BASTA BOMBE IN TERRA DI PALESTINA di Maurizio Brotini (segreteria regionale Cgil Toscana) Basta, cessino le bombe nella terra di Palestina. Cessino i morti e le devastazioni nella striscia di Gaza, l'uccisione di donne, bambini, uomini. La distruzione di case, ospedali, scuole, università. Proviamo solo ad immaginarci le condizioni nelle quali sono costretti a vivere, a morire, gli uomini e le donne palestinesi. Chiusi senza vie di fuga e senza speranze nella terra che doveva essere loro, del loro Stato, così come sancito da scelte e risoluzioni internazionali che i governanti dello Stato di Israele mai hanno rispettato. Basta, cessi questa politica scellerata degli attuali governanti dello Stato di Israele. Il Governo, le forze politiche che lo sostengono e lo appoggiano, perché non tutti in Israele concordano e condividono lo sterminio del popolo palestinese. Per umanità, certo, dote non disprezzabile in questi tristi tempi, ma anche per realismo politico. Le posizioni oltranziste di Israele disgregano ed annichiliscono le posizioni laiche e di sinistra che avevano da sempre contraddistinto il popolo palestinese a favore di risposte di tipo religioso e teocratico. Cessi lo sterminio, cessi l'occupazione, intervenga la comunità internazionale, si risveglino le coscienze. Perché c'è un oppresso ed un oppressore, perché fino a che non vi sarà giustizia non potrà esserci pace. Pace per tutti gli uomini e le donne di quelle terre martoriate. E con orgoglio le bandiere della CGIL sono state assieme a quelle della Palestina nelle iniziative e nelle mobilitazioni che stanno attraversando la nostra Toscana in questi giorni ed in queste ore, senza dimenticare mai il dialogo con quanti e quante nella terra di Israele lottano per la pace e la giustizia. Costruiamo ponti, chiamiamo le cose col loro nome, e restiamo umani.