L'altrogiornale Valpolicella Ottobre 2016

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VALPOLICELLA1986 - 2016www.laltrogiornale.net ANNO XXXI - N.10 - OTTOBRE 2016 - Stampato il 03/10/2016 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

L’itaLia dei mediocri di Lino Venturini Nel racconto Null-P di William Tenn, in un mondo distrutto da un conflitto nucleare, un individuo i cui parametri corrispondono esattamente alla media della popolazione, George Abnego, viene accolto come un profeta: è il perfetto uomo medio, il trionfo della mediocrità. Abnego viene eletto presidente degli Stati Uniti e dopo di lui i suoi discendenti diventano i leader del mondo intero. Gli uomini diventano sempre più standardizzati, politicamente corretti e l’umanità continua a regredire finché, dopo migliaia di anni, gli uomini finiscono per essere addomesticati da una specie evoluta di cani che li impiegano nel loro sport preferito: il recupero di bastoni. Nascono gli uomini da riporto. Non è l’esito di una rivoluzione, tuttavia l’operazione è stata coronata dal successo: i mediocri hanno preso il potere e spingono tutti a essere come loro. In Italia si è realizzata una sorta di selezione naturale-culturale al contrario: la sopravvivenza, anzi, il prosperare dei mediocri, mediocri i politici, mediocri gli intellettuali, mediocri i giornalisti, mediocri gli artisti, mediocre la scuola… Mediocrità, omogeneizzazione, sottomissione, appagamento da droghe, degrado del senso estetico, assenza di morale, distruzione della famiglia naturale, sono gli inevitabili risultati del degrado generale e della trasformazione dell’uomo in un bovino compiacente. Cambiare la legge elettorale? Sembra una grande trovata. Ma chi mandiamo in parlamento? Mancano persone capaci, intelligenti e non allineate da eleggere: non è un dettaglio. Come affermava Orson Welles: “L’Italia conta oltre sessanta milioni di attori. I peggiori stanno sul palcoscenico“. Il voto in Italia è principalmente di scambio, poi di appartenenza, raramente di opinione. La cosa più patetica è la convinzione di molti che vi sia una spaccatura tra cittadini e classe politica. Idea stravagante da cui deriva la comica espressione “mandiamoli tutti a casa”. Quasi che l’italiano comune fosse un aggregato di comportamenti virtuosi e non piuttosto un misto di furberie, meschinità, interessi particolarissimi uniti a un sovrano disprezzo di ogni regola. La crisi, prima che problema economico, è un problema culturale: stiamo pagando il fallimento delle élite, della loro boria ideologica e della loro incapacità di vedere la realtà. Cambiare una legge o la Costituzione, non risolve il problema. Sin dai tempi di Orazio, sappiamo quanto poca cosa siano le leggi non supportate dal costume. Le riforme e le leggi senza la cultura e buoni valori condivisi sono palliativi. Si sono spenti gli ideali, ci si appoggia alla demagogia e si naviga a vista. Non possiamo più permetterci tutti questi mediocri. C’è bisogno di tirare un po’ il fiato. Rimpiango l’Italia e le sue antiche sponde. Rimpiango l’italiano che oggi sembra “l’invenzione di una specie estinta”.

PESCANTINA IN MARCIA

Una serata “in marcia” per protestare contro l’arrivo, recentemente annunciato, di 20 profughi nella storica villa Vezza di via Are. Questo è quanto è accaduto a Pescantina lo scorso 27 settembre, quando 700 manifestanti hanno percorso alcune vie del centro. In testa al corteo lo striscione di “Verona ai Veronesi”, che da qualche anno scende nelle piazze della città e della provincia a tutela del territorio. Il Corteo della serata del 27 settembre è partito da via Dalla Chiesa, scendendo poi da via Madonna in piazza San Rocco, fino a raggiungere villa Vezza. Lo scopo era quello di protestare contro la costante mercificazione degli immigrati, ospitati a vantaggio di un sicuro guadagno economico. Ad intervenire Luca Castellini ed Alessandro Rancani. Pagina 12

Speciale “Progetto Casa” Pagina 25-26-27-28-29 ISTRUZIONE. LA PAROLA AL DIRIGENTE L’anno scolastico 2016 – 2017 ha fatto il suo debutto ufficiale lo scorso lunedì 12 settembre anche a Verona. Sono circa 135.000 gli studenti che frequentano le scuole scaligere quest’anno, suddivisi in 110.000 negli Istituti statali e 15.000 nelle scuole paritarie. 8.000 invece sono gli insegnanti che si occuperanno della loro istruzione. Queste le cifre snocciolate da Stefano Quaglia, Dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale scaligero, al quale abbiamo posto alcune domande, prima tra tutte quella relativa alle novità che riserveranno questi nuovi nove mesi di scuola. Pagina 8



L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

LE VOSTRE LETTERE

QUESTIONE DI RISPETTO

“I lettori intervengono” Gentilissima Direttrice, gentilissima sig.ra Patrizia, gentilissimo sig. Gianni, prendo i cosiddetti "due (tre, nella fattispecie) piccioni con una fava", e mi insinuo nelle acerrime considerazioni che sono apparse, sull'ultimo numero de L'Altro Giornale. Allora, sta guerra quando la cominciamo? Perché, se i miei occhi non mi hanno ingannato, l'avversione per il Mondo islamico che si evince induce proprio ad armarsi e "coparli tuti, 'sti magnacristiani". Non sto scherzando. Le righe che avete ben impresso sulla carta trasudano un odio viscerale. Ma il cristianesimo non è la religione dell'Amore? Correggetemi se sbaglio, magari da non credente (almeno Non so cosa pensare dopo aver letto gli articoli del vostro ultimo numero. Ho avuto l'impressione di leggere considerazioni che ritenevo facenti parte di una mentalità e di ideologie vecchie, retaggio di superstizioni e di paure frutto di ignoranza e disinformazione, tipiche di 60 anni fa. Mancavano solo gli articolo sulla masturbazione che fa diventare ciechi e sui comunisti che mangiano i bambini ed eravamo al completo. Mi limito a fornire alcuni dati storici, e a richiamare l'attenzione sulla responsabilità che tutti noi abbiamo, ma soprattutto i mezzi di informazione hanno, in particolar modo nei confronti dei giovani. Dare un così ampio spazio, soprattutto con certi articoli in prima pagina, ad un malcelato odio e ad una incontrollata caccia alle streghe, lo trovo estremamente pericoloso, considerando anche la quasi mancanza di voci alternative sia in quantità che in contenuto. - gli attacchi terroristici sono le logiche risposte militari agli attacchi arma-

nel Dio in cui credete voi, che è tutto vostro, fatto su misura sui vostri pensieri) qualcosa mi sfugge, ma Gesù non predicava di amare il prossimo? E anche di più: amare il nemico? Fratelli miei cari, guardate che il nemico più grande non è l'Islam, ma l'odio che state coltivando nel cuore. Anche perché Islam e Cristianesimo sono destinati al tramonto. Con la Civiltà occidentale cadranno anche le Religioni, tutte. Già si sono svuotate di contenuti, assorbite anch'esse dalla Tecnologia, che tutto ormai governa. E poi, quando vi accorgerete che Dio è un prodotto della Cultura perché l'uomo ha sempre trasceso quello che ai suoi occhi sembrava mistero,

ti portati dai nostri eserciti nei loro territori senza legittimazione Onu (Iraq, Afghanistan, Libia, Siria, ecc. ecc.) che ha causato oltre un milione di vittime soprattutto civili; - l'esasperazione e la risposta emotiva a fatti scellerati dei terroristi dell'ISIS, sta portando sempre più persone a ritenere che la causa di tutto sia la religione islamica, la diversa mentalità degli islamici, e un'incapacità dell'Europa di trovare una risposta definitiva a questo problema, ma così facendo diamo voce a quella corrente politica ed economica che è stata e continua ad essere la vera causa scatenante del conflitto mondiale odierno. Questo dovrebbe fare riflettere su chi trae vantaggio da una situazione destabilizzata nel nostro continente; - è in atto infatti da un paio di anni una strategia, ancora non è chiaro da chi diretta, che tende appunto a destabilizzare l'Europa nel suo complesso, dividendo invece che unendo i popoli, per motivi, come al solito sono di ordine eco-

quindi necessita di un ente capace di governare ciò che ancora non è visibile, allora smetterete di odiare, perché non c'è nulla per cui odiare (visto che lo fate in nome di Dio. Voi, ristretta frangia di cattolici, e una ristretta frangia di islamici). Almeno per quello che concerne la religione. Mi fermo qui, al tentativo di far sorgere nei vostri pensieri qualche domanda, condita da un po' di ironia. Approfondire non serve, fiato sprecato. E poi, non voglio far cambiare opinione a nessuno, solo spostare di un'inezia il punto di vista. Ma so già che è come spostare un macigno... Grazie per la pazienza. Carlo Alberto Bortolotti

nomico, attraverso anche il sempre più marcato controllo dei governi locali da parte di organismi sovranazionali e antidemocratici. L'immigrazione comunque è una conseguenza e non la causa della situazione esplosiva in cui siamo finiti. Agire sulle conseguenze piuttosto che sulle cause diviene un palliativo e non fermerà l'escalation. - dimentichiamo sempre di menzionare le stragi compiute dagli eserciti cristiani, spesso nel nome di Dio, negli ultimi 12 secoli almeno. Solo in Etiopia, tra il 1890 e il 1941, proprio noi italiani abbiamo fatto dai 500.000 ai 750.000 morti in una stolta guerra d'occupazione. Non mi pare proprio che nella storia recente, parlo negli ultimi 4 secoli almeno, i mussulmani abbiano causato un centesimo delle stragi che hanno compiuto gli eserciti cristiani fuori dai confini europei. Ripeto, dividere invece che unire è un errore che sempre nella storia ha provocato disastri. Claudio Brambilla

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Risposta...

Oh mamma! Che putiferio e che confusione! Mi sembra che chi ha scritto contro l’editoriale e tutto il resto, abbia confuso quelle che sono le lettere – quindi il pensiero dei lettori, e credo che menti così aperte e illuminate come quelle dei redattori delle sopra riportate lettere non siano d’accordo nel censurare le idee altrui – e quelli che sono gli articoli del giornale. Non so, cari amici, se vale la pena di rispondere, perché credo che la vostra idea non sia minimamente scalfibile – Bortolotti dice “fiato sprecato”, ma comunque ritengo indispensabile chiarire alcuni punti.

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Per quanto riguarda l’editoriale: sì mi sono informata. Ho avuto conferma dei fatti e mi hanno riferito che il parroco di quella chiesa ha sporto denuncia ai Carabinieri e alla Polizia chiedendo più controlli. Se poi i giornali nazionali non ne hanno parlato (il nostro quotidiano veronese L’Arena ha scritto sull’argomento), significa che per loro la notizia non valeva la pena. Vogliamo parlare di odio? Allora direi che i vostri interventi ne sono saturi, contro i cristiani e le religioni in generale. Per quanto mi riguarda, non nutro questo sentimento per nessuno, anzi

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rispetto tutti, tutte le tradizioni e religioni ed è per questo che chiederei lo stesso anche per noi. Niente fucili e niente guerra, carissimi. Il mio giornale è apartitico, apolitico e libero, aperto al confronto con le idee di tutti! Prima di concludere, permettetemi un commento - dopo i tanti giudizi e critiche da voi mossi -: la mia mentalità, e quella della mia redazione, non è né vecchia, né superstiziosa. Non siamo ignoranti e nemmeno disinformati e …, soprattutto, non offendiamo mai nessuno! Il Direttore Rosanna Pancaldi


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LE VOSTRE LETTERE

PESCANTINA 1

“Profughi. Tanta incertezza” Già nell’agosto 2015, come gruppo politico di Pescantina, ci siamo occuparti del tema profughi, quando qualsiasi arrivo di migranti nel nostro comune era escluso. Con quella mozione chiedevamo che l’amministrazione comunale si attivasse in tutte le sedi istituzionali affinchè ogni provincia formasse una commissione di esame per le istanze di protezione internazionale, facendo in modo che gli eventuali ricorsi per le istanze respinte venissero gestiti dai tribunali di ogni provincia, con lo scopo di ridurre drasticamente i tempi di permanenza dei profughi nei centri di aggregazione. Questa mozione veniva approvata dal Comune con deliberazione n° 72 del 01.10.2015 ma ad oggi nulla è stato fatto. Oggi apprendiamo che una cooperativa si sarebbe resa disponibile ad accogliere 20 profughi richiedenti asilo nel nostro Comune, e non possiamo nascondere una certa perplessità sulle modalità con cui possa

venire gestita questa vicenda. Non nascondiamoci dietro ad una scusa, quello dell’accoglienza dei migranti è un business economico di rilevante entità, che lascia agli enti pubblici e alle forze dell’ordine locali, già sotto organico ed in ristrettezze economiche, la gestione delle problematiche relative all’assistenza, all’integrazione e dell’ordine pubblico. Passano mesi prima che le domande di asilo trovino risposta, o vengano rigettate, e nel frattempo persone, delle quali non si conoscono le condizioni sociali, sanitarie e psichiche, di altre etnie, senza alcun percorso integrativo sono libere di muoversi sul territorio comunale generando nella popolazione residente un senso di paura e di pericolosità. L’amministrazione prenda in mano le redini della situazione, affinchè, se proprio dei profughi devono arrivare, si proceda alla stipula di contratti con privati/cooperative per l’accoglimento di profughi in strutture private

dopo aver coinvolto gli enti pubblici presenti sul territorio ospitante. Chiediamo che il Comune si attivi affinchè venga predisposto da parte del privato/cooperativa responsabile della struttura apposito regolamento interno sulla gestione della struttura, che preveda la presenza di personale sanitario e di custodi, che vengano regolamentate le modalità di convivenza nel centro, e i servizi offerti. Da ultimo, auspichiamo che l’amministrazione voglia promuovere una raccolta firme a sostegno della mozione fissando come termine ultimo la data del 15 dicembre 2016, da inviare al Prefetto di Verona. L’incertezza genera paura e i cittadini meritano di dormire sonni tranquilli. Speculare economicamente sulla pelle dei migranti altro non fa che generare distanza, sospetto e rancore. L’amministrazione aveva preso un impegno formale un anno fa, chiediamo solo che adesso lo rispetti e si attivi senza subire passivamente questa situazione. Non vogliamo generare odio razziale contro nessuno, e l’unica strada per evitarlo è la massima trasparenza, nell’interesse della collettività. Ulrica Castagna

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PESCANTINA 2

“Strade, buche, auto...” I principali compiti di un’Amministrazione comunale sono quelli che riguardano, soprattutto, i bisogni degli abitanti. Quelli che stanno più a cuore alla popolazione sono senz’altro la sicurezza, l’ordine e la pulizia, oltre che a una buona e controllata amministrazione dei servizi. Quello che non avviene, e purtroppo mi spiace dirlo, in quel di Pescantina. Infatti la sue strade fanno ballare le vetture in quanto piene di buche. Non ne parliamo poi della segnaletica orizzontale,

la quale è completamente assente, perchè invisibile; in particolare i passaggi pedonali nel centro paese ove, oltretutto, ci sono marciapiedi pieni di erbacce. La luminosità, alla sera, è talmente carente tanto da creare insicurezza ai pedoni che hanno paura di essere investiti da qualche veicolo - cosa, peraltro, già avvenuta – o di essere preda di qualche malintenzionato, anche questo, purtroppo, già avvenuto. Cari pescantinesi, ricordate pertanto che avete tutto il dirit-

to di chiedere di essere rimborsati dei danni subiti dal Comune per le suddette carenze o mancanze. Credetemi meritavate ben altro, cioè ascolto, rispetto, efficienza e funzionalità. Infatti ho degli amici che abitano in altri Comuni veronesi, i quali mi dicono che si accorgono subito appena entrano in Pescantina per i sobbalzi che subisce la vettura dalle buche stradali. Tutto questo non fa onore al Paese. Renato Tomezzoli Pescantina

PASSAGGIO NAPOLEONE

“Chiedo risposte” Tramite L'Altro Giornale sarei curioso di sapere se qualcuno sa se verranno rispettati i termini dei lavori al Passaggio Napoleone, ovvero entro il 21 febbraio 2017. Perchè è da settimane che non lavora nessuno nel cantiere e vedere che in 8 mesi di disagi/lavori hanno fatto solo un paio di marciapiedi vien da pensare. Forse fare una comunissima rotonda era troppo semplice o veniva a costare troppo poco? Abito a Ponton zona piscine e la situazione traffico ormai è drammatica. Nelle ore di

punta non si riesce ad uscire con l'auto dal garage, dopo 5 minuti che aspetti ti butti (rischiando ogni volta l'incidente) nel fiume di auto; se devi andare all'asilo o alla scuola materna a prendere i bambini devi fare il giro dell'oca per andare e per tornare. Se vai a piedi rischi di venir schiacciato o dai camion o dalle migliaia di auto che passano. Praticamente chi abita a Ponton vive dentro una mega rotonda sempre in coda con un traffico insostenibile e con un livello di smog alle ore 18.00 che in

confronto il centro di Pechino è un bosco in Valtellina. Disagi per chi vive, per chi deve passarci (praticamente tutti quelli che dalla Valpolicella vanno verso Affi e il lago e viceversa), e per chi ha un negozio/attività nella zona. Ok il disagio ci sta, ma spero che almeno vengano rispettati i termini dei lavori. Nicola Bernardinelli

ta, per poi ripresentarla al momento opportuno. Ma forse non ce ne sarà bisogno, in quanto ci penserà l’Europa, che ci imporrà di far cadere ogni residua differenza di trattamento per i partner dell’unione omosessuale, sulla base del principio di non discriminazione. La componente cattolica del PD al pari di quella del NCD ne esce umiliata, costretta, rispetto alle sue richieste, ad accontentarsi della inutile rinuncia alla adozione del figliatro. Il realismo fa premio sugli ideali e la

vicenda dimostra l’irrilevanza politica dei cattolici, divisi e pronti ad allinearsi al momento del voto in parlamento, anche su un tema fondamentale come la famiglia. Adeguarsi allo spirito dei tempi evita lacerazioni, ma i danni per la società si valuteranno sui tempi lunghi, a cominciare da quelli che produrrà l’esperimento psicopedagogico di affidare la crescita dei bambini a genitori dello stesso sesso.

Invitiamo l’Amministrazione di Sant’Ambrogio a dare risposta al quesito del lettore. Grazie

FAMIGLIE

“Unioni Civili e Leggi” Egregio Signor Direttore Già da qualche tempo le unioni civili sono diventate legge dello Stato, approvata con voto di fiducia nei due rami del Parlamento, per rendere impossibili modifiche al testo. Questa legge, a mio avviso rappresenta un evidente attacco alla famiglia. Infatti, è codificata la sostanziale equiparazione alla famiglia: impedimenti, rito, registrazione nello stato civile, scelta del cognome, regime patrimoniale, modalità di scioglimento, diritto agli alimenti, pensione di reversibilità, equiparati a quelli dei coniugi, si differenzia solamente per la mancanza dell’obbligo della fedeltà. E’ stata scartata la possibilità di adottare il figlio del partner, ma il meccanismo dell’adozione speciale continuerà a renderla possibile, come le cronache dimostrano di casi che sono stati risolti da qual-

che magistrato. Dopo che gli emendamenti sulla maternità surrogata, sono stati bocciati nel corso di formazione della legge, chi ha i soldi potrà sfruttare donne bisognose, da cui comprare gameti o affittare l’utero, riportando poi in Italia bambini a cui nessun giudice negherà l’adozione, “nell’interesse del minore”, vedi il caso Vendola. Del resto, la legge d’oggi è solo il primo passo, dichiarato dai proponenti del disegno di legge che conteneva la “step chaild adoption”, poi stralcia-

“Era un bel paese...”

Giancarlo Maffezzoli Garda

FANE

Era il mio paese: povero ma unito come una famiglia, bello, tanti bambini, una scuola piccola, stretti ma ci stavamo tutti. Suor Imelda, suora Orsolina di Lugo, era capo del paese, insegnava molto a tutti senza distinzioni: canti, preghiere, poesie, commedie, a portare rispetto a tutti e a tenersi puliti e in ordine. Era una insegnante che da sola insegnava a tutte le classi. Le suore allora capivano i bisogni del paese. Ora purtroppo non più. Poi arrivò l'emigrazione, per le ragazze la Svizzera, Legnano. Le famiglie cominciarono ad essere più tristi, ma cominciavano a girare quattro soldi. Tanti matrimoni felici perchè tutti avevano la loro casa anche se fatta con il sudore di sangue. Poi si aprirono dei capannoni per la lavorazione della pietra, così tutti i ragazzi avevano un lavoro. Un laboratorio delle scarpe, uno degli impermeabili, uno per le camice il sessanta ragazze lavoravano in piazza e altrettante a casa. Cominciava veramente a girare il denaro. Novanta bambini frequentavano l'asilo e cento la scuola elementare. Le donne andavano alla Santa Messa tutte le mattine e andavano anche tanti uomini, dicevano andiamo a farci le "marchette per il Paradiso". Poi andavano a fare un giretto al cimitero a trovare con amore i propri cari, adesso ci hanno diviso pure i morti. Di certo in quegli anni non mancava la benedizione di Dio. Ora non più. Il paese di Fane era un via vai di persone tutte contente, per chi voleva lavorare c'era lavoro per tutti e i soldi non mancavano più a nessuno. Le corriere erano piene di studenti e di donne che andavano a lavorare a Verona. Era bello! Un gruppo di postulanti accompagnate dalla Madre maestra Suor Alessia passavano per il paese cantando "Fane l'è belo…”; anche questo dava vita al paese. Però non abbiamo apprezzato tutto questo. Ora tutto è finito. Il paese di Fane si sta distruggendo e nessuno fa niente, è abbandonato a se stesso come un gregge senza pastore. Niente botteghe di generi alimentari e altro tipo, ce n’erano ben quattro; ora si mangia quello che si ha in casa finchè qualche figlio non passa a portarti la spesa fatta al supermercato.Ogni contrada aveva la sua fontana dove chi passava poteva lavarsi e dissetarsi, ora neanche quelle ci sono più. Non ci rimane che ringraziare con tutto il cuore l'Ospedale di San Giovanni Calabria di Negrar che è l'unico che tiene in piedi il Paese dando lavoro a tante persone. Noi anziani continuiamo a vivere ricordando con nostalgia quei bei giorni felici. Guardini Franca


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LE VOSTRE LETTERE

RISPETTO

“Ho letto con preoccupazione” Ritengo necessario chiarire che questa lettera è arrivata dalla nostra edizione Garda-Baldo e quindi l’editoriale, tanto criticato, non era ancora andato in stampa.

Sento la necessità di scrivervi dopo aver letto con viva preoccupazione l'articolo riguardante lo sfregio della nostra cultura (e religione, per chi crede) da parte di alcuni musulmani sul territorio italiano. Mi è sembrato di tornare indietro di alcuni secoli: nel medioevo, infatti, o meglio, dall'inizio dell'espansione islamica, vi fu la figura del vescovo in partibus infidelium, ovvero dei vescovi che avevano dovuto abbandonare le rispettive diocesi a causa della conquista di tali territori da parte dei musulmani. Siccome secondo il diritto canonico ogni vescovo deve essere assegnatario di una diocesi, a tali prelati il pontefice assegnava "nomi-

nalmente" la diocesi appena lasciata, lasciando loro di fatto solo un potere figurato. Questo potrebbe anche essere tollerato, visto che anche i cristiani in passato non sono andati a mano leggera nei territori appartenenti ad altri stati sovrani a spodestare, conquistare e sottomettere, proprio perché la storia è storia e ciò che è stato è stato. Ma che oggi, nel 2016, a Venezia (e non solo) ci siano dei preti (e quindi dei vescovi di fatto in partibus infidelium, visto che sono i loro diretti superiori, giusto per un principio di responsabilità gerarchica, tanto cara alla chiesa cattolica) che non possono reagire ad insulti in casa propria (e quindi in casa Nostra, visto che Ecclesia in greco significa "assemblea") da parte di cellule impazzite (chiamiamole così per usare un eufemismo) mi sembra un tantino esagerato, soprattutto se consideriamo il

fatto che noi a casa loro dobbiamo rispettare, come è giusto che sia, le regole che ci impongono. Non vorrei creare ingiustificati allarmi e sia chiaro che è ben lungi da me, "figlio culturale" dell'Illuminismo e di Beccaria, cominciare una caccia alle streghe; nondimeno, per quello che può valere il mio pensiero, vedrei di buon occhio una doppia azione-reazione, ossia qualche presa di posizione più rigida da parte della Chiesa (abbiamo visto che il solito buonismo non funziona) e qualche espulsione in più da parte del Ministero degli Interni. In questo modo sono certo che le acque si calmerebbero, anche perché non faremmo altro che far rispettare la costituzione, il codice civile e quello penale. Scusandomi con i preziosi lettori de "L'Altro Giornale" per essermi troppo dilungato, porgo distinti saluti Daniele Boschelli Brenzone

BURQINI O MUTANDE Se fanno pena le donne musulmane totalmente coperte in spiaggia dal cosiddetto “burqini”, altrettanta pena fanno certe donne occidentali totalmente prive di buon gusto e di pudore che in spiaggia girano seminude con un triangolino copri pube davvero osceno. Senza dire di ragazze e ragazzine che in città girano ormai quasi tutte in mutande e canottiera con una fantasia da squallore depressivo. Dov'è finita la bellezza della donna italiana di un tempo elegantemente vestita con camicette di chiffon e graziose gonnelle a fiorellini? Se la donna musulmana è schiava degli uomini e della loro cultura, quella italiana ha voluto farsi schiava di una moda perversa che la rende volgare, brutta e sciocca, anche perché la espone alle voglie maschili più malsane, che potrebbero portare a violenze e stupri. patrizia@patriziastella.com

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DISUGUAGLIANZA

“Un veleno per la democrazia” Democrazia è quando l’etica di un mercato aperto e ad economia competitiva non mantiene e non fa diventare povere grandi masse di persone. Quando questa etica viene a mancare succedono cose dannose per la gente come, per esempio, il linguaggio nazional – protezionista di Trump. Simon Kuznets diceva che il capitalismo, in fase avanzata, farà

diminuire le disuguaglianze di reddito. Questo non sta succedendo. Al contrario, stiamo assistendo ad un pericoloso aumento dell’ansia sociale che porta ad una sbagliata contrazione dei consumi e degli investimenti. In questo modo il capitalismo democratico si sta distruggendo, cosa già vista negli anni ’30 con l’avvento del nazionalsocialismo. Si rende

indispensabile un nuovo modello di sviluppi, in cui tutte le forze sociali, politiche, religiose, economiche, finanziarie e di volontariato sappiano autoregolamentarsi in modo che ogni soggetto possa operare con sufficiente autonomia ed efficienza nel mercato libero e competitivo. Giampaolo Butturini

FEMMINICIDI

“Ma sono solo gli uomini?” Negli ultimi anni non si fa che parlare di femminicidio, quasi a voler dimostrare il clichè, uomo cattivo, donna buona. In cuor nostro sappiamo bene che la violenza degli esseri umani è unicamente proporzionata alla massa muscolare: maggiore nei maschi, inferiore delle femmine. Ogni altra interpretazione (in genere ideologica) è stata smentita da tutti gli studi che concernono la sfera umana. Eppure, anche nell'ultima notizia della ragazza suicidata per

la vergogna di un video hard, i media hanno fatto ricadere le responsabilità del gesto sull''ex fidanzato e sui compagni di gioco, vale a dire i "soliti" maschi. Peccato che, come riportato a denti stretti in un secondo tempo, la verità è risultata "leggermente" ridimensionata: la ragazza aveva ammesso di aver divulgato il materiale porno di sua spontanea volontà. L'ammissione è scritta nera su bianco nelle denuncia che aveva presentato in Procura

nel maggio del 2015. Al magistrato aveva fatto mettere a verbale di aver intrecciato «relazioni virtuali» sui social network. Aveva poi confessato di aver girato ben sei video con partner diversi e di averli poi inoltrati ai compagni di set. Preghiere assicurate alla poveretta, ma la si smetta con la leggenda metropolitana del femminicidio e della farsa del'uomo predatore e della donna verginella tutta casa e famiglia. Gianni Toffali

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LE VOSTRE LETTERE

POVERTÀ

“Neanche il cane ai poveri” Meglio combattere la povertà, non i poveri. Come è noto al sindaco di Verona e alle sue diverse giunte non sono mai piaciuti i poveri. Soprattutto se hanno l'ardire di chiedere aiuto per la loro sopravvivenza. Impudenti, in quanto poveri provocano i passanti chiedendo la carità! Vanno perseguiti in questa loro azione di disturbo del quieto vivere! Severo il Sindaco dal suo insediamento prende provvedimenti contro gli ultimi, e giù a collocare ferri anti sdraio nelle panchine, arriva ad installare costosissime cancellate per chiudere i giardi-

cittadini sensibili di buon cuore che passando allungavano una monetina. Forse per distrazione, questo provvedimento è decaduto ad agosto, così i cittadini "generosi" possono dormire sonni tranquilli. Non saranno più perseguitati. Ora l'accanimento contro i poveri prosegue con un nuovo provvedimento punitivo predisposto contro di loro. Chi chiede l'elemosina con un cane per attrarre qualche monetina va vessato, gli si sequestra il cane, per lasciare il miserabile, appunto, solo come un cane, togliendogli, in alcuni casi,

ni, e giù con divieti all'accattonaggio. Molto efficaci, ci informano. Su 5.000 multe emesse solo 33 sono state riscosse, d'altra pare cosa pensano di ricavare da un povero che è costretto a chiedere l'elemosina, i soldi che non vediamo dagli evasori fiscali?!?! Il Sindaco e la sua giunta erano arrivati a multare anche i complici, i

l'unico legame affettivo di cui dispone (cosa può pretendere un povero?!). Insomma il cane che non abbandona nemmeno quando chiede l'elemosina deve essergli sottratto, è un lusso che può avere chi sta bene di famiglia. Il sindaco presenta il provvedimento come tutela dell'animale (tra un povero ed un cane

POLITICA

Gentile Direttore, ho letto che i fratelli Giorgetti di Forza Italia si incontrano e trattano con l’attuale sindaco di Verona, Flavio Tosi, per cercare degli accordi ed eventuali alleanze con comuni opinioni. Per carità, ogni persona è libera

di discutere con tutti, ma allora i Giorgetti cambino casacca ed escano da forza Italia perché Tosi è per il “sì” al Referendum costituzionale di dicembre mentre Forza Italia è per il “no”. Il sindaco di Verona poi tratta in continuazione con Alfano

preferisce l'animale), afferma che spesso i cani degli accattoni vengono maltrattati. Sindaco, allora prendi un provvedimento contro il maltrattamento degli animali, ma esistono già leggi a tale proposito, ma non inventarti che il fatto stesso di stare con un questuante sia di per se condizione di maltrattamento. Insomma stare con i poveri significa stare in una condizione di maltrattamento. Guai ai poveri, non debbono avere offerenti, amici, ora nemmeno un cane! Il Sindaco talvolta giustifica la sua lotta contro i poveri affermando che vanno perseguiti in quanto vittime di un racket, di bande criminali che li sfruttano mandandoli in strada prelevando i loro "incassi". Traduzione: vanno puniti in quanto vittime, insomma "becchi e bastonati". Un appunto al signor Sindaco: sarebbe meglio contrastare la criminalità che li schiavizza, non i poveri "costretti", un altro appunto: sarebbe meglio sequestrare il cane a chi lo maltratta, ricco o povero che sia, non a coloro che hanno la sola colpa di essere poveri. Insisto. Non è mai troppo tardi, ma sarebbe meglio iniziare una vera lotta alla povertà, così qualche povero sarà almeno in grado di mantenere il proprio cane senza la minaccia delle sanzioni della giunta Tosi. Giorgio Gabanizza S.I. di Verona

e Renzi, avversari di Forza Italia e del Centro Destra. Pertanto i Giorgetti facciano chiarezza e dicano apertamente da che parte stanno, con estrema chiarezza. Mario Avesani

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CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

«Scuola e lavoro a braccetto»

Ottobre 2016

L’INTERVISTA. Ben 135.000 studenti hanno iniziato l’annata 2016/17. Stefano Quaglia, Dirigente dell’Ufficio Provinciale, elenca novità e difficoltà

L’anno scolastico 2016- 2017 ha fatto il suo debutto ufficiale lo scorso lunedì 12 settembre anche a Verona. Come ogni anno molte sono le domande che sorgono in questo “inizio scuola”. Prima tra tutte quella relativa alle novità che

riserveranno questi nuovi 9 mesi di scuola. Ne parliamo con il Dirigente dell’Ufficio scolastico Provinciale, dottor Stefano Quaglia. Professore, quanti alunni hanno iniziato l’anno scolastico 2016 – 17 a Verona e Provincia? «Sono circa 135.000 gli studenti che frequentano le scuole scaligere quest’anno, suddivisi in 110.000 negli Istituti statali e 15.000 nelle scuole paritarie. 8.000 invece sono gli insegnanti che si occupe-

ranno della loro istruzione. Cifre, queste, in linea con quelle dello scorso anno». Quali le principali novità di quest’anno? «La novità principale e di cui vado molto fiero è l’entrata “a pieno regime” dell’alternanza scuola-lavoro.

Un progetto grazie al quale i ragazzi hanno l’opportunità di partecipare ad attività lavorative inerenti il proprio corso di studi grazie a protocolli d’intesa siglati con Camera di Commercio ed Ordini professionali. Altra novità gradita è inoltre la nuova riorganizzazione degli organici in atto all’interno delle scuole attraverso “La buona scuola”, che, al di là delle polemiche iniziali, sta iniziando a dare i suoi frutti: le scuole dovrebbero riuscire ad

acquistare maggior autonomia nella gestione degli insegnanti». Quest’anno in particolare la Provincia di Verona è stata suddivisa in diversi ambiti territoriali. «Verona è stata suddivisa in quattro ambiti, che rappresentano le nervature organizzative della formazione. Ogni ambit territoriale sarà oggetto di attenzioni ben precise e mirate alle esigenze e alle caratteristiche di quella stessa area. Le stesse attività scuola-lavoro verranno gestite proprio in base a questi ambiti, in modo da stabilire un rapporto sempre più simbiotico tra formazione e crescita economica». Quali sono le difficoltà riscontrate nel “fare scuola” oggi e come è dovuto cambiare negli anni l’impegno degli educatori? «Premetto che la scuola rimane sempre scuola, un luogo in cui un adulto si rapporta con bambini e ragazzi per trasmettere loro qualcosa ed aiutarli a crescere accanto alle famiglie. Questo a prescindere dall’epoca e dai decenni. Certo, in passato avevamo studenti provenienti da una società più concreta, più semplice. Il modo di relazionarsi con loro era più “tradizionale”. Oggi, con

l’avvento della tecnologia e dei social, i bambini nascono e crescono in un contesto tale da far nascere e svilupparsi costantemente l’esigenza di cambiare modalità di approccio. Metodi nuovi non solo rispetto a 20 anni fa, ma anche rispetto a 5 anni fa. La problematica più grande

– e l’ho sempre sostenuto – è che a fronte di questo si fa sempre più evidente il grande divario d’età tra alunni e insegnanti. Il rischio è che due mondi tanto distanti non riescano ad incontrarsi. A mio avviso gli insegnanti più anziani, grazie all’esperienza che li contraddistingue, dovrebbero non solo

insegnare ai bambini e ai ragazzi, ma soprattutto dedicarsi alla formazione dei docenti più giovani. Questa è secondo me la sfida che dovrà affrontare la scuola: mantenere alto il livello di cultura pur adattandosi alle esigenze delle nuove generazioni». Silvia Accordini

CALENDARIO SCOLASTICO 2016/17 VENETO Data primo giorno di scuola: 12 settembre 1 novembre (Tutti i Santi) 8 dicembre (Immacolata) Vacanze di Natale: dal 24 dicembre 2016 al 7 gennaio 2017 Vacanze di Pasqua: dal 13 al 18 aprile 2017 25 Aprile (Festa della Liberazione) 1 maggio (Festa del Lavoro) 2 giugno (Festa della Repubblica) Data ultimo giorno di scuola: 10 giugno 2017 Data ultimo giorno di scuola delle scuole dell’infanzia: 30 giugno Altre festività e ponti: 9-10 dicembre 2016; dal 27 febbraio al 1° marzo 2017 (nei giorni 2, 3 e 4 marzo nelle scuole ci sarà la settimana dello sport). MATURITA’ 2017 Il 28 luglio il Miur ha pubblicato una news importante sulle date della maturità 2017. Un nuovo documento dal titolo “Calendario delle festività e degli esami per l'a.s. 2016/2017” stabilisce infatti qual è la data della prima prova 2017. La data scelta per il primo scritto degli esami di maturità è mercoledì 21 giugno 2017. La seconda prova sarà giovedì 22 giugno e la terza prova lunedì 26 giugno.

BALCONI / I 50 ANNI DEL MONUMENTO EX INTERNATI Giovani ed Europa: questi i due messaggi alla cerimonia di commemorazione del 50° anniversario del Monumento agli Ex-Internati di Balconi, eretto dall’Anei nel 1966 su progetto dell’architetto Mirko Vucetich. Presenti le delegazioni della città polacca di Siedlce e della provincia tedesca di Kassel, molti sindaci del territorio e numerosissime rappresentan ze d’arma. In prima fila le classi delle scuole di Balconi e Ospedaletto, guidate dalla dirigente Elisabetta Peroni. Ines Figini, reduce da Auschwitz-Birkenau, ha letto la “Preghiera del deportato”. Con lei, le volontarie di Alda Antolini Fasoli che nel 1945 lavorarono nell’accoglienza degli ex internati nei lager che tornavano in Italia. «Erano in condizioni inimmaginabili Ines Figini legge la Preghiera del deportato racconta la Gina Fumaneri ragazzi che non riuscivano a stare in piedi. E poi l’odore di quei carri…». Tutto ciò fece meritare a queste ragazze, Luigina Fumaneri, Argia Rizzotti e Rosa Righetti e a tante altre che non ci sono più, nei racconti e nelle testimonianze dei reduci l’appellativo di “Angeli di Pescantina”. Nel 2007, il 25 aprile all’Altare della Patria, a Pescantina fu conferita la medaglia d’oro al merito civile per q uella autentica epopea popolare. Racconta Ines Figini: «Pescantina era il primo approdo alla Patria tanto sognata, la prima minestra calda, il primo pane bianco dopo mesi di sbobbe e pezzi di pane nero». Ha commentato il celebrante, don Martino Signoretto: «Qui a Pescantina furono attuate le 6 opere della misericordia corporale: avevo fame, avevo sete, ero prigioniero… Qui le persone hanno toccato la carne di Gesù. Tutti quegli uomini, (circa 700mila dicono gli storici, ndr.) trattati come figli di Dio, senza distinzioni». Ma non è possibile parlare del monumento agli ex-Internati di Balconi, senza ricordare il senatore veronese Paride Piasenti (Padova 1916-Verona 1997) che fu per molti anni presidente dell’Anei, l’Associazione nazionale ex internati che ha promosso in vari luoghi d’Italia il ricordo dell’esperienza nei lager. In particolare, a Pescantina, diede il via alla costruzione del monumento agli ex internati su progetto dell’arch. Mirko Vucetich, inaugurato il 22 settembre 1966 dall’allora sindaco Fabio Dell’Anna e benedetto dal vescovo di Verona, Giuseppe Carraro. Da allora, il monumento è diventato un punto di riferimento per tutti gli ex internati militari d’Italia che sces ero alla stazione di Balconi, alla fine del loro ritorno dai lager nazisti. Al senatore Piasenti è stata intitolata la strada di collegamento tra la tangenziale e le vie Filissine ed ex-Internati. Lino Cattabianchi


LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

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PESCANTINA

Lo stato di grave abbandono in cui versa il retro del centro Commerciale San Lorenzo. Sono mesi che neppure si tagliano le erbacce nelle pseudo aiuole.

LAZISE

Evviva la sicurezza a Lazise!

VALPOLICELLA

El vin el fa imbriagar anca el cartel di via Don Fasoli CAVAION

Parcheggio selvaggio

LAZISE

BUSSOLENGO

NEGRAR

Napoli? No, S.Vito al Mantico

“parco giorchi” di San Vito di Negrar

SAN BONIFACIO

SAN BONIFACIO

Sottopasso di viale Trieste

PEDEMONTE

Via Dosso

A Pedemonte la mamma degli imbecilli è sempre incinta!

Merende quotidiane al parco Perini

PACENGO

Educazione civile?

RICERCA

L’ALTRO GIORNALE

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CAVAION

Via don Domenico Martini sotto l’asilo nido

VERONELLA

Ponte interrotto da tre anni, verrà terminato prima quello sullo stretto di Messina?

FUMANE

Strada che porta alla Chiesa e al Comune

DI CHI È ?

È un mese ferma li e non è assicurata

SOAVE

BUSSOLENGO

Fiume Tramigna oggi era limpido come il petrolio senza parlare dell’odore!

Marciapiede in Foro, come può andare una persona in carrozzella?

COSTERMANO

Verde pubblico tra via Valbruna e via Fratelli Rossetti SAN BONIFACIO

Vietato gioco del calcio. hanno appena messo le porte da calcio nuove! NEGRAR

Progno di Negrar


CRONACHE

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L’ALTRO GIORNALE

Exide, il domani è scritto?

Ottobre 2016

IL CASO. Parzialmente chiuso il percorso per la bonifica del sito. Salvo imprevisti, l’ex stabilimento sarà ceduto alla società Terre di Fumane srl

Con la Conferenza dei Servizi dello scorso 31 agosto si è parzialmente chiuso il percorso per la “bonifica” del sito dov’è insediata la Exide spa. La società ha già avviato i lavori e, salvo imprevisti, tempo pochi mesi e l’ex stabilimento sarà definitivamente ceduto alla società nuova acquirente, “Terre di Fumane srl”, che lo destinerà a centro di appassimento delle uve, in continuità e in avanzamento societario rispetto all’impianto realizzato dai soci nel 1996. «Venti anni di progresso che anche l’amministrazione comunale apprezza – dichiara il sindaco Mirco Frapporti –. Si tratta di un segno di inversione di tendenza rispetto alla grave perdita di posti di lavoro che il territorio e il comu-

ne di Fumane ha dovuto subire con la chiusura dello stabilimento di CementiRos-

si e della stessa Exide. Venti anni fa si discuteva sul fatto che Terre di Fumane fosse un

intervento di speculazione edilizia e di danno per il territorio. E’ dimostrato invece

che l’intuizione tecnica proposta da Roberto Ferrarini ha segnato un avanzamento delle tecniche enologiche di cui beneficia una comunità intera, non solo i soci fondatori». Lo stabilimento industriale in riconversione produttiva di Via F. Pellegrini era stato adibito, a partire dal 1962, alla produzione di accumulatori elettrici per avviamento di autoveicoli. Tale attività era stata condotta dalla Fabbrica Accumulatori York spa e successivamente, dal 1995, dalla Exide Technologies srl che ha mantenuto inalterato sia la struttura di fabbrica che

la tipologia di lavorazione. Il 31 luglio 2015 Exide ha inviato agli Enti una nota con la quale comunicava la cessazione delle attività e la proposta di indagine per la verifica della qualità ambientale del sito come richiesta dall’ AIA (autorizzazione ambientale). La proposta di indagine è stata valutata in sede di conferenza dei servizi in data 10 novembre 2015 e tutti gli enti coinvolti, compreso il comune di Fumane, hanno espresso parere favorevole alle attività richiedendo contestualmente alcune integrazioni. Il piano d’indagine è stato eseguito in contraddittorio con ARPAV lo scorso 19 e 20 gennaio 2016. «L’ultima Conferenza di Servizi – aggiunge Frapporti ha approvato l’intervento di bonifica che si concretizzerà con una relazione finale di collaudo per poter redigere la certificazione di avvenuta bonifica; un approfondimento di indagine nella limitata area in cui sono stati riscontrati livelli di piombo e antimonio superiori al consentito; un contraddittorio di ARPAV su alcuni campioni del materiale di scavo nell’area in questione. In appoggio ad ARPAV confermeremo la presenza del nostro consulente dello studio Rizzotto al fine di garantire una

precisa ulteriore informazione alla cittadinanza. Preciso poi che il verbale della Conferenza di servizi redatto ed approvati in data 31 agosto ultimo scorso è stato già inviato a tutti i consiglieri comunali. E comunque – conclude il sindaco - ulterio-

ri approfondimenti verranno fatti dall’amministrazione e dagli uffici tecnici nel momento della richiesta ufficiale, da parte dei nuovi acquirenti, per il cambio di destinazione urbanistica ed eventuali modifiche strutturali».

SAN PIETRO IN CARIANO TEATRO “DON MAZZA” Sabato 5 novembre il teatro parrocchiale "Don Mazza" – Sala della Valpolicella di San Pietro in Cariano ospiterà uno spettacolo di e con Roberto Mercadini: "Noi siamo il suolo, noi siamo la terra". Il titolo è tratto dal manifesto TERRA VIVA lanciato da Vandana Shiva e Banca Etica. A quel manifesto si ispira Mercadini per condurre il pubblico, tra paradossi e provocazioni, ai nessi profondi che collegano tutti i viventi in una cittadinanza planetaria offerta dalla casa comune: la Terra. Lo spettacolo, ad ingresso libero, si snoda tra storie comiche, allegorie e personaggi surreali: diverte molto e fa pensare ancora di più. Nell'opera di Mercadini si trova anche l'eco del messaggio di Papa Francesco in Laudato Si. Lo spettacolo si inserisce tra le iniziative promosse in tutta Italia nel mese della finanza Etica da Banca Etica che vuole dare risposta ai bisogni di etica nell'uso del denaro tutti i giorni. Banca etica vuole portare i valori dentro le istituzioni finanziarie: centralità della persona e dei beni comuni, equità, responsabilità, trasparenza, cooperazione, solidarietà, partecipazione, sobrietà.


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE

Infermieri volontari

Ottobre 2016

PEDEMONTE. Naviga a vele spiegate l’attività del Gruppo, una valida risorsa per i cittadini

Servizi di

Silvia Accordini

Naviga a vele spiegate l’attività del Gruppo Infermieri Volontari Immacolata di Lourdes, che a Pedemonte, in via della Contea 44, gestisce un ambulatorio, autorizzato dall’Ulss22, che presta servizi infermieristici dedicati agli abitanti di Pedemonte e dei comuni limitrofi. L’ambulatorio, aperto dal lunedì al venerdì dalle 17 alle 18 e il sabato mattina dalle 10 alle 11, propone gratuitamente misurazione della pressione, stick glicemici, iniezioni intramuscolari ed endovenose, fleboclisi, misurazione frequenza cardiaca e respiratoria, cateterismo e soprattutto informazioni e socializzazione. «I medici del territorio, che invitiamo a pubblicizzare il nostro servizio – spiega Giorgio Simeoni, fondatore e responsabile del gruppo -, hanno a disposizione la modulistica fornita dal grup-

po infermieri volontari. Il paziente raggiunge l’ambulatorio con la prescrizione

zioni del territorio (Aido, Avis, Fidas…), svolge anche servizio a domicilio per chi

medica e il medicinale che gli deve essere somministrato. Il nostro ambulatorio non intende sostituire i servizi messi a disposizione dal distretto sanitario: il nostro è un servizio gratuito dedicato a chi non ha la possibilità di ricevere la prestazione necessaria». Il Gruppo Infermieri Volontari, che si sta impegnando nel avviare collaborazioni con le associa-

ne fa richiesta e ha a disposizione un numero telefonico al quale rivolgersi in orario di apertura (348.7189089). GIV, che invita chi fosse in possesso di materiale e ausili (no farmaci) inutilizzati a donarli al Gruppo, ha intenzione inoltre, grazie ai nuovi volontari “arruolati”, di dedicarsi il sabato mattina ad un nuovo sevizio: gli stick glicemici. «Cogliamo

l’occasione – affermano i volontari del gruppo, che nell’ultimo anno hanno raggiunto quota 1200 prestazioni – per ringraziare gli “Amici di Pedemonte” per gli spazi messi a disposizione e per provvedere alle spese relative all’ambulatorio. Un grazie anche al Comitato Festa Vini Classici e a Valpolicella Benaco Banca per il loro prezioso contributo, oltre che alla farmacia Valpolicella di S.Maria e al dottor Moglia per il materiale fornitoci periodicamente, anche in occasione dei camposcuola estivi della parrocchia di Pedemonte, che come gruppo abbiamo seguito. Vorremmo poi rivolgere un grande grazie alla Parrocchia e al Parroco di Pedemonte e all’associazione “Cultura&Spettacolo di Pedemonte” per ospitare i nostri incontri formativi presso il Teatro parrocchiale, dove due volte all’anno organizziamo incontri infor-

11 Il Parroco don Castellani «Una grazia e un lustro» «Sono davvero contento che nella nostra Parrocchia ci sia un servizio come questo. La considero un’opera di grande valore “profetico”. Nel senso che non vuole risolvere tutti i problemi, ma porsi come un segno, per ricordare a tutti come l’attenzione ai bisogni degli altri, la cura delle persone e delle relazioni, il dono del proprio tempo, sono ideali irrinunciabili. Al nostro tempo, un’epoca di chiusure e di individualismo, è facile perdere di vista valori come questi, ed è importante che ci sia un segno profetico che ce ne ricorda la validità. Certo, il numero delle prestazioni, in continua crescita dal giorno dell’apertura, è un servizio concreto a molte persone concrete; ma è molto importante anche il servizio di testimonianza che il nostro gruppo di infermieri volontari sta offrendo. D’altra parte, si sa, i gesti di attenzione agli altri e di solidarietà sono spesso nascosti: se è vero che c’è in giro gente disonesta e malvagia, è vero anche che sono di gran lunga più numerose le persone buone e oneste, che in modo invisibile rendono un po’ migliore questo mondo. Tutti noi, nel nostro piccolo, possiamo fare molto. Proprio perché è un bene invisibile, troppo spesso ce ne dimentichiamo o non ci facciamo caso. Ecco perché è una grazia questo servizio di volontariato che dà lustro alla nostra Parrocchia e che ci aiuta a costruire il bene attorno a noi». mativi con esperti dedicati alla salute e al benessere». Il prossimo appuntamento è in programma il 21 ottobre alle ore 20.30. Tema della serata, coordinata dal dottor Bartolo Anglano, sarà “Il diabete” e

vedrà intervenire il diabetologo ed endocrinologo Carlo Negri dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona. Al termine seguirà un momento conviviale.

LA STORIA

I VOLONTARI

Era il 2010 quando, su iniziativa di Giorgio Simeoni, infermiere professionale in pensione, nacque l’idea di creare in paese un ambulatorio gestito da volontari. Sentito Parroco e Consiglio pastorale parrocchiale, il progetto partì in un locale della parrocchia. Le attività partirono l’1 ottobre 2012 (l’inaugurazione avvenne invece il 10 febbraio 2013).

Il gruppo infermieri volontari Immacolata di Lourdes, che invita chiunque desiderasse mettere a disposizione un po’ del proprio tempo e della propria professionalità ad avvicinarsi a questa realtà, conta ad oggi 19 volontari: Silvana Aprili, Alberto Avesani, Roberta Brentegani, Nicoletta Lonardi, Tiziana Lonardi, Valeria Lonardi, Alice Lugoboni, Marta Marchetti, Renato Marconi, Maria Rosa Marogna, Valentina Murari, Maria Cristina Patuzzo, Giovanna Residori, Sabrina Righetti, Livio Schiavone, Giorgio Simeoni, Claudia Sommacampagna, Ivana Tebaldi, Maria Zardini.


CRONACHE

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L’ALTRO GIORNALE

In marcia per gridare «no»

Ottobre 2016

PROFUGHI A PESCANTINA. Corteo di 700 manifestanti del comitato Verona ai Veronesi: «Protestiamo contro i Prefetti e contro il business»

Erano in 700 lo scorso 27 settembre a Pescantina i manifestanti del comitato apartitico “Verona ai Veronesi” che in corteo hanno sfilato lungo le vie del paese. Una serata “in marcia” per protestare contro l’arrivo, recentemente annunciato, di 20 profughi nella storica villa Vezza di via Are. Una notizia, questa, che ha creato malcontento in paese: proprio per questo, per dare forza alle istanze della gente, il comitato “Verona ai Veronesi”, che da qualche anno scende nelle piazze della città e della provincia a

tutela del territorio, è stato chiamato per dar vita al corteo della serata del 27 settembre. «Si sta creando, non solo a Verona e Provincia,

ma anche in molte città italiane, questo spontaneismo, frutto della sempre crescente sfiducia da parte dei cittadini nelle istituzioni, Ammi-

nistrazioni o Forze dell’ordine – afferma Luca Castellini del Comitato “Verona ai Veronesi” -. E’ la gente stessa che, stanca, ci chiama per

manifestare. E ciò che noi facciamo è quello che dovrebbero fare i Sindaci stessi: scendere in piazza accanto alla propria gente e

protestare contro i Prefetti che impongono questi continui arrivi». Il Corteo della serata del 27 settembre è partito da via Dalla Chiesa, scendendo poi da via Madonna in piazza San Rocco, fino a raggiungere villa Vezza. Durante il corteo non è mancato un momento di tensione, quando i manifestanti, scortati da un mezzo della Polizia e da uno dei Carabinieri, hanno dato alle fiamme uno striscione esposto all’esterno di un’abitazione lungo il percorso che recitava: “Per una cultura ed una pratica dell’accoglienza”.

L’intervento di Alessandro Rancani, portavoce per Pescantina di “Verona ai Veronesi” «Leggiamo e sentiamo, da diverse fonti, appelli al boicottaggio delle azioni popolari di “Verona ai Veronesi”. Le accuse, ridicole e infondate di razzismo e xenofobia le rigettiamo al mittente, ricordando loro che se vi sono casi di sfruttamento e discriminazione, questi dipendono solo da chi vede l’immigrato come merce. Siamo stati anche etichettati come “movimento di destra”: rigettiamo in toto anche questo appellativo, perché, come spieghiamo ad alta voce durante le nostre uscite, il nostro concetto di vita comunitario e tradizionale, rifiuta di attribuire all’uomo - dunque anche all’immigrato - un mero valore commerciale, aspetto tanto caro alla sinistra quanto alla destra. La prima vede nell’immigrato una lauta e facile fonte di guadagno attraverso le cooperative che nascono “ad hoc” per sfruttare il business dell’accoglienza, la destra invece vede nello straniero braccia utili al lavoro a basso salario nelle proprie aziende. Inoltre teniamo a ribadire che l’emigrazione non risolve il problema nei paesi d’origine dei migranti, e se alcuni dei nostri compaesani si considerano “cittadini del mondo” senza nessun legame con la loro terra e la loro comunità, sarebbe utile a tutti, migranti, italiani - loro stessi in primis -, emigrare nei paesi in cui potrebbero rendersi più disponibili, dove il loro buonismo e il loro sconfinato amore nei confronti degli immigrati potrebbe giovare molto di più delle loro accuse infondate nei nostri confronti. La nostra è un’azione popolare e democratica. Sono i cittadini infatti che ci chiamano a rappresentare i loro diritti di vivere in pace e nel senso della comunità. Il nostro comitato inoltre accoglie chiunque, libero dagli ordini di partito, voglia schierarsi al fianco dei cittadini italiani. A tal proposito abbiamo invitato alla nostra manifestazione anche i nostri accusatori, in modo da confrontarci liberamente e apertamente davanti al popolo che loro tanto denigrano, peccato che questi abbiano preferito rimanere nascosti dietro uno striscione appeso durante il corteo per provocarci. Ma noi, ispirati da principi più nobili, abbiamo tirato diritto e continueremo sulla nostra strada».

Andrea, sala bar da sogno

ESPERIENZA TARGATA ALMA. Fiorini, 19enne di Pescantina, ha partecipato alle 5 giornate promosse dalla Scuola Internazionale di Cucina

Un giovane veronese originario di Pescantina, Andrea Fiorini, 19 anni, è stato selezionato come unico e migliore studente veronese nell’avere avuto l’opportunità di partecipare alle cinque giornate che la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Colorno in provincia di Parma ha organizzato con lo scopo di offrire ai giovani studenti lezioni formative professionalizzanti e di altissimo livello. Si tratta di lezioni gratuite che ALMA ha riservato dall’1 al 5 agosto agli studenti più meritevoli italiani e il nostro Andrea Fiorini è stato uno di questi. Andrea, parlaci di te. «Sono stato plasmato dall’Istituto Alberghiero veronese “Angelo Berti” di Chievo; devo ringraziare i docenti che mi hanno insegnato tantissimo e proprio grazie a questi insegnamenti e alla passione che custodisco nell’ambito enogastronomico, ho raggiunto questa grande opportunità che mi ha accompagnato nei primi giorni del mese di agosto in provincia di Parma, alla Summer School in ALMA. E’ stata una proposta allettante, per pochi eletti e io, insieme ad altri 39 studenti provenienti da tutta Italia, posso dire di avere avuto

l’onore di avervi partecipato». Cosa rappresenta ALMA per un appassionato di cucina? «ALMA rappresenta un validissimo trampolino di lancio

a far parte del team di ALMA, una volta terminati gli studi in questa prestigiosissima Scuola di Cucina, hanno un lavoro assicurato in quanto ALMA segue e orienta lo studente nel trovare un

per entrare nel mondo della gastronomia con eccellenti docenti che seguono gli studenti tout court dando loro un’impostazione professionale. Gli studenti che entrano

impiego adeguato alle sue capacità». Come sono stati improntati i tuoi cinque giorni in ALMA? «L’edizione 2016 della Sum-

mer School ha visto l’attivazione di due indirizzi strutturati dai docenti ALMA, basati sull’offerta formativa della scuola: la sezione dedicata alla Cucina e alla Pasticceria Italiana e quella dedicata alla Sala, Bar & Sommellerie. I contenuti hanno spaziato dalla storia e dalla cultura della cucina alla pasticceria, dall’analisi sensoriale al grande patrimonio italiano dei formaggi, dall’enografia all’universo della birra. Ho trascorso le mie giornate nella sala bar che è la mia specialità e devo ringraziare tutti coloro che mi hanno riservato l’opportunità di vivere questa bellissima e unica esperienza». Angelica Adami

Andrea Fiorini

SANT’AMBROGIO / INAUGURATO IL CIRCOLO DI FRATELLI D’ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE Nella serata di venerdì 23 settembre è stato inaugurato il circolo di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale. Il gruppo, capeggiato dai costituenti Alberto Aldegheri, Diego Bianchi, Marco Marchesini ed Angelo Riva, ha annunciato diversi progetti per il territorio, fra cui spicca, sulla scia di una proposta già avanzata in passato a livello trasversale, l'Unione dei comuni della Valpolicella, al fine di favorire uno sviluppo omogeneo del territorio e creare una Valpolicella che possa esprimere tutte le sue potenzialità ancora inespresse. Diversi i punti toccati da Aldegheri, portavoce del neonato circolo, fra cui la necessità di un nuovo piano di sicurezza contro il proliferare dei furti che in questi mesi stanno attanagliando i territori valpolicellesi nonché l'affermazione di un deciso no all'introduzione di nuovi immigrati in zona. All'evento erano presenti come ospiti anche Ciro Maschio, coordinatore provinciale e membro dell'esecutivo nazionale di FdI, e Giovanni Donzelli, importante esponente della dirigenza del partito. Entrambi hanno toccato i temi più caldi della politica nazionale, in particolare il No al referendum che, secondo Maschio e Donzelli, non significa una difesa ad oltranza del testo costituzionale, ma esprime una decisa contrarietà ad una riforma che pare preordinata ad una ulteriore e progressiva spoliazione di sovranità a danno degli italiani, ai quali verrebbe tolto il diritto di eleggere il Senato.



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CRONACHE della II Circoscrizione

L’ALTRO GIORNALE

Brillano i lampioni

Ottobre 2016

LUNGADIGE XXVI LUGLIO. Ultimati i lavori: installato un nuovo impianto di illuminazione

Ultimati in Lungadige XXVI Luglio 1944 a Parona i lavori che hanno dotato il tratto di strada di un nuovo impianto di illuminazione. Un intervento, questo, che segue le recenti opere che hanno dotato nelle scorse settimane anche parte di via della Diga e della strada dietro Corte Molon di un nuovo impianto di illuminazione. L’intervento, eseguito da Agsm con un impegno di spesa di circa 75 mila euro, rientrava nel piano di illuminazione 2016 di Agsm che prevede 500 nuovi punti luce nei quartieri cittadini, per un investimento di circa 1 milione di euro. Nel tratto di via della Diga che collega lungadige Attiraglio con via Preare-Ca’di Cozzi sono ora

attivi 20 nuovi pali della luce a led. Dietro Corte Molon sono stati accesi sei

sostituzione delle lampade dei pali esistenti lungo i brevi tratti già serviti. Ora

nuovi lampioni. Agsm ha inoltre provveduto alla

anche Lungadige XXVI Luglio 1944 può godere di

nuova illuminazione, in attesa degli interventi di sistemazione del marciapiede ammalorato. «I nuovi impianti di illuminazione nei tratti interessati si erano resi ormai necessari – ha affermato Alberto Bozza, assessore all’Economato del comune di Verona - per mettere in sicurezza due aree fortemente frequentate». «Un grande passo in avanti – afferma Fabio Venturi, Presidente di Agsm - non solo per la sicurezza dei cittadini ma anche, grazie agli impianti a led, per contenere l’inquinamento luminoso e attuare soluzioni vantaggiose per il risparmio energetico». Riccardo Reggiani

TIRO A SEGNO / CAMPIONATI ITALIANI JUNIORES, RAGAZZI E ALLIEVI Dal 15 al 17 di luglio si sono svolti, presso il Poligono di Tiro a Segno di Roma, i Campionati Italiani Juniores, Ragazzi ed Allievi. Dopo una magnifica stagione agonistica 2016 i giovani tiratori della Sezione di Tiro

IL SERVIZIO / LA PRIMA CARTA D’IDENTITÀ ELETTRONICA E’ stata rilasciata nella mattinata dello scorso 19 settembre allo sportello Polifunzionale di via Adigetto, la prima carta d’identità elettronica, nel formato rinnovato come previsto dal Ministero dell’Interno. A ricevere il primo documento personale è stato l’assessore ai Servizi demografici del comune di Verona, Alberto Bozza, dopo aver seguito la procedura prevista per la sostituzione del vecchia carta con quella nuova. «E’ sufficiente recarsi all’ufficio Anagrafe con una foto tessera – spiega Bozza – e in pochi minuti verranno acquisite firma e impronte digitali che verranno trasmesse all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per l’emissione del documento, che arriverà per posta entro pochi giorni all’indirizzo indicato al momento della richiesta. La nuova carta – sottolinea l’assessore – risponde all’incremento dei livelli di sicurezza europei, oltre che all’adeguamento delle caratteristiche del dispositivo agli standard internazionali in materia di anticlonazione ed anticontraffazione».

a Segno Nazionale di Verona si sono qualificati in varie specialità e categorie sia nella classifica individuale che in quella a squadre tornando a casa con tre medaglie d’oro a squadre con Coppa e titolo di Campioni Italiani in C10 JU – P10 JU – PL JU; una medaglia d’argento a squadre con Coppa per il secondo posto in C10 3p Ragazzi; due medaglie d’oro con titolo di Campioni Italiani individuali a Alex Chatziplis C10 JU2 e Sofia Benetti C10 Ragazzi; una medaglia d’argento individuale a Alex Chatziplis CL3p JU2; tre medaglie di bronzo individuali a Camilla Veronesi CST JD – Matteo Bertaiola PL JU2 – Alex

Chatziplis CLT JU. Allenati da Marianna Frasson e Andrea Amore di Domegliara e dal pluri olimpionico

doni, Sofia Benettidi Valdonega, Lorenzo De Vincenzi, Davide Bicego, Giacomo Brunelli, Eleonora Andreoz-

negrarese Roberto Di Donna, i giovani Alexandros Chatziplis, Daniele Menini, Niccolò Braggio, Camilla Veronesi, Matteo Bertaiola, Andrea Grisi, Elia Mattei, Giulia Campostrini, Federica Omboni, Valentina Scar-

zi, Chiara Zenari, Pietro Zuccotti, sono stati premiati con una targa consegnata alla loro società, TSN Verona, lo scorso 20 settembre nella sala Arazzi del comune di Verona dall’assessore allo Sport Alberto Bozza.

SCAMBI SOCIO-CULTURALI / ATTESTATI AI PARTECIPANTI L’assessore alle Politiche giovanili comune del comune di Verona, Alberto Benetti, ha consegnato lo scorso 8 settembre a palazzo Barbieri, gli attestati di partecipazione ai giovani veronesi che durante l’estate hanno aderito alle iniziative di scambio internazionale organizzate dal Comune di Verona. Attraverso le molteplici attività socio-culturali previste nei programmi, che si sono svolti in Belgio, Germania, Repubblica Ceca, e Spagna, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di discutere e confrontarsi su diversi temi, nonché di acquisire conoscenze sui rispettivi paesi e contesti culturali. Presenti all’incontro anche i ragazzi veronesi che hanno partecipato, insieme a coetanei belgi, cechi, spagnoli e tedeschi, al meeting internazionale svoltosi a Peschiera sul tema “Insieme senza frontiere - una strada verso un’educazione interculturale”.

FOTONOTIZA «Un caldo sole splendeva su piazza Brà domenica 25 settembre, brulicante di famiglie e di tanti bambini che visitavano i vari stand delle numerose Associazioni di Volontariato, Avis e Aido in primis. Io accompagnavo una ragazza costretta su una sedia a rotelle dopo un terribile incidente dal quale è uscita miracolosamente viva e che, periodicamente, vado a trovare a casa sua per donarle un sorriso, come ad altri sfortunati come lei».

Franco Frey con l’Assessore ai Servizi Sociali, Famiglia e Pari Opportunità del Comune di Verona Anna Leso attenta lettrice de L’Altro Giornale

PARCO GIOCHI ARSENALE / LA LUDOTECA RICOMINCIA I Sono riprese nei giorni scorsi le attività alla ludoteca del Parco Giochi Arsenale, dopo i lavori di manutenzione straordinaria resisi necessari a seguito delle forti perturbazioni che durante l’estate si sono abbattute sulla città. Il maltempo ha causato un importante deposito di rami secchi e foglie sul tetto della ludoteca che ha ostruito lo scolo dell’acqua e provocato infiltrazioni all’interno dei locali. I lavori hanno comportato la pulizia della copertura dal fogliame, la sostituzione dei pannelli del controsoffitto, la demolizione dello zoccolo base nei due locali, il rifacimento dell’intonaco e la pittura delle stanze. La spesa sostenuta per l’intervento ammonta a circa 2mila euro.


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AMBIENTE, TERRITORIO e AGRICOLTURA

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Inerbimento e sovescio: pratiche agronomiche di grande interesse per l’intero ambiente L’ “inerbimento” e il “sovescio” appartengono alla storia dell’agroambiente, soprattutto in virtù del fatto che queste pratiche sono state spesso la migliore soluzione ad alcuni problemi di diversa natura che l’agricoltore ha dovuto affrontare e risolvere. L’ “inerbimento” prevede una gestione del suolo che annulla quasi totalmente gli interventi chimici e le lavorazioni meccaniche, limitando l’impatto ambientale, facilitando l’entrata tempestiva delle macchine ed attrezzature negli arboreti per i trattamenti contro i parassiti. Fino a qualche decennio fa, la tecnica colturale prevalente per la gestione del suolo in viticoltura era costituita dalla lavorazione integrale dei terreni. In seguito numerosi studi e ripetute prove in campo hanno messo in discussione la maggior parte dei presunti benefici legati a questa pratica agronomica, che faceva lievitare i costi di esercizio aziendali. Il “sovescio”, invece, è costituito dall’impianto di una coltura erbacea con un’unica essenza, o un miscuglio di essenze vegetali destinate ad essere interrate in funzione della coltura che

segue, o dell’arboreto all’interno del quale è stata seminata. L’ “inerbimento”, che si dice “naturale” quando è costituito da specie erbose spontanee, oppure, “tecnico”, se ottenuto dalla semina di singole o miscugli di specie diverse, può essere totale o parziale, a seconda se

cotico erboso all’interno di un arboreto sono innumerevoli e interessano diversi aspetti della coltivazione. In primo luogo, su terreni fertili, l’inerbimento entra in competizione nei confronti della coltura arborea per l’azoto e l’acqua, limitando l’eccessiva vigoria dei frutti-

zionale, gli acidi organici e le sostanze emesse dalle radici del cotico erboso , con azione chelante e complessante, migliorano l’assorbimento da parte delle piante di molti elementi minerali. Per questo motivo in molti vigneti si può osservare il superamen-

viene interessata tutta la superficie o solamente l’interfila di una coltura arborea. Infine l’ “inerbimento” si definisce permanente quando il suolo si mantiene inerbito tutto l’anno, o temporaneo se dura solamente una parte dell’anno stesso. I vantaggi che derivano dal mantenimento del

feri e favorendo l’equilibrio vegeto-produttivo. Inoltre, questa pratica colturale ha il pregio di aumentare nel terreno il livello di sostanza organica, tendenzialmente sempre più carente e di migliorare la struttura del terreno stesso, aumentandone la porosità e la capacità idrica. Dal punto di vista nutri-

to dei fenomeni di clorosi, grazie al mantenimento del cotico erboso. Molto importante è l’aumento di portanza del terreno inerbito, che consente l’ingresso delle macchine ed attrezzature nel vigneto, senza che si verifichino fenomeni di compattamento. Anche dal punto di vista ambientale questa prati-

ca consente di contrastare i fenomeni erosivi, che interessano soprattutto i vigneti e i frutteti coltivati in collina, dove le piogge asportano grandi quantità di terreno fertile. Infine, mettendo a confronto l’inerbimento naturale e quello tecnico, si può affermare che il secondo, seminato e controllato dall’uomo, porta vantaggi nettamente superiori al primo, poichè quest’ultimo non seleziona le migliori essenze erbacee, ma sviluppa infestanti che vanno in forte competizione con la coltura. Passando poi alla tecnica del sovescio, si sottolinea che nei terreni vi è una costante perdita di humus e di sostanza organica, che porta all’insorgenza di fenomeni molto significativi di stanchezza del suolo e di declino di fertilità. La chiusura sistematica delle stalle in aree caratterizzate dalla presenza massiccia di frutteti e vigneti ha recato con sè la mancanza di letame, di conseguenza l’agricoltore ha preso in considerazione la pratica del sovescio per sopperire a questa carenza, Questa tecnica, essenziale per l’agricoltura biologica, è estrema-

mente interessante anche per il rimanente territorio agricolo, perché è portatrice di benefici quali l’aumento di materia organica nel terreno, rallentamento di fenomeni erosivi e mantenimento del contenuto di azoto nitrico. Il sovescio è una tecnica che prevede preferibilmente la semina autunnale di un miscuglio di essenze quali: loietto, trifoglio, triticale, avena, veccia, pisello senape ed altre essenze ancora, a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere. Il sovescio può essere anche un rimedio ad alcuni parassiti del terreno, che spesso vengono combattuti con trattamenti chimici. L’insieme di queste due tecniche, inerbimento e sovescio, estremamente interessante per l’agroambiente, è portatrice di benefici a condizione che sia supportata da una conoscenza approfondita di tutti gli aspetti che motivano e accompagnano questa scelta, poiché le essenze erbose utilizzate si differenziano a seconda dell’obiettivo che si vuole raggiungere: non esiste una panacea per tutti i mali, bensì una specifica soluzione ad ogni singolo problema. G.D.C.


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CRONACHE di Negrar

L’ALTRO GIORNALE

S.O.S. moscerino dei piccoli frutti

Ottibre 2016

CONVEGNO. Il parassita Drosophila Suzukii sta creando preoccupazioni al mondo agricolo

E’ stata la Cantina Sociale della Valpolicella di Negrar ad ospitare giovedì 15 settembre il convegno organizzato in collaborazione con Sprea Depositi, Cantina Valpolicella Negrar e Banca Popolare di Verona. Argomento protagonista della serata era il tema, molto discusso, che sta creando gravi difficoltà nel mondo agricolo: l’infestazione del parassita Drosophila Suzukii nelle zone collinari del territorio. Si tratta di un insetto di origine asiatica giunto da pochi anni in Europa (nel 2008 arriva alle Hawaii per poi l’anno successivo entrare in Europa e più precisamente nel porto di Avignone iniziando ad infestare la frutta pronta per essere commercializzata nel mondo). Un convegno, quello del 15 settembre, incentrato proprio sulla descrizione dei danni che questo insetto sta creando non solo nei campi, ma anche nei fruttai, luoghi predisposti per “accogliere” l’uva raccolta nei plateux per farla disidratare. Questo accade perché il frutto già infestato da Drosophila

Suzukii che ha deposto le sue uova, se poi viene raccolto, come nel caso dell’uva, e depositato in luoghi freschi e soleggiati soprattutto vicino alle finestre nei

Verona, il dottor Nicola Mori del Dipartimento di Agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente Agrea Centro Studi dell’Università di

fruttai, può contaminare gli altri plateaux vicini e creare gravissimi danni. «Noi agronomi ci stiamo mobilitando per monitorare i fruttai con l’utilizzo di screen house con copertura anti insetto su misura per coprire le cassette di frutta – ha precisato il dottor Enrico Marchesini -; inoltre sarebbe importante partire già con frutta “sana” e per sfavorire il proliferare di Drosophila Suzukii bisognerebbe effettuare una gestione regolare del cotico erboso, una potatura costante dei vigneti o delle piante con frutta colorata che viene prediletta dall’insetto, sfogliare e liberare i grappoli infestati». Alla conferenza, moderata dal giornalista Franco Ruffo, hanno preso parola Elisa Decarli della Cantina della Valpolicella, Alberto Melotti della Banca Popolare di

Padova. Il parassita predilige zone collinari sopra i 450 metri in quanto queste zone rappresentano un microclima consono al loro sviluppo; umidità temperatura favorevole, frescura, ombra, sono fattori climatici ottimali per scegliere il suo habitat. «L’annata 2016 – ha affermato Dino Sprea, presidente di Sprea Depositi - è stata drammatica soprattutto per il ciliegio a causa del clima mite durante tutto l’inverno che ha favorito lo sviluppo e la proliferazione del parassita; la notizia curiosa è stata che Drosophila ha colpito non solo le ciliegie rosse (amano la frutta colorata), ma questa volta ha attaccato anche quella meno matura. Insomma, è presto diventata un fitofago chiave per ciliegie, fragole e tutti i piccoli frutti, ma anche, talora, vite ed

altre drupacee, tutte coltivazioni pregiate che non possono essere oggetto di ripetute applicazioni di insetticidi per problemi ambientali e di residui che comportano. Sebbene siano disponibili principi attivi e sistemi di cattura, una strategia di controllo stabile deve necessariamente basarsi sul controllo biologico affidato ai suoi efficaci nemici naturali. Il nuovo alleato contro la Drosophila Suzukii – ha aggiunto Sprea - è la Trichopria Drosophilae, parassitoide presente in numerosi ambienti europei che ha mostrato un rapido adattamento alla nuova specie di Drosophila. La femmina di Trichopria ricerca le pupe di Drosophila Suzukii e depone le uova all’interno della larva in sviluppo che viene presto uccisa. Trichopria è un prodotto della collaborazione dei migliori centri italiani ed ha lo scopo di introdurre una soluzione pulita alla diffusione incontrollata del nuovo parassita esotico riducendo l’uso massivo di insetticidi sulle colture. A settembre, come Sprea Depositi, insieme alle cantine Bolla e Manara e con il Consorzio Tutela Vini, abbiamo iniziato un percorso di monitoraggio nelle zone collinari della Valpolicella decretando successivamente che le zone più colpite da Drosophila sono quelle in alta collina e soprattutto quei vigneti che affiancano i ciliegi». Angelica Adami

APPOGGIO SCOLASTICO. L’Astuccio vuole allargare la famiglia "Un rapporto privilegiato": così viene definito il rapporto che si instaura con i bambini-ragazzi da parte dei volontari del gruppo L'Astuccio. Un gruppo di appoggio scolastico, che si propone, nell'ambito del comune di Negrar, di sostenere ragazzi di scuole elementari e medie in difficoltà nell' apprendimento scolastico, offrendo loro la possibilità di crescere nell'autostima, nella capacità organizzativa, nella socializzazione e nell'integrazione. Un gruppo al suo interno molto eterogeneo, formato da giovani mamme, casalinghe, studenti che si incontrano mensilmente per confrontarsi e che partecipano a momenti di formazione. Un gruppo alla ricerca di altri volontari, in particolare giovani. L’Astuccio, nato più di 20 anni fa in Parrocchia, di strada ne ha fatta parecchia: è cresciuto in dimensione e consapevolezza, sviluppando l'idea di rete tra scuola, servizi sociali, parrocchia e volontari. Le esigenze del territorio sono sempre maggiori, sempre più ragazzi sono in difficoltà nel loro percorso scolastico. Il volontario de L’Astuccio entra in contatto con il ragazzo assegnato gli in seguito ad una segnalazione da parte della scuola, ad un intervento dei Servizi Sociali del Comune e all'adesione della famiglia al progetto. Volontario e ragazzo si incontrano per poche ore la settimana nel pomeriggio ed è così che nasce un rapporto meraviglioso: il ragazzino ha a disposizione una persona tutta per lui, con cui entra in amicizia, si sente considerato, riacquista motivazione, inizia ad avere speranza, dando soddisfazione e gratificazione anche al volontario. I componenti dell'Astuccio sono entusiasti di tutto questo e nel sottolineare con forza il valore del confronto e dello scambio che avviene all'interno, rivolgono un invito ad altre persone perché si aggiungano e condividano il percorso. L'attività offre inoltre agli studenti la possibilità di accedere ai crediti formativi certificati dai Servizi Sociali del Comune di Negrar. Per informazioni: Renzo Composta 045.7501897, Isabella Antolino 045.7514864, Servizi Sociali Negrar 045.6011731 R.R.


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Seminare il futuro

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L’EVENTO. “La Terra dell’educazione” avrà l’obiettivo di incontrarsi e condividere passioni

Servizi di

Silvia Accordini

Sarà Negrar a fare da scenario al “VI Incontro nazionale Rete di Cooperazione Educativa - C’è Speranza se accade@” in programma sabato 22 e domenica 23 ottobre. “La terra dell’educazione: seminare il futuro” è il titolo della due giorni che avrà come obiettivo quello di incontrarsi, discutere, confrontarsi, scambiare esperienze, condividere passioni e insieme dare radici alla vita educativa. Dirigenti scolastici, educatori, inse-

gnanti, formatori e autori si alterneranno negli interventi davanti ad un pubblico che potrà essere formato da professionisti del settore ma anche da genitori e famiglie. «Insieme agli amici della Rete e alla nostra scuola e con la partecipazione di Servizi Sociali del Comune di Negrar – afferma Franca Righetti, vicepresidente dell’Associazione Genitori Negrar - abbiamo aderito a meravigliosi progetti come "cartoline di Pace" e "i Pacifici" quest'anno abbiamo visto accolto il nostro invito affinchè il Convegno fosse

proprio a Negrar». L’Incontro, organizzato in collaborazione con l’Associazione Genitori Negrar, Associazione professioni pedagogiche, MEC, Istituto comprensivo, Pro loco e Comune di Negrar, avrà inizio a San Pietro in Cariano, presso il Teatro Don Mazza, sabato 22 alle ore 8.00 con la registrazione e i primi tre interventi della “due giorni”. Nel pomeriggio gli incontri proseguiranno a Negrar, presso la scuola primaria e termineranno alle ore 21.00 con El Canto de Las Palabras nella chiesa di

S.Maria in Progno. I lavori riprenderanno nella giornata di domenica 23 ottobre, presso la scuola primaria di Negrar, con una mattinata suddivisa in “Stanze di vita educativa” che si concluderà alle ore 13.15. Seguiranno spettacolo e animazione per bambine e bambini a cura di Massimo Aspesani, una libreria pedagogica, un museo nomade (museo su ruote che porta in giro storie, riflessioni. E’ necessario iscriversi all’evento compilando l’apposito modulo reperibile sul sito www.retedicooperazioneeducativa.it.

MONTECCHIO / RISTRUTTURAZIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Un’altra importante opera è stata avviata da qualche settimana dall’amministra-

progetto è quello di restituire all’uso dell’intera comunità di Montecchio il

aggiunge: «Questa duplice funzione riferita alla struttura scolastica corrisponde

zione di Negrar: il completamento dei lavori di ristrutturazione della scuola dell’infanzia di Montecchio. Avviato già nel 2007 con l’attività progettuale e con una prima ristrutturazione iniziata nel 2010, l’immobile di Via Don Tacchella, destinato a scuola dell’infanzia,trova finalmente il suo completamento con i lavori di questi giorni. Non solo scuola, ma anche sala polivalente a disposizione della cittadinanza nella parte a Nord dell’edificio, poiché gli spazi a disposizione sono importanti e sufficienti per gli attuali bambini dell’infanzia. L’ importo di spesa complessivo è di € 270.000. «L’obiettivo generale del

complesso immobiliare – afferma l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Quintarelli”. In questo senso va letta la destinazione prioritaria riferita ai bambini della scuola dell’infanzia con l’ampliamento degli spazi per le attività educative: verrà riqualificato infatti un ampio locale per una migliore distribuzione delle varie funzioni della struttura scolastica e per poter offrire ai bambini e alle maestre spazi più idonei per lo svolgimento delle attività. I locali che si trovano nel corpo edilizio fronteggiante la strada provinciale saranno anche luogo civico a disposizione della cittadinanza». Il Sindaco Roberto Grison

anche ai nuovi indirizzi del Ministero dell’Istruzione che pensano la scuola non solo come ambiente formale per gli allievi in classe, ma spazio aperto al dialogo, alla cultura e allo scambio generazionale, con uno sguardo anche al contesto in cui è collocata». Attenzione particolare è stata riposta anche all’abbattimento delle barriere architettoniche per garantire la piena accessibilità di tutti i locali a persone meno abili e per adeguare l’edificio a tutte le normative tecniche vigenti. Dal punto di vista estetico uno degli obiettivi fissati dall’Amministrazione Comunale è quello di conferire un aspetto “unitario” ai vari corpi edilizi presen-

ARBIZZANO. La comunità dà il benvenuto a Padre Angelo Chiesa gremita di fedeli ad Arbizzano lo scorso sabato 24 settembre la Comunità ha accolto il suo nuovo Parroco, Padre Angelo De Caro. A porgergli il saluto di benvenuto, alla presenza del Padre Angelo Epis superiore provinciale dei Padri Monfortani, anche il sindaco di Negrar, Roberto Grison e il Vicario della Valpolicella, don Andrea Ronconi.

Il nuovo Parroco P.Angelo al centro a sinistra il Vicario D. Ronconi, a destra P. Epis (foto Danilo Rigo)

ti nel comparto di intervento lavorando soprattutto sulla finitura delle pareti esterne. Verranno sistemate anche le aree esterne, con modifica della copertura e isolamento termico per l’efficientamento energetico di tutta la struttura che così potrà avere minori costi di gestione. Un’importante novità riguarda inoltre la predisposizione di un ambulatorio medico per una futura auspicabile presenza di un medico di base almeno per alcune ore la settimana.

L’immagine disegnata da Stefano Boselli, scelta come logo dell’Incontro

Si concluderà proprio domenica 23 ottobre nell’ambito del “VI Incontro nazionale Rete di Cooperazione Educativa” la Mostra “Disegnare la vita: i mondi di Gianfranco Zavalloni” che prenderà avvio il 14 ottobre e verrà inaugurata sabato 15 ottobre alle ore 10.00 presso la biblioteca della scuola primaria di Negrar in viale Rimembranza. La mostra è curata dall’Associazione laFogliaeilVento con la collaborazione di Associazione Genitori Negrar e il Servizio Educativo Territoriale del Comune di Negrar. «E’ un grandissimo onore ospitare nel nostro paese questa preziosa mostra di Gianfranco Zavalloni – afferma Franca Righetti a nome dell’Associazione Genitori Negrar -. Un grazie particolare agli amici della Rete di Cooperazione Educativa, alla moglie di Ginafranco, Stefania, per la generosità, per voler condividere i contenuti oltre agli scritti e agli oggetti personali di Gianfranco che saranno presenti in mostra. Un grazie anche al Comune di Negrar per averne offerto gli spazi in biblioteca e a tutti i volontari che si turneranno per offrire una visita guidata alla mostra».


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CRONACHE di Negrar e Marano

Utl, diverse novità NEGRAR. Due esempi? La collaborazione con il Circolo del cinema e l’inglese proposto a Prun

Molte novità caratterizzano l’anno accademico 2016 – 17 dell’Università del Tempo libero di Negrar. Prima tra tutte l’accordo per lo scambio reciproco d'informazioni e partecipazione dei rispettivi programmi con il Circolo del Cinema di Verona, Associazione di cultura cinematografica costituitasi a Verona nel 1947 (http://www.circolodelcinema.it/). Altra novità di quest’anno sarà l'inglese proposto a Prun. «Mettere a proprio agio chi vuole apprendere, portando i corsi nelle frazioni che li desiderano – afferma Massimo Latalardo, Presidente UTL Negrar - è una delle missioni UTL. Portare in periferia i docenti è non solo più semplice che spostare un gruppo intero, ma è anche seme per la crea-

zione di un nucleo culturale locale che rafforzi la socializzazione e i rapporti». Si

spensabile aiuto. Grazie soprattutto per il sostegno esuberante all'Assessore alla

parte, quindi, presso la Sala civica con un corso di Inglese 0 (per chi non conosce l'inglese) di 20 lezioni da un’ora e mezza alle ore 20.00/20.30 il venerdì (prima lezione 21 ottobre). «Colgo l’occasione – aggiunge Latalardo – per ringraziare le Amministrazioni comunali per il loro indi-

Cultura di Negrar, Camilla Coeli, senza nulla togliere al Sindaco e agli altri Assessori. Bisogna dirlo: se l’UTL va avanti è perchè l'Amministrazione aiuta e partecipa». Nella serata del 23 settembre l’UTL ha presentato a Villa

Una nuova iniziativa dell'Università del Tempo Libero di Negrar si sviluppa a Sant'Anna d'Alfaedo. «UTL Negrar allarga la propria missione – annuncia il Presidente Latalardo - e, con il sostegno dell'Amministrazione Comunale di Sant'Anna d'Alfaedo nella persona del Sindaco Raffaello Campostrini, la collaborazione della Dirigente Scolastica e il coordinamento di Davide Benedetti, apre nuovi corsi presso la Scuola Primaria. Era questa un'esigenza sentita dalla Comunità. Il 10 ottobre si parte e siamo sicuri che questo sarà solo l'inizio di un percorso culturale più ampio rivolto alla Comunità». L’azione dell'UTL sul territorio della Valpolicella è riconosciuta come è riconosciuta la missione di propagazione della Cultura attraverso molti corsi ed attività, a cui può accedere chiunque si associ «e non ci si nasconde – aggiunge Latalardo - che sarebbe un piacere portare a Sant'Anna altre attività che soddisfino la richiesta dei cittadini…Ma partiamo con i piedi per terra con Inglese e Musica. Quindi, tutti ai Corsi UTL e DOC Educational a partire dal 10 ottobre, ricordando che il 5 ottobre è giorno di iscrizione presso la Biblioteca dalle ore 9.30 alle ore 10.30».

Albertini i corsi della nuova stagione, alla presenza Sindaco di Negrar Roberto Grison, del Vicesindaco Fausto Rossignoli e dell’assessore alla Cultura Camilla Coeli. Molto apprezzati sono stati i contenuti e la varietà dei corsi. Molto apprezzata anche la strutturazione di alcune discipline, come informatica, perché mostrano come l’interesse primario dell’UTL sia “mettere chi frequenta a proprio agio secondo il proprio livello di conoscenza e desiderio di apprendimento”. La serata si è conclusa con un brindisi durante il quale gli insegnanti hanno fornito indicazioni sui propri corsi. Silvia Accordini

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

PROGETTO SPOSARSI A NEGRAR

Dopo un anno, è ora di bilanci Tempo di bilanci per il progetto “Sposarsi a Negrar”. E’ trascorso un anno da quando l’amministrazione comunale, attraverso una convenzione, ha messo a disposizione i propri assessori e consiglieri per celebrare matrimoni civili nelle ville e nei palazzi negraresi aderenti all’iniziativa, nata per promuovere il territorio, ma anche per raccogliere risorse utili a finanziare le attività culturali e turistiche del Comune. «In questo primo anno abbiamo avuto una quindicina di matrimoni, in particolar modo coppie di giovani sposi, per la maggior parte italiani – afferma l’assessore alla Cultura, Camilla Coeli, promotrice del progetto -. La loro scelta cade sul nostro territorio per la bellezza del paesaggio, i contesti di pregio architettonico, gli ottimi vini e la nostra cucina tipica. Siamo vicini al Lago di Garda e alla rinomata

SAN PERETTO / NONNI IN FESTA Nonni in festa a San Peretto domenica 2 ottobre. In occasione della ricorrenza annuale dedicata a appunto ai nonni e alle loro famiglie l’Amministrazione comunale di Negrar, attraverso l’assessorato ai Servizi Sociali, ha organizzato una partecipatissima giornata (quasi 200 gli iscritti) all’insegna del buon cibo, dell’ottima compagnia, di canti e balli. Ad ospitare l’evento il ristorante “Alla Porchetta” in piazza a San Peretto, dove i festeggiamenti sono proseguiti nel pomeriggio con canti popolari e cabaret con il gruppo “I nonni del lupo”, una divertente lotteria e giochi per i bambini con il ludobus.

Verona, ma, allo stesso tempo, in un ambiente tranquillo e riservato. Gli sposi non vengono a Negrar solamente per sposarsi quindi, ma la loro scelta di convolare a nozze, accompagnati da parenti e amici, costituisce una vera e propria forma di turismo. I proprietari delle ville e dei palazzi storici stanno collaborando assieme all’Amministrazione comunale alla redazione di una brochure informativa. Non mancherà prossimamente un weekend di porte aperte per invitare i prossimi sposi stranieri e italiani a Sposarsi a Negrar». S.A.

Vasca, lavori finiti

MARANO. A San Rocco, gli agricoltori possono far fronte alle emergenze durante i periodi di siccità

Marano

Si sono conclusi velocemente i lavori per la vasca irrigua di San Rocco di Marano che permetterà agli agricoltori della frazione di far fronte alle emergenze durante eventuali periodi di siccità. Non nasconde la sua soddisfazione il vicesindaco, nonché assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Zardini: «la vasca interrata è stata realizzata, grazie al contributo di ben 15.000 euro del BIMA e ai fondi disponibili sul bilancio comunale, in un’area acquisita dal Comune lungo la strada per loc. Longuri. La vasca intercetta le acque di scarico della fontana di San Rocco per convogliarle in una vasca in cemento armato completamente interrata. A completamento dell’opera è stata realizzata una modesta marogna per superare il dislivello del terreno degradante verso la strada e contestualmente sono stati anche realizzati i lavori di consolidamento di un tratto di circa 30 metri della stra-

da San Rocco-Longuri che presentava dei cedimenti. L’impatto da un punto di vista paesaggistico è davvero minimo, mentre la sua utilità può essere importante sia per gli agricoltori garantire una sufficiente risorsa idrica anche in caso di incendi nella zona.

in caso di incendi nella zona». L’assessore prosegue poi illustrando le altre opere sui cui sta lavorando l’Amministrazione di Marano: «tra i prossimi lavori cui intendiamo mettere mano vi sono gli asfalti delle strade per Vaialta e Longuri, mentre per quan-

con nuove lapidi in pietra». Zardini conclude spiegando alcuni dettagli della realizzazione delle sale mensa presso le scuole elementari di Valgatara e Marano e la rotatoria di Purano che ha incuriosito molti: «abbiamo deciso di realizzare quella rotonda non perché il traffi-

Penso che l’utilità di una vasca del genere, peraltro richiesta da diverso tempo, possa essere utile agli agricoltori e garantire una sufficiente risorsa idrica anche

to riguarda il cimitero di Marano abbiamo intenzione di demolire quanto prima l’ala danneggiata e provvedere alla sostituzione dei ceppi provvisori in legno

co lo richiedesse ma al fine di ripristinare il servizio ATV e garantire la manovra di inversione di marcia dell’autobus». Riccardo Reggiani


L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

CRONACHE di Sant’Anna d’Alfaedo

Salone con dedica

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PARROCCHIA DI RONCONI. La stanza è stata intitolata a monsignor Giovanni Allevi

La stagione estiva di Ronconi si è chiusa con una evento molto significativo: in occasione della ricorren-

del salone parrocchiale, voluto e portato a termine da Monsignor Giovanni Allevi (parroco di Ronconi

inoltre lette due testimonianze sulla vita e le opere di monsignor Allevi (per tutti don Giovannino) in

za del Patrono San Bartolomeo Apostolo, la Parrocchia di Ronconi ha dedicato il salone parrocchiale a monsignor Giovanni Allevi. La cerimonia di intitolazione ha avuto luogo al temine della consueta Messa del Patrono, celebrata ogni anno alla presenza dei sacerdoti nativi della parrocchia o che vi hanno prestato servizio. Al culmine della processione i celebranti, i fedeli e la statua del patrono portata a spalle hanno raggiunto l’ingresso

dal 1988 al 1994), scomparso lo scorso anno. Ed è stato proprio lui che la popolazione ha voluto ricordare apponendo sul muro esterno una targa in pietra della Lessinia riportante l’incisione “Ciao amico…sei il benvenuto”. Questa era una frase che monsignor Allevi era solito dire a chiunque bussava alla sua porta: erano tutti suoi amici. Il parroco attuale, don Giovanni Birtele, ha scoperto la targa e dato la benedizione. Sono state

questa parrocchia. Nella prima, una parrocchiana ha cercato di fare suoi i pensieri cari e le parole riconoscenti di tutta la comunità, ricordandolo nell’amore verso i giovani, nell’ingegno e, allo stesso tempo, nella semplicità: «Era solito invitare personalmente i giovani alle varie iniziative che proponeva e, se qualcuno mancava all’appuntamento, lo andava a cercare a casa per ricordargli dei prossimi. Ha saputo tener testa a istituzioni e autorità

per la costruzione del salone, appianando divergenze e risolvendo i problemi con la semplicità e l’ingegno che lo contraddistinguevano». Il sindaco di Sant’Anna d’Alfaedo, Raffaello Campostrini, residente nel territorio della Parrocchia di Ronconi al tempo della permanenza di monsignor Allevi, lo ha descritto così: «Prete e uomo tra la gente, sempre alla ricerca di quelli più lontani nella comunità, uomo aperto e capace di interpretare i segni dei tempi» e ancora «uomo che sapeva serbare nel proprio cuore anche dispiaceri e delusioni, convinto che il sorriso e la voglia di andare avanti avrebbero sistemato ogni cosa a suo tempo». A tutti quelli che lo hanno conosciuto affida «il compito di tradurre e vivere nel quotidiano il suo carisma, il compito di portare avanti la grande eredità, non solo materiale come questo salone, ma anche quella spirituale. La Comunità Parrocchiale di Ronconi, ricorderà don Giovannino sempre con stima, affetto e riconoscenza».

LA QUERELLE. I lupi in Lessinia tornano di attualità Parla il consigliere regionale Stefano Valdegamberi

IL PRIMO CONCORSO FOTOGRAFICO “Una cartolina dalla Lessinia”, vince Chiara Fasoli

Torna alla ribalta l’argomento “Lupi in Lessinia”. Purtroppo infatti anche negli ultimi giorni la strage è continuata quotidianamente nella Lessinia Orientale (l’ultimo episodio, al momento della stampa, si è verificato a Selva di Progno lo scorso 26 settembre, molto vicino alle abitazioni). Allevatori e cittadini sono esasperati. A alzare la voce nei giorni scorsi era stato anche il consigliere regionale Stefano Valdegamberi: «Senza risposte adeguate c’è il rischio di azioni individuali di autotutela – afferma -. La pastorizia e l'allevamento in Lessinia non possono morire per colpa della scellerata introduzione dei lupi. La strage in atto anche in questi giorni da una parte e l'altra del territorio della Lessinia sta facendo esasperare la popolazione e sta demotivando i giovani che hanno creduto e investito in questo territorio». Anche gli operatori turistici sono preoccupati. «Più volte si è detto che il lupo è incompatibile con queste terre montane dove, grazie al cielo, l'economia agricola e pastorale è ancora viva e offre opportunità di vita a molte famiglie – precisa il consigliere -. Questa non è una landa deserta o una foresta ma un immenso pascolo, con malghe e stalle ovunque. Qui è concentrato il 50% del patrimonio zootecnico della montagna veneta. Lasciare il lupo scorrazzi indisturbato e senza predatori naturali equivale a farlo entrare in una stalla. La cosa che mi sconcerta è la falsa opinione ambientalista che offende ed umilia il lavoro degli allevatori lessinici. Viene quotidianamente disprezzata la loro dura attività da chi si eleva a paladino del lupo e della natura, vivendo nel comfort cittadino» – aggiunge inoltre Valdegamberi. La sua è una richiesta ben precisa: che nel piano nazionale di gestione e conservazione del lupo, in discussione a Roma, venga concessa una deroga alla Lessinia in ragione delle sue specificità, conformemente a quanto previsto dall’art. 16 della Direttiva Comunitaria Habitat. «Se non è possibile eliminare del tutto il lupo – sottolinea il Consigliere -, occorre quantomeno contenerne numericamente la presenza. Se non lo farà lo Stato lo faranno i cittadini. Quando lo Stato viene percepito come nemico la gente, esasperata, procede da sola a salvaguardarsi, secondo i metodi della tradizione. Un tempo chi ammazzava il lupo o la volpe riceveva un premio dalla comunità locale. Non vorrei si arrivasse a ciò ma le premesse ci sono tutte. Quando manca il buon senso nelle norme e in chi le applica – conclude Valdegamberi - la gente si autotutela. Non nascondo che potrei essere il primo ad essere disponibile per queste collette. Ma mi auguro che non si arrivi a ciò. Sarebbe una sconfitta della politica, oltre che del buon senso».

“Una cartolina dalla Lessinia. Vita, luoghi e persone”: questo era il titolo del 1° Concorso fotografico indetto dal Museo Paleontologico di Sant’Anna d’Alfaedo e dall’Associazione culturale Officina3. Il Concorso, patrocinato da comune di Sant’Anna d’Alfaedo, Comunità Montana della Lessinia e Parco regionale Naturale della Lessinia, intende promuovere e valorizzare la Lessinia occidentale e il comune di S.Anna nei suoi diversi ambiti, premiando le migliori immagini che raccontano questo territorio dal punto di vista sociale, economico, culturale, storico, paesaggistico (viste panoramiche, monumenti, abitazioni in pietra, corti e contrade ma anche stili di vita, eventi, usi e costumi tipici, enogastronomia…). Centrotrentuno immagini hanno partecipato al Concorso e 20 di queste sono state esposte dal 23 luglio al 13 agosto nell’ambito di una mostra fotografica. Vincitrice del Concorso è stata decretata "La Pietra della Lessinia. Le mani di oggi e gli strumenti di ieri" di Chiara Fasoli, con cui l’autrice ha voluto letteralmente raccontare una storia. La Lessinia è tutta racchiusa nelle mani della sua gente, che L’immagine vincitrice con attrezzi rudimentali come martello e scalpello è riuscita nei secoli a costruire un mondo fatto di laste, di malghe d'alpeggio, di giassàre. Seconda classificata la foto "Onde di nebbia" di Erika Spiazzi, che si è trovata nel posto giusto al momento giusto, proprio mentre le nuvole basse stavano per inghiottire le malghe. Terza classificata, "Colori dall'altra Lessinia" di Giulio Botturi, a cui un tramonto dai mille colori ha regalato un'immagine di forte impatto. Una strada sterrata che corre verso il rifugio Primaneve porta a curiosare nei dettagli del primo piano, con la Lessinia e le sue splendide ondulazioni fiorite. Quarta classificata è stata "Fosse" di Paolo Mozzo, subito seguita da "La nonna…e i segni del tempo" di Chiara Fasoli. Una menzione speciale è andata a "Il carretto blu" di Marco Malvezzi, che ha colto l'attimo, studiando la luce e la composizione nei minimi dettagli.


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CRONACHE di San Pietro in Cariano

L’ALTRO GIORNALE

Itinerari di Fede

Ottobre 2016

PROGETTO. S. Pietro capofila dell’iniziativa regionale che consiste in interventi di riqualificazione

Servizi di

Silvia Accordini

San Pietro in Cariano è il comune capofila del progetto regionale denominato “Itinerari di Fede in Valpolicella”, finalmente giunto alla sua fase operativa, dopo un percorso molto complesso, primo e unico nel suo genere, che dopo l’approvazione della Regione Veneto, è passato al vaglio di Soprintendenza, Curia, privati e dei comuni di Fumane, Marano, Negrar, Sant’Ambrogio di Valpolicella e San Pietro in Cariano. «Questo progetto – afferma Giuseppe Poiesi, consigliere comunale responsabile - consiste in un vasto programma di interventi di recupero e riqualificazione di contesti locali significativi sotto il profilo paesaggistico, legati agli usi tradizionali o a funzioni collettive che, per varie ragioni, versano in condizioni di degrado,

Giuseppe Poiesi

L’APPROFONDIMENTO 1 I percorsi interessati dal primo stralcio dei lavori 1- Dalla Pieve di San Zeno in Poia alla Pieve di San Giorgio Ingannapoltron. 2- Dalla Pieve di San Giorgio Ingannapoltron alla Antica Pieve di Cavalo. 3- Da Forte Monte a Paroletto. 2-3-4-5- Da San Giorgio Ingannapoltron a Molina passando per Cavalo. 6- Da Paroletto al Ponte Tibetano per Manune e Molin del Cao (Fumane). 7- Dal Ponte Tibetano a San Rocco di Marano. 8- Da San Rocco di Marano alla Pieve di San Floriano. 9- Da Purano alla Pieve di San Giorgio Ingannapoltron. 11- Dalla Pieve di San Floriano a San Martino 12-Da Monte Pugno a Colombare di Villa (Negrar) – sentiero delle indulgenze.

destinati a promuovere il paesaggio, la cultura, il turismo sostenibile e che possono rappresentare un elemento di benessere e di nuove opportunità, oltre che svolgere una funzione catalizzatrice del turismo culturale. Dodici – aggiunge Poiesi - sono i percorsi previsti su tutto il territorio, che al termine dei lavori, attualmente in corso, condurranno il turista/escursionista a riscoprire diversi punti di straordinario interesse culturale. Il Cammino prefigurato, che ripropone le antiche strade calcate in perfetta efficienza fino al secolo scorso da viaggiatori e mercanti, le direttrici dei primordi, le piste della transumanza, si dipana ai margini del sentiero europeo E5, che collega Venezia al Lago di Costanza. Lungo i dodici tratti di Cammino i viaggiatori, come in passato, potranno godere delle meraviglie della Valpolicella e della sua biodiversità, in tutte le stagioni dell'anno, visitare i luoghi di devozione come le antiche Pievi e i Capitelli e, per la suggestione dei luoghi, entrare in contatto con l’elemento spirituale». «L’intervento più importante di questo primo stralcio – afferma il progettista esecutivo e direttore lavori, architetto Michele Moserle – riguarda il restauro della Carta Lapidaria del campanile di Negrar. “L’iscrizione” compie quest’anno 850 anni ed è un'antica iscrizione latina su pietra, uno tra gli esempi più grandi e significativi al mondo. E’ incisa sulla facciata sud del campanile a più di 7 metri d’altezza e risulta visibile solo in particolari condizioni di luce, per renderla finalmente consultabile sarà rilevata con uno scanner di precisione in grado di riprodurne una copia tridimensionale in scala, che sarà posizionata entro un pannello informativo ad altezza uomo. In questo ambito di valorizza-

zione della Carta lapidaria, è nata una sinergia con la Cantina sociale di Negrar e i suoi partner del progetto

Formazione Superiore finanziato dalla Regione Veneto per Tecnico del restauro di beni culturali

Capitello degli Arusnati

“La Scuola nel Vigneto”. Il termine di tutti questi lavori è previsto per le festività natalizie». L'intervento di restauro è realizzato dagli allievi del corso FSE di

realizzato dall'Istituto Salesiano San Zeno e in svolgimento presso il Centro di Formazione Professionale Cnos-Fap San Zeno di Sant'Ambrogio di Valpolicella.

L’APPROFONDIMENTO 2 I monumenti e i manufatti Sant’Ambrogio di Valpolicella - Fontana piazza Municipio, frazione San Giorgio antica fontana Caranzano Marano di Valpolicella, frazione Purano - Capitello della Madonna con Bambino Fumane, frazione Cavalo - Capitello della Madonna dei Sette Dolori, antico cippo stradale e roce lapidea Negrar, frazione Torbe - Grande croce lapidea e sacello della Madonna del Rosario Negrar, frazione Villa - Portale affrescato con l’Annunciazione di San Rocco San Pietro in Cariano, frazione di Pedemonte - Capitello di San Rocco San Pietro in Cariano, frazione Negarine - Capitello Archetti dei Tre Santi

LA FIDAS PEDEMONTE Festa in montagna per i donatori “Festa in montagna” per il gruppo Fidas di Pedemonte la scorsa domenica 11 settembre. I donatori di sangue della sezione di Pedemonte, una delle più giovani della Provincia scaligera, si sono dati appuntamento presso il Villaggio Monte Pastel a Gorgusello per il consueto incontro “informale” di fine estate. La S.Messa, celebrata dal parroco di Pedemonte Don Alessandro Castellani, è stata seguita dalla lettura della preghiera del donatore da parte della Presidente del gruppo Keti Venturini e dal pranzo comunitario preparato dal direttivo Fidas. Un momento, questa “Festa in montagna”, che ha rappresentato l’occasione ideale per fare il punto della situazione anche per quanto riguarda l’andamento della “sfida” lanciata durante la festa annuale di febbraio: 100 nuovi donatori entro febbraio 2017. «Anche se non credo riusciremo a raggiungere una cifra tanto ambiziosa – affermano Keti Venturini, presidente, ed Arianna Simeoni, vicepresidente -, siamo a buon punto, con una madia di

4 nuovi donatori ogni mese più diversi aspiranti. Cogliamo l’occasione per invitare soprattutto i giovani a farsi avanti e a donare sangue, di cui c’è sempre estremo bisogno. Come sezione possiamo anche confermare, a distanza di alcuni mesi dalla sua attivazione, che sta funzionando molto bene – ed ha dato ottimi risultati anche durante il periodo estivo – il sistema delle prenotazioni delle donazioni. Ricordiamo infine – concludono Venturini e Simeoni - che tutti i giorni in cui il centro trasfusionale è aperto ci sono volontari che prestano servizio per accogliere i donatori: è anche di questi volontari di cui c’è bisogno, preziose presenze che aiutano a svolgere al meglio un servizio indispensabile». S.A.


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L’ALTRO GIORNALE

Sport e solidarietà pedalano insieme

Ottobre 2016

MANIFESTAZIONE CICLOTURISTICA. “Valpolicella con i campioni” aiuterà la piccola Annalisa

Sport e solidarietà si daranno appuntamento domenica 30 ottobre in Valpolicella in occasione della seconda edizione dell’evento “Valpolicella con i Campioni”. La manifestazione cicloturistica non competitiva a scopo benefico, si aprirà alle 7.30 del mattino con ritrovo presso la zona fiera del comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Il gruppo dei partecipanti, ai quali si uniranno alcuni campioni ed ex campioni del mondo del ciclismo e dello sport, salirà in sella alle ore 9.00 per attraversare la Valpolicella sulle due ruote lungo 55 chilometri. La manifestazione sarà presentata mercoledì 5 ottobre, alle ore 11.30, nella Sala Rossa della Provincia di Verona e il 14 ottobre alle ore 21.00 pressola sala Zanotto di Villa Bassani alla presenza dei rappresentanti istituzionali dei Comuni e dei numerosi sostenitori privati. A trionfare durante l’even-

to sarà anche quest’anno la solidarietà: scopo della evento è quello di aiutare Annalisa, una bimba di San Giovanni Lupatoto affetta da Lissincefalia (malformazione del cervel-

Annalisa dalla Valpolicella, dallo scorso anno, ad arricchire il “Progetto Annalisa”, si è aggiunto un tassello in più: un gruppo di amici appassionati di ciclismo ha dato vita a

Annalisa

lo che provoca un ritardo mentale severo, un controllo difficile di movimento, crisi epilettiche frequenti ed episodi ripetuti di polmonite) che ha bisogno di costanti cure molto onerose. Agli aiuti che in questi anni sono arrivati ad

“Valpolicella con i campioni” che già dalla sua prima edizione aveva registrato 200 partecipanti e 15 professionisti provenienti anche da fuori provincia. In questo 2016 il connubio sport – solidarietà si ripeterà il 30 ottobre. La manife-

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO Ha ragione Accordini a dire, nella sua lettera, che i miei numeri non erano esatti: pensavo che la cartella rifiuti del 2007 in mio possesso fosse comprensiva anche del locale-studio, invece ho verificato che così non era. Ha dimenticato però un’altra cosa: nel 2016, per poter fare un confronto alla pari, bisogna aggiungere l’importo del verde, che nel 2007 era compreso e oggi è pagato in agg iunta. Il risultato nella sostanza non cambia. L’aumento della tariffa rifiuti dal 2007 ad oggi è sempre molto consistente, sull’ordine del 70-80%, a seconda della superficie, del numero dei componenti la famiglia e dell’utilizzo del servizio del verde. Poi il Sindaco vuole esagerare, aggiungendo: i maggiori pagamenti relativi dell’anno 2013 (per dimostrare che adesso addirittura si pagherebbe di meno!) non fanno testo, perché quell’anno c’era la Tares con maggiorazione da parte dello Stato, poi tolta l’anno dopo. Inoltre, è falso che nel 2007 con la tariffa non c’era l’obbligo di coprire il costo del servizio, è dal 2003 che la legge prevede quest’obbligo. Accordini dice che il servizio nel 2007 era pessimo? Certamente si riferisce alla seconda parte dell’anno quando era lui stesso a se guire direttamente l’ambiente … Non so se nel 2007 siano state assegnate sanzioni alla ditta, ma è sicuramente vero che le multe vengono date adesso, per lavaggio inadeguato dei cassonetti. Non era mia intenzione fare dei distinguo tra gli aumenti della precedente amministrazione e gli aumenti di questa, desideravo sollecitare l’amministrazione a prendere in considerazione un progetto per far pagare meno i cittadini. Penso lo capiscano tutti che se si opera per far arrivare introiti, i costi complessivi, e quindi anche le tariffe, diminuiscono, no? Ma vedo che su questo punto Accordini glissa, non sia mai che ascolti subito i consigli o che prenda in considerazione di avviare una serena discussione di soluzioni che non provengano da lui. Carlo Battistella

L’ARTISTA. Savoia, macchinari agricoli in miniatura Forse non tutti sanno che a San Pietro in Cariano abita un distinto signore (ora ultranovantenne) che a suo tempo è riuscito a trasformare la semplice bravura manuale in arte vera e propria, dimostrando capacità incredibili nel riproporre, in piccolo, attrezzi e macchinari agricoli in uso anni addietro nel lavoro contadino dei campi, fra l’altro pe rfettamente funzionanti. Angelo Savoia è un vero artista nel suo genere, perché la sua non è “copiatura” in proporzioni minori, ma rifacimento dell’oggetto in chiave estetica. «La macchina per battere il frumento ad esempio è una meraviglia e non solo tecnica – racconta parlando di lui Giordano Salzani che lo conosce bene -. Questo lo capiscono maggiormente più quelli di una certa età che hanno avut o modo di assistere dal vivo, in estate, all’arrivo gioioso di quel “bestione” sulle piazze del paese. Erano gli anni successivi alla guerra e noi ragazzi lo accoglievamo come un mostro buono, il mago che riusciva a trasformare sotto i nostri occhi un carro pieno di covoni in sacchi di grano ben allineati: pula da una parte e cataste di balle di paglia dall’altra. Questo, ed altri capolavori si pos sono ammirare ancora oggi nel museo allestito presso le cantine Tommasi a Pedemonte». A celebrare la figura di Angelo Savoia ci ha pensato Gian Maria Righetti che gli ha dedicato una poesia dal titolo “Questa è la storia del brao Angelin” pubblicata nella rubrica “Poesie” a pagina 34.

stazione, patrocinata dalla Provincia di Verona e dai comuni di San Pietro in Cariano, S.Ambrogio di Valpolicella, Fumane e Pescantina, si svolgerà anche in caso di pioggia e prevede la possibilità di pranzare su prenotazione. Per informazioni e il modulo d'iscrizione è possibile consultare il sito www.valpolicellaconicampioni.it o la pagina Facebook “Valpolicella con i campioni” o contattare: Alessandro 334.2630530, Mirko 340.5702276, William 349.8876472; o scrivere a valpolicellaconicampioni@gmail.com. Le iscrizioni sono attese entro il 23 ottobre (per chi non si iscriverà entro il termine previsto potrà farlo ancora con un leggero sovrapprezzo anche il giorno della manifestazione). Per chi volesse aiutare Annalisa può utilizzare il seguente C.C.: Comitato Per Annalisa - Banca di Rimini-filiale Centro. Causale: per Annalisa - IBAN IT 85 E 08995 24213 026090003171 Silvia Accordini

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CASTELROTTO L’EVENTO La Fiera del Libro per bambini Da martedì 7 marzo a domenica 12 si terrà la quinta edizione della Fiera del Libro per bambini di Castelrotto, iniziativa promossa dai genitori della Scuola dell’Infanzia e Nido Integrato di Castelrotto con il supporto delle insegnanti, per avvicinare i bambini al mondo dei libri e per far nascere in loro la curiosità e la voglia di leggere. Per la manifestazione è stato indetto un concorso artistico e letterario per i bambini. I bambini “grandi” della scuola dell'infanzia e gli alunni delle classi prime, seconde e terze della scuola primaria potranno partecipare portando un disegno il cui titolo sarà “Io gioco”, mentre gli alunni di quarta e quinta dovranno scrivere un racconto il cui soggetto dovrà essere, a scelta, “Un pallone, una bici, un arco, un fioretto, dei cerchi, delle corde e delle clavette…e tanti altri attrezzi per praticare sport utili e divertenti. Oppure ti attirano le porte, le piscine e i trampolini, i cavalli e gli ostacoli, il ring e i tappeti? Parla delle attività che pratichi o che vorresti seguire” oppure “Quando pra-

tico il mio sport preferito vorrei tanto somigliare a ...”. La partecipazione potrà essere individuale o di classe. La giuria premierà i disegni e i racconti più brillanti e creativi. Il vincitore di ogni categoria riceverà come premio un buono acquisto in libri utilizzabile presso la libreria “Jolly del libro” di Verona. Quest'anno verranno premiati anche i secondi e terzi arrivati e un premio speciale in contanti verrà assegnato alla classe che la giuria riterrà più meritevole. Tutti i testi e le creazioni artistiche dovranno arrivare alla scuola dell'infanzia di Castelrotto in via dei Fraccaroli 10, 37029 tel.045.7725050 entro il 31 dicembre. Il regolamento completo sulla pagina Facebook: facebook/fieradellibrocastelrotto. La scuola dell’infanzia ricorda inoltre che è sempre disponibile alla raccolta di libri usati che arricchiranno la fiera.


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CRONACHE di Fumane

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

“Accolti” e inseriti dentro la comunità LA BELLA STORIA. Mamadou, Ebrima e Omar (rifugiati politici) si sono integrati felicemente

Sono trascorsi più di sei mesi da quando Ebrima, Mamadou e Omar hanno fatto il loro ingresso a Fumane, ma questi tre ragazzi africani rifugiati politici, seppur in poco tempo, sono felicemente entrati a far parte della comunità. Dopo un primo momento di preoccupazione, i fumanesi li hanno accolti con generosità e simpatia ed hanno imparato a chiamarli con il proprio nome e non solo “profughi”. Ebrima, Mamadou e Omar, giunti a Fumane attraverso una convenzione tra Prefettura, il Samaritano, la casa di accoglienza legata a Caritas diocesana e la Caritas parrocchiale fumanese, vivono in una casa in centro a Fumane, messa a disposizione da una famiglia del paese, dove hanno creato anche un piccolo orto. «Abbiamo fatto nostre le

ANNO SCOLASTICO, MOBILITÀ E SICUREZZA L’anno scolastico è iniziato e a Fumane è tornato a riproporsi il problema della mobilità. Ogni comune sta facendo i conti con le richieste provenienti, in particolare dai genitori, ma anche dai cittadini, sulla velocità delle auto in percorrenza di tratti maggiormente frequentati dai ragazzi e dagli accompagnatori. Il comune di Fumane, da parte sua, ha avviat o da due anni, un nuovo modo di arrivo a scuola: invece che l’accompagnamento con la macchina, circa 80 i bambini della scuola primaria si avvalgono del cosiddetto “pedibus”. Molti genitori si sono resi disponibili a seguire gli scolari da casa a scuola in sicurezza con una “cordata” che garantisce controllo e conoscenza del territorio. «Ci sono varie linee e tante fermate per i bambini e i genito ri – dichiara Paola Nicolis, organizzatrice e promotrice del “pedibus” -. Un modo moderno per costruire un cultura ecologica e di relazioni: lasciare la macchina in garage, fare conoscenza e attività fisica, difendere l’ambiente». Ma non solo. Per dare maggiore sicurezza, la Polizia Locale di Fumane conferma le uscite con autovelox. Un paio di giorni alla settimana, a volte tre, lungo queste str ade: Viale Verona, Via Progni, Via Casetta, Via F. Pellegrini, via Della Torre e la provinciale n.33, nei tratti interessati da attraversamenti dei centri abitati di Breonio, Verago, Mazzurega, Cavalo, in particolare nel pomeriggio di sabato quando transitano le moto. Il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ha esaminato il fenomeno dell’incidentalità stradale a Verona e provincia alla luce dell’aumento delle vittime registrato nel corso dell’anno 2016: dal primo di gennaio ad oggi sono stati registrati 41 incidenti mortali, con 42 persone decedute. Nello stesso periodo temporale del 2015: 28 incidenti mortali con 29 deceduti. Un aumento perce ntuale di circa il 45%. La Prefettura segnala che le cause dei sinistri mortali è legato ai così detti “disturbi dell’attenzione”, tra cui, in particolare, l’uso di telefoni cellulari o smartphone durante la guida.

parole di Papa Francesco riguardanti l’accoglienza dei rifugiati e dei profughi – affermano alcuni componenti del Gruppo Caritas di Fumane -, ma fin dall’inizio c’è stato anche l’appoggio dell’amministrazione comu-

ancora dal Gruppo Caritas di Fumane -: quella dell’impegno concreto, nell’aiuto al prossimo. Vedere questi ragazzi creare un piccolo orto nella nuova casa, giocare a basket nella società del paese, cantare e suonare i

ze e rischiando la vita in viaggi incredibili, significa che nel loro paese era difficile continuare a vivere. È importante accoglierli – concludono -, farli sentire a casa, anche per affrontare l’immigrazione con occhi

nale di Fumane, di altri gruppi e associazioni e di privati cittadini. E questa collaborazione da parte di tutti – continuano – ha reso molto più semplice l’ambientamento dei ragazzi». Con il Comune è iniziato anche un rapporto di volontariato: Ebrima, Mamadou e Omar, che si possono vedere ogni giorno sfrecciare in paese in sella alle loro biciclette gialle, sono stati coinvolti in lavori socialmente utili, in cui hanno potuto aiutare nei vari servizi lungo le strade del paese i dipendenti comunali. Una presenza, quella dei tre ragazzi africani a Fumane, coronata dai giudizi positivi da parte della popolazione, ma anche dei membri del gruppo Caritas, del Sindaco Mirco Frapporti, del presidente del Il Samaritano, Michele Righetti, che insieme si sono posti l’obiettivo di coinvolgere ulteriormente i ragazzi nella vita del paese, inserendoli in una proposta lavorativa concreta con privati, magari nel prossimo periodo della vendemmia. «L’accoglienza di ragazzi profughi o comunque che vivono situazioni di disagio, mostra la faccia concreta della Chiesa – affermano

tamburi negli eventi paesani, apre il cuore, perché significa che stanno per inserirsi nella nostra società. Se sono arrivati in Italia, lasciando famiglie e certez-

diversi. Ora non si tratta più di semplice accoglienza, ma anche di inserimento e, perché no, di rapporti anche di amicizia che possono nascere».

MONDRAGO / FESTA DELL’ADDOLORATA Si è chiusa all’insegna del successo la Festa dell’Addolorata di Mondrago. L’evento, conosciuto anche come Sagra della Corbelara, ha animato la frazione di Fumane nel fine settimana del 3 e 4 settembre scorsi. Il bel tempo ha aiutato l’ottima riuscita della manifestazione che ha superato i 40 anni d’età (non è ancora stata definita la data precisa della prima edizio ne ndr). Musica, aggregazione, divertimento, allegria sono stati il liet

motive della Festa dell’Addolorata di Mondrago, in cui a farla da protagonisti, oltre ai numerosi ospiti che hanno raggiunto il paese, sono stati i piatti della tradizione. «Un plauso particolare – affermano infatti dal Comitato organizzatore – va alle donne del paese che hanno preparato con maestria ed abilità gnocchi di patate, p olenta e baccalà e lasagnette al coniglio che hanno deliziato i palati dei nostri commensali. Durante i festeggiamenti non è mancato il tradizionale momento di raccoglimento dedicato alla Madonna: la processione della domenica pomeriggio con la statua della Vergine lungo le vie del paese. Il ballo liscio ha accompagnato le due serate della Sagra, il cui ricavato andrà in gran parte devoluto a favor e delle popolazioni recentemente colpite dal sisma in centro Italia. Proseguirà inoltre – concludono dal Comitato organizzatore - il nostro impegno per le due adozioni a distanza che da anni sosteniamo. Cogliamo infine l’occasione per ringraziare quanti a vario titolo hanno contribuito alla buona riuscita di questa Festa che anno dopo anno regala soddisfazioni e riceve consensi». Arrivederci quin di alla prossima edizione.


Giardini Simeoni, una nuova dimora

L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE L’ALTRO GIORNALE

Giardini Simeoni do l’ambiente. La creare un giardino capannone di 1000 nasce dalla passione Simeoni nasce 20 con piante autocto- mq all’interno del e dalla grande espe- anni fa e da allora, nel ne, di quel particolare quale 10 professionisti del settore, con l’ausilio di 6 flotte di automezzi, si sono già messi all’opera per garantire ai clienti un ulteriore servizio che va ad aggiungersi a quelli già esistenti. Una serie di attrezzature da giardino all’avanguardia come ad esempio la piattaforma aerea di utilizzo per le potature delle piante molto alte, è uno dei vari servizi che Giardini Simeoni ha messo in cantiere partendo rienza nel settore del tempo, molti sono i posto; l’azienda è con una nuova realtà verde del suo titolare clienti che si affidano anche specializzata Eugenio, che, sup- alla professionalità di nella progettazione e portato da validi col- Eugenio e del suo nella creazione di laboratori nel settore fidato team che ogni giardini pensili (tetto dei giardini (si ese- giorno offre un servi- verde), specializzata guono giardini roc- zio al cliente e alle nella manutenzione ciosi con la creazione grandi aziende con lo di campi sportivi di ruscelli e laghetti, scopo di creare o di disponendo di mezzi prati abbelliti da ripristinare un giardi- speciali per lavorare aiuole di ogni genere no abbellendolo o anche in spazi piccocon un ventaglio di progettandolo con lissimi con efficacia e fiori e decorazioni lavori all’avanguar- sicurezza. Eugenio naturali che creano dia, rispettando la Simeoni, dopo 20 un vero e proprio pianta e il suo habitat anni di attività, ha giardino, impianti di naturale. deciso di investire irrigazione automati- Giardini Simeoni si tutte le sue forze creci); il tutto rispettan- avvale da sempre di ando un nuovo

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imprenditoriale che è come dice Eugenio, stata un grande quando ci si crede impegno economico, per davvero nulla è

ma soprattutto emo- impossibile ed è quetivo in quanto la crisi sta che fa superare porta anche ad avere gli ostacoli. grandi pensieri ma, www.eugeniosimeoni.it


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CRONACHE di Sant’Ambrogio e Dolcè

L’ALTRO GIORNALE

Edilizia scolastica

Ottobre 2016

SANT’AMBROGIO. Prosegue l’opera del Comune: il vicesindaco Renzo Ambrosi illustra i lavori

Continua l’opera dell’amministrazione comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella in tema di edilizia scolastica. «Abbiamo riqualificato la scuola primaria di San-

cui è sottoposta la scuola media Dante Alighieri di Sant’Ambrogio, la conclusione della prima parte dei lavori ha permesso l’apertura di 14 aule oltre a quella magna «in cui sono ini-

questi significativi interventi - ha affermato Giorgetti -. Il completamento delle opere alle scuole medie è previsto in dicembre». «Dopo le vacanze natalizie, salvo imprevisti,

Domegliara stante l’inagibile dell’edificio scolastico di Gargagnago. Ringraziamo don Alessandro Martini, parroco di Domegliara, per la collaborazione così come le ditte appaltatrici,

t’Ambrogio Giovanni Pascoli con la sostituzione di serramenti e corpi illuminanti a led - illustra l’assessore ai lavori pubblici e vicesindaco Renzo Ambrosi -. In dicembre termineranno quelli relativi alla scuola media, mentre la prossima estate saranno realizzate opere di adeguamento antisismico, energetico e nuovi servizi igienici nella palestra delle stesse medie». In merito ai lavori di riqualificazione a fini antisismici ed energetici a

ziate regolarmente le lezioni di 10 classi» - afferma il sindaco Roberto Zorzi presente alla cerimonia d’inizio d’anno scolastico con la giunta, i dirigenti scolastici Claudia Lonardi e Rossella De Vecchi, il vicepresidente del consiglio regionale Massimo Giorgetti, già assessore regionale ai lavori pubblici. «Le risorse utilizzate per questo intervento provengono dalle imposte pagate dai cittadini e ritornano sul territorio con

rientreranno nella scuola media le 6 classi ad indirizzo musicale trasferite temporaneamente nella scuola primaria di Domegliara - riprende il primo cittadino - nello stesso edificio di Domegliara ritorneranno le 5 classi della scuola primaria di Gargagnago, spostate nel centro parrocchiale del paese per i primi mesi di questo anno scolastico, classi che avevano già frequentato le lezioni lo scorso anno scolastico nella scuola di

gli uffici comunali, in particolare modo l’area tecnica, i nostri operai e le collaboratrice scolastiche che, in breve tempo, si sono prodigate per accogliere nel migliore dei modi gli studenti». L’intervento, iniziato lo scorso giugno, prevede una spesa di 1 milione e 250 mila euro, di cui 500mila euro erogati dalla Regione Veneto e 267 mila euro dal Ministero per l'Istruzione.

Punto dei lavori pubblici nel comune di Dolcè. Lungo il fiume Adige l'Amministrazione Comunale sta realizzando, nell'ambito del bando regionale a sostegno della pesca dilettantistica e sportiva, in collaborazione con il Comune di Brentino Belluno, due aree attrezzate al fine di agevolare l'accesso allo stesso fiume da parte degli stessi pescatori. «Come Comuni di Dolcè e Brentino Belluno - spiega il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli - abbiamo ricevuto dalla Regione Veneto un contributo complessivo di 50mila euro. Si tratta di importanti risorse tese alla valorizzazione dell'ambiente e del fiume». A Ceraino sono stati completati i lavori relativi alla “Realizzazione della rete del gas in media e bassa pressione a Dolcè e nella frazione di Ceraino – II° stralcio Ceraino” finanziati con un contributo rientrante in quelli ex Odi ora Fcc Fondo Comuni di Confine. «Prossimo passaggio sarà l'allacciamento finale agli immobili privati – aggiunge il vicesindaco Adelino Melchiori. Con una parte del medesimo contributo relativo sempre al finanziamento ex Odi abbiamo iniziato a riqualificare i nostri centri storici, partendo da Ceraino e Dolcè. Nello

specifico è stato realizzato un intervento a Ceraino comportante la posa di porfido nei pressi della chiesa parrocchiale. A Dolcè, invece, è imminente l'inizio dei lavori per la riqualificazione del tratto di via Trento tra piazza Tullo Centurioni (ex piazza Roma) e il municipio

interamente finanziati con un contributo previsto dal piano Interventi straordinari per l’edilizia scolastica secondo quanto previsto dalla legge n. 128 del 2013 e dal decreto interministeriale per un importo di 754.554 euro. I bambini affronteranno l’anno scolastico 2016-

con la posa di porfido. Con un altro contributo, erogato dal Consorzio Bacino Imbrifero Montano Adige abbiamo riqualificato l’area nei pressi della chiesa parrocchiale di Ceraino, adiacente alla strada statale 12 del Brennero e dell'Abetone». A Dolcè sono iniziati i lavori di “Adeguamento sismico, riqualificazione e ampliamento della scuola dell’infanzia di Dolcè capoluogo”,

2017 nella scuola media di Peri e nel settembre 2017 riprenderanno la loro attività a Dolcè in un edificio completamente rinnovato, adeguato alle recenti normative e sicuro. Sempre a Dolcè stanno proseguendo i lavori di “Valorizzazione, conservazione, restauro e riqualificazione degli spazi interni ed esterni di Palazzo Salgari sede dell'Amministrazione Comunale, opere ed inter-

venti finalizzati alla conservazione e al restauro con riqualificazione funzionale dell'archivio al piano secondo dell'edificio municipale per un importo complessivo di quadro economico di 317.620 euro interamente finanziati da un contributo statale. Al termine dei lavori saranno disponibili nuovi spazi per le associazioni nonché una organizzazione funzionale degli spazi destinati al nuovo archivio. Nello stesso capoluogo sono iniziati i lavori per la realizzazione del centro polivalente nei pressi del Circolo Noi. «Sempre nell'ambito degli Ex Odi-Fcc Comuni di Confine - riprende il sindaco Massimiliano Adamoli avevamo ereditato dalla precedente amministrazione guidata da Luca Manzelli un contributo di circa 700mila euro che stiamo impiegando per realizzare la nuova struttura che sarà, anche in questo caso, a disposizione della cittadinanza». A Volargne si sta concretizzando il progetto della biblioteca che avrà sede nel nuovo edificio adiacente alla chiesa parrocchiale: la struttura, costruita da un'azienda privata nell'ambito di un piru, sarà ceduta al Comune e destinata ad ospitare la prima biblioteca comunale nel nostro territorio.

TERREMOTO. Solidarietà dalla Valpolicella Nuova mobilitazione da parte dei Comuni della Valpolicella per le popolazioni terremotate del Centro Italia. I Comuni del Distretto di Protezione Civile VR2, che ha sede a Sant’Ambrogio di Valpolicella, si sono attivati per consentire la realizzazione di un progetto concreto per le popolazioni del centro Italia colpite dal sisma dello scorso agosto. I sindaci di Sant’Ambrogio, Dolcè, Bussolengo, San Pietro in Cariano, Pescantina, Fumane, Marano di Valpolicella, Negrar, Pastrengo e Sant’Anna d’Alfaedo sono chiari anche sulla destinazione delle somme, che saranno devolute per uno specifico progetto condiviso con tutti i Comuni aderenti all’iniziativa. Le donazioni in denaro potranno essere fatte sul conto corrente bancario aperto in tutte le filiali dell’istituto di credito Valpolicella Benaco Banca Credito Cooperativo al seguente codice IBAN: IT 95 Y 08315 60031 000010013538 causale “terremoto centro Italia 2016”. Inoltre i sindaci si sono mobilitati con altre iniziative: durante la Festa dell’Uva e la Magnalonga Settembrina a Negrar, i Comuni hanno allestito uno stand dedicato alla raccolta fondi per le zone colpite dal terremoto, offrendo a tutti spaghetti all’amatriciana. Venerdì 14 ottobre inoltre il qurtiere fieristico di S.Ambrogio dalle 19.00 in poi ospiterà la serata “Solidali con amatrice”. M.U.

DOLCÈ

Opere pubbliche

Massimo Ugolini

DOLCÈ. Il primo cittadino Massimiliano Adamoli fa il punto della situazione su tutti gli interventi


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PROGETTO CASA

La finestra di casa tua GRUPPO FINESTRE

Avete bisogno di serramenti? Gruppo Finestre fa al caso vostro. L’azienda, con tre stabilimenti e quindici punti vendita diretti, produce finestre, portoncini, scuri, persiane in pvc con un’esperienza di trent’anni. Lo slogan “la finestra di casa tua” risulta chiaro nel messaggio che vuole trasmettere. Particolarmente specializzata nel servire il privato, l’azienda ha la capacità e l’attenzione necessaria per soddisfare le richieste di chi ha cura ed è attento alla sua casa. Tale concetto viene trasferito nel prodotto, realizzato negli stabilimenti in trentino, con impianti moderni ed altamente automatizzati. Una mentalità rigorosa e precisa permette di realizzare serramenti

che valorizzeranno le più belle abitazioni. Gruppo Finestre – Serramenti Verona da la possibilità di scegliere su sei diverse linee di partendo prodotto, dalla più semplice finestra “clima line”, al serramento “clima prestigio” con tre guarnizioni, fino ad arrivare al prestigioso serramento “Climawood” dove la parte interna della finestra è in legno di frassino o rovere massiccio e l’esterno in pvc, così da non aver bisogno di nessuna manutenzione negli anni. Per i sistemi oscuranti si può scegliere tra avvolgibili, scuri e persiane in pvc o alluminio, senza più necessità di manutenzione alcuna. A completamento dell’offerta l’azienda propone portoni d’ingresso sempre in pvc rinforzato con serrature

di sicurezza a più punti di fissaggio e con una scelta di circa settanta modelli di diversi pannelli lavorati e a vetro. Vengono ovviamente gestite anche porte per interni in legno e vetro lavorato per ogni esigenza. Con la sua lunga esperienza, l’azienda ha messo a punto un sistema di posa in opera per la sostituzione delle vecchie finestre senza nessun cantiere in casa, con una qualità eccellente che permette di raggiungere valori altissimi di isolamento termico ed acustico, con un risparmio del 30% delle spese di riscaldamento. Non dimenticate i vantaggi fiscali che da lo stato a chi sostituisce le vecchie finestre, infatti si detrae il 65% del costo sostenuto e la pratica viene gestita da Serramenti Verona.

Sostituire i serramenti significa anche più sicurezza, con vetri antisfondamento e ferramenta anti effrazione, per una maggiore serenità in casa. La sede di Arbizzano in Via Archimede, 16 zona industriale, è a disposizione per servire comodamente la Valpolicella, poi sono a disposizione i punti vendita di Verona Via S. Marco 30/a e a Nogara per il sud della provincia ed il mantovano.

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vo gratuito, i tecnici commerciali saranno a vostra disposizione.

Acquistare l’immobile giusto

a cura dell’arch. Mirko Ballarini L’acquisto di un immobile è un’operazione piuttosto delicata: che si tratti di single, di coppie, o di un intero nucleo familiare, che si sia alla ricerca della prima casa per la famiglia o di quella utile per un buon investimento, intercettare e acquistare l’immobile giusto per le proprie esigenze è abbastanza complesso. Numerosi requisiti quali la conoscenza del territorio, un buon fiuto per gli affari, la costanza e l’attenzione nel selezionare annunci, non è sempre sufficiente per arrivare a effettuare l’acquisto corretto che soddisfi i propri desideri. Si può valutare se affrontare la ricerca di un immobile da soli,

oppure se sia il caso di farsi aiutare da un architetto in grado di elaborare una serie di valutazioni riguardo fattori economici, strutturali, ambientali. Alcuni aspetti tecnici sono davvero importanti: può succedere, ad esempio, che immobili non in regola con i permessi comunali vengano accatastati; in tal caso chi acquista potrebbe trovarsi a gestire pratiche edilizie in sanatoria, quando possibile, con costi non preventivati. Generalmente la ricerca di un immobile parte da un annuncio interessante, cui segue un contatto e un sopralluogo. Diventa importante a quel punto avere a lato un

tecnico in grado di valutare l’immobile in relazione alla trasformazione da apportare allo spazio, per trasformarlo a misura del proprio cliente. Un tecnico che conosca la zona e soprattutto che possa annotare le proprie esigenze, desideri, elementi indispensabili e il budget disponibile da utilizzare può diventare l’asso nella manica per comprare la casa giusta che ponga in equilibrio tra loro i nostri desideri e il loro prezzo. Una volta individuato un immobile interessante e che abbia superato la selezione in base a fattori economici (giusto prezzo di mercato) e ambientali (il suo posizionamento) arriverà

il momento del sopralluogo con l’architetto. Durante la visita il professionista avrà la possibilità di effettuare misurazioni più o meno approfondite, fotografie, accertarsi delle condizioni impiantistiche, valutare l’esposizione di alcuni ambienti e acquisire una serie di dati da verificare in studio. Spesso un appartamento a un prezzo accessibile (perché compromesso nelle finiture, con infissi o impianti vetusti e con spazi mal organizzati) può rappresentare un vero investimento se accompagnato da un progetto di trasformazione dei suoi interni, razionale e su misura.

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PROGETTO CASA

Edilkamin: stufe, caldaie e caminetti per trascorrere un inverno al caldo GUGlIElmI EdIlIzIa

L’inverno è alle porte. Siete pronti per affrontarlo nel modo migliore? Magari senza l’assillo della bolletta del riscaldamento? La soluzione si chiama Edilkamin. Edilkamin, da oltre 50 anni azienda leader nel settore del riscaldamento a legna e pellet, presente in tutta Europa, offre soluzioni per riscaldare con l’aria o l’acqua calda tutta la casa. La gamma Edilka-

min è davvero vasta: stufe, termostufe, caldaie, inserti, focolari e termocamini a legna o pellet per un calore tecnologico, ecologico e un grande risparmio rispetto ai comuni combustibili. Di recente, Edilkamin ha lanciato sul mercato il marchio Kitchen Kamin che comprende le cucine a legna di una volta, riviste in chiave moderna, e i barbecue in acciaio, ideali tutto l’anno. Su www.edilkamin.com potrete visionare tutti i modelli disponibil i, le promozioni in corso, le detrazioni fiscali IRPEF del 50 e 65% e l’incentivo Conto Termico. Per toccare con mano i prodotti Edilkamin, visitate lo showroom di Guglielmi Edilizia, da quasi 40 anni presente sul mercato della vendita di materiale edile e ferramenta, che oggi mantiene inalterati i

valori di una volta. Per costruire un edificio, non bastano i mattoni: occorre affidarsi a chi sa offrire ogni giorno ai clienti una vasta scelta di prodotti di alto livel-

lo qualitativo e un servizio di consegna puntuale, anche grazie al rapporto di “partnership” che si impegna ad instaurare con i propri fornitori. Guglielmi

Edilizia effettua sopralluoghi direttamente o tramite i Centri di Assistenza Tecnica, fornendo preventivi per materiali e posa in opera. Insomma, un consiglio per il prossimo inverno? Passate a una stufa, una caldaia o un caminetto a legna o pellet Edilkamin: Guglielmi Edilizia vi indicherà quello più adatto alla vostra casa, fornendovi la legna o il pellet secondo necessità. Guglielmi Edilizia è a San Pietro in Cariano (Verona), via Mara 18. www.guglielmiedilizia.it


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PROGETTO CASA

Emmepi Edilcomponenti: la risposta a ogni esigenza

“La nostra esperienza al vostro servizio”: così si presenta Emmepi Edilcomponenti, realtà di Volargne che

scelta di prodotti. Fornitura e posa in opera di porte tagliafuoco a una o due ante, standard o su misura, por-

opera nel mercato veronese e mantovano delle chiusure tagliafuoco civili ed industriali. E’ una storia di successo lunga 30 anni quella di Emmepi, che riesce a fornire le giuste risposte anche alla più esigente clientela attraverso una vasta

toni scorrevoli e sezionali, saliscendi, portoni girevoli e porte vetrate tagliafuoco ad anta, complesse e fisse: questi sono i prodotti offerti da Emmepi, agenti della ditta “Ninz Firedoors Spa”, leader indiscusso nel settore delle porte e portoni taglia-

fuoco. «La nostra azienda – afferma il titolare Nicola Menolli – lavora nei più grandi e importanti canitieri presenti sul nostro territorio occupandosi della fornitura e posa in opera di porte e portoni tagliafuoco, di installazione di chiusure tagliafuoco certificate, ma anche di manutenzioni di porte e portoni, portoni industriali, libro sezionali, scorrevoli, tutto certificato legge 46/90». Tra i prodotti di Emmepi spiccano in particolare la porta Proget, ad una e due ante, applicabile anche su parete in cartongesso, la porta Univer che permette di decidere in fase di montaggio il senso di apertura o, per mutate

esigenze, di cambiare l'apertura anche in un secondo tempo, e ancora la porta Rever, con senso di apertura indifferente, con battura superiore molto ridotta. Emmepi Edilcomponenti ha sede a Volargne in via Passaggio di Napoleone 1092.

Assicasa aderisce a MLS REplat: siamo duemila volte più forti! Per esaudire i vostri desideri, per vendere la vostra vecchia casa o comprarne una nuova più velocemente e al miglior prezzo sul mercato, ASSICASA dallo scorso giugno si è connessa al sistema MLS REplat: la più grande piattaforma italiana per il mercato immobiliare, una grande piazza online in cui ogni giorno si incontrano oltre 4.000 agenti immobiliari che si scambiano informazioni su immobili e clienti con un solo obiettivo: far felici i propri clienti, voi. Con oltre 35.000 immobili e oltre 200.000 clienti condivisi nel database MLS, la compravendita attraverso la collaborazione tra agenti immobiliari è ancora più semplice e veloce. Il software MLS REplat assicura infatti la costante visibilità degli immobili ovun-

que su internet grazie all’export degli annunci sui principali portali immobiliari (Immobiliare.it, Idealista.it, Messaggerocasa.it, Listglobally, etc…). L’MLS assicura inoltre risultati certi nella ricerca di un immobile: la richiesta fatta alla nostra agenzia viene inserita nel database MLS REplat e automaticamente il sistema la confronta con immobili condivisi da agenti immobiliari operanti in tutta Italia. Ci sono abbinamenti cliente-immobile ogni giorno: questo significa che ogni mattina abbiamo nuove proposte da offrirti. La consulenza immobiliare che ti offriamo da ASSICASA è dunque davvero completa adesso: al centro del nostro lavoro ci sei tu!

Prima collina di NEGRAR, panoramica porzione di villa trifamiliare composta da soggiorno, cucina abitabile, tre camere e due bagni. Grande taverna, ampia cantina, bagno/lavanderia e triplo garage. Ampio sottotetto al grezzo. Giardino di 400 mq. circa. Classe D € 365.000 ARBIZZANO centro paese, zona tranquilla e servita, ottima opportunità, bifamiliare completa composta da due appartamenti indipendenti di circa 100 mq. ciascuno. Piano terra da riattare e piano primo già ristrutturato. Garage e giardino di 200 mq. circa. L'immobile si presta a casa unifamiliare con grande zona giorno al piano terra e zona notte al piano primo con 4 camere da letto. Classe F. € 270.000 GARGAGNAGO, in piccola palazzina di sole 4 unità, panoramico appartamento composto da soggiorno, cucina abitabile, due camere, bagno, bagno/lavanderia, due balconi e grande garage di 38 mq. Zona molto tranquilla. Classe E. € 172.000 PARONA, complesso artigianale/residenziale costituito la laboratorio di circa 175 mq con 150 mq di cortile esclusivo e comodo accesso carraio, e 100 mq di giardino. Sovrastante appartamento di 140 mq composto da grande zona giorno con ampio e luminoso soggiorno con angolo cottura, 2e camere, bagno e ulteriore camera con bagno al piano mansardato. Completano la proprietà una grande cantina ed un doppio garage. Classe C € 430.000 ARBIZZANO Località Montericco, panoramica villa singola circondata da un giardino di oltre 2.000 mq. con 35 ulivi. L'unità è disposta su di unico piano e composta da ampio soggiorno con camino, cucina abitabile, quattro camere, due bagni. Al piano interrato taverna, bagno, lavanderia, cantina e garage. L'immobile è già predisposto per due unità abitative. Classe F . € 640.000

ARBIZZANO, centro paese, in piccola palazzina di sole sei unità, disponibile subito appartamento al piano primo, composto da ampio soggiorno, cucina abitabile, due camere matrimoniali, bagno, due balconi, soffitta, cantina, garage e piccolo orto. Classe F. € 125.000 S. Pietro In Cariano CORRUBBIO, ampia villa singola , composta da soggiorno con camino, cucina abitabile, tre camere matrimoniali, studiolo e due bagni. Mansarda di 70 mq. con bagno e accesso ai terrazzi/solarium. Al piano interrato ampia taverna con camino, grande garage, due cantine, bagno e lavanderia. Splendido giardino completamente piantumato. Classe D € 585.000 PARONA Porzione di rustico terra/cielo d'angolo, ristrutturato, composto da soggiorno/cucina e ripostiglio al piano terra; camera matrimoniale e bagno al piano primo; due camere al piano secondo. Contesto tranquillo e comodo ai servizi. Classe E. € 160.000 VALFIORITA Immersa nel verde e comoda ai servizi, panoramica villa singola disposta su unico piano, con ampio soggiorno, cucina abitabile, 3 camere, studio e 2 bagni. Splendido giardino piantumato. Nel seminterrato grande taverna con camino, cantina, lavanderia e garage per quattro auto. Classe F € 540.000 ARBIZZANO località Novare, comoda a tutti i servizi del paese, villa a schiera composta da soggiorno , cucina abitabile, quattro camere, tre bagni, grande taverna con camino, cantina, garage doppio di oltre 40 mq. e giardino. Classe energetica E. € 270.000


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PROGETTO CASA

La forza della famiglia e della passione Zampini Giuseppe, ferramenta e non solo E’ una tradizione che si tramanda da quasi mezzo secolo quella che lega la famiglia Zampini alla sua attività: erano gli anni ’70 quando papà Giuseppe e mamma Vittorina aprirono il negozio di ferramenta di Balconi di Pescantina. Da allora

molti clienti sono stati serviti e seguiti all’interno del negozio di via Roma: tutti hanno potuto trovarvi la professionalità e l’efficienza di un’attività forte di un’e sperienza pluridecennale. Il tutto arricchito dalla passione che ha fatto della ferramen-

ta “Zampini Giuseppe” un’attività familiare di successo: all’interno del negozio sono infatti impegnati i tre fratelli Zampini, Claudio, Stefano e Cinzia figli di Giuseppe e Vittorina, con le rispettive famiglie. Tutti a formare uno staff di 12 persone, affiatate e coese. Uno l’obiettivo che nella storia è rimasto sempre lo stesso: offrire al cliente la qualità, la consulenza e la precisione che merita. E’ un vasto mondo quello che si trova varcando la soglia del negozio di Balconi di Pescantina, in cui la casa e tutto ciò che le ruota intorno sono i protagonisti indiscussi. Dal bricolage al professionista, dalla ghiaia all’effetto

decorativo, dalle fondamenta al tetto, fino ai mattoni e i più svariati materiali edili, intonaci, attrez-

materiale per il giardino: questo e molto altro ancora si può trovare da “Zampini Giuseppe”, ferra-

inoltre la possibilità di duplicare chiavi di ogni genere e di commissionare telecomandi per cancelli

zature per il lavoro edile, utensili più disparati, motoseghe e trapani, per passare al “fai da te”, a numerosi articoli di ferramenta, stufe a legna e pellet, barbecue e

menta specializzata nelle soluzioni per l’isolamento termico e nel vasto mondo delle pitture. A completare la ricca tavolozza dei servizi proposti non manca

automatizzati. La Ferramenta “Zampini Giuseppe” di Zampini Claudio e F.lli si trova in via Roma 121 a Balconi di Pescantina. Tel 045.7151396.

Bonus mobili per giovani coppie

C’è tempo fino al 31 dicembre 2016 per accedere alla detrazione Irpef per le giovani coppie che sostengono spese per l’arredo dell’immobile acquistato e destinato ad abitazione principale. La detrazione è concessa alle giovani coppie, coniugi o conviventi, che costituiscono nucleo familiare da almeno 3 anni e in cui almeno uno dei due non abbia superato i 35 anni d'età. La detrazione spetta nella misura del 50% delle spese sostenute dall’1 gennaio al 31 dicembre 2016 ed è calcolata su una spesa complessiva non superiore a 16mila euro (va ripartita in 10 quote annuali di

di vigenza dell’agevolazione (è pari importo). L'Agenzia delle Entrate ha chia- indifferente che siano anteriori rito che l’ammontare massimo o posteriori alla data di acquisto di spesa su cui calcolare la detra- dei mobili). zione, pari a 16mila euro, va rife- Per usufruire della detrazione è irrilevante il componente della rito alla coppia. Pertanto, in caso di spese soste- coppia che acquista i mobili: le nute da entrambi i coniugi/con- spese possono quindi essere viventi di importo superiore a sostenute da parte di entrambi 16mila euro, la detrazione va o da uno solo (anche se di età calcolata su questo stesso superiore ai 35 anni o se diverso ammontare massimo (da riferire dal proprietario dell'immobile). all’unità abitativa) e ripartita fra i Per quanto riguarda le modalità componenti della coppia, in di pagamento, è possibile utilizbase all’effettivo sostenimento zare bonifico ordinario o carte della spesa da parte di ciascuno. di debito/credi to: non sono I requisiti per accedere all'age- ammessi pagamenti mediante volazione si considerano soddi- assegni bancari, contanti o altri sfatti se sono presenti nell’anno mezzi di pagamento.


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PROGETTO CASA

Impianti idraulici e di climatizzazione: tecnologie sia tradizionali che innovative aRENa ImPIaNTI

Esperienza, professionalità e precisione: questi i tratti distintivi di Arena Impianti, evoluzione dell’azienda “Gaiardelli Ivano impianti idro – sanitari” nata nel 1983. Dal 2010 infatti la fusione con artigiani locali, porta innovazione all'azienda che, oltre ad espandersi, crea un ufficio tecnico attento alle esigenze del cliente. L'esperienza nel settore dell'impiantistica idraulica civile e industriale del fondatore, Ivano Gaiardelli, consente all'impresa di lavorare

consigliare le soluzioni migliori nella realiz-

nei magazzini specia- ne gas e aria compreslizzati del territorio sa, ventilazione e aspi-

zazione degli interventi richiesti, dando varie alternative sia a livello tecnologico che di costo, cercando sempre di soddisfare

per importanti aziende nei diversi settori e di specializzarsi nella realizzazione di impianti idraulici e di climatizzazione. «Grazie al nuovo ufficio tecnico – affermano da Arena Impianti - siamo in grado di

le esigenze dei nostri clienti a partire dalla prestazione iniziale del servizio prescelto fino alla sua conclusione». Arena Impianti realizza tutto con materiale di qualità e delle migliori marche rifornendosi

Veneto-Lombardo, a garanzia di competitività dei prezzi e assistenza. Le capacità tecniche di lavorazione, l'utilizzo di uno staff qualificato, la professionalità nella conduzione dei cantieri, l'utilizzo di tecniche, strumenti e tecnologie tradizionali e innovative, fanno di Arena Impianti un'azienda all'altezza delle aspettative del mercato dell'impiantistica idraulica. Arena Impianti, sempre tesa al miglioramento degli standard qualitativi, si occupa di sostituzione e manutenzione caldaie, pulizia di impianti termici, realizzazione di impianti radianti tradizionali, a pavimento, a parete e a soffitto, realizzazione di impianti solari – termici e fotovoltaici, geotermici, antincendio, ma anche di impianti di distribuzio-

razione aria in ambienti civili e industriali, trattamento acqua e processo trasporto fluidi industriali, riqualificazione di condomini e installazione di aspirapolveri centralizzati e climatizzatori. In particolare Arena Impianti propone anche il sistema EHS, l’ultima generazione di sistema di riscaldamento e raffrescamento ecosostenibile per la climatizzazione e contem-

poranea produzione sanitario, con grande di acqua calda per uso risparmio energetico.


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4 Chiacchiere con

I DOTTORI DEGANELLO, ZAVARISE E DE STEFANO PEDIATRI PRESSO L’OSPEDALE SACRO CUORE DI NEGRAR

a cura di Angelica Adami Sono circa 500 mila i dei rapporti Caritas si tria, diretto dal Dr. cittadini stranieri che stima infatti che in Antonio Deganello, vivono in Veneto, di quattro anni i minori l’Ambulatorio per il bambino immigrato e adottato di cui i responsabili sono il Dr. Giorgio Zavarise e il Dr. Gian Maria De Stefano. È un centro di eccellenza a livello nazionale grazie alla collaborazione del Laboratorio di Malattie Tropicali dello stesso ospedale e della consulenza di esperti di parassitologia sia di fama nazionale che internazionaDa sinistra il dott. Zavarise, il dott. Deganello e il dott. De Stefano le; inoltre rappresenta un punto di riferimencui il 19% è rappresen- stranieri siano più che to per centinaia di tato da minori. Si cal- raddoppiati. E il feno- famiglie per la cura di cola che ogni 100 meno è verosimilmen- parassitosi intestinali e veneti ci siano fra gli 8 te sottostimato se si le varie patologie del e i 10 stranieri che pre- considera che si calco- paese di origine. «Il valentemente proven- la come ogni 4 immi- titolo generico di bamgono da Albania, Cina, grati regolari sia pre- bino immigrato - preMarocco, Romania, sente almeno un clan- cisa il Dr. Zavarise -, Filippine, ma anche da destino. È in questo racchiude all’interno molti altri paesi extra- scenario che si colloca diverse sottocategorie europei. Questi dati l’impegno dell’Ospe- di cui fanno parte i evidenziano come il dale Sacro Cuore di bambini immigrati da Veneto sia fortemente Negrar a favore dei paesi in via di sviluppo coinvolto nel fenome- bambini e degli adole- con genitori o da no migratorio, che scenti provenienti da soli(clandestini), bamriguarda non solo la altri Paesi e dei minori bini nati in Italia da popolazione adulta, stranieri adottati. Dal figli di immigrati, bamma tanti bambini e 2002 è attivo presso il bini con un genitore adolescenti. Sulla base Dipartimento di Pedia- immigrato, adozioni

internazionali, bambini nomadi italiani o europei o da paesi dell’Est Europa e i figli di profughi o rifugiati. Il nostro ambulatorio prende in carico il bambino da quando arriva in Italia seguendo un protocollo specifico standardizzato che prevede una visita medica, degli esami di laboratorio e delle indagini strumentali». «Tra gli esami di laboratorio - precisa il Dr. De Stefano -, un ruolo fondamentale è svolto dalla sierologia specifica che attraverso tecniche innovative, anche a livello di biolo-

gia molecolare di cui siamo l’unico centro in Italia ad eseguirle, permette la diagnosi di malattie tropicali quali malaria, filariasi, amebiasi e altre, rendendo possibile così una cura immediata anche nelle fasi più precoci di queste malattie». «Il nostro reparto, - conclude il Dr. Deganello -, riceve ogni giorno richieste per pazienti provenienti da tutta Italia e spesso i nostri medici vengono coinvolti per dare supporto ad altri centri e fare formazione a congressi nazionali ed internazionali».

Ogni mese L’Altro Giornale intervista medici del territorio su argomenti di interesse per i lettori. Ad intervenire sono professionisti impiegati presso strutture ospedaliere veronesi chiamati ad approfondire problematiche e tematiche legate alla salute del paziente informando sulle novità e sulle tecniche più all’avanguardia.


CRONACHE di Pescantina

L’ALTRO GIORNALE

Video in Consiglio: pareri contrastanti

Ottobre 2016

www.laltrogiornale.net

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BOTTA E RISPOSTA. Il M5S chiede le riprese durante le sedute, il presidente risponde di no

Il M5S chiede le riprese in Consiglio a Pescantina, ma il presidente Lorenzo Mascanzoni risponde no. «Se il sindaco vieta le riprese delle sedute consiliari, le facciamo noi e le mettiamo a disposizione dei cittadini»: non conosce mezze misure l’intervento del consigliere Samuele Baietta del M5S. Il consigliere pentastellato chiede, inoltre, che i file audio delle registrazioni delle sedute “vengano da subito archiviati e possano essere fruibili, anche quelli dei Consigli che si sono già svolti, da ogni cittadino tramite la pagina web del Comune di Pescantina”. Ma il consigliere si spinge oltre: «Visto il poco interesse dimostrato dall’amministrazione riguardo alla nostra mozione “Ripresa audio-

video delle sedute del consiglio comunale” e la risposta negativa ad una nostra precedente interrogazione – spiega - pensiamo di poter

ok Movimento 5 Stelle Pescantina e sul blog Pescantina 5 stelle. Sarà fornito all’amministrazione il link per poter inserire il

effettuare riprese audiovisive ai prossimi consigli comunali in totale autonomia e di caricare successivamente il video integrale sulla nostra pagina facebo-

video sul sito del comune di Pescantina». Ma il presidente del Consiglio comunale, Lorenzo Mascanzoni, fa presente alcune situazioni che sembrano escludere la ripre-

sa video delle sedute. «In commissione regolamenti spiega Mascanzoni - è stato votato all’unanimità, anche dal rappresentate delle opposizioni, il comma relativo alle riprese video delle sedute consiliari, escludendone la possibilità. Riguardo al tema della trasparenza, tutti gli interventi di sindaco, assessori e consiglieri durante le sedute vengono riportati nei verbali a disposizione dei cittadini. Relativamente alle riprese nella nostra sala consiliare, gli spazi sono estremamente ridotti e sorgerebbero seri problemi circa il rispetto della privacy. Non è detto – conclude - che i consiglieri che partecipano alle sedute diano il benestare ad essere ripresi dalla telecamera». Lino Cattabianchi

Avis, distintivi al merito alla festa d’estate L’APPUNTAMENTO

Interventi della dottoressa Loredana Martinelli, direttore del Dipartimento interaziendale di medicina trasfusionale e di Piergiorgio

di 16 unità, rispetto al 2014. Alla festa d’estate l’Avis comunale ha consegnato un defibrillatore all’amministrazione e ,

Il presidente Davide Quarella consegna il defibrillatore Avis

Lorenzini, in rappresentanza dell’Avis provinciale alla festa della sezione dell’Avis comunale di Pescantina, presieduta da Davide Quarella, dopo l’assemblea dei soci. I donatori e i collaboratori iscritti sono 246, mentre le donazioni effettuate nel 2015 sono state 392, con una diminuzione

domenica 2 ottobre, è stata presente all’Adigemarathon con il banchetto di ristoro per i canoisti a Santa Lucia. Alla festa sono stati premiati con distintivo in rame, Daniela Butturini, Marco Mosconi e Federico Quarella; con distintivo in argento, Alessia Adami, Giusi Albrigo, Nadia Buttu-

rini, Federico Filippini, Sara Melotto, Stefano Quarella, Giuseppe Speranza e Antonella Zantedeschi; con distintivo in argento dorato, Giuseppe Donatelli, Mirco Gaspari, Giovanni Pace; con distintivo in oro, Maria Banterle, Lisa Botteon, Elena Corsi, Marco Marconi, Luigi Micieli e Laura Tucci; con distintivo in oro con rubino: Simonetta Coatto, Enrico Spiniella e Davide Quarella; Con distintivo in oro con smeraldo: Dario Leoni e Renzo Manzani; distintivo in oro con diamante: Pierdomenico Ciabattini, Adriano Motta e Luciano Quintarelli. Sono stati premiati inoltre i soci collaboratori Fabio Beghini con distintivo in rame e Alessio Corsi con distintivo in argento dorato. «Invito tutti a donare sangue - commenta il presidente Quarella -. Il centro trasfusionale di Bussolengo

GRUPPO FOTOGRAFICO PESCANTINA / AUTUNNO 2016 Continua l’impegno del Gruppo Fotografico Pescantina (GFP) anche durante l’autunno 2016. Grande successo ha riscosso la proiezione fotografica "Sulle orme dell'orso - Islanda, la magica terra" di Massimo Fusaro di giovedì 29 settembre presso il Circolo Anziani Bocciofila di Pescantina. A seguire, giovedì 27 ottobre, la proiezione fotografica “Lazio: terra di cultura, civiltà e spiritualità” di Doriano Boschetto presso la sede del gruppo Bocciofila di via Pace a Pescantina. Una realtà, il Gruppo Fotografico Pescantina, in continuo fermento: in occasione di Adige Marathon il gruppo infatti, come tutti gli anni, ha partecipato all’evento per fotografare gli aspetti e lo svolgersi della manifestazione. Il GFP, nato nel 2001 da un gruppo di amici accomunati dalla passione per la fotografia e diventato Associazione vera e propria nel 2008, organizza anche quest’anno per i soci un corso base di fotografia (dieci lezioni di cui tre pratiche) che avranno inizio ad ottobre. S.A.

è in via Ospedale, telefono 0456712256, ed è aperto tutti i giorni dalle 7.30 alle 11». L.C.

POESIA. Monica Bulgarelli, un premio ai suoi versi Si è aggiudicata un premio letterario importante lo scorso sabato 10 settembre Monica Bulgarelli, insegnante di musica di Pescantina e fondatrice dell’Orchestra ichitarrissimi (Associazione di promozione sociale e Scuola di Musica). Recoaro Terme ha ospitato il 10° Concorso nazionale biennale di poesia “Poetando insieme” che ha visto la partecipazione di oltre 300 opere provenienti da diverse città italiane. «Scrivo poesie dall'età di 12 anni – racconta Monica - e dal 2000 partecipo al concorso nazionale "Poetando Insieme"». Il concorso, fondato da Carla Cavallaro, prevedeva una Prima Sezione a "Tema Libero" e una Seconda Sezione a "Tema Imposto" dal titolo: "Salviamo la Natura: Uomo fermati! Non annientar della terra le infinite bellezze". Il "Tema Imposto" prevedeva oltre al primo, secondo e terzo premio, anche un premio speciale. Ed è Monica Bulgarelli proprio con questo premio che Monica Bulgarelli è tornata a Pescantina vittoriosa, grazie al suo componimento “Terra Madre”. «La Poesia – sostiene Monica che, tra le sue innumerevoli attività, propone anche corsi di arpa celtica con l’obiettivo di esaltare questo magnifico strumento - ha ancora il potere, in un mondo sempre più tecnologico, di preservare i sentimenti. Viviamo in una società frammentata e il pericolo più grosso che corriamo è quello della perdita di significato e di valore di ogni esperienza. La Poesia – conclude Monica - è espressione dell'animo, è meraviglia e stupore, è canto del cuore e come tale va accolta e ascoltata, per goderne con dolcezza tutta la melodia». S.A.

IL LUTTO / ROBERTO ZANOLLI Si è spento a 89 anni, dopo una lunga malattia, Roberto Zanolli. Figura di riferimento del mondo cattolico pescantinese, Roberto Zanolli, ha mosso i primi passi nell’Azione Cattolica ed è stato in Consiglio comunale e in Giunta con la Dc, nell’amministrazione del sindaco Fabio Dell’Anna. Per 29 anni è stato nel Consiglio di amministrazione della casa di riposo “Immacolat a di Lourdes”, fino al 2001. Bancario di professione, Roberto Zanolli era fortemente legato al paese e alle sue tradizioni. Nel 1998, nell’85esimo anniversario della fondazione del Ricovero, Roberto Zanolli ha dato impulso alla pubblicazione di un volume che ne raccontasse la storia. Nel 2001 ha promosso il Comitato per la ricostruzione del capitello di Santa Toscana.


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SPAZIO DONNA

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LA SALUTE

a cura di Tommaso Venturi, ricercatore scientifico

GLI EFFETTI DEL BREXIT: EMA A MILANO Milano è ufficialmente candidata ad ospitare la sede dell'Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) divenendo così la capitale Europea del Farmaco. L'Agenzia è infatti destinata al trasloco dall'attuale sede di Londra a seguito del voto di referendum per l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, il tanto discusso Brexit. La proposta di candidatura è arrivata al termine di una riunione alla sede della Regione Lombardia tra il governatore Roberto Maroni, il sindaco Giuseppe Sala, il Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina, il rettore dell'Università degli Studi di Milano e Diana Bracco, esponente del settore industriale del farmaco. Anche il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin si dice entusiasta affermando che "la candidatura di Milano a sede dell'EMA è una grande opportunità culturale ed economica". Il settore farmaceutico rappresenta ad oggi in Italia il 10% del PIL nazionale, risultando "strategico" come sottolineato da Diana Bracco. Il parere di Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, è che il trasferimento della sede in Italia possa essere "una grande operazione culturale e scientifica, che avrebbe significativi ritorni economici per il nostro Paese". I tempi dell'operazione non saranno però brevi: partirà tutto dalla firma dell'articolo 50 dalla Gran Bretagna per la Brexit. La trattativa sarà poi condotta dal Governo, che presenterà ufficialmente la candidatura alla Commissione Europea indicando parametri ed obiettivi al fine di trovare l'accordo. Dalla firma della Brexit - spiega Pani - si dovrebbero avere due anni di tempo; ciò significa che entro il 2019 il nuovo Paese ospitante dovrà essere in grado di accogliere l'Agenzia Europea dei Medicinali. E nel frattempo il neoeletto sindaco di Milano Beppe Sala non perde tempo, e vola a Londra per trattare il passaggio di EMA dalla capitale britannica al capoluogo lombardo. L'opportunità è grande e si farà il possibile per portare un'istituzione europea là dove l'anno scorso trionfò l'Expo.

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BENESSERE DONNA

SCRUB VISO ANTIAGE

A CURA DI CHIARA TURRI

L’autunno è una dimora d’oro e di pioggia. (Jacques Chessex)

Con l’arrivo dell’autunno eccoci ad affrontare le prime importanti escursioni termiche, tipiche di questa stagione, e condizioni meteorologiche che spesso sono una

Chiara Turri

delle cause di diversi e importanti inestetismi. L’esposizione al sole estivo ha favorito la disidratazione della pelle, alterato l’omogeneicità del colorito cutaneo con formazione di macchie ipercromiche aumentando l’azione nociva di fotoinvecchiamento. A questi danni si aggiunga che durante l’autunno, si riscontra molto frequentemente sia una disidratazione della pelle dovuta al freddo e al vento, sia un peggioramento dell’invecchiamento cutaneo dovuto essenzialmente all’inquinamento in-door (riscaldamento, scadente ricambio d’aria, ecc). Tre i problemi fonda-

mentali che dobbiamo affrontare e risolvere in questa stagione: le macchie solari il fotoinvecchiamento la disidratazione Per iniziare l’autunno con la giusta marcia è importante ridare nuova vita alla pelle del viso. Eliminare le cellule morte e la secchezza accumulata durante l’estate è fondamentale per poter aver un incarnato luminoso e fresco. Sono diverse le buone abitudini da seguire in casa per migliorare l’aspetto della pelle e seguirle non è nulla di difficile. L’utilizzo una volta a settimana di uno scrub levigante seguito da una maschera purificante e idratante con l’applicazione notturna di trattamento contenenti acidi ad azione esfoliante, fondamentali per dare nuova vita alla pelle e per ottenere ottimi risultati in breve tempo. Questa routine di bellezza può essere accompagnata da una serie di trattamenti ad azione specifica. Ecco qui una ricetta facile per iniziare a prendervi cura del vostro viso: Scrub allo yogurt greco e limone: 1 cucchiaio di yogurt greco 1 cucchiaino di zucchero di canna 1 cucchiaino di succo di limone Mescolate un cucchiaio di yogurt greco (più facile da applicare sul viso, poiché più denso), 1 cucchiaino di

succo di limone biologico e un cucchiaino di zucchero di canna a grana fine. Amalgamate gli ingredienti, massaggiate su viso e collo con delicatezza per un paio di minuti con movimenti molto delicati e circolari. Lasciate in posa per cinque minuti e poi rimuovete il composto da viso e collo con una spugnetta e acqua tiepida. Fate lo scrub una sola volta alla settimana per due o tre settimane e se non bastasse prendete in considerazione di fare un peeling chimico in modo da eliminare lo strato superficiale dell’epidermide. Altrettanto importante é reidratare. I prodotti antiage, antiossidanti e nutrienti, ricche di vitamine e principi attivi, ridonano tono migliorando la produzione di elastina e collagene, contrastano la secchezza e la perdita di elasticità, attenuano le rughe. In più, il meccanismo d’azione di alcuni scavenger (antiossidanti) o antiradicali liberi, funziona anche come base ottimale di idratazione naturale. In ogni caso ricordiamoci sempre che una buona idratazione dell’organismo resta sempre la migliore arma sia di prevenzione che di cura per ogni tipo di problema legato alla pelle. Bere tanta acqua rimane sempre la regola più importante. Namastè!

L’ANGOLO DI FRANCESCA

LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini

OSSIGENO, LA NOSTRA VITA Nel salone Bionaturale di Antonella, puoi trovare le risposte giuste alle varie esigenze e problematiche di cute e capelli. Con il dispositivo a propulsione di ossigeno, si possono ottenere molteplici risultati, tra i quali, la stimolazione della microcircolazione sanguigna, che favorisce l' equilibrio della pelle e del cuoio capelluto e il rinnovamento cellulare, contrastando la caduta dei capelli, la seborrea, la forfora, l' indebolimento La vera bellezza sta fisiologico e post-parto. Nel salone si nella purezza eseguono vari tipi di trattamenti, con terapie e prodotti all' avanguardia, eseguendo un' analisi gratuita di cute e capelli, con tricocamera tecnologica ed estrazione del bulbo, esaminato in tricoscopio. Un occhio di riguardo, non solo per la cura e la salute dei capelli, ma anche per lo spirito e la bellezza. Anche tutto ciò che riguarda la parte tecnica, come : colore - mesches - giochi di luce - permanente - ondulazioni - gonfiaggio - ricostruzioni - filler riempitivi - percorso spa hammam di 60 minuti e molto altro, sono basati su metodi a base naturale.

NUOVO ORARIO mercoledì – giovedì – venerdì: ore 9.00 – 17.00 - sabato: ore 8.30 – 13.00 Si gradisce l’appuntamento: cell. 347.7579713

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a cura di Francesca Galvani

TORTA DI PORRI E PROSCIUTTO INGREDIENTI: 1 confezione di pasta sfoglia 3 porri tagliati sottili (solo la parte bianca) 250 gr. di ricotta 1 fetta spessa di prosciutto cotto a dadini 1 confezione di robiola - 3 uova - 125 gr. di panna da cucina - sale, pepe, paprica PREPARAZIONE Rosolare con 2 o 3 cucchiai di olio i porri e il prosciutto. Lasciar appassire il composto. Intiepidire. Francesca Galvani Unire le uova precedentemente sbattute con la ricotta, robiola, panna, sale, pepe, paprica. Amalgamare bene il ripieno e versarlo nella sfoglia stesa in una teglia, forata con una forchetta e spennellata con un albume. Cuoce per 40’ a 200°. (200° che io utilizzo spesso sono soggettivi, semplicemente un forno diverso può fare la differenza, regolatevi con le vostre abitudini).


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Barbi, chef a domicilio IL PERSONAGGIO

Federica Barbi, classe 1971, è la prima donna chef a Verona che ha debuttato con una professione del tutto nuova nel territorio scaligero: la chef a domicilio. Si tratta di una professione molto modaiola in voga da qualche anno nelle grandi città italiane. Federica getta le sue basi nel 2009 dopo aver conseguito studi professionali presso l’Istituto alberghiero sul lago di Garda e successivamente entrando a far parte come cuoca in diversi ristoranti molto rinomati a Verona; la sua esperienza, plasmata dai diversi corsi di cucina ai quali ha partecipato negli anni, ha fatto di questa giovane chef un punto di riferimento nella realtà veronese per tutti coloro che desiderano organizzare una cena, un aperitivo, un compleanno o un evento, nell’intimità della propria casa, nel focolaio domestico, accompagnati da una professionista del settore che cucina piatti originali con materie di primissima qualità e solo di provenienza italiana. Federica, perché ha scelto di lasciare una sicurezza economica, per intraprendere una professione che a Verona non era conosciuta? «Il lavoro di cuoco nei ristoranti non è facile, soprattutto per una mamma, i ritmi sono tosti e gli orari poco consoni soprattutto se si hanno dei bambini. Io ho due figli e ho avuto la fortuna di avere un marito che mi ha sempre supportata nel lavoro. Nonostante tutto ad un certo punto mi sono resa conto che la famiglia ha una priorità rispetto al resto e ho deciso di dedicarmi alla mia professione uscendo

dai confini di dipendente per dedicarmi totalmente a creare una figura originale e al tempo stesso totalmente mia». Come è stato il suo approccio con la società veronese neofita di questa figura? «Ho iniziato con lo spirito umile che ancora oggi mi caratterizza: solo con la semplicità e l’umiltà si può entrare in punta di piedi nel cuore della gente, soprattutto della mia gente. Dopo dei corsi di sushi intrapresi a Milano e frequentando delle chef a domicilio che già erano radicate nella città milanese, ho incominciato a lavorare completamente gratuitamente nelle case di amici a Verona. E’ stato un modo per farmi conoscere, per iniziare a far girare il mio nome e per creare un’immagine del tutto nuova per la gente della mia città. Ho creato il sito internet cosicchè la gente potesse informarsi sulla mia figura, prenotare un appuntamento o una cena». Com’è organizzato il suo lavoro? «Io non ho un budget fisso perché il mio onorario dipende da quello che i padroni di casa decidono: il prezzo è dettato dal tipo di menu e dal numero dei commensali. Una cena viene costruita al momento: non preparo nulla prima, le pietanze vengono cucinate al momento, nella cucina della mia cliente; ogni piatto che preparo è un piatto personalizzato, non lo ripeto, ma cerco sempre di evolvere la pietanza rendendola sempre “nuova”. Da sempre accompagnano le mie serate

solo le mie pentole, i miei coltelli e i taglieri, che rappresentano il fulcro per iniziare a produrre una ricetta; per apparecchiare, se i clienti hanno piacere, allestisco e

Federica  Barbi decoro, sempre utilizzando la fantasia che non può mancare nel mio lavoro». E oggi come è vista la figura di Chef a domicilio nei veronesi? «Sono diventati più modaioli, più aperti ad accogliere “lo sconosciuto” nelle proprie abitazioni, meno refrattari ai cambiamenti e ai modi di vivere. In parte credo che tutto questo sia dovuto un po’ al passaparola che contraddistingue la mia professione, in parte incide il fatto che ricevere a casa propria sia un modo più accogliente e intimo per condividere un momento di convivialità con i propri cari. In una società sempre più frenetica, il servizio che offro ai miei clienti, è un aiuto valido per poter organizzare una cena senza fare fatica». Angelica Adami

Merenda a scuola? Un frutto

Quale merenda far portare a scuola ai propri figli? Questa è la domanda che ogni mamma si pone quotidianamente. Lo spuntino mattutino ideale dovrebbe essere sano e goloso, nutriente e sfizioso e al tempo stesso leggero. Meglio quindi evitare merendine ipercaloriche, zeppe di grassi saturi, coloranti e conservanti. Senza sostituirsi alla prima colazione, lo spuntino non deve avere un apporto calorico eccessivo. Dovrebbe fornire, infatti, il 510% delle calorie giornaliere e oscillare, in base all'età, tra le 100-125 calorie di un bambino di 6 anni e le 180-200 di un adolescente. Nutrire i bambini in maniera sana non significa escludere completamente i dolci dalla loro alimentazione. L’importante è ridurre al minimo il consumo di merendine confezionate e sostituirle con un dolce preparato in casa con ingredienti genuini e senza conservanti: un buon ciambellone integrale ricco di fibre, dei gustosi biscotti, dei morbidi muffins o delle barrette ai cereali utilizzando magari dei cereali. Un’alternativa dolce più veloce è la tradizionale fetta di pane e marmellata, un’idea semplice e classica ma anche sana e genuina, soprattutto se la marmellata è fatta in casa con la frutta di stagione. E può essere proprio la frutta una sana e buona merenda per i propri bimbi: mele, arance, mandarini, melone, uva, prugne, soprattutto se presentate in forme fantasiose (in spiedini e come macedonia) possono piacere molto ai piccoli scolari. In alternativa alla frutta fresca si può anche riempire un piccolo contenitore ermetico con un po’ di frutta secca: uva passa, mandorle, noci e nocciole. Infine, la merenda più classica in assoluto: il panino imbottito…magari provando a camuffare la lattuga con il formaggio o il tipo di affettato che il bimbo preferisce.

CHE COSA BERE INSIEME ALLA MERENDA? Acqua. Meglio lasciare perdere tè, succhi di frutta e soprattutto le bevande gasate e zuccherate: l’unica fonte di idratazione da abbinare alla merenda dovrebbe essere l’acqua. Non c’è alcun bisogno di introdurre ulteriori calorie con liquidi zuccherati, che inoltre non tolgono la sete, ma in realtà l’aumentano. No anche ai succhi di frutta o nettari vari, anche quelli senza zuccheri aggiunti, perché contengono comunque quelli naturali della frutta. Alla spremuta d’arancia o di mela, meglio preferire il frutto, perché il nostro organismo non è in grado di percepire le calorie sotto forma di liquidi. Se si beve un litro di succo di frutta, non ci si è saziati, si ha fame come prima e abbiamo introdotto molte calorie.


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34 L’apertura della caccia fa pensare alle famose esagerazioni dei protagonisti cacciatori che in tanti casi sono anche pescatori, come un gruppo di amici del sottoscritto per i quali avevo composto alcuni versi ironici. Li ripropongo perché mi sembrano adatti al momento: “Cassadori”. La giovane Ilaria

POESIE

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

Peretti si commuove dinnanzi ad un tramonto; eccola allora alle prese con un ponderato sentire: “...Forse un posto c’è”. Di autore anonimo (non si capisce la firma) un’ode al “Lago di Garda” disteso maestoso tra il Monte Baldo e il Monte Cadria che per chi non lo sapesse fa parte delle Alpi di Ledro

CASSADORI

LA STORIA DEL BRAO ANGELIN

I parte de bonora la matina con vento e acqua, nebia o giasso in tera; el tempo de un cafè con la pastina e via de corsa par un’altra guera. El s-ciopo l’è scaissà sora la spala; la cartucera messa in bela mostra; el par che i vaga tuti a ‘na gran gala, el par che i monta tuti su ‘na giostra in mezo ai boschi, drento le caverne, zò par i campi e ne l’erba alta, come soldà, con tanto de giberne che va contro i nemissi, che i le assalta. I gira sora i monti, in fondovale, copando quel che gh’è e…piassè ancora, sbarando verità piene de…bale: ci no le beve che i se ciama fora! L’è tuta ‘na gran sagra, l’è ‘na festa, fata de pene e de carne bona, a volte con i corni sula testa, ma drento al piato gnente che ghe stona. E se par caso i baldi cassadori i riva al mar a far strage de pessi alora i te diventa pescadori, contandole più grosse par i fessi e tuti quanti i altri che ghe crede e i slonga la misura dele prede. Giancarlo Peretti

Questa è la storia del bon Angelin nato in campagna da brao contadin. Ridendo e zugando nei so primi ani, sensa miserie, pecati e afani, rivado l’è infine ai so vint’ani. Ciamà da la Patria a far el soldà l’è ‘ndà a la guera lassando la cà. Messo in presòn dai bravi tedeschi l’è stà in Germania a gòderse i freschi. Quando a la fine rivado l’è a casa l’ha trovado che la vita no l’era cambiada; così l’è tornado al làoro dei campi come che alora fasea proprio in tanti: sape, baìli, vache e messore, par tuto el giorno un “saco de ore”. Po’ riva le machine tacade al versòr che sparagna a l’omo un po’ de sudòr.

a cura di Giancarlo Peretti

ed è chiamato anche Geometra con in suoi 2253 metri s.d.m. E per concludere ecco la bellissima vicenda che ci racconta, sempre in versi dialettali, Gian Maria Righetti che con arguzia ripercorre le tappe di un noto personaggio: “La storia del brao Angelin”.

E lu che, da brao, el volèa imparar, tute ‘ste robe el sa messo a studiar. Fato più grando e miga imbranà n’altro laòro l’à scominsià. Drìo le sirese l’à fato commercio e, vendoghe tempo a disposisiòn, el s’à inventada n’ocupassiòn: de tute le machine el s’à ricordà e con perissia el le à ricopià: carete, tratori, carosse e motori, èrpeghi, sape, birocci e versori; e con la memoria sua soprafina el li à ricordà el li à messi in vetrina. Tute ste arte l’à fatosù ben, ma in miniatura e de so sen. E adesso i è tute drento al museo su dai Tomasi: un smaravèo. Gian Maria Righetti

LAGO DI GARDA …FORSE UN POSTO C’È E forse un posto c’è, dove poter andare, dove potersi rifugiare… In vista ad un orizzonte sento vento ed onde e resto ad ascoltare… Ilaria Peretti

IN AUTOMOBILE

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

SICUREZZA SEMPRE! In caso di sosta di emergenza è bene fermarsi, se possibile, in condizione di sicurezza, fuori della carreggiata, segnalando il veicolo e rendendolo comunque visibile. Per segnalare l'ingombro è necessario utilizzare, di giorno, il triangolo e di notte, le luci di posizione e di emergenza. Nel caso queste non funzionino, l'apposito segnale (il triangolo), va collocato in posizione stabile ad almeno 100 metri dalla parte posteriore del veicolo. Per le richieste di soccorso meccanico o sanitario utilizzare le apposite colonnine SOS (da raggiungere esclusivamente a piedi, mai in retromarcia) o chiamare il numero 0432/925111 (opzione 2) che vi metterà in contatto con il Centro Radio Informativo. La sosta di emergenza in condizioni di scarsa visibilità , e di conseguenza l'eventuale esecuzione di Roberto Azzolina operazioni quali la sostituzione di uno pneumatico, possono esporre a gravi rischi. La cronaca recente abbonda di casi di investimento sulle corsie di emergenza: in questo caso è fondamentale fermarsi il più lontano possibile dalle corsie di transito e accentuare con tutti i mezzi possibili e disponibili la visibilità del veicolo e delle persone: accendete anche le luci posteriori antinebbia ed i fari anteriori, oltre che le luci di emergenza. Anche chi esegue operazioni di emergenza deve rendersi visibile il più possibile, indossando come prescritto dal Codice della Strada - il Alessandra Azzolina giubbotto o le bretelle ad alta visibilità; durante tutte le operazioni, è importante tenere d'occhio anche i veicoli che sopraggiungono sulla carreggiata, in modo da percepire con anticipo eventuali situazioni di pericolo per poter tentare di schivarle. In caso di sosta di emergenza a lato della carreggiata, e soprattutto in condizioni di scarsa visibilità, è opportuno che gli occupanti escano dal veicolo e si dispongano quanto più possibile sul margine destro della stessa, per evitare potenziali tamponamenti da parte dei veicoli sopraggiungenti.

Sulle tue secolari sponde, onde che vengon onde che van, cullar di barche che tu pescator portar sai. Gettar reti al centro dovrai se pescar pesce tu vorrai. O maestoso Garda, disteso tra il Baldo ed il Cadria. Sei come una remota oasi di bellezza e pace che al viandante saper…tu sai dar acque limpide, ove monti e paesi specchiarsi essi fan. Anonima

IL BIMBO a cura del dottor Gianni Tamassia IL FEGATO “GRASSO” (STEATOSI EPATICA) IN ETA’ PEDIATRICA La NAFLD (Non Alcholic Fatty Liver Disease) e una relativamente comune patologia caratterizzata da accumulo di grasso nelle cellule del fegato. La sua prima descrizione risale a più di cent’anni fa. Comprende un ampio spettro di condizioni epatiche, dalla semplice steatosi a quadri avanzati con fibrosi e infiammazione, fino ad arrivare allo sviluppo di cirrosi e di carcinoma epatico. L’attenzione nei confronti della NAFLD è particolarmente giustificata dalla crescente prevalenza di obesità e diabete nella popolazione, che mette un elevato numero di soggetti a rischio di tale malattia epatica nei prossimi decenni. La NAFLD è stata descritta anche in età pediatrica fin dal 1983, con sempre maggior frequenza, diventando la patologia epatica più comune dell’età pediatrica. L’esplosione di sovrappeso e obesità nei bambini e adolescenti è infatti la causa più importante di questo incremento. Si stima che circa un terzo dei bambini obesi presenti una situazione di steatosi epatica. Si tratta di un quadro reversibile caratterizzato da presenza di grasso nella cellula epatica, senza stravolgimenti anatomici della struttura del fegato. Purtuttavia tale situazione potrebbe, col passare del tempo, evolvere in un quadro di fibrosi e cirrosi nell’età adulta. Ulteriore grave complicanza potrebbe essere l’epatocarcinoma. In Italia la presenza di sovrappeso e/o obesità in età evolutiva sta raggiungendo percentuali allarmanti, con diversità da Regione a Regione, ma con picchi del 45% soprattutto in alcune regioni del sud. Se un terzo di tali bimbi dovesse presentare un quadro di steatosi e di questi , una volta adulti, anche solo l’1% evolvesse in cirrosi e necessitasse del trapianto, non ci sarebbero sufficienti fegati da trapiantare dai prossimi 30-40 anni in avanti. Questa ipotetica allarmante previsione può però essere evitata. La NAFLD è infatti una situazione reversibile, prendere coscienza ed intervenire sui corretti stili di vita ed una sana alimentazione è la strada da seguire, un dovere non solo dei medici e dei pediatri, ma anche dei genitori.


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Storia del territorio SOMMARIE NOTIZIE DI CRONACA – ANNO 1971

- All’inizio dell’anno i residenti a Verona erano 266.470 di cui 126.682 maschi e 139.788 femmine. Da notare che allora la comunità ebraica a Verona contava solamente 140 persone mentre all’inizio del secolo ne contava circa 1.000. Questo consistente calo è stato causato soprattutto da vicende politico – razziali e dal fatto che le Leggi ebraiche non consentivano i matrimoni misti, cioè tra un israelita e una cattolica. - La giovane sposa R.F. onde sbarazzarsi della suocera mise un potente veleno in una bottiglia di china che l’anziana signora era solita bere. Il fatto si verificò ad Isola Rizza e l’epilogo fu la morte della suocera e la condanna a otto anni di reclusione per omicidio colposo dell’assassina. - Eccezionale nevicata a Verona il 7 marzo con freddo e neve che sui monti Lessini raggiunse circa un metro e mezzo! - Contestatissima elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Servirono infatti ben 23 scrutini e alla fine venne eletto Giovanni Leone che successe a Giuseppe Saragat e che rimase in carica fino al 1978. Ottenne 518 voti dal centro – destra (DC, PLI, PRI, PnM, MSI) su 996 votanti. - La famosa soprano Maria Callas riuscì ad ottenere dal Tribunale il divorzio dall’industriale veronese G.B. Meneghini, il quale aveva tentato in tutti i modi di arrivare invece ad una conciliazione. Si erano sposati nel 1949 e separati nel 1965. - Il Ministro della Sanità assegnò la Medaglia d’Oro al professor Piero Confortini – meritevole di eccezionali risultati nel settore della emodialisi e dei trapianti renali. - La diaciassettenne A.S., sconfortata dal fatto che dopo la recente morte di ambedue i genitori era rimasta sola ad aiutare l’unico suo fratello – invalido civile – si suicidò buttandosi nel Canale Camuzzoni, malgrado il tentativo di salvarla da parte di un vigile.

- Morì Arnoldo Mondadori, l’industriale grafico notissimo e apprezzato a Verona dove aveva installato e fatto progredire un grande stabilimento noto a livello nazionale. Aveva frequentato solamente la scuola elementare, ma poi attorniato da bravi ingegneri, si meritò pure lui la laurea di dottore – ingegnere honoris causa. A Verona, più precisamente in Borgo Venezia, nei pressi delle sue ex officine grafiche, c’è una via intestata alla sua memoria. - Venne stilato un elenco dei prestigiosi palazzi storici demoliti o comunque non più esistenti in città. Tra questi citiamo i seguenti denominati con in nomi via via succedutisi nella loro proprietà. Bellotti – Olivetti - Righi – Bussinello, già sito in via Stella e distrutto da un bombardamento aereo nel gennaio 1944. Fiorio Dai Fiori – Murari Dalla Corte – Da Lisca. Era sito nei pressi del Ponte Nuovo. Di origine cinquecentesca, aveva le sale interne ornate di pregevoli stucchi e le pareti esterne affrescate dai pittori Brusasorzi e India. Newille, era all’angolo dei via Garibaldi – Lungadige Panvinio. Già abitazione dell’omonimo ingegnere che nel 1864 lì costruì il ponte inizialmente portante il suo nome e poi dedicato a Garibaldi. Il palazzo, gravemente danneggiato dagli eventi bellici del 1945, venne abbattuto e al suo posto sorse l’attuale moderno edificio. Pompei – Simeoni – Camerlengo – Elleri, posto sul lungadige Sammicheli, era di struttura gotico – veneziana con, al suo interno, dipinti di Andrea Porta e Filippo Maccari. Sammicheli – Bazzoni, già abitazione dell’omonimo pittore Michele, era sito nell’allora via Binastrova e presentava un magnifico portale corinzio. - Terminarono i lavori del ponte per molti anni chiamato impropriamente di Saval e che nel 2012 venne denominato ufficialmente “Ponte dell’unità d’Italia”. Progettato dagli architetti Gentilini e Pasqualini, con i suoi 129 metri

CON NOI AL CINEMA

a cura di Franco Frey

INFERNO (Inferno). Genere: Thriller Azione. Durata 121 min. U.S.A. 2016 (uscita 13 ottobre) di Ron Howard, con Tom Hanks, Felicity Jones, Ben Foster, Omar Sy, Irrfan Khan, Sidse Babett Knudsen, Fausto M. Sciarappa. Una curiosità: molte scene del film sono state girate a Venezia, Firenze ed Istanbul, 3.000 le persone reclutate come comparse e 350 le maestranze. Uscirà in contemporanea in tutto il mondo. Dopo "Il codice da Vinci" del 2006 e "Angeli e Demoni" del 2009, pellicole che hanno registrato grandi consensi di pubblico e critica con incassi da capogiro (1.2 miliardi di dollari) arriva sul grande schermo l'attesissimo film "Inferno" (lasciate ogni speranza voi che entrate) tratto dal quarto libro Best seller di Dan Brown (1964) scrittore statunitense con più di 180 milioni di copie vendute e diretto anche questa volta dal geniale Ron Howard (Apollo 13 e premio Oscar per Beautiful Mind) ed interpretato sempre con la consueta bravura da Tom Hanks (il Ponte delle Spie e due premi Oscar con Philadelphia e Forrest Gump). Un cenno sulla trama: Continuano le avventure del Simbolista di Harvard…Robert Langdon si risveglia ferito, in un ospedale di Firenze, vittima di una profonda amnesia, dopo che alcuni uomini misteriosi hanno tentato di ucciderlo ed intenzionati a portare a termine il lavoro. Si affida per un aiuto, alle cure della giovane dottoressa Sienna Brooks (la brava Felicity Jones, vista in La Teoria del Tutto) soccorrevole, ma misteriosa. Nel frattempo dovrà impedire che un folle liberi una piaga globale collegata in qualche modo ai misteri che si annidano intorno all'opera immortale di Dante. Nel cuore dell'Italia, il professore combatte un avversario orripilante e lo abbrancherà con un ingegnoso enigma, tra corridoi segreti, apparizioni mostruose e inspiegabili fenomeni. Dal cantico dell' Inferno, oscuro regno ultraterreno, Langton dovrà trovare la risposta e decidere in chi avere fiducia, prima che il mondo sia alterato irrevocabilmente. Una lotta tra il bene e il male che sembra senza confini, in cui niente appare per quello che è. Un thriller dai ritmi incalzanti Amici Lettori, un film sfolgorante con incredibili sequenze. Buona visione a tutti!

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di Rinaldo Dal Negro

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di lunghezza e i 19 metri di larghezza è il ponte più ampio di Verona. - Nel 1971 la Giunta comunale in carica dal 7 ottobre 1970 subì alcuni mutamenti tra i quali: il sindaco Carlo Delaini diede le dimissioni e venne momentaneamente sostituito da Leonzio Veggio e poi le funzioni di sindaco vennero svolte dall’assessore anziano Alberto De Mori, fino al termine del mandato. Anche nella Giunta ci furono variazioni per ragioni varie, riguardanti una decina di assessori. - Incidente automobilistico che destò molto clamore in quanto coinvolse alcuni giovani della nobiltà veronese. La “Mini” guidata da Maria Kecler e con a bordo Maria Guarienti (figlia del conte Carlo e della contessa Guia di Bergolo) e due ragazzi romani, tornando da una gita, a un certo punto ingaggiò una “gara” ad alta velocità con un’altra vettura guidata dal veronese Sigfrido di Canossa e con a bordo due ragazze. Purtroppo in una pericolosa curva la “mini” sbandò e finì la sua corsa giù dalla scarpata dove morì schiacciata sotto la vettura solo Maria Guarienti mentre tutti gli altri suoi compagni rimasero illesi. Nel processo che seguì la conduttrice della “Mini” venne condannata e 11 mesi di reclusione per omicidio colposo. - Venne inaugurata la nuova sede della Camera di Commercio in Corso Porta Nuova. Andò a sostituire la “Domus Mercatorum” di piazza Erbe. - Tragedia nell’Aeroporto di Villafranca. Un veicolo militare F84 si schiantò a terra in fase di atterraggio investendo e provocando l’esplosione di altri due velivoli in attesa di decollare. Conseguenza? Otto morti e tre feriti più o meno gravi. - L.M. di 10 anni e I.G. di anni 9 sono annegate in casa di quest’ultima dove avevano deciso di fare il bagno insieme. La tragedia è stata causata dall’esalazione del gas tossico fuoriuscito dal bollitore che ha fatto perdere i sensi alle due amichette, finite così annegate nell’acqua della vasca.

“LIBRI DI CASA NOSTRA”

a cura di Gianfranco Iovino

Marco Zanoni, giovane scrittore veronese, torna in libreria con una nuova avventura letteraria targata il Commissario De Palma, impegnato questa volta in un’avvincente indagine dall’intrigo internazionale, con scenario di fondo ancora una volta la città di Verona. Il titolo del nuovo libro è “Guardati alle spalle”, un romanzo intenso ed intrigante, che rispetto al precedente debutto letterario “Vienimi a cercare” si infittisce di elementi, cronistorie oltre ad incrementa il numero dei protagonisti principali, dove ai seriali commissario De Palma e il suo vice Montresor, viene dato spazio a due new entry: la giornalista Gabriella Raimondi e l'hacker Cyborg, impegnati in squadra per risolvere il ripetersi di omicidi efferati, compiuti per scopi oscuri e con mezzi innovativi, come l’uso di droni modificati. Nel romanzo vengono affrontati molti temi di attualità quali l'implicazione dell'utilizzo dei droni, i meccanismi del marketing moderno, l'utilizzo e abuso dei social network, i contorni sempre più sfumati del diritto alla privacy, il confronto-scontro tra i nuovi media interattivi e la comunicazione tradizionale di tv e giornali ed il bisogno della sicurezza e la sorveglianza cittadina; tutti temi che si frapporranno abilmente alla trama principale incastrandosi alla perfezione con le indagini, Gianfranco Iovino arricchendo di imprevedibilità ed abilità la storia tracciata dall’abile stile di Marco Zanoni. Tutto ha inizio con Anaconda, un software innovativo in grado di pilotare i consensi delle masse a favore del lavoro oscuro e interessato delle Elites mondiali. Ed è da questo “oscuro potere mediatico” che ha inizio la vera e propria storia di Zanoni, con gli omicidi del fondatore di Abstract, Marco Gottardi e del suo ideatore, il programmatore Andrea Vaccari, che daranno il via ad un viaggio in giallo lungo 312 pagine con sfondo due delitti e nessuna pista certa da seguire. “Guardati alle spalle” si legge tutto d’un fiato perché è una storia di poteri forti, che dal passato si proiettano nel futuro e travolgono ogni ostacolo, anche umano, pur di raggiungere i propri obiettivi. Ogni azione cela un complotto e nessuno può sentirsi davvero al sicuro, regalando al lettore una trama da successo annunciato, a replica di quanto già ottenuto con il fortunato esordio di “Vienimi a cercare”, che vi consigliamo di leggere in accoppiata con il nuovo lavoro così da poter apprezzare la sagacia narrativa di un bravo “giallista di casa nostra” Marco Zanoni, veronese doc, che tra un impegno di famiglia e il lavoro, si diletta a scrivere storie a tinte gialle, con la consapevolezza di entusiasmare fin dalla prima pagina. “Guardati alle spalle” di Marco Zanoni – La caravella editore Pagine 312 - € 15.00



SPORT

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

Umiltà e impegno Obiettivo salvezza

CALCIO. Il campionato di Seconda categoria è iniziato: i Baschi della Valpolicella fissano la meta

Obiettivo stagionale? La salvezza. Non usa giri di parole il presidente Stefano Sartori per sintetizzare il campionato appena iniziato Gargagnago in Seconda Categoria. «Umiltà ed impegno sono necessari per onorare il nostro motto dei Baschi: We Are Garga» prosegue il massimo dirigente alla guida dei Baschi della Valpolicella impegnati nella 44esima stagione. «Al di là dei diversi valori tecnici - evidenzia Sartori fondamentale anche quest’anno è l’attaccamento alla maglia per i senatori, i nuovi arrivi ed i giovani perché solo con sacrificio ed impegno si potrà centrare il traguardo». Riconfermato mister Gianni Pierno, alla sua seconda stagione nel Borgo dell’Amarone. Pierno ha come secondo Simone Campagnari, ex calciatore del Gargagnano, lo scorso anno allenatore in seconda della formazione juniores. «Abbiamo confermato per la maggiore parte la squadra dell’anno scorso riprende Sartori - abbiamo inserito 4 elementi, siamo fiduciosi di ripetere un buon torneo». Il passaggio è immediato verso il prossimo futuro. «Se la salvezza arrivasse nel periodo

invernale, qualcosa in più si potrebbe auspicare». I Baschi della Valpolicella disputano le partite casalinghe sul campo della

allo sport del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella, in passato dirigente degli stessi Baschi della Valpolicella -. Fondamen-

Da sinistra, l’assessore Silvano Procura, il capitano Stefano Bollo e il vicecapitano Mattia Galvani

Pigna, gestito dallo stesso Gargagnago in collaborazione con l’amministrazione comunale e l’Ambrosiana Calcio. «Quella appena iniziata è un’annata importante per le nostre società che giocano negli impianti sportivi del Montidon e nella Pigna - sottolinea Silvano Procura, l’assessore

tale è lo spirito di socializzazione in un ambiente sano ben rappresentato da Gargagnago, Ambrosiana, Vetta e da tutte le altre società sportive presenti nel nostro Comune, calcistiche e non». Di seguito l’organigramma del Gargagnago. Presidente: Stefano Sartori; vicepresiden-

te: Rinaldo Fasoli; segretario Domenico Procura; consiglieri: Fabrizio Cinetto, Nicola Leoni, Andrea Zanolli, Bruno Lonardi, Antonio Sorio, Cipriani Stuka ,Andrea Zantedeschi, Daniele Gastaldelli, Alessandro Chesini, Giorgio Chiesara. Allenatore: Gianni Pierno; vice allenatore: Simone Campagnari, preparatore dei portieri: Giuseppe Pace, massaggiatore: Mario Marchi. La rosa. Portieri: Tonini Luca, Bagata Davide,Walter Tommasi. Difensori: Stefano Bollo, Michele Bottona, Luca Ranghiero, Marco Stocchero, Diego Bronzati, Fabio Cristini, Simone Cipriani, Marco Ferrari, Francesco Cottini. Centrocampisti: Marco Fasoli, Davide Savoia, Matteo Oliosi, Mattia Zantedeschi, Edoardo Carramusa, Matteo Oliosi, Giulio Romanelli, Alessandro Strazzer, Marcello Dal Corso. Attaccanti: Mattia Galvani, Alessandro Fiorin, Davide Cagliari, Filippo Ceschi, Michele Momi, Sponsor: Fm Sinergie, Oro Uno Gioielleria, Cantina Aldegheri, Le Soleil, Andrea Tommasi, Rinaldo Fasoli, , Banca della Valpolicella, Giemme Abbigliamento, Saval Autoscuola. Massimo Ugolini

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Sant’Ambrogio: basket per 250 PALLACANESTRO

Diverse novità caratterizzano l’annata sportiva del Fumane Sant’Ambrogio Basket, a cui sono affiliati 250 cestisti dalla scuola basket alle prime squadre. Reduce da una stagione positiva, il presidente Damiano Conati guarda al 2016/17 con grande fiducia. Nel settore agonistico spiccano le formazioni maggiori maschile e femminile. «La prima squadra femminile - afferma Conati - riparte dai quarti di finale play-off ottenuti nell’ultimo torneo di Serie C Interregionale, per cercare di confermare quanto di buono visto nell’ultima annata. L’obiettivo primario resta sempre e comunque la salvezza». In campo maschile i ragazzi disputeranno nuovamente il torneo di Prima Divisione. «Se lo scorso torneo - evidenzia Conati - il nostro obiettivo era quello di crescere sotto tutti gli aspetti, facendo maturare i ragazzi dell’Under 18, quest’anno cercheremo di puntare con forza ad essere protagonisti e di centrare la promozione». Alla ricerca di uno storico bis ci penserà l’Under 18 che scenderà sul parquet di S. Ambrogio con lo scopo di rivincere il campionato Csi: «Sarebbe un’impresa sottolinea Conati - e conferirebbe a tutto il nostro movimento un’ulteriore soddisfazione e spinta

verso il futuro». La novità assoluta per la nuova stagione riguarda l’ampliamento del settore giovanile femminile: «Sono poche le società a Verona - prosegue il presidente - che lavorano sul basket in rosa. Anche grazie allo sponsor Cantina Scriani abbiamo iniziato un progetto di Pink Basket. Abbiamo a Fumane e S. Ambrogio la Serie C, l’Under 16 e, in collaborazione con il Valpolicella Basket, anche l’Under 13 femminile». C’è poi un progetto per creare la “squadra delle mamme”. «Lo sport è per tutti, non è solo agonismo o una prerogativa maschile - evidenzia il massimo dirigente - puntare anche sul basket in rosa e su vari progetti sociali è, da sempre, caratteristica principe della nostra società». Riconfermate le strutture in cui giocano i cestisti della società valpolicellese, suddivisi tra le palestre di Fumane e Sant'Ambrogio di Valpolicella. Sui diversi parquet scendono in campo un centinaio di bambini delle scuole elementari che giocano settimanalmente a minibasket, una cinquantina delle medie. Quasi un centinaio di ragazzi delle scuole superiori ed adulti completano il quadro del Fumane Sant’Ambrogio Basket. M.U.

GIOVANI E PALLONE. L’Avesa HSM presenta la scuola calcio 2016/17: «Sport e divertimento» «Lo scopo finale è fare sport con impegno ma con divertimento». L’Avesa HSM presenta i programmi e la filosofia della scuola calcio (annate 2009, 2010 e 2011) per la stagione 2016/17. «Il progetto desidera avvicinare i bambini al mondo del pallone, proponendo comunque attività multilaterali che possano aiutare nella formazione e nello sviluppo delle abilità motorie – illustra la compagine rossazzurra sul proprio sito internet -. I principali gesti tecnici, appunto le abilità motorie e coordinative, la fase ludica sono la base degli allenamenti che vengono proposti. L’allenatore di calcio a 5 Gabriele Cinquino, il preparatore fisico Lorenzo Manca, con la supervisione del coordinatore Massimo Bucci, provvederanno a sviluppare questi obiettivi che saranno aggiornati mese dopo mese, senza trascurare il gioco, perché ricordiamoci sempre che i piccoli hanno il dovere e la necessità di divertirsi». Non solo. «Prosegue a gonfie vele il progetto di collaborazione-affiliazione della nostra società con il Chievo Verona, progetto di sviluppo del settore giovanile – aggiunge l’Avesa HSM -. Abbiamo iniziato due anni fa con i ragazzi del 2002, proseguito l’anno scorso anche con le annate 2003/2004 e ampliato quest’anno con i pulcini 2006/2007 e gli esordienti 2004/2005». Matteo Sambugaro

I ragazzi dell’Avesa HSM


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SPORT

Amici di bicicletta Una passione vera

CICLISMO. Il Gruppo Valpo Bike di Negrar ha incontrato i “colleghi” di Trento per il gemellaggio

E’ stata un’importante giornata per i ciclisti del Gruppo Valpo Bike di Negrar quella di domenica 11 settembre. Si è svolto infatti l’incontro per il gemellaggio tra il gruppo di ciclisti Fiab della Valpolicella (a cui si è aggiunto un gruppo di amici veronesi) e i loro “colleghi” di Trento. Dopo aver percorso il tratto di ciclabile che collega Ceraino a Borghetto all’Adige il gruppo veronese è arrivato nella piazza di Borghetto all’Adige accolto dai rappresentanti della locale Pro Loco. «Ci hanno poi raggiunto gli amici di Trento affermano da Valpo BikeFiab Valpolicella - con i quali abbiamo condiviso esperienze e progetti e un ottimo pranzo». Un incontro non solo conviviale e “ciclistico” quindi, ma un impegno, ribadito dai due rappresentanti delle associazioni Fiab, Adriano Piacentini e Manuela Demattè, per costruire un rapporto di collaborazione che permetta la reciproca conoscenza dei territori legati anche dalla necessità di un valido collegamento con un percorso che valorizzi la zona

a Nord della provincia di Verona che confina con il Trentino. «La Valpolicella

– aggiungono da Valpo Bike - non possiede una viabilità ciclistica adeguata ad un turismo che vede nella bicicletta un importante fattore economico di sviluppo del territorio; già da molti anni invece la Provincia di Trento ha sviluppato un’importante rete di piste ciclabili sul proprio

territorio che vede ogni anno aumentare il numero di utenti italiani e stranie-

ri». A questo simpatico ma importante incontro ha portato il suo contributo anche il Sindaco del Comune di Dolcè, Massimiliano Adamoli, che ha ribadito l’impegno della sua Amministrazione nel promuovere la realizzazione del collegamento del tratto ciclabile, che ora termina a Ceraino,

per raggiungere Domegliara ed agganciarsi al progetto di rete cicloturistica in fase di progettazione in Valpolicella. Il Magistrato alle acque della Provincia di Verona procederà in tempi ragionevoli alla sistemazione del terreno per poi permettere al Comune di Dolcè di realizzare la pista ciclabile vera e propria. Questa importante opera permetterà di collegare questa ciclabile anche alla Ciclopista del Sole e alla zona del basso lago di Garda evitando il pericoloso tratto di statale da Ceraino a Volargne. «Un positivo risultato di un impegno continuo sul territorio che vede nella sezione Valpo Bike della Fiab il motore di una attività che ha già permesso nei mesi scorsi di far sì che tutti i comuni della Valpolicella concorressero assieme alla realizzazione di un progetto di rete ciclabile finanziato dalla regione Veneto – concludono i membri di Valpo Bike -. Se il buon giorno si vede dal mattino...quanta strada (in bicicletta ovviamente) potremmo fare?». Silvia Accordini

L’ALTRO GIORNALE Ottobre 2016

CICLISMO / GIORGIO MURARI Seicento chilometri, 3.100 metri di dislivello: queste le cifre che caratterizzano la Verona Resia Verona, randonneè che Giorgio Murari, Musseu, ha organizzato anche quest’anno, per la quarta volta. E’ stata lei la protagonista per ben 400 iscritti provenienti da tutta Italia, Russia, Romania, Austria, Germania, Svizzera, Francia, Spagna, Olanda, della giornata del 23 luglio, con partenza dai campi Cus Verona – Parona per poi raggiungere Passo Resia e ritornare lungo il Lago di Garda e la pista

mo aprirci maggiormente anche all’estero aumentando i posti disponibili. Colgo l’occasione per ringraziare i miei due collaboratori, Simonetta bike tour e Traguardo volante: anche grazie a loro la VRV, che per il primo anno ha visto partecipare anche hand bike e siluri, è stata speciale. Sono orgoglioso infine – conclude Murari - di aver visto arrivare tutti con il sorriso sul volto. Molti i post che mi hanno indirizzato al termine di questa esperienza, tra cui quello di Antonello che mi ha emozionato:

ciclabile Via Claudia Augusta. Grande il successo riscosso anche in questo 2016 dalla VRV, consacrata ormai come la randonnée più bella e famosa nell’ambito italiano. «Il successo della Verona – Resia – Verona mi commuove – afferma Giorgio Murari –: vedere i posti disponibili esaurirsi fin dall’apertura delle iscrizioni è una soddisfazione enorme. E’ per questo che a partire dalla prossima edizione, in programma nel 2018, vorrem-

“Non si può mancare alla Verona-Resia-Verona per le magnifiche persone che si incontrano, per il lago di Garda nel primo mattino, per la bellezza delle ciclabili verso nord, per l’Adige che ci accompagna alla sorgente, per le mura di Glorenza, per il rientro controvento in Val d’Adige e la gioia dell’arrivo a Verona, per la foto di gruppo con Giorgio Murari, ma soprattutto per l’immagine del lago di Resia alle ultime luci del giorno”». S.A.

CALCIO A 5. Il Team Valpolicella ci crede: «Largo ai giovani» Le nuove generazioni e i talenti di domani sono il futuro. Puntare sui ragazzi è e sarà il concetto chiave su cui impostare la nuova stagione e il lavoro settimanale. Tenendo sempre ben presente, ovviamente, l'amicizia, il divertimento e l'amore per il pallone. L'Asd C5 Team Valpolicella di Sant'Ambrogio indica la strada da seguire, affidandosi al proprio sito internet e alla propria pagina Facebook: «Dopo un periodo intenso che ci ha tenuti lontani dai media – ha dichiarato il club a inizio agosto - torniamo on line per condividere una bellissima notizia: il Team Valpolicella ce l'ha fatta. Anche quest'anno la società ha iscritto due formazioni: la prima squadra, che disputerà il torneo di serie D, e la compagine juniores, la quale affronterà il campionato di competenza. Comincia così un'altra fantastica avventura». La news è stata resa ufficiale qualche settimana fa. In società si respirano soddisfazione e orgoglio, e le motivazioni salgono di giorno in giorno: la stagione 2016/17, pertanto, è partita davvero sotto buoni auspici. «Un enorme ringraziamento – ha precisato il club - va ai dirigenti che si sono spesi, anima e corpo, per raggiungere questo obiettivo». Martedì 23 agosto, intanto, si è svolto a Dueville, in provincia di Vicenza, l'evento organizzato dal Comitato Regionale Veneto e dalla Divisione C5 Regionale per presentare la nuova stagione del fustal veneto. Il Team Valpolicella C5, spettatore interessato, ha scoperto gli avversari che la prima squadra si troverà davanti nei prossimi mesi in serie D: la compagine biancoblù è stata inserita nel girone A e affronterà San Bortolo Calcio a 5, Compagnia C5, Valli C5, Garda C5, Leonicena Calcio a 5, Monte di Malo, Giovane Povegliano, Sambo Futsal, Velo Calcio a 5 e Atletico Verona. «L'intenzione – ha rivelato la dirigenza - è quella di proseguire sulla strada tracciata l'anno scorso: largo ai giovani». Lo spirito da mettere in campo nella stagione 2016/17 sarà quello di sempre, l'impegno e la passione sono le fondamenta che reggono il progetto da quasi un decennio. Già, perchè «la società Asd C5 Team Valpolicella nasce nel 2004, fondata da un gruppo di amici». Un piccolo passo indietro, ora, per rivivere il cammino della formazione di punta nel 2015/16. I biancoblù avevano concluso il torneo all'ottavo posto in classifica, conquistando quarantuno punti: il club veronese ha infatti totalizzato dodici successi, cinque pareggi e tredici sconfite, segnando novantanove reti e incassando centocinque gol. Matteo Sambugaro




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