Primomaggio 2 2015

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www.tosc.cgil.it

Numero 02/2015 - Anno 5

D I A L OGO UNI C A V I A

Il Rabbino, l'Imam, il Monsignore, Staino: Cgil con Unicoop, Arci e Libera all'incontro di riflessione sulle stragi francesi. In via Pier Capponi bandiere a lutto pagine 2-5

In primo piano Intervista a Camusso: "Lo sciopero generale ha ottenuto risultati" pagine 6-7 Il 30 gennaio i bancari incroceranno le braccia pagina 12 Strage del Macrolotto a Prato, arrivano le prime condanne pagina 13 Licenziati dalla Lega Nord, si iscrivono alla Cgil pagina 21

La Newsletter settimanale

14-01-2015


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Editoriale di Paolo Hendel Comico e artista

Senza parole Di fronte alla strage compiuta a Parigi nella redazione del

mafioso, con ricatti, vittime e rapimenti. Ora, anche la

giornale satirico Charlie Hebdo si rimane senza parole. Ai

nostra mafia è un’organizzazione criminale con forte

politici, italiani e non, invece le parole non mancano, beati

matrice religiosa, si sa, eppure, dopo un attentato

loro, e i commenti si sprecano. Matteo Salvini ha detto

mafioso, a nessuno è mai venuto in mente di titolare su un

che nel nome dell’Islam ci sono milioni di persone sui

un quotidiano “questi sono i cattolici”, no, scrivono “strage

pianerottoli di casa nostra pronte a sgozzarci. Guarda

mafiosa” e chiusa là, è logico.

Matteo che quando qualcuno sgozza qualcun altro sui

Concludendo, fare di tutta l’erba un fascio serve solo a

pianerottoli di casa nostra non c’entra nulla l’Islam, di

dare più ossigeno ai criminali dell’Isis e di Al Qaida e

solito è una riunione di condominio, fidati!

serve anche a lasciare soli tanti musulmani che, come noi,

Jean Marie Le Pen ha proposto la pensa di morte. Ora,

credono nella libertà e nella pace e hanno tutto il diritto di

non mi sembra un gran deterrente per un kamikaze che

pregare nelle loro moschee, altro che “questo è l’Islam”.

non aspetta altro che andare in paradiso dove lo

Sarebbe come se arrivassero gli alieni, vedessero sulla

attendono 70 vergini a braccia aperte: con la pena di

copertina del settimanale Oggi la foto di Salvini nudo con

morte, gli fai anche un piacere. Maurizio Gasparri invece

la cravattina verde e dicessero: “Questi sono i terrestri,

ha commentato a caldo: “Bisogna reagire”. Bravo

sterminiamoli tutti”. Vaglielo a spiegare che di Salvini ce

Maurizio! “Serve un’offensiva militare decisa, sappiamo

n’è solo uno sulla terra!

chi sono e dove sono”. Il presidente Obama ha subito convocato i responsabili dei servizi segreti americani: “Ma come, lo sa Gasparri dove sono e noi no? O che figura di merda mi fate fare?”. E pensare che quelli della Cia, poverini, ci hanno messo una giornata intera solo a trovare chi fosse questo benedetto Gasparri. Non è facile, eh. Vi chiederete: ma come fa Gasparri a sapere dove sono nascosti i terroristi? Semplice: ha cercato sulle pagine gialle alla voce Isis e li ha trovati. Isis: “Istituto Statale d’Istruzione Superiore” di Bagno a Ripoli, alle porte di Firenze, una scuola media superiore. Bravo GUARDA IL VIDEO

Maurizio, arrestiamoli tutti! All’indomani della strage, c’è chi ha titolato “Questo è l’Islam”. Non mi risulta che i 3 miliardi e 300 milioni di

In onore alle vittime del terrorismo, e alla satira

musulmani che ci sono nel mondo siano tagliagole di Al

bersaglio

Qaida o dell’Isis. Pensiamo a una cosa: il Califfato dello

editoriale questo testo di Paolo Hendel ­ che

Stato Islamico ha messo su un vero e proprio sistema

ringraziamo ­ andato in onda domenica sera su La7

n. 02 - 14 gennaio 2015

del

fanatismo,

abbiamo

scelto

come


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Stragi in Francia Milioni in piazza contro il terrorismo Sede Cgil Toscana, bandiere a lutto I

Bandiere a lutto in Cgil Toscana ai funerali delle recenti vittime del terrorismo in Francia n. 02 - 14 gennaio 2015


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Stragi in Francia La riflessione alla Coop di Novoli "Uniti per la libertà, no al terrorismo"

La libertà non si ucciderà mai. E non si può tacere di fronte all’orrore dell’attentato terroristico contro Charlie Hebdo. Ieri nella piazza del centro commerciale San Donato, dove è ospitato il Coop.fi Unicoop Firenze, intellettuali, esponenti del mondo religioso, associazioni culturali e sindacali hanno portato la loro testimonianza. Sergio Staino ha ricordato Georges Wolinski, uno dei più grandi disegnatori europei che ha perso la vita in quel maledetto 7 gennaio di sangue. hanno partecipato inoltre Izzedin Elzir, Imam di Firenze, Joseph Levi, rabbino capo della comunità ebraica, monsignor Andrea Bellandi, vicario generale dell’Arcidiocesi di Firenze. Hanno aderito: Cgil (c'erano Alessio Gramolati e Cinzia Bernardini con bandiere e lavoratori Filcmas), Arci, Libera. Ha detto Staino: "E' un segno di civiltà che qui sono insieme rappresentanti di islam, cristiani e ebrei. Io sono per difendere la libertà di espressione dall'oscurantismo". Ha aggiunto Massimo Vanni di Unicoop Firenze: "Quanto successo a Parigi non deve minare libertà e democrazia. L'articolo 21 della nostra Costituzione istituisce la libertà di manifestare il proprio pensiero".

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Secondo Levi, "il mestiere delle nostre religioni è mediare tra persone e culture per la pace. Siamo tutti Charlie, ma è importante riconoscere le sensibilità degli altri e creare un tessuto umano di ascolto e rispetto. Non bisogna rinunciare ala propria identità, ma serve essere sensibili alle sensibilità altrui, con intelligenza". Per Bellandi, "questo tavolo dice che la volontà di morte contro la libertà non ha storia. La laicità riconosca il fondamentalismo dalla sana religione. Non dobbiamo avere paura, ma occorre reagire all'antislamismo e all'antiebraismo". Ha concluso Elzir: "La prima prima vittima del terrorismo è l'Islam. Noi siamo per libertà e pace, e siamo al fianco del poliziotto islamico che difendeva Charlie Hebdo pur non condividendo ciò che scrivevano. Il terrorismo colpisce la convivenza, vuole isolare i musulmani come noi, e noi ora siamo vistI con sospetto. Collaborare con la lotta al terrorismo? Già lo facciamo, il problema è il reclutamento su internet. Io non sono d'accordo con il titolo 'siamo tutti charlie', ma sono qua, rispettoso della libertà, e partecipo per dire la mia".

GUARDA IL VIDEO

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Stragi in Francia La gente, le bandiere Filcams e a sorpresa la vignetta di Staino

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L'intervista Camusso al Corriere della Sera: "Lo sciopero ha raggiunto risultati" Dopo aver guidato la delegazione della Cgil alla fiaccolata di giovedì in piazza Farnese, sotto l’ambasciata di Francia, Susanna Camusso sceglie di essere intervistata nella sede romana del Corriere della Sera dove ribadisce l’impegno del sindacato contro ogni forma di terrorismo: «Il nostro cuore è a Parigi, con chi scende in piazza a difesa della libertà di stampa e di satira. Penso che in questo momento sia importante dire che non ci facciamo travolgere dalla paura e che la vera risposta a questo orrore è l’integrazione. Un valore che nel mondo del lavoro, nel sindacato pratichiamo da tempo».

non finisce qui. Si apre una stagione che vedrà la Cgil, insieme alla Uil e se possibile anche con la Cisl, impegnata su tutti i fronti. I decreti legislativi sono pieni di norme che producono diseguaglianze che si prestano ad essere messe in discussione dalla Corte costituzionale e dalla Corte europea di giustizia».

Come? «La Cgil ha numerosi dirigenti di categoria e di territorio di fede mussulmana e l’integrazione si è affermata nelle aziende non solo a parole ma attraverso i tanti accordi che garantiscono agli immigrati congrui periodi di ferie per poter tornare nei Paesi di origine o per assicurare le pause quotidiane per la preghiera. È anche grazie a questa integrazione che non ci sono tensioni rispetto alla condanna di questi atti di terrorismo».

Scioperano contro chi vuole punire coloro che hanno appunto infranto le regole. «No. Scioperano perché c’è una vertenza sull’organizzazione del lavoro e sul salario aperta da tempo che il sindaco non vuole concludere».

Segretario, partiamo dallo sciopero generale del 12 dicembre. Non è servito a fermare il Jobs act del governo Renzi. Una sconfitta? «No. Le manifestazioni e lo sciopero hanno cambiato lo scenario politico, riproposto la centralità del lavoro e della qualità dell’occupazione. Sapevamo che Renzi avrebbe tirato dritto. Ma l’azione di contrasto

Come si fa a difendere l’articolo 18 sui licenziamenti davanti all’assenteismo di massa dei vigili a Roma? «Se condizioni la difesa di un diritto al fatto che tutti si comportino bene non difendi più alcun diritto. Detto questo, io sto con quelli che la notte di San Silvestro sono andati a lavorare. La Cgil, fin dall’inizio, ha detto: ci sono le regole, si applichino. Non è vero che nel pubblico impiego non si può licenziare. Ciò non toglie che lo sciopero dei vigili contro il sindaco e contro il comandante del corpo sia sacrosanto».

Torniamo al Jobs act. Ma la Cgil non era favorevole al contratto a tutele crescenti? «Sì, ma doveva essere un’altra cosa. Doveva servire a togliere di mezzo i tanti contratti precari e portare alla stabilizzazione dei rapporti di lavoro, con la previsione che a un certo punto sarebbe comunque scattata la tutela dell’articolo 18. Invece niente. Sa cosa c’è di crescente in questo contratto? Solo l’indennizzo a fronte della possibilità per le imprese di licenziare, demansionare, fare ciò che vogliono». SEGUE A PAGINA 7

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L'intervista "I vigili romani? Sto con chi lavora Il loro sciopero è sacrosanto" SEGUE DA PAGINA 6 Non crede che aver semplificato i licenziamenti possa aiutare le aziende a superare la soglia dei 15 dipendenti e incentivare gli investimenti dall’estero? «Non ho mai conosciuto un investitore che non viene in Italia perché c’è l’articolo 18. Quanto alle piccole imprese, si addensano tra i 7 e i 9 dipendenti, non sotto i 15». Questo governo è guidato dal segretario del Pd. Un governo di sinistra che ha con la Cgil rapporti peggiori di quelli che aveva Berlusconi. «Non esageriamo. È un governo di coalizione, che ha un grande problema: si ritiene autosufficiente. Perciò non ascolta i buoni consigli e segue i cattivi esempi, aumentando la diseguaglianza». Fa bene Renzi a cercare un accordo con Berlusconi sul Quirinale? «Sì, la posizione della Cgil è sempre stata quella che su questa carica, come sulle riforme istituzionali, si debba cercare il massimo consenso con tutti gli attori politici». Ha un nome da suggerire? «A parte la mia propensione per una donna, serve un presidente che sia un autentico interprete della Costituzione». Nella partita entrerà il decreto fiscale che depenalizza la frode, con possibili benefici per lo stesso Berlusconi? «Il fatto che Renzi abbia ammesso che la manina è sua e che allo stesso tempo abbia sospeso l’approvazione del decreto fino a dopo le elezioni per

il Quirinale fa pensare che esso possa essere usato come un’arma di pressione. Ci saremmo aspettati invece la massima trasparenza. Tanto più che i contenuti sono pessimi, non per presunti accordi, ma perché prospettano un allentamento della lotta all’evasione». Il governo vuole un Fisco più semplice. «Ma allora semplifichi. Invece qui si abbassa la guardia, mettendo a rischio il gettito. Non è questa la politica fiscale che auspichiamo». Che invece sarebbe? «Fondata sulla lotta all’evasione e sulla progressività del prelievo. Non c’è un altro Paese dove l’83% dell’Irpef viene da dipendenti e pensionati». Di qui anche la richiesta della patrimoniale? «Il problema fondamentale nella nostra società è la crescita della diseguaglianza. Il Fisco serve appunto per redistribuire e creare equità». Se verrà ammesso il referendum della Lega per abrogare la riforma Fornero voterete sì, conferma? «Con Cisl e Uil abbiamo una piattaforma per cambiarla. È urgente, per rimediare a questa follia del prolungamento infinito dell’età di pensionamento. Sarebbe utile che il governo aprisse un confronto con noi per cambiare la legge. Se non lo farà neppure per evitare l’eventuale referendum, voteremo sì». Si può rinnovare i Ccnl con l’inflazione a zero? «La Cgil non ha condiviso il modello contrattuale del 2009 e non rinuncia all’obiettivo della crescita dei salari, che si può ottenere anche attraverso la redistribuzione dei profitti».

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L'assemblea

Il Sunia: "500 famiglie toscane a rischio sfratto da ora a giugno" l'edilizia pubblica". In Toscana, ha concluso, "ce ne sono 11, non tutte funzionano bene e ci sono sacche di spreco. Nella nostra regione si pensa a diminuire le Asl, non si capisce come mai non si possa affrontare anche il tema della razionalizzazione delle aziende di edilizia pubblica".

"In Toscana le stime sono che nel primo semestre del 2015 oltre 500 famiglie rischiano di essere sfrattate". Lo ha detto il segretario toscano del Sunia Simone Porzio, venerdì scorso a margine di un'assemblea generale del sindacato degli inquilini di Firenze alla Casa del popolo di San Bartolo a Cintoia (erano presernti Comune ­ con l'assessore Sara Funaro ­, Governo ­ con il sottosegretario Riccardo Nencini ­ e Regione ­ con l'assessore Stefania Saccardi ­), sulla riforma del settore abitativo a cui sta lavorando la Regione e sulle novità in materia a livello nazionale. Porzio ha espresso apprezzamento per le novità che la riforma regionale si appresta a prevedere ma ha sottolineato che "da tempo chiediamo alla Regione di prevedere una forma di finanziamento fisso al settore della casa, ricorrendo alla fiscalità generale, per costruire nuove case popolari. Questo aspetto non è presente nella riforma presentata dalla Toscana e chiediamo che venga inserito". Per il Sunia "altre Regioni lo stanno facendo e il Lazio, ad esempio, ha istituito un prelievo dall'entrate dei bolli auto per finanziare il settore dell'edilizia pubblica. Chiediamo poi la razionalizzazione delle aziende che gestiscono

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Massa Carrara

Nca, operai al 'confino' in sala mensa La Cgil a fianco della loro protesta

Nelle mani della Cgil di Massa Carrara una lettera aperta dei lavoratori del cantiere navale Nca acquisito da Admiral Tecnomar di Giovanni Costantino. Il segratero della Cgil, Paolo Gozzani, si schiera al loro fianco. La questione riguarda in particolare 45 dipendenti. Ecco cosa raccontano i lavoratori, «dopo aver trascorso gli ultimi due anni in cassa integrazione, per molti di noi praticamente ininterrotta, vedendo l'attività lavorativa in cantiere svolta da altri lavoratori, per lo più ditte appaltatrici». «Il 31 dicembre 2014 finalmente siamo stati chiamati a rientrare in cantiere come sancito dall'accordo Ministeriale. Rientriamo in quello che dovrebbe essere il nostro luogo di lavoro, dove oltre che a guadagnare il nostro salario e il pane per le nostre famiglie, credevamo di tornare a svolgere quelle attività lavorative capaci di non farci sentire un peso per la società e per un Paese in forte crisi come l'Italia». «La realtà che abbiamo trovato invece si è manifestata in modo diverso con la nostra incomprensibile esclusione dai settori produttivi di Nca. Ci siamo ritrovati confinati in una mensa che per molti anni è stata la sede delle nostre assemblee e teatro delle nostre lotte per il lavoro e la dignità;

confinati come reclusi, a far nulla per otto ore al giorno, con orari differenziati dai nostri colleghi che stanno lavorando, in modo da non poterci incontrare e confrontare neanche al momento della timbratura; costretti a guardare il cantiere attraverso una grata, come carcerati». "Per noi questo è intollerabile, umiliante e non siamo disposti a tacere questa situazione solo perché retribuiti», dicono nella lettera diffusa dalla Cgil. E chiedono come può un’azienda, «consapevole di dover riassorbire tutto il personale dopo un percorso di due anni non avere organizzato un piano di rientri? Che futuro può avere un'azienda che paga 45 dei suoi 105 dipendenti per stare chiusi in mensa senza far nulla?». Una situazione che il segretario provinciale della Cgil, Paolo Gozzani, definisce «preoccupante». E afferma che «se qualcuno ha pensato di aggirare gli accordi ministeriali», «si è sbagliato di grosso. Chiediamo pubblicamente ai soggetti firmatari di quell'accordo cosa hanno da dichiarare rispetto a un certo comportamento assolutamente antisindacale». «Le categorie dei metalmeccanici ­ conclude Gozzani ­ hanno chiesto alla proprietà un incontro urgente, ma se non avranno risposte proficue metteremo in atto tutti gli strumenti di contrasto a simili comportamenti e risponderemo con le stesse caratteristiche che ci hanno visto impegnati contro i licenziamenti dei delegati che hanno saputo coinvolgere in maniera sinergica gli attori sociali del territorio». L'ODG DELLA CGIL PROVINCIALE "Per noi che crediamo nella funzione del sindacato, l'appello dei lavoratori Nca confinati in sala mensa dal giorno dell'assunzione, è la dimostrazione plateale della volontà di riportare indietro di decenni l'orologio della storia". LEGGI TUTTO

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L'opportunità Jobs Act: un corso di aggiornamento presso l'Università di Firenze L'Università di Firenze (dipartimento di Scienze giuridiche) organizza un corso di aggiornamento professionale (diretto dal professor Riccardo Del Punta) in Diritto del lavoro (al Polo delle Scienze sociali in via delle Pandette). Tema: gli effetti del Jobs Act e dei decreti attuativi. Titolo di accesso: diploma scuola media superiore (costo 600 euro). A sinistra: i giorni e i docenti delle lezioni. LEGGI TUTTO

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Empolese Valdelsa

La pesante eredità del 2014. Rossi: "Sono stati persi mille posti di lavoro" che lavora al bisogno), mentre gli avventizi passano al voucher, in pratica lavoro occasionale. E stiamo parlando di un settore che dà lavoro a ben 1.500 addetti. Alla Ilio Pesca di Bassa, 60 lavoratori, ce ne sono 40 in solidarietà con una procedura di mobilità aperta. Alla Reha­Ito (40 a Empoli), dopo il fallimento, speriamo nell’azienda ligure interessata. Ci sono poi i problemi del mercato dell’auto che si concretizzano, ad esempio, alla Ugo Scotti, dove su 100 addetti ce ne sono trenta che fanno i contratti di solidarietà. Alla Victrix Group di Vinci 16 lavoratori interessati alla solidarietà su un totale di 21. IL 2O14 che è appena terminato ha lasciato un’eredità pesante per il sindacato. Lo sa bene Rossano Rossi (nella foto), il segretario della Cgil dell’Empolese Valdelsa. «L’anno trascorso è stato tragico a causa della crisi: per noi ha significato la perdita di circa 1.000 posti di lavoro (compreso anche un lunghissimo elenco di licenziamenti singoli), un andamento che è cresciuto negli ultimi mesi a causa degli effetti perversi della legge Fornero, che ha stabilito, da quest’anno, la diminuzione della mobilità massima da tre a due anni. Lo sapevamo e abbiamo gestito le crisi aziendali tramite accordi difensivi che hanno mitigato gli effetti negativi, cercando di non far gravare le misure sulle spalle dei

Ci sono anche i dipendenti della vecchia Provincia in forza all’Unione, una ventina, che non conoscono con chiarezza la loro sorte futura. Poi ci sono i nodi delle cooperative sociali, 500 lavoratori alle prese in molti casi con una riduzione dello stipendio. E infine le coop che si occupano di logistica, dove c’è un marcato uso improprio del personale, che molto spesso nelle aziende si occupa anche di produzione, cosa non permessa. Non vediamo benefici dalle misure del governo. Ci sono posti di lavoro nuovi, ma se si fa il saldo con quelli che si perdono il risultato è negativo».

MUKKI

lavoratori: ad esempio alla Sammontana». Rossi, poi, sgrana il rosario dei problemi, anche di quest’anno. «Alla L.Pucci di Castelfiorentino c’è fino a giugno la solidarietà per 40 dipendenti: dopo ci sarà la mobilità. Registriamo una tenuta all’Allegri di Vinci, 70 addetti, dove c’è la cassa integrazione a rotazione causa crisi per un anno. Altra cassa, per 30 lavoratori, fino a tutto gennaio al calzaturificio Baracchino di Fucecchio. Alla Colorobbia la tenuta si concretizza in uno stop ai licenziamenti, mentre all’Irplast, pur con sacrifici per i dipendenti, si arriva a parlare di assunzioni. Capitolo chiuso, purtroppo, alla ZeroTwoNine di Fucecchio e per gli oltre 100

FLAI CGIL E FAI CISL FIRENZE E TOSCANA: "BASTA SPECULAZIONI, APRIRE TAVOLO"

lavoratori rimasti alla Shelbox. C’è poi il nodo dell’agricoltura, dove i lavoratori fissi diventano avventizi (personale assunto

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Lo sciopero Mancato rinnovo del contratto: il 30 gennaio si fermano i bancari

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Prato

Strage Macrolotto, prime condanne Filctem soddisfatta e "risarcita" della nostra richiesta di costituzione di parte civile e del relativo riconoscimento del danno subito dalle Organizzazioni dei lavoratori sulla base delle motivazioni che abbiamo addotto: infatti, con la sentenza non sono stati condannati solo gli imputati, ma è stato condannato anche l’intero sistema produttivo illegale. Un sistema che, per il suo stesso modo di funzionare, impedisce ai lavoratori di entrare in contatto con le organizzazioni sindacali e al sindacato di poter entrare il contatto coi lavoratori. Oggi questo è stato sancito da un Tribunale della Repubblica, con buona pace di molti commentatori poco informati”. Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. "E' una sentenza importante, arrivata rapidamente. Una sentenza che chiama in causa anche i proprietari degli immobili e stabilisce un principio di responsabilità rispetto alle condizioni di lavoro". LEGGI TUTTO

Tutti colpevoli. Il giudice dell'udienza preliminare Silvia Isidori ha sposato la tesi del pm Lorenzo Gestri e ha condannato a 8 anni e 8 mesi Lin Youlan, la donna cinese che fin dal primo momento è stata riconosciuta come la vera titolare della confezione Teresa Moda di via Toscana, dove il 1° dicembre 2013 un incendio costò la vita a sette operai orientali. Gestri alla fine della lunga requisitoria aveva puntato il dito anche contro la sorella di Youlan, Lin Youli, che è stata condannata a 6 anni e 10 mesi, e del marito Hu PISTOIA Xiaoping, condannato a 6 anni e 6 mesi. Per loro il pm aveva chiesto 8 anni ciascuno. Il processo per i proprietari italiani del capannone è invece ancora in corso. LEGGI TUTTO LE REAZIONI, DA ROSSI ALLA FILCTEM Il segretario generale Filctem Cgil Prato Massimiliano Brezzo: “La decisione del Tribunale di Prato in relazione alla strage della Teresa Moda ha riconosciuto la responsabilità individuale degli imputati ed ha comminato le pene relative. Speriamo vivamente che questo abbia un forte effetto deterrente per tutto il sistema illegale di produzione dell’abbigliamento e per l’economia “malata” che gli gira intorno. Un sistema che, come purtroppo è successo, mette a rischio la vita di chi ci lavora. Siamo soddisfatti dell’accoglimento

E' MORTO MARCO BRUNI IL LUTTO E IL RICORDO DELLA CGIL

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Il convegno

Gli studenti stranieri negli istituti di alta formazione in Toscana università e scuole per stranieri nella nostra regione. Passeremo poi a riflettere sull'aspetto più culturale: perché proprio la Toscana? IL PROGRAMMA

Il territorio toscano si caratterizza, unico in tutta Italia, per la presenza di numerosissime strutture di formazione che ospitano studenti stranieri. Parte di questo fenomeno è stata recentemente analizzata nel rapporto “Educating in Paradise” elaborato dall'IRPET su commissione dell'AACUPI, focalizzato sui programmi delle università americane in Toscana. Questo settore ed il suo indotto hanno un non trascurabile impatto positivo sull'economia toscana, come in parte evidenziato dal rapporto IRPET. Tuttavia vi sono aspetti del fenomeno "globalizzazione dell'istruzione universitaria" ancora poco o per nulla studiati. Lo scopo di questo seminario (il 16 gennaio in Sant'Apollonia ­ via San Gallo ­ a Firenze) è quindi duplice. Da un lato, esamineremo il rapporto tra territorio ed apprendimento, riflettendo sull'impatto culturale che ha la presenza di studenti stranieri di lunga permanenza: tenteremo di valutare non solo il valore aggiunto alla didattica della presenza prolungata sul territorio, ma anche lo stimolo culturale che il territorio può ricavarne in cambio. Dall'altro lato, cercheremo di analizzare i risvolti occupazionali e professionali dell'insediamento di così tante

Ore 9.30 ­ Apertura dei lavori: Leonardo Croatto – FLC CGIL Firenze. Introduzione: Tomaso Montanari. Ore 10.00 ­ Renato Paniccià, presentazione del rapporto “Educating in Paradise: il valore dei programmi universitari nord americani in Italia – caratteristiche, impatto e prospettive” Ore 10.30 ­ Il rapporto tra istituti di alta formazione, istituzioni ed università italiana, condizioni ed interventi per favorire le relazioni Alberto Tesi ­ Rettore dell'Università di Firenze Tiziana Marchi ­ Vice direttrice Polimoda Introduce: Abigail M. Rupp ­ Console Generale degli Stati Uniti d'America a Firenze Ore 11.30 ­ Didattica e territorio: il valore dell’incontro tra culture e saperi Debora Spini ­ Docente Asaui Sabrina Machetti ­ Direttrice del centro CILS dell'Università per gli stranieri Siena Sara Nocentini ­ Assessore alla Cultura e Turismo della Regione Toscana Introduce: Portia Prebys ­ Presidente AACUPI Ore 12.30 ­ Aspetti giuridici e contrattuali: complessità e possibili soluzioni Sasha Perugini ­ Direttrice Syracuse University of Florence Gian Franco Borio ­ Avvocato Massimo Mari ­ Coordinatore nazionale struttura di comparto scuole private FLC CGIL Introduce: Daniele Quiriconi – Segreteria CGIL Toscana LEGGI TUTTO

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Arci Animazione, cultura, musica Sabato è Notte Rossa nei circoli per i partecipanti. I balli rossi, bianchi e verdi per il 150° anno dalla realizzazione della Porrettana, nel circolo simbolo della prima ferrovia che unì l'Italia attraverso l'Appennino. L'inaugurazione di una web radio. E ancora: eventi dedicati inclusione sociale, progetti di solidarietà internazionale, sostenibilità ambientale, teatro, libri, musica, esposizioni di giovani artisti, antimafia sociale, memoria della Resistenza e all'Olocausto, lotta alle discriminazioni e alle violenze di genere. Biliardo, carte, ballo liscio. Tante animazioni, merende e letture a voce alte per i più piccoli. “La risposta entusiasta dei Circoli alla nostra proposta ci ha sorpreso, e ancora oggi sono tante le basi associative che ci comunicano il loro eventi al fine di essere inserite nel cartellone generale” spiega Gianluca Mengozzi, presidente di Arci Toscana, che aggiunge: “Questa risposta dimostra la vitalità del nostro sistema associativo che si mette ancora una volta al servizio della coesione sociale, della solidarietà e della cultura diffusa nei territori e nelle comunità della Toscana”.

Notte di eventi nei circoli Arci della Toscana in programma sabato 17 gennaio. E’ la notte rossa dell’Arci, dove oltre 200 eventi musicali, artistici e culturali animeranno le case del popolo delle città della Toscana. Il torneo di bocce con gli ospiti del progetto Sprar (servizio richiedenti asilo e rifugiati) di Arci Toscana. Un viaggio nei fumetti gay e lesbici del mondo tra stuzzichini, gossip e chiacchiere. La cena di solidarietà e gemellaggio con i Circoli alluvionati di Genova. La mega tombolata da due maxiturni in stile “Berlinguer ti voglio bene” con tanto di cena sociale

Alla presentazione della manifestazione ha partecipato anche il duo Cecco e Cipo, divenuto un fenomeno sulla rete in seguito alle esibizioni nell'edizione numero 8 del talent X­Factor. I due artisti, che non terranno concerti nel corso della Notte Rossa in quanto impegnati il prossimo 17 gennaio nel loro tour, hanno ricordato come la loro esperienza personale e artistica abbia avuto una relazione stretta con la rete circolistica dell'Arci in Toscana. “Siamo cresciuti – hanno dichiarato Cecco e Cipo ­ nel Circolo di Petroio a Vinci e pensiamo che l'attività dei Circoli costituisca uno strumento importante per la crescita di tutti”. IL PROGRAMMA COMPLETO

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Livorno Accordo di programma, passi avanti "Pronti per le richieste al Governo" il 2015, di 170 milioni di euro per la realizzazione del progetto di potenziamento del porto ‘Darsena Europa’. Abbiamo poi deciso di concedere un abbattimento dell’Irap di 1,5 punti percentuali alle piccole e medie imprese che si insediano ex novo in aree di crisi, fra cui appunto quella livornese. E ancora, nella Finanziaria si prevede uno stanziamento complessivo di 10 milioni in due anni, con i quali potremo finanziare gli interventi per attrarre nuovi investimenti con cui realizzare la reindustrializzazione dell’area”. All’interno della finanziaria regionale è stato approvato anche un provvedimento per finanziare con 1 milione di euro l’avvio di lavori socialmente utili nelle aree di crisi Livorno, Piombino, Massa Carrara. Sempre da aprile sarà possibile per le imprese con sede a Livorno, accedere con una sorta di corsia preferenziale a garanzie a titolo gratuito per finanziamenti bancari per investimentI o liquidità.

Passi avanti sul progetto per la reindustrializzazione di Livorno. A fare il punto sulle novità e sull’ulteriore messa a punto, da parte della giunta regionale, di strumenti operativi a sostegno dello sviluppo dell’area, l’assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini, che ha incontrato ieri in Provincia a FIRENZE Livorno istituzioni, sindacati e parti sociali. “Grazie anche al contributo venuto dall’incontro – ha detto Simoncini – possiamo presentarci al tavolo nazionale con un pacchetto organico di interventi, realizzato a tempo di record, che dovranno trovare posto nell’accordo di programma. Noi siamo pronti. Ci auguriamo che dal governo vengano risposte altrettanto tempestive, all’altezza della sfida che abbiamo di fronte: quella di far uscire Livorno dall’emergenza e di farla ripartire “. Simoncini incontrerà domani a Roma il viceministro per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti per concordare una data sulla partenza del tavolo MAGGIO MUSICALE, DOMANI tecnico. In primis lo sviluppo del porto di Livorno, poi SCIOPERO INDETTO DALLA SLC CGIL il sistema di agevolazioni alle imprese: “Nella legge finanziaria approvata il 29 dicembre – ha spiegato LEGGI TUTTO l’assessore – abbiamo previsto lo stanziamento, per

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La denuncia Simoncini: "Blitz alla Camera: il lavoro non sia competenza solo dello Stato" impugnata dal Governo, che prevede l'istituzione dell'Agenzia regionale del lavoro nella quale far confluire competenze e personale dei servizi per l'impiego provinciali. Nelle prossime settimane, anche in relazione alla chiusura del confronto sull'attuazione della legge Del Rio, procederemo di conseguenza".

SCARPERIA

"Il blitz sulle competenze costituzionali sul lavoro avvenuto in commissione alla Camera, ipotizzando un ritorno delle competenze esclusive allo Stato, rappresenta una rottura profonda nel percorso di riordino dei servizi in materia". Lo ha detto ROSSS RITIRA DAL TAVOLO l'assessore toscano al lavoro Gianfranco Simoncini, I NOVE LICENZIAMENTI spiega una nota, intervenendo a un convegno promosso a Firenze dalla rete delle Agenzie per i LEGGI TUTTO servizi al lavoro. "Questa rottura interrompe un confronto positivo 足 aggiunge 足 che aveva trovato un punto di equilibrio al Senato, ma anche nei colloqui in SAN GIOVANNI VALDARNO atto tra le Regioni ed il ministro del Lavoro Poletti, che aveva detto di condividere l'ipotesi di assegnazione alle Regioni del personale provinciale dei servizi per il lavoro". Simoncini ha auspicato "che questo percorso possa andare avanti, evitando ritorni al passato e centralismi. Mi auguro invece che alla fine si possa arrivare ad un Servizio nazionale del lavoro profondamente radicato nei territori". Oltre a rappresentare un ritorno al passato, l'ipotesi rischia, secondo l'assessore, di "determinare una cesura tra BELTRAME RIPARTE le politiche attive del lavoro, di esclusiva competenza 61 PERSONE TORNANO A LAVORARE dello stato e la formazione, di esclusiva competenza regionale". Simoncini ha anche ricordato che in LEGGI TUTTO Toscana "abbiamo approvato una legge, non

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"Tra l'Arno e la strada"

Manuele Marigolli non si ferma piĂš Continuano le presentazioni del libro

L'altra data in cantiere è prevista per mercoledÏ 21 gennaio: alle 21, presentazione del libro presso la sede del Comune di Montemurlo, con l'autore e il sociologo Giampietro Schibotto

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La campagna

Rinnovo Rsu nel Pubblico Impiego "Basta essere considerati bancomat" per il resto del paese, perché è importante riconquistare la nostra capacità di rappresentanza delle esigenze dei cittadini. Se la politica ci sfida sul terreno della rappresentanza, l'elezione delle Rsu nei posti di lavoro deve essere la nostra risposta”. “Queste elezioni parlano al paese e parlano ai nostri comparti. Dicono a questo paese che la Cgil non è disponibile a recedere sul piano della democrazia. Noi vogliamo più welfare, più conoscenza, più sanità, vogliamo insomma i diritti fondamentali garantiti per le persone. Noi vogliamo rinnovare il nostro settore, ma la riforma del pubblico si fa con i lavoratori non contro i lavoratori”. Lo ha detto il segretario generale della Flc Cgil, Domenico Pantaleo. “La campagna di questi giorni contro di noi è ignobile – ha proseguito ­. Noi non difendiamo chi non fa il proprio dovere, noi non difenderemo mai i fannulloni perché danneggiano il mondo che rappresentiamo. Ma pretendiamo rispetto per i lavoratori e per il lavoro. La campagna che ci denigra è terribile". LEGGI TUTTO

“In questo paese ci stiamo confrontando da anni con governi che reagiscono alla crisi economica in corso negando i diritti dei lavoratori e dei cittadini. Il lavoro è ormai diventato un dovere non un diritto, mentre il pubblico impiego è oramai un bancomat da cui prendere sempre senza mai dare”. Il segretario generale della Fp Cgil Rossana Dettori ha inaugurato con queste parole la campagna per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) nel pubblico impiego. Lo ha fatto al Teatro Quirino di Roma, nel corso dell’iniziativa "Democrazia, Partecipazione Lavoro ­ Avanti diritti!" organizzata da Flc Cgil e Funzione pubblica Cgil. “Se si continuerà a perseverare nei tagli indifferenziati alla pubblica amministrazione ­ prosegue Dettori ­, il risultato sarà JOBS ACT la drastica riduzione dei servizi ai cittadini. Un esempio per tutti di come il governo si muova a caso è la vicenda delle province. Le nuove province esistono solo sulla carta, en on si sa nulla su che fine faranno i lavoratori, non si fa una seria ricognizione delle funzioni che passeranno alle regioni, mentre a breve i percorsi di mobilità dovranno essere conclusi. Si naviga a vista, l'unica cosa certa è l'indecente blocco della contrattazione”. “E' ora di dire basta con questi governi incapaci di dare risposte – ha continuato Dettori ­. In questo quadro, le elezioni delle Rsu sono più di un'opportunità. Rappresentano DENUNCIA FILCAMS: DOPPIA BEFFA la possibilità di riconquistare spazi di democrazia PER I LAVORATORI IN APPALTO partecipativa per i cittadini sui luoghi di lavoro e nella società. Le Rsu sono una grande potenzialità anche LEGGI TUTTO n. 02 - 14 gennaio 2015


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La promozione Sconto agli spettacoli del Puccini di Firenze per gli iscritti alla Cgil Venerdì 30 e sabato 31 gennaio ore 21:00: Andrea Maia­Teatro Golden e Vincenzo Sinopoli presentano GIANNI FERRERI, DANIELA MOROZZI, EMANUELE PROPIZIO e GIULIA MARINELLI in CHIAMALO ANCORA AMORE di Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli. Regia di Toni Fornari PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO RISERVATO € 19,00

Venerdì 16 gennaio ore 21:00: Andrea Maia­Teatro Golden e Vincenzo Sinopoli presentano CESARE BOCCI, ELEONORA IVONE e MARCO BONINI in OSPITI di Angelo Longoni PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO RISERVATO € 19,00 Venerdì 23 e sabato 24 gennaio ore 21:00: Guascone Teatro presenta ANDREA KAEMMERLE con I GATTI MÉZZI in MARINATI ‘43, con Tommaso Novi, Francesco Bottai e Andrea Kaemmerle PREZZO INTERO € 20,70 PREZZO RISERVATO € 15,00 Giovedì 29 gennaio ore 21:00: FUORIVIA PRODUZIONI presenta Nada in SCOMPAGINE di Nada Malanima, luci e oggetti scenici di Andrea e Massimo Violato, costumi di Antonio Marras, regia di Alessandro Fabrizi PREZZO INTERO € 23,00 PREZZO RISERVATO € 17,00

Mercoledì 4 e giovedì 5 febbraio ore 21:00: TiesseTeatro presenta MARCO COLUMBRO e GAIA DE LAURENTIIS in ALLA STESSA ORA IL PROSSIMO ANNO di Bernard Slade (traduzione e adattamento di Nino Marino, regia di Giovanni De Feudis) “Alla stessa ora il prossimo anno”, commedia di Bernard Slade, è stata prodotta per la prima volta nel 1975 ed è stata rappresentata per ben quattro anni consecutivi a Broadway. E’ forse la più famosa ed amata commedia romantica del ventesimo secolo, ed è stata considerata la migliore fra tutte quelle a due personaggi, che hanno inondato le scene di Broadway. PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO RISERVATO € 19,00 ino ad esaurimento posti disponibili Venerdì 6 febbraio ore 21:00: Guascone Teatro presenta ANDREA KAEMMERLE, RICCARDO GORETTI e ADELAIDE VITOLO in ZONA TORRIDA di Donato Sannini e Daniele Costantini, adattamento e regia di Andrea Kaemmerle e Riccardo Goretti. PREZZO INTERO € 20,70 PREZZO RISERVATO € 15,00 fino ad esaurimento posti disponibili

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube LA STORIA Licenziati dalla Lega Nord, s'iscrivono alla Cgil "Il sindacato tutela il lavoro, Salvini no" GUARDA IL VIDEO

LA PROTESTA Enrico Rossi "furioso" al presidio contro i tagli alle Province Nel mirino le modalitĂ del riordino istituzionale

GUARDA IL VIDEO

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La rubrica LO SCIOPERO DELLE MANSIONI E' DA RITENERSI ILLEGITTIMO Per la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, non

le

costituisce legittimo esercizio del diritto di sciopero il

12978/11; Cass. 12979/11 e Cass. 20273/11 cit.). In

rifiuto (da parte di un lavoratore) di svolgere uno o più

sostanza, per la Suprema Corte, “si è al di fuori del

compiti (a lui) affidati per una data unità di tempo.

diritto di sciopero quando il rifiuto di rendere la

È

mansioni,

prestazione per una data unità di tempo non sia

comportamento costantemente ritenuto estraneo al

integrale, ma riguardi solo uno o più tra i compiti che il

concetto

lavoratore è tenuto a svolgere”.

il

caso

del

di

c.d.

sciopero

sciopero e

pertanto

delle

illegittimo

dalla

ultime

Cass.

548/11;

Cass.

12977/11;

Cass.

giurisprudenza.

Nel caso di specie, il rifiuto da parte di un portalettere di

Nel caso che qui occupa, la Suprema Corte, con

effettuare la consegna di corrispondenza di competenza

sentenza 6 novembre 2014, n. 23672, ha affermato ­

di un collega assegnatario di altra zona della medesima

dando seguito a un orientamento ormai costante in

area territoriale, in violazione dell’obbligo di sostituzione

giurisprudenza ­ che in tema di astensione collettiva dal

previsto dal contratto collettivo, non può considerarsi

lavoro e con riferimento al caso in cui un accordo

astensione dal lavoro straordinario, né astensione per

collettivo contenga una disposizione che obblighi il

un orario delimitato e predefinito ma, al contrario, (per la

dipendente a sostituire (oltre a svolgere la sua

Corte) è rifiuto di effettuare una delle prestazioni dovute.

prestazione contrattuale già determinata) un collega

Situazione ­ per la Corte di legittimità ­ pacificamente

assente, in quota parte oraria, la relativa astensione

assimilabile a quella del c.d. sciopero delle mansioni:

collettiva da tale prestazione non attiene al legittimo

“all’interno del complesso di attività che il lavoratore è

esercizio

tenuto a svolgere, l’omissione concerne uno specifico di

del

diritto

di

sciopero,

ma

costituisce

inadempimento parziale degli obblighi contrattuali (v. tra

tali obblighi”. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

ww.avvrusconi.it

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NonSoloToscana

Unì affabulazione e impegno civile Addio al regista Francesco Rosi

Non c’è più Francesco Rosi, uno dei più grandi registi italiani del secondo Novecento. L’autore napoletano è scomparso a 92 anni. Nella sua lunga filmografia ha segnato almeno 20 anni del nostro cinema: due decenni complessi, i Sessanta e i Settanta, su cui Rosi ha impresso un marchio indelebile. E’ stato un maestro del quel cinema sociale, il maggiore insieme ad Elio Petri, con cui ha condiviso molto tra cui l’attore simbolo del film inchiesta Gian Maria Volontè. L’opera più nota di Rosi, Le mani sulla città, è oggi sullo scaffale dei cinefili accanto a La classe operaia va in paradiso: i due film vinsero la Palma d’Oro ex aequo al Festival di Cannes 1972. La sua biografia parte da aiuto regista di Luchino Visconti fino alla nascita e sviluppo del suo stile inconfondibile. Ma più che la vita ricca e piena, preme ricordare ciò che Rosi è stato nella cultura italiana. In tutti i suoi film ci ha invitato a non fermarsi all’apparenza, guardare dietro alle questioni, scavare in ciò che non torna. Non accettare le versioni ufficiali, quello che dicono i governi, respingere la retorica del potere e tentare di arrivare alla verità nelle questioni. Non guardava in faccia nessuno Rosi, evitava la semplificazione per dire cose scomode e spiazzanti: così la parabola del

costruttore edile Edoardo Nottola ne Le mani sulla città, che cambia schieramento (da destra al centro) ma continua nella speculazione edilizia, nel costruire palazzi che crollano portandosi dietro molte vite. Una situazione trasversale perché, come dice la didascalia, “personaggi e i fatti qui narrati sono immaginari, è autentica invece la realtà sociale e ambientale che li produce”. E’ proprio questo il punto: il regista cercava sempre la verità “sociale e ambientale”, in questo ha visto il futuro ovvero il nostro presente. L’“accordo” stretto da Nottola con la nuova giunta comunale per proseguire le attività illegali ricorda da vicino le intercettazioni del caso “Mafia Capitale” e gli scandali di Roma. Cinquant’anni dopo è un film tragicamente attuale, appena proposto per la prima volta in DVD da Mustang Entertainment pochi mesi prima della morte del regista. Ma Rosi non è solo il suo capolavoro. Ripassando la sua filmografia, troviamo tanti altri spunti meno conosciuti ma non minori: le biografie di Salvatore Giuliano e Lucky Luciano, ovviamente, ma anche Cadaveri eccellenti del 1975, dove l’ispettore Rogas (Lino Ventura) riceve pressioni per incastrare per omicidio alcuni comunisti innocenti. Un affresco che fece arrabbiare la Democrazia cristiana visto che, in modo troppo “vero”, raccontava la tendenza ad attribuire tutti i mali alla sinistra di quegli anni. E poi il poco noto Il momento della verità, storia del contadino Miguel che lotta per uscire dalla povertà e diventare torero. E ancora la prima guerra mondiale in Uomini contro, la trasposizione da García Márquez in Cronaca di una morte annunciata, la classe di Philippe Noiret diretto in Tre fratelli. Il cineasta ci ha dato anche una lezione di narrativa: a differenza di altri, l’impegno civile non ha mai soffocato il piacere dell’affabulazione. LEGGI TUTTO

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana LETTERE

DALL’INFERNO: IL LAVORO IN

ATTRAVERSO LE LETTERE A

“IL

TOSCANA TIRRENO”

Autore : Daniele Quiriconi con la collaborazione di Giovanna Mezzana Parole chiave: disoccupazione ­ precari ­ povertà ­ diritti ­ condizioni economiche e sociali ­ Toscana. Casa editrice: Fvl­Settegiorni. Pubblicato nel: novembre 2014. Pagine: 93. ISBN: 978­88­97848­27­1 Quasi 2 milioni di persone espulse dal lavoro, la crescita della precarietà, una disoccupazione dei giovani senza precedenti. La mancanza di speranza di un’intera generazione. E all’orizzonte non paiono comparire svolte, ma anzi il dibattito, animato da falsi modernisti, regredisce a livelli pre­politici. La sistematizzazione delle lettere della rubrica aperta sul Tirreno nella primavera del 2013 e che va avanti tuttora, offre uno spaccato di questo inferno.

GUIDO SACCONI:

LA

STORIA

DI UN POLITICO CONTROVOGLIA

Autore: Guido Sacconi. Parole chiave: biografia politica ­ sindacato ­ movimento operaio ­ lotte sindacali. Casa editrice: Firenze University Press Pubblicato nel: 2014. Pagine: 101. ISBN: 978­88­6655­549­0 «Il politico più riservato della Toscana» scrisse una volta di lui «la Repubblica», e forse mai definizione fu più azzeccata. Nell’era della politica spettacolo, dell’apparire più che dell’essere, colpisce ancora di più l’understatement che ha sempre caratterizzato la non breve attività sindacale e politica di Guido Sacconi. Una persona seria, ma non seriosa. Come si capisce leggendo questa sua ricostruzione ironica della politica 'vista dal di dentro', fatta di persone in carne ed ossa, con tanti pregi ed altrettanti difetti, che in queste pagine vengono impietosamente e gustosamente descritti.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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In viaggio con... Vietnam e Cambogia: un tour dentro allo spazio e al tempo

DAL 3 AL 14 FEBBRAIO OPPURE DAL 3 AL 14 MARZO AL COSTO DI 2280 EURO Passaporto: per l’ingresso in Vietnam è necessario possedere un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio agente di viaggio. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it

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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO

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In breve

Livorno, a Officine dello Sport 9 posti di lavoro a rischio. La Slc e la Cisl chiamano il Comune Officine dello Sport: a rischio 9 posti di lavoro. “Non possiamo accettare di perdere altri posti di lavoro. Vogliamo risposte dall’amministrazione comunale di Livorno” questo l’appello lanciato da Beppe Luongo per Slc Cgil e Alberto Faccendoni per Cisl. Sono 9 su 24 i lavoratori di Officina dello Sport per i quali sono stata avviate le procedure di messa in mobilità. Una vera mazzata formalizzata il 5 gennaio, ma di cui da settimane c’erano state avvisaglie allarmanti. I sindacati hanno avuto un incontro con Officina dello Sport durante il quale hanno chiesto se ci sono soluzioni alternative ai licenziamenti. Officina dello Sport ha dato la sua disponibilità a trattare, a patto però di trasformare i contratti full time in part time e di procedere anche al demansionamento del personale dove necessario. Tutto questo riguarderebbe 18 dei 24 lavoratori dipendenti. “Abbiamo preso atto della disponibilità dell’azienda a trattare soluzioni alternative ai lavoratori però sarà chiesto un sacrificio molto pesante che non può però essere accettato nella sua interezza". LEGGI TUTTO

Il sindaco alla stampa: "400 prepensionamenti" La Rsu del Comune di Firenze chiede un incontro Dice Mauro Comi della Rsu del Comune di Firenze: "Il 23 dicembre 2014 in tarda serata, e' stato siglata una preintesa tra RSU e Amministrazione Comunale, per definire un nuovo contratto integrativo, un tentativo dopo anni di incursioni di MEF, Corte dei Conti ecc.ecc., di tornare a una situazione di normalità anche nell'ambito delle relazioni sindacali, tra l'altro questo accordo andrà sottoposto al voto vincolante dei lavoratori . Pochi giorni , anzi poche ore dopo, apprendiamo dalla stampa, prima attraverso una intervista al Sindaco poi reiterata da dichiarazioni dell' Assessore al personale, la volontà di prepensionare 400 dipendenti comunali, per dare un taglio del 10 % alle spese per il personale. Sorgono spontanee alcune considerazioni, la prima: il terreno più naturale per tali comunicazioni invece dell' esternazione sensazionalistica a mezzo stampa, non sarebbe stato il confronto già in corso con la RSU e le organizzazioni sindacali? In secondo luogo: se si vogliono tagliare le spese del personale, perché non si smette di assumere a chiamata con gli art. 90 e 110 e attribuire a questi “ fortunati”,indennità non commisurabili a quelle dei "normali" dipendenti? In terzo luogo, come si pensa di gestire i SERVIZI? Affidandosi ad esternalizzazioni che ai cittadini costano più della gestione diretta, e frequentemente (ROMA docet), assurgono agli onori della cronaca giudiziaria?". LEGGI TUTTO

Autogrill di Montepulciano, licenziata una Rsa per motivi disciplinari. Opposizione Filcams La Filcams Cgil di Siena denuncia il licenziamento di una RSA – rappresentante sindacale aziendale – dell’Autogrill di Montepulciano riservandosi di “attivare proprie iniziative contro l’ingiusto provvedimento preso dall’azienda”. “Questo licenziamento – spiega Daniela Spiganti della Filcams Cgil Valdichiana – è stato motivato dall’azienda come sanzione disciplinare per un’azione che avrebbe commesso la dipendente, per l’appunto una rappresentante sindacale che ha sempre lottato all’interno dell’autogrill per la tutela dei diritti dei colleghi”. “Non solo la situazione che in questo momento coinvolge Autogrill anche a causa della crisi economica generale – sottolinea la Filcams – non sta trovando soluzioni a tutela dei livelli occupazionali, ma purtroppo si stanno verificando anche questi gravi episodi. E’ appena terminato l’iter parlamentare che ha messo in discussione l’art. 18 e già assistiamo ad iniziative da parte delle aziende sul taglio del costo del lavoro e dei diritti dei lavoratori, con conseguenze che incidono non solo sulla vita delle persone, ma anche sulla loro dignità”. “La Filcams Cgil – conclude la sindacalista della Filcams Cgil Valdichiana Spiganti – sarà a fianco della lavoratrice in tutte le azioni vertenziali che riterrà opportuno intraprendere per tutelare le proprie ragioni”. LEGGI TUTTO

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