Presentazione standard2 francesca

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La pagina strappata


SCUOLA PRIMARIA “EDUARDO DE FILIPPO” ROMA AUTORI: Alveti Silvia Baltag Robert Simone Bertoni Sara Bonventre Edoardo Busacchi Gabriele Briguglio Benedetta Capone Arianna Corsi Ludovica D’Anastasio Valerio De Angelis Sharon Felli Noemi Gismondi Daniele Loconte Martina Marino Andrea Navangioni Annalisa Pinna Nicolas Raponi Sabrina Tatullo Alessandra Tuccio Francesco Vecchiarino Matteo

Classe 3E


PREFAZIONE NON ABBIAMO LA PRETESA DI PRESENTARE QUESTO PICCOLO RACCONTO COME UN LIBRO VERO E PROPRIO, MA SIAMO CONVINTI CHE LO STESSO PIACERA’ perché SCRITTO CON LA SEMPLICITA’ DEL NOSTRO ANIMO INFANTILE. E ALLORA PERCHE’QUESTA BREVE PREFAZIONE? SEMPLICEMENTE PER DIRE CHE LAVORANDO E GIOCANDO, ABBIAMO COMPRESO L’IMPORTANZA DELLO STARE INSIEME. ABBIAMO SVILUPPATO IL NOSTRO RACCONTO INTORNO A DUE PERIODI STORICI CHE CI HANNO AFFASCINATI MOLTISSIMO: IL PALEOLITICO E IL NEOLITICO, DAI QUALI ABBIAMO ATTINTO I PERSONAGGI. LA FANTASIA E’ STATA LA PROTAGONISTA PRINCIPALE. ATTRAVERSO IL LAVORO DI GRUPPO, LA LETTURA E LE CONVERSAZIONI, ABBIAMO COMPRESO L’IMPORTANZA DEL CONDIVIDERE MOMENTI E SITUAZIONI CONQUISTANDO IL NOSTRO INTERESSE E STIMOLANDO LA CREATIVITA’ DI PICCOLI SCRITTORI CHE HANNO IMPARATO AD USARE LA MENTE E IL CUORE. GLI ALUNNI DELLA 3^E


In un bellissimo paesino di montagna vivevano sei bambini provenienti da sei bellissime nazioni: Francia, Inghilterra, Russia, Marocco, Cina, Spagna. Tutti erano stati adottati da famiglie italiane e ogni tanto trascorrevano dei pomeriggi insieme. Un giorno erano a casa di Pablito, il bambino spagnolo, e rubarono sei barrette di cioccolato. Salirono in soffitta per non farsi vedere dai genitori di Pablito e … Ad un certo punto sentirono dei rumori, quando da una grande cassettiera uscì un husky che addentava un libro. I bambini rimasero a bocca aperta! Così presero il libro dalla bocca del cane delicatamente e cominciarono a sfogliarlo. Sfogliando il libro, si accorsero che c’era una pagina tutta rossa sulla quale era scritta una filastrocca. Pablito cominciò a leggerla ad alta voce: Questa avventura tu affronterai, molti pericoli incontrerai e la pace diffonderai!

Dopo pochi secondi il libro si illuminò ma poi cadde e si spense. Allora Pablito la rilesse. Questa avventura tu affronterai, molti pericoli incontrerai e la pace diffonderai.








Il libro si illuminò di nuovo e ad un tratto tutti furono risucchiati da quella luce che balzò fuori dal libro e si ritrovarono in groppa ad un T-Rex. All’inizio si spaventarono perché in fondo era un T-Rex dai denti veramente aguzzi. Il dinosauro invece fece ai bambini un bellissimo sorriso e tutti si accorsero che in un canino aveva la pagina strappata di un libro. Allora scesero dalla coda e gli chiesero perché avesse la pagina strappata di un libro tra i denti. Rispose che quella pagina strappata rappresentava un pezzo di storia dell’umanità che era necessario ricomporre. Il T-Rex raccontò loro che stava accadendo l’irreparabile! Una tribù di Sapiens-Sapiens, convinti della loro superiorità, voleva buttare in un vulcano attivo un gruppo di Erectus che non erano riusciti ad evolversi. Il T-Rex aveva pensato di strappare questa pagina per chiedere aiuto agli umani moderni ed in particolare a quei bambini stranieri che, proprio perché così diversi tra loro, potevano insegnare ai primitivi quanto è bello stare insieme e collaborare aiutandosi a vicenda. I bambini dopo aver ascoltato attentamente il racconto prepararono un piano per mettere in salvo gli erectus. Innanzitutto pensarono di spegnere il vulcano buttando tanta acqua. PROBLEMA!!!!!!!!!!!! Non ci riuscirono! Allora pensarono di svuotare il vulcano tappando con una roccia il cratere e scavando ai suoi piedi in modo da mandare la lava sotto terra ma non ci riuscirono!








Annalisa




Così cominciarono a pensare che forse era il caso di ragionare con i Sapiens–Sapiens! Forse con le parole avrebbero ottenuto un buon risultato! Purtroppo il capo della tribù Hurpo non volle ascoltarli e li rinchiuse in una gabbia. A quel punto Pablito supplicò Hurpo di accendere un fuoco perché sarebbe arrivata la notte e loro sarebbero morti di freddo. Hurpo fu sensibile alla loro richiesta, cominciò a sfregare due bastoncini e in quel momento Pablito cominciò a farlo riflettere dicendogli: “Caro Hurpo, se non fosse stato per l’erectus, oggi tu non saresti stato in grado di accendere il fuoco, di cuocere la carne, di riscaldarti e farci riscaldare! Pensaci caro amico!!!!! Se non fosse stato per erectus e per le sue conquiste e scoperte, tu non saresti neanche nato! Forse l’erectus non ha la tua intelligenza, ma grazie a lui, tu ti sei evoluto di più e sei diventato più saggio ed intelligente. Intanto Hurpo strofinava e rifletteva … Allora i bambini cominciarono a cantare: Viva gli amici Viva gli amici Se son tanti Siem più felici! Tum, tum, tum Mi batte forte il cuore!


Tum, tum, tum Ho voglia di parlare Tum, tum, tum Ho voglia di ascoltare! Il tuo cuore è una conchiglia Preziosa di segreti Preziosa di tesori Il tuo cuore è grande come il mio C’è spazio anche per te! Viva gli amici Viva gli amici Se son tanti Siem più felici!

Quando il fuoco si accese comparve una fascia di colore viola e, guardando in essa, Hurpo ripercorse tutta la vita dell’uomo e la sua evoluzione. Forse quei sei bambini avevano ragione, invece di buttare la tribù degli erectus nel vulcano, poteva aiutarli ad evolversi cercando di capire che anche se un uomo è meno fortunato, non possiamo negargli il diritto di vivere la sua vita e migliorarla. “In fondo erectus è meno intelligente di te però ha contribuito a modo suo a migliorare la tua vita”, disse Pablito.






“Guarda noi - disse Pablito - noi veniamo da paesi diversi, però siamo molto uniti. Abbiamo imparato a stare insieme e a condividere le cose”. A quel punto Hurpo chiamò tutta la sua tribù e disse:” Non lanceremo gli erectus nel vulcano”. Allora un altro replicò:” Ma Hurpo, avevi deciso così!” Insomma, continuò Hurpo:” Noi deriviamo da loro e non possiamo attaccarli perché oggi sono più in difficoltà rispetto a noi che abbiamo scoperto tante altre cose. Non possiamo eliminarli pensando di risolvere il problema e buttarli nel vulcano. Non risolveremmo niente! Anche da loro possiamo ancora imparare tanto. Se non comprendiamo questa cosa, cioè stare bene insieme a chi ha meno possibilità, non siamo poi così intelligenti”. Così Hurpo si scusò con l’erectus e tutti insieme andarono dal dinosauro. Il T-Rex fu molto contento di vederli tutti insieme e consegnò la pagina strappata ai bambini. Erectus e Sapiens–Sapiens aiutarono i loro amici a riattaccare la pagina nel libro e ritornare indietro. Una volta attaccata, si salutarono e tutti in coro dissero: “Ci mancherete! Quando volete, venite a trovarci cari amici!” Con un balzo, Pablito e suoi amici si ritrovarono in soffitta, lì dove era cominciata la loro fantastica avventura. Finalmente gustarono le barrette di cioccolato e ripresero a sfogliare il libro. Dopo un po’ i loro genitori salirono in soffitta e li trovarono tutti addormentati con il libro aperto sulle loro gambe. Era stata davvero una avventura strabiliante!






Edoardo della classe 3^E conclude dicendo ciò che gli ripete spesso il suo papà :” Con le azioni si dimostrano i buoni propositi non con le parole”. E canta:” Viva gli amici, viva gli amici, se siamo uniti siem più felici!


INDICE ILLUSTRAZIONI 1 SIMONE “Noi dal Mondo” 2.ARIANNA “I bambini rubano il cioccolato” 3.SABRINA “l’INIZIO” 4. GABRIELE “l’L’Husky” 5. SABRINA “ Il libro magico” 6. NOEMI “La filastrocca magica” 7. EDOARDO “ La luce magica” 8. ALESSANDRA “Viaggio nel tempo” 9. MATTEO “ Tanta Paura” 10. NICOLAS “La Meraviglia” 11. SILVIA “In groppa al dinosauro” 12. ANNALISA “La lava rinchiusa”ù 13. DANIELE “Il primo incontro” 14. SHARON “Il testardo Hurpo” 15. FRANCESCO “In gabbia” 16. MARTINA “ Fuoco fuochino” 17. VALERIO “La notte si avvicina” 18. BENEDETTA “Scrutando il passato” 19.LUDOVICA “Il momento della comprensione” 20. ANNALISA “Sapiens sapiens capisce” 21. ANDREA “ Il saluto tra i bambini e l’homo sapiens sapiens” 22. SARA “Ritorno a casa”


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