Valpolicella novembre 2015

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L’ALTRO GIORNALE EDIZIONE VALPOLICELLA

AFFILIATO con

ANNO XXX - N.11 - NOVEMBRE 2015 - Stampato il 05/11/2015 - Via dell’Industria 22 - 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) - Tel. 0457152777 - Fax 0456703744 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

LA FAMIGLIA

Ex Lonardi: punto e a capo

di LINO VENTURINI

La Giunta Regionale ha annullato la ratifica dell’accordo tra Regione, Comune e Immobiliare Cameri. Si riparte da zero

Dal XIX secolo fino agli anni sessanta, c’è in concreto una coincidenza tra l’espressione del sentimento amoroso e l’istituzione matrimoniale. E’ l’epoca della famiglia fondata sull’amore e sull’unione coniugale, sull’attenzione educativa e affettiva verso i bambini, ma anche su una rigida divisione dei ruoli tra i coniugi. Dalla metà degli anni sessanta, inizia a prevalere la logica “affettiva” individuale che determina fragilità e instabilità; le relazioni di coppia diventano flessibili. A rendere più fragile l’unione coniugale è proprio l’individualismo affettivo che trova la sua conferma in rilevanti fenomeni come il calo e il ritardo dei matrimoni, l’aumento delle convivenze (coppie di fatto), l’aumento delle separazioni e dei divorzi, il calo complessivo delle nascite, l’aumento delle nascite fuori del matrimonio. La famiglia, più che una “cellula base della società”, viene sempre più concepita come “cellula base per l’individuo”. Ecco allora che nella coppia matrimoniale ciascuno dei due considera gli interessi propri prevalenti su quelli di un “noi” che possa superare le individualità senza annullarle. Una società civile non può prescindere dalla famiglia identificata nelle caratteristiche che la rendono tale, che è quella delle famiglie “padre-madre-figli” e che la distinguono da ciò che non è propriamente, ma solo per metafora o analogia, famiglia. Al di là di richieste spesso chiassose di chi pretende diritti identici a qualsiasi forma di convivenza - sarà la storia umana a dare il verdetto - è certo che solo la famiglia è il luogo sicuro di cui hanno bisogno i figli per crescere come esseri umani, se si vuole mantenere la coesione e il centro morale della comunità. Solo la famiglia è la relazione sociale specifica che lega insieme, con un patto socialmente riconosciuto (ecco la presenza dei testimoni di nozze), due persone di sesso diverso e generazioni diverse, figli e genitori e, attraverso essi, le genealogie-stirpi paterna e materna. C’è un legame stretto fra la speranza di un popolo e l’armonia fra le generazioni. Questo è il futuro della società, non altro. Interventi a favore della famiglia naturale, questo occorre fare e su questo bisogna legiferare, non altro. Invece oggi la famiglia, la risorsa più importante delle nostre società, è sfruttata e dimenticata, se non anche oltraggiata dalla politica; è spremuta dall’economia e maltrattata dalla cultura. E’ dovere di tutti noi, nessuno escluso, parlare e sostenere la famiglia perché vuol dire parlare e sostenere l’intera società; perché indebolire la famiglia, significa indebolire la società; perché distruggere la famiglia, è distruggere la società.

Con Deliberazione della Giunta Regionale n° 885 del 13 luglio 2015 la Giunta stessa ha preso atto della volontà del Comune di San Pietro in Cariano di annullare la ratifi-

ca dell’accordo relativamente all’area ex Lonardi e quindi ha deliberato la conclusione del procedimento e l’archiviazione dello stesso: l’accordo tra Regione, Comune

Negrar. Una caserma da ristrutturare Tornerà presto in via Mazzini, la caserma dei Carabinieri di Negrar. L’1 settembre scorso la Giunta comunale ha approvato il progetto preliminare relativo alla ristrutturazione completa dell’edificio che ospitava la Caserma dei Carabinieri. Questo stesso progetto, che il 29 giugno ha ricevuto il parere favorevole dal Comandante della legione Carabinieri Veneto, prevede un investimento di 591.985 euro, sostenuti per 240.000 da un contributo regionale. Pagina 16

Speciale Vendemmia La vendemmia 2015 si è rivelata un successo senza precedenti. Un’annata eccezionale, in particolare dal punto di vista qualitativo, le cui uve hanno tutte le caratteristiche per potersi trasformare in vini d’eccellenza. A confermalo sono gli uomini e le donne del vino che quotidianamente, chi con un ruolo, chi con un altro, lavorano a stretto contatto con il vino. A questo proposito L’Altro Giornale dedica due speciali alla vendemmia 2015, dalla Valpolicella (pagine 18 – 21) alla Valdadige (pagine 28 – 29).

di San Pietro in Cariano ed Immobiliare Cameri non esiste più. Questa è la novità delle ultime settimane. Si riparte quindi da zero: l’area mantiene la sua destinazione originaria e che la ditta può realizzare interventi di tipo industriale-artigianale-commerciale-turistico ricettivo.

A fare il punto della situazione in merito all’annosa questione legata all’area nella zona artigianale industriale carianese è il sindaco Giorgio Accordini, a distanza di più di un anno dall’insediamento della sua Amministrazione. Pagina 27



LE VOSTRE LETTERE

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

PRIORITÀ SOCIALI

DOMEGLIARA

“Il carro e i buoi”

“Pericolo viabilità”

Crozza, nell’imitazione di Papa Francesco all’apertura del Sinodo sulla Famiglia, propone di partire dai bambini. Subito stoppato da preti e cardinali, ha dovuto affrontare il tema dei gay. Questa è satira ma nella realtà questa dinamica “adultocentrica” mi pare frequente. Così le contrapposizioni sul Gender mi sembrano emergere da conflitti di interessi tipicamente adulti. Immediatamente dopo aver parlato ai potenti della terra presso l’assemblea dell’ONU, Papa Francesco (quello vero), ha dichiarato che le persone più importanti del mondo sono i bambini. Se ciò fosse condiviso nelle nostre comunità animeremmo dibattiti differenti. Non che normare le unioni gay piuttosto che la diffusione delle teorie gender non sia importante o collegabili all’interesse dei bambini, ma le priorità dei piccoli sono altre. Secondo voi, ad esempio, i nostri ragazzi non sarebbero più interessati ad alleviare i carichi scolastici? Sono i più tartassati di compiti a casa d’Europa con performance che sono

Buongiorno, volevo complimentarmi con chi ha progettato ed approvato la viabilità in Piazza Unità d'Italia a Domegliara. Con una piazza di quelle dimensioni si è scelto di creare degli stalli di parcheggio da ambo i lati di Via Brennero rendendo pressoché impossibile la viabilità negli orari in cui i bambini devono recarsi a scuola. La ciliegina sulla torta è stata l'installazione della "casetta dell'acqua", praticamente in mezzo alla strada, quando a pochi passi c'erano migliaia di metri quadrati a disposizione. Al mattino ci sono macchine parcheggiate da ambo i lati, portiere che si aprono per far scendere i bambini, è praticamente impossibile passare in due macchine, considerati gli incapaci che parcheggiano a spina di pesce per essere più "comodi",mettendo a rischio l’incolumità dei bambini. La Polizia locale si presenta solo il mercoledì mattina, giorno di mercato. Penso che si sarebbe potuto fare in maniera migliore visto che non siamo lì per piacere, stiamo portando i nostri figli a scuola. Dalla scuola dell'obbligo e, da genitore, vorrei più sicurezza per mio figlio, l'opzione di portarlo a piedi non si può prendere in considerazione dato che devo andare a lavorare per le 8 e non posso continuamente ritardare. Spero che l'Amministrazione Comunale prenda in considerazione questo mio sfogo e penso di non essere il solo. Chiedo cortesemente che vengano inserite solo le mie iniziali come firma. A.R. (lettera firmata)

tra le più basse d’Europa (dati Ocse e Ocse Pisa). Sembra paradossale ma non lo è. E’ un po’ come se un preparatore atletico mandasse in sovra-allenamento i propri atleti determinandone un calo significativo di performance. Altro esempio potrebbe essere la diminuita opportunità di praticare il gioco spontaneo. Se avete quarant’anni o più non potete non ricordare il piacere di andare a giocare quotidianamente al campetto o nella via con gli amici. Non possiamo non riconoscere il torto che stiamo facendo loro privandoli di tale sfogo. Quante ferite abbiamo aperto tra noi ed i nostri bambini. "Guardo le ferite che ci hanno lasciato per poi ricucirle con ago e filo spinato" (Fedez) . Possiamo continuare a fare le stesse cose. Otterremo gli stessi risultati. Per “guarire” si potrebbero cambiare le regole del gioco tipo “onora il figlio e la figlia”. Naturale, in conflitto d’interessi con il nostro ego, ma naturale. Trecate Emanuele

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VENETO

“Indipendenza e Regione” Fonti di stampa riferiscono che la Giunta Regionale del Veneto avrebbe intenzione di restituire ai cittadini Veneti le somme da questi versate per il referendum sull’indipendenza, previsto dalla legge regionale n. 16/2014 e mai attuato, legge dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale il 29 aprile scorso. La restituzione delle somme ai donatori è in sé cosa giusta ed era stata sostenuta a suo tempo anche da noi e da altri Comitati, sorti o in via di costituzione e che avrebbero dovuto operare allo scopo di affiancare la Regione Veneto nel reperimento dei fondi necessari allo svolgimento di quel referendum. La restituzione delle somme era indicata fin d’allora come necessaria, solo nel momento in cui lo scopo referendario

fosse stato raggiunto o la consultazione fosse divenuta impossibile. L’auspicio delle associazioni che si richiamano al patrimonio storico-culturale e identitario della Serenissima, di altre con obiettivi più specificamente politici, di alcuni partiti e liste che hanno vinto le recenti elezioni regionali, di quasi tutti i consiglieri eletti che si riconoscono nella coalizione che regge Palazzo Ferro - Fini e Palazzo Balbi, è quello di una riproposizione, riveduta e corretta di una nuova legge regionale che superi i rilievi della Consulta e convochi i Veneti a referendum sul tema dell’indipendenza, contemporaneamente a quello sull’autonomia. L’indipendenza è, infatti per la maggioranza dei veneti l’unica strada per uscire dai mali, morali e materiali, che affliggono la

politica e l’odierna società e dalla grave crisi che attanaglia anche il nostro Veneto. Una prematura restituzione come quella preannunziata, verrebbe interpretata dai veneti come una pratica rinuncia al processo indipendentista, che pensiamo e chiediamo invece sia rilanciato, come già detto, tramite un nuovo strumento legislativo che sarà predisposto nelle prossime settimane e sottoposto al Consiglio. Sarebbe del tutto controproducente se la maggioranza sedente in Regione disattendesse i desiderata dell’elettorato. Invitiamo pertanto la Giunta Regionale a soprassedere per il momento su questa decisione e a chiedere invece al riguardo un parere preventivo alla competente Commissione Consiliare. I Consiglieri regionali

devono avere, infatti, la possibilità di valutare il merito e le motivazioni dell’intervento della Consulta, in vista di un nuovo testo legislativo che sarà loro sottoposto. In tal caso, i soldi offerti dalla generosità dei veneti potrebbero essere utilmente reimpiegati nell’esecuzione di questa nuova legge, avente obiettivi simili a quelli della legge regionale 16/2014. Intanto, sulle tematiche di cui al presente comunicato stampa, una lettera è stata inviata al Presidente Zaia e ai consiglieri della Regione Veneto. Per l’associazione culturale Veneto Nostro – Raixe Venete , il Presidente Alberto Montagner Per il Comitato Veneto Indipendente, il Presidente Palmarino Zoccatelli

3 SANITÀ

“Alla Regione” I “moschettieri” regionali Zaia Coletto hanno fatto un disastro per i nostri cittadini bisognosi della sanità: già pagavamo fior di ticket, ma ora ci hanno messo proprio “alle asse”. Pagheremo le prestazioni di pronto soccorso 50 euro, sperando di andare poche volte in un anno. Il pronto soccorso era la nostra ultima spiaggia per una serena difesa della nostra salute. Ancora una volta il maggior contributo lo porteranno i poveri pensionati che già si troveranno cancellati esami dal nostro medico di famiglia I medici i quali sono stati minacciati da una legge che tende solo a fare cassa sulla pelle di tutti i cittadini che hanno sempre visto il loro medico come un aiuto indispensabile per gestire la nostra salute. Con la vergognosa scusa di scoraggiare i soliti “furbetti” che usano la sanità in maniera sconsiderata,minacciano i nostri medici dal fare esami non necessari, figuriamoci se i nostri medici non hanno la capacità di individuare, queste persone. Il 12 agosto i nostri “moschettieri” della Regione, fanno passare una delibera che fissa i criteri di valutazione del la prestazione di pronto soccorso. Con questi criteri, buoni o cattivi che siamo, alla fine siamo chiamati a pagare come detto 50 Euro a prestazione. Tutta la burocrazia che ne consegue non ci interessa. La sostanza, purtroppo, è questa: la sanità ci costa sempre di più. Non tutti gli ospedali si sono adeguati, giudicando questo provvedimento troppo iniquo, hanno però avuto minacce per un repentino adeguamento alla delibera. Mi domando: quale ospedale farà pagare a extracomunitari malati e indigenti, li butteranno fuori dal pronto soccorso con i carabinieri? Le nostre nonne con il bastone e un borsellino pieno di qualche euro, saranno minacciate, forse meglio fare una iniezione letale, così i nostri amministratori risparmieranno le prossime prestazioni. I nostri “moschet-

tieri”, appena eletti, avrebbero dovuto dire “vi manteniamo, anzi, vi aumentiamo i servizi sanitari, perché abbiamo deciso di riformulare e ricontrattare i prezzi dei medicinali”. Faccio un esempio: in America la cardioaspirina costa 3,50 dollari di 500 pillole, da noi 36 pillole per 6 euro, sempre della Bayer. E' un po' di tempo che ci sentiamo dire “ristrutturiamo per farvi pagare meno e aumentare i servizi”. Niente di più falso. Adesso vediamo che allegato alla prestazione ospedaliera aggiungono anche il costo…vi prego, risparmiateci questa ulteriore umiliazione. Sono cifre che possono benissimo essere ricalcolate con parametri diversi e a volte con criteri più veritieri. Insomma, basta malapolitica e prese in giro, sappiamo anche noi che la crisi è difficile, ma ci sono servizi che non si possono toccare. Cari “moschettieri”, un po' di coraggio, il re prima o dopo muore, il popolo, se non lo fate morire, ci sarà sempre a giudicare il vostro operato. Gianni Pozzani

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via dell’Industria 22 37029 SAN PIETRO IN CARIANO (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

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Numero chiuso il 05 - 11 - 2015


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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

LE VOSTRE LETTERE

TESTAMENTO BIOLOGICO

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SOCIETÀ

“Di che cosa si tratta?”

“Robe de Santa Lussia”

Il testamento biologico, detto anche dichiarazione anticipata di trattamento, è una espressione che indica le manifestazioni di volontà (generalmente formulate in un documento scritto) con le quali ogni individuo, in condizioni di lucidità mentale, decide quali trattamenti sanitari, somministrazione di farmaci, sostentamento vitale, rianimazione, etc.) intende o non intende accettare nel momento in cui questi trattamenti siano necessari e il soggetto non sia più capace di intendere e di volere, ovvero non sia più autonomo. Al momento, il nostro sistema giuridico non prevede una normativa che disciplina la pratica del testamento biologico. Tuttavia gli articoli 13 e 32 della Carta Costituzionale conferiscono ad ogni individuo piena e libera facoltà di decidere a quali trattamenti sanitari sottoporsi, il che dimostrerebbe l’esistenza di un vero e proprio diritto all'autodeterminazione, quale specificazione del più ampio diritto alla dignità umana. Obiettivo di Area Liberal è istituire a Verona un Registro dei Testamenti Biologici (dichiarazioni anticipate di volontà relative ai

L’arguto popolino veronese così apostrofava un oggetto acquistato a buon mercato alle bancarelle allestite in piazza Brà in onore della santa Siracusana,ovvero un “oggetto” di scarso valore. Ma a ben guardare, mi pare che di cose di scarso valore, nei nostri malcontenti giorni ce ne siano davvero molte, e che oltre alle cose materiali, siano diventati di scarso valore pure i valori umani più importanti. Siamo condizionati da tecnologie che annientano l’uomo come essere pensante e anziché essere di ausilio, è l’uomo l’ausilio delle tecnologie. Passiamo ore “appesi” ad improbabili telefoni che tutto fanno furchè telefonare, e quando è il momento di rispondere ad una chiamata ci spertichiamo in esercizi circensi alla ricerca del bottone giusto, e, magari, nel momento in cui riusciamo finalmente a rispondere cade la linea. Con i “giurassici” telefoni a tamburo di mia memoria la linea non cadeva mai. Però i telefonini “androidi” di tendenza permettono che gli altri ci vedano in tempo reale a fare cose normalissime in posti normalissimi, ci permettono

trattamenti sanitari), conservato presso gli Uffici Comunali nel rispetto della normativa vigente, inclusa quella in tema di privacy e relativa alla gestione dei dati personali e sensibili. I residenti nel Comune che abbiano redatto, ai sensi di legge, un documento contenente le proprie dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari, potranno pertanto dichiararne l’esistenza ed il luogo dove esse sono conservate, ai fini dell’annotazione in detto Registro di tale attestazione in forma autentica. Le iscrizioni nel Registro, che potranno valere per le finalità e negli ambiti stabiliti dall’ordinamento giuridico, avverranno con

una dichiarazione fatta personalmente dalla persona con firma autenticata a norma di legge che, consegnandone copia, attesti l’esistenza di dichiarazioni rese a norma di legge, relative alla propria volontà di essere o meno sottoposto a trattamenti sanitari in caso di malattia, lesione cerebrale irreversibile o patologia invalidante, che costringano a trattamenti permanenti con macchine o sistemi artificiali in una fase in cui la persona non sia più in grado di manifestare il proprio consenso o il proprio rifiuto della terapia, del trattamento o della cura cui è sottoposta. Giorgio Pasetto Presidente Area Liberal

pure di fare amicizie… e che amicizie! Autovetture che parlano al conducente, piene di bip, di suoni, di simboli luminosi, che però quando improvvisamente si spengono, non ripartono più, nemmeno con l’arrivo dei tecnici. Televisori ultrapiatti che quando ti stai gustando un programma improvvisamente bloccano l’immagine e devi lavorare di fantasia per sapere come è proseguita la trasmissione. PC sempre più complicati che una volta sì e l’altra pure quando li accendi devono fare l’aggiornamento dell’aggiornamento. Francamente, più che aiutare, ho l’impressione che questo modo di interpretare le innovazioni, abbia complicato la vita, con notevoli perdite di tempo, quando va bene e quando va male (spesso), anche di denaro. E sono diventati di scarso valore, o almeno questo è il mio modo di vedere, pure i valori umani; siamo agli odi cordiali, alle “amicizie” a distanza, dove l’affezionarsi sembra il rischio più grande di questa vita, al “mi piace”, ma “non ti avvicinare troppo”. Una volta la parola “amico” era una parola molto significativa e veni-

va riservata a poche, a volte pochissime persone nel corso dell’esistenza. L’amicizia vera non nasce da calcoli, è, per sua natura gratuita e disinteressata, e la cosa più grave che uno poteva fare (bollata come infamia) era tradire un amico. Ora invece si fanno “quattromila” amicizie sui social e chi non ci va più lo eliminiamo con un clic. Ho il dubbio che così facendo si rischi di perdere anche le poche “vere” amicizie e che, se non ci diamo una regolata tornando ad apprezzare le cose reali e di sostanza, anziché le cose virtuali, saremmo sempre più soli, isolati e manovrati, e ho come l’impressione che la crisi di senso che stiamo vivendo, per alcuni (pochi) si sta trasformando in utili affari e per molti in inutili sprechi di tempo e denaro. Tutto sommato essere intrappolati in una ragnatela di finta felicità, di finte amicizie, escogitando di non pensare ai problemi che ci affliggono realmente, non mi sembra una gran trovata. Grazie. Luciano Fasoli mail.l.fasoli@rfi.it


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FAMIGLIA

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4 NOVEMBRE

“Attaccata, bastonata, ferita”

“Perchè è festa nazionale?”

Egregio Direttore, il Papa a Cuba ha affermato che “c’è una crisi della famiglia, crisi perché la bastonano da tutte le parti e la lasciano molto ferita” e la famiglia stessa e il matrimonio non sono stati “mai tanto attaccati come al giorno d’oggi”. E ancora. “La famiglia ci salva da due fenomeni attuali (…) la frammentazione, cioè la divisione, e la massificazione. In entrambi i casi, le persone si trasformano in individui isolati, facili da manipolare e governare. E allora troviamo nel mondo società divise, rotte, separate o altamente massificate, che sono conseguenza della rottura dei legami familiari”. Anche per questo motivo bisogna che “abbiamo cura delle nostre famiglie, veri spazi di libertà”. E’ proprio vero che certi gruppi di potere attaccano la famiglia, cellula fon-

Gentile Direttore, ai primi del prossimo mese ricorre la tradizionale Festa delle Forze Armate e dell'Unità Nazionale. Diciamo subito che le FF. AA. Italiane sono quattro e precisamente: l'Esercito Italiano, la Marina Militare, l'Aeronautica Militare e la benemerita Arma dei Carabinieri. Al riguardo qualcuno potrebbe chiedersi per quali particolari motivi per il 4 di novembre è stata istituita una giornata di "Festa Nazionale". Le Forze Armate si sono prodigate anzitutto per la costruzione dell'Unità Nazionale, costata ben quattro guerre di indipendenza (dal 1848 alla Grande Guerra del 1915, di cui ricorre quest'anno il centenario) e poi per la realizzazione di un futuro migliore, costituito dal clima di pace, libertà e benessere di cui usufruiamo dal dopoguerra ad oggi. Le Forze Armate - ovviamente insieme alle Forze dell'Ordine - costituiscono le "sentinelle" per la difesa della Patria e delle libere istituzioni, per il mantenimento della pace, nonché per il soccorso e la protezione delle popolazioni in caso di bisogno. Attenzione, però, a non ritenere i militari esclusivamente capaci di fare la guerra in quanto i cittadini con le stellette (soldati, marinai, avieri e carabinieri) sono dei veri e propri costruttori di pace col compito di tenersi sempre pronti ad intervenire, ma solo a seguito di formali deliberazioni delle competenti Autorità dello Stato. Da precisare, inoltre, che oggi fare il militare è una scelta che richiede sfide professionali e disponibilità a partecipare a missioni internazionali di pace all'estero, anche in zone di operazioni assai distanti e pericolose, con compiti di soccorso e aiuto umanitario alle popolazioni martoriate da guerre interetniche e dal terrorismo, nell'intento di portare sicurezza, solidarietà e pace. Concludo con le parole di Papa Francesco, che ha additato la guerra come una follia, senza dimenticare però il carico di significati e di valori su cui è stata costruita la nostra attuale identità nazionale, sostenuta con spiccata fedeltà e profondo attaccamento dalle nostre Forze Armate. Gaetano Calcagnile

damentale della società, perseguendo il progetto di far dilagare l’individualismo, in modo da isolare l’essere umano e renderlo meno forte e più manovrabile. Le forme di questo attacco sono varie: legislative, fiscali… La più efficace è stata e continua ad essere - la “rivoluzione sessuale” radical-libertaria con le sue conseguenze esistenziali e sociali come la “produzione” di individui che non vogliono e non sanno controllare le proprie passioni desideri che rigettano i legami interpersonali stabili, condizionando spesso la durata delle relazioni coniugali. Gli individui pulsionali sono molto più facilmente manipolabili dal potere mediante la strategia del “panem et circenses”, pane e giochi. Demolire la famiglia, questo baluardo dell’uomo, allo

scopo di sciogliere ogni valore, ogni punto di riferimento, per creare incertezza e smarrimento. Il fine ultimo è quello di manipolare meglio le persone e le società per i propri interessi di potere e di accumulo economico e finanziario. La dissoluzione della famiglia risponde a motivi economici. Infatti il consumismo è favorito dalla disgregazione della famiglia perché lo sfascio produce l’infelicità degli individui, e chi è infelice acquista più facilmente, cercando un surrogato consolatorio nei beni di consumo. O anche semplicemente per necessità, dopo una separazione o divorzio, quando prima bastava, per esempio una casa, un’auto, un frigo o una lavatrice ecc. poi possibilmente ce ne vogliono due. Giancarlo Maffezzoli

STORIE DI PAESE Ogni Comune, frazione o borgo, ha, o aveva i suoi personaggi. A Pedemonte, ad esempio, nascevano proposte interessanti: snodar, scariolanti stanchi, carta e vetro, club vinella, club delle mamme, giochi della gioventù, complessino dei giovanissimi, squadra di pattinaggio, il grande Paolo Maggiore e i suoi giovanissimi e giovani, Cooperativa…Ora non ci sono quelle figure che facevano da traino, o magari erano semplicemente personaggi che i non più giovani ricordano certo con un sorriso. Così, a caso, in via della Contea, la serietà della Primina, le folgoranti battute del Lancia, la bottega di Renato parrucchiere, sarte, assicuratore, politico, componente indispensabile del Consiglio Pastorale: in quei pochi metri quadrati di “bottega” veniva sviscerata gran parte della vita socio-politica-parrocchiale della frazione, e non solo. Di fronte, la sede della “Barlocca”. Poi le “liriche del molinar e l’officina di Martino. Più in fondo il Dino, sempre disponibile a lavorare per la comunità. Ancora in giro per il Paese, il Gigi,

sempre in movimento, silenzioso ma costante, un diesel, tutto e sempre per il paese e la parrocchia, e il Pero? Bastava chiedere e dopo il lavoro Giorgio poteva dedicarsi a lavorare gratis. I frequentatori si servivano dei negozi della via stessa, evitavano di attraversare la Provinciale se non per qualche funerale o per festeggiare nella piazza “la festa dell’Unita” investendo le proprie ferie per l’occasione. E poi via Fontana con gli Speri e di fronte il Moro, silenzioso ma chi riusciva a farlo parlare scopriva nei suoi ragionamenti una saggezza insospettata. La via Bolla, la via degli acculturati. Poi è arrivata la Zucca, il quartiere dei signori. Date da rispettare: Pasquetta e primo maggio sulla Masua nei campi dei Farini con ceste di panini, pissotte, il vino, e mentre gli uomini assaggiavano le provviste, le uova, el salado, solerti donne andavano a raccogliere radicele e pissacani. Ora la Masua è tutta cintata, ci passeggiano solo persone che portano a passeggio i cani. Rosario Di Bella

BUON ANNIVERSARIO! Cari nonni, siamo orgogliosi dello straordinario esempio che ci avete regalato. Noi figli e nipoti cercheremo di fare tesoro della vostra esperienza, dei vostri errori, dei vostri successi, ma soprattutto dei vostri consigli. Noi pronipoti, da parte nostra, cercheremo di ricordare, negli anni a venire, il vostro calore e la vostra inesauribile energia. Grazie! Vi vogliamo bene!

Irma Allegri e Emilio Murari

70 ANNI DI MATRIMONIO

COMUNICATO

Il gruppo di “Volontariato Don Calabria” di Negrar è alla ricerca di nuovi volontari ed estende l’invito “a farsi avanti” a tutti coloro che nutrissero il desiderio di mettere qualche ora del proprio tempo a disposizione dei malati e dei più bisognosi. Quello del Volontariato Don Calabria è un gruppo strutturato e ben organizzato che da anni opera all’interno delle strutture ospedaliere negraresi al servizio dei pazienti ricoverati bisognosi di assistenza e di compagnia. Per informazioni è possibile rivolgersi a L’Altro Giornale: articoli@lalatrogiornalevr.it; 045.7152777 Il Cestim (Centro Studi Immigrazione) cerca volontari per supportare gli alunni stranieri nell’apprendimento della lingua italiana. L’attività di volontariato si svolge in orario scolastico presso le scuole del Comune e della Provincia di Verona che hanno aderito all'iniziativa. L’intervento richiede un impegno minimo settimanale (dalle 2 alle 6 ore settimanali, secondo la disponibilità dichiarata dal volontario) e si realizza in accordo con gli insegnanti per tutta la durata dell’anno scolastico. La proposta è rivolta anzitutto a insegnanti in pensione ma anche ad altre persone che hanno del tempo libero da mettere a disposizione e sono in possesso di un diploma di scuola media superiore. Chi fosse interessato all’iniziativa può rivolgersi alla sede Cestim di Verona – via Cavallotti, 10 - tel. 045 8011032 – e-mail scuola@cestim.it – www.cestim.it/volontariato

IDEOLOGIE

“Relazioni e passioni” Stavo ripensando ad alcuni accadimenti che si sono verificati in giro per questa italietta, "relazioni e passioni" sottoscritte con parole pesanti. Una sorta di violenza che frantuma le idee, la comprensione per una linea di demarcazione che tutela il genere umano, lo spazio interiore, per non rimanere imbrogliati nelle ingiustizie mascherate di equilibrismi dialettici e azioni prive di identità. Una sorta di violenza che non fa servizio, una reazione di comodo vestita di furbizia con il passamontagna calato fin giù alla gola, contro chiunque la pensa altrimenti, è una piccola guerra annunciata, per ora circoscritta e scomposta, a cui però bisogna non darla vinta in nome del diritto di ognuno a manifestare il proprio dissenso e spesso malessere. Quando accade qualcosa di profondamente sbagliato per un’intera società, nel tentare di dare in fretta soluzioni, si corre il rischio di perdere contatto con la realtà circostante e la domanda che interviene quando accade una violenza disorganizzata a puntino, somiglia più a una lacerazione inferta chirurgicamente, una ferita che scava dentro una società composta di persone, uomini, donne e bambini che non hanno voglia di vestire i panni

sdruciti della storia che non avverrà oggi, ma accadrà certamente domani. Violenza che non sottrae sofferenza, invasiva e pervasiva nella sua spietatezza, giocata in una sola mossa che logora, annienta le intuizioni, occupa il posto lasciato sguarnito, nei contorcimenti, nelle torsioni, nelle sviste che ci sono state, che ancora si protraggono. Non è disattenzione o innocua turbata: la violenza è sistema sconclusionato che acquisisce potenza comunicazionale e trasferisce sul terreno della vittima designata lo scardinamento delle libertà e della Costituzione. Il tradimento sta nel dialogo che spesso deraglia, inebetito di promesse e bugie raccontate male, privando del rispetto dovuto alle differenze. Forse è qualcosa d’altro a spingere alle spalle, a indur-

re all’impatto frontale, si tratta della negazione di un presente concreto, dove la politica che è salvavita, se non fa bene il suo mestiere, sforna vittime predestinate, dettami infarciti di assoluti destinati a dissolversi alla prima difficoltà. Alla violenza, da qualunque parte provenga, è necessario frapporsi e dire no, affinché questa pratica basata sull’abbrutimento non risulti il propulsore di quella insonnia ipnotica (politica): l’indifferenza, con cui è possibile tirarsi indietro dalle responsabilità, dagli impegni di tutti i giorni, dalle fatiche, ma così facendo non avremo consapevolezza dei mostri che abbiamo creato intorno, e come sempre con una scrollata di spalle, ne rifiuteremo la pericolosa eredità. Vincenzo Andraous

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DONNE

FUMANE

“L’unione fa la forza” Nell’antichità, oltre l’ostracismo c’era la damnatio memoriae, ovvero cancellare dalla memoria l’esistenza di una persona. Per le donne in genere, a parte Eva e poche altre, addirittura non si immettevano neanche in memoria, così non c’era bisogno di cancellarle. Una cosa simile era accaduta con il diario scolastico che la Banca Popolare aveva distribuito nell’anno 2014 - 15, c’erano solo personaggi maschili. Rilevando questa mancanza, Debora Lerin, presidente dell’Associazione ROSALUPO di San Giovanni Lupatoto, ha fatto un salto sul divano. “E le donne?” si è chiesta insieme alle socie. Non è una cosa di poco conto che in un diario scolastico non siano presenti figure femminili. Così assieme alle sue socie ha segnalato la

mancanza alla Banca e alla redazione di Smemoranda che ne aveva curato l’edizione. E’ da queste dimenticanze che si comincia a relegare le donne in ruoli marginali; salvo poi incolparle di tutti i mali del mondo quando le cose non vanno per il verso giusto, un po’ come fanno certi amministratori delegati che si interessano della ditta solo quando vogliono incassare i loro compensi. Così quest’anno la bella edizione 2015 - 2016 del diario riporta i nomi di ben sei donne grandi sportive, contro cinque uomini grandi sportivi. Vedere Valentina Vezzali, Federica Pellegrini, Sara Simeoni, Francesca Piccinini, Francesca Porcellato e Debora Compagnoni essere alternate a campioni come Pietro Mennea, Roberto Baggio, Valentino Rossi, Julio

“Ricordo di Ivano” Velasco e Marco Bellinelli, dà la misura dell’esistenza e del valore delle donne. E’ vero che la saggezza locale sostiene che “L’omo l’è el pontel dela casa, la dona i altri tre.”, cioè l’uomo è il pilastro della casa, la donna gli altri tre, ma è troppo poco. Qualcuno potrebbe obiettare che l’uomo ha provveduto a portare a casa i soldi per mantenere la famiglia, ma chi poi si è speso giorno e notte, senza ferie e senza malattie, per gestirla e farla andare al meglio. Un doveroso e costante riconoscimento passa anche attraverso la memoria della presenza femminile nelle arti, nella toponomastica e in tutti gli spazi in cui sono citati solo i maschi. Intanto il circolo Rosalupo si allarga e risulta gradito anche agli uomini. Lucia Masotto

AMERICA

“E i nostri vini italiani” Sono partito da Verona il 28 agosto 2015 per Salem, in Oregon. Da lì sono poi andato a fare visita a cinque cantine dell’Oregon, Washington, e California. Tra le quali alcune conosciute anche dai produttori italiani. Certo, non ho perso la voglia di portarmi a casa alcune bottiglie di produttori italo-americani come Francis Ford Coppola, dei fratelli Mason e anche un Cabernet della cantina di Paul Newman. Ma ciò che più importa è come i lavoratori di queste aziende accudiscono questi immensi vigneti: con tanta professionalità e attenzione, dalla nascita dell’uva a quando viene raccolta per farla

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Rolando Mariotti a Salem-Oregon

Ciao Ivano, è si, è ormai passato un anno da quel giorno buio, e sembra ancora ieri, forse perchè ancora non ci crediamo, o forse perchè non vogliamo crederci. E' sottointeso affermare che ci manchi da impazzire, la vita è strana senza di te, è come una primavera priva di fiori e di profumi. L'autunno avanza, richiamando a sè il freddo e l'inverno, la stagione che tu, caro Ivano, preferivi, eppure anche l'autunno ha i suoi profumi, i suoi colori, che io adoro e che mi caricano l'animo, ma ora non sono più in grado di assaporare questa stagione come un tempo: senza te le stagioni non saranno più le stesse di prima. Noi, caro Ivano, abbiamo bisogno di credere in qualcosa che va ben oltre la vita terrena, altrimenti ti avremmo perso per sempre. Ho, e credo abbiamo, bisogno di credere in questo per

poter andare avanti, abbiamo bisogno di sentirti vicino. Caro Ivano, mai avrei immaginato di dovermi, di doverci trovare in una situazione simile, dell'essere privati di una parte di vita, era ancora presto, e di fiori le tue piante ne hanno da fare per ancora molto tempo. Che fortunato sono stato, siamo stati, ad averti vicino, le soddisfazioni che ci davi erano impagabili. Quanti grazie ti dovevo, quante cose mi ero prefisso di imparare dalla tua umile saggezza e sapienza, mai ho adorato un uomo così tanto, e ti adoro ancora. Vorrei poter morire per cinque minuti per poterti dire due cose: mi manchi, ci manchi....... Per me ci sarai sempre, e le tue piante daranno ancora splendidi frutti.... ciao Ivano. Stefano Ferrari

TAV

“Pastorello, si lamenta, ma...” Leggendo le dichiarazioni del presidente della provincia (organo non più sotto il controllo diretto dei cittadini, ma che gestisce ancora centinaia di milioni di euro dei cittadini) Antonio Pastorello che si lamenta della mancanza di fondi per la gestione delle strade e degli edifici scolastici di competenza, mi viene subito in mente il parere favorevole che l' organo che lui rappresenta ha dato al progetto del TAV che, con il costo di 62 milioni al chilometro, devasta le finanza pubbliche e il territorio della provincia. La rabbia sale quando dichiara che "… abbiamo raschiato 10 milioni di euro dall'avanzo di amministrazione" e prosegue "…non solo non riceviamo contributi sufficienti, ma dobbiamo versare somme folli a Roma" pensando che 10 miloni di euro corrispondono a

circa 170/180 metri di TAV. I 39 milioni di euro che dovrà “sborsare” entro il 2 novembre corrispondono a circa 550 metri di TAV… Mi sento, quindi, di ricordare al presidente della provincia Pastorello un vecchio detto: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Se lui per primo è d' accordo su un progetto inutile, costoso e devastante per le finanze pubbliche come la grande opera TAV, non può lamentarsi se poi mancano i soldi per le piccole opere fondamentali per il territorio e la vivibilità dello stesso. Si assuma le responsabilità delle sue scelte e se non è in grado di garantire ai cittadini la sicurezza nelle scuole e sulle strade si dimetta. Daniele Nottegar

ATTUALITÀ diventare il vino di qualità che ho assaggiato. Il pinot Nero, il Cabernet e il Merlot sono i vitigni che fruttiscono a livello superiore, ma ci sono anche dei Muller Thurgau, dei Viognier e dei Riesling che non sono certamente da meno. Negli ulti-

Per le vostre lettere scrivete a : articoli@laltrogiornalevr.it

mi giorni che rimanevano negli Stati Uniti, sono stato – per compensare - a visitare una cantina di proporzioni immense come la Willamette Valley Vineyards dove ci hanno accolti in maniera speciale, entusiasti di salutare un Sommelier italiano. Ho assaggiato solo alcune delle tante qualità che producono: un Pinot Nero prodotto da un vitigno che fu il primo piantato in Oregon da Jim Bernau, il fondatore della cantina; un Moscato e un Tempranillo. Ho anche ottenuto buoni contatti per un’eventuale loro partecipazione alla Vinitaly di Verona. Rolando Mariotti Maitre-Sommelier

INCONTRO

“Omicidio stradale” Caro direttore, sette anni fa, nel marzo 2008, un giovane è stato travolto e ucciso da chi guidava a 130 km ed era ubriaco. Non ha fatto neppure un giorno di carcere. I loro genitori si battono volontariamente per chi ha provato lo stesso dolore, dando voce a chi non ha la forza di parlare. Tra tutti un mutuo aiuto nella loro vita che cambia. Ma a che punto è l'introduzione della legge? “La legge c'è, bisogna metterla in pratica - sostiene l'Avvocato Marco Mirabile, penalista -. La normativa ha dei punti critici, dal punto di vista della pena. Il legislatore deve applicare una legge che sia giusta”. E' giusto che ci sia una pena più alta se trattasi di omicidio colposo. Il carcere ha una finalità rieducativa. Chi ha

provocato la morte deve avere una pena più severa che va dagli 8 ai 12 anni, secondo il grado alcolico. Si può accedere ai lavori di pubblica utilità. Importante è la prevenzione anche nelle scuole. Chiedere l'istituzione dell' omicidio stradale porta giustizia e aiuta affinchè non capiti più. C' è carenza d' informazione. Anche Matteo Renzi la vuole e la voleva fin da quando era Sindaco di Firenze. “Un risultato è stato raggiunto - assicura l' Avvocato Mirabile - con l'arresto obbligatorio in fragranza e arresto facoltativo”. E' un problema di urgenza per l'aumento dei morti di questo anno. Siamo vicini all'approvazione per fortuna, entro dicembre 2015. Maria Adduci

“Il Prete e i gay” Il giorno prima dell' apertura del Sinodo sulla Famiglia, un sacerdote di religione cattolica, ha tenuto una conferenza sui gay sacerdoti reclamizzando di aver scritto un libro su questo argomento e presentando alla platea il suo fidanzato spagnolo, abbracciandolo. Questo comportamento è fuori da ogni regola da parte di un monsignore. Ma cosa sono allora le regole? Esse dovrebbero regolare un modo di vivere! Anche un padre e una madre dovrebbero educare i propri figli seguendo delle regole, ma non per essere autoritari, solo autorevoli perchè la famiglia è la base del buon funzionamento del mondo. Mi pare impossibile che un uomo di Chiesa che ha preso i voti di castità, che non significa non amare, anzi, un

vero uomo di Dio, deve amare di più ma non sessualmente parlando. I media, a mio parere, dovrebbero non affrontare più questo argomento qualunque sia la decisione del Vaticano, in quanto

questo personaggio non merita e nemmeno coloro che gli fanno pubblicità per un loro tornaconto personale. Maria Rosa Beltramo

AIUTIAMOLO Sul numero di luglio il consigliere regionale Stefano Valdegamberi raccontava la storia del signor Franco P., veronese, disoccupato, 64 anni, una figlia di 14 anni, con assegno di invalidità da poco sospeso dall'Inps "per accertamenti", una moglie pure disoccupata. Un tempo Franco lavorava in fabbrica, poi come stagionale all'Amia che, ad un certo punto, lo ha lasciato a casa. Da allora solo lavori occasionali e precari. Oggi più nulla, rimane la disperazione. Il Comune lo aiuta di tanto in tanto con una mancia da 50 euro...Nel frattempo l’Agec, dopo aver mandato lettere minacciose di sollecito per gli

arretrati non pagati, ha mandato lo sfratto a Franco, che viaggia a piedi e non ha soldi nemmeno per comperarsi da mangiare. “Il Comune di Verona, che più volte ho interessato personalmente del suo caso, pare del tutto indifferente o impotente. Gli unici aiuti che riceve sono le elemosine dagli amici – diceva Valdegamberi nella sua lettera -. Cosa deve fare Franco, salire su un barcone in Nordafrica per essere aiutato?». Intanto chi vuole aiutare lui e la sua famiglia può farlo a titolo personale. Chiunque lo volesse aiutare trova Franco in via Broffero 4 (Porta Palio) e il suo numero di telefono è 045.594880.


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PROFESSIONALITÀ

“Truffe, ecologia...un bel minestrone” Egregio Direttore, il Papa a Cuba ha affermato che “c’è una crisi della famiglia, crisi perché la bastonano da tutte le parti e la lasciano molto ferita” e la famiglia stessa e il matrimonio non sono stati “mai tanto attaccati come al giorno d’oggi”. E ancora. “La famiglia ci salva da due fenomeni attuali (…) la frammentazione, cioè la divisione, e la massificazione. In entrambi i casi, le persone si trasformano in individui isolati, facili da manipolare e governare. E allora troviamo nel mondo società divise, rotte, separate o altamente massificate, che sono conseguenza della rottura dei legami familiari”. Anche per questo motivo bisogna che “abbiamo cura delle nostre famiglie, veri spazi di libertà”. E’ proprio vero che certi gruppi di potere attaccano la famiglia, cellula fon-

damentale della società, perseguendo il progetto di far dilagare l’individualismo, in modo da isolare l’essere umano e renderlo meno forte e più manovrabile. Le forme di questo attacco sono varie: legislative, fiscali… La più efficace è stata e continua ad essere - la “rivoluzione sessuale” radical-libertaria con le sue conseguenze esistenziali e sociali come la “produzione” di individui che non vogliono e non sanno controllare le proprie passioni desideri che rigettano i legami interpersonali stabili, condizionando spesso la durata delle relazioni coniugali. Gli individui pulsionali sono molto più facilmente manipolabili dal potere mediante la strategia del “panem et circenses”, pane e giochi. Demolire la famiglia, questo baluardo dell’uomo, allo

Studentessa universitaria. Diplomata al liceo scientifico e madrelingua inglese è disponibile per lezioni di lingua in zona Negrar e dintorni Cell. 349 3322837

scopo di sciogliere ogni valore, ogni punto di riferimento, per creare incertezza e smarrimento. Il fine ultimo è quello di manipolare meglio le persone e le società per i propri interessi di potere e di accumulo economico e finanziario. La dissoluzione della famiglia risponde a motivi economici. Infatti il consumismo è favorito dalla disgregazione della famiglia perché lo sfascio produce l’infelicità degli individui, e chi è infelice acquista più facilmente, cercando un surrogato consolatorio nei beni di consumo. O anche semplicemente per necessità, dopo una separazione o divorzio, quando prima bastava, per esempio una casa, un’auto, un frigo o una lavatrice ecc. poi possibilmente ce ne vogliono due. Giancarlo Maffezzoli

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CRONACHE

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INAUGURAZIONE. Realizzato un fabbricato adibito a biglietteria e sala laboratorio. In più, c’è una nuova gestione per le visite guidate

Valorizzazione e migliorie per la Grotta di Fumane Inaugurazione ufficiale lo scorso sabato 17 ottobre a seguito degli interventi di valorizzazione e miglioramento della fruibilità turistica della Grotta di Fumane, l’importante sito archeologico preistorico nella Valle dei Progni. All'inizio del percorso che conduce al riparo stesso è stato infatti realizzato un nuovo fabbricato che avrà le funzioni di biglietteria, centro ricettivo, servizi igienici e sala laboratorio per gli archeologi. Il progetto, gestito dal comune di Fumane e dalla Comunità Montana della Lessinia e redatto dall'ing. Massimiliano Ronconi, presenta una forma geometrica semplice ma si adatta perfettamente al terreno circostante e come finiture l'uso di materiali tipici della zona come pietra della Lessinia e legno. «Una finestra – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Fumane, Maurizio Zantedeschi - è stata aperta sulla parete rocciosa che si trova dietro al fabbricato e che si vede dall'ingresso della biglietteria, offrendo così un'anteprima della grotta stessa. L'area è stata dotata

ha come obiettivo la valorizzazione e promozione del sito archeologico in coerenza con il suo valore scientifico e culturale. Homo 3.0, che si occuperà della valorizzazione della grotta per i prossimi cinque anni, raccoglie l’eredità di quanto fatto negli anni passati dal Consorzio Pro Loco

della Valpolicella, con il compito di sviluppare e coordinare le potenzialità del sito, cercando di esprimerne il forte legame con il territorio e la naturale vocazione internazionale. La nuova realtà, Homo 3.0, è costituita da un’impresa locale, Mulino Simbeni s.a.s., di Franco Cesaro & C.,

che da trent’anni si occupa di consulenza, formazione ed organizzazione di convegni ed eventi culturali, e l’Associazione EvolutaMente, nata nel 2007 per condividere conoscenze, studiare e valorizzare il patrimonio archeologico di Grotta di Fumane e la preistoria dei Lessini.

“De – Gustiamo il Teatro” anche di un cortile adibito a parcheggio per disabili e area di ritrovo per i fruitori della Grotta di Fumane. I lavori effettuati dall'impresa Campostrini e dall'impresa Lessinia, sono iniziati ad inizio marzo 2015 e terminati a fine giugno 2015 per un investimento pari a 335.000 euro». Ma la struttura inaugurata il 17 ottobre non è l’unica novità per la Grotta di Fumane. In questi mesi è partita

infatti una nuova gestione per le visite guidate, le attività didattiche e gli eventi riguardanti il ricchissimo patrimonio archeologico della grotta. A dicembre 2014 un bando comunale, d’intesa con il Parco Regionale dei Monti Lessini, l’Università e la Soprintendenza, ha assegnato la gestione delle attività a Homo 3.0, Associazione Temporanea di Impresa che

Torna al Teatro Don Mazza di San Pietro in Cariano la terza edizione della rassegna Teatrale “De – Gustiamo il Teatro in Valpolicella”. Dal 27 novembre, per dieci fine settimana, gli appassionati del teatro amatoriale si potranno dare appuntamento presso il nostro bellissimo teatro situato nel cuore della Valpolicella dove si alterneranno sulla scena diverse e rinomate compagnie del Veneto. Anche quest’anno verrà riproposta la formula “cultura, sapori e vini”: abbinate allo spettacolo teatrale ci saranno serate di degustazione dei nostri tipici sapori agroalimentari, associati ai vini di un produttore che presenterà la propria azienda. Gruppo Teatro Don Mazza e Circolo Noi PREZZI: € 14,00 Promozione: Biglietto intero con degustazione (Solo su prenotazione con inizio alle ore 20:00 – massimo 150 posti) € 8,00 Biglietto intero Biglietto gratuito (fino a 12 anni) € 4,00 Biglietto degustazione bambini fino 12 anni

PRENOTAZIONI Tel. 345 2754509 (martedì - venerdì 18.00 - 21.00, sabato 10.00 - 12.00 e 16.00 – 20.30; mail: cineteatrodonmazza@gmail.com

VALPOLICELLA BENACO BANCA L’APP SATISPAY SBARCA IN VENETO Sbarca in Veneto, con Valpolicella Benaco Banca, l’app Satispay per pagamenti diretti di piccole somme attraverso lo smartphone. Valpolicella Benaco Banca, grazie all’intuizione del proprio Direttore Commerciale Simone Lavarini, è la prima Bcc nella regione a promuovere questa forma di pagamento che prevede commissioni a carico degli esercenti aderenti di soli 20 centesimi per le transazioni oltre i dieci euro, decisamente inferiori a quelle delle più diffuse carte di credito. Satispay, ideata nel 2013 da tre trentenni piemontesi, si propone di diventare la “Whatsapp” dei pagamenti e consente di inviare soldi da uno smartphone all’altro o di fare pagamenti in esercizi convenzionati passando da un borsellino elettronico attivato e caricato con la cifra desiderata, proprio come una carta prepagata. Basta iscriversi e inserire il proprio Iban per consentire alla propria banca di autorizzare le transazioni dal proprio conto al borsellino elettronico dell’app. Il download è gratuito e disponibile per Android, iOS e Windows Phone, mentre gli spostamenti di denaro sono a carico di Satispay, il cui obiettivo è arrivare in Italia a 10-15 milioni di utenti. Alberto Dalmasso, fondatore e anima di Satispay, ha sottolineato l’importanza strategica di avviare collaborazioni durature con le Bcc più lungimiranti. «Satispay è un prodotto che si inserisce perfettamente nel portafoglio dei servizi messi a disposizione dalle Bcc - ha affermato -. Una freccia in più al loro arco per arricchire la proposta di valore a clienti privati ed esercenti. Allo stesso modo queste banche possono giocare un ruolo fondamentale nella crescita di Satispay, accelerandone la diffusione nei rispettivi territori».

Venerdì 27- Sabato 28 novembre ore 21:00 – PRIMA ASSOLUTA - Domenica 29 novembre ore 17:00. Compagnia El Gavetin: “Mascio e Femena li creò” di Franco Antolini Degustazione venerdì 27 novembre ore 20:00 Risotto all’amarone di “Mimmo, Pier e Fabio”; Dolci: Golosità a cura della Pasticceria Conato – Domegliara; Vini della Cantina Castelnuovo del Garda di Castelnuovo. Sarà esposta una mostra d’arte a cura dell’Associazione Artistica “Libert’Art”. Sabato 12 dicembre ore 21:00. Compagnia La Resela: “La Soca dei me veci”. Degustazione ore 20:00 Risotto al “tastasal” di Valentino Seno; Dolci: le tradizionali frolline di ”Santa Lucia” del Panificio Barba – San Floriano; Vini della Società Agricola Venturini Massimo e figli S.S. – San Floriano. Arrivo di Santa Lucia con il suo fido Castaldo Domenica 20 dicembre ore 16:30. Concerto di Natale con la partecipazione della banda Comunale di San Pietro in Cariano diretta dal maestro Luciano Filippini e del coro “El Vesoto” di San Floriano diretto dal maestro Osvaldo Gasparato. Entrata con offerta libera. Al termine del concerto brindisi e rinfresco con lo scambio degli auguri. Martedì 5 gennaio 2016 ore 21:00 e mercoledì 6 gennaio ore 16:30. Compagnia La Barcaccia: “Nemici come prima” di Gianni Clementi e regia di Roberto Puliero. Degustazione martedì 5 gennaio Pastisada de caval di “Grazia – Bruna - Lisetta”; Gelato: fresche tentazioni ed emozioni - L’Officina del Gelato – Sant’Ambrogio; Vini dell’Azienda Agricola Flatio di Flavio Fraccaroli – San Pietro in Cariano. Mercoledì 6 gennaio dopo lo spettacolo: ore 18:00 dolce rinfresco a cura della pasticceria Nova Desy Sas – Arbizzano, ore 18:15 serata con Canti Natalizi del Coro “ I Cantadori de l’Eco de Fumane”, ore 19:00 Brusa la vecia. Sabato 16 gennaio ore 21:00. Compagnia L’Aseni del Borgo: “Robe de l’altro mondo”. Degustazione ore 20:00 Lasagne con il “musso” di “Grazia – Bruna - Lisetta”; Dolci: Degustazione di formaggi di capra dell’Azienda Agrituristica Malga Faggioli 1140 - Erbezzo con abbinamento a mieli e confetture della zia Betty; Vini della Tenuta Salvaterra – San Pietro in Cariano. Sabato 30 gennaio ore 21:00. Compagnia di Castelrotto: “Cercasi amante per mio suocero” di Enrico Allegrini Degustazione ore 20:00 Trippe alla parmigiana della “Dany”; Dolci: Torta delle Rose e Torta di Amaretti del Panificio & Alimentari Dal Pozzolo Rosa - Sega di Cavaion; Vini dell’Azienda Agricola Paolo Cottini – Castelrotto. Sabato 13 febbraio ore 21:00. Veronamusical La Compagnia del Geco: “Il Letto Ovale” di Ray Coonery e John Chapman. Degustazione Stinco di maiale al forno con patate; Dolci: crostate con nutella e marmellata del Panificio & Alimentari Dal Pozzolo Rosa – Sega di Cavaion; Birra a caduta proposta dall’Azienda Venturini Mario e figli Snc - San Pietro in Cariano. Sabato 27 febbraio ore 21:00. Compagnia La Maschera: “Quando Amor comanda” di Tiberio Fiorilli in arte Scaramuccia. Degustazione Risotto al radicchio, monte e speck di “Sonia e Roberto”; Dolci: strudel Altoatesino; Vini della Azienda Cavit - Trento. Sabato 19 marzo ore 21:00. Compagnia Modus Vivendi: “Mejo da morto?” di Luciano Lunghi. Degustazione Risotto alle mele e salsiccia, profumato al limone, di “Mimmo, Pier e Fabio”; Gelato: fresche tentazioni e emozioni de Il Gelato di Marco Scamperle – San Pietro in Cariano; Vini dell’Azienda Agricola Spada – San Pietro in Cariano. Venerdì 6 - Sabato 7 e domenica 8 maggio ore 21:00 - PRIMA ASSOLUTA. Compagnia El Gavetin: “Buseta e Boton” di Franco Antolini


ATTIVITÀ ECCELLENTI DI MARANO ANTICA OSTERIA PAVERNO NEL CUORE DELLA VALPOLICELLA CUCINA CASALINGA VERONESE E RICETTE PRELIBATE

L'Antica Osteria Paverno si trova nel cuore della Valpolicella, a Marano. Lucio Corradi insieme a Paola Perbellini la gestiscono da cinque anni proponendo ai loro clienti una cucina tipicamente casalinga offrendo prodotti tipici della zona veronese. Paola si occupa di selezionare gli ingredienti per poi elaborarli in cucina plasmandoli in ricette prelibate come il tipico risotto all'Amarone e i tortellini al pero misso della Lessinia e monte veronese. Quest' ultimo piatto è il loro “cavallo di battaglia” non solo per la tipicità della ricetta, ma anche per il connubio della pera che si matura nel fieno per poi venire mescolata al monte veronese. Anche il vino offerto proviene dai vigneti della Valpolicella e più precisamente dalla zone di Marano e di Negrar. Per maggiori informazioni: info@anticaosteriapaverno.it

TRADIZIONE VITIVINICOLA FAMILIARE DAL 1870 LA CANTINA SAN RUSTICO OFFRE VINI DI QUALITÀ

Dal 1870 la Cantina San Rustico porta avanti la familiare tradizione vitivinicola nel cuore della Valpolicella classica ed Enrico e Marco Campagnola ne seguono personalmente tutte le fasi della produzione, restando fedeli alle tradizioni enologiche della loro terra. Dai 22 ettari di vigneti provengono le uve destinate alla produzione dei prestigiosi Rossi della Valpolicella Classica, tra cui spicca la selezione “Vigneti del Gaso”, primo fra tutti l’Amarone Classico della Valpolicella “Gaso”, da poco premiato con la Dama d’Oro al Concorso di Enoconegliano ed inserito tra i migliori vini al mondo nella TOP 100 WINES for 2015 di Wine Enthusiast.

Marano Jago

Marano CAPASANTA BISTROT, RISTORAZIONE INNOVATIVA IL CAVALLO DI BATTAGLIA È LA PEARÀ DI MARE

RISTORANTE AI TORCOLI TRADIZIONE E RAFFINATEZZA

Capasanta Bistrot si trova in Loc. Rugolin di Marano di Valpolicella ed è gestito da Stefania e Claudio con esperienza decennale come organizzatori di eventi e matrimoni ( wedding planner). Stefania Fasoli, titolare di Capasanta Bistrot, con il marito gestiscono questa attività come ristorazione innovativa proponendo un menù con degustazione pesce di mare abbinato a prodotti biologici. Altro piatto eccellente della loro cucina, è la pinsa gourmet classica o alla canapa composta da una miscela di farine pregiate con una lievitazione di 76/92 ore, permettendo maggiore digeribilità e un basso contenuto calorico, abbinato alla loro innovativa birra alla canapa. Cavallo di battaglia del Capasanta Bistrot, è la pearà di mare, ricetta ideata da Claudio D'Errico per il suo ristorante nel cuore della Valpolicella. Per maggiori informazioni: info@capasanta.it

Un’incantevole panorama, un ambiente raffinato, un servizio elegante: la cornice perfetta per qualsiasi situazione ed evento. Questo è il ristorante “Ai Torcoli”, un luogo in cui l’arte dell’accoglienza e l’accuratezza del servizio si intrecciano alla prelibatezza dei piatti proposti. “Ai Torcoli” ogni pietanza rappresenta un connubio perfetto tra tradizione, ispirata ai profumi ed ai sapori tipici della splendida Valpolicella, e innovazione, creata dalla fantasia dello chef: dall’antipasto al dessert gli antichi sapori culinari vengono garantiti nella loro squisitezza e valorizzati attraverso rivisitazioni innovative e presentazioni ricercate e coreografiche. L’enoteca del ristorante inoltre propone una carta vini con un’ampia e pregiata selezione.


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CRONACHE

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L’IDEA. I cittadini si organizzano, la pagina “Furti in Valpolicella” ha già 5.300 iscritti

Gruppo anti-rapine Facebook si muove Continuano i furti in Valpolicella e i cittadini si organizzano. Su Facebook, il gruppo “Furti in Valpolicella” ha già 5.300 iscritti, in continua crescita. «Il gruppo nasce per raccogliere testimonianze dei furti in Valpolicella e per costruire un luogo di incontro dove i cittadini possano informarsi e sentirsi vicini – raccontano Nicolò Ceradini e Alexandro Todeschini, due degli amministratori -. I dati a cui facciamo riferimento non possono che essere parziali e senza carattere di ufficialità, però utili a tratteggiare un quadro di insieme». Un

problema che ha radici a monte, come sottolinea Ceradini: «In Italia chi delinque troppo spesso non ne paga le conseguenze: vuoi perché le Forze dell’Ordine sono state dissanguate da continui tagli e difficilmente il ladro viene ‘beccato’, vuoi, soprattutto, perché chi viene arrestato non rimane in carcere a scontare la pena. Manca il deterrente». «Occorre investire in sistemi di videosorveglianza con telecamere, portare i militari dell’Esercito a pattugliare le strade (l’operazione Strade Sicure, già operativa a Verona) –

prosegue Todeschini -, rafforzare il servizio di vigilanza nei Comuni». «Qualche multa in meno da parte dei vigili – incalzano i due gestori del gruppo – e più controllo sul territorio…E poi c’è quel finanziamento regionale per l’acquisto delle telecamere, fino a 100.000 euro, con il bando scaduto il 31 Agosto: già i soldi sono pochi, se in più la Amministrazioni si fanno scappare le opportunità diventa difficile risolvere il problema». Uno spazio, quello del gruppo, che nasce virtuale e vuole diventare un punto di riferi-

I DATI RACCOLTI DAL GRUPPO “FURTI IN VALPOLICELLA” 146 furti e 94 tentati furti da inizio anno a metà ottobre, quasi sempre in casa (180) e perlopiù di notte (55% sul totale in cui è indicato l’orario) o di sera (34%). San Pietro in Cariano (34 furti+28 tentati) e Negrar (42+22) i comuni più colpiti, ma è tutta la Valpolicella ad essere “toccata” dai ladri. Un totale di 67 solo nel periodo che va dalla metà di Settembre ai primi tredici giorni di Ottobre, dopo i picchi di Aprile e Maggio e un’estate relativamente tranquilla. Tante le segnalazioni, presenti po’ tutti i Comuni, ad esempio furti in automobile a Pescantina (il 29 Settembre in via Sacco) e a S. Pietro in Cariano (la sera di giovedì 8 Ottobre, vicino al campo da Rugby); ladri in abitazione a Balconi (via Siedlce, la sera del 30 settembre), Settimo (ladri in tre case giovedì 8 Ottobre), Fumane (la sera di domenica 11) e Cengia (tre tentati furti la notte del 28 Settembre). Un fine settembre particolarmente “caldo” per il comune di S. Ambrogio, con i ladri che hanno visitato a più riprese Gargagnago, e soprattutto per Marano, insieme a S. Rocco, Purano, Prognol, Pezza e Valgatara, bersagliati una prima volta da giovedì 17 a domenica 20 e una seconda il fine settimana del 25. Le prime due settimane di Ottobre i furti hanno il loro epicentro nel comune Negrar, in particolare a S. Peretto e Fane (rispettivamente 3 e 4 furti, venerdì 9 e sabato 10, sera). Venerdì 2 nel primo pomeriggio svaligiate anche le automobili dei vendemmiatori a Torbe e la notte di sabato 10 ad Arbizzano, vicino la chiesa, rubata una Fiat Doblò.

STORIA/MEDAGLIE DELLA LIBERAZIONE In occasione del 70° anniversario della Liberazione, che ricorre quest’anno, il Ministro della Difesa ha inteso rivolgere particolare attenzione a coloro che hanno partecipato alla Resistenza e alla Lotta di Liberazione realizzando una Medaglia commemorativa, “Medaglia della Liberazione”, corredata da un diploma d’onore intestato all’insignito. Alla Prefettura di Verona sono pervenute 11 medaglie, con relativi diplomi, destinate ad altrettanti reduci della città e della provincia di Verona. Su iniziativa della Sezione di Verona dell' Associazione Nazionale Divisione Acqui, del Presidente Caudio Toninel e con l'approvazione e la disponibilità del nuovo Prefetto di Verona, Salvatore Mulas, si è convenuto di effettuare la consegna, in occasione della cerimonia di commemorazione del 72° anniversario dell' Eccidio della Divisione Acqui, che si è svolta lo scorso 18 settembre, presso il monumento nazionale dedicato alla Divisione Acqui, a Verona, in circonvallazione Oriani. Così, nel corso della cerimonia, il Sottosegretario alla Difesa, onorevole Domenico Rossi e i sindaci dei Comuni di residenza, hanno consegnato le onorificenza agli 11 emozionati e commossi “nonni”, due dei quali recentemente deceduti, che, a distanza di più di 70 anni dalle loro tragiche vicende, hanno ottenuto un riconoscimento ufficiale da parte del Governo Italiano. Tra i “premiati” anche Dino Benedetti, 93 anni, nato e residente a Volargne, nel comune di Dolcè, reduce Acqui, autiere del 317° reggimento fanteria, compagnia comando, a Cefalonia ed Elvio Degani, 93 anni, nato a Negarine di San Pietrio in Cariano e residente a Negrar, partigiano della FIVL (Federazione Italiana Volontari della Libertà), del Battaglione Aquila in Alta Valpolicella.

mento sul territorio. «Ci stiamo organizzando annuncia Ceradini - per creare una squadra di lavoro su tutta la Valpolicella che si occupi a 360 gradi del tema sicurezza: una struttura per meglio muoversi, valutare collegialmente le proposte e coordinarsi con le Forze del-

l’Ordine». Chiediamo a tutti i Comuni di partecipare – conclude Todeschini -: solo

uniti possiamo rendere più sicura la nostra valle». Silvia Accordini

CANOA, KAYAK E RAFTING

Emozioni all’Adigemarathon Una girandola d’emozioni in un fiume di adrenalina ha invaso l’Adige per la dodicesima edizione dell’Adigemarathon di Canoa, Kayak e Rafting domenica 4 ottobre. Oltre 1000 i partecipanti tra agonisti e amatori. Vincitore assoluto della manifestazione è stato il K2 della Francia, campione mondiale 2014 in kayak, composto da Bonnetain e Pète che ha fatto il vuoto. Alle spalle due equipaggi italiani: il K2 della Bissolati Cremona composto da Vincenzi e Dal Bianco e il K2 dell’azzurro Mariano Bifano e Riccardo Mattiello. Nella categoria femminile successo per Costanza Buonaccorsi della Comunali Firenze. Buona la gara anche delle promesse veronesi tra cui Giuliano Remelli e Carlo Benciolini del Canoa Club Pescantina, Nicola Ometto e, in campo femminile, di Federica Valbusa del Canoa Club Pescantina. Dall’Isola di Dolcè oltre 700 amatori e appassionati di rafting sono scesi fino a Pescantina: 20 chilometri in allegria per famiglie, giovani mascherati, biciclette sull’acqua, gommoni, canoe di ogni tipo per la più grande festa annuale della canoa italiana organizzata da Canoa Club Pescantina e Borghetto, Comuni di Dolcè e Pescantina. «L’Adigemarathon - ha spiegato il presidente del Canoa Club Pescantina Vladi Panato costituisce una vetrina fondamentale per i giovani canoisti che possono confrontarsi con atleti di comprovata esperienza internazionale, con una disciplina impegnativa

come la maratona fluviale. Novità 2016? La mezza maratona per i più giovani da Dolcè a Pescantina». Durante le premiazioni il sindaco di Pescantina Luigi Cadura ha consegnato un riconoscimento speciale a Bruno Panziera, ideatore dell’Adigemarathon con Alviano Mesaroli ed Ettore Ivaldi. Il sindaco di Dolcè Massimiliano Adamoli ha sottolineato il connubio con il territorio di una manifestazione legata all’opera di 390 volontari tra cui quelli del Canoa Club Pescantina, Borghetto unitamente alla Protezione civile di Brentino Belluno, Ais Garda Baldo di Rivoli Veronese, la Croce Rossa Comitato Valpolicella, i pescatori della Libertas Valdadige, il Canoa Club di Borghetto d'Avio, la Protezione civile ambientale di Verona, il gruppo alpini e la protezione civile di Dolcè, il Corpo di polizia locale di Dolcè e i Carabinieri in Congedo Valpolicella, Avis Valdadige, Pro Loco e Gruppo Alpini di Volargne, Avis Balconi, Pescantina e Settimo. Nel villaggio della canoa protagoniste assolute le cucine coordinate da Erminio Panato che hanno sfornato migliaia di pasti a base di tortellini, cotechino e pearà. Il tutto ripreso dai fotografi del Gruppo Fotografico Pescantina. Per quanto riguarda la solidarietà quest’anno Adigemarathon ha promosso la cooperativa sociale onlus Filo Continuo di Pescantina

FIORI, SAPORI E PROFUMI D’AUTUNNO Grande successo sabato 17 e domenica 18 ottobre per la seconda edizione di “Fiori, Sapori e Profumi d’Autunno” nel centro storico di Valeggio sul Mincio. La manifestazione, organizzata da Federfiori Confcommercio, Comune di Valeggio e Pro Loco, in collaborazione con Parco Giardino Sigurtà, Gardaland e Cassa Padana, ha ospitato numerosi espositori provenienti da tutto il territorio. Oltre alla mostra mercato erano presenti molti stand enogastronomici che hanno proposto piatti unici con i sapori autunnali. Spettacoli di musica live, magia, balli folkloristici country e animazione per i più piccoli hanno completato la manifestazione, fortemente voluta da Patrizia Di Braida, presidente regionale Federfiori e consigliere di maggioranza con delega alle manifestazioni del comune di Valeggio, in collaborazione con Marco Miglioranzo e Luca Campostrini che hanno abbellito il centro storico con scenografie floreali e zucche colorate. Nella giornata di domenica ha trionfato la conferenza “Profumi d'autore” che ha avuto come ospite il grande maestro profumiere Dante Ferro che ha raccontato la storia dei profumi dalle origini ai nostri giorni. «Un ringraziamento speciale – afferma Patrizia Di Braida – va a tutti gli espositori che hanno allestito bellissime bancarelle capaci di rendere il centro storico una vetrina all'aperto. Ringrazio inoltre l'assessore di Valeggio Anna Paola Antonini per la proficua collaborazione e il sindaco Angelo Tosoni per l'opportunità che ci hanno concesso di organizzare l’evento».


CRONACHE

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

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FUMANE. Il sindaco Frapporti: «Questi temi sono diventati d’attualità in Valpolicella»

IL CONCORSO NAZIONALE

Riunione pubblica su lavoro ed etica

Storia e architettura: la Valpolicella è arte

“Agricoltura, impresa, lavoro: è possibile parlare di etica?” è il titolo della partecipata assemblea pubblica, che si è tenuta a Fumane in sala consiliare nel mese di settembre. Al tavolo dei relatori erano presenti Alessio Veggiari, esperto di diritto del lavoro, Franco Cesaro, esperto di imprese familiari, Flavio Farina, membro dell'associazione “Progetto Lavoro Valpolicella”. Coordinava Anastasia Righetti, assessore fumanese. «Il tema del lavoro e dei suoi risvolti etici è diventato di grande attualità in Valpolicella - afferma il sindaco Mirco Corrado Frapporti -. Dopo la chiusura delle due industrie di Fumane, l’avvio dell’esperienza del “Progetto Lavoro Valpolicella”, partita da un'iniziativa della Caritas di Fumane, la sperimentazione di corsi innovativi per l’orientamento al lavoro d’impresa, promossa insieme con lo stu-

UNA SERATA PER TERZANI. Grande successo per la serata “Terzani. L’uomo e il giornalista” ospitata lo scorso 23 ottobre a Fumane, in una sala consiliare gremita. La serata è stata introdotta da Oscar Fanna, organizzatore dell’evento in collaborazione con l’assessorato alla Cultura di Fumane e il sostegno dell’associazione Arcobaleno e di tutti i Comuni della Valpolicella. Protagonista della serata è stato Tiziano Terzani, presentato nella sua figura di giornalista "corrispondente di guerra" e nella sua seconda fase di "indagatore dell'intimo umano". Durante la serata si sono alternati filmati inediti, interviste di

dio “Cesaro e Associati”, abbiamo pensato che era tempo che tutta la comunità cominciasse a discutere e a confrontarsi con il tema del lavoro e ai suoi risvolti etici». «Il problema etico, nell'ambito dell'organizzazione del lavoro, si colloca al di sopra di quello del diritto - ha illustrato l'avvocato Veggiari nel suo intervento -. Per questo, affrontare la questione significa sostanzialmente fare

un'operazione preventiva nei confronti dell'illegalità». La disattenzione alle norme sul lavoro riguarda in Italia più il settore dell'agricoltura che quello dell'industria. Secondo i dati del 2011 nel settore agricolo, l'illegalità in materia di diritto del lavoro in Veneto è pari a quella della Sicilia ed è tra le più alte nel panorama nazionale. «L'8 luglio 2015 ha iniziato il suo iter procedurale un disegno di

legge che prevede una certificazione etica, anche nel settore agricolo, con possibilità di sgravi fiscali e di titoli di preferenza nei contratti con la pubblica amministrazione ha continuato Veggiari -. Nel contempo è attivo già dal 2011 un forum sociale per l'agricoltura sociale, consultabile al sito www.forumagricolturasociale.it, che intende appunto promuovere la responsabilità sociale presso le imprese agricole». «Progetto Lavoro Valpolicella - ha spiegato Farina - è nato per dare una risposta al problema del lavoro che si sta allargando sempre di più anche in Valpolicella. La sua azione è stata sostenuta dai Comuni della Valpolicella, della Val D'Adige e Valpolicella Benaco Banca Credito Cooperativo. Si sono aperti sportelli di ascolto e si è creata una banca dati».

Organizzato dalla “Associazione Vivi la Valpolicella” si è svolta a Negrar la 7° edizione del concorso nazionale in tema fisso. Le opere dovevano cioè raffigurare bellezze naturali e/o architettoniche della Valpolicella storica ovvero di Negrar, Marano, San Pietro, Sant’ Anna, Fumane, Pescantina, Sant’ Ambrogio, Dolcè e Parona; oppure peculiariatà, personaggi famosi e/o prodotti inerenti i luoghi citati. Malgrado le difficoltà per gli artisti di sottostare a detto tema, una quarantina di loro, provenienti anche da fuori provincia, hanno aderito al concorso. La Commissione giudicatrice, composta da Mario Chiereghini, Rinaldo Dal Negro, Laura Poffe, Bruno Prosdocimi e Maurizio Zanolli, dopo attento e scrupoloso esame delle opere in concorso, ha emesso la seguente gra-

duatoria di merito: 1° premio a Annamaria Dal Pezzo, con un dipinto raffigurante il lavatoio innevato (tuttora presente e utilizzato a Negrar) che la giuria ha definito “una realtà sublime”; 2° premio a Giovanna Bergamaschi; 3° premio a Renzo Marangoni; 4° premio a Alessandra Giunta; 5° premio a Maria Giovanna Pozzerle; 6° premio a pari merito a: Alberto Vignola, Lucio Sartori, Claudio Zenorini, Diego Vicenti, Paolo Triberti. Segnalazione a: Elda Zanferli, Teresa Dal Dosso, Orietta Noventa, Milena Momi, Graziella Lizzari, Elio Benedetti, Fabiola Carmelini, Dario Gaburro. Oltre a ciò, l’organizzazione del concorso ha offerto a tutti gli artisti partecipanti e anche ai non premiati o segnalati, una bottiglia di vino Valpolicella classico. R.D.N.

NOTIZIE IN BREVE

LESSINIA. Il ricordo della Grande Guerra I versi di Nerina raccontano e conquistano

repertorio e interventi dei due ospiti Alen Loreti e Mario Zanot. Particolare rilievo è stato dato alle due iniziative ora in atto su Terzani: La raccolta fondi per il film "Un indovino mi disse" basato sull'omonimo libro (uno dei suo scritti più famosi) e la donazione della sua biblioteca alla fondazioni Cini di Venezia.

Quanto stiamo per raccontarvi è capitato in una piacevolissima serata dell’estate appena trascorsa. Siamo in uno spettacolare angolo del Comune di Cerro Veronese, la cui nascita risale al XVII secolo (come risulta nei registri comunali e parrocchiali) denominato “ Borgo Paglia”. E’ in svolgimento una serata culturale con esposizione di quadri e declamazione di poesie da parte degli autori. Uno di questi è Nerina Poggese, che poi scopriremo, essere una delle discendenti della famiglia che fondò questo caratteristico Borgo. Nerina è nota per le sue numerose iniziative culturali (autrice di poesie e racconti; organizzatrice di convegni e attività) tutte riconducibili al desiderio di mantenere vive le tradizioni popolari della zona. Tra le poesie da lei presentate una ci è piaciuta particolarmente poiché trattasi di un ricordo della Grande Guerra riferita a un’area della Lessinia molto frequentata dai Veronesi. Ha scritto tanto, Nerina, nonostante la sua giovane età, e molti di questi suoi scritti le hanno dato grandi soddisfazioni, anche a livello nazionale. La poesia di cui sopra si riferisce in particolare alla trincea di Malga Pedocchio (o Pidocchio) della quale 430 metri sono stati recuperati (agosto 2014) con un progetto promosso dalla Comunità Montana e Parco Naturale della Lessinia. L’operazione ha coinvolto 183 volontari dell’Associazione Nazionale Alpini, sezione di Verona, i quali hanno lavorato per un anno, guidati dal consigliere sezionale Flavio Melotti (storico e nipote del primo caduto di Bosco Chiesa Nuova, morto sul Carso). Al momento della cerimonia d’inaugurazione del recupero di questo sito, che si trova tra Malga Lessinia e il rifugio di Castelberto, nel comune di Erbezzo, Luciano Bertagnoli, Presidente dal marzo 2014 della sezione ANA di Verona, dichiarò: «Il restauro della trincea di Malga Pedocchio è solo la prima tappa di un cammino finalizzato a restaurare e valorizzare i luoghi che in Lessinia hanno risentito dell’avvento della guerra, creando un percorso storico didattico…». E ora la poesia di Nerina Poggese Francesco Gueli

ASSOCIAZIONE TERRA VIVA. Sostenibilità, tutela ambientale, sicurezza alimentare per il benessere di adulti e bambini: sono questi alcuni dei temi che l'associazione Terra Viva propone nella quinta edizione di “Nuovi stili di vita: la sfida del biologico” ciclo di conferenze sul viver bene iniziato lunedì 26 ottobre. Presso la sala consiliare del comune di Fumane (Viale Roma 2), alle 20.30, saranno poi ospitati altri cinque incontri a cadenza settimanale (martedì 3, lunedì 9, 16, 23 e 30 novembre) con professionisti, cittadini impegnati, per parlare di cibo, abbigliamento, orticoltura, tutela ambientale, benessere psico-fisico di adulti e bambini. Scomodare degli esperti e dare vita ad un confronto di idee è quello che Terra Viva si impegna a fare per promuovere la conoscenza di pratiche sostenibili; anche in questo ciclo di conferenze l'intenzione è quella di affrontare con uno spirito propositivo temi che hanno un impatto sulla quotidianità di ciascuno, ma sui quali ognuno può incidere con le proprie scelte. L'evento è patrocinato dal comune di Fumane ed organizzato con il sostegno della cooperativa Lessinianet - ingresso libero. Per informazioni: http://www.terravivaverona.org gruppoterraviva@gmail.com Tel. 380.3172888

LA GUERRA STRAPPA RADICI Fra le montagne al bivio di Pedocchio / Vaga lo sguardo e nulla si muove. / Ed il verde è silenzio, / fino alle punte dei larici accolti dal cielo. / Scivola un lacrima di resina, / da un ruvido tronco, / l’osserva l’ufficiale seduto fra l’erba, fra le mani un foglio, / solo una data vergata 1915… / ed un sbavatura /’inchiostro. /Veli di nebbia sospinti dal vento, / dissolvono l’ombra di due malgari / che han messo il catenaccio all’uscio / mentre le bestie dai campanacci attutiti, / torneranno prigioniere delle stalle. / Passi di soldati, ora, pale alla mano, / violentano questa terra scavando trincee, / ed una strada per armi e violenza. / Colpi su colpi, fugge una poiana padrona del vento, / riposava nascosta da anni / una piccola ammonite, / ora divelta dal suo grembo di roccia, / la guerra strappa radici, ed espone. / Non c’è pace, né quiete sui pascoli, / si rinserra fra petali di spine una bianca carlina.


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LA NOVITÀ. Il progetto per il “nuovo look” è stato presentato lo scorso 27 ottobre

ASSOCIAZIONE ARCOBALENO

La Grande Mela: restyling in vista

Festa annuale colorata

Nuovo look per La Grande Mela di Lugagnano di Sona: è stato presentato lo scorso 27 ottobre il progetto di restyling che rinnoverà il volto del Centro Commerciale, nato l’11 luglio 1996. «Per la città di Verona – ricorda Marco Cingottini, direttore del Centro Commerciale - fu un’innovazione commerciale non da poco perché fu il primo centro sorto in provincia con 120 negozi, un ipermercato, 18 attività di ristorazione, un piano ludico comprendente 8 sale cinematografiche e una sala da bowling molto grande. L’opera, ideata e progettata dallo studio di Architettura Iglis Zorzi, era stata resa possibile grazie all’impegno congiunto dei proprietari e del Consiglio di Amministrazione del centro, supportati dalla società di gestione Cogest Retail e dalla presenza di Lorenzo Rossetto, maggior azionista tra i soci che hanno così contribuito 20 anni fa alla nascita di questo grande centro commerciale».Alla presentazione del progetto di restyling, nella mattinata del 27 ottobre, sono intervenuti anche il sindaco del Comune di Sona, Gianluigi Mazzi e il presidente Immobiliare Cinquerre S.p.a., Lorenzo Rossetto, oltre al presidente del

Consiglio d’Amministrazione della struttura, David Troiani, e all’architetto Iglis Zorzi, ideatore del progetto di ristrutturazione. «Il paese di Lugagnano e tutta la zona adiacente – ha affermato il sindaco Gianluigi Mazzi - ha acquisito importanza nel settore commerciale portando alla città di Verona e alla sua provincia un cambiamento nel modo di fare shopping. La comodità nell’avere una vasta scelta di negozi dentro lo stesso spazio ha portato il cliente a orientarsi nell’ acquisto ottimizzando anche il tempo che, purtroppo, è sempre meno per tutti». «Il progetto di restyling della GrandeMela, - ha aggiunto

David Troiani - è stato voluto per assicurare al complesso un’immagine attuale e all’avanguardia nella scelta dei materiali utilizzati, con lo scopo di offrire ai clienti che lo visiteranno, un luogo di svago accogliente e moderno. I lavori sono partiti nel 2015 e sono stati suddivisi in tre diverse fasi: la tinteggiatura dello stabile, i lavori di carpenteria e l’applicazione dell’impianto di illuminazione della nuova struttura». «La prima fase – ha precisato infine l’architetto Zorzi - è stata ultimata con la scelta di un colore blu scuro per la parte più bassa della facciata e un blu più chiaro per la superficie più alta al fine di dare uno sfondo più omoge-

ARTE. Le opere di Tirelli finiscono in tv Le opere del valpolicellese Tirelli esposte dal 10 al 30 ottobre alla galleria “La macia del color” di Verona – sede anche dell’ omonima associazione artistica – hanno attirato interessamento e apprezzamento alla emittente bresciana – mantovana “Super Tv” una troupe della quale infatti, guidata dalla giornalista Elide Pizzi, il giorno dell’ inaugurazione è venuta sul posto per raccogliere informazioni e immagini da divulgare. Per quanto riguarda le sue Walter Tirelli opere, trattasi di incisioni su rame finite con una copertura elettronica in oro zecchino, onde rendere l’ opera preziosa e inattaccabile attraverso i tempi. La particolarità di queste opere, uniche e assolutamente personali,è dovuta alla insolita tecnica di produzione. Infatti la lastra viene incisa con un’ apposita sgorbia (ideata e prodotta dall’ artista stesso) che ricava un segno del tutto particolare, cioè non lineare ma fatto dall’ accostamento di tantissimi puntini che danno forma all’ oggetto da ritrarre. Opere così concepite hanno consentito a Walter Tirelli di ricevere giudizi critici assolutamente positivi nonché di ricevere vari premi in occasione di concorsi e mostre effettuate anche in varie città italiane. A presentare questo poliedrico artista (sa anche dipingere a olio) e a parlare della sua arte ha provveduto con appropriate argomentazioni, il noto giornalista Valerio Locatelli. Alla fine dell’ incontro in galleria l’ artista , onde documentare la complessità della sua arte, si è cimentato, fra la curiosità e l’ ammirazione del pubblico presente, producendo sul posto una piccola lastra raffigurante Piazza Erbe di Verona. R.D.N.

neo a quella che diventerà la nuova struttura; la seconda fase è iniziata da poco e terminerà alla fine di novembre per poi riprendere nei primi mesi del 2016 onde evitare di creare disservizi alla clientela durante le festività natalizie e durante il periodo dei saldi invernali a gennaio». Un lavoro impegnativo a livello progettuale e una grande sfida quella del restyling della GrandeMela, che non vede coinvolta solo la facciata, ma anche il sito web che si proporrà in una versione più accattivante e coinvolgente con una presentazione in più lingue per una clientela sempre più internazionale. Angelica Adami

dai palloncini in cielo Un lancio particolarmente atteso, quello dei palloncini che hanno colorato il cielo della Valpolicella, portando messaggi come l’amicizia non ha confini!, La felicità di condividere un momento e un sorriso!. Questo uno dei momenti più emozionanti della festa annuale dell’associazione Arcobaleno per la promozione degli svantaggiati Michele Crescini di San Pietro in Cariano svoltasi a Villa della Torre a Fumane. «E’stato bellissimo osservare tantissimi associati, familiari ed amici nella tenuta della famiglia Allegrini dove abbiamo fatto tutti insieme festa e scoperto le nuove iniziative della nostra associazione» - ha raccontato, al termine della serata, il presidente di Arcobaleno Mariangiola Vantini che, per l’organizzazione dell’evento, si avvale della collaborazione di Ulss 22, Banca della Valpolicella Benaco e Il Buongusto Veneto. A Fumane sono state presentate diverse iniziative alla presenza di ospiti illustri sotto la regia della stessa presidente e del giornalista Gigi Vesentini, il fotografo Zeno Focus: c’erano rappresentanti delle istituzioni come per assistere al lancio della nuova campagna Lui è mio amico nonché Lui è mio amico…e tu? Sei nel posto giusto?». Quest’ultima costituisce una campagna per ricordare agli automobilisti di lasciare liberi gli spazi riservati ai disabili. «Grazie alla famiglia Allegrini che ci ha ospitato, a tutti coloro che sono intervenuti e a chi aiuta l’associazione nella più assoluta riservatezza, arrivederci al 2016» - conclude Mariangiola Vantini. Massimo Ugolini


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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

LA SERATA. L’avvocato Simone Pillon è intervenuto all’incontro all’Ospedale Sacro Cuore

2114 EURODESK VALPOLICELLA

Giovani imprenditori:

L’ideologia Gender seminario informativo «La Buona Scuola – la legge di riforma della scuola ndr – non apre le porte all'ideologia Gender, ma questo non significa che questa ideologia non esista, anzi, esiste eccome, e spesso si nasconde dietro a progetti di contrasto al bullismo, educazione all'affettività...E allora che fare? Non serve alcuna crociata contro nessuno. E' però necessario parlare con i propri figli, con la scuola, gli insegnanti, con altri genitori, leggere attentamente il Piano dell'offerta formativa e attività extracurricolari, approvando o non approvando. Ricordando sempre che ciascuno è l'ultimo arbitro nell'educazione dei propri figli». Con queste parole l'avvocato Simone Pillon, del Forum delle Famiglie, si è rivolto alla platea presente il 14 ottobre scorso alla serata “Ideologia di genere e ruolo dei genitori nell'educazione dei figli” organizzata dall'Associazione Donum Vitae presso l'ospedale Sacro Cuore – Don

Calabria. «Oggi qualcuno ci vorrebbe far credere che tutto può essere famiglia – ha aggiunto l'avvocato – ed è proprio da questo che la società si è trovata catapultata in una realtà in cui si sente parlare di utero in affitto, in cui si può scegliere e prenotare su internet lo sperma del donatore che si ritiene più adatto, in cui nelle scuole insegnano la contraccezione, la donazione di ovuli all'interno di libriccini destinati ai bimbi della scuola materna...Tutto questo basandosi sullo Standard per l'Educazione

Sessuale in Europa dell'OMS». Un intervento, quello dell'avvocato Pillon, che ha ripercorso la storia attraverso le ideologie di filosofi come Platone, Hegel, Engels, Derrida, Donna Haraway, per arrivare ai giorni nostri con Judith Butler, la cui convinzione è che “non vi è alcun motivo di credere che i generi debbano restare due”. «Oggi – dice Pillon - siamo giunti al punto che non solo è possibile scegliere tra ben 58 generi diversi, ma vorrebbero insegnare fin da piccoli a scegliere il proprio gene-

re...Le nuove ideologie – ha concluso tirando le fila della serata l'avvocato Pillon - è un fiume in piena che prima o poi strariperà. Le conseguenze saranno bimbi cresciuti con due mamme o con due papà, donne usate come incubatrici...ma quando un fiume straripa, poi si ritira e lascia il limo, terra fertile che darà ottimi frutti e generazioni assetate di verità. Sta a noi a questo punto conservare il seme e il seme lo salveremo con l'amore e con le nostre famiglie». Silvia Accordini

Accanto a Simone Pillon nella serata del 14 ottobre è intervenuto il dottor Daniele Torri, medico bioeticista che ha posto l'accento sul fatto che il termine “sesso”, dal latino “secto”, differenziare. «Sono due i cromosomi sessuali – ha esordito Torri - e questi ci marchiano in tutto il nostro essere...Oggi però ci vogliono confondere le idee dicendoci che, esistendo persone con tre o addirittura un solo cromosoma, ci sono anche altri sessi. Io dico che bisogna però chiamare questi casi con il loro nome: patologie, come ad esempio la sindrome di Norris o di Turner o altre ancora. Maschio e femmina sono diversi in tutto: dalle aree e dalle connessioni del cervello (il cosiddetto cervello sessuato) al modo di pensare (nell'uomo lineare, nella donna circolare).. Questo – ha aggiunto il dottor Torri - indipendentemente dalla cultura e dal paese in cui si vive. Siamo diversi, in tutto, e sono proprio le diversità che oggi si vorrebbero cancellare. Psiche - biologia – cultura sono i pilastri che costituiscono la persona: l'ideologia “gender” sostiene che il lato biologico è invece indifferente nella costruzione del soggetto. Esattamente come dice Judith Butler: “io sono ciò che mi sento di essere e desidero essere”. Ricordiamoci però che il “desiderio”, se non ha limiti, diventa frenesia e può diventare anche “diritto”. E' in quest'ambito che si colloca il “diritto al figlio”...Ma ci siamo mai chiesti quanto costa ogni anno la fecondazione assistita in termini di vite umane? Oggi, con la tecnoscienza, si va perseguendo il mito dei “modelli neutrali”- ha concluso Torri -: spiccano immagini di bimbi che si truccano e bimbe che si fanno la barba. Ricordiamo però che siamo frutto di un'armonia, ma dobbiamo fare attenzione ad enfatizzare certi modelli proponendoli ai bimbi che si stanno strutturando».

Un seminario informativo sul programma europeo “Erasmus per i giovani imprenditori”: questo è quanto stanno organizzando Eurodesk Valpolicella, Eduforma S.r.l., Progetto Lavoro Valpolicella e Cesaro&Associati per il 20 novembre (dalle 17.00 alle 19.00) presso il Molino Simbeni (sede dello Studio Cesaro&Associati) a Fumane (confermare la propria presenza a IT176@eurodesk.eu). L’evento sarà l'occasione per incontrare Eduforma S.r.l., organizzazione intermedia per l'implementazione di “Erasmus per i giovani imprenditori” programma di scambio finanziato dalla Commissione Europea. Il programma è rivolto ai nuovi imprenditori europei (di ogni età) che hanno intenzione di avviare una start-up o che abbiano intrapreso l’attività imprenditoriale o professionale da meno di 3 anni, di usufruire dell’opportunità di vivere un'esperienza di scambio da 1 a 6 mesi (con un contributo finanziario mensile coperto dal programma ed erogato dall'organizzazione intermedia Eduforma) presso un imprenditore già affermato in uno dei 28 paesi membri dell'UE. L'imprenditore ospitante aiuterà il neo-imprenditore ad acquisire le competenze necessarie per implementare la propria attività imprenditoriale e gestire con successo la propria PMI in Europa. Il programma, inoltre, consente all’imprenditore ospitante (attività da più di 3 anni) l’opportunità di collaborare con nuovi partner stranieri nell’ottica dell’internazionalizzazione della sua attività, di confrontarsi con le idee innovative offerte dal nuovo imprenditore ospitato e di approfondire la conoscenza dei mercati esteri di riferimento. L’evento è organizzato da Eurodesk Valpolicella che raccoglie una rete di 9 comuni della Valpolicella e della val d’Adige (Marano di Valp., S. Pietro in Cariano, S. Ambrogio, Dolcè, Negrar, Fumane, Brentino Belluno, S. Anna d’Alfaedo, Pescantina), BCC Benaco Banca, Hermete Soc. Coop. Soc. Onlus, Progetto Lavoro Valpolicella e Cesaro&Associati ed Eduforma.

Eurodesk Valpolicella organizza altri info-day e momenti informativi su programmi europei, scambi e volontariato all’estero. Lo sportello è aperto il lunedì e il giovedì dalle 15 alle 18 presso la Biblioteca Comunale di S. Ambrogio di Valpolicella e il martedì dalle 15.30 alle 18.30 e il giovedì dalle 10 alle 13 presso il Centro Giovani Valier ad Arbizzano di Negrar. Web: https://www.facebook.com/eurodeskvalpolicella?fref=ts; info: IT176@eurodesk.eu 0039 331 463 7500

OSPEDALE SACRO CUORE

PARK HOTEL VILLA QUARANTA / SPA CLINIC, NUOVO CENTRO MEDICO

L'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar è il primo Centro del Veneto ad avere la seconda PET-TC, il Tomografo ad emissione di positroni, strumento fondamentale nella diagnosi soprattutto dei tumori, ma anche in campo neurologico, cardiologico e dell'infettivologia. L'inaugurazione - avvenuta l’8 ottobre in occasione della festa liturgica del Santo fondatore dell'ospedale, Giovanni Calabria – si è tenuta negli spazi della Medicina Nucleare, diretta dal dottor Matteo Salgarello. Erano presenti il superiore generale dell'opera Don Calabria, padre Miguel Tofful, e Claudio Pilerci responsabile della Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria della Regione Veneto. Pilerci ha portato i saluti dell'assessore alla Sanità, Luca Coletto, e del direttore dell'Area Sanità e sociale del Veneto, Domenico Mantoan, chiamati a Roma per un incontro al Ministero. «Con l'inaugurazione della seconda PET-TC si va ad aumentare l'offerta e la qualità diagnostica della nostra struttura al fine di dare una risposta efficace e tempestiva ai pazienti che afferiscono al 'Sacro Cuore Don Calabria', in particolare della regione Veneto» - ha affermato fratel Gedovar Nazzari, presidente da alcune settimane della struttura sanitaria. Il secondo tomografo ha caratteristiche innovative rispetto a quello precedente, ad iniziare dalla riduzione della dose di radiofarmaco da somministrare al paziente. Inoltre vengono abbattuti i tempi di esecuzione dell'esame del 40%, passando dagli attuali 20 minuti a circa 12. La nuova macchina consente una migliore risoluzione dell'immagine. «In cinque anni abbiamo eseguito 20mila esami con un media di diciotto pazienti al giorno – ha sottolineato il dottor Salgarello -. Grazie a questo nuovo Tomografo potremo offrire un servizio ancora più tempestivo ed efficace. E soprattutto diagnosi più precise al fine di un intervento terapeutico personalizzato per ogni paziente».

Terme della Valpolicella, centro termale e benessere di Villa Quaranta Park hotel, si completa con SPA Clinic, il nuovo Centro Medico. Un poliambulatorio all’avanguardia, che unisce le proprietà dell’acqua termale all’efficacia scientifica di un team medico specialistico. All’interno di questa struttura è possibile usufruire di servizi integrati per la salute e il benessere della persona in 13 specialità mediche: dalla dermatologia alla cura endocrinologia e diabetologica, dall’educazione alimentare alla psicologia, dall’ortopedia alla diagnostica per immagine, fino all’utilizzo dell’ossigeno – ozono – terapia nell’ortopedia e nella medicina estetica. Fiore all’occhiello di questa nuova struttura sono le terapie relative all’acqua termale, che naturalmente sgorga a 34° da una sorgente posta a circa 550 metri nel sottosuolo di Terme della Valpolicella e che viene utilizzata all’interno della struttura a fini ludici e da oggi anche terapeutici. SPA Clinic nasce all’interno di un contesto già propriamente delineato: Terme della Valpolicella infatti è una struttura di natura polispecialistica di 3.500 mq nella quale si coniugano il benessere con la salute del corpo e della mente con un’ampia offerta di servizi: fitness, piscione termali, thermarium ed estetica con gli esclusivi trattamenti alla Vinoterapia. «L’apertura del nuovo Centro medico – afferma Luca Carrara, responsabile Ospitalità di Villa Quaranta Park hotel – riveste un’importanza strategica a livello commerciale per Villa Quaranta, che amplia il proprio orizzonte su di un settore in forte crescita in particolare in Italia, quello del turismo medicale. Molti Stati guardano infatti all’Italia per affidarsi a cure mediche e sanitarie, considerando il nostro paese come un’eccellenza. I turisti che raggiungono l’Italia per cure sanitarie è molto benestante e soggiorna qui almeno per una settimana. E’ chiaro quindi – conclude Carrara - che il nuovo centro Medico non può che rappresentare un’opportunità in più per Villa Quaranta Park Hotel, che offre oggi una ventaglio completo di servizi: dall’enogastronomia alle terme, fino ad una struttura alberghiera di alto livello».


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di Parona

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L’INIZIATIVA. Le strade della Dorsale Giuliani sono state la meta di trenta escursionisti

LARGO STAZIONE VECCHIA

Ultima camminata tra storia e sentieri

Valore di uno Spazio Centro per famiglie

Ultima camminata 2015 la scorsa domenica 18 ottobre nell’ambito del progetto “Conosci e Vivi i sentieri della II Circoscrizione” che la Commissione Lavori Pubblici ha realizzato con cinque uscite coinvolgendo la popolazione e la classe quarta con gli alunni della scuola Elementare “Farinata degli Uberti di Quinzano” (con le Maestre Esposito e Rossignoli). Meta della camminata del 18 ottobre sono stati i sentieri della Dorsale Giuliani che collega Montorio a Parona: 30 escursionisti sono partiti da Ponte Florio, e, dopo varie tappe compresa quella dedicata alla visita del forte John costruito dagli austriaci tra il 1859 e il 1860 sopra Montorio che Claudio Ferrari ha illustrato con particolari storici e bellici,

hanno raggiunto lo spazio parrocchiale di Parona dove ad attenderli c’erano cioccolata calda e castagne. Le uscite sono state elaborate e programmate dalla Commissione Lavori Pubblici della II Circoscrizione, coordinata da

Ernesto Paiola, in collaborazione con l’ingegnere Michele Dall’O’,esperto conoscitore del territorio e già responsabile per anni dell’oasi del WWF presso la Villa Guardini di Avesa. Quest’ultimo ad ogni uscita ha dato notizie e

MOUNTAIN BIKE / 4° BABY CUP PRINCY Intensa ed emozionante la “4a Baby Cup Princy”, manifestazione promozionale di mountain bike che ha avuto luogo sabato 26 settembre nel parco della Villa Monastero a Parona. Divisi nelle varie categorie tra i 4 e i 12 anni, sono stati più di 260 i piccoli agonisti, tesserati FCI e non, che hanno gareggiato sui differenti percorsi, più o meno lunghi a seconda dell'età. Sul campo di gara aleggiava la presenza di Claudio Princivalle, per tutti il Princy, maestro di sci che ha portato la mountain bike nei primissimi anni ‘80 a Verona, prematuramente scomparso 10 anni fa, in ricordo del quale la moglie Lucia e la sorella Giovanna Bonazzi, la Parona del gelato, portano avanti insieme a tanti altri amici volontari l’organizzazione di questa manifestazione di mountain bike per bambini e bambine. Molte sono state il 26 settembre le attività ludico – formative: la Polizia Municipale e i volontari del 118 hanno mostrato la tecnica del massaggio cardiaco e spiegato cosa dire al 118 quando si verifica un’emergenza; i Vigili del Fuoco hanno creato e fatto provare ai bambini un minipercorso di idoneità per diventare Vigili del Fuoco; i meccanici della Princycles hanno insegnato ai ciclistini come levarsi d’impaccio in caso di forature e piccole rotture; lo Sci Club Edelweiss ha fatto provare il simulatore dello sci e insegnato le primissime nozioni base del golf. Lucia, moglie del Princy, con il suo laboratorio creativo Princywood, ha fatto creare ai ragazzi braccialetti, collane con pezzi di camera d’aria; ADS Zaupa Sport ha fatto provare il tiro con l’arco e l’oratorio di Parona altri giochi ancora. Un grande grazie ai volontari, ai bambini e ai genitori che li hanno accompagnati e un sentito grazie a Benini Auto di Verona, organizzatore della Gran Fondo d’Autunno 25° Trofeo Benini e un particolare ricordo al Princy, che sarebbe stato felice di veder gareggiare i bambini. Renato Bellomi

informazioni avvalendosi anche del geologo Guido Gonzato e dell’esperto in campo forestale Fabio Glorian che hanno arricchito anche dal punto di vista culturale i numerosi partecipanti. Riccardo Reggiani

Prende il nome di “Valore di uno Spazio” il Centro che la II Circoscrizione intende creare a Parona, in Largo Stazione Vecchia, a favore della famiglia e del legame che la unisce profondamente all’individuo e alla società. A coordinare il progetto, che ha lo scopo di creare reti tra famiglia, associazioni e quartiere, è Donatella Zuliani della Commissione Servizi Sociali. «La famiglia – afferma Zuliani - è “il cuore” della società, tutela e cura della vita e della persona. Occupa anche oggi uno spazio primario nell’interesse sociale ed è oggetto di importanti e frequenti dibattiti a vari livelli. Pur con qualche, a volte forte, ambiguità, le è sempre stato riconosciuto un posto, anzi il posto fondamentale della vita, della società. Negli ultimi anni, però, sono emersi elementi

di diversa natura nel tentativo di sgretolare quelle che costituivano certezze su questa istituzione. La persona, soprattutto se giovane, ha bisogno di fare affidamento sulla famiglia per poter crescere e svilupparsi in maniera armoniosa. Se la famiglia sta bene, anche la città sta meglio. Se la famiglia esprime qualità positive, anche la società ne trarrà giovamento». Da qui il progetto “Valore di uno Spazio” che a breve darà vita a Parona ad un luogo d’incontro, gestito da personale capace ed esperto reperito dalla collaborazione con il volontariato (Associazioni o singole persone), dove i cittadini possono essere spontaneamente accolti e avere facilmente informazioni (su servizi – scuola – indirizzi ecc..), suggerimenti, consigli, essere ascoltati ed ascoltare. S.A.

I 25 ANNI DI OTTOBRE ARTE PARONA

Pennino d’Oro a Giancarlo Peretti

…Nel mezzo del cammin della sua vita…il Gruppo Benefico Culturale La Genziana, che compie cinquant’anni, ha voluto ricordarli con un altro importante evento: il venticinquesimo della famosa rassegna Ottobre Arte Parona. Il taglio del nastro si è avuto Sabato 10 Ottobre u.s. presso la sala D.Zangrandi del palazzo già municipio di Parona, con le imponenti vibrazioni del gong areniano, percosso dall’esperto Renato Pinaroli. Dopo una felice introduzione del poeta Giancarlo Peretti, è seguito il saluto del valente presidente della Genziana Paolo Belfi, rivolto al numeroso pubblico e ai sette professionisti dell' arte Pittorica che hanno esposto le loro opere: Mara Isolani, Gilberto Colzato, Mario dalla Fini, Ugo Frigo, Bruno Ferrigolo, Bruno

Prosdocimi, Luciano Canzan. Fra le autorità il rappresentante della Seconda Circoscrizione Soldo Gianluca, l’amico assessore comunale Alberto Bozza, la prof.ssa Lucia Cametti, L’Ufficiale U.N.C.I. Bernardi Onofrio, il Comandante la Stazione CC di Parona M.lo Vincenzo Reggio ed altri ancora. La rassegna d’arte è stata pretesto anche per una eccezionale cerimonia: la consegna del “Pennino D’oro”al poeta Giancarlo Peretti con pergamena così motivando: il gruppo benefico culturale La Genziana in considerazione delle qualificate doti redazionali e la raffinata arte poetica riconosce a Giancarlo Peretti il pennino d’oro. Il prezioso cimelio è stato consegnato con solenne rito dalle mani del Grand’Ufficiale Prof. Elio Mosele, emerito Magnifico

Rettore dell’Università Degli Studi di Verona, non senza un attimo di commozione dell’insignito. Il gesto era stato preceduto da una dotta cronistoria riguardante il Pennino D’Oro da parte della prof.ssa Lucia Cametti che ha anche evidenziato come Il Gruppo La Genziana sia legato all’arte e a coloro che la celebrano. A conclusione dell’intensa manifestazione è stato organizzato per venerdì 16 u.s. un piacevole pomeriggio poetico musicale, con Annamaria Zantedeschi, Adriano Tagliapietra, Bepi Sartori e Giancarlo Peretti, poeti, cui si sono aggiunti alcuni scolari delle sez. A e B della classe quinta elementare della scuola Callisto Zorzi. A rallegrare il tutto ci ha pensato il simpatico trio GIOWALCOR con mandolini e chitarra. B.C.


CRONACHE di Negrar

L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CARABINIERI. L’Amministrazione ha messo la struttura in cima ai suoi impegni futuri

Caserma, ufficiale: tornerà in centro La caserma dei Carabinieri tornerà in centro a Negrar, in via Mazzini. Questo è quanto l’Amministrazione ha messo in cima ai suoi impegni e questo è ciò che accadrà in futuro. L’1 settembre scorso infatti la Giunta comunale ha approvato il progetto preliminare relativo alla ristrutturazione completa dell’edificio che ospitava la Caserma dei Carabinieri. Questo stesso progetto, che il 29 giugno ha ricevuto il parere favorevole dal Comandante della legione Carabinieri Veneto, prevede un investimento di 591.985 euro, sostenuti per 240.000 da un contributo regionale. «Il progetto approvato – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici di Negrar, Bruno Quintarelli - prevede la totale ristrutturazione della Caserma, lesionata strutturalmente a seguito dell’evento sismico del gennaio 2012, attraverso risanamenti igienico sanitari, adeguamenti sismici ed impiantistici ed una rivisitazione del layout funzionale nel rispetto delle “linee guida” emanate dal Comando Legione Carabinieri Veneto e dal Ministero competente. Al piano terra verrà realizzato un atrio – sala attesa per gli utenti, oltre all’ufficio

2116 4 NOVEMBRE / CELEBRAZIONI

Il valore della pace è da promuovere “Ricordare la Grande Guerra per incoraggiare la pace” è il messaggio affidato dal comune di Negrar alle celebrazioni del 4 Novembre, giornata delle Forze Armate, del Combattente e dell’Unità Nazionale. Il centenario del conflitto è diventato occasione per riscoprire e promuovere il grande valore della pace, un diritto e un prezioso “bene comune”. Commemorare questa data – afferma l’Assessore alla Cultura Camilla Coeli - ha senso solo se si riesce a trasmettere ai giovani i valori e gli insegnamenti che i nostri caduti ci hanno lasciato ricordando, nello stesso giorno anche l’importante ruolo che rivestono le nostre forze armate». Quest’anno l’Amministrazione di Negrar, nell’ambito delle numerose manifestazioni organizzate in occasione del 4 novembre, ha voluto coinvolgere la scuola, come vera fucina di pace. Mercoledì 4 novembre, grazie alla collaborazione dei vari Gruppi Alpini del territorio, alcune classi della scuola primaria e secondaria di primo grado hanno presenziato alle cerimonie presso i monumenti ai Caduti a Fane, Arbizzano e Negrar capoluogo. «La Biblioteca di Negrar, in collaborazione con due archivisti – afferma ancora Colei -, ha iniziato a raccogliere informazioni sui caduti citati su ogni monumento del territorio e, con l’aiuto delle scuole, studenti e famiglie, continuerà a raccogliere materiale e documentazioni sulle diverse personalità e sulle diverse storie. Verrà infine prodotto un libretto per ogni frazione». S.A.

PER NON DIMENTICARE... del piantone, un servizio igienico e due uffici amministrativi e ufficio del comandante. Gli ulteriori due piani sono stati destinati ad ospitare l’alloggio del comandante mentre l’ultimo livello ospita gli spazi di servizio per il personale accasermato». Sono previsti inoltre interventi di manutenzione straordinaria al fine di adeguare gli spazi dal punto di vista impiantistico idrico ed elettrico e di migliorare il livello di finiture attuali,

oltre ovviamente al rifacimento totale dei bagni esistenti e alla realizzazione dei locali armeria e di massima sicurezza. Anche le facciate esterne ed il tetto saranno oggetto di manutenzione e ristrutturazione, sempre prestando un occhio di riguardo agli adeguamenti sismici dell’intero edificio e nel pieno rispetto della normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche. «Il 16 ottobre scorso è stato consegnato il proget-

to definitivo per poter ottenere il parere della Commissione Edilizia Integrata per autorizzazione paesaggistica e dell’Ulss22 per parere sanitario – conclude l’assessore Quintarelli -. Attendiamo inoltre dalla ditta affidataria le indagini geognostiche svolte sulle strutture esistenti. Dopo aver ottenuto i pareri necessari si potrà procedere con l’approvazione del progetto definitivo in Giunta». Silvia Accordini

Tutti i monumenti delle frazioni del comune di Negrar sono stati ripuliti per l’occasione del 4 Novembre partendo dal monumento ai caduti di Negrar, ripulito ad opera della protezione Civile Ais Valpolicella Valdadige. Sono stati ripuliti dal Comune di Negrar dagli operatori comunali con idropulitrice anche i monumenti di Montecchio, Fane, Torbe, Prun ed Arbizzano. «Un segno – afferma l’assessore Bruno Quintarelli - per ridare luce, e per non dimenticare sotto la polvere che si accumula nel tempo nelle nostre menti, alla memoria in onore ai caduti di tutte le guerre».

MAZZANO / MONUMENTO AI CADUTI IN GUERRA E SUL LAVORO E’ stata programmata per domenica 8 novembre l’inaugurazione del monumento ai caduti in guerra e sul lavoro di Mazzano, la piccola frazione appena sopra Negrar, proprio in commemorazione della giornata del 4 novembre. Il Gruppo Sportivo Culturale Mazzano, promotore e realizzatore dell’opera, invita la popolazione a partecipare alla cerimonia che si terrà sulla piazza della chiesa parrocchiale di Mazzano intitolata a San Marco ad iniziare dalle 09.30 con un concerto della squadra campanaria di Torbe. Seguirà poi la Santa Messa e alle ore 11.00 circa il Sindaco del Comune di Negrar Roberto Grison taglierà il nastro tricolore come da rito per inaugurare l’opera progettata dall’Ing. Giuseppe Ferlenga. Finita la cerimonia il Gruppo Sportivo Culturale Mazzano offrirà un rinfresco a tutti i presenti. In serata, sempre nella chiesa di Mazzano, è stato inoltre organizzato un concerto corale con inizio alle ore 20.30. Una giornata importante per la piccola frazione negrarese che potrà così ricordare i suoi caduti e i cari scomparsi con una scultura con peculiarità simbolico-culturali molto profonde e significative. A.D.P.

PALIO DELLA “PISSOTA SU LA GREOLA” Conto alla rovescia per il Palio della “pissota su la greola” a Negrar domenica 8 novembre in occasione della Festa del Patrono. Protagonista sarà questa focaccia salata o dolce tipica della Valpolicella, che un tempo le donne preparavano al posto del pane e che

veniva fatto soprattutto in occasione della spremitura delle olive - veniva usato il fondo che lasciato dall’olio ndr -…E così a San Martino si mangiavano castagne, pisota e si beveva il vino nuovo. Per non dimenticare queste tradizioni della cucina di un tempo, la Pro Loco Emilio Salgari assieme al Comitato San Martino, ha organizzato il “Primo Palio de la Pisota” rivolto a tutti i cuochi e cuoche del comune. I partecipanti dovranno consegnare uno o due tipi di “pisota” (dolce o salata) sabato 7 novembre dalle 14 alle 18.00 presso la sala consigliare del comune, entrando da piazzetta San Martino. Una giuria provvederà all’assaggio e domenica 8 novembre alle 18 verrà proclamata la “pisota” vincitrice. Natalina Salerno

SANTUARIO MARIA STELLA DI CERNA

Una Messa molto particolare Domenica 18 ottobre è stata celebrata, al Santuario Maria Stella di Cerna, una Messa davvero particolare che ha avuto, come protagonisti, il gruppo “Mani di luce” composto da persone non udenti. La celebrazione è stata officiata da don Gianni Naletto, delegato del Vescovo e da padre Vincenzo Di Blasio, che ha concelebrato con la lingua

dei segni. Una Messa inusuale, abbiamo detto, in quanto i fedeli presenti hanno potuto comprendere che nulla è impossibile, quando c’è volontà e determinazione. Anche Alessandra, infatti, una non udente, che ha accompagnato il canto religioso “Tu sei la mia vita”, con le mani e con le espressioni del volto, ha introdotto

un modo di partecipare che supera ogni barriera della comunicazione, permettendo di interagire con tutti e trasmettendo ai fedeli presenti grandi emozioni. Presente alla celebrazione anche il sindaco di Sant’Anna d' Alfaedo, Raffaello Campostrini. Al termine della Santa Messa è seguito un rinfresco. Angelica Adami


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di Negrar

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INTERVISTA DOPPIA. Grison e Rossignoli fanno il punto sull’impianto del Capoluogo

Campo sportivo: rompicapo finito NEGRAR

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L’area in cui avrebbero dovuto sorgere il campo sportivo e la lottizzazione di 16.000 mc

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Villa Bertoldi e versa al Comune quale risarcimento per il mancato godimento del bene la somma di € 500.000,00. Ovviamente i 16.000 mc tornano sotto il controllo del Comune. L’operazione è stata supportata dal parere positivo dell’avvocato del Comune, dalla relazione giurata di un perito, dalla valutazione favorevole del collegio sindacale e da quella dei dirigenti comunali». Tutti d’accordo in Consiglio Comunale? «La maggioranza è convinta della decisione e ha votato all’unanimità la proposta. La minoranza ha assunto invece una posizione contraria all’operazione in quanto avrebbe preferito aspettare la fine della causa e perché non ritiene congrua la somma versata dal Privato. E’ agevole ribattere che in realtà il Comune non poteva chiedere di più in quanto l’Amministrazione Grison non ha ereditato dalla precedente un diritto certo a ottenere la proprietà del terreno, ma solo una causa dagli esiti incerti e non è il caso di mettersi a giocare d’azzardo». Secondo voi è la strada giusta? «Governare un Comune significa prendere decisioni nell’interesse della Comunità, anche quando sono difficili. Questa amministrazione ha soppesato tutti i pro e i contro, ha esaminato ogni elemento di perplessità e alla fine ha deciso all’unanimità di assumersi le proprie responsabilità. La somma versata dal privato ovviamente verrà investita integralmente nella sistemazione dell’area intorno al campo sportivo con un progetto di riqualificazione integrale. I cittadini avranno a disposizione uno spazio finalmente riqualificato e abbellito in una zona centrale del paese».

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Silvia Accordini

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E’ arrivata finalmente la decisione per la sorte del campo sportivo di Negrar capoluogo. Ne parliamo con il sindaco Roberto Grison e il vicesindaco Fausto Rossignoli, che confermano che «il campo sportivo del capoluogo rappresenta da sempre un rompicapo inestricabile per gli amministratori di Negrar. Dieci anni fa la soluzione sembrava vicina: è stato stipulato infatti un accordo con un privato che prevedeva la realizzazione del nuovo impianto a Nord di Negrar. Il Comune ha concesso al proprietario dell’area la possibilità di costruire nuove case per 16.000 metri cubi; in cambio il proprietario avrebbe dovuto trasferire al Comune un’area di 27.000 metri quadrati per la realizzazione del nuovo campo sportivo. Sia le nuove case, che il campo sportivo, avrebbero dovuto sorgere sotto Villa Bertoldi». Se c’era questo accordo, perché Negrar è ancora senza campo sportivo? «L’accordo non ha mai avuto esecuzione e nel corso della amministrazione Dal Negro è sorta una difficile controversia giudiziale davanti al TAR, nella quale il Comune e il Privato si rinfacciano entrambi di non aver onorato gli obblighi reciproci. Il Comune, che nel frattempo ha reso edificabile l’area, chiede al privato il trasferimento del terreno. Il privato chiede invece che l’ac-

cordo sia azzerato, sostenendo che esso non è più valido in quanto il Comune non ha mai realizzato alcune opere che avrebbe dovuto realizzare per rendere possibile il passaggio di proprietà del terreno». A che punto è la causa? «A distanza di dieci anni tutto è ancora fermo e con ogni probabilità la causa è destinata a durarne altri dieci. Ovviamente non è detto che quando la causa finirà il Comune risulti vincitore. E anche fra dieci anni il Comune dovesse vincere la causa, dovrebbe poi trovare i soldi per realizzare gli impianti. Secondo una previsione attendibile, seguendo questa strada i negraresi rischierebbero di dover aspettare la soluzione definitiva per altri quindici - vent’anni». Che fare a questo punto? «La nostra comunità non può aspettare così tanti anni senza vedere risolto il problema. Anche perché c’è il rischio che dopo questa lunga attesa il Comune perda sia la causa, sia il terreno, e che il nuovo impianto si allontani ancora di più. Per questa ragione è stata raggiunta una intesa con il privato che prevede i seguenti accordi: il Comune rinuncia al terreno sotto Villa Bertoldi e conferma la volontà di realizzare la sistemazione definitiva del campo sportivo nel luogo dove si trova attualmente. Il privato rinuncia a costruire 16.000 mc di nuove case sotto

LE SORELLE DELLA SACRA FAMIGLIA DA ARBIZZANO ALLE FILIPPINE E’ un vero “Mondo di speranza” quello che l’associazione onlus delle Sorelle della Sacra Famiglia porta ogni giorno in terra di missione. Sì, perché molte sono le Sorelle impegnate in Brasile e nelle Filippine in numerosi progetti di solidarietà. Tra loro anche suor Carla e suor Rosetta, che, dopo anni trascorsi come educatrici presso la scuola dell’infanzia di Arbizzano, hanno deciso di dedicarsi alla vita misI bimbi della Scuoletta di Silang sionaria recandosi proprio a Manila, dove si prodigano per i poveri. Adozioni a distanza, costruzione di case per le famiglie colpite dal tifone Yolanda (25 a Palo e 25 a Cambayong), Attività mamme, corsi professionali per adulti e mamme e licenze sono solo alcuni dei progetti che anche nel 2014 sono stati portati avanti dalle suore missionarie presenti nelle Filippine. Progetti a cui si aggiungono anche la gestione della scuoletta di Silang, la gioia di 42 bambini e delle loro famiglie, l’organizzazione di interventi chirurgici speciali, esami e distribuzione di medicinali, il sostegno di terapie per bambini e adulti con handicap e la distribuzione di ceste basiche per i poveri e i barboni alle suore di Madre Teresa di Calcutta. Si tratta di attività, queste, rese possibili grazie alla generosità di chi sostiene le missioni. «Sono molti i poveri che bussano alla porta delle suore a Manila – affermano Suor Giusy e suor Luigina presenti in parrocchia e presso la scuola dell’infanzia di Arbizzano -. Tutti portano un cuore carico di disperazione e speranza. Ed è proprio per aiutare i poveri e rendere la loro vita un po’ più dignitosa che sono nati alcuni progetti, tra cui quello delle adozioni a distanza, per sostenere bambini e ragazzi a livello scolastico, il progetto salute e il progetto casa che permette alle famiglie di “uscire dalle case in lamiere”. Tutto questo e molto di più viene realizzato con la presenza e il lavoro delle nostre sorelle, ma non sarebbe possibile senza gli aiuti di tante persone e famiglie italiane». Per tenere viva la sensibilità e l’attenzione agli altri le sorelle di Marzana hanno realizzato un calendario missionario. Il ricavato della vendita del calendario, che si può acquistare anche rivolgendosi alle suore di Arbizzano, contribuirà a potenziare i progetti di solidarietà in Brasile e nelle Filippine. Per versamenti: C.C. Postale Un mondo di speranza onlus c/c 74152174 c/o Sorelle della Sacra Famiglia via Are – Coltri 3 37142 Marzana – VR - C.C. Bancari - Un mondo di speranza onlus IBAN (Unicredit) IT40J0200811708000040637856 - IBAN (Banco Popolare) IT64Q0503411742000000000169 Riccardo Reggiani


VENDEMMIA i La zona di produzione della denominazione “Valpolicella” si estende per circa 45 chilometri a nord della città di Verona. Comprende 19 Comuni suddivisi in zona Classica e zona non Classica, comunemente chiamata zona DOC. Il “Disciplinare di produzione” suddivide la Valpolicella in tre zone b ben di distinte: i lla zona Cl Classica, i lla zona Valpantena con valli Squaranto e di Mezzane, l’Est Veronese con le Valli d’Illasi e di Tramigna. I 5 Comuni che fanno parte della zona classica sono: Marano, Fumane, Negrar, Sant’Ambrogio, San Pietro in Cariano. I 14 Comuni che costituiscono la zona DOC sono Dolcè, Verona, San Martino B/A, Lavagno, Mezzane, Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Cazzano di Tramigna, Grezzana, Pescantina, Cerro Veronese, San Mauro di Saline e Montecchia di Crosara. La superficie complessiva della Valpolicella è di circa 30.000 ettari, geologicamente suddivisi in 75% versanti, 17% fondovalle, 8% aree urbane. Gli ettari vitati complessivi sono circa 7250 suddivisi in 3700 ettari per la zona Classica e 3550 per la zona DOC. I vitigni della denominazione Valpolicella DOC Corvina (vitigno principale dell’uvaggio dei vini della Valpolicella – conferisce corpo e struttura) Corvinone (dà ottimi risultati in collina – conferisce corpo e profumi particolari) Rondinella (molto resistente alle malattie con ottima resistenza all’appassimento) Altri vitigni sono Molinara, Oseleta, Forcellina, Negrara, Dindarella, Castelrotto, Bressa, Corbina, Spigamonte, Turchetta che possono concorrere alla produzione dei vini Valpolicella fino ad un massimo delle 25% totale delle uve provenienti dai vitigni. In Valpolicella sono presenti anche alcuni vitigni internazionali come Sangiovese, Cabernet Franc, Caberneet Sauvignon, Merlot, Teroldego. I numeri della filiera Valpolicella 250 milioni di euro: è il giro d’affari di una produzione raddoppiata in 10 anni. 90%: la percentuale della produzione che finisce in Canada, Stati Uniti, Svizzera e Nord Europa. 2.246: le aziende agricole iscritte all’albo dei vigneti DOC Valpolicella (il 40% possiede meno di 10 ettari, un altro 40% tra i 10 e i 50 e il 20% sopra i 50 ettari con una dimensione quindi piccolo – medio industriale). 431: i fruttai per l’appassimento delle uve presenti 13,8 milioni: il numero di bottiglie di Amarone e Recioto imbottigliate nel 2013.


in Valpolicella MIRIAM MAGNANI STRADA DEL VINO VALPOLICELLA Punta molto in alto la Strada del Vino Valpolicella. «Il nostro obiettivo – affe afferma ff rma Miriam Magnani, Presidente dell’Associazione da giugno infatti 2014 – è quello di portare la Valpolicella ad essere sempre più meta turistica. Il turismo è infa f tti un settore in cui il nostro territorio non ancora spicca. Quale quindi l’impegno della Strada del Vino Valpolicella? «Stiamo lavorando con le Amministrazioni locali, con le quali, da Dolcè a Montecchia di Corsara, abbiamo instaurato un ottimo rapporto di collaborazione. Lo scopo è quello di concretizzare progetti che possano far emergere anche a livello turistico la nostra terra. La difficoltà principale in tutto questo è il budget economico, ma, a piccoli passi, riusciremo nel nostro intento, anche grazie al sostegno di enti ed aziende che amano la Valpolicella e all’appoggio delle Amministrazioni stesse». Quali i progetti già portati a compimento? «Innanzitutto abbiamo creato una nuova immagine e nuovo materiale divulgativo. In particolare è stata realizzata una nuova guida, resa possibile grazie alla collaborazione di numerose persone ed Enti che ci stanno affiancando nel nostro lavoro, volto anche a creare eventi a misura di turista». Quali gli obiettivi in agenda per il prossimo anno? «Proseguiremo nel nostro “viaggio” alla ricerca di sinergie con le altre Strade del Vino. In particolare abbiamo attivato collaborazioni con la strada del Vino Soave e Bardolino e molta disponibilità e apertura abbiamo riscontrato nella Strada dei Vini e dei Sapori del Trentino. Consolideremo le numerose attività avviate nel 2015. Il nostro desiderio è quello di portare più turisti possibili in Valpolicella dal Lago di Garda e dalla città di Verona e proprio in questo senso saranno diretti i nostri sforzi. Ci piacerebbe inoltre un turismo sempre più “sociale”: vorremmo investire in progetti che portino a poter accogliere con efficienza le persone con disabilità. Si tratta di progetti ambiziosi, ma possibili se percorsi a piccoli passi».


VENDEMMIA SPREA SPRE REA DEP DEPOSITI, E OSIT I I, I UN U UNA NA RE R REALTÀ EALTÀ IN I CONT CONTINUA N IN INUA EV E EVOLUZIONE VOLU LUZIONE N La società Sprea Depositi srl è una realtà affermata, operante nel territorio veronese e nelle provincie limitrofe. Presente da oltre 60 anni, è un punto di riferimento di fiducia per le aziende agricole, grazie alla sua capacità di fornire servizi di assiIl gruppo Sprea Depositi stenza tecnica e commerciale, assieme ad una completa gamma di mezzi tecnici quali fitofarmaci,fertilizzanti, sementi, attrezzature agricole e prodotti petroliferi. Sprea Depositi srl fa parte di un gruppo di società che fa capo al Sig. Dino Sprea. Tali società operano in diversi settori: agricolo, chimico e plastico e vantano un bilancio aziendale di 60 milioni di euro di fatturato annuo, con un organico totale di oltre 80 dipendenti più agenti esterni e collaboratori, con una presenza consolidata non solo nel territorio nazionale, ma anche all'estero ed in particolare con due sedi in Brasile. L’azienda Sprea Depositi ha la sua sede principale a Villafontana (Vr) e due sedi periferiche: una ad Erbè ed una a Domegliara, entrambe in provincia di Verona, che si occupano della gestione delle colture presenti sul territorio di competenza. Tabacco, seminativi, colture frutticole e colture orticole in ambiente protetto ed in pieno campo sono seguite da Villafontana ed Erbe', mentre la sede di Domegliara è specializzata sulle colture di vite, olivo, ciliegio e frutticole. Sprea Depositi srl è leader nel settore dei servizi per l’agricoltura grazie alla propria cultura aziendale che sviluppa un continuo miglioramento delle competenze dei propri tecnici esperti, organizzati sul territorio. Oggi, infatti, Sprea Depositi si rinnova. “La competenza tecnica e l’assistenza in campo sono per noi fondamentali. L’azienda agricola viene seguita in ogni fase della coltivazione e, visti i rigidi disciplinari che oggi la legge impone, Sprea Depositi è in grado di proporre un'ampia gamma di prodotti biologici che consentono di mettere a punto una efficace nutrizione e difesa delle colture ed una corretta gestione e controllo dei residui”, afferma il Sig. Dino Sprea. Sprea Depositi srl dispone infatti di acari, insetti e microrganismi utili per la difesa delle piante, bombi per l’impollinazione e una vasta gamma di prodotti consentiti in agricoltura biologica. La presenza di tecnici esperti in grado di assistere il produttore nel corretto impiego di questi mezzi tecnici biologici e di accompagnarlo verso una produzione qualitativamente più elevata è la nuova e vera forza di Sprea Depositi. “L’assistenza tecnica in campo, competente ed aggiornata, ha un grande valore per l'agricoltore. Mettere in atto un'agricoltura sostenibile, che produce reddito e qualità, è la nostra nuova sfida per la quale siamo preparati” conclude il Sig. Sprea.


A in Valpolicella COLTIVAZIONE BIOLOGICA:

UN NUOVO ORIZZONTE PER LA VITICOLTURA

Ha spalancato le finestre su un nuovo orizzonte il metodo di coltivazione biologica, utilizzato sempre più in agricoltura e anche in viticoltura. E se da un lato da parte del produttore è andata via via crescendo la volontà di affacciarsi su un nuovo tipo di produzione, più attenta al prodotto e all’ambiente, dall’altra anche nel consumatore stesso è cresciuta la sensibilità nei confronti di queste tipologie di approccio alla coltivazione e delle loro ripercussioni sulla genuinità di quanto acquistato. Approfondiamo l’argomento con Paolo Zardini, agronomo, che da anni coltiva in Valpolicella le sue viti con metodo biologico. Come si intraprende la strada del biologico? «Il passaggio di un metodo di coltivazione “convenzionale” a un metodo “biologico” ha bisogno innanzitutto di un periodo di conversione, necessario per la purificazione delle vite e il suo orientamento verso un metodo appunto biologico. Questo periodo è stabilito dagli Enti Certificatori in tre anni, durante i quali il prodotto stesso si chiamerà “prodotto in conversione”. Abbracciare il metodo “biologico” introduce l’agricoltore in un campo in cui le sue conoscenze diventano fondamentali per la buona riuscita dell’annata: proprio per questo serve una modifica dell’impostazione di base nel modo di coltivare, in cui l’osservazione dell’evoluzione delle patologie in campo diventa protagonista. Prima osservo quindi, poi cerco di capire e, solo in seguito, se necessario, intervengo». Passare al biologico presuppone prima di tutto un cambiamento organizzativo e mentale quindi… «Chi intende passare la biologico deve iniziare a non pensare più per “vigneto”, ma per area e territorio: se adotto una pratica a basso impatto ambientale devo osservare anche come si muovono i miei vicini. Il cambiamento principale deve tuttavia avvenire nella preparazione: è questa che permette di passare da interventi “a calendario” ad interventi che richiedono molte conoscenze. Per questo gli enti preposti hanno posto negli ultimi anni molta attenzione alla formazione e la Comunità Europea stessa prevede contributi a sostegno di chi decide di intraprendere questo percorso: il coltivatore deve essere messo nelle condizioni di affrontare il cambiamento in modo sereno e privo di dubbi». Che dire invece del mercato del biologico? «Il mercato del biologico sta crescendo enormemente e il trend è positivo, in particolare per quanto concerne i mercati del Nord Europa, oltre ad un certo risveglio del mercato italiano. Questo significa che è passato un certo tipo di messaggio, con benefici per chi produce, ma anche per chi consuma. L’importante infatti è che sia il consumatore, colui che genera i flussi di mercato, a rendersi conto che il primo a beneficiare della genuinità del prodotto acquistato. Il prezzo stesso, leggermente maggiorato, viene allora letto come maggior tutela della salute». Un circolo virtuoso insomma… «Intraprendere un percorso “biologico” genera effetti positivi di riflesso. Tra questi la tutela del nostro “made in Italy”: questo tipo di agricoltura mette in campo quelle stesse conoscenze tradizionali agricole che rappresentano l’eccellenza italiana del “bel produrre”. L’agricoltura biologica è per le aziende italiane un ottimo anticorpo contro la tendenza diffusa, da parte delle grandi multinazionali, ad annientare il sapere individuale per produrre a basso costo».


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di Marano

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TRASPORTI. La stazione era stata eliminata un anno fa. Ora il Comune tenta il ripristino

I SERVIZI

Fermata bus ATV Purano la rivuole

Attività socio-educative

Ripristinare la fermata ATV di Purano: questo il tentativo nel quale il comune di Marano è impegnato in questo periodo. Risale proprio allo scorso giovedì 1 ottobre l’ennesimo incontro tra l’amministrazione e i vertici di ATV. «Ci siamo incontrati negli uffici della Provincia – afferma il sindaco Giovanni Viviani – con i funzionari della Provincia e quelli dell’Azienda Trasporti. Con noi erano presenti anche l’architetto Gianmaria Benetti dell’Ufficio Tecnico di Marano e Riccardo Zardini, rappresentante dei genitori». Un anno fa era stata eliminata la fermata di Purano perchè l’autobus di linea non riusciva a fare inversione senza ricorrere alla retromarcia (manovra non consentita dal Codice della Strada). In seguito a vari contatti con i rappresentanti della Provincia, per trovare una soluzione al caso, verso la fine di Settembre, era arrivata al Comune la richiesta di pensare a un progetto della piazza con l’inserimento di una nuova rotatoria del diametro di 20 metri. «Da lì a qualche giorno – aggiunge il primo cittadino - il nostro Ufficio Tecnico è riuscito ad elaborare tale proposta per

farla arrivare in tempo alla Provincia. Invece dell’atteso via libera per il ripristino della corsa, l’ATV ha pensato bene, nel frattempo, di cambiare autobus: al posto di quello da 10,80 metri prima utilizzato, un autobus di 12 metri che richiede un diametro di manovra di 25 metri, impossibile da ricavare a Purano. Il Comune a questo punto ha chiesto il ripristino dell’autobus dell’anno scorso, ricorrendo, in caso di sovraffollamento, a riorganizzare le corse bis». I

funzionari della Provincia si sono riservati un po’ di tempo per esaminare la proposta ma intanto gli studenti di Purano non possono utilizzare l’importante servizio pubblico. Il Sindaco conferma che l’Amministrazione non ha intenzione di arretrare ed insisterà affinché venga ripristinato un servizio ritenuto essenziale. «Da più di un anno – conclude Viviani, amareggiato ma per nulla arrendevole - l’Amministrazione si sta battendo perché non venga soppressa

VALGATARA

Venerdì 6 novembre sarà dedicato a "La prima Neve" - Il superamento di un dolore profondo attraverso la condivisione, il dialogo e l’ascolto (Durata 105' - Regia di Andrea Segre). Le serate proseguiranno venerdì 13 novembre con "La nord del Cervino": nel 150° della conquista del Cervino e nel 50° della via aperta da Bonatti sulla Nord, un omaggio a una delle pareti che ha

L’Amministrazione del Comune di Marano di Valpolicella ha approvato di proseguire con i servizi socio-educativi dell’ULSS 22 in favore di minori e giovani al fine di rendere il territorio protagonista ed educativo. Spiega Filippo Ballarini, assessore al sociale: «I progetti mirano ad investire prima di tutto sulle risorse e sulle competenze che già si ritrovano entro la comunità. L’esperienza ha avuto risultati positivi negli anni precedenti e quindi verrà portata avanti anche per il biennio 2015-2016. La scuola di Musica verrà organizzata all’interno della Libera Università della Valpolicella come attività congiunta fra i Comuni di Marano e di Fumane. L’idea è quella di confermare una sinergia aggiunge l’assessore -, che già nel tempo ha provveduto a far crescere attività formative condivise tra i due Comuni». I progetti dei servizi socio-educativi riguardano il Centro aperto di Valgatara, quello estivo, varie attività per giovani con la scuola di musica e il corso di teatro. L’attività del Centro

Aperto, che permetterà ai bambini di incontrarsi ogni martedì dalle 14 alle 16.30 fino al 31 maggio 2016 vedrà anche proposte attività di “piazza”, rivolte a tutti. Il Centro estivo del Comune di Marano, proposto ormai da venti anni, per l’estate 2016 si rivolgerà ai bambini della scuola primaria programmando anche qualche uscita in piscina. Ballarini non nasconde la propria soddisfazione spiegando il proseguimento di altri progetti come “writers”, rivolto agli adolescenti e “Work in progress” per svolgere attività di manutenzione delle aree pubbliche comunali. «Infine - spiega l’assessore Ballarini per quanto riguarda le attività più connesse all’arte, come accennato, abbiamo deciso di affidare la scuola di musica alla Libera Università della Valpolicella mentre il corso di teatro vedrà ancora la guida del regista Stefano Paiusco». L’assessore vuole spendere un’ultima parola per ringraziare l’educatore Nello Dalla Costa ritenuto «davvero insostituibile nel coordinamento e nell’organizzazione delle diverse attività».

MANUTENZIONE STRADE

Montagna Cinema alza il sipario Al via la sedicesima edizione di Montagna Cinema a Valgatara in Piazza della Comunità. Saranno tre le serate proposte dai soci del Club Alpino Italiano nel mese di novembre dedicate al cinema d'alpinismo, dell'avventura e della vita di montagna. Ad ospitarle, ad ingresso libero, la Sala Civica Polifunzionale di Valgatara di Marano alle ore 21.00.

la corsa di Purano, sia perché non è giusto cancellare un servizio attivo da sempre, sia perché il servizio di trasporto pubblico per i nostri cittadini è quello di 50 anni fa se non peggiore. È ora che si pensi a istituire delle corse di bus navetta per collegare le nostre frazioni alla grande linea della Valpolicella dove i mezzi pubblici passano ogni 20 minuti». La richiesta all’ATV è lanciata: non resta che attendere per conoscere la risposta. Riccardo Reggiani

per minori e giovani

messo a dura prova i grandi dell’alpinismo mondiale (Durata 53' Servizio Rai). Venerdì 27 novembre sarà la volta di "Ninì" (19092000) alpinista italiana, moglie di Gabriele Boccalatte. Fu, dopo Mary Gennaro Varale, una delle prime donne a cimentarsi con questa disciplina fino ad allora riservata esclusivamente agli uomini (Durata 65' - Regia: Gigi Giustiniani).

Era il settembre 2014 quando si concludevano i lavori di messa in sicurezza della strada di località Novaia, franata durante le intense piogge della primavera 2013. Rimanevano solo gli asfalti per rendere compiuta l’opera. «Prima di completare i lavori – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici del comune di Marano, Giuseppe Zardini - era necessario da un lato attendere il compattamento del terreno, dall’altro intervenire con piccole manutenzioni. Abbiamo provveduto alla stesura del manto di asfalto sia a Novaia che nell’area della fontana di Paverno, dove è stata realizzata la vasca interrata e ricostituita la fontana in pietra». Tali ultimi due interventi sono solamente gli ultimi, poiché vanno a sommarsi a quelli della strada per Malga Biancari-Girotto-Mondrago eseguiti in occasione della gara ciclistica del 2 giugno e ad altri più puntuali. «Tutte queste lavorazioni costituiscono una minima ma indispensabile manutenzione annuale delle strade del nostro comune - conclude l’assessore -. Intervenendo ogni anno, in maniera sistematica, riusciamo a mantenere bene le strade comunali senza dover ricorrere ad interventi troppo impegnativi e onerosi. Ricordiamo poi che in occasione della posa della fibra ottica tra Marano e S.Rocco, sono stati eseguiti anche i nuovi asfalti sulla strada provinciale SP34».


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di Fumane e Marano

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FUMANE. Il consigliere di minoranza Bianchi scrive, il sindaco Frapporti risponde

Lettera sul sociale Discussione aperta Pubblichiamo di seguito una lettera inviata alla redazione dal consigliere di minoranza Fumanese Diego Bianchi. A rispondere è il sindaco di fumane, Mirco Frapporti. LA LETTERA Il sociale un anno e mezzo fa era il cavallo di battaglia della lista che ora amministra il comune di Fumane, ma le cose ad oggi sono molto cambiate. Raccogliendo “i mal di pancia dei genitori” che frequentano la scuola primaria e le scuole medie di Fumane, sembra che l’amministrazione Frapporti abbia messo in secondo piano questo aspetto importante per la comunità fumanese. Espongo il fatto raccolto da diversi genitori che si sono visti togliere dei servizi e che inoltre si sono visti aumentare le spese scolastiche della scuola dell’obbligo. Veniamo ai fatti: negli scorsi anni era stato introdotto un servizio che dilazionava il pagamento dell’abbonamento dell’autobus sia ai ragazzi della scuola primaria sia ai ragazzi della scuola secondaria; nell’anno scolastico 2015/2016 questa cosa avviene soltanto per i ragazzi della scuola primaria mentre per i ragazzi delle scuole medie il pagamento deve essere effettuato tutto e subito. Ma non è solo questo il disservizio che viene dato, visto che un dilazionamento dell’abbonamento è cosa gradita in questo periodo di crisi economica e dove alcune famiglie, magari numerose riescono a gestire meglio le proprie risorse finanziarie. L’altro disservizio riguarda le famiglie che hanno due o più figli alle scuole medie e devono usufruire del servizio di trasporto scolastico. Lo scorso anno chi entrava in questi parametri poteva usufruire di uno sconto del 50% sull’abbonamento del secondo figlio. Quest’anno ciò non avviene, avviene in parte con una riduzione del 15% da parte dell’azienda ATV che effettua il servizio. A questo punto chiediamo come mai questo servizio è stato rimosso? Visto che la spesa per rimettere in moto questo tipo di sconto si aggira intorno a 1.200 euro all’anno per il Comune, e che i casi sono molto pochi, una piccola minoranza ma che comunque paga già nel nostro comune le tasse e che ha un gruppo famigliare numeroso, ci chiediamo il come mai non si possa ritornare al passato e per concludere avremo una proposta provocatoria. Il sindaco

Mirco Frapporti non potrebbe ridursi lo stipendio, che si era aumentato un anno fa del 25% all’anno, per il bene di queste 5 6 famiglie del nostro

Mirko Frapporti

comune di Fumane che avrebbero sicuramente piacere di questo piccolo gesto. Diego Bianchi LA RISPOSTA DEL SINDACO Bianchi ha ragione: il sociale è il “cavallo di battaglia della lista che ora amministra il comune di Fumane”. E ne andiamo orgogliosi! Veniamo al punto. Dice Bianchi che abbiamo tolto un servizio. Non è così. Non so se Bianchi ha letto la relazione e la delibera di Consiglio comunale di approvazione del bilancio (n.31 del 29.07.15) dove è scritto che le tariffe non subiranno aumenti salvo un adeguamento dei trasporti del 10% . L’unico atto di modifica è stato di aderire ad una richiesta degli uffici che hanno domandato di non essere più caricati dell’onere di anticipare l’abbonamento ATV. Onere che comportava un rischio di scaricare su tutti gli utenti l’eventuale non pagamento del dovuto (abbonamenti ATV) anticipati

dal comune. E’ vero che l’anticipo comportava il dilazionamento dei pagamenti a carico delle famiglie. Ma non è questo l’impegno del comune per i trasporti scolastici. L’impegno è di intervenire con risorse proprie (di tutti!) per aiutare le famiglie delle frazioni di montagna che debbono caricarsi di disagi non uguali a chi abita nel capoluogo. Noi abbiamo scelto di confermare tutte, sottolineo tutte, le agevolazioni previste. E’ sicuro che 5/6 famiglie (stando ai dati indicati da Bianchi) si sono trovate a dover anticipareeanche beneficiare delle agevolazioni offerte da ATV nella sottoscrizione degli abbonamenti. Ma questo rimane un compito delle famiglie e non certo dell’amministrazione. E’ vero che ci sono state delle lamentele. Ad esse abbiamo risposto convocando una pubblica assemblea alla quale hanno partecipato tantissimi utenti interessati, padri e madri, senza che vi sia stata nessuna sollevazione. Discussioni, spiegazioni e proposte a cui sono seguiti atti amministrativi di precisazione, che Bianchi, stando a quanto scrive, non conosce e non ha letto, che hanno sanato le eventuali divergenze. La polemica politica è legittima, così come quel-

la di usare la questione dell’indennità al sindaco come arma buona per ogni stagione: se dovessi seguire tutte le contestazioni che mi sono state rivolte dai consiglieri di minoranza dovrei ritornare molti euro e non percepire il dovuto con le riduzioni previste dalle norme assunte dal governo. Il sindaco Mirco Frapporti

MARANO / ACQUE VERONESI E LAVORI

482 mila euro: questa la cifra che Acque Veronesi ha destinato per l’ampliamento e l’adeguamento di alcuni impianti nel comune di Marano di Valpolicella. I lavori partiranno in questi giorni e dureranno circa 8 mesi. Le zone interessate dagli interventi saranno le frazioni di Valgatara, dove verrà ottimizzata e separata la rete fognaria e di San Rocco, dove è previsto il potenziamento dell’impianto acquedottistico attraverso la posa di due nuove tubature. Si tratta del primo stralcio dell’intervento generale che vede coinvolte le località di Valgatara e Purano. Le opere, che prenderanno il via nei prossimi giorni, riguardano le vie: Graziani (prevista la posa di una nuova condotta in gres dal diametro di 200 mm), Giaretta (sarà costruito un nuovo tratto di 175 metri di fognatura nera), IV Novembre, Olivo e via Villa. L’estensione della rete acquedottistica nelle vie Tonei (sostituzione di un tratto di 155 metri) e Longori (previsto il posizionamento di una nuova condotta di 855 ml), consentirà invece di risolvere alcuni problemi di approvvigionamento idrico della zona. La nuova condotta fognaria prevista dal progetto, verrà realizzata in parallelo alla condotta già esistente (mista), che verrà adibita alla sola raccolta delle acque meteoriche stradali. «Grazie a questi interventi riusciremo ad ottimizzare le prestazioni dei nostri impianti – ha commentato il presidente Niko Cordioli – con vantaggi di carattere ambientale ed un miglioramento del servizio nei confronti degli utenti, che potranno così finalmente utilizzare un’acqua garantita da numerose analisi di laboratorio». I cittadini che beneficeranno delle nuove infrastrutture saranno circa 200. Secondo il vicesindaco di Marano, Giuseppe Zardini, «questi lavori sono di fondamentale importanza perché consentiranno di diminuire il rischio di sversamenti nei corsi d'acqua in Valgatara. Particolarmente sentito dall’amministrazione è l’intervento che permetterà il collegamento alla rete idrica ad alcune famiglie che attualmente sono servite con difficoltà da pozzi privati».


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di Fumane

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IL PROGETTO. L’iniziativa coinvolge 60 alunni della scuola primaria, genitori e volontari

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO

“Pedibus” al via Bimbi più sicuri

Facciamo i compiti insieme Mix di scuola e amicizia

Ha preso il via a Fumane il progetto “Pedibus”, inaugurato venerdì 2 ottobre. L'iniziativa è partita lunedì 5 ottobre e vede coinvolti circa 60 bambini della scuola primaria e una ventina di genitori e nonni volontari. «Il pedibus - spiega Paola Nicolis, consigliere capogruppo di maggioranza, organizzatrice e promotrice dell'iniziativa - contribuisce alla socializzazione tra i piccoli e i grandi, alla diminuzione del traffico e conseguentemente dell’inquinamento prodotto dalle automobili e al benessere fisico, perché è provato che iniziare la giornata con una bella camminata è salutare per il corpo e la mente. L'amministrazione, insieme ai genitori e altri cittadini volontari, ha colto queste esigenze e, aderendo al Progetto “Città Sane” presentato ad Ottawa nel 1986 dall'O.M.S. e promosso poi dal Ministero della Salute e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha fatto partire il progetto pedibus, che

viene portato avanti con grande disponibilità e attenzione da tante persone volontarie del paese». Durante l’inaugurazione ufficiale ai volontari, “guidatori” del pedibus, è stata consegnata una paletta per facilitare gli attraversamenti e una corda alla quale i bambini dovranno attaccarsi per mantenere la fila. Ai bambini, accompagnati dai genitori, è stato dato il regolamento del pedibus e sono state raccolte le iscrizioni. Sono

stati esposti i tragitti del pedibus con i relativi orari e alla fine accompagnatori e bambini sono partiti per provare il tragitto. «Abbiamo istituito quattro linee - spiega ancora Paola Nicolis -. La linea verde e la linea blu raccolgono i bambini della parte ovest di Fumane: la prima va da piazzetta Solinas attraverso via Banchette e via Roma, passando davanti al municipio, per via Brugnoli fino a scuola, la seconda invece aggrega i bambini

da via Giovanni XXIII; la linea rossa sale da viale Verona e la linea arancio raduna i bambini della parte est, partendo da via Madonnina e passando per via Ponte Scrivan. Nel regolamento affidato e accettato dai “passeggeri” ci si impegna ad essere puntuali alle fermate e a rispettare le indicazioni degli accompagnatori. Il pedibus viaggia con qualsiasi tempo. Alle fermate sono stati appesi dei cartelli plastificati con gli orari e un fiocco del colore della linea interessata. Il progetto è in fase di sperimentazione e stiamo raccogliendo ulteriori suggerimenti e disponibilità». Silvia Accordini

Durante il mese di luglio, alla scuola secondaria di primo grado di Fumane “Bartolomeo Lorenzi”, si sono tenuti degli incontri tra gli ex alunni dell’istituto (una quindicina di ragazzi ora frequentanti le scuole superiori) e i suoi attuali studenti di medie ed elementari. Il progetto “Facciamo i compiti insieme” è stato realizzato dalle amministrazioni di Marano di Valpolicella e Fumane con la collaborazione dei rispettivi educatori territoriali Nello Dalla Costa e Maddalena Mazzi e della cooperativa Hermete. Il progetto ha visto i più grandi mettere in gioco tutte le proprie capacità a ciascuno era assegnato uno, due o talvolta tre ragazzi, che andavano seguiti, aiutati e supportati durante lo svolgimento dei terribili compiti estivi. Chi perché in difficoltà e chi per avere compagnia, chi con matematica e chi con italiano, ai giovani studenti venivano affiancati i loro aiutanti, soprannominati da Francesca, la nostra tutor dell'Hermete, “folletti magici”. L’attività si è svolta durante le mattinate del mese di luglio, dalle ore 10 a mezzogiorno: ogni lunedì era riservato ai bambini delle elementari, ogni giovedì ai ragazzi delle medie. I risultati sono stati dei migliori: “insegnanti” e “alunni” hanno avuto l’opportunità di vivere una bellissima esperienza, che ha visto nascere tra i ragazzi una grande capacità di collaborazione che, al di là dello studio, si è pian piano trasformata in vera intesa e simpatia. Per premiare l’impegno dimostrato durante le ore di lezione, i comuni di Fumane e Marano hanno organizzato ad inizio settembre una gita di qualche giorno per i giovani maestri, con meta il Parco regionale storico di Monte Sole (BO). La mattina dell’8 settembre un gruppo dei ragazzi volontari è stato accompagnato dai due educatori territoriali in una passeggiata turistica nel parco, collegato a molti degli episodi accaduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Terminata la visita storica il gruppo si è diretto al Parco Regionale del Delta del Po per trascorrere la giornata successiva al mare. Dopo aver passato la notte e aver fatto colazione in un rifugio di San Rocco, i ragazzi si sono imbarcati su un battello per la “Spiaggia dei Gabbiani”. Preso il battello di ritorno e imboccata l’autostrada con direzione Fumane, i ragazzi sono tornati stanchi ma felici di aver vissuto un’esperienza che ricorderanno sempre. Sara Policante, ragazza volontaria del progetto “Facciamo i compiti insieme”

GORGUSELLO / “FAI FESTA CON NOI”

Grande successo per la seconda edizione di “Fai festa con noi” svoltasi domenica 20 settembre a Gorgusello. In una giornata meravigliosa, all’insegna del sole e del divertimento, ogni famiglia che ha partecipato alla giornata ha trascorso ore allietate da giochi ed intrattenimenti vari. L’allegria ancora una volta ha fatto rima con solidarietà: con il ricavato dell’edizione dello scorso anno infatti è iniziato l’allestimento dell’aula ludomotoria della scuola primaria Alunni d’Europa di Pescantina, con l’acquisto di materiale didattico e giochi destinati ai bambini diversamente abili. «Quest’anno – affermano gli organizzatori di “Fai festa con noi” – prenderà il via per la prima volta nell’ambito scolastico di Pescantina, all’interno dell’aula ludomotoria, il progetto di educazione assistita con i cani (pet terapy). Cogliamo l’occasione per ringraziare gli amici della Cooperativa sociale Filo Continuo, della Fibrosi Cistica, gli sponsor e tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita di questa festa. Un ringraziamento particolare – concludono inoltre gli organizzatori – va al gruppo San Michele di Arcè che si è prestato con grande impegno alla preparazione del pranzo per tutti i partecipanti». S.A


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

LA CAMPAGNA. L’iniziativa è rivolta alla bellezza e alla conservazione del territorio

L’intero paesaggio è una casa comune E’ una campagna dedicata alla bellezza e alla conservazione del territorio come “casa comune” quella che il consigliere all’Ambiente e Territorio di san Pietro in Cariano, Giuseppe Poiesi, ha avviato. E’ proprio di questi giorni l’ulteriore impegno economico, dovuto all’aumento del 50% delle ore messe a disposizione agli operatori ecologici, di cui si è fatta carico l’amministrazione comunale di San Pietro in Cariano per tenere pulito, bello, ordinato e vivibile il

proprio territorio. «E’ importante ricordare – afferma il consigliere Poiesi - che il regolamento di polizia urbana all’articolo 30 prevede , fra l’altro, che i proprietari dei fabbricati hanno, inoltre l’obbligo di provvedere all’estirpamento dell’erba lungo tutto il fronte dello stabile e lungo i relativi muri di cinta per tutta la loro lunghezza ed altezza. Quando si parla di salvaguardia e conservazione dell’ambiente l’amministrazione è presente – aggiunge ancora Poiesi -.

Proprio per questo si vuole rilanciare un ulteriore forte messaggio alla cittadinanza, ma soprattutto a quei, pochi per fortuna, che continuano a calpestare le regole della civile convivenza con l’abbandono di rifiuti, o con ingiustificabile atti vandalici». In questi primi nove mesi del 2015 centoventi interventi di polizia urbana sono stati messi in atto per cercare di identificare altrettanti pessimi cittadini che con il loro comportamento hanno sporcato il territorio ma

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO

Riflessioni sulla Farmacia di Corrubbio […] Voglio solo ricordare che dal 1995 al 1999, Battistella era in amministrazione e in maggioranza con Gabrielli e non c’è traccia di domande per avere una farmacia a Corrubbio, iter che, invece, è iniziato nel 2000 e si è concluso nel 2008. Precisato questo, la scelta della “nostra” Amministrazione è ben chiara: noi non vogliamo vendere la farmacia, che deve restare comunale, deve essere sentita propria dalla popolazione di Corrubbio e Castelrotto e deve essere certamente qualcosa di più di un negozio dove si vendono le medicine, ma un punto di riferimento per una serie di attività socio-sanitarie a servizio della popolazione. Per quanto riguarda i numeri poi, non è vero che la rinuncia del primo farmacista ha portato 40.000 euro, ma 5.000 euro, non è vero che per la vendita si sarebbero ottenuti 420.000 euro, perché questa era solo la valutazione data dal perito nominato dall’Amministrazione Maestrelli, somma che anche la Farmacista dottoressa Spada aveva giudicato fuori mercato. In ogni caso noi siamo certi che questa scelta porterà anche un vantaggio economico per l’Amministrazione. Oltre ai 30.000 euro di affitto annuo, l’aumento di fatturato (già nel primo mese si è visto un incremento del 25-30 %) porterà a degli utili che compenseranno abbondantemente alle spese di ammortamento di mobili e locali. Non c’è da preoccuparsi poi per gli inghippi burocratici; essendo l’amministratore di una società la farmacista ha la possibilità di muoversi in libertà, beninteso in accordo con il socio di maggioranza che è l’Amministrazione Comunale. In conclusione: siamo orgogliosi di aver interrotto questa corsa alla vendita dei gioielli di famiglia da parte del Comune (nei prossimi mesi faremo anche qualche acquisto) e soprattutto “lunga vita e prosperità alla Farmacia Comunale di Corrubbio. Il Sindaco Giorgio Accordini Ho ritenuto doveroso dare voce al primo cittadino, ma ribadisco chiuso definitivamente l’argomento. Il Direttore

LENGUIN / ATTI VANDALICI NELLA PISTA CICLABILE Ennesimo atto vandalico ai danni del territorio. E’ accaduto lo scorso martedì 29 settembre lungo la pista pedo - ciclabile tra Pedemonte e San Floriano, all’altezza di Lenguin. Gli operai del comune di San Pietro in Cariano avevano da poco sistemato la staccionata di protezione della pista ciclabile…ma subito qualche ignoto incivile ha ben pensato di prenderlo come bersaglio. « A chiunque abbia agito in questo modo – afferma amareggiato il consigliere delegato all’Ambiente, Giuseppe Poiesi - vorrei ricordare che in dieci minuti di follia è riuscito a mandare in fumo una giornata di lavoro degli operai del Comune, oltre ad aver costretto l’amministrazione comunale a spese straordinarie magari attingendo da capitoli di bilancio del sociale o dell’ambiente, senza contare poi, che chi paga sono sempre i cittadini con le loro tasse. Purtroppo, come più volte lamentato da quest’amministrazione, oggi, grazie a questi atti d’inciviltà parte del bilancio comunale va investito nella sistemazione di quanto viene distrutto. Staccionate, panchine, tavole, piante, cestini sono ormai bersaglio quotidiano di chi sicuramente non si rende conto dei danni che con questo comportamento causa alla comunità».

Giuseppe Poiesi

soprattutto hanno creato pericolo alla viabilità lasciando i loro sacchetti, con varie tipologie di rifiuti ai bordi delle strade e alcuni sono stati identificati ed assoggettati a multe significative. «La cittadinanza – conclude il consigliere - è invitata a segnalare rifiuti abbandonati, atti vandalici o anomalie varie direttamente all’ufficio ecologia del comune o al suo centralino telefonico».

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Il 30 settembre scorso il Comune di San Pietro in Cariano ha pubblicato il Bando per la concessione di contributi a fondo perduto per la lotta all’inquinamento atmosferico - finanziamento comunale per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita. «Potranno usufruire dell’incentivo i soggetti che nell’anno 2015 hanno provveduto o provvederanno all’acquisto della bicicletta a pedalata assistita senza ausilio di acceleratore – afferma la responsabile del settore Ecologia e Ambiente di San Pietro in Cariano, Maddalena Maistri -. Il periodo di riferimento è compreso tra l’1 gennaio 2015 ed entro le ore 12.00 del 18 dicembre 2015, termine per la consegna delle domande. I richiedenti devono essere residenti nel Comune di San Pietro in Cariano. La concessione del contributo è subordinato all’impegno di rimanere in possesso per almeno 1 anno dalla data di acquisto. E’ possibile usufruire della presente agevolazione una sola volta per nucleo familiare. Le domande ammissibili saranno prese in considerazione in ordine cronologico di presentazione al Comune di San Pietro in Cariano – Ufficio Protocollo. L’inoltro della richiesta dovrà avvenire all’Ufficio Protocollo entro e non oltre le ore 12.00 del giorno 18.12.2015». Eventuali informazioni ed i modelli per la presentazione delle domande si possono ritirare presso il Settore Ecologia ed Ambiente nei giorni di lunedì, giovedì e venerdì dalle 09.00 – 13.00 e mercoledì dalle 15.00 – 16.00 oppure potranno essere scaricati direttamente sul sito del Comune (www.comune.sanpietroincariano.vr.it).

FAMIGLIA / POTESTÀ GENITORIALE «Rivogliamo la potestà genitoriale e più controllo sui magistrati onorari…e no al “gender” nelle scuole». Queste le parole di Renato Lelli, che come responsabile dell’AGSPP (Associazione genitori per le pari potestà), denuncia «la situazione drammatica Italiana delle lacune sul diritto di famiglia» Signor Lelli, quali quindi le sue azioni? «Sono intervenuto sia con petizioni, al parlamento UE sia alla Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, per reintrodurre di nuovo la potestà genitoriale e dare di nuovo Renato Lelli valenza alla legge 219/2012 del codice civile italiano, riguardante tale tematica. Averla modificata in responsabilità genitoriale si tratta, a nostro parere, di un atto gravissimo e pregiudizievole in quanto i genitori devono essere i legali rappresentanti dei propri figli». Ci spieghi meglio… «Il codice civile internazionale ha sempre previsto che la “potestà genitoriale venga esercitata giuridicamente da entrambi i genitori di comune accordo tenendo conto delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni dei propri figli. Con questo atto crudele legislativo i genitori vengono esautorati e messi fuori gioco dallo stato che si “appropria indebitamente” dei figli estromettendoli in casi estremi da decisioni autorevoli nei loro confronti. Ma la cosa piu' grave è che c'e' un business sulle case-famiglia, perpetrato da giudici onorari. Nei 29 tribunali dei minori lavorano molti magistrati onorari che hanno un legame sommerso con le case-famiglia, pronte ad accogliere le migliaia di bambini sottratti ai genitori. Sempre a tutela del minore con petizioni parlamentari sono intervenuto alla modifica dell'Art.403 del codice civile ricordando in primis che i bambini sono un soggetto di diritto e dovrebbe essere obbligatorio affiancare ai minori un legale d'ufficio gratuito per difenderli e sostenerli nel contraddittorio». Che dire inoltre del “gender” nelle scuole? «Attraverso una petizione al Parlamento Europeo ho fatto presente che i fautori dell’ideologia “gender” sono abilissimi nel dissimulare le loro intenzioni, ma non si possono ribaltare le leggi di natura per farne una battaglia a tutela della minoranza gay. Non si tratta di negare i diritti dei gay. Si tratta solo di ribadire che non si possono accettare forme di indottrinamento dei nostri figli attraverso programmi governativi». L'associazione AGSPP riceve tutti i mercoledì mattina dalle ore 10 alle ore 12.30 in via Generale Chinotto 5/A.


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

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IL PROGETTO RIPRENDE. Lo scopo è far studiare i ragazzi in un luogo di aggregazione

PEDEMONTE

“Student Point” Annata 2015/16

Torna il presepe in forma vivente

Ha ripreso le sue attività anche per l’anno scolastico 2015 - 16 lo Student Point di San Pietro in Cariano. Il nuovo anno sarà inaugurato ufficialmente venerdì 27 novembre alle ore 18.00 nella sala consiliare del comune di San Pietro in Cariano alla presenza del Sindaco Giorgio Accordini, dei rappresentanti dei comuni limitrofi, dei dirigenti scolastici degli Istituti superiori della Valpolicella e di alcuni insegnanti. Rivolto ai ragazzi delle scuole superiori frequentanti le scuole della Valpolicella e non e residenti in tutti i Comuni del territorio, Student Point nacque lo scorso anno dal desiderio di alcuni insegnanti e genitori di offrire ai giovani un luogo in cui studiare e stare insieme, seguiti gratuitamente da insegnanti e professori. Scopo dello Student Point è far crescere i ragazzi nello studiare. «I nostri ragazzi sono spesso a casa da soli nel pomeriggio – affermano le volontarie che coordinano lo Student Point, patrocinato dal Comune di San Pietro in Cariano -. Alcuni di loro vivono situazioni di disagio, molti hanno semplicemente bisogno di un luogo in cui trovarsi a studiare con altri compagni o di essere

seguiti in alcune materie da persone preparate». Student Point ha sede in via Beethoven a San Pietro in Cariano all’interno dell’ex sala consiliare: qui, previa prenotazione, i ragazzi possono recarsi fino a giugno il mercoledì dalle 14.30 alle 18.00 – e occasionalmente il venerdì e trovare un insegnante, piuttosto che un universitario o una persona madrelingua, con cui ripassare il programma svolto a scuola relativamente alle materie in cui hanno maggiormente bisogno di essere seguiti. In questi primi mesi dall’inizio dell’anno scolastico già 40 ragazzi hanno usufruito del servizio. «Quando un ragazzo si mette in contatto con noi – affermano dallo Stu-

dent Point – compila un’iscrizione gratuita con la quale viene chiesta anche l’autorizzazione dei genitori. In seguito si stabilisce quale materia interessa e ci si scambiano informazioni sul programma svolto a scuola. Si fissa quindi un appuntamento con uno dei nostri volontari. Il nostro intento – aggiungono ancora – è quello di lavorare sul metodo di studio creando percorsi di crescita: un ragazzo viene seguito attraverso una scheda che noi stessi compiliamo. Student point è un luogo di responsabilità: i ragazzi imparano a fissare da sé i propri appuntamenti e a rispettarli. Infine un progetto per il futuro: vorremmo creare veri e propri gruppi di studio tra ragazzi – Tutor di

STOP TALKING - START PLANTING “Stop talking – Start Planting”: è chiaro il messaggio che da anni l’associazione “Plant for Planet” continua ad estendere alle nuove generazioni e alle loro famiglie, con un invito alle numerose Accademie che anche sul territorio veronese organizza. Una delle più recenti è quella di Avesa, che lo scorso 18 ottobre ha visto coinvolti più di 60 partecipanti, tra cui anche studenti delle scuole di Parona, Corrubbio e San Pietro in Cariano, in un’intera giornata dedicata all’abiente, con laboratori, progetti, lavori di gruppo, piantumazioni di alberi. «E’ stato entusiasmante vedere il grande coinvolgimento dei ragazzi nelle attività proposte – affermano gli organizzatori -: gli studenti della scuola elementare di Corrubbio stanno addirittura raccogliendo firme per chiedere alla propria dirigente scolastica la possibilità di piantare alcuni alberi». La giornata del 18 ottobre, alla quale seguiranno altri progetti in programma per il nuovo anno, è stata proficua anche dal punto di vista delle sinergie createsi: «Il Comune di Verona – La Circoscrizione, il Corpo Forestale dello stato (CNBF di Peri), l’Associazione centro famiglie di Fumane, l’Associazione TerraViva Verona, PIA Comunità Don Nicola Mazza e l’associazione Aquiloni onlus hanno collaborato insieme per rendere speciale questa giornata» – aggiungono ancora gli organizzatori ringraziando chi ha preso parte all’Accademia nella Sala civica di Avesa. “Plant for the Planet” è nata nel 2007 per volontà di un ragazzino che lanciò un’idea: “i ragazzi potrebbero piantare un milione di alberi in ogni paese del mondo”. Da allora sono stati migliaia i ragazzini coinvolti come Ambasciatori di Plant for the Planet e numerose le attività e le Accademie proposte in ogni paese del mondo ed altrettante le collaborazioni avviate con le scuole e le Amministrazioni comunali del territorio nei confronti delle quali Plant for the Planet è sempre disponibile. Per maggiori informazioni: www.plant-for-the-planet.org; mee.kim@hotmail.com – 348.8510861. S.A.

banco -, che permette di affiancare all’aspetto scolastico anche quello di rapporto umano». Un progetto, Student Point, alla ricerca di nuove forze: insegnanti, docenti in pensione, studenti universitari, donne e uomini madrelingua sono ben accetti, in particolare per il settore lingue e matematica. Motore del servizio non sono solamente gli insegnanti: c’è sempre bisogno di volontari che si occupino delle pulizie, dell’organizzazione…e di chi si occupa dei bimbi delle insegnanti impegnate con i ragazzi. Per informazioni e prenotazioni: 333.8613936. Silvia Accordini

Torna anche quest’anno in Valpolicella l’antica tradizione del presepe in forma vivente, che, per l’ottava volta, trasformerà la piazza di Pedemonte in una piccola Betlemme. 360 metri quadrati dove, a far sfondo alla Natalità del bambin Gesù, si troveranno in piena attività, artigiani, commercianti, soldati romani, tutti in abiti tipici del tempo. I più piccini, avranno modo di conoscere e vedere da vicino, non solo i vecchi mestieri della nostra tradizione, ma anche quegli animali domestici che solitamente occupavano le stalle e le corti rurali. Nel presepe vivente di Pedemonte, non c'è una recita ad orari predefiniti, ma le comparse e gli animali sono sempre presenti per tutta la durata della manifestazione e i visitatori saranno idealmente trasportati, come in una macchina del tempo, in un villaggio antico in piena attività. Il Presepe aprirà il giorno di Natale e sarà visitabile nei pomeriggi di tutte le domeniche e festività fino al 6 gennaio, comprendendo anche una edizione "serale" di sabato 2 gennaio dalle 18 alle 21.00 con la distribuzione del minestrone caldo. L' entrata è ad offerta libera e il ricavato sarà interamente devoluto, come tutti gli anni, ad enti o associazioni benefiche. Per informazioni: www.presepevivente-pedemonte.it; info@presepeviventepedemonte.it S.A.

CASTELROTTO / FIERA DEL LIBRO

Manca ancora qualche mese, ma si scaldano già i motivo per la Fiera del Libro presso la scuola dell’infanzia e nido integrato di Castelrotto. L’evento, è in programma, con la sua quarta edizione da mercoledì 2 e domenica 6 marzo, quando sarà possibile trovare il “mercatino del libro usato” per bambini e adulti e libri nuovi (da 0 a 12 anni), offerti dalla libreria Gengis Khan di Parona. Durante i pomeriggi verranno proposti laboratori creativi, musicali e in lingua inglese. Per la manifestazione è stato indetto un concorso artistico e letterario per i bambini. I bambini “grandi” della scuola dell'infanzia e gli alunni delle classi prime, seconde e terze della scuola primaria potranno partecipare portando un disegno il cui titolo sarà “I luoghi di un viaggio fantastico”, mentre gli alunni di quarta e quinta scriveranno un racconto intitolato “Un viaggio che vorrei fare o un viaggio che ho fatto. Con chi? Verso dove? Con quali mezzi di trasporto?”. La partecipazione potrà essere individuale o di classe. La giuria, formata da autori esperti, premierà i disegni e i racconti più brillanti e creativi. Ogni vincitore riceverà come premio un buono acquisto in libri e un premio speciale in contanti verrà dato alla classe che la giuria riterrà più meritevole. L’iniziativa, promossa dai genitori con il supporto delle insegnanti della scuola di Castelrotto, ha lo scopo di avvicinare i bambini al mondo dei libri, per far nascere in loro la curiosità e la voglia di leggere. «Attendiamo quindi tutti numerosi – affermano gli organizzatori – e ricordiamo che siamo sempre disponibili alla raccolta di libri usati che arricchiranno la nostra fiera». Tutti i testi e le creazioni artistiche dovranno arrivare alla scuola dell'infanzia di Castelrotto in via dei Fraccaroli 10, 37029 Castelrotto (Tel. 045.7725050) entro il 18 dicembre 2015 (il regolamento completo su www.facebook/fieradellibrodicastelrotto).

PEDEMONTE / SCUOLA SORRISO

Giornata di festa lo scorso 25 ottobre per la scuola dell’infanzia Sorriso di Pedemonte. La ghiotta occasione era quella della tradizionale castagnata che anche quest’anno ha coinvolto i piccoli alunni con genitori e nonni in un pomeriggio all’insegna dell’allegria. Lo spettacolino dei bambini in teatro è stato seguito da un momento conviviale a suon di caldarroste, allietato dall’immancabile lotteria, il cui ricavato è andato, come sempre, a sostegno di tre adozioni a distanza in cui è impegnata da alcuni anni la scuola dell’infanzia di Pedemonte…che nel frattempo si sta preparando alla giornata “Porte Aperte”, prevista per sabato 21 novembre: dalle ore 10.00 alle 16.00 la Scuola rimarrà aperta per tutti coloro che vorranno conoscerne struttura e attività. Alle ore 12.00 non mancherà un buon piatto di risotto da gustare in compagnia.


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di San Pietro in Cariano

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LA QUERELLE. La questione è ormai annosa, Accordini fa il punto della situazione

Area ex Lonardi Parla il Sindaco E’ una questione annosa quella legata all’area ex Lonardi…e proprio per questo, anche alla luce delle ultime novità, è giunto il momento di fare il punto della situazione. Ne parliamo con il sindaco Giorgio Accordini, a distanza di più di un anno dall’insediamento della sua Amministrazione. Sindaco, ricordiamo i fatti più recenti legati alla vicenda ex Lonardi. «Come è noto la precedente amministrazione di Maestrelli aveva portato avanti un accordo con l’attuale proprietà del complesso industriale dismesso, l’Immobiliare Cameri, per la trasformazione di tutta l’area dalla destinazione attuale (industriale-artigianalecommerciale-ricettiva) in residenziale per un totale di 135.000 metri cubi (compresa un’area di circa 11.000 mq attualmente a destinazione agricola) – afferma Accordini -. Nel programma elettorale la lista “Non è politica è San Pietro”, che rappresento, ha chiaramente indicato la propria contrarietà a questa soluzione e, una volta vinte le elezioni, ha dimostrato nei fatti che manteneva le promesse fin dalle prime settimane, annullando la delibera di Maestrelli di ratifica dell’accordo, ritenendola illegittima. La ditta Cameri ha fatto ricorso al TAR che, in tempi stranamente brevissimi, le ha dato ragione». L’amministrazione però non si è arresa… «Nel mese di marzo abbiamo riproposto in Consiglio Comunale l’annullamento della delibera incriminata (tra l’altro ancora al vaglio della Procura), approvato anche con il voto di quasi tutte le minoranze. Ora si

aspetta l’esito del ricorso al TAR della ditta Cameri, che in ogni caso non sarà in tempi brevi. Nel frattempo io stesso ho inviato diverse comunicazioni al Presidente della Regione Zaia, invitandolo a soprassedere all’emanazione del Decreto Presidenziale, che di fatto avrebbe reso efficace l’accordo. Ho inoltre inviato in Regione puntualmente le varie delibere di annullamento». Quale il risultato ottenuto? «Con Deliberazione della Giunta Regionale n° 885 del 13 luglio 2015 la Giunta stessa ha preso atto della volontà del Comune di annullare la ratifica dell’accordo e quindi ha deliberato la conclusione del procedimento e l’archiviazione dello stesso. In pratica l’accordo tra Regione, Comune di San Pietro in Cariano ed Immobiliare Cameri non esiste più, indipendentemente da cosa deciderà il TAR od eventualmente il Consiglio di Stato». Si riparte quindi da capo? «Sì. L’area mantiene la sua destinazione originaria e che la ditta può realizzare interventi di tipo industriale-artigianale-commercialeturistico ricettivo. Vorrei precisare che nella primavera 2009 la ditta proprietaria aveva presentato due Piani Urbanistici Attuativi (PUA) che non prevedevano alcun cambio in residenziale(case di abitazione). I PUA sono stati approvati in quanto la proprietà aveva tutto il diritto di realizzare questi interventi, non comportando alcun cambio nella destinazione d’uso delle aree. Troppe volte si è detto falsamente che nel Consiglio Comunale del 20 aprile 2009 le delibere 19 e 20 hanno approvato interventi

Venerdì

in cui erano previsti 63.000 metri cubi di case. In realtà non è così. Le delibere hanno come oggetto: “Presa d’atto della mancanza di osservazioni ed approvazione”. Ciò significa che tutti avevano avuto 40 giorni di tempo per presentare osservazioni e non l’hanno fatto e quindi il Consiglio ne ha preso atto. Inoltre in queste delibere non è stato approvato nemmeno un metro cubo di residenze». Il problema però rimane irrisolto… «In questo anno l’amministrazione ha continuato a mantenere aperto il dialogo con la proprietà dell’exLonardi, ha fatto diversi incontri per trovare nuove soluzioni, perché, nonostante la Regione abbia annullato l’accordo per costruire case, il problema non è certo risolto. Rimane una zona in evidente stato di degrado che deve essere riqualificata e l’amministrazione è pronta a confrontarsi con chiunque per raccogliere idee, suggerimenti e proposte, che poi dovranno essere chiaramente valutate dalla maggioranza e discusse e condivise con

la proprietà, sia essa l’Immobiliare Cameri o una proprietà diversa. Non dobbiamo infatti dimenticare che la maggioranza è stata democraticamente eletta dalla popolazione e delegata ad amministrare e quindi è direttamente responsabile delle decisioni che prende e sarà giudicata su queste scelte. Dobbiamo ricordare inoltre, che se è vero che il territorio è di tutti i cittadini è vero anche che la proprietà dell’area non è del Comune ma di un privato e finché la Costituzione garantisce la proprietà privata occorre confrontarsi con i proprietari per realizzare un intervento che contemperi le legittime aspettative di chi ha investito nell’acquisto dell’area con le necessità del territorio e la salvaguardia dell’ambiente. Non è un compito facile ma è l’unico modo per risolvere seriamente, lasciando ad altri facili polemiche o slogans utili solo a farsi pubblicità. Una situazione che da problema potrebbe diventare veramente una risorsa per tutto il territorio». Silvia Accordini

L’EVENTO / “RICREAZIONE - LA MERENDA DI ECOTUTTO OPEN” Una giornata baciata dal sole e dal successo quella di domenica 11 ottobre a San Pietro in Cariano. Dal mattino fino a sera il parco di via Mara è stato dipinto dai toni dell’allegria e della festa grazie a “Ricreazione – la merenda di Ecotutto open”. La giornata si è aperta alle 9.30 del mattino con “Preistoria vicina di casa”, escursione per famiglie lungo la Valle dei Mulini verso la Grotta di Fumane e laboratorio a cura di HOMO 3.0 ed Evolutamente APS. A seguire pic – nic per tutti: con una coperta e un cestino con il pranzo appresso molte famiglie hanno potuto godere di alcune ore trascorse all’aria aperta e in compagnia. Ad allietare il tutto il Ludobus e, dalle ore

14.00, attività e laboratori per grandi e piccini: senti che storia, Piantala, Non buttare ma creare, Cassette dipinte , Un tappo bestiale, U – Tubi, Laboratorio dell’albero, Spazio 0 – 3, Un tesoro di terra, Saponeando, Gioca con Livia, Belli e buoni sono state alcune delle attività che hanno intrattenuto numerose famiglie durante l’intero pomeriggio. «Come già avvenuto per la manifestazione di inizio primavera, “Benvenuta primavera”, anche questa manifestazione ha avuto un successo eccezionale per la presenza di centinaia e centinaia di persone, intere famiglie con i loro bambini, a dimostrare che quando ci sono le ragioni per vivere una vita a contatto con la natura in

un ambiente bello, vivibile e pulito la gente non si fa pregare due volte ad essere presente – affermano gli organizzatori -. Le molteplici attività ed i tanti laboratori che nel corso della giornata si sono succeduti, inoltre, hanno riempito di contenuti l’inte-

ra giornata donando belle emozioni ai grandi ma soprattutto ai piccoli partecipanti». Ancora una volta il grande parco di via Mara, nel capoluogo, ha fatto da sfondo ad una festa indidiventata menticabile ormai una specie di tradizione.


VENDEMMIA UN TERRITORIO ALLA RICERCA DELLA QUALITÀ E’ un territorio piccolo, ma ricco di potenzialità, profumi e caratteristiche particolari quello della DOC Vadadige - Terradeiforti, una denominazione interregionale racchiusa in quattro Comuni: Brentino Belluno, Dolcè, Rivoli Veronese e, per la provincia di Trento, Avio. Una terra di meravigliosi vini e pregiati prodotti, in cui la “vendemmia del secolo” 2015 si sta traducendo in qualità, obiettivo principe di ogni azienda presente su questo territorio. Ne parliamo con Cristina Fugatti, che ogni giorno segue anche dal punto di vista enologico, i risultati di ciò che la vigna dona al proprio produttore. Cristina, quella del 2015, che in Valdadige si è conclusa da pochi giorni, è stata definita una vendemmia “da record”… «Si, la vendemmia 2015 sarà per la Terradeiforti un’annata eccezionale. Sia le uve a bacca bianca che rossa sono risultate sane e di altissima qualità. Le nostre aspettative saranno quindi grandi, specie per il vino Enantio che nasce dal rispettivo vitigno autoctono presente esclusivamente in questo piccolo lembo di terra che unisce il Veneto al Trentino, dove, attraverso anche a vigneti centenari, riesce ad esprimere un carattere territoriale unico e irripetibile». Una qualità che in Valdadige quest’anno risulta altissima. Quali i motivi? «Le condizioni climatiche si sono rivelate altamente favorevoli alla perfetta maturazione dell’uva: le escursioni termiche registrate in Terradeiforti durante la stagione estiva 2015 hanno garantito alle uve bianche un grado di maturazione eccellente, mentre le giornate soleggiate d’autunno hanno permesso un’ottima maturità polifenolica per le uve rosse». E i vini 2015 come si prospettano? «Ovviamente se la vendemmia è stata eccellente lo saranno anche i vini. Noi produttori ci stiamo impegnando al massimo per esprimere al meglio la qualità dell’uva raccolta. Personalmente seguirò con grande attenzione il vino Cristina, una vendemmia tardiva di eccellenza assoluta, annoverata ormai da anni tra i migliori vini dolci dell’Italia intera, anche quest’anno per la terza volta “3 bicchieri” sulla Guida Vino d’Italia 2016 Gambero Rosso». Cristina Fugatti, nella sua cantina con i fratelli


A in Valdadige SPREA SPRE REA DEP DEPOSITI, E OSIT I I, I UN U UNA NA RE R REALTÀ EALTÀ IN I CONT CONTINUA N IN INUA EV E EVOLUZIONE VOLU LUZIONE N La società Sprea Depositi srl è una realtà affermata, operante nel territorio veronese e nelle provincie lilimitrofe. it f Presente da oltre 60 anni, è un punto di riferimento di fiducia per le aziende agricole, grazie alla sua capacità di fornire servizi di assistenza tecnica e commerciale, Il gruppo Sprea Depositi assieme ad una completa gamma di mezzi tecnici quali fitofarmaci,fertilizzanti, sementi, attrezzature agricole e prodotti petroliferi. Sprea Depositi srl fa parte di un gruppo di società che fa capo al Sig. Dino Sprea. Tali società operano in diversi settori: agricolo, chimico e plastico e vantano un bilancio aziendale di 60 milioni di euro di fatturato annuo, con un organico totale di oltre 80 dipendenti più agenti esterni e collaboratori, con una presenza consolidata non solo nel territorio nazionale, ma anche all'estero ed in particolare con due sedi in Brasile. L’azienda Sprea Depositi ha la sua sede principale a Villafontana (Vr) e due sedi periferiche: una ad Erbè ed una a Domegliara, entrambe in provincia di Verona, che si occupano della gestione delle colture presenti sul territorio di competenza. Tabacco, seminativi, colture frutticole e colture orticole in ambiente protetto ed in pieno campo sono seguite da Villafontana ed Erbe', mentre la sede di Domegliara è specializzata sulle colture di vite, olivo, ciliegio e frutticole. Sprea Depositi srl è leader nel settore dei servizi per l’agricoltura grazie alla propria cultura aziendale che sviluppa un continuo miglioramento delle competenze dei propri tecnici esperti, organizzati sul territorio. Oggi, infatti, Sprea Depositi si rinnova. “La competenza tecnica e l’assistenza in campo sono per noi fondamentali. L’azienda agricola viene seguita in ogni fase della coltivazione e, visti i rigidi disciplinari che oggi la legge impone, Sprea Depositi è in grado di proporre un'ampia gamma di prodotti biologici che consentono di mettere a punto una efficace nutrizione e difesa delle colture ed una corretta gestione e controllo dei residui”, afferma il Sig. Dino Sprea. Sprea Depositi srl dispone infatti di acari, insetti e microrganismi utili per la difesa delle piante, bombi per l’impollinazione e una vasta gamma di prodotti consentiti in agricoltura biologica. La presenza di tecnici esperti in grado di assistere il produttore nel corretto impiego di questi mezzi tecnici biologici e di accompagnarlo verso una produzione qualitativamente più elevata è la nuova e vera forza di Sprea Depositi. “L’assistenza tecnica in campo, competente ed aggiornata, ha un grande valore per l'agricoltore. Mettere in atto un'agricoltura sostenibile, che produce reddito e qualità, è la nostra nuova sfida per la quale siamo preparati” conclude il Sig. Sprea.


L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di Brentino e Sant’Ambrogio

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BRENTINO BELLUNO. I lavori al torrente garantiranno più sicurezza alla popolazione

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La notte di natale del 2009 fu disastrosa per il Comune di Brentino Belluno ed in particolare per il paese di Belluno, travolto dall'esondazione del rio Secco. Il gruppo comunale di protezione civile fu impegnato tutta la notte e buona parte della mattinata fino a quando la situazione si assestò in assenza di pericolo per la popolazione e, successivamente, come ausilio per gli abitanti delle case interessate dall'esondazione. Il Rio Secco è un torrente che resta senz'acqua per dieci mesi all'anno e generalmente non produce esondazioni, tuttavia, in quell'anno, per la prima volta, dopo molti anni, questi è esondato creando molti disagi alla popolazionee gravando ad un costo molto alto su tutta la comunità. Per far fronte a questi eventi eccezionali, la Regione Veneto, dopo una prima sistemazione superficiale, attraverso la dottoressa Perazzolo, sta coordinando dei lavori per la realizzazione di una “briglia filtrante”, un'opera di ingegneria idraulica posta trasversalmente all' alveo concepita per ridurre il trasporto di materiale solido di fondo da parte di un corso d'acqua del torrente

creando un deposito a monte di essa e fermando quindi i massi tanto pericolosi per la popolazione e per le infrastrutture. I lavori saranno eseguiti dalla ditta Campostrini Srl di Sant'Anna D'Alfaedo e consistono nella costruzione di una briglia in cemento armato con una paratoia centrale da dove defluirà l'acqua. Il cronoprogramma si svolgerà in circa 90 giorni, durante i quali si potrebbero verificare dei disagi per la popolazione. La realizzazione dell'opera, seguita dalla Campostrini Srl,

si snoda quindi in tre step principali: la sistemazione della strada per avvicinamento e la preparazione dell'area di cantiere; una fase per la fondazione; la parte della elevazione poggiata sopra la fondazione creata in precedenza. La dottoressa Perazzolo con i tecnici del Corpo Forestale si sono resi disponibili per un incontro con la popolazione per spiegare la mole e il tipo di intervento che verranno effettuati. Al termine degli interventi , il Corpo Forestale,

attento alla natura e al paesaggio, si occuperà di mitigare le opere e la messa in ripristino di tutto quello che è andato “distrutto” anche mediante l'utilizzo delle cosiddette terre armate e di massi ciclopici per la costruzione di una massicciata sul fronte dell'opera principale e sulle infrastrutture di avvicinamento. Il risultato sarà avere il paese di Belluno più sicuro con un intervento dal minimo impatto possibile.

La Scuola d’arte Paolo Brenzoni ha fatto rivivere le “pietre degli immortali”, due enormi blocchi di rosso Verona e di bianco di Vinkuran, uno statuario che si estrae presso Pola, in Istria, che si trovano davanti a Villa Brenzoni Bassani. «Le pietre erano collocate negli anni '80 davanti all’entrata principale del quartiere e i numerosi scultori di passaggio vi lasciavano incisa la loro firma». Roberto Zorzi, sindaco di Sant'Ambrogio, ha commentato: «Da quando la Marmo Macchine passò da Sant’Ambrogio, dove i nostri imprenditori sono riusciti a portare la fiera del marmo a livello mondiale, nessuno ha più scolpito la propria firma. La scuola d’arte ha salvato i due blocchi di pietra che raccolgono le testimonianze di tanti artisti e scultori». Dopo averli ripuliti, con l’Amministrazione comunale, ha deciso di far rivivere il quartiere fieristico partendo da ciò che è rimasto: territorio, arte e cultura. «Durante la cerimonia - prosegue la direttrice della scuola d’arte Beatrice Mariotto - hanno lasciato la propria firma Pino Castagna, Sergio Capellini, Matteo Cavaioni, Mastro della pietra 2015 e il più giovane scultore che ha posto la firma, Umberto

Maggioni, arrivato appositamente dalla Svizzera, Mariano Bellamoli, che ha mostrato alcuni vecchi strumenti di precisione usati per trasferire sulla pietra i modelli in creta, Mario Vassanelli, Luigi Savoia, appartenente ad una famiglia di scultori da più di 200 anni». E’stata emozionante la presenza di Libero Cecchini 96 anni, Giuseppe Cinetto 95 anni e Francesco Zanoni 89 anni, che hanno trasmesso la passione per la pietra a tanti ambrosiani. Si tratta di scultori della pietra, ha sottolineato Beatrice Mariotto. Firme aggiuntesi a quelle di Miguel Berrocal, scultore e

artista spagnolo, primo artista che ha inciso la firma. Dopo di lui l'artista Enzo Assenza, la scultrice giapponese Naoco Kumasaka, lo scultore jugoslavo Ante Marinovic, che ha scolpito sulla “pietra degli immortali” il bozzetto del monumento “Lo scalpellino”, poi realizzato in collaborazione con Nicola Music di Korcula (Jugoslavia), l’ambrosiano Emilio Coato e l’allora ultraottantenne Giovanni Boscaini, monumento sulla scalinata che porta alla sede del Comune di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Presenti i presidenti di Asmave, del Distretto del

Marmo, alcuni cavatori e imprenditori ambrosiani, cittadini quando Sant’Ambrogio era al centro del mondo lapideo. L’incontro si è concluso con la “Cena degli immortali”, curata dall’Associazione “Le donne del marmo” che a Villa Bassani a Sant’Ambrogio di Valpolicella ha organizzato “Rock n’food”. Proprio in occasione di Expo 2015, la presidente dell'' associazione, Debora Botteon, ha spiegato al pubblico presente che uscirà una guida con elencate le eccellenze italiane inerenti alla gastronomia italiana. Massimo Ugolini

Cambio della guardia SANT’AMBROGIO Ora c’è Fabio Grigoli Le “pietre degli immortali” rivivono Quest’anno nella sede staccata di Sant’Ambrogio, del CFP Salesiano San Zeno di Verona, ad Anna Trevisani, come coordinatore del settore marmo, subentra il professor Fabio Maria Grigoli. Già dal 2000 docente di Informatica, AutoCAD e CAD/CAM nei corsi triennali di formazione iniziale presso il Centro del marmo di Sant’Ambrogio. Insegna inoltre Informatica applicata al restauro nei corsi di Formazione Superiore per Tecnico del Restauro dei beni culturali che si tengono sempre presso il CFP Marmo di Sant’Ambrogio. Grigoli svolge, come libero professionista, l’attività di servizi informatici alle imprese, principalmente nel settore del marmo. Da settembre 2015 gli è stato affidato l’incarico di coordinatore responsabile di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Il nuovo coordinatore dice: «Sono grato alla direzione del CFP “San Zeno” per la fiducia che mi è stata concessa nell’assegnarmi il coordinamento del settore marmo. Il CFP di S.Ambrogio è un punto di riferimento per tanti giovani che si preparano all’ingresso nel mondo del lavoro. Alcuni di loro, dopo la qualifica, proseguono gli

studi è questo è uno dei tanti successi che ci caratterizzano, rimotivare questi giovani. Ho tanti esempi di ex allievi che ora sono affermati imprenditori, ottimi collaboratori nelle molte aziende lapidee. Non resta che proseguire nel solco già tracciato nello spirito di don Bosco che tutti ci anima con passione in questo nostro mondo giovanile». Tutti i ragazzi della Scuola del marmo, insieme agli allievi dell’intero Istituto Salesiano San Zeno di Verona, hanno partecipato ad ottobre alla visita all’Expo di Milano. Sono partiti in 34 pullman, segno evidente di unione e grande partecipazione. Si rinnova l’appuntamento annuale di orientamento con i sabati di “Porte aperte” per l’anno formativo 2015-2016 che si terranno nei giorni 14/11-5/12-19/12 e 23/01/2016. La scuola parteciperà inoltre al Salone “Orientarsi nel territorio”di Costermano il 6 e 7 novembre che raggruppa le scuole superiori e i CFP della Valpolicella e del Baldo Garda. Momento importante per i genitori che devono scegliere il futuro dei loro figli. Bruna De Agostini

Andrea Lanzoni


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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

CRONACHE di Sant’Ambrogio

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CONSIGLIO COMUNALE. Zorzi: «I tagli dello Stato hanno purtroppo inciso sul bilancio»

“Tasi” confermata “Imu” aumentata

Conferma della Tasi, aumento dell’Imu sugli altri immobili. Così ha deciso il consiglio comunale di Sant’Ambrogio di Valpolicella. Confermata l'aliquota Tasi relativa ai servizi indivisibili (tra cui pubblica sicurezza, impianti sportivi, servizi cimiteriali) pari all’1 per mille, calcolato sulla stessa base imponibile dell’Imu. La Tasi dovrà essere versata esclusivamente dai possessori di abitazioni principali e relative pertinenze. La seconda rata dovrà essere versata entro 16 dicembre. Il costo complessivo di questi servizi è di 1 milione 445mila euro, l’introito Tasi coprirà il 20,76 per cento per un importo di 300mila euro. Stessa scadenza per l'Imu: l’aliquota per l’abitazione principale, che si paga esclusivamente per gli

immobili di categoria A1, A8 e A9, è stata confermata allo 0,45 per mille con detrazione di 200,00 euro; l’aliquota per gli altri immobili è del 10 per mille con un aumento dello 0,1 per mille rispetto al 2014. «Purtroppo gli ulteriori tagli da parte dello Stato, quantificati per il nostro Comune nella pesantissima cifra di un milione di euro - ha commentato amaramente il sindaco Roberto Zorzi hanno inciso sul bilancio, non permettendoci di abbassare l’Imu se volevamo garantire i servizi come in effetti siano riusciti a mantenere». Ciò nonostante, sottolinea il sindaco, «come amministrazione stiamo dando il “la” ad una serie di opere pubbliche tese, ad esempio, ad un progressivo miglioramento degli edifi-

ci scolastici sotto il profilo della sicurezza». «Rammento che la Tasi anche quest'anno si applica solo alla prima casa. Il nostro Comune è, dopo il Comune di Marano, quello che applica la tariffa più basse della Valpolicella» - ha spiegato l'assessore al bilancio e tributi Evita Zanotti. Critiche e contrarie alle deliberazioni le opposizioni. Marco Selmo di Libera Scelta ha attaccato: «L’aliquota Imu per gli altri immobili viene portata al massimo della sua esigibilità nonostante la recessione continui ad imperare per le famiglie sempre più gravate dalle tasse». Contrario anche il gruppo Idea Comune con Davide Padovani e Bianca Pellegrini: «C’è un nuovo aumento e per questo il nostro voto sarà contrario,

la tassazione complessiva è di circa 5 milioni di euro». «Questa amministrazione avrebbe potuto cancellare la Tasi come succede in altri Comuni limitrofi anche perché l’avanzo dello scorso anno è stato di 1 milione 63mila euro e quest’anno si prevede in 750mila euro» - ha affermato Pier Luigi Toffalori, consigliere del gruppo Al Servizio dei Cittadini. «L’avanzo di 1 milione e 63 mila euro - ha replicato l’assessore Zanotti - è la somma degli avanzi degli esercizi precedenti, i 750mila euro, come previsto dalla legge, potranno essere utilizzati solo per investimenti. Se avessimo a disposizione queste cifre, saremo stati i primi ad abbassare o a cancellare la Tasi». Massimo Ugolini

BASKET. Tutti in carrozzella sul parquet. A vincere è lo sport

Una partita di basket speciale tra i ragazzi del Fumane S. Ambrogio Basket ed i giocatori diversamente abili della società Olimpic Basket di San Giovanni Lupatoto. Particolarità? Tutti i partecipanti hanno giocato in carrozzella nella palestra della scuola media Dante Alighieri di Sant’Ambrogio di Valpolicella, grazie all’organizzazione di Domegliara Foto, delle due società e dell’Amministrazione Comunale attraverso l’assessorato allo sport. «La manifestazione - afferma Graziella Bettinazzi - è pienamente riuscita: prossimamente vorremmo organizzare un torneo con partite sulla falsariga di quella disputata tra Olimpic Basket e Fumane S. Ambrogio Basket». «E’ stato un bellissimo confronto - racconta Damiano Conati, presidente del Fumane S. Ambrogio Basket -. Chi ha vinto? Hanno stravinto i ragazzi dell'Olimpic Basket di San Giovanni, ma dal terzo periodo in poi abbiamo giocato a squadre miste ed ha vinto lo sport. Non è per nulla facile giocare su una sedia a rotelle: ritmi, movimenti, tempi di gioco sono diversi dalla pallacanestro per normodotati, oltre alla difficoltà nella coordinazione. Ringraziamo Domegliara Foto per l’invito. La scorsa stagione scorsa abbiamo organizzato una giornata con i bambini del minibasket e alcuni ragazzi del Cus Padova Basket in carrozzina, quest’anno erano presenti le prime squadre, Prima Divisione maschile e Serie C femminile, e l’Under’18 maschile». Obiettivo? «Sensibilizzare i cittadini sui valori delle persone diversamente abili che spesso sono ignorati conclude Graziella Bettinazzi -. Doveroso un ringraziamento ai partecipanti, agli appassionati che hanno seguito la partita dalle tribune ed alle persone che hanno offerto il momento conviviale nell’edificio polifunzionale nell’ex quartiere fieristico ambrosiano ed al gruppo di Protezione Civile di Sant’Ambrogio che lo ha cucinato». M.U.

IL 100° COMPLEANNO

Centesimo compleanno per Fiorina Benetti che ha festeggiato l’anniversario con i familiari e gli amici della contrada di Brentani, località nei pressi di Monte nel Comune di Sant'Ambrogio di Valpocella dove Fiorina ha vissuto e con i quali ha stretto un vincolo di amicizia ed affetto duraturo nel tempo. A Fiorina sono arrivati anche gli auguri dei sindaci di Sant'Ambrogio Roberto Zorzi presente ai festeggiamenti con l'assessore ai servizi sociali Emily Riolfi e Raffaello Campostrino, sindaco di Sant’Anna dove Fiorina Benetti attualmente vive nella locale casa di riposo. M.U.


PROGETTO Illuminare con il Led TECNOLOGIA E RISPARMIO

a cura dell’arch. Mirko Ballarini

Sempre più spesso quando ci troviamo ad illuminare le nostre case, i progettisti, o più semplicemente gli elettricisti, ci propongono un’illuminazione a LED. Tale tecnologia, che negli ultimi anni ha visto un’incredibile evoluzione, non è più utilizzata solo in ambienti particolari ma viene frequentemente usata anche in ambito domestico. Una forte spinta verso questo tipo di lampada è stata certamente data dal legislatore, quando ha vietato la produzione della lampadina tradizionale, che si trova ormai solo come fondo di magazzino. A differenza di altri modelli di sviluppo tecnologico, ad esempio gli smartphones nei confronti dei telefonini tradizionali, il superamento della tecnologia non è stato scelto dalla gente ma imposto per legge. Se è vero che da un lato a parità di emissione luminosa il LED consuma meno energia, dall’altro il tipo di luce che emette è molto diverso e raramente migliore. Aver imposto la morte della lampadina tradizionale non ha lasciato scampo a quell’ipotetico consumatore che se la voleva montare solo nell'abat-jour della camera per creare un ambiente più romantico. Qualche lettore obietterà che quella lampadina, a parità di resa luminosa consumava di più rispetto al LED: ineccepibile a patto che si volesse raggiungere la stessa intensità luminosa! La normativa ha di fatto tolto la libertà di scegliere di illuminare meno ma in maniera diversa la propria casa. Altro discorso sarebbe stato quello di imporre un limite massimo di consumo elettrico per ogni metro quadro di abitazione (poi come il consumatore consumasse quell'energia era affar suo). Qualcuno si chiederà a questo punto: che tipo di luce è quella a LED? Perché spesso si fa fatica ad abituarsi? La ragione è abbastanza semplice: questo tipo di radiazione luminosa ha una dominante blu che viene attenuata con dei piccolissimi schermi per renderla più bianca. Purtroppo ottenere con i LED il calore della lampadina non è ancora possibile: speriamo che la tecnologia risolva presto questo problema, perché era bello vedere il viso di un bambino illuminato da una luce simile a quella di un camino acceso.

PIANO CASA TER – REGIONE VENETO Un'opportunità da non perdere con la “GUIDA AL PIANO CASA” dei geometri veronesi Il Collegio Geometri e Geometri Laureati della provincia di Verona e la Società Cooperativa Geometri Veronesi, con la loro attività, vivono in prima persona la quotidianità socio-economica del territorio e interagiscono con propositive iniziative e stimoli di sviluppo. Ciò lo dimostra la recente realizzazione della seconda “Guida al Piano Casa”, strumento che invita tutti ad approfondire finalità e opportunità del Piano Casa Ter Regione Veneto che, salvo ulteriori provvedimenti, il 10 maggio 2017 terminerà la sua storia. La Legge Regionale “Piano Casa” non contempla alcuni casi e, di volta in volta, ci si chiede quale condotta assumere: applicare un principio di libertà e ammettere tutto ciò che il legislatore non ha vietato? Ritenere vietato ciò che non è espressamente consentito? Andare alla ricerca della disciplina prevista per un caso analogo, rischiando così di vanificare il carattere eccezionale della norma? Le regole ci sono, belle o brutte che siano; vanno semmai applicate in maniera razionale e corretta, senza paure, resistenze od opposizioni di principio. E' auspicabile, quindi, che le Pubbliche Amministrazioni adottino un analogo corretto e razionale atteggiamento nell'applicazione della Legge Regionale e ciò è possibile farlo se si valorizzano natura e finalità della norma stessa. E anche per questo è grande il successo riscontrato per la “Guida al Piano Casa”, strumento realizzato dai geometri veronesi e fruibile per tutti. Una guida autorevole che servirà all'applicazione univoca della normativa, così l’ha definita il sindaco di Verona Flavio Tosi. Valore aggiunto della Guida è la divulgazione trasversale e aperta: «la volontà alla base – ha sottolineato il curatore, Fiorenzo Furlani, segretario del Collegio e presidente della Società Cooperativa Geometri Veronesi – è quella di mettere la guida a disposizione di tutti gli operatori del settore edilizia, delle famiglie, degli utenti privati». Il Presidente del Collegio, Roberto Scali, ha ricordato che i geometri veronesi avevano già realizzato una pubblicazione sul primo Piano Casa, «ora abbiamo replicato con maggior peso, dopo che l’affluenza e il riscontro ottenuti dai due seminari sul Piano Casa Ter/Veneto che abbiamo organizzato nei primi mesi del 2015 ci hanno dimostrato che il tema è di interesse comune». La GUIDA AL PIANO CASA dei geometri veronesi è scaricabile gratuitamente sul sito www.collegio.geometri.vr.it per tutti gli operatori dell’area tecnica/edilizia e per i privati cittadini.


CASA Camino, bello e funzionale

L'aspetto esteriore del camino è senz'altro importante, ma è indispensabile che il funzionamento sia perfetto. Se la canna fumaria è già predisposta e il camino messo in quella certa zona non favorisse una buona disposizione dei mobili, si potrà spostarlo sulla stessa parete, collegandolo alla canna fumaria con una conduttura che avrà al massimo l'inclinazione di 45 gradi. Se il camino fosse troppo lontano dalla canna fumaria e l'inclinazione superasse i 45 gradi, il tiraggio risulterebbe difficile. Per facilitare il deflusso del fumo è necessario che la cappa non sia troppo bassa rispetto all'altezza del focolare, e inoltre la linea che unisce la cappa con la canna fumaria deve essere dolce e ascendente, senza nessun angolo vivo. Per avere un camino sicuramente funzionante è meglio sceglierlo prefabbricato: di misure diverse, da mettere in angolo, a parete o in posizione “passante” (perchè sia godibile da due lati), i camini prefabbricati vengono forniti in materiali refrattari, al

rustico. Esteriormente si potranno rifinire come si vuole. E' necessario che il camino sia proporzionato all'ambiente che lo dovrà ospitare, e questo non solo per ragioni di equilibrio estetico, ma anche per evitare di metterne uno troppo grande in un ambiente dove non è possibile far affluire la quantità d'aria necessaria. Quando si vuole far salire il rendimento di un caminetto, bisogna aumentare le correnti d'aria con bocche di immissione ed emissione: l'aria entra dalle griglie poste in basso ed esce riscaldata dall'alto. In una casa unifamiliare, quando è possibile collegare le bocche di presa d'aria con l'esterno, si ha il vantaggio di avere nell'ambiente una

buona circolazione d'aria calda senza certe fastidiose correnti fredde che provengono da porte e finestre. Ci sono diversi tipi di camini: camini aperti (il caminetto in tempi passati era un oggetto indispensabile in ogni abitazione in quanto era destinato al riscaldamento della casa ed in molti casi anche alla produzione di brace per stufe o alla cottura di cibo), camini chiusi (una tipologia di camino molto simile a quello aperto con la sola differenza visibile che la combustione avviene in una camera apposita chiusa da un vetro ceramico resistente ad altissime temperatura, anche più di 800 gradi) e caminetti e stufe a pellet.


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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

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POESIE

a cura di Giancarlo Peretti

Di Daniela Negrini abbiamo già parlato qualche tempo fa, leggendone anche alcuni versi. Eccoci ora alle prese con la sua “Solitudine” assetata d’amore. Valentina Cristanelli dedica simbolismi profondi alla nostra bella “Italia”, spiegando che “settenario colle” sta per “i colli di Roma”; “canini Rosa e Bianco” si riferiscono al “Monte Rosa e al Monte Bianco” e così via. La poetessa spera di essere compresa…e anche noi. Molto più accessibili sono “I è novantatri”, gli anni di nonna Teresa in lingua dialettale, a lei destinati da Angelina Zecchinelli. ITALIA Italia. L'abito avvolgi a noi sventurati. Abito bianco scavato dalle ossa tue dalle Alpi discese. SOLITUDINE La solitudine è la mia compagna.

Sgrani i denti di roccia...Canini di Rosa e Bianco. La lingua d'acqua Po fai sciogliere sui Capi noi. I capelli del Bosco Umbro giacciono alti... Nel mezzo la corna Castel Turrito incastonato nel cranio.

Ma una mano tesa ti accoglie tiepida come il ventre di una mamma.

Cranio oscilla con occhi molli di Sangue raccolto. Sede del Vesuvio ch'erutta tal fango rosso nelle mani noi. Italia. Maledetta, unica. Le reliquie di Santi d'ogni costola conservi.

Non c'è un silenzio che possa bastare a quietare il mio cuore, che batte all'impazzata nei lunghi silenzi della notte insonne.

Viso di David e Gioconda esprimi e Ira porti. Centocinquanta anni di carico in spalla di Micheòle guardia. Spada ciondola su Roma. E ali aperte d'Arcangelo. Altre ali s'aprono...D'Aquila Cesare aria porta.

Ci sei tu ma non parli.

Italia. Amiamo noi, maledetta. Scorre lesta la storia nelle pagine Dante, Boccaccio, Petrarca. Pergamene avvolgono tuoi bracci e soffocano nostra bocca.

Io cerco amore e gli asfodeli sfioriscono anche quest'anno.

Dodici stelle coronano la Foresta sopra. Centocinquanta Ave osan salir in Cielo, nell'azzurro.

No maschio, no donna...Solo Italia. Daniela Negrini Italia una corre nell'Europa vecchia. Italia di Carne cotta sempre vivrà sul settenario Colle. Italia. Noi Italioti siamo. Artigli d'Onore conservi nelle dita, cui Amor brucia.

I È NOVANTATRÌ Cara nona Teresa, en piè a casa e uno en...cesa. Na devossion forte piassè de na rocia che la t'ha portà, par vint'ani, ai piè dei Pirenei. Ave Marie par tuti, le corea su e zò par i diei, ma le de pì le era par i to gemei. Nela to vita te è fato de tuto: la moier, la mama, la nona, la barista, la copga, la maestra de la materna scola, la sbusarece, l'ambulatorio l'era la cusina; coi recini te è fato bela ogni butina. Te ghe tegne drio a mile robe, la to casa e el to cor i è verti par tuti, a tute le ore ci gà bisogno d'en consilio, de na parola bona...el core gh'è en problema? El lumineto l'è subito 'npissà e par tuto el giorno da orassion l'è compagnà. D'istà la to terassa la deventa na postassion, andò se fa anca en poca de confusion. L'è tuto en giro, la par na procession, andò se raduna la compagnia ultime notissie, ciacole, petegolessi, ci vien e ci va via... Dai, nona Teresa, meteghela tuta che se avicina el centenario, ghe sta ancora qualche rosario... Adesso che ghe anca la butina che te fa festa no te vorè miga enfassarne a tuti la testa! Fin che ghe sen goden che sen sicuri che de là, da qualche ora, soli o in compagnia, ghe naren. L'”albergo dei pigni” el pol aspetar... tanto prima o dopo, tuti el ne vedarà arivar!

Valentina Cristanelli

CASA DI CURA PRIVATA POLISPECIALISTICA Dott. PEDERZOLI S.p.A. Società Unipersonale PRESIDIO OSPEDALIERO DELL’A.S.L. N.22 VIA MONTE BALDO, 24 - 37019 PESCHIERA DEL GARDA (VR) DIRETTORE SANITARIO: DOTT.GIANLUCA GIANFILIPPI - SPECIALISTA IN IGIENE

EMERGENZE TEL. 118 - PRONTO SOCCORSO TEL. 045 6449250 CENTRALINO TEL. 045 6449111 CUP – CENTRO UNIFICATO DI PRENOTAZIONE ATTIVITA’ AMBULATORIALE Prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449270 Disdetta prenotazioni (ore 8 – 19) tel. 045.6449230 LABORATORIO ANALISI Informazioni (ore 10 – 13) tel. 045.6449210 FISIOTERAPIA Informazioni (ore 12 – 14) tel. 045.6444321 DIABETOLOGIA Informazioni (ore 13.30 – 14.30) tel. 045.6449215 PIEDE DIABETICO - VULNOLOGIA Informazioni (ore 8 – 9.30) tel. 045.6444387 OCULISTICA Informazioni (ore 14 – 17) tel. 045.6449285 ONCOLOGIA MEDICA Informazioni – Accettazione tel. 045.6449154 DAY HOSPITAL – DAY SURGERY Informazioni tel. 045.6449108 MEDICINA GENERALE – GERIATRIA REUMATOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449101 CARDIOLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449188

NEUROLOGIA Degenze – accettazione ricoveri tel. 045.6449130 CHIRURGIA GENERALE Unità Funz. Chir. Generale Unità Funz. Chir. Pancreatica Unità Funz. Chir. Pediatrica Unità Funz. Chir. Vascolare Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449110 OSTETRICIA – GINECOLOGIA Degenze – Accettazione Ricoveri 045.6449126 Assistenza neonatale Informazioni tel. 045.6449129 UROLOGIA Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449112 ORTOPEDIA – TRAUMATOLOGIA Unità Funz. Chir. Colonna e Anca Unità Funz. Chir. del Ginocchio Unità Funz. Chir. della Mano Unità Funz. Chir. del Piede Degenze – Accettazione ricoveri tel. 045.6449120 RIABILITAZIONE Degenze – Accettazione Ricoveri tel. 045.6449135 ENDOSCOPIA DIGESTIVA Informazioni – tel. 045.6449237 DOZZINANTI – RICOVERI A PAGAMENTO Degenze tel. 045.6449138 Prenotazioni Ricoveri Dozzinanti (ore 12 – 15) tel. 045.6449219

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Angelina Zecchinelli

Con noi al Cinema a cura di Franco Frey SPECTRE - 007 (Spectre) Azione -ThrillerSpionaggio 160 minuti - Gran Bretagna U.S.A. 2015 (uscita 5 novembre) di Sam Mendes, con Daniel Craig, Monica Bellucci, Christoph Waltz, Lea Seydoux, Ralpph Fiennes, Naomie Harris, Ben Whishaw, Andrew Scott. Una curiosità: Il nome SPECTRE tradotto dall'inglese ha questo significato: Speciale, Esecutivo, per Controspionaggio, Terrorismo, Ritorsioni ed Estorsioni. Ha strutturazione gerarchica con la figura di un Capo e molti subalterni. Dopo il grande successo di "Skifall" sta per arrivare nelle nostre sale l'attesissimo "Spectre - 007", sigla particolarmente cara a tutti i fans di James Bond che vedremo in un altro adrenalinico episodio della saga più popolare della storia del cinema: 24 pellicole girate! Per la quarta volta il britannico Daniel Craig sarà James Bond, l'Agente segreto con "licenza di uccidere" più famoso del mondo, nato dalla penna di Jan Fleming (1908-1964).Alla regia, dopo gli incassi record ottenuti con il film precedente (1.1miliardo di dollari), è riconfermato il geniale cineasta Sam Mendes (premio Oscar per American Beauty). La trama, della quale diamo solo un breve cenno, è incentrata su un misterioso messaggio cifrato che arriva a James Bond dal lontano passato, tramite il quale viene a conoscenza di una pericolosa cospirazione che svela al nostro super Agente le nefaste trame, gli inganni e la terribile verità della sinistra Organizzazione criminale globale che sta dietro la Spectre. Con ogni mezzo "M" combatte ogni pressione politica per mantenere in vita i servizi segreti, ma c'è Bond sulla sua strada…Lascio allo spettatore tutto lo stupore per le spericolate scene girate in 3D in un vorticoso susseguirsi di inimmaginabili sequenze mozzafiato, dalle innevate montagne austriache, al fiume Tevere (sul Ponte Sisto una delle scene clou di Spectre - 007). Fenomenali trovate che vanno oltre l'inverosimile, ma lui Amici Lettori è Bond, James Bond. Il regista ha svelato quale sarà la nuova vettura di 007: una Aston Martin DB10 grigia metallizzata. La locandina del film ha già vinto il Premio di "maggiore immagine promozionale" 2015.


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L’ALTRO GIORNALE Novembre 2015

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STORIA DEL TERRITORIO NOTIZIE E CRONACA DELL’ANNO 1961

di Rinaldo Dal Negro

Iniziamo questo rendiconto con una sensazionale notizia: l’uomo che conquista lo spazio! La Russia che già aveva mandato in orbita una navicella spaziale contenente una cagnetta, il 18 aprile lanciò nello spazio la capsula orbitale Vostok con a bordo il cosmonauta Yuri Gagarin. Questi fu pertanto il primo essere umano a compiere un volo orbitale intorno alla terra. Per compiere questa sensazionale impresa Gagarin impiegò meno di due ore a velocità impressionante, prima di allora mai raggiunta e atterrò infine col paracadute. * Il censimento effettuato il 15 ottobre dà per Verona 221.200 residenti suddivisi in 65.400 nuclei familiari. C’erano inoltre in circolazione 30.000 automobili di cui 7.000 guidate da donne. * Ulteriori stragi nell’ automobilismo sportivo dopo quelli verificatisi a La Mans e a Guidizzolo. Il 9 settembre a Monza, durante lo svolgimento del Gran Premio d’Italia, il pilota Von Trips perse il controllo della sua Ferrari che uscì di pista investendo gli spettatori. Bilancio: quattordici morti (compreso il pilota) e vari feriti più o meno gravi. * Il pilota veronese Giulio Cabianca – noto a livello mondiale per aver vinto, tra l’altro, tre edizioni della “Mille miglia” - uscendo dall’ autodromo di Modena con la sua Maserati che stava collaudando, causa un incidente meccanico si infilò sulla via Emilia a 200 km/ora, travolgendo quattro automobili e tre ciclisti di passaggio, schiantandosi poi contro un muro. Oltre il pilota morirono tre persone. * La Rai iniziò a mandare in onda, anche a Verona, le trasmissioni sul canale 2°. Per riceverle occorreva però un’antenna apposita che purtroppo in pochi se la potevano permettere (circa 2.500 su 10.000 utenti). * Il Sindaco Giorgio Zanotto sospese dall’ incarico il

Comandante dei Vigili Urbani Aldo Ballerini, reo di aver commesso alcune irregolarità amministrative. Durante il processo che seguì emerse, tra l’altro, che annullò alcune contravvenzioni dovute dall’ Assessore Lisetta Dal Cero. * Morte di noti personaggi veronesi: Ippolito Nievo. Andò incontro alla morte naufragando con un battello fra Napoli e Palermo. Pur non essendo nativo della nostra città, Questo poeta giunse qui in quanto sua mamma era originaria di Verona, suo padre era Pretore a Soave e quindi lui studiò presso il nostro “Collegio dei Nobili”. La nostra città gli ha intitolato una via nel quartiere di Borgo Trento. Antonio Avena. Insegnò in vari istituti cittadini fino al 1920, quando venne nominato direttore dei Musei Civici. Ed è soprattutto nello svolgimento di questa attività che realizzò significative e importanti opere di cui Verona va tuttora fiera. Tra queste: il completamento degli scavi al Teatro Romano, la trasformazione di Castelvecchio da vecchia caserma a Museo Civico, la creazione della presunta dimora dei Capuleti col relativo balcone di Giulietta. Anche a questo “suo figlio” Verona ha intitolato una via. * Ettore Fagiuoli. È stato un famoso architetto che con le sue innovative opere contribuì a segnare profondamente l’urbanistica di Verona. Era inoltre un ottimo scenografo areniano e, come grafico, produsse circa 170 vedute di notevole pregio artistico, raffiguranti soprattutto caratteristici luoghi veronesi. * A sottolineare il costante aumento operativo nel settore industriale operante in ZAI, c’è da dire che gli addetti al relativo Consorzio, negli ultimi dieci anni, passarono da circa 49.000 a 83.000! * Il campo d’ aviazione di Villafranca – costruito nel 1911 per usi esclusivi militari, divenne di uso civico.

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

Usare il cellulare alla guida è pericoloso

Gli incidenti mortali sono calati negli ultimi anni: merito dell'opera di prevenzione delle forze dell' ordine che impiegano strumenti efficaci come il Tutor e merito senza dubbio della sicurezza attiva e passiva delle nuove automobili (dotate di controllo di stabilità e di innovativi sistemi di assistenza alla guida, cinture con pretensionatore, airbag frontali e laterali).Ma i morti e i feriti gravi restano comunque tanti, troppi. Fino a nemmeno dieci anni fa il picco degli incidenti si concentrava nei fine settimana. Ricorderete le terribili stragi del sabato sera., Roberto Azzolina che occupavano la cronaca dei giornali del lunedì mattina, con un bollettino di feriti e morti terribile.Oggi le stragi ci sono ancora. Non sono più concentrate nel weekend, accadono ogni giorno, a ogni ora. La colpa è dell' uso compulsivo che troppi automobisti fanno del telefonino e dello smartphone. La distrazione alla guida, nel 2013, ha causato oltre il 40% degli incidenti stradali. In particolare la nuova emergenza sociale riguarda non più solo l'uso proprio del telefono, quanto l' utilizzo dei social. Tanti automobilisti, spesso giovani, scat- Alessandra Azzolina tano selfie alla guida. Non si rendono conto del rischio che corrono: questa operazione richiede 14 secondi. Un' eternità quando si viaggia in auto. Volete un altro esempio? Consultare la pagina di un social comporta una distrazione di circa 20 secondi; in 20 secondi, a 100 km/h, si percorre una distanza pari a cinque campi da calcio! Il fenomeno è reale e conosciuto. Gli esperti gli hanno anche dato un nome: FOMO, acronimo di fear o missing out. La paura cioè di essere tagliati fuori dai social, dalla vita degli amici. Ma è un timore stupido,che può uccidere quando si guida un' automobile. Inutile ricordare che tale comportamento, oltre ad essere pericolosissimo, comporta anche la perdita di cinque punti? E' pur vero che esistono i corsi per il recupero dei punti, ma suvvia signori, non scherziamo alla guida dell' auto!

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* Nell’ambito delle manifestazioni per la ricorrenza del centenario dell’Unità d’Italia venne costruita una “fontana ricordo”, poi collocata nel giardino della piazza Vittorio Veneto. * Incredibili incidenti: il pensionato Giuseppe Todeschini di S. Michele Extra morì soffocato da …uno spicchio d’arancia che la moglie gli aveva portato all’ ospedale dov’era ospite. Quasi la stessa fine fece la cuoca Massimina Aldegheri asfissiata da un banale …pezzo di torrone. * Per far fronte all’esigenza imposta dalla Legge sull’insegnamento obbligatorio fino alla scuola media, l’Amministrazione comunale deliberò la costruzione di nuovi edifici scolastici nei quartieri in via di espansione e più precisamente a Ponte Crencano, Borgo Milano, Golosine, Borgo Trieste e Borgo Venezia. * Crollò il campanile della chiesa di San Francesco, già danneggiato dai bombardamenti del 1944 e poi lasciato andare al suo destino mentre l’attiguo complesso dove ora si trova la “tomba” di Giulietta erano stati adeguatamente restaurati. * Vennero inaugurate le seguenti opere realizzate grazie all’intervento dell’amministrazione Provinciale: l’Archivio di Stato (in via del Pontiere), l’Istituto Tecnico Agrario (in via San Giacomo) e l’Istituto per Geometri (in corso Porta Nuova). * L’ Alitalia inaugurò il collegamento aereo Verona – Roma.Il relativo biglietto di andata e ritorno costava lire 22.500. * La presenza nella nostra città del soldato della SETAF, Georg Taylor, nato nella città di Verona nel Missouri (USA), ci portò a conoscenza che con toponimo Verona, negli Stati Uniti esistono altre 17 città.

“Libri di casaa cura nostra” di Gianfranco Iovino Questo mese vogliamo consigliarvi il libro di un autore veronese che ama il Fantasy al punto da aver scritto un'opera davvero ben strutturata nella quale traspare l'eleganza del narrare in stile fantasioso, che tanto ammalia e rapisce i lettori, che vengono abilmente trasportati in una dimensione irreale, ma non per questo non credibile e poco interessante, come accade per "Il piccolo popolo e il pianeta terra" la nuova opera di Emanuele Corocher, penna veronese che ha scritto un romanzo intenso, attraverso il quale ha saputo dosare, con grande arguzia narrativa, situazioni reali e problematiche quotiGianfranco Iovino diane a momenti fantastici e poetici, intrecciando sogni, sentimento ed avventura con l'amore, regalando un delicato sguardo sul mondo del fantastico che sa incuriosire e coinvolgere anche i più reticenti. La storia narrativa si dipana tra due mondi completamente paralleli: quello degli uomini, oramai sull'orlo dell'autodistruzione e l'altro animato dal "Piccolo Popolo", una compagine formata da creature magiche come elfi, folletti e nani impegnati a diffondere armonia e amore per l'universo. Il libro è ricco di animosità nel raccontare gli scontri tra truppe del male e animali malvagi, ma anche di alleati buoni come cicogne e farfalle o le Fate Sarde, custodi della "campana nazista" che è una macchina del tempo che trasporterà i nostri piccoli eroi nel passato bellico, al cospetto di alti funzionari nazisti, per conoscere personalmente coloro che potrebbero riscrivere la storia dell'umanità futura, cioè quella nostra moderna, se agissero in maniera diversa da come sono andate le cose. Un gran bell'esperimento, quello di Corocher, mentre racconta le gesta del "Piccolo Popolo", che amerete anche voi dopo aver letto questo interessante volume, scritto da un veronese che ama la scrittura e attraverso le sue ancestrali strade di fuga gli ha permesso di superare un male fisico, che a 14 anni lo ha portato ad affrontare un lungo periodo di coma, dal quale esce con pesanti ripercussioni sanitarie e che solo l'amore dei propri familiari, gli amici e la scrittura gli permettono di superare egregiamente, ed oggi è uno stimato autore e instancabile sostenitore di attività solidali, e non c'è occasione che non sia utile per parlare dei suoi libri, raccontare dei suoi fantasiosi personaggi e spingere i curiosi ad avvicinarsi al genere fantasy. IL PICCOLO POPOLO E IL PIANETA TERRA di Emanuele Corocher Gruppo Albratros Il Filo - collana: Nuove Voci Imago - €. 13.90 In tutte le librerie della città.


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CALCIO DILETTANTISTICO 2015/16. L’autunno è arrivato e i campionati delle squadre valpolicellesi cominciano ad entrare nel vivo

Polisportiva La Vetta show Valpolicella cerca continuità Servizi di

Alberto Dalle Pezze L’autunno è una stagione instabile, meteorologicamente parlando, ed anche i vari campionati delle valpolicellesi che seguiamo, dall’Eccellenza alla Terza Categoria, a quanto pare sono stati influenzati dal maltempo. Soltanto nella Cenerentola delle categorie si possono notare risultati notevolmente positivi e sorprendenti. A dare più spettacolo, viaggiando a vele spiegate, è la Polisportiva La Vetta del presidente Dario Zampini che nelle prime cinque partite di campionato mette nel sacco l’intera posta, mettendo subito in chiaro le intenzioni per questa stagione. Ma diamo un’occhiata categoria per categoria : ECCELLENZA GIRONE A La partenza in quarta dell’Ambrosiana non aveva di certo illuso il presidentissimo Gigi Pietropoli, che in fatto di calcio ne ha viste a bizzeffe. “Rimanere con i piedi per terra fin da subito” aveva sbottato alla presentazione della squadra ad inizio stagione, ma non intendeva di sicuro con i piedi di piombo. Nelle ultime cinque gare i diavoli rossoneri hanno racimolato cinque punticini pareggiando con l’Azzurra Sandrigo e il Vigasio, e vincendo di misura con l’Oppeano. Lasciano invece l’intero bottino al Team S.Lucia tra le mura amiche e al Loreo in trasferta. “I nostri problemi

Alessandro Saiani

sono dovuti più al fatto che molti elementi del gruppo non si conoscono ancora alla perfezione” ci spiega Tommaso Chiecchi mister dei rossoneri: “A mio parere però abbiamo il tempo e le qualità per trovare la quadratura della squadra e superare tutte le difficoltà che si presentano al momento”. Questo periodo poco positivo non giova nemmeno ai grandi nomi come Franco Ballarini, che abituato a gonfiare la rete avversaria a raffica, ha risentito della situazione rallentandolo nella sua abituale figura

Gianluigi Pietropoli

Gianni Pierno

di bomber. PROMOZIONE GIRONE A C’eravamo abituati troppo bene l’anno scorso, quando vedevamo il Valgatara di mister Roberto Pienazza cavalcare imperterrito in alta classifica. Le cose quest’anno però sono un tantino cambiate e il Barça della Valpolicella fatica a decollare. La squadra del presidente Paolo Megarese, pur avendo un organico ben piantato, non trova ancora quella costanza che la vedrebbe altrimenti tra i primi posti della classifica di Promozione. “La squadra viaggia a due velocità” ci racconta mister Roberto Pienazza “in coppa viaggiamo ad un’intensità incredibile, mentre in campionato sembra che ci addormentiamo. Il problema non può essere di certo il turnover che usiamo nelle due competizioni. Con il preparatore Mezzacasa stiamo cercando di capire dove sta il problema e speriamo di risolverlo al più presto. Abbiamo stranamente perso punti con squadre molto abbordabili, pur mettendo in campo una formazione tecnicamente superiore”. Nelle ultime cinque gare i blu-granata hanno messo in tasca otto punti importanti e siamo sicuri che l’esperienza di mister Pienazza e il vice Mezzacasa sapranno risolvere i misteri di casa Valga. PRIMA CATEGORIA GIRONE A Si cerca la continuità anche nelle due compagini di prima categoria che solitamente seguiamo. Il Valpolicella del presidente Fernando Boscaini si affida a capitan Oliosi per trainare la squadra e farla rimanere tranquilla a metà classifica. Cade sotto i colpi del Concordia e del Quaderni in trasferta e finisce a reti inviolate in casa col Casteldazzano. Ma come dicevamo è Oliosi a regalare entrambe le vittorie nelle ultime cinque gare: col Peschiera il capitano cala addirittura il poker e col Bussolengo infila due volte il portiere avversario. “Ci manca solo un pizzico di costanza in più” sentenzia fiducioso il presidente Boscaini “nel gioco la squa-

dra c’è e sono sicuro che i risultati arriveranno. Attendiamo il rientro di qualche titolare infortunato e poi potremo dire la nostra anche in questa stagione”. La situazione è più o meno simile anche per il Pedemonte del presidente Roberto Fedrigo. “Stiamo un po’ pagando il fatto di aver inserito quest’anno molti giovani che hanno sostituito giocatori in partenza” ci illustra il DS Rinaldo Zantedeschi “penso però che con il tempo e un po’ di giusto amalgama potremo arrivare a ciò che ci siamo prefissati all’inizio ovvero ad una tranquilla salvezza, smentendo qualche malalingua che ci ha già dipinto come la squadra materasso”. SECONDA CATEGORIA GIRONE A Non ci sono molte sorprese nemmeno in questa categoria. L’unica ad aver alzato la cresta nelle ultime partite è il Gargagnago di mister Gianni Pierno che vanta quattro vittorie consecutive proprio nelle ultime quattro gare. “Siamo partiti un po’ in sordina” ci spiega il presidente Stefano Sartori “ma con tanta pazienza e tanto lavoro siamo riusciti ad amalgamare il gruppo e fortunatamente è arrivata la prima vittoria con il Team San Lorenzo, che ci ha dato lo spunto giusto per

una continuità più che positiva”. Gargagnago che, nella gara col Negrar, scrive un pezzo nuovo della sua storia; infatti Mattia Galvani con ben 82 gol è diventato il nuovo capocannoniere dei bianco-verdi, superando il mitico Capozza a quota 81. Poco più sotto in classifica troviamo il San Peretto del presidente Paolo Menegazzi. A piccoli passi ma con costanza i rossoneri scalano la classifica e mister Vito Paiola sottolinea la buona forma del gruppo: “L’ambiente è sano ed è un piacere lavorare in questo modo. La dirigenza è giovane e piena d’entusiasmo e questo può solo giovare alla squadra. Io mi trovo molto bene con loro e vedo che stiamo ottenendo dei buoni risultati. Rimaniamo con i piedi per terra, cercando di salvarci quanto prima”. Le altre tre compagini sono tutte nella zona bassa della classifica; il Sant’Anna di mister Sestan è al momento la più in alto delle tre ma fatica molto a uscire dalle sabbie mobili. “Il campionato è ancora lungo” sbotta il presidente Alberto Cona “è difficile in questo momento fare previsioni. Non nascondo le nostre lacune e difficoltà nel lottare per rialzarci, ma vedo molto impegno nei miei ragazzi e questo mi fa ben sperare. L’importante ora è non tirare i remi in barca e affrontare ogni gara con caparbietà”. In penultima posizione troviamo il Negrar di Tommaso Bussola che alquanto demoralizzato sottolinea il momento negativo dei grigio-amaranto. “Tra ammoniti ed espulsi siamo veramente in emergenza. Oltretutto ultimamente anche la fortuna ci volta le spalle, per non parlare di alcune decisioni arbitrali alquanto discutibili. Ora spero che le cose comincino a girare un po’ meglio e di finire il campionato in tranquillità, altrimenti sarò costretto a pensare a soluzioni drastiche per il futuro”. In ultima posizione,

ma solo per differenza reti troviamo il BureCorrubbio del presidente Massimiliano Zago, che sogna di rivedere le prestazioni della scorsa stagione dei suoi ragazzi per scrollarsi almeno di dosso la maglia nera da ultima in classifica. SECONDA CATEGORIA GIRONE B Si difende bene anche l’Arbizzano del presidentissimo Silvano Ciri Gasparato. Quinta posizione e tutte le carte in regola per scalare la vetta. “Il nostro è un girone un po’ strano” ci spiega Gasparato “abbiamo buttato alle ortiche tanti punti che potevamo mettere tranquillamente in saccoccia, ma vedo che la squadra è in forma e ce la possiamo giocare tranquillamente con tutte le altre compagini. Nel girone siamo una delle squadre più quotate e questo può essere un buon punto a nostro favore”. TERZA CATEGORIA GIRONE A Come dicevamo ad inizio pagina, le migliori notizie nella Valpolicella dilettantistica arrivano proprio da questa categoria, che vede la Polisportiva la Vetta come capolista del girone imbattuta dopo cinque giornate di campionato. “Gli auspici sono ottimi” ci racconta il presidente Dario Zampini “speriamo nella continuità della squadra. Non mi aspettavo un inizio così esplosivo, ma è chiaro che sono al settimo cielo per le prestazioni dei ragazzi, che vedo molto concentrati e con foga da vendere”. Soddisfatto anche Giovanni Flora presidente della Pieve San Floriano, che a parte la sconfitta con la Pol. La Vetta e il turno di riposo incassa solamente vittorie. “Spero che i miei atleti riescano a mantenere questo ritmo fino alla fine” racconta Flora “è un bel gruppo e sono certo che abbiamo buone possibilità di toglierci molte soddisfazioni”. Nota dolente è invece il Fane Calcio del presidente Attilio Quintarelli.

A quanto pare le Aquile di Fiamene stanno bene nel nido e non hanno certo l’intenzione di spiccare il volo. “L’impegno c’è, ma manca la tecnica” ci spiega Marco Arduini DS dei biancorossi “ora stiamo sperimentando nuovi metodi di allenamento per cercare appunto di posizionarci bene in campo e affrontare la gara con maggiore conoscenza del gioco. La cosa positiva è il primo gol di quest’anno arrivato nella gara con la Pieve San Floriano, gol che oltretutto ci ha dato modo di andare in vantaggio per primi. Segno che la squadra s’impegna, ma che manca appunto di vero gioco”.

Fernardo Boscaini

Michele Purgato


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AQUILE MTB TEAM FUMANE MOTOCROSS. Il pilota veronese del Team Events vince il Campionato VISP Agonisti Mx2 “Aquile Mtb team Fumane” è il nome di un sodalizio sportivo nato nel 2011 che vede protagonisti bambini dai 5 agli 11 anni di età che vogliono avvicinarsi alla disciplina ciclistica. Nata per iniziativa dell’Asd Polisportiva Fumane, l’associazione si pone come obiettivo per far provare ai giovani il piacere di andare in bicicletta e scoprire la Valpolicella in modo sostenibile. Il tutto “in team” dove fatica e impegno condivisi risultano piacevoli e le difficoltà sono stimoli a fare sempre meglio. «Il team è composto da 57 ragazzi tesserati dai 5 ai 12 anni – spiega Ivana Vitova dirigente e segretaria del team – ai quali si affiancano ben 9 istruttori accompagnatori. I ragazzi sarebbero molti di più ma per ovvi motivi logistici e di sicurezza non possiamo soddisfare tutte le richieste di iscrizione». «Le prime lezioni si svolgono presso il campo scuola del centro sportivo comunale di Fumane del quale utilizziamo le aree esterne ai campi da gioco del calcio e del tamburello – spiegano Massimo e Maurizio, responsabili tecnici e della sicurezza sanitaria -. Prima di avventurarci sui sentieri dobbiamo essere sicuri che tutti abbiano appreso correttamente i codici di comunicazione tra ciclisti, la disciplina del codice stradale e la tecnica ciclistica di base». «La mountain bike – continuano Roberto, Daniele e Paolo - offre molti spunti tecnici e per soddisfarli tutti in modo esauriente seguiamo un programma didattico che va da Marzo ad Ottobre». Il team Le Aquile ha esordito lo scorso 26 settembre presso Villa Monastero a Parona in una manifestazione promozionale organizzata dalla BCicli e dalla professoressa Giovanna Bonazzi che a contorno dello storico trofeo Benini ha pensato di organizzare una giornata dedicata ai bambini. «Quella organizzata a Parona era la manifestazione adatta per avviare le nostre Aquile all’esperienza “agonistica” in quanto a contorno delle gare vi erano una serie di laboratori educativi particolarmente interessanti – afferma Andrea Gregori, Presidente dell’Asd Polisportiva Fumane -. L’agonismo fa parte della vita, ma serve lealtà e rispetto. Attenzione particolare è data a quei ragazzi volenterosi che, già esperti, vogliono avvicinarsi all’attività di collaborazione ed organizzazione. Stefano Allegrini, Alessandro Giuriolo e Leonardo Pasquotto sono promettenti nuove leve sulle quali fare affidamento per il futuro e che partecipano con costanza al progetto. Un grazie doveroso – conclude Gregori - va a tutti coloro che ci sostengono dandoci il permesso di transitare per le loro proprietà e agli sponsor che ci hanno consentito di realizzare questo progetto promozionale, dando la possibilità a tanti bambini di avvicinarsi al ciclismo in modo costruttivo, efficace e divertente». Chi volesse collaborare con il team può scrivere a polisportivafumane@gmail.com

In cima al Veneto Davide a tutto gas

Sul gradino più alto del podio regionale. Davide Reggiani guarda tutti dalla cima, brinda al successo a suon di accelerate e sorpassi, e incornicia l’annata 2015. Il giovane pilota veronese del Team Events di Settimo di Pescantina (18 anni) ha infatti sbaragliato la concorrenza in sella alla sua moto, conquistando il Trofeo Veneto di motocross, categoria Agonisti Mx2. Il primo posto è blindato: le sette vittorie assolute ottenute in dodici gare hanno permesso a Davide di arrivare lassù, in vetta alla classifica. Il pilota scaligero ha chiuso il campionato con 492 punti in graduatoria, staccando Loris Paissan del Power Sport (secondo a 308 punti) e Devis Canestraro (terzo con 252 punti). Il mirino di Reggiani, ora, è focalizzato sulla stagione 2016, in cui il giovane veronese affronterà oltre al Campionato Veneto, VISP, il campionato Top Rider, insieme ai migliori piloti del Triveneto, e alcune tappe del campionato italiano. La preparazione è già iniziata, gli allenamenti procedono senza sosta: il talento scaligero vuol farsi trovare pronto all’annata che verrà, per continuare a crescere e a mettere in bacheca altri trofei. Una curiosità: Davide ha totalizzato pure un secondo posto al Trofeo Italia, svoltosi a Cavallara di Mondavio (Pu) lo scorso settembre. Non solo Reggiani, però, sugli scudi: già, perché nel Trofeo Veneto 2015, conclusosi con la gara corsa a Sant’Anna d’Alfaedo (domenica 11 ottobre), altri veronesi in orbita Team Events si sono distinti raggiungendo risultati di rilievo. Francesco Boninsegna, per esempio, si è classificato secondo nella graduatoria generale della categoria

HobbyCross Mx2 2T, mentre Filippo Rangheri e Sebastiano Zenatti hanno conqui-

stato rispettivamente il quarto posto nella categoria HobbyCross Mx2 2T e la

quarta posizione nella categoria HobbyCross Mx2 4T. Matteo Sambugaro

Davide Reggiani

Filippo Rangheri, Francesco Boninsegna, Nicolò Faettini, Davide Reggiani, Cristopher Busca


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SPAZIO DONNA L’INTERVISTA

NEGRAR/EVENTO. Stop alla violenza sulle donne

Marisa, nata con il pennello A detta di tutti Marisa Maistri è nata con il “pennello in mano”; proviene da una dinastia di artisti con madre pittrice e padre che dipingeva le stoffe per l'alta sartoria. Fu proprio grazie agli insegnamenti di entrambi e alla grande passione per la pittura che Marisa iniziò ad occuparsi di arte. Marisa, come è nata la sua passione per la pittura? «Nei primissimi anni della mia attività, dopo aver partecipato a vari e prestigiosi corsi a Milano, mi sono dedicata alla pittura su porcellana realizzando piatti, acquasantiere, portagioie e tazzine e vendendo queste mie opere ad antiquari e a orefici. Fu solo quindici anni fa che decisi di iscrivermi all' Accademia per imparare la tecnica per la produzione delle icone bizantine. Queste ultime sono caratterizzate solo da materiali di primissima scelta come tutte le mie opere e sono riproduzioni in quanto le originali si trovano solo nei musei o in qualche casa privata. Sono dipinte con un procedimento complesso che può durare diversi mesi». Quali rappresentazioni pittoriche predilige e soprattutto su quali tipi di

oggettistica preferisce dipingere? «Preferisco dipingere su vetro, su legno, sulle porcellane, sulla seta e realizzo gioielli con pietre dure. Realizzo qualsiasi tipo di oggettistica: vasi, piatti e tazzine tutti pitturati a mano e comunque su qualsiasi superficie dove si possa “passare”il pennello». Quali stati d'animo la influenzano maggiormente per essere “ispirata”nel produrre le sue opere? «In periodi di sofferenza queste mie opere erano e sono il mio rifugio e proprio nei momenti più duri mi si manifesta la voglia e l'estro per creare». Cosa consiglierebbe ai giovani con velleità artistiche come le sue per farsi conoscere nel mondo dell'arte?

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«La passione per la pittura e per la creazione in sé, non è comune tra i giovani, ma se qualcuno vuole iniziare questa attività, deve spostarsi nelle città come Milano, Firenze o Roma dove esistono scuole molto prestigiose». Le sue creazioni sono state rappresentate in quale luogo e in quale periodo? «Ho inziato nel contesto veronese con le prime mostre in Valpolicella nel 1986 nel comune di San Pietro in Cariano, nel 1988 a Villa Carlotta a Caprino Veronese, in seguito a Ferrara di Monte Baldo e nel 1998 nella “Galleria Fra Giocondo” in Piazza dei Signori a Verona». Per chi desiderasse ulteriori informazioni:Marisamaistri@libero.it Angelica Adami

“Non voglio che questo dolore che ho sopportato se ne vada nel vento”, così diceva Reyaneh Jabbari Malayeri. La giovane donna iraniana fu condannata a morte e giustiziata a 26 anni il 25 ottobre 2014 per aver ucciso chi tentò di usarle violenza, nonostante le proteste dell’opinione pubblica internazionale. Il suo messaggio è rimasto nelle sue lettere che ne rivelano la dignità e il coraggio, un caso che ha commosso e indignato tutto il mondo. Sabato 21 novembre alle ore 20.45, i suoi scritti, tradotti per la prima volta in italiano, saranno letti nella Biblioteca comunale di Negrar da Annachiara Zanoli, accompagnata musicalmente da Francesco Trespidi e Ruben Medici. Una manifestazione proposta dall’Assessorato alla Cultura con delega alle Pari Opportunità in collaborazione con l’associazione Isolina e Amnesty International. «L’iniziativa – afferma l’assessore alla Cultura del comune di Negrar, Camilla Coeli - vuole ricordare il 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Isolina è un'associazione di donne e di uomini nata a Verona nel 2013 per contribuire ad affrontare la gravissima emergenza umana, sociale, culturale e politica della violenza contro le donne con cui l’assessorato collabora per sensibilizzare la cittadinanza su questo scottante argomento». Il Comune di Negrar ha stipulato una convenzione con l'Associazione Telefono Rosa di Verona per l'apertura di uno sportello di consulenza legale e psicologica per le donne vittime di violenza e maltrattamenti. «Il servizio – conclude Coeli - consiste nel dare un parere informativo sulla normativa nazionale e regionale, e nell'offrire ascolto alle donne e suggerimenti utili per gestire in modo più adeguato situazioni riguardanti le pari opportunità e le dinamiche familiari. Lo sportello è aperto su appuntamento, chiamando il numero del Telefono Rosa (045.8015831), e si trova presso la saletta studio della Biblioteca di Negrar: E' gestito dalle volontarie dell'Associazione e garantisce professionalità, discrezione e riservatezza». Era il 25 novembre 1960 quando le tre sorelle Mirabal si recavano a far visita ai loro mariti in prigione: furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare, condotte in un luogo nascosto nelle vicinanze dove furono torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Ancora oggi le tre sorelle Mirabal sono considerate esempio di donne rivoluzionarie per l'impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell'arretratezza e nel caos per oltre 30 anni. Ed è proprio la data del loro assassinio, il 25 novembre, che è stata scelta da un gruppo di donne attiviste, riunitesi nell'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotá nel 1981come giornata internazionale contro la violenza alle donne. L'Assemblea Generale dell'ONU ha ufficializzato a sua volta questa data. Una giornata che in Italia solo dal 2005 alcuni centri antiviolenza e Case delle donne hanno iniziato a celebrare. Ma negli ultimi anni anche istituzioni e vari enti come Amnesty International festeggiano questa giornata attraverso iniziative politiche e culturali. Silvia Accordini

DONNE DELLA VALPOLICELLA

Visita a Villa Giona LA CURA DEI CAPELLI a cura di Antonella Marcomini LA CADUTA DEI CAPELLI: I capelli hanno un’attività ciclica divisa in tre fasi: 1- ANAGEN: FASE DI CRESCITA O NASCITA. 2- CATAGEN: FASE DI STASI O INTERMEDIA. 3- TELOGEN: FASE DI RIPOSO O CADUTA Il capello cresce solo nell’Anagen, fase che dura da qualche mese a qualche anno. La fase Catagen dura invece solo 15-30 giorni, mentre la fase Telogen dura qualche mese. Al termine della fase di Telogen il capello cade, mentre la papilla germinativa ne produce un altro in sostituzione. La caduta dei capelli è un fenomeno normalissimo che riguarda tutti. Infatti il cuoio capelluto ogni giorno attiva un ricambio di capelli che porta alla perdita e alla conseguente ricrescita di circa 50-100 capelli al giorno. L’attività di ricambio dei capelli subisce un consistente aumento in particolare in due periodi dell’anno che coincidono col passaggio delle stagioni inverno-primavera ed estate-autunno. Alcune delle cause principali del diradamento o della caduta sono: stress fisico e psichico, alimentazione e nutrimento non adeguato, fumo e tossine, eccessiva attività enzimatica che trasforma il testosterone in un derivato più potente (dht), gravidanza e allattamento, trattamenti cosmetici troppo aggressivi e la trasmissione genetica maschile e femminile da ricerca del DNA. I capelli possono ricrescere ma solo a determinate condizioni. E’ possibile assistere a ricrescita parziale o totale di un capello, purchè il follicolo non sia completamente atrofizzato e quindi incapace di “esprimere” un capello nuovo. Appoggiandosi a diverse terapie e dopo un’accurata visita eseguita con un check-up gratuito del capello è possibile intervenire con una serie di prodotti sinergici indicati in casi di caduta e diradamento sia nell’uomo che nella donna, formulati a base di ingredienti naturali e privi di sostanze come PVP e altri polimeri o siliconi che soffocano la naturale traspirazione cutanea. Alcuni degli ingredienti naturali e attivi che si trovano in questi prodotti sono: - GP4G, estratto dall’artemisia salina, microrganismo parte del plancton, che applicato sulla cute stimola le funzioni vitali e la produzione di cheratina, essenziali per la salute e la forza dei capelli. - Ginseng, ha funzione antiossidante, incrementa la resistenza fisica e migliora la circolazione. - Vitamine, necessarie alla produzione di energia per la sintesi proteiche cellulari. - Caffeina, stimola l’irrorazione sanguigna e stimola la crescita. - Amminoacidi, rinforzano la formazione della cheratina. - Biotina, ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee. Sotto l’azione di un trattamento o terapia adeguata, si può spesso arrestare o invertire il processo di Miniaturizzazione del follicolo stimolandolo a produrre ad ogni ciclo un capello un po’ più robusto, ritornando ad avere un capello sano e forte. Ci vuole molta pazienza, costanza e determinazione. La natura non fa mai niente di inutile. ANALISI GRATUITA DEL - PERMANENTI CAPELLO CON TRICOCAA BASE NATURALE MERA AD ALTA DEFINI- PERCORSO SPA ZIONE ED ESTRAZIONE PER CAPELLI

GIOVEDÌ E VENERDÌ DALLE 8.30 ALLE 17.00 - SABATO DALLE 8.00 ALLE 14.00

Via degli Arusnati, 3 (1°piano) - Parona - cell. 347 7579713

Prosegue il progetto dell’Associazione Donne Valpolicella dedicato alla scoperta delle ville della Valpolicella. Alla visita a Villa Bertani e a Villa Della Torre ha fatto seguito quest’anno un’uscita a Villa Giona-Fagiuoli, villa veneta risalente al tardo quattrocento. Villa Giona si trova nel comune di San Pietro in Cariano (in località Cengia), nel cuore della Valpolicella. Sorge sulle pendici orientali della collina di Castelrotto e fu edificata tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo per volere dei proprietari, la famiglia Giona appunto. Passeggiando nello splendido giardino, con laghetto, limonaia, siepi di bosso e piante di alto fusto, si respira ancora l’aria dei secoli passati in cui queste residenze rappresentavano non solo la ricchezza ma anche la raffi-

natezza ed il saper vivere. Nel Brolo di Villa Giona, costeggiando il viale dei cipressi si trovano tre splendidi vigneti che compongono un disegno ad “U” e sono alla base dell’uliveto che sale verso la collina di Castelrotto. «E’ tutto questo che hanno potuto ammirare le nostre socie presenti alla visita, mentre ascoltavano le sapienti spiegazioni del pro-

fessor Giancarlo Saletti, che ci ha ricevute con tanta cordialità e simpatia – afferma con soddisfazione Bruna Pavesi Castelli, presidente dell’Associazione -. Per il prossimo anno è in programma la scelta di un’altra villa storica del nostro territorio per poter continuare a conoscere queste dimore prestigiose delle quali non tutti conoscono la loro storia».


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SPAZIO DONNA a cura di Tommaso Venturi ricercatore scientifico

VACCINI E PREVENZIONE Innanzitutto un chiarimento riguardo un concetto di fondamentale importanza: chi non si vaccina mette in pericolo non solo la propria salute, ma anche quella della comunità che lo circonda. Vediamo perché. Un vaccino è una miscela di proteine complesse a DNA, in grado di conferire immunità attiva al soggetto cui viene somministrato, nei confronti di uno o più agenti patogeni. Si tratta di un presidio di prevenzione imprescindibile per la salute, dal momento che ha permesso di ridurre l’incidenza di malattie infettive mortali e di aumentare l’età media dell’uomo. Questo perché, più individui sono vaccinati, più bassa è la possibilità che si diffonda la malattia, che può anche essere eradicata completamente all’interno di una comunità, con effetti collaterali scarsi o praticamente nulli. Poliomelite, morbillo, rosolia, pertosse e altre patologie risultano oggi prevenute in maniera efficace grazie a una delle più entusiasmanti invenzioni dell’uomo: i vaccini. Nonostante ciò, rimane qualcosa che ancora non convince del tutto, infatti quotidianamente siamo facile preda del più subdolo terrorismo sanitario. Vaccinare i bambini significa oggi, per i genitori, valutare i rischi. Un problema purtroppo assai recente è il discostamento dalla valutazione oggettiva e concreta su quali conseguenze sanitarie possa provocare la mancata vaccinazione di un bambino. Il calo delle vaccinazioni obbligatorie è un problema serio. Le imbarazzanti - e non dimostrate - teorie o dicerie sulla pericolosità dei vaccini non sono mai state realmente dimostrate, come l'associazione alla comparsa dei sintomi dell’autismo nei bambini sottoposti al trattamento. E chissà perché le alternative proposte sono sempre a caro prezzo. Anziché incolpare l’inquinamento, lo stile di vita non adeguato, il fumo o le radiazioni, è stato più facile puntare il dito contro i vaccini, che negli anni hanno permesso di guarire da numerose patologie e di raggiungere traguardi, aspettative e livelli di benessere mai conosciuti prima. Ancora oggi si tende a spostare l’attenzione su improbabili conflitti di potere tra scienza e giustizia: questo rappresenta un modo inadeguato per fare passi avanti nel campo della pubblica sanità.

L’angolo di Francesca PASTICCIO CON BOLLITO Preparare del brodo con muscolo, gallina, cipolla, cannella, chiodo di garofano, buccia di limone. Raffreddare e sgrassare. Successivamente tagliare a pezzetti la carne e disporla a strati in una pirofila da forno creando degli strati con pasta sfoglia velo, carne, grana e, a piacere, dadini di scamorza. Coprire a filo con del brodo e cuocere in forno a 180 gradi per 40 minuti, dando qualche minuto di grilla al termine. Attendere 10 minuti prima di servire. Per un brodo classico davvero speciale rosolate alcune verdurine tagliate a pezzi con un po’ d’olio. Aggiungere la carne e rosolare, Unire ghiaccio anziché acqua e salare alla fine…Pochi accorgimenti fanno la differenza!

39 BENESSERE

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

PROTEGGI I POLMONI DAL FREDDO

“La felicità è un respiro profondo” La pulizia del polmone aiuta a disintossicare e purificare i rivestimenti delicati delle vie bronchiali e dei polmoni, che spesso hanno un accumulo di tossine ambientali, di organismi nocivi e irritanti. Un’azione detox che promuove il normale funzionamento polmonare, riduce il gonfiore e l’infiammazione e ringiovanisce la vitalità e la forza del polmone. Inoltre, aiuta a liberare le vie aeree dal muco e migliora la circolazione nei polmoni. Aiuta anche il trattamento di bronchite cronica, asma, infezioni della gola, così come l’alito cattivo. La pulizia dei polmoni non è un compito molto elaborato. Si può facilmente farla con alcuni rimedi naturali in aggiunta a stile di vita sano e cambiamenti nella dieta. 1. Respirazione profonda La respirazione profonda può aiutare a migliorare la capacità polmonare, fornendo più ossigeno al vostro corpo. Ciò rafforzerà i polmoni e purificherà le vie respiratorie. Inoltre, aumenta l’energia e riduce lo stress. Sdraiatevi sulla schiena in un luogo confortevole. Mettete le mani sulla pancia alla base della gabbia toracica. Chiudi gli occhi. Inspirare profondamente attraverso il naso mentre contate fino a 5. Trattenete il respiro per 2 secondi, poi espirate lentamente mentre contate fino a 5. Ripetere 9 o 10 volte per sessione. Fare questo esercizio di respirazione 2 o 3 volte al giorno. 2. Zenzero È inoltre possibile utilizzare lo zenzero per disintossicare i polmoni. Esso contiene diversi composti chimici che aiutano la funzione dei polmoni in modo più efficace, eliminando gli inquinanti aerei prima che irritino i polmoni. Inoltre, migliora la circolazione sanguigna. Inoltre, lo zenzero può anche aiutare nel trattamento del cancro del polmone. Uno studio pubblicato nel 2012 in Anticancer Agents in Medical Chemistry rivela l’effetto chemio-preventivo promettente dell’estratto di zenzero contro il cancro ai polmoni. Bere 2 a 3 tazze di tè allo zenzero al giorno per avere polmoni forti. Per fare il tè, far bollire 1 cucchiaino di zenzero grattugiato o affettato in 1 o 1 ½ tazze di acqua. Lasciare cuocere a fuoco lento per 5 a 10 minuti. Scolare e aggiungere un po’ di succo di limone e miele per il gusto. Includere zenzero crudo alla vostra cucina. Si possono anche assumere supplementi di zenzero dopo aver consultato il medico. Nota: Le persone che assumono farmaci per il cuore o alta pressione sanguigna devono evitare di assumere zenzero. 3. Olio essenziale di Eucalipto L’olio essenziale di eucalipto è di grande beneficio per i polmoni grazie alla sua potente azione decongestionante, antisettica e alle sue proprietà espettoranti. Questo olio può alleviare la tosse e combattere la congestione. Uno studio pubblicato in Alternative Medicine Review ha osservato che il cineolo (un composto dell’ olio di eucalipto) ha effetti immuno-stimolanti, antiossidanti e antispasmodici. Aggiungere 5/10 gocce di olio essenziale di eucalipto ad una pentola di acqua calda. Coprire la testa con un asciugamano e inalare il vapore. Fare l’inalazione di vapore per 5/10 minuti, una o due volte al giorno per pulire i polmoni quando si soffre di congestione. Queste facili abitudini sono ancor più efficaci se utilizzate con scopo preventivo, soprattutto in questo periodo autunnale in cui i primi freddi mettono a dura prova la nostra resistenza. Namastè!

DOTTOR AGNELLO FILIPPO - MEDICO CHIRURGO Medicina Estetica e Preventiva - Medicina Legale Tel 335 1917489 - Via Cà di Cozzi, 41 scala B - VERONA IL TRATTAMENTO AMINOACIDICO NEL SOVRAPPESO, OBESITA’ E PROTOCOLLI INTEGRATI CONTRO LA CELLULITE L’integrazione proteica nella formulazione di particolari regimi dietetici ha oggi il riconoscimento delle organizzazioni scientifiche che operano nel settore della nutrizione. Oggi, sempre più, si parla di dieta proteica per il trattamento rapido degli eccessi adiposi sino ad arrivare ai termini più coloriti quali “la liposuzione alimentare”, che utilizza il Trattamento Aminoacidico in varie situazioni: il trattamento dell’eccesso adiposo generalizzato, il trattamento dell’eccesso adiposo localizzato, l’ottimizzazione del fabbisogno energetico dell’anziano. Il protocollo Per il trattamento sistemico delle adiposità generalizzate o localizzate si esegue il trattamento aminoacidico per tre settimane, somministrando il 50% del fabbisogno proteico con un integratore e il 50% con alimenti a scarso contenuto glicidico e dividendo l’assunzione in tre pasti giornalieri. Dopo le tre settimane si passa ad una dieta ipocalorica soggettivizzata per una perdita di circa 700/1000 grammi di grasso la settimana, per due/tre settimane. Poi si può riprendere il trattamento. Nella Nostra esperienza, normalmente si perde nei primi 21 giorni di trattamento dal 7 al 9% del grasso corporeo. Soffro di cellulite, cosa posso fare? Una dieta può migliorare un quadro di cellulite ma può anche peggiorarla nonostante il successo nel dimagrimento. Per tale esigenze abbiamo pensato di associare al trattamento dietetico un trattamento specifico con utilizzo di gas medicali: Carbossiterapia e Ossigenoterapia. Il trattamento di Carbossiterapia consiste in microiniezioni di CO2 nel derma mediante ago sottile, da ripetere una volta alla settimana per 10/15 volte. I trattamenti all'ossigeno iperbarico prevedono l'irrorazione di ossigeno ad una concentrazione compresa tra il 95% e il 98%.



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