MANUALE DI USO E MANUTENZIONE CASETTE IN LEGNO BLOCKHOUSE - CASETTE ITALIA

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MANUALE DI USO E MANUTENZIONE

Manuale di Uso e Manutenzione

Sommario Introduzione

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I vantaggi delle costruzioni in legno blockhouse

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Il manuale di uso e manutenzione

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Esempi di posa in opera degli impianti

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MANUALE DI USO E MANUTENZIONE

INTRODUZIONE Casette Italia nasce nel 2004 per la passione di un ingegnere modenese verso il legno e le costruzioni in legno. Ora è una azienda nazionale che opera nel settore delle casette in legno, garage in legno, chalet in legno con l’obiettivo di sviluppare un approccio ingegneristico integrato, finalizzato alla bellezza ed al design della costruzione ma anche alla sua robustezza e benessere interno degli utenti. Casette Italia ha ottimizzato i benefici del sistema blockhouse per le costruzioni in legno attraverso lo sviluppo di sue procedure interne e di un protocollo tecnico-prestazionale di eccellenza per i propri prodotti. Non scendiamo a compromessi con la qualità, quindi insieme a desiderata architettonici e funzionali dei nostri clienti noi abbiamo come punti cardini della progettazione e costruzione delle nostre casette: il benessere interno, la sicurezza al fuoco e al sisma, la durata nel tempo. La qualità, appunto, è alla base della filosofia di Casette Italia che passa inevitabilmente attraverso l’individuazione di tecnologie e processi studiati e codificati con l ́obiettivo di raggiungere sempre il risultato desiderato. È proprio in questo processo che si colloca questo manuale di manutenzione: strumento fondamentale di garanzia di durata nel tempo. Perchè utilizzare il legno con il sistema blockhouse? I motivi sono molteplici non solo per tutti quegli aspetti positivi già ampiamente riconosciuti al legno, ma anche perchè si possono oggi completamente smentire tutti i pregiudizi che hanno afflitto questo materiale per troppo tempo a causa di una scorretta informazione. Certamente sono il confort e la sensazione di benessere che trasmette il legno a renderlo ineguagliabile; la sua bassa temperatura superficiale lo rende confortevole già a temperatura ambiente. Ha una spiccata capacità di regolare l’umidità assorbendo quella in eccesso e restituendola all’occorrenza. Con una corretta disposizione degli strati che compongono pareti e solai, le costruzioni in legno possono essere altamente traspiranti; questa caratteristica permette di ridurre al minimo l’accumulo di umidità impedendo così la proliferazione di batteri o muffe e il deterioramento delle strutture. Riguardo il sistema costruttivo blockhouse o blockbau, le numerose sperimentazioni condotte negli ultimi decenni sul comportamento statico delle strutture blockhouse di legno e alle recenti norme europee in materia di sicurezza statica, l’edificazione con questo particolare sistema si configura oggi di gran lunga la più sicura per edifici fino a due piani rispetto tutti gli altri sistemi costruttivi, non solo in condizioni normali, ma anche in zona sismica, dove esprime le qualità migliori dato il suo particolare tipo di incastri e giunzioni completamente in legno ed il suo alto rapporto tra resistenza e massa. Ma il punto di forza del legno è indiscutibilmente la sua eco-compatibilità: per essere prodotto e trasformato necessita di molta meno energia rispetto ad altri materiali da costruzione; inoltre, durante tutto il ciclo di vita e di utilizzo, mantiene equilibrato il bilancio di anidride carbonica (CO2), il legno infatti assorbe la CO2 dannosa dall’aria durante la crescita e la restituisce solo dopo la combustione. A questo proposito è utile fare un paragone: 1 mc di legno assorbe durante la crescita circa 1000 kg di anidride carbonica. Considerato il fatto che un ́automobile di medie dimensioni emette circa 130 g di CO2 ogni chilometro, possiamo affermare che possedere una casa unifamiliare in legno di medie dimensioni consente di avere un “credito ambientale” di circa 70.000 km. Per quanto riguarda l’isolamento termico il legno si distingue per la sua bassa conducibilità che facilita in maniera sensibile la riduzione dei ponti termici sempre presenti nelle costruzioni. Una parete a struttura CASETTE ITALIA - WWW.CASETTE-ITALIA.IT - INFO@CASETTE-ITALIA.IT

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lignea può avere, a parità di protezione termica, spessori inferiori rispetto ad altre tipologie. La presenza inoltre del pannello massiccio quale elemento strutturale aumenta l’inerzia termica, ossia ritarda in inverno il raffreddamento ed in estate il surriscaldamento della parete.

I VANTAGGI DELLE COSTRUZIONI IN LEGNO BLOCKHOUSE Benessere: trascorrendo gran parte della nostra vita in ambienti chiusi diventano di fondamentale importanza sia la qualitò dei materiali utilizzati nelle nostre abitazioni sia il corretto studio e realizzazione dei dettagli costruttivi. E’ dimostrato che materiali come legno, fibre di legno o sughero risultano confortevoli giò a temperatura ambiente, mentre quelli come il cemento o la pietra diventano termicamente confortevoli soltanto con temperature superficiali superiori. Inoltre il legno è antibatterico, non favorisce la crescita di muffe e regola il clima degli ambienti grazie alle sue buone caratteristiche igroscopiche e di inerzia termica. Eco-compatibilità: il bilancio ecologico di un materiale descrive il suo intero ciclo di vita: dall’estrazione, attraverso la produzione e la lavorazione, fino all’utilizzazione e lo smaltimento. Il legno è l’unico materiale che necessita solo di acqua, aria e sole per crescere e che mantiene il suo bilancio di CO2 equilibrato, ovvero il legno assorbe la CO2 dannosa dall’aria e la restituisce solo dopo la combustione o il macero. Al momento del recupero del legno si hanno pochissime emissioni e la sua lavorazione è possibile anche senza l’ausilio di tecniche impegnative e costose. Rispetto alle costruzioni in laterizio, il consumo di energia totale del legno è circa il 75% in meno. Questa enorme differenza deriva dal fatto che i mattoni per essere prodotti necessitano di temperature molto elevate per tempi lunghi che vengono generate per la maggior parte con combustibili fossili. Il legno non è mai un rifiuto, ma è, e rimane, un prodotto di pregio. Alta protezione termica: il legno, tra le altre caratteristiche, si distingue per la sua bassa conducibilità termica. A parità di protezione termica, lo spessore di una parete con struttura lignea può essere ridotto rispetto ad altre tipologie costruttive. Inoltre la maggiore temperatura superficiale del legno contribuisce in maniera determinante ad un miglior comfort abitativo. Grazie alla scarsa conducibilità termica, diventano meno impegnativi i provvedi- menti per limitare i ponti termici rispetto a quanto accade per una costruzione in muratura; per ponte termico si intende una parte di costruzione il cui comportamento termico è considerevolmente differente rispetto a quelle circostanti.

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Traspirazione e protezione dall’umidità: molte attività della vita quotidiana, come cucinare o fare la doccia, producono vapore acqueo. Quando il vapore permea attraverso materiali edili porosi dalla parte calda a quella fredda si parla di diffusione. Il legno, grazie alle sue proprietà igroscopiche, assume anche la funzione di regolatore dell’umidità, assorbendo quella in eccesso e restituendola all’occorrenza. Tali proprietà lo rendono ideale per le costruzioni permeabili al vapore. Assieme a materiali idonei e a strati funzionali disposti in modo corretto, la formazione di acqua di condensazione all’interno dell’elemento strutturale può essere evitata. Altrettanto importante è che l’involucro della struttura sia a tenuta d’aria, in modo da ridurre al minimo l’accumulo di umidità. Una costruzione traspirante è inoltre capace di espellere l’aria viziata e i cattivi odori all’esterno. Statica e protezione sismica: grazie alle più recenti normative sia europee che nazionali in materia di calcolo strutturale e antisismico, il legno ha riacquistato la piena dignità che gli spetta di materiale strutturale, ed il sistema blockhouse rappresenta certamente il miglior sistema antisismico grazie all’assenza di accoppiamenti di materiali diversi come legno-acciaio. Recenti ricerche hanno evidenziato l’ottimo comportamento delle strutture di legno sottoposte ad azione sismica. L’edificazione con il legno in zona sismica si configura pertanto oggi sicura al pari di tutti gli altri sistemi costruttivi. Proprio dal punto di vista sismico il legno possiede proprietà molto importanti che lo rendono particolarmente adatto a questo tipo di sollecitazione; ad esempio le sue caratteristiche meccaniche aumentano al diminuire della durata dell’azione sollecitante, ossia offre grande resistenza ad azioni di breve durata proprio come sisma e vento. Nelle costruzioni blockhouse, le giunzioni di angolo ad incastro legno-legno permettono alle strutture di raggiungere quel comportamento duttile che è ideale per la resistenza all’azione sismica. Le costruzioni di legno sono infine caratterizzate da un ottimo rapporto tra resistenza e peso proprio; pertanto se confrontate con le costruzioni in muratura, hanno una massa molto minore e risentono quindi meno dell’azione sismica. Protezione dal fuoco: le costruzioni in legno soffrono da sempre di un pregiudizio nei confronti del rischio di incendio secondo cui esso sarebbe superiore a quello delle costruzioni di muratura. Ci sono però una serie di aspetti che confutano questa scorretta informazione. E’ risaputo che il legno diventa facilmente infiammabile solo quando le sue dimensioni sono piccole. Nella maggior parte dei casi infatti non è il legno strutturale a bruciare per primo, ma l’arredamento d’interni, come i tappeti, i mobili e le tende ed in questo non c’è nessuna distinzione rispetto alle costruzioni in muratura. Inoltre la bassa conducibilità termica del legno, unita all’acqua sempre presente, fanno si che lo strato più esterno si carbonizzi rallentando la combustione e preservando la sezione interna che mantiene pressochè inalterate le caratteristiche di resistenza. Un altro vantaggio del legno sta nella particolarità di preannunciare la sua perdita di capacità portante scricchiolando prima di crollare; al contrario una struttura in metallo cede imprevedibilmente. Il legno brucia senza deformarsi come il metallo, ne fondersi come la plastica. In tale maniera le vie di fuga rimangono sicure e non costituiscono altri pericoli. Durabilità: è ancora diffuso il pregiudizio che la casa di legno non abbia la stessa durabilità di una in muratura. Come si osserva infatti nei paesi nordeuropei ed in quelli nordamericani, il legno è un materiale amato e largamente utilizzato da molte generazioni ed il numero di edifici di legno pubblici o privati è enorme. Diventa fondamentale progettare per permettere una lunga durabilità della costruzione, ovvero minimizzando i rischi che spesso risiedono nell’attacco a terra o nell’isolamento del tetto.

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MANUALE DI USO E MANUTENZIONE

IL MANUALE DI USO E MANUTENZIONE Tutti gli edifici necessitano di cura e manutenzione, indipendentemente dalla tipologia costruttiva e dalla funzione che devono svolgere. Ma le modalità con cui la manutenzione dev’essere programmata ed attuata sono correlate alle effettive condizioni di impiego e alla tipologia di materiali costruttivi scelti. Il benessere abitativo si ottiene curando con particolare attenzione gli aspetti relativi alla durabilità e alla qualità dell’esecuzione. CASETTE ITALIA fornisce ai clienti le indicazioni per la corretta manutenzione delle casette blockhouse, con l’obiettivo di contribuire a garantirne l’utilizzo ottimale, mantenendone il valore patrimoniale e preservandone le prestazioni nel tempo. Il DPR 554/99 (estratto in Allegato A), applicabile alle opere pubbliche ma utile anche per le costruzioni private, descrive in maniera un po’ più dettagliata quali siano i contenuti di un “Piano di Manutenzione”. Sebbene l’attenzione sia rivolta prioritariamente agli impianti, non sono escluse le strutture e le finiture. Un Piano di Manutenzione si articola in 3 parti: • il Manuale d’Uso è un documento destinato agli utenti. Redatto in un linguaggio semplice, finalizzato ad evitare o a limitare modi d’uso impropri, ad individuare segni di anomalia e di guasto da segnalare ai tecnici e a descrivere semplici interventi che possono essere eseguiti direttamente dagli utenti; • il Manuale di Manutenzione è destinato principalmente ai fornitori di servizio, con espressione dei contenuti in appropriato linguaggio tecnico - specialistico, ed è finalizzato a raccogliere i dati informativi utili per le attività di manutenzione, per il recupero di prestazioni o per la preventiva riduzione delle probabilità di degradamento e a fornire le istruzioni sulle modalità di un corretto intervento manutentivo, e a stabilire le procedure da adottare per l’organizzazione degli interventi e per la raccolta e l’archiviazione delle “informazioni di ritorno” utili ad ottimizzare il processo manutentivo nel tempo; • il Programma di Manutenzione prevede, in forma schematica, il sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti.

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IL MANUALE D’USO Di seguito sono presentate in modo tabellare e chiaro come utilizzare al meglio le diverse parti del prefabbricato blockhouse. Ancoraggio della parete al basamento (piastre metalliche) Modalità di uso corretto EVITARE di praticare tagli o fori CONTROLLARE fessurazioni, rotture UTILIZZARE nessuna indicazione

Pareti esterne Modalità di uso corretto EVITARE di praticare tagli o fori. Evitare di fissare scaffalature che impediscano il naturale assestamento del legno. CONTROLLARE fessurazioni, rotture UTILIZZARE nessuna indicazione

Pareti esterne Modalità di uso corretto EVITARE di praticare fori di grandi dimensioni. Evitare di appendere mobilio pesante senza apposito utilizzo di piastre metalliche fissate su più assi che distribuiscono il peso. CONTROLLARE macchie di umidità, attacchi di insetti UTILIZZARE nessuna indicazione

Copertura e falde Modalità di uso corretto EVITARE di praticare tagli o fori CONTROLLARE infiltrazioni, macchie di umidità UTILIZZARE Le necessarie protezioni antiscivolo ed anticaduta quando si sale sul tetto

Porte, finestre, ante Modalità di uso corretto EVITARE di appendere oggetti pesanti per evitare inclinazioni delle cerniere CONTROLLARE Difficoltà nelle chiusure, incastri UTILIZZARE nessuna indicazione

• • •

Evitare: non eseguire le operazioni descritte senza il parere positivo del progettista e/o del costruttore. Controllare: se compaiono i fenomeni descritti occorre far intervenire uno specialista. Utilizzare: operazioni da eseguire con la frequenza e/o le modalità indicate.

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Cosa non rappresenta un problema Spesso ci si preoccupa di eventuali crepe che si aprono su un’asse di legno, oppure di deformazioni dell’asse stessa (ad esempio dilatazioni, restringimenti o torsioni). Per chiarire al meglio, ecco l’elenco di tutte quelle variazioni riscontrabili nelle assi in legno che non rappresentano un “difetto”, un “danno” e non rappresentano neppure un rischio per la struttura del prefabbricato blockhouse: • • • •

deformazioni delle assi in legno sia per dilatazione/restringimento che per torsione fessurazioni da ritiro emissione di resina diversi gradienti cromatici durante l’invecchiamento

IL MANUALE DI MANUTENZIONE Il Manuale di Manutenzione è finalizzato a raccogliere i dati informativi utili per le attività di manutenzione, per il recupero di prestazioni o per la preventiva riduzione delle probabilitaàdi degradamento. Fornisce le istruzioni sulle modalità di un corretto intervento manutentivo, e stabilisce le procedure da adottare per l’organizzazione degli interventi e per la raccolta e l’archiviazione delle “informazioni di ritorno” utili ad ottimizzare il processo manutentivo nel tempo.

Suggerimenti generali Il presupposto per la corretta cura e manutenzione è il regolare controllo delle singole parti dell’edificio. Le indicazioni fornite di seguito si basano sulle nostre esperienze con strutture di legno, ma condizioni di esposizione e/o uso diverse potrebbero richiedere ulteriori accorgimenti o una frequenza maggiore, in funzione dell’ubicazione dell’edificio e della sua forma, dell’influenza degli agenti atmosferici e del tipo di impiego. I parametri rilevanti, per un determinato edificio, dovrebbero essere verificati in base all’esperienza durante l’utilizzo, attraverso l’analisi delle informazioni derivanti dalle prime operazioni manutentive, raffrontate alle previsioni effettuate in sede di progetto. Per i tetti, piani o inclinati, deve essere spesso verificato il funzionamento del drenaggio del tetto. Le strutture giacenti all’esterno (nei tetti inclinati: falsi puntoni, travi perimetrali orizzontali, travicelli, sottopiano di scolo e così via) devono essere esaminate annualmente per accertare la presenza di danni causati dall’umidità o da attacchi di insetti (rosume, fori di sfarfallamento), di cui eventualmente dev’essere quantificata l’entità mediante una ispezione specialistica. Se si impiega una scala, occorre sempre prendere delle precauzioni contro la caduta ed il ribaltamento. L’accesso alle superfici esterne di un tetto può comportare il rischio di caduta e/o scivolamento, pertanto deve sempre avvenire in maniera sicura. Per gli elementi strutturali portanti, ovvero le pareti esterne e le pareti interne che sostengono colmo o tetto in generale, è raccomandabile un controllo periodico (meglio se da parte di uno specialista). Per tetti inclinati si raccomandano intervalli di ispezione compresi tra 4 e 8 anni, in funzione di località e forma. Per i tetti piani, si raccomanda un controllo precauzionale ogni 3 anni.

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Il manto di copertura del tetto, in quanto “pelle” della struttura del tetto, è esposto all’azione di vento, pioggia, grandine, neve, ghiaccio, forti escursioni termiche e luce solare. Le sollecitazioni provocate da questi fattori lasciano i loro segni, anche perchè le variazioni dimensionali dovute alle oscillazioni termiche e/o igrometriche sono, per i diversi materiali, assai differenti tra loro. Per questo motivo sono così importanti le connessioni elastiche nelle giunzioni. La copertura del tetto deve perciò essere sottoposta, almeno una volta all’anno, ad un controllo visivo / ispezione visiva. Soprattutto dopo violente precipitazioni, giornate molto ventose e dopo il disgelo del manto di neve, occorre verificare la presenza di danni superficiali sul tetto. Oltre a ciò, è necessario controllare se la copertura del tetto mostra segni di deterioramento o è molto sporca. Le parti deteriorate devono essere riparate rapidamente. Gli accumuli di sporco (foglie, fango, crescita di piante), che pregiudicano la funzionalità del tetto, devono essere rimossi. Deve anche essere verificata, all’atto del controllo visivo annuale, la presenza di danni sui bordi e su altri punti di connessione come opere in muratura, camini o canne fumarie in alluminio e di eventuali infiltrazioni. Inoltre devono essere controllati i punti di giunzione con le pareti. L’attenzione dovrebbe essere posta specialmente su tegole o guaine, o danni da corrosione. Il comignolo, le strutture in muratura sporgenti e le connessioni situate in esterno nella zona del tetto sono particolarmente sollecitate da vento, neve e ghiaccio. Soprattutto in quei punti in cui l’acqua può penetrare e congelare, sono inevitabili piccoli danni nel corso del tempo. E’ perciò necessario controllare spesso se compaiono rotture da ghiaccio sui comignoli o su altri punti simili. Durante il controllo visivo bisogna inoltre fare attenzione alla presenza di danni, colorazioni o efflorescenze su intonaco, muro e guarnizione. E’ poi da esaminare la connessione tra camino e rivestimento del tetto. Ciò viene effettuato al meglio da uno spazzacamino competente. Aperture del tetto e camini devono essere ispezionati ogni 3 anni. Pareti esterne e i serramenti costituiscono l’involucro esterno delle pareti. Vento, acqua e luce del sole possono provocare alterazioni del colore nelle diverse zone di una facciata. A seconda di quanto fortemente quest’ultima è esposta alle intemperie, le alterazioni in diversi punti possono essere molto differenti tra loro: ad esempio, le zone del basamento ed i lati più esposti sono fortemente sottoposti alle influenze del clima, mentre i lati coperti oppure situati sotto tettoie o gli elementi strutturali situati a livello del tetto sono logorati meno. Decisivi per una alta durata di pareti esterne e serramenti in legno sono: l’attenzione per le difese architettoniche del legno (difesa contro le influenze atmosferiche e l’umidità), la posizione geografica, l’orientamento (lati esposti) di un edificio e l’inclinazione delle superfici. Nelle pareti esterne trattate è significativa anche la scelta di un adeguato tipo di trattamento delle superfici. La tessitura ed i toni di colore di facciate in legno non trattato mutano nel corso del tempo. Le parti fortemente gravate dalle intemperie assumono una colorazione grigia. Le zone protette da davanzali, strutture a livello del tetto o tettoie, conservano una colorazione marrone. A seconda della specie legnosa impiegata, del carico di intemperie e della sua struttura, la facciata può presentare nei primi anni un effetto di colori molto variegato. Una esposizione alle intemperie per lunghi anni causa una evidente erosione delle superfici. Queste alterazioni superficiali non hanno tuttavia alcuna influenza sulla resistenza del legno. Per facciate e serramenti in legno trattato è raccomandabile rispettare le indicazioni di cura e manutenzione. Una cura ed una manutenzione non tempestive possono portare a danni che rendono necessaria una costosa riparazione. Con un controllo visivo occorre decidere, sulla base delle condizioni esistenti, se sia necessaria la manutenzione oppure la riparazione delle superfici. Scopo della CASETTE ITALIA - WWW.CASETTE-ITALIA.IT - INFO@CASETTE-ITALIA.IT

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manutenzione è quello di mantenere la capacità funzionale delle superfici, ancora ampiamente intatte, prima che compaiano danni visibili. I prodotti da impiegare devono essere quelli indicati dal fornitore. Scopo della riparazione (restauro) è invece l’eliminazione di danni presenti per ripristinare la funzionalità delle superfici. A seconda della realizzazione, le facciate e i serramenti dispongono di impregnante, vernice trasparente o vernice coprente. In ogni caso sono consigliabili prodotti elastici e con buona permeabilità al vapore, dal momento che una componente in legno avrà sempre leggere variazioni dimensionali di tipo igroscopico, e la necessità di “respirare” per mettersi in equilibrio con l’umidità atmosferica, favorendo così anche il benessere degli utenti. Le stratificazioni non colorate (impregnanti o vernici che siano) normalmente non garantiscono una protezione adeguata contro i raggi UV e non sono quindi adatte per il legno in esterni. Prodotti semi-trasparenti, in toni di colore intermedi, offrono una cura più durevole rispetto ai toni di colore chiari, poiché presentano una migliore protezione contro i raggi UV. Le vernici trasparenti pigmentate lasciano intravedere la venatura del legno e danno una protezione generalmente sufficiente per 3-5 anni. Le vernici coprenti (smalti) non lasciano vedere la venatura del legno, ma danno evidentemente una migliore protezione dagli UV. Gli intervalli di manutenzione dipendono, oltre che dalle influenze di cui si è detto prima, anche dal tipo di trattamento della superficie. In particolar modo per le vernici trasparenti a strato sottile e per quelle impregnanti, è raccomandabile effettuare la prima manutenzione già dopo poco tempo (2-3 anni), per otturare eventuali microfessure da essiccazione sopravvenute nel legno. Le superfici trattate con vernici trasparenti diventano più scure con una verniciatura di manutenzione. Le vernici coprenti devono essere oggetto di manutenzione ogni 5 anni. Le superfici trattate con vernici trasparenti necessitano di essere rinnovate in maniera estensiva, per evitare differenti tonalità di colore. Con le vernici coprenti sono invece normalmente possibili anche restauri parziali di singole facciate con interventi da spigolo a spigolo. La parte basale della parete è un punto critico, perché particolarmente esposta alle intemperie e vicina al terreno, ma su cui è facile porre frequentemente l’attenzione. La guarnizione interna (il collegamento tra parete e fondazione) e le zone di raccordo con i marciapiedi e le porte devono essere controllate per rilevare la presenza di infiltrazioni o macchie di umidità. E’ anche necessario porre attenzione all’eventuale presenza di attacchi di insetti (rosume, fori di sfarfallamento), di cui eventualmente dev’essere quantificata l’entità mediante una ispezione specialistica. Si raccomandano intervalli di ispezione compresi tra 6 mesi e 2 anni, in funzione di località, esposizione e forma dell’edificio. La parte basale della parete è un punto critico, perché particolarmente esposta alle intemperie e vicina al terreno, ma su cui è facile porre frequentemente l’attenzione. Il collegamento tra parete e basamento (asse di fondazione trattata in autoclave) deve essere controllato per rilevare la presenza di critici. E’ anche necessario porre attenzione all’eventuale presenza di attacchi di insetti (rosume, fori di sfarfallamento), di cui eventualmente dev’essere quantificata l’entità mediante una ispezione specialistica. Si raccomandano intervalli di ispezione compresi tra 6 mesi e 2 anni, in funzione di località, esposizione e forma dell’edificio.

PARTE DI EDIFICIO Copertura del tetto in generale

COPERTURA ATTIVITA’ Controllo visivo (danni, accumulo di sporco, crescita di muschio, connessioni) Controllo precauzionale

FREQUENZA Annualmente

Ogni 3-5 anni

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Tetto in guaina nera Tetto in tegole canadesi

Tetto piano

Capriata, strutture del tetto

Controllo visivo (danni, accumulo di sporco, crescita di muschio, connessioni) Controllo visivo (danni, accumulo di sporco, crescita di muschio, connessioni) Manutenzione (rimozione di sporco e piante, sostituzione della ghiaia, pulizia degli scarichi d’acqua)

Annualmente

Controllo visivo dello strato di ghiaia (distribuzione, estensione, presenza di corpi estranei)

Annualmente

Ispezione dell’impermeabilità

Ogni 3-5 anni

Ispezione dell’impermeabilità delle connessioni (uscite, aperture)

Annualmente

Controllo visivo dei danni da umi- dità o delle infestazioni di insetti negli elementi strutturali giacenti all’aper to

Annualmente

Controllo precauzionale della struttura portante Aperture sul tetto, velux, canne fumarie, camini Testa del camino, strutture in muratura

Grondaie, condotti di deflusso

Ispezione dell’impermeabilità delle connessioni verifica dei danni da gelo

Annualmente

Annualmente, oppure dopo temporali

Ogni 10-30 anni

Ogni 3 anni Dopo la fine del periodo di gelo (prima parte dell’anno)

Controllo visivo di danni, scolorimenti, cadute Verifica delle ostruzioni

Annualmente Ogni 6 mesi, dopo i temporali

Verifica delle deformazioni

Periodo freddo

Allontanare il ghiaccio presente nella zona di incanalamento dell’acqua piovana

Periodo freddo

Controllare umidità e scolorimento dietro le pareti esterne

Ogni 6 mesi

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PARTE DI EDIFICIO Pareti esterne

Pareti esterne con impregnante/vernice Pareti esterne con smalto Elementi strutturali in legno situati nella zona esterna

Struttura interna della parete esterna

PARETI ESTERNE ATTIVITA’ Controllo della superficie Verifica ed eventuale pulizia delle aperture di aerazione Manutenzione con impregnante

Annualmente

Manutenzione con smalto Controllo di segni di degradazione

Ogni 4/6 anni annualmente

Applicazione della vernice protettiva Controllo precauzionale

Zona del basamento – assi di fondamenta trattate in autoclave

Controllo visivo interno ed esterno di fessure e danni da umidità

PARTE DI EDIFICIO Porte esterne

PORTE ATTIVITA’ Manutenzione maniglie, serrature. Oliare

Porte interne

FREQUENZA Annualmente

Ogni 2-3 anni

A seconda del prodotto e dell’intensità del degrado Ogni 5 anni

Ogni 3 anni

FREQUENZA Ogni 2-3 anni

Controllo di danni e deterioramento

Annualmente

Trattare le superfici esterne

Ogni 2-3 anni

Controllare la verniciatura della parte interna Manutenzione maniglie, serrature. Oliare

Ogni 5 anni

Controllo di danni e deterioramento Controllare la verniciatura della parte interna

Ogni 2-3 anni

Annualmente Ogni 5 anni

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PARTE DI EDIFICIO Finestre

FINESTRE E PORTE-FINESTRE ATTIVITA’ Manutenzione maniglie, giunti ferramenta. Regolare ed oliare

FREQUENZA Regolarmente

Curare e pulire le guarnizioni Annualmente

PARTE DI EDIFICIO Pavimento in legno interno Pavimento in legno esterno

Controllo di danni e deterioramento

Annualmente

Trattare le superfici esterne

Ogni 2-3 anni

Controllare la verniciatura della parte interna

Ogni 5 anni

PAVIMENTI IN LEGNO ATTIVITA’ Manutenzione con prodotto per parquet Manutenzione con prodotto per esterno

FREQUENZA Ogni 1-3 anni. A seconda del degrado Annualmente. A seconda del degrado

IL PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Si tratta del documento che riassume, in forma schematica, l’insieme di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze prefissate, al fine di una corretta gestione dell’edificio e delle sue parti. PARTE Valori caratteristici di resistenza e modulo elastico

PERIODO E MODALITA’ DI CONTROLLO ogni anno: ispezione visiva da parte di un tecnico generico per accertare che le modalità di impiego dell’edificio siano corrette e non ci siano dissesti che comportano infiltrazioni d’acqua e/o condensazione di vapore. I punti da controllare con particolare attenzione sono i seguenti: i serramenti, le zone di appoggio dei pilastri esterni, le testate degli archi in lamellare, la parte bassa del rivestimento. dopo il primo anno ed almeno ogni 10 anni: ispezione visiva e strumentale da parte di un tecnico specializzato in diagnostica delle strutture lignee, per accertare che: • la struttura sia utilizzata in accordo alle specifiche di progetto e le

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condizioni ambientali rispettino le ipotesi progettuali. in particolare tale accertamento dovrà verificare che le azioni permanenti e, per quanto possibile, quelle accidentali rispettino quanto previsto in sede di valutazione progettuale; • non siano presenti segni di degrado nelle membrature più sollecitate (in senso meccanico e/o come rischio di attacco biotico) • il serraggio dei bulloni e viti sia corretto; • lo stato di conservazione della copertura sia corretto. dopo 25 anni:

Permeabilità al vapore Rilascio di sostanze pericolose

ispezione visiva della copertura ogni anno: • ispezione visiva da parte di un tecnico generico per accertare che le modalità di impiego dell’edificio siano corrette e non ci siano dissesti che comportano infiltrazioni d’acqua e/o condensazione di vapore. i punti da controllare con particolare attenzione sono i seguenti: tutti i serramenti.

Scivolosità delle superfici Resistenza all’impatto

Resistenza termica Permeabilità all’aria Inerzia termica

• ispezione dei pozzetti di drenaggio e dell’impianto di di smaltimento da parte di un tecnico generico per accertare che le modalità di fun- zionamento siano corrette, che non ci siano ostruzioni, perdite od altri fattori che possano comportare un cattivo funzionamento. ogni anno: ispezione visiva da parte di un tecnico generico per accertare che le modalità di impiego dell’edificio siano corrette e non ci siano parti rotte o pericolose. i punti da controllare con particolare attenzione sono i seguenti: presenza di scheggiature sulla superficie di rivestimento e sui pilastri scivolosità della rampa di accesso e del marciapiede, corretta chiusura di porte e finestre. ogni anno: ispezione visiva da parte di un tecnico generico per accertare che le modalità di impiego dell’edificio siano corrette e non ci siano dissesti che comportano infiltrazioni d’acqua e/o condensazione di vapore. i punti da controllare con particolare attenzione sono i seguenti: la presenza di spifferi nei serramenti.

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ESEMPI DI POSA IN OPERA DEGLI IMPIANTI Tutti gli impianti elettrici, idrici o di riscaldamento/raffrescamento sono realizzati da aziende terze e di scelta del cliente. Le scelte progettuali di installazione possono essere svariate, ecco alcuni esempi.

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