Il 6 aprile le classi quarte di Tromello, con la altre quarte di Gambolò, si sono recate al museo Egizio di Torino. Muniti di auricolari per ascoltare meglio le parole della giuda, gli alunni sono stati catapultati indietro di 3000 anni, al tempo degli antichi Egizi.
Lungo la scala, il lungo corso del fiume Nilo ci ha accompagnati alla scoperta di tesori millenari.
Il delta del Nilo
Abbiamo potuto osservare dal vivo i numerosi sarcofagi, riccamente decorati, che avevano lo scopo di custodire il corpo dei defunti.
Sarcofago in legno
Sarcofago in pietra
Gli Egizi pensavano che la vita continuasse dopo la morte che per questo fosse necessario conservare al meglio il corpo del defunto. Il corpo veniva quindi lavato con unguenti profumati e avvolto con lunghissime bende di lino.
Vasi canopi nei quali venivano conservati gli organi interni del defunto
Anche molti animali ritenuti sacri venivano imbalsamati
Le piramidi erano costruzioni destinate a contenere il sarcofago del faraone, che doveva proteggerne il corpo nel viaggio verso il Regno dei Defunti Punta di una piramide
Prima di entrare nel Regno dei Morti, il defunto doveva dimostrare che il suo cuore fosse puro e quindi piĂš leggero della piuma. In questo modo avrebbe potuto continuare il suo viaggio nell'aldilĂ .
Papiro raffigurante la prova della pesatura del cuore
Terminata la visita, gli alunni hanno partecipato al laboratorio “Alla ricerca dell'indizio perduto� durante il quale hanno scoperto il nome del padrone di una stele funeraria
Hanno poi realizzato un amuleto raffigurante l'occhio di Horus, simbolo della regalitĂ , della prosperitĂ e della buona salute, con la tecnica dello sbalzo su rame.