L'altro Giornale della Provincia Dicembre 2014

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Cari lettori, un anno nuovo è alle porte: speranze, desideri e sogni accenderanno in tutti noi la voglia di vivere per i prossimi 365 giorni. L'Altro Giornale vi accompagnerà anche nel 2015, raccontandovi le notizie del nostro territorio, le storie dei nostri concittadini, le denunce dei nostri problemi e le belle realtà che sappiamo creare. Tutto questo, a partire da gennaio 2015, con una veste grafica nuova, una prima pagina più “giornalistica”, rinunciando alla grande foto di copertina per riportarvi ogni mese sempre più informazioni. Tornerà l'editoriale di prima pagina, che affronterà di volta in volta argomenti politici, di sanità o di problemi che toccano da vicino tutti i cittadini. L'arduo compito viene affidato a Lino Venturini, primo fra i collaboratori della nostra testata già dal lontano 1990, personaggio davvero capace ed eclettico con una storia importante alle spalle. Ha collaborato con Verona Economia on line, Verona Economia, Il Verona, Il Mensile dei Podisti, Marciare e la rivista Stile. Con L'Altro Giornale come cronista e in seguito con la rubrica “Costume e Malcostume” fino all'attuale “Pagina della Cultura”. Sindaco di Bussolengo dal 1994 al 2003, è stato nominato dal Ministero dei Beni Culturali rappresentante del Governo nel consiglio di Amministrazione dell'Ente Lirico “Fondazione Arena di Verona” di cui è vicepresidente. Ma le novità non si fermeranno qui: nuove rubriche, notizie dal mondo ed approfondimenti arricchiranno ulteriormente il nostro format. Non mi resta che, augurando a tutti Buon Natale e un anno nuovo che porti serenità e pace in tutte le case, rinnovarvi l'appuntamento con il vostro “L'Altro Giornale” al 2015. Rosanna Pancaldi direttore

ANNO XXIX - N. 12 - DICEMBRE 2014 - Stampato il 11/12/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663



le vostre

Lettere PSICOMOTRICITÀ

Dicembre 2014

BUSSOLENGO

“Professionalità in primis”

“Sono Bussolenghese...”

Gentile Direttore siamo un Gruppo di psicomotriciste che opera da alcuni anni Valpolicella. Siamo diplomate presso la Scuola Superiore di Psicomotricità di Verona e riteniamo sia fondamentale chiarire un po' le idee su questa professione. Lo psicomotricista “puro” si forma presso scuole, istituti e federazioni private che forniscono un'ampia preparazione teorica, personale e pratica. La durata del corso è di tre anni con un minimo di 2.400 ore complessive. Fondamentali sono la formazione personale (vissuti), il tirocinio, l' elaborazione delle esperienze e le supervisioni. Lo psicomotricista opera in ambito preventivo-educativo: per favorire

Amici Lettori de l'ALTRO GIORNALE, Camillo si è stancato di continuare a leggere che è nato a Verona: sono un "bussolengato" nato nel '43 a Pol di Bussolengo. In quel periodo in Comune c'era il podestà Montagna che aiutava anche la mia famiglia e che scrisse un articolo su di me negli anni '50: "il pastorello incauto e la capretta dispettosa" quando sui monti di Pastrengo pascolando un agnellino e una capretta, mi tagliai un piede. Ho vissuto tra canali e fiume Adige dove andavo a pescare su una vecchia barca, vicino c'erano le baracche abbandonate dai tedeschi abitate da "sfollati" i miei primi amici. Ricordo "el marcantin" che veniva da Lugagnano con un carretto strapieno di ogni ben di Dio per le spose e mamme delle contrade, la voce del Bepo: "done... strasse, ossi, fero vecio e pel de cunel", ricordo la postina che veniva in bicicletta dal Paese per portare la Cartolina di Precetto per il servizio militare. Poi a Bussolengo, dove ho abitato per anni nella casa delle "papane" in via Mazzini 73 (entrata da via Piorta). Ora è rimasto solo il primo piano gli ultimi 2 sono crollati: Camillo mio ci è andata bene! Quando vengo da Verona dove mi sono trasferito nel '68 ci dò ancora un'occhiata e qui ho fatto le elementari con il maestro Menini e le sue "batecade" sulle mani. I miei ricordi giocano fra loro come i clown del Circo Casartelli alla "fiera de S. Valentin": al Luna Park c'era il "pozzo della morte" dove dentro un cilindro metallico un motociclista girava vorticosamente e il buon Angelo in triciclo con i "pearini" e le "creme alte". Il dott. Falzi che se un dente faceva male, pinze e via (ancora un grazie per avermi curato il piede). Al monumento c'era Calia-

lo sviluppo psicomotorio e prevenire disagi nella relazione e dell'apprendimento. Opera per il sostegno di bambini e adulti con difficoltà psicomotorie, della comunicazione e dell'apprendimento. E' di aiuto a persone in età adulta con disagi connessi all'alterazione delle funzioni psicomotorie e/o della relazione. Inoltre gli interventi di aiuto psicomotorio sono indicati per le persone, nelle varie età della vita, che affrontano fasi di passaggio e di cambiamento. Siamo immersi in una società in cui i parametri psicomotori di riferimento, quali tono, tempo, spazio e ritmo sono fortemente alterati provocando difficoltà nel vivere le richieste del quotidiano. Lo psico-

motricista interviene per fornire strumenti e spazi in cui recuperare un rapporto più armonico con il proprio corpo, che è la chiave che rende più equilibrati gli scambi tra bisogni interni della persona e le richieste del mondo. E' una figura da non confondere con il neuropsicomotricista , che è una figura sanitaria: né con diplomati di Scienze Motorie, che sono figure più legate allo sport: né con insegnanti che abbiano fatto soltanto aggiornamenti di psicomotricità. Speri Elisa Russo Monica Begali Annalisa Anselmi Elisa Piccarisi Andrea Del Re Daniela Simeoni Arianna

FAMIGLIA

“Grazie Card. Bagnasco” A nome di tutti coloro che difendono i cosiddetti “valori non negoziabili”, cattolici o meno, sentiamo il dovere di ringraziare non solo il Card. Bagnasco per essere intervenuto ufficialmente in difesa dell’unica, vera famiglia, da lui definita: “cellula fondamentale della società umana, oggi maltrattata e disprezzata”, ma ringraziamo anche quei Cardinali coraggiosi, tra cui Burke,

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Viale dell’Industria, 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 11 - 12 - 2014

Muller, Caffarra, Pell e altri che, con i loro chiari interventi durante il Sinodo, hanno rinforzato quel baluardo di difesa dell’unica famiglia voluta non dalla Costituzione e nemmeno dalla Chiesa, ma da Dio stesso fin dalla creazione, perché fa parte intrinseca e costitutiva dell’uomo e della donna. Anche se molti commentano: “Ci mancherebbe altro che adesso la Chiesa decidesse di porre la famiglia naturale, quella tra uomo e donna in un patto vincolante che è il matrimonio, sullo stesso piano di qualunque altra tipologia di unione!” Eppure c’è in giro molta confusione anche a motivo di quella frase di papa Francesco “Dio non teme ciò che è nuovo”, perché la si può

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intendere proprio nel senso che ci possono essere nuovi modi di pensare la famiglia. Forse che la legge sull’eutanasia, ad esempio, o le manipolazioni genetiche, le fecondazioni assistite, le unioni gay, peggio ancora l’idiozia del gender addirittura come obbligo scolastico… diventano lecite solo perché rappresentano una novità che tutti devono accettare, Chiesa compresa, come fatto ineluttabile, anzi, come “segno di modernità?” Gesù ci ha insegnato che la sua Chiesa deve essere “segno di contraddizione” nel mondo e non fucina di benedizioni per tutte le novità anche patologiche o peccaminose che si presentano. patrizia@patriziastella.com

ri con le Biciclette e Tramonte con le Corriere, per le strade passava "bambinelo con "el so caretin" di frutta e verdura, le "Orfanelle" vestite di grigio che andavano davanti ai funerali, il Bar della Peste, in Piazza la "Parolota" con le castagne "brustolè", "carobole" e "mandrigoli", in via Roma "la Spaca", da lei la domenica dopo le funzioni "liguirisia col limon" o un "bastonsin de dulcamara": se "ciuciava tanto e se spendea poco". Al giovedì giorno di Mercato, in Via Mazzini per "el pan con l'ua" della "Pioesina"e a vedere il "marca dei bo" con i "sensari". Ricordo la Cooperativa della Nella e della Esther, per il sale e i "fuminanti" dalla "Gina Mara", per le scarpe dalla "Diaoleta" e dal "supelar" Lonardi, la farina dei "Bonfiol", le "semenze" dei Pinali, per aggiustare l'orologio da Turri, per le foto dalla Rinaldi, per i giornali dalla Wally al "chioscheto sul canton", i vestiti dei Dal Fior e le "cinciane" brave parrucchiere, la figlia di una di lordo Beatrice Pasquali ha fatto successo come cantante. Ricordo il suo debutto con me in Piazza una sera d'estate con il Comandante dei Vigili Realdi grande organizzatore di Eventi (suscitò grande dolore la sua tragica fine). Il Cinema Capitol del Vezza inaugurato con "Racconti romani"con Totò e De Sica e la Pampanini nel 1955: al mercoledì nell'Arena Estiva: 2 film con 50 lire… Bei tempi Camillo mio! Ma ora stai sereno e sorridi che tutto è chiarito...PS: Per i veronesi e non: quando percorrete la via Gardesana e siete arrivati alle porte di questa accogliente cittadina date un'occhiata alla vostra sx, c'è il "Castello dalle 4 gambe" si narra che porti bene! Gianfranco Perazzoli (Franco Frey)


Cronache

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Orientarsi per progettare il proprio futuro Orientamento è la parola d’ordine per molti studenti che in questi mesi stanno scegliendo il percorso scolastico più adatto alle loro aspirazioni future. Ed è proprio sull’orientamento che si stanno concentrando le forze del Centro Salesiano di Formazione Professionale Paolo Brenzoni di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Lo scorso 8 novembre la Scuola ha preso parte al salone dell’orientamento di Affi.

pubbliredazionale

ISTITUTO “PAOLO BRENZONI” CFP Cnos - Fap “SAN ZENO” - sede di Sant’Ambrogio di Valpolicella

Le due Qualifiche erogate del CFP “Paolo Brenzoni” sono Operatore meccanico con indirizzo professionale macchine utensili a Controllo Numerico, e Operatore delle lavorazioni artistiche, con indirizzo professionale nell’esecuzione di manufatti di pregio, finitura e posa in opera. Dopo aver conseguito queste qualifiche, nel caso in cui un allievo voglia proseguire gli studi, può accedere direttamente al terzo anno di un Istituto superiore: normalmente con la prima qualifica si predilige l’Istituto Tecnico Tecnologico, mentre nel secondo caso si può approdare all’Istituto Tecnico per Geometri. «La partecipazione a questo evento, durante il quale sono state esposte alcune opere di grande pregio realizzate dai nostri studenti, si è rivelata un grande successo – afferma Anna Trevisani, direttrice del CFP Brenzoni - abbiamo avuto molte richieste di informazioni da parte di genitori e di ragazzi interessati al nostro Centro. Nello stesso giorno cadeva la Festa dei Santi Coronati, protettori degli scalpellini e come di consuetudine è stata celebrata la S.Messa, officiata da don Bruno Fasani nella chiesa parrocchiale di S.Ambrogio, dove si trova un altare dedicato a questi santi martiri. I nostri ragazzi vi hanno partecipato animando la celebrazione con un grande senso di appartenenza alla categoria dei marmisti». In questo periodo il Centro di Formazione professionale P.Brenzoni ha preso parte con successo anche al salone dell’orientamento tenuto nel palazzo della Gran Guardia a Verona il 17, 18, 19 novembre. I prossimi appuntamenti in programma – aggiunge Trevisani – sono le giornate “Porte aperte” di sabato 13 dicembre e sabato 24 gennaio dalle ore 10.00 alle ore 17.00, dove i ragazzi e i genitori hanno la possibilità di conoscere la nostra offerta formativa, i laboratori e le attrezzature didattiche. E’ inoltre possibile visitare il nostro Centro di formazione ogni lunedì pomeriggio dalle 14.00 alle 17.00. Ma l’opportunità più interessante – continua la direttrice - è quella proposta a tutti i ragazzi frequentanti la terza media che, in accordo con la propria scuola di provenienza, tutti i giovedì mattina dalle 8.30 alle 12.30 hanno la possibilità di partecipare a una mattinata di scuolalaboratorio presso il nostro Centro dove lavorando accanto ai nostri studenti del terzo anno realizzano un mini progetto partendo dalla lettura del disegno tecnico fino ad arrivare alla realizzazione vera e propria di un manufatto. Questa metodologia permette di far conoscere la realtà produttiva del settore del marmo sempre alla ricerca di tecnici competenti. Per partecipare basta solo telefonare allo 045 7732878 e prenotarsi».


Le Vostre Lettere

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GIUSTIZIA

ELEZIONI REGIONALI

“Costretta alla forca”

“Vittoria mutilata”

Una donna è stata costretta a salire sul patibolo. Lei come ultimo sberleffo a quel potere miserabile che la stava ammazzando, s’è messa a ballare con il cappio al collo. Una danza senza musica, senza rumore, senza parole, un dondolio assordante fino all’ultimo rantolo, nell’estremo tentativo di mantenere intatta la propria dignità, rimettendo al popolo dei giusti, peraltro assenti, quella condanna di un potere religioso, giuridico, politico, al di fuori di qualsiasi norma, legge, comando di Dio, sempre che Dio da quelle parti esista ancora o non gli si sia già stata tagliata la gola. Un uomo tenta di stuprare la donna, che si difende disperatamente, riesce a sottrarsi dall’attacco di quel violento, per giunta funzionario dei servizi di Stato. Cosa fa la legge di quello Stato? La mette in galera, la tortura, la condanna a morte, infine la ricatta: se abiuri, se ritratti, se confessi di averlo ucciso per tuoi interessi, non perché ti stava violentando, ti verrà evitata la morte. Quello stato che fonda le sue radici sulla fede che professa, inciampa rovinosamente sulle proprie contraddizioni, una piccola donna, non accettando lo scambio né la maschera di Dio offeso e umiliato, diventa una vera martire. Lei sì una vera martire. Fede, politica, giustizia, quando le dosi sono altamente squilibrate, formano un materiale ad alto potenziale, circondano un paese con il filo spinato, le ideologie rendono patetiche le preghiere, ingannevoli le lodi, che diventano minaccia e violenza, infine è forca nei riguardi di un popolo sottomesso. Eppure Dio non è uno straniero, è vivo sulla carta, sui libri, nelle parole di ciascuno, Dio non è lontano, è prossimo, non è possibile barare così malamente per chi crede in Dio, quel Dio così ben pronunciato dall’alto e in basso di quella corda tesa, di quel legno a ospitar-

Egregio signor Direttore. Dal risultato elettorale di domenica 23 novembre nelle due Regioni di EmiliaRomagna e Calabria vinte dal PD, è inevitabile cogliere un segnale forte e minaccioso, ambiguo, che nessuno, nemmeno il segretario del PD e capo del Governo può permettersi di sottovalutare. L'immensa massa dei non-votanti ci dice che una corrosiva miscela di impoverimento e di sfiducia, di rifiuto e di indignazione, di polemica e di tristezza sta consumando la vita del nostro popolo. Il tempo a disposizione di chi ci rappresenta e ci governa è davvero poco per dimostrare a tutti i cittadini che l'Italia ha cominciato a cambiare rotta, come ha promesso Renzi. Il fatto che si sia votato per due Regioni non ha certo aiutato, visto

ne nuovamente il corpo. Non sarà mai una norma imposta dallo scranno più alto a travestire Dio, a farne un imbroglione e poi un assassino, fino a costringerlo di spalle a una pratica quotidiana che invece è ben vergata nel Vangelo come nel Corano, in qualsiasi libro che ne ospita le orme. C’è da chiedersi se anche questa morte sarà avvolta dai silenzi che riempiranno di dobloni sonanti le stive dei galeoni in ordinata attesa. Chissà se rimarranno i segni sparsi all’intorno per educarci davvero alla promozione umana, all’unica forma di socialità, di legalità, di giustizia possibili, perché hanno residenza e cittadinanza nella responsabilità. La vita ingiustamente rubata a Reyhaneh Jabbari ci obbliga a non guardare da un’altra parte, a non fare finta di niente, perché ciò non è assoluzione per alcuno, ma consapevolezza che non è più sufficiente predicare il bene, è necessario praticarlo quel bene che è comune, attraverso l’impegno di tutti i giorni. Vincenzo Andraous

LADRI ITALIANI

“Expo, Mose e “sbarcati”” Caro Direttore, dopo l'Expo ed il Mose siamo finalmente giunti a Roma Capitale senza marce eclatanti. Ora che sappiamo che chi ospita un profugo incassa dallo Stato 35 euro al giorno per un guadagno minimo di 10 euro e che i 140.000 stranieri sbarcati solo nel 2014 "fruttano più della droga" come

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ci ha spiegato il capo della coop romana che gestisce il business non posso fare a meno di chiedermi che cavolo c'azzeccano i presìdi e le marce anti extra comunitari sotto i vari alberghi ospitanti. Forse per prendere in giro ancora una volta la base mentre i vertici si arricchiscono? Sarebbe meglio che Lega e consociati le

marce, i picchetti ed i presìdi li facessero sotto i palazzi di Comuni, Province, Regioni e partecipate varie lasciando per il momento in pace gli "sbarcati". Altrimenti è come quello che critica le lucciole sulla strada e poi di nascosto le foraggia con frequenti visitazioni. Umberto Brusco

che dopo gli scandali di "rimborsopoli" la stima dei cittadini per le Regioni è al punto più basso. I voti realmente presi dalle principali forze politiche, indipendentemente dalle percentuali, dimostrano l'enorme sottrazione di consenso subita dai cosiddetti vincitori. Il PD ha perduto un terzo dei voti in Calabria e più della metà in Emilia-Romagna. Il Movimento 5 Stelle ha visto sparire i trequarti dei consensi nella Regione meridionale e i due terzi in quella settentrionale. A Forza Italia è andata altrettanto male in Emilia-Romagna (63% voti persi) e un po' meglio in Calabria dove ha perso solo, circa il 40% dei voti. Mentre la Lega Nord ha incassato il risultato più straordinario di tutti, raddoppiando i voti rispetto alle europee, diventando il secondo parti-

to in Emilia-Romagna anche se ha perso a sua volta un quinto dei suffragi rispetto alle regionali del 2010. La Lega è risorta a suon di slogan taglienti e di roventi toni "nazional-lepenisti" dalle ceneri maleodoranti degli scandali che avevano stroncato il "monarca lumbard". Ora, poi, Salvini cercherà di ritentare la carta dello sfondamento al centro-sud anche se non sarà facile vista la sua posizione contro i meridionali. Il PD si ritrova al centro del gioco politico, padrone e prigioniero di progetti e di riforme: non può fallire, attorniato da amici, alleati e avversari che continuano a perdere peso per rappresentare una seria alternativa nell'immediato, o credibile polo di aggregazione per il futuro. Giancarlo Maffezzoli

SANITÀ

“Tempi d’attesa troppo lunghi” Gentile Direttrice Rosanna, scrivo queste righe su richiesta della gente che subisce la mala sanità. Prevenire le malattie è un saggio consiglio, ma la prevenzione non funziona se un appuntamento per una visita specialistica si ottiene dopo un anno di attesa. Accadde non solo nel pubblico ma da un pò di tempo in qua anche nelle cliniche private convenzionate. Forse a pagamento il servizio funziona subito, anche per i raggi, la tac e risonanza magnetiche ect. Il problema si presenta anche per le terapie fisiche e per questo è meglio andare a pagamento. Inoltre alcune visite o cure sono effettuate molto lontane della propria abitazione e

qualche amica era costretta a prendere un taxi perché i familiari non sono disponibili. Così la domanda viene a tanti: chi ruba i nostri diritti, i nostri spazi? Forse non abbiamo pagato una vita i contributi? E gli anziani non meritano un trattamento di riguardo? Già recarsi dal medico quando se ne ha

bisogno è un trauma. Il mio medico è attento e bravo, ma anche i medici di famiglia hanno ancora tanto da imparare! Sono difficili da reperire e sono sbrigativi! Spero tanto che questa mia considerazione serva almeno un po’! Grazie per la cortese attenzione. Frau Bauer

Speciale notte di San Silvestro

PROGRAMMA 31.12.2014 PARCO TERMALE Il giorno 31.12.2014 il Parco Termale aprirà dalle ore 09.00 e rimarrà aperto fino alle ore 16.00 (prezzo d’ingresso euro 24,00). Alle ore 20.00: il Parco Termale verrà riaperto e rimarrà aperto fino alle ore 3.00 di notte del 01.01.2015. Prezzo d’ingresso dalle ore 20.00 Euro 40,00 a persona. Per le particolari giornate del 31/12/2014 e 01/01/2015 non sono validi i biglietti acquistati online e/o omaggio. Coloro che entreranno dalle ore 20.00 avranno diritto al rientro al Parco per il primo giorno dell’anno 2015. Quanto sopra solo se avvisata in uscita la biglietteria che provvederà a fornire un apposito braccialetto per il riconoscimento. Nel prezzo d’ingresso per il 31/12 è incluso il servizio deposito e custodia degli abiti e borse. Per coloro che pernotteranno nelle Residenze e nell’Hotel l’ingresso al Parco e alla balneazione notturna è gratuito. In prossimità del lago termale una grande “Serra Giardino-d’Inverno” dispone di tutti i servizi quali spogliatoi, bagni, docce, cassette di sicurezza e armadietti fino ad esaurimento (servizi gratuiti). Al piano terra vi è una tavola calda estesa con bar e un numero consistente di tavoli così come al primo piano.

TAVOLA CALDA AL LAGO TERMALE La tavola calda e il bar nella grande “Serra – Giardino d’Inverno” saranno funzionanti dalle ore 20.00 con possibilità di cenare e fare il brindisi di mezzanotte. I prezzi dei vari piatti saranno quelli normali applicati per tutto l’anno e non subiranno alcuna maggiorazione. Il prezzo indicativo per una cena completa si aggirerà sui 25,00/30,00 euro circa.

eventuali esterni che vorranno partecipare alla cena il prezzo sarà sempre di € 85,00. Per questi ultimi, terminata la cena, sarà possibile accedere al Parco termale per la balneazione raggiungendo la

biglietteria e pagando il biglietto d’ingresso di € 40,00 (tale biglietto darà diritto al rientro al Parco per il primo giorno dell’anno 2015). Possibilità di pernottamento

PISCINA TERMALE Il 31.12.2014 la Piscina Termale coperta/scoperta aprirà dalle ore 10.00 e rimarrà aperta fino alle 16.00 (euro 10,00 supplemento al biglietto d’ingresso al parco). Alle ore 20.00 la Piscina Termale verrà riaperta fino alle ore 3.00 del 01/01/2015. Per l’ingresso serale il supplemento sarà di € 15,00 per tutti, sia per quelli che vengono dal Parco, sia per quelli che soggiornano in hotel e nelle Residenze. Non vi sarà il consueto ingresso diretto dall’esterno dalle ore 18.00. CENA IN VILLA MOSCARDO (nel Parco) Nella cinquecentesca villa Moscardo verrà allestita una cena raffinata a lume di candela. Per la prenotazione si darà priorità a coloro che pernotteranno nelle Residenze o nell’Hotel. Il prezzo sarà di € 85,00. Per

Apertura biglietteria ore 20:00, chiusura Parco ore 03:00 di notte del 01-01-2015. Il Parco riaprirà dalle ore 09:00 alle ore 24:00 del 01-01-2015. Cena alla tavola calda presso la Serra Giardino d’Inverno o presso il ristorante Villa Moscardo. Visitate il ns. sito www.villadeicedri.com – info al n° 045-7590988


CANGRANDE: NUOVI PERCORSI

DI STUDIO PER I GEOMETRI DEL FUTURO Gentili Genitori, la scelta della scuola superiore è una scelta impegnativa per i ragazzi e le loro famiglie, perché è una scelta per il futuro, non solo per il quinquennio. Ecco perché, oltre ad essere un momento importante nel percorso di apprendimento di ognuno, questa scelta – soprattutto - non è facile: è necessario coniugare le predisposizioni e i talenti individuali, alle possibilità offerte dal mercato del lavoro. Compito della famiglia è aiutare i propri figli a prendere una decisione convinta e consapevole. E per fare questo sono necessarie informazioni e conoscenza. Gli Open Day – gli spazi dedicati alla presentazione delle possibilità offerte dai vari istituti superiori - possono contribuire a costruirle, a creare le condizioni perché questo passaggio sia valutato nella complessità delle sue possibilità. NEL NOSTRO ISTITUTO LE GIORNATE DI SCUOLA APERTA SI TERRANNO: LUNEDÌ 15 DICEMBRE ALLE ORE 18.00 SABATO 20 DICEMBRE ALLE ORE 15.00 SABATO 10 GENNAIO ALLE ORE 15.00 MARTEDÌ 20 GENNAIO ALLE ORE 18.00 In un periodo di forte crisi c’è bisogno di giovani preparati e formati in settori tecnici specifici. E’ importante che scuola, università e mondo del lavoro siano interconnessi per offrire possibilità concrete di inserimento. La figura del geometra è una figura in rapida trasformazione, in particolare nei nuovi settori di competenza, non più solo edilizia, ma anche innovazione tecnologica e tutela del territorio. Jeff Bezos, fondatore di Amazon, disse una volta alla sua squadra: “Se ci misuriamo solo in campi in cui siamo competenti, la nostra competenza è destinata a diventare obsoleta”. Ed io sono profondamente convinto che sia necessario sperimentare nuove strade: solo così, assumendoci anche dei rischi, possiamo integrare le conoscenze e innovarci. Per questo motivo, convinti che sia necessario rispondere al cambiamento in atto, a partire dal prossimo anno, il “Cangrande” ha attivato oltre all’indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio (CAT) e all’opzione Tecnologia del Legno nelle Costruzioni (CAT-TLC), anche l’opzione Geotecnico (CAT-GT). Inoltre, tenendo conto che il distretto del mobile nel veronese è al quarto posto in Italia, verrà attivato l’indirizzo di Tecnico Meccanico delle Tecnologie del Legno (MTL). Infine, avremo la settimana corta e le lezioni si svolgeranno dal lunedì al venerdì. Al termine del percorso di studi al Cangrande, gli studenti potranno decidere se entrare rapidamente nel mondo del lavoro ed esercitare la libera professione, proseguire con l’istruzione e la formazione tecnica superiore oppure accedere ad un corso di laurea universitario. In attesa di potervi incontrare di persona per potervi presentare l’Istituto, i docenti, la didattica ed i percorsi offerti, colgo l’occasione per porgere i miei più cordiali saluti. Verona, dicembre 2014 Il Dirigente Scolastico


RUSSIA

ALCOL

“Un viaggio tra i contrasti” Visitare oggi la Russia, è fonte di emozioni, constatazione di realtà parzialmente ignorate e spunti di orgoglio. Colpisce il contrasto ricchezza-povertà nella popolazione: al fascino di chiese e palazzi si contrappongono case di legno fatiscenti e palazzi costruiti negli anni ‘40 come residenze temporanee, ancora utilizzate, che nel guardarle infondono grande tristezza. A partire dal 1999 la Russia ha avuto una ripresa economica, voluta fortemente da Putin dopo la sua elezione. Però il prezzo da pagare è quel contrasto tra l’esibizione di una ricchezza sfacciata (i Russi li chiamano i nuovi milionari) e un salario minimo di 150 euro. Il Paese, dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica (1991) ha dovuto affrontare varie sfide, compresa l’adozione di una nuova costituzione che ha concesso forti poteri al presidente nel contesto della presenza di un partito comunista che ha visto scendere la sua incidenza sino al 10-12 per cento. Le realtà parzialmente sconosciute sono quelle che si possono acquisire solo in loco, osservando e dialogando con la popolazione. Essa non ha dimenticato il suo recente passato. E’ vero, dicono, che i Gulag sono responsabilità del partito comunista, dei servizi di sicurezza, del siste-

ma, ma chi ha creato questo sistema se non noi? Malgrado ciò, per Stalin nutrono sentimenti oscillanti dall’odio alla riconoscenza. Quest’ultima per aver realizzato opere mastodontiche (metropolitana, palazzi imponenti, canale del mar Bianco, piani quinquennali ecc.). In fondo il carattere del popolo Russo è prevalentemente fatalista e preferisce la dominazione alla democrazia. Si affida a un capo che decide. A loro basta avere pane, lavoro, istruzione e vodka. Oggi d’altronde, a ben osservare, la Russia, dopo un breve periodo di imperfetta democrazia sembra avviarsi verso un nuovo regime con un capo, Vladimir Putin, che, come si è visto anche recentemente nei fatti Ucraini, decide per tutti. Comunque ritengono il Presidente una persona capace, viene sostenuto nelle sue decisioni ma è anche visto come un nuovo Zar. Gli spunti d’orgoglio – per il visitatore italiano -si avvertono quando, spesso, nel visitare luoghi incantevoli formati da palazzi, giardini, chiese, opere d’arte si constata che molte di queste sono state progettate e realizzate da nostri connazionali. Mi riferisco ad esempio all’architetto e scultore Bartolomeo Rastrelli, che ha progettato oltre a molto altro, il palazzo d’inverno

dello Zar Pietro I (oggi museo Ermitage) e il giardino all’italiana di Peterhof (sede estiva di Pietro I) che ingloba la grande cascata, unica al mondo. Ma molti altri sarebbero da ricordare: come Cecilia Bartoli (1966), mezzosoprano, nata a Roma, la quale ha trascorso lunghi periodi nella città di Pietro I (San Pietroburgo) alla ricerca negli archivi e nelle biblioteche, di preziose partiture, scritte da nostri connazionali (ad es. F. Araia, N. Porpora ecc.) del settecento. Ora, grazie a Cecilia Bartoli rivivranno. L’intreccio tra compositori italiani e la Russia fu intenso e continuò con il nostro Giuseppe Verdi che presentò, in prima assoluta, al teatro imperiale di San Pietroburgo, la sua “Forza del Destino”. Volutamente non ho parlato della tensione tra Russia e Ucraina, non ritenendo l’argomento aderente alle considerazioni esposte in questo elaborato. Tuttavia in conclusione desidero solo ricordare che, in linea di massima, i Russi sono con Putin nelle azioni sin qui prese, in quanto temono la presenza della NATO e dell’Unione Europea alle porte di casa. Comprensibilmente sperano, come ha detto recentemente Papa Francesco, che ci sia sempre un’alternativa alla guerra. Francesco Gueli

SICUREZZA PUBBLICA

“Occupazioni abusive” Spett.le L’Altro Giornale, nei giorni scorsi si è fatto un gran parlare sulle occupazioni abusive di appartamenti e la gente si è interroga su cosa fare per difendersi. Spulciando su internet, ho scoperto alcune cose da aggiungere alle discussioni. Secondo il Decreto Ministeriale 5-8-2008: “…il Sindaco interviene per prevenire e contrastare…l'incuria, il degrado e l'occupazione abusiva di immobili…”. Di più: “… il Prefetto predispone, in attuazione delle direttive ministeriali, piani coordinati di controllo del territorio, che i responsabili delle forze di polizia devono attuare... In estrema sin-

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Le Vostre Lettere

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tesi il compito fondamentale dell'autorità di pubblica sicurezza è di garantire le condizioni di pace sociale, impedendo il concretizzarsi dei fattori che potenzial-

mente la minacciano, prima ancora che eliminando gli stati di turbativa già in atto...”. Distinti saluti Alessandro Caliari

“Alcolismo, guarire si può” L’alcolismo è una malattia, ma guarire si può. Un ruolo molto importante nel percorso di uscita dal tunnel dell’alcol lo giocano di sicuro gli “alcolisti anonimi”. Bastano poche parole per raccontare la filosofia che muove gli “A.A.”: «Se vuoi continuare a bere è affare tuo, se desideri smettere di bere ma non ce la fai, allora è affare nostro». L’associazione, infatti, si configura come un gruppo di persone, uomini e donne, che mettono in comune la loro esperienza di alcolisti, la loro forza e la loro speranza, per aiutare sé stessi e gli altri. La formula è quella delle riunioni in cui tutte le persone che vi partecipano possono parlare (ma possono anche non farlo), raccontare le proprie esperienze e cercare una chiave per raggiungere la sobrietà. L’unico requisito per diventare membri dell’associazione è il desiderio di smettere di bere. Non dare le proprie generalità è un’altra delle caratteristiche fondamentali degli A.A. perchè l’anonimato viene garantito a tutti i membri. Attorno all’associazione gravita il gruppo dei familiari di alcolisti, riuniti nell’associazione Al-

Anon. L’associazione in Italia è presente dal 1972, nel mondo dal 1935. La nostra filosofia è che l’ammalato cura un altro ammalato perché lo capisce, sa cosa prova. Sono moltissime le persone che si sono rivolte agli A.A. per uscire dal tunnel dell’alcol, e la percentuale di riuscita, partecipando alle riunioni, è notevole: “quasi tutti ce la fanno”. È però importante continuare a frequentare le riunioni, perché siamo sempre a rischio ricaduta. La “terapia” che si affronta nelle riunioni è basata sui famosi 12 passi e 12 tradizioni, che partono dall’accettazione di avere un problema, e all’ammissione che da soli non si può risolverlo. Seguono passaggi che portano l’alcolista a mantenere la sobrietà per mesi, anni, e a non considerare più l’alcol la loro ossessione. Molto

importante è il racconto della propria esperienza, che aiuta gli altri partecipanti alle riunioni, non solo a sentirsi compresi ma anche a conoscersi meglio e ad affrontare più serenamente il problema. Questo riguarda una vastissima fetta di popolazione: l’alcol è una malattia democratica, colpisce indistintamente uomini e donne, operai e professionisti, tutti accomunati da un malessere interno che cerca sfogo e cura attraverso il bicchiere. Ma questa non è la scelta giusta, poiché porta alla rovina. Ma grazie ad A.A. e a un Potere Superiore, comunque venga concepito, si può guarire. Se vuoi informazioni anche sugli altri oltre 20 gruppi ben funzionanti di Verona e provincia telefona al 334 3952277. Serene 24 ore Luigi

IL COMPUTER AL SERVIZIO DELL’ODONTOIATRIA Capsule e ponti in 24 ore senza la “scocciatura” della presa dello stampo della bocca Il sistema CAD/CAM è un innovativo metodo altamente tecnologico che permette di costruire un restauro protesico in una unica Dott. Marco Castellani seduta. I materiali che si possono usare con questa tecnologia sono svariati,si possono costruire denti o ponti in resina fino ad arrivare a capsule in disilicato di litio (materiale altamente estetico privo di metallo) che hanno una durezza e una resistenza alla pressione 7 volte maggiore rispetto ad una corona in ceramica eseguita con la tecnica tradizionale. In cosa consiste? Il sistema CAD/CAM è composto da un dispositivo di acquisizione del dente da ricostruire (impronta ottica in 3D), da un software di progettazione tridimensionale e da una molatrice computerizzata. Questi tre elementi ci permettono di realizzare in una sola seduta un restauro estremamente preciso, resistente ed estetico. Il ricorso alle tecnologie digitali si è già affermato in numerosi campi medici. La produzione di restauri dentali con il metodo CAD/CAM è una pratica ormai consolidata.Ora il modello “analogico”, inteso come la comune catena di processi dal rilevamento dell’impronta convenzionale fino alla realizzazione del modello in gesso, viene digitalizzato in misura crescente. Come funziona? L’impronta digitale è il metodo più preciso ed innovativo di rilevamento dell’impronta. I dati immagine acquisiti per via endorale dall’odontoiatra vengono convertiti in un modello di dati 3D e trasmessi direttamente alla molatrice computerizzata. In questo modo, per numerosi casi di restauro non è più necessaria l’impronta tradizionale, operazione che risulta sgradita alla maggior parte dei pazienti. La modellatura digitale garantisce la precisione del lavoro, minimizza le fonti d’errore e accresce la soddisfazione dei pazienti. I vantaggi? Questo si traduce in reali vantaggi per i pazienti che risparmiano tempo ed evitano quelle varie sedute che, con i metodi tradizionali, erano necessarie al dentista per prendere le impronte e fare le prove dei manufatti nei diversi stadi della loro costruzione. Questo risultato è reso possibile dalla combinazione dell’innovativa tecnologia di ripresa digitale e dall’avanzato software 3D. La combinazione delle singole immagini riprese, assicura impronte ottiche esatte non solo nel caso di denti singoli, ma anche in caso di scansione seriale di più elementi. Gli affidabili modelli tridimensionali così ottenuti consentono di realizzare, oltre a faccette, corone, intarsi (ricostruzioni estese cementate) anche ponti provvisori e definitivi.

DOTT. MARCO CASTELLANI

Lugagnano: via Pelacane, 36 - 37060 VR Tel 045 514744 Sandrà: Via Pastrengo, 28 - 37010 VR - Tel. 045 7596180 studiodentisticocastellani@gmail.com - cell. 348 4383369

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Cronache

RIFORMA DELRIO. Il presidente Pastorello incontra i Comuni per illustrare la gestione

98 Sindaci in Provincia

Martedì 25 novembre presso la Sala Convegni di Unicredit, il presidente della Provincia di Verona, Antonio Pastorello, ha incontrato i 98 sindaci del territorio veronese per illustrare la gestione della Provincia in seguito alla riforma Delrio. L'incontro si è reso necessario, nel momento di assestamento del bilancio pluriennale 2014-2016 della Provincia, per confrontarsi sulle novità dei vincoli di finanza pubblica attuali e prospettici. 40 i Comuni presenti: Badia Calavena, Boschi Sant'Anna, Bovolone, Brentino Belluno, Bussolengo, Buttapietra, Cavaion Veronese, Cazzano di Tramigna, Cerea, Cologna Veneta, Colognola ai Colli, Concamarise, Costermano, Ferrara di Monte Baldo, Fumane, Garda, Illasi, Legnago, Malcesine, Mozzecane, Negrar, Nogara, Oppeano, Povegliano Veronese, Rivoli Veronese, Roncà, Ronco all'Adige, Roverchiara, Sant'Ambrogio di Valpolicella, Sant'An-

na d'Alfaedo, San Pietro in Cariano, San Bonifacio, San Pietro di Morubio, Sanguinetto, Sommacampagna, Sona, Terrazzo, Trevenzuolo, Valeggio sul Mincio, Villa Bartolomea. Ad illustrare i dati di bilancio è stato il dirigente provinciale Piero Rossignoli. «La Provincia fra poco scoppierà e i massi cadranno sui Comuni – afferma il presidente Pastorello -. Per questo motivo ho deciso di chiamarvi e spiegarvi cosa potrà succedere e soprattutto cosa intendo fare. L'annuncio che vi do oggi è che ho dato disposizione agli uffici di scrivere una diffida al Governo a rivedere le politiche di bilancio che incidono su interessi sostanziali dei cittadini. Se qualcuno si fa male per colpa delle buche delle strade, oppure se nelle scuole superiori crolla un cornicione provvederò anche, nelle forme più opportune, a denunciarne alla Magistratura le responsabilità. Sono

infatti due anni che, a causa dei tagli, non riusciamo a fare manutenzione ordinaria sulle strade e straordinaria nelle scuole. E benché queste due competenze siano quelle che la legge Delrio ci lascia, non riusciremo a farlo nemmeno nel 2015 perché il Governo ci impone la restituzione obbligatoria di 27 milioni.

Un taglio inaccettabile a fronte degli obblighi che abbiamo. Se a Roma non vogliono che siamo noi ad occuparci di strade e scuole, che almeno dicano chi lo deve fare. Per questo motivo, ho disposto che la Provincia non versi spontaneamente il contributo milionario alle casse erariali. Qualcuno deve assumersi le responsabilità per i danni causati alle comunità locali. Siamo costretti a navigare a vista: i cittadini chiedono e noi non siamo in grado di dare risposte. Che lo faccia il Governo».

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Cronache

MOZZECANE

Suor Pagani: 100 candeline E’ stata festa grande a Mozzecane domenica 9 novembre. La Chiesa e il teatro parrocchiale erano gremiti in occasione del Centenario dalla nascita di suor Pura Pagani, nata a Campofontana il 5 novembre 1914. L’evento, organizzato dell’Associazione “Amici di Suor Pura Pagani” per ricordare ancora una volta la figura di questa suora indimenticabile. Nel pomeriggio di domenica 9 novembre momenti teatrali (dove attori paesani hanno ricordato attraverso la recita, il funerale di Suor Pura e il suo ingresso all’istituto delle piccole suore della Sacra Famiglia) si sono alternati a momenti musicali con il coro San Lorenzo di Grezzano e il complesso bandistico Città di Mozzecane. «Sono stati inoltre proiettati video che ci hanno riportato al passato, in particolar modo negli anni in cui Suor Pura è stata insegnante nella scuola materna di Monte Romano Preziose inoltre sono state le testimonianze di Don Roberto Tamellini e Don Vittorio Girelli» – afferma Maurizio Tosoni, presidente dell’associazione Amici di Suor Pura Pagani e della scuola dell’infanzia Erizzo Miniscalchi, dove Suor Pura ha trascorso gli ultimi 30 anni di

Suor Pura

vita e di attività. Sempre per ricordare e tramandare la figura di Suor Pura, soprattutto tra i più piccoli, è stato organizzato un concorso dal titolo “un cuore grande” dove sono state coinvolte alcune scuole materne del territorio. Erano presenti Parroci, anche provenienti da località lontane, autorità civili e Suor Graziella Franchini, vicaria Generale della Piccole Suore della Sacra Famiglia, accompagnata da numerose consorelle. «Siamo molto soddisfatti della buona riuscita dell’evento – conclude Tosoni -: la presenza di un gran numero di partecipanti è stata un vero esempio di quanto Suor Pura sia ancora viva e presente tra i fedeli».

BUSSOLENGO / SUPPORTO LEGALE L’Associazione Difesa&Diritto dà consulenza Tutelare tutti coloro che necessitano di supporto e consulenza legale: questo è lo scopo dell’Associazione Difesa&Diritto che in questi giorni spegne la sua prima candelina nella sede di Bussolengo. L’Associazione, che si appoggia ad uno studio legale veronese formato da circa 20 avvocati con grande esperienza specializzati in tutti gli ambiti legali, riceve gratuitamente cittadini ed imprenditori che, a causa della crisi finanziaria, stanno vivendo grandi difficoltà. «Difesa & Diritto – affermano dall’associazione – nasce per volontà di alcuni professionisti, avvocati e dottori commercialisti che hanno deciso di dedicare il loro impegno e le loro conoscenze per assistere chi ha subito un’ingiustizia. La nostra mission è quella di fare chiarezza e fornire soluzioni a tutti quei cittadini veronesi che non sanno a chi rivolgersi e vivono situazioni di angoscia, che sempre più spesso sfociano in gesti estremi». L’associazione Difesa & Diritto ha sede a Bussolengo in via Primo Maggio 37. Per informazioni: 340.4220467; lexus.cse@gmail.com


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Cronache

Dicembre 2014

IL SUPERMERCATO. Crescita e conferme per il gruppo familiare, che vince la crisi assicurando risparmio per tutti

Il marchio “Rossetto” compie cinquant’anni Cinquant’anni di crescita e conferme per un gruppo familiare di assoluto successo, che vince la crisi assicurando risparmio per tutti. Festeggia il mezzo secolo di attività il marchio veronese d’eccellenza “2R”, binomio di successo e risparmio a Verona, che porta il nome dei “Fratelli Rossetto”, che nel lontano 1965 hanno dato inizio ad un’avventura che si è consolidata nel tempo, al punto da essere stati premiati, più volte, come il Supermercato con i prezzi più bassi d’Italia. Dureranno per l’intero 2015 i festeggiamenti per un gruppo di assoluto prestigio nel campo dell’economia imprenditoriale veronese, che la sera dell’ 1 dicembre, nella sede amministrativa di Lugagnano di Sona, ha celebrato l’evento attraverso le parole del Presidente Giuseppe Rossetto, che ha ripercorso i primi anni di attività nel primo negozio aperto in Corso Milano in quel lontano 1965. Parole semplici,

ma assolutamente coinvolgenti, per entusiasmare il folto pubblico presente, ponendo in primo piano l’importanza che va riservata alla compattezza della famiglia, che ha permesso il superamento di momenti difficili, dando risalto al fondamentale apporto assicurato dai propri collaboratori presenti nei 23 punti vendita dislocati nelle città di Verona, Brescia, Vicenza, Padova, Reggio Emila, Rovigo e Cremona. Alla serata di celebrazione, oltre all’intera famiglia Rossetto, si sono aggiunti autorità, amici, fornitori, clienti ed ospiti di riguardo, alcuni dei quali hanno offerto un breve intervento come nel caso del Vescovo Giuseppe Zenti, che riprendendo parole e significati espressi da Giuseppe Rossetto sull’importanza della coesione familiare, ha rafforzato il messaggio di Papa Francesco, quando pone al centro di ogni successo l’importanza di assicurare unione e forza attraverso la compattezza, che solo una famiglia

NUOVO CENTRO

I fratelli Rossetto con la signora Maria

riesce a garantire. Anche il sindaco Flavio Tosi, nel suo intervento ha espresso tutta la stima e gratitudine per una realtà familiare che ha saputo garantire una forte crescita occupazionale e di sviluppo imprenditoriale, facendo eccellere nel commercio una realtà locale, che ha saputo combattere e vincere lo strapotere d’acquisto dei Gruppi Multinazionali, assicurando prodotti di altissima qualità a prezzi convenienti, risultando un esempio imprenditoriale da

seguire, di come si può fare impresa di successo partendo da piccoli passi, per trasformarsi poi in grandi, pur restando sempre umili. Tra gli intervenuti alla serata, anche il Presidente di Confcommercio Verona, Paolo Arena, che ha puntualizzato l’importanza da riservare a chiunque voglia fare impresa, all’interno di progetti che garantiscano un commercio sostenibile che nasce e cresce su basi solide e la convinzione di poterci riuscire se orientata al benesse-

re, non personale, ma sociale, come nel caso di un Supermercato che deve garantire prodotti di valore a costi contenuti, soprattutto in tempi di crisi attuali, dove il fatturato di Rossetto diventa successo da studiare e imitare in tutta Italia. Infine, nell’intervento del Presidente del Banco Alimentare di Verona, Adele Biondani, è stato fatto risaltare il lato umanitario del Gruppo, riferendo dell’iniziativa promossa da tutti i punti vendita che nel primo

sabato di ogni mese nel 2015 riserva l’1% dell’incasso a vantaggio della Fondazione umanitaria. La serata è stata conclusa dal Presidente Giuseppe Rossetto, che alla domanda di raccontare il maggior orgoglio raccolto in questi 50 anni, ha risposto elencando i 3 elementi del loro successo: il cliente, posto sempre al centro di ogni interesse e risultato, i collaboratori ai quali viene assicurato rispetto ed attenzione, e i fornitori, grazie ai quali è possibile scegliere prodotti di qualità da proporre a prezzi concorrenziali per risultare ancora il supermercato con i prezzi più bassi d’Italia. Una serata di grandi emozioni, per celebrare un successo nato cinquant’anni fa, da parte di un “Gruppo di fratelli” che sono sul mercato in maniera vincente, rispettando le regole, assicurando qualità ai prodotti venduti e garantendo risparmio al loro maggiore patrimonio assoluto: il cliente. Gianfranco Iovino

POLO CONFORTINI- B.GO TRENTO

Lunedì 1 dicembre presso il Polo Confortini dell’ospedale di Borgo Trento, PrivatAssistenza ha inaugurato un nuovo ufficio, con lo scopo di essere più vicina alle necessità degli utenti ricoverati e delle loro famiglie PrivatAssistenza, la più importante organizzazione a livello nazionale e locale in materia di assistenza domiciliare, è presente da anni sul territorio di Verona e Provincia attraverso le sue diverse agenzie. Consolidati punti di riferimento per i bisogni socio-assistenziali delle famiglie veronesi, i Centri PrivatAssistenza offrono un servizio di assistenza ospedaliera e domiciliare personalizzato ed integrato (anche di breve durata), avvalendosi di badanti 24 ore, infermieri, fisioterapisti ed operatori professionali altamente qualificati. In una società che corre a ritmi sempre più serrati e in cui molte famiglie si ritrovano impossibilitate a dare tutte le attenzioni necessarie ai loro cari nei momenti del bisogno, PrivatAssitenza c’è. Le prestazioni offerte dai Centri spaziano dall’assistenza domiciliare diurna e notturna, all’assistenza nei luoghi di ricovero o di degenza diurna e/o notturna con un servizio di assistenza ospedaliera operativo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. PrivatAssistenza propone servizi di accompagnamento a persone anziane e disabili o interventi domiciliari per l’igiene personale, oltre a servizi socio assistenziali personalizzati, occasionali o continuativi per l’assistenza ad ammalati, anziani e disabili o l’erogazione di prestazioni fisioterapiche o infermieristiche (medicazioni, cateterismi, flebo, iniezioni, prelievi, clisteri…). I centri PrivatAssistenza offrono il servizio di ricerca della badante sia per lunghi periodi o semplicemente per la sostituzione durante i giorni di riposo della badante stessa. Migliaia di famiglie italiane ogni giorno possono contare in ogni momento del giorno e della notte su una seria organizzazione al servizio di chi ha bisogno di aiuto affidandosi quotidianamente a PrivatAssistenza, alla quale spetta un compito di grande responsabilità: assistere con amore e competenze anziani, malati e/o disabili. Centro PrivatAssistenza Polo Confortini – Borgo Trento 045.8350853 Per informazioni: www.privatassitenza.it PUBBLIREDAZIONALE


Cronache

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VACCINO ANTINFLUENZALE. Sparite le confezioni dalle farmacie

Caso Fluad: niente paura

Sono già sparite dagli scaffali delle farmacie veronesi le confezioni del vaccino antinfluenzale Fluad, di cui qualche settimana fa è stato disposto il divieto di utilizzo a seguito di tre decessi sospetti. Il divieto di utilizzo - informa l'Aifa, Agenzia italiana del farmaco - è limitato a due lotti, il 142701 e il 143301, del vaccino prodotto dalla Novartis Vaccines and Diagnostics srl di Siena. L'Ulss20, da parte sua, ha diffuso una nota per tranquillizzare i veronesi: «non ci sono dosi di vaccino antinfluenzale Fluad distribuiti nel territorio della nostra azienda sanitaria». Parole rassicuranti arrivano anche dall'assessorato regionale alla Sanità. «Nessuna dose dei due lotti di vaccino antinfluenzale Fluad bloccati dall'Aifa è stata distribuita nel Veneto», si legge nella nota ufficiale, diffusa al termine delle «immediate verifiche avviate dopo la disposizione dell'Aifa». Inoltre

gli uffici della sanità regionale fanno sapere «di non aver ricevuto da tutto il territorio veneto segnalazione di eventi avversi collegabili alla campagna vaccinale. Le verifiche stanno riguardando l'intera rete di erogazione gestita dal Servizio sanitario pubblico nella nostra regione». «Il sistema di allerta dell'Aifa - informa il dottor Marco Bacchini, presidente di Federfarma Verona - si interfaccia automaticamente con le nostre sedi territoriali, facendo scattare lo stato di attenzione. Ciò significa che ciascun farmacista ha provveduto al ritiro a scopo cautelativo di tutte le confezioni del prodotto sospettato, non solo di quelle appartenenti ai lotti indicati dall'Aifa. Le confezioni verranno o sono già state consegnate ai distributori e saranno destina te alla distruzione». Possibile che qualche veronese abbia acquistato in farmacia una confezione

proveniente dai due lotti indicati dall'Aifa? «Stiamo facendo verifiche interrogando le farmacie associate - risponde il dottor Bacchini -. Va detto però che il Fluad è uno dei dieci vaccini disponibili questo inverno per la profilassi contro l'influenza. Profilassi che oltretutto sta procedendo a rilento: i veronesi sono restii a vaccinarsi e questo ci preoccupa non poco». L'Aifa invita «i cittadini che abbiano in casa confezioni del vaccino Fluad a verificare sulla confezione il numero di lotto e, se corrispondente a uno dei due indicati, a contattare il proprio medico». Non è la prima volta che in piena campagna scatta l'allarme vaccino. A metà ottobre 2012 il ministero della Salute dispose il ritiro dal commercio di un antinfluenzale (Inflexal V, prodotto dall'azienda farmaceutica Crucell). Le dosi di quel vaccino destinate al Veneto erano 2.575. Pochi giorni dopo analogo provvedimento per altri vaccini: Agrippal, Influpozzi sub unità, Influpozzi adiuvato e Fluad. I vaccini (tutti prodotti da Novartis) erano stati bloccati dal ministero della salute e dall'Aifa «poichè i medicinali presentano difetti di qualità potenzialmente pericolosi per la salute pubblica». Le dosi sottoposte al sequestro erano 487.738, di cui 170.000 destinate al Veneto, ma non ancora utilizzate.

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Cronache

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DISCARICA. Subentra il Dipartimento ambientale dell’Università di Trento

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Ca’ Filissine Gli sviluppi

«Basta rifiuti in discarica!»

Sarà il Dipartimento di ingegneria civile e ambientale dell’Università di Trento ad occuparsi della discarica di Ca’ Filissine. Lo ha deciso la Giunta comunale, che ha conferito l’incarico ufficiale al professor Gianni Andreottola con il preciso mandato di «uno studio di fattibilità finalizzato alla messa a punto di un piano operativo di interventi per la bonifica e messa in sicurezza definitiva del sito di Ca’ Filissine, previa valutazione critica delle soluzioni progettuali ad oggi presentate». Lo studio di fattibilità dovrà avere come obiettivi la risoluzione delle problematiche ambientali «che dovranno risultare di minor impatto possibile per la popolazione». «Questo passaggio di affidare ad un tecnico lo studio di fattibilità sul progetto della discarica – commenta Matteo Pontara, presidente del Movimento Ambiente e Vita - ripete ciò che è stato fatto durante la gestione commissariale. Da una parte, si conferisce un incarico ad un tecnico, e in questo caso ritengo sia una cosa positiva perché l’affidamento è da parte del Comune e non di un privato. Inoltre il professor Andreottola, come

si legge nel suo curriculum, è specializzato in bonifiche ambientali e di discariche. Dall’altra questa delibera è un passo indietro perché ripropone ad un tecnico la redazione di altre linee guida rispetto a quelle già elaborate e presentate dai professori Piero Sirini e Quintilio Napoleoni. Sono passati cinque mesi dall’insediamento della nuova amministrazione e questa misura poteva essere adottata più celermente». Sono molte le aspettative, specialmente da parte della popolazione di Pescantina e della zone limitrofe all’impianto, di un intervento che avvii a soluzione il problema di Ca’ Filissine. Conclude Pontara: «Aspettiamo con fiducia i

risultati di questo nuovo lavoro da parte dell’Università di Trento. In una precedente sintesi, sollecitata dal Comitato discarica di Balconi, il professor Andreottola aveva presentato una proposta di intervento su Ca’ Filissine che escludeva, di fatto, uno scavo invasivo dei rifiuti esistenti, limitando al massimo la produzione di odori molesti. Era quello che la gente aveva chiesto come primo requisito di ogni intervento in discarica. La cosa interessante è che queste linee di intervento riprendono le conclusioni del Comitato tecnico elaborate ancora nel 2010, che non prevedevano scavi all’interno del sito di Ca’ Filissine». Lino Cattabianchi

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

«Amministrazione ferma» Ritirare il progetto di bonifica e messa in sicurezza di Ca’ Filissine che attualmente è all’esame della commissione Via della Regione Veneto: lo chiede il gruppo del Movimento 5 Stelle di Pescantina che allo scopo ha presentato una mozione in Comune. Il ritiro del progetto, elaborato per Daneco dallo studio Dell’Acqua, era stato votato all’unanimità dai consiglieri della passata legislatura nel Consiglio comunale del 6 maggio 2013 che aveva determinato le dimissioni del sindaco Reggiani e il successivo insediamento del commissario prefettizio Rose Maria Machinè. Nonostante alcuni consiglieri della passata opposizione siano attualmente in maggioranza, il solo progetto ancora presente presso la commissione Via regionale è quello che è stato soprannominato progetto «mostro», poiché prevede un’escavazione massiccia di rifiuti e il successivo conferimento di nuovo materiale. Una criticità da evitare ad ogni costo sia per le popolazioni locali e sia anche per i dipendenti costretti a lavorare in condizioni che sarebbero tutt’altro che sicure. La situazione in discarica oggi è drammatica: ci sono 36 metri di percolato e le analisi presentate dall’Arpav nell’ultimo rilevamento, datato 28 ottobre, indicano che i livelli di inquinamento sono in drammatico aumento, tanto più che Daneco ha dato ordine scritto al suo personale di non entrare più nell’area di discarica perché non è garantita la sicurezza dei dipendenti. Inoltre allo stato attuale la discarica è in fase di tracimazione: l’acqua piovana si mescola al percolato e, superando la barriera di impermeabilizzazione nella zona a nord ovest tra il settimo e l'ottavo lotto, si scarica direttamente all’esterno della discarica infiltrandosi nella falda. Dal documento presentato a Balconi dal commissario straordinario Machinè, il 22 gennaio scorso, in cui si delineavano le linee guida per un risanamento del sito, non vi è più nessun atto dalla Giunta comunale. La discarica di Ca’ Filissine è in stato di abbandono da luglio, quando sono state sospese tutte le attività. Perciò, riteniamo necessario e urgente il ritiro del progetto all’esame della commissione Via: sarà il primo, importante, passo per ripartire nella giusta direzione, e dare inizio così ad un nuovo progetto che deve essere condiviso con la cittadinanza. Il consigliere comunale Diego Verona

Nelle scorse settimane il consigliere Diego Verona ha presentato in Consiglio comunale a Pescantina una mozione che chiederà il ritiro del progetto presente in commissione VIA Regionale. I cittadini di Pescantina non vogliono più vedere rifiuti arrivare in discarica. In passato lo avevano affermato in maniera forte gli attuali amministratori e oggi il pensiero deve rimanere immutato. È necessario proseguire con la scelta fatta da tutto il Consiglio Comunale ancora con il Sindaco Reggiani che prevedeva il ritiro del progetto. Sarà curioso vedere come i Consiglieri comunali ed esponenti di movimenti e gruppi legati alle forti prese di posizione riguardanti il tema discarica, sceglieranno nel prossimo futuro. Gli stessi referenti regionali gridavano basta rifiuti a Cà Filissine. Ma cosa è cambiato ora? Il PD per bocca dei referenti regionali dice invece che la discarica di Pescantina ha la necessità di ricevere ancora rifiuti per poter essere bonificata. Noi vogliamo che si intervenga subito per asportare il percolato e si proceda alla bonifica senza se e senza ma. E’ necessario intervenire immediatamente perché il percolato è arrivato a livelli mai visti prima. No innalzamento delle sponde o altri palliativi! Ora è necessario togliere questo liquido, fonte di inquinamento, che continua a crescere a causa delle incessanti piogge. Il PD, oggi rappresentato in maniera maggioritaria in Consiglio e in Giunta comunale, deve decidere di intervenire. Vedremo se cambieranno o verranno mantenuti i propositi che per lungo tempo l'attuale maggioranza ha sbandierato, oppure se verrà fatto il contrario di ciò era stato detto. Ed ora a che serve Ambiente Vita? Dove sono con i loro fischietti e le loro lenzuola? E i bambini che piangevano in consiglio comunale? Oggi il percolato è dieci volte superiore dei livelli del 2012. Ho l'impressione che si stia sgretolando tutto quel castello, costruito ad arte, per far recepire ai cittadini di Balconi un positivo pensiero ecologico. E ora? La discarica è abbandonata e l'unica cosa che sta raccogliendo, è la grande quantità di acqua piovana che poi contribuisce alla formazione del percolato. Intervenire subito nell'asportazione del percolato è il passo immediato che questa Amministrazione deve mettere in atto prima che si arrivi alla tracimazione! Invece no: l’amministrazione, spendendo circa € 2.500, incarica un professore dell'Università di Trento per formulare delle ipotesi di intervento e di modifica progettuale da proporre successivamente alla commissione VIA. E il percolato? È lì, come un lago che si alza senza sosta. Il consigliere Manuel Fornaser



Cronache

Dicembre 2014 PATRENGO. Il gruppo Alpini comincerà l’anno nuovo senza terreno nè “casa”

Attività 2015 senza la baita

Il gruppo Alpini di Pastrengo, fondato nel 1938, inizia l’attività del 2015 senza baita. La baita era costituita da un prefabbricato utilizzato come modulo abitativo in occasione del terremoto del Friuli del maggio 1976. Dopo che fu dimesso dai friulani, gli alpini andarono a recuperarlo e a sistemarlo come baita e sede del gruppo presso l’uliveto della Casa di Riposo “Dott. Paolo Segattini”. Il contratto con la casa di riposo prevedeva la concessione a titolo gratuito del terreno; in cambio gli alpini avrebbero curato l’uliveto e il prato circostante. La baita, oltre ad essere il simbolo del gruppo, era diventata anche sede del Circolo alpini di Pastrengo e luogo di ritrovo per incontri: riunioni e assemblee per il gruppo, pranzi per gli anziani, momenti conviviali per la comunità. «A luglio 2014 abbiamo ricevuto lo sfratto da parte della Casa di Ripo-

so, con l’invito a lasciare la baita, ed ora siamo senza terreno e senza baita» spiega Marco Tacconi, Capogruppo. Motivo dello sfratto è l’intenzione da parte della Casa di Riposo di ampliare la struttura, creando, al posto della baita, le celle mortuarie e altre camere per gli ospiti con un nuovo accesso per i mezzi di soccorso. In realtà l’annuncio della Casa di Riposo di voler utilizzare anche parte del giardino ed uliveto di proprietà era nell’aria da qualche anno. L’amministrazione uscente alle ultime elezione del maggio scorso aveva individuato un terreno di proprietà comunale, vicino al campo sportivo comunale, adiacente alla cabina della Telecom, con la possibilità di costruire la nuova baita e di recuperare un terreno ora dominato da alberi, spine e sterpi. La nuova amministrazione ora in carica, guidata dal sinda-

co Alberto Varolo, ha preso a cuore la questione cercando una soluzione percorribile. «Stiamo valutando varie ipotesi, senza scartarne alcuna e cercando di trovare una soluzione che possa accontentare tutti». Tra le varie ipotesi anche quella di ampliare l’immobile attualmente adibito a spogliatoi del campo sportivo comunale, cercando di dare spazi e ambienti alle varie realtà: calciatori, alpini, sagra. Un’altra soluzione prospettata, che trova però molti ostacoli di tipo “campanilistico”, è quella di unire i due gruppi di Pastrengo e Piovezzano e di creare un solo gruppo e una sola baita. La scissione,

avvenuta oltre quarant’anni fa, per la quale nessuno dei due gruppi vuole assumersi la responsabilità, sembra sia nata per una incomprensione su chi dovesse pagare una damigiana di vino. Per ora il gruppo si riunisce in una sala messa a disposizione da un ristorante locale, ma la soluzione è solo provvisoria. Bruno Gardin

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PASTRENGO

Presepio in piazza Sulla piazza del comune a Pastrengo è riapparso il presepio dell’artista Marcello Sartori commissionato dalla Pro Loco. E’ il presepio artistico già posizionato in passato presso l’Ufficio Postale e poi dallo scorso anno trasferito presso la rinnovata piazza del Comune. Quest’anno il presepio è stato rimaneggiato, aggiungendo la figura di un Re Magio e di un cammello accovacciato. Anche la capanna posizionata presso il Monumento ai Caduti è stata ridisegnata secondo canoni estetici più accattivanti. Le luminarie conferiscono alla piazza, nel buio della notte, ancora più vivacità di colori in un gioco naturale di luci ed ombre. E in questa atmosfera meditativa con la piazza arredata di tutto punto venerdì 12 dicembre arriva Santa Lucia in carne e ossa, accompagnata dal castaldo e da un vero asinello che tira un carrettino colmo di regali per i bambini. L’evento è promosso dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Gruppo Alpini di Piovezzano e i genitori che si prestano ad animare la serata dedicata ai bambini più piccoli. Altro presepio artistico più contenuto e stilizzato che funge da punto luce, è allestito nei giardini pubblici di Piovezzano. Un terzo presepio all’aperto di pregevole artigianato è quello allestito dal gruppo “Basabanchi” di Pol di fronte al Santuario della Madonna. La S. Messa pomeridiana di lunedì 8 dicembre con successivo momento conviviale davanti al presepio ha dato il via al periodo natalizio anche nel piccolo borgo delle case sparse di Pol. Albino Monauni

PASTRENGO

La Pro Loco si riunisce e fa festa nia della Carica dei Carabinieri di aprile ai concerti estivi degli studenti a luglio. Molte fotografie sono dedicate alla Festa della Zucca di settembre, alle serate teatrali al Leardini di Piovezzano per concludere con il Concorso presepi in famiglia e nelle piazze. Bruna De Agostini

PASTRENGO/SCUOLA DELL’INFANZIA “CARLO ALBERTO” In previsione delle iscrizioni alla scuola dell’infanzia per l’anno scolastico 2015-2016, il comitato di gestione della scuola dell’infanzia “Carlo Alberto” di Pastrengo ha indetto per sabato 20 dicembre dalle ore 10.00 alle 12.00 Per Pastrengo la terza domenica di novembre è da ormai 13 anni giorno di “Pro Loco in Festa”. Si festeggia con il tradizionale pranzo, diventato un appuntamento annuale e ricorrente che vuole sugellare le molte cose realizzate nel corso dell’anno. L’appuntamento di quest’anno era a mezzogiorno di domenica 23 novembre in Sala Leardini di Piovezzano dove si sono ritrovati un centinaio tra soci “Pro Loco” con famigliari e amici. «Era innanzitutto un pranzo sociale- rife-

risce il Presidente Pro Loco Monauni - ma anche incontro conviviale di ganzega per ringraziare i tanti lavoranti e collaboratori alla Festa della Zucca di settembre, una Festa che ha dimostrato di essere ottima occasione di aggregazione delle giovani famiglie per il divertimento dei bambini e dei nonni che con estro giovanile hanno giocato con le zucche in concorso». Oltre al sindaco Alberto Varolo erano presenti al pranzo i Sindaci del passato (Augusto Speccchierla,

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

PASTRENGO - Municipio Ortofrutta Alimentari PIOVEZZANO - Ortofrutta Mela Verde

Luigi Bertasi, Mario Rizzi) che, tutti assieme, con la loro apprezzata ed eccezionale presenza hanno testimoniato vicinanza allo spirito di servizio della Pro Loco sempre impegnata nella promozione del paese con nuovi eventi e manifestazioni che favoriscono socialità e conoscenza turistica. Nell’occasione è stato presentato e distribuito in anteprima ai commensali il calendario-strenna Pro Loco, giunto quest’anno alla decima edizione e che verrà poi distribuito capillarmente prima di Natale presso tutte le famiglie e attività economiche del comune. Stampato in 1500 copie, il calendario, presenta fotografie originali degli eventi principali e delle Feste del paese, dal Falò della Befana a Forte Degenfeld, al Gran Carnevale di marzo, dalla Cerimo-

un “open day”. L’invito è rivolto a tutti i genitori che hanno bambini nati entro il 31/12/2012, ma anche ai genitori dei bambini nati tra il 1 gennaio 2013 e il 31 agosto 2013.


Cronache

Dicembre 2014 BUSSOLENGO. Delineati il presente e il domani della nuova casa di riposo

Beni Montresor resta al Comune Servizi di

Lino Cattabianchi Resterà al Comune di Bussolengo la proprietà della nuova casa di riposo “Beni Montresor”: è questo l’effetto del voto uscito dalla seduta del Consiglio comunale, convocato in biblioteca per l’indisponibilità dell’aula consiliare. Il Comune cederà lo stabile in comodato d’uso gratuito per 30 anni all’Ipab e poi deciderà, allo scadere del termine, di alienare una percentuale della proprietà, rimanendo, comunque, titolare della quota maggioritaria. In questo passaggio, al Comune spetterà l’onere della manutenzione straordinaria dell’immobile di via Paolo Veronese, «come del resto sta già succedendo dal 1986» chiosa il sindaco Paola Boscaini. Questa, in breve sintesi, la conclusione

della modifica dell’accordo di programma stipulato nel 2009 fra i 4 enti (Comune, Ulss 22, Regione e Ipab) dalla cui sinergia era nata la nuova casa di riposo Beni Montresor che avrebbe dovuto essere “girata” all’Ipab dal Comune, al momento della sua entrata in funzione. Questo cambiamento dell’accordo è stato caldeggiato dal sindaco Paola Boscaini. «Per mantenere ai bussolenghesi spiega - la proprietà dell’immobile e per evitare che la nuova norma contabile delle Ipab possa portare in negativo il bilancio dell’ente. Il che comporterebbe un aumento delle rette per gli anziani ospiti. Riteniamo quindi di aver fatto gli interessi dei cittadini perché manteniamo la proprietà di un immobile di grande valore. Su questo provvedimento, inoltre, ci sono i pareri

Paola Boscaini

favorevoli del funzionario regionale e dell’attuale commissario dell’Ipab». La misura proposta non è stata accettata dalle minoranze che hanno abbandonato l’aula dopo cinque durissime dichiarazioni di contrarietà al provvedimento, adottato coi soli 10 voti della maggioranza. «Rimandiamo il trasferimento per 30 anni –ha obiettato Barbara Setti del M5S -: perché lo facciamo? Quali sono i valori a bilancio: qui bisogna dare un valore al bene». «C’è il parere dei revisori dei conti? Il parere dei revisori è indispensabile sulla modifica di un accordo di programma in essere. E poi: quali riflessi ci saranno per il bilancio del Comune? Chiedo al segretario una spiegazione» - ha insistito Andrea Bassi, ponendo la

Andrea Bassi

questione pregiudiziale al prosieguo della discussione della delibera. «Queste delibere non necessitano del parere dei revisori» - ha spiegato il segretario Massimiliano Spagnuolo. Questione pregiudiziale respinta con 10 voti contrari della maggioranza e 5 favorevoli delle opposizioni. «Le Ipab sono in trasformazione» – ha risposto l’assessore al sociale Stefania Ridolfi. «E, comunque - ha completato il sindaco -, mantenere la proprietà della casa di riposo non avrà nessun effetto sul bilancio del Comune, come mi hanno spiegato puntualmente gli uffici. Siamo molto tranquilli da questo punto di vista». «Mettetemi per iscritto – ha obiettato Giorgio Beccherie - che non ci saranno variazioni di bilancio in trent’anni: per i

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Il consigliere comunale e regionale, Andrea Bassi, della Lega Nord, nella precedente seduta aveva ottenuto il rinvio della delibera. Nella discussione finale ha trascinato gli interventi delle opposizioni. Durissimo il suo commento, che diventa anche un giudizio politico sull’amministrazione. «È l'ennesima pazzia perpetrata in Consiglio comunale dal sindaco Boscaini e dai suoi – commenta -. Proporre la modifica dell'accordo di programma del 2009 che passava la proprietà della nuova casa di riposo dal Comune all'Ipab, motivandolo con ragioni che abbiamo dimostrato essere assolutamente insussistenti (si sono inventati che l'Ipab avrebbe dovuto ammortizzare l'investimento, inserendo per anni a bilancio una passività annuale di circa 200mila euro che lo avrebbe fatto andare in rosso: cosa che abbiamo dimostrato essere non vera) e senza avere il parere dei revisori dei conti, significa addossare al Comune un grosso rischio economico-finanziario. Mantenendo la proprietà del bene e dandolo all'Ipab in comodato d'uso gratuito per 30 anni, dovremo come Comune rispondere della manutenzione straordinaria per questo lasso di tempo e quindi sostenerne tutte le eventuali, ma praticamente certe, spese conseguenti». E Bassi, da consigliere regionale promette battaglia: «Per fortuna questa modifica dell'accordo di programma dovrà comunque essere ratificata anche da altri enti presso i quali io mi attiverò affinché non avvallino questo scempio!». costi ordinari e straordinari una variazione di bilancio ci vuole. E quindi è obbligatorio il parere dei revisori». «Per le manutenzioni straordinarie c’è un capitolo apposta nel bilancio e riguarda tutti gli immobili del Comune - ha tagliato corto il sindaco. Dure le dichiarazioni di voto. Bassi: “Esco offeso per questo trattamento: ponete il presupposto per un danno erariale al Comune». Setti: «Il buco all’Ipab non c’è: l’alienazione non c’è;

cambiamenti non ne vedo». Amantia: «Il parere dei revisori è auspicabile. Non rispondere a questi quesiti non è bello: tutti noi dell’opposizione rappresentiamo il 48,5% dei votanti, metà paese». Beccherle: «La delibera è illegittima». Ceschi: «Esco: ha ragione Beccherle: non mi è stata data risposta». «Noi resteremo – ha risposto il capogruppo di maggioranza, Alessandro Pasetto - e voteremo la delibera». Ancora muro contro muro.

BUSSOLENGO / IL PREMIO

Luca, Stefano e Michele al corso di guida sicura Tre ragazzi di Bussolengo, Luca Lonardoni, Stefano Viglio e Michele Girelli, hanno partecipato al corso di guida sicura sul circuito di Misano come premio legato all’iniziativa, promossa dal Comune di Bussolengo, di sensibilizzazione al tema della sicurezza stradale che si è

svolta in due giornate. Una di convegno con la polizia municipale, la polizia stradale, l'Ania e l'Associazione vittime della strada. La seconda giornata è stata di promozione in piazza di iniziative per la sicurezza di chi guida. L'Acat ha ricordato che

l'alcool è fonte di pericolo per gli automobilisti, Albertini ha promosso l'importanza della revisione dei veicoli, gli assicuratori hanno fatto sensibilizzazione e l'Ania (Associazione nazionale delle imprese di assicurazione) ha messo a disposizione un simulatore di guida per

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: BUSSOLENGO - Municipio, Paradiso della Frutta, Macelleria Cordioli, Sanitaria all’Ospedale, Benin Casa-Farmacia, Distributore, Scampoli 4 Stagioni, In Galleria Ramonda, Farmacia Segala, Eurospin SAN VITO - Mini market S.Vito, Sede Avis - Studio Medico

provare gli effetti di una guida sbagliata. In quel contesto ha messo a disposizione di tre ragazzi tra i 18 ed i 25 anni che hanno provato il simulatore un corso di guida sicura da tenersi sul circuito di Misano. Sono stati estratti Luca Lonardoni, Stefano Viglio e Michele Girelli. «Nella giornata nazionale per la sicurezza stradale – spiega il sindaco Paola

Boscaini - assieme ad Elisa Seeber, consigliere incaricato per le politiche giovanili, ho accompagnato i ragazzi sul circuito di Misano. Ed è stata una bellissima esperienza perché hanno provato su pista con piloti professionisti le condizioni di criticità nelle quali potrebbero trovarsi. Mi auguro che questa esperienza possa creare cultura

perché l'importanza della prevenzione per guidare in sicurezza è fondamentale al fine di evitare disastri purtroppo rilevabili troppo spesso sulle nostre strade». A dicembre il progetto "Fuori dal Comune" porterà i ragazzi che aderiranno in montagna con guide specializzate per insegnare loro come vivere in sicurezza le escursioni».


Cronache

Dicembre 2014

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BUSSOLENGO. Duro colpo per i cinéphiles locali: la 24ª edizione non avrà luogo

VIVERE CON DIGNITÀ ONLUS

Cineforum Brasi: cancellato il 2014

Raccolta giocattoli per i meno fortunati

Duro colpo per i cinéphiles di Bussolengo: la 24° edizione del Cineforum Brasi, allestito dal Centro Culturale monsignor Bacilieri quest’anno non si terrà. «Con profonda amarezza, nella veste di presidente – spiega Nicola Lonardi - siamo costretti a comunicare a tutti i nostri tesserati la rinuncia all’edizione 2014. Dopo anni in cui, con grande fatica, si era riusciti ad organizzare una rassegna che ormai rappresentava una felice tradizione per Bussolengo, essendo nata nel 1991 e che aveva proposto da allora oltre 300 film all’affezionato pubblico, quest’anno non sarà possibile far fronte all’organizzazione a causa dei notevoli costi, soprattutto derivanti dai diritti di proiezione pretesi dalle case cinematografiche, non più supportabili dal solo costo della tessera di ingresso. Spiace che il Cineforum venga a mancare proprio in occasione del 25° anniversario dalla morte di Alessandro Bortolazzi, il nostro

indimenticabile Brasi, uno dei fondatori del Centro culturale Bacilieri e grande appassionato di cinema al punto da organizzare proiezioni cinematografiche atte a sopperire alla crisi che aveva portato in quel periodo alla chiusura del Cinema Capitol, unica sala cinematografica del paese, e tragicamente scomparso in un incidente stradale il 13 dicembre del 1989». L’appuntamento del cineforum di Bussolengo era molto atteso, anche nei paesi limitrofi, in gran parte sprovvisti di sale cinematografiche. L’unico polo per chi vuole vedere un film sono ormai le multisale. «Dopo anni in cui il Centro culturale era riuscito ad organizzare il Cineforum in piena autonomia – continua Lonardi -, l’anno scorso ci eravamo visti costretti a chiedere l’aiuto del comune di Bussolengo che aveva concesso il patrocinio all’iniziativa, oltre ad un contenuto ma fondamentale contributo economico. Quest’anno il contributo che avevamo

Vivere con Dignità onlus, l’associazione di solidarietà di Bussolengo, ha messo in cantiere una nuova iniziativa in occasione di Santa Lucia, in continuità con il progetto Rebus che promuove il recupero di beni e di alimenti per fini solidaristici. «Santa Lucia è la festa dei bambini, di tutti i bambini di Bussolengo indipendentemente dal paese di provenienza, dalla religione, dal ceto sociale – spiega Anna Salomoni, referente storica del gruppo -. Deve essere festa anche per i bambini meno fortunati e per

questo la nostra onlus ha pensato di dare una mano alle famiglie che hanno qualche problema economico». Al Centro sociale parrocchiale di via Don Calabria è stata organizzata una raccolta di giocattoli nuovi o usati in buono stato, distribuiti ai genitori che ne hanno fatto richiesta prima di Santa Lucia. La raccolta si è tenuta nelle giornate dal 15 novembre al 6 dicembre. Per contatti, Anna Salomoni 347 3363551; Paolo Modena 348 5947932

BUSSOLENGO / IL LIBRO chiesto non è arrivato in tempo. E, in un incontro che abbiamo avuto col vicesindaco ed assessore alla cultura Cristiano Fontana e con l’assessore alle associazioni, Stefania Ridolfi, si è ritenuto più opportuno iniziare fin da subito a lavorare alla prossima stagione, confidando nell’appoggio dell’Amministrazione comunale e sperando che qualche sponsor voglia sostenere l’iniziativa». Lonardi lascia aperto uno spiraglio: «Nonostante tutto, il Centro culturale

BUSSOLENGO BAGNO DI FOLLA AL 22° CONVEGNO SUI KIWI Palatenda gremito di operatori del settore in Piazza XXVI Aprile al 22° convegno sul Kiwi organizzato da Comune e Mercato ortofrutticolo intercomunale di Bussolengo e Pescantina. «Un frutto che, assieme alla pesca – ha sottolineato il sindaco Paola Boscaini nel suo saluto -, caratterizza il nostro territorio e per il quale chiediamo all’assessore Davide Bendinelli aiuti in questo momento di difficoltà». «Le problematiche del Kiwi – ha rimarcato Claudio Valente della Coldiretti di Verona - sono ancora non risolte e sarebbe urgente creare un Centro sperimentale per la frutticoltura proprio a Verona. Verona con i suoi mille produttori di Kiwi, con 2.500 ettari a coltura e 55mila tonnellate di prodotto rappresenta una delle prime realtà italiane e una voce importante dell’economia veronese». «Per la batteriosi del Kiwi la Regione Veneto ha stanziato 250mila euro – ha risposto Bendinelli - e altri fondi potranno venire dall’Europa per sostenere questo comparto e dare un futuro ai giovani». Del futuro del Kiwi ha parlato il professor Guglielmo Costa riferendo le conclusioni dell’8° Convegno mondiale svoltosi in Cina, che in pochi anni è diventata la prima produttrice mondiale con 100mila ettari e un milione e 100mila tonnellate. «Tra i paesi che hanno fatto registrare significativi risultati in questi ultimi anni – ha sottolineato il relatore -, ci sono, inoltre, la Turchia con 20mila ettari e l’Iran con 10mila. La conclusione di quel simposio dedicato in gran parte alla batteriosi ha portato a sottolineare che questa malattia del kiwi, con cui si può cominciare a convivere, si può sconfiggere solo con lo scambio di informazioni». Le conclusioni tecniche sui più recenti studi e sperimentazioni nella lotta alla batteriosi e alla morìa del Kiwi a cura di Gianni Tacconi e Lorenzo Tosi. Per sconfiggere la batteriosi è in atto l’utilizzo di prodotti a base di rame e stimolatori di difese naturali. Per quanto riguarda la morìa, seconda causa delle difficoltà del kiwi, questa è data da una scarsa ossigenazione del terreno dovuta a diversi fattori, tra cui le condizioni climatiche avverse, la natura dei terreni e pratiche agronomiche errate. «La prospettiva – hanno concluso i relatori - è che si possano ridurre i danni con adeguate pratiche agronomiche. La ricerca, comunque, va avanti». «Un convegno – conclude l’assessore Carlo Maraia che ha fatto ancora una volta il punto della situazione sulla produzione di kiwi nel nostro territorio ed ha offerto agli operatori, arrivati in gran numero, indicazioni operative di notevoli interesse».

Bacilieri spera che quella di quest’anno sia solo una pausa e che già dall’anno prossimo sia possibile tornare ad organizzare il Cineforum Brasi con lo stesso spirito di fornire alla cittadinanza la possibilità di trascorrere almeno una decina di sere d’inverno in compagnia di film di qualità. Un doveroso ringraziamento va alla parrocchia di Santa Maria Maggiore ed al Circolo Noi Piergiorgio Frassati per il prezioso aiuto fornito in questi anni». Lino Cattabianchi

Immagini di storia «Purtroppo di questo volume non si trovano più copie – spiega il curatore Ferdinando Montresor -, ma ora si può sfogliare il libro dal computer di casa vostra (per ora non è possibile leggerlo sugli smartphone). Il volume “Bussolengo, immagini di storia” ripercorre gli eventi che hanno coinvolto il paese dai tempi remoti, quando ancora non era che un piccolo villaggio dal nome indefinito, sino agli anni più recenti delle due guerre mondiali e della successiva, lenta ma inesorabile, trasformazione nella prospera e popolosa cittadina che è oggi. Conclude Montresor: «L’opera è frutto della collaborazione di diversi autori che in un modo o nell’altro hanno raccolto materiale su Bussolengo, svelando ciascuno un aspetto diverso delle molteplici sfaccettature della storia del paese». L'indirizzo è: www.libroaperto.net/bussolengo/.


E’ stata inaugurata il 21 novembre la 7ª edizione dei mercatini di Natale di Verona, in programma fino al 28 dicembre in piazza dei Signori, cortile del Tribunale, cortile Mercato Vecchio e, per la prima volta, in piazza Indipendenza. La manifestazione, promossa dal comune di Verona in collaborazione con Confcommercio, Confesercenti e Comitato per Verona, vedrà la presenza anche di cinque associazioni benefiche: Abeo, Anavi, La Trottola, Volontariato Perez e Gruppo di sostegno Dba. «Un appuntamento ormai tradizionale che richiama ogni anno all’incirca 500 mila persone provenienti da tutta Italia – afferma l’assessore al Turismo del comune di Verona, Enrico Corsi –. Un’occasione per far conoscere la nostra città, mantenere vivo e attivo il centro storico e le attività economiche anche nel periodo invernale. All’interno dei mercatini di Natale avremo anche quest’anno uno spazio particolare dedicato ai mercatini più antichi d’Europa, quelli di Norimberga. Novità sarà l’allungamento del periodo di

I MERCATINI DI NATALE PIÙ TRADIZI

Distese di centinaia di bancarelle, giocattoli in legno Questo è il Natale più tradizionale dei più antichi m fiere che venivano organizzate nel nord Europa sec Dresda, dove si vendeva un dolce chiamato Striezel le più antico del mondo. Ma girando per il nostro continente se ne trovano pee che li organizzano: dal più grande di Strasburg tino/museo in Svezia. A voi la scelta!

I MERCATINI DI NATALE IN ITALIA

permanenza dei mercatini, che rispetteranno una pausa la mattina di Natale». I mercatini, cui prenderanno parte ben 60 espositori, sono aperti da venerdì 21 novembre, tutti i giorni dalle 10 alle 21.30, venerdì, sabato e prefestivi dalle 10 alle 23. Ulteriori informazioni: www.nataleinpiazza.it

Anche i nostri Mercatini di Natale, sparsi lungo tutto lo catini di Natale in Italia sono tantissimi e molto più v indubbiamente i Mercatini di Natale del Trentino Alto hanno i loro propri Mercatini Natalizi. Ogni Mercatino di artigianato e un’atmosfera unica che spesso rispon Mercatini di Natale in Italia è quello di scegliere un’ar tematica da seguire per tutto il percorso attraverso le regioni della Nostra Penisola. I Mercatini di Natale enogastronimici, i Mercatini di Natale organizzati in Castelli, i Mercatini di Natale legati all’artigianato locale o regionale, i Mercatini di Natale tedeschi, i Mercatini di Natale a chilometro zero, oppure i Mercatini di Natale organizzati negli ambienti del FAI il Fondo Ambiente Italiano. Girando per l’Italia è possibile imbattersi in tradizioni radicate, come quella degli esseri magici che accompagnano le feste natalizie, siano essi folletti dispettosi, angeli benigni o i terribili mostri della tradizione nordica.


IONALI D’EUROPA

o, decorazioni, cristalli, luci, musica, dolci al miele e al marzapane. E vin brulé. mercatini d'Europa. Per capire l'origine dei mercatini bisogna immaginare le coli e secoli fa durante il periodo dell'Avvento. È da una di queste, quella di , che sembra sia nato, seicento anni fa, quello che oggi è il mercatino di Nata-

molti altri che raccolgono le tradizioni del Natale e la storia delle città eurogo a quello magico di Praga, dagli originali mercatini altoatesini a un merca-

o “stivale”, non hanno nulla da invidiare a quelli Europei o Mondiali. Infatti i Mervariegati e originali di quanto comunemente si possa pensare. I più famosi sono o Adige, ma ogni regione Italiana, ogni grande città e moltissime piccole località o di Natale ha caratteristiche sue proprie con prodotti enogastronomici, oggetti nde allo spirito proprio di chi abita il territorio. Un modo particolare per visitare i rea


Cronache

Dicembre 2014 PESCANTINA. Prevista la realizzazione di nuovi impianti e tubature in viale Verona

Iniziano i lavori alla rete fognaria Sono partiti qualche giorno fa i lavori di estensione delle reti fognarie e acquedottistiche nel comune di Pescantina. Il progetto, approvato da Acque Veronesi, prevede la realizzazione di nuovi impianti e tubature in viale Verona. L’intervento è stato presentato nella sede della società consortile, che oltre a Pescantina, gestisce il servizio idrico integrato in altri 74 comuni della provincia scaligera. Erano presenti il presidente, Massimo Mariotti, il suo vice Marco Olivati e il sindaco di Pescantina, Luigi Cadura. L’intervento, finanziato grazie anche ad un contributo regionale, è stato inserito nel Piano Operativo Triennale di Acque Veronesi e approvato dal Consiglio di bacino Veronese (ex AATO VR). In viale Verona, nel centro cittadino, saranno posate circa 400 metri di nuove condotte acquedottistiche che avranno lo scopo di implementare l’approvvi-

da sinistra, il vicepresidente Marco Olivati, il sindaco di Pescantina Luigi Cadura ed il presidente Massimo Mariotti.

gionamento idrico, fino ad oggi insufficiente per il fabbisogno della zona. Sempre nella stessa via, Acque Veronesi realizzerà una nuova rete fognaria nera della lunghezza di circa un chilometro. «L’intervento interesserà circa 300 abitanti per la fognatura e circa 100 abitanti per l’acquedotto – ha commentato Mariotti - Un investimento di 462 mila euro, in un periodo di crisi economica che sta attanagliando anche le aziende pubbliche, rappresenta un

ulteriore sforzo da parte della nostra società per migliorare i servizi offerti ai cittadini». Soddisfazione per l’avvio del cantiere è stata espressa dal primo cittadino Cadura: «I cittadini di Pescantina attendevano quest’opera dal 2010. Via Verona rappresenta infatti una delle principali vie di accesso al paese, lungo la quale nel corso di questi anni sono sorti numerosi insediamenti abitativi anche di consistente entità. Le ristrettezze finanziarie in cui versa

il sistema degli enti locali non consentono sprechi, per questo ci adopereremo affinché permanga la fattiva collaborazione con la società, allo scopo di ottimizzare le risorse pubbliche a tutto vantaggio degli interessi della popolazione. A nome degli abitanti di Pescantina esprimo un sentito grazie ad Acque Veronesi». I lavori termineranno entro l’estate 2015. E’ allo studio di Acque Veronesi un progetto per estendere i sottoservizi anche in via Tre Santi.

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Scuola e sicurezza A due mesi circa dalla discussione avvenuta in Consiglio comunale a Pescantina sulla decisione da parte della maggioranza di destinare 20.000 euro al campo di tamburello di Settimo invece che, come suggerito dalle minoranze, investire nella manutenzione ordinaria degli edifici scolastici, la Lega Nord è tornata con un’ interpellanza sul nodo scuole nel consiglio del 27 ottobre. Dopo che la delegata Girelli aveva assicurato che i soldi per la scuola c’erano, al di là di quelli che la maggioranza aveva stanziato per il tamburello ritenevo che, prima dell’inizio delle scuole, i lunghi elenchi di interventi da compiere nelle varie strutture scolastiche sarebbero stati almeno consultati e che avrebbero trovato compimento le piccole manutenzioni necessarie al benessere dei nostri bambini, ma davvero troppo poco è stato fatto. Prendo atto che questi fondi, per stessa ammissione della maggioranza, si sono resi disponibili solo grazie alle domande inoltrate in regione dal commissario Machinè, che ha preceduto questa amministrazione alla guida del comune. Ma il denaro messo a disposizione dalla Regione è vincolato alle sole opere strutturali cui la maggioranza sta doverosamente provvedendo: le piccole manutenzioni non sono contemplate. Eppure, con poche settimane di lavoro ed una spesa relativamente contenuta, si potrebbero alleviare i grandi disagi che questi piccoli lavori creano quotidianamente ad operatori e piccoli utenti. Nel corso dei mesi ho raccolto numerose lamentele da parte di genitori ed operatori: in realtà di questi interventi viene fatta richiesta ormai da molto tempo, perché sono vissuti come fortemente disturbanti. Ma risolvere una volta per tutte questi problemi che rendono difficile e pericolosa la permanenza dei nostri bambini a scuola, sembra, a torto, un’impresa titanica. Per esempio nella scuola dell’infanzia di Balconi mancano molti pulsanti per azionare gli scarichi dei bagni, così i bimbi si trovano a dover armeggiare con i meccanismi interni alle vaschette per poter tirare l’acqua, in vani dove le loro piccole manine possono anche restare incastrate o ferirsi. I pozzetti esterni poi, giusto di fronte alle uscite sul giardino dalle varie sezioni, sono molto alti rispetto al piano di calpestio, provocando frequenti e pericolose cadute dei bambini. Basterebbero pochi metri di pavimentazione esterna per ovviare a questo inconveniente e rendere al contempo vivibile lo spazio esterno anche in periodi in cui la pioggia rende impraticabile il cortile a causa del fango. La situazione non è migliore nelle altre scuole di Pescantina: l’amministrazione deve agire concretamente per risolvere disagi che si trascinano da troppo tempo e contribuire a garantire il benessere dei nostri figli. Consigliere Comunale Lega Nord Davide Pedrotti

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

INFLUENZA E SINDROME VACCINALE

I decessi rilevati negli ultimi giorni di diversi pazienti anziani cui era stato somministrato il vaccino antinfluenzale e che hanno comportato il blocco cautelativo di due lotti di vaccino prodotti dalla stessa ditta ha comportato nella popolazione forte apprensione e timore nell’avvicinarsi a tale fondamentale pratica determinando una vera e propria sindrome vaccinale. Va precisato che gli studi effettuati dall’Agenzia Italiana del Farmaco e da quella Europea non hanno evidenziato un nesso causale tra vaccino e tali gravi eventi avversi, restando da definire le caratteristiche delle persone defunte e in particolare da quali patologie fossero affette: la sospensione dei due lotti è stata pertanto una dovuta precauzione. La conseguenza diretta di tali eventi è stata una diminuzione dell’adesione alla vaccinazione antinfluenzale, vaccinazione di primaria importanza così come sottolineato dalle raccomandazioni che ogni anno il Ministero per la Salute emana e che vengono percepite dalla Regioni. L’influenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica a causa del numero di decessi che si verificano e che può essere più o meno elevato a seconda della trasmissibilità del virus influenzale circolante. In Italia si ammalano annualmente da 6 ai 9 milioni di persone , e l’influenza con le sue complicanze è la terza causa di morte per patologia infettiva dopo l’IAIDS e la tubercolosi. In molti casi l’infezione è asintomatica, in altri i sintomi tipici hanno inizio brusco e possono includere febbre, tosse, mal di gola, congestione nasale, dolori muscolo-scheletrici, mal di testa e spossatezza. Solo raramente si sviluppano casi severi che possono essere causati direttamente dai virus influenzali o dalle sovrainfezioni batteriche o virali. Anziani in generale e soggetti di qualunque età affetti da determinate patologie sono ad elevato rischio di sviluppare complicanze anche mortali, e comunque l’infezione influenzale può peggiorare i quadri clinici legati alla malattie croniche. Alcuni studi hanno messo in evidenza un aumentato rischio di malattia grave nei bambini molto piccoli e nelle donne in gravidanza. La prevenzione dell’influenza si basa su misure di igiene e protezione individuale e sulla vaccinazione: vengono pertanto raccomandate elementari azioni quali il lavaggio delle mani, coprire la bocca e il naso quando si starnutisce o tossisce. L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi, complicate che richiedono l’ospedalizzazione e riduzione della mortalità: una strategia vaccinale basata su questi presupposti presenta un favorevole rapporto rischio-beneficio con riduzione dei costi sociali. La composizione del vaccino antinfluenzale si basa sulle informazioni dei ceppi virali circolanti raccolti dal Global Influence Surveillan-

ce Network dell’OMS e deve rispondere a precise standardizzazioni. Le categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata sono quelle rappresentate dai soggetti di età pari o superiore ai 65 anni, bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi ed adulti di età inferiore ai 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze, individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti, donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse e categorie di lavoratori ( in particolare coloro che operano nelle strutture sanitaria) con obiettivi di copertura per tutti i gruppi di almeno il 75% . Il vaccino non deve essere somministrato a lattanti al di sotto dei 6 mesi di vita, a soggetti che abbiano manifestato una reazione allergica grave dopo la somministrazione di una precedente dose; una malattia acuta di media o grave entità con o senza febbre costituisce una controindicazione solo temporanea. I vaccini antinfluenzali contengono solo virus inattivati o parti di questi e pertanto non possono essere responsabili di infezioni da virus influenzali. Le persone vaccinate vanno ragguagliate anche sul fatto che , specie nella stagione fredda, infezioni respiratorie e sindromi con sintomatologie simili a quella dell’influenza possono essere provocate da molteplici agenti batterici e virali, nei cui confronti il vaccino antinfluenzale non può avere alcuna efficacia protettiva. Conservazione del vaccino, temperatura e stabilità sono importanti aspetti per mantenere l’efficacia del vaccino e diminuirne gli effetti collaterali rappresentati più frequentemente da reazioni locali quali dolore, eritema e gonfiore che compaiono da 6 a 12 ore dalla vaccinazione e della durata di 1-2 giorni. Sono stati riferiti, in correlazione temporale con la vaccinazione, eventi rari ma gravi quali trombocitopenia, nevralgie, parestesie, disordini neurologici e reazioni allergiche gravi : la identificazione di eventi avversi osservati in soggetti vaccinati sono da segnalare nell’ambito del corrente sistema di farmacovigilanza che fa capo all’Agenzia Italiana per il Farmaco. Va infine rammentato come l’utilizzo degli antibiotici non ha alcun effetto sull’andamento della patologia influenzale, non agendo questi farmaci sui virus, e che vanno assunti solamente su prescrizione medica per evitare non solo un utilizzo non necessario e non scevro di effetti collaterali, , ma anche per ridurre il problema sempre più importante della resistenza batterica agli antibiotici che in questi ultimi anni sta assumendo proporzioni preoccupanti. Dottor Gianluca Gianfilippi Direttore Sanitario Casa di Cura Privata Dr. Pederzoli S.p.A. Peschiera del Garda pubbliredazionale


Cronache

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PESCANTINA. Le casacche rosse, cantando, creano sempre un’armonia perfetta

OSPEDALETTO / IL CONCORSO

Coro Monti Lessini Il 25° anniversario

“Facciamo Statistica”

Servizi di

Lino Cattabianchi Il coro Monti Lessini compie 25 anni, quasi il tempo di una generazione. E la magia si ripete ogni volta che il maestro Dante Savoia raduna le divise rosse dei bocia che arrivano ad annusare l’aria e si fermano e dei veci che accolgono e fanno posto nel cerchio magico dell’armonia. Ogni volta che le casacche rosse si dispongono in cerchio si crea un’armonia perfetta che fa da scenografia teatrale al canto. L’armonia che si eleva e trova la sua unità nel canto dei Monti Lessini, è una quinta teatrale che si apre sullo spettacolo della vita e sembra guardarlo dall’altezza delle cime, dai prati nevosi e profumati di bucaneve, dalle creste sassose dove si nascondono le stelle alpine, dalle distese delle pendici verdi di primavera. C’è un sapore antico e nuovo, sempre, in questo canto. Sia che si misuri con i tempi armonici della tradizione, sia che si metta in ascolto della grandi tragedie del nostro tempo. Una riflessione nel canto che blocca l’attimo nella meditazione, che rischiara la mente ed entra dritta nel cuore. La pace, la guerra, l’amore, la gioia, i tempi del lavoro, il dolore, la vicinanza e la lontananza: tutto passa e si purifica attraverso il canto che ha basi possenti e può tentare le vette arrampicandosi sulle note più ardite, sugli assoli più impossibili

Coro Monti Lessini canta in Piazza san Pietro a Roma

da cogliere. Come le stelle alpine, che stanno in alto nel cielo della montagna ed esigono la preparazione dell’alpinista saggio, che arriva con passo sicuro.

E la sua gioia è ancora più grande nello scoprirle, nascoste ad un tempo e a portata di mano. Lasciarsi coinvolgere da questo canto, da questa atmosfera che pro-

fuma di bucato, di cose buone e fragranti come il pane appena sfornato, è la magia che i Monti Lessini hanno offerto e continuano ad offrire.

Un’esperienza indimenticabile quella vissuta dai componenti del Coro Monti Lessini di Pescantina, in udienza da papa Francesco, in piazza San Pietro a Roma. Una due giorni piena di impegni e appuntamenti. «Il viaggio per l'udienza generale del Santo Padre è stato accolto con entusiasmo da tutti – racconta Ciro Ferrari che fa parte del direttivo del coro - e con altrettanto entusiasmo è stata vissuta l’udienza in piazza San Pietro, all'aperto con migliaia di persone. Poi quando siamo stati presentati al microfono c’è stata un’ovazione di tutto il coro e degli amici. Sono riuscito a far avere al Papa il cesto con i cd registrati dai Monti Lessini, con il libro pubblicato dal nostro maestro Dante Savoia e con il vino della Valpolicella. Il coro, mentre il Papa salutava i presenti, ha intonato molte delle sue cante più belle ed ha ricevuto molti applausi dai presenti». La giornata, veramente piena di emozioni, si è conclusa con la visita alla basilica di San Pietro.

NOTIZIE IN BREVE

ARCÈ / SCUOLA DELL’INFANZIA

PESCANTINA. NUOVA PRO LOCO. E’ stata costituita la nuova pro loco di Pescantina. Il consiglio di amministrazione è composto da Franco Confente, Adriano Gaeta, Luca Marchi, Sergio Menegoi, Catia Pinarolli, Laura Ridolfi e Tiziano Righetti. Come presidente è stato votato Luca Marchi, vice presidente è risultata eletta Ridolfi Laura. I neo eletti resteranno in carica fino alla primavera 2016; nelle elezioni successive il consiglio e le cariche sociali avranno la durata di 4 anni. «La nostra pro loco – spiega Marchi - avrà la finalità di collaborare con tutte le associazioni sportive, culturali, di volontariato sociale presenti sul nostro territorio e con gli altri enti, col proprio Comune e con gli altri enti. Cercheremo di incentivare l’organizzazione di attività socio-ricreative per i giovani, la popolazione del comune e i turisti che frequentano il nostro territorio». UN INVERNO DI MANIFESTAZIONI. Col “Mercatino da Forte dei Marmi” sono iniziate le manifestazioni della stagione invernale di Pescantina, programmate dall’assessorato retto da Gianluca Quarella. Il secondo appuntamento delle manifestazioni invernali è stato lunedì 8 dicembre, sempre in piazza San Rocco. Sabato 20 dicembre, il gruppo di Pescantina, presieduto da Mirco Lonardi organizza invece l’evento “Natale con gli Alpini della Valpolicella”. «Alle 18 – spiega Lonardi - nel duomo San Lorenzo, messa cantata; al termine, concerto del coro Monti Lessini diretto da Dante Savoia, assieme alla fanfara alpina di Perzacco di Zevio. Finito il concerto, risotto per tutti al circolo Noi San Lorenzo. Questo evento è l’anticipo della adunata sezionale della Valpolicella che si terrà a Pescantina il 17 maggio 2015». Domenica 28 dicembre alle 16, al teatro comunale Bianchi, andrà in scena lo spettacolo “La sòca dei me veci”, a cura del gruppo corale popolare “La Reséla”. Al termine cioccolata per tutti in collaborazione con gli alpini di Arcé. Il 10 gennaio 2015, alle 20.45 al teatro comunale, ci sarà l’8° edizione della “Festa cantata di inizio carnevale”, sempre a cura della Reséla e del coro Bajolese e del coro Monti Lessini.

Genitori e bambini sistemano gli esterni della scuola dell’infanzia di Arcè. «Una domenica di lavoro assieme ad altri genitori – commenta Elena Negrini - per riordinare gli spazi dove i nostri bambini giocano». Con attrezzi e pennelli, genitori e bambinni hanno tagliato l’erba del prato, sistemato i giochi e le panchine del giardino, ripristinato la recinzione che a causa di forti raffiche di vento si era divelta, sistemato l’orto e tante altre cose ancora. «Per noi – conclude Negrini - è stato un modo di socializzare , di divertirci, di insegnare un gesto importante ai nostri bimbi e di mettere in sicurezza il loro gioco spensierato all’interno della loro amata scuola». La domenica di lavori si è poi conclusa nel centro polifunzionale di Arcè, dove gli Alpini hanno preparato il pranzo per tutti.

Gli alunni della classe III A della scuola media di Ospedaletto di Pescantina sono stati i vincitori del concorso Facciamo Statistica indetto nel passato anno scolastico da Istat e Fondazione Giovanni Agnelli con il patrocinio della Banca d'Italia, per promuovere la cultura matematica e statistica tra le giovani generazioni, hanno vinto un viaggio a Roma. L’invito a concorrere è stato raccolto dalla professoressa Teresa Bressan che ha guidato gli alunni dell’allora classe II A in un’attività di raccolta e analisi di dati statistici sul tema della “Differenza di genere”, presentati in un poster che è stato selezionato tra i 5 vincitori nazionali ex equo del concorso. L’intera classe, accompagnata dalla docente, si è recata a Roma per la Giornata italiana della statistica, promossa e organizzata dall'Istituto nazionale di statistica e dalla Società italiana di statistica (Sis) per ricevere il premio di 300 euro a favore della scuola. Tutti naturalmente entusiasti, i giovani di Ospedaletto, che hanno potuto unire un’interessante uscita didattica nella capitale al momento ufficiale della premiazione nell'aula magna del palazzo dell’Istat, in un una mattinata densa di interventi istituzionali. Soddisfatti anche i docenti che hanno seguito l’iniziativa. Commenta Rossella De Vecchi, la dirigente dell’Istituto comprensivo 1 di Pescantina: «Abbiamo sostenuto con convinzione l’importanza del potenziamento del curricolo matematico, scientifico e tecnologico nel percorso di studi dei giovani, in vista delle sfide culturali, sociali ed economiche del prossimo futuro. Questo riconoscimento nazionale è un primo, importante risultato colto dai ragazzi e dalle loro ottime insegnanti».

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Cronache

Dicembre 2014 SOMMACAMPAGNA. La G.A. Campostrini pensa ai programmi per il futuro

Casa di Riposo: c’è il nuovo cda Antonio Aldrighetti è il presidente del nuovo consiglio di amministrazione della casa di riposo G.A. Campostrini di Sommacampagna insediatosi il 24 ottobre e composto da Fiorenzo Boretti, Raika Marcazzan, Pietro Sambugaro, riconfermata Luciana Turrini nominata nel maggio scorso in seguito alle dimissioni di Isabel Cristina Granados, entrata a far parte della giunta comunale e dal parroco don Tarcisio Soldà, membro di diritto. «Stiamo iniziando – commenta Aldrighetti - ci prendiamo un paio di mesi di tempo fino a fine anno, per una approfondita analisi della situazione, dopo di che partiremo dalle scadenze più immediate e vedremo come intervenire per assicurare maggior assistenza diretta agli ospiti e razionalizzare tutti gli altri servizi collaterali». Il mondo dell’assistenza agli anziani si sta modificando in modo repentino. Se fino a qualche anno fa c’erano

Antonio Aldrighetti

lunghe liste d’attesa, oggi in molte case di riposo la situazione è diversa ed è più facile trovare il posto. «Complice la situazione economica – constata il presidente -. C’è crisi, meno lavoro e conseguentemente maggior disponibilità di tempo. Chi ha il parente autosufficiente ora lo tiene a casa. Prima era diverso, lavo-

rando tutti erano costretti a portarlo alla casa di riposo o quanto meno al diurno dalla mattina alla sera. Da considerare il problema dell’ospedalizzazione, quando non possono fare altro ti dimettono costringendoti a trovare una soluzione in queste strutture. Ci troviamo ad un incrocio in cui avremo meno risorse dalla Regione ed un maggior carico assistenziale, è inevitabile, per cui dovremo operare con efficienza assoluta». Attualmente alla Campostrini, autorizzata per settanta residenti e venti al diurno, sono occupati trentasei dipendenti a tempo indeterminato e undici a tempo determinato per un totale di quarantasette, cui vanno aggiunti cinque lavoratori da agenzia interinale, otto infermieri professionali dipendenti di associazione temporanea d’impresa aggiudicatasi l’appalto del servizio infermieristico e una decina di persone che prestano la loro opera nei vari ser-

vizi appaltati tipo lavanderia, pulizie, lavaggio stoviglie. Conclude il presidente «abbiamo la fortuna di avere anche una struttura di volontari eccezionale. Partiamo da una casa di riposo considerata buona dai nostri cittadini e dai comuni limitrofi, tant’è che abbiamo tutti i posti occupati. La nostra ambizione è di portarla ad un livello di eccellenza». Antonio Aldrighetti dopo aver maturato una lunga esperienza sindacale seguendo i metalmeccanici alla Cisl da operatore di zona sino al nazionale è in pensione da quattro anni. Da fine 2010 faceva parte del consiglio precedente in rappresentanza della minoranza. Il consiglio d’amministrazione si avvarrà della collaborazione del nuovo direttore Paolo Giavoni che all’Ulss 22 si è sempre occupato del mondo degli anziani per cui ha ben chiare le problematiche. Claudio Gasparini

SOMMACAMPAGNA. L’agenda natalizia è ricca di eventi e iniziative Ricco di eventi il periodo natalizio a Sommacampagna organizzati dal comune con il supporto del comitato Fiera ed Eventi recentemente costituito. Le iniziative proposte dal diciannove al ventidue coinvolgeranno non solo il capoluogo ma anche le frazioni di Caselle e Custoza. Il fitto programma vedrà l’inaugurazione presso Palazzo Terzi Sala Affreschi in Municipio il 12 dicembre alle ore 18 della mostra di Sergio Capellini, scultore di fama internazionale che espone opere di bronzo, marmo e legno, che rimarrà aperta fino al 18 gennaio 2015. Dal 19 al 22 dicembre sarà allestito in piazza un mercatino natalizio. Il progetto “Villaggio di Natale” è stato accolto con entusiasmo sia dagli operatori locali sia dalle associazioni non profit che si sono profusi a organizzare una serie di eventi volti a valorizzare non solo i prodotti del territorio ma anche lo spirito di solidarietà con momenti informativi, ludici e di elevato spessore culturale. Nella tensostruttura riscaldata del PalaNatale si potranno gustare prodotti enogastronomici dalle diciannove del 19 fino al 22 dicembre allietati da gruppi musicali. Domenica 21 è organizzata in collaborazione con il gruppo marciatori Agriform la “1a Corsa di Natale”, non competitiva di cinque o dieci chilometri, con partenza alle 9,30 da piazza della Repubblica. Agli iscritti sarà fatto l’omaggio di un cappellino di Babbo Natale che tutti sono invitati a indossare per una sorta di “corsa dei Babbi Natale”. Interessante sarà l’inaugurazione delle piazze addobbate. «Ai 1.800 bambini delle scuole dell’infanzia e primarie del comune – comunica l’assessore alla cultura Isabel Granados – è stato chiesto di fare un disegno sul Natale a forma di cerchio con un colore vivace dall’altro lato. Plastificati saranno appesi nelle piazze e vie di Sommacampagna, Caselle e Custoza. Un modo per coinvolgere i genitori a girare per il paese alla ricerca del disegno del figlio o del suo amichetto». A Caselle saranno inoltre allestiti dalle contrade quattro presepi con spettacoli di mimo, canto e pagliacci, per la gioia dei piccini, previsti per il 23.

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Attività commerciali Un ordine del Giorno a sostegno delle attività commerciali e artigiane locali: questo è quanto è stato presentato lo scorso 28 ottobre al sindaco del comune di Sommacampagna da parte dei consiglieri comunali Augusto Pietropoli e Albertina Bighelli. Di seguito il loro intervento. “La realtà del commercio al dettaglio di Sommacampagna, Caselle e Custoza, anche qualificato, è fatto di negozi che hanno spesso puntato sul rapporto personale con il cliente e sul servizio professionale. L'impatto della grande distribuzione organizzata, presente in maniera massiccia nei Comuni limitrofi, sta soffocando questo patrimonio economico e culturale. Se a questo aggiungiamo la crisi degli ultimi anni, rileviamo che i piccoli negozi di Sommacampagna non possono competere con grandi strutture ed i margini sono talmente ridotti che spesso risulta impossibile tener aperto un'attività. La pressione fiscale, in ultima, strozza il piccolo commerciante o artigiano che spesso, per solo orgoglio, tiene in vita l'azienda in perdita fino a giungere al punto di non ritorno che decreta il fallimento dell'impresa. Le recenti chiusure delle attività commerciali nei nostri paesi sta comportando un enorme disagio sociale. Si perdono posti di lavoro, si perdono capacità manuali, si dimenticano tradizioni, vengono meno le relazioni sociali e le persone anziane devono sempre più dipendere da figli o parenti per recarsi nei centri commerciali anche per gli acquisti quotidiani. A fronte di questa preoccupante situazione del settore abbiamo voluto impegnare Sindaco e Giunta a promuovere e sostenere l'aggregazione e l'associazionismo fra i commercianti e artigiani di Sommacampagna al fine di studiare una formula condivisa di fidelizzazione della clientela; invitare i cittadini del Comune a privilegiare gli esercizi commerciali del territorio per mantenere vivo il tessuto economico e sociale della comunità; investire risorse per migliorare l'arredo urbano delle zone ad alta densità commerciale; favorire il mantenimento dei negozi esistenti e incentivando l'insediamento di nuove attività, anche grazie ad accorgimenti viabilistici e di parcheggio che tengano in debita considerazione le esigenze dei negozi locali; relazionare in Consiglio Comunale almeno ogni sei mesi sulla situazione del comparto locale”. Augusto Pietropoli Albertina Bighelli

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Cronache

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CUSTOZA. L’edizione numero 15 della manifestazione si svolgerà dal 3 al 6 gennaio

Sapori e delizie del Broccoletto Servizi di

Claudio Gasparini Il broccoletto che fa parte della infinita famiglia delle crucifere a Custoza ha trovato una vocazionalità perfetta, si è ben legato a questo territorio magro, povero, viene benissimo sulla “creta”, originaria delle colline moreniche, sviluppando su questa terra la sua massima espressione. Ricco di sostanze ad azione antiossidante, apprezzato per le sue qualità e per la sua bontà, celebrato anche dallo scrittore Cesare Marchi, sarà proposto in abbinamento all’immancabile Custoza Doc che ne esalta il sapore, sinergicamente dalla Pro Loco Custoza, dall’Associazione dei Ristoratori del Custoza e dall’Associazione Produttori Broccoletto di Custoza, ai palati dei buongustai dicembre a febbraio, fino a esaurimento del prodotto. “I sapori del Broccoletto di Custoza” giunge alla quindicesima edizione. La delizia sarà proposta nei giorni 3,4,5,6 gennaio 2015

presso il Centro Sociale di Custoza tutti i giorni dalle ore 12, dalla Pro loco precorritrice dell’iniziativa grazie al presidente cav. Elio Franchini con alcuni amici. «Abbiamo un ottimo prodotto – ricorda – proviamo a proporlo e a farlo conoscere. Siamo partiti quasi per scherzo ed è stato subito un successo tant’è che alla tensostruttura in piazza a Custoza, dove abbiamo organizzato la prima iniziativa, abbiamo esaurito i broccoletti a metà festa e li abbiamo comperati dai produttori locali. Da lì è partito tutto per arrivare a un appuntamento atteso e molto partecipato da persone provenienti da tutta la provincia e non solo». Il broccoletto assume tutta la sua fragranza dopo le prime gelate invernali. Franco Predomo presidente dell’Associazione Ristoratori del Custoza pone l’accento come lo abbia entusiasmato «la presenza e la voglia delle tre associazioni per la collaborazione stretta nell’organizzazione di questo

evento magnifico partendo dalla Pro Loco. Come ristoratori proporremo dal nove gennaio al quattro febbraio sette serate con piatti speciali dello squisito ortaggio in altrettanti ristoranti e aggiungeremo nei nostri menu quotidiani piatti a base di broccoletto, finche ne avremo, una prelibatezza dopo le grandi mangiate delle festività. Dalle zuppe ai primi di pasta o riso, dall’abbinamento con le carni, l’abbiamo testato anche con il pesce ed è ottimo, da solo come contorno, squisito come dessert. Ho visto le persone che non l’avevano mai assaggiato favorevolmente colpite per la sua prelibatezza». Rileva Filippo Bresaola presidente dell’Associazione Produttori del Broccoletto di Custoza, fondata da poco meno di tre anni, «il nostro obiettivo è tutelare e garantire questo prodotto che non vuole essere il protagonista, ma al seguito del grande bianco di Custoza, che rappresenta la locomotiva del territorio, noi siamo la carrozza che la

SOMMACAMPAGNA. Bondardo festeggia 108 anni Grande festa alla Casa di Riposo G.A. Campostrini di Sommacampagna il 2 dicembre in occasione del centottesimo compleanno di Angela Bondardo, nativa di San Bonifacio dove rimase fino all’età di 25 anni. Sposatasi con il conterraneo Ferruccio Billo si trasferirono nel milanese, a Sesto San Giovanni. Dall’unione nacquero due figli, Luciana nel 1933 e Renzo nel 1940 che, coniugato con Franca si trasferì, nel sessantanove, prima a Verona poi a Bussolengo per motivi di lavoro. Rimasta vedova nel 1978 Angela rimane a Milano accanto alla figlia Luciana, vedova e senza figli. Ha vissuto completamente autonoma nel suo appartamento fino all’età di 103 anni. L’età e una modesta sordità sono gli unici nemici di Angela, donna molto attiva ed intraprendente. A casa aveva un macchinario per tessere maglie e maglioni, era molto brava e ricercata per la perfezione dei suoi lavori. Ha sempre amato camminare, mettendo in pratica il suo motto “muoversi sempre”. Fino a tardissima età ha sempre fatto lunghissime passeggiate, in tutte le stagioni, in inverno coprendosi bene, anche lunghi percorsi con persone molto più giovani. Non aver mai avuto bisogno dei medici, seguire una sana alimentazione con l’abitudine di masticare bene il cibo sono probabilmente i segreti della sua longevità. Mezzo bicchiere di vino rosso a pasto “non può mancare, fa bene e favorisce la digestione” evidenzia. Ama le verdure e tutte le pietanze con esse servite. Aveva una predilezione per la parte bresciana del lago di Garda dove trascorreva il periodo estivo con la figlia Luciana. Colpisce di Angela la serenità e la fresca carnagione. Ha avuto molta cura del suo aspetto, che conserva tutt’ora, usando sin dall’adolescenza una crema di cui non ci ha rivelato il nome. Le sue giornate all’interno della struttura sono piene, legge, guarda la televisione e lavora instancabilmente ad uncinetto, sua grande passione. «Le mani devono allenarsi senza sosta per rimanere attive». Oltre alle visite dei molti parenti riceve regolarmente quella di una nipote novantatreenne.

alimenta. I tredici produttori di una certa rilevanza di cui otto membri del direttivo dell’associazione produrranno quest’anno circa centomila ceppi che saranno tutelati da apposita etichetta. Si aggiungono le produzioni familiari e dei ristoratori. La zona di produzione è delimitata al territorio di Custoza». La chiusura della celebrazione del broccoletto sarà a cura dei produttori e sarà proposta il 30 e 31 gennaio l’1,6,7,8. febbraio in una tensostruttura in piazza a Custoza, dove gli chef metteranno a disposizione la loro volontà e passione nel cucinare il broccoletto proponendo piatti tradizionali

rivisitati in chiave moderna. Termina Bresaola «spadelleremo pasta e risotti, proporremo il dolce ortaggio anche alla maniera tradizionale, lesso condito con olio extra vergine di oliva, con “ovi duri” e salame nostrano fatto in casa dai produttori dell’associazione. Tutte le sere intrattenimento musicale». Per l’assessore alla cultura Isabel Granados questa festa «è un modo per valorizzare il prodotto, il Custoza e promuovere il territorio con tutto ciò che abbiamo. E’ un modo per valorizzare anche gli operatori che lavorano e che mettono la faccia. Quindi valorizzazione dei prodotti ma anche delle persone, la parte umana».

Elio Franchini

CUSTOZA. Camminata benefica e Presepio in famiglia Il 26 dicembre in collaborazione con l’Unione marciatori la pro loco Custoza organizza la tradizionale camminata a scopo benefico. Il ritrovo sarà nella piazza di Custoza alle ore 8. La Pro loco organizza a Custoza anche il concorso “Presepio in famiglia”. I presepi saranno fotografati da una commissione che stabilirà il vincitore. Per tutti è previsto un riconoscimento. Per informazioni: 045.6337116 entro il 20 dicembre.


Cronache

Dicembre 2014

LA RASSEGNA/TEATRO DI SONA

SONA. La Giunta ha deliberato la novità per la strada principale di Lugagnano

Zona 30 km/h e pista ciclabile Una nuova pista ciclabile e “Zona 30 Km/h” per motocicli e autoveicoli lungo la strada principale di Lugagnano: questo è quanto ha recentemente deliberato dalla Giunta comunale di Sona. «E’ un provvedimento che Lugagnano attendeva da anni: la messa in sicurezza delle strade di Lugagnano interessate al traffico scolastico per permettere ai bambini, ragazzi, famiglie e anziani di percorrerle in tutta serenità» - afferma il Sindaco Gianluigi Mazzi. A seguire è stata emanata l’ordinanza numero 46 della Polizia Locale che dà le indicazioni operative delle variazioni viabilistiche. Il primo aspetto importante è che si restringerà la corsia carrabile di via XXVI Aprile e via Cao Prà, garantendo costantemente una larghezza minima di tre metri e mezzo che, per dimensione, contribuirà a ridurre la velocità degli automezzi.

«Questa variazione – afferma l’Assessore Dalla Valentina – permette di allargare contestualmente la corsia ciclabile sul lato sud di via XXVI Aprile e via Cao Prà, garantendo una larghezza minima di 2 metri e mezzo, salvo alcuni brevi tratti larghi 2 metri, prevedendo il doppio senso di marcia. Quella del doppio senso di marcia era un’esigenza sentita da anni: fino ad ora, infatti, i ragazzi potevano essere sicuri solo in un senso mentre quando ritornavano nell’altro erano in mezzo all’intenso traffico. Oltre a queste variazioni installeremo degli archetti paracarri lungo tutto il percorso ciclabile, alti un metro, per dividere la pista ciclabile dalla carrabile, e anche per impedire sconfinamenti e soste vietate di autoveicoli; fatto, questo, riprovevole e antipatico. Gli archetti sono movibili in occasione di manifestazioni periodiche ed occasionali». Il tutto ora passa al Coman-

dante della Polizia Roberto Mori e al Responsabile Lavori Pubblici Massimo Vincenzi per attivarsi affinché l’opera venga terminata prima di Natale, come definito in fase di delibera. Gli automobilisti e i motociclisti dovranno prestare attenzione anche al nuovo limite di velocità «adottato per garantire la sicurezza massima in un centro molto trafficato come quello di Lugagnano, e anche per far in

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modo che chi passa da Lugagnano solo per attraversarlo cerchi vie alternative, come la SR 11 o la Tangenziale Nord» - dichiara il Sindaco. Le vie o le porzioni di via interessate dal nuovo limite sono tra le altre: via Case Nuove, via Pelacane, via Di mezzo, via De Gasperi, via Roma, via Don Minzoni, via Cao del Prà, via della Concordia, via Don Rancani, via Stazione.

Ha preso il via il 14 novembre presso il teatro parrocchiale di Piazza della Vittoria a Sona la rassegna teatrale invernale "Teatro di Sona". «La stagione teatrale di questo inverno è caratterizzata da tre percorsi culturali: Insieme a teatro, Buonanotte sognatori e La montagna si proietta in collina – afferma l’assessore alla Cultura del comune di Sona, Antonella Dal Forno -. Insieme a teatro, organizzato dall’Amministrazione comunale, propone differenti tematiche e generi teatrali; parlerà con Antonella Dal Forno realismo ma anche con delicatezza della Grande Guerra, di cui quest’anno ricorre il centesimo anniversario dell’inizio, vissuta dal piccolo soldato ai confini della Storia, della ‘Veronesità’, vizi e virtù di questa gente definita, a torto o a ragione, tutta matta. A San Valentino spazio all’Amore che sarà il protagonista di una serata veramente speciale. A marzo, una figura mitologica uscirà dall’ombra della storia selvatica e remota della nostra Lessinia e si recherà nel nostro teatro per farci riflettere sul convivere civile e sui valori fondanti di una comunità. Avremo il piacere, inoltre, d’avere sul palco le due compagnie teatrali locali che con le loro rappresentazioni canzoneranno e divertiranno il pubblico. Il secondo percorso – aggiunge l’assessore è dedicato alle famiglie: Buonanotte sognatori, organizzata dall’Associazione Cavalier Romani, farà sognare i bambini: la fantasia avrà in mano la bacchetta magica e creerà situazioni insolite e divertenti con i personaggi da loro preferiti. Il terzo percorso è il Sona Filmfestival - La montagna si proietta in collina, pensato e creato dalla Commissione teatro di Sona. Le cinque serate ospiteranno sportivi e appassionati, ciascuno dei quali proporrà un approccio diverso e particolare alla montagna: si potrà confrontarsi chi l’ha vissuta con il parapendio e chi l’ha sfidata con la bicicletta; chi l’ha vinta violando la vetta di uno dei massicci ghiacciati più belli al mondo, chi invece ha attraversato l’intero arco alpino a piedi e chi ancora ci racconterà delle proprie esperienze sulla Route 2014. L’ultima delle cinque serate, come da tradizione, darà spazio agli sportivi Sonesi che ci porteranno a casa nostra i lembi estremi del mondo».

SONA-LUGAGNANO / ISTITUTI SECONDARI DI PRIMO GRADO

Attestati di merito scolastico Anche quest’anno l’Amministrazione comunale di Sona intende valorizzare l’impegno e i risultati ottenuti dalle ragazze e dai ragazzi licenziati dalle Scuole Secondarie di primo grado di Sona e Lugagnano con il massimo dei voti. Nell’ambito del Consiglio comunale del 28 novembre scorso il dirigente scolastico provinciale, Stefano Quaglia, accanto al Sindaco

di Sona, Gianluigi Mazzi, all’assessore alla Scuola, Antonella Dal Forno, ha consegnato a 19 studenti delle Scuole Secondarie di primo grado di Sona e Lugagnano un riconoscimento simbolico per sottolineare il valore degli importanti risultati scolastici ottenuti nell'anno scolastico 2013-2014 e l’apprezzamento di tutto il Consiglio comunale nei confronti

del loro impegno. Alla cerimonia di consegna delle pergamene sono stati invitati i dirigenti dei due Istituti comprensivi presenti nel territorio, i presidenti dei Comitati Genitori e i rappresentanti dei diversi organi collegiali scolastici. «Con questa iniziativa afferma l’assessore Antonella Dal Forno - intendiamo riconoscere e valorizzare l’impegno che queste

ragazze e questi ragazzi hanno espresso durante il loro percorso scolastico e incoraggiarli a continuare su questa strada per il bene loro personale ma anche dell’intera comunità, perché essa ha bisogno di testimoni positivi, di ragazzi, di giovani, di persone che non si fermino di fronte alle fatiche, siano esse scolastiche, lavorative, sportive, sociali, ma che anzi mettano la loro determinazione e le loro competenze anche a servizio della comuni-

ALUNNI PLESSO DI SONA 10 e lode Ambrosi Luca, Oliosi Stefania, Reginald Nimalan Jude Arul, Sommacampagna Valentina, Zuanazzi Arianna. 10 Bernardi Lorenzo, Ruffini Sara ALUNNI PLESSO DI LUGAGNANO 10 e lode Rudari Davide, Bonato Francesco, Pizzigallo Enrico, Vacchini Chiara, Toffalini Lisa, Vallicella Samuele 10 Fasoli Milena, Boninsegna Sofia, Grada Victor, Pertegato Linda, Silvestri Sara, Signorato Matteo

NOTIZIE IN BREVE GIANMICHELE BIANCO RIENTRA IN GIUNTA. E’ stato dichiarato illegittimo l’atto che l’Università aveva notificato al dottor Gianmichele Bianco, costringendolo alle dimissioni da Assessore nella Giunta del sindaco Gianluigi Mazzi a Sona. Di fatto, quindi, l’intervento del Giudice riporta ad un anno fa la situazione di Bianco. «A questo punto non posso che essere contento - dichiara il Sindaco di Sona – poiché si è giunti alla conclusione di una vicenda che tutti ritenevamo sbagliata fin dall’origine, ovvero che l’Assessore Bianco era del tutto legittimato a svolgere quel ruolo. Nei prossimi giorni - conclude il primo cittadino - valuterò come ridistribuire le deleghe. Ed ora avanti tutta perché il lavoro da fare è tanto». LAMPIONI SOSTITUITI. Si erano sollevate molte polemiche quest’estate relative a lampioni spenti a Sona. «Quest’anno sono capitate tutte – dichiara il Sindaco Gianluigi Mazzi -: la grandine scesa più volte che ha distrutto molti punti luce di plexiglass vecchio e ormai cristallizzato, permettendo l’ingresso dell’acqua e conseguenti corto circuiti; i tagli ai bilanci obbligati dallo Stato Centrale; la manutenzione dei lampioni scarsa da anni». Con una determina di fine Settembre si è dato il via ai lavori terminati ad inizi Novembre. L’importo complessivo è stato di 27.000 euro per 70 globi sostituiti, di cui 13 a Sona, 7 a Lugagnano e ben 50 a Palazzolo.


Cronache

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VILLAFRANCA. Il mezzo servirà al trasporto di persone sole e con difficoltà di deambulazione

LA GIORNATA MONDIALE

Un’auto all’Auser per gli “over 65”

Diabete al centro

Servizi di

Claudio Gasparini E’ stato ufficialmente consegnato all’Auser di Villafranca il mezzo necessario per l’importante servizio di trasporto e accompagnamento delle persone ultrasessantacinquenni sole, con difficoltà di deambulazione e non del tutto autonome o portatori di handicap che l’associazione di volontariato assicura. «Avevamo la necessità di dotare di un mezzo l’Auser. Abbiamo come Amministrazione un pulmino di sei - sette posti che può essere uno spreco per il trasporto di una singola persona – evidenzia l’assessore ai servizi sociali Nicola Terilli –. Dialogando con l’avvocato Mori Bontempini ho evidenziato la necessità di sensibilizzare qualche imprenditore locale affinché ci desse una mano. Abbiamo raccolto la disponibilità, generosità e l’attenzione immediata da parte di Vanni titolare della nota e storica concessionaria a Grezzano.

Ci ha fornito in comodato d’uso gratuito un’auto non troppo alta a dimensione dell’anziano. Non solo, ha coinvolto un altro imprenditore locale che ci ha fornito l’assicurazione gratuita. Sinergia importante tra ente locale, l’associazione di volontariato e imprenditori». Vanni ha sottolineato come «siamo sempre stati presenti a Villafranca nei vari ambiti dello sport, del sociale, della cultura. L’auto è usata per un servizio importante, è giusto dare una mano nell’ambito del possibile».

Marisa Butti presidente del circolo Auser di Villafranca ha evidenziato come «finito il tempo del lavoro ho un nuovo scopo di vita, dovevo fare qualcosa. Grazie ad Ennio Tomelleri ho iniziato l’esperienza come autista dello Stacco e sono arrivata in questa struttura che era fatiscente che siamo riusciti a trasformare con l’aiuto dei meravigliosi volontari, sia pure tra le difficoltà economiche. Il mio desiderio è che la struttura non sia vista come l’anticamera della casa di

risposo ma diventi un punto di aggregazione anche dei giovani, è un potenziale per tutte le età». Per Bontempini «la nota generosità di Vanni è la perfetta estrinsecazione di quella che dovrebbe essere la collaborazione tra pubblico e il privato». Il coordinatore provinciale del servizio Stacco, acronimo di servizio trasporto accompagnato, in contatto con i vari circoli Auser e altre associazioni di volontariato del territorio veronese con cui viene organizzato il servizio sottolinea come «sia in costante aumento. Nel 2013 tra Villafranca e Dossobuono abbiamo effettuato 510 trasporti, nel 2014 circa 500 a Villafranca e 350 a Dossobuono e sono convinto che l’anno prossimo raggiungeremo quantomeno i mille. Fino a qualche anno fa le istituzioni ci aiutavano ad acquistare nuovi mezzi o a sostituire i vecchi oggi è difficile. Ringrazio perciò Vanni per questo gesto di grande nobiltà».

La giornata mondiale del diabete è stata celebrata anche a Villafranca con l’illuminazione di azzurro del duomo nei giorni del 15 e 16 novembre scorsi. «In tutto il mondo e anche in Italia è stata indicata l’illuminazione di un monumento o di un luogo particolare. Noi abbiamo scelto il duomo – sottolinea l’assessore ai servizi sociali Nicola Trilli -. “Il diabete ha scelto me ma anche io ho scelto me” è lo slogan della campagna contro una malattia molto diffusa, subdola che spesso agisce in maniera silenziosa e ci accorgiamo dei suoi effetti quando magari è tardi. Per questo in collaborazione con l’Auser Villafranca e il Poliambulatorio San Francesco abbiamo organizzato una conferenza pubblica presso la sala polifunzionale del circolo Auser con screening glicemia gratuito. Non commettiamo l’errore di considerarla una patologia che riguarda solo persone di una certa età». Il dottor Aldo Morea, specialista in endocrinologia e diabetologo, ha sottolineato come le malattie più diffuse al mondo secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

siano malaria, tubercolosi e diabete. Secondo l’Oms sono oltre 380 milioni le persone affette da diabete nel mondo, 52 in Europa, in Italia la patologia colpisce il 5,5% della popolazione ed è in continuo aumento. «I dati parlano chiaro – afferma il dottor Morea - e fanno riflettere sulla diffusione della patologia. In ogni famiglia ci sarà, se già non c’è, un diabetico o prediabetico. E’ una epidemia silenziosa che porta con se notevoli complicanze con costi sanitari molto elevati». Il diabete rappresenta quello che l’Onu ha definito un grave problema di sanità pubblica per il pianeta. Si stima che il numero di persone colpite dal diabete crescerà continuamente così come le morti per sua causa. “Time to act” è il messaggio della IBF (International Diabetes Federation) la cui missione è quella di promuovere la cura e la prevenzione del diabete e il cui simbolo è il cerchio blu. «Importante è fornire informazioni - sottolinea Morea – anche attraverso conferenze come quelle di quest’oggi e soprattutto prevenzione. Esercizio fisico, corretta alimentazione, autocontrollo sono fondamentali».

VILLAFRANCA. Quattro novembre, il Terzo Stormo ha aperto la sua zona residenziale alla cittadinanza In occasione delle celebrazioni della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del quattro novembre scorso, iniziate con l’alzabandiera sul piazzale della stazione ferroviaria, la deposizione delle corone ai monumenti, la S.Messa in duomo e la commemorazione al monumento ai caduti in piazza Giovanni XXIII, il Terzo Stormo dell’Aeronautica Militare ha aperto la sua zona residenziale in via San Giovanni della Paglia. “…con Voi e per Voi…” è stato lo slogan di benvenuto alla cittadinanza che ha partecipato numerosa. La visita è iniziata con l’illustrazione delle capacità di RLS (Real Life Support) inclusi alloggi, uffici, servizi, stoccaggio, fornitura di acqua e produzione di energia elettrica. Sono stati illustrati i diversi sistemi campali di comando e controllo, sistemi mobili di comunicazione, una torre di controllo per i servizi d’aerodromo e assetti difensivi, i servizi di supporto operativo per la gestione di aeromobili militari e civili, un servizio di illuminazione campale di illuminazione pista, servizi di rifornimento. E’ stato presentato il nuovo sistema mobile di decontaminazione CBRN (Chemical, Biological;Radiological and Nuclear) dei velivoli. Altamente specializzate le risorse sanitarie nel settore della logistica sanitaria operativa. In particolare sono stati illustrati una stazione di primo soccorso per trattamento di pazienti critici e i sistemi bio-contenitivi di tipo ISOARK N36 per il trasporto di malati altamente infettivi e biocontaminati. Altamente specializzato il team di bonifica degli ordigni esplosivi. E’ stato presentato inoltre il progetto dedicato all’aviazione veneta nella grande guerra, con particolare riferimento ai campi di aviazione del veronese, “Il Fronte del Cielo”. L’associazione di cultura aeronautica “Il Circolo del 72” ha proposto la mostra itinerante avente per oggetto le operazioni aeronautiche svoltesi sul fronte italiano dal 1915 al 1918. “Il Fronte del Cielo” si compone anche di un sito web www.ilfrontedelcielo.it, supportato dall’ufficio storico dell’Aeronautica Militare, che integra i contributi derivanti dai lavori dei principali studiosi di Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà storia aeronautica e di una serie di conferenreperirlo presso i seguenti punti: ze dedicate agli studenti. Il comandante VILLAFRANCA - Municipio, Lavanderia Launtry, Circolo Auser, Banca piazza 4 Colonnello Massimo Cicerone ha ringraziato il comune di Villafranca «per aver aderito alla Novembre , Banca Popolare, - Bar Via Ospedale nostra idea di essere con voi e per voi. RingraALPO - Don Marco zio le autorità politiche e tutti gli intervenuti ROSEGAFERRO - Barcollo perché ci manifestano giorno per giorno la QUADERNI - Poste loro vicinanza e noi, con questo evento, manifestiamo la nostra alla popolazione». DOSSOBUONO - Eurospin, Sede Auser, Distr. Agip,

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Cronache

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POVEGLIANO. Il servizio dispone di 6 medici e 14 infermieri professionali

POVEGLIANO / IL LIBRO

Pazienti fragili Punto prelievi

“La Palazzina ai Casotti”

Servizi di

Claudio Gasparini Un servizio importante per la comunità di Povegliano Veronese offerto grazie alla convenzione stipulata tra il Comune, la Parrocchia San Martino Vescovo e l’Associazione Noi Il Gabbiano che hanno attivato il servizio con l’intervento dell’azienda sanitaria Ulss 22. E’ il punto prelievi per pazienti definiti “fragili”, per la loro condizione d’età o di malattia, che gli permetta di usufruire vicino al loro domicilio, di prestazioni sanitarie quali medicazioni, rilevazioni della pressione, misurazione della glicemia, prelievi ematochimici, iniezioni intra muscolo. Il punto prelievi, ora convenzionato, «è stato aperto nel maggio 2010 per interessa-

mento dell’ex senatore Francesco Perina e l’ex parroco Giuliano Ceschi – illustra Lorenzo Biasi presidente del Circolo Noi Il Gabbiano - e la realizzazione fu resa possibile grazie al contributo economico d’alcune aziende di Povegliano. Il punto prelievi

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

POVEGLIANO - Municipio - Gruppo Alpini - distr. IES MOZZECANE - Municipio S.ZENO DI MOZZECANE - Edicola Tabacchi

si è dotato di una Carta dei servizi per far conoscere il tipo di servizio socio-sanitario che riesce al erogare, con il contributo dei volontari». I sei medici, i 14 infermieri professionali, i 15 componenti del personale amministrativo si alternano nell’attività proposta svolta il giovedì mattina dalle 7.30 alle 9.00 per i prelievi, intercalando i pazienti del normale prelievo con quelli in terapia Coumadin, i bambini d’età inferiore ai sei anni e le signore in gravidanza, con possibilità di ritirare, in quest’orario, oltre che il giovedì pomeriggio, i referti. Il sabato mattina sono consegnati i referti giunti per

via telematica. Il Punto Prelievi è dotato di un organigramma in cui le varie figure hanno compiti, funzioni e responsabilità ben definite sotto la direzione medica del dott. Giuseppe Mango. «Nel 2013 grazie ad un contributo della Fondazione Cattolica Assicurazioni – riferisce il presidente del circolo – abbiamo potuto installare una seconda postazione per la registrazione-accettazione dei prelievi. La primavera scorsa, grazie alla generosità di privati, ci siamo dotati di un defibrillatore a disposizione del paese. All’ultima, recente, riunione organizzativa hanno partecipato anche il sindaco Anna Maria Bigon che rileva «l’importanza di questo servizio, cui abbiamo dato il nostro appoggio, attraverso la convezione stipulata, per la cittadinanza offrendo qualcosa di veramente utile» e l’assessore al sociale Laura Peretti che sottolinea «il piacere di aver conosciuto i tanti volontari che collaborano con questa realtà, un servizio straordinario per la comunità». Il dato: 9.000 prelievi effettuati, 900 altri servizi, medicazioni, misurazione pressione e glicemia dall’inizio dell’attività.

da sinistra Giordano Franchini, prof. Pasa, Anna Maria Bigon e Renzo Perini

L’ampia sala del centro anziani a Povegliano Veronese sabato 8 novembre era gremita di persone alla presentazione del libro di Renzo Perina “La Palazzina ai Casotti in Povegliano Veronese” la cui stampa è stata resa possibile grazie alla sponsorizzazione di un gruppo di professionisti e aziende del comune e dintorni. Giordano Franchini che ha fatto un excursus sull’evoluzione storica delle corti dal quindicesimo secolo in poi ha elogiato il lavoro dell’autore «che ha riportato la memoria storica, che è patrimonio culturale, di una corte sul cartaceo destinato quindi

POVEGLIANO/4 NOVEMBRE. Marcia della Pace: gli studenti intonano canzoni celebrative Importante e significativa novità quest’anno a Povegliano Veronese nell’ambito delle celebrazioni dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate del IV Novembre dove è stata inserita la Marcia della Pace con il coinvolgimento degli studenti che hanno intonato delle canzoni celebrative e ricordato che la Pace non è una parola astratta ma realizzabile con il contributo di tutti. L’idea è nata dalla partecipazione del sindaco Anna Maria Bigon e dell’assessore all’istruzione e sociale Laura Peretti al meeting nazionale per studenti, insegnanti, scuole ed enti locali, per la pace, la fraternità ed il dialogo tra i popoli tenutosi ad Assisi a metà aprile di quest’anno cui parteciparono relatori di fama nazionale ed internazionale. «All’ epoca abbiamo approvato come amministrazione una delibera per l’adesione al progetto – spiega l’assessore Peretti – portata in Senato per la successiva trasmissione a Ginevra affinché questi diritti vengano inseriti nella costituzione dell’Onu. Siamo stati tra i primi cento comuni a presentarla e ci sentiamo onorati.» La Marcia della Pace (quest’anno svoltasi il 19 ottobre, n.d.r.) segue il percorso che va da Perugia ad Assisi. «Sarebbe bello portare i ragazzi più grandi delle scuole – commenta l’assessore Peretti- ma impegnativo. Da qui l’idea di organizzarla nel nostro paese con il coinvolgimento degli studenti, abbinandola all’importante momento celebrativo del quattro novembre, tradizionalmente festeggiato. Abbiamo dotato le tre scuole di altrettante bandiere della pace con i colori dell’arcobaleno.» Sono partiti per primi i ragazzi della scuola media per accogliere i bambini delle elementari e successivamente i piccoli della scuola dell’infanzia per congiungersi in piazza alle associazioni d’arma e combattentistiche per il momento celebrativo. «Una cerimonia semplice ma molto significativa – sottolinea Peretti. E’ un messaggio di pace e fraternità anche per i diritti dell’infanzia che vanno salvaguardati.» Per il sindaco Anna Maria Bigon «il messaggio della pace è fondamentale unitamente all’ affermazione dei diritti umani, valore insostituibile in ambito internazionale. Nell’incontro di Assisi abbiamo proposto al Ministero l’attivazione dell’insegnamento di educazione civica nelle scuole. Auspico nel buon esito della proposta.»

a durare nel tempo. Tante corti di Povegliano che hanno anche un valore storico e architettonico vengono recuperate, tante altre vengono perse». Il poveglianese Renzo Perina classe 1952 dopo la prematura morte dei genitori dall’età di sei anni è stato cresciuto, assieme alla sorella Marisa, dai nonni materni alla Palazzina aggiungendosi ai loro otto figli. A nonno Bigi e nonna Angelina è dedicato il libro. Completata la scuola primaria nel paese natale ha frequentato la scuola media all’Istituto Don Bosco e la scuola professionale all’Istituto San Zeno di Verona. Tornato dai nonni ha vissuto fino al matrimonio nel ’76 andando ad abitare a Dossobuono e ritornando alla Palazzina, dove tutt’ora vive, nel 2006. «Il libro nasce per un discorso affettivo della corte dove ho vissuto da giovane – evidenzia l’autore. Il nonno mi raccontava che forse era stato un convento, cose che ti influenzano da ragazzino e tornato in questa casa mi è sempre rimasto il tarlo “mi me godarea saver”. Ho iniziato così le ricerche partendo dall’atto di acquisto dal conte Erbisti nel ’54 e proseguendo presso gli archivi di Stato di Verona dove ho avuto molta collaborazione e conosciuto il prof. Pasa che ringrazio per tutto ciò che ha fatto. Se il libro c’è lo devo agli sponsor a Gaetano Zanotto che mi ha spinto e incoraggiato a pubblicare le ricerche sostenendo che vanno rese note al pubblico». Per il prof. Marco Pasa questo libro “è la dimostrazione di come si può fare storia e riprendere un ambiente di tipo rurale». Il primo cittadino Anna Maria Bigon ha ringraziato Renzo Perina «che da anni lavora raccogliendo materiale. Ha voluto raccontare la storia di una parte del paese, lo ha fatto bene, con competenza e grande passione».


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CALCIO/PRIMA CATEGORIA. Intervista al presidente Umberto Segattini

Il Pastrengo 2006 «punta al vertice»

Un fiume in piena con gli oggi lucidi di chi è consapevole che con l’impegno di tutti forse un giorno i sogni si possono trasformare in realtà. Stiamo parlando di Umberto Segattini presidente del Pastrengo 2006, società alle porte del Garda militante nel torneo provinciale di prima categoria. Ristoratore di professione, passionale di caratteristiche nel tentare anno dopo anno la scalata al calcio che conta della propria formazione calcistica. La parola presidente cosa significa per lei? «Prendersi le proprie responsabilità e cercare di fare qualche cosa di buono per la collettività sportiva». Tornerebbe indietro nella sua scelta? «Assolutamente no. Sono presidente del Pastrengo 2006 dal 2011 e sono felicissimo di esserlo. La nostra è una società giovane ma con idee ben chiare, nata otto anni fa sulle ceneri del vecchio e glorioso Pastrengo fusosi nella Benaco Calcio. Il nostro è un progetto, un cammino a cui ho dato i natali nel 2011 con tutt’ora, in poco tempo, all’attivo

due promozioni nelle categorie superiori e non intendo fermarmi». Obiettivi stagionali? «Non parto mai per perdere, andrebbe contro le mie caratteristiche. Questo anche in questa stagione di prima categoria dove voglio disputare un campionato al vertice». Pastrengo ed il settore giovanile? «Bella domanda. Noi siamo una bella società, sana, completa in ogni sua componente. Tutti lavorano nel rispetto dei ruoli nella più completa armonia. Però a volte non è sufficiente per creare un qualche cosa di importante soprattutto a livello giovanile. A Pastrengo nel 2011 avevamo iniziato un ambizioso progetto giovanile, purtroppo andato a scemare per mancanza di strutture ricettive. Una cosa che mi ha demoralizzato ma non abbattuto, quindi il settore giovanile è un nostro obiettivo presente come futuro. Resta inteso che non posso volerlo solo io ma deve esserci una coesioni tra società sportive, associazioni e istituzioni. Ripeto, coesione, inquanto non si

può lavorare singolarmente come non si può a livello istituzionale fare per l’uno e non per l’altro. Siamo un piccolo comune e come spesso accade in questi casi l’unione fa la forza». Quanto è difficile fare un settore giovanile e quanto è difficile fermarlo per i motivi sopra citati? «Difficilissimo farlo per una questione di tesserati, ecco perché abbiamo istaurato una bella collaborazione con il Castelnovosandrà, e ancora più difficile soprattutto demoralizzante fermarlo per mancanza di impianti. Poi mi ricarico vedendo nostri giocatori in prestito, Castelnuovo in questo caso come il Ganese Sesay, che fanno molto bene anche in Eccellenza e mi rassereno sul lavoro che abbiamo svolto fino ad ora». Vorrebbe qualche cosa in più dalla sua società? «Premetto: tutta brave gente che lavora con passione e sacrificio. Più che un rimprovero è un pensiero sia per i dirigenti, tesserati e pubblico che ci segue numeroso. Bisogna essere più calmi, siamo troppo agi-

Umberto Segattini

tati, la partita di calcio è un divertimento per la famiglia non è uno sfogo verso chi o che cosa. Tutto qui». Presidente un sogno nel cassetto? «Un piccolo centro polifunzionale sportivo ed associativo a Pastrengo dove associazioni e sportivi possono vivere e coltivare comodamente le proprie passioni. Un autentico progetto famiglia. Ma ripeto non posso volerlo solo io». Andrea Mantovani

BOCCE MOZZECANE/ OVER 60 CATEGORIA A “RAFFA”

Pinelli è campione nazionale Il sessantaquattrenne veronese Medardino Pinelli della società Mozzecane si è preso la corona di campione nazionale degli over 60 categoria A della raffa, una delle discipline dello sport delle bocce. Altri cinque giocatori della società Mozzecane sono stati premiati per avere vinto i campionati provinciali a Verona. Per la serie B la terna Begnoni, Menin, Zanotto; per l’individuale B maschile Menin e per l’individuale B femmi-

nile Valentina Checconi. Un anno positivo per la società presieduta da Gianni Grizzi con direttore sportivo Luca Voltolini che conta una ventina di giocatori suddivisi nei quattro campionati di A, B, C, D. «Speriamo nel prossimo – auspica – Fabrizio Begnoni uno degli sponsor e pure lui giocatore – che inizierà in gennaio con i campionati provinciali e tante gare regionali». C.G.

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SCI. Il G.A.A.S. inizia la stagione Il programma è davvero nutrito Al via la stagione sciistica per il G.A.S.S. (Gruppo Amici Sciatori Sommacampagna) che ha dato avvio al suo ricco programma adatto a tutte le età e abilità per la stagione 2014/15. «Tanti i corsi di sci ma anche giornate di slittino sulle chilometriche piste di Racines e Plose – affermano gli organizzatori -; non mancano poi proposte varie anche per chi non scia ma vuole godersi la montagna passeggiando sulla neve o ai mercatini di Natale. Continua però anche la nostra collaborazione con la scuola media “D. Alighieri” di Sommacampagna. I ragazzi della scuola media sono coinvolti in un’esperienza di sci sulle nevi di Folgaria (Tn) con i maestri della Scuola Italiana Sci o, in alternativa, in alcune passeggiate naturalistiche con le ciaspole accompagnati da Guide Alpine». Numerose le proposte dello sci club in calendario: la consolidata Scuola Sci per ragazzi e adulti (a partire dai 6 anni) e le recentissime proposte di un Corso Super Baby pomeridiano per bambini di 5 e 6 anni e 2 corsi di perfezionamento (Elite Oro ed Elite Argento). I corsi si svolgeranno nelle domeniche 11, 18, 25 gennaio e 1 febbraio 2015 in Folgaria (Fondo Piccolo). «Il nostro programma – aggiungono ancora gli organizzatori - comprende inoltre una settimana bianca a Fai della Paganella (Andalo/Paganella) che per noi significa divertimento, tanto sci, passeggiate, buona compagnia e ottima cucina, sei gite di una giornata a Racines, Plan de Corones, Plose, Carezza, Santa Cristina (giro dei 4 passi) e, in conclusione, Passo Giovo con gara sociale. Nelle località di Racines e Plose offriamo anche la possibilità di emozionanti discese con lo slittino nelle apposite piste rispettivamente di 6 e 11 km., mentre nelle gite di Racines e Plan de Corones chi lo desidera potrà visitare i rinomati Mercatini di Natale di Vipiteno e Brunico. I partecipanti alle gite, aperte anche ai non soci, potranno usufruire di tariffe agevolate che prevedono viaggio in pullman, skipass, partecipazione alle gare sociali e ristoro in compagnia prima del rientro a casa. La stagione sciistica terminerà “in bellezza” con la tradizionale cena sociale, con premiazioni della gara sociale, il 28 marzo 2015. Per informazioni: pagina Facebook Gruppo Amici Sciatori Sommacampagna; info.gass@gmail.com, 349.5454632 il lunedì e mercoledì dalle 21.00 alle 22.30 (serate di apertura sede Sci Club in Via C. Battisti, 16 – Sommacampagna).


Dicembre 2014

ultura C LETTO

PER VOI

Julie Kibler, Tra la notte e il cuore, Garzanti 2013, 362 p., 17,60€

Come ogni lunedì, Miss Isabelle sta aspettando Dorrie, la sua giovane parrucchiera che per lei è diventata una figlia. Da dieci anni la richiesta è sempre la stessa: domare i suoi vaporosi capelli argentati. Ma non questa volta perché la sua vita sta per essere rivoluzionata. Il passato è tornato a tormentarle l’anima e niente sarà più come prima. A 90 anni Miss Isabelle raccoglie le forze rimaste e chiede a Dorrie di accompagnarla in un lunghissimo viaggio, da Arlington in Texas a Cincinnati, per quasi duemila chilometri. Dorrie non può resistere alla richiesta intensa dello sguardo di Isabelle e solo poi saprà che stanno andando a un funerale. Mentre la Buick Special del 1936 divora il nastro d’asfalto, Miss Isabelle stringe tra le mani un antico ditale d’argento e sente il proprio cuore riaccendersi, come una notte di sessant’anni prima. La storia della sua vita prende forma lentamente. Julie Kibler, redattrice freelance, cresciuta tra il Kentucky, il New Mexico e il Colorado, vive ora in Texas. E’ al suo debutto e dice di essersi ispirata alla storia della sua famiglia quando la bisnonna paterna, innamoratasi di un giovane uomo di colore, fu costretta dalla famiglia a separarsi. La storia, nel romanzo è raccontata dalle voci di Isabelle e Dorrie. E’ in questo modo che il lettore scopre il passato assieme a loro e i duemila chilometri saranno appena sufficienti a dipanare una matassa che risale al 1939. La tenera amicizia tra l’anziana signora bianca dal passato tormentato, Isabelle, s’intreccia con il presente complicato della giovane donna di colore, Dorrie. Il romanzo è un concentrato di emozioni contrastanti in cui si mescola amore, rabbia, tormento, bugie, segreti, razzismo, tolleranza e un dolore intenso. Un buon libro scorrevole e piacevole, coinvolgente e commovente. Per gli amanti della spy story, invece, e nella scia della complicata situazione internazionale attuale, suggerisco Una verità delicata di John Le Carré. Un’operazione antiterrorismo viene messa in atto nella colonia britannica, Gibilterra. L’obiettivo è catturare e sequestrare un potente trafficante d’armi islamico. Un romanzo avvincente, pieno di azione ma anche di spunti di riflessione sulla situazione politica internazionale.

oesie P

Il Mese

Rubriche

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a cura di Lino Venturini

IL PUNTO

Se a dicembre il freddo peggiore deve ancora iniziare, come ricorda un proverbio veneto: “De Nadal en freddo coral; de la vecia en freddo che se crepa”, da Natale un freddo tremendo, dalla Befana un freddo che si crepa, i giorni si susseguono, invece, fitti di feste e celebrazioni. Di San Nicola, Santa Lucia, di Oh bei! Oh bei! e dell’Immacolata abbiamo già parlato, ma è durante quest’ultima ricorrenza che a Salerno e a Catanzaro si accendono fuochi di buon augurio - probabilmente residui di feste solstiziali - poi attribuiti alla Madonna, vista come nuova luce per l’umanità. I fuochi sono protagonisti anche la notte del 9 dicembre, in occasione della “Festa della Venuta” che ricorda il trasporto a Loreto della casa della Madonna. Nelle campagne del Piceno si accendono i focaracci, grandi falò che secondo la tradizione popolare servono a illuminare la venuta della Santa Casa trasportata dagli angeli mentre tutte le campane suonano a festa. Si narra che quando alla fine del secolo XIII, i mussulmani occuparono Nazareth, gli angeli staccarono delicatamente la casa della Madonna e la trasferirono sul colle di Tersatto, sopra Fiume, e poi attraverso l’Adriatico fino al porto di Recanati, in un bosco di lauri di una donna chiamata Loreta: era la notte fra il 9 e il 10 dicembre 1294. Poiché il luogo era infestato dai banditi, decisero di spostarla mille passi lontano, in un podere dei fratelli Simone e Stefano Antici. Ma i fratelli, non sapendo come dividersi quel tesoro, cominciarono a litigare e gli angeli furono costretti a un ultimo e definitivo trasloco in mezzo alla strada pubblica dove si costruì il santuario. Effettivamente la Santa Casa poggia su una pubblica via e il nucleo originario è costituito da tre pareti in pietra alte tre metri. Recenti scavi archeologici in Palestina hanno permesso di scoprire che fin dal secolo III i cristiani avevano protetto la casa di Maria, quella dell’Annunciazione, sotto una chiesa di cui sono venuti alla luce alcuni resti: i raffronti fra il sacello di Loreto e il luogo dell’Annunciazione di Nazareth hanno accertato le stesse dimensioni. In ogni caso, pur senza accennare minimamente al trasporto degli angeli, nel 1485 anche l’umanista Giovanni Antonio Petrucci scriveva che il sacello era stato rubato e poi trasportato in Iliria e infine nelle Marche.

Non c’è bisogno di un pensiero molto elevato per capire che quaggiù niente dura per sempre, che ogni soddisfazione è effimera e tutti i nostri piaceri sono soltanto vanità, che molti sono i nostri mali e che la morte ci minaccia ogni momento. Tra noi da una parte, e l’eternità dall’altra, non c’è che la vita: la cosa più fragile che esista. Il senso di questa brevità e fragilità si era conservato fino a quando, con il sedicente miracolo economico degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, è stato sommerso sotto il peso di un consumismo volgare e incosciente. Infatti, la morte continua a fare il suo antico mestiere e le persone continuano ad avere la spiacevole debolezza di morire. Si dovrebbe dedurre che il nuovo Dio della scienza e della tecnica non è poi così onnipotente come voleva far credere. Perché se a volte la superstizione “crede di credere”, più spesso ancora l’orgoglio “crede di non credere”. E’ sempre l’uomo che s’inganna, ma nel secondo caso è molto peggio Può solamente illuderci, con il risultato di consegnarci alla morte più impreparati e spaventati che mai. Non è saggio far finta di non vedere, di non sapere davanti a tale immancabile sorte e non chiedersi: io, chi sono? Dove vado? Quali sono le mie responsabilità? Perché mi trovo in un angolino di un universo sconfinato invece che in un altro? Perché vivo in questo tempo piuttosto che in un altro? L’infinito ci circonda da tutte le parti e noi non siamo che un atomo o un’ombra che dura un istante e non ritorna. Tuttavia, pensare alla morte non vuol dire essere oppressi dalla tristezza e sconsolati, piuttosto fornire maggiori elementi di serena riflessione per dare importanza a quelle cose che ne hanno: adoperare al meglio le nostre capacità, i nostri sentimenti, il nostro tempo, i nostri giorni. Riflettiamo su questa vita, almeno alla fine di un anno, non per farci prendere dall’ansia dell’undicesima ora, semmai per riparare le azioni mal fatte, recuperare il tempo perduto e godere di ogni nuova alba che ci viene concessa. Perché questa vita mortale è, nonostante tutti i suoi travagli, i suoi oscuri misteri, le sue sofferenze, la sua fatale caducità, un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente che nessuno ha il diritto di toglierci e che abbiamo il dovere di vivere al meglio. Questo vuol essere anche un augurio per le prossime Feste natalizie e anche per il Nuovo Anno.

a cura di Giancarlo Peretti

Federica Piombini è una quindicenne di spiccata sensibilità che ha fatto suo il motto “chi trova un amico…”. Leggiamo volentieri a sua firma questa dolcissima poesia “Amica per sempre”. Eros Piazzi, appassionato di musica e poesia, ci propone “Aspettando l’Inverno”, che data la stagione in corso è sicuramente attuale. E’ noto che a metà Autunno i raccolti sono tutti nei granai, nei silos, nei mercati o nei tini e la terra si riposa come se dormisse. Ma ecco un delicato pensiero per essa da parte di Emma Bertoldi, sicura del risveglio primaverile che poterà nuovi frutti, con l’auspicio che la terra debba star sempre bene e che l’uomo non l’avveleni: “Tera dei campi”. Il Natale è alle porte, forse uguale o forse diverso, dagli altri che l’hanno preceduto, magari migliore, da far venire la voglia di stringere la mano anche a chi non si conosce. Celo ricorda Fernando Coati con “Sto Nadal”. E allora auguri a tutti!

AMICA PER SEMPRE Amica, per sempre desidero essere tua amica, ti darò la mano per farti spiccare il volo quando sarai a terra.

Amica, sole raggiante, i tuoi occhi appaiono a me quando gioisci. Rugiada ricopre il tuo viso quando il dolore ti rapisce.

Amica, ho bisogno di te come il cerbiatto ha bisogno di bere l’acqua del fiume. Amica, non abbandonarmi quando il cielo di fa scuro. Cammineremo sicure lungo il sentiero della vita senza perderci nell’abisso. TERA DEI CAMPI Tera dei campi, da quando che gh’è ‘l mondo, te ghe s’è sempre stada e col passar de i ani a te s’è mia inveciada. D’inverno te stè ferma come se te dormessi, ma in primavera quando te verzi i oci, te sé fresca e bela e de verse te te quaci. Dai contadini te sé benvolida, arada e concimada

Amica, accetta la mia amicizia perché è il più prezioso tesoro che ti posso donare.

ASPETTANDO L’INVERNO Sotto un cielo d’autunno guardo te nuvola bianca che come lei mi mostri il sole e subito dopo lo nascondi. E muti forma, cambi colore e niente può fermarti. Ed io aspettando di rivedere di nuovo il sole resto qui imbelle a pensare a lei e a rimirare te. Eros Piazzi

Amica, desidero esserti amica per sempre, per sempre. STO NADAL Federica Piombini No sò se me sbaglio, ma penso che st’ano Nadal e in ogni stagion l’è meio de l’ano passà. te dè ‘n racolto bon. Che me fa pensar cossita iè tanti butini che è nato… Ma lassa che te ‘l diga: Uno proprio nela me fameia. par laorarte ti se fa ‘na gran fadiga. Nadal giorno de pace e perdono, Però te sé tropo inportante ognuno serca de meterlo en pratipar el poareto ca… e anca par el benestante. El Bambin nato a Betleme, poareto, Par chesto mi te auguro l’à voluo farne eredi ne l’altra vita: de star par sempre ben el suo l’è stà un grosso ato d’amor, e che l’omo nol te copa come fa ‘na mama veros el fiol. con tuto ‘l so velen. Emma Bertoldi Sorveiè d’an genitor i buteleti

i sente l’aria natalissia vissina: fioreti, opere bone, obediense, rinunce e promesse fate e mai mantegnue giorno su giorno, Nadal dopo Nadal i fioi de ‘na olta, adesso iè butei. Son sicuro, no me son sbaglià! Tuto è filà liscio come l’oio: a Nadal te capita robe da mati e te vè d’acordo sensa brontolar! Voi darghe la man…e dirghe Bon Nadal a uno…mai visto prima!. Fernando Coati


Dicembre 2014

Rubriche

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino “Secretum Templi” è un libro molto avvincente, che parte da una ricerca svolta dall'autore, il veronese giornalista e scrittore Uberto Tommasi, sul giallo dei tre autori francesi che pubblicarono nel 1967 un libro sui misteri riguardanti Rennes-le-Chàteau, Maria Maddalena e un terribile segreto: i tre scrittori vennero "suicidati" la notte della stampa del volume, insieme a tutti quelli che risultavano coinvolti nel mistero narrato. Dall'incipit di questo interessante giallo storico, Secretum Templi, offre al lettore un’interessante Gianfranco Iovino indagine sui protagonisti della storia infinita dei Templari, svelando il segreto di alfabeti e messaggi figurati, posti nelle chiese e destinati a chi in futuro sarebbe stato in grado di comprenderli, decifrarli ed approfondirne sia il senso che i più reconditi e oscuri significati, così da provare a unirli in un'affascinante mosaico tra sacro, arcano e prosaico e spingersi fino a possibili collegamenti tra i rapporti con Maria Maddalena, le Madonne Nere, i Re Merovingi, i Sufi, la Gnosi, il Santo Graal, l’eresia Orfica, la Massoneria, e finire con l'evidenziare e far riflettere il lettore su alcuni passaggi epici fondamentali di questi cavalieri che ancora oggi ammaliano e intimoriscono. Il libro permette anche riflessioni su come, ancora oggi, la storia dei Templari, discussa e talvolta indecifrabile, sia oggetto di tentativi di falsificazione e interpretazioni errate da parte, soprattutto, del potere religioso, teso molto spesso a recuperare il nome divenuto famoso del misterioso ordine guerriero e farne solo paladini della liberazione di Gerusalemme o altre gesta finalizzate sempre ad una riconduzione di natura religiosa. L’autore, che ha raccolto il materiale necessario durante decenni di viaggi nei luoghi che videro protagonisti i Templari, offre una rara descrizione di scritte e immagini in chiese, cimiteri, monumenti in Francia, Inghilterra, Palestina e Italia, regalandoci un testo unico e avvincente, assolutamente da non perdere e da ritenersi ottimo compagno di lettura per gli appassionati del genere, ma anche per quanti vogliono cimentarsi in una lettura storico-avventuriera, che terrà incollati alle pagine del libro in maniera sagace e ininterrotta.

Secretum Templi di Uberto Tommasi edito da Damolgraf - €. 22,00 in tutte le librerie della città

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

INTESTAZIONI AUTO E NUOVE REGOLE La novità di questo mese ha messo in crisi pressochè tutti gli automobilisti: valanghe di telefonate solo per chiedere lumi sulla nuova circolare, la numero 15513 del 10 luglio 2014. Senza parlare poi dei chiarimenti specificati dall’ulteriore circolare numero 23743 del 27 ottobre 2014. Solo menzionare tutti questi numeri fa girare la testa! Di cosa si tratta? Della nuova regola che prevede che chi usa in modo continuativo una vettura intestata a qualcun altro debba essere iscritto sulla carta di circolazione, in modo da poter tenere sotto conRoberto Azzolina trollo la circolazione dei veicoli ed i relativi conducenti. La norma parla di uso continuativo se effettuato oltre i 30 giorni. I maggiori dubbi sono sorti, naturalmente, all'interno delle famiglie, in cui ad esempio la moglie o i figli utilizzano la vettura di famiglia intestata al marito o al padre: tranquilli, non dovete fare nulla! La regola non si riferisce ai familiari conviventi, i quali potranno continuare ad utilizzare le auto di casa. I maggiori interessati dunque chi sono? Le aziende che affidano le loro auto ai dipendenti per mansioni lavorative e personali. In questo caso, il nome Alessandra Azzolina dell'effettivo utilizzatore dovrà comparire sulla carta di circolazione. Ma quanto tempo si intende per “uso continuativo”? Un periodo superiore a 30 giorni. Quindi, se l'uso è saltuario non si deve fare nulla. Resta da chiarire un solo punto, secondo noi: come dimostrare che l'uso si protrae per più di 30 giorni? Bisogna essere fermati dalla Polizia Stradale per due volte in un mese? Questo punto lo chiariremo il prossimo mese. Nel frattempo sappiate che i costi per l'operazione di aggiornamento della carta di circolazione non sono altissimi (al di sotto di 100 euro). In attesa di saperne di più, il nostro consueto suggerimento è quello di rivolgervi con fiducia alla vostra autoscuola o agenzia di fiducia.

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Con noi al Cinema a cura di Franco Frey LO HOBBIT - LA BATTAGLIA DELLE 5 ARMATE (The Battle of the Five Armies) - Fantasy - Avventura 160 minuti. New Zealand - U.S.A. 2014 (uscita 17 dicembre) di Peter Jackson, con Ian McKellen, Martin Freeman, Richard Armitage, Orlando Bloom, Evangeline Lilly, Cate Blanchett, Christopher Lee, Stephen Fry. Una curiosità: come primo titolo era stato scelto: Racconto di un Ritorno L'attesissimo film di Natale in 3D è tratto dal popolare libro: Lo Hobbit di J. R. R. Tolken del 1937 e segna la fine della trilogia dopo Lo Hobbit - Un Viaggio inaspettato e Lo Hobbit. - La desolazione di Smaug. La trama: quando la Compagnia dei Nani reclama la propria terra natale dal drago Smaug, scatenano accidentalmente su di essa un potere devastante. Infuriato il terribile drago fa cadere tutta la sua ira sugli indifesi abitanti della città di Pontelagolungo. Thorin Scudodiquercia è ossessionato dal bisogno di proteggere il suo tesoro, arrivando perfino a mettere in discussione la sua amicizia e il suo onore. Bilbo Baggins, nel frattempo, cerca disperatamente di riportarlo alla ragione ma presto dovrà compiere una scelta molto rischiosa. Tuttavia un pericolo ancora più grande attende la nostra Compagnia dei Nani. Soltanto lo stregone Gandalf il Grigio è al corrente del fatto che il malvagio Sauron abbia radunato le sue legioni di Orchi per attaccare a sorpresa la Montagna Solitaria. Quando il conflitto raggiunge un punto di non ritorno e le tenebre calano, i Nani, gli Elfi e gli Uomini si trovano davanti alla possibilità di lottare insieme o cadere. Nella storica, spettacolare Battaglia delle 5 Armate, Bilbo mettteràa repentaglio la sua vita per il bene dei suoi amici: il futuro della Terra di Mezzo è a rischio... Amici Lettori grazie per l'affettuosa stima e Auguri sinceri di serene Festività! Arrivederci a gennaio 2015 con un film colossale: più di 1.300 effetti speciali.

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri

Un ecosistema da rispettare Il periodo delle feste può diventare una perfetta occasione per mettere in pratica qualche piccolo accorgimento in grado di migliorare le nostre vite e allo stesso tempo prendersi cura della natura. Come? I suggerimenti non mancano, e a fornirli sono le associazioni di difesa dell’ambiente e degli animali, ma anche i moderni parchi zoologici, impegnati in prima linea per una sensibilizzazione delle persone non soltanto sulla tutela degli animali, ma anche sulla salvaguardia della natura e degli ecosistemi in cui essi vivono. Partiamo dalla tavola. Su www.cambiamenu.it si possono trovare deliziose ricette completamente prive di ingredienti di origine animale, e una proposta che sta riscuotendo un grandissimo successo: il mercoledì veg, un giorno alla settimana dedicato interamente alla riscoperta di una dieta vegana. Se tutti noi decidessimo di aderire a questa proposta anche solo una volta alla settimana, si potrebbero risparmiare milioni di litri di acqua, si salverebbero dal macello milioni di animali, e si ridurrebbe il disboscamento delle foreste, abbattute per produrre pascoli e ospitare allevamenti intensivi. Con enormi vantaggi anche per la salute: ridurre il consumo di carne e grassi animali aiuta a vivere meglio. E un grande vantaggio per la fantasia in cucina: si potrà scoprire che le ricette vegane riservano piacevoli sorprese e tantissimo gusto, basta mettere da parte la pigrizia. Un’altra iniziativa è stata lanciata da Eaza (European Association of Zoos and Aquaria), e si chiama “Pole to pole”, da Polo a Polo (poletopolecampaign.org): come simbolo di questa campagna di sensibilizzazione ambientale sono stati messi i due Poli, ambienti ricchissimi di meravigliosi animali che rischiano l’estinzione a causa del surriscaldamento della Terra e del conseguente scioglimento dei ghiacci. La serie di proposte di “Pole to pole” è semplice e facile da mettere in pratica, per tutti: è sufficiente staccare la spina di tutti i congegni elettronici quando non li si utilizza, dal caricabatterie del cellulare alla spina della televisione. E a ringraziarci di queste attenzioni saranno orsi bianchi, pinguini, renne, gufi, foche, ormai confinati su superfici sempre più ristrette e in acque sempre meno fredde. Si tratta di piccoli gesti quotidiani che, se compiuti da milioni di persone, porterebbero a un reale cambiamento. Ormai è arrivato il momento di ricordare che a produrre l’inquinamento non sono soltanto le fabbriche e i carburanti, ma anche le nostre piccole, cattive abitudini. Cambiare si può, non costa nulla (anzi, fa pure risparmiare!) e ci rende protagonisti della ritrovata energia della natura. Buon Natale a tutti!


L’ascensore: soluzione comoda e sicura Una soluzione ideale, sicura e comoda, sia per le case unifamiliari sia per il condominio: sono i miniascensori domestici che, grazie ad ingombri ridotti, contribuiscono ad abbattere le barriere architettoniche. Ideali per chi deve salire e scendere le scale più

volte al giorno portando pesi o per le persone anziane o non in perfetta salute, i miniascensori trovano infatti uso in ambiente domestico, per esempio nelle abitazioni unifamiliari disposte su più piani, ma anche in condominio. Sia per l’acquisto, sia per la manu-

tenzione e i consumi rappresentano una soluzione meno costosa di un vero e proprio ascensore che invece deve essere preferito in tutte le situazioni in cui vi sia un uso molto intensivo. Consumano quanto un normale elettrodomestico e non necessitano di un potenziamento dell’impianto elettrico, poiché per il loro collegamento è sufficiente un punto luce con un’alimentazione a 230 V. Anche l’illuminazione della cabina a LED ha consumi energetici molto ridotti. Hanno una velocità limitata rispetto ai grandi ascensori (in ogni caso non superiore a 0,15 metri al secondo). Tutti i modelli sono dotati di dispositivo automatico di sicurezza che in caso di blackout riporta la cabina al piano e consente ai passeggeri di uscire. Hanno un ingombro molto ridotto e si può scegliere tra una vasta gamma di finiture e colori che permettono di coordinare l’arredo interno a quello dell’abitazione. Le strutture possono essere in metallo per una prote-

zione totale dalla luce oppure in vetro se si preferisce una forma più leggera. Possono essere installati all’interno di un vano scala realizzato in cemento armato o mattoni, all’interno in una struttura portante metallica, senza dover effettuare per questo opere murarie, oppure all’esterno dell’edificio – sempre da tecnici abilitati. Per i miniascensori vi è per legge l’obbligo di manutenzione: la verifica deve essere effettuata semestralmente da parte di personale specializzato; ogni due anni invece l’apparecchio va sottoposto a controllo da parte di un ente preposto, certificato e autorizzato.


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La casa delle Feste tra addobbi e originalità Manualità, creatività e fantasia: queste le parole d’ordine per addobbare a festa la propria casa in modo originale e unico. Trovare l'idea giusta per ricreare in casa la calda atmosfera natalizia è facile: basta seguire il proprio stile e affidarsi a candele, luci, alberi non convenzionali, ghirlande o elementi della natura. Pigne, bacche, rami, frutta, spezie sono elementi molto suggestivi per vestire la propria casa a festa. Prendendo spunto dalla natura si possono creare decorazioni originali:

sarà sufficiente passeggiare per qualche parco o bosco e raccogliere rami, bacche o pigne oppure guardare in dispensa e disporre noci, spezie e frutta in modo originale, sfruttando qualche contenitore o qualche stoffa dai colori natalizi. Ad esempio si può lasciare come centrotavola o poggiato su un mobile il portafrutta con le arance e le noci, aggiungendo qualche pigna e foglia di agrifoglio: l'atmosfera natalizia è assicurata. Altri elementi della natura possono diven-

tare decorazioni d'effetto: un po' di muschio insieme alle mele rosse, o una piccola composizione con rametti di pino, fette di arancia essiccate e arachidi poggiata distrattamente su una consolle. Rami di cedro e bacche sono elementi naturali perfetti per decorare casa per il Natale. Nella dispensa inoltre si può trovare anche anice stellato, chiodi di garofano, stecche di cannella: sapientemente disposti su un piatto, un vassoio o un tovagliolo diventano elementi decorativi. Parliamo invece dell’albero di Natale: se il classico abete vi ha stancato ma non volete rinunciare all'albero

di Natale ci sono tanti modi per ricreare l'idea dell'albero, ad esempio con tanti pacchetti a formare una piramide. O addobbare con palline e luci una bella pianta di casa.

Anche ritagliare un pannello di compensato o di cartone a forma di abete, dipingendolo e addobbandolo è un'idea originale. Per rinnovare solo le decorazioni invece si può optare su palli-

ne create ad uncinetto o in pannolenci o addirittura si possono preparare tanti biscotti dalle forme natalizie e appenderli con dei nastri colorati all’albero.


LA MODA DELLE FESTE

Un brindisi all’eleganza Abiti da sera favolosi, abitini da cocktail seducenti, un'abbondanza di paillette, piume, oro e argento. Vi sembra che le tendenze moda per le feste siano sempre quelle, come tutti gli anni precedenti? Allora, vi sbagliate. Sì, gli 'ingredienti' sono più o meno uguali, ma il mood è molto diverso... Elegante, raffinata, dettagliata, ricercata e addirittura... portabile. Ecco la moda per le feste 2014. Sulle passerelle abbiamo visto tanti abiti lunghi... da principessa, quegli abiti che si portano una volta nella vita, bellissimi e sensuali, ma che sono anche un investimento molto alto. No, allora sono più pratici gli abitini da cocktail - oltre le ginocchia o corti, in oro o argento - che abbiamo visto in tante collezioni. Ma quello che secondo noi è davvero innovativo quest'anno

sono i look interi, composti da vari capi, per di più portabili, che ci permettono addirittura... di camminare nella neve senza prenderci un raffreddore. Sono tante le combinazioni super raffinate e portabili che hanno sfilato in passerella per questo inverno. Abitini – trasparenti o luccicanti - vengono portati con pantaloni lunghi, abitini da cocktail vengono portati con stivali alti, invece che con i soliti sandaletti tanto carini ma che fanno prendere anche tanto tanto freddo ai piedi. Sono bellissimi - e comodi - anche i completi tipo 'tuta' che vengono proposti in materiali glitterati o con paillette. E gli smoking per lei! Che belli! E poi tutti quei look che vengono presentati con cappa o pelliccia - sempre eco! - per la sera. E poi c’è l'uso della pelle per

BENESSERE

la sera: in nero o nei toni pastello! Facciamo ora il punto su tutto Gli abiti da gran sera. Sono ultra ricchi, ultra lavorati, ultra raffinati, arrivano fino a terra, sottolineando le forme femminili oppure avvolgendo il corpo come una nuvola con tessuti leggeri. Gli abitini da cocktail. Vengono in quasi tutte le lunghezze, dal mini alla lunghezza polpaccio, e in tutte le versioni immaginabili. Pantaloni. Per le feste 2014 vediamo più pantaloni del solito. Vengono portati con giacche - anche senza maniche – con sotto degli abitini. Lo smoking classico per lei. In bianco e nero con fusciacca, va sempre di moda, ma quest'anno vediamo anche interpretazioni più moderne con linee molto

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

OLIO GOLOSO AL CIOCCOLATO “Amate il cioccolato fino in fondo, senza complessi né falsa vergogna perché ricordate: senza un pizzico di follia non esiste uomo giudizioso” (François de La Rochefoucault)

Per i Maya il cioccolato era la “bevanda degli dei”, gli aztechi usavano il cacao in chicci per comprare le schiave. Per gli studiosi della Boston University e dell’Harvard University il cioccolato allunga la vita grazie ai polifenoli del cacao che agiscono come antiossidanti. Che il cioccolato sia ottimo da mangiare, lo sappiamo tutti. Quello che invece in pochi sanno, è che è possibile utilizzarlo per sfruttare i suoi principi attivi nella cura per il corpo. La “cioccoterapia” sfrutta tutte le proprietà del cacao e del cioccolato per la bellezza ed il benessere del corpo. Le molteplici proprietà dell’aromaterapia al cacao agiscono sia sul corpo che sulla mente: il profumo del cioccolato va a stimolare le endorfine, gli ormoni del benessere, che donano una sensazione di pace e benessere. Le caratteristiche organolettiche della cioccolata e dei suoi effetti sono celebri. Il cioccolato è ricco di antiossidanti ed anti-radicali, oltre che di ferro, magnesio, fosforo, potassio. La cioccolata racchiude in se degli alcaloidi attivi a livello del sistema nervoso come la caffeina e la teobromina, che hanno un effetto positivo sulla concentrazione mentale e sulla prontezza psico-fisica. Agiscono a livello cardiocircolatorio e muscolare ed il massaggio agevola la penetrazione del prodotto veicolato sulla pelle, in questo caso anche il cacao. Qui di seguito troverete i semplici passaggi per confezionare il vostro olio: 60 gr di olio di mandorle dolci spremuto a freddo, 40 gr di cioccolato fondente 100% senza zucchero Fate sciogliere a bagnomaria gli ingredienti tenendo la temperatura del fornello bassa. Quando il composto sarà perfettamente sciolto versate l’olio in un contenitore di vetro scuro con contagocce. E’ possibile arricchire l’olio con l’aggiunta di qualche goccia di olio essenziale alla vaniglia o all’arancia! Prima di effettuare il massaggio consiglio di scaldare il vostro goloso olio in modo che il calore permetta la dilatazione dei pori della pelle e promuova la penetrazione dei principi attivi del cacao. Ottima idea regalo per Natale! Nella confezione regalo potete aggiungere anche un piccolo cioccolatino che accompagnerà l’esperienza olfattiva! Colgo l’occasione per augurare a tutti voi un felice Natale e un sereno 2015! Namastè!

pulite e talvolta anche in 'total black'. I look per la sera sono molto completi. Vengono con cappe e mantelle con tanti dettagli, oppure con pellicce in tutti i colori immaginabili. Colori. Sono tanti, tantissimi: metallics oro-argentorame, rosso, ma anche blu, verde, marrone, giallo, pastelli, bianco, fantasie... Dettagli. Tanti dettagli: paillette, piume, applicazioni, pietre, dettagli trasparenti, dettagli in pelliccia, dettagli plissettati, frange, combinazioni di tessuti contrastanti lo chiffon, la seta, il broccato ma anche la plastica, la pelliccia, il tweed, e molto meno pizzo del solito -. Le fans dei capi in pelle poi possono sfoggiare abitini deliziosi da cocktail in pelle, camicette in pelle, pantaloni in pelle, sempre sotto un abitino. E con tutti questi detta-

gli e lavorazioni non abbiamo più bisogno degli accessori. Erano poche le collane, pochi i braccialetti, pochi anche gli orecchini sulle passerelle. Tutta l'attenzione va ai capi da indossare. Il look lo completate con una borsa ben scelta e delle belle scarpe.

ALTRA NOVITÀ. Non soffriremo il freddo durante le feste di quest'anno. Indosseremo stivali alti, calze nere e coprenti, scarpe chiuse - anche basse, che ne dite di un mocassino argentato? . E poi ci sono i pantaloni che abbiamo già nominato, a tenerci calde. BUONE FESTE A TUTTE VOI

a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico VIGIRETE

Rete Regionale di Farmacie attive in Farmacovigilanza: Cosa può fare un cittadino nel caso in cui un farmaco, un cosmetico o un integratore provochino una reazione avversa? E in che modo il farmacista può essere d’aiuto nel fornire informazioni sui farmaci, sulle loro interazioni, effetti nocivi o sulla mancata efficacia, e nel raccogliere e trasmettere la segnalazione della reazione avversa? A queste domande hanno voluto dare risposta il Centro Regionale di Farmacovigilanza del Veneto e Federfarma Veneto, realizzando il progetto VIGIRETE – Rete Regionale di Farmacie attive in Farmacovigilanza, finalizzato al miglioramento della conoscenza e consapevolezza sull’uso appropriato dei farmaci, affinché il rapporto beneficio/rischio delle terapie sia sempre favorevole per la popolazione. VIGIRETE, già attiva dal 3 novembre, ha come obiettivi il rafforzamento della comunicazione tra cittadini e farmacisti; il miglioramento dell’informazione sull’uso appropriato dei farmaci; la sensibilizzazione della popolazione sull’importanza della segnalazione spontanea delle reazioni avverse e l’aumento delle conoscenze, da parte dei farmacisti, sul profilo di sicurezza dei farmaci. Le farmacie che aderiranno a VIGIRETE saranno riconoscibili grazie a un bollino e a una locandina e i cittadini interessati potranno ricevere un opuscolo informativo e una scheda da compilare in caso di reazioni avverse, da consegnare in farmacia inserendola in un’apposita scatola. Il progetto ha come obiettivo quello di coinvolgere in modo più attivo i cittadini, rendendoli così anche più attenti e consapevoli nell’uso dei farmaci. I dati raccolti saranno poi inseriti in uno studio che fornirà informazioni relative alle reazioni avverse, in modo da avere una sempre migliore conoscenza dei farmaci. Aumentare la conoscenza delle reazioni avverse dei farmaci è molto importante, se pensiamo che il 10% dei pazienti trattati con farmaci ha reazioni avverse e che circa il 5% dei ricoveri ospedalieri è dovuto a esse. Per i cittadini e i farmacisti interessati a scoprire di più sul progetto VIGIRETE è disponibile il sito internet www.vigirete.it. La sicurezza dei farmaci passa anche dalle nostre mani.


Spazio Donna

Dicembre 2014 L’ARGOMENTO

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a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Per Natale, doni o regali? Nella storia dell’uomo lo scambio di doni ha accompagnato l’evoluzione della società rafforzando la fiducia delle comunità e dei popoli. Donare è un’arte che è sempre stata difficile: l’uomo ne è capace perché è capace di instaurare rapporti con gli altri, l’uomo ha dentro di sé questa capacità. Regalare presuppone l’atto di dare senza ricevere nulla in cambio, in realtà, attraverso il regalo qualcosa in cambio la si ottiene. Chi fa un regalo riceve innanzitutto attenzione e gratitudine dall’altro; vi è pertanto uno scambio di “positività” e di “calore”. Se fatto con autenticità può

sostituire le parole, inteso come mezzo di comunicazione avvicina le persone. Il regalo inteso come dono, si riferisce a qualsiasi cosa o azione fatta spontaneamente, con lo scopo di rendere il prossimo più felice, come per esempio un favore, perdonare uno sgarbo o fare un gesto gentile. Regalare o donare non sono sinonimi. Regalare, evoca l’idea della “regalità”, del tributo a chi meriti un riconoscimento in quanto “regale”. Il regalo riconosce il merito oppure compensa un debito verso qualcuno. Così per molti il regalo rappresenta una sorta di dazio oggettuale da offrire, perché si deve. Pur-

troppo, sotto l’albero di Natale troviamo spesso i”regali”, un oggetto comperato tanto per onorare una relazione di poco conto, al limite del formale. Donare è un’altra cosa. Donare viene da dare, dare nel senso più pieno e profondo: significa qualcosa che testimonia amore e farlo senza sentire di dovere nulla all’altro. Il dono a differenza del regalo, è un omaggio ai sentimenti e non alla persona. Il regalo è quantitativo, il dono è qualitativo. Nell’ottica del regalo, bisogna comprare qualcosa, una cosa qualunque, tanto per non fare brutta figura. Chi dona sceglie l’oggetto come simbolo, con l’intenzion e

di trasmettere amicizia, stima e amore. Chi dà in modo incondizionato si impegna nella ricerca dell’oggetto che saprà esprimere, senza troppe parole e nel modo più autentico, l’affetto che nutre per chi scarterà il pacchetto sotto l’albero. La crisi economica non centra perché il dono può essere una lettera scritta a mano, un dolce fatto in casa, la foto-

grafia di un momento emozionante, una poesia, una canzone, un disegno. Al di là del costo, una stessa cosa assume un grande valore se è donata, ma rimane un mero oggetto se è semplicemente regalato.

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani TORTA DI PANETTONE E MELE INGREDIENTI 1 PANETTONE DA 500 GR 800 GR DI MELE 700 ML DI LATTE (ANCHE DI MANDORLE) 2 – 3 UOVA 4 CUCCHIAI DI ZUCCHERO 70 GR DI BURRO CANNELLA, PINOLI, BUCCIA DI LIMONE NOCE MOSCATA, VANILLINA NOCI, CIOCCOLATO, UVETTA A PIACERE

PROCEDIMENTO Questa ricetta, simpatica variante al classico dolce di Natale, si può realizzare anche con il pane raffermo. Tagliare il panettone a fette spesse mezzo centimetro. Sbucciare le mele e tagliarle sottili, unirvi vanillina, noce moscata, cannella, frutta secca, buccia di limone e due cucchiai di zucchero. Foderare una teglia di 24 cm di diametro e alternare panettone, un po’ di burro e mele. Sbattere il latte con le uova e due cucchiai di zucchero e versare lentamente. Spolverizzare di zucchero e cuocere in forno per 1 ora a 180°.

ASSOCIAZIONE DONNE DELLA VALPOLICELLA

Una serata “storica” “Cangrande della Scala, il principe di Verona, vita e gesta del leggendario condottiero”: questo il tema dell’interessante serata proposta mercoledì 19 novembre dall’associazione Donne della Valpolicella. Numerose socie del sodalizio si sono date appuntamento all’hotel San Vito di Negrar dove hanno potuto assistere all’intervento della regista Anna Lerario che ha presentato il documentario da lei realizzato, premiato per i cortometraggi alla 70° mostra del Cinema di Venezia nel 2013. «Una splendida serata – afferma con entusiasmo Bruna Pavesi Castelli, presidente dell’associazione Donne della Valpolicella -, che ha visto le nostre socie partecipi ed interessate dal documentario e dall’esauriente e preciso intervento di Anna Lerario». La veronese Anna Lerario giornalista, sceneggiatrice e relatrice di corsi e rassegne sul cinema, oltre che regista di documentari dal 1993, ha frequentato la scuola di Ermanno

Bruna Pavesi Castelli

Anna Lerario

Olmi e si è aggiudicata negli anni diversi premi in campo nazionale e internazionale. «Raccontare la Storia di Cangrande della Scala – aggiunge la presidente – ha significato conoscere uno dei protagonisti della storia medievale di tutta l’Italia centro-settentrionale. Conoscere la storia scaligera significa capire la struttura e l’architettura di Verona e della sua provincia: dai palazzi di Piazza dei signori a Castelvecchio, dalla cortina muraria sulle Torricelle ai castelli di Montorio, Illasi, Soave, Villafranca, Lazise, Malcesine, Bevilacqua a tutte le torri disseminate nella provincia di Verona». La serata del 19 novembre è proseguita poi con la cena e con l’invito al prossimo appuntamento in programma per l’associazione: il tradizionale scambio di auguri presso Villa Quaranta mercoledì 10 dicembre.

IL CALZOLAIO RAPANUI 1958 dalle riparazioni ai plantari personalizzati Novità in vista da Il Calzolaio Rapanui 1958 a Pescantina. «Abbiamo avviato una collaborazione con gli specialisti della Androform per poter introdurre un nuovo servizio – afferma il titolare -. La proposta è semplice, ma geniale: con apposita apparecchiatura possiamo fare una scansione del piede del cliente presso la nostra bottega di Pescantina e inviare i dati al centro ortopedico convenzionato dove medici podologi realizzeranno plantari adatti alle esigenze del cliente che arriveranno nel nostro negozio con tanto di certificazione medica. Come calzolai non siamo abilitati alla realizzazione di accessori ortopedici, ma con questo servizio riusciamo a fornire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno». Oggetti, questi, realizzati con materiali e proprietà differenti in base alla tipologia di calzatura nel quale andranno inseriti, garantendo comfort, prestazioni e durata nel tempo. Si possono richiedere varie tipologie di plantare: da quelle più standard a quelle più tecniche e sportive come scarponi da SKY, scarpette per la bike oppure scarponi da trekking o ancora per il tennis o il running…Insomma davvero tutto, perfino per le scarpe antinfortunistiche. «Questi plantari – aggiunge ancora il titolare – sono un accessorio per la calzatura che può essere intercambiabile, ha garanzia due anni ed è costruito con materiali antiallergici (anche per diabetici). La visita Podologica è gratuita e si effettua il martedì, mercoledì, giovedì mattina dalle 9 alle 12. L’invito quindi è quello di recarsi da Il Calzolaio Rapanui 1958 anche dopo essere stati dal proprio podologo o fisioterapista… un tecnico sarà in grado di offrire la Sottopiedi soluzione giusta ai problemi di ognuno garantendo il massimo della qualità che e tante altre il plantare Androform offre. È DETRAIBILE FISCALMENTE novità per COME SPESA MEDICA

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