Primomaggio 1 2015

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Numero 01/2015 - Anno 5

A L L ONS E NF A NT S Strage di Parigi: grande partecipazione a Firenze al presidio organizzato dai sindacati. MartedĂŹ incontro interreligioso alla Coop di Novoli pagine 6-8 In primo piano Jobs Act anticostituzionale: nasce un appello da sottoscrivere pagina 3 L'intervista di Radio Articolo 1 a Gramolati sulla Toscana pagine 4-5 Nuovo Isee, allarme Caaf: "Certi disagiati considerati ricchi" pagina 11 L'attribuzione degli incarichi nella segreteria di Fp Cgil Toscana pagina 19

La Newsletter settimanale

09-01-2015


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Editoriale di Alessio Gramolati

Segretario Generale Cgil Toscana

Disoccupazione ed evasione fiscale Per tappare la falla si allarga il buco Pensavamo che il 24 dicembre sarebbe stato ricordato come l’anno nel quale si erano varate le nuove norme legislative per facilitare e favorire i licenziamenti, a partire da quelli ingiusti: il cosiddetto Fire Act (non lo chiamiamo Jobs Act perché questo avrebbe dovuto favorire il lavoro ma, com’è noto, nella legge delega del governo di questo non c’è traccia). Non avevamo ancora letto il 19 bis: il comma che depenalizza gravi reati come la frode fiscale, le false fatturazioni, l’omessa dichiarazione dell’IVA. Infatti, non contenti di aver alzato le soglie di sanzione penale nelle false dichiarazioni dei redditi, da 50.000 a 150.000 euro, il Governo ha pure immaginato di non punire chi evade più del 3% del totale dell’imponibile dichiarato. A fronte di questa decisione molti commentatori si sono concentrati criticamente sui vantaggi che questa norma avrebbe concesso ad un potente uomo politico italiano, e un po’ meno sulle affinità tra il Fire Act e il Tax Evasion Act del 19 bis. Eppure i provvedimenti non hanno in comune solo la loro data di emanazione ed il Governo che li ha promulgati, c’è anche un sottile filo che li lega sul piano politico. Entrambi intervengono su due problemi reali: l’alto tasso di disoccupazione (al punto che abbiamo raggiunto il record del 13,4%) e l’alto tasso di evasione fiscale che ci vede tra i primi in Europa. In entrambi i provvedimenti si avvantaggiano le parti forti: nel Fire Act, il datore di lavoro può mentire sulla realtà economica della propria impresa per cacciare

senza giustificazione un dipendente, monetizzando il danno che il lavoratore subisce e mettendo in carico alla società e ai contribuenti onesti il costo per improbabili rimedi. Nel Tax Evasion Act si avvantaggiano i grandi contribuenti, ai quali, come ha scritto sul Corriere della Sera Luigi Ferrarella, “viene garantito di poter calcolare … quanta fetta di evasione fiscale sarà loro consentito di assaporare ogni anno” … “non solo un condono per il passato ma anche una licenza a delinquere per il futuro”. Insomma, un po’ di vantaggi in più per imbroglioni e grandi evasori, con buona pace del principio legislativo di uguaglianza e di quello giuridico di deterrenza, entrambi sostituiti dal primato del danaro sul diritto. Per tappare la falla si è allargato il buco. Non ci sembra che tutto questo renda il paese migliore e men che mai più competitivo, per questo il nuovo anno dovrà veder crescere il nostro lavoro, la nostra iniziativa. Questo è l’impegno che ci prendiamo per l’anno appena iniziato.

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Riforma del lavoro Jobs Act anticostituzionale: appello di un operaio e una scrittrice, aderisci

Il Jobs Act è incostituzionale, noi non ci stiamo Si chiama Legge 183 del 10 dicembre 2014, ma tutti la conoscono come Jobs Act. Quindici articoli che hanno lo scopo di fornire delle linee guida da essere ampliate con Decreti Legislativi, infatti vengono dati pieni poteri al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell’attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenza di cura, di vita e di lavoro. Dalle linee guida emerge chiaramente la posizione del legislatore: privare i lavoratori dei loro diritti per i quali sono state fatte tante battaglie sindacali. È vero che le cose cambiano, che le esigenze degli anni ’70 non sono quelle del 2015, ma il lavoro è sempre l’unica fonte di sostentamento dei cittadini, ancora non viene inventato un modo per non pagare il mutuo, per non pagare i libri ai figli, per non pagare le bollette e tutte le altre spese a cui ogni individuo deve far fronte. Il Jobs Act discrimina i lavoratori. Tutti coloro che vengono assunti o che perdono i lavoro oggi hanno la sfortuna di essere arrivati tardi. Tutele crescenti in

base all’anzianità contributiva, ammortizzatori (Naspi) in base alla storia contributiva dei lavoratori significano non essere più possessori di diritti uguali per tutti. L’articolo 3 della Costituzione italiana viene di fatto stracciato, così come viene stracciato l’articolo 2, lo Stato ci sta privando dei diritti inviolabili: di fatto si impedisce ai lavoratori di avere una vita, di formare una famiglia, di progettare il proprio futuro. Sappiamo perfettamente che oggi non vengono concessi mutui con contratti a tempo indeterminato perché non forniscono sufficienti garanzie, figuriamoci con un nuovo contratto che in caso di perdita di lavoro o di licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, dopo soli due anni, dà diritto a briciole. Stessa cosa per gli ammortizzatori sociali il requisito di 13 settimane contributive negli ultimi quattro anni o di 18 giorni lavorativi nell’ultimo anno danno diritto a briciole. LEGGI TUTTO Per aderire, inviare marco.bazzoni01@libero.it

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SCARICA E DIFFONDI L'APPELLO CHI SONO Samanta Di Persio: scrittrice, L'Aquila. Autrice, tra l'altro, di "Morti bianche, Diario dal mondo del lavoro" e “Imprenditori suicidi”. Marco Bazzoni: operaio metalmeccanico iscritto alla Fiom, Firenze. Sue le denunce alla Commissione Europea per violazione delle direttive in tema di sicurezza sul lavoro, una delle quali conclusasi con l'apertura di procedura d'infrazione contro il nostro paese.

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L'intervista Gramolati a Radio Articolo 1: "Rilanciare la Toscana si può" La tragedia parigina di Charlie Hebdo e quello che rappresenta per l'Occidente, il dramma della disoccupazione e del disagio sociale in costante aumento sul nostro territorio, l'entrata in vigore del Jobs Act e i problemi che ne conseguono nel mondo del lavoro, lo stato attuale sulle vertenze, a cominciare dalla ex Lucchini di Piombino. Sono questi gli argomenti dell'intervista ad Alessio Gramolati, segretario generale della Cgil Toscana, andata in onda ieri su 'Radioarticolo1' nella rubrica 'Italia parla' (ASCOLTA QUI). "L'anno è iniziato all'insegna di un grande attacco alla libertà – ha esordito il dirigente sindacale –, e una strage di quella dimensione in una situazione sociale così complessa e drammatica può mettere davvero a rischio e avere conseguenze caotiche sia in Italia che in Europa. Sono stato poi direttamente coinvolto sul piano emotivo in maniera drammatica, per il legame che la Cgil Toscana ha con il mondo della satira. Come ricorderete, molti artisti, come Sergio Staino e Paolo Hendel, sono stati protagonisti del nostro ultimo congresso e sono presenti con la loro creatività in ogni nostra lotta. La Camera del lavoro di Firenze ha promosso una fiaccolata sotto il Consolato francese, mentre per martedì prossimo abbiamo organizzato un dibattito con Staino, rappresentanti delle comunità religiose della regione, Libera, Arci Toscana, Cuore si scioglie, cioè l'emanazione culturale di Unicoop Firenze, per contrastare la deriva che si può innescare da questa strage e per mettere la Cgil al servizio del valore

della vita e della libertà, oltre che in segno di solidarietà con tutte le famiglie delle vittime". "Si sottovaluta il disagio sociale – ha proseguito Gramolati – che sta montando nelle nostre realtà, che interessa direttamente il lavoro, con il calo degli occupati e l'esplosione della disoccupazione giovanile, ma che coinvolge anche il Jobs Act. Sul suo sito, la Cgil Toscana ha pubblicato una nota dell'Rls Marco Bazzoni e della scrittrice Samanta Di Persio che giudicano discriminatoria e anticostituzionale la nuova legge sul mercato del lavoro, che da un lato dilata il sistema del doppio regime a discapito dei lavoratori meno tutelati, dall'altro, avvia il dramma dei licenziamenti: più che Jobs Act, bisognerebbe chiamarlo Fire Act, perchè di lavoro ce n'è poco, mentre con le nuove regole la prassi è ormai proprio quella di licenziare. Quando abbiamo scoperto la vicenda del 19 bis, il comma che rende più favorevole la possibilità di evadere il fisco e frodarlo, ci siamo accorti che c'è un filo conduttore che tiene insieme l'azione del governo: si sta dando una mano ai più forti, consentendo loro di fare quello che vogliono, ma una democrazia non funziona quando si avvantaggiano quelli che hanno già vantaggi, e siamo ben lontani dai principi di equità che la Cgil va sostenendo da sempre". "Da gennaio i contratti di solidarietà godono del 10% in meno – ha rilevato ancora il leader della Cgil Toscana –, perchè la vecchia legge non è stata prorogata, e anche in questo caso le difficoltà non sono irrilevanti per tantissime famiglie particolarmente esposte: ad esempio, quelle della Lucchini di Piombino, soddisfatte della trattativa con l'acquirente Cevital. Se i contratti di solidarietà iniziano a venire meno, diventa più complicata la condizione di vita di quelle persone". SEGUE A PAGINA 5

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L'intervista "Il modello di Piombino va replicato nelle altre aree di crisi più acuta" SEGUE DA PAGINA 4

stato fatto un porto, diventato oggi il principale fattore di attrattatività dell'area –, e ci sono privati, in quel caso algerini, che investono del denaro. La nostra opinione è che quel modello vada replicato per Livorno, Massa e Grosseto, che hanno capacità manifatturiere ridotte. Intervenire attraverso gli accordi di programma è un modo per mobilitare risorse pubbliche e private; al governo chiediamo di essere parte e non spettatori di queste politiche. Rilanciare il lavoro è possibile, basta avere la volontà giusta, che significa fare investimenti mirati e selezionati nella giusta direzione ".

Poi, "l'accordo di programma, costato oltre 200 ore di sciopero, è stato un risultato importante dell'azione del sindacato e della lotta di quei lavoratori. Ma la Toscana ha una moltitudine di persone che da anni vive tra cassa integrazione e contratti di solidarietà con circa 900 euro al mese. Dunque, il provvedimento del Governo avrà conseguenze molto pesanti sull'intera comunità produttiva della mia regione, anche per via dei nuovi ammortizzatori sociali, le norme Aspi, che metteranno tantissime piccole realtà in situazioni drammatiche". "A proposito della crisi – ha sottolineato ancora Gramolati –, sul nostro territorio vi sono tante I FRONTI emergenze irrisolte. È il caso di Massa Carrara, non solo perché è la provincia colpita più volte da calamità naturali, ma anche perché vive la calamità più grande, la mancanza di lavoro: l'8% dei disoccupati toscani è in quell'area, tanto che il Governatore Rossi ha scritto al ministero dello Sviluppo economico, sollecitando interventi urgenti. Abbiamo un problema che riguarda tutta la Toscana costiera, che la crisi ha fatto esplodere non solo a Massa, ma anche a Livorno e Grosseto. Sono tre realtà che soffrono una dinamica occupazionale drammatica, risultato del cedimento del modello delle partecipazioni statali e della successiva mancanza di SORRENTINO: LA DISOCCUPAZIONE SALE un'imprenditoria capace di fare investimenti E IL GOVERNO NON CREA CRESCITA all'altezza della sfida. Tant'è che la qualità dell'occupazione in quelle zone, per quel poco di LEGGI TUTTO economia che si è prodotta, è lavoro povero, con un 20% di precariato, più alto che in tutto il resto della CONTRATTI: 9 MILIONI DI PERSONE regione: quindi, si lavora meno e peggio, con reddti IN ATTESA DI RINNOVO più bassi. "Il successo di Piombino – ha concluso il leader della Cgil Toscana – è che ci sono interventi LEGGI TUTTO pubblici in favore delle infrastrutture – in sette mesi è n. 01 - 09 gennaio 2015


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Francia "Il nostro impegno per la libertà" Martedì incontro alla Coop di Novoli culture e religioni. Martedì 13 gennaio alle ore 16 allo spazio eventi del supermercato di Novoli coop.fi (via Forlanini) intellettuali, esponenti del mondo religioso, associazioni culturali e sindacali porteranno la loro testimonianza. Sergio Staino ricorderà Georges Wolinski, uno dei più grandi disegnatori europei che ha perso la vita in quel maledetto 7 gennaio di sangue. Parteciperanno inoltre Ezzedin Elzir, Imam di Firenze, Joseph Levi, rabbino capo della comunità ebraica, monsignor Andrea Bellandi, vicario generale dell’Arcidiocesi di Firenze. Hanno aderito finora: Cgil, Arci, Libera.

“L'attacco terroristico di Parigi alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo, che è costato la vita a 12 persone e che ha fatto numerosi feriti, giornalisti e A PARIGI IL TERRORE CONTINUA poliziotti, è un attacco alla libertà e non solo alla SEGUI GLI AGGIORNAMENTI libertà di stampa, un attacco non solo alla Francia, ma all'Europa e al mondo, alla civiltà”: così Alessio Gramolati segretario generale della Cgil Toscana commenta quanto successo nella capitale francese. “Il nostro primo pensiero”, continua, “va alle famiglie ROMA delle vittime, al loro dolore, a loro esprimiamo il nostro cordoglio”. “Il nostro impegno per la libertà di stampa, per la democrazia, per la cultura della vita contro quella della morte”, conclude Gramolati, “non verrà mai meno”. L'INCONTRO ALLA COOP DI NOVOLI La libertà non si ucciderà mai. E non si può tacere di fronte all’orrore dell’attentato terroristico contro Charlie Hebdo. Fra le tante voci di sgomento e di condanna contro un atto che ha colpito il mondo al cuore, c’è anche quella di Unicoop Firenze. La cooperativa vuole rendere onore alle vittime, agli intellettuali che sono caduti, ma anche trasformare la rievocazione di questa immane tragedia in dialogo fra

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ANCHE LA CGIL IN PIAZZA: "ATTACCO AL MODELLO SOCIALE EUROPEO"

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Francia Firenze riempie piazza Ognissanti al consolato: "Siamo tutti Charlie"

Un foglio con la scritta: "Je suis Charlie". Una matita, una penna, alzata in silenzio. In centinaia sono scesi ieri in piazza Ognissanti, a Firenze, davanti al consolato francese in solidarietà alle vittime della strage di Parigi. Fiorentini, turisti, giornalisti, lavoratori, sindacati, scout e associazioni. Un presidio sotto lo slogan "Siamo tutti Charlie". organizzato da Cgil, Cisl, Uil, Arci, Anpi e Associazione stampa toscana e che si è allargato a tutti i fiorentini (presente anche Enrico Rossi). "Ringrazio i tanti fiorentini venuti qui a portare la loro solidarieta'", ha detto Isabelle Mallez, console francese a Firenze. In piazza sono scesi anche a Prato, e a Livorno c'è stato un presidio sotto la sede del Vernacoliere. Domani presidio a Pontedera organizzato da Cgil, Anpi e Arci. LEGGI TUTTO

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Francia La vignetta di Sergio Staino per l'amico vignettista assassinato

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Il Direttivo regionale Nella segreteria di Cgil Toscana entrano Mirko Lami e Monica Pagni sindacato, è uno dei volti simbolo della lotta per il salvataggio delle acciaierie: “Anche in questa nuova veste seguirò da vicino lo sviluppo dell'operazione Cevital, allargando gli orizzonti se necessario. Il Paese attraversa una fase di grandi difficoltà, bisogna stare nel merito dei problemi, affrontandoli e cercando di risolverli volta per volta. Io vengo dalla Fiom, mi sembra si sia fatto un passo notevole che porta a quello che il Congresso aveva indicato, cioè un governo unitario”, ha detto per commentare la sua nuova carica.

Esce Manuele Marigolli, che diventa il presidente di Caaf Cgil Toscana, ed entrano al suo posto Mirko Lami e Monica Pagni: il 22 dicembre il Direttivo regionale di Cgil Toscana ha dato l'ok alla nuova segreteria di Cgil Toscana. Lami e Pagni si aggiungono agli altri membri della segreteria di Cgil Toscana Alessio Gramolati (segretario generale), Daniele Quiriconi, Dalida Angelini, Maurizio Brotini, Patrizia Bernieri. Mirko Lami, classe 1964, dal 1986 lavora alla Lucchini di Piombino. Iscritto e delegato Fiom Cgil dal 1987, già vicepresidente del Direttivo regionale di Cgil Toscana, responsabile di zona a Piombino per il

Monica Pagni, 52 anni, nata a Forlì, tecnico di laboratorio dipendente dell'Asl 9 a Grosseto, è stata prima coordinatrice della Rsu e poi segretaria provinciale della Funzione pubblica della Cgil di Grosseto (prima donna a ricoprire quella carica): “Tutto nel mio percorso in Cgil è accaduto di soprassalto, ora avverto una grande responsabilità, ci metterò tutto l'impegno possibile e spero di poter dare una mano. Io vengo dal settore pubblico, che attraversa un periodo difficile: bisogna far capire che i tagli al pubblico non penalizzano solo i lavoratori ma anche i cittadini e i servizi. Speriamo che per rendersi conto di ciò non si debba arrivare a vedere ospedali chiusi o scuole a pagamento”, ha spiegato poco dopo l'elezione.

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L'accordo

Impianti di calore nelle Asl, alla fine si firma l'intesa. Cgil soddisfatta

Dal 1 Gennaio 2015 la Cooplat subentra a Siram nella gestione degli impianti tecnologici e climatici dei vari presidi Ospedalieri della Asl 10. Dopo mesi di confronto siamo arrivati a definire un accordo importante. Generalmente in questi cambi di gestione dei servizi, i lavoratori sono l'anello debole della catena, coloro sui quali spesso ricadono le conseguenze dei ribassi nelle gare di appalto e che, se riescono a mantenere il posto di lavoro, perdono parti importanti della retribuzione. L'accordo firmato in questi giorni invece, oltre a garantire il passaggio dei dipendenti alla nuova ditta, riconosce e quindi mantiene anche i trattamenti economici che i lavoratori hanno maturato in oltre 20 anni di esperienza in questo servizio. Da questo punto di vista l'accordo è importante e innovativo: i dipendenti manterranno anche la stessa retribuzione annua attuale. Mercoledì 24 dicembre l'ipotesi di accordo è stato sottoposto a referendum e votato dall'Assemblea dei lavoratori, che lo ha approvato all'unanimità. Moreno Razzolini per la Fiom­Cgil Firenze commenta: “Riteniamo che l'accordo sia il frutto di un proficuo gioco di squadra in cui hanno prevalso

ragione e buon senso. Confidiamo nel fatto che questo possa costituire un punto di riferimento importante in questo particolare settore di servizi alle strutture pubbliche in Toscana, ancora senza regole che garantiscano i diritti dei lavoratori”. Simonetta Leo per Cgil Toscana dichiara: "Siamo soddisfatti perchè abbiamo salvaguardato i livelli occupazionali, garantito ai lavoratori tutto il salario contrattato collettivamente e recuperato le differenze salariali anche per i lavoratori dell'appalto di Pistoia che avevano avuto il cambio di appalto in agosto. Questo risultato è stato possibile anche grazie alla sensibilità sulle tematiche del lavoro dell'Assessorato alla Salute della Regione Toscana e delle ASL interessate, in modo particolare dell'ASL 10. Il fatto che i lavoratori non siano penalizzati nei cambi di appalto, favorisce anche la legalità in un sistema che, in altre parti d'Italia, è troppo spesso al centro di vicende giudiziarie. Stiamo lavorando per ottenere un sistema di norme trasparenti che, sia a livello nazionale, sia regionale, diano le necessarie garanzie ai lavoratori occupati negli appalti." Luisella Brotini per Filcams Cgil Firenze commenta: “Un accordo importante, che ha dimostrato, ancora una volta, che anche limiti normativi possono essere superati con lo sforzo di tutti, dalla volontà politica del mantenimento dell'occupazione e soprattutto della buona occupazione. Un traguardo raggiunto condividendo un percorso tra Filcams Fiom e CGIL con l'unico obiettivo della garanzia occupazionale e dei diritti. Ribadiamo che l'attenzione che le stazioni appaltanti devono porre prima di effettuare le scelte sono fondamentali, e che la discussione preventiva con le OO.SS. sulle scelte da effettuare è fondamentale per il mantenimento dei livelli di servizio e della qualità occupazionale, soprattutto in ambito sanitario”.

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L'allarme

Farnesi (Caaf): "Col nuovo Isee molti disagiati considerati ricchi"

DAL PRIMO gennaio è entrato in vigore il nuovo Isee ed è già caos. Nessun Comune toscano ha deliberato entro il 31 dicembre i nuovi scaglioni relativi alle prestazioni sociali agevolate. Con la fine del 2014 è anche scaduta la convenzione tra l’Inps e i Caf, i centri di assistenza fiscale, con la quale vengono definiti modalità e compensi del servizio. Al cittadino, infatti, richiedere l’Isee non costa nulla perché è l’Inps che dà un contributo al Caf per ogni pratica espletata. Come se non bastasse, alcune novità introdotte con la riforma dell’Isee non sono ancora chiare e il programma di simulazione che doveva aiutare gli operatori dei centri di assistenza fiscale a prendere dimestichezza con la nuova procedura non è ancora pronto. LA RIFORMA è stata decisa per definire in modo più puntuale la situazione economica del nucleo familiare, in modo che ad usufruire delle agevolazioni sui servizi siano davvero i più bisognosi. Allo stesso tempo si è resa più difficile la vita ai finti poveri. Le anomalie, però, non mancano. «Con il nuovo Isee persone disagiate – fa presente Farnesi responsabile dei Caaf Cgil della Toscana – si ritroveranno più “ricche”. Si tratta in particolare di anziani, anche con

la pensione minima, che vivono in una casa di proprietà e hanno qualche spicciolo in banca». Con la riforma, però, cresce la burocrazia. In questo caso l’informatizzazione non semplificherà la vita ai circa 1,2 milioni di toscani (per un totale di 338mila pratiche) che ogni anno richiedono l’Isee. Per ottenere il nuovo certificato, infatti, si dovranno attendere dieci giorni lavorativi, a partire da quando sono stati presentati tutti i documenti richiesti, tra cui libretti di circolazione di auto e moto di proprietà, estratti trimestrali di conto corrente, visure catastali e chi più ne ha più ne metta. Tutto questo tempo per ottenere il rilascio dell’Isee è necessario perché i dati inseriti nel sistema dai Caf saranno poi spediti all’Inps e incrociati con quelli in possesso dell’Agenzia delle Entrate. L’Isee sarà poi calcolata dall’istituto di previdenza e tornerà ai caf via pec e finalmente al cittadino che ne ha fatto richiesta. SUL SITO dell’Inps, nella sezione «servizi online», è possibile richiedere via web il nuovo Isee. Ma farlo da soli è praticamente impossibile. Il primo scoglio è infatti l’accesso al servizio, per il quale è necessario un pin dispositivo che va richiesto all’Inps. Il secondo è l’inserimento dei dati: servono diversi documenti e va calcolata anche la giacenza media del conto corrente, sulla base degli estratti conto trimestrali. Meglio, dunque, rivolgersi ai Caf.

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Il sondaggio Giovani e lavoro, che disillusione Per il 70% l'Italia non ri-crescerà

Per il 2015 il quadro del rapporto dei giovani con il mondo del lavoro non sarà positivo. Il perdurare della crisi economica e la carenza di efficacia delle politiche passate ha generato una forte sfiducia nel futuro: oltre il 70% ritiene di avere poca o per nulla fiducia che l'Italia nei prossimi tre anni (2015­2018) riuscirà a tornare a crescere sul livello degli altri paesi sviluppati. E' la fotografia scattata dal Rapporto Giovani 2014 promosso dall'Istituto Giuseppe Toniolo in collaborazione con l'Università Cattolica e con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo. La ricerca è stata elaborata a partire da un panel di 5000 persone tra i 19 e i 32 anni rappresentativo a livello nazionale. Secondo quanto emerso, i giovani vedono le proprie capacità e intraprendenze indissolubilmente frenate dai limiti del sistema paese e dalle carenze della politica finora incapace di rimettere le nuove generazioni al centro della crescita. Inoltre, si legge, i giovani italiani sono sempre più disillusi rispetto alla possibilità di trovare lavoro in Italia e sempre più disponibili a guardare fuori confine. Oltre l’85% degli intervistati (19­32 anni) è convinto, infatti, che in Italia siano scarse o limitate le opportunità lavorative legate alle proprie competenze professionali.

Nel rapporto si legge come la principale causa della disoccupazione sia attribuita dal 37,3% dei giovani ai limiti dell’offerta del mercato del lavoro, considerata sia ridotta come quantità sia bassa come qualità, a cui va aggiunta una mancanza d’investimenti in ricerca e sviluppo. Il 20,9% ritiene che si debbano migliorare meccanismi di reclutamento, legati a regole troppo rigide e lontani dalla meritocrazia. Solo il 19,2% attribuisce ogni causa alla crisi economica, mentre il 17,4% è autocritico: a loro avviso i giovani non trovano lavoro per via della poca esperienza (15,3%), di una scarsa formazione e dalla difficoltà ad accettare alcuni tipi di lavori. Nel contesto attuale il 70% dei giovani vede il domani pieno di rischi ed incognite. Disoccupazione e impieghi precari spingono sempre di più i giovani ad essere concreti e pragmatici. E’ così che il 75,7 % (80% dei giovani al Sud – 71,4% al Nord) rinuncia a programmare il proprio futuro per affrontare le difficoltà del presente. Se nel 2012 il lavoro era ancora considerato più un luogo di autorealizzazione che un mezzo per procurarsi reddito, ora, la situazione è completamente capovolta. L’obiettivo primario è quello di trovare un’occupazione retribuita rinviando nel medio­lungo periodo la propria realizzazione personale. IL 70% pensa sarebbe più giusto arrivare a percepire a 35 anni tra i 1000 e i 2000 euro mensili, ma oltre la metà dei rispondenti teme che non riuscirà ad andar oltre i 1500. Le difficoltà a trovare un lavoro hanno intaccato nei giovani non solo la fiducia nelle istituzioni, ma hanno anche ridotto il senso di appartenenza sociale, portando i giovani a rifugiarsi nella rete parentale più ristretta al punto che solo il 35% circa ritiene che la maggior parte delle persone sia degna di fiducia. LEGGI TUTTO

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Castelfiorentino Shelbox, il presidio dei lavoratori compie due anni. Appello Fiom

Oggi sono due anni dall'inizio del presidio dei lavoratori alla Shelbox di Castelfiorentino. La Fiom Firenze oggi ha organizzato una conferenza stampa nella fabbrica. in mobilità. Una ventina di queste, nel frattempo, Ed è arrivato l'ennesimo appello alle istituzioni da parte hanno trovato lavori a tempo determinato, ma nessuno dei lavoratori della Shelbox. a tempo indeterminato. La maggior parte di loro ha più “Il presidio dell’azienda ha fatto sì che il territorio di 40 anni; per quelli con meno di 40 anni la mobilità industriale di questa zona non morisse e che le scade a settembre. “Chiederemo un incontro con il professionalità non andassero disperse. Grazie a ciò, sindaco della città metropolitana, Dario Nardella. La lo stabilimento potrebbe tornare a funzionare anche politica deve trovare un imprenditore, che acquisti la subito. Questo però non avviene a causa dell’assenza Shelbox”, commenta Massimo Simoncini (RSU di azione da parte della politica e da parte Shelbox). dell’impresa”, spiega Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze. Il presidio PIOMBINO dell’azienda di Castelfiorentino, che è fallita e ha avviato le procedure di mobilità per i lavoratori, dopo l’esito negativo della trattativa di acquisizione della Shelbox da parte di un gruppo imprenditoriale, che si è tirato indietro inaspettatamente, dura ormai da due anni. “Noi abbiamo fatto tutto il possibile, i lavoratori sono andati anche a Roma dal Papa. Ma finchè gli imprenditori non fanno il loro lavoro, il Paese non può ripartire. Abbiamo bisogno che le istituzioni ci aiutino a trovare una soluzione imprenditoriale. L’azienda è LUCCHINI, INCONTRO REBRAB­SINDACATI fallita per l’irresponsabilità del gruppo dirigente”, SI' ALL'AUMENTO DI PRODUZIONE commenta Daniele Calosi, Segretario Generale della Fiom Cgil di Firenze. Sono 110 le persone della LEGGI TUTTO Valdelsa, che lavoravano per la Shelbox e sono entrati n. 01 - 09 gennaio 2015


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Il convegno

Gli studenti stranieri negli istituti di alta formazione in Toscana università e scuole per stranieri nella nostra regione. Passeremo poi a riflettere sull'aspetto più culturale: perché proprio la Toscana? IL PROGRAMMA

Il territorio toscano si caratterizza, unico in tutta Italia, per la presenza di numerosissime strutture di formazione che ospitano studenti stranieri. Parte di questo fenomeno è stata recentemente analizzata nel rapporto “Educating in Paradise” elaborato dall'IRPET su commissione dell'AACUPI, focalizzato sui programmi delle università americane in Toscana. Questo settore ed il suo indotto hanno un non trascurabile impatto positivo sull'economia toscana, come in parte evidenziato dal rapporto IRPET. Tuttavia vi sono aspetti del fenomeno "globalizzazione dell'istruzione universitaria" ancora poco o per nulla studiati. Lo scopo di questo seminario (il 16 gennaio in Sant'Apollonia ­ via San Gallo ­ a Firenze) è quindi duplice. Da un lato, esamineremo il rapporto tra territorio ed apprendimento, riflettendo sull'impatto culturale che ha la presenza di studenti stranieri di lunga permanenza: tenteremo di valutare non solo il valore aggiunto alla didattica della presenza prolungata sul territorio, ma anche lo stimolo culturale che il territorio può ricavarne in cambio. Dall'altro lato, cercheremo di analizzare i risvolti occupazionali e professionali dell'insediamento di così tante

Ore 9.30 ­ Apertura dei lavori: Leonardo Croatto – FLC CGIL Firenze. Introduzione: Tomaso Montanari. Ore 10.00 ­ Nicola Sciclone, presentazione del rapporto “Educating in Paradise: il valore dei programmi universitari nord americani in Italia – caratteristiche, impatto e prospettive” Ore 10.30 ­ Il rapporto tra istituti di alta formazione, istituzioni ed università italiana, condizioni ed interventi per favorire le relazioni Alberto Tesi ­ Rettore dell'Università di Firenze Tiziana Marchi ­ Vice direttrice Polimoda Introduce: Abigail Rupp (in attesa di conferma) – Console Generale degli Stati Uniti d'America a Firenze Ore 11.30 ­ Didattica e territorio: il valore dell’incontro tra culture e saperi Debora Spini ­ Docente Monica Barni ­ Rettrice dell'Università per gli stranieri Siena Sara Nocentini ­ Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Toscana Introduce: Portia Prebys ­ Presidente AACUPI Ore 12.30 ­ Aspetti giuridici e contrattuali: complessità e possibili soluzioni Sasha Perugini ­ Direttrice Syracuse University of Florence Gian Franco Borio Avvocato Massimo Mari ­ Coordinatore nazionale struttura di comparto scuole private FLC CGIL Introduce: Daniele Quiriconi – Segreteria CGIL Toscana LEGGI TUTTO

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Arci Animazione, cultura, musica Il 17 gennaio Notte Rossa nei circoli

Concerti e tombolate, ballo liscio e teatro, libri e animazioni per i piĂš piccoli, tornei di burraco e cinema.

La rete dei circoli Arci della Toscana si prepara alla Notte Rossa. Sabato 17 gennaio 2015, in centinaia di Circoli e Case del Popoli una notte di eventi e spettacoli all'insegna della cultura e della socialità . Il cartellone completo della manifestazione (204 appuntamenti) è disponibile cliccando QUI

n. 01 - 09 gennaio 2015


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Livorno Cgil, Cisl e Uil: "Il tempo è scaduto Al territorio ora serve concretezza"

Concluso da pochi giorni un anno difficile dal punto di vista del lavoro nella provincia livornese, con ultima la vicenda dei 440 posti in bilico alla People Care, i tre sindacati Cgil Cisl e Uil aprono il nuovo anno uniti e determinati: “Livorno non può più aspettare. C’è bisogno di concretezza per rendere attrattivo e competitivo il nostro territorio. Livorno deve stare nel futuro e si deve partire mettendo in campo proposte concrete e costruendo un accordo di Programma condiviso per il quale indichiamo tra le priorità il porto, la viabilità e le aree industriali. Chiamiamo le istituzioni locali alla responsabilità ed al confronto!”. Si parla di porto e di Piano Regolatore che “va approvato il prima possibile”, tuonano Strazzullo, Pardini e Orlandi, perché “porterà con sé ricadute occupazionali importanti e darà il segnale che qui c’è un territorio capace di fare”. IL DOCUMENTO UNITARIO Livorno vive da tempo come è più del nostro Paese

una crisi profonda in ordine alla mancanza di una politica industriale crea ndo in discutibili dif ficoltà anch e nella nostra area in ordine alla tenuta dei processi prod uttivi e industriali rispetto ai quali proprio in questi anni si sono evidenziate molteplici vertenze che si sono succedute sistematic amente, il tutto aggravato dall’incessante cris i economica e sociale che incombe da ormai oltre 8 anni. Ai ritardi programmatici delle istituzioni purtroppo abbiamo visto sommarsi i comportamenti proditori delle multinazionali italiane e straniere che ineffabilmente hanno deciso di interrompere la loro presenza nel territorio livornese facendo declinare ulteriormente il nostro sistema economico ed occupazionale, questa situazione sta veicolando la nostra area all’interno di uno scenario eccezionalmente depressivo con rischi di deriva sociale inpreve dibili e pericolosi. Riteniamo quindi sia giunto il momento di attivare in tempi brevi e certi una nuova progettualità strategica che rilanci la nostra area, che valutando le nostre caratteristiche settoriali e le potenzialità ambient ali, indichi con ch iarezza gli obbiettivi di fondo sui quali impegnarci tutti, emarginando definitivamente le divisioni ed i contrasti di un tempo, per fare emergere una ripresa economica e occupazionale programmata e strutturale. Il ruolo dunque di CGIL, CISL, UIL non sarà solo quello di “suggeritore” ma di soggetto proponente e attivo verso quella “svolta” che il territorio livornese anche in termini di METODO deve fare, a partire dal confronto, dal dialogo, dal nuovo scenario di sviluppo da cui ripartire. A nostro avviso, proprio per cambiare passo e uscire dalla crisi e dalla stagnazione sociale, abbiamo bisogno di unità di intenti e di percorsi condivisi che, guardando al medio­lungo periodo si contraddistinguano attraverso una proposta. LEGGI TUTTO

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Emergenza casa

Cgil, Sunia e Anci al Governo: "Prorogare il blocco degli sfratti"

Circa 30mila famiglie composte da anziani a basso reddito, malati terminali, famiglie con minori a carico, rischiano di vedere eseguite le esecuzioni dei provvedimenti senza una soluzione alternativa. Dopo continue denunce dei sindacati e richieste di incontro al Ministro delle Infrastrutture, anche gli assessori alle politiche abitative di Roma, Milano e Napoli, hanno chiesto al Governo di prorogare il blocco degli sfratti e scongiurare una situazione altrimenti ingestibile da un punto di vista sociale e da quello dell'ordine pubblico. Nell'appello degli assessori si evidenzia quanto CGIL e SUNIA hanno più volte denunciato, che “fra le 30 e le 50mila famiglie, in Italia sono a rischio di sfratto esecutivo per la mancata proroga degli sfratti di fine locazione; dall’inizio della crisi, cinque anni fa, Roma ha registrato oltre diecimila sentenze per fine locazione; 4500 a Napoli e 4mila le sentenze di sfratto a Milano sempre tra il 2008 al 2013; il 70% di queste famiglie avrebbe i requisiti di reddito e sociali (anziani, minori, portatori di handicap) previste dalla legge per la proroga. Oltre 70 mila le sentenze di sfratto in Italia alla fine dello scorso anno, più di

30mila quelli eseguiti, il 90% dei quali per morosità, spesso incolpevole. Il presupposto delle proroghe consisteva nell’impegno del Governo di sostenere con adeguati piani i comuni ma questi piani non si sono ancora visti”. Il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha risposto che "non è drammatizzando un problema che lo si risolve", correggendo i numeri forniti dai Comuni e ricordando le misure prese dal Governo e gli impegni che avrebbero dovuto assumere le istituzioni locali. Secondi il Ministro i numeri forniti dagli assessori "non corrispondono a quelli coinvolti dalla norma sulla proroga degli sfratti; la norma (art. 1 comma 1 della legge 9/2007) riguardava 2.889 casi nel 2007 (1.120 a Roma, 789 a Napoli, 239 a Milano), circa 2.000 l'anno scorso". Il Ministro ha anche sottolineato che per l'emergenza abitativa "sono stati rifinanziati il fondo per gli affitti e il fondo per la morosità incolpevole, 200 milioni al primo, 266 al secondo; sono stati destinati 400 milioni alla ristrutturazione delle case popolari, più i fondi per l'acquisto della prima casa e il sostegno ai mutui. In totale gli investimenti per la casa hanno raggiunto i 2,3 miliardi di euro". Sono passati circa otto anni dall'emanazione della Legge 9/2007 che prevedeva, con stanziamento di fondi, la prima proroga per categorie particolarmente svantaggiate in possesso di determinati requisiti (reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro; con persone ultrasessantacinquenni; malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66% nel nucleo familiare, purchè non in possesso di altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza). Nel frattempo la situazione si è aggravata, la crisi ha acuito il dramma delle morosità. LEGGI TUTTO

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Emergenza casa

Il Sunia Toscana ha organizzato un'assemblea con Governo e Regione

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L'organigramma Ecco l'attribuzione degli incarichi della segreteria di Fp Cgil Toscana ALICE D'ERCOLE

­ Igiene Ambientale,

Segretario Generale

­ Federcasa;

Direzione, coordinamento e

DIPARTIMENTI CONFEDERALI:

rappresentanza

­ Dipartimento Politiche del Lavoro e Formazione,

così

come

definiti statutariamente;

­ Dipartimento Attività Produttive,

COMPARTI:

­ Dipartimento Ambiente e Territorio,

­ Sanità;

­ Coordinamento Donne;

DIPARTIMENTI

Politiche dei Servizi Pubblici Terrioriali;

CONFEDERALI:

Ufficio H;

­

Dipartimento

Politiche

Politiche di Genere;

Sociosanitarie,

Contrattazione Sociale Territoriale;

Rapporto con FP Dirigenza Medica e SPTA;

Politiche Ambientali;

Politiche istituzionali e territoriali;

Centri per l'impiego;

Politiche Giovanili;

Politiche dell'infanzia;

Politiche sanitarie.

Mercato del lavoro;

ROBERTO CARLETTI Segretario

Segretari comunali.

Responsabile

Organizzazione,

così

come

definito

SANTI BARTUCCIO Segretario

statutariamente;

COMPARTI:

COMPARTI:

­ Funzioni Centrali: Ministeri, Agenzie Fiscali e Parastato,

­ SSAE,

­ VV.FF. e Sicurezza;

­ Sanità Privata;

DIPARTIMENTI:

DIPARTIMENTI CONFEDERALI:

­ Dipartimento Salute e Sicurezza;

­ Dipartimento Politiche Sociosanitarie,

Politiche Fiscali;

­ Politiche del lavoro e formazione,

Mobbing;

­ Dipartimento Organizzazione,

Previdenza;

Tesseramento;

Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Comunicazione;

La segreteria si avvale delle collaborazioni con:

Politiche economiche e sociosanitarie;

STEFANO

Politiche dei quadri;

responsabilità dell'Ente Regione, Agenzie Regionali

RSU;

(compreso ARPAT), DSU;

Formazione;

RICCARDO BARTOLINI che assume la responsabilità

Previdenza complementare;

di ESTAR;

Politiche di tutela individuale;

SIMONETTA POGGIALI responsabile comparto Igiene

Appalti.

Ambientale;

DEBORA GIOMI Segretario

LAURA PICCIOLI e ANTONIETTA ETERNO: funzioni di

COMPARTI:

segreteria, tenuta del sito internet e dei profili social

­ Autonomie Locali,

network e supporto alle attività dei comparti.

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NASSI

che

assume

direttamente

la


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La promozione Sconto agli spettacoli del Puccini di Firenze per gli iscritti alla Cgil PREZZO INTERO € 20,70 PREZZO RISERVATO € 15,00 Giovedì 29 gennaio ore 21:00: FUORIVIA PRODUZIONI presenta Nada in SCOMPAGINE di Nada Malanima, luci e oggetti scenici di Andrea e Massimo Violato, costumi di Antonio Marras, regia di Alessandro Fabrizi PREZZO INTERO € 23,00 PREZZO RISERVATO € 17,00

Sabato 10 gennaio ore 21:00 e domenica 11 gennaio ore 16:45: Catalyst presenta I MUSICANTI DI BREMA ovvero Mein Lieben Bremen. Testo e regia Riccardo Rombi, con Riccardo Rombi e i Camillocromo, musiche originali Camillocromo, Alberto Becucci Fisarmonica, Francesco Masi Tromba, Rodolfo Sarli trombone, Gabriele Stoppa batteria, Jacopo Rugiadi, clarinetto PREZZO INTERO € 13,80/ € 9,20 PREZZO RISERVATO € 8,00 Venerdì 16 gennaio ore 21:00: Andrea Maia­Teatro Golden e Vincenzo Sinopoli presentano CESARE BOCCI, ELEONORA IVONE e MARCO BONINI in OSPITI di Angelo Longoni PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO RISERVATO € 19,00 Venerdì 23 e sabato 24 gennaio ore 21:00: Guascone Teatro presenta ANDREA KAEMMERLE con I GATTI MÉZZI in MARINATI ‘43, con Tommaso Novi, Francesco Bottai e Andrea Kaemmerle

Venerdì 30 e sabato 31 gennaio ore 21:00: Andrea Maia­Teatro Golden e Vincenzo Sinopoli presentano GIANNI FERRERI, DANIELA MOROZZI, EMANUELE PROPIZIO e GIULIA MARINELLI in CHIAMALO ANCORA AMORE di Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli. Regia di Toni Fornari PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO RISERVATO € 19,00 Mercoledì 4 e giovedì 5 febbraio ore 21:00: TiesseTeatro presenta MARCO COLUMBRO e GAIA DE LAURENTIIS in ALLA STESSA ORA IL PROSSIMO ANNO di Bernard Slade (traduzione e adattamento di Nino Marino, regia di Giovanni De Feudis) “Alla stessa ora il prossimo anno”, commedia di Bernard Slade, è stata prodotta per la prima volta nel 1975 ed è stata rappresentata per ben quattro anni consecutivi a Broadway. E’ forse la più famosa ed amata commedia romantica del ventesimo secolo, ed è stata considerata la migliore fra tutte quelle a due personaggi, che hanno inondato le scene di Broadway. PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO ARISERVATO € 19,00

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube LA LOTTA Tagli alle Province, la mobilitazione dei sindacati continua Il servizio di ieri del Tg3 Rai Toscana (dal minuto 10 e 25 secondi) GUARDA IL VIDEO

IL CORTOMETRAGGIO 12 dicembre 2014: "CosĂŹ non va", 50mila toscani in piazza Firenze, Pisa e Siena nel giorno dello sciopero generale

GUARDA IL VIDEO

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La rubrica E' LEGITTIMO LICENZIARE PER GESTIRE UN'IMPRESA PIU' ECONOMICAMENTE Il motivo oggettivo di licenziamento motivato da ragioni

rapporto lavorativo, risarcimento danni per la malattia

inerenti l’attività produttiva, nel cui ambito rientra anche

contratta a causa delle condizioni di lavoro), aveva

il caso del riassetto organizzativo finalizzato ad una più

inoltre chiesto la declaratoria della illegittimità del

economica gestione dell’impresa, spetta al datore di

licenziamento operato in suo danno per giustificato

lavoro, senza che il giudice possa sindacare la scelta

motivo oggettivo.

dei criteri di gestione dell’impresa; da ciò consegue che

La Corte di Cassazione ha accolto le domande del

non è sindacabile sotto i profili della congruità ed

lavoratore, rigettando l’appello della società. La Corte

opportunità,

abbia

ha infatti affermato che non è sindacabile nei suoi profili

comportato la soppressione del settore lavorativo, del

di congruità ed opportunità la scelta imprenditoriale che

reparto o del posto cui era addetto il dipendente

abbia comportato la soppressione del settore lavorativo

licenziato, sempre che risulti l’effettività e la non

o del reparto o del posto cui era addetto il dipendente

pretestuosità del riassetto operato.

licenziato, sempre che risulti l’effettività e la non

Con la sentenza n. 25428 del 27.11.2014 la Suprema

pretestuosità del riassetto organizzativo operato (cfr., fra

Corte

torna

le molte, Cass. nn. 12554/1998; 4670/2001; 7376/2001;

della

13021/2001; 16163/2004; 21121/2004; 21282/2006;

di

la

scelta

Cassazione

sull’argomento,

imprenditoriale

Sezione

ampiamente

che

Lavoro

dibattuto,

sindacabilità delle scelte imprenditoriali.

23222/2010).

Nel caso specifico, si trattava di un giornalista di un

In tale caso non risultava provato che il datore di lavoro

settimanale che, tra le varie domande proposte

avesse effettivamente operato la riorganizzazione posta

(accertamento della natura subordinata di una parte del

a base del recesso. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

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NonSoloToscana

Tra i dimenticati dal Milleproroghe i lavoratori col contratto di solidarietà Stabilità del governo Letta, ma dimezzato appunto al 10 dall’originario 20% stabilito nel 2009 quando era stato istituito con un decreto che stanziava il denaro necessario attingendo al Fondo sociale per l’occupazione e formazione, parte dello stato di previsione del ministero del Lavoro. LEGGI TUTTO A PIOMBINO E' ALLARME PER 3MILA La Fiom piombinese sul piede di guerra contro il governo per il taglio del 10% per i contratti di solidarietà. "Devono intervenire i nostri parlamentari", grida il segretario Fiom Luciano Gabrielli. Solo a Piombino stanno usufruendo dei contratti di solidarietà 2200 dipendenti Lucchini e 560 della Magona. La protesta arriva dal fatto che, nel testo del Milleproroghe pubblicato in Gazzetta il 31 dicembre, non c`è l`integrazione del 70% della retribuzione persa a causa della riduzione dell`orario di lavoro legata ai contratti di solidarietà. LEGGI TUTTO

Meno male che il governo intendeva potenziare i contratti di solidarietà. Se infatti agli albori del Jobs Act il proclama era questo, i fatti vanno in un’altra direzione. O, almeno, in quella di un depotenziamento dei cuscinetti a favore dei lavoratori coinvolti nell’ammortizzatore più in voga negli ultimi anni della crisi: secondo i dati della Cgil, nel 2013 ne hanno hanno fatto richiesta 1.977 aziende in Italia, una cifra aumentata del 25% nel giro di due anni. Complice il fatto che il raggiungimento di un’intesa IL CASO DEI VIGILI ROMANI con i dipendenti è relativamente più facile di quando sono in gioco altre misure più estreme. Anche perché buona parte del salario perso, a fronte delle ore lavorate in meno da tutti i dipendenti per evitare licenziamenti, viene restituita ai lavoratori. Ma la percentuale recuperata si va sempre più assottigliando, proprio mentre le aziende che ricorrono ai contratti di solidarietà stanno aumentando a vista d’occhio. L’ultimo taglio è arrivato con il Milleproroghe varato dal governo il 24 dicembre scorso, nel quale non c’è traccia di una proroga del contributo aggiuntivo, pari DETTORI: "GLI ABUSI al 10% del reddito perso, su cui hanno potuto contare DEVONO ESSERE COLPITI" finora i lavoratori in solidarietà. L’anno prima, invece, il “rimborso” era stato confermato nella legge di

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana L’ARCHITETTURA MODERNA: LE CORBUSIER, MIES VAN DER ROHE, TERRAGNI, NIEMEYER Autore: Luca Lanini. Parole chiave: Terragni ­ progettazione ­ Niemeyer ­ Mies van der Rohe ­ Le Corbusier ­ avanguardie ­ architettura. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: ottobre 2014. Pagine: 192. ISBN: 978­88­230­1870­9 L’architettura moderna nasce dalla sovrapposizione di due grandi «rivoluzioni»: quella tecnologica, che conduce all’introduzione di nuovi materiali nella costruzione dell’edilizia corrente, e quella figurativa, in cui è preminente il ruolo delle avanguardie novecentesche che nella pittura hanno già messo in crisi quella spazialità prospettica e tridimensionale tramandata invariata fin dal rinascimento. Ma l’architettura moderna nasce soprattutto dalla risposta ad un interrogativo: qual è lo stile dell’architettura della «Prima età della macchina»?

TERREMOTO

E RISCHIO SISMICO

Autrici: Maria Grazia Ciaccio e Giovanna Cultrera. Parole chiave: ambiente ­ vulcanologia ­ terremoto ­ territorio ­ sismologia ­ scienza ­ rischio ­ geofisica ­ prevenzione. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: ottobre 2014. Pagine: 212. ISBN: 978­88­230­1803­7 Il libro vuole fare chiarezza su un fenomeno naturale che interessa l’Italia in modo particolare. Le autrici, ricercatrici dell’INGV, si rivolgono a un pubblico di non addetti ai lavori per spiegare le basi scientifiche del fenomeno, l’impatto sociale che un sisma può avere sulla società e, infine, i modi attraverso i quali possiamo evitare che i terremoti si trasformino in catastrofi di grandi dimensioni. E' di sicuro la sismologia che concorre a generare la consapevolezza che la prevenzione è l’unica difesa dai terremoti.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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In viaggio con... Addis Abeba, Hailé Selassié, Lucy La rotta storica dentro l'Etiopia

DAL 4 AL 13 FEBBRAIO OPPURE DAL 18 AL 27 MARZO AL COSTO DI 1990 EURO (voli di linea e interni, bus interni, traversata sul lago Tana, ingresso ai monumenti e siti artistici, guida parlante italiano, pensione completa, assicurazioni) 1° GIORNO ROMA / ADDIS ABEBA Ritrovo dei partecipanti presso l’aeroporto di Roma Fiumicino in tempo utile per imbarco sul volo linea per Addis Abeba. Pernottamento in volo.

2° GIORNO ADDIS ABEBA Arrivo ad Addis Abeba. Trasferimento in hotel. Prima colazione. Incontro con la guida accompagnatore ed inizio della visita della città: i due Musei, quello Nazionale interessante per i resti di Lucy, un ominide vissuto nella valle dell’Awash tre milioni e mezzo di anni fa e quello etnografico nella vecchia residenza di Hailè Selassie. 3° GIORNO ADDIS ABEBA / BAHIR DAR (VOLO INTERNO) Colazione, partenza in aereo per Bahir Dar. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it

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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO

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In breve

Musei statali fiorentini, sindacati e Rsu Opera replicano all'assessore: "Siamo preoccupati" Risposta di Filcams Cgil, Rsu Opera e Uiltucs Uil Firenze al comunicato dell'Assessore Federico Gianassi del 30 dicembre 2014 in merito ai Musei Statali Fiorentini: "La Rsu Opera unitamente alle OO.SS., con la presente prendono atto del comunicato dell'Assessore Federico Gianassi e, come richiesto durante l'incontro in Comune di Firenze il 30 u.s., ribadiscono l'urgenza di individuare L'Interlocutore di riferimento del Ministero competente per l'assegnazione dei servizi all'intero dei Musei Statali Fiorentini. Nell'incontro precedentemente citato è stato concordato di scrivere una lettera r/r direttamente al MIBACT per esplicitare le nostre richieste: 1. Conferma del Protocollo di Intesa sottoscritto nel 2010 in riferimento alla clausola sociale; 2. Informazioni ufficiali di come sarà organizzata la gara di concessione e della relativa gestione; 3. L'Interlocutore ufficiale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con cui confrontarsi per affrontare le problematiche sul mantenimento dei posti di lavoro". LEGGI TUTTO

Fiom Cgil Toscana: "Sulle scelte sulla nautica si gioca la ripresa economica di Viareggio" Spiega Massimo Braccini, Segretario generale Fiom Cgil Toscana: "La crisi della nautica e le scelte del porto mai fatte impongono dei cambiamenti radicali, una visione strategica e di prospettiva, la comprensione di cosa deve essere la darsena di Viareggio e come si debbono utilizzare aree pubbliche come quella di Polo Nautico nell'interesse della collettività e mai degli interessi privati. L'Autorità Portuale è chiamata a definire in tempi brevi uno specifico regolamento che deve essere fondato sul miglior interesse pubblico, della città e della collettività, con precisi vincoli sociali, onde evitare rischi speculativi e nell'interesse dei pochi. Va capita e individuata la prospettiva del settore, quale idea vi è sul futuro industriale della darsena di Viareggo ed a seguito definire gli orientamenti strategici e le modalità di rilascio delle concessioni. Il rilascio delle concessioni, che debbono essere sempre a termine, vanno rilasciate solo a seguito dell'aver presentato da parte delle imprese piani industriali chiari, credibili, fondati e che garantiscono occupazione e sviluppo. Quando scade una concessione si deve ragionare come prevedere che sia fatta una gare di evidenza pubblica, vanno chiuse le prassi del passato, il contesto impone scelte drastiche, la prelazione si costruisce valorizzando il bene pubblico e mai il contrario". LEGGI TUTTO

Cgil Arezzo: "In calo gli infortuni sul lavoro per via della diminuzione dell'occupazione" Sicurezza sul lavoro: aumentano le malattie professionali e il lieve calo del numero di infortuni è in relazione alla fortissima diminuzione di occupati. “Gli infortuni sul lavoro sono un problema aperto e ben lontano dall’essere risolto – commenta Marco Rossi, dirigente Cgil e Presidente del Comitato consultivo provinciale Inail. I dati che l’Istituto ha messo a disposizione e che il sindacato ha rielaborato sono chiari. In cinque anni, dal 2009 al 2013, gli infortuni nella provincia di Arezzo sono diminuiti di appena 400 unità, passando da 5.426 a 5.027 ma gli addetti, che possiamo raggruppare sotto la voce di assicurati Inail equivalenti, sono passati da 116.996 a 104.955. In percentuale gli infortuni sono diminuiti del 7,48% ma gli assicurati del 10,29%”. Senza dimenticare che spesso i piccoli infortuni non vengono segnalati all’Inail ma il dipendente si mette in malattia rimanendo comunque a carico dell’Inps. L’agricoltura è addirittura in controtendenza. Nel 2013 si sono registrati 690 infortuni, interrompendo così un trend decrescente e riportando il valore allo stesso identico livello del 2009. “A confermare le nostre preoccupazioni – continua Marco Rossi – ci sono i dati sulle malattie professionali. Queste non sono in diminuzione ma addirittura in forte aumento. In tutto abbiamo avuto 397 casi nel 2009 e 629 nel 2013. Erano stati 502 nel 2010, 529 nel 2011 e 498 nel 2012”. LEGGI TUTTO

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