ANNO XXVIV - N. 04 - APRILE 2014 - Stampato il 09/04/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
BUSSOLENGO. Elia Carletti è il primo sindaco dei ragazzi (pag. 11) PASTRENGO. Torna il 30 aprile la cerimonia di commemorazione della Carica dei Carabinieri (pag. 13) SONA. Il Comune al lavoro per risolvere il problema della discarica Cà di Capri (pag.14) VILLAFRANCA. Il Comune protagonista a Mezzogiorno in famiglia su Rai2 (pag. 19)
le vostre
Lettere PENSIONATI
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Aprile 2014
PESCANTINA
“Grave disattenzione verso di loro”
“Passaggio pedonale”
In questi anni di crisi, di recessione, di riduzione dei consumi, l’attenzione maggiore è andata alle attività produttive. Nella comunità veronese, però, ci sono persone che, pur vivendo e subendo pesantemente gli effetti della crisi, non sono inserite nelle centinaia di statistiche che ogni giorno vengono proposte. Qualcuno li ha definiti gli invisibili, i senza parola, i dimenticati e spesso i loro destini si intrecciano o si abbracciano in una sorta di condanna alla povertà: sono i “giovani” precari e i pensionati. I giovani perché, pur in presenza di tante parole, di proclami, di tavole rotonde e seminari, ben poco si è fatto per garantire loro un rapporto
Oggetto: passaggio pedonale Via Butturini con Via Ponte sulla proprietà Giacopini
di lavoro stabile. Il recente decreto del Governo, nel rendere ancor più fruibile e meno vincolante per le imprese il contratto a tempo determinato, renderà la precarietà strutturale al sistema produttivo. Solo due anni fa, la legge di riforma del mercato del lavoro individuava nel rapporto a tempo indeterminato la tipologia di contratto al quale le altre forme contrattuali dovevano tendere. Essere intervenuti ora, modificando sia i contratti e termine sia l’apprendistato vuole dire tornare a precarizzare il mercato del lavoro, nella speranza che questo possa indurre le imprese ad assumere, se pur a tempo determinato, rinviando la stabilizzazio-
ne. Negli interventi fiscali varati dal Governo, che con lo stipendio di Maggio si tradurranno in attesi benefici economici per i dipendenti, si è esclusa un’importante platea di persone che, almeno in questi ultimi cinque anni, ha sofferto la crisi. Mi riferisco ai pensionati, che molto spesso, anche a Verona, hanno dovuto aiutare figli e nipoti disoccupati. Venivano definiti e sono stati i principali ammortizzatori sociali. Loro che, mediamente, in provincia di Verona percepiscono una pensione mensile lorda di 780 euro. Da troppo tempo questi però attendono risposte per salvaguardare il potere d’acquisto delle loro rendite
che, contemporaneamente, vengono ridotte di continuo. Se l’obiettivo del Governo è far ripartire i consumi per far ripartire la produzione e quindi l’economia, l’aver dimenticato i pensionati è una grave disattenzione che dovrà al più presto essere colmata con un intervento legislativo. Questo si attendono i principali ammortizzatori sociali del paese. Nei mesi scorsi credo che tutti abbiano visto la copertina di un settimanale nazionale in cui appariva il presidente Renzi tra le sue due nonne. Ecco, per i pensionati, populismo e buonismo, se non accompagnati da fatti concreti, diventano solo una presa in giro. Massimo Castellani segretario generale CISL Verona
ITALIA da qualsiasi scelta dei propri rappresentanti, nominati sempre dall’alto, “we” per lui significa noi privilegiati. Poi ha continuato con gli 80 euro per i già con lavoro fisso ignorando di fatto i più umili e sfortunati. Sì è andato a far visita in qualche scuola, ma questo non lo legittima ad usare il “we”. E’ meglio che cambi slogan e parallelismi con Obama. Dimenticavo, ha venduto qualche auto blu all’asta
circa 160 unità, ma il problema delle auto blu non sta nella loro esistenza tra l’altro sono 60.000 ma nel concetto del loro uso così diffuso, con tutta l’organizzazione relativa e i costi. Bisogna ridurle al minimo con una legge veloce – sembra che in questo lui sia tanto bravo quelle vendute infatti si possono sostituire con nuovi modelli. Umberto Brusco Bardolino
CINQUANT’ANNI D’ARTE
Premio a Franco Frey Ricevere una targa dalla Città di Zurigo per i miei 50 anni di attività artistica e per la continuità del mio spettacolo "Ciao Italia" portato avanti con molta fatica per anni per le migliaia di emigrati italiani, è stato per me fonte di grande emozione e di immensa gioia. Al pensiero di quegli anni, mi passano negli occhi un turbinio di immagini e nella mente mille ricordi. Gli innumerevoli amici artisti, a nome di tutti: Betty Curtis, Mia Martini, Claudio Villa, Orchestra Borghesi, Nilla Pizzi, Lucio Dalla, Nini Rosso: da brividi "Il silenzio" con la sua tromba... I volti di tanti emigrati, per alcuni dei quali incidevo i saluti che poi inviavo alle radio locali dei loro paesi d'origine... I cori che si levavano dal pubblico al suono delle belle canzoni italiane... Il calore della gente... Ma bisogna sempre guardare avanti e allora: Sorridi... la vita è bella: comincia a 70 anni!
I cittadini di Pescantina, specie quelli che hanno firmato la richiesta per riaprire il passaggio in oggetto, sono perfettamente al corrente delle giuste proposte fatte dal funzionario del comune, Bruno Fantinati. Esse si riferiscono alla sicurezza, assicurazione, ordine e pulizia nonché all’oratorio diurno di apertura. Il proprietario però, sulla convenzione, sta temporeggiando un po’ troppo: sono infatti passati ben quattro mesi dalla presentazione delle firme. Dimentica inoltre che lui è uno dei firmatari dell’atto
VENETO
“Renzi, we can?” Lo slogan “yes we can” dice Renzi è anche il suo. E allora esaminiamolo. “We” vuol dire noi, can vuol dire possiamo: la parola chiave non è “can”, ma “we”. + Obama per “we” ha inteso il noi nel senso più ampio possibile, cioè nelle sue riforme ha coinvolto il più alto numero di americani, e sopratutto i ceti più umili. Renzi invece ha cominciato con l’Italicum legge che non coinvolge i cittadini, anzi li esclude
Egregio Commissario Rose Maria Machinè e p.c. L’Altro Giornale
“Autonomia...” Caro Direttore, scrivo questa lettera in risposta alle critiche, di qualche lettore, mosse agli autonomisti e pubblicate sul suo giornale. Sono infatti molto stupefatto che ci siano dei Veneti che non gradiscono l’autonomia da un Paese che ci sfrutta soltanto e che, oltretutto, ti tratta a pesci in faccia. La prova l’abbiamo anche con l’attuale governo Renzi senza alcun ministro veneto e la realizzazione del nuovo Senato delle Regioni che avrà un Veneto con solo due componenti, pur avendo circa 5 milioni di abitanti e un Trentino Alto Adige con cinque componenti con
poco più di un milione di persone. Se si vuole essere giusti e imparziali il nuovo Senato dovrebbe avere i suoi componenti, tutti eletti in base alla popolazione regionale. Il nostro Veneto poi, essendo incastrato tra due Regioni autonome e a Statuto speciale con tanti privilegi, ne paga la vicinanza sotto l’aspetto economico. Se lo Stato in cui viviamo vuole rispetto deve fare in modo che i suoi cittadini siano tutti uguali con gli stessi diritti economici e autonomisti, altrimenti è meglio andarsene. Polentoni sì, ma fessi no! Mario Avesani
notarile del 1968 di vendita del terreno che stabilisce il suddetto passaggio. Esso è indispensabile per la gente del posto e di tutti i pescantinesi, specie per le persone anziane e quelle che hanno problemi di deambulazione. Mi creda, signor Commissario, non si può rimandare oltre l’apertura in questione e spazientire oltre i limiti tutti i pescantinesi. Essi infatti chiedono, se il proprietario continua a rimandare il tutto ancora, di far intervenire il Prefetto e di procedere inoltre per vie legali addebitando a lui le spese. La ringrazio quindi sentitamente e anticipatamente per le celeri iniziative che prenderà. Il rappresentante dei firmatari Renato Tomezzoli
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Numero chiuso il 09 - 04 - 2014
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Le Vostre Lettere
Aprile 2014
FIGLI
VITA VISSUTA
“Dedicato alla loro coscienza”
“Ergastolo è pena certa”
E’ stato scritto di tutto e di più sulle separazioni e divorzi ma nulla è cambiato: la disparità tra i due sessi rimane. La donna è sempre più protetta come lo sono i figli maggiorenni e l’uomo-padre è sempre più bersaglio di giudici, che tramite le loro sentenze basate solo su regole che loro stessi si sono inventati, riescono a far dimenticare i veri valori che i nostri padri ci avevano insegnato, e senza aver studiato chissà che cosa. La parola rispetto e riconoscenza per la maggior parte dei figli maggiorenni, soprattutto quelli con genitori separati o divorziati, è una parole inesistente nel loro vocabolario; d’altronde come possiamo dargli torto se la legge permette loro di
Accade sempre in ogni epoca di crisi e di trapasso: chi sta al fondo del barile, all’ultima fila di sedie, inchiodato alla propria condizione per forza o per necessità, non sarà inteso come persona da trattare, ma un numero da contenere e incapacitare. Carcere, sempre più carcere per risolvere problemi complessi che mettono in ginocchio una società, come a dire è sufficiente buttare via la chiave, omettendo di ricordare che prima o poi invece si esce da quella sorta di terra di nessuno, a volte con i piedi in avanti, altre con le proprie gambe, ma con lo sguardo che non ravvisa alcuna direzione. Norme, decreti, leggi di nuovo conio, ognuno a scandire le proprie ragioni, parole contrapposte che avvisano del pericolo carceri svuotate dai criminali, di condoni, amnistie, e chi più ne ha, più ne metta. Eppure alla linea d’arrivo, poco meno di qualche centinaia di detenuti usciranno, non ci sarà alcun sollievo nell’inferno carcerario per nessuna delle sue componenti, non ci sarà possibilità di abbassare la recidiva, non ci sarà formazione né rieducazione,
vivere alle spalle del padre, sin quando non sono economicamente indipendenti? La maggior età per loro è solo emancipazione e realizzazione dei loro desideri, non certo la responsabilità di guadagnarsi da vivere. Economicamente dipendenti senza limite di età, significa crescere senza la propria dignità, essere persone senza un carattere proprio e senza voglia di lavorare, significa essere parassiti che succhiano sangue e denaro. Come detto la legge favorisce tutto questo indipendentemente dalla situazione lavorativa-economica del padre stesso (magari disoccupato). In pratica per il solo fatto che un ragazzo/a decidano di frequentare l’Università è già nelle condizioni di status protection,
della serie “mantienimi sino a quando mi trovo un lavoro”. Ma se il lavoro non si trova? Problema del padre che - per i giudici – deve adattarsi a qualsiasi lavoro e sottomettersi ai desideri di quelli che dovrebbero essere chiamati figli, non solo con l’obbligo del vitto e alloggio. Mancato rispetto delle regole: denunce civili, penali, ingiunzioni, pignoramenti, spese legali … Ma per i sapientini universitari tutto ciò è normale, hanno diritto - dico diritto - allo studio universitario senza sacrifici, quelli li lasciano ai padri. Obbiettivi unici il denaro e il non far nulla, valori appresi convivendo con madri a volte snaturate e senza sani principi. Maurizio Toffali
GENITORI
“Uniti per il bene dei figli ” Gentile direttrice Rosanna, per prima cosa desidero fare tanti auguri a quei padri separati che sono stati privati, con tanta crudeltà, della presenza dei loro figli. La Festa del Papà, senza i figli, è un dolore in più da vivere. Spesso sono accusati, ingiustamente, da donne che covano dentro una grande rabbia per i loro motivi personali. Oggi sembra che la donna voglia avere la sua rivincita verso il sesso maschile forse a seguito di un passato spesso discutibile. E chi paga, per queste situazioni, sono sempre i figli che crescono senza il padre accanto, ai quali manca non solo l’affetto, ma anche l’appoggio in alcune situazioni della vita che solo un padre può dare. I figli maschi amano la madre, ma si riconoscono nel padre e lo vedono come un esempio da imitare e un punto d’arrivo. Visto che in Italia abbiamo già pochi problemi, qualche cervello - io dico deviato - ha perfino proposto una legge - per agevolare le coppie omosessuali - nella quale i genitori vengono citati come Genitore 1 e Genitore 2. Qual è il Genitore 1? I figli nascono solo da una coppia
formata da un maschio e una femmina. Cosa c'è da cambiare, si chiedono in molti?! La prima parola che balbetta un bimbo è mamma e poi papà e dopo un po' di tempo gli occhi si incontrano e si riconoscono. Per questo motivo non mi piace quando una madre non vuole, o non può, occuparsi della propria creatura nei primi anni della sua vita. Naturalmente una società deve creare i presupposti in modo che la madre possa rientrare facilmente nell'ambiente lavorativo. Con la disoccupazione che oggi vive la nostra società, sarebbe auspicabile aprire alla donna altre strade già percorse e richieste nel passato tra cui riconoscimenti e remunerazioni per la donna che si occupa della casa, della famiglia, dell’assistenza in casa degli anziani ammalati, valutandola come una professione specializzata e non come la casalinga di un tempo, sempre sottovalutata, sottomessa e spesso sfruttata. Cordiali saluti e ringrazio per lo spazio concessomi. Edith
ALCOL
“Una testimonianza” Ricordo quando iniziai a bere alcol. Ero poco più che adolescente. Forse questo non c'entra nulla con l'alcolismo, ma già intorno ai 15 anni scoprii che un bicchiere mi aiutava a diventare con gli altri quel "leone" che desideravo essere. Per il gusto della trasgressione, accompagnai l'alcool alle sigarette. Fortunatamente non ho mai conosciuto o provato altre droghe. Non ho dei ricordi molto belli di quel periodo nonostante le bravate. A ripensarci, l'alcool era presente in tutte le occasioni, sempre. Qualcosa però cambiava. Il goccetto per tirarmi su cominciava a essere sempre più presente nella mia vita, soprattutto quando qualcosa non mi andava giù e non trovavo da solo il coraggio di affrontarla, oppure per aiutarmi a macerare nelle frustrazioni, nelle invidie e nei risentimenti che accumulavo. A 18 anni la progressione del mio bere cominciò farsi terribile, nel frattempo cominciai ad andare a lavorare in altre province, con altri amici, ma l’alcol non mi abbandonava mai. I miei migliori amici per un po' di tempo cercarono di aiutarmi, ma non sapevano cosa fare. Il mio problema diventava sempre più evidente. Da solo non riuscivo più a farcela, ormai mi richiudevo sempre più in me stesso. Preferivo restare da solo, a bere e a piangermi addosso. Non potevo accettare nemmeno che qualcuno mi amasse, perché io per primo ero disgustato di
me stesso. Poi l'ultimo periodo, il più nero. Un senso di vuoto spirituale sempre più profondo. La paura di accettare scontate soluzioni di generazioni precedenti la mia, cui mi ritenevo superiore. I lavori cambiano con gran rapidità, resisto un po’ di mesi e di nuovo l'inferno della bottiglia, ogni volta spero “forse sarà l'ultima volta” ma ogni volta le speranze svaniscono. Passa qualche mese, decido di passare una giornata "normale", al luna-park. con gli amici. Arrivati al tiro a segno non riesco a sparare. Mi tremavano le mani, per fortuna riuscii a non far accorgere di nulla agli altri. Ma scattò in me qualcosa che bastò a farmi trovare il coraggio di chiedere aiuto. E finalmente “Grazie ad un AMICO” arrivai in AA. Non è stato facile all'inizio, non è stata una passeggiata la mia crescita nel programma all'interno dell'associazione, ma grazie ad essa oggi la mia vita la vivo in modo diverso. Riesco a guardare negli occhi le altre persone, riesco ad amare senza paure, riesco ad accettare di essere uno tra tanti. Ma uno che comunque è stato molto fortunato, che ora ha trovato la gioia di vivere, che ha smesso di nascondersi e di fuggire. Se anche tu cerchi qualche gruppo di amici che siano presenti, se chiedi aiuto, telefona al 3343952277 gruppi di A.A. ce ne sono oltre 20 in Verona e Provincia. Luigi
solamente una nuova presa per i fondelli. A questa ipotesi di prevenzione ubriaca, di sicurezza a pochi denari, occorre aggiungere il capitolo della pena nella sua flessibilità e certezza, tant’è che c’è qualcuno che senza andare troppo per il sottile afferma che il cosiddetto “fine pena mai” non è applicato, addirittura non esisterebbe, anzi, con una ventina di anni di carcere scontati, si è belli e pronti all’uscita. Ho seri dubbi che questa boutade corrisponda al vero, mentre non ne ho nel ribadire che una pena che sancisce la fine di un tempo che non passa mai, un tempo che non esiste, che non ti assolve né perdona, un tempo bloccato, non è un’astrazione né una combine della mente, certamente non la pena dell’ergastolo. L’ergastolo c’è, non è vero che dopo vent’anni come per incanto le porte blindate di un penitenziario si spalancano, la legge contempla la possibilità di accedere a questo beneficio, ma la realtà è ben altra, infatti la liberazione condizionale non viene quasi mai concessa nei tempi stabiliti, se non con
una aggiunta di dieci o anche venti anni dai requisiti richiesti. Chi scrive ha scontato circa quarant’anni di carcere, quattordici in misura alternativa della semilibertà, da un anno ho usufruito della libertà condizionale, potevo accedervi dopo ventisei anni, con gli sconti di pena, intorno ai venti, ebbene solo ora sono ritornato un cittadino libero. Non cito me stesso per fare della polemica spicciola, nutro gratitudine sincera per le istituzioni che mi sono venute incontro, inoltre so bene perché ero detenuto, nulla mi era dovuto. Forse è un bene per i cittadini detenuti ed i cittadini liberi ricordare quanto ebbe a dire Aldo Moro sugli scopi e utilità della pena: « … è un giudizio negativo che va dato alla pena capitale, come alla pena perpetua, perché contraddicono i principi costituzionali in tema di pena: trattamenti contrari al senso di umanità e alla finalità rieducative, dunque l’ergastolo tanto è costituzionale e legittimo, in quanto non si applichi effettivamente». Vincenzo Andraous
Le Vostre Lettere
Aprile 2014
CAMBIAMENTI
VIVISEZIONE
“Dio e ... il Diavolo” All’unisono, i media, gli opinionisti, gli storici e l’opinione pubblica assicurano che papa Francesco passerà alla storia come il Papa che ha cambiato e che sta cambiando la Chiesa e il mondo. Nell’attesa del paradiso terrestre, nelle scuole aumentano i corsi obbligatori di omosessualizzazione coatta; a Londra (dove
fra l’altro si alimenta il riscaldamento con i feti abortiti) i cattolici non vengono assunti o sono licenziati perché tali; in Medioriente e in Africa, gli islamici martirizzano quotidianamente i poveri cristiani; l’aborto cresce esponenzialmente; l’eutanasia viene allargata ai bambini; le scuole statali censurano brani della Bibbia scomode
“Un diario raccapricciante” al pensiero unico dominante; le lobby gay inanellano una vittoria dietro l’altra e gli atei sotterrano l’ascia di guerra nei confronti della Chiesa. E se avesse ragione Flaubert, quando notava che è Dio che ha creato il mondo, ma è il diavolo a portarlo avanti? Gianni Toffali Verona
OMOFOBIA
“... o eterofobia?” Egregio Direttore, in merito alla controversa proposta di legge sull'omofobia vorrei elevare un forte grido di allarme per i rischi che comporta un intervento normativo in quella delicata materia. Una vera e propria emergenza democratica, dal momento che in gioco vi sono i diritti costituzionali della libera manifestazione del pensiero e della libertà religiosa. La libertà di coscienza, con la conseguente libertà di opinione, di scelte culturali e religiose, costi-
tuisce la base di quella sana laicità che l'Occidente ha recuperato dopo secoli di fatiche, di tensioni e di violenze, grazie anche al contributo della grande tradizione di vita e del magistero della Chiesa cattolica. Oggi su questa sana laicità del nostro popolo e della nostra società incombe un pericolo gravissimo. Si profila per la prima volta, a più di settant'anni dalla fine del regime fascista, il reato d'opinione, opera identificativa dei tempi torbidi delle ideologie stataliste,
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che parevano definitivamente consegnate alla storia. Si perché, chi manifesta dissenso sul "gender" (scelta sessuale) incorre in sanzioni penali, che potrebbero essere scontate, in alternativa alla detenzione ai servizi sociali in associazioni gay. Se la proposta di legge non venisse modificata dal parlamento, così com'è, senza esagerare, si può affermare, senza tema di smentita, di essere alla "rieducazione maoista". Giancarlo Maffezzoli
VIAGGIO A MEDJUGORIE E’ in programma dal 6 al 10 maggio un pellegrinaggio in pullman da Verona a Medjugorie. La partenza è prevista martedì 6 maggio con ritrovo a Porta Nuova (dietro Tempio votivo) alle ore 4.30 del mattino con soste durante il tragitto e arrivo in tarda serata a Medjugorie (pernottamento nelle camere casa famiglia con cena). Il secondo, terzo, quarto e quinto giorno è previsto il trattamento con pensione completa in casa famiglia con partecipazione alle liturgie proposte dal capogruppo e la salita al Podbrdo. Sabato 10 maggio dopo la colazione è prevista la partenza in direzione Verona, con arrivo in tarda serata. Quota di partecipazione: 290.00 euro totali (acconto da versare all’iscrizione ero 100.00). Informazioni e prenotazioni: Sorella Morena cell. 340.9555468 e/o presso Agenzia viaggi Numbernine tel. 045.8001107 (Claudio)
Mentre l'investigatrice Susie si trovava all'interno, i vivisettori hanno ucciso 92 cuccioli di beagle di 8 mesi, insieme a 10 madri, 15 gattini, e un numero indefinito di vitelli, conigli e altri animali. Milo, Tiggy, Sammy, Bailey, Freddie, Finn, Biffy, Ciottoli, Bottoni, Jake, Daisy, Rosie, Ambra, Barney, Marcus, Ronnie, Bracken: adorabili cuccioli di beagle che, come tutti i cuccioli, erano giocosi fagottini di energia. Le mamme e i cuccioli sono stati importati dall'Olanda o forniti da Harlan UK, una società di "produzione" di animali. Hanno potuto allattare i loro cuccioli soltanto per un paio di settimane. Usate come macchine da riproduzione e uccise una volta iniziati gli esperimenti sui loro figli (l'investigatrice ha tentato inutilmente di salvare almeno due delle madri). I cuccioli sono nati per morire, le loro brevi vite tragicamente stroncate solo poche settimane fa. Non hanno mai avuto modo di conoscere l'amore di una famiglia umana, la gioia di uscire per una passeggiata, non hanno mai visto il cielo, respirato aria fresca o senti-
to l'erba sotto le zampine. Sono stati invece portati via dalle loro madri a poche settimane per essere utilizzati negli esperimenti e le loro madri uccise dopo pochi minuti. I cuccioli stessi sono stati tenuti in vita solo per poche settimane prima di essere uccisi. Durante questo periodo, molti subivano regolarmente stressanti prelievi di sangue tramite grossi aghi infilati nelle loro piccole vene. Si sono dibattuti e hanno pianto mentre gli inetti “ricercatori” facevano, insensibili, il loro sporco mestiere. Poi un giorno i cuccioli sono stati uccisi, tramite una iniezione letale e i loro piccoli corpi tagliati e macellati per le parti che i “ricercatori” volevano analizzare. I cuccioli ancora vivi erano appena fuori dalla stanza in cui avvenivano le uccisioni, costretti quindi ad ascoltare e annusare ciò che stava accadendo ai loro fratelli e sorelle. Il 15 ottobre, l'ultimo cucciolo prima di essere ucciso, era pieno di angoscia e ha pianto e sofferto mentre i “ricercatori” hanno iniettato la dose letale nella sua piccola vena». Questa solo una piccola
parte del racconto dell'investigatrice su quanto avviene in questo laboratorio, tipico esempio di quanto avviene in tutti i laboratori del mondo. Esistono ormai molteplici metodi sostitutivi per questi studi di tossicologia, ma purtroppo non vengono impiegati, perché è costoso acquistare macchinari e modernizzare i laboratori, perché i "ricercatori" dovrebbero essere aggiornati, perché c'è un indotto economico enorme che ruota intorno a questo sistema. Come gli allevamenti di animali come la Harlan, i "produttori" di animali geneticamente modificati come topi e zebrafish, i costruttori di gabbie e di strumenti di contenzione, i produttori di mangimi per animali da laboratorio e tutti gli interessi che girano intorno ad uno stabulario. Per abbattere questo sistema serve la nostra voce, la voce di noi tutti, che per motivi etici, scientifici, politici vogliamo combattere contro questo orrore legalizzato. E' una questione di civiltà e di progresso. Coordinamento Antispecista
COMUNICATI Inoltre “La Via del Cuore” organizza “Quattro giorni indimenticabili” da martedì 6 a venerdì 9 maggio. Un pellegrinaggio tra borghi antichi e luoghi ricchi di spiritualità: 4 giorni e tre notti in autopullman visitando la Francia e i santuari da Laus, Lione, Paray – Le Monial, Taizè, Nevers e Ars. Costo per persona min 30 partecipanti 515.00 euro; costo per persona min. 35 partecipanti 490.00 euro. (Supplemento singola 130.00 euro). Per informazioni: agenzia viaggi Ruristour di Sommacampagna 045.8969142 oppure Dino 347.5274982; Flora 347.9779240
MERCATINO
Acquisto ceramiche, soprammobili, giocattoli, libri, cartoline, fotografie, figurine, fumetti, lampade, stereo, radio e dischi. Sgombero gratuitamente case e appartamenti. Tel. 347 9385584
Cronache
Cronache
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L’EVENTO. L’associazione veronese CLV Brik Team bissa il successo del 2013
Lego in vetrina a Model Expo
E’ trascorso un anno da quando sulla prima pagina de L’Altro Giornale comparivano sorridenti i componenti dell’associazione CLV Brik team di Verona in occasione del Model Expo 2013. Oggi, a distanza di 12 mesi, la storia si ripete: il gruppo di appassionati di Lego, con i famosi mattonicini hanno continuato il loro percorso, presentando al Model Expo 2014 appena concluso altre splendide opere che lasciano i visitatori a bocca aperta. CLV Brick Team di Verona è un gruppo di appassionati di mattoncini lego (AFOLs) nato circa 7 anni fa. In occasione del Model Expo Italy è riuscita a coin-
volgere ben 40 appassionati (Afols) provenienti da tutta Italia. Il gruppo ha così partecipato quest’anno per la seconda volta a Model Expo Italy portando delle MOC (realizzazioni originali, quindi non set ufficiali lego) fantastiche: dopo l’anteprima dell’anno scorso è tornata Piazza delle Erbe di Verona in mattoncini lego (più di 30.000 mattoncini), ampliata e rinnovata! Inoltre quest’anno negli spazi espositivi della fiera di Verona è stato possibile ammirare un diorama cittadino di circa 10 metri, una sezione con Set e Moc su Star Wars, un diorama ferro-
viario, un'ampia sezione di MOC Technic, una diorama Classic Space Vintage, un diorama city Vintage e una città in lego illuminata a led. Erano presenti inoltre alcune macchine movimento terra: Mercedes Actros (vigili del fuoco), scala 1/20 (4000 pezzi), Man TGS 26.440 scala 1/20 (2000 pezzi), Front Loader Caterpillar 980K scala 1/20 (3000 pezzi), Astra HD8 6x6 scala 1/20 (3000 pezzi), Excavator Caterpillar 345C L scala 1/20 (3000 pezzi), Scania R620 scala 1/20 (1000 pezzi). «Abbiamo inoltre voluto esporre una sezione tecnica con set vecchi di 30 anni con jeep 4X4 teleco-
IL LIBRO
“Sono solo canzoni” e spunti di narrativa “Sono solo canzoni…” è il nuovo lavoro editoriale di Gianfranco Iovino, giornalista e scrittore romano, veronese d’adozione, oltre che nostro collaboratore storico, che torna in libreria a due anni dal romanzo “Oltre il confine” con un esperimento narrativo insolito ed intrigante, nell’aver voluto unire alla musica la letteratura, regalandoci un’antologia di racconti brevi ispirati dai testi di alcune tra le più belle canzoni della musica leggera italiana. Come si legge nell’incipit del volume, è facile domandarsi cosa possano avere in comune pietre miliari della discografia come Anna e Marco di Dalla con Anche per te di Battisti, o Cenerentola innamorata di Masini con La cura di Battiato? Niente; se non che “sono solo canzoni…” dalle quali Iovino ha tratto libera ispirazione per proporsi al suo affezionato pubblico di lettori con una veste letteraria stuzzicante e imprevedibile, così da regalarci una nuova prospettiva della musica leggera, che sposandosi in un binomio perfetto con la narrativa, riesce ad avere nuove forme espressive e superfici fantasiose nelle quali spaziare per accorgersi che in una canzone c’è contenuto tutto un universo di emozioni. Il libro di Gianfranco Iovino, oltre che godere del Patrocinio morale della Provincia di Verona e del network radiofonico LatteMiele, ha una finalità benefica di assoluto riguardo, a cui ci ha abituato l’autore ad ogni sua nuova opera, in quanto i diritti d’autore sono sempre destinati a finalità benefiche, e questa volta è toccato alla Lega del Filo d’Oro, che quest’anno festeggia i cinquanta anni di attività sull’intero territorio nazionale con sedi e centri di accoglienza per i pazienti colpiti da plurideficenze fisiche
e motorie. Un libro intenso, fatto di tanti microcosmi entusiasmanti, attraverso i quali Iovino racconta la vita di ogni giorno affrontando temi sull’amore, la depressione, il dolore dell’anima, la solitudine e la violenza, regalandoci un volume unico nel suo genere, che già in prevendita sta riscuotendo un grandissimo successo. “Sono solo canzoni…”di Gianfranco Iovino, è edito da A. Car edizioni, al costo di euro 18,00 ed è disponibile in tutte le migliori librerie della città e della provincia veronese. Rosanna Pancaldi
mandate che i ragazzi potranno provare – afferma uno dei componenti del gruppo, il fumanese Oscar Fanna -. C’era un angolo con i set più significativi della saga di Star Wars, una
delle linee Lego di maggior successo: per l’occasione sono state ricreate le scene più significative di ogni film con sei riproduzioni ricche di dettagli. Il tutto in uno spazio esposi-
tivo di circa 100 metri lineari»…Ma non è finita qui: CLV Brik team è sempre in fermento e sta già pensando ad un monumento scaligero da realizzare». Silvia Allegri
IL COMPUTER AL SERVIZIO DELL’ODONTOIATRIA Capsule e ponti in 24 ore senza la “scocciatura” della presa dello stampo della bocca Il sistema CAD/CAM è un innovativo metodo altamente tecnologico che permette di costruire un restauro protesico in una unica Dott. Marco seduta. I materiali che si possono usare con questa tecnologia Castellani sono svariati,si possono costruire denti o ponti in resina fino ad arrivare a capsule in disilicato di litio (materiale altamente estetico privo di metallo) che hanno una durezza e una resistenza alla pressione 7 volte maggiore rispetto ad una corona in ceramica eseguita con la tecnica tradizionale. In cosa consiste? Il sistema CAD/CAM è composto da un dispositivo di acquisizione del dente da ricostruire (impronta ottica in 3D), da un software di progettazione tridimensionale e da una molatrice computerizzata. Questi tre elementi ci permettono di realizzare in una sola seduta un restauro estremamente preciso, resistente ed estetico. Il ricorso alle tecnologie digitali si è già affermato in numerosi campi medici. La produzione di restauri dentali con il metodo CAD/CAM è una pratica ormai consolidata.Ora il modello “analogico”, inteso come la comune catena di processi dal rilevamento dell’impronta convenzionale fino alla realizzazione del modello in gesso, viene digitalizzato in misura crescente. Come funziona? L’impronta digitale è il metodo più preciso ed innovativo di rilevamento dell’impronta. I dati immagine acquisiti per via endorale dall’odontoiatra vengono convertiti in un modello di dati 3D e trasmessi direttamente alla molatrice computerizzata. In questo modo, per numerosi casi di restauro non è più necessaria l’impronta tradizionale, operazione che risulta sgradita alla maggior parte dei pazienti. La modellatura digitale garantisce la precisione del lavoro, minimizza le fonti d’errore e accresce la soddisfazione dei pazienti. I vantaggi? Questo si traduce in reali vantaggi per i pazienti che risparmiano tempo ed evitano quelle varie sedute che, con i metodi tradizionali, erano necessarie al dentista per prendere le impronte e fare le prove dei manufatti nei diversi stadi della loro costruzione. Questo risultato è reso possibile dalla combinazione dell’innovativa tecnologia di ripresa digitale e dall’avanzato software 3D. La combinazione delle singole immagini riprese, assicura impronte ottiche esatte non solo nel caso di denti singoli, ma anche in caso di scansione seriale di più elementi. Gli affidabili modelli tridimensionali così ottenuti consentono di realizzare, oltre a faccette, corone, intarsi (ricostruzioni estese cementate) anche ponti provvisori e definitivi.
DOTT. MARCO CASTELLANI
Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369
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Cronache
Gennaio Aprile 2014 2014 PESCANTINA. Doppia commemorazione agli Istituti comprensivi 1 e 2
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PESCANTINA / L’IDEA
Shoah e Foibe: Un alberello a ogni bimbo mai dimenticare Servizi di
Lino Cattabianchi Doppia commemorazione per la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo agli Istituti comprensivi 1 e 2 di Pescantina, retti dalle dirigenti Elisabetta Peroni e Rossella De Vecchi. Agli incontri è intervenuto il commissario straordinario Rose Maria Machinè: «I nostri obiettivi – ha commentato - sono non dimenticare, ma soprattutto parlare alle giovani generazioni e stimolare in loro riflessioni su storia e attualità in relazione all’importanza del dialogo interreligioso e interculturale nella scuola e tra i giovani, mettendo al centro dell’azione formativa il principio di responsabilità individuale». Per le vittime del nazismo, dell’Olocausto e in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati si è svolto un incontro con gli studenti ed un altro si è tenuto per richiamare alla memoria le vittime delle foibe, l’esodo giuliano-dalmata e le vicende del confine orientale. Per la celebrazione del Giorno della Memoria gli alunni e le alunne dell’Istituto comprensivo n. 1 hanno preparato una presentazione power point con colonna sonora composta di brani musicali correlati alle immagini. Con le slides i giovani e le giovani hanno presentato
la propria riflessione sul senso che può avere oggi l’esperienza tragica della Shoah. All’Istituto comprensivo n. 2, gli studenti e le studentesse delle scuole primarie di Balconi e Settimo e le terze classi della Secondaria di Pescantina hanno realizzato diverse attività, dal disegno al canto, alla realizzazione di un’opera artistica curata insieme a Simone Butturini ed ispirata alla ricerca artistica di Anselm Kiefer. Infine è stato presentato un documentario intitolato “Pescantina per non dimenticare” nel quale sono stati ripercorsi gli avvenimenti salienti che hanno interessato questo territorio
durante la Seconda guerra mondiale con particolare riguardo a quelli inerenti al ritorno dei sopravvissuti dal Lager nazisti, che ha meritato la medaglia l’oro al merito civile. Anche per la celebrazione del Giorno del ricordo i due Istituti comprensivi hanno coinvolto gli studenti e le studentesse della scuola secondaria di primo grado in una attività di commemorazione con la proiezione del film “La città dolente” di Mario Bonnard e la testimonianza dell’esule fiumana Marina Smaila, accompagnata da Donatella Zuliani in rappresentanza della Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, sede di Verona.
CASA DI RIPOSO “IMMACOLATA DI LOURDES” Si è tenuta presso la casa di riposo "Immacolata di Lourdes" di Pescantina la nuova rappresentazione sacra ideata, diretta e coreografata da Stefania Fuss dal titolo "Meditazione sulla tenerezza". La rappresentazione è l'eco di un pellegrinaggio in Terra Santa fatto di recente da Stefania Fuss dove ha danzato nei maggiori luoghi santi in Israele e in Palestina. In forma meditativa, supportata da letture tratte dai testi sacri, cullate da dolci musiche celtiche ed ebraiche, l’opera ha messo in luce la maternità di Dio e ne ha evidenziato la profonda tenerezza “Ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia per dargli da mangiare”, tale, se riconosciuta ed accolta, da guarire l’essere umano nell’anima e nel corpo. Danza sacra contemporanea, musica anche dal vivo, il canto e la recitazione e la partecipazione dal pubblico degli anziani ospiti della casa di riposo, hanno tutti insieme dato vita a “Meditazione sulla tenerezza”, in uno scambio continuo tra performance e risposta affettiva di accoglienza del pubblico che in chiusura ha applaudito, vivamente commosso, l'uscita di scena sotto forma di danza degli artisti i quali, più che su di un palco, si sono sentiti "a casa". lo spettacolo si è avvalso dell’azione performativa di compagnia danza teatro Stefania Fuss; al piano: Renzo Marcolungo; cantante Laura; voce narrante: Antonietta Betteghella.
Un albero per ogni bambino registrato all’anagrafe: lo chiede il comitato “Pescantina Comune virtuoso” che ha presentato un’interpellanza al commissario straordinario Rose Maria Machinè. «Lo scopo – spiega Gianluca Godi - non è solo quello di riorganizzare ciò che la legge prevede con le nuove modifiche entrate in vigore pochi giorni fa. Infatti da molti anni questa prassi era stata formalmente adottata con la piantumazione di alcuni castagni dietro la Bocciofila. Ma poi tutto è caduto nel dimenticatoio e molti di questi alberi sono anche morti. L'intento del nostro gruppo è sensibilizzare le istituzioni comunali scegliendo tra gli ambiti di piantumazione tutte quelle aree verdi come i parchi, i parchi gioco, la strada alzaia, che da sempre hanno problemi di manutenzione». In questo modo inoltre, secondo il Comitato, i cittadini sarebbero direttamente coinvolti nella responsabilità verso l'albero del proprio figlio, ma anche nei confronti dell'area circostante. «L’obiettivo della legge – conclude Godi - è incentiva-
re gli spazi verdi urbani al fine di migliorare la qualità della vita e di avvicinare i bambini al rispetto per la natura, prendendoci cura degli alberi piantati per loro. Ogni albero piantato produce, infatti, ossigeno per due persone ed abbassa l’anidride carbonica prodotta dai gas di scarico. Come gruppo Pescantina Comune Virtuoso auspichiamo che l’Amministrazione comunale possa adoperarsi al riguardo attivando gli organi competenti ed individuando i luoghi adatti per la messa a dimora degli alberi».
ACQUE VERONESI: «L’ORO BLÙ È PREZIOSO» La disponibilità pro-capite dell'acqua è in costante diminuzione e le previsioni, considerati la crescita della popolazione globale, il cambiamento climatico e le economie emergenti, sono tutt'altro che rassicuranti. L'acqua è un bene comune, fonte di vita e non merce di consumo, una risorsa primaria da tutelare e difendere. Questo il messaggio che Acque Veronesi, la società che gestisce il servizio idrico in 74 comuni della provincia, anche quest'anno ha voluto trasmettere in occasione dell'evento che celebra l'"oro blu" in tutto il mondo. Domenica 23 marzo in piazza delle Erbe l'acqua di rubinetto è stata protagonista. L'obiettivo della manifestazione è stato ancora una volta quello di sensibilizzare e promuovere un uso consapevole e responsabile dell'acqua. L'acqua di Verona risulta essere una delle meno care d'Italia. Proprio per promuovere il concetto di sostenibilità, la giornata, organizzata in collaborazione con il comune di Verona, Amia e Agsm, presenti con i loro stand, è stata dedicata alle famiglie, bambini e anziani. Centinaia di persone sono state coinvolte in una serie di percorsi ludico-didattici e giochi interamente incentrati sull'acqua. Particolarmente apprezzati, soprattutto tra i più piccoli, i giocolieri con le loro enormi bolle di sapone. L'assoluta novità di quest'anno è stata una vero e proprio casting, che ha visto i cittadini veronesi protagonisti davanti alle telecamere, per proporre gesti e messaggi che saranno utilizzati nelle prossime campagne di sensibilizzazione. «L'acqua del rubinetto, in particolare a Verona, è di altissima qualità e controllata da migliaia di analisi - ha detto il Presidente di Acque Veronesi Massimo Mariotti -. Il suo utilizzo consente alla collettività di salvaguardare l'ambiente. Preferire l'acqua del rubinetto a quella imbottigliata, è un gesto di responsabilità perché permette di non consumare bottiglie di plastica, imballaggi e combustibili per il trasporto, il che si traduce in un minore conferimento di rifiuti agli impianti di trattamento ed una riduzione nell'emissione di gas inquinanti. A bere l'acqua di rubinetto, insomma, non ci guadagna solo il cittadino, visto che per un consumo medio una famiglia che decide di usare l'acqua potabile al posto della minerale può risparmiare più di 300 euro all'anno, ma anche l'intero ecosistema».
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCANTINA - Municipio, Farmacia, Panificio Adige, Imm. Fondo Casa BALCONI - Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ - Bar Dolce Vita, Alimentari Edicola SANTA LUCIA - Bar S. Lucia SETTIMO - Market 7 Stelle
Cronache
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IL CONVEGNO Si fa sempre più propositiva l'attività politica del gruppo di Forza Italia e del Gruppo Civico per Pescantina che ogni lunedì sera, alle ore 21, si ritrova nella sede di via Madonna 32 a condividere idee e proposte in vista delle elezioni amministrative del 25 maggio. «Un importante apporto - spiega il referente Manuel Fornaser - sta arrivando anche da persone nuove che si sono avvicinate al nostro movimento con la voglia di fare e di proporre idee utili per il paese. Il nostro gruppo sta lavorando anche con l'europarlamentare Elisabetta Gardini con cui si cerca di costruire un percorso diretto sui temi della salvaguardia del territorio per le pubbliche amministrazioni e sui programmi d'accesso ai finanziamenti europei». Molti i temi che il primo circolo della nuova Forza Italia ha aperto in provincia con Davide Bendinelli, Fausto Sachetto e Alberto Bozza vuole affrontare. «In primis - precisa Fornaser - il lavoro: bisogna cercare soluzioni di aiuto e di sostegno a chi lo perde. Nella mia esperienza di assessore al sociale ho visto molte famiglie che in breve tempo si sono trovate anche a Pescantina in una situazione preoccupante per la perdita del posto lavorativo da parte del capo famiglia. In secondo luogo, le imprese. Per questo ambito ci vuole un sostegno con agevolazioni per chi assume personale di Pescantina. Aiutare l'economia locale, serve a rendere più forte anche i lavoratori con più prospettive future. Altro punto fondamentale: il sociale. Per affrontare i problemi di queste difficili situazioni familiari e personali - continua Fornaser - si deve pensare ad investire in una più stretta collaborazione tra i nostri uffici e quelli dei Comuni limitrofi. Una più stretta sinergia tra Comuni può aiutare a proporre e a dare delle risposte migliorative in ogni settore delle attività comunali, anche nell'erogazione dei servizi sociali. L'associazionismo rimane, inoltre, una delle fonti sociali principali del paese e per questo va incentivato ed aiutato. I gruppi devono avere la possibilità di sfruttare le strutture comunali cercando di mantenerle vive e operative. Nei nove anni trascorsi prima da assessore poi da vice sindaco - ricorda Fornaser - c’è stato un notevole impegno nella realizzazione di centri polifunzionali nelle varie frazioni. Le nuove strutture che hanno un grande valore per la comunità, sono ora gestite da associazioni del paese e utilizzate da gruppi e cittadini in maniera continuativa. Ad Ospedaletto, sarà importante investire per realizzare la nuova struttura polifunzionale, creando uno spazio di ritrovo ed aggregazione per i cittadini. L'area adiacente alle nuove scuole medie è già definita ed esiste un mutuo di oltre 300mila euro per i lavori. La struttura aiuterà a sviluppare le attività tra gruppi locali; dal comitato sagra, agli anziani e alle iniziative che come servizi sociali ho da anni organizzato in questa frazione. Infine, la discarica. Sulla discarica di Ca' Filissine – conclude Fornaser - il gruppo di Forza Italia e gruppo Civico, si pone l'obiettivo di arrivare a chiudere l'impianto nel più breve tempo possibile e col minor impatto sulla popolazione. INSERZIONE A PAGAMENTO
Manuel Fornaser con Elisabetta Gardini
Il futuro delle pesche? Le prospettive della peschicoltura al centro del convegno “Quale futuro per la pesca veronese?” organizzato dal Mercato ortofrutticolo intercomunale di Bussolengo presieduto da Marco Dal Fior e dall’Osservatorio di agricoltura di Pescantina coordinato da Silvano Zampini, con il contributo di Valpolicella Benaco Banca. La situazione del Veneto, al sesto posto nella graduatoria delle regioni frutticole italiane, è stata delineata da Antonio De Zanche di Veneto Agricoltura: «Il fatturato regionale della peschicoltura è stimato in poco più di 10 milioni di euro con un calo degli ettari coltivati a pesche e nettarine. Dal 2000 al 2010 il numero di aziende agricole venete che coltivano pesche e nettarine sono calate del 51% e del 40%. I principali Paesi di destinazione continuano a essere la Germania (36%) e l’Austria (18%), ma negli ultimi anni stanno assumendo crescente importanza i mercati dell’Est Europa». Al termine del convegno sono stati consegnati premi ai vincitori e ai segnalati della 67° Mostra delle pesche tenutasi durante la sagra di San Lorenzo. La giuria composta da Giorgio Baroni, Filippo Moroni, Andrea Righi e Piero Spellini ha assegnato il Trofeo “Mercato ortofrutticolo” al miglior gruppo di varietà bianche, gialle e nettarine all’azienda agricola Diego e Mattia Zanetti. Danilo Zocca ha vinto il prestigioso trofeo San Lorenzo. L’azienda Paolo e Roberta Fugolo ha vinto il premio per la varietà “Bianca”; Adriano Furia ha sbaragliato il campo nella varietà Gialla e a Gianni e Flavio Castelli è andato il premio per le Nettarine. Altri premi speciali a Gianluca e Riccardo Fugolo per la varietà Ufo a pasta bianca; a Zampini Marco e Silvano per la Glohaven; a Matteo e Federica Marconi per la Summer rich. Per la Orion, riconoscimento speciale a Fiorenzo Girardi; per la Venus a Paola Peretti e Sergio Zambelli.
SANTA LUCIA / ADDIO MAESTRA LUISA
Un compleanno della maestra Luisa Aldrighetti Dolci
Addio alla maestra Luisa Aldrighetti Dolci, per tanti anni punto di riferimento della frazione di Santa Lucia, nella cui piccola scuola elementare ha insegnato dal 1949 al 1981, anno del suo pensionamento. Luisa Aldrighetti aveva cominciato ad insegnare nel 1949 alla scuola elementare di Canale di Rivoli che faceva allora capo alla direzione didattica di Caprino veronese. Originaria di Pescantina, dopo il matrimonio con Aldo Dolci si era stabilita a Santa Lucia ed era in breve tempo diventata una figura di spicco nella frazione. Ora la scuola elementare, dove Luisa ha insegnato per tanti anni, non c’è più. Ma rimane il ricordo di una maestra che aveva dato una forte caratterizzazione didattica, culturale ed umana a questa area periferica del paese. Un’impronta che molti ex allievi ricordano ancora. Una delle sue
I PIÙ BUONI ASPARAGI SULLE VOSTRE TAVOLE
Una tradizione ultracentenaria caratterizza l’Azienda Agricola Lotto Gabriele di Rivoli Veronese, forte di una cultura di coltivazione degli asparagi bianchi che si tramanda di generazione in generazione. Un’esperienza consolidata nel tempo quella di Gabriele Lotto, il maggiore tra i pochi produttori di asparagi rimasti nel comune di Rivoli. Il terreno su cui Gabriele lavora, in località Valli, è teatro di coltivazione del famoso asparago bianco di Rivoli fin dal 1904, quando Angelo Morando, vi si trasferì iniziando la sua attività di agricoltore. «Quest’attività – afferma con entusiasmo Gabriele Lotto – è la mia vita: è una passione che ho ereditato da mia madre. Con lei e mio padre ho iniziato a frequentare la campagna fin dall’età di quattro anni. Non è sempre stato tutto facile, ma grazie agli insegnamenti di mia madre, agli studi, alla ricerca di nuove sementi, nel 1994 la mia azienda riuscì a produrre 35kg di asparagi al giorno e nei cinque anni successivi la produzione fu più che triplicata». Gli asparagi bianchi prodotti dall’azienda agricola di Gabriele Lotto vengono venduti direttamente proprio in località Valli a Rivoli Veronese. «I nostri clienti – conclude il titolare -, sono sia privati che ristoranti della zona. Questi ultimi acquistano il 70% dell’intera produzione».
allieve, Enza Brentegani, a sua volta insegnante elementare a Domegliara, nella festa del 90esimo compleanno che la frazione aveva dedicato alla “sua” maestra il maggio scorso, ha ricordato con grande affetto i tempi lontani di quel piccolo centro rurale, immerso nel verde, quando
si parlava solo dialetto e la vita dei bambini era libera, a contatto con la natura ricca di ogni suggestione. «Siamo cresciuti portando nel cuore la tua dolcezza – ha sottolineato Enza -, il tuo sorriso, la tua serenità, la tua riservatezza: eri per noi maestra, donna, mamma».
Cronache
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BUSSOLENGO. Per la prima volta è stato eletto un amministratore dei ragazzi
INDIPENDENZA DEL VENETO
Consiglio young Carletti sindaco
La mozione non passa
Servizi di
Lino Cattabianchi Primo sindaco dei ragazzi del comune di Bussolengo è Elia Carletti, che frequenta la terza media. I suoi compagni di avventura sono Martino Biondani, assessore allo sport, Paolo Fracasso, assessore alle manifestazioni, Sofia Grava della minoranza, ma assessore alla cultura. Gli altri consiglieri sono Elisa Nicoloso, Davide Bertucco, Leonardo Milani, Silvia Trevisani, Roberto Roselli, Alessandro Cavalleri, Sala Olioso, Davide Sabaini e Andrea Cordioli. La cerimonia di insediamento nella sala consiliare. «Voi ragazzi – ha sottolineato il presidente del Consiglio, Ugo Piccoli - vi troverete a confrontarvi con due parole: autorità e responsabilità: sono i due poli dell’impegno amministrativo che vi state assumendo». «Oggi è un giorno molto importante – ha ribadito il sindaco Paola Boscaini - per noi e per tutto il paese di Bussolengo. E’ la prima volta che c’è un sindaco dei ragazzi e la sua elezio-
ne è avvenuta col voto unanime del Consiglio. C’è molto entusiasmo e molto spirito di servizio». L’elezione di Elia Carletti è stata decisa il 24 febbraio scorso da 550 elettori, divisi in nove liste. La proclamazione il 27 febbraio alla presenza del sindaco Boscaini, del presidente del Consiglio Piccoli, dell’assessore Cristiano Fontana e del presidente del Consiglio di Istituto, Luca Bernardi. «Il lavoro preparatorio –spiega la dirigente scolastica Morena Pedrotti è stato seguito dai professori Vanessa Fracaroli, Monica Martini e Giuseppe Simoncelli. Siamo molto contenti che
questo progetto realizzi in concreto il percorso di educazione civica dei ragazzi. Il lavoro si è concentrato tra l’autunno e la ripresa di febbraio. Per l’anno prossimo contiamo di partire prima. I ragazzi si sono calati nel ruolo con grande serietà». Presidente del Consiglio dei ragazzi è risultata eletta Elisa Nicoloso. Il programma del neosindaco Carletti prevede più spazio allo sport; uno sfruttamento migliore degli spazi inutilizzati; la manutenzione delle strade riparando i tratti più accidentati e aumentando l’illuminazione nei luoghi in cui scarseggia; la manutenzione
della scuola per garantire maggiore sicurezza; ampliamento della biblioteca e più spazio alle manifestazioni che coinvolgano persone di tutte le età, dai giovani alle persone anziane. «Siamo disponibili – ha concluso Carletti - a contribuire materialmente a queste iniziative, magari cercando di coinvolgere più ragazzi possibile«. «Sono punti che ci coinvolgono e che affronteremo in base alle disponibilità economiche e alle urgenze che si manifesteranno. Tutto il Consiglio ha preso atto delle proposte dei ragazzi. Confido nel prosieguo del lavoro» - ha concluso il sindaco Boscaini.
BUSSOLENGO. Il coro Montegaleto canta alla scuola Montresor Un giorno tutto particolare per gli alunni della scuola primaria “Beni Montresor” di via Martiri delle Foibe a Bussolengo: è arrivato il coro Montegaleto. «Una ventina di nonni – spiega il presidente Angelo Pinali - sono così tornati parecchio indietro negli anni e hanno frequentato per più di due ore la scuola elementare». Sotto la direzione di Julie Butturini, docente di musica alla Scuola media di Sant’Ambrogio in Valpolicella e anche del coro Montegaleto di Bussolengo, la formazione ha eseguito canti del repertorio a 4 voci per i tre gruppi di classi che si sono succeduti. «Una vera lezione – continua Pinali - che ha coinvolto in maniera attiva e pratica le scolaresche facendo ad esempio riconoscere le voci dei vari gruppi del coro, le caratteristiche timbriche, di volume e le sfumature e facendo riprodurre qualche ritmo o qualche melodia. I bambini hanno dimostrato capacità imitative straordinarie del ritmo come pure ottimo orecchio e ricordo delle melodie a loro familiari come quelle dell’Inno alla gioia di Beethoven, Me compare Giacometo, Quel mazzolin di fiori». La voce del basso Dino Udali, presentatore dei canti, ha saputo coinvolgere e tenere desto l’interesse e l’attenzione dei bambini. Molto soddisfatti i bambini e le insegnanti che hanno ringraziato il coro con un messaggio: «Ci piacerebbe sentirvi ancora e magari poter cantare con voi. Grazie perché ci avete regalato tanta allegria. Cordiali saluti dalla classe 4C e dalle maestre Sara e Rosa»
La mozione presentata dal consigliere Andrea Bassi sulla legge referendaria per l’autodeterminazione del Veneto non è passata in Consiglio comunale a Bussolengo. La discussione sulla proposta ha portato alla luce profonde differenze nell’impostazione del problema da parte delle minoranze. «Solo una trovata elettorale» per Barbara Setti del M5s, mentre per Stefano Ceschi, esponente politico del Pd, la proposta di Bassi «contrasta con la Costituzione». Più aperto l’appoggio di Massimo Girelli alla proposta Bassi: «Tutti parlano di partecipazione e poi quando il popolo chiede il referendum per esprimere il proprio pensiero, si arriva a conclusioni negative. Sono favorevole». Sul fronte della maggioranza, per bocca del capogruppo Alessandro Pasetto l’obiettivo del “Veneto stato, autonomo e indipendente” viene ritenuto difficilmente perseguibile e fonte di smarrimento. «Con la propaganda secessionista – ha concluso Pasetto - non si aiutano le famiglie ad andare avanti». Ha precisato la sua posizione Andrea Bassi, pro-
motore della mozione: «Non è una iniziativa della Lega nord, ma di cittadini veneti per portare la proposta di referendum per l’autodeterminazione nel Consiglio regionale del Veneto. C’è la possibilità di chiedere ai veneti cosa pensano di questa vicenda che nasce da una raccolta di firme. Occorre seguire la via della Catalogna che potrebbe staccarsi dalla Spagna appellandosi il diritto internazionale che contempla il diritto di autodeterminazione. Si tratta solo di capire se questo è un obiettivo che vogliono i veneti». «La battaglia – ha commentato Ceschi - si dovrebbe fare per togliere la regioni a statuto speciale dal momento che non ci sono più le situazioni che le hanno determinate». «D’accordo sulla partecipazione – ha puntualizzato Setti -, ma il M5 Stelle la fa con gli strumenti che ci sono». «Non credo che questa sia la strada corretta – ha sottolineato il sindaco Paola Boscaini - e che sia una battaglia di retroguardia». Al voto la mozione è respinta con 11 voti contrari, due favorevoli e 4 astenuti.
AVIS BUSSOLENGO/IL LUTTO L’ultimo saluto a Valter Fior Folla di amici ed estimatori per l’ultimo saluto a Valter Fior, presidente dell’Avis comunale dal 1997 al 2002, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore. Sotto la sua presidenza l’associazione dei donatori ha ricevuto un notevole impulso con convegni sui problemi dei cardio-trapiantati e della medicina palliativa alla presenza di personalità accademiche ed esperti di rilievo. Fior aveva intuito, inoltre che l'entusiasmo dei giovani unito all'esperienza degli anziani poteva essere una carta vincente per lo sviluppo dell'associazione.
Era nata così la mascotte Pimpaldo, il
pupazzo che riassume spirito dei giovani avisini. L’altro polo era stata l’apertura al mondo della scuola per educare i ragazzi alla logica del dono e, grazie alla disponibilità dei medici del Centro trasfusionale dell’ospedale Orlandi, gli studenti avevano compiuto le prime visite per osservarne da vicino l’attività. Infine il calendario Avis, distribuito annualmente alle famiglie, nato dai disegni dei ragazzi sul tema della raccolta del sangue. Molto attivo in parrocchia, Valter Fior collaborava con grande perizia tecnica e passione alla redazione del mensile “Come il pane”.
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Gennaio Aprile 2014 2014 BUSSOLENGO. Scambi di esperienze e di opinioni. La sede è in via San Valentino
Nasce Acat Sirius: l’alcolismo va k.o. Servizi di
BUSSOLENGO / IL MERCATINO “I creativi” pronti all’esordio Esordisce sabato 12 aprile dalle 9 alle 19 in piazza XXVI Aprile e in via Mazzini il mercatino di artigianato artistico “I creativi”. Questa iniziativa organizzata dall’Assessorato alle Attività Produttive, in collaborazione con il gruppo di artigiani e artisti guidati dalla signora Bianca Grasso, che vedrà la presenza di circa 30 espositori distribui-
Lino Cattabianchi
ti in piazza XXVI Aprile e via Mazzini, va ad arric-
A Bussolengo è da poco nata una nuova Acat (associazione club algologici territoriali, ndr) chiamata Sirius con sede in via San Valentino, all’ex Danese. Per contatti, 340.2183011; email, acatsirius@libero.it; fb Acat sirius. La nuova associazione nasce dai 4 gruppi precedenti che hanno dato vita il 27 gennaio scorso ad Acat Sirius. «Il club – spiega la portavoce, Martina Agnoli - è un’associazione che appartiene alle famiglie che lo frequentano per iniziare e poi consolidare il cambiamento di stile di vita assieme al loro congiunto e naturalmente smettere di bere. E’ una porta aperta per tutte le persone in difficoltà e la sua ‘medicina’ sta nel parlare di quotidianità e nello scambio di opinioni ed esperienze. L’incontro dura un’ora e mezza a settimana e il clima che si instaura è quello della comprensione e del rispetto. L’iniziatore del club è Vladimir Hudolin (19221996), uno psichiatra croato che ha avuto l’intuizione di prestare attenzione non soltanto al bevitore che cade nella dipendenza dall’alcol, ma anche a tutti i componenti della sua famiglia. La specificità di Hudolin è stata soprattutto nel considerare l’alcolismo come uno stile di vita sbagliato e non una malattia. I club si basano su questa convinzione e per questo non esiste un periodo di tempo esatto nel quale si deve riuscire a smettere di bere: ci saranno momenti alti e ricadute. Fondamentale è il coinvolgimento di tutti i componenti della famiglia per creare quel clima di solidarietà capace di motivare la persona con problemi di alcool a persistere nella scelta radicale di sobrietà». La diffusione dell’alcolismo è uno dei motivi per cui nascono queste esperienze. Il logo dell’Acat Sirius rappresenta una stella e al suo interno i colori ricordano simbolicamente il territorio con le montagne veronesi, la pianura e il lago. Al centro invece,come omaggio al paese di nascita dell’associazione, si trova lo stemma di Bussolengo. Conclude la portavoce: «L’azione sull’individuo attraverso un gruppo Acat può rappresentare una reale via d’uscita da questo problema. Puntiamo ad una collaborazione con tutte le Acat d’Italia per cercare di migliore la nostra società verso uno stile di vita sobrio, libero dalle dipendenze, partendo, perché no?, da qualche progetto con gli studenti nelle scuole».
BUSSOLENGO / L’ASSOCIAZIONE
“Noi” opera su più fronti Bilancio per l’associazione “Noi di Bussolengo”, presieduta da Ugo Piccoli, che opera in Mozambico ed è impegnata in diversi progetti di sviluppo e solidarietà. «Anche quest’anno – spiega il presidente - abbiamo cercato di operare su più fronti grazie ad un accordo col governo locale, con gli operatori della Diocesi di Maputo e con i padri Dehoniani che operano nella Zambesia. Gli accordi con il governo locale, prevedono la nostra presenza fino al marzo del 2015. A fine progetto faremo insieme una valutazione e, se positiva, chiederemo al governo mozambicano di rinnovare l'accordo per poter operare nei settori di nostra competenza ancora per due anni. Non mancano ovviamente le difficoltà, ma contiamo di superarle con l'aiuto di tutti». L’associazione Noi di Bussolengo tiene in piedi tre progetti: “Prema” attraverso cui si fornisce assistenza a 300 bambini della capitale tolti dalla discarica; il secondo progetto è un intervento di assistenza, formazione e avviamento al lavoro delle ragazze orfane di guerra ospitate dalle suore a Namacha.
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Infine il progetto Fojo nella Zambesia, dove Noi di Bussolengo è impegnata nella riabilitazione di una ventina di casette facenti parte di una vecchia missione distrutta dalla guerra civile. L’ultimo fronte che ha visto l’impegno di Noi di Bussolengo è l’emergenza sfollati.
Conclude Piccoli: «Nel 2013 con gli studenti dell'Università cattolica, e con l'aiuto finanziario di un benefattore di Bussolengo, abbiamo assistito gli sfollati per l'alluvione fornendo viveri e materiale di prima necessità. Anche quest'anno prevediamo di stoccare materiale di primo soccorso».
FOTONOTIZIA Angelo Vassanelli, della storica famiglia dei “Bonzi” è cavaliere al merito della Repubblica. La nomina è stata firmata il 27 dicembre 2013 dal presidente Giorgio Napolitano. L’onorificenza corona un percorso di presenza nel paese e di volontariato in più direzioni. Della classe del ’43, Angelo Vassanelli, o per tutti “El Bonzi”, è un uomo della Piazza XXVI Aprile, dove, da sempre, tiene il banco delle scarpe al mercato del giovedì. L’altra grande passione di Vassanelli è la politica, sempre al centro di tutti i giochi e di tutte le vicende che si sono susseguite nelle varie amministrazioni da 40 anni a questa parte. Il capitolo del volontariato vede il “Bonzi” tra i primi a dare vita alla Croce Rossa di Bussolengo. E ancora mille altri impegni: l’asilo Bacilieri, il Consiglio didattico, la cooperativa edilizia “La Famiglia”. Angelo Vassanelli
chire le proposte finalizzate a rivitalizzare il centro storico. In calendario ci sono anche gli appuntamenti di sabato 12 aprile , 10 maggio e 14 giugno. Dopo questo periodo di rodaggio il nuovo mercatino “I creativi” dovrebbe svolgersi ogni secondo sabato del mese per quasi tutto l’anno. Questa proposta si aggiunge al mercatino degli hobbisti in calendario ogni primo e terzo sabato del mese, al mercato agroalimentare a chilometri zero che si svolge in piazza XXVI Aprile ogni martedì mattina e al secolare mercato settimanale del giovedì che conta circa duecento banchi.
IL VOLUME / LA PRESENTAZIONE
“Il canale Biffis” spopola E’ stato un evento nell’evento la presentazione del volume “Il canale Biffis” scritto da Claudio Malini, stampato da Redaprint di Cavaion e promosso da Hydro Dolomiti Enel. Nella sala civica di Bussolengo, per la presentazione di questa prima monografia su un’opera di ingegneria che compie 70 anni, sono arrivate oltre 400 persone dalla Valdadige e dall’area del Baldo Garda. Presenti i sindaci di Rivoli, Caprino, Cavaion, Brentino Belluno, Bussolengo, l’assessore provinciale Carla De Beni. «Un evento culturale che ha mosso la gente – commenta Lorenzo Cattani, amministratore delegato di Hydro Dolomiti Enel - e che speriamo abbia un seguito nella ricerca e nell’approfondimento. Bisogna recuperare significati: perché il territorio è fatto in questa maniera? Quanti assetti territoriali sono stati interessati e toccati? Che senso ha un canale? Spero che questo sia solo un primo passo. Abbiamo deciso di diffondere gratui-
Claudio Malini
tamente il lavoro di Claudio Malini, tanto è radicato il legame fra il canale che la nostra società gestisce e la gente dei paesi che attraversa». L’autore ha ripercorso le tappe che hanno portato alla pubblicazione di un volume di oltre 300 pagine corredato di ricche illustrazioni con progetti, planimetrie e foto d’epoca che raccontano le varie fasi della costruzione. Lentamente si è andato delineando l’aspetto del territorio tra Pilcante di Ala e Bussolengo fino al Chievo, quale
ora appare dalla cartine. «Una costruzione imponente quella del canale Biffis – ha commentato Malini -, lunga 47 km, che dà energia ad un bacino di 800mila persone in modo assolutamente ecologico e rispettoso dei parametri di Kyoto, utilizzando solo l’acqua del fiume Adige. Realizzato quasi esclusivamente a mano, da più di mille persone impiegate ogni giorno dal 1938 al 1943, in piena seconda guerra mondiale, il Biffis è un’autentica epopea del lavoro dell’uomo».
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BUSSOLENGO - Municipio, Paradiso della Frutta, Macelleria Cordioli, Centro Anziani, Sanitaria all’Ospedale, Benin Casa-Farmacia, Distributore, Scampoli 4 Stagioni, Un Galleria Ramona, Farmacia Segala, Eurospin SAN VITO - Mini market S.Vito, Sede Avis - Studio Medico
Cronache
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PASTRENGO. Dal 1848 il Comune ricorda lo storico evento legato ai Carabinieri
AVIS “PIOVEZZANO-PASTRENGO”
La gloriosa Carica torna il 30 aprile
Assemblea e bilanci
Dal lontano 1848 il comune di Pastrengo ricorda nella mattinata del 30 aprile il glorioso evento storico della Carica dei Carabinieri. Quest’anno la cerimonia ufficiale è solenne con la presenza della fanfara a cavallo che scandisce i momenti celebrativi della rievocazione. La sempre suggestiva Carica ad opera degli Squadroni del 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo sul prato davanti all’Ufficio Postale concluderà la mattinata dell’ufficialità. La cerimonia del 30 aprile riveste grande importanza istituzionale per la comunità di Pastrengo. Nei giorni precedenti e successivi, l’anniversario
della Carica è arricchito di molti eventi di cornice, che la locale Pro Loco organizza e coordina in collaborazione con altri gruppi. Sulla piazza del Municipio sono esposti dal 25 aprile al 4 maggio i 300 disegni del Concorso artistico indetto dal Comune a tema “Il Carabiniere del futuro” riservato alle scuole di Pastrengo e Sanfront, il paese gemellato con Pastrengo per via dei natali del Maggiore Negri di Sanfront che ha guidato la Carica dei Carabinieri a Cavallo. La piazza del Municipio diventa in questi giorni di fine aprile il centro pulsante anche per due eventi musicali di cornice con accesso libero e gratui-
to. Domenica 27 aprile alle ore 17 - si esibisce la Scuola di danza ottocentesca del Circolo Tridentum nell’interpretazione del Gran Ballo Imperiale con danze che richiamano la magica atmosfera della Vienna dominatrice al tempo della “Carica”. Mercoledì 30 aprile alle ore 18 - sempre nella piazza del Municipio, va in scena un mega concerto sinfonico con 60 musicisti e un coro di 80 cantanti. Sono studenti di due scuole danesi in viaggio studio in Italia. Per l’occasione si esibiscono nell’opera “God in disguise” del compositore svedese Erik Larson. Nella giornata del 30 aprile sempre sulla piazza sono espo-
IL LIBRO. “Il profumo dell’universo” di Giorgio Sembenini Un libro che fa bene al cuore, di grandi e bambini. Giorgio Sembenini, pastrenghese di adozione, da qualche anno ha scelto il “paese dei tre colli” come sede ideale di “continua ispirazione”. Pittore raffinato e poeta delle “cose semplici”, questa volta Sembenini si è cimentato in un libro in prosa. “Il profumo dell’universo” è un volume che raccoglie 18 racconti brevi. «Ci voleva un poeta per suggerire ai bambini, ai ragazzi, a noi, di guardare con gli occhi del cuore - ha scritto Bepi Sartori nella prefazione -. Giorgio ci guida ad assaporare il profumo della vita che sta in tutte le cose che ci avvolgono, in ogni creatura, in un albero, in un filo d’erba, in un animale, dal più piccolo e apparentemente insignificante a quello che incontriamo ogni giorno». I racconti narrano storie fantastiche, dal sapore autobiografico, che svelano sentimenti di amicizia e sani principi. «Leggere i suoi racconti mi ha fatto incontrare un mondo fatto di cose pulite, di sentimenti sani, di gesti gentili - ha scritto ancora nella prefazione la poetessa Elisa Zoppei -. I suoi racconti fanno bene al cuore di adulti e bambini». Il libro, presentato al pubblico durante una serata organizzata dalla Biblioteca comunale di Pastrengo, ha riscosso un notevole successo e un particolare interessa da parte dei più giovani. B.G.
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ste alcune auto storiche già in uso dei Carabinieri. La più vecchia è una “Balilla” del 1935. Per chi vuole approfondire la storia civile e militare della zona, vengono organizzate( 25 e 27 aprile) anche visite guidate alle antiche corti e ville di Pastrengo-Piovezzano nonché ai Forti Austriaci del territorio, al Telegrafo ottico e al Fortino Belvedere affacciato sul campo di battaglia. Per informazioni: www.prolocopastrengo.it Albino Monauni
La Comunale Avis “Piovezzano-Pastrengo” riunita per l’assemblea annuale e per la sua festa. Doppio appuntamento per l’Avis Comunale “Piovezzano-Pastrengo”. Nel mese di febbraio si è tenuta l’assemblea annuale dei soci per approvare il bilancio di un anno di attività mentre il 9 marzo l’associazione ha celebrato la Festa per il 47° anniversario di fondazione dalla Comunale Avis “Piovezzano-Pastrengo”. «Quest’anno abbiamo voluto festeggiare l’anniversario di fondazione proprio nei giorni in cui la nostra Comunale Avis è nata - ha detto la Vicepresidente Paola Marai, ricordando che l’appuntamento annuale negli anni scorsi si era tenuto sempre in ottobre -. Dal quel lontano 5 marzo 1967, quando 25 donatori si misero assieme per fondare la sezione comunale, l’associazione è cresciuta raggiungendo oltre 180 adesioni, tra soci donatori ed ex donatori». Nel corso dell’assemblea annuale che si è tenuta a febbraio l’associazione ha fatto il bilancio delle attività e dei programmi realizzati nel corso del 2013. «Anche quest’anno purtroppo abbiamo registrato un calo di donazioni, come del resto in tutta la provincia di Verona. Ma la notizia positiva è che ci sono stati ben 13 nuovi donatori». La Vicepresidente ha voluto poi sottolineare un altro aspetto molto importante: «Per compiere appieno la nostra mission, quella cioè di invitare più persone possibile alla donazione, quest’anno abbiamo contattato personalmente 26 ragazzi che nel 2013 anno compiuto 18 anni: due di loro sono già donatori ed altri hanno promesso di impegnarsi per diventarlo. E’ stato comunque un anno ricco di iniziative, molte delle quali ben rodate e collaudate, altre invece nuove ed inedite». La Vicepresidente, tra tutte le attività svolte, ricorda la pubblicazione del libro Comunale Avis Piovezzano-Pastrengo – 1967-2012 Cenni di storia di Pastrengo e di Piovezzano”. Il libro è stato regalato ad ogni famiglia di Pastrengo e di Piovezzano. «Questo nostro regalo – ha concluso Marai - vuole essere un messaggio di buon auspicio per tutti coloro che credono nei veri valori: la solidarietà, l’altruismo, la gratuità del dono e l’amore fraterno». Bruno Gardin
PIOVEZZANO. In scena la commedia “Tango Monsieur?” E’ di scena sabato 26 aprile alle ore 21.00 presso il teatro Leardini di Piovezzano la commedia brillante “Tango Monsieur?” di Aldo Lo Castro con la compagnia teatrale “I duex”. Questa volta non si parla in dialetto, l’ambiente rappresentato non è popolare. Siamo nella casa signorile di un latin lover che fa un pò di confusione nel gestire in contemporanea tante relazioni sentimentali. Immaginate il dongiovanni Marco, innamorato dell’amore materializzato in tre sue donne: la morosa Clelia, la moglie Amanda e Stefania. Arriva però per il poligamo Marco il momento della stanchezza e della riflessione e Marco decide di sganciarsi dalle tre donne. Così pensa di convocarle ad un appuntamento comunitario, convinto che, trovandosi le “sue donne” assieme e scoperto di avere un uomo in comune, entrino in guerra l’una contro l’altra e lo lascino libero per loro autonomo abbandono di campo. Ma così non è! Vendetta sia con fantasia e immaginazione femminile che straripano in un crescendo di situazioni paradossali ed esilaranti. Ingresso libero - info www.prolocopastrengo.it tel. 348.4424694. A.M.
Cronache
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SONA. Maggioranza e minoranza insieme per risolvere il problema di Ca’ di Capri
SONA / L’INCONTRO
Discarica al centro Il Comune è unito
Risparmio energetico
Il Sindaco, la maggioranza e quasi tutta la minoranza lavoreranno assieme per trovare una soluzione al problema della discarica di Ca’ di Capri. Questo uno dei notevoli risultati emersi durante il consiglio comunale di Sona di mercoledì 12 marzo. Tutta la minoranza ha optato per la collaborazione, tranne il consigliere Enrico Cordioli – PD e Lista Civica Nuove Prospettive, l’unico che si è smarcato. «È stato un notevole risultato – ammette il Sindaco Gianluigi Mazzi – perché su queste questioni tutti siamo coinvolti, non solo la maggioranza o la minoranza e devono essere lasciate perdere eventuali posizioni che possono mettere in difficoltà reciproca le parti: qui si tratta di ottenere il massimo possibile per il bene della comunità, non di trovare la soddisfazione di qualche amministratore». Durante il Consiglio, a seguito di un lungo confronto con i capigruppo, il Sindaco aveva ottenuto di far ritirare la mozione che avrebbe obbligato l’Amministrazione a ricorrere al TAR con la motivazione che tecnici e consulenti legali (tra cui lo stesso avvocato scelto a suo tempo dagli ex sindaci
Bonometti e Mazzi) sono al lavoro da tempo per recuperare tutte le informazioni possibili per giustificare e rendere percorribile un ricorso. Ma c’è stato un colpo di scena inaspettato. «Prima di ratificare questa decisione in aula consiliare il consigliere Cordioli che aveva partecipato e convenuto sul ritiro della mozione – continua il Sindaco - si rifiuta di dare seguito all’accordo e legge in aula un lungo comunicato con toni molto pesanti rivolti a me e alla maggioranza tra lo sbigottimento sia dei consiglieri di maggioranza sia di
quelli dell’opposizione. Alla fine la mozione è stata votata dal solo Cordioli, in quanto anche la minoranza si è astenuta. Ad oggi, tra l’altro, non abbiamo elementi tecnici convincenti per un ricorso – prosegue il Sindaco -, e siamo in attesa di chiare evidenziazioni: non si fa un ricorso tanto per fare! Detto ciò, occorre che Comitato cittadini, Amministrazione e uffici lavorino assieme in un tavolo di confronto, senza passare da un partito e da una mozione in consiglio comunale: questo è un tema di tutti che merita un confronto ancora più efficace,
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: LUGAGNANO - Unicredit, Centro Vesalius CASELLE - Bar alla Chiesa, Market Petaio SOMMACAMPAGNA - Municipio, Funghi Perlini, Panificio F.lli Falchetti, Parrucchiere, Farmacia Comunale, ASL Guardia Medica, Circolo Ricreativo Anziani, Farmacia Donato CUSTOZA - Centro Sociale SONA - Municipio, Farmacia Comunale PALAZZOLO - Spaccio Manzati, Panificio Tacconi S.GIORGIO IN SALICE - Alim. Panificio Oliosi, Perbacco Caffe
tra cittadini e amministrazione. Per la mancanza di rispetto dell’accordo raggiunto, il PD e la lista civica Nuove Prospettive di Cordioli si sono automaticamente autoesclusi dal tavolo di collaborazione con l’Amministrazione, ove saranno presenti tutte le altre forze politiche. PD e Nuove Prospettive hanno scelto di spostare il tutto sullo scontro politico invece di pensare al bene di tutti collaborando assieme. Se ne assumeranno le responsabilità. Per questo abbiamo invitato ufficialmente il Comitato a fissare un incontro con l'Amministrazione: cercheremo di portare al tavolo i tecnici e le competenze interne al nostro gruppo per un dialogo costruttivo. Se il Comitato possiede dati di importanza evidente ci riserviamo di prendere ulteriori decisioni. Per quanto riguarda invece l’impegno politico di chi oggi è in minoranza, ho chiesto al consigliere Gualtiero Mazzi di favorire un contatto quanto prima con l’assessore regionale Maurizio Conte, della Lega, affinché riceva sindaco, assessore e consiglieri di minoranza, in tempi ristrettissimi, e ci spieghi le linee adottate dal suo assessorato in materia di cave/discariche, con particolare riferimento alla Ca’ di Capri». L’Amministrazione ha in questi giorni proposto un’azione di disponibilità immediata di accesso al materiale necessario e un affiancamento all’operazione che farà il comitato per un eventuale ricorso.
Folta partecipazione di addetti ai lavori e semplici cittadini in Sala consiliare a Sona nella serata del 25 marzo per cogliere il meglio delle informazioni su ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico. L’incontro, uno dei tre organizzati dall'Amministrazione comunale di Sona attraverso l'Assessorato al lavoro e alle attività produttive, aveva lo scopo di essere vicini alle imprese edili, alla popolazione, al mondo della imprenditoria locale. L'attività edilizia a livello comunale rappresenta il 22% del mondo imprenditoriale ed economico locale. Merita quindi tutta l'attenzione che l'ente locale può favorire per una ripresa ed una importante innovazione nel settore. «Oggi più che mai - ha esordito l'assessore Luigi Forante l'attenzione della municipalità deve essere un segno tangibile per un cambio di direzione. E noi questo vogliamo fare. L'incontro che abbiamo voluto promuovere insieme al Sindaco vuole essere un momento importante per fare rete, sistema, condividere con la popolazione l'attenzione al bene casa. Le agevolazioni ed i benefici fiscali che il legislatore ha voluto porre in essere da anni, e che di fatto ha prorogato, sono sicuramente un forte sostegno anche perchè le piccole e medie imprese possano continuare a svolgere un sostegno all'economia locale». L'introduzione sotto l'aspetto urbanistico è stata delegata all'architetto Gianfranco Dalla Valentina
che ha posto in evidenza la crisi settoriale. L'importante patrimonio edilizio ancora disponibile sul mercato ed invenduto. Il calo dei prezzi, la difficoltà per molte imprese a vendere, il consistente impegno con il mondo bancario. Anche la chiusura delle imprese con la disoccupazione. L'esigenza di guardare con occhio diverso anche le aree da porre in edificabilità, un nuovo modo di rapportarsi con il territorio da parte dei privati e degli uffici pubblici territoriali. L'importanza delle ristrutturazioni degli immobili esistenti, gli ampliamenti dell'esistente, l'urbanizzazione sono stati gli argomenti trattati dall’ ing. Giovanni Amantia, in qualità di termotecnico, che ha posto in evidenza quali siano i canali che la norma giuridica considera. In particolare l'iter procedurale per poter attingere alle agevolazioni fiscali, il perdurare nel tempo, gli abbattimenti sul reddito sia per i privati che per le imprese. Infine gli adempimenti con l'ENEA. La normativa fiscale specifica con le implicazioni specifiche relativamente al singolo contribuente sono stati invece ampiamente dettagliati dal fiscalista Josè Zandotti. Lo stesso ha inoltre posto in evidenza la miriade di implicazioni derivanti dalla continua modificazione nel corso degli anni da parte del legislatore per quanto attiene le modalità di "scarico" nella dichiarazione dei redditi del singolo. Riccardo Reggiani
SONA. Luigi Castioni diventa Cavaliere: “Gigi Gomme” avrà gioito da lassù Una cerimonia importante e suggestiva per la comunità di Sona ha caratterizzato la seduta del consiglio comunale del 12 marzo scorso. Da parte del Sindaco é stata consegnata alla famiglia l'Onorificenza del Cavalierato conferita dalla Presidenza della Repubblica a Luigi Castioni, meglio conosciuto dai più come "Gigi Gomme". La pratica per l'ottenimento del titolo era iniziata già da tempo e Luigi ci teneva molto. Destino ha voluto che la comunicazione ufficiale arrivasse in ritardo per Lui, che ci ha lasciato lo scorso agosto. Ma, come sottolineato nei vari interventi, sicuramente Gigi ne ha gioito ugualmente e lassù di certo ha organizzato una festa. Di lui rimane un ricordo indelebile e l'esempio tangibile di cosa è il volontariato e la disponibilità senza interesse personale. Ciao Cavalier "Gigi Gomme" e grazie!
Cronache
Gennaio Aprile 2014 2014
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SOMMACAMPAGNA
SOMMACAMPAGNA. La Casa di Riposo Campostrini ha celebrato i compleanni
“Nonni” in festa Musicoterapia e gli anziani Angela, 107 anni Servizi di
Claudio Gasparini In marzo sono stati festeggiati i compleanni degli ospiti alla Casa di Riposo G.A. Campostrini. Sette residenti, Ugo 76 anni, Bruna 80, Alice 84, Fausta e Osvaldo 85, Nerina 87, Giuseppe 95 con l’animazione del gruppo teatrale Gino Franzi con esibizione stile anni ‘30. Ospite d’eccezione Angela Bondardo, nata a San Bonifacio nel 1906, che lo scorso primo dicembre ha spento 107 candeline e che veleggia verso i 108. E’ l’ultima di
Angela
sette fratelli, tre femmine e quattro maschi, il più
SOMMACAMPAGNA. Viaggio in Toscana: i dettagli Coinvolgente la presentazione, di quelle che ti fanno desiderare di essere presente sui luoghi, della Via Francigena in Toscana, organizzata dal comitato della biblioteca di Sommacampagna, in preparazione della gita programmata per i primi tre giorni di maggio, tenuta dalla professoressa Renata Semizzi. Laureata in storia dell’arte medievale con indirizzo della miniatura, sul cui tema ha pubblicato diversi articoli, è studiosa della liturgia, dell’iconografia del duecento italiano ed è specializzata in storia delle arti minori con tesi in incisione rinascimentale. Collabora da tre anni con Telepace realizzando documentari di storia dell’arte, organizzando visite guidate in Terra Santa ed archeologiche in Israele, che considera la sua seconda patria. Insegna al liceo artistico di Verona Nani-Boccioni dopo l’esperienza fatta al liceo classico cittadino ad indirizzo europeo Agli Angeli. «L’itinerario di Sigerico – ha illustrato la professoressa - è la relazione di viaggio più antica con riferimento alla Via Francigena o Romea, il percorso di pellegrinaggio che da Canterbury portava a Roma e che costituiva, in epoca medioevale, una delle più importanti vie di comunicazione europee. L’itinerario fu compiuto nel 990 da Sigerico di ritorno da Roma dove aveva ricevuto il Pallio dalle mani del Papa. L’arcivescovo inglese descrive le 79 tappe del suo itinerario verso Canterbury, annotandole in un diario. Milleseicento chilometri percorsi perlopiù a piedi con una media di 20 km al giorno». L’imminente viaggio in Toscana «è un pezzo della Via Francigena – fa presente la Semizzi. I partecipanti toccheranno paesi non propriamente della stessa ma che sono tra i tesori del monachesimo occidentale. Tre monasteri; le Abbazie di Monte Oliveto, di Sant’Antimo e di San Galgano, assolutamente da visitare. Se l’anno scorso si è vissuto più l’aspetto del “pellegrinaggio che va”, questa volta vediamo come lo stesso tange la vita monastica, questo bellissimo aspetto cui si affianca l’arte con tesori del rinascimento italiano particolarmente importanti». Descritti dalla Semizzi con dovizia di particolari catalizzando l’attenzione del numeroso pubblico.
anziano con 20 anni più di lei. Una signora esile Angela, dotata di una serenità che ti trasmette e di una lucidità di mente invidiabile. Riferisce di aver studiato poco, si fa per dire per l’epoca, «solo fino alla quarta elementare – precisa lei -. I miei genitori, Antonio e Maria Matilde, avevano campagna e bisognava lavorare. Ho passato la mia infanzia giocando e lavorando come tutti in quei tempi. Facevo la magliaia». A 23 anni si sposa e si trasferisce a Milano con il marito che fa l’autista. Ha avuto due figli: Renzo, morto giovane negli Stati Uniti dove si era trasferito, e Lucia, che ha perso due mesi fa, anche lei ospite della Campostrini dove Angela, sola a Milano, si era trasferita il 24 gennaio scorso per starle accanto. «A Milano ho fatto una vita tranquilla, riservata, ho continuato a lavorare in casa con la mia macchina da magliaia. Mandavo fuori i biglietti per propagandare la mia attività» -
ricorda. Ha vissuto due guerre nonna Angela, che dice non aver nessun segreto particolare per restare così in forma. «Ho sempre mangiato sano, possibilmente fatto in casa, poco ma di tutto e un mezzo bicchiere di vino rosso non deve mai mancare, aiuta a digerire – afferma -. Raccomandazione, masticare bene. Poi tanto movimento, passeggiate di mattina presto quando l’aria è più buona, e bicicletta». Gli viene in mente quando inforcava la bicicletta da corsa del fratello a sua insaputa, mentre dormiva. «Una volta sono caduta e l’ho portata a casa mezza rotta. Quante parole mi sono presa». Non ha un buon rapporto con le medicine che non le sono mai state indispensabili. Lamenta un unico disturbo, l’udito. «Gli anni sono tanti, perciò qualcosa devo pure avere» - sdrammatizza. Ama sfogliare le riviste e lavora ancora ad uncinetto da sempre la sua gran passione. «Faccio dei centrini, altrimenti ci si annoia».
“Musicoterapica e anziani: il suono della vita” è il titolo del progetto in pieno svolgimento alla Casa di Riposo G.A. Campostrini di Sommacampagna con cadenza settimanale. E’ tenuto dalla musicoterapista Chiara Paganini. Importante la presenza dell’educatrice interna Marta Feltrinelli, il cui contributo è prezioso per porre in atto l’aspetto terapeutico attraverso una sinergia di differenti punti di vista e competenze. E’ proposta musica dal vivo attraverso la chitarra, la fisarmonica, il flauto traverso e strumenti idiofoni. Ogni proposta musicale è messa in atto in forma ludica per trovare un contatto diretto con i partecipanti e calibrata sul momento in base alle
NOTIZIE IN BREVE Fausta Piccoli e Nicola Pasetto presenteranno domenica 27 aprile alla Pieve di Sant’Andrea alle ore 16 il libro “Il Maestro di Sommacampagna” che ripercorre la vicenda di una bottega d’arte itinerante tra Trentino, Lombardia e Veneto nel secondo trecento seguendo le orme di un artista misterioso, anche nelle origini, quasi certamente bresciane, che ha lasciato tracce inconfondibili della sua maestria in un lunghissimo itinerario che si è fermato, con tutta probabilità nel 1384 nel Veronese. Da qui in nome “Maestro di Sommacampagna” attribuitogli nel 2002, dopo lunga ricerca, dallo studioso trentino di storia dell’arte Ezio Chini. Terranno una relazione entrambi gli autori. Sarà presente anche Walter Iori presidente dell’ Associazione G.B. Lampi di Cles che ha sponsorizzato il libro.
risposte emotive degli ospiti. «L’obiettivo – comunica il presidente Roberto Braggio – è favorire un clima ed un contesto all’interno dei quali i “nonni” presenti possano fare l’esperienza dell’ascolto empatico. La condivisione di uno spazio comune di ascolto rafforza la fiducia in sé e si può rivalorizzare l’ambito relazionale. Riattivare inoltre in senso positivo i processi piscio-fisici, mnemonici ed emotivi compromessi dal deterioramento fisico e psicologico». E’ il secondo progetto proposto all’interno della Residenza per anziani Campostrini, struttura d’eccellenza sotto vari punti di vista. Si distingue per l’attiva e gradita animazione proposta, con continui eventi settimana dopo settimana, seguiti direttamente dal presidente e dall’animatrice Marta Feltrinelli, sabato e domenica compresi. «Ringrazio i Clown Vip di Verona – afferma ancora Braggio -, i numerosi gruppi musicali e i singoli musicisti, tra cui Luigi Caliari, che periodicamente e gratuitamente offrono il loro contributo in favore dei residenti». E’ disponibile il sito www.cdrcampostrini.com.
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Cronache
Aprile 2014
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PARLA L’ASSESORE FACCIOLI. Da Corte Grande ai posti auto
MOZZECANE / CANI A SPASSO
Lavori e opere a Mozzecane
«Multe a chi sporca in giro»
Servizi di
Claudio Gasparini Con la realizzazione della piazza di San Zeno da cui è stata ricavata la strada di uscita per le auto dei residenti di “Corte Grande”, per motivi di spazio era stato eliminato, a suo tempo, un magazzino del centro sociale. «La nostra amministrazione sin dall’insediamento – spiega l’assessore alle frazioni Simone Faccioli – si era impegnata ad ampliare gli spazi con la realizzazione di un vano di aderenza nel lato ovest per una nuova cucina. Cosa che abbiamo realizzato nel mese di gennaio collegandola, con una rampa di accesso, al parco esterno del centro». L’intervento ha reso più funzionale l’immobile per le numerose attività svolte dall’Associazione Famiglie Insieme, che ha in comodato questo immobile di proprietà comunale, per la comunità della frazione, presepio vivente, carnevale, sagra, innumerevoli iniziative durante tutto l’arco dell’anno. «Siamo poi intervenuti –
Simone Faccioli
continua l’assessore – con il completamento delle opere esterne, con la messa in opera di pozzi perdenti per la raccolta delle acque piovane, la costruzione del marciapiede in cemento lungo il perimetro dello stabile, il posizionamento di un cancello pedonale per collegarsi con la chiesa ed infine la sistemazione del terreno con semina all’interno del centro». La nuova cucina sarà inaugurata domenica
13 aprile alle ore 11 con benedizione del parroco don Vittorio. Taglio del nastro, quindi rinfresco per tutti i partecipanti. Sono stati inoltre eseguiti lavori di riqualificazione del parcheggio e piazzale antistante l’edificio, sempre di proprietà comunale, a Grezzano, adibito a scuola materna e centro sociale, a seguito della richiesta della polisportiva San Valentino che gestisce il centro. «Lavori indispensabili – evidenzia Simone Faccioli – in quanto lo spazio esterno non era utilizzabile; essendo la superficie in ghiaino non uniforme si formavano ad ogni pioggia pozzanghere. Siamo quindi intervenuti con la realizzazione della rete di smaltimento acque piovane, l’asfaltatura del piazzale, la stesura di cordoli per delimitare le aree verdi e la sostituzione del cancello pedonale e carraio d’ingresso. E’ stata data la possibilità alle associazioni che gestiscono gli spazi ricreativi di operare in maniera più idonea in favore dei residenti».
Gli uomini amano da sempre i cani, partecipi delle gioie e delle tristezze dei loro “padroni”. Tanti poeti ne hanno elogiato le qualità. Una delle più antiche e commoventi storie che testimoniano l’infinito amore del cane verso l’uomo è quella di Argo, il cane di Ulisse, che riconobbe, per primo tra parenti e familiari, la voce del padrone dopo tanti anni. Il rispetto è loro dovuto. Ciò non esime i proprietari dall’osservanza di regole basilari di civile convivenza per non recare disagi ai concittadini. Questo il senso dell’ordinanza che il sindaco di Mozzecane ha sposato in toto e che era partita dal sindaco di Castel d’Azzano, comune capofila del comprensorio: Vigasio, Buttapietra e Mozzecane. L’ordinanza del sindaco Tomas Piccinini, datata 18 marzo scorso obbliga i conduttori di animali, nei luoghi pubblici sul territorio comunale, all’asporto degli eventuali escrementi e a tal fine, ad avere con sé quanto necessario per provvedere alla rimozione (costituita al minimo da un sacchetto in carta o in plastica). «L’ordinanza fa seguito alla precedente del 2012 che prevede l’obbligo da parte dei Vigili
Francesco Liccardo
Urbani di multare il proprietario del cane che non raccoglie le deiezioni – illustra il consigliere delegato alla Polizia municipale Francesco Liccardo –. Ora andiamo oltre, sanzionando anche chi non dimostra di avere con se il necessario per la raccolta della deiectio, come la chiamavano i latini. Chiunque sia sprovvisto dell’attrezzatura prevista o si rifiuti di mostrarla al personale preposto al controllo, sarà assoggettato alla sanzione amministrativa. La Polizia Locale eseguirà a tal proposito dei controlli, anche in borghese. Ho fatto predisporre un apposito volantino in collaborazione con il consigliere
delegato all’ecologia Antonio Faccioli – fa presente il consigliere Liccardo – che verrà recapitato ad ogni famiglia di Mozzecane per illustrare l’ordinanza. E’ l’ultima ratio, dopo, tolleranza zero. Nessuno potrà dire: “Non lo sapevo”. Chi non rispetta le regole sarà sanzionato. I controlli si fanno non per far cassa ma, sic et simpliciter, per educare il cittadino alla civile convivenza. Talvolta, purtroppo, per far emergere il senso civico occorre mettere le mani nel portafoglio dei più ostinati. Assurdo arrivare ad ordinanze per far sì che si rispettino regole tanto semplici. Anche perché abbiamo realizzato, come amministrazione, due aree recintate, una in via D. Alighieri nel capoluogo e l’altra in via don G. Alberti a Grezzano, idonee a lasciare liberi i cani e dove i bambini, ovviamente, non vi possono entrare per evidenti motivi d’igiene». I cittadini, pertanto, sono invitati a comunicare segnalazioni al sito internet: www.comunemozzecane.it, tramite l’applicazione “Municipium” o con sms al servizio “Tienimi informato” (320.8510099).
POVEGLIANO. “Paesaggi dell’anima e altro” La mostra è firmata da Claudio Caldana “Paesaggi dell’anima e altro” è il titolo delle esposizioni che Claudio Caldana, artista di Povegliano Veronese, propone nell’arco del 2014. Il pittore , che celebra quest’anno il suo 45° di pittura, fino al 12 aprile sarà presente con alcune delle sue opere a Barcellona. Rimarrà aperta inoltre il 12, 13 e 19 aprile l’esposizione inaugurata il 5 aprile a villa Balladoro a Povegliano (ore 10.00 – 12.00 e 15.00 – 19.00). Le opere dell’artista saranno esposte anche presso la galleria Art time di Udine dall’1 al 14 maggio e presso Asino Che Vola risto-cultural-live di Roma dal 17 al 31 ottobre. Claudio Caldana nasce il 6 marzo 1953 a Povegliano. Diplomato all’Artistico di Verona, ha frequentato l’accademia Cignaroli. Dal 2000 l’artista, che dipinge da 45 anni, lavora all’informale e al concettuale con opere di ricerca, installazioni, performance e uno specifico ciclo, “Paesaggi dell’anima”. Negli anni Caldana èrisucito ad arricchirei l suo curriculum con premi prestigiosi e oltre 160 mostre.
Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: POVEGLIANO - Municipio, Gruppo Alpini, Distributore Ies MOZZECANE - Municipio, Giornali Cartoleria SAN ZENO DI MOZZECANE - Edicola Tabacchi
Cronache
Gennaio Aprile 2014 2014 POVEGLIANO. Il mercatino è cresciuto molto negli anni
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POVEGLIANO. Il Sindaco commenta l’iniziativa comunale
Antiquariato Orti «sociali» in passerella addio stress! Due barchesse di Villa Balladoro fu l’originaria location scelta per ospitare, la prima domenica di ogni mese, il mercatino dell’antiquariato a Povegliano Veronese. Sono passati una ventina d’anni e la manifestazione è cresciuta espandendosi fortemenente «tant’è che dai cinquanta, sessanta espositori iniziali – constata Carlo Barba consigliere delegato al commercio – siamo passati ad oltre duecento con la necessità di reperire altri spazi che il comune ha messo a disposizione». Sei mesi fa il Comune si è dotato di regolamento per recepire la normativa della Regione Veneto in materia. «Detta normativa prevede, tra le altre, che le amministrazioni comunali che ospitano tali iniziative – continua Barba - sono obbligate a determinare una scelta di territorio, di luogo che abbiamo individuato nello spazio limitrofo a Villa Balladoro e la parte centrale
Carlo Barba
della piazza, dove gli hobbisti e scambisti possono proporre la loro merce la prima domenica di ogni mese salvo Gennaio e Agosto. Possono partecipare
anche professionisti che chiedono di vendere la loro merce, secondo le regole, pagando il relativo plateatico». Di fatto il mercatino continuerà a funzionare come prima nel rispetto del regolamento. «Esistono dei vincoli sui prodotti scambiati – evidenzia il consigliere – in termini di tipologia ed epoca, non si può mettere in esposizione merce nuova. Altra notizia, triste per l’hobbista, è l’obbligo di dotarsi di un patentino, che sarà timbrato, e non potrà partecipare a più di sei manifestazioni l’anno. Per quanto concerne la gestione del mercatino può essere fatta in proprio a cura dell’amministrazione o ceduta ad un’associazione previa convenzione. Noi abbiamo individuato la ProLoco che già organizza una serie di attività culturali, economiche, turistiche, sagre, carnevale. Stiamo definendo gli ultimi dettagli».
POVEGLIANO. La sagra del paese si svolgerà in luglio La sagra è il classico appuntamento fisso per un paese. Ogni sagra è una storia. A Povegliano era prevista per il primo fine settimana di settembre. Previo accordo con l’ Amministrazione Comunale «da quest’anno si cambia – spiega Margherita Cecco, presidente della Pro Loco incaricata ad organizzarla -. Verrà anticipata al terzo week-end di luglio, dal 18 al 21, e si svolgerà presso il parco di Villa Balladoro». Due le motivazioni della decisione: il fattore meteorologico che negli ultimi cinque anni ha giocato a sfavore con pioggia e freddo e la concomitanza con l’evento della Notte Bianca che si svolge in contemporanea a Villafranca distraendo l’attenzione dei cittadini locali e dei comuni limitrofi verso la sagra di Povegliano Veronese. «Abbiamo cercato di avvicinarci a quella che era la data storica della nostra sagra che fino al 1974 rispettava la celebrazione di San Luigi, la seconda domenica di agosto – evidenzia il consigliere comunale Carlo Barba -. La manifestazione fu spostata a settembre, periodo in cui fu ripresa la sagra della Madonna dell’Uva Secca. Non potendo far coincidere le due feste si è optato per luglio, per inglobare una serie di iniziative ed avvenimenti ispirati dall’amministrazione che trovano svolgimento in luglio». Quindi nuova location e nuova data. «Questo spostamento - commenta il sindaco Anna Maria Bigon – darà ulteriore impulso alla vitalità del paese ed a Parco Villa Balladoro, scenario splendido di numerosi spettacoli musicali, teatrali e di intrattenimento per tutta l’estate».
Nel novembre 2013 l’ amministrazione comunale di Povegliano Veronese aveva approvato il regolamento per l’assegnazione di orti comunali da mettere a disposizione di chi avesse presentato domanda entro la fine di dicembre nell’area limitrofa al centro di raccolta in viale del Lavoro. La giunta con successivo atto fissava i criteri per stabilire la graduatoria in base all’età del richiedente, familiari a carico, reddito e a posticipare di un mese i termini per effettuare le richieste da parte degli interessati. Il sindaco Anna Maria Bigon commentava che «coltivare un orto può essere un utile divertimento ed un piacevole risparmio. E’ un’attività sociale ed educativa che coinvolge tutti nella cura del verde, migliora la qualità di spazi pubblici incolti e dell’ambiente, genera un rapporto positivo e di collaborazione tra le persone e con il Comune. L’orto può rappresentate un’opportunità di interazione tra i giovani e gli adulti, penso ad esempio al nonno con il nipote, per promuovere l’interesse per i prodotti della terra, per scoprire un mondo, fatto di vegetali ma anche di persone, tradizioni, voglia di fare. L’orto può stimolare anche la ricerca di una cultura diversa, bio. Prendersi cura di un orto è un’intensa pratica di benessere; può aiutare a combattere lo stress , la solitudine e anche il momento di crisi attuale». Sono state presentate quattro richieste delle quali due prive dei requisiti minimi. Considerata la modesta partecipazione dovuta con tutta probabilità al
Anna Maria Bigon
poco tempo messo a disposizione la giunta comunale ha deciso di attivare in via sperimentale alcuni “orti” presso la sede comunale dell’associazione La Madonnina di via F.lli Rosselli localizzati sul retro del fabbricato. Gli appezzamenti saranno assegnati alle persone che avevano fatto richiesta ai sensi del bando scaduto il 31 gennaio scorso, senza alcuna spesa a carico dell’Amministrazione.
POVEGLIANO / LA CONVENZIONE
Il teatro fa cultura E’ stata approvata dalla giunta comunale la convenzione tra il comune, la parrocchia “San Martino Vescovo” e l’“Associazione NOI Circolo il Gabbiano” per l’utilizzo del teatro parrocchiale nel 2014. Il teatro, di proprietà della parrocchia, è orientato ad aprirsi al territorio con attività polivalenti per favorire la crescita umana e culturale della cittadinanza attraverso proposte teatrali, musicali, cinematografiche, dibattiti e conferenze. Il comune si riserva per l’anno corrente tredici serate che serviranno per
POVEGLIANO. Gli E...Venti di Primavera continuano con entusiasmo Il primo incontro è stato con la scrittrice Silvia Allegri che ha presentato il libro “Il Raglio Magico”, un approfondimento nel mondo degli asini per apprezzarne le tante virtù e gli insegnamenti che ne derivano. Gli E…Venti di Primavera, che proseguono presso la Sala Savoldo (di fronte a Villa Balladoro), con inizio alle 20.45, sono proposti per il secondo anno dal Comitato Biblioteca di Povegliano Veronese in collaborazione con la biblioteca comunale Villa Balladoro e con il patrocinio del Comune. «Incontri con autori – sottolinea la presidente Matilde Bresciani – che nel titolo richiamano la primavera». L’11 Aprile la scrittrice e giornalista Valentina Bazzani presenterà il suo nuovo libro “Quattro Ruote e Tacco 12” , pubblicazione autobiografica, consegnata personalmente dall’autrice al pontefice, nata in un momento di crisi per dare libero sfogo a quello che stava vivendo ed al percorso di accettazione che stava attraversando. Occasione per conoscere una grande persona , squisita, solare che sa trasmettere la gioia e la forza di vivere. Il 9 maggio Italo Martinelli presenterà il primo volume del romanzo storico “Gli Scaligeri di Verona “ , saga medievale della storia del capoluogo dal terremoto del 1117 alla morte di Cangrande della Scala . E per finire l’1 giugno presso villa Balladoro l’evento commemorativo della Grande Guerra all’interno dell’inaugurazione della mostra dedicata all’Aeronautica proposta dal Colonnello Alessio Meuti dalle ore 10.
valorizzare le associazioni e le loro attività culturali. «La convenzione – sottolinea l’assessore alla cultura Valentina Zuccher - ci permette di dare spazio a chi fa cultura sul territorio. Il teatro parrocchiale è un importante spazio di ritrovo a favore di tutta la comunità». Per il sindaco Anna Maria Bigon «l’accordo con il teatro è importante perché dà spazio alle realtà del territorio, la scuola, i gruppi teatrali, l’università del tempo libero. E’ un contributo indiretto affinché possano condividere con la cittadinanza le loro attività».
Valentina Zuccher
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Cronache
VILLAFRANCA. I collaboratori si sono ritrovati per rievocare i vecchi tempi
VILLAFRANCA-PASTRENGO
Dal 1977 al 2003: Radio Blu è storia
I 200 anni dell’Arma
L’accensione a Villafranca del primo trasmettitore a modulazione di frequenza risale al 1977. «E’ stata una cosa goliardica – ricorda Renzo Campo dell’Orto, direttore sino al 2003, anno in cui l’emittente radiofonica interrompe le trasmissioni -. Il merito è di due tecnici non ancora ventenni che si sono costruiti un piccolissimo trasmettitore che copriva inizialmente ai massimi due chilometri». Dalla soffitta di Corso Vittorio Emanuele dopo un paio di mesi passano ad una stanza messa a disposizione dalla parrocchia dove iniziano a cercare collaboratori per Radio Villafranca Centrale, come si chiamava all’inizio, che diventerà a breve Radio Blu. “Radio Blu – I love You” quanti l’anno sentito. Si forma il primo gruppo composto dai “costruttori” Stefano Massagrande e Rodolfo Isotta, Francesco Caola, Marco Serpelloni e Renzo Campo dell’Orto, ventisettenne appassionato di musica, che diventa il coordinatore e direttore. All’epoca si sentiva solo la Rai, Capodistria, pochi altri Network, c’era molto spazio libero «per questo - racconta Renzo – accendere e sentirsi era una cosa lunare. I mezzi che avevamo a disposizione non ci consentivano di avere una redazione; si prendeva il quotidiano L’Arena, si sfogliava per dare un minimo di notizie locali, qualche rubrica d’intrattenimento con giovani, con studenti e tanta buona musica. Con l’installazione della linea telefonica abbiamo iniziato con le gradite dediche e con qualche conversazione in diretta. Con i primi introiti pubblicitari arriva un nuovo microfono, un nuovo trasmettitore e nuovi dischi». Il salto avviene nel ‘79 con il trasferimento in un appartamento tra il cinema Metropol e la discoteca Atrium, tutto di proprietà di Giorgio Vezza che diventa il presidente della radio. Con la collaborazione del giornalista sportivo Adalberto Scemma, il fine settimana è dedicato allo sport. «In poco meno di un anno – evidenzia il direttore - abbiamo costruito una bell’azienda dotata di tutto quanto era necessario. Con i nuovi ripetitori installati in varie posizioni siamo riusciti a fare Mantova, Brescia, Trento, parte di Vicenza». Dal 1980 il boom con la presenza dell’emittente radiofonica in tutte le manifestazioni, feste in discoteca, Festivalbar con interviste in diretta tutto il sabato pomeriggio, grazie ad una ventina di collaboratori. Tra l’80 e il ‘90 sono state realizzate moltissime iniziative con il coinvolgimento dei giovani, degli studenti che hanno
Renzo Campo dell'Orto e Nicola Terilli
avuto modo di conoscere da vicino la radio, come funziona, cosa succede. Verso il 2000 iniziano le difficoltà per la crisi del settore, per una legislazione che imponeva sempre più vincoli e per l’avvento di network provenienti
da altre città che hanno fatto subire un calo commerciale. I soci, dopo tre anni d’autofinanziamento, si sono arresi e la radio si è spenta. Novanta collaboratori si sono alternati in questi 27 anni avendo sempre come punto di riferi-
mento il sempre attivo direttore Renzo Campo dell’Orto che ha voluto radunarli una domenica dello scorso mese a tavola, in un ristorante di Valeggio...e c’è già la voglia di rincontrarsi. Claudio Gasparini
In occasione del bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri il Ministero della Difesa, con il Comando Generale dell’Arma, ha scelto quale momento celebrativo a livello nazionale la manifestazione organizzata nel territorio veronese a cura dei comuni di Villafranca di Verona e di Pastrengo, che in collaborazione con il Comando provinciale dei Carabinieri di Verona, organizzano questo grande evento in due momenti: il Carosello storico nel castello di Villafranca, la sera del 29 aprile, e la Carica nella piana di Pastrengo, la mattina di mercoledì 30 aprile. Il 4° Reggimento Carabinieri a cavallo è noto ovunque e riscuote sempre un grande successo di pubblico. «Continua il rapporto tra il 4° reggimento e la nostra amministrazione. Siamo al
terzo incontro negli anni. Si sono sempre trovati bene, da qui la decisione di tornare per queste celebrazioni – sottolinea l’assessore alla cultura, Maria Cordioli -. Lo accogliamo sempre molto volentieri; è un’altra grande opportunità di promozione del nostro territorio». L’entrata è libera ma occorre rivolgersi al Municipio per la prenotazione. Il programma prevede l’esibizione della fanfara dei carabinieri, previa sfilata sul corso. «Con tutta probabilità – comunica l’assessore – quest’anno sfileranno per l’importante occasione anche dei mezzi d’epoca a disposizione del Ministero». A conclusione delle esibizioni un’ottantina di carabinieri a cavallo propongono la rievocazione della storica carica di Pastrengo nell’omonima battaglia della prima guerra d’indipendenza. C.G.
VILLAFRANCA. Liceo Medi e Röntgen Gymnasium: scambio culturale in amicizia “Prof, facciamolo tutti gli anni!”: è solo uno dei tanti entusiastici commenti che si potevano sentire qualche settimana fa al Liceo “E. Medi” di Villafranca. Gli studenti dello storico Röntgen Gymnasium, rinomato liceo nel cuore della città tedesca di Würzburg, nella Baviera settentrionale, sono arrivati anche quest’anno a Verona, accompagnati dalle loro docenti, Sabine Jurkowitsch e Christiane Legge, per trascorrere un’intensa settimana di scambio culturale con la loro classe partner: la 3E del Liceo Linguistico “E. Medi” di Villafranca. «Abbiamo trovato a scuola una festosa accoglienza» - racconta la prof.ssa Jurkowitsch. La prof.ssa Legge è rimasta impressionata «dai cartelloni bilingui sul significato dell’amicizia e dalle tante decorazioni frutto del lavoro dei ragazzi italiani che sono state appese in tutto il liceo. Bandiere e ghirlande nei colori della Germania, dell’Italia e della Baviera, intrecciate per rappresentare proprio l’amicizia che i nostri giovani costruiscono anno dopo anno». Il gemellaggio tra il Liceo “Medi” e il Röntgen Gymnasium, avviato dall’insegnante di Lingua e Civiltà Tedesca della classe, Sara Costa, giunge così alla sua terza edizione, offrendo stimoli sempre nuovi e attività molteplici volte a promuovere la comunicazione interculturale e l’amicizia tra i giovani europei. «Siamo molto felici che i nostri ragazzi possano vivere momenti d’incontro ricchi di entusiasmo e di valore come questi - sottolinea il Dirigente Scolastico, Mario Bovini -. Gli scambi culturali rappresentano uno strumento molto importante, perché i ragazzi trascorrono parecchio tempo insieme ai loro partner, si responsabilizzano nell’ospitalità e molto spesso da questa esperienza nascono amicizie durature, anche tra le rispettive famiglie, amicizie che resistono negli anni». «Il contributo delle famiglie nella modalità dello scambio culturale è fondamentale – conferma Sara Costa, responsabile dello scambio culturale con il Röntgen Gymnasium -. Quest’anno abbiamo aggiunto anche attività nuove». Il primo giorno, a rompere il ghiaccio hanno pensato le accese sfide in squadre miste nella palestra del Liceo. «L’attività fisica e il movimento aiutano ad abbattere molte barriere - sottolinea Anna Boschini, docente di educazione motoria nella classe -. In pochi minuti, attraverso il gioco, i ragazzi hanno creato un magnifico spirito di squadra interculturale, tanto che dopo le prime due ore sembravano conoscersi da sempre. Questo è molto bello». A fine maggio, sarà la classe italiana a prendere il treno per la Germania, per raggiungere i partner a Würzburg e sperimentare un’altra settimana ricca di stimoli e di crescita.
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Cronache
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LA VETRINA. Il Comune protagonista a Mezzogiorno in famiglia in onda su Rai 2
Villafranca in tv per tre weekend Gli ultimi tre weekend di marzo hanno visto Villafranca protagonista con la partecipazione a “Mezzogiorno in famiglia”, la trasmissione vicina alle bellezze, alle tradizioni e alla storia delle città d’Italia proposta su Rai2 sabato e domenica delle 11.30 alle 13. «C’è stata offerta l’opportunità – commenta l’assessore alla cultura Maria Cordioli - d’essere presenti a questa vetrina nazionale che parte da un’opportunità di rapporti. Il nostro sindaco è conosciuto, Villafranca pure, tante sue manifestazioni sono note ormai a livello nazionale e, basti pensare ai concerti, anche a livello internazionale, il rapporto del
conduttore Amadeus con Villafranca con la quale ha un rapporto particolare avendo iniziato la sua carriera a
Radio Blu». Il torneo consente di accumulare punti per partecipare alle finali di fine maggio che vedranno in palio
uno scuolabus destinato alle scuole materne ed elementari. Battuta Camerino, che aveva vinto cinque puntate e Roseto degli Abruzzi la squadra locale è stata fermata al terzo incontro dal comune di Castellamare del Golfo in provincia di Trapani. Il palinsesto della trasmissione prevede una serie di giochi negli studi di Roma con la partecipazione di quattro ragazzi e quattro ragazze, dai 18 ai 33 anni, con un capo squadra, un cantante e una coppia di ballerini che possono cambiare in base ai loro impegni, oltre a giochi in piazza nel comune scelto sempre in diretta televisiva. «Ragazzi bravissimi, tutti ex studenti dell’istituto
superiore Bolisani facenti parte di una compagnia teatrale» – riferisce Maria Cordioli. «E’ un’esperienza che vale la pena provare - afferma la caposquadra, dottoressa Bavosa - ed è stata bellissima, con ragazzi in gamba con i quali abbiamo avuto modo di conoscere un mondo che sembra sempre inaccessibile ed inavvicinabile». Villafranca ha avuto l’occasione di presentarsi con la sua storia, la sua cultura. «Una bell’occasione per Villafranca di là dei giochi che possono sembrare faceti – conclude l’assessore Cordioli – però è un modo per farsi conoscere al di fuori del Veneto, a livello
nazionale con la partecipazione di diverse realtà, oltre ovviamente ai nostri ragazzi molto bravi, come l’Associazione Ristoratori, che ha valorizzato i prodotti tipici locali, la Protezione Civile, i Vigili Urbani che hanno attestato la regolarità dei giochi in piazza e tutte le Associazioni del territorio coinvolte. Un ringraziamento doveroso al Museo Nicolis – precisa l’assessore – sempre presente con chicche, auto, macchine per scrivere, motocicli e moto d’epoca e all’Associazione culturale Contemporanea.lab che di volta in volta ha presentato un quadro storico della città».
DOSSOBUONO / ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
Attività in gran fermento Sono 212 i nuovi alunni iscritti per l’anno scolastico 2014/2015 all’Istituto Comprensivo Statale di Dossobuono da dove è già partita la richiesta di attivazione di 10 classi prime che saranno confermate previa autorizzazione da parte del competente ufficio scolastico territoriale di Verona. Il numero totale dell’Istituto passerà così dagli attuali 920 alunni a 930. Alla scuola primaria “V.Locchi” di Dossobuono la prevista attivazione di due classi prime, una a tempo pieno e una a tempo ordinario porterà il numero complessivo delle classi a 13. Alla primaria “Don Calabria” di Alpo rimarranno cinque classi, dalla prima alla quinta. «Un numero molto buono – commenta il dirigente scolastico, Fabrizio Gasparini – considerato che fino a tre anni fa Alpo era andato in difficoltà per carenza di iscrizioni e si faceva fatica ad attivare la classe che
deve avere un numero minimo di 15 alunni. Al di sotto non si può con necessità di ripartire gli alunni su altre scuole con conseguenti disagi per le famiglie. E’ stata vincente l’idea di attivare un dopo scuola pomeridiano a richiesta». Scuola “G.Zanella” di Rizza: all’uscita di una quinta subentrano due prime classi a tempo ordinario che porta il numero complessivo da otto a nove. E’ la superstar dell’istituto comprensivo: «Sarà nuova con finanziamenti già stanziati – illustra il dirigente – dotata di mensa, alcuni lavori sono già iniziati, altri saranno messi in cantiere a breve. Apprezzato dai genitori, che contribuiscono parzialmente al costo grazie al contributo delle amministrazioni di Villafranca e di Castel d’Azzano, il centro aperto. La richiesta di iscrizioni proviene anche da famiglie di comuni limitrofi». Soddisfacente il
risultato anche per la scuola secondaria di primo grado “Rita Levi Montalcini” di Dossobuono che manterrà le 16 classi complessivamente. «Anche qui abbiamo rilevato – sottolinea Fabrizio Gasparini – una quindicina di iscrizioni esterne al comune, Madonna di Dossobuono, Golosine, S. Lucia di Verona. Per quanto concerne poi la differenza tra tempo ordinario e tempo pieno, entrambi sono previsti dal ministero che “passa” 27 ore per insegnante per il tempo ordinario. Il tempo pieno prevede 40 ore settimanali ripartite su cinque giorni, dal lunedì al venerdì dalle otto alle sedici. con servizio mensa. E’ l’unico modello organizzativo che rimane in piedi a furor di popolo. Per quanto riguarda infine la presenza di stranieri, è ridotta rispetto ad altre realtà della provincia che arrivano a numeri molto superiori. Siamo all’8,02%».
VILLAFRANCA/SERATE DI SALUTE Sarà la sala Polifunzionale Circolo Auser di Villafranca ad ospitare una delle “Serate della salute”, organizzate da Auser Villafranca, Poliambulatorio San Francesco e Comune di Villafranca. Lunedì 14 aprile alle ore 21.00 si parlerà di “Ictus: sintomi, trattamento e prevenzione”. Relatori saranno Alessandro Adami,
«Nella scuola italiana ci sono situazioni molto diverse dal punto di vista territoriale». Esordisce così il professor Fabrizio Gasparini, dirigente dell’Istituto comprensivo di Dossobuono. «Nel nostro istituto comprensivo riusciamo tutto sommato a sopravvivere anche per interventi esterni, dall’amministrazione ai genitori che con i loro 35 euro versati ci permettono di pagare l’assicurazione, le fotocopie, la gestione ordinaria, di più non riusciamo a fare. Certo è che facciamo una fatica terribile a portare avanti le progettualità, il che significa ampliamento dell’offerta formativa che è sempre stata nei nostri obiettivi, resa pressoché impossibile dai tagli. Il fondo d’istituto che serviva come integrazione ai docenti che si proponevano di fare un qualcosa in più è stato ridotto dell’80% in tre anni. Non riusciamo a far fronte nemmeno al rimborso delle spese da loro sostenute. Siamo al termine della riforma, prima Moratti poi Gelmini, siamo all’osso, da 30 siamo passati a 27 ore messe a disposizione per l’insegnamento alla scuola primaria, ridurre ulteriormente è impensabile. La voce stipendi per i docenti - aggiunge inoltre - assorbe tra il 95 ed il 98% del nostro bilancio annuale, rimane ben poco per altro. Considerato anche che dobbiamo far fronte a bisogni educativi speciali, tipo lo straniero che arriva e che non conosce un parola d’italiano. Fino a qualche anno fa c’erano più risorse, maggiori compresenze, più insegnanti in una classe che lavorando assieme ci permettevano di intervenire sulle criticità. Adesso è molto più difficile. Niente “muri del pianto” ma….. Doveroso rilevare da parte mia – conclude infine - la grande passione e l’impegno degli insegnanti. Colgo l’occasione per ringraziare le numerose associazioni del territorio che ci supportano Fabrizio Gasparini con il loro fattivo contributo in diverse occasioni».
neurologo presso l’ospedale Sacro Cuore di Negrar, e Alvise Cavallini, specialista in chirurgia generale e vascolare. Tema della serata, ad ingresso libero, sarà appunto l’ictus, cos’è, come riconoscerlo, come curarlo e come prevenirlo. E’ richiesta gentile conferma di partecipazione telefonando allo 045.7901331
Aprile 2014
CALCIO. Il presidente ripercorre la storia dei nerazzurri, nati nel giugno del 2010
Giavoni racconta il Real Tormine
Dopo 22 anni di presidenza all’A.C. Mozzecane, di cui rimane onorario, Giorgio Giavoni è il presidente della società di calcio Real Tormine, costituitasi nel giugno del 2010, che milita nel girone B di terza categoria. «All’epoca notammo che una quindicina di giocatori erano in procinto di raggiungere il “fuori età”, fissata in 20 anni, per poter continuare a giocare nella squadra juniores - ricorda . Per la seconda categoria non sono ancora maturi: “dove li mandiamo?”, ci siamo chiesti. Valutato il tutto abbiamo deciso di far nascere questa nuova squadra e siamo partiti, con convinzione, passione e tanta voglia di fare». La squadra, colori sociali nero-azzurro, conta su una ventina di giocatori che vanno dai 20 ai 35 anni di età. Agli ex juniores si sono aggregati altri
atleti provenienti dalla Polisportiva San Giorgio di Villafranca. «Un bel gruppo di persone come giocatori e come gruppo dirigente particolarmente affiatato - evidenzia il presidente, da sempre appassionato di calcio -. Ho giocato all’epoca del collegio e la passione mi è
rimasta dentro. Se in auto vedo qualcuno che gioca a calcio, mi devo fermare ad osservarlo. Il calcio mi coinvolge. Vivo in una zona di risaie dove pesca e caccia dovrebbero essere gli sport privilegiati. No, io vivo di calcio». Ripercorrendo le tappe della
MOZZECANE
Bocciofila, arrivano i successi La Bocciofila Mozzecane, presieduta da Gianni Grizzi, si sta distinguendo per numerosi risultati positivi aggiudicandosi gare nei vari campionati. Sono una trentina i soci, quasi tutti giocatori. Sui quattro campi di fronte al ristorante Begnoni di San Zeno si è sempre praticato questo sport dalla tradizione antichissima. Basti pensare che in Turchia sono state ritrovate sfere in pietra, antenate delle attuali bocce, risalenti al settemila a.c. La società è nata una ventina d’anni fa ed ha sempre centrato buoni risultati sui campi del risistemato bocciodromo. Mai come quest’anno. «Abbiamo ingaggiato nuovi giocatori che ci stanno dando grandi soddisfazioni vincendo numerose gare» – sottolinea il socio Fabrizio Begnoni. Quattro le categorie, A, B, C, e D. La A è la più forte con quattro giocatori validi che tengono in alto il nome della società «con risultati che danno lustro al gruppo dirigente e al comune – comunica Begnoni – che
La coppia dei giocatori Pinelli/Pelanda con Fabrizio Gasparini, Simone Faccioli e Luca Voltolini
da il suo contributo e sempre disponibile». Sui quattro giocatori la coppia più forte è rappresentata da Medardino Pinelli e Stefano Pelanda che si sono imposti in gare provinciali e regionali. In un anno a livello provinciale si disputano una quindicina di eventi che durano una settimana, a volte due in relazione ai partecipanti, di solito si va dalle centottanta alle duecento coppie. Nel 2012 Mozzecane unitamente al comitato di Verona della Federazione Italiana Bocce ha organizzato il campionato italiano. Ottimi i risultati anche per la B dove Mauro Menin si
è aggiudicato il campionato provinciale 2014 e unitamente a Valentina Checconi e Fabrizio Begnoni, a fine marzo, il campionato a terne imponendosi sui cinque gironi da otto squadre per un totale di quaranta. Una decina i giocatori della C che stanno dando buoni frutti con diverse vittorie anche fuori provincia, in particolare Adriana Falzoni ed il nuovo arrivato Gilberto Cappelli. «La D – conclude Fabrizio Begnoni – è più “tranquilla”, siamo in attesa di risultati, che, sono certo, arriveranno». Di grande spicco il direttore sportivo del gruppo Luca Voltolini. C.G.
squadra, Giavoni ricorda i primi due campionati del 2010/2011 e 2011/2012 chiusi a metà classifica, tra le sedici partecipanti al campionato “tante erano all’epoca”. Mario Balsamo
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GRUPPO DIRIGENTE Giorgio Giavoni Massimo Poiani Giovanni Cristofoli Paolo Zamboni Adelino Faccioli Domenico Gargaglione Andrea Faccioli Michele Barone Manuel Pignatelli il primo allenatore, dopo due anni, lascia, per impegni di lavoro. Subentra Nicola Dusi, ed ecco il salto di qualità con 33 punti a fine campionato sfiorando i play off. L’anno successivo Dusi trasferitosi in altra realtà lascia l’incarico di allenatore a Massimo Martini, bravo ma sostituito dopo pochi mesi. Subentra Michele Barone di Grezzano già allenatore dell’United Sona, militante in pari categoria, e la squadra arriva ai quarti di finale in coppa Verona. Da quest’anno il campionato della terza categoria è formato da sole 12 squadre. «Abbiamo ripreso dopo due mesi di sosta. Siamo in buona posizione. Speriamo di arrivare ai play off riser-
Presidente Vice Presidente Cassiere Segretario Dirigente Dirigente Direttore Sportivo Allenatore Vice Allenatore vati alle prime cinque squadre» – auspica il dirigente Adelino Faccioli. Due gli allenamenti settimanali previsti per i giocatori sul campo di via XXV aprile, il martedì e il giovedì. «Il giovedì ci si ferma tutti a cena in una sala affittata e messaci a disposizione dal centro Famiglie Insieme, davanti ad un buon piatto da noi preparato – conclude il dirigente -. E’ un importante momento conviviale e di confronto di esperienze ed idee». E’ questo l’unico “compenso” percepito dai giocatori. Le partite ufficiali della domenica pomeriggio si svolgono al comunale “Faccioli Nereo”, vicino al bocciodromo. Claudio Gasparini
KARATE. Ni sente Nashi, ok agli internazionali Era presente anche l’ASD karate do (Ni sente Nashi) di Dossobuono e Povegliano il 29 marzo agli internazionali di karate a Desio. All’evento, a cui hanno preso parte molti atleti da vari paesi europei e africani, la Ni sente Nashi ha ottenuto buoni risultati. Categoria femminile 6-8 anni B/G/A Kata individuale: 2° Anna Pozza, 3° Greta Ferrucci. Categoria femminile 6-7 anni kumite (combattimento): 2° Anna Pozza. Categoria femminile 8-9 anni kumite (combattimento) (B/G/A/V): 2° Greta Ferrucci, Daniele Ferrucci ha sfiorato la finale in kata. Mattia Pozza si è invece distinto nel kumite arrivando tra i primi, così anche Noemi Mazzi ha lottato tra le cinture nere. «Il 29 marzo – affermano i maestri Augusto Caporali e Romano Gamberoni, soddisfatti di come sta andando la stagione agonistica - abbiamo partecipato con altri atleti a Ostiano in provincia di Cremona ad una gara di karate tradizionale. In questo tipo di gara si guarda molto all'efficacia delle tecniche sia in kumite che in kata. Si sono classificati nel kata 1° Martina Cordioli, Irene Buzzi; 2° Federico Orefici, Sofia Bonotto e Mattia Tromba; 3° Giacomo Cunego, Martina Rosana e Claudia Caldana. Bravissima è stata anche Alessia Adami, mentre si sono distinti nelle loro prima gara Paola Gualtirei, Giada Fuso. Nel kumite tradizionale 1° classifica è stata Claudia Caldana, 2° Martina Rosana. E’ quindi con grande soddisfazione che affermiamo che l’ASD Ni sente Nashi è campione uscente 2014 del Triveneto. Ora ci aspettano i campionati italiani a Montecatini dove parteciperanno 27 nostri atleti». S.A.
BASKET FEMMINILE. L’Ecodent Alpo vola in A2 L’Ecodent Alpo sogna e non vuole fermarsi. Così titolammo sul numero di febbraio. Ebbene questo sogno è diventato realtà. La squadra rivelazione nel basket femminile della A3 è stata promossa, con due giornate di anticipo, in A2. E’ la prima volta nella sua storia iniziata quindici anni or sono. Soddisfatto il presidente Renzo Soave che sottolinea «il merito è di tutti, atlete, allenatori, dirigenti, sponsor, tifosi». Gli ultimi due anni, con l’avvicendamento di alcune atlete, sono stati fondamentali per il raggiungimento di questo importante traguardo. Promozione meritata per questa splendida squadra che guarda già al prossimo campionato puntando anche sul settore giovanile da cui potrà attingere grazie all’azzeccata collaborazione con Basket 2000 di San Giorgio di Mantova. C.G.
Sport
Aprile 2014 L’INTERVISTA. Parola al presidente Zerpelloni. Lealtà e rispetto alla base del progetto
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CALCIO / QUADERNI
«Calcio e giovani» Il Somma ci crede Settore giovanile. Valori dello sport. Passione per il calcio. L’Ac Somma ci crede, fin dalla sua nascita, fin dal 1960. Divertimento al primo posto, risultati «importanti sì, ma non essenziali». Il presidente Alfiero Zerpelloni racconta la società biancazzurra. L’amore per il calcio c’è e si sente. La crescita e la formazione dei ragazzi è uno dei capisaldi della filosofia. «Ai nostri atleti, dai grandi ai più piccoli, cerchiamo di trasmettere il rispetto per gli avversari, per i compagni e per l’arbitro. Inoltre, insegniamo ad accettare le sconfitte con lealtà e la perseveranza nel giocare anche quando le cose non vanno bene». Il Somma si allena agli impianti sportivi di via Bassa a Sommacampagna, conta circa 130 tesserati suddivisi in quasi tutte le categorie del vivaio. «Ci mancano solo i giovanissimi, poi copriamo qualsiasi fascia d’età» ricorda Zerpelloni. Il club presenta pertanto la scuola calcio, i piccoli amici, i pulcini, gli esordienti, gli allievi, gli juniores regionali
e la formazione di punta, che milita nel campionato di Promozione. «I giovani sono molto importanti: sono loro il domani e rappresentano pure una risorsa fondamentale vista la grave crisi economica attuale – riprende il presidente. Oggi bisogna tentare di risparmiare, allestendo ugualmente club con la voglia di divertirsi e di giocare a calcio. I ragazzi vengono sempre agli allenamenti e si trovano bene al Somma, l’ambiente è sereno e tranquillo. Il rapporto con i genitori? Abbastanza buono in
generale». La prima squadra è alle prese con un campionato sfortunato: i biancazzurri sono ultimi in classifica in Promozione «ma ce la metteremo tutta per provare a salvarci, anche se sappiamo che sarà dura – commenta Zerpelloni -. Purtroppo non abbiamo molte risorse a disposizione e dobbiamo arrangiarci con quelle di cui disponiamo. La nostra formazione gioca bene però commette troppi errori e perde, così, le partite. In ogni caso, siamo soddisfatti del presente: le categorie dei più
piccoli regalano sempre soddisfazione e il Somma di vertice è composto per la maggior parte da giovani. Abbiamo già 4-5 elementi provenienti dagli juniores che ormai fanno quasi parte in pianta stabile della prima squadra. Saranno loro la base per la prossima stagione. Il futuro? È presto per parlarne. Intanto pensiamo a terminare l’annata in modo positivo. Dopodichè, tireremo le somme e valuteremo con attenzione cosa fare».
Domenica scorsa 30 marzo, prima della partita di Prima Categoria Quaderni – Cadidavid, la presidenza del Settore Calcio della Polisportiva Quaderni ha consegnato una targa ricordo al giocatore Federico Briani, classe 1983, per aver raggiunto la 100° presenza con i colori sociali nero-verdi del Quaderni. Briani ha giocato con il Quaderni nella stagione sportiva 2009/10 e nella stagione sportiva 2010/11 per poi passare alla squadra dell'Alpo Lepanto e ritornare a Quaderni nella stagione presente. Giocatore molto serio ha sempre giocato sia in campionato che in coppa. Dalla Polisportiva Quaderni gli è quindi stato rivolto un grazie per la serietà e professionalità dimostrata.
Matteo Sambugaro
CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”
GIORNATA PER IL TUO CUORE
Anche quest’anno Peschiera ha aderito alla campagna di prevenzione sanitaria «Cardiologie Aperte» e alla manifestazione «Settimana per il Cuore» organizzata in occasione della festa di San Valentino dall'Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri (Anmco) e dalla Fondazione «per il Tuo cuore» onlus e il sostegno della Rai. La “Giornata per il Cuore”, realizzata con il patrocinio del Comune arilicense, è andata in onda nella Sala conferenze della biblioteca comunale dove medici e infermieri del reparto di cardiologia della Casa di cura Pederzoli, diretto dal dottor Alfredo Vicentini, sono stati a disposizione del pubblico per parlare della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Ma non solo: a disposizione per i visitatori – pazienti strumentazioni per test non invasivi e controlli utili a fornire indicazioni su alcuni parametri personali (pressione, peso, ecc.). «Cardiologie Aperte si svolge su tutto il territorio nazionale», spiega la dottoressa Stefania De Feo, referente per la Pederzoli della manifestazione, «con l'obiettivo di promuovere non solo una sensibilizzazione verso le patologie cardiovascolari ma soprattutto una maggiore cultura e consapevolezza dell'importanza della prevenzione – a cominciare dall’adozione di consoni stili di vita - per ridurre l'incidenza e le pesanti conseguenze sulla qualità della vita causate da queste malattie». All’interno dell’evento la conferenza nella quale la stessa De Feo ha spiegato i meccanismi di funzionamento del cuore: potente pompa muscolare che spinge il sangue ossigenato – l’ossigeno è essenziale al funzionamento di ogni cellula dell’organismo - in tutto il corpo mediante un complesso sistema arterioso mentre attraverso il sistema venoso raccoglie il sangue carico di anidride carbonica e lo fa arrivare ai polmoni,
dove questo sangue verrà ossigenato nuovamente. Il cuore è costituito da: miocardio (il muscolo); valvole (che sono come “porte” che determinano la direzione del flusso sanguigno); il sistema elettrico che controlla la contrazione spontanea e ritmica del cuore; il pericardio, sorta di sacchetto che avvolge e protegge il cuore. Le malattie che colpiscono il cuore (chiamate CARDIOPATIE) possono interessare le varie strutture che abbiamo appena descritto. Tra queste la Cardiopatia ischemica (che interessa le arterie coronariche) è la forma più comune. Si tratta di una dell’espressioni dell’aterosclerosi, un processo degenerativo delle arterie che determina una progressiva ostruzione al flusso del sangue, e che colpisce contemporaneamente più distretti: le sue manifestazioni sono l’infarto e l’angina, ma anche l’encefalopatia vascolare (TIA e ictus), la patologia renovascolare (con insufficienza renale), le arteriopatia delle gambe (claudicatio e ischemia). Prevenire la cardiopatia ischemica vuol dire quindi prevenire anche l’ictus e le arteriopatie degli arti. Dietro lo sviluppo delle malattie cardiovascolari vi sono più fattori di rischio: alcuni non modificabili come l’età, la familiarità; ma altri modificabili cosa che permette di affermare con certezza che un corretto stile di vita aiuta a prevenire queste malattie. Come? Occorre eliminare il fumo; seguire una alimentazione sana (limitare il consumo del sale, mangiare meno ma più frutta e verdura , pesce almeno due volte la settimana, moderare il consumo di caffè); praticare regolarmente una attività fisica (bastano 30 minuti di cammino a passo svelto al giorno). Casa di Cura Polispecialistica “Dr Pederzoli” Via Monte Baldo - Peschiera del Garda – (VR) pubbliredazionale
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Resistenza all’effrazione: vetri e allestimenti di sicurezza per i serramenti e gli infissi FINSTRAL Forzatura e sollevamento dell’anta, perforazione della struttura per arrivare a manomettere la ferramenta, sfondamento del vetro: in base a recenti statistiche delle forze dell’ordine, questi sono i tipi di effrazione più comuni. Tarda mattinata e tardo pomeriggio-sera i momenti del giorno in cui si registra la maggior concentrazione di furti nelle abitazioni. Non quindi negli orari notturni, contrariamente a quanto si potrebbe credere, poiché le attività che animano il quotidiano consentono in realtà ai ladri di mimetizzarsi più agevolmente. La maggior parte delle effrazioni è costituita da iniziative occasionali, tentativi di scasso che diventano furti qualora al malvivente riesca l’ingresso nell’edificio. Generalmente il ladro procede per tentativi, e il fattore tempo diventa cruciale: se non gli è possibile entrare in un massimo di cinque-sei minuti, spesso sceglie di desistere da quanto stava facendo – agendo altrimenti rischierebbe di attirare troppa attenzione. I dispositivi di sicurezza hanno proprio questo scopo: ostacolare il più possibile i tentativi di intrusione. Nessun sistema può garantire una resistenza assoluta all’effrazione, ma può essere in grado di sopportare manovre anche molto pesanti – in modo da arrivare a dissuadere i malviventi. Per assecondare ogni esigenza individuale in tema di sicurezza, FINSTRAL, azienda italiana leader nella produzione di serramenti, ha sviluppato gli allestimenti
“Protect”: un'efficace protezione antieffrazione assicurata da punti di chiusura di sicurezza posizionati lungo l'intero perimetro del serramento e che impediscono il sollevamento della finestra, e da vetri di sicurezza accoppiati che impediscono lo sfondamento della lastra. Le dotazioni proposte: la chiusura di sicurezza con nottolini a fungo in acciaio regolabili che, bloccandosi nello scontro di chiusura in acciaio - avvitato nel rinforzo del telaio per una maggiore resistenza -, impedisce il sollevamento dell’anta. La placca di sicurezza in acciaio temprato,
montata in corrispondenza del quadro maniglia, che impedisce la perforazione dall'esterno. La maniglia con pulsante e quella con chiave, che vengono azionate mediante un ulteriore meccanismo. Tutti gli allestimenti “Protect” sono certificati in base alle normative europee vigenti (RC 1 N e RC 2). L’intera gamma prodotti FINSTRAL è visionabile presso gli showroom Finstral: Verona, Via Francia 5/A tel. 045/583664 Mazzantica di Oppeano Via Aie 10 tel. 045/7145895 Finstral spa Luca Gobbetti
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Spazio Donna
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ITALCALOR Sostituzione, assistenza e manutenzione caldaie, installazione addolcitori e climatizzatori, lavori idraulici. ITALCALOR è un’azienda molto competitiva nel mercato della conduzione e manutenzione di centrali termiche, di impianti di riscaldamento e condizionamento civile ed industriale. Vanta la qualifica di 3° responsabile presso diversi Enti Pubblici ed Aziende Private sia in Provincia di Verona che di Trento. Italcalor è centro assistenza ufficiale per caldaie e climatizzatori BAXI, Hermann Saunier Duval, Baltur. I tecnici Italcalor sono inoltre specializzati nella manutenzione di caldaie: IMMERGAS e Riello. La sede di Italcalor è ad Affi (Vr) in via Crivellin n° 7/c, a circa 200 metri dal casello della Autostrada del Brennero. In tale sede è presente anche un fornito magazzino di ricambi delle principali marche di caldaie presenti sul mercato, in modo da garantire gli approvvigionamenti urgenti per la zona nord-ovest del territorio veronese. Italcalor dispone inoltre di altri due depositi sul territorio veronese, distribuiti uno nel comune di San Giovanni Lupatoto e l’altro in comune di Isola della Scala. Italcalor fa parte di un gruppo consolidato e articolato a cui appartengono, tra le altre, anche le seguenti aziende: Italbeton Srl – Impresa di costruzioni generali Italmixer Srl – Calcestruzzi, inerti e asfalti Italdomus Srl – Società immobiliare Italcalor è un’azienda certificata ISO 9000 e FGAS, requisiti obbligatorio per operare su centrali termiche con potenza oltre i 350 kw e su climatizzatori.
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Primule regine di primavera Colori e allegria per il terazzo La primavera è arrivata ed è tempo di colorare il proprio terrazzo dell’allegria dei fiori di stagione. E allora meglio armarsi di vasi coloratissimi, terriccio e…spazio alla fantasia per un angolo coloratissimo dove rilassarsi sotto i tiepidi raggi di sole. Ma quali cose coltivare sul balcone per una cascata di fiori? Primule a volontà: sono loro le regine della primavera, coloratissime o del classico giallo porteranno tanto buonumore. A far concorrenza per vivacità alle primule sono le violette che in primavera sbocciano, ma la loro fioritura dura davvero più di quanto si possa immaginare. L’importante è che vengano posizionate in una zona semi-ombreggiata in modo che i raggi diretti del sole nei mesi più caldi non ne danneggino i fiori. Perfetta per i balconi all’ombra è la lobelia, un cespuglio fioritissimo da
coltivare come bordura o in un vaso appeso: con i suoi fiori creerà una vera cascata di fiori piccoli e delicati. Il nasturzio ha una fioritura che varia dal rosso al giallo, passando per tutte le tonalità dell’arancione ed è facilissimo da coltivare. A portare una entata di primavera è anche l’azalea che con i suoi fiori rosa darà un vero tocco femminile al vostro balcone. Per sfruttare anche lo spazio della parete l’ideale è coltivare un gelsomino rampi-
cante che fiorirà quando le temperature si alzeranno ancora un po’, verso metà maggio. Parlando di primavera non potevano certo mancare le ortensie: ne basterà una sola pianta e sopravviverà tutto l’anno, perfetta per i balconi in ombra. Infine i gerani, i più classici dei fiori da balcone, così semplici da curare che non possono mancare. Incominciano a fiorire già a marzo e vi terranno compagnia per tutta l’estate!
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Rubriche
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oesie
20 24 di Giancarlo Peretti
Franca Guardini di Fane, affezionata a questa pagina, ci invia un estratto di commedia, ricordo della sua infanzia, prodotta da una suora classe 1923. Si tratta del dialogo fra “La bambina e la rondinella” che sottolinea la bellezza del nostro paese. Giancarla Gallo, in arte Gingi, ci propone un profondo e affettuoso pensiero della sua terra: “Sicilia”, che facciamo volentieri nostro. “Ripensandoghe” di Loredana Zanon di San Giovanni Lupatoto, è una simpatica riflessione sul senno di poi, che noi accogliamo fiduciosi che l’autrice sia salita abbastanza in alto. Un poetico modo per trattare la maternità ci è suggerito da Elisa, in “Poesia ad Andrea”, che pubblichiamo volentieri.
LA BAMBINA E LA RONDINELLA B. Rondinella dolce gaia ti rivedo finalmente! La mia casa la grondaia t’aspettava ansiosamente! Da sei mesi non tornavi, al tuo nido non pensavi? R. Sempre bimba ricordavo il mio nido sì gentile, nella notte lo sognavo mi parea fosse aprile! Mi parea d’essere qua, tutto amor felicità! B.Rondinella avrai viaggiato, con le alucce di velluto quanti luoghi hai tu visitato? Quante terre hai tu veduto? E sai dirmi rondinella qual contrada è la più bella?
RIPESANDOGHE Cori, salta, zuga, i me disea alora, studia, sforzate, proa, i me disea ancora, ritenta, butete, va in giro finchè te pol e te si zòema.
SICILIA Sensi selvaggi nel sole accendono le membra infuocate.
E adesso? Nessun me dise più gnente…
La luna nel buio lenisce come fresca carezza.
Lontano, l’orgasmo profondo del mare.
Sto sentà a sbroiar el fil dei pensieri Su l’ultimo scalin de la vita e oni tanto un dubio ancora el me vien:
R. Ho girato tutto il mondo con le alucce di velluto, il paese più bello che ho veduto è l’Italia tanto bella che ama assai la rondinella!
ma mi, enti saltà abbastanza alto o no? Loredana Zanon
Ed è il cuore che annega nei tuoi suoni, nel tuo sapore radici sconosciute, ma presenti all’anima che si ferma.
Da una commedia fatta a Fane da una suora del 1923 che ora vive in Svizzera Franca Guardini POESIA AD ANDREA Una bambina dal cuore d’oro. Un cucciolo diventato fiore. Un amore infinito per una persona grande! Un giorno sceglie di uscire dal mio ventre e mi fa un regalo bellissimo.
Cultura LETTO
PER VOI
Valérie Tong Cuong, L’Atelier dei miracoli, Salani, 2014, 215 p., 12, 90€.
“Lo sa che le persone sole muoiono prima? Muoiono perché non hanno scambi con nessuno. Muoiono a furia di non dire niente. Non chiedono nulla e non ottengono nulla, e quindi muoiono, non c’è niente da fare”. Sono le parole che Jean Hart dice a Millie, proponendole di aiutarla. Millie ha ventitré anni, vive sola in un quartiere anonimo di Parigi, ha una vita piatta e priva di amici. A diciotto anni ha lasciato i genitori per “incompatibilità”. Quando un incendio mette a fuoco il suo appartamento, la sua vita ricomincerà da zero. E poi c’è Mariette, insegnante, quarant’anni e una vita apparentemente perfetta. Eppure è sull’orlo del baratro perché non sopporta più i suoi studenti, né il preside, né suo marito. Quando una volta per tutte perde la pazienza e colpisce uno studente che continua a burlarla, viene inviata in una clinica psichiatrica. Anche per lei che non ha nessuna intenzione di tornare a casa, la vita ricomincerà da zero. Il signor Mike è un barbone, ex militare dell’esercito e alcolista, abbandonato dalla moglie e stanco della vita, vive per la strada. Una notte un gruppo di balordi armati di spranghe quasi lo uccide. Rimessosi in forma anche la sua vita presto ricomincerà da zero. L’artefice della svolta nella vita di queste persone in difficoltà sul piano morale e materiale, è Jean, il responsabile dell’associazione “L’Atelier dei miracoli”, che dà il titolo al romanzo che ha vinto il premio dell’Ottimismo 2013. Dalla lettura di questo romanzo, non dobbiamo aspettarci grandi cose, ma è coinvolgente: una trama sulla ricerca della felicità, una cura per questi tempi grigi. Vivere è il comandamento di Valérie Tong Cuong, scrittrice francese, anche quando, nella vita di una persona, sembra che nulla vada come deve andare, perché rimane sempre la speranza, lieve ma tenace, di trovare qualcuno che possa aiutarti nelle maniere più impensate. Di tutt’altra specie è l’altro romanzo che propongo “Quartetto” di Jean Rhys. E’ la storia di Marya, una ragazza inglese dal passato turbolento che si sposa con un polacco e si trasferisce con lui a Parigi. I problemi sorgono quando lui viene arrestato e lei cerca disperatamente una soluzione per andare avanti. Ha bisogno di aiuto e soldi e li trova, ma a che prezzo? L’autrice, che racconta un po’ la storia della sua vita, è così brava a trasmettere emozioni che si vorrebbe continuare a seguirla anche dopo la fine del romanzo.
Pace nella melodia della risacca, nel profumo antico di basilico, di gelsomino.
Gingi
Una cosa che non si può spiegare. Il fiore sboccia ma il suo gambo lo accompagnerà nella vita, Finchè un giorno il fiore volerà nell’infinito! Elisa
Il Mese
Aprile deriva dal latino “aperire”, è il mese, infatti, che apre la terra allo sbocciare della natura, così come in Grecia lo stesso mese si chiama anthesteriòn, “dei fiori” perché tutto fiorisce in questo periodo. La Pasqua della Resurrezione è la festa delle feste, la solennità delle solennità perché il mistero in essa presente, è dei più importanti per la storia della cristianità, proprio come afferma San Paolo: “Se Cristo non è resuscitato allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la nostra fede”. La Pasqua cade prevalentemente nel mese di aprile, ma può variare dal 22 marzo (l’ultima fu nel 1818 e la prossima nel 2285) al 25 aprile (l’ultima fu nel 1943 e la prossima nel 2038). “Di marzo ai ventidue vien la Pasqua più bassa, d’aprile ai venticinque ci arriva e mai li passa”. La Pasqua è una festa mobile perché si basa sulla luna. Fu il concilio di Nicea (325 d.C.) a stabilire che la solennità della Pasqua sarebbe stata celebrata la domenica seguente il primo plenilunio che viene dopo l’equinozio di primavera. Ad esempio, se proprio il 21 marzo è di luna piena, e questo è sabato, sarà Pasqua il giorno dopo (22 marzo), se invece è domenica, il giorno di Pasqua sarà la domenica successiva (28 marzo). Se il plenilunio succede il 20 marzo, quello successivo avverrà il 18 aprile e se questo giorno fosse per caso una domenica, occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile. Il collegamento della festa con la luna è dovuto alla narrazione evangelica della Passione e Resurrezione di Gesù, avvenute durante la Pasqua ebraica, il Pesah, che si celebrava, come oggi d’altronde, al plenilunio del primo mese lunare dopo l’equinozio di primavera. Pesah significa “passare oltre” in ricordo della notte in cui il Signore “passò oltre” ovvero oltrepassò le case degli Ebrei in Egitto, contrassegnate dal sangue dell’agnello sacrificato, risparmiandone i figli maschi (decima piaga d’Egitto). L’Ultima Cena si svolse la sera del primo plenilunio primaverile, cosicché i cristiani, che si rifacevano alla tradizione apostolica, fissarono la Pasqua la domenica successiva per sottolineare l’evento fondamentale della Resurrezione. L’italiano Pasqua è la traduzione del latino Pascha che, con il greco Pascha, deriva proprio dall’ebraico Pesah deformato per accostamento paretimologico a pascua, “pascoli”.
a cura di Lino Venturini
IL PUNTO «Non paghiamo forse un tributo annuo per i nostri stessi corpi? Quanto sarebbe stato meglio essere venduti ai padroni una volta per tutte, piuttosto che possedere dei vuoti titoli di libertà per doverci poi riscattare ogni anno». Queste parole gridava Budicca, regina degli Iceni, guidando nel 61 d.C. la più sanguinosa rivolta anti romana delle tribù della Britannia orientale. In altre parole affermava che era meglio essere schiavi a tutti gli effetti piuttosto che schiavi del fisco. Come racconta Tacito, i romani, infatti, stracciando i trattati, non solo le confiscarono terre e proprietà, ma la umiliarono esponendola nuda in pubblico e frustandola. Ottantamila furono i morti di quella rivolta e alla fine Budicca, sconfitta, si diede la morte con il veleno. Molte furono le rivolte succedutesi nella storia dell’umanità. Diamo per scontato che la schiavitù sia stata abolita. Non è così. Esistono diversi tipi di schiavitù. C’è quella personale, in cui una persona diventa proprietà di un’altra; c’è la schiavitù fondiaria, in cui una persona appartiene alla terra e chiunque la possiede è proprietario anche dello schiavo; c’è la schiavitù politica, in cui il cittadino è proprietà di chi governa e non ha altri diritti all’infuori di quelli elargiti dal potere assoluto che lo controlla; c’è infine la schiavitù fiscale, quando le imposte superano la soglia di tolleranza, che congloba e riassume tutte le altre. All’epoca della schiavitù le cerimonie funebri erano l’unico spazio in cui si poteva esprimere una sorta di ritrovata libertà, il momento per gridare la propria liberazione, quella dello spirito immortale. Gli schiavi di Haiti per indicare la fuga usavano l’espressione “rubare il proprio cadavere”, consapevoli che il prezzo per la loro ribellione sarebbe stata la morte. Come può succedere nell’Italia di oggi dove per sfuggire alla mannaia del fisco, l’unica alternativa sembra essere il suicidio. Ogni potere tende a divenire patologicamente dissipatore. Il nostro apparato nazionale assorbe il 70% delle risorse pubbliche mentre in Germania, per esempio, è il 30%. E’ vero che le imposte dirette sono un obbligo per chi vive in un paese che gli fornisce protezione e servizi ma, scriveva Montesquieu, filosofo e pensatore politico, le imposte eccessive – dovute a sprechi, appropriazioni indebite e clientelismo conducono alla schiavitù, sono connaturate alla schiavitù. Ci sarà un motivo se il referendum sull’indipendenza del Veneto ha avuto una risposta plebiscitaria. Premier, governatori, e… sindaci sono avvisati.
Rubriche
Aprile 2014
In Automobile
a cura di Roberto e Alessandra Azzolina
ARRIVA LA PRIMAVERA Come ogni anno, con l'arrivo della bella stagione,oltre al risveglio della natura,assistiamo anche al risveglio dei nostri amici motociclisti,che per la maggior parte (a parte i più accaniti) sono stati in “letargo” durante l'inverno,ma adesso riscaldano i motori delle loro motociclette e si preparano a lunghe gite!Importantissimo ed indispensabile accessorio per loro è il casco: ne esistono di mille fogge e colori,da quelli all'ultima moda con disegni mimetici,a quelli più sobri di un unico colore. L'importante,naturalmente .è che sia omologato e adatto al motociclo che si guida. Roberto Azzolina Come orientarsi all'acquisto di un nuovo casco? Innanzitutto,se si possiede già un casco già da qualche anno,attenzione perchè potrebbe essere diventato un po' vecchietto,quindi se si vuole essere sicuri,meglio cambiarlo ogni cinque anni. Per il resto bisogna evitare di farsi abbindolare dai marchi più blasonati, perchè dei test prodotti da Altroconsumo hanno dimostrato che caschi da 400 euro sono uguali,per qualità,a quelli da 80 euro. Meglio dunque fare una piccola ricerca: meglio un casco in fibra di carbonio,più costoso,oppure in Alessandra Azzolina materiale termoplastico? Meglio un casco aperto davanti od uno integrale? Dipende dal tipo di moto che si vuole condurre! Che abbia una buona visiera,questo è indispensabile: evita che insetti o granelli di polvere entrino negli occhi del conducente,con effetti pericolosissimi. Anche una periodica pulizia è consigliata: un panno umido,del sapone neutro ed è fatta. Il nostro consiglio è quello di vestirsi con indumenti ed accessori ben visibili,quando si viaggia in moto:colori chiari,inserti riflettenti e dunque anche il casco chiaro (vi immaginate, d'estate, l'effetto che fa indossare un casco nero?). Siete pronti a godervi la bella stagione? E allora si parte,buoni giri dalla vostra autoscuola del cuore.
“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Si può studiare la nuova grammatica del dialetto veronese? Da questa domanda è partita una ricerca che si è fermata al libro scritto da Filippo Bonfante, per la Cierre edizioni di Sommacampagna, che attraverso 208 pagine ci permette di immergerci nell’affascinante mondo del dialetto veronese che, come sosteneva la grande poetessa Alda Merini: «I veneti, hanno la fortuna di avere una lingua che è poesia in sé, una musica perfetta». Il patrimonio di un popolo, e ancor prima di un territorio e Gianfranco Iovino delle proprie radici storiche, è indispensabile che venga tutelato attraverso la conservazione di abitudini antiche, luoghi importanti che hanno scritto la storia e, soprattutto, la difesa della lingua popolana, vernacola o del dialetto, che in questo interessante volume, come lo stesso editore veronese Cierre ci spiega, è davvero un testo unico e completo perché: «l'autore ha voluto dare un quadro il più possibile completo della grammatica del dialetto veronese, con una particolare attenzione agli aspetti fonologici e morfologici. Ampio spazio è dedicato all'uso vivo della lingua, cioè ai modi di dire che caratterizzano la parlata quotidiana. Completano il libro un dizionario essenziale veronese-italiano e italiano veronese». Filippo Bonfante è nato in provincia di Mantova nel 1953, ma abita a Isola della Scala dall'età di 5 anni. Ha insegnato lettere alla scuola media e da qualche anno è dirigente scolastico all'istituto comprensivo di Bovolone. Per i neofiti del dialetto, correda la sua grammatica con un campionario di espressioni idiomatiche, quelle da usare per sembrare veronesi “de soca” (leggere la voce relativa sul libro per saperne il significato). Ci piace chiudere questo numero del “Libri di casa nostra”, con un bell’invito alla lettura del testo “Grammatica del dialetto veronese”, attraverso un bel consiglio, da afferrare al volo, perché più chiaro di così è impossibile: “Èmo dito assè; par no tirarla lónga come el Passio, petémola qua. A fòrza de dài, la vien de òlta dove che se l'avèa scominsià: èssar bon de contarla giusta l'è mia da scherzo. Èto capìo? Se no… ci vuole la grammatica di Bonfante, che ti farà capire quanto è musicale e poetica la nostra lingua madre”. Grammatica del dialetto veronese di Filippo Bonfante Cierre Editore Verona – Pagine 208 - €. 14,00
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DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri LE ALI SERVONO PER VOLARE! ‘Vola solo chi osa farlo’, scriveva Sepùlveda (Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare). E vola anche chi ha la possibilità e il diritto di farlo. E’ di poche settimane fa una notizia che non può che rendere felici gli amanti della natura e degli animali: l’Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione (la numero 2006/2014) contro l’Italia sull’utilizzo di uccelli selvatici come richiami vivi durante la stagione venatoria. Questo significa che il Governo dovrà intervenire, assumendosi la responsabilità, per adeguare la propria legislazione alle direttive europee sulla salvaguardia degli animali, in questo caso dei piccoli uccelli migratori. La pratica dei richiami vivi è ancora purtroppo assai diffusa in Italia. Gli uccelli selvatici vengono catturati in maniera non selettiva, dunque attraverso le reti e le trappole, e nell’assoluta assenza di controlli, e diventano vittime di un mercato illegale e spietato. Spesso arrivano ai centri di ‘smistamento e vendita’ (parole orribili, se si pensa che a subire questo destino sono esseri senzienti) impauriti e disidratati, oppure già morti. Merli, allodole, tordi e altri uccelli selvatici vengono tenuti in gabbie strettissime dove non possono nemmeno muoversi; vivono per mesi perennemente al buio in luoghi freddi e umidi; finiscono col ritrovarsi gli arti atrofizzati, e riportano danni fisici e comportamentali permanenti. La Lipu, associazione che da decenni si batte per la tutela dell’ambiente e della biodiversità, ha da poco concluso una campagna di raccolta firme per fermare questo scempio, e presenterà in questi giorni una bozza di proposta di legge per cancellare la pratica dei richiami vivi e sanzionare chi la effettua illegalmente. Siamo ormai in primavera, e non c’è niente di più gradevole, per il corpo e lo spirito, che passeggiare in un prato o in un bosco, o stare semplicemente sul balcone o alla finestra di casa, ascoltando il cinguettio degli uccelli. Non possiamo permettere che questi minuscoli animali, che popolano gli alberi delle nostre colline e dei nostri giardini, trascorrano l’esistenza in una minuscola scatola buia. Semmai possiamo aiutarli nella costruzione dei nidi. Costruire una casetta di legno o una mangiatoia da tenere in giardino è un modo semplicissimo per aiutare merli, pettirossi e passeri a trovare cibo e riparo. E diventa un’occasione preziosa, soprattutto per i bambini, per osservare questi animali da vicino, e rendere più gioiosa la vita quotidiana.
Con noi al Cinema a cura di Franco Frey STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI - Drammatico 131 minuti. U.s.a. 2014 (uscita aprile) di Brian Percival, con Geofferey Rush, Emily Watson, Sophie Nélisse Tratto dal romanzo "La bambina che salvava i libri" di Markus Zusak (2005) edito in Italia da Frassinelli, il film racconta una storia commovente e ricca di emozioni ambientata nella Germania Nazista. Protagonista é Liesel, una vivace e coraggiosa ragazzina affidata, dalla madre incapace di mantenerla, ad Hans Hubermann, un uomo buono e gentile e alla sua irritabile moglie Rosa. Ancora scossa dalla morte del fratellino, avvenuta solo pochi giorni prima, Liesel fatica ad adattarsi sia alla casa sia alla scuola, dove viene derisa dai compagni perché non sa leggere. Decisa a cambiare la situazione trova un valido alleato nel padre adottivo che, nel corso di lunghe notti insonni, le insegna a leggere il suo primo libro, rubato al funerale del fratello. L'amore per la lettura si rafforza grazie all'amicizia con un ebreo, Max, nascosto nello scantinato dai genitori. Altrettanto importante diventa l'amicizia con un vicino di casa, Rudy che scherza sulla sua mania di rubare libri e che si innamora di lei. Ma con lo scoppio della guerra, con la promulgazione delle leggi razziali e l'ordine di Hitler di fare dei libri un rogo. la quiete della famiglia viene sconvolta, portando altro dolore nel cuore di Liesel, fino ad un tragico epilogo...
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l’Argomento
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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
L’importanza del papà La festa del papà (19 Marzo) è passata un po’ sotto tono, oscurata dalla festa della donna e dai molteplici dibattiti sul femminicidio. Vorrei festeggiare tutti i papà -, un po’ in ritardo - ricordando loro come il padre influisca molto più di quanto si creda nell’evoluzione psicologica di una donna. La madre rappresenta, per entrambi i sessi
una figura basilare, il padre ha la funzione di sostenere i figli bambini nella consapevolezza di appartenere al loro sesso (identità di genere) e i figli adolescenti nella maturazione della capacità di impostare una relazione serena con l’altro sesso. Il rapporto padre figlia - un rapporto molto delicato - può influenzare in modo deter-
BENESSERE
minante la personalità della donna. Durante la prima infanzia la bambina sviluppa il desiderio di avere il padre tutto per sé, maturando sensi di colpa legati a questo desiderio e alla necessità di prendere le distanze da una madre dalla quale ancora dipende. Se il padre accoglie con affetto, comprensione e maturità le richieste della
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
VISO ILLUMINATO DALL’AUTOMASSAGGIO “Un volto senza tratti caratteristici è come un libro di cui non si può citar nulla.” Joseph Joubert, Pensieri, 1838
Uno dei segnali più temuti dell'invecchiamento sono le rughe. In realtà ci sono due tipi di rughe: le rughe mimiche (chiamate anche "pieghe di espressione") e le rughe da senescenza. Le prime si possono manifestare anche in giovane età e sono dovute ad atteggiamenti ripetuti. Le seconde si manifestano per l'invecchiamento della pelle che determina modificazioni sia nei diversi tessuti che la compongono sia ai suoi annessi. Per prevenire il fenomeno, non potendo interferire sui fattori genetici, bisogna limitare quelli ambientali, e per questo motivo consiglio di limitare l'esposizione solare o a lampade abbronzanti e idratarsi in modo adeguato, sia bevendo acqua, sia applicando per tempo ed in modo efficace cosmetici funzionali anti-rughe. PULIZIA. Prima di tutto è necessario pulire accuratamente la pelle del viso, in modo che nulla ostacoli l’assorbimento dei principi attivi contenuti nei prodotti che si utilizzeranno. Latte e tonico sono sufficienti, ma per un effetto spa, dopo l’utilizzo di tali prodotti, può essere effettuato un “bagno di vapore” aromatizzato con qualche goccia di olio essenziale di rosa . Un buon massaggio deve seguire i muscoli del viso stimolandoli leggermente con movimenti ritmati. Il massaggio, oltre a rafforzare i muscoli facciali, ottenendo uno stiramento meccanico delle rughe, riattiva la circolazione del sangue e della linfa procurando un aumento del metabolismo, favorendo una accelerata produzione di cellule nuove e una più accelerata eliminazione di tossine. AUTOMASSAGGIO. Stendere la crema sul viso cominciando dal mento, poi sulle guance e le tempie seguendo le "linee direzionali". Massaggiare il mento ed il collo seguendo le "linee direzionali". Massaggiare la parte sinistra del viso dal mento al lobo dell'orecchio, dalle labbra alla parte superiore dell'orecchio, dal naso alle tempie. Massaggiare la parte destra del viso dal mento al lobo dell'orecchio, dalle labbra alla parte superiore dell'orecchio, dal naso alle tempie. Massaggiare la fronte dalle ciglia ai capelli alternando le due mani (sempre con le dita unite). Con un po' di crema massaggiare in modo circolare le zone limitrofe all'occhio. Eseguire un leggero picchiettamento ai lati della bocca, attorno agli occhi. Togliere gli eventuali eccessi di crema con una velina o con ovatta. Bastano 10 minuti per donare al proprio viso la freschezza tipica delle giornate primaverili. Attraverso questo facile auto-massaggio al viso, infatti, si possono distendere i tratti, ravvivare il colorito, rilassare l’espressione ed eliminare le borse. Inoltre, se eseguito con costanza almeno 3–4 volte a settimana, coadiuva alla prevenzione delle rughe e aumenta l’efficacia dei poteri dei prodotti utilizzati durante il massaggio. Namastè!
L’angolo di Francesca di Francesca Galvani NIDI DI TAGLIATELLE CON CREMA DI ASPARAGI INGREDIENTI 250gr. di tagliolini all’uovo - 300 gr. di asparagi - 150 gr. di philadelphia (o robiola o ricotta) - 200 gr. di besciamella - 2 uova Prezzemolo, formaggio grana, sale, pepe Cuocere in abbondante acqua le punte degli asparagi. Scolare e cuocere il resto degli asparagi, conservando l’acqua per la successiva cottura dei tagliolini. Dopo aver cotto la pasta, condirla con parte del composto ottenuto frullando gli asparagi, le uova, il prezzemolo, sale, pepe e philadelphia. Con un forchettone formare dei nidi di tagliolini e posizionarli sulla placca del forno, precedentemente ricoperta di carta forno. Coprire i nidi con il rimanente composto di asparagi unito alla besciamella. Decorare con le punte degli asparagi e il formaggio grana e lasciar gratinare in forno per alcuni minuti.
bambina l’aiuta a sviluppare rispetto per se stessa e autostima. Una funzione fondamentale del padre è sostenere la figlia nel passaggio dal mondo protettivo materno e familiare ai conflitti e alle difficoltà del mondo esterno. Può capitare che il padre non capisca questa fase, può minimizzare o fare finta che non esistano tali bisogni. Questo comportamento induce la bambina a sentirsi rifiutata o sminuita come persona. Un padre assente o troppo indulgente non riesce a trasmettere un giusto senso dei limiti, dei valori e dell’autorità. Un padre romantico, eterno fanciullo, che evita conflitti e responsabilità, che si presenta come figlio della propria moglie trasmette alla propria figlia insicurezza e scarsa fiducia
in sé, ansia e fragilità. Quando il padre è rigido e autoritario spinge la figlia ad essere altrettanto severa con se stessa e con gli altri. Questo tipo di genitore si aspetta il successo dalla figlia, legge con disprezzo ogni segno di debolezza e castiga duramente eventuali comportamenti disobbedienti. Alcune donne tentano di ribellarsi e vivono costantemente in guerra con il genitore. Molte sono rabbiose nei riguardi
del padre e dell’uomo in generale, una rabbia che ha radici nel rapporto con il loro papà. Se il rapporto con il genitore è caratterizzato da un forte risentimento è facile che questo si manifesti anche con il proprio partner. Ci sono donne che si sentono deluse e abbandonate dal padre, inconsapevoli della propria rabbia inibiscono tenerezza e trasporto colpendo in particolare l’intimità di coppia.
LA CURA DEI CAPELLI
a cura di Antonella Marcomini
LA CADUTA DEI CAPELLI: I capelli hanno un’attività ciclica divisa in tre fasi: 1- ANAGEN: FASE DI CRESCITA O NASCITA. 2- CATAGEN: FASE DI STASI O INTERMEDIA. 3- TELOGEN: FASE DI RIPOSO O CADUTA Il capello cresce solo nell’Anagen, fase che dura da qualche mese a qualche anno. La fase Catagen dura invece solo 15-30 giorni, mentre la fase Telogen dura qualche mese. Al termine della fase di Telogen il capello cade, mentre la papilla germinativa ne produce un altro in sostituzione. La caduta dei capelli è un fenomeno normalissimo che riguarda tutti. Infatti il cuoio capelluto ogni giorno attiva un ricambio di capelli che porta alla perdita e alla conseguente ricrescita di circa 50-100 capelli al giorno. L’attività di ricambio dei capelli subisce un consistente aumento in particolare in due periodi dell’anno che coincidono col passaggio delle stagioni inverno-primavera ed estate-autunno. Alcune delle cause principali del diradamento o della caduta sono: stress fisico e psichico, alimentazione e nutrimento non adeguato, fumo e tossine, eccessiva attività enzimatica che trasforma il testosterone in un derivato più potente (dht), gravidanza e allattamento, trattamenti cosmetici troppo aggressivi e la trasmissione genetica maschile e femminile da ricerca del DNA. I capelli possono ricrescere ma solo a determinate condizioni. E’ possibile assistere a ricrescita parziale o totale di un capello, purchè il follicolo non sia completamente atrofizzato e quindi incapace di “esprimere” un capello nuovo. Appoggiandosi a diverse terapie e dopo un’accurata visita eseguita con un check-up gratuito del capello è possibile intervenire con una serie di prodotti sinergici indicati in casi di caduta e diradamento sia nell’uomo che nella donna, formulati a base di ingredienti naturali e privi di sostanze come PVP e altri polimeri o siliconi che soffocano la naturale traspirazione cutanea. Alcuni degli ingredienti naturali e attivi che si trovano in questi prodotti sono: - GP4G, estratto dall’artemisia salina, microrganismo parte del plancton, che applicato sulla cute stimola le funzioni vitali e la produzione di cheratina, essenziali per la salute e la forza dei capelli. - Ginseng, ha funzione antiossidante, incrementa la resistenza fisica e migliora la circolazione. - Vitamine, necessarie alla produzione di energia per la sintesi proteiche cellulari. - Caffeina, stimola l’irrorazione sanguigna e stimola la crescita. - Amminoacidi, rinforzano la formazione della cheratina. - Biotina, ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee. Sotto l’azione di un trattamento o terapia adeguata, si può spesso arrestare o invertire il processo di Miniaturizzazione del follicolo stimolandolo a produrre ad ogni ciclo un capello un po’ più robusto, ritornando ad avere un capello sano e forte. Ci vuole molta pazienza, costanza e determinazione. La natura non fa mai niente di inutile. PROMOZIONE PROMOZIONI SHAMPOO + MASCHERA DI PRIMAVERA RISTRUTTURANTE + MASSAGGIO POLTRONA SUI TRATTAMENTI CURATIVI EURO 10,00
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Spazio Donna
Aprile 2014
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Oroscopo di Aprile 2014
di Francesca Iolanda
ARIETE: la primavera vedrà in voi il risveglio dei sensi e con esso la voglia di rimettervi in gioco. I rapporti d'amicizia saranno preferiti al sentimento: scegliere piuttosto che essere scelti senza tuttavia preoccuparsi del dopo. Forse non sarete molto affidabili in questo periodo, ma non vi mancheranno le conquiste e i successi che però saranno di breve durata. Buone occasioni sul lavoro che saprete cogliere con tempismo e senso dell'opportunità. TORO: qualche tensione di troppo nelle coppia rischierà di ripercuotersi anche nei rapporti interpersonali e potrebbe ripresentarsi un vecchio acciacco ormai dimenticato. Sentirete molto tutto il peso delle responsabilità, soprattutto nella prima parte del mese, mentre dal 7 in poi riuscirete ad essere più sereni ed ottimisti. Si consiglia cautela nelle spese e negli investimenti. GEMELLI: la curiosità per il lontano favorisce i viaggi in terra straniera e gli incontri con persone di cultura e di interessi diversi dai propri. Proprio durante questi viaggi o semplicemente nell' apertura mentale verso esperienze nuove, potranno svilupparsi prospettive fortunate e piacevoli, anche finanziariamente. Tendenza ad allargare il proprio orizzonte sociale e spirituale che porterà ad un arricchimento morale. CANCRO: cercate di portare avanti le vostre ragioni con maggior fermezza e assertività: un comportamento troppo conciliante e morbido rischia di farvi essere prevaricati e nei casi peggiori sfruttati ingiustamente nell' ambito professionale. Possibili discussioni in famiglia e allontanamenti repentini che tuttavia invece che ad una nuova autonomia, potrebbero portare all'insicu-
rezza personale. Andrà meglio la seconda parte del mese. LEONE: si getteranno le basi in attesa di un periodo molto florido e suddisfacente che inizierà a luglio. Per ottenere molto da questa corrente positiva, già da adesso conviene fare progetti a lunga scadenza, guardarsi intorno per migliorare le condizioni di lavoro o per cambiare residenza se quella attuale non soddisfa. Favorite le associazioni, ma anche i matrimoni o le convivenze. VERGINE: cercate di moderare l'aggressività nell'ambiente lavorativo. Se da un verso sarà favorita la carriera, anche rapida, verso un settore finanziario, da un lato troppa testardaggine da parte vostra rischierà di far sfumare una bella occasione. Sono previsti aiuti anche da persone importanti. Non siate troppo critici e diffidenti. BILANCIA: il bell'aspetto di Venere porterà una ventata di sano edonismo e leggerezza. Il piacere verrà preferito al dovere e anche i rapporti famigliari, soprattutto dove c'era tensione, volgeranno verso un miglioramento. Buone le capacità organizzative. Un pò di stanchezza per i nati dell' ultima decade che si caricheranno di troppi impegni. SCORPIONE: il desiderio di vivere la passione e i sentimenti a 360 gradi si scontrerà con uno spirito troppo rigoroso e critico non favorendone la naturale espansione. Se vorrete maggiori conferme sul piano sentimentale, ma anche professionale dovrete cercare di non sottovalutare il prossimo, ma neanche voi stessi. Lieve tendenza all' isolamento che acuirà il senso di solitudine. Cercate di essere più adattabili. SAGITTARIO: la vostra personalità è vivace, sim-
patica, libertaria che non accetta costrizioni, che vuole fare esperienze e sentirsi libera. Farete particolarmente fatica a tollerare ogni forma di gelosia e possesso, favoriti inoltre gli interessi musicali ed artistici. Tuttavia persisterà una certo candore e ingenuità d' animo che non sempre vi farà ben valutare chi vi starà di fronte. Non mancherà l'ottimismo che farà superare brillantemente qualche piccola delusione. CAPRICORNO: ottima la forma mentale che vivificherà le capacità intellettive e lo slancio vitale. Favoriti quindi gli studenti, ma anche chi nella professione dovrà dimostrare intelligenza e creatività tesa ad ampliare l'orizzonte lavorativo. Bene anche la vita affettiva che vi vedrà protagonisti in grado di vivificare anche le routine più collaudate. ACQUARIO: Venere nel segno porterà una ventata di novità e con essa il desiderio di vivere emozioni sempre diverse. Potreste apparire sfuggenti a chi vi sta intorno, soprattutto se avete un partner geloso, potrebbe sentirsi escluso da questa vostra voglia di esplorare e di conoscere. Fate attenzione alla salute, nel vostro caso spesso delicata e soggetta ad esaurire velocemente le energie. PESCI: possibile qualche difficoltà nel valutare razionalmente le questioni pratiche, tuttavia potrete sempre fidarvi dell'intuito che senza elucubrazioni arriverà alla verità. Favorite quelle professioni che richiedono fantasia e creatività che possono rompere gli schemi e superare i limiti del consueto. In amore sono possibili sbalzi d' umore, anche repentini, che richiederanno molta comprensione da parte dei famigliari, ma ne manterranno la dedizione.