EDIZIONE MAGGIO 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE GARDA BALDO ANNO XXX - N. 5 - MAGGIO 2015 Stampato il 22/05/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. AFFILIATO con ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

È tempo di serietà Se in piena recessione si aumentano in continuazione le tasse, o gli economisti sono del tutto inadeguati o i politici sono impazziti. È tempo che entrino in scena gli psicologi: saranno certamente più adeguati. L’Italia, spiace dirlo, ha un difetto che è esponenziale: la dabbenaggine, e in questo modo diviene facile preda di politici bravi a parlare, ma incapaci. L’Italia, infatti, prosegue la sua corsa verso l’omologazione del mercato alle direttive trasmesse dalle centrali finanziarie di Bruxelles e d’oltre oceano, e drena risorse mediante la leva fiscale, che si abbatte come una mannaia sul lavoro e su ogni sorta di bene. Il piccolo commerciante, l’artigiano e il piccolo imprenditore, la classe media insomma, da sempre il motore delle economie occidentali e in particolare di quella italiana, sembra l’obiettivo da distruggere. Questi “poteri forti”, che detengono il nostro debito pubblico, come scrive Salvatore Santoru, hanno come obiettivo la costruzione di un nuovo modello sociale più oligarchico e meno democratico senza le libertà e l’equilibrio che garantiva la classe media ridotta in miseria. Per questo obiettivo si sono alleati “opposti” schieramenti: il capitalismo selvaggio e le ideologie di sinistra. Infatti, con dati occupazionali e produzione industriale che restano al minimo storico, da qui al 2019 il governo prevede una stangata da 105 miliardi. Inoltre dovrà trovare subito sedici miliardi di euro per evitare il disastroso aumento della pressione fiscale legato all’incremento dell’Iva. Eppure, invece di tagliare spese e sprechi, burocrazia ed Enti inutili, taglia le detrazioni fiscali togliendo le risorse ai cittadini e, quel che è peggio, crea un tesoretto fittizio da ridistribuire per fini elettoralistici: un’arma di distrazione di massa. Non è questo il modo di salvare il nostro Paese. E’ tempo di serietà, comunque si pensi. E per gli elettori di dare un segnale forte. Lino Venturini

“No” all’Alta Velocità

Si è svolta lo scorso 9 maggio la seconda passeggiata popolare organizzata in territorio veronese dal Coordinamento No Tav BresciaVerona, dopo la manifestazione di Peschiera lo scorso 14 febbraio. Quattro chilometri a piedi, da piazza della Libertà a Castelnuovo fino a località Confine, per dire “no” alla linea ferroviaria ad alta velocità. Circa 300 le persone che hanno preso parte al corteo e che per un’ora e mezza abbon-

Il 9 maggio si è svolta a Castelnuovo la seconda passeggiata popolare “No Tav” dante hanno tenuto chiuso al traffico il tratto di regionale 11 interessato dal passaggio della marcia. Massiccio il dispiegamento di forze dell’ordine che ha

scortato i manifestanti scesi in strada per dire «no» alla linea ferroviaria ad alta velocità nel tratto compreso tra Brescia e Verona, una delle zone più critiche dato

l’attraversamento del basso lago e di centinaia di ettari di vigneto Lugana. Ai blocchi di partenza anche il sindaco di Peschiera Orietta Gaiulli e il suo vice Tiziano

Cimarelli, il sindaco di Medole (Mantova) Giovanni Battista Ruzzenenti e il sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti. Pagina 7

La Festa del Nodo D’Amore - 16 giugno Martedì 16 giugno si rinnova l’annuale appuntamento enogastronimico organizzato dall’Associazione Ristoratori di Valeggio sul Mincio: la Festa del Nodo d’Amore, un esclusivo evento multisensoriale “open air” che, anche quest’anno per la sua XXII edizione, si svolgerà nella suggestiva cornice del Ponte visconteo di Valeggio sul Mincio. 3.300 gli ospiti provenienti da tutto il mondo, accomodati ad una tavola lunga oltre un chilometro per gustare il vero tortellino di Valeggio: 600.000 scrigni di sottile sfoglia dorata ripieni di carne brasata, rigorosamente fatti a mano dai 15 ristoratori associati depositari della ricetta originale. Unico e inimitabile, l’amoroso nodo trae ispirazione dal drappo di seta gialla amabilmente annodato dai protagonisti della leggenda del Nodo d’Amore ad opera del maestro orafo Alberto Zucchetta, cittadino onorario di Valeggio e realizzatore del piatto celebrativo e degli ambiti premi che quest’anno andranno a Sandro Boscaini, Alfredo Troisi e Marileno Brentegani (premio raffigurante la ninfa Silvia) e a Simonetta Chesini e Alessandro Foroni (targa premio Nodo d’Amore per il giornalismo). «Ad accompagnare il principe della cucina valeggiana – afferma Romano Emilio Bressanelli, presidente dell’associazione ristoratori di Valeggio) saranno altri prodotti che, per le loro caratteristiche di autenticità e abbinabilità meritano un posto nelle ricette dei ristoranti associati». La serata del 16 giugno, che vedrà coinvolta anche Silvia Nicolis, presidente del Museo Nicolis di Villafranca, avrà inizio al tramonto, con un percorso di degustazione di questi prodotti tipici lungo la discesa dei giardini e si concluderà dopo la cena con un sontuoso spettacolo pirotecnico notturno accompagnato dalle note di grandi compositori internazionali».



L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

LE VOSTRE LETTERE

Le Vostre Lettere

POLITICA

“La Destra non esiste più” Caro Direttore, Da anni sto meditando questo chiarimento sulla destra storica. Da anni ho osservato attentamente gli sviluppi della destra. Da anni ho potuto constatare una lenta deriva del Partito. Da anni assisto ad un saccheggiamento dei valori di destra. Da anni ho potuto constatare che nuovi partiti o movimenti nascenti nell'area moderata, usano la destra per fortificare la ragione della loro esistenza sul territorio nazionale . Da anni il Partito si sta frastagliando in nuclei di Destra proclamandosi ''Moderati di Destra', in senso cronologico “Fratelli D'Italia”, “Nuovo centro Destra” – Lega di Salvini e da ultimo anche “Italia unita di Corrado Passera, minando di fatto l’unione del partito. AI riguardo è bene precisare che, scelte politiche di Destra diverse da quanto previsto dallo statuto costitutivo, andrebbero ratificate da un Congresso, di conseguenza, ad Alfano, dovrebbe essere vietato usare l’espressione Centro/Destra, bensì: Centro Moderato o altro, evitando la parola Destra. No, la destra storica deve essere un'altra

cosa, la Destra Storica deve avere (come sempre sosteneva fermamente Giorgio Almirante) una autonomia propria, attenta a non veder annacquati i suoi valori portanti. E’ sotto gli occhi di tutti l’errore pagato a caro prezzo da Gianfranco Fini quando decise di aderire incondizionatamente alla Casa delle Libertà di Silvio Berlusconi. A dire il vero, il congresso di Fiuggi, non aveva digerito bene questa decisione. Infatti oggi abbiamo una destra divisa, debole, spesso aggredita e usata dalle nuove realtà politiche. L’esistenza di un forte e incisivo partito di destra, renderebbe inutile l’affaccio sulla scena politica di Movimenti o altre organizzazioni – non partiti come spesso definiscono giornalisti e anche politici -. Al riguardo si definisce partito chi è radicato sul territorio con una propria storia alle spalle, non certamente chi nasce oggi e muore domani. E’ fuori dubbio che quanto precisato in merito alla costituzione di nuove organizzazioni politiche e il fenomeno di frantumazione sta creando una profonda confusione nel popolo votante che, spesso,

non ne comprende le motivazioni. Di conseguenza, con il timore di eleggere persone sbagliate, spesso non esprime il suo voto, alimentando ovviamente il fenomeno dell’astensionismo.Un biasimo particolare va rivolto agli uomini di destra e ai Dirigenti o Coordinatori veneti che nel recente passato (per scopi e interessi politici personalistici) hanno appoggiato questo o quel movimento politico a scapito di una vera unità di destra e ai quali va precluso in futuro il rientro in un forte e deciso partito di destra storica. Ora sarà mia cura contattare al più presto tutti i vertici politici delle varie organizzazioni di destra esistenti sul territorio, onde valutare la possibilità di una unione di destra in grado di riprendersi quel ruolo occupato da un nobile partito, in grado di donare entusiasmo operativo al Suoi componenti e nel contempo infondere sicurezze e certezze al Suo Popolo, assolutamente in grado di costituire una valida alternativa all’attuale, frastagliata e buonista (solo a parole) sinistra italiana. Renato Micheletti

CAVAION. L’ASPARAGO D’ORO Si è svolta lo scorso 14 maggio la cerimonia di premiazione del 47° Concorso de “L’Asparago d’Oro”, nell’ambito della festa degli Asparagi 2015 di Cavaion Veronese. Ad ospitare la serata la sala civica E.Turri in Corte Torcolo, che ha visto “incoronare” vincitori Giovanni Peretti - sezione Cavaion ed Emilio Bedendo - sezione provincia Verona.

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EXPO

“Più approfondimenti” Egregio Signor Direttore Expo 2015 di Milano è il più grande evento che sia mai stato realizzato sul cibo e la nutrizione col tema per l’esattezza molto ambizioso: “Nutrire il pianeta, energia e vita”. Sarebbe un errore soffermarsi soltanto sull’impatto economico, vista la portata esistenziale che riveste il cibo nella vita delle persone del mondo. Anche Papa Francesco ha sottolineato l’importanza fondamentale del passare dalle enunciazioni ai fatti concreti, per la risoluzione della fame di una gran parte del pianeta. Un recente rapporto dell’ONU quantificava in 800 milioni le persone sottonutrite, 12,50% e cioè un abitante su 8 dell’intera popolazione mondiale. Tutto ciò suona scandaloso pensando che al tempo stesso c’è il resto della terra che vive nell’eccesso. Emblematico al riguardo lo spreco di cibo, quantificato dalla Fao (organizzazione dell’ ONU la fame nel mondo) in 1,3 miliardi di tonnellate, ovvero un terzo di quanto destinato alla alimentazione umana. Così pure solo il 43% dei prodotti agricoli è effetti-

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si sarà riscoperto un po’ più consapevole nelle proprie scelte di ogni giorno, sarà già il segno che l’ Expo avrà raggiunto qualche piccolo obiettivo. Giancarlo Maffezzoli vamente consumato. Il resto viene sprecato nel percorso spesso lunghissimo tra il campo e la tavola. L’Expo non dovrebbe limitarsi ad essere una vetrina, ma creare percorsi di educazione, offrire anche spazi di approfondimento, presentare le buone pratiche in atto, individuare prospettive concrete anche su temi molto delicati e sensibili. E al tempo stesso non nasconda sotto il tappeto le tante ingiustizie e le altre forme di sfruttamento umano e ambientale, l’attività delle organizzazioni criminali, le contraffazioni alimentari, e tutto quel “pane nero”dell’illegalità che imperversa e impoverisce i più deboli. Senza dimenticare che l’uomo non vive di solo pane, ma di un nutrimento spirituale, come buone relazioni, fruizione di istruzione e cultura, nonché di comunione con Dio e con gli altri. E se alla fine, qualche scettico

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 22- 05 - 2015


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LE VOSTRE LETTERE

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IMMIGRATI 1

“Trovare soluzioni” Basta, è ora di finirla con questa immigrazione clandestina. Oltre che una vergogna, perché finanzia i malavitosi, diventa pure un delitto in quanto fa perdere la vita a centinaia di persone: si vedano le ultime 400 annegate vicino alle coste della Libia. Tutto ciò è una responsabilità che si devono assumere Renzi, Alfano e Gentiloni che permettono tutto questo senza intervenire drasticamente. Bisogna assolutamente fermare questo traffico umano facendo fare dietro front ai barconi alla loro partenza dalle coste del Nord Africa, in particolare dalla Libia, così come fanno gli altri Paesi. Fare ciò è un dovere umano, così quello di aiutare questa gente a casa loro il che darà, oltretutto, più serenità e sicurezza a casa nostra. Tutto ciò in quanto la nostra gente si sente abbandonata dalle Istituzioni le quali riservano più attenzione ai clandestini che agli italiani. Questo inoltre favorisce pure l’arrivo della criminalità, vedesi il costante aumento delle ruberie e violenze alle persone, specie se anziani. Infatti il nostro Paese non è mai stato così insicuro e con poca protezione. E’ inoltre sotto gli occhi di tutti che si pensa di aiutare più gli stranieri che gli italiani. Cari connazionali, cari Veneti, ormai non c’è alcun dubbio, bisogna dare il nostro consenso a chi afferma di pensare prima agli italiani e qui in Veneto ai Veneti. Renato Tomezzoli

IN GITA CON GLI ARTIGLIERI

Per ulteriori informazioni Alessandro Reggiani Responsabile Marketing - Tel. 335 1240803 alessandro.reggiani@reggianivisual.it

E’ in programma per domenica 5 luglio una gita a Lucca e la fortezza di Montecarlo organizzata dall’associazione nazionale Artiglieri d’Italia – sezione Damiano Chiesa di Castelnuovo del Garda. La partenza è prevista alle ore 5.30 in pullman con destinazione Lucca e i suoi tesori d'arte e di storia e la fortezza di Montecarlo. Dopo la visita a piedi della città è previsto il pranzo in un ristorante nel centro storico di Lucca e, nel pomeriggio, partenza per il vicino caratteristico paese di Montecarlo con la sua Fortezza del XII secolo. Alle ore 17,00 partenza per il ritorno a Castelnuovo del Garda con arrivo previsto alle ore 21,00 circa. Iscrizioni entro il 14 giugno: Bussola Amelio (340.1170444), Loda Alessandro (045.7570223), Busnello Aldo (045.7570728), Montresor Ferruccio (045.7575021), Bertoldi Nazzareno (045.7595310), Cortese Giorgio (045.7552979)

4 IMMIGRATI 2

“Diamo una mano”

Caro direttore, anche noi siamo stati e siamo emigranti, da sempre! Ma allora perché non capiamo questi popoli, nostri fratelli, o meglio, non vogliamo capire questo esodo? Terribile, molto peggio delle nostre migrazioni, che sono iniziate nei primi del ‘900 quando - mi raccontavano i miei genitori a cui a loro volta l’avevano raccontato i miei nonni – di questi bastimenti che attraversavano l’oceano per andare nelle Americhe dove eravamo trattati da pezzenti, derisi, maltrattati…e non c’era la guerra in Italia, c’era la fame! Gli immigrati che oggi raggiungono le nostre coste fuggono pagando migliaia di dollari lasciando tutto, affetti, ricordi…E chi non possiede nulla da vendere per pagare questi viaggi della speranza ? Chi non ha nulla sopporta vessazioni , stupri, la morte! Allora, se siamo uomini e donne veri non dobbiamo stare alla finestra a guardare, a compiangere questi popoli, ma dobbiamo scendere in piazza, visto che lo facciamo ormai per qualsiasi cosa, perché l’Europa, le Americhe, tutto il mondo devono mettersi una mano sulla coscienza. Siamo uomini di quel Dio che è di tutti, che ci perdona con la sua misericordia. Noi invece siamo diventati insensibili, egoisti e senza misericordia. Diamoci una mossa, perché anche i cosiddetti animali sono solidali tra di loro. Coraggio Italia, italiani e politici di destra, sinistra e centro, anarchici, atei, credenti, dimostriamo al mondo che qui nel nostro paese non ci sono solo il grande Papa Francesco, la pizza, le opere d’arte, ma ci siamo soprattutto noi che siamo troppo importanti per rimanere inascoltati. Coraggio, viva l’Italia, viva il 25 aprile, festa della Liberazione, perché senza regole non esiste libertà. E diamo finalmente un buon esempio ai nostri figli e ai nostri nipoti che non ci dicano solo che siamo dei “rompi”! Lettera Firmata


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LE VOSTRE LETTERE 25 APRILE

DISCOTECHE

“Tra quelle di ieri e quelle di oggi” Caro direttore, sono una donna (e una nonna) dei favolosi anni ’60 di Torino e vorrei parlare di cosa succedeva nel torinese in quell’epoca irripetibile. Prima di tutto le discoteche non c’erano ancora ma si facevano belle feste in casa la domenica pomeriggio con i dischi 45 giri in vinile, con i genitori che andavano in un’altra stanza, ma che, come diceva il grande poeta israeliano Gibran, erano l’arco che scoccava e noi le frecce. Ci guardavano con i loro occhi adulti, ci amavano. Noi ci sentivamo molto amati e, anche se contestavamo i loro consigli, in fondo sapevano che ci erano dati per il nostro bene. Eravamo veramente felici e spensierati, cosa sconosciuta ai nostri adolescenti d’oggi, nonostante i vestiti firmati, lo studio fino ad età avanzata incredibilmente mantenuti dalle famiglie, i telefonini già a 5 – 6 anni (ma a cosa servono a quell’età???). Noi non avevamo nemmeno il telefono in casa eppure comunicavamo ugualmente con le lettere, con la parola! Negli anni ’60, come dicevo, si andava anche oltre alle feste in casa, in collina, nei bei bar e con il jukebox, tre canzoni 100 lire, nei pomeriggi di sabato o di domenica. Ai morosi era concessa dopo i 18 anni di uscire la sera fino a mezzanotte. Il giovedì, il sabato e la domenica erano i giorni dei morosi, ebbene sì! C’erano regole ben precise e senza regole non c’era libertà. E noi eravamo liberi di cuore e di testa. Ogni 15 giorni si facevano le gite in montagna con la parrocchia: c’era un meraviglioso giovane parroco, don Virgilio, che organizzava con il Centro turistico giovanile delle belle uscite. Si andava vestiti “pesante”, veramente pesante, con i famosi scarponi in cuoio con i lacci che ci tenevamo ai pedi dal

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mattino alla sera…Ci lanciavamo giù dalle montagne di Sestrierre, Courmayeur, Cervinia, senza skilift: si portavano gli sci di legno su in cima a piedi…e senza sapere nulla di sci ci si lanciava giù. Si mangiava al sacco e si andava al bar a bere il vin brulè. Che tempi! Che meraviglia! Vista l’emancipazione nata allora, fin dai 13 anni si fumavano le sigarette francesi o le nazionali. Fumavamo tutti…perché altrimenti non eravamo emancipati! Si bevevo il gin – fizz - più limone che gin – ma eravamo pieni di gioia…Ma come mai i genitori d’oggi non si ribellano per il bene dei propri figli ai nuovi orari delle discoteche, aperte da mezzanotte alle sei del mattino? Prima dell’apertura questi ragazzi adolescenti dove vanno? Nei bar ovviamente, a bere, così arrivano in disco già mezzi andati dove c’è una musica tecno a volume esagerato e dove ancora si beve! E poi i genitori piangono perché i figli muoiono in incidenti stradali o si strapazzano con ogni tipo di droga, liquori e birra! Allora coraggio: nella vita oltre alle regole ci vuole tanto coraggio! Fate una petizione, cari genitori, a questo Governo che ha un “capo” giovane che ha ancora figli piccoli e forse può capire che non si può andare avanti così. Ci vuole un segno, una svolta a tutto questo permissivismo. Le discoteche riaprano alle 10.00 e chiudano alle 2.00. Ai minori non di vendano super alcolici. Smettetela cari genitori di piangervi addosso e fate le persone responsabili: fate adesso voi, che avete l’età di mia figlia, i quarantenni ramapanti: ribellatevi a questa società che non ha più valori. La colpa è solo nostra, genitori e nonni anni ’60! Maria Rosa Beltramo

“Conoscere tutta la storia” Siamo nel 2015 e le figure che dovrebbero insegnare, a noi e ai nostri ragazzi nelle scuole, la storia vera - senza sfumature personali di qualsiasi colore politico - continuano imperterrite a distinguere e a dare una diversa importanza a nostri connazionali morti ammazzati per i valori che andavano a difendere e per i quali hanno sacrificato la loro vita. Mentre scrivo siamo vicini alla festività del 25 aprile, siamo tempestati da una serie di spot di manifestazioni atte a non farci dimenticare che cosa sia stato il nazi-fascismo e quanti ebbero a perdere la loro vita durante quegli anni così oscuri per l'intera esistenza umana. Di certo credo fermamente che sia giusto far conoscere quali errori madornali siano stati fatti dall'uomo nella storia passata e a cosa porti l'odio. Quello che mi ha spinto a scrivere è il fatto che, ancora oggi, non si voglia dare la stessa importanza a tutti quei nostri compatrioti che, in quegli stessi giorni, sono stati trucidati dai partigiani in molteplici

case, strade e piazze italiane. E' da festeggiare il fatto che furono ammazzati, solo perché fascisti, migliaia e migliaia di italiani? Io credo fermamente di no! Sono pagine oscure, fin troppo manipolate dai nostri politicanti di sinistra che nel dopoguerra presero il sopravvento in Italia. Non si è mai voluto descrivere che ci furono fucilazioni, violenze su donne e bambini, e quant'altro, anche da parte di squadre partigiane. Il 25 aprile non dovrebbe essere un'occasione di festa, ma un giorno del ricordo di tutti i morti, senza nessuna distinzione di colore politico. I morti sono morti e a morire furono gli Italiani. Un altro appunto che vorrei fare, in questo caso ai nostri governanti del comune di Fumane, è capire perché quest'anno in occasione della "giornata del ricordo" - ricordo di tutti gli italiani morti nelle foibe ad opera dell'esercito di Tito e di chi, in nome di un'ideologia politica, lo appoggiava - non sia stata organizzata nessuna iniziativa in merito (al contrario

degli anni precedenti). Perché nelle scuole i nostri ragazzi non sono stati coinvolti in iniziative simili a quelle organizzate per il 25 aprile? Il mio pensiero è che l'ignoranza (presa letteralmente come significato di ignorare), è un metodo usato - in questo caso dai comunisti - per affossare tutta una serie di fatti che nel dopoguerra sono continuati a succedere. Non raccontare, non portare a conoscenza, significa non permettere alla gente di ragionare e di farsi un'idea chiara della storia e di quei sanguinosi giorni. Mi auguro che in futuro si riesca a dare maggiore rilevanza, soprattutto nelle scuole, ai tragici eventi legati all'esodo Giuliano Dalmata. I sondaggi purtroppo ci dicono che meno di un italiano su due ne è a conoscenza. Inoltre sarebbe opportuno cambiare il senso del 25 aprile: dovrebbe essere una giornata dedicata al ricordo di tutti gli Italiani morti per l'Italia e per i loro ideali. Davide Bianchi


CRONACHE

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LE STATISTICHE. Il 2014 ha registrato un incremento di arrivi e presenze

MALCESINE-MONTE BALDO

I dati sul turismo sono in aumento

Stazione sci Passo avanti

Vi ricordate i piagnistei dello scorso anno? Turismo in crisi, la pioggia e il maltempo a rovinare l’estate, strutture ricettive con posti liberi in piena stagione. A distanza di mesi i dati elaborati dalla Provincia di Verona testimoniano una realtà ben diversa da quella raccontata dagli operatori turistici del Garda. L’anno solare 2014 registra un aumento sia a livello di presenze 164mila 504 (+1,45%) che di arrivi 67mila 112 (+2,87%). Nello specifico la Riviera degli Olivi nei dodici mesi dell’anno scorso ha realizzato 11milioni 507 mila 929 presenze per 2

milioni 405 mila222 arrivi. I dati si riferiscono a diciannove paesi del comprensorio Garda-Baldo (da Malcesine a Peschiera, da San Zeno di Montagna a Valeggio) con Lazise sul podio per il numero di presenze (3 milioni 102 mila 598) e arrivi (546mila664). Dati importanti grazie ai tanti campeggi a quattro stelle che insistono nel comune lacisiense. Alle spalle di Lazise, molto staccate, “lotta” a due tra Peschiera e Bardolino con la città arilicense prima nelle presenze (1milione 865mila567) e il Comune del medio lago in vantaggio negli arrivi

(366mila 302). In particolare Bardolino è il paese della sponda veronese del lago che registra il maggior numero di presenze (716 mila608) e arrivi (185mila726) nel settore alberghiero. Giù dal podio Castelnuovo del Garda che supera di poco il milione di presenze (1milione 18mila 359), centro comunque in crescita come i primi tre (Lazise, Peschiera, Bardolino) nella speciale Top ten. Sempre a livello di statistiche secondo un recente studio della Camera di Commercio di Verona, relativo all’anno 2013, il Lago di Garda costituisce il maggior

polo di attrazione turistica dell’intera Provincia di Verona. Soprattutto per i turisti stranieri (84% del totale presenze della zona). Al vertice del turismo lacustre troviamo i tedeschi seguiti a distanza da olandesi, Gran Bretagna. Fra i turisti italiani che prediligono la zona del lago spiccano quelli provenienti dalla Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Sul Garda sono 459 gli esercizi alberghieri per un totale di 29mila496 posti letto; nel settore extralberghiero 79mila 597 posti letto per 2mila892 strutture. Stefano Joppi

La Commissione VIA ha risolto l’impasse burocratico che metteva a rischio la stazione sciistica in località Malcesine–Monte Baldo, approvandone definitivamente il progetto. A darne l’annuncio, lo scorso 6 maggio, il consigliere tosiano Andrea Bassi, presidente della Commissione Trasporti in Consiglio regionale, che ricostruisce la vicenda delle piste all’interno della Riserva istituita a luglio 2014 a Venezia. Perché proprio questa “tutela”, approvata per legge 10 mesi fa, metteva a rischio l’attività turistica, indispensabile per l’Alto Garda e per l’intera economia della zona. «Di fatto – dice Bassi – è stato dato dalla Commissione VIA un formale riconoscimento di un comprensorio sciistico di straordinaria importanza, esistente da più di 60 anni. Dopo che l’area è entrata nella tutela della Riserva regionale, il gestore si sarebbe trovato nell’impossibilità di aprire le piste con gravi danni economici e sociali derivanti dalla mancata attività: circa 200 mila euro di incassi, l’assunzione di personale stagionale, la perdita di immagine quale importante polo sciistico della provincia, la svalorizzazione dell'intero comprensorio. Lo scorso 10 luglio – spiega Bassi – il Consiglio regionale aveva dato il via unanime alle due riserve naturali del Monte Baldo, la Lastoni-Selva-Pezzi e la Gardesana Orientale. Di proprietà della Regione dal 1990, le due riserve, inserite nell’elenco delle aree naturali protette, non erano fino ad allora formalmente istituite. Con quel provvedimento, da me presentato, è stata riconosciuta maggiore tutela a due ecosistemi di grande valenza ecologica ed ambientale, per la presenza di specie di interesse botanico e faunistico rare ed endemiche. La Legge – continua Bassi – ha previsto anche all’interno delle Riserve la sopravvivenza delle attività già presenti da tempo, tra cui appunto le piste di Malcesine-Monte Baldo e alcune fortificazioni della Prima Guerra. La Commissione VIA di oggi ha approvato appunto questa ‘compresenza’ dando il via libera al progetto della pista da sci. Una buona notizia per le attività turistiche locali, che altrimenti avrebbero visto una ingiusta penalizzazione a vantaggio di quelle (già avvantaggiate) della limitrofa Provincia Autonoma».

IPSAR BARDOLINO / SCAMBIO CULTURALE Prosegue lo scambio culturale del Carnacina con il Shrewsbury College of Arts and Technology, in Inghilterra. Undici studenti ( Simone Santoro,Ketty Bonatti,Nicole Chignola,Chiara Banterle,Marta Fasoli, Andrea Lavarini,Eleonora Magnanini,Giada Marconi,Leonardo Annichini, Sara Speri, Davide Zeni) di Bardolino sono stati ospitati presso la nuova sede di London Road del College inglese per la fase all’estero dello scambio, alla sua nona edizione. Gli studenti italiani, ognuno ospite presso la famiglia del proprio corrispondente inglese, ha partecipato ad un programma di visite che ha incluso il famoso Entertainment Park “Alton Towers”, il castello di Warwick e la capitale Londra, oltre naturalmente alla graziosa cittadina di Shrewsbury, luogo di nascita di Charles Darwin e sede dell’annuale Flower Show. Nel corso della settimana, gli studenti italiani hanno anche preso parte ad una serie di lezioni nelle cucine del College, preparando e gustando piatti tipici della tradizione inglese quali il Roast Beef con lo Yorkshire Pudding, specialità etniche .A ringraziamento dell’ospitalità ricevuta, i ragazzi del Carnacina, guidati dallo chef Giuseppe Bischetti e dai docenti Nicola Mirandola e Tiziana Bertelli, si sono cimentati nella preparazione e nel servizio dell’ormai tradizionale Gala Dinner Italiano, durante il quale hanno dato prova di grande professionalità ed entusiasmo. Il gruppo inglese è approdato a Bardolino nei primi giorni di maggio. Durante la permanenza in Italia, sono state realizzate visite professionali e itinerari turistici sia nella splendida cornice del lago sia a Verona e Venezia ma, soprattutto, la sera dell’8 Maggio, l’atteso Gala Dinner preparato dalla squadra inglese, guidata dallo chef Steve Poole.Grazie a questo importante progetto che il Carnacina organizza annualmente, i ragazzi italiani, tornati in Italia entusiasti dell’esperienza e desiderosi di ripeterla, possono mettere alla prova e migliorare le proprie competenze linguistiche grazie al contatto con i compagni inglesi in ogni momento della giornata e in vari contesti. Un’esperienza di full immersion impagabile. Maurizio Marogna


CRONACHE

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LINEA FERROVIARIA. Passeggiata popolare da Castelnuovo a località Confine

GARDA

Il corteo di protesta: «No all’alta velocità»

Festa delle Fate il 20-21 giugno

Quattro chilometri a piedi, da piazza della Libertà a Castelnuovo fino a località Confine, per dire “no” alla linea ferroviaria ad alta velocità. Si è svolta lo scorso 9 maggio la seconda passeggiata popolare organizzata in territorio veronese dal Coordinamento No Tav Brescia-Verona, dopo la manifestazione di Peschiera lo scorso 14 febbraio. Nonostante il numero dei partecipanti fosse dimezzato (circa 300 le persone che hanno preso parte al corteo) la massa critica c’è stata, anche perché per un’ora e mezza abbondante il tratto di regionale 11 interessato dal passaggio della marcia è stato chiuso al traffico. Massiccio il dispiegamento di forze dell’ordine che ha scortato i manifestanti scesi in strada per dire «no» alla linea ferroviaria ad alta velocità nel tratto compreso tra Brescia e Verona, una

delle zone più critiche dato l’attraversamento del basso lago e di centinaia di ettari di vigneto Lugana. Ai blocchi di partenza anche il sindaco di Peschiera Orietta Gaiulli e il suo vice Tiziano Cimarelli (candidato alle regionali nella lista Razza Piave affiliata a Flavio Tosi, «ma sono qui solo come vicesindaco di Peschiera», ha dichiarato), il sindaco di Medole (Mantova) Giovanni Battista Ruzzenenti (l’unico

con la fascia tricolore) e per la prima volta il sindaco di Castelnuovo Giovanni Peretti, che è rimasto fino alla fine. Tra i manifestanti altri candidati al consiglio regionale del Veneto, tra cui esponenti del Movimento 5 Stelle e de L’Altro VenetoOra possiamo (area di sinistra). Presenti, ma senza delega ufficiale, alcuni candidati schierati col Pd di Alessandra Moretti, oltre ai consiglieri di opposizione a

SANTUARIO DEL FRASSINO Lunedì 11 maggio il Santuario del Frassino ha celebrato la solennità dell’apparizione della Madonna, avvenuta 505 anni fa. Era l’11 maggio 1510 quando a un contadino della zona (Bartolomeo Broglia), che aveva invocato l’aiuto divino dopo essere stato minacciato da un serpente, comparve tra i rami di un albero di frassino una piccola statua rappresentante la Madonna con in braccio Gesù. In questo luogo “miracoloso” pochi mesi dopo fu eretta una cappella, che negli anni passò sotto la gestione dei frati Francescani minori diventando poi una vera e propria chiesa a cui venne in seguito annesso un convento, arrivando fino ai giorni nostri. I 505 anni dall’apparizione sono stati ricordati con la messa solenne presieduta dal vescovo di Verona Giuseppe Zenti e concelebrata con i frati del Santuario e i sacerdoti del lago veronese. Per tutto il mese di maggio, dedicato alla Madonna, continuano inoltre i pellegrinaggi serali delle parrocchie veronesi, bresciane e mantovane. K.F.

Castelnuovo Marcello Giacomelli (M5S), Giovanni Dal Cero e Cinzia Zaglio (Castel Nuovo in Comune). Poca la partecipazione della gente del luogo: «C’è ancora poca informazione su questo enorme problema» - sostiene Zaglio, mentre secondo il sindaco Peretti «le persone hanno paura di schierarsi e protestate». Durante la marcia sono stati ricordati alcuni dati sull’impatto della Tav, come i 36mila metri quadrati di aree boschive tra Brescia e Verona che verranno rasi al suolo. Daniele Nottegar, portavoce del Coordinamento No Tav Brescia-Verona si dice soddisfatto della manifestazione: «È riuscita, anche se ci aspettavamo maggiore partecipazione. La vera assente è la politica: nonostante le indagini aperte dalle procure e le inchieste giornalistiche l’opera va avanti. Cosa deve succedere ancora? Con 62 milioni di euro per ogni chilometro di Tav», ribadisce, «si potrebbe finanziare una miriade di opere davvero necessarie». Katia Ferraro

Sabato 20 e domenica 21 giugno torna a Garda la Festa delle Fate. Il Lungolago Regina Adelaide si vestirà di colori tra cultura, storia, magia, arte e musica. Ospiti della festa delle Fate prestigiosi autori legati al mondo fantasy e al territorio di Verona e del Lago di Garda. In occasione del Solstizio d’Estate si rende omaggio al grande Shakespeare e tra racconti di avventura e d’amore si rivive la magia e il sogno della notte di mezza estate tra riti propiziatori, musica, meditazione e armonia. Molti gli appuntamenti pensati appositamente per i bambini, intrattenuti da creature del piccolo popolo e dei boschi con giochi e racconti di fiabe. Si alterneranno attività di laboratori di pittura e di costruzioni con il legno, musicoterapia, sfilate con elfi e fate, story cubes e inventafavole. Gli insegnanti e i Maghi della scuola ispirata a Harry Potter aspettano tutti i bambini babbani per farli diventare dei bravissimi apprendisti maghi. Non mancheranno le lezioni di magia, le sfide con bacchette magiche e le lezioni di volo. A disposizione gratuita trattamenti Reiki, Lettura Psicomagica dei Tarocchi, Oculoiridimante, incontri di meditazione sonora anche con le campane tibetane. E ancora il “rito della consapevolezza dei 4 elementi”, magici momenti alla scoperta dell’importanza dell’equilibrio dei 4 elementi; il rito di “Iniziazione ai poteri delle Fate”; il “Matrimonio Elfico” al quale chiunque può partecipare e celebrare il rito dell’amore; “Scopri il nome del tuo Elfo”; ” l’accensione del Fuoco Sacro” (sabato notte); lo straordinario spettacolo di bolle giganti. Torna inoltre per il quarto anno la magia del Cosplay, l'arte di travestirsi e interpretare un famoso personaggio di cartoni, film, videogiochi o fumetti. Domenica 21 giugno dalle ore 15.30 Contest Cosplay tradizionale e Contest speciale dedicato a Harry Potter che premia il personaggio più somigliante. La manifestazione inizia sabato 20 dalle 19.00 alle 24.00 e domenica 21 dalle 11.00 alle 23.30. Informazioni: www.lafestadellefate.it – cell. 349.2262952


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

BARDOLINO-LAZISE. Nel giardino della scuola è stato messo a dimora un ulivo

Marco, Cristina, Gabriel

rivivono al Carnacina Un olivo per non dimenticare. Commovente e sentita cerimonia all’istituto alberghiero “Carnacina”, in ricordo di Cristina Ruiz Akintui, del compagno Marco Magnani (39 anni), e del figlioletto di lei Gabriel (5 anni). Tutti morti a fine gennaio in un tragico incidente nel rio Marañón, affluente del Rio delle Amazzoni in Perù, quando la barca dove i tre viaggiavano si è rovesciata. Erano in vacanza nel Paese di lei anche per preparare i documenti necessari per le nozze, già decise una volta rientrati sul Garda. Un lutto che ha sconvolto la vita dei familiari, delle comunità di Lazise e Bardolino e tanti conoscenti dei due giovani che proprio all’Alberghiero, in tempi diversi, avevano condotto i loro studi. E sono stati gli ex compagni di classe di Cristina a chiedere all’istituto di poter mettere a dimora, nel giardino della scuola, un olivo per ricordare la figura di un’amica e compagna tanto amata. Un giorno quello scelto, il 30 aprile, non casuale ma semplicemente la data del venticinquesimo

compleanno di Cristina. Un gesto di affetto sincero accolto senza esitazione dal preside della scuola Eugenio Campara. All’incontro non hanno voluto mancare i primi cittadini di Bardolino e Lazise, Ivan De Beni e Luca Sebastiano, accompagnati dagli assessori Elena Avanzini e Lauro Sabaini e soprattutto l’ex preside Loriano Turolla pubblicamente ringraziato dalla mamma di Cristina, Gabriella. Tra le lacrime, ma con una forza d’animo e tempra davvero unica, ha ricordato quando si recò dal dirigente scolastico per comunicarle che la figlia, i-

scritta al terzo anno, era rimasta incinta ma entrambe non volevano assolutamente perdere l’ultimo anno di corso. Voleva che sua figlia si diplomasse perché “lo studio aiuta a vivere, dà un futuro”. E proprio le parole d’aiuto di Turolla (“Non si preoccupi. Siamo con voi! Troveremo una stanza per farla allattare a scuola”) fece tornare il sorriso a Gabriella e Cristina. Quel sorriso che hanno stampigliato nella mente i compagni di classe di Cristina che nel 2010 ottenne il diploma triennale. Per tutti hanno parlato Arianna Lavarini di Sant’Anna d’Alfaedo ed Enrico

Aldrighetti tratteggiando, davanti ai familiari di Marco e Cristina, un quadro di due giovani che si amavano e presto avrebbero coronato il loro sogno d’amore con il matrimonio. «Cristina era una persona solare, il suo sorriso era uno di quelli che ti scaldano il cuore. Aveva lasciato il Perù ma qui era felice perché aveva trovato persone che le hanno voluto bene fin da subito. Era una bellissima mamma. Gabriel era un bambino davvero dolce e nonostante fosse piccolo voleva aiutare tutti. Marco era l’uomo giusto per Cristina ed il papà perfetto per Gabriel, era evidente che fossero fatti per stare insieme». Parole che hanno toccato i sentimenti più profondi di tutti i presenti e tra loro anche i rappresentanti della scuola dell’infanzia “Luigi Butturini” di Lazise dove andava a scuola il piccolo Gabriel. Alla cerimonia anche gli insegnanti che hanno avuto Cristina come studentessa, nella stessa scuola dove Marco si era diplomato cuoco nel 1995. Stefano Joppi

21 8 PARCO TERMALE VILLA DEI CEDRI Grande giornata mercoledì 8 aprile per il Parco Termale del Garda di Villa dei Cedri che ha ospitato il primo Sponsor Day Hellas Verona. Numerose le personalità presenti, tra cui Maurizio Setti, Presidente dell’Hellas Verona, Giovanni Gardini, Vice Direttore Generale, Andrea Mandorlini, allenatore Hellas Verona, Sandro Mazzola, Team Manager, Enrico Nicolini, collaboratore tecnico. Numerosissimi anche gli sponsor che hanno preso parte all’evento, da Franklin Marshall e Nike a Leaderform e Agsm, fino a Manila Grace, Sec Ponteggi, Sartori Vini e molti altri. Nicola Cecere, giornalista inviato della Gazzetta dello Sport, ha presentato in anteprima, proprio allo Sponsor day, il libro “Uno storico scudetto” di cui lui stesso è uno degli autori. Una giornata speciale, svoltasi in una cornice altrettanto speciale, quella del Parco Termale del Garda di Villa dei Cedri, di cui è Amministratore Delegato Anna Lisa Nalin, che ha sviluppato, in collaborazione con il Centro Bernstein di Verona, programmi in grado di esaltare le qualità terapeutiche dell’acqua termale e dei minerali in essa contenuti per le attività motorie e le sedute di defaticamento per gli sportivi, in particolare l’Hellas Verona – ed altre realtà sportive – che hanno scelto il Parco Termale del Garda per i calciatori gialloblù. www.villadeicedri.com - villadeicedri@villadeicedri.com - tel.045 7590988

FINALMENTE UN LIBRO DA VIVERE, DA REGALARSI E DA REGALARE “Amo pensare che chi toccherà il mio libro,… che lo aprirà, che lo sfoglierà, che lo leggerà, ad ogni pagina ne senta l’intenso calore, ... per arrivare alla fine con le dita bruciate, ma senza sentirne il dolore, … ma la felicità!” E’ un aforisma firmato Hugo Trety. Un aforisma che ben riassume quanto in “366 Sfumature di Luce” l’autore è riuscito a racchiudere. Ho conosciuto Ugo quasi casualmente, grazie ad un’esperienza di volontariato che ci accomuna. Alla fine, da questa nostra conoscenza, è nata un’amicizia che nel tempo è cresciuta ed è continuata. Potrei descrivere Ugo molto a lungo, ma credo che l’aggettivo più esauriente possa essere “eclettico”. Ed è proprio questa sua caratteristica che lo ha condotto alla decisione di scrivere un libro. Non un libro “normale” ovviamente, ma un libro che definirei “sui generis”, ispirato – a detta dell’autore – da frasi e intuizioni che gli arrivano improvvise e che lui stesso non sa spiegare, bello, interessante e che rappresenta - a mio avviso - un modo diverso di fare cultura. “366 Sfumature di Luce” non è semplicemente una raccolta di aforismi presentata in una veste diversa dall’ordinario: è uno scrigno di esperienze vissute, di vita interpretata ed elaborata dall’animo umano. Ogni pagina del libro di Ugo rappresenta un modo di percepire il mondo intorno, filtrandolo attraverso la sua personale sensibilità. Ama tutto della vita Ugo, ed è proprio la vita nelle sue mille sfaccettature che lui riesce a fotografare attraverso la scrittura e i suoi aforismi, a volte seri a volte ironici, a volte semplici a volte sarcastici…ma sempre reali e veri. «Gli aforismi possono essere anche sculture, quadri, fotografie. I miei sono fotografie – dice lui stesso -. Fotografo la realtà, scrivendo. Ascolto le persone parlare, ho imparato ad osservare, a guardare, a scrutare, a entrare dentro, ho imparato a leggere, non solo quello che c’è scritto, ma anche quello che non c’è scritto». Alla fine di questo libro Ugo ha inserito alcuni aforismi che evidenziano la sua originalità, persino nel nome: afosie, perché scritti in rima. La loro musicalità fa da cornice a “366 Sfumature di Luce”, un libro per tutti e dedicato a tutti, da tenere a portata di mano, ogni giorno, da leggere e rileggere ancora, perché a seconda degli stati d’animo ciò che leggiamo può assumere un significato e un sapore diverso. E non posso che concludere con un aforisma: “Possiamo avere pensieri pesanti come pietre o leggeri come piume; ma è ciò che riusciamo ad essere che entrambi li possiamo far volare”. Rosanna Pancaldi Chi è interessato all’acquisto del libro può prenotarlo direttamente presso l’autore a questo indirizzo: hugotrety@libero.it


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

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LAZISE. Il chiosco demaniale, intanto, è stato ripulito e sgomberato dai rifiuti

PASTRENGO/UNA COMMEDIA AL MESE

“Capannina Beach” potrebbe risorgere

Rassegna teatrale quasi in archivio

L’ex “Capannina Beach”, il chiosco demaniale che si trova sul lungolago “La Guglia” di Pacengo potrebbe presto rinascere. Nelle scorse settimane il fabbricato è stato ripulito e sgomberato da rifiuti e macerie che si erano accumulati in oltre tre anni di abbandono ed entro qualche mese, annuncia il vicesindaco di Lazise Eugenio Azzali, potrebbe venire affidato ad un locatario, essere rimesso a nuovo e tornare in attività. «I gestori dell’attività avevano fatto delle opere abusive – spiega Azzali – la settimana prima di Pasqua gli operai del Comune hanno iniziato i lavori di pulizia e rimessa in pristino dei luoghi. Ora stiamo predisponendo i preventivi per ripristinare anche gli impianti elettrico, idraulico e di riscaldamento, oltre che dei serramenti». Al termine di queste fasi «redigeremo un bando in cui le opere necessarie saranno a carico del concessionario e detratte

dal canone annuale d’affitto». Essendo il chiosco di proprietà demaniale il bando di gara verrà concertato con la Regione, ente a cui lo Stato ha affidato le deleghe in materia. Azzali è ottimista sulle tempistiche: «L’obiettivo è che entro il clou della stagione il chiosco torni operativo. Per noi è importante dal punto di vista ambientale, ma anche per offrire un presidio di sicurezza e un servizio alle numerose persone che passeggiano sul lungolago,

senza contare che partiremo proprio da qui per realizzare il primo tratto della nuova passeggiata a lago. Abbiamo riportato la situazione alla legalità». Il riferimento corre all’abbattimento delle opere abusive (un pergolato trasformato in un locale chiuso, ma anche un camino non autorizzato). Ad allungare i tempi, giustifica Azzali, sarebbero stati «la proprietà demaniale, ma anche l’esame della documentazione per capire quali opere erano abusive». La

Capannina Beach è rimasta operativa fino all’estate 2011: locale “storico” di Pacengo, era diventato molto conosciuto perché oltre ad offrire un punto ristoro organizzava anche serate musicali e feste a tema. Nel febbraio di quell’anno la polizia municipale aveva fatto un sopralluogo evidenziando dei manufatti non autorizzati – alcuni in corso di realizzazione e altri già eseguiti – per cui il Comune aveva emesso un’ordinanza di sospensione dei lavori. Quella stagione fu l’ultima per il locale: secondo alcune fonti i gestori ritardarono anche a chiedere il rinnovo della concessione nei tempi previsti, facendo decadere l’autorizzazione. Durante questi anni di abbandono lo stabile è stato oggetto di atti di vandalismo e degrado, certo non un bel biglietto da visita per il primo Comune turistico del Garda veronese. Katia Ferraro

Si avvia a conclusione la rassegna teatrale 2014-2015 di “Una commedia al mese” organizzata dalla Pro Loco di Pastrengo con Parrocchia e Circolo Noi di Piovezzano. Otto le commedie in programma da settembre a maggio, (escluso dicembre per il Natale), con tematiche popolari e di genere dialettale- brillante. Ma non solo. Si è fatto anche teatro come aiuto terapeutico alla disabilità adulta e senile. Nella pièce del 25 aprile era di scena con “Immagini” la compagnia amatoriale del Centro medico polifunzionale “Don Calabria” di Verona. La tematica della disabilità senile è invece trattata nella commedia di sabato 30 maggio, “Krafen e dentiere”, di Silveria Gonzato Passarelli ed è interpretata dalla Compagnia i Guitti di Lazise. Le amiche Iolanda e Gervasia sono le protagoniste di questa commedia ambientata in una casa di riposo, dove alloggiano anziani di tutti i ceti sociali: dalle vedove snob, che accampano mariti defunti molto titolati e figli con conoscenze altolocate, a personaggi “difettati” per usurata senilità avanzata che tuttavia si rivitalizzano in pulsioni amorose di antica memoria. La trama è una sequenza di scenette condite di senile ignoranza scoppiettante di gelosie e invidie, che danno vita a dialoghi di irriverente comicità. I personaggi si mostrano in impellenze di fisicità poco formali. Gli atteggiamenti sono istintivi e la vecchiaia si sdrammatizza nella coralità di destini al capolinea. Gli anziani si battibeccano come i capponi del Renzo manzoniano sulla soglia della loro inevitabile “rottamazione”. Albino Monauni

L’INDAGINE

Verona beve acqua “economica” A Verona si beve una delle acque più economiche d’Italia. Nel 2014 una famiglia italiana, composta da tre persone, con un consumo stimato di 192 metri cubi di acqua, per il servizio idrico integrato (acquedotto e depurazione) ha speso mediamente 355 euro (iva inclusa), contro la cifra di 267 euro sostenuta da una famiglia scaligera. A dirlo è l’associazione Cittadinanzattiva che nei giorni scorsi ha presentato la 10° indagine nazionale sulle tariffe 2014 del servizio idrico. La ricerca è stata realizzata su tutti i capoluoghi di provincia e Ato nazionali. Dall’indagine effettuata si ricava un costo medio dell’acqua di 0,934 euro al

metro cubo (+6,7% rispetto al 2013), seguito dal canone di depurazione e fognatura con 0,762 euro al metro cubo (+5,5% rispetto al 2013), e dalla quota fissa (o ex nolo contatore) che ha un costo medio di 28 euro/annui (+7,7% rispetto al 2013). Secondo l’inchiesta, le tariffe di Acque Veronesi si confermano per l’ennesimo anno consecutivo nella fascia più bassa, ben al di sotto della tariffa media nazionale, al 92° posto sui 117 capoluoghi italiani. «Dati importanti, che dimostrano come la nostra società sia efficiente e applichi tariffe contenute – ha commentato Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi -

I numeri della ricerca attestano il capoluogo scaligero tra le città meno costose e dimostrano come il servizio erogato dalla società consortile veronese venga svolto in maniera assolutamente economica rispetto ad altre realtà dell’idrico analoghe o più importanti». Nella non invidiabile “top ten” delle città italiane dove l’acqua costa di più svettano le città toscane: Firenze, Pistoia e Prato con 563 euro annue. Il capoluogo più economico è Isernia, dove l’anno scorso una famiglia di 3 persone ha speso 120 euro. A livello regionale, nel Molise la spesa media nel 2014 è stata di 143 euro, in Emilia ed

E’ importante il “restyling” effettuato negli ultimi anni sul proprio sito internet da Acque Veronesi. Il nuovo portale offre una serie di servizi innovativi, tra i quali la presenza di uno sportello virtuale, per venire incontro alle esigenze del “cliente 2.0”. Il portale è suddiviso in diverse sezioni. Una pagina è interamente dedicata al profilo di Acque Veronesi. La pagina “Servizi” è invece rivolta ai cittadini interessati a ricevere informazioni di natura tecnica, amministrativa e commerciale sul servizio idrico. Un apposito spazio è dedicato agli scarichi delle attività produttive. Una delle novità introdotte recentemente è rappresentata dallo “sportello on-line” (Pronto Web), innovativo format che consente all’utenza di visionare da casa la propria situazione relativa alle bollette, che possono essere scaricate in formato pdf e addirittura pagate on line (da un paio d’anni è a regime il servizio di invio mail della bolletta in formato pdf). Sempre all’interno dello sportello virtuale è possibile controllare lo stato dei pagamenti e verificare e comunicare in tempo reale le letture del proprio contatore. Il sito internet ha totalizzato nell'anno 2014 circa 350.000 visite. Un servizio particolarmente apprezzato è stato quello che consente, inserendo semplicemente il proprio indirizzo di casa, di avere informazioni sull'analisi dell'acqua relativa al punto di prelievo più vicino alla propria abitazione.

LA NOVITÀ

L’associazione Verona Report Massimo Mariotti

Umbria di 439, nel Veneto di 351 euro. Dallo studio dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva risulta che nel 2014 le tariffe veronesi sono state in assoluto le più basse del Veneto. In ordine, seguono Venezia (288 euro), Treviso (307 euro), Belluno (352), Padova (376), Vicenza (391) e la più cara, Rovigo (475 euro). Un aspetto sicuramente interessante è infine quello relativo alla dispersione delle reti idriche nazionali: nel nostro paese in media il 37% dell’acqua immessa nelle tubature va sprecata. Il problema è particolarmente grave e sentito nelle aree meridionali, con punte che arrivano a superare anche il 60%. In Veneto le perdite idriche sono al 31%, mentre nel comune di Verona il dato è tra i più bassi d’Italia, il 30%. Riccardo Reggiani

Da una web tv locale nasce l'associazione di promozione sociale “Verona report”. «E’ una piccola, ma significativa evoluzione del mondo mediatico online locale – spiega Claudio Dal Castello, uno degli storici animatori di questa esperienza -. Verona Report da semplice web tv assume ora una veste associativa senza scopo di lucro che le permetterà di essere più facilmente presente alle iniziative territoriali e un interlocutore più adatto a rispondere alle richieste delle amministrazioni comunali della provincia di Verona». Attiva ormai da qualche anno nel mondo del web, questa realtà svolgeva già un ruolo di comunicazione utile al territorio di Bussolengo e in generale alla provincia di Verona. «Il mezzo è – continua Dal Castello -, da sempre il servizio video rivolto a documentare gli eventi, spettacoli, manifestazioni di carattere tradizionale, culturale, storico, sportivo, ludico che interessano il nostro territorio. Attraverso i nostri servizi filmati cerchiamo di far emergere e pubblicizzare tutte le iniziative che arricchiscono in questo senso il territorio, pubblicandoli nel nostro portale di riferimento www.veronareport.it e nei social network territoriali di www.bussolengonline.it e www.pescantinaonline.it. Siamo sensibili ai temi legati al turismo ecosostenibile e ci dedichiamo da tempo alla promozione delle piste ciclabili descrivendone percorsi e caratteristiche. Sosteniamo anche le iniziative legate al turismo accessibile con servizi a sostegno di quelle associazioni che se ne occupano». Già da qualche anno Verona report organizza il concorso fotografico "Viaggiando" che si occupa del territorio cercando di farne risaltare le bellezze naturali e paesaggistiche delle varie zone caratteristiche. Un altro degli ambiti d'interesse di Verona report si rivolge alle associazioni che operano nella zona e che si dedicano alla solidarietà e all’aiuto sociale.


L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Valeggio

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STRATEGIA. Obiettivi: ottimizzare i costi e accrescere gli introiti senza aumentare le tariffe

Nuova gestione dei parcometri Dal primo maggio 2015, a Valeggio sul Mincio, è iniziata una gestione sperimentale dei parcometri, volta ad ottimizzare i costi di questi strumenti e ad accrescere gli introiti senza un aumento delle tariffe. I parcometri, in precedenza gestiti da una società esterna, passeranno adesso sotto il controllo diretto del Comune. L’Assessorato alla Viabilità e Mobilità spiega che la decisione è stata presa in seguito alla stesura, in collaborazione con l’Assessorato al Commercio e al Turismo, e il Sistema Valeggio di un programma di rivitalizzazione del cen-

tro storico del paese, un’area di grande passaggio turistico ma talvolta svantaggiata a livello di

visibilità. Il progetto, denominato “Commercio 2020”, è stato presentato ad aprile ed ha lo scopo di

incentivare e rilanciare le attività commerciali del centro paesano; verranno pertanto organizzati tirocini e corsi di formazione per i negozianti sulle strategie di marketing, la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, l’ecommerce, il social networking e le relazioni con il pubblico. «Nell’ottica di rendere collettiva e più efficace la promozione delle attività economiche afferma l’assessore Anna Paola Antonini si cercherà di ricreare un modello di marketing non dissimile da quello del

centro commerciale, dove il singolo negozio possa sentirsi integrato e piena-

mente supportato da tutta la struttura organizzativa». Paola Peretti

POLIZIA E PROTEZIONE CIVILE / INAUGURATA LA SEDE

IN MUNICIPIO

Inaugurazione ufficiale giovedì 30 aprile per la nuova sede della Polizia locale e della Protezione Civile di Valeggio sul Mincio. Al taglio del nastro erano presenti le autorità più importanti del territorio. L'edificio ristrutturato di via Isonzo 1, che una volta era il macello del Comune, si erge su due piani: al piano terra trovano spazio i locali della Polizia locale, mentre al piano superiore si trova la sede della Protezione Civile e una sala di circa 30 posti utilizzabile liberamente dai cittadini. «Le funzioni di controllo del territorio – riferisce il comandante della Polizia locale Giovanni Tratta - di monitoraggio e gestione della viabilità e della circolazione nel paese, di controlli di polizia giudiziaria, di attività esecutive della pubblica amministrazione di prevenzione e repressione di reati vari sono i principali compiti della Polizia comunale. La nuova sede leggermente decentrata dal Palazzo municipale ci consente una maggiore operatività». «L'Amministrazione ha fortemente voluto questa nuova sede – afferma il sindaco Angelo Tosoni –: abbiamo così collocato insieme Polizia locale e Protezione civile per una maggiore sinergia, liberato spazio nel Palazzo municipale per l'Ufficio Turismo e fornito una nuova sala per le esigenze dei cittadini».

Coppie in festa

CASTELLO SCALIGERO Apre al pubblico con alcune novità il Castello Scaligero. A darne notizia il comune di Valeggio sul Mincio e l'Associazione Pro Loco. Gli orari di apertura sono stati allargati: ora i visitatori potranno accedere al piazzale del Castello gratuitamente tutti i giorni dalle ore 9.00 alle ore 19.00. Durante i giorni di sabato e domenica e in quelli festivi sarà possibile salire sulle torri del castello, dalle quali si gode un panorama mozzafiato su Valeggio, Borghetto, il Ponte Visconteo e la Valle del Mincio nella cornice del

Lago di Garda e delle Prealpi Venete. Il periodo di apertura va da aprile al 18 ottobre; in caso di pioggia le torri rimarranno chiuse per motivi di sicurezza. Al Castello, dove non è possibile salire in macchina o in moto, si può arrivare tramite una passeggiata dalla via che parte dal paese, costeggiando magnifiche ville costruite in stile liberty, da Via Castello e Via Zamboni, lungo la scalinata a fianco dell'omonima Villa, oppure da Borghetto, lungo il sentiero pedonale realizzato pochi anni fa.

«La collaborazione tra la Pro Loco e l'Amministrazione comunale – afferma l’assessore alla cultura Leonardo Oliosi - ha portato a questo importante successo di valorizzazione del patrimonio culturale valeggiano. La scelta di ampliare gli orari ci sta dando conferme entusiasmanti da parte dei turisti, che possono avere anche una veduta straordinaria del nostro paese. A breve saranno istallate nelle vicinanze quattro nuove indicazioni per aumentare la possibilità di raggiungimento del castello».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VALEGGIO - Municipio - Pizzamiglio Unieuro - Fresco Mio - Alim. Venturelli Vivo - Pro Loco - Candominio Napoleon - Loro Petroli - Baita Alpini

Sabato 18 aprile la Sala Consiliare del Municipio di Valeggio sul Mincio ha ospitato un evento speciale: anche quest’anno infatti l’amministrazione comunale ha voluto dedicare un momento di festa alle coppie che festeggiano 40, 50 e 60 anni di matrimonio. Il sindaco Angelo Tosoni e l’assessore a Politiche Sociali e Famiglia, Marco Dal Forno, hanno quindi consegnato alcuni doni a tre coppie che in questo 2015 festeggiano i 60 anni di matrimonio, a 37 coppie per i 50 anni e a 61 per i 40 anni di unione. La cerimonia è stata allietata da un intrattenimento musicale curato dal Centro Educazione Artistica di Valeggio, mentre ai festeggiati sono stati consegnati un attestato e un prezioso oggetto in ceramica fatto dai ragazzi disabili della Fondazione Historie. La festa è poi con-

tinuata in modo conviviale con il pranzo. «La festa degli anniversari di matrimonio – afferma Marco Dal Forno – vuole mettere in risalto l’esempio e l’auspicio che queste coppie costituiscono per tante giovani coppie, testimoniando che nonostante le minacce e le distrazioni è ancora possibile vivere fedelmente insieme e dare solidità ad un’istituzione sociale così

importante come il matrimonio. Negli incontri con i fidanzati organizzati ogni anno dal Comune in collaborazione con la Parrocchia si incontrano tantissime coppie trepidanti e desiderose di vivere un’intera vita insieme. Una responsabilità che sentiamo anche come istituzioni civili per aiutare questi giovani a ricercare ciò che unisce e costruisce la solidità di coppia».

L’INIZIATIVA / PANNOLINI LAVABILI Anche per il 2015, l’assessorato all'Ecologia e all'Ambiente del comune di Valeggio propone il rimborso parziale sull'acquisto di pannolini lavabili, un’iniziativa dedicata al benessere dell’ambiente e alle finanze dei cittadini. «Continuiamo a lamentarci di chi non ha cura dell'ambiente – dichiara l'assessore all'Ecologia Vania Valbusa– ma tutti noi abbiamo abitudini che, se cambiate, possono rendere il mondo più pulito». Tra queste, la riduzione dei rifiuti e la diffusione, all’interno delle famiglie, della cultura del riutilizzo dei beni, da contrapporsi a quella dell’usa e getta. Il Servizio Economale garantirà pertanto i contributi a chi presenterà la documentazione che provi la spesa per i pannolini e, da quest’anno, anche per le coppette mestruali (un prodotto in silicone medicale della durata di circa dieci anni). I rimborsi, richiedibili per tutto il 2015 tramite una domanda presso l’ufficio ragioneria del Comune, andranno dai 100 ai 150 euro per famiglia residente, a seconda del numero di figli di età inferiore ai 2 anni; per ogni donna residente saranno elargiti contributi fino a 20 euro in caso di acquisto di coppette mestruali. Secondo l’assessore Valbusa «il Comune di Valeggio sul Mincio è molto sensibile al tema dell’ecologia e ha deciso quindi di attuare iniziative efficaci per modificare il rapporto dei cittadini con l'ambiente, come il concorso fotografico “Flavio Cristini”, in scadenza l’8 giugno, che richiede ai partecipanti di illustrare il territorio attraverso scatti naturalistici, o l’itinerario ciclistico “Valeggio in bicicletta”, organizzato per domenica 24 maggio in collaborazione con la S.C. Barbieri». P.P.


L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Castelnuovo

LAVORI FINITI. Inaugurata il tratto di Castelnuovo del Garda Campanello-Peschiera

Passeggiamo sul lungolago Inaugurata la passeggiata lago di Castelnuovo del Garda Campanello Peschiera al termine dei lavori di riqualificazione. L’intervento, iniziato lo scorso febbraio, si è concluso nei tempi previsti ed ha comportato una spesa di 300mila euro. «La passeggiata lago, finanziata con le risorse dei cittadini e delle imprese del nostro territorio e con un contributo della Regione Veneto di 196mila euro - spiega Davide Sandrini, delegato al Turismo - costituisce il primo di una serie di interventi volti alla promozione del turismo, per fare di

Castelnuovo del Garda un Comune con servizi e

strutture adeguate per i cittadini, le imprese e i turi-

L’INCONTRO. Turismo 2.0: progetti e strumenti per migliorare l’accoglienza “Turismo 2.0: progetti e strumenti per migliorare l’accoglienza a Castelnuovo del Garda”: questo il tema della tavola rotonda ospitata nei giorni scorsi nella sala civica del Comune. L’appuntamento, rivolto ad aziende ed operatori del comparto turistico, è stato introdotto dal sindaco Giovanni Peretti e moderato da Davide Sandrini, delegato al Turismo. «Stiamo lavorando per portare a termine interventi strutturali e promozionali capaci di far compiere a Castelnuovo un importante salto di qualità nell’offerta turistica (osserva Sandrini), dalla creazione di un punto informativo turistico alla formazione di nuove figure professionali in grado di proporre pacchetti turistici destinati ai tour operator». Questi i temi al centro dell’incontro: lo stato dei lavori di realizzazione della passeggiata lago; la figura del Destination Manager; la mappa Visit Castelnuovo, una guida su quanto offre il territorio castelnovese; Circlelab, studio sui percorsi cicloturistici a Castelnuovo; la realtà del Consorzio Lago di Garda Veneto e Garanzia Giovani e Jobs Act. Hanno preso parte alla tavola rotonda: Elena Tenero, assessore al Commercio e ai percorsi turistico-culturali di Castelnuovo del Garda; Stefania Zerbato di Promuovendo; la visual designer Carola Speri; Paolo De Beni, Federico Signorelli e Paola Sprea di Circlelab; il presidente del Consorzio Lago di Garda Veneto Paolo Artelio; Michele Caneva, presidente di Agorà Formazione e il formatore Alessandro Capodaglio.

GLI APPUNTAMENTI Il comune di Castelnuovo del Garda propone anche quest’anno l’iniziativa Allenamente, ciclo di sei incontri rivolto a chi ha più di 55 anni, con l’obiettivo di stimolare il controllo delle funzioni cognitive e contrastare l’invecchiamento mentale. Il corso si terrà nella sala comunale Polderin (al piano terra della palazzina anziani, in via Polderin 4) ogni venerdì dalle 15.30 alle 17. L’iniziativa è organizzata dal gruppo di lavoro Allenamente, composto da psicologhe esperte con esperienza nella messa a punto di programmi di allenamento cognitivo. «La paura di perdere la memoria è una delle maggiori preoccupazioni che accompagnano l’invecchiamento ─ osserva l’assessore ai Servizi sociali Stefania Marastoni ─, in realtà il cervello può funzionare bene anche in età avanzata, purché si mantenga attivo. La ginnastica mentale è quindi possibile, ha un fondamento scientifico ed è l’unica risposta efficace contro l’insorgenza di patologie neurodegenerative. Nel corso degli incontri verranno proposti esercizi interattivi individuali e di gruppo. Inoltre verranno suggerite alcune strategie facilmente applicabili nella vita di tutti i giorni». Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare le psicologhe Alessandra Lorenzini (349.5700103) e Anna Bosio (340.3666736) o l’assessore ai Servizi sociali Stefania Marastoni (393.9412152).

DAL 29 GIUGNO AL 7 AGOSTO L’estate si avvicina e anche quest’anno il comune di Castelnuovo del Garda risponde alle esigenze delle famiglie con il Cer, il Centro estivo ricreativo comunale. Il Cer, destinato ai bambini della scuola primaria, sarà aperto dal 29 giugno al 7 agosto, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16.30. Per informazioni: 045.6459928 – 393.9264333. L’Unione Polisportiva Castelnuovo propone un Campus estivo agli impianti sportivi comunali, per i nati dal 2002 al 2008 dal 15 giugno al 3 luglio dal lunedì al giovedì, dalle 8.30 alle 12.30 oppure sino alle 15.55; il venerdì uscita in piscina fino alle 15. Iscrizioni (045.7551191) entro l’8 giugno. Il modulo di iscrizione è scaricabile dal sito www.polisportivacastelnuovodelgarda.it. Per bambini e ragazzi dai 5 ai 16 anni c’è anche la proposta del tennis, dal 29 giugno al 7 agosto agli impianti sportivi comunali. Dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 16. Per iscrizioni: Diego Fasoli (349.3735306). Per i più piccini funzioneranno i centri estivi per i bambini che frequentano la scuola dell'infanzia “XI Aprile 1848” a Castelnuovo, “Don G. Manganotti” a Cavalcaselle e “SS. Innocenti” a Sandrà. Attive anche parrocchie e associazioni: il circolo Noi San Giuseppe a Castelnuovo propone il grest per i ragazzi dalla terza primaria alla prima secondaria di secondo grado. È in programma dal 6 al 24 luglio: lunedì, mercoledì e giovedì dalle 8.45 alle 12.45 con attività in sede; martedì e venerdì dalle 9 alle 18 con uscite. Informazioni al Circolo Noi San Giuseppe. La parrocchia di Sandrà organizza il grest alla scuola primaria e negli spazi parrocchiali di Sandrà per i ragazzi della scuola primaria e secondaria di primo grado dal 29 giugno al 24 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13 con un’uscita settimanale. Informazioni al Centro parrocchiale di Sandrà. La parrocchia di Cavalcaselle propone il grest per i ragazzi dalla terza primaria alla terza secondaria di primo grado dal 29 giugno al 24 luglio, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30. Informazioni al Centro parrocchiale di Cavalcaselle.

sti». I lavori hanno interessato la pavimentazione, con l’inserimento di un’adeguata illuminazione ed altre opere accessorie. La piantumazione esistente è stata conservata per salvaguardare la connotazione naturale e “green” del percorso. In un secondo momento si procederà con il secondo stralcio dell’opera, ossia il tratto ai Ronchi, dall’attuale pontile Navigarda sino al rio Dugale. I costi per la riqualificazione di questo tratto, più breve, saranno molto minori, circa la metà rispetto al primo stralcio. A quel punto tutto il litorale di Castelnuovo del Garda sarà servito da un percorso fruibile in sicurezza da ciclisti e pedoni. «Con la riqualificazione della nostra passeggiata lago vogliamo rilanciare la vocazione turistica di Castelnuovo del Garda ─ sottolinea il sindaco Giovanni Peretti ─ e valorizzare al meglio le risorse del nostro territorio». Riccardo Reggiani

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CRONACHE di Peschiera

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L’ASSOCIAZIONE. Manca una sede alternativa. I 300 soci cercano una soluzione

Pensionati Arilica a rischio chiusura Manca una sede alternativa in cui andare e il “Centro sociale pensionati Arilica” rischia la chiusura. Lanciano un allarme corale i circa 300 soci dell’Associazione pensionati Arilica che dal 1986, anno della sua fondazione, occupano alcuni locali al piano terra del Padiglione grandi ufficiali, l’immobile di epoca asburgica collocato tra parco Catullo e il Canale di Mezzo che a fine 2013 l’Agenzia del demanio ha venduto a un fondo della Cassa depositi e prestiti Investimenti Sgr assieme alle caserme XXX Maggio e La Rocca. La nuova proprietà vuole procedere con i lavori per valorizzare il bene (che ha destinazione residenziale e quindi ospiterà appartamenti) per rendere appetibili i suoi spazi in vista della vendita a terzi. Per questo la nuova proprietà aveva indicato il 30 aprile come termine ultimo per sgomberare i locali e ora da un momento all’altro potrebbe arrivare lo sfratto forzato. Nel febbraio 2014 il Comune (allora guidato dal sindaco Umberto Chincarini) aveva sottoscritto una convenzione

con l’Associazione pensionati che lo impegnava ad elargire un contributo economico di 8mila euro all’anno come sostegno alle sue attività, ma anche a trovare uno spazio alternativo tra quelli di proprietà comunale da assegnare a titolo gratuito. Per questo secondo punto veniva indicato il termine del 31 dicembre 2014. Ad oggi però non solo la soluzione non è ancora stata trovata, ma tra il sindaco Orietta Gaiulli e l’Associazione è in corso un vero e proprio braccio di ferro. Da una parte ci sono i pensionati rappresentati dalla presidente Vittoria Gasparini, che a

nome di tutti i soci dice di sentirsi abbandonata: «A gennaio abbiamo inviato una lettera al sindaco chiedendo di organizzare un incontro, ma è arrivata solo una risposta scritta con la conferma che l’amministrazione si stava impegnando a trovare uno spazio alternativo. Da allora silenzio». Da qui la decisione di affidarsi alla consulenza di un legale, l’avvocato Roberta Micheletti, ma anche le sue lettere rimangono senza risposta. «È singolare, spero non siano in atto rivalse di tipo politico», nota Micheletti, che durante le elezioni amministrative dell’anno

scorso era in lista con il candidato sindaco (e braccio destro di Chincarini) Walter Montresor. Dall’altra parte c’è il sindaco Gaiulli, che dice invece di essere stata lei stessa a chiedere la convocazione di un’assemblea generale senza però ottenere risposta. Conferma che le «soluzioni alternative sono state proposte, venendo però rifiutate». Una di queste sarebbe spostarsi temporaneamente nella vicina Palleria austriaca, sede degli Alpini. Le due realtà, assicura, potrebbero convivere negli stessi spazi. La soluzione a lungo termine è la sistemazione della casa di riposo Franco Gandini: «A breve le sue funzioni verranno spostate nella nuova struttura realizzata alla Pederzoli – annuncia la prima cittadina – e la volontà è ristrutturare lo stabile per accogliere spazi ricreativi per gli anziani. Ci vorranno tempo e risorse – ammette – ma il nostro fine è questo». Micheletti e Gasparini ammettono di aver ricevuto “in via informale” la proposta di spostarsi nella sede degli Alpini, ma questa soluzione non sarebbe consona alle esigenze delle due associazioni. Da un momento all’altro potrebbe arrivare l’ingiunzione di sfratto al centro sociale e il rischio, dicono, è che non solo sia costretto a chiudere, ma che lo stesso gruppo muoia: «Senza un punto di incontro, senza le attività, senza il bar, sarebbe difficile mantenere vivi i legami ma anche raccogliere fondi per mandare avanti l’associazione». Katia Ferraro

CAVALCASELLE / IL CONCORSO D’ARTE Per un giorno il cuore di Cavalcaselle si è trasformato in un’esposizione d’arte a cielo aperto grazie alla seconda edizione del concorso nazionale a cadenza biennale dedicato a Gian Domenico Cignaroli, promosso dall’Associazione culturale San Lorenzo. Domenica 3 maggio, in occasione della festa patronale dedicata ai santi Filippo e Giacomo, via XX Settembre ha accolto 121 opere di 69 pittori provenienti da varie province italiane, invitati a partecipare dagli organizzatori del concorso. Tre i premi assegnati dalla giuria (rispettivamente di 800, 500 e 300 euro), presieduta dal pittore Giorgio Grumini e formata da Antonio Nesci del circolo di pittura “La fonte d’Ippocrene” di Modena, Giorgio Scarpolini dell’associazione «Arte in corso» di Brescia, dal pittore e scultore Luciano Padovani, dal critico d’arte Emilio Pasetto, dal poeta veronese Bepi Sartori e da Rossella Vanna Ardielli in qualità di segretaria della San Lorenzo. Primo premio all’opera “Pausa pranzo nel centro storico” di Elio Nolli (Cremona), secondo posto per «Vaticano 1958» di Bruno Ceselin (Novara), terzo classificato Claudio Guatteri (Parma) con “La creazione del primo giorno”. Segnalazione speciale per le opere di Alberto Zappa, Francesca Rizzi, Silvio Papale, Massimo Riccò e Cinzia Contin. «Sono soddisfatto degli obiettivi raggiunti in questa seconda edizione del premio - commenta il presidente dell’associazione San Lorenzo Armando Tortella -. C’è stata una qualificata partecipazione di concorrenti appartenenti ad importanti circoli culturali di pittura, la proposta di belle opere lungo la via centrale del paese in un clima di festa e di coinvolgimento di tante persone, senza dimenticare l’ottima organizzazione della nostra associazione per lo svolgimento dell’evento». Istituito nel 2013, il concorso vuole ricordare la figura del pittore veronese Cignaroli, autore tra l’altro del dipinto “Presentazione di Gesù al tempio” esposta sull’altare laterale sinistro della chiesa parrocchiale di Cavalcaselle dedicata ai santi Filippo e Giacomo. Il concorso è stato coordinato in collaborazione con la Società belle arti di Verona, il gruppo Amici dell’arte Antonio Nardi di Verona, il gruppo culturale Pittori di via Bagutta di Milano, il circolo di pittura “La fonte d’Ippocrene di Modena” e l’associazione culturale Arte in corso di Brescia. Katia Ferraro


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CRONACHE di Lazise

L’INIZIATIVA. L’Ufficio di accoglienza è tornato attivo lo scorso giovedì 30 aprile

Informazione turistica: lo Iat riapre il servizio Servizi di

Katia Ferraro Lo scorso 30 aprile ha riaperto l’Ufficio di informazione e accoglienza turistica (Iat) di Lazise. Rispetto al passato, in cui la ripresa stagionale del servizio non faceva notizia, quest’anno ha assunto una rilevanza maggiore dato il “travaglio” seguito all’entrata in vigore della nuova legge regionale sul turismo, che per la gestione degli Iat ha previsto che la delega in materia tornasse alla Regione e non fosse più di competenza delle Province, salvo poi accordare una proroga agli enti provinciali fino a settembre di quest’anno. A Lazise i tempi si sono allungati per la mancanza della sede dove ospitare lo Iat: il palazzo al Porto Vecchio dove storicamente si trovava l’ufficio era di proprietà della Provincia di Verona, che a fine 2014 l’ha venduto all’asta. Il nuovo acquirente è la società “Porto Vecchio

Un momento dell’inaugurazione

Srl” con sede legale a Lazise, che per i prossimi mesi mette a disposizione il locale prevedendo un canone di affitto mensile di 2mila euro, a carico del Comune. Per il primo anno il Comune dovrà poi accollarsi quasi totalmente le spese gestionali e di personale che prima erano coperte dalla Regione attraverso la società “Provincia di Verona Turismo”, per un totale di 61mila euro. Un sostegno economico di 25mila euro è poi in arrivo dalla Regione, che per confermarlo aveva posto come limite l’apertura dello Iat proprio il 30 aprile. Al taglio

del nastro erano presenti il sindaco Luca Sebastiano, l’assessore al turismo Fulvio Ziviello e altri rappresentanti dell’amministrazione di Lazise; il presidente della Provincia Antonio Pastorello e l’amministratore unico di “Provincia di Verona Turismo” Loris Danielli, oltre a rappresentanti di associazioni di categoria come i presidenti di Federalberghi Garda Veneto Marco Lucchini, di Assogarda Camping Giovanni Bernini, di Confcommercio Lazise Mauro Campagnari e della Libera associazione esercenti Lazise (Lael)

POLIZIA MUNICIPALE

Gianfriddo nuovo comandante La polizia municipale di Lazise ha un nuovo comandante, anche se al momento si tratta di un incarico provvisorio. A un anno di distanza dal pensionamento dell’ex responsabile Tiziano Azzolini, dal primo maggio è entrato in servizio Massimiliano Gianfriddo, funzionario di Polizia locale presso il Comune di Firenze e fino a qualche anno fa impiegato alla municipale di Verona. Gianfriddo rimarrà in carica fino al 31 dicembre: si tratta di un incarico temporaneo a cui

l’Amministrazione è ricorsa attraverso l’istituto del “comando” previsto dal Testo unico che regola il pubblico impiego, a cui si può accedere in via eccezionale «per riconosciute esigenze di servizio o quando sia richiesta una speciale competenza». In questi mesi il posto vacante è stato ricoperto dal vice commissario Luigi Busi, mentre nel frattempo si è cercato di sopperire alla mancanza del responsabile con un bando di mobilità esterna che non ha però avuto

buon esito. La Giunta di Lazise ha deciso di ricorrere allo strumento del “comando” per risolvere in tempi celeri il problema, anche se per qualche mese. «Si tratta di una specie di prestito – spiega il vicesindaco e assessore al personale Eugenio Azzali – per farlo occorre che il posto in pianta organica all’interno del Comune sia libero e si abbia una necessità impellente. A causa del blocco delle assunzioni a livello nazionale per il contenimento spesa pubblica, da qualche anno le amministrazioni non possono fare nuovi concorsi, ma sono tenute a procedere con la mobilità. Non solo: nella Legge di Stabilità 2015 c’è il problema delle Province, che devono dismettere circa il 50% del loro personale». Dato il groviglio normativo e in attesa di chiarimenti in materia si è quindi preferito “tamponare” questa esigenza ricorrendo all’istituto del comando. Una procedura che, sottolinea Azzali, «non sostituisce il bando, che andrà rifatto, ma serve per avere a disposizione immediatamente per la stagione il nuovo comandante, necessario al coordinamento del corpo di polizia, incrementato nel periodo estivo, oltre ad essere un’unità in più». La scelta della persona più adeguata è stata fatta «tenendo conto di coloro che avevano dato la disponibilità di venire a Lazise avendo visto il posto libero in pianta organica, qualora avessimo riaperto i termini del bando».

Giliola Zenari. «Quest’anno abbiamo adottato una soluzione di emergenza – ha detto Sebastiano – ma per il paese turistico più importante del lago lo Iat è un servizio irrinunciabile. Spero che per l’anno prossimo riusciremo a trovare una soluzione definitiva». Pastorello ha ringraziato le associazioni di categoria «che stanno facendo squadra», mentre da parte del presidente di Federalberghi è arrivato un ulteriore appello all’unità d’intenti «tra tutti gli attori che partecipano al mondo del turismo gardesano» al fine di riuscire, entro la prossima stagione, a rendere operativa la DMO del lago (Destination management organization) prevista dalla Regione per il coordinamento turistico gardesano. Ziviello ha ribadito che questa è una «soluzione temporanea» e ricordato che sono allo studio proposte alternative su dove collocare lo Iat. «La scelta ricadrà su un luogo accessibile, visibile e che non crea problemi di viabilità» - anticipa l’assessore.

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CRONACHE di Bardolino

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COMITATO BALDO GARDA. I 220 volontari dedicano ogni giorno il loro tempo alla solidarietà

Croce Rossa locale L’impegno è a 360° Il Comitato Croce Rossa Baldo Garda, in occasione della giornata mondiale della Cri si è mobilitato con una serie d’iniziative. Per l’occasione i locali pubblici di Bardolino hanno proiettato un filmato che riassume in modo accattivante l’attività svolta dai Volontari sul territorio. E’ stato inoltre distribuito a tutte le attività commerciali un volantino per spiegare come si deve effettuare una corretta chiamata di soccorso. Opuscolo realizzato in collaborazione con la sezione Avis e le associazioni “Cuore Bardolinese” e “De Gustibus”. Una sinergia per coinvolgere l’intera comunità. Il Comitato Baldo-Garda è presente a Bardolino da più di trent’anni e numerose sono le attività svolte da parte degli attuali 220 volontari che quotidianamente mettono a disposizione il loro tempo libero. Garantiscono, in convenzione con l’Ulss 22, un’ambulanza medicalizzata presso l’ospedale di Caprino e un ambulanza di soli volontari a Bardolino dal venerdì notte alla domenica mattina. Nel corso del 2014 sono state 783 le uscite d’emergenza effettuate

per circa 28mila chilometri percorsi. Costante il servizio misurazioni pressioni e glicemia, tutte le domeniche mattine, nei paesi gardesani (2870 misurazioni effettuate). Continuano inoltre i servizi sportivi e i trasporti secondari gestiti direttamente dal Comitato. In estate prosegue la convenzione con il comune di Bardolino “Spiagge Sicure” dove la Cri garantisce, tutti i fine settimana da giugno a settembre, l’assistenza con idroambulanza medicalizzata con a bordo la squadra di Operatori Polivalenti di Soccorso in Acqua. Si affianca, e appare ormai una certezza, l’ attività di assistenza e distribuzione viveri alle famiglie in difficoltà, settore che opera nel silenzio più tota-

le ma che ha registrato un significativo aumento di richieste a causa della crescente crisi economica che attanaglia le persone più esposte alle difficoltà. L’anno scorso sono stati erogati 6528 chilogrammi di alimenti, e ogni mese vengono assistiti 110 nuclei famigliari. Pressante inoltre l’attività di formazione all’interno del Comitato con i corsi per nuovi volontari e di aggiornamento per il personale operante e informazione sanitaria alla popolazione e alle scuole elementari, medie e superiori. Infine ma non ultime le crescenti attività rivolte ai giovani. Da pochi anni infatti il Comitato può contare su un consistente numero di volontari dai 14 ai 32 anni di

età che con entusiasmo ed energia propongono attività di prevenzione e promozione rivolte ai bambini/ragazzi. Stefano Joppi

CITTÀ DI BARDOLINO

Giovani in Concorso

Si è svolto ai primi di maggio, nell’ex chiesa della Disciplina di Borgo Garibaldi, il nono concorso nazionale per giovani musicisti “Città di Bardolino”. 140 studenti provenienti da varie regioni italiane si sono confrontati nel pianoforte, violino, violoncello, viola, chitarra, flauto traverso e fisarmonica. Alla sera, dopo aver sostenuto le audizioni pomeridiane, si sono esibiti per il pubblico con ingresso libero. La manifestazione è dedicata alla memoria del maestro polacco Jan Langosz, direttore d’orchestra e

autore di canzoni di successo. Fu proprio Langosz nel 1987 ad organizzare la prima edizione del Festival internazionale “Città di Bardolino”. Dopo un lungo oblio il concorso è stato ripreso, nove anni fa, dal musicista toscano Giuseppe Fricelli, a lungo docente di pianoforte al conservatorio Dall’Abaco di Verona . Fricelli è tra l’altro autore di un cd di favole. I concorrenti in gara, la maggior parte giovanissimi, sono stati giudicati da una commissione del calibro nazionale. S.J.

Jan Langosz nasce il 13 maggio 1923 a Wegry, paese altoslesiano nelle vicinanze di Opole in Polonia, Nell’aprile del 1947 Langosz si sposò a Garda. L'ambizione musicale premeva sempre più e si trasferì a Milano per intraprendere la sua carriera. Nel '53 venne chiamato a dirigere l'orchestra a Radio Milano, fece debuttare un inedito quartetto vocale, chiamato Quartetto Langosz. Iniziò la collaborazione con Luciano Beretta. L'accoppiata Langosz- Beretta portò il motivo "La nostra follia", cantata da Achille Togliani, al Festival di Ancona conquistando il primo posto. E dopo, sempre insieme, scrissero musica e parole di apprezzate canzoni dedicate al lago di Garda. Dal 1957 Langosz incise i primi dischi con una propria orchestra, rivestì incarichi di direttore artistico presso Case discografiche, lavorò per l'American Vox e a fine anni ‘50 arrangiò il primo disco LP con brani partenopei ("Fantasia napoletana") che scalò le classifiche di vendita in Giappone e negli Stati Uniti. Jan Langosz diresse orchestre in quattro edizioni del Festival della canzone italiana di Sanremo (nell'ultima occasione Iva Zanicchi cantò "La notte dell'addio") e in sei appuntamenti del Festival mediterraneo di Barcellona. Fu direttore dell'orchestra radiofonica di Radio Praga durante il Festival Coppa d'Europa di Gmunden, in Austria, trasmesso per la prima volta in Eurovisione. Per anni partecipò alla commissione di selezione dello Zecchino d'oro. Scrisse musiche per film e caroselli, arrangiò brani di successo. Trasferitosi nel '78 da Milano a Bardolino con Loredana (ex allieva, poi collaboratrice e moglie) fondò il Cab (Centro artistico di Bardolino) e organizzò la prima edizione del Festival internazionale "Città di Bardolino".


CRONACHE di Garda

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GARDA. Approvata una delibera per interventi di miglioramento ambientale

La Giunta decreta: “alberi in rassegna”

E’ datata 2 aprile 2015 una delibera con cui la Giunta comunale di Garda approva alcuni interventi di miglioramento ambientale. L'Amministrazione comunale ha incaricato un dottore forestale di fare un'analisi della stabilità meccanica di 159 alberi di Garda: 67 platani sul lungolago, cipressi e prevalentemente olivi sulla scarpata in località Cavalla. Ad ognuno sarà attribuita una classe di pericolosità di propensione al cedimento meccanico indicandone il grado di pericolosità. Si è in

attesa dell'elaborato definitivo, ma già per due alberi, un cipresso in Via San Giovanni e uno degli otto platani secolari e monumentali davanti alla chiesa di Santa Maria Assunta in Piazzale Roma, è stata decretata l'urgenza di intervenire con l'abbattimento, perché a rischio di elevata pericolosità. Questi alberi cadono senza preavviso, con le foglie ancora verdi, quindi sono già stati abbattuti nelle scorse settimane, ma dovranno essere abbattuti anche altri alberi. Sicura-

L’alveo del torrente Gusa nel territorio comunale di Garda sarà risistemato. A breve partirà il terzo stralcio dei lavori. A confermarlo è la giunta comunale di Garda che lo scorso 12 maggio ne ha approvato il progetto definitivo – esecutivo. L’intervento, che prevede un investimento di 54.300 euro, verrà eseguito subito dopo l’espletamento dell’iter di gara in corso d’indizione, e consiste nella realizzazione di ulteriori tre savanelle, immediatamente a monte di quelle precedentemente realizzate, tra le briglie n. 16, n. 17 e n. 18, della planimetria progettuale generale, e un'ulteriore savanella sul guado del torrente, sormontata da un grigliato portante in acciaio, in modo da consentire l'attraversamento ai pedoni. mente un platano davanti a Loc. San Carlo e anche un leccio poco più avanti, perché sono attaccati inesorabilmente da funghi e sono anch’essi a rischio caduta. «E’ emerso anche – affermano gli amministratori che la piantumazione dei fiori sotto gli alberi, tigli, platani, cipressi, palme, ecc., è incompatibile con la loro salvaguardia e a lungo

PACENGO

andare provoca la morte delle piante a causa delle continue annaffiature richieste dai fiori. A questo proposito l’Ufficio Ecologia del Comune propone di non piantare in futuro fiori sotto le piante, e avrebbe individuato tre aree all'ingresso del Lungolago e al centro del Lungolago, in particolare Loc. San Carlo, Piazzale Europa, nei pressi del monumento ai Fanti, e il Parco della Rimembranza, dove poter allestire delle belle aiuole fiorite».

Il Coro Costabella Decennale con il botto per il coro Costabella di Pacengo. Un grandissimo concerto nella chiesa parrocchiale di Lazise gremita in ogni ordine di posti per " due cori nel profumo di maggio" che hanno strappato applausi a scena aperta, magistralmente diretti dai maestri Paolo Facincani e Bepi De Marzi. Com'era prevedibile l'attenzione del pubblico si è focalizzata soprattutto sulla corale " I Crodaioli" , la vera creatura dell'autore dell'arcinota canzone "Signore delle Cime" che hanno espresso la loro bravura a 360 gradi. L'intera serata è stata dominata dalla verve e dalla capacità artistica di Bepi De Marzi che ha fatto da anfitrione ed ha presentato e spiegato i brani che sono poi stati eseguiti dai due cori. De Marzi non ha mancato l'occasione, in misura lieve e delicata, di sottolineare quanto la politica non sia attenta alla salvaguardia del patrimonio storico-artistico e naturale della nostra bella Italia. Il tema conduttore della

www.valdegamberi.it serata è stata la primavera che nel mese di maggio si esprime maggiormente, ma le cante hanno spaziato dall'eco della montagna, alla Grande Guerra, alla preghiera, passando per i ricordi e le parole di Mario Rigoni Stern, del regista Ermanno Olmi e di padre Alex Zenatelli, non tralasciando le storie degli emigranti e della grande tragedia del popolo ebreo nel campo di sterminio di Auschwitz. La serata si è conclusa con l'immancabile esecuzione a cori riuniti di " Signore delle Cime" con la partecipazione massiccia di tutto il pubblico, commosso ed

in piedi per tributare gli onori ai cori, ai cantori, ai maestri. Ad assistere alle esecuzione, oltre al sindaco di Lazise Luca Sebastiano, in prima fila anche una delegazione dei gemelli tedeschi di Rosenheim guidati dalla borgomastro Gabriele Bauer che ha voluto complimentarsi personalmente con gli esecutori ed ha formalmente invitato in Baviera il maestro De Marzi con i suoi Crodaioli. Fra i molti ospiti e le autorità intervenute spiccava la figura di Mons. Bruno Fasani, responsabile della Biblioteca Capitolare, il primo ad alzarsi in piedi nell'applaudire il brano Nokinà , le neve di Auschwitz e Maria Lassù, la fede e la speranza. «Posso affermare che stasera qui si sono vissuti momenti di canto meraviglioso e di storie autentiche - ha sottolineato il sindaco Luca Sebastiano nel consegnare i premi alle corali - dove il nostro vissuto, la nostra storia, le nostre radici si sono coniugate con le voci più argute e più alte delle nostre terre. Esprimo la mia più convinta soddisfazione». Sergio Bazerla

«La legge sull'affido familiare degli anziani costituisce un salto di qualità per la già grande civiltà dei veneti». Così Stefano Valdegamberi, Consigliere regionale, descrive il significato della proposta di legge che egli ha portato avanti in prima persona, a volte non senza difficoltà, negli ultimi anni e che è sfociata in un provvedimento normativo approvato solo qualche settimana fa dal Consiglio regionale. «Con questa legge - spiega - si consente a molti anziani soli e abbandonati di ritrovare una famiglia affidataria che li prenda in carico. Quello sull'affido familiare è un testo normativo che vuole vincere l'isolamento in cui versano sempre più persone della terza età, creando un contesto di garanzia e di tutela attorno a loro e dando loro la possibilità di riscoprire il calore e l'affetto di una famiglia affidataria, senza farli vivere racchiusi fra le fredde mura di un ospizio. D'altro canto ora si potrà impostare un nuovo welfare basato sul recupero dei valori della comunità familiare, con notevole risparmio di risorse pubbliche e con una maggiore umanità». La legge prevede, grazie all'istituto giuridico dell'affido, di poter fare con l'anziano ciò che oggi avviene con i minori: egli potrà decidere di affidarsi a "nuove famiglie" o comunità che con affetto e cura lo accompagnino, temporaneamente o in via definitiva, nella sua vecchiaia. Il tutto sotto il controllo e la vigilanza delle strutture pubbliche che devono garantirlo nei confronti di ogni possibile abuso o raggiro. «Più comunità e meno individualità dev'essere il motto del nuovo welfare - conclude Valdegamberi -. Un programma che l'innovativo progetto approvato oggi, che è stato redatto grazie anche al contributo dell'associazione 'Anziani a casa propria onlus' di Padova, sicuramente permette di mettere in pratica». Stefano Valdegamberi, che è stato Assessore regionale ai Servizi sociali fino al 2010 e che ha portato avanti la proposta di legge in veste di Consigliere, intende vigilare sull'applicazione della nuova norma, essendosi ricandidato al Consiglio, con la lista del presidente uscente Luca Zaia.


Benvenuta Primavera Il Progresso di Parolini s.p.a. “Costruiamo per il futuro”: è questo lo slogan di Parolini Giannantonio Spa, azienda attiva fin dagli anni ’70, forte di una lunga storia nel settore edile con profonde radici collocate nei primi anni del 1900. Con un bagaglio di più di 40 anni d’esperienza la Parolini Giannantonio spa ha acquisito attraverso metodo, etica e tecnologie sempre all’avanguardia la conoscenza specifica per ottimizzare la qualità del proprio lavoro. Per questo, attraverso rapidi passi evolutivi e grazie ad una professionalità cresciuta nel tempo, è arrivata ad essere una delle aziende leader del Nord - Est Italia. Oggi Parolini Giannantonio Spa opera in tutto il Nord – Est Italia in propri cantieri temporanei secondo le specifiche di prodotto fornite direttamente dai clienti o sviluppate in proprio, riflettendo sempre l’identità del committente e valorizzando le superfici dell’ambiente costruttivo. Un’alta qualità di servizio che prosegue nell’assistenza ad ogni cliente fornendo sempre risposte e soluzioni concrete, per la migliore soddisfazione del committente. Eccellenza nell’operatività, innovazione, ricerca costante

di standard qualitativi sempre più elevati, valorizzazione dei talenti e delle competenze tecniche e manageriali in una logica di fiducia reciproca e di riconoscimento dei successi raggiunti, attenzione ai criteri di salvaguardia della salute, della sicurezza e dell’ambiente, il rispetto dei valori dell’etica d’impresa: questi i principi fondanti di Parolini Giannantonio Spa, la cui mission è il Progresso. Lo stesso progresso che caratterizza ogni opera realizzata, dalle infrastrutture stradali a edifici civili e industriali, da ferrovie e aeroporti ad impianti sportivi, arredo urbano, parchi e piazze, fino a demolizioni e trattamento materiali di risulta, da opere ed impianti di bonifica ad acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e fognari, ad impianti eolici e fotovoltaici, avvalendosi di progettisti specializzati ed esperti del settore Attività,

queste, alle quali si aggiungono escavazione, lavorazione e vendita ghiaia, produzione e vendita conglomerati bituminosi…Ma non è finita qui: la ditta Parolini ha anche il ramo d’azienda “Immobiliare Parolini” che si occupa di investimenti e compravendite immobiliari. Il settore immobiliare completa in modo ottimale e sinergico il core business dell’attività costruttiva, con l’obiettivo di sviluppare iniziative in proprio in grado di offrire al mercato un prodotto sempre all’avanguardia, nel design come nella tecnica. Parolini Giannantonio spa ha sede in Via Garibaldi, 66 a Sandrà di Castelnuovo del Garda. Tel. 045.7595300, Fax 045.7596140; Mail: info@parolinigiannantoniospa.it www.parolinigiannantoniospa.it - www.paroliniimmobiliare.it


Arredo - Giardino Ristruttura Savoia Autospurghi, da piccola realtà familiare a leader ecologico Più di mezzo secolo di storia caratterizza Savoia F.lli Autospurghi di Bardolino. L’azienda è nata infatti nel 1989 dalla precedente attività avviata negli anni '60 da Angelo, Luigi e Andrea Savoia. Da piccola realtà familiare la Savoia Autospurghi è diventata negli anni leader nei servizi ecologici. Oltre ad avere automezzi di diverse dimensioni, perfette per strade di tutti i tipi e dotate di pompe ad alta pressione in grado di soddisfare sotto tutti gli aspetti le richiesta della clientela, l’azienda possiede anche telecamere professionali per videoispezioni nelle condotte fognarie, noleggia wc chimici per qualunque esigenza, esegue collaudi secondo norma UNI EN 1610 e provvede al risanamento e al lavaggio di tubazioni civili e industriali con il possibile utilizzo di sonde particolari, evitando onerosi ed invasivi interventi di scavo. Il

servizio di espurgo di Savoia F.lli Autospurghi, che conta attualmente una ventina di addetti e 11 automezzi, oltre ai due furgoni dotati di telecamera, consiste nella pulizia e spurgo refluo mediante autobotte attrezzata con pompa ad alta pressione, depressore per aspirazione liquami, sonde e serbatoi separati per liquami raccolti ed acqua. L’azienda è autorizzata sia per la raccolta di rifiuti civili (fosse biologiche, vasche stagne, fosse imhoff, vasche grassi),

sia per quelli derivanti da comuni attività commerciali quali macelli, caseifici, cantine, autolavaggi, officine e mobilifici. Inoltre, Savoia ha la possibilità di pulire e smaltire reflui di cisterne di gasolio ed effettuare pulizia e smaltimento di reflui derivanti da depuratori comunali e pulizia caditoie stradali. Savoia F.lli Autospurghi è convenzionata con 6 depuratori. Savoia può inoltre, in caso di allagamenti, intervenire a supporto dell’autospurgo con pompe varisco e pompe

volumetriche, in grado in poco tempo di svuotare scantinati completamente allagati. Savoia F.lli Autospurghi ha sede in loc. Cortelline di Sopra, 1 a Bardolino Tel. 045.7211392, 045.7211777 Fax 045.6210004. Email: savoia-ecologia@email.it, savoiaambiente1@email.it


Benvenuta Primavera Ceramiche San Michele un mondo di creatività Professionalità, competenza e tutta l’esperienza maturata in anni di lavoro sul campo: questa è la firma di “Ceramiche San Michele”, azienda che opera con efficienza nel settore della ceramica nella sua sede di via Volta ad Affi. E’ un mondo di colori e materiali quello che si spalanca davanti agli occhi del cliente varcando la soglia di Ceramiche San Michele la cui ampia esposizione presenta una vasta gamma di pavimenti in gres porcellanato da interni ed esterni, parquet, laminati e pvc. Ma non solo: da Ceramiche San Michele è possibile trovare rivestimenti per bagni di qualsiasi formato e colore, mobili da bagno dallo stile moderno a quello classico per esaudire i desideri più personali. Sanitari a pavimento e sospesi di ogni tipologia trovano spazio accanto a soluzioni di design per il bagno con piatti doccia in cera-

mica bianca, acrilico bianco e in pietra blu di vari colori con box doccia in cristallo temperato con o senza telaio…E per chi ama il calore del fuoco e per arredare nel migliore dei modi la casa Ceramiche San Michele propone stufe a legna e a pellet, camini con rivestimenti anche personalizzati e inserti per camini già esistenti. A tutti quelli che credono in un nuovo mondo fatto di ricerca, creatività e rispetto dell’ambiente invece sono dedicati, oltre a vari modelli della pietra ricostruita geopietra, i pavimenti e i rivestimenti in resina per ottenere superfici monolitiche impermeabili. Ceramiche San Michele si trova in via Volta, 9 Loc. Sotto Moscal ad Affi. Tel. 045.6200400 Fax 045.6206085. www.ceramichesanmichele.com info@ceramichesanmichele.com


Arredo - Giardino - Ristruttura Elettronica Dall’Ora Tecnologia a 360° Un unico interlocutore per ogni esigenza tecnologica: questo è Elettrotermica Dall’Ora, azienda presente ormai

da oltre 40 anni sul territorio Veronese, in particolare nella zona lacustre della sponda veronese e nell’entroterra circostante. Elettrotermica Dall’Ora nasce nel 1970 per iniziativa di Pierluigi Dall’Ora affiancato in seguito dal fratello Tiziano, ad oggi soci attivi dell’omonima società, ai quali si sono poi uniti nel corso degli anni i figli Fabio e Mauro. «Da sempre la nostra azienda è impegnata nell’offrire servizi qualificati e soluzioni complete per impianti chiavi in mano per soddisfare

tutte le esigenze d'impianto nei settori residenziale, turistico-alberghiero ed industriale. In linea con le moderne ed

idro-sanitari e di trattamento acque, accessori sanitari e arredo bagno. «Organizziamo manutenzioni periodiche

è inoltre possibile trovare una gamma completa di elettrodomestici e tv di marchi leader del settore e prodotti in esclusiva, realizziamo inoltre impianti di antenne TV e Sat». Elettrotermica Dall’Ora garantisce da sempre un efficiente servizio di assistenza tecnica post-vendita in tutti i settori in cui opera.

innovative soluzioni tecnologiche, disponiamo di personale qualificato per la realizzazione di impianti elettrici tradizionali e domotici, impianti anti-intrusione e sicurezza, impianti di videosorveglianza, videocitofonia, rilevazione fumi, automazione cancelli, portoni sezionali e basculanti». Anche nel settore termo-idraulico Elettrotermica Dall’Ora è in grado di offrire molteplici soluzioni per la realizzazione di impianti di riscaldamento tradizionali e a pavimento, impianti

Elettrotecnica Dall’Ora s.r.l. si trova a Garda in via Preite 33. Tel. 045 7255474 – delle caldaie e centrali info@dallora.it. termiche nel rispetto degli obblighi normativi attuali – aggiungono i titolari -. Per contenere i costi energetici e conservare l'ambiente mettiamo a vostra disposizione la nostra esperienza per la realizzazione di impianti solari termici e fotovoltaici e impianti di climatizzazione di ultima generazione . Siamo inoltre referenti di zona per i prodotti Riello. Daikin e La Nordica Extraflame e di altri marchi importanti nei nostri settori di competenza. Nel nostro punto vendita Euronics Point


Benvenuta Primavera Terrazzo e veranda: Per chi ha la fortuna di avere una casa con un terrazzo o una bella veranda, è arrivato il momento di risistemarlo per poterne usufruire durante tutta la bella stagione. Il terrazzo o la veranda di casa

salotto con delle poltroncine, un tavolino basso e tanti cuscini colorati. Arredare con stile permetterà di ricreare un vero e proprio salotto a cielo aperto, scegliendo sfumature di

possono avere diverse funzioni, per questo motivo si prestano ad essere abbelliti in diversi modi. La prima cosa da scegliere per avere un terrazzo ad hoc, sono le piante e le fioriere con gerani o belle composizioni colorate e profumate inserendo le erbe aromatiche. Un angolo di natura aiuta a rendere rilassante lo spazio e crea molta ombra. Per guadagnare un angolo intimo e isolato dal contesto urbano e dalla vista dei vicini, si può piantare del bambù, che crea una specie di tenda vegetale oppure ci si può riparare da sguardi indiscreti con dei pannelli in legno naturale o con delle tende da sole perfette perchè occupano poco spazio e si fissano direttamente alla parete. Se il terrazzo occupa una superficie abbastanza grande da poter creare più ambienti, è possibile organizzare la zona

colore che richiamano la natura circostante e non allontanatevi troppo dallo stile scelto per arredare gli interni della casa. Nella parte del terrazzo adibita al pranzo non potranno mancare un tavolo estendibile da utilizzare anche per una bella colazione, e, se l’ambiente lo consente, sarebbe bello dedicare un’area della terrazza al barbecue sempre utile per preparare gustosi pranzi e cenette senza dimenticare una copertura che possa riparare almeno questa zona. Se il terrazzo ha una pavimentazione ormai rovinata, il consiglio è quello di rivestire tutta la superficie con i pavimenti per esterni, come ad esempio mattonelle drenanti da giardino ad incastro, che permettono un risultato immediato e d’effetto. Per momenti di assoluto


Arredo - Giardino Ristruttura oasi di relax all’aria aperta relax, ritagliatevi un piccolo spazietto intimo da arredare con un’amaca o un romantico dondolo. Non deve mancare una piccolo zona solarium, bastano un paio di lettini, sedie a sdraio o dei coloratissimi cuscini giganti per prendere il sole comodamente. Per chi non vuole farsi mancare proprio niente e non ha problemi di spazio, piscine e

vasche idromassaggio diventano complementi d’arredo fondamentali. Importante infine la scelta delle luci: per chi dispone di una terrazza grande con più ambienti dovrà scegliere due tipi di illuminazione, una luce fredda ma potente, da posizionare nella zona pranzo e una calda e d’atmosfera per la restante parte del terrazzo.

UNA PISCINA... IN GIARDINO Le piscine da giardino, che siano interrate, seminterrate o esterne, sono il miglior rimedio per contrastare le calde giornate d’estate passate in casa. Sempre più persone infatti, all’arrivo delle alte temperature, installano questo genere di minipiscine nel proprio terrazzo o nel proprio giardino utilizzando le insuperabili qualità che hanno questi prodotti. Il mercato in questo campo soddisfa ogni esigenza e ci offre innumerevoli scelte sulla forma, il materiale, il montaggio, la conservazione, la manutenzione e così via. Questi apparecchi già esistenti agli albori della civiltà e grandemente utilizzati anche in epoca greca e romana, oggi migliorano la qualità della vita e, soprattutto le piscine interrate, aumentano il valore dell’abitazione. Le piscine fuori terra possono essere installate facilmente sul terreno senza lavori particolari o complessi. Esse vengono consigliate per uso prettamente familiare e sono di solito destinate ai più piccoli. Esistono varie tipologie di questi strumenti, che vanno dalle più semplici piscine gonfiabili alle piscine poco più elaborate in plastica, fibra di vetro, legno o resina e la forma può essere di vari tipi: rettangolare, ovale o rotonda. È importante non sottovalutare la manutenzione di queste piscine, che deve essere regolare e accurata: bisogna attrezzarsi di prodotti, detergenti e accessori al fine di prevenire la formazione di batteri e mantenere l’acqua sempre pulita e utilizzabile. Le piscine interrate, invece, sono costruzioni tra le più classiche e vengono realizzate in cemento armato o in pannelli prefabbricati di acciaio zingato. Per la fabbricazione di queste piscine è necessaria la concessione dell’autorizzazione comunale. In commercio possiamo trovare le forme e le dimensioni più svariate: dal modello standard alla forma con scala romana fino alla piscina con mosaico. Anche per queste piscine la manutenzione dovrà essere accurata e periodica al fine di mantenere non solo la bellezza estetica ma anche la sicurezza e la sanità. Infine un’altra tipologia di piscine sono le Spas o vasche idromassaggio per assaporare gli effetti benefici dell’acqua sulla salute umana. Esse si basano sull’antico concetto di idroterapia: combinano fattori dell’antica tradizione termale con le più moderne tecnologie. Le Spa sono disponibili in vari modelli come in prefabbricate rivestite con pregiati mosaici vetrosi o in metacrilato e possono contenere da due a sette persone. Si possono decorare con elementi d’arredo come faretti subacquei per l’illuminazione, fibre ottiche, fontanelle, getti d’acqua o cascate.


CRONACHE di Costermano

L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

EDILIZIA SCOLASTICA. L’Adolfo Consolini sarà pronta entro l’estate 2016

Una nuova struttura per gli alunni di Albarè Sarà un settembre importante quello del 2015 per il comune di Costermano. Sarà il mese in cui partiranno i lavori per la realizzazione della nuova scuola primaria “Adolfo Consolini” di Albarè. La struttura sarà pronta entro l’estate 2016, per accogliere gli studenti in vista dell’anno scolastico 2016 – 2017. Un risultato, questo, «frutto di una buona programmazione che nasceva fin dal programma elettorale e di un ottimo lavoro svolto dal responsabile dell'ufficio lavori pubblici, Geom. Claudio Franca – afferma il

Stefano Passarini

sindaco di Costermano, Stefano Passarini -. Dopo aver "bussato" a tutte le

ALCUNI DATI Superficie totale lotto: 3. 100 mq Superficie coperta edificio 1.025 mq Superficie lorda scuola 704,15 mq Superficie lorda spogliatoi 60,65 mq Superficie lorda aula attività motoria 178 mq Superficie porticati 81,50 mq Superficie coperta fabbricato 1.024 mq Volume urbanistico scuola 2.119 mc Volume urbanistico aula motricità 1.143 mc

porte possibili e l'aver già pronto il progetto sin dalla campagna elettorale del 2014, la Regione Veneto ci ha finanziato un importo di € 1.518.000,00 su un totale dell'opera di € 2.200.000. La somma mancante, pari ad euro 682.000, sarà finanziata in parte con mutuo e in parte con disponibilità propria del Comune. Sono molto felice di aver raggiunto questo obiettivo – aggiunge il primo cittadino -: in questo modo avremo messo a norma sismica tutti e quattro gli edifici scolastici di proprietà comunale». Il progetto definitivo prevede quindi la demolizione completa dell’attuale edificio scolastico di Albarè e la costruzione di un nuovo fabbricato con annessa aula per le attività motorie, utilizzabile anche come spazio polivalente per la cittadinanza. «Questa soluzione – precisa il sindaco – risulta essere economicamente la più vantaggiosa, considerando lo stato di vetustà dell’attuale fabbricato, ormai obsoleto rispetto agli standard di qualità

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POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR)

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CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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edilizia, sicurezza strutturale e accessibilità attualmente in vigore: l’analisi strutturale svolta ad agosto 2010 indica la presenza di importanti carenze strutturali in caso di sisma, stimando per gli eventuali lavori di adeguamento sismico un importo pari a 900 euro a metro quadrato». L’intervento per la realizzazione della nuova scuola è previsto venga realizzato in un unico stralcio operativo, al fine di ridurre

2122 Per la nuova scuola di Albarè è stata scelta una tipologia costruttiva prefabbricata in legno, che garantisce ottime prestazioni energetiche e tempi relativamente brevi di costruzione. Dal punto di vista energetico il miglioramento rispetto ai parametri attuali risulta sostanziale, passando dalla classe energetica F alla A. La struttura del nuovo edificio è stata dimensionata e organizzata per un futuro ampliamento in sopraelevazione. Il progetto prevede la realizzazione di cinque classi con relativi spazi comuni, la segreteria, le aule per le attività complementari e un blocco a servizi destinato ad ospitare uno spazio polivalente a servizio sia della scuola che della cittadinanza. La tipologia di riferimento adottata è del tipo ad “elle”, la cui peculiarità è la dilatazione degli spazi verso l’esterno, che creano un legame profondo con l’ambiente circostante. al minimo i disagi dell’utenza in termini di trasferimento della scuola in

altra sede e di ordine didattico organizzativo. Silvia Accordini


L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Rivoli

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RIVOLI IN FESTA: Grande successo di pubblico e di spettacoli per l’evento che celebra il prodotto tipico

Danze, allegria e buona cucina: un trionfo per gli asparagi Asparagi protagonisti dal 2 all’11 maggio a Rivoli Veronese. Sei sono state le giornate interamente dedicate a questo tradizionale prodotto tipico riconosciuto “prodotto agroalimentare tradizionale” con decreto ministeriale del 18 luglio 2000 dal Ministero delle Politiche agricole e forestali. E la 21° Festa degli asparagi è tornata anche nel 2015 a celebrare questa prelibatezza rivolese, attraverso una manifestazione organizzata come di consueto dal Comitato “Festa degli Asparagi” con la collaborazione della Provincia di Verona, del comune di Rivoli Veronese, del Consorzio Terra dei Forti e delle associazioni locali. I festeggiamenti sono iniziati, il 2 maggio, con l’apertura dei chioschi enogastronimici e una serata di ballo liscio con l’orchestra “Veronica e i Papillon”. Domenica 3 maggio la buona cucina ha accompagnato la Festa degli Asparagi fin dal momento del pranzo, proseguendo fino a sera, quando, a chiudere in bellezza la giornata, ci ha pensato l’orchestra “Claudio Group”, con un arrivederci al fine settimana successivo.

entrato ormai a far parte integrante della tradizione del nostro paese. Una manifestazione che intende promuovere e valorizzare il nostro prodotto tipico, l’asparago rivolese. Considerevole è stata l’affluenza di pubblico durante le giornate di festa – aggiunge ancora Zanetti –. Molti i ballerini che si sono lanciati in pista durante le serate di ballo liscio e grande è stata la soddisfazione nel riscontrare l’attesa nei confronti di questa Festa, che si è svolta al coperVenerdì 8 maggio infatti, puntuali alle 18.00, le “danze si sono riaperte”, con gli stand enogastronomici e il ballo liscio con l’orchestra “Daniela e Carlo”. A colorare la giornata di sabato 9 ci ha pensato la Corsa dei bambini con La Mesa Bike, che ha rallegrato il pomeriggio accompagnando i visitatori della Festa degli Asparagi fino a sera, quando ad attenderli c’era una serata di ballo con l’orchestra “Micaela e i Magnifici”. Domenica 10 maggio i festeggiamenti sono poi entrati nel vivo con la partenza della gara nazionale – La Mesa

Bike, lo spettacolo per i più piccoli “Roberto il clown e Mago” e infine il ballo liscio con l’orchestra “Gruppo Italiano”. La manifestazione si è conclusa poi lunedì 11 maggio con una serata all’insegna della buona cucina che da sempre caratterizza la Festa degli Asparagi e l’ottima musica dell’orchestra “Susanna Pepe”. «Anche in questo 2015 la nostra Festa dedicata al prodotto principe di Rivoli Veronese si è rivelata un grande successo – afferma con soddisfazione Salvino Zanetti, Presidente del Comitato organizzatore -. Un evento, questo,

“Avete ripetutamente chiesto una faccia nuova per Rivoli. Io ce l’ho messa”: queste le parole di Umberto Rizzotti, candidato sindaco di Rivoli Veronese in vista dell’appuntamento elettorale di domenica 31 maggio. Umberto Rizzotti, trentaseienne rivolese con tre titoli universitari, è un farmacista ed u imprenditore con precedenti esperienze a Villafranca e in Emilia Romagna. Rizzotti, come nasce la sua candidatura a Rivoli? «Rivoli esce da 20 anni in cui due schieramenti contrapposti si sono alternati al potere. Un ventennio culminato quattro mesi fa con il commissariamento del Comune. Ora si torna al voto e io stesso, assumendomi la responsabilità politica e umana di fare un passo avanti, mi sono detto: “se incontro 10 persone disposte a seguirmi mi presento come candidato di “rottura” con il passato”. Le persone le ho trovate e ho costituito la lista “Il Domani”» “Il Domani” descrive la sua visione anche nel logo… «Ciò che mi rappresenta è il colore blu: il blu del cielo di Rivoli spazzato da un vento nuovo. L’ape è il simbolo ancestrale di laboriosità, impegno, solidarietà. Rivoli infine siamo noi, per questo ho deciso di non farne comparire il nome all’interno del logo, non c’era bisogno di scriverlo. “Il Domani” è una lista politica e non a- partitica: alcuni componenti, la cui media d’età è di circa 34 anni, fanno parte di differenti partiti (qualcuno già forte di esperienze amministrative) e sono la dimostrazione del fatto che il nostro programma può essere accattivante e aggregante anche per partiti diametralmente opposti. Rivoli vuole cambiare volto e può farlo attraverso Ambra Montalenti, Damiano Rossi, Elena Baldini, Jessica Toffali, Luciano Partelli, Luigi Ortombina, Stefano Zervini, Maicol Tinelli, Michele Roncada, Mirko Paiarolli». Cosa si aspetta per il futuro di Rivoli? «Un cambio di priorità accompagnato da un grande senso civico. Chi amministra deve avere una buona visione prospettica per andare avanti, sapendo prendersi talvolta la responsabilità di dire cose scomode. Il nostro Comune non ha bisogno di grandi opere, ma di una chiave di lettura nuova, di una scala di proprietà diversa, di proposte differenti e calibrate». Qualche esempio? «Grande attenzione meritano il sociale e gli anziani Rivoli deve saper fare sistema anche in ambito “agricolo – produttivo”, creando sinergie tra i suoi prodotti tipici. Le stesse sinergie che dovrebbero mettere in rete i servizi e l’associazionismo. Sono stanco delle polemiche: il mio impegno partirà dalla realtà, da ciò che è in essere, per proporre un nuovo modo di affrontare ogni situazione, sia essa legata al turismo, alle attività produttive, come ad esempio la questione Ser-it, o ancora alle strutture come il Polo Scolastico che va ultimato e valorizzato e una spinta decisiva verso la valorizzazione della polveriera austriaca e degli altri edifici di proprietà comunale. Serve un impegno concreto che, slegandosi dal passato, guardi al futuro».

to in una zona riscaldata. Ad allietare grandi e piccini ci hanno pensato il grande Luna Park e la pista da ballo in acciaio allestiti. Durante i giorni della manifestazione inoltre presso il Forte Wohlgemuth sono rimasti aperti il “Museo Napoleonico” e il “Museo della Grande Guerra”. Immancabile poi – conclude Zanetti – la pesca di beneficenza, un tassello che non poteva mancare all’interno di questi tradizionali festeggiamenti».


L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Cavaion

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L’EVENTO. Il prodotto tipico di Cavaion ha fatto il suo ingresso nel milanese

La “Fogassa” ad Expo 2015 C’è anche un pezzetto di Cavaion ad Expo 2015. Sì, perché la famosa Fogassa de Cavaion ha fatto il suo ingresso ufficiale nel milanese, dove, all’interno dello stand di Coldiretti Verona, trova spazio accanto ai numerosi prodotti tipici che fanno di Verona una delle patrie del gusto: dall’olio d’oliva agli asparagi, dal Monte Veronese alla soppressa, fino ai grandi vini Valpolicella e Soave…e alla Fogassa appunto, che il 9 maggio scorso, nell’ambito di un Consiglio comunale straordinario, ha ottenuto la De.Co, denominazione comunale d’origine. «Raggiungere questo traguardo – afferma l’asses-

sore alle Politiche economiche del comune di

LA RICETTA DA DISCIPLINARE 1 kg di farina 00 1 bustina di lievito per dolci 2 cucchiaini di sale fino 1/3 di kg di zucchero 1/3 di litro di olio extra vergine di oliva del Garda dop 1/3 di litro di latte 1 limone (buccia grattugiata) VARIANTI AMMESSE E' ammesso l'uso del vino bianco in luogo del latte, sempre da utilizzare in eguali dosi: 1/3 di litro di latte o in alternativa 1/3 di litro di vino bianco Caratteristiche della Fogassa di Cavaion sono l’uso esclusivo dell'olio extra vergine di oliva del Garda DOP e la cottura sulla griglia. L'impasto dovrà essere un po' elastico, al fine di risultare una volta cotto morbido all'interno e croccante all'esterno.

Cavaion, Corrado Mancini - non è stato semplice: la De.Co è stata frutto di un lavoro di mesi che ha visto impegnata tutta l’amministrazione comunale, in particolare il consigliere Enrico Gastaldelli. L’obiettivo era ed è quello di valorizzare il nostro territorio, la nostra cultura e le nostre tradizioni dando risalto ad uno dei prodotti tipici del nostro Comune. Un modo, questo, per dare un po’ più d’immagine alla nostra terra nell’ambito del nostro progetto turistico nato sotto l’egida della sostenibilità. Ecco quindi – afferma ancora Mancini – che sabato 9 maggio è stato convocato un Consiglio comunale dedicato unicamente alla Fogassa, al quale ha preso parte il Consiglio dei Ragazzi che hanno così ricevuto un segnale di valorizzazione del territorio e della cultura del luogo in cui vivono». E’ stato così che la Fogassa è approdata ad Expo e, in particolare nella giornata del 12 maggio

scorso, è stata una delle protagoniste dell’evento “Love is in the food” ispirato a Romeo e Giulietta con un menù – degustazione che dal mattino alla sera ha condotto i visitatori in un viaggio iniziato con l’olio e il formaggio, passando poi ai risotti con asparagi e fragole, soppressa, Fogassa, vini Soave e Valpolicella e terminando infine con i grandi formaggi veronesi. «Un grazie speciale – conclude con entusiasmo l’assessore Mancini – va al Panificio Messetti di Cavaion che ha fornito la nostra Fogassa per questa grande e importante vetrina che è Expo». «Nell'ambito di un processo di valorizzazione turistica legata al territorio l'importanza dell'enoga-

stronomia è indiscussa – afferma il sindaco di Cavaion, Sabrina Tramonte -. Per tale motivo riconoscere la "fogassa de Cavaion" un prodotto tipico, della tradizione,e di eccellenza assieme all'olio dop e al vino, è motivo di orgoglio; eravamo infatti sicuri che

era in possesso di tutti i requisiti per essere presente al tavolo dell'Expo. Colgo infine l’occasione per ringraziare tutte le donne cavaionesi che portano avanti la tradizione in famiglia e nelle feste di paese con la loro Fogassa».

LA STORIA DELLA FOGASSA DE CAVAION La “Fogassa su la gradela” è un'antica ricetta di dolce semplice è molto conosciuta nell'entroterra gardesano. “Fogassa su la gradela” significa in veronese "focaccia sulla griglia" e prende il nome dall'antica cottura parte a parte sulle braci del focolare. Ricetta di estrazione popolare e contadina, fatta con ingredienti semplici e poveri, nelle famiglie veniva preparata inizialmente salata, come alternativa al pane che mancava su molte tavole, e solo successivamente si cominciò a produrla come dolce per i bambini. Altra caratteristica del passato è l'uso dello strutto, sostituito a partire dalla metà del secolo scorso dall'olio di oliva. In passato la ricetta veniva tramandata di madre in figlia senza essere scritta e per questo ne esistono numerose varianti sia per quanto riguarda gli ingredienti sia le dosi. Le due varianti più diffuse sono quelle che, a parità di ingredienti base, vedono presenti il vino o in alternativa il latte. Col vino l'impasto risulta leggermente più secco e ha un sapore più deciso, mentre col latte la consistenza è più morbida e dolce al palato. Va evidenziato che il clima di Cavaion influisce, e tra tutti i paesi limitrofi che si cimentano con la fogassa, quella cavaionese è riconoscibile per bontà e consistenza, ed è molto richiesta anche in manifestazioni che avvengono fuori dal paese.

L’EVENTO MUSICALE

AVISpring si terrà all’Arena Torcolo Sarà l’Arena Torcolo di Cavaion Veronese ad ospitare, il 30 maggio, un grande evento musicale in occasione del 50esimo anniversario dell’AVIS cavaionese, nell’intento di festeggiare il felice traguardo e sensibilizzare quanti più giovani possibile alla donazione del sangue. L’evento, che si intitola, AVISpring 2015, è patrocinato dal Comune e dalla Proloco di Cavaion, oltre che da CSV, Donare AVIS, AVIS provinciale Verona, avrà scopo benefico e prevede un ricco programma che avrà inizio a partire dalle ore 15.00. alla musica dei Ramabass Sound System si affiancherà un Laboratorio Archeologico per ragazzi,Parkour di Devid Cazzato e Francesco Frau, Break Dance di Sow Street Crew, Zumba Dance,

"Si può fare: perché no? on the road" di Niki Legnetti, Stop Motion, "Esercizi di stile su Cappuccetto Rosso", spettacolo a metà tra teatro e improvvisazione di

IncontrArt&, Esibizione di Giocoleria, Elitour panoramici sul lago di Garda di Elitop Elicotteri. Alle ore 18.00, orario a partire dal quale sarà possibile “rifocillarsi” con panini, patatine, birra, gelati e caffè, sarà inaugurata la mostra fotografica Avis “La Motocicletta nel Tempo” a cui si affiancherà il Raduno Harley Davidson. Alle ore 20.00 Live music con The Lamps Trio (Rock) e il Disperato circo musicale (Ska - Punk - Reggae – Patchanka). La giornata si chiuderà alle ore 22.00 con un Concerto presso l’Arena Torcolo con Ska– J – Furio 30 (30 anni di carriera dai Pittura Freska agli Ska-J). La serata si chiuderà alle 24.00 con i Ramabass Sound System. Per informazioni: avispring.cavaion@gmail.com


CRONACHE di Affi

L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

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L’INTERVISTA. Il sindaco Roberto Bonometti dice la sua e fa il punto della situazione

S.o.s. profughi Il caso di Affi

Sono 44 i profughi ospitati da più di un anno presso l’hotel Garda di Affi. Un anno durante il quale non sono mancati incontri e sitin in cui si è snocciolato il problema legato ad un’emergenza che sta sempre più interessando anche i Comuni della Provincia di Verona. Il sindaco di Affi, Roberto Bonometti, pur accogliendo sul suo territorio questi profughi arrivati da paesi teatro di guerra, ha più volte ribadito la sua preoccupazione in merito alla situazione. Sindaco, cosa ne pensa di questo “progetto umanitario”? «Mi spiace dire ancora una volta che non c’è alcun progetto umanitario quando ci sono cifre di questo genere in ballo: l’hotel durante quest’anno di permanenza dei profughi ha recepito 400.000 euro, la Cooperativa di gestione 5 euro al giorno, e ogni profugo – che costa al nostro Stato 35 euro al giorno - riceve quotidianamente 2.50 euro. Vorrei

Roberto Bonometti

ricordare che la Prefettura di Verona ha aperto un bando per contributi pari a circa 1000 euro mensili a famiglie che decidessero di ospitare qualcuno di questi profughi». …Possibile che a distanza di più di un anno siamo ancora al nulla d fatto a

livello decisionale? «Questo è il solito problema italiano: in altri stati europei ci si impiega circa 4 mesi per decidere se una persona ha diritto o meno all’asilo politico…Qui ci si mette un anno e più. Il mio timore però è uno in particolare: nel momento in cui la decisione arriverà e questi 44 profughi non avranno più alloggio presso l’hotel dove ora risiedono, dove andranno? Cosa faranno? Questo è un bel punto di domanda per una piccola comunità come quella di Affi». Proprio in questi giorni, il sindaco di Nogara ha annunciato che i profughi ospitati nel suo Comune saranno impiegati in lavori utili…E’ possibile anche ad Affi e quali sono le eventuali problematiche nel proporre un progetto di questo tipo? «Non è così facile come può sembrare. Prima di tutto un sindaco non può costringere nessuno di questi profughi a lavorare. In secondo luogo i

La lettera del sindaco di Affi al Ministro Angelino Alfano Caro Ministro Alfano, invece di andare in Europa a battere i pugni sul tavolo per far sentire la nostra voce e per ribadire con forza con i Suoi colleghi di Germania, Francia, Inghilterra e Spagna che della tragedia se ne devono far carico anche loro, sporcandosi le mani e non dandoci dei miseri contributi, Lei è qui ad insegnarci quello che dobbiamo fare. Ribadisco il concetto che noi non possiamo assolutamente accettare navi o contributi economici da parte dei nostri partner europei: la nostra patria non è in vendita! Forse qualche nostro connazionale che ha combattuto ed è morto per la nostra amata terra si sta rotolando nella tomba nel vedere cosa sta accadendo nella nostra politica estera. Alla luce della circolare che Lei ha inviato a noi Sindaci nutro alcune forti perplessità in merito. Se “l’ospitalità ai profughi deve essere su base volontaria e gratuita” io non posso obbligare nessuno e pertanto all’interno del gruppo di profughi ci saranno quelli che lavorano e quelli che non lo fanno, ma entrambi avranno lo stesso trattamento. Lei scrive di “scopo sociale”, mi chiarisca se possiamo metterli a raccogliere erba e rifiuti o se fargli spazzare le strade, senza che poi un magistrato un domani dica che si è trattato di sfruttamento di lavoro o addirittura di un’attività a scopo di lucro. Rimane comunque il dubbio su chi debba provvedere alla loro copertura assicurativa durante lo svolgimento di attività aventi scopo sociale, e poiché questo onere con l’operazione Tritorn è stato demandato dal Governo ai Comuni e di conseguenza anche questo ricadrà a cascata sui nostri cittadini. Lei parla infine di “una formazione adeguata” senza valutare che nell’assolvimento di questo ulteriore compito i Comuni dovranno farsi carico di ulteriori costi oltre quelli già sostenuti per le cooperative sociali che seguono la gestione dei profughi, perché non ha affidato a loro questo ulteriore incarico? A mio avviso la concentrazione di gruppi numerosi di profughi in Comuni dalle ridotte dimensioni demografiche non può avvenire senza un’adeguata concertazione preventiva tra Prefettura - ComuneCooperativa Sociale e struttura ospitante, senza cui si verificheranno sempre forti disagi e contrapposizioni. Ad ognuno le proprie valutazioni, ma con queste regole sarà molto difficile recepire le direttive del Ministero perché alla fine come al solito la responsabilità di quanto potrà accadere sarà dei Sindaci ed io questa volta non me la sento di prendermela, caro Ministro te la cedo volentieri. Il sindaco di Affi Roberto Bonometti

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: RIVOLI - Municipio - Farmacia Rizzotti - Panificio el Pistor . Fiori La Groletta CAVAION - Locanda Centrale - Municipio - Market Tonoli - Eurospin - Panificio Zambiasi Bar Pasticceria Dream - Edicola SEGA - Lavasecco Modena AFFI - Municipio - Trattoria da Carlino - Macelleria - Galleria Pascoli - Nissan Bertucco Auto ALBARE’ - Market Facchinetti PESINA - Plaza Caffè BOI - Market CAPRINO - Municipio - Farmacia Ambrosi - Circolo ricreativo terza età - Stile in - Macelleria Padovan - Erboristeria Domus Mea - Stephy Calzature - Panificio Pairoli - Stefy calzature - Distributore Shell SPIAZZI - Alimentari SAN ZENO - Municipio - Bar Milano - Salumeria Lenotti - Gelateria Dolce Vita - Panificio El Pistor

lavori in cui possono essere impiegati sono definiti “socialmente utili”…Sfalcio erba e pulizia strade sono considerati lavori socialmente utili? Oltre a togliere lavoro alla ditta alla quale il Comune si affida, mi chiedo se come sindaco non corro il rischio di ritrovarmi una denuncia per sfruttamento? E poi, chi paga l’assicurazione? Spetta, anche questa, al Comune? Sinceramente, non me la sento di caricarmi anche di questa responsabilità». Silvia Accordini Pubblichiamo di seguito uno stralcio della missiva inviata alle Prefetture italiane dal Ministero dell’Interno – Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione. “Gli importanti flussi migratori che hanno interessato l’Italia a partire dalla fine del 2013, e per tutto il 2014, hanno determinato una significativa presenza di cittadini stranieri extracomunitari ospitati in tutte le province del nostro territorio. Da più parti è stato evidenziato che una delle criticità connesse all’accoglienza è quella relativa all’inattività dei migranti che si riverbera negativamente sul tessuto sociale ospitante”. Il Ministro propone quindi la sottoscrizione di protocolli d’intesa per porre in essere percorsi finalizzati a superare la condizione di passività dei migranti attraverso attività di volontariato. “Tali attività – si legge nella lettera del Ministero – devono essere svolte esclusivamente su base volontaria e gratuita, devono essere finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e non lucrativo. Deve inoltre essere sottoscritta un’adeguata copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi e contro gli infortuni, non a carico del Ministero, deve essere assicurata una formazione adeguata alle attività che saranno svolte dai migranti volontari. Gli stranieri infine devono aderire in maniera libera e volontaria ad un’associazione o a un’organizzazione di volontariato”.


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CRONACHE di Caprino

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PRESENTAZIONE. Illustrato il piano preliminare. L’investimento? 10 milioni di euro

Polo scolastico: progetto e costi Ammonta a 1 milione 880 mila euro il contributo che la Regione Veneto ha stanziato per il nuovo polo scolastico in via De Gasperi a Caprino Veronese. La buona notizia è giunta dopo la presentazione da parte del Comune del progetto preliminare che prevede di realizzare in tre stralci una struttura in cui troveranno spazio scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria, oltre alla direzione didattica. Il tutto per un investimento complessivo di 10milioni di euro. «Il contributo della Regione – afferma soddisfatto l’assessore al Patrimonio del comune di Caprino, Roberto

Franceschetti - e’ pari a 1.880.000 €: la parte restante sarà cofinanziata con risorse proprie del comune, già in fase di definizione per poter andare al bando in autunno. Ad oggi – aggiunge - chi amministra si trova a fare i conti con il patto di stabilità imposto dagli organi superiori che lo hanno uniformato a tutti i Comuni commettendo un enorme errore in quanto il legislatore (vista anche la crisi economica in cui ci troviamo) doveva formularlo distinguendo tra comuni virtuosi e con bilanci consolidati da quelli che vengono salvati con erogazioni una tantum; la scelta di procedere alla

realizzazione del nuovo polo scolastico è obbligatoria in quanto pensare di intervenire sugli attuali edifici per adeguarli alla normativa sismica richiede un esborso di denaro pubblico pari al costo della nuova realizzazione: si pensi solo che lo scorso anno abbiamo messo in sicurezza, a seguito dei risultati dell’analisi sismica eseguita sugli edifici pubblici la parte di scuola elementare (sempre accedendo a contributo regionale) realizzata all’epoca della ristrutturazione e a tutt’oggi fino al 2031 gravata da rata di mutuo annuale di 90.000 €». In ogni caso ora il contributo regionale è confer-

mato: il primo stralcio relativo alla scuola secondaria di primo grado (per un investimento di 3.900.000 euro) partirà a breve, con l’obiettivo di continuare a sondare per reperire ulteriori fondi per il futuro completamento. «L’edificio – afferma ancora l’assessore Franceschetti sarà realizzato con le più moderne tecnologie per le strutture portanti, per l’impiantistica e avrà finalmente il rispetto di tutti i parametri di legge. Il plesso sarà in classe energetica a con installazione di pompe di calore e sistemi tali da renderlo autonomo o addirittura fornitore di energia». La struttura scolastica prevede 5 sezioni (15 aule) per un numero complessivo di alunni pari a 340. L'area individuata dall'Ammini-

strazione Comunale per realizzare la nuova scuola secondaria di primo grado è posta a sud-est del centro storico di Caprino Veronese,

in una zona limitrofa ad edifici di uso collettivo con attrezzature sportive, costruzioni per lo sport e zone destinate a parcheggio.

L’intera struttura si sviluppa principalmente su due livelli oltre ad un livello parzialmente interrato ed ospita 15 aule da 22-23 alunni ciascuna: al piano seminterrato: mensa e palestra (da realizzarsi in una seconda fase); al piano terra: aule, aule speciali, aula musica, direzione didattica e aula magna; al piano primo: aule, aule speciali, biblioteca e sala professori. All’interno dell’edificio scolastico è prevista la realizzazione in un secondo lotto di lavori, una nuova palestra per l’educazione fisica e sportiva. Gli studenti, nella fase transitoria (prima della costruzione della palestra) utilizzeranno gli spazi sportivi ed quelli di servizio del Palazzetto dello Sport posto nelle immediate vicinanze. Al piano seminterrato è prevista anche la realizzazione della mensa scolastica che comprende i locali per la preparazione e lo sporzionamento dei cibi, la dispensa ed i locali ausiliari (spogliatoio, doccia e servizi igienici) per il personale addetto; la dispensa avrà un accesso diretto dall’esterno. Al piano terra e al piano primo sono presenti le aule didattiche oltre ad aule speciali che riguardano le attività scientifiche, tecniche ed artistiche; per l’educazione musicale verrà realizzato uno spazio acusticamente predisposto ed un auditorio con palcoscenico. Al piano terra dell’edificio scolastico sono ricavati gli spazi da destinare alla Direzione Didattica e ai collaboratori scolastici con l'ufficio del preside (o del direttore) ed annessa sala di aspetto, ubicato in posizione baricentrica; uno o più locali per la segreteria e l'archivio; la segreteria dovrà permettere un contatto con il pubblico attraverso banconi e la possibilità di vedere chi accede al plesso scolastico. Al piano primo è prevista la sala professori, atta a contenere anche gli scaffali dei docenti ed a consentire le riunioni del consiglio d'istituto. Elevato sarà l’isolamento termico assicurato dalle pareti, dai serramenti e dai solai, nonché dalle alte prestazioni degli impianti in termini di efficienza e rendimenti. È previsto l’utilizzo di pompe di calore per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. L’impianto di riscaldamento è a pannelli radianti a pavimento con funzionamento a bassa temperatura. Tutti gli ambienti della nuova scuola saranno dotati di impianto per il rinnovo dell’aria. È prevista l’installazione di un impianto fotovoltaico e di uno solare termico per lo sfruttamento delle energie rinnovabili.


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CRONACHE di Caprino

INAUGURAZIONE. La nuova struttura si propone agli utenti in forma adeguata alle attuali esigenze

Biblioteca comunale Oltre 20.000 volumi Con il trasferimento degli oltre 20.000 volumi costituenti la dotazione libraria della biblioteca, oltre ad altro materiale, tra cui una considerevole quantità di foto d’epoca, giovedì 30 aprile è stata inaugurata a Caprino Veronese la nuova Biblioteca Comunale presso la “Barchessa” di Palazzo Carlotti, alla presenza del sindaco Paola Arduini, dell’assessore ai LL.PP. Mattia Pianetti, dell’ex Sindaco Stefano Sandri, del Vice Presidente del B.I.M. Adige Mirco Campagnari e Sindaci ed assessori dei Comuni limitrofi, del Presidente del Comitato Biblioteca Museo Franco Zeni e con la partecipazione di numerosi cittadini. Con questa complessa e articolata operazione, la nuova biblioteca si propone agli utenti in forma adeguata alle attuali esigenze dei vari fruitori. Accanto alla reception c’è lo spazio per la lettura in sede, quindi un tavolo con sedie per l’emeroteca ed il servizio internet gratuito (Centro P3@) con cinque postazioni disponibili. Nel lato ovest, accanto ai servizi, si trova il grande locale dove sono alloggiati i volumi suddivisi per tipologia. Il caratteristico soppalco è luogo ottimale per la

consultazione e l’attività di progettazione, ma vi trova posto anche la videoteca/fototeca. Particolarmente significativa ed importante la creazione dell’ “angolo del morbido”, struttura collocata nel lato nord della “Barchessa” e che si propone come spazio ottimale per accogliere pic-

coli e piccolissimi (da 0 a 6 anni) che potranno frequentare questo “angolo” di biblioteca per ascoltare la lettura ad alta voce ad opera di lettori adulti. L’ “angolo del morbido” è stato arredato in forma adeguata ai piccoli utenti con divanetti, poltroncine seggioline, tavolini, tappeto,

cuscini, contenitori, ……componibili e trasformabili. E’ questa una bella ed importante opportunità, offerta ai giovanissimi “lettori”, nata come esigenza collegata al prestigioso progetto nazionale “Nati per leggere”, progetto che potrà così trovare adeguate proposte operative. La Biblioteca Comunale è pronta per accogliere gli utenti nella nuova, luminosa e prestigiosa sede…con l’augurio di buona lettura. Tel. 045/6209908; Mail: biblioteca@comune.caprinoveronese.vr.it. Orario apertura biblioteca e P3@accesso gratuito ad Internet: dal martedì al venerdì 09.00 – 12.00 / 15.00 – 19.00 sabato 08.00 – 10.00

La Giunta Regionale del Veneto ha finanziato un contributo all'Unione Montana del Baldo - Garda per l'attivazione di un Ufficio I.A.T. di Territorio. Il Comune di Caprino Veronese su proposta dell'Unione Montana del Baldo - Garda, ha individuato nella "Barchessa" di Palazzo Carlotti, in Piazza Roma n.6, la sede più idonea per l'attivazione dell'Ufficio I.A.T. di Territorio denominato "Entroterra del Monte Baldo", afferente ai Comuni di Caprino Veronese, Rivoli Veronese, Brentino Belluno e Ferrara di Monte Baldo, che è stato inaugurato il 30 aprile u.s., in concomitanza con la Biblioteca Comunale. Telefono: 045.6209955; E-mail: iat.baldovaldadige.caprino.vr@gmail.com

IL DOCUFILM

“Tra le righe, un diario nella polvere” Un docufilm tra le righe della storia: questo sarà presentato a breve in occasione del centenario della Grande Guerra. A darne notizia è l’Amministrazione Comunale di Caprino Veronese, il cui sindaco, Paola Arduini, ringrazia e si complimenta con il Comitato della BibliotecaMuseo G. Arduino e in particolare con il regista Luca Sartori per l’impegno e il risultato ottenuto. I ragazzi delle medie di Caprino, infatti, coordinati dal giovane regista Luca Sartori, giovane film-maker, laureato in arte e spettacolo presso l'università di Venezia, sono impegnati in questi giorni nelle riprese di “Tra le righe, un diario nella polvere”. «Questo docufilm è sicuramente un buon metodo per raccontare la storia - afferma

Luca Sartori, che ha scritto e diretto il film -. Questa modalità narrativa permette di raccontare un contenuto documentaristico con un linguaggio cinematografico, quindi con una storia, una narrazione che coinvolge maggiormente il pubblico; in tal modo i ragazzi saranno più attenti e attratti dal racconto». Dalle lezioni teoriche i ragazzi sono passati al set ed hanno così concretizzato con entusiasmo un progetto ideato e coordinato dal professor Matteo De Santi. «L'obiettivo del corso - prosegue il regista - era proprio quello di fornire ai ragazzi gli strumenti per poter capire e interpretare il dietro le quinte di un video. L'importanza di avere dei mezzi per farlo serve a capire che fare un video di qualità e di con-

tenuti nasce da un lavoro di squadra, da uno studio e da un percorso lungo». Le scene del docufilm sono state girate nelle aule dell'Istituto Comprensivo Mons. L. Gaiter di Caprino e in alcuni spazi messi a disposizione dall’amministrazione comunale all'interno di Villa

Carlotti, tra cui la nuova sede della Biblioteca G. Arduino, una sala del museo civico e una soffitta polverosa dove i due giovani attori protagonisti, Emiliano e Francesca (Marco e Sara), troveranno un diario scritto da un soldato durante la I^ Guerra Mondiale.

2127 QUADERNO CULTURALE “IL BALDO” E’ uscito il 26° quaderno culturale “Il Baldo”, che raccoglie studi e ricerche sul territorio del Baldo-Garda, realizzato dal gruppo CTG Animatori Culturali ed Ambientali Monte Baldo. La consapevolezza di possedere un territorio unico, plasmato dall’uomo in un paesaggio singolare e l’obiettivo di divulgarne la conoscenza per poterlo difendere, fu la motivazione che nel 1989 ha fatto nascere la collana editoriale. «Quest’anno ricordiamo alcuni avvenimenti di quella Grande Guerra per tentare di capire cos'è successo, perché una società così vivace e piena di futuro, come quella dei primi due decenni del ‘900 ha venduto i suoi sogni per finire in trincea. Cento anni dopo sappiamo che il Mondo non ha ancora imparato da quegli errori ed orrori. Ecco perché continuiamo a ricercare il “genius loci”, l’essenza culturale, la bellezza di questo territorio, che esprime una serie di valori e di punti di riferimento che vanno oltre il tempo e di cui non possiamo fare senza nella nostra esistenza» - si spiega nell’introduzione del volume. La prima parte del volume, “Il territorio e l’ambiente” presenta un articolo di Maurizio Delibori sulle primule nel Baldo-Garda: una ricchezza di una decina di specie da far conoscere e impiegare con attenzione e cura in quanto alcune di queste hanno proprietà officinali e medicinali. La parte de “L’uomo e le sue testimonianze” si apre con un saggio di Giuliano Sala su di una controversia fra il Capitolo della Cattedrale di Verona e i Comuni di Boi e di Lubiara, datata 1220, riguardante alcuni alpeggi baldensi. Viene poi un corposo studio della classe 3 G della Scuola Secondaria di primo grado “San Zeno”, sulla presenza dei Futuristi sul Baldo nella seconda metà del 1915. Segue una ricerca di Stella Bianchi sullo Scoutismo femminile a Caprino negli anni ’60 - ’70 del XX sec. “Mappe inedite del territorio fra Cavaion e Calmasino” è uno studio di Daniela Zanetti su mappe e cartografie venete che svelano nuovi particolari e segreti, mentre Fabio Salandini presenta un saggio sul monumento ai caduti di Pastrengo. Seguono la presentazione di alcuni Documenti sulla peste del 1630 tra Adige e Garda a cura di Virginia Cristini, con cronache e micro-storie emblematiche ai piedi del Baldo, ed alcuni ricordi della maestra Rosetta Gaspari, raccolti nella “sua” scuola Elementare, sulla bravura e onestà dei lavoratori ambulanti a Lubiara. Vengono quindi la quarta puntata della “vita a Garda durante la Grande Guerra”, di Ebe Cavaggion, ed una appassionata memoria di Regina Scala, la “Regi”, compilata da Luciana Bresaola. Il volume è disponibile nelle librerie. Maurizio Delibori

SAN ZENO DI MONTAGNA / SCUOLA MEDIA A fine aprile a Padova, nella storica sede dell’Anmig, Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra, alla Casa del Mutilato, si è tenuta la cerimonia di premiazione della prima edizione del concorso regionale Esploratori della Memoria, che è stata vinta per le scuole medie dalla Scuola “San Zeno” di San Zeno di Montagna. Sono state 18 le scuole che hanno partecipato alla prima edizione veneta del concorso Esploratori della Memoria, coordinata da Adriana Bonelli, con oltre 1500 alunni. La Scuola di Un momento della premiazione San Zeno è risultata prima con 23 schede di censimento di monumenti, lapidi, lastre commemorative, steli, cippi e memoriali, su 150 presentate. Inoltre ha prodotto una intervista video multimediale. «Abbiamo censito come scuola molti monumenti ai caduti della zona del Baldo-Garda, alcuni dei quali bisognosi di restauri - dice la professoressa Gianangiola Finotti -. Il Concorso ci ha fatto scoprire alcune lapidi di eventi legati alla seconda guerra mondiale che meritano una maggiore considerazione, così come alcune iscrizioni della prima guerra mondiale su lapidi monumentali, che non pensavamo esistessero». Con questo premio la Scuola Media di San Zeno intende ora continuare il censimento iniziato dei monumenti e delle lapidi, completando tutta la parte veronese del Baldo. M.D.


SPORT

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PALLAVOLO PESCHIERA. Intervista a Pietro Sommavilla, presidente della società

Volley biancazzurro: un anno di successi Un centinaio tra bambini, bambine e ragazze. Tanta passione per il volley. E la voglia di crescere sempre di più. La Pallavolo Peschiera si presenta. La stagione 2014/15 è andata in archivio, ma l'impegno del club biancazzurro non si ferma mai. La società del presidente Pietro Sommavilla conta il settore minivolley misto, poi tutta attività al femminile: due formazioni under 13, due gruppi under 16, un team in Seconda Divisione e la prima squadra in serie C regionale. «Giochiamo e ci alleniamo in due strutture: la palestra della scuola elementare di San Benedetto di Lugana, che ci è stata data in concessione dall'Amministrazione comunale di Peschiera del Garda, e il palazzetto dello sport di Ponti sul Mincio (MN) – spiega Sommavilla -. Questa opportunità ci è stata offerta da una fattiva collaborazione fra le due amministrazioni, che ringrazio per la sensibilità dimostrata». Sommavilla, com'è andata la stagione 2014/15? «La stagione è stata soddisfacente sia per quanto riguarda la prima squadra sia a livello di giovanili. La formazione di serie C ha conquistato il 4° posto in classifica, ad un punto dai playoff, l'under 16 è arrivata in semifinale provinciale, il secondo gruppo under 16 ha raggiunto le fasi nazionali del post campionato, e l'under 13 è approdata in

finale provinciale e ha partecipato alle fasi regionali». Lo spirito della società? «Positivo. Vogliamo trasmettere valori sani, migliorare e costruire qualcosa di importante. In questa stagione, abbiamo invogliato il settore giovanile a sostenere la prima squadra e questo aspetto si è rivelato un successo: l'esempio delle grandi deve essere trasferito alle piccole, per aumentare la passione e la voglia di stare in palestra. Inoltre, siamo riusciti a portare tanta gente a Ponti sul Mincio (le gare casalinghe si giocano nel palazzetto del paese mantovano, ndr), che mai come quest'anno ci ha sostenuto. Infine, è importante avvalersi di tecnici di qualità, per permettere al vivaio di crescere bene». In cosa vuole migliorare

VALPOLICELLA CON CAMPIONI Una manifestazione cicloturistica a scopo benefico, aperta a tutti: questo è l’evento “Valpolicella con i Campioni” che avrà luogo domenica 12 luglio. Il ritrovo è previsto alle ore 7.30 presso la zona fiera del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Il gruppo dei partecipanti, ai quali si uniranno alcuni campioni del mondo del ciclismo, salirà in sella alle ore 9.00 per attraversare la Valpolicella sulle due ruote lungo 55 chilometri – con tre salite di media difficoltà -. La manifestazione, che si svolgerà anche in caso di pioggia, prevede la possibilità di pranzare (su prenotazione entro il 5 luglio). Per gli accompagnatori sarà inoltre organizzata una camminata itinerante tra le colline della Valpolicella. Per informazioni è possibile consultare anche la pagina Facebook. Per iscrizioni: Alessandro 334.2630530, Mirko 340.5702276, William 349 8876472; valpolicellaconicampioni@gmail.com.

la Pallavolo Peschiera? «Occorre accogliere nuove persone nell'assetto dirigenziale: c'è sempre bisogno di forze nuove e fresche, che offrano la propria disponibilità nell'organizzazione societaria. In più, ci piacerebbe migliorare il rapporto con i club limitrofi: questa strada è indispensabile se si vuole creare settore giovanili di qualità. Purtroppo, però, i campanilismi sono ancora alla base delle piccole realtà di paese». Il rapporto con i genitori? «Positivo, in particolare quest'anno. I risultati confortanti hanno certamente facilitato la relazione tra famiglie e società». Quanto sono importanti i giovani nel vostro progetto? «Rappresentano una risorsa fondamentale: le ragazzine devono costituire il polmo-

ne della prima squadra. È essenziale investire sul vivaio per avere una formazione di punta sempre più formata da giovani di Peschiera del Garda». La prima squadra, intanto, ha sfiorato la qualificazione ai playoff. «Un bel risultato. Siamo un po' amareggiati perché se avessimo conquistato qualche punto in più, avremmo raggiunto i playoff e avremmo avuto la possibilità di giocarci l'accesso alla serie B2. Tuttavia, per un salto di categoria bisogna essere pronti sia economicamente che a livello di organizzazione societaria. E questa prospettiva per noi, forse, è ancora prematura. L'obiettivo per il futuro, infatti, è crescere facendo piccoli passi, attenti e oculati».

PASTRENGO

Magic Camp con T-Rex E’ attesa a Pastrengo per il “Magic Camp estivo 2015”. Riservata a ragazzi e ragazze dai 6 ai 13 anni, l’iniziativa è promossa dalla locale Associazione Sportiva Dilettantistica T-Rex Pastrengo Baseball. «Sono ormai otto gli anni che organizziamo il Camp - esordisce il Direttore Sportivo della Scuola di Baseball Little League, Roberto Culicchi - dedicato completamente alla conoscenza di nuove discipline sportive vedi il Cricket Hip-Hop, Atletica, Minibaseball, i Giochi Tradizionali della nostra Nazione e di alcune paesi stranieri. L’altra interessante iniziativa che sta avendo un grande interesse è la lingua Inglese e Spagnolo durante il gioco, i Giochi dei Romani, Greci, Egiziani e lavori

manuali come il mosaico, la pittura con le terre colorate ed altro ancora. Per i partecipanti ogni mattina sarà una scoperta su ciò che andremo a conoscere. Il Magic Camp – prosegue Culicchi - è un’esperienza fantastica ed entusiasmante per i ragazzi, svolta in un ambiente sereno, rilassante ed altamente qualificato con Insegnanti, Tecnici di Federazioni Sportive Italiane e Internazionali, Educatori Sportivi». L’iniziativa è settimanale e avrà inizio l’ 11 giugno e proseguirà fino al 10 luglio dalle ore 8.00 alle ore 13.00 presso il campo di Baseball situato in Località Pontirole - laghetto Ai Portici di Pastrengo. Per informazioni: cell. 339.3603387 Riccardo Reggiani

Matteo Sambugaro

CASTELNUOVO-”COPPA FAIR PLAY” E’ in programma nella giornata di domenica 7 giugno la 7^ Edizione “Coppa Fair Play” a Castelnuovo del Garda. Il Torneo a 4 Squadre Esordienti 2002 e il Torneo a 4 Squadre Esordienti 2003 si svolgerà presso gli impianti sportivi di Castelnuovo con ritrovo alle ore 7,45 ed inizio gare alle 8,30, per poi disputare le finali nel pomeriggio. Ad organizzare l’evento la UISP – delegazione Lago di Garda e la Società Castelnuovo – Sandrà, con il patrocinio e il contributo del comune di Castelnuovo del Garda. Al termine delle partire, dirette da Arbitri del Comitato UISP, saranno premiate tutte le Societa’ partecipanti. Non mancherà un momento goloso: alle ore 13.30 avrò luogo una Gara di Torte: saranno premiate con omaggi floreali tutte le mamme che porteranno le migliori torte, che saranno poi distribuite ad atleti e spettatori. Per informazioni: r.camuffo@gmail.com, Cell. 342.0608608, alessandro.santucci@giustizia.it, Cell. 340.4074178, claudiomonese@hotmail.it Cell. 339.7696280

CALMASINO-GARDA SPORT CUP Si è svolta a Calmasino la quarta edizione del Garda Sport Cup, competizione calcistica per Esordienti. Il torneo è stato vinto dalla Polisportiva Virtus Verona al termine di un girone a punti che ha visto in campo Mozzecane, Nuvolento, FeralpiSalò, Asola, Sporting club Goito, Riva del Garda e Mori santo Stefano. Il torneo è stato organizzato dall’associazione Benacus in collaborazione con Us Calmasino 2003. A premiare i partecipanti l’assessore allo sport del comune di Bardolino Fabio Sala, il presidente del Calmasino Corrado Benati e Marco Zamboni, ex calciatore di Juventus, Napoli, Chievo e Verona Marco Zamboni e attuale difensore centrale del Bardolino calcio. S.J.



Sport, Sport, Ovale, la sigaretta elettrica per dire “No al fumo”

Bike Shop Bardolino: divertimento su due ruote

State pensando di dire basta al fumo e ai danni mortali della sigaretta tradizionale? La soluzione può essere il passaggio all'elettronica. Oggi, finalmente, anche l'Istituto Superiore di Sanità riconosce quello che affermiamo da anni. Il primo studio clinico sull’e-cig, condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Centro antifumo del San Giovanni Bosco di Torino, sperimenta l’efficacia dell’uso della sigaretta elettronica nella disassuefazione dall’abitudine al fumo misurando il dosaggio dei metaboliti della nicotina nei forti fumatori. Ridotto anche il fattore di rischio respiratorio. «Se state pensando di smettere di fumare, Ovale è quello che fa per voi – affermano dalla direzione di Ovale -. Siamo la prima azienda di sigarette elettroniche in Italia, attiva da quasi un decennio, abbiamo oltre 200 punti vendita. Siamo presenti in Europa, America, Asia. Sono anni che investiamo in ricerca e sviluppo, i nostri prodotti sono coperti da brevetto ed hanno tutti un design esclusivo. Vogliamo offrire ai nostri clienti i migliori prodotti e per questo i nostri liquidi sono stati analizzati da Università ed enti di ricerca che hanno accertato l'assenza di componenti nocivi. E tu che aspetti a dire basta al fumo da sigaretta? Vieni a trovarci in uno dei nostri punti vendita in tutta Italia, possiamo aiutarti a smettere con la costosa e pericolosa dipendenza da fumo».

Lee Cougan, Basso, Fondriest, Northwave, Polar, Racer, Aloe x Pro: questi i marchi che caratterizzano la qualità e la professionalità di Bike Shop Bardolino che, nel suo negozio di via Europa Unita, offre noleggio bici Mtb e City bike, fornendo anche un efficiente servizio di officina. Bike Shop Bardolino è stato riaperto nel mese di marzo rilevando l'attività portata avanti per anni da Paola Pezzo. «La mia scelta – afferma il titolare - è stata quella di far coincidere passione sfrenata per il mondo del ciclismo e lavoro. L'obiettivo per i prossimi anni sarà quello di diventare punto di riferimento per tutti quegli appassionati di ciclismo che vorranno avvalersi di prodotti tecnologicamente ed economicamente alla portata di tutti».

Ovale è presente con i suoi negozi in Veneto e nella provincia di Verona, a Bussolengo (via Betteloni 16), Villafranca di Verona (Via Nino Bixio 180), Legnago (Via Duomo, 28), San Giovanni Lupatoto (Via Federico Garofoli 10) e Verona (Piazza Cittadella(a dx nel Box sulla piazza 50 mt di fronte a Vitaldent). Dal futuro al presente, Ovale.

Bike Shop Bardolino si trova a Bardolino in via Europa Unita 18. Tel. 045.6212037 bikeshopbardolino@gmail.com


Salute&Benessere Salute&Benessere Viaggi in aereo? Attenzione! 80 milioni di batteri nei bagagli

Sono un’insidia che ogni giorno viaggia a bordo degli aerei. Si tratta di ben 80 milioni di batteri presenti nei bagagli di chi vola. Gli stessi batteri diventano quindi una minaccia anche per il nostro bagaglio, che può essere assalito da

microbi provenienti da chiunque lo tocchi: mediamente infatti i bagagli di un passeggero aereo vengono toccati da almeno quattro addetti ai bagagli, due tassisti, ai quali si possono aggiungere anche un membro dell'equipaggio in

aereo e un componente dello staff in albergo. Ciascuno di loro ha circa 10 milioni di batteri sulle mani, mentre sulle superfici pubbliche se ne trovano 'appena' 33mila. Da questo si può dedurre la cifra totale di 80 milioni di batteri a cui una ricerca riportata dal quotidiano Daily Mail è arrivata…Ma non è finita qui: il Daily Mail ha intervistato un membro – anonimo - dell'equipaggio di cabina di una compagnia aerea. Da lui è giunta la conferma che gli addetti alle pulizie spesso non hanno il

tempo di pulire a fondo gli aerei tra un viaggio e un altro, in quanto sono spesso sotto pressione per fornire un rapido ricambio dei passeggeri. Qualche passeggero inoltre cambierebbe il pannolino del proprio bambino sul tavolino, ma non solo: c’è chi – sem-

pre secondo il membro anonimo dell’equipaggio – si taglia le unghie a bordo e urina nei sedili. I tappeti sono inoltre sporchi e i pavimenti dei servizi igienici sono peggio ancora, tanto che Charles Gerba, microbiologo ambientale, in un suo intervento alla

Cnn ha affermato che le toilette degli aerei sono tra le più piene di germi che si possano trovare: “Ci sono in media 50 persone per toilette – ha aggiunto -, nel caso di volo low-cost anche 75, e troviamo spesso l' Escherichia coli sulle superfici dei bagni sugli aerei”.


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RUBRICHE

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CULTURA LETTO

PER VOI

Marco Presta, L’allegria degli angoli, Einaudi 2014, 255 p., 18,50€

Marco Presta, assieme ad Antonello Dose, è autore e conduttore della popolarissima trasmissione radiofonica “Il ruggito del coniglio” in onda il mattino su Rai2. Scrittore e sceneggiatore, fra l’altro di “Un medico in famiglia”, vincitore di numerosi premi, merita d’essere letto non fosse altro per la simpatia, l’intelligenza e l’ironia con la quale intrattiene gli ascoltatori in Rai e i lettori nei suoi scritti. Il protagonista del romanzo è Lorenzo, uno stralunato geometra disoccupato, un lavoratore autonomo, cioè “lui da una parte e il lavoro dall’altra” che, vista la crisi, s’improvvisa statua vivente. Dalla sua posizione, per così dire privilegiata, e indossando un vestito umiliante, comincerà a vedere delle cose, a osservare la realtà, ad accorgersi della presenza di alcune persone; addirittura s’innamorerà quando incontrerà una di quelle figure femminili che, pur vestita sobriamente e in maniera quasi castigata, “lascia intendere sotto i vestiti, un insieme di argomenti capaci di sconvolgerti l’esistenza”. Attraverso questa esperienza impensabile, la vita cambierà. Il romanzo cerca di trattare in maniera leggera e ironica un problema serio, delicato e doloroso come la disoccupazione: un modo per sopravvivere in questa Italia dai mille problemi. Lorenzo, infatti, è uno di noi, una persona comune in balia della vita che cerca in qualche modo di indirizzarla perché la “Ripresa è un personaggio della mitologia moderna” e “Quando finisce la preoccupazione di trovare un proprio posto nel mondo, inizia quella di cercarlo per i propri figli”. Ci sarà un epilogo sorprendente perché la vita ci sorprende anche nei piccoli cambiamenti, quelli che ci permettono di sopravvivere e di andare avanti. Per Lorenzo, un antieroe nel quale ci si può immedesimare immediatamente, accadrà proprio questo. Marco Presta, da osservatore dell’Italia di oggi che, anche per il suo lavoro, ascolta e legge tutti i giorni sui giornali, cerca di raccontare questi microcosmi che sono poi la nostra società; lo racconta in maniera credibile, conservando l’aspetto divertente che contengono. Storia semplice, stile piacevole, scrittura scorrevole. Malinconico, poetico, ironico, attuale.

Lingua e Civiltà “Ci sono scrittori anche buoni, che tirano avanti settimane e mesi senza vedere in faccia un punto e virgola, questa forte posa di senso di cui fece sì sapiente uso il Leopardi”, così scriveva Leo Pestelli, scrittore, giornalista e umanista, purista della Lingua italiana. Alcuni adorano il punto e virgola, altri lo rifiutano ma, probabilmente, per la confusione sull’utilizzo di questo segno. Usato per la prima volta da Aldo Manuzio nel 1494, è lasciato molto al gusto di chi scrive. Indica una pausa maggiore della virgola e minore del punto fermo. Un uso quasi obbligatorio si ha nelle enumerazioni complesse, cioè accompagnate da un’apposizione per evidenti ragioni di chiarezza: “Erano presenti Tizio, presidente del Consiglio; Caio, ministro degli esteri; Sempronio, ministro della difesa”. Un altro esempio migliore, dove si nota l’uso sapiente anche delle virgole, preso da Pirandello: “ Nella stanza, un tavolone coperto da un tappeto verde, per la presidenza e il consiglio; un altro, più piccolo, per i giornali e le riviste; una scansia rustica a tre palchetti, polverosa, piena di libri in gran parte intonsi; alle pareti, un gran ritratto oleografico di Garibaldi; uno, di minor dimensione, di Mazzini, uno, ancor più piccolo, di Carlo Cattaneo; e poi una stampa commemorativa della morte dell’Eroe dei Due Mondi, fra nastri, lumi e bandiere”. Il compito più importante del punto e virgola è quello di staccare due elementi di un periodo, ciascuno dei quali può essere sintatticamente completo, ma che congiunti servono meglio alla chiarezza e all’efficacia espressiva del periodo. E’ chiaro che il punto e virgola vuol rispondere più esattamente, rispetto al punto e alla virgola, al tempo o al ritmo in cui una determinata azione si svolge, misurarne il movimento e dare talvolta solennità alle varie fasi. Non si usa il punto perché questo darebbe troppo distacco al pensiero. “Domani partiremo per Venezia; appena giunti prenderemo una gondola e ci recheremo in Piazza San Marco; il resto del programma lo stabiliremo là”. O in questo brano del Bontempelli, dove i successivi elementi del periodo, pur rimanendo legati insieme, sono nettamente separati l’uno dall’altro: “Posò il libro senza chiuderlo; si alzò, tirò giù la sacca e se la mise accanto, ne tolse un astuccio e una scatola di fiammiferi e dall’astuccio una sigaretta; appoggiò sigaretta astuccio e scatola sul libro aperto”.

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey DURI SI DIVENTA (Get Hard) Commedia 100 minuti - U.S.A. 2015 (uscita 26 giugno) di Etan Cohen, con Will Ferrell, Kevin Hart, Alison Brie, Clifford Harris Jr., Dan Bakkedahi. Mariana Paola Vincente, Craig T. Nelson, Paul Ben-Victor. Una curiosità: La pellicola, della quale Will Ferrell è anche il produttore, è stata girata nella "folkloristica" città di New Orleans. Film spassosissimo, l'ideale per farsi due risate, con la "strana coppia" Will Ferrell Kevin Hart che arriva da noi sulla scia del grande successo di pubblico ottenuto oltreoceano. La trama: James King (Will Ferrell) è un broker milionario che lavora in un Istituto Bancario, specialista in Fondi d'Investimento, che viene inchiodato per frode fiscale ed appropriazione indebita e condannato a 10 anni di prigione da scontare nel carcere di massima sicurezza di San Quintino. Il Giudice gli concede 30 giorni di libertà condizionata per rimettere in ordine i propri affari prima di entrare in cella.Abituato alla ricchezza, per prepararsi all’imminente carcerazione, si rivolge per un aiuto a Darnell Lewis (Kevin Hart), proprietario di una piccola impresa di autolavaggio che lava la sua macchina e che da sempre lui crede un malavitoso. Questi però non è un ex-galeotto, ma un gran lavoratore con la fedina penale immacolata. Il Manager, inconsapevole, chiede di essere addestrato a diventare un "vero duro" nei pochi giorni che gli restano liberi, per meglio fronteggiare, con tutte le sue angherie, la non facile vita che l'attende dietro le sbarre. L'autolavaggista dopo un pò di titubanza accetta e la comicissima, divertente trasformazione ha inizio…Malgrado la diffidenza e la reciproca scarsa fiducia, Darnell farà l'impossibile per far sì che James possa diventare un "tipo tosto". Questo particolare apporto di lavoro, tra guai e incomprensioni, presto si trasformerà in una grande amicizia. Ne scopriranno i profondi valori e con il passare dei giorni, capiranno che si sbagliavano su molte cose, compreso il giudizio che avevano l'uno dell'altro. Il percorso, tra allenamenti ed esercitazioni sarà pieno di esilaranti ostacoli, ma riuscirà nel suo intento il nostro improvvisato "personal - trainer"?

a cura di Lino Venturini

AGENDA LETTERARIA “Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci”; “ Non dare mai spiegazioni: i tuoi amici non ne hanno bisogno e i tuoi nemici non ci crederanno comunque”; “Quando i genitori fanno troppo per i figli, i figli non faranno abbastanza per se stessi”. Sono alcuni degli aforismi più noti di Elbert Hubbard, scrittore, filosofo e artista statunitense del quale, il 7 maggio, ricorre il centenario della morte. Nato il 19 giugno 1856 a Bloomington, una città dello Stato dell’Indiana, fonda nel 1895 la Roycroff, un’associazione di artigiani e artisti che ebbe notevole influsso sullo sviluppo dell’architettura e del design americano del ventesimo secolo. Raggiunse un successo planetario con il volume “Messaggio per Garcia” che vendette oltre quaranta milioni di copie nel mondo. Il libro si è affermato come uno dei più grandi testi di crescita personale, argomentando sull’arte di vivere, lavorare e relazionarsi con motivazione. Morì a bordo del transatlantico Lusitania, che poteva ospitare 2.200 persone e che, quando fu varato, era il più grande e veloce mai costruito. Il 7 maggio del 1915, alle ore 14,10, la nave venne silurata dal sommergibile tedesco U-20. Ernest Cowper, uno dei sopravvissuti, scrisse al figlio maggiore di Hubbard che Elbert e sua moglie Alice, rifiutarono di separarsi - secondo il protocollo, prima donne e bambini – rinunciando a salire sulle scialuppe che li avrebbero portati, forse, alla salvezza: si chiusero in una cabina per morire assieme. Il 6 maggio, ricorrono anche i duecento anni dalla nascita di Eugène Marin Labiche (Parigi 1815-1888). E’ stato uno degli esponenti maggiori del vaudeville, un genere teatrale francese della fine del Settecento. Si trattava di una commedia leggera in cui alla prosa erano alternate strofe cantate; negli anni venti del Novecento si trasformò nel moderno spettacolo di Varietà. Labiche, che venne eletto membro dell’Académie française, scrisse ben 174 opere teatrali. La più conosciuta è la farsa “Un chapeau de paille d’Italie”. La vicenda prende lo spunto da un cappello di paglia di una signora, mangiato dal suo cavallo, e da una serie di inconvenienti susseguenti. Dalla farsa sono stati tratti due film e la bella e divertente opera lirica “Il cappello di paglia di Firenze” del nostro grande compositore Nino Rota.

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Questo mese la rubrica "Libri di casa nostra" si spinge fin giù a Taranto per recensire una raccolta di racconti, scritti da una biologa marina che ama tanto la nostra città e non perde occasione, ogni volta che si trova nei paraggi, per dedicarsi qualche giorno di immersione completa nella città "d'amore artistico", come lei stessa la definisce. Sto parlandovi di Ester Cecere, autrice di 3 silloge poetiche che le hanno consentito di ricevere numerosissimi premi di qualità per una poesia piena di musica e frammenti di vita, come lo sono la raccolta di racconti ISTANTANEE DI VITA che ci ha inviato in redazione per una lettura approfondita che, fin dalle Gianfranco Iovino prime pagine, lascia trasparire la grande manualità che possiede Cecere nel raccontare la vita in mille modi diversi, mai però banale o stilisticamente superficiale. 16 racconti per riassumere narrativamente, ma in modo e spessore assolutamente realistico, la vita di ogni giorno, che prende forma attraverso gli argomenti trattati, di cui l'autrice ne è testimone diretta e che immergono il lettore in spaccati di vita insolita, drammatica, ma anche divertente e spassosa. Sono vere e proprie istantanee fotografiche di vita vissuta, che l'autrice porta all'attenzione del lettore invitandolo a riflettere, emozionarsi con le sue parole e, in special modo, a ragionare sulle mille casualità che la vita ci riserva ma che, attraverso scelte superficiali o l'obbligo di accettare circostanze inevitabili, riesce a modificare i destini delle persone e scrivere la storia della gente comune in maniera originale e imprevedibile. Originale e molto coinvolgente la particolarità che ogni racconto è preceduto dalla citazione di uno scrittore, giornalista o filosofo, che sembra prendere per mano il lettore nella lettura che lo aspetta e che gli permetterà di vivere una nuova emozione letteraria, da assorbire e custodire dentro sé per la particolare incisività di stile creativo con cui Ester Cecere ci porta a riflettere e approfondire i temi della vita. Non possiamo che consigliarvi di correre in libreria per acquistare questa coinvolgente raccolta di racconti che apre le porte della narrativa alla poetessa Ester Cecere di Taranto, innamorata cronica di Verona e dell'aria "d'amore artistico" che si respira in ogni angolo della nostra città, caso mai, da respirare potendoci soffermare su una panchina a leggere qualche bella storia della sua esilarante opera prima di narrativa, ISTANTANEE DI VITA, lasciandosi trasportare dall’emozione che Cecere sa garantire con la sua scrittura poetica, come da questo momento, anche narrativa e romanzata. ISTANTANEE DI VITA di Ester Cecere Edizioni Kairòs - collana Sherazade - Pagine 12 - €. 12.00


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DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

ANIMALI DA… FAVOLA! Topolini parlanti e uccellini in Cenerentola, il lupo in Cappuccetto Rosso, conigli, cerbiatti, scoiattoli in Biancaneve e i sette nani; ma anche orsi, scimmie, avvoltoi ne Il libro della giungla, gatti e topi in Tom e Jerry, asini, grilli e balene in Pinocchio. Gli animali popolano il mondo della letteratura e del cinema e diventano leggende, miti che appassionano il mondo dell’infanzia ma anche quello degli adulti. L’attrazione che l’essere umano ha istintivamente nei confronti del mondo naturale si è manifestata anche così: inventando storie dove i protagonisti sono animali, con la consapevolezza che queste creature, siano esse a quattro zampe, alate o con le pinne, provano sentimenti e stati d’animo molto simili a quelli umani. E nella trama di un libro o di un film gli animali diventano messaggeri di valori importanti: come la solidarietà, l’amicizia, la fedeltà, il coraggio. La loro presenza come personaggi di storie e favole risale al mondo antico. Esopo e Fedro utilizzavano gli animali per rappresentare stati d’animo, belli o negativi che fossero, totalmente simili a quelli umani: amore, invidia, ingordigia, paura, prepotenza, furbizia. Il re del cartone animato, Walt Disney, ha creato dei personaggi così popolari da diventare dei veri e propri miti, intramontabili e famosi al pari di certe rock star: da Topolino a Paperino, da Pluto alla banda Bassotti. E questi animali parlanti manifestano virtù e vizi assolutamente umani. Sono ‘antropomorfizzati’ anche gli animali che popolano le pagine di Richard Scarry, geniale disegnatore statunitense che grazie ai suoi libri ha insegnato a intere generazioni di bambini a riconoscere gli oggetti, a contare, a imparare i mestieri. Nelle storie animate di Scarry si incontrano cani postini, gatti che guidano furgoni, topoline impegnate a fare le cuoche, maialini conducenti di autobus o maestri di scuola. Ne Il libro della giungla, invece, i protagonisti sono animali dall’aspetto selvaggio, ma che sanno parlare il linguaggio del piccolo uomo Mowgli, e nonostante la simpatia per il cucciolo umano, nato nella giungla e da sempre abituato a stare con tutti gli animali, sono intimoriti dalla sua presenza in un ambiente per lui non adatto. Saranno proprio due delle belve più temute dall’uomo, una pantera e un orso, a proteggere Mowgli dalle insidie della giungla e a riportarlo a vivere tra i suoi simili, dopo averlo ricoperto di attenzioni, affetto e consigli degni della miglior coppia di genitori. È impossibile ricordare e citare tutti gli animali ‘da favola’. Ma sono davvero tanti, e di sicuro ciascuno ricorderà sempre con affetto, anche col passare degli anni, qualche personaggio di un cartone animato o di un film che ha reso più bella e spensierata la propria infanzia. Rispolverare vecchi libri o film con i nostri amici animali può diventare allora un modo piacevole per mettere da parte la stanchezza, e rivivere emozioni dimenticate.

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Oroscopo di Giugno di Francesca Iolanda Ariete: grazie alla maggior propensione da parte vostra di godervi la vita, ma anche di conoscere e di imparare cose nuove, non si escludono viaggi piacevoli soprattutto sotto forma di weekend culturali. Molto bene i sentimenti e per i single non sono esclusi colpi di fulmine. Toro: si consiglia prudenza nelle relazioni famigliari, cercate di usare tutta la vostra diplomazia nel portare avanti trattative e nel gestire i delicati rapporti interpersonali. Troppa possessività da parte vostra e la tendenza al rancore rischia di mostrate un lato poco piacevole della vostra personalità. Gemelli: ritorna in voi l' ottimismo e la voglia di lanciarsi in nuove imprese. Sono favoriti gli incontri e le nuove collaborazioni, grazie anche alla dose di simpatia e fiducia che saprete trasmettere. Grande competitività da parte vostra. Cancro: tutte le vostre energie saranno indirizzate verso gli aspetti più prosaici della vita. Molta disponibilità ed euforia vi accompagneranno x tutto il mese, cercate solo di non fidarvi ciecamente di chiunque. Fortuna soprattutto nelle trattative economiche e commerciali. Leone: si realizzano buona parte dei progetti che avete lungamente coltivato. Favorito inoltre l' inserimento da parte vostra anche negli ambienti più disparati, grazie alla vostra adattabilità e versatilità. Bisogno di approvazione e di manifestazioni di simpatia da gestire con maggior equilibrio. Vergine: la tendenza a sacrificarvi per un ideale o semplicemente per la persona amata rischia di ripercuotersi negativamente nell' ambito professionale. La forma mentale non è smagliante come al solito e non sono esclusi moti di insubordinazione. Si consiglia prudenza nell' agire. Bilancia: favorite le amicizie che si basano su affinità di interessi ma anche in grado di portare dei veri e propri miglioramenti nel tenore di vita. Non si esclude tuttavia di dare troppa importanza alla forma. Possibili brevi e frequenti spostamenti anche in paesi lontani. Scorpione: un pò altalenante la situazione professionale: se da un lato si promettono risultati concreti, per contro la loro realizzazione fatica a concludersi. Meglio non sottovalutare gli ostacoli anche se nascosti dietro una patina dorata. Spirito rinunciatario da combattere, per i nati dell' ultima decade. Sagittario: un pò di nervosismo in famiglia, anche se la momentanea uscita di Saturno, vi da più respiro. Sollievo e maggior leggerezza arrivano da incontri fortuiti, basati sullo scambio culturale ma anche sul desiderio di appagare un certo narcisismo. Desiderio di evasione al top. Capricorno: buone capacità organizzative da parte vostra, in grado di valorizzare le predisposizioni dei colleghi ma anche di indirizzare i superiori verso un miglioramento generale delle condizioni di lavoro, anche se Marte rende un pò insofferenti verso la routine quotidiana, si prevedono successi commerciali. Acquario: vitalità esplosiva ma un pò discontinua, vi dimostrate gioviali ed instancabili ma con una certa tendenza alla permalosità che potrebbe di tanto in tanto minare il buon umore. Qualche difficoltà finanziaria per spese famigliari impreviste. Pesci: una certa insofferenza verso l' ambiente famigliare rischia di sfociare in allontanamenti improvvisi e irriflessivi. L'irrequietezza potrebbe trovare forme compensatorie nella competitività o in polemiche non sempre costruttive. Bene invece nella professione, soprattutto per le categorie artigianali e per chi lavora nel mondo dell' arte.


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SPAZIO DONNA

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GRUPPO MISSONARIO DELLA LESSINIA OCCIDENTALE

Liana in Indonesia: «Si apprezza la vita» «Quando rientri da certe esperienze torni stanca, ma più ricca che mai». Sono queste le parole con cui Liana Vinco, di Torbe, riassume i suoi viaggi missionari. Liana, mamma e nonna, infermiera in pensione, fa parte del gruppo Missionario della Lessinia Occidentale che, con il suo responsabile Gianni Antolini, ogni due anni organizza esperienze in terre di missione della durata di un mese tra gennaio e febbraio. E proprio qualche giorno fa Liana è rientrata dal viaggio 2015. Liana, quando hai sentito il desiderio di avvicinarti a questo tipo di esperienza? «Con il Gruppo missionario della Lessinia Occidentale ero stata qualche anno fa in Argentina. Come turista però. Poi, 6 anni fa, raggiunta la pensione, ho ripensato a questo gruppo, il cui approccio mi era subito piaciuto: sono partita quindi per il Perù e, due anni fa, per la repubblica Democratica del Congo. Infine, quest’anno per l’Indonesia – Isola di Flores, dove opera Padre Luigi Galvani».

Come opera il Gruppo della Lessinia Occidentale? «Il Gruppo, che si finanzia attraverso la pesca di beneficenza, pranzi poveri e offerte, riceve le richieste di molti missionari. I responsabili scelgono quindi dove andare e a chi devolvere quanto raccolto, prediligendo missionari locali…E poi si parte, con un carico di beni di ogni genere e di medicinali. Ogni volontario in missione, ovviamente, deve finanziarsi da se il proprio viaggio». Dall’Indonesia sei appena tornata. Com’è andata? «Meravigliosamente. Per l’Isola di Flores siamo partiti in 15, 6 donne e 9 uomini. Con noi anche don Dartio Adami, parroco di Sant’Anna d’Alfaedo. Ci siamo recati a nord di quest’isola vulcanica dove i ragazzi che abitano nelle foreste non riescono nemmeno ad andare a scuola. E’ proprio per questi giovani che Padre Luigi ha pensato di costruire una casa per studenti in fase di realizzazione che sarà inaugurata a giugno. Noi

abbiamo contribuito ai lavori: noi donne cucinavamo, facevamo il bucato e prestavamo la nostra opera in cantiere per quanto ci era possibile. Io da parte mia nel bisogno ho anche messo a disposizione la mia esperienza di infermiera». Cosa hai portato nel tuo bagaglio di ritorno da questa esperienza? «Gli indonesiani sono solari, non chiedono nulla a nessuno, sono poveri, ma sorridenti. Abbiamo vissuto molti momenti che ricorderò con commozione: abbiamo assistito alla prima giornata del farmaco libero e abbiamo distribuito molti integratori alimentari per bambini malnutriti, e poi abbiamo contribuito ad una buona causa: nella capitale vive un ragazzo psichiatrico costretto dai giudici della città a vivere con un piede in una morsa. Sollecitati da Padre Luigi abbiamo costruito nella sua casa una gabbia grande come una stanza, ottenendo per lui il permesso di essere libero di alzarsi». Cosa si prova quando si

BENESSERE

torna? «Esperienze come questa ti fanno apprezzare di più la vita: la consiglio a tutti, in particolare ai giovani. Quando si trascorre del tempo in queste terre, a contatto con queste popolazioni, si capisce come si può essere felici pur non avendo nulla. Al ritorno la stanchezza è grande, ma ti rimane il desiderio di tornare: io stessa, già durante il mio viaggio di ritorno, mi sono trovata a chiedere al responsabile quale sarà la destinazione 2017!». Il Gruppo missionario della Lessinia occidentale si incontra ogni primo lunedì del mese. Per informazioni contattare Don Dario in parrocchia a Sant’anna d’Alfaedo.

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

ZENZERO: elisir di bellezza “In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto.” (Antifonte) Lo zenzero è una spezia utilizzata molto nella cucina orientale per il suo sapore deciso e pungente ed allo stesso modo, impiegato dalla medicina omeopatica da secoli per curare numerosi disturbi lievi. Le proprietà benefiche dello zenzero sono riconosciute a livello mondiale in modo unanime tant’è che attualmente, questa spezia continua ad essere analizzata e studiata. E’ un ottimo anti infiammatorio ed utilizzato per curare il raffreddore. I marinai cinesi utilizzano lo zenzero contro il mal di mare sin da tempi remoti; non a caso, in uno studio condotto su un gruppo di cadetti della marina, la radice di zenzero si è dimostrata molto più efficace del placebo nel ridurre il vomito. L'efficacia antiemetica sembra addirittura simile se non superiore a quella del clopramide (Plasil), ma le maggiori certezze riguardano la sua utilità in gravidanza, durante la quale l'effetto antinausea si è dimostrato paragonabile a quello della vitamina B6 (piridossina). Io stessa ne consumai in abbondanza!!! Vorrei però porre l’evidenza sulle sue PROPRIETA’ DIMAGRANTI e sulla buona abitudine di inserirlo nelle diete. Lo zenzero, meglio fresco, ha proprietà drenanti favolose, grazie al gingerolo che favorisce le funzionalità dell’organismo e la circolazione dei liquidi sottocutanei e quindi aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso. Lo zenzero inoltre, favorisce la formazione di calore all’interno del nostro corpo consentendo di bruciare le calorie più in fretta Acqua Zenzero Limone e Miele una bevanda per disintossicarsi e dimagrire. Questa tisana risulterà molto utile nelle diete perché bloccala fame se bevute a digiuno. L’acqua e limone tiepido è una bevanda che proposi qualche mese fa, ma questa tisana è ancora più’ completa perché unisce i benefici dello zenzero a quelli del miele e del limone. La troverete gradevolissima, anzi ve la consiglio sia per la sera che per la mattina. 500ml di acqua un pezzo piccoli di zenzero fresco oppure un cucchiaino di polvere di zenzero macinata la scorza di un limone (tagliata fina e senza la parte bianca) un cucchiaino di miele Portare ad ebollizione l’acqua che occorre per la tisana e immergere nel liquido bollente poche fettine sottilmente tagliate di zenzero fresco; aggiungere la buccia di un limone. Lasciare gli ingredienti in infusione per un tempo minimo pari a 10 minuti, filtrare e versare in tazza; aggiungere un cucchiaino di miele e bere la tisana ancora calda. Noterete che in pochi giorni l’adipe localizzato sull’addome si ridurrà e il ventre risulterà più piatto, in linea generale lo zenzero coadiuva il dimagrimento fisico. Attenzione però! Lo zenzero influisce sulla pressione ed è perciò controindicato per chi soffre di pressione alta o ipertensione. Sottolineo, come sempre, che per ottenere un corretto e sano dimagrimento è indispensabile curare l’alimentazione e praticare regolare esercizio fisico!! Una tisana , aihmè, non basta!! Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani

UOVA FRITTE CON MANZO E PROSCIUTTO Ingredienti 6 uova sode + 2 crude 500 gr. di manzo tritato 100 gr. di prosciutto cotto 30 gr. di farina - 20 gr. di pangrattato Sale, pepe - Prezzemolo - Olio per friggere - Limone

Passare le uova sode nella farina. Mescolare 1 uovo, prosciutto, carne, sale, pepe, prezzemolo e far aderire il composto sulle uova. Ripassare ancora nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pangrattato e friggere in olio bollente fino a doratura. Servire con asparagi lessati e qualche goccia di limone.

MAGGIO ROSE E TRADIZIONE La primavera è il ritorno manifesto dell’energia vitale, dopo il sonno rappresentato dall’inverno. I giardini che in questo periodo si riempiono di fiori e del canto degli uccelli, sono simbolo dell’incontro armonioso tra l’attività della natura e l’opera sensibile dell’uomo. Passeggiando tra i giardini di Maggio si può notare come le rose, che fioriscono a partire da questo periodo, siano le autentiche regine della natura che sboccia. Osservando la grazia dei boccioli che si ergono verso il cielo, le forme piene dei fiori sbocciati si comprendono tutte le sottili analogie che la tradizione simbolica religiosa ha attribuito a questo fiore, dall’energia pura ed insieme avvincente. “Maggio delle Rose” è il mese dedicato a Maria Vergine, e più anticamente a Venere: la Regina soave dell’amore che vince l’inverno, col potere del sentimento e della grazia, ri-stabilizza la vita nelle forme. Le rose sono così da sempre simbolo dell’amore che vince la morte e della rinascita. Sin dall’antichità il giardino è il luogo dove l’energia e le leggi naturali incontrano i sentimenti e l’opera ingegnosa dell’uomo, dove l’emotività dell’ambiente naturale incontrano la sua emotività, i suoi bisogni di comprendere l’ambiente in cui vive e di ritrovarsi nelle cose da lui create. Ancora oggi in oriente la costruzione dei giardini si perpetua come una vera e propria arte. In oriente infatti gli elementi del giardino, (i corsi d’acqua, le piante, le montagnole, le fonti, le pietre…) sono tutte immagini di energie primordiali in cui l’uomo ritrova la propria essenza e la capacità di riequilibrare questi principi attraverso il proprio lavoro creativo, riportando nell’ambiente armonia e bellezza.


L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

SPAZIO DONNA

MODA DI PRIMAVERA CON COLORI PASTELLO Avete nell’armadio una giacca o un cappottino rosa? Magari non li avete mai messi perché la tonalità è troppo chiara o luminosa o perché avete timore di ottenere un aspetto “confetto”. Non è del tutto vero…è possibile, infatti, indossare questi capi senza dover per forza assumere un aspetto ridicolo. L’importante è come lo sfoggiate e il vostro portamento. Innanzitutto analizziamo due casi, uno elegante e uno più casual.

Evento Cerimonia

Arriva il sole, il bel tempo ed è tempo di cerimonie, battesimi, cresime e forse anche matrimoni. Volete un look elegante? Ecco che la giacca rosa che avete nell’armadio può arrivare in vostro soccorso. Un esempio è quello che vi mostriamo qui di seguito: un abito chiaro leggermente floreale con dei richiami al celeste. I colori base di questo abbigliamento sono due: rosa e celeste. Di conseguenza, potete optare per accessori che richiamino l’una o l’altra tinta, così come l’accostamento scarpe-borsa, o fare un mix. A voi la scelta!

Evento Casual

Un’alternativa a questa occasione è l’uscita del sabato sera o l’aperitivo con gli amici. Il jeans è una valida opzione con una t-shirt, top o corpetto, a vostra preferenza. Qui, la scelta è più vasta e c’è meno margine di errore, tutto sta nel vostro gusto personale. Per le scarpe possono andar bene delle snickers basse, ma potete anche indossare un paio di stivaletti alla caviglia. Consigliato un make up delicato o una semplice matita rosa o grigio perla. Il rosa della vostra giacca è un colore molto leggero, quindi non appesantite il vostro look con un trucco troppo aggressivo, o con bijoux troppo pesanti.

35 a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

LA CERVICALGIA La cervicalgia definisce un dolore che si localizza a livello del collo ed accentuato dal movimento, questo dolore può irradiarsi anche alle spalle e alle braccia, rendendo difficili i movimenti, o essere associato a cefalea o ad altri sintomi quali vertigini, disturbi della vista e dell’udito. Questa patologia si risolve generalmente entro pochi giorni o settimane, ma può ricomparire o divenire cronica. L’area del collo è una struttura muscolo scheletrica complessa e contiene numerosi tessuti con sensibilità dolorifica, per cui uno sforzo esagerato, brusco o prolungato o un’alterazione delle strutture è in grado di provocare dolore e favorire l’insorgenza di micro-lesioni. Lesioni da colpo di frusta sono una causa comune di cervicalgie, ma altre possono essere le cause, come il torcicollo, causato da uno spasmo muscolare doloroso, l’adozione di posture scorrette o malocclusioni dentarie con conseguente ripercussione sulle strutture della colonna vertebrale con insorgenza di sindromi dolorose. Una corretta e tempestiva diagnosi è fondamentale per l’individuazione di eventuali processi patologici alla base della sintomatologia e per l’impostazione di un adeguato intervento terapeutico. La diagnosi è essenzialmente clinica, basata sulla anamnesi, sulla valutazione della rigidità cervicale, del dolore, sulla concomitanza di contratture muscolari e sulla presenza di altri sintomi quali cefalea, vertigini, acufeni e fotofobia. La terapia farmacologica della cervicalgia si basa sulla somministrazione di farmaci antidolorifici e anti- infiammatori, indicati nel controllo degli episodi dolorosi acuti in corso di patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico, di sindromi dolorose, nevralgie, sciatalgie, cefalee ed emicranie. In parallelo nei casi di cervicalgia con o senza cefalea c’è forte evidenza a favore dell’efficacia dell’associazione di esercizi fisici e di terapie manuali o di mobilizzazione, nel ridurre il dolore, migliorare la funzione nel breve e lungo periodo. Esercizi attivi per il recupero dell’articolarità, il rinforzo muscolare e lo stretching possono favorire il processo di guarigione, così come le trazioni cervicali, l’agopuntura e l’applicazione alternata di caldo/freddo nella zona interessata.



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