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A N A C S O T
Numero 14/2014 - Anno 4
C A D UT A M A S S A Le crisi, le cave, i monopoli, i localismi, l'accordo con la Regione sul lapideo nell'intervista al segretario Cgil Gozzani: "Serve un patto territoriale" pagina 6 In primo piano Lucchini, le ore pi첫 difficili e il "casting" tra gli operai pagine 3-4-5 In piazza per gli ammortizzatori sociali a Firenze il 30 aprile pagina 7 AnsaldoBreda, appello al governo dall'assemblea di Pistoia pagine 8-9 25 aprile, Pasqua, Pasquetta, 1째 maggio: stop delle commesse pagina 18 "Oggi sposi": l'intervento di Cappellini sui diritti civili pagina 19
La Newsletter settimanale
14.04.2014
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Editoriale
di Alessio Gramolati
Segretario Generale Cgil Toscana
L'Ucraina non deve diventare un'altra Siria: non stiamo zitti Tira tira tira, finisce che la corda si spezza. In Ucraina siamo ad un passo dalla rottura. Le diplomazie hanno preso ad accusarsi e i mezzi corazzati a muoversi: si è sparato. Le guerre, come sappiamo, son brutta cosa, molto brutta; ma qui tra i contendenti c’è la possibilità che siano coinvolti apparati militari come quello russo e statunitense, le due potenze nucleari più grandi del mondo. Il solo fatto che possano mettere il dito sul grilletto fa tremare i polsi a qualunque persona dotata di buon senso. Eppure, se guardiamo a come siamo arrivati sin qui, il buon senso non è parso certo appartenere a chi ha gestito questa vicenda né a coloro che per opportunismo o inettitudine hanno rinunciato ad occuparsene. Il pericoloso intreccio di interessi energetici e nazionalistici ha avuto la meglio sul bene supremo della pace, e l’Europa degli stati nazionali si è divisa tra questi due fronti; rinunciando a giocare un ruolo unita, ha finito per assecondare il processo che ci ha portati sin qui.
Sono gli stessi errori e la stessa miopia che si sono visti in Siria e che stanno pagando tante vittime innocenti. Bisogna evitare che si determini la stessa spirale, c’è ancora la possibilità di rimediare, si possono ancora allontanare quei diti dai grilletti. Se l’Europa si è unita per assicurarsi un futuro di prosperità e di pace, i suoi governanti non possono tradire la sua ragion d’essere e se hanno dimenticato il loro mandato è tempo che i popoli europei tornino a ricordarglielo. E’ tempo che il popolo della pace torni a far sentire la propria voce, e la CGIL è parte di questo popolo. Non restiamo in silenzio.
n. 14 - 14 aprile 2014
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Piombino La "passione" della Lucchini Stasera assemblea in piazza tutta la cittadinanza per decidere il da farsi. IL COMUNICATO DEL MINISTERO
Firmare la convenzione per l'accordo di programma per Piombino entro questa settimana. E' l'obiettivo che il viceministro dello Sviluppo economico, Claudio De Vincenti, ha illustrato ai sindacati nel corso di un incontro. L'accordo mira a mettere a punto il progetto di riqualificazione ambientale e di riconversione industriale dell'area di crisi complessa del polo di Piombino e risulta ''indispensabile soprattutto alla luce della cessione della Lucchini'', che è in amministrazione straordinaria. I sindacati hanno richiesto l'apertura di un confronto con il Commissario Piero Nardi sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali per tutelare adeguatamente i lavoratori nella fase di riconversione del sito e dell'area. Inoltre, lo spegnimento dell'altoforno Lucchini di Piombino è stato anticipato al 18 aprile per la mancanza di prospettive che ne consentano il proseguimento dell'attività. E' quanto si apprende da fonti sindacali presenti all'incontro odierno con il viceministro allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. ''Abbiamo chiesto che resti in attività fino almeno alla chiusura del bando per le offerte vincolanti'', a fine maggio, affermaper la Uilm Guglielmo Gambardella. Stasera i sindacati organizzeranno in piazza Gramsci un'assemblea con
"Il lavoro di stesura dell’Accordo di programma per Piombino è alle battute finali. Oggi il testo è stato sottoposto durante una riunione al Ministero dello Sviluppo Economico presieduta dal Vice Ministro Claudio De Vincenti alle segreterie nazionali e provinciali di FIM FIOM UILM e UGL metalmeccanici. Nel corso del confronto sullo strumento AdP (deputato a mettere a punto il progetto di riqualificazione ambientale e di riconversione industriale dell’area di crisi complessa del polo produttivo di Piombino, indispensabile soprattutto alla luce della cessione della LUCCHINI S.p.A in Amministrazione Straordinaria), l’esponente del Governo ha confermato l’obiettivo di arrivare alla firma della convenzione interistituzionale entro questa settimana. Dopo l’esposizione di De Vincenti degli assi lungo i quali si muove l’Accordo di Programma (industriale, ambientale, di rafforzamento produttivo e delle politiche attive), i rappresentanti sindacali hanno richiesto l’apertura di un confronto con il Commissario Nardi sull’uso degli ammortizzatori sociali per tutelare adeguatamente i lavoratori nella fase di riconversione del sito". L'APPELLO DEL SINDACO ANSELMI Spiega il sindaco di Piombino Gianni Anselmi: "Questa sera non potrò essere in piazza, come avrei voluto. Ringrazio il sindacato per l'impegno che sta mostrando nella tutela di chi lavora, in un frangente durissimo. Servono unità e responsabilità: non è ancora il tempo delle recriminazioni e bisogna provare ad essere positivi".
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Piombino A. A. A. operai Lucchini cercasi Il "casting" per un videoprogetto
GUARDA IL VIDEO Un documentariofilm con i volti degli operai della Lucchini che sarà diffuso sui ‘social’ per rappresentare e far conoscere la situazione dell’acciaieria di Piombino (Livorno), e un dvd da spedire a Papa Francesco con le risposte dei lavoratori alla domanda “che vorresti dire al Pontefice?”. E’ questo il prodotto finale del casting organizzato mercoledì a Piombino da Klaus Davi e dalla Brw Filmland in collaborazione con l'area comunicazione di Cgil Toscana, si sono dati appuntamento nella sede piombinese del sindacato per poi trasferirsi in fabbrica. Al casting sono state rivolte domande sulla loro situazione, in un momento complesso per la Lucchini, ed è stato chiesto loro di recitare l’attacco della Divina Commedia. “Intanto siamo in Toscana e Dante è Dante – ha commentato Nazzareno Bisogni della Cgil, sulla scelta di far declamare ai lavoratori della siderurgia i versi dell’opera dantesca – e poi perché questi lavoratori si trovano nel mezzo del cammino della loro vita, proprio in una selva oscura”. Sulla base delle risposte alla domanda al papa Francesco invece è nata l’idea di produrre un dvd da consegnargli. LEGGI IL REPORTAGE DI "REPUBBLICA"
n. 14 - 14 aprile 2014
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Piombino I volti, le interviste, le riprese nelle foto di Francesco Masangui
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Massa Carrara
"Le crisi, le cave, i monopoli, i localismi Solo un patto territoriale ci salva" Mercoledì scorso agli oltre trenta
Parco delle Apuane hanno fatto ricorso al Tar contro il Piano
addetti della Massa Minerali Srl è
Paesaggistico della Regione, perché temono che le nuove norme
stata annunciata la procedura di
siano un ostacolo alla loro attività.
licenziamento, con un fax. Niente
“Mi è sembrata una mossa esagerata, dove si vogliono difendere
ammortizzatori
interessi particolari senza accettare una regolamentazione che crei le
sociali,
passaggi
con
sindacati.
I
niente e
condizioni di uno sviluppo generale. Le aziende l'hanno buttata sulla
hanno
perdita dei posti di lavoro, fornendo però numeri fuori dalla realtà. Il
istituzioni
lavoratori
con
marmo deve essere una risorsa per tutti, un bene comune da cui
un'assemblea permanente. Paolo
distribuire ricchezza al territorio, non solo a pochi. Assenza di
Gozzani, segretario della Camera
tracciabilità, nero oltre il 50%, poco rischio di impresa, monopoli, a
del Lavori di Massa Carrara,
volte irregolarità: i problemi da affrontare sono tanti. E anche al porto i
come va a finire?
monopoli bloccano lo sviluppo. Questo territorio è stufo di prendere
occupato
la
fabbrica
“In un contesto di crisi, con un disagio diffuso che rischia di diventare
schiaffi dalle multinazionali e da imprenditori con visioni corporative e
esplosivo, questa multinazionale del bicarbonato di calcio, che qui ha
non generali”.
fatturato 20 milioni di euro nel 2012, ha fatto un atto gravissimo.
Voi come sindacati avete preso una strada diversa, siglando il
Sindacati e lavoratori hanno bloccato strade e camion, fino alla
patto per un'apertura di un tavolo sul lapideo con la stessa
riunione in prefettura: è stata sospesa la procedura, per venti giorni,
Regione.
ma non è stata ritirata. Non escludiamo nuove nostre iniziative”.
“Noi vogliamo valorizzare la filiera del marmo e la sua tracciabilità per
Fermet (30 operai in Cassa integrazione, alcuni protagonisti di
rafforzare la trasparenza e lo sviluppo del settore, e rendere possibile
uno sciopero della fame), Syntech (31 operai in mobilità),
la crescita dell'occupazione. Lo scopo è individuare regole, norme e
un'azienda dell'indotto del Pignone (14 operai licenziati). E' un
forme di controllo per consentire un'attività estrattiva più compatibile
periodo difficile. Sui giornali abbiamo letto dei giovani che
con la tutela dell'ambiente e del paesaggio”.
tornano a fare i cavatori: è così?
Cosa serve alla provincia per ripartire?
“La crisi qui c'era ancora prima della grande crisi. Chimica, nautica,
“Abbiamo avuto problemi di ordine idrogeologico, di inquinamento, di
manifattura, meccanica: tutte hanno sofferto. I numeri fanno paura:
dismissioni di grande aziende. Ora la disoccupazione è al 17%, quella
solo tra i metalmeccanici, sono in Cassa integrazione più di 600
giovanile al 42%, due punti percentuali oltre la media nazionale. La
persone. Sulla Fermet, ad esempio, il nostro obiettivo è salvare tutti i
crisi produce scioperi della fame e gesti eclatanti di gente disperata.
lavoratori, perché ci sono le potenzialità per farlo: il liquidatore
Qui paghiamo il prezzo di una classe dirigente poco autorevole, di
consideri che chi manifesta interesse per la ditta deve garantire la
localismi, di interessi contrapposti tra Comuni, aziende, enti. E'
stessa occupazione. Quell'area ha un valore importante, non
sempre mancato un coordinamento, una regìa che fornissero una
possiamo permetterci di non sfruttarlo. Quanto agli articoli di giornali
direzione verso lo sviluppo. Ora serve un patto territoriale basato sulla
sui giovani cavatori, li prenderei con le molle. Le cave sono un mondo
solidarietà tra istituzioni, sindacati, categorie, associazioni. Abbiamo il
chiuso, il lavoro è sì discretamente remunerato ma duro e rischioso,
marmo, il turismo, il paesaggio, il mare, alcune aziende che
non è facile entrarci. Ci sono tre cooperative 'blindate', le altre aziende
funzionano: dobbiamo ricollocare nei settori più in salute la gente
hanno un'occupazione più snella, con meno dipendenti e più
disoccupata. Un esempio? Intanto, il Pignone potrebbe usare di più le
tecnologia”.
ditte del territorio come partner.
Su questo fronte, le imprese lapidee che lavorano all'interno del
disinnescata, se esplode colpirà tutti, nessuno escluso”.
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La bomba del disagio sociale va
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La manifestazione Il 30 aprile Cgil-Cisl-Uil in piazza per gli ammortizzatori sociali L'APPELLO
GUARDA IL VIDEO La discussione sulla riforma degli ammortizzatori sociali di cui alla Legge Delega in discussione in Parlamento, rischia di far passare in secondo piano la drammatica situazione derivante dall’incertezza dei pagamenti della cassa integrazione in deroga. Ad oggi infatti sono più di 20mila i lavoratori e 4mila le aziende, solo nella nostra regione, che vedono bloccata di fatto l’erogazione delle indennità a seguito della mancata predisposizione degli atti necessari a rendere disponibili le risorse già stanziate, peraltro insufficienti. A questo si aggiunge l’inaccettabile blocco riguardante altri 2.000 lavoratori dal 17 Ottobre ad oggi che hanno avanzato richiesta di sospensione ASPI/EBRET essenzialmente per ragioni burocratiche e per scarsità di fondi da parte dell'INPS. Nonostante le sollecitazioni delle nostre Organizzazioni e della Conferenza delle Regioni, appaiono al momento indefiniti i tempi di sblocco sostanziale delle risorse. Per questa ragione, CGIL CISL UIL Toscana hanno deciso di promuovere una manifestazione/presidio con i lavoratori interessati e le strutture sindacali da svolgersi dalle 10.00 alle 12.00 del giorno mercoledì 30 aprile davanti alla Prefettura di Firenze in via Cavour, 1.
FLAI TOSCANA: "CONSORZI BONIFICA NON INUTILI, NON SOPPRIMETELI" LEGGI TUTTO GROSSETO
EUROVINIL, STOP ALLO SCIOPERO CIG ANTICIPATA DALL'AZIENDA
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Pistoia Assemblea AnsaldoBreda, Quiriconi: "Il governo dia una visione" discussione (organizzata dalla Rsu) tra mondo della politica e del sindacato “AnsaldoBreda un patrimonio per l'Italia”, stamattina a Pistoia presso il Cral Breda in via Ciliegiole. C'erano anche tra gli altri politici l'assessore regionale Gianfranco Simoncini, i parlamentari Pd Bini e Fanucci, il sindaco Samuele Bertinelli e la presidente della Provincia Federica Fratoni. Enrico Rossi incontrerà la Rsu giovedì. LA REGIONE "Cinque AD dal 2000 e sette Governi ma non si è ancora 'cambiato verso'. Si continua a prospettare una dismissione del civile come allora e una vendita senza un'idea su piano industriale, investimenti, prospettiva. Vendita in qualche caso a concorrenti che rischiano di cannibalizzare l'azienda. Un partner industriale è necessario, ma è necessario comprendere se esiste una visione del Governo rispetto al materiale rotabile, un'idea di partecipazione pubblica sotto qualsiasi forma nel gruppo anche in futuro, rispetto al quale non sarà neutro l'interlocutore privato e il livello di confronto con il sindacato ed i lavoratori. In caso contrario l'innalzamento della mobilitazione è inevitabile": lo ha detto Daniele Quiriconi, responsabile mercato del lavoro e attività produttive di Cgil Toscana, alla
La Regione è e sarà al fianco dei lavoratori per chiedere al Governo scelte capaci di dare garanzie dal punto di vista occupazionale, produttivo e di mantenimento delle prospettive del settore del trasporto ferroviario. E' quanto ha detto l'assessore regionale al lavoro e alle attività produttive, intervenuto all'iniziativa pubblica "AnsaldoBreda, un patrimonio per l'Italia" organizzata dalla rappresentanza sindacale unitaria dello stabilimento pistoiese. L'assessore è intervenuto anche in rappresentanza del presidente della Regione Toscana, chiamato in Parlamento in qualità di relatore sulla riforma del Senato. L'assessore regionale ha anche chiesto al Governo una strategia per il settore ferroviario italiano perché la sua assenza sarebbe indice di incapacità politica. Ha poi espresso un giudizio pesantemente negativo su come sono state gestite in questi anni sia AnsaldoBreda che Finmeccanica. Positivo il giudizio della Regione su documento proposto come sintesi finale dell'iniziativa perché l'Italia non può permettersi di dismettere la produzione di materiale rotabile e rinunciare ad un futuro industriale per questo settore. L'assessore ha poi richiamato l'impegno della Regione Toscana. LEGGI TUTTO
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Pistoia L'Ordine del giorno che incalza l'esecutivo: "Ecco le nostre proposte"
Ad “AnsaldoBreda un patrimonio per l'Italia”, dall'assemblea è stato condiviso un documento/ordine del giorno proposto dalla Rsu. IL TESTO DEL DOCUMENTO “AnsaldoBreda è la più grande realtà industriale italiana nel settore della progettazione e produzione di materiale rotabile. Da anni attraversa una grave crisi a causa della mancanza di un piano industriale da parte della controllante Finmeccanica, che per anni si è disinteressata totalmente dell'azienda e non ha fatto gli investimenti necessari per metterla in grado di sostenere la concorrenza sempre più spinta del settore. Ormai da anni Finmeccanica persegue la strada del deconsolidamento del settore trasporti. Questa decisione è per noi sbagliata perché non tiene conto della elevata potenzialità del mercato dei veicoli ferroviari, da anni in crescita costante a livello europeo e mondiale. Anche in Italia è improrogabile avviare finalmente il rinnovamento ed il potenziamento del trasporto pubblico locale, e la presenza di un forte soggetto nazionale integrato nel settore del materiale rotabile, infrastrutture e segnalamento, come quello costituito in una logica di filiera da AnsaldoBreda ed Ansaldo STS, potrebbe essere l'occasione per ripensare il sistema dei
trasporti a favore di modalità sostenibili ed integrate a livello regionale. E' evidente che a questo processo le Ferrovie dello Stato, di gran lunga la maggiore società di trasporto ferroviario italiana, non potranno e non dovranno essere estranee. E’ da tempo nota la posizione del territorio e delle sue rappresentanze sociali ed istituzionali riguardo alla strategicità del settore dei trasporti su rotaia per il paese e di come, in questo contesto, la ricostruzione e il rafforzamento del soggetto industriale di cui AnsaldoBreda ed Ansaldo STS dovrebbero costituire il nucleo, siano per noi un obiettivo da perseguire. Le scelte fatte da Finmeccanica negli ultimi anni e riconfermate dall’ultimo Consiglio di Amministrazione vanno nella direzione opposta, quindi noi chiediamo al governo che si impegni per la costituzione di questo soggetto, che potrebbe assumere la forma di un raggruppamento anche indipendente da Finmeccanica ma in ogni caso costituito con una logica di sviluppo industriale e produttivo ed un forte aggancio alla realtà industriale italiana del settore, e da questa posizione possa costituire su base paritaria forti alleanze a livello industriale con altri soggetti industriali. Saranno per noi inaccettabili soluzioni dettate da considerazioni finanziarie di breve respiro”. LATTUADA E RAPPA: OBIETTIVO UNITA' "Vorremmo presentarci al nuovo ad di Finmeccanica con una posizione unitaria delle organizzazioni sindacali confederali di categoria, che sostanzialmente dica tre cose: che è necessaria l'unicità di questa azienda, che è necessario un rilancio produttivo di questa impresa e debbono avere delle caratteristiche industriali". Lo ha detto Elena Lattuada. LEGGI TUTTO
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L'allarme
Usura, i numeri che fanno paura e il sostegno del progetto/garanzia della Fondazione Grossi, illustrando il bilancio di missione 2013, ha soffermato la propria attenzione soprattutto sul rapporto con le banche. Ha spiegato le cause principali di ricorso all'aiuto della Fondazione: separazioni, mancanza di lavoro, problemi di salute, ma che quella più preoccupante è la perdita del lavoro che colpisce famiglie virtuose, costrette a ricorrere all'indebitamento con il rischio di perdere la propria casa. Il rapporto con le banche, ha dichiarato, è fondamentale ma la riduzione progressiva del loro supporto è evidenziata dai numeri: il 50 per cento delle proposte avanzate nell'ultimo anno, 132 interventi di garanzia per quasi 8 milioni di euro, sono state declinate dalle banche mentre appena 4 anni fa la percentuale era del 10 per cento. Quindi ha precisato come una pratica completamente istruita dai centri di ascolto, che dovrebbe avere una risposta entro 30 giorni, resti senza almeno per 5 mesi in media e che sarebbe più utile averne una, anche se negativa, subito piuttosto che far passare il tempo e rendere a quel punto difficile dare una risposta (che Cgil Toscana diffonde insieme agli altri interventi di prestito e microcredito info sul sito di cgiltoscana.it). LEGGI TUTTO
Ristabilire un rapporto di collaborazione con le banche e potenziare gli strumenti di prevenzione (a partire dalle scuole) sul fenomeno. Sono stati questi gli aspetti principali analizzati nel corso della presentazione del bilancio di missione 2013 della Fondazione toscana per la prevenzione usura Onlus che si è tenuta in Sala Pegaso a Palazzo Strozzi Sacrati. Insieme alla vicepresidente della Regione Saccardi sono intervenuti il presidente della Fondazione Lelio Grossi, il capo segreteria del viceministro dell'Interno ed il presidente della commissione regionale ABI Toscana Giancarlo Barbieri. Saccardi ha dapprima sottolineato come la Fondazione rappresenti un esempio quasi unico in Italia, sostenendo la necessità di continuare e potenziare l'impegno della Regione condotto a suo fianco in tutti questi anni. Ricordando poi le misure LA PROTESTA adottate dalla Regione a sostegno di imprese, lavoratori e famiglie in difficoltà, con l'approvazione della legge 45, ha evidenziato quindi l'esigenza di valutarle ed eventualmente apportare correzioni. La vicepresidente ha quindi spiegato l'importanza di lavorare sulla prevenzione per ridurre al minimo la possibilità di caduta nelle maglie di un fenomeno, l'usura, che ha mille volti, a partire dall'educazione fin PANAPESCA, CENTO IN CORTEO dai banchi di scuola ad esempio sulla gestione del CONTRO I LICENZIAMENTI bilancio familiare e si è detta disponibile a collaborare con la Fondazione su questo terreno. Il presidente LEGGI TUTTO n. 14 - 14 aprile 2014
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Il caso
Fecondazione eterologa, per la Cgil "c'è una vittoria per i diritti civili" per tutte quelle coppie che potranno ricevere cure e assistenza, senza doversi affidare a costosi e rischiosi viaggi della speranza all'estero”. ENRICO ROSSI: NOI PRONTI A PARTIRE
Il divieto di fecondazione di tipo eterologo in Italia è incostituzionale. Lo ha finalmente stabilito la Corte Costituzionale, dichiarando l'illegittimità della norma della legge 40 del 2004 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi, in caso di infertilità assoluta. “E' una vittoria importante per l'affermazione delle libertà civili in Italia, per il rispetto dell'autodeterminazione e per il sostegno alla laicità dello Stato”, così il Segretario Confederale della CGIL, Vera Lamonica commenta il pronunciamento della Corte Costituzionale che boccia l'illegittimità della fecondazione eterologa. “Ora prosegue la dirigente sindacale sia i centri pubblici che quelli privati dovranno e potranno eseguire tecniche di fecondazione con donazione di ovociti e spermatozoi esterni alla coppia”. Si tratta di una sentenza, spiega Lamonica che “ha valore di legge e non è oppugnabile, significa che d'ora in avanti non potrà essere emanata dal Parlamento alcuna legge che preveda il divieto di fecondazione di tipo eterologo. Tale decisione non crea alcun vuoto normativo e vale per tutti i cittadini italiani che hanno problemi di sterilità”. Con la sentenza di oggi, e con le decine di sentenze che l'hanno preceduta, conclude Lamonica “si chiude una pagina nera del nostro Parlamento e si apre una via
Finalmente siamo entrati in Europa". La Toscana "non può non esultare" di fronte al "colpo definitivo" inferto dalla Corte Costituzionale alla legge 40, "legge etica e oscurantista nata dalla cultura del berlusconismo e degli atei devoti, fatta fuori, per fortuna, dalla riaffermazione del diritto alla salute stabilito dalla nostra Costituzione". All'indomani del via libera alla fecondazione assistita eterologa, il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi è già ai blocchi: "Noi ci siamo", dice. "Il servizio pubblico toscano deve subito riguadagnare il terreno perso. E presto, insieme all'assessorato competente, riporteremo in giunta una delibera che riapra subito l'accesso alle strutture pubbliche alle migliori condizioni di assistenza". LEGGI TUTTO
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Il Congresso
La fotogallery: Fp ad Assisi, Filctem a Perugia, Filcams a Riccione
CONGRESSO FP/1
CONGRESSO FP/2
CONGRESSO FILCTEM CONGRESSO FILCAMS/1
CONGRESSO FILCAMS/2
CONGRESSO FILCAMS/3
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Il Congresso
La fotogallery: Fisac a Riccione, Flai a Cervia, Flc a Napoli
CONGRESSO FISAC/1
CONGRESSO FISAC/2
CONGRESSO FLAI/1 CONGRESSO FLAI/2
CONGRESSO FLC/1
CONGRESSO FLC/2
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Il Congresso
Sono 49 i delegati toscani all'assise nazionale: ecco i nomi Ecco i nomi toscani dei delegati al Congresso nazionale della Cgil a Rimini: ANGELINI DALIDA ANTONINI RICCARDO BALLANTI CATERINA BARDOTTI GIANNA BARTOLI GIULIA BENEFORTI GESSICA BERNARDINI CINZIA BIGALLI SIMONA BRACCINI MASSIMO BRIZZI CHIARA CAMMELLI VALERIA CAPPELLI DANIELA CAPPELLINI SANDRA CARRARA GOFFREDO CASELLI FRANCO CHIESI GIOVANNI CHIRIACO FRANCO CONTI GIANFRANCO CORTI MARCELLO DEGLI INNOCENTI MANUELA DI VINCENTI PINANGELA FABBRIZZI ALESSANDRO FATICANTI MAURO FONTANA FRANCESCO FRADDANNI PIERALBA FRANCESE GIANFRANCO FUSO MAURO GONZI ANNARITA GOZZANI PAOLO GRAMOLATI ALESSIO GRAZIANI PAOLO GUGGIARI CLAUDIO LATTUADA ELENA LAZZARO ANTONIO
LAZZERI CLAUDIA MARIGOLLI MANUELE MAZZOLLI LORENZO MUGNAI ALESSANDRO PEDINI ENRICO QUIRICONI DANIELE RENZETTI CLAUDIO ROSSI ROSSANO SALVATO ALESSANDRA SCERRINO VERONICA SOLDINI MAURO STOLZI DANIELE STRAZZULLO MAURIZIO TONIOLLO GIGLIOLA TORRINI SARA
L'OPPORTUNITA'
IL FOCUS IRES ORA SI SCARICA ANCHE SU I足PAD LEGGI IL FOCUS NELLO STORE SCARICA IL FOCUS DA I足PAD
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Il Congresso
Due i documenti in discussione Epilogo a Rimini il 6-7-8 maggio
Sono due i documenti in discussione al XVII Congresso della Cgil. Il primo documento, "Il lavoro decide il futuro" (LEGGI TUTTO), vede come prima firmataria Susanna Camusso, ha preso oltre il 97% ed è stato sottoscritto da tutti i componenti del direttivo, ad eccezione di Giorgio Cremaschi (primo firmatario) e altri 5 componenti che hanno sottoscritto un secondo documento il cui titolo è "Il sindacato è un'altra cosa" (LEGGI TUTTO). Il XVII Congresso della Cgil vedrà la sua conclusione a Rimini il 6, 7 e 8 maggio 2014. Il calendario ha previsto lo svolgimento delle assemblee congressuali di base dal 7 gennaio
al 21 febbraio 2014. Poi ecco i congressi delle categorie territoriali, delle Camere del lavoro territoriali, delle camere del lavoro metropolitane e delle categorie regionali, entro il 15 marzo 2014. In seguitoci son stati i congressi delle CGIL regionali dal 17 marzo al 29 marzo 2014 (la Toscana lo ha fatto il 1819 marzo a Piombino). Successivamente, categorie nazionali (31 marzo17 aprile 2014) e SPI CGIL. Per concludere, congresso della CGIL Nazionale il 6, 7 e 8 maggio a Rimini. Il 2, 3 e 4 maggio, sempre a Rimini, ecco le “Giornate del Lavoro” (LEGGI TUTTO): dibattiti e cultura con illustri oratori e artisti italiani e stranieri.
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Rappresentanza
Camusso: "Tute blu si autoescludono" Al Congresso Fiom scintille con Landini e su questo una soluzione bisogna trovarla perché l'autoesclusione è l'unica cosa che non può succedere". Replica con durezza Maurizio Landini, parlando di esclusione e non di autoesclusione. "La domanda la voglio fare io: perché sii è esclusa la Fiom dalla possibilità di conoscere e decidere su quell'accordo? Io non ho mai avuto una risposta. Non è un elemento polemico ma un appunto decisivo di metodo e merito, di come si sta in un'organizzazione''. Landini ricorda che la Fiom ha svolto 4850 assemblee nei posti di lavoro, coinvolgendo 333 mila lavoratori, il 70% dei quali ha votato e l'86,6% ha respinto l'accordo sul testo unico e ha dato mandato a modificarlo. Landini si dice d'accordo con Camusso sulla necessità di rilanciare la contrattazione ma ha detto che bisogna chiarire ''come e con chi e su quali gambe la fai camminare.'' ''Non sono disponibile ad accettare caricature conclude ancora Landini dire che la Fiom non fa accordi è la più grande boiata che uno può raccontare''. La Fiom è invece il sindacato che ''in Italia firma più accordi di qualunque altro ma mai se non ha il consenso dei lavoratori''.nella composizione del congresso dichiarato Landini è un problema politico aperto che va affrontato". LEGGI TUTTO
La Fiom comunichi il numero degli iscritti che hanno votato per la bocciatura dell'accordo sulla rappresentanza, oppure il sindacato delle tute blu si autoescluderà dalla Cgil. E' l'avvertimento di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, al congresso dei metalmeccanici a Rimini, che ha confermato segretario Maurizio Landini. La platea ha accolto il suo intervento con applausi e qualche fischio. Sul testo unico della rappresentanza, Camusso ha assicurato che se ne continuerà a discutere, nonostante la rottura da parte delle tute blu e la diffidenza dimostrata dal segretario Maurizio Landini. "E' un primato nei principi della Cgil quello che 'vale il giudizio dei lavoratori', ma ha sempre convissuto con il fatto che noi siamo organizzazione che deve poter decidere e trarre degli orientamenti. Quindi chiedo a Maurizio: come fa la Cgil a chiudere LA CURIOSITA' la sua di consultazione? C'è il dovere della sintesi". "Se si pensa che non è utile comunicare il risultato degli iscritti alla Fiom ha aggiunto il segretario si genera un processo di autoesclusione. Io penso che nessuno di noi lo voglia, perché siamo una casa comune. Non credo che sia utile che si impedisca alla Cgil di giungere al suo punto finale di valutazione dell'andamento della consultazione. Organizzazione SU FACEBOOK NASCE LA COMUNITA' sta insieme se le regole che ha le applica. La nostra "METALMECCANICI PER IL SI'" forza è che siamo organizzazione che ha degli iscritti
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Rappresentanza
Il focus sull'intesa: cosa dice e cosa prevede. Ecco il vademecum ai fini della contrattazione collettiva nazionale di categoria, si assumono i dati associativi (deleghe relative ai contributi sindacali conferite dai lavoratori) e i dati elettorali (cioè i voti espressi)) ottenuti in occasione delle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie. LEGGI TUTTO IL PROTOCOLLO Con la presente intesa Cgil, Cisl, Uil e Confindustria intendono dare applicazione all'accordo del 28 giugno 2011 in materia di rappresentanza e rappresentativita per la stipula dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, fissando i principi ai quali ispirare la regolamentazione attuativa e Ie necessarie convenzioni con gli enti interessati. Le disposizioni della presente intesa si applicano aile Organizzazioni firmatarie e sono inscindibili in ogni parte. Misurazione della rappresentatività: 1. Come definito al punto 1 dell'accordo 28 giugno 2011, la certificazione della rappresentatlvità delle organizzazioni sindacali, ai fini della contrattazione collettiva di categoria, assume i dati associativi riferiti aile deleghe relative ai contributi sindacali conferite da lavoratrici e lavoratori e i consensi ottenuti (voti espressi) dalle organizzazioni sindacali in occasione delle elezioni delle RSU. LEGGI TUTTO IL TESTO UNICO
LEGGI IL FUMETTO
IL VIDEOCONFRONTO FIOMCGIL GUARDA L'INTERVISTA DOPPIA IL TESTO COMPARATO Un confronto tra i contenuti dell'accordo e il testo unico per fare chiarezza . LEGGI TUTTO SCARICA TUTTI I PDF IL VADEMECUM
Per la misura e la certificazione della rappresentanza delle organizzazioni sindacali aderenti alle Confederazioni firmatarie dell’Accordo Interconfederale del 28 giugno 2011, del Protocollo d’intesa del 31 maggio 2013 e del presente Accordo,
La Cgil nazionale ha elaborato il vademecum "Entrata di sicurezza" che spiega nel dettaglio il Testo Unico sulla Rappresentanza. SCARICA IL VADEMECUM
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Lo sciopero Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1째 maggio: stop delle commesse
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L'intervento Oggi sposi, domani ancora di più Sui diritti civili c'è tanto da fare ogni altra forma è contro natura. Per poi scoprire, magari, che
di SANDRA CAPPELLINI (segreteria Cgil Toscana)
percentuali altissime degli appartenenti al clero di Roma meriterebbe, citando Dante, di andare nel terzo girone dell'Inferno. Ancora più contraddittoria la posizione sempre della Chiesa, che da un lato difende strenuamente la vita e dall'altro rifiuta di firmare la moratoria internazionale tesa ad abolire il reato di omosessualità, in quei Paesi in cui l'amore
La cronaca: nei giorni scorsi il comune di Grosseto riconosce il matrimonio di Giuseppe e Stefano, avvenuto nel 2012 negli Stati Uniti. Il Tribunale della provincia quindi
riconosce
l'unione e il Comune mette in pratica la sentenza. Decisione storica affermano alcuni, tra i quali il sindaco di Grosseto, il quale dice che serve, comunque, una legge nazionale che faccia chiarezza una volta per tutte e che non si può continuare ad affidarsi ad interpretazioni da parte dei giudici. Il giorno dopo la doccia fredda: la procura impugna la sentenza del tribunale e Francesco Verusio, procuratore capo, afferma che “per fortuna” c'è una sentenza della Cassazione che dice in maniera chiara che non si può fare. Questa in estrema sintesi la storia, e da ciò si sono scatenati in tanti, chi a favore, chi contro la Cei con i suoi vescovi in testa e via con grandi riflessioni giuridiche,morali, religiose, filosofiche. Ma partiamo dalla storia. Socrate, Giulio Cesare, Leonardo da Vinci, Oscar Wilde, Pier Paolo Pasolini, Freddie Mercury e potrei andare avanti avevano tra le cose in comune la genialità ,il talento, l'estro, persone fuori dal comune che hanno fatto la storia dell'umanità medesima, ne hanno condizionato i periodi storici distinguendosi in tutti i campi, lontani in termini di tempo gli uni dagli altri. Ma oltre a tutto questo hanno un'altra cosa in comune: erano omosessuali. Mi domando: sapere ciò toglie per caso qualcosa alla loro grandezza? Certamente fa rabbia sapere che c'è chi nel 2014 sostiene che l'omosessualità sia uno stato di minorità, addirittura una malattia da curare , detto magari da parte di chi è fermamente legato ai principi cattolici, secondo i quali il “vero” amore può esistere solo tra un uomo e una donna, ed
per il medesimo sesso conduce alla pena di morte. La condizione
di
omosessualità
non
va
discriminata:
è
semplicemente la condizione di chi prova piacere ad amare una persona del suo stesso sesso. Non è altro che uno dei tanti modi di amare presenti sulla terra. Le manifestazioni come il “Gay Pride” sono a mio avviso frutto della necessità di uscire dall'ombra in quei Paesi dove ancora esistono ipocrisie e pregiudiziali. Questo non giustifica tuttavia atteggiamenti troppo spesso volgari e ostentati che minato e urtano la sensibilità degli altri; la sessualità deve essere intesa come fatto privato e non da pubblicizzare come se fosse un prodotto sul mercato. Negli ultimi anni in Occidente dobbiamo dire che grandi passi avanti sono stati fatti per affermare con dignità e orgoglio la propria normalità da parte di gay e lesbiche, a partire proprio dal riconoscimento ufficiale delle unioni di fatto, già possibili ad esempio in Spagna, un tempo la nazione più cattolica di Europa. Ma accadrà mai questo nel Belpaese patria proprio di Cesare, Michelangelo, Leonardo, ma anche sede del Vaticano? Verrà mai riconosciuta come “normale” l'unione fra uomo e uomo e donna e donna? Fino a quando anche in Italia non si accetterà il principio laico per cui un omosessuale è una persona uguale alle altre, con gli stessi diritti e doveri? Fino a quando continueremo a leggere queste cronache fatte di polemiche fini a stesse, dalle quali emerge una società che pensa di essere civile e moderna, con Presidenti magari che si definiscono anche rottamatori ma che in realtà è ancora talmente retrograda e ipocrita? Tanta strada c'è ancora da fare.
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube L'OPINIONE "Positiva la mossa della Fondazione sulla banca Mps" Parla il segretario della Camera del lavoro di Siena Claudio Guggiari
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LA PROTESTA "Non volevo vedere" Il libro di Fernanda Flamigni e Tiziano Storai La presentazione足evento alle Murate di Firenze
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L'emergenza
Morti bianche, cambia il trend: la crisi ora le fa aumentare Seguita dal Trentino Alto Adige (10,5), dal Molise (10,1) e dalle Marche (6,4). Il 34,4 per cento degli incidenti si è verificato nel settore agricolo, il 22,6 per cento nelle costruzioni, l’8,6 per cento nel settore dei trasporti, magazzinaggi e comunicazioni, il 6,5 per cento nel commercio ingrosso/dettaglio. La prima causa di morte è la caduta dall’alto (31,2 per cento dei casi del primo trimestre 2014), seguita dal ribaltamento di un mezzo/veicolo in movimento (20,4 per cento) e dallo schiacciamento (19,4 per cento). Guardando alle classifiche provinciali è Torino ad emergere con il dato peggiore di tutto il Paese con 5 morti bianche in ambiente di lavoro ordinario, seguita da Bolzano, Milano e Roma (4). Mentre l’incidenza più alta della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa a livello provinciale viene registrata a Nuoro (37,7). Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 12 pari al 12,9 per cento del totale. 40anni e 50enni i lavoratori più coinvolti dal dramma.
Un po’ per la crisi dell’occupazione, un po’ per la fiducia in una maggiore cultura della sicurezza sul lavoro, ci eravamo abituati negli ultimi due anni a vedere comparire il segno meno innanzi all’andamento degli infortuni mortali nel nostro Paese. Ma purtroppo le ipotesi più confortanti per invertire la tendenza sono state spazzate via dall’ultima indagine dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre; l’emergenza nel primo trimestre cresce con un valore preoccupante (+25,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013). Nel mese di marzo infatti sono state 42 le LEGGI LE STATISTICHE REGIONALI, PROVINCIALI vittime. Erano 51 nei primi due mesi del 2014. Così la PER SESSO E ATTIVITA' tragedia è raddoppiata e nella mappatura del dramma ad emergere sono Lazio, Veneto e Lombardia. Ed è proprio in Veneto e in Lombardia SEVES FIRENZE che si conta il maggior numero delle vittime del mese di marzo, rispettivamente con 7 e 6 decessi. Intanto la maglia nera per il primo trimestre va al Lazio (11 vittime), seguita dal Veneto (10), dalla Lombardia (9), da Sicilia, Piemonte ed Emilia Romagna (8), Toscana (6), Trentino Alto Adige (5). Questa la geografia del dramma in termini ‘assoluti’ che cambia però quando si osserva l’incidenza della mortalità rispetto alla popolazione lavorativa. Il risultato peggiore secondo GIOVEDI' ALLE 21 IN FABBRICA le elaborazioni degli ingegneri dell’Osservatorio C'E' HENDELPRAVETTONI mestrino arriva dalla Valle D’Aosta con un’incidenza pari a 18,1 contro una media nazionale di 4,1. LEGGI TUTTO
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NonSoloToscana
La leader Cgil: "Bene il governo sul fisco, male sul lavoro" produttiva che altrimenti sarebbe chiusa, servono finanziamenti e che non ci siano cambiamenti in corso d'opera che impediscano l'attuazione degli accordi". LEGGI TUTTO POLETTI: SCIVOLO PER GLI ESODATI "Stiamo cercando di costruire uno scivolo che consenta di collegare la condizione di queste persone al pensionamento". Lo ha detto il ministro Poletti parlando di esodati a Lucca. LEGGI TUTTO Quello di Renzi è un governo che "da un lato finalmente restituisce potere d'acquisto ai lavoratori con una riduzione fiscale, ma è un governo che SUNIA, SIMONE PORZIO sbaglia nei provvedimenti sul mercato del lavoro ELETTO NELLA SEGRETERIA NAZIONALE perché determineranno un incremento della precarietà". E' questo il giudizio ribadito ieri dal LEGGI TUTTO segretario generale Cgil, Susanna Camusso, durante la presentazione della biografia di Bruno Buozzi per Ediesse. "L'unico intervento di stimolo all'economia è la restituzione fiscale" ai lavoratori, anche se poi LA RICORRENZA sono stati dimenticati i pensionati. In ogni caso questo intervento da solo "non basta" per rilanciare la crescita perché ci sarebbe la necessità di portare avanti "progetti concreti e di dimensione più significativa di quella indicata, che si aggancino a processi di politica industriale". E a proposito delle risposte del ministro Poletti al nuovo allarme lanciato dalla Cgil sulle risorse per la cassa integrazione, la leader della Cgil ha detto ieri che "la risposta del governo è ancora generica e insufficiente, abbiamo regioni nelle quali sono iniziati i licenziamenti". "Non si può interrompere uno strumento come la Cig in PRIMO MAGGIO, A PORDENONE deroga che rappresenta per i lavoratori l'unica forma LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE di sussistenza , ma rimane anche l'unico strumento che riesce a mantenere una prospettiva per l'attività
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La rubrica TI LICENZIO E NE DIVULGO I MOTIVI? C'E' POSSIBILITA' DI DANNO D'IMMAGINE Nella sentenza n. 4854 del 28 febbraio 2014, la Corte di
licenziamento stesso. Il Tribunale di Roma – nella veste di
Cassazione ha condannato la Pubblica Amministrazione a
Giudice di Prime Cure dichiaranta l’illegittimità del
risarcire il danno d’immagine procurato a un lavoratore
licenziamento (e condannando pertanto il Ministero a
attraverso la divulgazione dei motivi del suo licenziamento.
corrispondere al lavoratore le retribuzioni decorrenti dalla
Per ragioni di chiarezza espositiva merita brevemente
data del licenziamento fino a quella di scadenza del
ricostruire la specifica vicenda che ha portato alla recente
contratto a termine intercorso tra le parti), respingeva,
pronuncia della Suprema Corte. Il caso in commento
tuttavia,
riguarda
Esteri,
divulgazione dei motivi del suo licenziamento. La Corte
licenziato in seguito ai gravi comportamenti dei quali lo
d’Appello accoglieva invece la richiesta di risarcimento.
stesso si sarebbe reso colpevole nel corso di una missione
Investita della questione, la Corte di Cassazione – con
in Tunisia, dove era stato inviato nell’ambito di un
sentenza 28 febbraio 2014, n. 4854 ha confermato
programma di cooperazione. A seguito del recesso, il
quanto disposto dal Giudice di secondo grado. In
Ministero,
particolare,
un
dipendente
oltre
ad
del
inoltrare
Ministero Affari
copia
della
lettera
di
la
domanda
la
Suprema
ha
ravvisato
quale
non
mero
disposto
della
licenziamento o la sua comunicazione alla FAO e alle
Cooperazione, portando, così, il lavoratore non solo a
autorità tunisine, bensì l’invio a essi della lettera di recesso
denunciare l’illegittimità del recesso subito ma altresì a
e della sua diffusione anche attraverso il Bollettino della
richiedere il risarcimento del danno che egli asseriva aver
Cooperazione, senza peraltro che l’Amministrazione ne
“sofferto” a causa della divulgazione dei motivi del
avesse fornito alcuna spiegazione. LEGGI TUTTO
sul
Bollettino
a cura dello Studio Rusconi
all’immagine,
alla
presupposto
pubblicazione
danno
Corte
conseguente
licenziamento alla FAO e alle autorità tunisine, ne aveva la
del
risarcitoria
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
ww.avvrusconi.it n. 14 - 14 aprile 2014
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana LA
SINISTRA DI
BRUNO TRENTIN
ELEMENTI PER UNA BIOGRAFIA
Autore: Iginio Ariemma. Parole chiave: sinistra sindacato Cgil Bruno Trentin. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: marzo 2014 Pagine: 192. ISBN: 8823018402 La vita di Bruno Trentin, dalla nascita in Francia dove la sua famiglia era in esilio alla guerra partigiana nelle file di «Giustizia e Libertà», alla CGIL e all’iscrizione al PCI provenendo dal Partito d’Azione, attraversa larga parte del '900. Segretario della FIOM e della FLM e protagonista dei Consigli di fabbrica nell’autunno caldo, segretario generale della CGIL nei primi anni Novanta, ha lasciato un segno profondo nella cultura sindacale e politica. Ariemma mette in luce il carattere originale e innovativo del suo pensiero.
STORIE
PRECARIE:
PAROLE,
VISSUTI
E DIRITTI NEGATI DELLA GENERAZIONE SENZA
Autori: Patrizio Di Nicola, Francesca della RattaRinaldi, Ludovica Ioppolo, Simona Rosati (introduzione di Aris Accornero, prefazione di Susanna Camusso) Parole chiave: precarietà precariato lavoro giovani disoccupazione. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: marzo 2014 Pagine: 160. ISBN: 9788823018167 L’indagine promossa da Cgil e Smile, in collaborazione con la rivista Internazionale aiuta a capire meglio l’«arcipelago della precarietà» attraverso la raccolta e l’analisi di quasi 500 storie di lavoratori e lavoratrici atipici. La ricerca riordina tutte le varie tipologie di precariato ma soprattutto dà voce a chi la precarietà la vive tutti i giorni sulla propria pelle.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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L'offerta Slovacchia e Polonia: il viaggio della Memoria che tutti devono fare
DATE E PREZZI dal 15 maggio al 20 maggio 570 euro quota adulto in camera doppia PROGRAMMA Ritrovo dei partecipanti nei luoghi convenuti (Prato, Firenze e Scandicci). Sistemazione in pullman e partenza in direzione Valico del Tarvisio e dell'Austria. Soste lungo il percorso con colazione offerta dalla Sezione Turismo CdP. Pranzo libero durante il viaggio. Arrivo in serata in hotel in Slovacchia, a Bratislava. Il secondo giorno sono è programma una visita a Bratislava e poi in serata è prevista la partenza con arrivo a Cracovia. Il terzo giorno, dopo la prima colazione in hotel, partenza in pullman per la visita guidata di tutto il giorno dei camoi di sterminio nazista di Auschwitz e Birkenau. Il quarto giorno, dopo la prima colazione in hotel, è prevsito l'incontro con la guida per la visita guidata dell' intera giornata di Cracovia. Il quinto giorno, il 19 maggio, dopo la prima colazione in hotel, c'è il carico dei bagagli in pullman e poi la partenza per Wieliczka per una visita guidata delle Miniere di sale, tra le più antiche al mondo ancora funzionanti. Dopo pranzo, partenza in pullman per Brno. L'indomani, partenza per il ritorno in Italia. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA
DAI WEEKEND AI PROGRAMMI TV, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: SCOPRI TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it
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Taccuino TOSCANA SOLIDALE TRE AIUTI CONCRETI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO
SOCIAL NETWORK SEGUICI SULLA PAGINA FACEBOOK https://www.facebook.com/cgil.regionale.toscana SUL PROFILO FACEBOOK https://www.facebook.com/#!/cgil.toscana?fref=ts SCRIVICI A: tgalgani@tosc.cgil.it nbisogni@tosc.cgil.it
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LA TRASMISSIONE "TOSCANA LAVORO" LA PRODUZIONE TV DI CGIL TOSCANA SU SINDACATO, SOCIETA', ECONOMIA IN ONDA OGNI SABATO ALLE 21,30 SU TOSCANA TV (CANALE 18 DEL DIGITALE TERRESTRE) REPLICA OGNI DOMENICA ALLE 13,50
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In breve
Tirrenia, "forte preoccupazione" dei sindacati per gli esuberi. Tavolo il 29 aprile I sindacati esprimono "forte preoccupazione" per gli esuberi in Tirrenia. Lo affermano le segreterie nazionali di FiltCgil, FitCisl e Uiltrasporti al termine dell'incontro che si è tenuto oggi presso la sede di Fedarlinea tra Tirrenia Cin e sindacati, facendo seguito a quanto previsto dall'accordo del 6 febbraio scorso, sull'organico aziendale, le promozioni e l'eventuale immissione di personale marittimo in c.r.l. e t.p. nelle quote previste dal ccnl. "L'azienda spiegano i sindacati in una nota ci ha fornito i dati sull'attuale organico e ci ha informato circa le carenze e gli esuberi attualmente presenti. Da parte nostra abbiamo espresso a Tirrenia forte preoccupazione per l'elevato esubero nelle qualifiche più basse". Le organizzazioni sindacali hanno chiesto di affrontare "un altro annoso problema dalla vecchia gestione Tirrenia in Amministrazione straordinaria che è quello dei cosiddetti vincitori di causa". "Abbiamo anche fatto presente all'azienda proseguono la necessità di firmare al più presto un accordo per l'impiego degli allievi". LEGGI TUTTO
Siena, seconda giornata di sciopero alla Baltour "Il Gruppo ha un atteggiamento autoritario" Le Segreterie provinciali Filt Cgil e Fit Cisl hanno indetto per lo scorso venerdì 11 aprile la seconda giornata di sciopero alla Baltour di Siena (ex Sena). “L'atteggiamento della Società è sempre lo stesso spiegano i sindacati . Decisioni unilaterali ed autoritarie su qualunque tipo di argomento! L'Azienda ha blindato la contrattazione nella sede di Teramo proprio per escludere le rappresentanze sindacali delle altre realtà lavorative come quella senese e quella siciliana. Da più di un anno cerchiamo di aprire un dialogo costruttivo con la dirigenza, ma la risposta aziendale è sempre la stessa: no”. “Il dispotismo espresso in quasi tutte le riunioni sindacali proseguono le sigle è la palese dimostrazione dell'obbiettivo che la società vuole raggiungere, ovvero un mero risparmio economico spesso a discapito della sicurezza e della qualità del servizio. Tale comportamento viene usato per qualunque tipo di argomento: dalla contrattazione di secondo livello alle costruzione dei turni di lavoro degli autisti. Turni sempre più gravosi, con nastri di impegno lavorativo che molto spesso superano le 20 ore, dove in alcuni casi non vi è nemmeno la possibilità di riposarsi”. “Davanti alle imposizioni della dirigenza aziendale aggiungono Filt Cgil e Fit Cisl è impensabile trattare o discutere di qual si voglia argomento". LEGGI TUTTO
Cantieri Pisa, Baglietto cede a U. S. Marine La Rsu: "Colpo di mano del liquidatore" E’ stato “siglato il preliminare d’accordo con il quale il gruppo Baglietto cede il ramo d’azienda dei Cantieri di Pisa al gruppo francocinese Union Strong Marine al prezzo di 6,2 milioni di euro e con la garanzia di salvaguardare tutti i livelli occupazionali”. Lo annuncia il liquidatore del gruppo Federico Galantini sottolineando che la procedura d’acquisto ”se le istituzioni locali manterranno la promessa di assegnare si concluderà il 30 giugno e dal primo luglio il cantiere potrà riprendere al produzione”. La soluzione però non piace al sindacato e ai lavoratori che hanno accusato Galantini di avere ”preso una decisione tagliando fuori il tavolo istituzionale regionale”. ”Il tavolo e i lavoratori – replica il liquidatore – sono sempre stati informati dello stato delle trattative, ma alla fine spetta alla procedura concorsuale decidere a chi vendere il ramo d’azienda. E tra l’altro con questo gruppo c’era già un’intesa nel giugno scorso che piaceva anche ai sindacati. Adesso quell’intesa è addirittura migliorativa, mentre l’altra cordata interessata, e italiana, non ha offerto le necessarie garanzie finanziarie e noi non possiamo certo cedere l’azienda sulla parola. In ogni caso non è il sindacato che sceglie l’acquirente: io la mia parte l’ho fatta, garantendo la salvaguardia dei lavoratori adesso mica possono pretendere anche di scegliersi gli interlocutori”. LEGGI TUTTO
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