Portfolio_cmeneghello

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ARCHITECTURE

P O R T F O L I O Chiara Meneghello



PROFILO Sono una studentessa di Architettura presso il Politecnico di Torino, al corso di laurea di Architettura per il Progetto Sostenibile. Sono una ragazza flessibile e curiosa: mi piace approcciarmi ad attività differenti che mi permettono quindi di imparare e cercare nuovi modi per esprimere le mie idee. Lavoro con entusiasmo, veloce nell’apprendere nuove competenze, grazie soprattutto al lavoro di squadra; grazie ad esso ed anche a molti anni di esperienza di animazione con bambini e ragazzi, sono giunta ad acquisire buone capacità di problem solving. Questi anni di studio sono stati utili, oltre che per aver acquisito le competenze pratiche e didattiche nel campo della progettazione, per giungere ad una presa di coscienza del ruolo sociale dell’architetto, che si deve porre l’obiettivo di arrivare a costruire processi consapevoli di rinnovo urbano, per invertire i modelli tradizionali di uso di risorse ambientali ed energetiche, ma soprattutto per diffondere nei cittadini una coscienza per arrivare ad avere oggi e in futuro un’architettura sostenibile, in tutti i suoi ambiti, ed etica.


CURRICULUM VITAE Chiara Meneghello 07.12.1992 | Biella Via Campile 65, Candelo (BI) Italiana + 39 334 379 1164 meneghello.c92@gmail.com Instagram/ciaramaniello facebook/chiara.meneghello

ISTRUZIONE 14.09.2015 - attuale

Politecnico di Torino, Italia Corso di Laurea Magistrale in Architettura per il Progetto Sostenibile

20.09.2011 - 23.02.2015

Politecnico di Torino, Italia Corso di Laurea in Architettura

2006 - 2011

Liceo Scientifico A. Avogadro, Biella MaturitĂ scientifica con indirizzo bilingue

ESPERIENZE LAVORATIVE Giugno - luglio 2015

Animatrice centro estivo Scuola Borgo Nuovo, Biella

Gennaio - Luglio 2015

Stage lavorativo Camo by Stefano Ughetti - Superstar, Biella Responsabile Marketing e comunicazione immagine Gestione delle comunicazioni online tramite Newsletter settimanali

Ottobre - Novembre 2014

Stage Studio LGC - Via Borgone 63 , Torino Supporto alla progettazione; Redazione di plani altimetrici, analisi di impatto elettromagnetico

Aprile - Ottobre 2014

Tirocinio curricolare Studio Steget SRL, Ingegneria Architettura, Via San Donato 101, Torino Supporto alla progettazione

2009 - attuale

Volontariato presso Parrocchia San Paolo, Biella Responsabile gruppo giovani


COMPETENZE INFORMATICHE

AutoCAD

Photoshop

Illustrator

InDesign

Rhinoceros

Sketchup

COMPETENZE TECNICHE Progettazione grafica Disegno e sketch Scrittura Modelllistica Lavoro in team

LINGUE Italiano_ madrelingua Inglese_ parlato: fluente; scritto: buono (First FCE, 2011) Spagnolo_parlato: buono; scritto: intermedio

INTERESSI Disegno e acquerelli; Architettura e urbanistica; Montgna e trekking; jogging; sport di squadra; Viaggi; Country e folk music.

QUALITA‘ Mi piace mettermi in gioco; credo di avere un buono spirito di adattamento e di apprendimento di fronte a differenti contesti lavorativi e anche multiculturali.

Office

QGis



CONTENUTI

Raccolta di selezionati lavori accademici, 2014 - 2017

01 02 03

Re-Garden_ Atelier 3R : REuse - REcycle - REuse

Progetto Urbanistico_ Area Ex Thissen | Lucento un’occasione per il recupero del territorio

Progetto di Restauro e Rifunzionalizzazione_ Barge | Conoscere e rivivere la Pietra

Workshop

04 05

Building Art | Sculture in cantiere_ Workshop di arte e progettazione | Paratissima 2016

Disegno dal Vero e dell’Immaginario_ Applicazione del disegno nell’analisi dell’Architettura, della città e del paesaggio


01

Atelier finale di progettazione

Luogo dell’intervento: Torino, Crocetta Docenti: C. Griffa (Composizione), R. Giordano (Tecnologia), R. Curto (Valutazione economica) Partners: S. Daniliuc, V. Oquendo, I. Traffano. 1° semestre 2016 | 2017

L’area di intervento si instaura in una zona residenziale mista al margine tra quartiere Crocetta e San Salvario, poco distante dalla stazione metropolitana Nizza, dal centro ospedaliero Mauriziano e dalla stazione ferroviaria di Porta Nuova; inoltre, affaccia direttamente sulla zona di trasformazione in cui oggi ancora insistono i binari della ferrovia, che offre moltissime opportunità future di sviluppo e riqualificazione.



PROGETTUALI

+ Mobilità dolce

!

Viabilità e zone 30

Piazza pubblica

Retrofit complesso residenziale

Intervento a Scala Urbana

STRATEGIE

+ | Prestazione energetica

Il progetto è stato sviluppato secondo tre diverse declinazioni – una a scala urbana e due a scala dell’edificio – cercando di raggiungere tre diversi obiettivi – quali il ridurre, il riutilizzare e il riciclare – al fine di sottolinearne i benefici sociali, economici e ambientali nel contesto in cui avviene l’intervento. le idee progettuali per il complesso residenziale Garden Palace hanno voluto coinvolgere anche il suo intorno: per questo motivo le nostre analisi si sono rivolte verso le potenzialità ad oggi sfruttabili e le criticità che ancora costituiscono un freno. L’asse di corso Turati offre un buon collegamento con il resto della città, allo stesso modo comporta un ingente quantità di traffico, smog e rumore: per questo motivo abbiamo studiato un sistema di zona a velocità limitata a 30 Km/h per poter rallentare e ridurre il passaggio dei veicoli; sono stati rafforzati percorsi e attraversamenti pedonali e ciclabili, con il disegno di una pista per la mobilità dolce che vada a ricollegarsi con quella già esistente oltre corso Sommelier. Inoltre, vista l’assenza nell’intorno di spazi pubblici destinati allo svago e alla sosta, è stata prevista una piazza che ribalta l’affaccio principale del complesso da corso Turati alla secondaria via Chisone; il ribaltamento apre l’isolato verso la vicina area di trasformazione e definisce uno spazio ad uso pubblico sia per i residenti dei condomini vicini che per il resto della città, definendosi come isolato aperto contrapposto al tessuto edilizio circostante. Questa piazza diverrebbe così nuovo polo attrattore, favorendo gli attraversamenti diagonali del complesso (da corso Turati a via Chisone e viceversa) e, di conseguenza, favorirebbe le attività commerciali presenti al piano terra, mai realmente avviate perché non direttamente in affaccio sui percorsi principali. Il secondo obiettivo è stato l’efficientamento energetico degli alloggi: gli appartamenti presentano infatti oggi caratteristiche tecnologiche discrete e un buon valore sul mercato immobiliare, tuttavia abbiamo valuto come alcuni interventi per il miglioramento delle prestazioni energetiche andrebbero totalmente a vantaggio, con risparmi sui costi


Riqualificazione Ex INPS

+

| Mantenere

| Sopraelevare e collegare

| Espellere per ventilare

per il riscaldamento e il raffrescamento e un aumento del prezzo al metro quadro degli immobili. La terza strategia progettuale è stata invece rivolta alla trasformazione dell’immobile ex sede INPS, oggi in disuso, in un edificio a destinazione d’uso mista – uffici per il co-working e alberghiera: il progetto ha cercato di sintetizzare e accordare diverse esigenze di utilizzo, caratteristiche estetico formali, con l’impiego di componenti per l’efficienza energetica e la salvaguardia ambientale; è stata anche valutata la fattibilità economica, in termini di costi e obiettivi per la ricostruzione e trasformazione ad oggi e di costi e obiettivi per la demolizione e il riuso un domani Le analisi del contesto, sia formali che microclimatiche, ci hanno portato a elencare una serie di passaggi da seguire: innanzitutto abbiamo voluto mantenere la struttura portante dell’edificio esistente, per poter smorzare gli effetti derivanti da una completa demolizione e dalla totale ricostruzione dello scheletro per un nuovo fabbricato, limitando così gli sprechi in termini di denaro ed energia. In seconda battuta abbiamo voluto sopraelevare il fabbricato e creare un collegamento diretto con uno di quei punti più peculiari del complesso Garden Palace: la piscina posta in copertura, uno spazio funzionale come servizio per un edificio turistico-ricettivo. Il monoblocco del fabbricato è stato poi oggetto di una sottrazione di volume, per poter sfruttare al meglio la circolazione naturale dell’aria in ogni sua parte: il lato corto è stato tagliato in fronte al terzo piano fuori terra, un taglio che si verticalizza diagonalmente e spacca a metà l’edificio, favorendo un naturale processo di ricircolo della ventilazione. L’apertura della piazza antistante il nuovo blocco destinato ad albergo e uffici ha visto la demolizione di parte della piastra al piano primo (collegamento tra i due corpi dell’ex sede INPS e del condominio Aster) e un trasferimento di cubatura per una nuova piastra più piccola a servizio del nuovo albergo e del piano comune di uffici per il co-working. Le componenti tecnologiche di progetto hanno tenuto

| Rimuovere e aggiungere

| Inclinare

| Schermare

conto del consumo di energia primaria, con particolare attenzione all’origine dei materiali da elementi riciclati, all’Embodied Energy totale dell’edificio e a come poter sfruttare a proprio vantaggio gli apporti termici ed energetici derivanti da fonti rinnovabili, implementando elementi tecnici passivi ad elementi impiantistici, senza rinunciare alla qualità estetica dell'architettura e tenendo conto dell’aspetto della fattibilità economica, sia di investimento che gestionale. Per questo motivo le strategie progettuali sono state rivolte, una volta definito il volume del costruito, a come renderlo energeticamente attivo, ma anche protetto: l’inclinazione delle superfici di copertura verso Sud ha permesso di disporre di spazi per l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria; il doppio involucro per le facciate dei quadranti Sud—Est e Sud-Ovest garantisce invece la schermatura adeguata degli spazi interni, esaltando anche un contrasto con la facciata Nord ad un solo involucro trasparente e sottolineando, con elementi diagonali dal forte impatto estetico, un tratto architettonico deciso contrapposto alla lineareità e modularità della parte residenziale del complesso.


SPAZI

PUBBLICI

Masterplan, pianta piano terr

Schemi arredi e schermature piazza pubblica


ra e spazio pubblico

Schema zona drop-off


PIANTE E

INTERNI

Sketch | hall albergo e uffici

Pianta piano primo

Sketch | spazi co working, my space

Pianta piano tipo camere standard


STUDI SULLE SCHERMATURE

/06 21

Scenario 1: schermatura vegetale rampicante - piani terra e primo Facciata SE e SO

0 2.0 h1

21/1

2 h 12.0 0

Scenario 2: senza schermatura Facciata NE

Sketch | interno camera albergo

/06

21 h1 0

2.0

21/1

2 h 12.0 0

Pianta piano tipo camere suite

Scenario 3: schermatura - piani superiori Facciate SE e SO


SOLUZIONI

TECNOLOGICHE

ELEMENTO TECNICO E MATERIALI IMPIEGATI

IREE / RAPPORTO TRA EE DA FONTE RINNOVABILE E EE TOTALE

/ PARTIZIONE VERTICALE (su vano scala) - Doppia lastra in gesso rivestito ad alta resistenza al fuoco - 0,02 m - Muratura portante in cls 0,28 m - Isolante in lana di legno 0,08 - Finitura interna (intonaco) 0,02 m / PARTIZIONE VERTICALE (tra camera e wc)

/ EMBODIED ENERGY

- Doppia lastra in gessofibra 0,025 m - Isolante in lana di roccia 0,05 m - Doppia lastra in gessofibra 0,025 m

REcycle alluminio acciaio

2 MJ/m

7.191,53

/DELL’EDIFICIO EMBODIED PERIODICA 3

2

1.043,39

/R

4

/ CHIUSURA ORIZZONTALE SUPERIORE

28%

/ CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE su spazio aperto

5

EEANNO / EMBODIED 6

U = 1,1 W/m2K Livello 1 (< 1,50)

7

28%

/ CHIUSURA ORIZZONTALE INFERIORE su spazio non riscaldato - Pavimento galleggiante - 0,07 m - Massetto in cls alleggerito - 0,05 m - Membrana in bentonite di sodio - 0,005 m - Isolante in fibra di cellulosa - 0,12 m - Solaio strutturale in cls - 0,25 m

ENERGY ANNUALE

38%

/ CHIUSURA ORIZZONTALE SUPERIORE su spazio aperto - Pavimento galleggiante - 0,07 m - Massetto in cls alleggerito - 0,05 m - Barriera al vapore (carta Kraft - fibra di sisal) - 0,002 m - Lamiera grecata + getto di cls - 0,085 m - Solaio strutturale in acciaio IPE 160 - 0,16 m - Isolante in fibra di legno con magnesite - 0,16 m - Intercapedine d’aria per impianti - 0,25 m - Pannello di cartongesso controsoffitto - 0,0125 m

/R

EE APPORTO TRA EE DA FONTE RINNOVABILE E EE TOTALE

19%

16%

- Pavimento galleggiante - 0,07 m - Massetto in cls alleggerito - 0,05 m - Membrana in bentonite di sodio - 0,005 m - Lamiera grecata + getto di cls - 0,085 m - Solaio strutturale in acciaio IPE 160 - 0,16 m - Barriera al vapore (carta Kraft - fibra di sisal) - 0,002 m - Isolante in fibra di legno con magnesite - 0,16 m - Intercapedine d’aria - 0,20 m - Pannello in gesso da esterni con rivestimento idrorepellente - 0,0125

APPORTO TRA EE INIZIALE E PERIODICA

15%

/ PARTIZIONE ORIZZONTALE (solaio interpiano)

- Strato drenante di ghiaia - sp. variabile - Guaina impermeabilizzante in bentonite di sodio - 0,005 m - Strato di pendenza in cls cellulare - 0,10 m - Barriera al vapore (carta Kraft - fibra di sisal) - 0,002 m - Isolante in fibra di legno con magnesite - 0,16 m - Lamiera grecata + getto di cls - 0,085 m - Solaio strutturale in acciaio IPE 160 - 0,16 m - Intercapedine d’aria per impianti - 0,25 m - Pannello di cartongesso controsoffitto - 0,0125 m

2

MJ/m

59%

- Pavimento galleggiante - 0,07 m - Massetto in cls alleggerito - 0,05 m - Strato fonoassorbente isolgomma - 0,002 m - Lamiera grecata + getto di cls - 0,085 m - Solaio strutturale in acciaio IPE 160 - 0,16 m - Intercapedine d’aria per impianti - 0,25 m - Pannello di cartongesso controsoffitto - 0,0125 m

EETOT / EMBODIED ENERGY TOTALE DELL’EDIFICIO

IR

9

- Doppia lastra in gessofibra 0,025 m - Isolante in lana di legno 0,05 - Isolante in lana di roccia 0,05 - Isolante in lana di legno 0,05 - Doppia lastra in gessofibra 0.025

1

50

EER

33%

/ PARTIZIONE VERTICALE (tra camere)

ANNI / CICLO DI VITA UTILE DELL’EDIFICIO

EETOT

40%

46%

/ CHIUSURA ORIZZONTALE CONTROTERRA

2

KWh/m

39,95

- Strato di finitura interna - 0,02 m - Massetto di pendenza in cls alleggerito - 0,15 m - Strato di cls con rete elettrosaldata - 0,20 m - Massetto di pulizia - 0,15 m - Membrana impermeabilizzante in bentonite di sodio - 0,005

/ CERTIFICAZIONE MINERGIE

8

R

7

/ CHIUSURA VERTICALE - Vetro chiaro Classic Clear - 6 mm - Intercapedine con argon 90 % - 16 mm - Vetro bassoemissivo Advanced 1.0 on Clearlite - 4 mm - Montanti e traversi in legno/alluminio

ECO

/I

8

/ STRUTTURA PORTANTE ESISTENTE

NCIDENZA SULL’EMBODIED ENERGY TOTALE

- Travi e pilastri in cls armato

9

/ SCHERMATURA - Pannelli prefabbricati in alluminio riciclato

10

/ STRUTTURA DI RINFORZO ALLA STRUTTURA ESISTENTE - Travi e pilastri in acciaio riciclato

3,28%

39,22%


U = 0,164 W/m2K Livello 1 (<0,23)

2

8

1

10

3

4

5

6

U = 0,189 W/m2K Livello 1 (< 0,26)

U = 0,189 W/m2K Livello 1 (< 0,23)


02

Atelier Progetto Urbanistico

Luogo dell’intervento: Torino, area Thyssen-Lucento Docenti: R. Albano (Urbanistica), A. Mela (Socioologia dell’ambiente) Partners: D. Deluca, D. Meneghetti, F. Sampò 2° semestre 2015 | 2016

L'area oggetto di analisi, è localizzata nel quadrante nord-ovest della città di Torino, più precisamente all'interno del quartiere Lucento, che fa parte della circoscrizione V. L'area è delimitata a sud, da Corso Regina Margherita, asse viario di fondamentale importanza poichè rappresenta uno degli ingressi principali alla città, collegato direttamente alla tangenziale di Torino; a ovest da via Pietro Cossa; a nord da via Pianezza; a est dal fiume Dora Riparia. La zona desta particolare interesse in termini progettuali, per una serie di temi presenti al suo interno, primi tra tutti quello dell'archeologia industriale urbana, con l'area dismessa delle ex acciaierie ThyssenKrupp (300000 mq); ma anche quello del verde, con il parco della Pellerina e il parco di via Calabria, e quello storico, con il castello di Lucento, ex residenza sabauda. L’area di intervento rientra nel Programma di Rigenerazione Urbana, Sociale, Architettonica, previsto dal PRG vigente e comprende due distinte zone di trasformazione (ZUT): una inerente i manufatti produttivi della ex Thyssen e dell’ex ILVA e l’altra riferita all’ambito del Castello di Lucento.



LE

ANALISI

Per delineare meglio gli obiettivi da raggiungere attraverso il progetto sono state effettuate delle analisi mirate a valutare: i collegamenti infrastrutturali e le criticità che essi presentano, la mobilità sostenibile, la presenza del verde in questa porzione di città e come si distribuisce tra pubblico e privato, ed infine la diffusione e distribuzione dei servizi. In parallelo alle analisi urbanistiche, sono state svolte anche altre di tipo sociologico: - l’analisi SWOT - Analisi di tipo percettivo La zona circostante l’area di progetto ospita differenti servizi di quartiere, localizzati soprattutto nel quartiere Lucento. La caratterizzazione per lo più residenziale del tessuto in esame, e la conseguente inadeguata presenza di servizi non contribuiscono alla possibilità di creazione della «mixitè sociale». I due corsi principali attraversano zone diverse: Corso Regina Margherita, come asse viario principale d’ingresso alla città, nell’area di intervento non percorre zone densamente costruite. Corso Potenza attraversa presenta maggiori criticità rispetto al primo, attraversa un tessuto urbano fortemente costruito, per lo più residenziale. L’area è esclusa dai servizi di sharing. Generalmente nelle aree con più servizi alla popolazione la sezione stradale non privilegia il trasporto pubblico, o in generale la mobilità sostenibile. Nell’area è presente tanta superficie verde, ma questa non è diffusa nelle zone con maggior numero di servizi, e dove è presente non risulta adeguatamente accessibile. Tuttavia sono presenti varie aree attrezzate e per l’attività fisica.



LE INFRASTRUTTURE Gli obiettivi del progetto sono stati delineati in seguito alle analisi territoriali, storiche e quelle percettive sull’area di progetto. Nella prima fase di definizione del concept sono state individuate alcune principali linee guida attraverso le quali si voleva raggiungere un comune obiettivo. Esse sono: 1. Garantire MOBILITA’ SOSTENIBILE; 2. Integrazione del VERDE e la creazione di un polo attrattivo CREATIVO; 3. Collegare MEMORIA e INNOVAZIONE; Tutto questo mirato a delineare un nuovo polo attrattivo per la città in cui vivere e percepire la sostenibilità non solo a livello ambientale ma soprattutto sociale. Per l’elaborazione del masterplan siamo partiti dalla definizione della viabilità. L’orientamento della strada principale di accesso all’area nasce dalla volontà di collegarsi visivamente con il Castello di Lucento. La viabilità di Corso Regina Margherita in seguito al nostro intervento ha subito alcune modifiche, mirate a migliorarne la percorrenza e a diminuirne l'impatto acustico. L'intervento di maggiore entità da noi realizzato per la viabilità di C.so Regina Margherita, è rappresentato dalla creazione di una nuova rotatoria, localizzata nel punto di ingresso principale all’area di progetto. Sono state poi organizzate le strade secondarie, dando vita a tre macrozone principali nelle quali abbiamo iniziato inserito le funzioni in modo tale che non si creassero zone più privilegiate rispetto ad altre. Abbiamo trattato con attenzione gli spazi attorno al perimetro di progetto, cercando di intervenire su tutte le barriere per migliorare il collegamento e la percezione di queste zone. Nell’ottica di voler realizzare un intervento sostenibile abbiamo creato due importanti assi pedonali, che si incontrano dando vita ad una piazza che volge verso la Dora. Essi rappresentano i due grandi temi che hanno dato vita al nostro concept: collegare memoria e innovazione.

L’asse della realizzazione dell’innovazi

In fase di ana sulle tre piaz pubbliche es


memoria infatti nasce per collegare il castello di Lucento, ora incubatore per l’arte, alla Cascina Marchesa tramite la e di una passerella su corso Regina. L’altro asse invece si sviluppa in senso ortogonale a quest’ultimo ed è quello ione.

alisi era emerso come l’area fosse esclusa dai servizi di bike sharing della città, per questo sono stati inseriti dei punti zze progettate. Sempre in relazione alla mobilità sostenibile abbiamo deciso di creare delle deviazioni su due linee sistenti al fine di servire così anche l’area interna, data la sua futura attività attrattiva

VIABILITA’ Strada Principale ad elevata percorrenza Strada Principale Strada Secondaria

MOBILITA’ SOSTENIBILE Pistra Ciclabile Linee di trasporto pubblico Fermate dell’autobus Punti di Bike Sharing


DESTINAZIONE D‘USO MACROZONA 1 Questa zona ospita la percentuale maggiore di residenza prevista, per creare una maggiore continuità con l’adiacente quartiere le Vallette, separato dal dislivello. Per rislovere questo limite si è pensato a delle passerelle che conducono ad una piazza rialzata. Da questa piazza parte la via principale del masterplan (asse dell’innovazione), pedonale e ciclabile, in cui si affacciano edifici destinati prevalentemente ad ospitare ufficie commercio. Tipo SLP (mq) Produttivo 1748 Terziario 13465 ASPI 7737 Residenza 29393


MACROZONA 2 Zona destinata principalmente alla ricerca, in particolare ricerca sulla sicurezza sul lavoro per mantenere viva la memoria del luogo, con l’intenzione di diventarte un importante polo innovativo. Sono inoltre presenti gli edifici più alti, destinati ad ospitare due hotel. La forte attrattività di questa zona ci ha portato a sviluppare ai piani terra degli edifici una parte commerciale con ampi spazi pubblici all’esterno. Infine in questa macrozona è presente la piazza del teatro, nuovo landmark.

Tipo SLP (mq) Produttivo 8348 Ricerca 22029 12838 Ricettivo ASPI 8521 Pubblico 2356

MACROZONA 3 Zona maggiormente privilegiata sia per l’affaccio sul fiume sia la presenza del castello di Lucento. Una percentuale più alta è destinata ai servizi per il quartiere e per la città per far sì che l’area diventi attrattiva ed uno spazio di aggregazione sociale e generazionale. Di grande grande importanza in quest’area è l’asse della Memoria, che percorre trasversalmente la zona: parte dal castello di Lucento arrivando fino a corso Regina dove, attraverso una passerella sopraelevata, sarà possibile creare direttamente un collegamento con la Cascina Marchesa. Su questo asse importante si affacciano le principali attività pubbliche, tra cui la scuola per l’infanzia e primaria, le aule studio e gli spazi espositivi, la nuova Casa del Quartiere e anche il centro per lo sport.

Tipo SLP (mq) Residenza 16449 Ricerca 9207 ASPI 6269 Pubblico 22934


L A P I A Z ZA D E L T E A T R O La piazza si sviluppa in due parti differenti per pendenza del terreno. La zona pianeggiante è caratterizzata da ampie aree verdi ed è fornita da una stazione di bike sharing. La parte in pendenz invece si distingue in due aree diverse: una con terrazzamenti attrezzati adibiti ad aree di sosta, con panchine e vegetazione arbustiva, mentre l’altra è più di percorrenza con un piccolo orto botanico.

DETTAGLI SPAZIO PUBBLICO

DETTAGLI ILLUMINAZIONE

Obiettivo fondamentale del progetto è la definizione di un nuovo landmark a destinazione culturale; il Teatro ospita due auditorium e una zona ristoro, nei livelli inferiori viene collocato un parcheggio coperto che si estende fin sotto alla piazza antistante. Il campo quindi si sviluppa in parte con una leggera pendenza, portando il livello di calpestio esterno a +4 metri dal livello della strada.


PROSPETTO PIAZZA DA CORSO REGINA

SCHEMA FUNZIONALE


03 memoria

di pietra Atelier Compatibilità e Sostenibilità del Restauro Architettonico Luogo dell’intervento: Barge, (CN) Docenti: M. Mattone (Rilievo), P. Davico (Rilievo), A. Spanò Partners: D. Meneghetti, F. Sampò 2° semestre 2015 | 2016

L’atelier prevedeva il restauro e successivo progetto di riqualificazione di due edifici di architettura minore, ubicati a Barge, città nota per la forte presenza della comunità cinese e per la lavorazione della pietra. L’area di intervento si trova al centro del paese, in una zona con potenziali caratteristiche attrattive dovute alla vicinanza con il fiume e la vista panoramica sul Castello Inferiore di Barge. Il progetto di rifunzionalizzazione da noi proposto si pone l’obiettivo di far rivivere alla città l’esperienza della pietra e allo stesso tempo far rivivere Barge attraverso di essa. Barge infatti, identificata come punto di partenza di alcuni “Percorsi della Pietra” potrebbe assumere una posizione di rilievo per la conoscenza della pietra e della sua lavorazione. Per questo abbiamo identificato all’interno della città un luogo di partenza per questi percorsi in cui documentarsi su di essi, ma anche dove fare esperienza della pietra attraverso l’inserimento di sale espositive, didattiche e ricreative.



METODOLOGIE DEL

RILIEVO 13,35

0,38

Per la restituzione grafica dei rilievi sono stati utilizzati diversi software, ognuno con finalità differenti; in primo luogo Autocad, per ottenere le coordinate dei punti nello spazio, ricavate tramite la stazione totale durante il rilievo strumentale. In secondo luogo è stato utilizzato il software Photoscan per ottenere un modello 3D, generato tramite una nuvola di punti, degli edifici oggetto dell’analisi. Il primo passaggio è stato quello di inserire nel programma il sistema di riferimento tramite i punti ricavati dal CAD, mentre il secondo passaggio è l’inserimento del giro di foto scattato in loco. Sono state cosi eseguite le seguenti operazioni: Align Photos, per allineare le foto; quindi, tramite marker, sono stati localizzati su ognuna di esse (ove visibili) i punti ottenuti dal rilievo con la stazione totale che definiscono il sistema di riferimento del modello (molto importante è la precisione del loro inserimento, infatti il programma definisce l’accuratezza e l’errore dei punti inseriti); poi Build Dense Cloud per la lettura incrociata delle foto e creare una nuvola di punti; infine Build Mesh, per collegare i punti uniti ottenuti e creare il modello fotogrammetrico 3D.

5,23

6,15

5,18

0,25 2,09

1,02

0,77

2,79

2,87

1,59

2,09

1,37

0,77

1,42

0,44

0,78

+ 5.49 m

1,42

2,1

1,8

0,44 1,16

1,69

2,3

2,7

3,12

3,75

4,09

1

0,98

1,06

1,18

0,70 1,88

1,10 1,78

1,29 1,74

1,01 0,00 m

3,32

0,52

7,9 7

7,0 8

5,6

13,64

3,89 5,57

2

1,0

1,15

3,82

7,83

1,16

7,35

1

0,00 m

3,84

0,9

1,69

0,24

+ 0,35 m

0,38

2,25

0,49

0,59

1,21

1,7

0,66

1,26

3,9

3,28

0,61

1,38

+ 2.95 m

2,54

0,73

1,89

0,15

0,56

2,06

9

4,36

0,72

0,87

4,57

7,4

- 0,10 m

+ 6.93 m

1,49

6,02

9

5,54

7,4

0,96 1,30

8,2

+ 8.92 m

1,49

1,87

1,57

6,95

- 0,20 m

2,89 0.00 m


2,5

2,0

4

0,9

2

- 0,

9

50

m

6,0

3

3

D'

3,0

7

3,5

1,0

1

C

4

3,6

1

0,6

4

11,05

9,37 ,59

- 0,10 m

10

5,9 5,84 3

3,13

9,76

10 ,26

3,6

1,01

1,00 2,70

1,00 2,70

3,2

2,89

7,06

3,0

7

4,63 0,5 + 1,95 m

2,85

D

1

1,0

4

3,2 0,97

4

1,0

5,53

C'


IL PROGETTO DI RIFUNZIONALIZZAZIONE Grazie al restauro dei due edifici e alla rifunzionalizzazione totale del lotto, l’area nasce a nuova vita, aumentando molto le potenzialità attrattive della zona. Gli edifici sono ora un punto di riferimento a livello territoriale per chiunque voglia conoscere e approfondire le tematiche della lavorazione della pietra: il lotto rappresenta il punto di partenza (o arrivo) di percorsi pensati per far conoscere al grande pubblico questo tema, con tappe in cave, paesi e edifici di interesse storico nel territorio attorno a Barge.

PIANTA PIANO TERRA

Per la rifunzionalizzazione del lotto il pirmo intervento da effettuare riguarderò la sistemazione di tutta l’area esterna, con consolidamento degli argini del fiume e inserimento di pavimentazione in Pietra di Luserna e quarzite. Gli interventi interni sono stati pensati in base alle diverse esigenze funzionali dei due edifici cercando di mantenere il più possibile la loro struttura originale. Per la Casa della Pietra gli interventi sono stati ridotti al minimo, integrate le pavimentazioni al piano terra. Per il nuovo locale eno-gastronomico nel vecchio deposito gli interventi sono stati più consistenti: per prima cosa è prevista la rimozione del solaio sottotetto, per creare un ambiente a tutt’altezza con struttura della capriata in legno a vista. Per quanto riguarda gli interventi in facciata sono previsti tre tipi di interventi: intonacatura della facciata, uno più invasivo con l’inserimento del vano ascensore ed infine il restauro della scala esterna, trattata con interventi minimi per mantenere la struttura a vista in pietra.

VISTA COMPLESSIVA DEL NUOVO PROGETTO



IL PROGETTO DI RIFUNZIONALIZZAZIONE

Facciata della casa_stato di fatto

SALA 2_I PERCORSI DELLA PIETRA La seconda parte dell’esposizione permanente, diretta conseguenza della prima, è incentrata sulla spiegazione dei percorsi strutturati nel territorio di (e intorno) Barge, per conoscere in prima persona tutto ciò che concerne la lavorazione della pietra.

Sala al piano primo

I LABORATORI Al piano terra sono localizzati i due laboratori, pensati per essere la parte di percorso in cui poter sperimentare in prima persona la lavorazione della pietra: laboratori rappresentano un metodo innovativo e interativo per far conoscere a fondo la lavorazione della pietra.

Locale piano secondo

Locale piano secondo


SALA 1_LAVORAZIONE DELLA PIETRA La prima parte dell’esposizione permanente, si incentra su tutto ciò che riguarda la storia della lavorazione della pietra a Barge e nel territorio circostante. L’allestimento interno, unisce ad un’espozione vecchio stampo, tramite reperti e fotografie storiche, ciò che rappresente la modernità delle esposizioni, i tavoli interattivi. SALA POLIVALENTE La sala al primo piano della casa assume ora i tratti di un ambiente polifunzionale, che può, a seconda dell’occasione, avere diversi utilizzi: da ambiente utile per raccontare i temi relativi alla lavorazione della pietra con le scolaresche in visita, a luogo per piccole conferenze, a spazio utile alle associazioni del territorio.


04 LIMITLESS BUILDING ART | SCULTURE IN CANTIERE

Luogo dell’intervento: Torino Esposizione Artista: Domenico Borrelli Partners: A. Tripi, A. Zampese, A. Roseti, E. Torricelli, F. Solito, F. Minussi, I. Tonti, L. Spina, M. Leardi, M. Petiti, Sabrina De Luca, S. Nasuti, U. Rossino 26/10/2016 - 06/11/2016

Il workshop realizzato da Paratissima e Building, in collaborazione con Politecnico di Torino, IAAD e Lombroso16, guidato e coordinato dall’azione simultanea dell’artista Domenico Borrelli e due architetti, ha condotto alla realizzazione di una grande scultura, esposta in occasione di Paratissima12 all’interno degli spazi di Torino Esposizioni e che sarà poi ricollocata come opera d’arte pubblica e visibile a tutti presso Quadrato, il recupero dell’antico convento di Sant’Agostino curato dal Gruppo Building.



IL CONCEPT Il workshop prevedeva la progettazione, sulla base di una iniziale idea dell’artista scultore Domenico Borrelli, di un’opera, una torre, la quale doveva presentare le seguenti caratteristiche: la verticalità, il movimento torsionale e la brillantezza, lucentezza dovuta al colore oro previsto all’interno dell’opera. Durante le attività di progettazione del workshop quindi sono state presentate le idee per la scultura. La parte più interessante e particolare del workshop è stata la compresenza dell’aspetto teorico e quello effettivamente pratico di messa in opera del progetto. Infatti l’oggetto finale presenta alcune differenze rispetto alle idee di partenza, anche dovute alle caratteristiche del materiale utilizzato: i mattoni in gasbeton. La soluzione raggiunta tuttavia presenta riesce ad esprimere la maggior parte delle caratteristiche volute dall’artista e da noi studenti partecipanti.

5. LA LUCE - il cuore Il taglio di separazione tra le due entità è l’unico mezzo di diffusione della luce, simbolo della spiritualità dell’opera, che dal centro di essa si propaga trovando nelle fessure la sua via d’uscita. Spazio sacro che, che un’esplosione, separa le due entità e al tempo stesso le unisce generando un cuore, un’identità resa possibile solo dalla complicità dei due corpi opposti.

1. VERTICALITA’

La struttura, stretta alla base e con uno spiccato sviluppo verso l’alto, rappresenta la volontà di raggiungimento dell’infinito, di superamento dei limiti ora conosciuti dall’uomo. Un tendere sempre al di là delle proprie capacità, verso ciò che tecnologia e immaginazione ci permettono di aspirare.

2. TORSIO La rottura struttura torre“ines volere e Accentua continuità one ci ren one di u fine.


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3. SEPARAZIONE Un corpo unico rapprensenta inevitabilmente l’essenza di se stesso. Quando però questo corpo si divide dando origine a due elementi separati, tre corpi prendono vita. Così un quadrato perimetrale puro alla base si divide in due metà, che una volta separate si torciono su se stesse in un movimento curvo, alla continua ricerca l’una dell’altra ma senza mai incontrarsi.

4. REGOLARITA’ vs ORGANICITA‘ Una volta recisi, i nuovi elementi assumono specificità proprie, opposte l’una all’altra, a rappresentare le due identità che formano il tutto: REGOLARITA’ e ORGANICITA’. La prima rigida e geometrica, costretta nella sua linearità, ma allo stesso tempo fedele alla propria morale. La seconda flessibile, deformabile e indomabile che esplora



Guarda il video

https://www.facebook.com/Paratissima/videos/1232118070193638/


05 Disegno dal vero e dell'immaginario_ Docente: L. Blotto 2° semestre 2015 | 2016

Il workshop si poneva l’obiettivo di fornire ai partecipanti le principali conoscenze teoriche e tecniche legate al disegno, alla sua realizzazione e alle sue applicazioni nell’analisi dell’architettura, della città e del paesaggio. Proprio attraverso il Disegno dal Vero e con lo studio grafico dei lavori architettonici-ambientali si forma una particolare sensibilità disegnativa che traduce in termini grafici le sensazioni ricevute dall’osservazione (critica) dei fenomeni visibili. Tema oggetto dei disegni è: la città e il verde.








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