EDIZIONE MAGGIO 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE LA PROVINCIA ANNO XXX - N. 5 - MAGGIO 2015 Stampato il 18/05/2015 Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. AFFILIATO con ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

È tempo di serietà Se in piena recessione si aumentano in continuazione le tasse, o gli economisti sono del tutto inadeguati o i politici sono impazziti. È tempo che entrino in scena gli psicologi: saranno certamente più adeguati. L’Italia, spiace dirlo, ha un difetto che è esponenziale: la dabbenaggine, e in questo modo diviene facile preda di politici bravi a parlare, ma incapaci. L’Italia, infatti, prosegue la sua corsa verso l’omologazione del mercato alle direttive trasmesse dalle centrali finanziarie di Bruxelles e d’oltre oceano, e drena risorse mediante la leva fiscale, che si abbatte come una mannaia sul lavoro e su ogni sorta di bene. Il piccolo commerciante, l’artigiano e il piccolo imprenditore, la classe media insomma, da sempre il motore delle economie occidentali e in particolare di quella italiana, sembra l’obiettivo da distruggere. Questi “poteri forti”, che detengono il nostro debito pubblico, come scrive Salvatore Santoru, hanno come obiettivo la costruzione di un nuovo modello sociale più oligarchico e meno democratico senza le libertà e l’equilibrio che garantiva la classe media ridotta in miseria. Per questo obiettivo si sono alleati “opposti” schieramenti: il capitalismo selvaggio e le ideologie di sinistra. Infatti, con dati occupazionali e produzione industriale che restano al minimo storico, da qui al 2019 il governo prevede una stangata da 105 miliardi. Inoltre dovrà trovare subito sedici miliardi di euro per evitare il disastroso aumento della pressione fiscale legato all’incremento dell’Iva. Eppure, invece di tagliare spese e sprechi, burocrazia ed Enti inutili, taglia le detrazioni fiscali togliendo le risorse ai cittadini e, quel che è peggio, crea un tesoretto fittizio da ridistribuire per fini elettoralistici: un’arma di distrazione di massa. Non è questo il modo di salvare il nostro Paese. E’ tempo di serietà, comunque si pensi. E per gli elettori di dare un segnale forte. Lino Venturini

Rifiuti abbandonati Torna in primo piano il problema dell’abbandono dei rifiuti. Ad intervenire in merito all’argomento sono i sindaci di Bussolengo, Paola Boscaini, e di Pescantina, Luigi Cadura: dalle loro dichiarazioni emerge una situazione di incuria, dovuta alla cattiva educazione di molti cittadini.

Un frutto dell’inciviltà a discapito di ambiente e società

«Una battaglia persa, una situazione tragica» - afferma Paola Boscaini, per definire il fenomeno sempre più accentuato, negli

ultimi tempi. A Pescantina, la situazione è un pò migliore. «Nel nostro territorio comunale tempo addietro

Trofeo Massimo Tommasi Pantaleo Sette col tempo di 28 minuti 44 secondi e 39 decimi, ha vinto la 20ma edizione del trofeo “Massimo Tommasi” di handbike, organizzato dal Gsc Giambenini, davanti a Roberto Brigo e all’altoatesino Roland Ruepp. Atleti da tutta Italia, nel giro di due decenni, hanno fatto diventare la manifestazione un appuntamento classico a livello nazionale. E, parallelamente all’aspetto sportivo, si è sviluppato anche il tema della prevenzione nei confronti degli incidenti stradali e si è consolidato il rapporto con le scuole, dove gli atleti disabili del Gsc Giambenini incontrano, durante l’anno, i ragazzi per portare le loro testimonianze ed esperienze di vita. Pagina 28

Speciale Arredo - Giardino Ristruttura Pagine 17-18-19-20-21

Speciale Sport, Salute & Benessere Pagine 30-31

abbiamo avuto notizia di rifiuti abbandonati lungo la strada alzaia sull’Adige – afferma il sindaco Cadura -. Siamo intervenuti e

stiamo ancora intervenendo sia con ordinanze nei confronti di privati, sia direttamente per quel che riguarda le aree pubbliche». La soluzione è piuttosto complessa perché spesso si tratta di aree di difficile accesso per i mezzi pesanti. Pagina 8

Bussolengo. L’IPAB rimane comune L’Ipab Centro anziani di via Paolo Veronese a Bussolengo rimane di proprietà comunale. A stabilirlo è stata la Giunta regionale del Veneto che nella seduta del 31 marzo scorso ha approvato il testo del nuovo accordo di programma, ed ha espresso il consenso alla concessione da parte del Comune, in comodato d’uso gratuito per 30 anni, della nuova casa di riposo all’Ipab Centro anziani. Allo scadere dei 30 anni, le parti si incontreranno per la cessione di una quota minoritaria dell’immobile all’Ipab Centro anziani da parte del Comune di Bussolengo. «L’amministrazione comunale – spiega il sindaco Paola Boscaini - esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto, il mantenimento della proprietà dell’Ipab. Un obiettivo che abbiamo perseguito con determinazione fin dal nostro insediamento». Pagina 14



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LE VOSTRE LETTERE

Le Vostre Lettere

POLITICA

“La Destra non esiste più” Caro Direttore, Da anni sto meditando questo chiarimento sulla destra storica. Da anni ho osservato attentamente gli sviluppi della destra. Da anni ho potuto constatare una lenta deriva del Partito. Da anni assisto ad un saccheggiamento dei valori di destra. Da anni ho potuto constatare che nuovi partiti o movimenti nascenti nell'area moderata, usano la destra per fortificare la ragione della loro esistenza sul territorio nazionale . Da anni il Partito si sta frastagliando in nuclei di Destra proclamandosi ''Moderati di Destra', in senso cronologico “Fratelli D'Italia”, “Nuovo centro Destra” – Lega di Salvini e da ultimo anche “Italia unita di Corrado Passera, minando di fatto l’unione del partito. AI riguardo è bene precisare che, scelte politiche di Destra diverse da quanto previsto dallo statuto costitutivo, andrebbero ratificate da un Congresso, di conseguenza, ad Alfano, dovrebbe essere vietato usare l’espressione

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it

Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 18 - 05 - 2015

Centro/Destra, bensì: Centro Moderato o altro, evitando la parola Destra. No, la destra storica deve essere un'altra cosa, la Destra Storica deve avere (come sempre sosteneva fermamente Giorgio Almirante) una autonomia propria, attenta a non veder annacquati i suoi valori portanti. E’ sotto gli occhi di tutti l’errore pagato a caro prezzo da Gianfranco Fini quando decise di aderire incondizionatamente alla Casa delle Libertà di Silvio Berlusconi. A dire il vero, il congresso di Fiuggi, non aveva digerito bene questa decisione. Infatti oggi abbiamo una destra divisa, debole, spesso aggredita e usata dalle nuove realtà politiche. L’esistenza di un forte e incisivo partito di destra, renderebbe inutile l’affaccio sulla scena politica di Movimenti o altre organizzazioni – non partiti come spesso definiscono giornalisti e anche politici -. Al riguardo si definisce partito chi è radicato sul territorio con una propria storia alle spalle, non certamente chi nasce oggi e muore domani. E’ fuori dubbio che quanto precisato in merito alla costituzione di nuove organizzazioni politiche e il fenomeno di frantumazione sta creando

una profonda confusione nel popolo votante che, spesso, non ne comprende le motivazioni. Di conseguenza, con il timore di eleggere persone sbagliate, spesso non esprime il suo voto, alimentando ovviamente il fenomeno dell’astensionismo.Un biasimo particolare va rivolto agli uomini di destra e ai Dirigenti o Coordinatori veneti che nel recente passato (per scopi e interessi politici personalistici) hanno appoggiato questo o quel movimento politico a scapito di una vera unità di destra e ai quali va precluso in futuro il rientro in un forte e deciso partito di destra storica. Ora sarà mia cura contattare al più presto tutti i vertici politici delle varie organizzazioni di destra esistenti sul territorio, onde valutare la possibilità di una unione di destra in grado di riprendersi quel ruolo occupato da un nobile partito, in grado di donare entusiasmo operativo al Suoi componenti e nel contempo infondere sicurezze e certezze al Suo Popolo, assolutamente in grado di costituire una valida alternativa all’attuale, frastagliata e buonista (solo a parole) sinistra italiana. Renato Micheletti

PESCANTINA 1 Dallo scorso anno sto combattendo con l ' amministrazione comunale di Pescantina per la messa in sicurezza di alcune strade più pericolose per i pedoni, mamme col passeggino e disabili, Via Roma e Via Madonna. Ho suggerito svariate soluzioni al problema, alcune senza costi per le casse comunali, ma nessun riscontro positivo: “studiamo, ci vuol tempo, abbia fede” – mi dicono. Il Sindaco, che io ho votato, non mi ha degnato di un cenno di riscontro. Ho protocollata l'8 marzo una precisa richiesta ma sinora nulla. Il traffico a Pescantina è sempre più caotico per il mancato rispetto delle regole. Parcheggi selvaggi ovunque, sui marciapiedi, sulle strisce pedonali, in divieto di sosta...Un caos. Interventi della Polizia Municipale da me sollecitata zero. Io mi domando se vivo in un paese civile; non c'è una piazza, un luogo ove i cittadini possono sostare per scambiare due parole. Nessuna aggregazione è possibile. Fulvio Savi - Pescantina Caro lettore, anche noi abbiamo girato le sue richieste al Comune, ma ad oggi non abbiamo ricevuto alcun riscontro.

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PESCANTINA

“Chiude l’asilo. Genitori scontenti” Hanno scritto al sindaco di Pescantina, Luigi Cadura, i genitori del “Comitato di partecipazione” dell’asilo nido “Rosa Pesco”. Al 31 luglio è infatti in scadenza l’appalto con la cooperativa sociale “Cercate” e si sta procedendo alla formulazione della nuova gara d’appalto. Con l’anno scolastico 2014-2015, 29 bambini su 48 usciranno dal nido. Riassumendo i contenuti della lettera inviata al Sindaco, emerge che “da parte del Comune di Pescantina è stata espressa la necessità di ottimizzare spazi e costi, tanto che la giunta il 23 aprile ha deliberato di spostare il servizio presso “I Mulini dell’Adige” di Arcè. Il sindaco prevede di aumentare le rette poichè per mantenere le rette attuali si dovrebbe intervenire con 175mila euro. Le rappresentanti dei genitori avevano così provato a formulare possibili soluzioni per ovviare al problema della scarsa richiesta rendendo più appetibile il servizio asilo nido offerto da Rosa Pesco. «Per venire incontro alle difficoltà economiche del Comune erano state formulate inoltre dalla rappresentante della cooperativa l’ipotesi di mantenere attiva la struttura Rosa Pesco offrendo 37 posti in convenzione (come i posti disponibili ad Arcè) e lasciare i restanti 11 posti a disponibilità d’iscrizione privata in modo da raggiungere i 48 bambini, promuovendo anche attività di atelier all’interno dell’asilo […] Ai genitori dei 19 bambini che dovrebbero frequentare il prossimo anno si presenta un cambio struttura, un aumento delle rette e un eventuale cambio di educatrici con evidente disagio per i bambini. Alla luce di questi cambiamenti i genitori stanno valutando se confermare le iscrizioni per l’anno prossimo, riducendo ulteriormente il numero di possibili iscritti. A questo punto noi genitori ci stiamo ponendo le seguenti domande: i problemi economici sono reali o solo una scusa per liberare la struttura “Rosa Pesco” in modo da poter trasferirvi il servizio biblioteca e rendere così disponibili i locali ad un nuovo locatario che potrebbe fornire delle entrate al comune? Le voci del paese parlano di una Banca interessata. Alla domanda: perché non spostano la biblioteca ad Arcè, la risposta è che esiste un vincolo su tale struttura che non lo permetterebbe (ma il vincolo c’era anche l’anno scorso quando la struttura è stata chiusa). Quali sono i vantaggi nell’aumentare le rette e decentralizzare la struttura, con il solo risultato di depotenziare e svalutare il servizio asilo nido comunale? Forse per avere la scusa di dire tra qualche anno che si può chiudere completamente il servizio causa mancanza di adesioni? Perché poi il Sindaco si è presentato alla riunione del nostro Comitato del 29 aprile sottoponendo delle “possibilità” quando in realtà erano decisioni già deliberate il 23 aprile?». Le rappresentanti dei genitori del “Comitato di partecipazione” Cristina Sona - Lisbet Santoni - Chiara Oliboni



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EXPO

IMMIGRATI

“Diamo una mano a chi soffre”

“Più approfondimenti”

Caro direttore, anche noi siamo stati e siamo emigranti, da sempre! Ma allora perché non capiamo questi popoli, nostri fratelli, o meglio, non vogliamo capire questo esodo? Terribile, molto peggio delle nostre migrazioni, che sono iniziate nei primi del ‘900 quando - mi raccontavano i miei genitori a cui a loro volta l’avevano raccontato i miei nonni – di questi bastimenti che attraversavano l’oceano per andare nelle Americhe dove eravamo trattati da pezzenti, derisi, maltrattati…e non c’era la guerra in Italia, c’era la fame! Gli immigrati che oggi raggiungono le nostre coste fuggono pagando

Egregio Signor Direttore Expo 2015 di Milano è il più grande evento che sia mai stato realizzato sul cibo e la nutrizione col tema per l’esattezza molto ambizioso: “Nutrire il pianeta, energia e vita”. Sarebbe un errore soffermarsi soltanto sull’impatto economico, vista la portata esistenziale che riveste il cibo nella vita della persone del mondo. Anche Papa Francesco ha sottolineato l’importanza fondamentale del passare dalle enunciazioni ai fatti concreti, per la risoluzione della fame di una gran parte del pianeta. Un recente rapporto dell’ONU quantificava in 800 milioni le persone sottonutrite, 12,50% e cioè un abitante su 8 dell’intera popolazione mondiale. Tutto ciò

migliaia di dollari lasciando tutto, affetti, ricordi…E chi non possiede nulla da vendere per pagare questi viaggi della speranza ? Chi non ha nulla sopporta vessazioni , stupri, la morte! Allora, se siamo uomini e donne veri non dobbiamo stare alla finestra a guardare, a compiangere questi popoli, ma dobbiamo scendere in piazza, visto che lo facciamo ormai per qualsiasi cosa, perché l’Europa, le Americhe, tutto il mondo devono mettersi una mano sulla coscienza. Siamo uomini di quel Dio che è di tutti, che ci perdona con la sua misericordia. Noi invece siamo diventati insensibili, egoisti e senza misericordia. Dia-

moci una mossa, perché anche i cosiddetti animali sono solidali tra di loro. Coraggio Italia, italiani e politici di destra, sinistra e centro, anarchici, atei, credenti, dimostriamo al mondo che qui nel nostro paese non ci sono solo il grande Papa Francesco, la pizza, le opere d’arte, ma ci siamo soprattutto noi che siamo troppo importanti per rimanere inascoltati. Coraggio, viva l’Italia, viva il 25 aprile, festa della Liberazione, perché senza regole non esiste libertà. E diamo finalmente un buon esempio ai nostri figli e ai nostri nipoti che non ci dicano solo che siamo dei “rompi”! Lettera Firmata

suona scandaloso pensando che al tempo stesso c’è il resto della terra che vive nell’eccesso. Emblematico al riguardo lo spreco di cibo, quantificato dalla Fao (organizzazione dell’ ONU la fame nel mondo) in 1,3 miliardi di tonnellate, ovvero un terzo di quanto destinato alla alimentazione umana. Così pure solo il 43% dei prodotti agricoli è effettivamente consumato. Il resto viene sprecato nel percorso spesso lunghissimo tra il campo e la tavola. L’Expo non dovrebbe limitarsi ad essere una vetrina, ma creare percorsi di educazione, offrire anche spazi di approfondimento, presentare le buone pratiche in atto, individuare prospettive concrete anche su temi molto delicati e

sensibili. E al tempo stesso non nasconda sotto il tappeto le tante ingiustizie e le altre forme di sfruttamento umano e ambientale, l’attività delle organizzazioni criminali, le contraffazioni alimentari, e tutto quel “pane nero”dell’illegalità che imperversa e impoverisce i più deboli. Senza dimenticare che l’uomo non vive di solo pane, ma di un nutrimento spirituale, come buone relazioni, fruizione di istruzione e cultura, nonché di comunione con Dio e con gli altri. E se alla fine, qualche scettico si sarà riscoperto un po’ più consapevole nelle proprie scelte di ogni giorno, sarà già il segno che l’ Expo avrà raggiunto qualche piccolo obiettivo. Giancarlo Maffezzoli

POSTE ITALIANE Gentile Redazione, sono le ore 14 circa del 21 aprile u.s. La piccola della famiglia è in giardino che gioca. Dopo qualche minuto entra in casa e mi consegna il classico tagliandino per il ritiro delle raccomandate presso l'ufficio postale. Io chiedo a mia figlia chi glielo ha dato e lei mi risponde: "il postino che, a quanto pare, aveva fretta!".... Ma dico: chiedere alla bimba se c'è un adulto al quale consegnare il documento, no? Ovvio che non era sola in casa, visto che ha otto anni. Il giorno successivo mi reco all'ufficio postale di Negrar e loro mi danno il numero da chiamare per parlare con il responsabile dei postini. Se qualcuno non fosse al corrente, è 045 6758731. Il problema è che non risponde nessuno! E allora? Che si fa? Le solite cose all'italiana senza soluzione. Ognuno fa quello che vuole e nessuno tutela nessuno. Ma vogliamo finirla una volta per tutte? E questo "responsabile" dei postini, esiste davvero? Mah! Cordiali saluti Federica Caprini Che tristezza, cara signora Federica, purtroppo in Italia tutto funziona male. Le Poste poi … non ne parliamo!



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LE VOSTRE LETTERE 25 APRILE

DISCOTECHE

“Tra quelle di ieri e quelle di oggi” Caro direttore, sono una donna (e una nonna) dei favolosi anni ’60 di Torino e vorrei parlare di cosa succedeva nel torinese in quell’epoca irripetibile. Prima di tutto le discoteche non c’erano ancora ma si facevano belle feste in casa la domenica pomeriggio con i dischi 45 giri in vinile, con i genitori che andavano in un’altra stanza, ma che, come diceva il grande poeta israeliano Gibran, erano l’arco che scoccava e noi le frecce. Ci guardavano con i loro occhi adulti, ci amavano. Noi ci sentivamo molto amati e, anche se contestavamo i loro consigli, in fondo sapevano che ci erano dati per il nostro bene. Eravamo veramente felici e spensierati, cosa sconosciuta ai nostri adolescenti d’oggi, nonostante i vestiti firmati, lo studio fino ad età avanzata incredibilmente mantenuti dalle famiglie, i telefonini già a 5 – 6 anni (ma a cosa servono a quell’età???). Noi non avevamo nemmeno il telefono in casa eppure comunicavamo ugualmente con le lettere, con la parola! Negli anni ’60, come dicevo, si andava anche oltre alle feste in casa, in collina, nei bei bar e con il jukebox, tre canzoni 100 lire, nei pomeriggi di sabato o di domenica. Ai morosi era concessa dopo i 18 anni di uscire la sera fino a mezzanotte. Il giovedì, il sabato e la domenica erano i giorni dei morosi, ebbene sì! C’erano regole ben precise e senza regole non c’era libertà. E noi eravamo liberi di cuore e di testa. Ogni 15 giorni si facevano le gite in montagna con la parrocchia: c’era un meraviglioso giovane parroco, don Virgilio, che organizzava con il Centro turistico giovanile delle belle uscite. Si andava vestiti “pesante”, veramente pesante, con i famosi scarponi in cuoio con i lacci che ci tenevamo ai pedi dal mattino alla sera…Ci lanciavamo giù dalle montagne di Sestrierre, Courmayeur, Cervinia, senza skilift: si portavano gli sci di legno su in cima a piedi…e senza sapere nulla di sci ci si lanciava giù. Si mangiava al sacco e si andava

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al bar a bere il vin brulè. Che tempi! Che meraviglia! Vista l’emancipazione nata allora, fin dai 13 anni si fumavano le sigarette francesi o le nazionali. Fumavamo tutti…perché altrimenti non eravamo emancipati! Si bevevo il gin – fizz - più limone che gin – ma eravamo pieni di gioia…Ma come mai i genitori d’oggi non si ribellano per il bene dei propri figli ai nuovi orari delle discoteche, aperte da mezzanotte alle sei del mattino? Prima dell’apertura questi ragazzi adolescenti dove vanno? Nei bar ovviamente, a bere, così arrivano in disco già mezzi andati dove c’è una musica tecno a volume esagerato e dove ancora si beve! E poi i genitori piangono perché i figli muoiono in incidenti stradali o si strapazzano con ogni tipo di droga, liquori e birra! Allora coraggio: nella vita oltre alle regole ci vuole tanto coraggio! Fate una petizione, cari genitori, a questo Governo che ha un “capo” giovane che ha ancora figli piccoli e forse può capire che non si può andare avanti così. Ci vuole un segno, una svolta a tutto questo permissivismo. Le discoteche riaprano alle 10.00 e chiudano alle 2.00. Ai minori non di vendano super alcolici. Smettetela cari genitori di piangervi addosso e fate le persone responsabili: fate adesso voi, che avete l’età di mia figlia, i quarantenni ramapanti: ribellatevi a questa società che non ha più valori. La colpa è solo nostra, genitori e nonni anni ’60! Maria Rosa Beltramo

“Conoscere tutta la storia” Siamo nel 2015 e le figure che dovrebbero insegnare, a noi e ai nostri ragazzi nelle scuole, la storia vera - senza sfumature personali di qualsiasi colore politico - continuano imperterrite a distinguere e a dare una diversa importanza a nostri connazionali morti ammazzati per i valori che andavano a difendere e per i quali hanno sacrificato la loro vita. Mentre scrivo siamo vicini alla festività del 25 aprile, siamo tempestati da una serie di spot di manifestazioni atte a non farci dimenticare che cosa sia stato il nazi-fascismo e quanti ebbero a perdere la loro vita durante quegli anni così oscuri per l'intera esistenza umana. Di certo credo fermamente che sia giusto far conoscere quali errori madornali siano stati fatti dall'uomo nella storia passata e a cosa porti l'odio. Quello che mi ha spinto a scrivere è il fatto che, ancora oggi, non si voglia dare la stessa importanza a tutti quei nostri compatrioti che, in quegli stessi giorni, sono stati trucidati dai partigiani in molteplici

case, strade e piazze italiane. E' da festeggiare il fatto che furono ammazzati, solo perché fascisti, migliaia e migliaia di italiani? Io credo fermamente di no! Sono pagine oscure, fin troppo manipolate dai nostri politicanti di sinistra che nel dopoguerra presero il sopravvento in Italia. Non si è mai voluto descrivere che ci furono fucilazioni, violenze su donne e bambini, e quant'altro, anche da parte di squadre partigiane. Il 25 aprile non dovrebbe essere un'occasione di festa, ma un giorno del ricordo di tutti i morti, senza nessuna distinzione di colore politico. I morti sono morti e a morire furono gli Italiani. Un altro appunto che vorrei fare, in questo caso ai nostri governanti del comune di Fumane, è capire perché quest'anno in occasione della "giornata del ricordo" - ricordo di tutti gli italiani morti nelle foibe ad opera dell'esercito di Tito e di chi, in nome di un'ideologia politica, lo appoggiava - non sia stata organizzata nessuna iniziativa in merito (al contrario

degli anni precedenti). Perché nelle scuole i nostri ragazzi non sono stati coinvolti in iniziative simili a quelle organizzate per il 25 aprile? Il mio pensiero è che l'ignoranza (presa letteralmente come significato di ignorare), è un metodo usato - in questo caso dai comunisti - per affossare tutta una serie di fatti che nel dopoguerra sono continuati a succedere. Non raccontare, non portare a conoscenza, significa non permettere alla gente di ragionare e di farsi un'idea chiara della storia e di quei sanguinosi giorni. Mi auguro che in futuro si riesca a dare maggiore rilevanza, soprattutto nelle scuole, ai tragici eventi legati all'esodo Giuliano Dalmata. I sondaggi purtroppo ci dicono che meno di un italiano su due ne è a conoscenza. Inoltre sarebbe opportuno cambiare il senso del 25 aprile: dovrebbe essere una giornata dedicata al ricordo di tutti gli Italiani morti per l'Italia e per i loro ideali.

"MAL DI SCHIENA E DOLORI CERVICALI? PROVA A CHIEDERE AL DENTISTA!"

Davide Bianchi

Dott. Marco Castellani

Si parla di malocclusione dentale quando i denti dell'arcata superiore non sono perfettamente allineati con quelli dell'arcata inferiore. In altri termini, la malocclusione dentale è un anomalo rapporto tra i denti della mascella e quelli della mandibola. In condizioni fisiologiche, le arcate dentarie si relazionano attraverso rapporti armonici ed equilibrati per poter compiere adeguatamente le funzioni masticatorie e fonetiche. La malocclusione dentaria si manifesta proprio quando il suddetto equilibrio viene negato. In simili circostanze, l'imperfetta occlusione delle arcate dentarie può esser causa di disarmonia funzionale o morfologica (strutturale), tale da ripercuotersi negativamente anche su altre sedi anatomiche. Basti pensare, ad esempio, che una malocclusione dentale - oltre a disturbi masticatori - può provocare anche cervicalgia (dolore cervicale), mal di schiena, mal di testa ed acufene (ronzii agli orecchi). Attualmente siamo in grado di valutare tali disfunzioni tramite l’ausilio di una innovativa tecnica che,grazie ad un elettromiografo ed un computer,riescono a fornirci dati riguardanti il lavoro dei muscoli masticatori ed arrivare ad un riequilibrio di tali forze risolvendo nella maggioranza dei casi i fastidi a livello generale da essi derivati.

DOTT. MARCO CASTELLANI

Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369

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CRONACHE

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BUSSOLENGO-PESCANTINA. Intervista ai due primi cittadini, che fanno il punto della situazione dei rispettivi Comuni

Rifiuti abbandonati Boscaini: «Caso tragico» Cadura: «Senso civico» Servizi di

Lino Cattabianchi Torna in primo piano il problema dell’abbandono dei rifiuti. Abbiamo intervistato i due sindaci di Bussolengo e Pescantina per fare il punto. Emerge una situazione di incuria, dovuta alla cattiva educazione di molti cittadini. Che, tra l’altro, costa a tutti un sacco di danaro pubblico. «Una battaglia persa, una situazione tragica». Non ha mezze misure il sindaco di Bussolengo, Paola Boscaini, per definire il fenomeno sempre più accentuato, negli ultimi tempi, dell’abbandono dei rifiuti lungo la superstrada, sulle rampe di accesso e nella vie del paese. «Lo testimoniano le decine di sacchetti di immondizie gettati da auto in corsa lungo le direttrici più frequentate del traffico - esordisce il primo cittadino -. A Bussolengo la situazione è tragica: spendiamo più di 100mila euro l’anno solo per fare raccolte straordinarie di sacchetti abbandonati. I punti più colpiti sono i cigli della strada, le

Paola Boscaini

rampe della superstrada, via Aurora in zona Monti, via Risorgimento, via Pastrengo». Un problema che appare in tutta la sua evidenza e che sembra irrisolvibile. «La cosa brutta – ragiona Boscaini - è che si fa la giornata ecologica sulla pista ciclabile per pulirla in vista della Marcia di San Valentino e, dopo una settima, si è a punto e capo. Anche nell’area fino alla fine di via Marconi, al progno dei Santi, dove ci sono i contenitori della Caritas, abbandonano di tutto: divani, valigie e non solo sacchetti». Una tendenza che il sindaco non riesce a spiegarsi. «C’è un impulso a

non rispettare le regole – sottolinea - e, invece di utilizzare il servizio della piazzola ecologica, si preferisce un disordinato fai da te. Le cifre che spendiamo continuamente sono alte e, naturalmente, poi ricadono sul bilancio generale del Comune, cioè su tutti i cittadini. Ci sono le sanzioni, disponiamo di due telecamere mobili che usiamo dove ci segnalano con più frequenza le zone dell’abbandono. Ma il risultato non è all’altezza degli sforzi». I casi più frequenti di abbandono avvengono sulla superstrada e specialmente sulle rampe, perché sono più nascoste e chi lancia il sacco di immondizia ha più probabilità di non essere individuato. «La rimozione è a carico del Comune – conclude Boscaini - e, dato il quadro fortemente negativo, stiamo pensando ad una campagna di sensibilizzazione sul tema, da fare il prima possibile».

A Pescantina, la situazione è bella stagione quest’area un po’ migliore. Il sindaco dal forte richiamo paesagLuigi Cadura traccia il suo gistico viene frequentata quadro. «Sappiamo – dice quotidianamente da molta che ci sono state segnalaziogente che cammina o fa ni a Bussolengo. Nel nostro sport. Tuttavia, anche se la territorio comunale tempo situazione non appare graaddietro abbiamo avuto vissima, ci sono anche qui notizia di rifiuti abbandonadelle spese di rimozione ti lungo la strada alzaia sulstraordinaria e smaltimento l’Adige. Siamo intervenuti e dei rifiuti. Basterebbe stiamo ancora intervenendo molto poco per i cittadini sia con ordinanze nei condare una mano a tener più Luigi Cadura fronti di privati, sia direttapulito il loro paese». mente per quel che riguarda Recentemente nei due Conle aree pubbliche». La soluzione è piutto- sigli comunale di Bussolengo e Pescantina sto complessa perché spesso si tratta di è stato approvato anche il regolamento per aree di difficile accesso per i mezzi pesan- la manutenzione dei beni comuni che conti. «Bisogna intervenire a mano – continua sente a chiunque un intervento diretto per Cadura – con la squadra degli operai e con la manutenzione dei beni comunali. Conformazioni di volontari. Abbiamo già clude Cadura: «Se qualcuno vuole collaborimosso molto materiale dalle rive del- rare la porta è aperta: basta rivolgersi agli l’Adige, anche in considerazione che nella uffici comunali».


CRONACHE

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IL LIBRO. Presentata la pubblicazione “Pizza Bra” del giornalista Stefano Cantiero

Pizza veronese: pagine di storia Incontro speciale con il giornalista Stefano Cantiero che, nella serata organizzata dal Comitato di gestione della Biblioteca con il patrocinio del comune, il 23 aprile in sala civica, ha presentato il suo romanzo “Pizza Bra”. Nel 1962 fu cotta e servita a Verona la prima pizza portata dal napoletano Salvatore Rasulo che insegnò a tanti altri quest’arte. Furono due le pizzerie che, prime in città, decisero di imbarcarsi nell’avventura: la pizzeria Costa e la Grottina. Come nasce l’idea del libro? «Me l’ha suggerita l’amico Michael che mi chiese: perché non provi a buttar giù qualcosa sulla storia della pizza a Verona? La presi come una boutade bonaria senza dar peso alle sue parole. Poi n’aggiunse altre piene di vitalità, che mi convinsero. Poggiavano sul perno inamovibile della figura di papà Giuliano, scomparso sette anni or sono, che rilevò nel ‘68 la Costa dalla famiglia Frigo, pasticceri d’antica data e primi pizzaioli di Verona. Fu lui a farla lievitare, diventando ambasciatore della pizza, piatto povero, appetitoso e socialmente trasversale.

Un perno cosmico attorno al quale far ruotare scintille di socialità: se oggi mangiare la pizza è un rito gioviale ma tutto sommato scontato, mezzo secolo fa significava cenare fuori con la famiglia, passeggiare, incontrare altre persone con un impegno relativo, con un menù che conquistava, a prezzi accessibili». Forse pochi sanno che per anni Verona è stata la capitale della pizza del nord dell’Italia. Ha conosciuto il fasto, il declino. «Ora vive una rinascita grazie anche al ritorno del lievito madre che sta prendendo piede, ritornando

alla naturalità della pizza. E’ una storia inventata. Ho voluto mettere sul piatto il dualismo tra Montecchi e Capuleti, due famiglie di shakesperiana memoria trasportandola in un contesto più moderno su un altro argomento. Una disfida continua a colpi bassi, dispetti e ripicche con però una profonda amicizia. E’ lì che ho riscontrato la veronesità nel modo di vivere e concepire la vita». Il libro ripercorre 23 anni di storia veronese dal punto di vista sociale e culturale. «Le pizzerie che diventano un po’ quello che il cinema

PISTE DA SCI MALCESINE - MONTE BALDO Venezia, 6 maggio 2015 – La Commissione VIA ha risolto oggi l’impasse burocratico che metteva a rischio la stazione sciistica in località Malcesine–Monte Baldo, approvandone definitivamente il progetto. Ne dà l’annuncio il consigliere tosiano Andrea Bassi, presidente della Commissione Trasporti in Consiglio regionale, che ricostruisce la vicenda delle piste all’interno della Riserva istituita a luglio 2014 a Venezia. Perché proprio questa “tutela”, approvata per legge 10 mesi fa, metteva a rischio l’attività turistica, indispensabile per l’Alto Garda e per l’intera economia della zona. “Di fatto – dice Bassi – oggi è stato dato dalla Commissione VIA un formale riconoscimento di un comprensorio sciistico di straordinaria importanza, esistente da più di 60 anni. Dopo che l’area è entrata nella tutela della Riserva regionale, il gestore si sarebbe trovato nell’impossibilità di aprire le piste con gravi danni economici e sociali derivanti dalla mancata attività: circa 200 mila euro di incassi, l’assunzione di personale stagionale, la perdita di immagine quale importante polo sciistico della provincia, la svalorizzazione dell'intero comprensorio”. “Lo scorso 10 luglio – spiega Bassi –, infatti, il Consiglio regionale aveva dato il via unanime alle due riserve naturali del Monte Baldo, la LastoniSelva-Pezzi e la Gardesana Orientale. Di proprietà della Regione dal 1990, le due riserve, inserite nell’elenco delle aree naturali protette, non erano fino ad allora formalmente istituite. Con quel provvedimento, da me presentato, è stata riconosciuta maggiore tutela a due ecosistemi di grande valenza ecologica ed ambientale, per la presenza di specie di interesse botanico e faunistico rare ed endemiche”. “La Legge – continua Bassi – ha previsto anche all’interno delle Riserve la sopravvivenza delle attività già presenti da tempo, tra cui appunto le piste di Malcesine-Monte Baldo e alcune fortificazioni della Prima Guerra. La Commissione VIA di oggi ha approvato appunto questa ‘compresenza’ dando il via libera al progetto della pista da sci. Una buona notizia per le attività turistiche locali, che altrimenti avrebbero visto una ingiusta penalizzazione a vantaggio di quelle (già avvantaggiate) della limitrofa Provincia Autonoma”.

Paradiso è stato per il film. E’ il luogo in cui s’incontra la cultura locale. Un passaggio che abbiamo fatto più e meno tutti, soprattutto noi dai quarant’anni in su che abbiamo conosciuto quel periodo splendido per Verona. Ho voluto dare una chiave divertente ma allo stesso tempo riflessiva di quello che è stato, di come siamo cambiati noi, di come è cambiata la città». Claudio Gasparini

9 LA NOVITÀ

L’associazione Verona Report Da una web tv locale nasce l'associazione di promozione sociale “Verona report”. «E’ una piccola, ma significativa evoluzione del mondo mediatico online locale – spiega Claudio Dal Castello, uno degli storici animatori di questa esperienza -. Verona Report da semplice web tv assume ora una veste associativa senza scopo di lucro che le permetterà di essere più facilmente presente alle iniziative territoriali e un interlocutore più adatto a rispondere alle richieste delle amministrazioni comunali della provincia di Verona». Attiva ormai da qualche anno nel mondo del web, questa realtà svolgeva già un ruolo di comunicazione utile al territorio di Bussolengo e in generale alla provincia di Verona. «Il mezzo è – continua Dal Castello -, da sempre il servizio video rivolto a documentare gli eventi, spettacoli, manifestazioni di carattere tradizionale, culturale, storico, sportivo, ludico che interessano il nostro territorio. Attraverso i nostri servizi

filmati cerchiamo di far emergere e pubblicizzare tutte le iniziative che arricchiscono in questo senso il territorio, pubblicandoli nel nostro portale di riferimento www.veronareport.it e nei social network territoriali di www.bussolengonline.it e www.pescantinaonline.it. Siamo sensibili ai temi legati al turismo ecosostenibile e ci dedichiamo da tempo alla promozione delle piste ciclabili descrivendone percorsi e caratteristiche. Sosteniamo anche le iniziative legate al turismo accessibile con servizi a sostegno di quelle associazioni che se ne occupano». Già da qualche anno Verona report organizza il concorso fotografico "Viaggiando" che si occupa del territorio cercando di farne risaltare le bellezze naturali e paesaggistiche delle varie zone caratteristiche. Un altro degli ambiti d'interesse di Verona report si rivolge alle associazioni che operano nella zona e che si dedicano alla solidarietà e all’aiuto sociale.

MUSEO NICOLIS. Giornata di sport, turismo e cultura Giornata all’insegna di sport, turismo e cultura quella di lunedì 20 aprile al Museo Nicolis. Rai Educational ha infatti girato un servizio proprio dal terrazzo panoramico del Museo villafranchese che ha colto l’occasione per presentare, oltre alla sua storica e famosa realtà, anche il Lago di Garda, con tutte le sue potenzialità. Molte le personalità di spicco presenti all’evento, tra cui Antonio Ghini, presidente dei Musei Ferrari e Pavarotti, Fernando Morando, Filippo Gavazzoni, assessore di Peschiera del Garda, oltre alle rappresentanze di Ugav, Gardaland, Lago di Garda è… e di molti i tour operator dell’area benacense. Moderatrice della giornata che ha riscosso un notevole successo Silvia Nicolis, direttore e general manager del Museo Nicolis.

VALPOLICELLA CON I CAMPIONI Una manifestazione cicloturistica a scopo benefico, aperta a tutti: questo è l’evento “Valpolicella con i Campioni” che avrà luogo domenica 12 luglio. Il ritrovo è previsto alle ore 7.30 presso la zona fiera del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Il gruppo dei partecipanti, ai quali si uniranno alcuni campioni del mondo del ciclismo, salirà in sella alle ore 9.00 per attraversare la Valpolicella sulle due ruote lungo 55 chilometri – con tre salite di media difficoltà -. La manifestazione, che si svolgerà anche in caso di pioggia, prevede la possibilità di pranzare (su prenotazione entro il 5 luglio). Per gli accompagnatori sarà inoltre organizzata una camminata itinerante tra le colline della Valpolicella. Per informazioni è possibile consultare anche la pagina Facebook. Per iscrizioni: Alessandro 334.2630530, Mirko 340.5702276, William 349.8876472; valpolicellaconicampioni@gmail.com.


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

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LA RICERCA. Indagine sulle tariffe 2014 del servizio idrico, realizzata su tutti i capoluoghi di provincia e ATO nazionali

L’acqua bevuta a Verona è tra le più economiche A Verona si beve una delle acque più economiche d’Italia. Nel 2014 una famiglia italiana, composta da tre persone, con un consumo stimato di 192 metri cubi di acqua, per il servizio idrico integrato (acquedotto e depurazione) ha speso mediamente 355 euro (iva inclusa), contro la cifra di 267 euro sostenuta da una famiglia scaligera. A dirlo è l’associazione Cittadinanzattiva

che nei giorni scorsi ha presentato la 10° indagine nazionale sulle tariffe 2014 del servizio idrico. La ricerca è stata realizzata su tutti i capoluoghi di provincia e Ato nazionali. Dall’indagine effettuata si ricava un costo medio dell’acqua di 0,934 euro al metro cubo (+6,7% rispetto al 2013), seguito dal canone di depurazione e fognatura con 0,762 euro al metro cubo (+5,5%

rispetto al 2013), e dalla quota fissa (o ex nolo contatore) che ha un costo medio di 28 euro/annui (+7,7% rispetto al 2013). Secondo l’inchiesta, le tariffe di Acque Veronesi si confermano per l’ennesimo anno consecutivo nella fascia più bassa, ben al di sotto della tariffa media nazionale, al 92° posto sui 117 capoluoghi italiani. «Dati importanti, che dimostrano come la

E’ importante il “restyling” effettuato negli ultimi anni sul proprio sito internet da Acque Veronesi. Il nuovo portale offre una serie di servizi innovativi, tra i quali la presenza di uno sportello virtuale, per venire incontro alle esigenze del “cliente 2.0”. Il portale è suddiviso in diverse sezioni. Una pagina è interamente dedicata al profilo di Acque Veronesi. La pagina “Servizi” è invece rivolta ai cittadini interessati a ricevere informazioni di natura tecnica, amministrativa e commerciale sul servizio idrico. Un apposito spazio è dedicato agli scarichi delle attività produttive. Una delle novità introdotte recentemente è rappresentata dallo “sportello on-line” (Pronto Web), innovativo format che consente all’utenza di visionare da casa la propria situazione relativa alle bollette, che possono essere scaricate in formato pdf e addirittura pagate on line (da un paio d’anni è a regime il servizio di invio mail della bolletta in formato pdf). Sempre all’interno dello sportello virtuale è possibile controllare lo stato dei pagamenti e verificare e comunicare in tempo reale le letture del proprio contatore. Il sito internet ha totalizzato nell'anno 2014 circa 350.000 visite. Un servizio particolarmente apprezzato è stato quello che consente, inserendo semplicemente il proprio indirizzo di casa, di avere informazioni sull'analisi dell'acqua relativa al punto di prelievo più vicino alla propria abitazione.

nostra società sia efficiente e applichi tariffe contenute – ha commentato Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi I numeri della ricerca attestano il capoluogo scaligero tra le città meno costose e dimostrano come il servizio erogato dalla società consortile veronese venga svolto in maniera assolutamente economica rispetto ad altre realtà dell’idrico analoghe o più importanti». Nella non invidiabile “top ten” delle città italiane dove l’acqua costa di più svettano le città toscane: Firenze, Pistoia e

Prato con 563 euro annue. Il capoluogo più economico è Isernia, dove l’anno scorso una famiglia di 3 persone ha speso 120 euro. A livello regionale, nel Molise la spesa media nel 2014 è stata di 143 euro, in Emilia ed Umbria di 439, nel Veneto di 351 euro. Dallo studio dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanzattiva risulta che nel 2014 le tariffe veronesi sono state in assoluto le più basse del Veneto. In ordine, seguono Venezia (288 euro), Treviso (307 euro), Belluno (352), Padova (376), Vicenza (391) e la

Massimo Mariotti

più cara, Rovigo (475 euro). Un aspetto sicuramente interessante è infine quello relativo alla dispersione delle reti idriche nazionali: nel nostro paese in media il 37% dell’acqua immessa nelle tubature va sprecata. Il problema è particolarmente grave e sentito nelle aree meridionali, con punte che arrivano a superare anche il 60%. In Veneto le perdite idriche sono al 31%, mentre nel comune di Verona il dato è tra i più bassi d’Italia, il 30%. Riccardo Reggiani

CONSORZIO DI BACINO VERONA DUE

BARDOLINO. Carnacina-Shrewsbury College of Arts and Technology: scambio culturale

Quando i rifiuti diventano una risorsa: questo è lo “slogan” che caratterizza le attività del Consorzio di Bacino Verona Due del Quadrilatero quale garante del ciclo integrato dei rifiuti dalla raccolta, al trasporto, alla selezione, allo smaltimento o avvio al recupero e vendita del materiale riciclabile. A parlarne è il Presidente Luigi Mauro Visconti. Presidente, come è recentemente cambiato l'ambito territoriale gestito dal Consorzio? «La Delibera Regionale n. 288 del 10 marzo 2015 ha ridefinito i Bacini Territoriali, stabilendo che l'operato del Consorzio rappresenterà gli interessi di ben 58 Comuni della Provincia di Verona, accettando così le istanze di adesione depositate in Regione da 20 Amministrazioni comunali». Un risultato importante considerando che nel 1997 siete partiti da otto Comuni. «Un premio al lavoro e ai buoni risultati conseguiti in questi anni fianco a fianco alle Amministrazioni, nel rispetto di ciascun territorio, garantendo sempre efficienza ed efficacia dei servizi prestati, risparmio per i Comuni ed investimenti in innovazione ed educazione delle nuove generazioni». Tra i nuovi Comuni aggregati ce n'è qualcuno anche in Valpolicella? «Sì, abbiamo registrato il nuovo ingresso di Negrar che si aggiunge a Sant'Ambrogio di Valpolicella, Fumane, Marano, Dolcè, San Pietro in Cariano e Sant'Anna d'Alfaedo». Su quali valori si attesta la raccolta differenziata? «La recente proiezione è pari al 78% di differenziata. Un ottimo risultato che testimonia il coinvolgimento delle Amministrazioni e la sensibilità dei cittadini che hanno compreso i vantaggi derivanti dalla corretta separazione dei rifiuti». Come si arriva ad un risultato come questo? «Parlando direttamente con le persone, attraverso incontri organizzati nei Comuni, e sensibilizzando i più piccoli all'educazione ambientale e alle buone pratiche quotidiane con l'intervento nelle scuole del nostro eroe mascherato Ecoman. Il Consorzio tratta i rifiuti come risorsa, non come problema».

Prosegue lo scambio culturale del Carnacina con il Shrewsbury College of Arts and Technology, in Inghilterra. Undici studenti (Simone Santoro, Ketty Bonatti, Nicole Chignola, Chiara Banterle, Marta Fasoli, Andrea Lavarini, Eleonora Magnanini, Giada Marconi, Leonardo Annichini, Sara Speri, Davide Zeni) di Bardolino sono stati ospitati presso la nuova sede di London Road del College inglese per la fase all’estero dello scambio, alla sua nona edizione. Gli studenti italiani, ognuno ospite presso la famiglia del proprio corrispondente inglese, ha partecipato ad un programma di visite che ha incluso il famoso Entertainment Park “Alton Towers”, il castello di Warwick e la capitale Londra, oltre naturalmente alla graziosa cittadina di Shrewsbury, luogo di nascita di Charles Darwin e sede dell’annuale Flower Show. Nel corso della settimana, gli studenti italiani hanno anche preso parte ad una serie di lezioni nelle cucine del College, preparando e gustando piatti tipici della tradizione inglese quali il Roast Beef con lo Yorkshire Pudding, specialità etniche. A ringraziamento dell’ospitalità ricevuta, i ragazzi del Carnacina, guidati dallo chef Giuseppe Bischetti e dai docenti Nicola Mirandola e Tiziana Bertelli, si sono cimentati nella preparazione e nel servizio dell’ormai tradizionale Gala Dinner Italiano, durante il quale hanno dato prova di grande professionalità ed entusiasmo. Il gruppo inglese è approdato a Bardolino nei primi giorni di maggio. Durante la permanenza in Italia, sono state realizzate visite professionali e itinerari turistici sia nella splendida cornice del lago sia a Verona e Venezia ma, soprattutto, la sera dell’8 Maggio, l’atteso Gala Dinner preparato dalla squadra inglese, guidata dallo chef Steve Poole. Grazie a questo importante progetto, che il Carnacina organizza annualmente, i ragazzi italiani, tornati in Italia entusiasti dell’esperienza e desiderosi di ripeterla, possono mettere alla prova e migliorare le proprie competenze linguistiche grazie al contatto con i compagni inglesi in ogni momento della giornata e in vari contesti. Un’esperienza di full immersion impagabile! Maurizio Marogna

Luigi Mauro Visconti


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

L’EVENTO. I “Chitarrissimi” hanno vinto il primo premio nella categoria musica d’assieme

Concorso Canossa Giovani musicisti

C’erano anche “I Chitarrissimi” e numerosi allievi della Scuola Civica di Bussolengo al C.E.A di Pescantina, seguiti dalla professoressa Monica Bulgarelli al 10 ° Concorso “Canossa” per giovani musicisti che si è svolto il 10, 11 e 12 aprile presso il Cinema Teatro San Massimo. Numerosi i bambini di età diverse partecipanti all’evento, suddivisi in sezione Pianoforte e quattro mani, Archi, Fiati, Chitarra, Arpa celtica e Musica d'insieme. «Al concorso Canossa – afferma entusiasta Monica Bulgarelli - ho presentato diversi allievi di cui quattro nella sezione arpa, otto nella sezione chitarra solista, un trio di chitarre, un duo arpa e flauto e l'Orchestra I Chitarrissimi, che si è aggiudicata il 1° premio nella categoria “musica d'assieme”, esibendosi in “Tango Argentino” di G.Manzi, “La bella e la bestia” album di colonna sonora film Disney di H.Menken e H.Ashman e una danza

rinascimentale-celtica di J. Dowland. Per la categoria Chitarra primo posto per Elisa Di Bianco (Cat. B) e Jenny Boschetto (Cat. C), secondo posto per Tobia Manfrin (Pulcini), per Riccardo Di Bianco e Giulia Marangoni (Cat. A) e Michele Recchia e Marco Cappello (Cat. B). Per l’Arpa Celtica invece primo posto per Maria Manfrin (Cat. A), Catia Lamari (Cat. B) e Maria

Manfrin e Leone Crestianello (cat. Musica d’insieme), secondo posto per Gaia Marin (Cat. Pulcini), Sofia PAvan (Cat. A). Secondo posto infine in “Trio di Chitarra” per Gaia Fontana, Elisa Di Bianco e Michele Recchia. Un grazie particolare va all'organizzatrice e direttore artistico del concorso prof.ssa Ulrica Calvori Moro»…Ma il regolamento del concorso pre-

PITTURA/CONCORSO VISI E COLORI DELLA VALPOLICELLA Si è concluso all’insegna del successo il Concorso nazionale di pittura 2015 “Visi e colori della Valpolicella”, giunto alla 13° edizione. Il 24 aprile, alle ore 17.00 a Castelrotto, si è riunita la Giuria che ha valutato le 30 opere (esposte fino al 2 maggio) presentate dai 20 partecipanti. A presentare l’evento, organizzato da Guida di Verona e Provincia e dal gruppo La Genziana di Parona e patrocinato da comune di San Pietro in Cariano, Comitato provinciale pro loco, II Circoscrizione del comune di Verona, Unci Cavalieri d’Italia, ci ha pensato Giancarlo Peretti, che ha dato il benvenuto alle autorità presenti, tra cui Giuseppe Perusi, Bruno Centurioni, Alberto Bozza e Lucia Cametti, intervenuti tra il nutrito pubblico presente. Sergio Filippini ha poi annunciato i vincitori del Concorso: prima classificata è risultata Giovanna Girardi che “con una coloristica propria ha colto efficacemente l’atmosfera del tema proposto” – recita la motivazione data dalla Giuria, composta da Bruno Prosdocimi, Adriana Zaccaria, Carlo Caporal, Marta Bicego, sindaco o assessore alla Cultura del comune di San Pietro in Cariano (segretario Sergio Filippini). Secondo classificato è stata Caterina Platano, seguita da Alessandra Giunta, Annamaria Grisi e Maria Grazia Bonomi. R.R.

Le premiate con una rappresentanza del Concorso

vedeva un premio speciale all'insegnante con maggior numero di allievi premiati: con ben 6 primi premi vinti quest’anno, per il quarto anno consecutivo Monica Bulgarelli è stata premiata con il diploma d’onore. «Educare con la musica significa usare quest’arte come mezzo per la socializzazione, un mezzo che può aiutare a superare particolari situazioni d’egocentri-

2111 Il 20, 21 e 22 aprile scorso i ragazzi di Monica Bulgarelli hanno partecipato anche al 21° concorso musicale nazionale E.Arisi di Cremona, organizzato dall'Istituto Comprensivo "Ugo Foscolo" di Cremona. Tra i 3000 partecipanti provenienti da tutta Italia, per l’arpa celtica Maria Manfrin di 8 anni si è classificata al primo posto nella Categoria A, immediatamente seguita dall’undicenne Sofia Pavan. Catia Lamari, 12 anni, si è aggiudicata il primo posto per la Categoria B, mentre Maria Manfrin e Leone Crestianello hanno ottenuto grande successo per la Categoria Musica d’insieme. Tutti i vincitori si esibiranno in un concerto pubblico presso l'Auditorium della Camera di Commercio in piazza del Duomo a Cremona, il 23 maggio. smo e d’emotività, riuscendo a far capire le esigenze del gruppo ed a far imparare ad ascoltare gli altri e quello che essi propongono – afferma Moni-

ca Bulgarelli -. La musica si impara vivendola fisicamente ed emotivamente, così che essa contribuisca alla nostra crescita individuale. Il fare musica d’insieme ha un grande valore: aiuta a capire l’importanza del rispetto dell’altro e il significato del convivere in armonia con il resto del gruppo. Come insegnante credo sia importante incentivare nei giovani l'interesse e l'amore per la musica, dando loro l'opportunità di mettere in pratica tutte le nozioni acquisite durante le lezioni; è importante tenere impegnati i giovani e valorizzare le loro capacità in un'attività moralmente sana ed utile allo sviluppo della loro personalità». Silvia Accordini


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CRONACHE di Sona

L’INCONTRO. La convocazione ha coinvolto 51 pubblici esercizi e 134 esercenti

Attività produttive: riunione e bilancio Il 21 aprile presso la sala del Consiglio di Sona si è svolto l'incontro con le attività produttive del territorio di Sona. La serata promossa dall'assessorato alle attività produttive di Sona alla presenza dell'assessore Luigi Forante e delle Consigliere Elena Catalano e Arianna Gambini, aveva l'obiettivo di fotografare la situazione attuale dei commercianti sul territorio di Sona. «Non si può lasciar soli chi ha attività produttive in questo periodo economico e sociale – incalza il sindaco Gianluigi Mazzi – così diventa indispensabile stare vicini ai commercianti, agli artigiani a chi ha attività economiche nel nostro Comune al fine di fornire loro tutti i dati in nostro possesso elaborati e aggiornati dalla CCIAA al 2013 sul quadro generale del commercio a Sona. Non solo. Si tratta anche di presentare il progetto Commercio 2020, che vede diversi Comuni mettersi assieme per salvaguardare le realtà produttive e presentare la bozza di regolamento della Consulta dei commercianti e infine il logo delle botteghe storiche. Tante attività per stare vicini al cuore economico e produttivo pulsante del nostro Comune». La convocazione ha coinvolto 51 pubblici esercizi e 134 esercenti del commercio. I presenti alla serata organizzata hanno manifestato non poca sfiducia nel "sistema" e severe difficoltà a portare avanti la propria attività. «Abbia-

mo iniziato un percorso fondamentale – dichiarano l’Assessore Luigi Forante con delega alle Attività produttive e le Consigliere Elena catalano e Arianna Gambini incaricate sul lavoro – la cui partenza è determinata dalla raccolta di dati e fabbisogni delle attività produttive, come fase preliminare, conoscitiva, di mappatura ad oggi inesistente e frutto di lontananza amministrativa durata decenni. I presenti all’incontro si sono dichiarati aperti alla partecipazione alla Consulta dei commercianti e qualcuno ha concretamente dato il proprio apporto al fine di trovare equilibrio tra una suddivisione per

frazione oltre che di categoria». «Il percorso di elaborazione condivisa del regolamento della consulta – dichiara Forante - è in linea con il nostro modo di pensare: le regole devono venire da chi vive ogni giorno la realtà sul campo. Invito le attività dei "centri commerciali naturali" cioè i negozi del paese a cambiare in positivo e con entusiasmo e innovazione con l'obiettivo di rilancio del commercio attraverso l'attività di rete, potenziando la cultura condivisa del commercio e l'identità commerciale dei territori attraverso la realizzazione di comunicazione e promozione condivisa».

2112 STORIA LOCALE/GRUPPO DI RICERCA Il Gruppo di ricerca per lo studio della storia locale di Sona è ormai una realtà del Comune di Sona. Formato da 12 studiosi e ricercatori volontari, il cui scopo è quello di diffondere lo studio e la conoscenza della storia sonese, studia e diffonde la storia locale attraverso diverse azioni rivolte a enti, scuole, giovani studiosi e cittadini. «Il Gruppo Storico – dichiara il Sindaco Gianluigi Mazzi - è un vero e proprio fiore all’occhiello delle iniziative culturali del nostro Comune. Ogni anno ci sono novità storiche da diffondere. Ad esempio, per il 2015 si pubblicherà il quaderno di storia di 64 pagine da titolo “Saluti dal comune di Sona” che consiste nella raccolta di foto di cartoline e illustrazioni d’epoca relative alle 4 frazioni del territorio, corredate di opportune didascalie. L’oggetto delle foto è il paesaggio, i personaggi e i luoghi del territorio. Non solo, si tratterà anche di ideare un portale web per inserire tutti i documenti che non troveranno posto nel libro. Sono tanti e tutti interessanti». Il territorio del Comune di Sona è interessato anche alla ricorrenza del 2016 relativa al 150° anniversario dell’annessione del Veneto al Regno d’Italia. «Anche per questi avvenimenti – ricordano i componenti del Gruppo Storico – ci sarà una forte testimonianza con una pubblicazione che riguarderà luoghi dove avvennero fatti di relati-

Gianluigi Mazzi

va importanza del Risorgimento, con descrizione di avvenimenti, testimonianze, illustrazioni, citazioni, scritti, stampe, lapidi e monumenti dedicati a questo periodo storico». «E uno pensa che la storia sia già tutta compresa e cosciuta – ammette il Sindaco -: solo con il recupero e l’interpretazione di tutti i documenti del Comune di Sona si stanno dando risposte a domande inevase da anni. E tutto questo grazie a chi, volontariamente, ogni giorno mette la passione per darci una mano a comprendere il passato». Tante altre sono le azioni del Gruppo storico come la proposta di itinerari storici con altri comuni come San Martino Solferino, anch’esso luogo delle battaglie del 1848/1866, e la predisposizione di un percorso storico descrittivo per ogni monumento da prodursi in tre lingue.

www.valdegamberi.it «La legge sull'affido familiare degli anziani costituisce un salto di qualità per la già grande civiltà dei veneti». Così Stefano Valdegamberi, Consigliere regionale, descrive il significato della proposta di legge che egli ha portato avanti in prima persona, a volte non senza difficoltà, negli ultimi anni e che è sfociata in un provvedimento normativo approvato solo qualche settimana fa dal Consiglio regionale. «Con questa legge - spiega - si consente a molti anziani soli e abbandonati di ritrovare una famiglia affidataria che li prenda in carico. Quello sull'affido familiare è un testo normativo che vuole vincere l'isolamento in cui versano sempre più persone della terza età, creando un contesto di garanzia e di tutela attorno a loro e dando loro la possibilità di riscoprire il calore e l'affetto di una famiglia affidataria, senza farli vivere racchiusi fra le fredde mura di un ospizio. D'altro canto ora si potrà impostare un nuovo welfare basato sul recupero dei valori della comunità familiare, con notevole risparmio di risorse pubbliche e con una maggiore umanità». La legge prevede, grazie all'istituto giuridico dell'affido, di poter fare con l'anziano ciò che oggi avviene con i minori: egli potrà decidere di affidarsi a "nuove famiglie" o comunità che con affetto e cura lo accompagnino, temporaneamente o in via definitiva, nella sua vecchiaia. Il tutto sotto il controllo e la vigilanza delle strutture pubbliche che devono garantirlo nei confronti di ogni possibile abuso o raggiro. «Più comunità e meno individualità dev'essere il motto del nuovo welfare - conclude Valdegamberi -. Un programma che l'innovativo progetto approvato oggi, che è stato redatto grazie anche al contributo dell'associazione 'Anziani a casa propria onlus' di Padova, sicuramente permette di mettere in pratica». Stefano Valdegamberi, che è stato Assessore regionale ai Servizi sociali fino al 2010 e che ha portato avanti la proposta di legge in veste di Consigliere, intende vigilare sull'applicazione della nuova norma, essendosi ricandidato al Consiglio, con la lista del presidente uscente Luca Zaia.


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CRONACHE di Bussolengo

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SCUOLA MEDIA “LEONARDO DA VINCI”. Trasferta in terra tedesca per i ragazzi

Gita dagli amici di Nieder - Olm Trasferta a Nieder-Olm, la cittadina tedesca della Renania-Palatinato gemellata con Bussolengo, per i ragazzi delle Medie “Leonardo da Vinci”, accompagnati dal vice preside Andrea Pierini e dal professor Loris Montagnoli. «Abbiamo ricevuto una grande accoglienza dal sindaco e dalla delegazione dell’amministrazione tedesca – spiega Pierini -. La visita ha avuto un grande valore dal punto di vista didattico per le molte attività cui abbiamo partecipato coi ragazzi. Siamo stati accolti nelle loro classi, abbiamo fatto attività sportive, di cucina e lezioni di lingua. Non sono mancate le escursioni e quella che ha più colpito i ragazzi è stata al museo della stampa a Mainz, città natale di Gutemberg». «La visita – precisa il professor Montagnoli - è nata nei giorni di San Valentino dell’anno scorso. Abbiamo avuto la possibilità di incontrare, con la mediazione dell'amministrazione comunale e della delegata Katia Facci, il sindaco di Nieder-Olm, Dieter Kuhl

e la referente per i gemellaggi, Irma Müller. Nel mese di maggio abbiamo ospitato due colleghe della scuola tedesca che hanno vissuto la settimana europea, nella quale erano con coi alunni inglesi e danesi. La risposta è stata entusiastica, le relazioni hanno iniziato ad essere sempre più intense, finché abbiamo ricevuto la conferma della disponibilità ad un primo anno di scambio». In Germania sono andati 18 alunni della classe 3H. «La settimana è stata all'insegna della cordialità – sottolinea Montagnoli -: più volte siamo stati fermati da gente di Nieder-Olm che chiedeva informazioni di persone di Bussolengo: il gemellaggio infatti conta oltre 30 anni e molti sono coloro che hanno avuto la possibilità di conoscere il nostro paese e la sua gente. Desidero ringraziare anche il Comitato dei gemellaggi di Bussolengo, da poco insediatosi, che ci ha consegnato stampe e volantini da portare con noi per lasciare un segno della nostra amicizia».

SCUOLA DELL’INFANZIA MONS. BACILIERI. I bambini incontrano il Sindaco Lunedì 13 aprile il sindaco Maria Paola Boscaini, ha incontrato in Municipio i bambini della scuola dell’infanzia Mons. Bacilieri di Bussolengo. I piccoli, accompagnati dalle loro maestre e dalla coordinatrice Claudia Bertagnoli, sono stati accolti presso la sala consigliare del Comune e alcuni hanno preso posto nei banchi solitamente occupati dagli assessori e dai consiglieri comunali. Il sindaco ha spiegato loro che il Comune è la casa di tutti i cittadini, anche dei bambini e ha presentato alcuni componenti dell’amministrazione presenti, il presidente del consiglio Ugo Piccoli, l’assessore ai servizi sociali Stefania Ridolfi e il consigliere comunale Tiziano Ferrari. I bambini hanno mostrato i lavori svolti in classe, in preparazione della visita al Comune, un facsimile della carta d’identità delle loro sezioni, che riportava le caratteristiche di ogni gruppo, ogni documento è stato simbolicamente sottoscritto dal sindaco. E’ stata una piacevole occasione d’incontro e di festa, nella quale i bambini hanno richiesto al primo cittadino, la possibilità di migliorare la qualità dei parchi giochi a loro destinati. Il sindaco ha salutato i bambini con il dono di un dolcetto.


L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Bussolengo

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IPAB BUSSOLENGO. La Giunta Regionale ha approvato il nuovo accordo

ISTITUTO COMPRENSIVO

Il “Centro anziani” è ancora comunale

Agli alunni dell'Istituto Comprensivo di Bussolengo è stata proposta un'Unità didattica di Apprendimento (U.d.A.) il cui tema centrale della ricerca azione fosse l'Acqua. Numerosi i progetti che durante l'anno hanno favorito la ricerca, come la realizzazione dei grandi Mandala, realizzati sul terreno con elementi naturali, foglie, semi, sassi rami e cortecce, per il concorso patrocinato dal Progetto scuola Expo Milano 2015. In linea con il messaggio ecologico e per promuovere il “Festival dell'Acqua” domenica 24 maggio si terrà la Biciclettata per le vie del paese. Dal 25 al 30 maggio si svolgerà il Festival dell'acqua: gli elaborati delle scuole dell'Infanzia San Valentino, La Giostra e Il Gabbiano saranno visitabili presso l'atrio del Distretto dell' Usl , quelli delle classi 4 e 5 di San Vito presso l' Ipab Centro Anziani, quelli delle classi 1 A-C, 2 A-C e 4 e 5 A-B-C-D della scuola Beni Montresor nella Biblioteca Comunale; le classi 5 A-B-C della scuola Citella, le classi della Primaria di San Vito e della secondaria di primo grado L. da Vinci esporranno nell'atrio dei rispettivi plessi. E' stato realizzato anche un programma di eventi: il 26 maggio da Piazza XXVI Aprile attraverso via Mazzini Flash mob con volantinaggio delle classi 3 B-C-D; il 29 maggio alle 17 sempre in Piazza le classi 2 B-C di Citella e il 3 giugno alle ore 15.30 presso al scuola Primaria di San Vito. La sera di venerdì 29 maggio alle ore 21 nel Campo Sportivo dietro a Villa Spinola, con accesso dalla Scuola Citella, si terrà lo spettacolo dal titolo “Acqua tra mito, fiaba e vita” che vedrà partecipi alunni di tutti gli ordini. Le scuole dell'Infanzia saranno rappresentate dai medi e grandi della scuola L'Albero, le scuole primarie dalle classi 5 C di Citella, 3 A e 5C della B. Montresor. La scuola secondaria sarà rappresentata dalle classi 2 E-F-I e 1 E-B-F dirette dalla prof. M. Perina, che accompagneranno con brani suonati dal vivo, mentre gli alunni della classe 2 B faranno da filo conduttore con la loro recitazione. Regista dello spettacolo e autrice del testo è la prof. Paola Cucchiara, che fa parte della commissione Progetto teatro composta dai docenti Andrisani, Marconi, Menini e Montagnoli. La Dirigente Scolastica Morena Pedrotti ha sostenuto sin dall'inizio tutto il lavoro che «ha costituito un' importante occasione di scambio e una nuova modalità di collaborazione fra docenti e alunni dei tre ordini di scuola». In caso di maltempo lo spettacolo del 29 maggio verrà spostato a venerdì 5 giugno. L.C.

Rimane di proprietà comunale il nuovo centro anziani di via Paolo Veronese a Bussolengo. La Giunta regionale del Veneto nella seduta del 31 marzo scorso, infatti, ha approvato il testo del nuovo accordo di programma, ed ha espresso il consenso alla concessione da parte del Comune, in comodato d’uso gratuito per 30 anni, della nuova casa di riposo all’Ipab Centro anziani di Bussolengo. La stessa modalità che era stata attuata per il vecchio edificio di via Ospedale. Allo scadere dei 30 anni, le parti si incontreranno per la cessione di una quota minoritaria dell’immobile all’Ipab Centro anziani da parte del Comune di Bussolengo. «L’amministrazione comunale – spiega il sindaco Paola Boscaini - esprime grande soddisfazione per il risultato raggiunto, il mantenimento della proprietà dell’Ipab, anche grazie al personale interessamento dell’assessore regionale ai servizi sociali Davide Bendinelli. Un obiettivo che

abbiamo perseguito con determinazione fin dal nostro insediamento. Un ringraziamento particolare va alla commissaria straordinaria, Annalisa Bergozza, che ha saputo condurre la gestione del servizio alla casa anziani in modo professionale e in sintonia con le linee espresse dall’amministrazione. Un grazie anche alla presidente Francesca Zorzoni e al nuovo consiglio di amministrazione per aver dimostrato di operare in continuità con quanto già fatto dal commissario». «Con grande soddisfazione apprendiamo che la Giunta Regionale del Veneto – sottolinea la presidente Zorzoni - ha stabilito che la proprietà dell’immobile che ospita la nuova sede della Casa di Riposo di Bussolengo in via Paolo Veronese 9, rimanga del Comune. E’ la conseguente decisione che permette di rispettare la volontà testamentaria del concittadino benefattore Beni Montresor, mantenendo nel patrimonio della

comunità di Bussolengo una struttura di rilevante valore, che è destinata ad accogliere l’attività sociosanitaria assistenziale, con la formula del comodato d’uso gratuito trentennale. La scelta di mantenere l’Ipab al Comune produce un effetto benefico pluriennale sui bilanci dell’Ipab e delle famiglie, in quanto evita che gli oneri dell’ammortamento vadano a gravare sulle rette degli ospi-

ti». Commenta l’assessore regionale Davide Bendinelli: «Abbiamo approvato la delibera di giunta grazie alla quale si conclude l’iter annoso della questione relativa all’Ipab di Bussolengo: la casa rimane al Comune. Ringrazio il sindaco e l’amministrazione che hanno dimostrato una grande concretezza nell’affrontare e dare una prospettiva di soluzione al problema».

IL LIBRO

Pane secco e avemarie

Valeria Nicolis e le amiche

E’ stato presentato con successo il libro “Pane secco e avemarie” edito da Marlin, che Valeria Nicolis ha tratto dalle lettere e dai documenti del nonno Enrico Bertolini e del suo amico Luigi Montresor. Una storia che affonda le sue radici negli anni della 2° Guerra mondiale. «Avevo iniziato a scrivere per me le storie sulla guerra che la nonna Natalia Colpini mi raccontava durante l’estate – ricorda Valeria - e da questo interesse è nata la mia tesina della maturità. Si trattava della storia di un ragazzo che a 20 anni era stato costretto a fare i conti con i grandi eventi della guerra. Ho scoperto, in seguito, che nonno Enrico e il suo amico Luigi avevano lasciato molti documenti in cui parlavano di quell’esperienza. Erano in gran parte le lettere che riuscivano a spedire a casa dalla Germania, dove erano stati deportati dopo l’8 settembre del 1943. Mio nonno Enrico era ad Atene e con una tradotta è stato portato prima in Polonia, poi a Muehlberg e a Torgau. Le lettere di Luigi, che l’8 settembre si trovava in caserma qui a Verona, provengono in gran parte da Niederleutensdorf, allora regione della Germania». La permanenza degli internati militari negli stammmlager era contrassegnata da

orari di lavoro massacranti, tra le 10 e le 16 ore al giorno, da un solo pasto e da una precarietà continua. Non c’era l’assistenza della Croce Rossa ed erano sempre in agguato le malattie e le violenze delle guardie e soprattutto i bombardamenti. «Di questa storia che ho cercato di raccontare, facendo parlare i documenti – sottolinea Valeria - mi ha colpito il fatto che sia nonno Enrico, sia Luigi, come la gran parte degli altri internati militari, avrebbero potuto sottrarsi a questo durissimo regime che a molti costò la vita. Invece, piuttosto che aderire alla Repubblica di Salò, misero in atto una resistenza disarmata che raggiunse livelli quasi plebiscitari: il 90% circa disse no». Due gli episodi che danno il titolo alla ricerca. Conclude Valeria: «Il pane secco era quello che i prigionieri riuscivano a mangiare anche se era arrivato da casa dopo mesi di viaggio. Le avemarie indicano un filo comune alle due storie parallele: nonno Enrico e il suo amico Luigi nutrivano una profonda devozione per la Madonna». A Enrico Bertolini e Luigi Montresor è stata assegnata la medaglia d’onore nel 2011 e nel 2012: l’hanno ritirata i loro familiari.L.C.


L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Pescantina

RICORRENZA STORICA. Sindaco e consigliere all’istruzione alla cerimonia del 2 aprile

Trasferta a Kassel per non dimenticare Servizi di

Lino Cattabianchi Trasferta a Kassel, in Germania per il sindaco Luigi Cadura e il consigliere con delega all'istruzione Nadia Girelli. I rappresentanti del Comune di Pescantina hanno incontrato in questi giorni la comunità tedesca e italiana di Kassel e partecipato il giorno 2 aprile alla cerimonia in ricordo dei 78 italiani fucilati dalle SS, un episodio rimasto negli annali. Era il 31 marzo 1945, sabato santo, quando presso la stazione della cittadina tedesca, situata nella regione dell'Assia settentrionale sul fiume Fulda, furono fucilati 78 prigionieri italiani che erano addetti alla riparazione dei binari ferroviari. Civili tedeschi, è stato dimostrato, saccheggiarono alcuni vagoni che trasportavano derrate per la Wermacht. I prigionieri italiani, affamati, approfittarono della situazione e presero qualche pezzo di pane e una

scatola di sardine. Dopo una sommaria indagine, le SS decisero di rinchiudere in due vagoni vuoti i 78 italiani che poi furono condotti in piccoli gruppi nei pressi della stazione e fucilati. A ricordo del fatto, vicino al luogo del sacrificio, l'Amministrazione comunale di Kassel ha intitolato una piazza con 78 pietre e un cippo recante i nomi dei 78 prigionieri, dove ogni anno si tiene la cerimonia commemorativa. Fra le persone uccise c'era anche il nonno della consigliera Nadia

Girelli e, in questa occasione, la sua partecipazione si connota di un profondo significato. «Il ricordo di queste vittime – sottolinea il sindaco Cadura - è grande oltre che doveroso. La memoria del sacrificio, dei patimenti, delle privazioni di tanta gente è un atto di civiltà e di testimonianza. Le generazioni future possono trarne l’insegnamento e la motivazione per crescere e realizzare ideali di solidarietà e giustizia. Dalla comunità di Pescantina un grazie a tutti, in particolare a Ciro

COMUNE. Bocciata l’istituzione del registro delle unioni civili Bocciata dal Consiglio comunale a Pescantina l’istituzione del registro delle unioni civili, proposto dal consigliere M5S, Diego Verona, è scoppiata la polemica con l’Arcigay che ha replicato duramente all’Amministrazione di Pescantina. Il sindaco Luigi Cadura, per bocca dell’assessore al sociale, Rosanna Lavarini, ha, di fatto, respinto la mozione grillina. Diego Verona ha sottolineato il carattere di garanzia e tutela “della piena dignità dell’unione civile”. «Si tratta – spiega - di dare tutela e dignità anche alle coppie di fatto e conviventi in genere, omo ed eterosessuali. Ricordo anche che la Commissione giustizia del Senato, il 26 marzo scorso, ha approvato con 14 favorevoli e 8 contrari, il disegno di legge sulle unioni civili presentato dalla senatrice del Pd, Monica Cirinnà». L’assessore Rosanna Lavarini, sulla base della relazione tecnica degli uffici, ha ribadito la mancanza di una legge in proposito. “Non c’è obbligo” ha concluso. Al voto, la maggioranza compatta, con 11 voti contrari, ha bocciato la mozione. Minoranza divisa con il no alle unioni civili di Davide Pedrotti della Lega Nord, mentre si sono astenuti Vittoria Borghetti, Damiano Berzacola e Manuel Fornaser. Unico voto favorevole quello di Diego Verona. Durissimo il commento di Alex Cremonesi, presidente dell’ Arcigay Verona: «Il registro delle unioni civili ha la capacità di agevolare in modo concreto la vita quotidiana delle numerose coppie eterosessuali conviventi, che per vari motivi decidono di non contrarre vincolo matrimoniale, o di quelle coppie omosessuali pescantinesi che non possono contare su nessun'altra tutela alternativa. Quand'è che la classe politica inizierà a rispondere ai bisogni della cittadini? Fanno sorridere le motivazioni dell’assessore Lavarini: proprio il vuoto legislativo nazionale, che da anni le aule giudiziarie chiedono al legislatore di colmare, è esattamente il motivo che ha spinto più di duecento comuni italiani ad istituire i registri delle unioni civili". Ma il sindaco Cadura taglia corto: «E’ stato un voto tecnico, in attesa che sia disponibile una disciplina legislativa in materia». A bocce ferme, Manuel Fornaser, consigliere di Forza Italia, motiva la sua astensione «Prendo atto – sottolinea - che esistono persone che hanno questo tipo di pensiero circa la famiglia e il modo di stare assieme, ma la mia idea di famiglia si rifà all’unione tra un uomo e una donna, sancito dalla Costituzione. Ed è legato anche ad un modello che si ispira ad una visione cristiana». Ma il Movimento Cinque Stelle di Pescantina rinnova l'intenzione di riproporre il medesimo testo fra un anno. « È inaccettabile che esistano cittadini di serie A e di serie B» - concludono Samuele Baietta e Ulrica Castagna.

Ferrari che ha organizzato il viaggio, al Coro Monti Lessini, che ha cantato durante la cerimonia, e alla rappresentanza degli ex Internati». Il rapporto di conoscenza con la città di Kassel è stato iniziato dall’allora delegato alle manifestazioni, Ciro Ferrari nel quadro delle attività legate al progetto “Città della memoria”, cui Pescantina ha aderito nel 2007. Una delegazione ufficiale di Kassel ha visitato nel settembre 2008 il monumento agli ex Internati di Balconi.

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L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Pescantina

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COOPERATIVA SOCIALE. Terminate le opere per la costruzione della prima parte della nuova struttura

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Finiti i primi lavori alla “Filo continuo”

Asfalto e strade chiuse

Sono arrivati a conclusione i lavori per la costruzione della prima parte della nuova struttura della cooperativa sociale Filo continuo, in via dei Sassi a Pescantina destinata ad attività educative e occupazionali rivolte alle persone disabili ospitate nella comunità alloggio. L’operazione era iniziata per celebrare il 25esimo anno di fondazione, a giugno 2014. «La realizzazione – spiega il presidente Marco Sartori - è stata possibile anche grazie al contributo della Fondazione Cariverona ed è sorta sul terreno offerto dal comune di Pescantina, con altre donazioni di privati cittadini e aziende del territorio. Sono in via di presentazione i progetti di realizzazione del secondo stralcio che prevede un appartamento da dedicare all’accoglienza di persone disabili e ulteriori spazi educativi. E’ stato avviato anche l’iter

amministrativo per le autorizzazioni. La prima parte del progetto è costata circa 400mila euro e per la seconda parte si prevede un investimento di circa altri 400mia euro». La Filo Continuo onlus offre un servizio di comunità alloggio a nove persone disabili che non possono più vivere in famiglia per diversi motivi. Questo servizio è nato dalla necessità di dare alle persone disabili un ambiente di vita alternativo ai grandi istituti. «Inoltre – precisa Sartori - sono attivi tre Centri educativi occupazionali diurni (Ceod) che offrono servizi educativi, riabilitativi e di cura a persone disabili in tre sedi: a Pescantina, a Villafranca e a Rosegaferro». Filo continuo si è fatta inoltre promotrice a Pescantina della “Festa insieme”, che si svolge in luglio e chiama a raccolta le forze del volontariato di Pescantina. I corsi offerti

al territorio sono un altro capitolo dell’impegno della onlus. Per contatti: 045.6703727, dalle 08.00 alle 13.00. Chi volesse aiutare con erogazioni liberali la cooperativa può usare il conto corrente postale numero

47666912; Banco Popolare di Verona Iban: IT 47C 05034 59650 0000 0001 6554; Banca della Valpolicella IBAN: IT 11X 08315 59650 0000 1000 5025; Paypal su www.filocontinuo.org. Lino Cattabianchi

ARCÈ / ALPINI

Una targa per Renato Ambrosi Una targa di riconoscimento e di merito per Renato Ambrosi, capogruppo e anima degli Alpini di Arcé nel quarantesimo della fondazione, avvenuta il 13 aprile 1975. «Il gruppo – spiega Ambrosi, che ne è stato anche il fondatore - si è caratterizzato per una attività continua durante l’anno. Attualmente conta un centinaio di sostenitori, tra iscritti e simpatizzanti. La sede è in via Belvedere,

nell’edificio costruito dal Comune per la popolazione di Arcé e che, di fatto, anche grazie agli Alpini, è diventato un centro polifunzionale per tutte le attività ricreative, culturali e sociali della frazione». Tra le tappe significative del Gruppo Alpini di Arcé la manutenzione della croce posta a Cima Valdritta a quota 2.218 metri, sul Monte Baldo. «Questo incarico – precisa Ambrosi - lo abbiamo ricevuto

dalla sezione Alpini di Verona e la croce era stata eretta nel 1956 per volontà di monsignor Luigi Piccoli per commemorare monsignor Silvio Aldrighetti, cappellano del battaglione alpini Monte Baldo che combatté durante l’ultima guerra mondiale». La croce negli ultimi anni è stata semidistrutta due volte: la prima a causa di un fulmine; la seconda in conseguenza di atti vandalici. «Ma nonostante questo – continua Ambrosi l’abbiamo sempre ricostruita e ricollocata sulla cima più alta del Baldo. Ogni anno, l’ultimo sabato di luglio, viene celebrata in Valdritta una messa per tutti gli alpini caduti in montagna». Nel 1978, è stato eretto ad Arcé il monumento agli alpini caduti nelle due guerre mondiali. Tutti gli anni, il Gruppo Alpini di Arcé, a settembre organizza una festa per i disabili della Filo continuo onlus.

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: PESCANTINA Municipio, - Farmacia - Panificio Adige - Imm. Fondo Casa Bar Deghejo BALCONI Vivai Rose Garden, Eurospin ARCÈ Bar Dolce Vita, - Alimentari Edicola SANTA LUCIA Bar S. Lucia SETTIMO Market 7 Stelle

«Questa – conclude Ambrosi - è la più sentita e più bella iniziativa delle penne nere di Arcé».

Asfalto e strade chiuse: il consigliere di Forza Italia, Manuel Fornaser interpella l’amministrazione di Pescantina con due richieste. Perché da settimane nel magazzino comunale di via Sacco mancano asfalto e ghiaia stabilizzata? Questo materiale è indispensabile per tamponare e chiudere velocemente le buche che si formano lungo le strade di Pescantina. Molti cittadini continuano a segnalare situazioni pericolose lungo numerose vie del paese con la presenza di un manto stradale danneggiato e non sistemato. Credo che la situazione sia ben chiara all'amministrazione: ogniqualvolta c’è una buca da chiudere, dopo un po’ di tempo, vengono posti cartelli di lavori in corso o possibili divieti di passaggio, invece di procedere alla sistemazione. Ritengo sia indispensabile agire immediatamente. Una dimostrazione di ciò è il caso di via Nogara, nella frazione di Santa Lucia. Qui è stato posizionato un divieto di accesso, escluso frontisti. Nell'ultimo periodo su questa via sono state segnalate da più cittadini la presenza di buche di notevoli dimensioni. Ci segnalano, inoltre, che nonostante le numerose chiamate effettuate presso il comando della polizia locale, il manto stradale non é mai stato sistemato, se non nei giorni scorsi con un po’ di ghiaia da riporto. Ci viene riferito inoltre che a causa della scarsa visibilità delle buche presenti, molti automobilisti hanno subito danni alla propria auto, denunciando l'accaduto alla polizia locale e chiedendo risarcimento all'assicurazione del Comune. Una situazione che esige una manutenzione generale e, in riferimento a via Nogara, sarebbe da rimediare subito. Il posizionamento del divieto di accesso nella via indicata è stato effettuato con cartelli riciclati e con evidenti spruzzi di spray bianco che ne pregiudicano l'aspetto regolamentare. Non mi risulta che nessun abitante abbia chiesto una simile restrizione. La strada non ha volumi di traffico tali da indurre a limitare od escludere il passaggio con decisioni di questo tipo. Pare ovvio che la decisione dell’ amministrazione sia data dalla inesistente capacità di sistemazione delle buche e per evitare da parte degli automobilisti un ricorso all'assicurazione del Comune in caso di danni. Il messaggio è chiaro: la strada è dissestata? Non la sistemo e la chiudo. Problema risolto. Manuel Fornaser

VIA TRENTO-VIA PIERE. Riaperti i ponti di attraversamento Sono stati riaperti i ponti di attraversamento della tangenziale di via Trento e via Piere. E’ possibile ora raggiungere la provinciale del Brennero senza interruzioni e sono finite le deviazioni obbligate per le famiglie di via Piere. «Dopo i collaudi statici – spiega il sindaco Luigi Cadura - c’era bisogno di sbrigare le pratiche necessarie per avere tutto in regola prima dell’ordinanza di riapertura. Ora tutto è a posto e la viabilità è stata ripristinata. Un grazie ad Anas che ha rispettato i tempi e a quanti hanno lavorato per migliorare sul piano tecnico questi due snodi importanti per il nostro paese». I lavori di sostituzione e di rimontaggio dei due nuovi ponti sono iniziati nel novembre 2014, anche in conseguenza di un incidente sulla tangenziale che ha accelerato la decisione dell’Anas di rimuovere integralmente le due travi di sostegno e di rialzarne il livello sul piano stradale. Rispetto alla situazione precedente i ponti sono stati dotati di una ringhiera e di reti di protezione per evitare il lancio dei sassi. «Una soluzione – conclude l’assessore ai lavori pubblici, Paola Zanolli - che ci consente di disporre di un attraversamento in sicurezza. L’impegno per la sicurezza delle strade continuerà con interventi di manutenzione straordinaria sulle principali vie del territorio».


Benvenuta Primavera Savoia Autospurghi, da piccola realtà familiare a leader ecologico Più di mezzo secolo di storia caratterizza Savoia F.lli Autospurghi di Bardolino. L’azienda è nata infatti nel 1989 dalla precedente attività avviata negli anni '60 da Angelo, Luigi e Andrea Savoia. Da piccola realtà familiare la Savoia Autospurghi è diventata negli anni leader nei servizi ecologici. Oltre ad avere automezzi di diverse dimensioni, perfette per strade di tutti i tipi e dotate di pompe ad alta pressione in grado di soddisfare sotto tutti gli aspetti le richiesta della clientela, l’azienda possiede anche telecamere pro-

fessionali per videoispezioni nelle condotte fognarie, noleggia wc chimici per qualunque esigenza, esegue collaudi secondo norma UNI EN 1610 e provvede al risanamento e al lavaggio di tubazioni civili e industriali con il possibile utilizzo di sonde particolari, evitando onerosi ed invasivi interventi di scavo. Il servizio di espurgo di Savoia F.lli Autospurghi, che conta attualmente una ventina di addetti e 11 automezzi, oltre ai due furgoni dotati di telecamera, consiste nella pulizia e spurgo refluo mediante autobotte attrezzata

convenzionata con 6 depuratori. Savoia può inoltre, in caso di allagamenti, intervenire a supporto dell’autospurgo con pompe varisco e pompe volumetriche, in grado in poco tempo di svuotare scantinati completamente allagati.

con pompa ad alta pressione, depressore per aspirazione liquami, sonde e serbatoi separati per liquami raccolti ed acqua. L’azienda è autorizzata sia per la raccolta di rifiuti civili (fosse bio-

Linea Zero Lighting e Brennero Case&Stili Due realtà in continua evoluzione per arredare e rinnovare con stile e design LINEA ZERO LIGHTING e BRENNERO CASE&STILI: due aziende storiche, nate e cresciute nella realtà veronese, che hanno creato una forte sinergia per dare ancor più qualità e servizio al mondo dell’arredamento. LINEA ZERO, azienda produttrice di illuminazione d’interni di design e per il mondo dei più giovani, offre una vasta scelta di lampade innovative e accattivanti per illuminare ogni tipo di ambiente: dalla casa all’ufficio, fino agli hotel e locali di tendenza. Lampade, queste, disegnate da oltre 40 anni dal fondatore Enea Ferrari e, nel segno del rinnovo, da validi e giovanissimi designer veronesi: Manuel Barbieri e Giuseppe Pinna. L’alta qualità dei materiali e l’elevata efficienza energetica grazie alla nuova tecnologia “LED” caratterizzano LINEA ZERO come un’azienda da tenere d’occhio nel mondo dell’illuminazione d’interni rigorosamente “made in Italy”. BRENNERO CASE&STILI rimane un punto di riferimento e una garanzia per chi vuole arredare casa e ogni tipo di ambiente con un tocco di originalità ed eleganza. Dal divano alla libreria, dalla cucina alla camera da letto, dal living al bagno, fino al mondo Yankee Candle, così profumato e glam. La nuova shooroom BRENNERO CASE&STILI, recentemente inaugurata in via Nassar 16 a Settimo di Pescantina, attende i clienti per far loro toccare con mano una realtà di stile ed eleganza in un viaggio che, grazie alla professionalità degli interior designer, coinvolgerà con dinamismo il cliente in ogni scelta d’arredo e d’illuminazione. …Ma non finisce qui: fino al 31 dicembre 2015 è possibile usufruire del BONUS MOBILI ILLUMINAZIONE che prevede la detrazione del 50% per ristrutturazioni. Arredare e rinnovare la propria casa con mobili e luci di qualità non è mai stato così conveniente! Vieni a trovarci e lasciati ispirare! Seguiteci anche sui canali FACEBOOK e sul nuovo e-commerce di Linea Zero: www.facebook.com/BrenneroCaseStili www.facebook.com/lineazero www.lineazeroshop.com

logiche, vasche stagne, fosse imhoff, vasche grassi), sia per quelli derivanti da comuni attività commerciali quali macelli, caseifici, cantine, autolavaggi, officine e mobilifici. Inoltre, Savoia ha la

possibilità di pulire e smaltire reflui di cisterne di gasolio ed effettuare pulizia e smaltimento di reflui derivanti da depuratori comunali e pulizia caditoie stradali. Savoia F.lli Autospurghi è

Savoia F.lli Autospurghi ha sede in loc. Cortelline di Sopra, 1 a Bardolino Tel. 045.7211392, 045.7211777 Fax 045.6210004. Email: savoia-ecologia@email.it, savoiaambiente1@email.it


Benvenuta Primavera Ferramenta Zampini Giuseppe Una storia lunga mezzo secolo E’ una tradizione che si tramanda da quasi mezzo secolo quella che lega la famiglia Zampini alla sua attività: erano gli anni ’70 quando papà Giuseppe e mamma Vittorina aprirono il negozio di ferramenta di Balconi di Pescantina. Da allora molti clienti sono stati serviti e seguiti all’interno del negozio di via Roma: tutti hanno potuto trovarvi la professionalità e l’efficienza di un’attività forte di un’esperienza pluridecennale. Il tutto arricchito dalla passione che ha fatto della ferramenta “Zampini Giuseppe” un’attività familiare di successo: all’interno del negozio sono infatti impegnati i tre fratelli Zampini, Claudio, Stefano e Cinzia figli di Giuseppe e Vittorina, con le rispettive famiglie. Tutti a formare uno staff di 12 persone, affiatate e coese. Uno l’obiettivo che nella storia è rimasto sempre lo stesso: offrire al cliente la qualità, la consulenza e la precisione che merita. E’ un vasto mondo quello che si trova varcando la soglia del negozio di Balconi di

Pescantina, in cui la casa e tutto ciò che le ruota intorno sono i protagonisti indiscussi. Dal bricolage al professionista, dalla ghiaia all’effetto decorativo, dalle fondamenta al tetto, fino ai mattoni e i più svariati materiali edili, intonaci, attrezzature per il lavoro edile, utensili più disparati, motoseghe e trapani, per passare al “fai da te”, a numerosi articoli di ferramenta, stufe a legna e pellet, barbecue e materiale per il giardino: questo e molto altro ancora si può trovare da “Zampini Giuseppe”, ferramenta specializzata nelle soluzioni per l’isolamento termico e nel vasto mondo delle pitture. A completare la ricca tavolozza dei servizi proposti non manca inoltre la possibilità di duplicare chiavi di ogni genere e di commissionare telecomandi per cancelli automatizzati. La Ferramenta “Zampini Giuseppe” di Zampini Claudio e F.lli si trova in via Roma 121 a Balconi di Pescantina. Tel 045.7151396.


Arredo - Giardino - Ristruttura Il Progresso di Parolini s.p.a. “Costruiamo per il futuro”: è questo lo slogan di Parolini Giannantonio Spa, azienda attiva fin dagli anni ’70, forte di una lunga storia nel settore edile con profonde radici collocate nei primi anni del 1900. Con un bagaglio di più di 40 anni d’esperienza la Parolini Giannantonio spa ha acquisito attraverso metodo, etica e tecnologie sempre all’avanguardia la conoscenza specifica per ottimizzare la qualità del proprio lavoro. Per questo, attraverso rapidi passi evolutivi e grazie ad una professionalità cresciuta nel tempo, è arrivata ad essere una delle aziende leader del Nord - Est Italia. Oggi Parolini Giannantonio Spa opera in tutto il Nord – Est Italia in propri cantieri temporanei secondo le specifiche di prodotto fornite direttamente dai clienti o sviluppate in proprio, riflettendo sempre l’identità del committente e valorizzando le superfici dell’ambiente costruttivo. Un’alta qualità di servizio che prosegue nell’assistenza ad ogni cliente fornendo sempre risposte e soluzioni concrete, per la migliore soddisfazione del committente. Eccellenza nell’operatività, innovazione, ricerca costante di standard qualitativi sempre più elevati, valorizzazione dei talenti e delle competenze tecniche e manageriali in una logica di fiducia reciproca e di riconoscimento dei successi raggiunti, attenzione ai criteri di salvaguardia della salute, della sicurezza e dell’ambiente, il rispetto dei valori dell’etica d’impresa: questi i principi fondanti di Parolini Giannantonio Spa, la cui mission è il Progresso. Lo stesso

progresso che caratterizza ogni opera realizzata, dalle infrastrutture stradali a edifici civili e industriali, da ferrovie e aeroporti ad impianti sportivi, arredo urbano, parchi e piazze, fino a demolizioni e trattamento materiali di risulta, da opere ed impianti di bonifica ad acquedotti, gasdotti, oleodotti, opere di irrigazione e fognari, ad impianti eolici e fotovoltaici, avvalendosi di progettisti specializzati ed esperti del settore Attività, queste, alle quali si aggiungono escavazione, lavorazione e vendita ghiaia, produzione e vendita conglomerati bituminosi…Ma non è finita qui: la ditta Parolini ha anche il ramo d’azienda “Immobiliare Parolini” che si occupa di investimenti e compravendite immobiliari. Il settore

immobiliare completa in modo ottimale e sinergico il core business dell’attività costruttiva, con l’obiettivo di sviluppare iniziative in proprio in grado di offrire al mercato un prodotto sempre all’avanguardia, nel design come nella tecnica. Parolini Giannantonio spa ha sede in Via Garibaldi, 66 a Sandrà di Castelnuovo del Garda. Tel. 045.7595300, Fax 045.7596140; Mail: info@parolinigiannantoniospa.it www.parolinigiannantoniospa.it - www.paroliniimmobiliare.it


Benvenuta Primavera Terrazzo e veranda: oasi di relax Per chi ha la fortuna di avere una casa con un terrazzo o una bella veranda, è arrivato il momento di risistemarlo per poterne usufruire durante tutta la bella stagione. Il terrazzo o la veranda di casa possono avere diverse funzioni, per questo motivo si prestano ad essere abbelliti in diversi modi. La prima cosa da scegliere per avere un terrazzo ad hoc, sono le piante e le fioriere con gerani o belle composizioni colorate e profumate inserendo le erbe aromatiche. Un angolo di natura aiuta a rendere rilassante lo spazio e crea molta ombra. Per guadagnare un angolo intimo e isolato dal contesto urbano e dalla

vista dei vicini, si può piantare del bambù, che crea una specie di tenda vegetale oppure ci si può riparare da sguardi indiscreti con dei pannelli in legno naturale o con delle tende da sole perfette perchè occupano poco spazio e si fissano direttamente alla parete. Se il terrazzo occupa una superficie abbastanza grande da poter creare più ambienti, è possibile organizzare la zona salotto con delle poltroncine, un tavolino basso e tanti cuscini colorati. Arredare con stile permetterà di ricreare un vero e proprio salotto a cielo aperto, scegliendo sfumature di colore che richiamano la natura circostante e non allontanatevi troppo dallo stile scelto per arredare gli interni della casa. Nella parte del terrazzo adibita al pranzo non potranno mancare un tavolo estendibile da utilizzare anche per una bella colazione, e, se l’ambiente lo consente, sarebbe bello dedicare un’area della terrazza al barbecue sempre utile per preparare gustosi pranzi e cenette senza dimenticare una copertura che possa riparare almeno questa zona. Se il terrazzo ha una pavimentazione ormai rovinata, il consiglio è quello di rivestire tutta la superficie con i pavimenti per esterni, come ad esempio mattonelle drenanti da giardino ad incastro, che permettono un risultato immediato e d’effetto. Per momenti di

assoluto relax, ritagliatevi un piccolo spazietto intimo da arredare con un’amaca o un romantico dondolo. Non deve mancare una piccolo zona solarium, bastano un paio di lettini, sedie a sdraio o dei coloratissimi cuscini giganti per prendere il sole comodamente. Per chi non vuole farsi mancare proprio niente e non ha problemi di spazio, piscine e vasche idromassaggio diventano complementi d’arredo fondamentali. Importante infine la scelta delle luci: per chi dispone di una terrazza grande con più ambienti dovrà scegliere due tipi di illuminazione, una luce fredda ma potente, da posizionare nella zona pranzo e una calda e d’atmosfera per la restante parte del terrazzo.


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L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Pastrengo

PRIMA EDIZIONE. Il progetto si è concluso con una festa in piazza

La casa dei libri Il bilancio è ok Si è concluso con una festa in piazza il progetto “La casa dei libri”, un’iniziativa realizzata dal Comitato di gestione della Biblioteca comunale di Pastrengo e dall’Amministrazione comunale. Il bilancio di questa prima edizione del progetto, volto ad avvicinare, con il gioco e il divertimento, i bambini fino a 6 anni al mondo dei libri, che è iniziato lo scorso 27 marzo e che si è concluso con l’ultimo appuntamento venerdì 8 maggio, è sicuramente positivo. «Il progetto - ha spiegato Diego Caletti, presidente del Comitato di Gestione della Biblioteca - aveva lo scopo di valorizzare la lettura in tutti i suoi aspetti, che vanno ben oltre il racconto di una semplice storia, per diventare occasione di socializzazione e di divertimento». Molti i piccoli e piccolissimi che hanno partecipato alle letture animate dal dott. Franco Cappa e dalla dott.ssa Franca Corradini, e dai loro curiosi personaggi: una valigia piena di pupazzi stravaganti, di filastrocche divertenti, di canzoni da cantare e animare insieme e soprattutto di tanti libri con storie sempre nuove e sorprendenti. Al termine di ogni incontro, infatti, i bambini e i loro accompagnatori hanno potuto intrattenersi in biblioteca non solo per sfogliare e prendere in prestito i libri che più li hanno incuriositi, ma anche per passare un po’ di tempo insieme, per una merenda offerta dalla biblioteca creando così dei momenti di condivisione e di festa all’interno dell’edificio comunale. «Il progetto si è concluso con la festa finale che si è tenuta sabato 16 maggio in piazza Carlo Alberto a Pastrengo dove sono stati coinvolti tutti i bambini e le loro famiglie, anche quelli

che non sono riusciti a prendere parte all’iniziativa» ha spiegato Alessia Perrotta, consigliere comunale che ha seguito il progetto. Alla festa, oltre a Franco e a Franca e ai loro simpatici personaggi, erano presenti alcuni editori di libri per bambini e ragazzi. «Dato il grande successo di questa prima edizione conclude il presidente Caletti - ci proponiamo di ripetere anche il prossimo anno una nuova edizione, facendo tesoro dei suggerimenti che verranno raccolti tramite il questionario di gradimento compilato dai genitori». Bruno Gardin

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RASSEGNA TEATRALE / UNA COMMEDIA AL MESE Si avvia a conclusione la rassegna teatrale 2014-2015 di “Una commedia al mese” organizzata dalla Pro Loco di Pastrengo con Parrocchia e Circolo Noi di Piovezzano. Otto le commedie in programma da settembre a maggio, (escluso dicembre per il Natale), con tematiche popolari e di genere dialettale- brillante. Ma non solo. Si è fatto anche teatro come aiuto terapeutico alla disabilità adulta e senile. Nella pièce del 25 aprile era di scena con “Immagini” la compagnia amatoriale del Centro medico polifunzionale “Don Calabria” di Verona. La tematica della disabilità senile è invece trattata nella commedia di sabato 30 maggio, “Krafen e dentiere”, di Silveria Gonzato Passarelli ed è interpretata dalla Compagnia i Guitti di Lazise. Le amiche Iolanda e Gervasia sono le pro-

tagoniste di questa commedia ambientata in una casa di riposo, dove alloggiano anziani di tutti i ceti sociali: dalle vedove snob, che accampano mariti defunti molto titolati e figli con conoscenze altolocate, a personaggi “difettati” per usurata senilità avanzata che tuttavia si rivitalizzano in pulsioni amorose di antica memoria. La trama è una sequenza di scenette condite di senile ignoranza scoppiettante di gelosie e invidie, che danno vita a dialoghi di irriverente comicità. I personaggi si mostrano in impellenze di fisicità poco formali. Gli atteggiamenti sono istintivi e la vecchiaia si sdrammatizza nella coralità di destini al capolinea. Gli anziani si battibeccano come i capponi del Renzo manzoniano sulla soglia della loro inevitabile “rottamazione”. Albino Monauni

... IN MARCIA

TORNEO DI SCACCHI

I Volontari Pro Loco e il Gruppo marciatori Pastrengo durante le operazioni di servizio stradale al passaggio dei marciatori per il tracciato di Pastrengo nell’ambito della corsa Wings for life – World Run di domenica 3 maggio. Presente anche il sindaco di Pastrengo Alberto Varolo.

Si è svolto a Pastrengo il 27 aprile il torneo Scacchi Sanfront della Scuola primaria. L’evento, a cura della A.D. Scacchi Valpolicella con il suo presidente Mauro Schiraldi e il suo istruttore Paolo Dalla Vecchia, per il coordinamento dell’insegnante Teresa Cavallini, ha sancito come primi classificati: 3° classe A (Francesco Marai e Chiara Stella Pedrone), 3° classe B (Camilla Gamberoni e Sofia Tosi), 4° classe (Matteo Ceoletta e Ilenia Tosoni), 5° classe (Francesco Bonelli e Sabina Veronesi).


L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Sommacampagna

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DECISIONI. La maggioranza ha dato l’ok pure al bilancio previsionale 2015

Il consuntivo 2014 è stato approvato Con il voto favorevole della maggioranza, il consiglio comunale di Sommacampagna ha approvato nella seduta del 30 aprile scorso il rendiconto consuntivo 2014, chiuso con un avanzo d’84mila euro già destinati, e il bilancio previsionale 2015, il documento che contiene le entrate e le uscite che il comune prevede di sostenere durante l’anno in corso mantenendo il pareggio. «L’intenzione dell’amministrazione – spiega l’assessore al bilancio e tributi Nicola Trivellati - è stata quella di mantenere i servizi educativi e socio assistenziali essenziali ritenuti fondamentali per la comunità, tutelare le fasce di popolazione più deboli, cercare non solo di mantenere i servizi ma di implementarli ritornando ad investire non solo nelle cifre ma cercandoli anche attraverso l’impegno delle persone, razionalizzare la spesa senza intaccare la cultura ed il turismo, garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria

del patrimonio pubblico e dare risposta alla richiesta di nuovi servizi». Confermata la Iuc, l’imposta unica comunale, una sorta di contenitore che racchiude in se tre tributi, l’Imu, l’imposta municipale unica o imposta municipale propria, Tari la tassa rifiuti e Tasi la tassa sui servizi indivisibili che riguardano i servizi comunali rivolti alla collettività tipo l’illuminazione comunale e la manutenzione stradale. «Abbiamo confermato le aliquote con le relative esenzioni – continua l’assessore -. Con l’imposta di soggiorno che va da 50 centesimi ad 1 euro secondo la struttura e che, preciso, non va a colpire i cittadini di Sommacampagna prevediamo di introitare 23mila euro poiché si applicherà con decorrenza primo luglio. A regime dovrebbe attestarsi sui 50mila facendo riferimento agli 80mila pernottamenti dell’anno scorso». Le voci più significative delle entrate tributarie

Nicola Trivellati

sono Imu con 1.579.000 euro, Tasi 550.000, addizionale Ifrpef. 1.450.000, imposta comunale sulla pubblicità 233.500 e addizionale d’imbarco 62.000 euro «che rappresenta l’acconto riconosciutoci dal

ministero e che sarebbe d’importo ben più consistente se le compagnie versassero quanto accantonato e dovuto – spiega Trivellati -. Lo Stato ci dà la possibilità di utilizzare fino al 75% degli oneri d’urbanizzazione per finanziare la spesa corrente. Abbiamo messo a bilancio 300mila euro pari al 43% del totale di 690mila d’oneri. Da rilevare però il continuo taglio dei trasferimenti non ufficiali. Calcolato su basi reali e concrete abbiamo stimato 315mila euro in meno». La spesa corrente è stata preventivata in 10,060 milioni di euro assorbita per il 20,5% dalle funzioni generali d’amministrazione e controllo, dove c’è la voce del personale, il 12,8% dalle funzioni d’istruzione pubblica e con pari percentuale dai servizi sociali. «Le voci di maggior impatto sul bilancio sono i contributi alle scuole materne paritarie che manterremo fino alla fine dell’anno e su cui dovremo aprire qualche riflessione

considerato che siamo il comune che da i più alti contributi che si aggirano sui 1.200 euro a bambino contro una media provinciale di 600. Per la scuola da segnalare l’alta incidenza sia dei trasporti con poco meno di 180.000 euro a carico del comune, sia delle mense con uno sbilancio di 58.500 euro tra entrate e uscite dovuto principalmente allo scodellamento che una volta era assicurato dai bidelli. Ci

troviamo con una situazione sana – sintetizza l’assessore Nicola Trivellati – ma con possibilità d’intervento che sono notevolmente ridotte in confronto agli anni precedenti. E’ pertanto necessario proseguire con ulteriori manovre di bilancio volte a razionalizzare la spesa e comunque sarà sempre più necessario selezionare con cura gli obiettivi prefissati». Claudio Gasparini


CRONACHE di Sommacampagna

L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

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TREDICESIMA EDIZIONE. L’assessore Isabel Granados: «Una bella giornata»

SCUOLA ANTONIO SALIERI

“Torneo di s-cianco” L’applauso di Caselle

La rassegna è conclusa

Servizi di

Claudio Gasparini Il corteo, capeggiato dal corpo bandistico di Sommacampagna con a seguito i giocatori e gli amministratori comunali, è partito dal sagrato della chiesa di Caselle per raggiungere il campo di gioco, allestito sin dal primo mattino di domenica 19 aprile dall’Associazione Giochi Antichi di Verona per consentire lo svolgimento delle partite. E’ iniziata così la tappa in provincia del 13° torneo di scianco organizzato dal Comune in collaborazione con l’A.G.A. e sponsor locali. Dopo la benedizione del sacerdote, fuoco alle polveri. Le sei squadre partecipanti si sono confrontate in 13 partite: vincitrice la compagine di Caselle. Per l’occasione è stato organizzato un angolo per consentire a tutti, bambini, ragazzi e adulti di cimentarsi con que-

sto gioco la cui origine si perde nella notte dei tempi. La giornata di gioco e delle manifestazioni organizzate a latere è proseguita fino alle 18.00, con un continuo andirivieni di pubblico. Grazie ad Elephantosbooks di Caselle è stata allestita, vici-

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: CASELLE - Bar alla Chiesa, Market Petaio SOMMACAMPAGNA - Municipio, Funghi Merlini, Panificio F.lli Falchetti, Parrucchiere, Farmacia Comunale, ASL Guardia Medica, Circolo Ricreativo Anziani, Farmacia Donato CUSTOZA - Centro Sociale SONA - Municipio, Farmacia Comunale LUGAGNANO - Unicredit, Centro Vesalius PALAZZOLO - Spaccio Manzati, Panificio Tacconi S.GIORGIO IN SALICE - Alim. Panificio Oliosi, Perbacco Caffe

no al campo, la dimostrazione di giochi da tavolo che ha coinvolto molti avventori incuriositi dall’idea. I volontari del Comitato Biblioteca hanno allietato i bambini con le favole della tradizione da loro stessi animate. Insomma un bilancio finale oltremodo buono per la comunità che ha apprezzato la giornata piacevole ed alternativa all’insegna dello sport, per rivedere o conoscere un gioco antico della tradizione veronese, per vivere un momento aggregativo dove grandi e piccini si sono potuti divertire assieme. Promotrice convinta dell’iniziativa l’assessore alla cultura Isabel Granados. «Ringrazio in primis l’Associazione Giochi Antichi di Verona che ci ha coinvolto nel progetto e tutti coloro che hanno contribuito in maniera importante alla riuscita della manifestazione. Gianluca Andreis del ristorante pizzeria Il cavolo a

Merenda di Caselle che ha fornito il ristoro e il pranzo a tutti i giocatori, Eligio Bonomo della cantina Monte del Fra di Sommacampagna che, oltre alla degustazione a pranzo, è intervenuto alle premiazioni finali omaggiando tutti i contendenti dello speciale Vino Scianco della sua linea dedicata ai giochi antichi, la libreria Elephantsbooks di Caselle ed il Comitato della Biblioteca. Un ringraziamento alla famiglia Bertaso confinante con l’area di gioco, resasi disponibile per aiutarci nella logistica. Sincera gratitudine agli operai che hanno allestito gli spazi, alla polizia locale che si è occupata della viabilità, all'instancabile e preziosa collaboratrice dell’ufficio cultura Ombretta Deboni. E’ stata una bella giornata grazie a tutti. Le cose riescono al meglio se riusciamo a mettere in campo preziose sinergie come in quest’occasione».

Con il “Ciclo dell’Essere nascita, vita, morte” si è conclusa la serie di rappresentazioni proposte dalla scuola “Antonio Salieri” costituita 33 anni fa a Caselle di Sommacampagna dalla fondatrice Mirella Urbani assieme ad un gruppo di volontari che hanno sempre lavorato per la promozione della musica, del teatro e dell’arte in generale. Buono l’afflusso del pubblico e soprattutto gran gradimento da parte di chi ha assistito ai tre concerti. «Abbiamo proposto cose originali – rileva la presidente Giovanna Billeci. Il quintetto con l’arpa e la voce di un mezzo soprano è stato molto d’impatto, così come il concerto dei percussionisti del conservatorio di Mantova, tutti giovani molto bravi che hanno dato una grande sferzata d’energia al pubblico in sala. Per finire con Jenny Borgatti al pianoforte ed Enrico Bentivoglio al saxofono che hanno proposto brani di Chopin, Rachmaninov, Fauré, Debussy, Piazzola. Sono due artisti veronesi molto importanti, dotati di grand’esperienza internazionale, che hanno accompagnato ed inciso con i migliori gruppi o solisti nel mondo. Un concerto originale perché mettere assieme questi due strumenti interpretando musica classica, modern classic e soft jazz non è di tutti i giorni». Quella appena conclusasi è la quarta edizione della rassegna proposta dall’importante realtà del territorio. «Quest’anno – evidenzia la presidente – è stata una mini rassegna a causa delle difficoltà economiche che non ci hanno consentito di fare di più. Abbiamo tuttavia voluto mantenere un certo livello di proposta che è stata apprezzata. Negli ultimi

Giovanna Billeci

anni lo spettacolo ha subito dei tagli vergognosi da parte dello Stato. L’arte, dal melodramma al teatro ai concerti, che dovrebbero essere, il nostro pane quotidiano dispone di sempre meno risorse. Con la crisi è corretto fare dei sacrifici ed è giusto pensare prima alle tante persone che non arrivano alla fine del mese costrette a rivolgersi alla caritas o chiedere sussidi ai comuni. Non dobbiamo però mai dimenticarci del cibo per la mente, di cui abbiamo bisogno. E’ per me importante lanciare un messaggio anche all’imprenditoria affinché sostenga, pur in periodi difficili, la cultura da dove nasce e cresce il futuro dei giovani». La scuola Salieri attiva in autunno i corsi di musica e di teatro. «Quest’anno – conclude Billeci – abbiamo in programma una rassegna teatrale che offrirà l’occasione di venire a teatro sia ai bambini sia agli adulti cui saranno dedicati cinque e tre incontri rispettivamente». Per il fine anno? «E’ tutto in divenire, chissà!».

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Il trattato di libero scambio tra Stati Uniti d’America ed Unione Europea è stato illustrato nell’interessante convegno proposto il tredici aprile dello scorso mese in sala consigliare del comune alla presenza di un numeroso pubblico. Relatore d’eccezione il prof. Riccardo Petrella, moderatori Gloria Adami del Comitato per la Mondialità e Stefania Migliori presidente del Comitato Biblioteca. Con il patrocinio del Comune di Sommacampagna, l’evento è stato organizzato con la collaborazione della libreria Castioni di Lugagnano, il Gruppo Acquisto Solidale e l’Università del Bene Comune di Sezano. Il relatore ha illustrato il contenuto di massima del trattato ancora in corso di stesura, approfondendone i principi generali e le criticità legate alla degiurisdizionalizzazione dei rapporti tra stati e stakeholder in materia alimentare, ambientale e politiche del lavoro. Il prof. Petrella ha posto l’accento sull’importanza di formare ed informare i cittadini quali destinatari delle conseguenze di queste iniziative politiche, attraverso simili iniziative che servono per valutare l’impatto sociale ed economico delle stesse.


L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Sommacampagna

GLI APPUNTAMENTI. Serate di buona cucina proposte nel mese di aprile

Custoza e asparagi Sette degustazioni Con lo slogan “Il Custoza sposa l’asparago di Verona” sono state proposte nel mese d’aprile sette serate speciali nei sette ristoranti dell’Associazione Ristoratori del Custoza proposti dai rispettivi cuochi con gran maestria e fantasia. Si è partiti con il Ristorante Tamburino Sardo il cui titolare e past presidente dell’associazione Franco Predomo ha rilevato «la gran soddisfazione nel partecipare con prodotti del territorio, in questo caso l’asparago, che ben si sposa con il nostro Custoza». Sette eventi ben riusciti e soprattutto partecipati da vari degustatori dei due eccellenti prodotti. Le serate sono proseguite con i ristoranti Cavolo a Merenda, l’Antico Ristoro, il Picoverde, LocandaVecchia Custoza, Villa Vento per terminare con l’Osteria Monte Molin. «L’asparago è il germoglio di primavera – ha rilevato Emidio Bedendo, presidente del consorzio valorizzazione asparago di Verona - la cui produzione inizia, sotto tunnel, da metà marzo, per arrivare fino a fine maggio. E’ una piantagione non facile da portare avanti perché delicata, lavora sotto terreno, ed è difficile capire quando ha dei problemi. Serve tutta l’esperienza di noi produttori». Una cinquantina nella nostra provincia che, con una produzione di duemila tonnellate su

Luca Pezzini

trecento ettari, la pone al terzo posto nella graduatoria nazionale dell’asparago bianco. «Non è poco ma nemmeno sufficiente a coprire la richiesta del territorio veronese che serviamo con un prodotto fresco, come va consumato l’asparago – continua Bedendo. Siamo in grado di rifornire i ristoranti durante la gior-

nata del prodotto che, raccolto di mattino, può essere proposto la sera stessa». Iniziativa meravigliosa per il vice sindaco Giandomenico Allegri «il lavorare assieme paga. Si è visto con il broccoletto di Custoza, in queste sere è stato proposto l’asparago. Sono convinto che sia un modo per seminare, un’iniziativa che ha portato la gente a conoscere il territorio di Custoza, di Sommacampagna, il nostro vino ed un prodotto eccellente come l’asparago». Per Claudio Valente, presidente della federazione provinciale coldiretti Verona «questo tour nelle terre del Custoza con i ristoratori è stata molto importante perché si è avuta la possibilità di avvicinare centinaia di persone attraverso la degustazione di un prodotto fresco e d’alta qualità come l’asparago di Verona in abbinamento con il Custoza». Luca Pezzini di Villa Vento, presidente dell’Associazione Ristoratori, pone l’accento come l’idea sia «nata tra noi soci ristoratori per promuovere il nostro Custoza con prodotti del territorio, che in questo periodo è stato l’asparago. Due prodotti d’eccellenza presentati dai nostri cuochi in differenti modi nei ristoranti durante tutto il mese d’aprile. Abbiamo in cantiere altre novità con altrettanti abbinamenti interessanti».

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LA MARCIA / CAMMINACUSTOZA E’ stata una giornata piacevole quella del primo maggio scorso per i partecipanti al “Camminacustoza”, la marcia partita dal piazzale della chiesa per snodarsi lungo un sentiero naturale tra campi coltivati, boschetti e tanti vigneti tipici della zona famosa per l’omonimo e rinomato vino bianco. Un percorso salutare adatto a grandi e piccini, tanti i presenti con le rispettive famiglie, in luoghi ricchi di storia e testimonianze delle battaglie d’indipendenza dell’ottocento. E’ stata la venticinquesima edizione organizzata dalla Pro Loco Custoza con il patrocinio del servizio ecologia del comune di Sommacampagna. A fine percorso molti camminatori hanno partecipato alla “pastasciuttata” con ottimo ragù, magistralmente cucinato dai cuochi, servito ai commensali dai volontari della Pro Loco il cui presidente cav. Elio Franchini ne ha rilevato gli scopi «promuovere il territorio, con la ristorazione ed i produttori dei prodotti tipici tra cui l’apprezzato bianco, il Custoza, e favorire occasioni d’incontro e di socializzazione come quello odierno». Il gruppo di Verona Profondo Rubino ha intonato canzoni piacevoli ed invitanti al ballo. A fine pranzo Raimondo in arte Remi ha intrattenuto grandi e piccini con le sue magie molto applaudite. Altoatesino d’origini, vive a Garda da anni e ha fatto della magia il suo mestiere esibendosi d’estate in diversi alberghi davanti ad un pubblico internazionale. «La passione è nata sin da piccolo – spiega Remi – e mi è stata trasmessa dal nonno che mi ha insegnato i primi trucchi che ho portato con me, elaborandoli, attraverso uno studio continuo, per proporre le cose in maniera sempre diversa, che si adatti ai tempi di un mondo che va avanti e che la magia deve seguire».

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L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

CRONACHE di Villafranca

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APPUNTAMENTI. L’obiettivo? Coadiuvare l’inserimento di disoccupati e non occupati

Corsi formativi e professionali Servizi di

Claudio Gasparini E’ iniziato il ciclo d’incontri formativi che hanno l’intento di coadiuvare l’inserimento professionale di disoccupati e non occupati d’ogni età, tramite lo sviluppo di competenze ed attitudini trasversali, fondamentali per entrare nel mondo del lavoro. La serie d’incontri è stata organizzata dall’assessorato alle politiche giovanili in collaborazione con gli assessorati alle politiche sociali e alle politiche economiche e del lavoro del comune. «Non è previsto un limite d’età – precisa, l’asses-

sore alle politiche giovanili Riccardo Sacconi – per dar modo a tutti di informarsi attraverso questi incontri. Ne avevamo fatto due in febbraio rivolti ai giovani ed abbiamo riscontrato l’interesse anche di un pubblico più adulto che non ci sembrava giusto precludere. Può essere, infatti, utile a chiunque. Il nostro intento è aiutare il maggior numero di persone possibile soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo in cui la crisi occupazionale ha raggiunto livelli altissimi. E’ compito dell’amministrazione sostenere e promuovere iniziative

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: VILLAFRANCA - Municipio, Lavanderia Launtry, Circolo Auser, Banca piazza 4 Novembre , Banca Popolare, - Bar Via Ospedale - Biblioteca ALPO - Don Marco ROSEGAFERRO - Barcollo QUADERNI - Poste DOSSOBUONO - Eurospin, Sede Auser, Distr. Agip, Studio dentistico don Bosco

che permettano ai cittadini, giovani e meno giovani, di diventare la loro migliore risorsa per un’efficace riuscita nel mondo del lavoro». Gli incontri che si terranno il giovedì nella sala polifunzionale della biblioteca comunale dalle diciotto alle venti vertono su diversi argomenti. “L’intelligenza emotiva: come avere una marcia in più” è in calendario per il 28 maggio, seguirà il 4 giugno “Soft Skill: pensiero creativo, networking, team working, leadership, decisioni efficaci”. Si proseguirà con “Parlare efficacemente in pubblico” l’11 giugno, per proseguire il 18 con “Nuove professioni digitali e startup innovative”. L’ultimo incontro è previsto per il 25 giugno con la “Conversazione con un testimonial: l’esperienza nella ricerca e nella creazione del proprio lavoro dalla voce di chi è riuscito a costruirsi una carriera partendo da zero”. La proiezione del film di Massimo Venier del duemila nove “Generazione mille euro” con tutta probabilità sarà effettuata al termine degli incontri, in data da definire, presso l’au-

Riccardo Sacconi

ditorium comunale. Uno spaccato di realtà che riesce a descrivere con cruda efficacia la quotidianità delle giovani e meno giovani generazioni dell’Italia d’oggi, alle prese con un lavoro che non si trova, o si trova scendendo a compromessi con le proprie aspirazioni, con lo stipendio o quant’altro. L’importante è che alla fine del mese si riesca a portare a casa almeno mille euro, l’indispensabile per vivere, pagarsi una stanza in affitto e due pasti al giorno. Questa la trama della pellicola di Venier uscita sei anni or sono.

HOTEL EXPO / START UP “La nuova PA. Digitalizzazione e Smart Cities, Efficienza e Vantaggi condivisi”. Questo il titolo della due giorni di tavola rotonda proposta all’Hotel Expo di Villafranca per selezionare le tre start up vincenti, tra le 14 che hanno elaborato i loro progetti, organizzata dalla società veronese E-global Service S.p.A., che fa capo al gruppo Vittoria presieduta dall’imprenditore villafranchese Gaetano Zoccatelli, in collaborazione con Mind the Bridge Foundation di San Francisco sotto l’egida di Startup Europe Patnership. Le start up sono state selezionate fra centinaia di progetti pervenuti nell’ambito della “Call for Projects”lanciata nel dicembre scorso dalla società stessa.. Comuni-chiamo, OpenMOve e Koinè sono state le vincitrici e sui loro progetti la E-globalservice (EGS) sta avviando nuove trattative di partnership per migliorare attività e processi della pub-

bliche amministrazioni aderenti al Cev (Consorzio Energia Veneto), 1.170 aderenti dei quali milletrenta comuni. Per il presidente Gaetano Zoccatelli «molto positiva l’esperienza del Boot Camp, un modello da replicare il prossimo anno. Per la prima volta il focus è stata la pubblica amministrazione e le sue emergenze organizzative, strutturali e digitali, che per noi sono sfide e non solo problemi che ingessano il sistema. Le tra start up scelte hanno la potenzialità di contribuire in modo efficace al processo di modernizzazione che si rifletterà positivamente anche nel rapporto Pa/Impresa e PA/Cittadini». E-globaservice è società specializzata nella gestione di servizi in outsourcing per le società pubbliche, private ed enti. Obiettivo principale creare opportunità e vantaggi per i partner, tutelarne l’interesse e generare risparmio economico.

LA MANIFESTAZIONE / VILLAFRANCA IN FIORE Un’onda di fiori dai mille colori si è riversata in centro dal ventiquattro al ventisei aprile scorso in occasione della seconda edizione della manifestazione “Villafranca in Fiore”. L’assessore alla promozione turistica e manifestazioni Gianni Faccioli rileva un bilancio buono. «L’iniziativa è andata molto bene sia in termini di partecipazione d’espositori e di pubblico che di collaborazione da parte dei negozianti, aiutati anche dal tempo atmosferico». Il format consolidato in altre città del nord dell’Italia, è stato proposto dalla S.G.P. di Carpi società che da oltre vent’anni organizza fiere e manifestazioni in particolare floro vivaistiche. «Siamo stati invitati dall’amministrazione comunale ad organizzare una manifestazione qual è poi diventata Villafranca in Fiore – evidenzia Paolo Storchi uno dei due soci dell’azienda promotrice - di cui siamo alla seconda edizione. Crediamo molto in Villafranca un comune popoloso per dimensione e riteniamo che, grazie anche alla sua posizione geografica, abbia tutte le caratteristiche per vedere crescere quest’evento. Collaboriamo con diverse amministrazioni comunali e con quella villafranchese abbiamo trovato un ottimo rapporto e gran collaborazione». Una cinquantina, gli espositori di cui trenta floricoltori provenienti da tutte le parti d’Italia con una merceologia varia e variegata. Un trionfo di colori e di profumi grazie anche agli aromi delle erbe officinali.


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CRONACHE di Povegliano

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SICUREZZA. L’obiettivo è incrementare la prevenzione in particolare su furti e atti vandalici

La vigilanza è potenziata Servizi di

Claudio Gasparini Il comune di Povegliano Veronese, confermando anche per quest’anno la collaborazione con i “Rangers”, società del gruppo Battistolli, incrementa i servizi di vigilanza e sicurezza alla popolazione. L’obiettivo è potenziare il controllo del territorio per la prevenzione in particolare dei furti in appartamenti e degli atti vandalici. L’istituto metterà a disposizione un’auto pattuglia, dotata di faro e con equipaggio composto di due guardie giurate armate e collegate via radio con le forze dell’ordine. Le guardie giurate svolgeranno anche compiti d’osservazione finalizzati a raccogliere informazioni che possano essere utili alla forza di polizia locale e non solo, per la

prevenzione e la repressione dei reati, segnalando quanto d’anomalo riscontrato durante il servizio. «Saremo impegnati sul territorio comunale per diverse ore settimanali, soprattutto notturne – commenta il tenente Carlo Stregapede, responsabile Rangers del progetto sicurezza sviluppato nella zona. Gli

orari varieranno continuamente per non dare punti di riferimento ad eventuali malintenzionati». Si tratterà di un vero e proprio servizio integrato con la pattuglia operativa in zona cui i cittadini potranno segnalare ogni possibile episodio potenzialmente criminoso, per il seguito di loro competenza.

L’AREA PROTETTA

L’Oasi della Bora

«E’ dovere di primo cittadino venire incontro ai bisogni della popolazione ed in questo momento una delle priorità è la richiesta di sicurezza - dichiara il sindaco Anna Maria Bigon -. L’investimento nella collaborazione con la vigilanza privata dei Rangers ed il piano di rinnovamento completo dell’illuminazione pubblica sono le risposte che intendiamo dare in questa direzione. Da sola Povegliano non può certo risolvere il problema, ma abbiamo deciso di cominciare con il dare delle risposte».

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Lavori alla scuola elementare È ormai acquisito che la spesa complessiva per la costruzione della nuova ala della scuola elementare di Povegliano e la ristrutturazione di palestra e scuole vecchie è di 4.000.000 €. I lavori di messa a norma antisismica sono senz’altro necessari perché la maggioranza ha deciso di tenere in piedi strutture vecchie non rispondenti ai nuovi standard di sicurezza e scolastici e che proprio per questo assorbiranno sempre più costi di manutenzione ordinaria e straordinaria bloccando, di fatto, il bilancio comunale per i prossimi decenni. Noi da sempre avremmo voluto investire nella costruzione di nuove scuole per avere, da ora ai prossimi cento anni, edifici sicuri, funzionali all’attività scolastica e situati in luogo altrettanto sicuro così da risolvere in radice il traffico veicolare alle porte del paese e mettere in sicurezza l’accesso alle scuole. Comunque, ormai la scelta, per noi sbagliata, è fatta e, purtroppo, ne stiamo già pagando le conseguenze. Non resta che chiederci, invece, perché non attendere la fine delle scuole per dare inizio a questi lavori? Perché mettere a disagio tutti gli studenti e gli insegnanti quando sarebbe bastato un paio di mesi per lavorare in tranquillità e sicurezza? Qual è il vero obiettivo di tanta fretta? Lega Nord La Svolta Gruppo di Centro Lucio Buzzi Pietro Guadagnini Daniele Marcazzan Marina Guadagnini

LA GRANDE GUERRA / IL RICORDO DEI CADUTI Sorge su un’area di proprietà del “Consorzio per la depurazione delle acque tra i comuni di Villafranca di Verona e di Povegliano Veronese” ed è gestita e tutelata dai volontari del WWF SudOvest Veronese. L’Oasi della Bora, che compie quest’anno 23 anni, sarà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, domenica 24 maggio dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Sono previste visite guidate durante le quali si potranno conoscere gli aspetti caratteristici di quest’area protetta e partecipare a laboratori di costruzione di nidi artificiali.

Ernesto 333.6785798, Luigi 340.4159117, Riccardo 045.6301856 e Giorgio 045.6350437, sono disponibili per maggiori informazioni. Il programma s’inserisce nella Festa dell’Oasi, organizzata in tale data dal WWF Italia, nate per difendere le biodiversità, un patrimonio unico di colori, profumi e suoni della natura e risposta alla distruzione ed al degrado degli habitat nel nostro Paese. L’Oasi della Bora che si colloca nel territorio di Povegliano è ampia 16.000 mq. E’ delimitata dalla Fossa Bora che trae origine da

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

POVEGLIANO - Municipio - Gruppo Alpini - distr. IES MOZZECANE - Municipio - Giornali S.ZENO DI MOZZECANE - Edicola Tabacchi

tre piccole risorgive presenti all’interno della stessa e dal fiume Tione dei Monti. Su questo terreno pianeggiante e d’origine alluvionale i volontari dell’associazione WWF SudOvest di Povegliano Veronese e di Villafranca di Verona, hanno ripristinato dal gennaio 1992, a seguito di convenzione con l’ente pubblico proprietario, un ambiente simile a quello della pianura veronese prima che cominciasse il suo sfruttamento agricolo. All’interno si possono osservare gran parte degli alberi propri dell’antica foresta che ricopriva la pianura, dalla farnia all’olmo, l’acero, il frassino, l’ontano, il tiglio unitamente ad arbusti come il nocciolo, il biancospino, il prugnolo, il viburno tanto per citarne alcuni. Vi è un piccolo stagno ricco di vegetazione acquatica indispensabile per la riproduzione d’insetti ed anfibi. Trovano rifugio nell’Oasi numerosi animali selvatici.

Con l’occasione dei 100 anni dall’entrata dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale, l’amministrazione comunale di Povegliano Veronese, unitamente alla Pro Loco e ad altri gruppi e associazioni, ha programmato una serie d’eventi in ricordo dei soldati di Povegliano morti e dispersi. S’inizierà con il libro degli autori Silvano Lugoboni, Matilde Bresciani, Massimo Beccati e Dario Graziani “Soldati e Caduti di Povegliano Veronese nella Grande Guerra 1915-1918. Ai giovani resta il compito di ricordare, difendere e conservare la pace”: La pubblicazione di 200 pagine a cura della locale Associazione “Gruppo Giovani” sarà presentata sabato 23 maggio alle 17.00 al circolo sociale “La Madonnina” in via Rosselli. L’evento, patrocinato dal Comune, è stato programmato in collaborazione con la Pro Loco, Fidas e la sezione cultura del circolo sopra citato. Il progetto intende far emergere il contributo dato dai “Poveglianesi” alla Patria che si stima in 400 – 500 giovani nelle 26 classi chiamate alle armi, dai nati nel 1874 a quelli del 1900. Molti non fecero ritorno alle loro case. Il circolo fotografico di Povegliano ha in programma “24.5.1915 scoppia la 1^ guerra mondiale, 24.5.2015 facciamo esplodere la pace” , pubblicazione fotografica con foto inedite della Grande Guerra. La banda Santa Cecilia sta preparando, con la collaborazione di varie associazioni combattentistiche locali, l’intervento “La Grande Guerra” realizzato su musiche di un autore italiano composte per rivisitare il tema, con inserimento di recitazione di lettere spedite dal fronte alle famiglie. “Tra i due fronti” è lo spettacolo teatrale all’aperto in calendario per il 6 giugno alle 21.00 nel parco della settecentesca Villa Balladoro. Saranno simbolicamente allestiti due “fronti” con oggetti relativi alla guerra di trincea. L’evento è a cura dell’associazione teatrale “LaPocostabile” d’Avesa con regia di Mario Peretti e movimenti scenici del gruppo storico 6° reggimento alpini, battaglione “Verona” e Associazione Nazionale Alpini, sezione di Verona.


SPORT

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HANDBIKE. Pantaleo conquista la ventesima edizione con il tempo di 28 minuti e 44 secondi

“Trofeo Tommasi”: il vincitore è Sette

Pantaleo Sette col tempo di 28 minuti 44 secondi e 39 decimi, ha vinto la 20ma edizione del trofeo “Massimo Tommasi” di handbike, organizzato dal Gsc Giambenini, davanti a Roberto Brigo e all’altoatesino Roland Ruepp. Atleti da tutta Italia, nel giro di due decenni, hanno fatto diventare la manifestazione un appuntamento classico a livello nazionale. E, parallelamente all’aspetto sportivo, si è sviluppato anche il tema della prevenzione nei confronti degli incidenti stradali e si è consolidato il rapporto con le scuole, dove gli atleti disabili del Gsc Giambenini incontrano, durante l’anno, i

ragazzi per portare le loro testimonianze ed esperienze di vita. Spiega il presidente Pier Giorgio Giambenini: “L’impegno nelle scuole si è sempre più esteso e porta ai ragazzi un messaggio di attenzione e prudenza sulle strade e nella vita, ma anche sollecita un approccio senza pregiudizi nei confronti della disabilità”. Il Trofeo Tommasi è un evento voluto da Ezio e Luciana per ricordare il loro figlio, morto a vent’anni in un incidente, perché da questo dolore potesse nasce un insegnamento per i giovani. Gli incontri nelle scuole vengono animati dal professor Giuseppe Degani, dall’ex provvedi-

tore Giovanni Pontara, da Marina Perlato, Andrea Conti, Graziano Buffo. Questo lavoro capillare si è concretizzato in una serie di elaborati scritti e grafici sul tema dell’handbike che sono stati raccolti ed esaminati dalla giuria. Precisa il professor Degani: “Tutti i lavori avevano un messaggio forte: la prova che le testimonianze degli atleti hanno lasciato un segno profondo”. Hanno partecipato gli istituti superiori di San Floriano e San Pietro in Cariano, l’Itc Einaudi di Verona. Gli allievi del liceo artistico di Verona hanno disegnato il nuovo logo della manifestazione. Massiccia la presenza

delle scuole medie della Valpolicella, della Lessinia, di Cerro veronese e di Zevio presenti sul circuito con circa 700 allievi. Ecco gli allievi premiati al concorso del 20° trofeo “Massimo Tommasi” per gli elaborati, disegni, racconti, riflessioni su handbike, sport e prevenzione: Soardi Aurora e Gaia Quarella (liceo Levi San Florian; Francesco Moratti (Agrario San Floriano); Anna Fornaser e Lonardi Rachele (Itc Calabrese di San Pietro); Maria Chiara Bertoldo e Bussola Lucia (Medie Pescantina); Michele Gasparini e Giuditta Palmerston (Medie Fumane); Laiti Matilde, Emi Bellipani Nicole Condello (Medie Negrar); Falzi Gianmarco (Erbezzo); Nicoleta Besleada e Isadora Dos Santos (Medie Parona); Davide Beduzzi (Medie San Pietro Incariano); Sara Zancarli, Beatrice Pettinato, Anna Rubele (Medie Cerro Veronese); Giulia Zusi e Sofia Ciarpaglini (Medie di Zevio); Chiara Facchinetti (Istituto Einaudi, superiori); Francesco Battistella, Sirio Bernardi, Francesca Burato, Stefania Menegollo (Liceo artistico Boccioni). Alla fine della corsa, la festa organizzata da Claudio Guardini, il factotum storico di questa manifestazione, con i volontari e le volontarie della Fidas di Pedemonte. Lino Cattabianchi

CALCIO. Pol. San Lorenzo e Pescantina, la sfida tra le vecchie glorie finisce 2-2 Pareggio 2 a 2 con reti di Francesco Cavazza e Francesco Girelli per la Polisportiva San Lorenzo e di Stefano Carigi e Stefano Quarella per l’A.C. Pescantina nella gara della rimpatriata di vecchie glorie al campo sportivo comunale di via Monti Lessini, organizzata da “Sei di Pescantina”. All’appello hanno risposto molti atleti che non si sono risparmiati nei due tempi da 20 minuti, arbitrati da Giovanni Zocca e seguiti dalla lotteria dei rigori. Ma anche qui, grazie ai portieri Gabriele Fontana e Stefano Pasquali, ancora perfettamente in posizione, i cinque tiri non hanno decretato il vincitore: tre a tre. Nonostante la pioggia, molti gli appassionati, gli ex atleti, dirigenti e accompagnatori a bordo campo per la partita, iniziata con l’Inno d’Italia. Il più anziano e festeggiato, Rino Sartori, che aveva partecipato come giocatore al derby fra Ausonia e Pescantina nel 1955 nella formazione capitanata dall’indimenticabile Beppino Borghetti. Finale con risottata e frizzantino.

PARCO TERMALE VILLA DEI CEDRI/HELLAS VERONA Mercoledì 8 Aprile 2015, Villa dei Cedri Colà di Lazise Grande giornata per il Parco Termale del Garda di Villa dei Cedri che ha ospitato il primo Sponsor Day Hellas Verona ( non era mai stato fatto). HELLAS VERONA Tra le varie personalità presenti : Maurizio Setti, Presidente dell’Hellas Verona Giovanni Gardini, Vice Direttore Generale Andrea Mandorlini, allenatore Hellas Verona Sandro Mazzola, Team Manager Enrico Nicolini, collaboratore tecnico Staff commerciale e marketing SPONSOR presenti più di 50, tra le principali: Franklin Marshall Nike Leaderform Agsm Manila Grace Sec Ponteggi Sartori Vini

BUSSOLENGO

Pista di atletica Primo collaudo

Primo raduno di atleti azzurri per il collaudo della nuova pista degli impianti sportivi “Carlo Adami” di Bussolengo. «Il nuovo manto – sottolinea il tecnico del mezzofondo italiano, Gianni Ghidini - è il risultato di una fusione di gomme speciali, ad alta performance ed elasticità, denominato Polytan. I lavori sono terminati verso la fine di marzo e nei prossimi mesi sarà completata l’installazione delle attrezzature per le varie specialità dell’atletica. Grazie all’interessamento della amministrazione comunale possiamo ora finalmente disporre di un impianto in grado di ospitare allenamenti e gare di livello internazionale». A questo raduno hanno partecipato 16 mezzofondisti che rappresentano il futuro dell’atletica italiana. Tra questi il campione europeo di cross Yeman Crippa; i vice campioni europei Samuele Dini, Lukas Riffeser; la finalista ai mondiali juniores Anna Stefani. Presenti anche diversi campioni italiani assoluti e di categoria, oltre a Mohad Abdikadar, medaglia d’argento ai giochi del Mediterraneo. Coordinatore tecnico di questo raduno Gianni Ghidini, responsabile del mezzofondo azzurro Under 23, e con lui Faouzi Lahbi e Massimo Pegoretti. «La nuova pista –continua Ghidini - ha già cominciato ad essere un punto di riferimento per molti atleti della provincia di Verona, in quanto offre una grande elasticità e un notevole comfort che è in grado di prevenire possibili infortuni muscolari ed articolari. Questa caratteristica costituisce una sicurezza in più per gli atleti che possono così concentrarsi solo sullo sviluppo della loro performance, senza avere timori di infortuni. Una volta ultimate le pratiche di collaudo e omologazione della pista, l’Atletica insieme di Bussolengo sarà in grado di organizzare manifestazioni di alto livello». Conclude l’assessore ai lavori pubblici Gilberto Pozzani che ha seguito i lavori della nuova pista: «Oggi, finalmente abbiamo la pista di atletica più bella e più moderna della regione del Veneto, situata in un contesto di cittadella dello sport, unica nel suo genere. Possiamo dire che consegniamo a Bussolengo una realtà che diventerà senz’altro punto di riferimento nazionale per l’atletica. Abbiamo trovato una ditta, la Polytan, che coi suoi professionisti ci ha dato veramente un impianto al top della categoria».

Oltre agli sponsor ha partecipato anche la Gazzetta dello Sport: Nicola Cecere, giornalista inviato della Gazzetta dello Sport ha presentato in anteprima, proprio allo sponsor day, il libro “Uno storico scudetto” di cui lui è uno degli autori. Ad ospitare l’evento Il Parco Termale del Garda di Villa dei Cedri, rappresentato dall’Amministratore Delegato Anna Lisa Nalin. Villa dei Cedri ha sviluppato, in collaborazione con il Centro Bernstein di Verona, programmi in grado di esaltare le qualità terapeutiche dell’acqua termale e dei minerali in essa contenuti per le attività motorie e le sedute di defaticamento per gli sportivi, in particolare l’Hellas Verona – ed altre realtà sportive – che hanno scelto il Parco Termale del Garda per i calciatori gialloblù.



Sport, Villa Quaranta Park Hotel, oasi di benessere Villa Quaranta Park Hotel, storica Villa seicentesca nel cuore della Valpolicella a pochi passi da Verona e dal Lago di Garda, è un complesso dalle molteplici opportunità. Hotel con camere uniche, confortevoli e ricercate, struttura moderna per meeting e congressi, dimora storica per eventi speciali come matrimoni, cene di gala, degustazioni, corsi di cucina e shopping goloso, SPA con centro Termale di 2500 mq con Thermarium, Piscine Termali, Fitness e Centro Estetico per il relax ed il benessere di corpo e mente. Non ultimo il Centro Medico SPA Clinic. Di recente apertura, il Centro Medico segue e consiglia l’ospite per essere in salute attraverso l’Acqua e le molteplici discipline sempre in evoluzione. Il Centro Medico vanta un team di specialisti in Dermatologia, Fisiatria, Fisioterapia, Medicina Estetica, Nutrizionismo, Omeopatia, Osteopatia, Ossigeno Ozono Terapia e Psicologia. La disciplina che contraddistingue la SPA Clinic è l’Ossigeno Ozono Terapia. Un presidio terapeutico all’avanguardia che può affiancare la medicina tradizionale per la cura di patologie come ernia del disco, sindrome da affaticamento

cronico, cefalee vascolari, cellulite, insufficienze venose, ulcere trofiche, immunopatie, patologie addominali. Il Centro Medico offre una grande varietà di trattamenti e applicazioni con un macchinario di ultima generazione. Per informazioni e prenotazioni la segreteria del Centro Medico è aperta nei seguenti orari: Lunedì 9.30 - 12.30 Martedì 14.00 - 18.00 Mercoledì 14.00 - 19.00 Giovedì 14.00 - 19.00 Venerdì 9.30 - 14.30 Sabato 9.30 - 12.30 Per rimanere sempre aggiornati sulle novità e promozioni del Centro Medico seguiteci sulla pagina facebook dedicata: https://www.facebook.com/CentroMedicoSpaClinic CENTRO MEDICO SPA CLINIC | TERME DELLA VALPOLICELLA 37026 Ospedaletto di Pescantina • Verona • Italy T. 045 6767456 | segreteria@spaclinic.it Aut. Es. n° 0019846 del 18.12.2013


Salute&Benessere Centro Servizi odontoiatrici Montagna: dentatura fissa e sorriso smagliante L’innovativa tecnica dell’implantologia a carico immediato consente di avere una nuova dentatura fissa e ricominciare subito a sorridere alla vita. Nessun segno visibile, nessun gancio, no al palato della classica dentiera, niente di removibile, niente che riduca la perfezione di un sorriso smagliante. Il risultato è stabile e definitivo e il successo protesico è del 100%. Ad annunciarlo è lo staff del Centro Servizi odontoiatrici Montagna, che offre questa tecnica ad un prezzo competitivo rispetto alle tecniche tradizionali e con dilazioni di pagamento attraverso rate mensili ad interessi realmente a 0%. «Nessuno deve rinunciare a ritrovare un bel sorriso, nè la propria capacità masticatoria a causa di un costo difficile da affrontare – affermano presso il Centro di Sommacampagna -. Riuscire a mangiare qualsiasi tipo di cibo, ritrovando la forza dei propri denti, oltre all’estetica, è uno dei grandi risultati delle più moderne tecniche di implantologia che possiamo offrire. Il carico immediato è una tecnica che dà la possibilità al paziente di avere denti fissi già alla fine della seduta chirurgica di posizionamento degli impianti dentali. La riabilitazione di un’intera arcata dentaria attraverso il carico immediato può essere effettuata dopo l’inserimento di minimo di 4 impianti, solitamente da 4 a 8. Infatti per garantire che il lavoro abbia una durata di anni, noi Centro Servizi odontoiatrici Montagna, suggeriamo che vengano inseriti almeno 5 o 6 impianti. Una delle caratteristiche del nostro centro è l’assenza di dolore in tutti i diversi trattamenti effettuati e dopo l’intervento. Nel nostro studio – aggiungono - offriamo due possibilità riabilitative. La prima consente al paziente già Al termine dell’intervento di riceve una dentatura provvisoria che verrà sostituita con una definitiva già dopo 3/4 mesi. Altra possibilità, per contenere i costi per il paziente, è quella di effettuare una protesi fissa tipo provvisorio a lungo termine (anche anni) che verrà consegnata in 48-72 ore. Chiaramente occorre una seria valutazione dei nostri medici odontoiatri, che dovranno verificare la fattibilità e la modalità di intervento, attraverso una visita gratuita e con opportuni esami eseguibili subito presso la nostra sede». Presso il Centro Servizi odontoiatrici Montagna lavorano esclusivamente professionisti affermati nei diversi settori dell’odontoiatria che si sono specializzati con corsi di perfezionamento su queste e altre tecniche innovative, per garantire a tutti i pazienti un successo, senza controindicazioni. Centro Servizi Odontoiatrici Montagna - Via Leonardo da Vinci 1 - Sommacampagna . Tel. 045.515868

No al fumo? Ecco Ovale, la sigaretta elettronica State pensando di dire basta al fumo e ai danni mortali della sigaretta tradizionale? La soluzione può essere il passaggio all'elettronica. Oggi, finalmente, anche l'Istituto Superiore di Sanità riconosce quello che affermiamo da anni. Il primo studio clinico sull’e-cig, condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e dal Centro antifumo del San Giovanni Bosco di Torino, sperimenta l’efficacia dell’uso della sigaretta elettronica nella disassuefazione dall’abitudine al fumo misurando il dosaggio dei metaboliti della nicotina nei forti fumatori. Ridotto anche il fattore di rischio respiratorio. «Se state pensando di smettere di fumare, Ovale è quello che fa per voi – affermano dalla direzione di Ovale -. Siamo la prima azienda di sigarette elettroniche in Italia, attiva da quasi un decennio, abbiamo oltre 200 punti vendita. Siamo presenti in Europa, America, Asia. Sono anni che investiamo in ricerca e sviluppo, i nostri prodotti sono coperti da brevetto ed hanno tutti un design esclusivo. Vogliamo offrire ai nostri clienti i migliori prodotti e per questo i nostri liquidi sono stati analizzati da Università ed enti di ricerca che hanno accertato l'assenza di componenti nocivi. E tu che aspetti a dire basta al fumo da sigaretta? Vieni a trovarci in uno dei nostri punti vendita in tutta Italia, possiamo aiutarti a smettere con la costosa e pericolosa dipendenza da fumo». Ovale è presente con i suoi negozi in Veneto e nella provincia di Verona, a Bussolengo (via Betteloni 16), Villafranca di Verona (Via Nino Bixio 180), Legnago (Via Duomo, 28), San Giovanni Lupatoto (Via Federico Garofoli 10) e Verona (Piazza Cittadella(a dx nel Box sulla piazza 50 mt di fronte a Vitaldent). Dal futuro al presente, Ovale.


RUBRICHE

L’ALTRO GIORNALE Maggio 2015

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POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Si è appena conclusa a Castelrotto la tredicesima edizione del Concorso nazionale di Pittura “Visi e Colori della Valpolicella” e per strana coincidenza la nostra lettrice Anna Maria Ferrari aggiunge, all’arte visiva, quella poetica, decantando la stupenda valle che, illuminata durante la notte, brilla come una stella. Bruna Damoli ci invia invece l’appagante dono di un “Sorriso”, per chi lo fa e per chi lo riceve. Montresor (ci sembra di leggere) Simonetta ci invia una lettera di certo Albertini Adelino con la convinzione che non trattasi di poesia ma di commoventi pensieri dedicati alla madre dell’autore nel triste momento della sua dipartita. Accontentiamo Simonetta per questa volta ricordandole che il nostro spazio è aperto solo alla poesia o…pseudo tale. VALPOLICELLA Sei dolce Valpolicella quando è festa di primavera. Si prepara la torta col recioto, bevi un goto in compagnia e allegria.

SORRISO

LA MORTE DELLA MIA MAMMA

Rende felice il cuore.

Cara mamma…

Arricchisce chi lo riceve

Tu sei stata la creatura più grande della mia vita.

senza impoverire chi lo dona. Fra tanti vigneti, ulivi e bianchi fiori un tulle di veli nei ciliegi, chiesette solitarie con campane arrugginite ormai dimenticate. Scorrono lenti ruscelli e fontane di pietra rimaste nel tempo ricordano la vita di donne vissute con tanta fatica.

Non dura che un istante,

provato con la morte della mia giovanissima

ma il suo ricordo rimane a lungo. Nessuno è così ricco

messo al mondo cinque figli meravigliosi, che hai

né così povero

tanto amato. Faremo il possibile per il papà

da non poterlo donare.

paralizzato, ma non potremo mai sostituirti

dà sostegno nel lavoro

mamma. Dio, se lo merita, dalle il Paradiso, per l’amore, la carità e la pazienza che ha avuto per

ed è segno tangibile di amicizia.

suo marito e i suoi figli.

Un sorriso dona sollievo a chi è stanco, rinnova il coraggio nelle prove

Valpolicella con i colori, l’aurora e il tramonto , di notte illuminata sei ancora più bella sulle tue colline brilli come stella.

moglie. Tu sei un’altra cosa, eri e sei un Amore grande, non paragonabile a nessuno. Tu hai

da poterne fare a meno

Il sorriso crea gioia in famiglia, Ville maestose con i platani che coprono le persiane chiuse, parchi con statue dai venti mozzate e più restaurate.

Pensavo di non piangerti, dopo quello che avevo

e nella tristezza è medicina.

Adelino Albertini

E poi se incontri chi non te lo offre, sii generoso e porgigli il tuo: nessuno ha tanto bisogno di un sorriso come colui che non sa darlo.

Anna Maria Ferrari Inviato da Bruna Damoli

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey DURI SI DIVENTA (Get Hard) Commedia 100 minuti - U.S.A. 2015 (uscita 26 giugno) di Etan Cohen, con Will Ferrell, Kevin Hart, Alison Brie, Clifford Harris Jr., Dan Bakkedahi. Mariana Paola Vincente, Craig T. Nelson, Paul Ben-Victor. Una curiosità: La pellicola, della quale Will Ferrell è anche il produttore, è stata girata nella "folkloristica" città di New Orleans. Film spassosissimo, l'ideale per farsi due risate, con la "strana coppia" Will Ferrell Kevin Hart che arriva da noi sulla scia del grande successo di pubblico ottenuto oltreoceano. La trama: James King (Will Ferrell) è un broker milionario che lavora in un Istituto Bancario, specialista in Fondi d'Investimento, che viene inchiodato per frode fiscale ed appropriazione indebita e condannato a 10 anni di prigione da scontare nel carcere di massima sicurezza di San Quintino. Il Giudice gli concede 30 giorni di libertà condizionata per rimettere in ordine i propri affari prima di entrare in cella.Abituato alla ricchezza, per prepararsi all’imminente carcerazione, si rivolge per un aiuto a Darnell Lewis (Kevin Hart), proprietario di una piccola impresa di autolavaggio che lava la sua macchina e che da sempre lui crede un malavitoso. Questi però non è un ex-galeotto, ma un gran lavoratore con la fedina penale immacolata. Il Manager, inconsapevole, chiede di essere addestrato a diventare un "vero duro" nei pochi giorni che gli restano liberi, per meglio fronteggiare, con tutte le sue angherie, la non facile vita che l'attende dietro le sbarre. L'autolavaggista dopo un pò di titubanza accetta e la comicissima, divertente trasformazione ha inizio…Malgrado la diffidenza e la reciproca scarsa fiducia, Darnell farà l'impossibile per far sì che James possa diventare un "tipo tosto". Questo particolare apporto di lavoro, tra guai e incomprensioni, presto si trasformerà in una grande amicizia. Ne scopriranno i profondi valori e con il passare dei giorni, capiranno che si sbagliavano su molte cose, compreso il giudizio che avevano l'uno dell'altro. Il percorso, tra allenamenti ed esercitazioni sarà pieno di esilaranti ostacoli, ma riuscirà nel suo intento il nostro improvvisato "personal - trainer"?

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Questo mese la rubrica "Libri di casa nostra" si spinge fin giù a Taranto per recensire una raccolta di racconti, scritti da una biologa marina che ama tanto la nostra città e non perde occasione, ogni volta che si trova nei paraggi, per dedicarsi qualche giorno di immersione completa nella città "d'amore artistico", come lei stessa la definisce. Sto parlandovi di Ester Cecere, autrice di 3 silloge poetiche che le hanno consentito di ricevere numerosissimi premi di qualità per una poesia piena di musica e frammenti di vita, come lo sono la raccolta di racconti ISTANTANEE DI VITA che ci ha inviato in redazione per una lettura approfondita che, fin dalle Gianfranco Iovino prime pagine, lascia trasparire la grande manualità che possiede Cecere nel raccontare la vita in mille modi diversi, mai però banale o stilisticamente superficiale. 16 racconti per riassumere narrativamente, ma in modo e spessore assolutamente realistico, la vita di ogni giorno, che prende forma attraverso gli argomenti trattati, di cui l'autrice ne è testimone diretta e che immergono il lettore in spaccati di vita insolita, drammatica, ma anche divertente e spassosa. Sono vere e proprie istantanee fotografiche di vita vissuta, che l'autrice porta all'attenzione del lettore invitandolo a riflettere, emozionarsi con le sue parole e, in special modo, a ragionare sulle mille casualità che la vita ci riserva ma che, attraverso scelte superficiali o l'obbligo di accettare circostanze inevitabili, riesce a modificare i destini delle persone e scrivere la storia della gente comune in maniera originale e imprevedibile. Originale e molto coinvolgente la particolarità che ogni racconto è preceduto dalla citazione di uno scrittore, giornalista o filosofo, che sembra prendere per mano il lettore nella lettura che lo aspetta e che gli permetterà di vivere una nuova emozione letteraria, da assorbire e custodire dentro sé per la particolare incisività di stile creativo con cui Ester Cecere ci porta a riflettere e approfondire i temi della vita. Non possiamo che consigliarvi di correre in libreria per acquistare questa coinvolgente raccolta di racconti che apre le porte della narrativa alla poetessa Ester Cecere di Taranto, innamorata cronica di Verona e dell'aria "d'amore artistico" che si respira in ogni angolo della nostra città, caso mai, da respirare potendoci soffermare su una panchina a leggere qualche bella storia della sua esilarante opera prima di narrativa, ISTANTANEE DI VITA, lasciandosi trasportare dall’emozione che Cecere sa garantire con la sua scrittura poetica, come da questo momento, anche narrativa e romanzata. ISTANTANEE DI VITA di Ester Cecere Edizioni Kairòs - collana Sherazade - Pagine 12 - €. 12.00


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RUBRICHE

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CULTURA LETTO

PER VOI

Marco Presta, L’allegria degli angoli, Einaudi 2014, 255 p., 18,50€

Marco Presta, assieme ad Antonello Dose, è autore e conduttore della popolarissima trasmissione radiofonica “Il ruggito del coniglio” in onda il mattino su Rai2. Scrittore e sceneggiatore, fra l’altro di “Un medico in famiglia”, vincitore di numerosi premi, merita d’essere letto non fosse altro per la simpatia, l’intelligenza e l’ironia con la quale intrattiene gli ascoltatori in Rai e i lettori nei suoi scritti. Il protagonista del romanzo è Lorenzo, uno stralunato geometra disoccupato, un lavoratore autonomo, cioè “lui da una parte e il lavoro dall’altra” che, vista la crisi, s’improvvisa statua vivente. Dalla sua posizione, per così dire privilegiata, e indossando un vestito umiliante, comincerà a vedere delle cose, a osservare la realtà, ad accorgersi della presenza di alcune persone; addirittura s’innamorerà quando incontrerà una di quelle figure femminili che, pur vestita sobriamente e in maniera quasi castigata, “lascia intendere sotto i vestiti, un insieme di argomenti capaci di sconvolgerti l’esistenza”. Attraverso questa esperienza impensabile, la vita cambierà. Il romanzo cerca di trattare in maniera leggera e ironica un problema serio, delicato e doloroso come la disoccupazione: un modo per sopravvivere in questa Italia dai mille problemi. Lorenzo, infatti, è uno di noi, una persona comune in balia della vita che cerca in qualche modo di indirizzarla perché la “Ripresa è un personaggio della mitologia moderna” e “Quando finisce la preoccupazione di trovare un proprio posto nel mondo, inizia quella di cercarlo per i propri figli”. Ci sarà un epilogo sorprendente perché la vita ci sorprende anche nei piccoli cambiamenti, quelli che ci permettono di sopravvivere e di andare avanti. Per Lorenzo, un antieroe nel quale ci si può immedesimare immediatamente, accadrà proprio questo. Marco Presta, da osservatore dell’Italia di oggi che, anche per il suo lavoro, ascolta e legge tutti i giorni sui giornali, cerca di raccontare questi microcosmi che sono poi la nostra società; lo racconta in maniera credibile, conservando l’aspetto divertente che contengono. Storia semplice, stile piacevole, scrittura scorrevole. Malinconico, poetico, ironico, attuale.

Lingua e Civiltà “Ci sono scrittori anche buoni, che tirano avanti settimane e mesi senza vedere in faccia un punto e virgola, questa forte posa di senso di cui fece sì sapiente uso il Leopardi”, così scriveva Leo Pestelli, scrittore, giornalista e umanista, purista della Lingua italiana. Alcuni adorano il punto e virgola, altri lo rifiutano ma, probabilmente, per la confusione sull’utilizzo di questo segno. Usato per la prima volta da Aldo Manuzio nel 1494, è lasciato molto al gusto di chi scrive. Indica una pausa maggiore della virgola e minore del punto fermo. Un uso quasi obbligatorio si ha nelle enumerazioni complesse, cioè accompagnate da un’apposizione per evidenti ragioni di chiarezza: “Erano presenti Tizio, presidente del Consiglio; Caio, ministro degli esteri; Sempronio, ministro della difesa”. Un altro esempio migliore, dove si nota l’uso sapiente anche delle virgole, preso da Pirandello: “ Nella stanza, un tavolone coperto da un tappeto verde, per la presidenza e il consiglio; un altro, più piccolo, per i giornali e le riviste; una scansia rustica a tre palchetti, polverosa, piena di libri in gran parte intonsi; alle pareti, un gran ritratto oleografico di Garibaldi; uno, di minor dimensione, di Mazzini, uno, ancor più piccolo, di Carlo Cattaneo; e poi una stampa commemorativa della morte dell’Eroe dei Due Mondi, fra nastri, lumi e bandiere”. Il compito più importante del punto e virgola è quello di staccare due elementi di un periodo, ciascuno dei quali può essere sintatticamente completo, ma che congiunti servono meglio alla chiarezza e all’efficacia espressiva del periodo. E’ chiaro che il punto e virgola vuol rispondere più esattamente, rispetto al punto e alla virgola, al tempo o al ritmo in cui una determinata azione si svolge, misurarne il movimento e dare talvolta solennità alle varie fasi. Non si usa il punto perché questo darebbe troppo distacco al pensiero. “Domani partiremo per Venezia; appena giunti prenderemo una gondola e ci recheremo in Piazza San Marco; il resto del programma lo stabiliremo là”. O in questo brano del Bontempelli, dove i successivi elementi del periodo, pur rimanendo legati insieme, sono nettamente separati l’uno dall’altro: “Posò il libro senza chiuderlo; si alzò, tirò giù la sacca e se la mise accanto, ne tolse un astuccio e una scatola di fiammiferi e dall’astuccio una sigaretta; appoggiò sigaretta astuccio e scatola sul libro aperto”.

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

ANIMALI DA… FAVOLA! Topolini parlanti e uccellini in Cenerentola, il lupo in Cappuccetto Rosso, conigli, cerbiatti, scoiattoli in Biancaneve e i sette nani; ma anche orsi, scimmie, avvoltoi ne Il libro della giungla, gatti e topi in Tom e Jerry, asini, grilli e balene in Pinocchio. Gli animali popolano il mondo della letteratura e del cinema e diventano leggende, miti che appassionano il mondo dell’infanzia ma anche quello degli adulti. L’attrazione che l’essere umano ha istintivamente nei confronti del mondo naturale si è manifestata anche così: inventando storie dove i protagonisti sono animali, con la consapevolezza che queste creature, siano esse a quattro zampe, alate o con le pinne, provano sentimenti e stati d’animo molto simili a quelli umani. E nella trama di un libro o di un film gli animali diventano messaggeri di valori importanti: come la solidarietà, l’amicizia, la fedeltà, il coraggio. La loro presenza come personaggi di storie e favole risale al mondo antico. Esopo e Fedro utilizzavano gli animali per rappresentare stati d’animo, belli o negativi che fossero, totalmente simili a quelli umani: amore, invidia, ingordigia, paura, prepotenza, furbizia. Il re del cartone animato, Walt Disney, ha creato dei personaggi così popolari da diventare dei veri e propri miti, intramontabili e famosi al pari di certe rock star: da Topolino a Paperino, da Pluto alla banda Bassotti. E questi animali parlanti manifestano virtù e vizi assolutamente umani. Sono ‘antropomorfizzati’ anche gli animali che popolano le pagine di Richard Scarry, geniale disegnatore statunitense che grazie ai suoi libri ha insegnato a intere generazioni di bambini a riconoscere gli oggetti, a contare, a imparare i mestieri. Nelle storie animate di Scarry si incontrano cani postini, gatti che guidano furgoni, topoline impegnate a fare le cuoche, maialini conducenti di autobus o maestri di scuola. Ne Il libro della giungla, invece, i protagonisti sono animali dall’aspetto selvaggio, ma che sanno parlare il linguaggio del piccolo uomo Mowgli, e nonostante la simpatia per il cucciolo umano, nato nella giungla e da sempre abituato a stare con tutti gli animali, sono intimoriti dalla sua presenza in un ambiente per lui non adatto. Saranno proprio due delle belve più temute dall’uomo, una pantera e un orso, a proteggere Mowgli dalle insidie della giungla e a riportarlo a vivere tra i suoi simili, dopo averlo ricoperto di attenzioni, affetto e consigli degni della miglior coppia di genitori. È impossibile ricordare e citare tutti gli animali ‘da favola’. Ma sono davvero tanti, e di sicuro ciascuno ricorderà sempre con affetto, anche col passare degli anni, qualche personaggio di un cartone animato o di un film che ha reso più bella e spensierata la propria infanzia. Rispolverare vecchi libri o film con i nostri amici animali può diventare allora un modo piacevole per mettere da parte la stanchezza, e rivivere emozioni dimenticate.

a cura di Lino Venturini

AGENDA LETTERARIA “Un amico è uno che sa tutto di te e nonostante questo gli piaci”; “ Non dare mai spiegazioni: i tuoi amici non ne hanno bisogno e i tuoi nemici non ci crederanno comunque”; “Quando i genitori fanno troppo per i figli, i figli non faranno abbastanza per se stessi”. Sono alcuni degli aforismi più noti di Elbert Hubbard, scrittore, filosofo e artista statunitense del quale, il 7 maggio, ricorre il centenario della morte. Nato il 19 giugno 1856 a Bloomington, una città dello Stato dell’Indiana, fonda nel 1895 la Roycroff, un’associazione di artigiani e artisti che ebbe notevole influsso sullo sviluppo dell’architettura e del design americano del ventesimo secolo. Raggiunse un successo planetario con il volume “Messaggio per Garcia” che vendette oltre quaranta milioni di copie nel mondo. Il libro si è affermato come uno dei più grandi testi di crescita personale, argomentando sull’arte di vivere, lavorare e relazionarsi con motivazione. Morì a bordo del transatlantico Lusitania, che poteva ospitare 2.200 persone e che, quando fu varato, era il più grande e veloce mai costruito. Il 7 maggio del 1915, alle ore 14,10, la nave venne silurata dal sommergibile tedesco U-20. Ernest Cowper, uno dei sopravvissuti, scrisse al figlio maggiore di Hubbard che Elbert e sua moglie Alice, rifiutarono di separarsi - secondo il protocollo, prima donne e bambini – rinunciando a salire sulle scialuppe che li avrebbero portati, forse, alla salvezza: si chiusero in una cabina per morire assieme. Il 6 maggio, ricorrono anche i duecento anni dalla nascita di Eugène Marin Labiche (Parigi 1815-1888). E’ stato uno degli esponenti maggiori del vaudeville, un genere teatrale francese della fine del Settecento. Si trattava di una commedia leggera in cui alla prosa erano alternate strofe cantate; negli anni venti del Novecento si trasformò nel moderno spettacolo di Varietà. Labiche, che venne eletto membro dell’Académie française, scrisse ben 174 opere teatrali. La più conosciuta è la farsa “Un chapeau de paille d’Italie”. La vicenda prende lo spunto da un cappello di paglia di una signora, mangiato dal suo cavallo, e da una serie di inconvenienti susseguenti. Dalla farsa sono stati tratti due film e la bella e divertente opera lirica “Il cappello di paglia di Firenze” del nostro grande compositore Nino Rota.

Oroscopo di Maggio di Francesca Iolanda Ariete: grazie alla maggior propensione da parte vostra di godervi la vita, ma anche di conoscere e di imparare cose nuove, non si escludono viaggi piacevoli soprattutto sotto forma di weekend culturali. Molto bene i sentimenti e per i single non sono esclusi colpi di fulmine. Toro: si consiglia prudenza nelle relazioni famigliari, cercate di usare tutta la vostra diplomazia nel portare avanti trattative e nel gestire i delicati rapporti interpersonali. Troppa possessività da parte vostra e la tendenza al rancore rischia di mostrate un lato poco piacevole della vostra personalità. Gemelli: ritorna in voi l' ottimismo e la voglia di lanciarsi in nuove imprese. Sono favoriti gli incontri e le nuove collaborazioni, grazie anche alla dose di simpatia e fiducia che saprete trasmettere. Grande competitività da parte vostra. Cancro: tutte le vostre energie saranno indirizzate verso gli aspetti più prosaici della vita. Molta disponibilità ed euforia vi accompagneranno x tutto il mese, cercate solo di non fidarvi ciecamente di chiunque. Fortuna soprattutto nelle trattative economiche e commerciali. Leone: si realizzano buona parte dei progetti che avete lungamente coltivato. Favorito inoltre l' inserimento da parte vostra anche negli ambienti più disparati, grazie alla vostra adattabilità e versatilità. Bisogno di approvazione e di manifestazioni di simpatia da gestire con maggior equilibrio. Vergine: la tendenza a sacrificarvi per un ideale o semplicemente per la persona amata rischia di ripercuotersi negativamente nell' ambito professionale. La forma mentale non è smagliante come al solito e non sono esclusi moti di insubordinazione. Si consiglia prudenza nell' agire. Bilancia: favorite le amicizie che si basano su affinità di interessi ma anche in grado di portare dei veri e propri miglioramenti nel tenore di vita. Non si esclude tuttavia di dare troppa importanza alla forma. Possibili brevi e frequenti spostamenti anche in paesi lontani. Scorpione: un pò altalenante la situazione professionale: se da un lato si promettono risultati concreti, per contro la loro realizzazione fatica a concludersi. Meglio non sottovalutare gli ostacoli anche se nascosti dietro una patina dorata. Spirito rinunciatario da combattere, per i nati dell' ultima decade. Sagittario: un pò di nervosismo in famiglia, anche se la momentanea uscita di Saturno, vi da più respiro. Sollievo e maggior leggerezza arrivano da incontri fortuiti, basati sullo scambio culturale ma anche sul desiderio di appagare un certo narcisismo. Desiderio di evasione al top. Capricorno: buone capacità organizzative da parte vostra, in grado di valorizzare le predisposizioni dei colleghi ma anche di indirizzare i superiori verso un miglioramento generale delle condizioni di lavoro, anche se Marte rende un pò insofferenti verso la routine quotidiana, si prevedono successi commerciali. Acquario: vitalità esplosiva ma un pò discontinua, vi dimostrate gioviali ed instancabili ma con una certa tendenza alla permalosità che potrebbe di tanto in tanto minare il buon umore. Qualche difficoltà finanziaria per spese famigliari impreviste. Pesci: una certa insofferenza verso l' ambiente famigliare rischia di sfociare in allontanamenti improvvisi e irriflessivi. L'irrequietezza potrebbe trovare forme compensatorie nella competitività o in polemiche non sempre costruttive. Bene invece nella professione, soprattutto per le categorie artigianali e per chi lavora nel mondo dell' arte.


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SPAZIO DONNA

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GRUPPO MISSONARIO DELLA LESSINIA OCCIDENTALE

Liana in Indonesia: «Si apprezza la vita» «Quando rientri da certe esperienze torni stanca, ma più ricca che mai». Sono queste le parole con cui Liana Vinco, di Torbe, riassume i suoi viaggi missionari. Liana, mamma e nonna, infermiera in pensione, fa parte del gruppo Missionario della Lessinia Occidentale che, con il suo responsabile Gianni Antolini, ogni due anni organizza esperienze in terre di missione della durata di un mese tra gennaio e febbraio. E proprio qualche giorno fa Liana è rientrata dal viaggio 2015. Liana, quando hai sentito il desiderio di avvicinarti a questo tipo di esperienza? «Con il Gruppo missionario della Lessinia Occidentale ero stata qualche anno fa in Argentina. Come turista però. Poi, 6 anni fa, raggiunta la pensione, ho ripensato a questo gruppo, il cui approccio mi era subito piaciuto: sono partita quindi per il Perù e, due anni fa, per la repubblica Democratica del Congo. Infine, quest’anno per l’Indonesia – Isola di Flores, dove opera Padre Luigi Galvani».

Come opera il Gruppo della Lessinia Occidentale? «Il Gruppo, che si finanzia attraverso la pesca di beneficenza, pranzi poveri e offerte, riceve le richieste di molti missionari. I responsabili scelgono quindi dove andare e a chi devolvere quanto raccolto, prediligendo missionari locali…E poi si parte, con un carico di beni di ogni genere e di medicinali. Ogni volontario in missione, ovviamente, deve finanziarsi da se il proprio viaggio». Dall’Indonesia sei appena tornata. Com’è andata? «Meravigliosamente. Per l’Isola di Flores siamo partiti in 15, 6 donne e 9 uomini. Con noi anche don Dartio Adami, parroco di Sant’Anna d’Alfaedo. Ci siamo recati a nord di quest’isola vulcanica dove i ragazzi che abitano nelle foreste non riescono nemmeno ad andare a scuola. E’ proprio per questi giovani che Padre Luigi ha pensato di costruire una casa per studenti in fase di realizzazione che sarà inaugurata a giugno. Noi

abbiamo contribuito ai lavori: noi donne cucinavamo, facevamo il bucato e prestavamo la nostra opera in cantiere per quanto ci era possibile. Io da parte mia nel bisogno ho anche messo a disposizione la mia esperienza di infermiera». Cosa hai portato nel tuo bagaglio di ritorno da questa esperienza? «Gli indonesiani sono solari, non chiedono nulla a nessuno, sono poveri, ma sorridenti. Abbiamo vissuto molti momenti che ricorderò con commozione: abbiamo assistito alla prima giornata del farmaco libero e abbiamo distribuito molti integratori alimentari per bambini malnutriti, e poi abbiamo contribuito ad una buona causa: nella capitale vive un ragazzo psichiatrico costretto dai giudici della città a vivere con un piede in una morsa. Sollecitati da Padre Luigi abbiamo costruito nella sua casa una gabbia grande come una stanza, ottenendo per lui il permesso di essere libero di alzarsi». Cosa si prova quando si

BENESSERE

torna? «Esperienze come questa ti fanno apprezzare di più la vita: la consiglio a tutti, in particolare ai giovani. Quando si trascorre del tempo in queste terre, a contatto con queste popolazioni, si capisce come si può essere felici pur non avendo nulla. Al ritorno la stanchezza è grande, ma ti rimane il desiderio di tornare: io stessa, già durante il mio viaggio di ritorno, mi sono trovata a chiedere al responsabile quale sarà la destinazione 2017!». Il Gruppo missionario della Lessinia occidentale si incontra ogni primo lunedì del mese. Per informazioni contattare Don Dario in parrocchia a Sant’anna d’Alfaedo.

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

ZENZERO: elisir di bellezza “In tutti gli uomini è la mente che dirige il corpo verso la salute o verso la malattia, come verso tutto il resto.” (Antifonte) Lo zenzero è una spezia utilizzata molto nella cucina orientale per il suo sapore deciso e pungente ed allo stesso modo, impiegato dalla medicina omeopatica da secoli per curare numerosi disturbi lievi. Le proprietà benefiche dello zenzero sono riconosciute a livello mondiale in modo unanime tant’è che attualmente, questa spezia continua ad essere analizzata e studiata. E’ un ottimo anti infiammatorio ed utilizzato per curare il raffreddore. I marinai cinesi utilizzano lo zenzero contro il mal di mare sin da tempi remoti; non a caso, in uno studio condotto su un gruppo di cadetti della marina, la radice di zenzero si è dimostrata molto più efficace del placebo nel ridurre il vomito. L'efficacia antiemetica sembra addirittura simile se non superiore a quella del clopramide (Plasil), ma le maggiori certezze riguardano la sua utilità in gravidanza, durante la quale l'effetto antinausea si è dimostrato paragonabile a quello della vitamina B6 (piridossina). Io stessa ne consumai in abbondanza!!! Vorrei però porre l’evidenza sulle sue PROPRIETA’ DIMAGRANTI e sulla buona abitudine di inserirlo nelle diete. Lo zenzero, meglio fresco, ha proprietà drenanti favolose, grazie al gingerolo che favorisce le funzionalità dell’organismo e la circolazione dei liquidi sottocutanei e quindi aiuta ad eliminare i liquidi in eccesso. Lo zenzero inoltre, favorisce la formazione di calore all’interno del nostro corpo consentendo di bruciare le calorie più in fretta Acqua Zenzero Limone e Miele una bevanda per disintossicarsi e dimagrire. Questa tisana risulterà molto utile nelle diete perché bloccala fame se bevute a digiuno. L’acqua e limone tiepido è una bevanda che proposi qualche mese fa, ma questa tisana è ancora più’ completa perché unisce i benefici dello zenzero a quelli del miele e del limone. La troverete gradevolissima, anzi ve la consiglio sia per la sera che per la mattina. 500ml di acqua un pezzo piccoli di zenzero fresco oppure un cucchiaino di polvere di zenzero macinata la scorza di un limone (tagliata fina e senza la parte bianca) un cucchiaino di miele Portare ad ebollizione l’acqua che occorre per la tisana e immergere nel liquido bollente poche fettine sottilmente tagliate di zenzero fresco; aggiungere la buccia di un limone. Lasciare gli ingredienti in infusione per un tempo minimo pari a 10 minuti, filtrare e versare in tazza; aggiungere un cucchiaino di miele e bere la tisana ancora calda. Noterete che in pochi giorni l’adipe localizzato sull’addome si ridurrà e il ventre risulterà più piatto, in linea generale lo zenzero coadiuva il dimagrimento fisico. Attenzione però! Lo zenzero influisce sulla pressione ed è perciò controindicato per chi soffre di pressione alta o ipertensione. Sottolineo, come sempre, che per ottenere un corretto e sano dimagrimento è indispensabile curare l’alimentazione e praticare regolare esercizio fisico!! Una tisana , aihmè, non basta!! Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani

UOVA FRITTE CON MANZO E PROSCIUTTO Ingredienti 6 uova sode + 2 crude 500 gr. di manzo tritato 100 gr. di prosciutto cotto 30 gr. di farina - 20 gr. di pangrattato Sale, pepe - Prezzemolo - Olio per friggere - Limone

Passare le uova sode nella farina. Mescolare 1 uovo, prosciutto, carne, sale, pepe, prezzemolo e far aderire il composto sulle uova. Ripassare ancora nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pangrattato e friggere in olio bollente fino a doratura. Servire con asparagi lessati e qualche goccia di limone.

MAGGIO ROSE E TRADIZIONE La primavera è il ritorno manifesto dell’energia vitale, dopo il sonno rappresentato dall’inverno. I giardini che in questo periodo si riempiono di fiori e del canto degli uccelli, sono simbolo dell’incontro armonioso tra l’attività della natura e l’opera sensibile dell’uomo. Passeggiando tra i giardini di Maggio si può notare come le rose, che fioriscono a partire da questo periodo, siano le autentiche regine della natura che sboccia. Osservando la grazia dei boccioli che si ergono verso il cielo, le forme piene dei fiori sbocciati si comprendono tutte le sottili analogie che la tradizione simbolica religiosa ha attribuito a questo fiore, dall’energia pura ed insieme avvincente. “Maggio delle Rose” è il mese dedicato a Maria Vergine, e più anticamente a Venere: la Regina soave dell’amore che vince l’inverno, col potere del sentimento e della grazia, ri-stabilizza la vita nelle forme. Le rose sono così da sempre simbolo dell’amore che vince la morte e della rinascita. Sin dall’antichità il giardino è il luogo dove l’energia e le leggi naturali incontrano i sentimenti e l’opera ingegnosa dell’uomo, dove l’emotività dell’ambiente naturale incontrano la sua emotività, i suoi bisogni di comprendere l’ambiente in cui vive e di ritrovarsi nelle cose da lui create. Ancora oggi in oriente la costruzione dei giardini si perpetua come una vera e propria arte. In oriente infatti gli elementi del giardino, (i corsi d’acqua, le piante, le montagnole, le fonti, le pietre…) sono tutte immagini di energie primordiali in cui l’uomo ritrova la propria essenza e la capacità di riequilibrare questi principi attraverso il proprio lavoro creativo, riportando nell’ambiente armonia e bellezza.


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SPAZIO DONNA

MODA DI PRIMAVERA CON COLORI PASTELLO Avete nell’armadio una giacca o un cappottino rosa? Magari non li avete mai messi perché la tonalità è troppo chiara o luminosa o perché avete timore di ottenere un aspetto “confetto”. Non è del tutto vero…è possibile, infatti, indossare questi capi senza dover per forza assumere un aspetto ridicolo. L’importante è come lo sfoggiate e il vostro portamento. Innanzitutto analizziamo due casi, uno elegante e uno più casual.

Evento Cerimonia Arriva il sole, il bel tempo ed è tempo di cerimonie, battesimi, cresime e forse anche matrimoni. Volete un look elegante? Ecco che la giacca rosa che avete nell’armadio può arrivare in vostro soccorso. Un esempio è quello che vi mostriamo qui di seguito: un abito chiaro leggermente floreale con dei richiami al celeste. I colori base di questo abbigliamento sono due: rosa e celeste. Di conseguenza, potete optare per accessori che richiamino l’una o l’altra tinta, così come l’accostamento scarpe-borsa, o fare un mix. A voi la scelta!

35 a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

LA CERVICALGIA La cervicalgia definisce un dolore che si localizza a livello del collo ed accentuato dal movimento, questo dolore può irradiarsi anche alle spalle e alle braccia, rendendo difficili i movimenti, o essere associato a cefalea o ad altri sintomi quali vertigini, disturbi della vista e dell’udito. Questa patologia si risolve generalmente entro pochi giorni o settimane, ma può ricomparire o divenire cronica. L’area del collo è una struttura muscolo scheletrica complessa e contiene numerosi tessuti con sensibilità dolorifica, per cui uno sforzo esagerato, brusco o prolungato o un’alterazione delle strutture è in grado di provocare dolore e favorire l’insorgenza di micro-lesioni. Lesioni da colpo di frusta sono una causa comune di cervicalgie, ma altre possono essere le cause, come il torcicollo, causato da uno spasmo muscolare doloroso, l’adozione di posture scorrette o malocclusioni dentarie con conseguente ripercussione sulle strutture della colonna vertebrale con insorgenza di sindromi dolorose. Una corretta e tempestiva diagnosi è fondamentale per l’individuazione di eventuali processi patologici alla base della sintomatologia e per l’impostazione di un adeguato intervento terapeutico. La diagnosi è essenzialmente clinica, basata sulla anamnesi, sulla valutazione della rigidità cervicale, del dolore, sulla concomitanza di contratture muscolari e sulla presenza di altri sintomi quali cefalea, vertigini, acufeni e fotofobia. La terapia farmacologica della cervicalgia si basa sulla somministrazione di farmaci antidolorifici e anti- infiammatori, indicati nel controllo degli episodi dolorosi acuti in corso di patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico, di sindromi dolorose, nevralgie, sciatalgie, cefalee ed emicranie. In parallelo nei casi di cervicalgia con o senza cefalea c’è forte evidenza a favore dell’efficacia dell’associazione di esercizi fisici e di terapie manuali o di mobilizzazione, nel ridurre il dolore, migliorare la funzione nel breve e lungo periodo. Esercizi attivi per il recupero dell’articolarità, il rinforzo muscolare e lo stretching possono favorire il processo di guarigione, così come le trazioni cervicali, l’agopuntura e l’applicazione alternata di caldo/freddo nella zona interessata.

La Post@ del cuore

Evento Casual Un’alternativa a questa occasione è l’uscita del sabato sera o l’aperitivo con gli amici. Il jeans è una valida opzione con una t-shirt, top o corpetto, a vostra preferenza. Qui, la scelta è più vasta e c’è meno margine di errore, tutto sta nel vostro gusto personale. Per le scarpe possono andar bene delle snickers basse, ma potete anche indossare un paio di stivaletti alla caviglia. Consigliato un make up delicato o una semplice matita rosa o grigio perla. Il rosa della vostra giacca è un colore molto leggero, quindi non appesantite il vostro look con un trucco troppo aggressivo, o con bijoux troppo pesanti.

In questo appuntamento con “La posta del cuore”, voglio soffermarmi a riflettere con voi sull’amore che diventa "gelosia morbosa", come quella che denuncia una lettrice anonima di San Pietro in Cariano, che mi chiede se è giusto accettare di continuare a subire la gelosia del compagno, se questa si dimostra troppo limitante, restrittiva e possessiva, al punto da non permetterle neppure di potersi regalare una pizza o un gelato con le amiche. E' un quesito interessante perché permette approfondimenti con versioni di pensiero diverse, ma io provo solo a far da "paciere", per cercare di far convivere entrambe le vostre angustie d'amore: da parte tua, cara amica mia, esortandoti a sforzarti di far capire al tuo innamorato che anche tu hai bisogno dei tuoi spazi e di una libertà che non inficia il rapporto ma lo arricchisce, e addirittura permette di ampliare gli argomenti da discutere o le opportunità di confronto, se si parla di quello che succede alle tue amiche nella loro quotidianità, ma stando attenta a far capire che quello che cerchi non è libertà e autonomia, ma solo un po' di giusta attenzione verso chi reclama a volte la tua presenza da amica sincera, e vorrebbe saperti meno principessa rinchiusa in un castello col suo amore. Mentre a voler difendere un po' anche la posizione del tuo innamorato, devi comprendere che anche quello è amare e amore... e va solo un po’ modellato e fatto maturare attraverso il confronto e il dialogo. Potresti provare a farlo uscire con te, qualche volta, in compagnia delle tue amiche e forse così la sua paura diventerà meno avvilente, ras-

a cura di Giuliano Tramedam@more

serenandosi sapendo con chi trascorri il tuo tempo, ma tu... prima di giudicarlo o sentirti troppo affossata dalla sua gelosia morbosa, (purché non diventi possesso e violenza, sia chiaro), fai tuo il concetto che il suo modo di trasmetterti ansia e paura è solo figlia naturale del suo amore per te, che lo fa sentire insicuro e pericolosamente a disagio quando deve combattere i fantasmi della gelosia e si ritrova da solo e senza te al suo fianco. E in conclusione, per tutti gli amici lettori che sono in situazioni simili, un consiglio leggero e musicale voglio darlo, a entrambi i ruoli, al geloso e all'assediato dalla gelosia: ascoltate "Banane e Lampone" di Gianni Morandi... una bella canzone che fa comprendere quanto è bello, ma anche duro e spietato, sapersi assediati e prigionieri della gelosia, purché sana e sincera... quella da IO + TE = NOI! LA FRASE DI QUESTO MESE: Un uomo qualunque rende la sua donna gelosa delle altre… un grande gentiluomo rende le altre donne gelose della sua! –anonimo-



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