Portfolio 2020-2022

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CHIARA GHIDINI 2020-2022

PRESENTAZIONE PERSONALE

Sono una laureanda in architettura presso l’Università IUAV di Venezia. Il mio progetto di tesi si pone l’obiettivo di individuare una strategia di riconversione dei luoghi industriali abbandonati applicando tecnologie costruttive sostenibili e strategie passive.

Sono una persona intraprendente, curiosa e dinamica, alla continua ricerca di stimoli che possano portarmi alla crescita personale e professionale. Possiedo ottime capacità relazionali e di lavoro di squadra: la mia passione per la musica mi ha insegnato che ogni ruolo è importante allo stesso modo, che la diversità è un valore aggiunto e la qualità di un’esecuzione risiede nella sinergia tra le parti. Sono organizzata e precisa, in grado di adattarmi facilmente a contesti multi-culturali.

ESPERIENZE FORMATIVE 2022 Hackaton VETRO FUTURO https://openbadges.bestr.it/public/assertions/j2J9qE8xQpmD93_sdJwq4g 2021

W.A.Ve - Workshop di Architettura “Islands. Architecture and landscapes of water” https://drive.google.com/file/d/11YSmLG5v5k_EZopw11fPgy5FjLy2g5ny/view Miglior progetto Magistale Architetti: Inês Lobo e Ricardo Carvalho (PT) 2019 W.A.Ve - Workshop di Architettura “Venezia città sostenibile” Collettivo di architettura: Orizzontale (IT) 2018

W.A.Ve - Workshop di Architettura “Italian Beauty” Architetto: Alberto Kalach (MX)

CHIARA GHIDINI

Laureanda Architettura Brescia 22 | 06 chiara.ghidini@hotmail.com +39 3395390595

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Arte
Patente
Italiano Inglese Portoghese Musica Natura

ISTRUZIONE

2021/22

Faculdade de Arquitectura Universidade do Porto (PT) Maestrado integrado em Arquitectura Erasmus + 2020/...

Università IUAV di Venezia (IT) Laurea Magistrale in Architettura - sostenibilità e conservazione

2017/2020

Università IUAV di Venezia (IT) Laurea in Architettura costruzione conservazione 110 | 110 cum Laude 2012/2017 I.T.C.G. “Cesare Battisti”, Salò (IT) Maturità tecnica 100 | 100

ESPERIENZE LAVORATIVE

2019

Tirocinio Formativo di 150h presso Architetto Andrea Nalesso, Padova 2016

Tirocinio Formativo di 80h presso Architetto Chiara Agnoletto, Villanuova sul Clisi (BS) 2015

Tirocinio Formativo di 80h presso Studio tecnico associato Geom. Ghezzi Mauro e Geom. Buccio Martino, Bagolino (BS)

| | | | Arte | Patente B
CHIARA GHIDINI Laureanda in Architettura Brescia 06 | 1998 chiara.ghidini@hotmail.com 3395390595
SKILLS
grafici CAD 3D modeling Altro
SOFTWARE
Software
Adobe - InDesign, Illustrator, Photoshop Autodesk AutoCAD Archicad (base), 3DsMAX, PhotoScan Design Builder (base), Ecotect (base), RDF, Pacchetto Office
Madrelingua B2 B2 Clarinetto Hiking

IL PROGETTO CONSAPEVOLE Laboratoro 1, Architettura sostenibile CASA DA DANÇA Projecto (FAUP)

IL POTENZIALE DEL MATERIALE - Lo scarto lapideo Concepção e Experimentação Estrutural (FAUP)

IL POTENZIALE DEL MATERIALE - Lo scarto vetroso Hackaton VETRO FUTURO

SCENARI POSSIBILI W.a.Ve 2021 “Islands. Architecture and landscapes of water”

A LUZ NA ARQUITECTURA Architectural toys (FAUP)

IL PROGETTO CONSAPEVOLE

Laboratoro 1, Architettura sostenibile

Lavoro di gruppo svolto con Luca Vertuani.

Il progetto è situato ad Ortisei (BZ) e consiste nella costruzione ex-novo di un volume, adiacente ad una preesistenza, che possa ospitare un’esposizione museale e un auditorium. Queste destinazioni d’uso necessitano di una luce controllata e specifica, per questo motivo si è deciso di adottare una tipologia architettonica ipogea per la zona espositiva e di un volume chiuso per l’auditorium, lavorando con sistemi di captazione solare diffusa in copertura. La progettazione ha visto l’impiego di software di simulazione dinamica per definire le strategie per l’impiego di energia pulita più adatte al contesto climatico. Sono stati predisposti pannelli solari, una cisterna per il recupero delle acque meteoriche e un camino di ventilazione.

Inserimento nel contesto preesistente

A B B’

+ 3.3 A’

Planimetria piano terra

+ 6.6

- 13.5
+ 0.0 - 4.5 - 9.0 Sezione A-A’

caratteristiche state in risparmiare base delle W/mqK, dalla l’adeguamento un una di nuova incremento Possiamo è un aiuta 4 primo, non direttamente, spiega di posizionato vetrata non come avere °C essere ventilazione scelto locali, di il dei all’interno di per in convettivi

quelle tipo tipo software di le di grafico come di questi a strategie di ventilazione è frequente la ambienti il il come all’aria l’apertura delle possibile altre a abitato in (setti-pavimenti) e rilasciare è prossime di del graduale una manterrà utilizzabile ventilazione

Scossalina in lamiera zincata Doppio strato membrana bituminosa (sp. tot. 0.7 cm | 0.3+0.4) ardesiata in esterno

Isolamento in poliuretano espanso (sp. 8 cm)

Scatolare in acciaio: sezione 125x20 cm (variabile) profondità 400cm (sp. 0.8 cm) trattato con vernice intumescente

Isolamento in poliuretano espanso (sp.

Umidità MIN. MEDIA e MAX. Radiazione solare giornaliera Umidità giornaliera Umidità - figura 3 Diagramma stereografico - punto di vista: copertura nuovo edificio - figura 7 Radiazione - figura 12
in In ordine anti-orario:
di riscaldamento
10 Miglioramento % del confronto prima/dopo ventilazione naturale- figura 5 Sezione longitudinale dell’edificio
Posizionamento dei pannelli fotovoltaici
Progetto
Shadow range 9.00-17.00 - equinozio d’autunno - figura
0 1 2 3 4 5 EDIFICIO BASE TRASMITTANZA VETRATE RIVEST MENTO LARICE LUCERNARI B BLIOTECA LUCERNAR G UNTO MURO DI TROMBE Ven t Mecc + Ven t N a + In f l raz on (vo /ora) 0 7452836 0 745 0 745 0 746 0 745 0 7451288 Ap p ort d occu p az on e (kWh) 53266 05 53288 380 53095 190 53147 980 53135 720 53138 43 Ap p ort solari attraverso f n estre estern e kWh 10788 45 8863 234 2544 485 2602 935 7557 418 2544 485 l u m n azion e kWh 45503 27 45503 270 45485 490 45485 490 45503 270 45489 46 R sca d amen o orn to kWh 174056 173303 300 171026 000 173170 900 174650 600 172465 5 P rog etto r sca d amen to kW 135 320 133 920 129 960 131 950 132 600 127 420 Raf f rescamen to to a e kWh 1362 918 1225 221 1009 000 954 898 991 666 940 8915 P rog etto raf rescamen to kW 85 500 82 950 78 500 78 470 77 110 75 340 N VERN O % 0 4 1 7 0 5 0 3 0 9 ESTATE % 10 1 26 0 29 9 27 2 31 0 TO TAL E % 0 5 1 9 0 7 0 1 1 1 PASSAGGIO % 3 88 0 94 0 34 3 31 EN ERGIA R SPARMIATA 1 2 4 7 9 12 14 17 19 22 24 27 29 32 34 TRASMITTANZA VETRATE RIVESTIMENTO LARICE LUCERNARI BIBLIOTECA LUCERNARI GIUNTO MURO DI TROMBE % E N E R G I A R S P A R M I A T A SCELTE PROGETTUALI INVERNO ESTATE TOTALE PASSAGGIO INDICE DI RADIAZIONE DISPONIBILE: 93,4% FATTORE DI COPERTURA: 55 % Radiazione solare giornaliera Diagramma stereografico - punto di vista: copertura nuovo edificio - figura 7 Radiazione - figura 12 Posizionamento In ordine Shadow range 9.00-17.00 - solstizio d’estate - figura 9 Shadow range 9.00-17.00 0 1 2 3 4 5 EDIFICIO BASE TRASMITTANZ A VETRATE RIVESTIMENTO LARICE LUCERNARI BIBLIOTECA LUCERNARI GIUNTO MURO DI TROMBE Ven t Mecc + Ven t N a + In f ltra z on (vo /ora) 0 7452836 0 745 0 745 0 746 0 745 0 7451288 A p p orti d i occu p a z ion e (kWh) 53266 05 53288 380 53095 190 53147 980 53135 720 53138 43 A p p orti so a r a ttra v erso f in estre estern e kWh 10788 45 8863 234 2544 485 2602 935 7557 418 2544 485 Il u m n a z on e kWh 45503 27 45503 270 45485 490 45485 490 45503 270 45489 46 R isca d a men to f orn o kWh 174056 173303 300 171026 000 173170 900 174650 600 172465 5 P rog etto r sca ld a men to kW 135 320 133 920 129 960 131 950 132 600 127 420 Ra f f resca men to tota le kWh 1362 918 1225 221 1009 000 954 898 991 666 940 8915 P rog etto ra f resca men to kW 85 500 82,950 78,500 78,470 77,110 75,340 IN VER N O % 0 4 1 7 0 5 0 3 0 9 EST AT E % 10 1 26 0 29 9 27 2 31 0 T O T AL E % 0 5 1 9 0 7 0 1 1 1 PASSAGGIO % 3 88 0 94 0 34 3 31 EN ER GIA R ISP AR MIAT A 1 2 4 7 9 12 14 17 19 22 24 27 29 32 34 TRASMITTANZA VETRATE RIVESTIMENTO LARICE LUCERNARI BIBLIOTECA LUCERNARI GIUNTO MURO DI TROMBE % E N E R G I A R I S P A R M I A T A SCELTE PROGETTUALI INVERNO ESTATE TOTALE PASSAGGIO 93,4% FATTORE DI COPERTURA: 55 % Radiazione solare giornaliera - figura 7 Posizionamento dei pannelli fotovoltaici in copertura e posizionamento della cisterna di 13.000 litri per il recupero dell’acqu In ordine anti-orario: Progetto di riscaldamento (127,42 KW), Progetto di raffrescamento (77,80 KW), Simulazione annuale. Shadow range 9.00-17.00 - equinozio di primavera - figura 8 Shadow range 9.00-17.00 - solstizio d’estate - figura 9 Shadow range 9.00-17.00 - equinozio d’autunno - figura 10 Shadow range 9.00-17.00 - solstizio d’inverno 1 2 3 4 5 E TRASMITTANZ A VETRATE RIVESTIMENTO LARICE LUCERNARI BIBL OTECA LUCERNAR G UNTO MURO DI TROMBE 0 745 0 745 0 746 0 745 0 7451288 53288 380 53095 190 53147 980 53135 720 53138 43 8863 234 2544 485 2602 935 7557 418 2544 485 45503 270 45485 490 45485 490 45503 270 45489 46 173303 300 171026 000 173170 900 174650 600 172465 5 133 920 129 960 131 950 132 600 127 420 1225 221 1009 000 954 898 991 666 940 8915 82 950 78 500 78 470 77 110 75 340 0 4 1 7 0 5 0 3 0 9 10 1 26 0 29 9 27 2 31 0 0 5 1 9 0 7 0 1 1 1 3 88 0 94 0 34 3 31 EN ERG A RISP ARM AT A ENTO LARICE LUCERNARI BIBLIOTECA LUCERNARI GIUNTO MURO DI TROMBE PROGETTUALI INVERNO ESTATE TOTALE PASSAGGIO Pompe di calore aria-acqua con sistema di batterie alettate e ventilatori splittato Serbatoi di accumulo Viessmann Vitocell 100-E tipo SVPB, 1500L VMC con deumidificazione integrata UVR 3200 Canale di emissione e di espulsione INDICE DI RADIAZIONE DISPONIBILE: 93,4% FATTORE DI COPERTURA: 55 % Comfort Freddo Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Temperatura Inquadramento - figura Comfort Temperatura - figura 2 Umidità MIN. MEDIA e MAX. Radiazione solare giornaliera Umidità giornaliera Umidità - figura 3 Diagramma stereografico - punto di vista: copertura nuovo edificio - figura 7 Radiazione - figura 12 Posizionamento Shadow range 9.00-17.00 - equinozio di primavera - figura 8 Shadow range 9.00-17.00 - solstizio d’estate - figura 9 Shadow range 9.00-17.00 Temperatura media Grafico Psicrometrico - figura 4 Miglioramento % del confronto prima/dopo ventilazione naturale- figura 5 INDICE DI RADIAZIONE DISPONIBILE: 93,4% FATTORE DI COPERTURA: 55 % Lucernaio giunto 1:10 Lucernaio biblioteca 1:10 Calcestruzzo armato Scossalina in lamiera zincata Doppio strato membrana bituminosa (sp. tot. 0.7 cm | 0.3+0.4) ardesiata in esterno Isolamento in poliuretano espanso (sp. 8 cm) Isolamento in poliuretano espanso (sp. 6 cm) Barriera al vapore (sp. 0.2 cm) Finitura interna in intonaco tinteggiato bianco (sp. 1.5 cm) Massetto di pendenza alleggerito (2%) Controtelaio in acciaio Motore elettrico infissi scorrevoli Angolare di acciaio fissato al calcestruzzo Infissi con profilo a taglio termico in acciaio zincato verniciato nero Doppio vetro basso emissivo
6 cm) Profilo in alluminio C plus Knauf (sp. 0.6 cm) Lastra in cartongesso Knauf intonacata finitura tinta bianca (sp. 1.25 cm) Massetto di pendenza alleggerito
Controtelaio in acciaio Motore
Angolare
Infissi con profilo a taglio termico in acciaio zincato verniciato
Doppio
Barriera al vapore (sp. 0.2 cm) Angolare di connessione UNI 5783 100x10 Profilo a C in acciaio: 145x58 cm (variabile) profondità 400 cm (sp. 0.8 cm) trattato con vernice intumescente
(2%)
elettrico infissi scorrevoli
di fissaggio in acciaio
nero
vetro basso emissivo
N S E O N S E O N S Nord 21 Giugno 21 Dicembre 21 Giugno 21 Dicembre Nord E O N S E O N S E O N S E O + 0.0 - 4.5 - 9.0 - 13.5 + 3.3 + 6.6 Sezione B-B’
Chiara Ghidini | Luca Vertuani

Rivestimento in lastre prefabbricate di cemento (sp. 4 cm) [PS_02]

Sistema di fissagio halfen DT body con aggancio finale modificato [PS_01]

Strato di intonaco su rete in fibra di vetro (sp. 1.5 cm)

colore grigio scuro (concordare con DL)

Isolamento in fibra di legno (sp. tot 16 cm | 12+4) [IS_03] - [IS_04]

Barriera al vapore (sp. 0.2 cm) [MB_01]

Setto portante in calcestruzzo armato (sp. ≈ 35 cm)

Finitura in intonaco tinteggiato bianco (sp. 1.5 cm)

Angolare metallico per soluzione angoli acuti e ottusi

Scalinata in calcestruzzo armato arricchito con inerti e polvere di porfido della Val Gardena

Controparete in pannelli in cartongesso tipo standard Knauf (sp. 1.25 cm) su montanti in alluminio Knauf a C 50/150/50 (sp. 0.6 cm)

larice Vedi TAV_03

Sistema splittato di batterie alettate e ventilatori delle pompe di calore aria acqua

Setto portante in calcestruzzo armato (sp. ≈ 30 cm)

Deposito shop 12.80 mq Locale tecnico 4.40 mq Ascensore 3.00 mq

Doppio strato pannelli in cartongesso tipo standard Knauf (sp. 1.25 cm)

Profilo Knauf montante in alluminio a C 50/150/50 (sp. 0.6 cm)

Condotti di aereazione Shop 30.00 mq

Doppio strato pannelli in cartongesso tipo standard Knauf (sp. 1.25 cm)

Profilo Knauf montante in alluminio a C 50/50/50 (sp. 0.6 cm)

Porta scorrevole automatica [IN_02]

Rivestimento in lastre prefabbricate di cemento (sp. 4 cm) [PS_02]

Sistema di fissagio halfen DT body con aggancio finale modificato [PS_01]

Strato di intonaco su rete in fibra di vetro (sp. 1.5 cm) colore grigio scuro (concordare con DL)

Isolamento in fibra di legno (sp. tot 16 cm | 12+4) [IS_03] - [IS_04]

Barriera al vapore (sp. 0.2 cm) [MB_01]

Setto portante in calcestruzzo armato (sp. ≈ 35 cm)

Finitura in intonaco tinteggiato bianco (sp. 1.5 cm)

Doppio strato pannelli in cartongesso tipo standard Knauf (sp. 1.25 cm)

Parete divisoria interna in cartongesso e profili di alluminio, cava per passaggio impianti elettrici

IPE 300-150 trattata con vernice intumescente [ST_02]

Porta a doppia anta filo muro [IN_03]

Setto portante in calcestruzzo armato (sp. 46 cm) con segno casseri e tirafondi a vista

Profilo Knauf montante in alluminio a C 50/50/50 (sp. 0.6 cm)

Per dettaglio scale vedi TAV_06

Triplo vetro tipo alsistem full glazing con lastra interna a coprire il serramento in alluminio con vetri di sicurezza basso emissivi [IN_01]

Tre lastre di vetro temperato e satinato unite tramite pellicola sintetica in

Bagni 26.40 mq

Intercapedine di aereazione per scale di emergenza e spazi filtro 23 Alzate a = 15 cm p = 30 cm Isolamento in polistirene estruso STYRODUR (sp. tot. 16 cm | 12+4) Setto portante in calcestruzzo armato (sp. ≈ 40 cm) Intonacato lato shop e grezzo lato scale Intercapedine per impianti 230x50 cm Isolante in polistirolo espanso per giunto sismico 2.91 2.50 4.10 0.40 0.40 4.10 2.91 2.91 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 0.30 0.53 0.53 1.03 1.03 0.30 0.30 0.46 3.70 5.00 +2.90 +2.90 +2.70 +3.45 A A B 0.46 1.10 2.50 0.90 2.10 1.30 2.10 0.10 3.00 2.10 1.40 0.80 2.10 1.00 2.10 0.80 0.70 2.10 2.00 2.70 0.70 2.70 1.40 2.70 1.40 Scale di emergenza 27 Alzate a = 16.5 cm p = 30 cm R / REI 120 R / REI 120 Biglietteria 12.00 mq Guardaroba 35.50 mq Foyer centrale 150 mq Triplo vetro tipo alsistem full glazing [IN_01] Pannelli prefabbricati in cemento [PS_02] montati a umido direttamente su pilastri in calcestruzzo armato Controtelaio in acciaio zincato per superare spessore isolamento
a scomparsa in acciaio per scolo delle acque meteoriche
a scomparsa in acciaio per scolo delle acque meteoriche
in tranciati di porfido della Val
Canalina
Canalina
Sala conferenze 24.00 mq Soggiorno 12.00 mq Pavimentazione
Gardena a correre Cordolo in calcestruzzo arricchito con inerti e polvere di porfido della Val Gardena Seduta in calcestruzzo e tavoloni in legno di
Ignoto
in
[IN_03]
Porta
a doppia anta filo muro con applicato esternamente rivestimento
cemento
Porta
a doppia anta filo muro [IN_03]
PVB (sp. tot 1.8 cm | 6+6+6) Corrente orizzontale tubolare in acciaio 9x4 cm (sp. 0.3 cm) verniciato nero Montante verticale tubolare in acciaio 10x6 cm (sp. 0.3 cm) verniciato nero Vedi TAV_11
45 metri Elementi portanti in acciaio (IPE) trattati con vernice tumescente e ove possibile rivestiti in
Vani tecnici e cavedi R / REI 60 Porte uscite di emergenza R / REI 120 Percorsi vie d’esodo ≤
cartongesso

Il progetto si inserisce a Porto, in particolare nella parte orientale della città, dalla vocazione industriale e sviluppatasi originariamente senza il supporto di un piano regolatore. Il progessivo abbandono delle strutture produttive e la demolizione di parte degli edifici hanno conferito al lotto un’immagine di degrado e di periferia urbana che necessita di una riqualificazione. L’esercizio consiste nella progettazione di una scuola di danza dotata di auditorium e residenze condivise che si inserisca nel contesto della preesistenza della vecchia centrale elettrica riattivandola.

CASA DA DANÇA Projecto (FAUP)
Prospetto sud

Piano terra scuola ed esploso planimetrico

Piano terra residenze

Piano primo residenze

Sezione C-C’
Sezione A-A’
Sezione
Sezione tecnologica teatro
B-B’

IL POTENZIALE DEL MATERIALE

Lo scarto lapideo Concepção e Experimentação Estrutural (FAUP)

Lavoro di gruppo svolto con Alessandro Tarolli, Carola Percola Henrique Menezes, Ioana Suciu, Ondra Toman, Rebekka Schächer, Stefan Costache.

VIDEO:

https://drive.google.com/file/d/1WEKzJCa09WB bhu1EDeg620KgVzdpNRBx/view?usp=sharing

Le pietre utilizzate quotidianamente nel settore edile corrispondono al 25% del materiale estratto e lavorato. Il restante 75% è rifiuto di cava.

75% è un’installazione che esprime questo fenomeno: un cubo di pietre di scarto (2,5 x 2,5 m) disegna il volume del materiale estratto, e, di questo, il 25% è rappresentato da un cubo vuoto realizzato in profilati di acciaio.

Quanto può incidere il vuoto in termini di energia?

Il progetto è stato sviluppato durante il corso di Concepção e Experimentação Estrutural tenuto dal Professor Edgar Garcia da Silva Brito presso l’università FAUP di Porto dove ho trascorso l’anno accademico 21/22 grazie al programma Erasmus+.

Il corso mi ha permesso di conoscere le dinamiche e le complessità del ciclo produttivo dei manufatti lapidei, a partire dal processo di estrazione fino al trasporto al sito di costruzione.

L’impresa Filstone ci ha accompagnati durante il processo di progettazione e costruzione.

IL POTENZIALE DEL MATERIALE

Lo scarto vetroso

Lavoro di gruppo svolto con Chiara Ghidini, Sara Labidi, Irene Martin, Ilenia Pessotto.

Conferire un valore aggiunto al materiale di scarto è una sfida degli ultimi tempi e l’industria del vetro ne è pienamente coinvolta.

Ciò che proponiamo con poroVE è la produzione di un filtro che nasce dal riciclo dello scarto vetroso dell’edilizia, il vetro piano1, che rappresenta il 30% dello scarto vetroso annuo europeo. Il filtro ideato ha lo scopo di favorire il processo di addolcimento dell’acqua: attraverso un processo chimico-fisico di aumento della porosità della matrice vetrosa si potrebbero estrarre metalli pesanti dalle acque ad uso potabile e non. Un’eventuale funzionalizzazione del materiale con carboni attivi potrebbe portare all’abbattimento di contaminanti biologici.

Questa tecnologia viene qui applicata ad una borraccia il cui filtro viene integrato al tappo in modo da essere facilmente sostituito e rigenerato all’infinito.

Il prodotto potrebbe essere il banco di prova per estendere il filtro a sistemi di purificazione maggiori che prevedano la purificazione dell’acqua in aree carenti di acqua potabile o che consentano la purificazione dell’acqua di scarico di lavatrici, garantendo anche il trattenimento delle microplastiche.

1 la composizione chimica del vetro piano è controllata dal REACH che ne regola il contenuto di Pb, Cr, As, Sb, V al di sotto di 20 ppm, con sentendo al materiale di essere considerato privo di sostanze ad alto rischio. (annex XIV REACH)

36,8 milioni di tonnellate/anno

SCENARI POSSIBILI

W.A.Ve 2021 “Islands. Architecture and landscapes of water” - Architetti Inês Lobo e Ricardo Carvalho Lavoro di gruppo, Premio miglior progetto Magistale

VIDEO: https://drive.google.com/file/d/11YSmLG5v5k_EZopw11fPgy5FjLy2g5ny/view?usp=sha

Nel paesaggio di origine vulcanica sono stati progettati degli edifici in calcestruzzo pensati per dialogare con il contesto, utilizzando il linguaggio chiaro di un materiale che si mostra nella sua “brutalità”, come le rocce basaltiche che colorano le spiagge di grigio antracite.

Tra le tipologie di edificio vi sono architetture ipogee, per la custodia di sementi e a scopo museale, a cui si contrappongono composizioni alte e snelle, dei veri e propri Miradouros per l’osservazione del paesaggio, della fauna locale e degli astri.

In occasione del W.A.Ve 2021 “Islands. Architecture and landscapes of water ” organizzato dall’Università IUAV di Venezia, abbiamo sviluppato un progetto per Pico, una delle nove isole dell’arcipelago delle Azzorre, nel cuore dell’Oceano Atlantico.

Architectural toys (FAUP)

L’architettura è una disciplina che nel suo concreto si serve di componenti materiali ed immateriali. Questi ultimi, geometria, proporzione, ritmo e luce sono considerati gli strumenti nobili e sensibili che rendono l’architettura sublime, in quanto generano un’atmosfera che è in grado di dialogare con il nostro io più profondo: la nostra propria “polifonia dei sensi”1 “La mia percezione non è quindi una somma di dati visivi, tattili, uditivi, io percepisco in modo indiviso con il mio essere totale, colgo una struttura unica della cosa, un’ unica maniera di esistere che parla contemporaneamente a tutti i miei sensi”2

Tra le componenti immateriali, A luz na arquitectura è un gioco architettonico che ha lo scopo di approfondire e far comprendere appieno il tema della luce, uno strumento di progetto dinamico che muta continuamente nel corso del giorno e dell’anno e che l’uomo ha sempre cercato di governare, stabilendo una connessione con esso.

A luz na arquitectura permette di studiare come la luce interagisce con sei diversi strumenti di captazione di luce, tratti da architetture di grandi maestri. Il gioco consiste in una calotta semisferica che simula la volta celeste, in cui sono evidenziati: il solstizio d’estate, 21 giugno, in cui il sole raggiunge la sua massima altezza sull’orizzonte L’equinozio di autunno, 23 settembre, dal latino aequinoctium formato da aequus cioè “uguale” e da nox ossia “notte”; significa quindi “ notte uguale (al giorno)”, che coincide con l’equinozio di primavera, 21 marzo. il solstizio di inverno, 21 dicembre, quando il sole raggiunge la sua minima altezza sull’orizzonte. Posizionato il modello architettonico al centro della calotta semisferica, con la parete mancante rivolta verso l’osservatore, verso il nord, posizionare la luce ad est e simulare il movimento del sole all’interno della volta celeste.

Il percorso proposto segue un ordine dall’alto verso il basso, partendo dai sistemi di captazione della luce posti in copertura, passando per quelli situati in facciata, fino ad arrivare ai lucernai che illuminano dal basso, con lo scopo di far comprendere come il posizionamento del dispositivo di captazione della luce conferisca un’atmosfera differente all’architettura.

1 Gaston Bechelard, The Poetics of Rêverie, Beacon Press, Boston 1971, p.6.

2

1964, Ap.48.

3

p.167.

4 Louis I. Kahn: Writings, Lectures, Interviews, Rizzoli International, New York 1991, p.343.

Maurice Merleau-Ponty, “The Film and the New Psychology”, in Id., Sense and Non-sense, Northwestern University Press, Evanston(Illinois) Juhani Pallasmaa, Fragments, Collage and Discontinuity in Architectural Imagery, Giavedoni editore, Pordenone (Italy) 2012,
A LUZ NA ARQUITECTURA

DIFFUSIONE DI LUCE ZENITALE

Alvar Aalto, Finland Hall, Helsinki - FI, 1975.

Questo tipo di lucernario permette alla luce di entrare direttamente nello spazio aprendo la copertura allo zenit. L’architetto utilizza dei collettori molto eleganti, ovali ed allungati che incanalano e “riflettono la luce dalla superficie bianca curvata e il chiaroscuro delle superfici arrotondate conferisce alla luce una plasticità esperienziale, una matericità e una presenza accresciute”3

DIFFUSIONE DI LUCE ORIENTATA

Carlos Ferrater, Cataluna convention center, Barcellona – ES, 2000.

Il dispositivo consiste in quattro grandi tagli in copertura, ognuno dei quali si volge verso un diverso punto cardinale e incanala la luce verso l’interno. Ciò significa che vi sarà un’illuminazione completamente differente nell’arco della giornata e ad una certa ora sarà più portatore di luce un collettore rispetto agli altri.

DIFFUSIONE DI LUCE DEVIATA - copertura

Alvaro Siza Vieira, Centro Gallego de arte contemporâneo, Santiago de Compostela - ES, 1993. La luce penetra nell’edificio in senso verticale per poi essere forzarta in direzione orizzontale da una superficie piana interposta tra copertura e spazio interno. La luce entra, rimbalza verso il soffitto e si riflette nello spazio. Questo tipo di illuminazione è spesso utilizzato all’interno di spazi espositivi in cui la luce dev’essere un elemento diffuso e fortemente controllato.

DIFFUSIONE DI LUCE DEVIATA - facciata Steven Holl, Cappella S.Ignacio, Seattle - WA, 1977. La luce penetra nella cappella attraverso uno strumento paradossale: l’architetto ha realizzato una grande finestra in facciata, posizionando di fronte alla stessa un pannello colorato. La luce colpisce il pannello e ne riflette il colore in senso orizzontale, facendo danzare il colore sulle pareti circostanti. In questo esempio è come se la luce possedesse una propria spiritualità.

DIFFUSIONE DI LUCE SIMBOLICA

Tadao Ando, Chiesa della luce, Osaka - JP, 1989. L’architettura è una vera e propria machine à lumière che porta al suo interno una luce dinamica e simbolica. Vi sono due sistemi di illuminazione posti in facciata: uno, posto sul lato a sud, spezza i fasci di luce in due direzioni diverse attraverso un muro, garantendo una diversa penetrazione della luce nel corso della giornata; il principale consiste in due fessure perpendicolari fra loro che, colpite dalla luce, proiettano il simbolo della croce lungo il pavimento e le pareti interne.

DIFFUSIONE DI LUCE DAL BASSO

Alvaro Siza Vieira, Capela do Monte, Lagos - PT, 2018. Lungo la facciata ovest la luce penetra nell’architettura dal basso, illuminando il percorso che conduce alla cappella, come per indicare la strada a chi vi arriva.

“Il sole non sa mai quanto grande è finchè non picchia sul lato di un edificio è non brilla dentro una stanza”4

CHIARA GHIDINI 2020-2022

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