L'altro Giornale Verona

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ANNO XXVIII - N. 10 - OTTOBRE 2013 - Stampato il 24/10/2013

Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n째 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

TRAFFICO.

Stop ai veicoli non catalizzati dal 7 ottobre

BORGO ROMA. SALUTI.

Poliambulatorio nuovo di zecca

I Frati Cappuccini lasciano Verona dopo 120 anni


DOVE POTETE TROVARCI I CIRCOSCRIZIONE

LA COSTA - PIAZZA BRA 2 - CENTRO STORICO MUNICIPIO - PIAZZA BRA - CENTRO STORICO POLLERIA SOGGIORO - PIAZZA MURA GALLIENO1 - CENTRO STORICO BAR LA COLONNA - VIA SAN PIETRO INCARNARIO 8 - CENTRO STORICO OSTERIA BUSO DEL GOTO - VIA DIETRO LISTONE - CENTRO STORICO CIRCOLO SOTTUFFICIALI - VIA CANTARANE, 1 BAR SAN FERMO - STR. SAN FERMO 5 - CENTRO STORICO LIBRERIA GIURIDICA - VIA COSTA 5 - CENTRO STORICO ALPIGUSTO - VIA CATULLO 3 - CENTRO STORICO ALPIGUSTO - VIA PELLICCIAI - CENTRO STORICO INAIL - CORSO CAVOUR 6 - CENTRO STORICO BAR MONTECCHI - VIA DEL PONTIERE 29 - CITTADELLA UFFICI PROVINCIALI - VIA FRANCESCHINE10 - CITTADELLA TRIBUNALE - CORTE ZANCONATI - CITTADELLA BAR CITTADELLA - VIA OSPITAL VECCHIO 7 - CITTADELLA C.C.I.A.A. - CORSO PORTA NUOVA 96 - CITTADELLA ALPIGUSTO - P.ZZA RENATO SIMONI 4 - CITTADELLA SIGMA - VIA DELLA VALVERDE 46 - CITTADELLA ACI CAFFÈ- VIA DELLA VALVERDE - CITTADELLA TABACCHERIA - VIA DELLA VALVERDE 63/A - CITTADELLA ENZO PARRUCCHIERE - VIA GUGLIELMO MARCONI- 17 - CITTADELLA PANIFICIO AI PORTICHETTI - P.TTA PORTICHETTI 2/B - S. ZENO PANIFICIO S. ZENO - P.ZZA POZZA 25 - S. ZENO BAR “NON SO” - VIA CANTARANE, 15/A COMITATO SIMON DE L'ISOLO - P.TA VESCOVO-P.ZZA S.TOSCANA - VERONETTA BAR COLUMBIA TORREFAZ - VIA XX SETTEMBRE 126 - VERONETTA

II CIRCOSCRIZIONE

CENTRO D'INCONTRO - P.ZZA DELLA VITTORIA - PARONA CARTOLERIA GASPARONI VIA ARUSNATI 1/C - PARONA COMUNE - VIA NUOVA - QUINZANO SUP. SIGMA - VIA NUOVA 24 - QUINZANO BAR FAMILA - VIA CA DÌ COZZI 43 - P.TE CRENCANO CENTRO POLIS. AVESANI - VIA SANTINI 5 - P.TE CRENCANO CARTOLERIA IDEALANDIA - VIA TOMMASEO 20 - P.TE CRENCANO TOTAL - VIA MAMELI 168 /A - P.TE CRENCANO NUOVA S. PANCRAZIO - VIA MAMELI 160 - P.TE CRENCANO AGIP - VIA MAMELI 160 - P.TE CRENCANO PARAF. VIVER BENE - VIA MAMELI 152 - P.TE CRENCANO CENTRAL FITNESS - VIA MAMELI 124 - P.TE CRENCANO BAR OLIVA ROSA - VIA MAMELI 19F CAFFÈ NEGRI - VIA MAMELI 156 PUNTO SIGMA - VIA DELLE AGOSTINIANE 31 - AVESA PIGHI FRUTTA E VERDURA VIA DELLA PODGORA - AVESA FARMACIA MARTARI - P.ZZA VITT. VENETO 22 - B.GO TRENTO BAR SIG. DAL DOSSO VIA M.ORTIGARA 23 - B.GO TRENTO IMMOBILIARE TRENTO - VIA TRENTO, 3/A

III CIRCOSCRIZIONE

CAFFE' - FARMACIA - VIA MARIN FALIERO 47 - SAVAL CEMS - VIA FAVA 2/B - CHIEVO PANINOTECA LEMMINGS - PIAZZA CHIEVO - CHIEVO PISCINE COMUNALI - VIA COL. GALLIANO - STADIO BAR CUORE - VIA ALBERE 68/A - STADIO PRODET - VIA NEGRELLI 65 - STADIO SUP. VIVO - P.ZZA RISORGIMENTO - S. MASSIMO FARMACIA - VIA TREVISANI - S. MASSIMO PANIFICIO LA SPIGA D'ORO - VIA URBANO III 10 - S. MASSIMO IDEA CORNICE - VIA URBANO III 22 - S. MASSIMO SUP. EUROSPIN - VIA PANCALDO - P.TE CATENA BOOMERANG CAFFE' - VIA MAGELLANO ANGOLO VIA C. COLOMBO - P.TE CATENA

LA BOTTEGA DEL PANE- VIA AGRIGENTO 25 - B.GO NUOVO MARKET L'AFFARE - VIA EUCLIDE - B.GO NUOVO ROSSETTO - VIA SPAZIANI - B.GO MILANO TABACCHI - VIA S. MARCO 55 - B.GO MILANO ROSSETTO SURGELA - VIA F.LLI ROSSELLI - B.GO MILANO INTIMO MARILU' - VIA SESINI 7 - B.GO MILANO

IV CIRCOSCRIZIONE

CENTRO SPORTIVO - VIA TANARO 28 - GOLOSINE CARTOLERIA MARTINI - VIA PO' 8 - GOLOSINE GELATERIA OASI - VIA PRINA 2 - GOLOSINE FERRAMENTA - VIA CHIODA 123 - GOLOSINE TIELLE - VIA GOLOSINE 29 - GOLOSINE FRESCO MIO - VIA MURARI BRA 55 - GOLOSINE PIZZA EXPRESS - VIA MURARI BRA 40 - GOLOSINE GRUPPO ALPINI - VIA S. ELISABETTA - S. LUCIA ALPIGUSTO - VIA MANTOVANA 87 - S. LUCIA PASTICERIA OLMO - VIA GIRARDI 11 - S.LUCIA SUPERMERCATO A & O - VIA VILLAFRANCA 40 - S. LUCIA SUPERMERCATO SIGMA - VIA COLOMBARA 19 - S. LUCIA

V CIRCOSCRIZIONE

PISCINE LE GRAZIE - STRADA LE GRAZIE 3 - B.GO ROMA BAR ASTOR-ORTOFRUTTA - PIAZZALE LUDOVICO SCURO - B.GO ROMA PASTICCERIA ROMA - VIA CESENA14 - B.GO ROMA RICEVITORIA LOTTO - VIA DEI LAMBERTI 29 - B.GO ROMA AGIP - VIA BENGASI 27 - B.GO ROMA TABACCHI - VIA S. GIACOMO 68 - B.GO ROMA MACELLERIA ESSEGI - VIA CENTRO 29 - B.GO ROMA BAR SILVI - VIA CENTRO 15 - B.GO ROMA NEGOZIO DEL BUON GUSTO - PIAZZA ZARA 24 - B.GO ROMA GALLERIA - VIA BOZZINI - B.GO ROMA DISTRIBUTORE METANO - VIA AVESANI - BASSO ACQUAR AMIA - VIA AVESANI 31 - BASSO ACQUAR CHIEPPE CAFFE - VIA FORTE TOMBA 22 - CADIDAVID CAFFE' DEL CENTRO - VIA FORTE TOMBA 100 - CADIDAVID AGIP CARBURANTI - VIALE DEL LAVORO 22 - ZAI

VI CIRCOSCRIZIONE

FARMACIA - VIA VILLA COZZA 28 - B.GO VENEZIA VENETA ORTOFRUTTA - VIA DONIZZETTI 2 - B.GO VENEZIA AGIP - VIA COL. FINCATO 36 - B.GO VENEZIA FARM S. ANTONIO - VIA COL FINCATO 66 - B.GO VENEZIA BAR TERRY - VIA COL FINCATO150 - B.GO VENEZIA BAR BARANA - VIA BARANA 4/B - B.GO VENEZIA ALPIGUSTO - VIA ROSA MORANDO 42/A - B.GO VENEZIA

VII CIRCOSCRIZIONE

FARM MADONNA DÌ C. - VIA DIETRO SALIERI - S. MICHELE EX. SAPORI DÌ SICILIA - VIA UNITA' D'ITALIA 377 - S. MICHELE EX. SPORTING CLUB MOND. - VIA GIORDANO CORSINI 5 - S. MICHELE EX. ACQUE VERONESI - L.GE GALTAROSSA - P.TO S.PANCR. SUP. SIGMA - VIA SARPI - P.TO S. PANCR. FERRAMENTA AL PORTO - VIA MARCONCINI 10 - P.TO S. PANCR.

VIII CIRCOSCRIZIONE

AGIP - VIA DA LEGNAGO 1 - MONTORIO CIRCOLO 1 MAGGIO - VIA LANIFICIO 60 - MONTORIO SUPERMERCATO EUROSPIN - VIA A. DA LEGNAGO N 9 - PER MONTORIO PANIFICIO LA SPIGHETTA - VIA PIAZZA ZAGATA 1/C - B.GO TRIESTE CIRCOLO ALPINI - POIANO EDICOLA - VIA POIANO 43 - POIANO BAR TRENDY - VIA VALPANTENA 56 - QUINTO EUROSPIN - VIA VALPANTENA 18 - QUINTO

DOSSOBUONO

VIA BORGO BELLO SUP. EUROSPIN

IL PROSSIMO NUMERO SARÀ DISTRIBUITO PORTA A PORTA NELLE ZONE DI ... SAN MASSIMO - BASSONA - BORGO MILANO BORGO NUOVO - SAVAL - CHIEVO


le vostre

Lettere VENETO

per trasferirsi in Svizzera dove la tassazione alle imprese è del 18% mentre da noi è arrivata al 70%. Ed è vergognoso e discriminatorio costringere le imprese venete ed i lavoratori ad emigrare perché lo Stato italiano impone delle tasse scandalose, indegne in un paese civile. Il sindaco Flavi Tosi pensa che riformando la politica del paese, l'Italia si risolleverà. Eppure dovrebbe sapere che l'Italia è fallita per l'enorme debito pubblico che il popolo Veneto non ha certamente creato. Non vi è autonomia, federalismo o quanto altro possa essere concesso al Veneto, che possa salvare l'Italia, perché i 90 miliardi annui di interessi sul debito pubblico, sono veramente troppi, e non è giusto che il

Finalmente notizie positive

Veneto continui ad accollarsi debiti fatti da altre regioni del paese. Basti pensare al sindaco di Roma che ha chiesto soldi al governo per pagare il debito della capitale che ammonta a 860 milioni di euro. Possibile che Flavi Tosi non arrivi a fare ragionamenti così semplici? Con l'indipendenza, il Veneto può portare la tassazione alle imprese al 20% e l'IVA al 10% e, soprattutto, sganciarsi da un paese irriformabile, che vedrà il debito pubblico in continuo aumento, proprio per la sua politica scellerata, che è lontana anni luce dalla cultura Veneta. Vi è una scelta da fare: o morire italiani o risorgere veneti. Sinceramente. Adriano Giuliano Cometto

ITALIA

“I giovani scappano” Ho servito per oltre 40 anni questa nostra Italia, con amore, passione e dedizione. Ora che sono in pensione pensavo di godermi, oltre alla moglie e alle mie due figlie, anche i 4 nipoti. Invece per i nipoti niente da fare perché due sono già andati all'estero per lavorare e l'altro aspetta la maggiore età per fare lo stesso. Mi rimane pertanto, per il momento, solo una nipote che ha detto che non se ne andrà dall'Italia sinchè, io e mia moglie, saremo in vita. Questo, purtroppo, è il nostro Paese: senza lavoro e prospettive per i nostri giovani. Abbiamo dei politici che invece di riformare le istituzioni per renderle più funzionali e meno costose, pensano solo a se stessi. L'esempio l'abbiamo anche

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OSPEDALI

“... E indipendenza” Spettabile Redazione, sono ormai 100 i comuni veneti che appoggiano la legge 342 per indire il referendum per l'indipendenza del Veneto. Si può fare legalmente il referendum perché l'Italia, avendo aderito all'ONU nel 1966, deve rispettarne le leggi. Infatti tra le tante vi è quella che riconosce l'autodeterminazione dei popoli, ed il popolo Veneto è riconosciuto dall'Italia stessa. Dobbiamo solo aspettare che i consiglieri regionali del Pd e Pdl, si comportino realmente da democratici e liberali, avendo rimandato la proposta di legge 342 in commissione. L'indipendenza del Veneto è necessaria affinché il nostro territorio non diventi Africa, perché attualmente le aziende fanno la coda a Chiasso

Ottobre

con l'attuale Governo il quale sinora non ha combinato nulla: la spesa pubblica è sempre enorme, i parlamentari non sono diminuiti anzi, sono aumentati i senatori a vita, la legge elettorale è sempre la stessa e il Senato delle Regioni per legiferare meglio e con più autonomia ed equità è sempre lì sulla carta. In compenso abbiamo un Ministro all'integrazione che invece di pensare agli italiani e ai giovani si dedica, con più attenzione, agli stranieri ed a concedere loro la cittadinanza con molta facilità. Non a caso, ogni giorno, sono centinaia quelli che sono assistiti in mare o che sbarcano sulle nostre coste e vengono mantenuti per mesi. Si vuole poi persino togliere il reato di clandestinità. Che delusione cara Italia. Fra qualche anno la nostra

cultura ed identità,di questo passo, saranno minoritarie. Altro che unità: abbiamo dei politici che la stanno distruggendo e hanno pure il coraggio di sentirsi dei patrioti. Solo il Sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha idee giuste e molto chiare per cambiare questo nostro Paese affinchè rinasca. Perchè ciò avvenga devono veramente diminuire i costi dello Stato e della burocrazia, più semplice e veloce. Tutto ciò l'ha detto al Palabam di Mantova perchè siano attuati i costi "Standard". Ha pure affermato che, per dare un futuro ai nostri giovani, bisogna fermare la clandestinità che deve rimanere un reato. Così si evitano pure le tragedie. Renato Tomezzoli

Spett.le Direzione, ho letto la lettera del lettore Georges Dal Santo, dal titolo: “Una rianimazione da... manicomio”, e mi permetto di dissentire dalla stessa. Qualche tempo fa sono stato sottoposto ad un intervento al cuore, presso l’ Ospedale di Borgo Trento. Dopo l’operazione, svolta in maniera eccellente, sono stato portato nel reparto di rianimazione, dove sono rimasto sette giorni per alcune complicanze, dovute ad una mia personale insufficienza cardiaca. In questo lungo periodo di degenza ho potuto apprezzare, provandola in vari modi, la professionalità e la straordinaria umanità di tutto il personale sanitario. Certo, non è piacevole rimanere per sette lunghi giorni immobile in un letto, completamente svestito. Con tre tubi nello

stomaco, e quattro aghi infilati in un braccio. Ma grazie a questo, a tutte le cure, alla capacità e all’impegno del personale, sono qui a scrivere, ad aprire gli occhi ogni mattina, a vivere! E per due volte ho potuto seguire, anche se solo con l’udito, degli interventi estremi su pazienti che si erano aggravati durante la notte, e che si sono salvati solo grazie alla continua sorveglianza delle loro condizioni da parte del persona-

Caro Direttore, recentemente, verso il mattino, mi è capitato un guaio fisico. Spiegati i sintomi al 118, sono arrivati subito l'ambulanza e il medico d'emergenza che hanno provveduto al primi interventi d'urgenza, proseguiti al Pronto Soccorso di Borgo Roma. Per la gravità sono stato poi trasferito all'Unità Coronarica Trattamento Intensivo di Borgo Trento, dove si é affrontato e risolto il mio caso. Poiché si parla spesso di malasanità, ritengo doveroso esprimere la mia gratitudine e ringraziamento per disponibilità, gentilezza, solerzia e capacità, riscontrate in tutto il personale col quale sono venuto a contatto. Evidentemente non è tutto male qual che ci circonda, per cui vorrei dare atto e far conoscere anche la parte buona, che lavora con efficienza e non cerca pubblicità e clamore. Renato Toffali Gentile Direttore, a luglio ho subito un grosso intervento all’anca. Sono stata in ospedale più di un mese. Le scrivo proprio per ringraziare i medici del reparto di Ortopedia chirurgica Polo Confortini che mi hanno curato, in particolare il dottor Pallone che mi ha operato e tutto il personale medico e paramedico. Un grazie di cuore va anche al reparto riabilitazione di Marzana Casa San Francesco diretta dal professor Miller, sempre attento ai suoi pazienti. Un grazie anche al caposala Pietro e ai suoi collaboratori. Sono stati di una gentilezza e di una disponibilità mai viste. Una cosa in particolare vorrei sottolineare: il lavoro silenzioso dei fisioterapisti, categoria poco evidenziata…Se riusciamo a camminare lo dobbiamo a loro che con pazienza e costanza ci hanno seguiti. Ringrazio il mio Marco! Ha saputo mettermi in piedi e farmi camminare. Sono dei grandi professionisti. Germana Marchiotto Lugoboni

le. Come potevo io lamentarmi perché ero impedito di girarmi su un fianco, di guardare la televisione o di leggere un giornale? Sono convinto che sia giusto denunciare i guasti, ma che sia anche giusto dare il meritato riconoscimento a quelle persone che fanno il loro dovere, e spesso anche di più. Colgo l’occasione per inviare i più distinti saluti, Francesco Turchiarulo

Direttore Responsabile: Rosanna Pancaldi Società Editrice: L’Altro Giornale s.r.l Redazione: Via Enrico Bernardi, 7 37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR) Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: articoli@laltrogiornalevr.it Servizi Fotografici e consulenza Grafica Mario Franchino

Abbonamenti: 10 euro annui C.c postale n° 81285140 intestato a L’Altro Giornale s.r.l. Via E. Bernardi, 7 37026 Settimo di Pescantina Stampa: FDA EUROSTAMPA srl Via Molino Vecchio, 185 25010 BORGOSATOLLO (BS)

Numero chiuso il 24 - 10 - 2013



Le Vostre Lettere

Ottobre 2013

AVESA

GENDER 1

“Secondo Vescovo e Papa” Mi riferisco all’articolo apparso sul quotidiano locale di venerdì 27 settembre, che riporta, a detta dell’autore (l’articolo non è firmato), una grande contraddizione tra il discorso del nostro Vescovo Zenti durante il convegno sul gender (uno che è invertito) di sabato 21 settembre alla Gran Guardia, improntato su un atteggiamento molto duro e severo e, al contrario la morbidezza della frase famosa di Papa Francesco quando sull’aereo al ritorno dal Brasile ha dichiarato di non sentirsi in grado di giudicare i gay. Ebbene, a parte che Papa Francesco ha parlato più volte in pubblico e con molta fermezza circa la verità sulla famiglia che deve essere solo ed esclusivamente tra un uomo e una donna, aperta ad accogliere la vita e non ad abortire ecc ecc. a parte questi numerosi discorsi che forse i media non riportano per dare spazio solo a ciò che vuole il giornalista del momento, resta il fatto che Papa Francesco con quella frase ormai famosa si riferiva a un contesto generico e non specifico e pertanto senza riferimenti particolari, ancor meno si riferiva alla questione oltremodo difficile e contorta del gender che esula dalla questione puramente omosessuale degli adulti per coinvolgere bambini innocenti. Il Vescovo Zenti invece, ben consapevole del contenuto del convegno, della competenza dei relatori e della gravità della questione, non ha esitato a chiamare con coraggio e decisione le cose con il loro nome: - chi può permettere che vengano insegnate a dei bambini sin dalle primarie, quando pensano solo a giocare, cose abominevoli come i rapporti sessuali nelle loro più variegate e sfacciate manifestazioni chiamandole famiglia? - chi può permettere che si insinui loro il dubbio sulla loro vera identità sessuale a tal punto

da indurli a cambiare sesso con l’assunzione di ormoni per bloccarne lo sviluppo? - chi ci impedisce di esprimere un nostro parere, nel rispetto di tutti, tacciandoci di omofobia? Queste assurdità le possono realizzare solo le lobby dei poteri occulti che hanno per fine la perversione dell’uomo provocando danni gravissimi per tutta l’umanità perché la privano del vero amore, di quell’amore forte e sincero che i genitori del nostro Vescovo, ci ha riferito egli stesso, hanno vissuto quando lo hanno concepito e messo al mondo. Ebbene, io a nome dei presenti al convegno e di molti altri cittadini, sento il dovere di ringraziare di cuore il nostro Vescovo Zenti per questa chiarezza, fermezza e anche coraggio con cui ha parlato a quel convegno e anche altrove, mi consta, e pertanto invito tutti i sacerdoti a prenderne esempio e ad essere chiari quando parlano di vita, di rapporti sessuali e di amore, perché col gender non si tratta più solamente di questioni che riguardano persone adulte e responsabili delle loro scelte, ma di coinvolgere addirittura nei programmi scolastici dei bambini innocenti togliendo loro la voglia di vivere e di giocare per investirli di problematiche false, idiote e assurde. Mettere in dubbio la loro identità sessuale equivale a ucciderli dentro, nel corpo e nell’anima perché si creano dei traumi psichici gravissimi che possono indurre alla schizofrenia, alla pazzia e anche al suicidio, come già avvenuto in altri paesi. Quando saranno grandi ci penseranno loro a che cosa fare della loro vita, senza che noi anzitempo interveniamo per togliere l’incanto della loro infanzia. Invito genitori, sacerdoti, docenti, educatori e tutte le persone di buona volontà a impedire una simile catastrofe, peggio del tsunami. Patrizia Stella

GENDER 2

“Tosi e Miozzi al Convegno” Sul Convegno del 21 settembre "La teoria del gender, per l'uomo o contro l'uomo?" ciò che il Partito Democratico contesta non è tanto la libertà di esprimere il proprio pensiero, diritto sacrosanto che va riconosciuto e tutelato nella misura in cui non si concretizzi in comportamenti illeciti, quanto il patrocinio e la presenza ai saluti iniziali del convegno del sindaco Tosi e del presidente della Provincia Miozzi, che attraverso il loro ruolo istituzionale danno valore e riconoscimento ad un pensiero omofobico in aperto contrasto sia con i principi generali di civiltà, sia con gli indirizzi che le loro stesse amministrazioni si sono date. Si dà il caso, infatti, che lo scorso 26 maggio il Consiglio Provinciale di Verona abbia approvato a larga maggioranza una mozione presentata dal Gruppo Consiliare del PD “per la lotta all’omofobia e per la decriminalizzazione dell’omosessualità”. Facendo esplicito richiamo all'articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana, alla Dichiarazione universale dei Diritti dell'Uomo, alla Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea e alle linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che fin dal 1991 hanno chiari-

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to che l'omosessualità rappresenta una “variante naturale del comportamento umano”, la mozione approvata riconosce che “una cultura diffusa ancora oggi anche in Italia spinge a considerare le persone omosessuali e transessuali come perverse o malate”, com'è appunto nelle teorie dei relatori che interverranno al convegno, e impegna l'amministrazione provinciale a promuovere iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica a una cultura delle differenze e alla condanna di una mentalità omofobica. Non c'è alcun dubbio che questo indirizzo, a cui anche il Comune di Verona dovrebbe adeguarsi, sia incompatibile con i contenuti del convegno in questione: le associazioni che hanno promosso l'iniziativa e i relatori invitati sono noti per la diffusione di teorie che concepiscono l'omosessualità come una malattia da cui si può guarire. Essendo in aperto contrasto con il riconoscimento dei diritti di una libera espressione sessuale, tali teorie incitano alla discriminazione. Tosi e Miozzi ne traggano le dovute conseguenze. Luigi Ugoli Segretario provinciale Pd

“Chiedendo si ottiene” Cara Direttrice, grazie per il nostro lungo cammino insieme attraverso L’Altro Giornale. Io sono sempre attenta ai problemi che la vita per tutti ha in serbo e cerco di coinvolgere altra gente per capire insieme cosa si può fare per risolvere certe situazioni. Il nostro nuovo presidente della II Circoscrizione ha fatto fare il marciapiede in via Torrente Vecchio (Avesa) nelle vicinanze di una casa dove vivono solo anziani e per me è una soddisfazione. Potrei elencare più di 150 cose che ho richiesto e che sono andate in porto: con il sindaco Michela Sironi le prime panche davanti all’ospedale, la sistemazione dei lampioni in piazza Stefani… si potrebbe scrivere un libro. Ho trovato però tra le mie raccolte questa vecchia storia: 2009-2013 il grande edificio in cui trovava un tempo spa-

zio il municipio ad Avesa è stato messo in vendita: una struttura di proprietà dell’Agec, quindi nostra. Nel 2009 io stessa scrissi una lettera in cui affermavo che quella struttura in via Podgora, se ristrutturata, avrebbe potuto dare ospitalità a pensionati, Alpini, Polizia municipale e avrebbe potuto fungere da sede per una biblioteca. Ad oggi, purtroppo, nessuna novità: l’ex municipio è ancora in vendita. Ma chi può comprare un edificio così? Una banca? Un imprenditore? Edith Bauer Cara Edith, la parte finale della lettera è difficilmente interpretabile e quindi ci siamo fermati qui. Penso, comunque, che i concetti principali siano chiaramente espressi. Con simpatia.

POPOLO ITALIANO Non molto tempo fa questo paese si chiamava Italia ed era abitato da donne e uomini abbastanza felici, poi, non proprio improvvisamente, avvenne un'estinzione di massa. La causa fu l'arrivo di una nuova popolazione - di origine conosciuta - di disonesti, approfittatori, arrivisti, ladri, giocolieri, saltimbanchi, predicatori, incoerenti, veggenti, predatori, ricattatori, falsi, imbonitori, privilegiati, truffatori, maghi, streghe, oracoli, diffidenti, meschini, viscidi e ognuno - chi più chi meno - era un poco di tutto questo e pur sapendo che si sarebbero a loro volta estinti, per essere infarto di se stessi, ictus di se stessi, velenoso inquinamento di se stessi, cancri di se stessi, nulla fecero, a causa della loro stupidità, idiozia, deficienza, cretineria, che circolavano nelle loro vene e arterie al posto del sangue, e che riempivano i loro putridi cuori, per evitarlo! Buona giornata. Ugo

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CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

FOCUS SULLA CEFALEA La cefalea rappresenta uno dei disturbi più comuni per il quale un paziente si reca a visita neurologica o presso il medico di medicina generale. In molti casi la cefalea compare solo occasionalmente ma spesso è di entità severa e causa disabilità determinando un considerevole impatto e peso socio-economico sulle persone affette da tale patologia. Vi sono due importanti elementi da considerare. La cefalea è una patologia altamente prevalente in tutto il mondo e colpisce individui di ogni età, razza, sesso e condizione sociale. Spesso prevale sulle fasce di popolazione fra i 20 e i 50 anni cioè le età adulte e economicamente più produttive della vita. Negli ultimi anni è stato dato un notevole impulso di sensibilizzazione al problema cefalea grazie alla ricerca di base nell’ambito delle neuroscienze per comprendere i meccanismi del dolore. Inoltre sono stati scoperti e commercializzati nuovi farmaci in grado di curare l'attacco di cefalea. Considerate tali premesse e l’importanza del disturbo cefalea dal 1988 esiste una classificazione delle cefalee che è stata nel tempo modificata e adattata fino ad arrivare alle classificazioni più recenti del 2004 (ICHD-2) e più recentemente IHCD-3 beta del 2013. Le cefalee si distinguono in primarie, le quali hanno una causa multifattoriale e probabilmente in parte genetica e quelle secondarie ad altre malattie quali neoplasie, infiammazioni, traumi, infezioni. Fra le cefalee primarie si annovera l’emicrania che è prevalente in Europa per il 13% della popolazione adulta ed in gran parte interessa il sesso femminile. Le altre cefalee primarie sono rappresentate dalla cefalea di tipo tensivo, una cefalea molto comune e dalla cefalea a grappolo che è molto più rara rispetto le prime due. L’emicrania in particolare è una patologia invalidante, rappresenta nel mondo la 19° causa di anni di vita persi per invalidità. In Europa nel 2006 si contavano circa 30 milioni di emicranici e i costi diretti e indiretti dovuti alla patologia emicranica superavano i 10 bilioni di Euro. Circa il 5% delle emicranie può cronicizzare con conseguenze invalidanti per il paziente causando ridotto rendimento lavorativo, perdita di giorni di lavoro, tendenza all’abuso di farmaci analgesici, sviluppo di sindrome depressiva. Una particolare forma di emicrania è l’emicrania con aura che si caratterizza per la comparsa, di solito prima della cefalea, di sintomi neurologici reversibili quali disturbi visivi tipo fosfeni, luci abbaglianti, o sensitivi tipo parestesie a tipo formicolio agli arti , disturbi del linguaggio, o motori a carattere transitorio. La cefalea nell’emicrania si caratterizza in genere per essere un dolore unilaterale, pulsante, di forte intensità ed è accompagnata da disturbi vegetativi quali nausea, vomito, da fastidio alla luce, ai rumori e persino agli odori. Spesso la persona colpita necessita di andare a letto e durante l’attacco non riesce a svolgere le comuni attività quotidiane.

Con la recente introduzione dei farmaci chiamati triptani nei primi anni novanta, farmaci specifici che agiscono sui recettori della serotonina a livello cerebrale, il panorama della cefalea è completamente cambiato. Al momento esistono in commercio in Italia 6 farmaci di questa categoria con varie formulazioni e vie di somministrazione. Di solito sono farmaci ben tollerati ma che necessitano tuttavia di una attenta analisi e di una visita neurologica accurata prima di essere prescritti e somministrati. Quando la cefalea diventa più frequente o si cronicizza (cronica è per definizione una cefalea che dura più di 15 giorni al mese per almeno 3 mesi) il medico può introdurre un farmaco preventivo ‘classico’ come terapia continuativa per ridurre in frequenza o in alcuni casi evitare le crisi. Se la terapia preventiva non dovesse essere efficace il paziente andrebbe indirizzato presso centri neurologici specializzati in modo tale da evitare un quadro di abuso o overuso di farmaci analgesici o anche triptani. Come alternative terapeutiche preventive si annovera la tossina botulinica (Onabotulinum toxin A) che è stata introdotta come terapia preventiva nell’emicrania cronica dal 2011 e che rappresenta una terapia efficace con scarsi effetti collaterali. Recentemente e solo per pazienti selezionati, sono stati messi a punto ulteriori metodi invasivi quali la stimolazione elettrica a carico dei nervi occipitali e 'non invasivi' quali la stimolazione magnetica transcranica ripetitiva. Negli ultimi anni è stato dato risalto agli aspetti genetici delle cefalee con la scoperta di alcuni geni che causano l’emicrania e inoltre sempre più importanza sembrano avere i canali cellulari del calcio e del sodio a livello delle cellule cerebrali nella patogenesi della cefalea. Inoltre il riconoscimento di patologie associate in un paziente emicranico o in genere cefalalgico quali disturbi del sonno, l’epilessia, la fibromialgia , le cosiddette ‘comorbidità’ rendono il paziente emicranico ancora più complesso e implicano scelte terapeutiche comuni alle due patologie associate. La ricerca di base aprirà in un prossimo futuro a nuove prospettive sia per quanto riguarda la comprensione dei meccanismi fisiopatologici delle cefalee che per lo sviluppo di farmaci sempre più efficaci e specifici. Da alcuni anni presso la Casa di Cura dott Pederzoli è attivo un ambulatorio per la cefalea dedicato a pazienti affetti da questa patologia ed inoltre presso l'ambulatorio per la tossina botulinica è possibile somministrare tale terapia nei casi di emicrania cronica refrattaria ai trattamenti farmacologici convenzionali.

Dott. Antonio Forgione U.O di Neurologia Ambulatorio Cefalea Casa di Cura Dott Pederzoli pubbliredazionale


Cronache TRAFFICO. Da lunedì 7 ottobre è entrato in vigore il divieto di circolazione

Stop ai veicoli non catalizzati

Da lunedì 7 ottobre è entrato in vigore su tutto il territorio comunale il divieto di circolazione per i veicoli non catalizzati. Il fermo del traffico è in vigore dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 17.30, fino al 6 dicembre 2013 e, dopo una pausa per le festività natalizie, dal 7 gennaio al 16 maggio 2014, con esclusione delle festività infrasettimanali. Chi non può circolare I veicoli a benzina "non catalizzati" Euro 0, i veicoli diesel Euro 0 ed Euro 1, i motoveicoli e ciclomotori Euro 0. Chi può circolare I veicoli a benzina catalizzati almeno Euro 1, i veicoli diesel almeno Euro 2, i motoveicoli e ciclomotori almeno Euro 1, autoveicoli con motore elettrico, ibrido elettrico e termico, autoveicoli con motore alimentato a metano o g.p.l., autobus adibiti al servizio pubblico di linea compresi i mezzi di servizio, veicoli che trasportano almeno tre persone a bordo se omologati a

quattro o più posti, oppure con due persone a bordo se omologati a due posti, veicoli che trasportano farmaci, prodotti per uso medico e prodotti deperibili il cui trasporto non possa essere rinviato, veicoli al servizio di portatori di handicap e di soggetti affetti da gravi patologie, veicoli per il trasporto alle strutture sanitarie pubbliche o private per sottoporsi a visite mediche, cure e analisi programmate, veicoli di operatori sanitari e assistenziali in servizio, veicoli di servizio e i veicoli utilizzati per assolvere ai compiti d'istituto delle Pubbliche Amministrazioni, veicoli utilizzati per assicu-

rare la produzione e distribuzione di energia nonché la gestione e la manutenzione dei relativi impianti, veicoli utilizzati per la raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali, veicoli che debbano recarsi alla revisione obbligatoria, veicoli dei donatori di sangue muniti di appuntamento certificato per la donazione, veicoli di lavoratori limitatamente ai percorsi casalavoro e viceversa per turni con inizio e/o fine in orari non coperti dal servizio di trasporto pubblico di linea, tutti i veicoli limitatamente ai percorsi casa-1^ fermata del servizio di trasporto pubblico, veicoli di sacer-

PROVINCIA / VISITA DA GERUSALEMME

L’arrivo di fratel Faltas Lo scorso 2 ottobre il presidente Giovanni Miozzi ha ricevuto fratel Ibrahim Faltas, il francescano egiziano parroco di Gerusalemme e responsabile dello Status Quo nella Basilica della Natività di Betlemme. Tutti ricordano il frate francescano per aver fatto da mediatore fra israeliani e palestinesi durante l'assedio armato alla Basilica della Natività di Betlemme nel 2002. Il religioso è stato invitato in Italia per presentare il suo libro, “Dall'assedio della Natività all'assedio della città – Betlemme 2002/ 2012”; presentazione che per Verona avverrà stasera a Isola della Scala con una manifestazione organizzata dalla Fiera del Riso. «E' un grande onore per noi avere a Verona padre Faltas perché abbiamo avuto l'opportunità di sentire dalle sue stesse parole quello che è successo dieci anni fa nella chiesa della Natività a Betlemme – ha affermato Miozzi -. Ho avuto l'opportunità di conoscere il frate francescano a Gerusalemme, que-

sta estate quando sono andato là per il viaggio di nozze. E' stato un incontro emozionante e profondo con una persona che ha visto molti aspetti dell'animo umano, anche i meno nobili. Consiglio infatti a tutti di leggere il suo libro, che contiene il racconto di alcuni episodi che hanno segnato in modo positivo la storia della nostra religione». «Mi fa piacere essere tornato a Verona – ha aggiunto fratel Faltas - perché sono molti i fili che legano la vostra città alla Terra Santa. Ricordo la bellissima Porta Santa in bronzo nella basilica della

Natività, ma anche il campo di calcio realizzato qualche anno fa. La vostra attenzione alla nostra situazione ha portato importanti miglioramenti. Adesso i cristiani in Terra Santa stanno meglio di quanto stiano invece i cristiani del Medio Oriente, le notizie di attualità sono note a tutti con guerre e chiese bruciate. Serve adesso che l'opinione pubblica internazionale continui ad interessarsi a noi per avviare i negoziati. Gerusalemme attende ora la visita di Papa Francesco, speriamo che possa venire anche dalla nostra gente».

Da sinistra fratel Ibrahim Faltas e Giovanni Miozzi

doti e ministri di culto di qualsiasi confessione per le funzioni del proprio ministero, veicoli di interesse storico e collezionistico, veicoli classificati macchine agricole, veicoli con targa estera intestati a persone residenti all’estero.

Cronache

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Telefono 045 7152777

PAGAMENTO MULTE

Servizio on line di nuovo attivo È stato riattivato il servizio on-line per la consultazione e il pagamento delle violazioni amministrative al codice della strada accertate dalla Polizia Municipale, all’indirizzo servizionline.comune.vero na.it. Il servizio era stato sospeso lo scorso 16 agosto, all’indomani dell’entrata in vigore del Decreto che consente la riduzione del 30% per le “multe” pagate entro 5 giorni dalla data di accertamento o di notifica della violazione. In queste settimane il sistema è stato aggiornato in modo da consentire il pagamento scontato entro 5 giorni alle sole violazioni che lo prevedono.

L’aggiornamento ha riguardato anche il posticipo del pagamento al giorno successivo, qualora il quinto giorno sia festivo. Un’importante novità introdotta riguarda la possibilità di pagare la violazione per sosta vietata solo nei primi cinque giorni, trascorsi i quali il sistema non consentirà più il pagamento: il trasgressore dovrà quindi attendere la tradizionale notifica. Rimangono escluse le violazioni per le quali non è ammesso il pagamento in misura ridotta entro sessanta giorni o che prevedono la confisca del veicolo o la sospensione della patente.


Cronache

Ottobre 2013 MONTORIO. L’evento di beneficenza ha permesso di raccogliere 2.134 euro

Festa del donatore Avis va in carcere “Impara a vedere la grandezza del tuo prossimo e vedrai anche la tua”. Queste le parole di Gibran che hanno caratterizzato la cena di gala proposta nella serata del 13 settembre scorso all’interno della Casa Circondariale di Montorio. In occasione della 3° festa del donatore dell’Avis – gruppo comunale aziendale Polizia penitenziaria l’associazione di Promozione sociale no profit Cucinaverarte ha proposto il menù “L’oro giallo di Verona”, caratterizzato da ricette a base di prodotti tipici del territorio, in particolare polenta e uva. L’evento benefico, che ha permesso di raccogliere 2.134 euro devoluti al reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale di Borgo Trento, ha visto inter-

venire un centinaio di commensali facenti parte dell’associazionismo e delle più importanti istituzioni scaligere. Il servizio di accoglienza e sala è stato curato dalle detenute del penitenziario veronese coordinate da Manuel Cavalieri, mentre le preparazioni sono state affidate a 10 detenuti del corso

cucinieri coordinanti dallo chef Nicola Bruno Casadei e da Thomas Danzi e Matteo Aldà. La serata è stata allietata dal duo acustico P.I.P. di Carlo Aguzzi ed Elvira Caobelli. «Cucinaverarte ha accettato immediatamente la proposta iniziale della direttrice della Casa Circondariale di Verona, Maria Grazia

Bregoli in una fattiva collaborazione con la casa circondariale stessa e il gruppo Avis aziendale della polizia penitenziaria – afferma Nicola Casadei, fondatore e presidente dell’associazione Cucinaverarte – . Il risultato è stato ottimo: tutti i detenuti hanno svolto gratuitamente la loro mansione nello spi-

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L’associazione di promozione sociale no profit Cucinaverarteè nata il 25 aprile 2010 dall’idea di un gruppo di giovani con la volontà di valorizzare la città di Verona e i suoi 98 Comuni, ricchi di cultura, natura,storia, arte ed enogastronomia. «Finalità di Cucinaverarte – afferma Nicola Bruno Casadei, presidente e fondatore dell’associazione – è creare una home page atta a valorizzare il patrimonio enogastronomico, naturalistico, artistico e storico della nostra città, proponendo eventi finalizzati alla conoscenza e alla promozione delle eccellenze di Verona». Cucinaverarte propone diverse iniziative volte ad avvicinare i giovani alla musica e al teatro o promuovendo corsi enogastronomici con l’obiettivo di valorizzare i prodotti tipici e le ricette tradizionali della città e organizzando degustazioni guidate e percorsi del gusto. Cucinaverate si avvale della collaborazione di numerosi giovani associati coordinati dal presidente Casadei, dal vicepresidente e responsabile area disegni Zaid Ennahar, dal responsabile della sicurezza e web master Manuel Cavalieri, dal responsabile fonico Alberto Taddei e dal responsabile musicale Carlo Aguzzi. Per informazioni. www.cucinaverarte .eu rito comune della raccolta fondi, manifestando capacità e altruismo nei confronti

della raccolta fondi prevista». Silvia Accordini

LA DIRETTRICE DELLA CASA CIRCONDARIALE DI VERONA, MARIA GRAZIA BREGOLI. «Ritengo che anche dal carcere sia necessario lanciare un messaggio di solidarietà, un concetto valido per tutti in qualsiasi luogo: anche i detenuti sono cittadini e come tali mantengono la stessa dignità di chiunque altro. Donare il sangue è un grande gesto di solidarietà, ma a chi non può farlo abbiamo voluto offrire un’altra opportunità per aiutare gli altri. Ecco allora questa cena di gala, promossa appunto dal gruppo Avis – Polizia penitenziaria – il gruppo più numeroso del Comune di Verona - che a sua volta devolverà quanto ricavato dall’iniziativa al reparto di oncologia pediatrica di Borgo Trento. La serata ha portato con sé molte soddisfazione soprattutto ha lanciato diversi messaggi, facendo conoscere la polizia penitenziaria anche oltre il grande lavoro di importanza sociale che svolge ogni giorno. I detenuti stessi inoltre hanno avuto l’opportunità di dimostrare le proprie capacità agli importanti commensali che hanno preso parte all’evento. La cena, molto piacevole per tutti coloro che in vario modo vi hanno preso parte, è stata anche un modo per aiutare chi soffre e per far ricordare al tempo stesso ai detenuti che, anche nel nostro territorio, ci sono tante situazioni di disagio e di sofferenza. Non esiste solamente il disagio del carcere».

IL LIBRO SPEZZARE IL PANE CON FRANCESCO

IL NUOVO SPAZIO IN ZAI

Riflessioni sulla spiritualità Incontri al Cafè Teologico “Spezzare il pane con Francesco” è l’ultima opera di padre Gianluigi Pasquale curato con meticolosa precisione da Silvia Rancani studente di scienze religiose e volontaria alla mensa dei poveri. Troppo lungo per essere descritto in poche righe, lasciamo ai lettori leggere il curriculum d’eccezione dell’autore che, dopo tre anni passati al convento dei Frati Cappuccini del “Barana”, è ora nella nuova comunità di Rovigo a seguito della decisione di trasferire tutti i frati. Il libro contiene le sue conferenze formative del triennio 20102013 tenute sia agli “Amici di San Francesco”, associazione no profit i cui 160 volontari operano, 365 giorni l’anno, presso la mensa “San Leopoldo Mandic” sia ai numerosi altri partecipanti, essendo volutamente aperte al pubblico. Ciclo formativo «scaturito – racconta l’autore - dalla geniale intuizione del responsabile della mensa fra Mario Manfrin, essendo entrambi consapevoli che attraverso una formazione permanente umana e cristiana non si perde quel contatto essenziale con il mondo nel quale abitiamo e nel quale abita il nostro prossimo, l’altro-per-me». Le tre sezioni che compongono il volume corrispondono ai tre cicli annuali, l’uno contiguo all’altro. Nella seconda sezione in particolare il lettore troverà la connotazione della spiritualità francescana che giustifica anche il sottotitolo I Cappuccini a Verona, testimoni di una presenza. Il volume è un profondo percorso di riflessione imperniato sul segno dello spezzare il pane come un codice per vivere il presente e orientarsi nel futuro. In queste pagine molto scorrevoli e piacevoli si legge ciò che di meglio i Frati del “Barana” e i loro Amici lasciano come testimonianza a Verona. Un libro attraverso il quale l’autore “e tutti i Frati Cappuccini presenti e passati – evidenzia padre Gianluigi - desiderano semplicemente dire grazie”. Ricordando che “lasciare una persona significa tenersi addosso qualcosa di lei per sempre. Questa è la memoria”. Gianluigi Pasquale Claudio Gasparini

In ZAI, a due passi dal palazzo Bauli, il 9 ottobre scorso ha aperto uno spazio di incontro sui temi scottanti della ragione e della fede: si tratta del Cafè Teologico, diffuso in altre sei città italiane (Verbania, Cremona, Ravenna, Città di Castello, Pescara e Termoli), a Barcellona e persino in Venezuela. A Verona, ad accogliere i numerosi ospiti con tisane e caffè ci sono i giovani da tempo impegnati in città per l’evangelizzazione dei coetanei (loro è l’iniziativa mensile di tenere aperta la basilica di Sant’Anastasia con “Una luce nella notte”). Il programma

2013-2014 è ricco di temi interessanti: Ettore Gotti Tedeschi si chiederà se “Al Vangelo servono le banche?”, un tema caro a papa Francesco. Con relatori d’eccezione sa si parlerà anche di famiglia come concetto superato (Palmaro), se esiste un progetto intelligente nel cosmo (U. Fasol), perché alcuni credono e altri no (Messori), i problemi etici della procreazione assistita (Puccetti), quante streghe ha bruciato laChiesa (Dal Bosco) e, persino, “Cosa è andato storto nel Concilio” (Cantoni). Fino a giugno, quindicinal-

mente, il Café ha aperto i battenti anche per raccogliere le domande sui rapporti prematrimoniali (Spimpolo), sulla scientificità dei miracoli (M.Fasol), sull’aborto (Agnoli), l’omofobia (Atzori) e sulle ultime ricerche sulla Sindone (Fanti). Quest’anno il Café teologico si avvale anche di un nuovo sito www.cafeteologico.it dal quale è possibile seguire ogni incontro in diretta streaming, via Internet. Il Café è a Verona in via Augusto Righi 2, presso il Centro per la Formazione alla Nuova Evangelizzazione.

SOMMACAMPAGNA/L’APPUNTAMENTO “I tenori della terra veronese – Zenatello, Ederle, Lugo, Martini e Cestari”. è il titolo dell’appuntamento organizzato dall’ Assessorato alla Cultura del comune di Sommacampagna che avrà luogo nella suggestiva Sala Affreschi del Municipio lunedì 11 novembre alle 20.45. La serata sarà un’interessante opportunità d’incontro per celebrare il ricordo di cinque indimenticabili grandi voci del mondo lirico cui Verona ha dato i natali, in cui si potrà godere dell’arte del bel canto che da sempre contraddistingue l’Italia e che, in questa occasione, ben rappresenta il territorio veronese. La partecipazione alla serata è gratuita. In chiusura l’Assessorato alla Cultura offrirà un assaggio di caldarroste. C.G.


Cronache

Ottobre 2013 ACCORDO. Firmato l’atto di trasferimento dal Demanio dello Stato al Comune

Il forte S. Caterina in località Pestrino E’ stato firmato l’atto di trasferimento del forte “Santa Caterina”, in località Pestrino, dal Demanio dello Stato al Comune di Verona, previsto dalla normativa sul “Federalismo demaniale”. Il testo dell’accordo è stato sottoscritto dal Sindaco Flavio Tosi e dal Direttore regionale dell’Agenzia del Demanio Pier Giorgio Allegroni. Si tratta del primo trasferimento in proprietà al Comune che fa seguito alla sottoscrizione, nel dicembre scorso, dell’Accordo di Valorizzazione con l’Agenzia del Demanio e la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici del Veneto, per il definito trasferimento di svariati beni demaniali di proprietà dello Stato, tra cui la Cinta Magistrale, la vasca antistante l’ex Arsenale, il Compendio di Castelvecchio, i Forti austriaci “Santa Caterina”, “Preare”, “Lugagnano”, “Santa Sofia” e la 1^ Torricella Massimiliana. Stimato dal Demanio dello Stato per un valore di 3.365.000 euro, forte “Santa Caterina” è un’area verde estesa su una superficie di mq. 92.233, sulla quale si ergono i ruderi di una delle tante fortificazioni che l’Amministrazione austriaca aveva edificato e che costituivano l’imponente linea difensiva

della piazzaforte veronese. «Si tratta di un traguardo storico per la città di Verona – ha detto il Sindaco – che finalmente apre la possibilità di valorizzare un patrimonio storico-architettonico di valore inestimabile, che servirà a promuovere ulteriormente il turismo, oltre che andare a beneficio dei cittadini veronesi». «Con la proprietà dell’immobile e dell’area verde che lo circonda – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Casali – è ora possibile procedere alla sua valorizzazione in collaborazione con le associazioni del territorio». «Nei prossimi mesi, una volta concluse tutte le procedure catastali necessarie – ha aggiunto l’assessore al Patrimonio,

Pierluigi Paloschi – potranno essere trasferiti all’Amministrazione comunale tutti i beni previsti dall’Accordo di Valorizzazione siglato col Demanio dello Stato». «Un grande risultato per il territorio della 5ª Circoscrizione – ha concluso Fabio Venturi, presidente della 4a Circoscrizione – ora forte “Santa Caterina” sarà oggetto di un piano di valorizzazione per proseguire e potenziare l’organizzazione di manifestazioni o iniziative socio-culturali aperte al pubblico». In cambio del trasferimento gratuito in proprietà, il Comune si impegna ad eseguire sul bene trasferito, importanti interventi manutentivi, che saranno eseguiti sia direttamente che indi-

rettamente (attraverso concessioni a terzi, ad enti e associazioni no profit ed onlus). Il Comune inoltre si impegna a garantire la conservazione dei beni, facendosi carico di assicurare le attività di apertura e chiusura al pubblico degli accessi esistenti in orari controllati e in sicurezza per i visitatori, presidio e sorveglianza, pulizia periodica, sfalcio e diserbo della vegetazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria sulle parti strutturali dei ruderi del forte (nei limiti degli stanziamenti di bilancio disponibili ovvero di contributi pubblici o privati), che permettano il recupero integrale o parziale delle strutture murarie.

AUTOMOBILI

Metano o GPL? Ecco gli incentivi Sono disponibili dal 7 ottobre gli incentivi comunali a favore dei cittadini veronesi che installeranno un impianto a metano o GPL sull’auto a benzina. L’incentivo per ogni istallazione è di 500 euro per le installazioni di impianti a GPL e di 650 euro per le installazioni di impianti a metano. Il fondo stanziato dal Comune di Verona ammonta in totale a 43.150 euro. «L’Amministrazione Comunale – spiega l’assessore all’Ambiente, Enrico Toffali ripropone anche quest’anno un contributo che incentiva nuove trasformazioni delle auto per renderle più “ecologiche”. Oltre al beneficio ambientale dato dalle minori emissioni di CO2 vi è anche quello economico, con un rapporto costi-benefici a vantaggio del cittadino, particolarmente importante in questo periodo di difficoltà per famiglie e imprese». Per accedere ai contributi basta rivolgersi agli installatori e ai concessionari aderenti all'iniziativa, che verificheranno e prenoteranno on-line il contributo. Gli aventi diritto riceveranno l'incentivo sotto forma di sconto al momento della trasformazio-

ne direttamente dall'installatore o dal concessionario. Poiché gli incentivi verranno assegnati con un sistema trasparente, secondo l’ordine di prenotazione, si consiglia di attivarsi al più presto presso le officine o i concessionari. Non vi sono limiti di età per le vetture incentivabili, quindi anche le auto nuove, su cui si installa l’impianto, hanno diritto all’incentivo. Possono accedere al contributo sia le persone fisiche che le persone giuridiche con sede legale nel Comune di Verona, nel rispetto della regolamentazione comunitaria in materia di aiuti non devono superare una somma precisa di aiuti

complessivi negli ultimi 3 anni), proprietari di veicoli alimentati a benzina. La procedura per l’adesione delle officine è disponibile sul sito del Consorzio Ecogas www.ecogas.it.

Per ulteriori informazioni i cittadini possono rivolgersi al numero verde Ecogas 800 500 501, oppure visitare il sito internet del Comune di Verona www.comune.verona.it.

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

Confcommercio parla della Tares

Rivedere il regolamento della Tares per renderla meno penalizzante nei confronti delle imprese attraverso un “poker” di modifiche: Confcommercio Verona ha scritto una lettera ai sindaci di tutte le amministrazioni comunali della provincia chiedendo loro di venire incontro alle aziende del terziario di mercato. L’Associazione ritiene infatti essenziale apportare alcuni correttivi al fine di non assestare un ulteriore duro colpo a negozi e pubblici esercizi, alle prese con crisi dei consumi ed una miriade di imposte e tasse, vecchie e nuove. In questi giorni le attività commerciali sono alle prese con il pagamento della prima rata della Tares 2013. Dato il continuo susseguirsi di modifiche, precisazioni e dilazioni in materia, chiediamo di attuare una revisione dei regolamenti Tares del Vostro Comune, quale mossa concreta per lenire il peso della tariffa rifiuti sulle attività del commercio, turismo e servizi. Negozi e pubblici esercizi rappresentano un patrimonio non solo economico, ma anche sociale per i centri storici, i quartieri e i paesi. Ma con le difficoltà che stanno vivendo, la Tares potrebbe essere il colpo di grazia. Pur riconoscendo che in alcuni casi sono state ascoltate le nostre richieste di evitare un salasso alle imprese le tariffe applicate restano comunque elevate. Per questo chiediamo alle Amministrazioni Comunali di utilizzare la possibilità di prorogare la chiusura del bilancio di previsione al 30 novembre, per apportare in extremis alcuni correttivi ai regolamenti Tares. Quattro le modifiche che Confcommercio chiede di introdurre: prima di tutto escludere dalla tassazione - così come previsto dal decreto “sblocca debiti” - le aree scoperte pertinenziali e accessorie, che in attività come negozi al dettaglio, alberghi, concessionari d’auto e distributori di carburanti hanno una forte incidenza, peraltro senza essere operativamente utilizzate; in secondo luogo, prevedere aliquote differenziate a seconda dell’effettiva destinazione d’uso della superficie, distinguendo, ad esempio, le aree di deposito o quelle di sola esposizione da quelle effettivamente utilizzate per l’attività; inoltre, viene chiesto alle Amministrazioni Comunali di prevedere una riduzione delle tariffe locali (quindi anche della componente rifiuti della Tares) per quelle imprese che assumono giovani o lavoratori over 50, visto che il beneficio sociale per il territorio andrebbe certamente, e a stretto giro, a compensare il minor introito; infine, Confcommercio Verona auspica la possibilità di consentire il rinvio, al 2014, di una o più rate di Tares dovute per il 2013, così da dare ancora un po’ di respiro alle imprese in questa fine d’anno particolarmente pesante sul fronte delle imposte. Ci rendiamo conto che anche la vostra Amministrazione è alle prese con forti ristrettezze economiche, ma crediamo che l’impegno straordinario per non penalizzare la rete distributiva del territorio servirebbe a preservare l’occupazione e a tutelare il servizio di vicinato. Il presidente Paolo Arena Il direttore generale Giorgio Sartori

INIZIATIVA SOLIDALE. Verona tappa del viaggio “Con Piero in moto per l’Italia” Verona è stata una delle 24 tappe del viaggio “Con Piero in moto per l’Italia”. L’iniziativa solidale che si è tenuta nel mese di ottobre lungo la penisola italiana, è stata organizzato da Giampiero Papasodero, con il supporto dell’associazione Verona Solidale, del concessionario Harley Davidson di Verona e dei Redskins Verona, per realizzare il sogno di Piero, 39enne disabile residente a Crotone. «Non potevamo restare indifferenti di fronte alla storia di questo ragazzo e di Giampiero – afferma il consigliere comunale incaricato ai Rapporti con i Veronesi, Vittorio Di Dio - che ha deciso di accompagnare Piero, con la sua moto, in un viaggio durato ben 20 giorni e che è passato anche da Verona, fermandosi in piazza Bra dove abbiamo avuto l’onore di conoscere personalmente Piero». Il viaggio in moto, attrezzata con sidecar, è partito il 4 ottobre da Crotone, proseguendo ad Avellino, Roma, Livorno, Genova, Savona, Alessandria, Milano, Verona, lago di Garda, Venezia, Trieste, Lignano Sabbiadoro, Vicenza, Parma, Imola, Bologna, Civitanova Marche, Pescara, Brindisi, Bari Schiavonea. Il ritorno a Crotone era previsto per il 24 ottobre.


Cronache

Ottobre 2013 IL SALUTO. Dopo 120 anni di permanenza, c’è l’addio alla nostra città

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IL CASO

I Frati Cappuccini Regione Veneto indipendente? lasciano Verona I Frati Cappuccini hanno un legame pluricentenario con Verona. Fecero il loro ingresso in Veneto secoli or sono e nel lontano 1527 giunse nella città scaligera anche il vicario generale della nascente Riforma Cappuccina P. Giovanni da Fano. Nella sede attuale sono stati dal 1893, quando dopo vari spostamenti avvenuti negli anni, si fermarono sulla strada che si chiamava “via Barana”, da qui il nome “Frati del Barana”, che da porta Vescovo conduce in Valpantena. Dopo 120 anni hanno lasciato Verona. «I nostri superiori – evidenzia il priore padre Giorgio, giunto a Verona con quest’incarico quattro anni fa per mancanza di nuove forze essendoci poche vocazioni ed in prospettiva dell’unificazione con la provincia monastica di Trento prevista per l’anno prossimo, hanno deciso di chiudere cinque nostri luoghi. Lasciamo perciò Verona, in obbedienza». Padre Giorgio è andato a Portogruaro, padre Deodato a Padova, fra Gre-

Padre Giorgio

gorio a Villafranca, padre Gianluigi e fra Mario a Rovigo, fra Corrado torna in Ungheria, sua terra d’origine, fra Carmelo a Bassano

del Grappa, padre Roberto rimane a Verona, ospite della casa di riposo per anziani recentemente aperta grazie al supporto della

“Fondazione Oasi” di San Bonifacio. E’ subentrata la Fraternità Francescana di Betania. Ha fatto presente padre Giorgio «nelle altre case che abbiamo lasciato, Schio, Udine, Adria e Chioggia sono subentrati sacerdoti diocesani». Cosa lascia padre Giorgio? «Una comunità di laici cresciuta assieme a noi, che ci ha apprezzati ed un numeroso gruppo di volontari che ci hanno dato una gran mano per realizzare l’aiuto ai più poveri cui abbiamo dedicato la massima attenzione; senza dimenticare l’essere vicini alla gente nell’ambito del sacramento della confessione e dell’ascolto. Almeno uno di noi tutti i giorni è sempre stato in chiesa a disposizione delle persone». Dispiace partire? «Una partenza è sempre tale, siamo uomini e quindi si sente il distacco anche con quanto si può aver fatto, realizzato, ma la prospettiva è il domani». Claudio Gasparini

COMITATO ITALIANO PER L’UNICEF

“Lattine per crescere” e aiutare Ha preso il via nel fine settimana del 5 e 6 ottobre scorso la campagna di raccolta fondi “Lattine per crescere” promossa dal Comitato Italiano per l’Unicef. L’iniziativa, che ha coinvolto più di 1000 piazze italiane, è consistita nella vendita di una lattina di semi di albero di orchidea, con una splendida sorpresa, a fronte di un contributo minimo di 10 euro. «Il seme si trasforma in pianta – affermano dall’Unicef -, la solidarietà in aiuto concreto, il sorriso di chi crede in noi nella certezza che insieme potremo fare la differenza». I fondi raccolti verranno infatti destinati ai nostri programmi di lotta alla mortalità infantile. Numerosi sono stati i cittadini veronesi che hanno preso parte a “Lattine per Crescere” accanto al Comitato Unicef Verona: 460 sono state le lattine acqui-

state nelle diverse piazze in cui erano presenti gli stand Unicef. La campagna proseguirà fino al mese di dicembre per dare la possibilità di acquistare le lattine e le rela-

tive tazze a chi volesse regalare in vista delle festività natalizie un presente sia ai propri cari che, indirettamente, ai bambini che ogni giorno combattono contro la

mortalità infantile. «Ringraziamo tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa – affermano dal Comitato Unicef Verona -: le autorità che presiedono l'amministrazione di Verona e provincia, la protezione civile, le aziende che hanno consentito la vendita presso la loro struttura, i media del territorio scaligero per la comunicazione e promozione della campagna, gli istituti comprensivi che hanno sensibilizzato e avvicinato i loro alunni alla tematica e i sempre più numerosi volontari Unicef, pronti a contribuire con le loro forze e il loro tempo alle raccolte fondi promosse dalla nostra organizzazione. Esprimiamo riconoscenza anche a chi vorrà rinnovare la collaborazione nei prossimi mesi, aiutandoci nella vendita di altre lattine».

Sta approdando in tutti i Comuni veneti la proposta di legge regionale presentata dal consigliere Stefano Valdegamberi al fine di richiedere l’indizione di un referendum per l’indipendenza del Veneto dallo Stato italiano. E’ nata così, il 7 luglio scorso, “Plebiscito2013.eu”, piattaforma referendaria online e sui social network a sostegno del disegno autonomistico e alcuni Comuni hanno già portato la delibera in Consiglio Comunale, invitando i consiglieri ad esprimersi in merito «al diritto della comunità e del popolo veneto ad autodeterminarsi». Più di 100 Comuni ad oggi hanno approvato la proposta di legge per indire il referendum per l’indipendenza del Veneto. Nel veronese in particolare vi hanno aderito Verona, Arcole, Roncà, San Giovanni Ilarione, Badia Calavena, Legnago, Costermano, Caprino, Cavaion, San Mauro di Saline, Valeggio sul Mincio, Tregnago, San Martino Buon Albergo, Lavagno, Cerro, Rivoli, Isola Rizza, Concamarise, Rovere, Palù, Zevio, Oppeano, Veronella, Monteforte d’Alpone, Negrar, Villa Bartolomea, Boscochiesanuova, Selva di Progno, Peschiera e San Pietro in Cariano. Ed è proprio a supporto di questa proposta di legge che è nato Indipendenza Veneta, un movimento nato a maggio 2012 che non percepisce sovvenzioni statali o rimborsi elettorali e che conta circa duemila iscritti in tutto il Veneto, semplici cittadini, nessuno di questi politico di professione. Presidente di Indipendenza Veneta è Luca Azzano

Cantarutti, mentre presidente onorario è Alessio Morosin. «L'idea di Indipendenza Veneta di proporre un referendum per la costituzione del nuovo Stato Veneto – afferma Paolo Pendenza, addetto stampa del movimento -, nasce dal desiderio e dalla consapevolezza di poter vivere e saper gestire meglio il nostro territorio, alla luce della nostra grande storia di popolo di fronte ad una realtà, non riformabile dello Stato Italiano strutturalmente incapace a far fronte alla congiuntura economica. Nella nuova Repubblica Veneta potremmo avere un avanzo di bilancio, anziché un deficit, che permetterà di abbassare le tasse da subito e aumentare la qualità dei servizi. Potremo ridurre le imposte dirette sui redditi di persone ed imprese al 20%, le imposte indirette (Iva) al 15% ed i contributi sociali, che versano le imprese di un 25%. La Repubblica Veneta avrà tutte le caratteristiche per attirare investitori e capitali esteri grazie alla sua grande tradizione manifatturiera e ad una pressione fiscale più bassa. Avremo le risorse per migliorare la spesa sulla sanità, sulla sicurezza, sulla viabilità, sull'istruzione e sul sociale. Le nostre imprese, invece di spostarsi all'estero rimarranno qui e quelle uscite potranno tornare. I Veneti – conclude Pendenza - hanno sempre percepito lo stato italiano come occupante, anche in momenti di florida economia. La percentuale dei Veneti favorevoli all'Indipendenza ad agosto 2013 è salita a più del 60%».

MUSEO DI STORIA NATURALE. Percorsi guidati e attività ludiche: le famiglie rientrano in gioco Sono riprese, al Museo Civico di Storia Naturale di Verona, da domenica 13 ottobre, le iniziative domenicali dedicate a tutta la famiglia. Le attività, della durata di un'ora circa, propongono approfondimenti su vari argomenti scientifici e sulle collezioni del museo: preistoria, geologia, paleontologia e zoologia. Con l’ausilio del materiale esposto all’interno delle sale del museo e delle attrezzature dell’aula didattica e del “laboratorio volante”, adulti e bambini dai 6 ai 12 anni possono cimentarsi in percorsi guidati e attività ludico-pratiche, che sviluppano di volta in volta un tema scientifico in modo divertente e coinvolgente. L'accesso alle attività, che hanno inizio alle ore 14.00, è consentito fino ad esaurimento posti disponibili (indicativamente 20 per gruppo). I prossimi appuntamenti in programma sono il 27 ottobre: Animali al buio, percorso guidato per adulti e laboratorio per bambini; 10 novembre: L’eleganza degli insetti, laboratorio per tutti; 17 novembre: Vita da preistorico, percorso guidato e laboratorio per adulti per bambini; 24 novembre ore 14.15, 15.30 e 16.45: Fossili-Amo!, percorso guidato per adulti e laboratorio per bambini; 8 dicembre: Piantiamola!, laboratorio per tutti; 15 dicembre: Gufi & Co., percorso guidato per adulti e laboratorio per bambini; 22 dicembre: Che freddo! Gli animali e il lungo inverno, percorso guidato per adulti e laboratorio per bambini. Informazioni: Museo Civico di Storia Naturale, lungadige Porta Vittoria 9, tel. 045.8012090; mcsnat@comune.verona.it


Cronache

Ottobre 2013 L’EVENTO. Il Meeting adoloscenti ha celebrato i 40 anni il 12 e 13 ottobre

Novemila ragazzi colorano l’Arena Credere è una festa. Per celebrare i 40 anni del Meeting adolescenti, il 12 e 13 ottobre l’Arena ha aperto a tutti i propri cancelli per due giorni fino ad ospitare, durante l’evento clou di sabato 12 trasmesso in diretta su Telepace, 9mila ragazzi dai 15 ai 18 anni. Una due giorni di incontri, festeggiamenti e preghiera promossa dalla diocesi di Verona sotto la guida del Centro pastorale adolescenti e di Giovani casa Serena, che ha inaugurato l’apertura del nuovo anno pastorale riempiendo e colorando le strade della città grazie ai ragazzi e adolescenti delle parrocchie veronesi. Sabato, dopo un pomeriggio di aggregazione, divertimento e riflessione in quattro quartieri della città i giovani, divisi in quattro gruppi, hanno raggiunto Piazza Bra mettendo in scena un coloratissimo flash mob e riversandosi poi nella specialissima location dell’Arena. Dopo quasi tre ore di animazione sul palco con i gruppi NJoy, Cpg Band e Tribù Gospel Singers, dopo salu-

ti, video e testimonianze, la festa ha raggiunto l’apice con la messa in scena del musical Il viaggio, uno spettacolo che lancia un tema preciso, il filo conduttore che tutti i gruppi adolescenti seguiranno nelle parrocchie nel corso dell’anno. Oltre duecento gli artisti coinvolti fra attori, ballerini e cantanti non professionisti. Per i giovani di Verona, un’occasione di farsi sentire in maniera alternativa rispetto alle statistiche, in un società che li inquadra senza capirli e ascoltarli. E sabato sera, in Arena, si sono fatti sentire con tutta

la loro forza, rispondendo al saluto del vescovo mons. Giuseppe Zenti, che forse non immaginava quanto baccano possano fare 9mila ragazzi entusiasti, energici e armati di fischietto. Michela, 17 anni, ci spiega che è qui per fare festa in occasione dell’apertura dell’anno di catechesi e assicura: «Non ci sono solo giovani di Verona ma anche gruppi della provincia, e una delegazione da Vicenza!» mentre Giorgio, 18 anni, racconta emozionato: «Sono qui per una coreografia sul palco, nella seconda parte della serata, non mi sono mai esibito di

fronte a tanta gente, sono emozionantissimo!». Tanto affetto e commenti elettrizzati sul nuovo Papa, basta nominarlo per leggere sui volti dei ragazzi la fiducia e la simpatia verso questo pontefice, che ha saputo regalare un momento di grande emozione inviando un telegramma letto sul palco: Papa Francesco ha salutato tutti i giovani riuniti a Verona, invitandoli a cercare Gesù e chiedendo loro di pregare per lui e per il suo pontificato, benedicendoli con affetto. Il grido di festa levatosi a queste parole si sarà sentito fino a Roma?

CIAOLAPO ONLUS. Morti infantili, l’obiettivo è prevenire In Italia ogni anno 2.500 famiglie perdono il loro bambino nell’ultimo trimestre di gravidanza o nei primi giorni di vita. A questo proposito il 15 ottobre scorso Il Melograno, centro informazione maternità e nascita, ha appoggiato la campagna di CiaoLapo Onlus che in Italia coordina le attività del babyloss, la giornata della consapevolezza sulla morte infantile e sulla perdita in gravidanza. «Nonostante i progressi della medicina prenatale - dice Claudia Ravaldi, psichiatra e psicoterapeuta, fondatore e presidente di CiaoLapo Onlus -, questo tasso è rimasto pressoché invariato negli ultimi 10 anni. In Italia, circa 2500 famiglie annualmente perdono il loro bambino nell'ultimo trimestre di gravidanza o nei primi giorni di vita, spesso senza una causa apparente. Studi internazionali ci dicono che un attento esame di ogni singolo caso potrebbe individuare le cause nel 70% dei casi, e questo potrebbe essere utile per prevenire altre morti nelle successive gravidanze. CiaoLapo Onlus si occupa dal 2006 di lutto perinatale, - continua Ravaldi - offrendo sostegno a tutti i genitori che hanno perso un bambino durante la gravidanza o dopo il parto. Dal 2007 facciamo parte dell’International Stillbirth Alliance (ISA), un gruppo internazionale di genitori, associazioni scientifiche e ricercatori, che riunisce le principali organizzazioni internazionali impegnate nella SIDS e nella morte intrauterina. Con la collaborazione dell'ISA, abbiamo inaugurato il sito internet in italiano e inglese <http://www.babyloss-italia.eu> www.babyloss.info». Il 15 ottobre alle 17.30 al Melograno - come in molti altri luoghi nel mondo - è partita l'Onda di Luce che ha attraversato il globo, illuminando progressivamente tutto il pianeta, un fuso orario dopo l'altro. Si è trattato di un modo simbolico per sentirsi idealmente uniti con molte altre persone nel mondo, accomunate da un lutto che invece abitualmente isola: la morte di un bambino. Per informazioni: www.melogranovr.org <http://www.melogranovr.org/> , info@melogranovr.org, cell. 349.6418745

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CADIDAVID

Casa Famiglia per anziani E’ stata inaugurata a Cadidavid , in via Corbella 14, una nuova Casa Famiglia per anziani autosufficienti. La struttura è stata realizzata dal Comune di Verona in collaborazione con Agec, Azienda Ulss 20 e Istituto Assistenza Anziani. Presenti all’inaugurazione l’assessore ai Servizi sociali Anna Leso, il presidente della 5^ circoscrizione Fabio Venturi, la presidente dell’Istituto assistenza anziani Anna Maria Leone, consiglieri comunali e di circoscrizione. La struttura ospiterà 20 anziani principalmente residenti nella 5^ circoscrizione, ed in particolare di Cadidavid o dei territori limitrofi, che presentino difficoltà ad essere accuditi al proprio domicilio e che necessitino di avere garantita la soddisfazione dei bisogni primari di assistenza e di socializzazione. La Casa Famiglia per anziani è una forma di domicilio temporaneo,

sostitutivo della famiglia o della propria abitazione, quando l’anziano necessiti di un periodo di collocazione protetta, o a seguito di una dimissione ospedaliera, o di un temporaneo peggioramento delle sue condizioni sanitarie, o a seguito di una situazione di emergenza sociale, quale la perdita all’uso dell’alloggio o l’assenza temporanea del familiare convivente. La struttura può ancora, in taluni casi, ritardare l’ingresso in una Casa di Riposo per non-autosufficienti, quando la situazione della persona anziana richieda, nell’ambito dell’assistenza, prestazioni sanitarie compatibili con quelle erogate dal distretto socio sanitario. La domanda di ammissione va presentata direttamente all’Istituto Assistenza Anziani o ai Centri Sociali Territoriali del Comune di Verona, nel caso le persone abbiano necessità di un contributo per pagare la retta.

L’INAUGURAZIONE

Teatro Satiro Off Si è tenuta il 5 ottobre, al Quartiere Filippini, l’inaugurazione del ‘Teatro Satiro Off’, diretto da Licia Massella, al termine del recente intervento di recupero, promosso dalla Galleria Massella. «Si tratta di un luogo storico del teatro veronese – afferma il consigliere comunale delegato alla Cultura Antonia Pavesi – che nel 1969 è stato il laboratorio creativo delle allora nascenti compagnie di Verona come la ‘Barcaccia’ e ‘Giorgio Totola’. Attraverso questo importante recupero artisticoarchitettonico, viene restituito alla città uno spazio culturale e laboratoriale vitale che, da oggi, sarà un nuovo punto d’incontro per artisti e gruppi culturali». La storia del ‘Tetro Satiro’ risale ai primi anni del 1970 quando la compagnia teatrale “La Barcaccia” che era nata nel 1969 ad opera degli artisti Giorgio Totola, Roberto Puliero, Luciana Ravazzin, Roberto Veronese ed altri, ebbe la necessità di avere un luogo dove poter provare e quindi rappresentare le opere teatrali. La scelta cadde su una cadente ex stalla in vicolo Satiro, 8 e subito vennero avviate le operazioni di restauro al fine di trasformarla in un proprio spazio teatrale.

In questo nuovo teatro, che da subito ebbe il nome di “Circolo teatrale di Vicolo Satiro”, si organizzarono corsi teatrali che registrarono numerose adesioni. Dopo quell’esperienza la compagnia prese slancio per proporre gli spettacoli provati nel circolo teatrale in ogni dove, adattando qualsiasi sito, sia interno che esterno, a spazio teatrale dando luogo ad una tradizione che si protrae anche ai nostri giorni. In seguito lo spazio venne utilizzato per svariati tipi di spettacoli (cabaret, con i Gatti di Vicolo Miracoli; musica, con Paolo Conte; teatro, con importanti attori quali Giorgio Gaber e Alessandro Bergonzoni, Gloriana Ferlini, Alessandro Vantini, Gianni Franceschini). Fino al 2011 lo spazio teatrale era stato utilizzato con continuità dall' Associazione teatrale AIDA che l'aveva utilizzato come laboratorio teatrale e per corsi di ogni genere. Nel 2012 Licia Massella dopo alcuni laboratori e spettacoli (per la regia di Gloriana Ferlini, Ugo Brusaporco, Tommaso Rossi, Alessandro Carone, Maurizio Gioco, Alessio Righetti) ha effettuato l’urgente recupero del teatro affidando la direzione dei lavori all’Architetto veronese Marino Pinali.


Cronache

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IL FENOMENO. Il progetto del Comune si impegna nella prevenzione e nel contrasto ACQUE VERONESI/IL CONSIGLIO

Violenza sulle donne Verona ospita l’Europa C.L.A.R.A. dice basta Dallo scorso dicembre con il progetto “C.L.A.R.A – Città, lavoro, accoglienza, reti, antiviolenza”, il comune di Verona è impegnato nella prevenzione e contrasto alla violenza maschile sulle donne. Il progetto avrà una durata di 18 mesi. Per le azioni programmate sarà impiegato il finanziamento di 140 mila euro del Dipartimento alle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a cui si aggiungono i 35 mila euro stanziati nel bilancio comunale. L’iniziativa è portata avanti dall’assessorato alle Pari opportunità, insieme ad altri 11 partner: Ulss 20, 21, 22, Università di Verona, Telefono Rosa, cooperative sociali Azalea, L’Albero e il Ponte, Studio Gugliema, Consulta delle associazioni femminili, Eurodonne. Punto di forza di Clara è la copertura territoriale, che va al di là degli ambiti di competenza di ciascun partner andando a raggiungere i confini dell’intera provin-

cia. Il progetto è già attivo con quattro servizi gratuiti che vanno a rafforzare l’attività del centro antiviolenza P.e.t.r.a. e della casa rifugio di Verona. SPORTELLI. Tra dicembre e marzo sono stati attivati 3 sportelli provinciali per donne vittime di violenza e maltrattamenti, uno per ciascuna Ulss della provincia di Verona: San Bonifacio, Porto di Legnago e Villafranca. Aperti un giorno la

settimana, danno la possibilità di un servizio dedicato anche a tutte quelle donne della provincia che sarebbero in difficoltà a raggiungere il centro antiviolenza P.e.t.r.a. Offrono ascolto telefonico, accoglienza e colloqui, sostegno psicologico e sociale, accompagnamento e protezione, garantendo anonimato e riservatezza. SPAZIO ASCOLTO PER UOMINI. La sperimenta-

zione “Non agire violenza scegli il cambiamento” offre ascolto telefonico e accoglienza agli uomini che agiscono violenza, per un percorso individuale mirato al cambiamento dei maltrattanti. PERCORSI PER DONNE. Percorsi per il recupero dell’autonomia lavorativa e abitativa delle donne, per favorire il reinserimento lavorativo, il reperimento abitativo e di promuovere l’autonomia delle donne vittime di violenza attraverso canali di confronto con gli Enti del territorio, protocolli d’intesa o linee guida. FORMAZIONE. Formazione di un gruppo di famiglie di accoglienza e di prossimità per donne vittime di violenza maschile e maltrattamenti. Per la prima volta in Italia, vengono accolte in famiglia donne maggiorenni, anche con figli minori, conosciute dai Servizi sociali. Ulteriori informazioni: 045.8078539

FESTEGGIAMENTI IN PIAZZA BRA

Polizia Municipale da 147 anni Si sono svolte lo scorso 4 ottobre con una cerimonia in piazza Bra le celebrazioni per il 147esimo anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Municipale di Verona. Hanno partecipato, oltre al Sindaco Tosi e al Comandante della Polizia municipale Luigi Altamura, autorità cittadine e rappresentanti di forze di polizia, agenti in pensione ed una parte del personale in servizio. Molti infatti gli agenti che hanno dovuto garantire i servizi sul territorio per controlli, lavori e pronto intervento e che perciò non hanno potuto prender parte alla festa. La celebrazione è iniziata alle 8 nella sede di via del Pontiere dove, alla presenza del Comandante Luigi Altamura e del Sindaco Flavio Tosi, è stata deposta una corona in memoria dei caduti della Polizia municipale. È seguita poi una messa presso la chiesa di San Domenico e la cerimonia in piazza Bra, preceduta da un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del naufragio a Lampedusa. «Nonostante oggi sia una giornata difficile per la tragedia accaduta ieri nelle acque del Mediterraneo – ha detto il Sindaco – abbiamo comunque voluto rivolgere un riconoscimento a quanti quotidianamente si impegnano per la sicurezza, lavorando nell’interesse dei cittadini veronesi. Ringrazio quindi tutti i nostri agenti di Polizia municipale per quanto fanno e faranno al servizio della nostra comunità». Il Comandante Altamura ha poi tenuto una breve relazione ricordando otto persone decedute in incidenti stradali accaduti a Verona nell’ultimo anno, (l’anno scorso erano state 17) sottolineando l’importanza di conoscere i rischi che si corrono quando non si rispettano le norme. Ha poi sottolineato importanti questioni ancora aperte, come le due leggi di riforma della polizia locale.

Molti i motivi di soddisfazione: le attività e i risultati raggiunti sul territorio, l’accesso allo SDI dal 1 gennaio 2014 per la Pm di Verona ed altri 11 città Italiane, la conferma dei 15 agenti a tempo determinato. Altamura ha poi ringraziato tutti i collaboratori, agenti ed ufficiali, per il loro apporto ad una professione non semplice e di grande impatto sulle vite personali e familiari. Al termine della cerimonia sono stati premiati agenti e ufficiali per operazioni di servizio e non, arresti e indagini di polizia. Si tratta dei vicecommissari Massimo Pennella, Monica Castellani, Anna Meldo e degli Agenti Paolo Pernice, Matteo Zenti, Lucia Bellorio, Roberto Maf-

fizzoli, Michela Ferrari, Stefano Baesso, Maurizio Bellomi, Alberto Frinzi, Giovanni Parisi, Luigi Puglisi, Rocco Cavallari, Simone Verzini, Antonino Liuzzo, Elisabetta Oliosi. Il Prefetto Perla Stancari e il Sindaco Flavio Tosi hanno poi consegnato una nuova onorificenza comunale, “Il Cavaliere della strada” alla memoria del fotoreporter Costantino Fadda, a Nicola Doardo, un cittadino che si è messo all’inseguimento di un pirata stradale che non si era fermato dopo aver ridotto in fin di vita una giovane studentessa che stava attraversando la strada, azione che ha permesso alle Forze dell’Ordine di arrestate il pirata.

Massimo Mariotti

Verona, per un giorno, capitale europea dell'acqua. Si è riunito nella sede di Acque Veronesi - la società che gestisce il servizio idrico integrato in 73 comuni della provincia scaligera - il consiglio di Amministrazione di "Aqua Pubblica Europea" (APE). E' stato il primo incontro in Italia che ha visto protagoniste le più importanti realtà del settore a livello europeo. L'associazione è nata nel 2008 con l'obiettivo di promuovere la gestione dell'acqua a livello internazionale, dimostrando che le aziende idriche pubbliche possono competere con le grandi multinazionali private in termini di qualità del servizio, efficienza gestionale e avanguardia tecnologica. Quest'ultima al centro del tavolo tecnico europeo che si è tenuto a Verona. Padrone di casa Massimo Mariotti, presidente di Acque Veronesi e del Consorzio Viveracqua la società che riunisce nove gestori del Veneto, e che recentemente ha aderito al network europeo - nonché componente del Cda di Ape. «La riunione - ha commentato Mariotti - si è concentrata sulla definizione di

In occasione del 147° anniversario dalla fondazione della Polizia municipale sono stati presentati i dati relativi alle attività svolte nell’ultimo anno. 51 mila le presenze sul territorio e 34.600 gli interventi e le richieste gestite dalla centrale operativa, in aumento rispetto ai 49 mila dello scorso anno. Proseguiti i controlli e i servizi tradizionali, agli incroci (2.450) e all’uscita delle scuole (6.545) o in zona cantieri (1.179). Aumentato il numero di agenti impegnati per controlli nei mercati (786 contro i 522 del 2012) e negli spettacoli durante l’estate lirico-teatrale (696 contro 556). Per quanto riguarda la circolazione stradale aumenta il numero di violazioni accertate, 259 mila contro le 235 mila del 2012: in diminuzione quelle accertate con parchi elettronici per zona a traffico limitato e corsie preferenziali, rispettivamente 91.674 e 39.923, una riduzione in linea – anche se meno consistente – di quella già registrata lo scorso anno, quando il calo fu di circa 80 mila violazioni rispetto all’anno precedente. Alcuni comportamenti irregolari sono però in aumento (rispetto all’anno precedente): 7.407 (6.385) gli eccessi di velocità, 1.653 (412) i semafori rossi, 506 (284) la mancanza di cinture di sicurezza o seggiolini, la sosta irregolare accertata da agenti e Amt. Sono stati 2.013 gli incidenti stradali rilevati in riduzione rispetto ai 2.167 del 2012 , la maggior parte con feriti. 10 le persone decedute, in calo rispetto alle 13 del 2012. In riduzione anche il numero di patenti immediatamente ritirate a seguito di incidenti con feriti, per violazioni a norme della circolazione: 217 contro le 270. In aumento i pirati stradali, 39 rispetto ai 30 del 2012, la maggior parte dei quali individuate.

strategie comuni che, in una fase di particolare difficoltà economica, permetteranno di prepararsi al meglio alle opportunità e alle sfide che l'Unione Europea presenterà nel prossimo periodo di programmazione, 2014-2020, specie nell'ambito del futuro programma europeo di finanziamento all'innovazione (Horizon2020). Questo tipo di collaborazioni, oltre a rappresentare una novità nel settore idrico, sono indispensabili per il reperimento di fondi da investire sul territorio». La rete di "Aqua Pubblica Europea" serve oltre 50 milioni di abitanti e racchiude 47 aziende di sei Paesi: Belgio, Francia, Italia, Portogallo, Spagna, Svizzera. Il fatturato delle aziende che fanno parte di APE è complessivamente di 5 miliardi di euro, un capitale che si traduce nella costruzione di pozzi, nell'estensione delle reti idriche, nel potenziamento dei depuratori, e più in generale nella garanzia per i cittadini di avere a disposizione un servizio efficiente, solidamente gestito da operatori pubblici. Presente all'incontro nella sede di Acque Veronesi, il presidente di APE, Anne Le Strat, vicesindaco di Parigi e presidente di "Eau de Paris", l'azienda che si occupa della gestione dell'acqua nella capitale francese: «Ringrazio gli amici veronesi per l'eccellente accoglienza che testimonia l'impegno dei soci italiani per la crescita del nostro network. Un network che combina un deciso impegno sui temi della performance e la qualità dei servizi con la promozione dei valori che sono tipici del servizio pubblico». Soddisfazione, infine, per l'importante summit, è stata espressa anche dal vicepresidente di "Aqua Pubblica Europea", Alessandro Ramazzotti, (presidente CAP Holding), secondo cui, «è fondamentale rivendicare il ruolo delle Pubblic Utilities, per affrontare al meglio le sfide infrastrutturali».


Cronache

Ottobre 2013 MEDICINA. Da ottobre è ripartita la chiamata attiva dei cittadini assistiti dall’Ulss 20

Tumori, è l’ora dello screening Dal mese di ottobre è ripartita la chiamata attiva dei cittadini assistiti dall’Ulss20, residenti nel comune di Verona, nell’ambito del programma di screenig del tumore del colon e del retto. Circa 16.000 persone nell’arco di un anno (ottobre 2013-settembre 2014) saranno invitate tramite una lettera a recarsi in una delle farmacie del comune di Verona, a propria scelta. Tutte le farmacie di Verona sono coinvolte nella distribuzione dei kit e per fornire le informazioni necessarie alla raccolta dei campioni e alla loro riconsegna. Quest’ultima sarà possibile presso una delle sette sedi sanitarie territoriali dell’Ulss20, nei giorni di lunedì dalle ore 8 alle 12 nelle sedi di via Campania, via Poloni, via Menotti, via Bengasi, via

Valeggio, via del Capitel, ospedale di Marzana (ufficio screening). E’ importante che le persone si rechino in farmacia con la lettera d’invito, che contiene l’etichetta adesiva che dovrà

VIA PRIMA

Casetta demolita

essere apposta sul campione per la sua identificazione certa. Tutti gli esami proposti nello screening sono gratuiti ed esenti dal pagamento del ticket. Grazie alla collaborazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, i residenti in Verona, risultati positivi al

sangue occulto, potranno eseguire la colonscopia oltre che presso l’endoscopia digestiva di San Bonifacio, anche in quelle degli ospedali di Borgo Trento e Borgo Roma. Il tumore del colon e del retto è uno dei tumori più frequenti sia nell’uomo che nella donna ed è la seconda causa di morte per tumori in entrambi i sessi. Nell’ambito della territorialità dell’ Azienda Ulss20 di Verona ogni anno muoiono più di 100 persone per questo tipo di tumore. La prevenzione del tumore del colon retto è legata da un lato all’adozione di stili di vita corretti (alimentazione ricca di fibre, con pochi grassi e pochi cibi raffinati, vita attiva, non sedentaria) e dall’altro alla possibilità di prevenzione attraverso l’asportazione di lesioni (polipi) che sono precursori della neoplasia avanzata e l’identificazione in fase precoce delle neoplasie.

Lo screening del cancro del colon e del retto ha preso avvio nel 2003 con l’offerta a tutti i

La casetta fatiscente nel parco giochi di via Prina è stata demolita. A breve, la stessa sorte toccherà all’unica rimasta, in via Colombara. Strutture di questo tipo, presenti solo nella 4° circoscrizione, furono installate negli anni Ottanta come servizi igienici per i frequentatori delle aree verdi di Golosine e Santa Lucia, e poi chiuse pochi anni dopo quando, spariti custodi e gestori, diventarono ricettacoli di degrado, sporcizia e piccola delinquenza. I lavori di smantellamento, per un costo di circa 7mila euro, sono stati finanziati dalla 4° circoscrizione, come spiega il presidente Daniele Bernato: «La cifra esatta dipenderà dalla difficoltà nella demolizione delle fognature». Fortunatamente, non si è dovuto far fronte alla gestione e allo smaltimento di coperture in amianto. Per eliminare il piccolo edificio, che tante

proteste e scontento ha generato fra i genitori e nonni del quartiere, il parco giochi di via Prina è rimasto chiuso fino al 21 settembre. L’area, molto frequentata e sentita dalla popolazione, che ne ha sempre rivendicato l’uso e il diritto di poterne godere a pieno, ha visto un primo stadio di lavori a fine agosto, con la sistemazione dei vialetti in pietra, resi sconnessi e pericolosi dalle radici degli alberi. Il recupero dell’area occupata dalla casetta, rimasta per anni inutilizzata e in rovina, terminerà grazie ai successivi interventi di pulizia e messa in sicurezza e, come sperano gli amministratori una volta reperiti i fondi necessari, con l’installazione di una giostra per bambini. Un bel modo per restituire ai cittadini di Golosine e Santa Lucia un piccolo tassello di verde e divertimento, nel mosaico dei quartieri.

sessantenni della Ulss 20, dell’esame della rettosigmoidoscopia, effettuato presso gli Ospedali di Marzana e San Bonifacio. Sono state invitate ad oggi alla rettosigmoidoscopia circa 52.000 persone e di queste circa 20.000 hanno aderito eseguendo uno o più esami endoscopici. Nel 2006, grazie anche ad un finanziamento della Fondazione Cariverona e alla collaborazione delle farmacie territoriali, lo screening è stato ulteriormente implementato con l’attivazione del programma di ricerca del sangue occulto nelle feci nelle persone tra i 61 ed i 69 anni e ai non rispondenti alla rettosigmoidoscopia. L’esame è offerto ogni due anni.

LA PREOCCUPAZIONE

Immigrazione: c’è la petizione

“Morigerazione dei flussi migratori e relativi reati”: questo il titolo della petizione parlamentare presentata da Renato Lelli quale rappresentate dell'AGSPP (associazione genitori separati per le pari potestà) con cui viene denunciata «la preoccupazione dei cittadini italiani per la sicurezza in materia di immigrazione a causa degli attuali indiscriminati flussi migratori irregolari che danno corso a molteplici reati e perdite di posti di lavoro». Renato Lelli, entrato a far parte come soggetto politico della Fondazione Ricostruiamo il paese di Flavio Tosi, chiede quindi «nuove leggi fondamentali da comparare nei diversi ordinamenti vigenti nei vari paesi della comunità europea. Da recenti studi Istat – si legge ancora all’interno della petizione – emerge che nel 2015 1'incremento demografìco dei cittadini extracomunitari raggiungerà i 600 milioni che si contrapporranno ai 507 milioni della UE. Questo comporterà ulteriori flussi irregolari nei paesi comunitari, in particolare in Italia e la conseguenza sarà il crescere di atti criminosi che nel l6% di casi colpirà famiglie, abitazioni, mezzi di trasporto ed animali. La clandestinità illegale favorisce il lavoro nero, l'evasione fiscale, l’aumento del debito

CADIDAVID / GRUPPO CAPITEI Inaugurazione ufficiale per il nuovo capitello realizzato dal “Gruppo Capitei” di Chievo alla scuola dell’infanzia “Monsignor Aldrighetti” a Ca’di David. A tagliare il nastro il sindaco Flavio Tosi, accanto all’assessore al Decentramento, Antonio Lella, ai presidenti del Consiglio Comunale Luca Zanotto e della 5ª Circoscrizione Fabio Venturi. Presenti anche il presidente di Agsm Paolo Paternoster e della 3ª Circoscrizione Massimo Paci.

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a danno degli onesti cittadini che pagano le tasse – aggiunge Lelli -. La maggior parte dei detenuti stranieri e extracomunitari, che non sono in regola con il permesso di soggiorno, sono per circa 1'80% denunciati per reati contro la proprietà». Lelli, nella sua petizione, pone l’accenti anche sulle cifre relative alle carceri italiane, la cui capienza è di 47.000 posti, mentre i detenuti attualmente ospitati sono 66.000 di cui 23.000 stranieri. «Rimane inderogabile – continua Renato Lelli - morigerare nell’UE questo sistema obsoleto che in Italia comporterebbe un risparmio di l miliardo di euro. Chiediamo per questo all'UE nuove leggi nelle quali prevedere più fluidità e far scontare le pene dei detenuti stranieri nei propri paesi d'origine. Rimane fondamentale – conclude - la necessita per l'UE di adottare sul tema della cittadinanza un approccio più laico e più articolato di quello vigente affrontando il nodo dell'acquisizione della cittadinanza sul suo mantenimento con severa applicazione della legge stessa e anche sul mantenimento o perdita o revoca della stessa cittadinanza tramite quei controlli che smascherino tentativi di abuso o uso opportunista delle nuove leggi UE».


Cronache

Ottobre 2013 BORGO ROMA. La struttura sanitaria è composta da dodici ambulatori medici

Poliambulatorio nuovo di zecca Sabato 28 settembre è stato inaugurato il Poliambulatorio 1° maggio in via Rovigo, 2 (Borgo Roma), una nuova struttura sanitaria, costruita con la collaborazione della Banca Popolare di Vicenza, composta da 12 ambulatori medici e che sarà in grado di rispondere alle aspettative e necessità degli abitanti del quartiere Primo Maggio, che in questo momento sono sprovvisti del servizio di medicina di base. All’inaugurazione era presente anche il sindaco di Verona Flavio Tosi. Il Poliambulatorio 1° maggio è un ambulatorio di medicina di gruppo in cui esercitano sette medici di base, convenzionati ULSS, che servono un bacino d’utenza di oltre 9mila persone con una previsione di grande espansione, in base all’affluenza riferita ai pazienti residenti nel quartiere di Borgo Roma. Inoltre, sono attualmente presenti un oculista e un nutrizionista e si prevede di ospitare anche altri medici specialisti, fra cui un dermatologo e un otorino. Le attività si svolgono con

Il sindaco Flavio Tosi, il presidente Fabio Venturi e Carla Russo all’inaugurazione

normale orario diurno, dal lunedì al venerdì, ed è già in discussione l’ipotesi di accogliere una guardia medica: in futuro, ciò permetterà di garantire la disponibilità h 24, sette giorni su sette, affiancando al normale servizio diurno ora in essere, anche quello notturno e festivo. Dati gli ultimi spazi ancora disponibili, nonché l’ampiezza e la capienza della struttura, essa si presta a ulteriori sviluppi ed espansione dell’at-

tività sanitaria. Come spiega Carla Russo, portavoce e coordinatrice del Poliambulatorio 1° maggio «La medicina di gruppo è una forma associativa di medicina di base che offre molti vantaggi alle persone assistite: quando qualcuno non trova il proprio medico, può ricorrere agli altri presenti in quel momento. Da parte di tutti i componenti della struttura, c’è piena disponibilità nel fornire ai pazienti

una copertura completa, durante tutto l’arco della giornata». L’ambulatorio è collegato con una rete interna che permette a ogni medico di attingere ai dati dei propri colleghi. Questa prassi, regolata dalla medicina di gruppo e rispettosa della privacy, rende disponibile allo staff medico la storia clinica dei pazienti e aiuta a fornire loro un’assistenza completa. Camilla Cortese

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VIALE D’ANNUNZIO/LA PISTA

Ciclo-pedonale Lavori finiti E’ stato inaugurato ufficialmente il percorso ciclopedonale lungo viale D’Annunzio, adiacente ai Giardini Lombroso, al termine dei lavori di riqualificazione. Il Sindaco Flavio Tosi e l’assessore alle Strade e Giardini, Luigi Pisa, hanno tagliato il nastro alla presenza dei presidenti della seconda Circoscrizione Filippo Grigolini e di Acque Veronesi Massimo Mariotti. «Si tratta di una zona centrale – ha detto Tosi – che siamo riusciti a preservare, scongiurando qualche anno fa la realizzazione di un parcheggio, che avevamo ereditato. I prossimi interventi dovranno riguardare un’altra zona bellissima, ossia quella di lungadige San Giorgio. Ringrazio Amia e Acque Veronesi che si occuperanno della cura di quest’area». «Su segnalazione dei cittadini, che sono sempre gli osservatori privilegiati di quanto accade sul territorio – ha detto Pisa –

abbiamo riqualificato l’area, separando la strada dal percorso ciclo-pedonale con del verde e intervenendo sul ponte per sistemare i parapetti ormai rovinati e la pavimentazione sconnessa». La riqualificazione, che ha comportato una spesa di 40 mila euro, ha previsto la realizzazione di un nuovo marciapiede e la creazione di un’aiuola verde lungo via d’Annunzio, con l’eliminazione delle barriere architettoniche; il rifacimento in pietra della Lessinia del tratto di marciapiede tra il ponte Garibaldi e l’entrata su lungadige San Giorgio; la messa in sicurezza dell’ingresso ciclopedonale del lungadige con l’eliminazione dei posti auto esistenti e la posa di paletti dissuasori; la realizzazione dell’impianto di irrigazione automatico nell’aiuola verde con la piantumazione di graminacee perenni; la riverniciatura dei parapetti in metallo di ponte Garibaldi.

SAN VITO DI NEGRAR / IL CONCORSO

Arti pittoriche sulla Valpolicella Ha riscosso grande successo la quinta edizione della mostra-concorso nazionale di arti pittoriche organizzata dall’Associazione Vivi la Valpolicella tenutasi presso l'Hotel San Vito di Negrar. Infatti, malgrado la difficoltà imposta dal "regolamento" che prevedeva l'obbligo del tema fisso ( la Valpolicella - terra di Emilio Salgari - straordinaria per natura) ben 68 sono stati gli artisti che hanno avuto la

loro opera ammessa in concorso. La commissione giudicatrice (Mario Chiereghini, Rinaldo Dal Negro, Giancarla Gallo e Maurizio Zanolli), dopo attenta valutazione, ha emesso la seguente graduatoria di merito: - Sezione olio, acrilico e simili: l° premio a Basaglia Marina; 2° premio a Zenorini Claudio; 3° premio a Lizzari Graziella; 4° pre-

mio a Dal Pezzo Anna Maria; 5° premio a Faccincani Vinicio. Segnalati: Marangoni Renzo, Girardi Giovanna, Castelletti Giovanni, Menini Ridanio, Troiani Giovanni, Ferrigolo Bruno, Zanferli Elda , Fiorini Luciano, Menin Luigi, Momi Milena, Vicenzi Diego, Benedetti Elio. - Sezione acquerelli, grafica e simili: l° premio a Ballardin Francesco; 2° premio a Bazzani Anna Paola; 3°

premio a Totola Fabio. Segnalati: Meneghini Nadia, Righetti Elena, Zenaro Maria, Gambarin Giuliano, Pozzerle Maria Giovanna. La cerimonia di premiazione è stata effettuata il 19 ottobre alla presenza, oltre agli artisti partecipanti (ad ognuno dei quali è stata consegnata una bottiglia di vino Valpolicella) di alcune autorità e di ospiti d'onore. Rinaldo Dal Negro

BORGO VENEZIA

“Tornémo a teatro” continua Continuerà fino al 7 dicembre al Cinema Aurora di Borgo Venezia la rassegna teatrale a scopo benefico “Tornémo a teatro”. L’iniziativa, promossa dall’associazione “Aseni del Borgo” in collaborazione con la 6ª Circoscrizione, ha l’importante finalità di raccogliere fondi da destinare all’Associazione Bambino emopatico oncologico. La rassegna teatrale “Tornémo a teatro” propone cinque commedie, in programma il venerdì sera alle 21. Ha aperto la rassegna l’11 ottobre la compagnia teatrale Modus vivendi. Seguiranno il 25 ottobre “Tre coppie in affitto” con la compagnia

Corbiolo Teatro; l’8 novembre “Le sorelle Stramassi” con la compagnia La polvere magica e il 22

novembre “Quando amor comanda” del gruppo teatrale La Maschera. Chiuderà la rassegna il 6 e 7

dicembre la compagnia I'Aseni del Borgo con la commedia “La grande pera”.

QUINZANO Ha preso il via il 20 settembre – e continuerà fino al 16 aprile 2014 -, nella sala del Rettore nella Chiesa di San Rocco di Quinzano, l’iniziativa “Incontri culturali 2013 - 2014 a San Rocco di Quinzano”, ciclo di conferenze ad ingresso libero promosse dalla Società Cooperativa Sociale tra Operai e Braccianti di Quinzano, con il patrocinio del comune di Verona. Le conferenze si terranno il 22 novembre sul tema “Attraverso il colore: restauro e tecnica nelle opere di Giovanni Bellini”. Nel 2014 previsti gli incontri sui temi “Il diario di Valentino Alberti (1796-1834). Fatti e cronaca pubblica negli appunti dell’oste delle tre Corone in Corte Farina a Verona” il 17 gennaio; “Il sarcofago paleocristiano di San Giovanni in Valle in Verona” il 21 febbraio; “Ofortuna velut Luna. L’iconografia della ruota della fortuna dall’Europa all’Italia” il 21 marzo; “Arte e devozione francescana nella libreria Sagramoso di San Bernardino a Verona” il 16 aprile.


Cronache

Ottobre 2013

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VALDONEGA/INTITOLAZIONE

SAN MICHELE EXTRA. L’intervento ha avuto un costo di 300 mila euro

Piazza della Chiesa Parco giochi “Matteo Pozzo” Riqualificazione ok E’ stata inaugurata a San Michele Extra la piazza della Chiesa al termine dei lavori di riqualificazione. L’intervento ha avuto un costo complessivo di 300 mila euro e ha visto il totale rifacimento del sagrato della chiesa di San Michele Arcangelo con la riorganizzazione degli spazi, la realizzazione di una pavimentazione in pietra della Lessinia e graniglia lavata, la sostituzione di materiali danneggiati, la creazione di percorsi dedicati alle diverse funzioni del sagrato, il rifacimento e la realizzazione di nuove aree a parcheggio, l’integrazione dell’impianto di illuminazione pubblica, il posizionamento di nuovi elementi di arredo urbano, la creazione di nuovi spazi

verdi dotati di sistemi di irrigazione. I collegamenti tra la piazza e i marciapiedi esistenti sono stati rialzati alla stessa quota in modo tale da dare continuità ai percorsi. L’accessibilità è stata garantita su tutta la piazza attraverso accessi pedonali per disabili e i nuovi spazi progettati non presentano variazioni di quota né dislivelli, ma sono raccordati fra loro con pendenze. «Un ottimo esempio di buon impiego di denaro pubblico – commenta il sindaco di Verona, Flavio Tosi – che ha consentito di ridare dignità non soltanto alla bella basilica che si affaccia su questa piazza, ma anche all’intero quartiere che la ospita, fornendo un nuovo spazio di

aggregazione ai suoi cittadini. Un particolare ringraziamento anche al consigliere, ed ex assessore comunale Daniele Polato e all’ex presidente di circoscrizione Daniele Perbellini che con il loro interessa-

PROGETTO SOLIDALE FEVOSS EVERGREEN Generazioni a confronto, per tenere lontana la solitudine: formando i ragazzi alla solidarietà e aiutando le persone anziane a uscire dalle situazioni di emarginazione sociale, mantenendosi “sempre giovani” grazie ad attività di socializzazione e formazione. Con il progetto Fevoss Evergreen, la Federazione dei Servizi di Volontariato Socio-Sanitario Onlus in collaborazione con il Comune di Verona offre a due ragazzi d'età compresa tra i 18 e 28 anni la possibilità di svolgere un anno di Servizio Civile Nazionale presso il Centro diurno di Santa Toscana. Fevoss opera da 26 anni nel campo della fraternità organizzata, offrendo servizi sociali e sanitari in tutto il territorio scaligero grazie all'impegno di un “esercito” di oltre 500 soci. Il coinvolgimento delle nuove generazioni attraverso il Servizio Civile Nazionale è indispensabile per migliorare la qualità dei servizi offerti e favorire lo scambio generazionale. Sotto la supervisione di volontari esperti, i giovani selezionati si occuperanno di dare supporto nella programmazione delle attività settimanali e periodiche del Centro, partecipando a momenti di animazione e socializzazione rivolte agli anziani della struttura. Offriranno inoltre supporto al centralino e alla segreteria. In base alle abilità e competenze dimostrate, saranno stimolati a sperimentare e proporre idee innovative, indirizzate per esempio all'uso delle tecnologie dell'informazione per ridurre il “digital divide”. L'impegno richiesto è di 30 ore settimanali, distribuite secondo i programmi e i turni di lavoro. In cambio la onlus offre ai volontari la possibilità di sperimentare rapporti sociali nuovi, di vivere esperienze coinvolgenti e gratificanti, di essere parte di un mondo di solidarietà attenta alla sofferenza, alla solitudine e al bisogno. Per le attività svolte, ogni giovane impegnato nel Servizio Civile Nazionale riceverà un compenso di 433,80 euro mensili. Tra i requisiti, oltre all'età, è necessario essere cittadini italiani in possesso di idoneità fisica al servizio e godere dei diritti civili e politici. Gli aspiranti volontari devono presentare domanda di partecipazione entro e non oltre le 14 di lunedì 4 novembre. L'apposito modulo può essere ritirato presso la segreteria di via Santa Toscana 9 (dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12) ed è reperibile anche online sul sito www.fevoss.org. Per informazioni: 045.8002511, e-mail: progetti@fevoss.org.

mento avevano dato il via, nel corso della passata Amministrazione, all’intervento». «L’obiettivo principale dell’intervento è stato quello di riqualificare una piazza che prima consisteva in una distesa di asfalto, attraverso la realizzazione di nuovi spazi che possano diventare luogo di incontro, accoglienza, relazione spiega l’assessore all’Arredo Urbano, Luigi Pisa – è stato inoltre possibile inserire spazi verdi prima inesistenti». «Una riqualificazione che ha riguardato il cuore nel nostro quartiere – aggiunge Riccardo Del Fanti, presidente della Settima circoscrizione – e che ora ci impegneremo a rendere vivo frequentando questi spazi il più possibile e animandoli con manifestazioni e feste rivolte a tutta la comunità».

Si è svolta il 19 settembre scorso in via Nievo in Valdonega la cerimonia di intitolazione del parco giochi all’attore e burattinaio veronese Matteo Pozzo (Nino). Presenti all’inaugurazione l’assessore ai Servizi demografici Marco Giorlo, il Consigliere comunale delegato alla Cultura Antonia Pavesi, il consigliere comunale Orietta Salemi, il presidente della 2ª circoscrizione Filippo Grigolini, Enzo Cavarzere nipote di Nino Pozzo e Don Marco Campedelli presidente del Teatro Mondo Piccino e discepolo dell’artista. «Con orgoglio – dichiara l’assessore Giorlo – la città di Verona ricorda oggi un artista di straordinaria creatività ed amore per la fantasia che, per 60 anni, ha allestito spettacoli di burattini in scuole, parchi giochi, strade e piazze della città e della provincia, divenendo il più grande burattinaio veronese». Nato nel 1901 a Verona, Matteo Pozzo fu impegnato nelle compagnie filodrammatiche veronese dal 1920 fino al 1948. Nel 1923 fondò il “Teatro Mondo Piccino” attraverso cui mise in scena, fino alla sua scomparsa nel 1983, numerosi e variegati spettacoli di burattini. Il suo repertorio più significativo prendeva spunto dagli antichi burattinai, proponendo una particolare contaminazione della tradizione veneta con quella emiliana. Tra gli anni ‘30 e ‘40 il teatro di Pozzo realizzò scherzi meccanici che servivano da vera attrazione per il pubblico, con cannoni esplosivi ed animali animati da complessi meccanismi. Al termine della cerimonia si è tenuto al parco uno spettacolo di burattini organizzato dal ‘Teatro Mondo Piccino’ .

NOTIZIE IN BREVE A TU PER TU NEI QUARTIERI. Dal 15 ottobre 2013, alle ore 21.00, riprenderanno gli incontri serali con i cittadini, organizzati dall’assessorato al Decentramento, dal settore Servizi progettuali per i quartieri, dall’ufficio Relazioni con il pubblico del comune di Verona e in collaborazione con le circoscrizioni. Alle serate saranno presenti l’assessore al Decentramento e URP, il presidente ed alcuni consiglieri della 4° circoscrizione. La partecipazione è libera. Per info 045 8078938. CINEMA PER TUTTI. Dal lunedì al venerdì, dalle 11.00 alle 13.00, all’ufficio amministrativo della 4° circoscrizione è possibile ritirare le tessere Cinema per tutti. Valide da ottobre 2013 a settembre 2014, consentono a tutti i residenti della 4° circoscrizione per assistere alle proiezioni (feriali pomeridiane, sabato compreso, purché non festivi) del cinema Diamante in via Zecchinato. Le tessere non consentono l’accesso al cineforum. Per info 045.950733. FESTA DEI NONNI. Mercoledì 2 ottobre, al parco giochi comunale di via Murari Bra, quartiere Golosine, tutti i nonni e i nipoti della 4° circoscrizione hanno partecipato alla sesta edizione della Festa dei nonni, organizzata dalla circoscrizione con gli Istituti comprensivi 5 Santa Lucia, 12 Golosine, Istituto Virgo Carmeli e Centro culturale 6 maggio 1848. Una mattina di festa in cui i nonni hanno raccontato storie di altri tempi e letto favole, assistendo poi con i nipoti ad uno spettacolo di magia e cabaret per bambini. Infine, animazione e saluto dei piccoli a tutti i nonni. CANTI DELLA TRADIZIONE POPOLARE DI CANZONI DEGLI ALPINI. La 4° circoscrizione, in collaborazione con il Gruppo Alpini Golosine, ha organizzato sabato 28 settembre all’Istituto Virgo Carmeli, la quarta edizione della rassegna di canti della tradizione popolare di canzoni degli Alpini, in memoria del giornalista e ufficiale degli Alpini Dorino Perdetti. Si sono esibiti il Coro alpino di Quinto di Valpantena, il coro Le voci del Carega di Selva di Progno e il coro Stella alpina di Verona. La serata è stata animata anche da un rinfresco e da una raccolta fondi a scopo benefico, in favore dell'associazione S. Vincenzo, sezione di Golosine.


Cronache

Ottobre 2013 TERZA CIRCOSCRIZIONE. Il presidente illustra la situazione sui lavori

Opere pubbliche Paci fa il punto Nel corso dell’ultimo anno, l’area della 3a Circoscrizione è stata interessata da importanti opere pubbliche, soprattutto nel settore della viabilità. Ormai terminati i lavori di Corso Milano, sono ora in corso quelli dell’incrocio della Croce Bianca, che diventerà una rotonda. «L’opera – come spiega il presidente di circoscrizione Massimo Paci – è realizzata dal comune di Verona grazie al contributo della Regione ed è la più importante nella terza circoscrizione: è un nodo viabilistico strategico di entrata e uscita a Verona, che in passato ha visto problemi e molti incidenti, questo intervento era necessario per metterlo in sicurezza. La fine dei lavori è prevista per metà dicembre, speriamo davvero di brindare e farci gli auguri di buone feste sulla rotonda!». In attesa di nuove risorse da spendere per marciapiedi e strade, dopo l’approvazione del bilancio prevista in dicembre, sono state asfaltate o

rappezzate le situazioni che presentavano i maggiori disagi e dissesti del manto stradale. Fra le strade interessate dai lavori via Galvani, via Spaziani, via Don Sturzo, via Casarin e molte altre. Gli interventi sono stati fatti in tutta la circoscrizione, selezionando ed estrapolando le maggiori criticità e, nei prossimi mesi, verrà utilizzato un conglomerato di asfalto adatto all’inverno. Inoltre, la commissione dei lavori pubblici della 3a Circoscrizione sta preparando uno studio di fattibilità da proporre all’ufficio mobilità e traffico del comune di Verona, con valutazioni e variazioni viabilistiche sul territorio come, ad esempio, l’inversione di sensi unici. L’obiettivo è quello di risistemare la viabilità affinché si creino meno ingorghi, oltre all’aspetto fondamentale della salvaguardia della sicurezza di pedoni, ciclisti, automobilisti e di tutti i veicoli in genere. Camilla Cortese

Massimo Paci

LA CURIOSITÀ

Come funziona la Circoscrizione? Come funziona una Circoscrizione? Da chi è composta, quali figure operano al suo interno e quali lavori vi si svolgono? Il presidente della 3a circoscrizione del comune di Verona, Massimo Paci, ci ha spiegato la composizione della sua squadra. Gli organi istituzionali della Circoscrizione sono il presidente e il consiglio di circoscrizione, eletti nelle forme stabilite dallo statuto e dal regolamento comunale. Al presidente e al consiglio, si affiancano altre cariche e organismi: il vice-

presidente, l'ufficio di segreteria e le commissioni permanenti di lavoro. «Ci tengo particolarmente – spiega Paci – a citare i miei collaboratori per esprimere la mia gratitudine e la mia soddisfazione per il loro lavoro. I consiglieri di Circoscrizione, che non hanno molte occasioni di visibilità e quindi di riconoscimento del loro impegno, presiedono le commissioni e permettono lo svolgimento di queste attività a costo zero». Ecco l’elenco dei magnifici otto e rispettive com-

missioni: Lavori pubblici e commercio, Simeoni Roberto; Urbanistica e viabilità, Comencini Vito; Edilizia privata, Storari Giorgio; Concessione impianti sportivi e sport, Volpato Claudio; Cultura ed ecologia, Ruffo Marcello; Servizi sociali - animazione estiva - assegnazione sale - contrade di quartiere, Residori Giovanni; Sicurezza e sanità, Carlotto Franco; Scuola-politiche giovanili-decentramento, Sempreboni Adelia. c.c.

IMPIANTI SPORTIVI FRASSANITO E BUSANI

Nuova recinzione e illuminazione Sono terminati i lavori di sistemazione, realizzati dal Comune di Verona, degli impianti sportivi Busani, in via Don Sturzo allo Stadio, e Frassanito in via Selinunte a Borgo Nuovo. «Due interventi importanti e attesi da tempo dalla cittadinanza, che hanno portato al completamento dell’impianto di illuminazione del campo di calcio in via Don Sturzo, necessario per il regolare svolgimento delle attività sportive anche nelle ore serali, e alla messa in sicurezza della recinzione deteriorata del campo di calcio Frassanito». Commenta così l’assessore

all’Edilizia sportiva Stefano Casali, in sopralluogo insieme al presidente della 3a Circoscrizione, Massimo Paci. I lavori nell’impianto sportivo allo Stadio hanno avuto un costo complessivo 70 mila euro e hanno riguardato l’installazione, sul lato est del campo di calcio secondario, di due nuove torri faro dell’altezza fuori terra di 20 metri, dotate di quattro proiettori da 2000W ciascuna. Prima del completamento, infatti, l’impianto veniva illuminato solo da un lato, tramite l’impianto d’illuminazione del campo di calcio principale. Per quanto riguarda

Nuona illuminzaione al campo di calcio in via Don Sturzo

l’intervento al campo di calcio di Borgo Nuovo, che ha avuto un costo complessivo di 58 mila euro, i lavo-

Nuova recinzione del campo di calcio “Frassino”

ri hanno portato all’installazione di una nuova rete di recinzione lungo tutto il perimetro del campo di calcio a 11, costituita da paletti metallici tondi di altezze variabili e pannelli metallici di rete elettrosaldata, zincata e rivestita in pvc. Infine, data la vicinanza dei muretti di recinzione al campo di gioco, è stato realizzato il rivestimento degli stessi con pannelli in gomma, per proteggere i giocatori nel caso di urti accidentali.C.C.

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CHIEVO

Tante attività per anziani Al centro d'incontro e di aggregazione Chievo sono ricominciate le attività rivolte agli anziani. Grazie al finanziamento del comune di Verona e alla gestione amministrativa della 3a circoscrizione, che rinnova annualmente i contratti di collaborazione con le associazioni coinvolte, tutte queste iniziative sono completamente gratuite e fruibili da parte degli anziani, e sono aperte a tutti. Il centro organizza da dieci anni conferenze, attività ricreative, manuali e artistiche, teatro, ballo e attività motorie, servizio infermieristico, ascolto di musica, lettura di quotidiani e periodici, servizio di prestito libri e sala di lettura, proiezione di film, organizzazione di giochi, feste e aggregazione. Inaugurato nel 2003 nell’ambito del progetto comunale Anziani protagonisti nel quartiere, e promosso dagli assessorati ai Servizi sociali e al Decentramento in collaborazione con la 3a circoscrizione, il centro d'incontro e di aggregazione Chievo è gestito dalle associazioni AVOSS (Associazione Volontari Operatori Socio-Sanitari Chievo) ACAT (Associazione Club Alcologici Territoriali) ANA (Associazione Nazionale Alpini - Gruppo Chievo) UI AUSER (Università Itinerante AUSER - Sezione Chievo). Un progetto che riconferma di anno in anno la propria importanza e centralità nel tessuto sociale della circoscrizione, di riflesso al ruolo di influenza che i nonni e gli anziani hanno, sempre di più, nella vita delle famiglie. Un luogo di aggregazione importante per promuovere la partecipazione alla vita di quartiere, perché gli anziani non vengano considerati e vedano se stessi solo come fruitori di servizi ma perché diventino di nuovo portatori di esperienze, competenze e saggezza. Coinvolgere gli anziani in attività collettive serve per stimolare le attitudini personali, l’aggregazione, l’arricchimento culturale, e per prevenire casi di emarginazione tendenza all’isolamento. Il centro si trova nel quartiere Chievo in via Caprioli, 5 ed è aperto dal lunedì al venerdì con orario 9:00-12:00, 15:0018:30. Per informazioni, tel. 045 560478, e-mail avoss.chievo@gmail.com.

SAN MASSIMO / CERIMONIA

Via Aldo Moro L’intersezione con via del Tronchetto a San Massimo ha fatto da scenario qualche settimana fa alla cerimonia di intitolazione di via ‘Aldo Moro’ in memoria dello statista democristiano assassinato il 9 maggio del 1978 dalle Brigate Rosse. Presenti all’inaugurazione l’assessore ai Servizi demografici Marco Giorlo, il presidente della 3ª circoscrizione Massimo Paci e, in rappresentanza dell’Associazione dei Consiglieri comunali emeriti del Comune di Verona, gli ex sindaci Enzo Erminero ed Aldo Sala e gli ex assessori e consiglieri comunali Giulio Segato ed Elio Pernigo. «La città di Verona tutta – ha dichiarato Giorlo – rende omaggio oggi, nel giorno dell’anniversario della sua nascita, ad un uomo politico di straordinario valore che pagò con la vita, nei terribili anni del terrorismo, il suo impegno verso la nazione per la costruzione di una democrazia più forte e vicina a tutti gli italiani».


Cronache

Ottobre 2013 L’APPUNTAMENTO. La presentazione si terrà giovedì 31 ottobre a Verona

Il 29° Annuario della Valpolicella Verrà presentato giovedì 31 ottobre, alle ore 17, nella sede del Centro Turistico Giovanile di Verona (Chiesa di Santa Maria in Chiavica, via Santa Maria in Chiavica, 7) il XXIX Annuario Storico della Valpolicella, edito dal Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella e da La Grafica Editrice. La miscellanea di studi presenta come ogni anno una raccolta di interventi scientifici originali dedicati a temi e aspetti della storia di questa plaga del territorio veronese. Nell’occasione della presentazione dell’Annuario verrà consegnato il premio “Gianfranco Policante” per tesi di laurea su aspetti storici, artistici ed economici della Valpolicella. La commissione del premio “Gianfranco Policante” ha valutato di assegnare il premio ex aequo a due tra le tesi presentate. Si tratta delle dissertazioni di Ester

Un’edizione passata dell’Annuario Storico della Valpolicella

Bontempo dal titolo Medioevo pittorico in Valpolicella. Pitture murali (XIXV secolo), discussa all’Università degli Studi di Verona, corso di laurea in Beni culturali (relatore professoressa Tiziana Franco) e di Davide Franceschetti, dal

titolo Recupero di un rustico Serego-Alighieri a Sant'Ambrogio di Valpolicella (VR): progetto architettonico e di cantiere, discussa all’Università degli Studi di Trento, corso di laurea in Ingegneria edile/Architettura (relatori professori Gior-

gio Cacciaguerra e Maurizio Costantini). Il premio, consistente in una borsa di studio di 1.000 euro, gode del contributo di ValpolicellaBenaco Banca ed è intitolato alla memoria del primo segretario del Centro di Documentazione. L’Annuario Storico della Valpolicella giunge quest’anno al suo 29° numero con la messa in circolazione di quasi 400 saggi di storia valpolicellese raccontata su vari versanti e quasi totalmente sulla base di ricerche archeologiche e archivistiche assolutamente originali, con un’escursione che spazia dall’antichità all’età contemporanea attraverso i più diversi ambiti disciplinari, dalla storia delle istituzioni a quella dell’insediamento e del paesaggio, dalla storia economica, sociale e religiosa alla storia dell’architettura e alle vicende di singoli monumenti, ville o chiese.

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CENTRI ANZIANI

Volontariato: iniziano i corsi Al via il corso di formazione per i volontari che operano nei ‘Centri Anziani Protagonisti del Quartiere’, promosso dalla Fevoss in collaborazione con l’assessorato ai Servizi sociali e famiglia del Comune di Verona. «Il corso – spiega l’assessore ai Servizi Sociali del comune di Verona, Anna Leso – rappresenta un percorso formativo che fornisce prima di tutto ai partecipanti un momento di riflessione rispetto all’importanza e alla responsabilità che il ruolo di volontario ricopre da un punto di vista umano e sociale. Obiettivi dell’iniziativa sono aumentare la preparazione dei volontari che gestiscono, assieme al Comune, i ‘Centri Anziani Protagonisti’; sviluppare una rete di rapporti di interscambio d’esperienze tra i volontari ed i Centri, per aumentare la qualità e la varietà delle iniziative erogate a favore dei cittadini».

Anna Leso

LA STORIA

CIRCOLO UFFICIALI. Tornei di burraco al via

La foto ritrovata...

Ha preso il via mercoledì 16 ottobre al Circolo Ufficiali di Verona l’iniziativa “Tornei di burraco per i Quartieri”, promossa dal Comune in collaborazione con il Circolo Cittadino Verona Bridge e il Circolo Burraco Victoria. L’iniziativa, il cui ricavato sarà devoluto all’associazione Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) e all’Associazione bambino emopatico oncologico (Abeo), propone nove appuntamenti a cadenza mensile, in programma il mercoledì dalle 15 alle 19, fino all’11 giugno. «Il Burraco – spiega l’assessore al Decentramento, Antonio Lella – rappresenta un’ottima palestra per allenare la memoria a qualunque età. L’iniziativa si propone quindi di valorizzare la rete degli appassionati che, nei diversi quartieri della città, è attiva e pratica questo tipo di gioco». «Un’occasione di incontro e socializzazione – aggiunge l’assessore Marco Giorlo – che ha anche un’importante finalità benefica a sostegno dei progetti socio-sanitari delle associazioni Lilt e Abeo. Per questo mi auguro che la partecipazione all’iniziativa sia numerosa». I tornei si terranno il 20 novembre, 18 dicembre, 22 gennaio, 19 febbraio, 19 marzo, 16 aprile, 14 maggio e 11 giugno. Per iscrizioni: Circolo Victoria 349.3192927, dalle ore 9 alle 18, dal mercoledì al venerdì, nella settimana antecedente il torneo e il giorno del torneo stesso, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Un caro ricordo sparito e ritrovato. Il momento d’un militare nella tragedia della guerra espresso in uno stanco sorriso, forse di circostanza, forse malvolentieri, forse per senso di dovere. Per lui, Heinz Feinaigle, il dovere dell’indossare la divisa da sottufficiale della Wehrmacht con la lugubre svastica della Germania nazista d’allora. Petra, figlia di quest’uomo abita a Verona da quando s’è sposata con il marito Giuseppe Benati, purtroppo scomparso lasciandola con tre figli, ormai adulti. Rimboccatasi le maniche e scommettendo su se stessa, Petra ha avviato un ufficio di traduzioni ed interpretariato in via S. Giovanni Lupatoto, Adeuropa, riuscendo a farlo comunque andare avanti nonostante gli alti ed i

bassi della crisi. Però, le pesava dentro un cruccio: quello di non trovare più la foto del padre in divisa della Wehrmacht. Credeva d’averla irrimediabilmente perduta e invece rovistando tra i libri e sfogliandoli casualmente, s’è vista scivolar fuori proprio da un volume di storia della Seconda Guerra Mondiale quell’importante tassello di famiglia. Heinz Feinaigle, infatti, prima o dopo lo scatto di quella foto, aveva vissuto la tragica vicenda della perdita della prima moglie e d’una figlia nel corso del micidiale bombardamento a tappeto su Dresda, avvenuto tra il 13 ed il 14 febbraio 1945 ad opera della Royal Air Force britannica e dell’United States Army Air Force statunitense, che fece un alto numero di vittime. Numero stimato,

dopo la guerra, in circa 250.000 mentre un’inchiesta indipendente commissionata dal Consiglio municipale di Dresda nel 2010 ha stabilito una cifra oscillante tra le 22.700 e le 25.000. La figlia Petra, nata dal secondo matrimonio di Heinz celebrato nel 1947, sottolinea la reticenza del padre nel confidarle i dettagli sul lungo periodo in cui visse sotto il nazismo, sul dramma della morte di moglie e figlia, sulla prigionia in Russia. Venne diverse volte a Verona in visita alla figlia. Figlia che ora tira un sospiro di sollievo per essere riuscita fortunosamente a recuperare la foto di suo padre in divisa della Wehrmacht, foto dall’indubbio valore non solo affettivo ma pure storico. Claudio Beccalossi

PRIMA CIRCOSCRIZIONE. Corsi di ginnastica La Circoscrizione Centro Storico, in collaborazione con l’assessorato al Decentramento, organizza corsi di ginnastica di mantenimento per gli over 55 presso le palestre delle scuole Segala, Caliari e presso il Centro Fitness di via Marconi: Le iscrizioni continueranno fino ad esaurimento dei posti previsti. Informazioni e iscrizioni: Circoscrizione Centro Storico, Ufficio Attività Culturali e del Tempo Libero, piazza Mura Gallieno, 3, lunedì – mercoledì - venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 – tel. 045.8078903 – 8078916.


Cronache

Ottobre 2013 PERSONAGGI. Don Marco Piccoli si è presentato così alla parrocchia di Alpo

«Comunità, tieni le porte aperte» «Avere il coraggio di tenere le porte aperte e di servire che, per me, significa condurre senza sedurre, guidare senza abusare, annunciare senza deludere, santificare senza sfruttare». Questo il messaggio di don Marco Piccoli ai parrocchiani durante l’omelia del sei ottobre scorso, nel suo primo giorno di parroco di Alpo. Nativo di Cellore di Val d’Illasi dopo alcuni anni di ministero a Valeggio sul Mincio, “la prima esperienza, molto buona, che non si scorda mai – ricorda don Marco” è passato al seminario dal ’95 al 2001 com’educatore ed animatore. A seguire l’insegnamento a tempo pieno della religione nelle scuole statali e dal 2006 al liceo Medi di Villafranca, collaborando contemporaneamente con la parrocchia S.Michele Arcangelo di Verona nel seguire gli adolescenti. Alpo conta 2500 anime e come in tutte le comunità, la gente si aspetta tante cose dal proprio

Don Marco Piccoli

parroco. «Ho alcuni punti chiari e fermi nella mia mente» – fa presente don Marco -. Primo è importante che la comunità parrocchiale sia aperta, con le

porte spalancate, dove ciascuno possa sentirsi a casa propria. Secondo, non sono venuto ad insegnare nulla, semmai ad imparare tante cose e vorrei intraprendere

con i miei parrocchiani un cammino dove ognuno aiuta l’altro per aumentare la nostra fede.Terzo il parroco ha responsabilità, ha anche autorità, che ha valore se accompagnata dall’autorevolezza, però fondamentalmente serve, è al servizio di tutti». Lei aspetterà o cercherà? «Alcuni mi cercheranno altri devono essere cercati, non tanto perché vengano in chiesa ma perché sappiano, che quando vogliono avvicinarsi, troveranno una madre che li sa accogliere, capire, accompagnare, che è presente, che c’è. Credo molto nel verbo andare». Un commento sui giovani «Si trova in loro tanta disponibilità e sensibilità in svariati ambiti. Hanno solo bisogno di trovare qualcuno che li faccia familiarizzare, che faccia loro da testimone, nel fare e non solo nel dire. Occorre capire i loro ambiti e da lì ampliare porte e finestre». Claudio Gasparini

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DOSSOBUONO/FORMAZIONE

Difficile entrare nell’adolescenza Partirà il 22 ottobre, alle 20.45 presso la scuola media, il percorso formativo rivolto ai genitori con figli preadolescenti organizzato dall’associazione “Genitori a Confronto” di Dossobuono con il patrocinio del comune di Villafranca di Verona ed in collaborazione con l’istituto comprensivo locale. “L’ingresso nell’adolescenza” è il tema che sarà trattato dal dott. Osvaldo Poli, psicologo e psicoterapeuta. Nel corso della serata saranno presentati i corsi e saranno raccolte le iscrizioni per i successivi incontri che si terranno il 5, 12 e 19 novembre. “Educazione affettiva e sessuale” , “Basta un click-chiedo l’amicizia”, “Dire sì, dire no”, “Non ci capiamo più -essere madre, essere padre nella coppia in conflitto”. I corsi, gratuiti, saranno condotti da esperti pedagogisti ed educatori sotto la direzione del dott. Gianni Zampieri. “Capire, capirsi, capire l’altro, parliamone” è la sintesi di un progetto nato da una decina d’anni. «L’associazione è nata ufficialmente otto anni or sono – fa presente la presidente Sandra Briggi – per condividere i nostri progetti. Sosteniamo la genitorialità a partire dai nostri bisogni , dai nostri problemi per condividerli tra di noi, confrontandoci con persone esperte che contribuiscano a farci riflettere sul nostro essere educatori adulti credibili. Condividere per formulare progetti concreti non solo “ciacole”». Prevenzione e formazione dei genitori è l’obiettivo dell’associazione che ha visto nell’ultimo anno la partecipazione di 150 genitori. «Attraverso le verifiche, i confronti annuali, creiamo continuamente nuovi pezzetti di strada – conclude la capogruppo Briggi come desidera definirsi – giorno dopo giorno cresciamo assieme con i nostri figli». Cla.Gas.

VILLAFRANCA. Trofeo ALE’, tutti in bicicletta Pubblico numeroso ed entusiasta lungo il percorso di gara, partito dal piazzale delle piscine domenica 29 scorso, cui hanno partecipato 46 squadre di quattro atleti ciascuna provenienti dal Veneto e altre regioni in occasione del trofeo ALE’, 6° Memorial Trofeo Manessi e 4° Trofeo Amaranto De Angelis. Una gara ciclistica spettacolare organizzata dalla Polisportiva San Giorgio e dallo staff APG con il patrocinio del comune grazie anche alla disponibilità degli sponsor. Tre sono stati i giri per i maschi e due per le femmine del percorso di 9,5km, snodatosi dal piazzale delle piscine a Quaderni, Rosegaferro Dossi e ritorno. Si sono aggiudicati i primi tre posti per le squadre femminili MCipollini Alè Rosa 2, Cycling division team 3 e MCipollini Alè Rosa 1. Per i maschi, che hanno percorso 28,5 km si sono imposti i team TGV, Bike placet Castelfranco Emilia e Avesani Verona. Cuore Rosa Pizzoletta, Olimpica Dossobuono 1 e Olimpica Dossobuono 2 sono state le tre squadre del comune di Villafranca di Verona. C.G.

SEMINARIO MAGGIORE

IL CASO. Studenti in piazza «per una scuola pubblica migliore»

E’ iniziata martedì 8 ottobre dalle 19 alla 20, nell’aula del Seminario Maggiore in via Seminario 8, la quinta edizione del corso “Vuoi cantare il Gregoriano?”, lezioni teoriche e pratiche gratuite promosse dalla Diocesi di Verona in collaborazione con il Comune. «Un appuntamento per tutti gli appassionati e cultori di questo genere musicale – spiega l’assessore incaricato ai Rapporti colturali con le associazioni religiose, Rosario Russo – che potranno conoscere e meglio comprendere i segreti delle melodie gregoriane per arrivare ad interpretare con la propria voce quel patrimonio di canti che sono alla base dell’esperienza liturgica della chiesa cattolica e della cultura musicale dell’occidente». Gli incontri proseguiranno fino a giugno 2014 tutti i martedì dalle 19 alle 20. I partecipanti saranno introdotti allo studio della semiografia gregoriana, alla lettura delle note e alla corretta emissione vocale. Sono previsti interventi nel settore della vocalità corale e una più ampia partecipazione alle celebrazioni liturgiche per cantare il gregoriano collocandolo nel giusto contesto delle chiese e delle basiliche della città e della provincia di Verona. Per informazioni ed iscrizione al corso: coropopolare.gregoriano@yahoo.it

Lo scorso 11 ottobre la Rete degli Studenti Medi ha lanciato a livello nazionale cortei in difesa della scuola pubblica. A Verona più di un centinaio di Studenti hanno colorato la piazza con striscioni e slogan per rivendicare una scuola pubblica migliore. Le tematiche portate in Piazza dagli Studenti sono le più varie, a partire dall’edilizia. «I recenti avvenimenti al Liceo Musicale Montanari non sono che l'ennesimo esempio di come l'edilizia scolastica sia stata trascurata negli ultimi anni – affermano i membri dell’associazione -. Chiediamo quindi interventi immediati per la soluzione del problema. Altre richieste degli studenti sono una legge nazionale per il diritto allo studio, un maggiore investimento nell’Edilizia Scolastica e Stop alle classi pollaio, una riforma strutturale dei cicli, didattica innovativa e riforma del sistema, innalzamento obbligo scolastico a 18 anni, Statuto delle Studentesse e degli Studenti in Stage, Stop Diplomifici. È con convinzione quindi che non smetteremo mai di ribadire questi punti, continuando ad alimentare partecipazione nelle scuole discutendo e costruendo un'alternativa seria alla scuola pubblica attuale». Per informazioni: Jacopo Buffolo 346.6314395 jacopo@buffolo.it; reds_verona@hotmail.it.


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Per la vostra Pubblicità

Telefono 045 7152777 CALCIO FEMMINILE/SERIE A. Presentata ufficialmente la stagione 2013/14

«Torniamo in alto» l’urlo del Verona Serata di gala gialloblù. Tanti applausi, un solo obiettivo: «Tornare in alto». Si è presentato l’Agsm Verona calcio femminile, lo ha fatto in grande stile. Ha scelto Villa Fraccaroli a San Pietro di Lavagno per battezzare la stagione 2013/14, stagione che a dir la verità è già iniziata da qualche settimana. Tutte presenti le ragazze di mister Renato Longega, prima sedute in platea, poi in passerella. La voglia di rivincita c’è, si sente e si vede. Lo scudetto e l’Europa sono prede troppo allettanti per farsele sfuggire ancora. Ci proveranno le gialloblù, con tutte le forze. Perché da troppo tempo, ormai, manca il tricolore sulle maglie, da ben quattro anni. «Ho a disposizione un’ottima rosa, un buon gruppo – ha spiegato il tecnico scaligero -. La società ha capito che una squadra non può essere composta solo da nomi a effetto, ma deve essere formata da gente che abbia determinazione e tanto entusiasmo. In estate abbiamo lavorato bene. Ora speriamo di raccogliere i frutti. L’obiettivo? Intanto pensiamo a conquistare il secondo posto e la qualificazione in Cham-

pions League. Dopodiché, punteremo più in alto». Durante la serata, a cui hanno partecipato autorità federali e comunali, sia di Verona che di Lavagno, sono state presentate pure le nuove maglie ufficiali da gioco, le società affiliate all’Agsm Verona e le realtà che gravitano attorno al mondo gialloblù: Cadidavid, Bovolone, Castel d’Azzano, Noi La Sorgente, il settore giovanile dell’Arcobaleno Bardolino, la Primavera scaligera guidata da mister Roberto Dandelli, e la società di calcio a 5 maschile Agsm Verona.

Poi, ecco il momento della prima squadra. Ci ha pensato il direttore sportivo Nicola Iachelli a chiamarle, una a una: Stephanie Ohrstrom, «ormai una sicurezza tra i pali», la «confermatissima» Claudia Squizzato, la «veronese dal cuore gialloblù» Michela Ledri, la «saetta americana» Veronica Napoli, Marta Mason, «ovviamente bomber», Melania Gabbiadini, «bandiera e capitano eccezionale», Alyssa Lagonia «in cabina di regia», la «talentuosa Martina Gelmetti», i «prodotti della Primavera» Lisa Dal Bianco, Silvia

Monese, Desire Marconi e Carlotta Baldo, Veronica Belfanti, «una delle nostre promesse», Federica Di Criscio, «un po’ di gialloblù anche in Nazionale», la «bandiera» Silvia Toselli, Paola Bianchi, «un gradito ritorno in porta», Naila Ramera, «un nuovo acquisto del centrocampo», il «vicecapitano di sangue svedese» Maria Karlsson, Martina Battocchio, «grande scoperta del nostro vivaio» e il «difensore della Nazionale maggiore» Cecilia Salvai, che con gli occhi lucidi ha raggiunto le compagne in posa. Matteo Sambugaro

RUGBY / SERIE A1

Cinquant’anni di Cus Verona

Davide Adami foto Mauri

Cinquant’anni di storia. Cinquant’anni di passione. Cinquant’anni di rugby. La serie A1 da affrontare, l’Eccellenza da sognare. «Vogliamo arrivare il più in alto possibile: lottare per la promozione non sarà facile, ma ci proveremo». Il Franklin & Marshall Cus Verona pensa in grande, ragiona da grande. Schietto e concentrato il presidente Davide Adami, come i suoi verdeblù che desiderano ritagliarsi un ruolo da protagonisti e onorare al meglio il cinquantesimo compleanno. «Nella passata stagione abbiamo dimostrato notevoli potenzialità tecniche, agonistiche e morali. In estate, la società ha cercato di colmare le lacune e rafforzarsi per fare la differenza. La serie A1 è molto competitiva, ci aspettano sfide impegnative e affascinanti: oltre a Piacenza e Recco, avversarie di peso, c’è l’Aquila, club di lunga e prestigiosa tradizione. Colorno si è rinforzato parecchio e Udine è sempre stata una realtà forte. Ogni gara verrà giocata con il coltello tra i denti: il calendario è compatto, praticamente senza pause. Pertanto, dovremo essere bravi a reggere atleticamente, sperando di evitare gli infortuni». Il Franklin & Marshall va a caccia di conferme, dopo aver sfiorato i playoff nella scorsa stagione. L’etichetta di rivelazione ormai va stretta. C’è voglia di dimostrare di essere diventati grandi per davvero. «Raggiungere l’Eccellenza fornirebbe ancora più visibilità al rugby a Verona e permetterebbe alla base del nostro movimento di crescere, di avere un modello a cui ispirarsi – sottolinea il presidente -. La prima squadra di A1 non è campata in aria, ma è sostenuta da una piramide formata da 400 atleti, 15 formazioni e da un bellissimo settore giovanifoto Renato Malaffo le, che sta cominciando a dare i suoi frutti, sia in termini di quantità che di qualità». Non a caso, il vivaio verdeblù rappresenta proprio il serbatoio di Enea Braghi e compagni, la fucina di talenti pronti a esplodere. Quello che ancora manca è invece un impianto del CONI di Verona. coordinatore dalla SAS diamo molto in Gregory re mete importanti in campo all’altezza, idoneo in tutto e per tutto. «È necessario All’evento – che ha visto (Scuola di Alta Specializza- Barnaby e per questo la internazionale». protagonista lo stesso Barna- zione), Maurizio Zurma, Federazione ha deciso di Barnaby continuerà a essere disporre di strutture che perby - hanno presenziato delegato provinciale FITRI ( investire nel suo talento – ha seguito da Toffolutti e può mettano a 15 squadre di gioMario Miglio, C.T. della Federazione Italiana Tria- dichiarato Miglio – ci siamo contare sul sostegno della care. Ne abbiamo bisogno – Nazionale Italiana di Tria- thlon) e Mattia Toffolutti, promessi reciproco impegno presidenza della Resistex ricorda Adami -. È triste portare in alto i colori di Verona thlon, Gianluigi Zanlungo, allenatore di Barnaby. «Cre- con l’obiettivo di raggiunge- 707 Triathlon. in spazi non adeguati. O giochiamo al Gavagnin dove il campo tracolla in novembre e Gregory Barnaby nasce a Verona il 24 giugno 1991 da genitori inglesi appassionati di sport. Papà diventa una palude, o andiaRoberto ha praticato Mtb mentre mamma Rebecca è una maratoneta. I suoi fratelli Simon e Joseph mo nell’impianto di Parona, sono triatleti attivi a livello internazionale. Dopo un primo incontro con il nuoto, all’età di 5 anni, un vero paradiso, ma sfornito di tribuna ecologica, di paleGregory si avvicina al Triathlon a 9 anni. Nonostante qualche incursione nel calcio, cresce sulle due stra e club house. I progetti ci ruote e si impegna nelle corse amatoriali di paese. A 16 anni si convince che il Triathlon è la sua sono, i finanziamenti li stiastrada e i primi risultati si vedono immediatamente. Da Junior viene convocato nella nazionale giomo cercando: chiediamo solo di avere un aiuto per acceleravanile di Triathlon e partecipa a qualche gara di coppa Europa. Quando la 707 Triathlon inizia a re i tempi per realizzare una credere in lui si convince ancora di più del suo talento e comincia a crescere. Quest’anno registra struttura degna del movimenla miglior stagione di sempre con la vittoria di 4 gare assolute: tre secondi posti e sei terzi posti. to e della realtà che rappresentiamo. Serve fare l’ultimo Questi i suoi premi: medaglia di bronzo ai Campionati Italiani Assoluti under 23, Medaglia d’arsalto di qualità per migliorare gento ai Campionati Italiani Olimpico no Draft e Medaglia d’oro crono ttt a squadre. E’ anche camil campo di Parona. Perché nelle altre città, gli stadi belli pione di fair play col gesto di Bardolino. ci sono».M.S.

TRIATHLON / LA CONVOCAZIONE

Gregory Barnaby si veste di azzurro Gregory Barnaby, atleta della Resistex 707 Triathlon, è entrato nella rosa Azzurra. La notizia è stata ufficializzata lo scorso 12 ottobre, durante un incontro che si è svolto nella sede provinciale

Gregory Barnaby


Storia

STORIA

del

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territorio di Rinaldo Dal Negro

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Avvenimenti e cronaca – periodo 1921 – 1930

Questo periodo inizia con le ferite ancora aperte causate dalla prima Guerra Mondiale (650.000 caduti e un'infinità di mutilati e invalidi) ed è contraddistinto dall'avvento dei primi movimenti fascisti e della loro successiva presa del potere, per le quali daremo alcuni episodi, unitamente alle consuete notizie di cronaca. 1921 - Venne effettuato il Censimento generale dal quale risulta il seguente stato della popolazione e del territorio del Comune di Verona: Centro cittadino, popolazione di fatto 65.920 abitanti; sobborghi dipendenti (Borgo Venezia, San Pancrazio, Poiano, Borgo Trento e Valdonega, Santa Lucia della Battaglia, Borgo Roma) - abitanti 26.616. Totale quindi per il Comune 92.536 abitanti su una superficie di 5.289 ettari. - Si sono svolte le ultime, libere elezioni prima dell'avvento fascista al potere. La vittoria è spettata ai Popolari sui Liberali e sui Socialisti. - In contemporanea con la Fiera dei Cavalli venne disputata la gara automobilistica definita "Coppa di Verona" e vinta dal pilota Tazio Nuvolari, detto il "mantovano volante". - Dopo che il quotidiano "L'Arena" si era apertamente dichiarato "giornale fascista" , all'inizio dell'anno sorse a Verona anche un settimanale dello stesso orientamento politico: "L'Audacia". Con tanta propaganda su detti giornali si può ben immaginare "l'entusiastica acclamazione" che Mussolini ricevette il 13 maggio per un comizio che attirò moltissimi veronesi. 1922 - Venne inaugurata la nuova Stazione ferroviaria di Verona-Porta nuova che, per importanza, supererà e andrà quindi a sostituire quella di Porta Vescovo. - La signora Lavinia Trezza-Bocca testò a favore del Comune di Verona il suo cinquecentesco palazzo ricco di pregevoli affreschi, posto tra S. Nazzaro e via XX settembre. Il Comune lo adibirà poi a sede dell'Istituto d'Arte Napoleone Nani. - Si incontrarono in prefettura il Cancelliere austriaco e, in rappresentanza del governo italiano, il conte Corradini. Da questo incontro trapelò la notizia che i due avessero proposto una futura unione di Austria e Italia. - Era nato all'inizio dell'anno il periodico cattolico “Idea Giovanile”. Rispetto al fascismo ebbe subito un rapporto difficile, alternando allineamento o contrasto al regime che si stava imponendo. - Sorse a Verona, promotori Cleto Scaroni e Italo Bresciani, l’associazione fascista "Fascio Terzogenito". Aveva per scopo sopratutto contrastare, con qualsiasi mezzo, le organizzazioni operaie socialiste e cattoliche. 1923 - Venne inaugurata la Diga del Chievo, resasi necessaria per regolamentare il flusso dell'acqua dell'Adige nel Canale Camuzzoni. Ciò onde potenziare la Centrale

elettrica di Basso Acquar, ora in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di oltre 4.000 famiglie. Da notare che sul ponte-diga potevano transitare anche le autovetture, facoltà da qualche anno riservata solo ai pedoni. - Si verificarono alcuni casi di spaccio e consumo di cocaina e di altre droghe. Destarono clamore perché insolite in quei tempi. - Gruppi di fascisti violenti erano soliti a compiere impunemente "azioni punitive" contro i sospettati di opporsi al fascismo. Si verificavano pertanto continui scontri politici dove solitamente venivano manganellati i loro avversari ai quali si impartiva forzatamente olio di ricino. Durante questi scontri ci cascò anche il morto; vedi a Cadidavid dove venne ucciso certo Giuseppe Zattoni. 1924 - Alla presenza di Umberto di Savoia, venne inaugurato il Museo Archeologico dotato di reperti preistorici romani ed etruschi. Era stato, ed è tuttora, allestito nell'ex convento di San Gerolamo sovrastante il Teatro Romano. - A seguito dello scoprimento di molti casi di sfruttamento della prostituzione vennero presi provvedimenti atti a "bonificare"le vie dove ciò avveniva. - Giunse a Verona il re Vittorio Emanuele III e, nell'occasione, inaugurò il Monumento agli alpini e arco della Rimembranza. - Due ciclisti veronesi - Angelo De Martini e Aleardo Menegazzi trionfano alle olimpiadi di Parigi conquistando la medaglia d'oro nella prova di inseguimento. - Vennero realizzati il Campo d'aviazione di Boscomantico, l'Ente Autonomo per i Magazzini generali e l'Istituto don Bosco in via Provolo 1925 Venne parzialmente demolito il vecchio rione San Michele alla Porta (attuale via Diaz) per fare spazio alla costruzione del Ponte della Vittoria. Durante gli scavi emerse una tomba romana. -Venne demolito anche il quartiere detto "Ghetto" (fatta eccezione alle alte costruzioni prospicienti piazza Erbe) dopo che gli ebrei lì residenti erano stati forzatamente sfrattati. In quel posto si costruì poi il Supercinema. - Fin dall'inizio dell'anno le autorità si trovarono a dover fronteggiare, oltre alle proteste per il carovita, i continui scontri fra opposte fazioni politiche. Vedi per esempio a Grezzana e a Sant'Ambrogio, con feriti da ambo le parti. - Di fronte a tale situazione l’Arena nel numero del 18 settembre pubblicava l'ammirazione di un celebre personaggio tedesco per il corso della storia che stava cambiando e nel numero del 15 dicembre dichiarava: "L'Arena è un giornale fascista". 1926 - L'Amministrazione comunale fa abbattere il Convento e la Chiesa delle Maddalene in via Cantarane perché ritenuti covi bolscevichi. In realtà erano abitati da povere famiglie prive di casa.

- A seguito della eliminazione del Ghetto degli ebrei e dell'edificazione in quel posto del grande palazzo in stile littorio ospitante il Supercinema, ci furono contrasti e discussioni in quanto la relativa spesa venne sostenuta con un lascito col quale, stante la volontà del testatore, si doveva invece ricostruire l'intera ala dell'Arena! - Venne edificato in piazza Viviani, su progetto dell'architetto Ettore Fagioli, il magnifico palazzo delle Poste, recentemente adibito ad altri usi. - Alla dichiarazione di Mussolini "abbiamo bisogno della dittatura" fecero seguito provvedimenti restrittivi e punitivi contro gli oppositori del regime. E così anche a Verona vennero prelevati dai carabinieri per essere confinati tra gli altri: il comunista Guglielmo Bravo, i socialisti Paolo Conca e Tullio Tomba (giornalista di Verona del Popolo), il popolare Giovanni Uberti (fondatore del Corriere del Mattino) e l'anarchico G.B. Domaschi. - Terminarono i restauri di Castelvecchio consistenti, tra l'altro, della copertura merlata delle torri, della nuova facciata nel cortile e l'adattamento ad auditorio musicale del principale locale interno. L'inaugurazione dei lavori, progettati dall'architetto Alessandro Forlati, venne effettuata il 26 aprile dal re Vittorio Emanuele III. - Con la Legge istitutiva 4 febbraio 1926 tutti i sindaci e i consigli comunali elettivi vennero sostituiti da un'unica persona: il Podestà. Era di nomina governativa e doveva essere "lealmente e rettamente nell'ambito del Governo". Onde unificare questo concetto venne allontanato anche il prefetto, sostituito da un fascista di vecchia data. 1927 - Venne completamente ristrutturato il Palazzo del Podestà (ora sede della Prefettura e della Provincia). Nell'eseguire i lavori, diretti da Antonio Avena, si cercò di non sconvolgere del tutto il suo stile trecentesco.

- La villa già Pullé - Miniscalchi del Chievo venne adattata a tubercolosario, eliminando così il reparto provvisorio istituito alcuni anni prima in baracche Brambilla. - Prese avvio l'autostrada VeronaBrescia. Gli automezzi che la percorrevano erano circa 300 al giorno e la velocità loro consentita era di massimi 60 Km all'ora. - In base alla Legge sopra citata, divenne podestà Vittorio Raffaldi e nell'amministrazione provinciale venne provvisoriamente messa una Commissione retta da Luigi Messedaglia. - Al Comune di Verona vennero aggregati, con i R.D.L. 16 gennaio e 7 aprile, quelli che fino allora erano contermini Comuni autonomi e cioè: Avesa, Ca' di David, Castel D'Azzano, Montorio, Parona di Valpolicella, Quinto di Valpantena, Quinzano, San Giovanni Lupatoto, San Massimo all'Adige, San Michele Extra e Santa Maria in Stelle. Così facendo il Comune di Verona aumentò la sua popolazione di 38.279 abitanti e il suo territorio di 14.772 ettari. 1928 - Vittoria di Tazio Nuvolari in una gara automobilistica nazionale svoltasi sul circuito del Pozzo dove, purtroppo, lo sbandamento di un concorrente causò la morte di due spettatori. - Castelvecchio, dopo aver avuto attraverso i secoli varie funzioni, accolse l'allora pinacoteca Comunale, trasformata poi in Museo. - Venne costruito, tra Corso Porta Nuova e via Montanari, un campo di calcio intitolato "Bentegodi" a ricordo dell'omonimo benemerito medico veronese del XIX secolo. Potè subito usufruirne l'Hellas Verona, che prima usava uno scomodo campo sportivo a Borgo Venezia. - Grande cordoglio per la morte, durante un volo di esplorazione, del veronese Ettore Arduino. Era stato il motorista del dirigibile che nel 1926 aveva trasvolato, per primo, il Polo Nord.

1929 - L'aeroporto civile di Verona venne dotato del primo aeroplano. Era un ASN pilotato dal comandante di Boscomantico. - Venne istituita la Tassa sul celibato e applicate alcune limitazioni per l'accesso negli incarichi pubblici alle persone celibi e nubili di età comprese tra i 25 e i 65 anni. - Il 15 febbraio è stato a Verona il giorno più freddo del secolo: meno 15 gradi in città, con 35 cm. di neve. - Lo "stile imperiale fascista", imposto dal regime per le nuove costruzioni, venne esaltato dalla nuova sede della Gioventù Italiana del Littorio (attuale Camera di Commercio) inaugurata nel luglio 1929. - A seguito del concordato tra la Chiesa e lo Stato anche a Verona le scuole dipendenti dall'autorità ecclesiastica, vedi il Collegio Vescovi1e dove studiarono insigni personaggi quali Vittorio Betteloni e Ippolito Nievo, si adeguarono ai programmi statali e ottennero il riconoscimento legale. 1930 - Cronaca nera: temendo di essere diseredato, un uomo uccide il padre in Piazza dei Signori. Per futili motivi, massacra di botte la madre in vicolo Lungo (Veronetta). - Onde abbreviare il percorso fra le stazioni di Porta Nuova e di Porta Vescovo, venne costruito, su progetto dell'architetto Midana, il Ponte di San Francesco. - Vennero ultimati i lavori di costruzione dei Magazzini Generali comprensivi della cella frigorifera, ritenuta la più grande d'Europa. Ad inaugurarli provvide il ministro Galeazzo Ciano. - Venne inaugurata anche la piscina-lido di San Zeno. Alimentata dalle acque del Canale Camuzzoni, era allora definita fra le più grandi del mondo. - Il 4 novembre 1929 venne inaugurato il nuovo Ponte della Vittoria i cui lavori erano iniziati il 27 febbraio 1926. Di questi lavori, che sconvolsero completamente la zona, daremo prossimamente dettagliate notizie.


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I vantaggi dell’edilizia

mutualistica La Cooperativa Casa Veneto Polis è una cooperativa edilizia mutualistica, fondata da alcuni appartenenti alla Polizia di Stato e attiva in Veneto da più di venticinque anni. Abbiamo intervistato il presidente eletto dai soci, Livio Praloran, per farci spiegare il funzionamento di questa attività. Ci spiega com’è strutturata e come opera la vostra cooperativa? Siamo senza fini di lucro, promuoviamo la cooperazione costruendo alloggi da assegnare in proprietà ai soci, senza avere un utile. Non possiamo effettuare speculazioni: acquistiamo solo aree edificabili e questo annulla i rischi. In questi anni abbiamo ultimato 18 cantieri, assegnando ai nostri soci 329 alloggi a prezzi notevolmente più bassi di quelli di mercato. Ci basiamo sul concetto della mutualità, tutti i soci hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri. Ogni tre anni, si eleggono o si riconfermano i nuovi amministratori. Quali vantaggi ha chi si iscrive a una cooperativa mutualistica? Un rapporto qualità-prezzo più favorevole: il socio paga solo l’effettivo costo dell’alloggio, dato dalla somma dei preventivi e dei costi di gestione. Poi, le aree edificabili vengono sfruttate cercando di riservare ampi parcheggi e spazi verdi. Inoltre, procuriamo i finanziamenti ai soci, li consigliamo e li seguiamo fino all’atto di assegnazione. Infine, ho sempre cercato di rendere la pianta orientativa dell’alloggio chiarissima e particolareggiata, anche con rendering ammobiliati e realistici, così come il relativo capitolato, integrato con foto e disegni esplicativi che illustrino la qualità di tutti i dettagli costruttivi. Avete cantieri in corso? Lavorate anche fuori Verona? Lavoriamo anche a Vicenza e Padova e, attualmente, abbiamo in programma la realizzazione di due nuovi cantieri, a Ospedaletto di Pescantina e a Isola Vicentina, per un totale di 78 alloggi. Dettagli e servizi forniti ai soci. Negli anni ci siamo adeguati ai cambiamenti, anticipando anche tipologie di serramenti e rifiniture sofisticate. Oggi abbiamo aggiunto impianti a fonti rinnovabili, videocitofoni a colori, climatizzazione, predisposizione impianti d’allarme e multimediale, riscaldamenti a pavimento e a basso consumo, cornici delle finestre in pietra eccetera. La scelta delle finiture è sempre stata ampia, oggi sono compresi parquet, isolamenti in classe B, pannelli solari e fotovoltaici. Sentite la crisi? La crisi c’è anche perché le persone non sono più disposte a rischiare e a prendersi delle responsabilità sulle cose importanti. Queste case si ripagano in venti anni, chi ha saputo investire ed essere oculato è riuscito ad acquistarne più d’una: ci vuole coraggio e bisogna credere nell’economia del nostro Paese.

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Cultura

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“VeronArte: tra musica e lettura” a cura di Gianfranco Iovino Per questo nuovo appuntamento mensile, VeronArte si concentra su un libro scritto da Valentina Bazzani, una ragazza veronese, che attraverso il suo diario ci racconta il mondo visto in maniera un po’ diversa: da una sedia a rotelle, dove ci vive la gran parte della giornata ed ha la possibilità di assistere, raccogliere e raccontare una realtà con altri angoli di visuale che affascinano il cuore per quanto siano intensi e scritti con grande sagacia narrativa. Quattro ruote e tacco 12 è un libro che raccoglie frammenti di vita quotidiana, attraverso le sensazioni e gli occhi della sua autrice, la giornalista veronese Valentina Bazzani, che racconta peripezie, avventure e aneddoti a cui assiste quotidianamente, e per i quali ci fornisce le sue riflessioni importanti sul senso della sofferenza e dell’amore verso gli altri, oltre che Gianfranco Iovino l’amicizia e la natura, senza lesinare anche delle note critiche nei confronti della Società che la circonda, che troppo spesso la fa sentire discriminata e “diversa” da tutti gli altri per la sua difficoltà a poter correre e rincorrete, visto che si muove con una sedia a rotelle. Il diario di Bazzani è un bel concentrato di parole e considerazioni, sempre armonizzate da un tono variegato, serioso o ironico o provocatorio, ma mai vittimistico e critico, attraverso l’esposizione di pensieri scritti con l’animosità dell’emozione scaturita dal momento in cui un’immagine che le si mostra davanti si lascia modellare per diventare frase da leggere, e per il lettore una possibilità con cui riflettere sui tanti sensi profondi da destinare alla vita. Il libro è strutturato in due parti, dove alla prima di chiara struttura a forma di diario, ne segue una seconda con cui l’autrice raccoglie propri articoli e interviste che ha avuto opportunità di realizzare in questi anni. Per invitarvi alla lettura di questo volume, riportiamo una considerazione espressa dalla stessa autrice che, più di mille parole, sa concentrare in pochi concetti il motivo reale per il quale un libro deve saper andare anche oltre le stesse parole scritte, quando riesce a far riflettere tra ironia e rabbia del senso che procura il sentirsi “diversi” dalla gente comune, che esprime giudizi con troppa superficialità. “Quattroruote tacco 12 – La vita come possibilità” è un titolo volutamente provocatorio, - riferisce Bazzani- che, se da una parte rimanda alla mia situazione, dall’altra apre le porte alla femminilità prendendo come simbolo il tacco 12. Infatti, molto spesso, quando una donna è su una sedia rotelle, viene definita disabile prima ancora che donna. Ecco perché ho scritto questo mio diario che nasce con il desiderio di far riflettere di più e provare a far cambiare prospettiva a certe idee sbagliate che, continuamente, incontro sulla mia strada!” Chi conosce Valentina di persona la descrive come una ragazza che trasmette una grande vitalità, che è la prima cosa che ti colpisce appena la incontri, e che deriva dal suo essere cosciente che la vita è un dono e va vissuta appieno e in ogni situazione e condizione, sfruttando al massimo i talenti messi a nostra disposizione. Un libro che non potrete fare a meno di leggere ed amare. La prefazione è stata scritta dal Maestro Giovanni Allevi. QUATTRO RUOTE E TACCO 12 di Valentina Bazzani - Ipertesto Edizioni di Verona – pag. 226 - €. 12,90

In Automobile

a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

SANZIONI ACCESSORIE Revisione, sospensione, revoca...un sacco di paroloni, ma cosa significano veramente e da cosa vengono generati? Fondamentalmente si parla di sanzioni accessorie come di un tipo di "punizione" volta al dissuadere chi compie un illecito dal ripeterlo. Nate nel '700, si distinguono in tre rami d'azione principali: interdizione o sospensione da un'attività, da uffici e imprese o da una licenza o autorizzazione. Nel nostro caso è la terza che ci interessa, in quanto quello di cui parleremo riguarda proprio la nostra autorizzaRoberto Azzolina zione a guidare, la patente. Se ne deduce quindi che le sanzioni accessorie sono il ritiro,la revisione, la sospensione oppure la revoca. Nel caso del ritiro,il meno grave,esso viene effettuato nell'immediato dagli agenti accertatori: la patente viene quindi trattenuta impedendone l'utilizzo da parte del trasgressore. Il caso più classico per cui la patente viene ritirata è quando è scaduta di validità. Tuttavia basta fare una visita medica per vedersela restituire. In altri casi più "gravi" potrebbe partire invece un eventuale provvedimento di sospensione, che mira a prolungare tale impedimento per un tempo che cambia a Alessandra Azzolina seconda dell'illecito commesso,partendo da soli quindici giorni arrivando addirittura a due anni. Al termine del provvedimento di sospensione può venire ordinato di sottoporsi all'esame di revisione,volto ad accertare l'idoneità del conducente:si tratta infatti di rifare gli esami per riprendersi la patente già in essere,sia di teoria che di pratica. Questo è lo spauracchio di tutti gli automobilisti:quanti riuscirebbero a passare i temutissimi quiz,soprattutto adesso che sono diventati ancora più difficili?Nei casi più gravi può venire infine ordinata la revoca della patente, e in quel caso possiamo davvero dire addio al nostro prezioso documento. Come sempre il nostro invito è quello di rivolgersi,per qualsiasi chiarimento alla vostra autoscuola di fiducia.

CHIEDILO ALL’AVVOCATO a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior

Egregio avv. Dal Fior,

avrei bisogno di capire se il nuovo decreto legge "del fare" si applica anche alle Poste Italiane. A continuazione espongo un fatto successo nel 2006 e per il quale non ho avuto un riscontro positivo. Avevo una carta Postepay con la quale qualcuno ha fatto acquisti via internet, non di certo io visto che la carta era stata sempre con me. Il fatto sta che mi hanno raggirato € 500; ho fatto la denuncia dai carabinieri appena me ne sono accorta e ho fatto presente il fatto alle Poste. Dopo aver mandato le dovute raccomandate con tanto di denuncia e prove dell'accaduto e dopo lunghi tempi d’attesa mi sono sentita dire che loro non riconoscevano il fatto perché era tutto in regola. L'ultimo intento di "riconciliazione" è stato un mese fa attraverso la Camera di Commercio, ma loro non hanno accettato l’invito di presentarsi ed è caduto tutto di nuovo nel nulla. Io, però, ho perso 500 € senza possibilità di essere risarcita dalle Poste e senza poter fare valere i miei diritti. Sono ancora in tempo per fare qualcosa o è tutto perso?

L.M.N Cara L.M.N., purtroppo da quello che mi pare di capire dalla sua richiesta, qui il decreto “del fare” c’entra ben poco. Piuttosto, occorre domandarsi se sia da parte sua sia da parte di Poste Italiane siano state rispettate le condizioni contrattuali sottoscritte al momento dell’attivazione della carta. E’ previsto, infatti, che il cliente possa presentare un reclamo, a pena di inammissibilità, entro e non oltre 90 (novanta) giorni dalla data della richiesta dell’operazione, anche per lettera raccomandata A/R, via fax al n. 065.9580160 o per via telematica utilizzando lo specifico “Modulo di reclamo Bancoposta” disponibile sul sito www.poste.it. Ricevuto il reclamo del cliente, Poste Italiane ha l’obbligo di rispondere entro 30 giorni. Se il cliente non è soddisfatto o non ha ricevuto risposta, prima di ricorrere al giudice può promuovere, tramite ArbitroBancarioFinanziario (ABF), una procedura arbitrale che ha finalità conciliativa. Inoltre, per questioni inerenti esclusivamente un presunto inadempimento degli obblighi previsti in capo a Poste italiane dalle condizioni contrattuali relativi alla Carta (violazioni da cui può dipendere l’applicazione di sanzioni amministrative ai sensi del Testo Unico Bancario e del D. Lgs n.11/2010 di recepimento della direttiva sui servizi di pagamento), il cliente può presentare esposti alla Banca d’Italia. Se né il reclamo né l’esposto si rivelano sufficienti, il cliente può sempre adire la competente autorità giudiziaria. Non demorda cara signora!

Hai un dubbio? Un quesito legale? Scrivi a articoli@laltrogiornalevr.it Avvocato Thomas Dal Fior


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L’ARGOMENTO

a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

La sindrome del nido vuoto La sindrome del nido vuoto è quello stato psicologico in cui possono entrare i genitori quando i figli conquistano la loro indipendenza. Quando spiccano il volo e “lasciano il nido”. Nei genitori può manifestarsi quando i figli piccoli cominciano la scuola materna, oppure, più avanti quando

vanno a studiare lontano, o si sposano, o vanno a vivere da soli. Possiamo parlare di sindrome del nido vuoto quando queste tappe, naturali nella crescita dei figli, vengono vissute dai genitori come un vero e proprio lutto. Allora subentra uno stato psicologico di malinconia, solitudine,

BENESSERE

tristezza, ansia, senso di vuoto. Colpisce soprattutto le donne che hanno sacrificato se stesse, i propri bisogni, per occuparsi della casa e del nucleo familiare. Spesso il momento in cui il nido si svuota coincide con momenti significativi per la famiglia: i genitori entrano nella mezza

Donna

A CURA DI CHIARA TURRI

VAYU NETI: PULIZIA DELLE NARICI “Se tu vuoi cambiare il mondo, inizia col cambiare te stesso”. (Mahatma Gandhi) La respirazione è il più grande atto vitale! Tutti noi saremmo in grado di vivere rimanendo senza cibo e acqua per qualche giorno. Non è possibile invece fare altrettanto senza respirare. Tutti i fenomeni vitali sono legatI a fenomeni di ossidazione e di riduzione. Senza l’elemento ossigeno non può esistere la vita. Sicuramente tutti voi non avete aspettato i consigli yogi per respirare. Ma scoprire l’arte del respiro yogico vi farà capire quanto respirato male. In realtà tutti noi sapevamo respirare bene da bambini! Ma una serie di elementi della nostra vita sono cambiati crescendo, rendendo a mano a mano il nostro respiro incompleto, superficiale, affrettato, rendendoci così nervosi e ansiosi. Prima di iniziare qualsiasi atto di rieducazione respiratoria, ricordiamoci che il respiro in sé è anteriore a noi! Non possiamo insegnargli nulla ma accogliere i suoi poteri vivificanti. Sta a noi perciò eliminare ostacoli alla sua naturale azione: tensioni , atteggiamenti fisici e mentali sbagliati! Una tecnica molto usata nello yoga in preparazione a qualsiasi esercizio respiratorio (pranayama) è Vayu Neti o pulizia delle narici attraverso l’aria: Posizione seduta comoda (va bene anche su una sedia). Lavoriamo con una narice per volta chiudendo l’altra con le dita. Blocchiamo la narice destra con il dito medio e anulare della mano sinistra. Inspirando dalla narice sinistra alziamo il gomito del braccio destro (all’altezza della spalla) ed espirando sempre con la narice sinistra scendiamo con il gomito in modo deciso. Ripetiamo più volte e invertiamo l’esercizio. Lo sfregamento dell’aria lungo le vie respiratorie elimina eventuali mucosità e polvere che ostruiscono il passaggio dell’aria. Trattandosi di una iperventilazione, cioè un esercizio che purifica e riscalda, potremmo anche avvertire una sensazione di calore. Se dopo vayu neti percepiamo una narice leggermente più chiusa dell’altra, possiamo massaggiare i punti sensibili dell’arcata sopracciliare del lato della narice chiusa, sulla zigomo, lungo il bordo inferiore dell’occipite e infine nell’incavo dell’ascella opposta alla narice chiusa. Premiamo leggermente qualche secondo. Quando sentiamo le due narici libere possiamo respirare lentamente ascoltando e godendo della nostra condizione libera, leggera. Sentiremo tutto il nostro viso rilassato. Approfittiamo per praticare una breve interiorizzazione percependo le qualità diverse tra l’aria inspirata e l’aria espirata. Più fredda e secca la prima , più calda e umida l’altra. Buon lavoro a tutti. Namastè!

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani TORTIGLIONE VENEZIANO

Ingredienti pasta frolla: gr. 250 di farina gr. 110 di zucchero gr. 120 di burro 1 uovo + 1 tuorlo pizzico di sale

Ingredienti ripieno pasta di mandorle: gr. 300 di zucchero gr. 350 di mandorle pelate 1 uovo + 1 albume ½ fialetta aroma di mandorle 1 tuorlo per spennellare

PROCEDIMENTO:

Impastare la frolla, mettere mezz’ora in frigo; impastare la pasta di mandorle nel robot da cucina. Formare un rotolo con diametro di 6/7cm. Tirare la frolla a rettangolo, mettere al centro il rotolo di pasta di mandorle e avvolgerlo nella frolla dando la forma di ferro di cavallo. Adagiare sulla piastra del forno ricoperta di carta da forno e cuocere a 170 gradi per 30/35 minuti. Far raffreddare bene e spolverizzare con zucchero a velo. Provato e mangiato … è buonissimo!!!

età e i loro genitori, diventati anziani richiedono più cure. Se la nascita del primo figlio rappresenta per la coppia un momento di crisi anche il passaggio inverso non è da meno. Quando i figli abbandonano la casa parentale per la coppia è un momento di bilanci emozionali e coniugali, e se la coppia non è stabile si troverà con molta probabilità a vacillare. Le coppie che si sono dedicate esclusivamente al loro ruolo di genitori, tralasciando la relazione individuale e la propria individualità, trascurando i propri bisogni e desideri, sono più fragili di fronte all’autonomia dei figli. Come affrontare questa tappa? Prima di tutto è necessario riconoscere che i figli hanno una vita propria e che l’uscita di casa non coincide con la perdita del figlio.

Un nuovo rapporto più adulto e paritario, tra genitori e figli, può colmare il vuoto offrendo alle parti nuovi ruoli e nuove vicinanze. È il momento di riscoprirsi come coppia cercando obiettivi e interessi comuni, trascurati per la presenza dei figli. Alle mamme, spesso più sensibili al nido vuoto, consiglio di ricominciare a dirigere le stesse attenzioni di cura e

amore che avevano verso i figli, verso se stesse. Riallacciare vecchie amicizie, un po’ trascurate per mancanza di tempo, aiuta a ritrovare nuovi interessi a sentirsi vive e nuovamente utili. Curare il proprio aspetto e la salute ci fa sentire meno gli anni che passano e soprattutto i figli, quando tornano a casa, ritrovano dei genitori sereni felici .

MODA

Inverno Neo-Grunge La moda è così: con ogni nuova stagione si tende a dimenticare quella precedente, cercando di concentrarsi solamente sul futuro, prevedendo e anticipando i “must” e i “trends”. Ci si perde sempre nell’immensità della novità. Ma come è successo un po’ in ogni decade, è tempo di rivivere la moda del passato, perché, alla fine, gli uomini si rendono sempre conto che non esisterebbe un presente e nemmeno un futuro senza un glorioso passato. Già la primavera aveva portato con sé un un po’ di retrò, ma da questo autunno/inverno 2013 è più che mai via libera allo stile Neo-Grunge. Si torna alla Seattle degli anni ’90, ai tempi della fusione tra l’innovazione del rock e la tradizione del folk: i colori freddi, la pelle e le borchie si mescolano con i capelli al naturale, i pantaloni a zampa e i colori vivaci dei figli dei fiori, i precedenti spodestati dal trono della moda. Ma attenzione: se avete in mente l’estetica decadente di Seattle siete sulla strada sbagliata. Da Kurt Cobain & co. si prendono solo le linee guida come le camicie a scacchi, le sovrapposizioni, i jeans sdruciti, mentre si deve dimenticare la trasandatezza genuina che era alla base di questo stile “cattivo e sporco”. Il

Neo-Grunge 2013, infatti, è molto glam e mescola capi base del grunge con elementi eleganti, chic e sartoriali. Se vi considerate delle donne seducenti e l’idea di indossare anfibi e cappotti XXL non vi va, non disperate. Caratteristica di questo autunno/ inverno, infatti, è la diversità tra i trend: immaginatevi una vetrina affollata di capi tra i più diversi possibili, che però possono anche essere combinati insieme con un po’ di ironia e umorismo. Eccovi la stagione autunno/ inverno 2013. Vicino al Neo-Grunge troviamo il classico intra-

montabile della Femme Fatale, per tutte le donne che sono fiere di mostrare al mondo di essere tali con stampe animalier, pelle nera effetto latex e spacchi vertiginosi. Il tutto valorizzato da scarpe accattivanti come décolleté o stivali alti con il tacco. E ricordate: se quest’inverno vorrete essere davvero alla moda, circondatevi di capi colore grigio, in tutte le sue sfumature. Altri must sono il blu elettrico e l’intramontabile bianco&nero, ma rigorosamente in quest’ordine, ovvero top immacolato e gonna nera.



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