Trento vive settembre 2015

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TRENTO Anno XV - SETTEMBRE 2015 - Numero III - trimestrale

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PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA CASSA RURALE DI TRENTO

Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento.

CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SEDE UNICA CON “ECOFORMULA-CASA” I VANTAGGI SONO CONCRETI

ARABO E SPAGNOLO “SCONTATI” DEL 30%

INTERVISTA AL SINDACO ANDREATTA

TRENTO CITTÀ DEL BUON VIVERE


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PAROLA AL PRESIDENTE

Care socie e cari soci È

la prima volta che mi trovo a scrivere direttamente a voi dopo l’assemblea in cui mi avete confermato presidente. La prima cosa che mi sento di dirvi è grazie per la fiducia. Il passaggio del voto non è mai scontato, anzi. Mai come ora le persone sono giustamente libere di esprimersi senza condizionamenti, e l’esito della votazione che voi mi avete riservato mi riempie di orgoglio e mi stimola a continuare il mio impegno per la Cassa, i Soci e la nostra Comunità. Ma, ... c’è un ma! Qualcuno me l’ha chiesto di persona, molti l’hanno pensato: su quante “caréghe” pensa di stare, presidente? Come sapete, successivamente alla Cassa Rurale di Trento sono stato eletto presidente della Federazione, l’ente che rappresenta tutte le cooperative trentine. Un impegno “forte” e gratificante, senza dubbio, che potrebbe occupare per interno la giornata. Me ne sto rendendo conto dall’affollamento dell’agenda, che impone scelte organizzative non facili. Mi si dirà: chi glielo ha fatto fare? Risposta: le circostanze particolari in cui la Federazione si è venuta a trovare al momento del rinnovo della presidenza. Non voglio certo ripercorrerle su questa pagina, i mezzi di informazione ne hanno dato abbondantemente riscontro. Vero è che in questo momento è difficile evitare di tenere i piedi in più staffe. La riforma del credito cooperativo che sta venendo avanti in Italia vede il sistema trentino in prima fila per promuovere un progetto di rilievo nazionale. E d’altronde la cooperazione intera è chiamata ad un processo di cambiamento importante per far fronte ai nuovi scenari generati dalla crisi. La stabilità nel gruppo dirigente è una condizione auspicabile e utile al proseguimento dei vari percorsi già iniziati. E poi c’è la Cassa Rurale. Anzi, “prima” c’è la Cassa Rurale. Rispondendo alla domanda, voglio assicurare tutti affermando che il mio impegno al riguardo rimarrà ancora più forte. Non per una questione di opportunità “politica”,

ma, oltre che per correttezza nei confronti di tanti che mi hanno votato, anche per affetto. Strano forse usare questa parola in un contesto bancario, ma la mia storia personale e anche il mio carattere mi portano ad essere particolarmente vicino alla Cassa Rurale. Vicino alla Cassa e vicino alla gente. Quindi, quali che siano le scelte che potrò fare in futuro, per me viene prima la Cassa Rurale. Fintanto che lo vorranno i soci. C’è un secondo argomento di cui non posso tacere, benché non nuovo e già anticipato dalla stampa. Riguarda la possibile fusione con la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine. Confermo che se ne è parlato, che è all’ordine del giorno ma che per ora è prematuro prevederne l’esito. Ci sarà modo – ma non tanto tempo – per proseguire con gli incontri prima di stendere eventualmente un progetto da sottoporre anche a voi. Da parte nostra, mi preme sottolineare che non c’è alcuna volontà di espansione né tantomeno desiderio di egemonia territoriale. Abbiamo dato la nostra disponibilità per coerenza verso un progetto di razionalizzazione che riguarda tutto il Trentino. L’esigenza di accorpare alcune Rurali è figlia di una crisi che ha prodotto molte criticità e di una normazione sempre più stringente riguardo i requisiti che le banche devono avere per poter affrontare con maggiore sicurezza eventuali crisi future. Ecco perché occorre essere più dimensionati e “grandi” rispetto alla maggior parte delle realtà attuali. Lo impongono il “mercato”, le normative e l’esigenza di essere sempre innovativi e al passo con i tempi. Una Cassa Rurale strutturata, forte e solida come quella di Trento non può chiudersi nel proprio fortino, ma con senso di responsabilità partecipare ai progetti di sistema. Per il resto, ripeto, è prematuro fare oggi altre previsioni. Giorgio Fracalossi

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IN PRIMO PIANO

LA TRENTO DELLE MIE BRAME È UNA CITTÀ DEL BUON VIVERE

SPECIALE ASSEMBLEA

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A PAGINA 43 IL COUPON PER BENEFICIARE DELLE AGEVOLAZIONI SUL COSTO DI INGRESSO ALLA CENTRALE DI SANTA MASSENZA

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PER I SOCI DELLA CASSA SONO PREVISTE AGEVOLAZIONI SUL COSTO DEL BIGLIETTO DI INGRESSO PER LA VISITA DELLA CENTRALE DI SANTA MASSENZA

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WE SPEAK ENGLISH, FIORE ALL’OCCHIELLO GRAZIE A MEDIOCREDITO CENTRALE FACILITATO L’ACCESSO AL CREDITO CON “ECOFORMULA CASA” I VANTAGGI SONO CONCRETI LA BANCA DELLA CITTÀ INCONTRA LE SCUOLE LA CASSA RURALE DI TRENTO PIÙ VICINA AGLI AGRICOLTORI ARABO E SPAGNOLO “SCONTATI” DEL 30% CONTRIBUTI ALLE SCUOLE PER I CORSI DI LINGUE

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Grazie ad una specifica convenzione stipulata con Dolomiti Energia, i Soci della Cassa Rurale di Trento possono beneficiare di una significativa agevolazione sul

costo del biglietto di ingresso. Per usufruire della riduzione è necessario compilare e consegnare all’ingresso della centrale il presente coupon.

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Presentando questo coupon alle casse della Centrale di Santa Massenza il Socio potrà beneficiare di specifiche agevolazioni sul costo del biglietto di ingresso

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Compilare con i dati del Socio della Cassa Rurale di Trento

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Periodico della Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Proprietario ed editore Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Società cooperativa. Iscritta all’albo delle banche al n. 2987.6. Iscritta all’albo nazionale degli enti cooperativi al n. A157637. Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223.

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TRE BORSE DI STUDIO PER INVESTIRE SULL’ECCELLENZA SI RINNOVA IL SOSTEGNO AI PROGETTI “INNOVATIVI” LA MUSICA MIGLIORA IL BENESSERE DEI MALATI DI ALZHEIMER IL TEATRO COME COMUNICAZIONE, RELAZIONE E TERAPIA DAL SUCCESSO DI “S.T.ART” È NATO “S.T.ART OFF”

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PALAZZETTO GREMITO PER L’ASSEMBLEA 2015 GLI INTERVENTI DEI SOCI TRA DI NOI

TRA DI NOI

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INFORMAZIONI UTILI PER I SOCI

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TRENTO

PREPARARSI ALLO SCI DI FONDO CON IL METODO PILATES CALENDARIO 2016: ULTIMI GIORNI PER INVIARE LE FOTO IL MISTERIOSO MONDO DELL’ENERGIA IDROELETTRICA

Direttore: Giorgio Fracalossi Direttore responsabile: Walter Liber Comitato di redazione: Giorgio Bagozzi, Mario Longo, Paolo Serafini, Adriana Osele, Rossana Gramegna, Roberta Pinto, Franco Dapor Coordinatore: Maurizio Tomasi Hanno collaborato: Alessandro de Manincor, Luca Guadagnini, Albino Mazzanti, Marta Nuresi, Fabia Sartori, Linda Zambotto Autorizzazione del Tribunale di Trento n° 1063 del 31 ottobre 2000 Grafica e impaginazione: Curcu & Genovese Stampa: Tipografia Alcione - Lavis

Anno XV - SETTEMBRE 2015 - Numero III - trimestrale


IN PRIMO PIANO NOSTRA INTERVISTA AL SINDACO ANDREATTA

La Trento delle mie brame è una città del buon vivere Nel precedente numero di Trento Vive, uscito alla vigilia delle elezioni comunali, sotto il titolo “Trento delle mie brame: come dovrebbe essere la città”, sono state raccolte le osservazioni e le attese di alcune categorie rappresentative dei Soci della Cassa Rurale e dei residenti in città, diverse fra di loro per formazione e professione: dal parroco alla manager donna, dal giovane studente all’imprenditrice straniera, dalla disabile al volontario attivo nel sociale. A metà luglio abbiamo incontrato Alessandro Andreatta, riconfermato sindaco della città, che ha accettato la nostra richiesta di essere intervistato, per dare risposte su alcuni dei temi messi in evidenza e per parlare del futuro della città.

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lessandro Andreatta ne è più che convinto: “la città come dovrebbe essere”, delineata dalle osservazioni e dalle aspettative espresse dalle persone intervistate dal nostro periodico alla vigilia delle elezioni comunali del 10 maggio, coincide con la sua visione della città. Lo afferma mentre sfoglia le pagine della rivista nelle quali sono elencate alcune questioni ritenute cruciali: come la necessità di garantire maggiore sicurezza ai cittadini soprattutto in alcune zone della città, l’opportunità di promuovere il dialogo fra generazioni per favorire la convivenza fra esigenze si svago e di tranquillità, l’evoluzione di Trento come “smart city”, la convivenza civile, la rimozione delle barriere architettoniche, una programmazione a lungo termine. Per ognuno di questi punti, nell’intervista concessa al nostro periodico Andreatta elenca cose fatte e da fare, criticità e prospettive, idee e strumenti a disposizione per risolvere gli aspetti problematici.

ga parte della città, come anche nei sobborghi collinari, a Mattarello, Ravina, Romagnano, in Clarina. Dobbiamo invece tenere sotto controllo la zona nord, dove la consistente presenza di cittadini stranieri pone problemi di interazione. La percentuale di stranieri residenti nel Comune di Trento è del 12% ma a Canova il dato sale al 35%: ma se l’interazione funziona, qualunque sia la percentuale di popolazione straniera il problema non esiste. Come non esiste nella Gardolo storica e a Melta, mentre bisogna prestare attenzione a Spini, a Campotrentino, al Magnete. Quindi non è tutta la zona nord da tenere sotto controllo, ma solo alcune specifiche aree. Nella circoscrizione San Giuseppe/Santa Chiara sappiamo di episodi di spaccio e prostituzione. Poi ci sono alcune zone del centro storico che invece sono state spesso alla ribalta della cronaca: piazza Santa Maria Maggiore, la Portela, piaz-

SICUREZZA Come emerge da più di un intervento pubblicato sulla rivista – afferma Andreatta – quello della sicurezza è un problema molto sentito. Ma mi sento di rassicurare tutti e in particolare Norbert Bonvecchio, che paventa il rischio che alcune zone della città diventino “off limits”. Non avverrà. Non avverrà perché i punti critici non sono mille, né cento, né dieci e sono noti. La sicurezza non è mai stata messa in discussione in lar-

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IN PRIMO PIANO za Dante. Quest’ultima è stata molto recuperata ma nonostante questo ci sono segnalazioni che quando diventa buio, si ripresentano i noti problemi di sicurezza. Mi rendo conto che, in questa situazione, una ragazza che debba raggiungere la stazione ferroviaria di sera, eviti di attraversare il “listone” di piazza Dante e faccia un giro più largo. Noi proseguiremo nel nostro impegno di migliorare l’arredo urbano, perché una città più bella, più pulita, più verde, più illuminata è anche una città più sicura. Abbiamo già in programma un intervento su piazza della Mostra e sul collegamento con via Suffragio. Poi intensificheremo la sorveglianza, aumenteremo la presenza di agenti sulle strade, con i Vigili di quartiere e dirottando sulla città il personale impegnato ad esempio sulle piste da sci. Ripeto, non permetteremo mai che la città abbia della zone “off limits”.

DIALOGO INTERGENERAZIONALE Il dialogo fra generazioni – afferma prendendo spunto dalle dichiarazioni

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di Lorenzo Borga fondatore del movimento studentesco “Stazione futuro” – è un obiettivo dei prossimi cinque anni ma lo è stato anche nella passata legislatura, non sempre riuscendo a portarlo a compimento, ma deve rappresentare un obiettivo costante, perché serve a costruire una comunità coesa e capace di poter conservare l’identità cittadina. Una volta era tutto più facile, c’era un contesto culturale chiaro, definito, magari sempre uguale a se stesso e ripetitivo. Non era strano che un giovane fosse in rapporto oltre che con i genitori anche con nonni e zii, tutto avveniva fra le mura domestiche: oggi, per come è strutturata la nostra comunità, tutto è molto più complicato. Già è difficile il dialogo tra genitori figli, figuriamoci quello intergenerazionale. Le generazioni non sono più di 25-30 anni ma di quindici anni, la trasformazione della società e della comunità è molto più rapida che in passato e quindi le diffi-

coltà aumentano. Indipendentemente dall’età si diventa sempre più esigenti e impazienti, come dimostra il dibattito che si è sviluppato sulle diverse modalità di vivere la città. Trento è una città che sta invecchiando: il 23% della popolazione è oltre i 65 anni. Ma contemporaneamente è una città giovane perché universitaria, con 15-16mila studenti, metà dei quali provenienti da fuori regione e quindi stanziali. La loro positiva esigenza di incontrarsi e aggregarsi fino a tardi in luoghi e locali della città che vengono scelti perché ritenuti da loro significativi, si scontra con le esigenze di chi mi telefona poco dopo mezzanotte esasperato perché vorrebbe già dormire per potersi alzare all’alba, anche se pensionato, perché così ha sempre fatto da tutta la vita. Ecco che allora il confronto diventa molto complicato e si rischia di arrivare a collisioni, rotture, incomprensioni. Questo è indubbiamente un tema aperto da affrontare sedendosi attorno a un tavolo per darsi delle regole che vengano poi rispettate, perché anche se difficile il dialogo intergenerazionale è possibile: basta guardare ai positivi esempi che vengono dal volontariato. Nel mondo dello sport, della musica, del teatro, all’interno delle associazioni giovani e anziani convivono e collaborano, fanno cose insieme, hanno un dialogo concreto.


IN PRIMO PIANO SMART CITY La sollecitazione di Clara Fresca Fantoni (direttrice generale di Informatica Trentina Spa) a rendere Trento una “smart city” mi trova pienamente d’accordo – afferma Andreatta – e per me significa mettere la tecnologia al servizio della qualità di vita delle persone. La tecnologia applicata deve essere all’avanguardia e sofisticata ma mai fine a se stessa e deve servire a migliorare la qualità di vita dei residenti, a cominciare dai più deboli come bambini, anziani, portatori di handicap, e di tutti coloro che arrivano a Trento, dagli universitari ai turisti. Per “smart city” intendo una città nella quale sullo smartphone arrivano notizie utili sulla città ma anche una semaforizzazione intelligente. C’è molto da fare ma non siamo agli albori. A livello nazionale siamo già molto avanti ma dobbiamo recuperare posizioni fra le città europee, dove siamo collocati al settantesimo posto.

CONVIVENZA CIVILE Sono d’accordo con don Corrado Prandi (parroco della parrocchia di San Pietro e San Paolo e decano di Trento) quando sostiene che la città deve essere “punto d’incontro tra gli spazi urbani a disposizione dei cittadini e i suoi abitanti, italiani e stranieri”. Studi sociologici indicano che se ci sono buoni servizi e la percentuale di popolazione straniera è sotto la soglia del 20%, le cose funzionano. Trento rispetta pienamente questi parametri e li conferma. Agli stranieri che abitano la nostra città rivolgo un duplice invito: a mescolarsi con la comunità trentina, per sentirsi parte integrante, con diritti e doveri, nel rispetto delle regole. La testimonianza riportata da “Trento Vive” di Giulia Zhang Shyzhen (imprenditrice cinese, titolare di un bar e di un salone di parrucchiera), preoccupata per il decoro e la sicurezza delle zone in cui opera (via Pozzo e

via Roma) dimostra che questo può avvenire. E il secondo invito è quello di promuovere occasioni di ritrovo fra di loro, per conservare la loro lingua, la loro cultura e le loro tradizioni, perché è rischioso dimenticare da dove si è venuti. Un esempio da seguire è quello della comunità polacca, che in questo senso sta operando molto bene. Sul territorio ci sono poi molte iniziative, frutto spesso del volontariato puro o di associazioni che chiedono solo un contributo minimo all’ente pubblico, che favoriscono l’incontro e lo scambio fra trentini e stranieri. Penso ad esempio alle merende al parco organizzate nella zona nord dove, mentre i bambini giocano, alle madri si insegna l’italiano. E la merenda viene fatta con dolci e pietanze preparate da chi partecipa all’iniziativa, dando così vita anche ad un interessante e stimolante confronto culinario. Per don Prandi “i rappresentanti politici dovrebbero essere più incisivi nel diffondere attivamente i princìpi della convivenza civile” anche attraverso “un controllo preventivo dei comportamenti illeciti che portano a compromettere il decoro urbano”. Uno strumento che ci aiuterà in questa direzione è il “Regolamento per l’utilizzo dei beni comuni”, che consentirà di intervenire “sui luoghi decadenti e vuoti della città, riempiendoli con le idee e le iniziative dei cittadini”, come auspicato anche da Lorenzo Borga in un’altra parte del suo intervento. Il regolamento è stato approvato nel marzo di quest’anno e Trento è stato il 58° Comune in Italia – su ottomila – a farlo. Prevede che associazioni già esistenti o gruppi di cittadini che si riuniscono ad hoc, possano “adottare” beni comunali – come parchi, piste ciclabili, percorsi pedonali, edifici – e curare la loro manutenzione e gestione, favorendo la fruizione da parte della cittadinanza. C’è già chi si è offerto per sistemare e decorare il sottopasso pedonale di piazza Venezia. In autunno l’assessore competente, Chiara Maule, andrà in

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IN PRIMO PIANO

tutte le Circoscrizioni per illustrare il Regolamento. Non esiste al momento un censimento dei luoghi, degli edifici e delle strutture sui quali intervenire ma lo faremo anche grazie alle segnalazioni dei cittadini. Il Comune intende favorire questo coinvolgimento della comunità nella promozione di attività con valenza sociale e culturale e lo farà garantendo procedimenti snelli nell’assegnazione degli incarichi e mettendo a disposizione le competenze degli uffici tecnici e gli eventuali materiali necessari per realizzare l’iniziativa.

BARRIERE ARCHITETTONICHE Le rimostranze di Rosa Micheli – afferma Andreatta – vanno tenute nella massima considerazione. Se in piazza Duomo le “fughe” che esistono tra i bolognini a terra e i numerosi avvallamenti del terreno rendono difficoltosa e pericolosa la percorrenza a bordo della sedia a rotelle in autonomia, ne terremo conto e interverremo per risolvere il problema. Nella rimozione delle barriere architettoniche negli spazi

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pubblici Trento ha già fatto molto e molto farà, nel rispetto delle linee di programma, che prevedono di realizzare una città “più adatta alle “differenti” esigenze delle persone anziane, diversamente abili o comunque meno in grado di tutelare i propri diritti”. Se arriveranno segnalazioni di passaggi da sbarrierare, vedremo di intervenire.

PROGRAMMAZIONE Giuseppe Dematté (già presidente della cooperativa di solidarietà sociale “Sos Villaggio del Fanciullo” di Trento, ex presidente dell’Associazione Nazionale degli Alpini del Trentino ed ex segretario comunale di Trento) ritiene che negli ultimi anni il Comune ha cercato di “offrire risposte immediate” mosso da “fretta di esaudire” perdendo di vista “il lungo periodo”. Non ha tutti i torti – commenta Andreatta – anche se non si può parlare di “poca lungimiranza”. La verità è che siamo in un momento di bisogni crescenti e di risorse calanti e in cui la complessità e la differenziazione della società portano con sé problemi sempre nuovi e diversi. Questo significa

che si deve pianificare e guardare lontano ma ogni anno bisogna anche fare i conti con la quotidianità, che diventa sempre più forte, spinta ed esigente. Ma il Comune non può più essere l’unica realtà che eroga servizi e risolve problemi. Non è più il tempo in cui i problemi sono solo a carico dell’ente pubblico: oggi si deve passare dai “problemi del Comune” ai “problemi in comune”. Il “Piano sociale” – nel quale credo tanto – favorisce questa nuova dimensione, nella quale il Comune crea reti e sinergia, fa incontrare domande e offerta, individua bisogno e possibile soluzione e poi tutti insieme ci si mobilita per risolvere il problema. Anche il “Regolamento per l’utilizzo dei beni comunali” va in questa direzione. Per quanto riguarda poi lo sguardo lungo sul futuro, uno degli obiettivi di questo mandato è l’elaborazione del Piano regolatore, che avrà valenza per i prossimi quindici-venti anni. Per farlo, terremo conto di quello che Trento è adesso, dei suoi punti di forza. Negli anni Trento è diventata città della formazione, dell’università, della cultura, dei centri di ricerca, che la rendono


IN PRIMO PIANO

DAL 1° OTTOBRE IN AZIONE UNA SQUADRA SPECIALE PER LA LOTTA AL DEGRADO

attrattiva e la qualità della vita induce a fermarsi quelli che la raggiungono; Trento continua ad essere città storica, romana, medievale e del Concilio, è città d’arte e di musei, tutti aspetti che la rendono turistica e oggi senza turismo saremo ridotti maluccio. Ai sempre più consistenti flussi turistici contribuiscono anche i molti appuntamenti sportivi di richiamo e le iniziative enogastronomiche. Stiamo assistendo a un rinnovato interesse per l’agricoltura, con giovani preparatissimi, diplomati e laureati in discipline agrarie che con entusiasmo e competenza, con una visione anche identitaria e storica del paesaggio, hanno già avviato attività nel settore. La grande industria non c’è più ma se si presentasse qualche occasione siamo pronti a coglierla. Commercio e artigianato, che da sempre sono le attività attorno alle quali si sono formate e sviluppate le città, continueranno ad essere punti di riferimento, così come i servizi. Il futuro di Trento è anche nel terziario tecnologico e avanzato, dove per realizzare idee e progetti basta una stanza con reti e computer.

L’impostazione e l’adozione del nuovo Piano regolatore generale – come si afferma nelle “Linee programmatiche di mandato 2015-2020” – saranno colte come occasione di ripensamento della città in una prospettiva di sviluppo sostenibile, coerente con l’identità, la storia e la cultura del nostro territorio, per una migliore qualità della vita e delle relazioni, valorizzando il paesaggio, risparmiando suolo, riqualificando l’esistente e semplificando il quadro normativo. Segnerà il passaggio da un’urbanistica dei pieni ad un’urbanistica dei vuoti; da una città da costruire ad una città da ricostruire; da una tendenza al consumo di suolo ad una tendenza alla tutela del paesaggio e al recupero del territorio aperto; dal prevalere della rendita al prevalere dell’economicità degli interventi. Equità, inclusione, partecipazione, immaterialità, sostenibilità, mondialità, autonomia e futuro: sono questi i valori fondamentali, alcune delle “parole chiave” che seguiremo, per concretizzare un’idea di Trento che sia “città del buon vivere”. Maurizio Tomasi

La sicurezza in città è stata la prima questione all’ordine del giorno della giunta comunale, riunita il 31 agosto, dopo la pausa estiva. Nella conferenza stampa del 1° settembre il sindaco Andreatta ha assicurato l’impegno dell’amministrazione comunale a garantite una maggiore presenza degli agenti di polizia locale sul territorio, sia intervenendo su scelte organizzative interne sia procedendo ad un aumento dell’organico, compatibilmente con gli stringenti vincoli finanziari imposti agli enti locali. Contemporaneamente, il sindaco ha richiesto al commissario del governo e al questore di riprendere gli incontri periodici del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza, per fare il punto sulla situazione in città e affrontare le legittime preoccupazioni rappresentate dagli abitanti di alcune zone in particolare. È stato annunciato che dal 1° ottobre sarà attiva una “squadra speciale” di pronto intervento nella lotta al degrado, dalle scritte sui muri ai rifiuti abbandonati, con l’obiettivo di recuperare il massimo del decoro urbano possibile.

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SPECIALE ASSEMBLEA 2.111 I SOCI PARTECIPANTI, TRA PRESENTI E DELEGHE

Palazzetto gremito per l’assemblea 2015

I lavori si sono svolti il 14 maggio: è stato approvato il bilancio e Giorgio Fracalossi è stato riconfermato alla presidenza

L’

esibizione del Coro giovanile dei Minipolifonici di Trento, diretto da Stefano Chicco e l’estrazione dei vincitori del viaggio in Umbria (articolo alle pagine 14-15), sono stati rispettivamente il primo atto e il momento conclusivo dell’assemblea della Cassa Rurale di Trento, che si è svolta il 14 maggio presso il Palazzetto dello sport. Come sempre è stato un appuntamento al quale i soci hanno partecipato numerosi: 2.111 fra presenti e deleghe. Le cifre del bilancio 2014 della Cassa Rurale di Trento – che segna un risultato positivo di 2,6 milioni e che è stato approvato dall’assemblea – disegnano uno scenario che induce alla fiducia, pur in un clima di grande incertezza : è in crescita la raccolta (un miliardo e 842 milioni rispetto al miliardo 804 milioni del 2013) con un rapporto tra impieghi e depositi al 71%; il patrimonio di vigilanza è di 145 milioni di euro, in costante crescita anche negli anni della crisi; le sofferenze nette sono in leggero calo dai 43,9 milioni del 2013 ai 40,4 dello scorso anno. “Attenzione però – ha avvertito il presidente Giorgio Fracalossi – a dare il giusto significato a questi dati. La fiducia dei soci e clienti è fondamentale, ma una banca deve essere soprattutto efficiente

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e solida per poter svolgere con efficacia la propria funzione. Con questi numeri la Rurale di Trento dimostra la propria solidità e di essere pronta ad accompagnare la ripresa, per interpretare anche in futuro il proprio ruolo al servizio della Comunità e dell’economia reale. Stiamo lavorando con grande prudenza, ma anche il 2015 sarà un

anno impegnativo”. “In un periodo di estrema complessità economica e finanziaria – ha poi affermato il direttore generale Giorgio Bagozzi – abbiamo dimostrato di reagire all’incertezza con prudenza ed efficienza. Senza far mancare i servizi ai nostri soci e clienti, che anche quest’anno sono cresciuti”. L’assemblea ha poi confermato alla presidenza Giorgio Fracalossi. Conferme in consiglio anche per Rossana Gramegna, Diego Pedrotti e Mariangela Sandri (la composizione completa del Consiglio e del Collegio sindacale riportata a fianco).

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SONO STATE DEFINITE ANCHE LE COMPOSIZIONI DEGLI ALTRI ORGANISMI

Italo Stenico e Mariangela Sandri sono stati nominati vicepresidenti

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urante l’assemblea del 14 maggio sono state rinnovate le cariche sociali: Giorgio Fracalossi è stato confermato Presidente del Consiglio di Amministrazione e sono stati riconfermati i tre amministratori in scadenza Rossana Gramegna, Diego Pedrotti e Mariangela Sandri. Era inoltre in scadenza l’intero Collegio Sindacale: il presidente Massimo Frizzi è stato riconfermato, come il sindaco Lorenzo Rizzoli: nuovo ingresso alla carica di sindaco per Robert Schuster al posto di Romeo Dallachiesa che, insieme all’altro candidato Claudio Burlon, è stato nominato sindaco supplente. Confermato per intero il collegio di

probiviri: presidente Roberto Foresti, effettivi Romedio Cappelletti e Gino Dorigatti, supplenti Claudio Stenico e Umberto Tita. A seguito dell’esito del voto durante l’assemblea, il Consiglio di Amministrazione risulta così composto: Giorgio Fracalossi, presidente; Italo Stenico, vice presidente vicario; Mariangela Sandri, vice presidente. Consiglieri: Barbara Ciola, Giulia Degasperi, Rossana Gramegna, Diego Pedrotti, David Pellegrini, Fulvio Rigotti, Corrado Segata, Matteo Tapparelli. La nomina dei due vicepresidenti è avvenuta nella prima riunione del consiglio di amministrazione dopo l’assemblea.

Nella stessa occasione sono state definite le composizioni degli altri organismi. Il Comitato Esecutivo (braccio operativo del Consiglio) è composto da Giorgio Fracalossi, Italo Stenico, Mariangela Sandri, Barbara Ciola e Corrado Segata. La Commissione Interventi sul Territorio (l’organo consultivo che valuta le richiesta per interventi sociali) risulta composta da Giorgio Fracalossi, Giulia Degasperi, Rossana Gramegna e David Pellegrini. La Commissione Lavori (l’organismo che sovraintende agli indirizzi di gestione del patrimonio immobiliare della Cassa) è composta da Giorgio Fracalossi, Diego Pedrotti, Fulvio Rigotti, Italo Stenico e Matteo Tapparelli.

PREMIATI I SOCI DA CINQUANT’ANNI Nel corso della serata sono stati premiati coloro che sono diventati soci della Cassa Rurale nel 1965 e che quindi quest’anno hanno raggiunto i cinquant’anni di adesione alla base sociale (elencati qui di seguito in ordine alfabetico: fra parentesi la zona di appartenenza): Pierino Biasioli (Sopramonte), Giuseppe Faes (Villazzano), Elda Fronza Camin (Povo), Giovanni Gaddo (Sardagna), Sigismondo Giovannini (Povo),

Valentino Merz (Povo), Giancarlo Pezzin (Villazzano), Rosario Segata (Sopramonte), Beniamino Tapparelli (Meano-Vigo Meano). Non tutti

i premiati hanno potuto partecipare all’assemblea, per ritirare personalmente l’incisione dell’artista trentino Mastro7.

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SPECIALE ASSEMBLEA IL PRESIDENTE HA PRESO NOTA DI APPREZZAMENTI, SUGGERIMENTI E OSSERVAZIONI

Gli interventi dei soci

Il regolamento assembleare prevede che sui singoli punti dell’ordine del giorno si possano chiedere chiarimenti e fare valutazioni. Su queste pagine, una sintesi delle domande e delle risposte PUNTO 1 APPROVAZIONE BILANCIO E DELIBERE CONSEGUENTI Lia Mattivi. Nel suo intervento la socia ha rivolto numerosi apprezzamenti all’operato della Cassa ed esprime timore sui possibili riflessi delle politiche di “riarticolazione” dell’attuale rete degli sportelli. A questo proposito il presidente Fracalossi ha ricordato che, in occasione delle diverse fusioni che hanno interessato la Cassa Rurale della città, gli interventi di razionalizzazione hanno sempre riguardato solo sportelli cittadini, tra loro contigui, riducendo quindi al massimo i disagi per la clientela coinvolta. Anche per il futuro il Consiglio di amministrazione intende seguire questa linea, con l’intento, attraverso la presenza nei sobborghi, di mantenere immutato il proprio radicamento e la propria vicinanza alle Comunità di origine. Claudio Eccher. Il socio ha affermato che il sistema del credito cooperativo, scampato il pericolo di essere omologato alle “società di capitali”, deve attivarsi per realizzare un’autoriforma, creare un fondo di garanzia del comparto e applicare meccanismi di governo e vigilanza interna, adatti a preservare, garantire e rendere sostenibile, l’autonomia e il ruolo delle Casse a favore dei loro territori: un’analisi della situazione e delle prospettive che il presidente Fracalossi ha dichiarato di condividere. Aldo Giongo. Modeste: così il socio Giongo ha definito le remunerazioni riservate al risparmio dei soci. Il presidente Fracalossi ha replicato sottolineando che la remunerazione sui risparmi a vista risulta oggi superiore sia rispetto a quella di mercato sia rispetto ai rendimenti offerti da molti titoli governativi e conferma l’impegno della Cassa di costante miglioramento ed innovazione dei servizi bancari ed extrabancari offerti alla base sociale. Nel suo intervento Giongo aveva precedentemente ricordato il prezioso e fondamentale

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ruolo svolto dalla Cassa Rurale nel sostenere le associazioni locali e le loro iniziative di promozione sociale, sportiva e culturale e aveva ringraziato i collaboratori della Cassa, sempre pronti a risolvere i problemi “grandi e piccoli” di soci e clienti. Giulio Menato. Esponendo i risultati di una sua personale analisi, effettuata sulla base dei bilanci delle Casse Rurali, il socio ha evidenziato che a suo parere, nonostante la Cassa Rurale di Trento, frutto di “fusioni”, sia quattro volte più grande della media delle Casse della provincia, non offre tassi più vantaggiosi rispetto alle “piccole”, non eccelle positivamente nei servizi offerti, né sull’utile conseguito e finora non sono emerse quelle economie di scala che dovrebbero associarsi all’aumento della dimensione. Il presidente Fracalossi ha risposto che i risultati della Cassa Rurale e i benefici delle fusioni che si sono succedute, valutati nel medio-lungo periodo ed armonizzati rispetto alle differenti fasi congiunturali che sono seguite negli anni, trovano conferma nei molti dati presentati in assemblea ma soprattutto nella capacità, nei diversi frangenti, di coniugare sempre lo sviluppo con politiche sostenibili e coerenti con il ruolo di banca locale al servizio del territorio. I quasi 60 milioni di perdite nel triennio 2012-2014 a seguito di rettifiche sui crediti – definiti da Menato il prezzo “pagato” dalla Cassa Rurale di Trento per mantenere stabile il proprio patrimonio e con esso garantire inalterata la disponibilità di credito operate nel triennio 2012-2014 – dipendono invece per il presidente Fracalossi dall’essere parte integrante e responsabile della comunità e dall’aver continuato, anche nel periodo della crisi, ad erogare finanziamenti a beneficio dei soci, delle imprese e delle famiglie, svolgendo in tal senso un’importante funzione “anticiclica”. Con riferimento poi al progetto di autoriforma della Cooperazione, Fracalossi ha chiarito che la competizione interna tra Casse Rurali - evocata nell’intervento di Menato - non rientra nei nuovi indirizzi, perché la forza del Movimento Cooperativo è stata, e sarà sempre, quella di rinnovarsi e di rafforzarsi come “Sistema”, per consolidare, su basi più forti, le caratteristiche della cooperazione mutualistica.


SPECIALE ASSEMBLEA

IL SALUTO DEGLI OSPITI Lino Zavarise, già Direttore di Cassa Centrale Banca dal 1975 al 1990, ha espresso apprezzamento per l’operato e i risultati realizzati dalla Cassa Rurale di Trento in un periodo così delicato ed ha definito i soci “il primo patrimonio della Cassa”. Partecipare all’assemblea ed eleggere i componenti del consiglio di amministrazione, ha poi affermato, costituisce per il socio un’assunzione di responsabilità nell’individuare e sostenere amministratori competenti e professionalmente preparati e in grado di offrire un concreto contributo di miglioramento nella governance della banca. Ivo Tarolli. ll presidente ha dichiarato di condividere le considerazioni espresse dal socio - come l’apprezzamento per un bilancio ispirato ad una sana e prudente gestione e l’aver definito le “il mondo del lavoro”, la “famiglia” e la “comunità” i tre grandi pilastri di riferimento per lo sviluppo del nostro territorio – e ha ribadito a volontà della Cassa di continuare a contribuire – con il proprio ruolo e le proprie risorse – allo sviluppo dell’economia reale, alla coesione sociale del territorio e alla creazione di valore aggiunto per tutta la Comunità. PUNTO 2 GOVERNO SOCIETARIO: INFORMATIVA SULL’AUTOVALUTAZIONE E SUGLI ADEGUAMENTI ALLO STATUTO… Luciano Imperadori. Il socio si è augurato che l’annunciata auto-riforma del credito cooperativo non “comprometta” il fondamentale principio della partecipazione dei soci, che trova – nell’organo di governo espressione diretta della base sociale – uno dei fondamenti più importanti della natura cooperativa. Il presidente ha confermato la volontà, da parte del movimento cooperativo, di promuovere i cambiamenti necessari senza tuttavia pregiudicare i princìpi fondamentali della mutualità, della reciprocità e della partecipazione, da sempre le principali risorse sulle quali la Cooperazione ha trovato le forze per superare le crisi.

Anche Mario Sartori, attuale Direttore di Cassa Centrale Banca, ha sottolineato la positività dei risultati illustrati nella relazione del presidente Fracalossi, risultati non giunti a caso ma frutto di politiche prudenti e lungimiranti. Nel riprendere il tema dei “cambiamenti”, più volte ricorso nella relazione del Presidente, Mario Sartori ha evidenziato la maggiore stabilità e patrimonializzazione richiesta alla banche dalla Vigilanza Europea, che pone alle banche di credito cooperativo la sfida di coniugare le nuove istanze regolamentari con il proprio ruolo a fondamentale supporto del tessuto economico e sociale della Comunità. PUNTO 5 DETERMINAZIONE DEI COMPENSI AGLI AMMINISTRATORI ED AI SINDACI Aldo Giongo. Il presidente ha spiegato che la riduzione del 10% del compenso corrisposto agli Amministratori e ai Sindaci sotto forma di gettone di presenza, proposta dal socio nel suo intervento, sarebbe stata sottoposta a votazione solo qualora i soci non avessero approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di mantenerli invariati. A questo proposito Fracalossi ha ricordato le forti responsabilità, sia nell’ambito personale che patrimoniale, che oggi investono il ruolo degli amministratori e dei sindaci ed il crescente impegno, in termini di lavoro e tempo dedicato, che gli stessi devono riservare alla Cassa Rurale. PUNTO 9 ELEZIONE CARICHE SOCIALI Luciano Anesi. La proposta avanzata dal socio che, in occasione della prossima Assemblea elettorale, i soci abbiano la possibilità di visionare preventivamente i curriculum vitae degli amministratori e/o dei sindaci candidati – ad esempio attraverso la loro pubblicazione sul sito internet della Cassa Rurale, in modo da avere un tempo adeguato per valutare le esperienze e le professionalità degli stessi, è stata valutata dal presidente Fracalossi coerente con gli obiettivi discussi al punto 2 dell’ordine del giorno dell’Assemblea, volti ad orientare la compagine sociale alla conoscenza e condivisione delle esperienze e competenze ritenute qualificanti per assumere le responsabilità oggi in capo agli organi di governo e di controllo.

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TRAdiNOI SI È SVOLTA DAL 25 AL 28 GIUGNO

Una gita sociale impareggiabile L’UMBRIA È STATA LA META DEL VIAGGIO RISERVATO AI SOCI ESTRATTI A SORTE FRA I PARTECIPANTI ALL’ASSEMBLEA

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a gita sociale in Umbria, da tempo programmata, aveva diverse finalità da perseguire: far conoscere la Regione ed allacciare rapporti di conoscenza ed amicizia con la Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona, in vista di un possibile gemellaggio tra le due Banche. Tutti questi obbiettivi sono stati raggiunti al di là di ogni più rosea aspettativa, con grande soddisfazione da parte dei fortunati soci che hanno vinto il viaggio. Siamo partiti puntuali e pieni di entusiasmo da Trento e dopo una breve sosta a Passignano sul Trasimeno per ammirare lo straordinario paesaggio, abbiamo poi proseguito il viaggio verso Perugia, dove abbiamo consumato il pranzo. Nel primo pomeriggio abbiamo avuto l’incontro con la bravissima guida turistica folignate, Alessandra Vincenti, che ci ha accompagnato per tutto l’itinerario del viaggio. A Perugia ci siamo immersi nel frenetico tessuto urbano della città, che si sviluppa in un quartiere prettamente medioevale, fino a raggiungere Piazza IV Novembre, che con la Cattedrale, la Fontana Maggiore e il Palazzo dei Priori costituisce uno dei complessi architettonici più suggestivi ed apprezzati d’Italia. Nel tardo pomeriggio ci siamo trasferiti a Foligno, dove abbiamo consumato un’ottima cena a base di prodotti tipici locali. Il 26 giugno, festa di S. Vigilio, è stata la giornata più emozionante e significativa sia per i luoghi visitati, sia per le persone incontrate, tradizionalmente e spiccatamente ospitali. In Piazza della Repubblica, cuore pulsante della città di Foligno, ci attendeva l’arch. Luciano Piermarini, Dirigente del Dipartimento Opere Pubbliche del Comune, che ha illustrato i pregevoli monumenti che prospettano sulla piazza.

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Abbiamo poi visitato Palazzo Trinci e ci siamo trasferiti successivamente nella Cattedrale di S. Feliciano, dove ci aspettava il Parroco, Mons. Giuseppe Bertini, che con particolare cortesia e disponibilità provvedeva ad illustrarci i tesori del Duomo, concedendoci anche il privilegio di accedere alla suggestiva e pregevole Cappella delle Reliquie ed alla attigua cripta, antichissimo luogo di culto (sec. XI). La sorpresa più bella e toccante è stata riservata però alla fine della visita, quando è stata aperta, in via del tutto eccezionale, la Cappella blindata che custodisce la preziosissima e venerata statua argentea barocca di San Feliciano, Patrono della Città. È stato un momento di intensa emozione! Il saluto ufficiale di benvenuto a Foligno da parte della Vice Sindaco, prof.ssa Rita Barbetti, nella Sala Consiliare del Comune e la visita dei saloni affrescati e dei costumi storici della Giostra della Quintana presso il monumentale Palazzo Candiotti, hanno concluso in maniera mirabile ed irripetibile l’indimenticabile visita al Capoluogo della Valle Umbra, che ci ha accolto come graditi ospiti di riguardo! Nel primo pomeriggio ci siamo recati a Bevagna per visitare il “Carapace”, questo il nome della cantina - gioiello dell’imprenditoria trentina in terra umbra. Siamo ritornati in albergo per prepararci per l’importante incontro a Spello con gli amministratori della Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona. L’accoglienza amichevole e calorosa, ricevuta dal loro Presidente, Massimo Meschini, dai Consiglieri d’amministrazione, dal Direttore Generale, Maurizio Del Savio, e dai dirigenti e funzionari della banca, è andata oltre ogni possibile aspettativa! Abbiamo vissuto tutti insieme una serata conviviale indimenticabile per il contesto di serena, par-


tecipata e profonda aggregazione sociale nella quale si è svolta! Il giorno successivo abbiamo visitato, al mattino, la splendida Città di Spoleto, che ci ha riservato uno scenario dal punto di vista monumentale e paesaggistico di prim’ordine. Nel primo pomeriggio abbiamo visitato Spello, dove siamo stati salutati dal vice sindaco, Gian Primo Narcisi. Siamo subito ripartiti per Assisi - centro religioso, artistico, culturale e storico di importanza mondiale, simbolo universalmente riconosciuto della pace nel mondo - che si offre sin dal primo sguardo in tutta la sua ricchezza, il suo fascino ed il suo profondo misticismo. Siamo entrati nella splendida Basilica inferiore, sempre affollata di pellegrini, luogo di culto di grande fede e di straordinaria bellezza. Ci siamo recati nella tomba di San Francesco, austera e spoglia, dove abbiamo avvertito un senso di pace e di serenità ed abbiamo meditato sul messaggio di fratellanza e di amore che il Poverello di Assisi ha diffuso in tutto il mondo; successivamente ci siamo trasferiti nella parte alta della città per visitare la splendida, romanica Basilica di S. Chiara. Nel tardo pomeriggio siamo rientrati in albergo per prepararci alla cena di commiato, apprezzata da tutti per la qualità e la raffinatezza delle portate. Abbiamo condiviso, in allegria ed amicizia, una splendida serata, resa ancora più festosa grazie al vivace intrattenimento danzante, che con il passare del tempo ha coinvolto tutti, comprese le persone più schive e riservate, con balli di coppia e soprattutto di gruppo, facendo salire alle stelle l’aspetto più autentico e gioioso dell’aggregazione sociale dei partecipanti! L’itinerario del viaggio non poteva concludersi meglio, visitando la città di Gubbio, uno dei borghi medioevali, ben conservati, più belli d’Italia. Passeggiare nelle sue suggestive stradine e percorrere i rioni medioevali ha suscitato in ciascuno di noi delle sensazioni e delle emozioni particolari. Ci si immerge inavvertitamente in un mondo che non esiste più, ma che ha lasciato sino ai giorni nostri tracce indelebili della sua storia, dei suoi monumenti, delle sue tradizioni e del suo vissuto, quale patrimonio culturale da tutelare e da tramandare alle generazioni future.

Giorgio Fracalossi con il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona, Massimo Meschini. In basso, l’autore dell’articolo Albino Mazzanti.

Questo è stato il messaggio forte che ha echeggiato, come fosse un monito pressante, in tutte le città ed i borghi di interesse storico-artistico visitati! Un ottimo ed abbondante pranzo ha concluso in maniera superba la visita di Gubbio. Dopo aver ringraziato con un caloroso applauso Alessandra, valente ed esperta guida turistica, che con la sua profonda preparazione culturale e il suo linguaggio semplice ed incisivo, mai monotono, ne ripetitivo, ha stupito tutti, nel pomeriggio siamo ripartiti ed in serata siamo giunti a Trento. Si è conclusa così, nel migliore dei modi, questa riuscita ed impareggiabile gita sociale, che lascerà a lungo nei nostri cuori un segno di benessere, di pace, di amicizia e di fratellanza! Albino Mazzanti

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TRAdiNOI EMERGENZA PROFUGHI

La Cooperazione aderisce al progetto di accoglienza promosso dalla Provincia

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l fenomeno dell’esodo di tanti uomini, donne e bambini che scappano da Paesi afflitti dalla guerra, dalla povertà e dall’oppressione verso le frontiere dell’Europa, alla ricerca di una nuova prospettiva per ridare senso alla propria vita, ha assunto in queste ultime settimane la sostanza di una vera e propria emergenza umanitaria. Nel solco dei valori che caratterizzano la Cooperazione, la Federazione Trentina ha voluto raccogliere l’invito proveniente dall’Assessorato provinciale alla Salute e alle Politiche sociali, che ha richiesto l’aiuto anche dei cooperatori trentini per individuare appartamenti, sul territorio provinciale, per ospitare i profughi: la Provincia Autonoma di Trento, infatti, prenderebbe in affitto tali alloggi, direttamente dai proprietari, prestando tutte le garanzie del caso, quali ad esempio la

GITA IN TIROLO FRA MONTAGNE, LAGHI, RIFUGI E CASTELLI

flessibilità sulla durata dell’affitto, pagando un corrispettivo proporzionale al numero di persone ospitabili nell’immobile, quantificabile in circa 120/150 euro/mese per ospite. Le persone richiedenti asilo saranno inoltre inserite in un percorso di accoglienza, che significa che verranno accompagnate da realtà sociali del territorio, coordinate dall’Ente Pubblico, alle quali poter far riferimento in caso di qualsiasi necessità. Per chi fra i nostri Soci fosse interessato ad approfondire tale argomento o a partecipare attivamente alla ricerca oppure all’offerta di immobili da destinare all’accoglienza delle persone richiedenti protezione internazionale, può segnalare eventuali disponibilità al CINFORMI – Dipartimento salute e solidarietà sociale (www.cinformi.it 0461.405600).

San Donà, rimesso a nuovo il campo di bocce

Non c’era il sole, il primo maggio scorso, ma il viaggio proposto dalla Cassa Rurale ha entusiasmato i soci che vi hanno partecipato. Partiti da Trento in direzione nord, hanno raggiunto il Tirolo dove sono saliti a bordo del più antico treno a cremagliera in funzione: passando per le Alpi dello Stubai e dello Zillertal (in Tirolo – Austria) sono arrivati nella conca del lago Achensee, detto il fiordo del Tirolo. Il viaggio è proseguito in battello fino a Gaisalm, l’unico rifugio alpino europeo raggiungibile via acqua, dove è stato consumato un pranzo tipico. Nel pomeriggio, un’altra interessante tappa a Stans per visitare il castello Tratzberg, gioiello del rinascimento. I lavori di ristrutturazione della Filiale di San Donà hanno comportato anche la sistemazione degli spazi adiacenti alla banca, concessi in comodato al Comitato Quartiere di San Donà. Grazie all’intervento di sistemazione che ha interessato anche il vecchio campo di bocce, sono stati creati un perfetto spazio di gioco e un giardino, messi a disposizione del circolo anziani di San Donà. Nella foto, scattata in occasione della cerimonia di inaugurazione, ci sono (da destra) Diego Pedrotti (presidente del Comitato Quartiere), Giorgio Fracalossi (residente della Cassa rurale di Trento), Giampaolo Dicaro (presidente del Circolo Anziani) e la Direttrice della filiale, Marisa Moser.

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TRAdiNOI UNA PASSIONE NATA QUANDO ERA BAMBINO

IL “MAESTRO” DEGLI ELICOTTERISTI IL SOCIO PIERGIORGIO ROSATI È UN PIONIERE DEL VOLO IN ALTA QUOTA E DAL 2012 ADDESTRA IN NEPAL I PILOTI PER IL SOCCORSO IN MONTAGNA

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al 2012 si occupa di formare i piloti nepalesi al soccorso in alta quota: da circa tre anni Piergiorgio Rosati – socio della Cassa Rurale di Trento dal 2004 e pioniere del volo con elicottero in alta quote – si reca regolarmente in Nepal per fornire agli elicotteristi del posto un’istruzione riguardo le migliori “pratiche” da mettere in atto nelle situazioni di emergenza. Tanto che l’abituale mese di volontariato che Rosati dedica alla “causa” nepalese, quest’anno si è trasformato in una missione di soccorso nel bel mezzo di una tragedia: l’elicotterista trentino si è trovato a prestare aiuto a migliaia di persone ferite a causa del terremoto, portando a valle anche le salme dell’amico Oskar Piazza e di Gigliola Mancinelli (due dei quattro trentini che hanno perso la vita in quelle tragiche circostanze). Cosa è accaduto a fine aprile di quest’anno? “Domenica 26 aprile ero in partenza per il Nepal: all’aeroporto di Malpensa arrivarono notizie della chiusura totale dell’aeroporto di Kathmandu. Tuttavia, il mio volo partì ugualmente. Nel mio primo tragitto in taxi non mi resi conto della gravità della situazione. Ma il giorno dopo iniziai a volare e mi resi conto del disastro: interi villaggi erano ridotti ad ammassi di sassi e lamiere, i sopravvissuti chiedevano aiuto. Per i primi cinque giorni fui a completo servizio dell’esercito: quattordici ore di volo al giorno non bastavano per aiutare tutti. Poi venni a sapere del mio amico Oskar, e riuscii a farmi dare il permesso per andare a recuperare la sua salma e quella di Gigliola”. In che maniera è iniziata la sua esperienza nepalese? “Nel 2012 un amico pilota mi ha chiesto se volevo fare l’istruttore d’alta quota in Nepal. Ed a maggio feci il primo viaggio: mi resi conto che gli elicotteristi del luogo facevano una gran fatica ad affrontare gli imprevisti perché non avevano le

conoscenze adatte. Grazie all’esperienza maturata nel servizio di Elisoccorso Alpino, abbiamo potuto dare loro i rudimenti di base, oltre che insegnare i trucchi del mestiere ai piloti con un numero maggiore di ore di volo al loro attivo. Non dimentichiamo che le condizioni di volo oltre i 5.500 metri di altitudine sono più impegnative anche dal punto di vista del velivolo: a causa dell’aria rarefatta il rendimento del motore cala del 50%, così come quello del rotore. Anche i piloti devono lavorare con l’ossigeno per poter respirare bene. Inoltre a quell’altitudine fa molto freddo, anche meno 30 gradi, e c’è il rischio di disidratazione”. È poi tornato in Nepal ogni anno? “Sì. Ed i progressi ci sono stati. Un tempo i nepalesi arrivavano coi soccorsi solo fino al campo base (5.500 metri sul livello del mare), mentre ora alcuni piloti riescono a spingersi fino a campo 1 (6.000 metri) o campo 2 (6.500 metri)”. Come ha deciso di diventare pilota soccorritore? “È una passione che mi accompagna da quando ero bambino. Appena ho potuto ho fatto il brevetto per l’aliante e dal 2005 ho iniziato a lavorare in Provincia come “pilota esperto” e poi sono stato inserito nel Corpo dell’Elisoccorso Alpino. Ora cosa serve in Nepal? “Ricostruire è difficile. Basti pensare che la valle del Langtang è stata completamente cancellata: ci vivevano 2.000 persone e ne sono morte almeno 1.300. Sono tantissime le valli e i villaggi distrutti. Anche i sentieri che usavano i “portatori” sono impraticabili: rimangono solo gli elicotteri per portare alle popolazioni riso e zucchero, teloni per coprire gli animali, sale ed olio. Il contributo economico di tutti è fondamentale”. Fabia Sartori

La Cassa Rurale di Trento ha aderito alla campagna di solidarietà nei confronti del Nepal promuovendo una raccolta di offerte in occasione del Gran Galà Musicale (articolo alle pagine 22-23).

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TRAdiNOI

Le proposte della Consulta dei Soci M antenere e rafforzare il contatto tra la base sociale ed il Consiglio di amministrazione, riportando osservazioni, necessità, suggerimenti, critiche e proponendo iniziative da organizzare sul territorio: è questo il principale compito affidato alla Consulta dei soci, importante organo espressione del territorio di riferimento della Cassa, composto da venti soci (che abbiamo presentato nel precedente numero di Trento Vive). La serata informativa che si è svolta il 17 settembre a San

Donà per conoscere ed utilizzare al meglio gli ecobonus e gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie, è stata organizzata proprio su sollecitazione della Consulta e in collaborazione con le Acli Trentine. Per i prossimi mesi sono già state programmate altre due iniziative, di sicuro interesse per la base sociale della nostra Cassa rurale: un cineforum con quattro proiezioni a Sardagna e due incontri formativi rivolti al mondo dell’associazionismo.

A Sardagna, quattro film che faranno riflettere Il cibo e l’ambiente sono i filoni tematici individuati dalla Consulta per il cineforum in quattro serate, con il quale si intende promuovere un’occasione di riflessione su temi di valenza etica e di attualità (cibo e ambiente sono il “filo conduttore” dell’EXPO in corso di svolgimento a Milano). I quattro film selezionati, sono stati scelti fra una rosa di documentari proposti da Beatrice De Blasi, responsabile della rassegna “Tutti nello stesso piatto”, organizzata da Mandacarù. Questo il calendario delle proiezioni (tutti i documentari sono in inglese sottotitolati in italiano): Sabato 14 novembre: “The dark side of the chocolate”, al quale seguirà il cortometraggio “After the Harvest: fighting hunger in the Coffeelands”; Sabato 21 novembre: “The price of sugar” Sabato 23 gennaio: “The Fruit Hunters” Sabato 30 gennaio: “ Trashed” I bambini costretti a lavorare come schiavi nelle coltivazioni

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di cacao in Africa, lo sfruttamento dell’uomo e del territorio nelle piantagioni di canna da zucchero nella Repubblica Domenicana; la grande varietà di frutti esistenti al mondo ma di cui il consumatore nulla sa perché la grande distribuzione agroalimentare privilegia le monoculture; gli effetti deleteri dei rifiuti che hanno portato, in tutto il mondo, ad avere luoghi ormai irrimediabilmente contaminati dall’inquinamento: sono questi, in estrema sintesi, i temi trattati (in ordine di programmazione) dai quattro filmati.

PER LE ASSOCIAZIONI, DUE INCONTRI SU RESPONSABILITÀ E SICUREZZA Due anni fa le serate formative rivolte alle associazioni sugli aspetti normativi e fiscali legati alle attività di volontariato, avevano registrato una grande partecipazione ed erano state molto apprezzate. Sulla scorta di quella positiva esperienza, la Consulta dei soci, ha deciso di proporre due appuntamenti rivolti al mondo dell’associazionismo dedicati ad approfondire due aspetti problematici: la responsabilità e la sicurezza. Il tema della responsabilità è infatti uno di quelli che suscita più interrogativi a coloro che si trovano a gestire un’associazione, così come molti sono i dubbi e le domande sollevate sulla sicurezza in relazione alle attività svolte dagli enti del volontariato. Gli incontri si svolgeranno in novembre e al momento di andare in stampa con questo numero del giornale date e modalità di iscrizione sono ancora in corso di definizione. Relatori saranno gli esperti dell’Associazione Non Profit Network, che gestisce il Centro Servizi Volontariato. Grazie all’intervento della Cassa Rurale, per le associazioni interessate la partecipazione agli incontri formativi sarà gratuita.


TRAdiNOI DAL 1896 È UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER IL SOBBORGO

Storica, radicata e internazionale LA FILIALE DI POVO CONTA OLTRE NOVECENTO SOCI E LA PRESENZA DI STRUTTURE UNIVERSITARIE E DI RICERCA HA RESO DI “AMPIO RAGGIO” LA SUA CLIENTELA

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a filiale di Povo rappresenta un punto di riferimento storico per la Cassa rurale di Trento. Risale infatti al 1896 la nascita della Cassa rurale di Povo, una delle Casse che hanno dato origine all’attuale “banca della città”. Per questo i 900 soci residenti nel sobborgo esprimono simbolicamente il forte legame che la comunità nutre nei confronti della “sua” Cassa rurale. Allo stesso tempo, la filiale di Povo ha un carattere fortemente “internazionale”: clienti e soci non sono solamente radicati nella tradizione della “banca” di paese. La presenza nel sobborgo di strutture universitarie e di ricerca operanti a livello nazionale ed internazionale ha fatto sì che la provenienza degli utenti divenisse di “ampio raggio”. A testimoniare la “multiculturalità” e la diversità d’età di clienti e soci è il direttore della filiale Carlo Svaldi, l’ultimo, in ordine di tempo, di una dinastia di apprezzati direttori che annovera Claudio Orsingher, Mauro Franceschini e Livio Taufer: “le aperture di conto corrente sono numerose da parte degli studenti che provengono da fuori provincia. E non mancano nemmeno i clienti stranieri, perlopiù ricercatori scientifici – aggiunge – Tant’è che i nostri collaboratori spesso si esprimono in inglese per poter comunicare con loro”. Insomma, la filiale di Povo è un tassello fondamentale per quanto riguarda la storia della Cassa rurale di Trento ed è in grado di mantenere un forte legame con la comunità e la popolazione residente. Ma è anche un importante punto di riferimento per studenti, docenti e ricercatori che si stabiliscono temporaneamente a

Povo. Anche in questo caso, come per i residenti, il tasso di fidelizzazione è elevato: “Accade con frequenza che studenti che si recano all’estero per intraprendere un’attività lavorativa o un “master” – dice Svaldi – scelgano di mantenere il conto corrente presso la nostra Cassa rurale, utilizzando i canali “online”. E questo la rende un forte cuore pulsante tra tradizione e innovazione”. Presso la filiale di Povo lavorano il direttore Svaldi coadiuvato da sei collaboratori (come nella foto): Alessandra Zambotti, Barbara Ferro, Marco Cianconi, Valeria Lovato, Roberto Andreatta, Silvia Filippini. “I bisogni della clientela sono centrati soprattutto sulla gestione di conto corrente, oppure su richieste di finanziamento – dichiara Svaldi – La nostra filiale vanta un’elevata operatività: posso dire che si tratta di una delle più frequentate sul territorio cittadino. Ma non scordiamo le numerose operazioni “online”, preferite dai clienti giovani o da quelli stranieri”. La filiale di Povo svolge un ruolo fon-

damentale di “identificazione” per il paese. “E non si tratta solamente del tasso di frequentazione degli sportelli, oppure dell’accuratezza con cui viene manutenuta la struttura che ci ospita – spiega – Il nostro appoggio e sostegno verso la comunità va a toccare diversi settori: sportivo e culturale, sociale e formativo”. Tant’è che parte del parco verde adiacente alla filiale è stato dato in gestione all’amministrazione comunale e una porzione del giardino stesso è liberamente utilizzata dalla comunità per l’organizzazione di eventi culturali o di concerti, per ospitare i bimbi del vicino plesso scolastico. Dal punto di vista storico è opportuno ricordare che dal 1996 al 2005 l’edificio che ospita la filiale di Povo fu Sede, con la presenza nei piani superiori di alcuni servizi “centralizzati”, quali gli uffici dell’area crediti, della contabilità ed la bella e spaziosa sala consiglio. A fine 2005, poi, i piani superiori divennero di proprietà dell’Università di Trento. Fabia Sartori


TRAdiNOI BREVE CRONACA DEL VIAGGIO DEI VINCITORI DEL “PREMIO DI STUDIO”

SORPRENDENTE ESTONIA, PAESE DELLE ALTALENE QUATTRO INTENSE GIORNATE FRA VILLAGGI SOSPESI NEL TEMPO, RIEVOCAZIONI MEDIEVALI, AFFASCINANTI PAESAGGI E UN CLIMA POCO PRIMAVERILE

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ella città alta, la parte più antica di Tallinn, c’è un punto panoramico dal quale si può vedere tutta la città bassa e il porto. È cominciato con questo affascinante scorcio il viaggio di tre giorni dal 18 al 21 aprile in Estonia per 78 giovani trentini vincitori del premio che la Cassa Rurale di Trento offre ai soci (o figli di soci) che hanno completato brillantemente il loro percorso scolastico o accademico. Eravamo un gruppo estremamente eterogeneo, con ingegneri, matematici, storici, musicisti, grafici... Già durante il viaggio da Trento all’aeroporto di Bergamo e da lì alla capitale sul Baltico, si erano formate

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le prime di una lunga serie di amicizie. Era facile cominciare la conversazione con un volto nuovo: la domanda ricorrente era riguardo al percorso di studio. Con noi, oltre ad alcuni componenti del Consiglio di amministrazione della Cassa Rurale, c’erano anche i ragazzi del direttivo dei Giovani Soci, con cui è stato facile entrare subito in confidenza. Nel pomeriggio del primo giorno abbiamo poi visitato un villaggio di pastori e pescatori del XVIII secolo a Roca Mare. Oltre alle tipiche case con enormi tetti di paglia ho subito notato la presenza dell’altalena. La guida ci ha spiegato che in quel villaggio e per gli estoni in generale, l’altalena era un vero e proprio sport. Quella stessa sera siamo andati in un ristorante molto particolare, l’Olde Hansa, dove vengono servite cene medievali e dove tutti sono vestiti e si atteggiano secondo gli usi di quell’epoca. All’entrata ci hanno fatto lavare le mani versandoci sopra l’acqua da un’anfora di aspetto antico. Anche il bagno, ha poi raccontato chi ne ha fatto uso, era in stile medievale. La cena prevedeva un banchetto con vari “antipasti”, perlopiù salse e creme da mangiare col pane nero, e una portata principale: maiale arrosto e cosce di pollo alle nocciole, accompagnati da vari tipi di verdure come contorno. Ognuno si serviva di quello che più gli piaceva (io nel dubbio ho provato tutto per non perdere

l’occasione di assaggiare ogni tipo di cibo medievale). L’indomani abbiamo visitato la palude Viru Raba facendo una lunga passeggiata su una passerella di legno fra i canneti, arrivando infine a uno splendido punto panoramico dal quale si poteva vedere il tipico aspetto della terra estone. Poi in pullman ci siamo diretti a visitare il maniero di Palmse e durante il tragitto sono riuscita a vedere le cicogne appollaiate tra i campi ai lati della strada. Al maniero, dopo aver assaggito il Rabarbervein, un tipico vino estone al rabarbaro, molto buono e dal sapore dolce, ho visto mobili antichi e pianoforti bellissimi: ma la cosa che


più mi ha colpita è stata la stanza con i vestiti dell’epoca che i visitatori potevano indossare liberamente per farsi fotografare. Alcuni del nostro gruppo non si sono lasciati scappare l’occasione di posare per una foto ricordo con cilindro, abiti con le maniche a sbuffo e ombrellino. Ripartiti verso Altja, giunti sul posto abbiamo potuto ammirare il bellissimo paesaggio del villaggio di pescatori. Come prima cosa ho voluto sentire la temperatura dell’acqua del mare e mi sono sorpresa che non fosse fredda quanto pensavo. Il panorama era meraviglioso, tutti scattavano foto e ne è stata scattata una di gruppo con lo striscione della Cassa Rurale di Trento. Ovviamente non poteva mancare anche in questo borgo antico un’altalena e qualcuno si è pure lanciato nell’impresa di provarla. L’ultimo giorno, prima di iniziare le visite vere e proprie, abbiamo fatto tappa ad una spiaggetta nei pressi del villaggio olimpico, dalla quale si vedeva la città. Abbiamo avuto la fortuna di veder nuotare tra le onde una piccola foca. La nostra guida era un po’ sorpresa dal nostro stupore e del nostro entusiasmo nel vederla, ma a noi trentini non capita tutti i giorni di vedere una foca nuotare nel suo ambiente na-

turale. Ripensandoci credo che quella foca sia stata la più paparazzata di tutta l’Estonia. Ultima tappa della nostra visita guidata è stato il Kadriorg, il palazzo che Pietro il Grande aveva fatto costruire per la moglie Caterina nella prima metà del XVIII secolo, all’interno del quale abbiamo visto dipinti di diverse epoche e decorazioni sfarzose. Uscendo dal palazzo, che dava su un parco molto grande, è stato strano vedere gli estoni correre in canottiera e pantaloncini mentre noi quasi tremavamo avvolti nei nostri giacconi. Nel pomeriggio eravamo liberi di girare autonomamente per la città. Io ed altri amici siamo andati a visitare un quartiere artistico consigliato dalla nostra guida, con molte installazioni,

murales e negozi. Non è stato facile raggiungerlo, siamo passati dalla stazione e dal mercato, luogo assai particolare dove c’era anche una bancarella che esponeva lapidi: con una piccola aggiunta al prezzo di vendita, era possibile far incidere già nome e data di nascita. Poi, prima del “coprifuoco”, siamo passati un’ultima volta nella città alta, girovagando per le vie e per i negozi. Come a voler chiudere un cerchio, siamo tornati al punto panoramico, dove abbiamo incontrato un simpaticissimo gabbiano che si lasciava avvicinare dalle persone e che osservava un pittore che immortalava su una tela la vista della città: è stato un momento molto suggestivo, per me uno dei più bei “Tallinna Suveniirid” (souvenir di Tallinn). Linda Zambotto

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ANCORA UN SUCCESSO PER IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO ORGANIZZATO DALLA CASSA RURALE

GRAN GALÀ MUSICALE, UNA SERATA PERFETTA MIGLIAIA DI SPETTATORI IL 24 GIUGNO IN PIAZZA FIERA HANNO APPLAUDITO LA “OI&B ZUCCHERO TRIBUTE BAND” E PAOLO BELLI, INTERVENUTO COME OSPITE D’ONORE

C

ome da tradizione ormai decennale si è ripetuto anche quest’anno il consueto e gradito appuntamento di inizio estate del Gran Galà Musicale, con il quale la Cassa Rurale di Trento offre ai suoi Soci e alla cittadinanza di

Trento, una piacevole serata di raffinata e coinvolgente musica dal vivo. Mercoledì 24 giugno, sulle tribune montate in piazza Fiera in occasione delle Feste Vigiliane, si sono ritrovati migliaia di spettatori che hanno ascoltato, cantato e ballato con

SOLIDARIETÀ AL NEPAL Come sempre in occasione del Gran Galà Musicale, la Cassa ha voluto proporre ai suoi Soci anche un gesto di generosità verso coloro che stanno vivendo le tagiche conseguenze del terremoto che in primavera ha colpito il Nepal: i Soci hanno risposta a tale appello con grande e commovente partecipazione. A fine serata, infatti, si sono raccolti ben 5.800 euro di offerte. Il Consiglio di Amministrazione della Cassa Rurale di Trento ha deliberato di arrotondare tale cifra fino all’importo di euro 10.000, che sono stati versati sul conto corrente SOLIDEA, a favore delle popolazioni nepalesi colpite dal terremoto.

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gioia e partecipazione le appassionanti canzoni del repertorio di Zucchero (nome d’arte di Adelmo Fornaciari), eseguite nell’occasione dalla spumeggiante “OI&B Zucchero Tribute Band”, affiancata dall’ospite d’onore, Paolo Belli.


TRAdiNOI Si è trattato di una serata davvero riuscita nella quale la grande passione per la musica di Zucchero ha messo d’accordo tutti. “Oro Incenso & Birra” è una “tribute band” padovana, capitanata dal bravo vocalist e front-man Christian Garbinato che, con una straordinaria somiglianza sia fisica che vocale, rende un omaggio convincente al blues dell’artista emiliano. Riuscendo ad esprimere una forte personalità artistica, la Band riproduce con bravura i brani più significativi che hanno determinato la grande carriera di Zucchero e grazie ad una particolare scelta delle canzoni, per le quali la Band ha riarrangiato alcune parti musicali, favorisce un’espressione musicale particolarmente riuscita. Dalle ballate blues come “Diamante”, “Così Celeste”, “Dune Mosse”, “Blu” ai ritmi incalzanti di “Diavolo in me”, “Baila” e “Per colpa di chi?”, a “Vedo nero”, si è delineato uno show dinamico e divertente che non ha trascurato le più recenti e coinvolgenti sonorità cubane. Ospite d’onore della serata è stato

Paolo Belli, il versatile artista emiliano che dal tempo dei “Ladri di biciclette”, grazie al suo personalissimo pop colorato di swing, si è affermato nell’ambito musicale e anche nel campo televisivo, nella duplice veste di cantante e di showman.

Bellissime anche le sue canzoni, fra le altre “Dr.Jazz e Mr.Funk”, “Sotto questo sole”, “Ci vuol del Groove”, fino alla recente “ Un mondo perfetto”. Perfetto come la serata del Gran Galà Musicale 2015!

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TRAdiNOI ACCORPARE UFFICI E FUNZIONI È DA SEMPRE UNA PRIORITÀ STRATEGICA PER LA CASSA

CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SEDE UNICA SI PREVEDE CHE I LAVORI DI ADEGUAMENTO DELL’EDIFICIO CHE OSPITAVA L’EX RETTORATO, ACQUISTATO NEL MAGGIO DI QUEST’ANNO, SI CONCLUDERANNO ENTRO L’ESTATE DEL 2016

A

l primo piano della sede di via Belenzani, quando si varca la soglia che dal pianerottolo immette all’area dell’Ufficio Soci, nelle decorazioni del pavimento è incorporata una data: 1996. Si riferisce all’anno in cui le attività direzionali e organizzative dell’allora Cassa rurale di Villazzano furono trasferite in quell’immobile in centro città, dove da già qualche anno al piano terra era operativo uno sportello. Vent’anni dopo quella data, la Cassa Rurale di Trento avrà finalmente una “sede unica”, nella quale saranno accorpati uffici e funzioni ora dislocati su più poli. Si prevede infatti che i lavori di sistemazione dell’edificio che ospitava il Rettorato dell’Università, attiguo all’attuale sede, si concluderanno entro l’estate dell’anno prossimo. Le prime ipotesi di acquisto del Rettorato risalgono al 2007, dopo che a causa dell’incertezza sui tempi di consegna e del lievitare dei costi, era stata abbandonata l’idea di costruire la nuova sede nell’area “ex Michelin”.

UNA PRIORITÀ STRATEGICA L’esigenza di avere una “sede unica” è diventata impellente fin da subito dopo la fusione fra Cassa Rurale di Villazzano e Povo, che aveva portato, nel 2000, alla nascita della Cassa Rurale di Trento. In un documento che risale al 2001 si afferma che “i vertici dell’istituto, consapevoli delle aumentate dimensioni

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La data, 1996, che ricorda l’anno in cui la sede dell’allora Cassa Rurale di Villazzano fu trasferita in via Belenzani. Nella altre immagini, il rendering di alcuni scorci della futura “sede unica”.

ed esigenze organizzative della neonata banca della città, avevano condiviso come priorità strategica quella di individuare e acquisire una nuova sede per la cassa”. Con queste prospettiva e con l’intento di accantonare fondi per affrontare l’investimento da fare, furono effettuate operazioni immobiliari che portarono alle dismissioni di alcuni immobili che avevano ospitato le sedi storiche e di altri cespiti non strategici. A Povo fu mantenuto lo sportello ma venduto il resto dell’edificio e lo stesso avvenne a Villazzano, dove i piani al di sopra dello sportello passarono di proprietà. Nello stesso documento, viene ribadito che disporre di una sede unica è indispensabile per la razionalizzazione dell’attività, che era distribuita su tre poli: via Belenzani, via Maccani e Povo (dove era rimasto l’ufficio fidi). Sulla necessità di accorpare uffici,

servizi e funzioni non c’erano dubbi, mentre ci fu dibattito sull’ubicazione della “sede unica”: in centro storico o in qualche periferia della città? C’erano fondate ragioni a sostegno di entrambe le posizioni. Poi nel 2010, quando l’ipotesi ex Rettorato ha preso definitivamente corpo, la scelta è stata considerata la più idonea per rispondere alle molteplici esigenze – organizzative e di immagine – della Cassa Rurale di Trento. “I consigli di amministrazione che si sono succeduti nel corso degli anni – si legge in un documento di quell’anno – hanno sempre condiviso l’opportunità di risolvere il “problema sede” coniugando i temi della razionalizzazione e della funzionalità con quelli più istituzionali inerenti l’immagine e le responsabilità sociali derivanti dall’essere banca della città: questa idea guida – prosegue il documento – ha portato a una naturale convergenza verso la ricerca di una soluzione


centrale sul piano logistico, in grado di mantenere la Cassa rurale saldamente ancorata anche sul piano dell’immagine alla città di Trento, territorio di riferimento”. La scelta si è focalizzata sull’immobile di via Belenzani perché l’impatto economico è stato giudicato sostenibile, perché saranno minimi i costi di adattamento, perché dispone di spazi adeguati per gli uffici attuali e anche per esigenze future e perché le alternative prese in esame nel corso degli anni si sono rivelate più costose e non idonee. Si era ad esempio pensato all’ex Cassa Malati, in piazza Venezia, alla sede centrale delle Poste Italiane, in piazza Vittoria, al palazzo che ospita la Telecom, in via Belenzani: ipotesi poi scartate per vari motivi, fra i quali l’eccessivo onere di acquisto e ristrutturazione.

UN LUNGO ITER Fatta la scelta ex Rettorato, i problemi non sono certo finiti e ci si è concentrati sulle molte questioni “annesse e connesse”. Un palazzo, tanto più se in centro storico, non diventa banca dalla sera alla mattina. Non basta la contiguità fisica dei due edifici, che consente di creare dei passaggi che li mettono in collegamento. Prima che la Cassa Rurale di Trento ne divenisse la proprietaria, dovevano realizzarsi specifiche condizioni ed essere portate a termine complesse operazioni immobiliari. Il rogito sottoscritto nel maggio di quest’anno dalla Cassa rurale con la società Piedicastello spa, controllata dalla Federazione della Cooperazione Trentina, è stato preceduto dal trasferimento dell’immobile alla Piedicastello da parte della Patrimonio del Trentino spa, la società che si occupa del patrimonio immobiliare degli enti pubblici del Trentino, nell’ambito di una più ampia operazione di permuta che ha interessato le aree ex Italcementi ed ex Dogana. Molteplici sono stati anche i risvolti burocratici. Solo dopo aver perfezionato un accordo preliminare con Piedicastello spa, la Cassa rurale ha potuto avanzare richiesta al Comune di Trento per ottenere una deroga alla destinazione d’uso dell’edificio: la delibera che accoglie la richiesta è del novembre 2014. Poi si è ancora dovuto attendere che scadessero i due mesi previsti per il diritto di prelazione che spetta all’ente pubblico.

VIA AI LAVORI Ora tutto è pronto per l’inizio dei la-

vori, previsto a settembre 2015, affidati “chiavi in mano” alla società Dreika di Bolzano, specializzata in interventi in ambito bancario, con all’attivo oltre 1.700 realizzazioni sia ex novo sia attraverso il recupero di edifici storici, in Italia e Austria. A Dreika è stata demandata la progettazione e l’assegnazione dei lavori, con un preciso vincolo: i lavori devono essere assegnati ad artigiani soci o clienti della Cassa rurale di Trento; ciò in coerenza con l’impegno della Cassa a sostenere e favorire le imprese, gli artigiani e i lavoratori del nostro territorio. Adattare l’ex Rettorato è un’operazione che non richiede grandissimi interventi strutturali e in muratura, se si eccettua l’abbattimento delle pareti divisorie per creare, ad ogni piano, due collegamenti. Più impegnativa sarà l’installazione dei vari impianti: idraulico, elettrico, condizionamento, cablatura. La Soprintendenza per i beni culturali ha già dato disposizione perché vengano recuperate alcune decorazioni presenti sulle pareti e sui soffitti. L’ex Rettorato è formato da un corpo principale, con un piano interrato più quattro piani per una superficie di circa 2.200 metri quadrati, un cortile interno e un altro edificio autonomo, con piano interrato più tre piani, per complessivi 700 metri quadrati. Gli spazi a disposizione sono adeguati alla collocazione di tutti gli uffici che si ritengono strategici per operare al meglio in un unico polo. Il conto alla rovescia per la nuova e ambita sede unica è quindi iniziato. Il Natale 2016 porterà in dono alla comunità trentina la nuova casa della “banca della città”.

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BUSSOLA FINANZIARIA Da lunedì 7 settembre alcuni collaboratori della Cassa Rurale di Trento ostentano una spilletta con la scritta “We speak English”, vale a dire “noi parliamo inglese”. Analoga scritta compare sulle porte di ingresso di alcune filiali, su una vetrofania. Sono i segni distintivi di un’iniziativa che qualifica il servizio offerto dalla Cassa Rurale di Trento e della quale sono particolarmente soddisfatto. Quelle spillette e quelle vetrofanie significano che agli sportelli della nostra Cassa possono rivolgersi tutte quelle persone che parlano l’inglese, perché è la loro lingua madre o perché la conoscono e la

IL SALUTO DEL DIRETTORE

WE SPEAK ENGLISH, FIORE ALL’OCCHIELLO usano per comunicare quando sono in un paese straniero. Trento è diventata una città nella quale la presenza di turisti, studenti, professionisti, immigrati che parlano l’inglese è molto cresciuta negli ultimi anni e per la nostra Cassa Rurale, che vuole essere la “banca della città”, è motivo di orgoglio offrire a questa platea di potenziali clienti la possibilità di trovare personale in grado di dialogare in inglese. Personale che già aveva una buona conoscenza della lingua straniera e che ha partecipato, con convinzione ed entusiasmo, agli appositi corsi promossi dalla Cassa Rurale in collaborazione con la scuola di lingue CLM BELL, per approfondire la conoscenza della terminologia bancaria, in modo da garantire un’assistenza ancora più professionale e qualificata. Questo tipo di servizio non viene offerto per dare risposta a un’esigenza impellente o a un’emergenza – anche se alcune filiali, come quella di Povo (della quale parliamo a pagina 19), di Via Belenzani o

Nella foto alcuni dei collaboratori coinvolti nell’iniziativa “We speak English”

di Piazza Fiera, hanno già una significativa quota di clientela internazionale - ma costituisce un’iniziativa lungimirante e un segno di attenzione verso una città che si sta sempre più aprendo al mondo. Con questo servizio si vogliono anticipare i tempi per riuscire ad essere all’altezza delle aspettative di coloro che possono aver bisogno di una banca per fare operazioni che vanno al di là del semplice prelievo bancomat, ma che non parlano italiano. È per tutte queste ragioni che considero “We speak English” un fiore all’occhiello della nostra Cassa, un’iniziativa che rafforza il nostro ruolo di “banca della città”. Il servizio è attivo presso le filiali di Trento in Via Belenzani, Piazza Fiera, Largo Medaglie d’Oro, Via Brennero, Via don Sordo, Via Gandhi, Via del Commercio, Via Grazioli, Via Solteri, Villazzano, Povo, Cognola, Martignano, San Donà, Gardolo, Mattarello e Sopramonte. Giorgio Bagozzi


NOI & I SOLDI LA GARANZIA PUO’ ARRIVARE FINO ALL’80% DEL FINANZIAMENTO RICHIESTO

GRAZIE A MEDIOCREDITO CENTRALE FACILITATO L’ACCESSO AL CREDITO I BENEFICIARI POSSONO ESSERE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E PROFESSIONISTI DI OGNI SETTORE, PER OPERAZIONI NELL’AMBITO DELL’ATTIVITÀ IMPRENDITORIALE

S

econdo una recente indagine della Banca Centrale Europea, le Piccole Medie Imprese Italiane sono tra quelle che all’interno dell’Eurozona trovano maggiori difficoltà nel reperire fonti esterne di finanziamento e quindi accesso al credito. L’inasprimento delle richieste di garanzie (in genere ipotecarie) e di altri requisiti collaterali, ritenuti troppo onerosi soprattutto da parte di micro e piccole aziende, sono fra le cause della loro rinuncia alla richiesta di un finanziamento bancario. Per venire meglio incontro alle esigenze di fabbisogno finanziario aziendale, recentemente la Cassa Rurale di Trento ha ampliato la propria offerta commerciale rivolta alle persone giuridiche, attivando una specifica linea di finanziamenti chirografari destinati proprio alle Piccole Medie Imprese ed ai Professionisti, sfruttando le agevolazioni fornite dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI, un organismo istituito presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, presso il quale si è accreditata.Si tratta di uno strumento particolarmente utile e vantaggioso, utilizzabile non solo per nuove operazioni, ma anche per una ristrutturazione a condizioni più favorevoli di finanziamenti già in essere. BENEFICIARI Possono essere garantite le imprese di micro, piccole o medie dimensioni (PMI) iscritte al Registro delle Imprese ed i professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali iscritte all’apposito elenco del Ministero dello Sviluppo Economico. L’impresa ed il professionista devono essere valutati in grado di rimborsare il finanziamento garantito sia da parte dell’ente gestore che della Banca. Devono perciò essere considerati economicamente e finanziariamente sani anche sulla base di appositi modelli di valutazione di Mediocredito Centrale Spa che utilizzano i dati di bilancio (o delle

dichiarazioni fiscali) degli ultimi due esercizi. Le start up sono invece valutate sulla base di piani previsionali. PRINCIPALI VANTAGGI DELLA GARANZIA Con il Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, l’Unione Europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese ed i professionisti favorendone l’accesso al credito bancario. Grazie alle risorse disponibili nel Fondo, infatti, lo Stato si fa garante del rimborso del prestito da parte dell’impresa, consentendo così una più facile concessione del finanziamento. La garanzia pubblica sostituisce quindi le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento. Sulla parte garantita dal Fondo infatti non possono essere acquisite garanzie reali, assicurative o bancarie. Mediante questa tipologia di finanziamenti, che permette di mitigare il rischio di credito, l’impresa ha anche la possibilità di ottenere un vantaggio in termini di migliori condizioni economiche, di un maggior volume di credito, o di una dilazione nel pagamento. Specifiche agevolazioni sono poi previste per le imprese femminili e per le start up innovative. CARATTERISTICHE PRINCIPALI La garanzia è concessa, fino ad un massimo dell’80% del finanziamento, su tutti i tipi di operazioni, sia a breve che a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti. Il Fondo garantisce a ciascuna impresa o professionista un importo massimo di 2,5 milioni di Euro, plafond che può essere utilizzato attraverso una o più operazioni, fino a concorrenza del tetto stabilito, senza un limite al numero di operazioni effettuabili. Soci e clienti della Cassa Rurale di Trento interessati, sono invitati a rivolgersi agli sportelli della Cassa Rurale per ottenere maggiori informazioni ed una consulenza personalizzata.

La concessione del finanziamento è soggetta a valutazione da parte della Cassa Rurale di Trento. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni contrattuali ed economiche sono indicate nei Fogli Informativi a disposizione della clientela presso le filiali della Cassa Rurale e sul sito www.cassaruraleditrento.it.

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NOI & I SOLDI LE DETRAZIONI FISCALI PREVISTE POSSONO ESSERE DEL 50% E DEL 65%

CON “ECOFORMULA CASA” I VANTAGGI SONO CONCRETI “D

esideriamo aiutare i nostri soci e clienti che vogliono ristrutturare e vogliamo aiutare le nostre imprese a farlo. Con un unico obiettivo: il bene comune”: con questo dichiarato obiettivo il Consiglio di amministrazione aveva attivato un paio di anni fa “Ecoformula casa”, uno speciale finanziamento a condizioni agevolate per gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica dell’abitazione, destinato a famiglie e privati. Grazie anche alla proroga, sia nel 2014 che nel 2015, degli “ecobonus fiscali” sulle ristrutturazioni edilizie e sugli interventi per l’efficienza e il ri-

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sparmio energetico, “Ecoformula casa” ha avuto grande successo ed è stata riproposta anche nel 2015. L’importo massimo degli investimenti finanziabili è di 50.000 euro. “Abbiamo la formula per una vita più sana e confortevole” è lo slogan che compare sul pieghevole informativo disponibile presso tutte le filiali della Cassa Rurale di Trento (sulla pagina a fianco è riportato uno specchietto riassuntivo ed esemplificativo di come funziona il finanziamento per i privati). Per tenere fede all’intenzione dichiarata dal Consiglio di amministrazione di “aiutare le nostre imprese” e per ribadire la sensibilità e l’attenzione anche alle esigenze delle aziende del settore, la Cassa Rurale di Trento ha stabilito un’ulteriore agevolazione sul tasso di interesse nel caso in cui gli interventi siano effettuati da artigiani soci o clienti della Cassa Rurale di Trento. In virtù di un positivo rapporto di collaborazione con l’Associazione degli Artigiani di Trento è previsto che tale agevolazione sia estesa anche nel caso in cui i lavori siano effettuati da artigiani in possesso di attestato in materia di edilizia sostenibile. Il tasso applicato varia in base alla durata del finanziamento (durata inferiore o superiore a 5 anni). La legge di stabilità per il 2015 ha confermato gli ecobonus fiscali: sono previste detrazioni del 50% sulle spese

D EG A LI PP IN RO CE F N ITT TI A VI 20 15 !

IL FINANZIAMENTO A CONDIZIONI AGEVOLATE PER LA RISTRUTTURAZIONE E LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA PREVEDE UN ULTERIORE SGRAVIO SUL TASSO DI INTERESSE NEL CASO IN CUI I LAVORI SIANO EFFETTUATI DA ARTIGIANI SOCI O CLIENTI DELLA CASSA RURALE DI TRENTO

sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia e del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica. L’offerta “Ecoformula casa” è valida fino al 31 dicembre 2015 e poiché non si sa se gli “ecobonus fiscali” saranno mantenuti anche nel 2016, è quanto mai importante approfittare entro l’anno di tali agevolazioni.


NOI & I SOLDI

SCHEDA TECNICA FINANZIAMENTO “ECOFORMULA-CASA”

La concessione del finanziamento è soggetta alla valutazione ed approvazione della Cassa Rurale di Trento. Offerta valida fino al 31.12.2015. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Le condizioni contrattuali ed economiche sono indicate nei fogli informativi a disposizione della clientela presso gli sportelli della Cassa Rurale di Trento e sul sito www.cassaruraleditrento.it

Finanziamento dedicato al sostegno di opere comuni per ristrutturazione e risanamento o per interventi finalizzati al risparmio energetico Destinatari

Privati e famiglie

Investimenti finanziabili

Interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica della propria abitazione

Finanziamento

Importo massimo 50.000 euro

Durata

Massimo 120 mesi

Forma tecnica

Mutuo chirografario

Tasso Durata fino a 5 anni

Variabile, collegato all’euribor 3 mesi media mese precedente maggiorato di uno spread pari a 3,25 punti, tasso minimo 2,75 (TAN 3,22 – TAEG 3,48 rilevazione riferita al 1° settembre 2015) Variabile, collegato all’euribor 3 mesi media mese precedente maggiorato di uno spread pari a 3,75 punti, tasso minimo 2,75 (TAN 3,72 – TAEG 3,89 rilevazione riferita al 1° settembre 2015)

Durata oltre 5 anni Spese istruttoria

0,50% minimo 25 euro – massimo 100 euro

Spese incasso rata

Esenti

Spese decurtazione o estinzione anticipata Esenti

SI PUÒ OTTENERE UN TASSO DI INTERESSE ANCORA PIÙ RIDOTTO SE....

Se i lavori saranno eseguiti da artigiani in possesso di attestato in materia di edilizia sostenibile o da artigiani clienti della Cassa Rurale di Trento, lo spread di tasso sarà ridotto a 2,75 punti per le durate inferiori ai 5 anni e a 3,25 per le durate superiori ai 5 anni. Un semplice esempio di finanziamento al tasso agevolato Finanziamento 10.000 euro – durata 10 anni – TAN 3,22% - TAEG 3,37 Rata mensile 97,59 euro – Recupero fiscale 65% su base mensile 54,17 euro = Costo effettivo mensile 43,42 euro Oltre al risparmio per il beneficio fiscale, va considerato anche il risparmio energetico prodotto dallo specifico intervento di ristrutturazione.

SPECIALE CONDOMINIO È previsto un finanziamento a condizioni vantaggiose anche per opere di ristrutturazione e risanamento o per interventi finalizzati al risparmio energetico eseguiti dal condominio.

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NOI & I SOLDI LA PROPOSTA FORMATIVA HA SUSCITATO INTERESSE E APPREZZAMENTO

LA BANCA DELLA CITTÀ INCONTRA LE SCUOLE IL PROGETTO PREVEDE INCONTRI IN CLASSE SUL TEMA DELL’EDUCAZIONE AL RISPARMIO E AL CONSUMO RESPONSABILE DELLE RISORSE IN GENERALE E SUL RUOLO DELLA BANCA LOCALE

L

a cultura cooperativa, le peculiarità della banca locale, il credito, la finanza, il risparmio, sono temi che – solitamente – non rientrano nei programmi didattici delle scuole dell’obbligo e superiori. Apparentemente noiosi, sono in realtà temi tutt’altro che astratti e che possono essere trattati a scuola in maniera brillante e coinvolgente, come testimoniato dalle esperienze fatte nel corso degli anni dalla Cassa rurale di Trento. Proprio partendo dalle iniziative fatte sul territorio – sia nelle aule che in incontri presso la sede centrale o le filiali – la Cassa Rurale di Trento ha elaborato un progetto formativo destinato alle scuole di ogni ordine e grado della città e dei sobborghi, che sta suscitando interesse e apprezzamento. Nello specifico, per le scuole primarie, la Cassa propone uno sperimentato spettacolo di racconti, canzoni e balli – rivolto alle classi quarte delle scuole elementari – sul tema dell’educazione al risparmio e al consumo responsabile delle risorse in generale. L’iniziativa prevede che in occasione dell’incontro vengano donati agli scolari dei salvadanai (come quello nella foto), con all’interno qualche euro, come impulso concreto verso la frugalità. Per stimolarli al risparmio, agli scolari non viene però consegnata la chiave per aprire il salvadanaio. Per farlo, una volta riempito, dovranno rivolgersi alla filiale della Cassa Rurale più vicina.

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È poi previsto che l’’incontro si concluda con la proposta di visita presso una delle filiali della Cassa Rurale

e l’offerta di una merenda. Le esperienze fatte finora, hanno dimostrato che l’ingresso nel caveau della filiale è tra i momenti più coinvolgenti per chi vi partecipa. Alle scuole secondarie, di primo e secondo grado – ovviamente con una modulazione d’intervento differenziata – la Cassa propone cinque moduli formativi, presentati in classe da personale professionalmente addestrato. I moduli toccano diversi temi e sono così articolati: • un primo modulo di carattere tecnico con riguardo all’attività della banca locale con approfondimenti sull’intermediazione finanziaria e di credito e su quella di investimento. In questa lezione sono previste anche simulazioni con il coinvolgimento degli studenti; • un secondo modulo riferito alla storia del sistema bancario, nel quale si


NOI & I SOLDI accenna al contesto nel quale sono nate le banche e alle funzioni primarie svolte, con ovvi riferimenti al credito cooperativo. Si accenna ai principali esponenti storici del mondo bancario sia cooperativo che non cooperativo; • un terzo modulo verte sulle crisi finanziare ed economiche: vengono prese in considerazione alcune delle principali crisi storiche, fino alle più recenti, ne vengono analizzate le cause e quindi si accenna ai temi del rischio finanziario, dell’azzardo morale e dell’avidità; • un quarto modulo prevede una riflessione sul primo pilastro della pianificazione finanziaria con approfondimenti sulla previdenza complementare, le polizze vita e i rischi di non autosufficienza; • un quinto ed ultimo modulo introduce al mondo dell’ebanking e delle nuove tecnologie nella gestione delle spese e dei pagamenti. Ogni scuola può ovviamente scegliere liberamente se aderire ad uno o più moduli formativi.

La Cassa Rurale di Trento ha previsto anche, nel contesto del progetto formativo, di accordare una liberalità di sostegno, come contributo di partecipazione allo sviluppo delle attività della scuola. Gli studenti delle scuole secondarie, di primo e secondo grado che prenderanno parte agli incontri di formazione, avranno inoltre la facoltà di esercitare un diritto per ottenere un buono di 10 euro per i ragazzi delle medie e di 20 euro per i ragazzi delle superiori. L’importo sarà accreditato all’apertura, o alla rivitalizzazione, di un contocorrente “OOM+” (ora o mai più) o, nel caso di ragazzi già maggiorenni, di un “conto universitario” o di un “conto pop”, tutti prodotti del catalogo della Cassa destinati ai più giovani.

APPLAUSI A SOPRAMONTE E MEANO PER LO SPETTACOLO SUL RISPARMIO Gli alunni delle classi terza, quarta e quinta della scuola elementare di Sopramonte (nella foto in basso) hanno seguito con interesse e divertimento lo spettacolo sul tema dell’educazione al risparmio messo in scena nei locali della scuola il 30 marzo scorso dal duo “Cloch’Art” e organizzato dalla Cassa Rurale di Trento. Attraverso racconti, canzoni e balli, i due “medici-cantastorie” (Michele Comite e Michele Amadori) hanno trascinato i piccoli spettatori nel mondo del risparmio, risparmio inteso come filosofia di vita e come “atto chirurgico” contro gli sprechi in senso generale. Anche il direttore della filiale di Sopramonte, Fabrizio Armellini, è stato coinvolto nella rappresentazione, che si è conclusa con l’arrivo di Gellindo Ghiandedoro, lo scoiattolino risparmioso mascotte del progetto ludico-educativo “Risparmiolandia”. Gli alunni hanno poi visitato la filiale della Cassa Rurale, fin dentro il caveau. Lo spettacolo è stato replicato preso la scuola elementare di Meano il 27 maggio e sarà proposto anche in altre scuole.

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NOI & I SOLDI INTERVISTA AL DIRETTORE GENERALE GIORGIO BAGOZZI

LA CASSA RURALE DI TRENTO PIÙ VICINA AGLI AGRICOLTORI IN COLLABORAZIONE CON LA CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI DEL TRENTINO SI STA LAVORANDO A UNA CONVENZIONE CHE PREVEDE LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI A CONDIZIONI AGEVOLATE ALLE IMPRESE DEL SETTORE

“U

n comparto vivace e indispensabile” è il titolo dell’articolo pubblicato a pagina 9 del numero 9/2015 di “Agricoltura trentina”, il periodico della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori). L’articolo, con un richiamo anche sulla copertina della rivista, ospita un’intervista al direttore generale della Cassa Rurale di Trento, Giorgio Bagozzi, nella quale si parla anche di una convenzione a sostegno del mondo dell’agricoltura, in corso di definizione fra Cassa Rurale e CIA del Trentino. In accordo con direttore ed editore della rivista “Agricoltura trentina”, pubblichiamo integralmente l’articolo. Qual è la visione del comparto agricolo della più importante Cassa rurale del Trentino? La Cassa Rurale di Trento guarda al comparto agricolo innanzi tutto con grande rispetto e ammirazione, per l’importante ruolo economico che svolge, insieme alla tutela

di un bene prezioso come la terra ed alla salvaguardia del territorio. Se il paesaggio attorno alla città e in collina è così curato e contribuisce in maniera notevole a determinare anche l’attrattiva turistica di Trento, lo si deve al lavoro degli agricoltori. Dai campi provengono poi quei prodotti di qualità, dalle mele all’uva dalla quale si ricavano vini e spumanti di eccellenza, che sono vanto dell’economia locale. Ma la Cassa Rurale vuole guardare al comparto agricolo anche in considerazione del suo importante ruolo economico e produttivo. Trento viene considerata una città con una forte impronta terziaria, perché sede delle principali istituzioni provinciali, vocata al turismo e al commercio: ma nel registro delle imprese che operano sul territorio comunale, quelle agricole sono diverse centinaia. Anche per questo la Cassa Rurale di Trento intende prestare una rinnovata attenzione al comparto. Quali le sue previsioni per questo comparto? Ritengo che avrà un ruolo sempre più rilevante sia sul versante economico, perché potrà offrire opportunità di impiego anche ai giovani, sia nella cura e tutela del territorio, un’attività che incide profondamente nel determinare la qualità della vita di cui gode la città e che ci viene invidiata. È un comparto vitale e indispensabile, che ha dato molto allo sviluppo di Trento, destinato ad avere un peso crescente nel determinare gli assetti futuri della città, che dovrà far convivere esigenze e funzioni urbane con un equilibrato utilizzo del territorio. Avete definito delle proposte per questo settore: quali le caratteristiche? Per definire le nostre proposte abbiamo avuto come base un’ipotesi di convenzione che era stata formulata a suo tempo dalla CIA e presentata a Cassa Centrale, quando ne ero il vice direttore, prima del mio arrivo alla Cassa Rurale di Trento. Al momento tassi e

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NOI & I SOLDI condizioni economiche non sono stati ancora messi nero su bianco, in attesa di un approfondimento specifico ed efficace da fare con CIA, mentre sono chiare e condivise le linee guida. Sarà un accordo finalizzato ad assicurare alle imprese agricole la concessione di finanziamenti a condizioni agevolate per tutti i tipici fabbisogni aziendali, materiali ed immateriali come, ad esempio, l’acquisto di beni nuovi o usati finalizzati all’avvio di una nuova impresa o alla gestione e miglioramento dell’esistente, ampliamento dell’attività, potenziamento della capacità produttiva, etc. Il recente via libera da parte dell’Unione Europea al “Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020” della Provincia Autonoma di Trento, con un budget di 301 milioni di euro per finanziare interventi nel settore agricolo, forestale e nelle aree rurali, richiederà che al settore vengano messi a disposizione strumenti di credito che facilitino l’accesso a quei finanziamenti. La convenzione alla quale stiamo lavorando con CIA va proprio in questa direzione, tenendo ben presente un aspetto: che i contributi concessi al settore dall’ente pubblico sono certi nel loro importo ma non nei tempi di erogazione. Proprio per questo stiamo pensando a prodotti specifici che accanto ai tassi favorevoli siano in grado di garantire ai richiedenti una risposta in tempi rapidi sulla concessione o meno del finanziamento da parte della Cassa Rurale. Al nostro interno creeremo un sistema organizzativo che possa snellire l’iter, in modo da ridurre al massimo i tempi di risposta. L’agricoltore, per fare un esempio, potrà così ottenere subito dalla Cassa rurale un importo pari almeno all’80% del finanziamento richiesto all’ente pubblico, avendo quindi subito a disposizione i fondi. Al momento dell’erogazione del contributo pubblico, il finanziamento bancario troverà quindi la sua regolare e naturale estinzione, senza pesare sui conti dell’impresa agricola. Come pensate di coniugare il sostegno alle aziende con le indicazioni di prudenza che dovete in qualche modo garantire? Lo faremo applicando quelle regole fin qui seguite che ci hanno permesso di far fronte alla profonda e inaspettatamente lunga crisi di questi anni, ben consci che i problemi del credito, molto raramente sono venuti da un mondo imprenditoriale serio e corretto come è – da sempre – quello agricolo. Le richieste di finanziamento saranno esaminate con attenzione, anche se in tempi rapidi. E qualora la risposta non dovesse essere positiva, saremo a disposizione per spiegare le motivazioni del nostro diniego o dei nostri dubbi, per cercare insieme all’agricoltore le scelte più opportune da fare. Ovviamente non entreremo nel merito della gestione dell’azienda, che compete esclusivamente al titolare, ma offriremo – se richiesta – una consulenza in ambito finanziario, per impostare in maniera più coerente e sostenibile l’investimento programmato. Insomma, vorremmo impostare un percorso condiviso per dire un SI convinto.

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CLM BELL SEMPRE IN PRIMA LINEA NEL PROMUOVERE LO STUDIO DELLE LINGUE

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– ci sono prezzi veramente dedicati. Tanti sono poi i servizi a disposizione degli studenti: il laboratorio di ascolto, la biblioteca, l’emeroteca con la stampa estera e la videoteca con i film in lingua originale. Infine – in un Trentino sempre più all’avanguardia nell’apprendimento delle lingue – il Clm Bell ha pensato anche alla formazione degli insegnanti con una proposta del tutto innovativa: corsi e laboratori di metodologia CLIL per la lingua inglese.

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ome ogni anno la Cassa Rurale di Trento agevola i Soci attivi con contributi che vanno dal 20 al 40 per cento sulle quote – già bloccate da alcuni anni – per promuovere lo studio delle lingue a Trento e in provincia. In particolare quest’autunno (dopo alcune lezioni gratuite a giugno) partirà ufficialmente il corso completo di arabo standard, offerto dalla scuola in via promozionale con addirittura il 30 per cento di sconto; sconto che


CONTRIBUTI ALLE SCUOLE PER I CORSI DI LINGUE “Progetto scuole” prevede attività integrative ai programmi scolastici ma anche formazione linguistica per gli insegnanti. Consente infatti alle scuole elementari, medie e superiori di Trento e della provincia di svolgere con Clm Bell corsi di lingue di inglese, tedesco, francese, spagnolo – e da quest’anno anche arabo standard – rivolti agli studenti e anche al corpo docenti – a condizioni di particolare favore. Oltre ai vantaggi messi a disposizione da Clm Bell, la Fondazione Cassa Rurale di Trento riconosce un ulteriore contributo del 20 per cento sui costi (esclusi i materiali didattici). Gli insegnanti di lingue dedicati al progetto hanno specifica esperienza nell’insegnamento in età scolare. Possono affiancarsi ai docenti di classe o a quelli speciali-

stici, ma possono svolgere le lezioni senza compresenza, proponendo programmi propri o concordati secondo specifiche necessità. Tra le attività troviamo: • laboratori linguistici, anche di breve durata (ad esempio di 10 o 20 ore) ; • attività di lettorato; • preparazione agli esami di certificazione linguistica di inglese, tedesco, spagnolo, francese. Info: CLM BELL 0461 - 981733 o Fondazione Cassa Rurale di Trento 0461 - 206271.

LE AGEVOLAZIONI PER I “SOCI ATTIVI” DELLA CASSA RURALE DI TRENTO Oltre alle agevolazioni riconosciute dalla Fondazione a tutti i cittadini, la Cassa Rurale di Trento aggiunge un ulteriore sostegno a favore dei propri Soci e dei loro familiari (coniuge e figli conviventi). Questo in sintesi l’elenco delle agevolazioni: • 20%: contributo sulle quote di partecipazione ai corsi in

Per informazioni e iscrizioni:

aula, per tutti i livelli, e alle lezioni individuali; • 30%: contributo per studenti di tutti i cicli scolastici (dalle elementari all’università) sulle quote di partecipazione ai corsi in aula, per tutti i livelli, e alle lezioni individuali; • 40%: contributo sulla quota di iscrizione annuale, che dà diritto a usufruire di tutti i servizi della scuola.

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L’IMPORTO DI OGNUNA È DI 12.000 EURO

Tre borse di studio per investire sull’eccellenza SONO RISERVATE A GIOVANI TRENTINI CHE SI STANNO FORMANDO A LIVELLO POST-UNIVERSITARIO. LE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE DEVONO ESSERE PRESENTATE ENTRO IL 30 OTTOBRE 2015.

S

arà un fisico, un filosofo, un musicista o un altro talento ad aggiudicarsi una delle tre borse di studio messe a disposizione dei giovani trentini più dotati? La risposta la avremo entro il 15 dicembre 2015, data entro la quale la Fondazione assegnerà le borse, in base alle indicazioni del Comitato scientifico nominato per la valutazione. Le domande di partecipazione invece devono essere presentate entro il 30 ottobre 2015. La ricerca è alla base del progres-

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so umano. In Italia – mentre all’estero lo hanno capito molto prima di noi – spesso non si dà abbastanza fiducia ai giovani, ritenendoli inesperti. Invece è proprio dalla loro creatività, priva di dogmi e sovrastrutture, che possono giungere le idee più inaspettate e i progetti più utili. Per il sesto anno consecutivo la Fondazione ha deciso di investire sulle eccellenze dei più talentuosi tra i giovani trentini che si stanno formando a livello post-universitario. E anche quest’anno ha messo a disposizione 36.000 euro

suddivisi in parti uguali per tre borse di studio. Requisito indispensabile è avere un progetto – già attivo o da iniziare – che si desidera portare avanti presso Università o Istituzioni italiane o estere, pubbliche o private in tre aree tematiche: economico-giuridica, tecnicoscientifica, umanistico-artistica. Il bando completo e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.fondazionecrtrento.it. Ulteriori informazioni anche presso la Sede della Cassa Rurale in via Belenzani 6, Ufficio Soci: tel. 0461-206257.


È FISSATA AL 30 OTTOBRE 2015 LA SCADENZA PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Si rinnova il sostegno ai progetti “innovativi” POSSONO ESSERE FINANZIATE INIZIATIVE NEL CAMPO DELL’ISTRUZIONE, DELLE FORMAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE, DELLA SOLIDARIETÀ SOCIALE E DELL’ASSISTENZA

S

i rinnova l’impegno della Fondazione che anche quest’anno mette a disposizione un sostegno economico a progetti a beneficio della comunità trentina presentati da soggetti giuridici quali enti, associazioni, organizzazioni nel campo dell’istruzione, formazione e promozione culturale, della solidarietà sociale e assistenza. L’anno scorso i contenuti dell’iniziativa erano stati meglio definiti, sia per dare maggiore chiarezza a chi deve preparare il materiale di presentazione, sia per aiutare la fase di valutazione, ma soprattutto erano stati stabiliti i criteri per la scelta dei progetti meritevoli (vedi box su questa stessa pagina). La novità principale di quest’anno è che la richiesta massima di contributo per ogni progetto è fissata a 25.000 euro. Le richieste – compilate secondo il fac-simile disponibile su www.fondazionecassaruraleditrento. it – dovranno pervenire solo per posta

o per corriere, entro e non oltre il 30 ottobre 2015 all’indirizzo: FONDAZIONE CASSA RURALE DI TRENTO - VIA BELENZANI 6 - 38122 TRENTO. La scelta dei progetti beneficiari del sostegno – a insindacabile giudizio

del Consiglio di Amministrazione della Fondazione – sarà resa nota agli interessati entro il 30 novembre. Per ulteriori informazioni: tel 0461 / 206271 info@fondazionecrtrento.it

I CRITERI DI SCELTA • Verranno sostenuti solo progetti “innovativi” e cioè diversi dall’attività ordinaria o che, se inseriti in essa, posseggano una componente marcata di novità; • ogni soggetto potrà presentare solo un progetto e per un importo massimo di contributo 25.000 euro; • la priorità sarà data a soggetti che nel biennio precedente non hanno già ricevuto finanziamenti; • non potranno essere accolti progetti di soggetti nel cui CdA siano presenti membri del CdA della Fondazione Cassa Rurale di Trento; • eventuali altri partner del progetto – comunque diversi da Banche o Fondazioni bancarie – dovranno essere esplicitati e dovrà essere indicata la somma del contributo richiesto o accordato; • la Fondazione potrà decidere di finanziare in toto il progetto o di coprire solo una parte della cifra richiesta.

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ALTRARMONIA

I PROGETTI SOSTENUTI DALLA FONDAZIONE

La musica migliora il benessere dei malati di Alzheimer V ivere momenti musicali di condivisione e benessere è ciò a cui mira il percorso “AltrArmonia”: un progetto di musicoterapia rivolto ai malati d’Alzheimer e ai loro famigliari. Ogni incontro vede la partecipazione sia degli utenti che dei propri “caregiver”: quest’ultimi, aderendo al progetto, acquisiscono delle nozioni utili a ricreare momenti simili anche a casa. Il progetto, ideato dalla musicoterapista Irene Bottura e sostenuto dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento, ha visto la condivisione convinta dell’Associazione Alzheimer Onlus di Trento. Gli obiettivi della musicoterapia sono di rallentare il decadimento mentale, controllare i disturbi comportamentali, mantenere le abilità funzionali e migliorare la qualità di vita dei pazienti e dei loro famigliari. Alla fine di maggio si è concluso il primo ciclo di dodici incontri che ha contato la partecipazione, a momenti alterni, di sei coppie. Si sono evidenziati riscontri positivi, sia per gli utenti, che per i rispettivi “caregiver”, che si sono messi in gioco in modo positivo

e propositivo. Ad autunno (ottobredicembre 2015) inizierà il secondo ciclo di incontri; non è necessaria la conoscenza della musica e la partecipazione è aperta a tutti coloro che sono interessati, anche se non hanno aderito al primo ciclo di incontri. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria dell’Associazione Alzheimer Onlus al numero 0461/230775.

L’Associazione Alzheimer Trento Onlus, è stata fondata nel 1998 da un gruppo di familiari come punto di riferimento per tutti coloro che si occupano di questa malattia. Tra i suoi scopi ci sono: la diffusione dell’informazione, la sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle istituzioni sulla malattia e sulle altre forme di demenza; lo sviluppo di servizi sanitari e sociali adeguati; il sostegno e la tutela dell’ammalato e dei familiari; la promozione della ricerca scientifica. Irene Bottura: già laureata in Scienze dei Beni Culturali e diplomata in canto lirico, nell’ottobre 2014 ha ottenuto la laurea in “Operatore Musicale per il Benessere” (Musicoterapia). Ad oggi collabora anche con il Centro Diurno Alzheimer (TN). Attualmente è iscritta al Corso di Perfezionamento in Musica e Musicoterapia in Neurologia presso l’Università degli Studi di Ferrara.

APPROVATE ALCUNE MODIFICHE STATUTARIE E CONFERMATO IL CDA DELLA FONDAZIONE Nello scorso mese di aprile sono state approvate alcune modifiche allo Statuto della Fondazione, sia di carattere formale, migliorando alcuni termini e passaggi espositivi e introducendo un’attenzione maggiore al linguaggio di genere, sia di carattere sostanziale, riguardanti in modo particolare l’articolo 14, relativo al Controllo Sociale, per il quale è stata introdotta la possibilità del Revisore unico. Il testo integrale è disponibile sul sito della Fondazione, alla pagina Fondazione/ Documenti_societari. Sempre nel mese di aprile è stato riconfermato dall’Ente Fondatore, la Cassa Rurale di Trento, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione. La Presidente è Rossana Gramegna, giornalista, già direttrice di Radio Dolomiti, consigliera della Cassa e vicepresidente di Clm Bell. Al suo fianco riconfermato il vicepresidente Roberto Postal, le consigliere Giulia Degasperi e Maria Antonia Pedrotti e il consigliere Tullio Grisenti. Quale revisore unico confermato Robert Schuster. Segretaria generale è Adriana Osele.

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IL GESTO SVELATO

I PROGETTI SOSTENUTI DALLA FONDAZIONE

Il teatro come comunicazione, relazione e terapia

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l Teatro Portland di Trento, in collaborazione con l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile 1 dell’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari, ha elaborato, affiancato da Fondazione Cassa Rurale di Trento, un progetto destinato ad un gruppo di preadolescenti ed adolescenti ai quali è stato diagnosticato il Disturbo dello Spettro Autistico. Si tratta di una patologia che si manifesta, a livello comportamentale, con anomalie nell’ambito comunicativo-relazionale. Il teatro è il luogo privilegiato in cui i movimenti del corpo possono acquisire forma, direzione e diventare relazionali, significativi, ovvero “gesti svelati” perché svelano comunicazione e quindi relazione, proprio quella che i ragazzi con autismo faticano a stabilire. Il teatro è il luogo dove lo sguardo, attraverso il gioco, può divenire contatto, quindi interazione, quel “contatto di sguardo” così difficile da stabilire in condizioni di “neurodiversità” qual è quella dell’autismo. I partecipanti al progetto “Il Gesto Svelato” sono sei ragazzi che da febbraio 2015 si incontrano settimanalmente al Portland per un laboratorio condotto da due professionisti, rispettivamente un attore insegnante di teatro ed un professionista clinico dell’Azienda Provinciale Servizi Sanitari. La conclusione del percorso è prevista per l’autunno e accanto agli obiettivi “clinici”, legati ad un miglioramento

degli aspetti comunicativi e relazionali vi sono anche obiettivi “artistici”, la preparazione di uno spettacolo, e sociali: l’integrazione nel gruppo, di coetanei interessati a questo tipo di esperienza. Portland opera attivamente sul territorio dal 2004 con lo scopo statutario di promuovere la pratica teatrale attraverso attività di formazione e ricerca, allestimento di spettacoli e organizzazione di rassegne. La sua base operativa è in un vecchio magazzino nel quartiere di Piedicastello a Trento, all’interno del quale sono stati ricavati un’aula per la didattica e un teatro da 80 posti. La formazione, curata da professionisti del settore, è destinata a persone appartamenti a diverse fasce di età, che vi si approcciano con intenti per lo più amatoriali o per ragioni professionali. I corsi per adulti, oltre al triennio dei corsi di recitazione, propongono dizione, public speaking, teatro in lingua, canto e uso della voce, scrittura creativa, approfondimenti tematici e monografici su grandi autori del teatro classico e contemporaneo.

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GIOVANI 2.0 INCONTRI, DIBATTITI E LECTURES HANNO REGISTRATO GRANDE PARTECIPAZIONE

Dal successo di “S.T.Art” è nato “S.T.Art Off” UNA PIATTAFORMA WEB È LA NATURALE EVOLUZIONE DEL PROGETTO “SUMMER TEMPORARY ART” PER GIOVANI CREATIVI CHE PARTENDO DALL’ARTE RISCOPRE LA COLLETTIVITÀ

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a prima edizione di S.T.Art - Summer Temporary Art ha registrato un grande successo sia qualitativo che quantitativo: un numero elevato di partecipanti, più 50 adesioni, ha seguito con interesse i numerosi workshop proposti all’interno delle attività iniziate il 20 luglio. Un riscontro positivo del progetto, realizzato grazie al sostegno e al contributo dell’associazione “Giovani Soci Cassa Rurale di Trento”, è arrivato sia dagli iscritti che da tutti coloro che, esperti compresi, hanno preso parte agli incontri, dibattiti, lectures sul variegato mondo dell’arte, cultura, progettazione e collaborazione. L’iniziativa, coordinata da Virginia Sartori, Annamaria Muscaridola, Marta Nuresi e Nadia Groff, ha goduto dell’aiuto di molte forze eterogenee sia nella fase di progettazione e che di realizzazione, grazie al coinvolgimento di numerose realtà locali e di formatori provenienti da tutto il Nord-Italia, rendendo in tal modo il confronto e la cooperazione tra punti di vista differenti le caratteristiche vincenti nella riuscita dell’intero progetto. Le tre settimane di attività hanno avuto il loro coronamento il 7 e 8 agosto all’interno di Inside Out, il festival pensato dallo staff per presentare al pubblico le opere realizzate dai partecipanti del progetto. Sono andate in scena, accompagnate dalla musica dal vivo proposta da “I Know A Place”, molte performance, installazioni artistiche,

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esposizione pittoriche, fotografiche e filmiche. Ma S.T.Art non è finito lì. Il suo successo conferma la validità del format scelto, basato interamente sull’apprendimento non formale, e la necessità di avere un luogo all’interno della città che offra uno spazio in cui sia possibile far emergere la creatività di ognuno attraverso il dialogo e la collaborazione tra molti. Da qui nasce S.T.Art Off, seguito dell’attuale progetto, che si svilupperà nell’ambito di “Futura Trento”, per dare forma a nuove idee e progetti per il 2016 e promuovere una nuova piattaforma web dedicata alla condivisione e allo sviluppo di idee e soluzioni per prendersi cura insieme del bene comune urbano e del vivere meglio Trento. La piattaforma darà modo ad ogni singolo cittadino o gruppo di avere supporto nel trasformare un’idea in

progetto, entrare in contatto con chi potrebbe avere i fondi o le risorse per realizzarlo, e trovare sostegno per concretizzarlo insieme. Il nucleo centrale di partner di questo macro progetto che cambierà il nostro modo di rapportarci con l’amministrazione pubblica e con la nostra città sono: Comune e Provincia di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Impact Hub, MuSe, Associazione Giovani CRT, UISP (Unione Italiana Sport per Tutti - Comitato Trentino), TAUT (Tavolo delle Associazioni Universitarie Trentine) Liceo Rosmini, Cooperativa “Arianna”, Associazione Orienta. Per maggiori informazioni visitate il sito www.summertemporaryart.it e la pagina facebook https://www.facebook.com/summertemporaryart. È possibile contattare direttamente lo staff di S.T.Art all’indirizzo start.trento@gmail.com


GIOVANI 2.0

INCONTRO IN SEDE CON ALCUNI GIOVANI DISCENDENTI DI EMIGRATI TRENTINI In greco antico “periegeta” significa “uomo errante”, epiteto che venne associato a Pausania, storico e geografo della Magna Grecia. Questo appellativo dal gusto ancestrale, possiamo associarlo anche a quelle famiglie che verso la fine del 1800 – in un periodo di forte crisi economico sociale – decisero di emigrare dal Trentino verso altri luoghi. Don Lorenzo Guetti registrò con dovizia tale migrazione, che viene ricordata come uno dei più grandi espatri negli anni che antecedevano la Prima Guerra Mondiale. Ancora oggi percepiamo il riverbero di questo esodo trentino. Il bisogno di lavoro e la disperata esigenza di una soluzione concreta alla sopravvivenza, spinsero intere famiglie trentine a muoversi in continenti posti dall’altra parte del globo. Molte di quelle giovani famiglie hanno visto l’avvicendarsi di generazioni, radicando di anno in anno un desiderio malinconico e sommesso: quello di tornare nel proprio paese natale. Quest’anno come Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento abbiamo avuto l’occasione di apprendere in maniera più approfondita questa peculiarità trentina, grazie al “Programma di Interscambi Giovanili” organizzato dalla Provincia

Autonoma di Trento, atto a creare un momento conoscitivo tra le realtà dei giovani discendenti trentini di quelle famiglie migrate e la nostra. L’iniziativa – la cui referente principale è Antonella Giordani dell’Ufficio Immigrazioni della Provincia – consiste nel far ospitare giovani trentini “discendenti di emigrati” presso le case di loro coetanei che vivono in provincia. Per comprendere al meglio le emozioni che questa opportunità offre, abbiamo organizzato una serata per incontrare alcuni di questi discendenti, insieme a coloro chi li ospitavano. La serata – avvenuta il 3 luglio presso la Sede dei Giovani Soci in Via Belenzani e introdotta da Maurizio Tomasi, direttore responsabile del periodico

dell’Associazione Trentini nel mondo – ha suscitato curiosità e meraviglia tra tutti i presenti. Le storie e le testimonianze che si susseguivano raccontate da questi giovani provenienti da Brasile, Argentina, Messico e da altri paesi, trasmettevano un senso di malinconia che confluivano in un unico comune epilogo: con la loro presenza in Trentino, questi giovani stavano portando a compimento il sogno che i loro avi non erano riusciti a realizzare, quello di rivedere “la terra di origine”. Chi fosse interessato a partecipare al Programma di Interscambi Giovanili e volesse saperne di più, trova tutte le informazioni utili sulla pagina www.mondotrentino.net/ giovani/interscambi_giovanili/

L’annuale assemblea della nostra associazione si svolgerà venerdì 16 ottobre, con inizio alle ore 20.00 presso la nostra sede. Tutti i soci sono invitati a prendervi parte e a condividere con noi il successivo momento di rinfresco e aggregazione. Quest’anno sono in scadenza quattro consiglieri, per cui invitiamo tutti gli interessati a contattarci, per conoscerci meglio e valutare insieme l’eventuale candidatura con un incontro pre-assemblea. Entrare nel Direttivo dell’associazione è infatti una bellissima opportunità di crescita, perché è possibile fare davvero moltissime esperienze, mettersi alla prova su nuovi terreni, conoscere il mondo associazionistico e cooperativo da vicino, condividere le proprie passioni con una squadra affiatata facendo rete con tantissimo giovani e tantissime realtà interessanti per condividerle poi con moltissimi amici, dando il proprio contributo

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OTTOBRE ASSEMBLEA

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INFORMAZIONI UTILI PER I SOCI

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PREPARARSI ALLO SCI DI FONDO CON IL METODO PILATES Da ottobre a dicembre, Maurizio Belli e i maestri della “Scuola italiana sci fondo - Viote”, propongono un innovativo percorso di allenamento per l’avvicinamento e la preparazione allo sci di fondo utilizzando il Metodo Pilates. I corsi, che si svolgeranno presso il Centro formativo di Candriai a partire dal 17 ottobre, ogni sabato mattina, dalle 9.00 alle 12.00, prevedono due ore di lezione a incontro con un ora di Pilates abbinata a un’ora di Nordic Walking e di avvicinamento allo sci di fondo. Tutta l’attrezzatura necessaria alle attività è fornita dall’organizzazione. Si tratta di un programma di allenamento adatto a tutti, per migliorare il proprio livello di forma fisica, la salute e l’aspetto imparando nella natura.

ABBONAMENTO 8 incontri € 180 Prezzo riservato ai soci della Cassa Rurale di Trento € 160 INCONTRO DI PRESENTAZIONE GRATUITO Per i Soci della Cassa rurale è stato organizzato un incontro di presentazione gratuito, che si svolgerà sabato 10 ottobre 2015 alle ore 9.30, presso la Sala dell’Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento in via Belenzani 25 INFORMAZIONI E ISCRIZIONI info@scuolascifondoviote.it 335.6266526 Maurizio 335.5224004 Roberto

Calendario 2016: ultimi giorni per inviare le foto IL TEMA DEL CONCORSO FOTOGRAFICO PER IL CALENDARIO 2016 È:

“LE PIAZZE DI TRENTO E SOBBORGHI” Luoghi di incontro, di scambio e di libertà ma anche culla e custodi di ricordi e di tradizioni

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l 16 ottobre 2015 è il termine ultimo entro il quale inviare le immagini per il concorso fotografico riservato a Soci e Clienti della Cassa Rurale di Trento, per realizzare il calendario 2016 (dodici mesi più copertina). Quest’anno il concorso ha come tema “Le piazze di Trento e sobborghi”. La piazza è un luogo di incontro, di scambio e di libertà ma è anche una culla di ricordi e di tradizioni. I partecipanti possono consegnare fino ad un massimo di tre scatti che raccontino un momento particolare di vita nelle piazze della città e dei sobborghi, scorci e particolari di questi luoghi, immagini di vita e tradizione. La partecipazione è gratuita. Per maggiori informazioni e per ritirare la scheda di partecipazione potete rivolgervi presso i nostri sportelli o presso Ufficio Soci e Comunicazione tel. 0461.206257 soci@cr-trento.net - www.cassaruraleditrento.it. Il regolamento e la scheda di partecipazione sono disponibili sul sito www.cassaruraleditrento.it

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INFORMAZIONI UTILI PER I SOCI

IL MISTERIOSO MONDO DELL’ENERGIA IDROELETTRICA PER I SOCI DELLA CASSA SONO PREVISTE AGEVOLAZIONI SUL COSTO DEL BIGLIETTO DI INGRESSO PER LA VISITA DELLA CENTRALE DI SANTA MASSENZA

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l Gruppo trentino Dolomiti energia ha deciso di aprire a turisti e visitatori la centrale idroelettrica di Santa Massenza, nel Comune di Vezzano, a 20 minuti da Trento. Un’iniziativa, unica in Italia e un’occasione per conoscere la tradizione idroelettrica della nostra provincia. I visitatori a Santa Massenza possono scoprire i segreti dell’elettricità prodotta utilizzando solo l’acqua. Un viaggio affascinante fra le meraviglie di uno degli impianti funzionanti più potenti della regione. Le visite guidate sono programmate tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 15. Sabato e domenica si aggiunge anche una visita con partenza alle 10 del mattino. Al di fuori degli orari programmati la centrale può essere visitata su prenotazione. Per info e prenotazioni Tel. 0461.032486 www. hydrotourdolomiti.it

Grazie ad una specifica convenzione stipulata con Dolomiti Energia, i Soci della Cassa Rurale di Trento possono beneficiare di una significativa agevolazione sul

costo del biglietto di ingresso. Per usufruire della riduzione è necessario compilare e consegnare all’ingresso della centrale il presente coupon.

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Presentando questo coupon alle casse della Centrale di Santa Massenza il Socio potrà beneficiare di specifiche agevolazioni sul costo del biglietto di ingresso Costo biglietto singolo 8,00 euro (massimo due persone) Costo biglietto famiglia 13,00 euro (valido per l’ingresso di 1 genitore + 2 figli minorenni) Costo biglietto famiglia 20,00 euro (valido per l’ingresso di 2 genitori + 3 figli minorenni) Compilare con i dati del Socio della Cassa Rurale di Trento COGNOME................................................. NOME..................................................TEL................................. INDIRIZZO..................................................................E-MAIL.........................................................................

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