I segni della Gentrification a Lambrate
POLITECNICO DI MILANO Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
I SEGNI DELLA GENTRIFICATION A LAMBRATE
Relatore: Luca Gaeta Tesi di Laurea Chiara Simonelli 879662
Anno Accademico 2018/2019 Settembre 2019
Indice
Abstract Introduzione 1. Inizio di un termine e i suoi protagonisti
1.1 Da Ruth Glass a oggi
1.1.1 Geografico, sociale e edilizio, aspetti che permangono
11 14
1.1.2 Il modello perde centralitĂ
16
1.1.3 Diverse caratteristiche per un modello attuale
18
1.1.4 Segni visibili di un fenomeno diffuso
20
1.1.5 La metodologia di ricerca
22
1.1.6 La Tecnica del flaneur
23
2. Se esiste un centro esiste una periferia
25
2.1 Le origini della periferia
2.1.1 Significato etimologico e filosofico
26
2.1.2 Dimmi dove abiti e ti dirò a che classe sociale appartieni
28
2.2 La periferia oggi
2.3 AttualitĂ
2.2.1 Una breve storia della periferia
30 32
Indice
3. Lambrate e i segni della gentrification
35
3.1 La crescita e le dimensioni di Lambrate
36
3.2 I segni della gentrification
38
3.2.1 La popolazione
40
3.2.2 La presenza degli studenti
42
3.2.3 Le residenze
43
3.2.4 Il valore immobiliare e l’epoca di costruzione degli edifici
46
Itinerario 1
48
52
3.2.5 I negozi e i servizi
Itinerario 2
54
3.2.6 La creativitĂ
60
Itinerario 3
62
Conclusione
69
Abstract
Gentrification, Segni, Lambrate.
Tre parole chiave per riassu-
mere il significato dell’analisi svolta. La gentrification è un argomento nell’ultimo periodo molto affrontato. La lettura che viene data del termine, ha come obiettivo quello di far emergere i segni che il fenomeno lascia sul territorio. Segni riscontrabili nei comportamenti delle persone, nelle residenze e negli edifici, nell’aspetto creativo di una città. Ambiti differenti che vengono approfonditi tramite degli itinerari, articolati per tappe, che si sviluppano tra le vie di Lambrate. Un quartiere che simboleggia la periferia contemporanea, una periferia in continua trasformazione, in cui si legge un principio di gentrification, ormai sempre più diffusa e lontana dal centro.
Introduzione
Qualsiasi fenomeno che agisce
che non trova più nel legame con il
sulla terra lascia una traccia, un segno
centro della città la sua definizione
del suo passaggio, percettibile o, per la
[Smith, 2002]. La scelta di focalizzarsi
maggior parte delle volte, non percet-
su Lambrate, un quartiere a lungo con-
tibile dall’uomo. Questo accade anche
siderato come un margine, una linea di
per i fenomeni urbani; gli elementi che
ispessimento di un confine lontano dal
vengono sommati per originare una
centro, è motivata da differenti fattori.
trasformazione del territorio sono dif-
In primis la lettura dello studio com-
ferenti, tra cui le azioni e le decisioni
piuto da Simone Giorgetta, in cui vie-
umane. Scegliere di andare in un lo-
ne individuato Lambrate, insieme alla
cale piuttosto che in un altro, decide-
zona di Porta Romana e Milano Rogo-
re di passeggiare lungo un viale e non
redo, come esempio di luogo in cui è
in quello dopo, entrare in un negozio
presente un principio di gentrification,
perché attratti dalla vetrina, comporta
è stata fonte di ispirazione. Il corso di
una serie di micro-trasformazioni ur-
Sociologia Urbana, in cui si è affronta-
bane. Si diventa inconsapevolmente
to il rapporto centro/periferia come un
attori di un fenomeno definito gentri-
tema attuale e in continuo cambiamen-
fication [Semi, 2015].
to. I Laboratori di Progettazione Archi-
L’obiettivo dell’analisi è ripor-
tettonica, svolti all’università, in cui si
tare una lettura della gentrification
partecipa a concorsi proposti dal co-
esaltando i segni presenti sul territorio
mune di Milano ad esempio: Ri-forma-
di Lambrate.
re Milano, Ri-formare Periferie, hanno
La curiosità verso la gentrifi-
sviluppato un interesse particolare nei
cation matura dalla volontà di com-
confronti dell’argomento, così come la
prendere la situazione delle periferie
possibilità di analizzare come un polo
milanesi e la concezione che si sta dif-
Universitario incida su un territorio
fondendo della città. Un fenomeno per
periferico.
molti aspetti cambiato, rispetto al mo-
dello proposto dalle parole di R. Glass,
I segni che dimostrano, a Lam-
si focalizza su Lambrate, riportando,
brate, il passaggio di questo fenomeno
suddivisi in itinerari, i segni e gli ele-
e la sua diffusione sono appartenenti
menti identificatori della presenza del
a differenti categorie, indicatori rile-
fenomeno. L’osservazione diretta, le
vati dallo studio di dati sul valore di
interviste, l’analisi dei dati, hanno per-
mercato e sulla composizione della
messo di avere un quadro complessivo
popolazione; elementi, visibili a occhio
della situazione del quartiere.
nudo, da una persona attenta ai particolari, osservando le residenze; segni di un quartiere in cui la creatività ha svolto e sta svolgendo un ruolo particolare.
Lo sviluppo della tesi si sud-
divide in tre capitoli. Il primo capitolo in cui viene approfondito il significato del fenomeno, con l’obiettivo di delineare un cambiamento rispetto al modello originale. Un fenomeno sempre più diffuso in zone in passato considerate periferiche, come Lambrate. La gentrification si allontana dal centro città; un tema importante che verrà sviluppato nel secondo capitolo soffermandosi sul dualismo centro-periferia, evidenziando la concezione attuale di città. Un nuovo stimolo in ambito urbano è stato trovato nel relazionare diffusione e compattezza, suburbanesimo e gentrification. In fine il terzo capitolo
capitolo 1
1. Inizio di un termine e i suoi protagonisti
Walter e Patty erano stati giovani pionieri
una trasformazione a livello urbano;
di Ramsey Hill, i primi laureati a compra-
diventa strumento di affermazione
re una casa in Barrier Street da quando il
dell’identità sociale.
vecchio cuore di St. Paul era caduto in di-
sgrazia, trent’anni prima. Avevano speso
quello che nella società attuale si de-
pochissimo per la loro villetta vittoriana,
finisce gentrification è utile analizzare
e poi avevano impiegato dieci anni per ri-
il contesto e il momento storico in cui
strutturarla, ammazzandosi di lavoro. Nei
per la prima volta è stato utilizzato il
primi tempi, della gente molto risoluta
vocabolo. È il 1964, la sociologa Ruth
gli aveva incendiato il garage e scassinato
Glass scrive:
l’auto due volte prima che riuscissero a
Ad uno a uno molti dei quartieri operai
ricostruirlo.
di Londra sono stati invasi dalle classi medie, superiori e inferiori. Piccole,
[Franzen, 2010; trad. it. 2011]
Per riuscire a comprendere
modeste case – due stanze al primo piano,
Jonathan Franzen scrittore e
due al piano terra – sono state rimesse
saggista statunitense, narra storie di
a posto alla scadenza del contratto di
vita quotidiana dove i protagonisti
affitto e sono diventate residenze eleganti
sono appartenenti alla classe media
e costose. Case vittoriane ben più grandi,
suburbana, una classe per la maggior
declassate nel periodo precedente – divise
parte dotata di titoli di studio elevati
in appartamenti o in stanze ammobi-
e con alte possibilità economiche. Un
liate – sono state riportate al livello di
gruppo di persone con sogni e obietti-
un tempo. Oggigiorno molte di queste
vi, alla ricerca del meglio per loro stessi
case vengono ulteriormente suddivise
e per i loro figli; una casa nuova, in un
in costosi appartamenti o “casettine”. Il
quartiere il più possibile centrale con
valore e status sociale di queste abitazioni
servizi nelle vicinanze. Sommando le
sono spesso inversamente proporzionali
esigenze e la quantità di urban gentry,
al loro stato, e in ogni caso enormemente
come vengono definiti dall’autore, si
gonfiati se paragonati ai precedenti livelli
ottiene un principio di gentrification:
nel quartiere. Quando questo processo di 11
capitolo 1
gentrification inizia in un distretto, esso
di laissez-faire nel settore immobilia-
va avanti rapidamente fino a quando tutti
re e nelle costruzioni. Si affronta un
o la maggior parte degli operai che occu-
periodo in cui si assiste ad una diver-
pano un’abitazione sono spostati fuori e la
sificazione degli spazi. La variazione
natura sociale del quartiere muta.
della concezione del modo di lavorare, l’aumento di attività economiche
[Glass, 1964, p. XVIII-XIX]
non-industriali e del luogo in cui si lavora porta gli operai ad avere nuove
A Londra, negli anni ‘60, si
possibilità e ad una considerazione dei
vive un fenomeno opposto alla gen-
benefici dell’abitazione all’interno di
trification, fondato sulla disurbanizza-
Londra [Hamnett, 2003].
zione e sulla decentralizzazione della
città. La suburbanizzazione sembra
sione economica, politica e demogra-
essere la risposta più adatta per una
fica che porta ad una rivalutazione
società in continuo sviluppo, in cui si
della città. Diverse sono le posizioni a
ha una domanda abitativa molto alta,
riguardo. Da un lato chi sostiene che
in cui ognuno cerca il suo posto; si
il fenomeno sia traducibile nel motto
perde l’idea di un centro, ci si oppo-
back to the city movement, concetto che
ne alla densità urbana. Un fenomeno
esprime a pieno la preferenza di una
che si avvale di automobili e telefoni
situazione chiassosa e movimentata
[Petrillo, 2009]; un fenomeno di classe
del centro urbano rispetto a quella in-
non di razza, la reazione più chiara e
disturbata dei suburb [Laska e Spain,
netta all’industrializzazione che porta
1980]. L’associazione tra i due concetti:
alla diffusione sempre più massiccia di
gentrifiers e back to the city movement
quartieri operai “brutti” [Semi, 2015].
causa una sorta di fraintendimento in
Il passaggio da diffusione a
quanto non è chiaro se è la borghesia
compattezza è caratterizzato da due
stessa, che precedentemente ha deciso
elementi: l’uscita delle fabbriche dalla
di abbandonare la città, a tornare; op-
città verso aree esterne e le politiche
pure se sono altri membri, inizialmen12
Si evidenzia un nesso tra pres-
capitolo 1
te appartenenti a un’altra classe socia-
mercato [Gaeta, 2009]. Tutto ciò che
le, a dare vita a questa trasformazione.
porta i segni del passato viene sosti-
La posizione opposta rispecchia il pen-
tuito, quasi a cancellare lo scorrere del
siero di studiosi come Brian Berry so-
tempo e a eliminare le tracce evidenti
stenenti che non si possa parlare di un
del sovraffollamento e della povertà
back to the city movement ma di un
operaia.
fenomeno di permanenza in città e di
Ruth Glass scrive:
una differente concezione della suddivisione in classi sociali. In entrambe le
Le trasformazioni dell’economia domestica
tesi si tratta di una nuova classe media
di tutti questi gruppi; l’anticipazione nella
[Ley,1994].
formazione delle nuove famiglie in seguito
I gentrifiers ritrovano nell’e-
all’abbassamento dell’età del matrimonio;
stetizzazione della casa e del quartiere
la proporzione crescente di donne sposate
la loro identità sociale [Ley, 2003], gli
lavoratrici; le difficoltà e i costi crescen-
stili di vita e i consumi culturali non
ti per i pendolari – tutti questi fattori
sono più delle semplici sovrastrutture
contribuiscono al passaggio da aspirazioni
ma sono diventate delle vere e proprie
suburbane a urbane.
fondamenta del mondo in cui si vive [Glass, 1964, p. XVIII-XIX]
[Sassatelli, 2004]; sul territorio si ritrovano i primi segni del loro arrivo: le case acquistate, ad un prezzo molto
basso in centro città, iniziano a subire
dra degli anni ’60 rispecchia quello
le prime variazioni; vengono abbattu-
che in termini generali sta accadendo
ti muri, intonacate le pareti, riscoperti
tutt’ora; il lavoro, e la continua tra-
pavimenti. Le fatiscenti dimore vitto-
sformazione del modo di concepirlo, è
riane che ospitavano famiglie operaie,
l’elemento in grado di stimolare cam-
ritornano, in breve tempo, ad essere
biamenti sociali e urbani. Attualmente
abitazioni di un certo pregio architet-
si cerca un modello di città in grado di
tonico e con un consistente valore di
affermarsi e portare ordine. 13
Quello che accade nella Lon-
capitolo 1
1.1 Da Ruth Glass ad oggi
1.1.1 Geografico, sociale e edilizio: aspetti che permangono
Come accennato sopra, l’o-
Dal terzo punto di vista, quello edili-
biettivo di questo primo capitolo è
zio, il processo riguarda il recupero e
analizzare gli aspetti che sono rimasti
la ristrutturazione di vecchi edifici re-
invariati e quelli che sono mutati a par-
sidenziali trasformati in abitazioni di
tire dal modello primordiale; definen-
pregio architettonico [Gaeta, 2008].
do in linee di massima quello che è il
significato di gentrification.
ad una radicale trasformazione del-
Il carattere che si protrae dal-
le attività economiche e dei servizi,
la sua nascita è la differenziazione in
rafforzando l’attrattività del quartiere
tre aspetti, geografico, sociale ed edi-
[Diappi, 2009]. L’aspetto economico,
lizio. Da un punto di vista geografico
strettamente legato a quello di valore
assume le dimensioni di un quartiere,
immobiliare, assume una certa impor-
quartieri degradati, con caratteristiche
tanza. Il primo segno di un cambia-
e accezioni prevalentemente negative,
mento, riscontrabile attraverso tracce
in una posizione molto centrale, sono i
sul territorio, si delinea nell’ambito
prescelti per subire una riqualificazio-
del mercato. Spesso la domanda che si
ne. Dal punto di vista sociale, si foca-
pone è quali sono le cause della gentrifica-
lizza sulla suddivisione in classi e sul
tion, quali sono i caratteri di un territorio
turnover sociale: famiglie di classe me-
o di una società che spingono al formarsi di
dia vanno ad occupare alloggi appar-
questo fenomeno?
tenenti alle famiglie operai, costrette
La risposta a questi quesiti apre un di-
ad andare altrove;
battito largamente affrontato, al quale
Una riqualificazione che porta
si è riusciti ad arrivare ad un accordo,
è la prova che le disuguaglianze non
tra le principali posizioni; un compro-
solo esistono, ma tendono a riprodursi,
messo fondato sul presupposto che si
continuando a escludere alcune persone e
tratti di un fenomeno complesso, per
favorirne altre
tanto caratterizzato a volta da spiegazioni differenti o irriducibili [Clarck,
[Semi, 2015, pag. 13]
1994]. 14
capitolo 1
Due sono le possibili risposte
un intervento di riqualificazione. Il de-
che sono state delineate da sociologi
prezzamento di uno stock immobiliare
e geografi, antitetiche tra loro, ma in-
produce una condizione economica
dubbiamente legate e destinate ad in-
per una risposta razionale di mercato:
contrarsi: domanda e offerta.
la rivalutazione del capitale attraverso
La prima posizione riguarda una spie-
nuovi investimenti. Si avvia un ciclo di
gazione di domanda: domanda di
miglioramento della qualità della vita
centralità, di qualità di vita urbana e
urbana e quindi un innalzamento dei
di accessibilità. Un avvicinamento al
valori di mercato che spostano il tar-
centro urbano che esplicita la voglia di
get dei compratori verso l’alto. Smith
raggiungere un certo livello di comfort
afferma che non si tratta di un ritorno
e comodità. Un tema che verrà appro-
di persone, bensì di un ritorno di ca-
fondito successivamente delineare un
pitale, che può essere investito sulla
cambiamento, rispetto al modello pri-
gentrification [Smith, 1987]. Descritta
mordiale, che caratterizza il fenome-
in breve parole è la sintesi della Rent
no attualmente definito gentrification,
Gap Theory ideata da Smith, finora rap-
sempre più diffuso e lontano dal fulcro
presenta il massimo contributo teorico
storico della città.
sull’argomento [Diappi, 2009].
La seconda posizione riguar-
Questi aspetti teorici non spie-
da invece l’offerta: regolata e gestita
gano la motivazione per cui il fenome-
da interventi edilizi di larga scala con
no si vada diffondendo in un quartiere
l’obiettivo di attivare il mercato immo-
rispetto che ad un altro; sarebbe molto
biliare di aree degradate ma centrali.
complicato elencare delle caratteristi-
Una tesi fortemente sostenuta da un
che in grado di individuare un insieme
economista marxiano, Neil Smith. Il
di aspetti che deve possedere un terri-
principio di domanda portato avanti
torio prima che la gentrification pren-
anche da Clark si basa sulla considera-
da piede. Aspetti estetici, ambientali e
zione della differenza crescente tra la
di impianto urbano giocano un ruolo
reddita attuale e la reddita a seguito di
rilevante [Diappi, 2009]. 15
capitolo 1
1.1 Da Ruth Glass ad oggi
1.1.2 Il modello perde centralità
Trattando di studi urbani,
sociale ma anche quelli positivi asso-
la maggior parte degli autori che se
ciati alla rigenerazione di un quartiere
ne occupano, sono soliti soffermar-
degradato, la possibilità di conferirgli
si sul passaggio, avvenuto negli anni
una nuova vita [Gaeta, 2008].
’70, da un prima fordista, da un dopo
L’importanza associata alla classe me-
post-fordista. Si parla prevalentemen-
dia viene disarticolata: il termine gen-
te di un cambiamento della concezio-
trifiers viene associato, non solo ai bor-
ne del mondo lavorativo, preceduta
ghesi, ma a artisti, studenti, yuppies,
da grandi crisi petrolifere. Gli anni
singles. Personaggi in grado di portare
’70 sono stati di rivoluzione anche per
innovazione e stimolo per la riqualifi-
quanto riguarda il modello originario
cazione.
di gentrification, fino a quel momento
diffuso solo negli inner boroughs lon-
stra una crisi planetaria del mercato
dinesi.
immobiliare, che ha fatto ipotizzare
Alla fine del decennio si regi-
Geografi americani come Smi-
ad alcuni studiosi come Bourne la fine
th, Gale e Sumka, evidenziano la dif-
del fenomeno caratterizzato da una
fusione di questo fenomeno anche nei
diffusione circoscritta non solo in ter-
quartieri di Filadelfia, Washington,
mini temporali ma anche spaziali. In
New York; enfatizzando il ruolo attivo
realtà con la ripresa del mercato im-
di agenzie immobiliari e pubbliche nei
mobiliare, alla metà degli anni ’90, si
confronti della gentrification, metten-
ha una diversa approvazione da par-
do così in dubbio la sua spontaneità.
te del pubblico, tanto che i segni della
A partire dagli anni ’80, si ha
gentrification sono ritrovabili anche al
una concezione differente di quello
di fuori dalla grande metropoli [Ley,
che è il fenomeno di per sé: si assiste ad
1981].
un primo riconoscimento che la gentri-
fication non è sempre da condannare.
scrittiva del modello subisce una dra-
Vengono messi in luce non solo gli
stica rivalutazione: dal punto di vista
aspetti negativi legati all’esclusione
geografico il fenomeno investe quartie16
Negli anni ’90 la portata de-
capitolo 1
ri distanti dal centro [Smith, Hackwor-
visibile in diverse ondate, ognuna con
th, 2001; Smith, 2002]. La centralità
caratteristiche differenti.
non è più un attributo fondamentale
per la definizione di gentrification,
ha provocato la perdita di centralità va
aree considerate in passato periferiche
a pari passo con un altro concetto: la
vengono investite da quest’ondata di
modalità con cui si manifesta la gentri-
innovazione. È utile per comprende-
fication non è solo l’ammodernamento,
re le motivazioni di questo cambio di
da parte di chi ci abita, della residenza,
sviluppo geografico, precisare che la
ma anche la demolizione e la ricostru-
diffusione del fenomeno, come si è in-
zione di edifici dismessi nelle zone più
tuito non è stata omogenea ma suddi-
periferiche [Gaeta, 2008].
1968 / 1973
1978 / 1988
Il mutamento concettuale che
1993 / 2001
2002 / 2006
Prima ondata:
Seconda ondata:
Terza ondata:
Quarta ondata:
La gentrification è spo-
L’ancoraggio della
La gentrification gode
Forte integrazione tra di-
radica e limitata alle città
gentrification: il processo
di un rimbalzo legato
nache locali di gentrifica-
americane del nord-est e
s’innesta in quartieri
all’espansione economica
tion e mercati nazionali e
dell’Europa occidentale
centrali con un passato
degli anni Novanta.
globali. Un numero sem-
di parziale abbandono.
Anche quartieri lontani
pre maggiore di politiche
Transizione: I gentrificatori iniziano a comprare, costruttori e investitori traggono vantaggio dal declino immobiliare acquisendo vaste porzioni di quartieri svalutati.
Allontanandosi dai
dal centro iniziano
pubbliche incoraggiano
modelli precedenti il
a sperimentarla. La
la gentrification.
1973, questo processo
gentrification che segue
diventa comune in città
la recessione diventa
più piccole e non globali.
sempre più connessa a
Si assiste a lotte politiche
capitali su larga scala,
accese portate avanti
dal momento che grandi
dalle classi operaie che si
imprese costruttrici
oppongono agli sfratti.
ricostruiscono interi
Transizione: Consumo recessivo. (...) Gli abitanti più poveri della città sperimentano disoccupazione e impennata dei costi abitativi
Transizione: quartieri, spesso con La gentrification l’aiuto dello stato. rallenta, (...) si parla di degentrification
Le ondate di gentrification: il modello di Hackworth e Smith / Fonte: Semi, 2015, pag. 42 17
capitolo 1
1.1 Da Ruth Glass ad oggi
1.1.3 Diverse caratteristiche per un modello attuale
Attualmente la diffusione del
do proprio nel luogo che in passato ha
termine gentrification è molto elevata,
rappresentato la parte migliore della
a volte usata anche per definire situa-
città. Si presenta una grande occasione
zioni che non sono strettamente legate
per la classe media, pronta ad investire
a quello che è il suo significato. Vi è un
e mettere fine alla vita da pendolare;
abuso del vocabolo, che va ad enfatiz-
il mercato immobiliare svolge il suo
zarne e legittimarne la forza.
ruolo: domanda e offerta sembrano
Questo perché non è stato ancora de-
combaciare in modo vantaggioso per
terminato un metodo standard per an-
il compratore. La classe media punta
dare a rilevare i processi del fenomeno
verso il centro, sede di comfort e ser-
[Gaeta, 2008].
vizi. Aumentano i locali alla moda, le
Indubbiamente il modello che
abitazioni vengono ristrutturate, si ve-
propone R. Glass è carico di necessità
dono spuntare studi di architetti o de-
purchè un fenomeno si possa definire
signer; anche i parchi subiscono delle
tale, senza dubbio è molto esigente.
variazioni: ci sono più panchine e pi-
Per trovare un possibile rimedio alla
ste ciclabili. Questo ciclo di operazioni
perdita di capacità descritta del mo-
quasi meccaniche conquista prima un
dello classico, al giorno d’oggi non è
quartiere poi l’altro. L’esclusione so-
necessaria la presenza di tutti e tre i re-
ciale fa parte del gioco, in cui si ha un
quisiti, ma ne bastano due tra: ricam-
vincitore e un perdente, un gioco in cui
bio sociale forzato, recupero edilizio,
è difficile stare in disparte.
centralità; nonostante questo, va sotto-
lineato che sono strettamente legati da
il concetto di gentrification senza sof-
una connessione logica. La presenza di
fermarsi troppo all’aspetto deformante
casa d’epoca ben costruite è caratteri-
che sembra esserci dietro, a volte non
stica tipica del centro storico di una cit-
né devastante, né idilliaco.
tà, lasciate a sé stesse con la diffusione
[Diappi, 2009].
del suburbanesimo. Situazioni di de-
grado e di malessere si vanno amplian-
situazione di incertezza, si cerca di 18
Forse sarebbe utile riguardare
Nella società di oggi vi è una
capitolo 1
capire quale sia il modello di città che debba diffondersi. La gentrification e il
Sfera sociale
suburbanesimo sono in continuo con-
Sfera socio-economica
flitto; ma non è detto che non possano
Sfera ambientale
convivere [Petrillo, 2017].
Sfera economica
flusso di capitale rent gap stile di vita
valore terreno
produzione
autenticità cultura disuguaglianza urbana
consumo capitale
materie prime
conversione
nuova classe media
povertà spostamento
polarizzazione sociale
sostituzione
società post-industriale
rigenerazione
I fattori che contribuiscono a creare la gentrification oggi / Fonte: Tesi Simone Giorgetta, 2015 19
capitolo 1
1.1 Da Ruth Glass ad oggi
1.1.4 I segni visibili di un fenomeno diffuso
Un aspetto molto interessan-
ne subisce le conseguenze e testimonia
te, trattando della diffusione del fe-
le trasformazioni.
nomeno, riguarda i segni presenti sul
territorio. Segni e tracce riscontrabili
gi occupa il ruolo di protagonista. Le
nei singoli elementi: una vetrina, un
mansioni fondate sugli aspetti artistici
nuovo negozio, un’abitazione ristrut-
e creativi richiedono una vicinanza al
turata; fino ad arrivare alla generalità
centro, portatore di storia e cultura. Il
dei dati e dei valori di mercato.
lavoro è un grande stimolatore di spo-
In primis, come già precedentemente
stamenti [Petrillo, 2009].
accennato, un ruolo fondamentale è
svolto dal lavoro.
loggi porta ad un conseguente innal-
La creatività al giorno d’og-
La domanda continua di al-
zamento del livello del valore immobi-
La produzione industriale tradizionale
liare, indipendentemente dallo stato di
e sporca si era infatti spostata in altre
manutenzione e qualità edilizia. Nuo-
regioni del pianeta. Il lavoro d’ufficio
vi abitanti, nuovi servizi, negozi e spa-
è stato automatizzato e la forza lavoro
zi urbani. La questione del ricambio
impiegatizia ridotta. I consumatori oramai
sociale si amplia e complica; a Milano
comprano on-line invece che in negozi tra-
la percentuale di alloggi di proprietà
dizionali. Questi cambiamenti strutturali
copre circa l’80%.
hanno liberato lo spazio urbano per nuovi
usi (…) Questi nuovi spazi creano infatti
L’indicazione
che
fornisce
questo dato riguarda l’abbandono del-
un’immagine della città che è moderna,
le abitazioni, non forzato ma volonta-
affascinante e globale
rio. Nelle città convivono abitanti storici e non [Diappi, 2009].
[Semi, 2015, pag. 8]
Le case, così come i negozi
Un insieme di fattori e concetti che si
che cambiano venditori, sono porta-
sviluppano a prescindere dallo spazio
trici di segni di un cambiamento. Uno
urbano, ma che trovano in esso un ele-
stile differente di arredo, nuove tende
mento qualificante; un elemento che
che si vedono dall’esterno, una pianta 20
capitolo 1
in più sul balcone diventano elementi importanti per chi riesce a sommarli e percepire le trasformazioni [Semi, 2015].
I motori che inducono il pro-
cesso di gentrification possono essere differenti, spontanei o non, focalizzandosi sulle città italiane si distinguono tre casi: -
Spontaneo: avviato da un in-
sieme di micro trasformazioni in città -
Spontaneo ma avviato dall’of-
ferta di operatori immobiliari: acquistano aree degradate e operano interventi su larga scala -
Pianificato da politiche pub-
bliche di rigenerazione e riqualificazione [Diappi, 2009].
L’ordine con cui si sviluppa la
gentrification e si presenta sul territorio non è chiaro e definito. In un caso può essere la creatività, in un caso le attività commerciali, in un altro la domanda elevata da parte degli abitanti. foto 1: Conterosso 27, Lambrate foto 2: Strada, Lambrate foto 3: Parco E. Folli, Lambrate 21
capitolo 1
1.1 Da Ruth Glass ad oggi
1.1.5 La metodologia di ricerca
Un complesso di trasforma-
nuovi abitanti. Questionari e intervi-
zioni, economiche, sociali e edilizie.
ste sicuramente sono un mezzo utile,
Difficile da descrivere e altrettanto da
ricostruiscono la storia, le identità e le
analizzare. Non esiste un metodo stan-
motivazioni degli attori di questo feno-
dard per la rilevazione del processo.
meno; non permettono però di venire
Hanno un grande peso le fonti statisti-
a conoscenza degli stessi aspetti di chi
che e il censimento della popolazione.
abbandona il quartiere, in quanto diffi-
I dati possono essere usati differente-
cilmente rintracciabile.
mente in base agli obiettivi della ricer-
ca. Se la ricerca ha il fine di individua-
sono di interesse, ma anche le abitazio-
re i quartieri gentrificati in una o più
ni, in quanto edifici architettonici, atti-
città, i dati vengono selezionati in base
rano l’attenzione degli studiosi. I dati
a parametri significativi. Se invece la
relativi alle abitazioni sono racchiusi
ricerca ha come obiettivo la determi-
in archivi pubblici e privati, che varia-
nazione dei gentrifiers, viene operata
no da paese a paese.
una selezione preventiva di aree. In
generale lo studio dei dati permette
cato e del rendimento delle abitazioni
di avere un’idea generica del ricam-
stesse è causa ed effetto della gentrifi-
bio sociale avvenuto negli ultimi anni,
cation. Un argomento legato alle cause
senza però esporre le motivazioni di
stesse del fenomeno.
tale cambiamento.
Il perché di un trasloco, ma so-
proccio in base all’obiettivo della ricer-
prattutto il perché in quel determinato
ca e dello studio portato avanti [Gaeta,
quartiere, sono informazioni ottenibili
2009].
solo ed esclusivamente chiedendolo ai
22
Non solo i cittadini e residenti
L’aumento del valore di mer-
Differenti sono i metodi di ap-
capitolo 1
1.1 Da Ruth Glass ad oggi 1.1.6 La tecnica del flaneur
Flaneur è un termine france-
Proponendo di riunciare ad una visione
se, ideato da C. Baudelaire, che viene
aerea e distaccata della città e scendere
utilizzato per descrivere un uomo che
invece nelle strade per osservare le tattiche
vaga oziosamente per le vie cittadine,
che hanno luogo nello spazio cittadino,
senza fretta, sperimentando e provan-
inglobando nel vissuto di chi lo occupa e
do emozioni nell’osservare il paesag-
in una certa misura lo definisce.
gio.
Una tecnica che viene spesso
[Bovone e Ruggerone, 2009, pag. 105]
attuata quando si tratta di cercare dei segni sulla gentrification, dopo aver
raccolto dei dati, a livello economico
ca Solnit, camminare per le strade del-
e sociale, è quella dell’osservazione
la città evita che queste diventino un
diretta. L’osservazione del quartiere
luogo anonimo, di nessuno [Bovone e
permette di mettere in luce, a livello
Ruggerone, 2009].
architettonico e urbano delle tracce del
passaggio del fenomeno.
no riportati i segni trovati a Lambrate
Camminare tra le vie dà la
sulla gentrification. La divisione in iti-
possibilità ai cittadini di appropriarsi
nerari vuole esaltare il concetto appe-
della città.
na espresso.
Chi ha l’intento di studiare
Secondo il pensiero di Rebec-
Nel capitolo seguente vengo-
Guardare i cambiamenti di una strada
un territorio, deve calarsi nel ruolo
o di un quartiere, se in possesso degli
dell’osservatore.
occhiali giusti, consente di avere una finestra sul mondo. [Semi, 2015, pag. 47]
23
24
capitolo 2
2. Se esiste un centro esiste una periferia
Ogni trattazione che insista su “periferie”
attualmente si sta diffondendo della
implica una assunzione di consapevolezza
città, fondato sui fenomeni urbani di
del fatto che si può pensare alla periferia
suburbanizzazione e gentrification.
solo a partire da una considerazione su
cosa è “centro”. Il concetto di periferia
siderare la città, il rapporto centro/
può esistere solo limitatamente in maniera
periferia rappresenta un concetto va-
autonoma, ma va letto come uno degli
riabile: a volte considerato come un
elementi di una più generale coppia con-
unico mondo, altre come due elementi
cettuale “centro-periferia”.
completamenti distinti, ma collegati in
Nei differenti modi di con-
un sistema più complesso; altre ancora [Petrillo, 2013, pag. 13]
come la luce e l’oscurità. Avvalendosi dei contributi portati da filosofia e
L’obiettivo di questo secon-
sociologia urbana, verranno messi in
do capitolo è delineare un’evoluzione
luce aspetti che andranno a rafforzare
del dualismo centro/periferia; per fare
o approfondire il significato della gen-
ulteriore chiarezza sul modello che
trification.
Modello di città europea, compatto e rigido. Il rapporto centro-periferia rispecchia la relazione dentro-fuori, interno-esterno.
Modello di città americana, diffuso e libero. Definisce un modello di città policentrica. 25
capitolo 2
2.1 Le origini della periferia 2.1.1 Significato etimologico e filosofico
Il termine periferia deriva dal
La periferia diventa quindi l’e-
greco antico, peripherein, letteralmente
sterno di un confine, un margine, una
tracciare un cerchio; dal punto di vi-
sorta di ispessimento della linea deli-
sta etimologico la periferia può esse-
mitante. In Europa questo luogo inter-
re considerata come il risultato di un
medio ha assunto accezioni estrema-
gesto, che determina due settori: uno
mente negative, arrivando a definirlo
interno e uno esterno, un dentro e un
“un territorio senza qualità” [Petrillo,
fuori. Un dualismo che stabilisce una
2013]; la periferia viene vissuta come
relazione tra le parti. Riportando que-
un antagonista del centro, una con-
sto gesto su un territorio, esso diventa
traddizione alla composizione di una
un atto politico molto forte, gravido
città ordinata, che si crea inevitabil-
di conseguenze. Si attribuisce molta
mente [Lyotard, 1994].
importanza al kentron da cui si irradia
tutta la struttura della città.
della città Europea, rigido e ordinato
Per comprendere lo schema
da regole, che determina un rapporE’ al centro che si osservano stranezze
to centro/periferia netto e chiaro, con
e novità, è il centro che diffonde verso
l’obiettivo di strutturare aspetti inizial-
l’esterno le qualità della vita in città. Il
mente più svincolati, quali, differenza
centro è la città per eccellenza.
di ceto, status e classe sociale [Gaeta, 2011]; è utile partire dalla filosofia. In
[Semi, 2015, pag. 29]
particolare dal concetto platonico: da uno si genera tutto; e dal modello che ne deriva, definito uno dei modelli del mondo [Farinelli, 2003]. La teoria di base è, dall’essere derivano i molti; il
26
capitolo 2
mondo si origina a partire da uno che
centro e la periferia, sotto il punto di
per emanazione genera i mondi. Mon-
vista politico, sono utili per stabilire
di perfetti, pieni di luce, simbolo delle
un controllo sociale [Stichweh, 2006];
caratteristiche positive; man mano che
già in origine, riprendendo il significa-
ci si allontana dal centro della sfera, ci
to del termine “peripherein”, tracciare
si ritrova nell’oscurità, associata alla
un cerchio, è presente questa volontà
materia. Il dualismo centro/periferia si
[Muenkler, in Petrillo, 2013]. La so-
traduce nel rapporto luce/materia.
cietà occidentale ha sempre rincorso
Esiste un altro modello, opposto a
l’idea di centralità e di conseguenza ha
questo ma altrettanto antico, in cui si
sempre creato una periferia. Due mon-
rispecchia la situazione attuale: il mo-
di destinati a convivere dipendendo
dello dell’atomismo democriteo-epicu-
strettamente l’uno dall’altro. Uno con
reo. La struttura del cosmo si compone
caratteristiche positive: sede di isti-
di piccoli atomi in grado di originare
tuzioni del potere e dell’economia, di
aggregazioni sempre differenti; si per-
comfort e bellezza; l’altro, all’opposto,
de quindi l’origine, ci si focalizza sui
sede del degrado e del malessere.
collegamenti rispetto ai singoli “mon-
di”. Nel dualismo centro/periferia, i
cato di periferia si amplia, viene sra-
due assumono la stessa importanza:
dicato dalle sue origini; non cerca più
uno come luogo di aggregazione, l’al-
il solo rapporto con la città, ma delle
tro come luogo di passaggio [Petrillo,
caratteristiche di unicità che la distin-
2013].
guano e determinino rispetto al resto.
Nella società attuale il signifi-
Nonostante possano essere,
Un insieme di fattori in grado di defi-
secondo alcune concezioni, posti sullo
nire la sua conformazione [Guidarini,
stesso livello e valutati ugualmente, il
2017].
27
capitolo 2
2.1 Le origini della periferia
2.1.2 Dimmi dove abiti e ti dirò a che classe sociale appartieni
La
gentrification,
semplifi-
dio concluso traspare l’intento di asso-
cando il concetto, pone le radici in un
ciare la povertà ad un luogo, l’abitazio-
quartiere che, con delle modifiche, po-
ne alla classe sociale.
trebbe esprimere al meglio le sue po-
tenzialità, potrebbe diventare un quar-
come base degli studi portati avanti da
tiere alla moda, essere più conosciuto,
Park, Burgess e Wirth, a Chicago, negli
attirare persone giovani. Sviluppando-
anni 20 del Novecento. I tre autori ana-
si in uno spazio ridotto, il fenomeno
lizzano la città, come essere vivente,
subisce e rientra in una delle due classi
delineando una crescita dell’urbano,
precedentemente delineate: centro -
per studiare come nei nuovi quartieri
periferia; conseguentemente le consi-
si distribuisse la popolazione. Deter-
derazioni espresse finora sul controllo,
minano tre fasi: invasione/successione/
sull’esclusione sociale valgono anche
dominanza. Concepiscono un model-
per la gentrification. Avvalendosi del
lo di città diviso in zone, considerate
contributo dato dalla micro-sociologia
come aree naturali: al centro i più ric-
urbana, è possibile mettere in luce i
chi, una seconda zona definita di tran-
motivi per cui un quartiere, posiziona-
sito, una terza fascia che accoglieva le
to in una determinata parte della città,
persone più povere; le ultime due de-
è popolato da un certo tipo di persone.
stinate ai lavoratori e ai pendolari. La
Il primo studio che è stato fatto
periferia passa da essere, nella conce-
è quello di Charles Booth, riportato nel
zione europea, un luogo definito, de-
testo, Vita e lavoro degli abitanti di Lon-
lineato, determinato da caratteristiche
dra; con il fine di mostrare alla “metà”
negative; alla società americana in cui
aristocratica della città come vivesse
diventa un concetto dinamico, non più
l’altra e per andare ad analizzare, non
strettamente collegato alla realtà fisica,
solo la diffusione della povertà ma la
bensì a quella mentale.
sua collocazione sul territorio. A stu-
28
Un concetto che viene ripreso
capitolo 2
Aree naturali / Fonte: Semi, 2015, pag. 26 29
capitolo 2
2.2 La periferia oggi
2.2.1 Una breve storia della periferia
Il concetto di periferia inizia
ne [Fourcaut in Petrillo, 2013].
ad essere considerato dagli storici nei
primi del Novecento, a seguito della
maggiormente sulla attualità, seguirà
presa di consapevolezza che non si
un breve riassunto di quella che è stata
potesse sostenere un modello di cit-
l’evoluzione della periferia nella con-
tà basato solo sulle grandi centralità.
cezione occidentale.
Le idee riguardanti la data di nascita
della periferia sono differenti: chi so-
in Europa la concezione di periferia na-
stiene che sia sempre esistita, come F.
sce e si sviluppa carica di accezioni ne-
Farinelli; chi porta avanti l’idea che sia
gative. L’esempio francese può aiutare
nata con la rivoluzione industriale; ed
per capire lo spirito diffuso all’epoca:
infine chi pensa che la nascita sia ricon-
l’intervento di Haussmann su Parigi,
ducibile agli anni 20/30 del Novecento
nell’ottocento, prevede la creazione di
[Petrillo, 2013].
boulevard centrali, con la precedente
Tutte le ipotesi possono essere
demolizione degli edifici, ma anche
veritiere, non ce n’è una con maggior
la nascita di casermoni periferici. Il
fondamento. La periferia in Europa è
modello centro/periferia si instaura in
caratterizzata da storie e vicende diffe-
modo chiaro e netto sul territorio, nella
renti, a seconda del luogo e dei perso-
trasformazione territoriale si trova la
naggi coinvolti. Negli ultimi anni si sta
modernità delle relazioni sociali. Una
cercando di andare a definire un mo-
periferia di lavoratori, forte e di sani
dello della città europea, più “solido”
principi.
e definito nelle sue caratteristiche, per-
ciò si cercano delle analogie tra quelli
guerra mondiale, la situazione varia,
che sono i vari esempi. La fondazione e
la Francia necessita di mano d’opera;
la storia della periferia francese riassu-
si creano sul territorio delle concentra-
me il significato delle periferie moder-
zioni di abitazioni a basso costo di af-
30
Con l’intento di soffermarsi
Come precedentemente detto,
Con l’avvento della seconda
capitolo 2
fitto. La periferia, in francese banlieue,
varia, non si è più radicalmente attac-
assume un altro aspetto, degrado e
cati al concetto di centralità. Il modello
malessere sono i protagonisti, vengo-
della città europea portato avanti fino
no proposte iniziative di mixitè, nella
ad ora sembra dissolversi; subentra,
speranza, fin da subito infranta, che la
concettualmente introdotto da Indovi-
situazione migliorasse [Petrillo, 2013].
na negli anni ’90, il modello della cit-
I concetti di marginalità, esclusione e
tà diffusa, definita da una pluralità di
segregazione appartengono a questo
centri urbani, si fa strada e si afferma
mondo; si ha una concretizzazione
come una nuova conformazione del-
delle “aree naturali”. Ad ogni grup-
la città moderna [Fishman in Petrillo,
po di persone appartiene uno spazio,
2019]. A partire dall’America, il feno-
più o meno servito, nella città, ad ogni
meno che prende il nome di sprawl
habitat corrisponde un habitus. La te-
si espande e raggiunge l’Europa, con
oria della spazializzazione delle mino-
dimensioni ridotte, date le scarse
ranze spiega quello che sta accadendo
possibilità territoriali, ma con esem-
alla periferia europea: l’appartenenza
pi sorprendenti in differenti parti del
ai margini, intesi come luoghi lontani
continente. In Italia i riferimenti che te-
dal centro, investe non solo le perso-
stimoniano il tentativo di applicazione
ne meno abbienti, ma anche gli indi-
del modello diffuso si possono trova-
vidui che per differenti motivazioni
re in Veneto [Indovina e Savino, 1999]
non sono a pieno integrati nella società
e in pianura Padana [Turri, 2000]. Il
centrale [Bourdieu, 1979].
centro perde quindi la sua potenza e
si frammenta, non rappresenta più la
Con l’avanzamento della tec-
nologia e la diffusione sempre a più
sede del potere e di aggregazione.
larga scala dei mezzi di collegamento, in primis le reti ferroviarie [Monestiro li, 2002], l’assetto territoriale e sociale
31
capitolo 2
2.3 Attualità
Alla ricerca di un equilibrio e
cietà e l’organizzazione urbana. Nuo-
di un’affermazione del modello con-
ve forme di economia, fondate sulle
temporaneo di città, si sta affrontando
conoscenze e abilità creative, si fanno
un periodo di difficile comprensione.
strada e invadono la città, portando
La
l’internaziona-
una rivalutazione dell’importanza del
lizzazione dei mercati, hanno rivo-
“vecchio centro”. Un kentron sede di
luzionato le certezze del passato non
storia e cultura, di arte e bellezza; l’u-
affermandone di nuove. Una società
nico luogo in grado di accogliere inno-
basata sull’integrazione che allo stes-
vazioni creative [Petrillo, 2013].
so tempo subisce una frammentazione
[Sassen, 1997]. Con il fine di annullare
la gentrification, sulla tendenza del
le distanze aumentano le differenze: il
capitale e delle persone di tornare nel
Nord e il Sud sono sempre più divisi, i
cuore della città, in una società ormai
ricchi sono sempre più ricchi e i poveri
diffusa. Suburbanizzazione e gentrifi-
sempre più poveri; vengono meno tut-
cation si trovano quindi a convivere,
te le dimensioni, una volta definite in-
a condividere lo spazio, coniando un
termedie. Si perdono le linee di confi-
nuovo possibile modello di città e di
ne delimitate del passato, i limiti fisici
conformazione urbana; basato talvol-
sembrano sparire [Mei, 2016], mutano
ta sulla compattezza, talvolta sulla di-
diventando virtuali. La povertà non
spersione. Un nuovo ideale che vede
è più solo ai margini ma si vive una
il fenomeno del ritorno in città come
sorta di “esternità interna” [Petrillo,
un insieme di concetti sradicati dal
2013]. La popolazione si mescola pur
modello originale di R. Glass, determi-
mantenendo una certa differenziazio-
nato da una flessibilità e morbidezza
ne.
differenti.
globalizzazione,
Il lavoro svolge il ruolo di pro-
Il discorso ritorna quindi sul-
Seguendo quest’ipotesi si ar-
tagonista in questa insicurezza e inde-
riva a comprendere l’allargamento di
cisione, così come in passato; il lavoro
espansione della gentrification, oramai
cambia e di conseguenza cambia la so-
quasi completamente compiuta nei 32
capitolo 2
centri di città metropolitane, come ad esempio Milano; un fenomeno che si allarga anche ai quartieri appartenenti alla periferia. Una periferia anch’essa innovata, una parte dinamica della città, sede dei collegamenti e interazioni sociali, non più degradata e dismessa. Sempre più vicina al centro, sia fisicamente che socialmente, seppur distinta da esso.
Modello di città europea, compatto e rigido.
+ Modello di città americano, diffuso e libero.
=
Modello di città contemporanea, un insieme tra diffusione e compattezza urbana. 33
34
capitolo 3
3. Lambrate e i segni della Gentrification
Lambrate a Milano
Focalizzandosi sul territorio
zione attuale della periferia: territorial-
di Lambrate, il fine di questo ultimo
mente occupa una zona marginale, è
capitolo è mettere in luce i segni della
stato per anni una sede importante in-
gentrification. L’analisi dei dati relativi
dustriale; degrado e malessere erano le
al cambiamento di valore di mercato,
due parole usate per descriverlo. Uno
l’osservazione diretta sul territorio,
spazio urbano debole. Dove prima c’e-
alla ricerca di tracce urbane e architet-
rano le fabbriche, oggi ci sono studi di
toniche, il supporto di interviste per
designer e architetti. Dove prima c’era-
avere nuovi punti di vista; ha portato
no calzolai oggi ci sono bar e ristoranti.
alla maturazione di alcune considera-
Un luogo adatto ad accogliere giovani
zioni.
e anziani; un villaggio in un villaggio
globale [Grana in Bovone, Ruggerone,
Lambrate potrebbe essere con-
siderato come un simbolo della conce-
2009]. 35
capitolo 3
3.1 La crescita e le dimensioni di Lambrate
È cintata dalla ferrovia, dalla tangenziale
70 del Novecento. Gli anni preceden-
e a nord dal parco Lambro. Perciò è una
ti a questo periodo vedono Lambrate
sorta di enclave, basta chiudere due o
come un vero e proprio quartiere ope-
tre passaggi e diventa tutta una repub-
raio: Innocenti, Colombo, Tagliabue,
blica libera, ecco, insomma. È un po’ un
Bombelli, Castiglioni, sono solo alcu-
territorio medievale. E questo è una cosa
ne delle importanti industrie che si
importante secondo me, perché ha parteci-
sviluppano. Nel periodo post fordista
pato alla conservazione di alcuni aspetti di
non c’è spazio per nuove abitazioni,
ordine urbanistico e sociale.
non solo per la mancanza di suolo, ma anche a causa di un vincolo imposto
[Grana in Bovone, Ruggerone, 2009,
per la vicinanza con l’aeroporto di Li-
pag. 183]
nate: non è possibile edificare palazzi molto elevati in altezza. La crescita re-
Lambrate sorge come quar-
sidenziale corrisponde ad anni recenti.
tiere agricolo, prende il suo nome dal
fiume Lambro che lo attraversa com-
La vera e propria trasforma-
zione del quartiere incomincia negli
pletamente; oggi, il fiume, simboleggia
anni 80 del Novecento, con la dismis-
insieme alla tangenziale e alla ferrovia,
sione delle fabbriche, la modifica della
uno dei suoi confini più netti. A livello
viabilità ed il passaggio ad un’econo-
territoriale, la dimensione ridotta, qua-
mia mista [Grana in Bovone, Ruggero-
si inestensibile, ha avuto effetti preva-
ne, 2009].
lentemente negativi; a livello sociale
la delimitazione è stata letta con acce-
I temi solo accennati finora,
tra cui la crescita residenziale e le fab-
zione positiva, sottolineando il senso
briche dismesse, saranno approfonditi
di comunità e di unione. All’estremo
in seguito in quanto fondamentali per
è stato paragonato ad un paesino di
spiegare la presenza di alcune tracce
campagna. Un dualismo continuo tra
del fenomeno.
dentro e fuori, tra campagna e città, tra
degrado urbano e appartenenza alla
La prima impressione che il
territorio di Lambrate trasmette ad un
propria terra, che si protrae dagli anni 36
capitolo 3
Ventura, la creatività Rimembranze, il borgo storico
Rubattino, le nuove costruzioni
Città Studi
Ortica, un passato che predomina
Rimembranze, Ventura, Rubattino, Ortica sono aree che da anni vengono individuate
all’interno
del quartiere di Lambrate. Ognuna simbolo di un concetto differente.
occhio nuovo, non abituato a vivere in
e studi creativi.
questo contesto, è una sensazione di
dualismo. La ferrovia divide il suolo,
considerazione un’area del quartiere
due tunnel, distanti tra loro permetto-
di Lambrate selezionata come una del-
no l’ingresso al “cuore” di Lambrate;
le zone che possono avvalersi dei con-
come due porte sono l’unico modo di
tributi per “Interventi per lo sviluppo
accesso arrivando da Città Studi, in
imprenditoriale in aree di degrado
macchina o a piedi.
urbano” [Legge 266/97]. La superfi-
Una doppia realtà tra vecchio
cie rientra in una zona con maggiore
e nuovo, tra antico e recente. Fabbri-
estensione, definita zona 3 racchiuden-
che dismesse costeggiano un lato della
te Porta Venezia-Città Studi-Lambrate.
strada affiancate da ristoranti moderni 37
L’analisi sviluppata prende in
capitolo 3
3.2 I segni della Gentrification
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o
sensibile di qualche cosa; insegna militare;
è trasformato in parte e si sta trasfor-
immagine scolpita o dipinta; astro», forse
mando tutt’ora. Lambrate cosi viene
affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a.
definito dagli abitanti stessi, un’area
Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno
urbana modificata, in cui la creatività
da cui si possono trarre indizî, deduzioni,
ha preso piede, in cui si sente ancora
conoscenze e simboli.
l’attaccamento al passato ma si perce-
Un quartiere comodo che si
pisce un avanzamento verso il futuro. [Dizionario Treccani]
In seguito verranno riportate, suddivise in percorsi tematici, le conclusio-
Un intonaco appena fatto, un
ni dell’analisi. In primis i dati a livello
parco attrezzato, la pista ciclabile, la
economico e demografico. In seguito
variazione di dati economici, il ricam-
le residenze, come portatrici di simboli
bio sociale, l’edificazione di un edificio,
dell’avvento di questo fenomeno. Poi i
dei ponteggi. O ancora, un ristorante
servizi, bar, negozi e comodità. In fine
indiano, ragazzi nei pub, gli anziani al
la creatività.
circolo.
Residenze:
Popolazione:
(sup. suolo: 40,9%)
(tot. residenti: 10 988)
Epoca di costruzione
minorenni (0-17): 23,8%
edificio/Percentuale di
giovani (18-34): 19,3%
occupazione:
adulti (35-64): 33,9% anziani (+65): 23,0%
1919/1945: 89,80% 1946/1970: 91,10%
stranieri
1971/1980: 93,90%
(tot. stranieri: 2 060)
1981/1990: 98,40%
filippini: 20,8%
1991/2000: 97,60%
egiziani:13,7%
2001/2005: 96,80%
peruviani: 7,9%
dal 2005: 77,30% 38
capitolo 3
Altre destinazioni d’uso: (sup. suolo: 59,1%)
Creatività:
Destinazione d’uso/Percentuale
Diversi sono i segni e gli edifici
di suolo occupata:
adibiti a funzione creativa. Non vi è una percentuale determi-
produttivo: 12,4%
nata della presenza di questo
commerciale: 2,7%
fattore sul suolo, in quanto è
direzionale e terziario: 7,7%
una somma di diffenti fattori.
turistico e ricettivo: 0,8% servizi: 7,1%
Dati Popolazione, Residenze e Destinazione d’uso del suolo / Fonte: NIL 23, comune di Milano 39
capitolo 3
3.2 I segni della Gentrification 3.2.1 La popolazione
Se finora l’attenzione è stata
posta sul significato del termine gen-
Bambini
trification, sulla sua evoluzione in quanto modello che si è conformato in
Minorenni
base alla società e all’epoca della sua diffusione; il punto di vista ora diventa quello della popolazione, cercando di
Giovani
delineare, anche nei prossimi paragrafi, stili di vita e consumi culturali. Due
Anziani
concetti che nella società attuale ricoprono un ruolo da protagonisti [Sassa-
Grandi anziani
telli, 2004].
Come
prima
considerazio-
Stranieri
ne, l’analisi della popolazione, quindi della composizione degli abitanti, permette di delineare un quadro generale del quartiere. Riportando i dati ricava-
Composizione della popo-
ti dal NIL, la popolazione è composta
lazione espressa in percen-
da 10 988 residenti, di cui 2 060 stranie-
tuale, in relazione all’area
ri (grafico 1).
considerata:
La stessa percentuale di gio-
Lambrate
vani e anziani (19,3%) fa riflettere sulle possibilità che il quartiere offre. Servi-
Zona 3
zi e comodità per ogni età. Ognuno ha
Milano
il suo spazio, ognuno ha la sua realtà.
Composizione della popolazione: Lambrate, Zona 3, Milano / Fonte: PGT, Nil 23 (Lambrate) 40
capitolo 3
Le aree evidenziate sono
state identificate come le
popolazione giovane, dati ricavati dal
zone in cui vi è un incre-
Ampliando il discorso sulla
SISI, delineano come negli ultimi anni
mento che va dal +48% al +238%, riguardo le perso-
sia stato registrato un incremento delle
ne laureate. (2001/2011)
persone under 34. Probabilmente per la presenza dell’università , probabil-
Lambrate
mente per la vicinanza territoriale al posto di lavoro.
Altre zone
Percentuale di incremento delle persone laureate / Fonte: ISTAT, censimento italiano, 2001-2011 41
capitolo 3
3.2 I segni della Gentrification 3.2.2 La presenza degli studenti
è più l’opposto del giorno nella società
639
attuale, essa diventa il tempo in cui locali e bar trovano il loro spazio nella 526 486 2012
496 2013
città [Cattan, Vanolo, 2014]. Gruppi
534
di persone che frequentano lo stesso
500
2014
2015
2016
bar, rumori di macchine che cercano
2017
parcheggio, le strade diventano piene, le insegne luminose; qualcosa prende
Presenza giovani tra 18/34 anni a Lambrate / Fonte: Dati SISI, Comune di Milano, 2012/2017
vita, qualcosa si muove [Semi, 2015]. La città allo stesso tempo diventa si-
cura, diventa un luogo di scambio di
La presenza di due poli uni-
interazioni a qualsiasi ora del giorno.
versitari, Statale e Politecnico, è fin da
Beatrice e Antonella dicono di non
subito stata motivo di interesse. Che
aver avuto timore, se non nei primi
influenza può avere una realtà uni-
tempi, appena trasferite, di uscire la
versitaria sul territorio? Come può
sera anche sole.
modificarlo? La risposta a queste do-
mande, si traduce in parte, nell’analisi
La presenza degli studenti o
giovani lavoratori, in costante aumen-
dei gentrifiers, già citato precedente-
to, porta ad un cambiamento urbano
mente, questo concetto simboleggia
su quattro livelli, inglobando l’ambito
un gruppo di persone che mettono in
economico, sociale, culturale e fisico
moto la gentrification. In questo par-
[Smith, 2005]. Sostiene Semi che la
ticolare caso si piò parlare di studen-
studentification potrebbe essere una
tification [Semi, 2015]. Studenti, per la
base della futura gentrification, e gli
maggior parte fuori sede, popolano un
studenti, parte della classe media, po-
quartiere situato a pochi passi dall’u-
trebbero essere diffusori di un nuovo
niversità. Si ritrovano, principalmen-
stile di vtia. Palestre, aule universita-
te la sera, per passare un paio d’ore a
rie, biblioteche e locali notturni diven-
chiacchierare e rilassarsi. La notte non
tare i poli di attrazione di un quartiere. 42
capitolo 3
3.2 I segni della Gentrification 3.2.3 Le residenze
Prima di affrontare il discorso
Dagli anni 80 del Novecento a
sulle residenze, che comprende un’a-
oggi la diffusione della gentrification
nalisi di dati economici e architettoni-
è cambiata, così come ha subito modi-
ci, focalizzandosi su Lambrate, è ne-
fiche la concezione stessa di città e di
cessaria una premessa riguardante la
lavoro. Si tratta di un fenomeno che si
gentrification a Milano.
evolve velocemente, nell’arco di dieci
La gentrification a Milano è
anni si hanno grandi trasformazioni.
un fenomeno che ha origini ben più
Diappi, riguardo il decennio scorso, su
antiche rispetto a quello che si possa
Milano scrive:
pensare. Negli anni 60 del Novecento in Corso Garibaldi si viveva una situa-
Nel decennio attuale il raggio d’azione
zione di subbuglio: lotte cittadine per
della gentrification si è ampliato ulte-
evitare lo sfratto. Abitazioni operaie
riormente. Supportato dalla crescita
che di lì a poco avrebbero subito mo-
esponenziale dei valori immobiliari e
difiche, muri abbattuti e intonaci rin-
dallo sviluppo delle professioni legate al
frescati, per essere all’altezza dei nuovi
terziario avanzato, il fenomeno penetra in
proprietari [Boffi, 1972; Daolio, 1974].
enclave segnate da condizioni strutturali
Un altro esempio è quello di Brera, fin
di isolamento.
dagli anni 80 del Novecento, popolata da artisti e studenti che l’hanno tra-
[Diappi, Bolchi e Gaeta, 2009,
sformata in uno spazio d’èlite [Diappi,
pag.120].
Bolchi e Gaeta, 2009].
43
capitolo 3
Mappa indici gentrification: 1991 / 2001 1001/1065 901/1000 801/900
Mappa indici gentrification: 2001/2011 280/324 230/280 180/230
Gli indici della Gentrification a Milano / Fonte: Giorgetta, 2015, pag. 60/58 44
capitolo 3
I due grafici confrontati dimo-
e insalubri [Filandri, 2012]. Il caso del
strano come la diffusione della gen-
quartiere periferico del Giambellino
trification si stia ampliando, un feno-
concretizza una situazione difficile, in
meno con effetti puntuali e mirati che
cui gli abitanti si vedono costretti a la-
nel complesso collabora al ridisegnare
sciare le loro case per il cambiamento
un’intera città.
di valore di mercato oppure semplice-
Finora è stato descritto un fe-
mente perché non si sentono più a loro
nomeno sociale e urbano esaltando il
agio in un luogo modificato [Vetrugno,
turnover sociale. Case operaie, abita-
2018]. Ciò nonostante le percentuali
te da persone generalmente definibili
esposte, inverse rispetto a quelle che
povere, vengono comprate da membri
descrivono la situazione londinese,
appartenente alla classe sociale media.
mettono in luce come a Milano gli spo-
La questione si complica, non sempre
stamenti dei residenti raramente siano
dietro questo processo, apparente-
involontari [Giorgetta, 2015].
mente semplice di compra-vendita, ci
sono persone povere e soprattutto non
mere e definire un quadro generale
si può in tutte le occasioni parlare di
della situazione dell’intero comune, ri-
sfratto.
portabile al singolo quartiere di Lam-
In Italia, a Milano, così come
La premesse cerca di riassu-
brate.
in Spagna, Grecia e Portogallo, più
dell’80% della popolazione è proprie-
soprattutto di scala, passando da una
taria dell’abitazione in cui vive [Semi,
visione generica e una più specifica, si
2015]. Questo significa che il restante,
inizierà a descrivere la variazione del
15/20% è in affitto. Questa seconda “ca-
valore di mercato immobiliare degli
tegoria” di persone è quella più debo-
ultimi cinque anni di Lambrate, pas-
le, più soggetta a vulnerabilità; le case
sando poi a descrivere i segni di questo
in affitto solitamente sono più piccole
particolare fenomeno.
rispetto a quelle di proprietà, costose
45
Scendendo nel dettaglio ma
capitolo 3
3.2 I segni della Gentrification
3.2.4 Il valore immobiliare e l’epoca di costruzione degli edifici
Analizzando il cambiamen-
tazione, una riqualificazione che porta
to del valore di mercato si registra un
le abitazioni ad aumentare di prezzo.
interessante innalzamento del prezzo
Un numero che ha avviato la ricerca di
di affitto delle abitazioni civili in stato
segni e tracce evidenti sul territorio.
conservativo normale. Questo dato de-
linea un principio di cambiamento. Il
que anni (2014/2018 suddiviso in se-
quartiere in sĂŠ sta subendo una rivalu-
mestri) permette di avere una visione
L’intervallo di tempo di cin-
Il grafico riporta il valore immobiliare delle abitazioni economiche e non, a Lambrate, dal 2014 al 2018 (suddiviso in semestri). Abitazioni normali
Abitazioni economiche
Valori immobiliari / Fonte: Agenzia delle Entrate 46
capitolo 3
tre parti di Milano, è la progettazione
esistenti ma anche attribuito ai palaz-
e realizzazione di edifici in previsione
zi di nuova costruzione. Come ripor-
della futura richiesta da parte di nuovi
tato nel grafico, a seguito del 2005, si
abitanti di residenze.
71,30
96,80
prezzo dovuto al restauro di edifici
98,40
si potrebbe fare, come è successo in al-
97,60
Non solo un innalzamento di
93,90
91,10
residenze non popolate. L’ipotesi che
89,00
lore di mercato registrato.
92,70
registra una percentuale maggiore di
89,80
nel complesso dell’andamento del va-
Il grafico espone le percecntuali delle abitazioni occupate o disabitate, in 22,70
relazione all’epoca di co-
3,20
2,40
5,80
8,90
1,60
Abitazioni occupate (da almeno un residente)
10,60
7,3
Abitazioni disabitate
10,20
struzione.
1919 1920 1946 1961 1971 1981 1991 2001 2005 1945 1960 1970 1980 1990 2000 2005
Epoca di costruzione edifici - percecntuali di case abitate / Fonte: Dati SISI, Comune di Milano 47
capitolo 3
Itinerario uno: le residenze
Camminando tra le vie di
strade. A partire dal borgo storico, for-
Lambrate, focalizzandosi sulle resi-
mato da Viale delle Rimembranze, Via
denze che sono presenti sul territorio
Conte Rosso, Via Carlo Bertolazzi; fino
si percepiscono realtĂ differenti.
ad arrivare nella zona degli edifici piĂš
Grandi palazzi e condomi-
recenti. Via privata Sbodio, Oslavia e
ni costeggiano la maggior parte delle
Caduti di Marcelline sono caratterizza-
tappa 1
tappa 2
tappa 3
Viale delle Rimembranze
Via Egidio Folli
Via Privata Oslavia
Chiave di lettura: Il cantiere
Chiave di lettura: La manutenzione e ristrutturazione
Chiave di lettura: Edifici di recente costruzione
48
capitolo 3
te da campus e nuove abitazioni.
zioni ristrutturate, edifici moderni e
Andando verso sud, nella Zona Orti-
vecchi.
ca si mostra un’altra realtà . Case eco-
nomiche e popolari predominano sul
edifici simbolici che presentano gli op-
territorio.
posti, le caratteristiche e i segni della
gentrification residenziale.
Un insieme di cantieri, abita-
tappa 4
tappa 5
Un itinerario di sei tappe, sei
tappa 6
Via Caduti di Marcinelle
Via Riccardo Pitteri
Viale D. Trentacoste
Chiave di lettura: Edifici di recente costruzione
Chiave di lettura: Il cantiere
Chiave di lettura: Edifici residenziali
Foto itinerario residenze / Foto scattate il 22 maggio, ore 12:30 49
capitolo 3
Mappa itinerario 1
Mappa itinerario residenze / Fonte: Elaborazione personale 50
capitolo 3
tappa 1
tappa 2
Viale delle Rimembranze
Via Egidio Folli
Se alzi gli occhi al cielo vedi le gru.
Ma, che succede! Nel bel mezzo di questa
La prima immagine che si ha attraver-
schiera di case cadenti ce n’è una, dipinta
sando il tunnel che collega città studi
di fresco, di verde Tamigi con la porta
e Lambrate è questa. Un cantiere. Una
d’ingresso e una grande buca delle lettere
nuova costruzione, nuove residenze
dello stesso materiale. La lunetta in piom-
per nuovi abitanti.
bo è stata rimessa faticosamente a posto e,
Se si osserva attentamente il contesto,
appeso ai mattoni a fianco della porta, si
non solo gli edifici, si vede una pista
vede il numero civico, su una base smalta-
ciclabile, con linee e tracce bianche,
ta dai colori blu e bianco.
come fossero appena fatte. La gentrification si presenta con tracce
[Thompson, 1979, pag. 43]
nuove. Non come una modifica del passato. Come se il fenomeno in qualche modo si fosse già fatto strada tra le vie di Lambrate, tanto da costrtuire nuovi edifici con colori sgargianti.
51
capitolo 3
tappa 3
tappa 4
Via Privata Oslavia
Via Caduti di Marcinelle
La crescita delle residenze è infatti un
Gli edifici di recente costruzione,
fenomeno relativamente recente. Al nucleo
come quelli delle traverse che si dira-
storico centrale, rimasto praticamente
mano da Via caduti delle Marcelline,
immutato dagli inizi del Novecento, si
si affiancano a edifici più antichi.
sono aggiunte le nuove edificazioni degli
Alcuni adibiti a svolgere la funzione
anni ‘60 nella zona di Via Rimembranze,
di Campus per gli studenti universita-
a cui è seguita la costruzione della zona
ri. Una zona prevalentemente giova-
residenziale nella recente Via Feltre.
ne, sia per l’epoca della sua costruzio-
Solo nell’ultimo quinquennio sono stati
ne che per le persone che ci abitano.
utilizzati spazi non ancora occupati o
Rubattino, con l’Esselunga, Me-
spazi di industrie dismesse per costruire
diaworld è una zona comoda, ben
nuovi quartieri residenziali (per esempio,
servita. L’impressione che viene
il quartiere Rubattino).
trasmessa camminando tra le vie, durante il giorno, è quella di grandi
[Grana in Bovone, Ruggerone, 2009,
edifici moderni ma abbandonati. For-
pag. 181]
se la sera, quando gli studenti tornano a casa assume un altro aspetto. 52
capitolo 3
tappa 5
tappa 6
Via Riccardo Pitteri
Viale D. Trentacoste
Le palazzine sono state spacchettate in
Non solo abitazioni nuove e ristrut-
parte e mostrano i coraggiosi colori sgar-
turate. L’ultima tappa di questo
giati dei rivestimenti blu e dai balconi in
percorso, differente dalle altre, ha
materiale brunato.
lo scopo di evidenziare zone, nello stesso quartiere in cui la gentrification
Scrivono su un sito, un progetto di
ancora non si è radicata, e magari non
Cohabitat-Abitare, nel cuore di Lam-
lo farà.
brate, in una zona piena di servizi,
Nelle zone gentrificate quindi possono
si innestano questi corpi che indub-
convivere i vecchi abitanti con i nuovi
biamente attirano l’occhio. Difronte
producendo stratificazioni sociali diver-
la piazza dei vigili del fuoco e lunghi
se, perseverando quindi mix sociale ed
viali alberati. Non è la Lambrate
identità locale, valori perduti, secondo il
storica ma è una Lambrate che cerca
mainstream degli studi sull’argomento,
l’innovazione.
nella maggior parte dei quartieri gentrificati. [Diappi, 2009, pag. 11]
53
capitolo 3
3.2 I segni della Gentrification 3.2.5 I negozi e i servizi
ta da innovazione, cultura, creatività
La domanda da cui si sviluppa
la riflessione successiva, è in che modo
[Semi, 2015].
negozi, bar, locali, in generale ogni ser-
vizio offerto per i cittadini di un territo-
empie, fino a diventare satura, di sim-
rio, possa contribuire alla sua riqualifi-
boli della cultura. Cultura tradotta
cazione e trasformazione urbana. Non
nei ristoranti indiani e giapponesi in
solo a livello architettonico, ma anche
negozi di arredamento etnico. Segni
in ambito economico. Vengono distinti
che simboleggiano la presenza di una
da Clark due tipi differenti di servizi,
classe media che non vuole essere de-
natural amenities, attrazioni date dal
finita tale, che ricerca un modo per dif-
paesaggio naturale, e constructed ame-
ferenziarsi e trovare l’unicità anche nei
nities teatri, bar, supermercati, musei,
cibi che mangia. Un pensiero diffuso
eventi. Comprendere la relazione tra
al punto tale che studiosi, come Semi
classe media, servizi e crescita econo-
e Sorkin, parlano dell’omogeneizza-
mica è complesso, in quanto non vi
zione delle città. Le tradizioni, gli usi
sono legami diretti che possano spie-
di diverse culture si mescolano in un
gare il fenomeno generalizzandolo
piccolo territorio; vengono così stru-
[Clark, 2004]. Ciò nonostante il legame
mentalizzati i simboli di stili di vita
tra essi esplicita il significato della gen-
differenti. “gli stili di vita urbani non
trification contemporanea, determina-
sono semplicemente il risultato, ma la
54
La città contemporanea si ri-
capitolo 3
materia prima della crescita dell’eco-
non è in grado di includere tutti gli abi-
nomia simbolica” [Zukin, 1998, pag.
tanti. Esclude le persone che non sono
826]. Ogni aspetto che rende la città
in grado di comprendere il linguaggio
vivace, attiva, dinamica, semplicemen-
culturale in uso, la maggior parte delle
te viva; costituisce la cultura urbana e
volte identificate nei vecchi residenti.
proprio in quei dettagli va letta la tra-
Vecchi non come età, ma persone che
sformazione del giorno d’oggi. La cit-
vedono il luogo in cui hanno abitato
tà non è fatta solo da strade ed edifici,
per anni, in cui sono cresciute modifi-
è caratterizzata da insegne, mezzi di
carsi.
comunicazione, forme espressive, ma
anche da viabilità e infrastrutture di-
stinte tre differenti tipologie commer-
gitali. Vi è una diffusa consapevolezza
ciali: un capitale neoimprenditoriale
del fatto che fornire locali alla moda,
destinato a finanziare le boutique, un
piste ciclabili, spazi di coworking e
capitale trasnazionale, per le catene
eventi alla moda porti alla creazione di
ed infine un capitale che caratterizza
un territorio fertile per la classe media
il commercio tradizionale. Non sono
[Shaw, 2008].
solo capitali a livello economico, in-
Un cambiamento che punta all’accessi-
vestono anche il campo sociale. così
bilità, all’essere cosmopolita e univer-
come accade per le residenze, si assiste
sale, un fenomeno che inevitabilmente
anche in questo caso ad una forma di
Concludendo,
vengono
ricambio sociale [Semi, 2015].
55
di-
capitolo 3
Itinerario due: i negozi e i servizi
Un secondo itinerario pro-
In Via Conte Rosso si pas-
pone un percorso tra servizi, negozi
seggia tra edifici che portano segni di
e offerte fatte dal territorio. Le prime
una stratigrafia storica: ferramenta e
tappe tra la parte storica di Lambrate,
calzolai ora diventati bar e pub. Loca-
si caratterizzano dalla convivenza tra
li presenti da decenni sul territorio si
antico e moderno.
trasformano in locali alla moda.
tappa 1
tappa 2
tappa 3
Via Conte Rosso
Via Conte Rosso
Via Egidio Folli
Chiave di lettura: Passato e presente
Chiave di lettura: La Cappelletta. Un locale storico che si è adattato alla trasformazione
Chiave di lettura: Nuovi servizi
56
capitolo 3
Nuovi servizi e nuove propo-
nia Bakery, pongono le loro sedi in-
ste da parte del quartiere si aggiungo-
vestendo e vedendo delle posibilità in
no a quelle già esistenti, innalzando la
quel luogo. Un quartiere che assume le
qualità di vita a Lambrate.
sembianze di una vera e propria città,
sempre più vicina al centro; che diven-
Bar e ristoranti, conosciuti a
livello internazionale, come Califor-
tappa 4
ta globale e internazionale.
tappa 5
tappa 6
Via Privata Oslavia
Piazza Vigili del Fuoco
Via Giovanni Antonio Amedeo
Chiave di lettura: California Bakery, i dolci dall’America
Chiave di lettura: Per tutti i gusti
Chiave di lettura: Le tradizioni che permangono
57
capitolo 3
Mappa itinerario 2
Mappa itinerario negozi e servizi / Fonte: Elaborazione personale 58
capitolo 3
tappa 1
tappa 2
Via Conte Rosso
Via Conte Rosso
Un evidente cambiamento. Un chiaro
In mezzo a tanti locali nuovi e moder-
esempio di quella che è la trasforma-
ni, ce ne sono altri in cui si respira an-
zione urbana. Uno spazio vivibile,
cora l’aria del passato. La Cappelletta
pubblico e giovane
rappresenta uno di essi. Un locale
[Ocejo, in Semi, 2015].
oggi molto frequentato da giovani del
Strade che prima evocavano un passato
quartiere e non, nonostante appar-
fatto di culture popolari e talvolta di mise-
tenga al passato è riuscito a innovarsi
rie e degrado, “rinascono” successivamen-
senza perdere la sua identità.
te come luoghi di movida.
“Tutto è cambiato, ma tutto è come una
[Semi, 2015, pag. 106]
volta, non ci sono più le fabbriche, ci sono le persone che rendono Lambrate un posto unico in cui vivere” [Sito: trattorialacappelletta.it]
59
capitolo 3
tappa 3
tappa 4
Via Egidio Folli
Via Privata Oslavia
Di un’altra tipologia, rispetto alle due
California Bakery, i dolci dell’Ameri-
viste ore, quest’offerta è molto im-
ca. È un chiaro segno del fatto che la
portante; nasconde dietro sé profondi
ricerca dell’innovazione sia arrivata
segni.
anche in quartiere cintato da confini
Lo yoga, molto diffuso in questo pe-
rigidi, sempre più vicino ad una gran-
riodo, rappresenta un’offerta recente.
de realtà metropolitana.
Simboleggia un quartiere al passo con
Oltre a rispondere a una diversa base di
i tempi. La gentrification è in grado
consumatori, i mutamenti nel panorama
di mutare, non solo l’economia di un
commerciale riflettono dei cambiamenti
quartiere, ma anche la sua immagine.
strutturali nell’industria della vendita:
Questi usi si focalizzano nei servizi: il
la scomparsa dei negozietti per famiglie;
cibo in primo luogo, attraverso ristoranti,
l’espansione di grandi catene commerciali
negozi, caffè e mercati coperti e scoperti,
come Wal-Mart, Whole Foods e Star-
ma anche centri di yoga e lavanderie a
bucks; e il cambiamento di prospettiva
secco e banche
aziendale nei confronti dell’interesse
[Semi, 2015, pag. 8]
commerciale dei quartieri popolari [Zukin, 2009, pag. 48] 60
capitolo 3
tappa 5
tappa 6
Piazza Vigili del Fuoco
Via Giovanni Antonio Amedeo
Precedentemente descritta una pa-
Così come la sopracitata La Cappellet-
sticceria di dolci americani, e ora una
ta, la Balera dell’Ortica simboleggia la
di dolci siciliani. Una caratteristica le
presenza di locali storici sul territorio.
accomuna, sono i mezzi per mettere
Uno spazio in cui si mangia, si balla e
in atto un cambiamento che unisce
si sta insieme. Tornato in vita a distan-
strategie aziendali nazionali ma più
za di tempo, un luogo frequentato da
spesso globali, e mutamenti su territo-
adulti e ragazzi. Portatore di storia ma
ri con dimensione locale.
anche di innovazione, un locale che
Il quartiere diventa il luogo in cui l’in-
ha saputo come adattarsi al cambia-
contro tra diverse esigenze e volontà è
mento.
possibile [Semi, 2015].
61
capitolo 3
3.2 I segni della Gentrification 3.2.6 La Creatività
La creatività, come già precedente-
attori e altre figure di questo genere;
mente accennato, rappresenta un ruo-
e il nucleo di professionisti creativi, di
lo fondamentale nella trasformazione
cui fanno parte tutte le figure impiega-
urbana. Non solo nell’ambito lavora-
te nei campi finanziari, sanitari, legali
tivo, della differente concezione che si
e high-tech. La questione che lo studio-
sta diffondendo attualmente, ma anche
so cerca di esporre è, come fanno le cit-
dal punto di vista di riqualificazione e
tà ad attirare questa classe? Tramite tre
rinascita di un territorio.
aspetti: tecnologia, talento e tolleranza.
Diversi sono i modi di intendere que-
Un altro modo, che è quello che ver-
sto concetto, partendo dalla tesi di
rà sviluppato, è concepire la creatività
Florida, secondo cui all’interno della
come l’insieme di tutte quelle attività
società la creatività appartenga agli
svolta da figure all’interno di ambiti
individui stessi, che uniti formano la
artistici, in grado di determinare, a li-
classe creativa, oppure definita media.
vello urbano, dei cambiamenti [Semi,
Due sono i sottogruppi ritrovabili in
2015].
questa classe: il nucleo super creativo,
composto da scienziati, ingegneri, do-
tà: produzione creativa e eventi tem-
centi universitari, architetti, designer,
poranei, come il Fuori Salone, si so-
62
Milano vive una doppia real-
capitolo 3
vrappongono, dando vita a luoghi di
Un altro aspetto riguarda la relazione
grande interesse e attrattività. Lambra-
tra aree dismesse e residenze, due real-
te, così come zona Tortona, rappresen-
tà differenti che si trovano a convivere
ta uno spazio che è stato, ed è tutt’ora
inaspettatamente sullo stesso suolo. Le
protagonista in questo campo. Le ca-
industrie abbandonate assumono un
ratteristiche che accomunano le aree in
ruolo importante in questo discorso:
cui si diffonde la creatività, sono dif-
grazie alla loro presenza, alle grandi
ferenti e riguardano molteplici aspet-
dimensioni dei capannoni e alla poli-
ti; in primo luogo la posizione, soli-
funzionalità dell’edificio a livello ar-
tamente vengono selezionati luoghi
chitettonico, è stato possibile pensare,
accessibili, tramite mezzi pubblici, per
abbastanza liberamente, a nuovi pro-
questo considerati centrali o semi-cen-
getti focalizzati sull’ambito creativo.
trali. Come già detto precedentemente
La trasformazione avvenuta a partire,
Lambrate è stato a lungo considerato
appunto, dalle aree dismesse è stato
periferia, con la trasformazione urba-
un punto di partenza di processi di
na e la riqualificazione territoriale si è
cambiamento urbano a scala maggiore
ritrovato in un territorio di mezzo, tra
[Bruzzese, 2015].
il centro e l’estrema periferia.
63
capitolo 3
Itinerario tre: la creatività
Il contesto all’interno del quale si sono
quartieri vicini alla tangenziale che si
verificate le dinamiche di trasformazione
muovono in macchina e gravitano intorno
legate alla produzione creativa, appare
al supermercato, altre che articolano le
dunque particolarmente composito e
proprie pratiche quotidiane negli spazi più
ricco di situazioni eterogenee: di aree con
raccolti interno a Conte Rosso; studenti
caratteristiche apparentemente opposte
fuori sede che abitano nelle residenze o vi-
(grandi recinti industriali vs. tessuto
sitatori degli anziani ospiti delle residenze
poroso); di popolazioni urbane con profili
sanitarie)
assai diversi (famiglie residenti nei nuovi [Bruzzese, 2015, pag. 55]
tappa 1
tappa 2
tappa 3
Via Ventura
Via Massimiano
Via Privata Oslavia
Chiave di lettura: Scuola Mohole Un’importante scuola creativa
Chiave di lettura: Galleria Francesca Minini La presenza di professionisti e studi creativi
Chiave di lettura: Studio L72 Collaborazione tra professionisti
64
capitolo 3
Terzo, ed ultimo itinerario,
industrie come Faema, Dropsa, Hyun-
si focalizza sulle tracce lasciate dalla
dai, saranno il filo conduttore.
creatività. Arte e luoghi abbandonati
vivono una relazione molto forte. Le
tato ad un risveglio vero e proprio dei
tappe del percorso si focalizzeranno
residenti, ha attirato giovani e artisti e
prevalentemente su aree dismesse, ex
messo in moto l’economia locale.
Un cambiamento che ha por-
sviluppo della creatività
in giro per la città
in giro per la città
Chiave di lettura: Le aree dismesse
Chiave di lettura: Eventi temporanei
Chiave di lettura: Farsi conoscere
dal 2000 al 2015
Segni su asfalto
65
Segni su muro
capitolo 3
Mappa itinerario 3
Mappa itinerario creativitĂ / Fonte: Elaborazione personale 66
capitolo 3
tappa 1
tappa 2
Via Ventura
Via Massimiano
Gli stabilimenti dell’ex Faema, tra il
Poco più spostata rispetto all’ex Fae-
2002 e il 2003 subiscono una trasfor-
ma, l’ex Dropsa è stata riqualificata su
mazione, un intervento poco invasivo,
un progetto di Ruatti Studio Architet-
dando origine ad un polo creativo e
ti, avviato nel 2003. Trovano sede nel
professionale in grado di dare nuova
nuovo progetto: loft, studi di architet-
vita all’economia locale.
tura, attività culturali ed espositive e
è stato un intervento leggero, veloce, in-
altre agenzie di promozione di eventi;
trapreso grazie a uno strumento abbastan-
ma anche sedi radiofoniche e spazi di
za banale come la DIA (Dichiarazione di
coworking [Bruzzese, 2015].
Inizio Attività), mantenendo le destina-
L’incrocio Via Ventura e Massimiano
zioni d’uso industriale e insediando nuove
è ricca di luoghi creativi, ricca di segni
attività produttive come gallerie, studi
di una presenza che fino a qualche
di architettura, design, editoria e scuole
anno fa non era nemmeno
tutte tollerate all’interno dello strumento
contemplata.
urbanistico [Pichelr in Bruzzese, 2015, pag. 71]
67
capitolo 3
tappa 3
sviluppo della creativitĂ
Uno studio che viene fondato nel 2013
Le aree evidenziate rispecchiano
da Lee Wood, una collaborazione tra
quelle in cui ci sono stati interventi di
professionisti.
riqualificazione di aree dismesse.
Via Privata Oslavia
dal 2000 al 2015
Viene preso come esempio di altri studi artistici, si stabilisce in una zona caratterizzata da residenze di recente
Progetto pioniere dell’ex Faema
costruzione e campus universitari.
2002/2003
Fonte: http://www.l72.eu/ Espansione in Via Massimiano 2005
Nuove location per Fuorisalone 2014 68
capitolo 3
in giro per la città
in giro per la città
Segni su asfalto
Segni su muro
Oltre a studi di architettura, design e
su cui apporre loghi e adesivi per
fotografi, sul territorio ci sono i segni
comunicare la data di un evento, la
degli eventi passati. Il Fuori salone
presenza di un’installazione oppure
al primo posto, ha svolto un ruolo
quella di uno studio creativo.
fondamentale per la conoscenza del
Ogni messaggio che si vuole trasmet-
quartiere a più larga scala. Rispetto
tere al pubblico, composto da profes-
al caso di Tortona, la creazione del
sionisti e non, viene ideato per essere
brand, di un simbolo identificativo,
il più chiaro e esplicativo possibile.
è avvenuto in tempi più rapidi. La presenza del complesso dell’ex Faema e della redazione della rivista Abitare ha favorito il contatto con il mondo del design [Bruzzese, 2015]. I segni si diffondo all’interno del quartiere in ogni punto: l’asfalto, i muri, i pali; diventano dei supporti
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Conclusione
A conclusione di quest’anali-
si è possibile affermare che la gentrification, o meglio tracce di essa, sono presenti sul territorio di Lambrate. È un fenomeno che sta dando i primi segnali, in alcuni casi più accentuati: nel settore commerciale e creativo; in altri ancora ad uno stato primordiale, come ad esempio il ricambio sociale, nonostante la gentrification, in termini attuali, non preveda un drastico turnover sociale, ma una convivenza tra abitanti vecchi e nuovi [Diappi, 2009].
Il tema che riguarda le resi-
denze come precedentemente detto, in Italia è un argomento più complesso a causa dell’alta percentuale di persone proprietarie della casa in cui abitano. Ciò nonostante è possibile vedere, come da un edificio all’altro, in una stessa via, siano presenti delle differenze: edifici nuovi che si affacciano su edifici antichi.
Lambrate è solo uno dei tanti
casi, e soprattutto uno dei più recenti, che si associano al termine gentrification. La storia che lega Milano a questo fenomeno parte dagli anni 60 del Novecento, diversi sono gli esempi che in 71
un modo o nell’altro sono paragonabili
per alcuni aspetti al caso studiato. Por-
strada in un quartiere in cui elementi
ta Romana, nel 2015 simboleggia uno
e fattori nuovi si mostrano ai cittadi-
dei quartieri emergenti di Milano, la
ni. Sarebbe interessante vedere tra un
costruzione di Fondazione Prada, pro-
paio d’anni come varierà la conforma-
gettata dall’architetto Rem Koolhaas,
zione urbana del territorio, come gli
porta l’intero quartiere a subire gran-
studenti, attori di un fenomeno nuovo
di processi di trasformazione urbana
e contemporaneo, creeranno un luogo
[Giorgetta, 2015]. Così come a Lambra-
adatto alle loro esigenze.
te, dove la creatività ha avuto il ruolo
di protagonista, i cambiamenti che ci
tieri periferici milanesi, che in questi
sono stati sono stati determinanti per
ultimi anni, ha sfruttato la possibilità
la conoscenza del quartiere.
di farsi conoscere e esprimere le sue
Bovisa, da una parte quartiere univer-
potenzialità; mantenendo le sue di-
sitario, dall’altra luogo creativo, vede
mensioni di “paese”, rappresenta un
nell’università la sua trasformazione
esempio dei processi di trasformazio-
più grande. Lambrate considera l’u-
ne in atto nelle periferie contempora-
niversità un motivo di crescita e in-
nee.
novazione, i numerosi campus in Via Rubattino sono un esempio. Molise-Calvairate, territorio di contrasti e marginalità, trova nella trasformazione delle fabbriche dismesse un motore di sviluppo economico e culturale, come accade a Lambrate. È un’area gentrificata che svolge il ruolo da ponte tra il centro città e l’innovazione [Bovone e Ruggerone, 2009].
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La gentrification si sta facendo
Lambrate è uno dei tanti quar-
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