Casoria n 24

Page 1

DOMENICA 17 giugno 2018

Settimanale di Informazione

Distribuzione gratuita - E-mail: casoriadue@libero. it

1

ANNO XVIII - N° 24 - DOMENICA 17 GIUGNO 2018

DAI CASI DI NAPOLI A QUELLI DI CASORIA

VERA FOLLIA DI PRIMA

Si accettano

TUTTI I TICKET ,

UTUNNO FOLLIA DSiAac cettano

TUTTI I TICKissEionTi senza comm

senza commissioni orario to continua

orario orario to ato MegaMercato MegaMercato MegaMercato DonnaVincenza DonnaVincenza DonnaVincenza LaCittadella LaCittadella LaCittadella continu continua

Via P.di Piemonte, 66/c CASORIA (NA) - Tel. 081 7580081

Via Michele Parise, 59/61 POGGIOREALE (NA) Tel. 081 19312746

Gruppo Gruppo

Gruppo

Via Nazionale delle Puglie, 200/b CASORIA (NA) Tel. 081 7598364 - 081 19303356

MegaMercato MegaMercato MegaMercato


2

Senza titolo-9 1

DOMENICA 17 giugno 2018

11/06/18 20:19


DOMENICA 17 giugno 2018

3

CARMEN PALUMBO

IL CINEMA ROSSI: DA SIMBOLO DI CASORIA A EDIFICIO ABBANDONATO

Questa settimana parliamo del Cinema Rossi, uno dei simboli della città di Casoria, un luogo di ritrovo e di valore per la nostra cittadina, che oggi appare come un triste edificio abbandonato. Chiunque abbia vissuto a Casoria negli anni sessanta e settanta, conosce bene la storia e il successo di questo Cinema, che fu inaugurato nel 1958 e divenne subito un punto di riferimento per tutti i casoriani. Situato in Corso Umberto, a pochi passi dal centro storico di Piazza Cirillo, il Rossi, portò a Casoria i grandi film di quegli anni, regalando al pubblico casoriano e non solo, i più importanti capolavori di Hollywood. Il primo film trasmesso fu “Incantesimo” e subito dopo ci fu, “L’uomo che sapeva troppo” e “La donna che visse due volte”, i due grandi capolavori di Hitchcock. Gestito dalla Signora Olga Rossi e dai suoi figli, il Cinema era frequentato da tutti i cittadini ed era luogo di ritrovo dei personaggi più in vista della Casoria dell’epoca. Il terribile terremoto dell’80, non mise in pericolo il Cinema, che riuscì ad adattarsi anche alle nuove norme di sicurezza imposte alle sale cinematografiche dopo la strage dello Statuto di Torino. Il suo splendore rimase in vita fino agli inizi degli anni 80’, dopo di che dovette arrendersi alla crisi generale che colpì il Cinema e molte sale cinematografiche. Con la diffusione delle videocassette che permettevano di vedere i film registrati direttamente da casa, il cinema italiano ebbe un brusco arresto. Con la chiusura, l’edificio Rossi è stato abbandonato e con gli anni è diventato pericolante. Qualche anno fa, la popolazione di Casoria, firmò una petizione per la riapertura dell’edificio, pensando di creare un teatro o una sala convegni, ma le autorità non hanno mai voluto investire in questo progetto. Recentemente si era pensato di creare un parcheggio con più livelli, ma anche questa idea è stata superata. Sta di fatto che, ancora oggi, l’edificio appare abbandonato a se stesso, buio e tetro, nonostante la storia del suo passato continui ad illuminarlo.


4

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

C

M

Y

CM

MY

CY

CMY

K

4x3.pdf

1

24/02/17

13:40

4x3.pdf

1

24/02/17

13:40

DOMENICA 17 giugno 2018


DOMENICA 17 giugno 2018

5

SALVATORE GIACOMETTI*

AIAS: SPETTACOLO TEATRALE E GIOCHI SENZA BARRIERE

Sabato 9 giugno, la Compagnia “Ombre di Luce” ha presentato presso la sala teatro del Madrinato San Placido di Casoria, lo spettacolo teatrale “Nu regal regalato” due atti scritti e messi in scena da Ludovico Silvestri. La compagnia “Ombre di Luce” è formata da disabili del Centro Sociale Polifunzionale dell’AIAS Casoria e da giovani studenti del liceo “Gandhi” di Casoria. Si tratta di un lavoro quotidiano di integrazione riuscito quasi alla perfezione da circa venti anni, infatti in questo lavoro ha avuto inizio la carriera teatrale di Francesco Cicchella nel periodo che era studente liceale del Gandhi. È un lavoro di solidarietà sociale che fanno per alcuni anni i liceali sostituendosi alle istituzioni che sono assenti sul territorio. Un vuoto istituzionale che copre, anche e soprattutto l’AIAS Casoria con un Centro Sociale Polifunzionale per disabili che non sempre è sostenuto economicamente dall’Ambito Territoriale N18 (Comuni di Casoria, Arzano e Casavatore) anche se si tratta di un servizio essenziale stabilito dalla legge 328/2000. Forse è sconveniente ricordare che i disabili nel nostro paese, in età adolescenziale e adulta, sono ridotti ad assegno di invalidità. Un assegno scandalosamente insufficiente perché è ancora più triste sottolineare che, usciti dalla riabilitazione e dal parametro scolastico, anche quello vissuto con fatiche e frustrazioni indicibili, i disabili sono accolti solo dalle famiglie che spesso si

lacerano e si sgretolano per l’usura di una società ostile. Famiglie che talvolta non esistono. A questo dovrebbe pensarci la politica. L’AIAS Casoria, con la sua presenza sul territorio da oltre trenta anni, è diventato un baluardo istituzionale a difesa dei disabili e le loro famiglie. Infatti, oltre alla riabilitazione che è una affermata realtà cui garantisce il servizio a centinaia di cittadini; per i fuoriusciti da questo servizio, il Centro Sociale dell’AIAS è l’unica struttura che accoglie i disabili per offrire loro un servizio di integrazione ed evitare loro l’isolamento. Un servizio che dovrebbe essere garantito dalle amministrazioni locali che non sempre si fanno carico del problema ma anzi delegano e non sempre sostengono economicamente. In questo contesto l’AIAS è costretta ad operare, ma nonostante tutto riesce a porre l’attenzione della cittadinanza con manifestazioni dal tipo di spettacolo teatrale del nove giugno, con il coinvolgimento di tanti giovani disabili e non disabili e le tante famiglie che partecipano. Come la partecipazione a “Giochi senza barriere” tenuta alla Mostra d’oltrema-

re l’undici giugno per un’intera giornata dove si vede il divertimento di circa diecimila persone e la nutrita partecipazione di casoriani, maggiormente disabili che sono stati portati sul posto da un pullman di cinquanta posti ed un pranzo a sacchetto offerto dall’Associazione “Tutti a scuola” di Toni Nocchetti e da sponsor, con la partecipazione a fare spettacolo di Alessandro Siani, Francesco Cicchella, Gigi Finizio e tanti altri per dare loro la possibilità di trascorrere un’intera giornata all’aperto con musica, giochi e sport senza barriere materiali, psicologiche e ideologiche. Alla grande festa senza barriere di questo anno ci sono stati otto pony, sette giostre gonfiabili, quattro carrozze e un simulatore di volo, l’Associazione Vigili del Fuoco con attrezzature e personale per attività di Pompieropoli. Tante altre attrezzature e volontari per regalare una giornata di festa dove l’ideatore e realizzatore Nocchetti ha invitato tutti, artisti famosi e politici in carriera ma soprattutto donne e uomini di buona volontà, per affermare con un sorriso devastante che un altro mondo deve esistere. *Presidente AIAS Casoria

ROMANAUTO di Antonio Romano

SOSTITUZIONE VETRI

CENTRO RICAMBI AUTO www. autoricambi-romanauto. it

Via Duca D’Aosta, 25 A/B - 80026 CASORIA (NA) Tel. 081. 540. 39. 91 - Fax 081. 235. 22. 85


6

DOMENICA 17 giugno 2018


DOMENICA 17 giugno 2018

7

GIOVANNA Bocchetti - ANTONIO BOTTA

All’I. P. “Gabriella Fiumarelli” di Arpino, suggestiva cerimonia di fine anno scolastico

QUEI BAMBINI IN TOGA

Grande festa e intensa emozione per gli alunni delle classi quinte dell’Istituto Parificato “Gabriella Fiumarelli” di Arpino. In data 8 Giugno, nella palestra della scuola, addobbata a festa con ornamenti di un rosso brillante per la lieta occasione, 28 bambini di quinta primaria hanno presentato ciascuno una “tesina” su argomenti di storia, scienze, geografia, medicina, conferendo anche in lingua inglese, alla presenza di una commissione presieduta dal prof. Francesco Palladino. Sono intervenuti, in qualità di membri della commissione, il dott. Nando Troise, direttore del giornale “Casoria due”, il vice-sindaco di Casoria Marianna Riccardi, il consigliere regionale Antonella Ciaramella, il consigliere comunale Carmen Migliore, i docenti Giovanna Bocchetti e Antonio Botta. Una giornata importante, quella della discussione della tesina, che segna il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado. Una giornata che resterà memorabile nelle menti e nei cuori dei ventotto giovanissimi studenti, tesi, emozionati ma anche fieri e felici di mostrare alle famiglie ed alla commissione la propria preparazione. Molto corretti, i bambini si sono presentati, uno alla volta, in lingua inglese, proseguendo poi in maniera disinvolta con l’esposizione degli argomenti della tesina, non scelti tra quelli del classico programma di studi della quinta, ma tratti da altre fonti, come giornali scientifici, documentari, enciclopedie della letteratura inglese ed italiana. Tutto ciò per esplicito desiderio della Dirigente, dott.ssa Gabriella Fiumarelli, la quale crede molto in un’educazione

dei bambini non contaminata dagli eccessi della tecnologia, che, pur essendo di indubbia utilità, ha i suoi limiti, spesso travalicati se affidata a mani troppo acerbe per comprenderli. La Dirigente scolastica ha quindi voluto, per i suoi allievi dell’ultimo anno di scuola primaria, una cerimonia d’altri tempi, davvero suggestiva. Dopo ogni presentazione, i maschietti hanno fatto un galante baciamano alle signore e al termine c’è stata la gradevole sfilata degli alunni in tocco e toga, che hanno salutato la commissione. Il prof. Palladino ha elogiato gli studenti e le insegnanti per gli eccellenti risultati del loro lavoro, seguito a ruota da ogni membro della commissione, che ha rivolto agli alunni parole di incoraggiamento e di speranza per il loro futuro, che auguriamo loro luminoso e prospero. Nel cortile della scuola, la classica foto ricordo di tutti i “baby laureati” con i membri della commissione, seguita dal classico lancio del “tocco” tra gli applausi dei genitori, qualche lacrima di commozione e il sorriso di sod-

disfazione della Dirigente, che, nel suo intervento iniziale, commossa per il solenne momento, ha ripercorso il “viaggio” culturale compiuto dai bambini nei fruttuosi anni trascorsi nella prestigiosa scuola “G. Fiumarelli”, in cui lei e le validissime insegnanti hanno sparso a piene mani nei solchi fertili della loro anima i semi della sapienza, mai stancandosi di incoraggiare, di spronare, di trasmettere i valori fondanti della vita e punti di riferimento verso cui orientarsi nel prosieguo della loro avventura umana. Certo, brividi di comprensibile malinconia ha avvertito il cuore della dott. ssa Fiumarelli per il distacco dai “suoi” carissimi alunni, ma è a lei di conforto la fondata speranza che essi siano capaci di affrontare con lealtà e coraggio, con fiducia e umiltà, con spirito nobile ed idee elevate le innumerevoli stagioni del loro lungo viaggio esistenziale, auspicando a ciascuno dei bravissimi studenti di lasciar scaldare il proprio cuore dal fuoco degli ideali testimoniati da chi ha lottato e continua a lottare per un mondo migliore, più umano e fraterno.


8

DOMENICA 17 giugno 2018

SUPER OFFERTE BIMESTRALE € 100

ISCRIZIONE GRATUITA + 2 SETTIMANE IN OMAGGIO DA REGALARE A CHI VUOI OPPURE 20 € DA SPENDERE PRESSO IL NOSTRO BEAUTY SPACE

3 MESI O. S. € 120

3 INGRESSI SETTIMANALI E SEI TU A SCEGLIERE I GIORNI

3 MESI BASIC € 150

UN OMAGGIO PER TE: 1 MESE FULL, O 2 INGRESSI SETTIMANALI SPA PER 3 MESI, O 1 MESE OMAGGIO DA REGALARE A CHI VUOI, O 30 € DA SPENDERE PRESSO IL NOSTRO BEAUTY SPACE Via Indipendenza, 23 - 80026 Casoria (NA) Tel. Fitness: 0815405353 - Tel. Estetica: 0815405183 MAIL: amministrazionewip2. 0@gmail. com - www.wip2.it


DOMENICA 17 giugno 2018

9

VITTORIA CASO

FILOSOFIA DI NUOVO

Un “pretesto” per scoprire la filosofia Cos’è la filosofia? Quali obiettivi si pone? Chi è il filosofo? Chi non si è posto almeno una volta nella vita simili quesiti? Risposte eloquenti, chiare, efficaci e allo stesso tempo appassionanti le offre “Filosofia di nuovo”, ultimo lavoro del prof. Giuseppe Santillo, già stimato docente di storia e filosofia nei licei veneziani. “Non è un manuale, né un saggio, né un insieme di saggi – afferma il prof. Santillo nel corso di una piacevole conversazione – bensì un primo approccio alla filosofia. Destinatari privilegiati sono i quattordicenni, in particolare i ragazzi che si affacciano al biennio della scuola superiore che non hanno ancora iniziato a studiare la materia ma vuole essere una lettura accattivante sia per chi voglia recuperare concetti studiati nel passato, sia per chi, pur non avendo la filosofia come insegnamento curricolare, voglia avvicinarsi ad essa per scoprirne contenuti e metodi.” Nei licei, infatti, dove la filosofia si studia dal terzo anno in poi, e a maggior ragione, laddove non è oggetto di studio, spesso è necessario sfatare il diffuso pregiudizio che la filosofia si occupi di problemi astratti che non hanno a che fare con la vita, così come l’idea prevalente che il sapere derivi dalla scienza e che la tecnologia e l’informatizzazione possano risolvere tutti i problemi. A tal fine, il prof. Santillo, con il calore tipico di chi ama la propria materia oltre ad esserne esperto conoscitore, spiega che sarebbe opportuno che non solo i liceali ma tutti gli studenti fin dal primo anno delle superiori avessero un primo contatto con la filosofia: “I ragazzi, intorno ai 14 anni sono in grado di entrare in relazione con i modelli di ragionamento filosofico, contestualizzarli

e integrarli con gli altri saperi”. Da qui l’idea di “Filosofia di nuovo”, quale pre - testo cioè una sollecitante lettura, precedente allo studio vero e proprio, per avvicinarli alla filosofia e scoprirne la ragion d’essere. E’ vero, le domande degli adolescenti, che a volte spiazzano docenti e genitori, sono talvolta “autentiche aperture esistenziali sul mondo – come afferma Berardo Impegno nella prefazione – per orientarsi e trovare giusti rimedi al dolore del vivere” e, aggiungiamo noi, al mistero del nostro essere al mondo. In questa “Storia del pensiero filosofico greco dalle origini a Platone”, Guida editore, in cui si spazia dalla filosofia antica, iniziata in Grecia circa 2600 anni fa con Talete, Anassimandro, Anassimene, fino a Platone, senza trascurare i pitagorici, il divenire eracliteo, l’essere di Parmenide, l’atomismo di Democrito, i sofisti e l’originale apporto di Socrate

all’evoluzione del pensiero umano, sicuramente adulti e giovani possono trovare adeguato ausilio a un percorso di conoscenza. Giuseppe Santillo, da attento ed esperto conoscitore della materia, non ha omesso i necessari approfondimenti storicoculturali, indispensabili per contestualizzare sia scuole di pensiero, sia singoli filosofi, i cui punti nodali del pensiero sono spesso convalidati da citazioni sia di accreditati frammenti delle loro opere, sia di passi di autori coevi, come lo storico Tucidide, noto soprattutto per la Guerra del Peloponneso, brani del commediografo Aristofane o dei dialoghi platonici. Il tutto è così ben integrato ed equilibrato da conferire fluidità e scioltezza alla narrazione, puntuale e rigorosa dal punto di vista scientifico ma allo stesso tempo piacevole e interessante. Particolarmente meritevoli di apprezzamento sono le illustrazioni della trentina Erica Schweizer, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti grazie alla sua passione e abilità per la pittura e per la grafica: illustrazioni che nel testo vanno ben oltre la funzione decorativa, essendo chiaramente esplicative di punti focali di questo significativo progetto formativo. Nel presente momento storico, in cui la filosofia rischia sia l’eliminazione da alcuni corsi di laurea, sia una riduzione delle ore d’insegnamento nei licei per le sperimentazioni quadriennali, il libro del prof. Santillo si pone effettivamente come un riferimento concreto e sicuro oltre che una piacevole lettura, a dimostrazione che la filosofia è il respiro della mente, o meglio, per dirla con Hannah Arendt è “la vita della mente”. Non ci resta che leggere!

www. casoriadue. it PER LA TUA PUBBLICITA’ 3384356954 - 3404820171


10

DOMENICA 17 giugno 2018

ANTONIO BOTTA

Mugnano: affascinante la forza narrativa di Massimo Andrei nello spettacolo “Favole del Mare”

QUELLE LEGGENDE SU NAPOLI DAL SAPORE ANTICO “Street Food Napoletano”organizzato dalle suore sacramentine di S. M. Cristina Brando: il ricavato per i progetti in Burkina Faso

Il 9 giugno scorso, nell’accogliente struttura dell’Istituto Sacro Cuore in Mugnano di Napoli, che ospita la Congregazione delle suore vittime espiatrici di Gesù sacramentato si è svolta la serata di beneficenza “Street Food Napoletano”, con animazione e intrattenimento per bambini a cura delle animatrici OLE E ILVIA. In attesa dello spettacolo serale di Massimo Andrei, la gente ha potuto degustare in una mite serata, deliziata da invitanti profumi di cibi cotti sulle fornacelle, varie e prelibate leccornie preparate dalle suore sacramentine di S. Cristina Brando e da volontari laici. Il ricavato della vendita di panini imbottiti, pizzette, graffette, bibite e bottigliette di acqua minerale sarà devoluto, come stabilito dalla Madre Superiora, suor Carla Di Meo, a favore dei bambini e dei progetti da realizzare per la missione in Burkina Faso, tra cui quello di scavare un pozzo da cui attingere acqua potabile. La somma raccolta sarà portata direttamente a destinazione dai volontari. La serata di beneficenza, come accennato poc’anzi, si è conclusa splendidamente con la rappresentazione teatrale “Favole del Mare” del colto autore e regista, attore versatile e abile affabulatore Massimo Andrei, di cui il professor Francesco Palladino, prima dello spettacolo, ha posto in evidenza le spiccate qualità di uomo di cultura e di teatro, creativo, geniale, estroso. L’Artista, ispirato dall’opera di Giambattista Basile (1570 -1632) “Lo cunto de li cunti”, overo Lo trattenimento de’ peccerille” e attingendo da altre fonti, ha narrato e animato con impareggiabile maestria, vis espressiva e gustosi passaggi umoristici, alcune leggende su Napoli ambientate nel mare, la prima delle quali ha riguardato Partenope, sirena che, insieme alle sorelle Ligea e Leucosia, ammaliava con il melodioso e angelico canto i marinai di passaggio lungo la costa campana per attrarli e ucciderli Quindi, Andrei,validamente affiancato da Eduarda Iscaro (voce e fisarmonica), dall’attore Mario Zinno e dal tenore Christian Moschettino, ha incuriosito e reso attento e partecipativo il pubblico, lasciatosi captare nella semplice familiarità creata, come nel tempo che fu, dall’accattivante e avvincente ritmo narrativo impresso da Andrei. Mediante, allora, la sua piacevole affabulazione, il canto armonioso della Iscaro, che impersonava Leucosia, le interpretazioni coinvolgenti di Zinna e di Moschettino, gli spettatori hanno acquisito la consapevolezza di quanto sia ricca la tra-

dizione che la mitologia greca riserva alle leggende su Napoli. Tra esse, quella sulle origini del capoluogo campano: la sirena Partenope, innamorata del suo Cimone, amore contrastato, fugge con lui su una nave; sbarcano, poi, per loro fortuna, sul litorale campano, e qui la leggenda vuole che vivano finalmente la stagione del loro amore, mettendo al mondo tanti figli in una terra bellissima, Napoli appunto, illuminata dal sole e addolcita da inebrianti aromi e profumi. Altre leggende marine sono state narrate con il ricorso al bel canto di Moschettino, alle canzoni e alla musica di Iscaro e alla convincente interpretazione di Zinno, tra cui quella di Colapesce, un ragazzo che dalle sue continue immersioni nel mare portava a galla oggetti preziosi. Ma, maledetto dalla madre, per il troppo tempo speso a stare in acqua,finì per diventare esso stesso pesce. Cosa ci ha offerto Massimo Andrei con il suo accattivante spettacolo? Che cosa racconta al nostro animo, infelice, stanco e stressato, quando ci narra, con la sua inconfondibile arte, storie antiche? Quale senso hanno, per lui, le parole “ C’era una volta”? Queste rappresentano un pressante appello a rivivere la più antica delle esperienze umane: quella di “stringersi intorno al fuoco”, per parlarsi, dialogare, ascoltare, raccontare per vivere emozioni, aprire la mente alla fantasia, all’immaginazione, cementare rapporti di amicizia, di solidarietà, superare insieme le paure, scrutare nel volto degli altri gli stessi sentimenti che prova la propria anima, assaporare la gioia di uno sguardo sorridente. Ha scritto, a tal proposito, il vescovo Giancarlo Maria Bregantini: “Quando le nostre esistenze sono in frantumi, e non ricordiamo più neanche qual è la prima lettera dell’alfabeto, la mossa migliore è rammentare le nostre storie, oppure accoglierne altre nuove. Le storie sanno risanare il disastro e curare quanto ci angustia”. L’artista poliedrico Massimo Andrei, allora, anche nel suo spettacolo “Favole del Mare”, come in altri precedenti di cui è stato Autore e Regista, oltre che abile Interprete, pone in risalto la “PAROLA”, quale mezzo potente, nelle tradizioni orali, per maturare la consapevolezza di essere, ognuno di noi, parte di una storia che ci appartiene, di un popolo che ha radici comuni, di una comunità coesa, fortificata da valori fondanti della vita, a cui ispirarsi nel vivere la nostra avventura umana.


DOMENICA 17 giugno 2018

11

Rossella Verze

COME HAI FATTO A TROVARMI di LIA MANZI

“Respiro questo momento tra gli abbracci della luna: E se fosse un dono?” Sicuramente è un dono la poesia di Lia Manzi, docente di professione, poetessa per vocazione. I suoi versi, tra cui questi citati, il 19 giugno, ore 17.30, chiuderanno questa prima fase degli “AppuntaMenti col Libro, la rassegna culturale la cui anima e il cui motore è la prof. ssa Vittoria Caso e che quest’anno si è svolta presso la storica Libreria D’Anna, trasformata in accogliente e luminoso Salotto Letterario da Sergio e Giuseppe D’Anna. “Come hai fatto a trovarmi” è il titolo dell’ultima silloge di Lia Manzi, in cui il discorso lirico si snoda attraverso componimenti brevi, liberi, suggestiva proiezione di inquietudine e gioia, attese e traguardi. Il mistero dell’essere, della vita, gli interrogativi che ci accomunano, trovano risposta nell’immersione nella natura, una totalizzante simbiosi fra creature che ha il suo culmine in una sorta di estasi che è allo stesso tempo conoscenza e consolazione, certezza e speranza.

Uno smarrirsi nella natura, quello della Manzi, che non è un perdersi bensì un ritrovarsi, non male essere ma bene essere, armonia tra mente e cuore. Se è vero che le opere d’arte sono il prodotto del proprio tempo e ne portano impresse le stimmate, è altrettanto vero che esse godono di una vita autonoma,

svincolata sia dal loro autore, sia dall’epoca in cui nascono perché con i loro messaggi, i loro perchè e le loro risposte diventano patrimonio dell’umanità. “La poesia cova nascosta, silenziosa come una forza segreta e insurrezionale” - afferma il critico Valerio Magrelli ed è vero, anche nell’attuale era, tecnologicamente avanzata e informatizzata, sono tante le persone che amano esprimere le loro emozioni attraverso i versi; emozioni in cui possiamo facilmente identificarci. Gli intermezzi musicali saranno curati da Luigi Candice che ci sorprenderà con canzoni contemporanee di respiro internazionale; le vibrazioni grafiche toccheranno a Carmine Mondola e le letture alla modulata voce della giornalista Nicole Lanzano. Commenteranno le poesie: Gennaro M. Guaccio, docente e scrittore; Raffaela Danzica, sociologa e poetessa; Vittoria Caso, docente e presidente Clarae Musae; Daniele Capuozzo, esperto in economia e poeta; Sergio D’Anna, editore e padrone di casa. Sarà un momento straordinario, da non perdere.


12

DOMENICA 17 giugno 2018

LA MARCIA L


DOMENICA 17 giugno 2018

13

LUDOVICIANA


DOMENICA 17 giugno 2018

14

ciaramella cars vendita • assistenza • ricambi

e inoltre...

NOLEGGIO DI TUTTE LE MARCHE E USATO GARANTITO Via P. di Piemonte, 181 - Casoria (NA) Tel. 081 7580070 - www.ciaramellacars.com


DOMENICA 17 giugno 2018

15

DANIELA ABBATE

I – DENTITY GEN

Frammenti di una generazione alla ricerca della propria identità “Ho i capelli lunghi, spettinati, porto pantaloni larghi, come i neri dei ghetti del mondo, maglie slabbrate, comprate da Bidonville a peso, gilet femminili, rubati alle mie amiche. Vesto largo, perché mi sento largo, nei sentimenti, nelle relazioni, nel modo di essere nel mondo”. Così si descrive Greg, il protagonista narrante di “I - DENTITY GEN”, l’opera prima di Paolo Di Petta, edita da L’Erudita, che in poco tempo ha già avuto riscontri positivi e che sarà presentata il 22 giugno alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale di Casoria “Mons. Mauro Piscopo”. Un romanzo che offre al lettore un intenso spaccato della generazione degli anni Settanta, una delle ultime dell’era dell’analogico. Una generazione di passaggio, che non ha vissuto l’epoca della contestazione, delle lotte studentesche, né la rivoluzione musicale d’oltreoceano degli anni Sessanta, ma che viene investita dalle nuove sonorità del post-punk e dalle atmosfere cupe del gothic rock britannico. Sono i ventenni degli anni Novanta, i primi ad avere accesso alla tecnologia informatica e ad usarla senza farsi fagocitare, aperti alla cultura dell’altro, accogliendo e rispettando le differenze di una realtà nuova. Una generazione, come suggerisce il titolo, alla costante e fremente ricerca della propria identità, del proprio posto nel mondo, inghiottita dal vuoto che abita la periferia, che sfugge ai legami profondi e che vive ogni giorno come se fosse l’ultimo, a volte rischiando da soli, a volte insieme.

Tutto ha inizio nella Traversa dove vive Greg e dove si incrociano, si rafforzano e si separano le vite dei personaggi del racconto. La Traversa come le banlieue di Parigi, il Bronx di New York, un luogo da cui nascono e muoiono i sogni, da cui si fugge per poi ritornare. Attraverso le sue esperienze, descritte con un linguaggio semplice e diretto, ma crudo e dal ritmo incalzante, Greg racconta il disagio di chi vive nella periferia, definita “un modo di essere nel mondo”, che rende “disincantati, deboli e fragili”. Ed è in quella periferia di una società post-industriale, che avvengono incontri fugaci, si vivono emozioni forti, ma senza mai farsi coinvolgere, forse per paura di restare intrappolati, o forse perché a quell’età il desiderio di libertà e di trasgressione è più forte di qualsiasi altra cosa. Istinto, ribellione, attimi di felicità e spensieratezza si fondono alla delusione e alla tristezza che caratterizzano la precarietà dei giovani alla ricerca di qualcosa in cui credere, soprattutto quando le proprie certezze svaniscono e i propri affetti si allontanano per non ritornare mai più. E fugge anche il protagonista nel tentativo di riscoprire se stesso nelle grandi metropoli europee, in cui soffre per amore per la prima volta e decide, dopo essersi ritrovato, di ritornare lì dove tutto è partito. Il tema del viaggio come costante del racconto, un viaggio dell’anima e del corpo, da vivere nella pienezza dei propri sensi, tracciando il proprio cammino con coraggio e senza mai voltarsi indietro.


16

DOMENICA 17 giugno 2018


DOMENICA 17 giugno 2018 AVV. DIANA SANTUCCI

17 diana.santucci@hotmail.it

Festa di San Camillo all’Ospedale S. Maria della Pietà di Casoria Momenti di preghiera, spettacoli e degustazioni

La festa di San Camillo apre i cancelli dell’ospedale al territorio in modo da poter fare un’esperienza di vicinanza e di solidarietà nei confronti degli ammalati. Il personale medico, affiancato dai volontari, seguono le orme dell’insegnamento di San Camillo per alleviare e confortare le sofferenze degli ammalati. Il 20/21/22 giugno è in calendario il Triduo di preparazione. In particolare: il 20 giugno è prevista la “giornata di preghiera per i giovani”, il 21 la “giornata di preghiera per le vocazioni ed il 22 la “giornata del GRAZIE, con il personale dell’ospedale e le loro famiglie”. Per sabato 23 giugno, vigilia della festa di San Camillo, è fissata la “giornata di preghiera per i malati e operatori sanitari”. Domenica 24 giugno sarà dedicata alla festa di San Camillo. In occasione dell’evento, Fratel Carlo Mangione, Direttore Generale del Presidio Ospedaliero “S. Maria della Pietà” Religiosi Camilliani - invitando la cittadinanza a partecipare, ha rilasciato la seguente intervista: “Dopo la Santa Messa c’è la possibilità di trasformare il momento di preghiera in un momento di solidarietà acquistando dolci e cibi tipici, organizzato dall’AVO per sostenere le attività dell’associazione stessa.”

Quali sono i giorni? Sono giorni 21 - 22 - 23 e poi 24 partecipano la cittadinanza, i parroci del territorio e alcuni gruppi di giovani del rinnovamento dello Spirito per l’animazione liturgica. È previsto uno spettacolo di intrattenimento? “Si, il giorno 22 c’è Mario Napolano con Fagnon Groupe. Gli ammalati come partecipano? È auspicabile che scendano, ci sono momenti di preghiera sia nei reparti, animati dalle suore e dai volontariepoiil24saràdatoatuttigliammalatiunpiccoloricordino”. Dove si svolge? “Viale delle beatitudini, ossia nel cortile dell’ospedale.” Com’è strutturato l’evento? “Ci sarà una cena di autofinanziamento e poi la domenica ci sarà un concerto. Dopo la Messa e la degustazione di prodotti tipici, organizzato dall’Avo.” L’augurio è che questa attività annuale si trasformi anche in impegno quotidiano perché l’ospedale di Casoria si sforza di incarnare l’ideale di San Camillo e diventa un luogo dove ogni persona deve trovare un posto per la guarigione e per la consolazione ed ogni persona può esercitare il volontariato che esprime i sentimenti più alti di solidarietà.


18

DOMENICA 17 giugno 2018


DOMENICA 17 giugno 2018

19

TERESA D’ANGELO

“Lo scugnizzo di Abbracceme, continua a sorprendere, rilanciando se stesso con Andrè”

Dopo tre anni dal fortunato e grande successo di “Uanema”, lo scugnizzo napoletano Andrea Sannino, ritorna col suo terzo album, dove si racconta in 14 brani, che rivivono dalle prime origini del suo cammino, alla sua terra dov’ è nato e cresciuto, che poi ha riuscito a riscattarsi da tante cose ed essere la splendida città che è adesso. Vediamo un Andrea che rivoluziona tutto, anche il suo nome in André, un nome comune, un nome fraterno, un nome che hanno usato sempre le persone più care e popolari per chiamarlo. Non ha dato adito alle tante voci, critiche, o dell’ambiente, che volevano consigliargli, dopo un secondo album tutto in napoletano, un terzo con testi più in italiano. Ma Andrea è il ragazzo umile del popolo, che ama la sua lingua, la sua terra, è la omaggia con questo nuovo lavoro, cantando l’amore, cantando il bene fraterno, cantando la vera arte che c’è in questa terra non portandola lontano, ma restando qui. Nuove melodie, nuove poesie, si respirano tra le sue note e tanta vita fatta di sogni realizzati, costruiti con sacrificio e con la tenacia verso un sogno, dove lui per primo, non ha mai smesso di crederci. Ma prima della sua presentazione e firma copie, l’artista anticipa un piccolo assaggio con l’uscita del brano “Lasseme cu tte” . Poi il giorno tanto atteso, alla Feltrinelli a Piazza dei Martiri a Napoli, il 1 giugno 2018, Andrea lancia e si racconta in varie interviste, ma svela anche la ricetta del successo dei suoi lavori precedenti, dal primo disco dal titolo”Primi accordi”a “Uanema” ed ora “André”, che con i suoi amici di sempre, componenti della band, Mauro Spenillo e Pippo Seno, di confrontarsi sempre sulle opinioni, di confrontarsi su ogni singola parola di un brano ed ascoltare il loro parere, prima di incidere qualcosa. È questo è il vero successo dei suoi brani, restare uniti, essere un gruppo, affrontare gioie e difficoltà insieme, rispettare le opinioni con tanta umiltà, tanta vena romantica e tanta bravura messa insieme. Ripropone anche il brano “Pe’ l’età che tengo”, che lo ha reso il cantante della legalità. Grazie Andrea per lo splendido artista che sei, per la splendida voce che sta conquistando un pubblico attaccato a te e alle radici della tradizione napoletana.


20

DOMENICA 17 giugno 2018


DOMENICA 17 giugno 2018

21

EMILIA SENSALE

Antonio Menna: “Scrivere è liberatorio e al tempo stesso una prigione perché può diventare un pensiero fisso”

Intervistare per me è sempre un’occasione, un’emozione, una consolazione. Intervistare una persona che scrive mi emoziona ancora di più: sarà perché condividiamo una passione che sento che mi ha salvato la vita tante volte, sarà perché so bene che ogni scrittore stringe nel cuore le proprie intime sensazioni quando scrive e conoscerle per me è sempre un grande privilegio. Con Antonio Menna l’emozione è stata davvero forte: la sua squisita sensibilità traspare e accarezza la mia, come se fossimo in un lungo abbraccio in silenzio. Antonio Menna è nato in Basilicata ma ha sempre vissuto a Napoli, aveva tredici anni quando decise di fare il giornalista e lo scrittore e ha iniziato a scrivere sui giornali quando era poco più che maggiorenne. È autore di numerosi libri, quali ‘Se Steve Jobs fosse nato a Napoli’, ‘Tre terroni a zonzo’ e ‘Il mistero dell’orso marsicano ucciso come un boss ai Quartieri Spagnoli’. Cosa significa per te scrivere? “Sembra una domanda facile ma non lo è. Scrivere è molte cose. Uno strumento espressivo, chiaramente. Porta fuori quello che è dentro. È liberatorio e, al tempo stesso, una prigione perché può diventare un pensiero fisso. Io collego sempre il gesto della scrittura a quello della lettura. E insieme i due gesti, li collego all’immagine di un discorso: parlo, ascolto, parlo, ascolto. Con la lettura mi metto in ascolto. Con la scrittura provo a parlare”. Che città è la Napoli dei tuoi libri? “Fino a oggi è uscita una città tesa, vivace e aggressiva. Non riesco a raccon-

tarla come la città del sole e del canto o dell’allegria. Io la trovo nervosa, anche nei suoi aspetti più affascinanti. E mi concentro su quel tipo di racconto, che mi pare più profondo, più vero. Insomma, un po’ oltre la cartolina”. Ti senti più orso marsicano o Tony Perduto? “Rispetto al libro, più Tony Perduto. Povero orso.... Ma devo ammettere che nei romanzi che scrivo, alla fine io emergo un po’ in tutti i personaggi. Ci sono tracce di me dappertutto, opportunamente mimetizzate, per cui non sono mai del tutto un personaggio e mai nessun personaggio mi è mai del tutto estraneo”. A proposito di ‘Perduto’... cosa questa città ti ha fatto perdere e in che modo invece ti ha arricchito? “Io sono contro la santificazione di Na-

C&C

CENTRO STAMPE SRL

S. S. Sannitica 87 - n° 9 80026 Casoria (NA) Tel. 08118254028

poli. Anzi, la chiamo ‘mammizzazione’. Sembra che Napoli ci sia madre per cui, devi volere bene alla città come a una persona cara. Guai se non vuoi bene a Napoli. Invece Napoli è un luogo. Niente altro che un luogo. Ci viviamo. Vogliamo starci bene. A volte ci stiamo male. Ci sono affetti, ricordi, storia personale, e quindi ci è cara. Ma ci sarebbe cara allo stesso modo anche se fossimo nati a cresciuti in un’altra città. Siamo alla fine noi che facciamo il luogo, non il contrario”. Se Antonio Menna fosse nato fuori dall’Italia? “Magari sarei stato una persona migliore, magari peggiore. Di sicuro credo che l’ambiente sia condizionante non solo nel destino, nell’approdo, nelle opportunità ma anche nella formazione culturale e psicologica. Altrove si è altro”. Dai tuoi scritti traspare una profonda sensibilità. Per te essa ha rappresentato un bene o un male? “Direi che sentire sia un bene”. Cosa consiglieresti a un giovane che vuole intraprendere il tuo percorso? “Dovrei, intanto, capire qual è il mio percorso. Non sono sicuro ancora di averne fatto uno. Diciamo che da adolescente sognavo di diventare un giornalista e uno scrittore e ancora ci sto provando. Non saprei dare consigli pratici. Posso darne uno emotivo, che poi non è un consiglio ma un fatto: non si sfugge a se stessi. Se una cosa è la tua cosa, non riuscirai a sottrarti. Sarà lei a comandare. Per cui, non opporre resistenza. È inutile”.

STAMPA OFFSET EDITORIA MANIFESTI BROCHURE DEPLIANTS BIGLIETTI VISITA VOLANTINI CARTA INTESTATA BUSTE STAMPA DIGITALE PARTECIPAZIONI BANNER


DOMENICA 17 giugno 2018

22 DIANA KUHNE

Oltre un milione i visitatori al Napoli Pizza Village

“Un successo che è andato oltre le nostre aspettative, puntavamo al milione di visitatori e abbiamo registrato un numero addirittura superiore: 1.047.000 presenze, affermano gli organizzatori Claudio Sebillo e Alessandro Marinacci della società Oramata Grandi Eventi produttrice della manifestazione. Insieme alla pizza anche la musica, gli spettacoli ed i tanti appuntamenti che completano il palinsesto del Napoli Pizza Village, come la sezione gourmet, i convegni, gli approfondimenti con pizza Class e con il Mondiale del pizzaiolo, sono contenuti che hanno reso NPV un evento d’intrattenimento e riferimento fuori dai confini regionali. Questa è la giusta direzione per rendere Napoli e l’evento punto di riferimento turistico con un format che valorizzi la città e l’intero territorio regionale”. Anche per la radio ufficiale dell’evento, RTL 102.5, con l’hashtag collegato al palco del Napoli Pizza Village, il risultato è diventato il trend topic su Istagram per la città di Napoli in questi 10 giorni. Il format funziona e lo dimostra il fatto che, appena il tempo di smontare il villaggio, e già si riparte con l’edizione 2019 (31 maggio – 9 giugno). “Dobbiamo subito definire con le Istituzioni il progetto per il 2019, gli sponsor e i tour operator chiedono programmi certi e definiti per il futuro e dobbiamo dare risposte a breve – proseguono gli organizzatori . Qualcuno parla delle Universiadi sul lungomare, ma la concomitanza renderebbe difficile la gestione

e sarebbe un peccato perdere questa occasione”. Le richieste da fuori prevedono già prove tecniche con parte della rassegna in Toscana (Prato, 13/17 giugno e Lido di Camaiore 4/8 luglio) prima di volare negli States per definire la presenza durante il Columbus Day (4/8 ottobre 2018) come special guest in rappresentanza della pizza napoletana in America. Anche in Italia però il Napoli Pizza Village ha avuto richieste come quella della città di Milano dove è prevista una exibition in autunno. Sono i numeri finali della kermesse a dimostrare il valore complessivo del progetto, dove oltre le circa 200 mila pizze realizzate – comprese quelle in aerea ospitalità ed in area pizza class (in partnership con Molino Caputo e Casa Rossopomodoro) il cui incasso è andato in beneficenza all’associazione “Un cuore per amico” del professor Carlo Vosa, in area NPV d’essai ed al mondiale del pizzaiolo – si sono

registrati consumi di oltre 55 tonnellate di farina, 2.5 tonnellate di pomodoro, 2.800 litri di olio, 3 tonnellate di latticini e oltre 2.000 piantine di basilico. I dati di affluenza al palco eventi, ricco di partecipazioni nazionali ed internazionali, sono da stadio con circa 600mila presenze nei 10 gg. di manifestazione, ed infine ecco che il milione e 47mila visitatori dimostrano che Napoli, con questo appuntamento, che ha registrato sold out in alberghi, pensioni e B&B, e con i numeri di transito di Trenitalia verso il capoluogo campano, è punto di riferimento turistico per chi ha voluto visitare il NPV. L’ottima attuazione del piano sicurezza e traffico, gestito dal commissariato S. Ferdinando con il Com. Pasquale De Lorenzo e dalla sezione di polizia municipale di Chiaia, diretta dal capitano Sabina Pagnano, e di tutte le forze dell’Ordine intervenute, ha conferito al Napoli Pizza Village – attraverso anche l’azione di controllo e prevenzione messa in atto – un tranquillo svolgimento.


DOMENICA 17 giugno 2018

23 Un bambino, Luca, dedica questa struggente poesia alla nonna, seduta sul bordo dei cieli a godere, beata, per l’eternità i sentieri del sole. Sprigiona dal suo cuore sensibilissimo un sentimento d’amore infinito per una persona cara che ha accarezzato i suoi sogni e gli ha indicato, con parole di profonda sapienza, pervase di grande tenerezza, orizzonti vasti verso cui tendere. Tua nonna, carissimo Luca, è fiera di te e ti sorride dal cielo per questo splendido componimento che le hai dedicato, frutto, certamente, dei valori fondanti della vita che, fin da piccolo, la tua famiglia e la scuola che frequenti (I. C. 1° Ludovico da Casoria) ti stanno trasmettendo, in una sinergia educativa formidabile.

A nonna Dina

PER LA TUA PUBBLICITA’ 3384356954 3404820171

Cara nonna senza di te nel cuore c’è un silenzio assordante e anche un dolore lancinante. Spesso i ragazzi pensano a giocare, invece con te l’immaginazione volava. Ti vorrei riabbracciare, ma non si può fare. So però che ti posso parlare e tu mi puoi ascoltare. Senza di te è difficile andare, ma devo continuare. Sei una parte della mia vita che non si esaurirà mai. Come tu volevi scriverò e studierò con grande vigore e spero di vederti in un grande splendore. Il tuo Luchetto non ti dirà mai addio perchè un giorno sarò con te vicino a Dio Autorizzazione del Tribunale di Napoli n. Reg. 5116 del 28/02/2000

Editore CASORIA DUE s. a. s società messa in liquidazione

Direttore Responsabile: Ferdinando Troise Stampa: PRINTING HOUSE - CASORIA Tiratura 7000 copie. Distribuzione gratuita. Questo numero è stato chiuso il 13 GIUGNO 2018

Direzione, Redazione, Amministrazione e Pubblicità Via Capri, 2 - 80026 Casoria (NA) - Tel. /Fax 0817311062 email: casoriadue@libero. it


24

DOMENICA 17 giugno 2018


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.