Comunicato anpi sezione aurelio cavalleggeri 'galliano tabarini'

Page 1

Sezione ANPI Aurelio-Cavalleggeri “Galliano Tabarini” sez.ANPIaureliocavalleggeri@gmail.com https://www.facebook.com/ANPIAurelioCavalleggeri

COMUNICATO L'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia della sezione Aurelio "Galliano Tabarini" esprime la propria forte preoccupazione per quello che sta accadendo in questi giorni nel nostro Paese. Presunti "rivoluzionari" stanno agendo nelle piazze, in alcuni luoghi logisticamente strategici, stazioni ferroviarie, autostrade. Certamente la situazione sociale dell'Italia è estremamente deteriorata, senza dubbio la classe dirigente del nostro Paese, non solo quella politica, ha dimostrato di non essere all'altezza della situazione. Tuttavia i Partigiani sanno ancora riconoscere un movimento di popolo da una jaquerie che potrebbe avere conseguenze molto pericolose per la nostra stessa democrazia. La destra, che ha portato al collasso la nostra società, si è accodata a questo furore sospetto. I neofascisti, in tutto il paese sono stati visti dentro, talvolta addirittura alla testa dei disordini e delle violenze. L’ostentato uso di bandiere tricolori di questi giorni fa da pèndant all’equivoco e becero patriottismo dietro il quale per troppo tempo gli avversari della democrazia si sono nascosti: a noi non interessa che si canti l'inno d'Italia se non si ricorda che l'autore è Goffredo Mameli, morto poco più che ventenne per la difesa della Repubblica Romana del 1849. Non siamo certo acquiescenti verso lo status quo: siamo infatti in prima fila nella difesa della Costituzione e della dignità delle lavoratrici, dei lavoratori, di tutte le cittadine e i cittadini italiani e stranieri stremati dalla crisi che è ormai economica, sociale e politica. Però difenderemo le istituzioni democratiche repubblicane come ci hanno insegnato i Partigiani, con determinazione e contro ogni tipo di fascismo e squadrismo. Noi non dimentichiamo che la marcia su Roma venne considerata una barzelletta: questa volta non permetteremo a nessuno di fare del Parlamento "un bivacco di manipoli".


Le immagini di negozi costretti a chiudere, in particolare l'assalto a una libreria che non ha accettato diktat, ci ha portato alla memoria altre immagini ben piú tristi ma illuminanti: non permetteremo un'altra "notte dei cristalli" perchè la cultura ci emancipa, il buio della grettezza oscurantista ci soffoca. Vedere un agente di pubblica sicurezza che si toglie il casco di fronte a un gruppo indistinto di facinorosi non ci tranquillizza: abbiamo assaggiato i manganelli di Scelba, abbiamo subito i depistaggi dei servizi deviati sulle stragi fasciste, i depistaggi dei vertici militari in vicende come quelle di Ustica. Vogliamo qui affermare con forza che il primo dovere delle forze dell'ordine è la difesa delle istituzioni democratiche: i suoi vertici hanno giurato sulla Costituzione italiana e proprio per difendere la democrazia tantissimi appartenenti alle forze dell'ordine hanno pagato con la vita la difesa delle nostre istituzioni democratiche, della sicurezza personale nostra e delle nostre famiglie. Chiediamo a tutti i partiti, a tutti i movimenti politici democratici, ai sindacati di stigmatizzare i fatti di questi giorni a livello politico e istituzionale con dichiarazioni, comunicati, ordini delle giorno, deliberazioni sia a livello nazionale che decentrato. Roma, 12 Dicembre 2013


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.