ANNO XXVIV - N. 02 - FEBBRAIO 2014 - Stampato il 10/02/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n째 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
BUSSOLENGO: 303a Fiera i San Valentino (pag 14-15-16-17) LUGAGNANO: In arrivo la nuova ciclabile (pag.20) SPORT: Ecodent Alpo, il Basket vola (pag.26)
le vostre
Lettere IMMIGRATI 1
Febbraio 2014
ANIMALI
“Non sono tutti uguali”
“Sperimentazione e...”
Caro Direttore, questa sera mi sono sentito fortunato perché al supermercato ho trovato gratuitamente (e non è cosa da poco) una copia de L’Altro Giornale, un giornale che parla di cose di casa mia. All’interno vi trovo sempre articoli leggibilissimi, consigli utili e la rubrica “lettere” dove quasi sempre i lettori scrivono qualcosa che penso anch’io. Ho appena terminato di leggere “Immigrati – Pensiamo agli italia-
Spettabile Redazione, non ho intenzione di aggiungere polemiche al putiferio che si è scatenato attorno al caso Caterina Simonsen (la ragazza colpita da una rara malattia che si è schierata a favore della sperimentazione sugli animali), alla quale peraltro voglio esprimere tutta la mia solidarietà. Tuttavia questo episodio di quotidiana ipocrisia, generato dalla strumentalizzazione ideologica di un delicatissimo argomento da parte della solita congrega di stampo progressista a senso unico, e poggiata sul substrato onnipresente di superficialità culturale tipica del nostro Paese, mi induce a riflettere su un semplice concetto. Siamo cioè arrivati al punto in cui vale più l'animale che la Persona. Non mi si fraintenda: gli animali vanno assolutamente
ni”. Leggo e penso: “Questo signore ha ragione”. Punto per punto condivido quello che scrive, ma poi mi fermo. Dico a me stesso che sono italiano e veronese da secoli: “Ti sei scordato che cognome porta tuo nipote?”. Un cognome extracomunitario , avendo sposato mia sorella una persona che viene da molto molto lontano . Mio nipote che forse, se le nostre frontiere fossero state un po’ più chiuse, come in Australia,
non sarebbe neanche nato. Lui, bellissimo, che studia duramente. Lui che è la mia vitalità quando la mia viene un po’ a mancare. Non potrei neanche pensare alla mia famiglia senza la sua meravigliosa presenza. Ecco, e lo dico a me stesso, non generalizzare, perché la vita quante, ma quante cose può insegnare! Spero di cuore di non aver offeso o disturbato nessuno con questa mia lettera. E. Castaldelli
ANZIANI
“Troppo soli e abbandonati” Anziano: ti trovi addosso un'enorme quantità di anni. Al compimento dei vent'anni la Patria ti ha chiamato alle armi e spedito a combattere in varie parti della terra. Da prigioniero ti hanno portato in Germania, Inghilterra, America, in altri paesi lontani da casa, dove sei rientrato dopo ben sei anni di assenza. Poi, hai dovuto nuovamente riabbracciare le armi, e combattere a fianco delle truppe alleate, per liberare il tuo Paese dall'invasione nazifascista. Col tuo lavoro hai collaborato a ricostruire l'Italia semidistrutta dai bombardamenti aeronavali. Hai cresciuto due figli, uno laureato e uno diplomato. Ora ti hanno lasciato solo, se ne sono andati per la loro strada: il maschio ha trovato occupazione in Australia, la femmina a Londra, come interprete. La tua grande fortuna consiste nell'avere ancora tua moglie accanto, che ti fa tanta buona compagnia. Con i soldi della pensione vivacchi, di moderno hai la televisione, che tra-
smette per la gran parte sottocultura con un linguaggio incomprensibile per la tua poca istruzione. In cambio hai la spesa per sopravvivere, che aumenta giorno dopo giorno, mentre, invece, la forza fisica diminuisce continuamente. L'andamento politico nazionale ed estero demolisce il buonumore e corrode la fiducia nella vita. Di consolante hai il bilancio positivo della parte di vita già vissuta. Gli obiettivi programmati li hai in gran parte raggiunti. Per non abbatterti moralmente a volte frughi nel cassetto dei sogni, cercando l'opportunità favorevole alle tue condizioni fisiche per una gita fuori porta. Nel contempo sogni, e il sognare non costa nulla; però invita a sconfiggere l'eventuale noia. La solitudine: si riscontra che l'anziano, trovandosi solo, abitando in un appartamento inserito come una gabbia nei palazzi delle grandi città, avendo come vicini una moltitudine di persone sconosciute, provenienti da altre località e lon-
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tano da parenti e amici, avrà certamente la sensazione di essersi smarrito nel deserto. Mi colpiscono le tragiche notizie che appaiono sulle pagine dei giornali di cronaca locale, di cui si parla dell'anziano il quale, di sua libera scelta, si toglie la vita. Siamo inseriti fra i più emancipati paesi del mondo come stato di civiltà. Abbiamo una miriade di istituzioni assistenziali. Si parla spesso di carità cristiana, ma poi nessuno sì accorge dell'anziano che vive nella difficoltà. Nessuno si impegna a portargli un saluto, una parola di conforto, un libro, un romanzo oppure un libretto di barzellette, tanto da distrarlo dai propositi insani, e incoraggiarlo a riprendere il piacere di sapersi ricordato e continuare vivere accanto ad esseri umani. La società moderna è troppo impegnata a produrre profitto, per occuparsi dei propri simili. Emilio Bellot
rispettati, come l'ambiente naturale e tutto il resto del Creato e chi li vìola deve essere giustamente punito e perseguito. Ma questo rispetto dev'essere un mezzo per elevare la dignità dell'essere umano e la sua consapevolezza all'interno del sistema universale globale; invece accade che, come tutte le volte che si assolutizza un'idea, l'uomo ne diventa succube, passando da un ruolo di finalità ad uno di oggetto e di mezzo per conseguire altri fini. Chi ha offeso mortalmente Caterina e tutti coloro che si trovano nella sua stessa situazione, riduce la Persona ad oggetto della propria ideologia in maniera non dissimile da tutte le varie ideologie aberranti del passato, rosse, nere o di mezzo che fossero. Che dire? Dal modus operandi pare proprio che la storia non abbia
IMMIGRATI
“I miei distinguo” Buongiorno Egregio Direttore Sono totalmente in disaccordo con il Segretario provinciale della CISL per quanto riguarda l’immigrazione, non sono né leghista e tantomeno razzista però bisogna fare molta attenzione. Il segretario parla del Vangelo, del Verbo che si è incarnato e mi chiedo se sta facendo la predica domenicale del sacerdote o fa il politico? È vero che l’immigrato proviene da luoghi di guerra, ma e anche vero che provengono da luoghi molto ricchi di risorse che con la guerra non si possono realizzare, ma che esistono. E a questi emigrati cosa gli facciamo fare? Stanno togliendo lavoro e risorse agli Italiani, io mi trovo disoccupato e nelle Agenzie di collocamento e Cooperative loro sono sempre davanti come mai? Perchè non ha fatto il buon Sammaritano con i cittadini veronesi che si son rivolti al CAAF per fare il conteggio della mini Imu, quando in molti casi era più la spesa del CAAF che la mini Imu da pagare. Ovviamente se per essere Cristiani si devono accogliere popoli che poi non si è in grado di sistemare, meglio dire le cose come stanno senza essere fraintesi come ha detto il Sindaco di Verona Cordialmente Adriano Martinelli
insegnato nulla a costoro, se sono pronti ad augurare la morte ad una ragazza sfortunata, pur di salvaguardare le cavie da laboratorio. Chissà se queste persone, contrarie ad ogni costo alla finora ancora (e purtroppo) insostituibile sperimentazione animale a scopi medici, sono altrettanto irremovibili a condannare anche la sperimentazione sugli embrioni umani (ancora più indifesi degli animali ma pur tuttavia già Persone, come sapientemente già affermava Tertulliano duemila anni fa). Proprio vero: "Quando in giro c'è troppo rispetto per gli animali, non ve n'è più per le persone" (Leonardo Sciascia) Emiliano Cassardo
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Numero chiuso il 10 - 02 - 2014
Le Vostre Lettere
Febbraio 2014
UN PICCOLO CONTRIBUTO PER UNA GRANDE CAUSA
“I nostri marò in India” Il nostro pensiero in questi ultimi tempi è spesso rivolto ai molti connazionali che per motivi non facilmente interpretabili sono privati della loro libertà in paesi stranieri. Dal Congo alla Guinea Equatoriale fino agli Stati Uniti, sono 3120 i detenuti italiani all’estero (L’Espresso 19 dicembre 2013). Tra questi i due nostri connazionali del battaglione San Marco, per i quali da troppo tempo viviamo in trepidazione. Con il passare del tempo si ha l’impressione che le istituzioni e l’opinione pubblica, malgrado qualche cenno di ripresa d’interesse, verificatosi in questi ultimi giorni, si siano rilassate o assuefatte all’idea della inutilità di qualsiasi azione. In questo contesto riveste particolare importanza l’iniziativa del consigliere del comune di Verona Vittorio Di Dio, il quale il 17 dicembre ha organizzato un convegno nel corso del quale sono stati esaminati i vari aspetti di questa storia. A premessa Di Dio, nel ripercorrere le varie fasi della complicata vicenda, ha messo in luce l’assurdità delle accuse e accennato ad alcuni elementi che escluderebbero la responsabilità dei due connazionali. A seguire l’on. Sergio Berlato, eurodeputato, ha riferito che “i sentimenti in Europa sono di quasi totale indifferenza, considerando il problema limitato a Italia-India. Ha poi aggiunto di ritenere le indagini omissive verso altri colpevoli; inqualificabile, se confermata, la probabile distruzione di alcuni reperti giudiziari; oltraggiose alcune testimonianze che avrebbero ricostruito uno scenario assurdo di fatti palesemente mai avvenuti. L’Italia ha il dovere di difenderli perché, oltre ad essere cittadini Italiani, in quel momento operavano per il nostro Paese e non solo”. A questo punto ha preso la parola Toni Capuozzo, corrispondente della televisione italiana, affermando che “in questa circostanza l’Italia si è dimostrata una democrazia debole. Cosa succederà ora nessuno lo
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ITALIA
“Presente e futuro”
può prevedere. Certo è che difendersi da false accuse non è facile. Io - dice Capuozzo - non ho mai visto, nei miei frequenti contatti con i reparti all’estero, un militare italiano premere il grilletto a cuor leggero. Perché noi, italiani, non riteniamo questo un affronto alla dignità nazionale? Forse perché non vediamo di buon occhio le missioni all’estero?”. Dopo essersi posto ed aver posto questi quesiti, Capuozzo ha sviluppato una lunga disamina circa la capacità di dialogo che in questo momento le istituzioni Italiane e il Ministero degli Esteri in testa, stanno conducendo, dimostrando che “all’estero siamo sempre con il cappello in mano”. A suffragio di ciò ha citato il caso delle armi chimiche siriane che dopo rifiuti, di numerose nazioni, l’Italia si è addossato l’onere della loro distruzione con tutti i rischi che ne derivano. Infine il perito giudiziario, ing. Luigi Di Stefano, ha confermato, con minuziosa pignoleria, fatti ed azioni compiute dalle autorità indiane tendenti a incolpare, con accuse gravissime, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. “E’ sbalorditivo, se confermato, che dalle indagini iniziali e dalle perizie sia emerso che i colpi riscontrati nei corpi dei pescatori fossero di un calibro diverso rispetto alle armi in dotazione ai marò. Infine, l’imbarcazione sulla quale i due pescatori indiani viaggiavano il giorno dell’incidente non è più a disposizione. E’ stata affondata. In sintesi ritenendo molto importanti le notizie fornite da Di Stefano, frutto di un’approfondita e competente disamina dei fatti, riportiamo di seguito le anomalie più significative: carenze dell’impianto accusatorio; dubbi sui risultati emersi dall’autopsia, effettuata dall’anatomopatologo prof. Sasikala; nullità dell’impianto accusatorio per carenza o assenza totale di prove non più reperibili; posizioni testimoniali poco attendibili causa non univoche versioni for-
OSPEDALI Caro Direttore, desidero portare all’attenzione dei suoi lettori la mia esperienza. Nel mese di dicembre sono stato ricoverato presso il reparto “2° chirurgia generale” a Borgo Trento. Ho apprezzato la professionalità e la scrupolosità di tutto il personale medico e infermieristico. Quando si affrontano momenti difficili è rassicurante vedere l’impegno degli addetti volto ad aiutare chi sta male. Renzo Donatelli
nite in tempi diversi; esistenza di numerosi rilevamenti radar, immodificabili, ai quali non viene attribuita molta importanza. Come già accennato in questi ultimi giorni in Italia e in Europa qualcosa si è mosso. L’evento che ha innescato questo comportamento è stata la notizia dell’eventuale utilizzo di una legge indiana che in caso di condanna potrebbe essere comminata la pena di morte. Si potrebbe continuare nell’elencazione di altri aspetti allucinanti di questa vicenda, ma riteniamo di fermarci qui sicuri che si tratti di fatti noti a chi legge. Solo alcune considerazioni finali alla luce delle ultime notizie pervenute: utilizzare una legge antiterrorismo nei riguardi di personale militare imbarcato in funzioni di lotta alla pirateria, è inapplicabile e inaccettabile; l’internazionalizzazione della vicenda è ormai indilazionabile. Le Nazioni Unite e l’Europa devono intervenire in quanto non solo si tratta di una violazione dei diritti umani, ma è in gioco la certezza del diritto per tutti i soggetti operanti all’estero; l’inviato del governo Italiano in India, Staffan De Mistura, annuncia periodicamente forti contromisure. Sarebbe ora che dicesse in cosa consistono; la confusione e i contrasti tra ministeri nella capitale indiana non fanno certo ben sperare, le prossime elezioni si presume condizionino le decisioni. Non resta quindi altra soluzione che spingere per un processo in un tribunale internazionale. Ora l’attesa diventerà sempre più penosa. Trasformiamo l’indifferenza in interesse quotidiano verso una crisi che non riguarda solo due nostri colleghi ma l’Italia tutta. Francesco Gueli
Cari italiani, penso che abbiate ben compreso, dal loro comportamento, quali sono le priorità e le preoccupazioni degli attuali nostri governanti e dei politici che li appoggiano. Non siamo certo noi italiani o, tantomeno, il futuro dei nostri giovani le loro priorità sono gli stranieri, specie i clandestini e chi sta in galera. Infatti i governanti e i politici che oggi sono al potere vanno a Lampedusa, a nostre spese, al fine di migliorare l’alloggiamento dei clandestini. Certo è povera gente, ma non hanno avuto l’invito a venire a casa nostra per metterci in difficoltà. Pertanto aiutiamoli a casa loro: non possiamo aprire le porte a tutti per poi mantenerli mesi e mesi nei centri di identificazione. La soluzione, per quello che possiamo, è di soccorrerli in mare per poi accompagnarli nelle acque territoriali da dove sono partiti, come fanno altri paesi. L’altro problema, quello del
sovraffollamento delle carceri, non si risolve certo con l’indulto, ma facendo scontare la pena – quando si tratta di extracomunitari che sono circa il 50% - nei loro paesi. Queste soluzioni non sono per nulla prese in considerazione dai nostri governanti, che pensano invece a dare la cittadinanza a chi italiano non si sentirà mai e di aprire le carceri a chi ritornerà a delinquere. E poi perché non pensano al gravissimo problema dei nostri due marò, da circa due anni in India e che rischiano la pena di morte? Ma tutto ciò interessa poco a chi partecipa alla trasmissione tv Ballarò o va ai funerali di personalità straniere a spese dello Stato e a chi gira per il nostro Paese sempre a spese nostre per facilitare benevolmente la permanenza dei clandestini. Questa purtroppo è l’attuale Italia, quella che, ne sono certo, non vuole la maggioranza degli italiani. Renato Tomezzoli
OLIMPIADI
“Letta e gay” In ossequio all’opinione della maggioranza del popolo russo, Putin ha vietato la partecipazione degli atleti gay alle Olimpiadi di Sochi. Infischiandosene delle ricchezze insite nelle diversità culturali e legislative degli altri le organizzazioni gay hanno invitato atleti e i politici a boicottare l’evento. Diversamente da alcuni colleghi liberal (leggasi anche, i diritti dei gay innanzitutto) come Obama, Merkel, Cameron e Hollande che hanno deciso di non partecipare, Enrico Letta ha fatto sapere che ci sarà. Il capo del governo ha precisato che a Sochi ribadirà la
contrarietà dell’Italia a qualunque norma o iniziativa discriminatoria nei confronti dei gay. A parte il fatto che Letta non può pretendere di esprimersi a nome di tutti i cittadini italiani (a questo riguardo giova ricordare che la maggioranza del popolo italiano è contraria alle unioni omosessuali), il capo del governo non dovrebbe mai scordarsi “il chi sono io per giudicare”. Se persino Francesco si è astenuto dal giudicare, come può Letta arrogarsi il diritto di condannare la volontà di milioni di cittadini russi? Gianni Toffali
PROPAGANDA ELETTORALE 2014 ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE
Comunicati di propaganda politica relativi a Partiti, Gruppi e Comitati
LISTINO PREZZI 300,00 euro per ¼ di pagina (cm 128x192), 500,00 euro per mezza pagina (cm 260x192), 800,00 euro per una pagina intera (cm 260x405).
LE EDIZIONI UTILI ANDRANNO IN STAMPA IL 12/03 - 09/04 - 12/05 Alessandro Reggiani Responsabile Marketing
Cell. 3351240803 - alessandro.reggiani@reggianivisual.it
ELEZIONI
POLITICA 1
“Tasse e porcellume” Il Governo attuale è impegnato a trovare nuove tasse, con relativi nuovi “nomignoli” e non si accorge che al proprio interno vi sono personaggi che probabilmente hanno raggiunto “i limiti di età” o piuttosto di “senilità”, che consiglierebbero di dedicarsi “ai nipotini”, cioè di andare in pensione in tutti i sensi. Ma i “giovani”, i cosiddetti “quarantenni” non è che funzionano meglio. Di recente una giovane “ministressa” ex-berlusconiana ha dato dimostrazione di “alto” senso civico nel gestire affari legati alla sanità della Regione Cam-
pania, addirittura nelle assegnazioni di un bar annesso ad un ospedale, con giro di favoritismi e di intimidazione di stampo mafioso anzi camorristico. Nell'attuale Governo è stata premiata con il ministero all'Agricoltura. Evidentemente secondo il Primo Ministro che l'ha proposta per tale incarico e secondo il Presidente della Repubblica che ne ha confermato la nomina, la giovane “berlusconiana” eletta in Parlamento con il “porcellum”, moglie di un parlamentare del principale partito di opposizione a Berlusconi, anche lui eletto
“Il mio suggerimento” con il “porcellum”, meritava una gratifica negli “affari agricoli”, visto come sapeva gestire in Campania gli “affari sanitari”! Il continuo manifestarsi di “porcellume” che continua ad inventare nuove tasse per coprire la propria incapacità alle mansioni ricoperte (e profumatamente retribuite), evidenzia come senza valori morali non è possibile proseguire a pagare tasse e ad obbedire a simili personaggi! Ugo Zanetti Vicepresidente della Consulta Pedemontana di Negrar.
POLITICA 2
“Più ricchi, più poveri” Caro direttore, trovo quanto mai strano che di questi tempi tutti i nostri politici non dicano che la prima cosa da fare sia ridurre le disuguaglianze di reddito. I ricchi sono troppo ricchi e i poveri troppo poveri. E i redditi da colpire non sono quelli dei pensionati da 3 mila euro lordi al mese e quelli medio bassi, ma quelli vergognosi di chi 3 mila euro li incassa ogni giorno e quelli dei manager privati e di stato ai quali non si è voluto o potuto mettere un tetto. E altri ancora come quelli che con mille artifici vengono addirittura sottratti al fisco e quindi da scovare, ben superiori a tutti quelli già su nominati. Conosciamo l'obiezione: intervenire
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Le Vostre Lettere
Febbraio 2014
sui grandi redditi e sui grandi patrimoni è molto difficile, anche per le molte società "of-shore" nei paradisi fiscali. E poi dicono che non contribuirebbero a sistemare i conti pubblici, perchè stiamo parlando di un numero ristretto. Così si tassano i redditi medi e i consumi. E non ci vuole una supermente per capire che così i ricchi diventano sempre più ricchi e i poveri diventano sempre più poveri e la classe media va ad ingrossare sempre più l'esercito dei poveri. Secondo l'ultimo rapporto dell' Associazione delle società per Azioni, nel 2012, 67 amministratori esecutivi sono andati in pensione, e con la sola buonuscita hanno intascato una medi di
3 milioni di euro a testa. Secondo un recente studio dell'Ocse(Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) i dirigenti di prima fascia dei nostri ministeri guadagnano in media 482 mila euro all'anno, vale a dire il doppio di quelli inglesi, il triplo dei tedeschi o statunitensi. Nel frattempo, dalle dichiarazione dei redditi 2011 si scopre che i lavoratori dipendenti dichiarano un reddito medio annuo (20.680), superiore a quello degli imprenditori (20.469). Con un po' di filosofia, per sublimare la rabbia e l'indignazione di questi giorni diciamo speriamo che cambi. Viva l'Italia. Giancarlo Maffezzoli
DISABILITÀ
“Attenzione ai parcheggi” Gentile Direttore, vorrei renderla partecipe di una cosa che ho visto in città. Io sono un disabile e spesso partecipo alle serate solidali che si tengono presso la Gran Guardia. L'ultima volta che mi sono recato ad un concerto in quel luogo, con mia grande tristezza mi sono accorto che i 4 posti per disabili che erano situati vicino alla Gran Guardia erano stati sostituiti da 2 posti per pullman. Io capisco che per una città d'arte come Verona i visitatori non
sono pochi e questo accresce il prestigio della nostra città, ma non capisco come mai il Comune - che tra l'altro è proprio lì di fronte - abbia commesso questo errore che costringe i disabili a parcheggiare lontano. Il Sindaco – sempre presente alle manifestazioni solidali - ha sempre dato la sua disponibilità a rendere Verona più vivibile anche per noi disabili. In questo caso - premesso che io ho fiducia nelle istituzioni di Verona - questo non è accaduto anzi...! Un disabile (lettera firmata)
MERCATINO
COMUNICATO
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Il Centro Camilliano di Formazione (Sede nuova di Via Astico – Verona) informa che sono aperte le iscrizioni alla giornata formativa: Reagire ai colpi della vita - la resilienza, condotta da P. Dott. Angelo Brusco, che si terrà il 09 Marzo 2014 con orario 9.00-12.30 al mattino e 13.30-15.30 al pomeriggio. Per informazioni ed iscrizioni si prega di contattare la Segreteria organizzativa del Centro Camilliano di Formazione allo 045.913765. Email centrocamilliano@sentieriformativi.it Sito: www.sentieriformativi.it
L'argomento delle regole per le elezioni politiche resta ancora da definire e i politicanti si arrovellano per proporre meccanismi che salvaguardino gli interessi di parte. Da parte mia, desidero rivisitare quanto ebbi a indicare a quel nascente movimento politico, nel settembre 2007, che intendeva proporre una legge d'iniziativa popolare per limitare le candidature e impedire quei giochetti dei personaggi politici di spicco, per far eleggere con le loro successive dimissioni certi candidati pur se non graditi dal popolo. Testo dell'articolo di legge suggerito: “Chi si candida a una (e unica) carica pubblica, in caso di elezione, decadrà automaticamente da qualsiasi precedente incarico ricevuto per votazione popolare, anche se rinuncia a nuovo mandato (potrà mantenere la carica antecedente solo se non sarà eletto)”. Questo avrebbe aumentato l'efficacia di quella legge per limitare i giochi di
convenienza della casta politica e produrrebbe le seguenti chiarezze di democrazia. Se la persona che il popolo aveva scelto per ricoprire un determinato ruolo, successivamente, aspirasse ad altra posizione e fosse eletto, vorrebbe dire che sia lui che gli elettori giudicano preferito il nuovo incarico e quindi superato il precedente. Questa limitazione eviterebbe tattiche politico-speculative e impedirebbe gli usuali stratagemmi (presentandosi in più seggi o in elezioni diverse, per poi dimettersi e far eleggere chi è di loro interesse). Dato che i superuomini esistono nell'immaginazione, chi è chiamato a ricoprire una carica pubblica, di qualsiasi livello, deve potersi dedicare a essa senza altre incombenze pubbliche. Verrebbero, così, scongiurate le strategie di fare incetta d'incarichi di potere con scopi occulti o interessi personali, che non vanno a vantaggio della comunità. Cadrebbe, anche, la specu-
lazione su certe candidature di facciata con il solo scopo di accalappiare voti d'incerta convinzione politica. Poiché la funzione di parlamentare e quella di amministratore condominiale sono di ugual valore, l'art. 67 della Carta Costituzionale dovrebbe essere modificato in modo che l'eletto al parlamento (invece di esercitare le sue funzioni senza vincolo di mandato) sia assoggettato al principio dell'art. 1129 Gomma 2° del Codice Civile, il quale sancisce che egli possa essere revocato in ogni tempo. Questo potere dovrebbe essere assegnato al seggio elettorale di provenienza che, con un voto pari o superiore al numero delle preferenze che aveva ottenuto, possa essere sostituito da un nuovo candidato. Ciò azzererebbe tutti i voltagabbana che immancabilmente emergono a ogni turno elettorale e dimostrerebbe la vera sovranità dal popolo. Renato Toffali
IMPLANTOLOGIA A CARICO IMMEDIATO,OVVERO IMPIANTI E DENTI NELLA STESSA SEDUTA L'implantologia a carico immediato è una moderna tecnica chirurgica tesa alla sostituzione di elementi dentali ormai perduti (a causa dell'azione degenerativa di una malattia, di un trauma subito o semplicemente dell'avanzato stato di età del paziente) mediante l'applicazione nel cavo orale di strumenti protesici (corone,ponti ecc) nello stesso momento in cui vengono posizionati gli impianti. L'Implantologia a carico immediato ha conosciuto il proprio Dott. Marco Castellani sviluppo anche grazie all'integrazione di altre conoscenze tecniche, non necessariamente legate alla medicina. Molti si chiedono cosa siano gli impianti dentali e quale il loro utilizzo in medicina. Gli impianti dentali danno il nome ad una particolare branca dell'Odontoiatria, l'Implantologia, e servono a risolvere problemi di edentulismo totale o parziale. Gli impianti dentali altro non sono che “viti” le quali vanno inserite chirurgicamente all'interno delle ossa mascellari o mandibolari del paziente, e fungono da punto di aggancio per le protesi (dentiere,denti singoli o ponti) che andranno a sostituire gli elementi dentali ormai perduti. Ne riviene che la stabilità di queste protesi dipende soprattutto dal buon inserimento degli impianti dentali. Le protesi sono necessarie per il ripristino delle normali funzioni del cavo orale, che oltre alla funzione masticatoria, comprende anche funzioni di tipo fonetico, respiratorio e digestivo. Si pensi per esempio all'impossibilità per le persone “sdentate” di pronunciare nel giusto modo le parole dentali, o di respirare con la bocca in modo corretto, o all'affaticamento del loro stomaco nel digerire cibi non masticati nel giusto modo. L'applicazione di una protesi è l'unico sistema reale in grado di fornire una cura a queste disfunzioni. Come dicevamo per il corretto inserimento degli impianti all'interno del cavo orale è necessario prima forare le ossa mascellari o mandibolari del paziente. Esistono varie metodologie di applicazione, dipendenti dal caso clinico riscontrato. Il materiale di fabbricazione più adatto per gli impianti è il titanio, particolare metallo dotato di notevoli proprietà osteointegrative e biocompatibili. Grazie all'uso del titanio si scongiura l'attivazione di quei sistemi di autodifesa dell'organismo, come le infezioni, le infiammazioni o il rigetto. Il nostro corpo infatti non tollera sempre gli oggetti estranei inseriti al suo interno. Il titanio, grazie alle suddette proprietà, crea un legame quasi naturale con mucose ed ossa. Grazie a questa scoperta si è potuto creare protocolli di intervento davvero innovativi rispetto al passato, come quello dell'Implantologia a carico immediato, grazie alla quale il dentista può inserire gli impianti ed applicare le protesi nell'arco di un unica operazione chirurgica. In passato, con protocolli come quelli dell'Implantologia a carico differito, era necessario attendere un periodo di tre – sei mesi tra le due attività, proprio per monitorare il livello di ostointegrazione tra cavo orale e impianto. Le diagnosi è estremamente importante per la scienza medica, proprio per la possibilità di capire esattamente l'entità del problema e i metodi giusti per porre il dovuto rimedio. L’uso del computer in questo senso offre la straordinaria possibilità di effettuare delle immagini virtuali del cavo orale del paziente, tramite una semplice scannerizzazione. Queste immagini possono essere lavorate dal medico, che simula in tutto e per tutto l'iter completo dell'intervento. Ne risultano così operazioni più rapide ed efficaci, con grandi vantaggi per medici e pazienti.
DOTT. MARCO CASTELLANI
Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369 pubbliredazionale
Cronache
Cronache
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ULSS 22. Il direttore generale riavvolge il nastro, ripercorre un anno di lavoro e dà uno sguardo anche al futuro
Dall’Ora indica la strada «Il coraggio di investire»
«L'Ulss22 deve riuscire a liberarsi da questa sua sindrome di “Cenerentola” che la fa sentire piccola e brutta, perchè non lo è affatto». Esordisce con queste parole Alessandro Dall'Ora, direttore generale dell'Ulss22, nel ripercorrere un anno di soddisfazioni e nel lanciare uno sguardo al futuro. Direttore, che anno è stato il 2013 per l'Ulss22? «Il 2013 continua ad essere un ottimo anno dal punto di vista gestionale. Un anno brillante, che ha visto un'azienda sanitaria pubblica in attivo, che continua a pagare regolarmente i fornitori. Il 2013 è stato anche un anno gratificante dal punto di vista sanitario: l'Ulss22 è stata dichiarata una delle migliori Ulss italiane ed occupa la prima posizione nella nostra Regione. Il 2013 si è rivelato inoltre un anno buono sotto l'aspetto delle nuove schede che hanno ridisegnato l'assetto delle aziende sanitarie. Un assetto per l'Ulss22 su cui si potrà continuare ad investire. Ognuno dei centri ospedalieri della nostra azienda assume quindi una connotazione ben precisa: Malcesine viene riconosciuto come polo riabilitativo, Villafranca come polo chirurgico (dovremmo solamente definirne tempi ed investimenti), Bussolengo come polo medico, Isola della Scala e Caprino come poli da riconvertire in strutture territoriali. Molti dicono che con le nuove schede sono stati effettuati troppi tagli: io credo che questa visione sia da “patrimonialisti”. La sanità invece è fatta di servizi e di uomini. Delle apicalità tolte molte
Alessandro Dall’Ora
erano doppioni e, per un sistema efficiente, era giusto che venissero tagliate. Per quanto concerne i responsabili del servizio, non è stato tolto nulla a nessuno: semplicemente è stato loro cambiata classificazione. In merito ai posti letto, anch'essi tagliati, devo dire che la sanità non si fa sui posti letto, ma sui letti, intesi come spazi fisici e in questo caso il sistema ci ha dato più letti di quelli di cui disponevamo». Quali le difficoltà incontrate? «Nessuna sotto il profilo amministrativo e gestionale, con estrema attenzione a come si spendono i soldi. Non sono mancati gli investimenti nel 2013: sono stati fatti interventi per il valore di 5 milioni di euro, anche se purtroppo, essendo la nostra Ulss una struttura suddivisa in molte sedi, non sempre questi investimenti vengono colti
dall'utenza. Un lavoro importante è stata la sistemazione a Valeggio del vastissimo archivio cartaceo. E' stato inoltre potenziato il parco tecnologico dell'azienda, dotata ora di strumentazioni efficienti e all'avanguardia. L'unica difficoltà, che da sempre l'Ulss22 incontra, rimane la “dispersione” sul territorio, causa, in assenza di organizzazione, di quell'aria di incertezza non sempre colta da tutti ma vissuta dai professionisti. Un territorio talmente vasto, quello dell'Ulss22, che spesso non permette quell'omogeneità di risposta necessaria a lavorare con tranquillità. Ogni tanto, negli ultimi anni, è partito qualche allarme, foriero di quell'ansia da “chiusura” che certo non permette agli addetti ai lavori di lavorare in serenità. Esempi concreti ne sono stati Villafranca o Isola della Scala, dove quest'incertezza dura da ben 10 anni, o ancora Malcesine o Bussolengo, che devono convivere con la presenza di due confinanti strutture private importanti». Quali i traguardi del 2013? «Il nostro traguardo è aumentare l'utenza in materia di capacità di risposta. Una risposta qualificata, data da un'azienda perfettamente integrata con la medicina del territorio, che vede il paziente al centro del sistema. Un traguardo, questo, da continuare ad inseguire ogni giorno anche come obiettivo. Guardando al futuro poi l'auspicio è quello che il territorio dell'Ulss22 possa ricevere in cambio, in termini di risorse da investire in servizi, strutture e personale, la virtuosità che ha elargito in tutti questi anni. Quest'azienda deve poter continuare anche in futuro a pagare i fornitori e ad evitare quelle iniezioni di liquidità che oltre a non servire creano crisi di overdose nemiche dell'equilibrio». Il 2014: che annata si prospetta? «Con le premesse di un ottimo 2013 il nuovo anno dovrebbe essere rasserenante. Un anno di distensione che consentirà a chi
lo vorrà di investire e di dare corso ad una nuova programmazione. Chi si è fin'ora nascosto dietro alle incertezza adesso non ha più alibi. L'Ulss22 ha un potenziale enorme sia per quanto riguarda la medicina territoriale che per quella ospedaliera. Abbiamo due degli ospedali classificati tra i primi del Veneto. E nel Veneto l'attrazione in termini differenziali viene esercitata dalla nostra Ulss, l'azienda che registra il risultato d'esercizio migliore». Parliamo di novità.
«Il primo intervento in programma per il 2014 è già tangibile: lo scorso 18 gennaio è iniziato il trasferimento a Bussolengo, dopo gli interventi di ristrutturazione ultimati a tempo di record (15 giorni), del reparto psichiatrico di Caprino. Nel mese di gennaio inoltre è stato approvato il progetto di riabilitazione cardiologica di Malcesine che diventa già operativa anche dal punto di vista amministrativo. Nel frattempo è in cantiere la razionalizzazio-
ne su Villafranca perchè possa essere ricettiva delle attività all'interno del monoblocco. Proprio per Villafranca qualche giorno fa abbiamo incontrato l'assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto, e l'architetto Camini, per la presentazione del progetto stesso. Sin dalle sue premesse quindi il 2014 si presenta come un anno ricco di novità e di investimenti da portare a termine, sempre nell'ottica dell'ottimizzazione dei servizi offerti». Silvia Accordini
BORGO TRENTO / L’OSPEDALE
Salvare l’Oncologia Raccolte 700 firme Continua l’attività del gruppo di cittadini che fanno riferimento a Eugenio Fainelli di Corrubio per salvare il reparto di oncologia di Borgo Trento. Sono già 700 firme le firme raccolte e inviate al sindaco di Verona, Flavio Tosi, all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, al governatore del Veneto, Luca Zaia e a Sandro Caffi, direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. “La nostra iniziativa –spiega Eugenio Fainelli che opera con l’aiuto di Cristina Olivieri e Carla Maria Da Ponte Aurelio- si chiama “Salviamo oncologia di Borgo Trento” perché vuole sensibilizzare la gente sul problema di un eventuale trasferimento, previsto dalla riorganizzazione sanitaria regionale, del reparto di oncologia dall’ospedale di Borgo Trento a quello di Borgo Roma”. “Il nostro problema di pazienti oncologici e, anche di parenti che li accompagnano alle cure –continua Fainelli-, deriva dal fatto che ci rendiamo conto, ogni volta che frequentiamo per le terapie le strutture di Borgo Trento, che queste sono già di per sé insufficienti a ricevere tutti coloro che fanno riferimento a questo reparto. E questo nonostante la straordinaria pro-
fessionalità dei medici e del personale infermieristico e degli assistenti: è veramente una famiglia che si prende cura dei problemi, e chi non li vive non può capire, degli ammalati. Perciò abbiamo pensato a questa raccolta di firme che sta proseguendo, ma ha già dato dei frutti importanti. Siamo stati ricevuti da Sandro Caffi, direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, al quale abbiamo esposto il nostro problema. Contestualmente, le firme di appoggio sono state inviate nelle sedi qualificate: attendiamo fiduciosi che qualcosa si muova. In ogni caso non abbiamo nessuna intenzione di desistere: se ci sarà la necessità andremo anche noi davanti alle chiese. Spero veramente che qualcuno ascolti la nostra voce”. Il reparto di oncologia di Borgo Trento è diretto dalla professoressa Annamaria Molino che guida un’équipe di alto livello. “Basta scorrere il curriculum vitae della professoressa Annamaria Molino e di tutta la sua équipe medica per capire che stiamo parlando di professionalità di altissimo livello” conclude Fainelli. Per contatti: 3803551819. Lino Cattabianchi
Cronache
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CYBER BULLISMO. Alcuni esperti intervengono sulla problematica di attualità
Vittime della rete: giovani e non solo Giovani, e non solo, rischiano di essere quotidianamente vittime delle “calunnie della rete”, pertanto è fondamentale conoscere il problema in tutte le sue sfaccettature, dal punto di vista educativo, sociale, psicologico, culturale e giuridico. Solo con l'informazione si possono ridurre gli effetti di questa forma di prevaricazione tramite strumenti elettronici e multimediali. L'ultimo Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza di Eurispes 2013 presenta una crescita
delle percentuali di adolescenti coinvolti, nello specifico: + 2,6% ha ricevuto messaggi, foto o video offensivi o minacciosi; + 1% ha ricevuto o trovato informazioni false sul proprio conto; + 1% è stato escluso intenzionalmente da gruppi on line; + 1,2% ha inviato o diffuso messaggi, foto o video offensivi o minacciosi; + 0,4% ha diffuso informazioni false su un’altra persona; + 1,9% ha escluso intenzionalmente una persona da gruppi on line. Il problema è reso ancor più complesso
dalla natura della rete, che rende possibili diversi tipi di cyberbullismo, che possono svilupparsi anche in forma anonima. Le principali tipologie individuate sono: flaming (litigi on line con linguaggio violento e volgare); harassment (molestie attuate con l’invio ripetuto di messaggi offensivi); cyberstalking (invio ripetuto di esplicite minacce fisiche, che portano la vittima a temere per la propria incolumità); denigrazione (pubblicazione all’interno di comunità virtuali di “pette-
GIULIANA GUADAGNINI, PSICOLOGA CLINICA-SESSUOLOGA, RESPONSABILE DEL PUNTO PROVINCIALE DI ASCOLTO. «I dati a livello nazionale sono preoccupanti e dimostrano che il fenomeno ha ormai invaso la società. In Italia, il 61% degli episodi di bullismo rilevati, è di cyberbullismo. Su scala veronese la cifra si abbassa al 33%, rilevato nell'anno scolastico in corso. Il dato è comunque significativo e il fenomeno si sta perpetrando in modo capillare, se pensiamo che in molti casi il bullismo tradizionalmente inteso si è integrato con le nuove forme di cyberbullismo, spesso strascico e prosieguo dello stesso. Si può, però, intervenire per prevenire o perlomeno limitare i danni. Lo si può fare innanzitutto con un'informazione primaria efficace, volta a far sì che ragazzi - e soprattutto genitori, in molti casi 'analfabeti' della rete - si rendano conto dell'effettiva portata del problema. Quando invece è necessaria la denuncia, che è consigliata sin dai primi episodi, i CIC e il Punto provinciale di Ascolto sono sempre a disposizione per fornire supporto, lavorando in rete con la Polizia Postale. Spesso il modo dei ragazzi di interagire nella rete è indiscriminato, mentre i social andrebbero pensati e vissuti come un mezzo costruttivo. L'anonimato è poi una piaga, che ha creato risvolti anche nelle cronache nere nazionali. Basti pensare che, fino allo scorso novembre, la compagnia lituana di gestione di 'Ask' – social network nel quale gli 'anonymous' sono diversi - non forniva neppure in fase investigativa i dati degli utenti. Ora, per fortuna le cose sono cambiate». ANNA MAZZAGLIA, RESPONSABILE DELLA COMMISSIONE IGIENE E SANITÀ DELLA SEZIONE DI VERONA CENTRO DI FIDAPA «FIDAPA, grazie alla perfetta sinergia tra le sue diverse sezioni, organizza iniziative volte a smuovere le coscienze. Quest'anno ci stiamo concentrando sul cyberbullismo, fenomeno che sta diventando sempre più una piaga per la nostra società, presente in modo trasversale in tutte le fasce d'età proprie dell'adolescenza. Negli ultimi anni la crisi economica ha prodotto in molti casi anche crisi di valori, che si può superare solo con la corretta informazione e con la sensibilizzazione».
VILLAFRANCA / SCUOLA MEDIA DON ALLEGRI La Don Allegri raddoppia. La scuola media cattolica paritaria di Villafranca, al suo secondo anno nella bella sede presso i Padri Cappuccini accanto al Castello Scaligero, aprirà nell'anno scolastico 2014-15 una nuova sezione. Alla Don Allegri si stanno raccogliendo le iscrizioni dei bambini attualmente in terza elementare che non vogliono perdere il loro “banco” nell'istituto. «Forse significa che stiamo lavorando bene – sottolinea con soddisfazione il preside Paolo Chiavico –. In questi mesi mi sono trovato davanti ad un numero davvero molto alto di richieste d'iscrizione e non me la sono sentita di tirarmi indietro, anche perché i frati cappuccini ci hanno gentilmente concesso altri spazi per le nostre attività». Nata nel 1983 da un gruppo di genitori che vedevano in essa un completamento dell'educazione familiare, la Don Allegri è l'unica scuola media cattolica presente nel comune di Villafranca. Trovò subito posto all'ombra del campanile, nei locali messi a disposizione dalla parrocchia, dove rimase fino a due anni fa, quando è avvenuto lo spostamento a fianco del Castello Scaligero, in un'ala del Convento dei padri Cappuccini. Dal 1996 la Don Allegri fa parte della Cultura e Valori, cooperativa di insegnanti che gestisce altre due scuole medie cattoliche nella provincia di Verona, oltre a Le Grand Chic, un Centro di Formazione Professionale nel settore moda e design, all'Istituto Tecnico per il Turismo Romano Guardini e ad altre realtà educative. Proprio a partire dalla sua storia, la Don Allegri si pone come una struttura al servizio dei genitori, visti come i veri protagonisti dell'educazione dei propri figli. Le iscrizioni alla Don Allegri per l'anno scolastico 2014/15 sono ancora aperte. Tel. e fax: 045.6302774 – mail: scuoladonallegri@libero.it
golezzi” e commenti calunniosi e denigratori, al fine di danneggiare la reputazione della vittima); outing estorto (inserimento di confidenze – raccolte all’interno di un ambiente privato – in un blog pubblico); impersonificazione (invio dall’account di un’altra persona di messaggi volti a screditare la vittima); esclusione (estromissione intenzionale di una persona dall’attività on line). Le conseguenze sono analoghe, se non addirittura più gravi, di quelle del bullismo tradizionale, a causa dell’elevato numero di persone coinvolte e della forza mediatica del mezzo di trasmissione. In particolare la rete e i telefoni cellulari, sono strumenti con una potenza (negativa) enorme poiché i contenuti permangono “24 ore su 24” ed è difficile riuscire a rimuoverli completamente. Nella vittima si possono riscontrare risvolti spesso gravi: bassa autostima, depressione, ansia, paura, frustrazione, problemi scolastici e familiari e, nei casi più estremi, idee suicide. Riccardo Reggiani
MARCO LUCANI, ASSESSORE ALL'ISTRUZIONE E ALLE POLITICHE GIOVANILI DELLA PROVINCIA DI VERONA «Il cyberbullismo, purtroppo, è un problema sempre più emergente, che rappresenta circa un terzo delle forme di bullismo riscontrate sul territorio veronese Il mondo dei social media ha diffusione capillare tra i gruppi di giovani e giovanissimi, rendendo le nuove forme di bullismo molto più subdole rispetto a quelle tradizionali. Infatti il carnefice, in molti casi, si cela dietro alla presunta impunità fornita dalla depersonalizzazione consentita dal web. Dall'altra parte dello schermo – magari nascosta dietro nickname o protetta dall'anonimato - si cela, però, una persona, che può rappresentare un pericolo reale. Infatti, un largo numero di giovani è stato contattato sul web da sconosciuti: questo mi spaventa perché i nostri studenti e i nostri figli rischiano di cadere nelle 'trappole di internet'. Inoltre, mentre il bullismo tradizionale si perpetrava in luoghi fisici determinati, la rete non ci abbandona mai. Pertanto il convegno sarà fondamentale occasione: esperti guideranno genitori e ragazzi alla scoperta di un fenomeno in tutte le sue sfaccettature. Solo con la corretta informazione si potrà, infatti, limitare il problema».
Cronache
Febbraio 2014 L’ANALISI DELLA REGIONE. “GenitoriPiù” ha studiato i dati del Veneto
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IL 20 FEBBRAIO
Economia e salute Autoriparatori in convegno Focus sui bambini Esiste un rapporto tra diseguaglianze socio-economiche e rischi per la salute dei bambini. Lo
conferma l’analisi attuata all’interno del programma della Regione Veneto “GenitoriPiù”, coordinato
dal Servizio Promozione della Salute dell’ULSS 20, sui dati di una ricerca svolta in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. La ricerca ha coinvolto 1.400 mamme di cui una buona parte straniere provenienti da otto diverse aree geografiche del mondo. La ricerca riguarda il Veneto, regione dove non mancano disparità culturali e socioeconomiche e nella quale il 25% dei nuovi nati sono figli di genitori stranieri, immigrati in Italia per motivi di lavoro e per ricongiungimento familiare. I risultati serviranno agli operatori del percorso nascita per diffondere in modo sempre più mirato conoscenze e buone pratiche di dimostrata efficacia e ridurre rischi di malformazioni congenite, basso peso alla nascita, obesità, morti in culla, infezioni, traumi,
difficoltà cognitive e relazionali. Riguardo la prevenzione delle “morti in culla”, ad esempio, solo il 32,6% delle donne di origine subsahariana intervistate mettono il bambino a dormire nella posizione corretta (a pancia in su), contro il 66,8% delle italiane, tra le quali ci sono tuttavia differenze secondo il livello socioculturale. Nordafricane e asiatiche evitano alcolici in gravidanza, mentre circa il 30% di italiane e rumene dichiara di consumarli almeno una o due volte al mese, con rischi per il nascituro. Risulta differenziato l’accesso ai servizi a disposizione delle mamme, ad esempio oltre il 70% delle mamme italiane ha svolto un corso pre-parto, contro solamente il 24,3% delle mamme nordafricane o il 9,1% delle cinesi.
Federico Ferrari di Faeg con Marc Aguettaz
“Internet, sconti, promozioni, come dialogare con l’automobilista?”. Questo il titolo del convegno dedicato a tutti gli autoriparatori indipendenti in programma il 20 febbraio alle ore 20.30 presso la sala convegni dell’hotel Borghetti di Parona. L’evento, che ha come sottotitolo “Chiarezza, traspa-
IL PERSONAGGIO GENITORIPIÙ
Franco Frey e la musica
Il programma GenitoriPiù, (http://www.genitoripiu.it/), coordinato dall’Ulss 20 di Verona nell’ambito del Piano Regionale della Prevenzione Veneto, con partner l’Università Ca’ Foscari, attraverso delle azioni formative e informative si pone l’obiettivo di dare le corrette conoscenze e competenze ai genitori per adottare comportamenti protettivi nei confronti dei propri figli fin dal concepimento. Il vademecum per la salute nei primi anni di vita include otto azioni: l’assunzione dell’acido folico nel periodo preconcezionale, l’astensione dal fumo e dall’alcol in gravidanza e durante l’allattamento, la promozione dell’allattamento e della posizione supina nel sonno, la sicurezza in casa e durante il trasporto in auto, le vaccinazioni e la lettura precoce.
Sembra ieri a Franco Frey quando Il Mattino di Verona gli dedicava un’intera pagina, eppure sono trascorsi diversi anni. E’ datato venerdì 14 febbraio 1984 un articolo in cui Franco interviene raccontando la sua esperienza di vita. Franco Frey, nativo e residente a Verona, figlio di due talenti musicali, muove i primi passi nel mondo della musica fin da piccolo studiando musica e cantando. Incise anche un disco, “Pezzettini di buchini”…«poi – afferma lui stesso – ho pensato che potevo provare ad organizzare io qualche cosa in modo diverso». E fu così che Franco diede avvio alla sua carriera di impresario musicale…ma non solo. Frequentando i cabaret milanesi e conoscendo diversi “pezzi grossi” del mondo dello spettacolo si riscoprì anche talent scout, presentatore, animatore, cantante, cabarettista. Con lo sguardo sempre puntato sul sociale e sulla solidarietà, organizzando serate per la “lega contro i tumori” o per l’AIDO. «Ho continuato fino al 1996 – racconta Franco -, per poi smettere per motivi personali». Franco Frey è riuscito a portare a Verona e Provincia artisti del calibro di Vasco Rossi, Donatella Rettore, Zucchero, Andrea Mingardi…Ma il passato ogni tanto ritorna, ed eccolo di nuovo rimettersi in gioco, con tutta la sua
energia e il suo talento. «Ora – aggiunge Franco Frey - ho ripreso con un nuovo look inventato da me e tanta energia. Il mio spettacolo si chiama “Camillo Magic Clow ed ha come slogan “Sorridi, la vita è bella”: sto cercando di fare il presentatore vestito da clown intervenendo a serate ed eventi dedicati a tutti, dagli anziani ai bambini. Ho debuttato a fine 2013 nel quartiere di San Bernardino raccogliendo applausi e tanta soddisfazione. Per le feste di Natale sono stato a
Roma e con Camillo Magic Clown ho fatto due spettacoli nella Casa di Riposo per Artisti, alcuni dei quali avevano partecipato al "Ciao Italia" di Zurigo, lo show che per molti anni ho proposto per i nostri Emigrati all'estero molti dei quali Veneti. Continuerò ad esibirmi per chi è meno fortunato nella vita – conclude Franco, che con coraggio ha saputo rimettersi in gioco - organizzando eventi a scopo benefico a favore di istituti per disabili, carceri, a favore degli anziani». R.R.
renza, competenza, cortesia e disponibilità sono strumenti da utilizzare, per un’autofficina gestita da professionisti di successo”, è organizzato da FAEG – Centro ricambi auto, da 30 anni sul mercato del ricambio auto. FAEG, che ha sede nel comune di Negrar e serve il bacino nord-ovest della provincia di Verona, si rivolge principalmente agli autoriparatori fornendo ricambi delle migliori marche anche di primo impianto. «FAEG ritiene che l’esperienza, la capacità, le informazioni, siano in mano all’autoriparatore – afferma Federico Ferrari, uno dei titolari di FAEG spiegando lo scopo del convegno -. Nonostante internet ed e-commerce siano il futuro di questo settore, non possono sostituire determinate competenze che rimangono un valore esclusivo per gli autoriparatori: un conto è il lato commerciale della riparazione, fonte di una trattativa in un mercato libero, un conto è la sicurezza dell’auto in un mondo ormai digitale che ha bisogno di preparazione tecnica di riparazione». Relatore del convegno sarà Marc Aguettaz managing director di GiPA Italia, che si occupa di più settori legati al mercato della manutenzione, della cura, della riparazione e del post vendita di auto, due ruote, autocarro. In ciascun settore GiPA dispone di una conoscenza approfondita dei diversi fattori che condizionano il mercato. La conferenza è rivolta agli autoriparatori ed è gratuita. Per partecipare basta inviare una mail all’indirizzo info@faeg.net e indicare nome e cognome di chi sarà presente. Chi non potrà assistere alla diretta potrà rivedere il convegno all’indirizzo http://www.youtube.com/us er/faegtube. Per ulteriori informazioni: tel. 045.6020609, fax 045.6021705, email: info@faeg.net, facebook https://www.facebook.com/faegsnc
Cronache
Febbraio 2014 PESCANTINA/CA’ FILISSINE. Presentate le modalità di intervento sulla discarica
Novità in vista per la bonifica Servizi di
Lino Cattabianchi Sono state presentate nel salone parrocchiale di Balconi le linee guida del progetto per la bonifica e messa in sicurezza della discarica di Ca’ Filissine, sequestrata dal 2006 per ordine della magistratura. La modalità dell’intervento risulta completamente cambiata: non si procederà più alla escavazione dei rifiuti, temuta dalla popolazione perché fonte di odori, ma si agirà sulla parete est con una impermeabilizzazione che dovrebbe eliminare l’inquinamento e consentire la ripresa dei conferimenti con rifiuti speciali. E’ quanto è emerso dalla serata di Balconi, cui ha preso parte un numeroso pubblico. Ecco, in sintesi, le linee guida esposte dal prof. Quintilio Napoleoni che le ha elaborate assieme al prof. Piero Sirini e che dovranno essere recepite dallo studio tecnico Dall’Acqua per la redazione definitiva del piano di intervento. «Le azioni da fare all’impianto di Ca’ Filissine – ha spiegato Napoleoni - sono: asportare in modo massiccio il percolato, realizzando ulteriori pozzi di emungimento; continuare ad indagare le origini dell’inquinamento e impermeabilizzare la parte più profonda della parete est della discarica, realizzando una barriera esterna con l’immissione di sostanze impermeabilizzanti tramite perforazione, al fine di evitare così la massiccia asportazione dei rifiuti, quella che si sarebbe dovuta fare se si fosse proceduto con l’impermeabilizzazione dall’interno. Tutte queste azioni ver-
ranno tarate attraverso dei ‘campi prova’ che serviranno a testare anche l’efficacia dei sistemi di abbattimento degli odori, condizione quest’ultima necessaria per proseguire in qualsiasi attività di scavo, anche superficiale. Comunque – ha concluso Napoleoni - la discarica deve essere completata con il conferimento di materiale fino a raggiungere la forma di un panettone, unica in grado di far uscire l’acqua piovana dall’impianto e non alimentare all’infinito il percolato all’interno della massa dei rifiuti». Dal canto suo, il commissario Rose Maria Machinè, dopo aver annunciato l’arresto per corruzione e traffico di rifiuti dei vertici di Daneco spa, la società che gestisce la discarica di Ca’ Filissine, ha precisato: «Le motivazioni che ci spingono ad intervenire sono la salute dei cittadini e il disagio: non sarà fatto nulla se non necessario. Però l’inquinamento va eliminato per evitare altri inquinamenti di falde idropotabili e anche il percolato va asportato. Il progetto deve essere sostenibile coi soldi derivanti dalla coltivazione di Ca’
Filissine. Voglio portare a termine quello che ho iniziato: la discarica va completata con o senza Daneco. Lo
verificheremo coi nostri legali: le indagini della Magistratura sono ancora in corso».
L’ingegner Bruno Fantinati, capo dell’Ufficio tecnico comunale, ripercorre le tappe dell’impianto dal 1987, anno della sua realizzazione. «Dal sequestro del 2006 – spiega il tecnico sono passati 4 anni prima di arrivare a delle conclusioni operative sulle azioni da adottare. Nel 2010 è stato varato il Comitato tecnico e, sulla base della sua relazione conclusiva, è stato redatto nel 2011 il primo progetto di messa in sicurezza della discarica. Del 2012 è la sentenza del tribunale, in base alla quale il proprietario dell’area di Ca’ Filissine, cioè il Comune deve attuare tutto ciò che serve ad eliminare l’inquinamento e realizzare tutte le opere di messa in sicurezza. Ad ottobre l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici stabilisce che devono essere separati l’intervento su Ca’ Filissine e quello sull’ex vigneto Ferrari. Il Comune si allinea con la delibera 29 del 12 febbraio 2013. E comunque – aggiunge Fantinati - la discarica non è rimasta abbandonata a se stessa: sono stati asportati 220mila mc di percolato per un costo di 8 milioni di euro. E’ stata creata una barriera idraulica; sono stati realizzati nuovi pozzi per i monitoraggi della falda ed è stata fatta la copertura con teli della parte non completata. Inoltre non è stato più reimmesso in discarica il percolato concentrato. I soldi usati per il percolato sono quelli del post mortem, adoperati in via eccezionale, grazie ad un accordo tra Comune, Provincia e Regione».
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NOTIZIE IN BREVE AVIS PER TELETHON E ADIGEMARATHON. L’Avis di Pescantina ha partecipato alla raccolta di fondi Telethon 2013. «E’ una delle nostre attività durante l’anno – spiega Laura Ticci, storica animatrice dell’Avis di Pescantina -. L’ultimo grande impegno cui abbiamo partecipato è stata l’Adigemarathon, dove per la sesta volta abbiamo allestito una postazione di ristoro sull’Adige». Laura Ticci fa il tifo perché Adigemarathon resti a Pescantina. «Ad oggi – conclude - non sappiamo ancora cosa riserverà il futuro a questa manifestazione. So solamente che verrebbe a mancare uno dei più belli spettacoli umani. Ed inoltre mancherebbe una giornata in cui le forze del volontariato possono contribuire ad una grande impresa collettiva». 28 ANNI PER L’ASD CTG CITRATO. E’ il 28° anno di attività dell’Asd Ctg. Citrato “Danza&Fitness” di Balconi di Pescantina, che opera nel centro polifunzionale adiacente al piazzale della chiesa. Il Ctg Citrato “Danza&Fitness” è un punto di riferimento nel panorama delle scuole di danza veronesi. Per chi vuole avvicinarsi alla danza i corsi partono già dai 4 anni con il corso di gioco-danza per poi proseguire con corsi di propedeutica e baby funk, danza hip-hop, modern-jazz ed house per allieve ed allievi di tutte le età, tenuti dalle insegnanti Eva Vicentini, ed Elisa Galli. Ma l’Asd Ctg. “Citrato” si è fatto conoscere anche per la sua offerta di fitness: propone dal mattino fino alle ore serali corsi per adulti di pilates, e tonificazione-streatching, tenuti dalle insegnanti Giulia Bertani e Sibilla Lovato. Prosegue, inoltre, il corso di Zumba, tenuto dall'insegnante Alina Amelia: una base di aerobica, un pizzico di passi di ballo latino-americano e reggeton, il tutto condito dall'accattivante musica afro-caraibica. Con la ripresa dei corsi, dopo la pausa natalizia, si riaprono anche le iscrizioni per le diverse attività. Per informazioni: Paola Fasoli 349.3787902; fasolipaola@tiscali.it.
ASILI NIDO COMUNALI Si avvisano i genitori che il giorno 22 febbraio dalle 9.30 alle 12.30 gli asili nido "Rosa Pesco" in via Pozze 4 e "I mulini dell'Adige" in via Belvedere saranno aperti al pubblico. In tale occasione saranno fornite tutte le informazioni necessarie inerenti il servizio. Vi aspettiamo numerosi. Disponibilità di posti per l anno corrente e iscrizioni per il prossimo anno educativo. Info 0457152827/0456700210.
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Cronache
PESCANTINA. I mezzi pubblici di trasporto arriveranno in Piazza degli Alpini
PESCANTINA / SCUOLA
Tragitto allungato per la linea 102
I genitori all’opera
Servizi di
Lino Cattabianchi Arriverà in Piazza degli Alpini, nella parte alta del paese di Pescantina, dopo la fermata nella piazza ex Fontana, la linea di trasporto pubblico extraurbano 102, istituita di recente dall’Atv, che collega Pescantina a Bussolengo. Questo allungamento del percorso, che offrirebbe ai passeggeri la possibilità di trovare le coincidenze con la linea 101, che transita da Piazza degli Alpini, è stato auspicato dal commissario straordinario Rose Maria Machinè nel confronto coi politici di Provincia e Regione e con i tecnici di Atv al circolo Bocciofila cui hanno partecipato Gualtiero Mazzi, assessore ai trasporti della Provincia, Andrea Bassi presidente della Commissione regionale trasporti e l’ing. Guido Zanderigo di Atv che hanno illustrato la novità rappresentata dalla linea 102 per il trasporto di collegamento fra Pescantina e Verona e la possibilità di
integrarla nel sistema dei percorsi che fanno tappa a Bussolengo. «La soluzione che abbiamo proposto per far arrivare il pullman in Piazza degli Alpini – spiega il commissario Machinè prevede che il Comune si assuma l’onere di posizionare un semaforo a chiamata che permetta all’autobus, una volta giunto in Piazza Crosara di proseguire verso Piazza degli Alpini, con diritto di precedenza su tutti
gli altri veicoli, in condizione di sicurezza. Giunto in Piazza degli Alpini, il pullman utilizzerà le fermate già esistenti e potrà proseguire il percorso di ritorno verso il ponte di Pescantina con direzione Bussolengo». Il tratto di via Madonna che il pullman dovrà percorrere per arrivare da Piazza Crosara in Piazza degli Alpini è ora a senso unico e l’ipotesi ha incontrato qualche perplessità da parte dell’ex con-
sigliere provinciale Giorgio Girelli che ha espresso il suo timore per la formazione di code. Ma l’ingegner Zanderigo ha ribadito: «Un semaforo ogni mezz’ora non è una difficoltà». Il commissario Machinè ha messo l’accento su un periodo di sperimentazione del semaforo per una quindicina di giorni e sul necessario “monitoraggio del traffico”. «La volontà di arrivare in Piazza degli Alpini – ha risposto l’ingegner Guido Zanderigo di Atv - nasce dalla necessità che questo servizio debba essere utilizzato. E’ prevista una corsa ogni mezz’ora, circa, verso Verona, con la possibilità di uscire dallo schema consueto del trasporto scolastico e di offrire la possibilità di usare il mezzo pubblico per raggiungere la città anche nelle ore della mattinata».
Un'aula delle Medie ridipinta dai genitor
I genitori in due giorni di intenso lavoro hanno ridipinto tutte le aule del piano terra e un’aula del primo piano delle scuole medie “I. Pindemonte” di Pescantina. Hanno messo a disposizione generosamente tempo e competenze specifiche: tre professionisti, Leonardo,
VERONA/QUARTIERE GOLOSINE Due scuole uniscono le forze Quest’anno il panorama scolastico veronese presenta una novità per tutti i genitori: la fusione tra l'Istituto Virgo Carmeli (nido integrato, scuola materna e primaria) e la Scuola Media “Santa Teresa” che, a partire dal prossimo settembre 2014 avranno la stessa sede in via Carlo Alberto 26 (zona Golosine). Per quanto riguarda le informazioni tecniche la scuola sarà organizzata con settimana corta e sabato libero; attività pomeridiane che potranno contare su orari flessibili, per coniugare le esigenze della didattica a quelle delle famiglie; riduzione delle quote di iscrizione (per tutte le famiglie) e della retta scolastica (per famiglie con più figli iscritti). Ci saranno anche ricche proposte opzionali pomeridiane per stimolare la curiosità e le attitudini personali di ogni alunno (studio di strumenti musicali, corsi di teatro, di scherma, nuoto e altre discipline sportive). L’idea dell’unione sinergica in questo periodo di crisi economica è ispirata a un fondamentale principio di mutuo soccorso: aiutarsi reciprocamente, condividere difficoltà ma anche mettere le energie assieme! Unire le forze significa potersi sostenere vicendevolmente, ed è questo il motivo per cui si può anche crescere, in un momento come questo in cui si vedono molte realtà costrette invece a chiudere. La direzione della scuola, che sarà curata dalla Cooperativa Sociale “Cultura e Valori”, segue un percorso educativo che parte dalla prima infanzia e giunge fino alla scuola secondaria di I grado, centrato sul carisma delle due realtà scolastiche e ispirato alla figura di S. Teresa di Lisieux. Info e appuntamenti per visitare la scuola: Scuola Media S. Teresa: tel. 045/505369; Istituto Virgo Carmeli: tel. 045/500465
Massimo e Stefano, hanno coordinato i lavori di tinteggiatura. Roberto Simeoni, che ha fatto parte dell’équipe, ha ideato una soluzione per la sostituzione delle serrature degli armadietti ubicati in tutte le classi, rotte da anni e non più in commercio. Pulizie finali, a lavori ultimati, a cura delle le mamme che hanno provveduto a far brillare tutti gli spazi. Ecco il grazie della dirigente scolastica Elisabetta Peroni: «Un grazie di cuore mio personale e di tutti coloro che operano a vario titolo nella scuola e a Vittorio Speri, ideatore dell’iniziativa che col suo entusiasmo è riuscito a contagiare tutte le persone che sono state citate, le quali hanno offerto una significativa testimonianza di cosa significa operare per il bene comune senza alcun interesse personale, ma solo con la motivazione di mettersi a servizio della comunità. Credo che questo sia un bellissimo esempio per le nuove generazioni e soprattutto per i ragazzi che frequentano la Scuola secondaria di Pescantina che hanno trovato alla ripresa delle lezioni, dopo la pausa natalizia, una sorpresa veramente unica che va imitata e tutelata mediante l’impegno quotidiano di una cura degli spazi perché vivere in luoghi puliti e belli fa stare bene». I lavori sono stati possibili grazie a ditte che hanno offerto i materiali per le tinteggiature e la manodopera, come i fratelli Franco e Guido Calabrese di Settimo e la ditta Berner della Bassona. Un contributo in danaro è arrivato dai genitori, da Tecnocasa di Pescantina, dal gruppo Adige Commercialcarta e da Studio di architettura bc+v di Pescantina. Una parte delle offerte raccolte è stata utilizzata per le spese materiali dei lavori; la somma rimasta di euro 190 è stata versata sul conto corrente dell’Istituto comprensivo 2 di Pescantina e sarà utilizzata come fondo per altre opere di manutenzione.
Cronache
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PESCANTINA/VIA ARE. Ben 195 risposte al questionario sugli interventi da adottare
BALCONI
Ecco i risultati del sondaggio
Tra storia e attualità
Servizi di
Lino Cattabianchi E’ arrivato a conclusione il sondaggio sugli interventi da adottare per la circolazione in via Are a Pescantina, promosso dal commissario Rose Maria Machinè per raccogliere l’opinione dei cittadini sul problema del traffico nella strettoia e in altre zone del centro storico. Alla fine del sondaggio sono arrivate 195 risposte. In relazione alla strettoia di via Are, 129 preferenze sono andate alla soluzione D del questionario, che propone “l’eliminazione delle due platee rialzate in quel breve tratto e l’inserimento di dissuasori tipo speed check, con un limite di velocità non superiore ai 30 km”. In 28 hanno scelto la soluzione E, che consentiva di formulare una proposta autonoma. In 12 hanno optato per la soluzione A,
che prevedeva l'istituzione di un divieto di accesso nella strettoia di via Are in direzione di Verona. In 8 hanno scelto la soluzione B, relativa al divieto di transito per autocarri a cassone aperto con portata superiore a 0,7 tonnellate. Il tratto di strada che collega piazza Pozze alla parte alta di via Are è ora a senso unico alternato e la velocità è limitata dal traffico ad una corsia e dall’esistenza di due
lunghi dossi artificiali. Non ci sono al momento dispositivi elettronici per regolare i flussi in entrata e in uscita. La velocità prevista nel breve tratto stradale è di 30 km. Ma i problemi nascono perché, in prossimità dell’imbocco, dall’una e dall’altra parte, spesso si formano colonne di autoveicoli a causa degli automobilisti che non rispettano la precedenza del senso di marcia. Per altri punti caldi della cir-
colazione, come la strada di via Ponte, regolata da un semaforo e che ora viene praticata da un traffico di attraversamento nelle ore di punta da autoveicoli che provengono da Bussolengo, in 18 hanno scelto la soluzione C, l’istituzione di senso unico di marcia in via Ponte che prevede solo l’uscita verso Bussolengo e il divieto di transito in via Marconi, ad esclusione dei residenti.
La parrocchia di Balconi di Pescantina ha organizzato nel mese di febbraio alcuni incontri - dibattito di approfondimento culturale per giovani ed adulti, “Tra storia e attualità”. Mercoledì 5 febbraio, il prof. Stefano Fontana, direttore dell’Osservatorio internazionale “Card. Van Thuan” sulla dottrina ha spiegato in che modo e con quali conseguenze oggi il concetto di famiglia e addirittura i termini di “padre” e “madre” vengano messi sempre più in discussione dalla cosiddetta “ideologia del genere (o gender)”. Il titolo dato alla conferenza infatti è Un attacco alla famiglia naturale. Che cosa sta accadendo? La Chiesa è davvero contro la scienza? è invece il tema del secondo incontro di giovedì 13 febbraio, tenuto dal prof. Umberto Fasol, docente di scienze naturali e preside del liceo Alle Stimate.
Giovedì 20 febbraio il primo argomento storico approfondito sarà quello relativo a L’Inquisizione e la caccia alle streghe: realtà o leggenda nera?. Don Daniele Dal Bosco, parroco di Pozzolengo (Bs) e storico, illustrerà uno dei temi più controversi della storia. Infine giovedì 27 febbraio concluderà il ciclo di incontri una serata dedicata a Le crociate: verità o false accuse? Il prof. Andrea Trevisan, docente di Storia della Chiesa medievale presso l’Istituto di Scienze Religiose di Verona, analizzerà uno dei cavalli di battaglia dell’accusa anticattolica e di contro farà riflettere su un fenomeno che a detta di molti storici è stato definito come un “atto di difesa” in risposta alla minaccia saracena. Gli incontri si terranno nel salone parrocchiale alle ore 20.45 e la partecipazione è libera e gratuita.
ORIGINALITÀ E ALLEGRIA: ECCO L’ARMADIO DEL CUORE Uno scrigno di originalità, in un intreccio di colori, sorrisi e allegria: tutto questo sarà realtà a Pescantina tra qualche settimana. In via Are l’8 marzo alle ore 16.30 verrà inaugurato “L’Armadio del Cuore”, un negozio dedicato a bambini e ragazzi d’età compresa tra i 2 e i 12/15 anni. Abbigliamento maschile e femminile, con accessori abbinati e calzature: un look completo con una caratteristica molto particolare. Tutti i capi de “L’Armadio del Cuore” infatti sono firmati “Marvi Birbe”, marchio firmato da Elena Milani, e sono interamente realizzati a mano con materiali di qualità. Proprio per questo rivolgendosi a “L’Armadio del Cuore” è possibile personalizzare ogni capo con dettagli che lo rendono del tutto unico. Proposti in edizioni limitate, i capi Marvi Birbe sono semplici, ma divertenti ed originali per uno stile del tutto personale. “L’Armadio del Cuore” è un negozio molto particolare, innovativo e in continuo fermento, grazie a capi sempre nuovi. «L’idea di aprire un negozio di questo tipo – afferma Daniele Rossi, la titolare – è nata “per caso”. Ho conosciuto Elena, la creatrice di Marvi Birbe, in modo occasionale ed ho potuto così visionare alcune delle sue creazioni di cui subito mi sono innamorata. Da qui l’idea di vendere questi colorati e gioiosi modelli in un negozio vero e proprio»…Ecco quindi prendere forma “L’Armadio del Cuore”, una fucina di creatività, che aprirà i suoi battenti il prossimo 8 marzo.
L’Armadio del Cuore si trova in via Are126 a Pescantina. Per informazioni: 346.8327207
Cronache
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IPAB
BUSSOLENGO. Approvato in Consiglio comunale il Piano urbanistico attuativo
P.U.A. Ca’ di Capri Trasferimento a inizio estate Auchan raddoppia Il Consiglio comunale di Bussolengo ha approvato la variante al Piano urbanistico attuativo di iniziativa privata in località Ca’ di Capri che interessa l’insediamento commerciale di Auchan che, in questo modo, potrà quasi raddoppiare la sua superficie. L’entità dell’aumento per Auchan, infatti, prevede la possibilità di una aggiunta agli attuali 14.386 metri quadrati di superficie di vendita, di altri 12.638 metri quadrati. La delibera è stata votata con i soli voti della maggioranza, dato che, dopo le dichiarazioni di voto, le opposizioni sono uscite dall’aula. La discussione è stata introdotta dall’assessore all’urbanistica, Paola Adami che ha ripercorso l’iter ultradecennale di questa pratica «ereditata dalle precedenti amministrazioni. Questa variante – ha sottolineato Adami - è importante per la riqualificazione della zona ora sog-
getta ad un notevole degrado ambientale. Il mio ringraziamento alla Commissione urbanistica, presieduta dal consigliere Luciano Penna, che ha seguito la preparazione di questo atto». Durante la discussione, l’assessore è stata assistita, dall’arch. Leonardo Biasi e dal geom. Katty Ridolfi dell’ufficio tecnico comunale. Il consigliere Andrea Bassi ha chiesto di rinviare il voto del provvedimento. «Ritengo che - ha affermato - al di la del merito, la delibera non possa essere votata: infatti il decreto legge 70/2011 ha introdotto una modifica alla normativa nazionale che impone di eseguire la verifica di assoggettabilità alla Vas (valutazione ambientale strategica) su qualsiasi Pua (piano urbanistico attuativo) che non sia già stato valutato, dal punto di vista ambientale, nella Vas precedentemente eseguita sullo
strumento pianificatorio sovraordinato. Nel caso di Bussolengo ho il dubbio che questo sia stato fatto: quindi vi chiedo di votare il rinvio del provvedimento, di verificare quanto ho affermato e di tornare in aula quando avrete fatto i necessari approfondimenti». La maggioranza, dopo una breve sospensione, per bocca dell'assessore all'urbanistica Paola Adami, ha ritenuto che all'interno della Vas a suo tempo eseguita sul Pat (Piano di assetto del territorio, ndr.) il raddoppio del centro commerciale Auchan avrebbe dovuto essere stato sufficientemente valutato ai fini ambientali e quindi tale rischio non ci sarebbe. E perciò ha deciso di andare avanti e di arrivare al voto. Le opposizioni hanno sollevato numerose eccezioni che però sono state puntualizzate dall’assessore Paola Adami fino alla chiusura del punto. Nelle dichiarazioni
finali, Bassi è tornato alla carica: «Nella delibera ci sono dei vizi tecnici basilari che potrebbero portare all'annullamento dell'atto da parte di un giudice, con la grave conseguenza di esporre il comune ad una possibile richiesta danni di Auchan». Anche Massimo Girelli ha manifestato il suo dissenso sulla delibera ed ha riproposto il suo progetto di Bussolengo outelet per rilanciare il centro storico. Barbara Setti del M5S ha espresso un’opinione nettamente contraria all’ampliamento di Auchan sia per gli aspetti tecnici sia per quelli politici: «I negozi di Auchan faranno sicuramente concorrenza agli esercizi del centro che a Bussolengo sono già in grande difficoltà». Preoccupati i commercianti di Bussolengo, presenti in modo massiccio alla seduta del Consiglio. Lino Cattabianchi
GIORNATA DELLA MEMORIA
Una futura via a Norma Cossetto Dedicare una via a Norma Cossetto, vittima della pulizia etnica in Istria, nel 1943: è questa la richiesta del presidente, Ugo Piccoli, al termine della commemorazione della “Giornata della memoria e del ricordo” celebrata anche in Consiglio comunale a Bussolengo. La riflessione di Ugo Piccoli ha
ripercorso i temi dell’Olocausto, del “diritto all’oblio”, dell’immane tragedia di Auschwitz, ed è poi passata all’altro tema “ancora più scottante” delle foibe. «Per 60 anni – ha sottolineato il presidente del Consiglio - questo argomento è stato cancellato perché era
scomodo per tutti. Come non riportare alla memoria il sacrificio delle sorelle Rebecchi o della giovane studente istriana Norma Cossetto? Norma Cossetto (Visinada, 17 maggio 1920 – Antignana, 4 o 5 ottobre 1943) è stata una vittima innocente di quel clima. Mi farò carico di una proposta:
sostituire la denominazione della via Lungomonte Graziani, dedicata ad un generale che durante la Prima Guerra mondiale si è distinto per la sua brutale azione di comando, con Lungomonte Norma Cossetto, per rompere questo pluridecennale oblio sulle foibe». L.C.
Per l’Ipab di Bussolengo il trasferimento alle sede nuova arriverà all’inizio dell’estate 2014, dopo il commissariamento del 2013 che vede ora alla sua guida Annalisa Bergozzo. L’assessore regionale Remo Sernagiotto fa il punto delle condizioni attuali dell’Ipab, anche in relazione al trasferimento nella nuova struttura in via Paolo Veronese. «Il mandato per il commissario, da me scelto personalmente per le sue competenze, era quello di verificare i bilanci – spiega Sernagiotto - e la situazione complessiva dell’Ipab. Il sindaco ha chiesto alla Regione di procedere al commissariamento e la Regione ha condiviso questa linea col sindaco. Per quanto riguarda l’uscita dalla vecchia sede di via Ospedale e l’entrata nella nuova di via Paolo Veronese non ci sono problemi. La nuova casa è di proprietà del Comune e c’è già un accordo di massima per cederla all’Ipab in comodato gratuito per procedere all’attività per un congruo numero di anni. Dal punto di vista tecnico, mancano il permesso dei Vigili del fuoco, l’agibilità urbanistica e i due permessi regionali: l’autorizzazione all’esercizio e l’accreditamento. C’è solo un problema di tempi burocratici e perciò mi auguro che entro giugno tutte queste pratiche vadano a buon fine e che si
COMUNE DI BUSSOLENGO. Paga ridotta ai dipendenti Da gennaio paga ridotta per i dipendenti del comune di Bussolengo. Con una disposizione del Segretario Generale Massimiliano Spagnuolo, è stata disposta la sospensione dell'erogazione di alcune voci del trattamento accessorio dei dipendenti. «Si tratta, in particolare, di quelle voci che trovano la loro esclusiva fonte di legittimazione all'interno del contratto collettivo decentrato integrativo - spiega Spagnolo -. Le ragioni di tale disposizione derivano dalla mancata sottoscrizione del contratto collettivo decentrato 2013. Nel ribadire che la disposizione assunta ha carattere transitorio, l'amministrazione auspica che le parti negoziali giungano al più presto alla stipulazione di un nuovo contratto decentrato - conclude Spagnolo - così da permettere ai dipendenti comunali di accedere alla corresponsione degli emolumenti accessori secondo quanto previsto dalla contrattazione nazionale e dalla legislazione vigente».
possa finalmente aprire. Speriamo di poter essere a Bussolengo a inaugurare l’entrata degli anziani nella nuova casa di riposo. Tutto sta andando come doveva andare: fossero tutte così le situazioni dormiremmo sonni tranquilli». Il sindaco Paola Boscaini ribadisce: «Ho trovato grande collaborazione dai dirigenti della Regione, dal commissario che si è messo a disposizione dell’ente e dai politici che hanno capito la nostra situazione. Da una parte l’urgenza di aprire la sede nuova, dall’altra di metter in atto una serie di tutele che potessero assicurare la proprietà dell’immobile al comune di Bussolengo. La casa di riposo è stata costruita interamente coi fondi dei cittadini di Bussolengo e questo la Regione lo ha compreso pienamente. Sull’entrata nella sede nuova – aggiunge Boscaini - mi auguro che si possano accelerare i tempi burocratici e che, per la prossima primavera, si possa cominciare il trasferimento. Dal punto di vista degli uffici comunali è stato fatto tutto quello che era previsto per i collaudi: rimangono i tempi della Regione per l’accreditamento». In merito alla situazione attuale e alle prospettive dell’Ipab, il sindaco Boscaini sottolinea l’azione del commissario. «La situazione dell’Ipab – precisa - è stata presa in carico dal commissario. Non ha trovato una situazione facile, ma con la sua professionalità è riuscita a riorganizzare la gestione, secondo le linee della legge regionale, e a migliorare il servizio, utilizzando le risorse a disposizione e recuperando tutto quello che si poteva, dal punto di vista economico». L.C.
Cronache
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BUSSOLENGO. Intervista a tutto tondo al Sindaco a sette mesi dall’elezione a primo cittadino
Boscaini fa il bilancio «Mesi entusiasmanti»
Sono trascorsi alcuni mesi dall’insediamento della nuova Amministrazione comunale di Bussolengo ed è tempo di tracciare un primo bilancio. Ad intervenire è il Sindaco Maria Paola Boscaini in un’intervista a tutto campo. Sindaco, come si sono rivelati questi primi mesi di amministrazione? «Entusiasmanti dal punto di vista del rapporto con la gente. Credo che le persone del territorio sentano che siamo una squadra unita con tanta voglia di fare le cose per bene e con trasparenza…Certo, i problemi della quotidianità delle persone sono tanti: dall'esigenza di avere maggiore pulizia nei luoghi pubblici alla necessità di maggiore sicurezza; dal recupero di efficienza alla maggiore informazione; dal grande tema dell'esigenza di trovare un lavoro a quello di avere una casa a prezzi accessibili». Quali le maggiori difficoltà incontrate? «I tempi! Nella pubblica amministrazione tutto è rallentato e quello che si potrebbe fare in una settimana si fa in due mesi a causa della burocrazia. Ciò che più dispiace è la consapevolezza di essere costretti a creare rallentamenti sulle giuste attese da parte dei cittadini. Ci stiamo però impegnando molto per accelerare i tempi».
Quali invece i traguardi raggiunti? «I veri traguardi si raggiungeranno nel 2014 e saranno il frutto di tanto lavoro "nascosto" fatto in questi mesi. E’ importante il dialogo che abbiamo instaurato con la Regione per trovare una soluzione condivisa a tutela dell’IPAB e del nostro ospedale Orlandi…mi sento di dire che siamo sulla buona strada. Abbiamo poi dato alle manifestazioni e agli eventi un valore legato alla promozione e allo sviluppo del territorio. Non è casuale il fatto che non esiste l'assessorato alle Manifestazioni ma alle Attività Produttive: tutto deve essere fatto in funzione della valorizzazione del nostro territorio. In ambito culturale abbiamo promosso iniziative teatrali e musicali di livello che hanno riscosso un buon successo. E' partito il progetto Pagus Pictus che promuoverà le bellezze artistiche e culturali di Bussolengo anche in quei Paesi Europei che scelgono come mèta turistica il lago di Garda. E' poi iniziata la procedura per la costituzione del Consiglio comunale Ragazzi. Abbiamo anche istituito la giornata della consegna della Costituzione ai 18enni che dal 2014 avverrà in occasione della Festa della Repubblica. Nel comparto del sociale abbiamo promosso iniziative per
creare posti di lavoro e riattivato la linea Argento per le persone anziane che hanno bisogno di raggiungere il centro o l'ospedale. Abbiamo inoltre aderito all'iniziativa Sorriso che fornisce gratuitamente prestazioni odontoiatriche a bambini presso studi del nostro territorio. Abbiamo messo in atto azioni volte al miglioramento della pulizia nelle strade e, in collaborazione con l'Arma dei Carabinieri presente sul territorio, abbiamo aumentato la vigilanza». Che 2014 si prospetta per Bussolengo? «Il 2014 si prospetta molto impegnativo: dobbiamo mettere i mattoni che ci consentiranno di costruire i prossimi anni. Il 2014 sarà
anche l'anno in cui si vedranno i primi lavori pubblici concreti, come l'asfaltatura delle strade, la sistemazione della pista di atletica, il rifacimento del tetto della caserma dei carabinieri, la sistemazione dell'esterno della biblioteca e della viabilità della zona circostante, l'inaugurazione della nuova Casa di Riposo, un primo recupero di parte di Villa Spinola e, mi auguro, l'utilizzo del parco di Villa Spinola per gli spettacoli dell'estate». Ci parli degli interventi e dei progetti più significativi in programma per i prossimi mesi «I prossimi mesi saranno importanti per disegnare il futuro dell’ospedale Orlandi in modo che possa diventare
NOTIZIE IN BREVE (L.C.) AVIS: PROGETTO SCUOLE. Un quiz sul tema della donazione per i ragazzi delle elementari, medie e superiori: lo ha messo a punto un gruppo di lavoro dell’Avis comunale di Bussolengo, formato da Paola Vantini, Maria Cristina Coato e dal collaboratore esterno Mattia Pinali, per diffondere il valore del dono del sangue. Il quiz viene usato durante gli incontri con le scuole e si sta rivelando uno strumento di notevole efficacia per veicolare informazioni sul sangue e sul mondo della donazione. «Da più di un decennio –spiega il presidente Germano Silvestri-, l'Avis di Bussolengo è presente con varie attività, diverse per ordine e grado di studi, all'interno degli istituti scolastici comprensivi del territorio comunale. L’iniziativa del quiz sta dando un ottimo risultato: il fatto che i ragazzi non possano essere donatori per ragioni d’età, non toglie che diventino, comunque, degli ottimi informatori per le loro famiglie». Per maggiori informazioni: info@avisbussolengo.com. L’ADDIO AD ENRICO BENVENUTI. Grande commozione e partecipazione in Santa Maria Maggiore ai funerali di Enrico Benvenuti, presidente del Circolo anziani e fondatore dell’Agespha. Una figura che ha caratterizzato per molti anni il mondo del volontariato sociale a Bussolengo e che ha lasciato un’impronta di grande vitalità, sincerità e allegria in tutti. Al centro di molte iniziative legate all’associazionismo, Benvenuti, è stato con altri genitori fondatore e animatore, nel 1982, dell’Agespha che ha il suo quartier generale in via Biancardin. Tra gli altri impegni di Enrico Benvenuti la presidenza per lunghi anni del Circolo anziani nella sede dell’ex Danese.Tutto questo è stato ricordato dalla figlia Fiorenza e dal nipote Andrea nel saluto finale: un esperto organizzatore, un entusiasta della vita. “Un supernonno” lo ha definito Andrea che ha raccolto l’applauso dei presenti. PARCHEGGI IN CENTRO STORICO. Stop ai permessi di parcheggio in centro storico a Bussolengo. Sono stati infatti revocati tutti i permessi di parcheggio che erano stati concessi ad amministratori, dipendenti e funzionari del Comune e di altri enti. I medici hanno diritto a parcheggiare senza esporre il disco orario e senza pagare la sosta solamente quando saranno impegnati in visite a domicilio in questa parte del centro abitato. La Giunta Comunale ha abrogato anche i permessi in deroga al controllo temporale della sosta a pagamento, validi solo nei giorni festivi, dalle 7 alle 9.30 e dalle 12.30 alle 13, ai residenti, sprovvisti di garage, in via Cavour, vicolo Citella, largo S. Alfonso Maria de Liguori, via Ospedale, vicolo Baldani, via S. Crocifissa di Rosa, vicolo Rivolti, vicolo Padri, via S. Maria, piazza della Vittoria e piazzetta S.Antonio.
una Cittadella Socio Sanitaria di riferimento per il territorio sviluppando un'eccellenza riabilitativa e diagnostica. Concentreremo le nostre forze nella definizione del Piano degli Interventi e nelle linee guida per l'urbanistica. Dovrà essere anche realizzato un Ufficio Relazioni con il Pubblico e un ufficio che possa seguire con tempestività l'ambito dei contributi europei e fondi messi a disposizione degli Enti Locali. In ambito sociale saremo molto impegnati nella creazione di posti di lavoro e in progetti per la riqualificazione professionale delle persone disoccupate. Fondamentale sarà la comunicazione con i cittadini anche con momenti di confronto sul territorio. E'
Paola Boscaini
poi prevista l'analisi della situazione energetica nel nostro territorio per poter attuare un piano di risparmio energetico. Verranno poi ampliate le offerte per i giovani finalizzate a creare cultura sulla non violenza e sul senso civico. Ci auguriamo poi di poter trovare i fondi necessari per la riqualificazione del patrimonio pubblico: in particolare Villa Spinola e palestra Citella». Silvia Accordini
IL GIARDINO DELLA MEMORIA E’ stato costruito nel cimitero comunale di Bussolengo il “Giardino della Memoria” per la dispersione delle ceneri di chi sceglie la cremazione come alternativa alla sepoltura. Il progetto del “giardino della Memoria” è stato redatto dall’Architetto Lorena Dal Bosco dell’Ufficio Tecnico Comunale e i lavori sono stati affidati alla ditta Ste.Ma. Costruzioni di Stellino Massimiliano, con sede a Sommacampagna. Il manufatto è costituito da un’area circolare per la dispersione delle ceneri, una sorta di grande urna delimitata da un cordolo in acciaio e ricoperta di ciottoli bianchi Carrara, alla quale si accede dal tratto piano della scalinata esistente sull’ingresso a nord del complesso cimiteriale, tramite un camminamento in calcestruzzo architettonico con finitura bianco Carrara che, dopo aver avvolto l’area per la dispersione vera e propria, prosegue verso l’ingresso dall’entrata carraia. Si è posta attenzione al posizionamento dell’area circolare per la dispersione delle ceneri, individuata nel baricentro del triangolo definito dai tre alberi esistenti, ricavando una sorta di “elemento di raccolta” delle ceneri e dello spirito che si introduce nel terreno, diventando un tutt’uno con esso. La forma circolare dell’area per la dispersione evoca il concetto di “cerchio della vita”; la fontanella al centro dell’area riconduce all’elemento “acqua” quale fonte di rigenerazione della vita stessa e inizio di un nuovo viaggio ideale delle ceneri dell’estinto. Gli elementi in acciaio corten che avvolgono il percorso circolare, con il loro effetto ruggine che ricorda il passare del tempo, fungono in parte da seduta e in parte da “protezione”, avvolgendo i visitatori e i defunti in una sorta di “ultimo abbraccio”. L.C.
Fiera di
° 3 30
14-15-16 FEBBRAIO FIERA DAL 7 AL 16 SPETTACOLI ED EVENTI
San Valentino La Fiera di San Valentino fa parte del grande patrimonio di tradizioni e cultura che ci hanno lasciato in eredità i nostri avi. Questa ricorrenza dedicata al nostro Santo patrono è una prestigiosa vetrina per Bussolengo e al tempo stesso ne è l’ambasciatrice nei paesi della nostra provincia, della regione ed oltre, nell’Italia e nell’Europa. La nostra antica Fiera è legata a doppio filo con la liturgia cristiana, nata per venerare con messe e processioni il patrono protettore dalle malattie e dalle epidemie, e il ciclo naturale delle stagioni. Una sorta di annuale riconciliazione con la natura e il divino in un periodo in cui inizia l’annata agraria e già si prospetta la bella stagione. L’Antica Fiera di san Valentino da sempre è anche un momento di verifica e di riflessione. Anche per questo la Fiera ha inevitabilmente subito i cambiamenti legati non solo al momento storico, ma anche all’andamento economiPaola Boscaini co della nazione e della nostra comunità. Il nostro compito, e lo sarà anche per le generazioni future, è quello di mantenere e valorizzare questa importante tradizione che ci identifica culturalmente. Ora la Fiera, pur mantenendo la sua connotazione economica, rappresenta un momento di incontro, di svago e di socializzazione soprattutto rivolto alle famiglie, l’autentico architrave che sostiene e da senso alla società. Per questo nell’organizzazione di questa edizione della fiera si è tenuto conto soprattutto di questo fattore. Non mi resta quindi che augurare buon divertimento a grandi e piccini. Maria Paola Boscaini Il Sindaco di Bussolengo
San Valentino
Ha raggiunto quota 303 la fiera di San Valentino, la cui edizione 2014 si aprirà con la cerimonia inaugurale venerdì 14 febbraio alle ore 11.00 in piazza XXVI Aprile. «Per l’organizzazione della 303° fiera di Bussolengo si sono voluti mantenere lo spirito e la vocazione agricola - spiega Daniele Lonardoni vice sindaco e assessore alle Attività Produttive del comune di Bussolengo -. Questa manifestazione nella tradizione della cultura contadina segnava l’inizio della stagione di lavoro nei campi ed era un appuntamento ideale per provvedere all’acquisto degli animali, per contrattare sementi, nuove piante, arnesi da lavoro oltre ad essere anche momento di incontro di un gran numero di persone che arrivavano a Bussolengo anche da altre regioni. Con il boom economico del anni ’60 si è accelerata l’evoluzione tecnologica che ha interessato anche il comparto agricolo. Quindi le macchine e le attrezzature hanno acquisito il sopravvento anche nella Fiera di San Valentino - continua Lonardoni -. Agli animali è dedicato il mercato spontaneo che si svolge in via Foro Boario nel giorno del Santo Patrono oltre ad iniziative didattiche o a rassegne zootecniche promosse dall’Amministrazione comunale. La Fiera si è pertanto caratterizzata come esposizione e mercato di un’ampia gamma di macchine e attrezzature per l’agricoltura, prodotti industriali e dell’artigianato e contenitore di iniziative culturali, d’intrattenimento, di svago e di sport frequentata da decine di migliaia di visitatori. Un’ulteriore evoluzione si è avuta quando è stata inserita la “mostra campionaria” per offrire un’opportunità ulteriore di visibilità al mondo commerciale e produttivo del nostro territorio. Quindi nel rispetto della tradizione - illustra l’assessore - quest’anno si è cercato di mantenere questi tre contesti: la zootecnia nell’area di Foro Boario, le macchine agricole in via De Gasperi e limitrofe e la “mostra campionaria” in piazzale Vittorio Veneto, dove è stato collocato anche il Palatenda che ospiterà gli spettacoli. In linea con gli anni Piazza XXVI Aprile, via Mazzini, via De Gasperi, via Borgolecco, via Borghetto, Piazza Nuova e l’area esterna di Piazzale Vittorio Veneto saranno occupate da esposizioni. Sarà presente anche il settore degli autoveicoli che in questo momento sta attraversando una grave crisi, per dare un segnale di ripreDaniele Lonardoni sa, questa esposizione è stata collocata in Piazza Nuova. In via Mazzini, verrà ospitata una mostra mercato di prodotti agroalimentari tipici del territorio e d’artigianato di qualità. In collaborazione con il partenariato delle Terre del Custoza del quale il nostro Comune è partner, è stata organizzata, in piazza XXVI Aprile, il salotto del paese, l’esposizione di una selezione di cantine del Consorzio DOC del Custoza. A questa saranno affiancati spazi espositivi dedicati al settore della pasticceria e del cioccolato e dell’oggettistica dedicata alla festa degli innamorati. Una novità assoluta è la mostra di orchidee, organizzata in piazza XXVI Aprile in collaborazione con Flover. Per quanto riguarda il calendario degli spettacoli, abbiamo cercato di offrire un programma diversificato, che possa soddisfare il maggior numero di persone possibile, anche dando spazio a gruppi musicali locali. Un’altra novità, sono le visite guidate, che verranno effettuate da venerdì 14 a domenica 16 febbraio, in orari stabiliti, nelle antiche chiese di San Valentino e San Rocco e nel seicentesco chiostro di San Francesco del santuario della Madonna del Perpetuo Soccorso, nell’ambito del progetto Pagus Pictus. In sala civica, ci sarà la mostra di “quilt” a cura dell’associazione AD Maiora. Per tutto il periodo della fiera funzionerà inoltre il tradizionale luna park nell’area ex Sampò. Concludo – afferma Lonardoni – ringraziando tutti quelli che a vario titolo hanno collaborato per la realizzazione di questo evento.
PROGR VENERDÌ 7 FEBBRAIO Ore 21 - 238 in concerto musica anni 70, 80, 90 presso Palaspettacoli in P.le Vittorio Veneto Ingresso libero con servizio ristoro SABATO 8 FEBBRAIO Ore 21 - 50+1 in concerto SplendidoSplendente Tour presso Palaspettacoli in P.le Vittorio Veneto Ingresso libero con servizio ristoro DOMENICA 9 FEBBRAIO Carnevale a Bussolengo a cura dell'Associazione "Nati par el Carneal" Ore 15,30 - ritrovo con le maschere tradizionali del Veronese e concorso "Le mascherine" dalle ore 19 - maccheronata e serata con l'Orchestra Spettacolo "Selena Valle" presso Palaspettacoli in P.le Vittorio Veneto Ingresso libero con servizio ristoro GIOVEDÌ 13 FEBBRAIO Ore 21.00 - tradizionale Concerto del Corpo Bandistico Città di Bussolengo presso Palaspettacoli in P.le Vittorio Veneto Ingresso libero VENERDÌ 14 FEBBRAIO Ore 11,00 - Inaugurazione 303^ Fiera di San Valentino in piazza XXVI Aprile; Ore 12.00 - Inaugurazione Mostra Campionaria in P.le Vittorio Veneto Ore 11.30 e ore 15,30 Esposizione zootecnica guidata Via Foro Boario Ore 18.00 - "Plasir d'amour"
RAMMA Concerto di musica sinfonica dell'Ensemble "Sull'ali dorate" Chiesa di San Valentino ingresso libero Ore 21.00 - Spettacolo teatrale "Du piè in de na scarpa" Compagnia "I mal maridè" promosso dall'Ass. AVIS Bussolengo, Aido, Admor presso Palaspettacoli in P.le Vittorio Veneto ingresso libero SABATO 15 FEBBRAIO Ore 10.30 – educational tour con gli operatori del turismo rurale per la promozione del territorio nell’ambito del partenariato “Terre del Custoza” presso Agnello d’Oro via Mazzini. Ore 21.00 – “’60 Ieri come oggi” – Il musical di The musical Academy presso il Palaspettacoli di piazzale Vittorio Veneto DOMENICA 16 FEBBRAIO Ore 20.30 – Premiazione di “Bussolengo Premia” e Premio Arte San Valentino Concerto di musica leggera con il gruppo musicale “Lato A” Ingresso libero.
Cronache
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PASTRENGO. È possibile concedere in comodato gratuito al Comune locali e spazi esterni
PASTRENGO / BIBLIOTECA
Nozze in vista? Scegli una villa
Sandri è il volto dell’anno 2013
Conosci una villa o un palazzo di pregio a Pastrengo e vuoi celebrare lì il tuo matrimonio? Oggi si può. Nel giungo del 2010 si è celebrato presso il Forte Leopold di Pastrengo il matrimonio dell’on. Cinzia Bonfrisco in attuazione dell’art. 3 del D.P.R. n. 396 del 3 novembre 2000 che prevede l’istituzione di “uno o più Uffici di Stato Civile separati dalla Casa Comunale”. Dopo l’esperienza Bonfrisco, l’Amministrazione Comunale dà la possibilità a chi lo richieda di poter
concedere in comodato gratuito al Comune di
Pastrengo i locali e gli spazi esterni adiacenti ed
PASTRENGO. Schola Cantorum, svolta rosa Il coro parrocchiale di Pastrengo, la Schola Cantorum, diretta da Don Flavio Gelmetti, con l’organista Edoardo Saavedra, rilancia, con nuove leve di cantori più giovani, le voci dei tenori e dei bassi. La Schola Cantorum di Pastrengo, un coro polifonico di antica data, conta ad oggi 34 elementi equamente ripartiti tra soprani, contralti, tenori e bassi. Il repertorio del coro comprende per lo più brani della liturgia antica e moderna, che il maestro don Flavio continua ad alimentare con sempre nuove partiture “tanto per non appiattire le voci sul ripetuto e tenere desta l’attenzione”. In misura marginale sono proposti brani laici e folkloristici per divertirsi nelle occasionali rassegne con altri cori sul lago, nei mesi estivi o nel periodo natalizio. Recentemente è stato rinnovato il direttivo che vede ora alla Presidenza per la prima volta una donna Paola Martinelli e vice presidente Zeno Fraccaroli. Nuovi e giovani sono anche i capogruppo delle varie voci: Sonia Squarzoni per i soprani, Cristina Marchi per i contralti, Sergio Marai per i tenori e Gabriele Menegoi per i bassi. I coro è dotato anche di una segretaria Tiziana Ridolfi e di una economa Renza Pizzini. Riconfermato Albino Monauni nel ruolo di addetto alle pubbliche relazioni e ai rapporti esterni. Le prove del coro hanno luogo di venerdì dalle ore 21 alle 23 nei locali adiacenti la Chiesa di Pastrengo. Info per nuove adesioni: Flavio 347.5553222 Bruna De Agostini
Scuola Cantorum
idonei di ville e palazzi storici per poter celebrare le nozze. Sembra infatti che siano pervenute numerose sollecitazioni in Comune da parte di privati cittadini i quali hanno espresso il desiderio di poter contrarre il matrimonio civile presso alcuni immobili storici del territorio di Pastrengo. Per questo motivo l’Amministrazione Comunale ha emesso un avviso esplorativo al fine di acquisire la disponibilità di sedi private come sedi separati di Stato Civile. Chi fosse interessato potrà proporre la propria villa o palazzo storico a condizione che la concessione sia in comodato gratuito per il Comune, che i locali e gli spazi siano disponibili ed idonei ad uso esclusivo per lo svolgimento del matrimonio e, nel giorno fissato, accessibili al pubblico. Le domande, che possono essere scaricate dal sito del comune, dovranno pervenire entro il 28 febbraio. Bruno Gardin
La Biblioteca Comunale assegna il premio Personaggio dell’anno 2013. Come ogni anno a dicembre si è ripetuto l'appuntamento organizzato dall’Amministrazione comunale e dal Comitato di gestione della Biblioteca comunale di Pastrengo dedicato al personaggio dell'anno. Il premio, istituito nel 2009, ha lo scopo di ricordare e festeggiare un cittadino vivente che si sia distinto nel campo artistico, in quello imprenditoriale, in quello sociale o culturale. Per il 2013 il Comitato ha scelto all'unanimità Sandro Sandri, fondatore e anima di una delle realtà imprenditoriali più importanti di Pastrengo. «La scelta di premiare quest'anno Sandro Sandri deriva da una precisa volontà di ricercare persone che, con il loro operato, abbiano fatto e facciano conoscere in Italia e all'estero il nome di Pastrengo - ha spiegato Massimo Mazzurana, Presidente del Comitato -. Qesto è senz'altro il caso di Sandro Sandri e del "suo" Scatolifico del Garda, che ha clienti in tutto il mondo». Fondato nel 1969, evoluzione di una precedente attività iniziata a Bussolengo nel 1961 (Scatolificio Gardesano), lo Scatolifico del Garda (SDG) è ora tra le realtà più importanti del settore a livello europeo. Tra i progetti futuri vi è l’espansione del marchio Bioplat e l’impegno per l biodegradabile. «Anche se la vita di Sandro Sandri è indissolubilmente legata alla sua azienda - continua Mazzurana - va però ricordato il suo lato umano, i rapporti con le persone e con i dipendenti». Durante la serata organizzata dalla Biblioteca Comunale sono stati ricordati, con testimonianze ed aneddoti, alcuni momenti per sottolineare questo aspetto forse meno conosciuto rispetto a quello di imprenditore, ma altrettanto importante. Sandro Sandri succede, in ordine cronologico, a Don Lucio Brentegani (2012) per il suo impegno come missionario in Guinea Bissau, alla Prof.ssa Maria Teresa Faccincani (2011) per lo studio e la conservazione della storia di Pastrengo, a Vanio Testi (2010), Maestro di fisarmonica riconosciuto a livello internazionale ed infine a Angelo Lotto (2009) per la sua splendida capacità di descrivere il paese di Pastrengo e i suoi cittadini in poesia dialettale. B.G.
PASTRENGO / A TEATRO IL 22 FEBBRAIO
“Iole e Gigi Laprostata” Sabato 22 febbraio alle ore 20.30 a Pastrengo è di scena la compagnia teatrale “I Guitti” con la commedia comicadialettale “Iole e Gigi Laprostata”di Silveria Gonzato Passarelli. Con questa commedia brillante in dialetto veronese, continua la saga familiare della Jole con il marito Gigi, sempre più nervoso per l’imminente operazione alla prostata. Le scaramucce verbali si inseguono a raffica, testimoniano però, al di là della battuta faceta, argomenti di seria attualità. I figli in visita con le mogli-nuore incinte rimbrottano i genitori perché stanno sempre in casa come “ du vèci da ricovàro” al che la Iole dà la colpa al Gigi pantofolaio “l’è lu che no ‘l vòl mai andar da nessuna parte! Savàte, pigiama, televisiòn, giornàl, parole incrozàde…”. Per contro i figli, giovani e affaccendati, giocano a scaricaba-
rile... “loro tengono lavoro e famiglia”... e non hanno tempo di accompagnare il padre in ospedale e men che meno di assisterlo…
La commedia è a ingresso libero e gratuito. Info: www.prolocopastrengo.it- tel. 348.4424694 Albino Monauni
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Tel. 045 7152777 C.c. postale n° 81285140 - intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 - 37026 - Settimo di Pescantina
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SOMMPACAMPAGNA. Alla scoperta dei due prodotti che hanno fatto la storia
CUSTOZA / L’EVENTO
Broccoletti e vino: Custoza li presenta
Il Broccoletto e i suoi sapori
Servizi di
Claudio Gasparini Non ha una grande distribuzione commerciale, è un prodotto di nicchia della frazione di Sommacampagna particolarmente apprezzato e ricercato dai buongustai. La sua raccolta inizia a dicembre, dopo le prime gelate, necessarie per renderlo dolce e gustoso. E’ il broccoletto di Custoza il cui ineguagliabile sapore è esaltato dal
Custoza doc. I due miti del territorio sono stati presentati il 17 gennaio scorso, alla storica Cantina Albino Piona, nell’ambito delle iniziative previste dal progetto “Piano di sviluppo rurale 2007-2013” finanziato dalla Regione Veneto, ai giornalisti , agli operatori del settore e turistici. «Se un tempo – ha ricordato Morello Pecchioli, giornalista enogastronomico e promotore delle iniziative
di valorizzazione della produzione – accompagnato da uova sode e salame e l’immancabile Custoza doc, il broccoletto era la dama di compagnia delle serate in casa, oggi è un vero protagonista in tavola con piatti ghiotti». Lo conferma Franco Predomo presidente dell’associazione Ristoratori del Custoza nata per tutelare la cucina del territorio ed i suoi prodotti tipici. «Da cinque anni abbiamo accettato la
da sinistra Morelli Pecchioli, Filippo Bresaola, Franco Predomo, Giorgio Tommasi
SOMMACAMPAGNA / SERATA IN BIBLIOTECA
Ricordando Calzolari Francesco Calzolari nacque nel 1552 a Verona dove esercitò l’arte dello speziale nella bottega del padre Giacomo dopo un apprendistato effettuato a fianco del maestro Girolamo Fracastoro, medico di papa Paolo III. Fu un precursore in campo farmaceutico e preparò la via ad altri botanici per scoperte di maggior contenuto strutturale. Fu uno dei primi speziali ad istituire un museo di scienze naturali a fianco della farmacia visitato da personaggi illustri, tra gli altri il medico dei Gonzaga, G.B. Olivi, che contribuì a renderlo celebre in tutta Italia e all’estero per le rarità conservate. Vita intensa dedicata alle erbe, raccolte e coltivate. Morì nel 1609 dopo essere stato colpito da cataratta quattordici anni prima, che gli causò la cecità, ma nessuno lo privò dei profumi dei suoi amati fiori, che lo accompagneranno nei due ritratti conservati al Museo Civico di Storia Naturale di Verona e presso il Dipartimento di scienze Botaniche di Pisa. La storia del personaggio, grande appassionato del Monte Baldo, che ha contribuito alla nascita della botanica moderna, è stata raccontata, in una serata organizzata dal Comitato della Biblioteca Comunale di Sommacampagna, con gran partecipazione di pubblico, dal prof. Daniele Zanini. Laureato in biologia, nella sua decennale attività di naturalista, ha collaborato con numerose istituzioni scientifiche nello studio del territorio baldense e gardesano, coadiuvato dalla consorte Ornella Faraoni. Autore di oltre 50 lavori naturalistici, collabora con vari musei. In occasione del centenario della
Prof. Daniele Zanini
morte di Calzolari, dopo convegni e giornate di studio, traduce la sua passione in una pubblicazione lodevole, donata in fin di serata alla biblioteca di Sommacampagna, per quantità di dati e con sfumature d’eccezione che emergono dal testo, ottimamente curato sotto il profilo botanico. Il prof. Zanini è responsabile scientifico dell’orto botanico di Novezzina. «Un’eredità pesante di Mascagno che negli anni ’80 progettò l’orto; completare gli studi non è facile – commenta -. Organizzeremo incontri per le scuole e giornate a tema in cui proporremo anche piante da cucina».
sfida di Elio Franchini di proporre il broccoletto in maniera diversa dalla tradizionale. Non pensavamo potesse essere così versatile. Si sposa bene con qualsiasi ingrediente, non solo con uova e salame, ma con la pasta, come salsa per le carni, nel dolce. L’abbiamo testato anche col pesce e siamo rimasti favorevolmente colpiti. Il piatto è esaltato ovviamente dal Custoza nelle sue varie versioni, abbinato ai singoli piatti». Broccoletto e vino. «Due prodotti che vengono dalla stessa terra il cui accostamento è ideale - ha sottolineato Giorgio Tommasi, presidente del Consorzio di Tutela del Custoza doc che conta più di 400 soci con una produzione stabile che si aggira tra le 12 e 13 milioni di bottiglie l’anno -. Siamo impegnati per far apprezzare questo vino non sempre conosciuto per le sue qualità, vino giovane ma da scoprire anche nella maturità». Anteprima il 15 e 16 marzo a Lazise dove saranno assieme i produttori del Bardolino e del Custoza. Broccoletto, il protagonista. «Abbiamo prodotto 90.000 ceppi, tutelati da apposita etichetta, insufficienti a seguito della numerosissima richiesta» – comunica il presidente dei produttori Filippo Bresaola.
Elio Franchini vicepresidente pro loco
Dal 4 al 6 gennaio sono stati tre giorni intensi per i volontari della Pro Loco di Custoza che presso il Centro Sociale hanno proposto per la 14^ edizione de “I sapori del Broccoletto”, il prodotto di nicchia tra i più interessanti, nella versione classica accompagnata da “ovi duri”, salame e Custoza doc, un trionfo di gusti. «Siamo partiti a suo tempo con questa iniziativa – ricorda il vice e past presidente Elio Franchini – grazie al regalo di 500 broccoli da parte di un produttore locale; della serie proviamo e vediamo cosa succede.
E’ andata bene, tant’è che siamo al 14° anno, con sempre maggiore partecipazione. Un vero boom quest’anno dove abbiamo contato quattromila persone, fors’anche grazie al fatto di iniziare a mezzogiorno. Piantare, togliere le erbe, tagliare, è un lavoro faticoso ma gratificante quando vedi la soddisfazione della gente a tavola. Come Pro Loco lavoriamo per il territorio e per la valorizzazione dei prodotti tipici della nostra terra, apprezzati da tutti. Ringrazio i numerosi partecipanti e i collaboratori anche a nome della presidente».
NOTIZIE IN BREVE CORSI DI DISOSTRUZIONE PEDIATRICA. Organizzati da PROCIV Sommacampagna in collaborazione con gli istruttori di S.O.S. Sona con il patrocinio del servizio Ecologia ed Ambiente del Comune e la collaborazione economica degli sponsor Agriform e Associazione Interregionale Produttori Olivicoli si sono tenuti il 24 e 25 gennaio scorsi presso la scuola dell’infanzia “G.A. Campostrini” i corsi di “Rianimazione Pediatrica” rivolti a genitori, nonni, parenti, baby sitter e staff scolastici, con l’obiettivo d spiegare le manovre necessarie per effettuare la disostruzione delle vie aeree nei bambini. Il corso è stato replicato presso la scuola d’infanzia statale Il Girasole e presso la scuola d’infanzia Divina Provvidenza di Custoza rispettivamente l’otto ed il quindici febbraio. INVERNO CON LE STELLE. Con la conferenza sulle comete è iniziato a Sommacampagna un altro “inverno con le stelle”. Il corso di astronomia cui sono già iscritte 65 persone, iniziato a fine gennaio, proseguirà il 17 febbraio con “Le supernove e la ricerca in Osservatorio Monte Baldo” e il 3 marzo con “Osservazione del cielo con l’uso delle mappe stellari. Teoria e pratica all’aperto” nella palazzina degli impianti sportivi. «Siamo soddisfatti di come stanno andando le cose – comunica la presidente del comitato della biblioteca comunale di Sommacampagna Laura Zanella –. Anche quest’anno ci siamo appoggiati agli astrofili Veronesi del C.A.V. che gestiscono l’osservatorio del Monte Baldo». Altro interessante evento la presentazione, il 17 marzo in sala consiliare, da parte dell’autrice Antonella Fornari, scrittrice ad alpinista del libro “Corallo e piombo: le pietre del monte, le pietre dell’uomo”, spunto per entrare nel vivo della commemorazione del centenario della prima guerra mondiale. Nel frattempo sono aperte le iscrizioni presso l’agenzia viaggi Ruristour, alla gita di tre giorni in Toscana sui luoghi della Via Francigena che avrà luogo i primi tre giorni di maggio.
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Cronache
SONA. Progetti: un nuovo itinerario per le bici a Lugagnano e la sistemazione stradale
LUGAGNANO / ENERGIA
Ciclabile e viabilità presto una realtà?
“Solar Cooling” Nuova frontiera
Servizi di
Claudio Gasparini Un nuovo itinerario ciclabile a Lugagnano e contestuale rivisitazione della viabilità paesana potrebbero essere realtà fra poco. «L'Amministrazione di Sona fin dal suo insediamento sei mesi fa ha inteso proporre nuove idee di viabilità nei paesi del Comune - afferma l’assessore Gianfranco Dalla Valentina -: da qualche settimana abbiamo tutte le carte in regola per l'istituzione del promesso nuovo senso unico a Sona e, recente-
mente, abbiamo aderito ad un bando regionale per la redazione di uno studio di fattibilità per una nuova pista ciclabile nel popoloso paese di Lugagnano». La Regione Veneto ha reso disponibile nell'estate 2013 un bando per l'assegnazione di contributi su interventi a favore della sicurezza stradale. «In tal senso - continua Dalla Valentina - abbiamo preso la palla al balzo e con l'aiuto di uno dei massimi esperti di sicurezza stradale e ciclo viabilità, l'Ing. Marco Passigato, abbiamo predisposto un
progetto preliminare e uno studio di fattibilità. Il progetto prevede di rendere a senso unico verso Lugagnano il tratto di strada di via Molinara Nuova e, nel contempo, di costruire una pista ciclabile che prosegua anche in via Bellona, via Antiera e via Morsara fino all'incrocio con la provinciale 'Morenica'». Da lì il progetto prevedrebbe un passaggio in sicurezza sulla provinciale morenica e la prosecuzione verso via Monte Spada fino ad arrivare in centro a Sona. In questo modo i due paesi verrebbero collegati
IL FILM. Il mio giorno verrà girato a Verona Sarà girato a Verona a marzo 2014 il film “Il mio giorno”. Il regista è un emergente, Stefano Usardi, i protagonisti invece sono tutti nomi noti al pubblico italiano: da Sergio Fiorentini a Maria Pia di Meo. “Il mio giorno” è un film che sarà girato a Verona a partire dal 10 Marzo 2014, con una troupe tutta veronese. «Il film è la storia di un’allegra solitudine, la storia di una famiglia che si è disgregata negli anni per cui quest’uomo escogita una cerimonia per riunirli tutti» - afferma Sergio Fiorentini, attore e doppiatore, protagonista della pellicola accanto a Maria Pia di Meo, da molti definita la “regina del doppiaggio”. Gli altri interpreti sono tutti nomi noti del panorama artistico italiano, conosciuti soprattutto per le loro frequenti partecipazioni alle migliori serie televisive italiane: da “Il maresciallo Rocca” a “Don Matteo”, passando per “Un medico in famiglia” e “La squadra”. Ecco quindi Anna Sozzani, Rita Colantonio, Giuseppe Antignati, Giovanni Morassutti, Riccardo de Torrebruna. Il tema trattato è spinoso: il suicidio. Ma il sapore è quello della commedia: «è un grottesco, è qualcosa a cui non siamo abituati in Italia, sono sicuro che verrà apprezzato da molti» – sono le parole di Sergio Fiorentini. Il mio giorno nascerà anche grazie al contributo del pubblico. Infatti, è stata lanciata in questi giorni l’iniziativa di crowdfounding, ovvero la raccolta di fondi tramite il web. Il messaggio è semplice: se vuoi sentirti parte di questo film, se vuoi essere anche tu un “produttore”, lo puoi fare con un piccolo investimento, grazie a internet. Basta infatti andare sul sito www.produzionidalbasso.com e alla pagina del progetto si possono donare delle quote a partire da 20 euro, in cambio si riceve la possibilità di essere citati nei titoli di coda del film, oltre a gadget e benefit vari. LA STORIA Matteo ha 72 anni e ha deciso di farla finita. Ma organizzare una festa per il suo ultimo giorno è più difficile del previsto. L’uomo si scontra con lo scetticismo delle persone contattate e la difficoltà di far capire le proprie intenzioni, fino a che conosce Elena, 50 anni, imprenditrice di un’agenzia funebre. La donna, divertita dalle bizzarre richieste di Matteo, decide di assecondarle. Tutti i parenti, al contrario, si adoperano per dissuaderlo. In una girandola di situazioni paradossali, tra corredi funebri improbabili e lapidi all’ultimo grido, si giunge ad un finale inatteso di cui tutti i personaggi sono protagonisti inconsapevoli.
Gianfranco Dalla Valentina
con un percorso ciclopedonale in assoluta sicurezza. Il costo dell'intervento di un primo stralcio richiesto a bando è di € 233.000 di cui 186.400 di cofinanziamento regionale. Il primo stralcio dell'intervento garantirebbe la realizzazione del percorso dal paese sino alla rotonda su via Mincio. «La sicurezza stradale - spiega l'assessore - è una priorità per la nostra Amministrazione. Rendere sicure le strade per tutti ma soprattutto per le fasce più sensibili, come bambini, famiglie, anziani è un dovere per ogni amministratore. In tal senso stiamo agendo cercando finanziamenti regionali e nazionali poiché gli interventi sono molto onerosi».
La Regione Veneto ha cofinanziato con circa 153 mila euro l'innovativo progetto di Solar Cooling (generare il freddo dal sole) presso il Centro Polifunzionale di Lugagnano grazie ad un bando emanato dall'Assessorato Regionale di Massimo Giorgetti. Con il contributo ideativo e progettuale dell'assessore Gianfranco Dalla Valentina e del Consigliere Paolo Bellotti, il progetto permetterà di installare un impianto con pannelli solari definito “Solar Cooling” che, attraverso degli scambiatori di calore, riuscirà a garantire il raffrescamento e in parte anche il riscaldamento del Centro Polifunzionale e della Casa di Riposo di Lugagnano. «Il punto di forza del progetto presentato – afferma l’assessore Gianfranco Dalla Valentina - è quello di coniugare
la filosofia del risparmio energetico all'aumentata attenzione verso le strutture e le fasce di popolazione più bisognose di cura e investimento. Ora proveremo a migliorare questo nostro progetto includendo la piscina presente nella struttura del Centro Polifunzionale, utilizzando il calore raccolto dai pannelli per riscaldarne l‘acqua, la quale contribuirà alla refrigerazione dell‘impianto, migliorandone la capacità rinfrescante complessiva. Potremo così pensare anche ad un riutilizzo della piscina in abbandono da sei anni». Il progetto complessivo costa circa 170.000 euro che la Regione ha finanziato al 90%. Il Comune di Sona investirà circa 17.000 euro a fronte di un risparmio sulla bolletta energetica di circa 11.000 euro annui.
VILLAFRANCA / CENTRO C.A.E.P.
LEGO in esposizione Nella mattinata di sabato 15 febbraio, dalle ore 10.00 alle 13.00, all’ingresso della Scuola Primaria “G. Bellotti” in Corso Vittorio Emanuele 113, sede dell’Istituto Comprensivo “Cavalchini – Moro” di Villafranca, saranno esposte le creazioni di bambini e ragazzi frequentanti i corsi “Mattoncinando” e “Robotica”, organizzati dal Centro C.A.E.P. per l’anno scolastico 2013/2014. Sarà creato un grande diorama distribuito su più tavoli con oltre 60 set LEGO® comprendente case, treni, aerei, automobili e mezzi da lavoro: tutto ciò che caratterizza la vita di una città vista con gli occhi dei piccoli costruttori e creata con tantissimi mattoncini in scala ridotta. Tutt’attorno al grande diorama saranno allestiti tavoli contenenti vari set proposti dai ragazzi, tra cui alcuni personaggi della linea LEGO® Hero Factory, astronavi spaziali della linea LEGO® Star Wars e due particolari tavoli con macchine da lavoro LEGO® Technic motorizzate e robot
di ultima generazione LEGO® EV3…Ma non sarà solamente un’“invasione di mattoncini”: dopo il saluto di inaugurazione del Dirigente Scolastico, Mario Sartori, e dell’assessore comunale, Maria Cordioli, si terranno due workshop presso l’aula magna della stessa scuola rivolti agli studenti delle classi 3^ - 4^ e 5^. La chiusura dell’evento è prevista per le ore 13 con il saluto del Direttore Artistico e responsabile del C.A.E.P. «Il laboratorio “Mattoncinando” – afferma Federico Beghini, docente
titolare della cattedra di Informatica e Sistemi presso l’Istituto “Carlo Anti” e curatore dell’evento - permette al bambino l'acquisizione di semplici tecniche di costruzione, favorisce lo sviluppo di un pensiero creativo, crea modelli della realtà attraverso il gioco in un contesto costruttivo. I laboratori di “Robotica” permettono ai ragazzi di dar sfogo a fantasia e creatività costruendo modelli della realtà». Maggiori informazioni su: www.caepvillafranca.it e robotica.carloanti.it
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SONA. Il sindaco Gianluigi Mazzi commenta la prima parte della nuova Amministrazione comunale
Sei mesi di governo: «La gente va ascoltata» A sei mesi dall’insediamento della nuova amministrazione di Sona il Sindaco Gianluigi Mazzi traccia un bilancio delle azioni condotte. Sindaco, come definire questi sei mesi? «Sono stati mesi duri, di lavoro costante e intenso, di conoscenza della macchina amministrativa, di ricognizione delle priorità a partire dalle cose esistenti e da fare, seguendo il nostro programma senza sottrarsi alle necessità di affrontare il quotidiano che impegna molto, moltissimo se si ha a cuore di ascoltare tutti coloro che vogliono avere un appuntamento con me o la giunta. Le persone vogliono essere ascoltate: su questo improntiamo tutti i giorni le nostre azioni». Quali le questioni “spinose” affrontate?
«La caserma dei carabinieri, le bollette del gas, il voto in Regione sulla ria-
pertura di Ca’ di Capri, il processo Sun Oil, le severe problematiche aziendali
SONA / L’EX ASSESSORE
Bianco si dimette L’assessore Gianmichele Bianco negli ultimi giorni di gennaio ha rassegnato le sue dimissioni. Una scelta obbligata, la sua: il Decreto Legislativo 8 aprile 2013 n. 39 ritiene infatti incompatibile il suo ruolo di assessore nel comune di Sona con quello di dirigente presso l'Università di Verona. Di seguito un intervento inviato dai rappresentanti della lista civica di cui fa parte. Come Lista Civica e come colleghi di Gianmichele Bianco intendiamo esprimere ufficialmente il nostro profondo rammarico per le dimissioni dell'Assessore, le cui ricadute anche sul piano umano ci hanno molto colpito. Gianmichele Bianco è una persona che ha fatto dell'impegno civico un cardine importante della propria vita: fondatore della rivista Baco da Seta, per cinque anni attivo consigliere di minoranza, fondatore assieme all'attuale sindaco Gianluigi Mazzi e all'Assessore Gianfranco Dalla Valentina della nostra Lista Civica, nonché da sette mesi Assessore nella nuova Amministrazione di Sona e riferimento fondamentale per noi tutti. Riteniamo che le sue dimissioni, giunte improvvise dopo un andirivieni di interpretazioni normative, siano una sconfitta per la nostra democrazia. Sono dimissioni causate da una legge, il Decreto Legislativo 8 aprile 2013 n. 39, che ritiene incompatibile il ruolo di Assessore nel Comune di Sona con quello di dirigente, che Bianco ricopre presso l'Università di Verona. Il fatto curioso è che la stessa norma permette a Bianco di essere assessore in altri Comuni, ad esempio Sommacampagna o a Castelnuovo o a Pastrengo, ma non a Sona. Appare evidente che questa legge, il cui obiettivo condivisibile è relativo al contrasto della corruzione e alla prevenzione dei conflitti di interessi, è stata scritta e applicata male, producendo degli effetti
Gianmichele Bianco
abnormi, come in questo caso. L’azione politica e i progetti avviati dall'Assessore Gianmichele Bianco non verranno meno, nonostante le sue dimissioni. La nostra lista civica PerSONA AL CENTRO, assieme alla altre liste “Valore Famiglia” e “Giovani per Sona”, si è sempre caratterizzata per un forte ed efficace lavoro di squadra, fatto da persone il cui unico obiettivo è migliorare la qualità di vita della propria comunità e del proprio paese. Gli effetti di questo metodo di lavoro sono visibili nei risultati raggiunti in questi primi sette mesi di mandato dell’amministrazione di Gianluigi Mazzi. Non possiamo quindi che rassicurare tutti i cittadini, insieme a tutte le numerose persone che ci hanno espresso la loro solidarietà e supporto per quanto accaduto, che le dimissioni di un assessore di valore come Gianmichele Bianco non rallenteranno o ridurranno l’efficacia delle azioni in corso. Lista Civica PerSONA AL CENTRO
come Nordbitumi e Prialpas, la chiusura dell’Ex Agripol, il bilancio in rosso della società Acque vive, disoccupazione e famiglie senza soldi…E potrei continuare». Elenchiamo gli interventi più significativi. «Particolare importanza rivestono i fondi messi a bilancio per la scuola che sono sestuplicati rispetto lo scorso anno, gli interventi per le famiglie disagiate, più che raddoppiati, e per gli impianti sportivi, dove abbiamo triplicato le risorse e progettato lavori che si attendevano da anni, come le gradinate a Lugagnano o il rifacimento completo del tetto presso la palestra di Sona. Non meno importante è la riduzione della spese per circa 100 mila euro, avvenuta anche grazie alla soppressione della linea 33 del bus Lugagnano - Verona, e
alla condivisione del segretario comunale con Castel D'Azzano. Per la scuola è in evidenza l'aumento dei fondi per i progetti per i nostri ragazzi per entrambi gli istituti comprensivi e il raddoppio del servizio di psicopedagogia per alunni, genitori e insegnanti. L'Amministrazione sta investendo molto per cultura, giovani, sport, associazioni e vari progetti sono stati delineati e fatti: l'imminente partenza del wi-fi libero presso il capoluogo, i nuovi siti web che arriveranno, la nascita del polo del rugby che trae beneficio da fondi regionali e di federazione. Da non dimenticare i giovani: l'impegno è ai massimi livelli, con recenti iniziative molto partecipate, per creare nuove forme di coinvolgimento e di volontariato. Per Lugagnano in particolare sono stati delineati progetti su viabilità ed edifici pubblici come ad esempio l'installazione dell'innovativo sistema di raffrescamento e riscaldamento “solar cooling” presso la casa di riposo e l'ipotesi di nuova viabilità a senso unico e pista ciclabile in via Molinara. Il primo progetto è stato finanziato al 90%». Su quali altri settori vi siete concentrati? «Siamo pronti per la rivoluzione della viabilità a Sona, introducendo il senso unico. Stiamo valutando anche una chiusura delle strade vicino alle scuole elementari di Lugagnano. In aggiunta il rinnovo del parco auto della Polizia Locale, con due
Gianluigi Mazzi
nuove auto, per migliorare il monitoraggio del vasto territorio comunale. A breve inseriremo delle protezioni lungo la pista ciclabile di Lugagnano per favorire la mobilità in sicurezza di anziani, famiglie, bambini. Abbiamo promosso eventi di comunicazione tra le frazioni. Questa esperienza ci farà capire come istituire al meglio le consulte di frazione per cui esiste già una bozza di regolamento in lavorazione. Commissioni consigliari: c’è un regolamento approvato dal Consiglio. Stiamo attendendo i nomi delle minoranze da mesi. In loro assenza a breve inizieremo con chi ci sta. Non manca inoltre l’adozione della nuova contabilità armonizzata (Sona Ente sperimentatore assieme ad altri 370 Comuni in Italia) che porterà il Comune a beneficiare di una minore stretta finanziaria sotto il profilo del Patto di Stabilità 2014. Stiamo investendo molto nelle manutenzioni, scuola, palestre, edifici e abbiamo assunto per un periodo di tempo 5 lavoratori socialmente utili per dare un po' di respiro alle loro situazioni individuali e familiari. E pure noi ci mettiamo in gioco in prima persona effettuando lavori o atti di volontariato consentendo di risparmiare o di stare tra i cittadini perché è così che si colgono le priorità amministrative».
Cronache
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IL CALENDARIO
VILLAFRANCA. Pubblico delle grandi occasioni alla cerimonia finale del concorso Nicolis
orchidee Poesie in vetrina diLeOrtombina Premi e applausi Il salone convegni del Museo Nicolis era gremito, come nelle grandi occasioni, alla cerimonia per la conclusione e consegna dei premi del 2° Concorso Nazionale di Poesia “Luciano Nicolis” tenutosi il 18 gennaio scorso. Numerose le autorità presenti, civili, militari, religiose, «che danno valore aggiunto – ha sottolineato il Grand’Ufficiale Carlo Rigoni, artefice della manifestazione – a questo concorso». A nome della famiglia, Silvia Nicolis ha sottolineato l’importanza della condivisione delle attività culturali. «Compito del museo è condividere la cultura, in tutte le sue espressioni, e la poesia si inserisce a pieno titolo. Cultura è il museo stesso “di cui non siamo i proprietari ma i custodi per il futuro” è il grande valore, sempre presente, trasmesso da nostro padre Luciano». Numerosi gli interventi, dal clinico ematologo prof. Giovanni Pizzolo al procuratore militare dott. Enrico Buttitta. «Mi sento onorato di partecipare a questa manifestazione – ha sottolineato il Procuratore Capo della Repubblica Mario Giulio Schinaia - per l’importanza della stessa, per la sacralità del luogo che mi ricorda Luciano Nicolis, un grande uomo, un grande imprenditore che ha impegnato parte della sua vita a questa passione che merita riconoscenza sempiterna e che ha lasciato a tutti noi un qualcosa da ammirare». «E’ stata una grande opportunità per i giovani per scrivere le proprie emozioni – ha fatto presente Annalisa Tiberio, responsabile per gli interventi educativi del Miur (Ministero Pubblica Istruzione). Siamo in un centro culturale importante che ricorda la nostra storia con strumenti costruiti dall’uomo. Il concorso aiuta i giovani a vedere nel loro cuore, dove non c’è solo il presente, ma un grande futuro». L’organizzazione dell’evento è stata a cura del circolo artistico culturale “La Carica”, presieduto dal Gr. Uff. Carlo Rigoni ,con il Museo Nicolis-Lamacart Villafranca. Il presidente della commissione giudicatrice, prof. Giuseppe Chiecchi, ordinario di letteratura italiana all’università, ha sottolineato come in questo concorso di poesia “un viaggio inesauribile della creatività” abbia riscontato un aumento di partecipanti, oltre quattrocento liriche pervenute da con-
correnti di quasi tutte le regioni italiane, ed una notevole presenza di neo poeti. Gli altri componenti della commissione: professori Arnaldo Soldani, Corrado Viola, Paolo Pellegrini, Lorenzo Carpanè, docenti universitari di letteratura italiana e il Gr. Uff. Carlo Rigoni, giornalista, segretario e promotore culturale. Numerosi i premiati anche con premi speciali. Per la sezione lingua italiana: premio speciale Capo dello Stato a Valter Simonini di Massa, Medaglia del Pon-
tefice a Ivan Fedeli di Ornago, Provincia di Verona a Roberto Ragazzi di Trecento, medaglia d’Oro a Maria Francesca Giovellij di Caorso e Marisa Morbin di Vicenza; per il dialetto del Triveneto: premio speciale prof. Giuseppe Faccincani a.m. ad Andrea Aldrighetti di San Pietro Incariano, prof. Pierluigi Laiti a.m. a Giovanni Benaglio di San Giovanni Lupatoto; per il tema “Museo come memoria”: 1° premio e medaglia d’oro a Giovanni Caso di Siano Sa, 2° a
Enrico Sala di Albiate Mi, 3° a Bruno Lazzerotti di Milano, 4° a Roberto Velardita di Venezia-Lido; per la sezione studenti. Scuola media “Cavalchini-Moro”: Beatrice Benazzi e Luca Zaramella. Liceo scientifico “Medi”: Anna Nappone, Linda Gandini e Tamara Jovanovic. ISISS “Carlo Anti”: Gaia Comini, Arianna Locatelo, Anna Todeschini. I.T.C. “Bolisani”: Deborah Caiola, Deborah Cremasco, Natalia Placinta.
“Il corpo è come un giardino, e la mente è il suo giardiniere. Sta a noi decidere se in esso piantarvi orchidee o lattuga” (William Shakespeare). “Fiori…I fiori, sono le creature più dolci che Dio abbia mai fatto e alle quali si sia dimenticato di infondere un’anima” (H.W. Beecher). “I fiori e il sole sono la sola bellezza che renda tollerabile la vita”(Virgilio Brocchi). Sono le citazioni per i primi tre mesi dell’anno, da scoprire le altre nove. Dove? Sull’originale calendario di Davide Ortombina , fotografo e tipografo, dedicato alle orchidee. Catalogo profumato, realizzato grazie ad un originale procedimento in fase di stampa, che presenta splendide fotografie di questi fiori da considerarsi tra le più vecchie specie floricole. Classe 1957 Davide è titolare assieme al fratello Enrico della tipo litografia Bozzi, continuando una tra-
dizione di famiglia che si tramanda dal lontano 1917. Dopo aver frequentato, ancor giovanissimo, un corso di fotografia con il prof. Pietro Chausser alla Scuola Grafica di San Zeno di Verona esplode la sua passione per quest’arte, trasferita sul lavoro. Le sue foto sono pubblicate su magazine di enogastronomia e su importanti quotidiani provinciali e nazionali. “Cina: il viaggio e l’idea” è il lodevole libro fotografico pubblicato dall’artista nel 2005 presentato dal nobel Rita Levi Montalcini. Non può non essere citata la mostra fotografica presentata a Porretta Terme e successivamente a Pistoia, Verona, Milano, Roma e Busto Arsizio “La Porrettana in cinque amici” organizzata con Gianni Berengo Gardin e Mosè Bianchi. Mostra “trasferita” prima in calendario e poi in prestigioso libro. C.G.
Claudio Gasparini
MOZZECANE / IL COMITATO
Bimbi malati, «Aiutiamoli a vivere» Ciò che si fa per amore non si perde ma si moltiplica. Questo è il motto del Comitato “Aiutiamoli a vivere” di Mozzecane. La Fondazione “Aiutiamoli a vivere”, che a livello nazionale ha sede a Terni, promuove progetti di natura medico-sanitaria per bambini operando attraverso comitati locali. In particolare il progetto seguito dal Comitato di Mozzecane è rivolto ai bambini provenienti dalle zone contaminate dal disastro nucleare di Chernobyl e prende il nome di "vacanza di risanamento". Il 26 Aprile 1986 avveniva il
gravissimo incidente nucleare alla centrale atomica di Chernobyl: la radioattività rilasciata all'esterno ha colpito in particolar modo la Bielorussia, l’Ucraina e la Russia. Da allora sono trascorsi tanti anni, ma purtroppo le popolazioni locali pagano ancora oggi le conseguenze dell'incidente. Le patologie dovute al contatto con l'ambiente radioattivo o all'ingerimento di cibi contaminati vanno dai tumori, alle leucemie, alle malattie ematiche. I bambini sono i soggetti più colpiti, per questo ospitare per
circa un mese i bambini provenienti dalle zone contaminate significa dar loro l’opportunità di ridurre notevolmente la quantità di radioattività assorbita nell’organismo. «Ospitare un bambino non comporta alcun rischio a livello sanitario – afferma Maria Rosa Spinaroli, responsabile del Comitato di Mozzecane che fino a fine aprile raccoglie adesioni per chi desidera ospitare un bambino . Ogni anno decine di migliaia dì famiglie italiane ospitano i bimbi provenienti dalle zone di Chernobyl. La maggior parte di loro
torna per altri due anni presso la stessa famiglia dove sono stati ospitati nell'anno precedente e con la quale si è instaurato un bellissimo rapporto di amicizia. Non serve avere una casa grande, avere particolari disponibilità finanziarie, avere necessariamente dei figli piccoli o conoscere la lingua russa – precisa inoltre Maria Rosa -. È necessario garantire a questi bambini vitto, alloggio, tanto affetto e avere un pò di tempo da dedicare loro. In questo periodo stiamo promuovendo alcune serate informative per illustrare il nostro progetto che si
svolgerà nel mese di settembre». Dal 2004, anno della sua fondazione, il Comitato Aiutiamoli a vivere di Mozzecane, sostenuto anche dal comune di Mozzecane, ha ospitato più di 117 ragazzini e 12 adulti, coinvolgendo ben 140 famiglie. Il Comitato ha organizzato due serate informative aperte alla popolazione: il 12 febbraio a Povegliano Veronese in sala Savoldo alle 20.30 e il 24 febbraio, sempre alle 20.30, in villa Ciresola a Mozzecane. Per informazioni: 392.8622369 Silvia Accordini
Cronache
Febbraio 2014 MOZZECANE. Notizie sul territorio e calendario della raccolta porta a porta
“Municipium” La nuova app Servizi di
Claudio Gasparini Venerdì 24 gennaio nella sala consigliare del comune di Mozzecane è stata presentata la nuova applicazione per cellulare con sistema Android e iOS. L’applicazione, sviluppata dal gruppo Slowmedia, permette di ricevere notizie ed eventi del territorio ed è fornito di un calendario per il servizio di raccolta porta a porta. «Municipium - dichiara il Sindaco Tomas Piccinini va nella direzione di avvicinare l'Amministrazione Comunale al cittadino. Questo servizio va a completare il lavoro di aggiornamento dei nostri sistemi informatici che abbiamo portato avanti negli anni. Abbiamo ricevuto un segnale di interesse positivo da parte degli utenti che in poco più di un mese sono oltre 280». Il comune di Mozzecane «negli ultimi cinque anni ha utilizzato anche altri sistemi di comunicazione – spiega il consigliere delega-
Tomas Piccinini e Antonio Faccioli
to all’ecologia e all’informatizzazione Antonio Faccioli. Abbiamo lavorato molto sul sito internet istituzionale che riceve oltre 100 visite al giorno; successivamente abbiamo introdotto il servizio sms “tienimi informato” con più di 600 iscritti ed in seguito abbiamo iniziato ad utilizzare i social network come Facebook, attraverso il quale abbiamo oltre 880 contatti». Continua poi il consigliere Faccioli: «L'idea
dell'app all'interno dei servizi comunali è sempre stato un mio obiettivo, il tassello che mancava alla nostra comunicazione. Tra tutti i servizi che ho visto Municipium mi è parso subito il più completo per semplicità e completezza». Quindi non una semplice comunicazione istituzionale, ma bensì un dialogo aperto e costante con i propri cittadini che, attraverso tutti i sistemi tecnologici che il Comu-
DOSSOBUONO / SCUOLA MATERNA ZOCCATELLI La gestione dell’Associazione Scuola Materna di Dossobuono Maria Zoccatelli, scuola paritaria, è affidata ai genitori dei bambini frequentanti. Dispone di sette sezioni di materna e di quattro sezioni di asilo nido per un totale di 180 e di 31 bambini rispettivamente. «La scelta fatta di far gestire la scuola all’Associazione genitori non è stata casuale – sottolinea il presidente Stefano Bonizzato – ma consapevole poiché la partecipazione degli stessi alla vita della scuola è necessaria per prendersi cura sia delle problematiche economico-finanziarie e, soprattutto, per garantire coerenza educativa. I genitori sono attori importanti e indispensabili . Genitori e scuola devono collaborare e strutturare proposte a vantaggio dei bambini». La scuola punta sulla qualità. Sono dieci le insegnanti per la materna e sei le educatrici per il nido oltre alla coordinatrice. Numerose le gite organizzate nel corso del 2013, a Rivalta con il battello cui hanno partecipato oltre duecento persone, a San Zeno di Montagna per la raccolta delle castagne, a Fai della Paganella con coinvolgimento di piccoli e genitori sulla neve. «Il costo del pullman in queste occasioni è a carico della scuola – fa presente il presidente – per dare la possibilità a tutti di partecipare». Altra iniziativa interessante è il carnevale che vede bambini e genitori sfilare assieme per le vie del paese. Quest’anno le insegnanti hanno scelto come tema la pittura, tanti i lavoretti fatti in classe con acquerelli, per cui i frequentanti si vestiranno da pittori. «Segnalo altri due progetti che hanno riscosso tanto entusiasmo – comunica Bonizzato -. L’inglese a scuola e “mani in acqua”». Il primo in collaborazione con la Pingu’s English School con personale docente e di supporto composto da teachers bilingui di madrelingua inglese ha l’obiettivo di sviluppare le quattro capacità chiave della comunicazione: parlare, capire, leggere e scrivere contemporaneamente l’inglese sin da subito. Il secondo, in collaborazione con il gestore del centro natatorio di Villafranca Leosport, è un progetto pilota per far scoprire l’acqua con un approccio graduale. “Acqua” come mezzo di apprendimento non limitato solo ad imparare a nuotare ma al raggiungimento di un’autonomia in grado di avviare il bambino alla conquista ed al controllo dell’ambiente che lo circonda. Proposta indirizzata ai bambini sin dai tre anni. Per contatti: maternadossobuono@tiscalinet.it
ne mette a disposizione, possono inviare segnalazioni e suggerimenti. «Attraverso Municipium - ha spiegato il Sindaco - potranno essere inviati in modo immediato messaggi o foto per segnalare guasti, o situazioni nelle quali è necessario intervenire: penso a un tombino rotto piuttosto che ad un albero divelto». L’Amministrazione comunale di Mozzecane per attivare il servizio ha deciso di mettere in soffitta il periodico cartaceo che costava alle casse comunali circa 6.000 euro e ne ha investiti 4.000 per un sistema sempre aggiornato e che può offrire molti più servizi. Per usufruire di questo servizio basta andare sull’appstore del proprio cellulare e cercare Municipium e quindi installare gratuitamente l’applicazione. Attualmente il servizio è disponibile solo per sistemi Android e iOS, ovvero Iphone e Ipad; è previsto lo sviluppo di una versione web dedicata a sistemi Windows Phone.
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DOSSOBUONO Inizierà a marzo il percorso di formazione “Parliamone” proposto dall’associazione “Genitori a confronto” di Dossobuono con l’obiettivo di stimolare i genitori, in quanto adulti, a riflettere e porsi in un atteggiamento critico per cercare soluzioni originali, nei rapporti tra se stessi e con i figli. «Essere genitori vuol dire impegno e fatica, ma anche gioia e soddisfazione soprattutto quando tutto è condiviso con altri, per comprendere e superare meglio le difficoltà. Porsi in un atteggiamento di cammino – è il pensiero della presidente dell’associazione Sandra Briggi – permette di accrescere le nostre competenze mantenendo l’umiltà di pensare che ciò che noi crediamo e vogliamo non corrisponda necessariamente a ciò che altri credono e vogliono e questo ci aiuta a tener conto che c’è altro con cui misurarsi e confrontarsi». Gli incontri vedranno la partecipazione di esperti e “stimolatori” che offriranno il loro contributo per trovare motivazioni e gratificazioni. “Parliamone- Genitori a confronto” è l’occasione per capire, capirsi, capire l’altro, gli altri. «Quest’anno – precisa Sandra Briggi – il percorso di formazione si prefigge lo scopo di rispondere alle domande: quali padri, quali madri
vogliono i nostri figli? Chi educa Chi? e intende confrontarsi con la scuola e lo sport, le due agenzie educative più importanti». Il primo incontro in programma è per martedì 11 marzo con “C’era una volta fagiolino (inno alla vita: l’attesa di un figlio vissuta da un papà) che sarà raccontata dal dott. Gianpaolo Trevisi, direttore della Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Peschiera del Garda. «Avere un poliziotto che viene a parlare del suo essere genitore – commenta la presidente – non è di tutti i giorni e lo ringrazio anticipatamente a nome di tutti». Serata di parole e musica, dove saranno percorsi i nove mesi di gravidanza, vissuti con gioia e con cuore da un papà speciale dentro il quale si possono specchiare tutti i papà. La gioia dello scoprire che, giorno per giorno, la vita di cui sei stato inizio e strumento, si forma e cresce. «E’ un papà – commenta Briggi – che ci aiuta a riflettere come la maternità non sia esclusiva della mamma ma coinvolga interamente la famiglia». L’incontro, come i successivi in calendario che comunicheremo, si terrà presso la scuola secondaria di Dossobuono, messa a disposizione dal dirigente Fabrizio Gasparini, alle ore 20.45.
Cronache
Febbraio 2014 POVEGLIANO. Il sindaco Anna Maria Bigon interviene in merito al caso
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POVEGLIANO / RIFIUTI
Porta a porta No al piano casa «Miglioriamo» «Non accettiamo» Servizi di
Claudio Gasparini Il comune di Povegliano non ci sta ad accettare il nuovo piano casa, varato dalla Regione, senza poter esercitare le prerogative che la legislazione gli garantisce in materia di programmazione urbanistica e gestione del territorio. «Se, per le due precedenti versioni del piano casa del 2009 e del 2011, abbiamo approvato le deliberazioni per la loro attuazione, perché consentivano di evitare nuove occupazioni di territorio consentendo ampliamenti in deroga e dando ossigeno al settore edilizio in un periodo di crisi – spiega il sindaco Annamaria Bigon – la legge regionale che è stata da poco approvata e battezzata come nuovo piano casa non ci vede d’accordo. Non vogliamo in questa fase approvare atti che ne prevedano l’inapplicabilità, anche per evitare possibili contenziosi con cittadini che intendono avvaler-
sene per degli ampliamenti, ma non possiamo accettare che le nuove regole regionali non consentano ai comuni di esercitare la loro competenza in materia di gestione del territorio, impedendoci di mettere un freno ad aspetti negativi che potrebbero prodursi nel nostro comune in seguito ad un’applicazione libera e priva di controllo delle nuove norme, in particolare nel centro storico . Il nuovo piano casa è stato, nel frattempo, impugnato dal Governo - continua il primo cittadino perché ritenuto incostituzionale ed è oggetto di forti critiche da parte di molti sindaci. Elementi di criticità della legge regionale che lo ha approvato sono l’esproprio subito dai comuni sulle possibilità di scelta di gestione del territorio, i possibili contenziosi amministrativi che potrebbero emergere in seguito all’introduzione della deroga della distanza tra i confini, l’elevata possibilità d’ampliamento
Anna Maria Bigon
degli edifici (fino al 70-80 per cento) e la possibilità di costruire nuovi edifici a distanza anche di 200 metri dall’edificio da cui traggono la possibilità d’ampliamento senza che sia adeguata la pianificazione urbanistica -. La giunta ha deliberato di incaricare
l’ufficio comunale pianificazione e sviluppo del territorio e edilizia privata di predisporre una deliberazione da sottoporre all’approvazione del consiglio comunale, da trasmettere a Presidente, Giunta e Consiglio della Regione Veneto, con la quale manifestare il dissenso del nostro comune alle previsioni della legge che ha approvato il nuovo piano casa – conclude il sindaco Annamaria Bigon - e chiedere di introdurre nella nuova normativa le modifiche che consentano ai comuni di intervenire nel processo di sviluppo del proprio territorio, per poterlo gestire in maniera equilibrata. Non vogliamo ostacolare le opportunità di lavoro che la legge potrebbe offrire, ma non possiamo accettare di far subire al nostro territorio aggressioni che potrebbero creare problemi, che poi saremmo chiamati a risolvere senza aver potuto preventivamente valutarli ed eventualmente limitarli».
POVEGLIANO / ASSOCIAZIONE ACROPOLI
Festa della donna, tutto è pronto L’Associazione Acropoli ha organizzato la Festa della Donna che avrà luogo sabato 8 marzo alle ore 16 presso il salone del centro sociale in via Fratelli Rosselli. «L’avevamo abbandonata per un anno – fa presente la presidente Carla Massagrande – perché noi donne non riuscivamo più a sentirci contente tanto era lo sgomento di fronte ai femminicidi, non riuscivamo a godere pienamente una festa che ci vedeva al centro dell’attenzione». Poi timidamente la riproposta di due anni fa con grande presenza e gran successo, ripetuto l’anno successivo. Era chiara la voglia di stare assieme in allegria, dimenticando per qualche ora i
“Facciamo bene la raccolta differenziata. Gli operatori, durante la raccolta porta a porta, riscontrano frequenti errori, nei sacchi della raccolta secca soprattutto. Alcune raccomandazioni. Vanno nella plastica le vaschette di polistirolo o plastificate, contenenti frutta, verdura e carne, opportunamente sciacquate; i vasetti dello yogurt,: piatti e bicchieri usa e getta; lattine di bibite e alimenti; i tappi dei contenitori in tetrapak. Vanno nella carta i contenitori in tetrapak. Secco e plastica vanno raccolti in sacchetti trasparenti”. Vista la distrazione nella differenziazione del rifiuto è questo, in sintesi, il volantino fatto circolare tra la popolazione di Povegliano Veronese unitamente al calendario della raccolta dei rifiuti. Che evidenzia delle novità tipo gli orari dell’isola ecologica in Zai di Madonna dell’Uva Secca. «Abbiamo approfittato del calendario per specificare il modo corretto della raccolta differenziata – spiega l’assessore all’ecologia Valentina Zuccher -. Gli errori riscontrati dagli operatori sono frequenti. Il messaggio è stato tradotto in più lingue, per una più vasta comprensione. Nonostante i controlli e le pulizie periodiche pur-
Valentina Zuccher
troppo dobbiamo riscontrare che si trovano ancora per strada rifiuti domestici abbandonati. Dobbiamo far sì che la percentuale di raccolta differenziata aumenti per ridurre il rifiuto secco che va all’inceneritore o in discarica». «Introdurre una tariffazione puntuale vale a dire la quantificazione del rifiuto secco per ogni famiglia è il prossimo passo – commenta il sindaco Anna Maria Bigon. E’ il modo per disincentivare la produzione di rifiuto non riciclabile. Abbasseremo la bolletta ai cittadini più attenti».
POVEGLIANO
problemi, le sofferenze, i guai quotidiani. «Il tenore Gabriele Colombari accompagnato dallo zio – comunica Massagrande - ha allietato l’anno scorso un grup-
po di donne che volevano solo ricordare i bei momenti passati, nella speranza di ripeterli. L’intento della nostra associazione è offrire un pomeriggio di serenità, con della buona musica. Abbiamo ricordato per troppi 8 marzo – continua – le conquiste faticosamente raggiunte dalle donne in campo sociale, politico, economico; abbiamo ricordato per tanti 8 marzo le donne che ancora oggi
subiscono discriminazioni e violenze in tante parti del mondo. Non vogliamo svuotare la festa del suo significato, intendiamo semplicemente stare assieme un pomeriggio, ascoltando buona musica e, perché no, cantare assieme al tenore qualche canzone del tempo passato». Quindi «vi aspettiamo numerose ed è gradita anche la presenza degli uomini».
Un successo annunciato il concerto di Capodanno 2014 a Povegliano Veronese. Chiesa gremita di un pubblico impagabile per accoglienza e calore. L’orchestra sinfonica è stata magistralmente diretta dal maestro Giuliano Bertozzo che ha scelto un programma adeguato al primo giorno dell’anno in linea con il detto “chi ben comincia è a metà dell’opera”. L’overture dall’opera “Le Nozze di Figaro”è stato l’omaggio al genio salisburghese W.A. Mozart. Protagonisti dell’evento i soprani Wang ChioliWen e Lee Chia_Jung di Taiwan, il tenore cinese Gao SiChen, il mezzosoprano veronese Annapaola Pinna ed il baritono Martin Ng di Singapore. Diversi duetti, stili differenti, diverse vocalità unite da un ottimo livello esecutivo. «E’ una tradizione l’appuntamento pomeridiano d’inizio anno a Povegliano – ha commentato il maestro Bertozzo, direttore dell’orchestra Montemezzi – voluto fortemente dalla prof.ssa Carla Massagrande, presidente dell’Associazione Acropoli, organizzatrice dell’iniziativa. La nostra orchestra, che è il frutto di un progetto artistico che coinvolge giovani talenti, è stata la protagonista del concerto “Duetti d’Amore”, una serie di duetti tratti dalle opere più famose del repertorio lirico proposte da cinque giovani cantanti e dall’orchestra che è stata protagonista o accompagnatrice». «La gioia di esserci stati, il calore, la vicinanza del pubblico che senti nel profondo e che non puoi deludere. E’ quanto rimane alla fine del concerto – evidenzia Carla Massagrande. Un grazie di cuore ai tanti che hanno collaborato per la buona riuscita di questo appuntamento con un arrivederci all’anno prossimo».
NOTIZIE IN BREVE L'Associazione Don Bosco 3A ha lo scopo primario di compiere opere di carità e beneficienza promuovendo attività di volontariato in modo spontaneo e gratuito per sostenere le spedizioni in America Latina del movimento denominato Operazione Mato Grosso. Con il patrocinio del comune di Povegliano Veronese propone la mostra “Arte e Carità”, con mobili e tessuti dalle Ande, che si terrà a Villa Balladaroro il venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10 alle 19, con ingresso libero, fino al 23 febbraio. Per informazioni: www.donbosco3a.it per contatti: info@donbosco3a.it.
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Per la vostra Pubblicità
Telefono 045 7152777 CALCIO. L’estate scorsa si è creata un’unica società. Bonini: «Valorizziamo il settore giovanile»
Pescantina Settimo: l’unione fa la forza Calcio e divertimento allo stato puro. Con un pizzico di sana ambizione. È giovane il Pescantina Settimo ma sa già il fatto suo. Valorizzare i ragazzi e far crescere la prima squadra sono gli obiettivi di una realtà nata solo otto mesi fa. Il tutto, naturalmente, condito da tanta passione e amore per il pallone. Hanno deciso di unirsi Pescantina San Lorenzo e Settimo, l’estate scorsa, «per non disperdere le forze – racconta il presidente Luigi Bonini -. Creare un polo unico ci sembrava la soluzione più giusta: il paese si meritava
una società importante, con un bacino all’altezza. Il Settimo vantava un vivaio di oltre 200 tesserati, il Pescantina San Lorenzo presentava una buona formazione di punta: entrambi i club hanno così scelto di accorpare i due mondi. I vantaggi? La fusione ha migliorato la situazione a livello organizzativo, economico, di campi e impianti. Inoltre, adesso, i ragazzi hanno prospettive più alte per il futuro: vogliamo che i nostri giovani crescano bene e arrivino a formare la prima squadra di domani». L’at-
tenzione del Pescantina Settimo, insomma, è davvero a 360°. La società rossoblubiancoviola (già, si sono uniti anche i colori sociali) conta 360 tesserati in totale, suddivisi in tutte le categorie del vivaio, dalla scuola calcio (annate 2008-2009) ai piccoli amici (2006-2007), dai pulcini (2003-20042005) agli esordienti (2001 e 2002), dai giovanissimi (1999-2000) agli allievi (1997-1998), dagli juniores regionali alla compagine che milita in Seconda categoria. Ma non solo: la dirigenza schiera pure una squadra
amatori, iscritta al campionato Csi, e una formazione femminile ai vertici della classifica di serie C. «I giovani sono la base del progetto - confessa il presidente -. Sui nostri campi ogni settimana corrono e giocano tantissimi bambini e ragazzi, che si divertono e crescono in un ambiente sereno. Ne siamo orgogliosi. I dirigenti e gli allenatori collaborano con entusiasmo, tutti remiamo dalla stessa parte e cerchiamo di trasmettere valori sani. Il Pescantina Settimo è una realtà familiare in cui le persone si danno una
mano reciprocamente. Aspetti da migliorare? Purtroppo il momento economico è critico, lo sappiamo. Per far funzionare al massimo una società così grossa, avremmo bisogno anche di aiuti esterni». La prima squadra rossoblubiancoviola, intanto, punta ai playoff: un obiettivo di rilievo per i ragazzi guidati da mister Antonio Malizia, impegnati nel girone C di Seconda Categoria. «Dopo un ottimo inizio di stagione e un periodo di flessione, ci siamo ricom-
pattati e ripresi – sottolinea Bonini -. Il gruppo è buono, i calciatori sono motivati e determinati. Lo spirito è quello giusto: il Pescantina Settimo lotterà fino alla fine per raggiungere il suo scopo, ne sono sicuro. La formazione femminile in serie C? È una bellissima realtà. Le ragazze si allenano sempre con dedizione e professionalità. Faccio i complimenti a tutte le giocatrici. Da loro si può veramente imparare parecchio». Matteo Sambugaro
CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”
L’AMORE NELLE MANI
….E si. L’amore si apprezza, l’amore si riceve, l’amore si dona. Le mani delle ostetriche donano un amore speciale. Sono mani forti e nello stesso tempo delicate, capaci di proteggere e di contenere. E questo le donne lo sentono e lo sanno.Non c’è spazio per le emozioni lungo tutto il percorso del travaglio e del parto, solo alla fine ci si può lasciare andare…. L’effetto più grande lo fanno sicuramente i papà, che piangono di gioia di fronte al proprio bambino appena nato… In quel momento è difficile resistere, e qualche volta si commuovono anche le ostetriche. Questo succede in tutte le Sale Parto ed in tutti i luoghi ove avviene una nascita. Alla Casa di Cura “Dott. Pederzoli” si punta molto alla qualità dell’assistenza ostetrica, del rapporto donna-paziente/donna-ostetrica, del soddisfacimento dei bisogni della donna che sta per diventare madre e alla possibilità di rendere il parto un’esperienza unica dal punto di vista umano ed emozionale, sia per la mamma che per il papà (che viene spesso coinvolto con l’atto “finale” della recisione del cordone ombelicale che lega suo/a figlio/a alla sua donna).Dopo la nascita viene favorito per qualche ora il contatto “pelle a pelle” del neonato con la mamma, finalizzato all’avvio di un allattamento duraturo. Il piccolo trae notevoli benefici da questo contatto: minor pianto, maggiori possibilità di attacco al seno, maggiori possibilità di allattamento esclusivo, minor incidenza di ipoglicemia. Successivamente il bimbo viene sistemato in camera con la mamma (roaming-in) in modo che la donna ed il suo neonato trascorrano insieme i loro magici e sensitivi momenti d’amore durante la permanenza in ospedale. L’accesso del papà è molto “libero”, compatibilmente con le esigenze di reparto, ed è inteso a favorire la conoscenza della nuova famiglia. Molto è cambiato nell’assistenza emozionale al parto, così come molto è cambiato nella possibilità di
contenere il dolore fisico e la paura stessa del dolore. L’aiuto più naturale viene dall’acqua, e la nostra sala parto dispone di una speciale “vasca da parto” nella quale la donna può immergersi durante il travaglio e beneficiare dell’effetto rilassante fornito dall’acqua calda. Ma è anche possibile richiedere la parto analgesia con Epidurale, tecnica diametralmente opposta dell’acqua, grazie alla presenza degli Anestesisti in guardia attiva, 24 ore su 24. Recentemente è inoltre stata introdotta l’analgesia “gassosa” con il gas anestetico “protossido d’azoto”, in uso da anni nelle sale parto anglosassoni, che diversamente dall’analgesia epidurale non richiede manovre chirurgiche quale l’inserimento di un catetere epidurale, è sicuro, semplice, veloce, ma non sempre garantisce la riduzione totale del dolore. Quest’ultimo presidio non richiede la necessità della presenza del medico, tuttavia va ricordato che la Casa di Cura dispone di una guardia Ostetrica attiva, con il medico ginecologo presente, come gli anestesisti, 24 ore su 24, e in grado di garantire l’intervento attivo in tutti quei casi in cui l’evento “parto” si scosta dalla fisiologia, vuoi per problematiche materne, vuoi per problematiche fetali. Abbiamo scelto di differenziare i percorsi della gravidanza “fisiologica” rispetto alla gravidanza “non fisiologica”: nel primo caso si punta a favorire al massimo il rapporto tra la paziente e la “sua” ostetrica; nel secondo caso l’ostetrica ed il ginecologo partecipano assieme alla sorveglianza del travaglio/parto al fine di garantire alla donna ed al neonato un parto con i massimi criteri di sicurezza. Sappiamo che le donne (e le loro famiglie) apprezzano i nostri sforzi. Il sorriso che accompagna il loro ringraziamento per l’aiuto ricevuto in un momento così importante ci ripaga di ogni fatica… U.O. Ostetricia e Ginecologia pubbliredazionale
Sport
Febbraio 2014 BASKET FEMMINILE. Veronesi in testa alla classifica nella prima fase del campionato di A3
L’Ecodent Alpo sogna e non vuole fermarsi Servizio di
Claudio Gasparini Un’eccellenza nel basket femminile, squadra rivelazione. Si è aggiudicata il primo posto della prima fase del campionato di A3 con sei punti di vantaggio sulla seconda in classifica. E’ l’Ecodent Alpo che inizia ora la seconda parte degli incontri per la poule promozione, girone A, assieme alle altre tre della Conference Nord Est di cui fa parte, che essendosi già affrontate non si incontreranno nuovamente ma accumuleranno i punti acquisiti negli scontri diretti. A livello nazionale le squadre di basket A3 femminile sono divise in 4 gironi di otto squadre ciascuno e le prime quattro si incontrano con le altre di un altro girone. Le prime due passano direttamente alla categoria superiore. Essendosi classificata al primo posto l’Ecodent Alpo parteciperà inoltre alla Coppa Italia vedendosela con la Virtus Albano-Pavona. Le Final Eight di Coppa Italia si disputeranno dal 21 al 23 marzo prossimi. «All’oratorio, ai circoli Noi, ex Anspi – ricorda lo storico presidente Renzo Soave - organizzavamo nei mesi estivi dei tornei di basket, pallavo-
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ORGANIGRAMMA ASD ALPO BASKET Presidente: Renzo Soave Dirigente responsabile: Giuseppe Dotto Addetto marketing e logistica: Nicola Soave Addetto stampa: Andrea Etrari Staff Tecnico A3: Allenatore: Nicola Soave Vice-Allenatore: Paolo Saviano Assitente: Francesca Dotto Preparatore Atletico: Alberto Bonomi Medico Sociale: Dott. Paolo Cazzadori Fisioterapista: Silvia Mazza Addetto Arbitri: Giuseppe Faccioli Responsabile settore giovanile: Nicola Soave.
LE ATLETE E RISPETTIVI RUOLI
lo, calcetto e basket misto, con maschi e femmine. E’ prevalso il femminile e abbiamo così deciso di partire con l’esperienza di una squadra, nata nel 1999 ed iscritta nella prima fase della promozione veronese». Il primo anno si classifica al quinto posto. L’anno successivo, dopo aver cercato validi elementi nella provincia, riesce a formare un buon gruppo che, vincendo il campionato, si guadagna l’accesso alla serie C. Altra svolta nel 2002: il cambio di buona parte delle giocatrici e l’arrivo dell’attuale sponsor Ecodent permettono alla squadra un
ulteriore salto di categoria, la B regionale. Tra alti e bassi la squadra arriva alla A3 nazionale con prospettive di fare un altro salto di categoria, visti gli eccellenti risultati di quest’anno. «Le giocatrici – fa presente il presidente – sono tutte studentesse, delle superiori o universitarie e la loro età va dai 16 ai 25 anni. Alcune vengono dalle province limitrofe di Mantova, Vicenza e Brescia, attingendo da altre squadre, in quanto la tradizione del basket non è usuale nella nostra provincia dove prevale l’interesse per la pallavolo». Bella realtà quella
del basket femminile di Alpo. Lo staff tecnico, ben quotato e preparato, medico, fisioterapista, preparatore atletico, allenatori, segue le atlete durante gli allenamenti, tre volte la settimana nella palestra comunale, e durante le partite. «Quando giochi vuoi progredire e conquistare le prime posizioni. Vincere non deve diventare però un assillo riflette il presidente. Facciamo vedere che siamo bravi ma senza mettere come obiettivo la promozione; se arriva ben venga. Il nostro obiettivo è mantenere le posizioni, fare le cose con ponderazione, fare la nostra
Elena Borsetto – Playmaker Sofia Bottazzi – Guardia Luisa Carraro – Ala Lucia Di Giacomo – Play/Guardia Marina Fumagalli – Ala Anna Marchetti – Guardia Giulia Monica – Playmaker Anna Rossi – Play/Guardia Anna Pavanello – Guardia Elisa Ruffo – Pivot Francesca Sangiovanni – Ala Lucrezia Zambonini - Ala Maria Zanella – Guardia bella figura ovunque andiamo, promuovere il basket e incentivare i giovani allo sport. Anche attraverso iniziative che promuoviamo che vedono nostri istruttori entrare, previo calendario concordato con le insegnanti, nelle scuole elementari di Villafranca, Alpo, Rizza e Dossobuono, a fare prope-
deutica». Alpo Basket non è solo prima squadra ma anche settore giovanile attraverso la collaborazione con Basket 2000 di San Giorgio di Mantova, società satellite dell’ Ecodent Alpo. Che vuol dire mini basket, under 13, under 14 e under 15, da dove potranno arrivare nuove leve.
QUARANT’ANNI DI PASSIONE. Gruppo Marciatori Arena: podismo e amicizia dal lontano 1973 Tra le diverse attività praticate dagli iscritti al Club del Pollo Arena, dove lavoravano, mancava il podismo che, con la spinta decisiva e convinta del titolare dell’azienda, Arrigo Armellini, portò alla fondazione del “Gruppo Marciatori Arena”. Era il marzo 1973. Un interessante e piacevole opuscolo racconta la storia dei primi 40 anni di questo prestigioso gruppo. «Siamo arrivati a questo traguardo - spiega il presidente Alfonso Principe - grazie al contribuito di tante persone alcune delle quali ci seguono certamente dall’alto con grande entusiasmo. L’idea di realizzare questo libretto è nata dalla voglia di comunicare in modo più diretto che cosa significa essere un gruppo sportivo; degli amici che per un interesse comune riescono ad aggregare persone, coinvolgere enti ed aziende per organizzare manifestazioni ed eventi sportivi riuscendo a trasmettere, nel contempo, passioni ed amicizia. Risale al 1977 l’organizzazione della prima marcia podistica non competitiva “Marciarena” che si svolge tuttora la seconda domenica di maggio con un crescendo di presenze. Siamo arrivati a settemila partecipanti con oltre 70 gruppi provenienti anche da altre province – comunica il presidente. Gruppi di Parma e Modena hanno dimostrato il loro interesse per la prossima edizione” Il direttivo è composto da 11 persone e coordina l’attività dei 110 tesserati. Collaboriamo con le scuole, con l’Amministrazione comunale - sottolinea Principe - e con la maratona siamo riusciti ad avvicinare tantissime associazioni di Sommacampagna che ci danno una mano nell’organizzazione ed il giorno dell’evento». “Marciarena”, che dal 2011 è anche la “Marcia dell’Unità d’Italia”, si è aggiudicata il premio di Migliore Marcia Italiana assegnato dalla rivista Vai nel 2003 e nel 2006 l’Oscar dello Sport assegnato dal comune di Sommacampagna. Le burrascose vicende societarie dell’azienda di cui il gruppo portava il nome lasciavano presagire nel 1995 la fine del sodalizio che divenne “Gruppo Marciatori Agriform” grazie alla tenacia delle persone che lo guidavano. Cinque presidenti si sono succeduti in questi anni: Elio Zapolla dal ’73 al ’75, Enzo Franchini dal ’75 all’88, Alfonso Principe dall’88 al ’95, Roberto Pettenon dal ’95 al 2009. Dal 2009 è tornato Alfonso Principe che aggiunge: «Ringrazio quanti collaborano e gli oltre 700 iscritti che si sono avvicendati in questi 40 anni». Tra le innumerevoli manifestazioni organizzate dal gruppo non si possono non citare la Maratona Internazionale del Custoza dal 2000 al 2011, il meeting e mezza maratona di Hall in Tirol dal 2009, la corsa “I Campioni del Domani” tramite la quale il Gruppo Marciatori dal 2007 è entrato nelle scuole.
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Il garage: utile e da sfruttare Spesso, invece, è dimenticato Il garage un ambiente che il più delle volte viene dimenticato a se stesso, ma con delle piccole modifiche può diventare qualcosa di più utile. Si possono trovare rivestimenti colorati e luci che illuminino l'ambiente, dato che di solito il garage non ha molte finestre per far entrare la luce. Piccolo o grande che sia, sembra che nel garage non ci sia mai abbastanza spazio per tutto, e la prima impressione che si ha entrandovi è quella di un mucchio di roba accatastata come capita: in effetti è così, ma con un po’ di impegno si può provvedere ad un discreto ed efficace riordino di questo spazio. Il garage è fondamentalmente un posto auto coperto, quindi togliendo lo spazio per la zona parcheggio, si può sfruttare tutto lo spazio restante, soprattutto le pareti. Per prima cosa è necessario fare spazio buttando tutto quello che non serve più: lampadine rotte, pile scariche, olio vecchio, stracci sporchi; poi si deve suddividere per ordine tutto quello che si trova suddividendolo ordinatamente in scatoloni. Si passa poi all’acquisto di mensole laminate o in legno, che siano abbastanza resistenti, sulle quali allineare cassetti aperti o scatole con coperchio in cartone ondulato (se lo spazio in
garage lo consente si può acquistare uno scaffale a piani: grazie ai contenitori estraibili è facile rimettere ogni cosa in ordine). All'interno del garage sono utili anche un pensile con le ante e un carrello in plastica ed acciaio e ovviamente un cestino della spazzatura. Se il garage è di piccole dimensioni si lascia libero lo spazio nei lati antistanti l'ingresso, sia a destra che a sinistra, uno spazio abbastanza largo per permettere di appoggiare moto e biciclette. Quindi si occupa lo spazio restante della parete con delle mensole o con uno scaffale, su cui poggiare gli oggetti degli scatoloni, o la scatola stessa, cercando di seguire un ordine. Dalle mensole in alto si dispongono le cose meno utili, quelle che rimarranno lì a lungo. Si potrebbero acquistare anche delle ceste e delle scatole colorate di plastica, per organizzare meglio lo spazio ed evitare che l'ordine in garage duri poco. Se il garage è di medie dimensioni si può riempire lo spazio antistante il posto auto, con armadietti e cassettiere. Per disporre meglio l'ordine sarà utile apporre delle etichette su ogni scatola che indicano il contenuto dei vari cassetti, mobiletti e scatoloni. Se il garage è grande sarà più divertente da mettere in ordine perché ci si può sbizzarrire con bauletti, cassapanche, tavoli da lavoro ed appendiabiti. Comunque è indispensabile creare un apposito spazio per gli oggetti sempre utili alla pulizia del garage: scope, stracci, guanti. Infatti non può mancare un bel cestino della spazzatura.
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Cultura LETTO
PER VOI
Irène Némirovky, Una pedina sulla scacchiera, Adelphi 2013, 174 p., 15,30€.
E’ la storia di Christophe, giovane uomo di quarantatré anni che vive una vita sacrificata in attesa della morte del padre, un ricco uomo d’affari costretto a svendere l’azienda dopo un clamoroso fallimento. Siamo negli anni Trenta, e all’era dei soldi facili, dei pirati della finanza e dell’industria, è succeduto uno scenario desolante: crisi, licenziamenti di massa, preoccupazioni diffuse… Christophe rappresenta la crisi economica, i malesseri e le insoddisfazioni di quegli anni che sembrano la fotocopia di quelli attuali. Il romanzo, “ritratto di famiglia in un interno” descrive la vita del protagonista, impiegato senza ambizioni e senza nostalgie nell’azienda che fu di suo padre, ora infermo e in attesa della morte; vive con una moglie di irritante perfezione, Genevieve, che gli è indifferente e con Muriel, una cugina divorziata, sua ex amante, ma ancora innamorata di lui. L’unico figlio, Philippe, moderno e cinico, se ne va ben presto di casa. L’appartamento dove vivono, è ormai spoglio, freddo e tetro. Alla morte del padre, Christophe trova come eredità non tre o quattro milioni di franchi, come sperava, ma una lista di persone corrotte: un documento esplosivo nelle mani di un uomo assetato di denaro e successo. Ma non per lui, troppo abulico e troppo sfiduciato di una vita che “ha ucciso il desiderio, la passione, l’amore… Non resta niente”. E quando la vita trascorre senza una passione e senza uno scopo per cui vale la pena di esistere, tutto quello che resta è la vertigine del nulla che trascinerà il protagonista a morire nel modo più stupido, una sorta di suicidio semiconsapevole. La Némirosky, che ho più volte presentato, è una grande scrittrice e la sua scrittura è terribilmente lucida, spietata, tagliente, amara e quasi dolorosa. L’altro romanzo che suggerisco è L’uomo nuovo. Tre racconti di Aleksandr Solzenicyn, Jaca Book 2013. I protagonisti dei tre racconti, inediti in italiano, ci riportano nella Russia degli anni Venti. Su di loro dovrebbe edificarsi il Mondo nuovo e l’Uomo nuovo preconizzato dalla dottrina sovietica. Lascio ai lettori il piacere di scoprire le vicende del professore severo e dell’allievo negato per gli studi; della giovane donna che si adatta a una cieca violenza per sopravvivere e della professoressa di lettere che cerca di trasmettere i valori morali eterni pur sapendo di essere votata alla sconfitta. Due piccoli grandi romanzi di grandi scrittori anche nel piccolo.
Il Mese
a cura di Lino Venturini
IL PUNTO
Il lungo periodo che preludeva alla Primavera, anticamente era contrassegnato da cerimonie per purificare gli uomini, gli animali, i campi e per favorire, con l’aiuto degli dei, il rinnovamento del cosmo. Questo, come ho già scritto l’anno scorso, è anche il significato di Febbraio, che deriva da februa che significa letteralmente “mezzo di purificazione”. Alla fine di gennaio si indicevano le Ferie sementine durante le quali si procedeva alla lustrazione, una cerimonia religiosa di espiazione e di purificazione dei campi e dei villaggi. Cantava Ovidio nei Fasti: “L’aratore sospenda al palo l’aratro dimesso: la terra quand’è fredda teme ogni solco… Faccia festa il villaggio; purgate le ville, o coloni e ponete ogni anno i doni sopra rustici altari”. Nel secolo VII la Chiesa romana adottò al 2 febbraio la Presentazione al tempio del Signore, una festa che la Chiesa orientale celebrava fin dal secolo IV. La presentazione del primogenito e la purificazione rituale della madre dovevano avvenire, secondo la legge ebraica, il quarantesimo giorno dalla nascita che, contando da Natale, cade il 2 febbraio e coincide, dunque, con il mese dedicato, nella Roma pagana, alle purificazioni. La Presentazione di Gesù al tempio è detta anche Candelora perché si benedicono e si distribuiscono ai fedeli delle candele alle quali la pietà popolare attribuisce virtù protettive contro le calamità, le tempeste, e anche durante l’agonia. Il 14 febbraio, sulla scia degli Stati Uniti, si festeggia San Valentino, divenuta una festa popolare laica tesa a incrementare i consumi. Il calendario liturgico, infatti, dopo la riforma del 1970, festeggerebbe i santi Cirillo e Metodio, evangelizzatori della Russia, ma troppe erano le usanze e troppi gli interessi commerciali connessi alla festa. La cancellazione non ha avuto effetto alcuno, talché gli almanacchi e i calendari continuano a registrare il nome di San Valentino e, semmai, vi aggiungono quello dei due santi. Sul santo degli innamorati ci ritorneremo. Ora accenno a un fiore che sboccia a febbraio, il bucaneve dallo stelo breve e dalla corolla semplice e fragile formata da una campanella bianca con verdi goccioline all’apice di ogni petalo. Sboccia come per incanto fra l’erba gelata ad annunciare la prossima primavera. Per questo è diventato simbolo di speranza: “Basta raccogliere un fiore di bucaneve nella prima notte di luna dopo la fine di gennaio per essere felici per tutto un anno”.
In Automobile
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
IL DUPLICATO DELLA PATENTE
A molti dei nostri clienti che hanno in corso un duplicato della patente, per diversi motivi ( per smarrimento, per deterioramento, per rinnovo ) è venuto in mente di venirci a trovare o di telefonarci per avere notizie della loro nuova patente. In effetti, ci sono dei ritardi mostruosi nella consegna delle patenti alla Motorizzazione di Verona. Cercheremo di spiegare molto semplicemente la procedura. Le agenzie o autoscuole utilizzano un portale che le mette in diretta comunicazione con il CED di Roma,ovvero il cervellone di tutto il sistema. Se la pratica di duplicato non incontra particolari problemi, solitamente la trasmissione va a buon fine: a Roma arriva la foto, arrivano i dati, c'è solo da stampare la patenRoberto Azzolina te e spedirla a Verona, dove poi viene consegnata all'agenzia che l'ha richiesta. Quindi, in pochissimi giorni la patente dovrebbe essere pronta: meno di una settimana. Se invece la procedura non va a buon fine per qualche intoppo (un codice fiscale già esistente,ad esempio), si registra manualmente alla Motorizzazione, i tempi si allungano fino ad arrivare ai novanta giorni per avere il nuovo documento. E' successo però che,pur essendo andate a buon fine decine e decine di pratiche con la procedura di trasmissione telematica, delle patenti nuove non ci sia nessuna traccia dopo diverse settimane. Alcuni clienti si sono anche un po' preoccupati, pensando che ci fossero problemi e che magari glieli Alessandra Azzolina tenessimo nascosti! Alla richiesta di chiarimenti presso la Motorizzazione, sapete qual'è stata la risposta? State a sentire perchè ha veramente dell'incredibile: le patenti vengono stampate da una ditta “esterna” che ha l'appalto dal Ministero dei Trasporti, ed in questo periodo la suddetta ditta era chiusa per ferie! Alla faccia della crisi verrebbe da dire. A tutti coloro che stanno aspettando la loro nuova patente, diciamo: non disperate, abbiate fede ed arriverà!
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Se non ci fossero i mezzi d’informazione, gli italiani avrebbero modo di capirne di più sulle cause e gli obiettivi nascosti perseguiti da un’oligarchia senza pudore, fautrice dell’involuto processo storico, etico ed economico in atto. Basterebbe chiedersi perché un numero crescente di italiani e di europei affollino le mense della Caritas, perché ogni giorno si legge di aziende e imprese che chiudono, di gente che se ne va all’estero, di suicidi per disperazione… Ci sono state carestie? Epidemie? Guerre? No. Allora la colpa è di chi detiene le leve del potere. Quel potere che deve affamare la popolazione perché così la può dominare e rendere schiava; che dice cosa scrivere sulle prime pagine dei giornali, cosa dire alla TV, cosa si deve pensare e come vivere; quel potere che ha banalizzato l’amore e demolito la famiglia; che svuota la vita di ogni significato per riempirla con ciò che gli fa comodo. Nietzsche aveva previsto che un giorno le opinioni avrebbero preso il posto dei fatti. Ci siamo arrivati e siamo andati oltre. Il potere politico dovrebbe tendere alla verità cercando di risolvere i problemi sociali, non di condurre alla distruzione dell’uomo imponendo interpretazioni ideologiche della cultura e della civiltà. La violenza esasperata e la disonestà intellettuale con cui gli ideologi del “Gender”, occupati i posti di potere, cercano di imporre, in nome di una falsa libertà, le proprie aberrazioni si può osservare nelle Istituzioni europee e anche in quelle italiane. I cosiddetti giornali importanti, in primis Corriere e Repubblica, inginocchiati al politicamente corretto, si prestano al “lavaggio del cervello” globale e non vogliono vedere la verità della gente che non ne può più di questa crisi creata ad arte e di queste ideologie di morte, che cancellano la libertà di espressione e di parola, e cercano di indottrinare i figli togliendo ai genitori la libertà di educarli. Una vita di qualità è, senza dubbio, frutto di una famiglia naturalmente sana e di un lavoro dignitoso. Famiglia e lavoro, l’uno non può esistere senza l’altro, come si scoprì dopo la seconda guerra mondiale quando i bambini orfani morivano di epidemie negli istituti perché avevano tutto, ma non erano curati affettivamente. Di questo dovrebbero preoccuparsi i politici. L’Occidente impazzito sta suicidandosi. E’ una civiltà in dissoluzione. Forse bisognerà ricominciare daccapo come fecero i monaci benedettini dopo la caduta dell’Impero Romano.
CHIEDILO ALL’AVVOCATO a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior
QUANDO LA LEGGE DIFENDE L’AMORE DEI FIGLI PER I GENITORI… Gentile Avvocato, sono arrabbiatissimo con mio fratello; ho appena scoperto che voleva mettere nostro padre in una casa di riposo senza neppure degnarsi di chiedere che cosa ne pensavo. E’ vero che nostro padre soffre di demenza senile e quindi non è facile da gestire, ma il medico che lo ha in cura sostiene che è meglio che papà stia nella sua casa tra i suoi ricordi e i suoi affetti. Come devo comportarmi? Posso impedire che mio fratello lo metta in una casa di riposo dove lui soffrirebbe tantissimo? Attendo una sua risposta e mi scuso dello sfogo. (Lettera firmata) Caro signore, la sua preoccupazione per le sorti di suo padre le fa onore. Ce ne fossero di figli così riconoscenti nei confronti dei propri genitori! Per legge, i figli hanno il dovere di tutelare lo stato di salute dei genitori ormai anziani, esattamente come, anni addietro, i genitori avevano l'obbligo giuridico (oltre che morale) di prendersi cura dei figli. Se suo fratello, senza tenere conto del parere del medico e delle condizioni di salute del padre, lo ricovererà in una casa di riposo, commetterà il reato di maltrattamenti punito dall'articolo 572 del codice penale con la reclusione. Tenga duro e faccia valere la sua idea! In bocca al lupo Avv. Thomas Dal Fior
Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior
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Storia del territorio a cura di Rinaldo Dal Negro
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AVVENIMENTI E STORIA 1943
E’ stato questo un tragico periodo caratterizzato dagli interminabili eventi bellici portatori di carestia e lutti, nonché dagli sconvolgenti mutamenti politici del 1943 (25 luglio e 8 settembre) che si tradussero per l’Italia del nord e per Verona in particolare in guerra civile. Di seguito sommariamente li descriviamo, unitamente ad alcune note di cronaca. 1943 - Il 25 luglio il Gran Consiglio del Fascismo sfiduciò Benito Mussolini e il Re lo fece subito arrestare. Al posto di primo Ministro subentrò il maresciallo Pietro Badoglio il quale decretò lo scioglimento del Partito Fascista e, per Verona, diede immediati pieni poteri al generale Alessandro Gloria. Questi a sua volta, onde evitare eventuali scontri di piazza fra cittadini di opposta tendenza politica, dispose il coprifuoco e l'immediato divieto di assembramento.
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- Altri avvicendamenti a seguito di quanto sopra: Giovanni Gallizioli divenne commissario prefettizio di Verona, Luigi Messedaglia commissario straordinario della Provincia e Giuseppe Silvestri nuovo, imparziale direttore del giornale L'Arena. - Purtroppo la speranza di pace e democrazia,a seguito degli avvenimenti di cui sopra,durò poco. Infatti dopo lo sconvolgimento politico dell'8 settembre, con gli anglo-americani che da nemici divennero alleati, a Verona tutto tornò come prima o peggio visto che i tedeschi continuavano a controllare la nostra città. Qui si tenne il congresso del rifondato Partito Nazionale Fascista Repubblicano il quale costituì nel centro-nord della nazione (il sud era occupato dagli anglo americani) la Repubblica Sociale Italiana. Era cosiddetta di Salò ma con quasi tutte le sedi di comando a Verona. Praticamente quindi, in un
clima quasi di guerra civile, Verona divenne la capitale d'Italia del territorio nazionale controllato dalle forze nazi-fasciste. Ma notare che Mussolini il 12 settembre era stato liberato dai tedeschi e prima portato in Germania e poi condotto a Verona da dove emanò l'ordine che fossero subito reintegrate tutte le autorità destituite dopo il 25 luglio. - Il giornale L'Arena che aveva sostenuto l'entrata in guerra convinta che poi l'Italia si sarebbe seduta sul tavolo dei vincitori assieme ai tedeschi per "spartirsi la torta", iniziò invece ad annunciare mestamente i carichi di feriti che giungevano alla stazione di Porta Nuova dal fronte russo, preludio alla disfatta là verificatisi. - Nell'intento di ostacolare le forze nazi-fasciste, sorse clandestinamente a Verona il primo Comitato di Liberazione. Era guidato dall'avvocato Giuseppe Tommasi ma ebbe vita breve
Minestra distribuita agli indigenti disposti attorno alla “berlina” di Piazza Erbe
perché venne scoperto dalla polizia repubblichina e tutti i suoi membri arrestati. - Fatto eccezionale: la famiglia Tabarini aveva ben otto fratelli arruolati alle armi in corpi diversi! Venne inaugurata la funicolare che, da San Stefano raggiungeva Castel San Pietro, dove avevano trovato posto alcune attività
culturali. - L'Ospedale Civile Maggiore venne requisito dai tedeschi per portarvi i loro soldati bisognosi di cure mediche. Alla sua direzione misero poi il colonnello medico Gruendk. Conseguentemente gli ammalati civili veronesi vennero sloggiati e finirono nel piccolo Ospedale di S. Spirito.
oesie
- Dopo la liberazione di Mussolini (12 settembre) Verona ritornò in mano nazifascista. Conseguentemente il comando militare della città passò dal generale italiano Gloria al colonnello tedesco Wolff. Questi dispose immediatamente varie limitazioni personali alla cittadinanza e ordinò che Prefettura e Comune dipendessero da lui. - Il sigrnor A.V. abitante a Ca' di Cozzi, radendosi la barba si tagliò inavvertitamente la carotide. A seguito della grave emorragia provocata, morì dopo alcuni giorni. - Nell'intento di tutelare il patrimonio architettonico e artistico cittadino da eventuali bombardamenti aerei e/o da altri eventi bellici,si provvide a portare in luoghi sicuri diverse opere movibili nonché proteggere con appropriati rivestimenti e solide impalcature i portali delle principali chiese, i Portoni Borsari e l'ala dell'Arena.
di Giancarlo Peretti
L'alpino in gesso, a guardia della chiesetta al bivio per Vaggimal (Sant'Anna d'Alfaedo), è stato ancora una volta rovinato da mani ignote. Gli faceva compagnia una targa in pietra, per fortuna rimasta intatta, su cui sono riportate nobili parole rivolte alla montagna, scritte dalla signora Pasqualina Silvestri e donate agli alpini: "Sorella Montagna". Sempre sugli alpini, questa volta della sezione di Soave, aggiungiamo una dedica che non li riguarda da vicino, a meno che Nelson Mandela non avesse portato la penna, ma è il canto del riscatto, della generosità dell'eroismo di un uomo che secondo Mario Tosadori di San Vittore di Colognola ai Colli, alpino per l'appunto, non potrà mai morire: "Sole Nero". Matilde Varotto di prima media, ci manda da Verona "L'Autunno" che pubblichiamo volentieri pur se superato, anche perché a dire il vero l'Inverno non l'abbiamo ancora sentito.
SORELLA MONTAGNA Sei bella, maestosa, sei forte, dura, contro tutti e tutto. Taci… intorno a te c’è solo silenzio, solo qualche verso di animale selvatico ma…basta guardarti per capire tante cose. Tutto! Tu, cara montagna, ci dai amore, bellezza, coraggio di arrivare sempre più in alto. E quando nelle notti di luna ti vesti d’argento, con le stelle che ti abbracciano, sei sempre affascinante. Ma…qualche volta ci dai dolore. Basta una piccola imprudenza e tu non perdoni. Eppure io vorrei essere come te, assomigliarti, tanto da sentirti una mia sorella. Per gli Alpini di Sant’Anna d’Alfaedo Pasqualina Silvestri
SOLE NERO Oggi un nuovo sole è nato un sole nero come la pece un sole nero come una perla una rara perla nera splendente. Nei lontani mondi agli antipodi in quelle lontane terre in mezzo alla miseria più nera un nero sole splende e come tra le fredde steppe un nuovo sole splende così tra le nere genti un nuovo respiro si stende. Tra noi Nelson è tornato per voi Nelson è stato liberato L’AUTUNNO Il sole di novembre riscalda poco e chi ha un camino accende il fuoco. La gente per la strada si mette il cappotto
per voi ed il mondo intero le catene ha rotto dell'antico impero. Perchè tutti gli uomini siano fratelli perchè in ogni continente la libertà si affermi Nelson Mandela è qui presente. Contro ogni logica del potere per il più libero sapere perchè ogni popolo sia emancipato Mandela tra noi è ritornato. Nelson Mandela è morto. Viva Nelson Mandela! Lui vive! Mario Tosadori
perché c’è aria fredda e forse pioverà a dirotto. Le foglie degli alberi di colore giallo e marrone si chinano a un vento che non porta cose buone. In una casa
si sente odore di castagne che fa tornare in mente la cena che ti attende. Gli alberi spogli della città ci fanno capire che l’inverno arriverà. Matilde Varotto
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l’Argomento
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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
Philofobia, paura dell’amore Febbraio, mese del carnevale e degli innamorati : il 14 Febbraio siamo tutti innamorati, l’amore si risveglia nelle coppie più o meno giovani. Ma veramente è così facile innamorarsi e parlare d’amore? Innamorarsi è una delle esperienze più belle che si possano provare, ma non è così per tutti, ci sono persone che hanno paura di amare ed essere amati, magari per paura di perdere il controllo sui propri sentimenti. La psicologia ha dato un nome a questo fenomeno, si chiama Philofobia, indica appunto la paura di innamorarsi e di essere amati da qualcuno. Desiderare una persona, lasciarsi andare, aprirsi e perdere parte della propria razionalità sono alcune delle sensazioni che caratterizzano un vero e proprio innamoramento. Quando tutto ciò spaventa scatta un meccanismo di difesa: la Philofobia, avvicinarsi
ad una persona o essere oggetto dell’interesse di qualcuno genera profondi timori, ansie, incertezza, sentimenti che si basano sulla paura dell’altro e sulla mancanza di fiducia. Sentirsi parte di una coppia viene vissuta come una minaccia alla propria stabilità emotiva. Questa paura, nei casi più estremi si può manifestare con gli stessi sintomi di un attacco di panico. I sintomi possono essere: sudorazione eccessiva, nausea, tachicardia e spesso si possono presentare anche difficoltà legate alla sfera sessuale. Le cause più comuni possono essere conseguenza di una delusione passata (paura di soffrire nuovamente), altre volte l’amore può essere vissuto come un fattore invalidante in quanto fa sentire vulnerabile sulla sfera emozionale. Alcune persone che vogliono mostrarsi forti e autonome vivono l’amore
come perdita della propria libertà e del controllo sulle proprie emozioni. L’amore sconvolge lo stile di vita di chi si innamora quindi, se nella persona vi è una forte resistenza al cambiamento, innamorarsi può far paura. La Philofobia porta a scegliere rapporti impossibili che si concludono inevitabilmente con la rottura; chi soffre di questo fenomeno si concentra su particolari o difetti impercettibili e crea inconsciamente situazioni atte a distruggere il rapporto. Il problema è che nonostante tutto questo la fuga dal rapporto non elimina, ma intensifica la paura di trovarsi “invischiati” in un rapporto di coppia. Per uscire da una situazione di questo tipo è necessario smettere di fuggire dai rapporti ma cercare di comprendere i sintomi del disagio e tramite la riflessione ridurre l’intensità della paura. Alle persone che si rico-
L’angolo di Francesca di Francesca Galvani
BOCCONCINI DI MANDORLE INGREDIENTI Gr. 60 di fecola 1 c.no di lievito 1 pizzico di sale Latte q.b. 1 c. di olio Unire questi ingredienti, mescolare e lasciar riposare due ore (risulta una pastella semiliquida) AGGIUNGERE POI I SEGUENTI INGREDIENTI: 1 c. di uvetta ammollata e infarinata 60 gr. di mandorle a lamelle tostate 1 uovo 20 gr. di zucchero a velo scorza grattata di limone (metà) 4 c. farina setacciata zucchero a velo per decorare Con un cucchiaino da tè fare delle palline e friggere in olio bollente. c. = cucchiaio c.no = cucchiaino
noscono nelle difficoltà sopra descritte consiglio di festeggiare San Valentino con una persona a loro cara e di regalare una semplice frase: “ti voglio bene”. Auguri per San Valentino 2014
BENESSERE
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
IL MASSAGGIO: RELAX PER CORPO E MENTE “La carezza di una persona cara, il contatto con qualcosa di morbido culla il nostro dolore meglio di tutti i ragionamenti del mondo.“ Lucien Arréat ( Riflessioni e massime, 1911)
La vita frenetica, il troppo lavoro, la scorretta alimentazione e l’assenza di una moderata attività fisica possono causare stress e tensioni che si somatizzano nel nostro corpo. Compaiono così quegli “acciacchi” che ci impediscono di condurre una vita serena e attiva. In questi casi un buon massaggio può essere di aiuto. Uno dei benefici più importanti del massaggio è infatti il rilassamento fisico e psichico. Ma non solo. Un buon massaggio permette anche di aumentare il nostro sistema immunitario, migliorare la circolazione ed eliminare tossine causate da cattive abitudini. Insomma, mantenere sano il corpo perché possa avvantaggiarsene anche la mente. In ogni cultura è presente il rituale del massaggio, forma di terapia molto antica che consiste nel "frizionare" i muscoli ed accarezzare il corpo attraverso lunghi movimenti circolari. Esistono numerose tipologie di massaggio quali lo shiatsu, il massaggio ayurvedico e quello californiano ed ognuna di queste tipologie ha una sua storia e una sua specifica azione: - shiatsu è una forma di terapia manuale nata in Giappone. Il terapista effettua trazioni e pressioni mantenute per alcuni secondi su specifiche aree del corpo del paziente, intercalando mobilizzazioni dolci delle articolazioni. La seduta shiatsu è piacevole e rilassante, viene effettuata in un ambiente confortevole dove il paziente si trova disteso su un tappeto imbottito, futon e indossa un vestito leggero o una tuta. -massaggio ayurvedico nasce in India circa 3000 anni fa con lo scopo di ripristinare l´equilibrio dell´organismo e combattere i disturbi associati allo stress. In questo caso la pelle deve essere nuda e massaggiata con olii specifici per favorire il rilassamento del corpo e della mente diffonde nell´ambiente incensi ed essenze profumate; l´ambiente è caldo, confortevole e pervaso da musiche rilassanti. - massaggio californiano, chiamato anche massaggio rilassante psicosomatico, compare negli anni 70´ in California, come terapia per rilassare. Si tratta di un massaggio dolce e avvolgente su pelle nuda, fatto di sfioramenti e dolci stiramenti, che prevede l´utilizzo di olii e essenze profumate. I massaggi possono essere effettuati su quasi tutte le parti del nostro corpo, in particolare testa, viso, collo, schiena, piedi e braccia, dove aiutano ad alleviare le tensioni che si accumulano durante la giornata. AUTOMASSAGGIO AI PIEDI E´ possibile esercitare un automassaggio ai piedi e ogni persona potrà rendersi conto come può sentirsi rilassata anche senza l´aiuto di un massaggiatore professionista. Per un corretto automassaggio ai piedi è consigliato stare seduti con le gambe incrociate e soprattutto far uso del pollice della mano. 1. Una volta assunta la posizione corretta, iniziate con un leggero massaggio su tutto il piede per riscaldarlo. 2. Esercitare una pressione sulla pianta premendo con un pollice sia sull´avampiede che sulla linea centrale del piede. 3. Posizionate poi le mani intorno alla caviglia e al tallone, stringendo le dita sul collo del piede e i pollici sotto la pianta. 4. Fate scivolare le mani verso le dita dei piedi. 5. Interrompete la pressione e ripartite dalla caviglia Se dopo questo automassaggio vi venisse voglia di ricevere un massaggio su tutto il corpo fate attenzione alla scelta del professionista e della struttura a cui vi rivolgerete. Assicuratevi che chi offre la prestazione, massaggiatore e struttura, abbia i requisito necessari per poterlo fare! Namastè!
Spazio Donna
Febbraio 2014
31
Oroscopo di Febbraio 2014 ARIETE: le occasioni arrivano copiose dal caso, ma sembra che vi facciate condizionare da paure immotivate, da crisi di sconforto, rendendovi incapaci di vedere oltre le apparenze e quindi di aproffittare di ciò che di buono la vita vi sta offrendo. Dal 14 in poi vi viene in aiuto Mercurio, rendendovi più disponibili e più duttili e quindi si aprono trattative di lavoro anche con mansioni diverse da quelle attuali. L' amore è sempre problematico, spingendo molti di voi all' indipendenza sentimentale. Possibili delusioni.
da gigante e forse è arrivato il momento di prendervi una pausa. Possibile un ritorno di fiamma, ma che non vi vede convinti. Giornate di euforia tra il 2 ed il 3 di febbraio. Buona la forma fisica. Sagittario: forte lo spirito di iniziativa che vi sollecita dal segno amico dell' Acquario. La forma mentale è smagliante, brillante, sarete una compagnia ambita e ricercata negli ambienti mondani. Urano spinge alla trasgressione e a romprere gli schemi anche ai i più perbenisti tra voi. Ottime possibilità anche a chi desidera nuove mansioni lavorative o TORO: non sempre sembrate consapevoli del avanzamenti di carriera. Giovialità e buonumore fascino che esercitate sugli altri. Stavolta non sono al top. potrete più ignorare quante persone pendono dalle vostre labbra, in attesa anche solo di un CAPRICORNO: continua il bel transito di Venere cenno. Ottimo momento anche finanziariamente. nel vostro segno. Congiunzione che tende a nutriSolo chi studia potrebbe avere qualche difficoltà re il sentimento, ma anche il benessere e la gioia in di concentrazione. Saturno in opposizione vi va un' unione felice ed appagante. Quindi le energie sentire tutto il peso delle responsabilità. Possibili momenti di rimpianto verso situazioni passate. rivolte verso il rinnovamento della vita famigliare sarà predominante. Stabilità che non risente di Non cedete alla malinconia. qualche tensione x i nati dell' ultima decade. GEMELLI: continua la fase fortunata. La combatti- Anche professionalmente sono in arrivo novità, vità è misurata, ben calibrata, tesa verso obiettivi proposte di impiego che offrono maggiori guadadi giustizia, anche sociale. Favorite le persone che occupano posizioni di rilievo, anche pubbliche. Il desiderio di migliorare la propria condizione e quella di chi vi sta intorno sarà il perno intorno al quale ruotano le vostre iniziative. Grandi ideali vi motivano, facciano attenzione ai voli pindarici solo chi è nato nella prima decade.
CANCRO: l' affettività, con le sue esigenze per voi preponderanti, sembra faccia fatica ad inserirsi positivamente in un contesto di armonia. Difficoltà a trovare un equilibrio intimo o un' intima soddisfazione. Possibili disordini sentimentali, eccessi di ottimismo seguite da crisi di sconforto. Si consiglia cautela negli investimenti economici. Tuttavia Saturno assicura notevole forza d' animo e protegge verso danni irreparabili. Buone notizie i primi del mese. LEONE: possibile, soprattutto la prima parte del mese, che molti di voi avvertano un senso di sopraffazione e di insicurezza. Siete motivati da buone intenzioni ma non sempre riuscite ad esprimerle come vorreste e ciò potrebbe causare un problema di incomprensione. Cercate di lavorare di più sulla comunicazione esprimendo con calma e chiarezza le vostre esigenze in campo lavorativo. Venere protegge la salute e la serenità famigliare. VERGINE: siete il segno favorito del momento. Sono possibili avanzamenti di carriera, miglioramenti di posizione grazie anche ad una, per voi inconsueta, ambizione. Sarete in grado di portare avanti le vostre richieste senza tentennamenti, a volte con aggressività, senza mai perdere di vista il vostro obiettivo. Forse peccherete di opportunismo ma vi trovate la strada libera da ostacoli come non mai. Anche l' amore va a gonfie vele e getta le basi alla stabilità, anche se il sentimento non sarà la cosa predominante. BILANCIA: ottima la forma mentale che spinge verso iniziative inconsuete ma anche coraggiose. Buona dialettica che a volte si colora di spavalderia e ipercriticità. Sono consigliate la diplomazia e l' equilibrio. Potrete arrivare lontano come non mai, grazie anche ad un pizzico di pragmatismo. Possibile qualche tensione nella coppia, cercate di puntare di più sul dialogo e la comprensione. SCORPIONE: dovrete fare i conti con qualche ritardo nelle aspettative, un progetto che fatica a decollare, una divergenza di opinioni con i soci o semplicemente un contrattempo lavorativo. Avete fatto passi
gni e più tranquillità. Miglioramenti in generale. ACQUARIO: nel mese del vostro compleanno si risvegliano gli interessi più elaborati della vostra personalità, i pensieri spirituali più profondi, il desiderio di dare una piena realizzazione alla vostra vita. Il pensiero si dinamizza, si creano opportunità e migliorano i vostri talenti personali. Non cedete al pessimismo ma credete in voi stessi per superare anche gli ultimi ostacoli. Buoni appoggi dagli amici e aiuti anche economici da chi crede in voi. PESCI: stabilità ed equilibrio vi sostengono nei vostri progetti, anche quelli più ambiziosi. Possibili sviluppi sentimentali che nascono proprio tra le amicizie, stimolati dal desiderio di creare qualcosa di duraturo e sicuro. Continua il bel trigono nei segni d' acqua che permette di dare forma ai sogni e spinge ad abbracciare cause sociali importanti, che coinvolgono la comunità, anche in senso mistico. Senso di benessere e soddisfazione in costante crescita.