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L’analisi effettuata da Assofermet sulla base dei dati Cerved riferiti al triennio 2019-2021 conferma l’importanza del ruolo del grossista come trait d’union tra produttori e dettaglianti

L’ingrosso di ferramenta rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia nazionale e sempre più rilevante nei rapporti fra aziende e rivenditori tradizionali di ferramenta. Diversificazione e digitalizzazione rappresentano poi un altro significativo passaggio per la modernizzazione dei canali di vendita. Sono queste le principali conclusioni che emergono da un’analisi effettuata da Assofermet sulla base dei dati Cerved riferiti al 2019 e agli ultimi due anni.

I numeri del comparto

Andiamo per ordine e cerchiamo di descrivere il fenomeno analizzando i numeri del comparto della ferramenta, confrontando tali dati con quelli di altri settori, seguendo il filo del discorso tenuto da Sabrina Canese, presidente di Assofermet, ad Hardware Forum il 23 settembre scorso a Milano. Va innanzitutto precisato che secondo l’Agenzia delle Entrate i codici ATECO ferramenta sono 32.458, che generano occupazione per circa 100 mila addetti. Per analizzare tale comparto Cerved si è basata su un campione di circa 16 mila ferramenta che generano un fatturato di 8,6 miliardi di euro (dato 2019). Se si restringe il discorso al solo settore dell’ingrosso di ferramenta, Assofermet e Cerved hanno scremato il sistema dell’offerta da 4 mila (codici ATECO) a 57 società di capitale, che sono state ritenute le più rappresentative del mercato. Nel 2019 il numero di addetti occupati presso i 57 grossisti presi in considerazione viene stimato intorno a 2.673. Fra il 2017 e il 2019 questi numeri si riducono in seguito ad una continua chiusura di grossisti. Nel 2019 il fatturato lordo complessivo relativo a tali operatori ammonta a 1,159 miliardi di euro, dato pressoché stazionario. Sulla base dei dati di bilancio elaborati, si perviene dunque a valutare nel 2019 un margine operativo lordo pari al 5%. Rispetto al 2018 si assiste ad un aumento di tale indicatore pari ad un punto percentuale. Assofermet, per comprendere se il margine operativo lordo è performante, ha confrontato il dato del proprio settore con quelli dell’elettrico e dell’idrotermosanitario (ITS). Pur se il numero degli operatori di tali comparti è decisamente superiore, si rileva che nell’elettrico il margine operativo lordo è del 4,39% e quello dell’ITS è intorno al 4,59%. Da ciò si evince un tendenziale allineamento di tali percentuali. Per quanto riguarda il periodo dell’emergenza sanitaria i risultati sono soddisfacenti. Nel 2020 il fatturato lordo complessivo ammonta infatti a 1,268 miliardi euro, il 9% in più rispetto al 2019. Tale risultato dipende dalle positive performance delle aziende con un giro d’affari superiore a 8 milioni di euro, a fronte di una sofferenza di quelle con un fatturato compreso fra 2 e 8 milioni di euro, dove si assiste ad una contrazione media del 7%. Per le aziende presenti nella fascia di fatturato fra 8 e 20 milioni di euro si registra un incremento medio del 9%, mentre per quelle con un giro d’affari oltre i 20 milioni di

euro la crescita media è dell’8%. In definitiva, l’anno della pandemia si chiude con un risultato positivo grazie all’azione di Assofermet nell’aver garantito l’apertura delle attività. Per dare una visione d’insieme del comparto della ferramenta bisogna aggiungere le imprese produttrici e commerciali. Sicché, nel caso dei produttori (254 imprese per circa 24 mila addetti), il fatturato del comparto viene valutato intorno a 8 miliardi di euro con un margine operativo lordo pari al 9%. Contando produzione, distribuzione e dettaglio il giro d’affari complessivo raggiunge i 17 miliardi di euro ed il numero di occupati è di circa 130 mila unità. Di questi, la sola distribuzione tradizionale rappresenta il 53% del fatturato (9 miliardi di euro) ed il 77% degli addetti (100 mila unità).

Lo sviluppo del canale digitale

Per quanto riguarda il secondo aspetto, anche nel settore della ferramenta lo sviluppo del digitale è aumentato grazie all’intraprendenza di alcuni operatori e commercianti nell’aprire siti e-commerce. Ciò ha indotto molti consumatori a preferire anche questo innovativo canale di vendita. Sulla base di tutte queste considerazioni, Assofermet ritiene che il lavoro del grossista debba essere tutelato, visto che tale figura ancora oggi rappresenta il punto d’unione tra produzione e dettaglio, soprattutto per quei rivenditori che non hanno la forza di acquistare direttamente e che per il 60% si avvale della figura del grossista.

Settori Numero Aziende Fatturato (‘000 €)

Margine operativo lordo (%) (a)

Ingrosso ferramenta Elettrico (b) Idrotermosanitario (b) 57 1.159,5 5,00

72 3.202,8 4,39 159 3.530,3 4,59

a) Il margine operativo lordo è la differenza fra ricavi lordi e insieme dei costi operativi. Il dato percentuale è ottenuto dividendo il risultato lordo per il ricavo lordo b) Dati riferiti alle aziende con un fatturato superiore a 2 Mn. euro Fonte: nostra elaborazione su dati Assofermet, Cerved

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