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Numero 04/2015 - Anno 5
B A NC A R OT T A Bancari, non banchieri né venditori di polizze: venerdì sciopero unitario Romano (Fisac Toscana): "Tanti pesciolini contro lo squalofinanza" pagine 2-5 In primo piano "La lezione greca": il commento da Atene di Daniele Quiriconi pagine 6-7 Jobs Act: giovedì focus a Firenze, le proposte della Cgil pagine 11-13 Pronto soccorso ko: la protesta dei medici "stressati" pagina 14 Buono Ebret per i libri scolastici Ebret, record di richieste pagina 16
La Newsletter settimanale
26-01-2015
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Editoriale di Anna Maria Romano
(Segretario generale Fisac Cgil Toscana)
Venerdì tanti pesciolini rossi contro lo squalo-finanza Io sono una bancaria, non un banchiere.
su Twitter a questo hashtag si comprende bene quale è il
Come me, le migliaia di lavoratori che partecipano alle nostre
clima tra i bancari in questo momento. E che ci accompagna
affollatissime assemblee, e che sciopereranno il 30 gennaio
verso lo sciopero unitario del 30 gennaio.
prossimo, vogliono che il proprio lavoro sia al servizio del
Una protesta promossa dietro le parole “#sonobancario al
Paese, delle persone, dei reali bisogni di chi entra nelle
servizio del paese”, con quattro grandi manifestazioni: a
nostre filiali, ci guarda negli occhi e ci chiede un servizio per
Milano, Ravenna, Roma e Palermo, a sostegno del diritto del
un lavoro che ha un potente valore aggiunto sociale, che i
rinnovo al contratto nazionale di lavoro e contro la decisione
nostri banchieri hanno dimenticato, abbandonato sull'altare
unilaterale
della speculazione dominata dalla finanza.
disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dal primo aprile
Nella nostra regione, e non solo, viviamo la difficoltà delle
di quest’anno. Noi toscani saremo a Ravenna, sede della
imprese che chiudono anche per la stretta del credito,
banca di Patuelli, Presidente ABI, con più pullman da ogni
accentuata dalla crisi di MPS e di Popolare Etruria. E non è la
provincia.
trasformazione in SPA che risolve i problemi di una gestione
Abbiamo presentato alla delegazione ABI, capitanata da
sbagliata, rischiando la perdita definitiva di un patrimonio
Alessandro Profumo, una proposta concreta e fattibile per un
legato al valore del territorio. Se oggi la difficoltà di queste
nuovo modello di banca. E da lì vogliamo partire a trattare per
banche mina l'economia, la loro acquisizione da parte di
il nostro CCNL. Che non dovrà essere una palliativo, così
banche lontane taglierà senza ritorno il rapporto con il
come ABI spinge, una cornice generale e vaga che demanda
territorio.
poi le parti salienti alle contrattazioni aziendali, dividendo il
Oggi si chiede ai lavoratori, oltre che alle imprese e alle
settore e depauperando il valore di una tutela uguale per tutti.
famiglie, di pagare il prezzo delle scelte sbagliate di manager
Abbiamo scelto come simbolo della nostra voce un pesciolino
che guadagnano anche 100 volte più di un bancario.
rosso. Da solo appare inerme, in balia dello squalofinanza.
Le soluzioni sono vecchie e miopi: disdettare il CCNL per
Ma quando si unisce a tutti gli altri pesci rossi diventa una
rendere più debole e precario il lavoro nel settore con la
forza capace di cambiare il corso delle cose.
trasformazione dei dipendenti in lavoratori autonomi, pagati
La finanza controlla l'economia e le scelte della politica: basti
per vendere prodotti.
guardare l'andamento della borsa di fronte alle democratiche
Ma la crisi finanziaria non ha insegnato niente a questi
elezioni in Grecia. La politica impatta sulla vita delle persone
signori?
e deve recuperare la propria egemonia.
A noi sì, e non vogliamo essere trasformati in venditori di
E il nostro pesce rosso rappresenta chiunque di noi voglia
polizze. E non vogliamo trasformare i risparmiatori solo in
ribaltare l'attuale scala di valori e riportare la politica, e quindi
potenziali acquirenti, aldilà dei loro reali bisogni e possibilità.
le persone, al centro delle scelte del Paese, passando da un
#sonobancario: attraverso i semplici messaggi che arrivano
nuovo modello di banca.
n. 04 - 26 gennaio 2015
di
Abi
di
dare
disdetta
e
successiva
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Lo sciopero Mancato rinnovo del contratto: il 30 gennaio si fermano i bancari
n. 04 - 26 gennaio 2015
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Lo sciopero #sonobancario: su Twitter spopola l'hashtag dell'orgoglio dei lavoratori Rinaldo #sonobancario il più mistificato, molto meno pagato di ciò che si crede, come invece lo è il Banchiere Quirino #sonobancario non amo essere solitario e chi è dirigente capisce poco o niente Patrizio #sonobancario e con la Fornero condannato al "fine lavoro mai" in condizioni di demansionamento e pessimo pagamento emilio #sonobancario banchieri con stipendi favolosi, noi bancari senza soldi e diritti
dei privilegi Graziana #sonobancario e sono l'UNICO baluardo rimasto a proteggere i clienti dai banchieri! Aiutatemi ad aiutarvi Claudia #sonobancario Ci dicono che costiamo troppo: Profumo, se mi lasci la tua liquidazione io ci campo 150 anni Agnese #sonobancario e lotto per il Contratto e per non cedere al Ricatto (dei Banchieri) matteo #sonobancario onesto e umano. non sono un costo ne' un ciarlatano Gian Paolo #sonobancario e voglio avere di nuovo la fiducia della gente lavorando in una banca diversa daniela #sonobancario perché nonostante il lavoro in agenzia sia sempre più pressante, accolgo sempre il cliente col sorriso e il buongiorno
mauro58 #sonobancario e orgoglioso della mia professione se mi viene pernesso di essere onestamente utile alla popolazione del mio paese marco #sonobancario ripartiamo dal lavoro, non perdiamoci nelle quisquilie finanziarie Claudio #sonobancario non sono banchiere...noi siamo quelli onesti Beppe #sonobancario e alla precarizzazione contrario ANGELA #sonobancario onesto e richiedo rispetto giusy #sonobancario lotto per i miei diritti non certo per n. 04 - 26 gennaio 2015
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Lo sciopero "Guadagnare come un banchiere? A noi servirebbero 100 anni"
La crescita della diseguaglianze, la forbice dei redditi che si allarga progressivamente, è un fattore di ingiustizia anche nel settore del credito. Un top manager ha guadagnato infatti mediamente 3,7 milioni di euro lo scorso anno, a fronte di un salario medio di fatto di un bancario pari a poco più di 46 mila euro. Una distanza “colmabile in 100 anni”, risultato di un andamento che, negli ultimi 15 anni, ha portato nelle tasche dei banchieri una cifra pari a 600 mila mentre i bancari hanno perso nello stesso periodo circa 800 euro. È quanto risulta da un report della Fisac Cgil, la categoria dei lavoratori del credito dell'organizzazione di corso d'Italia, in previsione dello sciopero generale del settore in programma venerdì 30 gennaio. Una protesta promossa dietro le parole '#sonobancario al servizio del paese' con quattro grandi manifestazioni: a Milano, Ravenna, Roma e Palermo “a sostegno del diritto del rinnovo al contratto nazionale di lavoro” e “contro la decisione unilaterale di Abi di dare disdetta e successiva disapplicazione dei contratti collettivi di lavoro dal
primo aprile di quest'anno”. Motivazioni che sono il frutto di una considerazione: “Un settore senza contratto è come un paese senza Costituzione”, afferma il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, che punta l'indice contro l'Abi e “la scelta scellerata e miope di disdettare e disapplicare il contratto nazionale”. Per il leader sindacale, infatti, “l'Abi, invece di scatenare e alimentare il conflitto interno al settore tra le parti sociali, dovrebbe impegnarsi per superare le attuali penalizzazioni che colpiscono le banche italiane a livello europeo”. Inoltre, per un settore che vanta 309 mila addetti, dopo un'emorragia di 40 mila lavoratori in meno dal 2000 a oggi, “il non avere un contratto nazionale vorrebbe dire aprire il far west contrattuale: si darebbe cioè vita al 'fai da te' a livello aziendale, penalizzando i più deboli”. I sindacati, ricorda Megale, hanno anche presentato, parallelamente alla piattaforma per il rinnovo, un documento “per un modello di banca al servizio dell'occupazione e del paese” che si caratterizza lungo tre assi: bancari al servizio del paese; occupati da riqualificare e formazione di addetti specializzati; nuove assunzioni possibili di giovani, pari a 10 mila in tre anni. Proposte in linea con la difesa dell'occupazione. LEGGI TUTTO
n. 04 - 26 gennaio 2015
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Il voto
Atene dice "basta" all'austerità Tsipras porta la sinistra alla vittoria
"UNA SPINTA FORTE ALL'ECONOMIA SOCIALE" SECONDO LA CGIL NAZIONALE LEGGI TUTTO
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n. 04 - 26 gennaio 2015
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Il voto La lezione greca di DANIELE
economia, le spese militari, la spesa sociale. A partire dalla
QUIRICONI
restituzione della tredicesima sulle pensioni al di sotto dei
(da Atene)
700 euro abolita per legge e volontà della troika. In un paese in cui un abitante su 3 non ha più diritto
Quello che il voto greco insegna è
all'assistenza sanitaria perché i disoccupati ne sono
che, al netto del sentimento di
sprovvisti per legge, sono cose che contano.
disillusione che anima molti degli
Difficile dire se la composita coalizione movimentista
abitanti della capitale in questi
messa insieme miracolosamente da Tsipras nel
giorni, la vittoria di Tsipras è la
contenitore Syriza (resta fuori e ostile solo lo stalinista
vittoria di una sinistra che è
KKE) resisterà alle fazioni, soprattutto con un governo di
ripartita dal sociale in un paese abbruttito e impoverito da
coalizione. I ragionamenti che senti dai suoi dirigenti sono
ricette draconiane, e sul quale si è compiuto un
di assoluto buonsenso, di stampo classicamente
esperimento crudele.
socialdemocratico anche se visti dall'Italia di oggi possono
Certo, come animano ripetere i governanti, la Bundesbank
apparire "radicali". La sfida è aperta e difficile. Le persone
e anche i giornalisti tedeschi, non è colpa dell'Europa se lo
con cui ho avuto modo di parlare ad Atene hanno speranza
stato greco è andato in default, ma è senza dubbio una
e disincanto: la giornalista delle TV pubblica licenziata
responsabilità morale, civile, politica ed economica
insieme ad altri 3.000 che spera di nuovo di lavorare, l'ex
dell'Europa aver imposto misure ed obiettivi di rientro a
dipendente dell'ospedale licenziato (solo nella capitale ne
breve che hanno aumentato in 5 anni la mortalità infantile
sono stati chiusi 7), il giovane studente che vuole emigrare
del 53% e scaraventato il 30% degli abitanti sotto la soglia
ma non rinuncia a dare una speranza al suo paese, i
di povertà. Oltretutto, con ipotesi di restituzione del debito
militanti di una sinistra di classe più tradizionale sono un
impossibili da onorare.
patchwork difficile da tenere insieme.
Poi certo, si può discutere molto delle politiche pubbliche,
Soprattutto sarà difficile trovare le risorse nel duro
della corruzione, dello stile di Governo dei 2 ex principali
negoziato che si aprirà con gli organismi internazionali.
partiti nel corso degli ultimi decenni dopo il ritorno alla
Italia e Francia hanno il dovere di dare una mano se si
democrazia, delle diverse responsabilità dei socialisti (al
vuole immaginare un'uscita democratica, non dico di
44% nel 2009) rispetto alla destra.
sinistra, dalla crisi europea e non alimentare movimenti e
La sostanza oggi però è che si è voluto segnare in modo
partiti xenofobi populisti e fascisti. Ripartire da un nuovo
netto una rottura con la troika, questa UE e i partiti che ne
insediamento sociale e dalle sue attività connesse, dal
erano stati gli interlocutori. Lo senti dai discorsi dei giovani
basso, è un esempio interessante anche per la sinistra
nei bar, dei tassisti, dei commercianti al mercato, dei
italiana più di quanto non possano essere le azioni o le
pensionati. E, se il voto è andato a Syriza, è perché in
parole dei generali senza esercito e gli sconfitti di mille
questi ultimi 2 anni ha saputo costruire una rete di
battaglie visti in massa ad Atene.
solidarietà, dalle mense, affollate di disoccupati e lavoratori
La vittoria di Syriza è dei greci, e noi possiamo solo
poveri non certo di homeless, agli ambulatori medici
guardare ammirati. Costruire nuovi soggetti nel quadro
finanziati col 30% dell'appannaggio degli eletti e gestiti dal
italiano è cosa più complessa, e soprattutto va consegnata
volontariato del personale medico, attività unite a parole
a nuovi interpreti. Col protagonismo dal basso che può
d'ordine certo non ambigue sull'intervento pubblico in
esserne la chiave.
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Arezzo
Agroalimentare moderno e integrato per la Valdichiana: le proposte Cgil
Una svolta per la Valdichiana. La Cgil non solo la invoca ma la propone. Lo ha fatto venerdì con il convegno che si è tenuto a Castiglion Fiorentino. “La vocazione di questo territorio è l’agroalimentare – ha detto Alessandro Mugnai, Segretario provinciale del sindacato. E’ un settore che meno di altri risente della crisi e che ha forti potenzialità ancora inespresse. Su di esso possono convergere imprenditori del settore, anche esterni alla Valdichiana; industriali della trasformazione dei prodotti agricoli; l’intero sistema istituzionale ed economico. Per noi è fondamentale l’approccio culturale: acquisire una visione d’insieme da parte di tutti i soggetti per realizzare una nuova identità dei questo territorio”. La base di partenza è consistente. “In Valdichiana operano imprese agroalimentari di forti rilievo – ha ricordato Giusi Angheloni, Segretaria provinciale Flai Cgil. La Illuminati, ad esempio, è la maggiore produttrice di frutta della Toscana: la produzione potenziale media si aggira intorno alle 25.000 tonnellate di frutta all’anno. E’ un azienda agricola che ha sperimentato i primi impianti di mele, pere, pesche e susine divenendo una delle imprese leader
del settore a livello regionale e nazionale. E non dimentichiamo altre aziende come Randellini e Tonioni. Forte anche la presenza industriale, a cominciare dalla Fabianelli. E per imprese che ci sono già, altre possono aggiungersi o potenziare la loro presenza”. Nel corso del convegno è emerso il nome di Aboca. “E’ un soggetto fondamentale perché rappresenta un riuscito progetto di interazione economica, produttiva, territoriale e ambientale – ha sottolineato Mugnai. Salute dell’uomo ed equilibrio ambientale configurano Aboca come una delle realtà aziendali più interessanti e dinamiche nel campo agroalimentare”. Secondo la Cgil, i produttori del settore possono fare sistema. “Nessuno chiede loro di perdere la propria identità ha affermato Angheloni. Serve realizzare una vera “filiera” con un marchio di qualità. La formula del consorzio potrebbe assicurare tutte le funzioni dopo la raccolta che partono dallo stoccaggio alla messa in vendita del prodotto. Si potrebbe aggiungere la lavorazione di parte della frutta: attività industriale di trasformazione dei prodotti frutticoli, situata magari nella zona della Ex Eridania. Quindi un insediamento industriale “agro alimentare”, coinvolgendo la Eridania, sfruttando risorse assicurate alla conversione dello zuccherificio, rivolgendosi ai fondi comunitari quali P.A.C. e dello sviluppo rurale toscano P.S.R.”. Quanto all’ipotesi della centrale a biomasse: “questo progetto ha determinato non poche polemiche nel territorio. In particolare, la dimensione della centrale e la sua collocazione hanno prodotto la nascita di un comitato e, al contempo, un pronunciamento sfavorevole delle amministrazioni comunali della vallata. Con Eridania vanno ripresi i negoziati per un progetto alternativo". LEGGI TUTTO
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Livorno Accordo di programma, due incontri a Roma per Rossi: "Si va avanti" concludersi entro un mese. Una volta che le risorse saranno disponibili saranno avviati i lavori, entro la primavera, da parte di Invitalia Ambiente, che sarà l'ente attuatore. Il tutto nel rispetto della clausola sociale contenute nell'Accordo per l'utilizzo dei lavoratori ex Lucchini in cassa integrazione. Tempi più lunghi per la rottamazione delle navi militari. Su questo l'Autorità portuale è chiamata ad indire, entro l'estate, una gara per individuare l'impresa demolitrice e poi completare le opere infrastrutturali necessarie. Il presidente della Regione ha inoltre posto il tema del costo dell'energia elettrica per le imprese del polo siderurgico, qualunque sia la fonte e il fornitore di provenienza. "Ho posto con forza questa questione – ha confermato Rossi – perché senza energia competitiva non si può far ripartire la siderurgia a Piombino. Ho chiesto al governo una risposta in grado di garantire la competitività delle imprese impegnate nel polo siderurgico". SCOPRI IL PIANO
Attuazione dell'accordo di programma di Piombino e poi le iniziative per l'area di crisi di Livorno. Sono le due questioni che giovedì scorso sono state affrontate dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in due riunioni al Mise con il viceministro Claudio De Vincenti, presenti l'assessore alle attività produttive, Gianfranco Simocini, il sindaco di Piombino, Massimo Giuliani, il presidente della Provincia, Alessandro Franchi, il presidente di Logistica Toscana, Vanni Buonadio. Alla riunione PEOPLE CARE dedicata a Livorno erano presenti anche il sindaco della città, Filippo Nogarin, e quello di Collesavetti, Lorenzo Bacci. "Abbiamo messo in cima ai nostri impegni la questione del lavoro – ha affermato Rossi al termine dei due incontri – perché questa è la principale preoccupazione delle famiglie e dei nostri giovani. Sappiamo bene che non tutto dipende da noi. Però per quanto ci riguarda facciamo tutto il possibile per favorire la crescita e lo sviluppo della Toscana". Piombino. L'attuazione dell'Accordi di programma procede nel rispetto dei tempi. Sono stati deliberati dal Cipe 20 milioni destinati al L'ABBRACCIO DELLA CITTA' finanziamento della rattomazione delle navi militari e AI LAVORATORI IN CORTEO 50 milioni per le bonifiche. Adesso l'iter è arrivato alla Corte dei Conti per il controllo finale, che dovrebbe
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Piombino Lucchini, incontro sindacati-Cevital Lami: "Investimenti confermati" investimenti, e li presenterà nel prossimo incontro coi sindacati, la prossima settimana, dove si parlerà del Piano industriale che muoverà un investimento da un miliardo e mezzo di euro. Il Piano, come illustrato oggi, prevede innanzitutto la costruzione di due forni elettrici che entreranno in funzione uno a 18 mesi e uno a 24. Il primo sarà acquistato ad aprile, poi ci sarà il cosiddetto “revamping” dei treni di laminazione per andare a lavorare gli acciai speciali, cosa questa ritenuta molto importante. Inoltre, verranno comprati un forno di riscaldo per il treno che lavora le barre e i tondi per le automotive e anche un treno nuovo per le rotaie. Negli incontri della prossima settimana coi sindacati sul Piano industriale, la dirigenza entrerà nel merito sui reparti, sull'organizzazione del lavoro, sull'energia, sul numero degli occupati, sugli ammortizzatori sociali. “Serve produrre di nuovo acciaio in tempi brevi, con l'avvio dell'agro industriale e il riassorbimento di tutti i lavoratori, con uno stipendio dignitoso per un addetto siderurgico”, conclude Lami.
“Giudizio positivo di questo primo incontro”: così Mirko Lami, segretario di Cgil Toscana, sentito il Comitato iscritti Fiom Lucchini e la segreteria della Fiom provinciale di Livorno, commenta l'esito della riunione di venerdì scorso tra i sindacati della Lucchini di Piombino e la nuova proprietà. “Fino ad ora, si era in presenza di un percorso politico, fatto di ragionamenti sul costo dell'energia, sulla distribuzione delle aree portuali e sugli altri punti dell'Accordo di programma. Ora si aggiunge una parte tecnica, col sindacato che va a discutere e a TRW trattare con la nuova proprietà”, dice Lami. La nuova dirigenza ha spiegato che nei prossimi due anni ci saranno sì dei sacrifici da fare, come annunciato nella lettera ai sindacati precedente all'incontro di oggi; ad esempio, si assumerà col Contratto nazionale ma azzerando i diritti acquisti negli anni in azienda: “E qui ci sarà una fetta di margine per il sindacato che dovrà trattare, cercando spazi da riconquistare soprattutto quando i bilanci saranno "IL GOVERNO FACCIA IN FRETTA positivi. Sono convinto che su alcuni aspetti si SULL'ACCORDO DI PROGRAMMA" potranno anche migliorare alcuni diritti che avevamo in precedenza”, precisa Lami. Ma è da evidenziare come oggi la dirigenza abbia confermato gli LEGGI TUTTO
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Jobs Act
Statuto e ammortizzatori: il 29 focus sulla contestata riforma del lavoro
n. 04 - 26 gennaio 2015
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Jobs Act
La lotta di classe al contrario: tutele crescenti alla libertà di licenziare di DANIELE QUIRICONI (Segreteria Cgil Toscana) La lettura dei decreti attuativi della Legge delega sul Lavoro ha visto sparire, come da attese, qualsiasi riferimento alle tutele crescenti. Come è stato segnalato da eminenti giuslavoristi, l’aumento dei risarcimenti in proporzione all’anzianità aziendale non può essere considerato una tutela crescente. L’esclusione della possibile valutazione, da parte del giudice, della proporzionalità del provvedimento inflitto è un’ulteriore regressione sul piano del diritto. La dimostrazione, cioè, della assoluta irrilevanza disciplinare del fatto contestato, pur accertata dal giudice (un piccolo ritardo, una telefonata personale con l’apparecchio aziendale, una mail inviata usando il pc dell’impresa) non consente comunque al giudice la valutazione sulla congruità della sanzione, bensì questi deve dichiarare risolto il rapporto di lavoro, indicando solo la cifra del risarcimento tra 4 e 24 mensilità. Se il licenziamento è illegittimo per vizi formali (mancanza di motivazione di contestazione del fatto disciplinare ad esempio), il giudice deve condannare ad un risarcimento tra 2 e 12 mensilità sempre partendo dalla base di un mese in più per ogni anno di anzianità. Particolarmente rilevante l’applicazione di questo modello ai casi di violazione dei criteri in caso di applicazione della Legge sui licenziamenti collettivi, norma che è nostro auspicio venga sanata nel corso della discussione parlamentare. Quanti di noi, negli anni dall’approvazione della 223 in
poi, si sono trovati frequentemente di fronte a casi di violazione della norma puntualmente contestati, possono facilmente comprenderne il significato. Il fatto di introdurre nella disciplina dei licenziamenti individuali questo ulteriore elemento, relativo ai licenziamenti collettivi, non può non essere letto che con lo spudorato obiettivo di alterare i rapporti di forza nel rapporto di lavoro in favore delle imprese. Una lotta di classe dalla parte sbagliata, insomma. Il bello è che sottolineare una riflessione su questi aspetti provoca per reazione, da parte degli esegeti del jobs act, solo la riproposizione dei luoghi comuni della peggior sloganistica reazionaria degli ultimi 20 anni e non una valutazione sulla equità della misura in sé. A leggere poi con attenzione i contenuti della Naspi e dei nuovi ammortizzatori, sia pure tenendo conto di un modesto ampliamento della platea di riferimento, non possiamo notare come lo “scalone” riferito al decalage del sussidio, dal 2015 e ancor più dal 2016, nonché il requisito per il diritto, rendano ancor più fragile il lavoratore debole, soprattutto in un quadro di crisi e di nuove opportunità di lavoro, che nemmeno gli equilibrismi sui numeri del Governo (o le polemiche con l’Istituto di statistica, già viste al tempo del duo TremontiBerlusconi) riescono più a mascherare. Di questi e di altri aspetti controversi dei Decreti discuteremo nel seminario con gli esperti del 29 gennaio prossimo, riconfermando comunque l’intenzione di agire in tutte le sedi e con tutti gli strumenti per contenere gli effetti distorsivi di un provvedimento che presenta anche palesi vizi di costituzionalità.
CGIL IN AUDIZIONE AL SENATO "TESTO SBAGLIATO E INEMENDABILE"
n. 04 - 26 gennaio 2015
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Jobs Act
Il Forum sull'economia: le proposte per rilanciare l'occupazione Ci sono buone idee per far ripartire l’economia e il lavoro in Italia. Vengono dal sindacato, dal Piano del lavoro della Cgil. O da economisti come Luca Ricolfi che, con la proposta di “Job Italia”, ha trovato dei punti di convergenza proprio con la Confederazione sindacale, un terreno d’incontro reso manifesto dal seminario odierno organizzato dal Forum Cgil dell'economia, aperto alle proposte di esperti e intellettuali e dal titolo “Politiche per il lavoro: proposte a confronto”. Un progetto, quello di Ricolfi, per certi versi affine al Piano del lavoro Cgil, almeno nella misura in cui punta i fari sulla creazione di nuovi posti anziché concentrarsi sulle tipologie contrattuali e distribuire risorse a pioggia, oltretutto senza alcun vincolo sulla nuova occupazione, come fa la riforma del governo. Altrettanto certo, infatti, è che il governo non ascolta queste proposte, e meno che mai le accoglie nel suo programma economico: quel Jobs Act sommato alla Legge di Stabilità che, a parere di molti intervenienti al seminario, otterrà il solo effetto di precarizzare il mondo del lavoro, di aumentare le disuguaglianze, ma non rilancerà l’occupazione. L'iniziativa del Forum è stata organizzata proprio nel solco dell'approvazione al Senato del Jobs Act, e del varo dei decreti delegati, e voleva essere l'occasione per rilanciare la discussione in merito a proposte alternative alla riforma del mercato del lavoro. Susanna Camusso, concludendone i lavori (per il suo intervento integrale, LEGGI QUI), ha ricordato quindi
che “la prima grande urgenza è creare lavoro, usare tutte le risorse disponibili. E invece nel Jobs Act si fa un preciso scambio tra Stato e imprese che faciliterà i licenziamenti”. “Gli incentivi sottolinea Camusso dureranno solo 89 mesi (a partire dalla data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, fino a dicembre, ndr), un periodo che consentirà alle imprese di coprire i costi del licenziamento per poi assumere una persona che costa molto meno, oltretutto conteggiata come nuova occupazione. Quale interesse abbia un paese a finanziare un licenziamento, mi resta oscuro. Non si capisce perché le imprese possono licenziare liberamente, e gratis, non si capisce quali colpe debbano espiare i lavoratori”. “La legge di Stabilità esprime tutta la sua inadeguatezza nel Jobs Act, che scommette sugli investimenti privati nella logica di togliere legami e regole al mercato, isolando il lavoro in modo iniquo e inefficace. Il contrario di quanto annunciato dal governo”. Lo ha detto Riccardo Sanna, responsabile dell'area Politiche economiche della Cgil, aprendo il seminario. Nel corso del seminario, l’economista Luca Ricolfi ha illustrato le proposte contenute nel “Job Italia”, il progetto messo a punto assieme alla Fondazione Hume, ricordando che con sgravi fiscali ben mirati sul costo del lavoro si genera un circolo virtuoso che può creare centinaia di migliaia di posti. LEGGI TUTTO ASCOLTA IL PODCAST
n. 04 - 26 gennaio 2015
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Il flash mob #prontosoccorsoKo: "Davvero volete farvi curare da medici stressati?"
Venerdì scorso, dalle ore 10 alle ore 12, all'ospedale di Careggi (Firenze) davanti al Pronto Soccorso si è tenuto un “flash mob” dei medici di Fp Cgil Toscana“. Si è trattato di tappa di una campagna naziobnale di Fp medici: “La sanità è al collasso e i cittadini, privi di un'efficace rete territoriale alternativa, sono costretti a recarsi nei Pronto Soccorso di ospedali senza più i posti letto sufficienti. La riduzione dei fondi e del personale ricade così direttamente su di loro, privati di un diritto, e sugli operatori, costretti a turni massacranti per mantenere i servizi”, anche la Corte dei Conti afferma che ”senza investimenti diventa problematico mantenere i livelli essenziali di assistenza”. La FpCgil Nazionale lancia così ai cittadini una domanda provocatoria: “Sicuri di volervi far curare da medici e infermieri stressati?”. E per spiegare la mobilitazione “#ProntoSoccorsoKo”
la FpCgil mette in fila i numeri della crisi del sistema: persi 23.500 operatori sanitari, di cui 5mila medici, dal 2009 al 2013 32mila gli operatori sanitari con contratti precari su un totale di 670mila 31 i miliardi di tagli tra il 2009 e il 2015, a cui si aggiungono i 4 previsti dall'ultima legge di stabilità che, ricadendo sulle regioni, colpiranno inevitabilme nte il Servizio Sanitario Nazionale.
n. 04 - 26 gennaio 2015
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La campagna
"M'illumino di meno 2015": Cgil Toscana aderisce anche quest'anno Da tempo come Cgil Toscana ci siamo posti il problema del risparmio energetico e da alcuni anni abbiamo iniziato la sostituzione delle vecchie lampade ad incandescenza con lampade al neon a basso consumo. Ora, abbiamo fatto un ulteriore passo con la sostituzione di tutte le lampade dei corridoi. Le lampade sostituite erano 60 al neon da 52 Watt cadauna e sono state sostituite con 38 plafoniere a LED che consumano 38 Watt cadauna. Il risparmio complessivo tra minor consumo delle nuove lampade e minori lampade necessarie è di circa il 54%. In alcuni spazi dove il passaggio non è particolarmente frequente abbiamo poi installato sensori di movimento che attivano l'illuminazione solo al bisogno. Nei prossimi giorni inizieremo a testare anche nuovi corpi illuminanti sospesi a LED per gli uffici.
n. 04 - 26 gennaio 2015
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Ebret
Buono libri scolastici ai dipendenti 1.050 richieste per 135mila euro (125), Pisa (103), Prato (93), Arezzo (90), Pistoia (66), Lucca (62), Livorno (31), Grosseto (29), Massa (15). Il successo dell'iniziativa è spiegabile soprattutto con la campagna di informazione che è stata fatta, e anche con la crisi che morde sempre di più. All'Ebret sono già al lavoro per capire come calibrare il bando 2015.
FIRENZE/1
EX ISI, NIENTE RISARCIMENTO AI LAVORATORI. RABBIA FIOM LEGGI TUTTO Come l'anno precedente, anche nel 2014 i dipendenti di aziende artigiane regolarmente iscritte all’Ente FIRENZE/2 Bilaterale (Ebret) hanno potuto richiedere un contributo (fino a 180 euro) per l’acquisto di testi scolastici di scuola media inferiore o superiore per i propri figli, a valere per l’anno scolastico 2014/2015. Se nel 2013 i richiedenti furono poco più di un centinaio, nel 2014 (la domanda si poteva fare fino al 12 dicembre, grazie a una proroga della precedente scadenza fissata il mese prima per allargare la platea dei beneficiari) sono state ben TRAMVIA, PROTESTA FILLEA 1.050 le pratiche accolte, per un totale di 135.253 PER LA SOSPENSIONE DELLE ATTIVITA' euro di importo da liquidare. La provincia con più pratiche presentate è Firenze (444), seguono Siena LEGGI TUTTO
n. 04 - 26 gennaio 2015
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La campagna
"Lavoro, non ti lasciamo solo" Al via il tesseramento Cgil 2015
Iscriversi alla CGIL vuol dire entrare a far parte attivamente della più grande e articolata organizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori, con i suoi circa 6 milioni di iscritti e le sue centinaia di sedi. Perché iscriversi? Perché la CGIL è il sindacato di chi ha un lavoro, di chi lo ha ma precario, di chi non lo ha e lo cerca e dei pensionati; perché la CGIL svolge un ruolo di protezione dall’incondizionato funzionamento del mercato, difendendo i diritti individuali e collettivi contro i soprusi e le ingiustizie. Con la sua presenza
rappresentanza degli interessi delle persone che assume valori generali, sociali, insieme alle rivendicazioni contrattuali e di categoria. La confederalità è un valore dirimente, rappresenta la solidarietà tra lavoratori, precari, pensionati nel loro costante processo di emancipazione. Solo l’azione collettiva, infatti, può porre un argine all’individualismo imperante. Per questi motivi la CGIL è la casa comune per i lavoratori, per i giovani e per i pensionati. Il valore dell’iscrizione passa anche attraverso l’offerta di servizi e tutele alle persone che cercano una risposta ai problemi che incontrano nell’attività lavorativa, nei rapporti con il fisco, in campo previdenziale, nella tutela della salute o nell’accesso ai servizi sociali alla persona. In tutti questi casi, e in generale per tutto ciò che riguarda l'esigibilità dei tuoi diritti, il “Sistema Servizi” della CGIL ti può efficacemente aiutare. Oggi più che mai rafforzare il sindacato è importante per arginare e contrastare gli attacchi contro i lavoratori, contro i giovani e contro i pensionati. COMPILA IL MODULO
LUCCA
nei luoghi di lavoro, nel territorio e tra i cittadini, la CGIL opera per la ricostruzione delle solidarietà, ovvero l’integrazione di parti della società, attraverso la pratica quotidiana, l’impegno concreto di rappresentanza e l’attività capillare di contrattazione e negoziazione. Iscriversi è una scelta importante, soprattutto, perché la CGIL difende e persegue la “confederalità”, cioè quella forma originale della
MAURO ROSSI ELETTO SEGRETARIO GENERALE DELLA FIOM
n. 04 - 26 gennaio 2015
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Gli appuntamenti "Il lavoro, le guerre, l'Europa" Il 2 febbraio convegno a Firenze
16.0017.30
10.3013.00
“Il problema del consenso nella Seconda guerra” “Prima e Seconda guerra a confronto” Coordina: Luca Baldissara Coordina: Lorenzo Bertucelli Marco Fincardi , Gli scioperi operai della Edmondo Montali , L'economia al servizio della primavera 1943 nell’Italia fascista, le classi dirigenti guerra. La mobilitazione industriale tedesca del italiane e la propaganda angloamericana 19141918 e quella del 19391945 Enrico Miletto , “Uniti e decisi in tutte le fabbriche”. Giorgio Sacchetti , Guerra e miniera. Il lavoro nelle Torino e gli scioperi del marzo 1943 industrie estrattive italiane durante i due conflitti Discussant: Gianluca Fulvetti mondiali Bruno Settis , Mass production, mass destruction Manfredi Alberti , Lo Stato e la disoccupazione. Un CARRARA confronto fra il primo e il secondo dopoguerra Discussant: Nicola Labanca 14.0016.00 “Uno sguardo internazionale alla Prima guerra” Coordina: Maria Grazia Meriggi Antonio Farina , Fiduciari di fabbrica e capitani rivoluzionari: rappresentanza operaia e relazioni industriali nell'industria navalmeccanica tedesca (19141918) Jorge Torre Santos , Verso il sindacato di massa. Spagna e Italia (19141918) Roberto Bianchi e Monica Pacini , Lavoro intellettuale e pratica politica nella mobilitazione interventista tra Francia e Italia Discussant: Luigi Tomassini
NCA, OPERAI CONFINATI IN SALA MENSA "L'AZIENDA CI FACCIA LAVORARE"
n. 04 - 26 gennaio 2015
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Gli appuntamenti Emergenza casa: giovedĂŹ dibattito con Sunia e Cgil a Viareggio
n. 04 - 26 gennaio 2015
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La promozione Sconto agli spettacoli del Puccini di Firenze per gli iscritti alla Cgil Feudis) “Alla stessa ora il prossimo anno”, commedia di Bernard Slade, è stata prodotta per la prima volta nel 1975 ed è stata rappresentata per ben quattro anni consecutivi a Broadway. E’ forse la più famosa ed amata commedia romantica del ventesimo secolo. PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO RISERVATO € 19,00 ino ad esaurimento posti disponibili
Giovedì 29 gennaio ore 21:00: FUORIVIA PRODUZIONI presenta Nada in SCOMPAGINE di Nada Malanima, luci e oggetti scenici di Andrea e Massimo Violato, costumi di Antonio Marras, regia di Alessandro Fabrizi PREZZO INTERO € 23,00 PREZZO RISERVATO € 17,00 Venerdì 30 e sabato 31 gennaio ore 21:00: Andrea MaiaTeatro Golden e Vincenzo Sinopoli presentano GIANNI FERRERI, DANIELA MOROZZI, EMANUELE PROPIZIO e GIULIA MARINELLI in CHIAMALO ANCORA AMORE di Augusto Fornari, Toni Fornari, Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli. Regia di Toni Fornari PREZZO INTERO € 25,30 PREZZO RISERVATO € 19,00 Mercoledì 4 e giovedì 5 febbraio ore 21:00: TiesseTeatro presenta MARCO COLUMBRO e GAIA DE LAURENTIIS in ALLA STESSA ORA IL PROSSIMO ANNO di Bernard Slade (traduzione e adattamento di Nino Marino, regia di Giovanni De
Venerdì 6 febbraio ore 21:00: Guascone Teatro presenta ANDREA KAEMMERLE, RICCARDO GORETTI e ADELAIDE VITOLO in ZONA TORRIDA di Donato Sannini e Daniele Costantini, adattamento e regia di Andrea Kaemmerle e Riccardo Goretti. PREZZO INTERO € 20,70 PREZZO RISERVATO € 15,00 fino ad esaurimento posti disponibili Sabato 7 febbraio ore 21:00 e domenica 8 febbraio ore 16:45: ENTR’ARTe presenta Compagnia MDTeatro in IL MAGO DI OZ dal capolavoro L. Frank Baum, adattamento e regia Italo Dall’Orto, musiche originali Gionni Dall’Orto, costumi Giuseppe Palella PREZZO INTERO € 17,20 PREZZO RISERVATO € 13,00 Giovedì 12 e venerdì 13 febbraio ore 21:00: Equipe Eventi presenta SONICS in DUUM, creato e diretto da Alessandro Pietrolini, testi e regia di Antonio Villella e Alessandro Pietrolini, costumi di Ileana Prudente e Irene Chiarle, luci ed effetti speciali di Niki Casalboni PREZZO INTERO € 31,00 PREZZO RISERVATO € 24,00
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Cgil Toscana I video della settimana del Canale Youtube LA PARODIA Contratto all'italiana: lui chiede certezze, lei vuole libertà "Sarà un rapporto a tutele crescenti" Il corto di Cgil Bergamo GUARDA IL VIDEO
L'ANNIVERSARIO 36 anni fa veniva ucciso Guido Rossa La Camera del lavoro di Genova lo ricorda così
GUARDA IL VIDEO
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La rubrica MALATTIE E INFORTUNI: IL RISARCIMENTO DANNI DEI CONGIUNTI DEL DECEDUTO Con la recente sentenza del 16.10.2014, n. 21917, la
congiunti del defunto la titolarità di un autonomo diritto
Suprema Corte affronta il tema delle conseguenze derivanti
all’integrale risarcimento dei danni non patrimoniali da loro
da infortuni sul lavoro e malattie professionali ed, in
stessi subito in conseguenza dell’ evento.
particolare, lo specifico aspetto della tutela dei congiunti del
Il principio ribadito dalla Corte nel caso che si commenta è
lavoratore infortunato o ammalatosi sul lavoro.
stato sintetizzato dalla stessa, nelle proprie conclusioni, nei
Come noto, gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
seguenti termini: “in caso di perdita definitiva del rapporto
rientrano nell'ambito della tutela previdenziale di cui al D.P.R.
matrimoniale e parentale, ciascuno dei familiari superstiti ha
n. 1124 del 1965 , il cui art. 10 prevede che il dipendente che
diritto ad una liquidazione comprensiva di tutto il danno non
abbia
prestazioni
patrimoniale subito, in proporzione alla durata e intensità del
previdenziali previste per l'infortunio o la malattia subiti, può,
vissuto, nonché alla composizione del restante nucleo
altresì, agire nei confronti del datore di lavoro per il
familiare in grado di prestare assistenza morale e materiale,
risarcimento
avuto riguardo all'età della vittima e a quella dei familiari
diritto
a
del
ricevere
danno
dall'I.N.A.I.L.
ulteriore
le
(cosiddetto
danno
differenziale).
danneggiati, alla personalità individuale di costoro, alla loro
Quando il lavoratore a causa dell’infortunio o della malattia
capacità di reazione e sopportazione del trauma e ad ogni
perda purtroppo la vita, i congiunti possono agire in giudizio
altra
nei confronto del datore di lavoro in qualità di eredi,
provare (anche presuntivamente, secondo nozioni di comune
richiedendo il risarcimento del danno differenziale patito dal
esperienza) da parte di chi agisce in giudizio, spettando alla
lavoratore per la parte non coperta dall'INAIL.
controparte
Oltre al diritto di richiedere il risarcimento del danno in qualità
compromettono l'unità, la continuità e l'intensità del rapporto
di eredi, la Suprema Corte ha, inoltre, riconosciuto ai
familiare”. LEGGI TUTTO
circostanza
la
a cura dello Studio Rusconi
del
prova
caso
concreto,
contraria
di
Via della Condotta 12, 50122 Firenze partita iva 05724800486 Tel. 055-2302805
ww.avvrusconi.it
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da
allegare
situazioni
e
che
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NonSoloToscana
Giorno della memoria: domani iniziative in tutta la regione Seduta solenne del Consiglio regionale della Toscana, martedì 27 gennaio, Palazzo Panciatichi, via Cavour 2 Firenze La mia vita prigioniera 27 gennaio Museo della Deportazione e Resistenza di Prato Via delle Seggiole. Storie di un'ebrea fiorentina (19301944) 27 gennaio Biblioteca Nazionale Centrale, piazza Cavalleggeri 1 Firenze Il Giorno della Memoria: nessuno dimentichi lo sterminio 28 gennaio, Caffè letterario le Murate, Firenze Incontro con Kitty Braun Falaschi, 31 gennaio, Sala Consiliare del Comune di Carmignano Concerto per il Giorno della Memoria, 3 febbraio, Ridotto del Teatro Politeama Pratese, Via Garibaldi 33 Prato Voci dal Porrajmos, 5 febbraio, Sala Conferenze del Museo della Deportazione di Prato IL PROGRAMMA COMPLETO
LA NOVITA'
Giorno della Memoria 2015. Iniziative di rilevanza regionale Treno della Memoria 2015 dal 19 al 23 gennaio Cinema Spazio Alfieri, via dellUlivo, 6 Firenze, 19, 20 e 27 gennaio Mostre: Memoriale di Santa Croce, fino all'8 febbraio e Museo Casa Siviero, fino al 30 marzo, Firenze Stones 24 e 25 gennaio, Teatro di Rifredi via Vittorio Emanuele II, 303 Firenze Der Kaiser von Atlantis 26 gennaio, Opera di Firenze Piazza Vittorio Gui (Viale Fratelli Rosselli, 7), Firenze
ADDIO CARTA, "RASSEGNA SINDACALE" TRASLOCA SUL WEB
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Cultura
I libri della settimana dall'archivio storico di Cgil Toscana UNA
PROFESSORESSA DIVERSA
DA TUTTE LE ALTRE:
L'ESPERIENZA
DI
ADELE CORRADI BARBIANA
DALLA TRADIZIONE ALLA SCUOLA DI
Autore: Margherita Bettarini. Parole chiave: Didattica Orientamenti Pedagogia Scuola e Società. Casa editrice: Edizioni Conoscenza Pubblicato nel: novembre 2014. Pagine: 144. ISBN: 9788895920771 Adele Corradi è stata una professoressa diversa dalle altre, potremmo dire proprio antitetica anche alla destinataria della famosa "Lettera" scritta dalla Scuola di Barbiana. Il suo percorso nell’innovazione della didattica è partito da una profonda autocritica e soprattutto da una critica del fare scuola tipico degli anni Sessanta. Decisivo nella sua autobiografia l’incontro con don Milani e la sua scuola. Adele fu una delle poche persone “esterne” a essere “accolta” da lui.
UN’ESTATE
PIÙ FORTE DEL SILENZIO:
DAL CAMPO ANTIMAFIA DI
«LIBERA»
A
RACCONTO E DIARIO SALSOMAGGIORE TERME
Autore: Enrico Gotti (illustrazioni di Gianluca Foglia "Fogliazza", prefazione di Paolo Bertoletti). Parole chiave: Spi Cgil mafia generazioni Associazione Libera. Casa editrice: Arte e lavoro Pubblicato nel: settembre 2014. Pagine: 72. ISBN: 978 88 230 1920 1 La mafia vista con gli occhi di un bambino, una nonna coraggio e una battaglia sotto il cielo d’estate. Sono gli ingredienti di questo racconto, ambientato tra le colline di Salsomaggiore Terme. È un’avventura che trae ispirazione dal campo antimafia di «Libera», ed è completata da un diario di quell’esperienza, con le impressioni di chi vi ha preso parte e le testimonianze di chi combatte ogni giorno contro la criminalità organizzata.
I volumi possono essere presi in prestito per un periodo massimo di un mese Via Pier Capponi 7 50132 Firenze web: http://www.tosc.cgil.it/ftp/centrodocumentazione/docume_home.htm mail: centrodocumentazione.regionale@tosc.cgil.it ; Tel:055.5036288
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In viaggio con... Vietnam e Cambogia: un tour dentro allo spazio e al tempo
DAL 3 AL 14 FEBBRAIO O DAL 3 AL 14 MARZO AL COSTO DI 2.280 EURO Passaporto: per l’ingresso in Vietnam è necessario possedere un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Per le eventuali modifiche relative alla validità residua richiesta del passaporto si consiglia di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese presente in Italia o presso il proprio agente di viaggio. SCOPRI TUTTO IL PROGRAMMA
DAI WEEKEND ALLE SPA, DALLE GITE DI UN GIORNO A QUELLE DI GRUPPO, DALLE CITTA' D'ARTE ALLE METE ESOTICHE: ECCO TUTTE LE NUOVE OFFERTE SU www.promoturismo.it
n. 04 - 26 gennaio 2015
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In viaggio con... 19 febbraio, Teatro Reims, Firenze: spettacolo e... i viaggi di primavera
INGRESSO OFFERTO DA PROMOTURISMO
Per prenotazioni: telefono 348/7401419 mail irenesciamma@gmail.com
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Taccuino TOSCANA SOLIDALE 18MILA DOMANDE PER GLI AIUTI A FAMIGLIE E LAVORATORI IN DIFFICOLTA': CONTRIBUTO PRESTITO足MICROCREDITO GARANZIE PER I DEBITI LEGGI TUTTO
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In breve
La Rimor di Poggibonsi (Siena) parlerà francese Trigano acquista il 60%, le speranze Fiom La Rimor di Poggibonsi in provincia di Siena parlerà francese. Il gruppo transalpino Trigano ha infatti avanzato un'offerta per rilevare la maggioranza della società fondata dalla famiglia Niccolai. Trigano, si legge in una nota, controllerà la maggioranza della nuova società Luano Camp, che guiderà i marchi e lo stabilimento produttivo di Rimor. Per il completamento dell'operazione sarà però necessario attendere la conclusione del procedimento aperto da Rimor di concordato preventivo. «Rimor spiega il segretario della Fiom Cgil senese Franco Capaccioli ha presentato la richiesta di concordato preventivo nel 2014, lo scorso 16 gennaio c'è stata l'adunanza dei creditori, che in questi giorni stanno votando. Credo che tutto il procedimento si completerà entro la fine del mese e se l'operazione andrà a buon fine Trigano conquisterà il 60% di Rimor. E' una soluzione che ci dà maggiori garanzie per il salvataggio dell'azienda perchè Trigano è un grande gruppo internazionale con le spalle forti». LEGGI TUTTO
Polo Nautico Viareggio, Chiriaco e Riva all'ad: "Le concessioni demaniali sono bene comune" Da Lucca dicono Franco Chiricaco (Cgil)) Nicola Riva (Fiom): "Leggiamo le dichiarazioni dell’Amm. Delegato della Polo Nautico e non senza stupore siamo stati ingiustamente accusati di tenere in ostaggio la Darsena di Viareggio. Niente di più falso e sbagliato. Non abbiamo mai nascosto le nostre posizioni rispetto a quanto stava accadendo per ciò che riguarda il destino delle concessioni demaniali su cui oggi si accapigliano in un tentativo di bieca spartizione i soci della Polo Nautico, una spartizione quella che vorrebbero, ad oggi senza alcuna pianificazione di sviluppo né industriale né occupazionale, quindi con un solo interesse di tipo immobiliare/speculativo. Possiamo essere d’accordo con questa prospettiva? Noi ribadiamo una posizione che è nota e che appartiene a tutta la CGIL contrariamente a quanto scritto dalla stampa: 'Ad Oggi l’interesse pubblico non sarebbe tutelato dal frazionamento della concessione in capo a Polo Nautico'. La Fiom è sempre stata disponibile ad dialogo e non si è mai tirata indietro rispetto alla possibilità di reimpiegare e rilanciare la darsena Viareggina, prova ne sono i tanti accordi sottoscritti con le imprese, le Istituzioni e anche la Polo Nautico, ci pare quindi oltremodo ingeneroso accusare chi, fino ad oggi, e le prove sono sotto gli occhi di tutti, si è battuto perché Viareggio potesse avere anche nella nautica un futuro". LEGGI TUTTO
Teckna Impianti (Campi Bisenzio), la Fiom: "Serve sostegno al reddito per i lavoratori" Continua a latitare la dirigenza della Teckna Impianti di Campi Bisenzio. Anche ieri pomeriggio infatti per l'azienda nessuno si è presentato al tavolo di crisi convocato presso la neonata Città Metropolitana. Solo un messaggio di posta elettronica arrivato nella mattina avvisava che, data la richiesta di concordato preventivo presentata il 9 gennaio scorso al Tribunale di Padova, i responsabili si sarebbero presi quindici giorni di tempo utili ad avere un quadro più preciso della situazione aziendale, che ricordiamo produce impianti di sicurezza controllo a distanza gestendone circa cinquemila in tutta Italia. “I 35 lavoratori pur non percependo stipendio da sette mesi hanno continuato, per quanto possibile, a garantire l'assistenza ai clienti. Insieme alle Rsu lo abbiamo fatto presente anche ieri mattina alla riunione della Commissione Emergenza Lavoro della Regione Toscana. Ad oggi in azienda manca tutto: non solo non si vedono dirgienti ma non c'è neppure benzina sui mezzi impiegati per effettuare gli interventi sugli impianti”, ha ricordato Stefano Angelini della Segreteria della Fiom Cgil di Firenze. Aggiungendo: “I lavoratori sono stati abbandonati dall’azienda. Non possiamo più aspettare, la situazione si fa complicata, questi lavoratori continuano a non ricevere retribuzioni e a non essere coperti da alcun ammortizzatore". LEGGI TUTTO
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