ANNO XXVII - N. 3 MARZO 2012 - stampato il 01/03/2012
VALPOLICELLA
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663
Dal 1° febbraio sull’ambulanza in partenza dall’ospedale di Negrar, oltre al personale soccorritore professionista o volontario, salgono anche un infermiere e un medico. L’integrazione delle figure sanitarie direttamente sull’ ambulanza rivoluziona il concetto di soccorso extra-ospedaliero fornendo all’ utente un servizio di massimo livello professionale: non è più il paziente a “correre” verso l'ospedale ma è l'ospedale che lo “raggiunge” sul luogo dell' evento. La Valpolicella, nonostante il suo comprensorio di 40.000 abitanti e un flusso turistico di 350.000 unità all’anno, era l’unica zona di Verona e provincia in cui il personale sanitario non veniva previsto a bordo delle ambulanze. segue a pagina 15
IL CARRO DI FUMANE
CÀ FILISSINE
Il Gruppo Giovani “Insieme per il carnevale” di Fumane in occasione della sfilata dei carri di venerdì 17 febbraio lungo le vie del centro di Verona si è aggiudicato il Bogon d’Oro 2012. E’ stato così che il luccicante e movimentato carro “Con il miele e con la cera l’alveare diventa una balera” è diventato la star del carnevale, con la sua musica degli anni ‘70, sfoderando pantaloni a zampa e capelli cotonati, con un mega vasetto di miele come cubo, una pista da ballo fatta con le celle dell’alveare e un sacco di api che ballano sulle note della disco-music… pag. 21
Nella seduta dell’8 febbraio scorso il Consiglio regionale del Veneto ha bocciato l’ampliamento della discarica di Cà Filissine di Pescantina. Nel frattempo le discussioni tra le diverse parti politiche non hanno conosciuto tregua: da un lato l’Amministrazione comunale di Pescantina insiste sulla necessità di procedere ad una bonifica di discarica e vigneto Ferrari, dall’altro un deciso “no” al progetto presentato dal Comune è arrivato da alcuni esponenti della Lega Nord, attraverso una mozione firmata in primis dal consigliere regionale Andrea Bassi. pag. 11
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ialogo D DIALOGO
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Marzo 2012
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CELENTANO: I LETTORI INTERVENGONO
Caro Direttore, voglio parlare di Adriano Celentano, dai media detto “Guru, ma per me cattolica uomo di Dio. Per me è stato ed è un grande artista italiano. Forse a Sanremo ha detto qualche cosa in più, d’altronde lui stesso si definisce il “re degli ignoranti”. Personalmente penso che abbia detto delle cose giuste, parlando di Dio, ma anche del mondo della politica, perché anche lì ci sono degli emeriti “re degli ignoranti” che percepiscono, con i nostri soldi sudati con fatica, stipendi e pensioni (in 5 anni non in 40) da capogiro. Ma torniamo a Celentano , al quale suggerisco per il suo prossimo sermone, di parlare di cose che ha vissuto anche lui, visto che come me la sua gioventù l’ha trascorsa negli anni ’50: noi bambini e adolescenti degli anni ’50 ci sentivamo veramente amati dalla nostra famiglia e dai sacerdoti perché ci istruivano. Erano severi, ci davano consigli perché ci amavano e noi ragazzi lo sentivamo l’amore attraverso principi morali quali il rispetto, l’ubbidienza e…soprattutto c’erano le regole, senza le quali nulla funziona. Ora, nei favolosi anni 2000 le regole non si usano più: i genitori sono “amici” – e se ne vantano -, non più genitori esempio vivente per i figli che crescono. Anche i sacerdoti ormai curano altre cose e sempre meno i gio-
vani. Un tempo, noi adolescenti per uscire la sera fino alle 10 potevano andare in parrocchia e a maggio, mese della Madonna, andavamo a recitare il rosario, così avevamo la possibilità di vedere il morsetto e tornare a casa con lui mano nella mano. E senza rendercene conto alla fine avevamo pregato e ringraziato Dio. Non avevamo bisogno di sballare. Eravamo già felici. Tornando a Celentano, ritengo che abbia detto una grande verità parlando dei giornali cattolici che trattano, come gli altri tabloid, solo di politica e di tutte le altre disgrazie del mondo. Questi “nuovi” uomini di Dio – giornalisti e sacerdoti – scrivono queste notizie senza pensare al fatto che Dio dirige il mondo perché il “titolare” è lui. Mi permetto di dire che abbiamo bisogno gli uomini di Dio che sappiano esporre le loro idee in modo chiaro e non di quelli che tirano il sasso e nascondono la mano: di quelli ne abbiamo anche troppi. Dunque viva Celentano il “re degli ignoranti” che con le sue “provocazioni” è riuscito a far finalmente a far parlare di Dio per qualche giorno: ha già ottenuto una vittoria. Se volete leggere una bellissima rivista cattolica, ma non bigotta che parla di tutti gli argomenti, prendete Il Messaggero di Sant’Antonio da Padova. Maria Rosa Beltramo
Assodato che non poche riviste cattoliche (o presunte tali) non vengono distribuite nelle chiese a motivo del fatto che molti sacerdoti si rifiutano di distribuire ai fedeli giornali che, come ha detto cementano, fanno molta politica e zero teologia, l'argomento più gettonato andato in onda nei giorni scorsi sui media italiani aveva per argomento i “novissimi”. I “novissimi” spiega la teologia cattolica sono le cose ultime che riguardano la morte, il giudizio, l'inferno, il paradiso e il purgatorio. Nella scorsa settimana per una singolare coincidenza, ben tre personaggi hanno parlato di quello che aspetta agli esseri umani dopo la morte. Celentano ha detto che Famiglia Cristiana e Avvenire non parlano mai di paradiso; la vincitrice del Festival Emma Marrone ha vinto con la canzone "Non è l'inferno" e infine al Chiambretti Sunday Show il tradizionalista veronese Maurizio Ruggero, citando San Paolo, ha ricordato all'ex prete scomunicato Franco Barbero che i sodomiti e gli effeminati non entreranno nel regno dei cieli, bensì all'inferno. Nonostante il "novello" Savonarola scaligero abbia ricordato una banale verità delle Sacre Scritture e del Magistero, vale a dire che l'inferno c'è ed esiste, poco è mancato che il pubblico aizzato da Platinette lo lapidasse in diretta. Ma l'ignoranza circa la sottovalutazione del-
l'inferno non concerne unicamente i "don Celentano" o pochi laici "superbi" che ne vorrebbero sapere più della Chiesa Madre e Maestra, ma anche una consistente fetta (se non maggioritaria) di clero che ha scambiato l'istituzione fondata da Cristo per una sorta di crocerossina laica, finalizzata alla realizzazione della pace e della giustizia sociale. In realtà, la Chiesa Cattolica è stata eretta da Gesù Cristo e affidata a Pietro e a suoi successori, esclusivamente per la salvezza delle anime. Parlare, come fanno laici e preti solo di paradiso e mai di inferno e purgatorio, equivale a illudere i peccatori che le loro colpe non saranno punite. La conseguenza di tale dottrina parallela è di mandare i mancati "penitenti” tra le fiamme eterne. Predicatori da strapazzo e preti buonisti si devono convincere che Dio è babbo, ma non babbeo. Gianni Toffali Verona
Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: Galeati Industrie Grafiche Imola L’azienda è Certificata FSC (Forestal Stewardship Council)
Numero chiuso il 01 - 03 - 2012
Celentano Apriti cielo! Celentano si è permesso di criticare alcuni giornali cattolici che, a suo parere, più che parlare di Dio, parlano di politica e di economia. Il giornale Libero scriveva, in prima pagina, il 15/02 il seguente titolo: “Celentano farnetica e attacca i preti”. Fate attenzione alle seguenti parole: farnetica e preti. Farneticare significa dire cose assurde, senza senso, delirare. Ciò che ha detto Celentano ha senso, è un ragionamento preciso, non può essere definito una farneticazione. Lui si sente cristiano, vuole seguire gli insegnamenti di Cristo e pensa che il cattolicesimo, rappresentato dal Vaticano, si sia allontanato a tal punto da alcuni principi fondamentali, che non è più credibile. Se ne può discutere ma non bollare questo ragionamento con una parola che rifiuta ogni approfondimento. I “preti” sono tutti coloro che sono stati ordinati sacerdoti dalla Chiesa. Celentano non attacca tutti i preti ma soltanto coloro che detengono il potere, dettano le linee guida. Sono convinto che Don Gallo e tantissimi preti che svolgono un'opera di assistenza materiale e spirituale, in ogni parte del mondo, siano da lui ammirati e rispettati. Se Don Gallo, o tanti altri venissero eletti Papa, a mio avviso farebbero subito la seguente cosa: scomunicherebbero immediatamente i pedofili, e tutti gli appartenenti alle organizzazioni mafiose. Inoltre stabilirebbero delle norme per limitare l'assoluzione dei ricchi. In questo modo alcuni messaggi importanti di Cristo sarebbero rispettati e non ignorati come avviene ora. Vito Pallotti Verona
DIALOGO
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Marzo 2012
DA S. PIETRO
TERREMOTO A NEGRAR
“Che multa!”
Massimo Raniero racconta la sua vicenda
Gentili signori buongiorno, ricevo stamattina contravvenzione per divieto di sosta su strisce pedonali rilevata in data 11/01/12 alle ore 19,03 in via Roma 10 a S. Pietro in Cariano di importo di 88,90€. Ora, lungi da me il contestare la validità dell’infrazione, le leggi sono state fatte per essere giustamente rispettate, contesto però la deontologia del vigile urbano che ha rilevato l’infrazione, e mi spiego meglio. In quel frangente la mia auto era sicuramente parcheggiata con motore e luci accese sulle strisce pedonali a fronte dello sportello bancomat della BPV, sportello dove mi ero recato per un prelievo e documentabile da regolare ricevuta. Ora chiedo: cosa costava al solerte funzionario, oltre a verbalizzare immediatamente l’infrazione, magari dare un gentile e sicuramente apprezzato avvertimento di provvedere a spostare il mezzo pena la stesura di verbale? Non mi si dica che non ero presente perché ero a non più di 6-7 mt. dal mezzo sotto il riflettore del ban-
comat per cui ben visibile! E cos’è questa prassi, molto generalizzata a sentire molti miei concittadini e provata anche personalmente, di non verbalizzare immediatamente la contravvenzione? Non farebbero altro che completare la funzione per cui sono giustamente retribuiti, e non figurare come esattori in malafede e non contestabili visto il ruolo che coprono. Il vigile urbano o tutore dell’ordine in ogni sua forma, deve, a mio modesto parere dare, anche un contributo educativo all’utente e non soltanto repressivo nel modo più subdolo. Capisco anche che i comuni debbano fare “cassa” visto il triste momento che passiamo, ma scusatemi l’impertinenza, non potrebbero colpire chi compie reati più gravi che non fermarsi sulle strisce per 2-3 minuti? E guardate che nel nostro comune ce ne sono molti e ben visibili. Detto ciò sarà mio dovere pagare quanto dovuto nei termini previsti. Alessandro Savoia
Gentile Direttore, porgo ufficialmente le mie scuse al vicesindaco di Negrar, Claudio Castagna, per aver impropriamente citato un suo familiare il 31 gennaio scorso, nell'articolo che mi riguardava sul quotidiano L'Arena. La notte del 24/25 gennaio si manifesta il sisma di Ml 4.2, che provoca crolli all'ultimo piano della nostra abitazione. Io e mia moglie scappiamo con i bimbi in braccio e trascorriamo la notte in auto. La mattina del 25 rientriamo in casa e valutiamo i danni. Altre due scosse e nuovamente scappiamo all'esterno con i bambini. Chiamo i Vigili del fuoco: la casa è dichiarata inagibile. La notte tra il 25 e il 26 siamo accampati da amici. Giovedì 26 mattina telefono in Comune a Negrar, descrivo la mia situazione e chiedo se era stata attivata un’unità anticrisi: ero per strada con mia moglie e due bimbi, senza una casa. Il Sindaco è a Roma e il vicesindaco Castagna mi richiama: mi dice che si è informato anche presso i servizi sociali ma che il Comune in questi casi di emergenza non è organizzato, non dispone di risorse e che comunque non aveva ricevuto il fax del Ministero dell'Interno (il pro-
IL PRIMO SOCCORSO VETERINARIO seconda parte – generalità Le più comuni procedure che possiamo essere chiamati ad attuare per curare la salute del nostro amico animale sono: la misurazione della temperatura corporea, l’esecuzione di iniezioni, la somministrazione di compresse, la medicazione di ferite cutanee ed oculari, l’esecuzione e la protezione delle fasciature. 1. Nei cani la temperatura corporea normale varia tra i 38° e i 39°C e va misurata preferibilmente al mattino, quando è più bassa, o alla sera, lontano dai pasti e non immediatamente dopo una corsa o una passeggiata. È opportuno usare un termometro prismatico (come quello per i bambini), da lubrificare con olio di vaselina o di oliva. Sollevata la coda, si infila il termometro nell’apertura anale tenendolo leggermente inclinato verso il basso. Dopo un minuto, lo si estrae. Se la temperatura sale tra i 40° e i 42°, la febbre è molto alta; se inferiore ai 35° si tratta di ipotermia, che si verifica in stato di shock, di assideramento (ipotermia patologica), o durante il parto (ipotermia fisiologica). 2. Per somministrare al nostro amico una compressa, consigliamo di nasconderla in un boccone di cibo molto saporito (prosciutto, formaggio, carne trita); recentemente sono stati messi in commercio prodotti studiati per rendere agevole il mascheramento della pillola. Alcuni cani possono rifiutare il boccone e sputare la pastiglia: in questi casi bisogna ricorrere alla somministrazione forzata, posizionandosi dietro il cane, afferrando la mascella inferiore del muso senza procurargli dolore e infilando pollice e indice dell’altra mano dietro i canini superiori. Così, sollevando la testa, la bocca si apre ed è possibile introdurre la pastiglia inserendola nel punto più profondo del cavo orale, alla base della lingua. Poi si tiene chiusa la bocca del cane, massaggiandogli la gola per stimolare la deglutizione. Questa manovra deve essere compiuta con calma, accompagnata da una voce bassa e morbida che elogia la sua bravura e lo invita alla collaborazione. 3. Per effettuare un’iniezione, è opportuno prima preparare gli strumenti necessari: la siringa contenente il farmaco e il cotone imbevuto di disinfettante. Il cane viene accostato sempre parlandogli con dolcezza e rassicurandolo. Si rivolge la siringa verso l’alto e si fanno uscire alcune gocce di prodotto per assicurarsi che l’ago sia libero. La zona migliore è la collottola: sollevare con le dita un pizzicotto di cute e, dopo averlo disinfettato, infilare l’ago e iniettare il farmaco. Un massaggio sulla zona aiuta l’assorbimento del liquido e conforta l’animale. 4. Quando viene richiesta una irrigazione dell’occhio, imbevete una garza (non del cotone) con colliri alla camomilla o acqua borica e tenete l’occhio aperto. Spremere delicatamente la garza imbevuta sull’occhio. 5. Spesso i cani non tollerano la presenza di fasciature e bendaggi e tentano di togliersele in tutti i modi. Si può evitare questo problema utilizzando il collare elisabettiano, che provoca disagi tutto sommato sopportabili per la maggior parte dei cani, soprattutto se abituati ad essere trattati e manipolati fin da cuccioli. Dr. Massimo Cometti
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clinivetcometti@alice.it – www.clinivetcometti.it pubbliredazionale
tocollo prevede che i VF inviino il fax a Roma, alla Questura di Verona e al Comune di Negrar). "Ma io il fax ce l'ho, se vuole glielo porto" - dico. A nulla serve. La notte tra il 26 e il 27 da amici. La notte tra il 27 e il 28 da amici. Il 28 mattina leggiamo su L'Arena: il comune di Negrar si era da subito attivato per fare fronte all'emergenza terremoto del 27 pomeriggio e aveva dato alloggio agli sfollati in poche ore. Bravo Comune! Questa sì che è efficienza! E perché a noi avevano risposto di arrangiarci? Mi sono inalberato, fiondandomi in Comune, da lì ai Carabinieri e infine in via Francia dove era stato predisposto un ufficio apposito. Qui incontro Marco Gamberoni, basito dal mio racconto e dalla copia del documento in mio possesso, che lui dovrebbe avere ma invece non ha. Fa delle verifiche e appura che il fax era stato regolarmente ricevuto il 25 alle ore 23.00 circa. Ora delle
domande lecite ci sorgono spontanee: tutto ha funzionato come doveva? Perché la Protezione Civile solo sabato 28 alle 12.30, tramite noi, è venuta a conoscenza del nostro caso, potendo attivarsi così solo in tale data? Perché solo lunedì 30 è uscito l'ufficio tecnico per confermare l'inagibilità? C'è stato o no un "gap temporale" rispetto agli altri sfollati? Qual è l'iter in questi casi? Ritengo grave quello che è accaduto ma forse altrettanto grave potrebbe essere il motivo che sta all'origine, il motivo per cui quel fax è stato sottratto all'iter della procedura d'emergenza. Ricapitolando: il fax è giunto in Comune il 25 notte, il 26 ho parlato al telefono con il vicesindaco e il 28 alle 12.30 Gamberoni, che gestiva le pratiche degli sfollati, non sapeva nulla di noi e non gli era stato passato il fax. Castagna ora intende avviare un'indagine interna per capire cosa è successo. Perché una indagine del
BMW serie3 anno 2009
genere deve rimanere celata nella sola maggioranza? Io per primo, ma anche la minoranza, tutti i cittadini e lo Stato hanno l'interesse di conoscere la verità. Io e mia moglie un’idea ce la siamo fatta, ma al momento la teniamo per noi, onde evitare di trovarci indirizzate le classiche querele/denunce, già paventate, e questo non perché le temiamo ma solo perché adesso dobbiamo concentrarci sulla famiglia. La preoccupazione principale è un tetto caldo sotto il quale i bimbi possano tornare a vivere in un ambiente protetto e sereno e un ufficio dove io possa ricominciare a lavorare. Ma subito dopo intendo andare a fondo della questione, indipendentemente dai risultati dell'indagine del vicesindaco. E non saranno certo i toni minacciosi o un terremoto a farmi desistere. Io sono sereno ma qualcuno con la propria coscienza forse no. Massimo Raniero
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DIALOGO
L’ALTRO GIORNALE
DA ARBIZZANO
Le critiche feroci di un nostro lettore Spettabile Editore e Redazione dell'Altro Giornale, affermo se mi permettete: ma l'Altro Giornale non era nato per avere informazioni più vicine alla realtà quotidiana locale? E il giornale non doveva occuparsi esclusivamente di informazioni e di dibattiti nella Valle? Approfondimenti su questioni e bisogni dei cittadini e delle aziende comprese amministrazioni del suo territorio non si vedono più! Caro editore è da parecchio tempo che noto, a mio avviso, un cambiamento in negativo della sua linea editoriale e della sua redazione. Adesso cercherò di evidenziare quello che di negativo constato ogni edizione mensile. Per prima cosa noto che il suo giornale perde in continuazione interesse per il suo territorio. Ne L'Altro Giornale sottolineo che non c'è più dialogo per tutti i cittadini e lo spazio è riservato soltanto per i soliti noti “amici”. Posso anche condividere con lei i vari articoli generalisti su tematiche nazionali , quali le pensioni, i stipendi dei nostri onorevoli, carceri, terzo mondo, evasione fiscale, tasse, Celentano ecc ecc. Ma tutto questo è lontano dalla nostra realtà quotidiana. Lei sa benissimo che l'interesse dei cittadini è leggere le lettere di attualità nostrane. Vedo sempre meno il suo contatto e disponibilità verso le nostre valli perchè troppo impegnato a riempire il giornale di articoli sovra menzionati. Va bene che ci sia la pubblicità ma non esasperata, trascurando e poco evidenziando con spazi il territorio con il suo sociale e politico con gli aspetti culturali delle nostre comunità. Per chi scrive ci lascia troppo poco lo spazio nelle lettere in cui i cittadini vorrebbero esprimere lodi o rabbia della loro vita quotidiana. A mio avviso, adesso il suo giornale è diventato atipico, troppo commerciale, aperto con molto successo alle Aziende che mettono in luce il meglio di loro. Alle Amministrazioni pubbliche che si lodano, ma che nascondendo sotto lo zerbino, ai suoi cittadini le oggettive difficoltà nel rapportarsi ogni giorno. Perdendo il contatto e bisogni spesso a torto o ritenuti minori di quelle istanze di molti cittadini gridano ogni giorno con tanti argomenti che farebbero onore anche al Suo giornale, sono i nostri giovani, pensionati casalinghe che ormai non c'è la fanno più a continuare. L'edizione di febbraio 2012 ad esempio, che ci fa in una pagina del dialogo con i lettori è occupata dal suo articolo “Viva l'Italia”. Ma caro editore l'Altro Giornale non era nato per questi ed altri articoli, ma
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era nato per stare vicino al suo territorio, alle sue tematiche locali, in particolare ai suoi cittadini, che quasi ogni giorno hanno problemi di casa, di trasporto, di lavoro, di studio, di salute, di sociale, di cultura, e di tempo libero. Capisco che la pubblicità aiuta, ma lasci più spazio a chi vuole scrivere per far conoscere, discutere, denunciare soprusi, e superare o lenire, difficoltà delle nostre Comunità. Se vorrà, si faccia un altro spazio, ma non nella rubrica dei cittadini. Che per l'interesse dei lettori, il nostro giornale deve occuparsi di informazione locale. Nereo Gisaldi Arbizzano Caro Gisaldi, una piccola risposta. Noto nel suo scritto una critica molto dura nei nostri confronti. Sono pronta a ribattere. Gli "articoli"ai quali lei si riferisce non sono articoli (gli articoli sono quelli scritti dai nostri giornalisti a nome del giornale), ma lettere inviate dai nostri lettori e quindi degne di tutto il rispetto, anche perchè riguardano problemi italiani – anche degli italiani della Valpolicella, o forse a noi le tasse, le pensioni ecc. non ci toccano? -. Le faccio notare che sull’edizione da lei citata ci sono molte lettere dal territorio e, comunque, quelle che riceviamo, fatta eccezione per qualcuna – rara – dal contenuto offensivo o eccessivamente polemico. Lo spazio dedicato ai lettori? Credo proprio che non manchi! Per il resto il giornale riporta solo ed esclusivamente fatti della Valle. Se le amministrazioni si incensano, le opposizioni possono intervenire - e spesso intervengono - per dire il loro parere (vedi Negrar, San Pietro, Marano ...). Per quanto concerne il W l'Italia dell'editore, le faccio notare che ogni giornale lascia uno spazio di opinione per l'editore o per il direttore, quindi ... Diamo spazio alle aziende? Eh, caro signore, sono la nostra sopravvivenza, visto che noi non attingiamo a nessuna cassa se non a quella pubblicitaria. Ritengo, quindi che le sue critiche siano dettate solo da una gratuita malignità nei nostri confronti (perchè??) e non si basino su fatti reali. Concludo informandola che per fortuna - la maggior parte dei nostri lettori sono soddisfatti del giornale e, comunque, una critica così feroce non mi era ancora capitata! Le auguro tanta serenità. Rosanna Pancaldi - direttore
“Caro Sindaco...” Egregio Sindaco Giorgio Dal Negro, Lei disse: vicini ai cittadini e ai loro problemi. Buoni intendimenti, annunciati in tante interviste locali e in televisione, che non abbiamo mai visto. Siamo delusi! La qualità della vita, i servizi per i cittadini di Negrar sono peggiorati. Tante parole e basta. Rileggendo “le parole” del suo programma amministrativo 2009-2014, resto incantato dai suoi intendimenti programmatici. Sulle politiche della viabilità, diceva: “sviluppo di un piano generale della viabilità integrato da una rete pedonale-ciclabile parallela e alternativa a quella veicolare, con assoluta priorità per il tratto da Santa Maria a Negrar Capoluogo, con lo sviluppo del collegamento ciclabile delle frazioni”. Che cosa è stato fatto? E per il potenziamento della rete viaria: “soluzione del problema traffico con la galleria corta San Vito-Lenguin”? E per le politiche del cittadino e dell'impresa: “sviluppo e incentivo del risparmio energetico con la realizzazione di impianti solari e geotermici pubblici”? E per l'impegno di nuove infrastrutture a Negrar “per
la promozione dell'attività sportiva Central Sport Park”? E per le politiche dell'ecologia: “attuazione di una seria campagna di sensibilizzazione e informazione, proponendo ai cittadini incentivi sulla tariffa, per migliorare la raccolta differenziata rifiuti”? E per la “realizzazione dell'isola ecologica dislocata in zona pedemontana (Arbizzano) per migliorare e facilitare la raccolta differenziata dei cittadini”? E per “ l'esenzione totale o agevolazione sulla tariffa rifiuti per le famiglie composte da persone anziane e riformulazione della tariffa in considerazione del numero dei figli e dei portatori di handicap ”? E per “l'eliminazione e il tombamento della linea di alta tensione per i cittadini di Arbizzano”? E per “la Rotonda “delle Piscine” per organizzare e rendere sicuro il traffico fin dall'inizio di Arbizzano? Ecco Sindaco, le cose del suo programma non ancora viste. Nel frattempo in Giunta siete stati capaci di aumentarvi le indennità-stipendio. I fatti, gli giudicheranno i cittadini. Il suo cittadino Nereo Gisaldi
VALPO TOUR IN CAMPER
Cell. 347.7924230 Cell. 348.6048345 Nerlini’s family, Dema’s family, Pierannunzi’s family, Stevan’s family ed Aiani’s family: queste le famiglie che hanno dato vita al 1° Valpotour in camper. Un’iniziativa, questa, nata quasi per scherzo e che si è concretizzata durante il “ponte” del 1° novembre con un viaggio a Monaco di Baviera. Il 29 ottobre i cinque equipaggi con relativi camper, 21 persone di cui 10 adulti e 11 ragazzi si mettono in moto, raggiungendo la cittadina Bavarese di Neubeuern e i giardini di Nymphenburg, fino ad arrivare al Campingplatz Thalkirchen, vicino allo zoo (Tiergarten) di Monaco. «Numerosi i luoghi visitati durante il nostro soggiorno bavarese – affermano i protagonisti del Valpotour in camper -: dalla Marienplatz all’Olimpia Zentrum con il BMW Welt, dal Deutsche Museum agli splendidi Englischer Garten, dal castello di Lindau allo Starnberg See, splendido lago della Baviera noto per ospitare la residenza estiva di una giovane Sissi. Stanchi ma felici, per strade diverse, siamo infine tornati in Italia…Di questi viaggio ci rimangono bellissimi ricordi che ci daranno la carica per la prossima avventura della Valpo tour».
di Lorenzo Quell’Oller
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DIALOGO
PALIO
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CRISI
“Il fondatore” Gentile Direttore, mi sono recentemente imbattuta, per motivi di studio, nella “singolare” figura di Guido Ghedini, sindaco di Negrar dal 1951 al 1963. Singolare perché, leggendo la documentazione e parlando con alcuni dei “protagonisti” di quegli anni, sto ricostruendo la figura di un uomo – e di un amministratore – raro, profondamente sensibile alle esigenze della comunità che aveva accettato di guidare. Esigenze che certo erano numerose e alle quali era difficile rispondere adeguatamente: Ghedini opera negli anni difficili del secondo dopoguerra, in una situazione economica e sociale di estrema difficoltà. Ciò nonostante è un sindaco capace di osservare, comprendere, pre-vedere le necessità dei cittadini: tra queste, naturalmente, anche quelle legate all’economia, che deve essere ricostruita, rinvigorita, rilanciata. Per questo, Ghedini si occupa a più riprese della vitivinicoltura, favorendo la nascita della Cantina Sociale, ma promuovendo anche un’iniziativa a tutt’oggi vitale e di primaria rilevanza: il Palio del Recioto, giunto ormai alla 60a edizione!
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“... e tagli alle forze armate”
Come ricorda lo stesso sindaco, in una relazione presentata in Consiglio Comunale nel 1960, l’istituzione del Palio si proponeva di «richiamare l’attenzione su questo nostro vecchio, profumato, saporoso e sano vino da dessert, spingendo i produttori ad un affinamento nella preparazione, nella confezione, nella propaganda e rèclame per facilitarne il consumo e consentire un prezzo rimunerativo adeguato al valore del prodotto». Al contempo, la manifestazione voleva essere occasione per «richiamare a Negrar e nelle vicine frazioni la maggior folla possibile con vantaggio degli esercenti per una più diffusa conoscenza del nostro bel centro». Si tratta, certo, di motivazioni in grado di testimoniare la lungimiranza del sindaco (e dell’amministrazione comunale) del tempo: motivazioni che, nella loro “modernità”, danno a mio parere anche la “misura” dell’uomo che le ha varate e che, certo, è doveroso ricordare all’approssimarsi di una data tanto importante per il Palio del Recioto. Valeria Chilese Dottore di ricerca in storia economica
Noi che per quarant’anni (chi più, chi meno) siamo stati parte delle Forze Armate Italiane, abbiamo sempre cercato nel quotidiano di dare concretezza al nostro pensare e alle attività di competenza. E’ forse anche questo il motivo di amarezza nel constatare quanti discorsi retorici e lontani dalla realtà ci vengono spessissimo proposti e che richiederebbero altre considerazioni. Il Presidente Napolitano, recentemente, nel presiedere le celebrazioni per la giornata delle Forze Armate esaltandone le funzioni e parlando a tutto campo ha anche ricordato la crisi economica che stiamo vivendo definendola la peggiore del dopo guerra. E parte immediatamente la critica per non aver fatto cenno al costo dello strumento militare e quindi tacitamente alla necessità di ridurre o meglio eliminare tali costi senza fornire una pur minima idea di cosa si vorrebbe. Ma rendendosi conto che criticare senza spiegare non è mai positivo, forniscono come valida motivazione: “il rifiuto della guerra come strumento della risoluzione dei conflitti tra esseri umani”. Aprire un dibattito su questa affermazione sarebbe diffi-
cile in questa sede. Mi limito a ricordare che basterebbe leggere qualche pagina di storia per rendersi conto che non sempre è possibile realizzare quanto affermato e sottolineare l’opportunità di valorizzare le funzioni svolte, dallo strumento in questione, in molti contesti ad iniziare da quelli in ambito civile, industriale e sociale. Un’altra considerazione può essere fatta ricordando la recente partecipazione del neo Ministro della Difesa, Ammiraglio Giampaolo di Paola, ad una trasmissione televisiva, nel corso della quale ad una domanda circa la cancellazione del programma di acquisizione di 131 F 35 (joint strike fighter) il Ministro ha risposto: “Non ci sono vacche sacre, rivedremo tutti i programmi”. Questa frase mette in evidenza che parlare di un aspetto particolare della difesa e non dello
spettro totale, non conoscendo la funzione e le motivazioni è riduttivo e superficiale e indica la volontà di dover procedere a tagli calibrati e razionali. La difesa nazionale - con riconoscimento universale e quindi anche dagli economisti - è “un bene pubblico per eccellenza “con aspetti che la differenziano da altri servizi dello Stato. Qui si parla di riesaminare uno strumento complesso come quello militare, che dovrà soddisfare le esigenze operative non solo in ambito nazionale ma anche in un prossimo processo di integrazione della difesa europea. Parlare di annullare in toto la commessa degli F 35 senza, per esempio, considerare che a seguito del già previsto disarmo dei Tornado e degli AMX l’Italia si troverebbe senza un cacciabombardiere per i prossimi 40 anni e senza valutare il
ritorno economico per il nostro Paese, visto che i velivoli per buona parte verrebbero prodotti e assemblati da noi con un elevato giro d’affari, significa fare vuota ed infondata retorica. Uno strumento militare adattato alle esigenze non s’improvvisa. L’Italia non pensa di attaccare nessuno ma in aderenza anche all’art. 11 della Costituzione, in caso di difesa deve operare in condizioni di parità con gli altri Stati. Per concludere con una nota positiva e di speranza ci affidiamo ad Albert Einstein che diceva: «la crisi è la migliore cosa che possa accadere a persone ed interi Paesi, perché è proprio la crisi a portare il progresso. La creatività nasce dall’ansia, come il giorno nasce dalla notte oscura. L’unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla». Francesco Gueli
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Il paesino di Collevalenza si trova in provincia di Perugia. Qui il 18 agosto 1951 Madre Speranza di Gesù Alhama Valera, fondatrice dei Figli e delle Ancelle dell'Amore Misericordioso, giunse insieme ai primi Figli dell'Amore Misericordioso, già consapevole di ciò che avrebbe dovuto realizzarvi. Secondo una premonizione, con l'aiuto divino e a prezzo di non pochi sacrifici, ella avrebbe realizzato un magnifico complesso incentrato attorno ad un Santuario dedicato all'Amore Misericordioso del Signore, comprendente anche strutture per l'accoglienza di pellegrini, infermi e Sacerdoti. Nel 1960 iniziò la difficile e laboriosa escavazione per la realizzazione di un pozzo proprio dove a Madre Speranza, la Divina Provvidenza aveva detto che avrebbe trovato l’acqua. Alla fontana e alle piscine per i malati, attigue al Pozzo molti pellegrini si dirigono in segno di devozione.
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DIALOGO
GOVERNO MONTI Chiesa (di denaro ne hanno molto di più dei poveri); soppressione dell’8 x mille; eliminazione totale di pensioni cumulabili e tassa di solidarietà sulle pensioni baby; maggior tassazione per grandi patrimoni e stipendi superiori ai 150 mila euro annui; scudo fiscale aumentare l'aliquota (hanno truffato lo stato); evasione fiscale. Qualsiasi cittadino italiano capirebbe che solo con alcune di queste voci avremmo recuperato non 20/30 miliardi di euro come ha fatto il prof. Monti dalle tasche dei poveri italiani derubandoli brutalmente senza averne alcun diritto (non è stato eletto) e questa si chiama democrazia? Aumento della benzina , aumento del tabacco, mancata indicizzazione delle pensioni a partire da 1400 euro (lorde), Imu tassa sulla casa aumento dell'età pensionabile e questo è davvero un furto legalizzato un golpe di stato, questo è stato capace di fare il prof. Monti, le lacrime della Fornero fanno pena dovrebbe vergognarsi pensando a chi dopo tanti anni di sacrifici e lavoro dovrà continuare a lavorare dai 4/6 anni in più solo per aver avuto la colpa di essere nato qualche mese dopo di altri (siamo già stati penalizzati da riforme avvenute in questi ultimi anni
adesso addirittura 42 e tre mesi e 62 anni di età una pura follia. Chi ha cominciato a 14 anni dovrà lavorare 48 anni vi rendete conto? Loro dopo una legislatura alcuni anche dopo un giorno sono andati in pensione ancora oggi in Sicilia dopo 25 anni di lavoro ma forse loro non sono italiani mi dimenticavo. Non scordiamoci che già il contributivo ci penalizza ma la scusa è l'aspettativa di vita ma che cavolate diciamo 60 anni sono sempre 60 anni e non si può sperare che perchè viviamo qualche anno di più le persone e' come ne avessero 40. Poi dicono di aver pensato ai giovani se andranno in pensione ci andranno a 80 anni visto che cominceranno a lavorare minimo a 25 anni e come precari e poi se i loro genitori devono lavorare di più troveranno il lavoro più facilmente? Visto che tutte le aziende stanno assumendo a ma dimenticavo adesso con le agevolazioni problemi di lavoro non ce ne saranno più. Sono riusciti a mettere contro anche genitori e figli con queste magnifiche riforme. Questa è la manovra equa del prof Monti & co. Gli italiani non sono stupidi e adesso mi rivolgo proprio a loro: bisogna farsi sentire, ne vale il bene dell'Italia. Maurizio Toffali
DA FUMANE
“Ancora intimidazioni” Martedì 14 febbraio, ancora un atto grave e intimidatorio ai danni di un esponente delle associazioni e dei comitati locali che si oppongono ai progetti di espansione della Cementirossi, al massiccio utilizzo di rifiuti e agli scavi a Marezzane. Ancora a Fumane. L’ennesimo finestrino dell’auto devastato ed il parabrezza infranto. L’ennesimo atto vigliacco consumato nel buio della notte. Non si sono ancora spenti gli echi degli atti intimidatori di fine e inizio anno subiti dai presidenti di Fumane Futura e Valpolicella 2000 e da un privato cittadino tutti colpevoli di aver firmato il ricorso al Tar contro i progetti della locale cementeria, che l’ennesima mano ignota ha voluto lasciare il suo lugubre segno. Ancora un preciso messaggio che intima al silenzio. È proprio il ripetersi di questi gesti odiosi che rischia di trasformare l’inciviltà in intimidazione mafiosa. Mafioso il messaggio, mafioso il gesto, mafiosa la modalità, mafioso il perdurare. Quello che ci preoccupa è il balbettio delle Istituzioni e delle
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SACRIFICI E TAGLI
“Ma questa è democrazia?” Evviva il governo Monti! Spiegherò quello che l’80% della popolazione italiana indipendentemente dall'orientamento politico ha cercato di sottoporre alla classe politica, in particolare al governo Monti (antipartitico e fatto da tecnici). Tutti noi speravamo che persone apartitiche potessero fare veramente le riforme di cui lo stato italiano aveva bisogno e che i professori della Bocconi fossero vicini alla gente comune che si è sempre sacrificata e a pagare il giusto questa volta non fossero sempre i soliti. Invece ci hanno cazziati e mazzati. Una manovra non si può chiamare “salva Italia” ed “equa” quando presenta tutta una serie di iniquità e ingiustizie economiche e morali, altrimenti al prof. Monti spiego io cosa vuol dire la parola equità. Si potevano reperire i fondi necessari come sottolineato dalla maggior parte del popolo con diritti frequenze televisive (regalate a Berlusconi e Rai); riduzione spese militari; riduzioni spese della politica (stipendi vitalizi auto blue…) da subito non prossima legislatura; vendita parte patrimonio dello Stato; maggior tassazione delle pensioni vergognose dei vari politici o dirigenti pubblici dai 3000 euro in su; Imu anche alla
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autorità pubbliche, troppo pronte a derubricare tali fatti a baruffe di paese. Ci preoccupa la vaghezza delle condanne di chi si è espresso contro l’inciviltà dei gesti, ma non è stato capace di solidarietà a chi quei gesti ha subito. Siamo ancora a denunciare questo clima che non ammette “intralci”, intromissioni. Che vuole costringere al ruolo di vittima chi invece ha scelto la strada della partecipazione democratica attiva. Chiediamo una presa di posizione precisa e inequivocabile da parte delle istituzioni. Chiediamo solidarietà esplicita e pubblica a tutti i consiglieri comunali di Marano di Valpolicella e di Fumane. Chiediamo un loro esplicito interessamento affinché il Prefetto convochi le associazioni colpite da tali atti, come per altro già chiesto oramai da un mese da un numeroso gruppo di associazioni veronesi. Mai come ora il silenzio è complice e fonte di legittimazione per i linguaggi mafiosi. Comitato Fumane Futura
“Strane programmazioni” Anche per gli Enti locali si sta avvicinando la necessità di eliminare sprechi e inefficienze. L’apposito Comitato governativo sulla riqualificazione della spesa pare stia allestendo un Piano che prevede una spending review allargata. Del resto, basta seguire con un minimo di attenzione e voglia di approfondire le sollecitazioni che vengono manifestate sui giornali anche con Autorevoli appelli per capire che una precisa gestione del Bilancio pubblico, soprattutto alle voci di spesa e di organizzazione delle funzioni, non è più rinviabile, pena il pericolo di una vera e propria ingessatura, pericoloso preludio di un blocco delle attività. Ribadisco tutte le mie perplessità di fronte a iniziative (mobilità, assunzioni indeterminate e part-time) che avranno inevitabili effetti sui bilanci presenti e dell’immediato futuro. Credo che le parole “sacrifici” e “tagli”, se ben spiegati e accompagnati da seri provvedimenti di contenimento di spese e sprechi non potranno che trovare appoggio da tutti nell’ottica di una responsabilità condivisa per il bene comune che parta dal basso. Attenzione alla programmazione, attenzione alla spesa, attenzione a ciò che si approva. Un anno fa ho manifestato la preoccupazione di un ritardo nell’affrontare nuove situazioni e nuove indicazioni che da più parti venivano sollecitate sul tema delle unioni tra Comuni. La risposta è stata il sorriso. Pare che nascerà l’Unione dei Comuni montani, che vi sarà obbligo di adesione per gli Enti con popolazione inferiore ai 5 mila abitanti, che le funzioni da esercitare in forma associata saranno sei: le prime due entro il 30 giugno di quest’anno e tutte le altre entro la stessa data del 2013. Mi domando: se saranno previste unioni, associazioni, convenzioni, che senso ha appesantire il nostro bilancio con l’assunzione di personale? Le perizie suppletive di variante solitamente generano strane situazioni. Delibera di Giunta 114 del 14 novembre scorso: ci si riferisce alla realizzazione di opere infrastrutturali riferite alla scheda guida di progetto – zona C1/4 a Dolcè (l’area dietro la sede municipale dove si intende realizzare un edificio multifunzionale per l’anno in corso,stima dei costi 675.000 euro). Per queste opere infrastrutturali la spesa è di 285.000 euro (che vanno aggiunti ai 675.000 stimati per l’opera). È stata redatta nell’ottobre scorso una perizia suppletiva di variante per l’esecuzione di una serie di interventi finalizzati al miglioramento dell’opera e alla sua funzionalità. Vi saranno 8.000 euro in più per demolizioni e scavi, 26.000 euro in più per opere murarie. Ma per far rimanere fermo l’importo di progetto approvato, si tolgono 2.400 euro di reti fognarie, 13.000 euro di pavimentazione e sottofondo, 1600 euro di rete di adduzione gas metano, 1.100 euro di rete telefonica e rete energia elettrica, 3.500 euro di rete di irrigazione, 800 euro di rete di illuminazione, 1.800 euro di finiture e verde. Attenzione: non è che si realizzino più opere rimanendo inalterato l’importo di progetto, si rimandano lavori per circa 25.000 euro a un momento successivo perché ora ci sono circa 34.000 euro di lavori in più da fare. Una programmazione un po’ strana. Filiberto Semenzin
GIOVANI
“Divertitevi con dignità” Gentile Direttore, con questa lettera vorrei rivolgermi ai giovani. Il periodo che più mi colpisce e mi dà da pensare nelle nostre vite è la giovinezza, in particolare quella fascia tra i 16 e i 18 anni. Io quest'esperienza l'ho già passata e devo dire che voi giovani dovete si divertirvi, dar sfogo alle vostre passioni e vivere al meglio le vostre vite ma se vi trovate in difficoltà pregate, chiedete aiuto e se possibile affiancatevi ad un padre spirituale che possa cercare insieme a voi soluzioni o semplificazioni ai vostri problemi e che possa risanare certi incubi così morbosi. Essendo donna mi rivolgo soprattutto a voi, carissime ragazze. Anch’io ho passato quel periodo pieno di gioia, speranze, tristezze e paure. Non mi mancavano certo le possibilità di divertimento, ma grazie alla preghiera sono riuscita a non farmi strappare la dote più bella e più dignitosa che una donna possiede, ho potuto trovare risposte alle mie domande e ho trovato altri mille modi per divertirmi mantenendo intatto e immacolato il mio onore. D'altra parte però Gesù stesso ci disse di cercare l'amore puro che per me risiede in una sola persona, la nostra anima gemella quando la si trova non ci sono alternative. E’ quella e solo quella perchè in fondo, lo sappiamo, una donna che va con tutti non è una meraviglia. Quando succede, quando una donna va con tutti, io mi vergogno come donna. Mi pare impossibile che si perda la fiducia e la speranza di trovare la persona giusta e, per l'impazienza di conoscere quell'esperienza, venga a mancare il rispetto per l'essere donna. Se poi si dovesse venire a sapere nella famiglia della povera ragazza si scatenano litigi e si sfasciano gli equilibri. Siate forti, care ragazze e aspettate l'amore vero. Brunetta Damoli
POLITICI Gli stipendi degli italiani sono tra i più bassi d’Europa. Gli stipendi dei politici italiani e dei dirigenti di enti e aziende pubbliche sono i più alti d’Europa, quasi il doppio dei tedeschi, al secondo posto. La vogliamo finire con questa storia? Basta! Sèmo stufi. Come Lista Civica indipendente abbiamo aderito all’iniziativa di “Nun te regghe più” che sta raccogliendo firme per una proposta di legge volta ad adeguare gli stipendi dei parlamentari di tutti i partiti e dei dirigenti pubblici alla media europea. Abbiamo raccolto firme al mercato di S.Pietro in Cariano venerdì 17 e venerdì 24 febbraio. C’è tempo fino a metà marzo per firmare ancora presso l’Ufficio Anagrafe del proprio comune di residenza. Lista Civica Battistella S.Pietro in Cariano
Cronache CRONACHE
Mrazo 2012
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CONFCOMMERCIO. Interviene il vicepresidente Maurizio Danese
Liberalizzazioni: salvezza o distruzione?
Liberalizzazioni, aperture domenicali, orari degli esercizi commerciali: questo l’argomento che sta caratterizzando il primo periodo del 2012. A parlare del nuovo provvedimento approvato in materia è Maurizio Danese, vicepre-
sidente Verona.
Confcommercio
Vicepresidente, cosa cambia in sostanza? «A livello di orari l’esercente può liberamente determinare il proprio orario di apertura dalle ore
7.00 alle ore 22.00: in precedenza la fascia era uguale, ma si poteva tenere aperto massimo 13 ore. Quanto alle deroghe domenicali e festive, le giornate, con provvedimento della Regione Veneto, sono state elevate a 16, che diventano
PITTURA. Concorso per dilettanti over 50 Al via il primo concorso a premi di disegno e pittura per dilettanti destinato agli over 50, residenti nei cinque comuni della Valpolicella classica (Marano di Valpolicella, Negrar, Fumane, Sant’Ambrogio di Valpolicella e San Pietro in Cariano). L’iniziativa è partita dall’amministrazione comunale di Marano di Valpolicella che, in collaborazione con il G.A.A.M. (Gruppo Anziani Attivi Marano) e la Banca della Valpolicella, ha dato vita all’iniziativa “Dipingi Marano di Valpolicella”. Il concorso conduce gli artisti che daranno vita al loro estro a riprodurre chiese, ville, corti rurali e paesaggi che appartengono all’affascinante territorio comunale di Marano di Valpolicella. Le opere ammesse al concorso dovranno avere le dimensioni minime di 35x50 cm - esclusa cornice -, eseguite con le più svariate tecniche pittoriche: ad olio, acquarello, tempera o bianco/nero. La consegna delle opere potrà essere effettuata ogni mercoledì del mese di maggio 2012 (non oltre il 30 maggio) dalle ore 15.00 alle ore 17.00 presso la sala civica Silvestri di Valgatara (piazza della Comunità). Il comitato organizzatore del GAAM costituirà una commissione di persone qualificate per giudicare le opere presentate e, ai primi tre classificati, verrà destinato un premio significativo. Inoltre per dare maggior lustro al concorso i dipinti saranno esposti presso la sala civica “Macondo” di Marano di Valpolicella da sabato 9 giugno, giorno dell’inaugurazione della mostra, a sabato 23 giugno 2012, serata in cui ci sarà la cerimonia di premiazione ufficiale con la consegna a tutti i partecipanti di una pergamena in ricordo della manifestazione. Per maggiori informazioni e per la visione nel dettaglio del Regolamento ci si può rivolgere a Rita Moscogiuri - 045.7703271 o 339.4813419 -, al maestro Renato Gatti 045.7514334 (ore pasti) - o visitare il sito ufficiale del Comune nella sezione Associazioni>Gruppo Anziani Attivi.
20 comprendendo dicembre - in quasi tutte le altre Regioni si potrà tenere sempre aperto. In Veneto non c'è automatismo di apertura: la norma regionale - che non riguarda i Comuni “a vocazione turistica” e le “città d’arte o murate”, cui già in precedenza era riconosciuta la possibilità di tenere sempre aperto - prevede che le 16 giornate di deroga siano scelte dai Comuni, sentite le organizzazioni di rappresentanza dei consumatori e degli imprenditori». Fin qui non sembrerebbe nulla di nuovo, se non il semplice ampliamento del numero delle giornate… «Il provvedimento stabilisce che le giornate di apertura domenicale e festiva devono favorire la promozione di iniziative di marketing territoriale concertate con la piccola, media e grande distribuzione, al fine di valorizzare il tessuto commerciale urbano. E’ questo il grande salto di qualità che ha voluto attribuire al provvedimento l'Assessore regionale alle attività produttive, Isi Coppola, condividendo le richieste della Confcommercio». Qual è il giudizio “politico” di Confcommercio?
Maurizio Danese
«Il Consiglio di Confcommercio ha ribadito la necessità che vengano modificate alcune disposizioni in materia di liberalizzazioni contenute nel decreto "cresci Italia" approvato qualche settimana fa. Si ritiene grave la scelta di diluire i tempi di confronto tra imprese e sistema bancario per la riduzione dei costi di utilizzo della moneta elettronica. Sui temi del lavoro Confcommercio ha evidenziato la necessità di misure strutturali per alleggerire il carico sulle imprese derivante da un eccessivo costo del lavoro e di intervenire sulla flessibilità in entrata puntando sull'apprendistato quale importante strumento per l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro e sull'allineamento tra domanda e offerta di lavoro in termini di professionalità». Che dire invece delle “vendite straordinarie”? «Confcommercio valuta positivamente l'archiviazione di ipotesi di totale
deregolamentazione delle vendite straordinarie perché una simile operazione avrebbe drasticamente ridotto trasparenza delle offerte e qualità dei prodotti, nocendo particolarmente alla tipicità e alla particolare convenienza dei saldi di fine stagione». Come si sta muovendo Confcommercio Verona? «In questi giorni Confcommercio Verona ha inviato una locandina a tutti i propri soci per sottolineare che questo tipo di liberalizzazioni colpiscono prevalentemente un settore, quello del commercio, già ampiamente liberalizzato. “La liberalizzazione del commercio non crea ricchezza, distrugge la pluralità dell’offerta distributiva, desertifica i centri storici, penalizza i titolari e i dipendenti del commercio. Non serve a salvare l’Italia”: questo il testo integrale della locandina inviata da Confcommercio Verona a tutti i dirigenti delle categorie e agli associati con invito ad esporla». Silvia Accordini
SAN PIETRO IN CARIANO / IL LIBRO
Malastagione si presenta Sabato 17 marzo alle 20.45 presso il Teatro Don Mazza di San Pietro in Cariano, Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli presentano in Valpolicella il loro libro Malastagione, Mondadori 2011. Modera l'incontro il giornalista Beppe Muraro. La serata, occasione culturale importante per il nostro territorio, è promossa da Consorzio Pro Loco Valpolicella, Premio Biennale “Emilio Salgari” di Letteratura Avventurosa, Associazione e rivista Ilcorsaronero, Valpolicella Terra di Salgari, Valpolicella d’Autore e Banca della Valpolicella in collaborazione con Strada del Vino Valpolicella, Vivi la Valpolicella, Associazione Botta e Risposta e Club Accanite
Lettrici, Università del Tempo Libero di Negrar, Pro Loco Negrar, Circolo Noi di Bure e di S. Pietro in Cariano. Durante la serata gli autori riceveranno dall'Associazione e Rivista Ilcorsaronero il Premio Ilcorsaronero, consegnato ad oggi a: Bjorn Larsson, Paco Ignacio Taibo II, Davide Van de Sfroos, Massimo Carlotto, Victor Gischler, Tim Willocks, Joe R. Lansdale e Ernesto Ferrero ed una fornitura di Vino Amarone offerto da alcune cantine della Valpolicella. «Vogliamo che la Valpolicella sia conosciuta anche per le iniziative culturali che offre – ha detto Giorgio Zamboni, presidente del Consorzio Pro Loco Valpolicella - e l’incontro
con Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli è, senza dubbio, un avvenimento di grande importanza». «Ritengo che la crescita di una comunità sia strettamente collegata al benessere culturale che riesce a sviluppare – ha detto Gianmaria Tommasi presidente di Banca della Valpolicella – ed ospitare due autori così conosciuti ed amati, non può che essere un vanto ed una grande soddisfazione per il nostro Istituto». L'ingresso è libero con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti disponibili, da richiedere a Consorzio Pro Loco Valpolicella tel. 045.7701920, info@valpolicellaweb.it, non oltre le ore 12:00 del 10 marzo 2012.
CRONACHE
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CÀ FILISSINE. Dopo l’incontro con Cossu la telenovela continua. E il sindaco Reggiani tuona.
La Regione boccia l’ampliamento «Soluzione politica e non tecnica» E’ trascorso poco più di un mese dall’incontro tenutosi in Sala Giunta di Pescantina con l’ingegner Raffaello Cossu, presidente del Comitato tecnico scientifico nominato dalla Provincia su invito della Prefettura per studiare il caso “Cà Filissine”. Un incontro, questo, durante il quale è emerso che il responsabile dell’ammoniaca rilevata dal pozzo M7 non è la discarica: il percolato produrrebbe anche molecole di cloruri – chimicamente più pesanti rispetto all’ammoniaca – e nel pozzo non è stata trovata presenza di cloruri. Probabilmente quindi una delle cause dell’inquinamento è il vigneto Ferrari. E’ stato infine sottolineato come l’obiettivo
principale ora rimanga quello di risolvere un problema ambientale: secondo Cossu la discarica, anche se dallo studio del Comitato tecnico scientifico non è la principale causa dell’inquinamento, in ogni caso è una struttura di vecchia concezione e prima o poi, se non bonificata, darà problemi. Le discussioni tra le diverse parti politiche sono poi continuate: da un lato l’Amministrazione di Pescantina, insiste sulla necessità impellente di procedere ad una bonifica di discarica e vigneto Ferrari sottolineando che l’attività di estrazione del percolato è ferma da novembre per mancanza di fondi, dall’altro invece un deciso “no” al progetto presentato dal Comune
è arrivato in primis dalla Lega Nord, nella figura del consigliere regionale Andrea Bassi primo firmatario di una mozione relativa alla messa in sicurezza della discarica. Nella seduta dell’8 febbraio scorso il Consiglio regionale del Veneto ha bocciato l’ampliamento di Cà Filissine, impegnando la Giunta regionale ad intervenire affinché la commissione di VIA regionale vincoli la realizzazione dell’intervento allo studio prodotto dal Comitato tecnico prescrivendo al comune di Pescantina di adeguarvi il progetto relativo e di intervenire affinché un’eventuale azione di bonifica sul fondo denominato “vigneto Ferrari” venga considerato problema separato
da quello della discarica e non preveda conferimento di ulteriore rifiuto. Nel frattempo mercoledì 15 febbraio il sindaco Alessandro Reggiani e l’assessore all’ambiente
del comune di Pescantina, Alfonso Marchesini, hanno raggiunto Venezia per la presentazione del progetto alla commissione di VIA (valutazione di impatto ambientale)
della Regione. Quest’ultima dovrà procedere all’istruttoria e alla votazione finale del progetto, che a sua volta dovrà essere recepito dalla Giunta regionale.
L’INTERVENTO DEL SINDACO «Belle parole, purchè arrivino in tempi brevi anche i fatti – esordisce il sindaco di Pescantina, Alessandro Reggiani -. Sembra che venga suggerito il confronto tra le Commissioni tecniche e le relative Commissioni consiliari regionali affinchè venga predisposto un progetto operativo finalizzato unicamente a bonificare il sito. Per quanto concerne invece l’aspetto finanziario – aggiunge il sindaco Reggiani -, la Regione a questo punto dovrà attivarsi per reperire le eventuali risorse necessarie a realizzare il progetto di bonifica. Ricordo che l’intervento anche sul “vigneto Ferrari” era stato previsto per la massima garanzia affinché venisse eliminata l’anomalia chimica verificatasi nella falda in prossimità del pozzo M7 per l’ottenimento del dissequestro dell’area». Un intervento, questo, stabilito anche dal protocollo firmato da Regione, Provincia e Comune di Pescantina per il reperimento dei fondi per lo smaltimento del percolato. «Tale decisione – continua Reggiani - è stata condivisa anche dal professor Cossu, esperto internazionale in materia di discariche, docente all’università di Padova e presidente del Comitato tecnico di nomina provinciale. Il progetto ha trovato la condivisione, sia pur condizionata, della commissione VIA provinciale, che ha previsto tra l’altro l’approfondimento della caratterizzazione del “vigneto Ferrari” prima di ogni intervento. In buona sostanza siamo tornati indietro a quando l’Amministrazione comunale per circa 4 anni ha tentato di risolvere la problematica senza intervenire sul vigneto. Solo a fronte del diniego dell’Autorità giudiziaria al dissequestro, si è optato per una Alessandro Reggiani soluzione più radicale. Soddisfazione vi è comunque per la dichiarata ammissione che la discarica di Ca’ Filissine ha valenza regionale: nella prossima e vicina legge finanziaria regionale si dovrà necessariamente tenere in debito conto delle risorse necessarie per la risoluzione delle problematiche ambientali in questione. La comunicazione formale all’Amministrazione comunale da parte della Regione Veneto di richiesta di modifica del progetto e reperimento dei fondi per la bonifica da parte della Regione Veneto stessa – prosegue preoccupato il sindaco -, deve però avvenire con estrema rapidità, perché il percolato in discarica non aspetta e le prossime piogge primaverili non potranno che peggiorare la situazione. Ad oggi l’emergenza prioritaria è il percolato presente in discarica, che necessita urgentemente di una soluzione. La mancanza di fondi per il suo trattamento o smaltimento potrebbe causare gravi danni ambientali. La discarica attualmente è un grande catino che raccoglie acque piovane che passando attraverso i rifiuti si trasforma in percolato che deve poi essere appunto smaltito tramite impianti idonei e con importanti costi. Si auspicano tempi brevi da parte della Regione Veneto per la trasmissione delle modifiche progettuali richieste e per il reperimento dei fondi necessari per la sistemazione ambientale dell’area. Al di là di quella che resta – solo e unicamente - una risoluzione politica regionale e non tecnica, temo purtroppo che stiamo vivendo un’altra triste puntata di una fiction a cui ormai da tempo stiamo assistendo, rimandando quelle che sono decisioni urgenti e importanti a scapito di tutti i cittadini di Pescantina. Di fatto – aggiunge il sindaco Reggiani - i consiglieri Bassi e Sandri della Lega Nord, stanno semplicemente cercando un modo per ottenere visibilità a mero scopo politico e di voti per le forze politiche del territorio di Pescantina. Non mi risulta che nessuno dei due sia mai venuto in Comune a Pescantina per interessarsi all’argomento discarica o abbia partecipato ad incontri tecnici con chi conosce perfettamente la materia. Giudico tutto questo un teatrino piuttosto triste di politica di bassa “lega”, che serve solo a distruggere e non a risolvere i problemi. Il Comune di Pescantina ascolterà solo chi riuscirà a portare proposte reali, concrete e attuabili e non fantasie propagandistiche. Colgo l’occasione infine – conclude il primo cittadino – per ringraziare l’assessore provinciale Fabio Venturi per il concreto impegno e la disponibilità dimostrata in merito all’intera questione».
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ASSOCIAZIONI. Tanti volontari anche nella sede staccata della Valpolicella
HANDICAP / LA FESTA
Disabili e ammalati a Lourdes con Unitalsi
Tutti in pista per amore
L’Unitalsi, unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali, è nata nel 1903. Opera attraverso volontari che si impegnano a prestare servizio gratuito in spirito di carità cristiana verso persone ammalate, disabili e in difficoltà durante i pellegrinaggi e soprattutto, impegnandosi a testimoniare quotidianamente nella loro vita cristiana con spirito di umiltà e di caritatevole assistenza, nelle parrocchie e nelle diocesi. L’associazione attua il suo fine istituzionale promovendo il culto Mariano mediante la preparazione, la guida e la celebrazione di pellegrinaggi a Lourdes e ai santuari italiani ed internazionali prefiggendosi di aiutare i soci nella loro formazione spirituale e di realizzare opere di pietà, di apostolato
e di carità. E’ divisa in sezioni che corrispondono generalmente con le regioni. «Quella del Triveneto con sede a Bassano del Grappa alla quale facciamo riferimento è la più grande – evidenzia la presidente della sottosezione di Verona, Grazia Giacomelli». Chi volesse mettersi a disposizione cosa dovrebbe fare? “Potrà ricevere tutte le informazioni utili presso la nostra sede per partecipare ai pellegrinaggi. Momenti forti, significativi, di speranza e di amore – fa presente la presidente. Non servono professionalità particolari. Ognuno mette a disposizione sé stesso nell’ascoltare, nell’accompagnare, nello spingere le carrozzine, nell’accompagnare le persone con generosa disponibilità d’animo. Oppure potrà parteci-
pare semplicemente da pellegrino. La meta principale è Lourdes cui si affiancano la Terra Santa, Fatima, Santiago de Compostela e altri.” Quanti sono i volontari coinvolti nella vostra sezione? «Al pellegrinaggio diocesano che si svolge nel periodo pasquale partecipano duemila persone accompagnate da centinaia di volontari, 500 sempre presenti cui se ne aggiungono altri 300, 350 nei pellegrinaggi, per un totale di circa 900 persone. C’è da fare per tutti. In queste occasioni sono organizzati dei turni affinché anche il volontario possa sperimentare un suo personale momento di spiritualità». Quali altri percorsi proponete? «Formazione spirituale una volta al mese, organizzata in ognuno dei 27 vicariati che riuniscono le 187 parrocchie della diocesi, coordinata da Mons. Roberto Vesentini». Perché avvicinarsi all’Unitalsi? «Perché è un’associazione meravigliosa – conclude la presidente Grazia Giacomelli. Fatta con lo spirito giusto è catechesi, formazione, un bellissimo percorso che ci aiuta a migliorare il nostro stile di vita. E’ un quotidiano donarsi ricevendo in cambio il centuplo di quanto si dona e ciò è impagabile. Vale la pena provare questa esperienza che suggerisco anche ai giovani». Info: sede in via Duomo 20, tel. 0458033676 e.mail: verona@unitalsitriveneta.it Claudio Gasparini
Le autorità presenti al Tower
Quarto appuntamento di “Tutti in pista per amore” al Tower di Bussolengo: una festa con tanti amici chiamati a raccolta da Marangiola Vantini, vulcanica animatrice dell’Associazione Arcobaleno che da anni opera nel mondo dell’handicap. E accanto a volti noti, ci sono state anche new entry di peso: da Luigi Altamura, comandante dei Vigili di Verona, a Bruno Biagi, comandante provinciale della Guardia di finanza, all’ing. Salvatore Buffo dei Vigili del fuoco. Ha dato il
IN AFRICA. I bambini ritrovano la speranza nel “Villaggio della gioia” Il “Villaggio della gioia” è un progetto che si sta concretizzando sotto il caldo cielo d’Africa. “…numerosi pure gli orfani a causa della morte precoce dei genitori, ormai è diventa “routine”trovarsi sulla porta della missione un papà che ti dice: «suora ti affido il mio bambino, la sua mamma se n’è andata ed io non so occuparmi di lui, sono nei campi tutto il giorno, a chi posso affidarlo?»” Questo brano è tratto da una lettera di Suor Elisabetta Scaglioni, la “sognatrice”, mantovana di origine ma togolese d’adozione, che opera da diversi anni in Africa nello stato del Togo. Come sempre, sono i bambini le prime vittime delle situazioni difficili. Bambini orfani, ma anche bambini che hanno bisogno di un aiuto temporaneo, oppure bambini che le madri non saprebbero dove lasciare mentre lavorano nei campi. Da queste parti non esistono asili e portarsi i bambini appresso può rivelarsi pericoloso. Lasciarli incustoditi, cosi piccoli, li renderebbe facile preda di serpenti e di rapimenti. Ecco allora l’idea di Suor Elisabetta: acquistare un terreno abbastanza grande dove costruire tante piccole case che possano accogliere ciascuna all’incirca 10 bambini, seguiti da una “mamma”. Una piccola infermeria con qualche stanza per la degenza di bambini che devono seguire una cura, una sala per lo studio/ricreazione, un alloggio per le suore, l’alloggio del custode con un piccolo magazzino e qualche stanza per i volontari che vorranno prestare, nel tempo, il loro servizio. Ma soprattutto, fare in modo che i bambini ritrovino nel “villaggio” il calore di una famiglia e ritornino a sorridere. Di concretizzare il sogno di Suor Elisabetta si è fatta carico l’associazione Amici del Togo onlus di Verona. L’associazione, attiva dal 2002, ha portato a termine molti progetti, fianco a fianco con sacerdoti o suore presenti sul territorio togolese, per avere il parere di chi vive in prima linea le difficoltà di ogni giorno. L’associazione si appella a chi vuole credere che sia possibile riuscire a far sorridere un bambino “a distanza”. Per informazioni: www.amicideltogo.it Per sostenere i progetti dell’associazione: c/c postale n. 37320421, oppure bonifico bancario su Banca Popolare Etica filiale di Padova – IBAN 000000107147
IT 32 V 05018 12101
benvenuto il sindaco Alviano Mazzi che ha sottolineato come questo appuntamento sia inserito ormai a buon diritto nelle manifestazioni della Fiera di San Valentino. «Diteci in cosa possiamo esservi vicini» - ha sottolineato il prefetto di Verona, Perla Stancari. E il procuratore generale Mario Giulio Schinaia ha aggiunto: «Siete un esempio per noi, per la vostra tolleranza e simpatia». Il questore Michele Rosato ha accennato al dovere per la Polizia di Stato di essere vicina soprattutto a queste famiglie. «I problemi che voi affrontate sono i veri problemi» ha commentato Paolo Edera, comandante provinciale dei carabinieri di Verona. «Siamo noi che dobbiamo integrarci con loro» ha aggiunto l’assessore Stefano Bertacco. «Un evento nato senza pretese – ha concluso il consigliere Andrea Bassi - e che ormai è un appuntamento imperdibile grazie a Mariangiola Vantini». La fondatrice dell’associazione Arcobaleno ha confermato il programma per il 2012 con la continuazione della campagna “Lui è mio amico” e “Vitigni solidali” con le nuove etichette per i vini della Valpolicella. Nicola Moscardo del sindacato autonomo di polizia ha consegnato il ricavato di una raccolta benefica a favore dell’Arcobaleno. Finale di grande effetto con le preghiere dei vari corpi cantate dal tenore Paolo Restiotto o lette dai rappresentanti più elevanti in grado. L’incontro, che è sempre molto atteso, è organizzato dall’Associazione Arcobaleno di Mariangiola Vantini in collaborazione col Comune di Bussolengo, l’Ulss 22, presente col direttore generale Alessandro Dall’Ora e lo staff del dott. Gabriele Bezzan, e col sostegno della Banca di credito cooperativo della Valpolicella del presidente Gianmaria Tommasi. Lino Cattabianchi
CRONACHE
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PARERI. Il presidente di Anci: «Più autonomia fiscale e contenimento delle spese»
NUOVO SITO INTERNET
Sindaci preoccupati ne parla Dal Negro
Overland in rete
E’ un momento difficile. Per tutti. Ma come viene vissuta all’interno dei Comuni italiani e veneti la situazione che sta attanagliando famiglie, aziende, imprese? A parlarne è Giorgio Dal Negro, Presidente Anci Veneto – Associazione italiana Comuni italiani – e sindaco di Negrar, partendo da un dato di fatto: «la Corte dei Conti – annuncia lui stesso – ha confermato in una recente relazione che i Comuni italiani stanno facendo la loro parte alla grande, con maggiore autonomia fiscale e contenendo la spesa in modo sostanziale. E’ chiaro – aggiunge però il Presidente – che l’autonomia fiscale si ottiene aumentando l’addizionale Irpef: un’addizionale equa, secondo la quale chi meno ha, meno contribuisce e, viceversa, chi più ha più contribuisce. Questo è il primo obiettivo che un sindaco vuole raggiungere. Il secondo fine di un Sindaco è però la diminuzione delle spese correnti. La Corte dei Conti e il suo presidente Luigi Giam-
Giorgio Dal Negro
paolino, hanno rilevato che i Comuni italiani sono i più virtuosi in materia di spese correnti, che, come il capitolo degli investimenti, hanno registrato una netta diminuzione. Io stesso però, e più ancora Graziano Del Rio, presidente Anci nazionale, aggiungiamo: attenzione, questo “miglioramento della finanza pubblica”, va
a scapito dei cittadini che avranno meno strade, meno asili, insomma, meno servizi. Tutto questo crea ovviamente uno stato d’ansia terribile tra i Sindaci, perché allo stato attuale delle cose, è difficile mantenere i servizi offerti da un Comune allo stesso livello di prima, con entrate sempre minori. Se poi teniamo in considerazione – continua preoccupato Dal Negro - che anche in Veneto la crisi si sta facendo sentire in modo forte, sia nel settore agricolo che artigianale, ne consegue che anche le entrate dei Comuni subiranno un ulteriore calo. Nel momento in cui le tasse aumentano si creano costi aziendali sempre maggiori, tradotti in difficoltà per le nostre imprese. La preoccupazione nei confronti di questa politica è forte – conclude il Presidente Anci -. Se poi il decreto “liberalizzazioni” confermerà che il gettito delle tesorerie dei Comuni andrà alla tesoreria nazionale allora ci saranno grosse difficoltà
nel pagare i fornitori e non si farà altro che aggiungere crisi alla crisi. Le preoccupazioni dei Sindaci sono ad un livello mai riscontrato prima in questo Paese». Silvia Accordini
Overland continua e…va in rete. Il progetto di sostegno alla genitorialità, nato nel 2008 grazie alla collaborazione tra i servizi socio educativi dei comuni di Negrar, San Pietro in Cariano, Sant’Ambrogio di Valpolicella e Dolcè, è attivo attraverso riunioni di gruppo e conferenze dedicate ai genitori. Ma c’è una novità: Sul sito www.overland.altervista.org, da noi gestito – affermano gli educatori sociali di Negrar e San Pietro in Cariano, Simone Perina e Paolo Dalla Vecchia, dedicato a genitori che si trovano in difficoltà nella gestione educativa dei figli adolescenti - conflitti, aggressività, non rispetto delle regole, insuccessi scolastici, alcol, sostanze, bullismo - è possibile iscriversi liberamente e partecipare ad un forum. Ad intervenirvi sono non solo genitori, ma anche esperti (psicologi, psicoterapeuti) e un moderatore (Paolo Dala Vecchia ndr)».
DOMEGLIARA/ARTE. Continua l’ascesa di Nuzzo E’ un percorso in continua ascesa quello di Josè Nuzzo, giovane artista di Domegliara diplomato all’Istituto d’Arte “N. Nani” di Verona nel luglio 2008. Nello stesso anno Josè pubblica “Io Sono”, un libro di 60 poesie inedite, mentre nel 2009 progetta e realizza un murale presso il Bar Oratorio NOI nella parrocchia di Domegliara e inizia a partecipare a diversi concorsi e collettive…Ma è nel 2010 che l’arte di Josè esce dai confini scaligeri spingendosi fino alla Reggia di Caserta, dove espone classificandosi terzo con l’opera “Bellezza Interiore”. «Nel 2011 sono entrato a far parte del progetto WeyA, “l’arte non solo intesa come moda o come continua ricerca stilistica, ma anche capacità di esprimere idee applicandole a diversi supporti” – racconta Josè, attualmente iscritto al secondo anno della “Scuola del Fumetto” di Milano (Sez. Illustrazione) -. Molte sono state le esposizioni a cui ho preso parte con alcune mie opere – aggiunge l’artista, che fa anche parte dell’annuario d’arte contemporanea Avanguardie artistiche 2011 -: da Domegliara a Terni, da Bussolengo alla Gran Guardia, da Sona a Caserta e poi ancora Roma». «E’ un concerto di danze d’immagini, di forme, di scene comuni, che cercano la loro instabilità in continua evoluzione e cambiamento – affermano alcuni critici -. Le opere di Nuzzo evocano un “profumo nostalgico di passato partenopeo”». E ancora: «Frammenti generati dal subconscio, tradotti su carta dal(la testa del) pennello, quale tramite tra livelli consci e inconsci, declinati in veri e propri “mosaici” pittorici che (e poichè) si compongono di più elementi, livelli e simbolismi».
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NEGRAR. Il primo cittadino e l’assessore Ceradini parlano di bilancio
1912 - 2012
Chiuso il capitolo 2011 È tempo di previsioni
100 anni di ... Gloria
A poche settimane dall’inizio del 2012 l’amministrazione del comune di Negrar traccia un bilancio definitivo del 2011, lanciando uno sguardo avanti, in vista di un 2012 che si presenta piuttosto impegnativo. «Abbiamo chiuso il 2011 molto bene – esordisce il sindaco, Giorgio Dal Negro -. Gli obiettivi sono stati centrati sia per il “Patto di
Stabilità” quanto per l’“equilibrio di bilancio”. Abbiamo diminuito di oltre 1,5 milioni di euro i mutui del Comune anche per merito dei sacrifici dei cittadini e delle famiglie e abbiamo l’orgoglio di aver fatto molto bene. Tutto questo senza vendere patrimonio. In questo senso siamo stati bravi ma anche fortunati – aggiunge Dal Negro -
. Abbiamo chiesto sacrifici ai nostri fornitori (in gran parte negraresi) che dobbiamo ringraziare perché hanno capito le ragioni e si sono resi disponibili ad una dilazione dei pagamenti. Poi la “filiera” con la Regione Veneto che ci ha confermato sia i 400.000 euro per il completamento di via Mazzini (Assessore Giorgetti) che i 500.000
euro per l’area ecologica di Arbizzano (Consigliere Conta) ed ha stanziato altri 457.000 euro per il “patto di stabilità verticale” (Assessore Ciambetti) permettendoci di non “sforare” il patto. Per la verità abbiamo rimandato anche molte manutenzioni che però dovremo fare appena approvato il bilancio 2012».
A PARLARNE È ANCHE L’ASSESSORE AL BILANCIO STEFANO CERADINI Assessore, quali le prospettive per il 2012? «Il 2012 sarà ancora più difficile. Lo stato ci ha preannunciato un taglio di oltre 3 milioni di euro (ICI prima casa e trasferimenti) a cui dovremo far fronte con l’addizionale comunale e l’introduzione dell’IMU per il pareggio della parte corrente. Poi dovremo procedere con le alienazioni patrimoniali per rispettare un “patto di stabilità” sempre più pesante». Come pensa di far fronte a tutto questo dopo che le aste, che si sono appena concluse, sono andate deserte? «Bisogna assolutamente che alcuni beni tornino sul mercato: magari individuando degli immobili più appetibili o cambiando un po’ la formula di cessione ma bisogna assolutamente recuperare 3 milioni di euro. Poi sarà necessario aumentare l’addizionale comunale portando l’aliquota dallo 0,5 per mille allo 0,8 per mille come hanno fatto i comuni limitrofi (San Pietro Stefano Ceradini in Cariano e Grezzana). Naturalmente alcuni Comuni hanno un’aliquota più bassa ma tutto dipende dalla situazione debitoria di ciascuno. Poi sarà necessario assieme al Consiglio Comunale stabilire le aliquote IMU tenendo però presente che metà del gettito (aliquota 3,8 per mille) delle seconde case verrà incassato direttamente dallo Stato per una stima di 2,3 milioni di euro». In pratica i cittadini cosa si dovranno aspettare nel 2012? «Abbiamo calcolato che l’addizionale comunale potrà incidere per 7 - 8 euro mensili su un reddito di 1.400 euro al mese. Poi con l’introduzione dell’IMU sarà tassata la prima casa (anche se in maniera minore della vecchia ICI poiché sono aumentate le detrazioni da 103 euro a 200 euro e ogni figlio convivente sotto i 26 anni porterà un’ulteriore riduzione di 50 euro ciascuno). L’imposta sarà più pesante sulla seconda casa poiché lo Stato ha già stabilito che l’aliquota base è del 7,6 per mille. La battaglia più dura sarà comunque quella di mantenere il livello dei servizi erogati al cittadino almeno allo stesso livello del 2010 e del 2011 tenendo conto che contiamo su un buon 30% del personale in meno rispetto a Comuni della nostra fascia di popolazione. Abbiamo ridotto i dirigenti da tre a due, il Segretario Generale è in collaborazione con il Comune di Fumane e presto lo sarà di Pescantina. La Regione Veneto sta diminuendo i contributi a tutti i Comuni ma cercheremo di supplire sugli investimenti con accordi pubblico/privato. E’ nostra intenzione proseguire sulla strada della diminuzione del debito pubblico. Vogliamo destinare l’avanzo di quest’anno (800.000/900.000 euro) per estinguere altri mutui che ci permetteranno di avere un po’ più di disponibilità sulla parte corrente da destinare alle manutenzioni. Nei prossimi anni saremo chiamati, anche con l’introduzione del federalismo fiscale, ad essere sempre più autosufficienti nel reperimento delle risorse poichè i contributi statali saranno sempre minori e pertanto sarà necessaria un’attenta analisi delle imposte se si vuole mantenere o meglio ancora aumentare il livello dei servizi erogati al cittadino».
I palloncini colorati appesi sul cancello della Baita degli Alpini di Pedemonte parlavano chiaro domenica 12 febbraio. La struttura infatti ha ospitato in una data speciale – il 12.02.2012 – i festeggiamenti di una ricorrenza altrettanto speciale: Gloria Crespan, residente a S.Maria di Negrar, ha spento 100 candeline! La sorridente centenaria, nata a Chicago il 12 febbraio 1912 da genitori trevigiani emigrati in America, ha raggiunto la Baita sotto la neve che cadeva copiosa dove ad attenderla, pronti a festeggiare con lei il lieto traguardo, c’erano numerosi familiari ed amici. Un applauso, baci e congratulazioni e tanta, tanta emozione hanno poi lasciato spazio all’allegria. La commozione era visibile sul viso di nonna Gloria, che tante ne viste nella sua vita, ripercorsa grazie a numerose foto ricordo incollate su un grande poster realizzato per l’occasione dalla sua famiglia. Tornata da Chicago in Italia in tenera età, Gloria, cresciuta in una famiglia contadina, ha conosciuto la fame e le difficoltà. Dal suo matrimonio con Dante, di cui è rimasta vedova ancora giovane, sono nati tre figli, Celesti-
no, Danilo e Maria, cresciuti a Nogara. Dopo la morte del marito Gloria si è trasferita a Settimo dalla famiglia della figlia Maria, con cui ora vive a S.Maria. «Nonna Gloria è sempre stata una grande lavoratrice – racconta una delle nipoti -: i problemi di nonno Dante l’avevano costretta a mantenere i figli e a lavorare duramente nei campi. Ma, nonostante fosse sempre impegnata con la famiglia, la casa, il lavoro, non si è mai dimenticata di dare un aiuto agli altri. Nonna Gloria ha un cuore d’oro e sono in tanti a volerle bene». 100 anni di vita, quelli di Gloria, coronati dall’affetto di tutti coloro che l’hanno conosciuta e racchiusi in quelle parole in rima della poesia dedicatale da una nipote “Uno, dieci, cento e altri ancora…”. Il 12 febbraio a festeggiare con Gloria c’erano anche due rappresentanti dell’amministrazione comunale di Negrar: il vicesindaco Claudio Castagna e l’assessore ai servizi sociali, Luigino Damoli, hanno consegnato alla centenaria un mazzo di fiori ed una pergamena in ricordo di questo felice compleanno. S.A.
Nonna Gloria accanto alla figlia Maria e all’assessore Luigino Damoli
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NEGRAR. Dallo scorso 1 febbraio salgono a bordo anche dottori e infermieri
Ambulanze medicalizzate all’ospedale Sacro Cuore Dal 1° febbraio sull’ ambulanza in partenza dall’ ospedale di Negrar, oltre al personale soccorritore professionista o volontario, salgono anche un infermiere e un medico. A darne notizia è Stefano Coato, che da un decennio accanto ad un gruppo di cittadini della Valpolicella, si batte per ottenere questo risultato, sensibilizzando le istituzioni locali e informando gli abitanti della Valpolicella circa la totale mancanza di un servizio così essenziale. «La Valpolicella – afferma - era
l’unica zona di Verona e provincia in cui il personale sanitario non veniva assolutamente previsto a bordo delle ambulanze. Tutto era “affidato” nelle mani di volontari che, pur assolutamente preparati, in certe situazioni non potevano avere le competenze sanitarie atte a far fronte alle complicanze dei servizi affidategli. Si doveva purtroppo aspettare, a volte invano, medici e infermieri che arrivassero in supporto partendo però, loro stessi, da postazioni decisamente
troppo lontane, allungando così in modo pericolosissimo l’attesa per lo sfortunato paziente. L’alternativa era e tuttora rimane l’eliambulanza che però per sua natura presenta comunque limiti strutturali, visto che l’operatività di questo mezzo, che vola solo nelle ore diurne potrebbe non essere sempre garantita nell’ immediato – la provincia di Verona è provvista un unico mezzo». L’integrazione delle figure sanitarie direttamente sull’ ambulanza rivoluziona il concetto di
BANDA MUSICALE
Andrea Borgese al timone Cambio della guardia alla presidenza della Banda Musicale di Negrar: dopo 20 anni di attività Ugo Chignola passa il testimone ad Andrea Borgese. «Ho chiesto ad Andrea di prendere il mio posto – afferma Chignola – perché in lui ho rivisto me stesso 20 anni fa: anch’io seguivo mio figlio che suonava nella Banda, come lui sta facendo con la figlia, bravissima, che tiene molto al suo ruolo all’interno del Corpo bandistico. Credo che Andrea possa dare molto a questa Banda, nella quale comunque il mio cuore rimane. Da parte mia continuerò ad aiutare e sostenere Andrea nella sua attività». «Faremo in modo che Ugo non rimanga estraniato – esordisce a sua volta con un sorriso il neo presidente -. Il mio compito sarà quello di dare continuazione ad un impegno portato avanti con molta serietà e costanza fino ad oggi. Molti giovani sono entrati a far parte in questi anni della Banda, che conta più di 40 componenti, per la maggior parte giovani. La Banda di Negrar si formò nel 1886, ma assunse la connotazione di regolare formazione bandistica solo attorno al 1930 sotto la direzione del maestro Arturo Fedrigo - seguito poi dal maestro Luciano Filippini, tutt’ora direttore -. Il 1996 e il 1997 hanno segnato l'entrata in Europa della banda Negrarese che, per la prima volta, ha varcato i confini nazionali per recarsi in Ungheria, partecipando ad un prestigioso festival internazionale, e in Croazia, dove ha messo le basi per intraprendere degli scambi culturali con i paesi di Kastav e Tar. Da qualche anno ha inoltre preso vita una scuola allievi che sta riscuotendo molto successo.
Le scuole medie di Parona e di Negrar hanno un indirizzo musicale e i ragazzi nel Corpo bandistico vedono un’opportunità per dare continuazione ad un percorso già iniziato a scuola. A questo proposito ringraziamo per la collaborazione il maestro di clarinetto della scuola media di Negrar ed invitiamo gli altri insegnanti a far conoscere ai ragazzi il nostro Corpo bandistico». La Banda Musicale di Negrar si ritrova tutti i venerdì sera – a partire dalle 20.30 – nella palazzina di via Francia, a Negrar. Sempre qui è attiva da qualche anno la “scuola allievi” che offre la possibilità a chi vuole avvicinarsi alla musica di imparare, con un irrisorio investimento economico, a suonare i fiati – le lezioni, individuali, tenute da insegnanti qualificati, diplomati al conservatorio, hanno luogo il pomeriggio nella palazzina di via Francia -. «La nostra agenda –
aggiunge il presidente Andrea Borgese - prevede un concerto il 15 aprile, alle ore 15.30, in piazza a Negrar. Un evento, questo, organizzato in occasione del Palio del Recioto grazie all’aiuto del presidente della pro loco di Negrar, Tullio Murari. Sono inoltre in programma nel mese di giugno un concerto all’ospedale di Negrar in occasione della festa del Sacro Cuore e un Concerto in villa, sulla scia di quello proposto lo scorso anno in villa S.Sofia con le tre bande della Valpolicella. Colgo l’occasione infine – conclude il neo presidente augurandosi che il comune di Negrar continui ad elargire l’annuale contributo per la Banda, che altrimenti rischierebbe di sciogliersi – per ringraziare il direttivo e i componenti della Banda Musicale, oltre alla Banca della Valpolicella - Credito cooperativo di Marano per il sostegno offertoci». S.A.
soccorso extra-ospedaliero fornendo all’ utente un servizio di massimo livello professionale: non è più il paziente a “correre” verso l'ospedale ma è l'ospedale che lo “raggiunge” sul luogo dell' evento. «In questi anni – aggiunge Coato ci siamo rivolti alle varie amministrazioni comunali coinvolgendo sindaci e assessori ai servizi sociali invitandoli a farsi portavoce presso l’ULSS di competenza anche attraverso la conferenza dei sindaci. Abbiamo promosso incontri con le
realtà di soccorso della zona e il 118…Era del tutto inconsueto che un comprensorio di ormai 40.000 abitanti, un flusso di turisti di circa 350.000 unità/anno (fonte ufficio turistico della Valpolicella), con un territorio così vasto e articolato e
soprattutto un Ospedale con pronto soccorso, non fosse dotato di personale sanitario sulle proprie ambulanze. Ora, a quanto pare a seguito di una riorganizzazione regionale degli ospedali, le cose sono di conseguenza cambiate».
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PALIO DEL RECIOTO. Dopo il primo choc si lavora alla grande
NOVARE / IL RITROVAMENTO
Furia si autosospende poi ci ripensa... per ora
Tanta curiosità per la bomba
Ha avuto l’effetto di una bomba la notizia che ha messo in subbuglio Negrar nei primi giorni del mese di febbraio: Mirko Lucio Furia, presidente dal 2010 del Comitato organizzatore del Palio del Recioto ha protocollato in Comune una lettera indirizzata al sindaco Giorgio Dal Negro in cui, con tre motivazioni due di carattere tecnico organizzativo e una di carattere prettamente personale e professionale -, annunciava le sue dimissioni, a poco più di due mesi dall’attesa 60à edizione della manifestazione. Pochi giorni più tardi Furia stesso, alleggerendo il tono, parlava di “autosospensione”… ed infine il ritorno del sereno dopo la tempesta: il mese di febbraio si è chiuso infatti con l’annuncio, da parte del Presidente, di un ritorno alla timone, almeno per il momento. «La lettera indirizzatami da Furia sottolineava grandi difficoltà nel proseguire il mandato presidenziale – afferma il sindaco Giorgio Dal Negro -, riportando tre motivazioni, due delle quali
di carattere organizzativo burocratico che cercheremo di risolvere in futuro. L’ultima motivazione, quella su cui fin da subito si concentrata la mia preoccupazione, riguardava invece le difficoltà nel ricoprire il ruolo di Presidente, dato il forte impegno professionale di Lucio Mirko Furia in questo particolare periodo. Ho quindi incontrato il Presi-
dente che ha dato la sua disponibilità a rimanere temporaneamente alla guida del Comitato, scaricando alcune responsabilità operative sui componenti del Consiglio. Il 60° Palio del Recioto quindi non corre alcun rischio e si farà: le aziende sono state aggiornate e molte hanno confermato la loro presenza. Anche l’or-
CLINICA PEDERZOLI
Pronto Soccorso in prima linea I medici ed infermieri del Pronto Soccorso sono sempre di più in prima linea per far fronte ad un’attività sempre più ampia. «La tipologia delle patologie di afferenza é e rimane prevalentemente connessa alle urgenze perché in questi anni è sicuramente aumentato il numero di ambulanze che arrivano dal territorio», spiega Fabio Faccincani, responsabile del Pronto Soccorso della Casa di cura Pederzoli di Peschiera del Garda. «La conseguenza per i codici non urgenti, ovvero i codici bianchi e verdi, è quella di attese più lunghe rispetto a qualche anno fa. D’altra parte il nostro compito è dare la precedenza a ciò che è urgente e poi si vede tutto il resto che, però, nella gran parte dei casi sono patologie di pertinenza ambulatoriale. Forse anche per questo la Regione, di fronte a questo iper afflusso di codici bianchi/verdi nei Pronto soccorsi del Veneto, ha ritenuto utile introdurre il ticket per queste prestazioni sanitarie: un modo, forse, per agevolare la concentrazione dell’attività dei P.s. sulle reali urgenze/emergenze». Ma proprio il pagamento dei ticket genera in molte occasioni dei problemi. «Non tutti sono informati di come funzionano adesso le cose: ma se il paziente, arrivato in Pronto soccorso ad esempio con un codice verde, dopo gli accertamenti esce con un codice bianco deve pagare la quota fissa di 25 euro per la prestazione del P.s. e il ticket su tutti gli esami o visite eseguite», spiega il medico. Alcuni esempi: un problema alla caviglia, se non si riscontra frattura e non deve essere applicato un apparecchio gessato la persona pagherà i 25 euro e il ticket sulle lastre e sull’eventuale prestazione del medico specialista. «La difficoltà non è di noi sanitari del Pronto soccorso che vediamo tutti», riprende Faccincani. «Ma in alcuni casi, di fatto, il P.s. si trasforma in una sorta di ambulatorio della medicina di base ed è in questi casi che scattano i pagamenti delle prestazioni. Il problema, come detto, è che molte persone non sono ancora al corrente delle nuove normative regionali in tema di Sanità e dunque restano molto sorpresi per i conti che si trovano a dover pagare».
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ganizzazione della corsa ciclistica, seguita dal Presidente Stefano Bonfioli, è a buon punto. A Palio avvenuto – conclude il sindaco – si dovrà tuttavia pensare ad una sostituzione di Furia o, a seconda delle sue disponibilità, ad una diversa formula con lui alla presidenza». Silvia Accordini
Il recente ritrovamento di una bomba inesplosa nella zona agricola di Novare ha destato stupore e curiosità fra gli abitanti delle vicinanze e in particolare agli abitanti di Arbizzano e dei paesi vicini ha riportato alla mente ansie, paure e stenti del triste periodo di guerra. Fin dal novembre 1943 i tedeschi, nell'intento di proteggere dai bombardamenti anglo-americani le linee stradali e ferroviarie del Brennero, avevano installato batterie contraeree a Settimo, San Dionigi di Parona e Arbizzano. Quest'ultima disponeva di 6 cannoni e di 4 mitragliere fisse ed era dotata di adeguata strumentazione di avvistamento, ascolto e di orientamento al tiro. Era collocata nella zona nord di Arbizzano allora completamente agricola. Ogni qualvolta la strumentazione segnalava l'avvicinamento o il transito di aerei veniva azionato un sonoro allarme che a volte era dovuto a "pippo" - ricognitore che sorvolata ad alta altezza altre volte, purtroppo, era
dovuto a stormi di aerei di prossimo arrivo o addirittura che stavano bombardando Parona, dove l'obiettivo principale era il ponte ferroviario. In questo caso seguiva un intenso cannoneggiamento. . . . Fu in uno al questi eventi che la contraerea di Arblzzano danneggiò un aereo inglese il quale, verosimilmente nella speranza di poter rientrare alla base, cercò di alleggerirsi scaricando la bomba che ancora portava. Questa cadde dove, dopo quasi 67 anni, è stata ora trovata inesplosa, più precisamente nella località detta "sotto Caloeto". L'aereo colpito, invece, precipitò poco lontano, a Costagrande di Montecchio. Tornando alla bomba è da dire che pesava circa mezza tonnellata e che dopo essere stata disinnescata sul posto dagli artificieri del Genio guastatori "Folgore" di Legnago, è stato portata a Boscomantico dove, con le dovute cautele, è stata fatta brillare. Rinaldo Dal Negro
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PEDEMONTE. L’evento era nato come una semplice sagra
INIZIATIVA BENEFICA
A maggio arriva la Festa dei Vini
Aiutiamola a sorridere
Tutto iniziò parecchi anni fa, quando la gente di Pedemonte s’inventò una sagra per mettere in mostra la produzione vinicola locale: i contadini fornirono la materia prima, i falegnami misero in piedi i chioschi di mescita, altri intrattenevano relazioni con personaggi illustri del settore, qualcuno organizzava il concorso del Recioto e così via, con la collaborazione di tutti si iniziò l’avventura. A quell’epoca il Vinitaly di Angelo Betti era ancora di là da venire e anche in seguito sarebbero state poche le cantine che avrebbero potuto permettersi una occasione di visibilità cosi impegnativa .Ecco allora la Festa dei Vini Classici della Valpolicella e Recioto a Pedemonte ad assolvere il compito di promuovere tanti piccoli produttori di vini della Valpolicella. Vivere la festa diventava un’occasione per assaggiare i vini che in giro non si trovavano e che fanno parte della storia, della tradizione e della cultura di questa zona. Negli anni questo appuntamento si è evoluto, affiancando ai momenti caratteristici della festa di piazza iniziative più in linea con gli interessi attuali della gente: la Magnalonga, il Palio delle Botti, il concorso del Recioto Classico, Vino in Arte…Un’avventura, quella della Festa dei Vini classici della Valpolicella e Recioto, che si ripeterà il 1° maggio anche in questo 2012 con la sua 53° edizione. Ad aprire le danze sarà la 15° Magnalonga che aprirà le sue iscrizioni il 26 marzo e che condurrà gli amanti dell’attività all’aria aperta e i buongustai della cucina tipica attraverso sapori, tradizioni e fascino dei luoghi, con l’utilizzo di soli materiali biodegradabili. Nel programma della festa, oltre alle serate danzanti con la presenza di alcune scuole di ballo con i loro allievi e ad un concorso didattico dedicato alle scuole primarie del comune di San Pietro in Cariano i cui lavori verranno esposti presso la sala delle scuole di Pedemonte assieme ad una mostra di racconti Salgariani, non mancherà il Palio delle Botti, una delle ultime manifestazioni create dall'Associazione Città del Vino. Alla manifestazione, di carattere nazionale, sono invitati a partecipare tutti i Comuni soci che hanno voglia di confrontarsi e sfidarsi, facendo rotolare e spingendo botti da 500 litri per le vie dei centri storici delle Città del Vino di tutta Italia. Il Palio delle Botti è una manifestazione che cresce di anno in anno con soddisfazione dell’Associazione e dei Comuni partecipanti. Ogni Città del vino sarà ospite del Comitato organizzatore, presentandosi con il proprio simbolo e la possibilità di allestire all’interno del villaggio del gusto uno stand con i propri prodotti locali. «L’edizione 2012 – afferma il Presidente del Comitato organizzatore, Livio Schiavone - sarà arricchita dal concorso del Recioto Classico vendemmia 2011 e da una rassegna in piazza di produttori vitivinicoli per promuovere ed approfondire le potenzialità della Valpolicella. Due commissioni - una composta da enologi/enotecnici del settore vitivinicolo e una composta da persone comuni e alcuni studenti del corso di laurea di Scienze Viticole ed Enologiche di San Floriano – degusteranno i vini e assegneranno due premi. Chi volesse far parte della commissione popolare può inviare richiesta a livioschiavone@libero.it entro il 30 marzo».
“Per favore, aiutami a scendere dal passeggino, a piangere per un capriccio, a chiamare mamma”: questo è l’appello che sembra gridare con i suoi occhioni spalancati Annalisa, una bimba di tre anni di San Giovanni Lupatoto affetta da lissincefalia. Una malattia, questa, che non le permette di parlare e camminare e per la quale in Italia non esistono medicine che riescano a farla stare meglio…Una cura però la mamma e il papà di Annalisa l’hanno trovata, attraverso un medico russo che lavora in Israele, ma da soli non ce la fanno a sostenere le spese – ogni seduta costa circa 20.000 euro -. Un aiuto, quello di cui ha bisogno Annalisa, che sta arrivando anche dalla Valpolicella, dove il gruppo di amici VLN – Vivi La Natura – ha dato vita al Progetto Annalisa - sulla scia del Progetto Lorenzo, avviato un paio di anni fa per aiutare un bimbo malato di Pezza -. E’ stata realizzata, a costo 0, grazie al lavoro di alcuni volontari e a generose aziende che hanno messo a disposizione materiale e quant’altro, una bottiglia di Passito Rosso (Recioto), per raccogliere fondi per la piccola Annalisa. “Tabula rasa”, questo il nome del vino che si legge a caratteri variopinti sull’etichetta creata per l’occasione, si può già acquistare in alcuni negozi del territorio della Valpolicella al prezzo simbolico di 10 euro. L'intero ricavato andrà a sostenere le cure di Annalisa. «Sono state create 600 bottiglie di Recioto– affermano con
entusiasmo i componenti di VLN. Ma non è finita qui: il 13 aprile all’interno della Cantina sociale di Negrar, è in programma una serata a scopo benefico alla quale in collaborazione con U.C. Pedemonte 2005 - unione ciclistica ndr -, di cui facciamo parte - stiamo invitando i rappresentanti di alcune società ciclistiche del territorio. All’evento, a numero chiuso, parteciperanno anche ex professionisti del mondo del ciclismo. Una visita guidata della Cantina sarà seguita da una cena, completamente gratuita, seguita da un intervento del dottor Michele Conati che illustrerà la malattia da cui è affetta Annalisa. Verrà quindi presentato il progetto Annalisa, auspicando l’aiuto dei presenti nell’acquisto
La piccola Annalisa
delle bottiglie “Tabula rasa”…per essere non solo campioni nello sport, ma anche nella vita». Per chi volesse, senza acquistare la bottiglia, aiutare ugualmente Annalisa può utilizzare il seguente C.C.: Comitato Per Annalisa Banca di Rimini-filiale Centro. Causale: per Annalisa IBAN IT 77 E 08970 24206 000090003171. S.A.
La Lissincefalia è una malformazione del cervello, la cui superficie è regolare piuttosto che circonvoluta. Tutti i bambini affetti da lissencefalia hanno un ritardo mentale severo e un controllo difficile di movimento simile ai bambini con paralisi cerebrale. Altri problemi comuni includono l'alimentazione difficile, le crisi epilettiche frequenti ed episodi ripetuti di polmonite.
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PEDEMONTANA VERONESE
PEDEMONTE. Un lettore preoccupato dal degrado della zona scrive alla redazione
Progetto al via
L’ex Merci fa discutere Interviene Maestrelli
Viaggia a gonfie vele il progetto turistico Pedemontana Veronese che, con capofila il comune di San Pietro in Cariano, coinvolge 21 Comuni compresi nell’area tra il lago di Garda e Monteforte, dall’Adige ai Lessini. «Ognuno di questi 21 Comuni – spiegava qualche mese fa il primo cittadino carianese, Gabriele Maestrelli – si sta impegnando nel redigere una cartella illustrativa di ogni più piccolo aspetto che riguarda il proprio territorio. Una sorta di dossier che costituirà un quadro generale, base da cui partire per elaborare una serie di dati da portare al cospetto della Regione Veneto, titolare del progetto “Verso la Pedemontana Veneta” per il quale investirà fondi propri. In seguito, accanto all’Alta Marca e alla Pedemontana Vicentina, prenderà vita un progetto il cui obiettivo primario sarà lo sviluppo turistico – culturale delle province di Verona, Vicenza e Treviso. Il progetto verterà sul potenziamento del turismo in tutta l’area, allo scopo di valorizzare il territorio e trovare in quest’iniziativa la possibilità di dare lavoro ai nostri giovani». Il progetto ora è partito: «è iniziato molto bene – conferma il sindaco a seguito di un incontro tenutosi a Schio qualche settimana fa - e speriamo proceda così. La Regione, da parte sua, sta stanziando i fondi promessi, che verranno ridistribuiti sul territorio». Un progetto, questo, al quale da alcuni giorni si sta affiancando un ulteriore novità: la regione Veneto sta effettuando un osservatorio in Valpolicella che ha come fine la tutela paesaggistica del territorio. Attraverso questo osservatorio, di cui San Peltro è capofila, la Regione onorerà l’impegno preso all’interno del bilancio stanziando fondi per la ristrutturazione di siti storici. S.A.
Attraverso una lettera indirizzata alla redazione un lettore risolleva la questione “ex Merci”. A rispondere è il sindaco di San Pietro in Cariano, Gabriele Maestrelli. Gentile Direttore, abito a pochi metri dalla grande struttura che fino ad alcuni anni fa ospitava l’azienda Merci, in via don Angelo Fasoli a Pedemonte. Un edificio, questo, abbandonato all’incuria più totale, rifugio in questi anni di scapestrati che di tanto in tanto si sono divertiti a rompere vetri e appiccare incendi. Recentemente si è anche verificata la rottura di alcune tubature che ha provoca-
IL RITROVO. I trentottini rinnovano l’amicizia Classe’38 a rapporto! Domenica 11 marzo i settantaquattrenni del comune di San Pietro in Cariano si incontreranno – per la sedicesima volta consecutiva – per festeggiare insieme la loro amicizia. I “diversamente giovani” – così amano definirsi gli allegri trentottini carianesi – si ritroveranno alle 10.15 nella chiesa parrocchiale di Castelrotto, dove parteciperanno alla S.Messa celebrata dal parroco don Giuseppe e da don Umberto, padre Salesiano, entrambi del 1938. «A seguire – affermano gli organizzatori - non mancherà il consueto momento conviviale presso il ristorante Valpolicella di Torbe – alle 12.30 -, dove ci racconteremo ricordi passati e progetti per l’avvenire. Durante il pranzo verrà illustrato il viaggio che, com’è ormai tradizione, proporremo anche nel 2012: quest’anno le mete previste sono Lazio e Puglia che raggiungeremo dal 16 al 19 aprile». …Ma non è finita qui: ai doverosi festeggiamenti il gruppo anche in occasione della 16° festa della classe organizzerà la tradizionale lotteria, il cui ricavato veniva solitamente utilizzato per aiutare i più bisognosi. «Quest’anno invece si farà “cassa”, affinché la quota di partecipazione per la giornata della festa rimanga invariata – concludono gli organizzatori -. Tutto ciò a beneficio di noi trentottini che con l’attuale crisi rischiamo di diventare i nuovi poveri. Ai partecipanti alla festa verrà dato in omaggio un libretto con la fotografia ricordo dal titolo “Noi del 1938…come eravamo”, una lettura divertente e ironica dei vecchi tempi». Per informazioni: 045.7702074, 045.7725276. S.A.
UN NUOVO SERVIZIO PER LE FAMIGLIE CON STUDENTI Apre in questi giorni, a San Pietro in Cariano, al numero 16 di Via Ingelheim (a due passi dall’Istituto Calabrese –Levi) il Centro Ripetizioni 100. Ovviamente, l’idea alla base è che non tutte le famiglie con studenti (nel nostro caso, di scuole medie inferiori e superiori) possano attivamente seguire lo studio dei propri ragazzi. Ma se l’idea è vecchia, la realizzazione è innovativa: in un mercato, quello del sostegno allo studio da sempre affidato al “fatto in casa”, caratterizzato da metodologie approssimative ed evasione fiscale, il Centro 100 si caratterizza per l’ampia offerta formativa che si avvale di tutor che seguono gruppi di studio di 3-4 ragazzi nella regolare attività di studio, con orari flessibili e prezzi ragionevoli, grazie anche ad un’ampia possibilità di personalizzazione nei tempi e nei modi (ad esempio relativamente alla preparazione per gli esami di maturità). I tutor sono, principalmente, studenti universitari accuratamente selezionati, in grado di dare, oltre al semplice aiuto sui compiti anche orientamento allo studio, dando così ai ragazzi più serenità ed alle famiglie più libertà e tranquillità.
redazionale
Contattaci per maggiori informazioni: 045 4852827 - 3456946050 CentroRipetizioni100@gmail.com Viale Ingelheim 16, San Pietro In Cariano
to l’allagamento della strada, problema poi fortunatamente risolto. Da qualche mese, da una delle finestre di casa mia è possibile scorgere sulla copertura in eternit del capannone evidenti danni e materiale sconnesso. Si sa che da quagli eternit, tanto demonizzati, esce amianto che si volatilizza nell’aria…E noi qui ci abitiamo. Chiedo all’amministrazione comunale: la ditta proprietaria dell’immobile non è costretta a far fronte ad una manutenzione di questo genere viste le possibili gravi ripercussioni sul territorio e sulla salute di chi ci vive? Lettera firmata «Desidero in primo luogo rassicurare il lettore in merito agli eternit sconnessi di cui si parla nella lettera – affermai l sindaco di San Peltro in Cariano, Gabriele Maestrelli -: abbiamo già allertato la responsabile dell’ufficio ambiente per verificare gli appositi sopralluoghi e controlli. Per quanto concerne invece il degrado della zona in questione posso dire che l’area è soggetta ad un accordo di programma siglato dall’amministrazione che ci ha preceduto. Il Piruea relativo prevedeva una cubatura da costruire, che la nostra amministrazione ha ridotto a 20.000 metri cubi. Un piano, questo, che a breve la società titolare della struttura concretizzerà attraverso la realizzazione di alcune villette, riqualificando quindi l’intera area. Il beneficio economico che il Comune trarrà da questo progetto sarà speso in parte per le frazioni di Corrubbio e San Floriano. La bretella prevista per by passare il paese di Pedemonte non è stata dimenticata – conclude Maestrelli -, ma verrà realizzata successivamente non appena saranno reperiti i fondi».
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MARANO. L’Amministrazione ha deciso di entrare a far parte del Consorzio
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Adesso la raccolta rifiuti Donare... a scuola si firma Bacino Verona 2 L’amministrazione comunale di Marano di Valpolicella, rivalutando la questione “raccolta rifiuti”, ha deciso entrare a far parte del consorzio del Bacino Verona 2 del quadrilatero. «Si tratta di un consorzio che assume la qualifica di Autorità d’Ambito Provvisoria e opera attualmente su gran parte dei comuni veronesi dal 1997 - spiega l’assessore all’ecologia Giuseppe Zardini -. I servizi che il consorzio offre sono molti; tra i motivi principali che hanno
indotto l’amministrazione comunale ad aderire c’è la possibilità di affrontare gare verso le aziende fornitrici del servizio di raccolta in maniera associata - viene messo a disposizione del Comune un gruppo di operatori specializzati. Inoltre, gestendo la vendita dei materiali riutilizzabili e riciclabili, derivanti dalla raccolta differenziata, su quantità decisamente superiori, si ottengono prezzi di vendita più alti con introiti maggiori nelle casse Comunali,
introiti che vengono utilizzati per calmierare il prezzo della tassa rifiuti che grava sulle famiglie». Tutto ciò permetterà all’amministrazione di erogare un servizio di qualità superiore ai cittadini per gli anni a venire, senza dover apportare aumenti alla tassa rifiuti, dovuti alle variazioni del prezzo di gasolio e altre variabili che influiscono sul prezzo del servizio complessivo. Le decisioni operative e la gestione economica rimangono in capo al comune di Marano. «Un servizio più strutturato ad un prezzo vantaggioso, per far meglio fruttare l’impegno dei cittadini di Marano assunto nel differenziare i rifiuti in maniera corretta – aggiunge Zardini -. Colgo l’occasione per ricordare l’importanza di differenziare i rifiuti presso le proprie abitazioni, buona pratica che consente al Comune di “guadagnare” economicamente dalla vendita dei materiali introdotti nei cassonetti dei rifiuti differenziati ma soprattutto di non spendere per lo smaltimento del rifiuto secco, che rappre-
senta solo un costo. Più importante del vantaggio economico è il vantaggio ecologico derivante da questa buona pratica: numerosi sono i materiali prodotti dai rifiuti differenziati raccolti, anche impiegati sul nostro territorio come giochi dei parchi giochi, paratie delle isole ecologiche, la stessa carta dell’opuscolo che riceverete nelle vostre abitazioni è fatta di materiale riciclato».
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IL 17-18 MARZO... Giunto alla sua 3° edizione si svolgerà anche quest’anno a Valgatara, presso la sala civica in Piazza della Comunità, un mercatino di graziosi manufatti in cucito, decoupage e altro ancora. Il ricavato del mercatino verrà, come negli anni scorsi, interamente devoluto alla FFC (Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica) che ha sede presso l’Ospedale maggiore di Borgo Trento, per finanziare un progetto di ricerca. Il mercatino è organizzato dai volontari della delegazione FFC della Valpolicella che da qualche hanno operano sul nostro territorio, con varie iniziative, perché si possa realizzare l’ambito progetto: “Guarire la fibrosi cistica” la malattia genetica grave più diffusa. Tutte le informazioni sulla fondazione e sul gruppo Delegazione della Valpolicella con l’adozione del progetto n°13 /2011 si possono vedere sul sito www.fibrosicisticaricerca.it. Invitiamo tutti a venirci a trovare, quest’anno oltre alla tradizionale esposizione dei nostri manufatti ci sarà anche una parte dedicata all’esposizione di oggetti che in questi anni ci sono stati donati per il nostro progetto. Domenica sarà una giornata speciale sarà allestita una pesca e per i più piccoli saranno presenti un gruppo di clown con giochi e attrazioni. Laura Cottini Responsabile gruppo Delegazione della Valpolicella
Giuseppe Zardini
Nel mese di febbraio i gruppi AIDO e FIDAS di Marano hanno svolto il consueto incontro di carattere didattico sanitario nelle classi di V elementare di Valgatara e Marano. Maurizia e Gabriele sono intervenuti per parlare di donazione del sangue, prevenzione, salute, solidarietà e amicizia. A ciascuna classe è stata donata una primula come segno della pianta della solidarietà che ciascuno ha nel proprio cuore. E' stato poi regalato il dvd di una canzone intitolata "Vivo con te" che parla di donazione e che si ispira ad una storia vera, la storia di Camilla e Alessio. Si tratta di un'iniziativa realizzata dal Gruppo Aido di Segrate. La canzone è stata composta dal musicista Andrea Mercurio ed è suonata da una superband formata da Andrea Braido (chitarrista di Vasco Rossi, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Zucchero e molti altri), Walter Savelli (pianista storico di Claudio Baglioni), Faso (storico bassista di Elio e le storie tese) e Flaviano Cuffari alla batteria (Claudio Baglioni, Renato Zero). Questi musicisti, assieme alla voce della giovanissima Manu, hanno voluto raccontare una storia umana e toccante per sensibilizzare le persone sull'importanza della donazione, per dare una speranza a quelle novemila persone che oggi sono in attesa di un trapianto e per lenire, per quanto possibile, il dolore di chi ha perso qualcuno, ma ha avuto la forza e il coraggio di trasformare la fine di una vita in un nuovo inizio. E' possibile ascoltare “Vivo con te” e ammirarne il video su Youtube al seguente link: http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=_Ag5qc1AMDs. I nostri gruppi si stanno impegnando nella promozione di questa canzone, convinti che il suo messaggio di solidarietà meriti di essere diffuso e conosciuto ampiamente, soprattutto fra i giovani. I Gruppi AIDO e FIDAS di Marano di Valpolicella
«Su cosa sta investendo Marano?»
Gentile Direttore, sento il dovere di reagire a questo assistere con indifferenza alla caduta di un luogo che per Marano ha sempre rappresentato molto. Mi riferisco alla vecchia chiesa di Santa Maria Valverde, che da molto tempo soffre di problemi statici e che in questo periodo, di attività sismica, vengono maggiormente accentuati. Ricordo che i vigili del fuoco con il sopralluogo del 27 gennaio 2012 hanno vietato l'accesso dello spazio dietro l'altare per il distaccamento della parete nella quale risiedeva la storica statua in legno raffigurante la Vergine Maria risalente al 1516. Da tempo il gruppo di minoranza comunale sta spingendo l'amministrazione affinchè venga pianificato un capillare piano di restauro (documentazone completa sul sito
www.nuovamarano.it/site /index.php/interrogazioni/99-026-grave-pericolo-pubblico-santuariosanta-maria). Il progetto è già disponibile, la spesa è stata sostenuta dalla parrocchia che attualmente non dispone dei fondi necessari per poterlo realizzare, in quanto già impegnata nel restauro della chiesa parrocchiale di Marano. L'ostacolo pare essere anche la verifica della proprietà dello stabile sul quale non si è ancora riusciti a far chiarezza. A tal proposito stiamo attendendo riscontri anche dall'Archivio di Stato di Verona, al quale ho inviato richieste su documenti molto antichi, che, in linea con altre fonti storiche proverebbero la proprietà al Comune. Quello che a me dispiace è vedere come la mia amministrazione sia così burocrata solo ora…
Il turismo è una risorsa per la Valpolicella, bisogna investire, ampliare l'offerta per chi viene a visitare Marano e i suoi splendi dintorni. Ne abbiamo oltre che la possibilità anche gli strumenti per farlo, pensiamo all'importanza dei vasti sentieri immersi nella natura, le caratteristiche malghe della Lessinia, le bellissime chiese, i magnifici capitelli e il ricercatissimo Santuario di S.Maria. E' compito dell'amministrazione valorizzare e promuovere il territorio, legare il turismo alle imprese locali mettendo a disposizione gli strumenti necessari. Perchè tenere chiusa una tra le più belle malghe della Lessinia quando può essere proposta con i locali prodotti agricoli e enogastronomici? E' evidente che manca una guida che unisca il tutto. Abbiamo già le prove di
quanto sia interessata l'economia alla nostra vallata, si pensi allo straordinario successo che ha avuto anche quest'anno il caratteristico mercatino di Natale a Pezza, la festa del Pane a Purano, il presepe vivente di S.Rocco, la richiestissima “quattro passi…di gusto” e quante altre sono le manifestazioni letteralmente prese d'assalto dai visitatori. Abbiamo così la conferma che dobbiamo continuare a lavorare in questo settore, bisogna preferire il restauro del Santuario di S. Maria Valverde ad una rotonda o ad un semplice muro. Sicuramente chi investe su Marano vedrà i suoi frutti. Ma Marano su cosa sta investendo? Jonathan Formolo Gruppo consigliare del comune di Marano di Valpolicella "Zardini sindaco per Marano di Valpolicella"
CRONACHE
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FUMANE. Interviene il sindaco Domenico Bianchi dopo l’approvazione del documento
Il bilancio di previsione 2012 tra crisi, difficoltà e speranze In data 21 dicembre 2011 il consiglio comunale di Fumane, con i soli voti della maggioranza, ha approvato il bilancio di previsione 2012. Un documento, questo, «che dovrà essere nel corso dell’esercizio rivisto e aggiornato alla luce dei provvedimenti che nel corso di questi mesi sono stati emanati e non del tutto ancora chiariti con i relativi provvedimenti attuativi – dichiara il sindaco di Fumane, Domenico Bianchi -. I Comuni hanno la possibilità di poter adeguare l’aliquota Irpef, mentre è stata introdotta l’Imu. Sono inoltre previsti minori trasferimenti statali e l’ente locale vuole garantire le risorse necessarie per poter svolgere in maniera adegua-
ta le sue funzioni. La crisi coinvolge tutti – continua il sindaco -, in particolare le famiglie con redditi bassi e in difficoltà per il lavoro. Di tutto questo si è tenuto conto della determinazione delle tariffe ad ogni livello. Il bilancio si propone di garantire la continuità dei servizi sociali, in modo particolare quelli relativi alla scuola e ai trasporti scolastici. Non si trascurerà nulla, ma le priorità nei momenti difficili vanno poste alle situazioni ritenute più importanti. Si sono messe in atto iniziative di contenimento della spesa con una oculata gestione di tutte le strutture pubbliche, scuole, municipio, fabbricati pubblici diversi, e si continuerà in
Il municipio
maniera decisa a perseguire l’accertamento di eventuale evasione fiscale per quanto l’ICI per i fabbricati ancora non censiti e per le eventuali seconde case, iniziativa
che già negli anni scorsi ha prodotto risultati apprezzabili con introiti interessanti. Occorre anche considerare – aggiunge il primo cittadino che nel corso del 2012 vi
sarà l’obbligo per i comuni inferiori ai 5mila abitanti, come appunto il comune di Fumane, di svolgere insieme alcune funzioni. La Giunta regionale ha appena adottato una delibera in questa direzione, che dovrà, per essere operativa, avere l’approvazione da parte del Consiglio Regionale». Per quanto concerne le opere pubbliche da realizzare nel corso del 2012 a Fumane, dimensionate alla possibilità di incassi derivanti da alcune alienazioni, il Comune procederà con il quarto stralcio della strada Molina-Breonio, una strada variante bypass a Mazzurega per eliminare il transito veicolare davanti alla chiesa, e altre opere minori di importo inferiore ai 100mila
euro ormai prossime all’appalto dei lavori. «Per gli anni prossimi – conclude il sindaco -, in considerazione del fatto che non è possibile contrarre alcun mutuo e che la profonda crisi economica non esaurirà i suoi effetti negativi, si farà, con fatica, ordinaria amministrazione. Non si possono illudere i cittadini, occorre dire le cose come stanno, senza drammatizzare, ma nel contempo far conoscere la realtà in cui si vive e ci si dibatte a tutti i livelli». Silvia Accordini
tra i misteri, 2 galli in Egitto, E allora barrichiamo tutto, anche i trolls, fino ad arrivare al 2008, con Ciak si gira…western, con la vittoria del Bogon d’Oro. La storia è poi continuata con l’Affondazione Arena e Quindi_ci
piace – in occasione del 15° anniversario del gruppo – e Savana race dello scorso anno…Ed ora il 2012, con il grande successo riscosso dalle api ballerine, in attesa di un altro entusiasmante carro. S.A.
Domenico Bianchi
CARNEVALE
Un Bogon d’oro... alle api Un Bogon d’Oro 2012 targato Fumane: è quello che si è aggiudicato il Gruppo Giovani “Insieme per il carnevale” di Fumane in occasione della sfilata dei carri di venerdì 17
febbraio lungo le vie del centro di Verona. E’ stato così che il luccicante e movimentato carro “Con il miele e con la cera l’alveare diventa una balera” è diventa-
to la star del carnevale, aggiudicandosi, per la seconda volta in 17 anni di attività del gruppo fumanese, il prestigioso premio della giuria popolare indetto da TeleArena. E allora via, tutti in pista a divertisi con la musica degli anni ‘70, sfoderando pantaloni a zampa e capelli cotonati, con un mega vasetto di miele come cubo, una pista da ballo fatta con le celle dell’alveare e un sacco di api che ballano sulle note della discomusic…ma, come in tutte le discoteche che si rispettino, non poteva mancare una gigantesca e abbagliante sfera specchiata che sovrasta il carro e, sorpresa, si apre nella meraviglia di tutti trasformandosi in un coloratissimo fiore e mostrando l’ape regina della festa. Tutt’intorno
una coloratissima scenografia di fiori, dischi e juke-box e ad accompagnare il carro, un gruppo di circa 70 figuranti, vestiti in abiti stile “api anni ‘70”. L’intero carro, ideato, progettato e realizzato mediante l’uso della cartapesta, è stato frutto dell’impegno costante dei giovani fumanesi, membri di “Insieme per il carnevale”, nato quasi per gioco nel 1996 dal gruppo animatori parrocchiale…Da allora di strada i ragazzi ne hanno percorsa, raggiungendo oggi il numero di ben 100 figuranti, forti di diversi carri realizzati: dal Castello di Camelot ai Fumaneros, dalla Zucca delle streghe a Carovan town e i Flinstones, dai Pirati a Peter Pan e I Folletti, e ancora Alice nel paese di Fumane, In viaggio
GIORNATA ECOLOGICA. Benvenuta Primavera a S. Pietro e Fumane Si terrà nella giornata di domenica 18 marzo, in linea con le decisioni del Tavolo Tecnico Zonale Provinciale, l’iniziativa “Benvenuta Primavera”, promossa dal servizio educativo e dall’ufficio ecologia ed ambiente dei comuni di Fumane e San Pietro in Cariano in collaborazione con gli Istituti Comprensivi e le varie associazioni di volontariato e non, presenti sul territorio. Sarà una giornata ricca di eventi e iniziative volti a sensibilizzare i cittadini sulle tematiche legate all’ambiente. I bambini potranno giocare, saltare, muoversi liberamente lungo un tratto di strada libero dalle quattro ruote. Verrà infatti chiusa al traffico la SP 33 “del Pastel” – tratto provinciale che dalla rotonda di San Pietro in Cariano va verso il comune di Fumane. La quinta giornata dell’ambiente prevede il ritrovo alle 8.30 al centro della SP33 per tutti i cittadini volontari e gruppi che hanno voglia di partecipare all’operazione “territorio pulito”. Verranno consegnati guanti protettivi e attrezzatura necessaria per una migliore riuscita dell’iniziativa ed entrambi i comuni metteranno a disposizione i loro mezzi di trasporto per il ritiro dei rifiuti che verranno raccolti. «Verso le 11.30 – affermano gli amministratori dei comuni di San Pietro in Cariano e Fumane - è previsto, per il rientro dei volontari, l’allestimento di un punto di ristoro. Dalle 12.00 alle 14.30 prenderanno vita iniziative volte alle famiglie con la presenza di laboratori che favoriscono la manualità e la creatività dei bambini, con giochi ecologici e di animazione. Ci sarà anche la possibilità di giocare a scacchi con partite amichevoli e in simultanea con gli istruttori dell’Associazione Dilettantistica Scacchi Valpolicella. Si continuerà poi con l’arrivo verso le 14.30 dei ludobus carichi di giochi molto divertenti per bambini e ragazzi di tutte le età anche per i più piccoli, per mamme e papà che hanno voglia di divertirsi. La manifestazione si concluderà verso le 18.30 dando il benvenuto alla primavera con una tazza di cioccolata». Per informazioni è possibile telefonare agli uffici ecologia dei rispettivi Comuni.
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DOMEGLIARA. Ottanta gruppi e carri allegorici alla 65a sfilata
La carica dei duemila ha colorato il Carnealon Servizi di
Massimo Ugolini Un altro Carnealon da record! Anche quest’anno il Carnealon de Domeiara ha incantato. Magie della 65° sfilata animata da 80 tra gruppi e carri allegorici. Oltre 2000 figuranti, nel Carnevale organizzato dal Comitato Benefico presieduto da Renato Falghera detto Il Forestiero, hanno illuminato Domegliara, trasformata nel Ducato della Valbusa, in una fosca domenica. La sfilata è stata aperta dal duca e dalla duchessa della Valbusa, Sergio Quintarelli e la dolce Simonetta Castioni, il Marchese del Montindon Marco Arcali con il fido Cedrone Senza Fegato. Con loro il Papà
del Gnoco, teste coronate da ogni dove, majorettes, corpi bandistici e ben 18 carri allegorici applauditi dal folto pubblico di valbusani e forestieri. Tra questi si sono distinti i Butei de Domeiara, autori del carro “Roma Im-presa per il cu…” con il testone del presidente del Consiglio Mario Monti a svettare nel cielo. Al suo predecessore Berlusconi, invece, c’ha pensato il gruppo Il Sasso di Rosegaferro col carro “Bye bye Bunga Bunga ma la crisi è ancora lunga”. Una garanzia di bellezza e dolcezza il carro del gruppo Insieme per il Carnevale di Fumane “Con il miele e con la cera l’alveare diventa una balera”, premiato col Bogon d’Oro 2012 di Tele
Arena al Carnevale di Verona, e ben 87 simpatiche api al seguito. Uno sguardo all’insù l’ha offerto il “Monte Olimpo”, carro dei Butei della Valpolicella. I bimbi della scuola materna San Gaetano di Ponton di Ponton si sono trasformati in simpatici preistorici sul carro “L’età della pietra”; gli alunni della scuola primaria di Domegliara hanno rappresentato “Ecco Carnevale” mentre da Cerna sono scesi i mitici Bruti e dalla Valdadige gli scatenati “Sbirri e Carcerati” dei Butei della Val. Non sono mancati i maccheroni al sugo cucinati dai cuochi del comitato in collaborazione con gli Amici del Carnealon di Rivoli e Pescantina guidati da Luigi Zanetti, sotto il vigile occhio di Polizia Locale, carabinieri di Sant’Ambrogio e quelli in congedo, Giacche Verdi Monti Lessini, Croce Rossa. Emozione finale, come di consueto, affidata allo speaker regale, il Gran Commendatore Gianluigi Fasoli, con l’arrivederci al Carnevale 2013, il 66° Carnealon de Domeiara. Magie di un Carnealon iniziato con l’anteprima e la presentazione dei candidati a Duca e Duchessa della Valbusa nel centro parrocchiale di Domegliara che ha ospitato la mostra di foto storiche a cura di Sonia Azzolini, Marco Beghini e Sergio Quintarelli; proseguito con le tiratissime elezioni, la Notte delle Stelle e la Mascherade per i più piccoli. Infine la 65° sfilata del Carnelon de Domeiara nella Valbusa vestita a festa.
22 Vecchie signore in mostra
Un programma ricco di appuntamenti anima il 2012 del club Auto Moto d’Epoca di Domegliara presieduto da Flavio Gaburro che conta 400 soci. Archiviato il periodo carnevalesco contraddistinto dal raduno di piazza Unità d’Italia, il club sta organizzando la seconda manifestazione automoto d’epoca “Amatore” in collaborazione col gruppo moto Good Fellows in programma domenica 18 marzo nell’ex quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Il periodo primaverile sarà aperto, domenica 15 aprile, dall’ottavo raduno “Valpolicella-Lago di Garda” con visita delle zone più caratteristiche lungo il lago. Domenica 27 maggio si svolgerà il raduno di Domegliara giunto alla 17° edizione. Domenica 17 giugno ecco il Tour della Valpolicella mentre il 22 luglio è programmata la gita sociale nelle valli trentine ed il 9 settembre il 7° raduno delle Città di Mantova con visita al museo “Tazio Nuvolari”. Il direttivo del club Auto Moto d’Epoca di Domegliara è presieduto da Flavio Gaburro; vicepresidente e responsabile manifestazioni Gianni Bertasi; segretario e tesoriere Roberto Peretti; responsabile auto Tiziano Galvani; responsabile moto Guido Rizzolo; consiglieri Gabriele Pasetto, Marco Tittoni, Luigi Venturini, Bernard De Wolf. Per informazioni: www.clubdomegliara.com. Il club ha sede in via Ospedaletto 105/b ad Ospedaletto di Pescantina. Per informazioni: www.clubdomegliara.com.
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L’EVENTO. Domenica 11 marzo andrà in scena la giornata ecologica
23 DOLCÈ
Sant’Ambrogio si impegna Il gas a Peri per tenere pulito il paese e Ossenigo Si svolgerà domenica 11 marzo, nell’ambito delle giornate provinciali a tutela dell’ambiente, l’annuale giornata ecologica del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. L’iniziativa è organizzata, come di consueto, dalla Riserva Alpina di Caccia di Sant’Ambrogio di Valpolicella col patrocinio dell’amministrazione comunale e il supporto di diverse associazioni che operano sul territorio comunale. Diversi i punti d’azione che coinvolgeranno varie aree di Sant’Ambrogio, Domegliara, San Giorgio, Monte e Ponton. «La giornata ecologica annuale - spiega il vicesindaco di Sant’Ambrogio, Roberto Zorzi costituisce un importante momento d’incontro e lavoro comune delle associazioni a tutela del territorio. Una tutela che durante l’anno viene svolta pressoché ogni settimana in particolare modo dal gruppo Giacche Verdi Monti Lessini. Questo gruppo monitora le aree di sosta lungo la strada provinciale tra San-
t’Ambrogio e Monte oltre ad operare nell’area della chiesa di San Zeno in Poja e l’adiacente zona della Grola. Recentemente le Giacche verdi hanno ritrovato 50 pneumatici abbandonati lungo il ciglio della strada che da Monte conduce a Cavalo nel comune di Fumane. Nello stesso
periodo i volontari sempre delle Giacche Verdi hanno rinvenuto eternit, rifiuto speciale, avvolto in sacchi neri nella strada provinciale per Monte. Come amministrazione abbiamo dovuto affidare ad una ditta specializzata lo smaltimento di questi rifiuti con costi a carico della collettività.
D’altra parte, attraverso l’ausilio degli agenti di Polizia Locale, continuiamo nell’opera di individuazione di eventuali responsabili che saranno perseguiti secondo quanto previsto dalla legge. Si ricorda che per abbandono di rifiuti, le sanzioni sono giustamente pesanti».
Si prospetta promettente per il comune di Dolcè il lavoro a cui fin dalle sue prime battute ha dato vita la nuova amministrazione di Rete Morenica s.r.l.. La società, che si occupa della gestione delle reti del gas nei territori di Caprino, Dolcè, Mozzecane, Sommacampagna, Povegliano Veronese e Villafranca di Verona, ha registrato un cambio al vertice con l’approvazione dei sindaci dei Comuni soci, il rinnovo del Consiglio di amministrazione e l’elezione alla presidenza di Claudio Dal Grande. La nuova amministrazione, con lo scopo di dare immediata efficienza alla Società, si è subito messa all’opera per programmare manutenzioni, riparazioni, estensioni e realizzazione di nuove reti. E’ proprio la realizzazione di nuove reti che interessa da vicino l’Amministrazione comunale di Dolcè, il cui territorio, tranne la frazione di Volargne, è privo del servizio gas metano. Rete Morenica sta procedendo all’appalto dei lavori per allargare il servizio alle frazioni non coperte e per garantire la distribuzione di questo prezioso gas anche a Peri ed Ossenigo come da apposita convenzione che disciplina i rapporti tra Rete Morenica e Comune di Dolcè. «Siamo al via con i lavori relativi alla cabina di primo salto necessaria per collegare le frazioni con la dorsale Snam e a seguire appalteremo la realizzazione delle reti di distribuzione all’interno dei centri di Ossenigo e Peri - spiega il neo presidente di Rete Morenica, Claudio Dal Grande -. E’ stato fatto un grande sforzo da parte di tutti per consentire la realizzazione dell’opera: 500 mila euro sono stati stanziati dal Comune e 355 mila euro da parte di Rete Morenica che ha assunto inoltre l’onere della progettazione, appalto e direzione dei lavori. Nella fase antecedente all’inizio dei lavori per la costruzione della rete, desideriamo organizzare, in collaborazione con il comune di Dolcè, un incontro con tutti i cittadini residenti nelle vie interessate dai lavori per illustrare le modalità dei lavori, la tempistica indicativa e recepire eventuali loro preoccupazioni o quant’altro, in modo da creare meno disagi e reclami possibili».
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SANT’AMBROGIO. L’evento si svolgerà dal 31 marzo al 15 aprile nell’ex quartiere fieristico
Sagra di Pasqua: tradizione e spettacoli Servizi di
Massimo Ugolini Conto alla rovescia per la nuova edizione della Sagra di Pasqua di Sant’Ambrogio di Valpolicella in programma da sabato 31 marzo a domenica 15 aprile nell’ex quartiere fieristico ambrosiano col patrocinio dell’amministrazione comunale. Macchina organizzativa in gran fermento che vede in campo oltre 40 volontari del comitato “Sant'Ambrogio in Festa” presieduto da Roberto Sartori. La sagra si svolgerà nel quartiere fieristico ambrosiano in cui funzioneranno chioschi enogastronomici con piatti tipici a partire dal risotto con tastasal col cinghiale, specialità fortemente voluta dal comitato per valorizzare la manifesta-
zione dal punto di vista culinario. Oltre alla possibilità di degustare i vini delle cantine ambrosiane in una speciale enoteca. Il tutto sarà allietato dallo spettacolare “Luna Park” e da una serie di eventi a partire dall’Hip Hop Festival giunto all’undicesima edizione. Atteso anche il ballo liscio con due grandiose orchestre spettacolo. Nella serata di domenica 8 aprile si esibirà la grande orchestra “Rossella Ferrari e i Casanova” mentre lunedì 9 aprile sarà la volta dell'orchestra “Marino e i Bandana”. Martedì 10 aprile sarà aperto con la messa a San Zeno in Poja a cui seguirà la tradizionale festa campestre; in serata evento musicale. Diverse saranno anche le
manifestazioni di carattere sportivo: domenica 1 aprile è in programma la tradizionale corsa podistica “A piè fra le preare” a cura del gruppo sportivo La Fratellanza. Sabato 7 e lunedì 9 aprile si disputerà il torneo di calcio per pulcini negli impianti sportivi della Pigna in collaborazione col G.S.D. Ambrosiana Calcio presieduto da Gianluigi Pietropoli. Nella stessa giornata di lunedì 9 aprile si svolgerà un torneo di scacchi nella restaurata Villa Bassani in collaborazione col Circolo Scacchistico Valpolicella. Altre iniziative significative saranno la pesca di beneficenza allestita dalla scuola d'infanzia don Ulisse Bertoldi, la mostra fotografica a cura dell'inossidabile Riccardo Cecchini ed una
Anche gli scacchi saranno protagonisti della Sagra
mostra di pittura. La sagra si concluderà con due eventi sportivi: mercoledì 11 aprile con la classica corsa ciclistica “Trofeo Savoia Pneumatici” e nel fine settimana di sabato 14 e domenica 15
aprile si svolgeranno i memorial “Emilio Bazzoni” e “Sergio Coato” di soft dart (freccette elettroniche) nel quartiere fieristico. «Doveroso è un ringraziamento afferma Roberto Sartori,
presidente del comitato “Sant'Ambrogio in festa” ad associati, aziende e cittadini per il prezioso contributo nell'organizzazione e buona riuscita della manifestazione».
VALPOLICELLA HIP HOP & JAZZ FESTIVAL Torna più in forma che mai l’undicesima edizione del “Valpolicella hip hop & jazz festival”. Nata dalla felice intuizione di un piccolo gruppo di cultori della danza in maniera quasi casuale, negli anni la manifestazione si è ricavata uno spazio molto importante tra i concorsi nazionali e internazionali del genere Hip Hop, ospitando insegnanti, coreografi, ballerini provenienti non solo dall’Italia ma anche da altri paesi europei. I tre responsabili che portano avanti il tradizionale appuntamento di primavera, sono: Nando De Bortoli (direttore artistico), Katia Armani (responsabile organizzazione), Andrea Spezie (responsabile tecnico). Anche quest’anno il patrocinio del comune di S. Ambrogio di Valpolicella darà lustro alla manifestazione impiegando tutte le risorse a disposizione per garantire come sempre la perfetta riuscita dell’evento. Per questo e molto altro vanno ringraziati gli instancabili Damiano Baldassari e il vicesindaco Roberto Zorzi. Grazie anche al loro contributo nei due week-end arriveranno in Valpolicella più di 5000 persone. Numerosi sono stati gli aggiustamenti apportati, durante le varie edizioni, rispetto alla formula originale. La più recente di tutte, e piccolo gioiello del festival, è il “Valpo’s got talent”. Nato sulla scia dei programmi televisivi in auge in tutto il mondo, che si adoperano per cercare nuovi talenti; il “Valpo’s got talent” è un appuntamento divertente e leggero dove si possono ascoltare voci nuove, vedere performance di giocolieri, acrobati, ballerini o sorridere con monologhi di show man più o meno brillanti. A promuovere o “persuadere” a continuare gli aspiranti concorrenti, una giuria formata da coreografi, ballerini, cantanti, musicisti, giornalisti, opinion leader. In più l’apertura della serata sarà dedicata per il secondo anno consecutivo alla magia dei musical; spazio quindi ai gruppi locali e non che invaderanno il palco di Sant’Ambrogio con le inconfondibili colonne sonore dei più bei musical di Broadway. Una piccola curiosità sull’edizione numero tre, è quella che vedrà aprire lo show ai due vincitori delle passate edizioni: KarmineKavour e Sebastiano Monti. Non resta che dare appuntamento a tutti al quartiere fieristico della Valpolicella a Sant’Ambrogio di Valp. sabato 31 Marzo dalle h19.00 per divertirci insieme e consegnare alla storia il vincitore della terza edizione del “Valpo’sGot Talent”. Ingresso libero. Info: 045.7704801 Andrea Spezie The Strangers Winners
Se nel 2011 ha festeggiato il decimo anniversario con diverse novità, anche quest’anno per l’undicesima edizione il “Valpolicella Hip Hop & Jazz Festival” promette di stupire. Una novità su tutte é la durata della manifestazione, che quest'anno raddoppia: sabato 31 marzo e domenica 1 aprile, largo al “Talent Show” e al “Jazz Festival” mentre il fine settimana di Pasqua sarà dedicato all’Hip Hop Festival. La manifestazione si svolgerà, come di consueto, nel quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella durante la sagra di Pasqua. Si parte con la terza edizione del “Valpo’s Got Talent” in programma nella serata di sabato 31 marzo alle ore 19, secondo la consolidata formula. «Chiunque potrà mettere in mostra il proprio talento sul palco - spiega Damiano Baldassari, uno dei promotori della manifestazione, organizzata in collaborazione col comitato sagra di Sant’Ambrogio in festa, palestra Athleta di San Pietro in Cariano che coordina lo svolgimento e la comunicazione dell’evento ed il patrocinio dell’amministrazione comunale. Direttore artistico è Nando De Bortoli, direttore tecnico Andrea Spezie mentre Katia Armani si occupa dell’organizzazione e della segreteria -. Sempre nella serata di sabato 31 marzo - prosegue Baldassarri - avrà il meritato spazio anche la sezione dedicata ai musical». Domenica 1 aprile il festival sarà a servizio della danza “Jazz & Modern” a partire dalle ore 13. Nella settimana di Pasqua, venerdì 6 e sabato 7 aprile sarà la volta di un “Valpolicella Hip Hop” sempre più internazionale, giunto quest’anno all’undicesima edizione. «Contiamo di superare i 1200 iscritti dello scorso anno» - conclude Damiano Baldassarri -. «Ospitando gruppi da tutta Italia ed europei con numerosi ospiti di livello internazionale - spiegano gli organizzatori - le categorie di concorrenti saranno anche quest’anno cinque con la conferma della sezione professionisti». «Questo evento - sottolinea il vicesindaco Roberto Zorzi - costituisce un ulteriore biglietto da visita per Sant’Ambrogio ed il suo territorio in quanto, grazie all’Hip Hop, centinaia di giovani e le proprie famiglie da ogni parte d’Italia ed anche dall’estero scoprono la nostra realtà e la Valpolicella». Per informazioni: 045.7704801; http://www.athleta.it/www.athleta.it; info@athleta.it, Facebook: Valpolicella Hip Hop Festival.
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SPORT
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PORT
26 INVITIAMO LE ASSOCIAZIONI E LE SOCIETÀ SPORTIVE AD INVIARE I LORO ARTICOLI AL SEGUENTE INDIRIZZO:
articoli@laltrogiornalevr.it
CALCIO. Aveva lasciato la Federazione nel 2006 per problemi di salute
ATLETICA VALPOLICELLA
Dal Bosco è tornato in Figc È lui il nuovo vicedelegato
Sognando Riccione 2012
La Federcalcio veronese dà il bentornato a Flavio Dal Bosco che, dallo scorso novembre, è il nuovo vicedelegato. «Per problemi di salute avevo lasciato nel 2006 – racconta Dal Bosco – senza però mai perdere i contatti». Il dirigente della Figc, 59 anni, risiede in Valpolicella dal 1980, ed è un appassionato di musica. Non solo: per 15 stagioni ha fatto parte anche dell’Aia (Associazione italiana arbitri) scaligera. Dal Bosco, dopo alcuni anni di assenza, è rientrato in Federcalcio. Cosa l’ha spinta? «Intanto il grande amore che ho per questo sport. Poi su sollecitazione del Delegato Carlo Franchi: entrambi condividiamo gli stessi obiettivi. Ringrazio lui e il vicepresidente vicario del Comitato regionale Christian Comenci-
ni per la fiducia che mi hanno dato. Sono orgoglioso di aver ricevuto la nomina di vicedelegato provinciale e, nello stesso tempo, consapevole dell’enorme responsabilità che mi sono preso». Il suo tempo libero diminuirà… «È vero. Oggi sono pensionato ma dovrò condividere il mio hobby principale, la musica, con il mondo del pallone giovanile». Il sogno del vicedelegato? «Bisogna tornare a praticare calcio in modo semplice e genuino, come si faceva nei vecchi oratori. Lo sport rappresenta uno strumento educativo». Quanto sono importanti le società? «Moltissimo. La loro collaborazione è basilare. Col passare del tempo, i club saranno gestiti sempre di più da perso-
ne qualificate e, soprattutto, capaci di formare e trasmettere valori sani alle nuove generazioni». I ragazzi si divertono ancora a giocare a pallone? «Sì, a patto che si ritorni alla pura forma ludica, lasciando la parte agonistica alle categorie superiori. Solo dopo essersi contraddistinti per le proprie doti tecniche e umane, i giovani sono in grado di sopportare meglio quel tipo di stress». La “macchina” organizzativa della Federazione funziona bene? «Certamente. Tutti i componenti del Comitato provinciale sono volontari che dedicano gratuitamente parte della loro giornata per il buon funzionamento della Delegazione. Ogni giorno cerchiamo di impegnarci per aiutare le società e migliorare
Flavio Dal Bosco la situazione del calcio dilettantistico scaligero. Il mio rapporto con i colleghi va al di là della professionalità, anzi, in alcuni casi, posso parlare di vera amicizia». Matteo Sambugaro
L’atletica Valpolicella si prepara a “Riccione 2012”, la trasferta di tre giorni organizzata come di consueto in collaborazione con il Centro Provinciale Libertas di Verona e il Centro regionale Libertas dell’Emilia Romagna. L’evento, che gode del patrocinio del comune di San Pietro in Cariano, è in programma nel fine settimana del 25, 26 e 27 maggio prossimi. L’arrivo a Riccione è previsto venerdì 25, mentre nella giornata di sabato si entrerà nel vivo della manifestazione con il 15° torneo volley misto e il 7° torneo calcio a 5. «Quest’anno è prevista anche una novità – annuncia Marco Padovani, presidente dell’atletica Valpolicella Volley Libertas –: il 1° torneo di calcio a 5 femminile, che avrà luogo nella giornata di sabato 26, accanto agli incontri di pallavolo presso gli impianti sportivi dell’istituto Marco Polo di Rimini e di calcetto su campi di erba sintetica del centro sportivo di Riccione. La giornata di domenica sarà invece dedicata agli incontri finali con le premiazioni dei vincitori. Ci stiamo impegnando al massimo, con l’intero staff, per la buona riuscita di questo consueto appuntamento., che ogni anno coinvolge numerosi giovani di tutta la Valpolicella. La domanda di iscrizione – ricorda ancora Padovani – dovrà essere consegnata entro il 18 marzo». Per informazioni: Marco 347.1226688, Andrea 347.4596533, Adriano 368.7532699, Beppe 328.9744704, Alessio 347.7965772 S.A.
CALCIO GIOVANILE. Il vivaio del Bure Corrubbio va a braccetto con l’Inter Bure Corrubbio, realtà calcistica in evoluzione. La società, presieduta da Mario Cordioli, quest’anno conta 145 ragazzi suddivisi in 8 formazioni oltre alla Scuola Calcio e alla Prima Squadra. «Se finora non ho vinto il campionato con la terza categoria, grandi sono le soddisfazioni che mi sta arrecando il settore giovanile affiliato da questa stagione all’Inter - sintetizza il presidente Cordioli. Costituitosi quattro anni orsono, oggi il vivaio del Bure Corrubbio sta raccogliendo i primi frutti. «Se nelle scorse stagioni abbiamo ricevuto diversi consensi - spiega Remo Venturini, responsabile del settore giovanile - ora è necessario consolidare quanto di buono fatto in passato per una crescita costante dei nostri ragazzi». Obiettivo?. «Ad ogni ragazzo diciamo semplicemente che al Bure Corrubbio si gioca e ci si diverte». Buoni i risultati settimanali delle varie compagini. «Al di là dei risultati - conclude Remo Venturini - è fondamentale che i ragazzi continuino a praticare sport in un ambiente sano e migliorino sia sotto il profilo calcistico che della socializzazione». L’organigramma. Responsabile Settore Giovanile: Remo Venturini; responsabile area tecnica e rapporti con l’Inter: Thomas Camerlengo. I tecnici. Giovanissimi ‘97: Flavio “Pippo” Fiorio; Giovanissimi Provinciali ‘98: Davide Rigo, Andrea Pizzini; Esordienti ‘99: Mirco Zarbo, Adriano Zamboni; Esordienti ‘01: Filippo Filippini, Lorenzo Guerra. Pulcini ‘02: Daniele Conati; Zeno Camponogara, Andrea Viviani Pulcini ‘02: Alvise Pizzini, Valentino Dall’Ora; Maurizio Albrigo. Pulcini ‘03: Nicola Andreis; Pulcini ‘03-‘04: Ciro Parisi. Scuola Calcio Piccoli Amici ‘05-‘06: Diego Bianchi, Filippo Rossignati, Davide Marcolini, Nevio Zandaval. Preparatore portieri: Marco Gaburro, Fabio Valentini. Massimo Ugolini
SPORT
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PALLAVOLO. Il presidente Fabio Fiore presenta la società: «Lo sport è metafora della vita»
KARATE / TROFEO VENETO
Il Gsp Valpolicella Volleyball riparte dal settore giovanile
Domina il Centro Studi
Il Gsp Valpolicella Volleyball crede nei giovani. La società biancoverde, nata nel 2000 dalla fusione tra la Pallavolo Valpolicella e il Gs Parona, incentra le proprie attenzioni sul vivaio. «Ci siamo uniti perché era davvero sciocco entrare in competizione per accaparrarci atlete e squadre, lavorando sullo stesso territorio racconta il presidente Fabio Fiore -. Vogliamo valorizzare le nuove generazioni». I numeri danno ragione al club veronese che, oggi, conta 194 ragazze e 10 ragazzi, più una formazione Open maschile che milita nel campionato Csi. Il settore femminile è composto dal minivolley, per bambine dalla seconda elementare alla prima media, due under 12, due under 13, un’under 14, due under 16, un’under 18 e da una formazione in Seconda Divisione. La categoria maschile è invece formata solo da un’under 13 mista, «perché non abbiamo abbastanza bambini interessati alla pallavolo» continua Fiore. Da rilevare che negli ultimi tempi la società biancoverde ha rinunciato a disputare
Under 12
la serie C e la Prima Divisione, decidendo di incentrare, da questa stagione, tutte le attenzioni sul vivaio. «La crisi economica non risparmia nessuno – aggiunge il presidente -. I costi erano diventati insostenibili e, così, abbiamo operato una scelta che si sta dimostrando vincente. Nel passato, proprio grazie alle nostre giovani abbiamo conquistato titoli provinciali under 13, 14, 16, 18, e siamo arrivati a giocare la serie B2 nonché la finale regionale under 16. Speriamo di tor-
nare a certi livelli». Il Gsp Valpolicella Volleyball si allena a Parona, a San Pietro in Cariano e a Negrar. Basilare, poi, è il ruolo dei tecnici che devono trasmettere valori sani a bambini e bambini, ragazze e ragazzi. «Esatto – conferma Fiore -. Gli allenatori sono educatori: è importante che insegnino ai giovani a stare con gli altri, a rispettare l’avversario e a impegnarsi per raggiungere un obiettivo comune. La pallavolo, come tutti gli sport di squadra, è la metafora della vita: in pale-
CALCIO. Negrar vuole la Seconda categoria Pista, pista, arriva la capolista. Il Negrar domina il girone A di Terza categoria e vuole a tutti costi la promozione in Seconda. «Fino a qualche tempo fa nessuno avrebbe scommesso un euro su di noi, invece stiamo dimostrando di valere e ottenendo ottimi risultati – chiarisce il presidente Tommaso Bussola -. Abbiamo mantenuto la rosa della passata stagione, facendo acquisti mirati e di qualità». E, così, dopo la terza giornata del girone di ritorno, datata 26 febbraio, gli amaranto occupano la prima posizione in solitaria della classifica. TRE INNESTI SUPER. La scorsa estate, alla corte di mister Mario Marai, sono arrivati Michele Brunelli, «il nostro jolly, che sa fare sia il centrocampista sia il difensore» ricorda Bussola, Christian Ugolini, «un elemento importante dotato di una visione di gioco invidiabile, di una bella corsa nonché di un ottimo tiro», e Jody Ferrari «che nella sua carriera non aveva mai segnato più di 13 o 14 gol. Oggi, invece, ne ha già realizzati 15 e con quasi tutto il girone di ritorno da disputare può ampiamente superare il proprio record». QUESTIONE DI EQUILIBRIO. Questi tre innesti hanno permesso al Negrar di fare il salto di qualità e di avere maggiore equilibrio. Non a caso, gli amaranto hanno una delle migliori difese del campionato e l’attacco numero uno del girone. «Siamo un gruppo davvero
La prima squadra del Negrar
unito e solido – continua il presidente -. Soffriamo poco in difesa e ripartiamo sempre con pericolosità. Quando giochiamo palla a terra possiamo mettere in difficoltà qualunque squadra. Lavoriamo con entusiasmo ogni settimana e alla domenica diamo il 200%. Ringrazio il direttore sportivo Matteo Raguso e il direttore generale Marco Zanotti per aver allestito una rosa davvero competitiva».
L’APPETITO VIEN MANGIANDO. Il Negrar sogna la promozione fin dal primo giorno di allenamento. All’inizio della stagione l’obiettivo minimo era l’accesso ai playoff, «ma l’appetito vien mangiando – conferma Bussola -. Più trascorre il tempo e più i risultati positivi forniscono fiducia e sicurezza. Se continueremo così, ci toglieremo grandi soddisfazioni». M.S.
stra impari a prendere le tue responsabilità, a fare sacrifici e a condividere gioie e delusioni con compagni e compagne». Una curiosità: il Gsp Valpolicella Volleyball organizza anche corsi di ginnastica per adulti due volte alla settimana. «Da noi si respira un clima familiare – conclude Fiore -. Tutti collaborano con entusiasmo: lavoriamo serenamente e senza fare pressioni sulle nostre atlete, che hanno il diritto di divertirsi e giocare». Matteo Sambugaro
Centro Studi Karate Negrar subito protagonista nel Trofeo Veneto. Nella padovana Savezzane, Slaven Pecirep ha dominato la categoria Senior, grazie ad una spettacolare tecnica di gambe, vincendo due incontri e pareggiando il terzo. Emma Pecirep, che si ricandida a vincere il Trofeo Veneto dopo i successi delle scorse stagioni, nella categoria junior femminile, perduto il primo incontro, ha vinto a punteggio pieno gli altri. Francesco Giacomello ha vinto i primi due incontri e perduto il terzo. «A Savezzane - racconta il direttore tecnico Marijan Pecirep - erano presenti le massime autorità nazionali del karate tra cui i consiglieri federali, i maestri Aldo Sodero, Pietro Zaupa e lo staff del Comitato Regionale Veneto di Karate con il vicepresidente Francesco Favaron che hanno dato il benvenuto ai 740 atleti». L’inizio delle gare è stato dato dai responsabili Niki Mardegan e l’ingegnere Paolo Moreto del Comitato Regionale Veneto col presidente del Coni Veneto Gianfranco Bardelle. «Ora ci attendono gare regionali, nazionali e internazionali - prosegue il maestro Pecirep - in cui vedremmo all’opera anche Marta Sganga. Sono fiducioso soprattutto per il fatto che possiamo allenarci cinque volte alla settimana, tre volte a Fane nella scuola elementare e due volte a Negrar nella palestra della scuola elementare col maestro Piergiorgio Bendazzoli». «Ringraziamo Dineco Ecologia Futura ed Apeservis di Giorgio Quintarelli - conclude il vicepresidente Alberto Dalle Pezze - per il fondamentale contributo nelle attività del Centro Studi». Massimo Ugolini Emma Pecirep
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SPAZIO
L’ARGOMENTO
a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta
Se il bambino “si arrabbia”
Spesso ho incontrato genitori con figli in età prescolare preoccupati e spaventati per gli eccessi di collera dei loro bambini. Quando ad un bambino viene rifiutato qualcosa che desidera, nella maggior parte dei casi, il rifiuto scatena un attacco di rabbia. Gli adulti di fronte a questo comportamento possono avere reazioni diverse: preoccupazione, paura, imbarazzo. I bambini piccoli, quando sono agitati comunicano il loro malessere con l’azione, tutto il loro corpo è pieno di rabbia e non potendo usare le parole per comunicare il sentimento che provano, agiscono (scalciano, urlano, picchiano i più piccoli). Nell’adulto gli
eccessi di collera sono l’espressione esteriore della perdita di un senso coerente di sé, e generano nella persona frustrazione e paura. Quando un adulto assiste ad un eccesso d’ira sa che cosa significa perdere il controllo e desidera bloccare subito l’esperienza. Accade, che invece di prendere le distanze dallo stato del bambino, l’adulto si lascia trascinare nel conflitto, alzando la voce o punendo, perdendo a sua volta il controllo. È più facile cedere all’irritazione che capire che il bambino è sofferente e ha bisogno di essere aiutato a contenere la sua rabbia. I bambini dai 2 ai 5 anni sono in genere impulsivi, attivi, esigenti
LA CURA DEI CAPELLI
e curiosi, tutti comportamenti che a seconda del punto di vista possono essere considerati qualità o difetti. I limiti che cominciano ad essere presenti nelle giornate del bambino provocano spesso rabbia e i bambini devono potersi arrabbiare e devono trovare dei modi accettabili per esprimere la collera. Per diventare un adulto che sa vivere e gestire le proprie emozioni al bambino bisogna insegnare che il pensiero deve precedere l’azione, che le parole possono esprimere i nostri stati d’animo e ci aiutano a comunicare con il mondo, per capire ed essere capiti. Con il tempo si impara che pensiero e azione non sono la stessa cosa. Rifletten-
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do prima di agire si può scegliere se si vuole o meno agire; pensare prima di agire permette di conoscere e valutare le conseguenze delle proprie azioni. Quando i bambini sono piccoli, possiamo trattenerli fisicamente, contenerli finchè l’ondata è passata, e poi aiutarli a riprendersi. Quando sono più grandi può bastare la voce, o lasciarli sfogare contenendoli con una presenza paziente e tollerante.
BEN ESSERE
Donna
A CURA DI CHIARA TURRI
“Quando si scrive delle donne, bisogna intingere la penna nell'arcobaleno” Denis Diderot FASCIATURE E COMPRESSE Un semplice metodo di cura domiciliare per i più comuni disturbi. Il freddo di quest’ultimo inverno ha messo a dura prova tutti noi che abbiamo combattuto una serie di disturbi osteoarticolari e problematiche legate al raffreddamento. Premesso che le malattie reumatiche necessitano di un intervento medico, in diverse situazioni i rimedi naturali possono rappresentare una soluzione complementare o alternativa. Un metodo valido proviene dall’idroterapia: la fasciatura, un'applicazione sul corpo di panni intrisi d'acqua. L'applicazione del caldo o del freddo su tutto o parte del corpo provoca profondi cambiamenti nella circolazione del sangue. Con l'azione della temperatura, i vasi sanguigni si restringono (applicazioni fredde) o si dilatano (applicazioni calde), venendo sottoposti a una vera e propria “ginnastica vascolare”. Variazioni di temperatura sollecitano le terminazioni nervose presenti sotto pelle: queste trasmettono stimoli poi inviati ai nervi collegati agli organi interni. Con le applicazioni esterne è perciò possibile, per esempio, stimolare per via riflessa il funzionamento dell'intestino o dei polmoni. È consigliabile, per chi si avvicina per la prima volta a questa pratica, iniziare con le fasciature calde, per passare a quelle fredde solo in un secondo momento. Le fasciature fredde sono indicate per alcuni tipi di febbre, infiammazioni localizzate, cellulite edematosa, slogature, contusioni, lividi (o ematomi), eczemi umidi, insonnia e per stati di ansia, bonificazione, edemi). Le fasciature calde sono indicate per la gastrite, la stitichezza, le infiammazioni della cistifellea e per tutte le coliche. Le fasciature non devono mai essere applicate a una persona che ha appena mangiato. L'ambiente in cui si esegue la fasciatura deve essere caldo, ma non troppo, e la persona, prima dell'applicazione, deve essere stata al caldo. Nel caso di fasciature fredde, è normale che in un primo momento si sentano i brividi, ma se il tremore continua, il trattamento va sospeso. Le applicazioni devono essere interrotte anche se la persona diventa pallida oppure se il polso è accelerato o se è troppo debole. Durante la fasciatura è importante rimanere tranquilli, rilassarsi e respirare profondamente, non si può leggere e si deve parlare il meno possibile. Sia quando si applica sia quando si toglie un impacco, si deve operare nel più breve tempo possibile. Le sostanze da sciogliere in acqua per l’impacco sono solitamente di tre tipi: Sale marino integrale (125 g ogni 5l di acqua) per reumatismi e malattie esantematiche e da raffreddamento. Sali di magnesio e potassio (125 g ogni 5l) per la cellulite e i gonfiori alle gambe, decotto di fiori di fieno (150g ogni 5l messi nell'acqua fredda e poi lasciati bollire per dieci minuti) per accelerare la reazione dell’organismo. Argilla in polvere (2-3 g ogni 3-5l) in caso di malattie della pelle. Le fasciature possono essere di grandi o piccole dimensioni. Nel secondo caso vengono chiamate compresse e vengono applicate su zone del corpo limitate. In entrambi i casi vi consiglio di utilizzare lino o cotone.. Le compresse fredde vanno sostituite non appena hanno assorbito il calore del corpo; mentre quelle calde non appena si sono raffreddate. Il metodo è semplice e fruibile. Colgo l’occasione per fare gli auguri a tutte le donne. Namastè!
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L’INTERVISTA A SARA SIMEONI
La campionessa dal cuore umile Campionessa olimpica e medaglia d'oro alle XXII Olimpiadi di Mosca nel 1980, primatista del mondo con la misura di 2,01 metri nel salto in alto stabilita due volte nel 1978, anno in cui vinse il campionato europeo. Questi i dati che caratterizzano la carriera sportiva di Sara Simeoni, definita da qualcuno “l’ultima interprete di uno sport romantico”. Tecnica e determinazione sono le doti che i professionisti hanno attribuito all’atleta di Rivoli Veronese, che vanta nel suo curriculum anche due medaglie d'argento ai giochi olimpici (Montreal 1976 e Los Angeles 1984), un oro e due bronzi agli europei, quattro ori agli europei al coperto, due vittorie alle Universiadi e ai Giochi del Mediterraneo e 24 titoli italiani, indossando la maglia azzurra per 72 volte. Sara, alfiera azzurra durante la cerimonia d'apertura delle olimpiadi di Los Angeles, portatrice della bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura della XX Olimpiade invernale di Torino, è divenuta primatista italiana assoluta quando era
ancora nella categoria juniores, detenendo il primato italiano per 36 anni dal 12 agosto 1971 all'8 giugno 2007.
Erminio Azzaro, diventato poi mio marito, che sapeva offrimi quel conforto e quella tranquillità necessari nei momenti decisivi».
Sara, com’è iniziata quest’avventura con l’atletica?
Com’è riuscita a diventare così grande e, nonostante questo, a rimanere così semplice?
«Ho iniziato a scuola, negli anni in cui si iniziava a parlare di sport viste le imminenti olimpiadi a Roma. Alle scuole elementari avevo frequentato la scuola di ballo…ma, crescendo, il piede da ballerina non ce l’avevo proprio: le scarpette con la punta non erano disponibili nel mio numero. Così mi sono dedicata all’atletica, serenamente. Poi è arrivato il momento di Monaco ’72: la mia prima olimpiade è stata un’esperienza eccezionale. Al mio ritorno ho deciso di allenarmi in modo più impegnato: dopo aver terminato gli studi – oggi Sara è un’insegnante di educazione fisica ndr – ho iniziato a frequentare un centro di preparazione: sono stati anni a volte difficili, lontana da casa. La fortuna è stata quella di avere come allenatore
«L’allenamento è fondamentale: mi allenavo almeno tre ore al giorno, più altrettante ore di “riposo attivo”, così come lo chiamava mio marito, di esercizi. Una preparazione, la mia, vissuta comunque molto serenamente. Solamente alle Olimpiadi dell’80 iniziai a sentire una grande responsabilità sulle spalle: dovevo mantenere il record del mondo ottenuto nel ’78. Per quanto riguarda invece la semplicità, bè, sono rimasta con i piedi per terra…e poi sono convinta che ci siano molte persone brave ognuna nel proprio campo. Io sono stata molto brava a saltare, tutto qui». Che dire del rapporto con le avversarie e della differenza tra uomo e donna nello sport? «Con le avversarie c’è
L’associazione Donne della Valpolicella, nell’ambito di una delle serate organizzate nell’arco dell’anno sociale, è riuscita a fregiasi della presenza di un personaggio del calibro di Sara Simeoni. L’atleta, accompagnata dal marito Erminio Azzaro, è intervenuta come ospite d’onore alla cena di mercoledì 15 febbraio. Ad aprire la serata caratterizzata da gnocchi e dolci carnvaleschi, ci ha pensato la presidente dell’associazione, Bruna Pavesi Castelli che ha dato il benvenuto alle numerose ospiti presenti. La parola è poi passata alla vicepresidente del gruppo, Carmela Dori Guidi, già campionessa europea di pattinaggio a rotelle, che ha intervistato Sara Simeoni. La serata del 15 febbraio ha fatto da cornice anche un ad festeggiamento speciale: Angelina Zantedeschi ha infatti ricevuto da tutte un caloroso applauso di buon compleanno, mentre la nipote poetessa Anna Maria Zantedeschi le recitava una poesia scritta per l’occasione.
Sara Simeoni al centro a sinistra Bruna Pavesi Castelli a destra Carmela Dori Guidi
sempre stato un rapporto positivo. Loro per me sono sempre state importanti, anche perché grazie al confronto mi offrivano uno stimolo non indifferente. Per quanto concerne invece la diversità tra uomini e donne, ai miei tempi, la discriminazione si avvertiva eccome... le donne dovevano continuamente dimostrare di essere all’altezza. Un aspetto che
oggi è cambiato, proprio come lo sport in generale. Una volta prendere parte ad un’Olimpiade era un traguardo da conquistare con tanto impegno e sudore. Oggi, in una società in cui si cerca “il personaggio”, tutto è più semplice. Anche a livello di compensi tutto è cambiato». Ogni tanto le ritorna in mente il ricordo di salire
sul podio e sentire l’inno nazionale? «E’ un’emozione splendida . Riuscire a salire sul podio è motivo di orgoglio. Quando ho vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi mi sono detta: “Ecco, ora divento immortale”…invece poi sali su quel gradino e ti tremano le gambe!». Silvia Accordini
R ubriche Poesie RUBRICHE
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30 di Giancarlo Peretti
Il 17 marzo ricorda il 150° anniversario dell’Unità d’Italia celebrato lo scorso anno. Il nostro lettore Dott. Arch. Annunziato Russo, autore per altro di un’interessante raccolta in versi e prosa, ricorda il Compleanno dello Stato, a modo suo proprio, con poetiche rime, che ne tracciano l’arduo percorso: “Il 17 marzo 1861 – 2011” – 150° Anniversario dello Stato Italiano -. L’Opera è stata inviata a tutte le massime autorità della Repubblica e alle più importanti testate giornalistiche; ora tocca a noi conoscerla. L’amico Lino Benedetti, di S.Anna d’Alfaedo, corrispondente per il giornale L’Arena, ci ha fatto pervenire una simpatica satira, di autore ignoto, scritta in morte di Don Barbeta di Giare, al secolo Don Giobatta Dal Corso (1819 – 1902) e del suo conterraneo e contemporaneo Giovanni Cipriani (El Giomo). Al manoscritto mancano alcune strofe, ma è comprensibilissimo ed essendo anche molto lungo cercheremo di proporne alcune di volta in volta, ad iniziare dall’introduzione che ha per titolo “Una visione”. Emma Faccio, poetessa della Lessinia, ci dona nella sua lingua, bisognosa di traduzione, un’altra più naturalistica – visione -, che consente di proseguire il cammino “Verso ‘l sol”. 17 MARZO 1861-2011 150° ANNIVERSARIO DELLO STATO ITALIANO Sono trascorsi centocinquanta anni, da quando, all'Alma Italica, fu dato, dopo il già noto incontro di Teano, l'agio di conformarsi in uno Stato. Venne assembrato un numero minore, degli otto pezzi, in cui era smembrata; pertanto, appare assurdo celebrare, la Santa Idea, ancor non completata. Quest'oggi, è il Compleanno dello Stato, non la manfrina, d'una Italia Unita, carente, ancor, nella sua consistenza,
da suscitar lo scherno, se sancita. Falsare, o ignorar la Storia Patria, comporta la mancanza di rispetto dei Martiri, che in tempi successivi, al piombo del nemico, han dato il petto. Assai dolente è stato far sgorgare, dell'altro sangue, per carpir le terre, appartenenti ad un contesto intero, accampando il diritto, con le guerre. Un po' più tardi, il Veneto, fu annesso, col terzo impulso dell'Indipendenza;
Cultura LETTO
PER VOI
Barbara Demick, Per mano nel buio, Piemme 2010, 413 p., 19,00€.
Una larga macchia nera. Così appare la Corea del Nord vista dal satellite. In quel paese la corrente elettrica non è un bene primario e i cittadini sono privati della luce così come della libertà di stampa e dell’uso di internet. E’ la vita sotto uno dei regimi comunisti più totalitari e repressivi che offre laute ricompense agli informatori, condanna ai lavori forzati per un commento incauto e punisce i gesti di affetto in pubblico. Mi-ran e Junsang, i protagonisti del racconto, sono due ragazzini quando si conoscono nell’oscurità di un cinema e poi, quando la crisi economica non permette più nemmeno la luce dei proiettori, i loro incontri diventano lunghe passeggiate nel buio fitto delle strade coreane. In tutto il paese e perfino negli ospedali, l’energia elettrica veniva data molto di rado perché era impiegata per illuminare la statua di Kim Il-sung ventiquattro ore su ventiquattro. Trentaquattromila erano i monumenti al Grande Leader, e di fronte a ognuno di essi si prostravano i fedeli sudditi. Jun-sang era educato e osò prendere per mano
Mi-ran solamente dopo tre anni di appuntamenti. Continuarono a frequentarsi per dieci anni finché lei, nonostante l’amore che li univa, decise di fuggire senza dire nulla per paura che fosse proprio lui a denunciarla. Barbara Demick, corrispondente del Los Angeles Times, finalista al Premio Pulitzer, quando nel 2001 riceve l’incarico di occuparsi delle due Coree, si trasferisce a Seul. Parlando con i profughi nordcoreani, comincia a prendere forma un’immagine di come realmente fosse la vita nella Corea del Nord. Il libro si basa su sette anni di ricerche, conversazioni e consigli come quello che dava la dottoressa Kim costretta a prestare servizio almeno dodici ore al giorno, spesso senza ricevere stipendio: “Se mangiate erba o cortecce dovete macinarle molto finemente e poi cuocerle molto a lungo perché siano più digeribili”. Un mixer tra storia e reportage che rende questo libro straordinario. Lo leggi e pensi “non è possibile tutto questo”. E’ semplicemente terrificante quello che l’uomo e l’ideologia possono fare. Non sono storie di un altro pianeta né del Medioevo, è storia di oggi. Un libro che va assolutamente letto.
L’Aneddoto Ci sono due giovani pesci che nuotano e succede che s’imbattono in un pesce più vecchio che nuota nella direzione contraria, il quale fa loro un cenno col capo e dice: “ Buongiorno ragazzi, com’è l’acqua oggi?”. I due giovani pesci, senza rispondere, proseguono a nuotare per un po’ e alla fine uno dei due guarda l’altro e dice: “ Cosa diavolo è l’acqua?”. E’ l’inizio del discorso che David Foster Wallace, scrittore statunitense autore di Infinite Jest, ha tenuto agli studenti del Kenyon College (Ohio) al termine dell’anno accademico 2005. Il significato della storia del pesce è che le realtà onnipresenti e importanti sono spesso quelle più difficili da vedere e riconoscere. Gli uomini sono così presi da se stessi che hanno perso di vista le cose più ovvie. Non riescono a scrollarsi di dosso i falsi miti, le banalità, le ipocrisie, le sovrastrutture create ad arte. Un gruppo di studenti andò a fare visita al vecchio professore di Liceo il quale, nel corso della chiacchierata, offrì loro del cioccolato caldo in un assortimento di tazze. Notando che gli studenti cercavano di prendere il cioccolato dalle tazze più belle e costose disse: “La tazza da cui state bevendo non aggiunge nulla alla qualità del cioccolato caldo. Quello che ognuno di voi voleva era il cioccolato, non la tazza, ma voi inconsapevolmente avete scelto le tazze migliori”. La tazza che abbiamo non determina la vita, non ne cambia la qualità e concentrandoci solo sul contenitore non riusciamo ad apprezzare il cioccolato caldo. Un’enorme percentuale delle cose delle quali pensiamo di essere certi, è sbagliata e illusoria. Se crediamo nei soldi e negli oggetti, non ne avremo mai abbastanza; se crediamo nel nostro corpo, nella bellezza e nell’attrazione sessuale, ci sentiremo sempre brutti e quando il tempo e l’età cominceranno a mostrarsi, moriremo un milione di volte prima della fine; se crediamo nella nostra intelligenza e se vogliamo essere considerati dei geni, finiremo per sentirci stupidi e sempre sul punto di essere smascherati. E così di seguito. Non sono le cose a dare valore alla vita ma solamente la capacità di sentirsi umanità e di prendersi cura degli altri. Questa è l’acqua, questo è il cioccolato.
e, a Porta Pia, venne esulato il Papa, togliendo a Lui, la temporal gerenza. Tutto il congiungimento s'è concluso, quarantotto anni dopo, con lo scotto di tanta carne macellata al fronte, là, sulle Alpi, il "quindici - diciotto". L'Italia, entro i confini, è appagata, pur se un cospicuo pezzo, le fu tratto. Ora è importante unire gli italiani, con etico ardimento, non astratto. ANNUNZIATO RUSSO
a cura di Lino Venturini
IL PUNTO Accarezzare senza costringere, abbracciare senza soffocare, consigliare senza imporre, ascoltare senza giudicare, riprendere senza ipocrisia, donare senza pretendere, amare senza incatenare. Con il sorriso sul volto e nel cuore. In questo mondo, nel quale l’unica globalizzazione realmente avvenuta è quella dell’odio e della sopraffazione, vogliamo provare ad andare contro corrente e cominciare noi per primi a cambiare. Modesti senza fingere, felici senza essere dissoluti, tristi senza cadere nello sconforto, maturi senza essere inflessibili, sinceri senza doppiezza, pieni di speranza senza presunzione, di esempio senza esserne orgogliosi. A parole è facile, nella realtà sembra impossibile ma, diceva G.B. Show: “Io sogno cose che non esistono e mi domando: perché no?”. Certamente ci sono molte cose che non funzionano, molto da cambiare e, a dire il vero, siamo indignati per tutto quello che succede ed è successo in Italia, e non solo, per tutto quello che si sarebbe potuto e si potrebbe fare per migliorare. Ma accade anche che, spesso, guardando fuori di casa vediamo sporco perché sono i nostri vetri a essere sporchi. L’insegnante di un Liceo, colpito da un male incurabile a sessant’anni appena, mi disse: “ In questi giorni il Signore mi concede di vedere tutta la mia vita come in un film. Soffro, ma sono ancora lucido, non ho altro da fare che pregare e pensare, aspettando che il tempo passi e che il momento finale si avvicini. Tu che scrivi, dillo a tutti, come vorrei dirlo io per esperienza personale: quando ci si avvicina alla fine, conta solo il bene che hai fatto, le persone che hai aiutato, l’amore che hai donato ai tuoi cari. Tanti altri aspetti della vita scompaiono: la gloria, gli onori, il denaro, i piaceri, le passioni politiche o sportive, tutto è ridotto a nulla. Ti accorgi che conta solo Dio e quello che hai fatto per Dio…”. Il mondo andrebbe avanti anche senza banchieri e senza assicuratori, ma non senza persone che si prendono cura degli altri. Soprattutto in questi tempi di grandi difficoltà. E non è vero che può dare solo chi ha, perché tutti possiamo regalare almeno un sorriso, un apprezzamento o un incoraggiamento. E se fai del bene, in qualche modo e sotto qualche forma il bene ti ritornerà. Come il male. Dunque…
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VERSO L’ SOL Te ve quasi ogni dì par ore e ore su senteri alti a caminàr fra smaraée che la montagna regala. La matina te lustra i oci par spiàr 'na lagrima de sgoàsso che ride su la boca de 'n fior con raìse drento 'n crepo.
Marzo 2012
Sora de ti sensa batar ala fa la ronda 'na poiana bifando do basso on schilàto che rosega 'n cotàl, ma come 'n spiansiso se sconde fra le mughe.
On te sto contesto no pol el vento robarte l'emossion che te ruma drento l'anima no pol la strachéssa 'mbroiarte ‘l passo.
El saréa sta la sena par i doeni famè che 'nte 'l nio spetàa la ‘mbecà.
E te seiti ia a 'nar... verso 'l sol.
TRADUZIONE VERSO IL SOLE Vai quasi ogni giorno per ore e ore a camminare su sentieri alti fra le meraviglie che la montagna regala. La mattina ti lucida gli occhi per sbirciare una lacrima di rugiada che ride sulla bocca di un fiore con radici dentro una fessura. Sopra di te senza un battito d'ali fa la ronda una poiana sbirciando in basso uno scoiattolo che rosicchia una pigna,
EMMA FACCIO
ma veloce si nasconde fra i cespugli; sarebbe stata la cena per i suoi piccoli affamati che nel nido aspettavano di essere imbeccati. In questo contesto non può il vento rubarti l'emozione che ti fruga dentro l'anima non può la stanchezza imbrogliarti il passo. E continui il tuo andare …verso il sole.
UNA VISIONE Nel mille novecento e due vi dico che morì il Giomo il giorno 3 maggio con buona serqua d’anni ad uso antico che da terra al ciel fece passaggio. Quando fu giunto là, cercò un amico che le indicasse il vecchio portinaio ma non trovò nessun in quei dintorni per quanto che cercasse in quattro giorni. AUTORE IGNOTO
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