CEFAL - Bilancio di Responsabilità Sociale 2009

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Bilancio di responsabilitĂ sociale 2009


Documento redatto in collaborazione con:

Cides Centro Internazionale Dell’Economia Sociale, Consorzio di Cooperative Sociali Sede Legale: Via Lame, 118 40122 – Bologna

Sede operativa: Via Cervellati, 1/G.H.I.L. 40122 – Bologna

Tel. +39 051 552876 / Fax. +39 051 555421

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INDICE 1. INTRODUZIONE 1.1

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Lettera della Presidente

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1.2 Guida alla Lettura

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2. IDENTITA’

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2.1 La Missione

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2.2 I Valori di riferimento

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2.3 Le Radici del CEFAL

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2.4 Le Aree di intervento

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2.5 Sedi e Adempimenti normativi

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3. RISULTATI ECONOMICI

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3.1 Calcolo del Valore Aggiunto

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3.2 Ripartizione del Valore Aggiunto

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4. RELAZIONE SOCIALE

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4.1 Mappa dei Portatori di interesse

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4.2 Risorse umane

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4.3 Relazioni di Rete

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4.4 Risultati raggiunti nei settori di intervento

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4.5 Eventi

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4.6 Principali indicatori di qualità e Obiettivi raggiunti

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4.7 Obiettivi futuri

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INDICE DELLE TABELLE

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1. INTRODUZIONE

1.1 Lettera della Presidente Negli ultimi anni il tema della responsabilità sociale ha assunto, anche nella nostra Regione, un ruolo centrale nel dibattito tra mondo imprenditoriale, Istituzioni Politiche e interlocutori sociali, al cui centro occupa una posizione di rilievo il mondo della formazione. Nonostante la grave congiuntura che interessa l’intero mercato del lavoro e che mette in difficoltà i nostri maggiori interlocutori, siamo riusciti a mantenere fede agli impegni presi e a dare risposte efficaci ai problemi che si sono presentati. CEFAL si caratterizza per la varietà offerta di percorsi di formazione professionale attraverso i quali dà un importante contributo allo sviluppo del tessuto sociale ed economico in cui, come ente di formazione, è inserito. Trovandoci in una posizione privilegiata tra formazione del capitale umano e mondo del lavoro, dal 2009 abbiamo voluto perfezionare il nostro impegno verso la rendicontazione delle attività svolte, non solo da un punto di vista meramente economico, bensì perfezionando un percorso di responsabilità sociale già avviato. Negli anni precedenti, infatti, ci eravamo impegnati nella redazione di un documento sociale, orientato principalmente alla presentazione dei servizi formativi erogati, nel 2009 invece è stato fatto un importante passo avanti sia nell’analisi dei processi organizzativi interni, che delle relazioni con i soggetti del territorio, con i quali interagiamo quotidianamente. Dopo aver rinnovato la certificazione UNI-ISO per la qualità della formazione da noi offerta, abbiamo potuto stringere rapporti di collaborazione sempre più stretti, tanto che dal 2010 sarà possibile contare su un impegno che, come CEFAL, ci porta a rispondere alla nostra mission ad un livello regionale. Riuscire, dunque, ad avvalerci degli strumenti necessari per mantenere rapporti trasparenti con tutti i portatori di interesse e, allo stesso tempo, per sviluppare circoli virtuosi volti al miglioramento continuo delle attività in un’ottica della qualità, emerge come un obiettivo fondamentale e stimolante. La centralità della persona, che caratterizza in nostro operato, e l’attenzione verso i cambiamenti, che segnano la realtà attuale del mondo lavorativo e non, ci portano a credere sempre di più nell’importanza di mantenere rapporti di fiducia, supportati dal concreto valore economico e sociale del lavoro svolto.

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“…per rispondere alle esigenze e alla dignità di chi lavora, e ai bisogni della società, esistono vari tipi di imprese, ben oltre la sola distinzione tra « privato » e « pubblico ». Ognuna richiede ed esprime una capacità imprenditoriale specifica. Al fine di realizzare un'economia che nel prossimo futuro sappia porsi al servizio del bene comune nazionale e mondiale, è opportuno tenere conto di questo significato esteso di imprenditorialità. Questa concezione più ampia favorisce lo scambio e la formazione reciproca tra le diverse tipologie di imprenditorialità, con travaso di competenze dal mondo non profit a quello profit e viceversa, da quello pubblico a quello proprio della società civile”. Capitolo Terzo - FRATERNITÀ, SVILUPPO ECONOMICO E SOCIETÀ CIVILE - Punto 41 BENEDETTO XVI ENCICLICA CARITAS IN VERITATE In quanto Ente di formazione, e quindi punto di snodo di un network costituito da mondi imprenditoriali diversi ma complementari, vogliamo, anche con la presentazione del documento che segue, compiere uno sforzo in più non solo per aumentare la qualità dei servizi di cui ci occupiamo ma anche per stringere relazioni sempre più trasparenti basate sulla fiducia reciproca

Maria Teresa Castaldi Presidente CEFAL

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1.2 Guida alla Lettura

Il seguente documento è frutto di un processo di rendicontazione sociale che il CEFAL ha voluto orientare e redigere, non solo in risposta al D. Lgs. 155/06 in materia di bilancio sociale, altresì per la ben più importante finalità di migliorare in modo complessivo il proprio intervento socio-formativo ed economico. Non solo, avviare un processo di rendicontazione sociale ha innescato in CEFAL un ciclo virtuoso di gestione organizzativa che pone come obiettivi: La trasparenza delle azioni e dei risultati (accountability); La cura delle relazioni e dei rapporti con tutti i soggetti portatori di interesse (governance); Uno sguardo costante e attento alle dinamiche organizzative interne (management); I Principi che sostanziano il Bilancio Sociale qui esposto sono essenzialmente schematizzati di seguito: la coerenza: la quale mette in luce non solo gli obiettivi e i risultati conseguiti sul piano economico ma a coniuga l’impatto meramente contabile con i risultati sociali, tradotti dalla lettura dei risultati apprezzabili sui vari stakeholders; la completezza: per la quale ogni riferimento e ogni dato numerico vengono supportati da una descrizione qualitativa che riesca a presentare chiaramente il contesto e i settori nei quale si inseriscono le attività del CEFAL; la rilevanza: affinché tutti gli stakeholders possano avere accesso alle informazioni di interesse, viene qui seguita la traccia segnata dalla mission e dalle politiche di qualità che CEFAL rende pubbliche. In riferimento all’ispirazione e agli obiettivi prefissati ognuno potrà trovare le informazioni necessarie per aumentare le possibilità di valutazione; la partecipazione: in modo che il processo possa, nel corso degli anni coinvolgere tutti gli stakehoders al fine di dare spazio ed efficacia alle loro voci. Chi è portatore di interesse rappresenta la reale ricchezza dell’organizzazione e la sua partecipazione è obbligatoria in un ente in salute. La struttura del documento fa riferimento agli standard studiati dal GBS (Gruppo di Studio sul Bilancio Sociale) e include, oltre alla parte introduttiva, le sezioni Identità, Risultati Economici e Relazione Sociale.

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Nell’Identità si espone la Mission e si descrivono i campi di intervento in cui opera il CEFAL, nonché la Storia, i Valori e le Politiche della Qualità, in modo da offrire gli elementi necessari affinché i lettori possono cogliere i tratti peculiari dell’Ente. Nella sezione Risultati Economici illustreremo il quadro delle performance economiche realizzate. Infine, tratteremo la Relazione Sociale, capitolo nel quale analizzeremo dettagliatamente i risvolti che le attività realizzate hanno nel sistema sociale nel quale l’ente opera, evidenziando i risultati raggiunti coerentemente alle politiche preposte.

Il ruolo svolto dall’Ufficio Ricerca, Innovazione e Comunicazione, recentemente rinnovato dal Consiglio d’Amministrazione, è centrale per diffondere i principi del Responsabilità Sociale d’Impresa all’interno del CEFAL, tanto da favorire la partecipazione del personale e degli altri portatori di interesse verso la realizzazione di un documento sociale completo e trasparente. Il sistema di rendicontazione sociale poggia le sue radici sui sistemi di gestione e di comunicazione che l’impresa ha già messo in campo in passato. Il valore del Bilancio Sociale qui esposto comprende anche il frutto della consuetudine che l’ente rinnova periodicamente, preparando i rapporti annuali sulle attività svolte.

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2. IDENTITA’

2.1 La Missione CEFAL (Consorzio Europeo per la Formazione e l’Addestramento dei Lavoratori) è una Società Cooperativa di Formazione Professionale, accreditata presso la Regione Emilia Romagna, promossa dal Movimento Cristiano Lavoratori ed aderente alla Confederazione Cooperative Italiane. CEFAL è un ente di formazione conforme ai requisiti della norma UNI EN ISO 9001:2000 di cui ha rinnovato la certificazione il 29/06/2009 ad opera dell’Organismo TÜV Italia s.r.l.; il certificato è valido per i seguenti campi di applicazione: progettazione ed erogazione di corsi di formazione professionale superiore, continua e permanente, per utenze speciali e per l’obbligo formativo, servizi di orientamento, servizi di consulenza per i servizi formativi; progettazione ed erogazione di servizi socio-educativi in regime diurno (strutture protette) rivolte a persone con disabilità; erogazione del servizio di sostegno integrato inserimento lavorativo per persone con disabilità (EA 37, 38f). Come recita l’Art. 3 dello Statuto “La cooperativa, retta e disciplinata secondo il principio della mutualità senza fini di speculazione privata, si propone di attuare i propri fini statuari sulla base del pensiero sociale cristiano[…]”caratterizzando il proprio operato secondo le seguenti specifiche: CEFAL si impegna nel campo della formazione professionale per offrire risposte adeguate ai bisogni educativi e di crescita delle persone integrando innovazioni pedagogiche e obiettivi formativi in modo da rispondere ai cambiamenti sociali e alle richieste dei soggetti del territorio.

CEFAL si avvale di un orientamento che tiene conto delle molteplici esigenze delle persone ritenuto fondamentale per stimolare l’integrità dell’individuo, non solo sotto l’aspetto economico, ma anche rispetto alle diverse sfere dell’esistenza. CEFAL abbraccia questa prospettiva come punto di forza che soggiace alle sue attività

“[…]per rispondere meglio ai propri fini sociali [...]”, CEFAL rivolge le proprie attività alla ricerca e alla promozione di occasioni di lavoro sia favorendo la crescita di nuove imprenditorialità tra i giovani che sviluppando percorsi d’inserimento lavorativo per garantire a tutti la partecipazione attiva e autonoma nella società.

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2.2 I Valori di riferimento I fondamenti culturali e valoriali che guidano tutte le iniziative del CEFAL fanno riferimento, in primo luogo, alla Dottrina Sociale della Chiesa, ed in particolare nel modo di concepire la Persona ed il Lavoro. Il Lavoro ha per CEFAL una duplice valenza: individuale e collettiva. Da un lato è strumento per la realizzazione della persona, dall’altro è un contributo al miglioramento dell’economia e della società. La Persona: il CEFAL ispira le proprie azioni a una visione integrale della Persona, delle sue esigenze, dei suoi diritti, delle sue potenzialità, nella ferma convinzione che qualsiasi uomo o donna sia in primo luogo un soggetto portatore di risorse le quali, attraverso specifici percorsi di formazione, d’accompagnamento e di sostegno, possono svilupparsi e apportare contributi sempre più positivi alla comunità.

Ogni individuo è libero di intraprendere la strada che predilige purché dotato di una cassetta degli attrezzi che contenga concetti, esperienze, metodi e modelli, dei quali si possa avvalere di fronte alle difficoltà e alle possibilità della vita.

Riconfermati nella Lettera Enciclica “CARITAS IN VERITATE” firmata da papa Benedetto XVI il 29 giugno 2009, i valori della persona e del lavoro trovano ancor più attualità coniugati con l’orientamento alla libertà e alla responsabilità della Chiesa. “La vocazione è un appello che richiede una risposta libera e responsabile. Lo sviluppo umano integrale suppone la libertà responsabile della persona e dei popoli: nessuna struttura può garantire tale sviluppo al di fuori e al di sopra della responsabilità umana.”

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2.3 Le Radici del CEFAL L’esperienza di CEFAL ha inizio 38 anni fa, nel 1972. Nel tempo essa si è sviluppata, aggregando competenze e risorse, fino ad assumere, dal 1° gennaio 2009, l’attuale configurazione di Ente Regionale di Formazione del Movimento Cristiano Lavoratori dell’Emilia Romagna. Questo processo di aggregazione ha fatto progressivamente convergere in CEFAL i percorsi precedentemente avviati da CEFA/A (Centro Europeo Formazione Agraria), EFAL (Ente di Formazione Avviamento Lavoratori), Faenza Formazione e Fondazione Galassini.

Attualmente CEFAL si configura come Ente di Formazione riconosciuto a livello regionale in funzione

dei

risultati

ottenuti

durante

la

maturazione di un processo di consolidamento che la struttura ha raggiunto. Fin dagli albori, CEFAL mirava a diventare un punto di riferimento regionale per tutti quegli attori

istituzionali

impegnati

nell’inserimento

lavorativo dei soggetti in difficoltà e svantaggiati, creando e sviluppando le condizioni affinché i rapporti con il mondo delle imprese potessero generare benessere e attivare circoli virtuosi orientati al continuo miglioramento. Per arrivare all’attuale strutturazione, CEFAL ha intrapreso un percorso che è stato sostenuto anche dal finanziamento da parte della Regione Emilia Romagna di un progetto di “Ristrutturazione e riorganizzazione dell’Ente regionale MCL CEFAL per la formazione professionale” con fondi del 2007 al fine di aggregare in CEFAL le risorse delle opere MCL dedicate alla formazione in regione. Rinnovare continuamente l’impegno perché le persone più deboli possano trovare la giusta realizzazione nel lavoro prende impulso dal principio enunciato dall’Enciclica Laborem Exercens (14 Settembre 1981) di Giovanni Paolo II che sostiene: “Il lavoro è una delle caratteristiche che distinguono l’uomo” ricorrente anche nella Costituzione del nostro paese all’Art. 4 “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro […] e ogni cittadino ha il diritto di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione concorde al progresso materiale e spirituale della società […]”.

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CEFAL attinge nutrimento da queste radici, religiose e laiche, per rafforzare, con sempre maggior determinazione, il proprio mandato e riuscire a consegnare, anche nelle mani dei soggetti

in

difficoltà,

gli

strumenti

per

affermarsi come persone e come cittadini, verso la costruzione del benessere proprio e della società in un’ottica di valorizzazione del “Bene Comune”.1 L’attenzione verso un’offerta specializzata e collegata in filiera attraverso puntuali aggiornamenti permette un apporto formativo qualificato e qualificante, divenuto necessario per l’accesso al sistema produttivo. Ciò è facilitato dall’accuratezza posta nel curare e gestire un sistema di relazioni fruttuoso e trasparente con gli altri enti, Istituzioni e associazioni dislocate sul territorio regionale, nazionale e, recentemente, internazionale, in modo da contare su vivaci sinergie e fertili partenariati.

2.4 Le Aree di intervento CEFAL concretizza il proprio impegno su diverse aree in modo da mettere in pratica, all’interno della propria struttura, tutte le caratteristiche operative dell’Ente: la formazione per l’adempimento del diritto/dovere di istruzione e formazione,gli interventi in area sociale e i servizi di formazione e consulenza per le imprese. 5%

35%

A. Formazione per l'adempimento del diritto/dovere di istruzione-formazione B. Interventi in area sociale C. Servizi di formazione e consulenza per le imprese e lo sviluppo locale

60%

1 Stefano Zamagni definisce il “bene comune” confrontandolo con il “bene totale” e, per l’altro verso, tra bene comune e interesse generale. Mentre il bene totale è una somma di beni individuali, il bene comune è piuttosto il prodotto degli stessi. Il bene comune è dunque il bene della relazione stessa fra persone, tenendo presente che la relazione delle persone è intesa come bene per tutti coloro che vi partecipano.

Tratto da: Comitato Scientifico e Organizzatore delle settimane sociali dei Cattolici Italiani, Pisa Pistoia 17-21 ottobre 2007, Relazione “BENE COMUNE NELL’ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE”;

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A. Formazione per l’adempimento del diritto / dovere di istruzione - formazione

La legge regionale 12/2003 ha stabilito le possibili modalità di assolvimento del diritto/dovere di istruzione e formazione secondo diverse modalità:

percorsi integrati: sono percorsi progettati e realizzati in maniera congiunta tra istruzione e formazione (comunemente indicati anche come OFI: Obbligo Formativo Integrato). Nell’ambito del normale orario scolastico, una parte di ore viene svolta in collaborazione con il Centro di Formazione Professionale (CFP) sulla base di unità di competenza definite insieme tra il personale della scuola e del centro formativo, facendo riferimento al sistema nazionale delle qualifiche; corsi per l’assolvimento dell’obbligo formativo nella formazione professionale: hanno una durata di due anni, con un monte ore di circa 900 ore/anno (ripartite indicativamente in 585 presso il CFP e 315 di stage) e prevedono un esame finale con il quale viene rilasciata una qualifica regionale2; sono anche indicati come percorsi OF (Obbligo Formativo); apprendistato nel diritto/dovere di istruzione e formazione: è un rapporto di lavoro volto a favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, fornendo loro la possibilità di acquisire una professionalità specifica direttamente all’interno di un’impresa.

I destinatari

La normativa italiana sancisce l’obbligo di istruzione fino ai 16 anni e il diritto beneficiare di percorsi formativi aperti a tutti i giovani fino al compimento dei 18 anni.

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I progetti finanziati nel 2009 hanno durata, in virtù di un cambiamento nelle direttive attuative regionali, di 1000 ore / anno delle quali 350 di stage.

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B. Interventi in area sociale

Il settore “interventi in area sociale” di CEFAL raggruppa tutte le iniziative rivolte a persone diversamente abili o in situazione di svantaggio sociale, attraverso interventi di orientamento, formazione, transizione al lavoro. Inoltre CEFAL, attraverso specifici progetti formativi, interviene con corsi di aggiornamento o corsi professionali per gli operatori coinvolti nella rete dei servizi che si occupano, a diverso titolo, di persone in situazione di svantaggio. I destinatari Al variare delle caratteristiche delle persone in difficoltà e all’evolvere dei loro bisogni, il settore ha sviluppato attività, servizi, modelli di intervento rivolti a diverse tipologie di persone con bisogni speciali:

diversamente abili; in esecuzione penale/sottoposte a provvedimenti giudiziari; straniere che si trovano sul territorio italiano, compresi richiedenti asilo e rifugiati; Rom e Sinti; con problemi di salute mentale; con problemi di tossicodipendenza/abuso da sostanze psicotrope; in condizioni di disagio sociale legato a fenomeni di “nuove povertà”. Come ricordato, gli interventi formativi sono progettati anche per diversi gruppi di operatori che lavorano con i soggetti di cui sopra:

operatori dei servizi sociali; operatori del sistema della giustizia; volontari; operatori dei servizi di salute mentale; operatori comunali; mediatori linguistico-culturali; operatori socio-assistenziali; insegnanti.

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C. Servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale

Il settore si occupa di interventi di promozione delle risorse umane in risposta ad esigenze di sviluppo manifestate da imprese, Istituzioni, servizi del territorio, con particolare riferimento al livello locale/regionale, ma anche trans-regionale o transnazionale, nell’ambito di azioni finanziate da strumenti nazionali od europei di cooperazione. I destinatari e le tipologie di percorsi: Rientrano in questo settore diverse tipologie di intervento:

percorsi personalizzati per la formazione di lavoratori provenienti da aziende in crisi interessati da ammortizzatori sociali (di durata di norma compresa tra 50 e 300 ore) o a rischio di esclusione dal mercato del lavoro; percorsi di formazione superiore, rivolti a persone in possesso di qualifica professionale, diploma o laurea, per l’acquisizione di qualifiche di “approfondimento / specializzazione”; percorsi di formazione, di norma di breve-media durata (16-90 ore), ad accesso individuale per la formazione lungo l’intero arco della vita, rivolti a persone occupate (formazione continua) o a persone adulte in qualunque condizione occupazionale (formazione permanente) per adeguare la propria professionalità alle richieste del mercato del lavoro; percorsi di formazione aziendale (o interaziendale) su richiesta di singole aziende, organizzazioni, gruppi/reti/partnership, di norma private, per rispondere ad esigenze di innovazione, riconversione, specializzazione, rafforzamento del personale (anche attraverso i fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua); percorsi di accompagnamento alla creazione/sviluppo di impresa, soprattutto nell’ambito dell’economia sociale; iniziative complesse per il rafforzamento e lo sviluppo del sistema di istruzione-formazione e transizione al lavoro rivolto, in modo particolare, agli operatori del terzo settore, anche attraverso reti interistituzionali pubblico – private; questo ambito comprende anche attività di cooperazione internazionale per il capacity building e lo sviluppo locale.

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2.5 Sedi e Adempimenti normativi

Il CEFAL, la cui sede legale è ubicata in Via Lame 118 a Bologna, conta su tre sedi operative dislocate sul territorio regionale, ognuna delle quali è funzionale ai fabbisogni formativi della popolazione emiliano-romagnola:

Sede operativa di Bologna "S.Ruffillo” Via Nazionale Toscana, 1 40068 - S. Lazzaro di Savena (BO);

Sede operativa di Villa S.Martino di Lugo (RA) Via Provinciale Bagnara, 30 - 48022 Villa San Martino di Lugo (RA)

Sede operativa di Faenza (RA) Via Severoli, 12 - 48018 Faenza (RA)

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Tab. 1 Dotazioni tecniche delle Sedi operative

Struttura (mq)

Aule didattiche

Il Centro S.Ruffillo a Bologna

Villa S.Martino di Lugo

Faenza, Via Severoli, 12

3.000

1.000

460

9

5

5

2

1 aula per disegno tecnico CAD

1

Aula di informatica

1 Multimediale

Laboratori

Disponibilità di attrezzature per attività di:

2 di elettronica 1 di vetrinistica 1 di cucina

Officina

Sala riunioni

Sala mensa

Sala ricreativa

Sala convegni

Ospitalità

elettronica

sartoria

pneumatica

cucina

1 biblioteca 1 di vetrinistica

1 officina dotata di reparto saldatura 1 sala riunioni

1 sala riunioni

(da 16 posti)

(da 12 posti)

RISTOFAST - “Bar’n’Out”

Mensa per 120 coperti

Bar circolo MCL

Sala ricreativa per gli allievi

1 sala con veranda

Bar circolo MCL

1 Sala convegni

7 posti presso la foresteria InOut

Parco

Ampio parco e serra per attività di formazione

Campo sportivo attrezzato e giardino

Parcheggio

Ampio e gratuito

Ampio e gratuito

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1 sala riunioni


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CEFAL si pone come obiettivo l’adempimento degli adeguamenti previsti dal Decreto Legislativo 81/2008, ed in particolare degli articoli 17 e 28 dello stesso decreto. A tal fine il Datore di Lavoro, in relazione alla natura dell'attività svolta dalla propria azienda, valuta i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori attraverso un Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) emesso il 10/12/2008 con validità di due anni. Dall’esito di tale documento, che tiene conto delle caratteristiche delle strutture aziendali, sono stati stabiliti un organigramma del Servizio Benessere e Protezione e una squadra di emergenza.

Tab. 2 Decreti e normative in materia di Valutazione dei Rischi Decreto

Descrizione

Decreto Ministeriale 10/3/98

Norma per la valutazione del rischio incendio e gestione delle emergenze incendio ed evacuazione

Decreto Legislativo 388/03

Regolamento sul pronto soccorso aziendale

Decreto Legislativo 151/01

Tutela delle lavoratrici in stato di gravidanza

Accordo europeo 8 ottobre 2004

Stress lavoro correlato

Organigramma del Servizio di Prevenzione e Protezione

Legale Rappresentante (L.R.)

Responsabile del SPP (R.S.P.P.)

Servizio di Prevenzione e Protezione

Medico Competente (M.C.)

Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (R.L.S.)

Il Servizio di Prevenzione e Protezione si occupa prevalentemente di monitorare e migliorare le condizioni di lavoro del personale portando avanti un impegno quotidiano volto alla tutela della sicurezza, non solo materiale ma anche relazionale.

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I soggetti preposti sono incaricati anche di segnalare eventuali problematiche dovute a stress sul lavoro e fornire le modalità da seguire per risolverle coinvolgendo

se

necessario,

professionisti,

psicologi

o

consulenti

dell’organizzazione aziendale. Lo stress è un problema di vasta portata e spesso erroneamente sottovalutato. Ottemperare all’obbligo di legge sulla

sua

valutazione e prevenzione contribuisce significativamente al benessere sia in termini economici sia in termini “ambientali”.

Nel rispetto del DVR, il Servizio di Prevenzione e Protezione è incaricato di aggiornare le conoscenze del personale organizzando corsi di formazione inerenti i temi della sicurezza. A tal proposito, CEFAL nel 2009 ha aderito a un progetto di formazione per la sicurezza promosso dall’associazione nazionale SCF di cui è membro, per il quale è stato richiesto e ottenuto il finanziamento dal Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua negli Enti Religiosi FONDER. Inoltre, è compito delle figure preposte monitorare lo stato degli apparecchi per le emergenze antincendio e sismiche.

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3. RISULTATI ECONOMICI 3.1 Calcolo del Valore Aggiunto La produzione e distribuzione del valore aggiunto rappresenta il principale tramite di relazione con il bilancio di esercizio.

La riclassificazione del Conto economico a valore aggiunto prevede la

rielaborazione dei dati di bilancio relativi al periodo di rendicontazione, in modo da evidenziare la ricchezza prodotta e distribuita dall’Ente ai propri stakeholder. Da un punto di vista pratico tale grandezza è misurata attraverso la differenza tra il valore economico generato dall’azienda ed i costi sostenuti per l’acquisizione di beni e servizi. Tra il 2008 e il 2009 si evidenzia un consistente aumento del valore della produzione (circa +73%). Questa performance è stata raggiunta grazie soprattutto alle attività realizzate in provincia di Ravenna, ma anche per un aumento consistente in provincia di Bologna delle attività svolte nell’area formazione per l’adempimento del diritto / dovere di istruzione e nell’ambito degli interventi in area sociale. Tale risultato scaturisce inoltre da attente strategie di utilizzo delle risorse attraverso gli strumenti di pianificazione e controllo di gestione applicate a tutte le sedi in maniera integrata attraverso un’efficace ed efficiente collaborazione tra la direzione e l’amministrazione.

ESERCIZI

VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 2009

2008

Delta %

A) Valore della produzione Ricavi delle vendite e delle prestazioni

€ 2.627.794

€ 1.949.411

Variazione dei lavori in corso su ordinazione

€ 1.336.796

€ 260.095

€ 177.573

€ 191.402

€ 4.142.163

€ 2.400.908

€ 122.251

€ 67.295

€ 2.175.300

€ 1.106.107

€ 311.959

€ 254.440

€ 5.043

€ 59.113

Totale costi intermedi

€ 2.614.553

€ 1.486.955

75,83%

VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO

€ 1.527.610

€ 913.953

67,14%

Altri ricavi e proventi Ricavi della produzione tipica

72,52%

B) Costi intermedi della produzione Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Costi per servizi Costi per godimento di beni di terzi Oneri diversi di gestione

C) Componenti accessori e straordinari Saldo componenti accessori Saldo componenti straordinari VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO Ammortamenti della gestione per gruppi omogenei di beni VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO

21

€ 14

€ 64

-€ 3.697

-€ 6.395

€ 1.523.927

€ 907.622

-€ 100.650

-€ 75.111

€ 1.423.277

€ 832.511

67,90% 70,96%


3.2 Ripartizione del Valore Aggiunto PROSPETTO DI RIPARTO DEL VALORE AGGIUNTO 2009 a) Remunerazione del personale Personale € 1.289.433 Remunerazioni dirette € 939.710 Remunerazioni indirette € 349.723 Compensi ad amministratori e sindaci € 35.659 Tot. € 1.325.092 b) Remunerazione della Pubblica Amministrazione Imposte dirette € 3.123 Imposte indirette € 11.714 Tot. € 14.927 c) Remunerazione del capitale di credito Tot. € 20.160 d) Remunerazione dell’azienda Utile esercizio € 3.206 f) Associazioni sindacali e di categoria € 7.516 g) Allievi € 52.376 VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO € 1.423.277

2008 € 715.944 € 520.731 € 195.213 € 35.603 € 751.547 € 10.000 € 7.202 € 17.202 € 38.727 € 90 € 5.815 € 19.130 € 832.511

Il dettaglio della distribuzione del valore aggiunto agli stakeholder ci mostra come: Personale: 90,6%, di cui il 73% in remunerazioni dirette (salari e stipendi) e il 27% in remunerazioni indirette (oneri sociali, costi per la sicurezza e la salute, formazione); Compensi ad amministratori e sindaci: 2,51%; Pubblica Amministrazione: 0,82%, valore comprensivo delle imposte dirette ed indirette; Capitale di credito: 1,42%, comprensivo della remunerazione dei fornitori di capitale di breve e lungo termine; Azienda: 0,45%, da intendersi quale utile di esercizio; Associazioni sindacali e di categoria: 0,53%; Allievi: 3,68%; valore comprensivo delle Borse lavoro e indennità di frequenza allievi, delle visite didattiche, del trasporto allievi; Dis tribuz ione del VA 2009 1,42% 0,82%

0,45%

0,53%

pers onale dipendente

3,68%

c ompens i ad amminis tratori e s indac i pubblic a amminis traz ione

2,51%

c apitale di c redito

az ienda 90,60%

as s oc iaz ioni s indac ali e di c ategoria allievi

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4. RELAZIONE SOCIALE

4.1 Mappa dei Portatori di interesse Nella seguente riproduzione grafica sono riportati i portatori di interesse che a diverso titolo sono implicati nelle attività svolte dal CEFAL. Per stakeholder si intendono i soggetti che traggono in qualche modo beneficio dalle attività dell’ente, le caratteristiche dei quali possono essere diverse trovando comunque un riferimento comune rispetto ai gradi di coinvolgimento con l’ente. Il grafico di seguito rappresenta le tipologie di relazioni instaurate diversificandole per intensità. La varietà di soggetti, di tipologia dei loro ruoli e delle loro funzioni, mettono in luce l’ampiezza delle aree nelle quali CEFAL opera, coinvolgendo energie e risorse per invertirle in capacità e conoscenze da reintrodurre nel tessuto sociale.

Comunità locale Enti pubblici

Fornitori di materiali e servizi occasionali

Giovani e adulti in situazione di svantaggio

Giovani soggetti a diritto/dovere allo studio

Parrocchie

Imprenditori e liberi professionisti Imprese del territorio

Le risorse umane ed i collaboratori

Persone a bassa qualifica

Partner di sviluppo e innovazione

Istituti di credito

23

Enti di certificazione Qualità


4.2 Risorse umane La riorganizzazione delle sedi e del personale, alla luce della strutturazione di CEFAL a livello regionale, ha spinto l’organizzazione a valorizzare le peculiarità strutturali e geografiche laddove il CEFAL opera. Ad oggi il CEFAL è strutturato secondo il seguente organigramma:

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE

DIRETTORE Segreteria di Direzione

Ricerca, Innovazione e Comunicazione

Amministrazione, Finanza e Controllo Certificazione Qualità Segreteria Gestionale Sicurezza acquisti e Servizi Generali Add. Segr.Gest.

Add. Contabil.

Add. Rendic.

Add. Uff. Person.

Addetto Servizi Generali

Coord. Terr. RA Settore Diritto Dovere

Resp. Settore Sede

Settore Sociale

Resp. Settore RA

Resp. Settore Sede

Resp. Progett. e Sviluppo

Resp. di Progetto Tutor Operatori Specialistici

Formatori 1

Settore Servizi per le Imprese

Resp. Settore RA

Resp. Settore

Resp. Progett. e Sviluppo

Resp. di Progetto Tutor Operatori Specialistici

Formatori

Struttura Lavorativa Protetta

Resp. 1 SLP

Resp. di Progetto

Formatori Operatori Specialistici 2

Formatori Operatori Specialistici

Resp. Progett. e Sviluppo

Resp. 2 SIIL

Formatori Operatori Specialistici

Resp. di Progetto

Formatori Operatori Specialistici

Servizio Sostegno Integrato Inserimento Lavorativo

24


Tab. 3 Distribuzione del personale per sede SEDE

PERSONALE

Sede operativa di Bologna

14

Sede operativa di Villa S.Martino di Lugo

8

Sede operativa di Faenza

2

Distaccati / in aspettativa

9

Tot.

33

La suddivisione del personale rispecchia le qualità delle tre sedi rispetto alle specificità dell’offerta formativa, del lavoro di progettazione e di implementazione dei corsi. Tab. 4 Genere e Ruoli del personale Ruolo

M

F

Direttore

1

Responsabile amministrativo

1

Responsabili di Area

1

5

Settore amministrativo e Segreteria gestionale e di direzione

1

3

Referenti Logistica

2

Coordinatori, Formatori e Tutor

6

4

Distaccati presso altri enti o in aspettativa

4

5

Tot.

16

17

Nella sede di Bologna le collaborazioni a progetto e le convenzioni con altri soggetti formativi o della cooperazione sono principalmente impiegate nell’ambito di attività di tipo socio-formativo, soprattutto in progetti svolti nelle carceri o con utenze speciali, ma anche a supporto degli interventi rivolti ai giovani in diritto – dovere di istruzione e formazione. Nella sede di Lugo la peculiarità che contraddistingue l’operatività del CEFAL è rappresentata da una forte specializzazione nelle progettualità indirizzate al sostegno e all’empowerment di soggetti disabili.

25


Tab. 5 Gruppi di lavoro3 DIRITTO / DOVERE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

SOCIALE BOLOGNA

BOLOGNA •

Adia Mele (Responsabile OF)

Giacomo Sarti (Responsabile di Settore)

Patrizia Loria (Responsabile OFI)

Silvano Nanni (Responsabile di Progetto)

Costanza Curti (Responsabile di Progetto)

Maria Grazia D’Alessandro (Responsabile Progettazione e Sviluppo / Responsabile di Progetto)

Stefania Pigozzi (Responsabile di Progetto)

Emore Rubini (Responsabile di Progetto)

Federico Progetto)

Daniela Farini (Responsabile di Progetto)

Lambertini

(Responsabile

di

Stefano Cuppini (Responsabile di Progetto) Roberta Gregorini (Responsabile di Progetto)

Chiara Xilo (Tutor)

Vincenzo Pulerà (Tutor)

Chiara Barbieri (Responsabile di Progetto)

Claudia Parisini (Tutor)

Micaela Mariani (Operatore specialistico)

Tiziana Landuzzi (Formatore / Tutor)

Ilario de Gaetanis (Operatore specialistico)

Marta Mantovani (Operatore specialistico)

Andrea De Luca (Operatore specialistico) DIRITTO / DOVERE DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE

SOCIALE SEDI IN PROVINCIA DI RAVENNA

SEDI IN PROVINCIA DI RAVENNA •

Stefania Visani (Responsabile di Settore / Responsabile di Progetto)

Anna Maria Dalmonte (Responsabile di Settore / Coordinatore territoriale)

Mario Amadei (Responsabile di Progetto)

Simona Ranieri (Tutor)

Federica Ragazzini (Responsabile SIIL / Operatore specialistico)

Raffaella Panzavolta (Tutor)

Fabio Casadio (Tutor / Formatore)

Fulvia Ricci Mingani (Responsabile Struttura Lavorativa Protetta / Operatore specialistico)

Francesca Panciatichi (Tutor / Formatore)

Giuseppe Alberuzzi (Operatore specialistico)

Alessandra Zaccarini (Formatore)

Alessandra specialistico)

Maria Fussi (Operatore specialistico)

Domenica specialistico)

Giovanna Mazzotti (Operatore specialistico)

Claudia Peppi (Operatore specialistico)

Sara Sartoni (Operatore specialistico)

Giulia Galegati (Operatore specialistico)

SERVIZI PER LE IMPRESE

3

Flavio Venturi (Responsabile di Settore)

Fabio Casadio (Responsabile di Progetto)

Luca Finelli (Operatore specialistico)

In corsivo i collaboratori

26

Zaccarini

Tamburini

(Operatore

(Operatore


DIREZIONE E SERVIZI CENTRALI •

Flavio Venturi (Direttore)

Luigia Dal Cero (Segreteria di Direzione)

Lorena Sassi (Responsabile Ricerca, Innovazione e Comunicazione)

Diego Turchi (Responsabile Sicurezza e Referente Acquisti e Servizi Generali)

Lidio Dian (Addetto Servizi Generali)

AMMINISTRAZIONE, FINANZA E CONTROLLO; SEGRETERIA GESTIONALE •

Stefano Tumiati (Responsabile Amministrativo)

Silvia Rimondini (Contabilità Generale e Pagamenti)

Rita Cocchi (Rendicontazione e Contabilità Analitica)

Simona Maiorano (Amministrazione del Personale)

William Baccolini (Capo Ufficio Segreteria Gestionale)

Mariagrazia Farinelli (Segreteria Gestionale)

CEFAL nel 2009 ha dedicato un considerevole impegno nell’analisi organizzativa dell’ente, anche in relazione ai necessari adeguamenti in virtù dell’aggregazione delle nuove sedi e del personale ad esse adibito. In tale percorso, preceduto da un’azione di formazione del personale sui temi dell’organizzazione del lavoro, è stato l’inizio di una rivisitazione delle logiche collaborative all’interno del CEFAL.

27


4.3 Relazioni di Rete La formazione coinvolge il tessuto sociale circostante in tutte le sue strutture e forme, a partire dalle famiglie, come ad esempio quelle dei disabili o dei giovani che si trovano in situazioni di disagio. La formazione è un processo che responsabilizza la persona e si fonda su di una serie di legami con il contesto di riferimento: le imprese, le istituzioni pubbliche, i soggetti della società civile. Tra

i

bisogni

dell’innovazione

e

le

che

risorse,

caratterizza

il i

motore processi

formativi deve tener conto delle opportunità, delle sfide e dei problemi presenti sul territorio. Il

CEFAL

è

partecipazione territoriali,

da

sempre

impegnato

all’attivazione

attraverso

le

nella

di

nuove

reti

quali

influire

sul

miglioramento dei contenuti e delle competenze in campo. Allo stesso tempo, garantisce una fitta gamma di possibilità

e

contatti

capaci

di consolidare

l’operato e sviluppare quotidianamente il mandato che il CEFAL, come ente di formazione regionale, si è prefissato. La “dimensione europea” delle iniziative, che il CEFAL considera come uno dei suoi orientamenti guida, si concretizza attraverso la promozione delle risorse umane in un’ottica più ampia, favorita dal confronto con le diverse realtà europee. Tale fonte di ricchezza, sia per le persone e che per le organizzazioni della società civile, situa il CEFAL in un percorso verso la creazione di una società della conoscenza inclusiva e multiculturale. Coerentemente con tale direzione CEFAL interpreta le attività transnazionali, che sta sviluppando da anni, non più come un suo settore specifico ma come espressione degli altri settori di intervento: la partecipazione a Reti europee e l’utilizzo di strumenti ivi forniti risulta come il naturale compimento di un processo di maturazione del CEFAL frutto del rafforzamento delle attività svolte e del loro impatto.

28


Le reti di cui il CEFAL è parte Il CEFAL, nel suo percorso che da anni lo caratterizza come uno dei principali soggetti che si occupano di formazione professionale in Emilia-Romagna, ha stretto una serie di contati e rapporti privilegiati che si articolano su vari livelli.

LIVELLO REGIONALE CEFAL è associato con MCL, Il Movimento Cristiano Lavoratori (M.C.L.) è un’associazione “non profit” di promozione sociale, nata nel 1972, che fonda la propria azione sul messaggio evangelico.

CEFAL è associato ad AECA, Associazione Emiliano-Romagnola dei Centri Autonomi di Formazione Professionale, finalizzate alla creazione di sinergie per promuovere l’integrazione e lo scambio di buone prassi tra gli Enti soci.

CEFAL ha promosso, attraverso un progetto di Iniziativa Comunitaria

2

Occupazione, la creazione nel 1998 della Cooperativa sociale It2, che si connota come “impresa di transizione” facendo riferimento al modello francese delle “entreprise d’insertion”. Comitato Europeo per la Formazione e l’Agricoltura, costituito a Bologna il 23 settembre del 1972, ONG che opera in diversi Paesi in via di sviluppo quali: Albania, Marocco, Kenya, Bosnia, Tanzania, Guatemala, Argentina, Somali. Occupandosi di programmi di sviluppo integrato, con particolare attenzione ai settori

dell’Agricoltura,

Promozione

sociale,

Educazione,

Formazione

professionale, Sanità. Centro Internazionale Dell’Economia Sociale – attivo dal 1995, è un Consorzio di cooperative sociali che si occupa di promozione dell’economia sociale attraverso una serie di attività che comprendono studi, ricerche, assistenza tecnica allo sviluppo di impresa sociale. Cooperativa sociale di tipo A, costituita nel 1983, offre servizi socio-assistenziali educativi ed è fortemente specializzata nell’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti e nella gestione di strutture per anziani

29


Consorzio Provinciale Abitazioni Lavoratori Cristiani, composto da Cooperative edificatrici associatesi per potere assegnare una casa anche a coloro che non riescono ad acquisirne una alle condizioni di libero mercato.

Il Consorzio venne costituito il 5 Giugno 1972 tra un gruppo di cooperative socie di Copalc insieme ai Consorzi di Bologna, Modena, Ferrara, Ravenna e Parma in un periodo particolare per il comparto dell'edilizia e per la cooperazione. La Cooperativa agricola Motta & Bosco, costituitasi nel 1954, oggi è proprietaria e conduttrice diretta di un'azienda agricola di circa 580 ettari e aderisce alla "Confederazione Cooperative Italiane"

LIVELLO NAZIONALE CEFAL

è

associato

a

Scuola

Centrale

Formazione,

associazione nazionale di Enti di formazione riconosciuta ai sensi della legge 40/87. Scuola Centrale di Formazione ha circa 40 enti soci in 100 sedi distribuite in 9 regioni italiane per un totale di circa 2000 dipendenti. CEFAL è associato a CONFAP, Confederazione Nazionale Formazione Aggiornamento Professionale, costituita nel 1974 su iniziativa delle CEI, allo scopo di offrire un riferimento organico ed unitario agli Enti di formazione professionale di ispirazione cristiana nel loro servizio formativo rivolto ai giovani ed utenti nell’ambito dell’Orientamento e della Formazione al lavoro e sul lavoro.

30


CEFAL è associato a CONFCOOPERATIVE, Confederazione Cooperative

Italiane,

organizzazione

giuridicamente

riconosciuta di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento

cooperativo

e

delle

imprese

che

traggono

ispirazione dai principi e dalle tradizione della Dottrina Sociale della Chiesa.

CEFAL è membro del Consorzio OPEN (Offenders Pathways to Employment National Network), organismo di secondo livello finalizzato a promuovere lo sviluppo ed il miglioramento

http://www.openconsorzio.org/

di metodi e sistemi per favorire l'inserimento/reinserimento socio-lavorativo di minori ed adulti autori di reato. Il Consorzio raggruppa le maggiori organizzazioni che, a livello nazionale e regionale, promuovono e gestiscono interventi di formazione e inclusione sociale e lavorativa per detenuti ed ex-detenuti.

LIVELLO EUROPEO

CEFAL è membro di YES Forum (Youth and European Social Work Forum), rete di organizzazioni ufficialmente riconosciute di 13 diversi paesi dell’UE, che condividono l’impegno per l’inclusione sociale e la partecipazione attiva dei bambini e dei giovani con esperienze di svantaggio ed esclusione.

Attraverso l’associazione nazionale Scuola Centrale Formazione, CEFAL è collegato a CEC (Comité Européen de Coordination), rete europea costituita da 16 associazioni di diversa natura che operano nel circuito del Terzo Settore, rappresentano complessivamente circa 500 organizzazioni in 9 stati membri dell’UE.

31


I PARTNER ISTITUZIONALI E TECNICI Tab. 6 Partner di progetto PARTNER Regione Emilia Romagna Provincia di Bologna Provincia di Ravenna Comune di Bologna Unione dei Comuni della Bassa Romagna Uffici di Piano Distretto Pianura Est Partner Regionali

Uffici di Piano Distretto Pianura Ovest AUSL Bologna AUSL Lugo, Ravenna Caritas Diocesi di Bologna Centri di Formazione Professionale Locali e Regionali Facoltà di Scienze della Formazione Università di Bologna IRES Federazioni, Consorzi e Coop Sociali Locali HERA S.p.A. ISFOL Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Opera Don Calabria

Partner Nazionali

CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza) AGESOL Onlus CFPP Casa di Carità Onlus Associazione Famiglie Rurali Sinistra Piave, S.Giacomo di Veglia (TV) COMGIIT A.C. La Paz, Publa Pue (Mèxico) ESMOVIA, Valencia (Spagna) European Consulting LTD, (Malta) Barka Foundation (Polonia) EPATV, Vila Verde (Portugal) Lycée Professionnel François Rabelais, Brassac Les Mines (Francia)

Partner Internazionali

Regione Istria (Croazia) Dipartimenti d Economia e Turismo di Pola (Croazia) Etcharry Formation Developpement, (Francia) Fundacia de Volontari Somaschi, (Romania) Agentura Podporovaneho Z.S. ONG (Slovacchia) AID Actions Intégrées de Développement (Belgio) Training Education & Developement (Danimarca) Ustredie Prace, Ministero del Lavoro (Slovacchia)

32


4.4 Risultati raggiunti nei settori di intervento In questo paragrafo l’attenzione è posta su vari indicatori che permettono di comunicare la dimensione dell’impatto sociale che hanno avuto le attività del CEFAL nel corso del 2009. Il valore numerico di per sé considerato come un dato freddo, riesce a consegnare al lettore una prima misura del lavoro svolto nelle varie aree di intervento nel rispetto delle tre dimensioni tipiche dell’operato del CEFAL Ricordiamo le tre Aree di intervento del CEFAL, già presentate nella sezione “Identità” del presente Bilancio Sociale, sono: formazione per l’adempimento del diritto/dovere di istruzione - formazione: suddivisi in percorsi di formazione e percorsi integrati di formazione e istruzione; interventi in area sociale: rivolti sia a persone in situazione di svantaggio sociale, attraverso interventi di formazione e di transizione al lavoro, sia ad operatori coinvolti nella rete dei servizi; servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale: formazione superiore ed Alta Formazione per attività del Settore pubblico e privato.

Nel 2009 hanno beneficiato di azioni FORMATIVE CORSUALI erogate da CEFAL complessivamente oltre 1.100 persone, di cui circa l’85% erano giovani soggetti al diritto/dovere di istruzione e formazione e il restante 15% adulti. Tra questi ultimi, oltre 110 erano soggetti in difficoltà rispetto all’accesso al lavoro (per condizioni di svantaggio di varia natura o comunque in carico ai servizi per l’impiego). Nel 2009 -2010 si evidenzia un sensibile incremento del numero di beneficiari ai corsi per l’assolvimento del diritto dovere nella formazione rispetto all’anno formativo 2008-2010: da 301 a 380 ragazzi (+26%). Tra i beneficiari complessivi delle azioni corsuali, circa il 36% sono stranieri. Il monte ore dei corsi CONCLUSI4 nel 2009 è stato complessivamente di oltre 20.000 ore corso. Ad esse vanno sommate le attività laboratoriali e i servizi di accompagnamento / orientamento / supporto all’inserimento lavorativo, nonché i progetti di sistema e le attività seminariali per operatori, cui hanno partecipato complessivamente oltre 1.200 persone (di cui circa 370 giovani e 870 adulti).

4

In questa stima sono conteggiati i corsi OF e OFI per l’anno formativo 2008-2009 ma non quelli per l’anno formativo 2009-2010

33


Area formazione per l’adempimento del diritto/dovere di istruzione - formazione Il Settore si occupa della formazione iniziale per i giovani tra i 15 e i 18 anni. CEFAL eroga tali servizi da più di vent’anni. Durante lo sviluppo della struttura ha acquisito e perfezionando procedure e metodologie didattiche idonee a trovare risposta alle mutevoli esigenze dei giovani, riuscendo a adeguare la propria offerta formativa in sintonia con i cambiamenti legislativi intercorsi. Assolvimento del diritto / dovere nella formazione professionale (“Obbligo Formativo”):

20

Costruttore su macchine utensili 2009-2010

32

40

Costruttore su macchine utensili 2008-2009 Operatore della ristorazione 2009-2010

37

Operatore della ristorazione 2008-2009

36

42

36

18

Operatore amministrativo-segretariale 2009-2010

23

22

Operatore amministrativo-segretariale 2008-2009

37

Installatore e manutentore impianti elettrici 2009-2010

19

35

Installatore e manutentore impianti elettrici 2008-2009

17

33

Operatore del Punto Vendita 2009-2010

36

19

Operatore del Punto Vendita 2008-2009

33

13

40

0

20

I°anno Faenza

I°anno Bologna

40 I°anno Villa S.Mart.

43

15

60 II°anno Faenza

35

80 II°anno Bologna

100 II°anno Villa S.Mart.

beneficiari

annualità

Ore corso

OF 2008-2009

301

16

14.400

OF 2009 – 2010

380

20

19.000

34

120

140


Tab. 7 Corsi OF conclusi (Anno formativo 2008-2009) Allievi a termine

I° anno

II° anno

Operatore del Punto Vendita 19 Faenza 40 Bologna 15 Faenza 35 Bologna

Installatore e manutentore impianti elettrici

Operatore amministrativosegretariale

Operatore della ristorazione

Costruttore su macchine utensili

Totale

35 Bologna

22 Bologna

36 Bologna

40 Lugo

192

17 Bologna

42 Lugo

allievi

109

Totale

109

52

22

36

82

301

Operatore del Punto Vendita

Installatore e manutentore impianti elettrici

Operatore amministrativosegretariale

Operatore della ristorazione

Costruttore su macchine utensili

Totale

Annualità

I° anno

Bologna: 2

(900 ore)

Bologna: 2

Bologna: 1

Bologna: 2

Lugo: 2

10

Faenza: 1

II° anno

Bologna: 2

(900 ore)

Bologna: 1

-

-

Lugo: 2

6

Faenza: 1

Totale

6

3

1

2

4

16

Totale ore corso

allievi

14.400

Tab. 8 Corsi OF in attuazione (Anno formativo 2009-2010)

Frequentanti

I° anno (1000 ore a corso) II° anno (900 ore a corso)

Operatore del Punto Vendita

Installatore e manutentore impianti elettrici

33 Faenza

19 Lugo

36 Bologna

37 Bologna

13 Faenza 43 Bologna 125

Operatore amministrativosegretariale

Operatore della ristorazione

Costruttore su macchine utensili

Totale

18 Bologna

37 Bologna

20 Lugo

200

33 Bologna

23 Bologna

36 Bologna

32 Lugo

180

89

41

73

52

380

35


Annualità

Operatore del Punto Vendita

Installatore e manutentore impianti elettrici

Operatore amministrativosegretariale

Operatore della ristorazione

Costruttore su macchine utensili

Totale

I° anno

Bologna: 2

Bologna: 2

(1000 ore)

Faenza: 1

Lugo: 1

Bologna: 1

Bologna: 2

Lugo: 1

10

II° anno

Bologna: 2

(900 ore)

Faenza: 1

Bologna: 2

Bologna: 1

Bologna: 2

Lugo: 2

10

Totale

6

5

2

4

3

20

Totale ore corso

allievi

19.000

Assolvimento del diritto / dovere in percorsi integrati tra istruzione e formazione professionale (“Obbligo Formativo Integrato”):

47

Costruttore su Macchine Utensili 2009-2010

43

55

55

Costruttore su Macchine Utensili 2008 – 2009

18

Operatore Amministrativo Segretariale 2009 - 2010

39

13

19

Operatore Amministrativo Segretariale 2008-2009

56

19

75

Operatore Magazzino Merci 2009 – 2010

67

63

Operatore Magazzino Merci 2008-2009

0

20

I ° anno Bologna II°anno Monghidoro (BO)

60

40

60

I°anno Monghidoro (BO) II °anno Lugo

36

80 I ° anno Lugo III° anno Lugo

100 II ° anno Bologna

120

140

160


beneficiari

annualità

Ore corso

OFI 2008-2009

311

16

4.275

OFI 2009 – 2010

318

15

3.990

Nelle seguenti tabelle sono contrassegnate in azzurro le attività che fanno riferimento alla provincia di Bologna; in verde quelle che fanno riferimento alla provincia di Ravenna. Tab. 9 Corsi OFI conclusi (Anno Scolastico 2008-2009)

Percorsi integrati nell’Istruzione - Operatore Magazzino merci - IPC MANFREDI- ITC TANARI (Bologna)

N° Corsi Realizzati

N° Studenti Tot

6

123

2

38

Ore per corso

233 per i Ii anni 247 per i IIi anni

3 Ii anni + 3 IIi anni Percorsi integrati nell’Istruzione Operatore Amministrativo Segretariale - IPC MANFREDI - ITC TANARI (Monghidoro – BO)

233 per i 1i anni 247 per i IIi anni

1 I°anno + 1 II° anno Percorsi integrati nell’Istruzione - Montatore Meccanico di Sistemi – IPS Manfredi – Lugo

8

150

16

311

3 Ii anni + 3 IIi anni + 2 IIIi anni)

Tot.

285, di cui stage 40 per i Ii anni 300, di cui 80 stage per i II e IIIi anni

4.275

Tab. 10 Corsi OFI in attuazione (Anno Scolastico 2009-2010)

Percorsi integrati nell’Istruzione - Operatore Magazzino Merci - IPC MANFREDI- ITC TANARI (Bologna) i

N° Corsi

N° Studenti Tot

6

142

2

31

i

3 I anni + 3 II anni Percorsi integrati nell’Istruzione Operatore Amministrativo Segretariale - IPC MANFREDI- ITC

TANARI (Monghidoro) 1 I°anno + 1 II° anno

Percorsi integrati nell’Istruzione - Montatore Meccanico di Sistemi – IPS Manfredi – Lugo 2 Ii anni + 2 IIi anni + 3 IIIi anni

Ore per corso

233 per i Ii anni 247 per i IIi anni

233 per i Ii anni 247 per i IIi anni i

7

145

285, di cui stage 40 per i I anni

300, di cui 80 stage per i II e IIIi anni

Tot.

15

37

318

3.990


Interventi in Area Sociale L’Area Sociale è un settore che ha cominciato a connotarsi dalla fine degli anni ’80, il quale, in coerenza con i principi ispiratori dell’Ente, ha indirizzato il proprio impegno verso la formazione dei soggetti che sul territorio manifestavano fabbisogni speciali cui un intervento mirato e specifico poteva ridurre il rischio di emarginazione. Tab. 11 Area Sociale: azioni svolte5 nel 2009

Beneficiari

Interventi realizzati

Note

Formazione per persone svantaggiate6

52

8

1.580 ore corso

Formazione per persone disoccupate / inoccupate in carico ai servizi per l’impiego

62

9

490 ore corso

Azioni di accompagnamento / laboratori intersettoriali

369

5 progetti

Oltre 20.000 ore attività allievo

Servizi di informazione, orientamento e inserimento socio-occupazionali

544

4 progetti

Attività seminariali per operatori

330

6

Formazione operatori (mediatori culturali)

20

7

1

1.377

Oltre 1.190 colloqui 33 assunzioni /

33

5

Comprendono tutte le azioni che hanno interessato il 2009 (anche solo per parte della loro durata complessiva) Comprese: persone diversamente abili o in esecuzione penale o in carico ai servizi sociali, AUSL, SERT, DSM … 7 Per 20 beneficiari il percorso, avviato nel 2009, si svolge sostanzialmente nel 2010 6

38


Tab. 12 Interventi formativi in Area sociale 2009 Percorsi realizzati

N° partecipanti complessivi

Monte ore formazione complessivo8

21

1 percorso da 170 ore + 1 percorso da 160 ore + 1 percorso da 50 ore

2008-2009

10

1 percorso da 200 ore + 1 percorso da 50 ore

2009-2010

Percorsi professionalizzanti per l’inclusione socio-lavorativa di persone detenute – prog. 2007 Si tratta di un’attività non corsuale tramite cui sono stati realizzati all’interno della Casa Circondariale di Bologna complessivamente 6 percorsi professionalizzanti nei seguenti ambiti, di cui 3 hanno interessato il 2009: Falegnameria, Sartoria e Ricamo, Pretrattamento RAEE - Rifiuti

3

Percorsi integrati per l'inclusione sociolavorativa di persone detenute – prog. 2008 Si tratta di un’attività non corsuale tramite cui si realizzano all’interno della Casa Circondariale di Bologna complessivamente 7 percorsi professionalizzanti, di cui 2 hanno interessato il 2009, nei seguenti ambiti: Ristorazione, Pulizie e lavanderia.

Percorsi lavoro

personalizzati

di

transizione

2

400 ore di

al

Si tratta di un’attività non corsuale tramite cui si realizzano 3 percorsi professionalizzanti per persone con svantaggio sociale (tossicodipendenti o con problemi di salute mentale), di cui 2 hanno interessato il 2009 nei seguenti ambiti: Installazione/manutenzione di impianti fotovoltaici; Installazione/manutenzione di impianti solari

formazione

Approccio integrato territoriale per la formazione iniziale di disoccupati/inoccupati – percorso per OPERATORE MECCANICO CON COMPETENZE DI SALDATURA

PIT STOP: Azioni di rafforzamento per facilitare l'inserimento lavorativo – Anno 2009 Si tratta di un’attività non corsuale tramite cui si realizzano percorsi professionalizzanti per persone disabili/portatori di handicap fisici e/o mentali

Tot

8 9

(200 a percorso, per metà costituito da stage) + circa 300 ore di orientamento e accompagnamento al lavoro

2

10

8

50

1

12

250

2009

1

11

350 ore, di cui 200 di stage

2009-2010

17

114

1.870

Formazione personalizzata per gli utenti dei Centri per l’Impiego Provinciali Si tratta di un’attività modulare basata su unità di competenze tramite cui sono stati realizzati in raccordo con un partenariato coordinato da FUTURA complessivamente 8 percorsi nei seguenti ambiti: Ristorazione, Informatica per l’ufficio, Vendite, Amministrazione

Periodo di svolgimento

2009 - 2010

240 (durata di ciascun percorso: 30 ore)

Il monte ore si riferisce alle durate previste per l’intera durata dei progetti nel loro complesso

1 percorso si è concluso nel febbraio 2010

39

9

2009


Tab. 13 Azioni di accompagnamento e laboratori intersettoriali Progetto AZIONI DI ORIENTAMENTO E ACCOMPAGNAMENTO IN INTEGRAZIONE CON SCUOLA FORMAZIONE LAVORO (“Progetto ANTIDISPERSIONE PROVINCIALE”)

Gestione di un centro di aggregazione per minori pre 10 adolescenti nell’ambito territoriale del quartiere Savena (progetto “S.Ruffillo”)

Progetti SEIPIU’ in collaborazione con gli Istituti Statali di Istruzione Superiore E.Mattei e J.M.Keynes finanziati dalla Fondazione del Monte

DIDATTICHE ALTERNATIVE

N° beneficiari

Servizi

Note

98

• Laboratori di orientamento e formazione • Colloqui orientativi • Visite a Scuole/Centri di Formazione Professionale • Esperienze laboratoriali • Accompagnamento ai servizi del territorio (in particolare Servizi per l’Impiego) • Alternanza Scuola Lavoro

Sono state erogate 3455,75 ore di consulenza/ docenza/ tutoraggio. Gli utenti che hanno partecipato al progetto hanno svolto in totale 5111,50 ore

10 all’anno

• Percorsi individualizzati e attività di sostegno e orientamento scolastico • Attività ricreative, valorizzate nella loro valenza educativa • Attività di laboratorio diverse ogni mese: cucina, informatica, giardinaggio, bricolage fotografia ecc. • Momenti di socializzazione • Attività tese all’interazione con l’ambiente esterno (gite, visite guidate ed itinerari didattici, allestimento di “ateliers”...) • Incontri con le famiglie • Colloqui con i referenti scolastici • Fornitura del pasto per 4 giorni alla settimana

Gli utenti fruiscono del servizio continuativamente, dal lunedì al giovedì dalle 13:30 alle 17:30, per tutta la durata dell’anno scolastico; nel periodo estivo le ore aumentano fino a coprire 8 ore al giorno. Monte ore attività allievo: oltre 6.000 ore

• Interventi di formazione lingua italiana L2 per studenti non italofoni • Consulenze ai docenti sulla didattica interculturale • Interventi di mediazione linguistico culturale • Laboratori per il contrasto alle discriminazioni e la valorizzazione delle differenze

• 170 ore di consulenza • 270 ore di L2 • 60 ore di laboratorio • 60 ore di mediazione

30 allievi stranieri 35 allievi italiani e stranieri

• mappatura su un • Comitato di Pilotaggio (attività di ricerca- campione analisi, monitoraggio, valutazione) significativo di • Accoglienza e assistenza degli alunni scuole (65 su 120 stranieri (protocollo di accoglienza, totali) delle risorse commissione intercultura, valutazione e misure per la 27 allievi competenze, mediazione linguistico- didattica stranieri con culturale, prima alfabetizzazione) interculturale e gravi difficoltà • Italiano come lingua seconda e supporto creazione di un linguistiche alla lingua dello studio (banca-ore di database italiano L2, percorsi personalizzati, • preparazione linguaggi disciplinari, facilitazione dei testi all’esame di didattici) licenza media 60 allievi coinvolti nei • Coinvolgimento di genitori e famiglie inferiore di un laboratori di (utilizzo di mediatori linguistico-culturali gruppo di 8 ragazzi contrasto della nella relazione scuola/famiglia, traduzione stranieri con gravi difficoltà discriminazione comunicazioni) • Interventi di sensibilizzazione finalizzati al linguistiche contrasto di fenomeni di discriminazione • Incontri con (laboratori finalizzati al contrasto di famiglie e fenomeni e meccanismi di discriminazione orientamento alla scelta della scuola ed alla valorizzazione delle differenze) superiore

10

Minori preadolescenti segnalati dall’Amministrazione Comunale, provenienti da famiglie multi problematiche, carenti nell’esercizio di funzioni educative, con provvedimenti dell’autorità giudiziaria e che presentano problematiche comportamentali. Il servizio copre, con presenza costante del personale dedicato il periodo di frequenza scolastica; offre attività ricreative e sostegno allo studio fino al termine dell’anno scolastico per consentire la socializzazione, l’integrazione nonché il supporto necessario ai beneficiari che devono sostenere l’esame di terza media.

40


BERSAGLIO MOBILE

• Comitato di Pilotaggio (attività di ricercaanalisi, monitoraggio, valutazione) • Sportello Metropolitano Scuola-Famiglia 69 allievi rom e • Italiano come L2 e supporto alla lingua sinti; dello studio • recupero e sostegno extrascolastico • inserimenti guidati e mediati nel gruppo40 allievi classe italiani coinvolti • orientamento e laboratori esperienziali nelle attività • attività ricreative e culturali laboratoriali • percorsi di orientamento socio-linguistico rivolti alle famiglie • percorsi formativi rivolti a docenti

• 40 docenti beneficiari delle azioni di formazione formatori Hanno beneficiato del progetto anche: • 31 famiglie • 70 docenti

Tab. 14 Servizi socio occupazionali realizzati nel 2009 N° utenti in carico

Servizi

Note

L’ambito di intervento prioritario è a carattere lavorativo - occupazionale. La Struttura ha l’obiettivo di favorire attività atte a recuperare le disabilità degli utenti ed a mantenere le capacità residue oltre che a favorire un’integrazione sociale. Gli operatori sono impegnati ad una progettazione individualizzata, che tiene conto delle autonomie personali, rapporti interpersonali, le relazioni, gli interessi, i fattori gratificanti e quelli scatenanti. Per ogni utente oltre agli obiettivi generali della struttura, vengono stabiliti gli obiettivi personali a breve, medio e lungo termine e le strategie da adottare per raggiungere tali obiettivi.

Struttura Lavorativa Protetta

26 Disabili giovani / adulti medio - gravi all’anno

Vengono fatte verifiche in itinere tra il gruppo di operatori, con i referenti dei servizi territoriali e con le famiglie, per valutare e condividere il percorso educativo/riabilitativo e le eventuali modifiche da effettuare. È previsto inoltre un supporto psicologico individuale e di gruppo agli utenti, alle famiglie e all’equipe degli operatori. Parallelamente all’attività occupazionale vi sono attività manipolative e ricreative.

lavorativa ludico -

Agli utenti è garantito anche un servizio di trasporto e accompagnamento e un servizio mensa, come da richiesta dal Servizio Sociale per rispondere maggiormente ai bisogni delle famiglie. Nel 2009 il servizio è stato arricchito con nuove attività di tipo ludico-sportivo come il Progetto Vela, il Progetto Sport, ecc. Dall’esperienza con il Progetto Vela è nata l’idea di progetto “Oltre Vela” candidato sul bando per la cooperazione transfrontaliera Italia – Slovenia.

41

La struttura svolge attività di assemblaggio e confezionamento per conto terzi con aziende del territorio che operano nei seguenti settori: • antennistica, • componentistica nautica, • impiantistica elettrica, • irrigazione e servizi alle strutture ricettive e alberghiere • preparazione di materiali connessi al mondo del collezionismo. La Struttura Lavorativa Protetta è attiva dal 1980. La struttura attualmente è convenzionata con l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna con una retta mensile ad utente.


Tab. 15 Servizi di inserimento socio-occupazionale realizzati nel 2009 N° utenti in carico

Servizio SIIL Sostegno Integrato Inserimento Lavorativo - Azioni integrate per favorire l’ingresso nel mercato del lavoro delle persone con disabilità

90, di cui 36 nuove prese in carico

Progetti di inclusione sociale. Programma PARI - percorsi di per l’inserimento formazione lavorativo

7

Servizio per la facilitazione dell’inserimento lavorativo dei detenuti, condannati in esecuzione penale esterna, beneficiari di indulto ed ex detenuti

Servizi

Note

• interventi di informazione e orientamento • promozione e realizzazione di tirocini • realizzazione di percorsi individualizzati mirati al raggiungimento del ruolo lavorativo e delle competenze professionali • promozione presso le imprese delle opportunità di stipulare convenzioni per N° colloqui effettuati: 324 l’integrazione lavorativa previste dalla L.68/99 • consulenza alle imprese per l’individuazione N° Assunzioni mediate: delle mansioni e delle posizioni lavorative per 18 persone disabili o svantaggiate. Per la realizzazione dei percorsi d’inserimento in N° aziende con cui si è lavorato: 90 azienda si utilizzano i seguenti strumenti di mediazione: • Progetti osservativi/formativi • Progetti di mediazione all’occupazione • Progetti di sostegno all’occupazione • Progetti socio riabilitativi • Abbinamento utente – azienda • Formazione personalizzata • Sostegno all’inserimento e monitoraggio

N° assunzioni: 6

• Colloqui informativi su risorse formative e lavorative • Colloqui informativi • Definizione profilo occupazionale • Colloquio motivazionale • Assistenza elaborazione CV 421 nel 2009 • Consulenza motivazionale specialistica • Orientamento di gruppo • Accompagnamento • Raccolta Disponibilità inserimento Azienda • Tirocinio Formativo/Borsa Lavoro • Supporto alla transizione al lavoro (Assunzione)

2734,5 ore di servizio erogato nel 2009 9 assunzioni 20 Borse Lavoro / Tirocinii Formativi 869 colloqui

Tab. 16 Formazione operatori in area sociale Percorsi N° realizzati partecipanti complessivi “Territorio ed Esecuzione Penale: formazione congiunta degli operatori territoriali e dell’amministrazione penitenziaria” in collaborazione con la coop.soc. It2 (titolare del progetto)

Monte ore formazione complessivo

Periodo di svolgimento

6 seminari tematici

330 presenze

48 ore seminario

Dic. 2008Dic. 2009

Formazione di qualificazione/riqualificazione per mediatore culturale

1

20

300, di cui 100 di stage

2009 (avvio) -2010

Totali

7

350

348

11

numero di registrazioni partecipanti ad area tematica

42

11


Area Servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale CEFAL eroga servizi formativi, di consulenza o assistenza tecnica in questo ambito adeguando, in funzione delle specificità storiche, la propria offerta a uno scenario di riferimento che si è progressivamente allargato da un contesto locale ad una dimensione regionale e di cooperazione internazionale, sia con altri Paesi dell’Unione Europea sia con sia con Paesi dell’Est Europa, Balcani, Sud del Mediterraneo, fino a spingersi oltreoceano.

Tab. 17 Servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale

beneficiari

Interventi realizzati

Monte ore corso

Qualificazione e riqualificazione Operatori Socio Sanitari

47

2

1.500

GRAMAS

40

2

920

87

4

2.420

Tab. 18 Corsi nel settore formazione e servizi per le imprese e sviluppo locale N° Attività

N° partecipanti

N°ore

Periodo di svolgimento

Riqualificare il lavoro nel settore socio-sanitario

1

22

500 di cui 200 stage

2008 (avvio) - 2009

Operatore socio-sanitario (OSS)

1

25

1000 di cui 450 di stage

2009 (avvio) - 2010

GRAMAS – Messico: Interventi di formazione per italiani residenti in Messico (Avviso 1/2007 Ministero del lavoro)

2

40

460 per corso, di cui 160 di stage

2009 (avvio) - 2010

Tot

4

87

2420

43


Progetti innovativi ed iniziative trasversali alle tre Aree Tab. 19 Attività innovative Canale di finanziamento

Obiettivi

Caratteristiche innovative

CORECOM

CORECOM (Comitato Regionale per le Comunicazioni) Regione EmiliaRomagna

Offrire opportunità di integrazione di persone in esecuzione penale in collaborazione con il Provveditorato Regionale all’Amministrazione Penitenziaria (PRAP) nell’ambito di attività di monitoraggio dell’emittenza televisiva locale.

Il progetto è promosso congiuntamente da CEFAL, CORECOM e PRAP e finanziato attraverso le risorse regionali per l’attuazione di funzioni di governo, garanzia e controllo nel settore della comunicazione delegate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) e dal Ministero delle Comunicazioni

Bersaglio mobile

Ministero del Accogliere gli alunni appartenenti Lavoro - Fondo alle comunità Rom e Sinti per l’inclusione sociale degli immigrati

Il progetto è promosso da CEFA in collaborazione con CEFAL ed è sostenuto dal Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati per supportare con competenze specialistiche e coordinare le Istituzioni scolastiche del territorio di Bologna nell’accoglienza di alunni Rom e Sinti

Didattiche Alter-Native

Ministero del Accogliere gli alunni stranieri Lavoro - Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati

Il progetto è promosso da CEFA in collaborazione con CEFAL ed è sostenuto dal Fondo per l’inclusione sociale degli immigrati per supportare con competenze specialistiche le singole scuole e la commissione provinciale per la valutazione in ingresso dell’allievo straniero

Progetto

Fotovoltaico e Provincia di Solare in Bologna collaborazione con il SERT e DSM di S. Lazzaro di Savena

Aumentare le chances occupazionali di utenti in carico al Servizio tossicodipendenze ed al Centro di Salute Mentale del Distretto di San Lazzaro di Savena attraverso percorsi personalizzati

Il progetto sperimenta un sistema di rete tra soggetti diversi (formazione professionale, servizi sociali, servizi sanitari, servizi di ricerca attiva del lavoro, enti preposti alle politiche di programmazione socio-sanitaria, cooperazione sociale, aziende…)

Progetto Provincia di ANTIBologna DISPERSIONE finanziato dalla Provincia di Bologna (2009)

Sostenere il processo di autoorientamento del giovane fino alla individuazione del contesto scolastico e/o formativo idoneo all’esercizio del Diritto Dovere all’Istruzione e alla Formazione

Il progetto è coordinato a livello provinciale da un partenariato composto da CEFAL, CIOFS/ ER, FOMAL, FORMAGIOVANI, CNOS/FAP

Favorire la permanenza dello studente all’interno dell’istituzione scolastica prevenendo eventuali abbandoni

Il percorso viene concordato tra l’ente gestore del progetto e l’Istituto Scolastico e formalizzato mediante la firma congiunta (operatore CFP, referente scuola, studente, famiglia) di un Patto Formativo con durata e articolazione variabile a seconda del bisogno individuato.

Progetto Provincia di ANTIBologna DISPERSIONE finanziato dalla Provincia di Bologna (2010)

Prevenire la dispersione scolastica di giovani (minori) adolescenti seguiti dai Servizi Sociali territoriali (con particolare riferimento ai minori stranieri non accompagnati e ai minori in carico al Centro di Giustizia Minorile), che hanno maggiori difficoltà nel permanere nei contesti educativi e formativi e che rischiano un inserimento lavorativo precoce e dequalificato.

Il progetto è coordinato a livello provinciale da un partenariato composto CEFAL, IAL CISL Emilia Romagna, CNOS/FAP Emilia-Romagna C.I.O.F.S. - F.P. EMILIA ROMAGNA, FOMAL, FORMAGIOVANI, Centro Accoglienza La Rupe

44

Il percorso si attiva a fronte di una segnalazione dell’istituzione scolastica.

Il percorso si attiva a fronte di una segnalazione da parte dei Servizi Territoriali.


Fondazione TENDER to NAVE ITALIA ONLUS (TtNI)

Progetto VELA MAESTRA

Inserire nella programmazione didattico/educativa del Cefal per i giovani un’esperienza formativa collegata al mare ed alla navigazione che perfezioni capacità organizzative, relazionali e collaborative

Il progetto nasce dall’idea che il mare possa essere una scuola di vita per i giovani che, nella fase conclusiva del proprio percorso scolastico/formativo, si apprestano ad entrare nel mondo del lavoro, assumendo le responsabilità proprie di ogni persona adulta nei confronti della società civile.

Tab. 20 Attività innovative internazionali cui CEFAL partecipa come capofila o partner

12

Progetto

Programma

Obiettivi

Attività

Progetto TEMPUS TRE – The Road to Europe

TEMPUS III

Visite di studio in Italia e Croazia Croazia

Capofila: Università di Ferrara

Cooperazione internazionale nell’area dell’Istruzione e Formazione Superiore

Collegare Università, Formazione e Enti locali (Regioni, Province, Comuni) da sponde opposte dell’adriatico, dotando questa rete “transfrontaliera” di risorse, competenze e strumenti per rafforzare la capacità di programmazione strategica e per la valutazione dei risultati degli interventi promossi dagli enti locali e regionali

Progetto Leonardo TOI “Il ciclo del riciclo”

DG Istruzione e Cultura della CE:

Lifelong Learning Programme

Progetto Leonardo Multilaterale “Towards an European Network for Social Inclusion”

12

Svezia

Seminari aperti al pubblico Rafforzamento / consolidamento di relazioni di partenariato tra istituzioni Attività di diffusione

Trasferire l’innovazione sviluppata in Belgio e Francia per la promozione dell’inclusione sociale delle persone Misura: Leonardo svantaggiate attraverso l’economia da Vinci sociale nel settore del riciclaggio dei Trasferimento di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche Innovazione ed Elettroniche (RAEE)

Formazione degli operatori; Visite di studio Assistenza al trasferimento di innovazione da parte delle equipe belghe Elaborazione di un piano di sviluppo della rete RAEE in Emilia Romagna collegata alle reti Europee

Francia

Lifelong Learning Programme

Definizione di una carta delle competenze;

Francia

Trasferimento di strumenti pedagogici rivolti ai formatori e ai discenti del settore sociale: Misura: Leonardo • Iscrivere le capacità e le Capofila: da Vinci competenze della condivisione, Association pour Trasferimento di del lavoro in rete e in la Formation en Innovazione partenariato nei percorsi di Milieu Rural formazione degli operatori del Etcharry sociale; Formation • alternanza e formazione in Developpement situazione per consentire una acquisizione applicabile da parte degli operatori del sociale di queste modalità specifiche di partenariato nell’esercizio professionale Progetto Leonardo TOI “COMPARES”

Formazione staff accademici

Paesi

Lifelong Learning Programme

Condividere e preparare le migliori condizioni per sviluppare una futura iniziativa multilaterale di networking Misura: Leonardo e trasferimento delle buone prassi da Vinci “sul campo”. Partenariato Le attività sono finalizzate a multilaterale promuovere la formazione, l’inserimento e la stabilità lavorativa di giovani e adulti detenuti o ex detenuti, secondo una metodologia di “approccio formativo integrato”.

Ove non diversamente specificato, CEFAL è capofila del progetto

45

Produzione di strumenti: moduli di formazione aperta multi-attore

Belgio Malta Polonia

Slovacchia

Sviluppo di una prassi di formazione-azione; Adattamento continuo delle pratiche professionali

3 visite internazionali;

Francia

Elaborazione degli strumenti prodotti;

Slovacchia

Produzione di un CD rom di raccolta documentale;


Progetto Gra.MAS – Messico: GRAppa MobiliArte e Schec Chipilo

Progetto “MORE” Capofila: FOMAL

Progetto Leonardo TOI EFT Entreprise de Formation par le Travail: Impresa di formazione attraverso il lavoro Capofila: Istituzione G.F.Minguzzi della Provincia di Bologna

Grundtvig Partenariato di Apprendimento - Network for SSIG

Ministero del Lavoro Interventi per la formazione degli italiani residenti in paesi non appartenenti all’UE

Rafforzamento delle competenze di lavoratori italiani residenti in Messico impegnati nelle aziende del settore del legno per l’arredamento e dell’agro-alimentare per la trasformazione del latte Consolidamento delle reti formali ed informali di relazione tra gli italiani residenti in Messico e le loro comunità di origine in patria

Lifelong Learning Programme

Realizzazione di esperienze di mobilità per l’avvicinamento al mondo del lavoro, laboratori, visite Misura: Leonardo guidate. da Vinci – mobilità per i giovani in formazione iniziale (IVT)

Workshop di promozione

Messico

Corsi per i profili professionali specifici nel settore falegnameria e caseario (460 ore di corso per ciascun profilo, incluse 80 ore di visita in Italia) Seminario di disseminazione in Italia e convegno conclusivo in Messico. 47 tirocini all’estero, di cui 27 riservati ai ragazzi dei corsi OF CEFAL

Spagna Portogallo Francia

Lifelong Learning Programme

Trasferire il modello belga delle EFT Aggiornamento operatori Belgio (Entreprise de Formation par le Sperimentazione delle Francia Travail). Misura: Leonardo competenze apprese dagli Spagna da Vinci L'EFT è una "impresa di formazione operatori attraverso: Trasferimento attraverso il lavoro" che eroga * messa a punto modello di d’innovazione percorsi di formazione impresa di formazione personalizzati alternando attraverso il lavoro adattata al apprendimento non-formale in contesto locale, contesto produttivo (per il 60-80% * adattamento strumenti del monte ore) e formazione teorica. operativi La pedagogia dell’EFT si basa sulla * sperimentazione del modello produzione di beni e servizi, che su un campione di beneficiari essa è autorizzata a Sostegno dell'innovazione commercializzare in maniera attraverso azioni di networking remunerata nei limiti strettamente necessari alla realizzazione dei suoi europeo, nazionale e locale obiettivi sociali. Lo status del Valorizzazione dei risultati e beneficiario della formazione in EFT promozione effetto moltiplicatore è quello di persona in formazione (stagiaire), non di lavoratore, ma l'EFT è una impresa con dei clienti "veri". Sviluppare una rete di cooperazione Incontri internazionali; delle strutture dedicate ai servizi sociali d’interesse generale (servizi Visite di scambio per interagire Misura: Grundtvig alla persona, assistenza domiciliare, con i professionisti del settore; Partenariato di ecc.) Gruppi di lavoro per formalizzare Apprendimento le collaborazioni in rete Nutrire le riflessioni e le azioni dei partner per sostenere, sui loro territori di intervento, la strutturazione dell’offerta di servizi e la professionalizzazione dei soggetti interessati; Lifelong Learning Programme

Scambiare gli strumenti esistenti e svilupparne di nuovi.

46

Francia Spagna Grecia Polonia


Progetto “Oltre Vela”

Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 Progetti standard Priorità 3: Integrazione sociale.

Progetto SAVE Solar is Alternative photoVoltaic Energy Il solare è l’energia alternative fotovoltaica Capofila: Opera Villaggio del Fanciullo

Progetto VALITUR VALli Integrate nel TURismo Capofila: CIVIFORM (UD)

Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 Progetti standard Priorità 1: Ambiente, trasporti ed integrazione territoriale sostenibile

Cooperazione Transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 Progetti standard Priorità 3: Integrazione sociale.

Progetto Key Q Capofila: AZRRI (Agenzia di Sviluppo Rurale della Regione Istria) CEFAL partecipa come associato SCF

Cooperazione transfrontaliera IPA Adriatico Progetti ordinari Priorità: 2

Promuovere l’integrazione delle persone diversamente abili attraverso lo sport integrato, con una sperimentazione specifica sulla VELA, come elemento di educazione e reinserimento sociale Promuovere le strutture sportive come luoghi di sviluppo di competenze professionalizzanti e di esperienze di lavoro per diversamente abili Promozione di partenariati pubblico per lo sviluppo in senso inclusivo delle strutture sportive e del turismo ad esse collegato.

Formazione operatori Implementazione e sperimentazione modelli di formazione attraverso la vela e formazione professionalizzante Ideazione e promozione di un pacchetto turistico transfrontaliero inclusivo Adattamento imbarcazioni e promozione di partenariati transfrontalieri per l’utilizzo congiunto delle infrastrutture dello sport velico.

Diffusione, ricerca e formazione tecnica finalizzata alla produzione di energia rinnovabile mediante la tecnologia del fotovoltaico Sensibilizzazione dei potenziali utenti e informazione di supporto all’accesso ad incentivi e/o bonus previsti da autorità competenti Formazione di figure professionali afferenti al settore che si sviluppano a più livelli Scambio di informazioni fra gli enti di ricerca per il miglioramento dell’efficienza degli impianti attualmente esistenti e l’eventuale sviluppo di nuove soluzioni

SEMINARI E WORKSHOP Slovenia informativi e formativi STUDI (esperienze, soluzioni innovative, normative) FORMAZIONE di personale specializzato nella costruzione e posa di impianti fotovoltaici, nella progettazione di impianti fotovoltaici, nella ricerca e sviluppo di impianti fotovoltaici PUBBLICAZIONI: sito web e dossier di progetto

Contribuire alla valorizzazione, tutela ambientale, riqualificazione e rilancio dell’area transfrontaliera dell’Alto Isonzo e del NatisoneTorre-Judrio attraverso un “sistema” che promuova in modo coordinato: A) attività di ricerca scientifica (laboratori diffusi); B) sviluppo di turismo sostenibile (strutturazione di itinerari destinati al turismo didattico-scientifico per valorizzare le risorse naturali, ambientali e culturali tipiche del territorio; C) messa a fuoco di attività d’impresa collegate alle tipicità del territorio

Studi e ricerche Slovenia Produzione di materiale didattico e materiale informativo e promozionale (compreso portale web Sperimentazione di laboratori didattici per insegnanti e studenti; Tavole rotonde e incontri educativi nelle scuole Seminari formativi/informativi per insegnanti, animatori – promotori del territorio, imprese Costruzione di una rete turistica transfrontaliera attraverso la creazione di percorsi tematici integrati.

Promuovere lo sviluppo integrato e sostenibile dell’area adriatica nel comparto valorizzazione dei prodotti tipici e delle risorse agro- alimentari in termini di: • patrimonio ambientale e culturale (cultura gastronomica e valorizzazione delle tipicità)

Valorizzazione e qualificazione delle risorse umane e competenze del settore agroalimentare (formazione formatori e insegnanti; formazione operatori economici; educazione di giovani e adulti ai consumi di qualità) Valorizzazione e promozione del territorio attraverso 3 prodotti tipici Creazione di una cucina didattica transfrontaliera

• capitale umano (competenze, acquisizione e riconoscimento, ed occupazione) • educazione della cittadinanza ai consumi consapevoli e prodotti di qualità

47

Slovenia

Croazia Bosnia Herzegovina


4.5 Eventi

Inaugurazione Ristofast e Inout Il 12 marzo 2009 sono stati inaugurati, presso il Centro S.Ruffillo, alla presenza della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, che ne ha sostenuto la realizzazione, due esperienze innovative: il punto di ristoro veloce “Ristofast” la foresteria “Inout”

Seminari progetto SEIPIU’ Il 31 marzo 2009 a Castel Maggiore (BO) e il 24 aprile 2009 a S.Lazzaro di Savena (BO) si sono svolti due eventi di diffusione del Progetto SEIPIU‘ con proiezione dei cortometraggi realizzati dagli allievi degli Istituti Mattei e Keynes nei laboratori di contrasto ad ogni forma di discriminazione realizzati nell’ambito del progetto.

Convegni TEMPUS Il 10 giugno 2009 e il 26 giugno 2009 si sono svolti a Pola i due eventi conclusivi del progetto Tempus TRE – The Road to Europe: la tavola rotonda internazionale e il seminario “Esperienze di collaborazione tra territori transfrontalieri: partecipare ai programmi europei come opportunità di sviluppo economico e per promuovere l’innovazione”.

Seminario sulle EFT (Entreprise de Formation par le Travail) Il 25 novembre 2009 si è svolto, presso la sede del CEFAL a S.Ruffillo in via nazionale toscana, 1 – S.Lazzaro di Savena (BO), il seminario dal titolo “EFT (Entreprise de Formation par le Travail)- un modello innovativo tra formazione e lavoro”

48


Seminari formazione congiunta degli operatori Il ciclo di seminari di formazione congiunta per operatori del sistema penitenziario si è concluso il 1 dicembre 2009 con un evento pubblico organizzato nella Sala del Consiglio della Regione Emilia Romagna

Messa di Natale celebrata da S.E. Mons. Stagni Per il Santo Natale 2009, il Vescovo della Diocesi di Faenza, Mons. Stagni, ha celebrato la Santa Messa nella Chiesa di Villa S.Martino per i ragazzi del CEFAL e le loro famiglie, il personale e i rappresentanti delle istituzioni locali con cui CEFAL collabora.

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4.6 Principali indicatori di qualità e Obiettivi raggiunti CEFAL ha rinnovato la certificazione da parte di TÜV Italia del proprio Sistema Qualità, il 26 giugno del 2009. TÜV Italia è un ente indipendente di certificazione ed ispezione che svolge un ruolo consulenziale nell’adeguare il sistema aziendale, o l’erogazione dei servizi, a quegli standard che garantiscono nel tempo una costanza di efficienza ed affidabilità. Le procedure interne organizzative e gestionali si avvalgono di una prassi di controllo trasversale: il riesame della direzione che, in collaborazione con le attività ispettive degli esperti TÜV, costituisce una modalità indispensabile al fine di sviluppare un percorso orientato alla qualità dei servizi, dell’ambiente lavorativo e della partecipazione con i soggetti del territorio. I dati ricavati da tali procedure vengono esposti attraverso indicatori specifici relativi alla descrizione delle attività svolte. Di seguito segnaliamo i risultati dei principali indicatori di qualità: TASSI DI AFFIDABILITA’ ACCREDITAMENTO La scelta di allineare i tassi di affidabilità con quelli previsti dall’accreditamento e di assumerli come criterio quasi unico di valutazione della qualità dell’erogazione del servizio è dovuto alla obbligatorietà di questi tassi. 1. Tasso di Attuazione: superiore all’ 80% Il risultato medio relativo alle attività concluse in CEFAL nel 2009 è pari al 93%, risultato decisamente superiore all’obiettivo. 2. Tasso di abbandono: inferiore al 10% La media di tutte le attività è del 2,16%. Per tutte le attività il tasso risulta inferire alla soglia da rispettare ad eccezione di due corsi OF (Obbligo Formativo) dove è pari al 10%. Le principali cause di abbandono sono dipese, in questo caso, da alcune situazioni di ragazzi stranieri che sono dovuti ritornare nel paese di provenienza. 3. Efficacia: maggiore del 70% Il tasso relativo all’efficacia rileva l’occupazione ad un anno o l’eventuale proseguimento degli studi. Per il 2009 la media dei risultati ottenuti è pari al 93%. Da sottolineare che 4 attività hanno ottenuto un risultato inferiore al 70%: ciò è dovuto anche alla particolare situazione economica del momento. 4. Efficienza: L’obiettivo di rendicontare più dell’80% dei costi delle attività risulta raggiunto per il 2009 con una percentuale del 96,7%.

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VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL SERVIZIO OFFERTO L’analisi della valutazione dei progetti ha riscontrato un valore medio di soddisfazione pari al 4,4, risultato superiore all’obiettivo prefissato di 4. Per l’anno prossimo, l’obiettivo verrà modificato portando la soglia a media > di 3, in funzione della nuova modalità di valutazione dei questionari (non più da 1 a 5 ma da 1 a 4). SODDISFAZIONE DELLE FAMIGLIE DEGLI UTENTI DELLA STRUTTURA LAVORATIVA PROTETTA La media ottenuta dai questionari di soddisfazione somministrati alle famiglie è stata pari al 3,25%, superiore all’obiettivo previsto. Tab. 20 Obiettivi raggiunti Obiettivi Individuare una funzione trasversale per verificare l’efficacia e l’efficienza delle attività formative svolte

Risultato Raggiunto In seguito alla riorganizzazione interna è stata individuata la funzione RGQ (responsabile gestione qualità) come responsabile trasversale della verifica della qualità erogata dal CEFAL.

Rilanciare il settore formazione e servizi alle imprese

La responsabilità del settore è rimasta in capo alla Direzione dell’Ente. E’ stata comunque individuata una figura interna per l’attivazione di percorsi a catalogo per aziende in crisi. Inoltre è stata individuata una figura dedicata alla progettazione di attività innovative finanziate anche da nuovi committenti

Aumentare la produttività attraverso l’ottimizzazione e la valorizzazione delle risorse interne

Il Sistema Qualità è stato inserito nella rete aziendale con accesso da tutte le sedi. E’ in atto una revisione di tutto il sistema informativo CEFAL per permettere una maggior condivisione delle informazioni. La riorganizzazione interna ha istituito un comitato di Direzione al quale partecipano referenti dalle diverse sedi.

Divulgare il modello di intervento e la progettualità del CEFAL

E’ stato completato il sito internet ed è stata predisposta una newsletter aziendale. E’ stato dato maggior risalto all’attività di stampa in convenzione con It2.

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4.7 Obiettivi futuri CEFAL, coerentemente con quanto stabilito dalle procedure per la Gestione del Sistema Qualità, ha tracciato un quadro delle operazioni da implementare per l’anno 2010 in conformità all’obiettivo generale di sviluppo e miglioramento delle attività caratteristiche. L’impegno posto per raggiungere gli obiettivi specifici di ogni area sarà supportato da azioni trasversali volte al rafforzamento complessivo della struttura organizzativa, tra cui di seguito le principali: verrà elaborato ed adottato un piano strategico quinquennale ridefinito in funzione delle nuove necessità gestionali al fine di facilitare i processi interni relativi all’organizzazione delle attività. Ciò è previsto attraverso l’individuazione delle responsabilità e degli obiettivi rispettivi di ogni area, nonché predisponendo un sistema di monitoraggio che permetta il mantenimento degli standard in tema di trasparenza e controllo in itinere del raggiungimento degli obiettivi; verrà esteso il sistema Qualità anche alla nuova sede di Faenza perfezionando le procedure di gestione delle attività, avviando percorsi di formazione per l’aggiornamento del personale nonché processi volti all’ottenimento di una maggior partecipazione del personale alle funzioni aziendali; si consoliderà il processo di aggregazione con l’acquisizione delle strutture in provincia Ravenna; verranno adeguate le strutture degli edifici (sono prossimi all’avvio vari interventi relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla ristrutturazione degli spogliatoi per gli allievi).

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INDICE DELLE TABELLE Tab. 1 Dotazioni tecniche delle Sedi operative ..................................................................................... 17 Tab. 2 Decreti e normative in materia di Valutazione dei Rischi........................................................... 19 Tab. 3 Distribuzione del personale per sede......................................................................................... 25 Tab. 4 Genere e Ruoli del personale .................................................................................................... 25 Tab. 5 Gruppi di lavoro.......................................................................................................................... 26 Tab. 6 Partner di progetto ..................................................................................................................... 32 Tab. 7 Corsi OF conclusi (Anno formativo 2008-2009)......................................................................... 35 Tab. 8 Corsi OF in attuazione (Anno formativo 2009-2010) ................................................................. 35 Tab. 9 Corsi OFI conclusi (Anno Scolastico 2008-2009) ...................................................................... 37 Tab. 10 Corsi OFI in attuazione (Anno Scolastico 2009-2010)............................................................. 37 Tab. 11 Area Sociale: azioni svolte nel 2009 ........................................................................................ 38 Tab. 12 Interventi formativi in Area sociale 2009 .................................................................................. 39 Tab. 13 Azioni di accompagnamento e laboratori intersettoriali ........................................................... 40 Tab. 14 Servizi socio occupazionali realizzati nel 2009........................................................................ 41 Tab. 15 Servizi di inserimento socio-occupazionale realizzati nel 2009 ............................................... 42 Tab. 16 Formazione operatori in area sociale....................................................................................... 42 Tab. 17 Servizi di formazione e consulenza per le imprese e sviluppo locale...................................... 43 Tab. 18 Corsi nel settore formazione e servizi per le imprese e sviluppo locale .................................. 43 Tab. 19 AttivitĂ innovative ..................................................................................................................... 44 Tab. 20 Obiettivi raggiunti ..................................................................................................................... 51

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Sede di Bologna Via Nazionale Toscana, 1 40068 - S.Lazzaro di Savena (BO) Tel. + 39 051 489611 Fax +39 051 489666 direzione@cefal.it

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