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Numero 31/2015 - Anno 5
D IR ITTO D I V IV ER E Migranti, domani nelle città toscane la "Marcia degli scalzi" per la solidarietà e contro la xenofobia. Brotini: "Serve una nuova politica di accoglienza" pagine 2-3
In primo piano Primo giorno di scuola in Assemblea a Firenze e non solo pagine 4-5 Festa Cgil di Pisa, si parte il 18 settembre pagina 7 Angelini-Parrini, botta e risposta sul rapporto Cgil-Pd pagine 8-9 Il turismo non è in crisi, i lavoratori sì: sabato sciopero regionale pagina 14
La Newsletter settimanale
10-09-2015
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Editoriale di Maurizio Brotini (Segreteria Cgil Toscana)
Il diritto di migrare in cerca di una vita possibile La CGIL Toscana aderisce all'appello ed all'iniziativa della “Marcia delle donne e degli uomini scalzi” per dare sostegno ai migranti, che si terrà il prossimo 11 settembre a Venezia in concomitanza con la Mostra Internazionale del Cinema. Abbiamo promosso ed aderito, stante la gravità della situazione sul tema dei rifugiati e richiedenti asilo, alle iniziative analoghe che si stanno organizzando in molte città toscane, assieme alle associazioni ed alle organizzazioni che come noi tengono assieme umanità e passione civile e democratica. L'obiettivo è quello di far crescere in tutto il Paese, partendo dalla nostra Toscana, una risposta solidale alternativa alla xenofobia ed al razzismo. Perché nella crisi economica e sociale che colpisce il nostro Paese, frutto delle politiche di austerità, non prevalgano le sirene della propaganda delle forze reazionarie. In questo momento è importante far sentire la voce della solidarietà e dell'impegno a che non prevalga in Europa la scelta della chiusura e del razzismo, ma quella di una nuova politica dell'accoglienza e del rispetto dei diritti umani. E che si esprima lo sdegno e l'orrore per i morti e le sofferenze che vediamo quotidianamente. Per chiedere con forza i primi quattro necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali: certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre e catastrofi; accoglienza degna e
rispettosa per tutti; chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti; creazione un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino. Una mobilitazione che parli al cuore ed alla testa del nostro Paese. Coloro che migrano vogliono solo il diritto a quella vita dignitosa che gli è stata rubata dalle guerre, dalle carestie, dalla siccità, dai disastri ambientali, dallo sfruttamento che s’è sempre fatto delle risorse dei loro paesi. Nessuno vuole abbandonare la propria terra, la propria famiglia, i propri amici. Le migrazioni sono avvenute ed avvengono perché dove si è nati e cresciuti non c’è vita possibile. L’Europa ha l’enorme responsabilità di politiche coloniali, quelle di ieri e di oggi, che hanno consegnato tanti paesi africani e del Medio Oriente a regimi dittatoriali che hanno seminato terrore e miseria. La democrazia non si esporta con le armi, niente di buono verrà dalla distruzione della integrità territoriale di interi Stati. E se le merci ed i capitali possono spostarsi incessantemente e senza regola alcuna, è illusorio pensare che non si muovano masse sempre più vaste di persone colpite dalle sempre maggiori diseguaglianze che disegnano il mondo attuale. Costruiamo assieme, nel mondo e nel nostro Paese, società più giuste e democratiche, per far sì che chi si mette in cammino lo faccia solo per scelta, cercando se stesso viaggiando nel mondo.
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L'iniziativa Da Venezia alle città della toscana La marcia di donne e uomini scalzi economiche e promuovere redistribuzione di ricchezze.
una
maggiore
Per chiedere con forza i necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali: 1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature 2. accoglienza degna e rispettosa per tutti 3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti 4. creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino. Queste le iniziative in programma Toscana venerdì 11 settembre:
Anche Cgil, Cisl e Uil della Toscana aderiscono alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi che domani venerdì 11 settembre toccherà molte città d’Italia per chiedere dignità e rispetto per le donne e gli uomini che fuggono da povertà, guerre e dittature. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie. Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze
in
a Firenze appuntamento alle 18 in piazza Santa Maria Novella, corteo fino a piazza Duomo con flash mob sul dramma dei migranti a Pisa appuntamento alle 18 in Piazza Garibaldi a Livoro alle 18 corteo da piazza Repubblica a Prato presidio/flash mob con speaker's corner dalle 18 alle 20 in piazza del Comune a Carrara appuntamento alle 16,45 in piazza Matteotti, segue corteo in città fino a piazza d'Armi dove ci sarà un dibattito con Gad Lerner (una delegazione sarà presente a Venezia) a Lucca, nell'auditorium di piazza San Romano, dibattito organizzato da Comune e Cgil alle 16. Alle 18,30 corteo in città con partenza da piazzale Verdi ad Arezzo, il corteo partir à dalle 18 da piazza San Jacopo e proseguirà fino alla Casa delle Culture in piazza Fanfani a Grosseto, alle 16,30 appuntamento alla Fondazione Il Sole per un dibattito con Arci, Cgil, Caritas, Isgrec e le testimonianze di migranti.
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La mobilitazione Primo giorno di scuola in Assemblea a Firenze e non solo. Istituti chiusi vogliamo dare con la convocazione di questa assemblea il primo giorno di scuola. Assemblea che non sarà solo una protesta ma soprattutto un momento di confronto su come ovviare ai danni che la riforma potrebbe portare”, hanno detto i sindacati in conferenza stampa presso la sede di Cgil Toscana. Nell'occasione sono state elencate alcune criticità sulle quali si basa la mobilitazione: i docenti precari esclusi dalle assunzioni pur avendone i titoli (“ci mancherebbe che fossimo contrari alle assunzioni, che pur erano dovute, ci siamo opposti ai modelli di assunzione adottati, tant'è che la 'supplentite' è un male da cui ancora non si guarisce”, è
GUARDA IL VIDEO Per il prossimo martedì 15 settembre, primo giorno di scuola, a Firenze i sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals Confsal, Gilda Unams e Cobas Scuola hanno convocato l'assemblea di tutto il personale di città e provincia, docente e non, all'Obihall (ore 812). Si tratta di un'assembleamanifestazione (alla quale parteciperanno
anche
organizzazioni
studentesche
e
alcuni Dirigenti Scolastici) nel solco delle mobilitazioni contro la “Buona Scuola” che sono andate avanti negli ultimi mesi. Si prevede una adesione importante (già prenotati alcuni pullman dalla provincia), molte scuole potrebbero restare chiuse: “Vogliamo dire ai genitori che non è una iniziativa contro gli studenti ma a favore di una scuola migliore. E' un segnale importante quello che
stato spiegato dai sindacati), i tagli al personale Ata e i limiti alla loro sostituzione imposti dalla Finanziaria, i rischi di conflittualità derivanti dalla nuova figura del cosiddetto “superpreside” e quelli di ritrovarsi criteri di valutazione dei docenti e qualità delle scuole “a macchia di leopardo”. Firenze non sarà l'unico capoluogo che avrà un'assemblea del personale della scuola il 15 settembre: iniziative identiche sono in programma anche a Lucca e Massa. Livorno e i suoi territori “spalmeranno” le assemblee nei primi quattro giorni di scuola, dal 15 al 18 settembre tre ore al giorno. Negli altri capoluoghi, ci saranno iniziative analoghe nei giorni successivi al 15 settembre.
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La mobilitazione "Ma quella è davvero Buona Scuola?" Ci saranno anche studenti e prèsidi LA POLEMICA CON NARDELLA Il sindaco di Firenze Nardella attacca i sindacati: "L'assemblea il primo giorno di scuola è un autogol, un fatto assurdo e inaudito. I dirigenti sindacali non possono decidere l'apertura delle scuole. Ci rimettono i ragazzi. I sindacati non raccolgono la sfida del loro rinnovamento, ma praticano vecchi metodi per problemi nuovi". La replica dei sindacati fiorentini della scuola: "Nel 2010 identica assemblea il primo giorno di scuola ma il Comune ci sostenne. Le scuole non le chiudiamo noi ma i tagli al personale Ata. Noi pronti al confronto sul merito, Nardella venga all'Obihall” LEGGI TUTTO
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La novità "Diritto all'ascolto": su Controradio vanno in onda i temi del lavoro
Su Controradio (fm 93.6) da giovedì scorso è iniziata, e ogni giovedì fino a primavera proseguirà, la trasmissione "Diritto all'ascolto Articolo 1" (in onda alle ore 9,30, da settembre anche il pomeriggio), dedicata a tutti i temi del lavoro in Toscana. La trasmissione è progettata da Controradio, Cgil Toscana, Regione Toscana Il programma provvisorio, e i temi delle puntate: 17 settembre: artigianato salute e sicurezza, pariteticità e sicurezza (il caso Prato) 20 settembre: amianto 1 ottobre: rischi interferenziali, appalti, portualità e imprese del commercio
Ascolta la prima puntata: intervista a Roberto Bardi (dipartimento sicurezza Cgil Toscana)
Data da definire: un'esperienza di tutela,“ART 4” CGIL Arezzo
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IL PODCAST
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Pisa Al Parco della Fornace (Calcinaia) parte la terza Festa della Cgil
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L'intervista Angelini a Repubblica Firenze: "Ci allarma più il Pd di Confindustria" «Rilancio di economia e consumi e dunque
«Ci accusano di essere vecchi. E` forse nuovo tagliare le tasse sulla prima
occupazione, lotta ai tagli del governo che incidono
casa per tutti cancellando progressività e equità? Ne è il Jobs Act a fare
sullo welfare, immigrazione: queste le priorità della
spazio ai giovani. Lo si fa invece abbassando l'età pensionabile di Fornero e
prossima
riorganizzazione
non introducendo la flessibilità con penalizzazioni che colpiscono le pensioni
interna alla Cgil». Così inizia il suo lavoro di fatto,
a vita: così nessuno va via prima. La legge sulla buona scuola rischia di
visto che è stata eletta prima dell`estate, la
essere un'occasione persa nella lotta per un vero diritto allo studio. Né è
stagione.
Oltre
alla
segretaria della Cgil Toscana, Dalida Angelini.
vero che si assumono 100.000 precari, si stabilizza solo chi già c'era. Il che è
Bionda, abbronzata, sorriso cordiale e energico, casa a Serravezza dove
un bene, ma senza dialogo con le forze sociali e un vero aumento
torna ogni sera, ex bagnina a Torre del Lago, entrata in Cgil con le lotte dei
dell'organico non si rinnova la scuola».
bagnini fino a diventare segretaria regionale della Filcams, il sindacato dei
Qualche difetto lo avrete anche voi.
lavoratori del turismo e commercio, ormai il più affollato della Cgil. Passioni,
«Ci dobbiamo sburocratizzare, diventare meno autoreferenziali, fare meno
oltre al sindacato, ben definite: mare e ricamo, come Camusso, e poi bici,
riunioni e andare di più sui luoghi di lavoro per non perdere di vista la
lettura, musica. La prima donna segretaria generale e la prima che non
realtà».
proviene dall'industria. Due peculiarità già note. Ora però con un terzo
Ma avete perso di vista giovani e precari, non crede?
primato: l'esordio nel momento di un attacco inedito al sindacato.
«Per un sindacato non è facile intercettare chi non si trova sul lavoro. Ma
Angelini, come prevede di affrontare l'attacco sia del Pd che di
bisogna trovare un linguaggio più comprensibile dai giovani, includere nella
Confindustria in una Toscana finora con buoni rapporti?
contrattazione chi ne è fuori, dare più ruolo a Rsu e lavoratori. Il tema della
«Sono preoccupata anche perché la fase è ancora incerta, confusa, fragile.
Conferenza di organizzazione nazionale della Cgil del 17 e 18 settembre,
Ma, sarà perché sono ottimista, eppure non credo che in Toscana la
cambieremo con il mondo che cambia».
situazione sia così tesa. Sono convinta che Confindustria non cambierà
Affronterete, dopo il caso Cisl, la questione dei maxi compensi?
dopo i tanti accordi, anche unitari, fatti per arginare la crisi. Paradossalmente
«Si tratta degli enti bilaterali in cui siedono anche i rappresentanti sindacali e
sono più allarmata dal Pd, a cominciare dal fatto che non ho ancora visto
ci sono i gettoni dei cda. Da noi c'è un'organizzazione trasparente per cui
un'istituzione che vi faccia riferimento andare oltre le parole e lanciare
tutti i gettoni vanno versati all'organizzazione».
un'iniziativa contro i tagli del governo che colpiscono le persone».
Per quel rilancio in grande dell'occupazione cui allude cosa serve?
Lei parla di crisi ma gli ultimi dati Istat sull'occupazione sono positivi.
«Investimenti, innovazione, ma anche diversificazione. Non potranno mai
«Sono contenta ma cauta. Per esempio vorrei sapere quanto incide il lavoro
tornare tutti ai precedenti lavori. Bisogna assicurare la produttività. L'esempio
stagionale. E poi c`è ancora una Toscana a due velocità: quella del centro e
è Piombino dove tutti verranno riassunti, ma non torneranno tutti quanti alla
l`altra della costa in difficoltà. I consumi sono fermi. La disoccupazione cala
siderurgia, alcuni si occuperanno di logistica, altri di agro industriale. Ci
dell`1% ma ci vuole una crescita ben più importante, anche per rimettere in
vogliono investimenti pubblici, per esempio per il dissesto idrogeologico, per
circolazione risorse per il welfare».
la ristrutturazione del patrimonio scolastico per le infrastrutture. Va modificata
Già, lei mette tra le priorità sindacali la difesa del welfare.
la legge regionale sugli appalti per dare garanzie ai lavoratori nel passaggio
«Se il governo non smette di tagliare per esempio nella sanità, in Toscana
da un appalto a un altro».
l'impatto sarà duro. Qui avevamo già razionalizzato, non ci sono tanti sprechi
Lei parla di migranti. La soluzione toscana dei piccoli gruppi resisterà?
da aggredire. Lo si è fatto con il contributo dei sindacati, a cominciare dalla
«E` difficile risolvere il problema senza una vera Europa solidale, ma la
riduzione delle Asl a tre. Ma il governo non può farsi bello a scapito di
soluzione toscana va difesa. Servono le politiche di accoglienza, la cultura
persone e Comuni».
dell'inclusione,
Lei non è convinta della riforma fiscale? E delle altre?
un'opportunità».
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considerare
il
fenomeno
non
un
problema
ma
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La risposta Parrini: "In autonomia, ma dialogo possibile tra partito e sindacato" CgilPd, il segretario toscano dem Dario
fatto oltre dieci miliardi di redistribuzione in favore dei ceti meno
Parrini apre una nuova fase di rapporti.
abbienti».
«La neosegretaria Cgil Dalida Angelini
Se si riferisce agli 80 euro sono un po’ meno di dieci miliardi.
ha detto alcune cose che mi sono
«Gli 80 euro sono andati solo ai lavoratori dipendenti con un
piaciute. Spero che potremo collaborare
imponibile Irpef fino a 28mila euro. Il bonus bebè solo a famiglie con
in maniera produttiva», dice il segretario
reddito Isee fino a 25mila euro. Entrambe le misure hanno
renziano del partito dopo l’intervista di
avvantaggiato la parte più debole della società. In parallelo abbiamo
Angelini a Repubblica Firenze.
ridotto di alcuni miliardi le imposte sulle assunzioni stabili, agendo
Segretario Parrini, la segretaria Cgil
su Irap e decontribuzione. E abbiamo chiesto sacrifici ai più abbienti,
si dice allarmata dal Pd.
tagliando a 240mila euro gli stipendi dei grandi manager pubblici,
«Non ha di che allarmarsi. Quanto alle altre sue dichiarazioni, ha
prendendo oltre due miliardi e mezzo in più dalla tassazione delle
detto anche alcune cose che mi sono piaciute. In ogni caso le
rendite finanziarie, e un miliardo di imposte in più dalle banche e
auguro buon lavoro. Spero che potremo collaborare in maniera
compagnie d’assicurazione azioniste di Bankitalia».
produttiva».
E le critiche di chi dice che l’Imu sulle case di lusso non va
Da quando il Pd renziano è così buonista con la Cgil?
abolita?
«Chiarito che non è più tempo di veti e cinghie di trasmissione, e
«Alla luce dell’orientamento fortemente redistributivo di tutti questi
che prendere decisioni in tempi rapidi è oggi indispensabile, io
provvedimenti facciamo fatica, noi del Pd, ad accettare lezioni di
penso che Cgil e Pd possano e debbano dialogare. Ovviamente su
equità sulla Tasi e sul lavoro. E anche a veder trattata come fatto di
un piano di autonomia e di rispetto reciproci».
poco conto una cosa di grande rilievo sociale come l’assunzione
Angelini lamenta però che il Pd non contesta i tagli del
stabile di 100mila docenti. La detassazione della Tasi vale 3,5
governo.
miliardi e si colloca in un piano fiscale pluriennale di riduzione delle
«Rispettarsi significa anche rinunciare a presentare in maniera
tasse per oltre 40 miliardi: quelli prima citati e quelli in programma
distorta le scelte altrui. Nessuno vuole tagli allo stato sociale. Però
nel 201618 su Imu agricola, Imu imbullonati, Ires, Irap e Irpef. Se
serve una spesa pubblica più efficiente e con meno doppioni ed
non si tiene conto di ciò, non si comprende che un interventochoc
esborsi inappropriati».
sulle abitazioni principali, valido per tutti e immediatamente chiaro a
La Cgil dice che la spesa per il welfare toscano è già stato
tutti, è giusto e utile: può rafforzare la fiducia delle famiglie, aiutare i
tagliata.
consumi e supportare il rilancio di un settore, l’edilizia, che è stato,
«Se ci si riorganizza e si sconfiggono particolarismi e corporativismi,
dal 2008, il più martoriato».
si può spendere meno senza danni per i cittadini. A queste
Ci sarà qualcosa che le è piaciuto nelle parole di Angelini.
condizioni l’abbassamento delle tasse, che insieme alla riduzione
«Quando si è definita ‘contenta ma cauta’ sui dati positivi riguardanti
della burocrazia è vitale per l’economia italiana, non è incompatibile
ripresa di Pil e occupazione. Parole sobrie e corrette. Anch’io sono
con la salvaguardia del welfare e dei conti pubblici. La Toscana può
contento e cauto».
essere da questo punto di vista un laboratorio virtuoso, con valenza
Sorprendente. Un punto di condivisione con la Cgil. Non sta
nazionale».
cedendo un po’ troppo all’avversario?
Sulla riforma fiscale però l’intesa tra Pd e Cgil non c’è.
«Quelle di Angelini sono parole ben diverse da quelle di altri dirigenti
«Sul fisco e sul lavoro mi auguro che si riesca a dibattere senza
sindacali che hanno liquidato superficialmente quei dati, di cui tutti
banalizzare. Il Pd guida un governo che nell’ultimo anno e mezzo ha
gli italiani dovrebbero rallegrarsi, come ‘ brutta propaganda’».
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Lo Spi A Figline va in scena Liberetà "Pensionati italiani tartassati" nella Cgil, Del Freo è stato coordinatore capo Lega Spi di Marina di Carrara e successivamente segretario organizzativo provinciale dello Spi. È venuto a mancare per un male incurabile. Lunedì 31 agosto, nel cimitero di Turigliano a Carrara, si è svolta una cerimonia laica: la bara è stata avvolta da una bandiera dello Spi Cgil Toscana. Amici e rappresentanti del sindacato hanno ricordato il "compagno Nino" e in conclusione hanno intonato "Bella Ciao" e "Bandiera Rossa"..
Il 60% dei pensionati toscani prende meno di 1.500 euro al mese, un terzo non arriva a mille euro, il 9% non raggiunge i 500 euro mensili. Sono dati che fanno riflettere quelli diffusi dallo Spi Cgil in occasione della 20esima edizione della Festa regionale di LiberEtà, il 3 settembre a Figline e Incisa Valdarno (Firenze). L'appuntamento regionale quest'anno è stato dedicato al tema della previdenza, con la tavola rotonda "La pensione è un diritto non un privilegio" presso il Teatro Comunale Garibaldi di Figline Valdarno e la manifestazione pubblica in piazza Marsilio Ficino a Figline Valdarno a cui hanno partecipato 1.500 persone. Lo Spi Toscana denuncia: i pensionati italiani sono i più tartassati d'Europa. Chi ha un assegno lordo da 1.500 euro al mese paga il 20,7% di tasse, contro lo 0,2% dei "colleghi" tedeschi e il 5,2% dei francesi. L'ULTIMO SALUTO A NINO DEL FREO "Un compagno generoso che lascia un grande vuoto in tutti noi", così lo Spi Cgil della Toscana ricorda Nino Del Freo, scomparso all'età di 65 anni. Ex operaio dei Nuovi Cantieri Apuania, una vita
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Massa Carrara
La festa Cgil: dibattiti, musica e tanta voglia di stare insieme
n. 31 - 10 settembre 2015
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Artigianato/1 Un buono sui libri scolastici per i figli dei lavoratori (da Ebret)
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Artigianato/2 San.Arti, dalla sanità integrativa alla maternità: scopri le occasioni
Lavoratrice, lavoratore lo sai che con San.Arti se hai un contratto da artigiano nei seguenti comparti: dell’Area Meccanica, Installazione di impianti, Orafi, Argentieri ed affini, Odontotecnici; dell’Area Chimica/Ceramica; dell’Area Legno/Lapidei; Alimentare e della Panificazione; Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere; dell’Area Comunicazione; CCNL dell’Area Tessile/Moda hai come diritto contrattuale l'accesso alle prestazioni della sanità integrativa la quale ti rimborsa i tickets sanitari o ti consente di avvalerti di strutture sanitarie convenzionate a carico
del fondo? Lo sai che hai diritto ad una visita odontoiatrica gratuita all'anno ed anche ad un check up? Lo sai che dopo il 50° anno di età hai diritto ad una serie di esami per la prevenzione personalizzati per uomini e donne? Lo sai che hai a disposizione un pacchetto maternità del valore di 1000 euro? Se non sai tutto ciò e vuoi saperne di più, o lo sai ma non sai come fare a beneficiare di tutto ciò, rivolgiti presso la sede della CGIL della tua zona. LEGGI TUTTO
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Lo sciopero Il turismo non è in crisi, i lavoratori sì Sabato presidio all'Nh Hotel a Livorno valorizzato, come servizi e anche come infrastrutture e trasporti, come fanno altri paesi: sarebbe un grande volano di ripresa. Per il rinnovo del Contratto nazionale non chiediamo la luna, ma 88 euro scaglionati in tre anni: bisogna fidelizzare i lavoratori per fidelizzare i clienti, la competizione va fatta sulla qualità del lavoro”. Allo sciopero sono interessati circa 100mila lavoratori toscani (che
hanno
Federturismo,
contratti FIPE
sotto
e
Confindustria
FIAVET
di
Alberghi,
Confcommercio,
Confesercenti), il 25% circa dei quali sono stagionali (il loro
GUARDA IL VIDEO
sostegno al reddito è minacciato dal Jobs Act: è stata studiata una norma paracadute per il 2015, ma il 2016 resta
Il turismo non è in crisi, come dimostrano i dati sulla stagione
ancora un’incognita). Si tratta di lavoratori e lavoratrici (bar,
estiva che sta per terminare (in Toscana cresce il fatturato
ristoranti, locali, alberghi) che al mese prendono da poche
rispetto all'anno scorso), mentre Expo e il Giubileo della
centinaia di euro fino a nel migliore dei casi 1.200, molto
Misericordia sono eventi che rendono il 2015 un anno
precarizzati. Gli uffici vertenze del sindacato sono affollate:
positivo e di consolidamento della crescita del fatturato. Ma
c'è chi con contratto a part time di due ore al giorno ne
la stragrande maggioranza dei lavoratori del turismo è
lavora 40 a settimana, mentre si registra un'impennata
ancora senza contratto.
dell'uso dei voucher.
Gli addetti di un settore ritenuto strategico per la nostra
I sindacati hanno toccato anche il tema della legge regionale
economia (6% del Pil italiano, 4% di quello toscano) non
sul turismo: “Si riporti in giunta e venga recepita la nostra
ricevono un aumento dal mese di aprile del 2013 (scadenza
richiesta di applicazione del contratto nazionale per tutte le
del contratto), nonostante i significativi segnali di ripresa dei
imprese,
flussi turistici di cittadini italiani ed il consolidato aumento che
contrattuale”.
per
ogni anno si riscontra di turisti stranieri. Per questo in Toscana i sindacati Filcams CgilFisascat Cisl Uiltucs Uil hanno indetto uno sciopero del settore (esclusi i lavoratori delle mense e quelli sotto Federalberghi) per sabato 12 settembre, con presidio regionale davanti all'Nh Hotel di Livorno dalle 10 alle 12. Si tratta del sesto sciopero, tra quelli nazionali e territoriali, dalla scadenza del contratto. Hanno spiegato in conferenza stampa nella sede di Cgil Toscana Cinzia Bernardini e Fabio Ammavuta (Filcams Cgil Toscana), Gianni Elmi Andretti (Fisascat Cisl Toscana) e Stefania Babini (Uiltucs Uil Toscana): “Non si dica che non si rinnova il Contratto perché c'è crisi. Il turismo va sostenuto e
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evitare
concorrenza
sleale
e
dumping
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Firenze Il Tribunale al Comune: dalle paghe dei lavoratori niente recupero fondi indebite in violazione dei vincoli finanziari, anche attraverso forme di compensazione, cioè utilizzando forme di risparmio e razionalizzazione avvenute nell'ente". Si tratta di una sentenza, commentano i sindacati "che riguarda tutti i lavoratori e le lavoratrici, iscritti e non, senza esclusione alcuna, per la quale le sigle sindacali hanno osato andare fino in fondo, rovesciando un teorema che voleva criminalizzare e screditare il sindacato e la sua funzione, penalizzando i lavoratori attraverso la messa in mora e il recupero delle somme percepite; non ci siamo rassegnati procedendo nell'azione legale. Ai lavoratori adesso chiediamo sostegno e adesione alle nostre idee e alle nostre battaglie future". Il segretario generale di Fp Cgil Toscana Alice D'Ercole ha commentato così la sentenza del Tribunale di Firenze: "Un importante risultato per il sindacato. Ora si apre un nuovo scenario per la contrattazione decentrata".
Non è possibile recuperare dagli stipendi dei lavoratori di Palazzo Vecchio le somme 'in eccesso' del fondo integrativo per i salari dei dipendenti dell'ente pubblico, cresciuto troppo ed ingiustificatamente negli ultimi anni, secondo i rilievi del ministero delle Finanze e della Procura della Corte dei Conti. E' quanto stabilisce una sentenza del Tribunale di Firenze. A rivolgersi alla giustizia contro SINDACATO EUROPEO le determinazioni del Comune che, durante il mandato da sindaco di Matteo Renzi, aveva stabilito di effettuare il recupero dei soldi del fondo direttamente dalle buste paga di oltre 3500 addetti comunali, erano stati i sindacati Cgil, Uil, Usb e Cobas che hanno reso nota la decisione del giudice. La pronuncia, spiegano le organizzazioni dei lavoratori, "a differenza di quanto sosteneva il Comune, dichiara inammissibile l'azione di recupero nei confronti dei singoli percettori (messa in mora); dichiara l'intangibilità degli atti di costituzione e di utilizzo dei fondi, stante la convalida delle disposizioni della contrattazione decentrata sino al PENSIONATI, CARLA CANTONE 31/12/2012". La sentenza, spiegano ancora i ALLA GUIDA sindacati, si conclude fissando "l'obbligo di procedere al recupero dai fondi futuri, in caso di erogazioni
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Il workshop
La tre giorni dei giovani della Cgil a Ostia. Con la visita di Camusso dato sulla disoccupazione giovanile a testimoniarlo prosegue Brunetti , è quello sull’inattività e sullo scoraggiamento a darci l’amara consapevolezza che c’è bisogno di noi, di una Cgil giovane, rinnovata, forte, che sappia innovare le proprie pratiche, le proprie azioni, i propri strumenti e le proprie politiche per rispondere ai bisogni di tutti e affrontare la desertificazione del presente dei giovani del nostro paese con misure e strumenti adeguati”. In questo contesto nel quadro di una riforma del
lavoro
che,
invece
di
includere
ha
ampliato
ulteriormente la forbice tra garantiti e non garantiti, “LabLe generazioni dei mille lavori si organizzano”: il 3 e il 4 settembre c'è stata la sesta edizione della Festa dei giovani della Cgil a Ostia (Roma). Alla due giornate è seguito l’attivo nazionale di chiusura, sabato 5, al Centro congressi Frentani, a cui ha partecipato la segretaria generale Cgil Susanna Camusso. Nel corso dell’iniziativa del 34 settembre si sono alternati nella mattinata workshop, seminari e approfondimenti e in serata i dibattiti. “Quello della festa spiega Andrea Brunetti, responsabile politiche giovanili della Cgil è il nostro momento per stare insieme, confrontarci, scambiarci esperienze, elaborare il nostro futuro, così come il futuro della nostra Cgil. Un momento che da anni incrocia più generazioni che si incontrano nell’arco delle traiettorie dei mille lavori, dei mille percorsi, delle mille diversità. Due
condannando alla precarietà i giovani e chi entra o rientra oggi nel mercato del lavoro la festa vuole essere un importante momento di riflessione su come la Cgil rappresenta e si occupa del lavoro discontinuo, per ripensare forme e luoghi del fare sindacato: “Quest’anno prosegue il responsabile giovani della confederazione abbiamo affrontato due temi principalmente: da una parte, la necessità di riorganizzare la nostra azione, di innovarla, rivitalizzarla, stravolgerla talvolta e, dall’altra, il tema dello sviluppo di una proposta politica che sappia individuare una strada di conquista di nuovi e più moderni diritti universali e al tempo stesso ci permetta di contrattare territorio per territorio, azienda per azienda, le nuove condizioni di lavoro, includendo anche i più deboli, che spesso per l’appunto sono i più giovani”.
giorni che sono in primo luogo un’esperienza di comunità. Una comunità che come ogni anno ci permetta di tornare nelle nostre città, nelle nostre Camere del lavoro nella consapevolezza di essere più ricchi, in termini di competenze, ma anche in termini di esperienza”. Le ricette individuate dal governo per contrastare la crisi hanno indebolito tutti, ma per le “generazioni dei mille lavori” il peggioramento delle condizioni di vita, sostanziato da dati a dir poco devastanti, può essere nascosto soltanto attraverso la mistificazione della realtà. “Non è soltanto il
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La battaglia "No alla chiusura degli uffici postali" Dal Tar un aiuto a sindaci e sindacati tribunale ha poi preso un'analoga decisione anche per gli altri 56. Per ora, dunque, niente chiusura degli uffici postali. Poi si starà a vedere cosa succederà con la decisione definitiva: primo appuntamento il prossimo 23 settembre, quando il tribunale si riunirà di nuovo in forma collegiale per discutere nel merito la chiusura dei primi tre uffici
postali.
Le
critiche
ai
provvedimenti
romani
riguardano la economicità degli interventi, il mancato coinvolgimento dei Comuni nelle decisioni di chiusura e la questione del trasporto pubblico. Dagli uffici dell’Anci Toscana, che ha portato avanti tutte le 59 cause amministrative, arrivano segnali di speranza e i suoi Dopo la protesta di sindaci, lavoratori, pensionati e Cgil CislUil giovedì scorso con il sitin davanti alle Poste centrali a Firenze (LEGGI TUTTO), arriva un punto a favore dei Comuni nella battaglia contro le Poste: il Tar ha congelato il provvedimento di chiusura di 59 uffici postali in Toscana. Dapprima il tribunale amministrativo si è pronunciato sul ricorso straordinario presentato dai comuni di Montopoli, Pomino e Campogialli che ora tirano un sospiro di sollievo. Lunedì prossimo la loro insegna di Poste italiane non si spengerà e gli sportelli delle tre
dirigenti continuano a chiedere una soluzione politica, non giudiziaria, della questione. No alle chiusure, sì alle riduzioni di orario ma con il buon senso di non tagliare i servizi ai cittadini che abitano nelle frazioni rurali e montane. In questa direzione la pressione del governo tramite il sottosegretario Giacomelli e il presidente della Regione
Rossi
potrebbe
risultare
determinante
nei
confronti di Poste.
LA PROTESTA
piccole frazioni nei comuni di Montopoli (Pisa), Rufina (Firenze) e Terranuova Bracciolini (Arezzo) rimarranno aperti al pubblico. Ma la ciambella di salvataggio è poi arrivata anche per gli altri 56 uffici postali i cui comuni di riferimento si erano opposti alla chiusura definitiva attraverso un ricorso ordinario. È la doppia decisione del Tar della Toscana che cambia gli scenari e che segna il primo punto a favore dei sindaci toscani e degli anziani che hanno il terrore di non ritirare più la pensione allo sportello sotto casa. Il tribunale amministrativo, Saverio Romano, ha accolto in forma monocratica l’istanza di misura cautelare provvisoria presentata dai tre comuni di Montopoli, Rufina e Terranuova e ha sbarrato la strada alle decisioni
SCIOPERO FERROVIERI, ALTA ADESIONE "BASTA CON LE AGGRESSIONI"
irrevocabili di Poste che non voleva sentire ragioni. Il
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube SICUREZZA Casale Monferrato, la lavorazione dell'amianto in Eternit Le agghiaccianti immagini ritrovate dall'Istituto Luce GUARDA IL VIDEO
LEGALITA' Viaggio nel campo anti mafia di Cerignola Giovani e anziani al lavoro per riconsegnare un bene alla collettivitĂ
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La rubrica CONVERSIONE DEL CONTRATTO A TEMPO: LE REGOLE SU INDENNITA' E SPETTANZE La Suprema Corte di Cassazione con ordinanza del 28.5.2015, n. 11077, nel
collettiva sull’anzianità lavorativa ed ad ogni vantaggio che da quest’ultima
confermare un precedente orientamento, ha ribadito che l’indennità prevista
(come ricostruita) possa derivargli. Nella sentenza in commento la Cassazione,
dall’art. 32, c. 5, L. 183/2010, dovuta nei casi di conversione del contratto a
con lunga e precisa motivazione, dopo un dettagliato excursus sulla disciplina
tempo determinato, si riferisce al danno subito dal lavoratore, ossia alla perdita
sanzionatoria dell’illegittima apposizione del termine, pronuncia il principio di
di retribuzione (ed accessori), per essere stato allontanato dal proprio posto di
diritto sopra enunciato valorizzando quanto previsto dall’art. art. 1, comma 13
lavoro nel periodo compreso tra l’allontanamento (per la scadenza del contratto)
della l. 92/12, il quale ha sancito che l’art. 32 in commento "si interpreta nel
e la sentenza di merito che sancisce l’illegittimità dell’apposizione del termine al
senso che l'indennità ivi prevista ristora per intero il pregiudizio subito dal
contratto e dunque il diritto alla prosecuzione del rapporto. L’indennità prevista
lavoratore, comprese le conseguenze retributive e contributive relative al
dall’art. 32, risarcisce il danno subito per il mancato lavoro e lo risarcisce in tutte
periodo compreso tra la scadenza del termine e la pronuncia del provvedimento
le sue conseguenze retributive e contributive, in tal senso è “omnicomprensiva”.
con il quale il giudice abbia ordinato la ricostruzione del rapporto di lavoro".
Tuttavia, come già affermato da Cass. nn. 13630 e 13732 del 2014 e, da ultimo,
Secondo
Cass. 262/2015, l’espressione “omnicomprensiva”, adoperata dal legislatore
espressamente
con riferimento all’indennità, si riferisce soltanto al danno predetto e non a
l'interpretazione logicosistematica della norma impone comunque di ritenere
quanto spetti al lavoratore per la ricostruzione di carriera conseguente
che, se è estraneo al risarcimento il periodo del primo contratto a termine, lo
all’unificazione dei diversi rapporti a tempo determinato in un unico rapporto a
saranno anche i periodi lavorati in successivi contratti a tempo determinato.
tempo indeterminato. I diritti relativi ai periodi lavorati, infatti, non possono
“Sarebbe assurdo affermare come spiega la Corte che per questi periodi la
essere inglobati nell’indennizzo forfettario del danno da mancato lavoro, ma,
retribuzione non spetti e sia assorbita nella indennità, ma è parimenti contrario
piuttosto, devono essere conteggiati e risarciti separatamente. Il lavoratore ha
alla logica della norma ritenere che questi periodi di lavoro è come se non
così diritto al pagamento, oltre che del predetto indennizzo, anche delle
fossero stati effettuati e non rilevino ai fini dell'anzianità di servizio e delle sue
differenze retributive per gli scatti di anzianità maturati all’esito della
implicazioni economiche”. Tutti i periodi lavorati entro i diversi contratti a termine
ricostruzione di carriera, alla eventuale maggiore durata del comporto per
concorreranno dunque a determinare la complessiva anzianità del lavoratore
malattia o del preavviso di licenziamento se parametrati dalla contrattazione
con le conseguenze economiche e normative ad essa connesse.
la
Cassazione, il
caso
a cura dello Studio Rusconi
seppure in
cui
il
legislatore
intercorrano
più
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non
ha
contratti
considerato a
termine,
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La rubrica LA MODIFICAZIONE DEL FATTO CONTESTATO IN SEDE DISCIPLINARE: COSI' E' CONSENTITA Il potere disciplinare del datore di lavoro è limitato dai principi di immediatezza,
correzioni, neppure marginali. Più di recente, la giurisprudenza di legittimità,
specificità (di cui è corollario l’immutabilità) e tempestività della contestazione
scostandosi significativamente dal precedente orientamento, ha accolto una
disciplinare, posti a presidio del diritto di difesa del lavoratore. In particolare il
nozione per così dire flessibile di immodificabilità. Ha spiegato la Suprema
principio di specificità implica che la contestazione formulata al lavoratore debba
Corte, in proposito, che la necessaria corrispondenza fra gli addebiti contestati
indicare l’esposizione dei dati e degli elementi essenziali per consentire a
e quelli addotti a sostegno del licenziamento disciplinare non esclude in linea di
quest’ultimo l’individuazione dell’illecito contestato, in modo che egli sia in
principio
condizione di poter articolare opportunamente la propria difesa in relazione ad
significative rispetto alla fattispecie, il che ricorre quando le modificazioni non
esso. Il principio di immodificabilità della contestazione, poi, impone che il
integrano una diversa fattispecie di illecito disciplinare, non risultando in tal
datore di lavoro non possa modificare sia il fatto addebitato, sia la qualificazione
modo preclusa la difesa del lavoratore. Secondo l’approccio ora descritto, la
giuridica eventualmente attribuitagli successivamente alla contestazione.
Corte ha ritenuto ammissibili divergenze "fattuali" fra la contestazione iniziale e
Tempestività, specificità, immutabilità sono dunque requisiti essenziali di
quella finale, purchè esse non si traducano in una violazione del diritto di difesa
legittimità del procedimento disciplinare la verifica della cui ricorrenza
del lavoratore (nello stesso senso Cass. 25 agosto 1993, n. 8956;). In definitiva,
rappresenta un momento essenziale dellàindagine in ordine alla legittimità della
la Corte, avendo riguardo alla finalità di garanzia del diritto di difesa del
sanzione comminata. Quanto alla portata e agli effetti del principio di
dipendente, ritiene integrato il requisito della specificità allorquando la lettera di
immodificabilità
un’evoluzione
contestazione degli addebiti contenga (almeno) i dati e gli elementi essenziali
giurisprudenziale che, da un approccio rigidamente formalistico, è approdata
per individuare i fatti nei quali il datore di lavoro abbia ravvisato comportamenti
ad uno più contenutistico e finalistico, teso a valorizzare la funzione di
disciplinarmente rilevanti, risultando quindi non necessari e quindi modificabili
garanzia di esercizio del diritto di difesa del lavoratore, escludendo la legittimità
tutti gli altri elementi. Il criterio della immutabilità non esclude dunque neppure la
della sanzione solo ove in concreto risulti arrecato un vulnus al diritto di difesa.
possibile valutazione, da parte del Giudice, di fatti ulteriori attribuiti al lavoratore,
L’orientamento giurisprudenziale più risalente, in particolare, faceva discendere
quando questi vengano in considerazione non come cause autonome della
dal suddetto principio la cristallizzazione rigida dei fatti addebitati al dipendente,
sanzione, ma quali circostanze confermative od integrative dei fatti contestati e
cristallizzazione che non ammetteva specificazioni ulteriori successive nè
della loro gravità. LEGGI TUTTO
degli
addebiti,
occorre
tuttavia
registrare
modificazioni
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dei
fatti
contestati
concernenti
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circostanze
non
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La rubrica TRASFERIMENTO D'AZIENDA ILLEGITTIMO: LE CONSEGUENZE SUL RAPPORTO DI LAVORO Il trasferimento d’azienda consiste nella cessione, da un soggetto giuridico
che, ad esempio, offra minori garanzie rispetto al suo attuale datore di lavoro.
(detto cedente) ad un altro (detto cessionario), di tutti beni organizzati ai fini
Tornando al caso del trasferimento d’azienda, ove esso sia attuato senza il
dell’esercizio dell’impresa (ad esempio, attrezzature, personale, contratti in
rispetto delle regole predette, il lavoratore interessato può impugnarlo (in via
essere…). Tale operazione, secondo la disciplina dell’art. 2112 c.c., comporta
stragiudiziale, entro 60 giorni da quando è disposto, e poi con l’inizio
che il passaggio in capo al cessionario di tutti i beni ed i contratti costituenti
dell’azione giudiziale entro i 180 giorni successivi all’impugnazione). Ciò può
“l’azienda” (o il “ramo d’azienda”, nel caso di trasferimento di una sola parte,
avvenire qualora il lavoratore sia escluso dal passaggio cui aveva diritto o, al
funzionalmente autonoma, di essa) non possa escludere i rapporti di lavoro, i
contrario, come nel caso di seguito commentato, qualora sia ceduto al
quali proseguono senza soluzione di continuità con il cessionario medesimo
cessionario senza il suo consenso in un’operazione che, però, non abbia le
alle stesse condizioni economiche e normative già garantite dal cedente. La
caratteristiche del “trasferimento d’azienda” come sopra descritto. In tale
norma predetta, nel disporre l’automatica cessione del rapporto di lavoro,
ultimo caso, l’accoglimento del ricorso del lavoratore comporta l’inefficacia
garantisce l’interesse del lavoratore a proseguire la propria attività alle
della cessione del suo contratto e il diritto ad essere riammesso in servizio
dipendenze del soggetto che acquisisce l’impresa di cui egli fa parte e che
presso la società cedente e, comunque, a ricevere da quest’ultima il
dunque offre maggiori garanzie di continuità del rapporto e di solvibilità. Ove
pagamento della retribuzione fino all’effettiva reintegra (a titolo di risarcimento
non vi sia un trasferimento d’azienda, invece, la cessione del rapporto di
del danno). La recente sentenza del 2/4/2015 numero 6755 della Corte di
lavoro, secondo la comune regola civilistica dettata per la cessione del
Cassazione ha tuttavia affermato un principio alquanto discutibile che rischia
contratto (art. 1406 cc), può essere attuata solo con il consenso del
di compromettere almeno in certe ipotesi la possibilità di dare concreta
lavoratore, il quale può avere interesse a non essere ceduto ad un soggetto
attuazione alla sentenza a lui favorevole. LEGGI TUTTO
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NonSoloToscana
L'assemblea Flai. "Il lavoro è libertà e dignità, non è sfruttamento" persone”. “Ma cosa vuol dire che il lavoro è libertà e dignità in questa stagione, in cui si fa tanta fatica si fa a parlare di lavoro? si è chiesta Camusso – Vuol dire che si può continuare ad avere un altro punto di vista, che non ha necessariamente bisogno di schiacciare il lavoro. Ma che anzi, proprio nel momento in cui si sta riorganizzando il lavoro basandosi sulla sua dequalificazione, sulla non professionalizzazione e sul mancato rispetto delle libertà e della dignità, permette di affermare che non è vero che le imprese stanno meglio e che così hanno una prospettiva. La verità è che se si abbassa il valore del lavoro, si abbassa anche la competitività delle imprese. Non è un caso se le imprese hanno perso posizioni. E non le hanno perse, come dice in qualche occasione il presidente di Confindustria, perché c'è un sindacato che frena. Le hanno perse perché si è abbassato il valore del lavoroO. LEGGI TUTTO
“Contrattare per rappresentare. Far crescere il lavoro con i diritti per tutti”. Con queste parole, la Flai Cgil ha presentato l’assemblea dei delegati e delegate dell’industria alimentare e della cooperazione alimentare, che si è svolta il 9 settembre a Roma. Oltre mille addetti tra Rsu, Rsa, Rls provenienti da tutte le regioni d’Italia, si sono incontrati presso il Teatro Brancaccio, per riaffermare il radicamento del sindacato sui territori e il suo forte impegno TELECOM nell’elezione delle Rsu. L'obiettivo, come ha detto il segretario del sindacato Stefania Crogi nella sua relazione introduttiva, è quello di “assegnare il compito di far vivere all’interno dei luoghi di lavoro cosa significhi contrattare e cosa significhi difendere e rafforzare tutto ciò che contiene e rappresenta il contratto nazionale di lavoro”. “Questa discussione è stata quella che si può chiamare una boccata d'ossigeno – ha commentato Susanna Camusso, segretario generale della Cgil nelle sue conclusioni perché sono pochi i luoghi in OLTRE 3MILA ESUBERI, LA CGIL cui si riesce a discutere di cosa sia veramente il NON FIRMA L'ACCORDO SEPARATO lavoro. Non un privilegio, ma una condizione concreta delle persone. Il lavoro con il suo senso e il LEGGI TUTTO suo valore, come vettore di dignità e di libertà delle
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana I
FILCAMS: DI CASO”
LAVORATORI STRANIERI NEL TERZIARIO UN QUADRO STATISTICO E LO SU
MACDONALD’S
A
“STUDIO MILANO
Autori: Laura Di Pasquale, Emanuele Galossi (prefazione di Giuliana Mesina) Parole chiave: settore terziario lavoratori stranieri famiglia ristorazione impiego di lavoratori immigrati fast food statistiche. Casa editrice: Ediesse Pubblicato nel: 2014. Pagine: 201. ISBN: 9788823019393 In Italia, secondo l’Istat, nel primo semestre 2013 oltre 15 milioni di persone sono occupate in un’attività legata al settore terziario (circa il 70% degli occupati totali). In particolare i lavoratori stranieri risultano essere quasi 1 milione e mezzo (9,5% del totale: di cui il 3% proveniente da paesi UE e il restante 6,5% da paesi non UE). Il libro si concentra su commercio, turismo, servizi alle imprese.
PER
UN RITRATTO DI
PIETRO INGRAO
Autore: Alberto Olivetti. Parole chiave: politica Pietro Ingrao cultura Casa editrice: Ediesse. Pubblicato nel: maggio 2015 Pagine: 234. ISBN: 9788823019652 Lenola 1984. Pietro Ingrao è alla soglia dei settant’anni, corregge delle bozze, quelle delle sue poesie, una prima raccolta di versi che pubblicherà con Mondadori. Lo ritrae Alberto Olivetti (ordinario di estetica e membro del consiglio scientifico del CRS), che non ne ha neanche quaranta. Un dialogo tra due generazioni, tra la poesia e la pittura. “In questi ritratti Alberto Olivetti traduce un Pietro Ingrao in concentrazione, sospensione, dubbio. Stati della mente e del cuore”, come dice Rossana Rossanda in un suo scritto del 2005 ora contenuto nel volume. Dopo quella prima stagione Ingrao continua a scrivere poesie.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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In viaggio con... Un giorno o due: impossibile non andare a Milano a visitare Expo
GITA DA UN GIORNO IL 19 SETTEMBRE AL COSTO DI 46 EURO (viaggio in pullman da Firenze, assistente, assicurazioni) La grande esposizione mondiale ha aperto i battenti il primo maggio 2015 e chiuderà il 31 ottobre 2015, con la partecipazione di ben 147 paesi ufficiali. Il tema dell’esposizione è: Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita. Un vero e proprio viaggio intorno al mondo attraverso i sapori e le tradizioni dei popoli della terra. Partenza da Pistoia, Agliana, Prato, Campi Bisenzio e Firenze con pullman gran turismo dai luoghi
convenuti direzione Milano. Arrivo ed ingresso all’ area espositiva. Intera giornata a disposizione per la visita dei vari padiglioni che si sviluppano su un area di oltre un milione di metri quadri di terreno. Rientro previsto con partenza dall’Expo alle ore 18.00 circa e arrivo in tarda serata nei luoghi di partenza. La quota non comprende pranzo ed extra in genere e il biglietto ingresso all’Esposizione (28€ a persona o tariffa scontata del 30% per soci coop da verificare). C'E' ANCHE L'OPZIONE DI GITA DA DUE GIORNI IL 1920 SETTEMBRE AL COSTO DI 125 EURO SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA
DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it
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In viaggio con... Praga 2x1: il gioiello dell'Est dell'Europa da scoprire in 5 giorni
DAL 23 AL 27 SETTEMBRE A PARTIRE DA 395 EURO (viaggio in pullman, hotel 4 stelle a mezza pensione, accompagnatore, assicurazione) 1° GIORNO: TOSCANA / PRAGA Viaggio in pullman Gran Turismo da Firenze, Prato, Pistoia e tantissime altre città toscane destinazione Praga. Al mattino ritrovo dei partecipanti e partenza per Praga, pranzo libero lungo il percorso. Arrivo e sistemazione in hotel per la cena e pernottamento. 2° GIORNO: PRAGA Prima colazione. Tempo a disposizione per la visita facoltativa della città: Piazza Venceslao, l’Orologio astronomico, la Cattedrale di San Vito, la Chiesa di
Nostra Signora, il Ponte Carlo, il Quartiere Ebraico e Sinagoga. Rientro in hotel per cena e pernottamento. 3° GIORNO: PRAGA Prima colazione. Tempo a disposizione per la visita facoltativa al Castello e Mala Strana. Al termine rientro in hotel per la cena ed il pernottamento 4° GIORNO: PRAGA Prima colazione. Tempo a disposizione per andare alla scoperta dei dintorni della città in particolare si consiglia la visita al Castello di Konopiste, voluto da Carlo IV per custodire i gioielli della corona. Pomeriggio rientro in città e tempo a disposizione. Cena e pernottamento. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA
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In viaggio con... La tua vacanza ideale? La puoi scoprire spedendo un semplice sms
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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO
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LA TRASMISSIONE "TOSCANA LAVORO" LA PRODUZIONE TV DI CGIL TOSCANA SU SINDACATO, SOCIETA', ECONOMIA IN ONDA OGNI SABATO ALLE 21,30 SU TOSCANA TV (CANALE 18 DEL DIGITALE TERRESTRE) REPLICA OGNI DOMENICA ALLE 13,50
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In breve
54 lavoratori licenziati mentre sono in ferie All'Isp di Vecchiano (Pisa) presidio di protesta L'Industria stampaggio polimeri di Vecchiano (Pisa), ex Zetaplast spa, che produce materie plastiche, anche per l'edilizia, ha avviato pratiche di licenziamento immediato per tutti i 54 dipendenti. Motivo, la cessazione dell'attività. Lo hanno reso noto i sindacati Cgil e Cisl che lo scoso lunedì mattina hanno organizzato un presidio davanti ai cancelli della fabbrica, in località Migliarino Pisano. "La lettera di licenziamento spiega una nota è stata recapitata ai dipendenti ad agosto, nel contesto del periodo feriale, mentre le organizzazioni sindacali di categoria Filctem Cgil e Femca Cisl lo hanno saputo attraverso una semplice email". Al presidio di sindacati e lavoratori è stato presente anche il sindaco di Vecchiano, Giancarlo Lunardi: "Rifiutiamo l'ipotesi di chiusura e ho già informato la Regione Toscana della vicenda. All'impresa chiediamo di avviare una trattativa dove sindacati e istituzioni sono pronte a fare la propria parte per cercare soluzioni alternative alla chiusura e salvaguardare i posti di lavoro". LEGGI TUTTO
Accordo di Programma per Livorno, a Roma il primo via al percorso di reindustrializzazione Il piano per la reindutrializzazione di Livorno e della sua area ha mosso i primi passi. Così la Regione in una nota, spiegando che a Roma si è riunito il comitato esecutivo dell'Accordo per Livorno, il primo dopo la firma della dichiarazione di crisi complessa. Alla riunione hanno preso parte tra gli altri Gianfranco Simoncini, consigliere per il lavoro del governatore Enrico Rossi, il sindaco di Rosignano e presidente della provincia di Livorno Alessandro Franchi, il sindaco di Collesalvetti Lorenzo Bacci, l'assessore del Comune di Livorno Francesca Martini, il presidente dell'Autorità portuale Giuliano Gallanti e i rappresentanti del Mise, dei diversi ministeri coinvolti e della Presidenza del Consiglio dei ministri. "E' stato un incontro positivo e concreto commenta Simoncini . Sul tema del rilancio produttivo e della ripresa dell'occupazione è necessario andare veloci e oggi abbiamo fissato le tappe, ravvicinate, che porteranno da parte di Invitalia alla redazione ed attuazione del Piano". Il comitato ha infatti fissato la data del prossimo appuntamento di lavoro: il 23 settembre, a Firenze, Regione e Enti locali interessati si incontreranno con Invitalia per entrare nel merito dei contenuti e nel pomeriggio la società illustrerà alla cabina di regia territoriale (istituzioni, sindacati, associazioni di impresa) il percorso. LEGGI TUTTO
Ancora un'aggressione a un poliziotto nel carcere di Ranza, appello di Fp Cgil Siena Spiega la Fp Cgil di Siena: "Come ogni anno, in questo periodo, da troppi anni ormai torniamo a denunciare all’opinione pubblica e alle istituzioni le carenze strutturali del Carcere di Ranza a San Gimignano (Siena), in attesa di una riforma carceraria a tutela del personale e dei detenuti. Carenza di acqua, acqua potabile, problemi logistici, carenza di personale. Oggi il carcere ospita quasi 400 detenuti, tre quarti dei quali – circa 300 – di massima sicurezza tra ergastoli, 416 bis (reati di mafia), ecc. e un altro centinaio di media sicurezza, persone che devono scontare reati comuni. Se la nuova “identità” del carcere, mutato lo scorso anno con detenuti in prevalenza di ALTA sicurezza – ed è di fatto l’unico carcere di massima sicurezza in Toscana – ha abbassato la percentuale di incidenti gravi e abbattuto i dati sull’autolesionismo, provando ad avviarsi ad essere un carcere modello, non mancano le difficoltà di gestione e soprattutto quelle lavorative del personale. Ora i dipendenti effettivamente in servizio sono circa 140 poliziotti penitenziari con diversi ruoli, ma dovrebbero essere 248. Per garantire i turni l’Amministrazione si gira dall’altra parte e non applica neppure la normativa che prevede l’esenzione dal turno notturno per gli ultra cinquantenni con trent’anni di servizio. Presto sarà in scadenza il Direttore. LEGGI TUTTO
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