L'altro Giornale Garda Baldo Febbraio 2014

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ANNO XXVIV - N. 02 - FEBBRAIO 2014 - Stampato il 19/02/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

Fioccano gli “sos” lanciati dai Comuni del comprensorio e dalla Comunità Montana del Baldo per il punto di primo intervento presso il Centro sanitario Polifunzionale “Algelo Campedelli” di Caprino Veronese. Un sos, questo, su cui si sta concentrando l’attenzione dei sindaci dei Comuni di Caprino Veronese, Affi, Brentino Belluno, Brenzone, Cavaion Veronese, Costermano, Dolce’, Ferrara di Monte Baldo, Malcesine, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco. Il 17 gennaio scorso i Comuni del comprensorio hanno interpellato la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss22, inviando la stessa richiesta al Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, all’Assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, al Presidente della 5^ Commissione Sanità, Leonardo Padrin, nonché ai Consiglieri Regionali Veronesi e al Presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi. Ad intervenire in merito sono il sindaco di Caprino, presidente della Comunità Montana del Baldo, Stefano Sandri, e l’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto.



le vostre

Lettere ANZIANI

“Sempre più soli e abbandonati” Anziano: ti trovi addosso un'enorme quantità di anni. Al compimento dei vent'anni la Patria ti ha chiamato alle armi e spedito a combattere in varie parti della terra. Da prigioniero ti hanno portato in Germania, Inghilterra, America, in altri paesi lontani da casa, dove sei rientrato dopo ben sei anni di assenza. Poi, hai dovuto nuovamente riabbracciare le armi, e combattere a fianco delle truppe alleate, per liberare il tuo Paese dall'invasione nazifascista. Col tuo lavoro hai collaborato a ricostruire l'Italia semidistrutta dai bombardamenti aeronavali. Hai cresciuto due figli, uno laureato e uno diplomato. Ora ti hanno lasciato solo, se ne sono andati per la loro strada: il maschio ha trovato

occupazione in Australia, la femmina a Londra, come interprete. La tua grande fortuna consiste nell'avere ancora tua moglie accanto, che ti fa tanta buona compagnia. Con i soldi della pensione vivacchi, di moderno hai la televisione, che trasmette per la gran parte sottocultura con un linguaggio incomprensibile per la tua poca istruzione. In cambio hai la spesa per sopravvivere, che aumenta giorno dopo giorno, mentre, invece, la forza fisica diminuisce continuamente. L'andamento politico nazionale ed estero demolisce il buonumore e corrode la fiducia nella vita. Di consolante hai il bilancio positivo della parte di vita già vissuta. Gli obiettivi programmati li hai in gran parte raggiunti. Per non

abbatterti moralmente a volte frughi nel cassetto dei sogni, cercando l'opportunità favorevole alle tue condizioni fisiche per una gita fuori porta. Nel contempo sogni, e il sognare non costa nulla; però invita a sconfiggere l'eventuale noia. La solitudine: si riscontra che l'anziano, trovandosi solo, abitando in un appartamento inserito come una gabbia nei palazzi delle grandi città, avendo come vicini una moltitudine di persone sconosciute, provenienti da altre località e lontano da parenti e amici, avrà certamente la sensazione di essersi smarrito nel deserto. Mi colpiscono le tragiche notizie che appaiono sulle pagine dei giornali di cronaca locale, di cui si parla dell'anziano il quale, di sua

PADRI SEPARATI Vuole partire anche dal nostro paese il grido di sdegno e sconcerto verso la mala politica che invade il nostro quotidiano. Sono un papà separato che da tempo si occupa di promuovere l'affido condiviso dei figli. Con l'introduzione della legge 219/12 si sono manomessi degli articoli del codice civile che introducono l'affido condiviso nel Dlgs destinato a realizzare l'equiparazione della filiazione naturale a quella legittima. Gli interventi introdotti con questa norma interferiscono negativamente con i diritti dei minori figli di genitori separati. L'art. 2 della legge 219/12 dava delega al governo, di affrontare una serie di aspetti riordinando le norme sul diritto di famiglia avendo come fulcro il benessere dei figli, naturali e legittimi. Purtroppo non è andata così. Si è voluto modificare la potestà genitoriale con responsabilità genitoriale al soggetto non affìdatario; legittimato il mancato ascolto del minore nei procedimenti di separazioni consensuali, ora sarà solo il magistrato a decidere. Altra modifica devastante è l'introduzione obbligatoria, della residenza abituale del figlio, ovvero chi sarà il genitore con cui il figlio vive. Queste procedure interferiscono con la legge 54/2006 che regolamenta l'introduzione dell'affido condiviso dei minori, infatti negli ultimi vent'anni si è lottato molto e per raggiungere questo traguardo sono serviti altri dodici anni di discussioni parlamentari. Dal 2006 ad oggi questa legge non è mai stata applicata alla lettera, di fatto esistono ancora figure come il genitore prevalente e tempi di permanenza dei figli con i rispettivi genitori non paritetici come prevede dalla norma. Il condiviso intende mettere fine alla distinzione tra genitore che provvede ai bisogni del minore quotidianamente e alla figura del genitore ludico del fine settimana, vedere il figlio con tempi stabiliti e passare denaro all'altro coniuge. La legge sull'affido condiviso intende responsabilizzare i genitori. La nuova norma invece disturberebbe ciò che viene affermato nella 54/2006 che si fonda sull'equilibrio tra le parti, che in questo modo viene meno. Ad esempio, la reintroduzione del genitore col locatario reintroduce un'ottica distorta del vinci-perdi, incrementando il contenzioso piuttosto che affrontare una mediazione familiare riparativa. Durante la presentazione della nuova legge alla camera, si è opposto solo l'on, Bonafede che ho contattato e mi ha assicurato che darà lunga battaglia. Questa manovra ha tutti i presupposti per far pensare ad un sabotaggio dell'affidamento condiviso. Purtroppo dover trattare questo argomento mi fa venire l'amaro in bocca. Siamo sicuri che quanto viene affermato dalla nuova norma sia veramente giusto per il bene del bambino o si cela nascosta qualche altra motivazione a noi ignota? Alessandro Pachera

libera scelta, si toglie la vita. Siamo inseriti fra i più emancipati paesi del mondo come stato di civiltà. Abbiamo una miriade di istituzioni assistenziali. Si parla spesso di carità cristiana, ma poi nessuno sì accorge dell'anziano che vive nella difficoltà. Nessuno si impegna a portargli un saluto, una parola di conforto, un libro, un romanzo oppure un libretto di barzellette, tanto da distrarlo dai propositi insani, e incoraggiarlo a riprendere il piacere di sapersi ricordato e continuare vivere accanto ad esseri umani. La società moderna è troppo impegnata a produrre profitto, per occuparsi dei propri simili. Emilio Bellot

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PESCHIERA

“Rifiuti abbandonati” Caro Direttore, sono un anziano cittadino di Peschiera e tutti i giorni, tempo e salute permettendo, adoro girare in bicicletta sia vicino al lago sia alla periferia del paese. Mi piace ammirare il lago con i suoi colori, mi piace il verde della campagna, mi piace il Baldo imbiancato di neve come in questo periodo. Ma non è tutto così straordinariamente poetico. Da qualche mese, dal termine della stagione turistica, soprattutto nelle periferie, complici forse il calo degli addetti alle pulizie, sono aumentati i rifiuti abbandonati in tutti gli angoli possibili. Per esempio, nel tratto che va da via Marzan fino al porticciolo del Campanello,nei fossati al margine della strada che segnano il confine geografico e territoriale tra Peschiera e Castelnuovo, si vede tutto: sacchi neri pieni di chissà che cosa, scatoloni, bottiglie di vetro e di plastica, borse di nylon colorate contenenti rifiuti di ogni genere…E ogni giorno passando vedo che la quantità aumenta. Sta diventando la classica discarica a cielo aperto. Che tristezza! E non basta l’alibi che negli ultimi anni centinaia e centinaia di persone di ogni razza e colore hanno aumentato di molto il numero dei residenti. La maleducazione, il menefreghismo, il senso di impunità, sono cose legate a questa generazione. La responsabilità e il dovere civico sono diventate parole astratte che non si usano più e il cambio di rotta appare desolantemente impossibile. E pensare che basterebbe così poco…Solo un po’ di buona volontà. Edoardo Fantoni

POSTE

“Raccomandata ahi” Caro Direttore, premesso che la posta di Cavaion Veronese viene smistata a Bardolino, ricevo un avviso di raccomandata per ritirare un pacchetto, un piego libri in definitiva, il giorno seguente dopo le 10,00 nell'ufficio postale di Cavaion. Come da premessa so per certo che il pacchetto in questione si trova, anche il giorno seguente e fino a smistamento espletato, ancora in quel di Bardolino lì mi reco di buon'ora con l'avviso a me intestato pensando di agevolare così il lavoro del postino che eviterebbe una ri-consegna inutile. Ma… si tratta di raccomandata … non posso ritirarlo subito perchè la raccomandata deve essere "lavorata". E qui, a parte la mia firma per ricevuta, non capisco

che razza di lavoro debba ancora subire la povera raccomandata. A parte i sorrisini di scherno, pure se velati, degli addetti ai lavori dovuti alla mia presunta intrusione, decido quindi che mi recherò in quel di Cavaion, non più dopo le dieci come sull'avviso, ma dopo le ore undici, come consigliato da un solerte postino. Care Poste Italiane, o meglio compagnia di volo, banca e quant'altro, pensate se le imprese italiane, almeno le poche rimaste sul territorio, lavorassero con una simile burocrazia dove saremmo ora. La strada intrapresa comunque è chiara : discesa, discesa, discesa, mentre per salire da Bardolino a Cavaion: salita, salita, salita! Umberto Brusco

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 19 - 02 - 2014



Le Vostre Lettere

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IMMIGRATI 1

IMMIGRATI 2

POLITICA

“Leggo e penso”

“I miei distinguo”

“Grillini e...”

Caro Direttore, questa sera mi sono sentito fortunato perché al supermercato ho trovato gratuitamente (e non è cosa da poco) una copia de L’Altro Giornale, un giornale che parla di cose di casa mia. All’interno vi trovo sempre articoli leggibilissimi, consigli utili e la rubrica “lettere” dove quasi sempre i lettori scrivono qualcosa che penso anch’io. Ho appena terminato di leggere “Immigrati – Pensiamo agli italiani”. Leggo e penso: “Questo signore ha ragione”. Punto per punto condivido quello che scrive, ma poi mi fermo. Dico a me stesso che sono italiano e veronese da secoli: “Ti sei scordato che cognome porta tuo nipote?”. Un

Buongiorno Egregio Direttore Sono totalmente in disaccordo con il Segretario provinciale della CISL per quanto riguarda l’immigrazione, non sono né leghista e tantomeno razzista però bisogna fare molta attenzione. Il segretario parla del Vangelo, del Verbo che si è incarnato e mi chiedo se sta facendo la predica domenicale del sacerdote o fa il politico? È vero che l’immigrato proviene da luoghi di guerra, ma e anche vero che provengono da luoghi molto ricchi di risorse che con la guerra non si possono realizzare, ma che esistono. E a questi emigrati cosa gli facciamo fare? Stanno

Un mio buon amico che ha aderito fin dalle origini al Movimento 5 Stelle, a proposito degli incidenti parlamentari susseguitisi in questi giorni per il comportamento anti istituzionale dei "grillini", ha cercato di tranquillizzarmi, parlando di intemperanze giovanili dovute ad inesperienza e ad eccesso di protagonismo. Purtroppo, però, a me sembra che i "cittadini penta stellati", che hanno anche presentato pretestuosamente un atto per la messa in stato di accusa del Presidente Napolitano, stiano seguendo una strategia ben precisa per riprendersi le prime pagine dei giornali e soprattutto per far fallire l'iniziativa di Matteo Renzi. Il segretario del Pd, infatti, collaborando con i partiti

cognome extracomunitario , avendo sposato mia sorella una persona che viene da molto molto lontano . Mio nipote che forse, se le nostre frontiere fossero state un po’ più chiuse, come in Australia, non sarebbe neanche nato. Lui, bellissimo, che studia duramente. Lui che è la mia vitalità quando la mia viene un po’ a mancare. Non potrei neanche pensare alla mia famiglia senza la sua meravigliosa presenza. Ecco, e lo dico a me stesso, non generalizzare, perché la vita quante, ma quante cose può insegnare! Spero di cuore di non aver offeso o disturbato nessuno con questa mia lettera. E. Castaldelli

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togliendo lavoro e risorse agli Italiani, io mi trovo disoccupato e nelle Agenzie di collocamento e Cooperative loro sono sempre davanti come mai? Perchè non ha fatto il buon Sammaritano con i cittadini veronesi che si son rivolti al CAAF per fare il conteggio della mini Imu, quando in molti casi era più la spesa del CAAF che la mini Imu da pagare. Ovviamente se per essere Cristiani si devono accogliere popoli che poi non si è in grado di sistemare, meglio dire le cose come stanno senza essere fraintesi come ha detto il Sindaco di Verona Cordialmente Adriano Martinelli

resisi disponibili, sta cercando di fare approvare, senza inutili perdite di tempo, un pacchetto di riforme istituzionali ed una nuova legge elettorale. Se ciò avvenisse, Grillo, che a suo tempo rifiutò ogni trattativa con il Pd per un governo di cambiamento, non potrebbe più dire che il Parlamento va aperto come una scatola di sardine, perchè non funziona e va mandato a casa. Questo giocare al tanto peggio-tanto meglio, nonostante le rassicurazioni del mio buon amico, non mi fa presagire proprio nulla di buono, perchè non contribuirà a farci uscire dalla crisi economica e neppure ci aiuterà a migliorare il nostro assetto istituzionale. Roberto Cesari

UN PICCOLO CONTRIBUTO PER UNA GRANDE CAUSA Il nostro pensiero in questi ultimi tempi è spesso rivolto ai molti connazionali che per motivi non facilmente interpretabili sono privati della loro libertà in paesi stranieri. Dal Congo alla Guinea Equatoriale fino agli Stati Uniti, sono 3120 i detenuti italiani all’estero (L’Espresso 19 dicembre 2013). Tra questi i due nostri connazionali del battaglione San Marco, per i quali da troppo tempo viviamo in trepidazione. Con il passare del tempo si ha l’impressione che le istituzioni e l’opinione pubblica, malgrado qualche cenno di ripresa d’interesse, verificatosi in questi ultimi giorni, si siano rilassate o assuefatte all’idea della inutilità di qualsiasi azione. In questo contesto riveste particolare importanza l’iniziativa del consigliere del comune di Verona Vittorio Di Dio, il quale il 17 dicembre ha organizzato un convegno nel corso del quale sono stati esaminati i vari aspetti di questa storia. A premessa Di Dio, nel ripercorrere le varie fasi della complicata vicenda, ha messo in luce l’assurdità delle accuse e accennato ad alcuni elementi che escluderebbero la responsabilità dei due connazionali. A seguire l’on. Sergio Berlato, eurodeputato, ha riferito che “i sentimenti in Europa sono di quasi totale indifferenza, considerando il problema limitato a Italia-India. Ha poi aggiunto di ritenere le indagini omissive verso altri colpevoli; inqualificabile, se confermata, la probabile distruzione di alcuni reperti giudiziari; oltraggiose alcune testimonianze che avrebbero ricostruito uno scenario assurdo di fatti palesemente mai avvenuti. L’Italia ha il dovere di difenderli perché, oltre ad essere cittadini Italiani, in quel momento operavano per il nostro Paese e non solo”. A questo punto ha preso la parola Toni Capuozzo, corrispondente della televisione italiana, affermando che “in questa circostanza l’Italia si è dimostrata una democrazia debole. Cosa succederà ora nessuno lo può prevedere. Certo è che difendersi da false accuse non è facile. Io - dice Capuozzo - non ho mai visto, nei miei frequenti contatti con i reparti all’estero, un militare italiano premere il grilletto a cuor

leggero. Perché noi, italiani, non riteniamo questo un affronto alla dignità nazionale? Forse perché non vediamo di buon occhio le missioni all’estero?”. Dopo essersi posto ed aver posto questi quesiti, Capuozzo ha sviluppato una lunga disamina circa la capacità di dialogo che in questo momento le istituzioni Italiane e il Ministero degli Esteri in testa, stanno conducendo, dimostrando che “all’estero siamo sempre con il cappello in mano”. A suffragio di ciò ha citato il caso delle armi chimiche siriane che dopo rifiuti, di numerose nazioni, l’Italia si è addossato l’onere della loro distruzione con tutti i rischi che ne derivano. Infine il perito giudiziario, ing. Luigi Di Stefano, ha confermato, con minuziosa pignoleria, fatti ed azioni compiute dalle autorità indiane tendenti a incolpare, con accuse gravissime, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. “E’ sbalorditivo, se confermato, che dalle indagini iniziali e dalle perizie sia emerso che i colpi riscontrati nei corpi dei pescatori fossero di un calibro diverso rispetto alle armi in dotazione ai marò. Infine, l’imbarcazione sulla quale i due pescatori indiani viaggiavano il giorno dell’incidente non è più a disposizione. E’ stata affondata. In sintesi ritenendo molto importanti le notizie fornite da Di Stefano, frutto di un’approfondita e competente disamina dei fatti, riportiamo di seguito le anomalie più significative: carenze dell’impianto accusatorio; dubbi sui risultati emersi dall’autopsia, effettuata dall’anatomopatologo prof. Sasikala; nullità dell’impianto accusatorio per carenza o assenza totale di prove non più reperibili; posizioni testimoniali poco attendibili causa non univoche versioni fornite in tempi diversi; esistenza di numerosi rilevamenti radar, immodificabili, ai quali non viene attribuita molta importanza. Come già accennato in questi ultimi giorni in Italia e in Europa qualcosa si è mosso. L’evento che ha innescato questo comportamento è stata la notizia dell’eventuale utilizzo di una legge indiana che in caso

di condanna potrebbe essere comminata la pena di morte. Si potrebbe continuare nell’elencazione di altri aspetti allucinanti di questa vicenda, ma riteniamo di fermarci qui sicuri che si tratti di fatti noti a chi legge. Solo alcune considerazioni finali alla luce delle ultime notizie pervenute: utilizzare una legge antiterrorismo nei riguardi di personale militare imbarcato in funzioni di lotta alla pirateria, è inapplicabile e inaccettabile; l’internazionalizzazione della vicenda è ormai indilazionabile. Le Nazioni Unite e l’Europa devono intervenire in quanto non solo si tratta di una violazione dei diritti umani, ma è in gioco la certezza del diritto per tutti i soggetti operanti all’estero; l’inviato del governo Italiano in India, Staffan De Mistura, annuncia periodicamente forti contromisure. Sarebbe ora che dicesse in cosa consistono; la confusione e i contrasti tra ministeri nella capitale indiana non fanno certo ben sperare, le prossime elezioni si presume condizionino le decisioni. Non resta quindi altra soluzione che spingere per un processo in un tribunale internazionale. Ora l’attesa diventerà sempre più penosa. Trasformiamo l’indifferenza in interesse quotidiano verso una crisi che non riguarda solo due nostri colleghi ma l’Italia tutta. Francesco Gueli

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Le Vostre Lettere

Febbraio 2014

CARCERI

ITALIA 1

“I cuscini puzzano di sudore” L’anno 2014 è iniziato da qualche giorno, suona la campana a morto per qualche disgraziato garrotato dal meccanismo perverso che il carcere mantiene, per poi vergognarsene senza pudore. Un altro poveraccio se n’è andato con le gambe in avanti, un’evasione silenziosa, che non fa rumore come quell’altra con lima e lenzuola annodate, da qualche tempo s’evade così, con corda e sapone, senza documentazione, privati persino della propria storia personale, quella che non è mai raccontata per quella che è. In fin dei conti la prigione non è zona di mare, di sole e divertimento, è quello che è, un lazzaretto disidratato, un contenitore, una catasta di cose, di numeri, eccedenze e scarti, di sovraffollamento, e dunque, c’è bisogno di dare aria ai capannoni in disuso, consentendo disprezzo e indifferenza ulteriore al lessico quotidiano, che parla non di uomini, cittadini reclusi, non di pene da scontare, non di carcere a norma di sicurezza. Un altro prigioniero è finito sul ben noto capitolato degli “eventi critici”, letteratura amministrativa per meglio rendicontare certi accadimenti insanabili, che invece meriterebbero maggiore attenzione, dentro sensibilità certamente diverse, ma ognuna in possesso della propria patente di circolazione, ben connessa alla sostanza delle cose, non alla parzialità delle circostanze che di volta in volta fanno gridare, sbattere i pugni, per rivendicare ruoli e competenze, rafforzando i silenzi. Sovraffollamento, suicidi, malattia, solitudinarizzata persino la morte, patologie border line, aree sempre più corpose di doppia diagnosi, tumefazioni e sangue, confermano il pericolo di un

vero e proprio regresso insanabile del carcere italiano. Qualcuno ha detto che sulle brande arrugginite “i cuscini puzzano di sudore”. No, non è così: quei cuscini, dove ci sono, perché mancano, sono invisi persino alla consorella discarica più vicina. A quante palline cadaveriche è arrivato il pallottoliere penitenziario? Un carcere che uccide non serve a nessuno, un carcere che accartoccia l’umanità non serve, un carcere dell’ingiustizia genererà soltanto mostri, forse vecchi nel fisico, ma bambini nella testa, deresponsabilizzati dalla sofferenza cieca che non consegna nuove punteggiature. Il carcere che uccide non serve perché non è con la vendetta travestita di buone intenzioni che si superano le gambe corte delle menzogne, delle panzane mediatiche, una galera che inghiotte, espelle carne morta, non sana il male di vivere, non ripara al male perpetrato, non diventerà mai protagonista attivo di un preciso interesse collettivo. Amnistia, indulto, decreti, falsi allarmismi, carceri nuove e mantenimento di una politica del più forte contro il debole, significa consolidare una galera dell’intolleranza, che scardina valore all’autorevolezza delle istituzioni. Non può esser considerata una pena affidabile, quella pena che priva di rispetto della dignità ognuno, una pena in cui il reato diventa l’unica identità possibile del detenuto, anche quando quella pena verrà scontata, non una volta come Costituzione comanda, ma una volta di più, rendendo vano ogni auspicio di risocializzazione, ogni richiesta di giustizia. Vincenzo Andraous

ALCOL vita cominciava ad avere un senso, a farmi provare soddisfazioni impensabili che un tempo non sapevo esistessero. Enormità e cose minime. Nella raggiunta sobrietà ci si accorge di avere una famiglia, degli affetti, ma soprattutto di avere intorno delle persone che prima non si notavano. Magari anche degli interessi non curati, lasciati in sospeso, insomma, ci si accorge che ci sono molte cose che prima ci erano sconosciute o indifferenti. Il nostro interesse primario era l’alcol: lui comandava e ci rendeva suoi schiavi. Sudditi di un tiranno traditore che prima ci dava l’euforia e poi si prendeva tutto di noi. Ora mi accorgo quanta vita mi ha rubato l’alcol quante gioie mi sono perso, quante occasioni sprecate. Ma devo ugualmente ringraziare perché ho avuto una seconda possibilità. Solo in Verona e provincia ci sono ben 20 gruppi funzionanti con molti amici disposti a tendere la mano.Per informazioni: 334.3952277. Luigi

Caro Direttore, vorrei narrare la storiella di quel monarca che, aumentando sempre più le tasse, si era preoccupato, non quando gli riferivano dell'indignazione del popolo, ma quando seppe che accolsero l'ulteriore gabella con ironia e sberleffi. Ritengo che si possa usare la similitudine per far capire ai nostri "regnanti" odierni la saturazione ormai raggiunta dal popolo Italiano, per cui commenterò con sarcasmo come interpreto l'affare Telecom Italia. Quando si ebbero i primi sintomi della crisi economica, la Spagna, che era considerata in acque peggiori delle nostre, disse al mondo (e nessuno si è indignato) che avrebbe immediatamente ritirato il proprio esercito dalle "missioni di pace" (eufemismo!) provvedendo a una drastica smobilitazione aggiunta a un "salasso" senza remore di dipendenti pubblici, rendendo evidente la disoccupazione molto aumentata. Noi invece parallelamente dicevamo che la nostra economia era forte perché avevamo meno disoccupati, non considerando che ciò era dovuto al fatto che, da noi, non si licenziano i dipendenti pubblici, per cui senza lavoro sembravano meno. Sviati da questo, ci senti-

vamo baldanzosi e offrivamo l'esercito a difendere tutto il mondo, sostituendo persino certuni in ritirata, per la gioia e l'interesse della casta militare (istituzionale e civile) ma con spese enormi e non produttive, depauperando così le residue risorse della Nazione. Ragion per cui, ora che l'economia internazionale sta incominciando a riprendere, la Spagna assume chi produce e può progredire, mentre noi per aver mantenuto l'apparato elefantiaco statale stiamo ancora a leccare le ferite, in continua recessione. Come s'inserisce Telecom? Allora, i soldi che noi abbiamo speso e spendiamo per Afghanistan, Libano, Kossovo e tanti altri luoghi, ci hanno dissanguato, pertanto non sappiamo più come raggranellare soldini in forma diretta o indiretta. La Spagna, invece, con i risparmi di esercito e burocrazia, ora, può permettersi un migliorato parametro di riferimento “spread” e venire a comprare, dalla svendita per dissesto finanziario, lo strategico servizio di telecomunicazioni. Quando mai i nostri "regnanti" capiranno il ravvedimento del Re della storiella? A me, pensandoci, vien da ghignare amaramente. Renato Toffali

COMUNICATO

Il Centro Camilliano di Formazione (Sede nuova di Via Astico – Verona) informa che sono aperte le iscrizioni alla giornata formativa: Reagire ai colpi della vita - la resilienza, condotta da P. Dott. Angelo Brusco, che si terrà il 09 Marzo 2014 con orario 9.00-12.30 al mattino e 13.30-15.30 al pomeriggio. Per informazioni ed iscrizioni si prega di contattare la Segreteria organizzativa del Centro Camilliano di Formazione allo 045.913765. Email centrocamilliano@sentieriformativi.it Sito: www.sentieriformativi.it

“Sempre peggio” Al peggio non c'è mai un fine! Mettere sotto accusa il nostro capo dello Stato, Napolitano, da parte di una certa classe politica, è il colmo! Napolitano va rispettato perché è sempre stato all'altezza del suo gravoso compito. Invece di godersi la vecchiaia, già avanzata, in seno alla propria famiglia, ha accettato, sotto una forte pressione, un nuovo mandato. Fa piangere vedere come alcuni politici eletti dal popolo governano contro l'istituzione, contro le regole, contro la democrazia. Queste situazioni le abbiamo già vissute con la Lega alcuni anni fa. Adesso si attacca anche il Presidente del camera Bol-

drini, Letta e altri del governo. Praticamente si vuole distruggere e provocare una guerra civile ed è molto preoccupante. Innanzitutto in politica serve il dialogo e il confronto e con le votazioni si vede dove va l'ago della bilancia. Si dovrebbe anche presentare nella lista elettorale solo chi non ha avuto o non ha problemi con la giustizia. E infine, chi ha un ruolo nell'ambito politico con una carica nel governo, dovrebbe avere autocontrollo e non nella testa sempre il sesso come molti hanno. Grazie per lo spazio concessomi. Saluti Edith

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ITALIA 3

“... problemi” Caro Direttore, non capisco con tutti i problemi veri e gravi che ha l'Italia, perchè ancora tirare in ballo le così dette unioni civili. Gli alleati del Nuovo Centro-destra hanno subito minacciato di far saltare l'alleanza di governo se il partito di maggioranza alleato vorrà far passare queste unioni. Subito viene rinfacciato che quando erano alleati di Berlusconi il loro governo aveva azzerato il fondo per la famiglia. E così, mentre i polli si azzuffano, la famiglia, quella vera, definita dalla nostra Costituzione all'arct. 29 "società naturale fondata sul matrimonio" tra un uomo e una donna, faticosamente galleggia o addirittura naufraga, e qualche altra sta tirando la carretta faticosamente arranca cercando di fare da ammortizzatore sociale in sostituzione dello stato disastrato sull'orlo del baratro anche per colpa delle mille ruberie e sperperi di chi lo ha amministrato fin qui. La famiglia domanda fatti con-

“C’era una volta un re...”

ITALIA 2

“Consapevolezza” Questo è un suggerimento che viene dal cofondatore di Alcolisti Anonimi “BOB W”: la vita dell’alcolista divenuto cosciente della sua ritrovata sobrietà necessita la consapevolezza e la conformazione progressiva al rispetto dei passi e delle tradizioni di A.A., e così pure cercare di elargire l’aiuto che si è ritrovato a chi ne ha bisogno e si trova nell’incapacità di chiedere aiuto; per orgoglio o per mancanza di informazione. La sobrietà mi ha fatto cambiare radicalmente e devo esserne grato al mio Potere Superiore e a quegli amici alcolisti che si sono adoperati, sollecitati dal mio familiare, a portarmi il messaggio che dalla malattia alcolica si può uscire, basta emulare gli esempi di chi è passato prima di noi da questo vortice distruttivo che è l’alcolismo. Dopo che mi sono reso conto che la mia vita era cambiata, che avevo ritrovato un equilibrio completamente diverso dal passato, che avevo iniziato uno stile di vita diverso da una volta, questa

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creti, a cominciare dal venire considerata una priorità, un soggetto sociale strategico e no solo la destinataria di briciole, per lo più, gentilmente concesse. Da qui l'esigenza di una fiscalità sostenibile, capace di tenere conto del numero dei figli; del sostegno alle nascite, perchè degli effetti deleteri del crollo della natalità rischiamo di accorgerci quando sarà troppo tardi; di un lavoro dignitoso ad almeno uno dei coniugi; di favorire l'accesso al credito ai giovani desiderosi di sposarsi e che non possono farlo perchè le banche non concedono mutui e prestiti a chi non ha un reddito fisso. Se per le unioni di fatto vanno comunque garantiti e tutelati i diritti delle persone in quanto tali e si può pensare a qualche modifica del Codice civile, tuttavia resta prioritaria l'attenzione concreta di aiuto alla famiglia garantito dalla Costituzione. Giancarlo Maffezzoli


Cronache

Cronache

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ULSS 22. Il direttore generale riavvolge il nastro, ripercorre un anno di lavoro e dà uno sguardo anche al futuro

Dall’Ora indica la strada «Il coraggio di investire»

«L'Ulss22 deve riuscire a liberarsi da questa sua sindrome di “Cenerentola” che la fa sentire piccola e brutta, perchè non lo è affatto». Esordisce con queste parole Alessandro Dall'Ora, direttore generale dell'Ulss22, nel ripercorrere un anno di soddisfazioni e nel lanciare uno sguardo al futuro. Direttore, che anno è stato il 2013 per l'Ulss22? «Il 2013 continua ad essere un ottimo anno dal punto di vista gestionale. Un anno brillante, che ha visto un'azienda sanitaria pubblica in attivo, che continua a pagare regolarmente i fornitori. Il 2013 è stato anche un anno gratificante dal punto di vista sanitario: l'Ulss22 è stata dichiarata una delle migliori Ulss italiane ed occupa la prima posizione nella nostra Regione. Il 2013 si è rivelato inoltre un anno buono sotto l'aspetto delle nuove schede che hanno ridisegnato l'assetto delle aziende sanitarie. Un assetto per l'Ulss22 su cui si potrà continuare ad investire. Ognuno dei centri ospedalieri della nostra azienda assume quindi una connotazione ben precisa: Malcesine viene riconosciuto come polo riabilitativo, Villafranca come polo chirurgico (dovremmo solamente definirne tempi ed investimenti), Bussolengo come polo medico, Isola della Scala e Caprino come poli da riconvertire in strutture territoriali. Molti dicono che con le nuove schede sono stati effettuati troppi tagli: io credo che questa visione sia da “patrimonialisti”. La sanità invece è fatta di servizi e di uomini. Delle apicalità tolte molte

Alessandro Dall’Ora

erano doppioni e, per un sistema efficiente, era giusto che venissero tagliate. Per quanto concerne i responsabili del servizio, non è stato tolto nulla a nessuno: semplicemente è stato loro cambiata classificazione. In merito ai posti letto, anch'essi tagliati, devo dire che la sanità non si fa sui posti letto, ma sui letti, intesi come spazi fisici e in questo caso il sistema ci ha dato più letti di quelli di cui disponevamo». Quali le difficoltà incontrate? «Nessuna sotto il profilo amministrativo e gestionale, con estrema attenzione a come si spendono i soldi. Non sono mancati gli investimenti nel 2013: sono stati fatti interventi per il valore di 5 milioni di euro, anche se purtroppo, essendo la nostra Ulss una struttura suddivisa in molte sedi, non sempre questi investimenti vengono colti

dall'utenza. Un lavoro importante è stata la sistemazione a Valeggio del vastissimo archivio cartaceo. E' stato inoltre potenziato il parco tecnologico dell'azienda, dotata ora di strumentazioni efficienti e all'avanguardia. L'unica difficoltà, che da sempre l'Ulss22 incontra, rimane la “dispersione” sul territorio, causa, in assenza di organizzazione, di quell'aria di incertezza non sempre colta da tutti ma vissuta dai professionisti. Un territorio talmente vasto, quello dell'Ulss22, che spesso non permette quell'omogeneità di risposta necessaria a lavorare con tranquillità. Ogni tanto, negli ultimi anni, è partito qualche allarme, foriero di quell'ansia da “chiusura” che certo non permette agli addetti ai lavori di lavorare in serenità. Esempi concreti ne sono stati Villafranca o Isola della Scala, dove quest'incertezza dura da ben 10 anni, o ancora Malcesine o Bussolengo, che devono convivere con la presenza di due confinanti strutture private importanti». Quali i traguardi del 2013? «Il nostro traguardo è aumentare l'utenza in materia di capacità di risposta. Una risposta qualificata, data da un'azienda perfettamente integrata con la medicina del territorio, che vede il paziente al centro del sistema. Un traguardo, questo, da continuare ad inseguire ogni giorno anche come obiettivo. Guardando al futuro poi l'auspicio è quello che il territorio dell'Ulss22 possa ricevere in cambio, in termini di risorse da investire in servizi, strutture e personale, la virtuosità che ha elargito in tutti questi anni. Quest'azienda deve poter continuare anche in futuro a pagare i fornitori e ad evitare quelle iniezioni di liquidità che oltre a non servire creano crisi di overdose nemiche dell'equilibrio». Il 2014: che annata si prospetta? «Con le premesse di un ottimo 2013 il nuovo anno dovrebbe essere rasserenante. Un anno di distensione che consentirà a chi

lo vorrà di investire e di dare corso ad una nuova programmazione. Chi si è fin'ora nascosto dietro alle incertezza adesso non ha più alibi. L'Ulss22 ha un potenziale enorme sia per quanto riguarda la medicina territoriale che per quella ospedaliera. Abbiamo due degli ospedali classificati tra i primi del Veneto. E nel Veneto l'attrazione in termini differenziali viene esercitata dalla nostra Ulss, l'azienda che registra il risultato d'esercizio migliore». Parliamo di novità.

«Il primo intervento in programma per il 2014 è già tangibile: lo scorso 18 gennaio è iniziato il trasferimento a Bussolengo, dopo gli interventi di ristrutturazione ultimati a tempo di record (15 giorni), del reparto psichiatrico di Caprino. Nel mese di gennaio inoltre è stato approvato il progetto di riabilitazione cardiologica di Malcesine che diventa già operativa anche dal punto di vista amministrativo. Nel frattempo è in cantiere la razionalizzazio-

ne su Villafranca perchè possa essere ricettiva delle attività all'interno del monoblocco. Proprio per Villafranca qualche giorno fa abbiamo incontrato l'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, e l'architetto Camini, per la presentazione del progetto stesso. Sin dalle sue premesse quindi il 2014 si presenta come un anno ricco di novità e di investimenti da portare a termine, sempre nell'ottica dell'ottimizzazione dei servizi offerti». Silvia Accordini

AEROPORTO / L’INIZIATIVA

Il Garda “veronese” in vetrina al Catullo Il Consorzio “Lago di Garda Veneto” sbarca all’aeroporto di Verona con una massiccia campagna pubblicitaria della sponda veronese del più grande lago d’Italia. Fin al 31 dicembre 2014 il Terminal Arrivi del “Valerio-Catullo” sarà tappezzato di foto e immagini emozionali delle località turistiche della “Riviera degli Olivi”. Gigantografie che riproducono gli angoli più suggestivi del Lago di Garda con il chiaro intento di “rapire” l’attenzione dei milioni di visitatori che ogni anno sbarcano all’aeroporto veronese. All’esterno dello stesso “Valerio Catullo” gli scorci del Benaco si ripetono sulla torretta posizionata a fianco dell’area parcheggio. A completare l’operazione di marketing pubblicitario il “rivestimento” di un bus grande turismo che effettua il collegamento ogni venti minuti fra l’aeroporto e la stazione Porta Nuova. «Si tratta di un modo semplice e di grande impatto per far conoscere ai viaggiatori che arrivano via aereo sul suolo veronese la bellezza e diversità delle destinazioni turistiche che sa offrire il Lago di Garda - spiega il Presidente del Consorzio Paolo Antelio -. Un’operazione resa possibile grazie alla sinergia messa in campo con l’assessorato regionale veneto al

turismo». «L’aeroporto come vetrina del territorio - sostiene il Presidente dell’aeroporto di Verona Paolo Arena -. Il Lago diventa protagonista degli spazi, offrendo a chi arriva un’anticipazione dei luoghi che visiterà o che viene sollecitato a visitare. Lavoriamo perché la sinergia fra l’aeroporto e il territorio sia sempre più forte e fattiva, perché questo rende competitivi sia la destinazione che lo scalo». «Le sponde venete del Garda sono la seconda meta balneare del Veneto, dopo i circa 150 chilometri di spiagge adriatiche - ricorda l’assessore regionale Marino Finozzi - e vengono scelte da oltre un sesto degli ospiti che, dall’Italia e soprattutto dall’estero, decidono di venire per le loro vacanze in Veneto, prima Regione turistica d’Italia e sesta d’Europa. I numeri parlano già chiaro: circa 2 milioni 200 mila arrivi, per un totale di 11,5 milioni di pernottamenti. Vogliamo e possiamo migliorare ancora, grazie al fascino di questi luoghi, alla sua ospitalità di qualità, alla storia e alla cultura che si respira ad ogni angolo, alla gastronomia di tradizione accompagnata da vini tipici tra i più famosi e beverini del mondo, come quelli della DOC Bardolino, Custoza e appunto Garda».


Cronache

Febbraio 2014 LAZISE. Bertoncelli punta il dito sull’imposta sul turismo

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FERRARA DI MONTE BALDO. Riparte l’attività sulla neve

«Il soggiorno Novezza apre costa di più» gli impianti La stagione invernale ha inaugurato ufficialmente l’apertura degli impianti di Novezza, gestiti dalla società Novezzafutura srl, costituitasi nel maggio 2013. La stessa società nell’agosto scorso si è aggiudicata il bando comunale di Ferrara Monte Baldo per l’ acquisizione dei diritti a IL SINDACO DI FERRARA DI MONTE BALDO, Il modo in cui l’imposta di soggiorno è stata applicata a Lazise non piace a Corrado Bertoncelli, presidente di Federalberghi Garda Veneto, che contesta al Comune l’introduzione di tariffe più alte rispetto agli altri paesi gardesani e differenze anche per alcune esenzioni. A novembre, quando era ormai certo che anche gli ultimi due baluardi del “no” all’imposta – Lazise e Malcesine – erano ormai caduti, Bertoncelli aveva auspicato che fossero stabilite regole di applicazione omogenee in tutti i Comuni. A distanza di due mesi arriva però la bocciatura per Lazise. «Contrariamente a quanto affermato in sede di approvazione in Consiglio comunale – afferma Bertoncelli – ci risulta che le tariffe non siano in linea con quelle degli altri paesi del lago ma ben più alte.Leggiamo in questo una chiara volontà di rimanere “fuori dal coro”, non prendendo in considerazione gli accordi fin qui raggiunti e questo ci dispiace molto». Per capire ciò a cui allude Bertoncelli basta fare un rapido raffronto con altri paesi lacustri. La prima differenza che balza all’occhio è sull’applicazione massima dell’imposta: a Lazise è di 30 giorni, mentre ad esempio a Bardolino e Malcesine di 20 e a Peschiera di appena cinque. Ci sono poi alcuni ritocchi al rialzo per le strutture alberghiere “di lusso”: se i 2 euro a pernottamento sono allineati a quelli di Peschiera, la tariffa per un quattro stelle è di 1,50 euro. Un tre stelle si pagherà invece un euro (a fronte dei 0,80 di Peschiera, Torri e Malcesine), mentre per quanto riguarda i campeggi le tariffe sono in linea con Peschiera (0,80 euro per quelli oltre le tre stelle e 0,50 euro per gli altri) e un po’ rialzate rispetto ad esempio a Bardolino (0,50 euro per tutti) o Torri e Malcesine (0,40 euro fino a tre stelle). Il sindaco Luca Sebastiano si dice amareggiato di una polemica nata sulla

stampa: «Bertoncelli poteva venire a discutere prima con noi, invece ha scelto questa via. Ne ha tutto il diritto, ma secondo me non vuole dialogare». Sul prolungamento fino a 30 giorni di applicazione spiega che «solo il 2% dei turisti rimangono più di 20 giorni: sono quelli che mettono la tenda o il caravan ad aprile e lo tolgono a settembre, ma stiamo parlando di 15 euro in media a fronte della permanenza di tutta l’estate». Quanto ai ritocchi maggiorati e alla mancata istituzione di una commissione paritetica composta da Giunta e operatori del settore per concordare tariffe e destinazione del gettito dell’imposta – altro punto sottolineato dal presidente di Federalberghi – Sebastiano rivendica l’autonomia decisionale del proprio Comune e precisa: «I paesi che l’hanno adottata già da quattro anni

andranno quasi tutti al voto in primavera e non è escluso che quelle tariffe saranno rimodulate dalle nuove amministrazioni. Noi ci siamo appena insediati e abbiamo dovuto decidere adesso». Guardando infine al capitolo esenzioni, nel regolamento di Lazise manca il riferimento agli “accompagnatori dei minori ricoverati in strutture ospedaliere comunali” e ai “volontari che offrono il proprio servizio in occasione di eventi organizzati dall’amministrazione comunale, provinciale e regionale o per emergenze ambientali”. A Lazise vengono però citati come esenti i “soggetti dimoranti presso le case di riposo del territorio comunale” ammesso, ovviamente, che questo tipo di strutture siano considerate come turistico-ricettive. Katia Ferraro

PAOLO ROSSI «Il rilancio di questa stazione è il risultato di una fattiva e proficua collaborazione tra pubblico e privato. L’amministrazione comunale da parte sua grazie ad un finanziamento pubblico ha realizzato opere tra cui la nuova Palazzina, affidata alla società Novezzafutura, e il nuovo parcheggio. La collaborazione con la società privata, che ha preso in gestione per 30 anni l’area, ha permesso quindi di raggiungere il traguardo “apertura”. Come Sindaco posso affermare che è una grande soddisfazione vedere questa stazione operativa e soprattutto vederla frequentata da famiglie e bambini che ora hanno l’opportunità di divertirsi sulla neve a poca distanza da casa. Ciò che è stato realizzato finora è tuttavia solamente un primo passo di un percorso che si completerà negli anni con la realizzazione di altri impianti. Anche le prospettive per il futuro sono buone: sono certo che le ottime sinergie createsi tra Comune, Provincia e provato daranno ottimi frutti».

FILM. Il mio giorno sarà girato in riva all’Adige. Verona si prepara Sarà girato a Verona a marzo 2014 il film “Il mio giorno”. Il regista è un emergente, Stefano Usardi, LA STORIA i protagonisti invece sono tutti nomi noti al pubbliMatteo ha 72 anni e ha deciso di farla finita. co italiano: da Sergio Fiorentini a Maria Pia di Ma organizzare una festa per il suo ultimo Meo. “Il mio giorno” è un film che sarà girato a giorno è più difficile del previsto. L’uomo si Verona a partire dal 10 Marzo 2014, con una troupe tutta veronese.«Il film è la storia di un’allegra scontra con lo scetticismo delle persone consolitudine, la storia di una famiglia che si è disgretattate e la difficoltà di far capire le proprie gata negli anni per cui quest’uomo escogita una intenzioni, fino a che conosce Elena, 50 anni, cerimonia per riunirli tutti» - afferma Sergio Fioimprenditrice di un’agenzia funebre. La rentini, attore e doppiatore, protagonista della peldonna, divertita dalle bizzarre richieste di Matlicola accanto a Maria Pia di Meo, da molti definita la “regina del doppiaggio”. Gli altri interpreti teo, decide di assecondarle. Tutti i parenti, al sono tutti nomi noti del panorama artistico italiacontrario, si adoperano per dissuaderlo. no, conosciuti soprattutto per le loro frequenti parIn una girandola di situazioni paradossali, tra tecipazioni alle migliori serie televisive italiane: da corredi funebri improbabili e lapidi all’ultimo “Il maresciallo Rocca” a “Don Matteo”, passando per “Un medico in famiglia” e “La squadra”. Ecco grido, si giunge ad un finale inatteso di cui quindi Anna Sozzani, Rita Colantonio, Giuseppe tutti i personaggi sono protagonisti inconsapeAntignati, Giovanni Morassutti, Riccardo de Torrevoli. bruna. Il tema trattato è spinoso: il suicidio. Ma il sapore è quello della commedia: «è un grottesco, è qualcosa a cui non siamo abituati in Italia, sono sicuro che verrà apprezzato da molti» – sono le parole di Sergio Fiorentini. Il mio giorno nascerà anche grazie al contributo del pubblico. Infatti, è stata lanciata in questi giorni l’iniziativa di crowdfounding, ovvero la raccolta di fondi tramite il web. Il messaggio è semplice: se vuoi sentirti parte di questo film, se vuoi essere anche tu un “produttore”, lo puoi fare con un piccolo investimento, grazie a internet. Basta infatti andare sul sito www.produzionidalbasso.com e alla pagina del progetto si possono donare delle quote a partire da 20 euro, in cambio si riceve la possibilità di essere citati nei titoli di coda del film, oltre a gadget e benefit vari.

realizzare alcuni impianti di risalita per le attività invernali: da qui sono iniziate le pratiche per ottenere la concessione all’esercizio dell’attività di trasporto dalla Provincia di Verona. «Un iter procedurale, questo – afferma Luigi Ballini, il Direttore di Stazione di Novezzafutura -, che poteva risolversi nel giro di 180 giorni, ma che per la solerte attenzione prestata dai funzionari responsabili del settore si è risolto in 90 giorni. Ciò ha permesso di inaugurare la Stazione il 7 dicembre 2013 ed iniziare l’ attività con il 18 gennaio 2014». A Novezza sono stati realizzati due tapis roulant che rappresentano soltanto l’inizio dello sviluppo impiantistico della località. «Seguiranno per il 2014/15 uno skilift per completare l’ area “campo scuola” e il ripristino del bacino per la raccolta dell’ acqua necessaria all’innevamento programmato – aggiunge ancora Ballini -. Queste opere saranno finanziate attraverso i contributi ODI di cui l’Amministrazione di Ferrara di Monte Baldo è stata assegnataria dall’ente preposto. In futuro la Novezzafutura srl prevede di realizzare una seggiovia quadriposto per utilizzare anche il versante est del Monte Paloni, dove sono già utilizzabili alcune piste di media difficoltà». L’ Amministrazione comunale di Ferrara a sua volta ha realizzato una Palazzina, affidata a Novezzafutura, che la utilizzerà per il centro servizi (Biglietteria, Pronto Soccorso, Scuola Sci e Aula Didattica per incontri e intrattenimenti sui temi ambientali e naturalistici della montagna). «Il futuro di Novezza è già oggi – conclude Luigi Ballini -, infatti la società ha già iniziato l’attività offrendo un servizio quotidiano con apertura degli impianti dalle 9 alle 17 di tutti i giorni. Per promuovere la località sono previste anche iniziative sportive e ricreative che si esprimeranno nelle cinque giornate di carnevale secondo un programma articolato dal 1 al 5 marzo prossimo per la gioia dei bimbi e dei più grandi». Riccardo Reggiani


Cronache

Febbraio 2014

IL CONCORSO

Bando alle ciance, si parte Al via l’edizione 2014 di “Bando alle Ciance”, ovvero un bando di concorso dedicato ai giovani e alla loro capacità progettuale e inventiva. Si tratta di un’iniziativa finanziata dagli Assessorati alle Politiche Giovanili dei Comuni aderenti al circuito Cartagiovani Intercomunale (Sommacampagna, Bardolino, Castelnuovo d/g, Peschiera, Villafranca di Verona, Sona, Pastrengo, Povegliano, Lazise, Garda, Bussolengo, Pescantina, Valeggio sul Mincio, Vigasio, Isola della Scala) in collaborazione con l'Azienda ULSS 22. Il bando, presentato il 1° febbraio presso il Palazzetto dello Sport di Valeggio sul Mincio, offre la possibilità ai giovani di ideare e realizzare iniziative, nel contesto sociale e culturale in cui vivono, rivolte ai loro coetanei. Possono presentare delle proposte le singole associazioni oppure gruppi informali la cui composizione, in entrambi i casi, sia formata in maggioranza da giovani di età compresa tra i 14 e i 27 anni, con sede o residenza nei territori dei Comuni aderenti. Le tematiche inserite nel bando riguardano iniziative di diverse tipologie ovvero: per la promozione e l'integrazione sociale; di tipo ricreativo, ludico, culturale e ambientale; artistiche e letterarie; per l'attivazione di reti locali di sviluppo ed il coordinamento di interventi per i giovani. Si tratta di un esempio di parteci-

pazione attiva, i progetti infatti dovranno favorire l'autonomia e la partecipazione attiva giovanile, la socializzazione e sviluppare attività di solidarietà sociale. Ma anche creare collegamenti con la comunità locale e rappresentare un modello per altri gruppi, anche in altri contesti territoriali. Il budget totale a disposizione è di 24 mila euro ed ogni progetto può essere sostenuto per un massimo di 1500 euro. Ogni informazione in merito al bando può essere richiesta presso l'ufficio Servizio educativo/sociale dei singoli comuni. Il termine ultimo per la presentazione dei progetti è il 14 marzo 2014 entro le ore 12 all'Ufficio Protocollo del Comune di Sommacampagna. Sara Tonolli

VALEGGIO / CINQUE LEZIONI

Degusta una buona birra Dopo il successo dei corsi Homebrewing per la birrificazione, tenutisi a Valeggio presso il Mercato Ortofrutticolo di Valeggio di Mincio, allo scopo di far conoscere nel dettaglio il processo di produzione della birra, dalla macinazione alla fermentazione, l’Associazione Il Sentiero del Luppolo organizza un nuovo corso tutto dedicato alle tecniche di degustazione

delle birre. Le cinque serate di “lezione” alterneranno parti teoriche e numerosi esercizi, che permetteranno ai partecipanti di acquisire maggiore consapevolezza della sensazione gustativa, per un’analisi sensoriale più accurata ed una miglior descrizione del prodotto. Il Sentiero del Luppolo è nata nel 2012 con l’obiettivo di promuovere la birra artigiana-

le nelle sue diverse tipologie come bevanda sana, integrale, naturale, ricca di vitamine e priva di conservanti; a tal fine, l’associazione ha indetto già da due anni la fiera ChiAmaLeBirre, che si tiene ogni settembre presso il Mercato Ortofrutticolo e che ha riscosso in entrambe le edizioni un incredibile successo di pubblico. Il corso di degustazione, un ulteriore incentivo a conoscere meglio le birre e a promuoverne nel mondo le qualità, si terrà presso l’Agriturismo Santa Lucia nei giovedì tra il 27 febbraio e il 26 marzo; le serate saranno condotte da esperti di levatura internazionale tra cui Lorenzo Dabove, in arte Kuaska, il massimo esperto italiano di birra belga e promotore nel mondo del prodotto nostrano. Paola Peretti

NOTIZIE IN BREVE NUOVO SITO INTERNET DEL COMUNE. È online il nuovo sito internet del comune di Valeggio sul Mincio, un innovativo canale di comunicazione con il territorio e il resto del mondo attraverso cui informare, informarsi e interagire. Il nuovo portale è frutto di un intenso lavoro di squadra che ha coinvolto tutti i servizi dell'amministrazione comunale e si sviluppa su una piattaforma CMS creata da Men in Web, una giovane web agency con sede a Villafranca, Verona. Il punto di forza di questo portale è la possibilità che offre ad ogni ufficio comunale di partecipare all'aggiornamento in tempo reale delle informazioni utili per il cittadino. Si tratta di una redazione diffusa in continua evoluzione, a cui tutti i dipendenti dell'istituzione partecipano attivamente. CONTRIBUTI ECONOMICI. Le famiglie numerose di Valeggio sul Mincio hanno ricevuto in questi giorni una sorpresa gradita. L'Assessorato alla Pubblica Istruzione e alla Famiglia, infatti, ha inviato ad ogni famiglia con quattro o più figli o con parti trigemellari una lettera di invito ad accedere ad un contributo economico una tantum, erogato dalla Regione Veneto. Il richiedente (uno dei due genitori) per accedere al "bonus famiglia" deve essere: cittadino italiano o comunitario o rifugiato politico, oppure, qualora cittadino extracomunitario, essere in possesso del permesso di soggiorno CE per i soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno) o di un permesso di soggiorno della durata non inferiore ad un anno. Per informazioni: Ufficio Assistenza del comune di Valeggio sul Mincio – Giampaolo Secondini tel. 045.6339857, giampaolo.secondini@comune.valeggiosulmincio.vr.it

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Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: Valeggio - Municipio - Euronix Pizzamiglio - Fresco Mio Alim. Venturlli Vivo - Pro Loco - Candominio Napoleon Total Erg - Baita Alpini

VALEGGIO / BAMBINI E RAGAZZI

La Ludoteca “Melaspasso” Da sabato 8 febbraio tutti i bambini e i ragazzi d’età compresa tra i 3 i 14 anni hanno un luogo bello e sicuro dove incontrarsi per condividere giochi e attività di svago: la Ludoteca “Melaspasso” ha aperto le porte al pubblico presso il Centro Famiglia&Giovani e lo farà ogni sabato tra le 15.30 e le 18.30. Il nuovo servizio, destinato al gioco individuale o di gruppo, prevede spazi per il gioco libero e in scatola, per la creazione di oggetti con materiali di recupero e, in futuro, per i videogames e la lettura. E’ anche prevista l’attuazione del prestito di giocattoli alle famiglie e di laboratori creativo-espressivi per la costruzione stessa dei giocattoli. «Vogliamo far assaporare ai bambini e agli adolescenti –ma anche agli adulti- il piacere del gioco “di società”, che favorisce le relazion - dichiara

l’Assessore all’Istruzione, alla Famiglia e alle Politiche Sociali Marco Dal Forno -. Lo vedo da vicino con i miei figli, molto più rilassati e sereni se stiamo insieme con un gioco in scatola. La Ludoteca, oltre ad offrire questa opportunità a grandi e piccini, è un esempio di impegno giovanile: infatti i ludotecai sono ragazzi che spendono il loro tempo attivamente, retribuiti solo in parte». Il Centro Famiglia&Giovani è già sede di attività ricreative pomeridiane gestite da animatori ed educatori specializzati; nella “Casa” di via Ragazzi del ’99 si svolgono inoltre il doposcuola per i ragazzi delle scuole medie, le attività dedicate ai più piccoli e le trasmissioni della giovane Radio Scialla. Per informazioni, contattare l’ufficio Educativo, l’ufficio Scuola o il Centro Famiglia e Giovani. P.P.

VALEGGIO/OSPEDALE. Il Centro di riabilitazione è attivo Ha ripreso la sua attività dal 10 gennaio scorso il Centro di riabilitazione dell'ospedale di Valeggio, che era stato chiuso a fine dicembre 2013 dall'Azienda Ospedaliera - Universitaria Integrata di Verona per mancanza di risorse. L'impegno del Sindaco Angelo Tosoni, della direzione dell'Ulss 22 e la disponibilità del dottor Antonino Zambito hanno permesso di dare continuità ad un servizio fondamentale per la comunità di Valeggio e per quelle dei Comuni limitrofi. La struttura passa così dalla gestione dell'Azienda Ospedaliera di Verona a quella dell'Ulss 22. Ora gli utenti potranno telefonare direttamente al Centro Unico Prenotazioni di Bussolengo (tel. 045.6338181) per avere accesso ai servizi della struttura. L'ambulatorio di Valeggio può accogliere fino a 10 pazienti. Si eseguono prestazioni di terapia fisica, ginnastica medica e kinesiterapia individuale dedicate al post intervento ortopedico.

PRO LOCO VALEGGIO- Calendario Eventi DOMENICA 23 FEBBRAIO Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi LUNEDÌ 24 FEBBRAIO Villa Zamboni, ore 21.00 Cineforum ALPS regia di Giorgios Lanthimos A cura Associazione Humus www.associazionehumus.it

LUNEDÌ 10 MARZO Villa Zamboni, ore 21.00 Cineforum SYNECDOCHE, NEW YORK regia di Charlie Kaufman A cura Associazione Humus www.associazionehumus.it

SABATO15, DOMENICA 16, LUNEDÌ 17, MERCOLEDÌ 19, SABATO 22 E DOMENICA 23 MARZO Località Vanoni Remelli, ore 19.00 ANTICA FIERA DI SAN GIUSEPPE Serate di musica e ballo con orchestre DOMENICA 2 MARZO dal vivo e stands gastronomici Piazza Carlo Alberto, dalle ore 14.00 A cura del Comitato CARNEVALES Sagra San Giuseppe Festa in maschera per tutti i bambini, con laboratori creativi, giochi, intratSABATO 22, DOMENICA 23, tenimento e concorso mascherine. LUNEDÌ 24, MARTEDÌ 25 MARZO In caso di maltempo, la manifestazione Borghetto si svolgerà al Mercato Ortofrutticolo. SAGRA DELL’ANNUNCIAZIONE A cura di Pro Loco Valeggio, A cura Parrocchia di Borghetto in collaborazione con Parrocchia S.Pietro Apostolo, DOMENICA 23 MARZO Piazza Carlo Alberto, tutto il giorno Circolo NOI-Giocatorio MERCATO DELL’ANTIQUARIATO A cura di Associazione Percorsi LUNEDÌ 3 MARZO Villa Zamboni, ore 21.00 SABATO 29 Cineforum E DOMENICA 30 MARZO HOLY MOTORS Borghetto sul Mincio regia di Leos Carax LA BATTAGLIA DEL MINCIO A cura Associazione Humus rievocazione storica della battaglia del www.associazionehumus.it 1814 tra Francesi ed Austriaci, con due simulazioni di scontri e MERCOLEDÌ 5 MARZO accampamento nel borgo. A cura Ass.ne Napoleonica d'Italia e piazza Carlo Alberto, dalle ore 11.00 Ass.to alla Cultura BIGOLADA VALESANA bigoli con le sardele, polenta e renga, formaggi e mostarda, sbrisolona con Il presente calendario potrebbe subire variazioni per cause indipendenti dalla grappa. volontà degli organizzatori. A cura di Ass.ne Vales Fest, INFO: 045 7951880 www.valeggio.com in collaborazione con Comune e Pro Loco di Valeggio


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Cronache

Febbraio 2014 PESCHIERA. Il progetto del Comune per ragazzi e ragazze dai 16 ai 21 anni

IL PREMIO

Tirocini formativi Spazio ai giovani

Domenico sostiene gli eventi del Lago

Continua l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Peschiera del Garda per contrastare il disagio dell’attuale crisi economica, aiutando nel contempo le giovani generazioni ad inserirsi nel mondo del lavoro. Il Comune in collaborazione con il progetto “Bussola – Tirocini” dell’Ulss 22, offre ai ragazzi e ragazze, dai 16 ai 21anni, residenti nel territorio di competenza, la possibilità di svolgere un tirocinio formativo retribuito presso un’azienda locale. I candidati idonei, reperiti mediante una selezione fra i giovani che presenteranno domanda, svolgeranno “tirocini formativi di inserimento e re-inserimento lavorativo” presso aziende del territorio convenzionate con l’Ulss 22. I tirocini saranno attivati mediante appositi moduli, compilati in collaborazione con il Servizio educativo Territoriale (SET) e il Servizio Inserimento Lavorativo (SIL) dell’ULSS 22, per un periodo massimo di 2 mesi con una

media di 20 ore settimanali (4 ore al giorno per 5). Il progetto prevede un gettone di presenza di 2,00 euro all’ora a favore dei partecipanti ai tirocini. A coloro che rispetteranno gli accordi e porteranno a termine il tirocinio, alla fine del periodo, il Comune riconoscerà un premio di 200,00 € per il primo mese e di 300,00 € per il secondo mese. Nel caso di interruzione del tiro-

cinio prima della data prevista, il premio sarà corrisposto in misura ridotta e verrà riconosciuto per ogni metà mese completata. Requisiti da possedere alla data della presentazione della domanda: età superiore a 16 anni e inferiore ai 21 (nati negli anni dal 1993 al 1998); residenza presso il Comune di Peschiera del Garda; per i cittadini di paesi stranieri il permesso o carta di soggior-

CASTELNUOVO. Fattore Famiglia, aiuti concreti

Se la vecchia Isee mostrava parecchi limiti, la riforma varata dal Governo non sembra offrire una maggiore equità e, soprattutto, manca di una sperimentazione ex ante. In questo clima di incertezza il comune di Castelnuovo del Garda prova a dare una risposta adeguata alle esigenze dei cittadini con il Fattore Famiglia, uno strumento che supera il vecchio concetto di Isee allo scopo di sostenere le famiglie realmente bisognose di agevolazioni evitando di assegnare contributi a chi non ne ha diritto. Il nuovo sistema è già stato utilizzato per calibrare la retta delle scuole dell’infanzia, dell’asilo nido e le tariffe del trasporto scolastico. I risultati della sperimentazione, condotta in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Verona, sono stati illustrati nelle scorse settimane nel corso di un convegno al Polo Zanotto. Castelnuovo del Garda non è solo su questa strada: lo accompagnano i Comuni di Zevio, Nogarole Rocca, Bussolengo, Sona, Salizzole, Gazzo Veronese, San Pietro di Morubio e Cavaion Veronese. Ci sono poi altri Comuni, compresi alcuni capoluoghi di provincia di varie regioni italiane, che hanno mostrato interesse e a breve potrebbero aderire al progetto. «La revisione dello strumento Isee, proposta a suo tempo dal Forum delle Associazioni familiari – spiega il sindaco di Castelnuovo del Garda, Maurizio Bernardi –, prevede l’utilizzo di scale di equivalenza in grado di differenziare adulti e bambini, la presenza in famiglia di persone disabili, l’impiego del reddito disponibile della famiglia e, infine, l’introduzione di misure di controllo dell’elusione fiscale». «Il progetto rappresenta un banco di prova utile non solo per le Amministrazioni locali, ma anche per il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali al fine di migliorare l’efficacia delle prestazioni sociali locali e la gestione integrata delle politiche familiari ─ puntualizza Federico Perali, docente del Dipartimento di Scienze Economiche e coordinatore del progetto ─. La ricerca congiunta rappresenta anche un’occasione di dialogo istituzionale tra Amministrazioni comunali e Università e di partecipazione democratica che si sta rivelando molto proficuo al fine di erogare servizi sociali che rispondano ai bisogni effettivi dei cittadini nonostante la scarsità di risorse pubbliche a causa della crisi economica».

no che consenta lo svolgimento di attività lavorativa; essere iscritti alla banca dati Cerco Lavoro dell’InformaGiovani alla data di presentazione della domanda; essere disoccupato. Il Comune offre altresì la possibilità ai residenti con più di 21 anni, che non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro, di svolgere un periodo di lavoro subordinato part-time della durata di 4 mesi presso una cooperativa sociale di tipo B secondo un programma di lavori prestabilito. Per accedere è necessaria la sottoscrizione di un patto contenente gli obiettivi e le azioni da realizzare in collaborazione con il servizio Bussola per la ricerca autonoma di una occupazione. Sono previste al massimo 3.800 ore lavoro annue, con inquadramento al primo o secondo livello del CCNL delle Cooperative Sociali o equivalente, per un massimo di 20 ore settimanali. I candidati idonei svolgeranno lavori utili alla comunità. Massimo Zuccotti

Domenico Pagnotta, imprenditore nel campo della nautica da diporto, oltre ad essere fra i fondatori del Calcio Club “Nautilus” accreditato dall’Hellas Verona, sarà premiato dal Dipartimento Eventi Speciali di Gardaland con una targa di ringraziamento. Motivo del riconoscimento: aver contribuito disinteressatamente al supporto di eventi e manifestazioni che hanno avuto elevata eco mediatica a favore del lago di Garda. Pagnotto (a destra) e Cacia, Nel corso del bomber dell’Hellas Verona 2013, Pagnotta ha infatti dedicato molte ore del suo tempo libero, per aiutare la squadra eventi speciali del parco gardesano, nella realizzazione di attività che si sono rivelate estremamente proficue nel campo della promozione territoriale. Stiamo parlando di feste o attività di animazione che hanno utilizzato imbarcazioni e uomini cortesemente messi a disposizione dal giovane imprenditore lacustre, dando vita a filmati e reportage che hanno garantito estrema visibilità a tutto il comprensorio benacense, sopratutto alla zona di Peschiera e Castelnuovo. M.Z.

CASTELNUOVO / DIMISSIONI IN COMUNE Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Castelnuovo del Garda, il sindaco Maurizio Bernardi ha comunicato ufficialmente le dimissioni dell’assessore all’Urbanistica Fausto Scappini e del consigliere con delega ai Servizi sociali Silvana Salardi. «La cosa rattrista me personalmente e tutta la squadra di maggioranza perché senza dubbio il lavoro fatto da Salardi e Scappini è stato prezioso e per questo li ringrazio» - ha affermato amareggiato il primo cittadino.

Fausto Scappini

Silvana Salardi

NOTIZIE IN BREVE Prosegue a Castelnuovo del Garda “Appuntamento con la Storia”, ciclo di incontri dedicato agli eventi storici dell’Italia con filmati, immagini di repertorio, testimonianze dei reduci e commenti. Tutti gli appuntamenti, ad ingresso libero, si terranno nella sala civica XI Aprile 1848, sempre alle 20.30. Sono aperti a tutta la cittadinanza e si concluderanno con un rinfresco offerto dai tre Gruppi Alpini locali. «La calorosa accoglienza riservata alla rassegna dello scorso anno ci ha convinti a riproporre l’iniziativa – spiega Davide Sandrini, assessore alle Politiche giovanili e alle Associazioni –. Inoltre crediamo sia indispensabile mantenere vivo il ricordo di questi drammatici eventi per salvaguardare le future generazioni dall´orrore della guerra, e le associazioni d’Arma assolvono egregiamente questo compito». La sera di lunedì 17 febbraio sarà dedicata a 1943 Cefalonia, Corfù, Lero... La resistenza con le stellette con i commenti degli storici Alfio Caruso ed Elena Aga Rossi. Lunedì 3 marzo, in occasione della vicina ricorrenza dell’8 marzo, verrà invece proposto il documentario 1940-1945 partigiane ed ausiliarie. La rassegna è organizzata dai Gruppi Alpini di Castelnuovo del Garda, Cavalcaselle e Sandrà e dal Circolo culturale “M. Balestrieri” con il sostegno dell’Amministrazione comunale.


Cronache

Febbraio 2014 PESCHIERA. Parliamo delle caserme La Rocca e XXX Maggio e del Padiglione grandi ufficiali

I beni demaniali sono in vendita? Un nuovo cambio di rotta per i beni demaniali di Peschiera, il più temuto: per le caserme La Rocca e XXX Maggio e per il Padiglione grandi ufficiali si è aperta la possibilità della vendita. «Siamo stati presi in giro, è evidente che il Governo ha deciso di fare cassa ma reagiremo», è stato il primo commento a caldo del sindaco Umberto Chincarini, e infatti nell’ultima seduta del Consiglio comunale è stata votata all’unanimità la proposta di ricorrere al Tar contro i decreti con cui i ministeri dei Beni e delle Attività culturali (Mibac) e dell’Economia hanno autorizzato la vendita. Un duro colpo sia per la maggioranza che per i consiglieri di minoranza, che in questi anni non hanno risparmiato critiche all’Amministrazione per aver assecondato la volontà dell’Agenzia del Demanio, con cui il Comune ha firmato nel 2010 un protocollo d’intesa in cui si parlava di vendita o concessione pluriennale dei beni. Ma a spiazzare è il dietrofront del Mibac, che nel 2001 ha sottoposto a vincolo di “interesse particolarmente importante” la fortezza di Peschiera e in base all’articolo 54 del Codice dei beni culturali questo vincolo la renderebbe non vendibile. Era per questo che, a protocollo firmato, il Mibac si era espresso escludendo la possibilità di vendita e ammettendo la sola concessione, in seguito stabilita in 50 anni. Cosa è cambiato allora? La risposta va cercata nelle richieste fatte dall’Agenzia del Demanio al Mibac nel corso di questi anni sulla possibilità di alienare il Padiglione, per cui era stata definita la destinazione residenzialecommerciale. Il parere era sempre stato negativo, ma l’estate scorsa il direttore regionale del Mibac Ugo Soragni è stato interpellato e ha chiesto un parere all’Ufficio legislativo del ministero, che ha dato parere positivo sulla possibilità di costituire, per il Padiglione un’alienazione a termine. Le motivazioni date possono essere così riassunte: la fortezza è stata sottoposta a vincolo nel 2001 facendo riferimento alle leggi sui beni culturali in vigore allora, mentre la normativa più recente in materia risale al 2004 e di conseguenza i vincoli preesistenti «non possono essere sussunti meccanicamente nelle categorie introdotte dalla nuova disciplina». E’ stata quindi messa in discussio-

ne la legittimità di quel vincolo per il Padiglione, spalancando le porte alla revisione anche per gli altri beni. Durante la seduta consiliare di fine gennaio si sono espressi tutti i consiglieri di minoranza: da Flavio Amicabile, favorevole al ricorso al Tar «per garantire l’uso dei beni da parte dei cittadini» a Bruno Dalla Pellegrina, che ha auspicato l’avvallo di tutti i consiglieri per «trovare un punto d’incontro sui contenuti del ricorso». Giacomo Tomezzoli (Pd) ha puntato il dito sulla condotta dell’Amministrazione: a suo parere il primo grande errore è stato quello di firmare un protocollo d’intesa in cui è stata messa nero su bianco anche la possibilità di vendita e per questo ha chiesto la revisione completa di quell’accordo. Sotto accusa anche il Piano particolareggiato del centro storico approvato dalla maggioranza, in cui «le destinazioni d’uso dei beni sono state determinate in base alle indicazioni del Demanio». La scelta giudicata più discutibile è sempre

I DECRETI CHE AUTORIZZANO LA VENDITA È stato il decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 dicembre scorso ad autorizzare l’Agenzia del Demanio «a vendere a trattativa privata, anche in blocco, i beni immobili di proprietà dello Stato di cui all’elenco». L’elenco in questione ne cita 41, dal nord al sud Italia, in cui rientrano anche le caserme La Rocca e XXX

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Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCHIERA - Municipio - Distributore Agip - Centro pensionati Arilica Gruppo Alpini CAVALCASELLE - Superm. Bertoldi CASTELNUOVO - Municipio - Biblioteca - La Bottega Alimentari - Circolo Noi - Bar Pan. Gelateria D’Annunzio SANDRÀ - Farmacia Pietropoli - Bar Splatter - Impianti Sportivi

PESCHIERA / LA PITTRICE

Zoppè Cavaliere della Repubblica

Maggio e il Padiglione grandi ufficiali di Peschiera. Viene precisato che per dare corso al provvedimento è necessario ottenere l’autorizzazione da parte del ministero dei Beni e delle Attività culturali (Mibac), che per gli immobili della fortezza arilicense è arrivata il 19 dicembre con i tre decreti (uno per ciascun bene demaniale oggetto del protocollo d’intesa) a firma del Soprintendente regionale Ugo Soragni. stata quella che riguarda le mura e La Rocca, per le quali anche alcuni cittadini avevano chiesto che rimassero totalmente pubbliche, mentre alla fine si era arrivati a introdurre la clausola che almeno il 34% della Rocca fosse destinato ad

uso pubblico. Daniele Reversi (Lega Nord) ha parlato della necessità di rivedere il Piano particolareggiato per «mettere i bastoni tra le ruote» agli artefici di questo cambio di rotta. Katia Ferraro

Renata Zoppè riceve l’onorificenza. da sinistra il prefetto Perla Stancari, il sindaco di Farra d'Alpago Florano De Pra, Renata Zoppè e l'assessore di Peschiera Paolo Melotti

Renata Zoppè, pittrice di fama internazionale che da più di 40 anni vive a Peschiera, lo scorso dicembre è stata nominata Cavaliere della Repubblica alla presenza del prefetto di Verona Perla Stancari, del sindaco di Farra d’Alpago – il paese in provincia di Belluno dove è nata – e dall’assessore arilicense Paolo Melotti. Questo titolo va ad aggiungersi ai numerosi riconoscimenti e premi ricevuti nel corso della sua carriera, perché le sue opere hanno girato il mondo: da Milano a Venezia, da Sanremo a Montecarlo, da Parigi a Londra, da New York a Sydney, solo per citare alcune città. «Ha ricevuto diversi riconoscimenti per la sua attività artistica – si legge nella motivazione della prefettura – tra cui il “Nobel

PESCHIERA/LA RICERCA. Il Palazzo di Villa Paradiso diventerà un libro

Grazie alla famiglia Degli Albertini, residente nello storico Palazzo di Villa Paradiso, fra qualche mese sarà aggiunta una nuova pagina alla storia del territorio. Una task force di ricercatori, è stata incaricata per uno studio approfondito su questa storica località che, per curiosità e peculiarità del passato, offrirà degli spunti alquanto inusuali da trascrivere negli annali di Peschiera e Castelnuovo del Garda. Nel corso dei primi decenni del ‘900, l’antico palazzo è stato dimora di molte famiglie che, per necessità contingenti, hanno dovuto abbandonare le loro dimore d’origine. Questa affascinante storia rurale, unitamente alle paure del periodo a cavallo della seconda guerra mondiale, hanno lasciato una ricca memoria di aneddoti e foto in bianco e nero, gelosamente custodite dalla famiglia proprietaria del palazzo. Tutte queste preziose informazioni stanno per essere trasformate in un libro di ricerca storica attualmente in fase di redazione, grazie anche al supporto di un gruppo di testimoni diretti. Chi avesse informazioni, foto o aneddoti da raccontare su Villa Paradiso, può contattare il numero 347 2698337. Tutti i contributi saranno citati e ringraziati all’interno del redigendo libro. Alcuni testimoni con sullo sfondo Villa Paradiso M.Z.

dell’arte” a Montecarlo nel 2005 e il “Leone d’oro per l’arte italiana nel mondo” a Sirmione nel 2006. I suoi lavori sono esposti in collezioni italiane e straniere». Vengono poi citati il libro autobiografico Strìcole de vita (frammenti di vita) scritto nel 1997 e le 63 tele donate alla scuola elementare di Farra d’Alpago, la stessa frequentata da Zoppè. Dai suoi dipinti emergono due temi fondamentali: da una parte il ricordo della sua terra d’origine, con il lavoro nei campi e la natura del bellunese; dall’altra la trasposizione su tela di scene di vita vissuta in prima persona. Ricordi talvolta dolorosi, che ritraggono una bambina nell’affannosa ricerca d’affetto. «Sono sempre stata molto brava in disegno – racconta – e per fortuna una maestra capì questa propensione. Ero presa come esempio dai miei compagni di classe, a cui davo anche lezioni». I fari che guidano la sua vita sono la famiglia e la pittura. A cui andrebbe aggiunta la fede, che traspare vivida nelle sue parole. Nel catalogo delle sue opere sono solo due quelle a contenuto religioso (una Madonna con bambino e un San Francesco), a cui va però aggiunta l’ultima donata a Papa Francesco in occasione dell’udienza avuta con lui lo scorso ottobre. L’ha intitolata “Papa Francesco pensaci tu”, e a proposito della sua nascita racconta: «Ho avuto l’ispirazione alle cinque del mattino, mi sono alzata e l’ho dipinto in tre ore. L’avevo nella mente, era come una fotografia che dovevo far uscire dalla tela». K.F.


Cronache

Febbraio 2014 BARDOLINO. Si lavora per una ricerca sul centenario dell’Istituto Falcone-Borsellino

Il Consiglio baby fa visita in Giunta I diciotto rappresentanti del consiglio comunale dei Ragazzi (Ccr) di Bardolino sono stati ricevuti in municipio dall’assessore alla Cultura Marta Ferrari. L’incontro si è svolto in sala Giunta alla presenza dei professori Donatella Tarozzi e Antonio Benoni della scuola Primaria di Secondo Grado dell’Istituto “Falcone- Borsellino”. I due docenti seguono i progetti che vengono annualmente proposti dal Ccr, espressione delle nove classi delle medie di Bardolino. E il filo conduttore dell’anno in corso sarà “Un secolo fra i banchi. Il centenario della scuola”. In pratica una ricerca per ripercorrere la storia dell’edificio di via Dante Alighieri costruito nel 1914 e subito scosso dalla morte di due operai, come riporta L’Arena del 25 luglio dello stesso anno. In pratica il leone rampante, stemma di Bardolino posto sul fabbricato scolastico in via d’ultimazione, si staccò e colpì

un gruppetto di operai che stavano lavorando. Morirono Alessandro Oliosi, 17 anni di Bardolino, e Marcello Viola di Castion Veronese. «La nostra ricerca si muoverà su più fronti spaziando da interviste agli anziani del paese passando alla raccolta di vecchie fotografie e temi di alunni del passato - hanno spiegato i rappresentanti del consiglio comunale dei ragazzi -. Attingeremo poi notizie dall’archivio comunale

dove abbiamo già trovato il manifesto relativo al bando per la costruzione e un disegno della scuola con il relativo parco della Rimembranza. Giardino che era posto alle spalle della scuola ed allestito per onorare i caduti della Prima Guerra Mondiale. Spazio verde che negli anni Sessanta ha lasciato spazio alla seconda ala dello stabile». Una volta ultimata la ricerca verrà

fatta da parte degli stessi studenti una grande festa nel piazzale della scuola e per l’occasione presentata una mostra fotografica. «Si tratta di un progetto ambizioso per il quale vi assicuro fin d’ora il massimo aiuto da parte del Comune» - ha replicato l’assessore alla cultura Marta Ferrari rivelando che è nelle intenzioni dell’Amministrazione ristrutturare tutta la scuola media di Bardolino.

BARDOLINO

Prende il via in marzo la quarta edizione del corso di formazione “Genitori si diventa” a Bardolino. Tre di quattro incontri, su suggerimento di alcuni genitori di Bardolino, saranno svolti da Pietro Lombardo, direttore del Centro studi Evolution di Verona: esperto formatore e scrittore di diversi libri a carattere educativo. Il corso, promosso dall’assessorato alle Politiche giovanili, seguirà tre tematiche diverse una per ciascuna fascia d’età che variano dai 3 ai 14 anni. L’obiettivo è offrire ai genitori l’opportunità di vivere un’esperienza efficace di confronto e condivisione sui diversi stili educativi utilizzati nel quotidiano: aiutare i genitori a gestire alcuni eventi importanti della crescita dei propri figli in modo positivo e favorire nel contempo le strategie educative per rispondere alle possibili difficoltà. S.J.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BARDOLINO - Municipio Distributore Esso - Fermata Corriere Avis - Il Fornaio - Club Mezza Età Panificio Bullio CALMASINO - Ortofrutta Bardi Distributore Esso

BARDOLINO / L’INCONTRO

Il Sindaco vede i maggiorenni

Il sindaco Ivan De Beni ha incontrato a palazzo Gelmetti, sede del comune di Bardolino, i ragazzi che

RIVOLI / POLO SCOLASTICO VIA VENERQUE

«I lavori sono ancora fermi» «E’ iniziato il 2014, i lavori sono fermi, gli adempimenti e la burocrazia regna sovrana». Esordisce con queste parole Mirco Campagnari, sindaco di Rivoli Veronese, nel parlare delle opere in via Venerque per la realizzazione del nuovo polo scolastico, che comprende scuola dell’infanzia e primaria, predisposizione all’edificio asilo nido, oltre a 700 mq di spazi interrati, con caratteristiche sismiche superiori a quanto oggi la natura ha scatenato. «Un piccolo spiraglio di apertura – aggiunge il primo cittadino - si verificherà per eseguire i lavori di impermeabilizzazione dei solai incompleti, tanto per evitare danni alla struttura visto il prolungarsi dei tempi, per i quali stanno avanzando le autorizzazioni; tutto in attesa che la ditta che si aggiudicherà i lavori ne prenda possesso e completi il polo scolastico». Per questa struttura, comprensiva di 15.000 mq di terreno e 5000 mq coperti antisismici costata 800.000 euro, il Comune non ha avuto alcun esborso. «Le procedure – afferma il Sindaco - proseguono ad una velocità non corrisposta alle attese dell’Amministrazione e, mal-

grado un lavoro settimanale e puntuale di dipendenti Comunali e di professionisti legati da vincoli normativi, non si arriva alla sperata fumata bianca. I bimbi di Rivoli avevano partecipato alla posa della prima pietra del Polo Scolastico nel 2010 imprimendovi simbolicamente le loro mani. Dopo quattro anni sono cresciuti, frequentano le solite scuole e le nuove sono ancora nei sogni. Non possiamo dire certo di essere stati fortunati con questo lavoro, era partito con una festa colorata e allegra con i bimbi, che aveva visto la grande partecipazione di politici, oltre alla convenzione stipulata con il comune di Verona per dirigere lavori da oltre 3 milioni di euro, senza la quale non saremo nemmeno qui ad intravedere la fine del calvario. Il mio secondo mandato scade a maggio, ma spero che chi verrà dopo di me mi permetterà di partecipare in prima persona al taglio del nastro». Dal 2012, dopo la messa in mora della ditta allora assegnataria per ritardi nella costruzione e il sequestro penale per irregolarità riguardanti la sicurezza (con 157.000 euro di penali incas-

sate) per il nuovo polo scolastico è stato tutto un susseguirsi di nuove pratiche, bandi di gara, verifiche. «Abbiamo fatto più in fretta che potevamo, ma le tempistiche purtroppo sono queste – continua amareggiato Mirco Campagnari -. Si sta concludendo l’iter dei controlli, da parte di un’azienda specializzata incaricata dal Comune sulla ditta di Rovigo, arrivata prima tra le 15 aggiudicatarie. Ho sempre immaginato il polo scolastico il nostro fiore all’occhiello, oltre al Parco eolico sul monte Mesa, che però vedevo con una proiezione più futuristica…invece le risposte si sono invertite: attraverso accordi con i privati i lavori si possono ancora fare in tempi strettissimi. Come Comuni – afferma Campagnari - ci hanno imposto il Patto di stabilità e di fatto ci hanno legittimato a posticipare all’infinito i pagamenti. Io sono cresciuto in un’impresa di costruzioni e ho sempre visto costruire anche grandi opere con un’adeguata burocrazia. Oggi vedo la maggior parte delle energie investite nella documentazione per poter arrivare a fare le opere, non vedo lavori fatti e

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Mirco Campagnari

vedo le aziende chiudere. Per quanto riguarda il futuro – conclude il Sindaco -, per l’edificio occupato oggi dalla scuola materna sogno una ristrutturazione che ne valorizzi la posizione panoramica sulla Valdadige e una riconversione museale dove sarebbe trasferito tutto il patrimonio del Museo Napoleonico. La struttura che ospita invece la scuola primaria sarà alienato, ma con una clausola: che sia riconvertito per ricavare alloggi per anziani e persone sole che soprattutto nelle frazioni sono scomode ai servizi». S.A.

hanno festeggiato i diciotto anni nel corso dell’anno solare 2013. In 21 hanno aderito all'invito dell’Amministrazione comunale presente con gli assessori Marta Ferrari, Marcello Lucchese, Fabio Sala e il consigliere Stefano Ottolini. Particolare interesse e curiosità ha suscitato l’illustrazione, spiegata dai responsabili delle locali sezioni donatori di sangue e della Croce Rossa, delle attività svolte sul territorio comunale dalle due associazioni di volontariato. Interventi seguiti a quello dell’educatrice del Comune, Arianna Dalle Vedove, che ha elencato le varie iniziative a favore dei giovani in programma a Bardolino e nei Comuni limitrofi. Ai diciottenni, al termine dell'incontro, è stata donata una chiavetta usb contenente la Costituzione italiana e il calendario “La dama del lago”, dato alle stampe dalla polizia municipale per raccogliere fondi a favore dei bambini del Reparto Oncoematologia Pediatrica del Policlinico “G.B. Rossi” di Verona. Molti i gadget offerti dall'Avis e consegnati ai ragazzi invitati a lasciare il proprio indirizzo e.mail per ricevere la newsletter settimanale del Comune che ogni mercoledì raggiunge mille e trecento iscritti. E' seguito un rinfresco, offerto dalla De Gustibus, a suon di musica alla Loggia Rambaldi.


Cronache

Febbraio 2014 REGIONE. Il consigliere Bendinelli contro il gioco d’azzardo

«La ludopatia è una piaga» E’ stata presentata al Consiglio regionale il 29 gennaio scorso a firma dei consiglieri regionali Leonardo Padrin, Mauro Mainardi, Remo Sernagiotto, Moreno Teso e Davide Bendinelli, la proposta di legge per il riordino della disciplina del gioco d’azzardo. Una proposta di legge statale, questa, che sta per essere trasmessa alle Camere e che segue un percorso parallelo a quello già avviato attraverso una raccolta firme contro il gioco d’azzardo. L’iniziativa, nata nell’ambito del “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, su iniziativa del giornale Terre di Mezzo e dall’associazione Lega delle Autonomie locali della Lombardia, è stata condivisa, oltre che da altri 16 Comuni della

provincia di Verona, anche dal comune di Garda. L’intera cittadinanza può partecipare alla raccolta firme recandosi presso l’ufficio Anagrafe del Comune fino al 10 marzo. L’obiettivo è quello di sostenere la proposta di legge d’iniziativa popolare per la regolamentazione del gioco d’azzardo, trasferendo ai Sindaci maggior potere decisionale in merito alla gestione delle sale da gioco sul proprio territorio comunale (per ulteriori informazioni sulla raccolta firme: www.scuoladellebuonepratiche.it). Di pari passo procede la proposta di legge statale presentata il 29 gennaio scorso di cui anche il consigliere regionale Davide Bendinelli, consigliere di maggioranza a Garda, è firmatario. «La ludopatia è ormai un feno-

Davide Bendinelli

meno patologico. E’ una piaga che sta creando disastri dal punto di vista sociale nei confronti di quelle persone che sperano di arricchirsi giocando con questi sistemi di gioco d’azzardo. Le macchine sono programmate per restituire in vincite cifre minori di quelle incassate e statisticamente è stato dimostrato che chi gioca abitualmente non ha possibilità di arricchirsi. La proposta di legge statale presentata ha quindi l’obiettivo di escludere da bar, locali ed esercizi aperti al pubblico le slot machine. Lo scopo è quindi di limitare il gioco d’azzardo unicamente ai casinò, magari incrementandone il numero visto che in Italia ne esistono solamente quattro». Silvia Accordini

LAZISE / IL BANCO DEI FORMAGGI

Serpelloni, che dedizione! Correva l'anno 1959 quando Natale Serpelloni da Villafranca, classe 1939, commerciante di formaggi e burri decise di allestire la propria bancarella nel sottoportego delle Pissarole, fra piazza Cordonega e via Gafforini. Nel centro storico di Lazise, a due passi dal municipio. Natale Serpelloni fu uno dei primi commercianti ambulanti ad avviare il mercato settimanale del mercoledì nel dopoguerra. Con lui Mario Chiesa e Lino Pinali da Bussolengo, commercianti di stoffe e telerie. «Fu un avvio quasi per scherzo - afferma Serpelloni - perché venni a Lazise dopo appena due anni di inizio attività, nel lontano 1957. Presi in mano il "banco" di formaggi che era stato di mio suocero. Anche mio padre era commerciante di formaggi, ma morì quando io avevo solamente nove anni. E fu il compianto vigile urbano Aleardo Ricchelli a convincermi. Mi disse: se rimani a fare il mercato per tutto l'anno, il Comune ti esenta dalla tassa di plateati-

co. E sono ancora qui». È da cinquantaquattro anni che Natale Serpelloni, ogni mercoledì, anche adesso che ha girato l'attività al figlio Michele e alla nuora, arriva a Lazise per restare "dietro al banco" a vendere formaggi, burri e salumi. Da più di quarant’anni i Serpelloni si sono trasferiti nella piazzetta Beccherie. E da lì non hanno alcuna

intenzione di muoversi. «Mio padre è molto affezionato a Lazise - spiega Michele Serpelloni – In estate, nonostante sia in vacanza al mare, con mia madre Novella, prende l'auto e arriva fino a Lazise per non perdere il mercato. Poi riparte per il mare. Per lui vivere il mercato è proprio un rito». Sergio Bazerla

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Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: GARDA - Municipio - Biglietteria APT - Panificio Bullio Frutta Bertoldi - Agenzia Immobiliare Regina Adelaide Ufficio Turismo

GARDA

Avis, da 50 anni presente Era il 15 marzo 1964 quando venne fondata l’Avis di Garda grazie all'appello lanciato dal compianto dottor Angelo Vantini, al quale risposero in 14: Luigi Monese (Peschet), Rito Monese, Giancarlo Maffezzoli, Rina Malfer (unica donna), Franco Zampieri, Livio Bertasi, Tarcisio Mozzi, Carlo Ragnolini (Biru), (la Madrina), Mario Pasotti, Giovanni Bertasi, Vittorio Dall'Agnola, Gianni Bressanin, Bruno Bendinelli e Aldo Pasotti. "Era una grigia e piovosa giornata, il 15 marzo del '64 – si legge nell’introduzione del libro commemorativo del ventennale di Avis Garda scritto da Angelo Vantini - vi parteciparono oltre ai 14 soci, il sindaco di allora, il presidente provinciale dell'Avis, il medico provinciale e il prof. Gianni Santerato che tenne il discorso celebrativo. La cerimonia fu semplice e poche le persone interessate. Altre erano state da me invitate, ma non si fecero vive nemmeno con un biglietto per giustificare la loro assenza. Dopo la S.Messa vi fu presso il cinema locale il discorso di inaugurazione e la distribuzione delle tessere. Ci riunimmo poi

all'hotel Benaco e molti posti lasciati liberi vennero occupati da alcune persone che avevano seguito con aria di curiosità la cerimonia. Certo la Associazione era fondata un po' alla garibaldina, ma l'importante era che incominciava a muoversi". E così dopo 50 anni i 14 soci sono diventati 190. Nel 2013 sono state effettuate 242 donazioni di sangue. Il 2014 sarà l'anno dedicato all'AVIS, e pertanto si stanno organizzando numerosi appuntamenti, creando una sinergia con tutte le altre associazioni del Paese. In programma vi sono: 500 gocce di Garda, mostra di cartoline d'epoca del nostro

paese, che si terrà a Palazzo Carlotti dal 13 al 23 marzo, sabato 15 marzo sarà fatto uno speciale annullo postale creato appositamente per il 50° con l'annullo di 1200 cartoline che diventeranno pezzi da collezione. Domenica 16 marzo avrà luogo la festa sociale, con la sfilata, S.Messa, premiazioni e pranzo per festeggiare al meglio l’importante anniversario della sezione di Garda. Non mancherà poi la gita anniversari Garda - Costermano che si terrà in Umbria dal 21 al 23 marzo, mentre dal 25 al 27 luglio sarà il momento di "Avis in Festa 6" sul lungolago di Garda.

Da sinistra a destra nella foto: Angelo Vantini, Luigi Monese (Peschet), Rito Monese, Giancarlo Maffezzoli, Rina Malfer (unica donna), Franco Zampieri, Livio Bertasi, Tarcisio Mozzi, Carlo Ragnolini (Biru), (la Madrina), Mario Pasotti, Giovanni Bertasi, Vittorio Dall'Agnola, Gianni Bressanin, Bruno Bendinelli e Aldo Pasotti


Cronache

Febbraio 2014 LAZISE. Ecco cosa resta della costruzione che ospitava fino a due anni fa il bar

Capannina Beach: vetri rotti e rifiuti Servizio di

Katia Ferraro Vetri rotti, rifiuti e sporcizia: è ciò che resta della costruzione che fino a un paio di anni fa ospitava il bar La Capannina Beach sul lungolago di Pacengo, superato il porto in direzione Lazise. A giudicare dalla quantità di bottiglie, piatti e lattine non è da escludere che la struttura sia stata a lungo un punto di ritrovo per qualcuno, magari la sede di qualche festa non autorizzata. A spiegare la situazione è Giorgio Benoni, assessore al Patrimonio e alle Manutenzioni del comune di Lazise: «Sia l’immobile che il terreno su cui sorge sono di proprietà demaniale, mentre la gestione è affidata al Comune. Il locatario che lo aveva in concessione nel 2012 si è accorto che il contratto era scaduto l’anno precedente e non è stato possibile procedere con un semplice rinnovo. Questo anche perché nel frattempo sono state accertate alcune irregolarità edilizie», come ad esempio la realizzazione di una tettoia non autorizzata. Tutta “colpa” della Regione, quindi, che pur essendo stata informata non è ancora intervenuta? «Non è interessata a sanare la situazione» - afferma categorico l’assessore, precisando che il Comune ha più volte tentato un punto d’incontro proponendo sia l’acquisto del bene, sia la cessione del diritto di superficie, ma senza ottenere i risultati sperati. Il Comune, dal canto suo, non può stanziare soldi su un bene che pur essendo sul suo territorio non gli

Giorgio Benoni

appartiene. L’ipotesi a cui si sta lavorando è la definizione di una gara d’appalto che preveda l’onere dei lavori di sistemazione a carico del futuro locatario. Una soluzione che potrebbe non avere successo, visto che l’investimento per sistemare la struttura sarebbe notevole e graverebbe sul concessionario nel momento più delicato dal punto di vista imprenditoriale, quello del lancio dell’attività. Difficile che la situazione si sblocchi in breve tempo e nemmeno l’assessore sembra crederci: nella migliore delle ipotesi per quest’anno si riuscirà solo a predisporre il bando d’appalto di concerto con la Regione. «Periodicamente vengono fatti dei sopralluoghi per garantire la sicurezza e la pulizia della zona» - assicura intanto Benoni. Probabilmente l’ultimo risale a parecchio tempo fa, visto che sul pavimento del locale sono ancora disseminati i rotoli degli scontrini fiscali del 2011.

È stato realizzato più di dieci anni fa, ma non è mai stato usato ed è in condizioni di abbandono: siamo in località La Mata a Lazise, tra il Centro giovanile parrocchiale e località Barum, poco più in là del parcheggio pubblico. Un parco con panchine, due campi da tennis e un edificio che doveva ospitare gli spogliatoi e un bar. Luca Sebastiano Apparentemente è tutto in ordine, ma avvicinandosi alla struttura si inizia a percepire il degrado: le vetrate rotte e le porte aperte lasciano entrare all’interno. In un locale, disseminati qua e là, ci sono vari oggetti: una coperta, due sedie rovesciate, lattine e confezioni di alimenti vuote. In un angolo c’è addirittura una poltrona e sul lavandino di quello che doveva essere un bagno un accappatoio e per terra altri indumenti. Sindaco, allora come ora, era Luca Sebastiano, che spiega: «Il complesso è stato realizzato in seguito a una convenzione con alcuni privati. L’area era stata destinata a verde pubblicosportivo in uno degli ultimi piani di lottizzazione della zona, poi in cambio di una piccola concessione da parte del Comune (ma il sindaco non ricorda quale fosse ndr) i privati hanno attrezzato l’area. Qui, come nella struttura sportiva che doveva ospitare il bar in località Greghe, si è lasciato tutto all’incuria e alle azioni dei vandali – accusa Sebastiano –. Bisognava dare una prova di coraggio, con un bando per la concessione che prevedesse una base d’asta appetibile per invogliare le persone ad investire in queste attività». Strada che, annuncia, si sta cercando di percorrere ora, con due associazioni che sarebbero interessate a questa opportunità. Interrogato sulla questione, tempo fa l’ex sindaco Franceschini aveva ammesso che l’edificio non era mai stato utilizzato perché difficile da gestire: «Nell’impossibilità di gestirlo direttamente abbiamo cercato dei privati che se ne occupassero – aveva dichiarato – ma non si è mai fatto avanti nessuno». Poco prima della fine del mandato elettorale aveva annunciato che al Barum sarebbero stati realizzati il polo delle associazioni e un centro che avrebbe ospitato la Protezione civile e la baita degli Alpini, per un importo stimato di 1 milione e 800mila euro, finanziato da privati in base ad accordi che la nuova amministrazione ha però messo in discussione.

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Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: LAZISE - Municipio - Supermarket A&O - Centro Anziani - Panificio Bullio - Sotto i Portici - Distributore Agip COLÀ - Circolo Acli - Supermercato Lucia PACENGO - Ugolini Petroli LOCALITÀ RONCHI - San Marco Petroli

LAZISE /S.MARTINO IN CALLE

Più trasporti per gli anziani Cinquanta viaggi in più rispetto al 2012 per i volontari della San Martino in Calle, la onlus che da molti anni a Lazise offre un servizio di trasporto e assistenza per anziani e persone sole verso i nosocomi di Peschiera, Negrar, Bussolengo, Malcesine e i poli ospedalieri di Borgo Trento e Borgo Roma. In totale nel 2013 i cosiddetti "viaggi" verso gli ospedali della zona sono stati ben 537. Il trasporto è gratuito e viene espletato da autisti volontari che oltre a condurre gli ammalati degli ospedali per le visite mediche, le cure, gli esami, cercano di dare loro un sostegno morale e talvolta anche un aiuto concreto nell'espletare alcuni servizi collegati con le cure. Ma i servizi della San martino non si fermano qui. Offre infatti anche in comodato gratuito sussidi ortopedici e sanitari a persone bisognose: tripodi, stampelle carrozzelle, girelli. Nel 2013 ne sono stati prestati in totale 24. Continua e costante è la collaborazione con i servizi sociali comunali in particolare con l'assistente sociale, trait d'union fra le esigenze degli ammalati e la San Martino in Calle. A sostegno del sodalizio intervengono le offerte spontanee dei singoli

beneficiati, delle attività collegate alla associazione, soprattutto la pesca di beneficenza alla festa dell'ospite, nella festa del patrono San Martino, nella rievocazione storica di Ottone II°, alla sagra del 5 di agosto a Colà. Un contributo annuo viene elargito anche dal comune di Lazise. Proprio grazie a questi introiti la San Martino in Calle da anni eroga alcuni contributi a sostegno di altre associazioni che operano sul territorio e in terra di missione. In primo luogo a Suor Bruna Imelda, la suora lacisiense missionaria in Angola, il Centro Aiuto Vita di Bardolino, l'Amo BaldoGarda di Bardolino, La Nostra Casa di Peschiera del Garda e quest'anno anche all'associazione NOI per Lorenzo per la ricerca scientifica. Due, poi, sono le adozioni a distanza, in essere da alcuni anni, per il sostegno allo studio di due ragazze presso l'Istituto dove opera Suor Bruna Imelda. San Martino in Calle terrà la sua assemblea annuale presso al sede delle associazioni alle ex scuole di viale Roma, lunedì 24 febbraio alle 20.30, mentre la festa sociale è stata programmata per domenica 30 marzo. Sergio Bazerla

LIBRO E DVD. Benaco Racconta Tre anni di intenso lavoro per oltre 1.100 alunni dell'Istituto comprensivo Falcone-Borsellino di Lazise suddiviso fra i ragazzi della scuola primaria e secondaria, per poi sfociare in un libro e un Dvd sul tema dell'acqua. Dalla promozione e conoscenza di questo bene indispensabile per l'uomo e su come agire per la sua salvaguardia: “Benaco Racconta” è un insieme di disegni, racconti e leggende che i ragazzi hanno realizzato insieme a una scuola inglese, tedesca, spagnola e irlandese nel contesto del progetto europeo Comenius. È stato presentato ai ragazzi delle scuole di primo e secondo grado nell’aula magna della scuola secondaria. A coordinare l'iniziativa è stata l'insegnante Lauretta Donati di concerto con le docenti di arte per la grafica e l'impaginazione. «Tutte le scuole partner - ha esordito la dirigente scolastica Emanuela Antolini - hanno lavorato a questo progetto tenendo sempre presente l'acqua e il suo rapporto con l'ecologia, la salute, l'economia e come l'emergenza idrica sia oggi una condizione quotidiana per milioni di persone, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo. È comunque un lavoro collettivo, svolto a più mani, dove emerge anche il racconto dei nonni, la lettura di libri dimenticati, dove sono emerse tutte quelle storie e leggende che danno testimonianza e che raccontano l'armonia di una relazione dell'uomo con se stesso, con i propri simili, con la natura che lo circonda». «Abbiamo in animo di avviare un nuovo progetto - ha spiegato Lauretta Donati, docente che ha coordinato il lavoro - nel prossimo anno scolastico, probabilmente legato ad Erasmus, proprio per non perdere di vista l'Europa». S.B.


Cronache

Febbraio 2014 CAVAION. Il paese aspetta il suo nuovo campo da calcio

Il sintetico sarà realtà Cavaion attende il suo nuovo campo da calcio. «L’impianto – afferma il sindaco Lorenzo Sartori verrà realizzato su terreni, che il comune di Cavaion aveva acquistato dalla Provincia di Verona, adiacenti all'attuale zona sportiva sul territorio del comune di Affi: da qui il motivo per cui il permesso di costruire è stato rilasciato dal comune di Affi. Il comune di Affi però – precisa il primo cittadino ha ritenuto di non partecipare alla realizzazione del progetto». La realizzazione del nuovo campo in erba sintetica sarà un campo all'avanguardia e sarà messo a disposizione dell’Associazione Sportiva

Calcio. Il progetto iniziale prevedeva anche la costruzione dei nuovi spogliatoi, purtroppo abbiamo dovuto impiegare questi soldi per realizzare lo smaltimento delle acque piovane non solo del campo ma anche di tutta la zona sportiva. Questo stralcio funzionale di progetto ha un costo complessivo di € 866.000 di cui € 433.000 saranno finanziati con un contributo della Regione Veneto e € 433.000 con fondi propri del comune di Cavaion. «Attualmente – continua Sartori - si sta svolgendo la gara e la scadenza per la presentazione delle offerte sarà il prossimo 18 febbraio, dopo di che i lavori ver-

ranno assegnati da una specifica commissione tecnica e amministrativa. Il programma prevede quindi l'inizio dei lavori entro la metà del mese di marzo con termine lavori entro il mese maggio 2014. Per l'amministrazione è una grande soddisfazione essere riuscita a portare a compimento questo progetto, tanto atteso da giovani e ragazzi appassionati di calcio. Con la realizzazione del nuovo campo e la sistemazione dell'intera area sportiva si andrà a sistemare anche la viabilità con la creazione di una nuova pista ciclabile pedonale di collegamento dal palazzetto dello sport alla pista ciclabile di Affi».

CAVAION / VIALE DELLA RIMEMBRANZA

Sistemazione in arrivo A breve prenderanno il via a Cavaion Veronese gli interventi per la sistemazione di Viale della Rimembranza. Un’opera, questa, per la quale è stato approvato il progetto esecutivo. Anche la gara è stata portata a termine, in seguito alla quale i lavori sono stati assegnati alla ditta Zampieri Srl di Erbezzo. «Viale della Rimembranza è una delle vie più importanti del comune di Cavaion – afferma il sindaco, Lorenzo Sartori – e presenta attualmente una carreggiata stradale molto limitata come larghezza. Il manto stradale e i marciapiedi sono dissestati, mentre molti alberi laterali sono malati o morti. Da qui la necessità di provvedere alla soluzione del

problema riqualificando il viale con dei lavori stradali». Il comune di Cavaion nel 2012 aveva preso in considerazione il bando di gara indetto dalla Regione Veneto per ottenere un sostegno economico per lavori pubblici di interesse locale: il finanziamento, pari a 100.000, è successivamente stato assegnato al Comune che quindi può ora procedere con le opere. «In viale della Rimembranza – aggiunge Sartori - verranno quindi realizzati nuovi marciapiedi in porfido. Si procederà inoltre con la sostituzione di tutte le piante che sono risultate malate con l'impossibilità di recuperarle. Questo progetto prevede poi la realizzazione di un primo stralcio che arriva

fino all'entrata del cimitero. Per il secondo stralcio, fino alla piazza della chiesa, bisognerà attendere un eventuale ulteriore contributo regionale. Il costo previsto per il primo stralcio è pari a € 230.000 di cui € 100.000 finanziati appunto da contributo Regionale e € 130.000 coperti con fondi propri del comune di Cavaion. Anche questa è un'opera molto attesa dalla popolazione per la sistemazione della pavimentazione e dell'arredo urbano. Dispiace togliere i vecchi ippocastani – conclude il primo cittadino -, ma purtroppo hanno preso una malattia che risulta, da specifico rilievo della forestale, una malattia incurabile che porta pian piano alla morte della pianta».

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Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: CAVAION - Municipio - Locanda Centrale - Market Tonoli Eurospin - Panificio Zambiasi - Bar Pasticceria Dream AFFI - Municipio - Trattoria da Carlino - Macelleria Galleria Pascoli SEGA - Lavasecco Modena AFFI. I fondi ci sono, ma il Patto di Stabilità blocca tutto

Interventi antisismici

E’ datata 12 dicembre 2013 la comunicazione con cui Regione Veneto ha affermato che il comune di Affi risulta essere ammesso nella graduatoria dei Comuni per la ripartizione del Fondo statale per gli interventi di prevenzione del rischio sismico. I contributi previsti sono pari a € 110.000 per l’intervento di realizzazione di un giunto antisismico, del consolidamento murario e della cerchiatura delle finestre dell’immobile che ospita la Scuola dell’Infanzia Sacra Famiglia di Affi e a € 462.400 per l’intervento di consolidamento delle murature della palestra, dell’edificio storico e degli ampliamenti delle scuole elementari di Affi. Alla buona notizia è però subito seguita un’amara constatazione da parte dell’amministrazione comunale. «L’intervento sicuramente è necessario per porre in sicurezza i nostri ragazzi - afferma il sindaco Roberto Bonometti -, ma risulta essere praticamente irrealizzabile dal momento che a partire dal 2013 anche i Comuni con

popolazione tra i 1.000 e i 5.000 abitanti sono tenuti al rispetto del patto di stabilità. Se l’Amministrazione che rappresento decidesse di svolgere questi lavori nel corso del 2014, sulla base delle previsioni di bilancio verrebbe a sforare il Patto di Stabilità con tutte le relative conseguenze. Esiste infatti un’evidente incompatibilità tra gli obiettivi di spesa fissati per i fondi regionali e l’irrigidimento dei vincoli di finanza pubblica determinato dalla legge di stabilità». Da qui l’iniziativa del sindaco di Affi di farsi portavoce presso la Regione Veneto, nella persona dell’Assessore Massimo Giorgietti, e presso l’ANCI per far sì che gli interventi di rafforzamento strutturale e miglioramento sismico degli edifici pubblici possano essere esclusi dal calcolo ai fini del rispetto del Patto di Stabilità. «Facendo una considerazione a 360 gradi – aggiunge Bonometti - in Italia abbiamo scuole e fabbricati pubblici obsoleti, per la maggior parte

non in regola con le norme che invece ogni giorno dobbiamo far rispettare ai nostri cittadini. Ma non solo la sicurezza, la modernità e l’innegabile risparmio energetico che con tali interventi si potrebbero conseguire, ma anche la creazione di posti di lavoro e un incremento sostanziale del PIL. La ripresa può iniziare anche da questi interventi pertanto chiedo non solo alla Regione Veneto ma anche alle istituzioni di fare un progetto regionale di revisione e ristrutturazione e messa a norma di tutte le scuole concentrando tutti i possibili contributi a questa causa. In qualità di Sindaco – conclude - posso affermare che né io né molti miei colleghi potremmo contestare un’ipotetica decisione del Presidente Zaia di assegnare alle amministrazioni comunali unicamente fondi con la finalità di procedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici, partendo da quelli più obsoleti per poi procedere con tutti gli altri». R.R.

AFFI

Nuovo corso per venditori «Finalmente un corso per operatore addetto ai servizi di vendita». Con questa frase il sindaco di Affi, Roberto Bonometti, ha esordito all’incontro svoltosi giovedì 16 gennaio presso la sala consiliare del municipio, dove la Preside dell’istituto Salesiano Tusini di Bardolino, dott.ssa Gandolfi, e la Prof.ssa Libralon hanno illustrato agli operatori commerciali intervenuti, il nuovo corso di studi che dal prossimo anno scolastico verrà attivato presso l’istituto. Questa nuova qualifica triennale sarà finanziata dalla Regione Veneto e sarà rivolta a ragazze e ragazzi che hanno terminato la scuola

media, permettendogli così un inserimento operativo nei contesti aziendali con

mansioni commerciali attinenti alla compravendita e allo scambio.


Cronache

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L’INCHIESTA. Votazione in via d’urgenza da parte del Consiglio della Comunità Montana del Baldo di un documento per

Sanità, l’S.O.S. dei Comuni: «Pronto soccorso a Caprino» Sanità del Baldo Garda nell’occhio del ciclone. Fioccano infatti gli “sos” lanciati dai Comuni del comprensorio e dalla Comunità montana del Baldo. Tra i più recenti spicca la votazione in via d’urgenza da parte del Consiglio della Comunità Montana del Baldo di un documento per la richiesta di riattivazione del punto di primo intervento presso il Centro sanitario Polifunzionale “Angelo Campedelli” di Caprino Veronese. Richiesta, questa, a cui si è unito anche l’appello per garantire 24 ore su 24 il punto di primo intervento presso l’ospedale di Malcesine. Un sos che segue a quello lanciato alla Regione Veneto e all’Ulss22 durante la stagione estiva 2013 per il mantenimento presso il centro di Caprino del servizio di ambulanza medicalizzata con medico, infermiere e autista in servizio 24 ore su 24 nei giorni feriali e festivi: l’appello era stato accolto e, con la chiusura del P.P.I. (Punto di primo intervento), l’8 gennaio 2014 il servizio è stato riattivato. Ora però l’attenzione dei sindaci dei Comuni di Caprino Veronese, Affi, Brentino Bellu-

no, Brenzone, Cavaion Veronese, Costermano, Dolce’, Ferrara di Monte Baldo, Malcesine, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco si è spostata sul Punto di primo intervento. Il 17 gennaio scorso i Comuni del comprensorio hanno interpellato la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss22, inviando la stessa richiesta al Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, all’Assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, al Presidente della 5^ Commissione Sanità, Leonardo Padrin, nonché ai Consiglieri Regionali Veronesi e al Presidente della Provincia di Verona Giovanni Miozzi. “Il territorio del comune di Caprino Veronese e del circondario facente parte della Comunità Montana del Baldo – si legge nel documento - è prevalentemente montano, con la presenza di numerosi centri abitati e di molteplici attività commerciali, artigianali e turistiche su cui gravano migliaia di persone soprattutto nel periodo estivo. Inoltre su tale territorio esistono numerose imprese artigianali ed industriali che operano nei vari settori

produttivi ad esempio marmo, meccanica e nel settore dell’agricoltura che danno una importante risposta occupazionale. Il Centro Sanitario Polifunzionale dal 2006 ad oggi ha svolto un importante servizio alla popola-

zione del Baldo – Garda e della Valdadige sia per l’emergenza/urgenza che per i ricoveri post acuzie e per altri tipi di ricoveri nell’Ospedale di Comunità; nell’anno 2013 sono stati 7800 gli interventi effettuati nel Punto di Primo

Intervento di Caprino Veronese di cui lo 0,6 in Codice Rosso e il 62% in Codice Giallo, dimostrando ciò l’effettiva risposta ai bisogni sanitari delle persone che gli si sono rivolte. Nella pianificazione regionale la presenza di

tali strutture di ricovero intermedio, quale quella di Caprino Veronese, vengono considerate strategicamente molto importanti per l’assistenza sanitaria territoriale, in particolare, in quelle zone montane e/o periferiche sfornite di un immediato collegamento con altre strutture sanitarie, zone che, senza tali strutture, verrebbero di fatto private degli indispensabili servizi sanitari di urgenza”. Con queste motivazioni i sindaci dei Comuni di Caprino Veronese, Affi, Brentino Belluno, Brenzone, Cavaion Veronese, Costermano, Dolce’, Ferrara di Monte Baldo, Malcesine, Rivoli Veronese, San Zeno di Montagna, Torri del Benaco hanno interpellato la Conferenza dei Sindaci dell’Ulss22 “affinché condivida l’importanza di riattivare il Punto di Primo Intervento del Centro Sanitario Polifunzionale “Angelo Campedelli” di Caprino Veronese, al fine di garantire il diritto alla salute dei cittadini residenti in questa zona montana, con invito al Presidente della Conferenza dei Sindaci ad assumere le iniziative conseguenti”.

LA LETTERA. Per anni al lavoro in ospedale: una lettrice racconta la sua esperienza Io che ho lavorato per molti anni nell’ospedale di un paese che contava nella nostra bella regione! Quando ancora era un ospedale e tutto c’era! In quella piccola sala operatoria, non ancora ristrutturata, quanti interventi e quanti servizi. Nel tempo le cose cambiano, dovrebbero migliorare,

dovrebbero dare più servizi al territorio. Quante cose ho visto! Belle e brutte. Quanti cambiamenti e quante chiusure! Quante volte avrei voluto che in quei giorni che precedevano le feste di Natale, qualcuno dei nostri amministratori si fosse affacciato a dirci “Buone feste! Grazie a voi tutto ciò

va avanti”. Quanto è importante un sorriso: a noi lo ha insegnato a scuola quella Suora che ci parlava del “Sapere, Saper fare, Saper essere” per essere buoni infermieri, e io ci ho creduto! Questo non vale per i nostri amministratori? Cari cittadini di Caprino, alcuni di voi ricorderanno

che chi arrivò in shock anafilattico nel PPI è stato ripreso, non avendo il tempo di arrivare in un altro PS; chi in flutter si è presentato allo sportello del triage ed è stato ripreso nell’incriminato PPI, prima di andare in arresto cardiaco. Chi è stato salvato da un aneurisma disseccante dell’aorta e

NOTIZIE IN BREVE (M.D.) RINNOVATO IMPEGNO DEL CTG PER LA VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL BALDO. Si è tenuta a gennaio l’assemblea annuale dei soci del gruppo CTG M. Baldo che ha provveduto a rinnovare gli incarichi, ad approvare il bilancio e a stabilire gli obiettivi dell’associazione per il 2014, trentunesimo anno di attività, che punteranno sulla valorizzazione ambientale e conseguente tutela e accessibilità, delle particolarità ambientali e naturalistiche, e storico-artistiche dei comuni baldensi, con particolare riguardo alle memorie della Grande Guerra, in occasione del centenario. «Ogni comune del Baldo possiede peculiarità paesaggistiche che vanno fatte conoscere, tutelate e adeguatamente promosse e divulgate alle nuove generazioni perché rappresentano l’anima e l’essenza di questo territorio» - sostiene Elisa Fattorelli, responsabile del CTG. Per informazioni: 045.6260228, ctgbaldolessinia.org 10° CONCORSO BALDOFILM. BALDOFILM È ARRIVATO ALLA DECIMA EDIZIONE. Nonostante le difficoltà economiche organizzative, il concorso Baldofilm, per video e film sul Baldo, viene riproposto dal CTG anche per il 2014, con scadenza a metà maggio. Il concorso gode del patrocinio della Comunità Montana del Baldo, della Regione del Veneto e della Cassa rurale Bassa Val Lagarina ed è destinato a cortometraggi, film e documentari in video, che rappresentino, valorizzino e favoriscano la conoscenza delle realtà ambientali, naturalistiche, storiche, artistiche, sociali, economiche e delle tradizioni popolari del Monte Baldo e della montagna in generale. Possono partecipare video e filmati nel formato DVD. Ogni autore potrà iscrivere al massimo due opere. I video e i film non dovranno superare la durata massima di 60 minuti e dovranno essere stati realizzati a partire dall’anno 2007. I cortometraggi migliori saranno premiati con premi in denaro e saranno proiettati in una apposita rassegna nel mese di giugno. Per informazioni: 045.6260228, ctgbaldolessinia.org.

riconosciuto da quel medico di “prima linea” del PPI, e prontamente inviato nella sede opportuna…oggi può tutti i sabati andare al mercato locale. Chi con un dolore toracico si presentò spontaneamente, improvvisamente in arresto cardiaco in sala d’attesa del triage, ed è stato prontamente ripreso all’interno del solito PPI. Ieri l’ambulanza non serviva ed era indispensabile a Bardolino. Oggi, dopo due mesi, non serve più a Bardolino ed è indispensabile a Caprino! Negli ultimi periodi il 118 aveva dato disposizione che i codici rossi e gialli non fossero più trasportati al PPI di Caprino. Nonostante questo, nel complessivo degli accessi, un 2% erano codici rossi e un 17 % codici gialli, arrivati al PPI con mezzi propri. A questi oggi chi risponde? Il cittadino troppo spesso rassegnato non si rende conto se l’intervento è arrivato in tempo, oppure ringrazia il lodevole operato dell’equipe per le manovre rianimatorie… peccato che i tempi di intervento siano stati troppo lunghi. Gli esempi possono essere altre decine o centinaia. Nessuno vuole l’ospedale fuori della porta, ma garantire i servizi minimi per un territorio cosi

disagiato, lo ritengo un dovere di chi in qualità di “gestore della salute” deve non solo risparmiare e dei risparmi fatti non giustificarne l’uso, ma garantire a tutti i cittadini i servizi essenziali. Ai nostri politici “tutti”chiedo: come fate a dire che avete fatto tutto quello che era possibile per garantire ai vostri cittadini che vi hanno votato in quanto credevano in voi? Come fate a dormire serenamente sapendo che oggi non abbiamo il minimo dei servizi garantiti? Non serve fare un documento sottoscritto da un gruppo di “politici” locali, un’interrogazione o un’interpellanza e inviato per posta, sapendo che è un atto dovuto che puntualmente va archiviato, salvando così la faccia dicendo di aver fatto. Forse sarebbe opportuno che tutti assieme (amministrazione comunale al completo, politici, forze economiche e sociali), senza simboli o appartenenza, unirsi e andare in Regione a chiedere, con la forza di essere i rappresentanti di una popolazione, ciò che il territorio richiede, cioè un PPI, dei poliambulatori funzionali ed efficienti e dei servizi che siano degni di questo nome. Rossella Cristini


Cronache

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la richiesta di riattivazione del punto di primo intervento presso il Centro Sanitario Polifunzionale “Angelo Campedelli”

STEFANO SANDRI «La notizia della chiusura del Punto di Primo intervento ci è piombata addosso in modo del tutto inaspettato – afferma Stefano Sandri, sindaco di Caprino e presidente della Comunità Montana del Baldo -. Subito da parte mia ho cercato di reagire a questa situazione facendo fronte comune con i Sindaci del territorio per contrastare questa decisione della direzione generale dell’Ulss22. Unitamente al sindaco di Brentino Belluno, Virgilio Asileppi, il 14 gennaio scorso mi sono recato a

Venezia dove ho incontrato l’assessore alla Sanità della Regione, Luca Coletto. A lui abbiamo denunciato la gravità del problema, chiedendo la riapertura del Punto di Primo Intervento. L’assessore ha fatto presente che le schede sanitarie regionali della rete emergenza – urgenza devono ancora essere approvate . E’ stato quindi possibilista . Nel frattempo mi sono preoccupato di interessare tutte le forze politiche del territorio chiedendo il loro sostegno».

LUCA COLETTO

Stefano Sandri

«La richiesta dei sindaci di Caprino Veronese e Brentino Belluno, Stefano Sandri e Virgilio Asileppi, e della Comunità Montana del Baldo è espressione di una questione di rilievo e la situazione è già allo studio con la massima attenzione». Con queste parole l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, si esprime sulle richieste avanzate alla Regione di rivedere la chiusura del Punto di Primo Intervento di Caprino Veronese e di portare da h12 ad h24 l’attività di quello di Malcesine. «L’approfondi-

mento su queste due situazioni è aperto. Entrambe saranno valutate anche alla luce del grande afflusso turistico che si registra annualmente in tutta l’area, oltre alle difficoltà oggettive della comunità locale. Peraltro – ricorda Coletto – sin dalla loro presentazione abbiamo sempre detto che le schede sanitarie non sono un rigido monolite e che sarebbe stato possibile intervenire con dei provvedimenti migliorativi laddove fosse apparso utile per la miglior assistenza alla popolazione».

Luca Coletto

POLITICHE SOCIALI. Tutela di anziani e disabili, Arduini: «Caprino è molto attento e disponibile» «Il comune di Caprino Veronese, in base al Regolamento comunale dei servizi alla persona, tra le proprie finalità, contempla anche la promozione della tutela della persona anziana e disabile nel proprio ambiente di vita, attuando interventi che diano priorità al mantenimento della domiciliarità». Con queste parole Paola Arduini, assessore alle Politiche Sociali del comune di Caprino Veronese esordisce nel parlare dei servizi proposti dal Comune. A Caprino infatti da anni è attivo il servizio di consegna pasti a domicilio nei confronti di persone bisognose sole e non autonome sotto il profilo fisico ed organizzativo, residenti sul territorio comunale e che questo servizio, sette giorni su sette, viene garantito da questo Comune mediante la preparazione del pasto caldo del mezzogiorno, avvalendosi del locale Istituto Assistenza Anziani “Villa Spada”, che cura direttamente e con propri cuochi la preparazione dei pasti, seguendo una dieta particolarmente indicata per persone anziane. Inoltre la sua ubicazione vicina alla sede comunale rende agevoli e veloci le operazioni di ritiro dei pasti da parte dei volontari dell’ Associazione di Volontariato “Raggi di Sole Onlus”, secondo termini e modalità stabiliti da apposita convenzione. «Anche il servizio di assistenza domiciliare – aggiunge Arduini - è nato per favorire il più possibile la permanenza nel proprio ambiente di vita quotidiano, famigliare e sociale delle persone in situazione di disagio, anziani, disabili fisici e psichici, minori ed emarginati residenti nel Comune di Caprino Veronese, assicurando un livello minimo di assistenza nel proprio domicilio attraverso idonei interventi che promuovano la socializza-

Paola Arduini

zione e migliorino la qualità della vita. Il servizio è svolto in collaborazione con l’equipe di infermieri del Distretto, i medici di base e le assistenti domiciliari della “Spazio Aperto” Soc. Cooperativa Sociale Onlus. Per accedere ai servizi, si può contattare l’Assistente Sociale del Comune, tutte le mattine al numero 045.6209905, che accoglie la richiesta dei famigliari. Dopo aver valutato insieme il bisogno espresso – continua -, viene concordato un progetto, stabilendo gli interventi settimanali per il pasto e la visita delle assistenti domiciliari presso l’abitazione della persona beneficiaria. Inoltre vengono date indicazioni riguardo a ulteriori servizi e contributi che si possono ottenere. L’Assistente domiciliare assiste la persona parzialmente o non autosufficiente nelle attività di igiene personale, bagno assistito (anche a letto), aiuto nella deambulazione, alzata mattutina, addestramento all’uso di protesi e ausili, disbrigo pratiche sociali e sanitarie, possibile attivazione del podologo parrucchiere e fisioterapista. Colgo l’occasione infine – conclude l’assessore - per ringraziare il Presidente, il Direttivo, il personale della cucina dell’Istituto Assistenza Anziani “Villa Spada”, in particolar modo i Volontari dell’Associazione “Raggi di Sole” per la loro disponibilità e il puntuale e competente servizio che offrono tutti i giorni e le assistenti domiciliari per la loro professionalità».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: CAPRINO - Municipio - Macelleria Padovan - Erboristeria Domus Mea - Distributore Shell - Circolo ricreativo terza età - Farmacia Ambriosini - Stephy Calzature Panificio Pairoli SPIAZZI - Alimentari - BOI - Market - PESINA - Plaza Caffè COSTERMANO - Municipio - Pasticceria Bullio ALBARÈ - Market Facchinetti - CASTION - Alimentari Tabacchi RIVOLI - Municipio - Farmacia Rizzotti - Panificio El Pistor - Fiori La Groletta SAN ZENO - Municipio - Panificio El Pistor - Gelateria Dolce Vita - Salumeria Lenotti - Bar Milano


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CLACIO. La società gialloblù è giovane ma di strada ne ha già fatta parecchia

CICLO CLUB SANDRÀ

Passione e amicizia alla Montebaldina

Obiettivo 2014? «Confermarsi»

Vivaio al centro. Due promozioni, dalla Seconda categoria alla Promozione. Una Coppa Veneto messa in bacheca. Ma anche una salvezza acciuffata in extremis nella passata stagione. Tutto condito da tanta passione per il calcio. Ne ha fatta di strada la Montebaldina Consolini dal 2006. Sono una società giovane i gialloblù, le idee però sono molto chiare. «Il nostro segreto? Siamo un club composto da un gruppo di amici – spiega il presidente Davide Coltri . L’intero direttivo, gli allenatori, i dirigenti e i calciatori remano dalla stessa parte, tutti si aiutano e si danno da fare. Siamo

un’isola felice, tra noi c’è armonia e collaborazione». La Montebaldina punta sul divertimento, sull’impegno e sulla sportività. Non a caso «la figura fondamentale di un vivaio importante è l’allenatore – precisa Coltri -. Mettiamo a disposizione dei ragazzi tecnici preparati e con un background culturale di un certo spessore, proprio perché bisogna trasmettere ai giovani valori sani e lo sport con la s maiuscola». La società gialloblù conta circa 300 tesserati suddivisi tra scuola calcio, primi calci, pulcini, esordienti, giovanissimi provinciali, due formazioni di allievi provinciali, juniores

regionali e la prima squadra che milita in Promozione. Non solo: da qualche anno, la Montebaldina collabora proficuamente anche con il Cavaion. «Per noi il settore giovanile è fondamentale – riprende il presidente -. Molti ragazzi che fanno parte della prima squadra o sono della zona oppure sono cresciuti nel nostro vivaio: mi riferisco, per esempio, ad Andrea Artizzu, Andrea Anderloni, Damiano Zanetti e al tecnico degli juniores Nicola Baietta». La formazione di punta allenata da mister Daniele Gianelli si trova in zona playoff. Piani alti all’orizzonte, ma Coltri preferisce rimane-

Allievi provinciali della Montebaldina Consolini

re con i piedi per terra: «Dobbiamo raggiungere al più presto la salvezza, dopodiché potremo pensare ad altro. All’inizio della stagione, la rosa non era stata costruita per lottare per i playoff, però, se a salvezza conquistata, saremo ancora lassù, ce la metteremo tutta per disputare gli spareggi. La Promozione è la categoria giusta per la Montebaldina, ma nel caso arrivasse qualcosa di più, ci attrezzeremo. Siamo orgogliosi della squadra, in particolare per il gruppo che si è creato: i ragazzi sono bravi, seri e affiatati». Matteo Sambugaro

«Obiettivo 2014?. Ripetere le ultime annate». Il presidente del Ciclo Club Sandrà Silvio Modena illustra l’annata della compagine lacustre di ciclismo amatoriale che nel 2013, sulle strade di Pesaro, ha fatto il bis nelle competizioni Udace, vincendo il titolo italiano “Donne” e il titolo “Ragazzi”, conquistando la terza posizione assoluta nella classifica generale. «L’auspicio è quello di confermarci sia a livello italiano che provinciale, oltre ad organizzare i diversi appuntamenti di cicloturismo attesi da tanti amici appassionati di ciclismo». Il presidente Modena, riconfermato col gruppo dirigente nel biennio 2014-2015, riannoda la pellicola dell’annata 2013. Il sodalizio lacustre, nelle Marche, ha fatto il bis nelle competizioni Udace, vincendo il titolo italiano “Donne” e il titolo “Ragazzi”. «Questo campionato è stato speciale - rammenta il presidente - perché siamo riusciti a centrare il successo anche in campo femminile con le nostre bravissime cicliste. Siamo particolarmente orgogliosi di questo risultato in quanto si tratta del primo successo nella categoria Donne da parte di una squadra scaligera». Altro risultato di prestigio, prosegue il presidente «è stato il secondo posto finale nel Gran Premio dell’Industria, classifica che considera tutte le prove del settore Acsi a cui siamo iscritti. Senza dimenticare che, sia a livello regionale che provinciale, ci siamo confermati primi nelle categorie Ragazzi e Donne».Durante l’annata il Ciclo Club Sandrà ha organizzato diverse competizioni che riproporrà: il trofeo Silvio Fornaser alla memoria ed a San Pietro in Cariano il tradizionale raduno “Trofeo Mercato Cerasicolo” offerto dalla sezione Avis di Verona. I cicloamatori lacustri saranno protagonisti del tradizionale appuntamento alla Madonna della Corona. Massimo Ugolini

AFFI/REALMOTORSPORT. Liber punta in alto: «Voglio l’Europeo della Montagna al volante di una Formula 3000» Il mirino è puntato. La sfida è lanciata «Voglio partecipare al Campionato Europeo della Montagna al volante di una Formula 3000». Non ha dubbi Federico Liber, pilota della scuderia scaligera Realmotorsport di Affi presieduta da Alex Urthaler, dopo un 2013 da incorniciare. «La scorsa annata è stata ricca di soddisfazioni - afferma Federico Liber -. Ho centrato diversi successi sia come primo assoluto che di classe. Merito mio ma anche di chi mi è vicino da sempre come mia moglie Daniela, anche lei pilota. Ringrazio tutti gli sponsor e la mia scuderia che mi hanno permesso di gareggiare a livello europeo ed italiano. L’auspicio sarà quello di ripetermi in un campionato ancora più competitivo come il Campionato Europeo della Montagna». Nel corso del 2013 Liber ha ottenuto, tra gli altri, il successo di classe con la sua Formula Gloria 1400 sulle storiche salite della 63esima edizione della Trento-Bondone, valevole per il Campionato Europeo della Montagna; si è ripetuto sulle salite slovene a Lucine prima e Gorijanci poi, classificandosi primo assoluto. E concludendo una stagione super, trionfando nella Cividale-Castelmonte. Non solo. Nella stessa Realmotorsport, durante l’annata, si sono registrati ottimi risultati per altri piloti come Franco Bertò e Piergiorgio Ottuzzi su Radical Sr4, Alex Leardini su Honda Civic Gruppo A, Damiano Schena su Renault Clio Cup, Daniela Ronconi. «Ci aspettano nuove sfide - conclude il presidente Alex Urthaler, già campione italiano -. Siamo consapevoli che gli avversari agguerriti non mancheranno. Doveroso è un ringraziamento a piloti, amici e sponsor che ci seguono e supportano in ogni domenica, facendo evolvere la Realmotorsport e dando filo da torcere a scuderie di alto livello ed a case ufficiali». M.U.


Sport

Febbraio 2014 CALCIO. Pasotto racconta il suo Gabetti Valeggio: vivaio, prima squadra e obiettivi

«Massima attenzione al settore giovanile» «Il settore giovanile? Per noi è tutto. La prima squadra? L’obiettivo è la salvezza. I genitori? Sono una risorsa». Il senso di appartenenza è forte. Il Gabetti Valeggio vuole crescere, con qualità e senza fretta. È orgoglioso Giovanni Pasotto, della società e dei suoi ragazzi. Il presidente racconta il club rossoblù, una realtà nata quasi cento anni fa, nel lontano 1916. Passione e dedizione fuori dal campo. Impegno, grinta e amore per il pallone dentro il terreno di gioco. Da sempre, fin dai primi passi. «Ai nostri giovani trasmettiamo l’attaccamento alla maglia, facciamo capire che sono parte di un gruppo e che rappresentano un paese – spiega Pasotto -. L’esigenza del singolo viene dopo il bene della squadra. E poi, i risultati sono importanti ma non sono la nostra stella cometa, non sono l’aspetto che ci inte-

ressa di più. Per quanto riguarda i bambini, invece, curiamo principalmente l’aspetto ludico, vogliamo che imparino a divertirsi e a crescere giocando a calcio. Ogni fascia d’età necessita di un tipo di istruzione diverso». Il Gabetti Valeggio cura con attenzione il proprio vivaio, dai piccoli amici ai pulcini, dagli esordienti agli allievi, dagli juniores alla formazione di punta, neopromossa in Prima categoria. «Il numero di tesserati oscilla tra i 250 e i 300 – riprende Pasotto -. Avendo poche risorse a disposizione, puntiamo solo su ragazzi del paese. Non andiamo a pescare da nessun’altra parte. Per noi i giovani sono tutto, viviamo grazie a loro. Il sogno sarebbe realizzare una rosa composta interamente da calciatori di Valeggio: non è semplice, però al momento il 60-70% della prima squadra proviene dal

PRIMA SQUADRA DEL GABETTI VALEGGIO

nostro vivaio». L’attività procede a gonfie vele. Ogni settimana sui campi corrono, giocano e si divertono tanti bambini e ragazzi. «Le iscrizioni sono in crescita, siamo contenti – sottolinea Pasotto -. Questa è una società storica, che lavora all’insegna della continuità: il nucleo dirigenziale è lo stesso da oltre quindici anni. Io, per esempio, sono presidente dal 1998. Il ruolo del tecnico? Fondamentale, è la colonna portante di un gruppo. I genitori? Vado in controtendenza rispetto al pensiero comune: per me sono una risorsa basilare, non certo un problema. C’è sempre chi è poco educato o chi si comporta male, ma dappertutto è così. Da noi vedo famiglie educate, il rapporto con i genitori è positivo». La prima squadra, intanto, frequenta i piani alti della classifica del girone A. Non male per una neopromossa. «Stiamo andando al di là delle più rosee aspettative – confessa Pasotto -. Innanzitutto, però, pensiamo a rimanere in Prima categoria. Se, poi, tra un mese saremo ancora lassù, faremo altri ragionamenti, più ambiziosi. Il Valeggio ha una buona organizzazione di gioco, un’incredibile forza d’animo e grinta da vendere. Forse paghiamo qualcosa sotto l’aspetto tecnico, ma se siamo in quella posizione di classifica, vuol dire che ci meritiamo questi risultati». Matteo Sambugaro

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PODISMO / COLÀ

Le Sgalmare si rinnovano Il gruppo podistico Le Sgalmare di Colà si rinnova e per il biennio 20142015 ha rimescolato le carte nel nuovo consiglio direttivo. Confermati sia il presidente che il vice presidente Daniele Dorizzi e Antonio Bonometti. Orlandi Andrea è il nuovo segretario e Lucio Dalla Bernardina è il cassiere. Consiglieri: Benoni Davide, Grazia Bonometti, Katia Consolini, Franco Dalla Bernardina, Gabriele Damini e Giuseppe Fracasso, Silvano Mazzuara, Stefano Sequani, Elio Zandonà. Consigliere per la Straverona: Simone Grigolini. «Le Sgalmare sono una realtà sociale oltre che sportiva per la frazione di Colà - spiega il presidente Daniele Dorizzi - perché non ci limitiamo solamente a correre e marciare. Facciamo tanto altro. Soprattutto - continua Dorizzi - siamo parte della comunità sociale. Partecipiamo attivamente al carnevale con l'elezione del Re del Goto, con l'allestimento della antica Sagra di Agosto, con El bruièl

nella serata dell'Epifania. Ma non disdegnamo nemmeno di collaborare con tutte le associazioni presenti per fare del volontariato, del bene, aiutare chi è in difficoltà. Lo facciamo in silenzio e con semplicità. L'importante è essere presenti nel tessuto sociale e comunitario visto che Colà è una piccola realtà dove ci conosciamo quasi tutti». «Sportivamente siamo in campo con due grosse manifestazioni che ci hanno davvero dato lustro in questi anni - spiega Antonio Bonometti - e che ogni anno ci gratificano sempre di più. La prima è a Colà, nel mese di maggio, attraversando sia il parco termale che i più bei scorci dell'entroterra gardesano, ovvero la Corseta co Le Sgalmare che ha raggiunto la 37^ edizione quest'anno e la corsa nel capoluogo, nel periodo natalizio, con Tra le mura di Lazise. Porta a Lazise oltre 3500 podisti provenienti da cinque province limitrofe». Sergio Bazerla

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

L’AMORE NELLE MANI

….E si. L’amore si apprezza, l’amore si riceve, l’amore si dona. Le mani delle ostetriche donano un amore speciale. Sono mani forti e nello stesso tempo delicate, capaci di proteggere e di contenere. E questo le donne lo sentono e lo sanno.Non c’è spazio per le emozioni lungo tutto il percorso del travaglio e del parto, solo alla fine ci si può lasciare andare…. L’effetto più grande lo fanno sicuramente i papà, che piangono di gioia di fronte al proprio bambino appena nato… In quel momento è difficile resistere, e qualche volta si commuovono anche le ostetriche. Questo succede in tutte le Sale Parto ed in tutti i luoghi ove avviene una nascita. Alla Casa di Cura “Dott. Pederzoli” si punta molto alla qualità dell’assistenza ostetrica, del rapporto donna-paziente/donna-ostetrica, del soddisfacimento dei bisogni della donna che sta per diventare madre e alla possibilità di rendere il parto un’esperienza unica dal punto di vista umano ed emozionale, sia per la mamma che per il papà (che viene spesso coinvolto con l’atto “finale” della recisione del cordone ombelicale che lega suo/a figlio/a alla sua donna).Dopo la nascita viene favorito per qualche ora il contatto “pelle a pelle” del neonato con la mamma, finalizzato all’avvio di un allattamento duraturo. Il piccolo trae notevoli benefici da questo contatto: minor pianto, maggiori possibilità di attacco al seno, maggiori possibilità di allattamento esclusivo, minor incidenza di ipoglicemia. Successivamente il bimbo viene sistemato in camera con la mamma (roaming-in) in modo che la donna ed il suo neonato trascorrano insieme i loro magici e sensitivi momenti d’amore durante la permanenza in ospedale. L’accesso del papà è molto “libero”, compatibilmente con le esigenze di reparto, ed è inteso a favorire la conoscenza della nuova famiglia. Molto è cambiato nell’assistenza emozionale al parto, così come molto è cambiato nella possibilità di

contenere il dolore fisico e la paura stessa del dolore. L’aiuto più naturale viene dall’acqua, e la nostra sala parto dispone di una speciale “vasca da parto” nella quale la donna può immergersi durante il travaglio e beneficiare dell’effetto rilassante fornito dall’acqua calda. Ma è anche possibile richiedere la parto analgesia con Epidurale, tecnica diametralmente opposta dell’acqua, grazie alla presenza degli Anestesisti in guardia attiva, 24 ore su 24. Recentemente è inoltre stata introdotta l’analgesia “gassosa” con il gas anestetico “protossido d’azoto”, in uso da anni nelle sale parto anglosassoni, che diversamente dall’analgesia epidurale non richiede manovre chirurgiche quale l’inserimento di un catetere epidurale, è sicuro, semplice, veloce, ma non sempre garantisce la riduzione totale del dolore. Quest’ultimo presidio non richiede la necessità della presenza del medico, tuttavia va ricordato che la Casa di Cura dispone di una guardia Ostetrica attiva, con il medico ginecologo presente, come gli anestesisti, 24 ore su 24, e in grado di garantire l’intervento attivo in tutti quei casi in cui l’evento “parto” si scosta dalla fisiologia, vuoi per problematiche materne, vuoi per problematiche fetali. Abbiamo scelto di differenziare i percorsi della gravidanza “fisiologica” rispetto alla gravidanza “non fisiologica”: nel primo caso si punta a favorire al massimo il rapporto tra la paziente e la “sua” ostetrica; nel secondo caso l’ostetrica ed il ginecologo partecipano assieme alla sorveglianza del travaglio/parto al fine di garantire alla donna ed al neonato un parto con i massimi criteri di sicurezza. Sappiamo che le donne (e le loro famiglie) apprezzano i nostri sforzi. Il sorriso che accompagna il loro ringraziamento per l’aiuto ricevuto in un momento così importante ci ripaga di ogni fatica… U.O. Ostetricia e Ginecologia pubbliredazionale


Rubriche

Febbraio 2014

Cultura LETTO

PER VOI

Irène Némirovky, Una pedina sulla scacchiera, Adelphi 2013, 174 p., 15,30€.

E’ la storia di Christophe, giovane uomo di quarantatré anni che vive una vita sacrificata in attesa della morte del padre, un ricco uomo d’affari costretto a svendere l’azienda dopo un clamoroso fallimento. Siamo negli anni Trenta, e all’era dei soldi facili, dei pirati della finanza e dell’industria, è succeduto uno scenario desolante: crisi, licenziamenti di massa, preoccupazioni diffuse… Christophe rappresenta la crisi economica, i malesseri e le insoddisfazioni di quegli anni che sembrano la fotocopia di quelli attuali. Il romanzo, “ritratto di famiglia in un interno” descrive la vita del protagonista, impiegato senza ambizioni e senza nostalgie nell’azienda che fu di suo padre, ora infermo e in attesa della morte; vive con una moglie di irritante perfezione, Genevieve, che gli è indifferente e con Muriel, una cugina divorziata, sua ex amante, ma ancora innamorata di lui. L’unico figlio, Philippe, moderno e cinico, se ne va ben presto di casa. L’appartamento dove vivono, è ormai spoglio, freddo e tetro. Alla morte del padre, Christophe trova come eredità non tre o quattro milioni di franchi, come sperava, ma una lista di persone corrotte: un documento esplosivo nelle mani di un uomo assetato di denaro e successo. Ma non per lui, troppo abulico e troppo sfiduciato di una vita che “ha ucciso il desiderio, la passione, l’amore… Non resta niente”. E quando la vita trascorre senza una passione e senza uno scopo per cui vale la pena di esistere, tutto quello che resta è la vertigine del nulla che trascinerà il protagonista a morire nel modo più stupido, una sorta di suicidio semiconsapevole. La Némirosky, che ho più volte presentato, è una grande scrittrice e la sua scrittura è terribilmente lucida, spietata, tagliente, amara e quasi dolorosa. L’altro romanzo che suggerisco è L’uomo nuovo. Tre racconti di Aleksandr Solzenicyn, Jaca Book 2013. I protagonisti dei tre racconti, inediti in italiano, ci riportano nella Russia degli anni Venti. Su di loro dovrebbe edificarsi il Mondo nuovo e l’Uomo nuovo preconizzato dalla dottrina sovietica. Lascio ai lettori il piacere di scoprire le vicende del professore severo e dell’allievo negato per gli studi; della giovane donna che si adatta a una cieca violenza per sopravvivere e della professoressa di lettere che cerca di trasmettere i valori morali eterni pur sapendo di essere votata alla sconfitta. Due piccoli grandi romanzi di grandi scrittori anche nel piccolo.

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oesie

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a cura di Lino Venturini

Il Mese

IL PUNTO

Il lungo periodo che preludeva alla Primavera, anticamente era contrassegnato da cerimonie per purificare gli uomini, gli animali, i campi e per favorire, con l’aiuto degli dei, il rinnovamento del cosmo. Questo, come ho già scritto l’anno scorso, è anche il significato di Febbraio, che deriva da februa che significa letteralmente “mezzo di purificazione”. Alla fine di gennaio si indicevano le Ferie sementine durante le quali si procedeva alla lustrazione, una cerimonia religiosa di espiazione e di purificazione dei campi e dei villaggi. Cantava Ovidio nei Fasti: “L’aratore sospenda al palo l’aratro dimesso: la terra quand’è fredda teme ogni solco… Faccia festa il villaggio; purgate le ville, o coloni e ponete ogni anno i doni sopra rustici altari”. Nel secolo VII la Chiesa romana adottò al 2 febbraio la Presentazione al tempio del Signore, una festa che la Chiesa orientale celebrava fin dal secolo IV. La presentazione del primogenito e la purificazione rituale della madre dovevano avvenire, secondo la legge ebraica, il quarantesimo giorno dalla nascita che, contando da Natale, cade il 2 febbraio e coincide, dunque, con il mese dedicato, nella Roma pagana, alle purificazioni. La Presentazione di Gesù al tempio è detta anche Candelora perché si benedicono e si distribuiscono ai fedeli delle candele alle quali la pietà popolare attribuisce virtù protettive contro le calamità, le tempeste, e anche durante l’agonia. Il 14 febbraio, sulla scia degli Stati Uniti, si festeggia San Valentino, divenuta una festa popolare laica tesa a incrementare i consumi. Il calendario liturgico, infatti, dopo la riforma del 1970, festeggerebbe i santi Cirillo e Metodio, evangelizzatori della Russia, ma troppe erano le usanze e troppi gli interessi commerciali connessi alla festa. La cancellazione non ha avuto effetto alcuno, talché gli almanacchi e i calendari continuano a registrare il nome di San Valentino e, semmai, vi aggiungono quello dei due santi. Sul santo degli innamorati ci ritorneremo. Ora accenno a un fiore che sboccia a febbraio, il bucaneve dallo stelo breve e dalla corolla semplice e fragile formata da una campanella bianca con verdi goccioline all’apice di ogni petalo. Sboccia come per incanto fra l’erba gelata ad annunciare la prossima primavera. Per questo è diventato simbolo di speranza: “Basta raccogliere un fiore di bucaneve nella prima notte di luna dopo la fine di gennaio per essere felici per tutto un anno”.

Se non ci fossero i mezzi d’informazione, gli italiani avrebbero modo di capirne di più sulle cause e gli obiettivi nascosti perseguiti da un’oligarchia senza pudore, fautrice dell’involuto processo storico, etico ed economico in atto. Basterebbe chiedersi perché un numero crescente di italiani e di europei affollino le mense della Caritas, perché ogni giorno si legge di aziende e imprese che chiudono, di gente che se ne va all’estero, di suicidi per disperazione… Ci sono state carestie? Epidemie? Guerre? No. Allora la colpa è di chi detiene le leve del potere. Quel potere che deve affamare la popolazione perché così la può dominare e rendere schiava; che dice cosa scrivere sulle prime pagine dei giornali, cosa dire alla TV, cosa si deve pensare e come vivere; quel potere che ha banalizzato l’amore e demolito la famiglia; che svuota la vita di ogni significato per riempirla con ciò che gli fa comodo. Nietzsche aveva previsto che un giorno le opinioni avrebbero preso il posto dei fatti. Ci siamo arrivati e siamo andati oltre. Il potere politico dovrebbe tendere alla verità cercando di risolvere i problemi sociali, non di condurre alla distruzione dell’uomo imponendo interpretazioni ideologiche della cultura e della civiltà. La violenza esasperata e la disonestà intellettuale con cui gli ideologi del “Gender”, occupati i posti di potere, cercano di imporre, in nome di una falsa libertà, le proprie aberrazioni si può osservare nelle Istituzioni europee e anche in quelle italiane. I cosiddetti giornali importanti, in primis Corriere e Repubblica, inginocchiati al politicamente corretto, si prestano al “lavaggio del cervello” globale e non vogliono vedere la verità della gente che non ne può più di questa crisi creata ad arte e di queste ideologie di morte, che cancellano la libertà di espressione e di parola, e cercano di indottrinare i figli togliendo ai genitori la libertà di educarli. Una vita di qualità è, senza dubbio, frutto di una famiglia naturalmente sana e di un lavoro dignitoso. Famiglia e lavoro, l’uno non può esistere senza l’altro, come si scoprì dopo la seconda guerra mondiale quando i bambini orfani morivano di epidemie negli istituti perché avevano tutto, ma non erano curati affettivamente. Di questo dovrebbero preoccuparsi i politici. L’Occidente impazzito sta suicidandosi. E’ una civiltà in dissoluzione. Forse bisognerà ricominciare daccapo come fecero i monaci benedettini dopo la caduta dell’Impero Romano.

di Giancarlo Peretti

L'alpino in gesso, a guardia della chiesetta al bivio per Vaggimal (Sant'Anna d'Alfaedo), è stato ancora una volta rovinato da mani ignote. Gli faceva compagnia una targa in pietra, per fortuna rimasta intatta, su cui sono riportate nobili parole rivolte alla montagna, scritte dalla signora Pasqualina Silvestri e donate agli alpini: "Sorella Montagna". Sempre sugli alpini, questa volta della sezione di Soave, aggiungiamo una dedica che non li riguarda da vicino, a meno che Nelson Mandela non avesse portato la penna, ma è il canto del riscatto, della generosità dell'eroismo di un uomo che secondo Mario Tosadori di San Vittore di Colognola ai Colli, alpino per l'appunto, non potrà mai morire: "Sole Nero". Matilde Varotto di prima media, ci manda da Verona "L'Autunno" che pubblichiamo volentieri pur se superato, anche perché a dire il vero l'Inverno non l'abbiamo ancora sentito. SORELLA MONTAGNA Sei bella, maestosa, sei forte, dura, contro tutti e tutto. Taci… intorno a te c’è solo silenzio, solo qualche verso di animale selvatico ma…basta guardarti per capire tante cose. Tutto! Tu, cara montagna, ci dai amore, bellezza, coraggio di arrivare sempre più in alto. E quando nelle notti di luna ti vesti d’argento, con le stelle che ti abbracciano, sei sempre affascinante. Ma…qualche volta ci dai dolore. Basta una piccola imprudenza e tu non perdoni. Eppure io vorrei essere come te, assomigliarti, tanto da sentirti una mia sorella. Per gli Alpini di Sant’Anna d’Alfaedo Pasqualina Silvestri

SOLE NERO Oggi un nuovo sole è nato un sole nero come la pece un sole nero come una perla una rara perla nera splendente. Nei lontani mondi agli antipodi in quelle lontane terre in mezzo alla miseria più nera un nero sole splende e come tra le fredde steppe un nuovo sole splende così tra le nere genti un nuovo respiro si stende. Tra noi Nelson è tornato per voi Nelson è stato liberato L’AUTUNNO Il sole di novembre riscalda poco e chi ha un camino accende il fuoco. La gente per la strada si mette il cappotto

per voi ed il mondo intero le catene ha rotto dell'antico impero. Perchè tutti gli uomini siano fratelli perchè in ogni continente la libertà si affermi Nelson Mandela è qui presente. Contro ogni logica del potere per il più libero sapere perchè ogni popolo sia emancipato Mandela tra noi è ritornato. Nelson Mandela è morto. Viva Nelson Mandela! Lui vive! Mario Tosadori

perché c’è aria fredda e forse pioverà a dirotto. Le foglie degli alberi di colore giallo e marrone si chinano a un vento che non porta cose buone. In una casa

si sente odore di castagne che fa tornare in mente la cena che ti attende. Gli alberi spogli della città ci fanno capire che l’inverno arriverà. Matilde Varotto


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Rubriche

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CHIEDILO ALL’AVVOCATO a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior

QUANDO LA LEGGE DIFENDE L’AMORE DEI FIGLI PER I GENITORI… Gentile Avvocato, sono arrabbiatissimo con mio fratello; ho appena scoperto che voleva mettere nostro padre in una casa di riposo senza neppure degnarsi di chiedere che cosa ne pensavo. E’ vero che nostro padre soffre di demenza senile e quindi non è facile da gestire, ma il medico che lo ha in cura sostiene che è meglio che papà stia nella sua casa tra i suoi ricordi e i suoi affetti. Come devo comportarmi? Posso impedire che mio fratello lo metta in una casa di riposo dove lui soffrirebbe tantissimo? Attendo una sua risposta e mi scuso dello sfogo. (Lettera firmata) Caro signore, la sua preoccupazione per le sorti di suo padre le fa onore. Ce ne fossero di figli così riconoscenti nei confronti dei propri genitori! Per legge, i figli hanno il dovere di tutelare lo stato di salute dei genitori ormai anziani, esattamente come, anni addietro, i genitori avevano l'obbligo giuridico (oltre che morale) di prendersi cura dei figli. Se suo fratello, senza tenere conto del parere del medico e delle condizioni di salute del padre, lo ricovererà in una casa di riposo, commetterà il reato di maltrattamenti punito dall'articolo 572 del codice penale con la reclusione. Tenga duro e faccia valere la sua idea! In bocca al lupo Avv. Thomas Dal Fior

Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Maggio 2013: Caterina, la protagonista di questo bel romanzo scritto dalla veronese Camilla Cortese, è una giovane donna davvero determinata, che decide di aprire la sua personalità emotiva più profonda durante un lunghissimo viaggio in treno, da Verona fino a Londra, per raggiungere Stella, una cara amica d’infanzia, che sta per dare alla luce la sua prima bambina. Un’amicizia profonda lega le due donne e per nulla al mondo Caterina avrebbe potuto mancare a questo evento tanto unico, quanto indimenticabile. Durante il lungo viaggio notturno la protagonista della storia non riesce a dormire perché i suoi pensieGianfranco Iovino ri la tengono sveglia a concentrarsi sul ricordo di continui dettagli riferiti al suo passato recente, animato da tre anni di avventure e disavventure sentimentali e sessuali, in cui si intrecciano frammenti di vita riferiti ad amici e vita quotidiana, fatta di speranza ed anche ironia. Ed è proprio in questa continua ricerca interiore che l’autrice di questo romanzo riesce a regalarci uno spaccato interessante sulla psiche umana giovanile. Sensibilitè è un viaggio “interiore” attraverso l'Europa; un percorso di crescita di un'intera generazione di trentenni alla ricerca dell'indipendenza, in cui la protagonista riscopre il valore del sentimento ed impara ad affrontare le delusioni, sapendo, alla fine, davvero cosa ambisce e cerca, con tanta ostinazione, per il proprio futuro più appagante e felice. Un libro davvero ben strutturato, da parte di un’autrice veronese esordiente, che basando lo sviluppo narrativo sui valori dell’amicizia e dell’amore, in cui questo racconto nasce e si sviluppa, riesce a regalarci una storia credibile, da poter sembrare reale, di tutti i giorni, che saprà sicuramente coinvolgere ed affascinare per la cura dei dettagli che fanno di Sensabilitè un romanzo da leggere tutto d’un fiato. Nata a Verona nel 1982, Camilla Cortese è giornalista e responsabile di comunicazione e la sua opera prima è disponibile in tutte le librerie della città. Sensibilitè di Camilla Cortese pagine 235 €. 16,00


Febbraio 2014

l’Argomento

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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Philofobia, paura dell’amore Febbraio, mese del carnevale e degli innamorati : il 14 Febbraio siamo tutti innamorati, l’amore si risveglia nelle coppie più o meno giovani. Ma veramente è così facile innamorarsi e parlare d’amore? Innamorarsi è una delle esperienze più belle che si possano provare, ma non è così per tutti, ci sono persone che hanno paura di amare ed essere amati, magari per paura di perdere il controllo sui propri sentimenti. La psicologia ha dato un nome a questo fenomeno, si chiama Philofobia, indica appunto la paura di innamorarsi e di essere amati da qualcuno. Desiderare una persona, lasciarsi andare, aprirsi e perdere parte della propria razionalità sono alcune delle sensazioni che

caratterizzano un vero e proprio innamoramento. Quando tutto ciò spaventa scatta un meccanismo di difesa: la Philofobia, avvicinarsi ad una persona o essere oggetto dell’interesse di qualcuno genera profondi timori, ansie, incertezza, sentimenti che si basano sulla paura dell’altro e sulla mancanza di fiducia. Sentirsi parte di una coppia viene vissuta come una minaccia alla propria stabilità emotiva. Questa paura, nei casi più estremi si può manifestare con gli stessi sintomi di un attacco di panico. I sintomi possono essere: sudorazione eccessiva, nausea, tachicardia e spesso si possono presentare anche difficoltà legate alla sfera sessuale. Le cause più comuni possono essere con-

seguenza di una delusione passata (paura di soffrire nuovamente), altre volte l’amore può essere vissuto come un fattore invalidante in quanto fa sentire vulnerabile sulla sfera emozionale. Alcune persone che vogliono mostrarsi forti e autonome vivono l’amore come perdita della propria libertà e del controllo sulle proprie emozioni. L’amore sconvolge lo stile di vita di chi si innamora quindi, se nella persona vi è una forte resistenza al cambiamento, innamorarsi può far paura. La Philofobia porta a scegliere rapporti impossibili che si concludono inevitabilmente con la rottura; chi soffre di questo fenomeno si concentra su particolari o difetti impercettibili e crea

CARNEVALE

Violetta e Peppa Pig spopolano Quali sono i modelli di abiti di Carnevale per bambini che andranno più di moda in questo 2014? Ovviamente resistono i classici: le varie maschere da Arlecchino o da fatina, ad esempio, saranno ancora molto richieste dai piccoli di casa, così come le generiche principesse, i tradizionali cow-boy e anche i vestiti da animaletto per i cuccioli più piccoli di casa. Ogni anno, poi, esistono dei modelli di abiti per bambini di Carnevale che sono un vero e proprio cult, perché appartengono ai personaggi più di moda tra i piccoli di casa. Basta scartabellare tra i film e i carto-

ni animati più amati del momento per trovare la maschera di Carnevale giusta per maschietti e per femminucce. E in questo Carnevale 2014 quali

saranno? Le bambine sicuramente vorranno vestirsi da una delle principesse Disney, prima tra tutte la principessa Sofia, ma resistono ancora le varie Cenerentola, Biancaneve, Aurora e Belle. Non sottovalutate poi il costume da Dottoressa Peluche, uno dei cartoni più amati dalle più piccoli, così come quello da Peppa Pig, mentre per le più grandicelle sappiate che ci sarà un nome su tutti: Violetta. E per i maschietti? Per loro non ci sono dubbi: i personaggi dei supereroi, classici come Spiderman e Batman, ma anche quelli protagonisti degli Avengers, quindi dai vari Thor e Hulk, senza tralasciare il mitico Ironman, saranno sicuramente i più gettonati, mentre i più piccolini avranno un debole per Manny Tuttofare!

inconsciamente situazioni atte a distruggere il rapporto. Il problema è che nonostante tutto questo la fuga dal rapporto non elimina, ma intensifica la paura di trovarsi “invischiati” in un rapporto di coppia. Per uscire da una situazione di questo tipo è necessario smettere di fuggire dai rapporti ma cercare di comprendere i sintomi del disagio e tramite la riflessione ridurre l’intensità della paura. Alle persone che si

riconoscono nelle difficoltà sopra descritte consiglio di festeggiare San Valentino con una persona a loro cara e

BENESSERE

di regalare una semplice frase: “ti voglio bene”. Auguri per San Valentino 2014

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

IL MASSAGGIO: RELAX PER CORPO E MENTE “La carezza di una persona cara, il contatto con qualcosa di morbido culla il nostro dolore meglio di tutti i ragionamenti del mondo.“ Lucien Arréat ( Riflessioni e massime, 1911)

La vita frenetica, il troppo lavoro, la scorretta alimentazione e l’assenza di una moderata attività fisica possono causare stress e tensioni che si somatizzano nel nostro corpo. Compaiono così quegli “acciacchi” che ci impediscono di condurre una vita serena e attiva. In questi casi un buon massaggio può essere di aiuto. Uno dei benefici più importanti del massaggio è infatti il rilassamento fisico e psichico. Ma non solo. Un buon massaggio permette anche di aumentare il nostro sistema immunitario, migliorare la circolazione ed eliminare tossine causate da cattive abitudini. Insomma, mantenere sano il corpo perché possa avvantaggiarsene anche la mente. In ogni cultura è presente il rituale del massaggio, forma di terapia molto antica che consiste nel "frizionare" i muscoli ed accarezzare il corpo attraverso lunghi movimenti circolari. Esistono numerose tipologie di massaggio quali lo shiatsu, il massaggio ayurvedico e quello californiano ed ognuna di queste tipologie ha una sua storia e una sua specifica azione: - shiatsu è una forma di terapia manuale nata in Giappone. Il terapista effettua trazioni e pressioni mantenute per alcuni secondi su specifiche aree del corpo del paziente, intercalando mobilizzazioni dolci delle articolazioni. La seduta shiatsu è piacevole e rilassante, viene effettuata in un ambiente confortevole dove il paziente si trova disteso su un tappeto imbottito, futon e indossa un vestito leggero o una tuta. -massaggio ayurvedico nasce in India circa 3000 anni fa con lo scopo di ripristinare l´equilibrio dell´organismo e combattere i disturbi associati allo stress. In questo caso la pelle deve essere nuda e massaggiata con olii specifici per favorire il rilassamento del corpo e della mente diffonde nell´ambiente incensi ed essenze profumate; l´ambiente è caldo, confortevole e pervaso da musiche rilassanti. - massaggio californiano, chiamato anche massaggio rilassante psicosomatico, compare negli anni 70´ in California, come terapia per rilassare. Si tratta di un massaggio dolce e avvolgente su pelle nuda, fatto di sfioramenti e dolci stiramenti, che prevede l´utilizzo di olii e essenze profumate. I massaggi possono essere effettuati su quasi tutte le parti del nostro corpo, in particolare testa, viso, collo, schiena, piedi e braccia, dove aiutano ad alleviare le tensioni che si accumulano durante la giornata. AUTOMASSAGGIO AI PIEDI E´ possibile esercitare un automassaggio ai piedi e ogni persona potrà rendersi conto come può sentirsi rilassata anche senza l´aiuto di un massaggiatore professionista. Per un corretto automassaggio ai piedi è consigliato stare seduti con le gambe incrociate e soprattutto far uso del pollice della mano. 1. Una volta assunta la posizione corretta, iniziate con un leggero massaggio su tutto il piede per riscaldarlo. 2. Esercitare una pressione sulla pianta premendo con un pollice sia sull´avampiede che sulla linea centrale del piede. 3. Posizionate poi le mani intorno alla caviglia e al tallone, stringendo le dita sul collo del piede e i pollici sotto la pianta. 4. Fate scivolare le mani verso le dita dei piedi. 5. Interrompete la pressione e ripartite dalla caviglia Se dopo questo automassaggio vi venisse voglia di ricevere un massaggio su tutto il corpo fate attenzione alla scelta del professionista e della struttura a cui vi rivolgerete. Assicuratevi che chi offre la prestazione, massaggiatore e struttura, abbia i requisito necessari per poterlo fare! Namastè!


Spazio Donna

Febbraio 2014

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Oroscopo di Marzo 2014 ARIETE: Marte in opposizione, ancora retrogrado, vi rende piuttosto nervosi, e a momenti incapaci di reagire e di partecipare attivamente nelle attività. Soprattutto nella coppia coltivate un atteggiamento passivo e polemico. Per fortuna dall'8 marzo vi viene in aiuto una bella Venere che vi rende più disponibili e ottimisti. Mercurio risveglia in voi gli interessi ma per goderne appieno dovrete essere pronti a cogliere al volo le occasioni. TORO: ultimamente avete lavorato veramente duro ma adesso è il momento di concedervi una pausa. Avete ancora qualche difficoltà pratica nel pianificare progetti e portare avanti trattative economiche. L' intuito è notevole ma sembra incapace di dare forma concreta alle iniziative. Meglio rimandare le decisioni importanti a fine mese, quando energie e vitalità sono in aumento. GEMELLI: l'inizio primavera vi vede più rilassati e propensi al divertimento. I numerosi impegni di lavoro saranno messi in secondo piano e solo per un pò potrete dedicarvi alla vita sociale e agli incontri, senza sentirvi in colpa per aver trascurato gli affari. Una certa insofferenza verso i legami troppo pressanti vi potrebbe invitare all'evasione, vista anche la duttilità affettiva che a volte sembra contraddistinguervi. CANCRO: l'influenza di Saturno retrogrado sembra volervi mettere di fronte ai vostri limiti, alla realtà oggettiva della vita. Possibili crisi di coscienza, di dubbi esistenziali. Chi ha puntato molto sul lavoro potrebbe subire un rallentamento. Se da un lato sentite forte l' urgenza di voltare pagina e di rinnovarvi, per contro fate fatica a lasciarvi alle spalle ciò che ultima-

mente vi aveva assorbito anima e corpo, ma per ripartire bisogna saper spezzare le catene. LEONE: la primavera è per voi sempre portatrice di buone notizie. Progetti che vi coinvolgono e persone che richiedono la vostra collaborazione vi daranno un bello sprint per affrontare con energia i numerosi impegni. Cercate tuttavia di non essere troppo esigenti con i famigliari ma cercate di dimostrarvi più tolleranti per non tarpare le ali di chi vi sta vicino. VERGINE: l' entrata di Venere in opposizione fortifica le presa di posizione riguardo ad una relazione che da poco si era conclusa. Forse siete arrivati alla resa dei conti e ora ne siete pienamente consapevoli. Non vi mancano le risorse per reagire ma se cercate una riconciliazione è meglio aspettare la fine del mese quando con lucidità saprete portare avanti le vostre ragioni. BILANCIA: Marte ancora presente nel segno spesso vi porta ad una certa iperattività, anche se affrontate le sfide con una certa stanchezza e a volte con poco entusiasmo. Per quanto facciate sembra non siate mai veramente soddisfatti. Non sempre è solo una vostra impressione, i risultati a volte sono al di sotto delle aspettative. Fortunatamente non vi mancano la grinta e la capacità di tenere duro. SCORPIONE: ritorna la voglia di sognare e di lasciarsi andare ai sentimenti e al romanticismo. Avete una natura affettiva molto profonda anche se a volte risulta essere incomprensibile a chi non è come voi e non vive la emozioni in maniera così totale. Cercate di essere più espliciti e senza pudori imparate ad esprimere quello che sentite. Il riscontro potrebbe sor-

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

CONTINUA LA LOTTA AI MALTRATTAMENTI

Nonostante più di una famiglia su due condivida la propria casa insieme a un animale domestico, la cronaca ci parla purtroppo molto spesso di animali picchiati, sfruttati, uccisi brutalmente, dopati. Esiste dunque una distanza sempre più grande tra gli amanti e estimatori degli animali, da una parte, e fenomeni di sfruttamento che vedono come protagonisti persone senza scrupoli, dall’altra. La rete illegale di traffici organizzati che ha come vittime gli animali è sempre più diffusa, anche in Italia. Tanto che è stato coniato un termine, zoomafia, ormai entrato a far parte del lessico giuridico, apposta per indicare questo preoccupante fenomeno. L’Osservatorio Nazionale della Lav pubblica ogni anno il “Rapporto Zoomafia” e lo invia a Prefetti e Procuratori della Repubblica, Questori, arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza, Coordinatori del Corpo Forestale dello Stato, Cesis (Comitato Esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza), Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna) e Dia (Direzione investigativa antimafia). I reati e gli abusi sono di diverso tipo: dal combattimento tra cani, alle corse clandestine di cavalli, al business dei canili, al traffico di fauna selvatica, al bracconaggio, all’uso di animali a scopo intimidatorio. E ancora, abigeato, pesca di frodo, zoocriminalità minorile. Si stima che ogni ora venga aperto un nuovo fascicolo per reati contro gli animali: e le denunce fanno emergere soltanto una piccola parte dei reati che vengono commessi effettivamente. Ci potrà essere una soluzione? Oltre ad essere intensificati i controlli da parte delle forze dell’ordine, sono sempre più numerose anche le persone attente al benessere degli animali. E la crescente e innegabile sensibilità dei cittadini nei confronti dei compagni a quattro zampe ha permesso di aumentare la forza delle associazioni di volontariato che quotidianamente combattono contro abbandoni, maltrattamenti e illegalità. Proprio alcuni giorni fa ha preso il via la nuova campagna promossa da Legambiente ‘Vengo via con te!’, con la quale un’equipe di avvocati, esperti e volontari offre ai cittadini un supporto per difendere gli animali da violenze e crudeltà, raccogliendo le segnalazioni. Di certo, il legame tra criminalità e sfruttamento degli animali può essere sconfitto solamente attraverso una rivoluzione culturale, e una sensibilizzazione sulle questioni della legalità e del rispetto di animali e ambiente.

prendervi positivamente. SAGITTARIO: il bell'aspetto di Venere vi porta a godervi la vita e a cercare in tutte le cose il lato positivo. Gratificazioni anche sul piano economico e professionale. Sarete apprezzati anche per saper creare un ambiente sereno e conciliante attorno a voi. Tuttavia un atteggiamento così gioviale potrebbe farvi commettere un errore di valutazione. Non date giudizi affrettati. CAPRICORNO: maggior distensione nei rapporti interpersonali e maggior apertura al dialogo appiana le inevitabili divergenze di opinione che ci possono essere nella coppia, anche se di fondo permane una pericolosa rigidità mentale da parte vostra. Evitate gli sprechi di denaro ma anche di energie verso cose inutili. Possibile il ritorno di qualche bega legale di vecchia data. ACQUARIO: il bel transito di Venere accentua il desiderio di vivere i sentimenti e favorisce la comunicazione con l' altro sesso. Buon momento per coinvolgere il partner nei vostri stessi interessi ma per quanto riguarda i progetti duraturi a lunga scadenza vi sentite di prendere ancora tempo, in quanto non siete pronti per impegni importanti. Migliora la situazione economica e lo stato di salute in generale. PESCI: l'arrivo di Mercurio risveglia la vostra naturale curiosità e favorisce i contatti di lavoro, i progetti di facile realizzazione e la comunicazione tra familiari. Possibile qualche mancanza da parte vostra sul piano pratico ma che sarà compensata dall' intuito, del quale potrete sempre fidarvi. Maggiore autonomia da parte vostra vi aiuta a liberarvi dagli strascichi del passato.

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani BOCCONCINI DI MANDORLE INGREDIENTI Gr. 60 di fecola 1 c.no di lievito 1 pizzico di sale Latte q.b. 1 c. di olio Unire questi ingredienti, mescolare e lasciar riposare due ore (risulta una pastella semiliquida) AGGIUNGERE POI I SEGUENTI INGREDIENTI: 1 c. di uvetta ammollata e infarinata 60 gr. di mandorle a lamelle tostate 1 uovo 20 gr. di zucchero a velo scorza grattata di limone (metà) 4 c. farina setacciata zucchero a velo per decorare Con un cucchiaino da tè fare delle palline e friggere in olio bollente. c. = cucchiaio c.no = cucchiaino


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