3 minute read
Extra
HACKATHON AGORÀVAX, IL VACCINO COMPAGNO DI VIAGGIO DELLA TUA VITA 09
Advertisement
ˆ Una corsa contro il tempo
Quando decidi di metterti alla prova e sotto pressione, per uscire dagli schemi della routine quotidiana. L'hackathon: 48 ore, un team di estranei ed eterogenei, un tema importante, la sensibilizzazione alla vaccinazione, una campagna di comunicazione. Il target era complesso ed ampio: partendo dagli specialisti di settore, passando per giornalisti e insegnanti, arrivando agli studenti, genitori fino all’uomo comune. Altrettanto complessa era la strategia che toccava tavole rotonde di medici, uffici stampa, i social, le scuole e le piazze delle città. Il nostro intento era di unire la piazza digitale a quella fisica divulgando il calendario vaccinale e l’importanza delle vaccinazioni.
Collaborare con tre estranee per 8 ore di pazza progettazione è stato stimolante ed impegnativo. Oltre alla velocità progettuale la parte più difficile (e divertente) è stata coordinare il team. Da rifare ma con parsimonia.
121204_TESI IL VIAGGIO NEL TEMPO PER IMMAGINI DELL’OMOSESSUALITÀ 10
ˆ La percezione visiva dell’omosessualità: dal mito di Ganimede alla discriminazione omofobica contemporanea.
Ci sarà il giorno in cui nell’immaginario collettivo i gay non saranno “donne mancate” e "lesbica" non sarà più un insulto, ma non è questo il giorno. Tanto meno lo era nel 2012 quando scrissi questa tesi. È stato un viaggio nella rappresentazione dell’omosessualità partendo dalle arti, passando per cultura e psicologia, per approdare nell’ultimo capitolo alla comunicazione. Questo viaggio mi ha portato a trovare uno schema ricorrente, tanto nelle arti classiche quanto nella comunicazione (almeno fino al 2012): la rappresentazione solo maschile e in attegiamenti sessuali. Mentre la comunicazione di sensibilizzazione e/o realizzata da Arcigay era rivolta alla stessa comunità LGBT+ e non a un pubblico più ampio. Dov’era l’affetto? L’amore? Con il senno di poi tantissime cose sono cambiate dal 2012: più informazione, leggi, più rappresentazione nei media, i Diversity Media Adwars sono arrivati alla quarta edizione. Il tema diversity è (e sarà per i prossimi anni) un megatrend non solo per la comunicazione, ma per l’intera cultura e l’immaginario collettivo.
151012_TESI LE EMOZIONI DELLA VIOLENZA DI GENERE 11
ˆ Violenza sulle donne: una sensibilizzazione sociale. Comunicare etica e rispetto attraverso le emozioni.
È stata una ricerca che ha portato ad un progetto di comunicazione che ho realizzato tra il 2014 e il 2015. Quattro capitoli. I primi tre di ricerca, in ordine di apparizione: l’evoluzione dell’immagine della Donna nel secolo scorso, con un accento particolare su aborto e divorzio. La rappresentazione della violenza contro le Donne, tra giornalismo, centri antiviolenza e progetti indipendenti. L’analisi di quattro casi studio virali e a forte impatto emotivo che avessero un legame con tematiche sociali (Ice Bucket Challenge, First Kiss, Love has no labels, Like a girl). Il tutto mi ha portato ad un progetto dal target maschile (l’uomo da stadio) cercando di utilizzare un linguaggio vicino a lui, volendo sfruttare il senso di comunità anche tramite i social e la spettacolarità di un evento di video-mapping in piazza. Non è stato semplice portare a termine questo progetto. Dopo i mesi di ricerca sulla violenza di genere è stato molto difficile liberarsi di tutta la rabbia accumulata per riuscire a progettare al meglio. Con il senno di poi: “Anger is an energy”.
ˆ La strada è lunga e casa è alle spalle
Per tutti i dubbi e le perplessità vi invito ad una chiacchierata. La vita in agenzia prima e la libera professione adesso mi hanno regalato molto: collaborazione, condivisione, la risoluzione di problemi insieme, l'onnipresente ascolto. Organizzare e riorganizzare, improvvisare e programmare, meticolosità, attenzione, pazienza e flessibilità. Una volta mi hanno chiesto quanto è grande un'immagine, io voglio scoprire quante ne conterrà il mio prossimo viaggio.
Se non io, chi? Se non ora, quando?
ˆ Emma Watson
Via Dante 220, 26100 – Cremona
contatta.reggia@gmail.com
329 25 71 058
@chiara.reggia