI TUTTA DA INTERPRETARE Se Consani è al settimo cielo per la vittoria davanti a Marchioro e Andreucci, c’è un pilota che è un po’ grigio in volto: Umberto Scandola. L’attenuante per il modesto quarto posto di “Umby” nel suo Adriatico è sicuramente la nuova vettura e il ritorno a un pneumatico Michelin che non provava da oltre un anno, specialmente su un fondo freddo e bagnato. Indubbiamente per un campione come lui che qui ha vinto con la Super 2000 contro le R5 e con tre tipi diversi di pneumatici era lecito aspettarsi qualcosa di più. Da una parte il veronese era contento della nuova vettura che lui stesso ha definito “ottima scocca e un motore veramente esuberante con tanta coppia ai bassi regimi” ma ha faticato parecchio ad entrare in sintonia con gli ammortizzatori, troppo rigidi. Sta di fatto che l’assetto non gli ha permesso di trovare la giusta confidenza per attaccare contro rivali molto veloci e quando ci ha provato ha preso un paio di rischi che gli hanno consigliato di alzare un po’ il ritmo. JUNIOR VITTORIA D’ESPERIENZA Due gare e due vittorie apparentemente facili per Marco Pollara e David Castiglioni. L’esperto siciliano non è sempre stato il più veloce dei sette partecipanti ma all’Adriatico, come qualche settimana prima a Sanremo, è stato il pilota che ha saputo gestire meglio la vettura e l’andamento della gara senza rischiare troppo. La prima fase di gara ha vissuto su un bel duello tra Bottarelli vincitore di 4 PS e già con una certa esperienza sulla terra, contro le 3 di Pollara. Un equilibrio che a due prove dal termine ha visto al comando Luca con 4”7 su Marco. Peccato che a Castel Sant’Angelo Bottarelli ha compromesso tutto con un’uscita di 215


CIRT

Campionato Italiano Junior è terra Giovani di grande speranza al via. Dall’asfalto di Sanremo alla terra di Jesi sempre con le Ford Fiesta R2B-Pirelli gestite da Motorsport Italia. Anche qui riconfermati i sette equipaggi iscritti al campionato: Vita-Bosi, Bernardi-Zanchetta, Mazzocchi-Gallotti, Bottarelli-Grimaldi, Pollara-Castiglioni, Pucella-Geremia e Testa-Bizzocchi (nella foto da sinistra). Come a Sanremo ha vinto l’ex campione italiano junior Marco Pollara ma in 12 secondi troviamo sul podio anche Andrea Mazzocchi e Giuseppe Testa. Invece ancora a zero punti Marco Bottarelli che dopo essere stato al comando rovina tutto negli ultimi km di gara per un’incidente. Quando mancano 4 gare non si può più sbagliare.

3 4

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strada. Un errore nel tentativo di difendersi che aggiunto ai problemi meccanici accusati a Sanremo lo tengono immeritatamente inchiodato a quota zero mentre Pollara guarda già tutti dall’alto con trenta punti. Dietro al vincitore troviamo la coppia Mazzocchi-Gallotti che nel finale ha avuto il suo bel da fare a contenere la rimonta di Testa-Bizzocchi, alle loro spalle per soli 1”8. A punti anche Vita-Bosi che nella classifica tra le vetture a due ruote motrici è stato superato da Enrico Oldrati, arrivato a Jesi con una Peugeot 208 e non con una Fiesta simile a quella che usa nel WRC. Poi sempre nello Junior a punti per anche gli esordienti Pucella-Geremia più staccati. Assieme al ritiro di Bottarelli ha da recriminare anche Bernardi uscito di strada sulla PS4. 216

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Dalla foto 1 a 4 nell’ordine i primi dello Junior: PollaraCastiglioni, MazzocchiGallotti, Testa-Bizzocchi e Vita Bosi. Appena fuori dalla top ten i fratelli Squarcialupi (5) mentre Guerra-Ceci (6) vincolo la classifica tra le 4x4 di serie con la Subaru Impreza.

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GUERRA DAVANTI AI TROFEISTI N4 Sono pochi i piloti che hanno aderito al nuovo Trofeo Gruppo N 4xe4 e supportato tecnicamente e con un montepremi da Yokohama Italia. Delle otto N4 al via del rally solo quattro vetture erano iscritte al Trofeo e presto sono rimaste in due. Prima il ritiro per un problema al radiatore per la Subaru di Gabbarrini, poi la rottura del turbo alla Mitsubishi del 59enne Piergiorgio Bedini al rientro sulla terra. Via libera dunque a Codato-Dinale, anche loro con una Lancer Evo X che nonostante un evidente problema al cambio hanno vinto il Trofeo e chiuso al terzo posto tra le 4x4 di serie dietro di qualche secondo a Perino-Savant e al vincitore di gruppo Stefano Guerra con Livio Ceci. 217


CIRT

Albo di gara

Otto 4x4 gruppo N

A Cingoli erano otto le vetture 4x4 di gruppo N, delle quali quattro iscritte al nuovo Trofeo appoggiato da Yokohama che ha visto affermarsi Codato (foto sopra) con la Evo X.

Hyundai “quasi“ ufficiale

Sull’onda delle vittorie internazionali la casa coreana ha iniziato a instaurare una serie di rapporti con le filiali e i team nazionali. In Italia assieme alle vetture gestite da Friulmotor e Bernini ha preso il via il progetto di S.A. Motorsport che ha creato la Hyundai Rally Team Italia con l’obiettivo di lavorare sempre più a stretto contatto con l’importatore Hyundai Motorsport.

Crugnola Polo e Fabia Come dichiarato all’inizio dell’anno Andrea Crugnola e il team HK Racing pensano di affrontare i rally su asfalto con VW e la terra con la Škoda. Proprio per questo, in attesa del Rally Italia Sardegna, Andrea ha disputato l’Adriatico come gara test con Moira Lucca al suo fianco.

Gryazin ancora in Italia

Nikolay Griazin nel 2018 ha disputato 22 rally e 4 volte è venuto anche da noi. Quest’anno il 21enne russo, già vice campione europeo ha deciso di provare la terra delle Marche. Per metà gara la sua Fabia è stata incollata a Consani e ha vinto anche una prova, poi nella PS6 è uscita di strada. Non è la prima volta per il funambolico russo.

Oldrati l’internazionale

Per Enrico Oldrati (foto sotto) è stata una valida opportunità di fare km sulla terra tra una gara e l’altra del Mondiale Junior. In questo caso non col la Fiesta ma con la 208 R2B ha chiuso quarto tra le due ruote motrici.

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Classifiche PS Sabato 4 Maggio 1 - COLOGNOLA 1 (5,40 Km) 1. Consani-De La Haye (Škoda Fabia) 3’39.8; 2. CrugnolaLucca (Škoda Fabia) A 0.9; 3. Gryazin-Fedorov (Škoda Fabia) a 1.8; 4. Andreucci-Briani (Peugeot 208T16) a 4.9; 5. Costenaro-Bardini (Škoda Fabia) a 5.8; 6. Scandola-D’amore (Hyundai i20) a 6.0; 7. Ceccoli-Capolongo (Škoda Fabia) a 7.7; 8. Marchioro-Marchetti (Škoda Fabia) a 7.9; 9. Dalmazzini-Albertini (Ford Fiesta) a 10.5; 10. Ricci-Ercolani (Hyundai I20) a 11.8 - N4: Guerra-Ceci (Subaru Impreza STI) 3’58.9 - Junior: Mazzocchi-Gallotti (Ford Fiesta R2) 4’06.7. 2 - AVENALE 1 (5,18 Km) (2018: LindholmKorhonen Hyundai i20 R5 - 3’09.2) 1.Crugnola (Škoda Fabia) 3’06.1; 2.Gryazin (Škoda Fabia R5) a 0.4; 3.Consani (Škoda Fabia) a 1.8 - N4: Guerra (Subaru Sti) 3’22.1 Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 3’28.9 - DOPO PS: 1.Crugnola (Škoda Fabia R5) 6’46.8; 2.Consani (Škoda Fabia) a 0.9; 3.Gryazin (Škoda Fabia R5) a 1.3 - N4: Guerra (Subaru Sti) 7’21.0 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 7’37.4. 3 - CASTEL S. ANGELO 1 (10,60 Km) 1.Gryazin (Škoda Fabia R5) 7’38.7; 2.Consani (Škoda Fabia) a 0.1; 3.Crugnola (Škoda Fabia) a 2.1 - N4: Bedini (Mitsubishi Evo X) 8’20.5 - Junior: Pollara (Ford Fiesta) 8’29.3 DOPO PS: 1.Consani (Škoda Fabia) 14’26.5; 2.Gryazin (Škoda Fabia R5) a 0.3, 3.Crugnola (Škoda Fabia R5) 1.1 - N4: Guerra (Subaru Sti) 16’54.6 - Junior: Pollara (Ford Fiesta) 16’07.9. 4 - DUE LAGHI 1 (11,93 Km) 1.Consani (Škoda Fabia) 7’21.5; 2.Gryazin (Škoda Fabia R5) a 2.5; 3.Crugnola (Škoda Fabia) a 6.7 - N4: Guerra (Subaru Sti) 7’59.4 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 8’04.1 - DOPO PS: 1.Consani (Škoda Fabia) 21’48.0; 2.Gryazin (Škoda Fabia R5) a 2.8; 3.Crugnola (Škoda Fabia R5) a 7.8 - N4: Guerra (Subaru Sti) 23’54.4 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 24’14.2. 5 - COLOGNOLA 1 (5,40 Km) 1.Gryazin (Škoda Fabia R5) 3’37.6; 2.Consani (Škoda Fabia) a 1.5; 3.Marchioro (Škoda Fabia) a 2.1 - N4: Codato (Mitsubishi Evo X) 4’00.5 - Junior: Mazzocchi (Ford Fiesta) 4’00.3 DOPO PS: 1.Consani (Škoda Fabia) 25’27.1; 2.Gryazin (Škoda Fabia R5) a 1.3; 3.Crugnola (Škoda Fabia R5) 21.1 - N4: Guerra (Subaru Sti) 27’59.9 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 28’19.2. 6 - AVENALE 2 (5,18 Km) (2018: 1. CrugnolaFappani Ford Fiesta R5 - 3’05.6) 1.Crugnola (Škoda Fabia R5) 3’02.5; 2.Consani (Škoda Fabia) a 1.6; 3.Marchioro (Škoda Fabia) a 2.3 - N4: Guerra (Subaru Sti) 3’18.6 - Junior: Vita (Ford Fiesta) 3’24.2 - DOPO PS: 1.Consani

(Škoda Fabia) 28’31.2; 2.Crugnola (Škoda Fabia) 19.6; 3.Andreucci (Peugeot 208T16) a 28.4 - N4: Guerra (Subaru Sti) 31’18.5 Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 31’44.2. 7- CASTEL S. ANGELO 2 (10,60 Km) (2018: Scandola-D’Amore Škoda Fabia R5 - 7’50.4) 1.Marchioro (Škoda Fabia) 7.30.0; 2.Crugnola (Škoda Fabia R5) 1.4; 3.Consani (Škoda Fabia) a 2.5 - N4: Guerra (Subaru Sti) 8’07.6 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 8’07.9 - DOPO PS: 1.Consani (Škoda Fabia) 36’03.7; 2.Crugnola (Škoda Fabia) 18.4; 3.Andreucci (Peugeot 208T16) a 30.5 - N4: Guerra (Subaru Sti) 39’26.1 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 39’52.1. 8 - DUE LAGHI 2 (11,93 Km) (2018: Lindholm-Korhonen Hyundai i20 R5 - 7’31.6) 1.Consani (Škoda Fabia) a 7’18.3; 2.Marchioro (Škoda Fabia) a 1.3; 3.Andreucci (Peugeot 208T16) 3.6 - N4: Guerra (Subaru Sti) 7’51.7 - Junior: Pollara (Ford Fiesta) 7’52.5 DOPO PS: 1.Consani (Škoda Fabia) 43’22.0; 2.Marchioro (Škoda Fabia) 31.8; 3.Andreucci (Peugeot 208T16) a 34.1 - N4: Guerra (Subaru Sti) 47’17.8 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 47’46.0. 9 - AVENALE 3 (5,18 Km) 1.Marchioro (Škoda Fabia) 3’01.1; 2.Crugnola (Škoda Fabia) a 1.1; 3.Scandola (Hyundai i20) 1.8 - N4: Guerra (Subaru Sti) 3’17.1 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 3’20.2 - DOPO PS: 1.Consani (Škoda Fabia) 46’28.8; 2.Marchioro (Škoda Fabia) 26.1; 3.Andreucci (Peugeot 208T16) a 30.7 - N4: Guerra (Subaru Sti) 50’34.9 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 51’06.2. 10- CASTEL S. ANGELO 3 (10,60 Km) (2018: Scandola-D’Amore Škoda Fabia R5 - 7’39.4) 1.Marchioro (Škoda Fabia) 7’23.1; 2.Crugnola (Škoda Fabia) a 4.5; 3.Ricci (Hyundai i20) 5.7 - N4: Guerra (Subaru Sti) 3’17.1 - Junior: Bottarelli (Ford Fiesta) 3’20.2 - DOPO PS: 1.Consani (Škoda Fabia) 53’59.3; 2.Marchioro (Škoda Fabia) 18.7; 3.Andreucci (Peugeot 208T16) a 34.9 - N4: Guerra (Subaru Sti) 58’44.5 - Junior: Pollara (Ford Fiesta) 59’17.6. 11 - DUE LAGHI 3 (11,93 Km) (2018: Campedelli-Canton Ford Fiesta R5 - 7’27.6) 1.Marchioro (Škoda Fabia) 7’12.2; 2.Crugnola (Škoda Fabia) a 3.7; 3.Consani (Škoda Fabia) 6.9 - N4: Guerra (Subaru Sti) 7’50.5 - Junior: Testa (Ford Fiesta) 7’54.3 - DOPO PS: 1.Consani (Škoda Fabia) 1:01’18.4; 2.Marchioro (Škoda Fabia) 11.8; 3.Andreucci (Peugeot 208T16) a 36.5 - N4: Guerra (Subaru Sti) 1’06’35.0 - Junior: Pollara (Ford Fiesta) 1:07’26.9.


26° Rally Adriatico CLASSIFICA FINALE Equipaggio/N° gara Consani-De La Haye (#15)

Auto Škoda Fabia R5

Targa/Team (11R 0147) Erreffe

Pneumatici Pirelli

Scuderia

Tempo 1:01'18.4

2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10°

Marchioro-Marchetti (#8) Andreucci-Briani (#2) Scandola-D'Amore (#1) Ceccoli-Capolongo (#9) Ricci-Ercolani (#12) Hoelbling-Grassi (16) Dalmazzini-Albertini (5) Versace-Caldart (#14) Cobbe-Turco (#19)

Škoda Fabia R5 Peugeot 208T16 R5 Hyundai i20 R5 Škoda Fabia R5 Hyundai i20 R5 Hyundai i20 R5 Ford Fiesta R5 Škoda Fabia R5 Škoda Fabia R5

(SP 06-61) RB Motorsport (DK 924 VS) MM Motorsport Ita (ALZ R 568)) S.A. Motorsport (11R 0362) PA Racing (ALZ R513) Bernini (ALZ R567) S.A. Motorsport Ita (PX15 HZD) G.B. Motors (SP 07 56) RB Motorsport (FN 529 KY) Metior

Yokohama Pirelli Michelin Pirelli Yokohama Michelin Pirelli Pirelli Pirelli

Scuderia Etruria Maranello Corse Movisport Scuderia San Marino Movisport Movisport X Race Sport Movisport Meteco Corse

a 11.8 q 38.5 a 43!1 a 1'11.7 a 1'23.4 a 2'32.3 a 2'46.9 a 4'20.5 a 3'31.8

Suona la Marsigliese sul podio di Cingoli, dietro ai francesi Consani-De la Haye (foto sopra), Marchioro-Marchetti e Andreucci-Briani . Nell’altra pagina la spettacolare Lancia 037 di Sipsz-Bregoli secondi nel rally storico.

Nel 2018

GRUPPO N: N3: 1.Cagni-Palu’ (Renault Clio) 1:19’06.2 - N4: 1.Guerra-Ceci (Subaru Impreza Sti) 1:06’35.0; 2. Perino-Savant (Mitsubishi Evo IX) a 1’27.8; 3.CodatoDinale (Mitsubishi Evo X) a 1’34.8; 4. Bardini-Bogoni (Subaru N12) a 3’35.6; 5.Bartolini-Spadoni (Mitsubishi Evo IX) a 5’05.8; 6.Passarelli-Ferrigno (Subaru Impreza) a 10’43.7. GRUPPO R: R1B: 1.Semeraro-Garavaglia (Suzuki Swift Sport) 1:25’23.6 - R2B: 1. Pollara-Castiglioni (Ford Fiesta) 1:07’26.9; 2.Mazzocchi-Gallotti (Ford Fiesta) a 10.2; 3.Testa-Bizzocchi (Ford Fiesta) a 12.0; 4.Oldrati-Fenoli (Peugeot 208) a 1’03.9; 5.Vita-Bosi (Ford Fiesta) a 1’19.9; 6.Dallamano-D’ambrosio (Peugeot 208) a 3’55.9; 7.Battilani-Manfredi (Peugeot 208) a 5’10.3; 8.Covi-Campesan (Peugeot Campionato R5 Junior/R2 Under 25 Over 55

1° Consani Pollara Pollara Cobbe

15 15 15 15

2° Marchioro Mazzocchi Mazzocchi Canobbio

208) a 5’49.7; 9.Pucella-Geremia (Ford Fiesta) a 9’50.0; 10.Gallu-Pirisinu (Peugeot 208) a 13’32.3; 11.Hemmerle Gollust-Angi (Peugeot 208) a 18’43.2 - R4: 1.MaspoliMenchini (Mitsubishi Evo IX) 1:06’38.4 - R5: 1.Consani-De La Haye (Škoda Fabia) 1:01’18.4; 2.Marchioro-Marchetti (Škoda Fabia) a 11.8; 3.Andreucci-Briani (Peugeot 208T16) a 36.5; 4.Scandola-D’amore (Hyundai i20) a 43.1; 5.Ceccoli-Capolongo (Škoda Fabia) a 1’11.7; 6.Ricci-Ercolani (Hyundai I20) a 1’23.4; 7.Hoelbling-Grassi (Hyundai i20) a 2’32.3; 8.DalmazziniAlbertini (Ford Fiesta) a 2’46.9; 9.Versace-Caldart (Škoda Fabia) a 3’15.2; 10.Cobbe-Turco (Škoda Fabia) a 3’31.8; 11.Squarcialupi-Squarcialupi (Ford Fiesta) a 5’05.7; 12.Crugnola-Lucca (Škoda Fabia) a 8’45.5; 13.Canobbio-Tricoli (Škoda Fabia) a 11’20.9.

12 12 12 12

3° Andreucci Testa Testa Covi

10 10 10 10

4° Scandola Oldrati Oldrati Passarelli

8 8 8 8

5° Ceccoli Vita Vita Hemmerle

6 6 6 6

Classifica Finale 1.ScandolaD’amore (Škoda Fabia) 1:12’59.7; 2.Campedelli-Canton (Ford Fiesta) a 12.3; 3.Marchioro-Marchetti (Škoda Fabia) a 46.1 - N4: Guerra-Stefanelli (Subaru Impreza Sti) 1:19’33.0 - R3: Federighi-Rocchi (Renault Clio) 1:27’11.7 - R2: Ciuffi-Gonella (Peugeot 208) 1:20’55.6 - R1: CogniZanni (Suzuki Swift 1.6) 1:29’03.9.

Albo d’oro (ultime 10 edizioni) 2018 (CIR) Scandola-D’Amore (Škoda Fabia R5) 2017 (CIR) Scandola-D’Amore (Škoda Fabia R5) 2016 (CIR) Scandola/D’Amore (Škoda Fabia R5) 2015 (CIR) Scandola/D’Amore (Škoda Fabia S2000) 2014 (CIR) Scandola/D’Amore (Škoda Fabia S2000) 2013 (CIR) Scandola/D’Amore (Škoda Fabia S2000) 2012 (CIR) Andreucci/Andreussi (Peugeot 207 S2000) 2011 (TRT) Navarra/Fedeli (Mini JCW WRC) 2010 (CIR) Rossetti/Chiarcossi (Abarth Gr. Punto S2000) 2009 (CIR) Andreucci/Andreussi (Peugeot 2)

219


CIRT Scheda personale Stéphane Consani, 1991, Aix en Provence (F) Professione CEO de Racing Lubes et SC Distribution Primo rally disputato: Saint Baume 2010 con la Renault Twingo R2 Campione italiano Rally Terra 2019

P

oco meno di 500 km di autostrada separano Aix en Provence da Serravalle Scrivia. Almeno 5/6 volte all’anno Stéphane Consani e il suo navigatore Thibauld de la Haye si spostano dalla Provenza alla provincia di Alessandria per raggiungere la Erreffe Rally Team di Agostino Roda. L’amicizia nasce nella primavera del 2017 alla vigilia del Rally Haute-Provence quando l’allora 25enne francese sale sulla Fiesta della squadra piemontese. L’anno prima Stephané aveva già provato, e vinto la classe, con una Citroën DS3 R5 in un rally regionale, ma è nel 2017 che punta a crescere con una 4x4. Mentre suo fratello maggiore Robert (37 anni) cerca di farsi strada nell’europeo, Stéphane debutta sulla terra italiana al Rally del Vermentino del 2017 dove, dopo aver pagato 1 minuto di penalità, chiude al secondo posto a 1”5 dal locale Dettori. Sempre con la Fiesta di Roda vince tre rally in Francia e due volte chiude secondo. Alla fine è anche secondo nella National Cup d’Oltralpe. Il 2018 è più avaro di soddisfazioni, un ritiro quando era al comando davanti a Andreucci sempre al Rally del Vermentino, ma anche il passaggio alla Fiesta WRC si chiude con un solo secondo posto al Rally Terre de Causses. Nel frattempo l’Erreffe passa dalla Ford Fiesta alla Skoda Fabia. Il recente passato è tutto azzurro-bianco-rosso, quattro gare e quattro vittorie: Rally dell’Adriatico, Italia Sardegna, San Marino e Nido dell’Aquila. Non serve aspettare il Tuscan Rewind, sfortunato con un’uscita di strada già nello shakedown, per assegnare la corona a Consani-De la Haye. Stéphane perché hai scelto di correre in Italia? Da ormai 3 anni corro con nel team Erreffe. Ho stretto amicizia con il responsabile Agostino Roda che sta facendo molto per me. È stato in grado di trovare un pool di partner attorno a questo programma che mi ha permesso di essere presente nel 2019 in questo campionato nazionale in maniera competitiva.

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Campione Italiano Rally Terra

Terra di conquista Quattro rally e quattro vittorie. Stéphane Consani e Thibauld De la Haye con la Škoda del team Erreffe, hanno dominato il Campionato Italiano Rally Terra vincendo il titolo con una gara d’anticipo. Il preparatore Agostino Roda ha sempre creduto in lui e lo ha portato in Italia. Al francese piacciono i nostri rally e dopo aver dimostrato la sua velocità pensa al 2020 su asfalto


StĂŠphane

Consani

Una stagione perfetta per il francese e per il team Erreffe che hanno saputo tirare fuori il meglio dalla Ĺ koda Fabia R5 gommata Pirelli. Sotto Consani e De la Haye festeggiano la vittoria nella gara e il titolo a Nocera Umbra.

259


CIRT Perché la terra e non l’asfalto? Ho colto l’occasione che mi si è stata presentata, mi piace la terra e questo campionato, ma mi sento a mio agio sia sui fondi sterrati come sull’asfalto e presto cercherò di dimostrarlo anche da voi. Quest’anno hai disputato altre gare oltre al CIRT? Il Rally Liburna con la Fiesta R5 e ho partecipato alla mia prima gara nel campionato GT4 in Francia a bordo di una Ginetta G55 (ha corso in pista nel monomarca riservato alle coupé Ginetta dove è impegnato anche suo fratello Robert, ndr.). Visto dall’esterno, è sembrato molto facile. Cosa ne pensi dei piloti italiani che hanno corso in questo campionato. Chi ti ha impressionato e chi ti ha deluso? Il Campionato Italiano Terra ha un livello molto tanti piloti che ci corrono sono veloci e hanno tanta esperienza di queste gare come Andreucci, Scandola ma anche Marchioro e Costenaro. Come hai trovato le gare del campionato italiano? È un campionato molto bello tutti e 5 i rally a cui ho partecipato sono molto ma decisamente interessanti a partire dalla Sardegna dove torno sempre con molto piacere. Quando hai pensato di poter vincere il CIRT? Siamo partiti con una vettura nuova per me come la Škoda ma ci siamo tutti preparati bene. Dopo la mia vittoria nella prima gara del campionato al Rally dell’Adriatico ho capito che avrei potuto lottare per il titolo, ma visti i distacchi contenuti e le poche gare in programma era necessario rimanere concentrati sull’obiettivo e non commettere errori. Avendo corso nella gara mondiale in Sardegna, qual è stata la tua idea del livello WRC2? Il livello è molto alto, combattiamo con piloti quasi professionisti e qualche squadra ufficiale. I tempi che abbiamo realizzato mi hanno rassicurato sia sul mio livello sia sul potenziale della squadra. Come ti sei trovato nel passaggio da Fiesta a Fabia: quali sono i vantaggi e gli svantaggi di entrambe le auto? La Fiesta non sarebbe stata l’auto giusta per vincere il campionato nel 2019. Abbiamo avuto l’opportunità di avere una Fabia nuova in squadra e senza esitazione abbiamo scelto di partecipare con questa vettura con la quale mi sono trovato subito a mio agio per prestazioni e affidabilità. Polo, Fiesta MkII, C3, Fabia Evo quale 260

“Dopo la vittoria nella prima gara al Rally dell’Adriatico ho capito che avrei potuto lottare per il titolo del campionato”


Stephané Consani Dopo alcuni anni con le piccole trazioni anteriori Consani è passato alle R5, prima la Fiesta (a destra) e poi con la Škoda. Grazie a un pool di sponsor e al supporto tecnico di Pirelli ha vinto il suo primo titolo.

Cosa ne pensa Agostino Roda

auto vorresti provare? Vorrei provarne tutte e correrci qualche rally, partendo dalla Polo e la nuova Fabia ma anche la Yaris sarà di sicuro interessante quando arriverà nel 2021. Permettimi una curiosità, cosa ha fatto tuo fratello Robert quest’anno? Robert è passato dai rally alla pista e da 3 anni corre nel campionato francese GT4 a bordo della nuova Alpine. Che cosa hai intenzione di fare nel 2020? Per quanto riguarda il futuro al momento non abbiamo deciso nulla. Mi piacerebbe ritornare in Italia, magaru su asfalto, ma per questo è necessario trovare il budget giusto per costruire un buon programma.

Agostino Roda il responsabile di Erreffe Rally Team spiega come è nato il programma vincente con Consani. Sapevamo di poter far bene con Stéphane -racconta Agostino - ma è stata una vittoria che è andata fin oltre le nostre aspettative. Ho apprezzato fin dall’inizio le sue doti di guida e l’inverno scorso ci siamo seduti attorno a un tavolo per vedere cosa avremmo potuto fare. Nel frattempo avevamo acquistato una nuova Škoda Fabia R5 dopo alcuni anni fi Ford e Renault e volevamo dimostrare qualcosa di buono”. Come vi siete conosciuti? “Da qualche anno seguiamo alcuni piloti francesi nei loro campionati nazionali e un amico comune ci ha presentato. Stephane ha fatto la prima gara con noi ed è subito nato un buon feeling. Che idea ti sei fatto di lui? È sicuramente molto determinato e veloce. Si adatta bene a ogni fondo e ormai ha raggiunto una buona esperienza. Penso che proprio qui in Italia abbia dimostrato di potersela giocare con i migliori piloti di casa nostra che non vanno assolutamente piano. Perché avete scelto di correre proprio sulla terra? Ma per tanti motivi ma innanzitutto anche dal budget che avevamo a disposizione a inizio dell’anno. Volevamo partire per vincere un titolo e con quello che avevamo a disposizione sarebbe stato difficile fare un CIR di alto livello, mentre il calendario del CIRT più corto e con meno km era sicuramente alla nostra portata. Devo ringraziare i miei sponsor

storici, la Projec Team di Luigi Bruccoleri e la Pirelli. Solo unendo lo sforzo di tutti siamo riusciti a disputare un programma vincente. Da Catelnuovo Scrivia è passato anche un giovanissimo pilota molto veloce Marco Bulacia, anche qui un pilota straniero, esattamente boliviano, come vi siete conosciuti? Nella mia officina preparo anche i motori e fornivamo alcuni team della Bolivia dove lavora anche un tecnico italiano Gianni Piras. Gianni ci ha messo in contatto con la famiglia Bulacia e grazie anche al fatto che in Italia si poteva correre anche prima dei 18 anni di età Marco ha deciso di venire a fare dei rally qui da noi nel 2017. Dalla Fiesta alla Fabia, c’è sempre qualcosa di tuo sotto il cofano? Nasco meccanico e mi piace sempre fare il mio lavoro anche se negli anni l’azienda è cresciuta e bisogna fare molte cose. Dopo aver acquistato la vettura da Škoda Motorsport ho iniziato a studiarla e ora le principali revisioni le facciamo tutte noi. Il prossimo passo di Erreffe e Consami? Lo decideremo nelle prossime settimane. Peccato che al Tuscan non siamo riusciti a dimostrare un altra volta il nostro valore contro i piloti che si stavano giocando il CIR ma può capitare un errore. In questi giorni è arrivata in officina la Fabia Evo e lavoreremo a un programma di vertice con la vuova auto. Ripeto le prossime settimane saranno importanti per tutti, nel frattempo la Erreffe continua a lavorare sodo. Solo negli ultimi week end dell’anno ho cinque gare tra Italia, Francia e devo cercare di essere sempre pronto con tutte le auto che abbiamo in officina, non solo le R5. 261


Grazie alla vittoria di Sordo la Hyundai conquista punti preziosi per la rincorsa al titolo costruttori che vincerà qualche mese dopo in Australia, anche se il rally non è stato disputato a causa degli incendi nella regione.


Sordo Ok Tänak Ko

Sordo-Del Barrio Hyundai i20 WRC+ Michelin

2° Suninen-Jarno Ford Fiesta WRC+ Michelin 3° Mikkelsen-Jaeger Hyundai i20 WRC+ Michelin

In una gara tradizionalmente difficile Tänak-Järveoja hanno gestito al meglio la strategia ma quando sono pronti a raccogliere la meritata vittoria la Toyota Yaris accusa un problema all’idroguida e negli ultimi km avviene il sorpasso della Hyundai i20 di Sordo-Del Barrio. Dietro allo spagnolo tornato sul gradino più alto del podio dopo 11 anni si classificano gli ottimi SuninenLehtinen con la Ford Fiesta e Mikkelsen-Jager con un’altra Hyundai. Al giovane Kalle Rovanperä la nona posizione assoluta e la vittoria in WRC2 Pro con la Škoda Fabia. Primo dei nostri Simone Tempestini con Sergiu Ita, trdicesimo assoluto e quinto in R5 con la Hyundai i20 del team Friulmotor


WRC

16° Rally Italia Sardegna 13/16 Giugno 2019 www.rallyitaliasardegna.com Rally Italia Sardegna-ACI Sport

Validità Campionato del Mondo Rally 8/14

Road book Base Alghero (SS) Partenza Alghero (SS) Parco assistenza Alghero (SS) Prove Speciali 19 (1+8+6+4) Km PS 313 km (2+124+142+42 km) 21,7% Km trasferimenti 1.073 km (58+400+485+130 km) Km totali: 1.384 km (60+524+627+172 km)

Il rally in sintesi Partiti: 88 con CIR e CIRT (45 nel 2018) Arrivati: 49 (35 nel 2018) Al comando Ogier PS1; Suninen da PS 2 a PS3; Latvala da PS4 a PS5; Sordo da PS 6 a PS 11; Tânak da PS12 a PS18; Sordo PS19. Vincitori delle PS Assoluto: Tanak 7; Mikkelsen 5; Suninen 3; Lappi 1; Neuville 1; Ogier 1; Sordo 1. WRC2: Ostberg 13; Gryazin 2; Rovanperâ 3; Loubet 1; Consani 1 Costruttori: Toyota 8; Hyundai 7; Ford 3; Citroën 1. Pneumatici: Michelin 19 I principali ritiri PS19 Hanninen (incidente); PS10 Gryazin (Incidente).

Podio pneumatici Michelin 19

PS vinte PS

PS1 Ittiri Arena Ogier 2'00.7

1 2 3 4 5

Ogier Lappi Tanak Costenaro Hoelbling

268

PS3 Castelsardo 1 Suninen 18'45.0 Suninen 11'05.4 PS2 Tula 1

Suninen Eans Meeke Dalmazzini Scandola

Suninen Latvala Evans Dalmazzini Scandola

2

1

U

n finale palpitante. Un colpo di scena degno di un film giallo. Gli ultimi km del Rally Italia Sardegna 2019 hanno ribatato l’esito della gara e con il senno di poi il risultato del Campionato del Mondo Costruttori vinto qualche mese dopo dalla Hyundai ai danni della Toyota. Prima dei 6,8 km conclusivi della Power Stage Argentiera, Ott Tanak guida il rally con sufficiente tranquillità. Grazie a sei vittorie parziali nella giornata di sabato il pilota della Toyota gestisce la testa con 26”7 di

PS4 Tergu Osilo 1 Tânak 9'12.7

PS5 Monte Baranta 1 Lappi 8'17.4

Latvala Suninen Tânak Dalmazzini Scandola

Latvala Tânak Sordo Dalmazzini Scandola

Ancora una volta il difficile Rally di Sardegna ha ribaltato gli equilibri lasciando spazio agli outsider più veloci vantaggio sulla Hyundai i20 di Dani Sordo e 46” su un concreto Temuu Suninen che sta dando il meglio al volante della Ford Fiesta. Un vantaggio abissale visto il ritmo delle ultime gare. Si parte, le telecamere seguono gli ultimi scampoli della gara quando

PS7 Castelsardo 2 Suninen 18'24.9 Neuville 10'52.8 PS6 Tula 2

Sordo Tânak Suninen Dalmazzini Scandola

Sordo Tának Suninen Dalmazzini Scandola

PS8 TerguOsilo 2 Sordo 8'53.2 Sordo Tânak Suninen Dalmazzini Scandola

PS9 Monte PS10 Coiluna Baranta 2 Loelle Mikkelsen 7'58.4 Tânak 9'18.3 Sordo Suninen Tânak Dalmazzini Scandola

Sordo Tânak Suninen Dalmazzini Cobbe


2

Dietro al vincitore Sordo festeggiano Suninen (1) con la Ford e Mikkelsen (2) con la seconda Hyundai che ha avuto la meglio per 9 decimi nei confronti dell’altra Fiesta di Evans. Primo tra gli italiani Simone Tempestini (3) quinto in WRC2 con la Hyundai R5

3

in diretta si vede il testacoda di Tanak e poi la sua Yaris che prosegue a fatica con l’idroguida rotta. All’arrivo l’estone fa segnare il 43° tempo, perde oltre due minuti e chiude il rally in quinta posizione a 1’30 dallo stupito Dani Sordo, che dopo 11 anni dall’’ultima affermazione torna a salire sul gradino più alto del podio. TRE TAPPE COMPLETAMENTE DIVERSE Sordo-De Barrio erano stati leader nella 1° tappa e poi si sono attestati in seconda posizione subendo l’attacco deciso di Tanak nella giornata di sabato dove non ha avuto rivali. Poi il colpo di scena e un’amara quinta posizione mitigata solamente dallanuova leadership della classifica mondiale piloti dopo il giro di boa della stagione. Secondi Teemu Suninen e Jarmo Lehtinen, l’equipaggio finlandese della Ford ha guadagnato sull’isola il primo podio stagionale grazie all’attacco portato nella 1* tappa e poi ha difeso con tenacia durante le rimanenti due lunghe frazioni di gara. Terzi a sorpresa Andreas Mikkelsen e Anders Jaeger che hanno portato sul

PS11 Monti di Alà 1 Tânak 16'58.3

PS12 Monte Lerno Tânank 18'10.6

PS13 Coiluna Loelle 2 Tânank 9'09.6

PS14 Monti di Alà 2 Tânank 16'31.8

PS15 Monte Lerno 2 Tának 17'49.0

PS16 Cala Flumini 1 Mikkelsen 8'48.4

PS17 SS Argentiera 1 Mikkelsen 4'59.0

PS18 Cala Flumini 2 Mikkelsen 8'34.8

Sordo Tânak Suninen Squarcialupi Hoelbling

Tânak Sordo Suninen Squarcialupi Hoelbling

Tânak Sordo Suninen Squarcialupi Hoelbling

Tânak Sordo Suninen Squarcialupi Hoelbling

Tânak Sordo Suninen Squarcialupi Hoelbling

Tânak Sordo Suninen Squarcialupi Hoelbling

Tának Sordo Suninen Squarcialupi Hoelbling

Tának Sordo Suninen Squarcialupi Hoelbling

PS19 SS Argentiera 2 PS Mikkelsen 4'54.0 Sordo Suninin Mikkelsen Suarcialupi Hoelbling

1 2 3 4 5

269


WRC Trasferta da dimenticare per la Toyota. Tanäk (1) quinto e Meeke ottavo. Tra le WRC2 il nostro Andolfi (2) ha da recriminare per la rottura del cambio dopo un testacoda nella prima giornata e il rientro con il super rally. (3) Andrea Adamo il capo di Hyundai Motorsport in festa (4) e Il podio con Sordo che festeggia la vittoria inaspettata.

1 2

Kalle e la Fabia Evo che lo porterà al titolo

3

podio la seconda Hunday i20. I norvegesi in rimonta hanno vinto tutte e 4 le speciali della terza tappa ed hanno scavalcato nel finale i britannici Evans-Martin quarti sulla Ford Fiesta a soli 9 decimi di ritardo. Quinti, abbiamo già raccontato, Tänak-Järveoja e sesti Neuville-Gilsoul su Hyun270

Un podio WRC2 monopolizzato Škoda in Sardegna che varrà poi il titolo a fine stagione. Nella classe Pro è arrivata la doppietta delle nuove Fabia Evo con Källe Rovanpera e Jonne Halttunen (foto a lato) che hanno avuto la meglio sui più esperti compagni di squadra Kopecky-Dresler secondi a 24”6. Il terzo posto sul podio e primo nella classe WRC2, porta la firma del figlio d’arte Pierre-Louis Loubet con una Fabia della precedente generazione. Il francese ha tenuto un passo regolare parando gli attacchi dei principali rivali, Kajetanowicz-Szczepaniak, anche loro con una Fabia. Un po’ di tricolore, anche se ormai da anni corre con licenza rumena, arriva da Simone Tempestini che ha chiuso quinto dai, risaliti dopo lo scivolone seguito ai problemi ed alle toccate della 1° tappa. Solo settima la prima Citroën in classifica, quella di Lappi-Ferm, il duo finalndese ha trovato un buon feeling con le prove dopo le migliorate scelte di gomme nella 2° giornata. Per trovare Ogier, il terzo protagonista della

con la Hyundai i20 del team Friulmotor. Sempre dando un’occhiata alla classifica generale il primo equipaggio partecipante al CIR è Luca Rossetti con Eleonora Mori in gara con la C3 ufficiale di Citroen Italia. Tra i delusi della Sardegna Mads Ostberg e Fabio Andolfi. Il primo ha vinto il maggior numero di prove ma ha pagato una foratura, mentre il secondo è rientrato con il superally dopo un’escursione nelle fasi iniziali. stagione bisogna scendere fino alla 41° posizione. Il campione del mondo in carica ha picchiato e ha avuto parecchi problemi con una Citroën che a fine anno abbandonerà il WRC con il suo portacolori che passa in Toyota al posto di Tänak che sale sulla Hyundai neo campione costruttori.


16° Rally Italia Sardegna CLASSIFICA FINALE 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10°

Equipaggio/N° gara Sordo-Del Barrio (#6) Suninen-Lehtinen (#3) Mikkelsen-Jaeger (#89) Evans-Martin (#33) Tânak-Jârveoja (#8) Neuville-Gilsoul (#11) Lappi-Ferm (#4) Meeke-Marshall (#5) Rovanperä-Halttunen (#22) Kopecky-Dresler (#23)

Auto Hyundai i20 Coupé WRC+ Ford Fiesta WRC+ Hyundai i20 Coupé WRC+ Ford Fiesta WRC+ Toyota Yaris WRC+ Hyundai i20 Coupé WRC+ Citroën C3 WRC+ Toyota Yaris WRC+ Škoda Fabia R5 Evo Škoda Fabia R5 Evo

Targa/Team (ALZ WR 35) Hyundai WRT (S1 FMC) M-Sport (ALZ WR 31) Hyundai WRT (X1 FMC) M-Sport (SP 1010) Toyoto Gazoo Racing (ALZ WR 37) Hyundai WRT (FB 066 PF) Citroën Racing (SP 1011) Toyoto Gazoo Racing (11R 0427) Škoda Motorsport (11R 0426) Škoda Motorsport

Pneumatici Michelin Michelin Michelin Michelin Michelin Michelin Michelin Michelin Michelin Michelin

Scuderia Hyundai Shell Mobis WRT M-Sport Ford WRT Hyundai Shell Mobis WRT M-Sport Ford WRT Toyota Gazoo Racing WRC Hyundai Shell Mobis WRT Citroën Total WRT Toyota Gazoo Racing WRC Škoda Motorsport Škoda Motorsport

Tempo 3:32'27.2 a 13.7 a 32.6 a 33.5 a 1'30.1 a 2'16.7 a 2'59.6 a 4'40.1 a 8'24.6 a 8'49.2

4

Nel 2018

GRUPPO N: N4: Maspoli-Menchini (Mitsubishi Evo IX) 5:03’38.1 - GRUPPO R: R1 (RC5): Donadio-Barbaro (Citroën DS3 R1) 5:49’08.2 - R2 (RC4): 1.SolansBarreiro 4:02’36.2; 2.Radstrom-Johansson a 14.9; 3.Kristensson-Appelskog a 3’27.2; 4.Badiu-Lazar a 4’37.5; 5.SesksCaune a 5’34.9; 6.Tannert-Heigl a 6’41.8; 7.Zaldivar-Mussano a 8’58.9; 8.OldratiDe Guio a 17’44.6; 9.Knacker-Braun a 19’53.9; 10.Martinez-Demontis a 25’17.7; 11.Fourmaux-Jamoul a 28’26.4; 12.Ciato-Budoia (Peugeot 208) a 37’22.0; 13.Pollara-Castiglioni a 46’04.7; 14.Toninelli-Tomasi (Renault Twingo R2) a 1:02’11.3; 15.Liceri-Mendola (Peugeot 208) a 1:04’27.1; 16.Gallu-Pirisinu (Peugeot 208) a 1:05’23.0; 17.Leoni-Arca (Peugeot 208 R2) a 1:20’52.0; 18.Pedala’Pollini (Peugeot 208) a 1:32’30.9 (tutti gli altri con Ford Fiesta) - R5 (RC2): 1.Rovanpera-Halttunen (Skoda Fabia R5 Evo) 3:40’51.8; 2.Kopecky-Dresler (Skoda Fabia R5 Evo) a 24.6; 3.Loubet-Landais (Skoda Fabia R5) a 2’48.4; 4.KajetanowiczSzczepaniak (Vw Polo Gti R5) a 3’30.1; 5.Tempestini-Itu (Hyundai i20 R5) a

3’43.0; 6.Bulacia Wilkinson-Cretu (Skoda Fabia R5) a 4’01.9; 7.Rossetti-Mori (Citroën C3 R5) a 7’41.8; 8.Basso-Granai (Skoda Fabia R5) A 7’44.4; 9.Ostberg-Eriksen (Citroën C3 R5) a 8’58.6; 10.VeibyAndersson (Vw Polo Gti R5) a 15’10.1; 11.Von Thurn Und Taxis-Ettel (Skoda Fabia R5) a 29’20.9; 12.Marrone-Fresu (Peugeot 208 T16) a 39’27.2; 13.Crugnola-Ometto (Skoda Fabia R5) a 42’15.5; 14.Arengi Bentivoglio-Bordignon (Skoda Fabia R5) a 44’05.9; 15 De Mevius-Wydaeghe (Citroën C3 R5) a 46’48.5; 16.AndolfiScattolin (Skoda Fabia R5) a 57’19.3; 17.Campedelli-Canton - GRUPPO WRC (RC1): 1.Sordo-Del Barrio (Hyundai I20) 3:32’27.2; 2.Suninen-Lehtinen (Ford Fiesta) a 13.7; 3.Mikkelsen-Jaeger (Hyundai I20) a 32.6; 4.Evans-Martin (Ford Fiesta) a 33.5; 5.Tanak-Jarveoia (Toyota Yaris) a 1’30.1; 6.Neuville-Gilsoul (Hyundai I20) a 2’16.7; 7.Lappi-Ferm (Citroën C3) a 2’59.6; 8. Meeke-Marshall (Toyota Yaris) a 4’40.1; 9.Prokop-Tomanek (Ford Fiesta) a 15’07.4; 10.Latvala-Anttila (Toyota Yaris) a 20’36.0; 11.Ogier-Ingrassia (Citroën C3) a 1:22’58.5.

Classifica Finale 1.Neuville-Gilsoul (Hyundai i20 Coupe Wrc+) 3:29’18.7; 2.Ogier-Ingrassia (Ford Fiesta Wrc+) a 0.7; 3.Lappi-Ferm (Toyota Yaris Wrc+) a 1’57.9 – N4 (RC2): Pozzo-Mele (Subaru Impreza Wrx Sti) 5:04’51.9 – R3 (RC3): Nori-Peruzzi (Abarth 500 R3T) 5:45’06.9 - R2 (RC4): FranceschiCourbon (Ford Fiesta R2) 4:14’07.7 - R1 (RC5): Donadio-Barbaro (Citroën DS R1) 6:00’37.3.

Albo d’oro (ultime 10 edizioni) 2019 Sordo-Del Barrio (Hyundai i20) 2018 Neuville-Gilsoul (Hyundai i20) 2017 Tanak-Jarveoia (Ford Fiesta) 2016 Neuville/Gilsoul (Hyundai i20 WRC) 2015 Ogier/Ingrassia (VW Polo WRC) 2014 Ogier/Ingrassia (VW Polo WRC) 2013 Ogier/Ingrassia (VW Polo WRC) 2012 Hirvonen/Lehtinen (Citroën DS3 WRC) 2011 Loeb/Elena (Citroën DS3 WRC) 2010 (WRC2) Hanninen/Markkula (Škoda Fabia S2000)

271



Volkswagen Polo R5

Andrea Crugnola Pietro Ometto RALLY DUE VALLI



Ford Fiesta R5

Elio Minetti Andrea Nicoli RALLY TROFEO ACI COMO


Pinzano, Re, Gilardoni una poltrona per 3


Pinzano-Bernardi Volkswagen Polo R5 Pirelli

2° Chentre-Giovenale Volkswagen Polo R5 Pirelli 3° Rusce-Farnocchia Škoda Fabia R5 Pirelli Tre vincitori al rally Trofeo ACI Como. Tempi alla mano premiano la WRC di Gilardoni, tra le R5 vince Alessandro Re, ma tra i finalisti della Coppa Rally di Zona festeggiano PinzanoBernardi (nella foto) con la VW Polo.

A Como grande finale di stagione con una sfida incrociata vecchio stile al via i migliori equipaggi delle varie zone d’Italia. A vincere la finale Rally Cup Italia Corrado Pinzano che bissa il titolo R5 nel WRC assieme a Patrick Bernardi e la VW Polo, precedendo la vettura gemella di Chentre-Giovenale e la Fabia di Rusce-Farnocchia. In mezzo a loro gli specialisti comaschi. Conferme nelle varie classi da parte Pederzani-Zanni tra gli under 25, Vescovi-Guzzi tra le Super 1600 e Daldini-Rocca in R3T. Rivia-Musiari vincono la supersfida tra le Suzuki Swift


Finale Coppa Italia

Re di nome e di fatto Tra i 183 partenti al Trofeo ACI Como non solo i qualificati della Coppa Italia ma anche i locali come Alessandro Re che con Mauro Turati firma l’assoluto al volante della VW Polo R5 del suo team HK Racing precedendo i finalisti

1 3

2

A.Re-Turati Volkswagen Polo R5 Pirelli

2° Pinzano-Bernardi Volkswagen Polo R5 Pirelli 3° Chentre-Giovenale Volkswagen Polo R5 Pirelli

Protagonista nell’IRC Alessandro Re con Mauro Turati (1) rimette la tuta e vince la sfida tra le R5 anche se fuori CRZ. Dietro chiudono Pinzano-Bernardi e Chentre Giovenale (2) tutti con le VW Polo. (3) Foto di gruppo prima del via.


4

Gilardoni è di casa Solo 5 vetture a sfidarsi nella Supercoppa Italia WRC. Nel duello tra le Hyundai i20 NG vincono Gilardoni-Bonato con 10”8 sui compagni FontanaArena, chiudono il podio Paccagnella-Mometti

Gilardoni-Bonato Hyundai i20 WRC Michelin

2° C.Fontana-Arena Hyundai i20 ERC Pirelli 3° Paccagnella-Mometti Ford Focus WRC Pirelli

6 5

Confronto generazionale tra le recenti Hyundai i20 WRC e l’anziana Ford Focus 2000. La vittoria è andata indubbiamente alla Hyundai con il giovane Gilardoni (4) che ha sfruttato al meglio la conoscenza delle strade dove vive primeggiando sul più esperto Fontana (5) e allo spettacolare Paccagnella (6). 279


Coppa Italia 2019 Giandam, officil lorectia core re odi quam et abo. Ut rectem faces parcia volore derore eum eveligent, officipsum endam aut alibear undigen diaspienditi berit, ipsamRepereruptas min restiandebis doloriatio. Itatur sandips umquos et alic te is et aut premqui cus et aut quam voloreicius reperup 1 1

38° Trofeo ACI Como 25/26 ottobre 2019 www.rallydicomo.it Automobile Club Como

Validità Finale Coppa Italia Supercoppa WRC Italia; Rally Storico Trofei monomarca Renault Clio R3; Suzuki Rally Cup.

Road book Base Como (CO) Partenza Como (CO) Parco assistenza Porlezza (CO) Prove Speciali 9 (3+6) (1 Annullata) Percorso Km PS: 74 (21%) + Km trasferimenti: 287 = Km totali: 361

Il rally in sintesi Partiti: 183 + 5 WRC (60 – 2018 CIWRC) Arrivati: 118 + 4 WRC (49 – 2018 CIWRC) Al comando F.Re PS1; A.Re da PS2 a PS9. Vincitori delle PS Assoluto: A.Re 3; Chentre 3; Pinzano 1; F.Re 1 (1 PS annullata). Coppa Italia: Pinzano 4; Chentre 3; Bottarelli 1. WRC: Gilardoni 6; C.Fontana 2. Costruttori: Volkswagen 7; Škoda 1. I principali ritiri PS4 Spataro (incidente); PS5 Lamonato (incidente); PS6 Bottarelli (incidente); PS8 Bergantino (incidente); PS8 D’Altò (trasmissione); PS9 Merli (motore).

Podio pneumatici Pirelli 8

PS vinte

280

2

S

arà stata la temperatura estiva, la fantastica cornice del Lago di Como e le sue montagne, il paddock colorato di Porlezza ma la 38° edizione del rally Trofeo ACI Como non è stata una gara come tante altre. Grande curiosità alla vigilia per la sfida tra i piloti che hanno dominato il CIWRC, alcuni protagonisti del CIRA, i migliori delle zone e i fortissimi locali. Como è un rally particolare e alla fine la presenza di 6 comaschi nei primi 10 assoluti fa capire che se non è una gara da specialisti poco ci manca. Stretta, ma non lenta, con un fondo dal grip variabile che dopo la giornata di pioggia della vigilia ha mischiato ulteriormente le carte. Al via 30 R5 con un mix di altissimo livello, ben 3 VW Polo, 2 Citroën C3, 2 Hyundai i20 e 2 Ford Fiesta e ben 20 Škoda compresa una nuovissima Evo2 della Metior. SFIDA HK RACING VS PA RACING Alla partenza si respira un clima elettrico. Da una parte i giovanissimi che cercavano di fare la “gara della vita” davanti a un’attenzione mediatica importante e dall’altra i più esperti che vogliono un

Sarà forse un caso ma le VW Polo hanno monopolizzato il podio è attesa nel 2020 la risposta di Škoda e Ford nuovo titolo. Venerdì due prove, meno di 19 km e due conferme: i locali vanno forte come anche le recenti VW Polo. Altrettanto si può dire di due team protagonisti nel CIR l’HK e la PA Racing. Da una parte la squadra della famiglia Re che conta su papà Felice il figlio Alessandro assieme a Rusce e Bottarelli, dall’altra Perico gioca la carta del neo campione CIWRC Pinzano affiancato da Chentre. In mezzo Andrea Spataro che corre poco ma è sempre velocissimo oltre a un buon Bergantino. Tanto per sottolineare il livello generale un pilota veloce come Bianco è solo 9°, il campione italiano della montagna Merli 12° e Porro al debutto con Hyundai R5 dopo uno svarione è solo 17°. ERRORI SOTTO PRESSIONE Sabato, seconda giornata 55 km cronometrati che diventano poco meno


Fabia o Polo ma sempre vincente Corrado Pinzano (1-2) questa volta con Patrick Bernardi, al centro Daniele Settimo presidente Commissione Rally. RusceFarnocchia (3) terzi in Coppa Italia con la Fabia. Riccardo Pederzani e Gabriele Zanni (4) vincono l’Under 25. Piazza Cavour (5) a Como in attesa della partenza.

3 4

5 2

281


Coppa Italia 2019 Spazio ai vincitori di classe in Coppa Italia: (1) Kim Dandini e Daniele Rocca R3T; (2) Moreno Cambiaghi e Lara Cerè N3; (3) Sandro Schenetti e Alberto Corradi R2; (4) Roberto Vescovi e Giancarla Guzzi S1600.

1

2

3 4

di 42 dopo l’interruzione della temuta Val Cavargna sospesa dall’uscita di Bianco che ostruisce la strada dopo una leggera toccata. Nel secondo giorno sono tanti a pagare la pressione, specialmente i più giovani. Spataro arriva lungo alla prima curva della PS 4 stampando il lato destro della sua Fabia contro un muro e la stessa cosa fa Bottarelli nella PS 6, tradito da un leggero avvallamento nel punto di staccata prima di un muretto che dice fine alla sua gara. Dietro prosegue la sfida tra la Polo di Alessandro e la Fabia di Felice Re, PS

1 2 3 4 5

PS1 Pian del Tivano 1 F.Re 4'31.8

PS2 Bellagio 1

F.Re A.Re Bottarelli Chentre Rusce

A.Re F.Re Bottarelli Pinzano Spataro

A.Re 7'25.2

PS3 Pian del Tivano 2 ANNULLATA

In grassetto i finalisti della Coppa Italia 282

quest’ultimo attardato da una perdita di pressione a un pneumatico il giorno prima. Probabilmente in in questa fase del rally Pinzano decide di accontentarsi, per il piemontese il terzo posto vale la vittoria nella finale di Coppa. Negli ultimi km arriva la reazione di Chentre mentre sulla ripetizione dei 17 km di Corrido escono le maggiori differenze. Felice Re paga un forte ritardo come Rusce e tanti altri che non se la sentono di attaccare sul fondo umido. Negli ultimi Km si devono arrendere parecchi piloti che stavano lottando per la top ten come D’Alto, Bergantino per errori e lo stesso Merli per un problema meccanico a beneficio degli inseguitori più regolari come Silva, Porro, Ambrosoli, tutti esperti delle valli comasche ma che come hanno ricordato sotto il podio in piazza Cavour: “Erano tanti anni che non disputavamo un rally così bello e tirato”. Onore dunque al podio con Re-Turati vincitori assoluti, Pinzano-Bernardi vincitori tra i qualificati

alla finale e Chentre-Giovenale. Quarto Felice Re e quinto assoluto ma terzo nella Coppa Italia Rusce che paga 43”3 dal vincitore Re. WRC AFFARI DI FAMIGLIA Meno appassionante ma non per questo monotona la gara tra i soli 5 equipaggi al via della Supercoppa WRC. Qui il duello ha visto protagoniste due delle tre Hyundai dell’HMI al via, quella di Gilardoni-Bonato gommata Michelin e la gemella di Fontana-Arena fedele a Pirelli. Nelle prime due prove del Triangolo Lariano è Fontana a comandare anche se con solo 8 decimi di vantaggio nei confronti del giovane compagno di squadra. Il secondo giorno, quando si passa a ovest del lago nelle strade dove vive Gilardoni, l’italo-svizzero prende leggermente il largo, vince cinque prove su sei e fa suo il rally per 10”8 su Fontana e 3’20 su Paccagnella-Mometti con la vecchia Ford Focus. PS7 Grandola 2

PS8 Corrido 2

Pinzano 9'53.4

PS6 Alpe Grande 1 A.Re

Chentre

A.Re

PS9 Alpe Grande 2 Chentre

A.Re F.Re Pinzano Chentre Bergantino

A.Re F.Re Pinzano Bergantino Chentre

A.Re F.Re Pinzano Chentre Rusce

A.Re Pinzano Chentre F.Re Rusce

A.Re Pinzano Chentre F.Re Rusce

PS4 Grandola 1

PS5 Corrido 1

Chentre 3'53.9 A.Re Bottarelli F.Re Pinzano Chentre


38° Trofeo ACI Como

Trofei monomarca Suzuki Rally Cup Classifica rally 1.Rivia-Musiari (Suzuki Swift Boost.) 59’42.7 (nella foto); 2.Goldoni-Garella (Suzuki Swift Boost.) a 16.7; 3.PelosoCarrucciu a 18.8; 4.Schileo-Furnari (Suzuki Swift Boost.) a 26.0; 5.Martinelli-Dinelli (Suzuki Swift Boost.) a 1’00.8; 6.PoggioBriano (Suzuki Swift Boost.) a 1’09.4; 7.Pellè-Riva 1’12.7; 8.Fichera–Barbaro a 1’55.3; 9.Longo–Conci a 2’46.9; 10.PollaroloPozzoni (Suzuki Swift Boost.) a 3’41.8; 11.De Antoni-Vercelli (Suzuki Swift Boost.) a 4’07.8; 12.Denaro-Corradini a 4’07.8; 13.SpreaficoFrigerio a 4’37.60; 14.Lunelli-Morelli (Suzuki Baleno) a 7’00.8; 15.Rosso-Ferrari (Suzuki Swift Boost.) a 9’57.4 (tutti gli altri su Suzuki Swift 1.6). Classifica Trofeo Piloti 1.Poggio p.ti 78 (18.000 €); 2.Scalzotto 76 (15.000 €); 3.Rivia 74 (8.000 €); 4.Peloso 69 (6.000 €); 5.Rosso 51 (4.000 €); 6.Costantino 34 (3.000 €); 7.Fichera 29 (2.000 €); 8.Denaro 27; 9.Martinelli, Strabello e Borgato 24; 13.”Pinopic” 9; 14. Iacconi 8; 15.Soliani 7; 16 Lunelli 2. Under 25: 1.Scalzotto p.ti 76; 2.Rosso 51; 3.Strabello e Borgato 24. Classifica Trofeo Navigatori 1.Cazzador p.ti 81 (1.000 €); 2.Briano 58; 3.Ferrari 51; 4.Parodi 29; 5.Iguera 24; 6.Duro 22; 7.Carrucciu 20; 8.Treccani 20; 9.Grilli 17; 10.Guzzi 14; 11.D’Ambrosio 12; 12.De Paoli, Barbaro 9; 14 Argentin e Biagi 8; 15.Conci 6; 16.Morelli 2.

Peugeot 208 Rally Cup Top Classifica rally R3T: - 1.Panzani-Grilli 54’41.6; 2.Daldini (Renault Clio R3T) a 2.7 3.Bottoni a 5.3; 4.Tondina a 14.6; 5.Chiappa a 1’14.9; 6.Quaderno a 1’23.8; 7.Della Maddalena a 1’34.4; 8.Uslenghi a 2’25.2; 9.Fanucchi a 2’28.7; 10.Bellan a 2’47.1; 11.Nastasi a 2’59.8; 12.Rampazzo a 3’04.4; 13.Andreoli a 3’30.3; 14.Saioni a 4’57.9; 15.Fasoli a 7’58.8 (tutti su Renault Clio R3C). N3: 1.Cambiaghi 56’17.6; 2.Lanzalaco a 4.8; 3.”Cave” a 27.0; 4.Cittadino a 33.6; 5.Patetta a 1’15.7; 6.Bernardi a 1’18.0; 7.Ravazzini a 1’19.1; 8.Persico a 1’38.6; 9.Verardo a 1’40.7; 10.Santoni a 2’34.9; 11.Marangon a 5’16.0; 12.Cassarà a 6’09.2. Classifiche trofei R3 Top 1.Bottoni p.ti 97,25 (nella foto a destra); 2.Ferrarotti 67,90; 3.Rossi 47,20; 4.Sorci 44; 5.Gasperetti 33,55; 6.Ghegin 26,40; 7.Fiorenti 25,20; 8.Giovani 22; 9. Puccetti 17,60; 10. Bigazzi 13,20. Clio R3 Open: 1.Kim Daldini p.ti 138,20; 2.Luca Panzani 137,05; 3.Federico Bottoni 133,15, 4.Gianluca Quaderno e 5° Riccardo Tondina. Corri con Clio N3 Open: 1.Moreno Cambiaghi p.ti 135,20; 2°.“Cave” 120,5; 3.Alain Cittadino 113,4; 4.Gabriele Ravazzini e 5.Giovanni Lanzalaco.

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Coppa Italia 2019 Classifiche PS Venerdì 25 ottobre 1 – PIAN DEL TIVANO 1 (7,50 Km) 1.F.ReBariani (Skoda Fabia) 4’31.8; 2.A.Re-Turati (VW Polo) a 2.3; 3.Bottarelli-Pasini (Skoda Fabia) a 2.4; 4.Chentre-Giovenale (VW Polo) a 5.4; 5.Rusce-Farnocchia (Skoda Fabia) a 5.8; 6.Spataro-Falzone (Skoda Fabia) a 6.3; 7.Pinzano-Bernardi (VW Polo) a 6.8; 8.Bergantino-Di Vincenzo (Skoda Fabia) a 7.5; 9.Silva-Pina (Skoda Fabia) a 8.1; 10.Roncoroni-Brusadelli (Skoda Fabia) a 8.5; 11.Bianco-Lamonato (Skoda Fabia) a 11.5 – Coppa Ita: Bottarelli-Pasini (Skoda Fabia) 4’34.2 - CIWRC: FontanaArena (Hyundai i20 WRC) 4’28.1. 2 – BELLAGIO 2 (11,25 Km) 1.A.Re (Skoda Fabia) 7’25.2; 2.Pinzano (VW Polo) 2.9; 3.Bottarelli (Skoda Fabia) a 4.8 – Coppa Ita: Pinzano (VW Polo) 7’28.1 WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 7’20.9 - DOPO PS: 1.A.Re (VW Polo) 11’59.3; 2.F.Re (Skoda Fabia) a 4.1; 3.Bottarelli (Skoda Fabia) a 4.9 - Coppa Ita: Bottarelli (Skoda Fabia) 12’04.2 - WRC: Fontana (Hyundai i20 WRC) 11’51.4. 3 – PIAN DEL TIVANO 2 (7,50 Km) ANNULLATA Sabato 26 ottobre 4 – GRANDOLA 1 (5,20 Km) 1.Chentre (VW Polo) 3’53.9; 2. Bottarelli (Skoda Fabia) a 1.7; 3.Pinzano (VW Polo) 2.4 – Coppa Ita: Chentre (VW Polo) 3’53.9 WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 3’49.8 - DOPO PS: 1.A.Re (VW Polo) 15’57.4; 2.Bottarelli (Skoda Fabia) a 2.4; 3.F.Re (Skoda Fabia) a 5.0 - Coppa Ita: Bottarelli (Skoda Fabia) 15’59.8 - WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 15’42.0. 5 – CORRIDO 1 (13,70 Km) 1.Pinzano (VW Polo) 9’53.4; 2.Chentre (VW Polo) 0.5; 2. Bergantino (Skoda Fabia) a 0.5 – Coppa Ita: Pinzano (VW Polo) 9’53.4 WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 9’38.8 - DOPO PS: 1.A.Re (VW Polo) 25’51.3; 2.F.Re (Skoda Fabia) a 5.0; 3.Pinzano (VW Coppa Supercoppa WRC Assoluta R5 R3T R3C R2B RGT S1600 A7 A6 A5 A0 N1 N2 N3 RSTB 1.6P Over 55 Femminile Under 25 Deleg, Regionale

284

Polo) 5.1 - Coppa Ita: Pinzano (VW Polo) 25’56.4 - WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 25’20.8. 6 – ALPE GRANDE 1 (8,86 Km) (2018: Fontana-Arena Hiundai i20 NG WRC 5’35.4) 1.A.Re (VW Polo) 5’56.4; 2.F.Re (Skoda Fabia) a 2.2 - 3.Pinzano (VW Polo) 4.7 - Coppa Ita: Pinzano (VW Polo) 6’01.1 - WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 5’48.8 - DOPO PS: 1.A.Re (VW Polo) 31’47.7; 2.F.Re (Skoda Fabia) a 7.7; 3.Pinzano (VW Polo) 9.8 - Coppa Ita: Pinzano (VW Polo) 31’57.5 - WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 31’09.6. 7 – GRANDOLA 2 (5,20 Km) 1.Chentre (VW Polo) 3’50.4; 2.A.Re (VW Polo) a 1.5 - 3.Pinzano (VW Polo) 3.5 - Coppa Ita: Chentre (VW Polo) 3’50.4 - WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 3’47.9 DOPO PS: 1.A.Re (VW Polo) 35’39.6; 2.F.Re (Skoda Fabia) a 11.1; 3.Pinzano (VW Polo) 11.8 - Coppa Ita: Pinzano (VW Polo) 35’51.4 - WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 34’57.5. 8 – CORRIDO 2 (13,70 Km) 1.A.Re (VW Polo) 9’42.7 - 2.Pinzano (VW Polo) 1.5; 3.Chentre (VW Polo) a 2.3 - Coppa Ita: Chentre (VW Polo) 9’45.0 - WRC: Fontana (Hyundai i20 WRC) 9’32.6 - DOPO PS: 1.A.Re (VW Polo) 45’22.4; 2.Pinzano (VW Polo) 13.4; 3.Chentre (VW Polo) a 21’6 - Coppa Ita: Pinzano (VW Polo) 45’22.3 - WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 44’32.8. 9 – ALPE GRANDE 2 (8,86 Km) 1.Chentre (VW Polo) 5’58.8; 2.A.Re (VW Polo) a 0.4 - 3.Pinzano (VW Polo) 3.0 - Coppa Ita: Chentre (VW Polo) 5’58.8 WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 5’49.9 - DOPO PS: 1.A.Re (VW Polo) 51’21.5; 2.Pinzano (VW Polo) 16.0; 3.Chentre (VW Polo) a 21’2 - Coppa Ita: Pinzano (VW Polo) 51’37.5 - WRC: Gilardoni (Hyundai i20 WRC) 50’22.7.

Equipaggio Kevin Gilardoni-Corrado Bonato Corrado Pinzano-Patick Bernardi Elwis Chentre-Elena Giovenale Kim Dandini-Daniele Rocca Federico Bottoni-Sofia Peruzzi Sandro Schenetti-Alberto Corradi Roberto Gobbin-Renzo Fraschia Roberto Vescovi-Giancarla Guzzi Nazareno Pellitteri-Michele Lo Monaco Vincenzo Torchio-Mauro Carlevero Erwin Amerio-Raffaele Pizzato Enzo Oliani-Mirko Piazzini Augusto Favero-Nicola Perrone Paolo Iraldi-Mauro Amerio Moreno Cambiaghi-Laura Cerè Andrea Passalacqua-Chiara Fricerio Claudio De Cecco-Jean Campeis Sara Micheletti-Romano Belfiore Riccardo Pederzani-Gabriele Zanni Toscana: Pierotti/Ciolli/Fanucchi

Vettura Hyundai i20 WRC VW Polo R5 VW Polo R5 Renault Clio R3T Renault Clio R3C Peugeot 208 R2B Fiat Abarth 124 Renault Clio S1600 Renault Clio W Citroën Saxo Peugeot 106 Fiat Seicento Peugeot 106 Peugeot 106 Renault Clio RS Citroën C2 Hyundai i20 R5 Peugeot 208 R2B Škoda Fabia R5

Scuderia Movisport New Drivers Team Biella Corse La Superba Palladio Rally Team Winners Rally Team G.R. Motorsport P.S. Start Eurospeed Eurospeed Chieri Corse Meteco Corse New Turbomark Nordovest Racing Motor in Motion Movisport New Turbomark

GRUPPO R: R5: 1.A.Re-Turati (VW Polo) 51’21.5; 2.Pinzano-Bernardi (VW Polo) a 16.0; 3.Chentre,E-Giovenale (VW Polo) a 21.2; 4.F.Re-Bariani a 36.8; 5.RusceFarnocchia a 43.3; 6.Silva-Pina (Škoda Fabia Evo) a 1’28.1; 7.Porro-Cargnelutti (Hyundai i20) a 1’49.6; 8.PederzaniZanni a 1’50.2; 9.Pierotti-Milli a 1’52.8; 10.Ambrosoli-Viviani (Citroën C3) a 2’00.4; 11.Gagliasso-Tirone a 2’07.9; 12.Civelli-Pozzoli a 2’13.1; 13.RoncoroniBrusadelli a 2’28.6; 14.CucurovaBostanci a 2’54.5; 15.Pederzani-Battaglia a 3’05.7; 16.Ciolli-Migliorati (Ford Fiesta) a 3’05.8; 17.De Cecco-Campeis (Hyundai i20) a 3’32.6; 18.Siddi-Meze a 4’09.9; 19.Minetti-Nicoli (Ford Fiesta) a 4’19.1; 20.Meli-D’agostino (Škoda Fabia) a 5’20.2; 21.Toktas-Bostanci a 6’50.3 (tutti gli altri su Škoda Fabia) - R3T: 1.Daldini-Rocca (Renault Clio R3T) 54’44.3; 2.Vittalini-Maggioni (Citroën DS3) a 1’05.0 - R3C: 1.PanzaniGrilli 54’41.6; 2.Bottoni-Peruzzi a 5.3; 3.Tondina-Cecchetto a 14.6; 4.ChiappaDonadini a 1’14.9; 5.Quaderno-Zanolo a 1’23.8; 6.Della Maddalena-Milivinti a 1’34.4; 7.Uslenghi-Lupo a 2’25.2; 8.Fanucchi-Portera a 2’28.7; 9.BellanGuglieri a 2’47.1; 10.Nastasi-Cambria a 2’59.8; 11.Rampazzo-Bertasin a 3’04.4; 12.Andreoli-Parazzi a 3’30.3; 13.SaioniPizzol a 4’57.9; 14.Fasoli-Andreis a 7’58.8 (tutti su Renault Clio R3C) - R2B: 1.Manenti-Bonaiti 57’05.6; 2.SchenettiCorradi a 13.3; 3.Farina-Guglielmetti a 46.8; 4.Ciapessoni-Bertagnon a 1’04.3; 5.Castelli Villa-Barra a 1’12.9; 6.Bonfadini-Dell’Avanzo (Citroën C2) a 1’22.2; 7.Porliod-Perrin a 1’40.1; 8.”Chicco”-”Ghirla” (Citroën C2) a 1’41.9; 9.Micheletti-Belfiore a 1’59.0; 10.Demircioglu-Dzetoglu a 2’02.3; 11.Olli-Ilka a 2’19.5; 12.Luchi-Marchioni a 2’33.5; 13.Iacampo-Grossi a 2’40.7; 14.Busetti-Bruno a 2’53.4; 15.RavanelliHandel a 3’09.9 (tutti gli altri su Peugeot 208) - R1: 1.Rivia-Musiari (Suzuki Swift Boost.) 59’42.7; 2.Goldoni-Garella (Suzuki Swift Boost.) a 16.7; 3.Peloso-Carrucciu a 18.8; 4.Schileo-Furnari (Suzuki Swift Boost.) a 26.0; 5.Martinelli-Dinelli (Suzuki Swift Boost.) a 1’00.8; 6.Poggio-Briano (Suzuki Swift Boost.) a 1’09.4; 7.PellèRiva 1’12.7; 8.Fichera–Barbaro a 1’55.3; 9.Longo–Conci a 2’46.9; 10. 10.DenaroCorradini a 4’07.8; 11.Rosso-Ferrari (Suzuki Swift Boost.) a 9’57.4 (tutti gli altri su Suzuki Swift 1.6) - R1B: 1.SpreaficoFrigerio (Suzuki Swift) 1:04’20.3; 2.Pesenti-Guiotto Gomes (Renault Twingo) a 1’17.0; 3.Panicucci- Bernini (Citroën DS3) a 13’28.3. RGT: 1.Gobbin-Fraschia (Fiat Abarth 124) 59’00.2. GRUPPO A: S2000: 1.Panato-Zandonà (Peugeot 207) 59’09.1 - S1600:1. Vescovi-Guzzi 54’19.4; 2.GiovanellaDestro a 53.5; 3.Antonietti-Beretta a 2’00.9; 4.Fumagalli-Orio a 2’02.3; 5.Milani-Ghislini a 5’37.5 (tutti su Renault Clio) - A7/FA7(Prod E7: 1.OrtelliGandola 56’03.6; 2.Giacomin-Lovisa a


38° Trofeo ACI Como CLASSIFICA FINALE Equipaggio/N° gara 1°

Auto

Targa/Team

Pneumatici

Scuderia

Tempo

A.Re-Turati (#18)

Volkswagen Polo R5

(02R 0106) HK Racing

Pirelli

La Superba

51'31.5

2° 3° 4°

1° C.I. 2° C.I.

Pinzano-Bernardi (#1) Chentre-Giovenale (#2) F.Re-Bariani (#21)

Volkswagen Polo R5 Volkswagen Polo R5 Škoda Fabia R5

(BGL 890F) PA Racing (BGL 891F) PA Racing (SP 06-39) HK Racing

Pirelli Michelin Pirelli

New Driver Racing Biella Corse Gass Racing

a 16.0 a 21.2 a 36.8

5° 6°

3° C.I.

Rusce-Farnocchia (#3) Silva-Pina (#20)

Škoda Fabia Evo R5 Škoda Fabia R5

(NR) HK Racing (NR S 056) Metior

Pirelli Pirelli

X Race Sport -

a 43'3 a 1'28.6

Porro-Cargnalutti (#19)

Hyundai i20 R5

(FH 082 AX) Promoracing T.

Pirelli

4° C.I.

Pederzani-Zanni (#12)

Škoda Fabia R5

(SL2 28E) MS Munaretto

9° 10°

5° C.I.

Pierotti-Milla (#9) Ambrosoli-Viviani (#24)

Škoda Fabia R5 Citroën C3 R5

(11R 0362) PA Racing (FS 527 HM) G.Car.Sport

1

3

Pirelli Pirelli

Bluthunder Racing Italy

a 1'49.6

New Turbomark

a 1'50.2

Jolly Racing Team Romazzana Rally Team

a 1'52.8 a 2'00.4

In ordine il podio della Supercoppa WRC (1), quello del Rally Trofo ACI Como (2) e quello dei vincitori della Finale di Coppa Italia (3).

2

1’50.8; 3.Soldati-Curti a 2’35.2; 4.Pellitteri-Lo Monaco a 3’48.7; 5.Fosci-Farinella a 8’51.2 (tutti su Renault Clio W.) - A6/FA6/Prod E6: 1.Pini-Pellegrini (Peugeot 106) 57’56.5; 2.Torchio-Carlevero a 1’03.9; 3.PalmisanoMazzoleni (Peugeot 106) a 2’55.6; 4.Rossini-Garavaglia (Peugeot 106) a 4’01.2; 5.Gherardi-Ragnacci (Peugeot 206) a 5’05.0; 6.Nava-Brambilla a 8’23.2; 7.Santini-Revello a 10’09.1 (gli altri su Citroën Saxo) - A5/FA5/ K9/Prod E5: 1.Bonizzoni-Ciceri (Peugeot 205) 1:00’16.3; 2.Amerio-Pizzato (Peugeot 106) a 59.0; 3.Viotti-Colombaro (Rover Zr) a 1’27.7; 4.Zanardo-Bechevolo (Peugeot 205) a 1’41.5; 5.Brambilla-Brambilla (Peugeot 106) a 3’23.1; 6.Rossi-Mirani (Peugeot 106) a 4’06.2 - A0/FA0/K0/Prod E0: 1.Oliani-Piazzini (Fiat Seicento) 1:02’02.5; 2.Terrando-Corollo (Fiat Cinquecento) a 12’53.6. GRUPPO N: N4/FN4/Prod S4: 1.MuzioMagni (Subaru Impreza) 58’01.9; 2.MartinelliToniolo (Ford Sierra C.) a 2’50.7 - N3/ FN3/Prod S3: 1.Cambiaghi-Cerè 56’17.6; 2.Lanzalaco-Marchica a 4.8; 3.”Cave”Magnetti a 27.0; 4.Cittadino-Verzino a 33.6; 5.Patetta-Alocco a 1’15.7; 6.Bernardi Battelli a 1’18.0; 7.Ravazzini-Sforacchi a 1’19.1; 8.Persico-Maini a 1’38.6; 9.VerardoRinaldis a 1’40.7; 10.Santoni-Butelli a 2’34.9;

11.Marangon-Brunetti a 5’16.0; 12.CassaràBarresi a 6’09.2 (tutti su Renault Clio RS) - N2/FN2/Prod S2: 1.Butti-Franzi 59’09.2; 2.Pennino-Geninazza a 26.0; 3.FormolliDuico a 26.1; 4.Iraldi-Amerio a 53.0; 5.Serafini-Matteucci a 2’27.8; 6.TagliabueSala a 3’07.9; 7.Zanier-Craighero a 3’16.2; 8.Lai-Vagliani a 4’20.8; 9.Doriguzzi-Candusso a 4’36.7; 10.Rossini-Corradini (Citroën Saxo) a 4’58.4; 11.Corticelli-Uda a 5’25.9; 12.LuiMorini a 5’28.0; 13.Albertolli-Della Valle (Citroën Saxo) a 8’42.8; 14.Perego-Manassero a 9’08.3; 15.Capiaghi-Invernizzi a 9’36.7; 16.Fenini-Piazza a 28’20.2 (tutti gli altri su Peugeot 106) - N1/FN1/Prod S1: 1.FaveroPerrone 1:06’30.0; 2.Santellani-Saccavini a 6.1; 3.Di Caro-Cusimano a 36.5; 4.MuratcanYilmaz a 3’23.5 (tutti gli altri su Peugeot 106) . Classe RS: RSTB 1.6 Plus: 1.Giudici-Cairoli (Peugeot 106) 1:02’18.6; 2.PassalacquaFricero (Citroën C2) a 3’49.2 - RSTB/RSTW 1.6: 1.Fusetti-Fusetti (Mini Cooper S) 1:02’57.7 – RSTB/RSTW 1.0: 1.Garzia-Parrini (Suzuki Swift) 1:03’07.7; 2.Pollarolo-Pozzoni (Suzuki Swift) a 16.8; 3.De Antoni-Vercelli (Suzuki Swift) a 21.7; 4.Lunelli-Morelli (Suzuki Baleno) a 3’35.8 - RS 1.15: 1.Farina-Zappa (Fiat 600 Sp.) 1:08’59.2 - RSD 1.5: 1.MuzioVanini (Mitsubishi Colt) 1:17’06.6.

Nel 2018 Classifica Finale 1.Fontana-Arena (Hyundai i20 NG WRC) 1:13’49.9; 2.Gilardoni-Bonato (Hyundai i20 WRC) a 17.1; 3.Albertini-Fappani (Ford Fiesta WRC) a 30.5 - R3: Vittalini-Tavecchio (Citroën DS3) 1:20’06.5 - R2: ZanottoPiceno (Peugeot 208) 1:23’31.6 - R1: Martinelli- Lombardi (Suzuki Swift 1.6) 1:27’00.0.

Albo d’oro (ultime 10 edizioni) 2018 Fontana-Arena (Hyundai i20 WRC) 2017 Albertini-Fappani (Ford Fiesta WRC) 2016 Signor/Berardi (Ford Fiesta WRC) 2015 Sossella/Falzone (Ford Fiesta WRC) 2014 Sossella/Falzone (Ford Fiesta WRC) 2013 Fontana/Arena (Ford Focus WRC) 2012 Kubica/Inglesi (Citroën C4 WRC) 2011 Virag/Pozzi (Citroën Xsara WRC) 2010 (CIR) Rossetti/Chiarcossi (Fiat Gr. Punto S2000) 2009 (CIR) Rossetti/Chiarcossi (Fiat Gr. Punto S2000)

285



Toyota Yaris WRC+

Ott Tänak Martin Järveoja RALLY ITALIA SARDEGNA



Hyundai i20 R5

Umberto Scandola Guido D’Amore RALLY ITALIA SARDEGNA


Trofei monomarca

Carella si rifà con Michelin Stagione difficile nel CIWRC per Andrea Carella e Enrico Bracchi che pagano duramente l’esclusione tecnica dopo la vittoria in R5 al Rally 1000 Miglia ma il piacentino non si fa scappare il Trofeo Michelin Cup con la Fabia del team MS Munaretto. Dietro di loro il regolare Gianpaolo Bizzotto con un’altra Škoda e i protagonisti della classe Super 2000 e R2 Rudy Andriolo e Liberato Sulpizio, quest’ultimo protagonista con la Fiesta a trazione anteriore davanti alla muta delle Peugeot 208

C

oncentrato, combattuto e appassionante. Anche quest’anno il trofeo monogomma di Michelin Italia si è sviluppato all’interno del CIWRC, sei rally divisi in due gironi con due risultati validi in ognuno di essi. Una classifica assoluta e sette classi, compresa l’under 25, per un montepremi che ha sfiorato i 115.000 euro. Rispetto agli anni scorsi è mancata la classifica assoluta per le WRC e la battaglia si è spostata tra le R5 e nelle altre classi di accesso dove Michelin ha deciso di supportare i tanti appassionati che hanno scelto di correre in questo campionato italiano. Il vincitore è Andrea Carella con Enrico Bracchi. Il piacentino già dominatore tre stagioni orsono con la piccola 290

Peugeot 208 R2B era al suo secondo anno con le R5, passato dalla 208T16 alla più competitiva Škoda Fabia. Partito con la vittoria al 1000 Miglia la gioia è però durata meno di una serata visto che la sua vettura è stata esclusa perché sottopeso di 5 kg. Un’inezia, una banale distrazione della squadra, che ha pesato in maniera decisiva sulla stagione di Carella e che ha richiesto una lunga rincorsa alla vittoria anche nel Trofeo Michelin. Alle sue spalle a14 punti ha chiuso con una vettura gemella Gianpaolo Bizzotto con Sandra Tommasini molto veloce e regolare ma che nulla ha potuto contro le quattro vittorie del neo campione. A seguire la classifica assoluta della Michelin Cup si è incrociata con i vincitori dei vari

1 2


Michelin Rally Cup

3

4

I vincitori assoluti e della R5 Carella-Bracchi (1) con la Fabia R5 davanti a BizzottoTommasini (2), SulpizioAngeli (3) primi in R2B con la fiesta, Andriolo-Menegon (4) in migliori in Super 2000 e Farina-Guglieminetti (5) primi Under 25 con la 208 R2.

raggruppamenti come Rudy Andriolo e Manuel Menegon che ha avuto la meglio contro Stefano Liburdi-Andrea Colapietro tra le Peugeot 207 Super 2000. Liberato Sulpizio con Alesssio Angeli è la rivelazione della stagione. Il figlio d’arte, portacolori della Turbocar Sport, ha cominciato la stagione dopo il 1000 Miglia ma ci ha messo poco a portare in alto la nuova Fiesta MK8. Per il laziale la sfida si è conclusa con una splendida vittoria contro le tante Peugeot 208 e la conquista del titolo italiano in classe R2B nel CIWRC. In classe R3 duello tutto Renault dove Giuliano Giovani e Giuseppe Aldini dopo una partenza sprint hanno fatto valere la loro regolarità. Dal Trofeo del gommista francese arrivano anche novità e conferme tra i giovanissimi. Il podio dell’under 25 è stato occupato da Fabio Farina con Luca Guglielminetti che ha staccato di 11 punti il protagonista della scorsa edizione Lorenzo Grani, entrambi su Peugeot 208 R2B e Gianmarco Lovisetto un altro figlio d’arte che ha corso con la Renault Clio S1600.

5

Classifiche finali Assoluta: 1.Andrea Carella (Škoda Fabia R5) 100; 2.Gianpolo Bizzotto (Škoda Fabia R5) 86; 3.Rudy Andriolo (Peugeot 207 S2000) 78; 4.Liberato Sulpizio (Ford Fiesta R2) 63; 5.Stefano Liburdi (Peugeot 207 S2000) 62; 6.Paolo Benvenuti (Peugeot 207 S2000) 50; 7.Federico Santini (Škoda Fabia R5) 46; 8.Gianluca Saresera (Peugeot 208 R2) 45; 9.Lorenzo Grani (Peugeot 208 R2) 44; 10.Federico Bottoni (Renault Clio R3C) 42. Classifica per classi (primi tre) Under 25: 1.Fabio Farina (Peugeot 208 R2B) 116; 2 Lorenzo Grani (Peugeot 208 R2B) 105; 3.Gianmarco Lovisetto (Renault Clio S1600) 74.

R5/R4/A8: 1. Andrea Carella 100; 2. Gianpaolo Bizzotto 86; 3.Paolo Menegatti 50 (tutti con Škoda Fabia R5). S2000/RGT/N4/K11: 1.Rudy Andriolo 118; 2. Stefano Liburdi 106; 3.Paolo Benvenuti 76 (tutti con Peugeot 207 S2000). S1600/ A7/K10/RS2 S3: 1.Gianmarco Lovisetto 95; 2.Vittorio Ceccato 53; 3.Nicholas Montini 30 (tuttti con Renault Clio S1600). R1/N2/N3/ RS: 1.Stefano Marangon (Renault Clio S3) e Mattia La Pertosa (Peugeot 106 S2) 30; 3.Maurizio Capuzzo (Opel Adam RS1) 28. R3/RSTB: 1.Giuliano Giovani 111; 2.Oscar Sorci 95; 3.Federico Bottoni 65 (tutti con Renault Clio R3C). R2B/R2C/A6/RSTBS2/E6: 1. Liberato Sulpizio (Ford Fiesta R2) 108; 2. Lorenzo Grani (Peugeot 208 R2) 105; 3. Tommaso Paleari (Peugeot 208 R2B) 95.

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Griso rush da campione

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Peugeot Competition 208 Rally Cup Top

Per Michele Griso (1-2) nella foto con Alessandro Lucato due gare condizionate da problemi meccanici quando era al comando e poi il sequenza primo in Friuli, Verona e Montalcino. Secondi per solo 4 punti Gugliemini-Giorgio (3).

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Griso, Guglielmini e Nicelli i tre principali protagonisti del massimo Trofeo Peugeot nei rally hanno lottato fino all’ultima gara per la conquista del titolo 2019. La vittoria è andata a Michele Griso e Elia De Guio grazie al primo posto conquistato nei tre rally che chiudevano il calendario. Il 46enne veneto è un fuori quota dovrà però lasciare il sedile ufficiale della 208 a uno o due giovani rivali che verranno scelti nel 2020

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uando è nato il Trofeo Peugeot nei rally Michele Griso aveva solo sei anni. Adesso, quarant’anni dopo è lui a festeggiare il titolo in una stagione a due facce. Veloce ma vittima di alcuni problemi di affidabilità alla vettura nelle prime gare della stagione, fermo due volte quando era al comando, si è poi riscattato con tre vittorie consecutive nella seconda metà dell’anno. Grazie al primo posto sugli asfalti del Rally del Fiuli e del Due Valli come sulla terra del Tuscan Rewind, la Peugeot 208 bianco/blu del team MS Munaretto ha portato Griso, assieme ai suoi navigatori Alessandro Lucato e Elia De Guio, a festeggiare meritatamente il titolo finale nel centro di Montalcino. Nell’ultimo rally della stagione, il vicentino ha anche vinto la classifica tra le vetture a 2 ruote motrici precedendo il suo diretto avversario Giacomo Guglielmini – finito alle sue spalle 293


Trofei monomarca

Nel 2020 arriva la 208 1200 turbo Rally 4 Il futuro si chiama turbo. Peugeot Sport ha presentato la nuova vettura da competizione (foto sotto) che debutterà nel primo trimestre del 2020, si chiama 208 Rally 4 e prende il posto dell’attuale 208 R2 venduta in ben 450 esemplari nel mondo. La nuova berlinetta a trazione anteriore nasce sulla base della nuova Peugeot 208 a 5 porte con motore 3 cilindri Pure-Tech 1.200. La versione racing dichiara 208 Cv grazie anche alla presenza di un turbo più grande, una gestione elettronica racing Magneti Marelli, mentre la trasmissione si affida a un cambio sequenziale a 5 marce Sadev che gestisce la trazione sulle ruote anteriori da 16”. L’omologazione FIA è prevista per i primi di marso 2020, mentre è già stato ufficiliazzato il prezzo pronto corsa in 66.000 € IVA esclusa. Facile pensare che la 208 Rally 4 vivrà una mezza stagione di sviluppo da parte dalla squadra ufficiale e a seguire i team privati. Per quanto riguarda il prossimo Trofeo Pro di Peugeot questo rimarrà probabilmente terreno di caccia della “sempreverde” 208 R2B 1.600 aspirata almeno nel 2020.

E sono 40. Quarant’anni di trofei monomarca nei rally per Peugeot Italia che anche quest’anno proponeva tre serie. A destra (1) gli equipaggi che hanno preso il via dal Rally del Ciocco 2019. L’equipaggio “rosa” Perosino-Verzoletto (2) campione Over 55 e i due equipaggi junior Cogni-Zanni (3) e Nicelli-Mattioda (4). Proprio Nicelli è stato per quasi tutta la stagione al comando del Trofeo grazie alle vittorie di inizio stagione e tanta regolarità.

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Peugeot Competition 208 Rally Cup Top

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per soli 8”7. Il loro risultato ha anche garantito a Peugeot il titolo di Campione d’Italia Costruttori della categoria due ruote motrici. Probabilmente per l’imprenditore di Arzignao (VI) l’unico piccolo rancore che alla sua età non potrà beneficiare del massimo premio che consisteva del volante ufficiale sempre con una Peugeot nella stagione 2020 riservato agli under 28, ma si dovrà accontentare dei premi in denaro conquistati gara per gara. Giacomo Guglielmini è stato suo degno avversario chiudendo al secondo posto nella classifica stagionale con soli 4 punti di distacco. Per il 27enne di Montefiorino (MO) la soddisfazione di aver lottato fino alla fine ad armi pari e la speranza di continuare a correre con una Peugeot 208, magari in versione Rally 4 (la nuova denominazione del 2020) con la livrea di Peugeot Italia. Accanto ai due primi il Trofeo ha visto tra gli altri protagonisti il 25enne pavese figlio d’arte Davide Nicelli, primo leader della stagione e unico pilota ad aver fatto punti in tutte le gare. Alle sue spalle il 23enne piacentino Giorgio Cogni, il migliore dei debuttanti con la 208 R2B. Più staccati altri due ragazzi dai quali ci si aspettava qualcosa in più a inizio stagione: Jacopo Trevisani e Alessandro Nerobutto. I due hanno concluso nell’ordine dopo aver lasciato per strada qualche buona occasione. Tra gli undici equipaggi a punti nel Trofeo 2019 non bisogna dimenticare la “famiglia rosa” composta dalla mamma Patrizia Perosino al volate e dalla figlia Veronica Verzoletto alle note che con costanza e determinazione hanno conquistato il titolo CIR Over 55, laureandosi anche vicecampionesse nel Tricolore femminile.

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Classifiche finali Assoluta: 1.Michele Griso-Lucato e De Guio 56 p.ti, 2.Giacomo Guglielmini-Giorgio e Panini 52, 3.Davide Nicelli-Alessandro Mattioda 39, 4.Giorgio Cogni-Gabriele Zanni 29, 5.Jacopo Trevisani-Grimaldi e Muffolini 21, 6.Alessandro Nerobutto-Michele Ferrara 18; 7.Patrizia Perosino-Veronica Verzoletto 10; 8.Cristian Dal Castello-Loredana Zanet 9, 9.Lorenzo Ancillotti-Sandro Sanesi 5, 10.Christopher Lucchesi-Marco Pollicino 3; 11.Alessandro Casella-David Arlotta 2.

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Suzuki e i rally 12 anni da protagonista

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Ommolor itibus il ipis asi bea dolessim inus et eveliqui occum etuscia ventor serorup taspit es sinum num illuptatio mo et ute nest, que exerest qui volut dolorescium fugiassi beatem harianimo volorit iossum rentem fugiam, sunt is que plitempele

L’attività sportiva di Suzuki Italia stupisce stagione dopo stagione. Nel 2019 oltre 30 equipaggi hanno animato le gare del CIR, CIWRC e la finale di Coppa Italia. Le nuove Swift Boosterjet si sono aggiudicate i due trofei con Fabio Poggio e Simone Goldoni mentre Simone Rivia ha messo tutti d’accordo nell’ultima sfida di gruppo. Per chi vuole scoprire i rally c’è anche l’Aci Italia Talent sempre con le scattanti berlinette giapponesi

Fabio Poggio assieme a Valentina Briano e Martina Balducchi hanno vinto con la Swisft Boosterjet della Alma Racing il Trofeo Suzuki inserito nel CIR. Alle loro spalle in 4 punti Scalzotto e Rivia.

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uzuki Rally Cup una tradizione e una conferma fatta di passione e agonismo. Sono passati ormai dodici anni dalla edizione del primo Trofeo Rally e ben 20 dall’esordio della casa giapponese nel Campionato Cross-Country, ma la serie continua a piacere e cresce edizione dopo edizione in qualità e quantità di iscritti. Quest’anno il Trofeo ha vissuto due sfide parallele lungo 12 gare, sei nel Campionato Italiano Rally CIR e altrettante nel Campionato Italiano CIWRC. Due campionati con due classifiche e due montepremi che hanno poi confluito in una conviviale finalona unica al Rally Trofeo ACI Como dove si sono ritrovati 18 equipaggi al via. In gara diverse tipologie di vetture e modelli in versione R1 e Racing Start: la Swift 1.600 Sport, la Swift 1.000 e la Baleno 1.000 Boosterjet. Nel CIR dopo sei gare su asfalto ha primeggiato Fabio Poggio con Valentina Briano e Martina Balducchi (coppia vincente a Sanremo) con la versione Boosterjet della Swift, mentre nel CIWRC sii sono imposti Simone Goldoni e Flavio Garella, anche loro con una recente Swift 1.000 turbo. Poi in quella sorta di match unico nel Triangolo Lariano ha prevalso la coppia composta da Simone Rivia e Martina Musiari sempre con una Swift Boosterjet. In totale sono stati 31 gli equipaggi che hanno chiuso a punti nelle 12 gare in calendario con un eterogeneo mix di giovani under 25 come Andrea Scalzotto, Emanuele Rosso, Stefano Strabello o vecchie volpi del trofeo come Simone Rivia, Roberto Pellè, Lorenzo Coppe, senza dimenticare i due vincitori assoluti che hanno conquistato complessivamente un premio di 32.000 euro. Nel 2019 l’attività sportiva è stata affiancata dalla promozione di ACI Italia Talent che ha scelto le formative e affidabili Swift per selezionare i migliori aspiranti piloti e navigatori che hanno deciso di avvicinarsi ai rally. Solo nel 2019 sono stati 9.299 i ragazzi e le ragazze che hanno disputato la selezione nell’abitacolo delle Swift Boosterjet 1.400. I migliorivhanno poi corso gratuitamente in un rally con la leggera e performante versione racing start 1.000 turbo. 299


Suzuki Rally Cup CIR

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A

lla fine sul podio si sono ritrovati 3 piloti divisi solamente da 4 punti: il vincitore Fabio Poggio a quota 78, l’under 25 Andrea Scalzotto a 76 e l’esperto Simone Rivia a 74 punti. La classifica finale riassume perfettamente l’agonismo e l’incertezza che ha regnato nel principale Trofeo Suzuki inserito nel calendario del CIR. Poggio prima con Valentina Briano e con Martina Balducchi (solo a Sanremo) è partito “flat out” vincendo sia al Ciocco, sia a Sanremo. Poi dopo il ritiro nella terza sfida al Targa Florio la classifica si è inesorabilmente

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Suzuki Rally Cup

2

Giovane l’equipaggio, matura l’auto. Andrea Scalzotto (1) secondo assoluto e primo tra gli Under 25 con la Swift Sport. Il suo navigatore Daniele Cazzador festeggia la vittoria tra i copiloti. Simone Rivia-Martina Musiari (2) e Corrado Peloso e Paolo Carucciu (3) terzi e quarti. Il podio dell’ultima sfida a Verona con Scalzotto, Poggio e Rivia (4). Lo sfondo di Roma nel suo rally (5).

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5 3

VINCITORI DELLE GARE (CIR) Rally il Ciocco: Fabio Poggio-Valentina Briano (Swift Boosterjet) Rally di Sanremo: Fabio Poggio-Martina Balducchi (Swift Boosterjet) Targa Florio: Emanuele Rosso-Andrea Ferrari (Swift Sport) Rally Roma Capitale: Andrea Scalzotto-Daniele Cazzador (Swift Sport) Rally Friuli Venezia Giulia: Simone Rivia-Martina Musiari (Swift Boosterjet) Rally Due Valli: Andrea Scalzotto-Daniele Cazzador (Swist Sport) Classifica Finale Piloti e premi (CIR): 1.Fabio Poggio p.ti 78 (18.000 €); 2.Andea Scalzotto 76 (15.000 €); 3.Simone Rivia 74 (8.000 €); 4.Corrado Peloso 69 (6.000 €); 5.Emanuele Rosso 51 (4.000 €); 6.Danilo Costantino 34 (3.000 €); 7.Giorgio Fichera 29 (2.000 €); 8.Sergio Denaro 27;

accorciata grazie anche alla pronta risposta di Rivia e Scalzotto che hanno concluso il rally siciliano dietro al giovane vincitore Emanuele Rosso. Il riscatto degli inseguitori non si è fatto attendere anche successivamente. Andrea Scalzotto è salito sul gradino più alto del podio nel lungo e impegnativo Rally di Roma Capitale, mentre Simone RIvia ha messo la firma a Udine nel Rally del Friuli. Nel frattempo però Poggio non ha mollato e con regolarità è salito sempre sul podio con un terzo e un secondo posto. Al Rally due Valli, il sesto e ultimo appuntamento della stagione, sembrava di essere ancora a inizio dell’anno con una situazione a dir poco incerta. A Verona come a Roma ha vinto Andrea Scalzotto con Daniele Cazzador, lasciando i rivali molto distanti ma in lotta tra loro, tanto che alla fine Fabio Poggio e Valentina Briano hanno chiuso al secondo posto con solo 1”7 di vantaggio su Rivia-Destri. Un risultato sufficiente per appuntarsi lo scudetto sulla tuta e intascare il ricco premio di 18.000 euro. Per Andrea Scalzotto la soddisfazione del secondo posto e il primo tra i giovani che è stato “pagato” 15.000 euro, mentre il suo navigatore Daniele Cazzador ha vinto il premio di 1.000 euro come miglior navigatore nella classifica dedicata, una finezza che solo Suzuki fa nell’ambito dei trofei. In conclusione la Swift 1.000 Boosterjet dopo un primo di messa a punto ha dimostrato nell’arco di tutta la stagione di avere qualcosa in più in termini di prestazioni assolute rispetto alla gloriosa Swift Sport che non ha mai mollato chiudendo 2°. 9.Stefano Martinelli, Stefano Strabello e Simone Borgato 24; 13.”Pinopic” 9; 14.Andrea Iacconi 8;1 15.Marco Soliani 7; 16.Rino Lunelli 2 Classifica Finale Under 25: 1.Andrea Scalzotto p.ti 76; 2.Emanuele Rosso 51; 3.Stefano Strabello e Simone Borgato 24. Classifica Finale Navigatori e premi (CIR): 1.Daniele Cazzador p.ti 81 (1.000 €); 2.Valentina Briano 58; 3.Andrea Ferrari 51; 4.Alessandro Parodi 29; 5.Massimo Iguera 24; 6.Simona Duro 22; 7.Paolo Carrucciu 20 ; 8.Fabio Treccani 20; 9.Federico Grilli 17; 10.Giancarla Guzzi 14; 11.Sofia D’Ambrosio 12; 12.Marta De Paoli, Giovanni Barbaro 9; 14.Marco Argentin e Nicola Biagi 8; 15.Matias Conci 6; 16.Valentino Morelli 2.

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Trofei monomarca

Suzuki Rally Cup CIWRC

S

e nel CIR i trofeisti Suzuki sono arrivati alla fine con tre piloti racchiusi in 4 punti nel CIWRC tra i vincitori Simone Goldini e Flavio Garella e i rivali Robero Pellé e Giulia Luraschi il distacco dopo sei gare è stato di un solo punto. Sono stati loro loro due a giocarsi il campionato con un testa a testa fatto di ottime prestazioni e grande regolarità, visto che entrambi gli equipaggi hanno sempre visto il traguardo in zona punti, sia con la versione 1.600 aspirata sia con la 1.000 Boosterjet turbo della Swift. Simone Goldoni ha messo a segno subito una vittoria al debutto nel Rally 100 Miglia con la versione Sport, ma dopo la risposta di Scalzotto-Rutigliano nell’appuntamento del trofeo all’Elba, Roberto Pellè si è rifatto sotto vincendo il Rally del Salento, dimostrando che la non giovanissima Swift Sport 1.600 poteva ancora competere contro le nuove 1.000 Boosterjet. La sfida successiva al Rally della Marca 2

1 3


Suzuki Rally Cup

Due auto per un titolo. Simone Goldoni e Flavio Garella (1) si aggiudicano il titolo vincendo due gare: il 1000 MIglia con la Swift Sport e Alba con la Boosterjet. I rivali PellèLuraschi (2) secondi con la versione Sport e CominelliFIeni (3) vincitori a San Martino e terzi assoluti. Scalzotto (4) dopo aver conquistato il secondo posto nel CIR ha chiuso quarto nel CIWRC.

ha segnato la quarta vittoria di un equipaggio diverso nelle prime quattro gare del Trofeo con l’affermazione di Nicola Schileo e Gianguido Furnari. Nel frattempo Goldoni, passato dalla versione aspirata alla turbo, conquista la sua seconda vittoria stagionale sotto la pioggia del Rally di Alba. Pellè invece lascia per strada molti punti perdendo la testa della serie dopo essere andato sempre sul podio con una vittoria, un secondo e due terzi posti. L’ultimo appuntamento sulle montagne trentine è diventato così decisivo nel duello Goldoni-Pellè per il titolo 2019. Al Rally San Martino di Castrozza e Primiero la vittoria è andata all’equipaggio svizzero Cominelli-Fieni ma la gara si è rivelata decisiva per i vincitori del titolo l’aostano Simone Goldoni ed il piemontese Flavio Garella ai quali è stato sufficiente un quarto posto finale gestito con apparente tranquillità prova dopo prova. Niente da fare dunque per Roberto Pellè e Giulia Luraschi ai quali la vittoria della power stage e il secondo posto a San Martino davanti a Nicola Schileo, non sono bastati per vincere il titolo per un solo punto. 4

VINCITORI DELLA GARE (CIWRC) Rally 1000 Miglia: Simone GoldoniFalvio Garella (Swift Sport) Rally dell’Elba: Andrea Scalzotto-Nicola Rutigliano (Swift Sport) Rally del Salento: Roberto Pellè-Giulia Luraschi (Swift Sport) Rally della Marca: Nicola Schileo-Gianguido Furnari (Swift Boosterjet) Rally di Alba: Simone Goldoni-Falvio Garella (Swift Boosterjet) San Martino di Castrozza: Ivan Cominelli-Igor Fieni (Swift Boosterjet) Classifica Finale Piloti e premi (CIWRC): 1.Simone Goldoni p.ti 81 (14.000 €); 2.Roberto Pellè 80 (9.000 €); 3.Ivan Cominelli 58 (7.000 €); 4.Andrea Scalzotto

57 (9.000 €); 5.Nicoli Schileo Nicola 56 (4.000 €); 6.Marco Longo Marco 47 (3.000 €); 7.Andrea Pollarolo Andrea 33 (2.000 €); 8.Stefano Strabello e Rino Lunelli 15; 10.Enrico Spreafico 13; 11.Edo De Antoni 11; 12.Emanuele Rosso e Ivan Cocino 10; 14.Lorenzo Coppe 7; 15.Stefano Gozzoli 5. Classifica Finale Navigatori e premi (CIWRC): 1.Flavio Garella p.ti 81 (1.000 €); 2.Giulia Luraschi 76; 3.Igor Fieni 58; 4.Matias Conci 53; 5.Nicola Rutigliano 44; 6.Gianguido Furnari 44; 7.Alessandra Pozzoni 23; 8.Sofia D’Ambrosio 19; 9.Valentino Morelli 15; 10.Giovanni Frigerio 13; 11.Nicola Argenta 11; 12.Giacomo Poloni 7; 13.Giorgia Colla 4.

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Trofei monomarca

Suzuki Rally Cup Finale

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I

l Rally Trofeo ACI Como ha permesso ai principali trofeisti del 2019 di confrontarsi in una prova unica finale della Suzuki Rally Cup. Sfida tra i ragazzi del CIR e CI WRC. A svettare quattro piloti che si sono sfidati per la vittoria assoluta lungo i 70 km cronometrati divisi tra due tappe. Da Scalzotto, primo a scattare davanti a tutti, a Goldoni, risoluto nel rispondergli. Da Rally Trofeo ACI Como Classifica finale: 1.Rivia-Musiari (Swift Boosterjet) 59’42.7; 2.Goldoni-Garella (Swift Boosterjet) a 16.7; 3.Peloso-Carrucciu (Swift Sport) a 18.8 4.Schileo-Furnari (Swift Boosterjet) a 26.0; 5.Martinelli-Dinelli (Swift Boosterjet) a 1’00.8; seguono 6.Poggio; 7.Pellè; 8.Fichera; 9.Longo; 10.Pollarolo; 11.De Antoni; 12.Denaro; 13.Spreafico; 14.Lunelli; 15.Rosso.

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Suzuki Rally Cup

Rally Italia Talent by ACI e Suzuki Italia Si è chiusa a Verona alla fine di ottobre una stagione di grandi numeri per la sesta edizione di Rally Italia Talent. Negli anni sono passati attraverso i 54 corsi nazionali di questo dinamico format 36.910 appassionati, tra questi l’80% con meno di 35 anni desiderosi di toccare con mano cosa vul dire correre nei rally. “Quest’anno abbiamo avuto il piacere di incontrare 9.299 ragazzi” ricorda Renzo Magnani ideatore della formula, “esattamente 1961 in più dell’anno scorso e anche per questo devo ringraziare Suzuki Italia e ACI Sport che ci hanno supportato nella comunicazione e nella fornitura di nuove Suzuki Swift Sport 1.400 che si sono rivelate estremamente divertenti e formative per lo scopo che ci prefiggiamo”. L’idea è alquanto semplice quanto efficace. Si parte da ottimi istruttori, si scelgono location sicure lungo tutta la Penisola e si propongono selezioni regionali a chi vuole provare ad affacciarsi ai rally come pilota o navigatore. Anche nel 2020 il costo dell’iscrizione sarà contenuto in 65 euro. Basta avere 16 anni ed essere tra i primi 10.000 che aderiranno attraverso il sito www.rallyitaliatalent.it per provare a diventare dei futuri campioni.

Simone Rivia e Martina Musiari (1) conquistano la sfida finale tra tutti i trofeisti Suzuki del 2019 al rally Trofeo ACI Como. Alla fine un’unica premiazione all’autodromo di Adria (3) con Massimo NIcoletti (4), storico promoter dei trofei Suzuki che premia i suoi ragazzi.

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Peloso, che ha fatto capire di essere al vertice della corsa, a Rivia_Musiari che dopo la PS4 si sono portati al comando della classifica, superando Scalzotto. Il pilota emiliano ha mantenuto il primato sino al termine della competizione, incrementandolo con la miglior prestazione nella sesta e nell’ultima frazione cronometrata. Rivia ha tagliato il traguardo in prima posizione, dopo nove prove speciali, con alle spalle un’accesa battaglia tra Peloso, Rosso, Schileo ed un Goldoni che si è rivelato il più efficace nell’ottenere la seconda piazza. Scalzotto è scivolato nelle retrovie ed è stato costretto a fermarsi per aver lievemente toccato contro un muretto, mentre Peloso questa volta si è dovuto accontentare della terza posizione finale. 305



FACCIONI Junior, Andrea e Leo Todisco Grande, Mattia Codato, Stephane Consani, Jack Costenaro, Stefano ”Demetrio” Albertini, Fabio Andolfi, Marco Giordo, Paolo Andreucci, Andrea Crugnola, Gillo-UcciUmby, Franco “Jymmifenomeno” Cunico, Metior, Alessandro Bugelli, Giandomenico Basso, Andrea Dalmazzini, Alex Fiorio, Ford Racing, Woman, Maruro Grassi, Luca Hoelbling, Corrado Fontana, Tony Fassina, Simone Campedelli, Tommaso Ciuffi, Jari Matti Latvala, Tania Canton, Riccardo Scandola...



FACCIONI Sebastien Loeb, Angelo Sticchi Damiani, Marco Ferrari, Camilla Ronchi, Daniele Settimo, Umberto Scandola, team Metior, Mauro Miele, Simone Miele, Paolo Porro, Luca Rossetti, Antnio Rusce, Eleonora Mori, Niccolò Gonella, Giacomo Scattolon, Marco Signor, Giuseppe Testa, Massimo Bizzocchi, Paul Nagle, Creeg Been, Lorenzo Leonarduzzi, Andrea Nicoli, Corrado Pinzano, Marco Pollara,, Andrea Nucita, Jacopo Trevisani e papà , Roberto Piantoni, Marco Verdelli, Tullio Versace, Roberto Vescovi.


Case costruttrici presenti nei Campionati Italiani 2019 Casa costruttrice

Modelli

Peugeot

Peugeot 205 Rally Peugeot 106 Rally Peugeot 306 Rally Peugeot 206 RC Peugeot 205 Gti Peugeot 206 Gti Peugeot 207 (S.2000) Peugeot 208 R2 Peugeot 208 T16 R5 Škoda Fabia (S2000) Škoda Fabia R5 Ford Fiesta R1 Ford Fiesta R2 Ford Fiesta WRC Ford Fiesta R5 Renault Clio Rs Renault Clio Williams Renault Clio RS 1,6 Renault Clio RS 2,0 Renault Clio RS 2,0 Plus Renault Clio RS R3C Renault Twingo RS 1.6 Renault Clio Maxi Renault Clio (S 1600) Renault Clio RS R1 Naz. Renault Clio RS R3T Suzuki Swift Sport 1.6 Suzuki Swift 1000 Turbo Suzuki Swift Sport Super 1600 Suzuki Baleno 1.0 Citroën Saxo VTS Citroën C3 R5 Citroën DS3 R3T Citroën DS3 R1 Citroën C3 WRC Citroën DS3 R5 Citroën DS3 WRC Citroën C2 Hyundai i20 R5 Hyundai i20 WRC Mitsubishi Lancer Mitsubishi Colt Fiat 600 Sporting Fiat Uno Turbo Fiat Punto 1.1 RS Fiat Punto (S.1600) Fiat Uno Abarth 124 Rally Fiat Panda Kit Volkswagen Polo R5 Volkswagen Polo Subaru Impreza STI/Spec.C Subaru Impreza TDi Opel Astra OPC Opel Corsa Gsi Opel Astra GTC Opel Adam R2 Opel Adam RS Plus Opel Astra GSI Toyota Yaris WRC Toyota Corolla S2000 Toyota GT 86

Škoda Ford

Renault

Suzuki

Citroën

Hyundai Mitsubishi Fiat Abarth

Volkswagen Subaru Opel

Toyota

316

CIR

27 1

5 89 3 1 84 3 54 3 18 9 8 1

15 4 5 3 47 13

CIWRC

CIRT

1 58 1 3 1 1 23 90 3

4 40 5

70

58

11 19 13 23 19

37 3 17 8 1

4 1 24 4 1 34 1 1 63 11

2 15 3 15 5 1

18 1 5

3 2

14 4 1

1 4 1

26,1%

-2,7%

213

15,3%

3,5%

178

12,8%

1,6%

171

12,3%

-5,0%

142

10,2%

-0,2%

95

6,9%

1,8%

58

4,2%

2,1%

45

3,3%

-1,1%

26

1,9%

-0,6%

21

1,5%

1,5%

18

1,3%

-0,3%

16

1,2%

-0,6%

11

0,8%

0,6%

9

14 3 22

7

3 2 2 1 3 1 1

1 2

364

2

1 1 1 5

Diff.% rispetto al totale del 2018

1

2 4 12 12 11 12 8

% rispetto al totale delle presenze

8

1 5 5 10 7 3 2 3

Totale

4 7 3 1 3

3 2 1 4 1 1


Presenze 2019 Casa costruttrice

Modelli

Mini

Cooper Jcw Cooper 1.6 Racing Start Mg Rover ZR 105 Dr Motor R1 Honda Civic Typer R Honda Civic 1.6 Bmw 320 i Bmw M3 Lancia Delta HF

Mg Rover Dr Motor Honda Bmw Lancia

CIR

CIWRC

CIRT

Totale

% rispetto al totale delle presenze

Diff.% rispetto al totale del 2018

9

0,6%

-0,3%

9 9

0,6% 0,6%

0,0% 0,2%

3

0,2%

0,0%

2

0,1%

-0,1%

1

0,1%

0,0%

1391 362 1753

100,0%

9 4 9 1

3

2

2 1

1 1

Totali Vetture Verificate Totali Vetture Verificate CRZ o Naz. Totali Vetture Verificate

518 357 875

602

271 5 276

Conduttori verificati nella Stagione agonistica 2019 Campionati Italiani 2018 N0 (Gruppo N - Classe 1150) N1 (Gruppo N - Classe 1400) N2 (Gruppo N - Classe 1600) N3 (Gruppo N - Classe 2000) N4 (Gruppo N - Classe oltre 2000) Totale Conduttori Verificati Gruppo N A0 (Gruppo A - Classe 1150) A5 (Gruppo A - Classe 1400) A6 (Gruppo A - Classe 1600) A7 (Gruppo A - Classe 2000) K10 (Gruppo A - Classe 1600) K11 (Gruppo A - Classe 2000) A8 (Gruppo A - Classe oltre 2000) WRC (Gruppo A - Classe oltre 2000) Totale Conduttori Verificati Gruppo A Super 1600 ( Classe 1600) Super 2000 (motore 2000 atmosferico) Totale Conduttori Verificati Gruppo Super R1A Naz. ( Classe 1400) R1C Naz. ( Classe 2000) R1T Naz. ( Classe 1600 turbo) R1 ( Classe 1600) R1B ( Classe 1600) R2B ( Classe 1600) R3T ( Classe 3 - fino a 1600 cc) R3C ( Classe 2000) R4 ( Classe 2000 turbo) R5 ( Classe 1600 turbo) Totale Conduttori Verificati Gruppo R RGT Totale Conduttori Verificati Gruppo RGT Racing Start ( Classe 1.15- fino a 1150 cc) Racing Start ( Classe RSTB - fino a 1000 cc Turbo) Racing Start ( Classe 1.6- fino a 1600 cc) Racing Start ( Classe RS 2.0 fino a 2000 cc) Racing Start ( Classe RS Plus 1.4- fino a 1400 cc) Racing Start ( Classe RS Plus 1.6- fino a 1600 cc) Racing Start ( Classe RS Plus 2.0- fino a 2000 cc) Racing Start Plus ( Classe RSTB 1.6 Turbo) Racing Start Plus ( Classe RSTB Plus 1.6 Turbo) Totale Conduttori Verificati Racing Start Totali Conduttori Verificati 2019 Totale Conduttori Verificati CRZ e Naz. Totali Conduttori Verificati 2019

CIR

CIWRC

Totale verificate

Gare disputate

Media per gara

% rispetto al totale delle pres.

Diff. % rispetto al 2018

19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19

0,4 3,2 2,9 2,2 8,7 0,5 1,1 1,8 1,6 0,3 0,1 0,1 3,5 8,9 2,2 1,8 4,0 0,5 0,1 0,1 5,5 1,6 18,0 1,2 2,4 0,9 18,4 48,7 0,4 0,4 0,1 0,4 0,6 0,3 0,1 0,3 0,2 0,2 0,4 2,6 73,2

0,5% 4,4% 4,0% 2,9% 11,8% 0,7% 1,4% 2,5% 2,1% 0,4% 0,1% 0,1% 4,8% 12,1% 2,9% 2,4% 5,3% 0,6% 0,1% 0,1% 7,5% 2,2% 24,7% 1,7% 3,3% 1,2% 25,1% 66,5% 0,6% 0,6% 0,1% 0,6% 0,8% 0,4% 0,1% 0,5% 0,1% 0,1% 0,6% 3,3%

0,10% -1,00% -2,90% -1,40% -5,20% 0,20% 0,20% -0,50% -0,10% -1,80% 0,00% 0,00% 0,30% -0,30% 0,10% -0,60% -0,60% -1,30% 0,00% 0,00% 7,50% -4,40% 6,60% -1,50% -0,80% 0,20% 1,80% 8,10% -0,70% -0,70% 0,00% -2,40% 0,20% 0,10% 0,10% 0,40% -0,10% -0,10% -0,20% -1,90%

19 19

19 92,3

4 13 518

1 1 51 19 115 5 26 2 100 320 3 3 2 5 6 6 1 3 1 3 4 31 602

5 271

7 61 55 41 164 10 20 35 30 5 1 2 67 170 41 34 75 9 1 1 105 31 343 23 46 17 349 925 8 8 2 8 11 6 1 7 3 3 8 49 1391

357 875

0 602

5 276

362 1753

19 13 13 45 4 6 10 9 1

12 42 6 6 12 9

54 9 149 11 16 6 147 401 5 5 3 4

2

7 36 27 8 78 6 11 25 20 4 1 2 43 112 35 23 58

CIRT

6 15 20 41 3 1

12 16 5 5

3 79 7 4 9 102 204

1

4

317


Luoghi di provenienza dei Conduttori verificati nei Campionati Italiani 2019 Settore Rally (luogo di provenienza)

CIR

CIWRC

CIRT

Totale presenza

Media per gara

Veneto

76

118

54

248

13,1

17,9%

-2,5%

Lombardia

68

138

34

240

12,6

17,3%

0,0%

Piemonte

32

130

8

170

8,9

12,3%

7,1%

Toscana

79

33

38

150

7,9

10,8%

-3,0%

Emilia Romagna

48

26

30

104

5,5

7,5%

0,7%

Trentino Alto Adige

16

42

10

68

3,6

4,9%

-0,7%

Sicilia

42

6

48

2,5

3,5%

0,1%

Friuli

26

2

39

2,1

2.8%

-2,7% -0,9%

Puglia

11 38

Liguria

16

Sardegna

12

Lazio

4

Francia

8

Svizzera

1

Campania

11

Rep. San Marino

% rispetto Diff. % rispetto al totale delle al 2018 presenze

38

2,0

2,7%

3

27

1,4

1,9%

0,6%

14

26

1,4

1,9%

-1,4%

17

2

23

1,2

1,7%

0,0%

5

9

22

1,2

1,6%

1,3%

17

3

21

1,1

1,5%

-0,5%

1

2

14

0,7

1,0%

0,6%

7

4

11

0,6

0,8%

-1,6%

8

Finlandia

6

5

11

0,6

0,8%

-0,1%

Inghilterra

7

4

11

0,6

0,8%

0,5%

Germania

5

3

8

0,4

0,6%

0,0%

Spagna

5

3

8

0,4

0,6%

0,4%

Rep. Ceca

6

2

8

0,4

0,6%

0,4%

Norvegia

4

3

8

0,4

0,6%

0,5%

Molise

4

2

6

0,3

0,4%

0,4%

6

0,3

0,4%

0,4%

Valle d'Aosta

1 6

Svezia

4

2

6

0,3

0,4%

0,1%

Lituania

4

1

5

0,3

0,4%

0,3%

Belgio

3

2

5

0,3

0,4%

0,4%

Romania

3

2

5

0,3

0,4%

0,4%

Polonia

3

1

4

0,2

0,3%

0,1%

Russia

2

2

4

0,2

0,3%

0,1%

Argentina

2

2

4

0,2

0,3%

0,3%

Paraguay

2

2

4

0,2

0,3%

0,3%

Estonia

3

1

4

0,2

0,3%

0,3%

USA

1

2

3

0,2

0,2%

0,2%

3

3

0,2

0,2%

-0,2%

3

0,2

0,2%

-0,1%

3

0,2

0,2%

-0,1%

3

0,2

0,2%

0,1%

1

3

0,2

0,2%

0,0%

1

3

0,2

0,2%

0,1%

2

2

0,1

0,1%

-0,3%

Marche Ungheria

3

Umbria

3

Turchia

1

Giappone

2

Montecarlo

2 2

Abruzzo Bolivia

1

1

2

0,1

0,1%

0,0%

Grecia

1

1

2

0,1

0,1%

-0,1%

Portogallo

2

2

0,1

0,1%

-0,1%

Irlanda

2

2

0,1

0,1%

0,1%

Kuwait

1

1

0,1

0,1%

0,1%

Austria

1

1

0,1

0,1%

-0,2%

Brasile

1

1

0,1

0,1%

-0,1%

1

0,1

0,1%

0,1%

Slovenia Totali Conduttori Verificati

318

1 518

602

271



ANDREA NICOLI IL GIORNALISTA

MASSIMO BETTIOL IL FOTOGRAFO

Mi piacerebbe ricordare il numero dei rally e rally-raid che ho vissuto, forse 650-700, ma non ci riesco. Ho 55 anni e sono 40 stagioni che seguo le gare come appassionato, ufficiale di gara, speaker, copilota, direttore sportivo, tecnico di pneumatici, addetto stampa, commentatore televisivo e giornalista. Giorni e notti, km e km, città e paesi, tante curve, tanti panini e tante persone hanno riempito le mie giornate. Ho visto colori speciali, annusato profumi intensi e ascoltato rumori grevi. Ho visto posti incredibili, paesini dispersi, natura incontaminata. Nel frattempo ho conosciuto tanti appassionati che sono diventati amici e mi è sempre piaciuto raccontare tutto quello che ho potuto seguire per avvicinare altra gente a questa scomoda ma affascinante specialità. Sono ancora vive le emozioni che ho avuto nell’affrontare una prova speciale, sia che fosse il mio primo Rally della Valle D’Intelvi (CO) con una A112 Abarth nel 1985 o la vittoria a Sanremo del Campionato Italiano Rally gruppo N con la Sierra nel 1991. Che siano le dune del rally del Marocco o le nevi del rally di Svezia poco cambia. Essere in studio a commentare il rally d’Australia, seguire i miei piloti al 1000 Laghi in Finlandia, aspettare i tempi alla fine di una prova notturna del Targa Florio e sentire i rumori dei motori nelle fredde mattinate del Montecarlo, fanno parte della mia memoria.

La mia vita, privata e professionale, è stata da sempre legata al mondo delle corse. Avevo dieci anni e già sognavo quando dalla tribuna dell’autodromo di Monza tifavo i miei campioni, gli assi della formula1. La mia prima incursione ai box mi regalò un pneumatico Pirelli rigorosamente usato, che conservo gelosamente a ricordo di un’epoca, gli anni 80, che mi ha cresciuto. Ancora adesso motori e ancora corse ma vissuti dall’altra parte, forse più privilegiata se vogliamo, con un pass al collo che il mio mestiere di fotografo richiede assieme a kg e kg di ottiche e attrezzature digitali. Quando tra un viaggio e l’altro mi fermo ad osservare la “mia” gomma rivedo la mia vita e la storia che continua. Consapevole ed orgoglioso di avere raggiunto quel traguardo che sin da bambino sognavo vivere di corse, vivere nelle corse.

prove speciali pari a 2.950 km cronometrati

Ben 320 pagine che ripercorrono l’intensa stagione dei tre principali campionati italiani rally, la finale di Coppa Italia e l’appuntamento del mondiale WRC in Sardegna. Fotografie, cronache, classifiche, interviste e numeri dei protagonisti che hanno animato la specialità nel 2019

2019 2020

1. 42° Rally del Ciocco (Lu) Basso - Granai (Škoda Fabia R5) 2. 66° Rallye Sanremo (Im) Breen - Nagle (Škoda Fabia R5) 3. 103° Rally Targa Florio (Pa) Campedelli - Canton (Ford Fiesta R5) 4. 16° Rally Italia Sardegna I° (Ss) Crugnola - Ometto (Škoda Fabia R5) 5. 16° Rally Italia Sardegna II° (Ss) Andolfi - Scattolin (Škoda Fabia R5) 6. 7° Rally di Roma Capitale (Rm) Basso - Granai (Škoda Fabia R5) 7. 55° Rally del Friuli Venezia Giulia (Ud) Rossetti - Mori (Citroën C3 R5) 8. 37° Rally Due Valli (Vr) Crugnola - Ometto (Volkswagen Polo R5) 9. 10° Rally Tuscan Rewind (Si) Basso - Granai (Škoda Fabia R5) CIWRC Luca Pedersoli - Anna Tomasi (Citroën DS3 WRC)

CIRT Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5)

ANDREA NICOLI MASSIMO BETTIOL

Massimo Bettiol, da Treviso, classe 1970, fotografo professionista dal 2001. Come lo definisce Andrea Nicoli: “Passione e determinazione in un’unica persona”.

Prefazione di Giandomenico Basso

CIR Giandomenico Basso - Lorenzo Granai (Škoda Fabia R5)

1. 43° Rally 1000 Miglia (Bs) Pedersoli - Tomasi (Citroën DS3 WRC) 2. 52° Rallye dell’Elba (Li) Miele - Mometti (Citroën DS3 WRC) 3. 52° Rally del Salento (Le) Fontana - Arena (Hyundai i20 WRC) 4. 36° Rally della Marca (Tv) Pedersoli - Tomasi (Citroën DS3 WRC) 5. 13° Rally di Alba (Cn) Sarrazin - Renucci (Hyundai i20 R5) 6. 39° Rallye San Martino di Castrozza (Tn) Pedersoli - Tomasi (Citroën DS3 WRC)

3 2019 2020 € 50,00

&

Campionati Campioni

Collaboro con la prestigiosa rivista italiana di settore AutoSprint e seguo il Campionato del Mondo Rally per il colosso americano GettyImages. Ringrazio Nikon, il mio principale e straordinario compagno di viaggio e di lavoro.

I rally mi hanno dato tanto e quasi nulla mi è stato regalato. Ho anche pagato parecchio con due brutti incidenti dei quali porto i segni, ma il segno più grosso che mi hanno lasciato i rally ce l’ho dentro, ed è bellissimo. Andrea Nicoli, milanese 1964, copilota dal 1985 e giornalista professionista dal 1994. Malato di competizioni da sempre: “Realizzo questo libro per appagare la mia passione e quella degli amici”.

vetture con 3.152 conduttori al via

&

rally per un totale di 10.738 km di gara

Campionati Campioni

“Il Grande Libro dei Rally Italiani” 22 1.576 230

ANDREA NICOLI  |  MASSIMO BETTIOL

1. 26° Rally Adriatico (Mc) Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5) 2. 16° Rally Italia Sardegna (Ss) Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5) 3. 47° San Marino Rally (RSM) Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5) 4. 6° Rally il Nido dell’Aquila (Pg) Consani - De La Haye (Škoda Fabia R5) 5. 10° Rally Tuscan Rewind (Ss) Andreucci - Briani (Peugeot 208T16 R5)

“Il Grande Libro dei Rally Italiani”

COPPA ITALIA Corrado Pinzano - Patrick Bernardi (Volkswagen Polo R5) 38° Trofeo ACI Como (Co) Pinzano - Bernardi (Volkswagen Polo R5) WRC Ott Tänak - Martin Järveoja (Toyota Yaris Wrc+) 16° Rally Italia Sardegna (Ss) Sordo - Del Barrio (Hyundai i20 Coupe Wrc+)


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