Testimoni
Presentazione La frequentazione di anziani nel corso della mia esperienza di volontariato in una casa di riposo di Toronto, dove la Do menica mattina aiuto i residenti che ne hanno necessità a raggiungere la Cappella per assistere diretta mente alla Celebrazione della Santa Messa, mi ha permesso di osservare più da vicino le persone cui è concesso dal Cielo il dono di raggiungere un'età avanzata. Questa frequentazione è stata e continua ad essere un dono anche per me, perché ha acuito un sentimento di viva ed attiva partecipazione alla vita de i fratelli in Gesù e mi permette di avere lo stesso atteggiamento di rispetto anche fuori da quell'a mbiente, creato apposita mente per gli anziani. Questa esperienza ha confermato che la mia convinzione sulla cosiddetta 'età d'oro' (in Canada 'golden age') è vera mente tale, perché questa è davvero una preziosa fase della vita, in cui si raccoglie la messe delle esperienze accumulate nel corso dell'esistenza, per trasmettere questo patrimonio ai più giovani. Questo libretto di 'profili', nei quali la mia anima e il mio cuore hanno colto l'anima e il cuore di persone realmente incontrate ed amate nella loro essenza, vuole essere un invito a porsi con attenta, dolce, discreta amicizia nei confronti di chi sta vivendo la fase conclusiva della vita terrena. Tale amicizia si può e si dovrebbe coltivare all'interno delle famiglie, ma non sempre è possibile per vari motivi e circostanze; donde la necessità di creare ovunque strutture nelle quali queste preziose persone siano a mate e custodite (mini-alloggi privati, con assistenza ben organizzata; case di riposo, ecc.). In una società cristianizzata tale miracolo può essere sempre attuale e fattibile. Antonia Chimenti, Toronto, Santo Natale 2012
Testimoni
Guidati dalla Beata Vergine Maria
Sulle tracce della Beata Mother Theresa
Preghiera sulla sua tomba
e d el Beato Bartolo Longo
Š Antonia Chimenti, Toronto, Santo Natale 2012
Introduzione Dare voce a chi non parla alto e forte, ma comunica a tratti con l’espressione degli occhi, con la gestualità, con poche ma eloquenti parole, è un imperativo morale e civile che si impone, tanto più oggi, in un’epoca in cui, nel frastuono, è più difficile cogliere l’essenza nobile dell’essere umano, che consiste ancora e sempre, nella sua intelligenza e sensibilità. Questo scritto registrerà la voce degli anziani. Gli anziani parlano e sanno dire cose imperiture, gli anziani agiscono e sanno compiere gesti delicati, soffusi di poesia. Non si troverà in questo libretto una mitografia di personaggi, tendenza prevalente nelle informazioni celebrative, che inco mbono e colmano di sè tanta letteratura. Si coglieranno, al contrario, profumi di gentile ma virile e dignitoso stile di vita, cui gli anziani improntano i loro ultimi giorni. Dove l’espressione prosastica sarà inefficace sarà talvolta di valido soccorso la poesia. L’autrice
Forza e fragilità Sono le 7 di una buia mattina invernale. Esco ancora un po’ assonnata dall’ascensore, per dirigermi alla porta d’ingresso del palazzo. -Dove vai? – mi chiede. -Vado al lavoro – rispondo. Mi prende sottobraccio e usciamo insieme, anche se le nostre direzioni sono diverse: lei va alla chiesa per la Santa Messa del mattino, io al lavoro. Non vede bene, ma il mio tono di voce è di suo gradimento. -Sei buona- mi dice. -Mi basta stare così- Allude al fatto di poter prendermi a braccetto. Una fredda mattina d’inverno, poche parole, nel silenzio, per un ricordo vivo nel cuore.
Forte e fragile Donna, D’altri tempi Testimone. Integra coscienza In forte tempra Per fragili tempi Corazza.
Sorriso Sorride sempre. È piena d’acciacchi, che affronta con una serenità che le illumina il volto, un bel volto, incorniciato da capelli ben curati. Con quale grazia sopporta il dolore e con quale grazia riconoscente accoglie parole di incoraggiamento! Non ha mai visto il mare. È un suo mesto rimpianto per una vita che, forse, poteva essere più spensierata, ma non meno gioiosa, perchè questa donna gentile incarna la gioia.
Gioiosa presenza Nel mondo, A tesser sorrisi, Perle gentili In cupa burrasca, Mai stanca D’esser se stessa.
Dedizione Ė sempre un riferimento per incombenze varie. Imbottiglia il vino da sè, esegue commissioni per i vicini. Anche per la mia famiglia. Ė fiero delle sue nordiche origini e le indossa con fierezza ed eleganza. Se n’è andato con la discrezione di sempre. La sua morte improvvisa ha interrotto un percorso di esemplare dedizione.
Solida roccia, Franasti; Improvviso fu E veloce Il colpo mortale, A ricordarci Che inattesa La falce giunge.
Nostalgìa Non si rassegna la mia piccola amica, vivace e minuta, con occhi splendenti di vivida intelligenza. Non è per lei l’amorfo, rumoroso e tetro quartiere, che logora i suoi nervi già sfibrati. -Ciao, Italia!- mi dice -Vedo l’Italia in te. Quanto vorrei ritornare!E si sofferma sui ricordi d’allegre brigate di fanciulle al mercato, insieme per parlar di niente e di tutto, a raccontar la gioia d’esser giovani e belle. Prende l’autobus per un breve soggiorno nella piccola patria d’imitazione, Little Italy, Italietta dei sogni e dei ricordi, illusione che dura lo spazio di un pomeriggio, per raccontare alle amiche il rimpianto d’esser partita.
Un bacio Mi guarda, arresta il suo vacillante passo, mi prende la mano e vi imprime un bacio di rispetto, segno nobile di tempi andati. So di non meritarlo e la bacio sulla fronte. Non conosco la persona e lei non conosce me, ma per un attimo due anime si sono incontrate, alla soglia del Paradiso. Prosegue il suo itinerario nel corridoio di una casa di riposo, dove con altri attende la morte. Silenziosa mi guardi, Mentre muta procedi. Parole non alitano Le labbra tue. La mano mi prendi, Per imprimervi un bacio. Son io che sulla fronte, Teneramente, Un bacio depongo. Oh anima bella! Creatura di Dio! Angelo silente!
Danza Sorriso smagliante, occhi di pervinca, abiti dai delicati colori pastello dei fiori. Accenna passi di danza al ritmo di allegri stornelli, che piovono a volume altissimo da una camera, e non ignora che per poter camminare deve sostenersi ad un girello. Ma non importa; la vita è bella!
Vita Sì. La vita è bella soprattutto alla domenica, giorno che per i credenti è sacro e la sobria, fiera, occhialuta signora, che si appoggia al bastone, traccia un segno di croce per ringraziare Dio di aver qualcuno che l’accompagna giù in cappella, per continuare anche ora a rispettare un dovere. E son ricordi che affiorano, di nonne severe ad inculcare ai discendenti la serietà del dovere di santificare le feste. Incede lenta, ma non vuole sostegno, per abituarsi da sola, spiega. Una tenera piantina sollecita le sue premure.. Ci fermiamo un attimo, me lo chiede, a prendere una brocca colma d’acqua, per dissetare la piantina. Uno sgarro agli orari, un dolce sgarro, per alimentar la vita. Mi ringrazia per questo.
Profumo Leggera come una piuma, delicata, dolce. Poche gocce di lavanda sul tovagliolino di spugna, per aromatizzare l’aria che respira. Poche cure richiede questo tenue fiore, ma devono essere specialmente ispirate da gentilezza, tatto e discrezione. -Avevo una macchina da cucire a casa- mi spiega. E quell’immagine evoca un passato quieto d’umile artigiana, intenta al suo lavoro. Ci attende nella sua cameretta una seggiolina, dove poter delicatamente posare un gracile corpo nella penombra.
Fiori Una serra profumata che accudisce con cura è lo scenario elegante e romantico della vita d’un vispo esserino, sempre pronto ad aiutare gli altri. Vasetti di fiori sul davanzale, accompagnano con la loro silenziosa e profumata presenza il quotidiano di una meravigliosa, piccola donna, che compendia in sè un inno alla vita. Impeccabile sempre, non è mai pronta per scendere in Cappella, non per pigrizia, ma per un prezioso culto della perfezione: vuole essere bella, vuole che la sua dolcissima bellezza spirituale sia unita al decoro dello stile. Nessuna nostalgia in lei, una viva presenza, una miniaturistica presenza di cammeo sulla scena del mondo, in un presente di solida realtà ed operosità.
Canzoni La domenica è giorno illuminato da canti di gioventù che passano e ripassano, trasmessi dal suo registratore, ma è anche puntualità all’incontro con la Divinità, che questo giorno santifica. Uomo d’onore, puntuale nel dovere da compiere, accetta con serenità la sua condizione di invalido, ed offre una nobile testimonianza di silenzioso eroismo. Unico cruccio, talvolta, il tempo piovoso, che potrebbe rendere difficoltoso il viaggio della figlia e dissuaderla dal venire a fargli visita.
Ricordi Si lamenta un poco, ed è inevitabile, visto che più di cento primavere son trascorse dal dì natale. Il suo lamento, colmo di riserbo, s’apre a tratti, solo con chi vuol condividerlo. Non è destinato a tutti; non si esprime con clangore. Ė mesto ritornello di moviola, che fissa nella mente ricordi di lutti, tanto più atroci quanto più inattesi. È triste, ma discreta. La sua fede si nutre anche di preghiere belle, che ha memorizzato durante la sua esperienza di educanda in un collegio religioso. Non vuol disturbare coi suoi problemi, ma è proprio il suo riserbo che le attira affetti ed amicizie. Vivi i ricordi, Ora Che è sera. Sono con te, Sempre. Mite creatura, Incline al perdono, Testimoni la Croce.
Gesti, parole, silenzi sono di per sè eloquenti, meritevoli di osservazione e, conseguentemente, di rispetto. Gesti, parole, silenzi invitano a una pausa dal delirio onnicomprensivo, che divora il pensiero, per ricondurlo al suo nobile destino di eternità .
Conclusione
Che emozione! Che emozione santa e pura! Paradiso quaggi첫 nel dolore pulito che in silenzio si offre. Dove tace la mente, confusa, e parla il cuore.
Allegra comitiva. Allegra comitiva in viaggio da Gesù, con umiltà di cuore uniti nel Signore! Vi amo dolci cuori, oasi di pace, serena gioia per me.
© Antonia Chimenti, Toronto, Santo Natale 2012
Indice
Forza e fragilitĂ Sorriso Dedizione NostalgĂŹa Un bacio Danza Vita Profumo Fiori Canzoni Ricordi Conclusione Che emozione! Allegra comitiva