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Circolo culturale “primomaggio” pag

Circolo culturale “primomaggio”

Bobby Kennedy disse: “Pochi sono grandi abbastanza da poter cambiare il corso della storia. Ma ciascuno di noi può cambiare una piccola parte delle cose, e con la somma di tutte quelle azioni verrà scritta la storia di questa generazione”. Ecco, il circolo culturale “primomaggio”, nato nel 1991, avvicinandosi a festeggiare i suoi primi 30 anni di vita, vuole con questa pubblicazione socializzare la memoria dei suoi primi 15 anni di vita, ai quali, peraltro, nel 2006 dedicò anche una mostra sulle iniziative fatte. Un pezzo importante, e forse il più difficile, della nostra storia quello iniziale, quando con entusiasmo ma senza mezzi decidemmo di fare politica. Perché politica è soprattutto fare cose con una specifica finalità, attraverso lo strumento culturale, cercando di dialogare ad ampio raggio, pur forti delle nostre precise idee. Oggi abbiamo una piccola sede, a Bastia Umbra, un nostro sito visto da una media di 300 persone al giorno, un profilo fb, una newsletter che inviamo ogni settimana a 4.500 umbri; riusciamo a fare tra 15-20 iniziative all’anno in tanti, diversi, comuni di questa regione senza mare.

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Molte nostre iniziative sono registrate da Radio Radicale e quindi, rimanendo in archivio, possono essere ascoltate anche da chi non ha potuto partecipare. Ci siamo cimentati e ci cimentiamo in molte cose: presentazione di libri, di video, incontridibattiti, concerti, spettacoli vari, mostre, progetti di cooperazione come abbiamo fatto in Nicaragua, Etiopia, Niger. La quantità di presenze e di risultati, che ci ha gratificato, ci ha dato fiducia per continuare fino a oggi. Non puntiamo allo spettacolo in sé, al nome famoso, alla facile pubblicità: noi vogliamo trasmettere analisi, idee, progetti, perché siamo quelli che crediamo in un altro mondo possibile, dalla parte dei deboli, degli ultimi, al quale questo presente nega diritti e opportunità. Non facciamo gli ipocriti definendoci neutrali per non scontentare nessuno, noi siamo schierati e non con un partito, ma con chi fa della giustizia sociale, dei diritti sociali e di cittadinanza, della solidarietà, della difesa del lavoro e dei lavoratori il perno della propria

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azione quotidiana. Tutte le nostre iniziative non sono casuali, ma a questi valori e principi si ispirano. Le locandine delle cose fatte e dei temi trattati sono la testimonianza visiva di questo nostro impegno. Una cosa che si nota è la visione globale, su scala internazionale, dei processi sociali che si svolgono in tutto il mondo, ma in particolare in America Latina e in Africa, dove forse sono ancora in grado di elaborare un pensiero forte, non “debole”, e mettere in piedi una prassi coerente.

Abbiamo comunque sempre cercato di vitalizzare il tessuto culturale locale cercando le sinergie possibili, con altre associazioni e soggetti vari, per attrarre attenzione, favorire riflessioni, attivare in vari campi e settori tutte le energie possibili. Il tempo e gli altri ci diranno se questa volontà e questo impegno sono stati vani. Le locandine riprodotte nel libro offrono il panorama della nostra intensa attività, la possibilità di conoscerci in maniera più approfondita, l’opportunità di apprezzarci e magari incontrarci in futuro e fare cose insieme.

LUIGINO CIOTTI - presidente circolo culturale “primomaggio”

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