IUAV Tesi di Laurea Magistrale

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I U A V



LA BELLE STELLATA AU BOIS DORMANT Vicino a Bondeno si innalza sulla riva del Po la Rocca che con il passare del tempo e dell’acqua ha preso il nome di Stellata perché cinquecento anni fa gli uomini hanno dato a questa fortificazione la forma di una stella. Da allora Stellata ha iniziato a sognare di pace e di incontri... Gli uomini hanno lasciato crescere il bosco, e raccolta nel suo scrigno la vegetazione essa è divenuta un luogo di riposo e di scambio. La gente del luogo e di più lontano veniva a passeggiare, a fare pic-nic, a scoprire delle mostre o a organizzarne. La Bella Stellata sorrideva... Poi c’è stato il terribile terremoto Stellata è stata colpita nel fondo del suo cuore: rischiava di crollare! Allora gli uomini l’hanno circondata di protezioni che l’hanno isolata da visitatori. Così Stellata è divenuta La Bella Addormentata nel Bosco A causa di questa recinzione metallica così estranea alla sua natura profonda; il bosco ha iniziato ad intrecciare i suoi rami alla recinzione finché non l’ha inglobata a poco a poco... al prezzo di una dura lotta. Passanti, voi che passeggiate da queste parti guardate i pilastri innalzati al suoi ingresso. Essi sono i custodi del sonno e dei sogni di Stellata. Poiché lei sa...lei attende... che un giorno...

Anne Catherine Lonchay


FINALITA’

Questa tesi propone l’applicazione di un metodo di studio e di lavoro finalizzato al miglioramento strutturale a alla valorizzazione della Rocca Possente di Stellata, edificio in muratura, posto in un piccolo paese sotto il comune di Bondeno (Ferrara). La rocca, colpita dal sisma del 2012, non è attualmente accessibile. L’obiettivo principale, individuato sin dal primo momento è dunque l’elaborazione di un progetto di consolidamento e miglioramento strutturale che sia al tempo stesso un progetto di architettura.

PRESENTAZIONE DEL CASO STUDIO

L’edificio, che si articola in tre piani fuori terra (piano interrato, piano terra, piano primo e piano di guardia), è caratterizzata da una particolare pianta a stella a quattro punte iscrivibile in un quadrato. Si colloca in un parco composto principalmente da pioppi e querce, nella golena del fiume Po; questa particolare posizione ne determina il periodico allagamento a causa delle piene del fiume. Con il tema degli allagamenti è stato necessario confrontarsi sia in fase di sopralluogo, sia in fase progettuale, prevedendo soluzioni che dialoghino e si adattino a questa inevitabile condizione dettata dalla natura.

POTENZIALITA’

La vocazione difensiva e militare di Stellata è insita nella sua posizione topografica; la sua ubicazione nel punto di biforcazione del fiume nei due rami del Po di Venezia e del Po Grande, ne evidenzia la grande importanza strategica: in passato la Rocca di Stellata, insieme alla Rocca gemella di Ficarolo, posta sulla sponda opposta del fiume, controllava il traffico sul Po e quindi anche l’ingresso nel capoluogo estense. Oggi questa funzione difensiva non è più presente, ma la particolare posizione dell’edificio attribuisce alla Rocca un’importanza turistico-ricettiva. Proprio grazie al corso del Fiume Po, l’edificio rientra in un sistema di parchi, luoghi di interesse storico, artistico e naturalistico di spiccata rilevanza. Gli argini del Grande Fiume sono infatti importanti vie panoramiche utilizzate come ciclovie e passeggiate. In particolare da Stellata parte il percorso ciclabile Destra Po, lungo 135km, che giunge fino al delta del Po, a Gorino. Il percorso è inserito nel sistema europeo “Eurovelo”, una rete di dodici strade ciclabili che collegano tutti i paesi del Continente e costituisce il tratto centrale del percorso europeo n.8, che parte da Atene e arriva a Cadice, in Spagna. La rocca di Stellata è una delle tappe più interessanti di questo percorso e fin da subito si è intuita la sua grande potenzialità, che ha reso più reale la fattibilità di un progetto.


APPROCCIO METODOLOGICO

La prima fase del lavoro è stata finalizzata alla conoscenza del manufatto architettonico e del territorio in cui è inserito. In particolare sono stati seguiti parallelamente due percorsi: la ricerca archivistica (negli archivi della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini, negli archivi di Stato di Ferrara e di Modena e nella Biblioteca di Bondeno) e la lettura diretta dell’edificio, che ha compreso il rilievo geometrico (verificato sulla base del rilievo laser scanner fornito dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna), il rilievo fessurativo e il rilevo critico-descrittivo. L’integrazione tra l’analisi archivistica e la lettura della fabbrica ha permesso di comprendere le vulnerabilità della struttura e di ricostruire un’ipotetica storia meccanica dell’edificio, necessaria per l’elaborazione di un progetto di miglioramento. Sono state individuate alcune vulnerabilità legate alla particolare geometria della rocca e alle trasformazioni che l’edificio ha subito nel corso della storia. Tali vulnerabilità, nel momento in cui si è verificato il sisma, hanno sicuramente influito sul danneggiamento. Tra i diversi meccanismi individuati, è stato riconosciuto un fenomeno complessivo di danno, consistente nell’abbassamento della volta del primo piano, con conseguente divaricazione delle imposte. Tale fenomeno sarebbe stato indotto dal punzonamento dell’elemento in muratura (camino), che costituisce un carico concentrato in chiave di volta.

PERCORSO DELLA CONOSCENZA:

1 2

ANALISI TERRITORIALE: IL CONTESTO IN CUI SI INSERISCE LA ROCCA ANALISI DIRETTA DELLA FABBRICA RILIEVO GEOMETRICO

IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLE FASI DI TRASFORMAZIONE

RILIEVO FESSURATIVO RILIEVO CRITICO-DESCRITTIVO IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLA STORIA MECCANICA DELL’EDIFICIO

IL PROGETTO:

1

INDIVIDUAZIONE DI UNA DESTINAZIONE D’USO FUNZIONALE AL SISTEMA TERRITORIALE STUDIATO E COMPATIBILE CON LE ISTANZE DELLA CONSERVAZIONE

2

INDIVIDUAZIONE DI UNA SERIE DI INTERVENTI CHE AL CONTEMPO GARANTISCANO IL MIGLIORAMENTO STRUTTURALE E RISPONDANO AI REQUISITI DELLA DESTINAZIONE D’USO INDIVIDUATA

Parallelamente, lo studio del territorio, e in particolare del sistema ciclabile Destra Po, ha portato alla scelta di una destinazione funzionale al sistema e comunque compatibile con le istanze della conservazione. Si è deciso di inserire la rocca nel sistema ciclabile, attribuendole funzione di punto informativo e di promozione del territorio, spazio espositivo/conferenze e belvedere. I requisiti principali che la destinazione individuata richiede si possono riassumere nei concetti di sicurezza, flessibilità, -grazie alla quale diviene possibile l’utilizzo, seppur periodico, del piano terra (soggetto ad allagamenti) e l’uso dei restanti spazi per attività di varia natura (museali, espositive, culturali, associative) variabili nel tempo-, e accessibilità, poiché si tratta di una funzione pubblica e si vuole rendere accessibile l’edificio anche ai diversamente abili.

IL PROGETTO

La sicurezza viene garantita tramite l’inserimento di un sistema in carpenteria metallica, composto da una cerchiatura perimetrale, alla quale si agganciano quattro travi-catene, necessarie al contenimento delle spinte delle volte e al sostegno, al piano di guardia, del camino centrale in muratura. Questo sistema diventa elemento architettonico nel momento in cui, posto al livello del piano di calpestio, disegna la pavimentazione e funge da incastro-binario su cui posizionare le strutture espositive, che vengono pensate come pannelli di dimensioni fisse, componibili e scomponibili a seconda dell’esigenza. Il loro peso contenuto e le loro dimensioni ne permettono un facile spostamento -rispondendo al requisito della flessibilità- e l’accatastamento all’interno della bucatura della canna fumaria al piano di guardia, permettendo di lasciare gli spazi completamente vuoti. Poiché la nuova struttura metallica diventa elemento caratterizzante della pavimentazione, proprio alla pavimentazione è stata dedicata maggiore attenzione. Essendo state ritrovate, tramite sondaggi, antiche lastre in pietra al di sotto della pavimentazione attuale, si decide di rimetterle alla luce, sostituendole alle formelle in cotto risalenti all’intervento del 1975 dell’architetto Visser. L’accessibilità viene garantita tramite l’inserimento di un sistema di risalita meccanica (pedana elevatrice), posizionato in corrispondenza della botola esistente al fine di evitare demolizioni o trasformazioni significative. La struttura della pedana elevatrice è chiusa da pannelli in lamiera forata per dare una dignità volumetrica alla nuova struttura e al contempo assicurarne la trasparenza. Il progetto tenta dunque di rispondere contemporaneamente sia alle esigenze strutturali che ai requisiti dettati dalla destinazione d’uso scelta, tramite l’inserimento del sistema in carpenteria sopra descritto, nel quale si concentrano tutte le funzioni (strutturali, impiantistiche, espositive) e arrivando dunque ad un progetto di miglioramento che al tempo stesso è anche progetto architettonico.



LA ROCCA POSSENTE DI STELLATA Progetto di miglioramento e nuova destinazione d’uso

Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015 Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari 277617 Angela Manica 277789 Relatori: Paolo Faccio Anna Saetta

Dichiarata patrimonio dell’umanità insieme al parco che la circonda, la Rocca Possente di Stellata, si colloca nella golena del fiume Po in un contesto in continua metamorfosi, le cui mutazioni dipendono dal susseguirsi delle stagioni e dalle variazioni altimetriche delle acque del Grande Fiume. Il rapporto Rocca - Fiume muta sensibilmente: talvolta è quasi impercettibile, talvolta è talmente stretto che le acque sono a diretto contatto con la muratura dell’edificio, invadendo gli spazi interni del piano terra. L’edificio è stato colpito dal sisma del 2012, che lo ha danneggiato e reso inagibile.



STELLATA E IL GRANDE FIUME

Il fiume Po è da sempre un importantissima via di comunicazione e di traffico, sia commerciale, sia bellico. Oggi i flussi che seguono il suo tracciato, oltre conservarne la natura commerciale, interessano l’ambito turistico-ricreativo e solcano sì le sue acque, ma anche le sue sponde: gli argini sono importanti vie di turismo lento. La Rocca Possente di Stellata e il parco Unesco che la circonda sono il punto di partenza per il percorso ciclabile Destra Po, che si inserisce nel progetto “Eurovelo”, una rete di 12 ciclovie che collega tutti i Paesi del Continente e costituisce il tratto centrale del percorso europeo n.8 che parte da Atene ed arriva a Cadice, in Spagna. L’itinerario corre sulla sponda destra del Grande Fiume Po e con i suoi 125 km di lunghezza solca la provincia di Ferrara da Ovest a Est: dalla Rocca di Stellata, fino allo sbocco a mare del Po di Goro, il più meridionale dei bracci dell’attuale Delta.

Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015 Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

02



Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLE FASI DI TRASFORMAZIONE DELL’EDIFICIO

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

1600

1500-1570 Probabile configurazione dell'edificio, la cui costruzione si fa risalire nel periodo tra il 1500 e il 1570 ad opera di Ercole II D' Este.

1629 Papa Urbano VIII fa erigere trincee e terrapieni intorno alla rocca e apporta modificazioni anche all'edificio stesso.

FONTI ICONOGRAFICHE

1500

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

a

b a. Mappa della zona di Stellata e Ficarolo, 1635, Circe Venezia

Pianta del forte et della torre, sec XVII AsMo, mappario estense.

b. Catena tesa tra la Rocca Possente di Stellata e Rocca Benedetta di Ficarolo, sec XVII AsMo

Pianta Primo Piano

Pianta Piano Terra

Pianta Primo Piano

Pianta Primo Piano

Pianta Primo Piano

IPOTESI RICOSTRUTTIVE

Pianta Piano Terra

la

Prospetto Est

Prospetto Nord

Prospetto Ovest

Prospetto Sud

FONTI DOCUMENTALI E APPROFONDIMENTI

Prospetto Sud

Disegni del XVII sec. Archivio di stato di Modena

Prospetto Est

Prospetto Nord

Prospetto Ovest

20 03



Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLE FASI DI TRASFORMAZIONE DELL’EDIFICIO 1700

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

1800 - Prima metà 1900 fine '800 La Rocca passa da proprietà Pepoli a Spisani.

1708 L'occupazione di Stellata da parte degli Austriaci prevede la distruzione di tutte le fortificazioni, eccezione fatta per la Rocca Possente, che viene trasformata in caserma.

prima metà del '900 viene usata come casino di caccia.

1788 Si hanno notizie di un intervento sull'edificio: ricostruzione di alcune parti danneggiate e del ponte ligneo di ingresso al forte.

Pianta della Stellata e le sue fortificazioni, sec.XVIII, Biblioteca Civica Ariostea di Ferrara.

Prospetto Sud

Approfondimento

2* (rif. tavola 05)

Mappario estense, 1708, AsMo

Prospetto Est

Prospetto Nord

Prospetto Ovest

Prospetto Sud

Cartolina del 1940 Archivio fotografico della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini

Prospetto Est

Prospetto Nord

Prospetto Ovest

21 04



Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLE FASI DI TRASFORMAZIONE DELL’EDIFICIO

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Seconda metà 1900 - 1974

1975

1940-1974 La Rocca viene usata a scopo abitativo fino agli anni '60 e, in seguito, abbandonata e lasciata al suo degrado .

1975 Il restauro dell'architetto Ferdinando Visser permette il riutilizzo della Rocca come sede di mostre temporanee..

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

1974 La rocca viene donata dalla famiglia Spisani al comune di Bondeno.

Pianta Piano Terra

Prospetto Sud

1965 Archivio fotografico della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini

Pianta Primo Piano

Pianta Primo Piano

Prospetto Est

Prospetto Nord

Pianta Piano Terra

Prospetto Ovest

Prospetto Sud

Approfondimento

1* (rif. tavola 05)

Pianta Primo Piano

Prospetto Est

1975 Fotografie fornite dall'impresa Galliera Costruzioni, esecutrice dei lavori di restauro.

Pianta Primo Piano

Prospetto Nord

Prospetto Ovest

22 05


CONSIDERAZIONI SULLA VULNERABILITA’ SISMICA DELL’EDIFICIO

La prima fase del lavoro si è svolta attraverso una campagna di sopralluoghi che hanno permesso di studiare a fondo l'edificio, sulla base del rilievo geometrico laser scanner, fornito dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna.

ANALISI DIRETTA DELLA FABBRICA

RILIEVO GEOMETRICO

RILIEVO CRITICO-DESCRITTIVO

RILIEVO FESSURATIVO

Il rilievo del quadro fessurativo è stato elaborato solo dopo aver studiato la storia della fabbrica e il susseguirsi delle trasformazioni, quando si è reso necessario comprendere come il sisma abbia danneggiato la Rocca, in relazione alle sue vulnerabilità intrinseche. Si è svolto un attento rilievo delle fessurazioni, che sono state classificate in base a profondità, ampiezza, posizione dei cigli, al fine di ricostruire un ipotetica sequenza di danno.

IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLE FASI DI TRASFORMAZIONE IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLA STORIA MECCANICA

TIPO DI FESSURA

INDIVIDUAZIONE DI ALCUNI MECCANISMI DI COLLASSO TIPICI, PER I QUALI SONO STATE SVOLTE DELLE VERIFICHE

DOVE TALI VERIFICHE NON SONO RISULTATE SODDISFATTE, SI INTERVIENE INSERENDO OPPORTUNI PRESIDI ANTISISMICI (TAV.26-30)

PA

Lesione Passante

PR

Lesione Profonda

SU

Lesione Superficiale

1 Individuazione dei parametri legati alla sismicità dell’area Per il calcolo della domanda (accelerazione attesa) si ricorre all’ausilio del software istituzionale suggerito dalla circolare n. 617 del 2009: “Azioni sismiche - Spettri di risposta”. Calcolo del tempo di ritorno per lo stato limite di danno (SLD) e per lo stato limite di salvaguardia della vita (SLV): Tr= Vr/ln(1-PVr)

STATO DEI CIGLI

Sv

Spigoli Vivi

Sa

Spigoli Arrotondati

Tr (SLD) =50 anni Elaborazioni Tr (SLV) =475 anni effettuate con "Spettri NTC ver.1.0.2"

Cigli Complanari

Definizione dei avalori ag*, per Fo, Ti c,periodi e del di coefficiente sottosuolo S Valori dei parametri ritorno TR associati a ciascuno SL g , F o, T C STATO SLATO LIMITE LIMITE

TR

ag

Fo

[anni]

[g]

[-]

TC * [s]

30

0,034

2,562

0,237

50

0,041

2,572

0,273

475

0,109

2,588

0,287

975

0,143

2,583

0,289

SLO SLD SLV SLC

Cigli non Complanari Cigli non Paralleli nello spessore dell'elemento Cigli non Paralleli nello spessore dell'elemento

La verifica dell'idoneità del programma, l'utilizzo dei risultati da esso ottenuti sono onere e responsabilità esclusiva dell'utente. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non potrà essere ritenuto responsabile dei danni risultanti dall'utilizzo dello stesso.

Individuazione del coefficiente sottosuolo S: S=Ss x St

Cigli Paralleli nello spessore dell'elemento

S=1

2 Verifica allo SLD e allo SLV, in reazione al meccanismo di collasso studiato

Cigli non Paralleli

CASO I: Ribaltamento semplice della parete

Cigli non Paralleli

-Calcolo del momento stabilizzante e del momento ribaltante:

Lesioni con cuspidi e gola

Peso specifico Volume V (m3) w (kN/m3) 18,0 47868,1α

Peso (kN)

387

=

xG (m)

6966

1,2 α

8239,6

yG (m)

=

Momento Momento ribaltante stabilizzante (kNm) (kNm) α 6,9 47868,1 8239,6

Cigli Paralleli

αP P

0,17

-Determinazione di α ottenuta ponendo Mst = Mrib α

e

1 8239,6kNm =0,17 α47868kNm

NR

a0* (g)

FC 1,35

α=0,17

0,1259

Lesioni

-Calcolo dell’accelerazione di collasso: a0* = αg / eFC

Non Rilevato

a*0= 0,126g

Proiezione di lesioni

-Definizione della domanda SLD: a= (ag (PVr) x S)

a(SLD)=0,062g

SLV: a= (ag (PVr) x S)/q

a(SLV)=0,082g

+/-

-Verifica LA VERIFICA E’ SODDISFATTA PER ENTRAMBI GLI STATI LIMITE

SLD: 0,126g > 0.062g SLV: 0,126g > 0,082g

a*0 ≥ a(attesa)

Scostamento verticale delle porzioni murarie

Cuspidi

0cm

Ampiezza della gola

+0.00

Quota altimetrica in pianta rilevata all'intradosso della volta

CASO II: Ribaltamento del macroelemento sommitale della parete -Calcolo del momento stabilizzante e del momento ribaltante: Peso specifico Volume V (m3) w (kN/m3) 18,0

Peso (kN)

40

xG (m) yG (m) Momento Momento ribaltante stabilizzante (kNm) (kNm) α 720 0,11 1,25 900,0 79,2

-Determinazione di α ottenuta ponendo Mst = Mrib 79,2 kNm = α 900kNm

Quota altimetrica in pianta rilevata a pavimento

α=0,088

-Calcolo dell’accelerazione di collasso: a0* = αg / eFC

+53.94

a*0= 0,07g

-Definizione della domanda

SLD -Verifica accelerazione al suolo: a*0≥ag(Pvr) S

0,07 ≥ 0,06 VERIFICATA

-Verifica accelerazione in quota: a*0≥Se(T1)ψ(Z)γ 0,07 ≥ 0,09 NON VERIFICATA

SLV -Verifica accelerazione al suolo: a*0≥(ag (Pvr) S)/q

0,07 ≥ 0,08 NON VERIFICATA

-Verifica accelerazione in quota: a*0≥(Se(T1)ψ(Z)γ)/q 0,07 ≥ 0,12 NON VERIFICATA

Il progetto dovrà prevedere la messa in opera di opportuni presidi sismici, al fine di ridurre la vulnerabilità sismica dell’edificio oggetto di studio. (tavole 26-30)

Quota altimetrica in elevazione


RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Pianta Piano Interrato

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

A

B

17.0

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

8.8

8.7

17.1

C

-0.56

8.6

8.7

16.9

8.8

8.9

-2.03

-2.07

8.7

A

8.7

B

16.9

TIPO DI FESSURA

NR

NR

NR

NR

NR

NR

NR

NR

ampiezza max min STATO DEI CIGLI

C

06 03



RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Pianta Piano Terra

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

B

16.3

07 04

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

3.9

A

3.9

8.3

8.3

1.9

1.9 2.5

2.5

3.9

0.1 cm 3.9

0.1 cm +1.81

+1.85

8.4

0.6 cm

0.4 cm

16.2

2.5

2.4

2.0

2.0

8.3

0.3 cm

+3.70

2.5

2.4

16.1

C

1.9

1.9

8.3

8.3

+3.27

3.9

3.9

+1.70

2.5

2.5

1.9

1.9

8.3

8.3

3.9

A

3.9

B

16.2

TIPO DI FESSURA

NR

NR

ampiezza max min STATO DEI CIGLI

NR

NR

PR

PR

0.6 cm 0.1 cm

0.4 cm

Sv

Sv

NR

C



Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Pianta Piano Primo

1:50

08 05

B

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

16.3

3.3

A

3.3

8.3

8.4

1.0

1.0

1.1

1.1

1.0

1.0 1.3

1.3

3.3

0.8

3.3

0.1 cm 0.5 cm

+6.37

+6.49

3 cm

1.1

8.3

+-

2 cm

7.5

1.0 7.8

1.0

-+

1 cm

1.1

-

1.0

1.0

+

-+

0.2 cm

2.5 cm

+8.95

C

1.5 cm

+8.12

1.3

1.3

16.2

C

5.3

4.0

1.1 16.3

1.3

1.4

1 cm

1 cm

1.0

1.0

8.3

7.9 1.0

+7.88

1.0

2 cm

7.7

1.1

1.1

-+

1.5 cm

4 cm

4 cm 1 cm

+6.36 0.1 cm

3.3

3.4

1.3

1.3

1.0

1.0

1.1

1.1 1.0

8.4

8.3

3.3

A

3.3

16.3

B TIPO DI FESSURA ampiezza max min STATO DEI CIGLI

1.0

PR 1 cm 0 cm

PR PR PR

NR

2.2 cm 0 cm

0.5 cm 0 cm

2 cm 0.2 cm 0 cm

NR

PR

1 cm 0 cm

PR 1 cm 0 cm

PR 4 cm 0.1 cm

PR 1 cm 0 cm

Sv

Sv Sv Sv

Sv

Sv

Sv

Sv

Sv

Sv

NR

NR NR NR

NR

NR

NR

NR

NR

NR



RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Pianta Piano di Guardia

Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

06 09

B

17.1

2.7

2.6

8.1

8.0

1.4

1.0

A

1.0

1.4

1.4

1.4

1.7

1.7 +13.47

2.7

2.7

+13.52

3 cm

-

+

4.5 cm

5 cm

1.1

1.2

3 cm

1.0

7.8 1.0

7.9

3 cm

1.2

1.3

5 cm

2 cm 1 cm

-+

C 1.7

1 cm

1.7

16.9

C

17.0

1.8

1.6

0.5 cm

+13.35 +11.60

1.2

8.0

8.0

1.1

2.5 cm 1.0

+-

+11.33

2.5 cm

+ -

3 cm

1.3

-+

5 cm

3 cm 1.2

1.3

5 cm

4 cm

2.7

2.6

12.01 +11.35 +13.70

+13.44

0.1 cm

1.6

1.6

1.3

1.3

1.1

1.0

8.1

A

1.3

8.0

1.2 2.7

B

2.6

A

B

17.0

ampiezza max min STATO DEI CIGLI

PR 5 cm

Sv

PR 3 cm

Sv

PR 4 cm 0 cm

Sv

PR 1 cm

Sv

PR 1 cm

Sv

PR 5 cm

Sv

PR 4.5 cm

Sv

PR 3 cm

Sv

PR 5 cm

Sv

PR PR SU PR PR 2.5 cm

2 cm 0.5 cm

2.5 cm 0.1 cm

3 cm

Sv Sv Sv Sv Sv

PR 3 cm

Sv

C

C

A

TIPO DI FESSURA

B

RILIEVO-PIANTA PIANO DI GUARDIA E INDICAZIONE DELLE TRAVATURE

1:200



RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Sezione AA

Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

+13.58

PIANO DI GUARDIA

+9.16

0.6 cm

0 cm

0.1 cm

0.1 cm

0.1 cm

0.1 cm

0.1 cm

0.05 cm 0.3 cm PIANO PRIMO

PIANO TERRA

+4.18

0.00

-1.89

TIPO DI FESSURA ampiezza max min STATO DEI CIGLI

-1.90

SU

SU SU NR PR

SU

SU SU

0.1 cm 0 cm

0.1 cm 0.1 cm 0 cm 0 cm

0.1 cm 0 cm

0.1 cm 0.1 cm 0 cm 0 cm

Sv Sv

Sv

Sv Sv NR Sv

Sv

Sv Sv

NR NR

NR

NR NR

NR

NR NR

PR SU 6 cm 0.05 cm 3 cm 0 cm

continua sulla volta

0.2 cm

NR

07 10



Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Sezione BB

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

+13.58

+9.16

1.8 cm

0 cm 1 cm 0.1 cm

0.1 cm

0.1 cm

2.5 cm

+4.18 2.8 cm

1.5 cm

1.2 cm

0.00

-1.63 -1.84

TIPO DI FESSURA

PR

PR PR PR PR PR PR SU PR SU

SU

SU NR

SU

ampiezza max min

1.2 cm 0 cm

2.5 cm 2.8 cm 1.5cm 0 cm 0 cm 0 cm

0.1 cm 0 cm

0.1 cm 0 cm

0.1 cm 0 cm

STATO DEI CIGLI

Sv

Sv Sv Sv Sv Sv Sv Sv Sv Sv

Sv

Sv NR

Sv

Sv NR

Sv

Sv

NR

NR NR NR NR NR NR NR NR NR

NR

NR

NR

NR

NR

NR

1 cm 1.8 cm 0 cm 0 cm

1 cm 0.1 cm 0 cm 0 cm

0.1 cm 0 cm

PR NR 2 cm 0 cm

NR 0.5 cm 0 cm

PR 1 cm 0 cm

11 08



RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Sezione CC

Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

+13.58

PIANO DI GUARDIA

PIANO PRIMO

+9.16

+4.18

0.5 cm

+1.84

3 cm

PIANO TERRA

0.00

-1.88

TIPO DI FESSURA

PA

PR

ampiezza max min

0.3 cm

0.5 cm

STATO DEI CIGLI

Sv

Sv

NR

NR

09 12



RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Prospetto Nord

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

+1.84

-1.88

TIPO DI FESSURA ampiezza max min STATO DEI CIGLI

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

13 10



RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Prospetto Ovest

TIPO DI FESSURA ampiezza max min STATO DEI CIGLI

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

11 14



RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Prospetto Sud

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

+1.84

-1.88

TIPO DI FESSURA ampiezza max min STATO DEI CIGLI

15 04 12



RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Prospetto Est

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

-2.04

-2.00

TIPO DI FESSURA ampiezza max min STATO DEI CIGLI

PA

NR

0.3 cm

0.2 cm 0 cm

Sv

Sv

NR

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

16 13



RILIEVO GEOMETRICO FESSURATIVO - Pareti Interne Piano Primo 0.3 cm 0.5 cm

EST

Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:100

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

NORD 1:100

1:100

0.5 cm

1 cm

0.6 cm

0.1 cm

0.1 cm

0.4 cm

0.2 cm

0.3 cm

0.2 cm

0.3 cm

0.4 cm 0.1 cm

0.1 cm

0.2 cm

0.5 cm

0.5 cm

0.1 cm

0.1 cm 0.2 cm 0.1 cm

PR

PA

PA PR PR PA

PR

PA

SU

PR

SU

PR

PR PR PR

PR

PR

PR SU PR

0.5 cm 0.1 cm

0.5cm

0.6 cm 0.1 cm 0.2 cm 0 cm 0 cm 0 cm

0.3 cm 0 cm

0.4 cm 0 cm

0.1 cm 0 cm

0.2 cm 0 cm

0.1 cm 0 cm

0.4 cm 0 cm

0.2 cm 0.3 cm 0.3 cm 0 cm 0.1 cm 0.1 cm

1 cm 0.1 cm

0.5 cm

0.2 cm 0.1 cm 0.5 cm 0.1 cm 0 cm 0.1 cm

Sv

Sv

Sv Sv Sv Sv

Sv

Sv

Sv

Sv

Sv

Sv

Sv Sv Sv

Sv

Sv

Sv Sv Sv

NR

NR

NR NR NR NR

NR

NR

NR

NR

NR

NR NR NR

NR

NR

NR NR NR

0.6 cm 0 cm

continua sulla volta

continua sulla volta

continua sulla volta

OVEST

0.6 cm

continua sulla volta

SUD

1:100 1 cm

0.3 cm

0 cm 0.1 cm

0.1 cm

0.1 cm

0.1 cm

0 cm

0.1 cm

0.1 cm

0.05 cm

0 cm 0.2 cm

0.3 cm

0.1 cm

2 cm

PR SU

SU

SU SU

SU

SU SU

PR

PR

PR

PR

0.6 cm 0.05 cm 0.3 cm 0 cm

0.1 cm 0 cm

0.1 cm 0.1 cm 0 cm 0 cm

0.1 cm 0 cm

0.1 cm 0.1 cm 0 cm 0 cm

0.2 cm 0 cm

1 cm 0.1 cm

0.3 cm 0.1 cm

0.1 cm 0 cm

Sv Sv

Sv

Sv Sv

Sv

Sv Sv

Sv

Sv

Sv

Sv

Sv

NR NR

NR

NR NR

NR

NR NR

NR

NR

NR

NR

NR

continua sulla volta

continua sulla volta

continua sulla volta

continua sulla volta

continua sulla volta

PR 1 cm 0 cm

1:100

17 14


CONSIDERAZIONI SULLA VULNERABILITA’ SISMICA DELL’EDIFICIO

La prima fase del lavoro si è svolta attraverso una campagna di sopralluoghi che hanno permesso di studiare a fondo l'edificio, sulla base del rilievo geometrico laser scanner, fornito dalla Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Emilia Romagna.

ANALISI DIRETTA DELLA FABBRICA

RILIEVO GEOMETRICO

RILIEVO CRITICO-DESCRITTIVO

RILIEVO FESSURATIVO

Il rilievo del quadro fessurativo è stato elaborato solo dopo aver studiato la storia della fabbrica e il susseguirsi delle trasformazioni, quando si è reso necessario comprendere come il sisma abbia danneggiato la Rocca, in relazione alle sue vulnerabilità intrinseche. Si è svolto un attento rilievo delle fessurazioni, che sono state classificate in base a profondità, ampiezza, posizione dei cigli, al fine di ricostruire un ipotetica sequenza di danno.

IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLE FASI DI TRASFORMAZIONE IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLA STORIA MECCANICA

TIPO DI FESSURA

INDIVIDUAZIONE DI ALCUNI MECCANISMI DI COLLASSO TIPICI, PER I QUALI SONO STATE SVOLTE DELLE VERIFICHE

DOVE TALI VERIFICHE NON SONO RISULTATE SODDISFATTE, SI INTERVIENE INSERENDO OPPORTUNI PRESIDI ANTISISMICI (TAV.26-30)

PA

Lesione Passante

PR

Lesione Profonda

SU

Lesione Superficiale

1 Individuazione dei parametri legati alla sismicità dell’area Per il calcolo della domanda (accelerazione attesa) si ricorre all’ausilio del software istituzionale suggerito dalla circolare n. 617 del 2009: “Azioni sismiche - Spettri di risposta”. Calcolo del tempo di ritorno per lo stato limite di danno (SLD) e per lo stato limite di salvaguardia della vita (SLV): Tr= Vr/ln(1-PVr)

STATO DEI CIGLI

Sv

Spigoli Vivi

Sa

Spigoli Arrotondati

Tr (SLD) =50 anni Elaborazioni Tr (SLV) =475 anni effettuate con "Spettri NTC ver.1.0.2"

Cigli Complanari

Definizione dei avalori ag*, per Fo, Ti c,periodi e del di coefficiente sottosuolo S Valori dei parametri ritorno TR associati a ciascuno SL g , F o, T C STATO SLATO LIMITE LIMITE

TR

ag

Fo

[anni]

[g]

[-]

TC * [s]

30

0,034

2,562

0,237

50

0,041

2,572

0,273

475

0,109

2,588

0,287

975

0,143

2,583

0,289

SLO SLD SLV SLC

Cigli non Complanari Cigli non Paralleli nello spessore dell'elemento Cigli non Paralleli nello spessore dell'elemento

La verifica dell'idoneità del programma, l'utilizzo dei risultati da esso ottenuti sono onere e responsabilità esclusiva dell'utente. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non potrà essere ritenuto responsabile dei danni risultanti dall'utilizzo dello stesso.

Individuazione del coefficiente sottosuolo S: S=Ss x St

Cigli Paralleli nello spessore dell'elemento

S=1

2 Verifica allo SLD e allo SLV, in reazione al meccanismo di collasso studiato

Cigli non Paralleli

CASO I: Ribaltamento semplice della parete

Cigli non Paralleli

-Calcolo del momento stabilizzante e del momento ribaltante:

Lesioni con cuspidi e gola

Peso specifico Volume V (m3) w (kN/m3) 18,0 47868,1α

Peso (kN)

387

=

xG (m)

6966

1,2 α

8239,6

yG (m)

=

Momento Momento ribaltante stabilizzante (kNm) (kNm) α 6,9 47868,1 8239,6

Cigli Paralleli

αP P

0,17

-Determinazione di α ottenuta ponendo Mst = Mrib α

e

1 8239,6kNm =0,17 α47868kNm

NR

a0* (g)

FC 1,35

α=0,17

0,1259

Lesioni

-Calcolo dell’accelerazione di collasso: a0* = αg / eFC

Non Rilevato

a*0= 0,126g

Proiezione di lesioni

-Definizione della domanda SLD: a= (ag (PVr) x S)

a(SLD)=0,062g

SLV: a= (ag (PVr) x S)/q

a(SLV)=0,082g

+/-

-Verifica LA VERIFICA E’ SODDISFATTA PER ENTRAMBI GLI STATI LIMITE

SLD: 0,126g > 0.062g SLV: 0,126g > 0,082g

a*0 ≥ a(attesa)

Scostamento verticale delle porzioni murarie

Cuspidi

0cm

Ampiezza della gola

+0.00

Quota altimetrica in pianta rilevata all'intradosso della volta

CASO II: Ribaltamento del macroelemento sommitale della parete -Calcolo del momento stabilizzante e del momento ribaltante: Peso specifico Volume V (m3) w (kN/m3) 18,0

Peso (kN)

40

xG (m) yG (m) Momento Momento ribaltante stabilizzante (kNm) (kNm) α 720 0,11 1,25 900,0 79,2

-Determinazione di α ottenuta ponendo Mst = Mrib 79,2 kNm = α 900kNm

Quota altimetrica in pianta rilevata a pavimento

α=0,088

-Calcolo dell’accelerazione di collasso: a0* = αg / eFC

+53.94

a*0= 0,07g

-Definizione della domanda

SLD -Verifica accelerazione al suolo: a*0≥ag(Pvr) S

0,07 ≥ 0,06 VERIFICATA

-Verifica accelerazione in quota: a*0≥Se(T1)ψ(Z)γ 0,07 ≥ 0,09 NON VERIFICATA

SLV -Verifica accelerazione al suolo: a*0≥(ag (Pvr) S)/q

0,07 ≥ 0,08 NON VERIFICATA

-Verifica accelerazione in quota: a*0≥(Se(T1)ψ(Z)γ)/q 0,07 ≥ 0,12 NON VERIFICATA

Il progetto dovrà prevedere la messa in opera di opportuni presidi sismici, al fine di ridurre la vulnerabilità sismica dell’edificio oggetto di studio. (tavole 26-30)

Quota altimetrica in elevazione


RILIEVO CRITICO DESCRITTIVO - Prospetto Sud

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

18 15



RILIEVO CRITICO DESCRITTIVO - Prospetto Est

16 12

16

16

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

16

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

16

16

16

16

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

19 16



RILIEVO CRITICO DESCRITTIVO - Prospetto Nord

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

20 17



RILIEVO CRITICO DESCRITTIVO - Prospetto Ovest

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:50

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

21 18



APPROFONDIMENTI

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:100

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

19 22


CONSIDERA SISMICA DE

RILIEVO GEOMETR

IPOTETICA

IPOTET

INDIVIDUA PER I

DOVE TA SI INTERVIENE

1 Individuazione d

Per il calcolo della do istituzionale suggerit risposta”.

Calcolo del tempo di salvaguardia della vit Tr= Vr/ln(1-PVr)

Definizione dei avalori Valori dei parametri g , F o, STATO SLATO LIMITE LIMITE

TR [anni]

SLO SLD SLV SLC

30 50 475 975

La verifica dell'idoneità del prog esclusiva dell'utente. Il Consiglio risultanti dall'utilizzo dello stesso.

Individuazione del c S=Ss x St

2 Verifica allo SLD studiato

CASO I: Ribaltamento

-Calcolo del moment Peso specifico Volume w (kN/m3) 18,0 47868,1α

=

-Determinazione di α α

e 0,17

8239,6kNm =α47868

-Calcolo dell’accelera a0* = αg / eFC

-Definizione della do

SLD: a= (ag (PVr) x S)

SLV: a= (ag (PVr) x S) -Verifica a*0 ≥ a(attesa)

CASO II: Ribaltament

-Calcolo del moment Peso specifico Volume w (kN/m3) 18,0

-Determinazione di α

79,2 kNm = α 900

-Calcolo dell’accelera a0* = αg / eFC

-Definizione della do

SLD -Verifica accele

-Verifica accele

SLV -Verifica accele

-Verifica accele

Il progetto dovrà pre di ridurre la vulnerab


IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLA STORIA MECCANICA DELL’EDIFICIO

Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015 Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

23



IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLA STORIA MECCANICA DELL’EDIFICIO

Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015 Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

24



CONSIDERAZIONI SULLA VULNERABILITA’ SISMICA DELL’EDIFICIO

La prima fase del che hanno permess geometrico laser sc paesaggistici dell'E

ANALISI DIRETTA DELLA FABBRICA

RILIEVO GEOMETRICO

RILIEVO CRITICO-DESCRITTIVO

RILIEVO FESSURATIVO

Il rilievo del quadro storia della fabbric necessario compre relazione alle sue v

Si è svolto un atten base a profondità, ipotetica sequenza

IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLE FASI DI TRASFORMAZIONE IPOTETICA RICOSTRUZIONE DELLA STORIA MECCANICA

TIPO DI FESSURA

INDIVIDUAZIONE DI ALCUNI MECCANISMI DI COLLASSO TIPICI, PER I QUALI SONO STATE SVOLTE DELLE VERIFICHE

DOVE TALI VERIFICHE NON SONO RISULTATE SODDISFATTE, SI INTERVIENE INSERENDO OPPORTUNI PRESIDI ANTISISMICI (TAV.26-30)

PA

Lesione Pa

PR

Lesione Pro

SU

Lesione Su

1 Individuazione dei parametri legati alla sismicità dell’area Per il calcolo della domanda (accelerazione attesa) si ricorre all’ausilio del software istituzionale suggerito dalla circolare n. 617 del 2009: “Azioni sismiche - Spettri di risposta”. Calcolo del tempo di ritorno per lo stato limite di danno (SLD) e per lo stato limite di salvaguardia della vita (SLV): Tr= Vr/ln(1-PVr)

STATO DEI CIGLI

Sv

Spigoli Vivi

Sa

Spigoli Arro

Tr (SLD) =50 anni Elaborazioni Tr (SLV) =475 anni effettuate con "Spettri NTC ver.1.0.2"

Cigli Compl

Definizione dei avalori ag*, per Fo, Ti c,periodi e del di coefficiente sottosuolo S Valori dei parametri ritorno TR associati a ciascuno SL g , F o, T C STATO SLATO LIMITE LIMITE

TR

ag

Fo

[anni]

[g]

[-]

TC * [s]

30

0,034

2,562

0,237

50

0,041

2,572

0,273

475

0,109

2,588

0,287

975

0,143

2,583

0,289

SLO SLD SLV SLC

Cigli non Co

Cigli non Pa

Cigli non Pa

La verifica dell'idoneità del programma, l'utilizzo dei risultati da esso ottenuti sono onere e responsabilità esclusiva dell'utente. Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici non potrà essere ritenuto responsabile dei danni risultanti dall'utilizzo dello stesso.

Individuazione del coefficiente sottosuolo S: S=Ss x St

Cigli Paralle

S=1

2 Verifica allo SLD e allo SLV, in reazione al meccanismo di collasso studiato

Cigli non Pa

CASO I: Ribaltamento semplice della parete

Cigli non Pa

-Calcolo del momento stabilizzante e del momento ribaltante:

Lesioni con

Peso specifico Volume V (m3) w (kN/m3) 18,0 47868,1α

Peso (kN)

387

=

xG (m)

6966

1,2 α

8239,6

yG (m)

=

Momento Momento ribaltante stabilizzante (kNm) (kNm) α 6,9 47868,1 8239,6

Cigli Paralle

αP P

0,17

-Determinazione di α ottenuta ponendo Mst = Mrib α

e

1 8239,6kNm =0,17 α47868kNm

NR

a0* (g)

FC 1,35

α=0,17

0,1259

Lesioni

-Calcolo dell’accelerazione di collasso: a0* = αg / eFC

Non Rilevat

a*0= 0,126g

Proiezione

-Definizione della domanda SLD: a= (ag (PVr) x S)

a(SLD)=0,062g

SLV: a= (ag (PVr) x S)/q

a(SLV)=0,082g

+/-

-Verifica LA VERIFICA E’ SODDISFATTA PER ENTRAMBI GLI STATI LIMITE

SLD: 0,126g > 0.062g SLV: 0,126g > 0,082g

a*0 ≥ a(attesa)

Scostamen

Cuspidi

0cm

Ampiezza d

+0.00

Quota altim

CASO II: Ribaltamento del macroelemento sommitale della parete -Calcolo del momento stabilizzante e del momento ribaltante: Peso specifico Volume V (m3) w (kN/m3) 18,0

Peso (kN)

40

xG (m) yG (m) Momento Momento ribaltante stabilizzante (kNm) (kNm) α 720 0,11 1,25 900,0 79,2

-Determinazione di α ottenuta ponendo Mst = Mrib 79,2 kNm = α 900kNm

Quota altim

α=0,088

-Calcolo dell’accelerazione di collasso: a0* = αg / eFC

+53.94

a*0= 0,07g

-Definizione della domanda

SLD -Verifica accelerazione al suolo: a*0≥ag(Pvr) S

0,07 ≥ 0,06 VERIFICATA

-Verifica accelerazione in quota: a*0≥Se(T1)ψ(Z)γ 0,07 ≥ 0,09 NON VERIFICATA

SLV -Verifica accelerazione al suolo: a*0≥(ag (Pvr) S)/q

0,07 ≥ 0,08 NON VERIFICATA

-Verifica accelerazione in quota: a*0≥(Se(T1)ψ(Z)γ)/q 0,07 ≥ 0,12 NON VERIFICATA

Il progetto dovrà prevedere la messa in opera di opportuni presidi sismici, al fine di ridurre la vulnerabilità sismica dell’edificio oggetto di studio. (tavole 26-30)

Quota altim



Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

INDIVIDUAZIONE DI UNA DESTINAZIONE D’USO FUNZIONALE AL SISTEMA TERRITORIALE 1- ANALISI DEL TERRITORIO

2- ANALISI DEL SISTEMA CICLABILE

Stellata

Individuazione del sistema cicloturistico destra Po

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

25

-Stellata è capostazione della ciclabile più lunga d’Italia (da Stellata a Gorino) -Fa parte del programma Eurovelo (Rete cicloturistica europea) -E’ una pista molto frequentata dai cicloturisti

Individuazione sulla mappa di: -Punti di interesse storico culturale -Noleggio biciclette -Punti di sosta e ristoro - Albergabici -Punti informativi -Approdi turistici -Aree UNESCO

3- INDIVIDUAZIONE DELLE FUN-

-PUNTO INFORMATIVO

ZIONI CHE, POSTE A STELLATA, MIGLIOREREBBERO IL SISTEMA CICLOTURISTICO

-NOLEGGIO BICI -SALA VIDEO/ESPOSITIVA -PUNTO DI SOSTA

CARATTERISTICHE GENERALI DELLA FABBRICA - LINEAMENTI DI PROGETTO PROBLEMA ALLAGAMENTO CARATTERISTICHE Aree: piano interrato. 105 mq GENERALI piano terra: 109 mq piano primo: 109 mq piano terrazza: 170 mq

CARATTERISTICHE DIMENSIONALI DEGLI SPAZI Il piano interrato e il piano terra sono soggetti ad allagamento nei peridi di piena del Po.

SERVIZI Attualmente i servizi igenici sono posizionati all’esterno della rocca

REQUISITI E PRIME RIFLESSIONI DI PROGETTO

E’ necessario limitare l’utilizzo di tali piani nei periodi autunnali e invernali. Per tale motivo la funzione d’uso deve essere stagionale e le attrezzature e gli arredi devono poter essere smontati e rimossi facilmente. Il piano terra può ospitare la funzione di infopoint connesso alla ciclovia. Gli altri due piani potranno accogliere le funzioni di sala video/conferenze e punto di osservazione.

Verificare se i servizi esistenti sono adeguati

C

6- INDIVIDUAZIONE DI ALTRE FUNZIONI CHE VALORIZZEREBBERO LA ROCCA

PRIMO PIANO- SALA VIDEO/CONFERENZE

Per l’inserimento dell’infopoint è sufficiente un solo piano (PIANO TERRA)

CARATTERISTICHE SIGNIFICATIVE REQUISITI FUNZIONE D’USO PROBLEMA Piano terra accessibile ma sog- Il mobilio e le attrezzature devoALLAGAMENTO getto ad allagamento nel periodo no essere facilmente removibili autunnale/invernale

-PRIMO PIANO: Può avere una funzione connessa all’infopoint, fungendo da sala espositiva/ conferenze per la promozione del territorio e dell’arte locale. Tale funzione può continuare in tutte le stagioni poichè il primo piano non è interessato dalle inondazioni.

IMPIANTI

Impianti e servizi già presenti: -impianto elettrico -rilevatore fumi -allarme anti-intrusione (vedi rilievo impianti) ACCESSIBILITÀ Presenza di due ingressi al piano terra, ma entrambi sono oggi difficilmente accessibili a causa dei dislivelli del terreno

Per permettere l’accessibilità al piano terra è necessario inserire un sistema per il superamento dei dislivelli.

CARATTERISTICHE SIGNIFICATIVE IMPIANTI Impianti e servizi già presenti: -impianto elettrico -rilevatore fumi -allarme anti-intrusione (vedi rilievo impianti) ACCESSIBILITÀ -Presenza di un ingresso tramite una scala ad arco rampante, non accessibile per i portatori di handicap -Presenza di una scala a chiocciola non rispondente alle norme vigenti

CHIUSURA -PIANO DI GUARDIA: Punto di osservazione/inserimento di un piccolo bar.

C

B

A

PIANO TERRA- INFOPOINT

06 06

1:50

C

B

B

SEZIONE CC

DISSESTO La rocca ha subito danni in seguito agli eventi sismici del maggio 2012. La messa in sicurezza non permette la fruibilità dell’edificio. Gli impianti esistenti possono E’ necessario predisporre essere sfruttati per il nuovo inter- interventi di consolidamento vento. e miglioramento sismico.

RILIEVO - PIANTA PIANO DI GUARDIA RILIEVO - PIANTA PIANO DI GUARDIA 1:50

C

C

A

C

0505

1:50

IMPIANTI Impianti e servizi già presenti nell’edificio: -impianto elettrico -rilevatore fumi -allarme anti-intrusione

A

RILIEVO - PIANTA PRIMO PIANO RILIEVO - PIANTA PRIMO PIANO 1:50

ACCESSIBILITÀ -Presenza di una scala a chiocciola non rispondente alle normative -Presenza di una botola che interessa tutti i piani e può eventualmente essere sfruttata per un impianto di risalita 2 opzioni: -Garantire l’accessibilità di tutto l’edificio inserendo un impianto di risalita meccanica

B

04 04

1:50

A

RILIEVO - PIANTA PIANO TERRA RILIEVO - PIANTA PIANO TERRA 1:50

A

Tra le destinazioni d’uso individuate solo il deposito biciclette non può essere posto all’interno della rocca, per esigenze tecniche e funzionali. E’ necessario posizionare il deposito all’esterno della rocca, prevedendo un piccolo volume, possibilmente posto in adiacenza del blocco servizi, per potersi facilmente allacciare agli impianti elettrici e idraulici. Le altre funzioni (infopoint, sala video/conferenze e punto di osservazione) possono impegare ognuna un piano dell’edificio.

B

ELENCATE QUALI POSSONO ESSERE POSTE NELLA ROCCA E QUAL E’ IL GRADO DI TRASFORMAZIONE CHE COMPORTANO TALE DESTINAZIONE

SALA VIDEO/CONFERENZE-Allestimento espositivo flessibile e removibile -Proiettore/schermo -Impianti: elettrico, rilevamento fumi, anti-intrusione -Accessibilità: necessità di inserire un impianto di risalita meccanica -Infissi adeguati

B

5- FRA TUTTE LE FUNZIONI

STINAZIONI D’USO INDIVIDUATE

NOLEGGIO BICI-Deposito biciclette con impianto elettrico/idraulico -Assistenza tecnica

A

Individuazione delle funzioni e dei requisiti:

INFOPOINT-Scrivania per il personale -Postazione internet -Tavolo con depliant, mappe, volantini -Pannelli informativi -Zona video -Impianti: elettrico, rilevamento fumi -Accessibilità: superamento delle barriere architettoniche -Infissi adeguati

4- COSA COMPORTANO LE DE-

SECONDO PIANO- TERRAZZA PUNTO RISTORO REQUISITI FUNZIONE D’USO

Se si vuole rendere accessibile questo piano anche ai diversamente abili è necessario prevedere un impianto di risalita meccanica , che può essere posizionato in corrispondenza della botola esistente al fine di evitare demolizioni o trasformazioni significative Infissi smontati dopo il sisma per Reinserimento degli infissi esiil posizionamento della messa in stenti, se adeguati sicurezza

IMPIANTI

CARATTERISTICHE SIGNIFICATIVE REQUISITI FUNZIONE D’USO Impianti e servizi già presenti: Necessità di inserire impianto antifu-impianto elettrico mo e anti intrusione

ACCESSIBILITÀ Presenza di una scala a chiocciola non rispondente alle norme vigenti

SERVIZI

Se si vuole rendere accessibile questo piano anche ai diversamente abili è necessario prevedere un impianto di risalita meccanica , che può essere posizionato in corrispondenza della botola esistente al fine di evitare demolizioni o trasformazioni significative Attualmente i servizi igenici sono Verificare se i servizi esistenti sono posizionati all’esterno della rocca adeguati



INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015 Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

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INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DELLA MURATURA

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:100

Prospetto Nord

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

Prospetto Nord

INTERVENTI

Prospetto Ovest

Prospetto Sud

INTERVENTI

DEGRADO PATINA BIOLOGICA

INTERVENTI Pulitura chimica con uso di biocidi

DEGRADO PRESENZA DI VEGETAZIONE

Accurata rimozione di muschi e depositi organici e inorganici, con spazzole di saggina PATINA

Pulitura meccanica con spazzole di saggina

INTERVENTI Trattamenti con diserbanti Accurata rimozione degli elementi vegetali infestanti mediante asportazione manuale

OSSIDAZIONE

Pulitura per sabbiatura Stesura di uno strato protettivo antiruggine

FESSURAZIONE

Intervento di scuci-cuci

MANCANZA

Integrazione parti mancanti

Stuccatura con malta a base di calce idraulica

DISGREGAZIONE DEL GIUNTO

Ristilatura del giunto

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INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEGLI IMPALCATI - Inserimento della carpenteria metallica

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:100

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

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INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO DEGLI IMPALCATI - Posa della pavimentazione

UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:100

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

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UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015 Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

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INTERVENTI VOLTI A RISPONDERE ALLE FUNZIONI D’USO INDIVIDUATE

Viene ricavato lo spazio necessario al ricovero dei pannelli all’interno della canna fumaria al piano di guardia, rimuovendo due delle pareti in laterizio risalenti all’intervento del 1975. I pannelli sono dimensionati in modo tale da essere ricompattati in due file all’interno dello spazio cavo del camino. Inoltre il loro peso li rende facili da maneggiare e le loro dimensioni ne permettono lo spostamento da un piano all’altro per mezzo della pedana elevatrice.

Università IUAV di Venezia A.A. 2014-2015

1:100

Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

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UniversitĂ IUAV di Venezia A.A. 2014-2015 Laurea magistrale in Architettura Conservazione e Costruzione

Laureande: Caterina Vaccari, Angela Manica Relatori: Paolo Faccio, Anna Saetta

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RINGRAZIAMENTI

La tesi è stata un’occasione per addentrarci in un mondo diverso da quello prettamente universitario, in cui ci siamo dovute relazionare con le amministrazioni, con la soprintendenza e con altri studi di architettura.

Ringraziamo, per l’aiuto che ci hanno offerto con passione e gentilezza: -il Comune di Bondeno, ed in particolare con Maria Orlandini, Simone Saletti, Marco Vincenzi e il Sindaco Alan Fabbri, che ci hanno consentito di accedere alla rocca permettendoci di studiarla in prima persona, -la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici dell’Emilia Romagna, -l’Archivio di Stato di Ferrara, -la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini, -l’architetto Vandelli dello studio “Progettisti associati”, che si occupa dell’attuale progetto di restauro e miglioramento sismico della rocca; -l’Archivio storico di Bondeno, -Edmo Mori, ex comandante della polizia municipale di Bondeno, il quale ci ha raccontato con passione i suoi ricordi e i suoi studi sull’edificio, -Anna Maria Visser Travagli, sorella dell’architetto Visser, che ha curato i restauri del 1975, -il Signor Spisani, nipote del proprietario della rocca, prima che venisse donata al comune del 1973.

Un ringraziamento speciale per i professori Paolo Faccio e Anna Saetta, che ci hanno seguite con serietà e dedizione durante il nostro percorso di tesi.

BIBLIOGRAFIA

-L. Chiappini, “Studi di storia civile bondanese”, 1997 -F. Visser, “La rocca di Stellata” in “Bondeno e il suo territorio dalle origini al Rinascimento”, 1988 -Cassi Ramelli, “Dalle caverne ai rifugi blindati”, 1964 -A. Frizzi, “Memorie per la storia di Ferrara”, 1791 -F. Visser, A.M. Travagli Visser, “La rocca di Stellata: ipotesi di utilizzazione e di restauro” 1974 -G. Ferraresi, “Storia di Bondeno”, 1963 -A. Altafini, D. Biancardi, A. Calanca, A. Vincenzi, “Il territorio di Bondeno dalla preistoria al medioevo”, 1987 -G. Cangi, M. Caraboni, A. De Maria, “Analisi strutturale per il recupero antisismico. Calcolo dei cinematismi per edifici in muratura secondo le NTC”, 2010 -“Linee Guida per la valutazione e la riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale”


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