GiovedìScienza - Edizione 31

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17NOVEMBRE2016 › 16MARZO2017 INGRESSO LIBERO

31a edizione

LASCIENZAINDIRETTASETTIMANAPERSETTIMANA


I NUMERI DI GIOVEDÃŒSCIENZA

442 INCONTRI 513.000 SPETTATORI COMPLESSIVI

700

ORE DI SCIENZA SPETTACOLO

827.000

VISUALIZZAZIONI

510

CONFERENZIERI

3.303

ISCRITTI AL CANALE YOUTUBE


LE SEDI DI GIOVEDÃŒSCIENZA


PROGRAMMA GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE 2016 Teatro Colosseo Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore

LA GIOIA DI VIVERE

GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE 2016

Teatro Colosseo Albrecht Beutelspacher, Università Johannes Gutenberg di Magonza, Università di Tubinga Premio Peano 2015

IL FASCINO DEI NUMERI. STORIE E SEGRETI

In collaborazione con l’Associazione Subalpina Mathesis e il Goethe Institut Turin

GIOVEDÌ 1 DICEMBRE 2016

Teatro Colosseo Alberto Angela, paleoantropologo, scrittore e divulgatore

IL SEGRETO DELLA GIOCONDA

GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2017

Aula Magna “G. Agnelli”, Politecnico di Torino Damiano Marchi, antropologo, Università di Pisa

L’ANTENATO CHE NON TI ASPETTAVI GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO 2017

Teatro Colosseo Walter Quattrociocchi, IMT - Alti Studi di Lucca

TEATRO COLOSSEO

Via Madama Cristina, 71 - TORINO

h 17.45

LA FATICA DI CAMBIARE IDEA GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO 2017

Teatro Colosseo Alberto Bardelli, professore ordinario di Medicina, Università di Torino Presidente dell’European Association for Cancer Research Direttore del laboratorio di oncologia molecolare al IRCC Candiolo

CANCRO, PERCHÉ?

GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO 2017

Aula Magna Cavallerizza Reale, Università di Torino Thibault Damour, Institut des Hautes Études Scientifiques et Académie des Sciences de Paris

L’ENIGMA DELLA GRAVITÀ

In collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia

UNIVERSITÀ DI TORINO

Aula Magna della Cavallerizza Reale Via Verdi, 9 -TORINO

h 17.45

POLITECNICO DI TORINO

Aula Magna “Giovanni Agnelli”

Corso Duca degli Abruzzi, 24 - TORINO

h 17.45


GIOVEDÌ 15 DICEMBRE 2016

Teatro Colosseo Alberto Conte, professore emerito Geometria superiore, Università di Torino Moreno Andreatta, Direttore di ricerca al CNRS (Centre National de la Recherche Scientifique) presso l’IRCAM di Parigi e “matemusicista” con la partecipazione di Paolo Conte, avvocato e musicista

MATEMATICA, GEOMETRIA E MUSICA GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2017

Teatro Colosseo Claudio Marazzini, Presidente dell’Accademia della Crusca e professore di Storia della lingua italiana all’Università del Piemonte Orientale

COME PARLEREMO NEL 2050 GIOVEDÌ 19 GENNAIO 2017

Teatro Colosseo Carlo Alberto Redi, Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, Università di Pavia

STORIA DI UNA CELLULA FANTASTICA

GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017

Aula Magna “G. Agnelli”, Politecnico di Torino Dalila Burin, Dipartimento di Psicologia, Università di Torino Premio GiovedìScienza 2016

IL GRANDE GIOCO DELLA RIABILITAZIONE GIOVEDÌ 9 MARZO 2017

Teatro Colosseo Riccardo Zecchina, DISAT - Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia, Politecnico di Torino

DEEP LEARNING

GIOVEDÌ 16 MARZO 2017

Aula Magna Cavallerizza Reale, Università di Torino Giancarlo Genta, DIMEAS - Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale, Politecnico di Torino

PARTE L’AVVENTURA INTERSTELLARE


SPECIALE SCUOLE TEATRO COLOSSEO - ORE 10.00

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO 2017 POKÉMON GO: E DOPO?

SCUOLA PRIMARIA (classi III, IV e V)

GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 MAGIC ANDY: CHIMICAMENTE ESPLOSIVO!

Marco Mazzaglia, Daniele Biolatti Ivan Ferrero, Alessandro Lombardo

Andreas Korn-Müller

PARTECIPAZIONE GRATUITA

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA Modulo di iscrizione su

w w w. g i o v e d i s c i e n z a . i t


Presidente FIORELLA ALTRUDA Professore ordinario, Università di Torino

COMITATO SCIENTIFICO

PIERO BIANUCCI Scrittore e giornalista scientifico

ANGELO RAFFAELE MEO Professore emerito, Politecnico di Torino

PAOLA BONFANTE Professore ordinario, Università di Torino

PIERGIORGIO ODIFREDDI Matematico e Scrittore

OSCAR CHIANTORE Delegato Università di Torino

NADIA PASTRONE Dirigente di Ricerca Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

ALBERTO CONTE Delegato Accademia delle Scienze di Torino ATTILIO FERRARI Professore ordinario, Università di Torino DÀNILO MAINARDI Professore emerito, Università Ca’ Foscari di Venezia PIER CARLO MARCHISIO Professore emerito, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano

ALBERTO PIAZZA Professore ordinario, Università di Torino MARIO RASETTI Delegato del Politecnico di Torino Segretario PINO ZAPPALÀ Associazione CentroScienza Onlus


PREMIO RICERCATORI

UNDER

35

e 6 edizion a

In occasione della 31a edizione di GiovedìScienza l’Associazione CentroScienza Onlus organizza la sesta edizione del Premio GiovedìScienza.


Istituito nel 2011, il Premio nasce per incoraggiare impegno e attenzione dei protagonisti della ricerca per la comunicazione scientifica. Fin dalla prima edizione si è confermato vetrina dell’eccellenza scientifico-tecnologica del nostro territorio. Per tutti i partecipanti una preziosa occasione per divulgare i risultati della propria ricerca: il merito scientifico è la base di valutazione per selezionare i 10 finalisti, un vero e proprio match a colpi di immagini e parole decreterà il vincitore. In palio un premio in denaro e l’opportunità di raccontare la scienza al pubblico di GiovedìScienza. Il Premio GiovedìScienza guarda al mondo delle aziende, dalla quinta edizione è stata istituita la sezione Futuro con l’obiettivo di sostenere il dialogo tra mondo scientifico e tessuto economico: uno studio di fattibilità del progetto sarà esaminato dal comitato di selezione che decreterà il vincitore. Un premio in denaro anche per la sezione Futuro è una delle novità di questa edizione! Il Bando e il Regolamento del Premio disponibili su www.giovediscienza.it informazioni premio@centroscienza.it



GIOVEDÌ 17 NOVEMBRE 2016 17.45 TEATRO COLOSSEO

LA GIOIA DI VIVERE DALLA FATICA DI VIVERE AL BEN D’ESSERE

Un matrimonio che non funziona, un figlio difficile, un abbandono, un lavoro insoddisfacente. Sono situazioni che fanno male, ma che si possono superare. “Da psichiatra mi occupo principalmente di matti, ma nel corso degli anni è aumentato il fascino per il comportamento e le relazioni che i cosiddetti normali hanno nella società”. Riconquistare la nostra gioia di vivere è possibile. Per ottenere questo scopo, si deve sviluppare e applicare una scienza precisa, definita con il neologismo “bendessere”, una disciplina che interessa l’essere umano nella sua totalità e interezza, attraverso corpo mente e relazioni.

Foto di Jose R. Valverde

Vittorino Andreoli Psichiatra di fama mondiale, è stato direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona - Soave ed è membro della New York Academy of Sciences. Collabora con la rivista “Mente e Cervello” e ha realizzato programmi dedicati agli adolescenti Adolescente TVB, alle persone anziane W i nonni e alle famiglie Una sfida chiamata famiglia. Tra i suoi libri, ricordiamo, “Il denaro in testa” (2012), “Ma siamo matti” (2015), “La gioia di vivere” e “La nuova disciplina del bendessere” (2016).


Prima della conferenza conferimento del Premio Peano 2015 a Albrecht Beutelspacher per il libro

GIOVEDÌ 24 NOVEMBRE 2016 17.45 TEATRO COLOSSEO

Sarà un viaggio attraverso la storia dei numeri, una occasione di riflessione sulla loro importanza nell’arricchimento della nostra esperienza di percezione e comprensione del mondo. Come descrivono la realtà e in che modo ce la fanno capire meglio? Quali sono i loro segreti e perché alcuni esercitano un particolare fascino su di noi? Si cercherà pure di rispondere alla domanda che più di ogni altra mette in difficoltà i matematici: che cos’è davvero un numero? Un’esplorazione guidata affascinante e ricca di inaspettati colpi di scena, adatta per i neofiti e gli esperti.

IL FASCINO DEI NUMERI. STORIE E SEGRETI

“Il fascino dei numeri. Storie e segreti” (Carocci editore, 2015).

Albrecht Beutelspacher Ha studiato matematica, fisica e filosofia presso l’Università di Tubinga in Germania e ha conseguito il PhD all’Università di Magonza. Ha lavorato nei laboratori Siemens a Monaco di Baviera (1985-88). Dal 1988 è professore all’Università di Giessen. Ha scritto molti libri di divulgazione, alcuni dei quali sono best seller, e nel 2002 ha inaugurato il Mathematikum a Giessen, uno dei primi science center della matematica. Per il suo impegno in questo campo, Beutelspacher, ha ricevuto molti premi.

CHE COS’È DAVVERO UN NUMERO In collaborazione con l’Associazione Subalpina Mathesis e il Goethe Institut Turin


GIOVEDÌ 1 DICEMBRE 2016 17.45 TEATRO COLOSSEO

IL SEGRETO DELLA GIOCONDA

La Gioconda non è solo un quadro da ammirare. In realtà è un viaggio nella mente e nelle emozioni di Leonardo. È una porta che si spalanca su un luogo e su un’epoca indimenticabili: Firenze (ma anche Milano, Roma, Mantova, Urbino…) e il Rinascimento. Sarà Monna Lisa stessa a “raccontarci” Leonardo, il genio che l’ha potuta pensare e realizzare, e che ci svelerà i segreti delle incredibili macchine e invenzioni (un palombaro, un paracadute, un robot!). Ma che cosa sappiamo di lei? Chi è davvero questa donna misteriosa? Partendo da ogni dettaglio del quadro e ricostruendo le circostanze in cui Leonardo lo dipinse, Alberto Angela ci accompagna a scoprire che il volto della Gioconda non ha ciglia né sopracciglia, o che il segreto del paesaggio va ricercato nel nuovo tipo di prospettiva “aerea” ideato da Leonardo.

Alberto Angela Laureato in Scienze naturali, paleoantropologo, collabora con il Centro Studi e Ricerche Ligabue di Venezia. Dopo una lunga attività di scavi e ricerche in Africa e Asia, si è dedicato alla divulgazione realizzando programmi di successo come Passaggio a Nord Ovest e Ulisse. Fra i suoi libri ricordiamo “Amore e sesso nell’antica Roma” (Mondadori, 2012), “I tre giorni di Pompei” (Rizzoli, 2014), “I bronzi di Riace” (Rizzoli, 2014) e “Gli occhi della Gioconda” (Rizzoli, 2016).


Matematica e musica hanno una lunga storia in comune le cui origini, almeno nella tradizione occidentale, vengono fatte tradizionalmente risalire a Pitagora. Fra le molteplici rappresentazioni geometriche a servizio della musica, analizzeremo due costruzioni che sembrano particolarmente adatte a mettere in evidenza il ruolo della simmetria nell’organizzazione dello spazio armonico: la rappresentazione circolare, le cui origini coincidono con l’invenzione della combinatoria, e il Tonnetz o “reticolo delle note”, che segna la nascita della teoria dei grafi. Esploreremo insieme i molti esempi di applicazioni di questi modelli geometrici nell’analisi e nella composizione musicale, non soltanto nella musica colta occidentale ma anche in diversi generi della popular music.

Moreno Andreatta Laureato in matematica all’Università di Pavia e diplomato in pianoforte al Conservatorio di Novara, ha studiato composizione, analisi musicale e direzione d’orchestra col Maestro Francesco Valdambrini. Titolare di un dottorato in musicologia computazionale all’Ecole des hautes études en sciences sociales di Parigi. È direttore di ricerca al CNRS nell’equipe “Rappresentazioni musicali” dell’IRCAM - l’Institut de Recherche et Coordination Acoustique/ Musique. Alle molteplici articolazioni fra musica colta contemporanea e popular music è consacrato il progetto di ricerca al quale lavora attualmente, come ricercatore invitato all’IRMA (Institut de Recherche Mathématique Avancée) e al GREAM (Groupe de recherches expérimentales sur l’acte musical) dell’Università di Strasburgo, in collaborazione con l’IRCAM.

GIOVEDÌ 15 DICEMBRE 2016 17.45 TEATRO COLOSSEO

MATEMATICA, GEOMETRIA E MUSICA BUONE VIBRAZIONI TRA PENTAGRAMMA, FORME E FORMULE


Alberto Conte Laureato in matematica nel 1965 all’Università di Torino, dopo esperienze all’Università di Warwick (Regno Unito) e all’Istituto Mittag-Leffler (Svezia) percorre la carriera accademica all’Università di Torino diventando professore ordinario di Geometria e Geometria superiore, disciplina che ha insegnato fino al 2012, direttore del Dipartimento di Matematica, Pro Rettore dell’Università di Torino e Preside della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Tra i suoi incarichi, la presidenza dell’Unione Matematica Italiana e la presidenza dell’Accademia delle Scienze di Torino. È autore di 36 pubblicazioni scientifiche e 7 monografie nell’ambito della topologia e della geometria algebrica. Ha sempre coltivato la diffusione della cultura matematica, anche con articoli su quotidiani (La Stampa-Tuttoscienze).

È uno dei pochi musicisti e autori italiani che abbiano una dimensione autenticamente internazionale. Astigiano di nascita, laureato in giurisprudenza a Parma, avvocato prima di dedicarsi a tempo pieno alla musica, Paolo Conte ha posto la sua carriera “sotto le stelle del jazz”, per citare una sua canzone (non jazzistica) del 1984. All’epoca Paolo Conte già da quindici anni aveva rivoluzionato la canzone italiana con un salto di qualità e di stile: basta ricordare “Azzurro”, Messico e nuvole”, “Tripoli”. Quando incomincia a farsi interprete dei propri lavori, Conte rivela una personalità spiccata sotto un atteggiamento disincantato e in apparenza quasi distratto. Tra i suoi album che scandiscono quarant’anni di successi ricordiamo “Parole d’amore scritte a macchina”, “Novecento”, l’opera multimediale Razmataz, “Psiche”, “Snob”. Il suo ultimo cd (2016) è una digressione (quasi) tutta strumentale con risonanze sperimentali di moderna classicità. L’ironia, l’autoironia, l’osservazione del costume non solo italiano, il richiamo dell’esotismo sono alcune costanti che percorrono tutta la sua opera di musicista e di poeta.

Foto di Cesare Ciccardini

Paolo Conte


GIOVEDÌ 12 GENNAIO 2017 17.45 TEATRO COLOSSEO

COME PARLEREMO NEL 2050 TRA NUOVE TECNOLOGIE, MIGRAZIONI, DEMOGRAFIA E CONTAMINAZIONI

Le lingue parlate sono creature vive, che ogni giorno si plasmano e rinnovano con l’evolversi del costume, della letteratura, della tecnologia e delle relazioni tra popoli con lingue diverse. La misura stessa della vitalità di una lingua sta nella sua capacità di assorbire parole straniere, magari adattandole, e neologismi introdotti dalle innovazioni tecniche e scientifiche. Il periodo che stiamo vivendo però porta dei cambiamenti più veloci che mai. La diffusione dei nuovi mezzi di comunicazione e delle applicazioni social di Internet, i grandi flussi migratori che caratterizzeranno tutto questo secolo, i nuovi comportamenti, le tendenze demografiche che vedono il declino numerico degli italiani e l’aumento schiacciante dei cinesi, degli indiani e delle popolazioni arabe, l’affermarsi di un basic english d’uso comune, stanno modificando profondamente la lingua del nostro paese. Non si tratta di conservare a tutti i costi le parole che secoli di letteratura ci hanno tramandato ma di interpretare il nuovo corso e orientare in modo culturalmente consapevole la formazione della lingua italiana che si parlerà nei prossimi decenni.

Claudio Marazzini Nato nel 1949, prima di diventare professore ordinario all’Università del Piemonte Orientale, ha insegnato nelle università di Macerata (1988-1993) e Udine (19941997), oltre a tenere corsi di linguistica all’estero (Università di Losanna). Poco dopo aver assunto la presidenza dell’Accademia della Crusca, la più prestigiosa autorità linguistica del nostro paese, è diventato noto al grande pubblico per aver apprezzato la parola “petaloso” coniata da un bambino della scuola primaria. Autore di libri e saggi di linguistica dedicati a Faldella e a Manzoni, nel tempo libero è un appassionato astrofilo.


La cellula uovo è una metafora dei grandi progressi occorsi dopo il secolo della chimica (‘800) e quello della fisica (‘900). La biologia rivoluziona molti paradigmi passando dalla descrizione alla sintesi del vivente. Filosofia, antropologia, economia, giurisprudenza e altre discipline sono travolte e le pratiche del nostro vivere divengono biopolitiche: dalla riproduzione al fine vita, dal “di chi è il corpo, di chi sono le cellule?” alla cultura del dono, ai brevetti sul vivente, all’editing del genoma, agli OGM. Solo chi è capace di scegliere che cosa è lecito applicare delle tante innovazioni biologiche possiede la “cittadinanza scientifica” fondante la democrazia “cognitiva”.

Carlo Alberto Redi È professore ordinario di Zoologia all’Università di Pavia. Accademico dei Lincei e socio onorario della società genetica del Cile, membro della Commissione Dulbecco di studio sull’utilizzo delle cellule staminali (2000 – 2001), e del Comitato di Bioetica della Fondazione Umberto Veronesi. Con Manuela Monti della Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, svolge ricerche sulla caratterizzazione di cellule germinali staminali prelevate da ovari umani e murini.

GIOVEDÌ 19 GENNAIO 2017 17.45 TEATRO COLOSSEO

STORIA DI UNA CELLULA FANTASTICA SCIENZA, CULTURA E NATURA DELL’UOVO


GIOVEDÌ 26 GENNAIO 2017 17.45

AULA MAGNA “GIOVANNI AGNELLI” POLITECNICO DI TORINO

L’ANTENATO CHE NON TI ASPETTAVI L’ENIGMATICO HOMO NALEDI RACCONTATO DA UNO DEI SUOI SCOPRITORI

Nel settembre 2013 due speleologi sudafricani scesi nel vasto sistema di gallerie di Rising Star, vicino a Johannesburg, scoprirono fortuitamente una “camera segreta” colma di ossa fossili. È così che avvenne la scoperta più rivoluzionaria e misteriosa sull’origine dell’uomo, quella di Homo naledi (“stella” in lingua locale sotho), una nuova specie ominine dalle caratteristiche uniche. Dalle ipotesi sul suo comportamento alle ragioni che possono aver determinato la presenza di così tanti fossili nella grotta, Marchi ci conduce in un’indagine avvincente prospettando conseguenze che la scoperta di Homo naledi potrà avere sulla comprensione dell’evoluzione umana.

Foto di John Hawks

Damiano Marchi È il solo italiano nel team dei ricercatori guidati dal professor Lee Berger della National Geographic Society. Marchi, 44 anni, è antropologo all’Università di Pisa, città in cui si è laureato e da cui è partito: sei anni da visiting assistant professor alla Duke University (Usa), un anno come Post-doctoral Fellow all’Università del Witwatersrand (Sudafrica).


In una quotidianità super connessa con rapporti personali filtrati dalle chat dei social media, siamo sovente informati della complessità del mondo attraverso le pagine dei nostri “amici” sui social network e sui blog. È un fatto positivo o le notizie che ci arrivano sono meno verificate e circolano quindi informazioni false? Il World Economic Forum annovera le informazioni non verificate tra i pericoli più grandi per la nostra società al pari del terrorismo. Scopriremo come spesso tendiamo a cercare informazioni che conformano le nostre credenze rifiutando le contraddizioni. Questo forma gruppi polarizzati, dove si rinforza una certa visione del mondo. Quali sono le dinamiche sociali nell’era della credulità?

GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO 2017 17.45 TEATRO COLOSSEO

LA FATICA DI CAMBIARE IDEA TRA INTERNET E COSTELLAZIONI DI CREDENZE, COME SI FORMANO E SI FISSANO LE OPINIONI

Foto di Matteo Pavanati

Walter Quattrociocchi È coordinatore del CSSLab presso l’IMT - School for Advanced Studies di Lucca. Si occupa di caratterizzazione delle dinamiche sociali, dalle opinioni alla diffusione delle informazioni, con riguardo alle narrazioni in rete (teorie del complotto e informazioni false) e contagio sociale.


GIOVEDÌ 9 FEBBRAIO 2017 17.45 TEATRO COLOSSEO

CANCRO, PERCHÉ? DAI GENI ALLE NUOVE TERAPIE

Grazie al progetto genoma sappiamo quali sono i geni che, mutati, causano la crescita incontrollata delle cellule tumorali. Se conosciamo le basi molecolari del cancro, come mai questa malattia non è sempre curabile? La parziale efficacia delle terapie è dovuta alla plasticità del genoma: nel corso dell’evoluzione il patrimonio genetico si è modificato originando le diverse specie e la grande varietà all’interno di queste. Si tratta di un delicato e dinamico equilibrio tra mutazioni buone favorevoli alla vita e le cattive che generano il cancro. Le cellule tumorali a loro volta evolvono imparando a sopravvivere ai farmaci. Grazie a nuove terapie che evolvono insieme al tumore, sarà possibile vincere la sfida più grande che la medicina abbia mai dovuto affrontare.

Alberto Bardelli È professore ordinario all’Università di Torino e dirige il laboratorio di oncologia molecolare all’Istituto per la Ricerca e Cura del Cancro di Candiolo. Recentemente le sue ricerche hanno definito una nuova metodologia, chiamata biopsia liquida, che tramite un prelievo di sangue, utilizzando il DNA tumorale circolante, permette di monitorare la risposta alle terapie dei tumori colorettali. Ha conseguito il PhD all’University College di Londra e ha lavorato con Vogelstein alla Johns Hopkins University di Baltimora. Con questa esperienza nel 2004 Bardelli decide di tornare in Italia.


La gravità è la più debole delle quattro forze fondamentali della natura ma è anche la più decisiva per le sorti dell’universo e la più misteriosa. La legge di gravitazione universale di Newton è solo una approssimazione. La relatività generale di Einstein, che include la teoria di Newton come un caso particolare, valido per piccole masse e velocità moderate, è oggi la migliore teoria della gravità disponibile: spiega l’origine e l’evoluzione del cosmo dal Big Bang alla sua espansione, prevede fenomeni esotici come i buchi neri e le lenti gravitazionali. La più spettacolare e recente prova della relatività generale è stata la prima osservazione diretta delle onde gravitazionali, annunciata nel febbraio 2016, giunta a cento anni esatti dalla pubblicazione della teoria di Einstein. Si è così aperta una nuova finestra da cui guardare l’universo. Ma non si può dire che l’enigma della gravitazione sia risolto se ancora non c’è accordo tra gravità e meccanica quantistica. Quale sarà la teoria definitiva?

Thibault Damour Nato nel 1951, dal 1989 è professore di Fisica teorica all’Institut des Hautes Études Scientifiques. Riconosciuto tra i maggiori studiosi al mondo della gravità, della relatività generale e della teoria delle stringhe, ha dato a questi campi contributi fondamentali già quando era docente all’École Normale Supérieure. Alcuni dei suoi lavori più importanti riguardano le onde gravitazionali emesse da sistemi binari di pulsar e buchi neri; in collaborazione con Alessandra Buonanno, ha ideato l’approccio “a un solo corpo” per modellizzare le orbite di buchi neri coalescenti come quelli che hanno emesso le onde gravitazionali di recente osservate.

GIOVEDÌ 16 FEBBRAIO 2017 AULA MAGNA CAVALLERIZZA REALE UNIVERSITÀ DI TORINO

17.45

L’ENIGMA DELLA GRAVITÀ UN PERCORSO TRA UNIVERSI POSSIBILI E RICERCHE TEORICHE in collaborazione con l’Ambasciata di Francia in Italia


GIOVEDÌ 23 FEBBRAIO 2017 17.45

AULA MAGNA “GIOVANNI AGNELLI” POLITECNICO DI TORINO

IL GRANDE GIOCO DELLA RIABILITAZIONE OLTRE IL VIDEOGIOCO, I PERCORSI INTERATTIVI DELLA REALTÀ VIRTUALE VERSO NUOVE PRATICHE TERAPEUTICHE

Ognuno di noi sente di possedere il proprio corpo e i movimenti che da esso scaturiscono, ma che cosa accade quando le possibilità di movimento sono compromesse a causa di lesioni cerebrali? Come intervenire per il recupero funzionale degli stessi? Le tecnologie originalmente destinate all’intrattenimento possono essere applicate alla cura dei pazienti con deficit del movimento: la realtà virtuale supera i limiti che il mondo fisico impone, creando ambienti in cui il paziente immobilizzato può vedere il suo corpo virtuale in movimento, trasferendo le capacità apprese al suo vero corpo.

Premio GiovedìScienza 2016

Dalila Burin Torinese, classe 1988. Ha appena concluso un dottorato in Neuroscienze, durante il quale ha approfondito gli studi sui pazienti con lesioni cerebrali. Durante un periodo di lavoro all’estero, ha appreso la tecnica della realtà virtuale immersiva. Ha vinto il Premio GiovedìScienza 2016 per giovani ricercatori.


Dalle reti neurali artificiali all’intelligenza artificiale, una nuova avventura sta rendendo le macchine capaci di prestazioni sempre più simili a quelle umane nel campo dell’apprendimento automatico, ovvero l’estrazione di informazioni anche molto complesse a partire da dati non organizzati. Esempi rappresentativi in cui le macchine raggiungono prestazioni “umane” sono il riconoscimento di immagini e del parlato, l’apprendimento di strategie in giochi anche molto complessi e l’analisi dati nella medicina di precisione. Nonostante gli enormi progressi nelle applicazioni, siamo ancora lontani dal modo di apprendere degli umani e degli animali ma poco per volta le macchine stanno “imparando a imparare”: i sistemi cognitivi artificiali andranno oltre quelli neurali basati su “deep learning”, verso la “humanlike intelligence”.

Riccardo Zecchina È ordinario di Fisica teorica al Politecnico di Torino e responsabile dell’unità di Inferenza statistica e Biologia computazionale alla Human Genetics Foundation (HuGeF, Torino). Ultimo allievo di Tullio Regge, tra i suoi interessi di ricerca possiamo elencare la fisica statistica, neuroscienze computazionali e biologia computazionale, algoritmi distribuiti per l’ottimizzazione e l’inferenza statistica. Insieme con Giorgio Parisi è stato recentemente insignito del prestigioso Premio Lars Onsager dell’American Physical Society.

GIOVEDÌ 9 MARZO 2017 17.45 TEATRO COLOSSEO

DEEP LEARNING DALLE RETI NEURALI ARTIFICIALI ALLA “VERA” INTELLIGENZA ARTIFICIALE


private in Europa. Istituita nel 1563, la sua missione è favorire lo sviluppo civile, culturale ed economico delle comunità in cui opera, perseguendo finalità di interesse pubblico e utilità sociale. I redditi prodotti dal suo patrimonio, accumulato nei secoli, sono posti al servizio di queste finalità istituzionali. La Compagnia di San Paolo è attiva nei settori della ricerca e istruzione superiore, delle politiche sociali, della sanità, del patrimonio artistico e delle attività culturali. È membro del European La Compagnia di San Paolo è una delle maggiori fondazioni private in Europa. nel 1563, la l’Associazione sua missione è favorire lo sviluppo civile, culturale ed economico Foundation Centre (EFC) Istituita e dell’ACRI, italiana delle comunità in cui opera, perseguendo finalità di interesse pubblico e utilità sociale. delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio. I redditi prodotti dal suo patrimonio, accumulato nei secoli, sono posti al servizio di

Compagnia di San Paolo, una fondazione per lo sviluppo della società ARTE, ATTIVITÀ E BENI CULTURALI, FILANTROPIA E TERRITORIO, INNOVAZIONE CULTURALE, POLITICHE SOCIALI, RICERCA E SANITÀ

queste finalità istituzionali. La Compagnia di San Paolo è attiva nei settori della ricerca e istruzione superiore, delle politiche sociali, della sanità, del patrimonio artistico e delle attività culturali. È membro del European Foundation Centre (EFC) e dell’ACRI, l’Associazione italiana delle Fondazioni di origine bancaria e delle Casse di Risparmio.

La Compagnia di San Paolo è una delle maggiori fondazioni private in Europa. Istituita nel 1563, la sua missione è favorire lo sviluppo civile, culturale ed economico delle comunità in cui


GIOVEDÌ 16 MARZO 2017 17.45 AULA MAGNA CAVALLERIZZA REALE UNIVERSITÀ DI TORINO

PARTE L’AVVENTURA INTERSTELLARE

LE SONDE CHE SUPERERANNO L’IMPRESA DELLE NAVICELLE VOYAGER

Da oltre 50 anni l’uomo ha iniziato a esplorare il sistema solare, ma la colonizzazione dei pianeti più vicini è ancora lontana e il processo di espansione nello spazio, rimane una prospettiva remota. Tuttavia, negli ultimi 10 anni sono stati trovati molti pianeti extrasolari, addirittura intorno alla stella più vicina a noi, Proxima Centauri, e questo ha rinnovato l’interesse per l’esplorazione interstellare. Tuttavia anche le stelle più vicine sono terribilmente distanti e al nostro livello tecnologico è difficilissimo realizzare sonde così veloci da raggiungerle in una ventina d’anni. L’obiettivo del Progetto Breakthrough Starshot è proprio superare queste difficoltà e compiere la prima missione interstellare.

Giancarlo Genta È professore di Costruzione di Macchine presso il Politecnico di Torino. Si occupa principalmente di esplorazione spaziale. È socio dell’Accademia delle Scienze di Torino e dell’Accademia Internazionale di Astronautica. Ha all’attivo più di 90 articoli pubblicati sulle più importanti riviste scientifiche internazionali oltre a 25 libri, in italiano e in inglese. Ha scritto anche due romanzi di fantascienza


SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

SPECIALE SCUOLE ORE 10.00 TEATRO COLOSSEO

GIOVEDÌ 2 FEBBRAIO 2017

POKÉMON GO: E DOPO? COSA C’È “OLTRE LA VITA” DEL GIOCO LOCATION BASED PIÙ GETTONATO DEL 2016? In collaborazione con il MuPIn Museo Piemontese d’Informatica Questa estate un videogioco ha fatto capolino nella vita di molti di noi. Quali sono gli effettivi impatti socio-economici? Era davvero una novità assoluta? Resisterà al passare del tempo? Ne parleremo con Marco Mazzaglia (video game evangelist), Daniele Biolatti (esperto di social media e digital marketing), Ivan Ferrero (psicologo) e Alessandro Lombardo (Presidente dell’Ordine degli Psicologi del Piemonte). Che futuro ci attende dopo Pokémon GO in un contesto di realtà virtuale e location based game sempre più immersivi? Saremo tutti zombie disconnessi dalla realtà o svilupperemo una nuova “socialità”?

PARTECIPAZIONE GRATUITA

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Modulo di iscrizione su

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Marco Mazzaglia Ha lavorato come IT Manager e Video Game Evangelist per Milestone dal 2008 al 2013 occupandosi del gioco online. A fine 2013 insieme ad altri fonda T-Union, per promuovere la game industry e la cultura del videogioco e porta a Torino l’evento Global Game Jam. Nel 2015 ha lavorato con Ovosonico. Dal 2016 lavora come Business Developer e Video Game Evangelist per Synesthesia e MixedBag; attualmente lavora a “forma.8”, un “metroidvania” multipiattaforma. È membro del Comitato scientifico del Museo Piemontese dell’Informatica.

Daniele Biolatti Ha una formazione da psicologo del lavoro e delle organizzazioni, e si occupa di digital e web da circa vent’anni. Nei primi anni 2000 si è occupato di e-learning e formazione a distanza, poi di digital marketing e comunicazione online. Da oltre cinque anni si dedica al mobile marketing e mobile strategy. Ha lavorato per Seat Pagine Gialle, (app di PagineBianche e PagineGialle-8 mln di download in Italia). Cofondatore di Growitapp.

Ivan Ferrero Alessandro Lombardo Psicologo, si occupa di clinica, Innovazione Sociale, psicologia del lavoro e delle organizzazioni. Membro del direttivo nazionale di AltraPsicologia, è Presidente dell’Ordine Psicologi Piemonte

Psicologo dei Nuovi Media, fondatore di BullismoOnline.it. Laureato in Psicologia (nel 2003), si specializza in Analisi Bioenergetica (nel 2010), si occupa di adolescenti dal 2000. Studia l’impatto delle nuove tecnologie sulla percezione della realtà, si occupa di temi come il Cyber bullismo, Internet Addiction, Hikikomori, ecc. Organizza progetti di formazione con adolescenti, genitori e operatori del settore attraverso gli strumenti di e-learning.


SCUOLA PRIMARIA (classi III, IV e V)

SPECIALE SCUOLE ORE 10.00 TEATRO COLOSSEO

GIOVEDÌ 9 MARZO 2017

MAGIC ANDY: CHIMICAMENTE ESPLOSIVO! UN MERAVIGLIOSO MODO PER SCOPRIRE LA CHIMICA DIVERTENDOSI Andreas Korn-Müller, alias “Magic Andy” è un divulgatore scientifico, autore di libri per ragazzi tra i quali “Questo magico laboratorio di Chimica”. I suoi show si susseguono ininterrottamente dal 1997, portando scienza e comicità in Italia, Germania e in altre parti del mondo come Bangkok e Abu Dhabi. La scienza, nelle sue mani, diventa uno spettacolo strabiliante. Le più noiose reazioni di laboratorio diventano fenomeni di incredibile impatto visivo, svelando anche ai più ostici i misteri della chimica, della meccanica, della biochimica e dell’elettricità. Partendo da prodotti di uso comune facilmente reperibili, “Magic Andy” gioca con la materia, sfidandola.

PARTECIPAZIONE GRATUITA

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

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Quello che va in scena è un dialogo tra l’uomo e la natura, confuso nel limbo del sottile confine esistente tra scienza e magia. Inchiostri invisibili, azoto liquido, bioluminescenza, paste di amido, iceberg in miniatura, fontane di schiuma, acqua magica evanescente, sangue artificiale e incandescente, respiri infuocati. Tutto, dall’inizio alla fine, terrà col fiato sospeso, in un susseguirsi di inattesi colpi di scena: uno spettacolo imperdibile. Sarà come sbirciare nel laboratorio di un alchimista del 1700, immerso in fumi, fulmini e zampilli infuocati. Il pubblico sarà partecipe in prima persona. “Magic Andy” è nato per giocare con le persone, per farle sperimentare. Sarà difficile sfuggire alla polvere di licopodio, alla materia in continuo movimento. Quello di “Magic Andy” è uno spettacolo totalmente coinvolgente. La chimica non è mai stata così divertente.


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