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Numero 15/2015 - Anno 5
La commessa e il partigiano: Damiana, lavoratrice di Coin, e Sarti, presidente Anpi, lanciano l'appello. "Il 25 aprile e il Primo maggio sono giornate da celebrare, non è giusto si debba lavorare" pagine 3-5
F E S T E C OM A ND A T E In primo piano "Basta stragi nel Mediterraneo": intervento di Ndoye e presĂŹdi Cgil pagina 2 I "Cavalli del lavoro" saranno premiati in cava a Carrara pagina 6 Come cambia la vita dopo un infortunio sul lavoro? Il film Cgil pagina 11 Terziario, banche, studi professionali: i Contratti Nazionali pagine 15-17
La Newsletter settimanale
21-04-2015
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Editoriale di Daouda Ndoye Filcams Cgil Lucca
Mio figlio mi chiede perché e io non so cosa rispondere Mio figlio Riccardo, cinque piccoli anni, mi punta gli occhi addosso. "Secondo te, c'erano anche dei bambini, papà?". "Sì… è probabile…". "Papà, ma morire annegati deve essere terribile… Perché è successo? Perché?". Provo una gran rabbia ed infinito dolore. I numeri sono terribili, purtroppo semplificano. Troppo. 800 morti annegati, una cifra spaventosa e nello stesso tempo povera nel narrare. Bisognerebbe raccontare 800 storie, migliaia di sogni traditi, occhi, anime, culture, amici, orrori vissuti, speranze ormai negate per sempre. Nessuno lo farà. Mio figlio intanto incalza con i suoi occhi smarriti e pretende uno straccio di risposta, almeno un tentativo. E non riesco a farlo. Ho nel cuore e nella mente troppi volti e troppe storie. A me i numeri, fortunatamente e dolorosamente, continuano a mostrarsi per singole e preziose umanità. E poi, un'infinita stanchezza… Sono stanco di chiacchiere e di promesse al vento che, tempo pochi giorni, si dissolveranno in cinico niente fino alla prossima tragedia, ai prossimi terribili numeri. Ancora una volta il mondo, l'Europa, mostrano il loro volto cinico, spietato, infame. Da troppo tempo, da troppe tragedie si sa e non si fa nulla. Un giudice potrebbe ipotizzare reati terribili per i potenti del mondo, li potrebbe trattare da assassini. Fino ad ora, nessun giudice lo fa per davvero. E' un assassino chi sa di una tragedia, potrebbe evitarla e non fa niente. E' un cinico assassino chi poteva far qualcosa e ora si permette di strepitare che
certi drammi sono inaccettabili. E' assassino chi continua in politiche che costringono, rapinandolo e asservendolo quotidianamente, un intero continente al non sviluppo, alla guerra e alla miseria e ora finge di strapparsi i capelli per la desolazione. Le morti in mare, infatti, sono solo l'ultimo anello di una catena maledetta di eventi e decisioni che ad oggi nessuno ha veramente voglia di cambiare. LE INIZIATIVE CGIL IN TOSCANA CONTRO LE STRAGI NEL MEDITERRANEO: DOMANI A FIRENZE PRESIDIO (ORE 18, VIA CAVOUR, SEDE PREFETTURA) GIOVEDI' A LIVORNO ORE 17,30 PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA DOMANI A PRATO IN PIAZZA DEL COMUNE ORE 18 CON ASSOCIAZIONI MIGRANTI OGGI A PISA ORE 17 PRESIDIO IN PREFETTURA OGGI A CARRARA PRESIDIO IN PREFETTURA ORE 14 DOMATTINA A PISTOIA IN PIAZZA DUOMO
n. 15 - 21 aprile 2015
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Commercio "Costa caro, ma ne vale la pena Io per le festività faccio sciopero"
Damiana Fiamingo, 33 anni, sposata, lavora dal 2010 in un negozio Coin di Pisa, dove è delegata per la Filcams Cgil. Il 25 aprile e il primo maggio farà sciopero? “Certo. Così come lo abbiamo fatto nelle festività di Pasqua, sulla base della proclamazione unitaria dei sindacati confederali. Io ho un contratto individuale di assunzione, dove c'è l'obbligo di prestazione nei giorni festivi e quindi per avere diritto alla festa tocca fare sciopero”. Quanto costa fare sciopero? “Costa più di 80 euro, ma ne vale la pena. Qui a Coin per Pasqua eravamo chiusi, per Pasquetta aperti. Saremo aperti anche il 25 aprile, il Primo maggio e anche a Ferragosto, senza contare le domeniche. In questo mese per gli scioperi mi andranno via più di 200 euro. Ma è l'unico modo per riappropriarsi di un diritto. Il 25 aprile poi è una data importante che celebra i valori della Resistenza, il Primo maggio è l'emblema delle conquiste del lavoro”. Come influisce nella vita di una lavoratrice la liberalizzazione delle aperture? “Ci sono famiglie che si godono le feste e famiglie in
cui la mamma, la moglie, la sorella sono a lavorare, e i loro giorni liberi non coincidono con quelli dei mariti e dei figli”. Ma che effetto fa vedere la gente che fa la spesa ad esempio il Primo maggio? “È un problema di cultura. E' una questione che va avanti da anni, sulla quale stiamo facendo una forte campagna: anche quest'anno, come quello passato, faremo volantinaggi e iniziative di sensibilizzazione in quelle date. Ma credo che tornare indietro si può, è possibile cambiare direzione: noi continueremo a batterci per un commercio a misure della esigenze dei lavoratori, non solo dei clienti”. Cosa chiedete al mondo della politica come sindacato? “Da quando hanno liberalizzato le aperture, chiediamo che torni ai Comuni il potere di stabilire le deroghe. Anche perché questo sistema conviene economicamente semmai solo alla grande distribuzione, e i piccoli negozi si trovano costretti ad aprire per combattere la concorrenza ma ci rimettono. I consumi infatti mica aumentano, semplicemente si spalma l'incasso sui giorni di apertura”.
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L'intervista Silvano Sarti: "La Liberazione è sacra Non è giusto si debba lavorare" tantissimi, presenti in tutte le 130 province italiane, siamo ovunque. Alla Camera l'altro giorno ci hanno detto che noi lì eravamo padroni, noi abbiamo ricordato ai parlamentari che quel luogo è dei cittadini e non loro”.
Silvano Sarti, leggenda della Resistenza e presidente dell'Anpi provinciale fiorentino, quest'anno la Liberazione compie 70 anni. Come li porta? “Li porta benissimo. Il fascismo ci aveva tolto la libertà con un regime che ci siamo tenuti per tanti anni. Ora, a 70 dalla Liberazione, va attuata la Costituzione, non modificata. I valori impressi lì, così come li scrissero i Padri Costituenti, sono determinanti per la tenuta democratica del nostro Paese, ancora oggi insidiata da vari pericoli. Ad esempio, c'è chi vuol dare medaglie d'oro agli ex repubblichini, o chi anche a Firenze vuole aprire covi fascisti. Fascisti come quello che uccise i ragazzi senegalesi in piazza Dalmazia”. Pochi giorni fa voi dell'Anpi, con una nutrita delegazione fiorentina, siete stati omaggiati in Parlamento. “Tanti pensavano che l'Anpi andasse a scomparire, visto che i combattenti stavano invecchiando. Ma dal 2006 ci siamo aperti a tutti e tanti giovani antifascisti, che amano la pace e la solidarietà e odiano le ingiustizie, sono venuti tra di noi. E ora siamo
Cosa auspicate per questo settantesimo? “Chiediamo alle forze politiche di portare avanti i princìpi della Costituzione. Sono valori per cui sono morti tanti giovani. E sono i valori che ci faranno uscire anche da questa crisi economica: solidarietà, pace, giustizia, libertà, democrazia. Per noi è molto grave che il partito più grande sia quello dell'astensione. Noi ce la mettiamo tutta per spiegare l'importanza della consapevolezza e della partecipazione: andiamo nelle scuole, facciamo iniziative per trasferire ai giovani la nostra passione civile. E quella gioia che abbiamo dentro da quando Firenze fu liberata”. Tanta gente, anche il 25 aprile e il Primo maggio di quest'anno, dovrà lavorare e non potrà celebrare queste feste. “Non è giusto, sono due giornate in cui i lavoratori devono poter fare festa, nel nome di diritti ottenuti grazie al sacrificio di tante persone”. Nel Mediterraneo continuano a morire i migranti. “Noi che abbiamo conosciuto il secondo conflitto mondiale eravamo convinti che le guerre non si dovessero fare più. Sognavamo un'Europa unita, non divisa come ora. I mercanti di armi incendiano il Nordafrica, e la gente che non ha da mangiare accetta di correre il rischio di annegare. Serve un'azione comune contro questa tragedia. Come diceva Di Vittorio, l'unità ha un prezzo ma la divisione costa di più”.
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Commercio Dopo Pasqua e Pasquetta, 25 aprile e Primo Maggio: meglio stare a casa Le Organizzazioni Sindacali di categoria, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil Regionali ribadiscono la NETTA CONTRARIETA' ALLE APERTURE DEI NEGOZI PER LE PROSSIME FESTIVITA' CIVILI E
RELIGIOSE E CHIEDONO IL RISPETTO DEL SIGNIFICATO E DEL VALORE SOCIALE DI DETTE FESTIVITA'. La liberalizzazioni degli orari e delle aperture domenicali e festive si sono rivelate negative, non hanno realizzato quegli obiettivi che il Governo avevano “venduto”. Filcams, Fisascat e Uiltucs, riconfermano la necessità di modificare la Legge sulle liberalizzazioni, esprimendo un giudizio negativo sull'operato del Governo che ad oggi vede la discussione sulla proposta di Legge ferma al Senato. Esprimono nuovamente la necessità di rimettere la materia delle aperture domenicali e festive e delle aperture commerciali, alle competenze Regionali e Comunali attraverso il confronto fra le parti Sociali. Per questo PROCLAMANO LO SCIOPERO E L’ASTENSIONE DAL LAVORO PER L’INTERA GIORNATA PER LE PROSSIME FESTIVITA’ DI PASQUA, PASQUETTA, 25 APRILE, PRIMO MAGGIO. Cinzia Bernardini (Filcams Cgil Toscana), alla luce delle polemiche di questi giorni, tiene a precisare che “la nostra posizione è sempre stata ed è che non vanno sacrificati i valori di Pasqua, Pasquetta e 25 aprile, così come Natale, Santo Stefano e Capodanno in altri periodi dell'anno, sull'altare di un consumo che tra l'altro, come dimostrano i dati, diminuisce. E riesce solo a peggiorare le condizioni di lavoro soprattutto delle tante donne occupate nel commercio. Queste festività vanno onorate".
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L'evento
La Festa del lavoro in cava a Carrara con la musica e il premio "Cavalli"
n. 15 - 21 aprile 2015
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Il seminario "Così la Cgil ci ha cambiato la vita" Le storie dei migranti-sindacalisti verso i migranti. Il comparto dei servizi è uno di quelli che secondo me attirano di più i migranti nel mondo Cgil”. Sofia Hurtado: “Sono un'ex delegata di Fp Cgil Firenze, noi immigrati vogliamo essere protagonisti, si parla di noi senza parlare con noi. Lancio una proposta: sindacati e associazioni organizzino gli Stati generali sull'immigrazione, e realizzino un libro bianco sul tema”. Arian Malvataj (Fillea Cgil Siena): “Avevo 19 anni, lavoravo in fabbrica e poi in edilizia senza sapere i miei diritti, poi ho conosciuto la Cgil e ho capito che i lavoratori sono tutti uguali. Ho passato tanti momenti difficili e subìto un infortunio grave sul lavoro, sono stato mesi con le stampelle e senza stipendio e l'azienda mi voleva GUARDA IL VIDEO DI TOSCANA TV
scaricare dandomi la colpa. Grazie ai ricorsi della Cgil sono tornato in
Da Cuba, dal Senegal, dall'Albania. Arrivati in Italia in cerca di lavoro,
cantiere con dignità, più rispettato di prima. Queste sono le cose con cui
passati per pregiudizi e mille difficoltà, poi l'incontro con la Cgil. E da
far capire a tutti cosa è la Cgil, io sono stato fortunato ma tanti colleghi
migranti diventano anche sindacalisti, fino a raccontare la loro storia oggi
stranieri sono in difficoltà”. Rexhep Paja (Fillea Cgil Livorno): “Non so se
al seminario “Migranti e Cgil” nella sede di Cgil Toscana a Firenze (a cui
mi sento più italiano o albanese ormai. Purtroppo in Italia passano dei
sono intervenuti Maria Grazia Meriggi dell'Università degli Studi di
messaggi sui media che gli stranieri vengono a rubare il lavoro agli
Bergamo, Alberto Tassinari di Ires Toscana e Kurosh Danesh di CGIL
italiani. Ma l'Inps e le Poste ad esempio sono stati sanati grazie agli
Nazionale). Ha detto Maurizio Brotini di Cgil Toscana: “Nella Cgil i
stranieri, e nemmeno possiamo votare. In Italia il problema è la
migranti, esclusa la categoria dei pensionati, sono oltre il 15%, una
corruzione, non gli stranieri”. Josefa Quesada (Flai Cgil Livorno): “Sono
realtà fondamentale. Oggi abbiamo dato voce a un numero significativo
giunta in Italia da Cuba 16 anni fa, mi stanno a cuore i problemi delle
di migranti che non solo hanno scelto la nostra organizzazione come
donne, molte delle quali si vergognano a chiedere aiuto”. Eddie Efanga
strumento di tutela e di rivendicazione, ma che svolgono una funzione di
(Cgil Siena): “Quando sono arrivato in Italia negli anni Ottanta c'era poca
direzione politica, sia essa nelle categorie, nei servizi, nelle Rsu/Rsa.
immigrazione e tanti pregiudizi verso di noi, quando ti vedevano
Qual è stato il loro percorso, come hanno incrociato la Cgil, perché
portavano via i bambini. L'unica porta che ci si aprì fu quella della Cgil.
l’hanno scelta, come vivono il loro ruolo, cosa potremmo fare di più e
Ora la politica vuole indebolire la Cgil, ma questa battaglia di
meglio.
includere,
integrazione va continuata. E' importante la questione dei contributi
rappresentare, organizzare tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici,
pensionistici: quando i migranti tornano in patria li perdono, e chi resta
indipendentemente dal loro paese di origine, con la consapevolezza
qua non riesce ad avere una pensione. Non è giusto”.
GUARDA IL VIDEO DEL TG3
Una
riflessione
che
si
pone
l’obiettivo
di
della complessità che questo richiede. Perché questa è la Cgil”. Le loro storie. Osmadi Abedin (Fillea Cgil Pisa): “Quando il sindacato tutela il lavoro, lo fa senza distinzione di nazionalità. Noi ormai siamo stranieri nei paesi di origine. I lavoratori immigrati sono sempre a rischio di irregolarità perché dipendono dal posto di lavoro. Ma come poi farebbero le famiglie senza le badanti straniere?”. Ndiaye Babacar (Fillea Cgil Arezzo): “Un mio cugino senegalese mi ha portato allo sportello migranti del sindacato. Ciò ha influenzato in meglio la mia vita”. Ditila Hako (Inca Cgil Pistoia): “Negli ultimi anni la società è diventata più aggressiva
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Rosignano Ineos, dal primo maggio il patronato entra in fabbrica con lo sportello Inca per espletare il servizio di Patronato Inca in azienda. Abbiamo reso esigibile l’art 12 dello statuto dei lavoratori e non è un caso che lo faremo partire dal primo maggio. Contrapponiamo questo nostro risultato all’opera del Governo che tende a indebolire lo statuto dei lavoratori, vedi il jobs act”.
LA DENUNCIA
L’INCA, patronato della CGIL, presterà servizio direttamente in azienda, la Ineos di Rosignano a parie dal primo maggio 2015, grazie a un accordo siglato tra RSU e direzione aziendale, come previsto LAMMA, 24 PRECARI LASCIATI A CASA anche dall’ art 12 legge 300/70 “statuto dei INSORGONO FLC E RSU lavoratori”. Il servizio INCA CGIL partirà dal 1° maggio 2015 e LEGGI TUTTO sarà operativo, presso sala “Ghezzani”, sede RSU Ineos, il 2° ed il 4° giovedì di ogni mese con orario 09.0012.00 e 14.0018.00. AREZZO L’attività di assistenza dei lavoratori riguarderà la consulenza relativa al rapporto di lavoro (pensioni, invalidità civile e disabilità, infortunio e malattia professionale, disoccupazione e mobilità, sostegno alla famiglia come maternità e paternità e pratiche simili). L’attività di patronato sarà svolta a beneficio dei lavoratori della Società INEOS del parco industriale di Rosignano Solvay. “Seguendo le indicazioni sia della segretaria generale nazionale della Cgil che del segretario DELEGATO CGIL MUORE SUL LAVORO generale della provincia di Livorno, “il nostro NEI BOSCHI DI PRATOMAGNO sindacato, anche con i servizi, deve essere dentro le fabbriche” – commenta l’RSU Ineos – abbiamo LEGGI TUTTO siglato, come Rsu Ineos monocolore Cgil, l’accordo
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Scuola
Assemblee, cortei, seminari E il 5 maggio è sciopero generale concorso e con 36 mesi senza abilitazione. Le misure proposte devono riguardare sia i docenti che il personale Ata. Le assunzioni vanno attuate con una legislazione di urgenza. 2. Ruolo della dirigenza. La progettazione dell’attività educativa delle scuole autonome è competenza del Collegio docenti e per renderla il più possibile efficace non può essere affidata solo al dirigente scolastico, in particolare per quanto riguarda il salario accessorio. GUARDA IL VIDEO
3. Contratto nazionale e ruolo della contrattazione. Il rinnovo
Settimana di mobilitazione per la scuola toscana. Prima le
del CCNL è indispensabile non solo per rimettere in ordine
due affollatissime assemblee dei lavoratori a Scandicci ed
una
Empoli, poi sabato scorso i cortei (a Marina di Campo,
legislativi, ma per decidere in sede negoziale tutto ciò che
Barga e San Casciano) a sostegno del proprio Dirigente
riguarda salario, orario, diritti e doveri del personale. Dopo
Scolastico umiliato dal caos del Concorso e la manifestazione
sette anni di blocco del contratto, non è accettabile l’ipotesi di
unitaria a Roma in cui è stato proclamato lo sciopero
discuterne solo gli aspetti normativi, rinviando la parte
disciplina
dissestata
dai
numerosi
provvedimenti
economica. L’incontro è servito “per contestualizzare questi contenuti nella nostra Regione: con esempi pratici, simulazioni e proiezione di scenari, potrà essere più facile fornirvi contributi, speriamo utili, alla discussione. Sarà l'occasione anche per le forze politiche di spiegare i punti di vista sul provvedimento
e
le
eventuali
strategie
di
intervento
parlamentare.” “Pensiamo inoltre aggiungono i sindacati generale del settore per 5 maggio. Ieri, inoltre, a Firenze, alle
vista la scadenza elettorale toscana, che la consapevolezza
ore 15, nell’Auditorium della Cisl Toscana, in via Benedetto Dei 2/A, i sindacati regionali della scuola hanno convocato Deputati e Senatori eletti in Toscana, Consiglieri presenti e futuri della Regione Toscana, ad un incontro sui tanti problemi che il piano scuola del governo non affronta in modo adeguato e sulle misure che invece sarebbe urgente adottare. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu chiedono infatti sostanziali cambiamenti al disegno di legge del governo e indicano tre questioni come prioritarie: 1. Stabilizzazione del lavoro, da realizzare attraverso un piano straordinario pluriennale di assunzione di tutti i precari,
degli effetti del DDL anche sul nostro territorio possa
compresi quelli con 36 mesi di servizio che non sono nelle
stimolare l'impegno delle forze politiche nella nostra regione".
GAE. Soluzioni vanno trovate anche per i precari idonei al
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Turismo Baristi, camerieri, addetti alle mense 400 toscani a scioperare a Roma Un contratto scaduto da 24 mesi e due grandi eventi, come Expo 2015 e Giubileo, alle porte. Questo il contesto nel quale quasi un milione di lavoratori del turismo hanno incrociato le braccia oggi, 15 aprile. Gli addetti delle mense, dei bar e ristoranti, delle agenzie di viaggio, degli alberghi di Confindustria e dei tour operator, degli stabilimenti balneari e degli associati a Confesercenti, si sono dati appuntamento in tre mete turistiche italiane: Milano, Roma e Taormina. Lo sciopero è stato unitario, indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. "Quello del turismo è un settore affermano i sindacati in cui il lavoro è sempre più fragile, chiamato ora anche a dover fronteggiare il problema delle penalizzazioni introdotte dal governo per i lavoratori stagionali dal nuovo sistema di ammortizzatori sociali (Naspi) voluto dall’esecutivo. E poi, le continue terziarizzazioni e l’utilizzo di forme contrattuali precarie rischiano di rendere l’offerta turistica non all’altezza di un mercato sempre più competitivo". LEGGI TUTTO (nella foto a sinistra, l'intervento dal palco di Pina Angela De Vincenti, Filcams Firenze)
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Il progetto
Un film per raccontare come cambia la vita dopo un incidente sul lavoro complicato riprendere una vita normale dopo aver subito un infortunio sul lavoro. “Ogni anno in Italia i numeri sugli incidenti sul lavoro sono i numeri di una battaglia ma, come per le battaglie lontane, così per gli incidenti sul lavoro spesso si preferisce dimenticare. Ci sono morti e feriti, sono persone che entrano per qualche giorno nelle pagine dei quotidiani e poi spariscono nel nulla”, spiega Tommaso Santi. IL PIANO DELLA CGIL GUARDA IL VIDEO Come cambia la vita di chi ha subito un incidente sul lavoro? “Dopo la battaglia” è un cortometraggio di Tommaso Santi realizzato col contributo di Regione e Cgil Toscana e presentato lo scorso 20 marzo in Palazzo Bastogi a Firenze. “Dopo la battaglia” (che sarà proiettato martedì 21 aprile presso la Sala consiliare del Comune di Volterra in occasione dell'incontro organizzato da Inail e Comune stesso sul tema “La tutela globale degli infortunati”, inizio ore 21,15) raccoglie quattro storie tragicamente semplici che danno voce e corpo a dei numeri che spesso rischiano di essere soltanto una tragica statistica. Per la precisione, “Dopo la battaglia” affronta il tema degli infortuni sul lavoro da due punti di vista. Il primo è appunto la testimonianza di chi un infortunio l’ha subito; l’altro è quello di un gruppo di ragazzi di una scuola superiore che sono impegnati in un laboratorio sul tema del lavoro e degli incidenti sul lavoro. Storie e parole si intrecciano e si contaminano in un unico racconto, in cui un costruttore, tre operai (un cavatore e due portuali) e un gruppo di ragazzi mostrano quanto è duro e
Aggiunge Monica Pagni della segreteria di Cgil Toscana: “C’è una rinnovata necessità di mantenere alta l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Il film assolve proprio a questa funzione, raccontando di come si può reimpostare la propria esistenza dopo un grave incidente sul lavoro che ha lasciato conseguenze permanenti. 'Dopo la battaglia' racconta della lotta che ognuno fa per ritrovare la sua strada, della sorpresa con cui le vittime di un incidente sul lavoro prendono coscienza che quella volta lì è successo proprio a loro. Racconta di come la vita ti cambia in un attimo e non è più come te l’eri immaginata, e della dignità con cui queste persone ricominciano da capo anche reinventandosi. E il filo rosso che lega queste storie è il desiderio e la volontà di riprendersi il proprio ruolo nella società, di riprenderselo attraverso il lavoro che anche nelle parole dei ragazzi, che sono gli altri protagonisti del documentario, è dignità, identità e emancipazione”. La Cgil Toscana utilizzerà il filmato in iniziative nei territori sul fronte della sensibilizzazione al tema degli infortuni sul lavoro, anche nel rapporto con le scuole sulla formazione in tema di sicurezza, vista anche la prassi dell'alternanza scuolalavoro.
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La campagna
Castiglion della Pescaia, la Flai ha censito le malattie della pesca quanto concerne la grande pesca, ammonta a circa 600 imbarcazioni. A questi lavoratori non viene riconosciuta alcuna malattia professionale e denunciare un infortunio per loro coincide con la perdita del posto di lavoro”. Mentre in Italia la percentuale di mortalità per infortunio sul lavoro nel settore produce cifre allarmanti, la situazione in Toscana è decisamente più confortante, ma resta il grave problema degli infortuni non denunciati “E’ impossibile stilare le percentuali degli infortuni – precisa Rossi – non essendo attivo alcun protocollo e non essendo prevista alcuna tutela previdenziale efficace, molti addetti preferiscono non denunciare eventuali episodi e mantenere il posto di lavoro”. In provincia di Grosseto gli addetti alla pesca sono quasi 400, per una flotta di 195 imbarcazioni, i quali godono della vita media più alta del litorale, ma non sono certo immuni ai sintomi più frequenti fin’ora riscontrati anche in altre zone. LEGGI TUTTO
“Giornata Nazionale sulle malattie professionali della pesca” iniziativa della FLAI CGIL sabato scorso a Castiglion della Pescaia, volta a incrementare la sicurezza dei lavoratori del settore, per i quali denunciare un infortunio coincide con il perdere il lavoro. L’iniziativa, che si è tenuta sul molo di levante a partire dalle 10, è stata organizzata dalla FLAI CGIL regionale, in collaborazione con i territoriali di categoria di Grosseto, nell’ambito del Progetto GREVE IN CHIANTI Pesca, attivo dal 2008 in tutta Italia e rivolto a un settore per cui non esiste ancora una tabella di malattie professionali né un protocollo della sicurezza. Uno dei principali obiettivi della FLAI CGIL nazionale è stato quello di censire i disturbi dei pescatori attraverso l’indagine dei sintomi che gli addetti lamentano e della successiva diagnosi di professionisti in grado di coadiuvare la categoria a stilare un elenco delle patologie più diffuse tra i lavoratori. In Toscana il Progetto Pesca è coordinato dal centro di servizio territoriale di Livorno, quarto in Italia per numero di utenti “Gli addetti del settore in I LAVORATORI SACCI Toscana sono oltre 2000 – dice Michele Rossi, IN MARCIA PER IL LAVORO segretario generale della FLAI CGIL di Livorno e responsabile regionale del progetto – la flotta, per
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L'intervento Con la contrattazione in Toscana si sono salvati 260mila posti di lavoro Intervista a Radio Articolo1 di ALESSIO GRAMOLATI (Segretario generale Cgil Toscana)
messo in campo politiche di incentivazione fiscale di grande impatto. Le imprese che reinternalizzano hanno infatti vantaggi fiscali per cento anni, mentre in Italia il governo non è in grado di dire esattamente cosa succede di quegli incentivi se fra sei mesi mancano i soldi. Poletti ha detto che nel caso quella clausola di salvaguardia verrà modificata, ma non ha detto come. Insomma, regna l’incertezza più assoluta”.
A due anni dal suo “varo”, il bilancio del
Poi, qualche considerazione sulla vicenda di Piombino. “La partita si
Piano del lavoro della Cgil in Toscana è
è riaperta e siamo contenti – ha commentato Gramolati –.
ancora fatto di luci e ombre. Così, Alessio Gramolati, segretario
Esattamente un anno fa tutti scommettevano sul fatto che Piombino
generale della Cgil Toscana, intervenuto su RadioArticolo1 nel corso
sarebbe stata chiusa nonostante i nove scioperi generali e le
della trasmissione “Italia Parla” (qui il podcast). “Direi comunque che
mobilitazioni. Oggi stiamo invece scommettendo su una siderurgia
sul piano difensivo in Toscana si sono realizzati risultati importanti –
di nuova generazione a basso impatto ambientale e alto contenuto
ha detto –, con ben 80 mila intese che hanno evitato il licenziamento
tecnologico. Cevital ha avanzato una proposta: due forni elettrici, un
a 260.000 lavoratori grazie, appunto, alla contrattazione. Poi ci sono
basso impatto sulla città e il trasferimento delle attuali aree
anche tanti altri risultati che pur non derivando direttamente dal
industriali in un'area più lontana dal centro cittadino con la bonifica
Piano del lavoro, ne posseggono lo spirito. Mi riferisco agli accordi di
di tutto il territorio. Ma non bisogna dimenticare che Cevital si è
programma di Piombino, Livorno e Massa che, insieme a Grosseto,
mossa grazie a un grande investimento pubblico che ha creato
interessano le parti della regione più colpite dalla crisi, quelle che si
condizioni di attrattività che prima non c’erano. Mi riferisco alla
stavano allontanando dal quadro di coesione generale”.
creazione in soli sei mesi di un porto con un pescaggio di venti
Per Gramolati, il Piano del lavoro va in direzione opposta a quella
metri: questo ha permesso a Piombino di diventare una grande
messa in atto dalle politiche del governo, a cominciare dal Jobs Act,
occasione logistica per il Mediterraneo e Cevital ha approfittato di
perché “parla di un lavoro sostenibile, di ricerca e innovazione
questa opportunità”.
tecnologica. Mentre la debolezza del Jobs Act è persino superiore a
Anche le risorse messe in campo sono importanti, ha detto il
come appare, con la sua idea di lavoro antistorica, tutt'altro che
sindacalista: “230 milioni, 150 dei quali stanziati dalla Regione e 80
moderna”. Molto duro il giudizio del segretario generale della Cgil
dal governo che però hanno attratto risorse per circa un miliardo di
Toscana anche sul Def, che “non sceglie. Una delle difficoltà che
euro. L’insieme di questi investimenti genera 4 mila posti di lavoro
abbiamo, rispetto al Piano del Lavoro, è che manca una cornice
diretti più l'indotto e coloro che dovranno lavorare per realizzare le
generale. Basti pensare agli incentivi per l’occupazione legati al
bonifiche, l'asse infrastrutturale, la piattaforma logistica. Geolengas
tema della defiscalizzazioni degli oneri per chi assume persone a
sta ragionando sulla possibilità di costruire qui la seconda gamba
tempo indeterminato con tutele crescenti. Siccome le risorse sono
della propria offerta logistica al mondo, la Saipem sta discutendo di
scarse è stata pensata una clausola di salvaguardia che dice che,
come attrezzare a Piombino la piattaforma per lo smantellamento
se i soldi mancano, dovranno pagare le stesse imprese e i lavoratori
delle navi militari. Insomma: c'è molto di quanto sosteniamo nel
autonomi che hanno beneficiato di questo vantaggio. In questa
nostro Piano del lavoro in quello che sta avvenendo in questa parte
maniera, però, regna l’incertezza più assoluta”. Un esempio opposto
della Toscana, a partire dall’investimento pubblico che attrae capitali
viene da quanto fatto invece da Obama che “quando ha deciso di
privati per un sviluppo sostenibile e di qualità”.
reinternalizzare parte delle attività industriali andate in altri paesi ha
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Lo spettacolo
"Bella ciao": il 28 aprile al Puccini di Firenze con Di Marco e Tesi
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Contratto Nazionale/1 Terziario: aumento di 85 euro "Un punto di partenza positivo" IL COMMENTO
Siglata dai sindacati di categoria l’ipotesi di accordo di rinnovo del contratto nazionale di lavoro del terziario, della distribuzione e dei servizicon Confcommercio. L’intesa riconosce inoltre un elemento economico di garanzia per l’effettivo affermazione del secondo livello di contrattazione quantificato in 90 euro per le aziende con più di 10 dipendenti e di 80 euro per le aziende al di sotto dei 10 dipendenti da rapportare in scala parametrale per i diversi livelli. Viene dunque così confermato il ruolo del secondo livello di contrattazione aziendale e territoriale. Molte le novità introdotte sul versante normativo a cominciare dall’introduzione del sistema di classificazione del personale del settore ICT tecnologie dell'informazione e della comunicazione da tempo una parte importante e innovativa del terziario avanzato. Sul tema del mercato del lavoro, nel confermare le percentuali di utilizzo del contratto a termine, le parti hanno stabilito l’estensione della normativa sull’apprendistato con la percentuale di conferma del 20% a tutte le aziende del settore indipendentemente dalla dimensione. LEGGI TUTTO
Nel contesto generale, che vede il commercio subire una crisi che non accenna a finire e che vede un costante calo di consumi, il risultato ottenuto con il rinnovo del CCNL, è un segnale positivo anche alla luce dell'interruzione del tavolo di trattativa del giugno scorso. Pur con alcune criticità, il rinnovo è un punto di partenza rilevante perché riafferma l'importanza della contrattazione nazionale e di II Livello, consegnando ai lavoratori un sistema di regole normative ed economiche condivise, riaffermando la centralità del CCNL anche contro il Governo che con la proposta del Salario Minimo Legale, contenuta nel Jobs Act, entra a gamba tesa nei rapporti tra lavoratori, sindacato e imprese. I temi qualificanti dell'accordo sono l'aumento economico, l'elemento economico di garanzia che consegna alla contrattazione di II Livello un ruolo cogente, la conferma del ruolo delle RSU, con il recupero del confronto a livello aziendale per l'eventuale utilizzo della Flessibilità, già prevista dal ccnl, cosa ben diversa da quanto affermato da Confcommercio in questi giorni. Rilevante il miglioramento delle percentuali di utilizzo dei Contratti a Termine e Apprendisti rispetto alla leggi vigenti. Viene inserita, sperimentalmente, una nuova forma di Contratto a Termine per il sostegno all'occupazione. Certo è un CCNL difensivo, ma riafferma e valorizza le Relazioni Sindacali e il valore e la centralità del CCNL. Adesso saranno i lavoratori ad esprimersi nelle assemblee. Nel settore, rimangono aperti ancora 3 tavoli, e l'impegno della Filcams sarà rivolto a trovare soluzioni che portino al rinnovo del contratto per tutte le lavoratrici ed i lavoratori di Confesercenti, della Distribuzione Cooperativa e della Grande Distribuzione. Cinzia Bernardini (segr.gen. Filcams Cgil Toscana)
n. 15 - 21 aprile 2015
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Contratto Nazionale/2 Bancari: si attiva una solidarietà tra lavoratori per chi guadagna meno partecipata nel parlamentino della Fisac Cgil chiamato a votare sull’ipotesi di intesa del rinnovo del contratto dei bancari, questa viene approvata con 109 voti a favore, 56 contrari e 1 astenuto”. Ad affermarlo è il segretario generale della categoria dei lavoratori del credito della Cgil, Agostino Megale. LEGGI TUTTO IL COMMENTO
l contratto dei bancari passa l’esame dei direttivi degli autonomi della Fabi, guidati da Lando Maria Sileoni (dal 28 al 30 aprile il consiglio nazionale a Roma) e della FisacCgil, guidata da Agostino Megale. Un risultato quest’ultimo tutt’altro che scontato. Il nuovo contratto, siglato il primo aprile e valido fino al 31 dicembre 2018, prevede un aumento medio di 85 euro a regime, mantenimento dell’attuale normativa sull’area contrattuale, rafforzamento degli ammortizzatori sociali, maggiori tutele per i lavoratori esternalizzati e incentivi per l’occupazione giovanile. Se la Fabi, come spiega Sileoni, ha approvato all’unanimità, nella Fisac è stata raggiunta la maggioranza del parlamentino su cui Megale contava: 109 hanno votato a favore, 56 contro e 1 si è astenuto. Concludendo i lavori, Megale ha sottolineato che «il valore del pluralismo per noi della Cgil è un patrimonio e una ricchezza. Adesso tutta la Fisac sarà impegnata a sostenere l’intesa nelle assemblee». Dopo i direttivi delle altre sigle, il testo dell’accordo sarà sottoposto alle assemblee dei lavoratori che si svolgeranno dai primi di maggio fino al 15 giugno. La dichiarazione stampa di Agostino Megale: "Dopo due giornate di discussione intensa e
In questo nuovo contratto ci sono due cose molto positive: la prima è che va ribadito, in un momento come questo in cui c'è chi spinge verso la direzione contraria, il valore di un Contratto Nazionale. La seconda è che si attiva una solidarietà tra i lavoratori bancari a favore di quelli che guadagnano meno. Finora infatti chi entrava guadagnava il 18% in meno di chi era già assunto: d'ora in avanti questo differenziale si abbassa al 10% perché si avvale dei liquidi del fondo Foc, alimentato dai contributi dei bancari. E ci sarebbe piaciuto vedere anche un contributo dei banchieri su questo fronte. Il fondo Foc sarà usato come ammortizzatore di settore, come un fondo emergenziale per i bancari. Il Contratto apre poi dei cantieri su questioni fondamentali come quelle commerciali: dalla Toscana faremo di tutto affinché questo diventi il cantiere prioritario. Si aprono delle contraddizioni dentro il settore, starà alla Cgil evitare la deriva di avere tanti modelli di banca diversi quanti sono i gruppi e le aziende esistenti. In conclusione si tratta di un Contratto difensivo in tempi difficili. La discussione è stata importante, le criticità indicano la necessità che la Fisac stessa diventi trainante della definizione politica e contrattuale di un nuovo modello di banca davvero al servizio del Paese. Anna Maria Romano (segr.gen. Fisac Cgil Toscana)
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Contratto Nazionale/3 Studi professionali: aumento salariale e più assistenza sanitaria
È stata siglata venerdì 17 aprile, l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale degli Studi Professionali, tra Confprofessioni e le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Scaduto nel settembre del 2013 il contratto, sarà in vigore dal 1 aprile 2015 aprile fino al 30 marzo 2018. Tra le figure professionali coinvolte oltre ai dipendenti degli studi notarili e di avvocati, anche dipendenti degli studi dentistici, ingegneri, architetti e laboratori di analisi. Diversi, secondo la Filcams Cgil, i punti positivi dell'intesa. Tra questi il sindacato sottolinea l’aumento salariale previsto per il prossimo triennio di 85 euro al terzo livello, che sviluppa un totale salariale nella vigenza di 1885 euro; l’estensione dell’assistenza sanitaria alle collaborazioni coordinate e il rafforzamento ed esigibilità del diritto di precedenza per i contratti a termine. Inoltre, è stato normato il congedo parentale ad ore in un settore che vede una forte presenza femminile. “A pochi giorni di distanza della firma del contratto nazionale del Terziario, un altro rinnovo che rafforza le relazioni sindacali e premia l’impegno di tutte le parti coinvolte, a voler dare un impulso positivo al comparto, troppo spesso sottovalutato” dichiara Maria Grazia Gabrielli, segretaria generale della Filcams CgiL Nazionale. "Da anni la Filcams è impegnata per un maggior
riconoscimento del settore, per dare voce e diritti ad un mondo di circa un milione di addetti occupati prevalentemente in realtà di piccole dimensioni aggiunge Gabrielli La contrattazione in questo rinnovo ha trovato un punto di equilibrio, come sempre non semplice per la fase che si sta vivendo. Ma dopo 18 mesi abbiamo costruito un risultato conclude la segretaria nella consapevolezza che anche i lavoratori e le lavoratrici degli studi professionali ricercano nell'azione collettiva e organizzata le risposte ai loro problemi e non un generico riferimento alle opportunità individuali". IL COMMENTO Gli oltre novecentomila lavoratori e lavoratrici dipendenti degli studi notarili, di avvocati, di studi dentistici, ingegneri, architetti, commercialisti e laboratori di analisi, dopo 18 mesi vedono rinnovato il CCNL. Dopo una trattativa difficile che ha visto anche la complicazione di una controparte molto variegata che spesso porta avanti interessi personalizzati, le OO.SS. hanno firmato l'ipotesi di accordo che ha tre tratti qualificanti: l'aumento salariale di 85€ al terzo livello, l'estensione dell'assistenza sanitaria alle collaborazioni coordinate, molto presenti in questi settori e alcune norme sul contratto a termine tra le quali l'esigibilita del diritto di precedenza. Il risultato è un punto di equilibrio in un contesto e in una fase difficile, dove i tentativi esterni ed interni di individualizzare i rapporti di lavoro vedono, invece, nel rinnovo del CCNL una risposta positiva per l'affermazione di regole e norme collettive che unificano le lavoratrici e i lavoratori di un settore, spesso altamente qualificato, ma diviso in piccole o piccolissime realtà. Cinzia Bernardini (segr.gen. Filcams Cgil Toscana)
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La presentazione "Irpinia 1980, gli operai del Pignone e il terremoto": se ne parla giovedĂŹ
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Cinema E' in corso la rassegna della Filcams sul lavoro all'Alfieri di Firenze Anche quest’anno insieme ad Anemìc, la Filcams CGIL di Firenze e della Toscana danno vita alla Rassegna Cinematografica “CIAK SUL LAVORO”, nella convinzione che di lavoro si debba parlare utilizzando tutti i linguaggi, compresi quelli artistici e culturali che nel Cinema trovano la propria sintesi. Parlare di lavoro al tempo del Jobs Act è per il Sindacato, per la Filcams CGIL, essenziale per far emergere le mistificazioni che questa falsa riforma contiene. Parlare del Jobs Act vuol dire parlare della precarietà che aumenta e non diminuisce, delle differenze tra lavoratori che si moltiplicano, dell’attacco alla dignità dei lavoratori che potranno, con queste nuove “vecchie” norme, essere video controllati, demansionati, e licenziati senza un giusto motivo. Di questo vogliamo parlare, per far conoscere e provare a modificare queste norme sbagliate, facendo proposte concrete per mettere davvero al centro il lavoro e le persone, i giovani, le donne, i precari, i pensionati. La Filcams rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori del commercio, degli appalti, delle pulizie, dei servizi, del turismo, settori che più di altri subiscono la crisi perché più deboli e precari; ogni giorno proviamo a sostenerli, a non lasciarli soli difendendo e tutelando il lavoro, perché il lavoro è realizzazione e riconoscimento, e un lavoro senza diritti, un lavoro a qualsiasi condizione, non ha dignità, non ha libertà. Le storie dei film di quest’anno parlano anche di questo, parlano del lavoro delle donne messo in discussione, non riconosciuto; del lavoro che non finisce perché la pensione è sempre più un miraggio; del lavoro conteso, senza solidarietà, che divide e contrappone gli uni agli altri, e ne parlano con il linguaggio dell’Arte e della Cultura, con le grandi professionalità di registi e attori e con i talenti che il cinema italiano possiede. La Filcams CGIL attraverso il sostegno a questa rassegna cinematografica, prova a parlare di lavoro in modo non convenzionale, nuovo e diverso, aperto, convinta che il Cinema, i personaggi, le storie raccontate possano informare, far comprendere, acquisire consapevolezza per riflettere ed agire. Cinzia Bernardini (Filcams Cgil Toscana)
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La promozione Sconto agli spettacoli del Puccini di Firenze per gli iscritti alla Cgil
Venerdì 24 aprile ore 21: Centrale Fies con Operaestate Festival Veneto presenta MARTA CUSCUNÀ in E' BELLO VIVERE LIBERI! (un progetto di teatro civile per un'attrice, 5 burattini e un pupazzo). Ideazione, drammaturgia, regia di Marta Cuscunà. Lo spettacolo si ispira alla biografia di Ondina Peteani scritta dalla storica Anna Di Giannantonio, (Edizioni IRSML FVG 2007). Ondina che, a soli 17 anni, si accende di un irrefrenabile bisogno di libertà e si scopre incapace di restare a guardare, cosciente e determinata ad agire per cambiare il proprio Paese. Ondina partecipa alla lotta antifascista nella Venezia Giulia, dove la Resistenza inizia prima che nel resto d'Italia grazie alla collaborazione con i gruppi partigiani sloveni nati già nel 1941 per opporsi
all'occupazione fascista dei territori Jugoslavi. Il suo percorso inizia con le riunioni clandestine della scuola di comunismo dove, con straordinario anticipo, fioriscono anche i valori di emancipazione femminile e di parità tra uomo e donna. A 18 anni, Ondina diventa staffetta partigiana e comincia ad affrontare le missioni più impensabili, perfino entrando a far parte di un commando speciale per l'eliminazione di un famigerato traditore: Blechi. La sua vicenda però, è stravolta bruscamente nel '43 quando, appena diciannovenne, viene sprofondata nell'incubo della deportazione nazista. Ma è proprio in questo drammatico momento che Ondina ritrova con ostinata consapevolezza l'unica risposta possibile: Resistenza! Perché è bello vivere liberi! PREZZO INTERO € 23 PREZZO RISERVATO € 17 IMPORTANTE: Per usufruire delle tariffe scontate, è necessario esibire la tessera CGIL. La biglietteria è aperta il venerdì ed il sabato dalle 15:30 alle 19:00. I biglietti potranno anche essere prenotati scrivendo a: biglietteria@teatropuccini.it concordando le modalità di ritiro e pagamento.
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube IL SEMINARIO "Grecia chiama Europa": e la Cgil Toscana risponde Dibattito col sindacato greco Gsee GUARDA IL VIDEO
CAMAIORE La storica Oreste Pardini annuncia la chiusura 23 persone a rischio lavoro la Battaglia della Fiom
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La rubrica L'ASSOLUZIONE PENALE NON COMPORTA L'ILLEGITTIMITA' DEL LICENZIAMENTO Con sentenza 5 gennaio 2015, n. 13 la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso
indagini penali – del suddetto materiale appariva scarsamente compatibile con il
di una società avverso la pronuncia della Corte d’Appello di Roma che
quadro di condotte delittuose delineato nella contestazione. Inoltre, dalle
accertava l’illegittimità del licenziamento disciplinare dalla stessa intimato ad un
dichiarazioni rese da un testimone alla Polizia giudiziaria – sempre nell’ambito
proprio dipendente che veniva così reintegrato nel proprio posto di lavoro ai
delle indagini penali ed acquisite al processo – risultava che anche altri soggetti
sensi dell’art. 18 Stat.lav. (nella versione precedente alla legge n. 92/2012). Il
si appropriavano del materiale di scarto che poi veniva assemblato
provvedimento espulsivo seguiva la contestazione disciplinare in cui il
abusivamente durante i turni di produzione, all'insaputa del lavoratore licenziato
lavoratore
impossessato,
addetto alla supervisione proprio del reparto ove si verificavano i suddetti fatti.
approfittando della sua posizione di lavoro, di beni di proprietà aziendale e di
Rilevava infine la Corte d’Appello che, proprio per il difetto di significativi
averne tratto profitto mediante occultamento e intromissione per la loro cessione
elementi di responsabilità a suo carico, il lavoratore era stato assolto, con
a terzi. Il lavoratore negava ogni addebito nei confronti della datrice di lavoro.
sentenza dibattimentale, dal reato di concorso continuato in furto aggravato. La
Per gli stessi fatti il medesimo lavoratore era stato anche indagato, prima, e
Cassazione, nell’accogliere il ricorso della società datrice di lavoro, rileva che
sottoposto a procedimento penale, dopo, e, nel corso della perquisizione
l'ottica con la quale la Corte d'appello ha valutato la vicenda è "penalistica", nel
domiciliare presso la sua abitazione, veniva effettivamente rinvenuto materiale
senso che l'addebito disciplinare risulta essere stato valutato come un capo di
sottratto alla società, ma di modesto valore, in parte obsoleto e anche di piccola
imputazione di un reato, in considerazione della intervenuta assoluzione del
quantità. Il Giudice del Lavoro, proprio in ragione delle risultanze del
lavoratore in sede penale dal reato di cui all'art. 624 c.p. La Cassazione ha
procedimento penale, aveva ritenuto inidonei gli elementi acquisiti al processo a
dunque ribadito il consolidato orientamento secondo il quale il rilievo disciplinare
fondare un giudizio di responsabilità nei termini di cui alla contestazione
dei fatti deve essere valutato in modo autonomo rispetto ad eventuali
disciplinare: infatti il rinvenimento nell'abitazione del lavoratore – nel corso delle
imputazioni in sede penale a carico del lavoratore. LEGGI TUTTO
era
stato
accusato
di
essersi
illecitamente
a cura dello Studio Rusconi
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
ww.avvrusconi.it n. 15 - 21 aprile 2015
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NonSoloToscana
Mondiali di calcio in Qatar: Fillea mobilitata per i lavoratori edili lavoro e di vita dei lavoratori in Qatar. TUTTI AL FRANCHI DI FIRENZE E giovedi 23 aprile, dalle ore 18.30 alle 20.30, davanti allo Stadio Artemio Franchi, in occasione della partita di ritorno dei quarti di finale di Europa League fra Fiorentina e Dinamo Kiev, i sindacati del settore edile Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil della Toscana, organizzano un volantinaggio per denunciare le gravi condizioni in cui versano i lavoratori edili, impegnati nei cantieri per i Mondiali di Calcio del 2022 che si svolgeranno in Qatar. L'iniziativa si inquadra appunto nella mobilitazione e nella protesta del sindacato mondiale delle costruzioni, rilanciata a livello nazionale. L'iniziativa di Firenze si svolge in contemporanea con quella a Furigrotta al San paolo di Napoli.
LA CONFERENZA STAMPA
Nei cantieri per i Mondiali di Calcio del 2022 in Qatar si sta consumando una vera strage: ad oggi sono già morti 1.200 operai per incidenti ed infarto. Gli operai impiegati, più di un milione provenienti principalmente da India e Nepal, hanno turni di lavoro di 16 ore, sono ridotti in condizioni di schiavitù e lavorano con temperature che raggiungono anche 50 gradi all’ombra. FenealUil, FilcaCisl e FilleaCgil, insieme alla Bwi ed alla Fetbb, le Federazioni internazionale ed europea dell’edilizia, sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere il miglioramento delle condizioni di
DEF, TRE PROPOSTE AL GOVERNO DALLA CGIL NAZIONALE
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana AVEVO
STORIE
COSTRUITO UN SOGNO:
E FATICHE DI UN POSTINO ARTISTA
Autore: Alessandro Trasciatti (prefazione di Massimo Raffaeli). Parole chiave: poste Ottocento narrativa memorialistica letteratura lavoro Francia cultura biografia arte. Casa editrice: Carta Bianca Pubblicato nel: gennaio 2015. Pagine: 183. ISBN: 9788823018921 Fare il postino nelle campagne del SudEst della Francia di fine Ottocento, a Hauterives, nella Drôme, non era una passeggiata. O meglio, era una passeggiata che poteva allungarsi per decine di chilometri, da un paesino all’altro, con il sole o con la pioggia, portando a spalla un borsone pieno di lettere. Ma Ferdinand Cheval trovò il modo di sfuggire all’ossessione dei giorni sempre uguali e di passare alla storia.
L’UOMO
VALE PERCHÉ LAVORA
Autore: Primo Mazzolari (a cura di Bruno Bignami). Parole chiave: lavoro etica valori. Casa editrice: Edizioni Lavoro. Pubblicato nel: novembre 2014. Pagine: 125. ISBN: 9788873133711 Il libro raccoglie testi noti e pagine inedite e suggerisce al lettore un percorso che parte dai problemi del lavoro, della responsabilità verso la terra e del diritto di emigrare per giungere ai temi della disoccupazione come grave forma di esclusione sociale, della presenza cristiana nel sociale e del sindacalismo come «impegno senza limite». Vi figurano inoltre i discorsi del Primo maggio, che don Mazzolari celebrò fin dall’inizio della sua missione pastorale. Il messaggio abbraccia l’arco di due decenni, fino al secondo dopoguerra, ma sembra riferirsi ai nostri giorni.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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In viaggio con... Per non dimenticare mai: Polonia e Slovacchia nei campi di sterminio
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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO
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In breve
Firenze, i lavoratori di Ganzaroli protestano contro i 29 licenziamenti. "Atto inaccettabile" Bagnati e arrabbiati: la pioggia fitta e insistente che dalle prime ore batte la città non ha fermato la rabbia dei lavoratori Ganzaroli, che oggi hano proclamato sabato scorso uno sciopero di mezza giornata e hanno dato vita ad un presidio in strada davanti ai punti vendita di via Lanza e via del Madonnone, sventolando le bandiere rosse e azzurre dei sindcati FilcamsCgil e Uiltucs Uil, per sensibilizzare residenti e clienti sui motivi della protesta. Dopo un anno di cassa integrazione straordinaria e un anno di solidarietà per i 59 dipendenti, la nota catena fiorentina di grandi magazzini ha annunciato di voler procedere al licenziamento di 29 lavoratori, partire da giugno prossimo quando scadrà il termine degli ammortizzatori sociali. Una decisione inaccettabile secondo lavoratori e rappresentanze sindacali, per cui il dimezzamento di fatto dell'organico, commessi e cassiere compresi, rischia di abbassare la qualità del servizio per la clientela, e mettere a rischio la possibilità di un rilancio futuro. LEGGI TUTTO
Ntv (treni Italo): dopo lo sciopero, la Filt ottiene il ritiro dei licenziamenti. Scatta la solidarietà "Sottoscritto il contratto di solidarietà e ritirati i 246 licenziamenti annunciati". È quanto annunciano unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Tafal termine di una lunga giornata di trattativa con i vertici di Ntv, sottolineando che "rimosse le pregiudiziali sul costo del lavoro è stato possibile stipulare il CdS (prevede una riduzione media dell'orario di lavoro del 21% fissata per il biennio 1516) che consente di ritirare la procedura di licenziamento collettivo, aperta da NTV il 2 aprile scorso". "A rendere possibile l'intesa ha spiegato il segretario nazionale della Filt Cgil Alessandro Rocchi è stato il fatto che non c'è l'assunzione di un vincolo di una moratoria nell'arco di due anni. Piuttosto c'è l'impegno ad una verifica periodica e, inoltre, nei prossimi giorni verrà fissato un calendario di incontri per la definizione di carattere gestionale relative all'impiego del personale alla luce dell'applicazione dei contratti di solidarietà". "Evidentemente ha proseguito Rocchi il successo dello sciopero del 10 aprile scorso ha comportato una riflessione da parte dell'azienda". Secondo il dirigente sindacale della Filt "la questione è che in tutte le operazioni complesse di ristrutturazione aziendale, in cui c'è un'incidenza significativa di indebitamento, vengono richieste cose inverosimili come quelle sul costo del lavoro". LEGGI TUTTO
Porti, Barontini: "Ok Livorno e Piombino unite, ma senza Carrara niente portualità regionale" Barontini Riccardo (segretario Filt Cgil Toscana): "Bene per la Toscana della costa che si promuovano sinergie nell'ambito portuale. Livorno e Piombino unite in una unica Autorità Portuale non potranno che portare giovamenti alla proposta commerciale e logistica del settore contribuendo all'idea, da noi sempre sostenuta, di un'unica regia amministrativa coordinata con le strutture operative dei porti Toscani. Il percorso di sinergia, condiviso dalla Regione e sostenuto da finanziamenti Europei, non può che trovare consensi rispetto all'ubicazione territoriale dei 2 porti ma, per essere definitivamente di carattere Regionale, bisogna pensarlo anche col porto di Carrara. Solo così la piattaforma costiera della Toscana sarebbe definita "portualità della costa Toscana" con tutti i riconoscimenti geografici che ci appartengono in quanto portualità Regionale. Questo lo dico perché non la si può definire "Portualità Regionale" se manca un pezzo. Altro argomento che non deve essere dimenticato è la capacità di crescita sul tema della sicurezza in ambito portuale che deve essere conseguente allo sviluppo di sistema dei porti stessi e qui sono costretto a sollecitare, di nuovo, la ripresa dei lavori del tavolo Regionale sul rinnovo del "Protocollo Regionale Toscano alla sicurezza dei 3 porti principali della Toscana" ormai scaduto da 2 anni". LEGGI TUTTO
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