SIDIGAS, SOGNARE È LECITO f8 e playoff gli obiettivi, e poi chissà...
LPA
E’ UNA
GRINTOSA
Sidigas HS
vietato nascondersi: l’obiettivo è l’A1
Sconfitta
all’esordio per l’ASD Avellino Rugby
INAMOVIBILE NELLO SCACCHIERE DI RASTELLI, HA ESORDITO CON LA NAZIONALE DI CATEGORIA
BITTANTE, MAGIC MOMENT
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editoriale
i ri-siamo, a circa tre anni dalla nascita de Il Ciriaco, il giornale on line attraverso il quale quotidianamente proviamo a raccontare al meglio le vicissitudini locali, occupandoci di città, cultura, politica, lavoro e sport ci prepariamo a lanciare un nuovo progetto editoriale. Anche in questo caso c’è un fattore determinante per la riuscita del progetto, la follia. Non può essere definito diversamente chi continua ad investire, in termini economici e di tempo, in un settore dove la crisi è imperante e non gode di alcun tipo di contributo. La banalità non è mai stata il nostro forte, dal nome che ancora oggi sortisce curiosità (lo abbiamo indovinato) alla linea editoriale, nessun passaggio è scontato sulla nostra testata. E da questo spirito che nasce l’approfondimento sportivo de Il Ciriaco. Non ci siamo inventati nulla, partiamo alle spalle di altri editori che già hanno investito nel settore dell’editoria sportiva con passione e buoni risultati. Da loro abbiamo imparato e impareremo, da oggi ci
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permettiamo di dire la nostra completando l’informazione occupandoci anche degli sport meno noti. Il Ciriaco sportivo, grazie alla collaborazione della Sidigas Scandone Basket, sarà innanzitutto un approfondimento per la palla a spicchi. Il magazine sarà distribuito GRATUITAMENTE in concomitanza delle partite casalinghe della Sidigas Scandone Basket. Interviste, statistiche ed un analisi di quanto accaduto nei giorni che precedono l’incontro riempiranno le nostre pagine. Oltre al basket, che tante soddisfazioni continua a regalarci, daremo visibilità alle cestiste della LPA Ariano Basket che disputano con onore il campionato di A2 femminile, ai ragazzi della Sidigas HS Pallavolo Avellino anche loro impegnati nel campionato di A2 per il secondo anno consecutivo, alle pallavoliste dell’Acca Montella. Fari puntati anche sul campionato di serie C di Rugby, due le compagini irpine impegnate anche quest’anno, l’ ASD Avellino Rugby e i Wolves Ospedaletto. Il Calcio, ovviamente, in un magazine sportivo non può mancare.
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sognare è lecito
È una grintosa LPA
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Sidigas HS
Sconfitta
Bittante, Magic Moment
Sidigas f8 e playoff gli obiettivi, e poi chissà...
LPAPallavolo Pallavolo Agresti: «Vogliamo essere protagonisti»
Sidigas HS Rugby vietato nascondersi: l’obiettivo è l’A1
all’esordio per l’ADS Avellino Rugby
sottotitoli articolo
Calcio
Inamovibile nello scacchiere di Rastelli, ha esordito con la nazionale di categoria
registrazione al tribunale di Avellino n° 14/10 del 23 Dicembre 2010 Direttore responsabile: Gerardo De Fabrizio Redazione: via S.S Tirnità Nà24 - 83100 Avellino Tel. 0825 1912 55 Mail: redazione@ilciariaco.it Il Ciriaco è un prodotto Muretto comunication Srl. Sede: via S.S Tirnità Nà24 - 83100 Avellino Tel. 0825 1912 55 Mail: muretto@legalmail.it (PEC) P. Iva: 02656890643 Concessione pubblicitaria: Muretto comunicatione Srl Sede: via S.S Trinità Nà24 - 83100 Avellino Tel. 0825 1912 55 Mail: muretto@legalmail.it (PEC) Grafica ed Impaginazione: Emanuele Ruggiero
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SIDIGAS, SOGNARE È LECITO f8 e playoff gli obiettivi, e poi chissà... Parte carica di speranze la nuova stagione dei biancoverdi, desiderosi di tornare su palcoscenici importanti Dopo i bocconi amari digeriti nella scorsa stagione, la Sidigas Avellino si presenta ai nastri di partenza con rinnovato entusiasmo ed ambizioni importanti. Stavolta la dirigenza, rinvigorita dal ritorno di Marco Aloi in qualità di direttore operativo, ha programmato tutto nei minimi dettagli, a partire dal coach. Dopo la fallimentare gestione Valli, la Sidigas ha deciso di affidarsi ad uno dei migliori allenatori del panorama italiano, facendo anche un importante sforzo economico. Si tratta di Frank Vitucci, emerso proprio sulla panchina avellinese e confermatosi ad alti livelli l’anno scorso alla guida di Varese, con la quale è arrivato a giocarsi sia la finale di Coppa Italia che quella scudetto. Il coach è una delle poche novità importanti rispetto alla seconda parte della scorsa stagione. La società, infatti, ha scelto di percorrere la linea della continuità, puntando su ben sette dei giocatori che, sotto la sapiente guida di Cesare Pancotto, si sono resi protagonisti di una risalita esaltante, che dall’ultimo posto ha portato i biancoverdi a ridosso della zona playoff. Tra le conferme, spicca quella dell’asse play-pivot formato da Jaka Lakovic e Kaloyan Ivanov, che l’anno scorso è stato una delle chiavi della rinascita della Sidigas. Non hanno lasciato il PalaDelMauro nemmeno i vari Nikola Dragovic, Paul Biligha, Jeremy Richardson e soprattutto Taquan Dean e Valerio Spinelli, ormai giunti alla quarta stagione in biancoverde. In entrata si registrano gli arrivi di Will Thomas, centro USA con passaporto georgiano, di Daniele Cavaliero, al ritorno 5 anni dopo la storica vittoria in Coppa Italia, e di Jarvis Hayes, ala di grande esperienza e talento con un passato importante nella NBA. Sulla carta il roster a livello di talento e lunghezza è tra i primi quattro del campionato, sebbene presenti delle incognite: se da un lato la conferma di un giocatore dalla classe e dal palmares di Lakovic è un lusso per il campionato italiano, dall’altro la sua età avanzata ed il suo fisico, che presenta da un paio d’anni continui problemi alla schiena, destano qualche dubbio. Certo è che se il fuoriclasse sloveno dovesse tenere una buona forma per tutto l’arco del campionato, la Sidigas avrebbe fatto il colpo del secolo. A preoccupare l’ambiente è la preparazione frammentaria che è stata svolta in questi mesi: a 5 giorni dall’esordio in campionato, coach Vitucci ha avuto la possibilità di dirigere per la prima la squadra al completo. I biancoverdi, quindi, si presentano sulla linea di partenza mediamente in ritardo rispetto alle altre squadre sia dal punto di vista fisico che da quello dei meccanismi e dell’amalgama di gruppo. Nonostante questi ostacoli lungo il percorso iniziale, la Sidigas non si può nascondere: non sarà stata costruita per ammazzare il campionato e vincere a tutti i costi, ma la qualificazione alle Final Eight ed ai playoff appaiono decisamente alla portata dei biancoverdi.
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BEN TORNATO CAMPIONATO! al via la serie a 2013-14 tra l’incertezza
SI PROSPETTA IL CAMPIONATO PIÙ EQUILIBRATO DEGLI ULTIMI ANNI. MILANO, SIENA, SASSARI E AVELLINO LE FAVORITE.
Nuova stagione, stesso punto di domanda: ci sarà una squadra in grado di interrompere il dominio italiano di Siena, vincitrice degli ultimi sette scudetti? Quest’anno più che mai il campionato si preannuncia molto equilibrato, sia perché la crisi si inizia a far sentire anche in casa Montepaschi, sia perché ci sono diverse squadre che hanno allestito roster che sulla carta sono in grado di puntare in alto. Milano si presenta al via con i favori del pronostico e non potrebbe essere altrimenti, visto il proibitivo budget messo a disposizione da Armani per cercare di conquistare il tanto agognato titolo, che manca dal 1996. I biancorossi hanno deciso di puntare su coach Banchi, Kangur e Moss, protagonisti dell’ultimo scudetto senese, oltre ai vari Langford e Gentile. Anche quest’anno, però, non mancano le incognite: in particolare non convince la decisione di affidare la squadra a Jerrells, più attaccante che regista, e di puntare sotto canestro su Samuels. A giocarsi il primo posto della regular season con Milano probabilmente saranno tre squadre: Siena fresca vincitrice della Supercoppa, che nonostante il budget ridotto ha costruito una squadra molto intrigante e talentuosa attorno ad Hackett; Sassari, che quest’anno non sarà più solo quella dei cugini Diener, ma anche degli ex avellinesi Green, Thomas e Johnson; Avelino, che con un roster lungo e talentuoso in cui spiccano Lakovic e Hayes non può nascondersi. Immediatamente alle loro spalle ci potrebbe essere un folto gruppo di squadre alla ricerca di un posto alle Final Eight e soprattutto ai playoff. Si attendono conferme da Reggio Emilia,
che ai vari Cinciarini, Bell, Antonutti e Brunner, ha aggiunto un giocatore di livello assoluto come White ed un buon giocatore di sistema quale è Karl. Non può mancare i primi 8 posti Venezia, che in estate ha messo a segno colpi di mercato importanti, tra i quali spiccano Smith, Taylor e Easley: desta perplessità solo la scelta di affidare la cabina di regia alla coppia di italiani formata da Vitali e Giacchetti. Varese e Roma difficilmente riusciranno a ripetere l’exploit della scorsa stagione, avendo subito perdite importanti durante il mercato: la Cimberio ha perso l’asse play-pivot devastante formata da Green e Dunston, mentre la Virtus ha dovuto rinunciare a Gigi Datome, volato a Detroit per cercare fortuna in NBA. Entrambe hanno comunque allestito buoni roster e saranno in grado di giocarsi un posto per la post-season. E’ un po’ un’incognita Cantù che per il post-Trinchieri ha scelto Sacripanti: la squadra è di tutto rispetto, viste le conferme di Ragland, Aradori, Leunen e Cusin, da valutare l’impatto sul campionato italiano dei nuovi Jenkins e Uter. Chi non si dichiara, ma sotto sotto spera di poter raggiungere traguardi importanti, sono Brindisi e Bologna: entrambe hanno allestito dei roster intriganti e pieni di talento, tutto dipenderà dall’impatto dei tanti esordienti su cui hanno puntato. Se Caserta e Cremona hanno messo in piedi delle squadre che possono tranquillamente puntare alla salvezza e Montegranaro, pur non avendo un roster irresistibile, può sempre contare su quella vecchia volpe di Recalcati, a rischiare la retrocessione potrebbe essere Pesaro e Pistoia. La prima ha probabilmente il budget più basso del campionato e non è stata nemmeno fortunata, dato che si è infortunato per sei mesi Traini, lasciando al solo Pecile il gravoso compito di dirigere la squadra; la seconda ha puntato su americani interessanti, ma ha una panchina cortissima che offre poche garanzie.tUgiatem quos mo temquat iaerro vid et, am aliqui ressita nam ipsamus, sam quaecerest velluptate nullessimus est, sum faci ut apient. Accabo. Ra int hicient, temquat issimil laborehent vitia nonsenime sandi dolent. Picilloreste nos dolorer ecatat que aliquae peditatatque peditatia quia consenistis as ea cus, nos antem quodi volupta tument, sae pos eatquid elitetur sitissequid quis sundist issunt, quideli scipidi dolorer rovidusame dolless imust, quam, saepe dolupti ut quatatquas doluptatet dene pratet imin perehendes alit, volo essimol uptatis idio eum que nonserio conserrumetMentiam, occaectionet est, simagnaturem voloreprerum suntur se eatisci ligent acipic totat quis soluptaquam seque quodit hicit voluptae posande rsperibus, exerem lab inctatat pero eiciliquae volupis re laut la sanimos aut de natiores aliquuntint lit ipsum facerunt a int hil min nam ipsumet eiundis seque et eos alita inus.
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Vitucci:
«Siamo tutti molto carichi per questo inizio di campionato, anche se siamo ancora work in progress. Veniamo da un pre-campionato un po’ altalenante per diversi motivi, questa settimana fortunatamente siamo riusciti ad allenarci tutti insieme. Noto nei giocatori una grande voglia di accelerare il processo di integrazione tecnica necessario per giocare bene a questi livelli. Difficile stabilire quanto tempo ci vuole per entrare in condizione, ma in questo caso avere dei giocatori con buona esperienza alle spalle è un vantaggio. L’obiettivo è di dare un’impronta alla squadra e di svilupparla il prima possibile, perché si prospetta un campionato difficile ed equilibrato, in cui la differenza tra le squadre è minima. Dobbiamo sempre fare molta attenzione, giocare con grande umiltà perché in questo momento non siamo nessuno: dobbiamo guadagnarci il rispetto degli avversari partita dopo partita e cercare di divertire e divertirci». L’allenatore veneziano non si sbottona sulle potenzialità della squadra e soprattutto non vuole sentir parlare di un arrivo tra i primi quattro posti, come pronosticato dalla gran parte degli addetti ai lavori: «Tutti hanno costruito delle buone squadre, compresa Pesaro, che nel torneo estivo ci ha battuto perché non la abbiamo affrontata con la giusta attenzione. Non siamo ancora nessuno, dobbiamo stare calmi e cercare di giocare una buona pallacanestro. Su questa squadra si stanno caricando troppe aspettative e sinceramente faccio fatica a capire il perché. E’ ovvio che la salvezza non può essere il nostro obiettivo, ma in questo momento non possiamo neanche pensare ai primi posti: già tornare a disputare le Final Eight ed i playoff sarà difficile, ma è il nostro obiettivo». Pesaro arriverà ad Avellino senza Andrea Traini, che ha subito un grave infortunio per il quale dovrà star fermo circa sei mesi, ma Vitucci avvisa i suoi di non commettere l’errore di sottovalutare l’avversario: «E’ una squadra che ha giocatori con un buon talento e che sono molto aggressivi nell‘1vs1. Sanno che hanno poco da perdere e che le pressioni sono tutte sulle nostre spalle, quindi giocheranno con la testa sgombra. Dobbiamo avere grande rispetto di loro». La Sidigas ha innegabilmente un gran potenziale offensivo, ma nella sua metà campo non è così malvagia come alcuni sostengono: «Non abbiamo cattivi difensori nel roster, ma tutti possono fare buone cose in fase difensiva. L’importante è che ci sia uno sforzo collettivo, perché la difesa richiede sacrificio
ed i giusti meccanismi». Le sensazioni di coach V i t u c c i alla vigilia dell’esordio in campionato? «Da una parte non vedo l’ora di iniziare, dall’altra vorrei avere un po’ più di tempo per arrivare più preparato. Però è tempo che le persone tornino a riempire i palazzetti per vedere un po’ di pallacanestro vera». o Lepore, è stata svelata la maglia che verrà indossata dalla truppa di coach Vitucci nella prossima stagione ma non solo: è stato inaugurato anche il Basket Point all’interno del
«Final Eight e Playoff alla nostra portata» PalaDelMauro, che sarà il punto vendita ufficiale della Sidigas, in cui non solo sarà possibile acquistare i prodotti relativi alla squadra, ma anche quelli relativi alla linea fashion di Erreà. «I 65 anni di storia della Scandone sono stati contraddistinti dalla longevità e dalla qualità - ha dichiarato Marco Aloi, direttore operativo biancoverde - quindi abbiamo deciso di puntare su
Non siamo nessuno, su di noi troppe aspettative Al Pala del Mauro si alza il sipario contro Pesaro quest’ultima nella scelta dello sponsor tecnico. La decisione di affiancarci ad Erreà è scaturita dal fatto che volevamo appunto una realtà di qualità, che veste altre 5 squadre di Serie A, con cui poter intavolare anche un discorso di merchandising». «Andiamo fieri di questo accordo - ha esordito Claudio Sbrolla, responsabile marketing di Erreà - oggi presentiamo una collaborazione che definire solo come sponsorizzazione tecnica è riduttivo, perché c’è dietro un bel progetto di co-marketing. Crediamo molto nel rapporto con la Scandone, perché abbiamo trovato una società che ha il piacere di condividere ambizioni e progetti. Il Basket Point può essere considerato un’eccezione nel mondo della pallacanestro italiana e credo che sia stato fatto un lavoro di qualità». La motivazione di queste promozioni molto forti va ricercata nel fatto che vogliamo dare a tutti la possibilità di poter vestire biancoverde e Erreà per tutto l’anno».
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Alla scoperta dei lupi: tutto quello che c’è da sapere sul roster biancoverde
Lakovic è la stella, Dean e Ivanov le garanzie. Scommessa Thomas, Hayes può fare la differenza?
#5 WILL THOMAS, CENTRO Statistiche stagione 2012-13 (Pinar): 12.2 punti, 5.1 rimbalzi, 24.4 minuti E’ la scommessa su cui la Sidigas ha deciso di puntare forte: finora in Europa ha lasciato il segno dovunque ha giocato ed ha tutta l’intenzione di affermarsi anche in Serie A. Ha talento e grinta da vendere su entrambi i lati del campo e si integra bene con Ivanov, anche se forse la Sidigas paga qualcosina in termini di centimetri agli avversari. #PAUL BILIGHA, ALA GRANDE/CENTRO Statistiche stagione 2012-13 (Avellino): 3.6 punti, 1.5 rimbalzi, 11.9 minuti La società e lo staff tecnico credono molto in lui, l’anno scorso è stato uno dei migliori nell’arco di tutta la stagione per applicazione, concentrazione e determinazione. #7 JAKA LAKOVIC, PLAYMAKER Statistiche stagione 2012-13 (Avellino): 13.7 punti, 4.8 assist, 2.5 rimbalzi, 30.8 minuti E’ la stella ed il leader della squadra. Dalle sue mani passa il destino della Sidigas: se i problemi alla schiena dovessero dargli un’annata di tregua, potrebbe essere una stagione trionfale. Ha carisma, visione di gioco, punti nelle mani, ma soprattutto con la sua sola presenza sul parquet è in grado di elevare il livello dei compagni. #8 JEREMY RICHARDSON, ALA PICCOLA Statistiche stagione 2012-13 (Avellino): 13.3 punti, 3.6 rimbalzi, 32.1 minuti Canestro lo ha sempre fatto l’anno scorso, ma nella seconda parte con coach Pancotto ha fatto sfracelli. D’altronde quando hai uno come Lakovic che ti passa il pallone, metterla dentro è molto più facile. Ci si aspettano conferme e magari un’ulteriore crescita sul piano difensivo. #9 VALERIO SPINELLI, PLAYMAKER Statistiche stagione 2012-13 (Avellino): 6.7 punti, 2.6 assist, 19.2 minuti Si pensava che alle spalle di Lakovic venisse scelto un playmaker che potesse offrire maggiori garanzie dal punto di vista fisico, ed invece Spinelli vestirà la maglia biancoverde per il quarto anno di fila. In fin dei conti playmaker di rottura come lui non ce ne sono molti in circolazione, ha sempre dimostrato di poter dare il suo contributo.
#10 KALOYAN IVANOV, ALA GRANDE/CENTRO Statistiche stagione 2012-13 (Avellino): 12.7 punti, 9.3 rimbalzi, 28.9 minuti E’ entrato nel cuore dei tifosi per il suo altissimo rendimento, abbinato alla grande determinazione che mette ogni volta che scende in campo. L’anno scorso ha fatto praticamente reparto da solo, dimostrando di essere un giocatore solido e affidabile. In coppia con Thomas può funzionare bene. #14 NIKOLA DRAGOVIC, ALA GRANDE Statistiche stagione 2012-13 (Avellino): 9.3 punti, 5.5 rimbalzi, 24.4 minuti Croce e delizia nella scorsa stagione, ha avuto troppi passaggi a vuoto ma anche alcune prestazioni da urlo nel momento più delicato della stagione: quel 7/9 da tre nella sfida a Biella che è valsa la salvezza non si dimentica. Deve essere disciplinato e deve crescere tatticamente. #18 DANIELE CAVALIERO, PLAYMAKER/GUARDIA Statistiche stagione 2012-13 (Pesaro): 10.8 punti, 2.4 assist, 27.7 minuti La Sidigas ha preso il meglio possibile sul mercato italiano per far rifiatare Dean ed all’occorrenza posizionarsi in cabina di regia. Rispetto a 5 anni fa, Avellino ritrova un Cavaliero nel pieno della maturità cestistica e reduce da una delle sue migliori stagioni dal punto di vista individuale. #24 JARVIS HAYES, ALA PICCOLA Statistiche stagione 2012-13 (Elizur): 19.5 punti, 4.4 rimbalzi, 33.0 minuti Potenzialmente è un vero e proprio colpaccio. Pur non avendo più il fisico dei bei tempi della NBA, è un giocatore dal talento superiore alla media della Serie A. Da non sottovalutare sono la sua esperienza ad alti livelli, la duttilità e l’intelligenza cestistica. #55 TAQUAN DEAN, GUARDIA Statistiche stagione 2012-13 (Avellino): 11.6 punti, 3.8 rimbalzi, 30.8 minuti Non ha bisogno di presentazioni, è una certezza per la Sidigas. E’ uno dei migliori difensori del campionato, che può marcare tranquillamente tre ruoli. Il suo in attacco lo ha sempre fatto, fisicamente è in gran spolvero e ci sono tutti i presupposti per un’ottima stagione.
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la sidig as avellino ha il suo
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LA SIDIGAS AVELLINO HA IL SUO BASKET POINT Punto vendita ufficiale nato dall’accordo tra Aloi ed Erreà. Acquistabili i prodotti della squadra, ma non solo. Dopo la prima esperienza di apprendimento al comando della società, già da quest’anno la Sidigas ha deciso di fare le cose per bene e di curare ogni aspetto dentro e fuori dal parquet. In particolare De Cesare e soci hanno deciso di affidarsi a Marco Aloi in qualità di direttore operativo, ed i frutti del suo incessante lavoro già si iniziano a vedere. Non solo la Scandone ha stretto diversi nuovi accordi di sponsorizzazione, anche a livello nazionale (vedere alle voci Angelico e Lauretana), ma ha anche inaugurato il Basket Point all’interno del PalaDelMauro, che si sta cercando gradualmente di renderlo vivibile a 360° per tutti gli appassionati della palla a spicchi biancoverde. Poche società in
Italia possono vantare uno store ufficiale nel proprio tempio cestistico, e questo è sicuramente un vanto per Avellino: il merito è dell’accordo raggiunto tra la dirigenza ed i vertici dell’Erreà, che non è un semplice sponsor tecnico incaricato di vestire lo staff ed i giocatori biancoverdi, ma anche un partner con cui si sta portando avanti un progetto di marketing. L’azienda emiliana, infatti, ha prodotto una linea “merchandising” studiata per soddisfare le esigenze di tutti i tifosi, che al Basket Point troveranno sia i prodotti collegati alla Sidigas che quelli relativi alla linea fashion di Erreà. La piazza chiedeva da tempo un punto vendita del genere ed ha sicuramente apprezzato lo sforzo della società: in queste settimane in tanti sono accorsi ad ordinare la nuova maglia ufficiale, ad incontrare i propri beniamini per un autografo ed una foto, o semplicemente per curiosare all’interno del nuovo Basket Point.
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LPA
E’ UNA
GRINTOSA
Sulle ali dell’entusiasmo prodotto dall’ottimo finale di stagione, il Gruppo L.P.A. Ariano Irpino si candida ad un ruolo da leader nella prossima stagione di Serie A2. Lo scorso anno la squadra del Tricolle ha vissuto una stagione dai due volti. A fine novembre il cambio in panchina con l’esonero di Giacomo Leonetti e il subentro di Claudio Agresti non ebbe gli effetti sperati, ma le ufitane riusciranno a qualificarsi lo stesso per i playoff promozione. Nella post-season le ragazze del Tricolle ribaltarono i pronostici vincendo nei quarti contro La Spezia, fino a quel momento seconda forza del girone, e lottando punto a punto fino a Gara 3 di semifinale promozione contro Battipaglia. Ariano riparte per mentalità e forza dalla fase finale della scorsa stagione e i risultati in pre-season testimoniano i valori del roster arianese. Confermate Marija Micovic, Gabriele Narviciute e Valentina Maggi, le aggiunte di Chiara Rossi, Elisa Mancinelli e soprattutto di Silvia Sarni, promossa lo scorso anno in Serie A1 con la Passalacqua Ragusa, rendono il team ancora più solido. Coach Agresti in presentazione non nasconde il sogno promozione: «Questa volta il lavoro con il gruppo nasce dalla pre-stagione. Subentrando non puoi subito chiedere una diversa interpretazione del gioco, ma solo lavorare per migliorare il progetto avviato. Con la dirigenza abbiamo creato un gruppo valido per questa stagione: uno starting five di alto livello, elementi validi dalla panchina che saranno un’ottima risorsa per una stagione lunga che ci deve vedere protagonisti. Non ci nascondiamo: il primo step sarà ottenere uno dei primi quattro posti nella conference del Centro-Sud, portandoci possibilmente tante vittorie negli scontri diretti che saranno utilissime nella seconda fase. Non pensiamo di essere la squadra più forte del torneo, ma crediamo di poter essere considerata tra le favorite». Nel pre-campionato una sola sconfitta sul campo di Battipaglia dimostra la forza dell’LPA. Dopo i due test in casa e in trasferta contro Salerno vinti con ampio margine (80-55, 47-72) e il successo contro Viterbo, le ragazze di Agresti hanno conquistato il “Memorial Gavagnin” battendo in semifinale Stabia e nella finale per il 1° posto la Saces Napoli con il risultato di 53-41. MVP del torneo Marija Micovic autrice di 21 e 13 punti nelle due gare. Nel weekend scorso l’ultimo trofeo di pre-season, il “Mass” a Battipaglia: Ariano inanella il settimo successo consecutivo, battendo Catania per 8156, ma cade in finale al cospetto di Battipaglia per un solo punto (75-74).
Agresti: «Vogliamo essere protagonisti» «Entriamo tra le prime 4 squadre della conference e andiamo a giocarci la promozione»
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Ariano inserita nel raggruppamento Centro Sud
Nuova formula per la stagione 2013/2014: quattro conference in A2 La stagione 2013/2014 di serie A2 prenderà il via con una nuova formula. Il secondo torneo nazionale avrà un nuovo format: saranno 28 le squadre ai nastri di partenza divise in 4 “conference” vera novità della stagione. Nord-Ovest, NordEst, Centro e CentroSud saranno i quattro raggruppamenti della prima fase con l’LPA Ariano Irpino inserita nella conference CentroSud con le altre tre campane (Carpedil Salerno, Saces Napoli e Minibasket Battipaglia) insieme alla neopromossa Futura Brindisi, l’Olympia Catania e la Defensor Viterbo. La nuova formula inciderà anche sul calendario. La prima fase sarà disputata con gara di andata e ritorno ed un turno di riposo che terminerà a fine gennaio. Le prime quattro squadre di ogni conference avranno accesso alla poule promozione e porteranno in dote nella seconda fase i punti degli scontri diretti. Delle otto formazioni della seconda fase unite in altri due raggruppamenti (‘NordOvest’con ‘Nord-Est’ e ‘Centro’con ‘CentroSud’) le migliori quattro accederanno alle due semifinali playoff settentrionali e meridionali al meglio delle 3 gare. Saranno promosse in A1 le vincenti delle finali playoff e la vincente dello spareggio tra le due finaliste perdenti.
Percorso uguale per evitare la retrocessione in A3. Le squadre che termineranno la prima fase fuori dalle prime quattro verranno inserite nella poule retrocessione
con i risultati degli scontri diretti maturati nella prima fase. Al termine della poule l’ultima retrocederà direttamente, mentre le due squadre che la precedono saranno coinvolte in un play-out al meglio delle 3 gare. Il play-out sarà possibile solo se il divario in classifica non risulti superiore ai sei punti.
La conference ‘CentroSud’ vede la presenza di tre formazioni nettamente superiori. LPA Ariano, Saces Napoli e Minibasket Battipaglia sono le candidate principali a staccare il pass per la seconda fase. Le partenopee di coach Monda ripartono dalla semifinale playoff dello scorso anno e dalla conferma di buona parte del roster. Battipaglia, che ha visto sfumare il sogno promozione nella ‘bella’ contro Virtus La Spezia, avrà ancora come leader l’olandese Kourtney Treffers. Se le prime posizioni sembrano blindate, sarà lotta per la quarta piazza: Brindisi con Valentina Siccardi (ex Taranto) e Valentina Gatti (ex Chieti) appare la favorita per la conquista della seconda fase anche se dovrà vedere con la Carpedil Salerno, che ha ben figurato la stagione scorsa, chiudendo ai quarti di finale playoff . L’obiettivo dichiarato delle salernitane che hanno confermato la playmaker italo-americana Raelin D’Alie, è la salvezza. L’Olympia Catania (fino alla scorsa stagione il titolo era di Reggio Calabria) e Viterbo appaiono al momento le squadre meno attrezzate della conference.
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Sidigas HS
vietato nascondersi: l’obiettivo è l’A1
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Sora, Monza e Padova le altre pretendenti, ma gli irpini non si lasceranno intimorire. Ritagliarsi un ruolo da protagonista migliorando i risultati della scorsa stagione: l’obiettivo della Sidigas Hs per la prossima stagione è la promozione. Dopo gli ottimi risultati della scorsa stagione con il successo in Coppa Italia di A2 e il raggiungimento della post-season la Sidigas-HS Avellino non può più nascondersi. Roster rinnovato e conferma della guida tecnica con Michele Totire che di concerto con la dirigenza ha costruito una rosa di altissimo profilo per la stagione 2013/2014. Dodici le formazioni partecipanti alla Serie A2 giunta alla trentasettesima edizione. Come nelle stagioni precedenti, la Lega Pallavolo ha dovuto registrare defezioni e spostamenti di titolo sportivo che hanno rivoluzionato il parco squadre ai nastri di partenza dei campionati. In un torneo che vedrà la promozione in A1 della prima classificata al termine della regular season e della vincitrice dei playoff disputati dalle formazioni classificate dal secondo al nono posto, le sole Libertas Brianza e Materdomini Volley figureranno da neopromosse. La Power Volley Milano disputerà il secondo torneo professionistico nazionale avendo acquisito il titolo sportivo di Santa Croce, mentre Ravenna è entrata a far parte del Gruppo Sportivo Robur Angelo Costa. Le difficoltà economiche minano tante realtà della pallavolo italiana e ne è esempio la mancata iscrizione di Reggio Emilia che, non producendo nei termini previsti l’iscrizione, si è autoesclusa dalla Serie A2. Sora e Monza sono le favorite del torneo con Avellino e Padova (lo scorso anno sconfitta nella finale playoff promozione da Molfetta) subito dietro in una virtuale griglia di partenza. Sora ha costruito una rosa con diversi giocatori provenienti dalla massima
serie: Guttmann, Fiore, Gradi e Lo Bianco da San Giustino, Dal Dello, Tomassetti, Tamburo da Perugia. Oltre a Casarin reduce dall’esperienza di Verona, la Globo Banca Popolare del Frusinate avrà tra le sue fila anche Salgado, lo scorso anno a Padova e autore di un’ottima prova al Del Mauro nei quarti dei playoff. La Vero Volley Monza e la Tonazzo Padova puntano sulla conferma del gruppo della passata stagione: tra i lombardi c’è Paolo Cozzi che ha vissuto gran parte della carriera in Serie A1 e in maglia azzurra. Elia e Puliti sono gli altri componenti della squadra con esperienza in massima serie. I veneti, che hanno salutato Salgado, riprovano l’assalto alla massima serie dopo la sconfitta in finale playoff contro Molfetta della scorsa stagione. Vedovotto, Rosso, Volpato e Giannotto il quartetto da cui riparte la Tonazzo di mister Valerio Baldovin. Milano, Picena, Ortona, Castellana Grotte, Cantù, Brolo, Corigliano e Matera chiudono il lotto delle formazioni di A2: l’obiettivo per queste squadre sarà evitare la retrocessione in B1 strizzando l’occhio alle posizioni di rincalzo nella griglia playoff. Una lotta per la promozione diretta serrata che vede diverse squadre coinvolte, il parquet chiarirà i reali valori tra le pretendenti, senza dimenticare l’appuntamento con la Coppa Italia che in questa stagione cambia formula. L’11 e il 12 gennaio il PalaIper di Monza ospiterà la Final Four alle quali si qualificheranno le prime quattro formazioni in classifica al termine girone d’andata. Occasione per la Sidigas-HS del presidente Guerrera di difendere la “coccarda” conquistata lo scorso anno ad Assago contro Città di Castello, poi vincitrice della regular season di A2.
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Milan Bencz, l’opposto dei sogni:
«Convinto dal progetto Sidigas-HS»
«Può essere il miglior opposto del campionato: siamo sicuri delle sue qualità e ha notevoli margini di crescita»: con queste parole Michele Totire ha presentato Milan Bencz. Slovacco di Zlate Moravce, classe ’87, Bencz ha disputato con la sua Nazionale l’Europeo 2013 in Danimarca ed è reduce da stagioni di massima serie in Austria con l’AICH-Dob Salisburgo, a Roma e in Francia con l’Arago de Sete: «Ho scelto il progetto Sidigas-HS per gli obiettivi. puntiamo ad arrivare in alto. Posso essere il valore aggiunto di questo gruppo, ma non punto ad obiettivi personali. Credo fortemente nel lavoro di squadra, l’impegno di tutti alzerà il livello del gruppo e lo manterrà costante, solo così potremo riuscire a conquistare traguardi importanti. Non credo di poter realizzare 40 punti a gara come simpaticamente mi chiedono i dirigenti, ma spero di realizzarne tanti con l’aiuto di tutti». La convocazione per l’Europeo ha tenuto lontano gioco-forza lo slovacco dalla preparazione della Sidigas-HS, ma per Bencz le difficoltà di inserimento sono minime: «Ho fatto pochi allenamenti qui ad Avellino, ma ci sarà tempo per assimilare i dettami del mister e per conoscere i giochi di squadra. Stiamo affinando gli attacchi con Mario Scappaticcio che definirei un “piccolo grande uomo”. Un bravissimo ragazzo e un ottimo palleggiatore».
Dello stesso avviso mister Michele Totire: «Bencz non avrà alcun problema ad entrare in sintonia con i compagni. Nei primi allenamenti è già nata l’intesa tra lui e Scappaticcio. A livello fisico con il carico dell’Europeo saremo attenti nelle prime fasi del campionato. Bencz ha caratteristiche uniche per la Serie A2 e penso che abbia ancora margini di crescita. La speranza è di vederlo giocare, dopo l’anno qui ad Avellino, da primo opposto nella sua Nazionale nel Mondiale 2014: sono anche queste le soddisfazioni dei coach e della dirigenza».
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“L’ e sordi o i n A2 resterĂ indimenticabile Acquisti di spessore e una ritrovata serenitĂ societaria per una stagione da protagonisti
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Quarto posto finale in regular season, 44 punti realizzati con 15 gare vinte (8 per 3-0) e 9 sconfitte: questi i numeri dell’esordio della Sidigas Hs nel campionato di serie A2. Un campionato vissuto con la gioia del successo in Coppa Italia, ma terminato con un amaro epilogo nei playoff. Gli irpini si presentarono ai quarti di finale contro la Tonazzo Padova con poca benzina in corpo. La squadra di Totire uscì dai giochi per la promozione nonostante l’1-0 di vantaggio nei confronti dei veneti per la miglior classifica. Al termine del campionato il sodalizio biancoverde ha vissuto un periodo di attenta analisi sulle prospettive future. Nel marzo scorso, alla vigilia dei playoff le dimissioni del presidente Guerrera, stanco per le continue promesse non mantenute da sponsor e istituzioni, hanno fatto pensare al peggio, ma nei due mesi successivi le riconferme di sponsorizzazione dei marchi Sidigas e HS hanno ridato nuova linfa al progetto Volley Atripalda che per un maggior richiamo in ambito nazionale ha variato la denominazione in ‘Sidigas-HS Avellino’. Il precampionato ha visto la Sidigas HS raccogliere risultati negativi. La dirigenza e il mister hanno preferito un avvicinamento duro con amichevoli di alto livello: dinanzi a squadre di Serie A1 come Vibo Valentia e Molfetta, Totire e il suo staff hanno potuto vedere all’opera i suoi ragazzi in test probanti e di sicura garanzia per gli automatismi di squadra. Le assenze di Bencz e Diamantini per gran parte della preparazione hanno limitato la forza della Sidigas HS, ma al di là dei risultati finali il valore del
team irpino si è visto in molte occasioni. Nel weekend scorso Avellino ha offerto una buonissima prestazione nell’amichevole contro la Tonno Callipo Vibo Valentia: 2-1 il finale per i calabresi che hanno rischiato e non poco nel test (da record il secondo set vinto dalla Sidigas HS per 44-42). Conferme sono arrivate, semmai ce ne fosse stato bisogno, per Milan Bencz già pronto per il campionato. Nel corso del fine settimana le ultime due amichevoli verso l’ormai imminente avvio di stagione. A Sora la Sidigas disputerà il 5° Memorial Nonno Gino: sabato dalle ore 17 le semifinali Sora–Città di Castello e Latina–Avellino definiranno il programma delle finali per il terzo posto e per il primo posto che si terranno domenica dalle 16. Risultati e programma del precampionato 15 settembre: Molfetta – Avellino 3-1 21 settembre: Avellino – Sora 1-2 28 settembre: Avellino – Vibo 1-3 [Semifinale Memorial Imbimbo] 29 settembre: Avellino – Molfetta 1-3 [Finale 3°-4° Posto Memorial Imbimbo] 5 ottobre: Vibo – Avellino 2-1 12 ottobre: Latina – Avellino 13 ottobre: Avellino – Sora vs Città di Castello
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Sconfitta
all’esordio per l’ASD Avellino Rugby
Santo Spirito non ancora pronto, inversione di campo e tuttiverdi in trasferta a Cosenza.
L
’esordio in campionato dell’ASD Avellino Rugby non è stato come ce lo si aspettava, allo Squiteri, i Cavalieri di Sarno si sono imposti 15 - 46, mettendo in carniere 5 punti e candidandosi come squadra rivelazione del torneo. Nessun dramma per i tuttiverdi che riprenderanno il cammino affrontando il Cus Cosenza. Per la sfida in programma nella seconda giornata, è stata accolta dalla Fir la richiesta dei tuttiverdi per l’inversione di campo, per non interferire coi lavori al Santo Spirito. Proprio a proposito delle opere di manutenzione del campo, collocato all’interno del Parco Manganelli, va segnalato che le attività procedono regolarmente, con una delle ditte incaricate dell’intervento che in mattinata era alle prese proprio con la famigerata porta traballante. Stando così le cose sembra davvero improbabile che l’opzione inversione di campo possa rendersi necessaria anche per la terza giornata in cui i lupi ospiteranno il Rugby Rende. Archiviata la parentesi Santo Spirito, quella contro gli universitari di Cosenza sarà la terza sfida in assoluto tra i due club. L’anno scorso in occasione delle due gare di regular season i due XV si scambiarono la cortesia, per così dire, di espugnare i rispettivi campi. Toccò per primo all’Avellino, che al Bucci di Rende – dove si giocherà anche domenica a partire dalle 15.30, salvo slittamenti per problemi di disponibilità dell’impianto – s’impose 5 - 16. Era il 9 dicembre, e quel match segnò la svolta della stagione, quella dei record, per i tuttiverdi. Al ritorno gli irpini vennero invece sorpresi dalla prestazione gagliarda dei cussini, che sbancarono il Santo Spirito per 10 - 18. Non servì nell’occasione la prima meta in carriera di Gerardo De Mattia e i soliti calci del maratoneta Pericolo. Da allora qualche novità nel sodalizio universitario, nato da soli due anni, per la verità c’è stata, in particolare nei quadri societari. Il club, che nasce come polisportiva dedicata a tutti gli sport dell’ateneo cosentino, ha visto infatti l’avvicendamento sulla poltrona di presidente di Antonello De Rose con il nuovo dirigente, nonché presidente dell’intero progetto Cus, Franco Violo. In panchina inoltre si è registrata la fine del rapporto di collaborazione con l’head coach Mariano Preti, con Giovanni Ferraro e Renato Foco, confermati, rispettivamente passati ad allenatori dei ¾ e della mischia. L’unico riferimento utile in termini di forza del club resta l’esordio di domenica scorsa, con il 6-44 rimediato tra le mura amiche contro
il Rugby Rende, che va preso in ogni caso con le pinze visto il tasso tecnico elevatissimo degli ospiti. Per Avellino si tratterà perciò di una trasferta incerta, con il rettangolo di gioco che sancirà se il quarto posto del Cus ed il quinto dei lupi nello scorso torneo potranno essere indicativi o meno anche per questa stagione. Sotto gli ordini di mister Caliano i lupi si sono allenati ieri ed oggi e si ritroveranno venerdì per la rifinitura. Proprio in questo senso va segnalato che l’ultima seduta si concluderà con un’iniziativa sperimentale - «la lezione di video analisi», come l’ha definita il coach di Rione Parco – che consisterà nella rivisitazione del match, perso domenica scorsa a Sarno contro i cavalieri, davanti ad uno schermo, per soffermarsi sugli errori e su quello che non ha funzionato. Al di là del gioco da migliorare però, purtroppo per i lupi, c’è sempre l’infermeria, che continua a non fornire buonissime notizie. Dopo gli stop del rocker De Girolamo – di cui è improbabile, anche se non impossibile, un recupero in extremis – e del grillo De Mattia – che ieri ha ripreso la preparazione in palestra ma le cui chance di arruolamento restano basse - i lupi perderanno anche Sellitto, uscito anzitempo allo Squitieri e con la caviglia ancora gonfia per la distorsione rimediata. Finché l’articolazione non smaltirà la botta, infatti, non sarà possibile procedere ad un’indagine più approfondita sull’eventuale interessamento dei legamenti. In dubbio c’è anche Vincenzo Gaita, domenica vittima di un pestone. Il folletto non si è allenato, ma potrebbe riaggregarsi alla truppa in tempo utile per la trasferta. Tra i malconci del post Sarnese a rischio è anche il bisonte Lombardi, le cui noie alla caviglia persistono, mentre non sembrano destare particolari preoccupazioni le condizioni dell’ala Ruggiero e dell’avanti Barbarisi. Una lieta sorpresa per la sfida agli universitari sarà invece quella del prezioso ritorno dell’universitario Gerardo Urciuoli. Il vice capocannoniere dello scorso torneo sarà infatti a casa per il weekend e si è già dichiarato a disposizione del gruppo per la trasferta. Un’altra novità potrebbe essere rappresentata inoltre dal tesseramento dell’ultimo arrivato Pasquale Balsamo. Il ragazzo continua a partecipare alle sedute di preparazione e non è escluso, anche se difficile, che possa decidere di sposare la causa già in tempo utile per la partenza in pullman di domenica mattina.
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Iniziate le mischie per gli esperti ASD Avellino Rugby e i giovani Wolves Ospedaletto Problema campo per l’Avellino, il Santo Spirito non è ancora pronto. I Wolves ripartono da Ospedaletto
Con il rebus Santo Spirito – il campo da rugby cittadino – finalmente avviato a una risoluzione (il comune ha assicurato la manutenzione dell’impianto, attivando la sistemazione delle panchine e di una porta oltre al ripristino dei servizi di base e l’agibilità degli spogliatoi, nell’auspicio che i tempi siano confacenti alle esigenze del campionato), è iniziata la scorsa settimana la regular season per gli appassionati di palla ovale avellinesi. Le tre regioni - Campania, Calabria e Molise – e i due gironi da nove squadre - dai quali spunteranno quattro pretendenti ai barrage promozione per la B e la graduatoria definitiva per la formazione di C1 e C2 dall’anno prossimo – hanno cominciato a darsi battaglia in quello che sarà l’ultimo torneo di serie C Fir. Due le squadre irpine che si sono presentate ai nastri di partenza, entrambe finite nel raggruppamento campano/calabro, il girone 2. Protagonisti della stagione 2013/2014 saranno i tuttiverdi dell’ Avellino Rugby e i tuttineri Wolves Ospedaletto. Le principali novità del raggruppamento sono rappresentate dalla Sarnese e dal Rugby Rende, superpotenza cosentina nata dalla fusione tra Scuola Rugby e Mastini, l’anno scorso rispettivamente terza classificata, ma ammessa
al barrage promozione per la B, e vincitrice del girone. Sulla carta, dunque, il XV da battere. I cavalieri Sarno invece – questo il nome di battaglia scelto dalla Sarnese – nascono dalle ceneri del Nuceria e dei Wasps Stabia, confluiti nel club molosso dopo lo scioglimento del XV locale avvenuto due anni fa. Curiosità, la struttura di polisportiva è dedicata al rugby e al calcio con uguale dignità. Le altre squadre del girone in cui militano le avellinesi sono l’esperta Torre del Greco, candidata ai piani alti della graduatoria, e Salerno, in fase di riorganizzazione dopo la scissione in due club della scorsa estate, oltre ad un nutrito gruppo di giovani realtà: l’Arechi Salerno, nato appunto come costola del Salerno e nella passata stagione già seconda classificata, il Cus Cosenza, anch’essa al secondo anno di attività, ed il Clan Catanzaro. Anche i Wolves sono al loro secondo campionato. i tuttineri di coach Zefelippo sono stati investiti nel corso della lunga estate da profonde trasformazioni, sia di uomini – tanti i nuovi arrivi - che di organizzazione, il che lascia più di una curiosità sul reale potenziale che la squadra avrà nel frattempo raggiunto. Il club si è trasferito ad Ospedaletto, dove l’amministrazione cittadina ha messo a disposizione il Silvio Piola, in un clima di
entusiasmo e voglia di fare che lascia ben sperare per la crescita del gruppo del presidente Fusco. L’Avellino Rugby è invece tra i club con più esperienza nel girone. Ben dodici gli anni di attività del sodalizio del presidente Roca, di cui dieci di militanza nei campionati di serie C regionali. L’anno scorso i tuttiverdi in quella che è stata definita la stagione dei record si piazzarono al quinto posto, con otto vittorie ed otto sconfitte, affermandosi come squadra rivelazione del raggruppamento e sciorinando parecchie convincenti prestazioni. I problemi fisiologici dello sport dilettantistico hanno portato il club quest’anno a dover fare i conti con alcuni ‘arrivederci’ di peso, come quelli dei gioiellini Miele ed Urciuoli - rispettivamente capocannoniere e vice nello scorso torneo – che potranno fornire il loro prezioso apporto solo col contagocce. Di contraltare però sono arrivati anche dei nuovi innesti, come quello dell’ex cavalieri Prato, Balletta, che darà una grossa mano nel pacchetto di mischia. Coach Caliano ed il direttore tecnico Bianco, archiviati i problemi del Santo Spirito, saranno chiamati a confermare quanto di buono fatto vedere l’anno scorso e soprattutto a continuare la certosina opera di radicamento della palla ovale anche nella nostra città.
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I WO LVES S I LECC A N O LE F ER I TE Zefelippo: Consci del campionato che ci attende, abbiamo buone individualità. Turno di riposo per i Wolves Ospedaletto nella seconda giornata del torneo di Serie C – Girone 2. La scorsa settimana i tutti neri hanno fatto l’esordio ufficiale in questa seconda stagione nella loro nuova casa, al Silvio Piola di Ospedaletto. In casa Wolves il turno di riposo in vista consentirà ai rugbisty di leccarsi in tutta tranquillità le ferite dopo l’esordio ostico contro i dragoni dell’Arechi. Al Piola finisce 0-110, ma è la migliore performance dei tuttineri contro i dragoni tra le tre sfide sostenute e questa è certamente una piccola buona notizia. “Abbiamo disputato una buona prima frazione, dove ho apprezzato le individualità tra i miei ed il gioco corale, reggendo bene contro una delle squadre più accreditate del girone”. E’ stato questo il commento di coach Zefelippo a fine gara, che ha aggiunto: “nel secondo tempo abbiamo pagato maggiormente lo scotto dell’inesperienza, che aggiunto alla stanchezza ha permesso ai nostri avversari di prendere il largo. Ci può stare, anche perché abbiamo preso meno punti dell’anno scorso e questo è già un passo in avanti. Ovviamente – ammette - sappiamo quale sarà il nostro campionato e c’è tanto da lavorare, soprattutto sul sostegno e sulle ripartenze, che oggi non hanno funzionato a dovere, ma la prima può essere archiviata positivamente».
Alla ripresa il team del presidente Fusco sarà chiamato all’importante sfida - sulla carta abbordabile - contro il Catanzaro. Attenzione però ai facili pronostici. Nel rugby dilettantistico possono cambiare tante cose da un anno all’altro, con il Clan - penultimo proprio davanti ai Wolves l’anno scorso - che ha peraltro riposato proprio nel primo turno e di cui dunque non si sa ancora molto. In attesa Zefelippo parla di uno spogliatoio sereno, con «i ragazzi – dice – che sono smaniosi di tornare in campo». Le uniche notizie che arrivano dall’infermeria riguardano la seconda linea Leone, che continua il lavoro differenziato per recuperare l’infortunio patito l’anno scorso a fine stagione. Il coach mascherato non vuole rischiarlo e perciò vuole aspettare con prudenza che il ragazzo recuperi il ritmo gara prima di gettarlo nella mischia. Intanto tra due domeniche potrebbe essere la giornata buona per altri due esordi, quello di Pila, quasi certo, e dell’ultimo arrivato Pisano, se sarà pronto. I tuttineri si ritroveranno domani per l’ultima seduta settimanale, e si riposeranno nel weekend in cui non è prevista nessuna amichevole. La truppa quindi ripartirà direttamente da martedì per preparare il prossimo impegno.
sconfitta all’esordio
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INAMOVIBILE NELLO SCACCHIERE DI RASTELLI, HA ESORDITO CON LA NAZIONALE DI CATEGORIA
BITTANTE, MAGIC MOMENT «Siamo la sorpresa del campionato, non montiamoci la testa»
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E’ cominciata da poco la stagione 2013/2014 ma per il difensore dell’Avellino Luca Bittante è già da incorniciare. Sempre presente da inizio stagione, nel 3- 5 -2 lo si è apprezzato sia sulla fascia sinistra che su quella opposta, passando anche nel terzetto arretrato quando c’è stato bisogno del suo apporto, senza mai sfigurare. Un elemento che farebbe le fortune di qualsiasi allenatore, al momento è Massimo Rastelli a goderselo. Grazie anche all’ottimo campionato disputato dall’Avellino fino ad oggi, le prestazioni del difensore ex Fiorentina (ed anche quelle dell’altro difensore biancoverde Armando Izzo) non sono passate inosservate al selezionatore della Italia B Under 21, Massimo Piscedda che lo ha convocato per uno stage lo scorso 6 e 7 ottobre. Una bella soddisfazione personale per Bittante che sogna di percorrere le orme del suo compagno di reparto Davide Zappacosta, transitato anch’egli nell’under di B prima di essere convocato dall’under 21 di Luigi di Biagio. Terminato lo stage in maglia azzurra culminato con l’esordio nell’amichevole in famiglia, Bittante e l’Avellino si apprestano ad affrontare l’insidiosa trasferta all’Artemio Franchi di Siena. I biancoverdi, reduci da due vittorie di fila in casa con Empoli e il Bari, incontrano una delle pretendenti alla promozione diretta, in una gara ricca di insidie, ma il neo azzurro è pronto alla sfida. «Gli esami non finiscono mai. Affronteremo una squadra ostica, costruita per vincere. Noi veniamo da una gara dura giocata su un campo
pesante, ma ce la giocheremo come al solito». Domenica mancherà sicuramente Davide Zappacosta, impegnato con l’Under 21 di Gigi Di Biagio e proprio Bittante sarà chiamato a sostituirlo cambiando fascia. Lui, destro naturale, finora è stato impiegato con disinvoltura su entrambi i lati del campo. «Per me non fa differenza giocare a destra o a sinistra. Questo sicuramente è un punto a mio favore». Oltre alla capacità di adattarsi in qualsiasi zona del campo per il difensore di Bassano del Grappa c’è da registrare una crescita tattica ed atletica impressionante rispetto allo scorso anno. «Nella passata stagione sono stato impiegato di meno, ma grazie al mister e al suo staff sono cresciuto molto. Devo tanto a loro e ora non sento il peso nel giocare in una piazza importante come questa». Al pari di Bittante è tutto l’Avellino ad essere una vera sorpresa ed il 20enne confessa come anche durante lo stage a cui ha partecipato si sia parlato molto della squadra biancoverde. «Siamo una sorpresa per tutti, nessuno si aspettava questo nostro inizio di campionato anche perché siamo una squadra giovane. Ora dobbiamo essere bravi e non montarci la testa». Un Avellino, inoltre, che, con un pizzico di fortuna in più, si sarebbe potuto trovare addirittura in vetta alla classifica, ma Bittante non fa drammi. «L’attuale posizione è già inaspettata, magari avremmo potuto chiudere prima qualche gara, ma il campionato è lungo. L’importante è continuare come stiamo facendo finora».
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Il cobra è pronto a mordere il Siena
il mister fa le sue scelte e non si discutono
E’ uno dei tre moschettieri su cui Rastelli fa affidamento per perforare le difese avversarie. Andrea Soncin in queste prime giornate di campionato è stato sempre in ballottaggio con il bulgaro Andrej Galabinov vista l’inamovibilità di Gigi Castaldo. In otto giornate è sceso in campo 7 volte, di cui 4 da titolare. Solo a Pescara è rimasto fuori, in quell’occasione Rastelli scelse dal primo minuto Galabinov ed Herrera (gli unici 45 minuti per il panamense in questo campionato) con Castaldo che subentrò nella ripresa. Nelle 7 presenze è stato in campo per 280 minuti ma non è ancora riuscito a segnare la prima rete ufficiale con la casacca biancoverde. Il cobra ha sempre dato il proprio contributo ovunque abbia giocato e quest’astinenza da gol potrebbe condizionarne il rendimento. Per la partita con il Siena, Soncin è disponibile come tutti i suoi compagni del reparto avanzato, un pensiero alla maglia da titolare lo ha fatto anche per il tipo di partita che i bianco verdi dovranno affrontare. «Sono a disposizione della squadra e del mister, lavoro duro durante la settimana per farmi trovare pronto e metter in difficoltà il mister. Le scelte spettano a lui e sono indiscutibili, i risultati gli danno ragione, ma il campionato è lungo. Arriverà il mio momento». A complicare l’inizio di stagione dell’ex punta dell’Ascoli le condizioni fisiche precarie. «In pratica non ho fatto preparazione in estate, ho cominciato quando sono arrivato ad Avellino. Poi ho avuto un problema fisico a inizio campionato che mi ha rallentato. Si può dire che abbia cominciato ad allenarmi a pieno regime da qualche settimana». L’attaccante di Vigevano deve fare anche i conti anche con un modulo che lo porta spesso a giocare lontano dalla porta per pressare i portatori di palla avversari sacrificandosi molto per la squadra. «Per l’esperienza che ho in serie B, posso dire con certezza che difendere in tanti porta punti quindi va bene così e noi ne siamo la dimostrazione. C’è un sottile equilibrio tra la vittoria e la sconfitta, ma con l’impegno di tutti ti togli grandi soddisfazioni». Contro il Siena servirà la massima concentrazione ma «queste sono partite che ti caricano da sole, dobbiamo metterci il massimo impegno e giocarcela. Hanno una squadra costruita per vincere il campionato, li rispettiamo ma non ci fanno paura», sottolinea Soncin. L’ex Ascoli parla anche del gruppo che ha trovato venendo ad Avellino. «E’ lo stesso che ha vinto il campionato scorso di serie C. Ha qualità tecniche e morali importanti e finora, queste qualità, sono emerse. Il mister è molto bravo a tenere tutti sulla corda. Le motivazioni sono la cosa più importante in serie B».
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AVELLINO, FACCI VEDERE CHI SEI! Siena tra le favorite del campionato, biancoverdi squadra rivelazione IRPINI CON SOLI 5 GOL AL PASSIVO, LA ROBUR HA IL MIGLIOR ATTACCO
Non alzerà le barricate l’Avellino in quel di Siena. Non è nella filosofia calcistica di Massimo Rastelli che ha trasmesso lo stesso concetto ai suoi calciatori. Una partita impegnativa contro una grande squadra che ha tutto per poter puntare alla promozione. Non è più una sorpresa l’Avellino, con 15 punti è la terza forza del campionato. Le vittorie con Empoli e Bari hanno consacrato la matricola biancoverde che potrebbe aver qualche rimpianto per i punti persi per strada. Una sola sconfitta, con la capolista Lanciano, ma anche in quell’occasione una buona prova. Mantenere la calma e pensare all’obiettivo primario, salvezza è la parola d’ordine di Rastelli che sta facendo da pompiere in questi giorni. Una partita che fornirà ulteriori risposte a Rastelli sulle reali capacità dei biancoverdi, al cospetto di un Siena che viene da un pareggio beffardo, a Cesena gli emiliani hanno segnato su calcio di rigore nei minuti di recupero. Toscani che ad inizio stagione hanno avuto enormi difficoltà per iscriversi al campionato, la società in affanno economico è riuscita a produrre i documenti utili solo nelle ultime ore prima della chiusura. Un problema che insieme al mancato pagamento di alcune tasse ha arrecato 5 punti di penalizzazione ai bianconeri. Difficoltà che non hanno impedito al
presidente Massimo Mezzaroma di costruire una squadra di tutto rispetto, Angelo - Morero – Dellafiore in difesa, D’Agostino, Giacomazzi, Vergassola, Valiani a centrocampo, il talento di Rosina e Paolucci in avanti per citarne alcuni. Otto sono i punti in classifica della Robur, 13 i virtuali con i 5 di penalizzazione. Miglior attacco del campionato, per ora, quello di mister Mario Beretta con ben 15 gol fatti, ma all’opposto vanta una delle difese peggiori con 11 reti incassate. Per contro ci sarà un Avellino per nulla abituato a prendere gol, 5 finora facendo registrare la seconda miglior difesa della serie B. Rastelli, però, oltre a preparare la partita deve fare i conti con le condizioni fisiche dei suoi difensori. Zappacosta sarà assente causa impegni con la maglia azzurra, Izzo non ha giocato in nazionale per un problema muscolare, Fabbro e Peccarisi sono acciaccati con l’ultimo che è uscito malconcio sabato contro il Bari. L’esperto e roccioso difensore si è sottoposto a terapie a causa di una distorsione alla caviglia destra. Anche Arini ha svolto lavoro differenziato per problemi muscolari. A riposo l’uruguagio, Mathìas Abero che è ancora infortunato e non sarà della partita, ha ripresa ad allenarsi con la squadra il regista brasiliano Romulo Togni.
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