Primomaggio 26 2015

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Numero 26/2015 - Anno 5

P I C C ONA T OR I

I lavoratori delle costruzioni sabato in piazza a Roma: chiedono risposte su pensioni, investimenti e legalitĂ . "Non possiamo lavorare fino a 67 anni" pagine 2-5

In primo piano Segnali di ripresa e contraddizioni: focus Ires sull'economia toscana pagina 7 Province, si riaccende la mobilitazione. Flash mob a Pistoia pagina 10 Cassazione: "No danno erariale ai sindacalisti". Il caso Firenze pagine 12-13 E' uscito il nuovo Panorama Silp: osservatorio su Grosseto pagine 16

La Newsletter settimanale

16-07-2015


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Editoriale di Giulia Bartoli

(Segretaria Generale Fillea Cgil Toscana)

Un edile non può lavorare fino a 67 anni La Toscana sarà presente all'importante manifestazione di sabato a Roma dove i lavoratori delle costruzioni si incontrano per chiedere a gran voce la modifica delle legge Fornero sulle pensione, una politica industriale diversa, investimenti e attenzione alla legalità. Il mandato congressuale che i lavoratori ci hanno dato, a partire da una fortissima richiesta proveniente dalle assemblee di base fino all'approvazione di un ordine del giorno al Congresso Nazionale della CGIL, partiva da una affermazione: “I lavori non sono tutti uguali”. Sulla base di questo, il settore sicuramente più penalizzato si è dato appuntamento a Roma. L'obiettivo prioritario è cambiare la Legge Fornero e far sì che questo diventi un obiettivo Confederale di CGIL, CISL e UIL. E la Segreteria Unitaria di lunedì scorso sembra andare in questa direzione. Per noi è solo l'inizio, pronti alla mobilitazione se non cambia questa condizione di ingiustizia sociale. Non è pensabile che un cavatore, un edile possono stare in quella condizione lavorativa fino a 65, 67 anni, aumentando enormemente il rischio di incidenti sul lavoro. Oltre a non garantire un turn over con i giovani, senza lavoro o sotto il ricatto della precarietà. La nostra idea è quelle di rendere sì più flessibile l'accesso alla pensione ma senza penalizzazioni in considerazione della gravosità del lavoro che una persona ha svolto nella vita, a partire dai nostri settori.

In preparazione della manifestazione del 18 luglio la Fillea ha organizzato una iniziativa a Carrara il 10 luglio con i cavatori del distretto Apuo Versiliese. Sono esasperati, sono persone che hanno fatto delle cave la loro vita ma ora arrivati ad un certo punto sono esausti. Sotto il sole cocente d'estate, il freddo d'inverno e coi figli, magari a casa, disoccupati, per i quali vorrebbero un futuro diverso. Ma sono sempre orgogliosi del loro essere cavatori. Chiediamo inoltre una diversa politica industriale, investimenti che facciano ripartire il settore edile e i comparti affini, creando occupazione per i giovani anche attraverso un'idea diversa di sviluppo che parta dall'innovazione e dalla qualificazione dei settori dei materiali da costruzione. E poi occorre intervenire sul mercato del lavoro con politiche diverse rispetto al Jobs Act. Va cambiata la norma che introduce il Durc on­line (che non certifica la regolarità in tempo reale, cancella le verifiche della regolarità a livello di cantiere, inibisce la possibilità di agganciare la congruità tra versamenti, costo del lavoro e ammontare dell'appalto e non viene previsto alcun meccanismo che contrasti l'evasione contributiva), va vietato l'utilizzo dei vaucher e occorre contrastate le false partite Iva o le false cooperative. Servono infine regole diverse sugli appalti: un'occasione è il recepimento della direttiva UE con le modifiche al Codice.

n. 26 - 16 luglio 2015


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La manifestazione Sabato scendono in piazza Ss. Apostoli a Roma i lavoratori delle costruzioni

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La manifestazione La piattaforma: pensioni, sicurezza, lotta al lavoro nero, investimenti

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Carrara

Dopo cinque giorni di sciopero i cavatori firmano l'integrativo segretario Fillea, che ringrazia i lavoratori per il sostegno ricevuto nei momenti cruciali della trattativa. IL COMUNICATO DEGLI INDUSTRIALI

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E' stato difficile e sofferto, ma alla fine i lavoratori del marmo hanno il loro contratto integrativo garantito per i prossimi anni. "Non era scontato, ma dopo cinque giornate di sciopero, percio' un grande impegno e sacrificio dei lavoratori, siamo riusciti a portare a casa un risultato importante" è il commento di Roberto Venturini, segretario Fillea Massa Carrara, che prosegue "primo fra tutti la parte economica, con un aumento a regime di circa cento euro mensili, che in un momento come questo lo riteniamo un risultato importante". E' stata prevista una una­ tantum "sulla erogazione specificheremo i termini nei prossimi giorni ­ prosegue Venturini, che sottolinea "non vogliamo e non possiamo dimenticare che si parla di contratto territtoriale triennale mentre lo scopo delle imprese era quello di decretare la fine dei livelli provinciali. Ovviamente questo per noi inaccettabile. Non ci siamo mai sottratti al confronto su parametri aziendali ma decisi insieme e con gli strumenti di verifica realistici. Nel rapporto con le istituzioni le proposte le abbiamo fatte e contunueremo a farle". Nelle prossime settimane "faremo un giro di assemblee per informare i lavoratori dei dettagli dell'accordo" conclude il

L’Associazione Industriali ha fatto ogni sforzo per convincere le delegazioni sindacali a guardare negli occhi la reale situazione di tutto il settore lapideo; alla fine, suo malgrado, ha sottoscritto una accordo di cui non condivide una larga parte degli istituti e lo ha fatto sotto il peso di forti pressioni e come segno di attenzione per la collettività. L’accordo siglato alle 23 di giovedì sera, infatti, penalizza ulteriormente le aziende del piano: in generale verranno aumentati i salari a lavoratori che, a parità di mansioni, già adesso beneficiano di emolumenti superiori del 25% a ciò che avviene in altre realtà della Penisola. L’Associazione è molto preoccupata che questo accordo possa non solo rendere più difficile la creazione di nuovi posti di lavoro ma metta anche a rischio una parte di quelli esistenti. Perché l’Associazione ha accettato di firmare? Lo ha fatto per dare un segno tangibile di armonia e dialogo; lo ha fatto accogliendo l’invito del Sindaco che proprio alla sottoscrizione di una intesa sulla vertenza sindacale aveva legato la riapertura del clima necessario per affrontare il ventaglio di problemi che soffocano il settore del marmo. Ci auguriamo che questo gesto, di cui avvertiamo tutto il peso, sia accolto come una chiara manifestazione della disponibilità a collaborare già evidenziata in recenti dichiarazione pubblicamente. Ora ci aspettiamo l’inizio di un nuovo capitolo nelle relazioni tra amministrazione comunale, imprese e sindacati, prerequisito per far riprendere al settore del marmo il suo ruolo di motore economico per Carrara".

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La mobilitazione Pensionati davanti alla sede Inps di Firenze: "Non fate cassa su di noi"

Modifiche al testo del decreto del governo sulla rivalutazione delle pensioni: questo in sintesi la richiesta che arriva dal presidio dei sindacati pensionati di Cgil, Cisl e Uil che si è tenuto martedì davanti alla sede regionale Inps. " ­ hanno detto i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil Pensionati ­. I pensionati sono persone che hanno lavorato una vita per far crescere questo Paese. Oggi ci mobilitiamo per chiedere che ci venga restituito quello che ci è stato tolto, così come sottolineato anche dalla Corte Costituzionali. E' una questione di giustizia e di equità". Circa 250 persone hanno partecipato al presidio per chiedere miglioramenti significativi al decreto del governo che al momento non solo restituisce soltanto una parte degli arretrati, ma lo fa "una tantum", cioè i pensionati riavranno una parte di quello che hanno

perso in questi anni, ma solo per il passato, e non per il futuro, ricevendo d’ora in avanti una pensione più bassa. "E' falsa la propaganda che vorrebbe insinuare una sorta di guerra tra pensionati e giovani ­ è stato spiegato da Spi, Fnp e Uil pensionati ­ Non rubiamo il futuro ai giovani, anzi i pensionati in questi anni di crisi sono stati il primo ammortizzatore sociale per le famiglie, vera colonna portante di questo Paese. Adesso non si può pensare di fare cassa sulle spalle dei pensionati". A margine dell'iniziativa i tre segretari di Spi­Cgil, Bruno Calzolari, Fnp­Cisl, Mauro Scotti, e Uil Pensionati, Alberto Andreazzoli, sono stati ricevuti dal direttore regionale dell'Inps Paolo Sardi, il quale ha preso l'impegno di farsi portavoce delle istanze dei

sindacati ai vertici nazionali dell'istituto. "Mi sento coinvolto ­ ha detto Sardi ­. Mi è piaciuto molto che nell'incontro di stamani sia stato ribadito che l'Inps è di tutti, significa che è un'iniziativa non settoriale ma di ampio respiro". All'incontro con il direttore Inps Sardi hanno partecipato anche le segreterie confederali regionali di Cgil, Cisl e Uil per sottolineare, è stato spiegato, "come in gioco ci siano non soltanto dei pensionati, ma questioni che riguardano i diritti di tutti i lavoratori. Basta far passare il messaggio che sia in atto uno scontro tra lavoratori e pensionati".

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Economia Il Focus Ires: segnali di lieve ripresa Contraddizioni tra le varie province avviamenti stabili passano da Gennaio a Maggio da 36.325 a 53.610 unità, facendo registrare un +47% su base annua e rappresentano oggi il 15,98% del totale contro l’11,56% del 2014. Cresce anche il tempo determinato (+2,6%) e il lavoro interinale (+15%), calano: apprendistato, progetto, intermittente e le altre forme. Crescono però anche le cessazioni a tempo indeterminato che erano 33.666 nel 2014 e diventano 34.522 nel 2015 (+2,54%). Le cessazioni totali dei lavoratori contrattualizzati, escludendo cioè le forme più “spurie” di lavoro, restano sostanzialmente inalterate a 98.550 unità. I licenziamenti collettivi ai sensi della L. 223 crescono a 2 cifre, a dimostrazione di una situazione ancora molto fragile dell’economia regionale. L’export nel primo trimestre consolida la crescita dell’ 1,1% trascinata soprattutto dal settore tessile­ abbigliamento­calzature­pelletteria ( +3,6%), mentre arretrano l’agricoltura (­3%) e la meccanica (­0,4%). LEGGI TUTTO

GUARDA IL VIDEO GUARDA IL VIDEO DI RTV38 Ieri è stato presentato il terzo focus Ires Cgil Toscana 2015 sull'conomia toscana, da Daniele Quiriconi e Fabio Giovagnoli. Crescono gli avviamenti, stabili le cessazioni, in crescita quelle del lavoro stabile, cala la cassa integrazione, cresce l’export (di poco). Per il prossimo anno previsioni contraddittorie tra le diverse ANSALDO BREDA aree della Toscana. Segnali di lieve ripresa dell’economia toscana, suffragati dal dato sulla cassa integrazione che, depurata dalla deroga, soggetta ai ripetuti blocchi di carattere burocratico, cala del 3,67% nei primi mesi del 2015 rispetto ai primi 5 mesi del 2014 ( 16.694.757 ore contro 17.327.000 la somma di cassa ordinaria più la straordinaria). Gli avviamenti al lavoro mantengono il trend di crescita innescatosi già nella seconda metà del 2014 con una crescita del 6,7% nei primi 5 mesi del 2015 sul corrispettivo 2014 (335.473 contro 314.1849). Esponenziale la crescita del tempo indeterminato, "DIPENDENTI MALATI SPIATI H24" per effetto della defiscalizzazione della legge di DENUNCIATI ATTI ANTISINDACALI stabilità che, soprattutto nei primi 2 mesi dell’anno, ha fatto registrare una forte impennata. Gli LEGGI TUTTO n. 26 - 16 luglio 2015


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Lo sciopero Ikea, alta l'adesione all'agitazione a Sesto. A Pisa volantinaggio Oltre il 90% di adesione allo sciopero al punto di Sesto Fiorentino: i lavoratori e le lavoratrici di Ikea rispondono così all’agitazione nazionale indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. Sabato scorso infatti le lavoratrici ed i lavoratori Ikea di tutta Italia sono stati in sciopero (per la prima volta in Ikea Italia) contro “l’atteggiamento pregiudiziale e di arroganza della Direzione del colosso svedese, che vuole togliere diritti e salario con la disdetta di anni di contrattazione di secondo livello. Un atteggiamento

incomprensibile,

non

motivato

da

nessun

importante calo del fatturato, ma dalla evidente volontà di peggiorare le condizioni delle lavoratrici e di lavoratori, dopo anni di relazioni sindacali positive”, dicono i sindacati. LEGGI TUTTO

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Firenze Anziano sfrattato dopo la scadenza della proroga. La denuncia del Sunia

Lunedì mattina a Firenze è stato eseguito uno sfratto per finita locazione a carico di un povero anziano di 74 anni, abitante nel centro storico fiorentino, proprio dietro piazza Pitti. Sebbene il Comune avesse trovato un alloggio popolare per i prossimi giorni, l’ufficiale giudiziario ha ugualmente eseguito lo sfratto. Dopo una febbrile trattativa tra proprietà e sindacato inquilini SUNIA, durata per ben 5 estenuanti ore, in una atmosfera incandescente, dovuta sia al clima che alla tensione altissima, il sig. Marcello ha dovuto lasciare l’alloggio, che era stato affittato alla sua famiglia, fin dal lontano 1918. Nel 2005, la ASL, allora proprietaria, svende all’asta la casa, acquistata da un professionista fiorentino, che avvia subito le procedure di sfratto. Lunedì quindi il sig. Marcello è stato vittima di un provvedimento umiliante e poco rispettoso della sua condizione di salute ed età. Ex calciante dei bianchi, ha dovuto chiedere aiuto a conoscenti, per non passare la notte in strada. Nemmeno l’intervento in extremis dell’Assessore Sara Funaro, che aveva già assicurato per telefono all’ufficiale giudiziario e alla proprietà una soluzione in tempi brevissimi, è servito a qualcosa. Alla fine, è stato chiamato anche il 118, per costringerlo ad

uscire se non con le proprie gambe, con la barella. Quello eseguito è il primo caso di sfratto per finita locazione a danni delle categorie più deboli, che fino al 30 giugno avevano goduto di una proroga dal governo. "Questo aumenta la grave pressione su un settore, quello degli sfratti" ­ dice Laura Grandi segretario del Sunia di Firenze ­ che alle costanti impennate del numero delle morosità vede aggiungersi anche questi provvedimenti. L’insufficienza della proroga è nei fatti: da febbraio del 'passaggio da casa a casa' non si ha traccia! Queste famiglie, in assenza di un nuovo e realmente efficace provvedimento, dovranno subire lo stillicidio dell’Ufficiale Giudiziario e della forza pubblica. Infatti le due misure che avrebbero dovuto garantire il passaggio da casa a casa per queste famiglie, come recitava il decreto, sono praticamente ancora ferme al palo. La prima, quella del recupero degli alloggi popolari sfitti per gravi carenze manutentive, ha visto materializzarsi la ripartizione alle Regioni dei fondi solo il 21 maggio. LEGGI TUTTO

ENERGIA

GARE GAS, ESTRA E CENTRIA MANTERRANNO L'ARTICOLO 18

n. 26 - 16 luglio 2015

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Enti locali Tagli, Centri Impiego, Polizia Allarme dei lavoratori delle Province nella mobilitazione del personale delle Province, che ­ spiegano i sindacati ­ “continua a confrontarsi con una riforma mal pensata ed attuata a metà e con servizi ai cittadini che rischiano di sparire o tracollare. LEGGI TUTTO LA REGIONE CHIAMA IL GOVERNO "Siamo di fronte a un passaggio molto delicato, la conversione

del

decreto

Enti

Locali

con

norme

importanti ad iniziare dalla disciplina per i centri per l'impiego e per la polizia provinciale. Noi proponiamo un accordo organico e duraturo al Governo: che i sevizi dei “Cambiare i punti del Decreto che non funzionano; fare un passo indietro sui tagli previsti nella Legge di Stabilità; scongiurare il rischio di tenuta occupazionale dei Centri per l'impiego; è allarme per la Polizia provinciale, chi difenderà l'ambiente?”: sono i messaggi partiti verso il Governo dall'assemblea regionale dei lavoratori e delle lavoratrici delle Province toscane, organizzata dalle segreterie regionali di Fp Cgil Toscana, Cisl Fp Toscana, Uil Fpl Toscana (e incentrata sulle questioni dei Centri per l'Impiego e della Polizia provinciale) lunedì scorso all'Auditorium di Sant'Apollonia in via San Gallo a Firenze. Presenti oltre 250 lavoratori (molti di loro hanno preso la parole per raccontare la propria situazione), e sono intervenute le parlamentari toscane Caterina Bini e Martina Nardi (Pd), Alessia Petraglia e Marisa Nicchi (Sel), alle quali è stato chiesto l’impegno a farsi portavoce nei confronti del Governo per modificare le misure previste nel Decreto su Polizia provinciale, Centri per l’impiego e precari. E' intervenuto anche l'assessore regionale Vittorio Bugli, che ha illustrato le competenze e le intenzioni della Regione sulla questione. L’iniziativa, che si è svolta nei giorni decisivi per l'approvazione del Decreto, rientra

centri per l'impiego siano gestiti da agenzie regionali, che si impegni affinché la riforma del Titolo V sia modificata e la competenza vada alle regioni e che eroghi le ulteriori risorse necessarie a garantire i servizi." Così Vittorio Bugli, assessore regionale, nell'intervento all'assemblea dei lavoratori dei Cpi. LEGGI TUTTO

PISTOIA

FLASH MOB DEI DIPENDENTI PER I SERVIZI E I POSTI A RISCHIO

n. 26 - 16 luglio 2015

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Cgil Incontri La musica, le parole, la tavola Quelle sere d'estate a Serravalle

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Il caso

Comune di Firenze, la Cassazione: "No responsabilità contabili al sindacato"

Il cordinamento della Rsu del Comune di Firenze rende noto che La Corte Suprema di Cassazione ­ Sezione unite civili ­ ha emesso la sentenza sul ricorso per Regolamento di giurisdizione (art 41 cpc) promosso dalle Organizzazioni Sindacali (CGIL, CISL, UIL, USB) nei confronti della Corte dei Conti della Toscana che aveva contestato danno erariale ai componenti della delegazione sindacale per la sottoscrizione di due verbali di accordo del 2010 e del 2012 relativi al trattamento retributivo accessorio del personale del Comune di Firenze. LA SENTENZA ACCOGLIE IL RICORSO STABILENDO IL DIFETTO DI GIURSDIZIONE DELLA CORTE DEI CONTI ESCLUDENDO QUALSIASI RESPONSABILITA' CONTABILE A CARICO DEI RAPPRESENTANTI SINDACALI CHE SOTTOSCRIVONO ACCORDI COLLETTIVI. La RSU esprime grande soddisfazione per questa sentenza che restituisce giustizia e verità sull'operato del sindacato, messo a dura prova in questi anni da indagini contabili che avevano l'unico scopo di inibire l'operato della Rappresentanza sindacale unitaria e delle Organizzazioni Sindacali ritenendoli responsabili di atti illegittimi nello svolgimento della funzione contrattuale. Al di là del fatto che per la RSU la

contrattazione integrativa era legittima in quanto stabilita dal contratto nazionale, il sindacato ha sempre svolto il suo mestiere. Con questa sentenza si chiude una pagina oscura delle vicende contrattuali al Comune di Firenze; altre pagine restano aperte: a settembre si terrà l'udienza presso il Giudice del Lavoro perché riconosca la legittimità dei contratti decentrati sottoscritti ed escluda qualsiasi recupero salariale a carico dei singoli dipendenti, sui quali grava ancora la famosa messa in mora del Comune differita al mese di novembre 2015. Pertanto nonostante il lavoro enorme che ancora ci attende, il sindacato riacquista dignità calpestate e ingiurie subite. Un sindacato accusato, anche pubblicamente, di aver organizzato a danno dei cittadini, un danno erariale da 50 milioni. Grande merito ai legali che hanno difeso i sindacalisti e il loro ruolo di rappresentanza e che hanno creduto in questa causa. Ai lavoratori e alle lavoratrici del Comune chiediamo di riacquistare fiducia e speranza, riconoscendo il valore della rappresentanza sindacale e della necessità di rafforzare la contrattazione aziendale.

VOLTERRA

SMITH, L'ASSEMBLEA DEI LAVORATORI DA' L'OK ALL'ACCORDO SINDACATO­AZIENDA

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Il caso

"Una sentenza che fa giustizia Una vittoria per la rappresentanza" danni, più gli interessi. Divisi tra sindacalisti, dirigenti e revisori dei conti era qualcosa come circa 54mila euro a persona da pagare”. Cosa insegna questa vicenda? “Non bisogna cedere su ciò che si ritiene un sopruso. Da dipendente pubblico, devo poi dire che si è alimentato un odio verso di noi, evocando il principio che prima si tolgono i diritti ai lavoratori pubblici per poi avere più facilità nel toglierli agli altri. Questo caso di Firenze ha una valenza nazionale e segna un grosso precedente”. Da domani avrete più forza? “Noi abbiamo la nostra strategia: vedere riconosciuti i contratti fatti, difendere salari e diritti dei dipendenti. E siamo contenti che i giudici abbiano sancito che noi rispondiamo solo a chi ci ha eletto, idea che poteva esser messa in discussione. La sentenza dà più forza alla rappresentanze, è una vittoria non di pochi sindacalisti ma di tutto il mondo del lavoro”.

Mauro Comi, Rsu Cgil Comune di Firenze, che sensazione ha provato quando ha letto la sentenza? “Una sensazione inusuale in questo Paese, quella che per una volta pare che sia stata fatta giustizia. PONTEDERA Sui princìpi, al di là del coinvolgimento personale. E' stata quasi una liberazione, dopo un attacco ideologico verso il mondo del lavoro. Si è ripristinato un profumo di diritto. Pareva che un sindacalista, oltre che rappresentare i lavoratori, dovesse difendere anche gli interessi dei datori. Rappresentare i lavoratori poteva diventare un mestiere pericoloso, e assai meno desiderabile: con che cuore uno si metteva al tavolo? Invece la sentenza dice chiaramente che gli interessi dei sindacalisti, sul mandato dei lavoratori, sono GRUPPO PIAGGIO, LA FIOM: antagonisti rispetto a quelli dei datori. Principio che "QUADRO PREOCCUPANTE" può apparire scontato, ma che non lo era diventato”. Cosa rischiavate? LEGGI TUTTO “In tutto si trattava di circa 850mila euro di presunti n. 26 - 16 luglio 2015


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Versilia La Cgil lancia un S.O.S: "L'economia locale è a rischio di illegalità" delle imprese anche sul versante delle relazioni sociali» e sottolinea che «il tema delle infiltrazioni della criminalità nel tessuto economico locale e del problema del riciclaggio sono aspetti che spesso purtroppo non sono adeguatamente percepiti». «Riteniamo anche necessario ­ aggiunge Bindocci ­ mettere a fuoco la durezza e la precarietà delle odierne condizioni di lavoro nel sistema di impresa anche locale, problematiche accentuate dal clima di ricatto

Più che un allarme, un invito a prendere atto dei rischi che corre l’economia locale. La conferenza di organizzazione della Cgil provinciale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sulla questione legalità, questione che il responsabile versiliese della Camera del lavoro sottopone all’attenzione dei sindaci e del prefetto per chiedere di «aprire un tavolo sulla legalità nell’economia, contro le infiltrazioni malavitose e per il rispetto delle regole nel mondo del lavoro». L’appello della Cgil prende le mosse da una grave vicenda accaduta nei locali della Camera del Lavoro di Viareggio il 19 aprile 2013, quando dei sindacalisti denunciarono di essere stati aggrediti e minacciati a mano armata nel corso di una vertenza. «Quella vicenda ­ dice Massimiliano Bindocci, coodinatore Cgil Versilia ­ si inserisce in un quadro che conferma che il tema del rispetto della legalità delle attività economiche e del rispetto delle regole del mondo del lavoro è attuale e urgente anche in Versilia, e il sindacato svolge un ruolo di primo presidio di legalità nei luoghi di lavoro». La Cgil, dopo avere ricordato la fiaccolata organizzata sul tema della legalità che fece tappa anche al Bar Fappani chiuso per motivazioni legate a un’inchiesta giudiziaria, chiede «che si presti attenzione alla realtà

occupazionale che attanaglia il mondo del lavoro e comporta la difficoltà ed a volte anche l'impossibilità di esercitare da parte delle lavoratrici e dei lavoratori invisibili, un civile potere di contrattazione su diritti fondamentali in vari settori produttivi. La questione si verifica nella media e piccola impresa in molti settori produttivi, ed anche nelle realtà degli appalti e dei subappalti sebbene già in anni passati erano stati sottoscritti protocolli di intesa, soprattutto nel settore edile con le parti datoriali e alcune amministrazioni locali, alla presenza anche della Prefettura. Tali protocolli andrebbero monitorati ed eventualmente valutata l'opportunità di fare altre intese come accade in altri territori con tessuti economici analoghi per monitorare e ostacolare le infiltrazioni malavitose e il riciclaggio, combattere la concorrenza sleale oltre che migliorare le reali condizioni di lavoro in molti ambiti, anche se purtroppo il dramma occupazionale ha fatto passare in secondo ordine la qualità e la legalità del lavoro». Su tutto questo, come peraltro previsto anche negli accordi fatti con i vari comuni nell’ambito della contrattazione sociale, la Cgil chiede di aprire un tavolo per approfondire le tematiche e individuare soluzioni possibili.

LEGGI L'ODG LEGGI L'ADESIONE DEL SERAVEZZA ETTORE NERI

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SINDACO

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Ammortizzatori "Contratti di solidarietà, salario a rischio?": allarme di Mirko Lami temporale massimo di durata. In particolare la durata “Crescerà della cassa ordinaria e straordinaria viene fissata in l'utilizzo dei 24 mesi per ciascuna unità produttiva da calcolare in Contratti di un quinquennio mobile, contro gli attuali 36 mesi nel solidarietà: la quinquennio fisso. Quello del quinquennio mobile è Regione potrà un punto saliente della riforma per la riduzione continuare a temporale della cassa integrazione: con i quinquenni contribuire col fissi che andavano da 5 anni in 5 anni (l’ultimo da 10% di agosto 2010 ad agosto 2015), se si ricorreva alla sostegno? cassa negli ultimi 36 mesi di un quinquennio, si Verifichiamo se, poteva prolungarla di altri 36 mesi nei primi tre anni coi decreti del quinquennio successivo, raggiungendo in questo attuativi, si modo un periodo ininterrotto di 6 anni di cassa rischia una fetta di salario dei lavoratori”: integrazione. Anche il contratto di solidarietà ha una l'allarme di Mirko Lami di Cgil Toscana. durata di 24 mesi ma può essere prolungato sino a Di questi tempi una doccia fredda può far piacere, 36 mesi anche continuativi, in quanto il periodo dei ma i lavoratori che sono in Contratto di Solidarietà primi 24 mesi viene conteggiato, ai fini del rischiano di fare una doccia gelata, quindi grave per raggiungimento del tetto dei 36 mesi, solo per metà: la salute. Sì, perché con i nuovi decreti attuativi del ad esempio, un periodo di 24 mesi varrà 12 mesi, un Governo sul Jobs Act, l'ammortizzatore sociale più periodo di 20 mesi ne varrà 10 e così via". diffuso saranno i “contratti di solidarietà”, che LEGGI TUTTO saranno lo strumento per aumentare i tempi di protezione del lavoratore. Purtroppo, con l'aumentare dei tempi di protezione, il rischio altissimo sarà quello L'APPUNTAMENTO di non finanziare più il famoso 10% di sostegno, che nel caso nostro, arrivava dalla Regione Toscana, proprio perché non ci sono più i fondi. E' l'allarme che lancia Mirko Lami della segreteria di Cgil Toscana: “Nel nuovo scenario di razionalizzazione della Cassa integrazione è comunque probabile che il contratto di solidarietà trovi una utilizzazione maggiore anche alla luce del decreto legislativo attuativo del Jobs Act in materia di riordino degli ammortizzatori sociali, ora all'esame STASERA LANDINI IN VERSILIA delle commissioni Lavoro di Camera e Senato per il E LUNEDI' A SIECI (PONTASSIEVE) parere non vincolante. Con la riforma, la cassa integrazione ordinaria, quella straordinaria e i LEGGI TUTTO/1 LEGGI TUTTO/2 contratti di solidarietà si possono utilizzare in un arco

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Il periodico E' uscito il secondo numero del 2015 di Panorama Silp: focus su Grosseto E' uscito il secondo numero del 2015 di Panorama Silp, il giornalino/newsletter del Silp Cgil Toscana. In questo numero: il focus sulla criminalitĂ organizzata e l'illegalitĂ a Grosseto (interventi del prefetto,del questore, del sindaco, di Renato Scalia e del segretario della Camera del lavoro Claudio Renzetti), l'intervista di saluto ad Alessio Gramolati, il benvenuto a Dalida Angelini, l'editoriale di Marco Noero, i contributi del Silp Cgil nazionale, il piano per l'edilizia sociale ai poliziotti e le ultime novitĂ previdenziali. SFOGLIA

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Artigianato/1 Un buono sui libri scolastici per i figli dei lavoratori (da Ebret)

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Artigianato/2 San.Arti, dalla sanità integrativa alla maternità: scopri le occasioni

Lavoratrice, lavoratore lo sai che con San.Arti se hai un contratto da artigiano nei seguenti comparti: dell’Area Meccanica, Installazione di impianti, Orafi, Argentieri ed affini, Odontotecnici; dell’Area Chimica/Ceramica; dell’Area Legno/Lapidei; Alimentare e della Panificazione; Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere; dell’Area Comunicazione; CCNL dell’Area Tessile/Moda hai come diritto contrattuale l'accesso alle prestazioni della sanità integrativa la quale ti rimborsa i tickets sanitari o ti consente di avvalerti di strutture sanitarie convenzionate a carico

del fondo? Lo sai che hai diritto ad una visita odontoiatrica gratuita all'anno ed anche ad un check up? Lo sai che dopo il 50° anno di età hai diritto ad una serie di esami per la prevenzione personalizzati per uomini e donne? Lo sai che hai a disposizione un pacchetto maternità del valore di 1000 euro? Se non sai tutto ciò e vuoi saperne di più, o lo sai ma non sai come fare a beneficiare di tutto ciò, rivolgiti presso la sede della CGIL della tua zona. LEGGI TUTTO

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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube LA BATTAGLIA Jobs Act e controllo a distanza, la Cgil si mobilita La protesta a base di ironia e flash mob GUARDA IL VIDEO

IL TRAILER "Sloi machine", in scena la fabbrica dei veleni Lo spettacolo in giro per l'Italia di e con Andrea Brunello

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La rubrica LA TUTELA DEL LAVORO SUBORDINATO E LA CONFIGURAZIONE PATTIZIA Il sistema di diritto del lavoro nel nostro Paese si caratterizza per la c.d.

della natura subordinata del rapporto di lavoro che assumeva essere intercorso con il

inderogabilità unilaterale (o in peius), a protezione del soggetto debole del rapporto

veterinario stesso per lo svolgimento delle mansioni di assistente. I Giudici di merito

di lavoro. Il quadro di regole che compone il moderno diritto del lavoro risulta, tutto,

avevano, in particolare, ritenuto non assolto dal titolare dell’ambulatorio l'onere della

tendenzialmente inderogabile. In questo senso è quindi fondamentale individuare le

prova, su di lui incombente di dimostrare che il rapporto di lavoro fosse

caratteristiche che in concreto presenta la subordinazione, ovvero, il “tipo” lavoro

effettivamente autonomo. Per la prestazione di attività lavorativa onerosa, all'interno

subordinato: sottoposizione a prescrizioni stringenti circa i contenuti e le modalità

dei locali dell'azienda, con materiali ed attrezzature proprie della stessa e con

temporali del lavoro da svolgere; impossibilità di rifiutarsi di svolgere la prestazione,

modalità tipologiche proprie di un lavoratore subordinato, infatti, anche considerando

ove richiesta; sottoposizione al potere organizzativo e disciplinare del datore di

le caratteristiche delle mansioni svolte implicanti l’assenza di autonomia nella

lavoro; riconoscimento di una retribuzione fissa; esclusività dell’impegno lavorativo.

determinazione delle modalità di prestazione dell’attività, vi è la presunzione –

In presenza di tali caratteristiche, sia al legislatore, sia ­ tanto più ­ alle parti

relativa, salvo prova contraria fornita dal datore – di subordinazione. In relazione alla

contrattuali (datore di lavoro e lavoratore) è preclusa la possibilità di escludere, con

qualificazione come collaborazione continuativa e coordinata, invocata dal datore,

legge o con la dichiarazione contrattuale, l’applicabilità della disciplina inderogabile

difettavano dunque i presupposti legali, essendosi il rapporto di fatto svolto come

prevista a tutela del lavoratore. Non potrà, quindi, ad esempio, essere qualificato

lavoro subordinato. La Suprema Corte ha, quindi, ritenuto di dover confermare la

come non subordinato un rapporto di lavoro che sia invece riconducibile a questo

decisione della Corte territoriale in quanto le risultanze istruttorie prese in

“tipo” in quanto avente le caratteristiche sopra dette. Su questa linea si colloca anche

considerazione da quest’ultima avevano dato conto più “che di una collaborazione

una recente sentenza della Corte di Cassazione (Cass., 7 maggio 2015, n. 9224),

connotata dalla fornitura di uno specifico apporto che attenga ad attività

secondo cui “la tutela relativa al lavoro subordinato non può certo essere elusa per

professionalmente specializzate o meramente strumentali svolte in autonomia, di una

mezzo di una configurazione pattizia non rispondente alle concrete modalità di

prestazione caratterizzata dalla disponibilità della collaboratrice allo svolgimento di

esecuzione del rapporto”. Nel caso di specie tanto il Tribunale di Livorno quanto la

qualsiasi compito che gli fosse affidato secondo le esigenze di volta in volta

Corte d’Appello di Firenze avevano ritenuto fondata la domanda di una lavoratrice

rappresentate dalla titolare dello studio, così connotandola inequivocabilmente, sul

proposta nei confronti del titolare di un ambulatorio veterinario per il riconoscimento

piano fattuale, da ritenersi più rilevante rispetto a quello formale”. LEGGI TUTTO

a cura dello Studio Rusconi

Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805

ww.avvrusconi.it n. 26 - 16 luglio 2015


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NonSoloToscana

Assemblea Nidil, la voce dei precari Camusso: "Rappresentare tutti" spesso di condizioni complesse, salari poveri, contratti al ribasso. Come Alessandro, co.co.pro. della sanità: "Sono biologo molecolare specializzato in tumori infantili, faccio ricerca da anni. E da molti anni sono precario. Ogni volta il ministero fa promesse, ma di concreto non succede nulla.

In

questo

periodo

il

sindacato

parla

di

contrattazione inclusiva: è davvero auspicabile che i lavoratori facciano fronte comune per avere un peso maggiore".

La

parola

a

Simonetta,

lavoratrice

in

somministrazione dell'ex Alcatel in Friuli, ora Flextronics. "Ho iniziato a lavorare come metalmeccanica con contratto di un mese: dopo un anno continuavano a La situazione dei precari in Italia, le singole esperienze nei luoghi di lavoro, i contratti distorti e la lotta per condizioni

migliori.

L'impegno

del

sindacato

a

rappresentare queste persone, nel mondo del lavoro del 2015, un sindacato che vuole fare sempre di più attraverso la contrattazione inclusiva. Questi temi sono stati al centro della tavola rotonda "Controvento", che si è svolta il 15 luglio a Roma, nel corso della prima assemblea nazionale dei quadri e dei delegati di Nidil Cgil. I lavoratori hanno dialogato con il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che ha risposto

rinnovarmi il contratto, mi sono fatta qualche domanda. Mi sono guardata intorno: i miei colleghi avevano contratti di pochi mesi rinnovati anche per dieci anni. Eravamo 450 somministrati e 300 lavoratori fissi. Poi, con varie battaglie sindacali, grazie al Nidil abbiamo ottenuto l'assunzione di 100 persone. Quando è arrivata la Flextronics, abbiamo fatto una trattativa al ministero e firmato un accordo. Entro due mesi ci saranno altre 100 assunzioni". LEGGI TUTTO

SCUOLA

alle loro domande. Claudio Treves, segretario generale del Nidil, ha introdotto l'incontro. "Noi del Nidil possiamo dare un grande contributo al movimento sindacale ­ ha detto ­ perché, semplicemente, partiamo da noi stessi. Siamo le sentinelle delle trasformazioni, delle condizioni di lavoro e delle realtà nelle aziende. Le condizioni degli atipici, che noi raccontiamo, possono ricostruire ciò che abbiamo perso in questi anni: la conoscenza dei luoghi di lavoro. Il sindacato ­ a suo giudizio ­ deve superare gli steccati, intrecciare le esperienze delle sue categorie. Così si combatte l'isolamento". Poi spazio alle esperienze

RIUNITE LE SEGRETERIE CGIL­CISL­UIL "CAMBIARE LA LEGGE FORNERO"

dei precari, che sono state raccontate a lungo dalla platea. I lavoratori hanno ripercorso le loro storie, fatte

n. 26 - 16 luglio 2015

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Cultura

I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana ANTIFASCISMO,

IL

SINDACO TRANVIERE

SOCIALISMO, SINDACATO E ISTITUZIONI:

LA VITA E IL PROGETTO DI

FULVIO CEROFOLINI

Autori: Fabrizio Loreto, Donatella Alfonso, Federico Croci (prefazione di Ivano Bosco). Parole chiave: socialismo ­ sindacato ­ Cgil ­ antifascismo ­ ANPI. Casa editrice: Ediesse Pubblicato in: aprile 2015. Pagine: 296. ISBN: 978­88­230­19270 Il libro ricostruisce la biografia di Fulvio Cerofolini, autorevole politico e sindacalista genovese. Di origine operaia, militante antifascista e socialista, nel dopoguerra egli diventa un importante dirigente della Camera del Lavoro di Genova, di cui è Segretario generale dal 1967 al 1969; nei primi anni ‘60, per breve tempo, ricopre anche l’incarico di vicesegretario nazionale della CGIL.

LA

FAMIGLIA OMOGENITORIALE IN

DIRITTI

EUROPA

DI CITTADINANZA E LIBERA CIRCOLAZIONE

A cura di: Maria Gigliola Toniollo, Alexander Schuster. Parole chiave: rainbow family ­ PACS ­ famiglia ­ discriminazioni ­ diritti di cittadinanza ­ civil partnership. Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: maggio 2015 Pagine: 429. ISBN: 978­88­230­1941­6 Il volume ­ che può essere considerato un testo pilota per giuristi ­ analizza la dimensionegiuridica delle famiglie omoparentali all’interno della UE e le difficoltà che queste incontrano nello spostarsi da uno Stato all’altro, dato che il riconoscimento di status familiare, l’accesso alle tecniche di fecondazione assistita, l’adozione e la tutela giuridica di figli e figlie variano in maniera rilevante nell’Unione. Si propone un’analisi delle fonti del diritto discriminatorio nella UE.

I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 ­ 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288

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In viaggio con... Terme, mare shopping: il relax e la bellezza di Ischia Porto

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Royal Terme vantano pareti bianche, pavimenti piastrellati e sono dotate di servizi privati con doccia o vasca, telefono, TV SAT, aria condizionata, cassaforte, phon e minibar. La connessione Wi­Fi è disponibile. Cucina tipica nazionale e regionale, con menu a scelta e prima colazione a buffet. La Spa dell'albergo include diverse piscine termali coperte e all'aperto, una sauna, un bagno turco, vasche Kneipp e docce sensoriali. Lo Stabilimento Termale, accreditato presso l’SSN, affianca alle cure fangoterapiche ed inalatorie anche la massoterapia e la fisioterapia, fruibili anche in piscina termale coperta. Ampia scelta a livello di trattamenti estetici. Inoltre nell’innovativo reparto Spa, troverete il Percorso Romano. Gli ospiti dell'hotel Royal Terme potranno accedere gratuitamente al Parco Termale Castiglione. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA

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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO

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In breve

Sindacati contro il Comune di Rapolano: "Scelte unilaterali su asilo nido e servizi scuola" In questi giorni leggiamo sui quotidiani locali le preoccupazioni di alcune famiglie in merito alla messa a rischio di un servizio importante come l'asilo nido nel Comune di Rapolano Terme e in ogni caso la certezza di un inasprimento delle tariffe dei servizi scolastici. Non possiamo assolutamente condividere l'aver intrapreso la strada della tariffa unica per mensa e trasporto, servizi che si riferiscono alla scuola dell'obbligo e che quindi dovrebbero qualificare e distinguere un Comune. Invece si assiste a scelte che rimettono in discussione gli obiettivi di equità e progressività dei costi di compartecipazione delle famiglie che mai come nelle fasi di crisi economico­sociali dovrebbero essere perseguiti e che non tengono conto delle difficoltà delle famiglie a far fronte alle spese scolastiche. Per non parlare poi del fatto che nel passato tali decisioni erano state sempre discusse con le parti sociali, mentre oggi si è proceduto a scelte unilaterali. Altrettanto difficile è comprendere la possibile riduzione dell'offerta del servizio di asilo nido. LEGGI TUTTO

Maggio Fanza chiude dopo oltre quaranta anni Slc: "Urge una riforma delle Fondazioni liriche" La Slc Firenze e nazionale spiegano che "Maggio Danza conclude la sua storia. Il Sovrintendente della Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino nell'incontro con i sindacati del 2 luglio u.s., e la direzione lo ha ribadito nell'incontro odierno, ha annunciato la fine del percorso della compagnia di ballo che fin dalla fine degli anni 60 ha accompagnato l'offerta artistica del Maggio Musicale Fiorentino. Alcuni ballerini sono stati incentivati all'esodo, altri hanno rassegnato le proprie dimissioni, i pochi rimanenti (4) saranno licenziati con provvedimenti individuali. Da tempo la Fondazione aveva annunciato di voler cessare l'attività di MaggioDanza incontrando sempre le ostilità delle OO.SS. Slc Cgil aveva posto una pregiudiziale alla trattativa sul piano di risanamento quando l'allora Commissario F. Bianchi annunciò la volontà di licenziare tutti i tersicorei i quali non avrebbero avuto nessun tipo di paracadute, contrariamente a quanto sarebbe accaduto ai lavoratori ritenuti in eccedenza che avrebbero dovuto essere trasferiti in Ales. Il tentativo di salvataggio fatto con l'accordo del 7 gennaio 2014 attraverso il distacco ad una società terza è fallito, le ipotesi di progetti alternativi avanzate nel corso del tempo dalle OO.SS. non sono state accolte adducendo motivazioni di carattere economico che nascondono invece scelte politiche". LEGGI TUTTO

Ccnl gomma-plastica, ok alla piattaforma dagli esecutivi unitari riuniti a Milano Gli esecutivi unitari di Filctem­Cgil, Femca­Cisl, Uiltec­Uil, riuniti il 15 luglio a Milano, hanno dato il “via libera” all'ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto del settore gomma­plastica (oltre 140.000 i lavoratori interessati, dipendenti da più di 5.500 imprese) in scadenza il 31 dicembre 2015. Ora l'ultima parola spetta alle assemblee dei lavoratori, in maniera tale da consentire l'avvio delle trattative – presumibilmente a settembre, subito dopo l'Assemblea dei quadri e delegati per il varo definitivo – con la Federazione Gomma Plastica, Assorimap, Unionplast, Airp – tutte associazioni aderenti a Confindustria ­ alle quali sono già state inoltrate le lettere di disdetta. E' di 105 euro la richiesta di aumento salariale dei sindacati per il triennio 2016 ­ 2018, “una richiesta coerente – dicono – con la situazione economica attuale, che deve garantire la difesa del potere di acquisto dei salari attraverso l'incremento dei minimi, il miglioramento del welfare contrattuale e delle prestazioni lavorative”. Filctem, Femca, Uiltec confermano il ruolo insostituibile del contratto nazionale ma intendono anche affidare maggiori responsabilità e nuovi compiti al 2° livello di contrattazione, dotandolo di strumenti atti a cogliere esigenze specifiche che migliorino le condizioni di vita dei lavoratori e la competitività delle imprese. LEGGI TUTTO

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