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Il Resto Del Carlino - La Provincia arruola i detenuti per cancellare i graffiti

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La Provincia arruola i detenuti per cancellare i graffiti Un protocollo d'intesa con il Tribunale di Sorveglianza e Casa circondariale, metterà i carcerati della Dozza in prima fila per "contrastare il degrado cittadino" Stampa l'articolo Invia per e-mail Clicca due volte su qualsiasi parola di questo articolo per visualizzare una sua definizione tratta dai dizionari Zanichelli Mi piace | | condividi Bologna, 23 ottobre 2010 - A ripulire i muri di Bologna dai graffiti, presto, saranno anche i detenuti del carcere della Dozza. Lo prevede un protocollo d’intesa tra la Provincia di Bologna, il Tribunale di Sorveglianza e Casa circondariale, in particolare attraverso il progetto “Graffi o Graffiti? Percorsi di legalita’”. La delibera contenente l’accordo e’ stata approvata pochi giorni fa dalla Giunta di Palazzo Malvezzi, che ha promosso il progetto. La Provincia intende promuovere “un’iniziativa utile per procedere alla ripulitura del patrimonio cittadino, a cominciare in via sperimentale dagli edifici scolastici presenti nel centro storico di Bologna - si legge nell’atto - ma con l’intento di estendere gli interventi innovativi di ripulitura dai graffiti ad altre scuole di Bologna e provincia, anche al fine di aumentare il grado di partecipazione della societa’ esterna al trattamento e ai processi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte a misure limitative della liberta’”. GRAFFITI SCRITTE VIA LAME E VIA MARCONI

Il progetto, infatti, ha la finalita’ di “contrastare il degrado cittadino e consentira’, attraverso la collaborazione fra istituzioni e imprese, il recupero e la riqualificazione del patrimonio pubblico - sottolinea Palazzo Malvezzi - e la promozione di progetti di inclusione sociale per dare impulso all’integrazione di persone detenute” alla Dozza. Con questi obiettivi, dunque, si procedera’ “alla realizzazione di interventi di ripulitura dai graffiti - continua la delibera - coinvolgendo detenuti beneficiari di misura alternativa alla detenzione o di lavoro all’esterno, in prestazioni di attivita’ non retribuite a favore della collettivita’ per un tempo determinato”. Per la formazione dei detenuti sara’ richiesta la collaborazione dell’Istituto di istruzione professionale per lavoratori edili (Iiple), con l’intervento di “tecnici esperti nella rimozione dei graffiti”, in tandem con il Consorzio europeo per la formazione e l’addestramento dei lavoratori (Cefal) per l’azione di orientamento e coordinamento. Sono previsti, inoltre, “interventi formativi da parte della Magistratura di sorveglianza”. Infine, i soggetti coinvolti istituiranno un comitato per l’avvio, la realizzazione ed il monitoraggio del progetto “Graffi o graffiti”. A ipotizzare l’arruolamento dei detenuti per la crociata anti-graffiti, in particolare quelli giovani che devono scontare pene per reati minori, era stato anche (ad aprile) l’allora esponente leghista Daniele Baldini, oggi finiano: “Un’iniziativa che puo’ essere educativa e formativa per soggetti che hanno intenzione di reintegrarsi nel tessuto sociale e lavorativo del paese a pena scontata”, spiegava in una nota Baldini.

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Bologna, battaglia al degrado i detenuti ripuliranno i muri dai graffiti - ...

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Bologna, battaglia al degrado i detenuti ripuliranno i muri dai graffiti Il progetto, voluto da Provincia, Tribunale di sorveglianza e Casa circondariale, vedrà i carcerati al lavoro presso gli edifici scolastici della città imbrattati dalle scritte. Potranno parteciparvi coloro che beneficiano di misure alternative alla detenzione o di lavoro all'esterno Sarà un "percorso di legalità" insolito, quello cui parteciperanno alcuni detenuti del carcere della Dozza di Bologna, soprattutto perché avverrà all'aperto, oltre le sbarre delle loro celle: ripuliranno i muri della città dai graffiti, che infestano palazzi privati e monumenti storici, e contro i quali combattono da anni le amministrazioni cittadine. LE FOTO

L'Udc pulisce i muri

La lotta ai graffiti di Bologna sembra una battaglia vana, ma cittadini, associazioni e istituzioni non vogliono demordere. L'accordo del progetto "Graffi o graffiti", firmato da Provincia, Tribunale di sorveglianza e Casa circondariale, prevede che i detenuti, armati di pennello e colori, si occupino innanzitutto degli edifici scolastici del centro di Bologna, ma poi potranno spostarsi anche presso scuole della provincia. Saranno coinvolti detenuti "beneficiari di misura alternativa alla detenzione o di lavoro all'esterno, in prestazioni di attività non retribuite a favore della collettività per un tempo determinato". L'istituto di istruzione professionale per lavori edili provvederà alla formazione delle persone idonee.

(23 ottobre 2010)

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è una gran bella iniziativa, che serve alla società e anche a loro. Perchè normalmente l'uomo ama sentirsi utile. Chiaro che qualcuno, se fossimo in circostanze usuali, ci rimetterebbe perchè si sottrae lavoro a gente che paga le tasse ma siccome sembra che o si fa c... Inviato da robby1819 il 26 ottobre 2010 alle 19:49 Interessante è l'iniziativa dell'utilizzo dei detenuti. Non voglio menar vanto, ma lo penso e dico da 40 anni che i detenuti vanno utilizzati per lavori socialmente utili. Oltre ai graffiti ci sarebbero: la pulizia di certi parchi, l'alveo di fiumi, torrenti e canali vari, la p... Inviato da cip1 il 25 ottobre 2010 alle 07:53 Si superfluo, però vuoi mettere una Cracchi e una Caltagirone ? Inviato da bullshit il 25 ottobre 2010 alle 07:50

22/11/2010 13:04


La Provincia arruola i detenuti per pulire i muri dai graffiti - Corriere di Bologna

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Corriere Di Bologna > Bologna > Cronaca > La Provincia Arruola I Detenutiper Pulire I Muri Dai Graffiti ACCORDO CON TRIBUNALE E CARCERE

La Provincia arruola i detenuti per pulire i muri dai graffiti Si comincia dalle scuole del centro storico, ma l'intenzione è di estendere l'intervento anche ad altri istituti Per ripulire i muri di Bologna, presto verranno arruolati anche i detenuti della Dozza. Lo prevede un protocollo d’intesa tra la Provincia, il Tribunale di Sorveglianza e il carcere, attraverso il progetto «Graffi o Graffiti? Percorsi di legalità». La delibera è stata approvata pochi giorni fa dalla giunta di Palazzo Malvezzi, che ha promosso il progetto. IL PROGETTO - Per cominciare, i detenuti puliranno alcune scuole del centro storico. L'obiettivo, però, è di estendere gli interventi ad altri istituti di Bologna e provincia, «anche al fine di

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trattamento e ai processi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte a misure limitative della libertà», si legge nel testo della delibera. I detenuti che saranno coinvolti sono quelli che beneficiano « di misura alternativa alla detenzione o di lavoro all’esterno»: saranno impegnati «in prestazioni di attività non retribuite a favore della collettività per un tempo determinato». Per la formazione dei detenuti sarà richiesta la collaborazione dell’Istituto di istruzione professionale per lavoratori edili (Iiple), con l’intervento di «tecnici esperti nella rimozione dei graffiti», in tandem con il Consorzio europeo per la formazione e l’addestramento dei lavoratori (Cefal) per l’azione di orientamento e coordinamento. Sono previsti, inoltre, «interventi formativi da parte della Magistratura di sorveglianza».

23 ottobre 2010

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La Provincia arruola i detenuti per pulire i muri dai graffiti Si comincia dalle scuole del centro storico, ma l'intenzione è di estendere l'intervento anche ad altri istituti Per ripulire i muri di Bologna, presto verranno arruolati anche i detenuti della Dozza. Lo prevede un protocollo d’intesa tra la Provincia, il Tribunale di Sorveglianza e il carcere, attraverso il progetto «Graffi o Graffiti? Percorsi di legalità». La delibera è stata approvata pochi giorni fa dalla giunta di Palazzo Malvezzi, che ha promosso il progetto. IL PROGETTO - Per cominciare, i detenuti puliranno alcune scuole del centro storico. L'obiettivo, però, è di estendere gli interventi ad altri istituti di Bologna e provincia, «anche al fine di aumentare il grado di partecipazione della società esterna al trattamento e ai processi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte a misure limitative della libertà», si legge nel testo della delibera. I detenuti che saranno coinvolti sono quelli che beneficiano « di misura alternativa alla detenzione o di lavoro all’esterno»: saranno impegnati «in prestazioni di attività non retribuite a favore della collettività per un tempo determinato». Per la formazione dei detenuti sarà richiesta la collaborazione dell’Istituto di istruzione professionale per lavoratori edili (Iiple), con l’intervento di «tecnici esperti nella rimozione dei graffiti», in tandem con il Consorzio europeo per la formazione e l’addestramento dei lavoratori (Cefal) per l’azione di orientamento e coordinamento. Sono previsti, inoltre, «interventi formativi da parte della Magistratura di sorveglianza». stampa | chiudi

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Ripulitura Graffiti Bologna. La Provincia arruola i detenuti

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RIPULITURA GRAFFITI BOLOGNA. LA PROVINCIA ARRUOLA I DETENUTI

Ripulitura Graffiti Bologna. La Provincia arruola i detenuti SABATO 23 OTTOBRE 2010 11:36 REDAZIONE

Si parte dalle scuole del centro storico, firmato accordo con Tribunale e Dozza A ripulire i muri di Bologna dai graffiti, presto, saranno anche i detenuti del carcere della Dozza. Lo prevede un protocollo d'intesa tra la Provincia di Bologna, il Tribunale di Sorveglianza e Casa circondariale, in particolare attraverso il progetto "Graffi o Graffiti? Percorsi di legalita'". La delibera contenente l'accordo e' stata approvata pochi giorni fa dalla Giunta di Palazzo Malvezzi, che ha promosso il progetto. La Provincia intende promuovere "un'iniziativa utile per procedere alla ripulitura del patrimonio cittadino, a cominciare in via sperimentale dagli edifici scolastici presenti nel centro storico di Bologna- si legge nell'atto- ma con l'intento di estendere gli interventi innovativi di ripulitura dai graffiti ad altre scuole di Bologna e provincia, anche al fine di aumentare il grado di partecipazione della societa' esterna al trattamento e ai processi di inclusione sociale e lavorativa delle persone sottoposte a misure limitative della liberta'". Il progetto, infatti, ha la finalita' di "contrastare il degrado cittadino e consentira', attraverso la collaborazione fra istituzioni e imprese, il recupero e la riqualificazione del patrimonio pubblicosottolinea Palazzo Malvezzi- e la promozione di progetti di inclusione sociale per dare impulso all'integrazione di persone detenute" alla Dozza. Con questi obiettivi, dunque, si procedera' "alla realizzazione di interventi di ripulitura dai graffiti- continua la delibera- coinvolgendo detenuti beneficiari di misura alternativa alla detenzione o di lavoro all'esterno, in prestazioni di attivita' non retribuite a favore della collettivita' per un tempo determinato". Per la formazione dei detenuti sara' richiesta la collaborazione dell'Istituto di istruzione professionale per lavoratori edili (Iiple), con l'intervento di "tecnici esperti nella rimozione dei graffiti", in tandem con il Consorzio europeo per la formazione e l'addestramento dei lavoratori (Cefal) per l'azione di orientamento e coordinamento. Sono previsti, inoltre, "interventi formativi da parte della Magistratura di sorveglianza". Infine, i soggetti coinvolti istituiranno un comitato per l'avvio, la realizzazione ed il monitoraggio del progetto "Graffi o graffiti". Ad ipotizzare l'arruolamento dei detenuti per la crociata anti-graffiti, in particolare quelli giovani che devono scontare pene per reati minori, era stato anche (ad aprile) Daniele Baldini, oggi finiano: "Un'iniziativa che puo' essere educativa e formativa per soggetti che hanno intenzione di reintegrarsi nel tessuto sociale e lavorativo del paese a pena scontata", spiegava in una nota Baldini. Dire - riproduzione riservata

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