DOMENICA 18 LUGLIO 2021
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Settimanale di Informazione
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ANNO XXI - N° 29 - DOMENICA 18 LUGLIO 2021
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MARIA CRISTINA ORGA
VACCINATEVI E…STATE SICURI!
VACCINI E ANTICORPI MONOCLONALI: ECCO IL TANDEM VINCENTE PER SCONFIGGERE IL COVID
Estate. Voglia di sole, mare, vacanze, grigliate con gli amici. Voglia di tirare l’alba cantando a squarciagola davanti al falò sulla spiaggia, mentre una bottiglia di birra fredda fa il giro delle labbra ardenti di baci e di vita da mordere. Voglia di musica. E di ballare fino allo sfinimento. E di ridere insieme e insieme sudare, mischiare umori, sperimentare amori. Di guardarsi negli occhi e di accarezzarsi il viso per sentire la pelle sotto le dita che sapore ha. Estate. Voglia di libertà, di azzerare le distanze, di buttare l’orologio, di spingersi, di stringersi, di leccare lo stesso cono gelato e di scambiarsi il rossetto. E di dimenticare. Distrarsi. Lasciarsi andare. Il Covid? Quale Covid? Col caldo i virus muoiono, si sa, o almeno sono così deboli e mosci che non fanno paura nemmeno alle mosche! Niente più ansia e paura, via le mascherine. È tutto finito! Basta, basta, basta!!!! Siamo sopravvissuti e allora brindiamo:
che la festa abbia inizio! E invece no. Non è finito niente. Il SarsCovi2 è lì, dietro l’angolo, buono buono. Si tiene in caldo (è proprio il caso di dire). Lui ha pazienza. Sa aspettare e al momento giusto, sferrare la zampata fatale. Lo ha già dimostrato, ma l’uomo ha la memoria corta. O se l’accorcia da sé in estate, come i capelli perché così si asciugano prima. Le vacanze passano in fretta, agosto è già testa d’inverno, settembre è dietro l’angolo: un battito d’ali e siamo di nuovo chiusi dentro, in fabbrica, in ufficio, a scuola, a casa, con la pioggia e la maglia di lana. E poi? E poi saremo di nuovo punto e da capo, a contare i contagi, le terapie intensive, le vittime, le saracinesche abbassate, le vite spezzate. O forse no. Forse stavolta non torniamo indietro “senza passare dal VIA”, stavolta non siamo soli, non siamo inermi e smarriti. Al nostro fianco i clinici, gli scienziati
che, mentre noi cercavano di sfuggire al mostro, lo affrontavano, ne studiavano i punti deboli, lo combattevano ogni giorno in corsia e in laboratorio e riuscivano finalmente a colpirlo con nuove armi ipertecnologiche, inimmaginabili fino a una manciata di mesi fa: vaccini e farmaci “intelligenti”. Armi affidabili ed efficaci. E, cosa più importante, a disposizione di tutti. Gratis. Ma non dall’altra parte dell’oceano, si badi bene, dove sembra battere il cuore del mondo, della libertà e della scienza: lì si paga anche l’aria che si respira e guai ad accedere ad un pronto soccorso anche se ti mette sotto un TIR e scappa via. Se non hai l’assicurazione sanitaria, o ti vendi la casa, o accendi un mutuo, puoi pure morire. Letteralmente. No, no. Molto più vicino: in Italia. Dove la salute pubblica è un bene sancito dalla Costituzione. continua a pag. 4
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4 SEGUE DA PAG. 3 Dove c’è il miglior servizio sanitario del mondo (salvo abusi, collusioni e concussioni, ovviamente, ma questa è un’altra storia). E le cure sono assicurate a tutti. Anzi, proprio a casa nostra, a Napoli, culla di eccellenze che i più dall’occhio presbite e lo sguardo sempre volto ad un chimerico orizzonte nemmeno vedono o non conoscono. E è proprio con uno degli scienziati più autorevoli dell’Azienda Ospedaliera Federico II che parliamo, per fare il punto reale sul SarsCovi2 e soprattutto sulle terapie che abbiamo a disposizione per sconfiggere il virus: il professor Ivan Gentile, direttore della cattedra di malattie infettive e tropicali dell’ateneo federiciano, che il Covid lo combatte e lo studia fin dall’inizio e, purtroppo, lo ha vissuto anche come paziente per un lungo mese in cui si è trovato a combattere di persona contro l’efferata violenza della malattia. Professore, cosa ci può dire sulla reale situazione a distanza di un anno e mezzo dall’inizio della pandemia e in un momento in cui molte persone sono ancora scettiche verso i vaccini? Come se ne esce? La malattia si è un po’ modificata per varianti, ma è sempre la stessa: abbastanza blanda per i giovani e le persone che non hanno malattie di fondo e grave o fatale per quelle in età avanzata o che hanno particolari patologie. Il problema è che allo stato attuale, nonostante le persone già vaccinate e diversi milioni di altre che hanno avuto la malattia e quindi sono immuni al momento, ce ne sono tante altre, anche a rischio di malattia severa che non sono protette. Nel mio reparto attualmente ho due signori che avevano rifiutato val la pena riferire: uno di ottantasei anni che purtroppo non ha una prognosi fausta e un altro di settantasei anni che ha sviluppato una forma severa. Va assolutamente perse-
guito l’obiettivo di vaccinare le persone a rischio. Molti anziani pensano che restando a casa sono al sicuro, ma non è così perché la malattia prima o poi le troverà, anche inconsapevolmente attraverso chi porta loro la spesa o un saluto. Per loro ci vogliono campagne di ricerca attiva, nelle quali anziani e persone magari allettate, vanno censite e raggiunte a casa per essere vaccinate. Per la protezione personale questo va bene, ma per quella della società, cosiddetta “di gregge” no. Dovremmo arrivare ad una percentuale altissima di persone vaccinate, di modo che il virus non circoli e non aggredisca né i non vaccinati, né quella percentuale inevitabile per la quale i vaccini non funzionano, che sono spesso persone con deficit immunitari. Tutti dovrebbero vaccinarsi, anche chi è a basso rischio come i giovani. Ai NoVax che rifiutano i vaccini mettendo a rischio se stessi e gli altri, io farei pagare l’assistenza sanitaria! Noi abbiamo il dovere morale di curare tutti: belli, brutti, buoni, cattivi, mafiosi e anche chi non si vuole vaccinare. Li curiamo tutti al massimo delle nostre forze, ma far pagare le cure a questi ultimi sarebbe un giusto contrappeso alla loro mancanza di senso di responsabilità. Consideri che una giornata di degenza in un reparto come il mio costa circa 800 euro al giorno e una in terapia intensiva 1500. E tutto a spese dello Stato, ovvero della collettività. Professore, sono più che d’accordo: quando le si tocca il portafoglio la gente diventa molto più ragionevole! Io sarei favorevole ad una raccolta firme in tal senso! Ovviamente la mia è una provocazione, però…il punto resta: ci sono delle persone che non vogliono vaccinarsi perché dicono di avere problemi di cuore o di reni o di altro e non capiscono che proprio perché hanno questi problemi sono maggiormente a rischio e ancor più dovrebbero farsi vaccinare, perché se si
ammalano sviluppano malattia severa. Rispetto ai vaccini, quali sono più efficaci? E quali sono quelli che presentano rischi minori? Quelli ad adenovirus, come il troppo (a mio avviso) attenzionato Astrazeneca e il Johnson, o quelli con tecnologia ad RNA come Pfizer e Moderna? Il problema di fondo è che l’uomo è portato a non rischiare in una condizione di benessere, quindi sa a non voler assumere farmaci, e il vaccino è un farmaco, quando sta bene, mentre ricorre senza riserve alle medicine quando ha una sofferenza o un dolore, purché passino. Quindi, a fronte di un rischio anche molto basso di effetti collaterali, le resistenze verso i vaccini sono molto forti e con quelli anti covid ancora di più. Ci si aggiunga poi l’atteggiamento troppo cauto delle istituzioni che ha sospeso la commercializzazione di alcuni vaccini sulla base di effetti infausti molto molto rari. Johnson&Johnson, ad esempio, è stato sospeso per sei episodi di trombosi su sette milioni di inoculazioni, che è una cosa che non esiste. Magari ci fossero dei farmaci così ben tollerati! Delle risposte però vanno date: tutti i vaccini in uso si basano su tecnologie molto avanzate: Pfizer e Moderna si basano su RNA, mentre Astrazeneca e Johnson utilizzano un vettore virale che comunque è un adenovirus di scimpanzé o umano, ma reso inattivo che porta il DNA della proteina spike. Una tecnologia con un livello di complessità enorme. Il problema è che per un gioco del caso, questi ultimi, che poi sono i più economici, sono stati correlati ad eventi trombotici che, tra l’altro si sono verificati pure con Pfizer, che sono stati più rari e poco amplificati. All’inizio c’era solo Pfizer e ci sono stati dei casi di reazioni avverse, per cui le persone avevano paura. Il concetto di fondo è quello espresso: le persone non vogliono rischiare quando stanno bene. Anche i giovani devono vaccinarsi perché, se è vero che la malattia per loro
DOMENICA 18 LUGLIO 2021 è benigna nella stragrande maggioranza dei casi, ma non in tutti, c’è poi il fondamentale ruolo sociale dei vaccini, perché vaccinandosi si riesce a proteggere anche le persone fragili, certe o sconosciute che siano. Molti giovani per fortuna questa cosa l’hanno capita e si stanno vaccinando, mentre ce ne sono ancora troppe a rischio non vaccinate. E poi c’è il problema serio dei vaccinati per i quali i vaccini purtroppo sono inefficaci e quindi non c’è modo di sottrarli al rischio, se non interrompendo la circolazione del virus. Rispetto all’efficacia dei preparati, non ce ne sono di serie A e di serie B: l’efficacia reale è per tutti all’ottanta per cento circa e anche se con la variante Delta si perde qualche punto in efficacia, dopo due dosi di vaccino è veramente difficile sviluppare la malattia severa. Se tutta la popolazione fosse vaccinata, non avremmo nessun caso di ospedalizzazione, che è quello che ci spaventa. Il problema grosso è che se non si fa presto, rischiamo che si sviluppino varianti ulteriori per le quali i vaccini esistenti sono poco efficaci e allora sì che avremmo dei problemi. Quindi lei teme una quarta ondata in autunno? È difficile fare previsioni, però io temo che se non vacciniamo subito almeno l’80% della popolazione corriamo seri rischi. Se si considera infatti che i vaccini sono efficaci all’80%, moltiplicando i due fattori otterremmo una protezione reale di circa il 65% che è quello che dovrebbe garantire l’immunità di gregge. E siamo lontani. Per di più, ci sono Paesi al mondo con percentuali bassissime di copertura e questo vuol dire che non saremmo al riparo dalle varianti. Quindi dobbiamo perseguire la copertura dell’80% a livello mondiale per immaginare che il virus circoli meno
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«Ad un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia conosciamo meglio il nemico e sappiamo come combatterlo: vaccini per evitare di contrarre il virus e nuove terapie per curare con successo la malattia fin dal suo esordio per evitare che evolva in forme severe». Facciamo il punto sulle armi vincenti nella lotta al SarsCovi2 con il professor Ivan Gentile, direttore della cattedra di malattie infettive e tropicali presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II o possa diventare meno aggressivo, anche se questo non è detto perché non si deve mai sottovalutare la forza di un virus che cambia continuamente. C’è ancora chi è convinto che il SarsCovi2 sia stato deliberatamente creato in laboratorio e poi sia sfuggito al controllo. Lei che è uno scienziato che ha studiato e continua a studiarlo, cosa pensa relativamente alla genesi del virus? Io cerco i dati di fatto perché gli uomini di scienza devono attenersi alle evidenze e non ai “sentito dire”. E i fatti ci dicono che non possiamo confermare, né smentire nulla. Però questo non cambia il fatto che il virus circola tra alcuni mammiferi e quindi che sia sfuggito al controllo in un laboratorio sembra un po’ inverosimile, ma se anche fosse così non cambierebbe
l’approccio. Noi dobbiamo trovare le soluzioni per il futuro, non guardare al passato e il problema è che se non ci vacciniamo non ne usciamo. Oltre ai vaccini, di quali altre armi disponiamo attualmente? Dopo un anno e mezzo dal suo insorgere, devo dire che abbiamo oggi strumenti molto efficaci per combattere la malattia, come gli anticorpi monoclonali… …ovvero la cosiddetta “terapia di Donald Trump”? Ma non era troppo costosa per essere accessibile a tutti? Non è più così. Noi all’AOU Federico II la utilizziamo e con successo, ma molte persone, anche tanti medici, ancora non sanno che è nella nostra disponibilità e viene offerta gratuitamente a tutti coloro che la richiedono. La cosa importante è che la
terapia venga somministrata all’insorgere della malattia, quando i sintomi sono lievi, perché dopo è tardi. Ed è indicata soprattutto per le persone a rischio complicanze per la presenza di comorbilità. Facciamo subito un servizio di pubblica utilità professore: diciamo ai nostri lettori qual è la procedura per accedere alla terapia con gli anticorpi monoclonali. Abbiamo a disposizione un indirizzo mail al quale qualsiasi medico ci può contattare. Diamo subito l’indirizzo, allora! Certo! Eccolo: monoclonalifederico2@unina.it. Abbiamo potuto attivare questo preziosissimo servizio grazie ad una grossa mano che ci è stata data dal direttore generale del policlinico, la dottoressa Iervolino e dal direttore sanitario, dottoressa Vozzella. Io l’ho dato anche a tutti i medici di base in modo che ci mandino i pazienti che si vogliono sottoporre a questa terapia alla prima positività. Ed è tutto gratis. Basta venire in day hospital o in ambulatorio e dopo una sola infusione si torna a casa. E si risparmiano ricoveri e cure. Non c’è paragone tra una persona che sta a casa sua a risolvere una malattia lieve dopo un’infusione di un’ora e un’altra che invece contrae malattia severa e deve essere ricoverata con prognosi incerta. Io mi mangio le mani quando vedo che non si sceglie la via più efficace, breve e indolore. Quali altri farmaci stanno dando risultati incoraggianti? Nella mia struttura stiamo utilizzando anche un antivirale in sperimentazione che nella fase due ha dato ottimi risultati. Avere avuto e avere purtroppo tanti pazienti, circa 400, ci ha di contro anche aperto tanti scenari di sperimentazione clinica e di gestione fine dei pazienti,
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6 la maggior parte dei casi risponde alla terapia standard, ma ci sono anche casi in cui c‘è bisogno di altro. Cinque dei nostri pazienti hanno avuto una evoluzione atipica della malattia; infatti, dopo la dimissione dal nostro reparto che è avvenuta dopo la remissione del Covid, hanno sviluppato dopo tempo un secondo picco di malattia che si poteva pensare fosse ancora Covid, ma che non lo era. Per cui abbiamo ipotizzato una polmonite batterica, ma con l’antibiotico peggioravano. Allora abbiamo utilizzato dei broncoscopi monouso acquistati grazie al fondo di donazione voluto dal personale della Federico II per volontà e pensato dal professor Matteo Lotito e dalla prorettrice Lina Mastrullo e abbiamo fatto delle broncoscopie andando a cercare cosa c’era nei polmoni di queste persone e abbiamo trovato, con nostra grandissima sorpresa, dei funghi rari che generalmente attaccano persone affette da immunodeficienze, mentre nessuna delle cinque aveva deficit immunitari. Allora li abbiamo trattati con la terapia specifica per questo fungo raro e i pazienti sono guariti e stanno benissimo. Questo per dire che a volte bisogna andare a cercare i dettagli per trovare le risposte. Nella nostra struttura abbiamo una sopravvivenza altissima, attorno al 97% dei ricoverati. Il lavoro non è semplice e spesso abbiamo dovuto appoggiarci alla terapia intensiva, ma la sod-
disfazione è enorme. Lo dico perché l’atteggiamento più sbagliato e talvolta fatale è quello di dire “sto a casa e non mi voglio ricoverare perché in ospedale si va a morire”. Voglio dire a tutti che, invece, in ospedale si va per farsi curare e si viene curati. E vedere invece quelle persone che si fanno l’ossigeno a casa e vengono a ricoverarsi quando è troppo tardi, be’… mi fa pensare, perché questo atteggiamento di opposizione al ricovero non ha veramente ragione di essere. Lei non manca mai di ringraziare tutti i lavoratori della sua clinica, dai sanitari agli addetti alle pulizie, riconoscendo il valore del lavoro di squadra. Questo è molto bello. Io non potrei fare niente da solo. Tutti sono fondamentali nella squadra: medi, infermieri, OSS, addetti alle pulizie, ma anche le guardie giurate che fanno in modo che tutto sia in sicurezza e sotto controllo e non ci siano assembramenti neanche quando facciamo i tamponi. E li facciamo per tutto il policlinico. L’unica cosa che veramente mi dispiace è tenere i monoclonali nel cassetto. La Regione li ha comprati mettendoli a disposizione della collettività e non è pensabile che restino inutilizzati, quando la gente invece ne ha bisogno! Poi facciamo anche delle altre terapie sperimentali che ci hanno consentito di recuperare alla vita molte persone che sembravano perse… tutto sta a non arrender-
si. Mai arrendersi. Mai dire “va be’, tanto ha novant’anni”! per me anche il paziente di centodieci anni va curato. Mai gettare la spugna, con nessun paziente. Quello che ci dice ci rinfranca, professore e ci fa ben sperare per il futuro… sempre che tutti si decidano a vaccinarsi, a non abbandonare i semplici protocolli di sicurezza sociale a cui ormai siamo abituati (lavaggio mani, mascherina, no assembramenti, ecc.) e a curarsi subito magari con infusione di anticorpi monoclonali al primo insorgere della malattia. Ma c’è un ma. Alcuni comportamenti sfuggono al controllo personale e collettivo e rischiano di farci ripiombare nell’emergenza. Come, ad esempio, il brivido di eccesso di esultanza inconsulta (chiamiamolo così) che ha percorso lo Stivale dopo la bella vittoria degli azzurri agli europei di Wembley domenica 11 luglio. E di brivido lungo la schiena ne corre adesso un altro molto meno piacevole. Almeno lungo la mia. Cosa rischiamo per quelle intemperanze secondo lei? Per fortuna gli europei si disputano d’estate. Certo, sarebbe stato meglio festeggiare con la mascherina, magari tricolore. Qualcosa ci dobbiamo aspettare, ma essendo successo adesso e non a marzo, non dovremmo avere delle catastrofi. Già entro una o due settimane avremo la possibilità di capire che
cosa è successo. Non credo avremo un vero e proprio picco, almeno lo spero. In fondo in estate gli assembramenti sono frequenti e questo fa parte della socialità. Ma temo che qualcosa succederà comunque, anche se probabilmente i festeggiamenti hanno coinvolto persone giovani e quindi e rischio minore, o vaccinate. Dobbiamo sempre comunque ricordarci che la guerra al Covid19 non è ancora finita e quindi mantenere sempre ogni precauzione. A proposito di precauzioni: è d’accordo con il governatore De Luca sul divieto di togliere le mascherine anche all’aperto, o potremmo allentare un po’ le misure e lasciare la scelta alla discrezionalità individuale? Io sono un po’ di parte, perché ho visto troppe persone soffrire e troppe persone morire… teniamole ancora un po’ le mascherine, soprattutto se c’è un assembramento… poi certo, se si sta all’aperto da soli… io direi: mascheràti o vaccinàti, anche se in caso di assembramento la terrei comunque a beneficio di coloro che vaccinati non sono ancora. Grazie di tutto professore. Se mi permette, le rubo lo slogan per rilanciare l’appello: “vaccinàti o mascheràti”. Magari così gli scettici insofferenti al volto coperto si decideranno finalmente ad offrire il braccio… per il proprio bene e soprattutto per quello della collettività.
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ANTONIO BOTTA Casoria: l’Arcivescovo, mons. don Mimmo Battaglia, al Santuario di S. Benedetto nella solennità del Santo Patrono
“SIATE CRISTIANI CREDIBILI, AUTENTICI E LIBERI”
In occasione della solennità di S. Benedetto, lo scorso 11 luglio l’Arcivescovo don Mimmo Battaglia ha presieduto una solenne concelebrazione eucaristica nel santuario del S. Patrono, nel centro storico più antico di Casoria. Nel saluto di benvenuto al Presule, il parroco don Pasquale Fioretti, richiamando la regola di S. Benedetto “Non anteporre nulla all’amore di Cristo”, ha evidenziato che il S. Patrono “è il nostro modello al quale questa comunità si ispira, per vivere il nostro essere Chiesa in spirito di comunione, di famiglia, in cui ognuno si sente come a casa propria, condividendo gioie e fatiche e portando gli uni i pesi degli altri”. Nel mio ministero sacerdotale, che svolgo in questa comunità da 12 anni” ha aggiunto “preziosa è l’eredità ricevuta da mons. Biagio Iorio, che si è prodigato, nel dopoguerra, per alleviare i disagi dei parrocchiani, e da mons. Mauro Piscopo, un vulcano di idee, di iniziative, di opere di carità, facendosi per tutti, preghiera, Parola e pane”. Citando, poi, tre parole, “santità, sapienza e solidarietà”,che richiamano la spiritualità benedettina, ha offerto al Vescovo di Napoli tre doni: la medaglia di
S. Benedetto, “esorcizzata contro il male”, consegnata dal signor Domenico, guarito miracolosamente da un grave male per intercessione del Patrono d’Europa; una somma in denaro, raccolta dalla comunità parrocchiale, “per partecipare, come ogni anno, ad un’iniziativa della Caritas diocesana a favore dei bambini in difficoltà economiche, che hanno bisogno di materiale didattico per il prossimo anno scolastico”; infine due ceste, colme di pezzi del “pane di S. Benedetto”, benedetto, alla fine della celebrazione, da don Mimmo, prima di essere distribuiti ai fedeli, quale “segno” dell’iniziativa della Caritas parrocchiale di aprire una mensa per le persone e le famiglie più bisognose
del Centro storico. Durante l’omelia, l’Arcivescovo ha commentato le tre parole indicate dal parroco don Pasquale; sulla santità ha messo in luce che la si raggiunge se, consapevoli che la nostra vita non è frutto del caso ma un dono d’amore di Dio, apriamo il nostro cuore alla Sua paterna tenerezza anteponendolo a tutto e in Lui scoprendo il senso pieno del nostro percorso terreno, vivendo la nostra storia da cristiani credibili, autentici, “non cristiani della domenica, ad acqua di rose; guai, se, come spiegava il mio vecchio maestro, in un tribunale dove fossimo accusati di essere discepoli di Cristo, il nostro avvocato difensore ci farebbe assolvere per insufficienza di prove. Non anteporre nulla
all’amore di Cristo, allora, come diceva S. Benedetto, significa non tradire mai il Vangelo, renderlo la forza della nostra vita, senza mai vergognarsi di essere e agire da cristiani, con una mentalità da risorti, da vincenti, non arrendendosi di fronte alle difficoltà e stando sempre in piedi, nonostante tutto,con coraggio. Anteporre tutto all’amore di Dio significa “leggere” la vita con gli occhi di Dio, saper lottare, amare la vita in voi e in chi vi sta accanto e così facendo amate Dio, perché Egli è unito a voi e a chi vi è vicino. Nel Vangelo di oggi, Gesù invita ad annunciare il Vangelo, ma non dice quali parole vanno pronunciate, perché nell’annuncio ciò che è fondamentale non è ciò che va detto ma come dobbiamo essere, nella povertà, nella semplicità, nella sobrietà, nella libertà; il Vangelo ci rende liberi per una vita nuova, affrancandoci dalla vita vecchia; liberi dalle cose umane, per affidarci a Dio. Come si fa a dire che Dio è l’unica ricchezza, se, poi, cerchiamo altro nella vita? Gesù, come abbiamo ascoltato nel brano del Vangelo, mandò i suoi amici a due a due, dando loro il potere sugli spiriti immondi; li mandò, quindi, a libera-
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8 re la gente. E disse loro di scuotere la polvere dai piedi lì dove non sarebbero stati accolti. “Scuotere la polvere dai piedi” significa che non bisogna mai rimanere prigionieri delle delusioni, che bisogna andare sempre oltre,insegnando a tutti che il Vangelo guarisce la vita. E noi abbiamo bisogno di chi ci aiuta a cogliere la bellezza della vita. Non dobbiamo nemmeno avere paura di attraversare le ferite dentro di noi, che non poche volte sono il segno di come e di quanto abbiamo amato. Rendiamo le nostre ferite feritoie, attraverso le quali ricevere la luce del Risorto, scorgendo attraverso di esse orizzonti di vita nuova, per amare senza mai darsi per vinti. E la sapienza, seconda parola suggeritaci da don Pasquale, è proprio la capacità di leggere la vita con gli occhi di Dio, e ad essa è legata la terza parola, la solidarietà”. Don Mimmo ha concluso la riflessione omiletica raccontando un episodio accadutogli pochi giorni prima in cui la sapienza e la solidarietà sono state vissute “in situazione”. Si era recato a visitare una comunità parrocchiale di Napoli; prima dell’incontro con i fedeli, era stato accompagnato in una chiesetta adibita a laboratorio
per recupero scolastico per ragazzi, vi sono anche stanzette dove sono ospitate persone in difficoltà ; in una di queste stanzette ha incontrato Paolino, un ragazzo con disabilità abbastanza grave, il quale ha chiesto al Vescovo una benedizione per una coppia di amici in procinto di sposarsi, poveri anche loro. Non aveva chiesto nulla per sé,a significare che si scopre il senso della propria vita (sapienza), aiutando gli altri a dare un significato alla loro (solidarietà). “Paolino”, ha commentato il Presule, “mi ha insegnato che solo i poveri sanno sognare per conto degli altri.” Per la strada, mentre don Mimmo si recava in chiesa dove lo attendevano i fedeli, una signora che
chiedeva l’elemosina gli si è avvicinato per la richiesta di un’offerta, il Vescovo aveva solo 5 euro e glieli ha donato. In chiesa, dopo l’incontro con i fedeli, in cui aveva raccontato l’episodio dell’incontro con Paolino, aveva notato la presenza della signora dell’elemosina, che aveva assistito all’incontro con la comunità parrocchiale. Lei gli si é riavvicinata per porgergli una busta dicendo: “Sono le offerte che ho raccolto in questo giorno, 25 euro, dalli tu ai poveri, perché tu li conosci”. Ecco il messaggio finale: quando si è stanchi e sfiduciati, la sofferenza degli altri, il loro lo sguardo carico di desiderio di vicinanza e di attenzione, sia per noi lo sprone a dare pienezza e gio-
ia alla nostra vita compiendo gesti d’amore, offrendo a chi ci è vicino lo sguardo dolce e gioioso, le mani generose, il sorriso tenero di Dio. Ed è vera felicità! Nel pronunciare questa sua ultima raccomandazione, ha indicato le sue due“speciali” “guardie del corpo” ai lati dell’altare, Simone e Rosario, due ragazzi diversamente abili. Al termine della celebrazione, l’Arcivescovo ha espresso la sua volontà di restituire a don Pasquale il dono della somma raccolta per la Caritas diocesana per utilizzarla a favore dei bambini bisognosi della sua comunità parrocchiale. Infine ha ringraziato tutti per la loro partecipazione alla celebrazione eucaristica, salutando i concelebranti don Antonio Fiorentino, viceparroco, don Raffaele Ferrara, don Nicola Grieco, il sindaco di Casoria Raffaele Bene, le suore di S. Cristina Brando, le Camilliane dell’ospedale di Casoria, le Figlie della Carità del madrinato S. Placido, le suore della beata Velotti e la corale di S. Benedetto, che, diretta dal M° Salvatore Pezzella, ha animato la celebrazione con molta bravura contribuendo a creare un clima di orante raccoglimento.
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ANTONIO BOTTA
OMAGGIATA LA FIGURA DEL DOTT. MIMMO RONGA ALL’ORDINE DEI MEDICI DI NAPOLI
Da che cosa si misura il valore di una persona? Dall’eredità di bene che ha lasciato nei cuori di coloro che hanno avuto la gioia di vivergli accanto. Una conferma di ciò si è avuta conoscendo la meravigliosa avventura umana vissuta dal dott. Mimmo Ronga. Anche nel convegno sulla sua persona, svoltosi nella sede dell’Ordine dei Medici di Napoli, svoltosi per omaggiarlo degnamente , sono emersi, dagli interventi dei colleghi, attestati sinceri di profonda stima per le sue eccelse qualità umane e professionali. Ripercorrendo la sua vita, quale marito, padre e medico, riflettendo sulle testimonianze dei figli e su quelle espresse dai colleghi nel convegno, si può desumere da quale aspetto della vita di S. Ludovico da Casoria il dott. Ronga fu colpito tanto da accendere nel suo cuore la fiamma di una devozione ardente. Capì che il S. Francesco del Sud non si limitò a dichiarare a parole il proprio amore per i poveri, ma fedele all’insegnamento
dell’apostolo Giovanni: “Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità”, lo tradusse in atteggiamenti e in gesti di servizio per ogni forma di umana emarginazione e di palese povertà. Per questo, come ha ricordato la figlia, egli ha compiuto, nel nascondimento, senza “far sapere alla destra ciò che fa la sinistra”, atti di generosità, mostrandosi disponibile e altruista verso
chiunque bussasse alla porta del suo magnanimo cuore. Altro “carisma” del dott. Ronga è stato di mettere a disposizione degli altri la sua grande cultura. No, non era un erudito, non si considerava un dotto, anche in questo campo arricchiva gli altri, in primis i figli, occupandosi di curare il loro animo, di far apprezzare i valori che rendono piena di significati la vita. La conoscenza va coltivata anche per illuminare gli altri, non solo per elevare se stessi. Un uomo, il dott. Ronga, che ha vissuto, dunque, con due grandi passioni: la pietà, intesa come compassione per il genere umano trasmessagli da S. Ludovico da Casoria e la ricerca del sapere per orientare sempre più il suo percorso umano verso orizzonti di bellezza, di verità, di gioia interiore. Il tutto impreziosito da una fede che lo ha reso libero interiormente, or godendo del giorno senza tramonto accanto al cuore tenero di Dio.
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La missione di Spalletti guardando all’Italia di Mancini
Come Mancini con l’Italia nel 2017, Spalletti ha bisogno di ricostruire l’entusiasmo Abbiamo ancora negli occhi la gioia per la vittoria dell’Italia, un trionfo straordinario raggiunto andando oltre i propri limiti e soprattutto con un percorso iniziato dalle macerie. Il Napoli non è ai livelli dell’Italia di novembre 2017 fuori dai Mondiali ma Spalletti arriva in un momento molto delicato, dopo che per due stagioni il club di De Laurentiis ha fallito la qualificazione alla Champions League. Tutto ciò è coinciso anche con la pandemia, la stima è di 100 milioni di euro bruciati causa Covid per le sponsorizzazioni, i mancati incassi da stadio. Spalletti dovrà affrontare un ambiente sfiduciato, deluso dopo Napoli-Verona e in generale l’epilogo amaro del campionato e una società che, dopo aver spinto il piede sull’acceleratore in certi aspetti (basta vedere monte ingaggi a 156 milioni lordi), esprime il proposito d’abbassare i costi. Il calcio mondiale, eccetto il Paris Saint Germain e la potenza della Premier League, è in difficoltà, non solo il Napoli ma non è solo una questione economica ad incombere sulla ripartenza degli azzurri che sono partiti per il ritiro di Dimaro. Spalletti ha provato a scaldare i cuori nella conferenza stampa di presentazione, ha usato parole dolci per l’ambiente e forti per lo spogliatoio che ha definito già in debito con lui. La verità è ormai nota, Spalletti era consapevole da tempo di diventare l’allenatore del Napoli così come Gattuso sarebbe andato via anche nel caso in cui Insigne e compagni avessero centrato l’Europa
che conta battendo il Verona all’ultima giornata. Spalletti ha dichiarato che vorrebbe vivere il suo viaggio a Napoli con Insigne, da avversario soprattutto ai tempi della Roma ha fatto più volte i complimenti a Lorenzo. Insigne ha segnato 19 gol, realizzato 11 assist, accumulato esperienza internazionale, ora può vantare nella sua bacheca anche un titolo storico con la Nazionale, mancava da 53 anni. Il Napoli dovrebbe ripartire proprio da Insigne, può essere la chioccia, il punto di riferimento che si carica la missione di riportare la squadra in cui è cresciuto nelle zone più alte della classifica. C’è bisogno, però, d’entusiasmo, unità d’intenti, anche con lui. In Nazionale Insigne ha dimostrato ancora una volta che, quando il contesto funziona, è un giocatore che sa essere prezioso per
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qualità tecniche, spirito di sacrificio, intelligenza tattica. Rinforzare la fascia sinistra con Emerson Palmieri sarebbe poi l’ideale per affidarsi ad Insigne, pronto ad andare in crescita nel suo percorso perché all’alba dei trent’anni ha ancora tanta forza nelle gambe ed è maturato tantissimo. La strategia di non parlarsi finora ha creato un limbo che rischia di diventare un problema, di caricare di tensione negativa una stagione che inizia in un clima nebuloso. Si riparta da Insigne con convinzione, ci metta del suo anche Lorenzo trovando un compromesso con la società. Perché ha ragione Spalletti, a Napoli si può fare la Storia che vale più dei contratti. Il meritato trionfo in Nazionale può lasciare questa lezione ad Insigne, in attesa che le parti s’incontrino dopo le vacanze di Lorenzo.
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GENNARO MOSCA
Lo stile è stile. Ma cos’è? Originalità, unicità, fare tendenza. Essere riconoscibile. I tagli di Fontana, le figure scomposte ed essenziali di Picasso, i colli di Modigliani, le tigri di Ligabue, il suono della chitarra di Santana, la voce di Mina, il pianoforte di Grusin, il funky di James Brown, i sonetti di Trilussa, il rosso Valentino, le fantasie di Versace, i colori di Missoni, la morbidezza delle linee di Armani. C’è, si vede, si sente, si tocca, si ascolta, si riconosce sempre, si può perfino gustare a tavola. Gli Inglesi ne hanno. Nel vestire, il fumo di Londra, il Principe di Galles, la minigonna, il loden, l’impermeabile che loro chiamano trench, le strisce di Burberry e il tweed. I pantaloni col risvolto alto al malleolo, le giacche strette e corte. I cappellini e Ascot. Nel cibo, la breakfast e il porridge, il tè, burger e fries, fish e chips, le torte della nonna e la birra. L’humour freddo e sottilissimo: «Bill, cosa sai del Mar Morto?» Bill «Nemmeno sapevo stesse male». Brrr. Nella musica. E vogliamo parlare di automobili? Rolls Royce, Rover, Jaguar e Aston Martin. Insomma, quando dici ‘bri-
STILE BRITISH
IL GRILLO PARLANTE
tish’, dici gusto, bellezza, stile. E buona educazione. Da decenni proviamo a insegnare ai nostri figli, oltre l’idioma, anche un po’ di quell’aplomb che Elisabetta ha imposto a Carlo e poi a William, perché è un portamento distaccato, algido, mai scomposto, nobile e perbene. Lo confesso, mi affascina, e gli Inglesi mi sono simpatici. Ma domenica scorsa, durante la premiazione di Gigio, Lorenzo, Roberto & Co., questo insuperabile stile dov’è andato a finire? Forse sotto le suole delle principesche scarpe Church’s. In quei risvolti o nel letame delle fattorie della loro bellissima campagna.
Nei ruscelli del Wiltshire? Perché domenica altro che albagia, Wembley è apparso pieno solo di una manica di bifolchi. Già, perché il caro William, a dispetto di secoli della sua storia cavalleresca, anziché scendere e premiare i vincitori, si è mestamente defilato con la mogliettina e il principino. Povera Betty, forse per questo non se ne va in pensione, cerca un vero nobile in famiglia, anche d’animo, ma come Diogene starà girando con la lanternina. Gli stessi giocatori, con un gesto ancora più esecrabile,
si sono levati sdegnosamente la medaglia del secondo. E Beckham, simbolo del loro calcio, che fino a un minuto prima della disfatta aveva elargito sorrisi e strette di mano, alla premiazione neanche s’è visto. Dall’inizio, qualcosa deve essergli andato storto oltre la proverbiale compostezza, tanto che prima hanno fatto baruffa per entrare nello stadio, poi hanno fischiato durante il nostro inno e per tutti i quattro tempi, e alla fine perfino contro i loro che si erano arresi davanti al nostro portierone. I British non hanno capito che il secondo non perde, ma impara, o addirittura ha l’occasione di insegnare qualcosa a chi lo guarda nell’affrontare la sconfitta, con eleganza, stile, educazione. Come ha fatto il grande Berrettini, proprio là in Inghilterra, ma mi pare che anche in questo gli indigeni non abbiano colto l’obiettivo. A me, nonostante tutto, restano pleasant. Gli faccio questo augurio, usando le loro parole: it’s coming home. Che gli possa ritornare lo stile, l’eleganza e la buona educazione, che l’altra sera hanno lasciato a casa nostra, insieme alla Coppa.
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“Bisogna sempre seguire i propri sogni”. Parola di Alan De Luca, artista napoletano con Casoria nel cuore
Napoletano di nascita ma Casoriano d’adozione, Alan De Luca, con estrema gentilezza e disponibilità, ci ha concesso un’ intervista e ci ha regalato vari frammenti della sua vita di uomo e d’artista. Di solito chiedo ai miei intervistati di descriversi in modo da farsi conoscere meglio al pubblico di lettori di Casoria2. Vorrei che anche lei ci parlasse di sé. Chi è Alan De Luca e come è arrivato ad essere l’artista apprezzato e conosciuto che è oggi? Sono nato a Napoli ma mi ritengo in buona parte Casoriano perché ho abitato in zona Cittadella fino a 35 anni e sono stato anche impiegato al Comune di Casoria. Ho iniziato come d.j e ricordo i bellissimi anni trascorsi alla discoteca Old Station che oggi è diventata una palestra, nei pressi della stazione ferroviaria. In quel periodo mi dividevo tra lavori nella scuola e villaggi vacanze come animatore.I migliori anni. Dopo i villaggi ho cominciato a fare un po’ di televisione nazionale. Ospite da Pippo Baudo a “Gran Premio” , da Gigi Sabani a “Stasera mi butto” , al “Cantagiro”, a “Domenica In” e in varie puntate del “Maurizio Costanzo Show” . Erano i primi anni 90 ed io lasciai il lavoro al Comune per dedicarmi completamente allo spettacolo. In quel periodo mettevo il caschetto biondo e ironizzavo con monologhi e canzoncine specialmente su Nino D’Angelo col quale sarei andato in compagnia 20 anni dopo, ironia della sorte. Nino D’Angelo per la sua infinita e altissima produzione musicale, lo considero tra i più grandi cantautori di sempre. Poi mi innamorai, andai a vivere a Roma con una ragazza brasiliana che sarebbe stata poi mia moglie e la madre della mia unica figlia, Morena Chiara. Da anni sono separato da mia moglie ma abbiamo ancora un ottimo rapporto e ci ritroviamo spesso a commentare il percorso umano e artistico di nostra figlia che canta e recita. “Telegaribaldi”, “Koprifuoco” e “E che teatro”. Può parlarci di questi tre
programmi di successo? Dopo qualche anno a Roma tornai a Napoli ed insieme a Lino D’Angiò, cominciammo l’epopea di Telegaribaldi. Tre anni di record d’ascolto a Teleoggi con la regia di Vincenzo Coppola e 250 mila spettatori a vederci in tutti i maggiori teatri della Campania. Ricordo che ogni sera c’erano decine di persone che non riuscivano a entrare. Un fenomeno senza precedenti. Ogni tanto io e Lino D ‘Angio’ ritorniamo a stare insieme e così è stato per Koprifuoco a Canale 21. Fummo chiamati dall editore Paolo Torino che ci propose un programma proprio in epoca Koprifuoco. Dopo pochi giorni un successo strepitoso tanto che la trasmissione fu “ comprata” per essere riproposta in nuova edizione. Noi e il nostro cast abbiamo riproposto sotto titolo diverso ma con lo stesso cast , il programma a Televomero. Siamo ritornati a teatro con la produzione di Francesco Scarano del teatro Lendi ed il successo si è ripetuto con :” E che teatro “appunto. Nella sua carriera c’è stato spazio però anche per il cinema. Nel 2000 uscì un film che vide me e Lino (D’Angiò n.d.r) registi e attori :” Non lo sappiamo ancora” con una debuttante Cristiane Filangieri. Nel week end di capodanno a Napoli fummo citati a
Canale 5 perché avevamo superato Pieraccioni negli incassi. Sul film credo si poteva fare di più, troppi sceneggiatori e una bella idea che riuscì a mio avviso solo in parte. Nel cinema in precedenza, avevo debuttato con Silvio Orlando in “Polvere di Napoli”, con la regia di Antonio Capuano. Al cinema poi, sono ritornato negli ultimi anni con “TakeFive”, “ S.Valentino Storyes”, “Il ladro di cardellini” e in TV con “ Il sindaco pescatore” con Sergio Castellitto sulla storia del sindaco Vassallo, di Pollica, ucciso per mano ignota e nel quale interpreto il suo avversario politico. Lei è anche scrittore. Ci parli dei suoi testi. Ho scritto un agenda comica” tamarra” nel 1992 dal titolo “ Tamarcanda”. Poi qualche anno fa “A tavola? nunzia mai! “dove ci sono racconti comici e ironici consigli su ricette gastronomiche. Adesso sto lavorando a un libro molto diverso dal titolo” Mal di palco” , sulla depressione dell’artista. Mi permetta di rivolgerle una domanda politica. A breve a Napoli ci saranno le elezioni per il nuovo sindaco. Vari sono i candidati e varie le loro proposte. Ma per Alan De Luca chi dovrebbe essere il nuovo sindaco di Napoli? Per me, il nuovo sindaco di Napoli dovrebbe avere esperienza e competenza ed essere legato profondamente alla città. Credo che Bassolino sia la persona giusta. Assolto con formula piena dai suoi processi, quest’Uomo che fa politica come una volta, piazza dopo piazza, quartiere dopo quartiere, incontrando gente e confrontandosi, mi convince e mi affascina. Infine le chiedo: ma lei, a chi avesse il desiderio di iniziare un percorso nel mondo dell’arte, cosa consiglierebbe? Tentare o desistere? Bisogna sempre inseguire i propri sogni. Sia se si desidera cantare, ballare o recitare. Ma anche se si vuole dipingere o viaggiare per il mondo.
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RITA GIAQUINTO
Federico Fashion Style a Napoli Apre alla COIN una meraviglia di Salone!
La diretta web del canale NanoTV di domenica pomeriggio 11 luglio condotta dal Dir. Nando Troise e Maurizio Cerbone ci apre le porte di un evento di gran lusso, particolarmente atteso dalla città, di una mondanità che fa sempre più tendenza : si tratta dell’apertura del Salone delle Meraviglie del tanto famoso quanto amato Federico Lauri, in arte Federico Fashion Style che, dopo il salone di Anzio, Roma e Milano, ha scelto Napoli per chiudere il suo primo poker vincente di negozi. Da lunedì 12 luglio, quindi, anche le signore di Napoli avranno la possibilità di farsi coccolare con acconciature e messe in pieghe all’ultima moda, in perfetto stile “Federico fashion”. Il salone è stato aperto in uno spazio del primo piano della COIN, lo storico negozio a quattro piani in via Scarlatti, sulla collina del Vomero, dove è stato organizzato il primo dei due eventi di domenica pomeriggio tutti dedicati a questa importante apertura. Le telecamere di NanoTV, che hanno sin da subito ripreso l’atmosfera “rosa” che ha pervaso tutto il “Pink Party”, dalle scenografie fino al dress-code dei partecipanti, ci presentano una delle figure principali di questo evento, patron dell’azienda Jet Set Capri : Fabio Palazzi, validissimo organizzatore di eventi di lusso e di occasioni di particolare eleganza e raffinatezza, in cui ha sempre dimostrato grandi competenze ed indiscutibile professionalità. A lui, il racconto di questo evento : “Ma in realtà c’è molto poco da spiegare : Federico Fashion Style, ormai, è un brand, conosciuto anche all’estero. Ben oltre un milione di followers, quattro saloni, produzione di prodotti propri, quattro programmi TV e si prospettano nuove sorprese. Un ragazzo che ha raggiunto il successo nell’arco di meno di due anni, scalando tutte le vette dei programmi televisivi più importanti. E’ un mio carissimo amico e abbiamo unito le nostre due grandi professioni in occasione dell’inaugurazione di questo suo quarto Salone delle Meraviglie. La Jet Set Capri e tutto il nostro staff, insieme a Villa Domi, in uno spirito di grande collaborazione, sono riusciti a realizzare questo evento che ha inizio oggi pomeriggio alla COIN col taglio del nastro,
con ospiti come Aída Yéspica, per poi proseguire con una cena esclusivissima con 250 invitati a Villa Domi con la presenza di Valeria Marini come madrina, nella cornice romantica di uno degli scorci più suggestivi di Napoli. Il tutto terminerà con una discoteca all’aperto, in uno spazio open air della villa. Quindi tre eventi in uno per Federico che ama profondamente Napoli e i napoletani, da cui si è sentito proprio chiamato”. A proposito di bellezza, il parterre continua con l’imprenditrice napoletana Rossella Giaquinto, il cui Istituto di bellezza Nausicaa è uno dei più importanti e più belli di Napoli, quindi la sua è una presenza d’obbligo. “Innazitutto, grazie per esserci e per avermi voluto riservare questo spazio. E , tramite te, Nando, e NanoTv, vorrei ringraziare Fabio Palazzi, l’organizzatore di questo evento veramente esclusivo. Fabio è riuscito a realizzare una comunicazione eccezionale attorno a quest’apertura, coinvolgendo tutta la stampa nazionale. E’ un evento che parla della bellezza, e quindi Nausicaa non poteva
mancare. Oggi si parla di quella bellezza completa di cui una donna ha veramente bisogno, perché la donna deve prendersi cura di sé : questo ci aiuta a sentirci meglio nell’animo, nello spirito e quindi nella mente. Sembrerebbero apparentemente delle frivolezze, ma ti assicuro che non lo sono, soprattutto in un periodo così difficile come quello che stiamo attraversando perché purtroppo la pandemia non ci abbandona. Quindi ben venga Federico Fashion Style, ben venga Fabio Palazzi, ben vengano tutte quelle persone che si sono adoperate affinchè questo evento si potesse fare . E’ veramente bellissimo poter essere qui”. Con l’aiuto di Rossella, facciamo un giro del salone: un’accogliente reception all’ingresso, area shampoo, zona acconciature, specchi dorati dallo stile ricco e fastoso, poltrone, ornamenti e fiori,tutto di colore rosa. Una scelta non casuale, che entra, come sa fare il migliore dei Coiffeur, nella intricata psicologia delle donne, un colore emozionale che rappresenta, per eccellenza, la femminilità e la raffinatezza. “Insomma, un’accoglienza stimolante, una scenografia sontuosa, poltrone che sembrano invitare le donne a rilassarsi. Questo “rosa-pink” è stata, secondo me, un’idea geniale, è un tono caldo, tenue, pastello, davvero molto distensivo” – è così che Rossella chiude il suo intervento. L’incontro con Andrea Salzano all’interno della COIN, ci dà la possibilità di far sapere ai nostri web spettatori che questo negozio è stato realizzato dalla sua azienda, la Accademy di Afragola, esclusivista in Campania per la distribuzione del marchio Pietranera. Così ci spiega Andrea ai microfoni di Maurizio Cerbone: “Si, siamo stati noi ad aver progettato i lavori tecnici del salone di Federico qui alla COIN, e ad averlo arredato. E lo abbiamo fatto con grande piacere ed entusiasmo. Rappresento un’azienda che vende prodotti per capelli in tutto il mondo e che naviga nel settore del Coiffeur ormai da più di vent’anni. Noi progettiamo, arrediamo e facciamo formazione ed essere protagonisti di questa apertura è una grande soddisfazione per tutti noi”. Domenico Contessa, patron di Villa Domi, una location che vanta tra i pano-
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14 rami più belli di Napoli, chiude questa prima parte dell’evento in attesa dell’arrivo di Federico. Così ci racconta le sue emozioni: “Questa folla che sembra impazzita, che sta bloccando questa strada così bella, è un panorama di bellezza da cui prendere quanta più energia è possibile. Quindi, che questo evento così straordinario possa essere beneaugurante e di buon auspicio. Villa Domi rappresenta proprio la bellezza della speranza. La speranza in un futuro pieno di vita !”. Infine, arriva il momento tanto atteso: tra nuvole di fumo rosa e palloncini, tra grida e applausi, arriva Federico, acclamato da tutti, in un talleiur perfettamente in tinta con i colori del party: “Io amo Napoli ! Grazie a questa città e a tutti i napoletani ! Sono feliccissimo di esse-
re qui”. Con queste poche parole ma di grande effetto, come una delle sue migliori acconciature, Federico saluta la folla, dando inizio alla prima parte di questo lunghissimo evento che lo vedrà protagonista fino a tarda notte. Dal taglio del nastro alla COIN, alla deliziosa ed elegantissima cena organizzata a Villa Domi, il passo è stato breve. Cambio d’abito et voilà: tutti ad applaudire questo ennesimo, importante traguardo di un giovane imprenditore che, al di là dell’essere diventato il parrucchiere delle dive, con la sua immagine ed un modo di fare gentile, empatico e disponibile con tutti, sta raggiungendo un successo di pubblico, sui social, e in tutto ciò che fa tendenza, davvero incredibile. Anzi, come direbbe lui…PAZZESCO !
FRANCO PEZZELLA
Un ciclo mariano in Santa Maria delle Grazie a Casoria
Il culto mariano a Casoria registra radici antiche. Testimonianze tangibili della devozione a Maria attraverso i secoli sono le diverse opere di artisti famosi e non, presenti, in forma di sculture, dipinti o affreschi, sugli altari e le volte delle chiese cittadine. Se alcune di esse, in particolare le tele di Domenico Antonio Vaccaro nell’abside e nel transetto della Collegiata di San Mauro, sono state già da tempo studiate e analizzate, non altrettanto è accaduto per i restanti dipinti raffiguranti Maria, di autori minori quanto non anche d’incerta attribuzione, alcuni dei quali assai rilevanti, non solo per i contenuti teologici che enunciano, ma anche per l’intrinseca valenza artistica. È il caso, ad esempio, degli affreschi e della pala d’altare raffiguranti alcune Storie della Vita della Vergine e l’Assunzione che si distribuiscono, rispettivamente, sulla volta e sull’altare maggiore della quattrocentesca chiesa della Madonna delle Grazie, giuntaci nell’attuale configurazione dopo gli ampliamenti e i rimaneggiamenti settecenteschi e ottocenteschi. Se per il ciclo di affreschi possiamo avanzare - grazie alla firma presente in due dei tre riquadri che lo costituiscono - il nome dell’artefice in quello di Domenico Ferrara, non ugualmente possiamo dire per la pala d’altare, che, inserita in una preziosa cornice lignea, replica l’Assunzione dipinta da Francesco Solimena per la chiesa dell’Ave Gratia Plena
di Marcianise, la cui attribuzione ondeggia, tra il Solimena stesso, invero assai dubitativamente, e qualcuno dei suoi più valenti allievi. Non va, tuttavia escluso ancora una volta - come per la replica della Pietà di Ribera nella congrega omonima - un possibile coinvolgimento del giordanesco Pietro di Martino in un momento di condivisione, sia pure attraverso una copia, del ductus pittorico del maestro di Serino. In ogni caso il ciclo di affreschi di Domenico Ferrara - cui fa
il paio un analogo ciclo, più articolato ma in cattive condizioni di conservazioni, nell’attigua confraternita del SS. Rosario - è costituito da tre riquadri che a partire dalla volta che sovrasta l’ingresso raffigurano nell’ordine: la Natività di Maria, l’Immacolata Concezione al cospetto della Trinità e la Presentazione di Maria al Tempio. Come è noto i Vangeli non fanno alcun riferimento a Maria prima dell’Annunciazione e pertanto sia l’episodio della nascita, sia quello della Presentazione al Tempio di Gerusalemme, sono tratti dalla Legenda aurea, una raccolta medievale di biografie agiografiche composta nel XIII secolo da Jacopo da Varazze (o da Varagine), frate domenicano e vescovo di Genova, il quale aveva attinto a sua volta, per descrivere la vita di Maria, all’antico Protovangelo o Libro di Giacomo. Qui, relativamente all’episodio della nascita di Maria, si legge, infatti: «E i suoi mesi si compirono e nel nono mese, Anna partorì. E disse alla levatrice: “cosa ho partorito?”. E questa rispose: “una femmina”. E Anna disse: “la mia anima è magnificata in questo giorno”, e si distese». La scena mostra giusto appunto una stanza con Anna distesa su un letto, assistita da un angelo e da cherubini, mentre in primo piano Maria, appena nata viene lavata dalla levatrice con l’aiuto delle fantesche; assiste all’evento, sorreggendosi ad un bastone e con lo sguardo rivolto verso l’angelo e i cherubini, san
DOMENICA 18 LUGLIO 2021 Gioacchino. Nella Presentazione viene ricordato, invece, che Maria fu introdotta nel Tempio all’età di tre anni per essere consacrata al Signore e dimorare in mezzo alle vergini votate al ministero di quel luogo sacro fino all’età di dodici anni, giusto quanto i suoi genitori avevano promesso a Dio purché concedesse loro di concepire un figlio. La piccola Maria è rappresentata mentre dopo aver recitati i salmi e saliti i quindici gradini del Tempio consegna, inginocchiata, le offerte al gran sacerdote Zaccaria, sopra al quale volteggiano un angelo e uno stuolo di cherubini. Ai piedi della gradinata sono il vecchio san Gioacchino e la madre Anna con altri personaggi tra cui una fantesca che sorregge in una cesta una coppia di tortore, a simboleggiare anche il rito della Purificazione della puerpera, che si svolgeva in contemporanea con quello della Presentazione e che richiedeva per l’appunto il sacrificio
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di due tortore. Niente affatto narrativa ma estremamente concettuale è invece l’iconografia dell’Immacolata Concezione, la cui origine si fa risalire ad un lasso di tempo grosso modo compreso tra la fine del XVI secolo e gli inizi del secolo successivo; quando, esauritesi le dispute teologiche circa la concezione di Maria senza peccato originale e in ottemperanza alle formulazioni dottrinali post-tridentine, alla rappresentazione della Vergine attorniata dai simboli delle Litanie Mariane - già parte integrante del patrimonio iconografico medioevale - si sovrappose l’immagine della Donna dell’Apocalisse (XII, I), ossia la visione della Donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle, in atto di schiacciare la testa ad un serpente (Satana). Nella composizione Maria ha l’aspetto di una ragazza con i capelli lunghi e sciolti; sospesa fra la terra e il cielo, è attorniata da uno stuolo di angeli che recano tra le mani alcuni simboli delle Litanie, ha le mani giunte ed è immersa in profonda
adorazione. La Trinità dall’alto del ciclo la contempla e sembra quasi di sentire Dio che vedendola così pura, esclama: “Tutta bella sei, o amica mia, e in te non v’è macchia”. Quanto all’autore degli affreschi - il Ferrara - fatti salvi i dipinti casoriani, nei quali è palese una spiccata adesione alla lezione del Solimena, si conoscono, al momento, solo tre opere, tutte conservate in Costiera amalfitana - di cui era probabilmente originario - e precisamente una Madonna delle Grazie tra i santi Pietro e Francesco d’Assisi, firmata e datata 1779 nella chiesa dell’Annunziata di Tramonti, una Santa Lucia, nella stessa chiesa, e un Gesù che consegna le chiavi a san Pietro (Traditio clavis), firmata e datata 1785, che si conserva, invece, presso il Museo diocesano di Amalfi.
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QUI LONDRA: La finale di UEFA EURO 2020
Qui Londra, la situazione è questa: la giornata di domenica in cui si è svolta la finale degli europei, ha evidenziato ancora una volta (ove mai ve ne fosse stato bisogno) la violenza assurda degli ultras inglesi che già dal mattino si sono svegliati con l’illusione di avere già vinto. Erano le 12.30 circa e siamo dovuti andare via rapidamente dal centro città in quanto circa un centinaio di loro ubriachi e drogati creavano in un attimo un clima di guerriglia urbana rovesciando a terra tutta la spazzatura dei cestini, e frantumavano vetrine di esercizi commerciali. Per strada si avvertiva un clima di ostilità nei confronti degli italiani, come se fossero arrivati lì a disturbare una loro fantomatica vittoria. Infatti, se malauguratamente portavano con se bandiere o oggetti vari che simboleg-
giavano il tricolore venivano scherniti e offesi con parolacce. Alle ore 19.30 la città era deserta, tutte le attività commerciali con le serrande abbassate e solo ristoranti e pub aperti dove si poteva seguire la partita. Che dire dello stadio, amici comuni che sono riusciti ad avere dei biglietti, hanno vissuto la gara con ansia man
Salvatore Iavarone
mano che passava il tempo, sono usciti dallo stadio dopo molto tempo, ma con il timore di subire qualche azione violenta, che non era da escludere dato che tra di loro alcuni facinorosi se li sono date di santa ragione. Infine se fosse il titolo di un film sarebbe senza dubbi “giornata da incubo”. Consigliere Comunale di Casoria
Certificati anagrafici si potranno richiedere anche in edicola
I Certificati anagrafici si potranno richiedere anche in edicola, normalmente disponibili sia on line che agli sportelli municipali. In questo modo i cittadini non devono necessariamente recarsi all’anagrafe e possono usufruire di un’opzione aggiuntiva, oltre a quella già operativa che permette di ottenere la documentazione in rete e gratuitamente. Lo scorso mese pubblicizzai da queste pagine anche la possibilità di effettuare la stessa convenzione (gratuita per il Comune) anche con i tabaccai, e l’ufficio si è attivato, si stà procedendo prima ad una digitalizzazione definitiva dei dati, con aggiornamento. Ci auguriamo che manchi davvero poco. L’iniziativa, a costo zero per il Comune, può essere definita grazie a un’apposita Convenzione tra l’Amministrazione e le principali rappresentanze del settore (tra queste Fenagi Confesercenti). Le edicole devono poi semplicemente aderire. Servirà anche una specifica campagna di comunicazione in tutta la città. E’ un ulteriore tassello nel processo di progressivo avvicinamento tra Amministrazione e cittadini, anche nell’ottica di una semplificazione delle procedure. È sufficiente presentare un documento di riconoscimento e codice fiscale, presso una delle edicole aderenti, compilare il modulo di richiesta e
ottenere la stampa del proprio certificato (Stato di famiglia, Residenza, Matrimonio, Nascita, ecc.) al costo di 1,50 euro da corrispondere all’edicolante per l’erogazione del servizio, oltre al pagamento dell’imposta di bollo
quando necessario. Bisogna costruire un ampio ventaglio di azioni di sistema per facilitare l’accesso ai servizi per i cittadini. Le edicole rappresentano storici e diffusi punti di riferimento sul territorio e con questa iniziativa assolvono la funzione di anello di congiunzione tra cittadini e istituzione. Un compito che consente a queste attività di acquisire anche nuova linfa vitale, durante un periodo in cui stanno patendo fortemente la crisi economica. Bisogna ringraziare le edicole che aderiranno al progetto, perché si mettono con disponibilità al servizio dei cittadini e dell’Amministrazione. Molte edicole stanno chiudendo, generando così la perdita di posti di lavoro. Attribuendo loro questa mansione, ci auguriamo che possano attirare nuovi cittadini e tornare ad acquisire quella centralità che le ha sempre caratterizzate nel nostro tessuto cittadino, avvicinando nuovamente le persone alle edicole e alla carta stampata.
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA MARIANNA RICCARDI
Campi Estivi del Progetto I.T.I.A
Dal 12 Luglio fino al 6 Agosto partono i Campi Estivi del Progetto I.T.I.A, il progetto interamente finanziato dalla Regione Campania del quale l’Ambito 18 è capofila in collaborazione con la Cooperativa Sociale Agorà. I progetti, che comprendono attività per i bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni, sono organizzati su diversi ambiti, dalle attività ludico-sportive, fino a quelle laboratoriali, passando per incontri educativi e di formazione. Si è deciso, sia per ottemperare alle norme anti-Covid, sia per venire incontro alle esigenze dei vari partecipanti, di istituire diverse sedi divise per territorio e fascia d’età. I partecipanti selezionati sono già stati contattati privatamente: Fascia 6-10 e 11-13 – Laboratorio di promozione al benessere: attività sportive e laboratori educativi al fine di favorire la mobilità e lo sviluppo psico-motorio dei soggetti coinvolti. • ARPINO – Villa Comunale Enrico Toti (Lun-Ven 9:30-12:30; 16:00-19:00) • CASORIA – Parco Michelangelo (LunVen 9:30-12:30; 16:00-19:00) • ARZANO – Villa Comunale in via Na-
poli (Lun-Ven 9:30-12:30; 16:00-19:00) Fascia 14-17 – Laboratori di prevenzione in ambito scolastico/seminari: seminari di sensibilizzazione su argomenti come l’uso consapevole dei Social Network e il cyber-bullismo. Percorso per l’utilizzo consapevole e funzionale dei nuovi mezzi di comunicazione. • CASORIA – Biblioteca Comunale (due gruppi: Lun e Gio 9:30-11:00 e Mer 16-17:30; Lun e Gio 11:00-12:30 e Mer 17:30-19:00)
• ARZANO – Centro Polivalente per terza età (due gruppi: Mar e Ven 9:30-11:00 e Gio 16-17:30; Mar e Ven 11:00-12:30 e Gio 17:30-19:00) Per i minori di Casavatore che dovranno recarsi ad Arpino e ad Arzano sarà istituito un servizio di navetta con partenza da via Gaspare Di Nocera alle ore 9:00. Per i minori di Casoria che dovranno recarsi ad Arpino la navetta invece partirà da Via Pio XII, altezza Villa Comunale, alle 9:00.
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18 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA BRUNELLA SAVARESE
Registro Tumori, Pellegrino (Iv): “Si del Consiglio Regionale a potenziamento informatico. Approvata all’unanimità mozione per scongiurare aggiornamento tardivo”
“Sono estremamente soddisfatto del risultato – dichiara Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva e primo firmatario della mozione approvata all’unanimità in Consiglio Regionale-. Riteniamo strategico utilizzare le risorse previste nel Recovey plan per supportare, in ambito sanitario, il Registro dei tumori attraverso un lavoro di digitalizzazione e informatizzazione. Il Registro dei tumori - ha proseguito Pellegrino - è uno strumento
indispensabile per fare una corretta programmazione sanitaria e per attivare un eventuale monitoraggio ambientale, in particolare nei Territori dove si rilevano dati anomali. Un Registro dei Tumori aggiornato è utile sia per evitare eccessivi allarmismi e sia per evitare di sottovalutare situazioni che potrebbero determinare particolari criticità. In Campania sono attivi otto Registri dei tumori, tranne uno aggiornato al
2018 gli altri riportano i dati relativi al 2014 – 2016. Con l’approvazione della mozione la Giunta si attiverà in sede di programmazione economica in ambito sanitario per recuperare le risorse necessarie per un potenziamento informatico e tecnologico in modo da avere i dati dell’incidenza delle diverse patologie tumorali in Campania più aggiornati possibili”. Ha concluso il Consigliere Pellegrino.
DIANA KÜHNE
Il Palazzo Reale di Napoli ospita il G20 con i Ministri dell’Ambiente
Chiusura parziale dell’Appartamento Storico con biglietto ridotto, ma aumentano le visite guidate ogni giorno per il Giardino Pensile nei giorni precedenti e successivi al vertice internazionale Dal 15 luglio inizieranno al Palazzo Reale di Napoli gli allestimenti per ospitare i lavori del G20 con i Ministri dell’Ambiente sul tema del Clima e dell’Energia in programma dal 21 al 23 luglio prossimi. La prima sala ad essere interessata è il Salone d’Ercole dove si terrà la prima sessione di lavoro la mattina di martedì 21 luglio e, il giorno successivo, la riunione con i Ministri. Nei giorni precedenti (dal 15 al 19) e in quelli successivi (dal 25 al 27) alcune stanze dell’Appartamento Storico saranno chiuse al pubblico (Appartamento della Regina), ma resterà aperto ai vi-
sitatori il cuore del Palazzo con la sala del Trono, le sale di udienza, la Galleria degli Ambasciatori e le sale con gli affreschi sei e settecenteschi adiacenti al Teatro di Corte. Il costo del biglietto d’ingresso sarà, quindi, ridotto a 4 euro. Saranno invece implementate le visite accompagnate del Giardino pensile che sarà visitabile ogni ora dalle 10,00 alle 18,00 su prenotazione (www.palazzoreale.org) e con l’acqui-
sto di un biglietto di 3 euro. Il Giardino Romantico sarà aperto al pubblico negli stessi giorni e con accesso gratuito. Il Palazzo Reale rimarrà chiuso dal 20 al 24 luglio, in occasione dei lavori ministeriali e saranno sospese anche le serate del “Palazzo Reale Summer Fest” di giovedì e venerdì che riprenderanno con gli aperitivi e gli spettacoli dal vivo, sabato 24 (ore 19.00 Goldstone e ore 21,40 Alessandro Gori) e domenica
25 luglio con Aurora Leone dei The Jackal che presenta lo spettacolo “QuotidianaMente una famiglia a pretesto” (ore 20,40). “Siamo onorati di ospitare un evento istituzionale di tale importanza. - ha dichiarato il direttore Mario Epifani - Non è la prima volta che Palazzo Reale viene scelto come sede di incontri di alto profilo internazionale: la sua posizione nel cuore della capitale storica dell’Italia meridionale e la funzione di centro del potere da esso rivestita per oltre tre secoli ne fanno la cornice ideale per simili occasioni. Benché l’organizzazione dell’evento ci obblighi a chiudere il museo al pubblico per alcuni giorni, ritengo che la possibilità di accogliere il G20 sia in linea con il recupero dell’identità storica del Palazzo, che è uno dei nostri obiettivi strategici.”
DOMENICA 18 LUGLIO 2021
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
“La Madia dell’Arte” - 4° Concorso internazionale di Poesia - “Premio Pino Daniele”
Il concorso è dedicato alla memoria del grande artista Pino Daniele Le Sezioni sono tre: Sezione A) Poesie in Lingua Italiana (d’amore e Poesie a Tema libero) Sezione B) Poesie in Lingua Napoletana (Con traduzione in Italiano) Sezione C) Racconti Si partecipa con un massimo di 3 (tre) poesie inedite o edite: mai premiate in precedenti concorsi o presentazioni pubbliche. Le poesie non devono superare i 38 versi compreso il titolo. LE POESIE DA INVIARE POSSONO ESSERE A TEMA LIBERO O INERENTI ALLA MEMORIA DELL’ARTISTA La quota di partecipazione quale contributo per le spese di organizzazione e di segreteria al concorso per OGNI SEZIONE è di € 15.00: • per 1 o 3 (tre) poesie per la Sez. A • per 1 o 3 (tre) poesie per la Sez. B • per 1 (uno) Brevi racconti per la Sez. C Il Breve racconto non dovrà superare le 3 cartelle editoriali e potrà essere inedito o edito se non premiato ad ALTRI CONCORSI. Il Breve racconto CHE SUPERA le 3 cartelle editoriali sarà automaticamente escluso senza nessuna comunicazione. La quota dell’iscrizione al concorso va versata su: Ricarica su carta Postepay Evolution al nr. 5333 1711 3306 4879 intestato al Presidente Massimo Capriola CF CPRMSM50H25F839B. Causale “Premio Pino Daniele” Bonifico su Postapay Evolution, intestato a Massimo Capriola Codice IBAN: IT90A 3608 1051 3827 0005 7700 24 Causale “Premio Pino Daniele” Possono partecipare tutti coloro che hanno superato la maggiore d’età, l’autore delle poesie dovrà, inoltre, dichiarare che l’opera inviata al concorso è di sua esclusiva creazione sollevando l’Associazione da ogni responsabilità in caso di plagio. Chi non ottempera a tali norme e in caso di anomalie accertate, l’opera sarà esclusa automaticamente dal concorso
senza nulla a pretendere. Il testo della poesia, dovrà essere inviata via email a info@lamadiadellarte.it in (2) due copie, una copia senza nome e cognome (anonima) e l’altra recante in calce nome e cognome, indirizzo completo, dati anagrafici e recapito telefonico e email con la citata dichiarazione di essere l’autore dell’opera presentata. L’autore delle poesie, dovrà inviare le opere esclusivamente in Word con il carattere “Times New Roman” della grandezza 12. (Saranno ESCLUSE tutte le partecipazioni non inviate in Word) Si fa presente. Che insieme alle poesie dovrà essere allegata obbligatoriamente copia dell’avvenuto pagamento della quota di partecipazione pena l’esclusione dal Premio. L’invio della poesia, costituisce il consenso per la partecipazione al concorso e sarà cura dell’Associazione comunicare la ricezione dell’opera sempre a mezzo e-mail. La data di scadenza per la presentazione è il 26 settembre 2021 Sarà pubblicata una lista riguardanti i finalisti che concorreranno per i primi tre posti, il premio della critica e il premio del Presidente. Successivamente ai soli vincitori, in forma privata, sarà comunicata la relativa posizione di graduatoria riguardante i primi 3 (tre) posti. A tutti sarà consegnata una pergamena attestante la partecipazione al Concorso. Coloro che non potranno essere presenti alla premiazione e desiderano ricevere a casa la pergamena di partecipazione, oltre alla quota di partecipazione
dovranno inviare 5 (cinque) euro per le spese postali. Possono, inoltre, chiederne l’invio della stessa via email. Lista finalisti e vincitori I Poeti che risulteranno vincitori di un premio (Coppa, Trofeo, Targa o altro) impossibilitati ad essere presenti alla serata di premiazione potranno far ritirare il proprio premio previo invio delega scritta da parte del premiato. I premi non ritirati SARANNO SPEDITI con spesa a carico del premiato. E’ prevista la possibilità di ritirare il proprio trofeo partecipando alla serata di premiazione del successivo Premio indetto da “La Madia dell’Arte” previa comunicazione. La serata di premiazione del concorso si svolgerà a Napoli il (Data e luogo saranno comunicati dopo la scadenza del 26 settembre 21) Tutti i vincitori saranno avvisati in tempo utile al fine di potervi partecipare. La Giuria sarà resa nota una settimana prima della serata di Premiazione. Le poesie inviate non saranno restituite. Tutte le informazioni riguardante il concorso potranno essere attinte dalla pagina Facebook Associazione Culturale “La Madia dell’Arte” L’Associazione organizzatrice del presente concorso acquisisce il diritto automatico di utilizzare i testi delle poesie partecipanti, per pubblicazioni e letture a fine esclusivamente culturale e senza scopi di lucro. I dati personali saranno utilizzati esclusivamente ai fini del presente concorso, alla formulazione delle graduatorie, alla pubblicazione delle poesie in cartaceo e sul sito internet dell’Associazione e per l’invio di futuri bandi. Ogni partecipante dovrà far pervenire all’Associazione, la seguente dichiarazione: Consento l’utilizzazione dei propri dati personali ai sensi dell’art.13 del D.lgs. 330/06/2003 n. 196, esclusivamente agli scopi perseguiti dall’Associazione che organizza il Concorso. I partecipanti all’atto dell’iscrizione accettano tacitamente e senza condizioni le norme del presente regolamento. Il presidente dell’Associazione Culturale “ La Madia dell’Arte” Prof. Massimo Capriola
DOMENICA 18 LUGLIO 2021
20 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
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DOMENICA 18 LUGLIO 2021
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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DA BRUNELLA BIANCHI
Napoli capitale della comunità internazionale per la didattica e la fruizione dell’arte
Presentata alla Fondazione Morra Greco l’innovativa piattaforma digitale finanziata dalla Regione Campania EDI_Global Forum on Education and Integration che mette in condivisione le esperienze museali di tutto il mondo. Arte, didattica, inclusione sociale ed educazione al centro del progetto. Napoli capitale della comunità internazionale dei musei e dei centri di cultura. Nasce dalla Fondazione Morra Greco ed è finanziato dalla Regione Campania l’innovativo progetto digitale EDI_Global Forum on Education and Integration presentato, nella sede della Fondazione con un workshop al quale hanno partecipato, in presenza e in collegamento video, direttori di musei, esperti del settore culturale e del sistema arte di tutto il mondo. La piattaforma EDI, che sarà attiva online dal prossimo settembre, intende creare una importante esperienza collettiva di scambio e sinergie finalizzata a sostenere la funzione educativa e di integrazione dell’arte e dei suoi principali luoghi, attraverso l’utilizzo dell’intelligenza tecnologica. Maurizio Morra Greco, presidente della Fondazione così ha presentato il progetto: «Fondamentale il sostegno del presidente De Luca e della Regione Campania che hanno creduto in questo progetto per noi pilastro imprescindibile. Integrazione ed educazione sono fondamentali in una società in cambiamento. L’arte serve a costruire qualcosa che ha ragione sociale, collettiva, ampia. Intendiamo costruire un dialogo che, partendo da Napoli e dalla Campania, arrivi all’estero». Patrizia Boldoni, consigliere del Presidente della Regione Campania vede «L’arte come strumento di acquisizione di conoscenze e confronto e non come fine. Il progetto, che mira a una globalità di interventi e di sfide sociali, come l’inclusione, avrà ricadute non solo sull’immagine internazionale della nostra regione, ma anche su cadute occupazionali ad alto valore aggiunto». Rosanna Romano, direttore Generale per le Politiche Culturali e il Turismo della Regione Campania, ha messo in luce gli aspetti della funzione pedagogica dell’arte soprattutto per le giovani generazioni: «L’educazione è una
responsabilità , chiediamo un atto di corresponsabilità a chi lavora quotidianamente sugli aspetti pedagogici della cultura, che se ben articolati possono generare un reale cambiamento nella società, grazie anche al villaggio globale di persone che condividono la predisposizione di un indirizzo comune nel progetto Global Forum che abbiamo deciso di sostenere ». Numerose le testimonianze a confronto sulle esperienze già in atto e sulle nuove necessità, messe anche in luce dalla pandemia, che ha reso evidente il ruolo determinate dei musei a supporto della comunità, da un lato, e al contempo la necessità di esplorare e colmare molti spazi, soprattutto attraverso le tecnologie digitali ancora non pienamente utilizzate. EDI intende aprire, in questo senso, anche una riflessione e una sperimentazione su una dimensione nuova della didattica museale digitale, considerando il rapporto tra arte e coesione sociale, e arte e sostenibilità ambientale. Durante l’incontro, hanno testimoniato le loro esperienze in ambito museale che concorreranno al dialogo con numerosi altri luogi di cultura: Sylvain Bellenger, Direttore del Museo e del Bosco di Capodimonte; Paolo Giulierini, direttore Museo Mann; Angela Tecce, Presidente del Museo Madre; Kathryn Weir, Direttrice Museo Madre; Antonella Cucciniello, Direttrice del Complesso dei Gerolamini; Luciano Violante, Presidente Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine; Andrea Viliani, Responsabile del Centro di Ricerca CRRI del Castello di Rivoli e Curatore del progetto Pompei Commitment; Paola Villani, Direttore per il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università de-
gli Studi Suor Orsola Benincasa. Tra i molti rappresentanti istituzionali ed esperti internazionali invitati a partecipare, hanno già aderito al progetto: Daniel Blanga Gubbay, Codirettore KunstenFestivalDesArts di Bruxelles, Cristina Francucci, fondatrice del dipartimento educativo del MAMbo e Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Matteo Lucchetti, curatore del progetto di ricerca Visible per Fondazione Pistoletto e Fondazione Zegna, Chus Martinez, Direttore dell’ Art Institute alla FHNW Academy of Arts and Design a Basel in Svizzera e Direttore artistico dell’Ocean Space a Venezia, Orazio Miglino, Direttore Scientifico del Laboratorio per lo Studio dei Sistemi Cognitivi Naturali e Artificiali dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Marta Morelli, Responsabile Ufficio Educazione Museo MAXXI, Anna Pironti, Responsabile Capo Dipartimento Educazione - Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Ming Tiampo, Direttore dell’Institute of Comparative Studies in Literature, Art and Culture presso la Carleton University a Ottawa in Canada, Annalisa Trasatti, Coordinatrice Servizi Museo Tattile Statale Omero. EDI è un programma realizzato dalla Fondazione Morra Greco per l’Arte Contemporanea, organismo partecipato dalla Regione Campania. Il progetto è finanziato nell’ambito del POC 2014/2020 gestito dalla Direzione Generale Cultura e Turismo. Il prossimo appuntamento del progetto EDI_Global Forum on Education and Integration si terrà a Napoli nella primavera del 2022.
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DOMENICA 18 LUGLIO 2021
La quercia del cavaliere La quercia del cavaliere DOMENICA 11/07 PRANZO D OM MEEN NU I CLAA 1Q 8U LE URGCLIIA O ZO 2 5 EP URRA ONA PERSONA M E N U LA ADQ UU LE TR I CIA 25 EURO A PERSONA ADULTI
ANTIPASTO 6 PORTATE DI ANTIPASTI MISTI ND TO I PTATSIT N OO S T R A N I E C O N P RAO 6T A PO TM I PIA ES TFIOM TG I GI GR L ITEARTEE DDI I S A AN LU R IMS A CON PRODOTTI NOSTRANI E T A G L I E R E D I S APLR UIM MII E F O R M A G G I PACCHERI ALLA SICILIANA PRIM OI PC EN N IE SAEL L E ON NO CN H I GALLILOAN B I O RL I POI G EN E VERDURE DEL CAMPO RISOTTO SALSICCIA FUNGHI E P A RSM I GOI N AN EC DO I TRIS DI CARNE LA QUERCIA SECON OD O PA OC LC PE B I GP O A L LSOU G OR R O E STR ET TT TE I D BU C O N P A T A TSEA L AV LIF AO R N O O IN AA LT AA TT IN TR AN O O CO NS P E AA M L IFSO INSALATINA MISTA DOLCE DELLA CASA DOLCE DELLA CASA 10 EURO BAMBINI P R I M O :1 0P EEN TA E MABLI N SU UN RE OT B I GO SP ERC OO N :DPOE: NCNOETTO TLT A IM TLEEA S UEG O PD AT NTEO L E T T A E SECON OA : T CIO D O L C EP D EL AT ALTAI NCEA S A DOLCE DELLA CASA BEVANDE IN OMAGGIO B EOVGAN NID4E P E R S O N E DIIOV O I NGON IR O I 1N LOI T MRAO GG 4 SPSEO R SOO N E B ID A IN V CIO 1 LITRO NO ROSSO O 1 ACQUA NATU E OE D 1 A C Q U A B IRAANL C RA IZ 1 A C Q U A FN TZUARN AT LR E ED 1 ACQUA N B : P E R AFLRTI R ET VR ANDE O ZE Z ABN R I C HNI EBS: TPEE R P AAGLA TE TM R E NBTE O V AAN PDAER O RICHIESTE PAGAMENTO A PARTE CONTRADA MONTERONE AL 9 , M8 O 2 0N2 T 0 ERONE CON TT RO A D6A F R A G NAELTTO O2R0 T E O M 6 9O, N8 F 20 BE NT FRAG NN EE TV OE M OO NFORTEPRENOTAZ 49107380 B IEO NN E IV: E-N3T3O 3 3 4 9 1 0 7 9 7 9 PRENOTAZIONI: - 3349107380 -3349107979
DOMENICA 18 LUGLIO 2021 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Covid, Rostan (Misto): “Controlli rigorosi su vaccini personale sanitario e ‘green pass’ per luoghi pubblici”
“Se qualcuno pensa che l’emergenza sanitaria Covid-19 sia alle spalle, sbaglia di grosso. Dobbiamo fronteggiare l’avanzata della variante Delta con misure adeguate a limitare la diffusione del virus. Dobbiamo effettuare controlli rigorosi sul rispetto dell’obbligo vaccinale del personale sanitario che prevede, è bene ricordarlo, la sospensione dal lavoro per i non vaccinati. Non dimentichiamo che i principali focolai sono stati proprio quelli delle strutture sanitarie e ripetere un simile errore sarebbe imperdonabile. Al tempo stesso concordo con le misure adottate dal presidente francese, Emmanuel Macron, che prevedono l’obbligo del ‘green pass’ se si vuole accedere liberamente nei bar, ristoranti e mezzi pubblici. La tutela della salute pubblica deve rimanere il primo e unico obiettivo per la nostra comunità anche per arginare l’avanzata inarrestabile delle diseguaglianze sociali che l’emergenza sanitaria sta portando con sé come drammatico corollario”. Queste le parole di Michela Rostan, Vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera.
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DOMENICA 18 LUGLIO 2021
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1ª Giornata
2ª Giornata
22 ago 2021 BOLOGNA CAGLIARI
-
SALERNITANA SPEZIA
EMPOLI
-
LAZIO
HELLAS VERONA
-
SASSUOLO
INTER
-
GENOA
NAPOLI
-
ROMA
3ª Giornata
29 ago 2021
4ª Giornata
12 set 2021
-
BOLOGNA TORINO
GENOA
-
NAPOLI
HELLAS VERONA
-
INTER
JUVENTUS
-
EMPOLI
MILAN
VENEZIA
LAZIO
-
SPEZIA
NAPOLI
- JUVENTUS
LAZIO
-
FIORENTINA
MILAN
-
CAGLIARI
ROMA
- SASSUOLO
SALERNITANA
SAMPDORIA
-
MILAN
SALERNITANA
-
ROMA
TORINO UDINESE
-
ATALANTA JUVENTUS
SASSUOLO UDINESE
-
SAMPDORIA VENEZIA
5ª Giornata
6ª Giornata
22 set 2021 ATALANTA
BOLOGNA
BOLOGNA
- GENOA
GENOA
-
CAGLIARI
- EMPOLI
INTER
- VENEZIA - UDINESE
SALERNITANA SAMPDORIA
- HELLAS VERONA - NAPOLI
VENEZIA
- SALERNITANA
9ª Giornata
17 ott 2021
24 ott 2021
EMPOLI
-
ATALANTA
BOLOGNA
-
ATALANTA
CAGLIARI
-
VENEZIA
GENOA
-
SASSUOLO
FIORENTINA
JUVENTUS
-
SAMPDORIA
FIORENTINA
-
NAPOLI
JUVENTUS
-
ROMA
LAZIO NAPOLI
-
ROMA CAGLIARI
HELLAS VERONA ROMA
-
SPEZIA EMPOLI
LAZIO MILAN
-
INTER HELLAS VERONA
SASSUOLO SPEZIA
-
SALERNITANA MILAN
SALERNITANA SAMPDORIA
-
GENOA UDINESE
NAPOLI SPEZIA
-
TORINO SALERNITANA
SASSUOLO
-
INTER
UDINESE
-
BOLOGNA
TORINO
-
JUVENTUS
VENEZIA
-
FIORENTINA
12ª Giornata
31 ott 2021
- GENOA - HELLAS VERONA
- NAPOLI - SPEZIA
8ª Giornata
LAZIO
11ª Giornata
SPEZIA UDINESE
- TORINO
-
TORINO
- ATALANTA
- ATALANTA
UDINESE VENEZIA
BOLOGNA
-
SAMPDORIA
- CAGLIARI
SASSUOLO
HELLAS VERONA
VENEZIA
- TORINO - BOLOGNA
- UDINESE - SALERNITANA
- MILAN
ATALANTA
- LAZIO
MILAN NAPOLI
SPEZIA TORINO
- BOLOGNA
SAMPDORIA
TORINO
- SASSUOLO - FIORENTINA
- INTER
- ROMA
-
FIORENTINA
JUVENTUS LAZIO
SAMPDORIA
JUVENTUS
CAGLIARI
-
- ROMA - INTER
INTER
- LAZIO
MILAN
UDINESE
27 ott 2021
- VENEZIA
- SAMPDORIA - FIORENTINA
-
- JUVENTUS
CAGLIARI EMPOLI
EMPOLI
HELLAS VERONA
ATALANTA
SPEZIA
10ª Giornata
EMPOLI GENOA
- GENOA
03 ott 2021
-
MILAN ROMA
CAGLIARI
26 set 2021 EMPOLI
- INTER
- FIORENTINA - HELLAS VERONA
7ª Giornata
- SASSUOLO
FIORENTINA
ATALANTA BOLOGNA
19 set 2021
ATALANTA FIORENTINA
HELLAS VERONA INTER ROMA SALERNITANA SAMPDORIA SASSUOLO TORINO
13ª Giornata
07 nov 2021
-
LAZIO CAGLIARI
CAGLIARI EMPOLI
-
ATALANTA GENOA
FIORENTINA GENOA
-
SPEZIA VENEZIA
JUVENTUS LAZIO
-
FIORENTINA SALERNITANA
HELLAS VERONA INTER
-
JUVENTUS UDINESE
MILAN NAPOLI
-
INTER HELLAS VERONA
ROMA
-
MILAN
SAMPDORIA
-
BOLOGNA
SALERNITANA SASSUOLO
-
NAPOLI EMPOLI
SPEZIA UDINESE
-
TORINO SASSUOLO
TORINO
-
SAMPDORIA
VENEZIA
-
ROMA
- MILAN - CAGLIARI - LAZIO - JUVENTUS - NAPOLI - EMPOLI - SPEZIA - VENEZIA - GENOA
14ª Giornata
21 nov 2021
ATALANTA BOLOGNA
- UDINESE
28 nov 2021
ATALANTA BOLOGNA
-
SPEZIA VENEZIA
CAGLIARI EMPOLI
FIORENTINA GENOA
-
MILAN ROMA
HELLAS VERONA INTER
-
EMPOLI NAPOLI
LAZIO
-
JUVENTUS
SALERNITANA SASSUOLO
-
SAMPDORIA CAGLIARI
SPEZIA UDINESE
- BOLOGNA - GENOA
TORINO
-
UDINESE
VENEZIA
- INTER
JUVENTUS MILAN NAPOLI ROMA SAMPDORIA
- SALERNITANA - FIORENTINA - ATALANTA - SASSUOLO - LAZIO - TORINO - HELLAS VERONA
15ª Giornata
16ª Giornata
17ª Giornata
18ª Giornata
19ª Giornata
01 dic 2021
05 dic 2021
12 dic 2021
19 dic 2021
22 dic 2021
ATALANTA BOLOGNA
- VENEZIA - ROMA
FIORENTINA
- SAMPDORIA
BOLOGNA CAGLIARI
-
FIORENTINA TORINO
EMPOLI
-
UDINESE
GENOA HELLAS VERONA
- MILAN - CAGLIARI
JUVENTUS MILAN
-
GENOA SALERNITANA
INTER LAZIO
- SPEZIA - UDINESE
NAPOLI ROMA
-
ATALANTA INTER
SAMPDORIA
-
LAZIO
SPEZIA VENEZIA
-
SASSUOLO HELLAS VERONA
SALERNITANA
- JUVENTUS
SASSUOLO TORINO
- NAPOLI - EMPOLI
20ª Giornata - TORINO - INTER
FIORENTINA
- UDINESE
-
SALERNITANA SAMPDORIA
-
ATALANTA
INTER NAPOLI
-
CAGLIARI EMPOLI
ROMA SASSUOLO
-
SPEZIA LAZIO
TORINO
-
BOLOGNA
UDINESE VENEZIA
-
MILAN JUVENTUS
21ª Giornata
06 gen 2022 ATALANTA BOLOGNA
FIORENTINA GENOA HELLAS VERONA
-
BOLOGNA SASSUOLO
GENOA
-
SPEZIA
-
ROMA JUVENTUS
CAGLIARI
-
UDINESE
FIORENTINA LAZIO
-
SASSUOLO GENOA
MILAN SALERNITANA
-
NAPOLI INTER
SAMPDORIA
-
VENEZIA
SPEZIA TORINO
-
EMPOLI HELLAS VERONA
22ª Giornata
09 gen 2022 CAGLIARI EMPOLI
ATALANTA BOLOGNA
EMPOLI GENOA HELLAS VERONA INTER JUVENTUS NAPOLI ROMA SASSUOLO UDINESE VENEZIA
- MILAN - ATALANTA - FIORENTINA - TORINO - CAGLIARI - SPEZIA - SAMPDORIA - BOLOGNA - SALERNITANA - LAZIO
23ª Giornata
16 gen 2022
23 gen 2022
ATALANTA BOLOGNA
-
INTER NAPOLI
CAGLIARI EMPOLI
FIORENTINA
-
GENOA
GENOA
JUVENTUS
-
UDINESE
MILAN
-
SPEZIA
INTER
- VENEZIA
LAZIO MILAN
- ATALANTA - JUVENTUS
- UDINESE
JUVENTUS
- NAPOLI
HELLAS VERONA
-
SALERNITANA
LAZIO
- EMPOLI
INTER
-
LAZIO
- ROMA - VENEZIA
NAPOLI ROMA
-
SAMPDORIA JUVENTUS
ROMA SALERNITANA
-
CAGLIARI LAZIO
- CAGLIARI
TORINO
-
FIORENTINA
SAMPDORIA
-
TORINO
NAPOLI
- SALERNITANA
UDINESE VENEZIA
-
ATALANTA MILAN
SASSUOLO VENEZIA
-
HELLAS VERONA EMPOLI
SPEZIA TORINO
- SAMPDORIA - SASSUOLO
MILAN SALERNITANA SAMPDORIA SASSUOLO SPEZIA
- GENOA - HELLAS VERONA
24ª Giornata 06 feb 2022
25ª Giornata 13 feb 2022
20 feb 2022
BOLOGNA FIORENTINA
-
EMPOLI LAZIO
INTER
-
MILAN
JUVENTUS ROMA
-
HELLAS VERONA GENOA
SALERNITANA SAMPDORIA
-
SPEZIA SASSUOLO
UDINESE
-
TORINO
SPEZIA
- FIORENTINA
UDINESE
- LAZIO
SPEZIA
VENEZIA
-
NAPOLI
TORINO
- VENEZIA
VENEZIA
- GENOA
TORINO
13 mar 2022
HELLAS VERONA LAZIO MILAN NAPOLI SASSUOLO
- INTER - ROMA
20 mar 2022
-
GENOA BOLOGNA
HELLAS VERONA LAZIO
-
NAPOLI VENEZIA
MILAN SALERNITANA
-
EMPOLI SASSUOLO
INTER JUVENTUS
SAMPDORIA
-
JUVENTUS
NAPOLI
SPEZIA TORINO
-
CAGLIARI INTER
UDINESE
-
ROMA
24 apr 2022
- BOLOGNA - SAMPDORIA
30ª Giornata
ATALANTA FIORENTINA
34ª Giornata
- UDINESE
BOLOGNA CAGLIARI EMPOLI GENOA
ROMA SASSUOLO VENEZIA
- ATALANTA - MILAN - HELLAS VERONA - TORINO - FIORENTINA - SALERNITANA - UDINESE - LAZIO - SPEZIA - SAMPDORIA
35ª Giornata 01 mag 2022
BOLOGNA EMPOLI
-
UDINESE NAPOLI
ATALANTA CAGLIARI
GENOA
-
CAGLIARI
EMPOLI
HELLAS VERONA INTER
-
SAMPDORIA ROMA
JUVENTUS MILAN
LAZIO SALERNITANA
-
MILAN FIORENTINA
NAPOLI ROMA
SASSUOLO
-
JUVENTUS
SAMPDORIA
TORINO VENEZIA
-
SPEZIA ATALANTA
SPEZIA UDINESE
- SALERNITANA - HELLAS VERONA - TORINO - VENEZIA - FIORENTINA - SASSUOLO - BOLOGNA - GENOA - LAZIO - INTER
- SPEZIA
27 feb 2022
CAGLIARI
- CAGLIARI - SALERNITANA
BOLOGNA
27ª Giornata
-
EMPOLI GENOA
- JUVENTUS
26ª Giornata
ATALANTA
29ª Giornata
ATALANTA
HELLAS VERONA
- FIORENTINA - ROMA
ATALANTA
- SAMPDORIA
28ª Giornata 06 mar 2022 BOLOGNA
-
TORINO
CAGLIARI FIORENTINA
-
LAZIO HELLAS VERONA
CAGLIARI FIORENTINA
- NAPOLI - ATALANTA
EMPOLI GENOA
INTER
- SASSUOLO
HELLAS VERONA
- VENEZIA
GENOA
-
EMPOLI
LAZIO MILAN
- NAPOLI - UDINESE
INTER JUVENTUS
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SASSUOLO
JUVENTUS ROMA SALERNITANA SAMPDORIA
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31ª Giornata 03 apr 2022
SALERNITANA SASSUOLO
- JUVENTUS - INTER
- BOLOGNA
- BOLOGNA - FIORENTINA
32ª Giornata 10 apr 2022
ATALANTA FIORENTINA
- NAPOLI - EMPOLI
BOLOGNA CAGLIARI
HELLAS VERONA JUVENTUS
- GENOA - INTER
EMPOLI GENOA
- SPEZIA - LAZIO
- SASSUOLO - BOLOGNA
INTER NAPOLI
- HELLAS VERONA - FIORENTINA
LAZIO MILAN SALERNITANA SAMPDORIA SPEZIA UDINESE
- TORINO - ROMA - VENEZIA - CAGLIARI
36ª Giornata 08 mag 2022 FIORENTINA GENOA HELLAS VERONA INTER LAZIO SALERNITANA SASSUOLO SPEZIA TORINO VENEZIA
- ROMA - JUVENTUS - MILAN - EMPOLI - SAMPDORIA - CAGLIARI - UDINESE - ATALANTA - NAPOLI - BOLOGNA
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37ª Giornata 15 mag 2022 BOLOGNA CAGLIARI EMPOLI HELLAS VERONA JUVENTUS MILAN NAPOLI ROMA SAMPDORIA UDINESE
- SASSUOLO - INTER - SALERNITANA - TORINO - LAZIO - ATALANTA - GENOA - VENEZIA - FIORENTINA - SPEZIA
33ª Giornata 16 apr 2022 ATALANTA CAGLIARI
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38ª Giornata 22 mag 2022 ATALANTA FIORENTINA
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DOMENICA 18 LUGLIO 2021
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COMUNICATO STAMPA Lunedì 19 luglio 2021 alle ore 11 presso il SUGC-Sindacato Unitario Giornalisti della Campania Via Cappella Vecchia, 8b - 80121 Napoli
“CONADI - Consiglio Nazionale Diritti Infanzia e Adolescenza”
presenta alla stampa la mostra ad ingresso libero “BAMBINI SPERDUTI”
(fotografie di Umberto Palma e Paola Bruno, disegni di Bianca Pacilio)
in programma dal 20 al 30 luglio 2021 nella Sala del Grande Refettorio del museo di San Domenico Maggiore La mostra “Bambini sperduti” - patrocinata dall’assessore all’Istruzione, Cultura e Turismo del Comune di Napoli, Annamaria Palmieri - con fotografie di Umberto Palma e Paola Bruno e con disegni di Bianca Pacilio - nasce da un viaggio umano ed artistico e ambisce a soddisfare bisogni molteplici e differenziati, come tutte le cose che nascono dall'amore e dalla cura trasmettono bellezza e cuore, così la mostra è stata concepita come momento speciale, con un senso più profondo del solo “mettere in mostra”. Un sottile filo rosso legherà un’opera all’altra, il medesimo filo che ha condotto, e condurrà ancora gli artisti, ad individuare con profonda sensibilità, professionalità e meraviglioso spirito umanitario, in varie aree del mondo, i disagi, i sogni spezzati, le ali tarpate e, soprattutto, il diritto ad una vita sana e serena dei “Bambini sperduti”. Alla presentazione alla stampa interverranno il Presidente Nazionale CONADI, gli autori della mostra Umberto Palma, Paola Bruno e Bianca Pacilio, l’assessore all’Istruzione, Cultura e Turismo del Comune di Napoli Annamaria Palmieri e il direttore artistico dell’evento Domenico “Mimmo” Pesce. Responsabile Comunicazione Diego Paura 335-1612152 d.paura@conadi.it
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Con cuore pieno di gioia esprimo il mio grazie al Signore per il dono che ho ricevuto della mia vocazione e che oggi , festeggio Il mio 50° anno di consacrazione religiosa. Sono felice della mia vocazione Camilliana che cerco di vivere con entusiasmo , quotidianamente , nell’esercizio del nostro meraviglioso carisma, missionarietà, e nella carità per gli infermi. Ringrazio ai miei genitori che con la loro vita profondamente cristiana hanno seminato in me le condizioni necessarie affinché sbocciasse la vocazione religiosa. Non è stato sempre un cammino facile ma con l’aiuto di Dio ,con la Madonna e con l’aiuto delle consorelle sono arrivata qui, rinnovando il mio sì a Dio nella fedeltà e nella perseveranza alla Chiesa e al mio amato Istituto. La celebrazione liturgica svoltasi il 14 luglio presso la chiesa della Casa Generalizia di Grottaferrata RM , ha coinvolto la grande comunità religiosa che si è stretta attorno a Suor Maria Teresa D’ELIA, intonando per l’occasione un canto di ringraziamento per i 50 anni della consacrazione dell’amata religiosa. Con grande letizia è stata infatti condivisa questa speciale ricorrenza, lodando il Signore per la sua fedeltà e con la gioia di fare memoria della storia di amore e di predilezione di Dio verso la sua creatura. Domenica 18 luglio alle ore 11,30 presso la chiesa delle Sacramentine, sarà celebrata la santa messa che concluderà i festeggiamenti, per esprimere anche insieme, tali ringraziamenti dalla comunità di Casoria che sarà presente alla celebrazione eucaristica.
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Trofeo dell’Amicizia della W T K A CAMPANIA Domenica 11 Luglio presso il centro sportivo “Raggio di Sole“ in Scampia si è tenuto il Trofeo dell’Amicizia della W T K A CAMPANIA . A rappresentare la nostra città di Casoria c ‘era il Team Russo del Maestro Pietro Russo con gli atleti che hanno ben figurato nelle varie competizioni portandosi a casa ben tre primi posti e due secondi posti . “Questa è stata la nostra prima gara con la W T K A, voglio ringraziare il presidente Sergio Salemme per l’accoglienza e congratularmi per l’organizzazione impeccabile. I complimenti vanno anche ai miei ragazzi: Vincenzo Iorio che ha realizzato due primi posti nella specialità Kick light, Jacopo Russo che ha realizzato un primo e un secondo posto nella specialità del Semi Contact, Fabio Palumbo che ha realizzato un secondo posto nella specialità del Semi Contact Questo è solo l’inizio. Spero che da Settembre potremmo iniziare il nostro campionato senza più restrizioni, portando ad alti livelli la KICK BOXING nella nostra città”.
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grande successo per il convegno “La Polizia Giudiziaria nel circondario di Cassino”
Un grande momento di confronto e riflessione tra le Forze dell’Ordine operanti del vastissimo territorio del distretto di Cassino che si estende su 2.250 Km2 per 327.800 abitanti residenti in 68 comuni. Nella splendida cornice dell’abbazia di Montecassino, su iniziativa del Procuratore della Repubblica del Tribunale di Cassino, dott. Luciano d’Emmanuele, si è svolto il 15 luglio 2021 , nella Sala S. Benedetto un’interessante incontro di studio e di confronto sul ruolo e funzioni della Polizia Giudiziaria. Il convegno, organizzato nel rispetto della normativa COVID ed esclusivamente riservato alla Polizia Giudiziaria, ha visto la partecipazione del Procuratore Generale, dott. Antonio Mura che ha aperto i lavori complimentandosi con il Procuratore D’Emmanuele per l’iniziativa, rimarcando l’importanza del principio dell’eguaglianza formale e sostanziale sancito dalla Costituzione. Articolato e molto interessante l’intervento della dott.ssa Lucia Lotti, Procuratore Aggiunto di Roma. Pochi mesi fa una maxi operazione antimafia diretta tra le Procure di Roma e Cassino ha portato all’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale a carico di sette soggetti con il sequestro di 16 rapporti finanziari, 7 immobili, 7 terreni 1 società ed 1 autovettura, stimato per due milioni di euro. Successivamente è intervenuto il Sostituto Procuratore di Cassino, la dott. ssa Maria Beatrice Siravo che ha delineato i confini tra la Procura e la Polizia Giudiziaria in relazione all’autonomia nello svolgimento delle indagini. Il terzo intervento è stato del Dirigente del Commissariato di PS di Cassino Vic. Questore, Giovanna Salerno sull’attualissimo tema dei reti di genere. È stato poi affrontato il capitolo che riguarda gli eco-reati, egregiamente illustrato dal Capo sezione Operazio-
ni NSI della Guardia Costiera, C.C. (CP) Roberto Cubeddu. In prosieguo ha relazionato il Comandante del Gruppo GdF di Cassino, Ten. Col. Salvatore Rapuano affrontando il tema del riciclaggio e reimpiego di denaro di origine illecita, contrastato dalla polizia economicofinanziaria della Guardia di Finanza. Ha poi relazionato il Comandante della Compagnia Carabinieri di Cassino, Cap. Giuseppe Scolaro sulle attività di contrato ai clan e sui risultati conseguiti dall’Arma dei Carabinieri. In chiusura ha relazionato il Comandante della Polizia Locale di Itri, il Commissario Pasquale Pugliese sul complesso tema della pianificazione urbanistica presa d’assalto da speculatori, affaristi, colletti bianchi e dalle mafie. Ha sottolineato poi come il cambio di destinazione d’uso dei suoli abbia consentito una speculazione edilizia che ha stuprato il nostro paese. In chiusura, il Comandante ha toccato il difficile rapporto tra la Polizia Locale e il Responsabile dell’ufficio tecnico sulla vigilanza edilizia e sulla urgente e necessaria riforma che riguarda l’art. 27 del DPR 380/2001. Presenti al convegno i Reparti operanti sul territorio della Polizia di Stato dei Carabinieri, della Guardia di Finanza,
della Guardia Costiera e della Polizia Provinciale, i cui uomini lavorano e prestano il loro servizio in un territorio vasto, difficile, problematico che si estende dai confini dell’Abruzzo sino alla fascia costiera di Formia e Gaeta, isole pontine comprese, tra cui: il Generale Pasquale Angelosanto Comandante dei ROS dei Carabinieri, il Comandante Regionale dei Carabinieri Generale Marco Minicucci, il Comandante Regionale della Guardia di Finanza Generale Virgilio Pomponi, il Questore di Frosinone dott. Leonardo Biagioli, il Questore di Latina dott. Michele Maria Spina, il Direttore Marittimo del Lazio Capitano di Vascello (CP) Francesco Tomas. Momento conclusivo della serata è stato la consegna del “crest” ideato e confezionato dalla Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Cassino, articolata su 8 unità di Carabinieri, 5 unita della Polizia di Stato, 3 unità della Guardia di Finanza, 2 unità della Guardia Costiera, 4 unità della Polizia Provinciale, 1 unità della Polizia Locale, queste donne e uomini presenti quotidianamente in Procura sono tutti collaboratori essenziali del Procuratore e dei suoi Sostituti. Ad essi va il ringraziamento per la bella iniziativa del “crest” che esalta l’identità della Polizia Giudiziaria.
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Auguri agli Sposi
“Non camminare davanti a me, potrei non seguirti. Non camminare dietro di me, potrei non esserti da guida. Cammina al mio fianco ed insieme troveremo la via”. Questo è stato ed è il canovaccio della storia d’amore di FRANCESCA GUERRA e DIEGO MAROTTA. Una storia d’amore che è convolata alle nozze, sabato 10 luglio, officiate nel Santuario di San Benedetto Abate in Casoria e benedette dal giovanissimo sacerdote Don Antonio Fiorentino con testimoni Federica Guerra e Ferdinando Sapio. Una Chiesa gremita di parenti ed amici che hanno assistito con totale attenzione tutto il rito religioso della Liturgia del Matrimonio: dalla manifestazione del consenso fino alla benedizione nuziale, il tutto accompagnato dalla musica di Ennio Morricone sulle note del coro diretto da Daniela Di Monaco. Alla manifestazione religiosa è seguita la festa tenutasi nella tenuta di Colle Rajano a Ruviano dove gli ospiti hanno potuto gustare le idee culinarie dell’executive chef Giuseppe Golino. Una festa che ha abbracciato i giovani sposi fortificando i valori dell’amicizia e della parentela. La bellezza sensibile ed elegante di Francesca e di Diego è stata la testimonianza del dono della vita e dell’amore. AUGURI FRANCESCA, AUGURI DIEGO.
A U G U R I
Angela Capocelli
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Laurea triennale in lettere moderne. Tesi in filologia italiana Titolo: I primi peccatori dell’Inferno dantesco: i pusillanimi (Inf., III) Relatore: prof. Massimiliano Corrado
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Via G. Marconi, 49 - Casoria (NA) Cell. 333 6142063
Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000
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