Giugno 2014

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ANNO XXVIV - N. 6 - GIUGNO 2014 - Stampato il 29/05/2014 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

I nuovi Sindaci

Massimiliano Adamoli Sindaco Dolcè

Mirco Corrado Frapporti Sindaco Fumane

Giovanni Viviani Sindaco Marano

Raffaello Campostrini Sindaco Sant’Anna

Giorgio Accordini Sindaco San Pietro in Cariano

Roberto Zorzi Sindaco Sant’Ambrogio

al ballottaggio imo Nel prosrso nume ta l’interviasci ai Sind eletti Stefano Ceradini

Roberto Grison



le vostre

Lettere S.PIETRO - NEGRAR

“Strade comunali e uso pubblico” Caro Direttore, già in passato avevamo messo in risalto, da queste pagine, come due strade della bassa Valpolicella, già classificate comunali nel Catasto di metà Ottocento, erano cadute nel più assoluto abbandono da parte dei Comuni interessati. Per la "strada comunale detta Trentina Vecchia" che va dalla via Ca' de Dè alla Statale del Brennero nei pressi del Nassar, il Comune di San Pietro ha recentemente provveduto alla sua asfaltatura e, così facendo, dall'uso esclusivamente agricolo dei "vicini" è ora assai utile per la viabilità pubblica. C’è però da dire che in origine era meno tortuosa e molto più larga. A quest'ultimo riguardo va precisato che in alcuni punti consente difficilmente l'incrocio tra due normali autovetture e non lo consente assolutamente tra un' auto e un mezzo più largo e ingombrante quali sono i furgoni, i camioncini e i grossi autocarri. In questa circostanza si sono già verificati, malgrado la prudenza e la massima attenzione degli autisti, danneggiamenti ad alcune auto e un conseguente ingorgo stradale. Sarebbe per-

tanto un’ulteriore lode se il Comune riuscisse ad allargare la sede stradale almeno nei punti più stretti e, nel frattempo, imporre subito il divieto di transito ai voluminosi mezzi sopra citati. L'altra vecchia strada già comunale, tuttora usata esclusivamente dai proprietari dei campi che attraversa, è quella definita "Prussiana" oppure via Moscatelli. Più precisamente va dalla vecchia località "Stella" di Arbizzano alla via Ca' Dedé nei pressi del Quar. Probabilmente dovrebbe essere quindi di comune interesse per i due Comuni di San Pietro e Negrar, anche se nelle loro recenti mappe neanche appare. Da notare che le persone di una certa età ricordano come era ben delimitata da due alte siepi entro le quali tutti transitavano liberamente anche con propri mezzi. Sarebbe quindi necessario comprendere perché, di fatto, questa strada sia divenuta "vicinale", stabilire a quale Comune, o se ad ambedue, spetta la titolarità e, soprattutto, auspicare che anche questa strada venga ripristinata all'uso pubblico e percorribile anche ai piccoli automezzi. Rinaldo Dal Negro

PEDEMONTE

“Area Ex Merci” Buongiono, vi scrivo per portare a Vostra conoscenza e dare evidenza di una situazione di degrado e pericolo che è sotto gli occhi di tutti, ma tutti fanno finta di niente. Lo stabile oggetto di degrado è un capannone (ex Merci) che si trova in via Don Angelo Fasoli Pedemonte di San Pietro in Cariano di fronte alla centrale dell'Enel. Il problema non è tanto lo stato di abbandono che il Comune vorrebbe risolvere con ulteriore edificazione, ma il pericolo amianto (vedi foto allegate) e quindi la zona dovrebbe essere posta sotto sequestro. Il pericolo è per tutti, senza contare che le varie aziende devono sostenere costi molto elevati per smaltire i vecchi tetti d'amianto, mentre in questo fabbricato non recintato, nessun organo competente fa nulla. Attendiamo tempestivo riscontro da chi di dovere. Nadia Riolfi

GRAZIE 1 Gentile signora Pancaldi, tramite l'angolo "Le Vostre Lettere" le chiedo gentilmente di poter ringraziare il Dr. Coccia, la direttrice signora Mara e tutto il personale attento alle necessità degli ospiti della Casa di Riposo di Sant'Anna d'Alfaedo "O.A.S.I.", per la gentilezza e professionalità' dimostrate anche verso la persona di mio padre Ugo, ospite presso tale struttura per qualche tempo. La nostra famiglia è grata per la disponibilità dimostrata nei confronti di mio padre e nostra. Grazie signora Pancaldi, di vero cuore. Angela Quarta

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PEDEMONTE

“Parrocchia e rotonda” E’ un progetto che fa discutere quello che il comune di San Pietro in Cariano ha riservato per Pedemonte e per la Sp. n°4 che attraversa il paese. Per la viabilità del centro della frazione carianese sono previsti infatti alcuni interventi a partire da via Paolo VI a via S. Sofia. L’intervento più significativo riguarda l’incrocio all’altezza di via Cà de Dè, dove è prevista la realizzazione di una rotatoria di 30 metri di diametro che toglierebbe diverso terreno alla parrocchia. Un progetto, questo, che non è piaciuto sin dall’inizio alla parrocchia di Pedemonte: già nel settembre 2013 il Consiglio pastorale parrocchiale espresse il proprio parere negativo in merito ed anche ora, che l’ex parroco don Ivo Fiorini ha passato il testimone a don Alessandro Castellani, le cose non sono cambiate. Pubblichiamo di seguito parte di un comunicato di don Alessandro e del Consiglio pastorale alla comunità parrocchiale. All'albo Pretorio del nostro Comune è stata pubblicata il 30 aprile la delibera della

Giunta Comunale, con la quale si approva il progetto definitivo per i lavori sulla strada provinciale a Pedemonte, e quindi si decide la costruzione anche della famigerata rotonda. Abbiamo evidenziato osservazioni di natura tecnica: secondo la nostra opinione, la modifica alla strada come progettata non è adeguata al traffico che conosciamo, e produrrebbe un peggioramento della qualità della vita per i residenti. Lo consideriamo un intervento non necessario, non risolutivo, oltre che dannoso della nostra proprietà, più colpita rispetto ad altre dagli effetti delle modifiche imposte. Ed esprimiamo contrarietà anche perché valutiamo inopportuno l'impegno di spesa degli 840.000 euro preventivati. In questo periodo di crisi esistono altre priorità […] Da un punto di vista formale l'Amministrazione ha fatto tutti i passi descritti dalla legge e non si possono su questo ravvisare irregolarità o scorrettezze, ma questa vicenda rappresenta per noi un problema. La Parrocchia certo non interpreta il sentimento di tutta la frazione di Pedemonte, ma ne è senz'altro voce

GRAZIE 2 Gentile Direttore, qualche mese fa per problemi di salute mi sono rivolta al Centro Salute Mentale di Domegliara, dove ho trovato un ambiente familiare e piacevole, il cui personale è sinceramente interessato allo stato di salute di ogni persona che vi si rivolge. Ci tenevo a dirlo, in particolare in un momento in cui si parla spesso di malasanità e di disservizi. Colgo l’occasione, attraverso questa lettera, per ringraziare medici, infermieri ed impiegati per la pazienza e la professionalità dimostrata. : mai una volta mi è capitato di vedere all’interno del Centro una persona trattata male o con sufficienza. Ci tengo infine a precisare un’ultima cosa: il Centro Salute Mentale di Domegliara, a cui si rivolgono numerose persone con problemi più o meno gravi, rappresenta un valido aiuto per chi cerca una soluzione alla sua situazione. Una lettrice di Pedemonte Lettera firmata

autorevole. Auspichiamo che la prossima amministrazione dimostri disponibilità al dialogo. Poiché fedeli e cittadini sono le stesse persone, abbiamo un interesse comune nel campo dell'educazione, della prevenzione, delle politiche giovanili, dei problemi relativi al sostegno alle famiglie in difficoltà, delle problematiche degli immigrati, delle soluzioni per gli anziani. Noi siamo pienamente disponibili ad un reciproco dialogo, che si possa tenere anche su un piano aconfessionale, a vantaggio di tutta la Comunità civile […] Ci inseriamo in un solco già tracciato: nessuno dimentica i nostri amati parroci, don Angelo, don Oreste, don Ivo. Sappiamo quanto abbiano sudato per far crescere la nostra comunità; quante iniziative abbiano promosso; quante persone abbiano saputo accogliere, coinvolgere, avvicinare; quanti soldi, anche delle loro povere tasche, abbiano usato per il bene Comunità cristiana deve non cedere alla tentazione di sottrarsi all'impegno. Se ci sta a cuore il bene della nostra Parrocchia, e se davvero siamo convinti di poter dare il nostro contributo di credenti alla società civile, non possiamo rimanere al balcone. È più facile criticare che sporcarsi le mani, si sa […] Esprimiamo quindi anche un accorato appello al nostro interno, affinchè ciascuno dei membri della Comunità cristiana sappia adempiere fino in fondo al proprio dovere. Da parte nostra, come Parrocchia, dopo aver sentito gli Uffici della nostra Diocesi, metteremo in atto tutte le soluzioni possibili per opporci alla realizzazione del progetto. Don Alessandro Castellani, parroco di Pedemonte



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MODE

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CANI

“Social network. Che amici sono?” “... e padroni irresponsabili” Egregio Direttore, ma dove stiamo andando? Siamo passati dal Filò per socializzare (e anche per scaldarsi con il tepore degli animali nelle stalle) a Facebook (social network che va per la maggiore) dove si fanno amicizie virtuali via Web. Cesare Marchi, noto scrittore Villafranchese li avrebbe etichettati come "I malesseri del benessere" (anche se non è così facile parlare di benessere in questo periodo, almeno dal punto di vista economico). Siamo a pane e cipolla, ma non si può rinunciare all'I Pad, all'I Phone 4-5-6 ecc, al Tablet di ultima generazione; chi ha un semplice telefono cellulare è un Neandertaliano e rinunciare all'ultima trovata di APPLE è sinonimo di inesistenza come persona. E con la tecnologia si fa di tutto: si conoscono nuovi "amici", si intrattengono rapporti personali, ci si manda al diavolo senza alzare la voce e

senza rischiare un ceffone, il più delle volta senza aver neanche conosciuto l'interlocutore, o magari averlo conosciuto via web con la fotografia della star di turno; si accede ad informazioni (che qualcuno preventivamente ha preconfezionato), ma soprattutto... ci si confida! Siamo al traguardo Direttore. Mancava solo questo. E siamo pronti a tutto, anche a buttarci dalla finestra (è purtroppo già successo) per un apprezzamento poco gradito su facebook. Guai a parlarsi ... hai l'alito cattivo e rischi di essere male apostrofato! Se vuoi comunicare lo fai con i bottoni, anche se l'interlocutore è a venti centimetri di distanza e non ti azzardare a chiedere qualcosa, pena la violazione della privacy! Di recente sono stato in Germania e da Amburgo a Dresda, da Colonia a Magonza non ho notato differenze comportamentali rispetto alla nostra latitudine, solo

che quando si è in un altro paese si è più disposti a notare le cose, e la sensazione è che le tecnologie non sono di ausilio all'uomo, ma è l'uomo l'ausilio delle tecnologie. E con questo si è azzerato ogni rapporto (con le debite eccezioni come sempre); ma va da sé che dietro un link o dietro un social network c'è sempre qualcuno che studia, analizza e vede i comportamenti anche delle singole persone, che per non farsi" vedere" sono più in piazza di prima e che spesso facendo leva su parole romantiche nascondono il loro vero fine, che è quello di conoscere tutto di tutti fatta eccezione per gli ignari "amici" che difficilmente si conosceranno e che non di rado cadono nelle trappole di abili truffatori. Gente muta che si affida ai link per comunicare...e siamo alla canna del gas.... Luciano Fasoli Fumane-Vr

QUANDO L’IMMAGINE PARLA "Complesso seicentesco della Corte di Ca' del Bue di proprietà AGSM Verona SpA sotto vincolo diretto della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle province di Verona Rovigo e Vicenza" Gianni Giuliari

Egregio Direttore, molto spesso gli animali vengono odiati per colpa dei loro padroni (non tutti per fortuna). Sono nate molte associazioni per la tutela e la difesa di essi, si fanno banchetti nelle piazze, anche sfilate, trasmissioni televisive si occupano di loro. Tutto molto apprezzabile, però devo ammettere che non ho mai visto un banchetto né una trasmissione televisiva o articoli su giornali in cui si spronino quei signori che non raccolgono gli escrementi dei loro cani, a farlo; e così non facendo fanno odiare gli animali che, purtroppo non hanno nessuna colpa. Nemmeno quelli bravi quando vedono gli altri non gli dicono niente, e così facendo diventano complici. Io sono nato in campagna e tutte le famiglie avevano cani e mangiavano quello che mangiavano i loro padroni, e quando ne avevano in più se lo sotterravano cosi pure i loro escrementi, li coprivano raspando per terra. E i proprietari pagavano una tassa così il cane se lo prendeva solo chi lo

voleva seriamente e non per gioco, come adesso. Ora mangiano crocchette e scatolette, vestono cappottini firmati ma vengono traditi dai loro stessi padroni che dicono di voler loro un bene dell'anima, sono la loro vita, però non li accudiscono (ripeto sempre: non tutti). Ci sono marciapiedi e anche giardinetti pubblici che sono indecorosi, i bambini non possono più giocare perché si insudicerebbero tutti dallo slordamento provocato sì dai cani ma grazie all'incuranza e alla maleducazione dei loro padroni. Invece questa situazione porta ad invocare i sindaci e tutte le autorità competenti ad essere cattivi, punitivi, usare il pugno duro con questa gente, quando invece con un pizzico di buona volontà e molta civiltà tutto andrebbe meglio. Un'altra semplice constatazione: tutto questo bene(falso poiché quello vero si dimostra servendo chi si vuole bene, in questo caso pulendo dove sporcano i loro amati), se fosse un po' contenuto e magari una

parte fosse riversata verso gli anziani, dando loro una parola, ascoltandoli quando hanno bisogno di parlare (anche se ripetono sempre le stesse cose) forse ne guadagneremmo tutti, l'umanità intera. Se qualche volta pensassimo che un giorno diventeremo anziani anche noi, forse chissà che non ci miglioreremmo un po'. Purtroppo tutta l'industria che ruota intorno agli animali è così gigantesca che ha finito per creare una sorta di idolatria che non ha più chiaro il confine tra il valore della persona e quello delle bestie. Oggi si parla tranquillamente dei diritti degli animali analoghi a quelli dell'uomo. Cioè si sta confondendo zoologia (scienza degli animali) e antropologia (scienza dell'uomo). E si dimentica così la giusta gerarchia di valori. Esistono i diritti dell'uomo e i suoi doveri verso la natura e gli animali, ma non esistono i diritti della natura e degli animali. Questo è il vero dramma. Sergio Sona Pedemonte

ARBIZZANO: NOVARE, adiacente al parco giochi, APPARTAMENTO al piano terra con giardino di proprietà. L’unità è composta da ampia zona giorno divisibile, 2 CAMERE, 2 bagni. Giardino su 2 lati, cantina di 25mq. e garage singolo. Classe “E”. €. 195.000. ARBIZZANO: centralissimo, elegante APPARTAMENTO all’ultimo piano, composto da ampia zona giorno di 50 mq. ca., 2 CAMERE, bagno finestr., rip., balcone. Completamente ristrutturato con finiture di primissima qualità. Garage singolo, classe energ. richiesta. €. 195.000 S. VITO: Negrar, ampia porzione di VILLETTA A SCHIERA CENTRALE composta da soggiorno, cucina abitabile, 3 camere, 2 bagni, balcone. Piano mansardato, con locale open space completamente abitabile più locale separato ad uso camera da letto o studio, bagno e terrazzino/solarium. Taverna con camino, garage doppio, giardino. Classe "E". €. 245.000. Prezzo affare. VALFIORITA: graziosissima porzione di villetta a SCHIERA ANGOLARE con giardino piantumato di proprietà di 370. Estremamente comoda a tutti i servizi. Soluzione irripetibile. Ape "F". €. 315.000 S. MARIA: Negrar, ultimo piano libero su tre lati, APPARTAMENTO di grandi dimensioni composto da soggiorno, ampia cucina abitabile di 22 mq., 3 CAMERE di cui due matrimoniali, 2 bagni. Magnifica terrazza abitabile con panorama sulle colline. Cantina di 16 mq. e garage doppio di 39 mq.. €. 253.000. Ape richiesta. PARONA: centralissimo app.to composto da ingresso, soggiorno, cucina abitabile, 3 CAMERE con parquet, 2 bagni finestrati, ripostiglio, 3 balconi. Cantina e posto auto coperto. Completamente ristrutturato. nel 2002. Ape “F”. €. 229.000. NEGRAR: splendida porzione di VILLA BIFAMILIARE con giardino di 470 mq., composta al piano terra da un accogliente soggiorno di 50 mq. con camino e zona pranzo, cucina abitabile, prima camera da letto/studio e bagno finestrato. Primo piano mansardato completamente abitabile, travato in legno a vista, composto da 3 camere matrimoniali pavimentate con parquet, ampio bagno finestrato con vasca idromassaggio, balcone, terrazzo panoramico di 17 mq. Garage doppio in larghezza con basculanti motorizzate, locale ad uso taverna, cucina, lavanderia, cantina, c.t.. Finiture e posizione eccezionali. Classe energetica "D". €. 495.000. AFFITTASI: S. Maria di Negrar, affittasi NUOVISSIMI APPARTAMENTI SIGNORILI in CLASSE ENERGETICA B con struttura antisismica. Ampie zone giorno con terrazze abitabili coperte (non fronte strada) 2 o 3 camere da letto, 2 bagni. Garages doppi e cantina. Pronta consegna, solo referenziati. AFFITTASI: Negrar collina, a pochi km dal paese, panoramiche PORZIONI DI RUSTICI STORICI. Canoni da €. 450,00.


Le Vostre Lettere

Giugno 2014 COMUNICATI

Appuntamento a MEDJIUGORJE DAL 20 AL 24 LUGLIO. Il pellegrinaggio annuale, organizzato dall’associazione culturale e benefica no – profit “La via del cuore” di Negrar, prevede la partenza nella mattinata del 20 luglio con arrivo a Medjugorje in serata, con sistemazione in albergo ai piedi del Podbrdo. Il soggiorno prevede diverse esperienze, con l’accoglienza in alcune comunità (quota individuale di partecipazione 300,00 euro – supplemento camera singola 60.00 euro). A SETTEMBRE, DAL 23 AL 25, CON L’ASSOCIAZIONE “LA VIA DEL CUORE” È POSSIBILE ANDARE DA PAPA FRANCESCO. La partenza è prevista alle 22.00 del 23 settembre da San Pietro in Cariano con arrivo a Roma alle 5.00 del mattino. Si riparte alle 13.00 per il rientro a Verona (quota di partecipazione 215.00 euro in camera doppia con oltre 40 persone, 235.00 euro in camera doppia con oltre 35 persone, 250.00 euro con oltre 30 persone – acconto di 100.00 euro entro il 20 agosto). Per informazioni e prenotazioni: Dino 347.5274982 Flora 347.9779240

Il gruppo di preghiera “Dio è Amore” organizza dal 21 al 27 agosto un pellegrinaggio in pullman da Verona a Medjugorie. Informazioni e prenotazioni: Sorella Morena cell. 347.9555468 e/o presso Agenzia viaggi Numbernine tel. 045.8001107 (Claudio).

NORD-SUD

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GIOVANI

“Le diversità ci sono” “Alcol e genitori” Il Sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato ha scritto una lettera aperta al Presidente della Repubblica. Questa lettera è stata pubblicata martedì 12 maggio 2014 su La Città (Violenza ultrà. Non è al Sud il problema). Ecco alcuni dei passi più significativi: «Se per oltre un quindicennio abbiamo vissuto in modo talvolta parossistico la “questione settentrionale”, è anche perché molto si è parlato ma mai si è risolta la “questione meridionale”. E se continua questa semplificazione miope ed ingiusta, che generalizza un’intera comunità, quella campana, meridionale, sotto le peggiori etichette, l’Italia non sarà mai un Paese normale. Il Sud ha i suoi seri problemi. Ma non può passare alla cronaca “stabilizzata” degli ultimi trent’anni solo per i suoi guai…A Milano si ruba, ma è il Sud condannato a restare nell’immaginario collettivo terra di malaffare. Dal Nord partono i camion di rifiuti tossici, nel Po scaricano gli stabilimenti chimici, ma solo qui diventiamo, per ore e ore di tivvù, la Terra dei Fuochi. La sanità in Lombardia è anche quella degli scandali milionari e delle cliniche private dai falsi interventi, ma siamo noi ad essere la Regione della malasanità. Anche se l’attuale Amministrazione ha finalmente ridotto il debito». Probabilmente il Sindaco di Nocera Inferiore ha ragione nel lamentarsi dell’eccessiva insistenza della stampa sulle cose negative esistenti nel Mezzogiorno e sulla non analoga insistenza relativamente agli scandali e ai problemi esistenti nel Nord. Ma non vorrei che questa lettera fosse intesa come una difesa del Sud che serve a coprire le molte cose che ancora non vanno nel Mezzogiorno; perché il problema è proprio questo: le cose negative del Sud sopravanzano ancora di molto le cose positive. Sono ancora troppo pochi gli esempi positivi delle Amministrazioni pubbliche meridionali (come la Regione Campania citata dal Sindaco Torquato); ancora troppi sono i primati negativi del Sud (compresa la violenza delle tifoserie) per poter parlare di un Sud da equiparare al Nord (e al Centro) dell’Italia. Fino a quando il Sud avrà il primato negativo dei fondi europei non spesi, della criminalità, della raccolta differenziata, dell’analfabetismo, delle infrastrutture, della lettura di libri e giornali, delle truffe automobilistiche, delle biblioteche, dei turisti stranieri accolti, ecc. ecc. il vittimismo dei meridionali avrà poche ragioni per manifestarsi. Umberto Brusco

Gentile Direttore, scrivo in merito alla lettera “Attenzione ai giovani” pubblicata nel mese di Aprile e inviata dal Gruppo Genitori Valpolicella, per dire che sono d’accordo con quanto affermato e per raccontare una mia esperienza. Mio figlio (minore di 16 anni) era andato a passare il sabato sera con gli amici in un locale (…). All’ingresso del locale viene rilasciata una scheda per effettuare all’interno consumazioni multiple, poi all’uscita si paga quanto consumato e risultante dalla scheda. A mezzanotte sono stato chiamato da mio figlio perché aveva perso la scheda e per uscire dal locale doveva pagare euro 85, il valore corrispondente alla scheda completamente consumata. Quando sono andato a prenderlo ho pagato, con lo sconto, 70 euro. Da un lato

ero sollevato perché ho trovato mio figlio sobrio, dall’altra ero incavolato perché mi chiedo come si può dare a degli adolescenti delle schede di consumazioni multiple, senza pensare agli usi possibili o al costo nel caso di smarrimento o furto. Ammesso che non vengano somministrati alcolici ai minorenni (ma non è sempre così) queste schede si possono prestare ad usi discutibili: per esempio l’amico maggiorenne può ordinare alcolici che poi possono bere anche i minorenni… Anch’io, come il Gruppo Genitori Valpolicella, sollecito più attenzione e controllo da parte degli organi preposti, ma anche da parte dei titolari dei locali stessi, in modo particolare quando questi sono frequentati da adolescenti. Lettera firmata

MERCATINO

Cerco lavoro nei fine settimana come vigilanza non armata, lavapiatti, accompagnare anziani, benzinaio, in agricoltura, nei mercati. Ho 55 anni, sono serio e affidabile con tanta buona volontà. Tel. 3489748470.


Giugno 2014

Le Vostre Lettere

CALCIO

ROSE MARIA MACHINE’:

“Mettiamoli in gabbia” Dopo gli ultimi fatti di cronaca legati al mondo del calcio, si è riaperto il dibattito sul pacchetto di provvedimenti da adottare per arginare il fenomeno violenza. Le soluzioni prospettate: daspo (divieto di accedere a

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 29 - 05 - 2014

manifestazioni sportive) a vita, tolleranza zero, flagranza differita, più telecamere, più forze dell’ordine, posti a sedere nominali, sono ottime, ma non bastano. Chi è deputato alla sicurezza, deve rendersi conto che la radice del problema non è di ordine pubblico, bensì sociale, educativo, psicologico e, per certi versi, psichiatrico. Il tifoso che ammazza per futili motivi, non va portato in carcere, ma al manicomio criminale. La violenza quale espressione di un disagio esistenziale non si sradica a suon di leggi repressive. Diciamolo chiaramente, una buona fetta di tifosi che si reca alla stadio, non va per incoraggiare la squadra del cuore, ma per dar sfogo all’animale che alberga in se. Ergo, solo mediante la rieducazione civica degli squilibrati, si può sperare di ridurre le conseguenze del branco. Qualora la strada risulti impraticabile, si creino specifiche aree delimitate da robuste sbarre in acciaio ove rinchiudere gli inguaribili maneschi. Proposta cinica e scandalosa? Affatto! Nel passato avevamo le arene, oggi gli stadi. Se non altro, si aggiungerà spettacolo a spettacolo. Gianni Toffali Verona

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Precisazioni su quanto apparso sul mensile “Primo Giornale Valpolicella” 8.5.2014

(Da non confondere con L’Altro Giornale) Pescantina 9 maggio 2014 Per obblighi istituzionali consistenti in una informazione aderente alla realtà della situazione finanziaria dell’Ente ed al fine di arginare eventuali allarmi ingiustificati tra la cittadinanza, ritengo necessario rendere alcune precisazioni rispetto a quanto apparso sul mensile “Primo Giornale Valpolicella” n. 4 dell’8 maggio 2014. La scrivente non ha rilasciato alcuna dichiarazione e/o intervista a “Primo Giornale” e il testo dell’articolo è stato redatto elaborando stralci della relazione di fine mandato pubblicata sul sito del Comune di Pescantina ai sensi di legge. Presso il Comune di Pescantina non è stata accertata da parte dei preposti Organi di Controllo Contabile la sussistenza di alcun danno erariale, ma sono state poste in atto iniziative per non far prescrivere eventuali crediti e quindi per evitare la formazione di futuri eventuali danni erariali. Il debito di 21 milioni di euro fa esclusivo riferimento alla somma del residuo dei seguenti mutui contratti dal 1978 al 2010 dal Comune di Pescantina che vengono sotto elencati per ammontare di tipologia.

Come si può constatare dalla lettura del rendiconto al conto consuntivo del bilancio 2013, pubblicato in data odierna all’albo pretorio, vi è un avanzo accertato di amministrazione nella misura di 1.936.172,28 di euro.


Cronache

Cronache

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INCONTRI. Gli studenti della Valpolicella e di Verona ascoltano la storia di Andrea

Campione di vita Conti è l’esempio

“Volevo fare l’atleta” è la storia di Andrea Conti, un libro che racconta la sua voglia di vivere e di correre nel vento. Perché questa è una storia viva, ancora nel suo pieno sviluppo, che viene narrata, incontro dopo incontro, ai ragazzi delle scuole della Valpolicella e di Verona. Sono gli appuntamenti che precedono il Trofeo Tommasi di handbike che la famiglia di Ezio e Luciana hanno fortemente voluto (la manifestazione è arrivata già alla 19ma edizione vinta quest’anno da Paolo Cecchetto) per trasformare un dolore indicibile come la perdita del figlio

Massimo in un cammino nel quale gli altri possano trovare motivi di speranza e di futuro. Gli incontri vengono preparati dal professor Giuseppe Degani che si fa accompagnare dagli atleti del Gsc Giambenini, da sempre in prima fila in questa attività. E Andrea Conti, come spiega il prof. Degani, «riesce immediatamente a stabilire con i ragazzi un feeling straordinario, li incanta con la sua voce, le sue canzoni, la sua voglia di vivere, la sua grinta di atleta e di uomo, la dolcezza del suo sguardo, l’attenzione per tutti e per ciascuno». Ecco la sua storia. Era un

podista, un atleta promettente Andrea Conti: la Paf, allora industria veronese emergente, lo aveva già portato nella sua scuderia con Gelindo Bordin, il maratoneta oro olimpico di Seul 1988, sotto la cura di Gianni Ghidini. Ma il sogno si interrompe bruscamente: una caduta in motorino, la rottura della settima vertebra, le gambe che non rispondono più. Il tunnel delle operazioni in fondo al quale c’è la luce della rinascita, il ritorno a scuola, il diploma, la voglia di continuare a vivere più intensamente di prima. Racconta Andrea di quando uscì dal

reparto dopo le operazioni. La sua passione del canto non conobbe il limite della stanza di terapia intensiva e le note di “Margherita” di Riccardo Cocciante risuonarono tra quei sette letti di pazienti in stato vegetativo. C’è una dose di autoironia che gira nella storia di Andrea e che attinge ad una radice profonda: una fede passata attraverso la prova del dolore che si tramuta in speranza e gioia di vivere. E da qui parte la ricostruzione dell’Andrea: il ritorno a tutto quello che faceva prima con più intensità, contagiosamente. Ecco l’esperienza dell’handbike, di

Andrea Conti e Veronica

nuovi compagni di avventura, di nuova gente e di tanti ragazzi che apprendono la lezione di Andrea nelle scuole. E poi scrivono nei temi, come Valeria G. della scuola media di Negrar: «Quel giorno, un venerdì mi sembra, sono venuti Marina, Graziano e Andrea: gli atleti dell’handbike. Noi ragazzi eravamo esultanti, si perdevano due ore! Ora però capisco che è sbagliato dire così. Non abbiamo perso ore ma, e penso di parlare per tutti, abbiamo imparato tantissimo, più di quanto potremo mai imparare a scuola. Perché non era matematica, né

storia: era vita!». E il capitolo più bello della vita di Andrea: Veronica, sua figlia. Ma Andrea scrive anche poesie che si caricano di emozione quando spunta Veronica: «Ma più belo l’è quando de drio monta la me butina,/ con la so facia da furbina:/ dai! cori forte papà…/ e al col la se taca che quasi me manca el fià./ Non sarà come sul Carega esser arrivà/ su n’antra sedia son sentà/ ma anca cossita se pol essere contenti,/ ‘na fiola, ‘na bici e in malora gli accidenti» Lino Cattabianchi

NOTIZIE IN BREVE MUSICA IN VILLA 2014. Al via con il mese di giugno alla XIX edizione di “Musica in Villa”. Organizzata dalla Magnifica Comunità della Valpolicella e da Gabrielli editori in collaborazione con AVAM Regione Veneto, Pro loco San Pietro in Cariano e Consorzio Pro loco Valpolicella. Cinque gli appuntamenti previsti (ore 21.00): il 19 giugno presso la Pieve di San Giorgio di Valpolicella, il 26 giugno presso la Corte dei Libri e della musica a Cengia di San Pietro in Cariano, il 9 luglio presso villa Giona a Cengia, il 17 luglio presso le Tenute Ugolini di Bure, il 24 luglio presso villa Santa Sofia di Pedemonte. GROTTA DI FUMANE. Continua l’esperienza delle Domeniche in Grotta presso la grotta di Fumane con visite guidate, grazie alle quali vedere dal vivo e conoscere il sito nel quale si sono alternati prima l'uomo di Neanderthal e poi il Sapiens anatomicamente moderno, tra 90.000 e 20.000 anni fa. All'interno della grotta sono stati rinvenuti reperti ossei attestanti l'uso di penne e artigli di rapaci come ornamento e la più antica pittura rupestre europea, nota come "Sciamano". Le prossime visite in programma sono l’1, il 15 e il 29 giugno, il 6 e 20 luglio, il 10 e 24 agosto, il 7 e 21 settembre (due sono i turni di visita: dalle 15.00 alle 16.00 e dalle 16.30 alle 17.30). Per informazioni e prenotazioni: info@valpolicellaweb.it

CFP PROVOLO / TEXA DIAGNOSIS CONTEST Conquistano un meritatissimo secondo posto Sebastiano Merci e Victor Vascan, studenti del CFP A. Provolo di Verona che hanno partecipato al “Texa Diagnosis Contest”, la gara nazionale organizzata da Texa Spa per scoprire i migliori giovani meccatronici in Italia. Sebastiano e Victor si sono battuti contro i migliori 38 studenti provenienti da 19 scuole italiane, tra istituti tecnici e centri di formazione professionale (CFP). «I ragazzi sono stati bravissimi - commenta il loro insegnante Federico Ronconi -. Hanno affrontato la competizione senza indugi dedicandosi anima e corpo alla preparazione della gara consapevoli che avrebbero affrontato molti concorrenti provenienti da scuole altrettanto preparate. Ho cercato di trasmettere loro la sicurezza per aiutarli ad esprimersi al meglio e a superare le tensioni senza voler comunque “pretendere la vittoria”. E loro hanno lavorato con precisione ed energia. Credo che questa esperienza sia in primo luogo una lezione di vita per tutti gli allievi della nostra scuola, che li aiuterà a crescere professionalmente». R.R.


Cronache

Giugno 2014 IL VIAGGIO. Fernando ed Enzo in sella per far conoscere l’amicizia tra le due città

Verona-Batumi per solidarietà "La solidarietà si alza sui pedali". Prende questo nome una singolare iniziativa che vede due amici, Fernando da Re e il pedemontano Enzo Pellegrini, protagonisti di un viaggio in bicicletta, con bagaglio al seguito, in Georgia. Scopo dell’avventura, che partirà da Tbilisi (capitale della Georgia) il prossimo 9 giugno e si concluderà il 24 giugno presso la Municipalità di Batumi (Città in forte espansione sul mar Nero), è far conoscere il “patto di amicizia” che lega la città di Verona con la città di Batumi e ampliare la conoscenza di alcune realtà veronesi a scopo solidaristico già operanti in quel Paese. Proprio a Batumi Fernando ed Enzo consegneranno alcuni doni da parte del comune di Verona e una lettera del Sindaco Flavio Tosi in relazione al Patto di Amicizia che lega le due città. Il ritorno in Italia avverrà il 27 giugno. «Il nostro viaggio in bicicletta – affermano Fernando ed Enzo - attraverserà la Georgia da Tbilisi a Batumi scavalcando le valli caucasiche della regione dello Svaneti. Abbiamo voluto dare al nostro viaggio un significato diverso da quello ludico-turisticosportivo attribuendo ad esso un impegno sociale e solidale. Nel 2013, durante un itinerario ciclo turistico Da Tbilisi a Yerevan, visitando per pochi giorni la Georgia, siamo venuti a conoscenza di alcune realtà veronesi presenti e già ope-

ranti in quel Paese: ’Istituto veronese Piccole Figlie di San Giuseppe di cui fa parte suor Loredana Monetti, che da anni vive e lavora a Kutaisi, ora responsabile della Caritas per la Georgia Occidentale, l’Istituto veronese dei Padri Stimmatini di cui fanno parte alcuni religiosi veronesi presenti e operanti in Georgia tra cui il Vescovo di Tbilisi, mons. Giuseppe Casotto, la “Casa della Speranza” di Batumi e il “Centro dei Ragazzi” di Kutaisi, operanti grazie alla sensibilità e generosità di amici veronesi stretti attorno a Giovanna e Roberto Buttura di Montorio, promotori di annuali raccolte fondi. A questi si aggiunge l’associazione “Amici Don

Baldo e di Madre Forante”, impegnata ad affrontare e sostenere progetti di natura sanitaria, educativa, di formazione e istruzione di giovani e anziani attraverso un centro Caritas in Georgia. Queste conoscenze e i successivi incontri di approfondimento – aggiungono Fernando ed Enzo hanno fatto nascere in noi le motivazioni di questa iniziativa mirante a raccogliere fondi e gesti di solidarietà sotto diverse forme per finanziare le attività già operative e sostenute dalla Caritas e in prima persona da Suor Loredana Monetti». La conclusione del viaggio avverrà con la visita della “Casa della Speranza” a Batumi e l’incontro con il Sindaco della medesima città al quale Fernan-

do ed Enzo consegneranno i doni che il comune di Verona ha già deliberato di far pervenire a quella città quale segno di rinnovata amicizia. «In quel momento è nostra intenzione consegnare a Suor Loredana, l’eventuale importo che attraverso l’iniziativa “La solidarietà si alza sui pedali” intendiamo raccogliere prima della partenza con le donazioni di quanti vorranno condividere la nostra azione». Ogni liberalità e offerta dovrà essere indirizzata sul conto corrente dell’associazione “Amici Don Baldo e di Madre Forante” c.c. Banca Popolare di Verona ag. N.10 IBAN IT79K0503411716 000000005035. Causale: la solidarietà si alza sui pedali.

LA MOSTRA. Pittura e scultura secondo Mario Dalla Fini L’esposizione d’arte sarà a Verona dall’8 al 22 giugno “Riportare all’attualità un mondo considerato dai più ormai perduto”: questo, secondo Ottavio Borghi, il merito di Mario Dalla Fini, artista residente a San Pietro in Cariano, che si prepara ad una delle sue innumerevoli esposizioni. Dall’8 al 22 giugno infatti il pittore e scultore nato a Badia Polesine nel 1935, diplomato all’accademia Belle Arti Cignaroli di Verona, esporrà le sue opere presso la sala Birolli in via Macello 17 a Verona (orari 10 – 12.30 e 15.30 – 19.30). “Mario Dalla Fini, pure possedendo una notevole abilità tecnica, frutto di anni di studio sotto la guida di valenti maestri, di una lunga esperienza, ma soprattutto di una capacità figurativa innata, mai si abbandona ad una troppo precisa riproduzione di carattere accademico finalizzata alla verosimiglianza delle scene o delle figure – hanno scritto di lui -. Paesaggi e scenari campestri sullo sfondo di ondulazioni innevate che si perdono in lontananza. Chiese severe dai tetti imbiancati dalla neve con a lato il loro campanili imponenti, torri campanarie che alla guisa di mute e severe scolte sembrano dominare la pianura gelata. Mentre ai bordi dei vasti piazzali sedute su panchine solitarie, piccole immagini femminili intirizzite rendono l'idea di vastità senza confini, evocando nello stesso tempo un senso di attesa o forse di rassegnazione e di fatalismo, comunque di abbandono a forze che la mente umana non può contrastare”.

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IL CASO

Compri il vino: sostieni Nicolas

“Ciao sono Nicolas, il bimbo che vede con le mani e vorrei raccontarvi la mia storia”. Queste le parole con cui inizia una lettera scritta sul retro di alcune bottiglie di vino che in questi giorni possono essere acquistate a sostegno di un progetto importante. Nicolas non sa né scrivere né parlare, ma è la sua mamma a farlo per lui, nato il 7 marzo 2013 affetto da prematurità severa. Essendo nato cosí piccolo gli organi di Nicolas non si sono formati bene: da qui l’esigenza di molti interventi, gli ultimi quattro agli occhi, che comunque non sono bastati. Nicolas infatti, che ora vede solo luci ed ombre, dovrà sottoporsi ad altri interventi negli Stati Uniti. Ed è qui che entra in campo il gruppo VLN, Vivi la Natura, nato in Valpolicella qualche anno fa da un insieme di amici che si conoscono da una vita e che, dopo una vendemmia finita a secchiate d’acqua e a pigiar l’uva coi piedi, si sono chiesti come poter “sdebitarsi” per tanta felicità…«Abbiamo pensato – affermano da Vivi la Natura – che quel vino non andava semplicemente bevuto tra di noi: doveva uscire nelle nostre comunità. Nacque l’idea di venderlo per aiutare un bambino che avesse in qualche modo bisogno di aiuto e magari residente vicino a noi, ma solo per poterlo

conoscere e farci piú convinti e convincenti nel proporlo». Lorenzo prima ed Annalisa poi sono stati i primi due bambini, affetti da gravi malattie e bisognosi di cure, a Vivi la Natura ha teso la mano, con enormi soddisfazioni. «Ora, con Nicolas, che abita a Sommacampagna, la nostra strana famiglia si arricchisce di un nuovo bimbo, la storia si ripete per le terza volta» - raccontano ancora da VLN. Senza alcuna spesa (l’uva, la vinificazione, le bottiglie, tappi, etichette, tutto é stato donato) gli amici di VLN hanno creato “Tabula Rasa – progetto Nicolas il mio mondo…con le mani”, 800 bottiglie speciali di vino appassionato (una novità: Valpolicella vinificato con macerazione carbonica, tipo beaujolais nuveau), che rappresentano un vero e proprio progetto di solidarietà. Ogni euro del ricavato dalla vendita di queste bottiglie (reperibili in alcuni esercizi di Pedemonte e dei paesi limitrofi al costo simbolico di 10 euro l’una) andrà a Nicolas che sull’etichetta stessa di Tabula Rasa afferma: “Terremo sempre aggiornati tutti quegli angeli che avranno scelto di rinunciare a qualcosa per aiutarmi a non dimenticare come è fatto il sole”. Per aiutare Nicolas: IBAN: IT50C0200859860000103 043905 - intestato a Barbessi Stefania

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VALPOLICELLA BENACO BANCA

Secondo “Social Bond” 1000 borse della spesa: è questo l’obiettivo di Valpolicella Benaco Banca per l’emissione del secondo social bond. A distanza di pochi mesi e vista la risposta al primo emesso, la Banca ha pensato di dare un ulteriore aiuto a chi ne ha più bisogno. L’obbligazione etica ha la duplice caratteristica di associare ad un buon investimento un concreto impegno sociale, attraverso la destinazione di una parte degli interessi a sostegno di uno specifico progetto nel campo del sociale, in questo caso l’acquisto di borse della spesa da consegnare a famiglie in particolare difficoltà economica. Le associazioni che beneficeranno del contributo sono la Caritas Parrocchiale di San Pietro In Cariano, la Caritas Parrocchiale di Negrar “Il Samaritano”, l’Associazione Emporio della Solidarietà di Sant’Ambrogio V.lla, il Gruppo Marta e Maria della Parrocchia Santa Maria Maddalena del Saval, l’Associazione Società di San Vincenzo De Paoli – Conferenza di

Franco Ferrarini

Gianmaria Tommasi

Pescantina, la Caritas Parrocchiale di Garda, la Caritas Parrocchiale di Caprino, la Croce Rossa di Bardolino e Costermano e la Caritas Parrocchiale di Cavaion. «Dobbiamo insegnare e trasmettere la cultura della solidarietà, soprattutto in questo momento di crisi – ha affermato il presidente Gianmaria Tommasi -. Visitando e conoscendo queste associazioni, ci siamo accorti di quanto sia importante il loro lavoro e riteniamo sia giusto per una Banca di credito cooperativo come è la nostra, fare il possibile per sostenerlo».

«E’ la seconda esperienza di questo tipo ed è una grande soddisfazione per il nostro Istituto ha concluso il vice presidente Franco Ferrarini -. Il primo Social Bond, a favore della Cooperativa Sociale Cercate onlus per la sistemazione della sede del Centro Anziani di Sant’Ambrogio di Valpolicella è andato molto bene, la risposta che abbiamo avuto è stata senz’altro positiva. Ci auguriamo che la nostra clientela capisca anche questa volta l’importanza dell’ iniziativa e decida di investire in questo progetto». Riccardo Reggiani



Cronache

Giugno 2014 INIZIATIVE. La manifestazione “Librarti” si è aperta in Valpolicella a maggio

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RENATO LELLI

Scrittori a casa tua Affido condiviso Nelle case private della Valpolicella incontri con scrittori con musica dal vivo e assaggi culinari. Metti una sera a cena con uno scrittore, che presenta il suo libro nel salotto di casa tua. Case private come piccoli teatri, che si aprono per ospitare incontri con autori, musicisti, artisti. Accadrà con Librarti, manifestazione di nicchia che tra maggio e giugno vedrà rustici e dimore private della Valpolicella trasformarsi in piccoli salotti letterari, per accogliere scrittori che raccontano i loro libri dell'editoria indipendente con il sottofondo di musica dal vivo e opere d'arte come fondali scenografici. Librarti, promossa dall'associazione Arte Entropia Zero, giunge quest'anno alla sesta edizione con un programma ricco e variegato, che conta dieci appuntamenti spalmati su tutta la Valpolicella: da Marano ad Arbizzano, da San Giorgio in Ingannapoltron a San Pietro in Cariano. Un contesto intimo e familiare, incastonato nel magnifico paesaggio punteggiato di vigne o scorci del monte Baldo e del lago di Garda, che favorisce l'incontro ravvicinato tra partecipanti e artisti con il contorno di un bicchiere di vino, un piatto

di polenta abbrustolita sulla stufa e prodotti biologici offerti dalle aziende agricole locali. Le serate, comprensive di "apericena", inizieranno alle 20. Martedì 3 giugno, a casa di Olivia in via della Diga, alle porte della Valpolicella, presentazione del libro di Bianca Tarozzi "Tre per dieci" (edizioni Cicero) con le musiche di Federico De Cassan (flauti). Espone Simone Noseda. Prodotti dell'azienda agricola La Fontana. Martedì 10 giugno, alle

cantine Ugolini in località Bure di San Pietro in Cariano, presentazione del libro di Ernesto Bussola "In verde e rosso di velina" (edizioni Gabrielli) con lettura di poesie di Verdiana Battaglia e mostra di Ernesto Bussola. Venerdì 13 giugno, a casa di Marcello a Marano di Valpolicella, presentazione del libro di Giovanni Priante "Una città al fronte. Verona e la grande guerra nelle cronache dell'Arena" (edizioni Scripta). Reading di Mauro Dal Fior – Futuristi

in guerra. Prodotti dell'azienda agricola Novaia. Martedì 17 giugno, a casa di Sandro a Pescantina, presentazione del libro di Mila Fois "Kronos e Aion. Due nomi per il tempo" (edizioni Arda 2300). Musica: Nicola Capiluppi in Robotomo, espone Nicola Capiluppi. Prodotti di Vin&organic products. Venerdì 20 giugno a casa di Vittorio, a Castelrotto di San Pietro in Cariano, presentazione del libro di Giorgio Massignan "La gestione del territorio e dell'ambiente a Verona". Interviene Giovanni Beghini dell'associazione Terra Viva. Musiche: Paola Zamboni (violoncello) e Verdiana Battaglia (oboe). Prodotti dell'azienda Cristiana Meggiolaro, progetto Vini di luce. Mercoledì 25 giugno a casa di Marina e Vincenzo, a Marano di Valpolicella, presentazione del libro di Andrea Timicelli "Partigiani di pianura" (edizioni Cierre). Musica: Regina Mab. Espone: Brombin. Prodotti dell'azienda agricola El Restel di Antonio Tomezzoli. Domenica 29 giugno chiusura a casa di Federico, a San Giorgio di Valpolicella, con il libro "Lingua madre duemilatredici", racconti di donne straniere in Italia a cura di Daniela Finocchi (edizioni Seb 27). Autrici e lettrici: Susanna Bissoli, Sandra Faith Erhabor, Melita Ferkovic, Fatima Lebron Oviedo e Mabel Omorogbe del gruppo di narrazione interculturale di Casa di Ramia. Musiche: Camilla Bertini (voce), Manuel Pinto (chitarra), Sama Oukazi (percussioni). Espongono Franesca Bortolato (gioielli) e Giuliana Magalini (dipinti). Informazioni: Sergio Cristini 347 9023129; Moreno Danzi 339 2533287. Riccardo Reggiani

C’è la petizione

Legge 54/2006 non applicata su affido condiviso “Phisycal joint custody”: questo il titolo della petizione presentata qualche mese fa al Parlamento europeo da Renato Lelli, Presidnete dell’AGSPP di Verona (associazione genitori separati per le pari potestà). «Già anni fa – afferma Renato Lelli – denunciavo molte lacune all’interno della legge 54/2006, che nel corso di questi 6 anni si sono conclamate apportando danni psico-fìsici a bambini e genitori più discriminati nei casi di separazioni e divorzi. Sono state vanificate tutte quelle battaglie che la maggior parte delle associazioni sì prefiggeva per un cambiamento epocale e radicale che portava dall'affido del minore mono-genitoriale all'affido condiviso nell'interesse tutto dì quest'ultimo. A tutt'oggi assistiamo allo stravolgimento di tale legge che prevedeva una custodia equilibrata, ma con un'alchimia giurisprudenziale e spregevole si è invece passati ad assegnare una custodia prevalente al genitore ritenute di "serie A" (quasi sempre le madri) discriminando l'altro genitore e di conseguenza privando il minore del suo diritto di frequentazione di entrambi i genitori in modo equilibrato; tutto ciò con l'aggravante dell'assegno di mantenimento, a parità di reddito, a carico del genitore di "serie B". Riportando in auge l'affido mono-genitoriale – aggiunge ancora Lelli - la Legge 54/2006 è stata svuotata di tutto il suo contenuto giuridico con la perdita di tutti quei diritti che avrebbero acquisito in primis ì minori». Da qui la richiesta al Parlamento europeo da parte di Lelli di intervenire, possibilmente con una certa

Renato Lelli

celerità, per colmare tali lacune, “poiché nei 15 paesi europei non esiste una legislazione in comune su tale tematica – si legge all’interno della petizione -. Auspichiamo che l'Europa preveda l'applicazione in tempi brevi, per una legge paritetica che consenta la bi-genitorialità. Va ricordato inoltre che l'art. 24 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE afferma che "ogni bambino ha il diritto di intrattenere relazioni personali e paritetiche direttamente con entrambi i genitori" un diritto che va anche e soprattutto rispettato nelle separazioni e divorzi. Tengo a precisare inoltre che il vice presidente del Parlamento europeo, Angelilli, ha detto che sia in Italia che in altri paesi comunitari. Vi sono ormai già troppi bambini ai quali il diritto di visita equilibrato viene negato”. Per informazioni: 348.8583860; info@agspp.it

COOPERATIVA SOCIALE. “Polipo” aiuta il prossimo Il Polipo è una Cooperativa sociale senza scopo di lucro, nata nel 2003: il suo fine è il perseguimento dell’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini, attraverso la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi. In particolare, scopo principale della stessa è quello della fisioterapia e assistenza alle persone handicappate con particolare attenzione agli handicap dovuti a sofferenze da parto, alle paralisi cerebrali infantili con un possibile allargamento a tutte le realtà che ruotano attorno al mondo socio - sanitario (compreso anche l'ambiente familiare). Le metodiche riabilitative vengono praticate, insegnate, approfondite e divulgate dal gruppo di terapisti della riabilitazione, fisioterapisti ed altre categorie parificate e qualificate (fisiatri, psicomotricisti, logopedisti, neuro-psichiatri-infantili). Dal settembre 2011 la Cooperativa ha scelto di provare a fare un passo avanti creando sinergia tra professionisti ed avviando quelle attività che nell’esperienza si sono palesate come utili se non indispensabili ai pazienti ma anche alle famiglie. Ad oggi collaborano con noi due psicologi, un posturologo, un logopedista e un’arte terapista oltre ovviamente ad un fisioterapista. A breve la nostra sede sarà in Via Bramante 15 a Verona, all’interno di uno stabile di proprietà della Cooperativa Cercate, anch’essa ONLUS.


BALLOTTAGGIO PER IL SINDACO DI NEGRAR DOMENICA 8 GIUGNO 2014 9

ALLORA VOTA

STEFANO CERADINI

REFERENTE STEFANO CERADINI

GRAZIE ALLE 2.234 PERSONE CHE MI HANNO DATO FIDUCIA AL PRIMO TURNO

Se sei uno dei 5.587 elettori che non hanno votato Grison al primo turno; Se hai ricevuto 80 euro in busta paga ma con 81 euro di trattenute; Se vuoi avere dei difensori del territorio senza per questo mettere in ginocchio la già debole economia delle nostre imprese ma piuttosto aiutarle a reperire risorse ed incentivi; Se sei un agricoltore e vuoi continuare a lavorare sulla tua terra avendo la possibilità di migliorare i terreni e le marogne e poter bruciare le ramaglie per evitare il propagarsi delle malattie delle piante; Se hai una seconda casa o un capannone e vorresti una tassazione IMU più bassa; Se hai un’attività o un’impresa e non vuoi essere assillato dalle tasse ma vuoi lavorare e dar lavoro ai cittadini di Negrar; Se anche tu ritieni importante la riduzione del debito del nostro Comune da 37 a 23 milioni di euro; Se vuoi il campo sportivo in sintetico a Negrar vicino alle scuole elementari; Se vuoi la caserma dei carabinieri in via Mazzini nel capoluogo; Se vuoi far rimanere l’asilo a Fane; Se vuoi una ciclabile che colleghi Arbizzano a Negrar


Cronache

Giugno 2014 PARONA. Presentato il libro “Poetici...messiotti”

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SANT’ANNA. È andato in scena il Lessinia Folk Festival

Trenta poesie Musica e balli firmate Peretti per 660 alunni Tensione, emozione e orgoglio: questo si leggeva sul viso sorridente di un elegante Giancarlo Peretti - noto poeta della Valpolicella, presentatore e collaboratore de L’Altro Giornale - lo scorso venerdì 23 maggio in occasione della presentazione del suo libro, “Poetici…messioti”, piacevole raccolta di poesie in lingua italiana e dialettale. A Parona, in una gremita sala civica, Lucia Cametti, consigliere comunale e presidente della Commissione Cultura del comune di Verona, ha esordito con parole di benvenuto al numeroso pubblico e con la presentazione delle numerose autorità presenti. E’ passata poi alla lettura delle introduzioni del volume, scritte da Rosanna Pancaldi, Maria Palma Pelloso e Bruno Butturini, una lettura che ha particolarmente commosso l’autore, impegnato poi nella proclamazione di alcune delle sue poesie dialettali. A fargli eco ancora Lucia Cametti, che ha recitato alcuni versi di componimenti in lingua italiana. La presentazione di “Poetici…messioti”, 42 pagi-

Giancarlo Peretti e Lucia Cametti

ne per 30 poesie, si è inserita all’interno dell’esposizione PrimaverArte (dal 17 al 24 maggio). L’evento, organizzato dal gruppo La Genziana di Parona in collaborazione con il Comune di Verona-II Circoscrizione e l’UNCI (Unione Nazionale Cavalieri d’Italia), è stata seguita dalla consegna delle benemerenze da parte del grand’ufficiale Bruno Centurioni a Meyra Moise, Gabriella Corso e Bruno Butturini, “paronati ad honorem”, definiti da Giancarlo Peretti stesso in un suo componimento “paronati par onor” i quali, pur non essendo originari di Parona, sono riusciti a meritarsi la “cittadinanza”. «E’ stata fonte di soddisfazione questa presentazione per me – afferma all’indomani del-

l’evento Giancarlo Peretti -: la numerosa presenza e il calore che ho colto da chi ha voluto essere presente mi hanno commosso ed emozionato. Sono felice inoltre che due rappresentanti dell’Arma che stimo molto abbiamo accolto il mio invito e abbiano preso parte alla presentazione del mio “Poetici…messioti”: sto parlando del luogotenente Ezio Schirato, già comandante della stazione Carabinieri di Parona ed oggi alla guida della caserma Salvo d’Acquisto di Verona, e il maresciallo Vincenzo Reggio, attuale comandante della stazione Carabinieri di Parona». Il pomeriggio culturale è stato allietato con melodie eseguite da mandolini e chitarre.

E’ stata una festa a suon di musica e balli il Lessinia Folk Festival, che giovedì 22 maggio ha animato per un’intera giornata l’atmosfera a Sant’Anna D’Alfaedo. A colorare l’ottava edizione della manifestazione ci hanno pensato 660 ragazzi, alunni della Scuola dell'infanzia di Sant'Anna, delle scuole primarie di Fumane, Fane, Sant'Anna, Breonio e delle scuole secondarie di Fumane e Sant'Anna, tutti preparati dai loro insegnanti di classe, aiutati in alcuni casi anche da collaboratori esterni. Un impegno, quello profuso da organizzatori e partecipanti, che ha fatto raggiungere in pieno l’obiettivo della rassegna: riscoprire e mantenere vive le danze e i canti popolari del territorio e di tutto il mondo. «Il Lessinia Folk Festival rappresenta un’opportunità importante per i giovani che dà la possibilità di fare un'esperienza nuova, affiatarsi tra loro e confrontarsi con ragazzi di altre scuole – afferma Elisa Barzon, insegnante dell’istituto compren-

NEGRAR/FIDAS Fidas Negrar in festa lo scorso 10 maggio in occasione di Okfidasfest presso il vecchio asilo di Negrar. La serata, allietata dagli Otto fon weiss e dall’ottima cucina, è stata organizzata in collaborazione con il gruppo La Vigna e la Pro loco E.Salgari. I festeggiamenti si sono aperti alle 19.30 per continuare durante l’intera serata, alla quale hanno preso parte anche la

neo eletta referente provinciale dei giovani, Valentina Di Biase e una rappresentanza di giovani.. «La festa è andata bene, nonostante fosse la prima esperienza – afferma Nicola Trande, presidente Fidas sezione di Negrar -: hanno partecipato circa 50 giovani. I presenti hanno recepito il messaggio: l'importanza della donazione del sangue e della tipizzazione per la

registrazione al registro internazionale dei donatori di midollo. A nome di tutto il direttivo Fidas di Negrar vorrei ringraziare il gruppo giovani della nostra sezione, in modo particolare Luca Composta e Andrea Sona, il gruppo "Otto fon weiss", la Proloco di Negrar, il gruppo "La Vigna". Un grande grazie va ai volontari del Circolo N.O.I. di Negrar – aggiun-

ge Trande - per il costante e vitale impegno e aiuto offerto sia la sera della festa che le settimane precedenti per l'organizzazione. Siamo certi che la prossima manifestazione sarà più partecipata, ma siamo anche sicuri che siamo riusciti a coinvolgere e incuriosire molti giovani presenti che speriamo tanto possano diventare nuovi donatori».

AUGURI. PARONA E QUINZANO FESTEGGIANO I PROPRI OTTANTENNI Hanno festeggiato insieme il traguardo dei loro 80 anni i nati nel 1934 di Parona e di Quinzano. Infatti domenica 18 maggio, dopo aver partecipato alla Santa Messa nelle rispettive parrocchie, si sono ritrovati presso un noto ristorante di Parona per un momento conviviale e gioioso. Qui il folto gruppo di anziani e anziane, in gran parte accompagnati dai rispettivi coniugi, dopo aver goduto di un prelibato pranzo, si sono scambiati gioiosi auguri, reciproci complimenti e l'auspicio di ritrovarsi,"sempre in gamba", fra cinque anni. Il pomeriggio in festa è proseguito con un interessante incontro culturale, ovvero con la visita guidata alla mostra collettiva di pittura e scultura presso la Sala Civica "Domenico Zangrandi" di Parona. R.D.N.

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sivo di Fumane e collaboratrice al progetto -. Molti ragazzi hanno sperimentato la danza per la prima volta grazie a questo progetto, dimostrando molto entusia-

smo e creandosi un'opinione positiva». La giornata si è svolta all'insegna dell'allegria e della gioia nel ballare assieme con la presenza di molti genitori».

NOTIZIE IN BREVE IT’S STORY TIME. Prosegue la positiva esperienza di “It’s story time @ your library” presso la biblioteca comunale di Negrar. Continua anche durante il mese di giugno infatti il progetto dedicato alla lettura in inglese, che unisce momento ludico e didattico grazie alla lettura di un libro. A questo viene affiancato un laboratorio a tema. I prossimi incontri in programma sono previsti per mercoledì 11 giugno dalle 16.30 alle 17.30 per i bambini dai 3 ai 5 anni e mercoledì 25 giugno dalle ore 11.00 alle 12.00 per i bambini dai 6 ai 10 anni. Per motivi organizzativi è necessaria l’iscrizione in biblioteca telefonando allo 045.7502157; mail: biblioteca@comunenegrar.it MAGNALONGA DI PRUN. Conto alla rovescia per l’11° Magnalonga di Prun, Il Tour del Palato è in programma lunedì 2 giugno e prevede una camminata enogastronomia su un percorso di circa 8 chilometri su asfalto e sentieri battuti. La magnalonga, che ha l'obiettivo di mostrare la ricchezza e la bellezza della natura, così come la storia del paese di Prun conoscendo al tempo stesso la cucina tipica del luogo e le più famose varietà dei tradizionali vini della Valpolicella, partirà dal campo sportivo di Prun dalle ore 9.30 alle 10.30 (ogni 15 minuti partirà un gruppo, accompagnato da una guida esperta del luogo. Per informazioni: www.prun.it. BARATTANDO E NON SOLO. Domenica 8 giugno, dalle ore 9.00 alle 13.00, presso gli spazi esterni di Villa Albertini ad Arbizzano, la Cooperativa Sociale Valpolicella Servizi con il patrocinio del Comune di Negrar organizza la terza edizione di "Barattando e non solo". Chiunque voglia curiosare, scambiare, vendere, acquistare oggetti, libri, abbigliamento o altro, può partecipare gratuitamente all'evento. Per informazioni: Cinzia - cell. 348.7010646

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: NEGRAR - Comune - Edicola P.zza Vitt Emanuele S.MARIA - Centro Commerciale SAN VITO - Distributore Agip TORBE - Osteria Caprini PRUN - Distributore Agip - Prete FANE - Tabaccheria Guardini


Cronache

Giugno 2014 ARBIZZANO. Inaugurato lo scorso 10 maggio il nuovo Centro di aggregazione

Uno spazio per tutti a Villa Albertini Inaugurazione ufficiale lo scorso 10 maggio per il nuovo centro di aggregazione a villa Albertini di Arbizzano. Uno spazio a disposizione di tutta la comunità e in particolare di adolescenti e giovani. Il centro, aperto il martedì, giovedì e sabato dalle 15.30 alle 18.30, offre l’opportunità di praticare diverse attività. Non manca inoltre una sala registrazione dove è possibile suonare, cantare e, appunto, registrare musica. Nell’ampio spazio esterno è possibile fare sport di squadra come calcio e pallavolo. «Arriviamo con molta soddisfazione all’apertura di questo centro di aggregazione – ha affermato l’ex assessore alle Politiche sociali, Luigino Damoli -, dopo che per diversi anni le attività per i giovani sono state purtroppo interrotte prima per motivi di bilancio (centro di Novare ad Arbizzano chiuso perché l’affitto dei locali era troppo elevato) e poi per mancanza di spazio (centro presso la scuola media di

Negrar chiuso perché la scuola doveva utilizzare i locali per le lezioni di musica). I centri però – ha aggiunto - sono sempre stati molto frequentati e per questo ci siamo messi subito alla ricerca di una nuova sistemazione che potesse essere definitiva. E’ stata così individuata la sede presso il centro Valier, dove in un luogo incantevole sono stati sistemati i locali appena inaugurati». Oltre

al centro di aggregazione vero e proprio, nel quale bambini e ragazzi si possono trovare per giocare e condividere esperienze, sempre sotto la guida di un educatore, c’è una sala di registrazione, una sala civica molto ampia e capiente che potrà essere utilizzata per numerose attività sociali e culturali e spazi esterni immersi nel verde dove è possibile organizzare giochi di squadra. «Questo centro – ha

concluso Damoli - è senz’altro un fiore all’occhiello di questo Comune, che ha sempre dato una grande importanza ai giovani e alla necessità di trovare spazi di aggregazione e ora finalmente, dopo un periodo di difficoltà, possiamo dire con orgoglio che i giovani, ma anche tutta la comunità, hanno uno spazio a loro disposizione». Per informazioni: Pagina facebook: centrogiovanivalier

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CIRCOLO LA BAITA. COMITATO SAGRA S.MARIA Si preparano ad un’estate di festeggiamenti il circolo La Baita e il Comitato Sagra di S.Maria di Negrar. Dopo i numerosi eventi organizzati a partire da inizio 2014 si proseguirà con altrettante iniziative all’insegna del divertimento e dello stare insieme. E’ attesa per “Quelli che…la Baita”, evento rivolto ai giovani, con musica a loro dedicata, in programma nelle serate di venerdì 13 e 20 giugno. Il mese di giugno si chiuderà nel fine settimana del 27, 28 e 29 quando protagoniste saranno 12 squadre che si sfideranno nel Torneo di calcetto“Baita della Comunità”. «Si tratta di un iniziativa che vedrà impegnati molti giovani in incontri di calcio a 5 – afferma Francesco Zantedeschi, presidente del Comitato -. Ogni serata si concluderà con proposte musicali e con tanto divertimento per tutti. A breve sul sito internet del nostro Circolo saranno disponibili i moduli di iscrizione e tutte le informazioni necessarie»…Ma l’evento clou dell’estate sarà l’attesissima Sagra del Carmine, giunta quest’anno alla sua 37^ edizione in programma dal 25 al 28 luglio. «Quest’anno la Sagra sarà ricca di novità, prima tra tutte la location: la festa tornerà presso la Baita, dove era stata fino al 1995 – anticipa Zantedeschi -. La manifestazione sarà riproposta in chiave rivisitata, con una cura particolare dei dettagli».


Cronache

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CASTELROTTO. “VISI E COLORI DELLA VALPOLICELLA” Si è chiusa con successo la 12° edizione di “Visi e colori della Valpolicella”. Il Concorso nazionale di pittura, in programma a Castelrotto dal 24 aprile al 2 maggio, è stato organizzato da Guida di Verona e Provincia e dal comune di San Pietro in Cariano ed è stato inaugurato giovedì 24 aprile alle ore 17.00 presso il Teatro parrocchiale Sala Don Giorgio Maccaccaro (scuola dell’infanzia) con la presentazione di Giancarlo Peretti. Nella stessa giornata è avvenuta la premiazione. La giuria composta da Bruno Prosdocimi, Adriana Zaccaria, Carlo Caporal, Sergio Filippini (segretario) ha dichiarato vincitore del concorso, patrocinato da comune di San Pietro in Cariano, Comitato provinciale pro loco, II Circoscrizione del comune di Verona, gruppo “La Genziana” di

Parona, Unci Cavalieri d’Italia e Officina degli Angeli, Anna Maria Grisi che, si legge nella motivazione, “ha descritto con tratti sicuri l’ambiente. Il primo piano sotto il profilo coloristico è stato trattato in modo poetico. La contrada rappresentata è ridente e

ben definita con cromie sciolte e sicure”. Il secondo premio è stato assegnato a MAria Rita Gaspari, il terzo premio a Giovanna Girardi, mentre il quarto e il quinto premio sono andati rispettivamente a Caterina Platano e Stefania Vergazzini.

NEGRAR. DALLA BIBLIOTECA E’ un’opportunità da cogliere quella offerta dalla biblioteca comunale di Negrar agli studenti delle Scuole Superiori e dell'Università. In Biblioteca è possibile infatti effettuare un periodo di attività extrascolastica per ottenere crediti formativi che concorrono a determinare il punteggio dell'esame di maturità. Altresì è possibile effettuare i tirocini formativi curriculari per i Corsi di Laurea che li prevedono. Non solo: per chi non ha ancora deciso cosa fare dopo la laurea questo tirocinio for-

mativo curricolare può rappresentare una buona opportunità per trovare il lavoro che più piace ad ognuno. Il comune di Negrar è già convenzionato con l’Università ed offre quindi un’esperienza di lavoro all’interno della biblioteca di via Cavalieri di Vittorio Veneto 2. Per informazioni: 045.7502157; biblioteca@comunenegrar.it. E’ possibile inoltre rivolgersi all’ufficio stage e orientamento al lavoro dell’Università di Verona in via Campofiore 19 aperto dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00

(ufficio.stage@ateneo.univr.i t) - Prende il nome di “Le dimore della luce. Il romantico sulle strade della Valpolicella” la mostra personale di pittura itinerante 2013 – 2014 di Maurizio Setti. A partire dal 24 maggio e fino al 14 giugno la biblioteca comunale di Negrar, presso la scuola primaria, ospita l’esposizione, visitabile nelle mattinate di lunedì, mercoledì, venerdì e sabato e nei pomeriggi di martedì, mercoledì e giovedì. Per informazioni: www.mauriziosetti.it


Cronaca di

Fumane

BASEBALL / GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI

Lorenzi Team campione Grande risultato per il Lorenzi Baseball Team dell'istituto comprensivo statale "B. Lorenzi" di Fumane lo scorso 12 maggio sui campi di baseball di Pastrengo. Dopo cinque anni di attività il Team fumanese si è aggiudicato il titolo di campione provinciale dei Giochi Sportivi Studenteschi della disciplina. La squadra degli studenti si è confrontata con sei scuole, agguerrite e determinate ed hanno avuto la meglio. «Grazie ai nostri mitici allenatori – scrivono i ragazzi sul sito internet della scuola abbiamo costruito pian piano una squadra efficiente e combattiva divertendoci sempre moltissimo. L'allenatore è il nonno di un ragazzo che frequentava la scuola e che ora è alle superiori e faceva parte della squadra nel ruolo di ricevitore. Questo nonno, un insegnante di educazione fisica in pensione, gioca ancora a baseball in una squadra che si chiama "El guanton" ed è accompagnato negli allenamenti da altri atleti del suo calibro, che con la loro esperienza insegnano a noi ragazzi le strategie, i trucchetti e le abilità motorie per giocare nel migliore dei modi».

FUMANE - Municipio - Farmacia BREONIO - Albergo Breonio MOLINA - Alimentari CAVALO - Alimentari Besi FESTA PER I NUOVI NATI

Le ragazze ed i ragazzi del baseball. 3 C: Rizzi Maddalena, Vaona Selene, Ferrari Nicolò, Guberti Edoardo,Omoregie Samuel, Mascanzoni Simone, Righetti Francesco, Degani Andrea 3 A: Castellani Elia, Marai Alex, Tapparelli Michele, Navarro Junior 3 B: Fasoli Jacopo 2 C: Piccoli Alice, La Caprara Martina 2 A: Favini Emma, Quiriconi Giulio, Russo Lucerna Valeriano 2 B: Mascanzoni Eleonora 1 C: Vaona Elio

MARANO / LA CONVENZIONE

Impianti sportivi: accessi agevolati Approvata lo scorso 22 maggio dalla Giunta comunale uscente di Marano di Valpolicella la proroga della convenzione, in scadenza il 31 maggio, per gli accessi agevolati per tutti i residenti nel comune di Marano agli impianti sportivi e alle piscine di Fumane, annessi all’azienda Cementirossi, nella valle dei Progni. La nuova convenzione prevede delle novità a causa della grave crisi del mercato dell’edilizia e del cemento che ha

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti:

visto l’azienda Cementirossi spegnere per tempi molto lunghi i forni di Fumane. Da questi, le piscine traevano l’energia e il calore per il riscaldamento dell’acqua. Ora, con i forni spenti, gli impianti vengono alimentati a gas, con costi molto più elevati. «Abbiamo compreso la difficoltà del Centro – afferma l’ex sindaco di Marano, Simone Venturini -. Tuttavia abbiamo innanzitutto apprezzato la

volontà del Centro Sportivo di riservare per i cittadini di Marano condizioni agevolate, non più al 50% ma al 25% di sconto per gli ingressi in piscina. Il Dott. Vecchi, Amministratore delegato di Cementirossi, ha voluto con questo, d’intesa con la Dirigenza del Centro, continuare a mantenere un rapporto di particolare amicizia con le amministrazioni locali, pur in un momento di gravissima difficoltà. Per la prima volta nella sua storia –

aggiunge Venturini Cementirossi mette in cassa integrazione gli operai e possiamo immaginare quanto questa scelta sia stata sofferta. Tutti ci auguriamo, per le famiglie ed di lavoratori, innanzitutto, che l’attività riprenda regolarmente. Ci auguriamo altresì che il progetto di Marezzane sia definitivamente approvato dalla Regione Veneto per dare all’azienda uno scenario di medio-lungo termine di sviluppo e di attività mineraria, sulla base del quale continuare ad investire in Valpolicella». «La nuova convenzione – afferma Mauro Sordo del centro sportivo Cementirossi - è il nostro contributo in un momento storico particolare. È un dato di fatto, i presupposti economici della convenzione non ci sono più, e con la nuova convenzione abbiamo voluto rendere il passaggio il meno cruento possibile. Il centro sportivo Cementirossi è un bene sociale del territorio, vogliamo che sia accessibile a tutte le persone che amano fare sport e praticarlo in un ambiente confortevole, in primis i cittadini di Fumane e Marano».

Nuovi nati in festa sabato 18 maggio a Fumane. Presso il centro sociale di viale Verona si sono dati appuntamento i bambini residenti nati nel 2013. Gli inviti per le famiglie dei neo-nati sono stati realizzati dai bambini del centro aperto Insieme +. Durante la manifestazione ogni bimbo ha ricevuto una simpatica maglietta con il suo nome disegnato da Maria Teresa Tommasi e il libretto “Guarda che Faccia!” del progetto Nati per Leggere. La foto personale e di gruppo ha immortalato i partecipanti alla cerimonia, mentre i gruppi di volontariato si sono organizzati per rendere la giornata accogliente. Nell’area verde a ricordo dell’evento è stata posta a dimora una piantina simbolo della pace. Oltre al “Ludobussino” proposto dalla cooperativa Hermete in collaborazione con l’assessorato ai Servizi Sociali, era possibile incontrare i gruppi di volontariato che hanno partecipano all’evento.

MOLINA / IL LIBRO

Cardinale Bacilieri E’ stata la chiesa parrocchiale di Molina ad ospitare, nel pomeriggio di domenica 25 maggio, la presentazione del libro “Il Cardinale Bacilieri – Un grande Vescovo di Verona” scritto da Renato Manganotti ed edito da Gabrielli editori. Il volume, dedicato alla figura del Cardinale Bartolomeo Bacilieri, nato a Molina nel 1842 e morto nel 1923, è stato illustrato grazie agli interventi di mons. Giancarlo Grandis, vicario episcopale per la cultura, l’università e il sociale, di Emilio Gabrielli, fondatore della Gabrielli Editori, e dell’autore Renato Manganotti, docente di religione e scrittore. «Volto eminente della Belle Époque veronese, il cardinale Bacilieri è una personalità ricca e variegata che merita davvero di essere riscoperta e conosciuta – afferma Renato Manganotti -. Di questo insigne prelato ho cercato di far emergere il carattere e lo spirito offrendone, per quanto possibile, una lettura psicologica, senza tuttavia rinunciare all’oggettività storica degli eventi».


Cronache

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PEDEMONTE. Tradizionale festa in archivio: Schiavone traccia il bilancio

PEDEMONTE

I Vini Classici fanno la storia

La Fidas si rinnova e punta a crescere

«La festa dei Vini Classici di Pedemonte rappresenta da oltre 55 anni un appuntamento importante per il comune di San Pietro in Cariano: nasce dal nostro passato e guarda al futuro e non c’è futuro per il vino della Valpolicella senza il legame con la sua storia, la sua cultura e il suo territorio». Con queste parole Livio Schiavone, Presidente del Comitato organizzatore della Festa, commenta positivamente l’edizione appena conclusa. Una sorpresa in questo 2014 è stata la quinta edizione del palio delle botti nazionale, iniziativa creata dall'associa-

zione Città del Vino a cui sono invitati a partecipare tutti i Comuni Soci che hanno voglia di sfidarsi facendo rotolare e spingendo botti da 500 litri per le vie dei centri storici di tutta Italia. Tale sfida rievoca una tradizione risalente alla seconda metà del 1500 quando tinai e bottai si sfidavano tra loro lungo le vie dei borghi. La squadra di Refrontolo di Treviso, per la sfida tenutasi durante la nostra Festa dei Vini Classici ha sbaragliato tutti gli altri concorrenti. Il concorso del Recioto Classico vendemmia 2013, organizzato dal Comi-

tato in collaborazione con il Consorzio per la tutela vini Valpolicella, ha premiato, tramite la votazione di una commissione composta da enologi/enotecnica, l’az. Agr. Dindo di Adriano Dindo di Fumane (1° classificato), l’az. agr. La Quena di Domenico Berzacola di Negrar (2° classificato) e l’az. Tommasi viticoltori (3° classificato). «Nonostante la pioggia – afferma Schiavone - il 27 aprile tutti i partecipanti hanno portato a termine la 17ª edizione della Magnalonga: ci rivolgiamo a tutti per ringraziarli perché, grazie alla loro

adesione e partecipazione ci permettono di proseguire con entusiasmo nella realizzazione anno per anno di questa manifestazione». I festeggiamenti sono proseguiti nelle serate del 29 e 30 aprile, con musica e degustazioni, che hanno anticipato la giornata clou dell’evento, l’1 maggio, a cui ha fatto seguito la 17° biciclettata tra ville e vigneti di domenica 4 maggio. «Sono giunto al termine del mandato come Presidente – conclude infine Livio Schiavone -: in questi 10 anni si è formato un gruppo omogeneo dove l’esperienza dell’ anziano è importante e l’energia del giovane porta nuove idee. La nostra organizzazione è apartitica, è basata sul volontariato e non prevede nessuna preclusione di sorta a patto vi sia la chiara e sincera volontà di produrre una effettiva collaborazione nell’ambito organizzativo e soprattutto lavorativo degli eventi organizzati. Sarà compito della nuova amministrazione rinnovare le nomine del comitato e il presidente».

Anche la scuola dell’infanzia Sorriso di Pedemonte ha contribuito a rendere speciale l’edizione 2014: il personale della scuola, accanto al Comitato di gestione e ai genitori dei bambini frequentanti, ha curato non solo la pesca di beneficenza presso il circolo N.O.I., ma anche il chiosco presente in piazza con birra, patatine e panini. Un impegno, quello profuso dalla scuola dell’infanzia nell’ambito della festa dei vini classici, che si è affiancato ai numerosi appuntamenti proposti durante l’arco dell’anno all’insegna dell’aggregazione e dello stare insieme: il 25 maggio infatti alunni, genitori e nonni si sono ritrovati a Gorgusello, presso il villaggio montano della parrocchia di Pedemonte, per la festa di fine anno scolastico, dando così avvio all’ultimo mese di attività prima del grest estivo, in programma dal 30 giugno all’8 agosto (le iscrizioni sono ancora aperte, così come quelle per la sezione primavera per l’anno scolastico 2014 – 2015). Per informazioni: www.scuolasorriso.org; 045.7701662

Il traguardo firmato “Fidas” al Palio delle Botti 2014

Rinnovo del direttivo per il gruppo Fidas - donatori di sangue di Pedemonte all’insegna delle quote rosa e delle quote giovani ispirate all’esperienza dei baluardi storici del gruppo. Un sodalizio, la Fidas di Pedemonte, che conta ben 172 donatori volontari attivi, ma il numero è destinato a crescere: parola del nuovo direttivo. «La media delle donazioni – affermano Keti Venturini e Arianna Simeoni, rispettivamente presidente e vicepresidente del gruppo - è in linea con quella provinciale. 2 all’anno per ogni donatore. Un numero che vorremmo far aumentare, magari puntando alla donazione “di gruppo”: donando in compagnia di qualcuno tutto risulta più piacevole. Tra i nostri obiettivi – aggiungono presidente e vicepresidente Fidas Pedemonte, che ogni anno a febbraio e a settembre organizza un momento di festa con tutti i donatori - spiccano in particolare il coinvolgimento dei giovani, valorizzando al tempo stesso chi è già donatore. Vorremmo inoltre rinforzare la col-

PEDEMONTE. Efrem presenta il progetto I bambini del nido con l’anziano, al di là delle semplici parole “I bambini del nido con l'anziano, al di là delle semplici parole”: questo il titolo di un laboratorio intergenerazionale attivato dall’associazione Efrem di Pedemonte. Si tratta di un progetto sperimentale educativo-psicomotorio che ha visto protagonisti nelle scorse settimane i bambini del Nido in Famiglia di Valentina e gli ospiti della Casa di Riposo di San Pietro in Cariano guidati dalle educatrici del Centro sociale carianese e dalla psicomotricista-pedagogista Elena del Gruppo Efrem. «Lavorando nell’ambito socio-educativo ci rendiamo conto tutti i giorni come realtà lavorative che hanno come principio l’accudimento siano spesso sottovalutate e non vissute invece come agenti arricchenti per l’intera comunità. Questo progetto nasce proprio dalla volontà di sensibilizzare la comunità al fine di valorizzare il percorso umano in una sorta di “chiusura del cerchio”. Bambini e “veri” anziani hanno caratteristiche comuni, tali da rendere possibile strutturare un’esperienza di tipo educativo e psicomotorio più arricchente se condiviso». L’esperienza si è rivelata proficua, sia per i bambini sia per gli anziani. «Un progetto ben organizzato e riuscito – afferma soddisfatto il direttore dell’Istituzione comunale Servizi sociali di San Pietro in Cariano, Francesco Zantedeschi -. Queste iniziative sono importanti per il benessere dei nostri ospiti. Questo laboratorio intergenerazionale fa parte di un percorso più ampio, a cui prendono parte i nostri anziani, che sta proseguendo con la Pet – teraphy e, in autunno, con il “fitness della mente”, attraverso l’incontro degli ospiti con uno psicoterapeuta».

laborazione con le sezioni Fidas della Valpolicella, mentre continueremo a svolgere la nostra consueta attività di sensibilizzazione nelle scuole, dalle superiori alle medie ed elementari, importanti perché attraverso i bambini si raggiungono le famiglie». A breve una bacheca della sezione di Pedemonte della Fidas sarà installata presso il circolo N.O.I. di Pedemonte e fuori dalla sede del gruppo: «intendiamo puntare molto sull’informazione – concludono Arianna e Keti -, cercando anche di trovare nuove modalità per avvicinare più persone possibili alla nostra realtà, invitando tutti al dono del sangue e sfatando certi falsi miti: molte sono le novità degli ultimi anni. Proprio per questo l’informazione è fondamentale, tanto che il direttivo provinciale ha deciso di creare weed-end di formazione per presidenti e vicepresidenti delle varie sezioni». IL NUOVO DIRETTIVO Alberto Bellini, Filippo Bellini, Davide Bellorti, Celestino Bertani, Luca Cazzadori, Alessandro Dai Pre, Giuseppe De Monte, Stefano Facciotti, Daniela Gabriel, Fabio Marchesini, Lino Ragno, Claudio Rigetti, GianMarco Savoia, Arianna Simeoni, Ezio Tommasi, Keti Venturini, Elio Zandeschi

Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SAN PIETRO - Municipio - Poste PEDEMONTE - Edicola Cart. Tabacchi - Banca Unicredit CORRUBIO - Tabaccheria Ric. Marai BURE - Bar Edicola


Cronache

Gennaio2014 Giugno 2014 SAN FLORIANO. Tutto iniziò 40 anni fa, nel lontano 1974

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L’EVENTO. La festa si terrà in piazza dal 12 al 15 giugno

Coro “El Vesoto” Castelrotto 2014 tra ieri e oggi sagra alle porte

“Un ponte ideale tra il passato e il presente”. Così viene definito il ruolo culturale del coro El Vesoto, una realtà che affonda le sue radici a San Floriano nel lontano 1974. Tutto iniziò da quando un gruppo di amici di San Floriano decise di ridare vita ad un vecchio gruppo corale, scioltosi qualche anno prima, allora diretto dal Maestro Attilio Gasparato. Si chiamava proprio El Vesoto, in omaggio alla botte sulla quale il Maestro Attilio batteva il tempo, ed era nato nel 1943 in una cantina di località Mattonara…Il sodalizio si sciolse, ma dalle sue ceneri nacque una seconda formazione del coro, nel 1974 appunto. Esattamente 40 anni fa. 40 anni di impegno, di amicizia, di novità, di iniziative, di soddisfazioni e soprattutto di musica, con un repertorio che spazia dai canti di montagna alle canzoni popolari, al folklore veronese e a brani classico-lirici. 40 anni durante i quali viene trovata anche una sede nei rustici annessi alla storica Villa Lebrecht. 40 anni di concerti e rassegne, a partire da quella prima esibizione nel 1975 sulla scalinata di villa Lebrecht in occa-

sione dei Giochi della Gioventù. Da allora è stata una crescita continua, fino ai giorni nostri, con il presidente Luciano Sartori e con trenta coristi, un flautista e un organista diretti dal maestro Osvaldo Gasparato. Il coro ha festeggiato i suoi primi 40 anni “insieme con il canto” nel fine settimana del 31 maggio e 1 giugno, durante i quali è stato ancora una volta lanciato un importante appello: El Vesoto cerca per il proprio organico voci virili al fine di poter disporre, soprattutto per il futuro, di un organico in grado di continuare i successi che il complesso ha raccolto nei 40 anni di attività. «Ci rivolgiamo ai giovani e ai meno giovani “aspiranti coristi” - affermano da El Vesoto: per entrare nel nostro gruppo servono passione per il canto corale, predisposizione ai rapporti sociali, spirito di sacrificio. Noi, che gia proviamo l’esperienza di cantare nel Coro “El Vesoto”, assicuriamo che si vivono tante emozioni e che si ricevono tante soddisfazioni». Per ulteriori informazioni: 348.0738815 – 346.7241499, segreteria@coroelvesoto.it

BURE. L’AIDO DI SAN PIETRO IN FESTA “Donare: voce del verbo amare”. Questo è il grande messaggio lanciato ogni giorno dall’AIDO, associazione italiana donatori di organi, tessuti e cellule. Quello stesso messaggio intorno al quale sono ruotati i festeggiamenti organizzati dalla sezione di San Pietro in Cariano in occasione della festa annuale del gruppo. Sabato 17 maggio soci e direttivo si sono dati appuntamento a Bure, dove, accanto ai rappresentanti di alcuni gruppi Aido e Fidas della provincia, hanno fatto il loro ingresso nella chiesa parrocchiale per la celebrazione della S.Messa, officiata dal parroco don Francesco. Alla S.Messa, durante la quale il parroco ha espresso un vivo ringraziamento ai volontari che «confermano di essere a disposizione fino alla fine per gli altri, proprio come ha fatto Gesù», ha fatto seguito un partecipato momento conviviale, per festeggiare il 32° compleanno dell’AIDO carianese, costituitasi il 13 maggio 1982. Da parte sua la presidente Laura Genovesi ha espresso un vivo ringraziamento a tutti coloro che hanno preso parte all’evento e a don Francesco per la sua accoglienza. I soci iscritti all’AIDO di San Pietro in Cariano sono circa 400: un gruppo numeroso, sempre alla ricerca di nuovi volontari. «Attraverso la nostra attività di sensibilizzazione – afferma Gabriele Bontempo, segretario del sodalizio carianese – desideriamo estendere l’invito a tutti coloro che desiderano dare la propria disponibilità, al momento della morte, a donare i propri organi in caso di compatibilità. Più siamo, più possibilità ci sono che qualcuno possa continuare a vivere, a vedere, a sorridere. E’ sufficiente compilare un modulo e dare il proprio consenso: l’AIDO ha bisogno dell’aiuto di tutti». Il gruppo AIDO svolge la propria attività attraverso volontari: se qualcuno volesse sostenere il gruppo può farlo attraverso una donazione: IT48D0831560031000010002881 Per informazioni: 045.7702085; sanpietroincariano@aido.it

Edizione numero otto per la festa di Castelrotto. La piazza del paese dal 12 al 15 giugno prossimo vestirà i colori dell’allegria per la sagra 2014. Di particolare rilevanza sarà il primo Castelrock contest – Gepe’s night, «concorso per band emergenti intitolato alla memoria di Stefano che ci ha lasciato fisicamente a fine 2012 ma che è sempre tra noi e ci guida dall’alto – affermano con entusiasmo gli organizzatori -. Il concorso musicale, che avrà come giurati Stefano Tezza e Daniel Charles Tweedie e come fonico Jonathan, vedrà l’esibizione di band nella serata di giovedì 12». L’evento, organizzato in collaborazione con Guitar shop e guidato dal direttore artistico Alberto Baietta, sarà caratterizzato da musica, festa e tanta buona cucina: «quest’anno la cotoletta gigante verrà prodotta in numero maggiore vista la grande richiesta ma sempre a numero chiuso per serata – aggiunge il presidente del Comitato organizzatore, Andrea Baietta . A titolo di esperimento verrà introdotta una rivisitazione dei fasoi embogonè ovvero la mortadella emboginà preparata da mamma Agnese ed un’ aggiunta (i sassetti del Castel) al fritto misto, da sempre piatto di punta della manifestazione». Anche quest’anno non mancherà il pranzo in piazza della domenica con servizio al tavolo (per prenotazioni 328.3379079), a cui seguirà il torneo di tamburello in piazza organizzato in collaborazione con l’ATD Negarine tra squadre giovanili del Negarine e del Mazzurega. «Ringrazio anticipatamente – continua Baietta - tutti i ragazzi del direttivo e dello

staff, la Gabri per il supporto logistico, gli sponsor,do il benvenuto alla nuova collaborazione con il gruppo Avis del Presidente Gianfranco Ferrari. Un ringraziamento per collaborazioni consolidate con la Scuola dell’Infanzia di Castelrotto con a capo l’instancabile direttrice Elena, l’Associazione contro la Fibrosi Cistica rappresentata da Laura Cottini ed il gruppo Scout Castelrotto 1, oltre a quanti collaborano a vario titolo e a quanti interverranno durante le serate. E’ sempre importante e determinante sentire la vicinanza e l’affetto delle persone quando si organizzano eventi impegnativi e dispendiosi sia dal punto di vista fisico sia per i sacrifici personali e familiari sostenuti. Tutto viene ripagato ampiamente dalla presenza e dai sorrisi e dagli attestati di stima di quanti vengono a sostenere la nostra iniziativa benefica. Non perdiamo mai di vista l’obiettivo per cui è nata la manifestazione: il sostegno economico ad associazioni e persone del territorio. Ne approfitto per ricordare a quanti fossero interessati a sapere dove vanno a finire i soldi ricavati di contattare il sottoscritto o uno qualsiasi degli organizzatori – precisa il presidente -: tutto viene condiviso tra chi organizza la festa alla luce del sole. Sparlare alle spalle è lo sport preferito da pochi e soliti noti che hanno la coscienza sporca o che non hanno niente di meglio da fare…ma questo non ci scoraggia, anzi, ci offre nuovi stimoli per proseguire con la nostra iniziativa. E i risultati ci danno ragione».


Cronache

Giugno 2014 SANT’AMBROGIO. Inaugurazione e benedizione nei pressi del cimitero di San Giorgio

Un bagno di folla alla «Via Crucis» Servizi di

Massimo Ugolini Uno splendido sole primaverile ha inaugurato la «Via Crucis dei Lapicidi» a San Giorgio di Valpolicella già visitata da turisti e alunni di alcune scuole. Centinaia di persone hanno assistito alla presentazione alla Collegiata della Pieve di San Giorgio di Valpolicella e alla successiva benedizione dell’opera a cura del parroco don Alberto Giusti nei pressi del cimitero di San Giorgio, dove è collocata. Si tratta di sedici bassorilievi in pietra locale, incisi direttamente su supporti a forma di libro aperto dallo scultore Matteo Cavaioni, con il coordinamento del direttore della Scuola d’arte Beatrice Mariotto e il supporto degli allievi della scuola d’arte Paolo Brenzoni. L’opera prende spunto da una serie di formelle in ceramica e bronzo, realizzate dall’architetto Libero Cecchini alcuni anni fa che si rifanno alla tradizione cristiana della Via Crucis, esposte per l’occasione alla Collegiata, assieme a una serie di disegni, acquerelli e studi preparatori. Alla cerimonia è intervenuto monsignor Alberto Piazzi, don Romano Fiorini, già parroco di San Giorgio, l’assessore provinciale alla Cultura Marco Ambrosini, il sindaco Nereo Destri e il parroco di Sant’Ambrogio e San Giorgio don Alberto Giusti oltre a decine di artisti veronesi. Beatrice Mariotto, direttore della Scuola d’Arte, ha spiegato che «attraverso questa Via Crucis abbiamo voluto ricostruire il nostro passato per dare un senso al nostro presente e magari prendere spunti per progettare il nostro futuro». «Fondamentale è stata l’intesa con l’architetto Cecchini - ha proseguito lo scultore Matteo Cavaioni - che si concretizza in quest’opera. Mi hanno emozionato parecchie persone nel raccontarmi i sentimenti che

hanno provato osservando le quindici stazioni della Via Crucis. Come sempre il lavoro è stato condotto a più mani con gli studenti della scuola d’arte». «Abbiamo raccontato una storia di emozioni, di ricordi di una gioventù vissuta in questo paese - ha affermato l’architetto Libero Cecchini -. Avevo nove anni quanto successe la tragedia di San Giorgio che ricordo ancora molto bene. Il silenzio della valle venne rotto dagli urli delle donne che salivano la strada di San Giorgio perché nessuno sapeva chi fosse deceduto nell’incidente e tutti gli uomini erano ancora in cava». «La Via Crucis dei lapicidi - ha affermato il sindaco di Sant’Ambrogio uscente Nereo Destri - vuole essere un segno di riconoscenza e una testi-

monianza della fatica, del lavoro e dell’amore della nostra gente. Ricordiamo in questa occasione i nostri concittadini che hanno lavorato duramente nelle cave, che sono espatriati in cerca di lavoro, apprezzati nel mondo per le loro opere che oggi troviamo nelle chiese, nei palazzi, nelle piazze». «L’opera - ha aggiunto Marco Ambrosini, assessore alla cultura della Provincia - è una testimonianza di cultura, storia e religione, espressione diretta del territorio sia per il materiale che per la storia dei cavatori, dei maestri scalpellini e scultori famosi in tutto il mondo». L’assessore alla cultura uscente Franco Cristini ha concluso: «Il nostro grazie va soprattutto alle famiglie che ci hanno permesso di realiz-

zare l’opera. Con questo gesto dimostrano ancora una volta il loro supporto alle attività della scuola».

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Chi non dovesse ricevere nella cassetta postale l’edizione del giornale, potrà reperirlo presso i seguenti punti: SANT’AMBROGIO - Municipio - Banca Popolare DOMEGLIARA - Centro Parrocchiale GARGAGNAGO - Bar Acli MONTE - Bar Trattoria Monte DOLCE’ - Municipio VOLARGNE - Tabaccheria Policante PERI - Alimentari Cristini

SANT’AMBROGIO. «Valpolicella Hip Hop Festival» fa il pieno di musica e divertimento Grande successo, nel segno del «Valpolicella Hip Hop Festival», la serata «The Veterans of Funk» col mitico dj Daniele Baldelli, Alberto Salaorni e l'Al B.Band, il «Valpo’s Got Talent» per la settimana all’insegna della musica, della danza e dell’intrattenimento nell’ex quartiere fieristico di Sant’Ambrogio di Valpolicella nel periodo della sagra di Pasqua organizzata dal comitato Sant’Ambrogio in Festa e patrocinata dall’Amministrazione comunale. «È stata una settimana intensa che ci ha ripagato degli sforzi compiuti anche quest’anno - racconta Damiano Baldassarri del Comitato Sant’Ambrogio in Festa -. Per l’hip hop rammento che tredici anni fa su questo palco si esibirono 70 ballerini di hip hop, quest’anno gli iscritti sono stati 1.000. Non solo. Il Valpo’s Got Talent si è consolidato e abbiamo chiuso col botto grazie ai Veterans of Funk Alberto Salaorni e Daniele Balzelli». Il Valpolicella Hip Hop Festival ha festeggiato la tredicesima edizione. I 1.000 street dancer, in rappresentanza di 88 squadre provenienti da nord e centro Italia davanti a migliaia di appassionati, hanno trasformato il palco ambrosiano in una strada del quartiere di Harlem di New York, dove l’hip hop è nato come danza di strada e oggi è, a tutti gli effetti, un culto giovanile. I ballerini hanno messo in difficoltà, per la qualità della danza espressa, la giuria internazionale composta dal belga Armel, ballerino e coreografo per Robin Williams; Jimmy Yudat, insegnante alla Juste Deout School di Parigi, l’inglese Ivan Michael Blackstock nonché il presidente Eddie Morales, ballerino e coreografo di Marah Carey. Morales, alla palestra Athleta di San Pietro in Cariano, ha compiuto un’audizione per scegliere alcuni ballerini italiani che parteciperanno al prossimo tour mondiale della cantante americana. Successo assoluto per i romani Blinding Side, gruppo coreografato dal duo Crielese-Di Giuseppe, nella categoria regina: i Professional. Terzo posto, nella categoria New Generation, per i veronesi No Joke Crew coreografati da Desy Bonatelli, figlia della compianta e grande amica del festival Luciana Sartorali. Per quanto riguarda i premi offerti dal Comitato Sant’Ambrogio in Festa, Carlos Kamisete, che ha coreografato l’esibizione del gruppo Lil Buck di Bologna, ha vinto il premio «Best Choreographer». Il dodicenne bolognese Filippo Gamberini ha vinto il «Best Dancer» come migliore ballerino. Infine Giulia Magagna e Silvia Belzetti di Rimini hanno vinto il premio fedeltà per avere partecipato al festival hip hop per otto anni consecutivi, iniziando dalla categoria New Generation fino all’attuale Master. Il «Valpolicella Hip Hop Festival» preceduto, sullo stesso palco ambrosiano, dal Zumba Party, una miscela di aerobica e ritmi caraibici, danzata in gruppo di duecento appassionati, si è consolidato come uno dei festival di riferimento nel panorama italiano organizzato da Nando De Bortoli, direttore artistico del Festival, Katia Armani della palestra Athleta di San Pietro in Cariano nonché presentato da Andrea Spezie. Con loro, una ventina tra tecnici, responsabili di postazioni per la stampa istantanea delle esibizioni dei ballerini nonché 40 volontari del comitato Sant’Ambrogio in Festa. Nella stessa settimana si è svolto il Valpo's Got Talent: i concorrenti hanno mostrato il proprio talento come cantanti, acrobati, illusionisti. Nella categoria danza e intrattenimento, successo per il Duo Falco di Mantova, secondo posto per i Check This Out di Venezia, terzo Giovanni Russo di Mantova. Nella sezione canto ha primeggiato Giada Mercandelli di Brescia davanti a Marco Zonato di Vicenza e terza la veronese Caterina Bonafé. E come gran chiusura, la spettacolare esibizione dei «The Veterans of Funk», al secolo il dj Daniele Baldelli, Alberto Salaorni e l’Al B. Band.


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Gennaio2014 Giugno 2014

Cronache

SANT’AMBROGIO. Consegnati a Villa Bassani i diplomi ai volontari che sono stati formati

FESTA DELLA LIBERAZIONE

Defibrillatore: dodici attestati Nella splendida cornice di Villa Bassani a Sant’Ambrogio di Valpolicella è stato presentato il defibrillatore entrato in dotazione del Nucleo Volontariato e Protezione Civile Associazione Nazionale Carabinieri Valpolicella. L’acquisto è stato possibile grazie al supporto dei podisti che parteciparono alla precedente edizione della Veronamarathon, Banca Valpolicella Benaco, il Comune e i cittadini ambrosiani. «Fondamentale è stato il legame con Veronamarathon che riproporremo il 5 ottobre quando la maratona partirà nuovamente da Sant’Ambrogio» ha spiegato Mirco Meneghello, presidente dell’associazione Carabinieri che ha illustrato il prossimo obiettivo dell’associazione: «L’acquisto di una tenda per le emergenze, anche grazie a chi vorrà sostenerci attraverso il 5 per mille, scrivendo il nostro codice fiscale 93190630231 nella dichiarazione dei redditi». L’Associazione Nazionale Carabinieri Valpolicella è sempre in campo nel supporto di manifestazioni che si svolgono durante l’anno. Ma anche con interventi di solidarietà, in situazioni d’emergenza. Alessandro Ortombina, presidente provinciale

della Croce Rossa Italiana, illustrando i compiti della Croce Rossa ha evidenziato l’importanza dei defibrillatori. «Il nostro peggiore nemico è il tempo: grazie ai defibrillatori si riesce a dare una chance a persone che necessitano di un immediato intervento salvavita. Siamo all’inizio di un percorso per formare la cittadinanza nel primo soccorso. L’obiettivo è diventare come Copenhagen, una città cardio sicura: in tre anni hanno formato 70mila persone e posizionato 500 defibrillatori». «Come Amministrazione comunale - ha proseguito l’assessore allo Sport uscente Andrea Chiereghini - aderen-

do al Progetto 30 ore per la Vita attraverso la Croce Rossa Italiana, ci è stato assegnato gratuitamente un defibrillatore per il Centro Sportivo del Montindon. Alcuni volontari delle associazioni sportive dell’Ambrosiana e de La Vetta frequenteranno il corso per il relativo utilizzo viste le recenti norme che lo rendono uno strumento obbligatorio nelle strutture sportive». Durante la serata sono stati consegnati gli attestati ai 12 volontari formati per il suo corretto uso tra cui agenti della Polizia Locale e dell’Arma dei Carabinieri. Tra questi il comandante dell’Arma dei Carabinieri di Sant’Ambrogio Piero Calabrò e il

SANT’AMBROGIO / FOTONOTIZIA In collaborazione con il giornalista, dottor Maurizio Pedrini – autore e coordinatore del progetto ed autore dei testi - l’ingegner Gianmarco Lazzarin – che ha proceduto alla tracciatura e alla realizzazione cartografica, e lo studio grafico Lime Solutions - il Comune di Dolcè ha realizzato, d’intesa con gli operatori turistici di Dolcè, una cartina di sette percorsi escursionistici e della nuova pista ciclabile Ceraino – Borghetto D’Avio. Una proposta per conoscere ed apprezzare il nostro territorio rivolta non solo agli ospiti che sceglieranno di soggiornare a Dolcè, ma all’intera cittadinanza. L’obiettivo è quello di offrire un prezioso strumento di approccio e orientamento ai visitatori offrendo loro la possibilità di conoscere in prima persona le bellezze naturalistiche, paesaggistiche e storiche offerte da Dolcè. Si tratta del primo passo per un più ampio progetto che prevede il potenziamento del Sito Internet comunale dove saranno presenti i link con le App dei vari percorsi escursionisti e ciclabili. La festa della bicicletta e l’avvio ufficiale della pista ciclabile, avvenuto domenica 4 maggio, hanno offerto un ulteriore stimolo per altre importanti iniziative, che vedranno coinvolte gli operatori e le associazioni con le quali l’Amministrazione comunale è chiamata a collaborare attivamente per portare avanti il progetto. Riccardo Reggiani

comandante della Polizia Locale di Sant’Ambrogio Alessandro Cinotti. Massimo Ugolini

Gli eventi del 25 aprile Diversi appuntamenti hanno caratterizzato la Festa della Liberazione del 25 aprile sul territorio comunale. La giornata, organizzata dai gruppi Alpini di Sant’Ambrogio Domegliara guidato da Giuseppe Coato, Ponton da Bruno Castioni e Monte da Alberto Borchia, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, la presenza dell’associazione Carabinieri in Congedo e l’immancabile tromba suonata da Vittorio Cecchini, è iniziata con l’alzabandiera e la deposizione di corone di fiori presso i Monumenti Ai Caduti nel capoluogo e nelle frazioni. A Gargagnago era presente il reduce cavaliere Giuseppe Cinetto, oggi 94enne, scul-

tore di diversi monumenti dedicati agli Alpini e ai Caduti. Quindi a Domegliara don Luciano Ugolini ha celebrato la messa nella chiesa parrocchiale a cui è seguito il corteo fino al locale Monumento ai Caduti per la deposizione della corona, animato dai rappresentanti delle associazioni comunali. Sono intervenuti il sindaco uscente Nereo Destri, il vicesindaco Roberto Zorzi che ha coordinato la giornata, il generale Flavio Zordan, il comandante della stazione dei Carabinieri Piero Calabrò e quello della Polizia Locale Alessandro Cinotti. Il sindaco Nereo Destri ha sottolineato i valori della Festa della Libertà

DOLCÈ / LE OPERE

Il «Bosco dei Poeti» al Mart L’intero "Bosco dei poeti" di Peri è stato accolto nel prestigioso museo Mart di Rovereto in occasione della XV Giornata mondiale della Poesia. L’intera collezione di opere - delicati manoscritti, collage, dipinti, stendardi e disegni (ben 1153) - che rendono vivi i sentieri della tenuta, depositata al Museo dall’artista che l’ha creata, Lorenzo Menguzzato (detto Lome) è stata al centro dei riflettori di un evento memorabile. Nella grande Piazza del museo sono stati esposti i "Pensieri al vento" realizzati per il Bosco, mentre le teche della biblioteca, al piano interrato, hanno accolto una serie di preziosi librioggetto editi da Pulcinoelefante, Ippolita edizione e La Maddaelena. A Dolcè restano le copie delle opere di oltre 200 artisti italiani e stranieri che dal 1996, grazie alla tenacia dell'artista “Lome” arricchiscono di fantasia e creatività i tre chilometri di sentiero del Bosco, nato proprio per riflettere sul rapporto tra Arte e Natura. Si tratta di pensieri e carte-poesie donate da personalità come Alda Merini, Andrea Zanzotto, Patrizia Cavalli, Nanni Balestrini, Maurizio Cattelan, Arturo Schwarz, Nicola De Maria, Luigi Ontani, persino Giovanni Paolo II e il Dalai Lama. «Sono molto felice che il Mart accolga il

fondo per mostrarlo, conservarlo e valorizzarlo – ha dichiarato Menguzzato –. Spero che ciò aiuti il Bosco dei poeti a ripartire con nuova linfa e iniziative. I progetti che abbiamo in mente di sviluppare, raccordandoci al Comune e alle realtà economiche e turistiche presenti nel nostro territorio sono molti. In particolare, stiamo valorizzando le proposte per la terza età, con la possibilità di gite al Bosco dei poeti che possano permettere agli anziani di godere di questo autentico angolo di paradiso. Abbiamo già messo a punto un pacchetto di viaggi organizzati al Bosco attraverso le visite al Mart di Rovereto e al Muse di Trento in stretta collaborazione con alcune agenzie turistiche

del Mantovano, del Bresciano e del Veronese, ma anche con le Acli viaggi. Il progetto turistico-culturale prevede, in un giorno, la mattinata a Rovereto o a Trento, quindi la tappa a Dolcè». Lorenzo Menguzzato anticipa altre interessanti idee che conta di poter sviluppare al meglio. «A breve – aggiunge - sarà aperta un'area attrazzata per l'ospitalità di associazioni e gruppi, e l'organizzazione di mostre e spettacoli, reading e attività didattiche. Proporremo alle istituzioni di far arrivare dal Veneto e dal Trentino sempre più visitatori, a beneficio non solo della nostra istituzione ma del Comune e dell’intera collettività di Dolcè». Maurizio Pedrini


Rubriche

Giugno 2014

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

TEMPO DI...SICUREZZA

Abbiamo parlato,il mese scorso,del casco e della sua importanza per limitare i danni derivanti dalle cadute dei motociclisti. Vorremmo parlare stavolta dell'importanza delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per i bambini. Innanzitutto,sono obbligatorie( le cinture) su tutti i sedili..ebbene sì,anche su quelli posteriori! Non che sia una novità: sono obbligatorie in seguito all'entrata in vigore della legge n. 172 C.d.S. del 18 maggio 1992! Quindi non esattamente l'altro ieri... Soltanto alcune categorie ristrette possono fare a meno di indossarle: le donne in gravidanza ( con certificato medico) ,chiunque abbia un certificato medico che ne sconsiglia Roberto Azzolina l'uso e gli istruttori di scuola guida (durante il lavoro di insegnamento). Diverso il discorso per i bambini:non avendo un'altezza adeguata alle cinture,devono essere trattenuti dagli appositi seggiolini,che crescono insieme a loro .La multa che si rischia,viaggiando con un bambino non idoneamente legato,comporta anche la sottrazione di 5 punti dalla patente del conducente. Il seggiolino che si posiziona sul sedile anteriore,l'ovetto per intenderci,è incompatibile con la presenza dell'airbag:bisogna quindi disinserirlo,ovvero Alessandra Azzolina mettere il seggiolino sul sedile posteriore. E se il bimbo strilla perchè non sopporta le cinture,lasciatelo strillare: meglio che pianga lui piuttosto che noi,dopo un incidente! Per i papà scooteristi, ricordatevi: è assolutamente vietato trasportare sulla moto bambini che non abbiano compiuto almeno 5 anni o che non siano in grado di stare seduti ed aggrappati correttamente: vietato dunque trasportare bambini in piedi sulla pedana.L'obbligo dei seggiolini per i bambini permane fino al compimento dei 12 anni o il raggiungimento di 1 metro e 50 centimetri di altezza. Se avete ancora qualche dubbio,rivolgetevi senza esitazione alla Vostra scuola guida di fiducia!

“Libri di casa nostra” a cura di Gianfranco Iovino Sin da quando era bambina, Anna sogna di diventare una grande attrice e nonostante il dolore che sa di dare ai suoi genitori, appena maggiorenne, sale con Camilla, l'amata cugina, sul primo treno per la Capitale. In tasca ha pochi soldi, qualche vestito nella valigia, ma il cuore è colmo di entusiasmo per un'avventura sognata da tutta una vita. Ma per Anna, il sogno romano non sarà semplice come se lo aspettava. Non è facile adattarsi ai frenetici ritmi della grande città eterna, rimediare i soldi per l'affitto, lavorare e allo stesso tempo studiare recitazione, cercando di vincere ogni suo ritardo ed Gianfranco Iovino arrivare puntuale alle lezioni nella scuola di teatro dopo una notte passata a servire birre. Ma Anna, forte di una grande forza di volontà saprà affrontare piccole e grandi difficoltà quotidiane, pur sapendosi vulnerabile e fragile, com'è giusto che sia per una ragazza della sua età, ma spinta dalla forza del suo stesso sogno, in balia degli eventi lascerà travolgersi la vita, rischiando di perdere persino l'anima in un gioco ogni giorno più grande e pericoloso di lei. Ispirato ad una storia vera, “La ragazza che inseguiva le stelle” è un romanzo dai contenuti forti, senza filtri, ricco di rabbia, amarezza e disillusione, che rovescia perfettamente le finte scenografie del teatro della vita permettendo di leggere tra le pieghe di una realtà corrotta e compromettente, qual è quella dell'arte quando si lascia macchiare dalla falsità e dalle ipocrisie di un mondo che non mantiene ciò che promette; un mondo artefatto, vittima del potere di pochi, di giochi di ricatti e sesso, lacrime e sangue che non conosce l'amore e il rispetto. Un mondo che bara, e si può battere solo recuperando la propria innocenza, gli affetti sinceri e quella vita che stava per lasciarsi rapire dai sogni dell'illusione. Arianna Frattini scrive in maniera scorrevole, intrigante ed essenziale al punto che il lettore si lascia facilmente coinvolgere crescendo insieme alla protagonista della storia, rimanendone ferito da questo suo faticoso viaggio verso le stelle. La scrittrice riesce ad incarnare perfettamente la storia di Anna, come se appartenesse alla sua stessa vita, e attraverso il racconto lascia percepire ogni pena, sgomento e la sofferenza in un finale da presa diretta: in prima persona, in maniera profonda e personale. Anna Frattini, è nata e vive a Legnago. Ha lavorato per la Rai e Mediaset con partecipazioni in programmi di varietà ed ha frequentato la scuola di teatro a Verona. La ragazza che inseguiva le stelle, edito dal Gruppo Albatros Il Filo, è la sua opera prima.

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CHIEDILO ALL’AVVOCATO a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior

SE IL LADRO È MALDESTRO I DANNI CHI LI PAGA? Gentile Avvocato, ho preso un appartamento in affitto e recentemente i ladri sono entrati in casa scardinando la porta finestra del terrazzo che, quindi, ora è completamente da cambiare. Preciso che si tratta di una porta con doppi vetri e dal preventivo che mi sono fatto fare la sostituzione costa circa 1.500 euro. Le domando: visto che il danno non l’ho cagionato io, la spesa per cambiare il serramento devo sostenerla io o il proprietario? Caro signore, mi spiace doverle rispondere che la spesa per cambiare la porta finestra rovinata dai ladri la dovrà sostenere lei e che, qualora lei non provveda alla sostituzione, il proprietario potrà trattenersi la relativa somma dal deposito cauzionale. Per il futuro, quindi, le consiglio di farsi una polizza assicurativa che, in casi come questo, provvederebbe a rimborsarle interamente il danno. E come purtroppo si suole dire…a lei oltre il danno pure la beffa! Avv. Thomas Dal Fior

Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior

DIARI BESTIALI a cura di Silvia Allegri LA GRANDE FAMIGLIA DI MAMMA GATTA Una gattina magrissima con un grande pancione: qualcuno l’aveva abbandonata in dolce attesa. Due amiche l’hanno strappata via dai dispetti di un gruppo di ragazzetti ignoranti e annoiati che la importunavano. Dopo un rocambolesco giro di telefonate, per capire in quale famiglia potesse temporaneamente pernottare, visto che le due amiche sono proprietarie di grossi cani e non potevano tenerla per quella notte, ha trovato ospitalità nella casa di una signora amorevole, che la sera di Pasqua le ha offerto il suo salotto, in attesa di una visita dal veterinario per capire a che punto fosse la gravidanza. Ma non c’è stato tempo per il dottore: dopo 24 ore sono nati quattro bellissimi gattini. Si resta ipnotizzati di fronte alla potenza della vita e dell’istinto materno, che accomuna noi e tutte le specie animali. E specialmente nei primi giorni le ore sono trascorse in un baleno, a osservare i primi momenti di vita dei neonati gattini. Mami, questo il nome di mamma gatta, non smette di fare le fusa e trascorre dal giorno del parto tutto il suo tempo a pulire i suoi piccoli, li nutre e li tiene sotto controllo, perché non ci siano baruffe e perché tutti quanti riescano a mangiare e crescere. E intorno alla nuova famiglia felina si è creata una vera e propria grande famiglia umana, che contribuisce allo svezzamento: c’è chi pensa a comprare il cibo per mamma gatta, chi ha procurato lettiera e sabbia, chi ha fatto una colletta per garantire che i piccoli vengano curati, vaccinati e, quando arriverà il momento giusto, adottati. I futuri proprietari domandano giornalmente le foto dei futuri coinquilini, vanno a far visita alla cucciolata e si informano dalla signora che li ospita, ormai proprietaria di Mami, sui progressi dei mici. La nascita dei quattro gattini si è trasformata in un curioso collante sociale, che ha portato tante persone a prendersi cura di questi poveri animali, altrimenti destinati alla strada e a una vita di stenti e pericoli. La grande famiglia di mamma gatta è solo un piccolo esempio utile a dimostrare che le notizie non sono soltanto brutte, e che la sensibilità e l’amore per gli animali diventano contagiosi. Una storia a lieto fine, finalmente. In attesa di diventare grandi e indipendenti, i piccoli gattini si godono la mamma e osservano noi umani con occhi curiosi, come tutti i cuccioli a due e quattro zampe.


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oesie P

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a cura di Giancarlo Peretti

Tempo di elezioni e promesse elettorali, che, si sa, lasciano il tempo che trovano. Ce lo ricorda Gianni Borgo con una satiretta quasi vera: “El radopio de la tassa”. Fortunato Olivieri da Verona con “A mia moglie” rivolge una dolce dedica a colei che ne condivide l’esistenza. Anche Rosanna Fava esprime filosofici pensieri sul vivere quotidiano con “Domani”. E poi “Preghiera” composta da nonno Giacomo, che proprio in questo mese di giugno compie 90 anni.

EL RADOPIO DE LA TASSA Sui giornai e nela piassa i politici i strombassa, promettendone che i sbassa i quosienti de la tassa. Ma non credo che i la fassa ‘sta manovra tanto strassa par sbroiarne la matassa e restar fora de cassa. Vuto vedar che ‘sta rassa de marpioni i se sganassa dopo fata la man - bassa? E noialtri con l’angossa e ridoti pele – ossa, aspetemo ’staltra mossa… se ala fine no i ne strossa! Gianni Borgo

A MIA MOGLIE Stringi forte la mia mano, e lasciala piano piano, come un arrivederci, non un addio, con parole chiare, dimmi amore mio . piangere non serve, i ricordi ti riempiono il cuore, la vita porta con sè la speranza di arrivare fino alla fine dei giorni. Sentire come una musica dirmi amore mio, dove sei il tuo cuore batte forte, il Signore ci ha voluto vicino al suo volere noi eravamo presenti, il nostro viaggio con tutto quello che la vita ci riserva, dico ancora stringimi forte la mano abbiamo molto da dare e lo faremo con impegno, con la speranza di non abbandonare mai, un sorriso un bacio e poi via, il sole splende come l'amore più che mai. Fortunato Olivieri

PREGHIERA Vita breve, morte certa, del morir l’ora è incerta: un’anima sola tu hai, se la perdi che farai? Se perdi il tempo che tu hai, alla fine non l’avrai. Finisce tutto, finisce presto, l’eternità non finisce mai. La via del cielo è stretta e pochi la percorrono.

DOMANI Si cerca sempre nel domani l’essere di oggi, per seguire quelle regole che la vita ci impone. Vorresti urlare scappare via da tutto ciò che ti circonda, domani, sì, sarà un altro giorno che vivrai nel ricordo di oggi. Forse sarà stato migliore, e non ricorderai più niente perché quel domani è l’ombra di oggi. Rosanna Fava

La via dell’inferno è larga e tanti corrono per quella, ma tu se vuoi salvarti fa quello che fanno in pochi e ti troverai contento in punto di morte. Tanti auguri per i tuoi meravigliosi 90 anni nonno Giacomo! Da tutti i tuoi nipoti

CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

LA TIROIDE COME PROBLEMA SOCIALE Sono già alcuni anni che nel mese di maggio si svolge la "Settimana della Tiroide", iniziativa Nazionale, promossa dalle principali Associazioni che si occupano di patologia tiroidea, per sensibilizzare la popolazione su tale problematica. Le tireopatie sono diventate ad oggi un "problema sociale", questo è infatti lo slogan che titola la settimana di quest'anno. Basti pensare che in Italia ne soffrono più del 20% della popolazione, circa 6 milioni di persone. La ghiandola tiroide produce gli ormoni tiroidei, che regolano il metabolismo corporeo e condizionano il buon funzionamento di tutti gli apparati. La tiroide è quindi l'orologio del nostro benessere, per questo il suo mal funzionamento ha un impatto sociale rilevante. Le malattie della tiroide si dividono in due grosse categorie: la disfunzione ghiandolare, che può essere in senso di ipofunzione o di iperfunzione, e l'iperplasia nodulare. L'ipofunzione ghiandolare o ipotiroidismo è rappresentata principalmente dalla tiroidite autoimmune, un'infiammazione che comporta un rallentamento del metabolismo corporeo e si manifesta con disturbi quali aumento di peso, stanchezza, difficoltà di concentrazione, stitichezza, compreso il peggioramento di condizioni preesistenti pericolose per la vita, quali ipercolesterolemia, edema e scompenso cardiaco. Diversamente l'iperfunzione ghiandolare, anch'essa su base autoimmune o indotta da farmaci, può manifestarsi con un'accelerazione di normali processi fisiologici e portare a dimagrimento, stanchezza, agitazione, insonnia e soprattutto sintomi cardiologici, quali tachicardie e aritmie, pericolosi per alcune categorie di persone in particolare gli anziani.

L'iperplasia della ghiandola comporta invece lo sviluppo di gozzo e di noduli della tiroide che possono richiedere l'intervento chirurgico di tiroidectomia, oppure possono nascondere un problema di tumore della tiroide. Un'altra considerazione importante merita il fatto che la patologia tiroidea è molto più sviluppata nel sesso femminile, condizionando la fertilità ed anche il buon andamento della gravidanza. Infatti un'adeguata funzione tiroidea, in particolare nei primi mesi di gravidanza, è fondamentale per il normale sviluppo del feto, soprattutto cerebrale. Si raccomanda quindi alle donne in età fertile e soprattutto a quelle che desiderano una gravidanza, di eseguire il controllo della funzione tiroidea. Da quanto detto emerge l'importanza per la salute generale del tempestivo riconoscimento di una disfunzione tiroidea ed il corretto inquadramento dei noduli della tiroide. La Casa di Cura Pederzoli offre un percorso diagnostico terapeutico all'avanguardia e a portata dell'utente, che prevede un approccio multidisciplinare alla patologia tiroidea, per trattare in tempi brevi il problema e minimizzare il disagio del paziente. Infatti si può usufruire di un Servizio di ecografia dedicato, della valutazione specialistica endocrinologica ambulatoriale, e se il caso lo richiede, di un approccio chirurgico tradizionale o di tecniche moderne di chirurgia tiroidea come la MIVAT, cioè una tecnica videoassistita mininvasiva molto meno invalidante della tradizionale. In occasione della "Settimana della tiroide" la Clinica Pederzoli organizza un incontro aperto al pubblico sulla tiroide e una giornata di screening gratuito. Casa di Cura Polispecialistica “Dr Pederzoli” Via Monte Baldo - Peschiera del Garda – (VR) pubbliredazionale


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Una piscina in giardino da sogno a realtà Avere una piscina in giardino è uno dei sogni di chi possiede un’abitazione propria con giardino antistante. Costruirla potrebbe essere complesso se durante lo studio e la realizzazione dei lavori non si tiene conto di alcuni fattori fondamentali alla realizzazione, ma anche alla futura gestione. Per prima cosa bisogna essere in grado di definire gli spazi da dedicare alla piscina: va considerato che la piscina non è soltanto la vasca che contiene l'acqua, ma consiste nella vasca considerata piscina, nella vasca di compensazione (di dimensioni pari ad almeno un terzo del volume della piscina), nel perimetro intorno la piscina e, se proprio lo spazio lo permette degli spogliatoi e un siepe di recinzione. Per dare un'idea di spazio la minima dimensione per una piscina completa potrebbe essere di circa 300-350 mq (piscina rettangolare di circa 5x2 metri). Se l’intenzione è quella di realizzare una piscina con disegno ovale o altra forma particolare bisogna tenere presente che occorre almeno il 15-20 % in più di spazio. Il secondo passaggio importante è decidere la tipologia di piscina: per una piscina con vasca semplice e con acqua contenuta all'interno, senza svaso (tipo quelle agonistiche), non ci sarà bisogno di una vasca di compensazione ma soltanto di un'area locale tecnica al cui interno predisporre le pompe necessarie al ricircolo dell'acqua e la relativa depurazione. Per una piscina a sfioro invece (quelle in cui la vasca è riempita fino al livello superiore del bordo in modo che trabocchi), siamo costretti a considerare la vasca, un canaletto grigliato di almeno 30 cm lungo tutto il bordo e la vasca di compensazione situata non troppo distante, con relativo locale tecnico, che sia una vera e propria piscina interrata di capacita pari ad almeno 1/3 del volume in litri. La piscina include la vasca, che va interrata, per cui bisognerà iniziare a fare lo scavo, pari alla profondità della piscina più lo spessore del cemento armato che la compone (prima di iniziare lo scavo servirà l'autorizzazione rilasciata dl Comune di residenza). Una volta creata la struttura questa andrà impermeabilizzata…Ed eccoci quindi alla parte più divertente: quella dedicata all'estetica. Si potrà decidere di lasciare la piscina così com’è, del classico colore blu, oppure rivestirla di maioliche, di cui ne esistono a centinaia di modelli…Ma una volta costruita la piscina il lavoro non è finito qui: non basta certo mettere una piscina nel giardino per trasformarlo in un angolo di paradiso. I sempreverdi ad esempio hanno il potere di trasformare un giardino in un vero angolo tropicale, con piante rigogliose a cui affiancare tutto l’arredo da giardino necessario per rilassarsi e divertirsi. Tra le piante usate per avere cespugli verdissimi e con fiori profumatissimi c’è l’osmanto, mentre per creare un angolo fiorito si possono utilizzare piante di digitale purpurea…E per gli amanti dell’acqua che non hanno spazio per una piscina possono sempre valutare l’opzione di creare un mini giardino acquatico.


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ZUANNI MATERASSI 10 ANNI CON VOI Zuanni materassi festeggia i suoi primi 10 anni in Valpolicella. «Era la primavera del 2004 quando aprivamo il nostro primo negozio lungo il progno di Negrar – ricordano i titolari di Zuanni -. Eravamo per lo più sconosciuti alla gente del posto ma questo non ci ha impedito di trovare tanta simpatia e fiducia da parte delle persone che, incuriosite dai nostri prodotti, affrontavano la porta di ingresso per venirci a conoscere. Dobbiamo sicuramente ringraziare tutta la nostra clientela: chi si è fidato al primo incontro, chi ci ha impiegato più tempo, chi ha creduto in noi e ci ha fatto tanta buona pubblicità, ma anche chi non ci ha risparmiato talvolta qualche piccola critica costruttiva perchè anch’essa ha contribuito a migliorare la qualità dei nostri servizi. In questi 10 anni è arrivata anche la crisi economica, e con lei anche la difficoltà di poter comperare beni a volte indispensabili, come un buon materasso o un nuovo lenzuolo. «Comprensibilmente – aggiungono ancora da Zuanni - anche i nostri clienti hanno incontrato qualche difficoltà, ma dopo 10 anni di attività a Negrar e altri 40 di storia della nostra famiglia in questo settore siamo ancora qui, fiduciosi che le cose cambieranno in meglio, che le persone avranno un lavoro sicuro, che potranno acquistare tutto quello che serve per vivere bene. Il nostro lavoro è sempre lo stesso: proporre prodotti che rendano piacevole riposo e relax, dal sistema letto più innovativo al guanciale più ergonomico, dal lenzuolo più colorato al plaid più soffice e morbido, dal piumino più caldo e leggero al copriletto più fresco e allegro. Siamo sempre noi, che guidiamo con passione il cliente nella scelta dell'articolo giusto, offrendo assistenza post vendita efficiente e cordiale». Da Zuanni, in viale Europa a Negrar, un ampio e luminoso show room accoglie i clienti proponendo novità ad ogni stagione, con la sua nuova linea materassi Sirio tutta made in Italy, reti anatomiche per migliorare il sistema circolatorio e respiratorio, biancheria per il letto con novità sempre attuali, e prezzi per tutte le tasche, abbinati a promozioni mensili su ogni articolo e servizi gratuiti. È in arrivo inoltre una nuova linea di articoli sanitari. “Il nostro lavoro è la vostra salute, il vostro risveglio piacevole e i momenti del vostro relax nelle vostre case. Ancora noi e ancora voi per tanti anni di felice collaborazione”. Zuanni materassi si trova in viale Europa, 3 a Negrar Tel. 045.7501860, Fax. 045.8801532 E-mail: www.zuannimaterassi.it


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CALCIO. Il Torneo Giovanile era riservato alle annate 2003, 2004, 2005/2006

Memorial Savoia un gran successo

Successo per la tredicesima edizione del torneo di calcio pasquale a Sant’Ambrogio di Valpolicella per i promettenti giocatori nati nelle annate 2003, 2004, 2005/2006. Ben 200 i calciatori in erba partecipanti al torneo, 5° Memorial «Marco Savoia», Trofeo Red Graniti, organizzato dal Gsd Ambrosiana in collaborazione con il Comitato Sant’Ambrogio in Festa. La manifestazione si è svolta sui campi sportivi della Pigna di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Numerose le squadre che si sono affrontate in Valpolicella: Ambrosiana, Garda, Settimo, Cadidavid, Negrar, Arbizzano, Bussolengo, Pescantina, Cavaion, Pozzo, Cadidavid femminile, Castelnuovo Sandrà, Virtus, Team Santa Lucia Golosine, Pieve San Floriano, Primavera, Juventina Valpantena, Villafranca e Borgo Primo Maggio. Ogni categoria si è affrontata in gironi all’italiana per accedere, poi, alle finali. Successo dell’Ambrosiana che ha sconfitto 2 a 0 il Garda nella finalissima della

categoria 2003; nella categoria 2004 il Settimo 2013 ha battuto il Cadidavid per 3 a 1 e nei pulcini 2005/2006 il Negrar che ha sconfitto il Bussolengo 2 a 0. Al termine delle finali si sono svolte le premiazioni e un momento conviviale in collaborazione con il comitato Sant’Ambrogio in Festa nel quartiere fieristico ambrosiano. «Anche

quest’anno abbiamo riproposto un torneo che si è consolidato nel tempo - ha raccontato a margine della manifestazione Gianluigi Pietropoli, presidente dell’Ambrosiana . Siamo soddisfatti di essere giunti alla dodicesima edizione: ringrazio l’entusiasmo sempre maggiore dei 200 ragazzi che hanno partecipato con lealtà e correttezza

davanti ai loro familiari. Il tutto ricordando l’amico Marco Savoia a cui abbiamo deciso di dedicare il nostro torneo. Durante la manifestazione abbiamo raccolto fondi per l’acquisto di un defibrillatore, strumento salva vita fondamentale, che installeremo nell’impianto sportivo della Pigna». Massimo Ugolini

CENTRO STUDI KARATE NEGRAR È entrata nel vivo l’attività 2014 del Centro Studi Karate Negrar composto attualmente da una sessantina di atleti e atlete. Emma Pecirep ha vinto la medaglia d’argento nel trofeo internazionale «Nelson Mandela» di Firenze. «Ho partecipato al torneo con la squadra veneta - ha raccontato Pecirep -. Per me è stata una grande soddisfazione. Sono arrivata in finale, un ottimo risultato considerato il periodo di allenamento

che non è stato molto». «Per noi, questa medaglia rappresenta un grande risultato: la presenza di Emma e gli altri ragazzi è stata confermata sia a livello nazionale che internazionale» aggiunge il maestro Marijan Pecirep. «Ringraziamo vivamente il Comune di Negrar per il sostegno alla nostra società» prosegue il vicepresidente della società Alberto Dalle Pezze. In provincia di Padova il Centro Studi ha inanellato un tris d’oro nel Trofeo Veneto: Emma Pecirep, esordiente nella categoria senior, ha vinto la medaglia d’oro; primo gradino del podio anche per Emanuele Caramaschi negli agonisti principianti e Marco Zivelonghi nella categoria massimi cadetti. Michael Biondi ha conquistato la medaglia d’argento negli esordienti B. Samuele Brigantin, anch’egli esordiente nella categoria senior, si è classificato settimo. Medaglia di bronzo per Elia Moschin negli esordienti A, Nicolò Quintarelli è giunto al quinto posto negli esordienti B. Prossimo obiettivo? Le qualificazioni per le

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BILIARDO POOL 8/15 FINALI NAZIONALI

Finali nazionali di biliardo pool 8/15 alle porte. La specialità comunemente conosciuta come “americana a buche strette” è pronta ad entrare nel rush conclusivo. E la Valpolicella si prepara a essere ancora protagonista. Gli atleti del team Terzo Tempo di Settimo di Pescantina non vedono l’ora di cominciare. I veronesi si sono infatti distinti e fatti valere sul tappeto verde durante tutta la stagione agonistica, acquisendo il diritto di partecipare alle finali del Campionato Triveneto (sabato 7 e domenica 8 giugno) a Treviso, e alle finali nazionali in programma da giovedì 26 a domenica 29 giugno in casa, e proprio a Verona, nel palazzetto ConiCentro polisportivo comunale Consolini in via Antonio Ascari 1. Quest’ultimo evento, lo precisiamo, si svolgerà con il patrocinio del Comune di Verona. Gli atleti del team Terzo Tempo Maurizio Dalla Rosa (categoria Master), il capo-classifica Mauro Pinzoni, Francesco Perricci e Stefano Logica (Seconda categoria), il capo-classifica Nicola Pippa, Davide Righetti, Andrea Pangrazio, Davide Bellorti e Michele Gaburro (Terza categoria) si scaldano. Tra pochi giorni arriverà il loro momento. Curiosità: Maurizio Dalla Rosa di Pedemonte, a inizio stagione, ha inoltre ricevuto l'incarico di responsabile nazionale Federazione italiana di biliardo sportivo (Fibis) della sezione pool 8/15, conosciuta maggiormente, appunto, come "americana a buche strette". Alle finali nazionali di Verona saranno finali nazionali in program- presenti circa un centinama in Sicilia a Siracusa. «Il io di giocatori, provenostro obiettivo - spiega il nienti dai campionati termaestro Marijan Pecirep, ritoriali del Triveneto, del direttore del Centro - è di Lazio e della Sicilia, in portare in Sicilia anche Alesdelle sandro Zanetti ed Emanuele rappresentanza Caramaschi nella categoria categorie Master, prima, pesi massimi, Manuel Maro- seconda e terza. I turni gna nella categoria -76 kg, eliminatori si terranno Samuele Bragantini nella -84 dal 26 al 28 giugno, kg e Francesco Giacomello. mentre le semifinali e le Slaven ed Emma Pecirep finali avranno luogo il 29 sono già qualificati». Fonda- giugno con la presenza mentale, sottolinea il maestro delle telecamere di Rai Pecirep, è «tanto la preparaSport. «Il palazzetto zione fisica quanto gli studi scolastici dei nostri ragazzi Coni-Centro polisportivo nell’ambito del nostro pro- comunale Consolini è getto educativo e agonistico. ben attrezzato per accoPoniamo una particolare gliere il pubblico con attenzione allo studio. Tutti i oltre duecento posti a nostri agonisti, cinture nera, sedere in apposita tribusono laureati o studenti uni- na sopraelevata con versitari. Ad esempio Marta ampio parcheggio e serZanetti è laureata in Lingue, vizio di ristoro – spiegano Stefano Benedetti in Ingegneria, Slaven Pecirep è pilo- gli organizzatori -. Sono ta di aeroplani, Manuel invitati tutti gli appassioMarogna sta ultimando Giu- nati di biliardo e non, per risprudenza, Emma Pecirep è condividere questo evenstudentessa di Giurispruden- to sportivo, unico nel suo za. Tanto meglio se poi arri- genere in città». vano risultati eccellenti sia Matteo Sambugaro nell’uno che nell’altro campo». M.U.


Sport

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RUGBY. Capitan Previato rivive L’Annata del suo Valpo, arrivato sesto in classifica all’esordio in serie A1

Santamargherita da 10 «Una stagione eccezionale» Un sesto posto da incorniciare. Una stagione da protagonista. “Buona la prima” in serie A1, verrebbe da dire. Il Santamargherita Rugby Club Valpolicella passa l’esame di maturità a pieni voti, stupisce se stesso e l’Italia del rugby, e mette nella bacheca dei ricordi «un campionato ottimo, anzi, eccezionale». Capitan Marco Previato usa gli aggettivi giusti. Perché l’annata 2013/14, i ragazzi di coach Alessandro Zanella se la ricorderanno a lungo. «Siamo andati oltre le nostre possibilità e al di là di ogni più rosea aspettativa iniziale. Il Valpo ha fatto tanti sacrifici per ottenere questi risultati e si è meritato il sesto posto in classifica. Valiamo la posizione che abbiamo raggiunto, insomma. Senza dubbio». Dieci mesi fa, i giallorossi erano partiti per conquistare la salvezza. Normale, per una squadra alla sua esperienza numero uno in serie A1. Settimana dopo settimana, però, il Santamargherita ci ha preso gusto, a suon di vittorie e

risultati di prestigio. Accarezzando, «inutile nasconderlo», addirittura il sogno playoff. «Eravamo a ridosso delle prime della classe e, a un certo punto, ci abbiamo pensato – confessa Previato -. Raggiunta la salvezza matematica abbiamo deciso di affrontare gara per gara cercando di dare il massimo, provando a vedere dove saremmo arrivati. Gli spareggi non erano un

obiettivo, però è stato bello crederci per un po’ di tempo». Il campionato 2013/14 parla di undici successi, tre pareggi e di otto sconfitte. Un cammino fatto di gioie e di qualche delusione ma, soprattutto, costellato da parecchie emozioni. «Le partite migliori? – commenta Previato -. La vittoria per 2410, in casa, contro l’Asd Rugby Lyons (Piacenza,

ndr) e il match esterno perso per 26-25 all’ultimo minuto contro L’Aquila Rugby 1936: nonostante il risultato negativo, abbiamo dimostrato tutto il nostro valore contro un avversario fortissimo. In più, abbiamo giocato in Abruzzo esattamente il giorno dell’anniversario del terremoto del 2009 (domenica 6 aprile, ndr): allo stadio c’erano tantissimi tifosi e L’Aquila teneva

in modo particolare a vincere. Noi, però, abbiamo onorato l’incontro con una grande prestazione. La gara più brutta? La sconfitta interna all’ultima giornata per 12-19 contro il Rubano Rugby». Quel k.o. è rimasto sullo stomaco, ha interrotto l’imbattibilità del Santamargherita nel suo impianto a San Pietro Cariano. Una striscia positiva iniziata nel gennaio 2013 e caratterizzata da tredici successi e tre pareggi. «La ferita è ancora fresca – ammette Previato -. Aver perso l’imbattibilità casalinga ci dispiace moltissimo. Contro il Rubano eravamo un po’ scarichi e abbiamo giocato male». La stagione 2013/14 verrà naturalmente ricordata pure per il primo, storico, derby in serie A1 tra Santamargherita e Franklin&Marshall Cus Verona Rugby: 10-10 all’andata a San Pietro in Cariano, 20-3 per i verdeblù al ritorno a Parona. «Il derby è una sfida speciale, che regala emozioni incredibili. Noi del Valpolicella siamo quasi tutti ragazzi veronesi, quindi lo sentiva-

mo in maniera particolare – racconta il capitano giallorosso -. Sono state due esperienze fantastiche, da brividi. Anche perché non si era mai verificato uno scontro tra Valpo e Cus in una categoria così alta. All’andata, purtroppo il Franklin&Marshall ha raggiunto il pari proprio nei minuti conclusivi e la vittoria ci è sfuggita davvero per un soffio. Avremmo potuto vincere, peccato». Curiosita: i ragazzi di Zanella sono arrivati a un solo punto di distanza dai cugini verdeblù in classifica. «Un motivo di orgoglio, considerata poi la diversità di obiettivi: il Valpo aveva bisogno di salvarsi, il Cus avrebbe dovuto lottare per centrare i playoff – spiega Previato -. Questo è proprio un bel risultato: nel campionato appena concluso, il Santamargherita è stato allo stesso livello di una formazione più blasonata, con maggiori risorse economiche e un bacino di utenza molto più ampio come il Franklin&Marshall». Matteo Sambugaro


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FRASE DEL MESE di Marisa Milani "L'evoluzione passa attraverso la comunicazione". "Lui, Lei, L'Altro … Giornale. Assieme appassionatamente".

l’Argomento

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

Il ruolo dei genitori Ogni bambino esiste nella mente e nel cuore dei genitori ancor prima di nascere. Mamma e papà immaginano e fantasticano su come sarà, sul suo carattere e si interrogano su come loro saranno nel ruolo di genitori. Quando nasce il bambino porta con sé aspettative, fantasie e sogni che provengono dalla famiglia che lo accoglierà. Questo nuovo bambino non sarà solo ricco delle aspettative dei genitori, sarà soprattutto caratterizzato da alcuni aspetti caratteriali che appartengono al suo patrimonio genetico. Da subito i genitori dovranno fare i conti con il vero bambino; la loro capacità di comprendere e accettare la vera indole del figlio sarà determinante per una buona educazione. Il neonato vive le sue prime espe-

rienze in termini corporei, non sa esprimere le sue emozioni e neanche riconoscerle, egli esprime i suoi bisogni attraverso il pianto. Sarà compito della mamma interpretare e soddisfare i bisogni del figlio, in assenza di un adulto che lo capisca il bambino vivrebbe un’esperienza di disintegrazione e sopraffazione. La madre “ sufficientemente buona” (come dice Winnicott) sa istintivamente rassicurare il neonato, comprenderne i bisogni e soddisfarli adeguatamente. Per questo è importante che il bambino possa trovare, sin dalla nascita, un ambiente familiare sereno, stimolante e non depresso. Quando il bambino è più grandicello il compito dei genitori diventa anche educativo; il termine “educare” deriva dal

latino “e” (fuori) “duco” (condurre), quindi portare fuori, affinare, sviluppare le qualità del bambino. L’etimologia della parola “educare” ci porta molto lontano dal senso comune del termine, inteso erroneamente come imposizione di regole e di comportamenti controllati. Giovanni Bollea, (2004) in “Le madri non sbagliano mai”, afferma che educare vuol dire guidare senza soffocare: affetto e rimprovero hanno uguale importanza. I piccoli hanno bisogno di sperimentare e provare per imparare e capire, è compito dei buoni genitori sostenere il figlio nella sua esplorazione del mondo e delle regole sociali. Le regole non hanno solo la funzione di difendere i piccoli dai pericoli ma per-

mettono loro di confrontarsi con i propri confini. La regola ha la funzione di contenere l’energia senza bloccarla, ma canalizzarla in un contesto strutturato. È come una staccionata a maglia larga che pur delimitando permette il contatto con il mondo esterno. Verso i due anni iniziano le crisi di opposizione, il bambino si oppone alla regola con tutto il corpo, urlando e picchiando. La consapevolezza di possedere un corpo che gli permette di muoversi dove e come vuole associata alla capacità di pensare e di “volere” lo porta a sperimentare che

il suo “no” può avere un grande potere sull’ambiente familiare. Il “no” diventa uno strumento con il quale il bambino sfida l’adulto e lo fa per speri-

BENESSERE

mentarsi e capire fin dove può spingersi. In realtà sta cercando un contenimento (limiti e regole) che solo l’adulto può fornirgli.

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

PIU’ LEGGERE COL PREZZEMOLO “Essere donna è così affascinante. È un'avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai.” Oriana Fallaci - Citazioni da “Lettera ad un bambino mai nato”

LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini IL NATURALE PROCESSO DI TRASFORMAZIONE DEL COLORE DEL CAPELLO NELL’EVOLVERSI DEL TEMPO Il colore naturale dei capelli dipende soprattutto dall’abbondanza di granuli di melanina – pigmenti coloranti della pelle e dei peli – prodotti da cellule dette melanociti – cellule che producono la melanina . La melanina è presente nei capelli sotto forma di due pigmenti: eumelanine, responsabili dei colori bruno – castano e feomelanine, responsabili dei colori biondo – rossiccio. Il diverso rapporto tra di loro, dà le altre gradazioni di colore. Il colore dei capelli è generalmente più chiaro nell’infanzia e quindi scurisce progressivamente per stabilizzarsi nella pubertà, per poi divenire bianco nella vecchiaia. In particolare il capello bianco è una conseguenza del fatto che i melanociti, ad una certa età, non producono più melanina e il capello è semplicemente privo di colore. Per chi desidera colorarsi i capelli, ma ha il timore di rovinarli o ha allergie ai prodotti chimici o semplicemente decide di volersi bene e rispettare se stesso e i capelli, partendo proprio dalla colorazione, può trovare nel salone bionaturale di Antonella le varie risposte alle molte esigenze perché utilizza prodotti coloranti estratti da speciali miscele di olii vegetali, che coprono, schiariscono, mechano i capelli, naturali e trattati. Completamente privi di sostanze nocive che oltre a colorare il capello lo nutrono e lo fortificano dandogli lucentezza, robustezza e solidità, questi prodotti agiscono nel rispetto del capello ottenendo ottimi risultati di copertura e nuance di colori brillanti e di tendenza. Un colore quindi che rispetta la salute del capello, del cliente e dell’ambiente. PROVA LA NUOVA RICOSTRUZIONE CELLULARE UN FILLER NATURALE PER I TUOI CAPELLI AD UN PREZZO ECCEZIONALE

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L’angolo di Francesca di Francesca Galvani PLUMCAKE CON MANDORLE PRALINATE INGREDIENTI 160 GR. DI FARINA - 3 UOVA - 140 GR. DI BURRO 220 GR. DI MANDORLE PRALINATE - 140 GR. DI ZUCCHERO A VELO 1 BUSTINA DI LIEVITO - 1 PIZZICO DI SALE PROCEDIMENTO Montare burro e zucchero fino ad ottenere una crema morbida e spumosa. Unirvi quindi uova, farina, lievito e sale. Lasciar riposare il composto in frigorifero per 45 minuti. Togliere dal frigo e unirvi le mandorle pralinate tritate grossolanamente. Trasferire in uno stampo per plumcake e cuocere in forno per 45 minuti a 200 gradi.


Spazio Donna

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Oroscopo di Giugno 2014

di Francesca Iolanda

ARIETE: cercate di non farvi sopraffare dalla pigrizia e dalla discontinuità nell' agire. I propositi sono buoni ma la volontà nel portarli a termine non è altrettanto efficace. La causa va ricercata nell' insicurezza, nella paura del giudizio altrui, che mina ogni entusiasmo ed iniziativa già sul nascere. In amore prevale l' edonismo e una sana ricerca dei piaceri e chi è single farà fatica a stare da solo. TORO: il transito di Venere porta alla ricerca dell'autogratificazione attraverso i cinque sensi. Le aspettative sono molto alte ma anche le ripicche verso chi non corrisponde al vostro standard rischiano di turbare un menage positivo. Evitate le vendette, i rancori a lungo coltivati e cercate una maggior serenità, anche rallentando i ritmi lavorativi. Buono lo stato psico-fisico e la comunicatività creativa. GEMELLI: superficiali sono in apparenza, dovrete imparare ad esprimere i vostri sentimenti senza filtri in modo da non alimentare perplessità in chi desiderate conquistare. Perfezionisti ed esigenti, sia si tratti di un impegno di lavoro, sia si tratti di un rapporto affettivo, saprete dare il massimo ma solo a chi riterrete all' altezza delle vostre aspettative. L' ironia è la vostra difesa ma non rivela chi siete veramente. Non temete di esporvi. CANCRO: potrete contare per tutto il mese sul vostro grande intuito, capace di cogliere ogni sfumatura in chi vi circonda. Arma utilissima sia vogliate migliorare la vostra posizione lavorativa sia si tratti di una conquista amorosa. Buon momento per avanzare richieste, per chiarirvi e per lasciare alle spalle tutto quello che disturbava. Dovrete però essere coerenti perchè potrebbe

bastare poco per rovinare tutto. LEONE: probabilmente non vi sentite capiti ed apprezzati fino in fondo: la forma è smagliante, sotto tutti gli aspetti, ma mancano quelle risposte che meritate e che non sono ancora arrivate. Continuate a fare del vostro meglio, con la generosità che vi contraddistingue, senza perdere d' occhio la realtà e presto raccoglierete i frutti di quello che avete seminato. Energia al top. VERGINE: possibili incomprensioni nell' ambiente lavorativo dovute anche alla vostra poca propensione al dialogo e alla riluttanza ai cambiamenti. Cercate di essere più duttili e aperti verso le opinioni altrui. Bene per quanto riguarda lo svago e le occasioni di incontri, anche sentimentali o semplicemente il riaccendersi di un interesse. La coerenza di intenti risulterà vincente. BILANCIA: molti gli interessi e le curiosità che portano un arricchimento morale, ma anche materiale. La forma fisica e mentale sono smaglianti, convincenti nel lavoro e coinvolgenti negli affetti potrete ottenere molto, soprattutto durante l' estate. Leggermente rallentati i nati della terza decade, che potrebbero soffrire di qualche malumore e di qualche crisi di pessimismo. SCORPIONE: Saturno consiglia cautela nelle spese in quanto sentirete la tendenza a compensare l' insoddisfazione affettiva compiendo spese al di sopra delle vostre possibilità. Possibili momenti di pessimismo che frenano le iniziative e favoriscono le chiusura in voi stessi. Forte il bisogno di un equilibrio interiore che tarda ad arrivare, causa anche di un eccessivo rigore morale. Favoriti i viaggi e i brevi spostamenti.

SAGITTARIO: il desiderio di primeggiare è un pò messo in ombra da qualche insicurezza di ordine psicologico. L' onestà morale si scontra con un errore di valutazione, quindi si consiglia di curare meglio i propri interessi, e di valutare che si ha di fronte, fosse solo anche per confidarsi o cercare comprensione. Tendenza a considerare solo il lato positivo delle cose senza tener conto delle conseguenze. CAPRICORNO: belle soddisfazioni sul piano affettivo e familiare, mentre sono ancora richiesti degli sforzi o dei sacrifici nella professione. Non cedete alla stanchezza ma dimostratevi lungimiranti senza cercare il tornaconto immediato. Importante sarà dimostrare maggior fiducia in chi vi circonda, sia verso i collaboratori sia verso potenziali prospettive lavorative. ACQUARIO: buone le capacità diplomatiche che, accompagnate da una certa dose di opportunismo, facilitano l'integrazione professionale e una bella operosità che rende stima. Scarso invece l' edonismo e la predisposizione a vivere l'affettività, che viene troppo intellettualizzata ma che in compenso rende ricettivi e curiosi e l'attrazione si basa su stimoli di originalità a anticonformismo. PESCI: forte predisposizione al romanticismo ma condito da una certa oculatezza nelle scelte, che mirano ad una maggior sicurezza, anche materiale. Chi è già in coppia saprà indirizzare il partner verso una carriera migliore, che offre maggior agiatezza. Chi è single saprà usare il proprio fascino con oculatezza per sedurre l'oggetto dei desideri. Buona dose di ottimismo che favorisce gli slanci.


Storia

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Storia di Verona

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di Rinaldo Dal Negro

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Bombardamenti aerei su Verona durante la guerra 1940 – 1945

Un bombardamento aereo su Verona si verificò dopo pochi mesi che l'Italia entrò in guerra contro Inghilterra e Francia. E’ stato precisamente il 21 ottobre 1940 e venne colpita la zona di Veronetta e in particolar modo la via Nicola Mazza. Conseguenza? Tre morti, dodici feriti e danni a diversi edifici civili. Durante i successivi tre anni di guerra ci fu una tregua a riguardo dei bombardamenti che ripresero, purtroppo, dopo lo sconvolgente armistizio dell'8 settembre 1943. Da allora,infatti gli angloamericani, che da nemici divennero "alleati", ritennero Verona un importante punto strategico-militare per via dei comandi nazisti e fascisti e degli importanti nodi stradali e ferroviari presenti in città e nelle vicinanze. Iniziarono pértanto a bombardare periodicamente la nostra città, purtroppo anche indiscriminatamente, provocando distruzioni e/o gravi danneggiamenti a stabilimenti produttivi, devastando palazzi sto-

rici, chiese, istituzioni culturali, case di civile abitazione e, evidentemente, provocando molte vittime fra la popolazione civile. Il primo bombardamento risale al 26 settembre 1943, con bombe su Borgo Milano e Basso Acquar. E’ però a partire dal 1944 che i bombardamenti divennero sempre più frequenti e distruttivi, effettuati anche con bombe a grappolo, sia dirompenti che incendiarie. Di seguito ne elenchiamo sommariamente alcuni tra quelli ritenuti più gravi. - 28 gennaio 1944. Un centinaio di aerei bombardarono a più ondate, la città e i propri dintorni. Causarono una sessantina di morti nel centro cittadino, un centinaio nella zona di Santa Lucia e devastarono, tra l'altro, la Cartiera Fedrigoni e il Mulino Consolaro. - 8 febbraio 1944. Bombe ovunque, perfino sul Seminario dove causarono distruzione e morte anche del rettore mons. Timoteo Lugoboni. - 23 marzo 1944. Bom-

bardamento sul centro città con notevolissimi danni alle abitazioni civili e un numero imprecisato di vittime. - 28 marzo 1944. Ancora bombe sulla città, cadute addirittura all'interno del Cimitero Monumentale. Bombardata anche la zona di San Pancrazio, con gravissimi danni alle abitazioni civili e, conseguentemente, diverse vittime civili. - 5 luglio 1944. Questa volta i bombardamenti interessarono soprattutto le zone di Porta Nuova, San Massimo e Santa Lucia. Subirono però danni anche alcuni padiglione dell'Ospedale, la caserma del genio pontieri e le officine Galtarossa. - 13 luglio 1944. Vennero nuovamente colpite Porta Nuova e le Officina Galtarossa e subirono danni anche Porta Vescovo e molte case di civile abitazione. - l0 ottobre 1944. In questa circostanza caddero bombe a grappolo perfino sul Pio Istituto Don Calabria sito in via San Zeno in Monte. - A distanza di un solo

Venezia durante il Bombardamento del 4 gennaio 1945

giorno, altra incursione aerea! Causò 23 morti e gravissimi danni ovunque e in particolar modo alle chiese di San Giovanni in Valle, di Santa Teresa e degli Scalzi. - 29 dicembre 1944. Ancora bombe cadute anche sull'Ospedale civile di S. Spirito che era già stato colpito il 5 luglio causando la morte di 49 ammalate e di cinque suore che prestavano servizio di infermiere. - 4 gennaio 1945. Nello spazio di oltre un'ora centinaia di bombardieri americani "Liberator" colpirono gran parte della città provocando molte vittime e notevolissimi danni al patrimonio storico e architettonico della città. Vennero infatti devastati: la biblioteca Capitolare e quella Civica; i palazzi Diamanti, dell'Accademia e Canossa; le chiese di S. Sebastiano, S. Maria della Scala, S. Bernardino, SS. Apostoli e Sacro Cuore. - 8 febbraio 1945. Circa cinquecento bombe vennero sganciate su vari quartieri popolari di Verona, con vittime e danni incalcolabili. - 23 febbraio 1945. Questa volta furono sganciate bombe incendiarie e a farne le spese, ovvero ad essere incendiati, furono i palazzi Barbieri (sede del municipio) e quello Da Lisca, il Teatro Filarmonico e diverse case di civile abitazione. - 8 e 9 marzo 1945. A distanza di un solo giorno, due successivi bombardamenti colpirono varie zone della citta' danneggiando in particolar modo la

Macerie della chiesa si S. Sebastiano dopo il Bombardamento del 4 gennaio 1945

Tomba di Giulietta (via del Pontiere) e le chiese di S. Paolo dei Filippini e di S. Pietro Incarnario. - 6 aprile 1945. Incursione aerea con bombe addirittura sulla piazza Bra, più precisamente sul Liston e su un arcovolo dell'Arena, la quale era stata colpita anche in precedenza. - 8 aprile 1945. Questa volte le bombe apportarono gravi lesioni al palazzo Miniscalchi e alle chiese delle Stimate e della SS. Trinità, quest'ultima già colpita anche in precedenza. Tutto ciò malgrado la "Missione militare Rye" preposta per indicare unicamente gli obbiettivi militari e strategici da colpire avesse ripetutamente rivolto accorati appelli e vivaci rimostranze ai

comandi anglo-americani per gli indiscriminati bombardamenti su abitazioni e popolazione civile. Da notare infine che quando descritto riguarda soprattutto il centro città mentre, in realtà , sono state pesantemente bombardate anche zone periferiche. Vedi per esempio Parona e San Pancrazio, quasi completamente distrutte. Conclusione. Stante ad uno studio-indagine effettuato nel 1960, Verona con lo stimato del suo patrimonio edilizio distrutto e/o danneggiato e, conseguentemente, con circa 19.000 famiglie rimaste senza alloggio, venne ritenuta fra le città d'Italia più disastrate durante l'ultima guerra.


Un aiuto contro il traffico Arriva il progetto Ur:ban Fornire agli automobilisti un sostegno per il futuro adatto alla guida nel traffico urbano: questo l’obiettivo di Ur:ban, un progetto relativo alla guida autonoma co-finanziato dal governo tedesco e sostenuto da 31 partner, tra cui Opel, provenienti dal settore automobilistico, dall'elettronica e dall'industria del software, unitamente a istituti di ricerca e autorità locali. I risultati raggiunti finora dalla ricerca in corso sono stati presentati al Centro Aerospaziale Tedesco di Braunschweig in Germania. Il progetto Ur:ban durerà fino al 2016 ed è diviso in tre macro-aree: 'Assistenza cognitiva', 'Sistemi di traffico in rete' e 'Fattori umani nel traffico'. «Opel è attiva in tutte le tre aree del progetto - ha spiegato Michael F. Ableson, membro del consiglio di amministrazione e Vice Presidente Engineering di GM Europe . L’attenzione è sempre rivolta all'essere umano. Team di ingegneri, fisici e psicologi del traffico stanno studiando l'assistenza in situazioni difficili, la messa in rete intelligente di veicoli e infrastrutture, il comportamento dei guidatori e un'interazione uomo-macchina adatta alla guida urbana». Assistenza cognitiva vuol dire evitare gli incidenti sterzando e frenando, facendo reagire l'auto prima del conducente. In questi casi il sistema di assistenza alla guida sfrutta lo spazio stradale intervenendo sullo sterzo e sui freni. Inoltre, le informazioni inviate alla vettura dal Wi-Fi dell'infrastruttura di gestione del traffico e dagli altri veicoli, possono fornire input per affrontare gli incroci, così il guidatore può avvicinarsi all'intersezione in sicurezza e senza frenare inutilmente. Tuttavia, le informazioni fornite da questi sistemi possono migliorare la guida e la sicurezza solo quando i guidatori sanno come utilizzarle per reagire in modo corretto. Di questo si occupa l'area interazione uomo macchiPANDA “REGINA” DELLE AUTO USATE na dove viene verificata l'influenza dei Quando si parla di auto, i 10 anni sono spesso un'età simbolica, sistemi di assistenza nei diversi simulatori una specie di traguardo che una volta superato porta alla sostie nel traffico reale, in condizioni controlla- tuzione. Alcuni modelli però sul mercato dell'usato sono ancora te. L'obiettivo dell'area prevedere i com- richiesti. Come facilmente prevedibile, i primi posti della classiportamenti e riconoscere le intenzioni è, fica delle 'decane' sono occupati da auto italiane. Regina assoluinfine, quello di sviluppare un algoritmo ta - come informa il motore di ricerca di annunci di auto usate per rilevare le intenzioni del guidatore uti- AutoUncle.it - è la Panda a benzina, tenendo conto delle varie motorizzazioni, seguita al secondo posto, solo con pochi esemlizzando i normali sensori presenti sui veiplari di differenza, dall'Alfa Romeo 147, che però ha un chilomecoli, in modo da prevederne il comporta- traggio medio maggiore: 142.000 km contro gli 85.000 della mento in situazioni di guida critiche. Panda. Sul terzo gradino del podio c'è la Fiat Punto nella versioNumerosi test mostrano che prima di ini- ne benzina, mentre quella diesel segue al quarto posto. Alla ziare le manovre ci sono schemi di com- quinta e alla sesta piazza troviamo le prime auto straniere, cioè portamento e caratteristiche specifici la Smart For Two Coupé e l'Audi A3, che con 151.000 km ha nella conduzione trasversale e longitudi- anche il maggior chilometraggio medio. Al settimo e all'ottavo nale del veicolo che emergono in tutti i posto troviamo la Lancia Ypsilon e la Volkswagen Golf, dopodiché la classifica si chiude con la Citroen C3 e con la Fiat Seicenguidatori. to. (da ANSA.it)



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