NOTIZIARIO DEL MOVIMENTO 5 STELLE SICILIA CON TUTTE LE ATTIVITA' SVOLTE DAI PORTAVOCE ALL'ARS
Febbraio 2015 - n° 1
Cittadini 5 StArs
DISBOSCAMENTO SELVAGGIO NEL NISSENO Pag. 02
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"GETTONOPOLI" SPESE PAZZE DEI CONSIGLI COMUNALI Pag. 04
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REGIONE: MUTUO DA 2 MILIARDI Pag. 03
Parte il Microcredito M5S
Se i luoghi comuni cercano di imbrigliare il Movimento
I NUMERI: Erogati finora 555 mila euro. L’operazione resa possibile grazie alla rinuncia mensile dei deputati a gran parte del loro stipendio.
è Pagina 3
SOTTOCCHIO
Il nuovo portale anticorruzione del M5S. Dal 17 febbraio Pag. 06
AMBIENTE
ALBERGO DIFFUSO
Salvati 7 milioni
Via al regolamento
ll Piani di risanamento am-
ll E’ stato approvato in Giun-
bientale in Sicilia mai partiti. Dopo l'esposto del M5S la regione interviene. Pag. 07
ta regionale il Regolamento sull’Albergo Diffuso previsto dalla legge M5s. Pag. 05
Tony Gaudesi
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e i luoghi comuni fossero soldi, Crocetta e la sua improbabile giunta avrebbero potuto fare a meno degli ultimi mutui miliardari. In una terra dove ormai in molti sono alla fame, pane e companatico, evidentemente, sono “etichette” e frasi fatte: “Però i grillini hanno fatto poco”, “Cosa è cambiato da quando loro sono all’Ars”, “Sono come gli altri”. Per certa stampa, addirittura il M5S non avrebbe toccato palla, o quasi, come se gli altri, maggioranza, governo e finta opposizione, avessero giganteggiato tra le navate di Sala d’Ercole. Eppure i fatti dicono altro, se solo si provasse a raccontarli veramente, a leggerli con la lente dell’onestà intellettuale. Ci si accorgerebbe, allora, che è il M5S il gruppo più produttivo, che portano il timbro del Movimento 5 leggi prodotte da questo improduttivo parlamento, che è grazie ai Cinquestelle se la tanto decantata casa di vetro (Palazzo dei Normanni) è un tantino più trasparente, grazie alla diretta streaming, diventata orma un’istituzione in commissione, e con l’approssimarsi della pubblicazione degli ARSenteisti in aula. Ci si accorgerebbe che è la commissione Ambiente (guarda caso guidata da un“grillino”) ad indossare gli stivali delle sette leghe in un panorama in cui il migliore dei competitori, al massimo, procede sulla sedia a rotelle. segue a pag. 2
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segue dalla prima Si scoprirebbe, allora, che non c’è solo la diaria nel diario di bordo M5S, che c’è azione oltre alla rendicontazione, che c’è molta più proposta che protesta. E sostanza, tanta sostanza, a dispetto di quello che blaterano tanti politici dalla lingua lunga ma, evidentemente, dalla memoria corta, che gli fa dimenticare i flop a raffica dei loro partiti. Che aprono la bocca (e quanto, in aula) ma tengono chiuso il portafoglio per non alimentare quel microcredito (e i nuovi progetti) che i 14 all’Ars stanno portando avanti con successo, come testimoniano i primi finanziamenti erogati alle imprese. Si realizzerebbe, allora, che i “neofiti”del Palazzo hanno fatto meglio di tantissimi scafati politici e consumati mestieranti, che di “viaggi” nel carrozzone della Cosa pubblica ne hanno fatti anche troppi.Da qui a cambiare la Sicilia, certo, ce ne corre. Ma pensare di riuscirci già alle prime curve, onestamente era un tantino azzardato. Intanto si prova a cambiare i siciliani, con una costante operazione di fiato sul collo che ha appena aperto la scatoletta del consiglio comunale di Agrigento (e tante altre ne aprirà presto) e mandato in tilt il sistema delle commissioni-bancomat, pianificate solo per gonfiare i portafogli dei consiglieri. L’onestà tornerà di moda, e qualcuno magari in cella (o ci andrà per la prima volta), spinto dalla montagna di accessi agli atti che i parlamentari Cinquestelle operano costantemente per scoperchiare gli altarini.Cambiare la Sicilia, si diceva, è operazione assai ardua, ma, per dirla con Faletti, talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile, piuttosto che non partire mai. Il M5S è partito già da un pezzo. A dispetto dei luoghi comuni. E delle frasi fatte.
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Disboscamento selvaggio di 10 mila ettari nel Nisseno e nell’Ennese L'ACCORDO PREVEDE PER LA REGIONE UN RICAVO DI 4,3 MILIONI DI EURO IN TOTALE, IN PRATICA 430 MILA EURO ALL’ANNO, MENTRE LA SPER, DALLA VENDITA DELL’ENERGIA ELETTRICA AL GESTORE DELLA RETE, RICAVERÀ CIRCA 40 MILIONI DI EURO ALL’ANNO. Un incredibile scempio si sta consumando, complice un vergognoso accordo tra privati (la Sper Spa) e Regione.
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ul disboscamento selvaggio dei boschi del Nisseno e dell’Ennese si accendono i fari dell’Ars. La commissione Attività produttive di Palazzo dei Normanni, su proposta dei deputati del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri e Matteo Mangiacavallo, si recherà in trasferta a San Cataldo proprio in questi giorni per scongiurare lo scandaloso abbattimento di alberi in una estensione di 10 mila ettari, programmato nei prossimi anni. Un incredibile scempio si sta consumando, complice un vergognoso accordo tra privati (la Sper Spa) e Regione, che ha già portato all’abbattimento di numerosi ettari di bosco come quello di Gabbara, zona San Cataldo, e i boschi del vallone nisseno in contrada Fanzirotta-Cannitello ed in contrada Cugno del Principe. La Sper è composta da 2 società: la italo-tedesca RWE Innogy che detiene l’80%, la Fri-El Green Power con il 20%. “In provincia di Enna – dice il deputato Cinquestelle Giancarlo Cancelleri – è attiva una centrale a biomasse da 21,7 MW di potenza, una sorta di mostro mangia legna che, secondo quanto stabilito dallo scellerato accordo tra la Sper, proprie-
Il bosco di Gabbara nel Nisseno
taria dell’impianto e la Regione, sarà alimentata dagli alberi delle aree boschive del centro Sicilia”. E tutto questo a fronte di nessun beneficio, come contropartita, per l’enorme sacrificio della Sicilia. “Il dato che salta di più all’occhio, infatti, in questa terribile operazione – commenta Cancelleri – è che la
Regione in tutto questo non ci sta guadagnando nulla, anzi ci sta facendo la figura del pollo, se consideriamo la scelta in buona fede. Altrimenti non si tratterebbe più di ingenuità, ma a quel punto dovrebbe intervenire la magistratura, perché è inconcepibile che si dia il via libera a questa vergogna
che prevede per la Regione un ricavo di 4,3 milioni di euro in totale, in pratica 430 mila euro all’anno, mentre la Sper, dalla vendita dell’energia elettrica al gestore della rete, ricaverà circa 40 milioni di euro all’anno. Insomma un vero affare per il privato e la solita fregatura per il pubblico”. I parlamentari
M5S lanciano quindi l’ennesimo appello per accelerare lo stop all’abbattimento degli alberi. E lo fa con una freccia in più al suo arco: un parere rilasciato il 20 marzo del 2012 dall’ex dirigente dell’ufficio affari legali e contenzioso del dipartimento dell’azienda regionale foreste demaniali che mette nero su bianco le motivazioni che suscitano “dubbi di validità e di efficacia” del contratto che nel 2007 ha prolungato di ulteriori sei anni quello che nel 2001 ha creato i presupposti per l’operazione disboscamento. Il contratto aprirebbe pure una serie di interrogativi in tema di nullità e inefficacia sotto vari profili. E per la nullità è prevista apposita azione giudiziaria a disposizione dell’Amministrazione, azione che è imprescrittibile. Non solo, apparirebbe configurabile, secondo il parere, anche l’ipotesi di annullamento del contratto integrativo, ipotesi che non si prescrive mai e può essere sempre fatta valere se la controparte chiede l’esecuzione del contratto. “L’assessore Caleca – conclude il deputato Giancarlo Cancelleri – vada fino in fondo. I mezzi per farlo ci sono tutti. Troppo spesso la Sicilia è stata ed è saccheggiata, basti pensare al petrolio o alle acque minerali”. Sulla questione disboscamento, il M5S si è mosso intanto su tutti i fronti, con atti parlamentari prodotti all’Ars, a Roma e perfino a Bruxelles”.
L'AULA
Mutuo, una farsa continua. In aula il ‘Patto del Lazzaretto’ per salvare il governo
Periodico del gruppo Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana Piazza del Parlamento, 1 Palermo
ll Il gruppo parlamentare
In attesa di registrazione Direttore editoriale Giancarlo Cancelleri Direttore responsabile Tony Gaudesi In redazione Maria Chiara Graziano Progetto grafico Samuele Cutrera
Anno 2015
Il Presidente della Regione: Rosario Crocetta
del Movimento 5 Stelle all’Ars è furioso sulle modalità con cui il ddl che prevede l'accensione di un mutuo da 2 miliardi ha trovato la strada dell’approvazione, con la complicità di un presidente di commissione che si è fatto beffa del Parlamento, riportando subito in aula il ddl, all'indomani del rinvio voluto e ottenuto dal M5S, e, soprattutto, grazie alle finte opposizioni, che imprecano e poi rimangono
a sala d’Ercole per salvare il governo. “Alongi, D’Asero e Fontana – dicono i deputati M5S – hanno votato no e Figuccia si è astenuto, ma è stata la loro presenza in aula a tenere in vita il numero legale. E questa è una storia che con queste opposizioni si ripete a scadenze periodiche, in un gioco delle parti fatto sulla pelle della Sicilia e dei siciliani. Un patto del Nazareno tanto al ribasso che potremmo definire
addirittura “Patto del Lazzaretto”, che finirà per portare la Sicilia al baratro". “Ci troveremo a pagare a vita – dice Valentina Zafarana – aliquote Irpef e Irap ai massimi livelli, e per cosa, poi? Per pagare debiti, mica per creare sviluppo e occupazione". Se la politica del governo Crocetta era quella di ricorrere a prestiti, tanto valeva affidare la delega all’Economia al primo passante in via Notarbartolo.
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VALENTINA ZAFARANA
Via al bilancio partecipativo nei Comuni
ll Il Movimento 5 Stelle mira
Microcredito targato M5S sicilia “Ce l’abbiamo fatta da soli” 23 AZIENDE FINANZIATE DI CUI BEN 10 MUOVONO I PRIMI PASSI NEL MONDO DELL’IMPRENDITORIA.
L’attivazione del fondo è stata resa possibile grazie alla rinuncia mensile ad un’ampia fetta dei loro stipendi da parte dei 14 deputati del M5S, che trattengono per loro solo 2500 euro più rimborsi spese (documentati). ll“E’ una goccia di benzina – ha detto
Ciaccio - nelle taniche a secco dell’economia isolana, ma è soprattutto una risposta all’immobilismo di un governo che ha abbandonato le imprese al loro destino. Se l’esecutivo avesse voluto seguire il nostro modello di sviluppo avrebbe potuto attivare grosse fette di fondi comunitari che purtroppo rimangono congelati per le difficoltà delle imprese a fornire idonee garanzie. I numeri in quel caso avrebbero potuto essere ben diversi e parecchie aziende avrebbero avuto la possibilità di programmare qualche piccolo investimento indispensabile per la loro attività”. Dai deputati M5S una tirata d’orecchie anche ai colleghi di Sala d’Ercole. “A loro, più volte – ha detto Ciaccio – abbiamo rivolto l’invito a destinare una parte dei loro stipendi al micro-
FOCUS
I primi beneficiari del fondo per il microcredito siciliano creato dal M5S sicilia:
credito, ma, ovviamente, senza il minimo successo”. “Evidentemente delle imprese non interessa a nessuno, men che mai al governo”, ha affermato Valentina Zafarana.“L’esecutivo si affida a vuoti proclami, seguiti puntualmente dal nulla. Il microcredito è una cosa concreta. E vi invito a pensare cosa potremmo fare se fossimo al governo”. Le somme messe a disposizione dai deputati M5S servono come garanzia per l’erogazione dei fondi Jeremie e dei capitali messi a disposizione da Banca Etica, per un totale di circa tre milioni e 300 mila euro disponibili. Quasi tutte le province siciliane sono rappresentate nelle prima tranche di finanziamenti, con aziende che operano nei più svariati settori: dall’agroalimentare, all’informatica, passando per le produzioni biologiche e per i beni culturali. Le somme erogate vanno da 5 mila a 25 mila euro a tassi fortemente agevolati (attualmente dal 2 al 4 per cento circa, a seconda del settore dell’impresa che usufruisce del prestito). Partenership dell’operazione sono Banca Etica, Impact Hub Sicilia e la Fondazione Comunità di Messina Onlus, che si occupano della gestione del Fondo e del-
la selezione delle domande di credito. Domande che sono arrivate numerose da tutte le parti dell’isola (4750 richieste di informazione, per 1340 questionari compilati). Non tantissime, però, le pratiche “utili” per l’istruttoria, perché incomplete o carenti, soprattutto per quanto attiene al business plan. “Questo a dimostrazione – afferma il deputato Giorgio Ciaccio – di una grave carenza di cultura di impresa nella nostra isola”. Delle 23 aziende finanziate ben 10 muovono i primi passi nel mondo dell’imprenditoria: sono tante, infatti, le start up che hanno colto al volo l’occasione offerta dal Microcredito per mettersi sul mercato. Sul mercato vuole restare, invece, il Birrificio Messina. I dipendenti della gloriosa azienda fiaccata dalla crisi hanno infatti deciso di tenere in vita il marchio e di continuare la produzione grazie ad una microricapitalizzazione da 25 mila euro che servirà loro come garanzia per accedere a più cospicui finanziamenti. Ad alimentare il fondo possono contribuire anche privati cittadini. Uno di questi, Pietro Lupo da Torino, da quattro mesi “gira” al microcredito le 80 euro “di Renzi”. “Un attestato di stima incredibile verso la nostra operazione”, ha
commentato Ciaccio. L’attivazione del Fondo per il microcredito è una della tante piccole vittorie del Movimento che, a dispetto di parecchi luoghi comuni, a Sala d’Ercole ha fatto tutt’altro che la comparsa. Pur nello scomodo e spesso isolato ruolo di vera opposizione, risulta il gruppo più produttivo e più presente; è riuscito a far passare quattro leggi che portano la sua firma e conduce una delle commissioni (Ambiente) tra le più produttive, se non la più produttiva in assoluto. All’attivo del Movimento anche tante battaglie (vinte) per rendere più trasparente un Palazzo finora tutt’altro che “casa di vetro”: streaming delle sedute in numerose commissioni (seguitissima quella in commissione lavoro per la questione del click day, che svelò, senza filtri, ai cittadini la vera natura dei rapporti all’interno della macchina regionale) e divulgazione delle presenze dei deputati in Aula, che a breve saranno pubblicate sul sito dell’Ars.
In alto: i 14 Portavoce all'ARS del Gruppo Parlamentare M5S Sicilia
ad allargare la rosa di strumenti a disposizione dei cittadini per partecipare alla vita pubblica: è stato presentato all’Ars il disegno di legge sul bilancio partecipativo. Con questa legge i consigli comunali sarebbero obbligati a modificare i propri statuti e a redigere appositi regolamenti attuativi. Il ddl, a firma di Valentina Zafarana, prevede che l’interazione dei cittadini con lo strumento del bilancio partecipativo avvenga nel modo più semplice possibile, consentendo la presentazione di idee progettuali nell’ambito di una serie di aree tematiche ben identificate. Tra le note salienti del progetto, l’obbligo per i Comuni di destinare il 2% del bilancio alla procedura del bilancio partecipativo e l’apertura alla partecipazione anche agli stranieri. MATTEO MANGIACAVALLO
Manca chi firma: Fondi europei bloccati llUn esercito di dirigenti,
ma manca quello giusto per firmare i mandati di pagamento. Succede al dipartimento Territorio della Regione siciliana, dove la casella del dirigente generale è vuota a dispetto dei circa 1800 dirigenti iscritti a libro paga di mamma Regione. Un “vuoto” inspiegabile, che intanto blocca il pagamento a diverse aziende delle 180 circa che aspettano con ansia l’erogazione dei fondi europei per il rafforzamento della rete ecologica siciliana (linea di intervento 3.2.2.4). Sono i paradossi di una Regione che negli ultimi anni ha prodotto stabilizzazioni e promozioni in serie, col risultato solo di zavorrare il bilancio regionale.I circa 1800 dirigenti che affollano la terza fascia sono un’anomalia tutta siciliana. Anomalia che andrebbe eliminata attraverso un concorso pubblico che si attende ormai da tempo.
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Caso "Gettonopoli" Decade il consiglio comunale di Agrigeto DIMISSIONI DI MASSA DA PARTE DEI CONSIGLIERI COINVOLTI NELLO SCANDALO. ESULTA IL MOVIMENTO 5 STELLE: “VINCE LA BUONA POLITICA”.
LO SCANDALO
ll E’ stata una richiesta di ac-
cesso agli atti promossa dal deputato regionale M5S Matteo Mangiacavallo, per conto del Meetup di Agrigento, ad accendere i riflettori sulle 1.133 riunioni di Commissioni convocate nel comune siciliano in un solo anno, dal primo gennaio al 15 dicembre 2014, per una spesa complessiva vicina ai 400 mila euro (comprensiva dei rimborsi spese, oltre il gettone di presenza). Tre incontri al giorno, sabati, domeniche e festività incluse. Numeri che hanno destato scalpore, soprattutto se confrontati a quelli registrati nel Comune di Trento, dove le commissioni, nel medesimo arco temporale, sono state riunite solo 109 volte. Uno scandalo al quale i cittadini agrigentini hanno risposto, indignati, riversandosi nelle piazze. A prendere tutti in contropiede, infatti, sono i mille che improvvisamente si ritrovano a Porta di Ponte alle otto di sera per marciare sul Comune mentre le telecamere di Ballarò raccontano all'Italia intera che cos'è la "malapolitica" messa all'indice dal neo-presidente della
Repubblica Sergio Mattarella.
si, allo Stop definitivo. L’intero Consiglio comuna Perché qui dove l'acqua con- le è decaduto, oltre la metà tinua ad arrivare nei rubinet- dei consiglieri ha rinunciato. ti delle case solo ogni quattro Esulta il Movimento 5 Stelle: giorni mentre le bollette sono “E’ la vittoria della buona pole più care d'Italia, dove il Co- litica, se non ci fosse stato il mune sull'orlo del dissesto "so- nostro gruppo, degnamente stiene" con assegni da 28 eu- rappresentato da diversi citro all'anno famiglie indigen- tadini, simpatizzanti ed attiviti con figli disabili, dove cen- sti, nel Comune di Agrigento, tinaia di dipendenti pubblici quella che viene vista oggi cosono indagati per essere rima- me una vergogna a livello nasti a casa ad assizionale, non stere ipotetici faavrebbe mai miliari malati, qui visto la luce E’ la vittoria non ha mai proe quanto avdella buona testato nessuno, venuto nelpolitica, se non la rassegnazione le ultime ore ci fosse stato il l'ha sempre avuta non sarebbe nostro gruppo, vinta. E invece lo s tato p osdegnamente scandalo di quei sibile comrappresentato 30 consiglieri comentarlo. da cittadini, munali che in un Le dimissiosimpatizzanti anno, riunendoni in massa ed attivisti si ben 1.133 voldel Consiglio questo caso non Comunale di te senza produravrebbe mai re alcunché, hanAgrigento, è visto la luce no intascato getl ’unico attoni di presenza to di dignità per quasi 300.000 che i cittadieuro, fa rinascere improvvisa- ni, stanchi, potevano accettamente la voglia di indignarsi. re, anche se, a onor del vero, è arrivato con estremo ritardo”. Giunge pronto anche l’inter- “Una politica per la collettivivento della Guardia di finanza. tà si può ancora portare avanI militari hanno acquisito copia ti – aggiunge il deputato reo i verbali di tutte le commis- gionale del M5S Matteo Mansioni consiliari degli ultimi anni. giacavallo – basta credere nel Si arriva così, nei giorni scor- cambiamento e ricordarcene
al momento del voto. Per il Movimento 5 Stelle la coerenza e l’onestà sono valori che nessuno potrà mai toccare. Anche ad Agrigento ci proponiamo come alternativa allo sfascio provocato dai partiti e siamo pronti a dare il buon esempio anche in quella piazza importante. La buona politica parta dal nostro buon esempio”. “Quanto accertato nel Comune di Agrigento si tratta di un “campione” preso a caso, perché abbiamo contezza che in altri civici consessi si è addirittura superato tale limite. Sarà cura dei cittadini scoprire queste ed altre magagne. Nel frattempo, però, il “caso agrigentino” si è rivelato come l’occasione propizia per “sensibilizzare” ed invitare i consiglieri degli altri consigli comunali, qualora non lo fossero, a “ritornare” sulla retta via. Non servono altri atti eclatanti, basta il “fiato sul collo dei cittadini” sulle pubbliche amministrazioni e il buon esempio di chi ama la politica per il bene comune”.
A sinistra: manifestazione contro gettonopoli ad Agrigento. Foto di Mauro Posante
Anche a Misterbianco spese pazze e consiglieri col dono dell’ubiquità
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n Sicilia siamo a gettonopoli, o quasi. Di certo il caso Agrigento non è isolato”. Il Movimento 5 Stelle, dopo aver scoperchiato il caso Agrigento, accende i fari sulle commissioni consiliari di tutta la Sicilia. Da tempo è partita una richiesta di accesso agli atti per tutti i comuni dell’isola, che ha già dato alcuni frutti, accendendo i riflettori su un altro potenziale scandalo che è già approdato sulle scrivanie della Procura del-
la Repubblica e su quelle della Corte dei Conti. A Misterbianco, ad agosto del 2013, sono stati spesi 38 mila euro, per un totale nell’anno di circa 400 mila euro, una cifra spropositata per un Comune come quello. I consiglieri in pratica si sono riuniti in maniera tale da totalizzare il massimo possibile dei guadagni. Non solo, spulciando tra le carte del Comune del Catanese sono balzate agli occhi parecchie cose anomale. “Abbiamo notato – dice il deputato all’Ars
Francesco Cappello – casi di consiglieri col dono dell’ubiquità, presenti contemporaneamente in commissioni diverse e verbali firmati da presidenti che risultavano assenti. Salta agli occhi pure la durata della commissioni, alcune delle quali non superano l’ora”. Curiosi i verbali di alcune sedute (VI commissione), passate a leggere il regolamento dell’assistenza economica, salvo poi scoprire, in successive sedute, che quel regolamento era scaduto. “E’ evidente che
qualcosa non quadra. Per questo abbiamo mandato tutto alla magistratura ordinaria e contabile, cui demandiamo ulteriori accertamenti”. “Sembra ci sia qualcosa che non va anche in altri Comuni, - concludono dal M5s all’Ars - stiamo esaminando bene le carte finora arrivate. La cosa che ci fa sospettare è che solo una cinquantina di Comuni su 390 ci ha risposto. Tra i Comuni che finora non hanno risposto alla richiesta dei deputati Cinquestelle ci sono quelli più
grossi, come Palermo, Catania e Messina. Ovviamente, faremo una nuova richiesta di accesso agli atti e se, anche questa volta, non produrrà alcun esito ricorreremo al Tar. Vogliamo vedere quelle carte nell’interesse dei siciliani”. Il gruppo parlamentare all’Ars mira a stoppare all’origine le manovre dei furbetti delle commissioni, attraverso una legge che mira ad azzerare i gettoni. Il disegno di legge relativo, a firma di Cappello, è stato già depositato all’Ars.
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Piano rifiuti scaduto ma la Regione ci lavora ancora
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iano rifiuti scaduto prima ancora d i e s s e re a p p ro vato e, quind i , gi à d a ce s t i n a re. M a all’assessorato all’Energia della Regione Siciliana ci si lavora ancora. I l nuo vo piano, il terzo in 25 ann i , c h e d ov re b b e g e s t i re l’intero ciclo dei rifiuti, ancora in grembo di mamma Regione già puzza di cadavere, perché scaduto il 31 dicembre scors o. M a i n a s s e s s o r a t o è tutt’ora in corso la procedura di Valutazione ambientale strategica, che in realtà andava fatta prima dell’approvazione del piano. Anzi, proprio la mancanza della Vas, insieme all’enorme super ficialità con la quale sono stati portati avanti i lavori, ha de terminato l’allungamento dei tempi di approvazione, che sono andati ben oltre quelli previsti. Della Vas, anzi, alla Regione si sono
Giampiero Trizzino Presidente della Commissione Ambiente e Territorio
completamente dimenticati prima dell’invio al Ministero per l’approvazione, cosa che ha fatto tornare il progetto al mittente e costretto i tecnici a rimettersi al lavoro fino ad oggi, a termini, però, già chiusi. Dall’89 ad oggi sono tre i piani redatti, e i cittadini attendono ancora di ve dere il minimo risultato. Le uniche cose che questi piani hanno prodotto sono faldoni in Procura e alla Corte dei Conti.
Albergo Diffuso. Approvato il regolamento LA PRIMA LEGGE IN ITALIA FIRMATA MOVIMENO 5 STELLE. ll E’ stato approvato in Giun-
In Sicilia musei gratuiti la domenica. Forse.
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n successo in tutta Italia, celebrato con tanto di dati e numeri sul sito del ministero dei Beni culturali e con tanto di conferenza stampa a glorificare l’operazione che da luglio, ogni prima domenica dei mese, apre ai cittadini gratuitamente le porte dei siti culturali d’Italia. Nulla si sa invece della manifestazione in Sicilia, a parte due laconiche righe piazzate su una pagina web del dipartimento dei Beni culturali della Regione, ad attestare che anche l’isola si è accodata all’operazione lanciata da Roma. Poi il nulla, o quasi, a parte qualche numero smozzicato da qualche testata. Niente dati ufficiali sul sito regionale e nemmeno l’attesissimo elenco dei musei e siti archeologici che hanno aperto i battenti nei mesi scorsi e lo rifaranno a febbraio. “E’ la conferma – dicono Le deputate all’Ars Valentina Zafarana e Gianina Ciancio – che il go-
verno Crocetta punta sulle trivelle, mutui e sanatorie, piuttosto che a valorizzare quello che la storia ci ha regalato, il 40 per cento del patrimonio culturale del Paese”. “Ci si sarebbe aspettato – dicono le deputate – che quanto fatto sul sito ministeriale venisse ripetuto anche su quello della Regione. Sarebbe stata una campagna promozionale notevole, e invece nulla. Speriamo, quantomeno, che prima di febbraio faccia la sua comparsa questo attesissimo elenco delle aperture, che dovrebbe far lievitare il numero dei visitatori. Una cosa è certa, noi non ci arrendiamo a veder mortificare il nostro patrimonio culturale che è tra i più ricchi d’Italia”. L’elenco dei siti visitabili n Sicilia non è ancora presente nemmeno sul sito del ministero, dove fanno bella mostra di sé, invece, quelli di ben altre 17 regioni italiane.
ta regionale il Regolamento sull’Albergo Diffuso previsto dalla legge targata M5s n.11 del 2013. “E’ enorme la soddisfazione, – afferma la prima firmataria del testo di legge, la parlamentare Cinquestelle Claudia La Rocca – l’ultimo tassello finalmente è stato posizionato; l’imminente pubblicazione del Regolamento sulla Gazzetta ufficiale, infatti, renderà effettiva l’applicazione della norma che sviluppa il vero turismo Made in Sicily”. “Questa legge – continua La Rocca – approda nella nostra regione con l’intento di riconoscere la vocazione turistica dei centri storici e dei bellissimi borghi presenti. Fra gli obiettivi, fermare l’apparen-
te inarrestabile spopolamento dei piccoli comuni”. “Si tratta di una forma di ricettività innovativa – aggiunge – la cui idea chiave è quella di dislocare gli alloggi turistici nelle abitazioni del centro storico ed, allo stesso tempo, garantire la presenza di locali adibiti a spazi comuni per gli ospiti”.
delle quattro leggi targate M5S approvate dall’Ars, anzi 5 se si considera che il testo base del ddl voto sull’impignorabilità della prima casa è del Movimento.
FOCUS L'albergo diffuso è «un'impresa ricettiva alberghiera situata in un unico centro abitato, formata da più stabili vicini fra loro, con gestione unitaria e in grado di fornire servizi di standard alberghiero a tutti gli ospiti».
I parlamentari del Movimento 5 Stelle stanno organizzando un convegno all’Ars, “così da rendere noti ai cittadini gli effetti della legge ed i vantaggi che la stessa porta con sé”. Gli stessi lanciano ora un altro campanello: “E’ importante che l’iniziativa venga incentivata nella prossima programmazione 2014/2020”. L’albergo diffuso, la prima legge di iniziativa parlamentare di questa legislatura, è una
“Segno – dicono i deputati – che a sala d’Ercole non abbiamo fatto proprio da tappezzeria, come qualcuno si ostina a voler affermare. A questo vanno aggiunti il via al microcredito ed al nuovo progetto Boom Polmoni Urbani, il fatto che siamo il gruppo più produttivo dell’Ars e che abbiamo portato dentro al Palazzo una grandissima ventata di trasparenza. E tutto questo dalla non comodissima posizione di vera opposizione”.
FERRERI
FOTI
TANCREDI
SIRAGUSA
Degrado alla diga Santa Rosalia (RG)
Maltempo a Catania. Interviene il M5S
Macari (TP) scogliera distrutta.
Ex Province. Vince la lobby dei sindaci.
ll In grave stato di degrado la
llA seguito delle intense gran-
ll Interrogazione M5S per ca-
ll “Una vergognosa marcia in-
diga Santa Rosalia, bacino artificiale tra i monti Iblei in provincia di Ragusa. A riguardo, la deputata di Acate Vanessa Ferreri (M5s) ha presentato un’interrogazione rivolta al governo regionale: “chiediamo si trovino tempestive soluzioni per la messa in sicurezza e il recupero ambientale e delle aree verdi del sito”.
dinate del 22 gennaio scorso che hanno colpito la provincia di Catania ed in particolare i comuni di Fiumefreddo, Giarre, Acireale e Catania, il Movimento 5 Stelle all’Ars chiede al governo regionale di dichiarare lo stato di calamità naturale. La mozione M5s, a prima firma della deputata Angela Foti, va in soccorso degli agricoltori del Catanese, così da far fronte agli innumerevoli danni subiti.
pire come il governo voglia salvaguardare il territorio siciliano. A Macari, come si ricorderà, una parte della scogliera è stata distrutta da ignoti con un escavatore, abbandonato poi sul posto, al fine di ricavare un accesso al mare. "Enti locali, demanio e Regioni si coordino meglio e forse qualche risultato in più e qualche danneggiamento in meno potrebbero essere a portata di mano”.
Come è evidente fin dal nome, è in primo luogo un albergo, anche se un albergo particolare, che non si costruisce, ma che nasce mettendo in rete case pre-esistenti. In altre parole l'albergo diffuso è un albergo orizzontale che si caratterizza per una serie di requisiti (il modello) messi a punto dopo una lunga serie di esperienze sul campo avviate a partire dai primi anni '80.
dietro del governo in omaggio alla lobby dei sindaci“. E’ una bocciatura senza appello quella che arriva dai parlamentari del Movimento 5 Stelle all’Ars al ddl del governo che ridisegna completamente la riforma delle ex Province, con “un’assurda pianificazione di tre grandi aree metropolitane, che ricalcano i confini delle ex province di Palermo, Catania e Messina“.
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Nasce il sito anticorruzione M5S
IL PALAZZO
ARSenteisti. Online le assenze dei deputati
On line il sito che permetterà ai cittadini di segnalare episodi illeciti nella pubblica amministrazione e in sanità. NOVITÀ
ll Firmata la delibera
...da uno studio realizzato dall’Università di Goteborg la Sicilia è al 148° posto su 172 regioni nella classifica dei paesi che registra meno episodi di corruzione e la 159° per quanto riguarda la sanità.
dal segretario generale di Palazzo dei Normanni. La richiesta era stata fatta mesi fa dal Movimento 5 Stelle per contrastare il fenomeno delle sedute semideserte. Un altro passo in avanti nel territorio della trasparenza. E’ imminente la pubblicazione sul sito dell’Ars dei deputati presenti ed assenti in occasione di ogni seduta d’Aula. “E’ un ottimo risultato nell’ottica della trasparenza“, afferma il capogruppo Valentina Zafarana. “I cittadini avranno modo ora di controllare costantemente l’impegno dei loro rappresentanti al Parlamento e quindi di giudicarli. Speriamo in questo modo di evitare lo spettacolo indecoroso dell’Aula pressoché deserta, cui troppo spesso abbiamo dovuto assistere negli ultimi tempi, noi e soprattutto i siciliani che da questo Palazzo attendono risposte“.
RISULTATI 5 STELLE
Nel Messinese 700 mila euro per gli alluvionati.
C
orruzione e malaffare, parte la guerra 2.0 del Movimento 5 stelle . Da oggi le denunce di mazzette e traffici loschi in sanità e nella pubblica amministrazione sono a portata di click e senza la necessità per i cittadini di esporsi più di tanto. Basta compilare un form in rete, anche in maniera anonima, indicare ambito e caratteristiche della vicenda che puzza di marcio e allegare eventuali documenti per fare scattare tutte le verifiche del caso. E’ stato presentato alla stampa, nel corso di una conferenza tenuta all'Ass. Reg.Sic., www.segnalazioni5stelle.it, il sito “antimazzette” del M5S che da oggi mira a scavare dietro le quinte della pubblica amministrazione e delle sanità. “E’ un po’ la nostra risposta – ha detto la deputata alla Camera Giulia Di Vita - all’inazione della Regione, che inconcepibilmente ha evitato di costituirsi parte civile contro un suo funzionario,
perché ‘le mazzette non costituiscono un fattore di particolare allarme sociale’. Per noi, invece, l’allarme c’è, ed è enorme. Anzi non mi pare di essere l’unica a definire la corruzione uno dei cancri della nostra società”. Il sito ‘anticorruzione’ è una ‘coproduzione’ Camera ed Ars. Assieme alla Di Vita alla conferenza stampa h a n n o p r e s o parte la deputata alla Camera Gulia Grillo, il deputato all’Ars Stefano Zito, Davide Del Monte, direttore di Transparency International-Italia ed il magistrato Ferdinando Imposimato, che ha lodato l'importante inziativa. "Finora - ha detto Imposimato - si sono fatte leggi propaganda, ma di concreto non si è fatto nulla, anzi quando
si è operato lo si è fatto per peggiorare la situazione, come nel caso della legge Severino, dove le pene per la concussione fraudolenta sono state ridotte da 12 a 8 anni". Per il magistrato è imprescindibile fare qualcosa dal punto di vista legislativo
il campo d’azione. La corruzione non è solo di tipo macro, come quella relativa alla spesa farmaceutica, ma è anche micro e si estrinseca nel dipendente infedele che chiede un telefonino nuovo o nella banconota da 100 euro per velocizzare una pratica. La corruzione potrebbe "è imprescindibile annidarsi fare qualcosa dal anche nelpunto di vista legisla mancata lativo per cambiare le cose, visto che il 95 trasparenza delle pubper cento dei probliche amcessi finisce in preministrazioscrizione" Ferdinando Imposimato ni, nei bandi scritti male o cuciti su per cambiare le cose, visto misura”. che il 95 per cento dei pro- “I numeri – ha proseguito cessi finisce in prescrizione". Zito - stanno diventando L’idea dei sito-sentinella era impressionanti, come tenata in origine per contra- stimonia un recente studio stare la corruzione in Sanità, realizzato dall’università di che ingoia grossissime fette Goteborg che vede la Sicilia di denaro pubblico. quasi in fondo (148° posto su “Gli ultimi episodi di crona- 172 regioni) in una classifica ca e gli ultimi arresti in Si- che piazza più in basso chi cilia – dice Stefano Zito - ci registra più episodi di corhanno convinto ad allargare ruzione”. Secondo lo stesso
studio ancora peggiore la situazione in sanità (159° posto su 172). Anche il direttore di Transparency International- Italia, Davide Del Monte, ha salutato con piacere l'iniziativa, che potrebbe spingere i cittadini alla denuncia, visto che la propensione a farlo in Sicilia non sembra spiccata. Ad ostacolare le denunce di episodi di corruzione è una questione culturale, ma anche la paura che delle ritorsioni, o addirittura del licenziamento. “I medici – ha affermato Giulia Grillo – sono imbavagliati addirittura da norme contrattuali che li espongono a pesanti provvedimenti disciplinari che possono arrivare anche a licenziamento. Mi riferisco ai punti B e C del comma 8 dell'articolo 5 del contratto collettivo nazionale per le professioni mediche e veterinarie, che condanna le diffamazioni verso il pubblico. Dove per diffamazione può essere facilmente intesa la denuncia di un episodio corruttivo o di mala gestio
ll Per gli alluvionati del
Messinese arrivano finalmente i soldi per l’autonoma sistemazione. E’ stato firmato dal dirigente generale del dipartimento della Protezione civile della Regione siciliana il decreto che impegna 700 mila euro per l’autonoma sistemazione delle famiglie alluvionate e vittime di dissesto idrogeologico tra il 2009 e il 2011. E’ un successo sicuramente da ascrivere al pressing asfissiante che il M5S ha fatto nei confronti della dirigenza regionale perché le richieste dei Comuni andassero a buon fine. Senza questo intervento i fondi avrebbero fatto la fine del milione stanziato nel 2013, mai impegnato e finito in economia.
n° 1 Febbraio
Anno 2015
7
Cittadini5StARS
M5S sicilia
Salvati 7 milioni di euro
Sensibilità chimica multipla. “Il Governo riconosca la malattia rara” ll In Italia sono migliaia i ca-
si riconosciuti e la regione nella quale si riscontra la maggiore incidenza è proprio la Sicilia, con circa 250 diagnosi, molte delle quali nelle zone che piangono quotidianamente l’inquinamento, Priolo, Milazzo e Pace del Mela. Ancora nessuno studio che possa stabilirne la reale portata e, purtroppo, nessuna cura.
Bonifica dell'amianto Il M5S recupera i fondi
U
n’altra denuncia del Movimento 5 Stelle è andata a segno in questi giorni e ha costretto la Regione a revocare numerosi decreti di spesa per atti che poco avevano a che fare con i piani di risanamento per tre aree di emergenza ambientale (Priolo-Gargallo-Melilli, comprensorio del Mela e Gela-Butera-Niscemi) finanziati ma mai attuati. Negli atti stoppati ieri dall’Assessorato al Territorio e Ambiente della Regione – come scrive il Giornale di Sicilia di oggi – c’erano convegni, progetti e corsi di formazione su sistemi turistici e convenzioni dubbie. Cose che i deputati del M5S avevano segnalato con tanto di esposto alla Corte dei Conti per fare chiarezza e cercare di fare partire quei piani di risanamento “vivi” solo sulla carta.
L’esposto alla magistratura contabile (a firma dei deputati Claudia Mannino, Giampiero Trizzino, Giorgio Ciaccio, Valentina Zafarana e Stefano Zito) parte da una meticolosissima analisi di tutti i decreti di impegno dell’Ufficio speciale regionale nel periodo 2010-2012, per un totale di circa 30 milioni di euro. “Abbiamo salvato – dicono i parlamentari – 7 milioni e mezzo di euro di soldi dei contribuenti che rischiavano di essere mal spesi. Quei soldi erano destinati ai piani di risanamento ambientale di terre già martoriate e non a progetti dai nomi altisonanti ma dalla dubbia efficacia. Abbiamo analizzato tutte le centinaia di decreti di impegno fatti dallo Sportello Unico regionale AERCA-Amianto ma ne è valsa la pena, in quanto questo primo atto del-
la Regione dimostra la fondatezza dei documenti che abbiamo presentato. Ad ogni modo aspettiamo l’esito dell’istruttoria da parte della Corte dei conti, in quanto vi sono ancora diverse decine di milioni di euro sul cui utilizzo ci sono
Abbiamo salvato 7 milioni e mezzo di euro di soldi dei contribuenti che rischiavano di essere mal spesi. Quei soldi erano destinati ai piani di risanamento ambientale di terre già martoriate e non a progetti dai nomi altisonanti ma dalla dubbia efficacia"
seri dubbi, sia in termini di legittimità che di efficacia”. Ma il Movimento non è ancora soddisfatto. Lo sarà solo quando la macchina del risanamento si metterà veramente in moto. Ci chiediamo infatti e chiediamo alla Regione perché i piani di risanamento sono fermi? Perché la commissione regionale sulle aree a rischio ambientale istituita dal governo Crocetta un anno e mezzo fa si è riunita solo una volta e non ha prodotto alcun risultato? Perché non si vuole far funzionare il registro tumori che garantirebbe le informazioni per agire sulle priorità sanitarie e ambientali della Sicilia? Basterebbero pochi atti per ridare speranza alla vita di centinaia di migliaia di cittadini che abitano in quei luoghi, dove è a rischio la salute”.
Stiamo parlando della mcs – sensibilità chimica multipla – una patologia rara che non permette a chi ne soffre di assimilare alcuna sostanza chimica; così un deodorante o un qualunque detersivo, persino uno shampoo o uno spruzzo di lacca ai capelli, può danneggiare irrimediabilmente il sistema nervoso. Chi ne è affetto non può venire a contatto con la maggior parte degli elementi che compongono la nostra quotidianità. Addirittura, a causa delle particolari insofferenze sviluppate dai malati di mcs sono proprio gli ospedali i luoghi nei quali la loro salute è più a rischio. Ed ecco che l’unica cura diventa l’isolamento.
Per far fronte a questa emergenza e trattare nel modo più opportuno questa subdola malattia, il Movimento 5 Stelle in Sicilia ha presentato due diversi atti parlamentari all’Ars, una mozione e un’interpellanza a prima firma della deputata Claudia La Rocca. “In Italia – denuncia la parlamentare – non vi è nessun riconoscimento nazionale. Impegniamo, dunque, il Governo regionale ad intraprendere immediatamente un dialogo con il Governo nazionale per sollecitare il riconoscimento della mcs come malattia rara posta a carico del servizio sanitario nazionale. E quindi, a portare a conclusione, il prima possibile, l’iter d’adozione del piano nazionale sulle malattie rare di concerto con tutte le forze di governo centrali e periferiche, per un monitoraggio periodico delle fasi di attuazione”
Malasanità, alcune Asl negano cure ai malati di Sla. ll Pazienti affetti da Sla di-
menticati da alcune Asp in Sicilia. “Non riuscire più a muoversi e a parlare, dipendere da una macchina per respirare o da un sondino nello stomaco per alimentarsi, e l’ingiustizia della burocrazia italiana che nega l’indispensabile”. Così intervengono i parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle all’Ars che hanno già presentato un’interrogazione rivolta al governatore Crocetta e all’assessore Borsellino.
“L’unica urgenza – affermano i deputati M5s – è dare riscontro ai bisogni di questi malati e dei loro familiari”. In due giorni sono stati denunciati ben due casi. Il primo è quello di una paziente in provincia di Catania privata delle sonde di aspirazione. Il secondo caso a Mazara Del Vallo, la donna malata di Sla ha visto negata la richiesta di farmaci indispensabili per l’alimentazione da più di un mese.
Si a differenziata, Sanità catanese. Pioggia di no a inceneritori interrogazioni M5S all'ARS
Proposta del M5S : Esenzione Irap per le giovani imprese
ll A seguito di diversi accessi
llIl Movimento 5 Stelle pre-
agli atti e di un esame sullo stato dell’arte dell’impiantistica presentata dalla Srr Tp Nord, la società che gestisce i rifiuti nel trapanese, la nostra Valentina Palmeri ha chiesto una serie di incontri con il dipartimento dell’acqua e dei rifiuti e con la stessa società al fine di presentare l’impiantistica, evidenziare eventuali criticità, ed accelerarne i finanziamenti bloccati per la totale inosservanza del piano regionale dei rifiuti.
ll Interessati dagli atti parla-
mentari il reparto di cardiologia e il pronto soccorso dell’ospedale di Acireale, i centri diurni di demenza dell’Asp3 Catania. Angela Foti chiede all’assessore Borsellino di intervenire immediatamente per salvare le strutture. I Centri diurni demenze nei comuni di Acireale, Giarre e Paternò sono chiusi da più di un mese, i contratti di collaborazione dei professionisti che assicuravano i servizi non so-
no stati prorogati né rinnovati causando un gravissimo disagio per i pazienti. Il reparto di cardiologia del P.O. di Acireale senza nessun posto letto viene aggregato al reparto di medicina generale; un’anomalia quest’ultima che si rileva solo nell’Asp 3 di Catania. Ed infine, una deficienza e decadimento strutturale che interessano l’ospedale S.Marta e S.Venera di Acireale, nonché una carenza ormai cronicizzata di personale, medico e paramedico.
senta un ddl ed un’interpellanza per sbloccare gli effetti della L.R. n.11 del 2011, ancora ferma a causa di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri mai emanato. Il primo firmatario, il Cinquestelle Matteo Mangiacavallo: “Venga attuata una volta per tutte l’esenzione Irap quinquennale così da dare ossigeno alle attività produttive siciliane”. Numerose imprese siciliane hanno avviato la loro atti-
vità nel 2011 e 2012, sulla scorta di una agevolazione fiscale per l’imprenditoria giovanile e femminile contenuta nella legge. Quest’ultima prevede, almeno nelle carte, l’esenzione dall’Irap (Imposta regionale sulle attività produttive), per cinque anni consecutivi. La legge, tuttavia, non ha mai preso piede resta praticamente una lettera morta. E questo solo perché manca un decreto del presidente del Consiglio dei ministri.
120.000€ per far respirare la tua città
Il nuovo progetto del Movimento 5 Stelle Sicilia in collaborazione con Farm Cultural Park di Favara. Cos’è
Chi può partecipare?
Come partecipare
Boom – Polmoni Urbani è un concorso di idee per promuovere la creatività e nuovi modelli di Sviluppo Urbano. Il progetto trova copertura finanziaria tramite la restituzione di parte degli stipendi dei 14 deputati che compongono il Gruppo Parlamentare all’A.R.S. del MoVimento 5 Stelle.
Possono presentare progetti tutti i cittadini maggiorenni (italiani e stranieri), residenti in Sicilia alla data di presentazione della domanda, organizzati in gruppi formali o informali composti da un minimo di 2 persone.
Vai alla pagina www.polmoniurbani.it, leggi il Regolamento, compila il modulo di richiesta e facci avere il tuo progetto completo per rilanciare la tua città.
www.polmoniurbani.it