Maggio 2014 Provincia

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ANNO XXVIV - N. 05 - MAGGIO 2014 - Stampato il 12/05/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n째 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663



Lettere le vostre

ROSE MARIA MACHINE’: Precisazioni su quanto apparso sul mensile “Primo Giornale Valpolicella” 8.5.2014

(Da non confondere con L’Altro Giornale) Pescantina 9 maggio 2014 Per obblighi istituzionali consistenti in una informazione aderente alla realtà della situazione finanziaria dell’Ente ed al fine di arginare eventuali allarmi ingiustificati tra la cittadinanza, ritengo necessario rendere alcune precisazioni rispetto a quanto apparso sul mensile “Primo Giornale Valpolicella” n. 4 dell’8 maggio 2014. La scrivente non ha rilasciato alcuna dichiarazione e/o intervista a “Primo Giornale” e il testo dell’articolo è stato redatto elaborando stralci della relazione di fine mandato pubblicata sul sito del Comune di Pescantina ai sensi di legge. Presso il Comune di Pescantina non è stata accertata da parte dei preposti Organi di Controllo Contabile la sussistenza di alcun danno erariale, ma sono state poste in atto iniziative per non far prescrivere eventuali crediti e quindi per evitare la formazione di futuri eventuali danni erariali. Il debito di 21 milioni di euro fa esclusivo riferimento alla somma del residuo dei seguenti mutui contratti dal 1978 al 2010 dal Comune di Pescantina che vengono sotto elencati per ammontare di tipologia.

Come si può constatare dalla lettura del rendiconto al conto consuntivo del bilancio 2013, pubblicato in data odierna all’albo pretorio, vi è un avanzo accertato di amministrazione nella misura di 1.936.172,28 di euro.

|(Testo tratto dal sito del Comune di Pescantina)

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A ROMA

“...che bella esperienza!” Amici lettori de L'Altro Giornale, ciao a tutti! Vi voglio raccontare ciò che mi è capitato a Roma il 27 aprile, in occasione del mio viaggio per la Santificazione dei due Papi. Prendo alloggio alla Casa per Ferie vicino alle Mura Vaticane. Tutti mi dicono di partire presto la notte o meglio di dormire sotto il colonnato perchè non troverò posto il giorno dopo e penso come organizzarmi... quando mi dicono alla reception che Suor Italia mi ha cercato. Ci incontriamo e mi chiede se ho un abito scuro che ha un biglietto per stare tra i diplomatici, rispondo stupito di no, non fa niente mi dice troverò un'altra soluzione... Più tardi mi consegna un biglietto bianco con lo Stemma del Vaticano con su scritto: Ufficio Celebrazioni Pontificie, con questo mi dice, andrai sulla Terrazza dove ci sono gli Uffici di don Guido Marini il Cerimoniere del Papa. Non ho parole. Nel primo pomeriggio vado con Lei, (84 anni, passo veloce e bontà infinita) mi fa vedere il tragitto ed entriamo poi nel cortile dei Palazzi Vaticani. Al mattino presto con le suore della Casa, Charles un seminarista africano - e Matias - uno studente argentino - ci incamminiamo ed arrivati dentro il Vaticano, mostrando sempre il biglietto ai numerosi agenti arriviamo a Porta Sant’Anna. Alle 6,45 entriamo nel cortile e iniziamo a salire un grande scalone con i muri affrescati da antichi dipinti. Dopo 4 rampe di scale (pensavo di salire in Paradiso) e passando da due uffici, arriviamo sulla Ter-

razza del Cerimoniere dove un gabbiano con 3 piccoli nel nido ci osserva curioso ... Che magnifica visione! Ho visto i volti dei due Papi sulla Basilica quasi alla mia altezza, la cupola di S. Pietro e sotto di me l'immensa Piazza con il suo colonnato - mai vista dall'alto - che si stava pian piano animando. Ho seguito la preparazione di centinaia di calici su due tavoli per la Comunione, l'arrivo dei Vescovi posizionati a sinistra dell'altare (più di mille mi ha detto uno di loro), l'arrivo dei diplomatici a destra, il migliaio di Sacerdoti (molti di loro distribuiranno la Comunione). Scoccano le 10, un forte applauso saluta l'arrivo di Papa Benedetto e Papa Francesco e il loro abbraccio. La cerimonia ha inizio... L'atmosfera che si respira dall'alto è surreale, indescrivibile e un’emozione crescente mi pervade. Centinaia di sacerdoti iniziano la distribuire della Comunione ai Fedeli di tutta la Piazza fino a Via della Conciliazione (si dice che erano un milione)

con gli ombrellini che li accompagnavano, li osservo (sembravano farfalle bianche su fiori multicolori), quando sulla terrazza ne appare uno alto, sorridente che la dispensa anche a noi. Le emozioni si moltiplicano... L'ultima Solenne Benedizione a tutti i partecipanti e ancora un abbraccio al Papa Emerito e ancora applausi … e suono di campane a festa. Non visto mi metto per un istante il naso rosso di Camillo (è più forte di me) e canticchio a bassa voce: «Due Papi in Cielo, due Papi in Terra, canta Camillo, la tua Preghiera». Sono sceso dalle scale con la gioia nel cuore, mi sembrava di volare come i gabbiani che sorvolano felici Piazza S. Pietro. Grazie Suor Italia! Gianfranco Perazzoli PS: Mi hanno detto che Papa Francesco porta un orologio da pochi euro, come il mio, con quadrante bianco e un cinturino nero di plastica. Ora guardo le ore e sorrido alla vita!


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ALCOL

F35

“Riusciamo a cancellarli?”

“Una testimonianza” Ricordo quando iniziai a bere alcol. Ero poco più che adolescente. Forse questo non c'entra nulla con l'alcolismo, ma già intorno ai 15 anni scoprii che un bicchiere mi aiutava a diventare con gli altri quel "leone" che desideravo essere. Per il gusto della trasgressione, accompagnai l'alcool alle sigarette. Fortunatamente non ho mai conosciuto o pro-

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

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Numero chiuso il 12 - 05 - 2014

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vato altre droghe. Non ho di ricordi molto belli di quel periodo nonostante le bravate. A ripensarci, l'alcool era presente in tutte le occasioni, sempre. Qualcosa però cambiava. Il goccetto per tirarmi su cominciava a essere sempre più presente nella mia vita, soprattutto quando qualcosa non mi andava giù e non trovavo da solo il coraggio di affrontarla, oppure per aiutarmi a macerare nelle frustrazioni, nelle invidie e nei risentimenti che accumulavo. A 18 anni la progressione del mio bere cominciò farsi terribile, nel frattempo cominciai ad andare a lavorare in altre province, con altri amici, ma l’alcol non mi abbandonava mai. I miei migliori amici per un po' di tempo cercarono di aiutarmi, ma non sapevano cosa fare. Il mio problema diventava sempre più evidente. Da solo non riuscivo più a farcela, ormai mi richiudevo sempre più in me stesso. Preferivo restare da solo, a bere e a piangermi addosso. Non potevo accettare nemmeno che qualcuno mi amasse, perché io per primo ero disgustato di me stesso. Poi l'ultimo periodo, il più nero. Un senso di vuoto spirituale sempre più profondo. La paura di accettare scontate soluzioni di generazioni precedenti la mia, cui

mi ritenevo superiore. I lavori cambiano con gran rapidità, resisto un po’ di mesi e di nuovo l'inferno della bottiglia, ogni volta spero “forse sarà l'ultima volta” ma ogni volta le speranze svaniscono. Passa qualche mese, decido di passare una giornata "normale", al luna-park. con gli amici. Arrivati al tiro a segno non riesco a sparare. Mi tremavano le mani, per fortuna riuscii a non far accorgere di nulla agli altri. Ma scattò in me qualcosa che bastò a farmi trovare il coraggio di chiedere aiuto. E finalmente “Grazie ad un AMICO” arrivai in AA. Non è stato facile all'inizio, non è stata una passeggiata la mia crescita nel programma all'interno dell'associazione, ma grazie ad essa oggi la mia vita la vivo in modo diverso. Riesco a guardare negli occhi le altre persone, riesco ad amare senza paure, riesco ad accettare di essere uno tra tanti. Ma uno che comunque è stato molto fortunato, che ora ha trovato la gioia di vivere, che ha smesso di nascondersi e di fuggire. Se anche tu cerchi qualche gruppo di amici che siano presenti, se chiedi aiuto, telefona al 3343952277 gruppi di A.A. ce ne sono oltre 20 in Verona e Provincia. Luigi

Egregio signor Direttore Francesco Vignarca, coordinatore della Rete italiana per il disarmo e autore del libro " F35, l'aereo più pazzo del mondo" stima a partire dai dati del Pentagono americano una spesa di 14 miliardi di Euro per l'acquisto di 90 (inizialmente sarebbero stati 131) caccia-bombardieri della Lockheed Martin costruttrice di velivoli militari. Una spesa in questi tempi di crisi, semplicemente pazzesca. Mettiamoci nei panni di chi è senza lavoro e di quanti non riescono ad avere di che mantenere i propria famiglia. Non si possono sprecare simili risorse. Piuttosto devono essere impiegate per le famiglie, lo sviluppo occupazionale e lo "stato sociale" detto welfare. Da più parti si manifestano ampie riserve su questo strumento di guerra, non solo sul piano etico, ma anche su quello militare ed economico. Si pensi, come ha ricordato Vignarca in un recente incontro svoltosi presso i Comboniani di Verona, che per operare al meglio al di fuori del campo visivo l'F35 ha la necessità di un sistema di

supporto (Alis) che non è nella disponibilità italiana. E' come comprare un'automobile lasciando le chiavi nelle mani di qualcun altro. Va pure sfatata l’opinione che le spese militari producano un generale beneficio economico. Al contrario saranno spese su spese, che si aggiungono, il carburante, manutenzione, formazione dei piloti e molte altre che facilmente si comprendono. Chissà se questo governo riuscirà a cavarsela da questa vera grande "rogna" a costo zero, visto che fino ad ora tutti i governi precedenti di qualunque colore politico al massimo sono riusciti solo a limitare a 90 gli aerei da acquistare. Altre nazioni europee sono riuscite, se non a sfilarsi dagli accordi,a rimandare a data da destinarsi in attesa di tempi migliori. Così potrebbe fare anche l'Italia. La miglior difesa dei cittadini, consiste nel garantire il loro benessere complessivo, comprendente il lavoro, la libertà, la pace e soprattutto saper dire no alle spese militari folli per gli strumenti di guerra. Giancarlo Maffezzoli

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

LA TIROIDE COME PROBLEMA SOCIALE Sono già alcuni anni che nel mese di maggio si svolge la "Settimana della Tiroide", iniziativa Nazionale, promossa dalle principali Associazioni che si occupano di patologia tiroidea, per sensibilizzare la popolazione su tale problematica. Le tireopatie sono diventate ad oggi un "problema sociale", questo è infatti lo slogan che titola la settimana di quest'anno. Basti pensare che in Italia ne soffrono più del 20% della popolazione, circa 6 milioni di persone. La ghiandola tiroide produce gli ormoni tiroidei, che regolano il metabolismo corporeo e condizionano il buon funzionamento di tutti gli apparati. La tiroide è quindi l'orologio del nostro benessere, per questo il suo mal funzionamento ha un impatto sociale rilevante. Le malattie della tiroide si dividono in due grosse categorie: la disfunzione ghiandolare, che può essere in senso di ipofunzione o di iperfunzione, e l'iperplasia nodulare. L'ipofunzione ghiandolare o ipotiroidismo è rappresentata principalmente dalla tiroidite autoimmune, un'infiammazione che comporta un rallentamento del metabolismo corporeo e si manifesta con disturbi quali aumento di peso, stanchezza, difficoltà di concentrazione, stitichezza, compreso il peggioramento di condizioni preesistenti pericolose per la vita, quali ipercolesterolemia, edema e scompenso cardiaco. Diversamente l'iperfunzione ghiandolare, anch'essa su base autoimmune o indotta da farmaci, può manifestarsi con un'accelerazione di normali processi fisiologici e portare a dimagrimento, stanchezza, agitazione, insonnia e soprattutto sintomi cardiologici, quali tachicardie e aritmie, pericolosi per alcune categorie di persone in particolare gli anziani.

L'iperplasia della ghiandola comporta invece lo sviluppo di gozzo e di noduli della tiroide che possono richiedere l'intervento chirurgico di tiroidectomia, oppure possono nascondere un problema di tumore della tiroide. Un'altra considerazione importante merita il fatto che la patologia tiroidea è molto più sviluppata nel sesso femminile, condizionando la fertilità ed anche il buon andamento della gravidanza. Infatti un'adeguata funzione tiroidea, in particolare nei primi mesi di gravidanza, è fondamentale per il normale sviluppo del feto, soprattutto cerebrale. Si raccomanda quindi alle donne in età fertile e soprattutto a quelle che desiderano una gravidanza, di eseguire il controllo della funzione tiroidea. Da quanto detto emerge l'importanza per la salute generale del tempestivo riconoscimento di una disfunzione tiroidea ed il corretto inquadramento dei noduli della tiroide. La Casa di Cura Pederzoli offre un percorso diagnostico terapeutico all'avanguardia e a portata dell'utente, che prevede un approccio multidisciplinare alla patologia tiroidea, per trattare in tempi brevi il problema e minimizzare il disagio del paziente. Infatti si può usufruire di un Servizio di ecografia dedicato, della valutazione specialistica endocrinologica ambulatoriale, e se il caso lo richiede, di un approccio chirurgico tradizionale o di tecniche moderne di chirurgia tiroidea come la MIVAT, cioè una tecnica videoassistita mininvasiva molto meno invalidante della tradizionale. In occasione della "Settimana della tiroide" la Clinica Pederzoli organizza un incontro aperto al pubblico sulla tiroide e una giornata di screening gratuito. Casa di Cura Polispecialistica “Dr Pederzoli” Via Monte Baldo - Peschiera del Garda – (VR) pubbliredazionale


Le Vostre Lettere

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UCRAINA. Non è lontana da noi

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RENZI 1

di Franco Gueli “Mare nostrum” Quanto è già successo in Crimea (annessione da parte della Russia a seguito di un referendum) e quanto potrebbe accadere a breve scadenza (spaccatura dello Stato Ucraino) sembra che si svolga in aree lontane, tanto da non avere ripercussioni per noi. Se questa fosse la convinzione, voglio ricordare alcuni aspetti che possano servire a meglio inquadrare la crisi. L’Ucraina è un cuscinetto tra noi e la Russia, la cui profondità è inferiore a quella esistente in Italia tra Gorizia e Messina. La sua eventuale frammentazione in almeno tre staterelli, con caratteristiche conflittuali, annullerebbe qualsiasi garanzia per l’occidente, sotto l’aspetto strategico ed energetico. Ma non basta, in quanto queste piccole entità, divise da confini fatiscenti sarebbero mine vaganti avendo, tra l’altro, l’attuale capitale quale posta in gioco. Kiev potrebbe essere l’area di uno scontro combattuto alla frontiera fra Russia e Unione Europea. La preoccupazione per un’evoluzione del contenzioso in corso origina dalla convinzione che i Russi vedono nell’Ucraina una componente determinante del progetto di unione Euroasiatica, quindi membro a tutti gli effetti e a qualsiasi costo di un’organizzazione a guida Russa. Kiev è stata la sede del primo stato Russo. Successivamente il potere si spostò verso nord fino a raggiungere Mosca. Il Paese è stato anche parte del Granducato Polacco-Lituano, cosa che spiega l’interesse delle suddette Nazioni (entrambi membri dell’Unione Europea). Gli scenari di guerra fredda, paventati da più parti potrebbero essere la

conseguenza di una poco incisiva e credibile politica estera dell’UE. Nel contempo non è da sottovalutare il comportamento degli Stati Uniti. “A pensar male si fa peccato ma spesso s’indovina” (frase attribuita ad Andreotti). Il pensiero malizioso è questo: gli USA hanno colto questa occasione per indebolire in un solo colpo Putin, che ha irrobustito la sua credibilità con il successo in Siria e nelle olimpiadi invernali, e nel contempo l’UE caldeggiando l’ingresso di uno Stato in pessime condizioni economiche, politiche e strutturali, che darebbe il colpo di grazia al progetto Europeo. Ricordiamo che recentemente gli USA avevano visto con favore anche l’ingresso della Turchia. L’Italia, in questo frangente dovrebbe porre maggiore attenzione all’evolversi della situazione, sia in quanto membro della NATO, sia in quanto membro dell’UE, sia per i ricordi storici che ci legano a quella terra. La NATO, come ci ha ricordato Padoa Schioppa, ha dato l’impressione, con la proposta di un trattato d’associazione offerto a Kiev, di voler compiere un primo atto di un eventuale futuro accoglimento della stessa nell’Alleanza Atlanti-

ca. Da qui la preoccupazione della Russia, che vede, per la presenza Americana, la prosecuzione della “guerra fredda”. Meglio sarebbe stato se l’Unione Europea avesse avanzato proprie proposte in forma indipendente, con un proprio strumento militare (cosa da tempo auspicata). Noi Italiani abbiamo dei legami con questa terra che ci ricorda la “ battaglia del Cernaia” (guerra di Crimea, 18541856) dove quindicimila militari italiani, guidati dal gen. Alfonso Lamarmora, inviati da Cavour, sconfissero i Russi e misero le premesse perché l’Italia divenisse Nazione; la presenza in Crimea di fortezze veneziane e genovesi e un’antica comunità italiana; la presenza in Italia di circa cinquecentomila Ucraini; l’essere il secondo partner commerciale. In conclusione abbiamo parlato di un Paese che, travagliato da contrasti interni di lingua, religione ecc., ha dovuto adagiarsi sull’immobilismo per garantirsi l’unità nazionale. Oggi, che si è trovato a dover scegliere, è emersa la profonda lacerazione. L’Europa e quindi l’Italia devono intervenire per evitare che diventi preda di potenze emergenti.

IL GRUPPO DI PREGHIERA “DIO È AMORE” ORGANIZZA DAL 21 AL 27 AGOSTO UN PELLEGRINAGGIO IN PULLMAN DA VERONA A MEDJUGORIE. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: SORELLA MORENA CELL. 347.9555468 E/O PRESSO AGENZIA VIAGGI NUMBERNINE TEL. 045.8001107 (CLAUDIO).

Gentile Direttore, è ora di finirla con il "mare nostrum". Caro Premier Renzi, vuole essere credibile a tutti gli Italiani? Faccia cessare questa invasione di clandestini. Idem dicasi per il Ministro Alfano che, pur di mantenere la carega agli Interni, sta facendo il contrario di quello che diceva quando stava nel PdL. Di questo passo ne arriveranno a centinaia di migliaia con enormi costi per la nostra gente, sia sotto l’aspetto economico che

quello relativo alla sicurezza. Quando al Ministero degli Interni c'era Maroni gli arrivi erano scesi a 9.000 in un anno, ora ne sono arrivati ben 25.000 in soli 3 mesi (cancellare il reato di clandestinità è stato un madornale errore). Infatti così come stanno andando le cose è un vero disastro perchè, oltretutto, dopo essere stati soccorsi in mare una volta a terra scappano e poi, per campare, rubano e delinquono. Biso-

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“E la democrazia?” Caro Direttore, a Sinistra il senso della democrazia è alquanto sconosciuto. Anche il Premier Renzi ha incamerato una tale procedura politica. Governa infatti senza essere stato eletto dal Popolo sovrano ed ora intende realizzare un Senato di nominati. Sono perfettamente d'accordo di eliminare il bicameralismo perfetto,che rallenta la governabilità e pure di ridurre i senatori, che si dovrebbe fare anche per i Parlamentari. I componenti del Senato però dovrebbero essere eletti dai cittadini in base alla consistenza della popolazione delle varie Regioni,al fine di legiferare imparzialmente e democraticamente per loro. Speriamo che tale modifica costituzionale avvenga in tal senso altrimenti sarà autoritarismo. Maria Sartori

gna mettersi in testa di assisterli sì in mare, se necessario, ma poi riportarli subito nelle acque territoriali da dove sono partiti. Solo così si fermerà questo sfruttamento di uomini. Cioè questa marea che, oltretutto, ci costa denaro, identità e sicurezza nonchè occupazione per ì nostri giovani. L'aiuto pertanto, se necessario, si dia a casa loro. Solo casi salveremo il nostro ma anche il loro futuro. Renato Tomezzoli


Cronache

Cronache

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IL MEMORIAL. Si è conclusa a Pedemonte la competizione di handbike

Trofeo Tommasi Vince Cecchetto

Si è concluso sul circuito stradale di Pedemonte, con la vittoria di Paolo Cecchetto il 19° Trofeo “Massimo Tommasi” di Handbike che la famiglia di Ezio e Luciana Tommasi dedica al ricordo del figlio scomparso tragicamente in un incidente stradale. Da allora l’impegno è stato quello di diffondere attraverso l’handbike la cultura della prevenzione per arginare il fenomeno degli incidenti stradali specialmente quelli che coinvolgono i giovani. Il vincitore Paolo Cecchetto è un atleta di Appiano Gentile che è riuscito a rinascere allo sport dopo un incidente motociclistico che lo ha inchiodato su una carrozzella. L’organizzazione del Gsc Giambenini ha richiamato al via 66 atleti da tutta Italia. La parola d’ordine legata a questa manifestazione è prevenzione. Il progetto ha incontrato il

mondo della scuola che partecipa annualmente alla manifestazione dove sono presenti anche gli operatori del SerD dell’Ulss 22. Durante la fase preparatoria l’équipe di atleti del Gsc Giambenini, formata da Marina Perlato, Graziano Buffo, Andrea Conti e coordinata dal prof. Giuseppe Degani, contatta gli studenti in incontri molto partecipati (quest’anno sono stati oltre 1.500 i partecipanti) e lancia il messaggio che passa attraverso il racconto dell’esperienza personale di una ripresa dopo l’incidente. Su questo tema i ragazzi sono invitati a produrre testi e disegni. Sono stati oltre 450 i disegni, i testi e le poesie sull’handicap. «La testimonianza degli atleti disabili che vanno nelle scuole – spiega l’ex provveditore Giovanni Pontara - diventa una sollecitazione a farsi tante domande su come la vita

possa cambiare, ma possa anche ripartire». «Oggi ci sono problemi non indifferenti coi ragazzi – sottolinea il vice provveditore Francesco Lo Duca - ed è dalla scuola, anche grazie a queste iniziative che lavorano silenziosamente che arrivano questi messaggi di coraggio e speranza». La giuria ha esaminato i lavori dei ragazzi ed ha stilato la lista dei premiati. Ecco l’elenco. Liceo di San Floriano: Marta Masotto 1BS; Riccardo Moro, Riccardo Vassanelli, Edoardo Dall’Ora, Geremia Ambrosi 1BS; Istituto agrario, Stefano Lonardi 1AT; Marco Chesini 1BT. CalabreseLevi di San Pietro in Cariano: Arianna Fasoli, Maria Dolci, Nicola Lonardi, Roberto Ossanna 1FC; Valentina Menegatti, Tommaso Ballarini, Francesca Dalla Vecchia, Emanuele Lavarini, Iuliana Mariana Sociu, 1CF. Medie di Pescantina Mar-

gherita Adami 1B; Davide Zocca 1C. Medie di Zevio: Francesco Zampa 3B, Marta Zermian 3E; Medie di Negrar, Elena Carli 2C, Giulia Baron 2B; Medie di Castel d’Azzano Davide Bardaro 2C, Marco Basaricò 2E; Medie di Ronco All’Adige, Ilenia Rossini 1B, Gaia Marchetto 1C; Medie di San Pietro in Cariano Alice Pernigo 3B, Martina Sponda 3B; Premio speciale a Vittoria Gugole e Silvia Lentini della 2E. “I

Il vincitore del 19° Trofeo Tommasi Paolo Cecchetto

ragazzi –commenta il prof. Giuseppe Degani, presidente della giuria esaminatrice- con i loro lavori sull’handbike ci hanno stupito e commosso per la partecipazione numerosa e la profondità alle testimonianze”. Per

l’edizione del ventennale, il factotum Claudio Guardini pensa ad un progetto che faccia arrivare gli atleti dell’handbike all’Arena di Verona, con un pranzo finale attorno al vallo. Lino Cattabianchi

A VERONAFIERE

Vinitaly, boom di presenze Ancora record di presenze ai quattro giorni del Vinitaly, salone internazionale del vino e dei distillati svoltosi insieme a Sol&Agrifood, rassegna dell’agroalimentare ed Enolitech, salone delle tecnologie per la viticoltura, l’enologia e delle tecnologie olivicole ed olearie, giunto alla quarantottesima edizione, svoltosi a Veronafiere. Centocinquantacinquemila visitatori, quattromilacento espositori presenti su una superficie di centomila metri quadrati. Forte la presenza dei buyer esteri, in crescita rispetto al 2013 e arrivati a 56 mila presenze con un’incidenza del 36 per cento sul totale. L’entrée ai padiglioni della fiera è straordinaria, con stands ben allestiti ed accoglienti, operatori disponibili a diffondere tutte le informazioni sulle loro produzioni. . Si vive un’atmosferica magica, da “Profumo di vino”. Vini eccellenti, di

qualità, da ogni dove, dall’Italia, e dall’estero. La novità di quest’anno Vininternational che ha reso organica, all’interno di un padiglione, la presenza degli ottanta espositori esteri. Ha debuttato anche Vinitalybio, salone specializzato per i vini biologici certificati realizzato con la collaborazione dei FederBio. Da sogno Sol&Agrifood, dove crescono in continuazione le presenze, anche estere, nelle tre aree di food, birre e olio extravergine d’oliva, delizioso all’olfatto ed al gusto. Presenti il caffè, le grappe, vini da dessert e l’aceto balsamico di Modena. Interessante e singolare la proposta di un’azienda agricola della Lomellina, la confettura di petali di rosa, l’unica che si trova in Europa, fatta solo con i fiori senza aggiunta di mele ed essenze. “Come nasce quest’idea?” “Vendevo i petali di rosa ai cate-

ring, mi hanno lasciato una settimana senza ritirarli, ho trovato l’utilizzo alternativo ed è andato talmente bene che ai catering non do più niente e faccio solo confettura.” Dal gusto eccellente. Una delle tante realtà, delle tante storie da raccontare di questa rassegna internazionale. Nella giornata conclusiva del nove scorso ha fatto visita al Vinitaly anche il presidente del consiglio Matteo Renzi, dopo le molte altre autorità istituzionali intervenute, tra le quali il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina nella giornata inaugurale del sei che ha annunciato come l’impronta del Vinitaly sarà al Palazzo Italia dell’Expo 2015 che si terrà a Milano dal maggio all’ottobre del prossimo anno. Veronafiere organizzerà e gestirà i duemila metri quadrati dedicati al mondo vitivinicolo italiano. Claudio Gasparini


Cronache

Maggio 2014 IL DATO. Nonostante i recenti aumenti, le tariffe restano tra le minori in Italia

Acque Veronesi: i costi sono bassi

Nonostante i recenti aumenti, le tariffe di Acque Veronesi rimangono tra le più basse del Veneto e di tutta Italia. La società, seguendo la metodologia dell'Autorità per l'Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico (AEEGSI), avrebbe potuto richiedere un incremento del 11,65% nel 2014 e del 10,25% nel 2015. Ma così non è stato. L'Assemblea dei Sindaci che compongono il Consiglio di Bacino dell'Aato Veronese ha approvato le nuove tariffe del servizio idrico per il prossimo biennio (2014-2015) e il piano degli interventi sul territorio di Acque Veronesi. La delibera approvata a maggioranza prevede un incremento tariffario del 6,5% per il 2014 e 2015 e investimenti strutturali per 48 milioni di euro nel periodo 2014-2017. Acque Veronesi, accogliendo l'invito del Consiglio di Bacino a contenere i rincari e consapevole della generale situazione di criticità economica, ha quindi proposto un aumento in bolletta che per il 2014 sarà mediamente di 15 euro all'anno a famiglia. Grazie a tale adeguamento, Acque

Veronesi disporrà di circa 24 milioni di euro in più tra il 2014 e 2017 che, unitamente ai 18,5 milioni di contributi regionali, le permetteranno di realizzare opere ed infrastrutture importanti e attese da anni. Tariffa tra le più basse d'Italia: da una indagine di Federconsumatori del 2012, Acque Veronesi risulta posizionata all'86° posto su 109 capoluoghi di provincia nella classifica del costo complessivo annuo a famiglia. La tariffa più economica di tutto il Veneto: a Treviso l'importo annuale era infatti di 237, 75,

a Padova di 315, a Vicenza di 322,35. La delibera che aggiorna il metodo tariffario riguarda ovviamente l'intero territorio nazionale, quindi gli aumenti non riguarderanno solamente i cittadini veronesi, ma anche tutti gli utenti della regione. Anche in questo caso, l'aumento delle bollette da parte di Acque Veronesi, risulta essere inferiore alla media rispetto agli incrementi, già approvati o in fase di definizione, dei principali gestori del servizio idrico del Veneto (a Treviso, Padova e Vicenza approvati incrementi

LA MOSTRA. Pittura e scultura secondo Dalla Fini L’esposizione sarà a Verona dall’8 al 22 giuno “Riportare all’attualità un mondo considerato dai più ormai perduto”: questo, secondo Ottavio Borghi, il merito di Mario Dalla Fini, artista residente a San Pietro in Cariano, che si prepara ad una delle sue innumerevoli esposizioni. Dall’8 al 22 giugno infatti il pittore e scultore nato a Badia Polesine nel 1935, diplomato all’accademia Belle Arti Cignaroli di Verona, esporrà le sue opere presso la sala Birolli in via Macello 17 a Verona (orari 10 – 12.30 e 15.30 – 19.30). “Mario Dalla Fini, pure possedendo una notevole abilità tecnica, frutto di anni di studio sotto la guida di valenti maestri, di una lunga esperienza, ma soprattutto di una capacità figurativa innata, mai si abbandona ad una troppo precisa riproduzione di carattere accademico finalizzata alla verosimiglianza delle scene o delle figure – hanno scritto di lui -. Paesaggi e scenari campestri sullo sfondo di ondulazioni innevate che si perdono in lontananza. Chiese severe dai tetti imbiancati dalla neve con a lato il loro campanili imponenti, torri campanarie che alla guisa di mute e severe scolte sembrano dominare la pianura gelata. Mentre ai bordi dei vasti piazzali sedute su panchine solitarie, piccole immagini femminili intirizzite rendono l'idea di vastità senza confini, evocando nello stesso tempo un senso di attesa o forse di rassegnazione e di fatalismo, comunque di abbandono a forze che la mente umana non può contrastare”.

sulle bollette fino al 9%). In Acque Veronesi lavorano 280 dipendenti, di cui 6 dirigenti. Dalla fine del 2012, in un'ottica di una progressiva razionalizzazione dei costi del personale, è stata avviata un'analisi organizzativa che ha comportato la soppressione di tre posizioni dirigenziali sulle 9 delineate in organico, nonché l'avvio di procedure di risoluzioni consensuali di rapporto di lavoro per il personale prossimo al pensionamento. Negli ultimi mesi la società ha inoltre ottenuto importanti traguardi sulla riduzione dei costi gestionali. La procedura di gara per l'acquisto dell'energia elettrica relativa alla fornitura per il 2014, garantirà ad Acque Veronesi economie per 990 mila euro. E' stato inoltre avviato un articolato programma educativo e di sensibilizzazione, con l'obiettivo di coinvolgere il maggior numero di cittadini e in particolare le giovani generazioni, sull'importanza essenziale dell'acqua e sulla necessità di un uso corretto di tale bene a tutela dell'ambiente e del territorio. Riccardo Reggiani

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LA GIORNATA DEL NASO ROSSO

Sarà una domenica all’insegna dell’allegria la Giornata del Naso Rosso in programma il 18 maggio in Cortile Mercato Vecchio a Verona. L’unica giornata nazionale di raccolta fondi in piazza per i progetti di VIP Italia Onlus, si svolge in contemporanea in oltre 50 piazze italiane dove i clown VIP coloratissimi distribuiscono migliaia di nasi rossi alla popolazione cittadina, sensibilizzando al volontariato e alla solidarietà nello spirito clown. «Grazie alla Giornata del Naso Rosso 2014 – affermano da VIP Italia onlus - i fondi raccolti ci permetteranno di sostenere la formazione di nuovi clown di corsia, offrendo gratuitamente corsi specialistici e avanzati, le missioni in partenza per Romania, Tanzania, Argentina, Ucraina, Cambogia, India, Sierra Leone, Camerun, la distribuzione del Vip Clown News per sensibilizzare in merito alle nostre attività». Diversi sono gli stand che si potranno trovare in piazza domenica 18 maggio: un punto Informativo, giochi, dove grandi e piccini possono cimentarsi in sfide esilaranti in tutta semplicità con entusiasmo e gioia, gadget e truccabimbi per colorare la città non solo con i colori dei camici, ma anche con i dolci visi di tanti bambini, ma anche dei grandi. «Non mancheranno poi spettacoli, uno in tarda mattinata e uno a metà pomeriggio, con gags, numeri di giocoleria, per coinvolgervi in ciò che spesso accade nelle stanze di ospedale – aggiungono gli organizzatori -. Tutta la giornata è stata condita da bans di gruppo, palloncini, bolle di sapone, clowns vaganti per la città, ma soprattutto dai sorrisi!».

IL COMPUTER AL SERVIZIO DELL’ODONTOIATRIA Capsule e ponti in 24 ore senza la “scocciatura” della presa dello stampo della bocca Il sistema CAD/CAM è un innovativo metodo altamente tecnologico che permette di costruire un restauro protesico in una unica Dott. Marco seduta. I materiali che si possono usare con questa tecnologia Castellani sono svariati,si possono costruire denti o ponti in resina fino ad arrivare a capsule in disilicato di litio (materiale altamente estetico privo di metallo) che hanno una durezza e una resistenza alla pressione 7 volte maggiore rispetto ad una corona in ceramica eseguita con la tecnica tradizionale. In cosa consiste? Il sistema CAD/CAM è composto da un dispositivo di acquisizione del dente da ricostruire (impronta ottica in 3D), da un software di progettazione tridimensionale e da una molatrice computerizzata. Questi tre elementi ci permettono di realizzare in una sola seduta un restauro estremamente preciso, resistente ed estetico. Il ricorso alle tecnologie digitali si è già affermato in numerosi campi medici. La produzione di restauri dentali con il metodo CAD/CAM è una pratica ormai consolidata.Ora il modello “analogico”, inteso come la comune catena di processi dal rilevamento dell’impronta convenzionale fino alla realizzazione del modello in gesso, viene digitalizzato in misura crescente. Come funziona? L’impronta digitale è il metodo più preciso ed innovativo di rilevamento dell’impronta. I dati immagine acquisiti per via endorale dall’odontoiatra vengono convertiti in un modello di dati 3D e trasmessi direttamente alla molatrice computerizzata. In questo modo, per numerosi casi di restauro non è più necessaria l’impronta tradizionale, operazione che risulta sgradita alla maggior parte dei pazienti. La modellatura digitale garantisce la precisione del lavoro, minimizza le fonti d’errore e accresce la soddisfazione dei pazienti. I vantaggi? Questo si traduce in reali vantaggi per i pazienti che risparmiano tempo ed evitano quelle varie sedute che, con i metodi tradizionali, erano necessarie al dentista per prendere le impronte e fare le prove dei manufatti nei diversi stadi della loro costruzione. Questo risultato è reso possibile dalla combinazione dell’innovativa tecnologia di ripresa digitale e dall’avanzato software 3D. La combinazione delle singole immagini riprese, assicura impronte ottiche esatte non solo nel caso di denti singoli, ma anche in caso di scansione seriale di più elementi. Gli affidabili modelli tridimensionali così ottenuti consentono di realizzare, oltre a faccette, corone, intarsi (ricostruzioni estese cementate) anche ponti provvisori e definitivi.

DOTT. MARCO CASTELLANI Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369

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Cronache

Maggio 2014 IL CASO. Epidemia in Guinea. Scatta l’allarme per il contagio del virus nel nostro Paese

RENATO LELLI

L’Ebola in Italia?

Affido condiviso C’è la petizione

Si diffondono i timori per i rischi di contagio del virus Ebola in Italia. IIn Guinea è scoppiata una nuova epidemia che ha causato, negli ultimi 8 giorni, 151 contagi e 95 decessi, stando alle ultime notizie sul virus. Contro i rischi di contagio del virus Ebola in Italia sono stati predisposti dei controlli alle frontiere: il Ministero della Salute in una nota fatta trapelare dalla stampa raccomanda stretta sorveglianza: l'allarme per il virus Ebola in Italia è quindi reale, ma attenzione, l'epidemia scoppiata in Guinea è comunque qualificata dall'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, come un evento raro il cui rischio di diffusione a livello internazionale, seppur esistente, è qualificato come basso. Tuttavia, in casi come questo, basta poco affinché il virus possa diffondersi ed è pertanto necessario prendere tutte le precauzioni possibili per evitare contagi dalle conseguenze disastrose. Dalla Guinea il virus Ebola in Italia potrebbe giungere, come riportano le ultime notizie, soprattutto attraverso migranti irregolari.; è pertanto a Lampedusa che la tensione è più alta. Il coordinatore della sanità sull'isola, Pietro Bartolo, ha sottoli-

neato che nonostante gli sbarchi siano perlopiù di persone libiche "è meglio stare con gli occhi aperti perché la situazione è drammatica e non è possibile procedere all’identificazione dei migranti che arrivano". Intanto i rischi di contagio per il virus Ebola dalla Guinea si sono espansi: secondo le ultime notizie si registrano infatti casi in Sierra Leone, Mali e Liberia, pertanto l'Africa Centrale è una zona ormai ad alto rischio di espansione del virus. Si ipotizza che l'emergenza e l'allarme virus Ebola sia destinato a durare per altri tre o quattro mesi, ma come ha

spiegato l'infettivologo Massimo Galli su Il Sole24Ore, il rischio di contagio risulta considerevolmente basso se si prendono le giuste precauzioni per evitarlo. Vanno assolutamente evitati i contatti con i malati e in particolare i loro fluidi corporei (vomito, urina, feci, ecc.), ma anche con animali selvatici potenzialmente infetti. Il rischio di contagio del virus Ebola oltre l'Italia è, come è facile immaginare, alto in particolare per i turisti, oltre che per le popolazioni locali: inutile dire che è consigliato evitare le zone a rischio e che, in caso ci si

trovi già lì, è fondamentale cercare di evitare i rischi di contagio prestando sempre la massima attenzione alle basilari norme accennate sopra. Il virus Ebola dell'epidemia in Guinea di questo aprile 2014 è il ceppo Zaire o Zebov, uno dei cinque ceppi che sono stati individuati fino a oggi, ed è anche uno dei più pericolosi in assoluto, dato che, come comprovano i tristi dati della sua prima comparsa in Zaire, all'epoca portò alla morte l'88% delle persone che lo contrassero. Non esiste un vaccino per il virus Ebola, la cura possibile si basa su farmaci antisenso, ma la situazione per tutti coloro che risultano infettati resta ancora oggi assolutamente critica. La pericolosità del virus Ebola è enorme ma il rischio di contagio in Italia è, come abbiamo visto, molto basso; nondimeno, il Ministero della Salute si è mosso tempestivamente per sollecitare controlli adeguati alle frontiere, e pari attenzione verrà posta nei luoghi di sbarco principali per i clandestini in Italia.

Legge 54/2006 non applicata su affido condiviso “Phisycal joint custody”: questo il titolo della petizione presentata qualche mese fa al Parlamento europeo da Renato Lelli, Presidnete dell’AGSPP di Verona (associazione genitori separati per le pari potestà). «Già anni fa – afferma Renato Lelli – denunciavo molte lacune all’interno della legge 54/2006, che nel corso di questi 6 anni si sono conclamate apportando danni psico-fìsici a bambini e genitori più discriminati nei casi di separazioni e divorzi. Sono state vanificate tutte quelle battaglie che la maggior parte delle associazioni sì prefiggeva per un cambiamento epocale e radicale che portava dall'affido del minore mono-genitoriale all'affido condiviso nell'interesse tutto dì quest'ultimo. A tutt'oggi assistiamo allo stravolgimento di tale legge che prevedeva una custodia equilibrata, ma con un'alchimia giurisprudenziale e spregevole si è invece passati ad assegnare una custodia prevalente al genitore ritenute di "serie A" (quasi sempre le madri) discriminando l'altro genitore e di conseguenza privando il minore del suo diritto di frequentazione di entrambi i genitori in modo equilibrato; tutto ciò con l'aggravante dell'assegno di mantenimento, a parità di reddito, a carico del genitore di "serie B". Riportando in auge l'affido mono-genitoriale – aggiunge ancora Lelli - la Legge 54/2006 è stata svuotata di tutto il suo contenuto giuridico con la perdita di tutti quei diritti che avrebbero acquisito in primis ì mino-

Renato Lelli

ri». Da qui la richiesta al Parlamento europeo da parte di Lelli di intervenire, possibilmente con una certa celerità, per colmare tali lacune, “poiché nei 15 paesi europei non esiste una legislazione in comune su tale tematica – si legge all’interno della petizione -. Auspichiamo che l'Europa preveda l'applicazione in tempi brevi, per una legge paritetica che consenta la bi-genitorialità. Va ricordato inoltre che l'art. 24 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE afferma che "ogni bambino ha il diritto di intrattenere relazioni personali e paritetiche direttamente con entrambi i genitori" un diritto che va anche e soprattutto rispettato nelle separazioni e divorzi. Tengo a precisare inoltre che il vice presidente del Parlamento europeo, Angelilli, ha detto che sia in Italia che in altri paesi comunitari. «Vi sono ormai già troppi bambini ai quali il diritto di visita equilibrato viene negato». R.R.

IL PERSONAGGIO

D. Giovanni Andreoli Un padre, un amico Sono trascorsi 11 anni dalla morte di Don Giovanni Andreoli, ma tutti coloro che hanno avuto l’onore di incontrarlo non hanno dimenticato la speciale persona che è stato. Domenica 2 marzo è stata celebrata in sua memoria una S.Messa presieduta da mons. Flavio Roberto Carraro. Don Giovanni Andreoli, nato a Bardolino il 19 giugno 1921 e morto il 26 febbraio 2003, «non era in grado di pensare a se stesso – racconta la cugina Eleonora -. Lui non faceva che accogliere perosne, poveri per lo più, di giorno e di notte, dimenticandosi anche di dormire». Don Giovanni venne oridnato sacerdote nel 1947 e trascorse i primi anni di

sacerdozio a Bagnolo. Dalla metà degli anni ’60 fu rettore al santuario della Madonna della Corona. Nel 1978 fu inviato nella parrocchia di Api di Torri del Benaco. «Non aveva età – raccontano di lui -: stava bene tra i giovani come tra i vecchi , amava tutti indifferentemente e tutti amavano lui». «Donava tutto e non tratteneva nulla – aggiungono altri -. Credeva così tanto nelle parole che proferiva da mettersi a piangere dalla commozione o a sorridere per la gioia durante il sermone. Al termine della liturgia congedava i presenti con una delle sue bonarie provocazioni : “la messa è appena cominciata, andate

in pace”». Don Giovanni continuò a fare la spola tra Pai e Bardolino, dove accoglieva altri preti che lo avevano scelto come proprio confessore. Per anni ha ricevuto persone da tutto il veronese e da tutta Italia. Diverse sono le testimonianze di fatti prodigiosi che verrebbero ricollegati al suo intervento e tra la gente di parla già di beatificazione. A questo proposito in occasione dell’11° anniversario dalla morte di don Giovanni è stato lanciato un appello speciale: si stanno raccogliendo testimonianze per la sua beatificazione (da inviare a giorgiobertelli1954@libero.it).


Cronache

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PASTRENGO. Il concorso Carabiniere del futuro era riservato agli studenti delle scuole

PASTRENGO

Disegni sull’Arma

La Pro Loco Pastrengo, in collaborazione con il Comune, ha allestito nella piazza Municipio una grande mostra con i 290 disegni partecipanti al Concorso scolastico “Il Carabiniere del futuro”, ove si invitava l’alunno a riflettere sulla figura e sul ruolo dell’Arma e ad immaginare quale potrebbe essere il Carabiniere del futuro avendo per traccia il racconto dei 200 anni di na delle locandine premiate vita dell’Arma e come riferimento locale la Carica di Pastrengo. L’esposizione dei disegni, opportunamente scansionati su carta plastificata e corredati di nome e scuola di appartenenza sono rimasti in visione dal 25 aprile al 4 maggio, come evento di cornice al programma celebrativo della Carica 2014. Particolare risalto è stato dato ai disegni vincitori, proposti su pannello a parte con sotto riportata anche la motivazione della giuria che li ha selezionati.

Servizi di

Albino Monauni Nella ricorrenza del bicentenario di fondazione dell’Arma e concomitante l’Anniversario della Carica, il Comune di Pastrengo ha istituito un concorso artistico riservato agli studenti delle Scuole di Pastrengo e Sanfront con tema il “Carabiniere del futuro”. L’adesione è stata positiva e numerosi sono i disegni (quasi 300) pervenuti alla Commissione esaminatrice, di cui 116 provenienti dalle Scuole di Sanfront, paese gemellato con Pastrengo per via dei natali del Maggiore Negri di San-

front, il Comandante che aveva guidato la Carica dei Carabinieri nel lontano 30 aprile 1848 nell’ambito della 1.° Guerra Risorgimentale di Indipendenza. Le premiazioni hanno avuto luogo sabato 12 aprile nell’ Auditorium gremito delle scolaresche di Pastrengo. Tutti gli alunni concorrenti hanno ricevuto un attestato di apprezzamento. Ben otto sono stati i disegni selezionati e premiati con encomio pubblico e attestato incorniciato. I disegni premiati sono poi apparsi anche sul libretto commemorativo della Carica, che la Pro Loco pubblica annualmente, e come ulteriore

COMMISSIONE ESAMINATRICE Il Sindaco di Pastrengo Mario Rizzi, il Gen. B. Alfonso Magro, il Cap. Francesco Milardi Comandante la Compagnia Carabinieri di Peschiera, il Dirigente scolastico dell’Istituito Comprensivo di Cavaion Prof.Luigi Facchini, il Presidente del Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo “Fracastoro” di Cavaion Prof. Mauro Coppa e il Presidente della Pro Loco di Pastrengo Albino Dr. Monauni. onore sono stati inseriti a fregiare il nuovo libro “Pastrengo, la casa dei Carabinieri” edito dal Comune di Pastrengo in collaborazione

con il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri a Roma, e come autori il Gen. B. Alfonso Magro e il Maresciallo Ord. Francesca Parisi. «L’obiettivo primario del concorso - precisa il Sindaco di Pastrengo Mario Rizzi in veste di portavoce della Commissione esaminatrice è di portare i giovanissimi a conoscere l’Istituzione dell’Arma, che nei suoi 200 anni di vita ha avuto parte importante nell’evolversi della storia italiana. I ragazzi con i loro elaborati hanno dimostrato di conoscere e di apprezzare i Carabinieri: chi li ha visti dediti al loro lavoro istituzionale a bordo di navicelle spaziali futuristiche e chi piuttosto vede ancora il Carabiniere sempre uguale a se stesso, sempre “Fedele nei secoli”».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PASTRENGO - Municipio -Ortofrutta Alimentari PIOVEZZANO - Ortofrutta Mela Verde


Cronache

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PESCANTINA. Sono state presentate le liste dei gruppi che si sfideranno il 25 maggio per il posto da primo cittadino

Candidati sindaco in campo Sono state presentate le liste dei gruppi che si sfideranno il 25 maggio prossimo per la poltrona di primo cittadino a Palazzo Betteloni a Pescantina. Sono cinque i candidati sindaco: Diego Verona, Vittoria Borghetti, Luigi Cadura, Manuel Fornaser e Damiano Berzacola; nove le liste. Damiano Berzacola presenta tre liste: una ufficiale della Lega nord–Liga veneta e le due civiche “Cambiare si deve” e Pescantina domani”. Manuel Fornaser è candidato sindaco di Forza Italia e Gruppo civico per Pescantina; Luigi Cadura di Pescantina Democratica e Laboratorio per Pescantina. Vittoria Borghetti presenta “Pescantina Civica”; Diego Verona è il candidato della lista del Movimento 5 stelle. Sono tre i partiti nazionali in pista: la Lega nord Forza Italia e il M5S, fondato da Beppe Grillo. Il test elettorale avviene dopo un anno dal commissariamento del Comune, il 29 maggio del 2013 e sarà per la prima volta col doppio turno. L’08 maggio del 2013, venti giorni prima, il sindaco Alessandro

Reggiani aveva presentato le dimissioni, decretando la fine anticipata del suo secondo mandato amministrativo. Era in carica dal 14 giugno del 2004. Si voterà solo un giorno: domenica 25 maggio dalle 7 alle 23. Niente lunedì, come nelle precedenti tornate elettorali. Lo spoglio delle schede per le elezioni europee sarà effettuato nella notte tra domenica e lunedì. Le operazioni spoglio per le amministrative inizieranno lunedì 26 maggio alle 15: si può ragionevolmente prevedere che i risultati si potranno conoscere nel tardo pomeriggio o alla sera. La sola candidata sindaco donna è Vittoria Borghetti che si presenta con la sua lista civica. Sono comunque molte le presenze femminili nelle 9 liste che presentano 143 candidati. Molti i giovani che si affacciano per la prima volta all’esperienza elettorale. I temi che i cinque candidati hanno affrontato nei loro programmi spaziano dalla discarica di Ca’ Filissine, alla regolamentazione dell’urbanistica per un Piano degli interventi che si preoccupi

Damiano Berzacola

Diego Verona

Luigi Cadura

soprattutto di ristrutturazioni e recupero di volumi esistenti. Non manca l’attenzione al sociale, al lavoro, alle fasce deboli, al volontariato, alle frazioni. Il tema principe della campagna è la sorte della discarica di Ca’ Filissine attorno al quale è avvenuta la mobilitazione più significativa nella vita del paese negli ultimi due anni. Il progetto di bonifica e messa in sicurezza è stato rimodulato in corso d’opera fino alla enuncia-

zione delle linee guida ad opera del commissario straordinario Rose Maria Machinè. Prevede un intervento dall’esterno, minimamente invasivo per procedere alla bonifica del sito. Poi il completamento dei livelli con rifiuti speciali e la chiusura. La discarica è ferma da fine agosto del 2006, quando fu messa sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. Questo è un tema che ha il potere di condizionare fortemente la vita del Comune e la sua gestione complessiva. Per questo in campagna elettorale è destinato a diventare uno dei temi di confronto fra le forze in

campo. Nelle liste presentate per la prossima consultazione del 25 maggio sono presenti numerosi consiglieri comunali ed assessori uscenti. Ci sono ritorni di un certo rilievo come Giorgio Girelli, già vicesindaco e consigliere provinciale, e candidati che godono di una certa notorietà come Gianni Ghidini, tecnico della nazionale italiana di mezzofondo, che ha portato all’oro olimpico di Pechino il kenyano Wilfred Bungei e il musicista Andrea Vantini, autore dell’inno berlusconiano “Meno male che Silvio c’è”. Lino Cattabianchi

PESCANTINA. Celebrata la Liberazione Machinè: «Il 25 aprile è una data importante» Celebrata la commemorazione della Liberazione del 25 aprile nella centrale chiesa di San Rocco a Pescantina con la S.Messa officiata dal vicario parrocchiale don Pietro Pasqualotto. Al termine, lettura della preghiera ai caduti, benedizione e deposizione della corona al monumento realizzato da Giovanni Giacopini sulla facciata della Ca’ del Comun. Sottolinea il commissario Rose Maria Machinè: «Il 25 aprile è una data importante perché in questo anniversario ricordiamo tutti gli uomini e le donne che con impegno e generosità straordinarie nella lotta di resistenza e di liberazione, ci hanno dato la libertà, la democrazia e una Costituzione tra le più ammirate a livello internazionale». Il 25 aprile del 1945 a Pescantina, oltre alla liberazione del paese da parte degli Alleati, iniziò l’epopea del ritorno dei reduci internati nei campi di concentramento nazisti che furono accolti fino ai primi mesi del 1947 nel campo reduci di Balconi dove operarono la Poa, Croce Rossa e Esercito, dopo un primo immediato soccorso in paese, animato dal compianto dottor Antonio Zenati e dalle volontarie dell’Azione Cattolica. Per questo il 25 aprile del 2007 il paese è stato insignito dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, della medaglia d’oro al merito civile, “frutto dell’umanesimo fondato sui più alti valori cristiani”, come dice la motivazione incisa nel metallo ad imperitura memoria di quei giorni. A Balconi, nel 1966, è stato realizzato il monumento agli Ex-Internati, di fronte alla stazione ferroviaria, dove arrivavano le tradotte dal Brennero. L.C.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCANTINA - Municipio, Farmacia, Panificio Adige, Imm. Fondo Casa BALCONI - Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ - Bar Dolce Vita, Alimentari Edicola SANTA LUCIA - Bar S. Lucia SETTIMO - Market 7 Stelle

Manuel Fornaser

Vittoria Borghetti

BALCONI. Festa della Famiglia dal 16 maggio “Ogni giorno una sopresa” recita il titolo La parrocchia di Balconi di Pescantina in collaborazione con il Gruppo Famiglie, il Consiglio Pastorale, il Comitato Sagra e il Circolo NOI “San Pietro Martire”, organizza per il 16 – 17 e 18 maggio 2014 la 2^ Festa della Famiglia dal titolo “Ogni giorno una sorpresa: la famiglia e i cambiamenti”. Sulla scia del successo della passata edizione e data la minaccia sempre più chiara verso tutto ciò che ha rappresentato la famiglia tradizionale fino ad oggi, anche quest'anno si vogliono coinvolgere tutte le famiglie, i giovani e gli adulti in un momento insieme di festa, ma anche di riflessione e condivisione. Il programma è stato quindi pensato per venire incontro alle esigenze di tutti: venerdì 16 maggio alle ore 21.00 la manifestazione si aprirà con un momento di riflessione: il dott. Fabrizio Varalta, psicologo, psicoterapeuta e vicedirettore dell'istituto Cerris dell'Ulss 20 di Verona terrà una conferenza sul tema educativo dal titolo “Ogni giorno una sorpresa”. Sabato 17 maggio dalle ore 15.00 alle 18.00 sarà la volta del momento di festa con vari giochi di creatività che vedranno protagonisti genitori e figli insieme. Inoltre alle ore 21.00 da non perdere sarà l'appuntamento del video concerto “Il mondo di Lucy”, il racconto intenso di una scelta che, attraverso parole, musica e immagini, cambierà in modo radicale la vita di una famiglia. Infine domenica 19 maggio chiuderà la manifestazione il momento di condivisione: dopo la Santa Messa delle ore 10.30 con la partecipazione attiva delle famiglie, ci sarà la possibilità di un aperitivo e di un pranzo insieme preparati dal gruppo del Comitato Sagra di Balconi. All’interno dell’evento ci sarà la possibilità di visitare anche “L'angolo del libro”, uno specifico stand librario che saprà sicuramente dare dei validi suggerimenti sul delicato tema della vita familiare. Per una miglior organizzazione le iscrizioni di adesione a questa interessante e coinvolgente iniziativa dovranno essere comunicate entro domenica 11 maggio o in parrocchia o in canonica o al Centro polifunzionale di Balconi negli orari di apertura. Per maggiori informazioni ci si può rivolgere presso il centro Polifunzionale di Balconi di Pescantina dal martedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30 o contattare Giulia al 349.0946320 o Alessandro al 348.0716359.


COMMITENTE RESPONSABILE MANUEL FORNASER

FAUSTO SACCHETTO, coordinatore provinciale di Forza Italia “Ripartiamo dal territorio sapendo di essere il principale attore. L’obiettivo è riportare Forza Italia ad essere la casa dei moderati del centro destra”.

FORZA ITALIA SOSTIENE FORNASER «Il nostro è un grande movimento di iniziativa popolare con tanti giovani, uomini e donne, che ha dato vita alla lista "Forza Italia" per le prossime elezioni comunali». Con queste parole Davide Donatoni presenta il gruppo Forza Italia – Pescantina, che alle elezioni amministrative del 25 maggio darà il proprio sostegno al candidato sindaco Manuel Fornaser. «Portiamo avanti un partito a vocazione popolare, espressione dei moderati, come Forza Italia e il Partito Popolare Europeo, a stretto contatto con la gente» – aggiunge ancora Donatoni. “Più Italia in Europa e meno Europa in Italia” è il motto del gruppo Forza Italia di Pescantina. «Guardiamo all'Europa come risorsa e non come limite – afferma il capolista Davide Donatoni - per difendere il lavoro italiano, le nostre imprese e il "made in Italy" e portare nel prossimo futuro l'Italia fuori dalla crisi economica e politica in cui si trova allineandosi ai paesi dove si vive meglio. I nostri valori in cui crediamo sono stati indicati in origine da Don Luigi Sturzo politico a favore della Libertà, della Democrazia, del Lavoro e della Giustizia. Per noi al centro ci sono tre parole chiave: Persona, Famiglia, Comunità e su questi tre cardini si fonderà l'attività politica del nostro gruppo sul territorio. Lo scenario politico del comune di Pescantina vede, oltre ad alcune liste civiche, la rappresentanza della Lega Nord e del Movimento 5 Stelle, mentre il PD ha rinunciato al proprio simbolo per creare un unico listone di Pd assieme ad ex Forza Italia e ad ex Leghisti». Il gruppo sosterrà Manuel Fornaser alle elezioni perché «rappresenta un percorso politico avviato già qualche anno fa – conferma Donatoni – e che si è concretizzato nel comune di Pescantina attraverso numerose iniziative ed opere a favore dei cittadini. Un progetto, questo, che ci ha permesso di seminare bene e di conseguenza di poter oggi raccogliere i frutti. Molte persone ci hanno seguito e questo rappresenta uno stimolo per perseverare nel raggiungimento dei nostri obiettivi».

ON. ELISABETTA GARDINI

«Continua l’impegno con gli amici delle liste a sostegno di Fornaser candidato Sindaco – afferma l’Europarlamentare Elisabetta Gardini -. La priorità è trovare lavoro per le nostre imprese e nuove opportunità di occupazione con progetti in grado di portare a casa i fondi europei. Grazie al lavoro che abbiamo fatto in Europa i meccanismi per accedere ai fondi sono stati semplificati e ci sono ora programmi specifici per le piccole e micro imprese. Non ci sono più scuse per lasciare i nostri soldi Elisabetta Gardini a Bruxelles».

DAVIDE BENDINELLI

«Sono estremamente concorde con la scelta di Manuel Fornaser come candidato sindaco di Pescantina – afferma il vice coordinatore regionale di Forza Italia -. In questi anni Fornaser ha lavorato molto per il suo Comune, in modo efficiente e del tutto disinteressato e credo che rappresenti la migliore espressione che Pescantina abbia potuto trovare per il Comune».

Davide Bendinelli

Davide Donatoni

ALBERTO BOZZA

Alberto Bozza, capogruppo provinciale di Forza Italia, riassume nelle “3 P” di Fornaser e Forza Italia le motivazioni al suo sostegno al candidato sindaco di Pescantina: «sostengo un Progetto importante partito da tempo insieme a Persone che hanno voglia di impegnarsi per migliorare il proprio territorio proponendo un Programma credibile e di cambiamento, con un nuovo modo di amministrare capace di coinvolgere attivamente tutti e dare risposte concrete ai cittadini». Alberto Bozza


Cronache

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PESCANTINA. Il comandandante della polizia Giacomo Sandrini ha illustrato il programma

PESCANTINA

Protezione civile Piani e strategie

C’è anche il suo nome nella lista dell’ultima infornata che ha ricevuto il titolo in Prefettura il giorno della festa della bandiera: Alfonso Zecchinelli, pescantinese classe 1948, una vita passata nell’artigianato, è cavaliere al merito della Repubblica. «Sono 50 anni che lavoro come fabbro – racconta -. Produco serramenti in alluminio e in ferro. Il primo impiego dal settembre del 1963, a 14 anni». Sposato con Mariateresa Fracaroli, due figlie, Sabrina e Debora, ha, inoltre impiegato molto del suo tempo libero nel volontariato sociale. La nomina di Zecchinelli a cavaliere della Repubblica segue quella dell’ex provveditore Giovanni Pontara, diventato commendatore. «La gente mi incontra per strada – conclude Zecchinelli - è mi fa le congratulazioni. Ne sono proprio contento: è un grande onore per me».

Servizi di

Lino Cattabianchi E’ stato presentato il Piano comunale di protezione civile, nella serata organizzata dai due Istituti comprensivi di Pescantina retti dalle dirigenti Elisabetta Peroni e da Rossella De Vecchi. «L’iniziativa – spiega la dirigente Peroni - è nata in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la polizia locale, l’Arma dei carabinieri, l’Associazione nazionale carabinieri in congedo, la protezione civile, l’Ordine dei geologi del Veneto per proporre alle famiglie degli alunni di entrambi gli istituti comprensivi di Pescantina un incontro sulle tematiche della sicurezza in uno spirito di cittadinanza attiva». Il piano comunale di protezione civile è stato illustrato dal comandante della polizia

locale Giacomo Sandrini con interventi del vice commissario straordinario di Pescantina, Anna Grazia Giannuzzi che ha portato il saluto del commissario Rose Maria Machinè. «Già elaborato nel 2002 e rivisto nel 2014 – ha spiegato Mandrini - il piano comunale contempla una serie di situazioni di rischio relative ad un territorio che presenta delle particolarità notevoli come quelle del fiume Adige e della discarica di Ca’ Filissine che pure ha un suo piano specifico di protezione civile. In ogni punto del paese comprese le frazioni sono stati previsti i punti di raccolta, di attesa e di ricovero insieme ai numeri utili per la popolazione». Sul rischio radioattività si è soffermata la dottoressa Giannuzzi sottolineando la necessità dei contatti con la popolazione e di una

informazione puntuale in rapporto costante con le forze dell’ordine. «Il piano – ha concluso la vice commissaria - è sempre in aggiornamento ed è stato stilato dal Comune di Pescantina anche un manuale tecnico operativo di pronta consultazione per l’emergenza, ad uso dei responsabili di Protezione Civile». «L’importante in caso di terremoto – ha precisato il maresciallo Nicola Cipriani, comandante della stazione dei Carabinieri di Pescantina - è di non farsi prendere dal panico come nel caso dell’’ultimo sisma, con la gente in macchina ad aspettare la scossa delle 11.30». L’organizzazione della squadra di Protezione civile è stata presentata da Adriano Motta, da molti anni figura di riferimento per questo settore. L’azione educativa della scuola, con

Giacomo Sandrini

le esercitazioni e le simulazioni nel capoluogo e ad Ospedaletto, infine, è stata presentata ai genitori dal professor Andrea Giradello, referente per la sicurezza dell'Ic2 di Pescantina.

PESCANTINA. I ragazzi dibattono sul «Processo a Gesù» Nel duomo san Lorenzo, gli adolescenti della parrocchia hanno riproposto una riflessione teatrale sul “Processo a Gesù”. «Si è trattato – spiega il vicario, don Pietro Pasqualotto - della riapertura del processo a Gesù chiamando in causa alcuni personaggi dell’epoca: Caifa e Ponzio Pilato e la moglie. E poi alcuni altri personaggi della storia e dell’attualità come San Francesco d’Assisi, Madre Teresa di Calcutta e una mamma di famiglia dei giorni nostri. Il punto di partenza è stato il fatto che si dice che Gesù sia risorto. C’era, però qualcuno che metteva in discussione questo fatto e anche l’avvocato dell’accusa riteneva che questa fosse tutta una farsa. Attraverso queste testimonianze, la giuria popolare è arrivata ad emettere il verdetto che, in realtà, quello che è scritto nei Vangeli corrisponde al vero. Ossia che Gesù Cristo è realmente risorto ed è vivo in mezzo a noi, oggi. Questo lavoro è stato completato con dialoghi, video e una canzone: il Cantico delle creature di San Francesco. Lo hanno interpretato una ventina di adolescenti a testimonianza – conclude don Pietro - che giovani riescono a lavorare insieme e ad essere propositivi».

Chiesa di San Lorenzo

IL PROGETTO. Avenne domani: I genitori sono in primo piano Gli Istituti comprensivi 1 e 2 di Pescantina, in collaborazione con i Comitati dei genitori di entrambi gli Istituti e con gli operatori dei servizi socio educativi del Comune, hanno riproposto il progetto “Avvenne domani”, iniziato lo scorso anno e incentrato sulla genitorialità. «La novità di quest’anno – spiegano le dirigenti Elisabetta Peroni e Rossella De Vecchi - è stata nella scelta di coinvolgere attivamente mamme e papà. Nell’arco di tre serate un centinaio di genitori appartenenti ai due istituti si sono incontrati nei locali della scuola per confrontarsi in piccoli gruppi, sul tema ‘Cosa vuol dire essere autonomi a 3, 10,14 anni e nella vita’. L’idea forte del progetto è stata quella di valorizzare le competenze che i genitori possiedono con lo scopo di condividerle in piccolo gruppo intessendo legami tra le famiglie». Dal percorso sono emerse domande e spunti di riflessione che sono state raccolte e rielaborate dalla psicologa Katia Tinazzi in un momento di restituzione finale. «Il bilancio di questa esperienza è molto incoraggiante sia per la partecipazione attiva dei genitori sia per le sinergie attivate nel territorio – concludono le dirigenti -. Dagli incontri sono emerse anche molte proposte concrete per il benessere dei bambini e dei ragazzi di Pescantina che abbiamo recepito ed armonizzato con altre istanze provenienti dal mondo della scuola in una lettera aperta che sarà inviata a tutti i candidati sindaci alle prossime elezioni comunali». “Avvenne Domani” non si conclude con quest’ anno scolastico ma sarà ripreso a settembre per continuare il percorso iniziato trattando due argomenti, segnalati in uno specifico questionario iniziale, e precisamente “Il rapporto scuola e famiglia” e “Il bambino ed il ragazzo nel gruppo dei pari”.

NOTIZIE IN BREVE CHIUSURA DELLO SPORTELLO DI ACQUE VERONESI DI PESCANTINA. Lo sportello di Acque Veronesi di Pescantina, sito presso la sede di Pescantina Servizi (via Madonna 55), ha chiuso definitivamente al pubblico da lunedì 14 aprile. Gli utenti possono ora continuare a fare riferimento allo sportello di Bussolengo in P.zza della Vittoria 20, aperto nelle mattine di lunedì, martedì, giovedì e venerdì, dalle 8,30 alle 11 e nei pomeriggi di martedì e giovedì dalle 14,30 alle 16. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Numero Verde Clienti e URP 800735300 (solo da rete fissa) e 199 127171 per chiamate da rete mobile a pagamento o per Segnalazione Guasti il numero verde 80734300, attivo 24 ore su 24. Ulteriori informazioni sul sito internet di Acque Veronesi. “365 GIORNI NO” ALLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. E’ arrivata anche a Pescantina la campagna “365 giorni no” alla violenza contro le donne promossa da Antonella Rinco, Chiara Boscaini ed Elena Boca. L’incontro al centro culturale Tirtha ha richiamato un folto pubblico. La campagna “365 giorni no”, che si articola in 10 punti, è stata lanciata nel 2012 dal Comune di Torino; poi vi hanno aderito anche altri comuni tra cui anche Pescantina. «La campagna di sensibilizzazione è partita – spiegano le tre promotrici -. L’evento che abbiamo organizzato dal titolo ‘Il silenzio è rotto’ sta proprio a significare che non deve più cadere sotto silenzio tale violenza. Verranno per questo programmate altre iniziative sul territorio della Valpolicella a completare un ciclo che prevede il coinvolgimento del genere maschile all’interno di questo contesto». Info: Elena 349.5704500; elena.boca@hotmail.it.


COMMITTENTE RESPONSABILE VERONICA TERRAMOZZI


Cronache

Maggio 2014

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BUSSOLENGO. Il primo cittadino, Paola Boscaini, commenta e spiega i punti più salienti delle “previsioni”

Il bilancio sperimentale: uno sguardo fino al 2016 Servizi di

Lino Cattabianchi Approvato a Bussolengo il primo bilancio sperimentale di previsione 2014/2016 dell’amministrazione Boscaini che trova il punto di pareggio a 26.6 mln di euro. Sono 10 i voti favorevoli; 4 i contrari (Stefano Ceschi, Andrea Bassi, Giovanni Amantia, Massimo Girelli). Barbara Setti e Giorgio Beccherle non hanno partecipato al voto. All’inizio della discussione il sindaco Paola Boscaini ha posto l’accento sul

fatto che «questa amministrazione ha voluto aderire alla sperimentazione prevista dalla legge che prevede un bilancio più trasparente, ma che ha comportato una rivoluzione nel modo di predisporre i documenti relativi e comporterà anche un necessario miglioramento nell'organizzazione dei processi. Questa sperimentazione – ha continuato - ci consentirà anche di arrivare preparati nel 2015 dove sarà obbligatorio adottare il nuovo sistema. E’ questo il primo bilancio di questa amministrazione

ed è stato costruito definendo le priorità contenute nelle linee guida del nostro programma elettorale. Tali priorità sono state trasferite dagli assessori competenti ai responsabili di settore i quali hanno verificato la fattibilità e l'impegno di spesa». Sul fronte delle imposte, relativamente alle prime case si paga la Tasi, con detrazioni, mentre sugli altri immobili solo l’Imu. E’ stato predisposto un aggiustamento della spesa corrente con gli obiettivi programmatici presentati

nella relazione dagli assessori comunali, per difendere i servizi esistenti, con il ritorno alla tassazione del 2012 a nove milioni di euro. L’ applicazione della Tasi è solo sulla prima casa con introduzioni di detrazioni comunali. L’incremento dell’Imu riguarda solo le seconde case, gli immobili sfitti, le aree fabbricabili. E’ prevista una riduzione della tassazione alle “Botteghe storiche”, negozi e laboratori collocati in aree pedonali per favorire la ripresa. Nessun aumento di tariffa è stato previsto per le attività produttive, escluse le banche. L’addizionale Irpef comunale rimane invariata. Gli inve-

stimenti sono in programma per più di 4 milioni di euro. Di questi, 3 milioni si possono realizzare solo a seguito dell’alienazione delle proprietà comunali. «La manovra – spiega il sindaco Paola Boscaini - è stata necessaria per i tagli effettuati dallo Stato al nostro Comune di circa un milione di euro. La Tasi si applica solo sui fabbricati agricoli a uso produttivo, all’1 per mille rispetto il 2 dell’Imu, e sulla prima casa all’1,5 per mille contro il 4 dell’ex Imu prima casa. Per tutti gli altri immobili si prevede quindi “Tasi zero” e si applicherà solo l’Imu così che, mentre a livello nazionale si preve-

dono con la Iuc tre tasse locali (Imu, Tasi e Tari) a Bussolengo semplifichiamo e nessun cittadino o impresa ne pagherà più di due, evitando quindi di aggiungere nuove file, nuovi bollettini, nuovi pagamenti rispetto all’anno scorso. Anche le scadenze di pagamento saranno concentrate in due soli momenti: a giugno e a dicembre. La semplificazione è già di per sé un grande risparmio. Per fare una valutazione oggettiva se vengono o meno fatti aumenti è necessario, per chi possiede solo la prima casa, vedere cosa si è pagato di Imu e Tassa Rifiuti nel 2012 e sommare Tasi e Tari nel 2014».

Sul bilancio, contrari quattro esponenti della minoranza, mentre Barbara Setti e Giorgio Beccherle non hanno partecipato al voto. Stefano Ceschi commenta: «Più 400mila euro di tasse sulla casa, zero euro previsti al capitolo ‘Difesa del suolo’; solo 8mila euro per le associazioni; nel programma ho trovato solo 5 righe per l’artigianato e 7 sul commercio; nessun intervento serio per la sicurezza dei cittadini. Contrario». Giovanni Amantia: «E’ aumentata la pressione fiscale. Troppi tagli di servizi, in primis la mancanza del ripristino del servizio notturno della polizia municipale. Nell'aumentare aliquote Imu e Tasi non è stato valutato, a mio avviso, l'impatto che questo provvedimento avrà sul mercato locale anche alla luce dell'imminente revisione degli estimi catastali che porteranno ad un aumento di più del doppio degli attuali valori. Ciò vuol dire il colpo di grazia ad un mercato ormai in ginocchio». Massimo Girelli: «Questa amministrazione ha aumentato le tasse ai cittadini di Bussolengo. Sono sempre più convinto che prima di gravare sulle

BUSSOLENGO. Dall’ambiente all’urbanistica Gli assessori illustrano i propri programmi

tasche dei cittadini onesti, occorra una seria lotta all’evasione. Invece la maggioranza ha seguito la strada più semplice e meno coraggiosa che porta a richiedere ulteriori sacrifici ai cittadini onesti ed in partico-

Durante la discussione delle linee programmatiche del bilancio comuna-

lare a coloro che posseggono immobili sfitti, oppure non agibili, come

le gli assessori hanno illustrato il loro piano di attività. Gilberto Pozzani,

se questo fosse una colpa dei proprietari e non del momento di crisi che

assessore ai lavori pubblici e ambiente, insiste sullo spostamento della

stiamo vivendo». Andrea Bassi: «Non posso di certo votare a favore di

pista ciclabile che passa in via Mazzini per la troppo pericolosità nei con-

un bilancio che prevede un fortissimo aumento della tassazione per

fronti dei pedoni. Inoltre propone una valorizzazione del verde come ele-

oltre 400mila euro: meglio lavorare al taglio delle spese inutili o non

mento di qualità del vivere e anche sul fronte energetico lavora per con-

fondamentali piuttosto che frugare nelle tasche già vuote di tanti citta-

tenere i costi dell’illuminazione pubblica. Paola Adami, assessore all’ur-

dini».

banistica, ha in programma l’allineamento del Piano degli Interventi al Pat; l’individuazione degli ambiti di edificazione e i criteri applicativi del credito edilizio insieme ai piani di recupero delle località Girelli, Ca’ di Capri, Porcella. Ai servizi sociali Stefania Ridolfi ha sottolineato la pesantezza di molte situazioni che si affacciano in questo momento di crisi, sottolineando l’impegno dello sportello del lavoro. Genitorialità, sostegno ai padri e corsi di preparazione al matrimonio, gli altri obiettivi di Ridolfi insieme alla sinergia fra i gruppi di volontariato di cui 50 sono iscritti all’albo. Molti i fronti dell’impegno dell’assessorato di Cristiano Fontana che spazia dalla cultura allo sport alle pari opportunità ai giovani ai sistemi informativi, per i quali è stata incaricata la consigliera Elisa Seeber, che ha sottolineato il lavoro dei consiglieri Katia Facci e Luciano Penna per le pari opportunità e lo sport.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BUSSOLENGO - Municipio, Paradiso della Frutta, Macelleria Cordioli, Centro Anziani, Sanitaria all’Ospedale, Benin Casa-Farmacia, Distributore, Scampoli 4 Stagioni, Un Galleria Ramona, Farmacia Segala, Eurospin SAN VITO - Mini market S.Vito, Sede Avis - Studio Medico


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BUSSOLENGO. A confermarlo è la commissaria straordinaria Annalisa Bergozza

BUSSOLENGO / LA DONAZIONE

La casa di riposo sta per arrivare

Defibrillatori al Comune

Nuova casa di riposo in dirittura d’arrivo a Bussolengo: è questa la notizia che tutti volevano sentire nel Consiglio comunale straordinario, convocato dal sindaco Paola Boscaini su richiesta delle minoranze. Lo ha confermato la commissaria straordinaria nominata dalla Regione, Annalisa Bergozza, durante la sua dettagliata e puntuale relazione davanti ad un folto pubblico, dove si notavano molti esponenti del Comitato dei famigliari degli ospiti dell’Ipab. «E’ stata presentata alla Regione la domanda per l’autorizzazione all’esercizio –ha spiegato la commissaria-: c’è già stata una visita di verifica della struttura. Siamo a buon punto: quando arriveranno le carte, credo circa in un mese, si potrà iniziare il trasferimento. In questa settimane si dovrà procedere alla rifinitura, alla formazione del personale e a perfezionare la documenta-

zione. E’ solo questione di carte. L’accreditamento della struttura si potrà chiedere in un secondo tempo. Il concetto costruttivo della casa, perseguito dagli architetti Ferdinando Montresor e Fabio Arduini è stato improntato molto al confort alberghiero: è una struttura che offre molte risposte al territorio». L’azione del commissario, nominata il 24 novembre del 2013, assieme al direttore della casa, Mario Finetto, arrivato un anno prima, si è

sviluppata in diverse direzioni che hanno tenuto conto della gestione del personale, della programmazione dei servizi, della razionalizzazione della spesa in relazione agli attuali 51 posti letto della struttura di via Ospedale che sono destinati a diventare 63, una volta completato il trasferimento nella nuova casa. «Dal bilancio in perdita del 2008 –ha puntualizzato la dottoressa Bergozza siamo passati con una serie di correzioni e di manovre avviate dal direttore già dal-

BUSSOLENGO. La Classe del ‘43 compie 71 anni L’attività di beneficenza continua a gonfie vele A Bussolengo continua l’attività benefica della numerosa Classe del 1943 che ha festeggiato il 71° compleanno al santuario della Madonna del Perpetuo soccorso. «Inizia per noi un nuovo decennio – ha sottolineato Francesco Lonardi - durante la messa concelebrata da padre Luis Perez, superiore dei redentoristi di Bussolengo, con mons. Augusto Barbi - e vogliamo affidare il nostro impegno per il 2014 alla Madre del perpetuo soccorso. La nuova iniziativa è una borsa di studio che la classe del ’43 mette a disposizione di uno studente meritevole di Papua Nuova Guinea e che lo accompagnerà fino alla laurea in medicina». «In quella regione infatti – sottolinea il presidente della Classe del ’43, Riccardo Caliari - opera da molti anni un nostro coscritto, don Franco Zocca, che è un missionario verbita di Bussolengo. Segue in particolare studenti meritevoli che purtroppo non hanno il sostegno economico adeguato per proseguire da soli gli studi. Si tratta di studenti particolarmente meritevoli che riescono a superare l’alta selezione del sistema scolastico e che rischiano purtroppo di non poter continuare gli studi solo per motivi economici. Grazie a padre Franco Zocca, li aiuteremo a portare a termine il loro ciclo di studi». Ma questa non è l’unica forma di impegno della Classe del ’43 che ha già contribuito al restauro di numerose tele della chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore ed ha interamente finanziato il restauro di tutto il ciclo della Via crucis del santuario della Madonna del perpetuo soccorso. «Nel lontano ’43 – ricorda Francesco Lonardi - le nostre mamme ricorsero alla Madonna del perpetuo soccorso perché quel periodo buio avesse a terminare: c’era la guerra e molte famiglie hanno vissuto ore difficili. Le nostre mamme furono esaudite ed ora noi affidiamo a Maria questo periodo della nostra vita».

l’inizio del 2013, ad un attivo di 26mila euro del 2013. E fra qualche mese imposteremo il bilancio consuntivo del 2014 in un’ottica di salvaguardia della struttura. Ad oggi pesa molto la retta di 2.000 euro al mese e quindi adotteremo una politica di attenzione verso il mercato. La gestione della nuova struttura ci dà non poche preoccupazioni in relazione ai 10 posti letto al primo piano e ai costi di attivazione: il vero bilancio sarà quello del 2015».

Nell’ambito della campagna 2013 "Per salvare una vita non servono super eroi", promossa dall’Associazione 30 ore per la vita onlus, sono stati donati al Comune di Bussolengo due defibrillatori semiautomatici esterni che verranno installati presso le strutture degli Impianti sportivi di Bussolengo e nella palestra della scuola Beni Montresor di Bussolengo. La richiesta, partita dal consigliere Massimo Girelli, era stata condivisa a suo tempo dal sindaco Paola Boscaini e dalla sua maggioranza che l’aveva votata all’unanimità in Consiglio comunale. «Sono contento che Bussolengo abbia colto l’opportunità che gli era stata presentata - sottolinea Girelli -. Voglio ringraziare Alessandro Ortombina, presidente del Comitato regionale della Croce rossa italiana. E’ stato grazie alla sua disponibilità se oggi possiamo avere gratuitamente due defibrillatori da posizionare alla scuola

Beni Montresor e agli Impianti sportivi comunali. Inoltre verranno formate delle persone all’utilizzo degli apparecchi in caso di necessità. Spero vivamente che questo sia solamente la prima di una lunga serie di iniziative da attuare con Croce rossa italiana». Anche il presidente Ortombina non nasconde la propria soddisfazione per il risultato: «Il Centro di formazione Blsd di Croce rossa, oltre che essere affiliato alla società Irc (Italian resuscitation council) rientra tra i centri autorizzati dalla Centrale 118 di Verona per il rilascio dell’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore nella realtà extraospedaliera. Tramite il progetto vogliamo dare la possibilità di pianificare e attivare anche una serie di corsi di formazione gratuiti destinati ai cittadini per addestrarli all’utilizzo di defibrillatori semiautomatici divulgando anche una corretta e pianificata cultura dell’emergenza».

BUSSOLENGO / IL CONCORSO FOTOGRAFICO

«Viaggiando» tra i monti Riparte il concorso fotografico “Viaggiando” organizzato da www.bussolengonline e www.veronareport.it, giunto alla sua sesta edizione. Come l’anno scorso si svolgerà nell’ambito della festa di San Vito al Mantico dal 13 al 22 giugno. «Dopo il successo della scorsa edizione che ha visto una buona affluenza di pubblico ed un’ottima partecipazione di concorrenti con più di cento opere esposte – spiega Claudio Dal Castello , crediamo che questa possa essere una buona premessa per l’edizione di quest’anno. Il tema generale ”Viaggiando” ogni anno si caratterizza con un argomento che cambia di volta in volta. Quest’anno proponiamo un viaggio nel territorio a noi vicino: “La montagna del veronese”». Le foto, in formato 20x30, a colori o bianco-nero, dovranno pervenire allo studio Focus foto&video

di via Degli Scaligeri, 49, a Bussolengo, (tel. 045.7151323) spedite o consegnate a mano e potranno essere tre per ogni concorrente, oppure stampate direttamente in studio per gli scatti digitali. Le foto rimarranno esposte durante tutta la durata della festa nella sala adiacente al Circolo Noi della chiesa parrocchiale di San Vito. Inoltre saranno visibili nella apposita galleria del sito

www.bussolengonline.it. Qui le foto partecipanti potranno essere votate online dal pubblico e la classifica finale, verrà redatta da una giuria qualificata e terrà conto anche di questa votazione. Verranno premiate le prime tre classificate. Per info Focus foto&video Tel. 045.7151323; www.bussolengonline.it; www.veronareport.it; www.focusfotovideo.com.


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SONA. Cittadinanza onoraria ai minori stranieri del Comune

SONA / IL GEMELLAGGIO

Consiglio baby Gran fermento

Gli «amici» di Wadowice

Sabato 5 aprile si è riunito il Consiglio comunale dell'Amministrazione di Sona, congiuntamente al Consiglio comunale ragazzi e ragazze per deliberare il conferimento della cittadinanza italiana onoraria ai minorenni stranieri che sono nati in Italia e che risiedono nel comune di Sona. Dai dati del Comune, risulta che la maggior parte delle famiglie immigrate residenti nel territorio sonese proviene da Romania, Marocco e Moldavia. «Questa iniziativa - ha spiegato l'Assessore alla scuola Antonella Dal Forno - rappresenta un ulteriore impegno di sensibilizzazione. Abbiamo deciso di appoggiare anche l'idea dell'assegnazione della cittadinanza onoraria ai minori di origine straniera nati nel nostro Paese e residenti nel nostro Comune, in tutto 252. Il momento è stato significativo per i ragazzi che hanno lavorato per questa delibera perché ha permesso di riflettere su un tema che li riguarda quotidianamente: ogni giorno i nostri ragazzi si confrontano a scuola con vicini di banco stranieri anche se nati in Italia. Anche per l'Amministrazione di Sona questa delibera rappresenta un momento importante: si è valorizzato il consiglio ragazzi e ci si è confrontati con le richieste dei ragazzi di Sona». Il Consiglio Comunale Ragazzi e Ragazze (CCRR) è un unico organo istituito per entrambi gli Istituti Comprensivi di Sona e di Lugagnano: quest'anno il sindaco è di Lugagnano e il vicesindaco di Sona, la giunta dei ragazzi è composta da

quattro assessori e da due segretari. Il Sindaco e il Vice Sindaco si alternano ogni anno tra Lugagnano e Sona. «Il Consiglio ragazzi – aggiunge l’assessore Dal Forno -si riunisce sei volte nell'arco dell'anno e in due occasioni si ritrova con l'Amministrazione comunale. In genere questi incontri avvenivano con l'Assessore alla scuola, ma quest'anno abbiamo voluto cambiare modalità e riunire assieme il Consiglio ragazzi con il Consiglio comunale vero e proprio». L'incontro tra i due Consigli è avvenuto in maniera ufficiale in Sala Consiliare sabato 5 aprile: il Consiglio comunale è iniziato alle 9 e dopo un'ora si è insediato anche il Consiglio ragazzi e ragazze per iniziare una seduta congiunta, durante la quale i ragazzi hanno suggerito alcune manutenzioni che andrebbero eseguite nelle loro scuole, dimostrando anche una grande attenzione al risparmio energetico. Il momento fondamentale è stata la

Partiti il 24 aprile per arrivare a Roma e assistere domenica 27 aprile alla Canonizzazione di Papa Carol Wojtyła, un gruppo di cittadini di Wadowice (Polonia), città natale di Wojtyla, tra cui il Sindaco Ewa Filipiak, si è fermato a Sona il 25 aprile per rinnovare il gemellaggio, attivo dai primi anni ’90, con il Comune di Sona. Un quadro raffigurante il caro e amato Papa Giovanni Paolo II e una medaglia coniata per l’occasione come ricordo sono state donate dall'Amministrazione di Wadowice a quella di Sona la quale, rappresentata dal Sindaco, dal Presidente del Consiglio e dalla Giunta, ha ricambiato con le formelle ricordo di San Zeno, accompagnate da una speciale dedica. «Questo gemellaggio è nato più di ventanni fa – ha affermato il Sindaco di Wadowice - e per noi è rimasto nel cuore perché Sona è stata la prima città a gemellarsi con noi. Venire qua è un'occasione speciale».

«Da parte nostra – ha dichiarato il Sindaco Gianluigi Mazzi - voi siete e sarete sempre i benvenuti. Ci lega l'amicizia, l'Europa e il papa Giovanni Paolo II che anche noi abbiamo tanto amato». Entrambi i sindaci, con l’assessore ai gemellaggi Antonella Dal Forno, hanno poi concordato una volontà di “riavvivare” questo rapporto tra Amministrazioni, che negli ultimi anni si era raffreddato. “Favorire lo scambio tra amministrazioni e soprattutto tra i cittadini e le aziende dei due Comuni può aiutare ad intensificare e migliorare i rapporti sociali, produttivi, turistici, culturali” è stata la sintesi. La giornata è terminata con una visita all’affresco nella Chiesa Parrocchiale di Lugagnano, opera dell’artista Federico Bellomi, dove viene, tra i personaggi dipinti, raffigurato Giovanni Paolo II. Tutti poi a cena servita dal Comitato Carnevale presso la Sala Don Bosco dell’Associazione Noi, alla presenza del parroco Don Franco Santini.

discussione e la votazione congiunta della proposta di delibera che riguarda il conferimento della cittadinanza onoraria italiana: delibera votata a maggioranza assoluta fra uno scroscio di applausi anche da parte del numeroso pubblico presente, a testimoniare il grandissimo valore dell'iniziativa.

SONA / L’ASSOCIAZIONE NO PROFIT

Banca del Tempo, taglio del nastro Inaugurazione ufficiale lo scorso 5 maggio per la Banca del Tempo, con sede presso la Biblioteca comunale. Un traguardo frutto del lavoro di Salvatore Calvagna, Elena Tumicelli, Mirko Rizzotti, Laura Stevanoni e Alessandro Turri, coadiuvati dall’assessore ai Servizi Sociali e Vice Sindaco Simone Caltagirone e dal consigliere delegato Ilaria Aldegheri. La Banca del Tempo, che a Sona ha preso il nome di “Spazio al Tempo”, è

un'associazione no profit di promozione sociale e promuove scambio di attività tra persone senza alcuna intermediazione di carattere monetario ed aventi come unità di misura il tempo tramite una prestazione volontaria. «La Banca del Tempo fa incontrare persone che intendono scambiare tempo, competenze, capacità dichiara l'assessore ai Servizi Sociali Simone Caltagirone -. Con la Banca del Tempo ci si scambiano gratuitamente il tempo ma anche le competenze che ognuno di noi può mettere a disposizione». «I soci della Banca del Tempo operano degli scambi: piccole riparazioni, lavori di cucito,

accompagnamento anziani e bambini e molto altro dichiara il consigliere Ilaria Aldegheri -. Gli scambi avvengono su una base di reciprocità e le prestazioni vengono valutate in ore, senza circolazione di denaro. Sono molte le attività che possono essere reciprocamente donate con la Banca del Tempo, come ad esempio la custodia di animali, le piccole riparazioni, l'assistenza, la cura della casa, la cucina, l'informatica, le lezioni di materie scolastiche». «Ogni socio ha un conto corrente di ore che contiene le ore a lui accreditate/addebitate – spiega Salvatore Calvagna, co-fondatore e Presidente dell’Associazione “Spazio al

Tempo” di Sona -. L’interessato ad una determinata prestazione contatta direttamente, tramite telefono o mail, l’offerente ne verifica la disponibilità ed attiva lo scambio. Chi offre la prestazione al termine della stessa riceverà un assegno-tempo firmato dal richiedente. Gli assegni ricevuti dovranno essere consegnati preferibilmente durante la riunione mensile o negli appositi Totem che saranno messi a disposizione». Il progetto sarà presentato alla cittadinanza il 21 maggio Sala Civica San Giorgio e il 28 maggio da Nino a Palazzolo alle 20.45. Per informazioni: www.associazionenazionalebdt.it R.R.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: LUGAGNANO - Unicredit, Centro Vesalius CASELLE - Bar alla Chiesa, Market Petaio SOMMACAMPAGNA - Municipio, Funghi Perlini, Panificio F.lli Falchetti, Parrucchiere, Farmacia Comunale, ASL Guardia Medica, Circolo Ricreativo Anziani, Farmacia Donato CUSTOZA - Centro Sociale SONA - Municipio, Farmacia Comunale PALAZZOLO - Spaccio Manzati, Panificio Tacconi S.GIORGIO IN SALICE - Alim. Panificio Oliosi, Perbacco Caffe


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SOMMACAMPAGNA. La “Rassegna d’Arte” va in archivio

IL LIBRO

Il Concerto conclusivo

Il Maestro di Sommacampagna

Con il gran concerto per coro ed orchestra, settanta elementi tra coristi, solisti e orchestrali, tenutosi nella chiesa parrocchiale il ventisette scorso si è conclusa la “Rassegna d’Arte” promossa per il terzo anno consecutivo dalla Scuola di Musica e Teatro “Antonio Salieri” in collaborazione con il Comune di Sommacampagna. E’ andato in scena “Il Sacro Mormorar…” proposto dal coro e l’orchestra del conservatorio di Mantova diretti dal maestro Francesco Loregian, con coinvolgenti musiche di Monteverdi, Durante, Pettinato e Mendelssohn apprezzate dal numeroso pubblico, a giudicare dagli scroscianti applausi, che ha gremito la chiesa Sant’Andrea Apostolo. «Abbiamo voluto dedicare quest’importante concerto in memoria della nostra fondatrice Mirella Urbani Adami - ha spiegato la presidente della “Scuola Salieri” Giovanna Billeci -. La rassegna di quest’anno ha voluto evidenziare e rendere protagonisti i talenti dei professionisti che collaborano con la

scuola dando spazio anche ai musicisti del domani, in un connubio che si è rivelato vincente». Una storia lunga trentadue anni quella della scuola Salieri nata a Caselle di Sommacampagna nel 1982 come braccio operativo dell’associazione Volontari Centro Lettura Caselle per la formazione permanente e la promozione della musica e del teatro. La sua storia è scritta in questi tre decenni dall’intuizione di un gruppo di persone che da allora lavorano incessantemente e a titolo gratuito per avvicinare soprattutto i più giovani all’arte e alla cultura. La scuola ha un dipartimento di musica classica e uno di musica moderna oltre a corsi di propedeutica teatrale per bambini e ragazzi e corsi di teatro per giovani e adulti. Importante l’azione d’impulso e incoraggiamento all’istruzione attraverso la musica d’insieme, l’assegnazione di borse di studio per gli allievi più meritevoli o in difficoltà economiche, la preparazione d’esami al conservatorio, i workshop teatrali, l’acquisto d’abbo-

SOMMACAMPAGNA. Appuntamenti musicali E’ in calendario la sera del 17 maggio a Trevenzuolo, il prossimo concerto della Banda di Sommacampagna. All’Arena Verde la Banda si esibirà unitamente alla locale corale. Il 2 giugno grande festa a Villa Venier, tempo permettendo, con Somma School Band, gli allievi che hanno appena iniziato, il corpo bandistico e Somma Dosso junior band, il gruppo dei giovani di Sommacampagna e dei gemelli di Dossobuono, diretta dal maestro Daniele Accordini.

namenti agli spettacoli del filarmonico a disposizione degli allievi, gli “Incontri con l’autore” sia per la formazione permanente per i propri docenti sia per gli allievi. «La promozione integrale della persona si realizza dalle opportunità che una comunità riesce a mettere in campo anche e attraverso il volontariato, che è sinonimo di cittadinanza attiva; cui si aggiunge l’inesauribile fantasia che, come diceva Einstein “è più importante della conoscenza” è la nostra mission» - evidenzia Giovanna Billeci presidente della Scuola, sinonimo d’impegno, serietà, passione. G.W.

Il Maestro di Sommacampagna è una delle figure più singolari della cultura artistica trecentesca nell’area delle Alpi e Prealpi centro orientali. Il suo linguaggio semplice ma accattivante sempre immediatamente riconoscibile suscita, anche allo sguardo di chi l’avvicini per la prima volta, un sentimento di simpatia e di curioso interesse. Il volume scritto a quattro mani da Fausta Piccoli e Nicola Canotti è stato presentato alla Pieve di Sant’Andrea, la prima parrocchiale di Sommacampagna, risalente all’XI secolo, rimasta tale fino al 1600. «Abbiamo scelto questa location – evidenzia la presidente uscente della biblioteca Laura Zanella - perché è la cosa più bella che abbiamo dal punto di vista storico, architettonico, artistico per quanto riguarda gli affreschi ma anche per la storia della comunità cristiana locale. Nel seicento costruita la nuova chiesa in centro è stata lasciata in decadenza, demolito il campanile. I restauri agli affreschi, alla parte muraria e pavimentazione esterna, furono eseguiti dal 1939 al 1941 dall’arch. Forlati». «Il pittore probabilmente è di origini lombarde – comunica Fausta Piccoli – della Val Camonica, che, insieme ad una piccola bottega di maestri, percorse un lungo itinerario tra la zona delle Alpi, Prealpi, tra Lombardia, Veneto e Trentino lasciando un numero enorme di affreschi, più di 70 conservati in oltre trenta località, da Cortina d’Ampezzo a Caldaro, dal lago d’Iseo alla Val Camonica fino a Verona, Brescia passando dal trentino, che fu il momento centrale della sua attività, dove si spostò sulla scia di una corrente migratoria, grazie all’attività metallurgica che si stava

notevolmente sviluppando in queste zone. Negli anni ‘80 del trecento scende a valle e arriva nella pianura del veronese dove sosta e rappresenta la tappa dell’attività matura, dove Sommacampagna è un punto importante. Alla pieve di Sant’Andrea abbiamo tre sue opere datate 1384, San Bartolomeo, Madonna allattante in trono e Sant’Antonio Abate. Per questo viene chiamato maestro di Sommacampagna, un nome di comodo non essendoci iscrizioni che conservano il suo nome. Lunga ricerca dunque – fa presente Piccoli – che ci ha portato in trentasei località periferiche di montagna in chiese spesso chiuse. Una quantità così vasta di opere non si riscontra per nessun altro maestro dell’epoca. Le sue composizioni, dai colori molto immediati, con

queste perlinature, aveva un linguaggio che piaceva ed interessava le popolazioni da lui visitate che volevano farsi lasciare un segno di devozione sulle pareti delle loro chiese». Nicola Canotti sottolinea come «il libro oltre che approfondire una figura artistica molto curiosa che compare negli studi dagli anni settanta del novecento, propone delle novità di opere ritrovate in località in cui non ci si aspettava di trovarle e informazioni importanti nella divisione delle “mani” della bottega, novità che fanno chiarezza su questo personaggio. Inizialmente si pensava dipingesse da solo, abbiamo capito che si faceva aiutare da collaboratori». Il libro è edito dall’Associazione Culturale “G.B. Lampi” Alta Anaunia. G.W.

CASELLE DI SOMMACAMPAGNA

LUGAGNANO DI SONA

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Cronache

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Sommacampagna si prep Scatta l’appuntamento alle urne domenica 25 maggio in occasione delle elezioni comunali ed europee. Anche i cittadini di Sommacampagna saranno chiamati ad eleggere la compagine amministrativa che guiderà il paese nei prossimi cinque anni. I seggi saranno aperti dalle ore 7.00

alle ore 23.00 della sola giornata di domenica. Non sarà quindi possibile votare il lunedì, soluzione in passato scelta da circa il 10-15% dei cittadini. Per votare bisognerà recarsi al seggio muniti di documento di riconoscimento (con foto) e tessera elettorale. Agli elettori verrà

consegnata un'unica scheda di colore azzurro, sulla quale si trovano riportati i nomi dei candidati sindaci e, affianco, le varie liste che appoggiano il candidato stesso. Per quanto concerne le elezioni europee agli elettori verrà presentata un'unica scheda color marrone (corrispondente

alla circoscrizione Nord – Est). Si vota disegnando una croce sul partito che si vuole sostenere e, se si desidera, si possono indicare fino a tre preferenze. I nomi dei tre candidati scelti si possono

scrivere all’interno delle apposite righe, posizionate al fianco del rettangolo contenente il contrassegno della lista votata. Bisogna scrivere nome e cognome, oppure soltanto il cognome del candi-

dato o dei candidati scelti. Le preferenze esprimibili sono fino ad un massimo di 3. Il sistema elettorale utilizzato è quello proporzionale, con una soglia di sbarramento che corrisponde al 4%.


Cronache

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para. È tempo di elezioni Sei liste per quattro candidati a sindaco, due maschi Augusto Pietropoli e Fabiano Gozzo, due femmine, Graziella Manzato e Luisa Galeotto. Augusto Pietropoli, 44 anni, coniugato, due figli, lavora in una nota azienda di Verona, è il candidato della coalizione di centro destra formata da ex amministratori e da rappresentanti del mondo associa-

tivo. E’ attivo da quindici anni nel panorama politico locale. Iscritto al Carroccio dal 1994, dal ’99 al 2004 ha rappresentato il comune nel consiglio provinciale. Ha fatto parte della giunta dal 2009 con deleghe alla protezione civile, ecologia ed ambiente. Nella lista “Centro Destra” altri esponenti conosciuti da Roberto Braggio, attuale presidente della

Casa di Riposo Campostrini, Simone Spiller ex consigliere comunale con delega all’agricoltura, Albertina Bighelli, ex assessore alla cultura, nonché ex esponenti di società partecipate oltre che rappresentanti della Pro Loco di Custoza ed altre associazioni locali anche giovanili. I movimenti civici Sommacampagna Tua e Crescere Insieme sostengo-

no il candidato sindaco Fabiano Gozzo, commercialista cinquantenne, residente a Sommacampagna da una decina d’anni. Anche qui rappresentanti di tutte le categorie e nomi noti come gli ex, vice sindaco Giuseppe Residori, assessore all’istruzione Walter Giacopuzzi e consigliere Paolo Mazzi. Sostenuta dalla civiche Sommacampagna Popolare e Sommacampagna nel Cuore, si ripresenta Graziella Manzato, cinquantanove anni, insegnante di matematica e scienze alla suola media, già sindaco dal 2004 al 2009. Tra i candidati consiglieri Massimo Vincenzi con delega all’agricoltura nello stesso periodo e rappresentanti di tutte le categorie, commercianti, artigiani, professionisti, dipendenti. Il più giovane ha ventisei anni, l’età intermedia si aggira sui quaranta. Luisa Galeotto è il candidato del Movimento 5 Stelle. E’ responsabile qualità di un’azienda alimentare di Villafranca. A fine luglio compirà 37 anni. E’ la lista più nutrita di presenze femminili, sette oltre a lei. Età media dei candidati sotto i quarant’anni, tutti alla prima esperienza, punto fermo del movimento. Il 25 maggio alle urne.

Augusto Pietropoli

Fabiano Gozzo

G.W.

Graziella Manzato

Luisa Galeotto


Cronache

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POVEGLIANO. Interviene in merito l’assessore comunale Gianfranco Milanese

“QUATTRO RUOTE E TACCO 12”

Bilancio annuale Previsioni 2014

Il libro di Bazzani

Servizi di

Claudio Gasparini Si parla di crisi e mai come in questo periodo se ne sentono gli effetti. «Siamo in un paese – ha esordito l’assessore Gianfranco Milanese nella presentazione del bilancio di previsione 2014 del comune di Povegliano Veronese – che in questi anni paga il conto di non aver fatto riforme strutturali, avverte ogni giorno il peso della fragilità europea, uno Stato pesante, incapace di onorare i suoi debiti, con tanta burocrazia, evasione, con un’alta pressione fiscale non più sostenibile». La

cosa non riguarda solo le famiglie e le imprese, anche la pubblica amministrazione è interessata da una e vera e propria rivoluzione , che riguarda la gestione dell’ente pubblico nella sua interezza. «E’ opportuno che i cittadini si rendano conto – prosegue l’assessore – che tale situazione si è venuta a creare, sia per una congiuntura economica negativa ma anche a causa di cure sproporzionate applicate dai governi negli anni. Comuni come il nostro che hanno sempre gestito in maniera oculata le proprie risorse vengono penalizzati». Soldi stanziati

e pronti per le opere pubbliche ma che per legge e soprattutto per il patto di stabilità non possono spendere. «Abbiamo redatto il bilancio alla luce – relaziona Milanese – delle norme varate dal governo centrale che ridisegnano l’intero sistema fiscale, ne è l’esempio il regolamento IUC che contiene tre istituti con natura completamente diversa, una è una tassa, una è un’imposta, l’altra è un tributo. Imu, relativa alle seconde case e altri immobili, aliquota 8.9 per mille. Tasi relativa ai servizi come mantenimento strade, illuminazione…aliquota 1,7

dovuta dal possessore dell’immobile ma anche dagli inquilini nella misura del dieci per cento del dovuto. Tari, tariffa rifiuti il cui importo è determinato dalla suddivisione del conto economico che deve esser coperto integralmente. I trasferimenti da parte dello Stato sono in continua e sensibile riduzione. Nonostante ciò come amministrazione cerchiamo di rispettare le linee programmatiche di mandato vale a dire amministrazione e sviluppo, assistenza sociale, territorio e ambiente. Per le opere pubbliche gli obiettivi sono il completamento del centro diurno socio sanitario per anziani non autosufficienti, completamento dei lavori per l’adeguamento alla normativa antisismica delle scuole e interventi sulla viabilità e strade. Per quanto concerne il sociale verranno mantenuti tutti i servizi a sostegno delle famiglie e dei redditi più bassi con risorse invariate rispetto all’anno precedente; incrementato l’importo relativo al progetto lavoro sulla scorta del successo ottenuto l’anno scorso. Confermato il sostegno alla scuola materna Bressan. Confermate le iniziative e i progetti legati ad attività scolastica, sportiva, ricreativa e culturale. Infine il Pat – conclude Milanese : proseguiamo nella studio per la redazione, elemento molto importante per in nostro paese».

E’ stato presentato l’11 aprile scorso in sala Savoldo il libro della scrittrice Valentina Bazzani. L’evento è stato organizzato dal Comitato Biblioteca Comunale in collaborazione con la biblioteca Villa Balladoro in occasione delle serate “E…Venti di Primavera”. L’autrice ventottenne vive da 16 anni su “una quattro ruote”, come la definisce, a causa di una malattia neuromuscolare. Grazie alla scrittura Valentina ha messo le ali, incontra centinaia di lettori ed è punto di riferimento per tanti giovani dai quali riceve corrispondenza via mail. Nativa di Tarmassia, dove vive con la famiglia, ha frequentato Ragioneria al Bolisani d’Isola della Scala, l’unico istituto privo di barriere architettoniche, dove si è diplomata. I successivi studi all’Università a Verona rappresenteranno gli anni più belli della sua vita. Momenti di svolta importante in cui ha saputo mettersi in gioco, mettere da parte la timidezza e tirar “fuori le unghie”. Nel 2004 si iscrive a Scienze della Comunicazione, sentendo che la sua vocazione è diversa rispetto al percorso di ragioneria. Non bilanci, no fatture, ma scrivere, viaggiare con la fantasia, sentirsi libera, arricchirsi di nuove esperienze. La laurea arriva nel 2007 con la tesi “L’uomo e la malattia, verso la dignità nel dolore” che considera non solo l’impatto di una patologia con l’Io, alla luce d’alcuni scritti psicologici e filosofici, ma anche gli aspetti relazionali che condizionano una malattia. La prima parte della tesi servirà a Valentina per la successiva laurea specialistica, dedicata alla nonna e alla mamma, due modelli di donna cui vorrebbe assomigliare, in giornalismo che

NOTIZIE IN BREVE

POVEGLIANO.Meeting nazionale per la pace ad Assisi

Si terrà al mattino del 27 maggio presso il teatro parrocchiale di Povegliano l’ottavo concorso provinciale relativo al progetto “La grande sfida” organizzato dal Centro Sportivo Italiano. Tema proposto “La grande sfida è…sapersi incontrare”. Al concorso possono partecipare le scuole con dei dvd della durata massima di 12 minuti che trattino l’aspetto sociale e inclusivo delle comunità. Per informazioni sul concorso lagrandesfida@tiscali.it

Il sindaco Anna Maria Bigon e l’assessore all’istruzione e sociale Laura Peretti hanno partecipato il 14 e 15 aprile scorsi al meeting nazionale di studenti, insegnanti, scuole ed enti locali per la pace, la fraternità ed il dialogo ad Assisi. Una sessantina i relatori , di fama internazionale e gli animatori presenti tra cui Vincenzo Morgante, Susanna Tamaro, Lorenzo Jovanotti. Il benvenuto è stato dato del Ministro della Pubblica Istruzione Giannini e dal sindaco della città. «Due giorni intensi e coinvolgenti – ha evidenziato il sindaco Bigon – per i messaggi di pace e di affermazione dei diritti umani chiesti di essere inseriti nella carta costituzionale dell’Onu. Abbiamo proposto che il Ministero si attivi per l’inserimento dell’ora di educazione civica nelle scuole. Ci attiveremo come amministrazione per promuovere una marcia della pace a Povegliano e per continuare a svolgere un tipo di politica corretta e non corrotta». L’assessore Peretti ha dichiarato che «gli spunti di riflessione sono stati moltissimi ed assieme alla dirigente scolastica auspico di poter attuare qualche iniziativa proposta e già condivisa».

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: POVEGLIANO - Municipio, Gruppo Alpini, Distributore Ies MOZZECANE - Municipio, Giornali Cartoleria SAN ZENO DI MOZZECANE - Edicola Tabacchi

arriva nel giugno 2010 con la tesi “Dalla sofferenza alla gioia: il senso della vita nella malattia”. Ha raggiunto tanti traguardi Valentina, nonostante la sua carrozzella, con quel pizzico di vanità che le dà la carica: cura il suo aspetto, non rinuncia mai al trucco, ai profumi di cui è collezionista, tiene i capelli lunghi e mossi, gioca con il look, fa shopping, veste bene, si gongola con gioielli e accessori luminosi. Non le manca mai però l’ornamento che ritiene il più importante, il sorriso. Quante persone cupe, scure in volto, si incontrano ogni giorno. Allora sostiene «sorridiamo un po’ di più, si migliora la vita. Il sorriso è lo specchio di un cuore gioioso e noi, tutti noi, dobbiamo essere felici per il fatto di vivere». Ha donato il suo libro anche a Francesco Papa nell’ottobre dello scorso anno ad un’udienza generale. «Si è fermato, mi ha abbracciata, e lì ho pianto per l’emozione, assicurandomi che avrebbe letto il mio libro. Papa Francesco è travolgente, ha una grande carica, incredibilmente coinvolgente». La prefazione del libro è del famoso maestro Giovanni Allevi.

POVEGLIANO Nelle strutture comunali di Povegliano Veronese si svolgerà domenica 25 maggio dalle 8 alle 16 la manifestazione di chiusura dei tornei zonali di Verona dell’Associazione Noi. Il programma prevede un torneo ragazzi, calcio a cinque senior e femminile, pallavolo e tennis tavolo. «Ospitiamo con molto piacere questa iniziativa che promuove l’attività sportiva per tutti, in particolare per i giovani» – afferma il sindaco Anna Maria Bigon. «Saranno quattro squadre per ogni disciplina e otto di tennis tavolo, con centinaia di persone coinvolte. Il Noi promuove lo sport come divertimento, non come agonismo esasperato» – dichiara Vito Cornacchini, responsabile Noi Sport Verona. Per informazioni: noisportverona@gmail. com


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Cronache

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MOZZECANE / CHI SARÀ IL NUOVO SINDACO?

Due candidati per un posto Due i candidati sindaci a Mozzecane, comune di settemilacinquecento abitanti ai confini tra il veronese ed il mantovano, entrambi sostenuti da liste civiche. “Insieme per Mozzecane” propone la candidatura del sindaco uscente Tomas Piccinini, 41 anni, coniugato, due figlie, per il secondo mandato. Sei candidati consiglieri hanno fatto parte dell’amministrazione uscente, dal vice sindaco Mauro Martelli, agli assessori Simone Faccioli, Sabrina Fortuna, Graziano Germiniani, ai consiglieri delegati Francesco Liccardo e Antonio Faccioli. Sei i nuovi, tra essi tre donne, che si presentano per la prima volta, in rappresentanza della società civile. Il più giovane ha 24 anni ed è studente universitario. “Progetto Futuro Mozzecane” sostiene la candidatura di Gino Anselmi di Grezzano, per la prima volta un candidato delle frazioni. E’ stato consigliere dall’80 al ’85 e assessore all’agricoltura dall’85 al ’90. Agricoltore pensionato ha sessant’anni, coniugato, due figli. Una lista dall’età media di trent’otto anni, il più giovane trenta. Una lista totalmente nuova con cinque donne, e uomini, senza esperienze amministrative la maggior parte dei quali prestano il loro tempo libero nell’ambito del volontariato sociale e sportivo.

Tomas Piccinini

Gino Anselmi

ELEZIONI COMUNALI 25 MAGGIO 2014 Metti la croce sul simbolo

Scrivi nome e cognome

Simone Faccioli

Disponibilità Coerenza Continuità

committente responsabile Simone Faccioli


Cronache

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VILLAFRANCA. La manifestazione si è svolta lungo corso Vittorio Emanuele II

IL COMPLEANNO

Un’onda di fiori dai mille colori

Nonna Emma fa 100 anni

Sono stati i fiori, di tanti tipi e dai mille colori, i protagonisti della prima manifestazione “Villafranca in Fiore”, che ha proposto un format consolidato in altre città del nord che ha avuto gli apprezzamenti dei visitatori. L’evento si è svolto nel centro storico, su corso Vittorio Emanuele II, dal semaforo al Castello chiuso al traffico, dove floricoltori e produttori agricoli provenienti da diverse parti d’Italia hanno proposto un assortimento unico e variegato con ogni sorta di fiori, dalle piante perenni a quelle stagionali, rododendri, camelie, azalee, piante da frutto, agrumi dalla Sicilia, olivi, bonsai, piante grasse, piante da orto, erbe officinali, piante rare, ornamentali e da collezione. L’evento è stato realizzato per iniziativa della Sgp “En Plain Air” di Carpi. «Questa manifestazione ha preso vita grazie alla collaborazione di Roberto Turcato, presidente locale della Confcommercio, in sinergia con gli assessorati alle manifestazioni e al commercio – sottolinea l’assessore Gianni Faccioli -. Hanno aderito una ventina di espositori, un successo. Ai commercianti, agli

esercizi pubblici e alle famiglie del centro abbiamo fornito dei gerani per colorare balconi e negozi nei giorni precedenti…peccato che solo due operatori locali abbiano partecipato. Auspico un’adeguata risposta per le prossime edizioni». «La manifestazione è già inserita nel circuito nazionale insieme a tanti altri comuni dal prossimo anno - comunica l’assessore al commercio Riccardo Maraia – per cui diventerà un appuntamento fisso della primavera. Abbiamo riscontrato una buona partecipazione anche da fuori comune. Non è

escluso che già nel 2015 possa essere proposta su tutto il corso, raddoppiando il numero di operatori». Apprezzate le piante aromatiche, oltre 140 tipi. «Le piante aromatiche negli ultimi anni sono una riscoperta – sottolinea Paolo Storchi, contitolare della Sgp Carpi -. L’idea di organizzare questi giardini a cielo aperto è nata da una manifestazione tenutasi anni or sono a Firenze; in occasione di una manifestazione abbiamo notato la piazza piena di fiori». Non sono mancati gli spazi per l’artigianato artistico, con oggettistica e prodotti legati

al tema floreale ed al verde e i banchi delle specialità gastronomiche locali. Tra i tanti il mieleaceto condimento alimentare a base di miele d’acacia e buon aceto balsamico, brevettato da un produttore della provincia di Modena. Altra particolarità l’esperienza di sentire le vibrazioni delle piante, con l’utilizzo di apposite e sofisticate apparecchiature, proposta da una Associazione di Promozione Sociale presente anche sul territorio. Le piante, ci viene sottolineato, hanno il loro linguaggio, propongono i loro racconti, la loro musica. G.W.

VILLAFRANCA. Carosello e Carabinieri a cavallo. Per ricordare la storia

La prima guerra d’indipendenza era iniziata da poco. Bisognava controllare i colli di Bussolengo e Pastrengo assediati dagli austriaci per rompere i collegamenti tra la fortezza di Peschiera e Verona. Il re Carlo Alberto si spostava continuamente da una parte all’altra del fronte. Il 30 aprile 1848 il fatto, che passerà alla storia come la Carica di Pastrengo. I carabinieri addetti alla scorta s’ imbatterono nell’improvvisa azione di fuoco degli austriaci. Temendo per l’incolumità del sovrano il comandante ordinò la carica dei tre squadroni di carabinieri reali che spezzò il fronte nemico. La rievocazione storica dell’eroico fatto d’armi è stato preceduto dallo spettacolo del Carosello eseguito dal 4° Reggimento Carabinieri a cavallo nella splendida e suggestiva cornice del Castello Scaligero di Villafranca la sera del 29 scorso. Il Carosello è un alternarsi ritmico di figure complesse e non prive di rischio eseguite con perizia e grande abilità degna della tradizione della cavalleria italiana della quale i Carabinieri, di cui ricorre il duecentesimo anniversario della fondazione, e l’arma intera sono rigorosi e fedeli custodi. Allo spettacolo sempre coinvolgente hanno partecipato le massime autorità militari, tra cui il comandante Interregionale Carabinieri “Vittorio Veneto” generale Antonio Ricciardi, e civili oltre a migliaia di persone, anche da fuori comune, che hanno gustato le figure proposte dai cavalieri. La mascotte Briciola è rimasta a fondo campo, coccolata al suo carabiniere, forse perché intimorita essendo alla sua prima esperienza. “Bravi, bravi, bravi” E’ stato il ringraziamento del generale ai protagonisti della serata, lo spettacolo che ricorda lo spirito di servizio dell’arma in questi duecento anni di storia. Carabinieri uguale a Patria, stimolo legato alla bandiera tricolore. «Momenti emozionanti e coinvolgenti come questi – ha sottolineato il sindaco Mario Faccioli – ricordano anche i tanti uomini che hanno contribuito, anche con il sacrificio della vita, al nostro presente di libertà e democrazia». Ha richiamato inoltre i valori del diritto, dell’onestà, del coraggio nonché quelli di Stato, Patria, Nazione. Lo spettacolo pirotecnico ha chiuso con i colori della nostra bandiera una grande serata , di significato, di spettacolo, indimenticabile. C.G.

Emma Signoretti, nata il 12 aprile 1914 nel giorno della Santa Pasqua, ha festeggiato il mese scorso un secolo di vita, circondata dall’affetto dei parenti giunti alla quarta generazione. Una settantina di persone hanno affollato, per l’occasione, la casa del figlio Arnaldo e la nuora Ivana con cui vive. Dai genitori Attilia e Gelsomino avrà altri cinque fratelli, tre maschi e due femmine, tuttora viventi, Maria ed Elvira, la mamma della nota attrice Eva Grimaldi, nativa di Bagnolo, ora vive a Roma, che non è mancata all’appuntamento con la zia per questa speciale occasione. Sposa Danilo Ferrari, conduttore di un’azienda agricola, parte di proprietà, parte in affitto a Nogarole Rocca. Avranno tre figli maschi, Arnaldo, Eriberto e Sandro tutti residenti a Mozzecane dove la famiglia Ferrari si è trasferita nel ’59. Dai figli ha avuto sei nipoti e cinque pronipoti di cui è orgogliosa. Persona instancabile ha sempre dato il suo contributo all’azienda, nella stalla e nelle coltivazioni. All’epoca i lavori erano manuali, non c’erano le attrezzature odierne. Nella preparazione dei solchi per la polenta era un fenomeno, finito il suo, dava una mano agli altri

lavoranti. Lavoro, tanto, e famiglia sono stati i suoi principali interessi; la famiglia in particolare, dopo essere rimasta vedova nel ’63, a soli 49 anni, punto di riferimento ed il centro della sua attenzione e generosità. Se c’era l’opportunità non si sottraeva al ballo, le piaceva anche cantare, con le sorelle in particolare, molto brave. “Sistemati” i figli come si suole dire, tutti maritati, si è dedicata ai viaggi. Monti, mari e viaggi anche all’estero. E’ rimasta colpita dalla Terra Santa, dove si è recata anni or sono con il figlio Arnaldo, la nuora ed il nipote. Oggi è una donna serena, buonissima, tranquilla. La salute è buona, la memoria, da qualche anno, l’ha abbandonata. Nei momenti di lucidità partecipa tuttavia a quanto le succede attorno, con il sorriso. E’ avvenuto anche nel giorno del festeggiamento del suo compleanno dove si è accodata ai canti popolari, con voce perfettamente intonata. Ha cantato anche durante la santa messa celebrata dal parroco mons. Pietro Salvetti «un bel traguardo, invidiabile» – rileva. Infine il sindaco ha presentato ad Emma il saluto della comunità di Mozzecane. G.W.

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Cronache

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LA MANIFESTAZIONE. A Riva del Garda è andato in scena il sedicesimo concorso internazionale dal 24 al 27 aprile

La Banda al Flicorno d’Oro Dossobuono è protagonista Il sedicesimo concorso internazionale organizzato dall’Associazione Flicorno d’Oro con il Corpo Bandistico Riva del Garda, in collaborazione con la Federazione dei Corpi Bandistici della provincia di Trento, si è tenuto nella nota località lacustre in provincia di Trento dal 24 al 27 aprile scorso. Il Flicorno d’Oro nasce nel 1992, inizialmente a cadenza biennale, con frequenza annuale dal 2008, con l’intento di offrire un importante momento di qualità musicale per il pubblico che vi assiste ma soprattutto un’occasione interessante per le formazioni bandistiche partecipanti. Cresciuto d’anno in anno in qualità e partecipazione è ritenuto uno dei più importanti in Europa, secondo solo al World Music Contest di Kerkrade in Olanda. La direziona artistica ha affidato il concerto d’apertura al corpo bandistico “Dino Fantoni” di Dossobuono, «obiettivo che riempie d’orgoglio tutti noi spronandoci ancor più nel lavoro» –

commenta il direttore Proposta per l’occasione musica originale di grandi compositori e trascrizioni di brani di Verdi e di Wagner. Il corpo bandistico di Dossobuono, racconta Beppino Fantoni autore dell’’articolo tratto da “DossobuonoBruckmuhlback gemellaggio Musicale” nacque dalla provocazione di un gruppo di giovani che accettarono

l’invito del parroco dell’epoca, don Angelo Menegazzi, di partecipare alla riunione del Circolo Parrocchiale a patto però che si gettassero le basi per formare la banda musicale. Da quel giorno s’iniziò a lavorare per la musica. Uno tra i più assidui preparatori di allievi è stato Giuseppe Fantoni. Il corpo bandistico, una vera shymphonic band

sul modello nord europeo, è intitolato dal 1952 a Dino Fantoni, un semplice ragazzo come tanti altri, innamorato della Banda, morto prematuramente a soli quindici anni. La Banda è composta di novanta elementi di tutte le età ma con tanti giovani, tutti di Dossobuono o del circondario. Dal 1992 la direzione del gruppo è affidata al maestro Giuliano

Bertozzo, diplomato in clarinetto, che ha seguito corsi di perfezionamento con illustri maestri e corsi di composizione musicale e direzione d’orchestra tenuti da musicisti di fama internazionale. Ha ottenuto importanti risultati artistici e riconoscimenti anche a livello personale: la “Bacchetta d’Oro” quale miglior direttore del concorso di Frosi-

none nel 2001 e uno speciale diploma al concorso “Vallèe d’Aoste” per la sua ottima direzione nel 2008. Bertozzo ha arricchito il repertorio del Corpo Bandistico “Dino Fantoni” con famosi brani di musica leggera, latino-americana inserendo il genere dello swing, tipico delle big-band americane, brani di musica originale per banda per valorizzare le caratteristiche del complesso di fiati. Una crescita continua per il gruppo conosciuto a livello locale, nazionale ed internazionale. Tra i prossimi appuntamenti del complesso musicale il 21 maggio alle ore 21 alla Basilica di San Zeno a Verona con il concerto per le celebrazioni del patrono «cui abbiamo aderito con entusiasmo – conclude il maestro – come aderiremo con convinzione al concorso internazionale del Friuli Venezia Giulia che si terrà a Bertiolo in provincia di Udine, dove saremo l’unica banda non professionale». Claudio Gasparini


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Una piscina in giardino da sogno a realtà Avere una piscina in giardino è uno dei sogni di chi possiede un’abitazione propria con giardino antistante. Costruirla potrebbe essere complesso se durante lo studio e la realizzazione dei lavori non si tiene conto di alcuni fattori fondamentali alla realizzazione, ma anche alla futura gestione. Per prima cosa bisogna essere in grado di definire gli spazi da dedicare alla piscina: va considerato che la piscina non è soltanto la vasca che contiene l'acqua, ma consiste nella vasca considerata piscina,

nella vasca di compensazione (di dimensioni pari ad almeno un terzo del volume della piscina), nel perimetro intorno la piscina e, se proprio lo spazio lo permette degli spogliatoi e un siepe di recinzione. Per dare un'idea di spazio la minima dimensione per una piscina completa potrebbe essere di circa 300-350 mq (piscina rettangolare di circa 5x2 metri). Se l’intenzione è quella di realizzare una piscina con disegno ovale o altra forma particolare bisogna tenere presente che occorre almeno il 15-20 % in più di spazio. Il secondo passaggio importante è decidere la tipologia di piscina: per una piscina con vasca semplice e con acqua contenuta all'interno, senza svaso (tipo quelle agonistiche), non ci sarà bisogno di una vasca di compensazione ma soltanto di un'area locale tecnica al cui interno predisporre le pompe necessarie al ricircolo dell'acqua e la relativa depurazione. Per una piscina a sfioro invece (quelle in cui la vasca è riempita fino al livello superiore del bordo in modo che trabocchi), siamo costretti a considerare la vasca, un canaletto grigliato di almeno 30

cm lungo tutto il bordo e la vasca di compensazione situata non troppo distante, con relativo locale tecnico, che sia una vera e propria piscina interrata di capacita pari ad almeno 1/3 del volume in litri. La piscina include la vasca, che va interrata, per cui bisognerà iniziare a fare lo scavo, pari alla profondità della piscina più lo spessore del cemento armato che la compone (prima di iniziare lo scavo servirà l'autorizzazione rilasciata dl Comune di residenza). Una volta creata la struttura questa andrà impermeabilizzata…Ed eccoci quindi alla parte più divertente: quella dedicata all'estetica. Si potrà decidere di lasciare la piscina così com’è, del classico colore blu, oppure rivestirla di maioliche,

di cui ne esistono a centinaia di modelli…Ma una volta costruita la piscina il lavoro non è finito qui: non basta certo mettere una piscina nel giardino per trasformarlo in un angolo di paradiso. I sempreverdi ad esempio hanno il potere di trasformare un giardino in un vero angolo tropicale, con piante rigogliose a cui affiancare tutto l’arredo da giardino necessario per rilassarsi e divertirsi. Tra le piante usate per avere cespugli verdissimi e con fiori profumatissimi c’è l’osmanto, mentre per creare un angolo fiorito si possono utilizzare piante di digitale purpurea…E per gli amanti dell’acqua che non hanno spazio per una piscina possono sempre valutare l’opzione di creare un mini giardino acquatico.


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Spazio Donna

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Ristrutturazioni edilizie: nuova guida alle detrazioni Aggiornamenti in arrivo da parte dell’Agenzia delle Entrate a fronte delle novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2014 per quanto concerne le agevolazioni fiscali in ambito di ristrutturazioni edilizie. L’Agenzia delle Entrate ha infatti pubblicato una nuova Guida ai Bonus ristrutturazioni contenente nuove scadenze delle agevolazioni fiscali riservate agli interventi di ristrutturazione edilizia degli edifici, all’adeguamento antisismico e all’acquisto di mobili. Si tratta di un aggiornamento alla precedente Guida alle detrazioni fiscali dopo l’approvazione della Legge di Stabilità per il 2014.

RISTRUTTURAZIONI EDILIZIE - Per le ristrutturazioni sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2014 le spese saranno detraibili al 50% dall’IRPEF fino ad un massimo di 96 mila euro. - Dal 2015 la detrazione IRPEF scenderà al 40%, sempre per le spese fino a 96 mila euro. - Dal 2016 il bonus tornerà all’aliquota ordinaria del 36% con un tetto massimo di spesa di 48 mila euro.

ADEGUAMENTO ANTISISMICO In caso di interventi di adeguamento antisismico degli edifici adibiti ad abitazione principale o ad attività produttive che si trovano in zone sismiche ad alta pericolosità: - la detrazione sale al 65% per le spese sostenute dal 4 agosto 2013 al 31 dicembre 2014 con un tetto di 96 mila euro. - nel 2015 la detrazione scenderà al 50%, fino ad un massimo di 96 mila euro di spesa.

MOBILI Prorogata fino al 31 dicembre 2014 anche la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) in caso di acquisti finalizzati all’arredo degli immobili ristrutturati. Il tetto in questo caso è stato fissato a 10 mila euro. Per maggiori informazioni consultare la Guida dell’Agenzia delle Entrate.


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Rubriche

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

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CHIEDILO ALL’AVVOCATO a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior

TEMPO DI “CAMBIO GOMME”

E SE IL MUTUO MI “MANGIA” LA CASA...?

Prosegue alla grande la bella stagione ed è finalmente ora di fare il “cambio delle gomme”, oltre ad il cambio degli armadi. Fino ad aprile, infatti, vigeva l'obbligo di circolare con pneumatici invernali,gomme termiche o catene da neve nel bagagliaio; ora,con l'arrivo del caldo,è possibile,oltre che necessario,rimettere le gomme estive,pena un allungamento pericolosissimo dello spazio di frenatura. Le nuove etichettature degli pneumatici prevedono che venga indicata la classe di effi- Roberto Azzolina cienza di consumo di carburante (classe A,B,C, un po' come per gli elettrodomestici): esso viene calcolato in base alla resistenza al rotolamento;deve essere indicato l'indice di tenuta sul bagnato (si effettueranno delle prove di frenata su fondo stradale bagnato);verrà indicato l'indice di rumorosità percepito all'esterno,espresso naturalmente in decibel. Sottolineiamo l'importanza fondamentale degli pneumatici in buono stato per Alessandra Azzolina prevenire ed evitare incidenti stradali: ricordiamo inoltre che lo spessore minimo a cui si può arrivare,prima di venire dichiarate” gomme lisce”, è di BEN 1,6 millimetri! Sì,avete capito bene,1,6 millimetri di spessore del battistrada è il limite massimo cui si può arrivare,ma come sempre noi vi consigliamo di rivolgervi al vostro gommista di fiducia ben prima di arrivare a questo livello. Ne va della vostra ed altrui sicurezza!

Gentile Avvocato, sono proprietaria di un appartamento; per acquistarlo ho fatto un mutuo ipotecario che, fino ad oggi, sia pure con grande fatica sono riuscita a pagare. Purtroppo una settimana fa sono stata licenziata e quindi non potrò più pagare la rata del mutuo. Le chiedo: visto che non ho altri beni, per evitare che la banca pignori l’appartamento e lo venda all’asta, posso donarlo a mia cognata? Questo stratagemma mi consentirebbe di salvare la mia casa?

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Si intitola “La vera storia di papa Francesco” l’ultimo lavoro editoriale di Stefano Filippi, il giornalista veronese del quotidiano Il Giornale, che attraverso il suo libro, scritto all'inizio del pontificato nel 2013, ripercorre la vita di papa Francesco, dall’infanzia a Buenos Aires alla fede religiosa, passando per gli studi in Cile, Germania e Spagna, fino alla rapida ascesa tra i gesuiti argentini. È la storia di un uomo colto e intelligente che ha insegnato letteratura, filosofia e psicologia e ha cercato di capire e interpretare i sentimenti del suo continente. Bergoglio, arrivato in punta di piedi al conclave 2013 Gianfranco Iovino è riuscito, ad un anno dalla sua elezione, a diventare un vero e proprio punto di riferimento per il mondo cattolico e non solo, se consideriamo le numerose attestazioni di stima arrivate da ogni confessione religiosa, inclusi i non credenti. Persino il “Time” nel 2013 ha proclamato Francesco persona dell’anno e Stefano Filippo, nella sua prefazione puntualizza un aspetto importante, quando rimarca che papa Bergoglio è “il papa dei record; il primo latinoamericano; il primo gesuita; il primo a scegliersi il nome del Poverello di Assisi, che attraverso la sua semplicità e fermezza di pensiero ha già avviato la tanto invocata riforma della Chiesa dopo i troppi scandali degli ultimi anni. Un libro biografico che va ben oltre un semplice riassunto enciclopedico dell’uomo Jorge Mario Bergoglio, in quanto si incontrano ripetuti passaggi fondamentali di vita e formazione di pensiero per questo uomo della strada, salito fino al più alto gradino della Chiesa, ma che ha saputo restare umile nella sua concezione di pastore della Chiesa, dimostrandosi maestro ed allievo, oltre che guida e seguace per i fedeli, che hanno bisogno di un grande educatore responsabile oggi, più che mai, in uno dei periodi più delicati e controversi della storia moderna mondiale. Un libro intenso, scritto con talento giornalistico ma anche l’arguzia di chi ha voluto cimentarsi in questa avventura partendo dal bisogno di conoscere di più l’uomo che ha tutte le carte in regola per cambiare le sorti della moderna Chiesta cristiana, per la facilità con la quale riesce ad attrarre simpatie e, soprattutto, attenzioni grazie alla sua semplicità. Stefano Filippi è nato a Verona nel 1962 e lavora al Giornale di Milano dal 1996. Sposato, ha due figli, una laurea in Economia e la fortuna, come lui stesso sostiene sul suo seguitissimo blog, di svolgere uno dei mestieri più belli al mondo: l’inviato speciale. La vera storia di papa Francesco, di Stefano Filippi, Barbera Editore, Collana Planet pagine 138, €. 9.90.

Carissima signora, deve sapere che l'ipoteca ha "diritto di seguito". Ciò significa che se la proprietà della casa viene trasferita, viene trasferita anche l'ipoteca. Una casa con ipoteca può essere donata senza problemi, a condizione che il donatario (cioè chi riceve) sia d'accordo e accetti la donazione. Tenga presente che donare o vendere una casa per evitare che esso venga colpita dalle ipoteche è un'azione molto pericolosa. Il debitore, infatti, potrebbe chiedere la revoca della vendita o della donazione. Faccia molta attenzione! Avv. Thomas Dal Fior

Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey MARINA - Biografico 110 minuti. Italia - Belgio 2014 (uscita 8 maggio)di Stijn Conninx, con Matteo Simoni, Cristiaan Campagna, Luigi Lo Cascio, Donatella Finocchiaro. Film ispirato alla vita del famoso musicista-cantante Rocco Granata, noto per aver composto la canzone "Marina" e che affronta la storia di un uomo che riesce a realizzare i suoi sogni, tra l'Italia e il Belgio negli Anni '50, periodo in cui molti emigravano per cercare lavoro e che a volte perivano in tragedie: Marcinelle, 8 agosto '56, morti 156 italiani. Nel '48 Salvatore Granata parte da Cosenza per lavorare nelle miniere della Vallonia, erano gli anni dell'accordo italo-belga che prevedeva il trasferimento di 50.000 operai sotto i 35 anni e di buona salute, in cambio di 200 kg di carbone al giorno garantiti all'Italia. Salvatore chiede alla moglie e ai due figli di raggiungerlo in Belgio. Rocco ha dieci anni non vede l'ora di arrivare, ma la sua delusione sarà grandissima nel vedere il padre che come tutti gli altri vive in una baracca. Il ragazzino quando è triste suona la fisarmonica che gli fa ricordare le sue radici e riacquistare fiducia in se stesso e forma una Band. Scontro frontale con il padre (salvatosi dalla miniera) che per lui ha altri progetti... Un giorno per fare colpo sulla ragazza che ama (amore che lascerà molte ferite), Rocco, compone una canzone: Marina, che diventa una "hit" non solo in Belgio e in Italia, ma in tutta Europa, perfino negli Stati Uniti dove ci sarà la sorpresa finale... «Un film come Marina - commenta il regista belga - ci ricorda che fino a pochi decenni fa erano proprio gli italiani ad essere considerati extracomunitari».


Rubriche

Maggio 2014

ultura C LETTO

PER VOI

Jean-Miche Guenassia, La vita sognata di Ernesto G., Salani Editore 2013, 511p., 16,90€.

Guenassia, scrittore francese nato ad Algeri nel 1950 che con il “Club degli incorreggibili ottimisti”, già presentato in questa rubrica, ottenne il prestigioso premio Goncourt, ritorna in libreria con un romanzo appassionante, una storia interessante che attraversa tutto il Novecento. La vita sognata di Ernesto G. è una grande epopea, dal 1910 al 2010, che scorre come un fiume in piena e abbraccia le principali vicende storiche del secolo scorso. Sono cento anni cruciali, raccolti nella vita di Joseph Kaplan, medico ebreo praghese innamorato del tango argentino e dei suoi amici Pavel e Tereza, di sua moglie Christine e di sua figlia Helena. Joseph si ritrova ad affrontare, eroe suo malgrado, dolori e tragedie di un secolo e un certo Ernesto G - la cui identità lascio al lettore scoprire - malato e al crepuscolo della sua epopea rivoluzionaria. Le loro storie s’intrecciano con la prima guerra mondiale, la rivoluzione russa, la guerra civile spagnola, la seconda guerra mondiale, l’orrore dei campi di sterminio, la guerra fredda, lo stalinismo, il muro di Berlino e la sua caduta. Con la levità che caratterizza la sua scrittura, Guenassia ci regala un romanzo che racconta i sogni, gli amori, le grandi passioni e le delusioni di uomini e donne comuni, a confronto con le grandi vicende della storia. “Si vorrebbe rimanere sempre gli stessi ma non è possibile, la vita è evoluzione. L’uomo che sono oggi non è quello di dieci anni fa. La rivoluzione è cosa da giovani, non si può continuare la guerriglia fino a diventare vecchi, no? Bisogna essere forti, freddi e pieni di certezze. Un rivoluzionario che non ha la fortuna di morire giovane finisce per forza col diventare dittatore e carnefice. A un certo punto, il coraggio sta nel fermarsi e passare ad altro. Un giorno, bisogna posare lo zaino, abbassare il fucile, vivere una vita da uomo e allevare figli, scoprire l’anonimato delle persone felici”. La vita sognata è lirismo che si fa prosa, pervaso dalla malinconia e dalla passione che hanno accompagnato la generazione del ‘68. Un romanzo appassionante - nell’ultima parte ci si sente febbrilmente avvinti alla storia e ai personaggi - intelligente e coinvolgente, con i protagonisti bellissimi e ben delineati, un romanzo “come non se ne scrivono più”. Si avvicina al capolavoro e merita d’essere letto.

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a cura di Lino Venturini

Il Mese

L’usanza di celebrare il trionfo della primavera ai primi di maggio era diffusa in tutta Europa fin dai tempi arcaici. Nel III secolo a.C., tra il 28 aprile e il 3 maggio, si svolgeva a Roma una festa in onore di Flora, la dea della fioritura. Nelle aree dell’Italia di cultura celtica, come la pianura padana, la festa si chiamava Beltane, cioè “fuoco di Bel”, una divinità in opposizione a Lug che preludeva, invece, all’inverno e all’oscurità. In queste occasioni si organizzavano tornei dai quali sarebbero poi derivati quelli medioevali. Da sempre durante il Calendimaggio, o cantar maggio, allegoria del ritorno alla vita e della rinascita, si svolgevano feste non meno importanti di quelle del Carnevale, ma poche ancora sopravvivono in Italia. Una di queste, rinata nel 1954, avviene ad Assisi e, in pochi decenni, è diventata molto spettacolare al pari di quella degli spadonari di Bagnasco e di Fenestrelle. In tutte si svolge una forma di battaglia rituale che intende rinnovare il combattimento fra Estate e Inverno, tra la Vita e la Morte. Ancora un secolo fa erano diffuse in tutta Europa. A partire dalla Controriforma, dopo il Concilio di Trento del 1563, la Chiesa introdusse a poco a poco la figura della Madonna come regina del Calendimaggio e di tutto il mese, ma il primo ad associare la Madonna al mese di maggio fu nel XIII secolo Alfonso X il Saggio, re di Castiglia e Leòn che considerava la devozione alla Vergine il modo migliore per coronare e santificare degnamente le feste di maggio. A Roma fu san Filippo Neri, nella seconda metà del XVI secolo, che insegnò ai giovani a pregare e a ornare di fiori l’immagine della Vergine. In una cronaca che si conserva nel convento di San Domenico a Fiesole, si legge: “ Essendo giunte le feste di maggio e sentendo noi molti secolari che incominciavano a “cantar maggio” e fare festa alle donne da loro amate, stabilimmo di volerlo cantare anche noi alla santissima Vergine Maria”. Fu così che a Flora, la regina della primavera, si contrappose la Regina del Cielo. La devozione a Maria a poco a poco fiorì in tutta Italia e nel 1795 il gesuita Dionisi formalizzò il “mese di Maria” suggerendo le pratiche devozionali da compiere anche in casa come la preghiera del rosario, giaculatorie e fioretti.

IL PUNTO «Nessuno arriva in paradiso con gli occhi asciutti», scriveva Thomas Adams, un religioso inglese del 1600. Viviamo in tempi difficili perché l’attuale crisi è soprattutto morale, frutto del nichilismo e del materialismo edonistico che sembra aver corrotto il pensiero e la capacità di azione degli uomini: la conseguenza è la perdita del senso della vita e di ciò che è bene. I tragici fatti di cronaca che ascoltiamo quotidianamente sono un grido che noi stessi continuiamo a fraintendere: non abbiamo bisogno di criminologi e psicologi per renderci conto che siamo capaci di commettere il male. Quale meccanismo perverso scatta nella mente degli uomini di oggi, perfidi e sleali, pronti a darsi addosso l’un l’altro, arrivando a odiare e sfruttare e massacrare i loro simili e l’ambiente in cui vivono? L’uomo ha bisogno di tre alimenti per vivere: quello corporale, quello intellettuale e quello spirituale. Se uno dei tre viene a mancare l’uomo, si squilibra. L’Europa e l’Italia sembrano essere vittime di una decadenza economica, culturale e spirituale tra le più gravi. E’ evidente, infatti, che hanno anche eretto a sistema di vita l’edonismo, cioè l’identificazione della virtù con il piacere, l’egoismo utilitarista e l’ideologia di genere che considera l’omosessualità, la bisessualità e la transessualità come i principali diritti su cui si dovrebbe educare la gioventù. Tutto ciò è segno evidente di una società che ha perso identità e riferimenti. «Per qualche strana ragione l’uomo deve sempre piantare i suoi alberi da frutto in un cimitero», diceva Gilbert K. Chesterton, del quale è stato recentemente tradotto e pubblicato il saggio “Cosa c’è di sbagliato nel mondo”. E’un testo rivoluzionario che getta luce sulla condizione moderna dell’uomo e della società, e considera i disastri portati dalla disuguaglianza economica, dalla separazione-distruzione delle famiglie, dalla rovina del sistema educativo e dalla violazione delle libertà fondamentali. Occorre fare un passo indietro, non per sottrarsi ai problemi, ma per affrontare la vita senza ricette ideologiche e utopiche sul progresso: «Oggi non c’è povertà di pane, c’è soprattutto povertà d’amore» (S. Giovanni Paolo II). L’uomo non può vivere senza amore. Rimane per se stesso un essere incomprensibile e la sua vita è priva di senso se non incontra l’amore, se non lo sperimenta e non vi partecipa vivamente.

a cura di Giancarlo Peretti

Quando l'attuale Santo Karol Wojityla era soltanto Sua Santità Papa Giovanni Paolo II e come tale venne in Valpolicella, il nostro giornale Gli dedicò una edizione straordinaria che comprendeva tra l'altro una mia poesia a Lui dedicata; "So Santità", che riteniamo utile rileggere. Successivamente mi recai in Vaticano con il coro ANA Coste Bianche ed eccoci ripresi come da foto accanto. Così si potrà affermare che io sono stato toccato da un Santo! Per Pasqua, appena trascorsa, ecco alcuni versi a ricordarcela: "Pasqua Festa di Luce", di Rosaria Esposito e "Gioia in Cristo", di Miriam Zambelli. A dirci invece cosa succede nei giorni di festa in tutte le famiglie, quindi anche a Pasqua, ci pensa Viola 66 (si firma così) con "La dominica dala mama" e speriamo che duri…!

SO SANTITÀ Sensa mancarGhe de rispeto El lassa che disen tre quatro robe, che possa risonar al So cospeto sincere e franche...no volemo gobe. I giornalisti dala pena fiera i à da sempre scrito, par el resto, ch'El g'à de un altro stato la bandiera e che in parole poche L'è un foresto. Noaltri a sti discorsi ghe fen coro zontando che San Piero l'era stranier e che San Zen ancora l'era un moro, come l'Otelo, quel da...la moier. E se volemo a Roma gh'è i romani, che da quassù ne par che i sia teroni, ma in questa nostra tera semo italiani, magari un poco mati e...polentoni. E se El Se degna, vivaren la fola che invesse de vin santo, uso vecioto, el Papa g'abia da brindar a tola con bianco o rosso, ma ch'el sia recioto. Giancarlo Peretti LA DOMENICA DALA MAMA Ala dominica se respira el chièto gh'è sol la mama che la spignata la me tira quasi zo dal leto... la val far coi "magnari" 'na sfilata. Ela, 'pena la se svéia de festa, la parecia la tòla la buta en "bò" drento la téia la impasta, la frise, la brustola.

PASQUA FESTA DI LUCE Pasqua è festa di luce, festa di vita, di rinascita, di gioia, di amore, festa di pace. Che per ciascuno sia il momento di aprirsi alla luce, di rinascere nel cuore, di gioire nell’anima, di amare la vita, di sentire la pace …che come un mare calmo rinfreschi i cuori. Auguri a tutti. Rosaria Esposito

Par i so fioi, che ven da fòra la ghe esibisse svariadi saòri en guardia la 'spèta, no la vede l'ora... pranzar 'nsieme, apartien ai so veci valori. Sol, quan che ven sera... de olta, tuti se fionda a casa ala marna, ghe se straca la siera ma ognun, prima de nar la basa! Viola66

GIOIA IN CRISTO Si ripete ogni anno il ricordo della Pasqua, Sacra storia di Gesù Cristo. Copiamo la Sua verità, con la nostra buona volontà nella pace e nella Sua bontà. Troviamo la forza di essere giusti nella gioia della via in Cristo, che dà la risurrezione la vita eterna Miriam Zambelli


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CALCIO. La formazione di Dossobuono di mister Bozzini vince il girone B di Seconda Categoria e conquista la promozione

L’Olimpica vola in Prima Servizi di

Matteo Sambugaro Settantuno punti in classifica, ventitré vittorie, settantacinque gol fatti, tredici punti di distacco dal Montorio, secondo in graduatoria. E un solo urlo: «Prima categoria». Numeri da capogiro. Numeri di una stagione da ricordare. L’Olimpica Dossobuono fa festa. La promozione è centrata. «È una soddisfazione enorme, siamo al settimo cielo – confessa il direttore sportivo, Simone Valle -. Questo è un traguardo che ha radici lontane, che parte da distante: è da qualche anno, infatti, che proviamo a fare il salto. E finalmente ce l’abbiamo fatta. I segreti? Innanzitutto, il gruppo: i ragazzi sono molto uniti. Dopodiché, la guida tecnica: mister Giuseppe Bozzini è a Dossobuono da tre anni fa e sta svolgendo un lavoro eccezionale. I giocatori, pertanto, si allenano

in certa maniera da tempo e sempre con tranquillità. La società non ama mettere pressioni, ma cerca di programmare i progetti a lungo raggio. Bozzini è bravissimo e preparatissimo dal punto di vista tecnico-tattico: la personalità che abbiamo nell’imporre il nostro gioco, la filosofia offensiva che ci contraddistingue e il voler sempre tenere e far girare la palla con tocchi veloci, vengono da lui, dalla sua idea di calcio. Sembriamo un po’ il Barcellona dei dilettanti in alcune fasi di gioco». Domenica 30 marzo è la data che l’Olimpica Dossobuono ricorderà a lungo, probabilmente per sempre. I giallorossi battono in casa il Boys Buttapedra 20 e vincono il campionato con quattro giornate di anticipo, acquisendo matematicamente la promozione in Prima categoria. «Un giorno speciale» confida Valle. «Il gol dell’1-0, realizzato da Alberto Bonomi,

resta il flash indimenticabile. Alberto è con noi da parecchio tempo ed è uno dei simboli della società: suo padre, scomparso pochi anni fa, è stato un nostro dirigente e allenatore. Bonomi non ha trovato molto spazio durante la stagione, ma quel pomeriggio sostituiva in attacco Maycol Aliperti ed è riuscito a segnare la prima rete, quella della promozione. Mi sono emozionato: conoscevo suo padre e vedere Alberto realizzare il gol decisivo per l’impresa è stata una grande gioia». L’Olimpica Dossobuono ha dominato il girone B di Seconda categoria, dall’inizio alla fine. Un vero e proprio carrarmato la squadra di mister Bozzini, che non ha lasciato scampo agli avversari. Gli uomini chiave? Bomber Aliperti, per esempio: 24 centri in campionato, «un giocatore che ha segnato la stagione in maniera emblematica –

La prima squadra dell’Olimpica Dossobuono

riprende Valle -. Ma è stato importante pure Matteo Guadagnini, un terzino sinistro di grande dinamismo e dai piedi buoni. Da qualche stagione cercavamo un laterale mancino e quest’anno siamo riusciti a trovarlo. Inoltre, faccio i complimenti ai ragazzi della formazione juniores che abbiamo lanciato: parte del merito della promozione è pure loro. La

miglior partita? Ho visto la squadra in modo strepitoso contro il Real Grezzanalugo Valpantena nella gara di ritorno. Abbiamo vinto 0-2 dando una “mazzata” rilevante al torneo, allungando il nostro vantaggio in classifica sulle inseguitrici». L’Olimpica Dossobuona esulta, insomma. Ha coronato il suo sogno, un sogno che covava da qualche stagione. «Non abbiamo un

budget elevato né grandi risorse economiche, pertanto abbiamo dovuto organizzare e programmare tutto con calma, puntando sui nostri ragazzi e inserendo in squadra tre-quattro acquisti mirati – conclude Valle -. Ci abbiamo messo un po’ di tempo ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Questa, a mio parere, è stata una bellissima soddisfazione».

PALLAVOLO / SERIE A1

Calzedonia, il film della stagione Girone di andata da incorniciare. Girone di ritorno da rivedere. Il bilancio parla, alla fine, di un ottavo posto in regular season, l’eliminazione ai quarti di finale dei playoff contro la Cucine Lube Banca Marche Macerata e la sconfitta al primo turno dei playoff 5° posto contro la CMC Ravenna, valevoli per un posto in Challenge Cup. La Calzedonia Verona chiude una stagione dai due volti: sei vittorie nella prima parte del campionato, le affermazioni di prestigio al PalaPanini contro Casa Modena e a Trento contro la Diatec

Trentino, il quinto posto in classifica e la qualificazione alla Coppa Italia. Da dimenticare, o quasi, invece, la seconda parte dell’annata: solo due successi, qualche infortunio di troppo e un ottavo posto finale che, in ogni caso, ha permesso di raggiungere i playoff, uno dei principali obiettivi della società. «Chiudiamo un anno positivo, anche se purtroppo i ricordi che restano sono spesso quelli più freschi e pertanto, nel nostro caso, i più negativi – dichiara capitan Dante Boninfante, rientrato a casa sua, a Treviso, dove vive con moglie e

figlio –. Visti i presupposti di inizio stagione, possiamo dire di aver centrato gran parte degli obiettivi che ci eravamo prefissati. Da questo punto di vista dobbiamo ritenerci soddisfatti. Ringrazio la società e l’intero staff, ma pure il pubblico che ci ha incitato sempre con passione. I tifosi sono stati molto affettuosi, hanno dimostrato grande attaccamento alla città e alla squadra. Sono rimasto molto colpito: per la prima volta nella mia carriera ho conosciuto un gruppo di fan che ci ha seguito in tutte le trasferte». «Abbiamo raggiunto due dei tre traguardi per cui lottava-

mo (qualificazione alla Coppa Italia e ai playoff, ndr), quindi è stata comunque una stagione positiva – sottolinea invece il libero scaligero, Nicola Pesaresi -. Certo, resta il rammarico per come abbiamo terminato l’avventura: avremmo voluto proseguire il cammino nei playoff per il 5° posto. In ogni caso, abbiamo disputato un bellissimo girone di andata, dimostrando di saper giocare un’ottima pallavolo. Purtroppo, poi, siamo calati a livello di rendimento nel ritorno: in futuro dovremo impegnarci per evitare che questo accada ancora. In che modo? Lavorando duramen-

Nicola Pesaresi (Grigolini - Foto Express)

Aidan Zingel (Grigolini - Foto Express)

te. Il PalaOlimpia? È uno dei palazzetti più belli d’Italia, sempre gremito e con un pubblico molto caloroso. È davvero bello giocare a Verona». Uno dei protagonisti del 2013/14 gialloblù è stato il centrale australiano Aidan Zingel con i suoi 72 muri vincenti (secondo nella speciale classifica della serie A1). Esplosività e talento, tutto in colpo solo. «Il campionato è andato bene, tranne l’ultima parte in cui abbiamo incontrato qualche difficoltà – commenta Zingel -. Ma siamo giovani e la squadra ha di fronte a sé un domani importante. In questi anni, la società è cambiata molto e in meglio: al momento, la

dirigenza sta portando avanti idee nuove per il futuro del gruppo, sia dal punto di vista degli sponsor che a livello tecnico. Sono fiducioso». Il centrale australiano ha raggiunto la propria Nazionale con la quale sarà impegnato prima in una serie di amichevoli e poi in Belgio nella World League. «Ho un altro anno di contratto con la Blu Volley e giocherò a Verona anche nella prossima stagione – continua Zingel -. In estate avrò l’opportunità di partecipare con la Nazionale alla World League e al Mondiale, due bellissime soddisfazioni. Avrò modo di crescere e tornare in maglia gialloblù al 100%».


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l’Argomento

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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Fecondazione eterologa La fecondazione eterologa è una procedura che per la formazione dell’embrione si avvale dell’impiego di spermatozoi o di ovociti ottenuti da donatori estranei alla coppia. Il bambino nato da fecondazione eterologa ha dei genitori biologici diversi dai genitori sociali. Poco più di 10 anni dopo la promulgazione della legge 40, la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il divieto della cosiddetta fecondazione eterologa. Il mio pensiero è istintivamente contrario alla fecondazione eterologa; rispetto il dolore delle coppie che non riescono ad avere un figlio, ma attualmente il nascituro non è ben tutelato. Non basta il desiderio di avere un figlio, sentirsi capaci di amore verso i figli futuri, non esiste solo il sentire

dei genitori, esistono anche i sentimenti e i diritti dei bambini che nasceranno con la procreazione medicalmente assistita. Come vivranno i figli la verità sul loro conce-

pimento? Ora è in atto una rivolta dei figli della provetta maggiorenni. Vogliono sapere chi è il loro genitore biologico. In Canada il problema è stato portato in tri-

bunale da Olivia P. Lei, quasi trentenne, vuole sapere chi è suo padre. Da oltre dieci anni Olivia cerca quel donatore numero 128 che ha offerto il seme per concepirla. Olivia chiede che anche i figli dei donatori di sperma o di ovuli possano contattare i genitori biologici. La legalità della fecondazione eterologa apre alcune questioni che vanno definite: in particolare la questione sull’anonimato del donatore-donatrice e il diritto del figlio ad essere informato. In alcune nazioni il diritto del figlio ad essere a conoscenza delle sue origini biologiche viene tutelato dalla legge. Purtroppo la legge 40, non consentendo fino a ieri la fecondazione eterologa, non dice nulla sulla questione. Quello che crea “scandalo” nella fecon-

dazione eterologa è la “sparizione” del genitore biologico. Questa sparizione crea una mancanza nella storia di chi è nato con questo tipo di fecondazione. Quindi, come anche in caso di adozione, sarà bene che i genitori informino i figli al più presto, parlando del loro concepimento e descrivano la cosa in modo naturale. La storia legata al loro concepimento

dovrà far parte della loro normalità, proprio come quando si parla ai bambini di come si sono conosciuti i genitori. Probabilmente sarà per loro uno shock e probabilmente avranno una crisi di identità. Come poi si evolverà questa rivelazione dipenderà molto dal loro carattere, dal loro rapporto con i genitori e dalla forza e dalla fiducia della coppia in se stessa.


Spazio Donna

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LA CURIOSITÀ

CREAZIONI UNICHE

Fiori... da mangiare

Quando la natura si fa moda

Tempo di primavera, tempo di colore, di balconi fioriti e di fiori da…mangiare! Molte sono le specie, da coltivare nel giardino o nell’orto sul balcone: l’importante è non usare pesticidi o altre sostanze chimiche e si potranno tranquillamente aggiungere alle pietanze più disparate. Ma quali sono questi fiori da mangiare? E come utilizzarli? Lavanda I fiori di lavanda si possono usare per insaporire miele, creare tisane saporite o per aromatizzare il sale. Perfetta da coltivare in vaso. Calendula I fiori delle calendula hanno mille proprie-

tà: sono un ottimo antiparasittario che protegge le altre piante del balcone. Usatela nelle vostre zuppe o per una frittata insolita. Dente di leone I suoi fiori gialli daranno un tocco davvero unico ai vostri piatti e in più i suoi petali sono ricchi di vitamine. Provateli con i sorbetti. Violette Piccoli fiorellini che crescono facilmente in tutti i balconi. Come i nasturzi, possono essere un elemento decorativo di vasi con piante dallo sviluppo verticale. Potete usarli da aggiungere alle vostre insalate oppure potete usarli per decorare le vostre torte. Gelsomino Una pianta rampicante di gelsomino renderà il vostro giardino davvero romantico e profumato. Aggiungete i suoi fiori alle vostre tisane: avranno un aroma unico e delicato. Glicine Il glicine è romantico tanto quanto il gelsomino e suoi fiori lillà sono perfetti non solo per insalate ma anche per torte e tisane: aggiungete qualche petalo allo yogurt con un cucchiaino di miele: resterete sorprese. Rose Chi non ama avere le rose nel proprio giardino? Con i loro petali potete creare l’acqua di rose, ma anche tante ricette. Marmellata di rose, risotto ai petali di rosa ma anche petali di rosa zuccherati con lo stesso procedimento usato per le violette. Fiori di zucca Dovrete scegliere tra un fiore di zucchina oggi o una zucchina domani ma, in definitiva i fiori di zucca coltivati nel proprio orto hanno un sapore davvero unico e inimitabile. Partite quindi dalla coltivazione delle zucchine. Verbena odorosa I suoi fiorellini bianchi hanno un aroma che ricorda il profumo del limone: usateli per aromatizzare piatti di pesce delicati.

BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

CAFFE’ VERDE: UN SOSTEGNO METABOLICO

“Salute a voi che desiderate ardentemente la bellezza: bevete caffè!” Franz Josef Hofer – “Trattato sul caffè” – 1781

Fare attività fisica regolare, cambiare le abitudini alimentari e bere una tazzina di caffè verde arabica al mattino: ecco la soluzione ideale al problema del sovrappeso. Con il caffè verde si bruciano più calorie e si mangia meno durante il giorno perché placa la fame. Gli zuccheri e i grassi che si ingeriscono vengono trasformati più rapidamente in energia per i muscoli e i depositi adiposi di grasso sono bruciati più rapidamente dal corpo grazie all’azione degli antiossidanti di cui il caffè verde è ricco. Questi sono principalmente i motivi per cui il caffè verde sta spopolando ed è diventato a dir poco una moda in fatto alimentare. Il caffè verde, infatti, possiede delle molecole naturali dotate di azione lipolitica sugli adipociti bianchi ipertrofici del tessuto adiposo. Cioè favoriscono la liberazione di acidi grassi dagli adipociti, che riducono così il loro volume e peso. Questi acidi grassi liberi immessi nel sangue devono essere ossidati nel metabolismo cellulare. Se questi acidi grassi liberi non vengono però ossidati, utilizzati dalle cellule essi vengono trasformati di nuovo in trigliceridi nel fegato e veicolati con lipoproteine dal fegato di nuovo agli adipociti. Quindi queste molecole del caffè verde agiscono facendo uscire acidi grassi dagli adipociti, assicurando una azione lipolitica (riduzione volume adipociti), ma se la persona non riduce il suo apporto energetico giornaliero, non esercita attività motoria aerobica, il fegato interviene e “riempie “ di nuovo gli adipociti, annullando gli effetti salutari del caffè verde . Quindi il caffè è un co-adiuvante nel dimagrimento, ma non può da solo risolvere l’eccesso di peso corporeo. RICETTA CAFFÈ VERDE: Si può preparare il proprio caffè verde crudo acquisendo semi verdi, non tostati di caffè arabica o robusta. Pestare in un mortaio i semi verdi da ridurre in polvere; preparare un recipiente con acqua da portare almeno a 80 °C; immergere la polvere preparata da semi verdi crudi, non torrefatti; lasciare in infusione, filtrare e bere la bevanda QUANDO UTILIZZARLO: in tutti i casi di sovrappeso quando il grasso si accumula sul girovita. È utile anche quando i livelli degli zuccheri nel sangue tendono ad essere alti. COME ASSUMERLO: bere semplicemente prima di colazione una tazzina di caffè istantaneo verde australiano, adottando un regime alimentare più bilanciato e una vita più sana. PERCHÉ È EFFICACE: i polifenoli e gli acidi cloro-genici del caffè non torrefatto riducono i livelli di zucchero nel sangue e prevengono la trasformazione di questo zucchero in adipe di riserva. È possibile trovare il caffè anche nelle farmacie ed erboristerie, in versione solubile. Prima dell’assunzione è bene chiedere consiglio al vostro medico di fiducia. Ricordate però che prima di decidere di assumere qualsiasi integratore è doveroso intervenire sulle abitudini della nostra vita quotidiana. Sana alimentazione e regolare esercizio fisico rimangono i metodi migliori per ritrovare la nostra forma! Colgo l’occasione per fare a tutte le mamme gli auguri per la loro festa!!! Namastè!

Quando la natura sposa la moda: questo sembra essere il motto che anima due sorelle: Tecla, nella creazione di decorazioni floreali su borse, abiti, cappelli … e Nicla nella creazione di splendida bigiotteria. Come nasce questa vostra idea di associare natura e moda? «Da sempre abbiamo avuto una grande passione per la natura, fin da bambine abbiamo amato cogliere fiori in campagna, passeggiare nei boschi, ascoltare il soffio del vento e soprattutto apprezzare l'enorme e misteriosa potenza del mare. Grazie ai nonni che ci hanno insegnato ad apprezzare la grande bellezza e l' illimitata energia che la natura in tutti i suoi aspetti ci fornisce, siamo sempre state convinte che nessuna forma d' arte potesse essere più elevata ed apprezzabile di quella che “Madre Natura” ha creato. Su questa filosofia abbiamo in seguito basato il nostro lavoro e fin dal 1988 abbiamo cominciato a usufruire di questo”semplice” splendore associandolo alla moda e ai gioielli». Come si concretizza negli oggetti la vostra passione? «Gli accessori moda che creiamo sono ispirati ai doni che possono essere colti dalla terra e dal mare: fiori, conchiglie e pietre dure. Nel tempo sperimentando tecniche e materiali sempre nuovi abbiamo raggiunto collezioni che variano da borse, bijou ed accessori d' arredo, il tutto “naturalmente” decorato a mano». Un’arte, la vostra, che ha riscosso successo… «Le nostre creazioni ci hanno permesso negli anni di collaborare con grandi aziende, che hanno supportato la nostra creatività, apprezzando il ritorno all' artigianato e la particolarità delle nostre creazioni. Ogni oggetto prodotto è infatti esclusivo e sempre unico. Molti stimatori amano personalizzare il proprio look, le loro attività commerciali e adornare la loro casa con originalità». Per informazioni: tel. 338.7665532 - e-mail: niclagmg@gmail.com

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani PASTA CREMOSA CON FAVE, PISELLI E PECORINO INGREDIENTI 400 gr. pennette - 250 gr. piselli - 250 gr. fave - mezza cipolla sale, pepe, olio, menta, dado - abbondante pecorino grattugiato Cuocere con un po’ d’olio piselli e fave. Aggiungervi dado, poca acqua e lasciar cuocere per 12 minuti. Nel frattempo portare a cottura la pasta al dente. Frullare metà delle verdure e unire la crema ottenuta alle verdure intere. Condirvi la pasta e spolverizzare con il pecorino grattugiato, pepe e qualche fogliolina di menta tagliuzzata. Spadellare con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta. Decorare con foglie di menta.


Spazio Donna

Maggio 2014

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CHIRURGIA PLASTICA FEMMINILE

In crescita la richiesta di interventi “intimi” Meno tabù, la moda dell’epilazione totale e il prolungamento della vita sessuale ben oltre la menopausa spingono un numero crescente di donne a rivolgersi a un medico per risolvere problematiche estetiche e funzionali nella zona intima. Pur restando un fenomeno di nicchia, gli interventi di chirurgia plastica femminile sono in fortissima crescita: in Italia, dal 2011 al 2012, si è registrato un aumento del 24% (dati Aicpe), mentre negli Usa c’è stato un balzo in avanti del 50%. Proprio a novità e aggiornamenti sul trattamento di disfunzioni, segni d’invecchiamento e inestetismi della regione corporea più intima della

donna è stato dedicato il corso “Medicina e Chirurgia Intima Femminile – salute e ringiovanimento, funzione ed estetica”, che si è svolto a Clinica Cittàgiardino di Padova, con il patrocinio di Aicpe (Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica) e sotto la direzione di Luca Siliprandi, vicepresidente di Aicpe. All’evento di Padova hanno partecipato gli specialisti interessati all’argomento: ginecologi, chirurghi plastici, dermatologi, urologi, medici estetici, proctologi e medici legali. «Riceviamo sempre più richieste e di diverso tipo: pur trattandosi di interventi delicati è un fenomeno che non può essere ignorato –

afferma il vicepresidente di Aicpe, Luca Siliprandi -. Le più giovani richiedono la labioplastica, ossia il rimodellamento delle piccole labbra troppo sviluppate, evidenti per via della moda dell’epilazione pubica e perineale; le meno giovani richiedono non solo il sollievo dalla secchezza e dal prurito dovuti alla carenza estrogenica, ma anche la riacquisizione di un maggior tono vaginale per poter vivere con soddisfazione una prolungata vita sessuale che oggi prosegue anche per 30 anni dopo la menopausa. Crescenti sono anche le richieste di ricostruzione dell’imene da parte di giovani donne mussulmane, per

simulare una nuova verginità, necessaria a evitare non solo il rifiuto da parte del promesso marito, ma anche il definitivo allontanamento da parte della famiglia d’origine». Problematiche etiche, deontologiche e legali, oltre agli aspetti psicologi e sociali, devono essere considerati negli interventi nella zona genitale: «Per il perseguimento del benessere della paziente, è fondamentale valutare il reale spessore del suo disagio. Lo specialista non deve ridurre all’aspetto meramente “tecnico” il suo operare, ma anche almeno tentare di chiarire le motivazioni da cui è spinta la richiesta e quali siano le aspettative della paziente» aggiunge Siliprandi. Il confronto e la collaborazione tra speciali-

sti di diverse discipline, come al corso di Padova, deve proseguire non solo per affinare le tecniche, ma anche «per sviluppare la sensibilità e la diffusione di

una cultura, non condizionata dai dettami della moda corrente, che insieme al benessere fisico sostengano il benessere psicologico della donna».



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