Tesi Escuela Los Ramones

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LOS IBAÑEZ BAJOS

LA TOSCA OLBA LOS MOYAS

LOS RAMONES

LOS LUCAS

LOS TARRAGONES

PROCESSO PARTECIPATIVO E ARCHITETTURA RURALE: Recupero dell’edificio dell’ex scuola di Olba (Spagna)

Chiara Viano


Abstract: Può l’architettura contribuire a trovare soluzioni originali che migliorino i nostri saperi sullo sviluppo sostenibile? Il lavoro di tesi è nato come risposta a questo interrogativo. Si è sviluppato tramite la ricerca teorica sui metodi e sulle soluzioni dell’architettura sostenibile, e tramite l’esperienza pratica vissuta nella valle di Olba insieme ai suoi abitanti. La comunità ha preso parte a un processo partecipativo volto alla definizione del progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell’edificio dell’ex scuola de Los Ramones, una borgata della valle. Un edificio del 1933, non utilizzato da 50 anni, che porta i valori sociali e architettonici della cultura rurale.


Politecnico di Torino facolta’ di Architettura Architettura Costruzione e Citta’ Tesi di Laurea Magistrale a.a. 2014/2015

PROCESSO PARTECIPATIVO E ARCHITETTURA RURALE: RECUPERO DELL’EDIFICIO DELL’EX SCUOLA DI OLBA (Spagna)

Relatore: prof. Andrea Bocco

Candidata: Chiara Viano



Ogni intervento nel paesaggio urbano o rurale dovrebbe considerare come i diversi elementi del luogo formino un tutto che è percepito dagli abitanti come un quadro coerente con la sua ricchezza di significati. In tal modo gli altri cessano di essere estranei e li si può percepire come parte di un “noi” che costruiamo insieme. (Francesco, Lettera Enciclica Laudato Sì , Ecologia della vita quotidiana,151)



INDICE

INTRODUZIONE

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PRIMA PARTE

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1. SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE 2. BIOEDILIZIA O ARCHITETTURA BIO-ECOLOGICA 3. PROGETTAZIONE PARTECIPATA 4. RECUPERO E RESTAURO DELL’ARCHITETTURA VERNACOLARE BIBLIOGRAFIA SECONDA PARTE - PARTE SEGUNDA 1. RESTAURO E RECUPERO DELL’EDIFICIO DELL’EX-SCUOLA DI OLBA (Teruel) RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN DE LA ANTIGUA ESCUELA DE OLBA (Teruel) 2. PROCESSO PARTECIPATIVO PROCESO PARTICIPATIVO 3. PROGETTO PROYECTO BIBLIOGRAFIA DISEGNI ARCHITETTONICI - DIBUJOS ARQUITECTÓNICOS STATO DI FATTO - EXISTENTE PROGETTO DI RECUPERO - REHABILITACIÓN GLOSSARIO - GLOSARIO CONCLUSIONI

p.12 p.20 p.24 p.28 p.34 p.39 p.40 p.74 p.106 p.169 p.173 p.174 p.187 p.205 p.209



INTRODUZIONE

INTRODUZIONE

INTRODUCCIÓN

Fino a qualche tempo fa la ricerca di una vita sana e di rispetto per ciò che, e per chi, ci circonda poteva essere un’intuizione o un impegno solamente di alcuni, ora, con la presa di coscienza della limitatezza delle risorse, è diventata una condizione necessaria per tutti. Questo ha portato a strategie sociali e politiche finalizzate al raggiungimento di un obiettivo comune: l’uso consapevole e sostenibile delle risorse, che talora sono tradotte in pratiche efficaci, talora rimangono dichiarazioni retoriche.

Hasta hace unos años la búsqueda de una vida sana y de respeto por lo que nos rodean podía ser una elección o un compromiso de sólo unos pocos, ahora, con la clara toma de conciencia de los recursos limitados, se ha convertido en una condición necesaria para todos. Esto ha llevado a desarrollar estrategias sociales y políticas con un objetivo común: el uso consciente y sostenible de los recursos, que podría traducirse en prácticas efectivas o quizás, tan sólo, en meras declaraciones retóricas.

Il lavoro di tesi è stato per me l’occasione di ricercare e sperimentare, in ambito architettonico e sociale, soluzioni che potessero essere delle risposte al problema dell’’inquinamento’ ambientale, culturale e mediatico che viviamo quotidianamente. Il lavoro di tesi è stato, inoltre, un’occasione per vivere in un luogo in cui la popolazione ha impostato la propria vita sul rispetto della natura e della persona.

El proyecto que ahora presento se ha convertido, para mí, en una gran oportunidad para investigar y experimentar, tanto a nivel arquitectónico como social, una serie de soluciones sobre el problema de la contaminación ambiental, cultural y mediática que vivimos hoy en día. A su vez me ha dado la oportunidad de vivir en un entorno en el que sus habitantes promueven el respeto por la naturaleza y por los demás.

A partire dal concetto di sviluppo sostenibile, cercherò di definire come e se, a mio avviso, possa essere raggiunta la sostenibilità ambientale e sociale, attraverso la pratica dell’architettura. Personalmente intendo l’architettura come una disciplina capace di costruire, a partire

Partiendo del concepto de desarrollo sostenible, voy a tratar de definir, bajo mi punto de vista, cómo y si, la práctica arquitectónica, es capaz de alcanzar la sostenibilidad ambiental y social. Refiriéndome a la arquitectura como disciplina capaz de construir, a partir de un 7


INTRODUCCIÓN

da un oggetto statico, un ambiente fisico e culturale dinamico. A mio parere, infatti, essa è un mezzo per conoscere un luogo e le relazioni sociali che in esso si svolgono, e permette di immaginare uno sviluppo futuro che porti al miglioramento della qualità della vita. È auspicabile che la pratica architettonica si coniughi nel concreto con la sostenibilità, grazie all’utilizzo di metodi conosciuti ma, al momento, troppo spesso non sfruttati, in quanto o relegati in ambienti di nicchia o isolati.

objeto estático, un entorno físico y cultural de manera dinámica. Y que en mi opinión, actúa como herramienta para conocer un espacio y las relaciones sociales que en éste tienen lugar, permitiendo imaginar un tipo de desarrollo en el futuro que lleve a una mejor calidad de vida. Es deseable que la práctica de la arquitectura se combine con la sostenibilidad mediante la utilización de métodos ya conocidos a pesar de que en la actualidad estén siendo poco utilizados o relegados.

La sinergia tra alcuni dei metodi riconosciuti di un’architettura sostenibile è stata la base del mio progetto di tesi, che, nato da un esercizio teorico di ricerca, ha trovato un riscontro pratico nell’esperienza vissuta con la popolazione di Olba (paese che si estende in una valle del fiume Mijares, provincia di Teruel, Aragona, Spagna). Insieme con gli abitanti della valle abbiamo sviluppato un processo partecipativo volto al recupero di un edificio tradizionale del paese: la vecchia scuola di una delle borgate dislocate nella valle, in abbandono da 50 anni, nel rispetto della sua materialità e delle tecniche costruttive tradizionali.

La sinergia entre algunos de los métodos reconocidos de la arquitectura sostenible es la base de mi proyecto. Éste nació a partir de una investigación teórica que posteriormente se desarrolló en un estudio y proyecto práctico con los habitantes de Olba (pueblo situado en el valle del río Mijares, en la provincia de Teruel, Aragón, España). Junto con los habitantes del valle, y mediante un proceso participativo, elaboré un proyecto de restauración y rehabilitación de un edificio tradicional del pueblo: la antigua escuela de uno de los barrios, abandonada desde hace 50 años, respetando los materiales originales y las técnicas tradicionales de construcción.

Rifacendomi al concetto di progettazione olistica, ho provato a coniugare differenti pratiche analizzando i possibili modi di vivere l’architettura; ciò mi ha permesso di inserirmi in un contesto per me nuovo utilizzando strumenti che studino una realtà da punti di vista differenti (cultura e tradizioni, società e contesto). Queste soluzioni si rifanno ognuna a una componente della sostenibilità, che rappresenta il punto di partenza e di arrivo; e sono l’architettura bio-ecologica (rispetto ambientale e della salute degli abitanti), la progettazione partecipata (aspetto sociale) e il restauro dell’architettura rurale (aspetto culturale e economico).

Refiriéndome al concepto de diseño integral, intenté combinar diferentes prácticas analizando diversas maneras de experimentar la arquitectura. Es decir, me permitió adentrarme en un contexto, (para mi nuevo), utilizando instrumentos que estudiasen una realidad desde diferentes puntos de vista (cultural y tradicional, social y contextual). Estas soluciones se basan cada una en componentes diferentes de la sostenibilidad, que representan el punto de partida y el de llegada; y son la bioconstrucción (respeto por el medio ambiente y la salud de los habitantes), los procesos participativos (aspecto social) y la restauración de la arquitectura rural (aspecto cultural y económico).

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INTRODUZIONE

La prima parte della tesi è un’esposizione teorica del concetto di sostenibilità nelle costruzioni e di architettura bio-ecologica, cercando di riprendere il significato dei termini per riconoscerne l’appropriatezza dell’utilizzo, e, in seguito, delle pratiche utilizzate per il progetto. Nella seconda parte riporto l’esperienza vissuta ad Olba, la sintesi del processo partecipativo svolto per definire la nuova funzione dell’edificio e il progetto architettonico di recupero dello stesso, facendo particolare riferimento all’architettura rurale come prodotto dei valori culturali e delle tradizioni costruttive della società rurale, che rischiano di essere dimenticati.

La primera parte del proyecto es una presentación teórica sobre el concepto de sostenibilidad en la construcción y sobre la bioconstrucción, tratando de recuperar el significado de los términos para identificar la idoneidad del uso, y, más tarde, la explicación de las prácticas que utilicé para el desarrollo del proyecto. En la segunda parte, expongo mi experiencia en Olba, la síntesis del proceso participativo llevado a cabo para establecer la nueva función del edificio, y el proyecto arquitectónico de la rehabilitación del mismo. Prestando especial atención a la arquitectura rural como representante de los valores y tradiciones constructivas de la sociedad rural y que corre el riesgo de ser olvidada.

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PRIMA PARTE

1. SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE 1.1 Concetto abusato di sviluppo sostenibile 1.2 Come misurare la sostenibilità 1.3 Sostenibilità ambientale e sociale 1.4 Sostenibilità delle costruzioni e architettura sostenibile 1.5 Pratiche dell’architettura: bioedilizia, progettazione partecipata, restauro dell’architettura vernacolare

p.12 p.14 p.16 p.16 p.18

2. BIOEDILIZIA O ARCHITETTURA BIO-ECOLOGICA 2.1 Cos’è la bioedilizia 2.2 Differenza con architettura bioclimatica e architettura ecocompatibile 2.3 I materiali naturali

p.20 p.21 p.22

3. PROGETTAZIONE PARTECIPATA 3.1 La partecipazione nella progettazione 3.2 Costruzione del ‘senso comune’: comunità e spazio pubblico 3.3 Fasi e strumenti

p.24 p.25 p.25

4. RECUPERO E RESTAURO DELL’ARCHITETTURA VERNACOLARE 4.1 Architettura vernacolare come lezione di architettura: relazione con il luogo e con la società 4.2 Preservazione di una cultura (storico-sociale e architettonica) 4.3 Metodologia di intervento sull’architettura tradizionale in ambito rurale: criteri di intervento 4.4 Costi del restauro dell’architettura vernacolare

p.28 p.29 p.30 p.32 p.34

BIBLIOGRAFIA

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SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE

1. SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE Metodi e soluzioni di intervento

Sostenible o sustentable es aquello que perdura en el tiempo, es decir aquello que se hace pensando en el futuro. (Toni Solanas) 1.1 Concetto abusato di sviluppo sostenibile A partire dalla storia recente e dalle definizioni che negli anni sono state date al concetto di ‘sviluppo sostenibile’, mi preme, innanzitutto, analizzarne la concezione attuale e l’uso esagerato che viene fatto di questo termine. Oggigiorno, infatti, è stata persa l’ampiezza di significato, la sua vastità e rilevanza, lasciando spazio ad un uso vago e generico del termine, che può significare tutto e niente, usato e abusato in ogni contesto; “a volte dichiaratamente con funzioni di copertura: come se, parlando di “sviluppo sostenibile” o citando il termine “sostenibilità”, fosse automaticamente possibile azzerare o assolvere gli impatti di qualunque attività contrassegnata da questo attributo”1. Dalla definizione del Rapporto Brundtland del 1987, alla Conferenza delle Nazioni Unite di Rio de Janeiro del 19922, si parla di qualità “Sviluppo sostenibile, una formula vaga”, 8 aprile 2008 (http://www.reteambiente.it), tratto da G. Bologna, Manuale della sostenibilità. Idee, concetti, nuove discipline capaci di futuro, Milano, Edizioni Ambiente 2008 2 “Lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni” 1

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di vita, di risorse, di generazioni future, delle componenti della sostenibilità (sociali, economiche, ambientali), ma raramente queste componenti si trovano congiunte nelle azioni politiche locali. Come spesso la storia ci insegna le crisi portano a riflettere su ciò che sta avvenendo nell’ambiente che ci circonda: è a partire dalla crisi petrolifera del 1973 e dalle rivendicazioni dei movimenti ecologisti3 che si comincia a parlare del surriscaldamento del pianeta e si inaugura il filone culturale e di ricerca di ciò che nel Rapporto Brundtland verrà definito come sviluppo sostenibile. Il documento mise in evidenza che lo sviluppo della società e il benessere delle persone deve tenere conto dei limiti della capacità ambientale di tollerare tale crescita, introducendo concetti come eco-efficienza, sfruttamento delle fonti rinnovabili, valorizzazione e riuso dei rifiuti, salvaguardia della biodiversità, lotta alla desertificazione4. A cavallo tra gli anni ‘70 e ‘80 irrompe sulla scena internazionale il fenomeno della “crisi ecologica”. In questo periodo venne pubblicato il rapporto scientifico del Massachusetts Institute of Technology, “Rapporto sui Limiti dello Sviluppo”, all’interno del libroThe Limits to Growth (1972). 3


SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE

Inoltre è interessante notare come, nonostante questa definizione venga data nel 1987, già nella Conferenza Internazionale sul tema dell’“ambiente umano” del 1972 a Stoccolma, i maggiori temi e concetti legati a quello che sarebbe stato definito sviluppo sostenibile fossero già presenti nel dibattito intergovernativo. Si poneva l’accento, ad esempio, sulla necessità di risolvere i problemi posti dalle sostanze inquinanti o sul ruolo strategico delle risorse energetiche rinnovabili; venivano poste le basi di quella che anni dopo verrà definita come la multidimensionalità del concetto di sostenibilità: tutela ambientale, sviluppo economico e sociale. Sul versante delle politiche, invece, veniva dato risalto al ruolo della pianificazione e delle azioni pedagogiche e informative, con l’obiettivo della cultura diffusa. Intorno a queste tematiche, si organizzarono altri importanti momenti di incontro e discussione, tra cui il Vertice del Pianeta Terra a Rio de Janeiro del 1992. L’esito di questo confronto rappresenta uno dei più importanti momenti di assunzione di responsabilità a livello ambientale da parte delle nazioni presenti, con impegni da rispettare per tutelare la salute del pianeta, e sul versante sociale, sottolineando la necessità di una maggiore partecipazione, in particolar modo, dei soggetti deboli abitualmente esclusi dalle decisioni pubbliche. Si recepiscono le istanze innovative di tipo ambientale e relative all’equità sociale e, al tempo stesso, non si mette in discussione l’idea di sviluppo come crescita. L’obiettivo, posto dal summit, per le nazioni diventa quello di dare concretezza

operativa a tale mediazione politica, dimostrando nella pratica la possibilità di perseguire congiuntamente obiettivi a lungo ritenuti inconciliabili: tutela degli ecosistemi e sviluppo socioeconomico. La conferenza, inoltre, riconosce l’importanza degli scambi delle conoscenze scientifiche e tecnologiche tra gli stati membri e assegna alle comunità locali maggiore autonomia d’intervento, attraverso la redazione di proprie Agenda locali (Agenda 21). Sostituisce, così, al concetto tradizionale di assistenza quello di partecipazione e di cooperazione internazionale. In seguito a questa conferenza vi furono altri dibattiti, e si arrivò alla formulazione di documenti fondamentali come il Protocollo di Kyoto nel 1992 e la Carta della Terra nel 2000. Il concetto di sviluppo sostenibile si va progressivamente strutturando in forma di triangolo, in cui l’area della sostenibilità si configura come ideale intersezione tra le dimensioni della vivibilità, della realizzabilità e dell’equità sociale. Provando a cercare in diversi siti Internet la definizione di Sostenibilità, si nota in modo evidente come, a seconda della nazionalità della fonte (Italia, USA, Spagna), si dia un’interpretazione diversa della storia e del concetto del termine, mettendo più o meno in risalto il ruolo istituzionale rivestito dalle Nazioni Unite e la componente politica. La grossa variabilità e soggettività della definizione rende complicato il lavoro e la ricerca in questo campo.

Il documento mette in discussione i modelli di produzione e consumo sviluppati a partire dagli anni del boom economico e riconosce che il problema ambientale è anche un problema sociale, politico ed economico. Venne messo in chiaro, cioè, che lo sviluppo dei paesi di una parte del globo terrestre era avvenuto a danno di altri paesi meno sviluppati, attraverso lo sfruttamento indiscriminato delle loro risorse. 4

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SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE

1.2 Come misurare la sostenibilità Un problema che sorge a causa dell’ampiezza dell’idea di sviluppo sostenibile è la misurazione del grado di sostenibilità di un sistema territoriale; la sostenibilità è un’idea tanto condivisibile, quanto sovente priva di riferimenti a proposte e obbligazioni precise. Al fine di evitare l’assegnazione dell’aggettivo “sostenibile” a qualsiasi politica e gesto, è essenziale conoscere come valutare il grado di sostenibilità nella sua multidimensionalità. È importante che il concetto di sviluppo sostenibile sia relazionabile a fatti e reso operativo, affinché possa servire per stabilire con precisione lo stato di un sistema a un momento dato, per fare comparazioni o valutare traiettorie del sistema stesso. In altri termini, occorre che al concetto vengano fatte corrispondere delle misure (indicatori). Con il termine indicatore, si intende la misura di un fenomeno specifico, che offre la valutazione di un fatto e, in senso più ampio, di un processo. La complessità della sostenibilità implica l’utilizzo di indicatori appropriati per valutare ogni azione; la maggior parte delle volte non è possibile l’utilizzo di un solo indicatore, quanto piuttosto l’uso di un insieme di indicatori che si riferiscano alle differenti dimensioni implicate. È necessario distinguere tra indicatori ambientali e indicatori di sostenibilità a seconda della finalità per cui gli indicatori sono costruiti. Gli indicatori ambientali sono creati per effettuare una valutazione dello stato dell’ambiente, ovvero per descrivere le relazioni causali tra uno o più fattori di impatto e le loro conseguenze sull’ambiente. L’indicatore ambientale di per sé è una variabile statistica (quantitativa o qualitativa) che descrive un fattore ambientale (naturale o umano) di interesse in uno specifico contesto. Invece gli indicatori di sostenibilità sono direttamente mirati a valutare in quale misura l’uso dell’ambiente da parte di un determinato 14

sistema socioeconomico corrisponda a criteri di sostenibilità. Sono finalizzati non solo a descrivere una condizione di fatto, ma anche a stabilire un confronto tra lo stato attuale dei fenomeni e uno ideale, ritenuto “sostenibile” in base a una definizione operativa dei criteri di sostenibilità. Oltre a ciò, essi non possono unicamente riferirsi alla dimensione ambientale, ma anche alle altre dimensioni che il concetto di sostenibilità implica: economica, sociale ed eventualmente istituzionale5. La valutazione della sostenibilità deve avere un carattere globale e, dunque, considerare in modo integrato tutte le possibili condizioni, senza dimenticare che anche gli aspetti più difficilmente riducibili ad una misura quantitativa (come quelli estetici o culturali) debbono essere tenuti presenti e influire sul giudizio complessivo.

L. Davico, A. Mela, L. Staricco, “Il dibattito sullo sviluppo”, in Città sostenibili: una prospettiva sociologica, Roma: Carocci, 2009, p. 23-46 5


SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE

INDICATORI DI SOSTENIBILITA’ I metodi prevalentemente utilizzati per “misurare” la sostenibilità sono i seguenti: l’impronta ecologica, l’analisi emergetica, il bilancio della CO2, il capitale naturale, l’analisi del ciclo di vita (LCA), l’analisi exergetica, la certificazione ambientale. L’impronta ecologica è un metodo di misurazione quantitativo che permette di conoscere la quantità di superficie di ecosistemi produttivi di cui ha bisogno l’attività di un singolo individuo, comunità, nazione; il peso dell’attività umana sulla natura in quantità di energia utilizzata e di rifiuti prodotti; si esprime in ettari di superficie ecologicamente produttiva. L’analisi emergetica è un metodo termodinamico che relaziona tutti gli aspetti economici e ambientali di un determinato sistema all’energia solare, cioè l’energia primaria che muove i processi della biosfera; l’energia solare direttamente o indirettamente necessaria per ottenere un certo bene o servizio si misura in solar emergy joule. Una delle principali inquinanti del suolo, delle acque e dell’atmosfera è l’anidride carbonica prodotta dalla combustione. La capacità della CO2 di assorbimento delle radiazioni termiche riflesse dalla superficie terrestre e l’impedimento della dispersione di queste nello spazio esterno, è responsabile del progressivo riscaldamento dell’atmosfera, il cosiddetto effetto serra, che con gli anni porterà a enormi problemi sul pianeta. È dunque importante effettuare un bilancio della CO2, cioè quantificare le emissioni antropogeniche di anidride carbonica e degli altri gas climalteranti, valutate rispetto alla capacità dell’ecosistema di assorbirle. Attraverso la valutazione del capitale naturale si può stimare quanto la natura

contribuisca alla produzione di benessere per l’uomo. Questa valutazione può essere realizzata sia su scala globale sia su scala locale tramite l’individuazione dei servizi forniti dai vari ecosistemi, i risultati dei quali vengono combinati in matrici. Mediante l’analisi del ciclo di vita (di un prodotto o di un processo) si studiano gli effetti dell’attività umana sull’ambiente, misurando gli impatti ambientali di un intero ciclo produttivo, dall’uso di materia ed energia, fino alla produzione e alla gestione dei rifiuti generati da esso. Un’analisi exergetica a livello territoriale mostra quanto un sistema sia organizzato e bilanciato nella gestione delle risorse. L’uso dell’exergia come indicatore è il metodo più efficace per verificare se un sistema, sia a livello di singolo processo produttivo sia a livello territoriale, risulti efficiente e fino a qual punto6. La certificazione ambientale è l’adesione volontaria a un programma di gestione ambientale che, a partire dal rispetto e dall’osservanza di leggi, norme e accordi esistenti, si prefigge un continuo miglioramento dell’efficienza ambientale. La certificazione ambientale comporta la messa a punto di un programma con obiettivi ben precisi e l’organizzazione, per conseguirli, di un adeguato sistema di gestione ambientale7. L’exergia misura il massimo lavoro che può essere ricavato quando un sistema viene portato dallo stato in cui si trova allo stato di riferimento, ovvero in uno stato che sia in equilibrio termico, meccanico e chimico con l’ambiente è immerso. 7 La spiegazione degli indicatori di sostenibilità è stata tratta dal Manuale di ricerca di ARCA Onlus e del Dipartimento di Scienze eTecnologie Chimiche e dei Biosistemi dell’Università di Siena. 6

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SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE

1.3 Sostenibilità ambientale e sociale Quando si parla di sostenibilità si fa riferimento, a volte in modo quasi esclusivo, alla dimensione ambientale, senza che questa si concili con la questione economica e sociale, la quale però non può essere esclusa. Se finora ho cercato di far riferimento alle definizioni di sostenibilità come condizione oggettivamente misurabile attraverso indicatori riferiti a elementi concreti (il territorio fisico, i materiali,…), nel momento in cui mi riferisco alla sostenibilità sociale, questa concretezza rischia di venir meno. La sostenibilità sociale può essere definita come una situazione in cui si ricerca il miglioramento della vita all’interno di una comunità, per garantire condizioni di benessere umano (sicurezza, salute, istruzione) e di distribuzione socialmente equa di costi e benefici (relazionati anche alla gestione dell’ambiente da parte dell’uomo); include equità, accessibilità, partecipazione, intergenerazionalità, identità culturale e stabilità istituzionale. All’interno di un sistema territoriale per sostenibilità sociale si intende la capacità dei soggetti di intervenire insieme, efficacemente, in base ad obiettivi sociopolitici comuni8. Il termine ambientale permette di riferirsi tanto alla natura dei luoghi quanto ai caratteri sociali e agli aspetti culturali del contesto; le azioni che vengono pensate per un contesto, dipendono strettamente dalle sue caratteristiche, tanto fisiche quanto culturali. Praticare l’architettura sviluppa, in maniera maggiore di altri interventi Ho fatto riferimento ai testi di M.A. Khan Sustainable development: The key concepts, issues and implications. International Sustainable Development Research Conference, 27–29 March 1995, Manchester e di S. McKenzie, Social Sustainability: towards some definition, Hawke Research Institute University of South Australia 2004. 8

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umani, la capacità di interrogarsi sui luoghi e mettere in evidenza le modalità per migliorarne l’abitabilità; la progettazione e costruzione sostenibile rappresentano dunque il modo equilibrato di intervenire a tutte le scale, dal territorio all’oggetto edilizio. Esistono percezioni oggettive e soggettive della sostenibilità, nonché percezioni sociali e culturali differenti in base al contesto al quale si riferiscono. La sostenibilità sociale e ambientale al Sud del mondo è molto differente rispetto agli obiettivi che si possono porre le politiche nordamericane e occidentali; ciò è provocato da secoli di diseguaglianze sociali che continuano a perpetuarsi. La valutazione della sostenibilità è difficile, poiché bisogna quantificarla non solo in termini oggettivi in base al miglioramento (misurabile) della qualità di vita della popolazione, ma anche riferendosi al grado di soddisfazione degli abitanti. Non ci si deve occupare solamente di valutare la sostenibilità dei risultati, ma anche di analizzare le strategie di sviluppo sul territorio e con le persone; applicare questi tipi di intervento e di verifiche ci permetterebbe di raggiungere congiuntamente la sostenibilità ambientale e sociale.


SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE

1.4 Sostenibilità delle costruzioni e architettura sostenibile Dal momento in cui definiamo il concetto di sostenibilità come caratteristica delle azioni e delle relazioni che hanno rispetto del presente e prospettiva di attuazione durevole nel tempo per come usano le risorse, viene istintivo chiedersi: la pratica dell’architettura e delle costruzioni può essere affiancabile al termine sostenibile? I termini stessi (sostenibilità e costruzioni) ci portano a riflettere sulla effettiva sostenibilità di una pratica tanto incisiva sull’ambiente e sulle persone come quella della costruzione. La pratica edilizia infatti, segna sempre, in modo irreversibile, in maniera più o meno invasiva, il territorio sul quale si attua. È necessario comprendere entro quali limiti i concetti di sostenibilità e di costruire sostenibile possano convivere. Il termine sostenibilità però, porta con sé anche un altro concetto: il miglioramento nei contesti in cui si applica e, come fine ultimo, il miglioramento della condizione umana e della qualità della vita. È sulla base di questa idea che può agire l’architettura. La sostenibilità delle costruzioni non può essere considerata un obiettivo a sé stante, bensì parte di un’azione più ampia mirante allo sviluppo locale, regionale e globale. La casa e i luoghi che abitiamo quotidianamente determinano il benessere psico-fisico delle persone e ne condizionano l’equilibrio. Allo stesso modo, questi oggetti fanno parte di un ecosistema più ampio. Tali questioni ci obbligano a considerare la sostenibilità, e, più specificamente, la sostenibilità delle costruzioni in una visione ampia e olistica. La costruzione sostenibile è correlata alla questione ambientale attraverso aspetti “classici”, come il consumo delle risorse idriche, la produzione di rifiuti, l’impiego di materiali eco-compatibili e naturali, la salubrità dello spazio confinato. Non

si possono però dimenticare gli ulteriori aspetti ai quali relazionare la sostenibilità architettonica: il contesto economico, storico e sociale nel quale si applica. Data l’ampiezza del ventaglio di soluzioni e scelte, tecnologiche e architettoniche, riconducibili alla costruzione sostenibile, ritengo utile proporre una sintesi, non esaustiva, di alcune di queste tecniche raggruppandole in base agli ambiti di applicazione, o agli obiettivi che vogliono raggiungere tramite l’utilizzo di specifici elementi tecnologici e metodi applicativi9. Per quanto riguarda la scelta e l’impiego di materiali e prodotti, le tematiche che si affrontano nell’ambito dell’architettura sostenibile sono: - i materiali naturali, il ritorno all’utilizzo di materiali naturali, come la terra, la pietra, il legno, la paglia, e la loro possibile reinterpretazione (Gernot Minke); l’integrazione della casa nella natura; - il riciclo dei materiali e dei componenti, la possibilità di dare un nuovo uso a uno prodotto di scarto (edilizio o non); - la valutazione del ciclo di vita (LCA) dei prodotti e dell’edificio, la valutazione, nella scelta dei materiali, dell’impatto ambientale sia dell’intero processo di costruzione-vita-demolizione di un edificio, sia delle prestazioni ambientali durante il funzionamento dell’edificio; - i materiali della bioedilizia, ecologici e non inquinanti, prodotti attraverso processi produttivi energeticamente efficienti, di lunga durata e riciclabili.

La stesura di questa sintesi è stata realizzata a partire dallo studio degli autori citati in relazione ai temi, e facendo riferimento ai testi: - I. Garofolo, Sostenibilità nelle costruzioni. Lo stato della ricerca nell’Università Italiana 1, Monfalcone: Edicom Edizioni, 2003 - A. Bocco, “Tecnología y comportamento humano”, Revista de Arquitectura, 250, Buenos Aires: agosto 2013, p. 46-53 9

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SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE

Riguardo alle tecniche costruttive, ci si interroga su: - l’architettura vernacolare e le tecniche costruttive tradizionali, il riconoscimento delle potenzialità e dell’efficacia delle tecniche costruttive tradizionali in termini di compatibilità con l’ambiente, spontaneità, durabilità, uso razionale delle risorse locali… (Paul Oliver, Bernard Rudofsky); - il recupero edilizio, l’adeguamento dell’edilizia esistente, valutandone il rapporto tra l’utilizzo di energie rinnovabili o non per il recupero, l’effettivo raggiungimento di prestazioni adeguate, la convenienza economica etc.;

dello spazio, che hanno maggior autonomia e controllo sulla propria abitazione (Walter Segal); - la tecnologia appropriata, il rispetto di un preciso sistema di valori e del contesto sociale per cui è stata studiata, che comprende aspetti etici, culturali, ambientali, sociali e economici (Ernst Friedrich Schumacher).

Per quanto riguarda gli aspetti di innovazione tecnologica: - la progettazione di componenti e sistemi bioclimatici, la progettazione di specifici componenti che possano migliorare, col tramite del loro posizionamento e le loro caratteristiche, il funzionamento dell’edificio (ad esempio, la serra solare…); - la qualità degli spazi indoor, la ricerca della condizione di comfort ambientale a livello termico, acustico, visivo e di qualità dell’aria, legata agli agenti inquinanti e alle radiazioni (aspetto importante per la bioedilizia); - le certificazioni energetiche, il controllo e la valutazione delle prestazioni di ecocompatibilità dell’oggetto durante l’uso. C’è da tener presente però che spesso non tengono in conto il carico energetico legato alla costruzione.

Riassumendo, possiamo dire che gli scopi dell’architettura sostenibile siano, da una parte ridurre la pressione ambientale che la costruzione, l’utilizzo e la dismissione di un edificio comporta, dall’altra contribuire positivamente al benessere della comunità che vi abita, cercando di rispondere ai bisogni pratici delle persone e del contesto.

Le tematiche legate all’aspetto sociale e all’adeguatezza al contesto sono: - la partecipazione e l’impegno sociale, permette di creare visioni condivise di futuro, che diventano progetti di sviluppo di un territorio e azioni concrete (Hassan Fathy, Nabeel Hamdi, Yona Friedman); - i “nuovi” stili di vita, il comportamento individuale della persona che cambia e si adatta all’ambiente in cui vive; - l’autocostruzione, il lavoro dell’impresa edile è sostituito dal lavoro dei futuri fruitori 18

Una volta realizzata l’analisi di queste tecniche, sono stata in grado di definire quali di esse potessero essere utilizzate nel caso pratico oggetto della tesi, che saranno approfondite nei capitoli seguenti


SOSTENIBILITÀ DELLE COSTRUZIONI E SOSTENIBILITÀ SOCIALE

1.5 Pratiche dell’architettura: bioedilizia, progettazione partecipata, restauro dell’architettura vernacolare “L’architettura può essere importante in due modi per lo sviluppo sostenibile: il primo, il più ovvio, riguarda l’applicazione di criteri perché l’edificio diventi congruente con la sostenibilità, il trattamento estetico/ stilistico di soluzioni già sviluppate, come se la sostenibilità fosse parte del programma, dei suoi requisiti; l’altro, meno ovvio del quale vorrei parlare, si basa sulla tesi che l’architettura possa contribuire a trovare

permesso un forte inserimento e una condivisione profonda dei principi propri del concetto di sostenibilità, cercandone un’attuazione nelle mie scelte. Le pratiche architettoniche da me utilizzate saranno spiegate in modo teorico nei capitoli a seguire (parte prima) e illustrate nel caso pratico nella seconda parte.

delle soluzioni originali che migliorino i nostri saperi sullo sviluppo sostenibile.

La questione che si pone è: come possa l’architettura operare non solo per applicare saperi sviluppati altrimenti ma anche per produrre nuovi saperi, quelli che non sarebbero ottenibili in altro modo”.

(Sergio Los, ‘L’architettura tra estetica e arte. Verso l’architettura sostenibile’)

Può l’architettura contribuire a trovare soluzioni originali che migliorino i nostri saperi sullo sviluppo sostenibile? È con questo interrogativo che ho cominciato la mia tesi; le parole “soluzioni originali” hanno mosso in me la necessità di pensare a una combinazione di soluzioni alternative che potessero essere sviluppate congiuntamente e con un obiettivo ben preciso. Come ho descritto, i temi su cui l’architetto si può interrogare e può progettare per ricercare uno sviluppo sostenibile sono molti e in campi differenti. Avendo la possibilità di lavorare e agire su un caso concreto, il recupero della ex scuola del paese di Olba (vicino a Teruel, in Spagna), ho definito quali pratiche fossero più adatte per il progetto e ho provato a coniugarle insieme: la bioedilizia, la progettazione partecipata e l’architettura vernacolare. Questa ‘sinergia’ ha trovato una piena realizzazione nel paese e nella vita di Olba. La stessa elaborazione della tesi mi ha 19


BIOEDILIZIA O ARCHITETTURA BIO-ECOLOGICA

2. BIOEDILIZIA O ARCHITETTURA BIO-ECOLOGICA Cultura del progetto nel rispetto dell’ambiente e della salute

L’architettura può contribuire a creare un ambiente che induca al cambiamento.Un cambiamento dello stile di vita non può essere imposto ma può essere favorito da un buon progetto. (Brian Edwards)

2.1 Cos’è la bioedilizia o l’architettura bio-ecologica Con i termini bioedilizia, bioarchitettura e architettura bio-ecologica si definisce l’approccio che questa filosofia progettuale e costruttiva ha, ovvero il costruire e l’abitare in modo sano e consapevole10. Etimologicamente, il termine bio-ecologico, deriva da tre parole greche: βίος: vita οίκος: casa λόγος: discorso quindi è chiaro che il fine dell’architettura bio-ecologica è il progettare case e infrastrutture nel rispetto della vita dell’uomo e in armonia con l’ambiente che lo circonda. Per l’uomo infatti la qualità dell’ambiente costruito e della natura sono esigenze indispensabili.

Nello Statuto dell’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR) vengono dichiarate le intenzioni di questa pratica architettonica: “...la Bioarchitettura tende alla conciliazione ed integrazione delle attività e dei comportamenti umani con le preesistenze ambientali ed i fenomeni naturali, al fine di realizzare un miglioramento della qualità della vita attuale e futura”. 10

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La ricerca sull’architettura bio-ecologica è stata avviata negli anni ’70 in Germania (Baubiologie11). L’architettura bio-ecologica intende l’edificio come un ecosistema armonico e dinamico per il quale bisogna ricercare un equilibrio sia con l’ambiente esterno in cui prende spazio sia con gli abitanti che vivranno in esso12. Questo tipo di architettura pone attenzione al processo intero di progettazione e costruzione (organicità della logica costruttiva), affinché l’ambiente sia rispettato a partire dalla scelta dei materiali utilizzati, all’inserimento nel contesto ambientale, dalla riduzione dell’inquinamento interno alla salubrità dell’abitare e allo smaltimento dei rifiuti. Si aspira, quanto più possibile, Institut für Baubiologie, nato in Baviera nel 1976, www.baubiologie.de 11

“L’arte di costruire in modo razionale e intelligente, favorevole alla vita e in equilibrio con l’ambiente”, definizione di architettura bio-ecologica dell’Associazione Nazionale Architettura Bioecologica (ANAB). 12


BIOEDILIZIA O ARCHITETTURA BIO-ECOLOGICA

all’impiego di materiali naturali che non siano dannosi per la salute umana e non provochino inquinamento indoor causato dalle emissioni di sostanze chimiche delle vernici e degli arredamenti e dalle sorgenti elettromagnetiche. L’approccio progettuale della bioarchitettura considera l’edificio come un organismo con elementi che si completano a vicenda. I principi di questa filosofia progettuale sono la garanzia di un alto livello di salubrità degli ambienti confinati, l’utilizzo di materiali naturali e locali e processi ecologici, la minimizzazione dell’impatto ambientale attraverso il controllo del ciclo di vita, l’armonia con il paesaggio e gli abitanti, l’ottimizzazione del rapporto con il contesto locale in termini di clima e di utilizzo di risorse energetiche rinnovabili, la ripresa di antiche tecniche di costruzione combinate con le conoscenze moderne. La bioarchitettura si addice soprattutto per la progettazione a scala ridotta, in cui vi è la partecipazione e il coinvolgimento degli abitanti. Questa logica progettuale aspira alle dimensioni a scala umana, che non si contrappongano con la natura.

2.2 Differenze con architettura bioclimatica e architettura ecocompatibile L’architettura bioclimatica si basa sulla progettazione di soluzioni e sistemi tecnologici che, sulla base del clima e delle caratteristiche ambientali di un preciso luogo, garantiscono condizioni di benessere all’interno dell’edificio. La progettazione bioclimatica predilige l’impiego di energia da fonti rinnovabili e sfrutta le caratteristiche morfologiche, distributive, dimensionali e termo-fisiche dell’oggetto, per minimizzare i consumi energetici da fonti esauribili. I fattori ambientali da tenere in conto sono

il clima, le caratteristiche geografiche, topografiche, biologiche del sito13. La bioarchitettura comprende questi ragionamenti, e vi aggiunge la scelta ragionata dei materiali da utilizzare, punto centrale della progettazione. Un edificio può essere considerato ecocompatibile quando è progettato nei suoi diversi aspetti in modo da minimizzare l’impatto sull’ambiente, come consumo di risorse e produzione di rifiuti, durante il suo ciclo di vita. Nel testo “L’edificio sostenibile: l’architettura ecocompatibile” di Davico14 vengono presentate le differenti logiche dell’architettura ecocompatibile, e l’autore delinea la distinzione tra l’architettura ecotecnologica e quella ecocentrica: alla prima appartengono le costruzioni hightech, progettate con soluzioni costruttive altamente tecnologiche per raggiungere ottime prestazioni ambientali; nella seconda ci si riferisce agli edifici in cui si utilizzano materiali naturali e forme minimaliste per garantire la salvaguardia degli ecosistemi e il ripristino delle condizioni di naturalità. L’approccio ecocentrico riconosce l’involuzione tecnologica avvenuta con i sistemi costruttivi del Novecento che ha peggiorato le prestazioni ambientali, in cui la libertà espressiva resa possibile dai nuovi materiali e impianti ha reso l’edificio indifferente e distaccato rispetto al contesto ambientale. Si cerca sempre più di costruire edifici completamente autonomi ma senza pensare invece alla riduzione dei consumi dell’esistente.

V. Olgyay, Progettare con il clima: un approccio bioclimatico al regionalismo architettonico, Padova: Franco Muzzio Editore, 1981

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Davico, Mela, Staricco, Città sostenibili (2009), cit. , p. 121-140 14

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BIOEDILIZIA O ARCHITETTURA BIO-ECOLOGICA

2.3 I materiali naturali L’attività edilizia per il suo peso produttivo è uno dei settori industriali a più alto impatto ambientale per il consumo di territorio, il consumo energetico e l’utilizzo di materiali di origine petrolchimica. La scelta dei materiali, sia per un edificio di nuova costruzione sia per il recupero dell’esistente, diventa uno dei momenti fondamentali del progetto; i materiali sono considerati bioecologicamente validi se rispondono alle prestazioni richieste (meccaniche, termiche, fisiche ecc.), garantendo contemporaneamente un adeguato livello di sicurezza e non nocività per gli utenti, il rispetto di un basso impatto energetico e un ciclo di vita complessivo accettabile. Possiamo definire i materiali come bioecologici quando sono reperibili in loco (in modo da ridurre i costi e l’inquinamento dovuto ai mezzi che li trasportano), sono naturali, rinnovabili e prodotti attraverso processi produttivi energeticamente efficienti, non nocivi e non inquinanti in tutto il loro processo di trasformazione (rispettano i cicli biofisici naturali), quando conservano costantemente la propria bio-ecologicità in ogni fase di utilizzo, hanno lunga durata ed elevata riciclabilità al momento dello smaltimento. I materiali prevalentemente utilizzati in bioedilizia sono: - l’argilla, per le buone capacità di traspirazione e isolamento (soprattutto l’argilla cruda), i blocchi, di produzione industriale o autocostruiti, vengono utilizzati per le murature; - il legno, materiale rinnovabile, riciclabile e biodegradabile, ha un’ottima resistenza meccanica e potere termocoibente, per le sue caratteristiche fisiche è adatto a creare spazi abitativi caldi e accoglienti; - la pietra, per la quale però vi sono dei problemi legati all’estrazione; - la calce, utilizzata nelle finiture, ha ottime 22

qualità biologiche e può essere usata come legante per malte, intonaci, e come componente per le pitture; - il gesso naturale per le decorazioni; - l’argilla cotta, materiale traspirante, usata per le coperture. Inoltre sono molti i materiali bio-ecologici che si possono utilizzare per l’isolamento: isolanti di origine vegetale (sughero, legno mineralizzato, fibre di legno, paglia, cellulosa riciclata, fibra di cocco, yuta, cotone, lino), di origine animale (lana di pecora), e di origine minerali (idrosilicato di calcio, vermiculite, perlite).


BIOEDILIZIA O ARCHITETTURA BIO-ECOLOGICA

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PROGETTAZIONE PARTECIPATA

3. PROGETTAZIONE PARTECIPATA Architettura come pratica e azione sociale

[People] can engage in their spatial environments in ways previously unknown or unavailable to them, opening up new freedoms and potentials as a results of reconfigured social space.

3.1 La partecipazione nella progettazione Ricoprire un ruolo all’interno di un processo di progettazione, ovvero partecipare, permette a ciascun abitante di riconoscersi membro attivo della sua comunità, di esprimere esigenze, di tornare a prendersi cura del proprio habitat. Partecipando e costruendo l’uomo diventa parte di un processo in cui riscopre valori dimenticati quali l’identità, l’appartenenza, la responsabilità, l’utilità sociale, il benessere collettivo. Se ciascun membro della comunità considera il luogo in cui vive come un’estensione del proprio “spazio privato”, avrà la stessa cura e dedizione nel proteggerlo, salvaguardarlo e migliorarlo, garantendone la sopravvivenza e la continuità. La progettazione partecipata, dunque, accompagna un generale cambiamento culturale nella definizione del futuro di un luogo; può essere un mezzo efficace di attivazione della comunità per migliorare la pratica progettuale e garantire l’efficienza di ciò che si produce (ad esempio un edificio). Si cerca di raggiungere gli obiettivi attraverso la produzione di visioni di futuro, cioè immagini condivise e progettuali delle possibilità di sviluppo di un territorio. 24

(Nishat Awan, Tatjana Schneider, Jeremy Till)

Per partecipazione possiamo intendere quel processo mediante il quale gli abitanti, individualmente od organizzati in gruppi, concorrono a determinare le scelte che riguardano la vita loro e del territorio e ne controllano l’efficacia. È qualcosa più che il semplice “consultare gli abitanti”, poiché riguarda la possibilità di influire sui processi di trasformazione e sui loro esiti15. Il coinvolgimento è una condizione essenziale per la partecipazione; infatti deve essere vissuta attraverso un processo e non come un evento isolato. Quelle attività o azioni politiche in cui si coinvolgono gli abitanti solamente con la trasmissione degli obiettivi e dei risultati per la legittimazione popolare non sono da definire come processi partecipativi; infatti, significherebbe sminuire la potenzialità di questo strumento politico e sociale. Spesso il problema di questi processi è la gestione dei tempi e dei metodi di proposizione alla popolazione, che o sono troppo rigidi o G. M. Apuzzo, ‘Metodi e strumenti di progettazione partecipata per la sostenibilità urbana’, in Per una progettazione consapevole, a cura di I. Garofolo (2004), p. 51-67 15


PROGETTAZIONE PARTECIPATA

sono pensati in modo non consono con la società a cui si propongono. Seguire schemi e strutture che di partenza, nonostante siano dettagliati, non siano particolarmente rigidi, ma possano adattarsi alle persone che vi prendono parte, permette di non determinare, sin dal principio, una selezione netta dei partecipanti, ma lascia la libertà di entrarvi.

3.2 Costruzione del ‘senso comune’: comunità e spazio pubblico Lo spazio pubblico è definito come “ogni luogo di proprietà pubblica o di uso pubblico accessibile e fruibile a tutti gratuitamente o senza scopi di lucro. Ciascun spazio pubblico ha proprie caratteristiche spaziali, storiche, ambientali, sociali ed economiche. Gli spazi pubblici sono elemento chiave del benessere individuale e sociale, i luoghi della vita collettiva delle comunità, espressione della diversità del loro comune patrimonio culturale e naturale e fondamento della loro identità”16. Se lo spazio pubblico o sociale è un luogo accessibile e fruibile da tutti, è anche un luogo che ammette il contributo di tutti, e non solo dei professionisti, durante la sua progettazione affinché la sua produzione sia un’impresa condivisa. La progettazione partecipata, come insieme di attori e voci che ricoprono ruoli differenti e in momenti differenti, è lo strumento che ci permette di raggiungere questo obiettivo. La partecipazione ha una dimensione spaziale ben definita, ovvero è legata a un territorio, a cui, solitamente, si possono associare dei confini piuttosto limitati, e alla comunità che vi abita. La limitatezza nello spazio permette una grande coesione del gruppo di persone che forma la comunità, e una omogeneità socioculturale data Carta dello spazio pubblico, II Biennale dello Spazio Pubblico, Roma 2013 16

dalla condivisione di condizioni di vita e tradizioni. La comunità vive il suo territorio con pratiche specifiche che si sono formate nel corso degli anni e che definiscono tratti caratteristici sia della società sia del territorio. I concetti di dimensione spaziale della progettazione e di spazio pubblico ci permettono di compiere un passo successivo provando a definire quale possa essere la conseguenza di una progettazione partecipata di questi spazi, che la comunità vive già come pubblici, senza necessarie etichette. Questa conseguenza è la creazione del senso comune inteso come necessario riconoscimento di appartenenza al luogo, come cultura civica e capitale sociale. Una comunità che vive in prima persona il processo di costruzione o riqualificazione di un luogo sarà portata ad averne una maggiore cura percependolo come estensione del proprio spazio privato. All’interno di una comunità si possono definire i processi partecipativi come quei processi che includono le relazioni sociali e, allo stesso tempo, ne coinvolgono gli spazi della vita quotidiana, quelli per i quali si prova un maggiore legame affettivo17. Questi spazi sono spazi pubblici (o sociali) all’interno dei quali ogni componente della comunità può identificarsi e sentirlo come ‘suo’.

3.3 Fasi e strumenti Per mettere in atto un’esperienza di processo partecipativo ci si riferisce ad attività e strumenti specifici che aiutano nello sviluppo del progetto. Innanzitutto, nella progettazione partecipata intesa come processo, possono essere individuate quattro fasi principali, all’interno ‘La partecipazione e lo spazio’, in D. Ciaffi, A. Mela, La partecipazione: dimensioni, spazi, strumenti, Roma: Carocci, 2006, p. 53-66 17

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delle quali si sviluppano le diverse azioni utilizzando differenti tecniche: - la fase iniziale, di informazione, di ascolto e di conoscenza; - la fase centrale di analisi del sistema, con la definizione degli obiettivi da raggiungere e delle risorse disponibili, con l’individuazione degli attori coinvolti e la definizione delle possibili azioni alternative (condivisione e appropriazione collettiva del processo); - la fase, strategica, della decisione; - la fase della valutazione, più importante ancora se fatta in modo partecipativo (spesso questa fase non viene valorizzata, ma è fondamentale per valutare sia i risultati del processo, quindi il conseguimento degli obiettivi, sia il processo stesso, potendo effettivamente verificare se abbia funzionato l’interazione fra gli attori partecipanti)18.

- role play (giochi di ruolo e altri tipi di ‘gioco’) - world cafè - ideas competition (pensiero creativo) - problem solving (soluzione dei conflitti, negoziazione creativa) - action planning (problemi e bisogni in un determinato territorio) - open space technology - scenari

Le tecniche e i metodi che si possono utilizzare sono numerosissimi19; alcuni dei più noti sono i seguenti: - briefing workshop (introduzione del processo e identificazione dei problemi) - punti d’ascolto - analisi SWOT (punti di forza, debolezze, opportunità e minacce) - questionari e interviste - camminate di quartiere - mapping (mappature mentali, mappature delle risorse, mappature degli attori…) - diagrammi (modalità visiva) - focus group La valutazione della progettazione non è un’operazione semplice; Alberto Martini nel testo “Il Progetto valutazione: per una valutazione utilizzabile da chi decide”, definisce due caratteri essenziali della valutazione di un intervento: il controllo e l’apprendimento. Il controllo per produrre giudizi sulla gestione dell’attività, l’apprendimento come generazione di conoscenza rispetto alla natura stessa dell’intervento, alla sua possibilità di successo, all’adeguatezza al contesto e alla corrispondenza con gli obiettivi posti. 18

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Nick Wates, nel manuale The Community Planning Handbook, ne elenca una quarantina insieme con i relativi scenari che a questi si possono relazionare. Daniela Ciaffi e Alfredo Mela, definite le dimensioni del processo partecipativo -comunicazione, animazione, consultazione, empowerment- illustrano alcuni strumenti di partecipazione raggruppandoli in base a obiettivi del processo e coinvolgimento degli attori (‘Gli strumenti della partecipazione’, in D. Ciaffi, A. Mela, La partecipazione, (2006), cit., p. 138-147). 19


PROGETTAZIONE PARTECIPATA

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IL RESTAURO DELL’ARCHITETTURA VERNACOLARE

4. RECUPERO E RESTAURO DELL’ARCHITETTURA VERNACOLARE Sostenibilità degli interventi sul patrimonio culturale

4.1 Architettura vernacolare come lezione di architettura: relazione con il luogo e con la società L’aggettivo vernacolare, in senso ampio, ha il significato di ‘indigeno’ o ‘domestico’, realizzato artigianalmente in casa, non per essere venduto ma per un uso proprio; riconducendo questa definizione all’ambito architettonico, il vernacolare comprende l’architettura di un territorio e di una popolazione, che vive in un specifico luogo e utilizza i materiali locali. Nelle definizioni di Paul Oliver il termine è comparato con gli aggettivi ‘tradizionale’ o ‘popolare’, (people’s architecture) ed è in contrasto con l’architettura realizzata da chi studia ‘l’Arte del Costruire’ (learned architecture). L’architettura vernacolare è costruita dalla gente (of and by the people), per soddisfare esigenze specifiche, per accogliere i valori, le economie e i modi di vivere della cultura che la produce20. Ciò che contraddistingue l’architettura P. Oliver, Encyclopedia of vernacular architecture of the world, Cambridge: Cambridge University Press, 1997 P. Oliver, Dwellings: the vernacular architecture world wilde, London: Phaidon Press, 2003 P. Oliver, Built to meet needs: cultural issues in vernacular architecture, Elsevier, Amsterdam, London: Architectural Press, 2006 20

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People who build their own dwellings invest them with something of they own personalities; societies that have developed tradicional forms of vernacular architecture see their buildings as the focus of their social, ritual and spiritual life. (Paul Oliver)

tradizionale è che appartiene profondamente al luogo dove viene costruita ed è in perfetta relazione con il contesto. Infatti le materie prime della costruzione derivano dal paesaggio circostante e fanno parte di esso. Un edificio tradizionale si mimetizza con l’ambiente circostante e insieme con esso forma quello che possiamo chiamare il ‘paesaggio rurale costruito’. L’architettura industriale moderna ha perso completamente questo carattere di appartenenza al contesto (la possibilità di far parte di esso è dovuta solamente al fatto che grandi città e insediamenti hanno fatto nascere nuovi ambienti urbani, all’interno dei quali gli edifici industriali si collocano). Il valore dell’architettura tradizionale, invece, risiede nella materia e nelle tecniche impiegate nella costruzione, nella sua abilità a rispondere funzionalmente alle esigenze della società con i mezzi disponibili. Caratterizzata dalla sua spontaneità e dal carattere manifatturiero, ci fa conoscere i mestieri dell’artigiano locale, saperi che oggigiorno in molti casi sono completamente dimenticati (l’intervento di restauro diventa dunque più difficile per l’assenza di queste conoscenze).


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4.2 Preservazione di una cultura (storico-sociale e architettonica) L’architettura tradizionale nasce in stretta relazione con il luogo: le tecniche costruttive si elaborano a partire dai materiali e dai mezzi disponibili nella località; la morfologia dell’edificio è legata al clima e all’orografia del terreno; l’organizzazione funzionale e spaziale degli spazi è in relazione alla società e alla cultura locale. Grazie al sapere costruttivo e all’adattamento alle condizioni climatiche e alle esigenze umane, l’architettura tradizionale continua a insegnare come raggiungere, con mezzi economici limitati, risultati di enorme qualità costruttiva, spaziale e funzionale. L’architettura vernacolare è esempio di ecologia e sostenibilità, i suoi caratteri mostrano una potenziale applicazione odierna; gli edifici tradizionali rappresentano una risposta concreta ai vincoli ambientali e climatici, cosi come ai caratteri socioeconomici e culturali della società. Questo tipo di architettura normalmente presenta un buon adattamento al clima e assicura il comfort termico grazie alla scelta di materiali naturali e accorgimenti bioclimatici legati all’ambiente21. L’uso razionale di materiali e risorse spinge alla funzionalità e alla dimensione umana, senza tralasciare i dettagli e le finiture. L’artigiano lavora conoscendo il buon risultato del suo lavoro, curando ogni gesto, dalla scelta del materiale iniziale fino all’elaborazione e la messa in opera. Inoltre l’architettura tradizionale spesso rappresenta un’architettura della collettività per la quale si ha una maggiore attenzione poichè edifici e spazi pubblici sono di proprietà di tutti. La città e il paese M. Correia, L. Dipasquale, S. Mecca, (a cura di), European Research Programme, VerSus Heritage for tomorrow. Vernacular Knowledge for Sustainable Architecture, Firenze: Firenze University Press, 2014 21

costituiscono un patrimonio comune, della comunità; la sua cura è un lavoro comunitario nel quale gli abitanti si aiutano e partecipano con le proprie competenze per la costruzione e la manutenzione di un simbolo architettonico di saggezza millenaria22. Per studiare l’architettura vernacolare, oltre che consultare i testi degli autori Oliver, Rudofsky e Fathy, ho preso come riferimento il lavoro dell’architetto Fernando Vegas e della collega Camilla Mileto23, che ricercano e intervengono concretamente sull’architettura tradizionale, soprattutto in Spagna nella zona della Comunidad Valenciana, e che vantano di un ampio numero di pubblicazioni e progetti di restauro. L’esperienza universitaria e pratica fa di essi uno dei punti di riferimento per l’intervento sul costruito e la metodologia di restauro.

C. Mileto y F. Vegas, ‘Un sexto sentido en la restauración de la arquitectura tradicional’, in: Edición Ecohabitar, Guía del habitat ecológico, Olba: Ecohabitar ,20144, p. 20-24 23 Camilla Mileto e FernandoVegas sono architetti, professori del Dipartimento di Composizione Architettonica dell’Università Politecnica di Valencia. Come lavoro professionale sviluppano la progettazione di nuova architettura nelle zone dei centri storici e studi di restauro del patrimonio architettonico. Svolgono la loro attività di ricerca intorno alla storia dell’architettura e ai criteri e alle tecniche di restauro del patrimonio architettonico tradizionale e monumentale, con alcune pubblicazioni relative a questi temi. Hanno ricevuto diversi premi nazionali e internazionali per il lavoro sulla conservazione architettonica: il Primo Premio della Unione Europea per il Patrimonio Culturale (Europa Nostra 2004), il Premio Concepción Arenal de Investigación 2005 e la Medaglia Europa Nostra 2008, il Premio dell’Unione Europea (Europa Nostra 2011). A partire dal 2005 sono stati designati come esperti per il Programma Europeo Rehabimed di riabilitazione dell’architettura tradizionale mediterranea. 22

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IL RESTAURO DELL’ARCHITETTURA VERNACOLARE

In base agli studi a cui mi riferisco e alla mia esperienza pratica, svolta in ambito rurale montano spagnolo, la mia ricerca sul restauro dell’architettura vernacolare si concentra sull’architettura tipica dell’ambito rurale, senza approfondire l’ampia tematica del vernacolo.

4.3 Metodologia di intervento sull’architettura tradizionale in ambito rurale: criteri di intervento Avere chiaro, sin dal principio, quali sono i valori culturali che rendono un oggetto architettonico particolarmente interessante per essere conservato, permette di distinguere un recupero o restauro da un semplice intervento di rinnovo dell’edificio; i valori, infatti, si trasformano nel motore del restauro che permetterà di considerare l’intervento come un processo formato da diverse fasi, allo stesso modo importanti, che non possono raggiungere un buon risultato se non realizzate unitariamente e in maniera adeguata. Innanzitutto si costruisce la conoscenza dell’edificio in tutti i suoi aspetti, si identificano i valori e i criteri che guideranno l’intervento per poter soddisfare tanto le necessità dell’edificio e della società, quanto la conservazione dei valori che si considerano rilevanti; e infine si definiscono le azioni del restauro (gli aspetti pratici di ognuna di queste fasi verranno analizzati in relazione al caso oggetto di studio, vedi paragrafi 3.2, 3.3, 3.4, parte seconda). Il restauro dunque costituisce solo parte finale di un processo più ampio e complesso che comincia con la conoscenza e la valutazione dell’edificio stesso, premesse necessarie per la sua preservazione come parte di un paesaggio culturale o come patrimonio della società contemporanea dalla quale è nato e si è sviluppato fino al suo stato attuale. La conoscenza del complesso è data dall’analisi dello stesso in tutti i suoi

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aspetti costruttivi, strutturali, funzionali, culturali ecc. Secondo il metodo esposto da Vegas e Mileto, le fasi della conoscenza sono: - studio storico-culturale - rilievo metrico-descrittivo - rilievo fotografico - studio materiale e costruttivo - studio stratigrafico - studio delle patologie dei materiali - studio dei danni strutturali - studio funzionale, ed eventuali studi complementari Tuttavia, qualunque tipo di studio, pur profondo e multidisciplinare, o qualunque metodo, non garantisce in assoluto un intervento corretto nel processo di restauro architettonico. Analisi molto dettagliate di un edificio, possono concretizzarsi, in un tempo posteriore, in interventi che rovinano completamente l’essenza dello stesso. Esistono inoltre alcuni criteri di intervento particolarmente rilevanti per l’architettura tradizionale rurale, nella sua condizione spesso più fragile dell’architettura monumentale; i criteri, pur essendo i medesimi, acquisiscono peculiarità specifiche nell’architettura rurale poiché sono l’unico mezzo che permette di valutare le qualità intrinseche, in modo che non si perda la naturalità di questa architettura (l’assenza di mezzi per la realizzazione degli studi sullo stato di fatto e la distanza culturale rispetto ai metodi classici dettati dai teorici della disciplina del restauro, ne impediscono l’applicazione ai casi concreti). Questi criteri sono24: - la conservazione della materia. È custode della cultura costruttiva e dello scorrere del tempo, nonché ne rappresenta il carattere. Perdere questa materia significa perdere la conoscenza delle tecniche costruttive vernacolari ormai estranee ai costruttori; - la compatibilità dei materiali. I nuovi materiali devono essere compatibili con


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quelli esistenti, ad esempio nel caso dell’aggiunta di nuovi strati, i materiali aggiunti dovranno garantire la traspirabilità per evitare condense interne; - la conservazione e la compatibilità della struttura. È lo scheletro dell’architettura tradizionale, nasce dall’ottimizzazione delle risorse locali e risponde alle caratteristiche secolari del materiale che la costituisce, al suolo sul quale si poggia e ai suoi movimenti. Le migliorie da realizzare per rispettare la normativa possono essere fatte con modalità di intervento opposte: o ignorando la struttura esistente e aggiungendo nuove strutture di calcestruzzo armato (che non ha un buon comportamento rispetto al carattere isostatico della struttura tradizionale), o migliorando gli elementi strutturali esistenti con rinforzi metallici o lignei, mantenendo lo stesso principio strutturale (gli interventi a secco sono meglio compatibili); - la compatibilità della funzione. Nel caso di riuso dell’edificio con una nuova funzione, questa deve essere compatibile con le caratteristiche fisiche di quella precedente attraverso l’uso ragionato delle superfici, e i necessari adattamenti agli standard contemporanei; - la relazione con il paesaggio, che è una relazione biunivoca. La forma, la materia, la scala dell’edificio tradizionale sono in stretto rapporto con l’intorno; l’edificio richiede la conservazione del paesaggio per giustificare la sua presenza e la sua costituzione, cosi come il paesaggio esige la conservazione di quella specifica costruzione con la quale è compatibile. Il recupero dell’architettura tradizionale non può essere pensato in modo indipendente dal contesto in cui è sorta, e la conservazione dell’ambiente circostante tiene conto dello sfruttamento ragionato delle risorse naturali; F. Vegas, C. Mileto, ‘Sobre los criterios de intervención en la arquitectura tradicional’, in Casanovas X. (editore), et al., Método RehabiMed. Arquitectura Tradicional Mediterránea. Rehabilitación, Barcelona: RehabiMed, 2008, p. 255-264 24

- la messa in opera. La stessa attenzione che è stata data all’edificio durante le analisi iniziali e il progetto, deve essere mantenuta in fase di esecuzione, avendo cura dei nuovi problemi che possono apparire durante i lavori e dei processi per raggiungere l’aspetto finale desiderato; - il progetto. Conoscere bene, visualmente e mentalmente, l’edificio è un punto di partenza fondamentale (soprattutto quando non sono concretamente realizzabili alcune delle analisi preliminari per mancanza di mezzi a disposizione o di tecnici specializzati); si può osservare, annotare, fare fotografie, dalle quali si può iniziare, per lo meno come esercizio mentale, il progetto di restauro. Questo deve cercare l’equilibrio tra la conservazione della materia e l’adeguamento funzionale al fine dell’abitabilità; - il rispetto della normativa. L’adeguamento funzionale di un edificio tradizionale per l’uso contemporaneo presuppone il rispetto delle norme per l’abitabilità, l’accessibilità, la sicurezza in caso di incendio…; bisogna trovare delle soluzioni che concilino lo spirito e la materia dell’esistente con la possibilità di usufruirne in sicurezza; - la distribuzione degli spazi. Bisogna tener in conto la distribuzione precedente anche per evitare inutili cambiamenti e costi di demolizione; - gli impianti. Ci sono due opzioni per il posizionamento: o lasciarli a vista, con la possibilità di ricercare un’integrazione cromatica e dei materiali, oppure nasconderli il più possibile aumentando, ad esempio, le sezioni degli elementi costruttivi; - l’economia dell’intervento. La conservazione dell’edificio ha soprattutto un riscontro economico, visto che il mantenimento delle strutture e degli elementi permettono un ottimo sfruttamento delle risorse ereditate al posto di operazioni più care di sostituzione generalizzata; un’elaborazione precisa del progetto dovrebbe assicurare minori rettifiche durante l’esecuzione. 31


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4.5 Costi del restauro dell’architettura vernacolare Il restauro dell’architettura vernacolare realizzato in contesti rurali, che spesso presentano difficoltà economiche, non solo contribuisce alla preservazione dell’identità culturale del paesaggio costruito (che inoltre potrà servire come richiamo per il turismo culturale), ma anche fomenta lo sviluppo economico locale, tramite la creazione e la riattivazione dei mestieri artigiani della costruzione. Infatti i lavori di manutenzione e conservazione si traducono in un investimento in manodopera che rimane nella zona dell’edificio, al contrario delle nuove costruzioni che solitamente fanno uso di materiali provenienti dalle altre zone o ancora da altre nazioni.

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BIBLIOGRAFIA

BIBLIOGRAFIA

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SECONDA PARTE PARTE SEGUNDA 1. RESTAURO E RECUPERO DELL’EDIFICIO DELL’EX-SCUOLA DI OLBA (Teruel) 1.1 L’idea di progettare ad Olba 1.2 Un paese e le sue borgate 1.3 La vita ad Olba: società e attività comunitarie 1.4 L’architettura della valle 1.5 La borgata Los Ramones e la sua ex scuola

1. RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN DE LA ANTIGUA ESCUELA DE OLBA (Teruel) 1.1 La idea de proyectar en Olba 1.2 Un pueblo y sus barrios 1.3 La vida en Olba: sociedad y actividades comunitarias 1.4 La arquitectura del valle 1.5 El barrio de Los Ramones y su antigua escuela

2. PROCESSO PARTECIPATIVO 2.1 Obiettivo generale 2.2 Fasi del processo 2.3 Risultati del processo 2.4 Il ruolo del arquitecto 2.5 Allegati

2. PROCESO PARTICIPATIVO 2.1 Objetivo general 2.2 Etapas del proceso 2.3 Resultados del proceso 2.4 El papel del arquitecto 2.5 Adjuntos

p74 p.76 p.78 p.98 p.100

3. PROGETTO 3.1 Progetto di recupero 3.2 Fase della conoscenza 3.3 Fase del restauro 3.4 Fase di rifunzionalizzazione

3. PROYECTO 3.1 Proyecto de restauración 3.2 Etapa del conocimiento 3.3 Etapa de la restauración 3.4 Etapa de rehabilitación

p.106 p.111 p.126 p.164

BIBLIOGRAFIA

BIBLIOGRAFIA

p.40 p.43 p.46 p.52 p.61

p.169

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RESTAURO E RECUPERO DELLA EX SCUOLA DI OLBA

1. RESTAURO E RECUPERO DELL’EDIFICIO DELLA EX SCUOLA DI OLBA (Teruel, Spagna)

1.1 L’idea di progettare ad Olba

1. RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN DE LA ANTIGUA ESCUELA DE OLBA (Teruel, España)

1.1 La idea de proyectar en Olba

Voglio innanzitutto raccontare come è nata l’idea di svolgere la mia tesi ad Olba insieme con i suoi abitanti e di pensare al recupero di questo specifico edificio. Ho trascorso il mio ultimo anno di studi universitari all’estero, per la precisione a Valencia, sfruttando la possibilità, datami dal Politecnico, di vivere l’esperienza Erasmus in Spagna. Vivendo a Valencia, un weekend di febbraio ho fatto una gita verso le montagne più vicine, nella zona di Teruel e sono stata ospite per il fine settimana a casa di una amica, proprio ad Olba.

Para empezar quiero contar como nació la idea de hacer mi tesis en Olba, junto a sus habitantes, y de pensar en la rehabilitación de este específico edificio. He vivido mi último curso de estudios universitarios en el extranjero, en Valencia, aprovechando de la posibilidad promocionada por el Politécnico de Turin de vivir la experiencia Erasmus en España. Mientras vivía en Valencia, un fin de semana de febrero me fui de excursión a las montañas cercanas, en la zona de Teruel, y estuve de visita en casa de una amiga, en Olba misma.

Olba dista poco più di 100 km da Valencia, e gli ultimi 13 sono su strada provinciale, tenuta non in ottimo stato, con molte curve e senza illuminazione. Ma con una natura intorno a cui non si può rimanere estranei. Durante questi 20 minuti di auto, si passa da paesaggi ampi e liberi, con qualche albero, qualche rudere e tantissime rocce, ai boschi attraversati dalla strada e contornati da terra tendente al rosso. Si attraversano un fiume e un torrente e tante borgate; alcune case di queste affacciano direttamente sulla via; è possibile che animali di varie dimensioni ti attraversino il cammino. I miei occhi guardavano intorno felici, cercando di capire dove fossi arrivata.

Hay poco más de 100 km entre Valencia y Olba, y los últimos 13 km son de carretera provincial, en bastante mal estado, con muchas curvas y sin iluminación. Pero todo alrededor hay una naturaleza encantadora. A lo largo de esos 20 minutos en coche que separan la autovía del pueblo, están a la vista espacios muy extensos y libres, con árboles, ruinas y muchísimas rocas, y luego la ruta se adentra en los bosques con su tierra roja. Hay que pasar un río y un arroyo, y muchos barrios, en los cuales algunas casas se encuentran justo en frente a la carretera; puede pasar que unos animales se crucen en el camino. Mis ojos miraban felices todo alrededor, tratando de entender a donde había llegado.

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RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN DE LA ANTIGUA ESCUELA DE OLBA

Entrando nel paese, immediatamente mi ha colpito il suo fascino di piccolo borgo, con strade molto strette e case tradizionali di pietra e legno. Il paese sembrava vuoto ma, allo stesso tempo, percepivo che era vivo; camminando per le strade e per i boschi non incontravo quasi nessuno, ma poi bussando alla porta esplodeva un mondo di colori e sorrisi che invadeva gli occhi e il cuore. Mi è stato raccontato lo sviluppo del paese negli ultimi 10 anni e la volontà di perseguire una vita più sostenibile; una decisione che stava contagiando tutto il paese: la gente si stava positivamente influenzando nello stile di vita, a partire dall’alimentazione, l’abitazione e l’economia domestica. Ho dunque visto in questo paese un ambiente ‘fertile’ per i miei interessi in ambito sostenibile ed ecologico, nonché un punto di partenza per la mia tesi che sarebbe stata sicuramente arricchita dalle esperienze vissute ad Olba. Ciò che mi ha attratto maggiormente sin dall’inizio è stato il modo con cui si era intervenuti negli ultimi anni sulle case attraverso il rispetto del vernacolare e l’uso di materiali naturali, ma poi ho notato anche come il fatto che fosse un paese

Entrando en el pueblo, inmediatamente me llamó la atención su apariencia de pequeña aldea, con calles muy estrechas y casas tradicionales de piedra y madera. El pueblo parecía vacío, pero al mismo tiempo, se notaba que estaba vivo; andando por las calles y por los bosques no nos cruzábamos con nadie, pero luego, golpeando a las puertas explotaba un mundo de colores y sonrisas que llenaban los ojos y el corazón. Me contaron el desarrollo del pueblo a lo largo de los últimos 10 años y su voluntad de lograr una vida más sostentable; una decisión que invadía todo el pueblo: los habitantes se dejaban influenciar positivamente por los demàs en su estilo de vida: la alimentación, la vivienda, la economía doméstica. Por lo tanto, he visto en este pueblo un ambiente ‘fértil’ para mis intereses en el ámbito de lo sostenible y ecológico, y además un punto de partida para mi tesis, que seguramente se habría enriquecido a través de mis experiencias en Olba. Lo que me llamó la atención desde el principio fue la manera en que se habían realizado las rehabilitaciones de casas tradicionales en los últimos años, respetando la arquitectura vernácula y el uso de materiales naturales, y

Lungo la strada verso Olba foto: C.Viano

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RESTAURO E RECUPERO DELLA EX SCUOLA DI OLBA

particolarmente piccolo e con pochi abitanti ma attivi sotto più punti di vista, potesse essere interessante per sperimentare, anche in ambito sociale, tecniche di progettazione che avevo solamente studiato in maniera teorica. In seguito alla visita ad Olba, ho cominciato a prendere i contatti con il sindaco, per chiedere se potesse essere d’aiuto uno studio e un progetto all’interno del paese. Incontrandomi con lui, e chiacchierando della mia esperienza universitaria, mi ha proposto di lavorare sull’edificio della scuola de Los Ramones, ponendomi però alcuni punti fissi di partenza: l’importanza storica dell’edificio e la volontà che non venisse perduta, che questo dovesse essere un edificio pubblico, che in quel momento non c’erano i fondi per ristrutturarlo ma che sarebbe stato utile cercare dei fondi esterni presentando un progetto di recupero. In seguito a queste premesse, ho ragionato sul modo più efficace di attuazione e questo non si è potuto discostare da una progettazione insieme con la comunità. Ciò ha portato a un mio trasferimento in loco, per 4 mesi, da ottobre 2014 a febbraio 2015, in cui ho avuto la possibilità di attuare tutto ciò che racconterò di seguito.

Vista di Olba paese, dalla borgata La Tosc foto: C.Viano

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después me dí cuenta incluso de que, el hecho de ser un pueblo pequeño y con habitantes muy activos en diferentes ámbitos, podría ser interesante para experimentar, también en ámbito social, técnicas de proyectación que hasta entonces había estudiado solo teóricamente. Tras mi visita en Olba, contacté al alcalde para proponerle realizar una investigación y un proyecto en el pueblo para mi tesis. Hablando con él de mi experiencia universitaria, el alcalde me propuso un trabajo sobre el edificio de la escuela de Los Ramones, estableciendo algunos puntos fundamentales: la importancia histórica del edificio y la voluntad que no se pierda, su esencia de edificio público, la utilidad de buscar financiaciones externas, presentando un proyecto de rehabilitación, ya que de momento no había fondos para una intevencíon. Partiendo de estas premisas, reflexioné sobre la manera más eficaz de actuar y decidí, así, acercarme a una proyectación junto a la comunidad. A consecuencia de esto, organicé mi traslado a Olba por 4 meses, desde octubre 2014 hasta febrero 2015, tiempo en el que tuve la posibilidad de hacer todo lo que voy a contar a continuación.


RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN DE LA ANTIGUA ESCUELA DE OLBA

Disegno e immagine aerea della valle fonte: C.Viano Google Earths

1.2 Un paese e le sue borgate

1.2 Un pueblo y sus barrios

Arrivare a Olba non significa arrivare in un paese di montagna fatto di case di pietra vicine le une alle altre, arrivare a Olba significa addentrarsi in un’intera valle, dove le borgate sono disperse per tutta la sua estensione. Questa valle è quella del fiume Mijares, sulle sponde del quale nel tempo sono nate le differenti borgate (dette barrios, cioè quartieri in spagnolo), con i vantaggi e gli svantaggi di questa lontananza. Il paese si trova nella zona Gudar-Javambre nella provincia di Teruel1.

Llegar a Olba no significa llegar a un pueblo del campo hecho de unas cuantas casas de piedra todas juntas unas a las otras, sino llegar a un valle entero, donde los barrios están disperdidos en todo su entorno. Se trata del valle del río Mijares; en sus orillas han surgido los barrios a lo largo de los siglos, con las ventajas y desventajas de esta lejanía. El pueblo se encuentra en la comarca Gudár-Javalambre en la provincia de Teruel1.

Il primo riferimento storico è del periodo dei Celtiberi (III-II secolo a.C.), in cui si parla di un paese chiamato Olduva; questo in tempi successivi fu sotto il dominio arabo, periodo nel quale si costruirono la rete di irrigazione (las acequias) che tuttora si utilizza e il mulino. Olva è nominata a partire dal secolo XIV, in documenti su discordie tra proprietari terrieri di comuni limitrofi; già da allora si parla dei terreni di Olba e delle sue coltivazioni.

La primera referencia histórica es del periodo de los Celtíbericos (siglos III-II a.C.), en el que se habla de un pueblo llamado Olduva; y luego se sabe que el pueblo estuvo bajo la dominación árabe, momento en cuyo se construyeron los regadíos (la red de las acequias que en parte se siguen utilizando hoy en día) y el molino. Olba (precisamente Olva) está anombrada desde el siglo XIV, y ya se habla de sus tierras y cultivos.

Olba è di per sé il nome del paese, ed inoltre dà il nome a tutto il municipio, cioè la valle. Per una miglior comprensione, si precisa che verrà utilizzato il termineOlba in riferimento al territorio dell’intera valle: le borgate verranno denominate con i loro specifici nomi, il paese ‘capoluogo’ sarà definito come Olba paese, nel quale sono presenti i principali servizi, il municipio, la chiesa, la scuola. A livello demografico e di estensione urbana, Olba paese è la più sviluppata tra tutte le borgate della valle.

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Olba es el nombre del pueblo y además es el nombre de todo el municipio, que equivale, basicamente, al área del valle. Para una mejor compresión, quiero precisar que se utilizará el término Olba para referirse al territorio del entero valle; los barrios serán llamados con sus nombres, el pueblo ‘capital’ será definido como el pueblo de Olba, en el cual hay los servicios principales, el ayuntamiento, la iglesia y la escuela. A nivel demográfico y de estensión urbana, el pueblo de Olba es lo más desarrollado entre todos los barrios del valle. 43


RESTAURO E RECUPERO DELLA EX SCUOLA DI OLBA

Fin dall’origine la valle è una zona agricola, in cui il fiume è l’elemento fondamentale per la vita; questo è sfruttato per l’irrigazione delle terre. A partire dal secolo XVIII la forza idrica venne utilizzata anche per le prime industrie, una fabbrica di carta e poi una di lana. Nel secolo XX, si costruiranno anche una centrale idroelettrica e una industria di cemento poco distante dal paese. Il fiume non ha mai smesso di produrre, direttamente e indirettamente, sostentamento per gli abitanti della valle e l’attuale lavoro di mantenimento e pulizia dei canali di irrigazione ha un valore sia di utilità per le coltivazioni correnti sia di memoria dello sviluppo storico.

Desde su origen, el valle fue una zona agrícola, en la que el río era el elemento fundamental para la vida, necesario para irrigar los cultivos. Desde el siglo XVIII se empezó a utilizar la fuerza del agua también para las primeras industrias, la fábrica de papel y la de lana. Más tarde (en el siglo XX) se llegó a construir también una central hidroeléctrica y una industria de cemento cerca del pueblo. El río nunca ha parado de producir, directamente e indirectamente, representa un sustento para los habitantes del valle, y el trabajo actual de manutención y limpieza de las acequias posee un valor para los cultivos actuales y como memoria histórica.

Nel secolo XIX la popolazione arrivò alla sua massima espansione, all’incirca 2000 abitanti, e si costruirono nuove borgate intorno alle antiche cascine (masias) unifamiliari, dai nomi delle quali si dettero le denominazioni alle borgate, Los Villanuevas, Los Ibañez Altos, Los Ibañez Bajos, Los Moyas, Los Pertegaces, Los Tarragones, Los Tarrasones, La Tosca, Los Ramones, Casa Bolea, La Verdeja, La Artiga, Las Ventas, El Casucho, La Hoya Ramos, La Masada, La Viñaza, La Civera, La Peña Blanca. Dalla guerra civile agli anni ’50, i grandi flussi migratori verso la Catalonia e le grandi città produssero l’abbandono di molte borgate della valle e dei terreni coltivati, soprattutto nelle zone più alte, e la chiusura di molti servizi della valle (come le scuole, che erano cinque dislocate nelle varie borgate); la

En el siglo XIX la población llegó a su máxima expansión – más o menos 2000 personas – y se construyeron nuevos barrios alrededor de las antiguas masías de una sola familia, desde las cuales los barrios toman sus nombres: Los Villanuevas, Los Ibáñez Altos, Los Ibañez Bajos, Los Moyas, Los Pertegaces, Los Tarragones, Los Tarrasones, La Tosca, Los Ramones, Casa Bolea, La Verdeja, La Artiga, Las Ventas, El Casucho, La Hoya Ramos, La Masada, La Viñaza, La Civera, La Peña Blanca. Desde la guerra civil hasta los años ’50, las grandes emigraciones hacia Cataluña y las grandes ciudades produjeron el abandono de muchos barrios del valle y de las tierras de cultivo, sobre todo en las zonas más altas, y el cierre de muchos servicios del valle (como muchas de las escuelas que se habían construido en los diferentes barrios – eran

Rio Mijares foto: C.Viano Barrio Los Ramones. Sulla destra si può vedere l’antica fabbrica di lana ormai distrutta fonte: blog antropaltopalancia

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RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN DE LA ANTIGUA ESCUELA DE OLBA

popolazione di Olba scese a meno di 200 persone. Tuttavia, da vent’anni a questa parte, il numero degli abitanti è tornato ad aumentare grazie all’arrivo, da differenti zone della Spagna, di nuovi nuclei familiari, che si definiscono come neo-rurali (bisogna vivere un periodo insieme a loro per capire veramente questo termine), che sono alla ricerca di una vita a contatto diretto con la natura al fine di sfruttarla non solamente per svago, per una camminata in montagna o una piccola vacanza, ma come fonte di sostentamento; in questo modo l’agricoltura non è stata completamente abbandonata, anche se è considerevolmente diminuita l’estensione delle terre coltivate. Grazie alle ottime condizioni climatiche e alla protezione delle montagne circostanti, si continua a coltivare una grande varietà di ortaggi e alberi da frutta. Oggigiorno i residenti sono 2632, con un aumento notevole nei mesi estivi per l’arrivo di molti villeggianti, che hanno mantenuto le proprietà di famiglia nella zona; la scuola, materna ed elementare, è attiva con 26 bambini e nella valle ci sono molti servizi, associazioni e collettivi che organizzano eventi e attività.

cinco); la población de Olba llegó a contar menos de 200 vecinos. Pero, desde hace veinte años, la población ha empezado a aumentar por la llegada de muchos nucleos familiares, desde varias partes de España, de los que se definen neorurales (hay que vivir un tiempo con ellos para entender realmente esta definición), que buscan en este sitio la posibilidad de vivir en contacto directo con la naturaleza, para disfrutar de ella no solamente en momentos de ocio, como puede ser durante una escursión en montaña, sino como fuente de vida y sustento. De esta manera la agricultura no fue abandonada completamente, aunque la extensión de las tierras de cultivo disminuyó. Gracias a las condiciones climatológicas excelentes y a la protección de las montañas alrededor, siguen siendo cultivados muchos frutales y hortalizas. Ahora los vecinos son 2632, con muchos visitantes en los meses estivos, que siguen manteniendo las casas de propriedad de la familia en la zona; la escuela, infantil y primaria, cuenta con 26 alumnos y hay muchos servicios en el valle, asociaciones y colectivos que organizan eventos y actividades.

Evoluzione numero di abitanti (1900-2014) fonte: INE, grafico elaborato da FOROCIUDAD.COM 2

Fonte: Instituto Nacional de Estadística, 2014

Fuente: Instituto Nacional de Estadística, 2014 2

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Olba paese, vista dal Molino foto: C.Viano

1.3 La vita ad Olba: società e attività comunitarie Le borgate lungo la valle sono collegate da una strada locale e da molti sentieri nel bosco e sulle rive del rio Mijares. Il vantaggio della piccola estensione di ogni borgata è la possibilità che in ognuna si svolga una vita di villaggio, con un’associazione di vicini, un locale sociale dove riunirsi, spazi aperti dedicati agli orti familiari (le borgate furono costruite sufficientemente lontane per sfruttare tutti i terreni tra l’una e l’altra, affinché ogni persona avesse il suo campo da coltivare per la sussistenza). Per quanto riguarda l’istruzione, storicamente esistevano cinque scuole dislocate in diverse frazioni, ma a causa dello spopolamento molte sono state chiuse; l’unica scuola che attualmente funziona si trova in Olba paese. Da qualche anno Olba ha una popolazione abbastanza giovane, perché si sono trasferite soprattutto giovani famiglie con bambini piccoli; per questo motivo la scuola è uno dei punti di incontro più frequentati, e sono molti gli eventi e le attività dedicati all’infanzia. 46

1.3 La vida en Olba: sociedad y actividades comunitarias A lo largo del valle, los barrios están conectados por una carretera local y por muchos senderos y pistas en el bosque y en las orillas del río Mijares. Una ventaja de la pequeña estensión de los barrios es la posibilidad de experimentar en cada uno una vida de aldea, con una asociación de vecinos, un edificio social, espacios abiertos para los huertos familiares (los barrios fueron construidos bastante lejos para disfrutar las tierras entre un barrio y otro, para que cada persona tuviera su terreno para vivir). Por lo que se refiere a la enseñanza, historicamente habían cinco escuelas en los diferentes barrios, pero por la despoblación se cierraron y ahora la única escuela activa se encuentra en Olba pueblo. Desde hace unos años, Olba cuenta con una población relativamente joven, ya que se han mudado sobre todo familias con hijos pequeños; por eso la escuela es uno de los lugares de encuentro más frecuentado, y hay muchos eventos y actividades organizadas para los niños.


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Un’occupazione importante per gli abitanti della valle è la coltivazione del proprio orto anche se questa non permette di vivere solamente dei prodotti derivanti dall’agricoltura; è una coltivazione che permette la sussistenza alimentare della famiglia ma in rari casi lo scopo è quello di vendere. Le possibilità lavorative ed economiche che offre la valle sono scarse; per questo la maggioranza degli abitanti vive di lavori fissi o stagionali all’esterno del municipio di Olba. È anche da sottolineare che le persone che si sono trasferite ad Olba hanno fatto la scelta di una vita semplice che non si basa solo sull’utilizzo del denaro, ma ricerca una maniera differente di scambio e di sviluppo non solamente di stampo economico, apprezzando la genuinità della vita, un luogo non contaminato per la crescita dei propri figli, un’alimentazione sana e delle relazioni umane di valore.

Una tarea importante para los habitantes del valle es cultivar sus propios huertos, aunque para la mayoría no es posible vivir solamente de la agricultura; es un cultivo que permite la subsistencia alimenticia de la familia, pero sólo algunos consiguen vivir de la venta de sus productos. Las posibilidades de trabajo y económicas que ofrece el valle sono escasas; por eso la mayoría de los habitantes vive de trabajos de temporada o fijos fuera del municipio de Olba. Además, hay que decir que las familias que se han mudado a Olba han elegido una vida sencilla que no depende unicamente del dinero, y buscan vías diferentes de intercambio y desarrollo más allá de la economía, disfrutando la naturalidad de la vida, viviendo en un lugar no contaminado y más sano para criar a sus niños, eligiendo una alimentación sana y relaciones húmanas de valor.

Orto ecologico della scuola di Olba, foto: C.Viano Orto de La Viñaza, foto: C.Viano

Le famiglie di recente trasferimento, coloro i quali vengono definiti neo-rurali o hippies, sono una quarantina, ovvero più di un centinaio di persone, e rappresentano la parte giovane della popolazione. Tra questi e gli anziani, autoctoni , vi è un buon rapporto che si è consolidato nel tempo, nel rispetto e nell’indipendenza della tappa di vita che ognuno sta vivendo. Però non è sempre stato così positivo, poiché, dai racconti delle prime persone che 15/20 anni fa hanno deciso di trasferirsi nella

Las familias que se han trasferido en tiempos recientes, a los que le definen neo-rurales o hippies, son más o menos cuarenta, es decir más de cien personas, y representan la parte joven de la población. Entre ellos y los ancianos, autóctonos, hay una buena relación, que se creó a lo largo del tiempo, basada en el mutuo respecto y en la independencia de las elecciones de vida de cada uno. Pero no siempre fue una relación tranquila: las primeras personas que se establecieron en Olba hace 15/20 años 47


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valle, all’inizio insediarsi e guadagnarsi il rispetto dei locali non è stato così semplice. Coloro che li vedevano arrivare pensavano fossero giovani hippies in fuga dalla città (per i motivi più svariati) ma senza una vera passione di vivere e lavorare la campagna. Quando cominciarono a vedere l’impegno per la terra e per la costruzione della propria casa e vita, i sentimenti contrastanti si addolcirono.

cuentan que, al principio, instalarse y ganar el respeto de los locales no fue tan sencillo; los autóctonos los consideraban hippies, que huían de la ciudad (por diferentes razones) pero sin una pasión real para vivir y trabajar en el campo. Cuando empezaron a observar sus esfuerzos para trabajar la tierra y para la construcción de sus propias casa y vidas, los sentimientos negativos se acabaron.

La comunità di Olba è molto attiva, organizza attività che si svolgono settimanalmente, mensilmente e ricorrenze annuali, pianificate dalle associazioni e dai collettivi presenti. Una domenica al mese si svolge un mercatino di vendita e scambio in uno spazio coperto, luogo di incontro del paese, al quale partecipano auto-produttori locali, si mangia insieme il pranzo cucinato a turno dagli abitanti, c’è uno spettacolo culturale (concerti, recitazione, balli…), e si passa la giornata in comunità3. Inoltre ogni anno si celebra un mercatino solidale durante il ponte del 6-8 dicembre (festa della costituzione e Immacolata), il cui

La comunidad de Olba es muy activa y organiza actividades que tienen lugar semanalmente y mensualmente, y eventos anuales, planificados por los diferentes colectivos y asociaciones. El segundo domingo de cada mes hay un mercadillo de venta e intercambio en un espacio cubierto, lugar de encuentro del pueblo, en el que participan productores locales; en esa ocasión se come juntos la comida preparada por los habitantes, hay un espectáculo cultural (conciertos, ensayos teatrales, bailes...), y se pasa el día junto a la comunidad3. Además, cada año tiene lugar un mercadillo solidario durante el puente del 6-8 diciembre (fiesta de la Constitución

Nei mesi in cui ho vissuto ad Olba, ho avuto modo di prendere parte a questi mercatini domenicali, che ho sfruttato come momento per far conoscere il progetto, mostrare il lavoro fatto e presentare le novità.

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Cartello del Mercadillo Dominguero, disegno: Soraya Gil

Popolazione Olba (2014) fonte: Ine, grafico elaborato da FOROCIUDAD. COM 3

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En los meses de mi estancia en Olba, tuve la posibilidad de participar en estos mercadillos domingueros, aprovechando de estos momentos comunitarios para presentar los trabajos y enseñar las novedades.


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ricavato è destinato a organizzazioni umanitarie o si utilizza per opere sociali nel paese. Nel periodo estivo, ma non solo, si celebrano differenti feste tradizionali della valle solitamente nei giorni dedicati ai santi patroni; fino a qualche anno fa nel periodo estivo avveniva un raduno di artisti di strada e cantastorie e veniva organizzata ‘La settimana della cultura’ con momenti di incontro, conferenze, attività sociali e un gara ciclistica all’interno della valle. L’estate scorsa si è celebrata la prima edizione del festival de La Kabriola, un festival per grandi e piccini per valorizzare la natura, l’arte, le risorse locali, gli affetti; come si può notare l’estate è un periodo importante per l’economia di Olba, poiché è momento di frequentazione sia da parte dei villeggianti abituali sia per turismo sporadico. Da un paio di anni a questa parte ogni estate viene inoltre organizzato un campo internazionale di lavoro, al quale partecipano ragazze e ragazzi provenienti da differenti nazioni, che vivono due settimane di condivisione e amicizia, realizzando un lavoro pratico all’interno della valle (il primo anno è stato messo a posto un sentiero botanico, il secondo è stato realizzato un intervento nel fiume).

e Inmaculada), cuyas ganancias se convierten en donación para organizaciones humanitarias o para obras sociales en el pueblo. En verano, y no solamente, se celebran muchas fiestas tradicionales del valle en los días dedicados a los santos patronos; hasta hace unos años en verano había un encuentro de cuentacuentos y se organizaba ‘La semana de la cultura’, con encuentros, charlas, actividades sociales y una carrera de bicicleta en el valle. El verano pasado, se organizó la primera edición del festival La Kabriola, un festival para adultos y pequeños para valorizar la naturaleza, el arte, los recursos locales, los afectos. El verano es un periodo importante para la economía de Olba, debido a la presencia de los veraneantes y los turistas esporádicos. Desde hace un par de años, cada verano se organiza un campo internacional de trabajo, en el cual participan chicas y chicos de todo el mundo, que viven dos semanas de condivisión y de amistad, realizando obras prácticas para el valle (el primer año se hizo una manutención del sendero botánico, y el segundo se realizó una depuradora natural en el río).

Incontro Red de Semillas nel frontón (09/14) fonte: blog Red Aragón

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Altri momenti di festa sono la festa dei Re Magi4 e il carnevale, in cui la felicità e l’allegria occupano il posto d’onore, in cui sfilate in maschera, giochi, creazioni artistiche accompagnano gli adulti e i bambini per tutta la giornata. Sono molte le associazioni e i collettivi che si occupano dell’organizzazione di tutti questi eventi, che sono, in base alle necessità, più o meno attivi durante il corso dell’anno; esistono le associazioni dei vicini di ogni borgata, l’associazione delle donne, il gruppo della protezione civile che si occupa della sicurezza boschiva soprattutto nel periodo secco dell’anno con maggior rischio di incendio, l’associazione Mijares Vivo, un gruppo di acquisto e di gestione di uno dei locali sociali della zona e tanti altri piccoli gruppi che seguono i vari eventi (Mercadillo dominguero, Coléctivo La Kabriola, Bureo, Peliculería…). Inoltre viene redatto ogni 3-4 mesi un bollettino, Mijares Vivo, edito dall’omonima associazione in cui vengono pubblicati articoli di vario genere scritti dagli abitanti5.

Otros momentos de fiestas son el Día de Reyes4 y el carnival, en los que la felicidad y la alegría son las protagonistas: paradas con disfraces, juegos y creaciones artísticas involucran a adultos y niños por todo el día. Hay muchas asociaciones y coléctivos que se ocupan de la organización de este programa, que están, según las necesidades, más o menos activos durante el año. Existen asociaciones de vecinos de los barrios; la asociación de mujeres; el grupo de protección civil, que se ocupa de la seguridad de los bosques, sobre todo en el periodo seco, cuando hay mayor riesgo de incendios; la asociación Mijares Vivo, un grupo de compra y de gestión de uno de los espacios sociales de la zona y muchos pequeños grupos más, encargados de los eventos (Mercadillo dominguero, Colectivo La Kabriola, Bureo, Peliculería…). Además, cada 3-4 meses se redacta un boletín, Mijares Vivo, editado por la omónima asociación, en el que se publican artículos escritos por los habitantes5.

La tradizione natalizia spagnola vuole che uno dei giorni più importanti del periodo natalizio sia il 6 gennaio, con l’arrivo dei Re Magi; questo è anche il giorno dei regali che vengono portati appunto dai Re Magi e consegnati ai bambini. Il 5 gennaio inizia la celebrazione con La cabalgada de los Reyes Magos. 5 http://mijaresvivo.org/

En la tradición navideña española uno de los días más importantes de la Navidad es el 6 de enero, cuando llegan los Reyes Magos; este es el día en que los Reyes Magos llevan regalos a los niños. El 5 de enero empieza la celebración con La cabalgada de los Reyes Magos. 5 http://mijaresvivo.org/

Aula della scuola di Olba foto: C.Viano 4

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Per una comunità cosi portata a riunirsi non mancano gli spazi di incontro; sono diversi gli spazi utilizzabili all’interno di Olba paese, innanzitutto il Frontón, che è una ‘piazza’ coperta, varie stanze all’interno della scuola e alcuni locali nei due alberghi sociali della valle (entrambi in Olba paese); e infine i bar, due in Olba e uno nella borgata de Los Ramones, che svolgono il ruolo di spazio di svago in un locale privato, a differenza degli altri spazi che sono comunali, o a gestione diretta o gestiti da un privato. Vi sono inoltre altri locali sociali nelle borgate, uno dei quali è stato particolarmente utilizzato negli anni passati, e attualmente è un po’ inattivo (se non per il cineforum settimanale, il giovedi sera).

Esta comunidad a la que le gusta agruparse, tiene muchos lugares de encuentro: hay diferentes espacios utilizables en el pueblo de Olba. Ante todo el Frontón, que es una plaza cubierta; también hay varias aulas en la escuela y algunos cuartos en los dos albergues sociales del valle (ambos en el pueblo de Olba); y finalmente los bares, dos en Olba y uno en otro barrio, que tienen el papel de lugares de ocio privados, a diferencia de los otros espacios, que son comunales, o por gestión directa o gestionados por un privado. Hay incluso otros espacios sociales en los barrios, uno de los cuales fue bastante disfrutado en los últimos años, pero ahora está un poco inutilizado (sino para la Peliculería, el jueves por la noche).

Piantumazione di alberi (03/15) fonte: blog Asociación Mijares Vivo

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1.4 L’architettura della valle

1.4 La arquitectura del valle

La pietra è la caratteristica fondamentale dell’architettura di questa zona. A partire dalle antiche cascine fino alle case restaurate negli ultimi anni sono state utilizzate pietre locali delle cave vicine. Gli edifici tipici si possono definire come ‘edifici tradizionali dispersi’ per il loro carattere tendenzialmente isolato, legati nella maggior parte dei casi allo sfruttamento agricolo e all’allevamento.

La piedra es el elemento fundamental de la arquitectura de esa zona; desde las antiguas masías hasta las casas restauradas en los últimos años, todas están construidas con la piedra local de las canteras cercanas. Los edificios típicos del entorno son los que se pueden definir ‘edificios tradicionales dispersos’ por su carácter generalmente aislado, vinculados en la mayoría de los casos a la explotación agrícola y a la ganadería.

Storicamente, la masía, mas, maso o masada (cascina) è un caseggiato o un gruppo di edifici delle zone aride di due o tre piani di forma quadrangolare, con aggiunte varie costruzioni. Compie la doppia funzione di residenza familiare e di unità di sfruttamento economico di carattere agricolo o forestale. Questo sistema di occupazione e sfruttamento del territorio dimostrò essere molto efficace in una zona caratterizzata da un’orografia difficile e da frazionamento e dispersione delle terre6.

Historicamente, la masía (mas, maso o masada) es un bloque o grupo de edificios aglomerados de dos o tres plantas, que surgen en la en zonas áridas con forma cuadrangular, y varias construcciones auxiliares. Cumplía la doble función de lugar de habitación de carácter familiar y de unidad de explotación agropecuaria y forestal. Este sistema de ocupación y explotación del territorio se demostró muy efectivo en una zona caracterizada por una difícil orografía y por el fraccionamiento y dispersión de las tierras laborales6.

F. Vegas, C. Mileto, Aprendiendo a restaurar. Un manual de restauración de la arquitectura tradicional de la Comunidad Valenciana, Valencia: COACV, 2014, p. 104-105 6

Masía nel territorio di San Augustín foto: C.Viano

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La masia per il suo carattere isolato era una piccola isola autosufficiente dove la famiglia poteva costruirsi tutta la sua vita, basata sul lavoro nei campi e con gli animali; in seguito alla crescita della famiglia ogni masia poteva ingrandirsi e aumentare il numero degli edifici. La famiglia trascorreva tutta la vita nella masia e svolgeva le sue attività quotidiane: produrre cibo, immagazzinare prodotti, costruire oggetti e attrezzi, lavare i vestiti, allevare animali, crescere i figli, mangiare, dormire, persino celebrare feste come momento di divertimento e di incontro tra i familiari, e celebrare gli eventi sacri (esistevano cascine molto grandi che disponevano di una cappella privata ). Esistono masias in muratura di pietra non rivestita nelle zone montane più alte, con muri di pietra intonacati e con muri misti con mattoni. I solai solitamente sono con travi di legno e voltine di diverse forme; le coperture, a due falde nell’edificio principale e a una falda negli edifici di servizio, normalmente si costruivano con travi di legno e cannicciato incrociato e si coprivano con tegole.

La masía, por su carácter aislado era una pequeña isla autosuficiente, donde la familia basaba toda su vida en la labor en los campos y con los animales; con el crecimiento de la familia cada masía podía expanderse y aumentar el número de los edificios. La familia pasaba toda su vida en la masía y allí desarrollaba sus actividades diarias: producir comida, almacenar productos, construir objetos y herramientas, criar animales, criar a sus hijos, comer, dormir, hasta celebrar fiestas como momento de diversión y de encuentro entre los familiares, y celebrar los eventos sacros (existían masías tan grandes que poseían una capilla en su conjunto). Hay masías con muros de mampostería sin revoque en zonas más montañosas, con muros de mampostería enfoscada y muros mixtos de ladrillos. Los forjados suelen ser de viguetas o rollizos y revoltones, en sus diversas formas, y la cubierta, a dos aguas en el caso de la edificación principal y a un agua en las accesorias, se construye normalmente con correas y cañizo entrecruzado y se cubre con tejas.

Insieme di case lungo la strada verso Rubielos foto: C. Viano

Le case di montagna sono simili alle masias ma di dimensioni minori, sono più rustiche e semplici, con muri di muratura a vista

Las casas de montaña son parecidas a las masías, pero con dimensiones menores, un carácter más rústico y elemental, muros 53


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senza nessun tipo di rivestimento. Sono su uno o due piani e solitamente sono legate alla presenza di una stalla, quando sono residenze. Possono essere isolate, o in piccoli gruppi di edifici, o in raggruppamenti semplici a schiera, soprattutto nel caso di pagliai e residenze temporali legate ai raccolti negli altipiani o nei pascoli estivi. Dei molti ruderi di edifici che si trovano nelle montagne è possibile riconoscere quali fossero residenze e quali pagliai o stalle, non tanto dalle dimensioni, che erano per lo più simili, ma dalla presenza o meno del camino sul tetto.

de mampostería con poco o ningún tipo de revestimiento. Tienen una o dos plantas y están vinculadas normalmente a la presencia de un establo en el caso de ser viviendas. Pueden aparecer aisladas, en forma de pequeños masos, o en agrupaciones sencillas en hilera, en el caso de pajares agrupados o viviendas temporales para la cosecha en altiplanos o los pastos estivales. Entre el gran número de ruinas que hay en las montañas, se puede distinguir cuales fueron viviendas y cuales pajares o corrales, no solamente por las dimensiones, sino también por la presencia de la chimenea en el techo.

Questa è l’eredità storica dell’architettura della zona di Teruel, caratteristica per la sua sobrietà e essenzialità, per l’utilizzo delle risorse locali e naturali, e per l’integrazione e il rispetto della natura. I nuovi abitanti della valle hanno deciso di costruirsi la propria casa non discostandosi dall’architettura tradizionale, sia recuperando e restaurando le case tradizionali (una cascina, un pagliaio, una stalla) per abitarci, sia costruendo nuove case simili per forma e materiali a quelle tradizionali. L’utilizzo di tecniche e materiali naturali è il principio base di

Ésta es la herencia histórica que surge de la arquitectura de la zona rural turolense, caracterizada por su sencillez, por el empleo de recursos locales y naturales, y por la integración y el respecto de la naturaleza. En los últimos años los nuevos pobladores del valle decidieron construirse su hogar a partir de esa arquitectura tradicional, o restaurando una antigua construcción (una masía, un pajar, un corral), o construyendo una nueva vivienda parecida por dimensiones y materiales a las tradicionales; el empleo de técnicas y principios de la arquitectura ecológica es el fundamento de muchas

Case di Olba paese foto: C.Viano

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molte ricostruzioni: pietre della zona, malta naturale, legno, canne palustri, sughero per l’isolamento. Molte sono le famiglie che hanno avuto l’opportunità di comprare una piccola casa o un rudere e ristrutturarlo a proprie spese di lavoro, tempo e denaro. Con l’aiuto di muratori e abitanti del paese, i nuovi abitanti stanno riqualificando le case in autocostruzione, utilizzando materiali che non siano in contrasto con la natura circostante; ovviamente questo comporta un dispendio di tempo e di energia molto grande, impiegando un periodo più lungo rispetto a un’impresa edile esperta; la soddisfazione conseguente però è grande e permette di conoscere l’edificio in tutti i suoi segreti e poterlo mantenere. La sensazione che gli ambienti di queste case trasmettono è molto piacevole, l’atmosfera creata da questi materiali con i loro colori e le forme naturali fa stare bene.

rehabilitaciones: piedras de la zona, cal natural, madera, cañas, corcho como aislante. Muchas familias tuvieron la oportunidad de comprar una pequeña casa o ruína y arreglarla con su propia labor y fuerza. Pidiendo ayudas a albañiles y vecinos del pueblo, los habitantes se van arreglando su casa en autoconstrucción, utilizando materiales que no contrasten con su entorno; claramente, eso implica un compromiso de tiempo y energía muy grande, y se tarda más que llamando a un empresa experta, pero la satisfacción resultante es grande, y permite conocer su propio hogar en todos sus secretos y saber mantenerlo con sus proprios conocimientos. La sensación que transmiten estas casas al pasar un rato en ellas es muy agradable, el ambiente que crean estos materiales con sus colores, formas y su naturalidad es muy vivible, y uno se siente bien en estos espacios.

Borgata Las Ventas, casa di Santi y Maria foto: C.Viano

Borgata Los Ramones, casa di Oscar y Rosa foto: C.Viano

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da pag. precedente alto a sx: 1-2-3: Casa de Oscar y Rosa 4-5: Casa escuela La Loba (Alicia) 6-7-8-9: Masía La Viñaza (Nando, Delfi; Tana e Izar) foto: C.Viano, E.Vellano, casaescuelalaloba. blogspot.it/



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da pag. precedente alto a sx: 1: Yurta de Carla y Akiara 2-3-4: Pajar en rehabilitación (Josevi, Celia, Blai y Mel) 5-9-10: Casa de Jaque y Sauc 6: Casa de Marilen, Salva y Saul 7-8: Masía Collado Royo foto: C.Viano, masiacolladoroyo. com/


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Parlando di architettura e di ricostruzione in bioarchitettura, è importante riferire che nel paese di Olba ha sede la rivista Ecohabitar, presso la quale ho avuto la possibilità di trascorrere un periodo e conoscere le persone che vi lavorano e il loro modo di fare. Oltre al tema dell’architettura ecologica e della bioedilizia, la rivista si occupa di molti aspetti legati al tema della transizione verso un mondo più sostenibile7. Tratta di permacultura, di vita comunitaria, di decrescita e ovviamente di architettura, proponendo progetti e prodotti utili per le persone che sono alla ricerca di un nuovo stile di vita, più vicino all’ambiente. Con il termine transizione si fa riferimento al movimento Transition Towns, promosso dal permacultore inglese Rob Hopkins, che incentiva alla creazione di una società che non sia dipendente dal petrolio e che utilizzi risorse rinnovabili e alternative per lo sviluppo energetico. Non è solamente un discorso ambientale, ma è la creazione di una nuova cultura, una società attiva che faccia forza sul lavoro comunitario. Nonostante la popolazione di Olba non si definisca chiaramente parte di questo movimento, quello di cui ho fatto esperienza io vivendo con loro, è qualcosa che si avvicina molto a questa definizione.

Cuando se habla de arquitectura y bioconstrucción, es importante decir que en el pueblo de Olba hay la sede de la revista Ecohabitar, donde tuve la posibilidad de pasar un tiempo y conocer las personas que trabajan allí y su manera de hacer las cosas. Además del tema de la arquitectura ecológica y de la bioconstrucción, la revista se ocupa de muchos aspectos conectados con el tema de la transición y de la busqueda de una vida más sostenible7. Se habla de permacultura, de vida de comunidad, de decrecimiento y de arquitectura, presentando proyectos y productos útiles para las personas que estén buscando un nuevo estilo de vida, más cercano al medio ambiente. Con el término ‘transición’, nos referimos al movimiento Transition Towns promovido por el permacultor inglés Rob Hopkins, que habla de la creación de una sociedad que no sea dependiente del petróleo y que utilice recursos sostenibles y alternativos para su desarrollo energético. Pero no es solamente un discurso ambiental, sino también la creación de una nueva cultura, una sociedad activa que toma su fuerza en el trabajo comunitario. A pesar de que los habitantes de Olba no se consideran dentro de este movimiento, lo que he experimentado yo viviendo entre ellos, es algo muy parecido a esta definición.

Recupero del molino harinero de Olba foto: C.Viano Sede della rivista Ecohabitar foto: C.Viano 7

www.ecohabitar.org

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www.ecohabitar.org


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Barrio Los Ramones vista nord foto: C.Viano

1.5 La borgata Los Ramones e la sua ex scuola

1.5 El barrio Los Ramones y su ex escuela

La borgata Los Ramones occupa una posizione abbastanza centrale nella valle, non molto vicina alla strada carrabile principale. Per raggiungerla, bisogna attraversare due ponti, sul fiume Rubielos e sul Mijares (ciò comporta che nel caso di straripamenti dei fiumi in seguito ad alluvioni o piene, la borgata sia isolata). La quota del borgo è di circa 660 m s.l.m. e si estende sull’asse longitudinale. È formato approssimativamente da 50 case; nel periodo invernale vi vivono 10 famiglie (cioè i residenti fissi); durante l’estate invece vi si reca molta gente in villeggiatura.

El barrio de Los Ramones es un barrio bastante central en el valle, no muy cerca de la carretera local. Hay que cruzar dos puentes, sobre el río Rubielos y sobre el Mijares, para llegar al barrio (esto determina que, en caso de grandes riadas, el barrio se encuentre aislado). El barrio está a una altura de más o menos 660 metros, y se extiende longitudinalmente. Está formado por aproximadamente 50 casas, y en el periodo invernal viven allí 10 familias (es decir los vecinos fijos). A lo largo del verano llega mucha gente allí, para pasar sus vacaciones.

I servizi presenti nella borgata sono un bar e un panificio con il forno. Fino agli anni ’60 c’era anche una scuola, frequentata dai bambini di questa borgata, di quelle intorno (La Tosca, Los Pertegaces) e delle borgate più in alto (Los Ibañez Altos, La Hoya Ramos). L’edificio non venne più utilizzato a partire dal 1966 quando venne chiusa la scuola poiché non vi erano sufficienti alunni. La manutenzione che si realizzò a partire da questo momento fu scarsissima. Questo è l’edificio oggetto del progetto di tesi e per questo motivo ci addentriamo nella conoscenza del manufatto.

Los servicios presentes en el barrio son un bar y una panadería con horno. Hasta los años Sesenta había también una escuela, adonde iban los niños de este barrio, de los barrios alrededor (La Tosca, Los Pertegaces) y de los barrios más altos en la montaña (Los Ibañez Altos, La Hoya Ramos). El edificio de la escuela está sin utilizar desde el año 1966, cuando se cerró el colegio porque no habían suficientes alumnos. El mantenimiento que se hizo fue muy escaso. Este edificio es el sobre el cual he trabajado como proyecto de tesis. Por eso ahora nos adentraremos un poco en su conocimiento.

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Vista aerea fonte: Google Maps


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1.5.1 L’edificio: ubicazione e caratteristiche Arrivando nella borgata de Los Ramones ci troviamo nella plaza de la Fuente che è la piazzetta centrale; si gira a sinistra e, poco lontano, nell’incrocio tra la piccola via che attraversa la borgata e la via di ingresso (strada Los Ramones), si trova l’edificio della scuola, a una quota di 659 m s.l.m. con orientamento est-ovest. È un edificio di due piani, di 70 m2 ciascuno, con due piccole stanze esterne (quasi completamente distrutte) che erano i servizi igienici. Il rivestimento esterno è di intonaco di calce e tetto di tegole. Gli spazi circostanti sono la strada a est, uno spazio municipale attualmente usato come parcheggio a nord, e orti privati a est e a sud.

1.5.1 El edificio: ubicación y caracteristicas Entrando en el barrio de Los Ramones, nos encontramos en la plaza de la Fuente, que es la pequeña plaza central; poco lejos, girando a la izquierda, en el cruce entre la pequeña calle que atraviesa el barrio y la calle de entrada (carretera Los Ramones), encontramos el edificio de la escuela, a la altura de 659 metros, con exposición esteoeste. Es un edificio de dos plantas, de 70 m2 cada planta, con dos pequeños cuartos externos (casi completamente destruidos) que eran los aseos. El revestimiento externo es de mortero de cal y techo en tejas árabes. Los espacios alrededor son la calle a oeste, un espacio municipal ahora mismo utilizado como aparcamiento a norte, y huertas particulares a este y sur.

Assonometria barrio Los Ramones disegno: C.Viano

Plaza de la Fuente e strada verso la scuola foto: C.Viano

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Barrio Los Ramones vista est foto: C.Viano

Barrio Los Ramones vista sud foto: C.Viano

pag. seguente, dall’alto a sx: prospetto nord, ovest, sud, est imm grande: vista nord-est foto: C.Viano

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1.5.2 Storia della scuola de Los Ramones

1.5.2 Historia de la escuela de Los Ramones

Per conoscere la storia di questo edificio ho cercato informazioni nell’archivio del Comune, e parlato con gli anziani della borgata, che sono le persone che da piccole andavano in questa scuola e ascoltarono la storia dagli uomini che la costruirono, i loro padri e i nonni. Vorrei ringraziare soprattutto Maximino, che rappresenta la memoria vivente di tutta la valle.

Para conocer la historia de este edificio fui buscando informaciones en el archivo del Ayuntamiento, y hablando con los mayores del barrio, que iban en esta escuela cuando eran niños y escucharon la historia desde los hombres que la construyeron, sus padres y sus abuelos. Quiero agradecer particolarmente a Maximino, que es la memoria histórica de todo el valle.

Il primo documento riguardante una scuola nella borgata Los Ramones è datato 8 novembre 1930. È una lettera scritta dai residenti e dice così:

El primer documento en el que se habla de una escuela en el barrio de Los Ramones es del 8 de Noviembre de 1930. La carta escrita por los vecinos del barrio dice esto:

“Al Comune: i firmatari che sottoscrivono, residenti di questa villa di Olba con domicilio nel Villaggio de Los Ramones di questo termine municipale […], espongono: che è noto e risaputo dalla Corporazione Municipale, il pessimo stato in cui si trova la scuola nazionale mista di questo villaggio, tanto per le sue condizioni igienicosanitarie, quanto per l’incapacità numerica, dato il numero di alunni iscritti; oltre a non soddisfare le dovute condizioni, non è conveniente fare alcun intervento in quella, poiché non è proprietà del Comune; coloro che sottoscrivono che vedono da vicino la necessità che si abiliti o si costruisca un locale adeguato con uno scopo tanto importante come l’Educazione, ha l’onore di proporre al Comune la nuova costruzione di un locale che si destini a detta Scuola e supposto che per questa il Municipio ha già comprato un lotto dove costruirla, i firmatari si compromettono comunitariamente e solidariamente a partecipare nella costruzione della menzionata opera e gratuitamente, con ciò che segue: - Lavori di estrazione della pietra e trasporto fino all’opera - Manodopera necessaria durante i lavori, così come il trasporto dei materiali di cui ci sia bisogno per la costruzione intera, sempre che

“Al Ayuntamiento: los firmantes que suscriben, vecinos de esta villa de Olba con domicilio en la Aldea de Los Ramones de este término municipal […], acuden exponiendo: Que es notorio y conocido por la Corporación municipal de su signa presidencia, el mal estado en que se encuentra la Escuela nacional mixta de dicha aldea, tanto por sus condiciones higienicosanitarias, cuanto por su incapacidad, dado el número de alumnos que a ella asisten de matricula; además de no reunir las debidas condiciones no se vé viable el cometer reforma alguna en ella, por no ser propiedad del Municipio y si unicamente tenerla, como se tiene, en arredamiento: Los que suscriben que ven de cerca la necesidad de que se habilite o construye un local adecuado a fin tan elevado de la Enseñanza, tiene el honor de proponer al Ayuntamiento de su digna presidencia la nueva construcción de un local que se destine a dicha Escuela y para ella y supuesto que el municipio tiene ya comprado solar donde erigirse, los firmantes se comprometen mancomunada y solidariamente a contribuir en la construcción de la mencionada obra y gratuitamente, con lo siguiente: - Extracción de piedra y acarreo de ella a la mano de obra - Mano de obra que se necesite mientras

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questi materiali siano recuperabili dentro il termine municipale di questo paese. Come resta detto i firmatari si compromettono a prestare giornate di lavoro e servizi gratuitamente, purché tutte le spese restanti, incluso preparare gli attrezzi e la dinamite che siano necessari per l’estrazione della pietra, siano pagate dal Comune. […] Olba, otto novembre mille novecento trenta – Gli esponenti…” 8. A seguito di questa richiesta, vennero fatti due progetti per la costruzione della scuola; uno di un architetto di Madrid (architetto scolastico Juan Antonio Muñoz Gomez) del dicembre 1932 con un preventivo di 24.957,06 pesetas, che non si eseguì, e un altro più semplice, che è quello che venne costruito dal giugno 1933 fino al dicembre dello stesso anno, durante la Seconda Repubblica spagnola. Nel maggio 1933, per l’urgenza di dotare la borgata di un locale adeguato, la commissione municipale decise di costruire la scuola a sue spese senza aspettare il denaro statale, attraverso l’aiuto dei vicini che offrivano giornate di lavoro gratuite (Memoria. Escuela Mixta para Los Ramones. Comisión Municipal 19 mayo 1933). Nel Bollettino Ufficiale di Teruel del 16 Maggio 1933, il sindaco Joaquín Salvado Moya “annuncia al pubblico, definitivamente, l’apertura delle aste relative alla contrattazione dei lavori come muratori e carpentieri per la costruzione di una scuola in Los Ramones”. La “Dichiarazione delle condizioni facoltative ed economiche che regolano la costruzione di una scuola mista in Los Ramones” è datata 28 maggio 1933.

“Expediente de edificación de una escuela en el barrio de Los Ramones y una nomina de los jornales prestados para la reparación de una escuela sita en el dicho barrio del año 1925” Archivo de Olba 228/3.01/1925-33 8

perdure, así como el acarreo de los materiales que se necesiten para su completa construcción, siempre que dichos materiales esten enclavado dentro del término municipal de esta villa. Como queda dicho los firmantes se comprometen a prestar dichos jornales y servicios gratuitamente, pagando todos los demás gastos, incluso el lucir las herramientas y dinamita que se necesite para la extracción de la piedra, el Ayuntamiento. […] Olba a ocho de noviembre de mil novecientos treinta. – Los exponentes….”8. Después de esta reclamación, se produjeron dos proyectos para la escuela; uno hecho por un arquitecto de Madrid (el arquitecto escolar Juan Antonio Muñoz Gomez) en diciembre de 1932, con un presupuesto de ejecución de 24.957,06 pesetas, que no se llevó a cabo, y otro más sencillo, (dibujo adjunto), que se llevó cabo a partir de junio hasta diciembre de 1933, durante la Segunda República española. En el mayo del 1933 la comisión municipal decidió construir la escuela por su propria cuenta, a través de jornadas laborales gratuitas de los vecinos, sin esperar las ayudas del Estado, debido a la urgencia de dotar el barrio de un local adeguado (Memoria. Escuela Mixta para Los Ramones. Comisión Municipal 19 mayo 1933). En el Boletin Oficial de Teruel del 16 de Mayo de 1933, el alcalde Joaquín Salvado Moya “anuncia al público, definitivamente, las subastas relativas a la contratación de los trabajos de albañilería y carpintería para la construcción de una Escuela en Los Ramones”. El Pliego de condiciones facultativas y económicas que han de regir en la construcción de una escuela mixta en Los Ramones lleva la fecha del 28 de mayo de 1933. “Expediente de edificación de una escuela en el barrio de Los Ramones y una nomina de los jornales prestados para la reparación de una escuela sita en el dicho barrio del año 1925” Archivo de Olba 228/3.01/1925-33 8

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E nel Bollettino Ufficiale di Teruel del 1 di Giugno del 1933 si può leggere: “Approvato dalla Corporazione municipale il progetto per la costruzione di una Scuola per entrambi i sessi nel villaggio de Los Ramones. Si lascia esposto al pubblico per un periodo di dieci giorni lavorativi, nella Segreteria municipale, durante il quale periodo si potranno presentare reclami, senza che ne venga accettato nessuno che si presenti dopo questo periodo di esposizione. [...] Olba 29 Maggio 1933 – Il Sindaco, Joaquín Salvador.”

Y en el Boletín Oficial de Teruel del 1 de Junio 1933 se puede leer esto: “Aprobado por la Corporación municipal de mi Presidencia el proyecto para la construcción de una Escuela de ambos sexos en la aldea de Los Ramones, queda expuesto al público por el plazo de diez días hábiles, en la Secretaría municipal, durante cuyo plazo podrán presentarse las reclamaciones que se quisieren, sin que sea admitida ninguna que se presente después de dicho período de exposición. Olba 29 de Mayo de 1933 – El Alcalde, Joaquín Salvador.”

In questo modo, dopo l’approvazione ufficiale nel Bollettino Ufficiale di Teruel del 22 Giugno 1933, si iniziò la costruzione della scuola fino al suo termine nel dicembre dello stesso anno. Infatti l’Atto di consegna e ricezione della Scuola de Los Ramones è datato 8 dicembre 1933.

Así que, tras la aprobación oficial, en el Boletin Oficial de Teruel del 22 de Junio de 1933, empezó la construcción de la escuela hasta su terminación al final del mismo año. De hecho, el Acta de entrega y recepción de la Escuela de Los Ramones tiene fecha 8 de Diciembre de 1933.

Expediente de edificación escuela en el barrio de Los Ramones 1930 fonte: Archivio Ayuntamiento de Olba Lettera arch.J. Muñoz, 1932 fonte: Archivio Ayuntamiento de Olba

Pianta della scuola, 1933 fonte: Archivio Ayuntamiento de Olba

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RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN DE LA ANTIGUA ESCUELA DE OLBA

Con questa data finiscono le informazioni relative alla scuola presenti nell’archivio. E se ne può conoscere la storia attraverso i ricordi delle persone che vissero in quel periodo, o alle quali fu raccontata. Prima di questo momento i bambini si ritrovavano in una casa privata per seguire le lezioni. Però la borgata de Los Ramones e quelle vicine erano quelle più popolate e non si poteva continuare facendo lezione in una casa, poichè gli alunni erano troppi. Con l’avvento della Seconda Repubblica (1931), si realizzarono molte riforme, e tra tutte, quella dell’Insegnamento affinchè il popolo spagnolo non fosse analfabeta; per questo si progettò la costruzione di molte scuole in tutto il Paese e una migliore formazione per i maestri. Nella valle di Olba nell’anno 1933 si costruirono tre nuove scuole: quella de Los Ramones, quella dell’Artiga e quella de Los Villanuevas per le bambine (vi era già una scuola, costruita nel 1917, che venne destinata interamente ai bambini). Nell’archivio si può leggere, inoltre, la richiesta di una scuola in Los Pertegaces, che non venne costruita poiché i vicini della borgata non vollero partecipare alla costruzione, ed è per questo motivo che venne aperta quelle delle bambine in Los Villanuevas. Il progetto della scuola de Los Ramones prevedeva la realizzazione a pianterreno dell’aula per le lezioni con un vestibolo d’ingresso e un magazzino per la legna; e al primo piano la casa del maestro, alla quale si accedeva attraverso una scala esterna situata sul lato principale dell’edificio, accanto all’ingresso della scuola. Però il primo piano non venne mai attrezzato e non fu nemmeno costruita la scala. Quando venne aperta la scuola il maestro aveva già un’altra casa nella borgata e perciò non si costruì un appartamento né in quel momento né negli anni seguenti. Negli stessi anni, uscì una legge che proibiva la

Con esta fecha se acaban las informaciones sobre la escuela que se pueden encontrar en el archivo. Y podemos conocer la historia a través de las personas que vivieron en esta época o que la escucharon por boca de sus familiares. Anteriormente, los niños atendían las clases en una casa particular. Pero Los Ramones y los barrios alrededor eran los barrios más populados y no se podía seguir dando clases en casa, porque los niños no cabían todos. Con la Segunda República, desde 1931, se emprendieron muchas reformas, entre todas la de la Enseñanza, para que España tuviera un pueblo alfabetizado; por eso se proyectó la construcción de muchas escuelas en todo el país y se organizó una mejor formación para los maestros. También en el valle de Olba en el año 1933 se construyeron tres nuevas escuelas: la de Los Ramones, la de La Artiga y la segunda de Los Villanuevas para las niñas (ya había una escuela, construida en 1917, a la que sólo acudían los niños). Además, en el archivo se puede encontrar la solicitud para una escuela en Los Pertegaces, que no se llevó a cabo porque los vecinos no quisieron participar en la construcción y por eso se hizo la segunda en Los Villanuevas.

En el proyecto original, la escuela de Los Ramones constaba de un salón de clase, con el vestíbulo y el almacén de la leña en la planta baja y la casa del maestro en la primera planta, a la cual se subía por una escalera media por fuera y media dentro el edificio en la fachada principal de la escuela. Pero nunca se llegó a construir el primer piso ni tampoco la escalera. Cuando se abrió la escuela, el maestro ya tenía casa en el barrio y por eso no se hizo la casa arriba en ese momento, ni más tarde. En aquellos años fue promulgada una ley que prohibía la construcción de casas para los maestros arriba de las aulas escolares, sino en específicos casos, donde 69


RESTAURO E RECUPERO DELLA EX SCUOLA DI OLBA

costruzione di case del maestro sopra le aule scolastiche, se non in specifici casi in cui le entrate dei due locali dovevano essere obbligatoriamente separati9. Come si è detto, la scuola era mista e nei primi anni c’erano più o meno 30 alunni, provenienti dalla borgata stessa, da Los Pertegaces, da Los Ibañez Altos, da La Tosca, da La Hoya Ramos, da La Peña Blanca. Alcuni bambini arrivavano dalle borgate alte, impiegavano un’ora di cammino per scendere ogni mattina e lo stesso per tornare a casa nel pomeriggio. “Eravamo un gruppetto, 12-14 ragazzini, che scendevamo dalle borgate alte – mi racconta Maximino – e a mezzogiorno, quando gli altri andavano a casa per mangiare, noi ci sedevamo lì fuori, nella facciata dove batte il sole, per mangiare il nostro panino...”. Ci furono diversi maestri e maestre, e quasi tutti arrivavano da fuori, vivevano nella borgata o in altre case della valle; continua Maximino – “Quasi sempre le maestre rimanevano per un anno solamente e poi andavano via. Non tutte potevano reggere la vita qui...”. Le Istruzioni Igienico-Tecniche del 1905, che accompagnano il Reale Decreto del 28 aprile, proibiscono la costruzione delle abitazioni per i maestri all’interno dell’edificio scolastico, le quali però continuarono a essere costruite per questioni economiche. In seguito, nell’art. 8 del Reale Decreto del 10 luglio 1928 (Construcción de edificios Escuelas: Real Decreto de 10 de julio de 1928», Boletín Oficial del Ministerio de Instrucción Pública y Bellas Artes, núm. extraordinario, sábado, 28 de julio de 1928) si specifica che, al fine di diminuire il spesa dei municipi, si autorizza la costruzione delle case per i maestri nelle scuole unitarie e miste, con l’accortezza che siano completamente non comunicanti con la scuola, tengano ingressi distinti e le aule non sia sotto l’abitazione del maestro. Nel progetto della scuola de Los Ramones questo precetto non era stato tenuto in conto, e la casa del maestro non venne mai terminata. 9

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las entradas de los dos locales tenían que ser obligatoriamente separadas9. La escuela, como hemos dicho, era mixta, y en los primeros años habían más o menos 30 alumnos, que llegaban del mismo barrio, de Los Pertegaces, de Los Ibañez Altos, de La Tosca, de La Hoya Ramos y de La Peña Blanca. Unos cuantos niños llegaban desde los barrios altos, y hacían casi una hora de camino bajando por la mañana y lo mismo para volver a casa por la tarde. “Éramos una cuadrilla, 12-14 muchachos, que bajabámos de los barrios altos - me cuenta Maximino y al mediodía, mientras que los otros niños se iban a casa para comer, nosotros nos sentabámos por fuera, en la fachada esa, donde había el sol, para comer nuestro bocata...”. Hubo diferentes maestros y maestras, casi todos llegaban desde fuera, y se quedaban a vivir allí en el barrio o en otras casas del valle; sigue Maximino, “Lo que pasó es que casi siempre las maestras se quedaban un año solamente en esas escuelas, luego se marchaban. No todas podían aguantar la vida aquí...”.

A pesar de que las Instrucciones TécnicoHigiénicas del 1905, que acompañaban el Real Decreto del 28 de abril, prohibieron la construcción de las viviendas para los maestros en el interior de la escuela, estas seguían manteniéndose por cuestiones presupuestarias. En el artículo 8 del Real Decreto del 10 de julio 1928 (“Construcción de edificios Escuelas: Real Decreto de 10 de julio de 1928», Boletín Oficial del Ministerio de Instrucción Pública y Bellas Artes, núm. extraordinario, sábado, 28 de julio de 1928”) se determina que, con la finalidad de disminuir la carga económica de los ayuntamientos, la vivienda de los maestros pueda construirse en el mismo edificio de la escuela, bastando la completa incomunicación entre la casahabitación y la escuela. En el proyecto de la escuela de Los Ramones no se tuvo en consideración este orden, pero la vivienda del maestro nunca se acabó. 9


RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN DE LA ANTIGUA ESCUELA DE OLBA

Passarono gli anni e la gente cominciò a emigrare verso le grandi città, in modo che nella valle restarono poche persone; nel 1966 la scuola de Los Ramones venne chiusa definitivamente perché nella borgata non vivevano abbastanza bambini; quelli che rimasero andarono nella scuola de Los Villanuevas o di Olba. Da quel momento l’edificio venne usato solamente come magazzino, e non si fece particolare attenzione alla sua manutenzione.

Luego pasaron los años y la gente se fue a las ciudades así que en el valle se quedaron pocas personas; en 1966 la escuela de Los Ramones cerró definitivamente porque no vivían suficientes niños en el barrio y los que habían se fueron a la escuela de Los Villanuevas o de Olba. Desde entonces no se utilizó este edificio sino como almacén, ni se cuidó con el mantenimiento necesario.

Interno edificio della scuola, primo piano foto: C.Viano

Muri in pietra primo piano e antica lavagna della scuola foto: C.Viano

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RESTAURO E RECUPERO DELLA EX SCUOLA DI OLBA

1.5.3 Necessità odierne. Interventi di riqualificazione

1.5.3 Necesidades actuales. Intervención y rehabilitación

Per intervenire con un progetto di riqualificazione di questo edificio non bisogna dimenticare il modo in cui venne costruito, ovvero attraverso giornate di lavoro volontarie, grazie alla decisione dei genitori di dotare la borgata di un luogo adatto per l’educazione dei loro figli. Il fatto che fosse un luogo pubblico e in più una scuola, stabilisce un forte legame tra i residenti (alcuni ex alunni) e l’edificio.

Para intervenir con un proyecto de rehabilitación de este edificio no se puede olvidar el modo en que se construyó, a través de jornadas laborales voluntarias por la voluntad de los padres de dotar a sus hijos de un lugar de aprendizaje. El hecho de que fuera un lugar público, y además una escuela, determina un fuerte vínculo entre los vecinos (algunos de los cuales ex-alumnos) y el edificio.

Quando sono venuta a conoscenza della storia, mi è sembrata ancora più chiara l’importanza di progettare la nuova funzione di questo edificio insieme con la popolazione, e che questo spazio fosse dedicato al pubblico. È un modo per continuarne la storia, nonostante l’interruzione d’uso durata 50 anni. Questo lungo periodo di mancanza d’utilizzo (se non come magazzino) e di manutenzione ha provocato un indebolimento della struttura e la rottura di alcuni elementi. I danni più evidenti sono alcuni cedimenti in facciata, in alcuni casi non particolarmente gravi come ad esempio il distacco dell’intonaco, in altri più seri come il cedimento differenziale del terreno; vi sono inoltre delle infiltrazioni per la rottura delle tegole della copertura e alcune parti del solaio hanno ceduto poiché questo non fu mai terminato.

Cuando conocí la historia de la escuela, me pareció muy evidente la importancia de pensar en la nueva función de este edificio junto a los habitantes, y de que este espacio fuera un lugar público. Es una manera de seguir con su historia, a pesar de una interrupción de 50 años. Este período tan largo sin utilizarlo (sino como almacén de trastos) y sin cuidarlo ha causado un debilitamiento de la estructura y la ruptura de algunos elementos. Los daños más visibles son algunas señales de hundimiento en las fachadas, unos no tan graves como, por ejemplo, la caída del revestimiento, otros más importantes, como los movimientos de los cimientos por el hundimiento del terreno; además hay goteras debido a la ruptura de las tejas de la cubierta y algunas partes del forjado han caído porqué nunca se llevó a cabo.

Durante le prime chiacchierate con gli abitanti in cui chiedevo che futuro si immaginassero per questo edificio, la risposta immediata che ricevevo era il desiderio che questo importante tassello del patrimonio architettonico e culturale del paese non sparisse; inizialmente non importava tanto con che obiettivo si restaurasse, quanto che non si lasciasse cadere senza intervenire. La grande accoglienza che ho avuto sin dai primi giorni da parte della comunità per il progetto mi ha spinto a coinvolgere il più

Desde las primeras charlas con los vecinos a los que le preguntaba el futuro que se imaginaban para este lugar, la respuesta inmediata que me daban era el deseo de que este importante símbolo del patrimonio arquitectónico y cultural del valle no se pirdiera; al principio no importaba tanto el objetivo de la restauración, sino que no se dejara caer sin intervenir. La acogida muy buena que tuve el proyecto desde los primeros días por parte de la comunidad me inspiró a implicar lo más posible a la población en el proceso, por el que

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RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN DE LA ANTIGUA ESCUELA DE OLBA

possibile la popolazione in questo processo per il quale ha dimostrato un sentito interesse. Nonostante all’inizio lo vedessero di difficile realizzazione, passando i mesi e aumentando il coinvolgimento delle parti apparve più fattibile.

demostró un gran interés. A pesar de que, en principio, no se veía una realización posible, por falta de dinero, al pasar de los meses y al crecer la implicación de las partes, todo se vió más viable.

Interno della scuola, piano terreno foto: C.Viano

Antichi banchi e stufa della scuola foto: C.Viano

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PROCESSO PARTECIPATIVO

2. PROCESSO PARTECIPATIVO

2. PROCESO PARTICIPATIVO

Progettazione partecipata con la comunità

Proyectar con la comunidad

2.1 Obiettivo generale

2.1 Objetivo general

Il processo partecipativo viene realizzato affinché la gente si senta coinvolta e viva l’edificio a partire dal suo progetto di riqualificazione; la realizzazione del progetto e l’utilizzo di questo edificio diventeranno dunque desideri da soddisfare.

El proceso participativo se realiza para que la gente se sienta involucrada y disfrute del edificio a partir de su proyecto de rehabilitación; por lo tanto, realizar el proyecto y utilizar este edificio será un deseo para satisfacer.

Se la gente vive dal principio il processo, può far sentire la propria voce e può esprimere le proprie necessità; il progetto realizzato sarà la risposta a un’esigenza e il suo utilizzo, un piacere. Cosi come una famiglia aspira alla progettazione della propria casa per poterci vivere in seguito, lo stesso deve avvenire per lo spazio pubblico nel quale le persone potranno realizzare le proprie attività e gestirlo collettivamente. Uno spazio non può essere progettato solamente da una persona che non ne usufruirà. La comunità è chiamata a impegnarsi negli spazi che vive, in forme prima sconosciute o non disponibili, definendo nuove opportunità come risultato dello spazio sociale riconfigurato10.

Si la gente, desde el principio, participa en el proceso, puede implicarse y dar voz a sus necesidades; el proyecto que se realizará será la respuesta a una exigencia concreta y, su utilización, un placer. Así como una familia aspira a la proyectación de su propria casa para poder vivir allí, lo mismo tiene que pasar con un espacio público en el que los ciudadanos podrán realizar sus actividades y gestionarlo colectivamente. Un espacio no puede ser proyectado solamente por una persona que no va a disfrutar de lo que imagina. La comunidad está llamada a comprometerse en los lugares en los que vive, con formas previamente desconocidas o no disponibles, abriendo nuevas oportunidades como resultado de un espacio social reconfigurado10.

Spatial Agency. Other ways of doing architecture (2011), p. 32: [that they can] “engage in their spatial environments in ways previously unknown

or unavailable to them, opening up new freedoms and potentials as a result of reconfigured social space”.

10

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PROCESO PARTICIPATIVO

Come ho detto in precedenza, il progetto ebbe inizio in seguito ad accordi presi con il sindaco. Il lavoro che avrei seguito ad Olba aveva una doppia finalità: per il comune la possibilità di avere un progetto architettonico sull’edificio per chiedere dei finanziamenti esterni per il recupero, e per me quella di svolgere una tesi su un caso reale con dei fruitori che mi segnalavano le loro esigenze. Intraprendere un processo partecipativo aveva lo scopo di far sentire la voce degli abitanti della valle sul futuro di questo spazio e renderli protagonisti attivi del recupero di un edificio simbolo. Ho inoltre riscontrato potesse essere un buon metodo di lavoro per i seguenti fattori: -innanzitutto la popolazione del paese può essere considerata una vera comunità ed è costituita da persone particolarmente attive, a cui piace prendere parte alle decisioni; il piccolo numero (260 persone, di cui una buona parte anziani e bambini) rende più semplice la partecipazione; -la mia volontà non era quella di realizzare un progetto estraneo alle persone che ne fruiranno; -la storia dell’edificio suggeriva un lavoro comunitario nel progetto e nella realizzazione; non si poteva abbandonare le buone pratiche di aiuto reciproco e disponibilità verso il prossimo che si utilizzavano da tradizione. Con il mio trasferimento ad Olba (ottobre 2014), dopo aver conosciuto la popolazione, ho pensato le modalità e le attività attraverso cui affrontare il progetto e ho sviluppato il programma con le fasi del processo che spiego di seguito. Per la programmazione e la delineazione del processo ho avuto la possibilità di confrontarmi con alcuni abitanti della borgata, esperti in dinamiche di gruppo, e con l’Instituto Ecohabitar, presente nel paese. Rispetto alla bozza iniziale, il programma ha subito alcune aggiunte e variazioni temporali in base alle necessità dei partecipanti.

Como he dicho antes, el proyecto empezó después de que hablé con el alcalde del pueblo y tomamos algunas decisiones juntos. El trabajo que iba a hacer en Olba tenía una doble finalidad: para el ayuntamiento, la posibilidad de tener un proyecto arquitectónico del edificio, para pedir financiaciones externas para la rehabilitación, y, para mí, llevar a cabo una tesis sobre un caso real, junto a los usuarios finales, que me explicarían sus necesidades. Emprender un proceso participativo significaba dar la posibilidad a los habitantes de decir sus opiniones sobre el futuro de este espacio, y además habían muchos elementos por los cuales ese era un buen método de trabajo: - en primer lugar, porque la población del valle se puede considerar como una verdadera comunidad, las personas son muy activas, y les gusta tomar parte en las decisiones; el número pequeño (260 personas, una buena parte niños y ancianos) simplifica la participación; - mi voluntad no era la de realizar un proyecto extraño a las personas que beneficiaran de este lugar; -la historia del edificio nos enseña la fuerza de un trabajo comunitario en el proyecto y en la realización; no se podían abandonar las buenas prácticas de ayuda reciproca y disponibilidad que la tradición nos trasmitió. Tras mi mudanza a Olba (octubre 2014), después de conocer a la comudidad, he pensado en las modalidades y las actividades para abordar el proyecto y he desarrollado el programa con las etapas del proyecto que luego voy a explicar. Para la programación del proceso tuve la posibilidad de confrontarme con unos habitantes del barrio, expertos en facilitación de grupos, y con el Instituto Ecohabitar, presente en el pueblo. En comparación con el borrador inicial, el programa ha sufrido algunas adiciones y variaciones temporales, de acuerdo con las necesidades de los participantes.

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PROCESSO PARTECIPATIVO

2.2 Fasi del processo

2.2 Etapas del proceso

Di seguito presento il programma di lavoro con le fasi e i tempi del processo partecipativo. Ho programmato questo schema di lavoro nei primi giorni di soggiorno ad Olba dopo aver conosciuto gli abitanti e avuto il riscontro di una partecipazione attiva all’iniziativa. A posteriori posso dire che lo schema studiato è stato rispettato attentamente, la suddivisione delle fasi con i rispettivi obiettivi e strumenti è stata funzionale; solamente i tempi hanno subito alcuni cambiamenti per motivi legati soprattutto alla risposta e alla disponibilità degli abitanti.

A continuación presento el programa del proceso participativo con los pasos a seguir y el calendario. Había planeado este esquema de trabajo en los primeros días de estancia en Olba, después de conocer a la gente y tener la confirmación de una participación activa en la iniciativa. En retrospectiva, puedo decir que el plan estudiado fue respetado cuidadosamente, la división de las fases con sus metas e instrumentos fue funcional; sólo el cronoprograma ha sufrido algunos cambios por razones principalmente relacionadas con la respuesta y la disponibilidad de los habitantes.

Avere uno schema chiaro fin dall’inizio mi ha aiutato a non perdermi tra le diverse attività e mantenere un processo chiaro e leggibile anche dai partecipanti (in più occasioni ho presentato a loro lo schema con la spiegazione di ogni fase).

Tener un patrón claro desde el principio me ayudó a no perderme entre las distintas actividades y mantener un proceso claro y legible por los participantes (en diferentes ocasiones he presentado a ellos el esquema con la explicación de cada fase).

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PROCESO PARTICIPATIVO

FASE

OBIETTIVO

STRUMENTI

TEMPI

0

INDIVIDUAZIONE AMBITO DI PROGETTO

Identificazione del ‘problema’

Dialogo con l’amministrazione

maggio 2014

1

INTRODUZIONE DEL PROCESSO ALLA POPOLAZIONE

informare la comunità dell’iniziativa e conoscere la storia dell’edificio, capire come la gente vede questo luogo

- storia: ricerca in archivio e conversazioni con gli anziani del paese che hanno utilizzato l’edificio

ultime settimane di ottobre/ prima di novembre 2014

- informazione: cartelli di presentazione, incontri individuali, creazione del sito internet escuelalosramones.wordpress

2

ANALISI PARTECIPATA E RACCOLTA DI IDEE

conoscere la gente e le abitudini, i problemi e le necessità della popolazione, cominciare a riflettere su questo spazio (da parte mia e soprattutto da parte della comunità)

questionari, mapping del territorio, incontri individuali e di gruppo

questionari: mercatino 9 novembre 1° incontro: 28 novembre

3

COSTRUZIONE DEL CONSENSO

discutere gli scenari per definire 2/3 soluzioni preferibili

focus group di 8/10 persone, rappresentanti dei diversi gruppi sociali

13 dicembre

4

RESTITUZIONE GRAFICA E VERIFICA DEGLI SCENARI

verificare le ipotesi e i risultati per consolidare il consenso

esposizione grafica (schizzi, piante, concept) e orale

mercatino 11 gennaio 2015

5

SCELTA DELLA FUNZIONE

scelta definitiva dell’uso dell’edificio

votazione tra le 3 proposte via internet e nel mercatino (8 febbraio)

inizio febbraio 2015

6

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

presentazione del progetto definitivo: - restauro strutturale - recupero funzionale

progetto architettonico, dettagli, impianti, costi

agosto 2015

7

VALUTAZIONE DEL PROCESSO

verificare lo svolgimento e i risultati del processo partecipativo

dialogo con il gruppo di partecipanti, foglio dei commenti

agosto 2015

Tabella 1: fasi del processo partecipativo elaborazione personale

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PROCESSO PARTECIPATIVO

2.3 Risultati del processo FASE ZERO FASE CERO

FASE UNO FASE UNO

2.3 Resultados del proceso

Individuazione dell’ambito d’intervento

Identificación del ámbito de intervención

Questa fase è avvenuta in un tempo anteriore (maggio 2014) e non in maniera partecipativa. Durante un incontro con il sindaco del paese sono stati definiti un ambito progettuale utile per l’intera comunità e le principali necessità d’intervento nell’edificio. La scelta si è rivelata quella giusta, vista la successiva accoglienza positiva del progetto da parte della popolazione, con l’ulteriore riscontro del fatto che ciò si volesse attuare da anni. Il “problema” riscontrato è l’assenza di cura di un edificio tradizionale e ricco di storia (totale assenza di manutenzione dell’edificio e scarso utilizzo).

Esta fase se llevó a cabo en un tiempo anterior (mayo 2014) y de una manera no participativa. Durante una reunión con el alcalde del pueblo, definimos un ámbito de proyecto útil para toda la comunidad y las necesidades de intervención en este edificio. La elección resultó ser la más adecuada, dada la buena acogida del proyecto por parte de la población, con una confirmación más: el hecho que se quería poner en práctica esta intervención desde hace años. El “problema” encontrado fue la falta de cuidado del edificio tradicional histórico (inexistencia de obras de mantenimiento del edificio y bajo empleo de ello).

Introduzione del processo alla popolazione

Introducción del proyecto al pueblo

Una volta arrivata ad Olba e definiti a grandi linee i passi da seguire per realizzare la progettazione partecipata, c’è stata la necessità di far conoscere l’idea alla popolazione. Per informare la popolazione, ho affisso cartelli di presentazione e proposto chiacchierate individuali, in cui ho avuto la possibilità di approcciarmi a loro in maniera molto informale con passeggiate, colazioni o merende insieme. Ho ritenuto utile anche realizzare un sito internet (escuelalosramones.wordpress.com) in cui caricavo le informazioni sull’edificio e le attività proposte. In questo modo il progetto ha avuto maggior visibilità anche da parte di persone affezionate ad Olba ma che attualmente non vivevano nella valle11.

Cuando llegué a Olba y definí en términos generales los pasos para lograr el proceso participativo, hubo la necesidad de introducir la idea a la gente. Para informar a la población, colgué algunos carteles de presentación y propuse charlas individuales con la gente, a través de las cuales tuve la oportunidad de acercarme a ellos de manera muy informal, tomando paseos, desayunos o meriendas juntos. También me pareció útil implementar una página web (escuelalosramones.wordpress. com) donde cargué todas las informaciones acerca del edificio y de las actividades propuestas. De esta manera, el proyecto tuvo una mayor visibilidad incluso entre las personas con conexiones en Olba que actualmente no viven en el valle11.

Ho inoltre pubblicato un articolo sul Bolletino di Olba, Mijares Vivo, n° 23, Otoño 2014

11

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https://mijaresvivo.files.wordpress. com/2015/03/mijares23.pdf


PROCESO PARTICIPATIVO

Questa fase è avvenuta durante le prime settimane in cui mi trovavo nel paese. È stato un momento importante perché ha dato a me la possibilità di conoscere le persone con cui avrei lavorato nei mesi successivi, e a loro quella di conoscermi, prendere parte all’idea d’intervento che avevo e iniziare a riflettere su questo spazio, abbandonato da anni ma non per questo dimenticato. Gli incontri si sono attuati in diversi modi: innanzitutto mi sono adeguata alla comunicazione in uso nel paese: il passaparola e l’affissione di cartelli nella bacheca degli annunci di ogni borgata; dopodiché ho incontrato singolarmente alcuni abitanti per chiacchierate iniziali in cui mi raccontassero le consuetudini della valle. Inoltre ho sfruttato un momento di incontro comunitario, il mercatino della seconda domenica del mese6t5, per dar inizio all’esposizione pubblica del processo e alla compilazione dei questionari. Per recuperare e conoscere la storia dell’edificio, ho consultato l’archivio del municipio, le sezioni dedicate alle scuole e all’educazione. I documenti e le informazioni trovati sono riportati nella parte della storia (paragrafo 1.5.2). Ho anche chiacchierato con gli anziani della borgata che hanno vissuto la scuola come alunni e hanno sentito la storia della sua costruzione da parte dei loro genitori o nonni.

Esta fase tuvo lugar durante las primeras semanas de mi estancia en Olba. Fue un momento muy importante, porque me dio la oportunidad de conocer a la gente con la que iba a trabajar en los siguientes meses, y además fue una ocasión para ellos para conocerme, involucrarse en la idea de acción que tenía y empezar a pensar en este espacio, abandonado durante años, pero nunca olvidado. Los encuentros se llevaron a cabo de varias maneras: en primer lugar, me conformé con los medios de comunicación del pueblo: el boca a boca y la publicación de carteles en los tablones de anuncios de cada barrio; luego quedé individualmente con algunos residentes para charlar y descubrir las costumbres del valle. Además aproveché de un momento de encuentro de la comunidad – el mercadillo del segundo domingo del mes – para abordar la exposición pública del proceso y la compilación de los cuestionarios. Para recuperar y aprender la historia del edificio, consulté los archivos del ayuntamiento, las secciones dedicadas a escuelas y educación. Los documentos y las informaciones que encontré están relatadas en la sección de historia (párrafo 1.5.2). Hablé con los ancianos del barrio que fueron alumnos de la escuela y escucharon la historia de su construcción por parte de sus padres o abuelos.

Mercadillo dominguero novembre 2014 foto: Delfi Ruiz

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PROCESSO PARTECIPATIVO

FASE DUE FASE DOS

Analisi partecipata e raccolta di idee

questionari encuestas

_Questionari

Análisis colectiva y recogida de ideas _Cuestionarios

Un primo approccio alla popolazione e al progetto è avvenuto attraverso la distribuzione di questionari in cui interrogavo la gente sulle necessità attuali del paese e sull’utilizzo presente e futuro dell’edificio della scuola.

El primer paso hacia los habitantes y la intervención fue a través de la repartición de cuestionarios en los cuales preguntaba a la gente acerca de las necesidades actuales del pueblo y de un posible empleo presente y futuro del edificio en cuestión.

In forma sintetica, le necessità sociali e di spazi per la comunità emerse dai questionari sono le seguenti: - Aula per corsi e lezioni - Biblioteca – ludoteca - Piccolo teatro di paese - Palestra - Albergo municipale - Cooperativa agricola - Magazzino - Officina meccanica - Locale multifunzionale - Appartamento sociale (affitto popolare)

Las necesidades espaciales y sociales para la comunidad que emergieron a través de los cuestionarios fueron: - Aula para dar clases; - Biblioteca-ludoteca; - Salón de actos; - Gimnasio; - Albergue municipal; - Cooperativa agrícola; - Almacén; - Taller mecánico; - Local multifuncional; - Vivienda social (alquiler popular).

Suggerimenti che sono stati espressi: - Qualcosa che generi un’entrata, per autogestirsi economicamente; - Locale di produzione multifunzionale che rispetti i requisiti sanitari; - Ristrutturare la scuola affinché i vicini che la costruirono e che l’hanno vissuta non la vedano cadere e non si perda parte del patrimonio storico della valle; - Locale per le riunioni dei vicini della borgata; - Pensare in grandi spazi è sempre interessante, però a volte gli spazi più piccoli ti trasmettono un diverso senso di intimità; - Conservare le lavagne che ci sono sulle pareti della vecchia aula; - Lo spazio dovrebbe avere un’utilità specifica e una personalità nonostante sia multifunzionale.

Los participantes dejaron también algunas sugerencias: - Algo que genere algun tipo de ingreso, para la autofinanciación; - Local de producción multifuncional, que cumpliera con los mínimos requisitos sanitarios; - Rehabilitar la escuela, para que los vecinos que la construyeron no la vean caer y no se pierda parte del patrimonio histórico del valle; - Lugar donde puedan reunirse los vecinos del barrio; - Los espacios amplios siempre son interesantes, pero a veces espacios más pequeños transmiten otro grado de intimidad; - Conservar las pizarras de la antigua escuela a través de una intervención urgente; -El local debería tener una utilidad espécifica y una personalidad, aunque sea multifuncional.

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PROCESO PARTICIPATIVO

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PROCESSO PARTECIPATIVO

In seguito ho ritenuto importante fare un primo incontro comunitario affinché la gente potesse confrontarsi sulle idee e necessità che ognuno aveva riscontrato. La preparazione dell’incontro è stata possibile seguendo differenti testi di progettazione partecipata, community planning, soprattutto per quanto riguarda i metodi da utilizzare12. incontro 1 encuentro 1

Más tarde fue necesario organizar un encuentro comunitario para que las personas pudieran compartir las ideas y las necesidades que cada uno había encontrado. Preparé la reunión a partir de la lectura de unos textos sobre proyectación participativa (community planning), para informarme sobre las metodologías12.

_Primo incontro

_Primer encuentro

Il primo incontro si è svolto il 28 novembre nel Local Social della Borgata de Los Pertegaces. Per invitare alla partecipazione, avevo affisso cartelli della riunione, distribuito volantini durante l’uscita dei bambini dalla scuola, e scritto sul sito internet. L’incontro, a cui hanno partecipato 16 adulti e un bambino, era strutturato in questo modo:

El viernes 28 de noviembre tuvo lugar el primer encuentro en el Local Social de Los Pertegaces. Para convocar a la gente, había colocado carteles sobre la reunión, había repartido folletos a los padres de los niños que salían de la escuela, y escrito en la página web. Participaron 16 adultos y un niño, y el encuentro estaba organizado de esta manera:

a. introduzione: la ex scuola come “luogo di incontro”

a. introducción: la ex escuela como un “lugar de encuentro”

Per introdurre i presenti al processo partecipativo, sono stati evidenziati i punti fermi da cui aveva preso inizio il progetto: - la permanenza dell’edificio come luogo per la comunità; - la partecipazione al progetto della comunità stessa; - l’uso per il restauro di materiali naturali (per quanto possibile).

Para introducir a los presentes en el proceso participativo, se presentaron los puntos claves del proyecto: - la permanencia del edificio como lugar para la comunidad; - la participación en el proyecto de la comunidad; - el uso de materiales naturales (cuando sea posible) para la restauración.

N. Wates, The community planning handbook. How people can shape their cities, towns & villages in any part of the world, London: Earthscan, 2000 - Observatorio Internacional de Ciudadania y Medioambiente Sostenible, Metodologias Participativas. Manual, Madrid: Cimas, 2009 - Agnese Trotta, Utopia realistica: percorsi partecipativi di rigenerazione urbana, Tesi di Laurea, Politecnico di Torino, dicembre 2014, cap.9 12

Convocazione primo incontro elaborazione grafica: C. Viano

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PROCESO PARTICIPATIVO

b. analisi territoriale e sociale a più ampia scala

b. análisis teritorial y social de amplia escala

Obiettivo: analizzare l’utilizzo attuale dei luoghi comunitari esistenti. Strumenti: Mapping del territorio. È stata consegnata ai partecipanti una mappa della valle sulla quale si chiedeva di segnare i percorsi usuali, gli spazi di incontro esistenti e maggiormente frequentati, e da chi fossero gestiti. È stato un lavoro individuale, ogni persona ha realizzato la propria analisi su un foglio e in seguito condiviso ciò che ha scritto e disegnato. Da ciò è scaturito un piccolo dibattito sulla definizione dei gestori dei singoli spazi pubblici (ma di proprietà del Comune), ossia in alcuni casi non era chiaro se la gestione fosse del comune o dei singoli collettivi. Questa analisi ha permesso di fare un passo indietro senza focalizzare la riflessione solamente sul locale della scuola.

Objetivo: analizar el empleo actual de los espacios comunitarios existentes. Herramientas: mapping del territorio. Fue entregado a los participantes un mapa del valle en el cual tenían que señalar los trayectos privilegiados, los lugares de encuentro existentes y mayormente frecuentados, y por quien éstos estaban gestionados. Fue un trabajo individual; cada persona hacía su análisis en un papel y después lo compartía. Desde aquí surgió un debate para definir por quien estaban gestionados los espacios públicos (pero de propriedad del Ayuntamiento); no estaba tan claro si la gestión era comunal o por parte de los colectivos. Este análisis permitió capturar una visión más amplia, sin focalizar la reflexión unicamente en el edificio de la escuela.

c. raccolta di necessità e idee

c. recogida de necesidades e ideas

Obiettivo: raccogliere le necessità degli abitanti, riflessioni e spunti creativi su questi temi. Strumenti: World Cafè, discussioni in piccoli gruppi (sia brainstorming sia riflessione su alcune domande determinate). Il suggerimento è stato quello di realizzare prima una lista di necessità senza pensare a un luogo specifico e in seguito analizzare ognuna di queste idee, i suoi vantaggi e gli svantaggi sul pensarla applicata alla scuola de Los Ramones.

Objetivo: recojer las necesidades de los habitantes, las reflexiones y las ideas creativas. Herramientas: World Café, debates en pequeños grupos (lluvia de ideas y reflexión a partir de preguntas definidas). Sugerí a los participantes hacer antes una lista de necesidades sin pensar en un lugar espécifico, y luego analizar cada idea, sus ventajas y desventajas, en relación al hipótesis de actuarla dentro de la escuela de Los Ramones. Analisi territoriale della valle elaborazione grafica: partecipanti all’incontro Schema esplicativo del processo partecipativo elaborazione grafica: C. Viano

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PROCESSO PARTECIPATIVO

I partecipanti divisi in gruppi da 4/5 persone, intorno a un tavolo, hanno avuto la possibilità di parlare e rispondere alle seguenti domande: 1. Quali sono le esigenze attuali, e degli anni prossimi, della popolazione di Olba? 2. Quali luoghi sono necessari perché inesistenti? 3. Riflettendo sulla posizione, sulla forma e sulle dimensioni dell’edificio della scuola de Los Ramones, 2 piani di 70 m2, quali di queste funzioni/luoghi potrebbero svilupparsi lì?

Los participantes, divididos en grupos de 4/5 personas y sentados a una mesa, tuvieron la posibilidad de hablar y responder a estas preguntas: 1. ¿Cuáles son las exigencias actuales y futuras de la población de Olba? 2. ¿Cuáles lugares son necesarios porque inexistentes? 3. Pensando en la ubicación, la forma y las dimensiones del edificio de la escuela (2 plantas de 70 m2), ¿cuáles de estas funciones/ espacios podrían desarrollarse allí?

d. condivisione degli spunti creativi

d. compartir las ideas creativas

C’è stato in seguito un momento per condividere le idee di ogni gruppo con l’assemblea, scriverle e rappresentarle in una maniera che potessero essere visibili da ognuno.

Luego tuvo lugar un momento para compartir con la asamblea las ideas de cada grupo, escribirlas y representarlas para que todos pudieran verlas.

Le idee e le necessità sorte dai partecipanti a conclusione del primo incontro sono state molteplici; sono riportate sintetizzate nel paragrafo 2.4 Allegati, alla fine di questo capitolo.

Las ideas y necesidades surgidas dentro del grupo de participantes en conclusión del primer encuentro fueron muchisimas: se encuentran, en forma sintética, en la sección 2.4 Adjuntos, al final de este capítulo.

A seguito di questo incontro, ho fatto un lavoro personale di sintesi dei suggerimenti espressi, definendo due grandi categorie (cultura e impiego) nelle quali collocavo tutti i possibili usi (schema pag. seguente). A partire da queste categorie, ho proposto quattro differenti scenari (con relativi progetti di massima degli spazi) da presentare nel successivo incontro in modo da discutere quali di questi sembrassero più convenienti e fattibili.

En los días siguientes, hice un trabajo personal de síntesis de las sugeriencias, estableciendo dos grandes categorías (cultura y empleo) entre las cuales pude colocar todos los usos posibles (esquema pag siguiente). A partir de estas categorías, propuse cuatro diferentes escenarios (con relativos proyectos de los espacios) para presentarlos en el encuentro sucesivo y debatir sobre ellos, individuando los más viables y realizables.

Primo incontro nel Local Social foto: C. Viano

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PROCESO PARTICIPATIVO


PROCESSO PARTECIPATIVO

Rappresentazione schematica delle funzioni proposte elaborazione personale FASE TRE FASE TRES

Costruire il consenso

incontro 2 encuentro 2

_Secondo incontro

_Segundo encuentro

Il secondo incontro è avvenuto in data 13 dicembre. In questa occasione era presente anche il sindaco del paese, a differenza della precedente riunione, e la sua presenza ha convogliato alcune decisioni anche in base al suo maggior aggiornamento su lavori e necessità non solamente della popolazione ma anche del Comune.

La segunda reunión tuvo lugar el 13 de diciembre. En esta ocasión se contó con la presencia del alcalde del pueblo, a diferencia de la asamblea anterior, y ésta llevó también a algunas decisiones, basadas en su mayor conocimiento de las obras y las necesidades actuales, no sólo de la población, sino también del Ayuntamiento.

Lo schema dell’incontro è stato il seguente: Obiettivo: discutere e approfondire i 6 scenari presentati per definire 2/3 soluzioni preferibili per la realizzazione. Strumenti: Focus group. Discussione sui gruppi di proposte (scenari) stilati a partire dalle idee dell’incontro precedente. Anche in questa riunione si è pensato a un momento di dibattito libero e un momento guidato in cui si rispondesse a domande stabilite dal moderatore che avevano lo scopo di far riflettere nei dettagli su ogni proposta (perché si e perché no la realizzazione in quel luogo, cosa si potrebbe migliorare). Lo scopo era raggiungere il consenso sulle linee di azione degli scenari che i partecipanti riconoscevano come più realizzabili.

El esquema de la reunión fue el siguiente: Objetivo: Discutir y explorar los cuatros escenarios presentados para definir 2/3 soluciones preferibles para su realización. Herramientas: Focus group. Discusión sobre las propuestas (escenarios) extraídas de las ideas de la reunión anterior. También esta reunión se dividió entre un momento de debate libre y un momento más estructurado en el que hubo que responder a preguntas establecidas, destinadas a reflexionar sobre los detalles de cada propuesta (por qué y por qué no la realización en ese lugar, lo que podría ser mejorado). Lo importante era llegar a un consenso sobre las líneas de acción de los escenarios que los participantes reconocían como más alcanzables.

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Construir el consenso


PROCESO PARTICIPATIVO

Durante l’incontro, dopo una breve introduzione a partire dallo schema sulle funzioni, è iniziato il lavoro sugli scenari, studiati e progettati a partire dalle funzioni proposte, tenendo in conto le dimensioni, l’accessibilità, la compatibilità delle funzioni in uno stesso spazio e la sua fruizione; sono stati mostrati alcuni disegni architettonici (piante e sezioni) per dar l’idea degli spazi e della disposizione.

Durante la reunión, tras una breve introducción sobre el diagrama de las funciones, empezamos a trabajar en los escenarios, pensados y diseñados a partir de las funciones propuestas, teniendo en cuenta el tamaño, la accesibilidad, la compatibilidad de las funciones en un mismo espacio y su uso; se enseñaron algunos dibujos arquitectónicos (planos y secciones) para dar la idea del espacio y del diseño.

Secondo incontro nel Local Social foto: Stefan Armborst

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PROCESSO PARTECIPATIVO

scenari escenarios

Gli scenari proposti sono stati: 1) Edificio per la CULTURA: 1.A Teatro/aula/spazio per cene comunitarie+cucina Biblioteca + sala musica e arte 1.B stesse funzioni, con una differente disposizione degli spazi e degli accessi 2) Edificio per l’IMPIEGO: 2.A Cooperativa agricola/di consumo 2.B Uffici/laboratori multifunzionali Artigianato e imprenditoria, co-working 3) Edificio MISTO con laboratori 3.A Spazio multifunzionale Spazio multidisciplinare (biblioteca e spazio per corsi) 4) Edificio con APPARTAMENTO 4.A Spazio multifunzionale (pubblico o privato) Appartamento Ogni scenario venne valutato secondo i seguenti criteri: - Requisiti specifici di ogni funzione - Spazi e dimensioni necessarie - Come può funzionare la gestione - Riscontri produttivi ed economici Lo scenario 1 è quello che sin dall’inizio è stato visto come il più fattibile, mentre per gli altri vi erano dei dubbi vista l’incertezza sulle persone che si sarebbero potute impegnare nell’utilizzo di locali di questo tipo o per l’incompatibilità tra le funzioni. L’obiettivo dell’incontro era di decidere i 3 scenari migliori tra i proposti; ma in conclusione si è deciso di tenere solo lo scenario 1 e si è sviluppato un nuovo scenario da presentare all’opinione pubblica per dare 88

El escenario 1 fue lo que desde el principio se veía como el más viable. Los demás parecían poco realizables, porque había demasiada incertidumbre sobre las personas que pudieran comprometerse en el empleo de estos locales, o por la incompatibilidad de las funciones. El objetivo del encuentro fue lo de elegir los 3 escenarios mejores entre los propuestos, pero, al final, se decidió quedarse con el primero solamente, y se desarrolló un nuevo escenario para presentar a la


PROCESO PARTICIPATIVO

Los escenarios propuestos fueron: 1) Edificio para la CULTURA: 1.A: Salón de actos/aula/comedor + cocina Biblioteca + sala música y arte 1.B: mismas funciones, diferente distribución de los espacios y acceso 2) Edificio para el EMPLEO: 2.A: Cooperativa agrícola/ de consumo 2.B: Oficinas/talleres multifuncionales Artesanía y emprendiduría, co-working 3) Edificio MIXTO con talleres 3.A Espacio multifuncional Espacio multidisciplinar (biblioteca y espacio para cursos) 4) Edificio con VIVIENDA 4.A Espacio multifuncional (público o privado) Vivienda Cada escenario se evaluó según los siguientes criterios: - Requisitos específicos para cada función - Espacios y dimensiones necesarias - ¿Cómo funcionaría la gestión? - Resultados de producción y económicos una nuova possibilità di partecipazione: il nuovo scenario si basava su uno spazio lasciato libero al pian terreno e un locale polivalente ben attrezzato (tavoli, sedie, prese, riscaldamento…) al primo piano, per formazione e attività culturali. Per lo spazio libero si è aperto un bando a tutta la popolazione, soprattutto ai collettivi, per presentare progetti concreti per l’utilizzo di questo spazio (70 m2) con un’attività produttiva o simili. I dettagli dell’analisi degli scenari è riportata nel paragrafo 2.4 Allegati.

población y darle una nueva oportunidad de participar. El nuevo escenario se basa en un espacio diáfano en la planta baja y una sala polivalente bien equipada (mesas, sillas, enchufes, calefacción) en el primer piso, para la formación y las actividades culturales. Para el local diáfano se abrió una convocatoria abierta a toda la población, especialmente a los colectivos, a presentar proyectos concretos para el uso de este espacio (70 m2) con una actividad productiva o similares. Los detalles del análisis de los escenarios se encuentra en la sección 2.4 Adjuntos. 89


PROCESSO PARTECIPATIVO

FASE QUATTRO Restituzione progettuale e FASE CUATRO verifica degli scenari

Secondo lo schema del processo partecipativo programmato all’inizio, al secondo incontro avrebbe dovuto seguire un momento di restituzione progettuale degli scenari scelti e di presentazione agli abitanti. Però, in conseguenza all’idea uscita nella riunione, si è interposta una nuova fase, in cui si apriva un bando alla popolazione. NUOVA FASE FASE NUEVA

_Nuova fase intermedia:

Diseño gráfico del proyecto y verificación de las soluciones De acuerdo con el esquema del proceso participativo previsto en principio, después de la segunda reunión se hubiera tenido que presentar los proyectos selecionados a los habitantes. Sin embargo, como resultado de la idea en la reunión, se interpuso una nueva fase: la apertura de una convocatoria dirigida a la población. _Nueva etapa intermedia

Bando per la presentazione di progetti per l’uso del pianterreno del edificio. In seguito alle decisioni prese nel secondo incontro, in cui si sono definiti due scenari definitivi, lo spazio culturale e il magazzino municipale, si è lasciato il terzo aperto per la presentazione di progetti in risposta al bando di concorso.

Convocatoria de proyectos para el uso de la planta baja del edificio. A raíz de las decisiones adoptadas en la segunda reunión, en la que se definieron los dos escenarios definitivos, el espacio cultural y el almacén municipal, se dejó el tercero abierto, para la presentación de proyectos en respuesta a la convocatoria.

“Il comune di Olba apre questo bando di concorso per la presentazione di progetti concreti per l’uso del piano terreno dell’edificio della scuola de Los Ramones per attività produttive o progetti comunitari. Questo bando si rivolge a tutti i collettivi, associazioni e residenti nel termine municipale di Olba che vogliano presentare un progetto di uso di questi spazi. Il progetto di restauro e recupero dei locali terrà conto delle necessità spaziali del progetto vincitore. La finalità del recupero è promuovere questo spazio come luogo di incontro di importanza sociale e culturale, di servizio ai cittadini, e anche come luogo di produzione e di sviluppo dei prodotti e delle risorse locali” (si può leggere il bando completo, in lingua spagnola, in Allegati).

“El Ayuntamento de Olba abre esta convocatoria para la presentación de proyectos concretos para el uso de la planta baja del edificio de la Escuela de Los Ramones para actividades productivas o proyectos comunitarios. Esta convocatoria está abierta a todos los colectivos, asociaciones o vecinos/as del término municipal de Olba que quieran presentar un proyecto de uso de estos locales. El proyecto de restauración de los locales tendrá en cuenta las necesidades espaciales del proyecto ganador. La finalidad de la rehabilitación es promover este lugar como sitio de encuentro de importancia social y cultural y de servicio a los ciudadanos, y también como lugar de producción y de desarrollo de los productos y los recursos locales” (texto completo en Adjuntos).

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PROCESO PARTICIPATIVO

In Comune è stato consegnato solamente un progetto da parte dell’ A.M.P.A. (Asociación Madres y Padres de Alumnos), ovvero i genitori degli alunni della scuola primaria, che hanno presentato un progetto per la Casa della Gioventù, il quale, nonostante fosse l’unico, è stato valutato in base al punteggio definito nel bando e in seguito esposto insieme agli altri due scenari all’intera popolazione. I genitori hanno portato questo progetto con il pensiero rivolto ai futuri adolescenti (tenendo in conto i tempi di realizzazione dei progetti, tra un paio di anni ci sarà un buon numero di giovani), e sono stati proprio questi ultimi a dire gli spazi che avrebbero voluto avere in uno locale di loro gestione.

Fue entregado sólo un proyecto por parte del AMPA, (Asociación de Madres y Padres de Alumnos), es decir los padres de los alumnos de las escuelas primarias, que presentó un proyecto para la “Casa de la Juventud”, que, a pesar de ser el único, se evaluó con la valoración definida en el bando y posteriormente fue expuesto, junto a los dos demás escenarios, a toda la población. Los padres trajeron este proyecto pensando en los adolescentes futuros (teniendo en cuenta los tiempos de ejecución de los proyectos, en un par de años habrá un buen número de jóvenes), y los jovenes fueron los que individuaron las funciones que más les habría gustado tener en un local gestionado por ellos.

Sia anteriormente alla risoluzione del bando sia a soluzioni definite, è stato presentato alla popolazione un cartellone con la restituzione progettuale tramite piante, schizzi e concept dei progetti di massima delle funzioni. Questo è avvenuto durante il mercatino di gennaio (11 gennaio) e durante quello di febbraio (8 febbraio, giorno di apertura delle votazioni).

Tanto antes de la resolución de la convocatoria como tras la definición de los resultados, se presentó al público un cartel con los proyectos utilizando plantas, bocetos e imágenes conceptuales de las funciones. Esto sucedió durante el mercadillo de enero (11 de enero) y durante el de febrero (8 de febrero, el día de la inauguración de la votación).

Mercadillo Dominguero 11 gennaio foto: C.Viano

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PROCESSO PARTECIPATIVO

Scenario 1: Spazio Culturale, disposizione spaziale elaborazione personale

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PROCESO PARTICIPATIVO

Scenario 2: Magazzino Locale Sociale disposizione spaziale elaborazione personale

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PROCESSO PARTECIPATIVO

Scenario 3: Casa de la Joventud, disposizione spaziale elaborazione personale

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PROCESO PARTICIPATIVO

Scelta della funzione

Elección del uso definitivo FASE CINQUE FASE CINCO

La scelta definitiva della nuova funzione dell’edificio della scuola è avvenuta attraverso la votazione tra le tre soluzioni:

La elección final de la nueva función del edificio de la escuela se realizó por votación entre las tres soluciones:

1.spazio culturale 2.locale sociale + magazzino municipale 3.casa della gioventù

1. espacio cultural 2. local sociol + almacén municipal 3. casa de la juventud

Con l’obiettivo di raggiungere il maggior numero di persone per la votazione, questa è avvenuta sia in un momento di incontro comunitario (mercatino dell’8 febbraio) sia via internet nel sito del progetto.

Con el objetivo de llegar al mayor número votazione de personas con derecho a voto, la votación votación tuvo lugar en un momento de reunión de la comunidad (mercadillo del 8 de febrero) y a través de la página web del proyecto.

Votazione durante il Mercadillo e via internet foto: C.Viano

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PROCESSO PARTECIPATIVO

I risultati della votazione, che ha permesso di terminare il processo partecipativo, sono stati i seguenti (divisi tra il sondaggio via internet, e voto nel mercatino): Sito internet: - Spazio culturale: 16 voti - Casa della gioventù: 11 voti - Magazzino e locale sociale: 4 voti Mercatino: - Spazio culturale: 9 voti - Casa della gioventù: 7 voti - Magazzino municipale e locale sociale: 1 voto - Unione tra spazio culturale e casa della gioventù: 3 voti - Unione tra spazio culturale e magazzino: 1 voto

Los resultados de la consulta, que permitió terminar el proceso participativo, fueron los siguientes (divididos entre la encuesta a través de Internet, y la votación en el mercadillo): Página Web: - Espacio cultural: 16 votos - Casa de la juventud: 11 votos - Almacén y local social: 4 votos Mercadillo: - Espacio cultural: 9 votos - Casa de la juventud: 7 votos - Almacén municipal y local social: 1 voto - Unión entre el espacio cultural y la casa de la joventud: 3 votos - Unión entre el espacio cultural y el almacén: 1 voto

Su un totale di 52 persone che hanno partecipato alla votazione (25% della popolazione adulta), la soluzione che ha ricevuto il maggior numero di voti, 25, è stata: recuperare l’edificio della scuola con la funzione di spazio culturale, più precisamente uno spazio ampio al pian terreno dove sia possibile realizzare spettacoli (vi sarà uno scenario fisso) concerti, feste, incontri, e uno spazio dedicato a biblioteca-ludoteca e aula per corsi al piano superiore.

De un total de 52 personas que participaron en la votación (25% de la población adulta), la solución que recibió la mayoría de votos, 25, fue: recuperar el edificio de la escuela con la función del espacio cultural, más precisamente un gran espacio en la planta baja donde se pueden hacer actuaciones (habrá un escenario fijo), conciertos, fiestas, reuniones, y un espacio dedicado a la biblioteca-ludoteca y aula para cursos en la planta de arriba.

Se facciamo riferimento alle indagini realizzate tramite questionari e chiacchierate individuali con gli abitanti, dal principio del processo era sorta in maniera ricorrente la necessità di uno spazio dedicato alla lettura e alla formazione (attualmente vengono utilizzate le aule della scuola di Olba paese, la cui gestione però è

Si nos referimos a las investigaciones llevadas a cabo por medio de cuestionarios y charlas individuales con los habitantes, desde el inicio del proceso había salido a menudo la necesidad de un espacio dedicado a la lectura y la educación (actualmente se utilizan las aulas de la escuela de Olba, cuya gestión es un poco complicada, porque solamente los

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PROCESO PARTICIPATIVO

complicata poiché sarebbe solamente in mano alle maestre) e uno spazio dedicato al teatro; nonostante la presenza di altri spazi culturali, è stato sottolineato come fosse necessario uno spazio maggiormente attrezzato per le rappresentazioni culturali e di capienza maggiore in modo da poter accogliere anche pubblico esterno negli eventi organizzati saltuariamente durante l’anno. Presentazione del progetto

profesores están a cargo de ella) y un espacio dedicado al teatro; a pesar de la presencia de otros espacios culturales, se señaló la necesidad de tener un espacio bien equipado para actuaciones culturales y con mayor capacidad para acoger público externo en los actos organizados de vez en cuando durante el año.

Presentación del proyecto FASE SEI

FASE SEIS

La presentazione del progetto alla popolazione avverrà ad agosto 2015 e verterà su: - presentazione dei disegni e dei dettagli costruttivi; - definizione precisa delle fasi degli interventi di recupero (struttura e rifunzionalizzazione); - analisi dei costi.

La presentación del diseño final a la población se llevará a cabo en agosto 2015 y se centrará en: - presentación de los dibujos y de los detalles constructivos; - definición precisa de las fases de la restauración (estructura y rehabilitación); - análisis de los gastos.

Tempi: agosto 2015

Período: agosto 2015

Valutazione del processo

Evaluación del proceso

La valutazione ha lo scopo di verificare il processo partecipativo per quanto riguarda il suo svolgimento (come è stato accolto e vissuto dalla popolazione) e i suoi risultati (cosa ha prodotto). Verranno valutati i seguenti aspetti: - partecipazione della popolazione - coordinamento e gestione delle attività - raggiungimento degli obiettivi - apprendimento da parte della popolazione e da parte della progettista e dell’amministrazione locale.

La evaluación tiene como objetivo lo de verificar el proceso participativo por lo que concierne su desarrollo (como los habitantes lo acogió y vivió) y sus resultados (lo que ha producido). Se evaluarán estos aspectos: - participación de los habitantes - coordinación y gestión de las actividades - logro de los objetivos - aprendizaje por parte de la población, por el diseñador y por la administración local.

Tempi: agosto 2015

Período: agosto 2015

FASE SETTE FASE SIETE

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PROCESSO PARTECIPATIVO

2.4 Il ruolo dell’architetto

2.4 El papel del arquitecto

Tatjana Schneider, nel suo testo What architects also do, dice così: “All’architetto piace vedere se stesso come qualcuno che ha idee, che funge da autore di queste idee e che fa funzionare progetti per fornire queste idee. Come autore, l’architetto comunica e trasmette i progetti all’autorità, poiché questo è allo stesso tempo un prerequisito per la propria credibilità come professionista. Questa sequenza apparentemente libera dall’idea al prodotto finale è ciò che viene trasmesso attraverso i media e insegnato nel sistema educativo”13.

Tatjana Schneider, en su texto What architects also do, escribe esto: “Al arquitecto le gusta ver a si mismo como alguien que lleva ideas, que es el autor de estas ideas y que entrapende proyectos para desarrollar estas ideas. Como autor, el arquitecto comunica y transmite los proyectos a la autoridad, ya que es a la vez un requisito para su credibilidad como profesional. Esta secuencia aparentemente libre desde la idea hasta el producto final es lo que se transmite a través de los medios de comunicación y se enseña en el sistema educativo”13.

La mia esperienza di comunicazione con le persone mi ha permesso di capire come l’architetto in realtà possa essere un convogliatore di idee; a volte le persone, come collettività, trovano soluzioni più interessanti di ciò che l’architetto, come singolo, può pensare. L’architetto è dunque portato a mettere da parte il suo ego di creatore e a dare spazio e voce a un pensiero più libero da molte restrizioni e standard che lo studio di normative e canoni ci ha portato ad avere nella mente. L’architetto-intermediario deve riconoscere il giusto momento per intervenire con le sue conoscenze e la sua professionalità per incanalare ciò che dalle persone è nato.

Mi experiencia de comunicación con las personas me ha permitido de entender como el arquitecto en realidad pueda ser alguien que canaliza las ideas; hay veces que las personas, como colectividad, encuentran soluciones más interesantes de las en que el arquitecto, como mente individual, pueda pensar. Por lo tanto, el arquitecto tiene que dejar a su lado su ego de creador y dar espacio y voz a un pensamiento más libre de muchas restricciones y estandares que el estudio de los reglamentos y normas nos ha llevado a tener en cuenta. El arquitecto-intermediario debe reconocer el momento adecuado para intervenir con sus conocimientos y su experiencia para canalizar lo que ha nacido desde las personas.

Tatjana Schneider, 04. What architects also do, University of Sheffield, RIBA, Research Symposium 2009: Changing Practices 13

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PROCESO PARTICIPATIVO

Sezione prospettica disegno: C.Viano

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PROCESSO PARTECIPATIVO

incontro 1 encuentro 1

2.5 Allegati

2.5 Adjuntos

A conclusione del primo incontro le idee e necessità sorte dai partecipanti sono state molteplici; riassumendole:

En conclusión del primer encuentro las ideas y necesidades surgidas desde los participantes fueron muchísimas; en resumen:

- È stato definito che sarebbe molto importante creare impiego e lavoro per la gente che vive nella valle e per attrarre nuovi abitanti; un’idea potrebbe essere quella di recuperare l’edificio come centro di produzione, co-working, cooperativa del paese - Un primo passo sarebbe restaurare la scuola affinché non cada, senza programmare nessuna nuova funzione per lasciare lo spazio libero per le iniziative che nasceranno - Si immagina questo locale come uno spazio multifunzionale per eventi legati con la cultura e il divertimento. Si è fatto accenno a una biblioteca, teatro, spazio coperto per i bambini e adulti, cucina, cooperativa di consumo… - A partire dal commento precedente, è nata la discussione se siano necessari nuovi spazi per la cultura o se quelli che esistono già siano sufficienti; la questione è se in questo spazio sia più utile favorire la cultura o il lavoro - Si è pensato di utilizzare entrambi i piani dell’edificio (non tutti lo davano per scontato) per attività legate alla salute fisica e anche per la cultura (palestra a piano terra, altre stanze dedicate a biblioteca, aula di musica e arte, spazi per l’artigianato al primo piano); si è posto l’accento sull’importanza che fosse un locale con continuità di apertura, magari con una persona stipendiata dal comune per la gestione - Collegato all’opzione di spazio per l’impiego, si è immaginato questo spazio come un centro per l’imprenditoria e l’artigianato, ad esempio laboratori - Sono stati inoltre riportati alcuni suggerimenti pratici, affinché sia un locale

- Se dijo que lo más importante sería conseguir la creación de nuevos empleos para la gente que ya vive en el valle y para atraer nuevos habitantes; una idea podría ser rehabilitar el edificio de la escuela como centro de producción/ coworking/cooperativa del pueblo; - Sería importante, en primer lugar, restaurar la escuela para que no se caiga, teniendo en cuenta la posibilidad de no plantear ninguna función para dejar el espacio para las cosas que ocurran; - Se imaginó este local como un espacio multifuncional para eventos relacionados con la cultura y el ocio (se habló de biblioteca, salón de actos, espacios cubiertos para niños y mayores, cocina, cooperativa de consumo, etc.); - A partir del comentario precedente, surgió el debate ya mencionado: se necesitaban nuevos lugares para la cultura o ya habían suficientes sitios en los barrios que se pudieran utilizar para eso? Hubo un debate entre favorir la cultura o el empleo en este sitio; - Otra idea fue la de utilizar este edificio, en las dos plantas, para funciones físicas y culturales; abajo un espacio amplio como un gimnasio, arriba espacios separados, como pequeñas aulas (biblioteca, taller de artesanía, aula de musica y de arte, aulas de artesanía en el primer piso); estas personas subrayaron la importancia del hecho que llegara a ser un lugar con continuidad de apertura, a lo mejor con una persona contratada por el Ayuntamiento; - En relación con la idea de utilizar este edificio para el empleo, se ipotizó la realización de un centro de empresa y de artesanía (talleres); - Otras sugerencias más prácticas, muy importantes para que fuera un lugar cómodo

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PROCESO PARTICIPATIVO

comodo e accogliente: un buon sistema di riscaldamento, un buon isolamento e illuminazione, un pavimento in legno - Nacque il dibattito se si potesse pensare di realizzare un appartamento popolare al primo piano, con un affitto piuttosto basso; si discusse a lungo, ma non si arrivò a un accordo - Il suggerimento ultimo fu di realizzare un locale pubblico con un uso specifico, che tuttora non esiste nella valle. - Un commento che ho ricevuto a posteriori, inoltre, è stato che durante l’incontro, nella definizione delle necessità, non si tenne in conto del fattore tempo: le esigenze che sono state rilevate saranno le stesse fra 3-5 anni quando si potrà realizzare il progetto?

y acogedor: buen sístema de calefacción (asegura que el local sea utilizado), aislamiento, luz, suelo en madera; - Se planteó también el hipótesis de construir una vivienda social en el piso de arriba, con un alquiler bajo; se habló mucho pero no se llegó a un acuerdo por este tema; - Una de las últimas sugerencias fue la de planear un local que tuviera un uso espécifico , todavía no existente en el valle. - Un comentario que me llegó después, fue que, a lo largo del encuentro, en la definición de las necesidades, no se tuvo en consideración el factor tiempo: ¿las exigencias que han surgido, serán las mismas dentro de 3-5 años, cuando será posible realizar el proyecto?

Mappe di analisi territoriale disegno: partecipianti all’incontro

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PROCESSO PARTECIPATIVO

incontro 2 encuentro 2

L’analisi degli scenari ha portato questi risultati:

El análisis de escenarios llevó a estos resultados:

1.CULTURALE: secondo il progetto presentato, lo spazio per il teatro era troppo piccolo. Dunque si pensò di lasciare l’intero pian terreno per il teatro, con uno scenario fisso e sedie mobili; lo spazio è polivalente, utilizzabile per spettacoli, concerti, conferenze, feste e pasti comunitari… Si immagina di ampliare la superficie di 16 m2 a nord, per costruire i servizi igienici (uno con le misure adatte per i diversamente abili) e uno sgabuzzino per gli arredi della sala (panche, tavoli, sedie…). Si elimina l’idea di una piccola cucina, inserendo solamente un bancone con un lavandino. Per il primo piano si pensa a uno spazio grande per la biblioteca, computer e zona infantile, e un’aula più piccola, divisa da un muro, con tavoli e sedie per impartire corsi e lezioni. Per quanto riguarda il riscaldamento si è parlato di un impianto collegato a una stufa grande a pian terreno. Rimane in sospeso il tema della gestione del locale, per esempio chi è l’incaricato dell’apertura della biblioteca, del riscaldamento…

1.CULTURAL: de acuerdo con el proyecto propuesto, el espacio para el teatro era demasiado pequeño. Por lo tanto, se decidió dejar toda la planta baja para el teatro, con un escenario fijo y sillas movibles; se trata de un espacio polivalente, apto para espectáculos, conciertos, conferencias, fiestas y comidas de la comunidad. Se imaginó ampliar el área de 16 m2 hacia el norte, para construir los baños (apto para cumplir con las medidas adecuadas para personas con discapacidad), y un almacén para el mobiliario del salón (bancos, mesas, sillas, etc.). Se eliminó la idea de una pequeña cocina, incluyendo solamente una barra con un lavabo. En la primera planta se diseñó un gran espacio para la biblioteca, unos ordenadores y una zona infantil, y un aula más pequeña, dividida por un muro, con mesas y sillas para dar cursos y conferencias. En cuanto a la calefacción, se habló de radiadores conectados con una estufa de leña en la planta baja. Quedó pendiente la cuestión de la gestión de los locales, por ejemplo quién se iría a hacer cargo de la apertura de la biblioteca, de la calefacción, etc.

2.IMPIEGO/LABORATORI: parvero molto interessanti gli spazi degli scenari per l’impiego presentati (cooperativa agricola e laboratori), però non fattibili attualmente o in un futuro prossimo a causa della scarsezza di artigiani e agricoltori che possano impegnarsi in un progetto come questo.

2.EMPLEO/TALLERES: los espacios presentados en este escenario (cooperativa agrícola y talleres) parecían muy interesantes, pero no son factibles en la actualidad o en un futuro próximo por la escasez de artesanos y agricultores que pueden participar en un proyecto como éste.

Però a partire da ciò, si è pensato di sviluppare un nuovo scenario da presentare all’opinione pubblica per dare una nuova possibilità di partecipazione: il nuovo scenario si basa su uno spazio lasciato libero al pian terreno e un locale polivalente attrezzato al primo piano. Per lo spazio libero si apre un bando alla popolazione, 102

Pero a partir de esto, se decidió desarrollar un nuevo escenario que se presentaría al público para dar una nueva oportunidad de participar: el nuevo escenario se basa en un espacio diáfano en la planta baja y una sala polivalente bien equipada (mesas, sillas, enchufes, calefacción, etc.) en el primer piso, para la formación y las actividades culturales. Para el local diáfano se abrió sucesivamente


PROCESO PARTICIPATIVO

soprattutto ai collettivi, per presentare progetti concreti per l’utilizzo di questo spazio con un’attività produttiva o simili. Uno dei possibili usi del locale a pian terreno venne presentato già in sede di riunione, e rimarrebbe il più utile in questo momento: utilizzare il pian terreno come magazzino municipale, soprattutto per gli strumenti della protezione civile, attrezzandolo con una grande porta di legno nella facciata nord. Questo spazio sarebbe uno spazio indipendente rispetto al locale polivalente del piano superiore.

una convocatoria abierta a toda la población, especialmente a los colectivos, al fin de presentar proyectos concretos para el uso de este espacio (70 m2) con una actividad productiva o similares. Uno de los usos posibles de la habitación en la planta baja ya se presentó en la reunión, y es el más útil en este momento (si no se van a presentar nuevos): utilizar la planta baja como almacén municipal, especialmente para las herramientas de protección civil , dotándolo de una gran puerta de madera en la fachada norte. Este espacio sería un espacio independiente de la sala de usos múltiples en la planta superior.

3.FUNZIONE MISTA: la soluzione di condividere gli spazi tra funzioni di impiego e culturali fu scartata per lo stesso motivo della precedente: la mancanza di possibilità di utilizzo dei laboratori di produzione, e anche perché non si vede facilmente realizzabile la convivenza di queste funzioni.

3.FUNCIÓN MIXTA: la solución de compartir los espacios entre las funciones de empleo y cultural fue rechazada por la misma razón de la anterior, es decir la falta de posibilidad de utilizio de estos talleres de producción, y también porque no se imagina sencilla una posible convivencia de estas funciones.

4.RESIDENZA: secondo il parere dei presenti (anche se non di tutti) attualmente il Comune ha già abbastanza appartamenti in affitto. L’unica possibilità sarebbe quella di affittare a un privato l’intero edificio, e non soltanto il primo piano, mettendo a posto l’appartamento del primo piano e attrezzando il piano terra come un laboratorio/ufficio della stessa persona.

4.VIVIENDA: en la opinión de los presentes (aunque no de todos), el Ayuntamiento actualmente tiene suficientes viviendas para alquilar. La única posibilidad sería la de alquilar todo el edificio a un particular, y no sólo la primera planta, arreglando la vivienda en la primera planta y equipando la planta baja como taller/oficina de la misma persona.

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PROCESSO PARTECIPATIVO

bando convocatoria

CONVOCATORIA PARA EL USO DE LOS LOCALES DE LA PLANTA BAJA DEL EDIFICIO DE LA ESCUELA DE LOS RAMONES Objeto El Ayuntamento de Olba abre esta convocatoria para la presentación de proyectos concretos para el uso de la planta baja del edificio de la Escuela de Los Ramones para actividades productivas o proyectos comunitarios. Esta convocatoria está abierta a todos los colectivos, asociaciones o vecinos/as del término municipal de Olba que quieran presentar un proyecto de uso de estos locales. El proyecto de restauración de los locales tendrá en cuenta las necesidades espaciales del proyecto ganador. La finalidad de la rehabilitación es promover este lugar como sitio de encuentro de importancia social y cultural y de servicio a los ciudadanos, y también como lugar de producción y de desarrollo de los productos y los recursos locales. CONDICIONES Tras el proyecto de rehabilitación del edificio de la Escuela de Los Ramones se abrirá una convocatoria para proyectos concretos de utilización de los locales de este edificio para actividades que beneficien el futuro social, cultural y productivo. Premisa - El edificio es de propiedad del Ayuntamiento, y no tiene un uso específico después su abandono como escuela en el año 1966 - Después del trabajo participativo de los últimos meses para decidir el nuevo uso del local, se vuelve a abrir el proyecto a toda la población no solamente para decir sus utilidades sino para presentar proyectos concretos de uso - El proyecto que gane esta convocatoria tendrá la posibilidad de participar en el proyecto de restauración del local (en una fecha todavía no concretada) - La finalidad de la rehabilitación es promover este lugar como espacio de encuentro, de importancia social y cultural y de servicio a los ciudadanos (asignando esta función al primer piso del edificio con un espacio Social para el barrio), y también como lugar de producción y de desarrollo de los productos y los recursos locales (planta baja) 1. Objeto Concesión de préstamo de la siguiente propiedad municipal, locales del edificio de la Escuela de Los Ramones en el barrio de Los Ramones, identificados en el plano anexo: - Planta baja de 70 m2, ahora mismo, dividido en 3 espacios por medio de tabiques: una sala de 53 m2, y dos cuartos de 9,2 m2 y 8,3 m2 (altura media de 3,7 m) - Espacio externo para el aparcamiento 2. Obligaciones - De la gestión, del mantenimiento y de la limpieza del local se encargará el prestatario - El prestatario formará parte del proyecto de rehabilitación del dicho local, con la posibilidad de pedir los equipamientos necesarios para la realización de las actividades 3. Destinatarios - Colectivos y asociaciones de Olba - Particulares

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PROCESO PARTICIPATIVO

4. Solicitudes y documentación: Los grupos interesados deberán presentar la siguiente documentación: - Presentación del grupo y sus objetivos - Presentación del proyecto de uso de los espacios - Objetivos del proyecto - Descripción del proyecto: equipo, plan de producción... - Público al que se dirige - Recursos humanos y materiales a utilizar - Beneficio de la comunidad - Presupuestos de los equipamientos necesarios - Uso de energías renovables El proyecto deberá presentarse en la oficina del Ayuntamiento en sobre cerrado con el nombre del colectivo o asociación antes del 2 de febrero a las 14:00 h. 5. Criterios de valoración y baremación Se valorará sobre un total de 60 puntos, siendo necesarios al menos 30 puntos para que se considere el proyecto; Sociedad: max 25 puntos - Recursos humanos y creación de empleo (a quien implica) - Impacto social (a quien acude este servicio) Economía: max 20 puntos - Viabilidad (factibilidad del servicio en este espacio concreto) - Utilidad y beneficio del servicio en el valle (inexistencia de este servicio, nivel de beneficio de la comunidad...) - Presupuesto Medio Ambiente: max 15 puntos - Uso de recursos locales (productos del valle) - Uso de energias renovables 6. Resolución y notificación El acuerdo de resolución de solicitudes se dictará en el plazo máximo de 10 días a partir de la fecha de finalización del plazo de presentación de solicitudes. Las solicitudes serán estudiadas por una Comisión de Valoración a la cual seguirá una presentación pública para su consenso, porque este edificio se presenta como edificio público y en todo el proceso de realización del proyecto se ha buscado tener en cuenta las ideas de toda la población del valle. Después esta decisión se procederá con la presentación de las tres soluciones (las dos que ya existen más el proyecto ganador de la convocatoria) y la elección pública de una de estas. En el proyecto de restauración del edificio podrá participar el prestatario del espacio.

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PROGETTO

3. PROGETTO

3. PROYECTO

3.1 Progetto di recupero

3.1 Proyecto de restauración

Durante il periodo in cui si è svolto il processo partecipativo per la definizione della nuova funzione, mi sono occupata del progetto di recupero dell’edificio, realizzando il rilievo del manufatto, prima inesistente, e lo studio dei degradi e delle operazioni di restauro necessarie. Non esistevano disegni architettonici e progettuali dell’edificio, se non una pianta generale non dettagliata (paragrafo 1.5.2). Gli obiettivi del recupero sono sia conservare un edificio tradizionale del paese, caro agli abitanti per il suo valore storico-culturale, sia dargli nuova vita rendendolo fruibile dai cittadini.

Mientras que se produjo el proceso participativo para definir la nueva función, me hice cargo del proyecto de restauración del edificio, haciendo el levantamiento métrico, que antes no existía, y el análisis de las degradaciones y de los trabajos de restauración necesarios. No habían dibujos arquitectónicos ni proyectuales del edificio, sino una planta general no detallada (párrafo 1.5.2). Los objetivos de la restauración son tanto conservar un edificio tradicional del pueblo, que los habitantes quieren por su valor histórico-cultural, como que este volviera a ser utilizable por los habitantes.

Per impostare il lavoro del progetto di recupero ho seguito gli studi dei professori Fernando Vegas e Camilla Mileto (Universidad Politécnica de Valencia), soprattutto la metodologia di lavoro spiegata nel libro Aprendiendo a Restaurar, edito dalla Generalitat Valenciana nel 201414. Il libro si incentra sull’architettura vernacolare della Comunidad Valenciana, che è la comunità autonoma il cui capoluogo

Para definir el trabajo del proyecto de restauración, seguí los estudios de los profesores Fernando Vegas y Camilla Mileto (Universidad Politécnica de Valencia), y sobretodo la metodología de trabajo esplicada en el libro Aprendiendo a restaurar, de la Generalitat Valenciana del 201414. El libro es sobre la arquitectura vernácula de la Comunidad Valenciana, que es la Comunidad Autónoma con capital Valencia, que limita

F. Vegas, C. Mileto, Aprendiendo a restaurar. Un manual de restauración de la arquitectura tradicional de la Comunidad Valenciana, cit. 14

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PROYECTO

è Valencia, che confina con le comunità autonome di Catalonia e Aragona a nord, Castilla-La Mancha a ovest e Murcia a sud. Il territorio comunale di Olba si trova sul confine tra la comarca (provincia) di Teruel e la Comunidad Valenciana, e l’architettura tradizionale è la stessa. Per questo motivo il libro è stato utile non solamente nella metodologia di intervento, ma anche per le informazioni storiche sull’architettura tradizionale. La struttura lineare del testo aiuta nella comprensione della metodologia del lavoro. È stato organizzato per permettere una consultazione diretta e efficace, oltre che una lettura integrale, moltiplicando le “vie di ingresso” al testo. È diviso in quattro sezioni: analisi dell’architettura tradizionale della zona, studio delle tecniche costruttive, studio delle patologie, elenco degli interventi di restauro. Le tre sezioni tecnologiche (tecniche costruttive, patologie e interventi) presentano le varie soluzioni divise per categorie, struttura verticale, orizzontale, copertura, facciata etc., e permettono un semplice rimando tra le tre, tramite bande laterali di colore e riferimenti testuali (ad esempio, studio della tecnica costruttiva per il solaio in legno, rimando ai degradi che può subire, collegamento con i diversi modi di intervenire per rinforzare il solaio). Allo stesso tempo non ho potuto non rapportarmi con la vasta letteratura italiana sulla metodologia di restauro; nello specifico mi sono confrontata con lo schema metodologico del progetto di conservazione presentato da Mario Dalla Costa nel libro Il progetto di restauro per la conservazione del costruito15.

con las comunidades autónomas de Cataluña y Aragón en el norte, Castilla-La Mancha en oeste y Murcia en el sur. El territorio comunal de Olba está en el límite entre la comarca de Teruel y la Comunidad Valenciana, y la arquitectura tradicional es la misma. Por esta razón, el libro fue muy útil no solamente en la metodología de intervención, sino también por las informaciones históricas de la arquitectura tradicional. La estructura lineal del manual ayuda en la comprensión de la metodología de trabajo. El texto se ha organizado para permitir una consulta directa y eficaz, además de una lectura integral, moltiplicando las vías de entrada. Se divide en cuatro secciones: análisis de la arquitectura tradicional de la zona, estudio de las técnicas constructivas, estudios de las patologías, elencación de las intervenciones de restauración. Las tres secciones tecnológicas (técnicas constructivas, patologías e intervenciones) presentan las varias solucciones dividas por categorías (estructura vertical, orizzontal, cubierta, fachada, etc..), y permiten una sencilla relación entre las tres, a través de bandas laterales de colores y referencias textuales (por ejemplo, estudio de la técnica constructiva para el forjado de madera, relación con las degradaciones que lo pueden afectar, relación con los diferentes modos de intervención para refuerzar el forjado). En el mismo tiempo, no pude no mirar la grande literatura italiana sobre la metodología de restauración; he estudiado específicamente el marco metodológico del proyecto de conservación de Mario Dalla Costa presentado en el libro El proyecto de restauración para la conservación del entorno construido15.

Un altro libro che mi ha aiutato particolarmente per capire in che modo intervenire su edifici tradizionali rurali è stato quello di Stefano Musso e Giovanna

Otro libro que me ha ayudado para comprender como intervenir en los edificios tradicionales rurales fue aquello de Stefano Musso y Giovanna Franco sobre la manutención y

M. Dalla Costa, Il progetto di restauro per la conservazione del costruito, Torino: Celid, 2000 15

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PROGETTO

Franco sulla manuntenzione e il recupero dell’edilizia e dei manufatti rurali16. A differenza degli altri testi, questo è incentrato sulla progettazione pratica del recupero. Facendo riferimento agli edifici rurali del Parco dell’Aveto in Liguria, gli autori affrontano il tema dell’architettura rurale e spiegano con precisione i metodi di intervento per la tutela, il rinforzo e il consolidamento di una struttura, rifacendosi, con esempi pratici, agli elementi architettonici (muratura, copertura, solaio...). Mi è stato utile studiare in questo testo le tecniche costruttive con i materiali tradizionali (scarsamente viste durante gli anni di università), quali la pietra per le murature e il legno per i solai e la copertura, e soprattutto venire a conoscenza delle azioni specifiche da realizzare in seguito al danneggiamento delle parti dell’edificio.

la recuperación de la arquitectura rural16. A diferencia de los otros textos, este se centra en el diseño práctico de recuperación. En referencia a los edificios rurales del Parco dell’Aveto en Liguria, los autores abordan la cuestión de la arquitectura rurale y explican con precisión los métodos de acción para la protección, el refuerzo y la consolidación de una estructura, con ejemplos prácticos, en referencia a elementos arquitectónicos (muros, techo, suelo ...). Fue útil estudiar en este texto las técnicas constructivas con los materiales tradicionales (mal estudiadas en los cursos de la universidad), como la piedra para las mamposterías y la madera para los forjados y las cubiertas, y sobretodo darme cuenta de las acciones específicas a realizar después del daño de las partes de un edificio.

La lettura di autori italiani e spagnoli, che comunque rimandano agli storici del restauro italiano, mi ha permesso di conciliare la parte teorica della letteratura italiana e la parte più pratico-tecnica degli studi di Vegas. Nella tabella seguente presento una comparazione tra lo schema metodologico di Dalla Costa e il metodo specifico sull’architettura tradizionale, di Vegas e Mileto, a partire dai quali ho impostato il mio personale schema di lavoro.

La lectura de los auctores italianos y españoles, que de toda forma se refieren a los teóricos de la restauración italianos, me ha permitido de unir la parte teorica de la literatura italiana y la parte más práctica y técnica de los estudios de Vegas. En la tabla siguiente he puesto una comparación entre el marco metodológico de Dalla Costa y el método específico para la arquitectura tradicional de Vegas y Mileto; desde esos me hice mi modelo personal de trabajo.

S. Musso, G. Franco, Guida alla manutenzione e al recupero dell’edilizia e dei manufatti rurali, Venezia: Marsilio, 2000 16

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PROGETTO DI RESTAURO PER LA CONSERVAZIONE DEI BENI ARCHITETTONICI (DALLA COSTA) 1. CONOSCENZA

1.1 Analisi ambientale

-individuazione bene -regolamentazione tutela

1.2 Analisi storica

-storia della fabbrica -cultura architettonica originaria -cantiere edilizio nelle trasformazioni -diretto (dimensioni, geometria, consistenza, fotogrammetrico, fotografico...) -indiretto (lettura materiali grafici)

1.3 Rilievo

1.4 Analisi critica dell’architettura

2. RESTAURO

3. RIFUNZIONALIZZAZIONE

-individuazione aspetti socio-economici in rapporto al contesto

1.6 Analisi stato dei difetti

-rilievo e prove di laboratorio (dissesti e degradi) -analisi cause naturali -analisi cause non naturali

2.1 Interventi

-criteri operativi compatibili -eliminazione dei difetti (categorie delle opere) -programmazione interventi, leggi, normativa, elaborazioni metodologicheprogettuali

3.1 Verifica compatibilità

1. CONOCIMIENTO (estudio previo)

3.2 Utilizzazione

-utilizzo dei ruderi come memoria storica -rianimazione

3.3 Riuso

-ipotesi funzionale, compatibilità e adeguamento -programmazione interventi, leggi, normativa, elaborazioni metodologiche progettuali

3.4 Cantiere della rifunzionalizzazione

-organizzazione -direzione dei lavori -coordinamento all’esecuzione, alla responsabilità

Tabella 2: metodo Dalla Costa e Vegas-Mileto a confronto elaborazione personale

-bibliografía y archivos -recopilación de fotos -fuentes orales -ejemplos previos

1.2 Levantamiento métrico-descriptivo

-levantamiento manual o semi-manual -distanciómetro láser, teodolito y fotogrametría -fotoplanos (medidas exactas)

1.4 Levantamiento constructivo-material

-materiales y técnicas constructivas -detalles constructivos

1.5 Estudio estratigráfico

-ampliaciones, transformaciones, demoliciones

1.6 Estudio de patologías materiales

-alteraciones -degradaciones

1.7 Estudio de daños estructurales

-cuadro fisurativo

1.8 Estudio funcional

y deformativo (desviaciones geométricas) -leyenda de signos -función histórica -compatibilidad con función futura

2. RESTAURACIÓN (VALORES Y CRITERIOS1)

-organizzazione -direzione dei lavori -coordinamento all’esecuzione, alla responsabilità

-comparazione delle analisi, valutazione socio-economica -rifunzionalizzazione compatibile valutazione del bene e previsioni progettuali

1.1 Estudio histórico

1.3 Levantamiento fotográfico

-analisi struttura -concezione statica -analisi distributiva -analisi materiali e tecnologie d’impiego -linguaggio architettonico

1.5 Valutazione socioeconomica

2.2 Cantiere

PROCESO PROYECTUAL DE RESTAURACIÓN arquitectura tradicional (VEGAS-MILETO)

3. TÉCNICAS DE INTERVENCIÓN PUESTA EN OBRA

2.1 Conservación de la materialidad

-protección de la materia tradicional y superficies

2.2 Compatibilidad de los materiales

útil-caracter sostenible y ecológico de la arquitectura tradicional

2.3 Compatibilidad estructural

-reparación -refuerzo -sustición

2.4 Compatibilidad de la función

-capacidad natural y superficie útil

2.5 Conservación de la simbiosis con el paisaje

-escala humana -integración con naturaleza

2.6 Sostenibilidad económica y desarrollo

-oficios e industria local -mano de obra local

3.1 Cuidado del edificio tradicional

-relexión -elaboración exhaustiva del proyecto -incidencias y imprevistos

3.2 Albañil como actor de la puesta en obra

-complicidad entre técnico y albañil

3.3 Procesos de construcción

-caracter artesanal, espontáneo, natural -adaptación de soluciones industriales

Los criterios preexisten y son autónomos respecto al proceso de conocimiento del edificio. El proyectista emprende un proyecto y obra de restauración guiado siempre por estos criterios que corresponden a una reflexión colectiva que va más allá de una voluntad personal. 1


PROGETTO

In base a questi riferimenti, il metodo di lavoro che ho seguito è stato il seguente:

En referencia a estos estudios, el método que utilizé es el siguiente:

Fase della conoscenza: - Ricerca storica sull’edificio - Rilievo metrico-descrittivo - Rilievo materico e studio dei dettagli costruttivi (muratura, copertura, solaio, serramenti) - Studio e analisi dei degradi, strutturali e di facciata - Analisi di interventi simili: Escuela de Sesga, Rincón de Ademuz, progetto di Vegas e Mileto, 2007-2009

Etapa del conocimiento: - Estudio histórico del edificio - Levantamiento métrico-descriptivo - Levantamiento material y de los detalles constructivos (muros, cubierta, forjado, ventanas) - Estudio de patologías materiales, estructurales y de fachada - Análisis de intervenciones parecidas: Escuela de Sesga, Rincón de Ademuz, proyecto de Vegas y Mileto, 2007-2009.

Fase del restauro: - Conservazione della materialità e compatibilità delle strutture: consolidamento delle parti e programmazione interventi - Compatibilità dei materiali e sostenibilità ambientale: completamento e adeguamento prestazionale - Sostenibilità economica e sviluppo: prospetto dei costi

Etapa de la restauración: - Conservación de la materialidad y compatibilidad estructural: consolidación de las partes y programación de las interveciones - Compatibilidad de los materiales y sostenibilidad ambiental: completación y adecuación de las prestaciones - Sostenibilidad económica y desarrollo: previsión de gastos

Fase della rifunzionalizzazione: - Compatibilità della funzione - Riuso e ipotesi spaziale

Etapa de la rehabilitación: - Compatibilidad de la función - Reutilización e hipótesis espacial

Lo schema illustrato riporta gli interventi da realizzare sul manufatto; la consequenzialità di queste operazioni è definita in base alle priorità effettive dell’edificio per la sua messa in sicurezza e utilizzo. Detto ciò, non necessariamente lo schema logico che presento rappresenta anche una sequenza cronologica; gli interventi infatti potranno essere realizzati in base alla necessità specifica e alla disponibilità economica.

El esquema enseña las intervenciones que hay que realizar en el edificio: la consecuencialidad de estas operaciones se define de acuerdo a las prioridades reales del edificio para su seguridad y su uso. Dicho esto, no necesariamente el esquema lógico que he hecho representa también una secuencia cronológica; de hecho, las intervenciones se harán de acuerdo a las necesidades específicas y a la disponibilidad económica.

110


PROYECTO

3.2 Fase della conoscenza

3.2 Etapa del conocimiento

La prima fase fondamentale del progetto di recupero e restauro consiste nella conoscenza dell’edificio in tutti i suoi aspetti, costruttivi, strutturali, funzionali, culturali, etc. Senza questa conoscenza è impossibile iniziare qualsiasi intervento di restauro. L’edificio oggetto dello studio è costruito con tecniche tradizionali, in epoca preindustriale, e conserva nella sua materialità una serie di valori che costituiscono uno dei motivi del restauro. La metodologia di analisi e conoscenza dell’edificio che porta alla definizione dei valori e degli obiettivi dell’intervento si applica tanto agli edifici monumentali quanto agli edifici più semplici. Essa è costituita da differenti fasi.

La primera fase fundamental de la restauración consiste en el conocimiento que se debe tener del edificio en todo sus aspectos constructivos, estructurales, funcionales, culturales, etc. Sin este conocimiento es imposible comenzar cualquier restauración. El edificio objeto de estudio se construyó con técnicas tradicionales, en época preindustrial, y alberga en su materialidad una serie de valores que constituyen el por qué de la restauración. La metodología de análisis y conocimiento del edificio quel lleva a la definición de los valores y de los objetivos de la intervención se aplica tanto a los edificios monumentales como a los edificios más sencillos. Hay diferentes etapas.

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PROGETTO

3.2.1 Ricerca storica sull’edificio

3.2.1 Estudio histórico del edificio

Lo studio storico e culturale di un edificio si basa sulla consultazione degli archivi e ricerca della bibliografia; questa indagine può risultare più difficile nel caso di edifici non monumentali e, specialmente, nel caso di edifici rurali. La ricerca può essere sviluppata attraverso la raccolta di vecchie fotografie, la documentazione attraverso fonti orali raccolte con le necessarie precauzioni per il loro eventuale carattere parziale e soggettivo, lo studio di edifici morfologici simili, i riferimenti ad esempi precedenti di recupero.

El estudio histórico y cultural del edificio se realiza a través de bibliografía y archivos. Esta investigación puede ser más dificil en el caso de edificios no monumentales y, especialmente, en el caso de edificios rurales. El estudio puede consistir en la recopilación de antiguas fotos, en la documentación de las fuentes orales recogidas con las precauciones necesarias por su eventual carácter parcial y subjetivo, en el estudio de edificios de morfología similar, en la consulta de ejemplos previos de restauración.

Nel caso dell’edificio de Los Ramones la ricerca si è basata sui documenti dell’archivio municipale e sui ricordi degli anziani del paese, senza poter far riferimento a foto storiche poiché non è stato possibile reperirle; in questo modo è stata ricompilata la storia dettagliata della costruzione dell’edificio (paragrafo 1.5.2 Storia). Inoltre è stato possibile visitare gli altri edifici scolastici costruiti, all’incirca negli stessi anni, nelle altre borgate della valle. Questo ha permesso di studiare alcuni dettagli costruttivi realizzati in modo molto simile nelle differenti scuole, conseguenza dell’utilizzo di tecniche costruttive ben conosciute e applicate; probabilmente erano gli stessi uomini che si aiutavano tra loro nella costruzione di questi edifici. Vi erano cinque scuole nella valle, un paio realizzate nell’anno 1917, le altre nel 1933. Le prime sono state quella di Olba paese (l’attuale scuola, ristrutturata una decina di anni fa) e una delle due scuole de Los Villanuevas (restaurata più volte negli ultimi anni, prima è stata utilizzata come alloggio e ora come spazio comune della borgata). Mentre le scuole de Los Ramones e de La Artiga, praticamente uguali nella forma e negli spazi interni come si può vedere nelle foto, sono state costruite nel 1933, e la seconda de Los Villanuevas poco dopo.

En el caso del edificio de Los Ramones la investigación se ha hecho a través de los documentos del archivo municipal y de los recuerdos de los ancianos del pueblo, sin que se puden encontrar fotos históricas; en esta manera se compiló la historia detallada de la construcción del edificio (párrafo 1.5.2 Historia). Además, fue posible visitar otros edificio escolares construidos más o menos en los mismos años, en los demás barrios del valle. Esto permitió también estudiar algunos de los detalles constructivos que se hacían en manera muy parecida en las diferentes escuelas, porque se utilizaban técnicas constructivas muy bien conocidas y aplicadas; es probable que eran los mismo hombres que se ayudaban en la construcción de todos esos edificios. Había 5 escuolas en el valle, un par de ellas se hicieron en el año 1917, las demás en el 1933. Las primeras fueron la de Olba pueblo (la escuela actual, restaurada más o menos hace diez años) y una de las escuelas de Los Villanuevas (restaurada más veces en los últimos años, antes se utilizó como vivienda, y ahora como local social del barrio). La escuela de Los Ramones y la de La Artiga, prácticamente idénticas por la forma y los cuartos como se puede ver en las fotos, se hicieron en el año 1933, y la segunda de Los Villanuevas despúes de estas.

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PROYECTO

dall’alto a sx: 1-2: Escuela de Olba, 1917 (escuela en uso)

3-4: Escuela de niños, Los Villanuevas, 1917

5-6: Escuela de Los Ramones, 1933

7-8: Escuela de La Artiga, 1933

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foto: C.Viano


PROGETTO

3.2.2 Rilievo metrico-descrittivo

3.2.2 Levantamiento métrico-descriptivo

Ha un ruolo di enorme importanza all’interno di un progetto di recupero poiché è la riproduzione grafica della realtà costruita: è lo strumento di conoscenza dell’edificio e la base che permette l’identificazione di forme di discontinuità morfologica. Esistono diversi mezzi per la realizzazione del rilievo metrico, a partire dal metodo diretto e manuale, con l’aiuto di un metro lineare e la triangolazione, fino ai sistemi più recenti di laser scanner tridimensionali (distanziometro laser, teodolite, fotogrammetria).

Tiene un papel fundamental en un proyecto de rehabilitación porque es la reproducción gráfica de la realidad construida: es el instrumento de conocimiento del edificio y la base que permite la identificación de formas morfológicas de discontinuid. Existen múltiples medios para la realización del levantamiento métrico, desde el sistema directo y manual con ayuda de un metro lineal y de la triangulación, hasta los sistemas recientes de escaneo láser tridimensional (distanciómetro laser, teodolito, fotogrametría).

Nel caso dello studio di questo edificio, è stato realizzato un rilievo metrico diretto, manuale e semi-manuale (distanziometro laser). Non esisteva alcuna planimetria dettagliata dell’oggetto e i documenti catastali si sono rivelati non affidabili; altre difficoltà di ordine logistico sono state la presenza di materiali ingombranti immagazzinati al pian terreno, la difficile accessibilità al primo piano, l’irregolarità del terreno circostante e la presenza di vegetazione sulle pareti (facciata sud). Metodologia di raccolta dati: misurazioni con il metro lineare (metro a nastro arrotolabile), con il metodo delle misure progressive, e con il distanziometro laser. Restituzione grafica manuale e informatizzata.

Para el estudio de este edificio, se realizó un levantamiento métrico directo, manual y semi-manual (distanciómetro laser,). No existía ninguna planta dettallada del objeto y los documentos del catastro han demostrado ser poco fiables; otras dificultades logísticas han sido la presencia de materiales voluminosos almacenados en la planta baja, la dificultad de acceso a la primera planta, las irregularidades del terreno alrededor y la presencia de vegetación en las paredes (fachada sur). Método de recolección de datos: mediciones con el metro lineal (cinta métrica), con el método de medidas progresivas, y con el distanciómetro láser. Restitucción gráfica manual e informatizada.

-0,4

-2,6

0,00

Pianta copertura scala 1:200

+0,4

+0,5

N


9,05 1,5

5,55

1,54

1,2

6,15

4,41

4,49

0,15

8,9 0,84

1,49

2,35

1,17

3,92

2,5 0,6

-0,4

0,84

1,84 1,26

MAGAZZINO 9 m²

1,7

2

1,55

1,12

1,55

1,36

A

-2,6

1,17

1,58

5,95

AULA 52 m²

3,52

0,92

B'

1,17

INGRESSO 9 m²

1,04

B

7,15

8,7 0,00

2,53

4

3,55 1,07

3,9

1,2

1,65

1,2

1,95

1,2

1,5

12,6 +0,5

A'

N

Pianta pian terreno scala 1:100 0

1

2

4,24 2,7

0,48

3,37

3,67 3,75

N

0

1

Sezione AA’ scala 1:100 2

5m


PROGETTO

3.2.3 Rilievo materico e studio dei dettagli costruttivi

3.2.3 Levantamiento material y estudio de los detalles constructivos

Il rilievo materico viene realizzato sul supporto fisico del rilievo metrico o del rilievo fotografico17. Ha l’obiettivo di identificare e denominare i materiali e le tecniche costruttive impiegati, come sono combinati, i dettagli costruttivi, considerando sia la funzione sia la compatibilità fisica di questi. Questo studio dettagliato permette la scelta e il disegno dei migliori processi di consolidamento e riparazione dei singoli elementi.

El levantamiento material se realiza sobre el soporte físico del levantamiento métricodescriptivo o del levantamiento fotográfico17. Tiene como objetivo la identificación y denominación de todos los tipos de materiales y tecnicas constructivas empleados, su sistema de agrupación y combinación, los detalles constructivos, considerando la función y la compatibilidad física entre los mismos. Este tipo de estudio permite la elección y el diseño de los mejores processos de consolidación y reparación de los elementos.

L’edificio è costituito da murature in pietra a spacco (elementi pseudo parallelepipedi e cuneiformi), legata da malta di calce (foto 1 p.130); in alcuni punti è possibile vedere che sono stati inseriti, probabilmente in tempi successivi, mattoni in laterizio come riempimento (foto p.143). Le pareti di partizione interna del piano terra sono in mattoni. Il solaio è in travi di legno ribassate e travetti con voltine in laterizio (tecnica costruttiva tipica di Comunidad Valenciana, Aragona e Catalonia, nelle sue varianti) ricoperte con gesso (foto 1 p.139). Le voltine di mattoni sono appoggiate su scanalature dei travetti in legno squadrati. Il pavimento del pianterreno è un battuto, mentre quello del primo piano è inesistente (vi è solamente un riempimento di gesso, sabbia e detriti nella parte superiore delle voltine, fino a formare un piano più o meno orizzontale).

El edificio está constituido por muros de mampostería (con piedras locales rectangulares y cuneiformes), con mortero de cal (foto 1 p.130); en algunos puntos se pueden ver varios ladrillos que se pusieron después de la construcción para rellenar agujeros (foto p.143). Los tabiques interiores de la planta baja están hechos por ladrillos con enlucido de yeso. El forjado tiene dos vigas rectangulares, viguetas escuadradas y revoltones de ladrillos (técnica constructiva local de la Comunidad Valenciana, de Aragón y Cataluña) recubiertos con yeso (foto 1 p.139). Las viguetas están entalladas lateralmente para apoyar los revoltones de ladrillos.. El suelo de la planta baja es una solera, mientras que lo de la primera planta es inexistente (sólo hay un relleno de yeso, arena y escombros en la parte superior de las bóvedas, para formar un plano más o menos horizontal).

La copertura ha una struttura in legno formata da due ‘capriate’ (la cui forma non è riconducibile alla capriata classica) (foto 6-8 p.133), trave di colmo e puntoni

La cubierta tiene una estructura de madera, constituida por dos ‘entramados’ (con forma que no suele ser la típica de un entramado) (fotos 6-8 p.133), cumbrera y correas (rollizos

Rilievo realizzato con l’aiuto di fotografie rettificate ortogonalmente, ovvero fotopiani; oltre a presentare le misure esatte dell’oggetto, un fotopiano dà informazioni riguardanti il colore, il materiale, lo stato di conservazione, etc.

17

17

116

Levantamiento realizado con la ayuda di fotografías rectificadas ortogonalmente (fotoplanos); un fotoplano contiene el objeto con sus medidas exactas, y también aporta información sobre el color, el material, la textura, el estado de conservación, etc.


PROYECTO

Solaio di voltine in mattoni

Trave principale che appoggia sull’architrave

117


PROGETTO

a sezione circolare in legno, cannicciato perpendicolare sul quale sono disposte le tegole con una malta povera di calce. Le gronde sono formate da passafuori in legno che poggiano su mattoni disposti secondo una decorazione tipica della zona18 (foto 2 p.133). Sulle tegole del perimetro sono state appoggiate delle grosse pietre contro l’azione del vento. I serramenti e gli architravi delle aperture sono in legno.

de madera), cañizo apoyado a las correas; sobre la superficie están puestas la tejas de cubierta con un mortero de asiento pobre en cal. Los aleros están formados por listones de madera que apoyan en varias hiladas de rasillas colocadas denticuladas18 (foto 2 p.133). En las tejas del perímetro se han colocado piedras contra la acción del viento. La carpintería y los dinteles de las ventanas y de las puertas son de madera.

Le gronde tradizionali della zona terulense e catalana sono o in mattoni sottili decorativi, o in tegole o in legno con particolari intagli.

18

18

Struttura della copertura

Giunto (appoggio) capriata-colmo

118

Vista della capriata

Los aleros tradicionales de la zona de Teruel y de Cataluña están hechos por rasillas decoradas, o tejas, o madera entallada.


PROYECTO

Passafuori e gronda

Colmo della copertura. vista esterna e interna

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PROGETTO

3.2.4 Studio e analisi dei degradi

3.2.4 Estudio de las patologías

Il rilevamento, l’identificazione e lo studio dei degradi dell’edificio è un passaggio fondamentale per conoscere lo stato di conservazione. I degradi normalmente si manifestano sulla superficie degli elementi costruiti, ma in alcuni casi sono interni all’elemento senza segni evidenti (ad esempio, travi in legno attaccate da termiti)19.

La detección, identificación y estudio de las patologías del edificio constituyen un paso fundamental para conocer el estado de conservación. Las patologías se manifiestan normalmente en la superficie de los elementos construidos, aunque hay casos donde el elemento afectado no presenta señales (por ejemplo, vigas de madera atacadas por termitas)19.

Lo studio e l’analisi dei i fenomeni di degrado e dissesto presenti sulla superficie dei materiali e internamente è stato realizzato attraverso la segnalazione di questi sui prospetti e sulle sezioni, al fine di poter individuare eventuali meccanismi di causa-effetto connessi tra loro. È stata elaborata una legenda di simboli, a partire dal metodo di Dalla Costa e dalle Raccomandazioni NorMal20 del 1988, che permette di distinguere il tipo di lesione documentato e le sue cause.

El estudio y el análisis de las patologías presentes en la superficie de los materiales y en el interior fue realizado dibujando las lesiones en los alzados y en las secciones, para localizar los mecanismos de causas y consecuencias relacionados entre ellos. He desarrollado una leyenda de signos, a partir del método de Dalla Costa y de las Recomendaciones NorMal20 del 1988, que permite distinguir la tipología de lesión y sus causas.

Secondo la definizione che Vegas e Mileto danno nel loro testo Aprendiendo a Restaurar (2014), p. 28: “Bisogna distinguere due tipi di fenomeni: le alterazioni e le degradazioni. Le alterazioni costituiscono modifiche del materiale superficiale che non implicano necessariamente un peggioramento delle sue caratteristiche dal punto di vista della conservazione; mentre le degradazioni sono quei danni strutturali che soffre il materiale, che mettono in pericolo la sua integrità e durata nel tempo. Secondo le Raccomandazioni NorMal del 1988 per alterazione si intende “una modificazione del materiale che non implica necessariamente un peggioramento delle sue caratteristiche sotto il profilo conservativo”, mentre con il termine degradazione si intende una modificazione che “implica sempre un peggioramento”. 20 Raccomandazioni NorMal – 1/88. Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico, CNRICR, 1990, Roma. Diventata norma UNI dei Beni culturali nel 2006: UNI 11182, Materiali lapidei naturali ed artificiali, Descrizione della forma di alterazione:Termini e definizioni, Milano: 2006

19

19

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Según la definición que Vegas y Mileto ponen en el texto Aprendiendo a Restaurar (2014), p. 28: “Cabe distinguir entre dos tipos de de fenómenos: las alteraciones y las degradaciones. Las alteraciones costituyen modificaciones del material que no implican necesariamente un empeoramiento de sus características desde un punto de vista de la conservación. Las degradaciones son en cambio aquellas transformaciones que sufre el material que sí implican un empeoramiento que pone en peligro su integridad y su permanencia”. Según las Recomendaciones NorMal del año 1988 por alteración se entiende “ una modificación del material que no implica necesariamente un empeoramiento de sus características en el profil conservativo”, mientras que con la palabra degradación se entiende una modificación que “siempre implica un empeoramiento”. 20 Raccomandazioni NorMal – 1/88. Alterazioni macroscopiche dei materiali lapidei: lessico, CNRICR, 1990, Roma. Después se hizo la normativa UNI de los Bienes Culturales en el 2006: UNI 11182, Materiali lapidei naturali ed artificiali, Descrizione della forma di alterazione: Termini e definizioni, Milano: 2006


PROYECTO

È stato necessario osservare le lesioni e le crepe, notandone la forma e la direzione, per ipotizzare una diagnosi dei movimenti strutturali che si sono verificati nell’edificio21. Dai disegni si può vedere l’analisi dei degradi e l’elenco delle possibili cause. In seguito, nella sezione dedicata al consolidamento delle parti, verranno descritti brevemente alcuni fenomeni riscontrati e le ipotesi di intervento.

Fue necesario observar las lesiones y las grietas, identificando su dirección y su forma, para sugerir un diagnóstico de los movimientos estructurales que se han producido en el edificio21. En los dibujos se pueden mirar el análisis de las patologías y el listado de las posibles causas. Después, en la sección sobre la consolidación de los elementos, voy a describir brevemente unos fenomenos encontrados y las hipótesis de intervención.

È importante sottolineare l’aspetto ipotetico della definizione delle cause dei degradi, non essendo stato possibile fare delle verifiche certe su fondazioni, terreno e struttura interna delle murature.

21

21

Es importante destacar el aspecto hipotético de la definición de las causas de las degradaciones, porque no fue posible verificar con atención las cimentaciones, el terreno y la estructura interna de los mampuestos.

alzado norte

CAUSAS Y EFEC

TIPOLOGÍA DE PATOLOGÍA

1 Por causa de la bajo de esta pa pueden ver gra humedad en la

Pérdida del material

Vegetación

Manchas de óxido por lavado de enfoscados y lucidos

Elementos funcionales

Manchas de humedad

Grietas debidas a las cargas puntuales

Alteración cromática por humedad y hongos

Grietas por aplastamiento del muro

Desconchado y caída de revestimiento

Grietas por movimientos de las cimentaciones

Cuarteado del revestimiento

Grietas por la diferencia de rigidez entre los materiales

Diferente material

Grietas por insuficiencia de rigidez de elementos

2 En el mismo tie donde pasa la y por eso se p movimiento de esta esquina q que fueron la c desconchado

3 El crecimiento encima de una la humedad de relacionadas e

4 Los movimient aplastamiento esta pared por desarrolla en e

5 Hay pequeñas diferente, se su Legenda agujeros dond tipologie andamios (en di degradi della ver aún los hue facciata

Alteración crómatica y deshidratación de la madera

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PROGETTO

1

2

4

3 1

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2

4 3

alzado norte

alzado oeste

1 1

3

4

2

2

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alzado sur

alzado este

CAUSAS Y EFECTOS PATOLOGÍAS

CAUSAS Y EFECTOS PATOLOGÍAS

1 Por causa de la acequia que pasa bajo de esta parte del edificio, se pueden ver grandes manchas de humedad en la pared.

1 La carga de la viga cumbrera produce la grieta vertical que se ve en toda la altura de la pared.

2 En el mismo tiempo el terreno donde pasa la acequia es màs fragil y por eso se puede suponer un movimiento de las imintaciones en esta esquina que causó las lesiones, que fueron la causa de la caída y el desconchado del revestimiento. 3 El crecimiento de la vegetación encima de unas partes del edificio y la humedad de la pared son relacionadas entre ellos. 4 Los movimientos del muro y su aplastamiento se pueden ver en esta pared por la grieta que se desarrolla en el sentido orizontal. 5 Hay pequeñas partes de material diferente, se supone que sean los agujeros donde se ponian los andamios (en el interior se pueden ver aún los huecos).

Analisi dei degradi in facciata scala 1:200

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2 El grande hueco en la fachada tenía que ser la escalera para subir a la primera planta. Nunca se hizo y esto llevó a la caída de material en este punto. 3 La cercanía de la acequia se puede ver también en esta fachada por la humedad presente en la esquina. 4 Hay pequeñas partes de material diferente, se supone que sean los agujeros donde se ponian los andamios (en el interior se pueden ver aún los huecos).

CAUSAS Y EFECTOS PATOLOGÍAS

CAUSAS Y EFECTOS PATOLOGÍAS

1 La caída de las tejas del techo ha causado el lavado del enfoscado de la pared, y a seguir de la humedad de la pared se ha cuarteado y desconchado el revestimiento.

1 La ausencia de un alero que proteja la pared causó una alteración cromática del revestimiento, y la presencia de humedad y hongos en la fachada. 2 La diferente rigidez de los materiales (dintel de madera y revestimiento) causó lesiones en la pared y caída del revestimiento.

2 En este punto se pueden ver diferentes patologías: el lavado de la pared, la insuficiencia de rigidez entre los elementos (dintel de madera y revestimiento), y la carga de la viga del forjado que apoya en el dintel de la ventana. 3 La presencia de un arbol con sus ramos que se acercan mucho al edificio, causa mayor humedad en esta pared. 4 Hay pequeñas partes de material diferente, se supone que sean los agujeros donde se ponian los andamios (en el interior se pueden ver aún los huecos).

3 Hay pequeñas partes de material diferente, se supone que sean los agujeros donde se ponian los andamios (en el interior se pueden ver aún los huecos).


PROYECTO

3.2.5 Analisi di interventi simili: Escuela de Sesga, Rincón de Ademuz

3.2.5 Análisis de intervenciones parecidas: Escuela de Sesga, Rincón de Ademuz

Nel momento della ricerca storica, ci si confronta anche con lo studio di casi di restauro precedenti con caratteristiche simili per comprendere il tipo di approccio da avere con l’edificio oggetto di intervento.

Cuando se hace el estudio histórico, se pueden consultar también otros ejemplos de restauración con características similares, para comprender el enfoque que se puede utilizar en el edificio objeto de intervención.

Il progetto che maggiormente si avvicina ai caratteri dell’intervento da realizzare sulla scuola de Los Ramones è il restauro di un insieme di edifici preindustriali del Rincón de Ademuz, e più precisamente il restauro della scuola di Sesga, realizzato da Fernando Vegas e Camilla Mileto tra il 2007 e il 2009. I due professori dell’Universidad Politécnica de Valencia ricevettero l’Europa Nostra 2011 Heritage Award per questo progetto22. Il Rincón de Ademuz è una delle 34 comarche della Comunidad Valenciana con capoluogo Ademuz. Sesga, piccolo paese in cui è avvenuto l’intervento, si trova nella Sierra Tortajada a una quota di 1180 m s.l.m. ed è il villaggio più lontano dal capoluogo. Attualmente ha una popolazione di 8 abitanti, nonostante che, a metà del XIX secolo, il numero di residenti raggiungesse i 270. L’incarico è stato affidato dalla Mancomunidad de Municipios del Rincón de Ademuz, e fu finanziato attraverso il Piano di Dinamizzazione Turistica del Rincón de Ademuz.

El proyecto más parecido a los caracteres de la intervención de la escuela de Los Ramones es la restauración de un conjunto de edificios preindustriales del municipio de Ademuz y de la aldea de Sesga, hecha por Fernando Vegas y Camilla Mileto entre el año 2007 y el 2009. Los dos profesores de la Universidad Politécnica de Valencia recibieron el Premio Europa Nostra 2011 por este proyecto22.

A seguito della ricerca sull’architettura preindustriale della zona durata una decina d’anni, l’obiettivo di questo progetto fu il restauro e la valorizzazione di 12 edifici preindustriali vernacolari, dimenticati e in stato di abbandono, come segno dell’identità di questi paesi. Il complesso di edifici è formato da una scuola, un forno per il pane, una bottega di barbiere, un torchio, una fontana, un lavatoio, un abbeveratoio, un filatoio, due essiccatoi e

Tras una década de investigación sobre la arquitectura preindustrial en la zona, el objetivo de este proyecto fue la restauración, puesta en valor y difusión de la existencia de doce edificios preindustriales vernáculos, que se encontraban olvidados y abandonados, como signo de identidad de estos pueblos. Se trata de un conjunto formado por una escuela, una barbería, un horno de pan, un lagar de vino, una fuente, un abrevadero, un lavadero, un batán, dos tejerías y dos

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http://www.europanostra.org/awards/49/

El Rincón de Ademuz es una de las 34 comarcas de la Comunidad Valenciana con capital Ademuz. Sesga, pequeña aldea donde se hizo la intervención, está en la Sierra Tortajada a 1180 m de altitud y es la aldea ademucera más lejana a la villa. En la actualidad Sesga cuenta con una población de 8 habitantes, aunque en el pasado fue mucho mayor, contándose en 271 habitantes a mediados del siglo XIX. La restauración fue realizada por encargo de la Mancomunidad de Municipios del Rincón de Ademuz con financiación del Plan de Dinamización Turística del Rincón de Ademuz.

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http://www.europanostra.org/awards/49/ 123


PROGETTO

due forni per cuocere il gesso. “L’intervento si è dato come obiettivo preservare l’aura e il carattere degli edifici, e mostrare la competenza e il sapere tecnico costruttivo che si nasconde dietro il suo carattere artigianale”, affermano Vegas e Mileto. Si è cercato di conservare il più possibile la materia degli edifici, la sua massa e il suo carattere perché esprime il lavoro artigianale ricco della sua spontaneità, ed è traccia delle operazioni costruttive del passato. Dopo un periodo di rifiuto e scarsa attenzione dell’architettura vernacolare, è avvenuto un cambiamento di mentalità e una presa di coscienza del valore del patrimonio tradizionale come segno di identità del luogo.

hornos para cocer yeso. “La intervención se ha marcado como objetivo preservar el aura y el carácter de los edificios, y mostrar cuánto conocimiento y saber constructivo se esconde tras su carácter artesanal”, según han señalado Vegas y Mileto. Se ha intentado mantener la materia de estos edificios en la medida de lo posible, tanto su constitución y masa como su caracter porque representa el trabajo artesanal, posee su naturalidad, espontaneidad y las trazas de la acción constructora del pasado. Tras un periodo de desidia e incluso rechazo a la arquitectura vernácula, se ha podido detectar un cambio de mentalidad y una toma de conciencia del valor del patrimonio tradicional como seña de identidad del pasado.

Il restauro si è occupato dei problemi strutturali più generali, dal consolidamento dei solai e della copertura, agli inserimenti di impianti sanitario ed elettrico, sino alla riparazione degli infissi e al restauro dell’arredamento. Sono state scelte le soluzioni tecniche il più possibile compatibili con la costruzione esistente e sono state studiate appositamente per adattarsi all’edificio e essere economicamente sostenibili. Alcuni degli interventi realizzati sono stati: lo scavo di una fossa laterale esterna lungo i muri di contenimento per evitare la risalita dell’umidità del terreno (la terra estratta è stata mescolata con un 10% di calce e inserita di nuovo nella fossa). Gli strati

La restauración ha abarcado problemas estructurales generales, desde la consolidación de forjados y de la cubierta, hasta la inserción de nuevas instalaciones de agua y electricidad, la reparación de las carpinterías y la restauración del mobiliario interior. Se utilizaron soluciones técnicas, en la medida del posible, compatibles con la construcción existente y estudiadas especificatamente para adaptarse al edificio y ser economicamente viables. Algunas de las intervenciones que se hicieron son: excavo de una zanja lateral externa en los muros de contención para evitar la humedad transmitida por el terreno (la tierra extraída se ha mesclado con un 10 % de cal y se ha vuelto a rellenar la zanja). Las capas de la

Aula restaurata della scuola di Sesga fonte: Despacho Vegas, Ayuntamiento de Ademuz www.ademuz. es

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PROYECTO

della copertura sono stati consolidati con uno strato di gesso vivo che permette la traspirazione, è stata inserita una barriera al vapore. I solai di voltine sono stati riparati e rinforzati con uno strato di gesso vivo mescolato con un 30% di sughero e armato con canne palustri, per reggere i sovraccarichi dovuti all’uso futuro dati dalla normativa. Gli impianti sono stati inseriti nelle crepe prima della loro chiusura e all’interno dello strato di irrigidimento di gesso per non rovinare i muri. Tutto il legno strutturale, degli infissi interni e esterni e degli arredi è stato trattato con olio di lino applicato con due o tre mani successive23.

cubierta se han consolidado con una capa de yeso vivo que permite la transpiración y se ha puesto una lámina de estanqueidad permeable. Los forjados de revoltones se han reparado e reforzado con una capa de yeso vivo con un 30% de viruta de corcho y armado con cañizo, para sujetar la sobrecarga de uso puestos por la normativa. Las instalaciones se han hecho pasar por las grietas antes de su sellado y dentro de la capa de compresión de yeso para no dañar los muros. Toda la madera estuctural, de la carpintería interna y externa y del mobiliario ha sido tratado con aceite de liñaza aplicado en dos o tres manos sucesivas23.

Non ho avuto la possibilità di visitare la scuola personalmente; però ho potuto prendere visione dei documenti del progetto presso l’ufficio dei professori e parlare con alcune assistenti che hanno partecipato al lavoro e che mi hanno raccontato i diversi interventi.

No pude visitar esta escuela personalmente; pero he mirado los documentos del proyecto en el despacho de los profesores, y pude hablar con las asistentes que participaron en el trabajo y me cuentaron las interveciones.

C. Mileto, F. Vegas, ‘Restaurar sin alterar el espíritu del edificio’, revista Ecohabitar, 35, Otoño 2012

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C. Mileto, F. Vegas, ‘Restaurar sin alterar el espíritu del edificio’, revista Ecohabitar, 35, Otoño 2012

Casa tradizionali di Sesga fonte: revista Ecohabitar n°27, Otoño 2010 (articolo di Mileto e Vegas)

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PROGETTO

3.3 Fase del restauro

3.3 Etapa de la restauración

Successiva alla fase della conoscenza, vi è la fase del restauro che consiste nella definizione degli interventi operativi di restauro, volti all’eliminazione dei degradi e dissesti, al consolidamento e messa in sicurezza della fabbrica, al rispetto delle normative per un futuro uso. Nella definizione di qualsiasi operazione da attuare non si possono dimenticare i valori intrinseci dell’edificio e i criteri del restauro a essi conseguenti24. Esistono criteri di intervento che assumono grande rilevanza per l’architettura vernacolare, poiché qualsiasi intervento che non dia valore alle qualità e alle caratteristiche specifiche, può trasformare irreparabilmente il suo carattere di architettura diretta e spontanea e, allo stesso tempo, funzionale. Questi criteri sono: la conservazione della materialità, la compatibilità strutturale e dei materiali, la compatibilità della funzione, la conservazione della “simbiosi” con il paesaggio, la sostenibilità economica e lo sviluppo25 (paragrafo 4.3, parte prima). Inoltre è essenziale che lo studio delle tecniche di intervento abbia come fondamento una base culturale locale, che permetta di scegliere coerentemente ad essa e di reinterpretarla secondo le necessità dell’edificio e della società. Per questo motivo, non potevo realizzare il lavoro di recupero da sola, ma ho avuto bisogno di confrontare le scelte di intervento con il sapere tradizionale consolidato nelle menti e nei gesti degli anziani del paese e delle persone che hanno fatto proprie queste tecniche costruttive.

Después del conocimiento, hay la fase de la restauración que consiste en la definición de las intervenciones prácticas para la eliminación de las degradaciones y alteraciones, para la consolidación y puesta en seguridad del edificio, para el respecto de la normativa del uso futuro. Cualquier operación que se haga, no se puede olvidar la definición de los criterios de intervención que depienden de los valores de la fabrica24.

I criteri di intervento, identificati da Carbonara, necessari a rispettare, conservare e valorizzare i valori storici, artistici, culturali, di autenticità, di antichità, funzionali, sociali e politici di un edificio storico, sono i seguenti: conservazione dell’autenticità, minimo intervento, reversibilità, compatibilità, attualità espressiva, durabilità (G. Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Napoli: Liguori, 1997). 24

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Existen criterios que cobran más relevancia en la arquitectura rural, porque cualquier intervención que no valore a las calidades y características específicas, puede transformar inexorablemente su carácter de arquitectura directa y espontánea y, al mismo tiempo, funcional. Estos criterios son: la conservación de la materialidad, la compatibilidad material, estructural y la compatibilidad de la función, la conservación de la simbiosis con el paisaje, la sostenibilidad economica y el desarrollo25 (párrafo 4.3, primera parte). Es esencial que el estudio de las técnicas de intervención tenga como fundamento una base cultural local, que permita eligir de acuerdo con esa y reinterpretarla de acuerdo a las necesidades del edificio y de la sociedad. Por esta razón, no podía realizar el trabajo de recuperación sola, y necesitaba comparar las opciones de intervención con el conocimiento tradicional consolidado en las mentes y acciones de los ancianos del pueblo y de las personas que han abrazado estas técnicas de construcción. Los criterios de intervención identificados por carbonara para rispetar, conservar y valorizar los aspectos históricos, artísticos, culturales, de autenticidad, de antiquidad, funcionales, sociales y políticos de un edificio histórico son: conservación de la autenticidad, mínima intervención, reversibilidad, compatibilidad, durabilidad (G. Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti, Napoli, Liguori 1997). 24

F. Vegas, C. Mileto, Aprendiendo a restaurar (2014) cit. 25


PROYECTO

3.3.1 Conservazione della materialità e compatibilità delle strutture: consolidamento delle parti e programmazione interventi

3.3 .1 Conservaciónde la materialidad y compatibilidad estructural: consodilación de los elementos y programmación de las intervenciones

La materia dell’edificio rurale si deve conservare il più possibile; infatti riflette i valori dell’architettura tradizionale in due modi: sia attraverso la superficie esteriore che rappresenta il suo specifico carattere, sia attraverso la sua massa, che porta i valori della cultura costruttiva. L’architettura tradizionale ha maggior probabilità di sopravvivenza a un processo di restauro quanta più attenzione si pone nel momento di sostituire la sua materia o di intervenire sulle sue superfici.

La materia del edificio rural debe conservarse en la medida del posible; de hecho refleja valores de la arquitectura tradicional en dos maneras: tanto a través de su superficie exterior representa su específico carácter, como a través de su masa, que integra los valores de la cultura constructiva. La arquitectura tradicional tiene tanta probabilidad de sobrevivir a un proceso di restauracón, cuanto cuidado se pueda observar a la hora de sustituir su materia o ocultar sus superficies.

Le superfici della costruzione tradizionale possono essere danneggiate in molteplici modi, tra cui l’aggiunta di nuovi materiali, i passaggi degli impianti, il cambio di distribuzione… Si tratta di cambiamenti necessari, che però rischiano di trasformare globalmente l’aspetto dell’architettura tradizionale, se vengono realizzati senza un’accurata riflessione precedente. Bisognerebbe trovare un compromesso tra la conservazione di queste superfici, che trasmettono il carattere della costruzione, e l’inclusione dei nuovi impianti.

Las superficies de la construcción tradicional se pueden ver afectadas de múltiples formas, entre las cuales, la adición de nuevos materiales, el paso de las instalacciones, el cambio de distribución… Se trata de cambios sin duda necesarios, pero que pueden transformar globalmente el aspecto de la arquitectura tradicional, si se hacen sin una cuidadosa reflexión previas. Se debería encontrar un compromiso entre la conservación de estas superficies que transmiten el carácter de la construcción, con la inclusión de las nuevas instalaciones.

Lo scheletro strutturale viene costruito con risorse locali e solitamente risponde alle caratteristiche del contesto. Le tre opzioni possibili per il recupero della parte strutturale degli edifici tradizionali sono: la riparazione, il rinforzo e la sostituzione. A differenza di un intervento di riparazione o rinforzo, un elemento costruttivo sostituito, anche se copia dell’originale, non conserva la materialità originale. Bisogna però dire che il rispetto della normativa vigente in materia strutturale porta sovente a operare delle scelte che compromettono l’aspetto tradizionale dei manufatti.

El esqueleto estructural nace de la optimización de recursos locales y normalmente responde a las características del contexto. Existen tres opciones posibles para la rehabilitación de la estructura de los edificios tradicionales: la reparación, el refuerzo o la sustición. A diferencia de la reparación o el refuerzo, un elemento constructivo sustituido, también sea copia del original, no conservaría la materialidad de la fabrica. Hay que decir que el cumplimento de la normativa actual en ámbito estructural a menudo conduce a eligir opciones que comprometen el aspecto tradicional de los objetos arquitectónicos.

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PROGETTO

Qualsiasi operazione di consolidamento strutturale, che sia stuccatura, ricomposizione, reintegrazione dei pezzi mancanti etc., dovrebbe avere come obiettivo la sostituzione della minor quantità possibile di materiale per rispettare la materialità originale dell’elemento e non interferire nel suo funzionamento. Nel caso si debba inserire del nuovo materiale (malta, pietre, legno etc.) si farà in modo che questo abbia un aspetto simile a quello esistente, cercando un’integrazione armoniosa nella forma, colore, trama… Nel caso dell’edificio de Los Ramones, in seguito agli studi illustrati nei paragrafi precedenti e alla definizione delle patologie presenti, si è deciso di intervenire in questo modo: muri muros

Cualquier operación de consolidación estructural, que sea la reconstrucción, la reintegración de las piezas que faltan, etc., debe estar dirigida a la sustitución de la menor cantidad de material para cumplir con la materialidad del elemento original y no interferir en su funcionamiento. Si se necesitaría insertar nuevo material (mortero, piedras, madera, etc.) se intentará que esto tenga un aspecto similar a lo existente, buscando la integración armoniosa en la forma, color, textura ... En el caso del edificio de Los Ramones, despuès de los estudios descritos en los párrafos anteriores y la definición de las patologías presentes, se decidió intervenir de esta manera:

Scatola muraria

Mampostería

Prima degli interventi di consolidamento strutturale sulle murature occorre rilevare: la forma e l’estensione delle lesioni; il loro andamento rispetto alla superficie muraria per capire i meccanismi di movimento reciproco delle parti contrapposte; se le lesioni interessano la parte superficiale o il muro in tutta la sua profondità; se sono locali o generalizzate.

Antes de actuar la consolidación estructural de los mampuestos, hay que obtener: la forma y extensión de las grietas y su movimiento en la superficie mural; comprender los mecanismos de movimiento recíproco de las partes opuestas; si las grietas afectan la superficie o la pared en toda su profundidad; si son locales o difundidas.

Non essendo a disposizione di mezzi sofisticati né avendo l’appoggio concreto di specialisti in consolidamento, ho realizzato verifiche sulle muratura dell’edificio in modo empirico. In seguito ho comunque potuto formulare alcune ipotesi circa le cause che hanno provocato i fenomeni di dissesto, anche grazie all’aiuto della letteratura specifica.

Como no podía disfrutar ní de medios sofisticados ní del apoyo concreto de especialistas en consolidación, he decidido realizar pruebas sobre la mampostería del edificio de manera empírica. De todas formas, en un segundo momento he podido formular unas hipótesis sobre las causas de los fenómenos de colapso, incluso gracias a la literatura específica.

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PROYECTO

I principali dissesti riscontrati nei muri sono stati:

Los colapsos principales encontrados en las paredes fueron:

Movimenti delle parti e fessurazioni dei giunti di malta, soprattutto nei punti di incontro tra le pareti; le cause del fatto che la scatola muraria tenda ad “aprirsi” possono essere molteplici, in questo caso ipotizzo per difetti insiti nella muratura dal momento della costruzione, per la spinta della struttura di copertura, o per cedimenti delle fondazioni. I movimenti rilevati non sono particolarmente accentuati, per questo motivo non richiedono interventi. Se per maggior sicurezza si volesse intervenire, al sorgere di nuove fessurazioni in seguito all’aumento dei carichi, si potrebbe inserire un cordolo in legno nei punti specifici, soprattutto negli angoli (interventi puntuali senza ricorrere a catene o tiranti) (pag. seguente, foto 1-2-3-4-5).

Movimientos de las partes y agrietamientos en las juntas de mortero, sobre todo en los puntos de encuentro entre paredes. La caja mural tiende a “abrirse” por muchas razones. En este caso creo que es por los defectos connaturales de la mampostería desde hace su construcción, por el empujón de la estructura de cubierta, o por el hundimiento de las cimentaciones. Los movimientos detectados no son marcados, así que no se necesita de ninguna intervención. Si se quisiera intervenir para una mayor seguridad, en el caso de que se formen nuevas grietas por el aumento de las cargas, se podría introducir un zuncho de madera en algunos puntos, sobre todo en las esquinas (intervenciones precisas, sin utilizar cadenas o tirantes) (pag siguiente, fotos 1-2-3-4-5).

Perdita di materiale dei muri; non ci sono stati particolari crolli o scollamenti di materiale: solamente una sporgenza del piano superiore è caduta quasi completamente, penso per una cattiva costruzione iniziale (era in tavelle molto sottili). In questo caso verrà reintegrato la parte del muro mancante con pietre il più possibile simili a quelle esistenti (foto 6).

Perdida de material en las paredes; no hubo derrumbes o desencoladuras de material: sólo ha caído casi de todo un saliente del piso superior. Creo haya sido por causa de una mala construcción inicial (estaba hecha de rasillas muy finas). En este caso se reintegra la pared que falta, con piedras que se parezcan lo más posible a las precedentes (foto 6).

Nelle murature del primo piano è possibile vedere dei buchi; sono i segni dell’antico

En los muros de mampostería de la primera planta se pueden observar unos agujeros: 129

Analisi dei problemi della muratura


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PROYECTO

posizionamento del ponteggio per la costruzione della copertura. Queste cavità sono state riempite solamente dall’esterno, e anche in malo modo, ma internamente bisogna ancora intervenire (foto 7-8).

se trata de signos de la antigua posición del andamio para construir la cubierta. Estas cavidades sólo han sido mal cubiertas del exterior, pero todavía hay que intervenir por dentro (fotos 7-8).

Erosione dei giunti tra le pietre; è possibile vedere questo danno solamente nei muri del primo piano poiché le pietre sono a vista. L’operazione da fare è la stilatura dei giunti con calce naturale (NHL), sia quelli che hanno perso materiale sia quelli dove dal principio mancava; il primo lavoro è quello di pulire i giunti per togliere il materiale staccato e la polvere, senza però eliminare la malta rimanente. È da evitare l’utilizzo di malte cementizie poiché, rispetto alle malte storiche, hanno una maggior rigidità che impedisce di adattarsi ai muri esistenti e rende più difficile la traspirazione del muro.

Erosión de juntas entre piedras; este daño se puede ver solo en las paredes de la primera planta, porque las piedras están a vista. Lo que se necesita es sellar las juntas con cal natural (NHL) ; eso vale por las que han perdido material y por las en que este último faltaba desde el principio. Ante todo, hay que limpiar las juntas para sacar el material que se ha destacado y el polvo, sin eliminar el mortero de sobra. No se debe utilizar mortero de cemento, porque su mayor rigidez, con respecto a otros morteros clásicos, le impide adaptarse a las paredes existentes, rendiendo la transpiración más difícil.

Giunti

Inoltre, uno degli interventi necessari è la demolizione delle poche parti restanti dei due piccoli locali esterni sulla facciata nord (gli antichi servizi igienici). Le coperture sono quasi completamente crollate e anche i muri, tant’è che è cresciuta molta vegetazione (foto 9).

Es también necesario derribar las pocas partes que quedan de los dos locales externos en la fachada norte (los baños antiguos). Las cubiertas han caído casi de todo e incluso las paredes, por lo que ha crecido mucha vegetación (foto 9).

131


PROGETTO

tetto techo

Copertura: integrità del manto, impermeabilizzazione e isolamento

Cubierta: integridad, impermeabilización y aislamiento

La copertura esistente, oltre ad avere perdite in diversi punti in cui le tegole si sono spostate (la sconnessione di alcuni elementi ha causato l’infiltrazione di acqua che ha fatto marcire il cannicciato e alcune parti delle travi), non soddisfa i requisiti di isolamento termico e di impermeabilizzazione (pag seguente foto 1). Bisogna dunque intervenire smontando gli elementi del tetto fino alla struttura lignea (cioè tegole e cannicciato), e inserire gli strati di impermeabilizzazione e isolamento, per ricollocare in seguito le tegole recuperando quelle non eccessivamente danneggiate (foto 2). Lo spessore della copertura aumenta di 20 cm.

La cubierta existente, a parte de tener pérdidas en varios puntos en que las tejas se han desplazado (la desconexión de algunos elementos ha causado unas infiltraciones de agua, por las que el cañizo se ha pudrido, con unas partes de las vigas), no cumple con los requisitos de aislamiento térmico y de impermeabilización (pag. siguiente foto 1). Por lo tanto, hay que intervenir desarmando los elementos del techo hasta a la estructura de madera (es decir tejas y cañizo), introducir las capas de impermeabilización y aislamiento y, por último, hay que recolocar las tejas, reciclando las menos prejudicadas (foto 2). El espesor de la cubierta va a aumentar de 20 cm.

La struttura in legno non soffre gravi problemi, ma l’interasse tra alcuni puntoni è un po’ elevato. Sarebbe auspicabile avvicinare i puntoni, con un interasse massimo di 1 m tra l’uno e l’altro, inserire elementi di rinforzo su quelli danneggiati e inserirne di nuovi dove necessario. Rispetto all’impiego di legname nuovo, sarebbe preferibile recuperare delle travi in buono stato da altri edifici dismessi per mantenere simile l’immagine dell’elemento a vista (foto 3-4).

La estructura de madera no tiene problemas particulares, pero la distancia entre algunos pares es demasiado grande. La solución mejor sería acercar las correas de madera, para que tengan un entre eje máximo de 1 m entre sí, añadir elementos de refuerzo sobre las perjudicadas y otras nuevas, si es necesario. En comparación con el uso de madera nueva, lo más correcto sería recuperar vigas en buenas condiciones de otros edificios para obtener una imagen parecida en el elemento a vista (fotos 3-4).

Stratigrafia copertura

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PROGETTO

Non mi è stato possibile prendere le misure precise della struttura lignea della copertura (trave, puntoni e colmo) per impossibilità di raggiungimento degli stessi. Per svolgere i calcoli di verifica ho supposto le sezioni degli elementi, rimanendo in sicurezza (foto 5-6-7-8).

No he podido tomar medidas precisas de la estructura de madera de la cubierta (viga, pares y cumbrera) porque es imposible alcanzarles. Para comprobar mis cálculos, he supuesto las secciones de los elementos de manera segura (foto 5-6-7-8).

I carichi che incidono sulla struttura della copertura sono il peso proprio degli elementi (colmo e puntone) riferiti a 1 m lineare, i carichi permanenti e i carichi variabili, ovvero il carico della neve pari a 0,6 kN/m2, da tabella E.2: “Sobrecarga de nieve en un terreno horizontal (kN/m2)”, Anejo E, del CTE-DB-SE-AE, (zona de clima invernal 5, altitud 700 m)26. È stata fatta la verifica, separatamente, del colmo, nella porzione centrale cioè la più sollecitata, del puntone, e della catena su cui poggiano due “saette” che scaricano i carichi della copertura. Gli elementi risultano verificati a flessione, come si può vedere dai calcoli.

Las cargas que inciden en la estructura de cubierta son: el peso de los elementos (cumbrera y par), que se refieren a 1 m linear, las cargas permanentes y variables, es decir la de la nieve equivalente a 6 kN/m2, en la tabla E.2: “Sobrecarga de nieve en un terreno horizontal (kN/m2)”, Anejo E, del CTE-DBSE-AE, (zona de clima invernal 5, altitud 700 m)26. La cumbrera, en la parte central más estimulada, el par y la cadena en la que se apoyan dos “saetas”, que descargan las cargas de cubierta, han sido comprobados separadamente. Estos elementos están comprobados por la flexión, como se puede ver en los cálculos. . Si queríamos recuperar el aspecto originario del intradós de la cubierta, tendríamos que realizar un cañizo con nuevas cañas y cuerdas. Este trabajo es mucho más largo que la colocación de un entablado de madera, pero más apropiado a la altura desomogénea de los pares de sección circular. Encima del cañizo, se realiza una capa de compresión y repartición de yeso rápido, que hace sólida la cubierta, favorece la transpiración, tiene una higroscopicidad parecida a la de la madera y aisla termicamente, gracias al yeso. Arriba se pone una barrera contra el vapor, un aislamiento de corcho y luego una lámina impermeabilizante. La cubierta está bien aireada, porque se han colocado listones perpendiculares, sobre los que se montarán las tejas.

Volendo recuperare l’aspetto originario dell’intradosso della copertura, si deve realizzare un cannicciato con nuove canne palustri e corde; questo è un lavoro decisamente più lungo rispetto alla posa di un tavolato di legno, però più adatto alla disomogeneità dell’altezza dei puntoni a sezione circolare. Al di sopra del cannicciato, si realizza uno strato di irrigidimento e di ripartizione in gesso, che dà consistenza alla copertura, permette la traspirazione, ha un’igroscopicità simile al legno e isola termicamente per le caratteristiche proprie del gesso. Sopra si inserisce la barriera al vapore, l’isolamento in sughero e poi la guaina impermeabilizzante. La ventilazione della copertura è ottenuta tramite due listellature perpendicolari sulle quali si poseranno le tegole.

La sigla DB-SE, utilizzata in questo capitolo, fa riferimento al Documento Básico, Seguridad Estructural, abril 2009, del CódigoTécnico de la Edificación (CTE) del Ministerio de España. - DB-SE-AE, Documento Básico, Seguridad Estructura, Acciones de la Edificación - DB-SE-M, Documento Básico, Seguridad Estructura, Madera 26

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PROYECTO

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PROGETTO

È consigliabile riutilizzare il più possibile le tegole originali poiché hanno già sviluppato le caratteristiche necessarie per le condizioni climatiche della zona.

Se recomienda, en la medida de lo posible, reutilizar las tejas originales, porque ya han desarrollado los rasgos necesarios par conformarse a las condiciones climáticas de la zona.

L’edificio è privo dei canali di gronda e non presenta passafuori sufficientemente lunghi per proteggere le murature. Nel rifacimento della copertura, è necessario realizzare i canali di gronda, in lamiera di rame o acciaio, che condurranno l’acqua nei pluviali sulle facciate est e ovest dell’edificio, che scaricano l’acqua nei canali (acequias) lì vicino. Sarà necessaria una revisione periodica affinché non siano mal funzionanti. Sarà inoltre importante realizzare con attenzione la tenuta all’acqua dei punti d’incontro con gli elementi emergenti della copertura (camino, lucernari...) inserendo un foglio di lamiera.

El edificio no tiene canalones ní aleros bastante largos para proteger las mamposterías. Cuando se vuelve a construir la cubierta, es necesario realizar canalones con chapa de cobre o acero, que lleven el agua en los bajantes de las fachadas este y oeste del edificio, para descargar el agua en las acequias cercanas. De vez en cuando, se tendrá que controlar su condición par asegurarse de su funcionamiento. Además será necesario asegurar la estanqueidad al agua de los encuentros entre los elementos emergentes de la cubierta (chimeneas, ventanas...) poniendo láminas de chapa.

È utile ricostruire e far propria la cultura della manutenzione che è venuta a mancare ultimamente. Vi sono alcune verifiche periodiche necessarie per il buon funzionamento degli elementi, controlli e piccole operazioni di manutenzione e riparazione, da realizzare dopo l’inverno e in seguito a periodi di intense precipitazioni: continuità e stabilità del manto, integrità degli elementi, tenuta all’acqua, all’aria e al calore degli incontri tra elementi, pulizia ed efficienza dei canali di gronda e dei pluviali.

Por lo tanto, es útil reconstruir y asimilar la cultura de la manutención, que últimamente ha sido escasa. Hay unas pruebas periódicas necesarias para el correcto funcionamiento de los elementos, controles y pequeñas intervenciones de manutención y reparación que hay que efectuar después del invierno y de intensas precipitaciones. Por ejemplo: continuidad y estabilidad del manto, integridad de los elementos, estanqueidad al agua, aire y calor de los encuentros, limpieza y eficacia de canalones y bajantes.

Gronda dell’edificio

Gronda e pluviale di un’altra casa

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PROYECTO

Solaio ligneo

Forjado de madera

Le operazioni da realizzare per recuperare i solai tradizionali sono molteplici, legate sia allo stato di deterioramento delle parti sia alle migliorie riguardanti la portanza per soddisfare la normativa. Per verificare l’abitabilità del piano superiore ho dovuto verificare il solaio esistente, tenendo in conto i nuovi strati del solaio e i carichi d’uso. Riferendomi alla normativa spagnola, CTEDB-SE-AE del 2009, ho potuto calcolare i carichi incidenti sul solaio, il peso proprio dei componenti (Anejo C. “Peso específico aparente de materiales de construcción”), i sovraccarichi dovuti alla nuova funzione d’uso (“Acciones variables. Valores característicos de las sobrecargas de uso”).

Hay muchas operaciones posibles par recuperar los antiguos forjados, que dependen tanto de la condición de deterioro de sus partes como de las mejoras necesarias para obtener la capacidad máxima según la normativa. Para comprobar la habitabilidad de la primera planta tuve que verificar el forjado existente, tenendo en cuenta las nuevas cargas. Basándome en la normativa española CTEDB-SE-AE de 2009, calculé las cargas del forjado, el peso de sus componentes (Anejo C. “Peso específico aparente de materiales de construcción”) y las sobrecargas debidas a su nuevo uso (“Acciones variables. Valores característicos de las sobrecargas de uso”).

La struttura del solaio esistente è formata da due travi di pioppo di sezione 30x40 cm (molti edifici tradizionali della zona utilizzano questo legno per copertura e solaio, legno buono per la costruzione che manifesta problemi con l’umidità), con luce di 6 m e interasse di 2,3 m, 4,1 m e 4,3 m rispettivamente. Sopra le travi sono poggiati travetti rettangolari di sezione 10x18 cm, interasse di 0,65 m, con voltine di mattoni pieni (pag seguente foto 6-7-8).

El forjado está formado por dos vigas de chopo con sección 30x40 cm (muchos edificios de esta zona utilizan este tipo de madera para cubierta y forjado; es muy bueno par aconstruir, pero tiene problemas en caso de humedad), con una luz de 6 m y un entre eje respectivamente de 2,3 m, 4,1 m y 4,3 m. Encima de las vigas están apoyadas unas viguetas rectangulares con sección 10x18 cm, un entre eje de 0,65 m, con revoltones de ladrillos llenos (pag. siguiente fotos 6-7-8).

solaio forjado

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PROGETTO

Travetti del solaio esistente con irrigidimento

Non mi è stato possibile verificare lo stato di conservazione delle travi portanti poiché sono coperte con il gesso, e inoltre non si può vedere la testa della trave poiché non è esposta in facciata. Per questo motivo non posso definire il metodo certo di intervento sulle travi e sugli appoggi, ma posso dire che i problemi che possono incidere sulla testa della trave sono l’umidità e la mancanza di aerazione, gli attacchi di funghi e insetti infestanti, che comportano che la trave marcisca. La verifica potrà essere effettuata una volta iniziata l’opera di recupero; gli interventi suggeriti, nel caso, potrebbero essere: inserimento di elementi metallici di supporto agli appoggi delle travi, inserimento di elementi a rinforzo longitudinale della trave, previsione di un’adeguata aerazione delle teste della trave. È utile ricordarsi del differente comportamento del metallo rispetto al legno, cioè che si raffredda molto più rapidamente; una soluzione che evita i danni dovuti a questa differenza è inserire uno strato di sughero tra i due materiali (foto 1-2-3-4). Un punto in cui si deve obbligatoriamente intervenire, come si può vedere dalla foto 1, è l’appoggio della trave principale sulla parete sud dell’edificio; questa infatti poggia sull’architrave di una apertura e si vedono chiari segni di danneggiamento (I’intervento è spiegato nel paragrafo sulle aperture, a pag. 143). 138

No pude averiguar el estado de conservación de las vigas maestras, porque estaban cubiertas de yeso, y no es posible ver la cabeza de la viga, porque no está expuesta en la fachada. Por este motivo, no se puede definir un método de intervención cierto para las vigas y apoyos, pero es justo afirmar que los problemas posibles de la cabeza de la viga son: la humedad y falta de aireación y los ataques de hongos y termes, que hacen pudrir la viga. Se podrá hacer esta prueba al empiezo de la obra de recuperación. En este caso, se sugiere: insertar los elementos metálicos de suporte en los apoyos de las vigas; insertar elementos de refuerzo longitudinal de la viga; planear una areación adecuada de las cabezas de la viga. Se recomienda considerar la actitud diferente del metal con respecto a la madera, es decir que el primero se enfría mucho más rapidamente: una solución para eliminar este problema y eventuales daños es la de insertar una capa de corcho entre los dos materiales (fotos 1-2-3-4). Como se puede ver en la foto 1, un punto en el que hay que intervenir obligatoriamente es el apoyo de la viga maestra en la pared sur del edificio: en efecto, esta apoya sobre el dintel de una ventana, muestrando signos evidentes de daños previos (esta intervención está explicada mejor en el párrafo siguiente, sobre las aberturas, pag 143).


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Sulla base della stima dei carichi sono state fatte le verifiche delle travi e dei travetti di legno27. Il solaio esistente non è verificato a flessione, come si può vedere dai calcoli, ed è dunque necessario intervenire per rendere agibile il piano superiore. Per agire sia sulla trave sia sui travetti (entrambi non verificati), si inseriscono 2 travi principali, di sezione 30x40 cm, per dimezzare la competenza delle travi esistenti (superiore ai 4 m) e la luce dei travetti. Con questa soluzione il solaio viene verificato (utilizzando un legno con una classe resistente superiore o pari a C20).

Los cálculos de las vigas y viguetas de madera han sido efectuados en base a una evaluación de las cargas27. En los cálculos se puede ver como el forjado existente no sea bastante resistente a flexión; entonces hay que intervenir para hacer habitable el piso superior. Para actuar tanto en la viga como en las viguetas, (ambas no comprobadas), se insertan dos vigas principales de sección 30x40 cm, para dividir en dos la competencia de las vigas existentes (de más de 4 m) y la luz de las viguetas. Con esta solución, el forjado se puede medir (utilizando una madera de tipo resistente superior o igual a C20).

Per inserire le nuove travi sarà necessario creare delle tasche nella muratura in pietra per l’appoggio; queste dovranno avere una dimensione superiore alla sola sezione della trave per permettere l’inserimento in obliquo della trave e lo spostamento per raggiungere la posizione finale (tutte le operazioni saranno realizzate dopo il puntellamento dei travetti).

Para introducir vigas nuevas, es necesario crear unos bolsillos en la mampostería de piedra para el apoyo; éstas deben ser de tamaño superior a la sección de la viga, para poder insertarla en oblicuo y desplazarla hacia su posición final (todas estas operaciones tendrán lugar después del apuntalamiento de las viguetas).

Posizione travi esistenti e nuove

Normativa di riferimento: EUROCODICE 5 UNI-ENV 1995-1-1; CTE DB-SE-AE 2009 - Seguridad Estructural Acciones en la Edificación; CTE DB-SE-M 2009 - Seguridad Estructural Madera; UNI-EN 338; Normativa italiana “NICOLE”; DIN 1052 06-2004 27

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PROYECTO

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PROGETTO

Confronto tra le 3 soluzioni di intervento sul solaio.

Fonte tabella: M.F. Adrover, Introducció a les estructures mixtes de fusta i algeps. Rehabilitació de forjats antics, Ecoconstrucció, 2010

Un altro intervento indispensabile è l’irrigidimento e la ricostruzione di alcune voltine di laterizi, crollate a causa della cattiva esecuzione iniziale (foto 5).

Otras intervenciones indispensables son el envaramiento y reconstrucción de algunas vueltas de ladrillos, que habían caído por la mala realización incial (foto 5).

Il solaio esistente non è mai stato completato, se non coprendo le voltine con sabbia, gesso, detriti fino a formare un piano orizzontale. È necessario, per il corretto funzionamento del solaio, aggiungere uno strato collaborante che aumenti la sua resistenza totale e ripartisca i carichi puntuali. Le tecniche da utilizzare per l’esecuzione di questo strato possono essere differenti: la realizzazione di un solaio in legno con l’utilizzo di tavolati multistrato; un massetto in calcestruzzo armato, che è la soluzione adottata più spesso e che si reputa l’unica utilizzabile nonostante il comportamento non ottimale in relazione con il solaio tradizionale; un massetto di gesso con armatura in canne palustri. La soluzione che si è pensato di adottare è l’ultima citata, la meno conosciuta, che è attentamente trattata nel paragrafo successivo (par. 2.3.2 Solaio). Ad ogni modo, in alternativa sarà possibile realizzare un massetto in calcestruzzo armato, se si sceglierà di affidarsi alla tecnica più conosciuta.

Este forjado nunca ha sido acabado, sólo se han cubierto los revoltones con arena, yeso y detritos, hasta formar un plano horizontal. Para el correcto funcionamiento del forjado, hay que añadir una capa más, que aumenta su resistencia total y reparte las cargas correctamente. Las técnicas que se pueden utilizar para crear esta capa son varias: realizar un forjado de madera con entablados o paneles multicapa; una solera de hormigón armado, la solución más común, considerada la única aceptable, (no obstante no se adapte perfectamente al forjado tradicional) y una solera de yeso armado con cañas. La solución que se ha elegido es la última, es decir un forjado de yeso con cañas, la menos conocida y tratada en el párrafo siguiente (párrafo 2.3.2 Forjado). De todas formas, es incluso posible crear una solera de hormigón armado, si se elige confiar en la técnica más famosa. A continuación, se incluye una comparación entre las posibles maneras de intervenir en el forjado y se exponen las ventajas y desventajas del sistema de refuerzo con yeso.

Caracteristicas

Renfuerzo en yeso

Caracteristícas constructivas

- materiales disponibles y abundantes - material tradicional en la construcción - ejecución rápida - mínima necessidad de equipos pesados - tiempos de endurecimiento corto (15 días) - los conectores y las cañas son el nexo de unión, mayor flexibilidad de disposición de los conectores. Menor control - El anclaje de las paredes no está determinado

- materiales pesados con necesidad de grandes espacios en el caso de hormigón hecho en obra. Necesidad de máquinas auxiliares pesados - tiempos de endurecimiento largos (28días) - los conectores son los únicos nexo de unión, disposición definida y uso de conectores específicos - necesario un control durante el endurecimiento - solución de conexión con paredes resuelta con agujeros y bares

- son necesarios pocos recursos para obtener el yeso (1200 kWh por tonelada)

- son necesarios abundantes recursos para producir el cemento (2400 kWh por tonelada), hay que añadir de donde llega el clinker y la grava

- el yeso es un material económico - poco tiempo de ejecución - requisitos mínimos de maquinaria

- material más caro que el yeso - menor tiempo de ejecución, pero período más largo de apuntelamiento - espacio y equipos necesarios

- material más barato que el yeso - tiempo de ejecución corto y eliminación inmediata del apuntelamiento - mano de obra calificada

- aislante bueno ( λ=0,5-0,6 kcal/mh°C) - material higroscópico

- aislante bastante bueno ( λ=1,1 kcal/mh°C)

- propriedades parecidas al yeso

- excelente

- bueno

- no bueno

Sostenibilidad del sistema

Costos

Aislamiento térmico Comportamiento frente al fuego

Renfuerzo en hormigón

Il pacchetto del solaio si conclude con la posa di uno strato di isolamento acustico in sughero e con il pavimento in parquet. 142

Renfuerzo con paneles en madera

- proceso tecnológico - necesidad mínima de maquinas auxiliarias - sistema en seco - tiempos de espera de los punteles nula - excelente solución de anclaje a través de perfiles metálicos a L que conectan las paredes con los forjados en todo el perímetro

El paquete del forjado se concluye con una capa de aislamiento acústico de corcho y con el suelo de laminado.


PROYECTO

Aperture

Aberturas

Nell’individuare le cause dei fenomeni di degrado riguardanti le aperture, occorre capire, iniziando dalla semplice osservazione diretta, se il fenomeno interessi esclusivamente gli elementi dell’apertura o se riguardi porzioni più vaste; se il problema sia legato al materiale, alle dimensioni, alla posa in opera o a cause esterne.

Detectándo las causas de los fenómenos de degradación que conciernen las aberturas, hay que entender, empezando por una simple observación directa, si estos interesan sólo los elementos de abertura o porciones más amplias, si el problema está relacionado con el material, con el tamaño, la colocación o con causas externas.

Tra le aperture esistenti l’elemento che ha subito maggiori danni, come accennato in precedenza, è l’architrave di una delle finestre della parete sud a pianterreno. Sopra di esso poggia una delle travi del solaio, il cui peso ha gravato sui legni dell’architrave (disegno p. 117). È necessaria la sostituzione di questo elemento con l’inserimento di un architrave di legno resistente (castagno) o metallico; si interviene puntellando temporaneamente la trave e la muratura soprastante.

Cómo se ha apuntado antes, la abertura que ha sufrido daños más severos, es una de las ventanas de la pared sur, en la planta baja, más precisamente el dintel. Sobre él, se encuentra la viga mayor del forjado, cuyo peso ha influído en la madera del dintel (dibujo p.117). Se requiere sostituir este elemento, añadiendo un nuevo dintel de madera resistente (castaño) o metálico; se interviene apuntalando en el mismo momento la viga y la mampostería sobrestante.

aperture aberturas

Vista interna di una finestra del piano terreno Vista esterna di una finestra del primo piano

Uno dei fenomeni frequenti di dissesto delle aperture è quello della decoesione degli elementi (architravi e stipiti) dalla struttura muraria. Sulla facciata ovest si può vedere come uno dei travetti dell’architrave di una apertura del primo piano si sia crepato danneggiando anche l’intonaco. Il travetto retrostante (visibile dall’interno) continua

Uno de los fenómenos de colapso de las aberturas más frecuente es el destaco de elementos (dinteles y jambas) de la estructura mural. En la fachada oeste, se puede ver que una vigueta del dintel de abertura del primer piso se ha roto y ha formado una grieta sobre el enlucido. Por el contrario, la vigueta trasera, visible al interior, sigue cumpliendo 143


PROGETTO

invece a svolgere il suo compito. Anche in questo caso è necessario sostituire l’elemento danneggiato con un altro elemento ligneo.

intonaco enlucido

con su misión. Incluso en este caso, es conveniente cambiar el elemento perjudicado con otro de madera.

Le aperture del primo piano, a cui non è mai stato montato l’infisso, sono state murate tempo addietro, per evitare l’ingresso della pioggia e di animali. Bisogna dunque, dopo aver demolito la chiusura in pietra, inserire i serramenti e gli schermi; la struttura di protezione del balcone è già presente, però è troppo bassa e va sostituita.

Las aberturas del primer piso, sobre las que nunca han sido montado las ventanas, fueron tapiadas hace tiempo, para evitar la lluvia y los animales. Por eso, después de haber derribado el cierre de piedra, hay que poner carpinterías y toldos. Una estructura protectiva del balcón ya está presente, pero es demasiado baja y hay que poner nuevas barandillas.

Inoltre, bisogna cambiare gli infissi di tutte le aperture del pianterreno; attualmente sono presenti i telai in legno, senza vetri, e gli schermi interni. La maggior parte è integra, ma conviene utilizzare nuovi serramenti poiché il tempo impiegato per il restauro dei telai esistenti con l’inserimento di un vetro con buone prestazioni termiche non sarebbe economicamente conveniente. Alcune aperture dovranno essere ampliate, ovvero finestre trasformate in porte; l’intervento è spiegato in seguito.

Además, hay que cambiar la carpintería de todas las ventanajas de la planta baja. En este momento, hay marcos de madera sin cristal y toldos internos. Por la mayor parte están íntegros, pero conviene elegir carpinterías nuevas, porque una restauración con un cristal con un buen rendimiento térmico sería demasiado larga y poco conveniente. Algunas aberturas tendrán que ser ampliadas, es decir que unas ventanas llegarán a ser puertas, como está explicado en los párrafos siguientes.

Intonaco esterno e interno

Enlucido externo e interior

L’intonaco esterno, di calce e sabbia, è particolarmente danneggiato, com’è possibile vedere nelle tavole di analisi dei degradi (paragrafo 3.2.4). I principali degradi sono: macchie per umidità, dilavamento, alterazione cromatica, distacco del rivestimento, esfoliazione, presenza di vegetazione. I punti di maggior distacco dell’intonaco sono quelli di unione tra due materiali differenti (come ad esempio in corrispondenza degli architravi lignei delle aperture o ai punti di appoggio della copertura), gli angoli che sono più esposti, e le parti che soffrono della vicinanza della vegetazione.

El enlucido externo, de cal con arena, está particularmente perjudicado, como se puede ver en las láminas de analisis de las degradaciones (párrafo 3.2.4). Las degradaciones principales son: manchas por humedad y lavado, alteración cromática, destaco del revestimiento, exfoliación, presencia de vegetación. Los puntos de destaco del enlucido mayores son los de unión entre dos materiales distintos, como, por ejemplo, los dinteles de madera de las aberturas o el apoyo de estas últimas, las esquinas más expuestas y las partes que más sufren por estar cercanas a la vegetación.

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PROYECTO

Distacco dell’intonaco

Sulle lesioni e sui degradi dell’intonaco in facciata si interviene sommariamente con la pulizia e la “cucitura” delle crepe tramite l’inserimento di malta di calce, poiché questo verrà coperto con l’isolamento a cappotto (paragrafo 3.3.2 Isolamento).

Sobre las lesiones y degradaciones del enlucido en la fachada, se interviene muy brevemente con: limpieza y “costura” de las grietas, a través del mortero de cal, porque este será cubierto con el aislamiento exterior (párrafo 3.3.2 Aislamiento)

Anche all’interno dell’edificio ci sono punti in cui l’intonaco del pianterreno è particolarmente danneggiato, soprattutto lungo gli stipiti delle aperture, negli angoli e nei punti di incontro tra travetti e voltine. Le operazioni da realizzare sono la rimozione delle parti di intonaco ammalorato, la verifica della consistenza e della stabilità del supporto, la pulitura del supporto e la stesura del nuovo intonaco.

Incluso en el interior del edificio, en la planta baja, hay puntos dónde el enlucido está especialmente perjudicado, sobre todo a lo largo de las jambas de las ventanas y puertas, en las esquinas y en los puntos en que viguetas y revoltones se encuentran. En este caso, hay que remover el enlucido pudrido, averiguar la consistencia y estabilidad del suporte, limpiarlo y esparcir otro.

Discontinuità del materiale . Problemi dell’intonaco Crepe interne

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PROGETTO

scale escaleras

Scale

Escaleras

L’edificio esistente non dispone di scale per accedere al piano superiore. Al momento della costruzione, venne realizzata la volta in laterizi, tutt’ora esistente, che avrebbe dovuto sostenere la rampa interna. Per la realizzazione della nuova scala, non ci si poggerà su questa volta, che verrà demolita. Nel progetto del recupero dell’edificio la scala mantiene la posizione attuale, con una rampa interna e una esterna vicino alla porta d’ingresso del piano terra; la scala dovrà tener conto della presenza di un albero molto vicino, che probabilmente sarà da abbattere. Il disegno di questa prima rampa esterna è stato studiato in modo da mantenere il passaggio per l’accesso all’orto che si estende sul lato sud dell’edificio. Le due rampe di scale saranno in legno di castagno; si poggiano su una struttura esterna, formata da due pilastrini di legno, e sulla trave esistente del solaio interno.

El presente edificio no dispone de escaleras para acceder a la planta superior. Cuando fue construido, fue realizada una bóveda de ladrillos presente incluso hoy en día, para sostener el tramo interno. Para realizar la nueva escalera, no nos apoyamos sobre esta bóveda, que, en cambio, será derribada. En el proyecto de recuperación del edificio, la escalera mantiene su posición actual, con un tramo interno y uno externo en la fachada principal; esta tendrá en cuenta la presencia de un árbol muy cercano, el cual será probablemente abatido. El diseño de este primer tramo externo ha sido estudiado de manera que se mantenga el pasaje para acceder al huerto, que se extende a lo largo del lado sur del edificio. Los dos tramos de escaleras serán de madera de castaño tratado naturalmente: se apoyan sobre una estructura externa, con dos pilares de madera, y sobre la viga del forjado interior.

Apertura per le scale. Vista interna e esterna

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PROYECTO

3.3.2 Compatibilità dei materiali e sostenibilità ambientale: completamento e adeguamento prestazionale

3.3.2 Compatibilidad de los materiales y sostenibilidad ambiental: completación y adecuación de las prestaciones

I nuovi materiali da introdurre nel recupero e nella rifunzionalizzazione devono essere compatibili con la costruzione esistente, non solo a livello fisico, ma anche concettuale. Inoltre devono essere i migliori per la salute dei fruitori. Il carattere sostenibile ed ecologico che l’architettura tradizionale porta in sè (il fatto di essere costruita con materiali naturali e locali), non deve essere annullato dall’inserimento di nuovi materiali che entrano in conflitto con la logica costruttiva tradizionale e la salubrità di quelli esistenti. Una delle caratteristiche dell’architettura rurale è la sua integrazione con il paesaggio per via del suo aspetto, della dimensione a scala umana e dell’adattamento alla situazione climatica. Il recupero deve rispettare, oltre che le tecniche costruttive locali, anche l’immagine, propria e del paesaggio, che l’edificio ha determinato nel tempo. Se l’intervento vuol far particolarmente fede al criterio di conservazione dell’autenticità e di relazione con il paesaggio, nel caso sia necessaria l’aggiunta di nuovi volumi, si deve tendere all’integrazione di volumetria, forma, colore e texture.

Los nuevos materiales a introducir en la rehabilitación deben ser compatibles con la construcción existente, no solo a nivel físico, sino también conceptual. Además han de ser compatibles co la salud de los residentes. El caracter sustentable y ecológico que ostenta la arquitectura tradicional por definicion (el hecho de estar construida con materiales naturales y locales), no debe ser anulado por la inclusión de nuevos materiales que entren en conflicto con la filosofía natural y la saludabilidad de los materiales existentes.

In linea con questi concetti, l’inserimento di nuovi elementi e l’adeguamento prestazionale hanno seguito, per quanto possibile, i principi e le tecniche di bioarchitettura, al fine di assicurare una buona vivibilità interna, il rispetto del contesto e dell’ambiente, nonché il compimento della normativa. Per alcuni elementi sono state presentate differenti soluzioni, ovvero l’utilizzo di vari materiali (due alternative), proprio perché si è voluto da una parte provare la progettazione della soluzione più ecologica e vederne i suoi usi e i costi,

En línea con estos conceptos, la introducción de nuevos elementos y la adaptación de las prestaciones siguió, en la medida de lo posible, los principios y técnicas de la bioconstrucción, con el fin de asegurar una buena habitabilidad, respetar el medio ambiente y la naturalezza y cumplir la normativa. Para algunos elementos fueron presentadas diferentes soluciones, o el uso de diversos materiales (dos alternativas), porque quería probar por un lado, el diseño de la solución más ecológica y ver sus usos y costos, por el otro tenía que responder a

Una de las características de la arquitectura rurale es su integración con el paisaje por sus materiales, su escala húmana y su adptación a la situación climática. La rehabilitación debe respetar, además las técnicas constructivas locales, la imagen habitual del edificio y del paisaje como resultado que se ha determinado en el tiempo. Si la intervención quiere respetar claramente el criterio de la conservación de la autenticidad y de relación con el paisaje, en el caso sea necesario añadir nuevos locales, hay que buscar la integración de los volumenes, del color, de la textura para que se pueda mimetizar.

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PROGETTO

isolamento aislamiento

dall’altra si è dovuto rispondere alle richieste della committenza che voleva assicurati la facilità di costruzione, l’impiego di materiali che alcuni dei muratori del posto sono soliti utilizzare, e la minor manutenzione futura.

las demandas de los clientes que querían la seguridad de una mayor facilidad de construcción, con los materiales que algunos de los albañiles del lugar usan habitualmente, y un mantenimento futuro no tan dificil.

Isolamento

Aislamiento

Per l’isolamento delle pareti si interviene realizzando un cappotto esterno per svariati motivi. Innanzitutto per non diminuire la superficie utile interna, che non è particolarmente estesa, e per lasciare la pietra a vista, internamente, nelle pareti del piano superiore (che non sono mai state intonacate). È stato scelto di non intonacare le pareti del piano superiore per valorizzare l’immagine rustica creata dalle murature di pietra a vista e come dichiarazione della materia dell’edificio, con la consapevolezza delle limitazioni che questa scelta comporta (impianti elettrici a vista, minor libertà nell’arredamento, cura nella stilatura dei giunti). Porre un isolamento a cappotto significa inoltre coprire l’intonaco esterno e quindi, nel nostro caso, anche nascondere i degradi di facciata. Gli interventi sui degradi verranno realizzati anteriormente alla posa in opera del nuovo materiale isolante, sopra al quale in seguito verrà posto un nuovo intonaco di calce.

Para el aislamiento de las paredes se interviene poniendo un aislamiento térmico exterior, para varios motivos. Ante todo, para no desminuir la superficie interior útil, que no es particularmente extensa, y para hacer que la piedra se vea, al interior, en las paredes de la primera planta (que nunca han sido enlucidas). He elegido no poner un revestimiento interior para valorizar el imagen rústica creada por los muros en mampostería y como declaración de la materia del edificio, conocienda las limitaciones que esta elección comporta (instalaciones eléctricas que se ven, menor libertad en la posición del mobiliario, cuidado en sellar las juntas). Poner un aislamiento exterior significa incluso cubrir el enlucido exterior, es decir, en este caso, esconder las degradaciones de la fachada. Las intervenciones de resolución de estas degradaciones se realizarán antes de colocar el nuevo material aislante, sobre el que luego se irá poniendo un nuevo enlucido de cal.

La prima soluzione è la realizzazione del cappotto con le balle di paglia. Questa tecnica permetterebbe una maggiore facilità di posa e la possibilità di eseguire il lavoro in autocostruzione, l’utilizzo di un materiale naturale e di basso costo, non difficile da reperire. Le dimensioni delle balle di paglia sono solitamente 100x45x35 cm: lo spessore delle pareti sarebbe dunque quasi raddoppiato. Ciò è possibile perché lo spazio circostante l’edificio è di proprietà municipale. Il cappotto è formato oltre che dalle balle di paglia anche da una struttura in legno: pilastri formati da due travetti distanziati

La primera solución es realizar este aislamiento con balas de paja. Esta técnica permite una colocación más fácil y desarrollar un trabajo de autoconstrucción, utilizando un material natural, económico y no difícil para recuperar. El tamaño de las balas de paja es normalmente de 100x45x35 cm: es decir que el espesor de los muros va a alcanzar casi el doble. Esto es posible porque el espacio alrededor del edificio es de propriedad municipal. El aislamiento térmico exterior está formado, a parte de las balas de paja, incluso por una estructura de madera: pilares hechos de dos viguetas separadas entre ellas, puestas una cada dos balas de

148


PROYECTO

Soluzione di isolamento in paglia

tra loro, posti ogni due balle di paglia; il travetto a contatto con la parete in pietra ne permette l’ancoraggio, tramite piastre e tasselli. Lo strato di finitura della parete è intonaco di calce posto sopra una rete porta intonaco. La seconda soluzione è un cappotto con pannelli isolanti in sughero. L’ancoraggio alla muratura avviene attraverso tasselli direttamente sul pannello. I pannelli, modello Aglocork térmico della Barnacork, S.L. (Barcellona), hanno uno spessore di 10 cm, dimensioni 100x50 cm, densità di 100120 kg/m3. Muratura in pietra esistente e cappotto in sughero progettato darebbero una trasmittanza totale di 0,37 W/m2K. Con l’isolamento in paglia di 45 cm, si raggiungerebbe una trasmittanza di 0,18 W/m2K.

pajas; la vigueta a contacto con la pared de piedra permite anclar esta estructura a la existente, a través de planchas y tacos. La capa de revoco está formada por enlucido de cal puesto arriba de una malla para enlucir. Por el contrario, la segunda solución es un aislamiento obtenido con paneles aislantes de corcho. El anclaje a la mampostería se realiza poniendo los tacos directamente sobre el panel. Las placas de corcho, mósele Aglocork térmico de la empresa Barnacork S.L. (Barcelona), tienen un espesor de 10 cm, medidas 100x50 cm, densidad de 100-120 kg/ m3. El muro de piedra y el aislante en corcho alcanzan una transmitancia total de 0,37 W/m2K. Con el aislamiento de paja de 45 cm se alcanzaría una transmitancia de 0,18 W/m2K.

Da normativa: zona climatica D2 Transmitancia térmica máxima de la envolvente térmica: Transmitancia límite de muros de fachada UMlim: 0,60 W/m2K Transmitancia límite de suelo USlim: 0,40 W/m2K Transmitancia límite de cubiertas UClim: 0,38 W/m2K (tabla 2.3, CTE-DB-HE, Ahorro de Energía, 2013) 149


PROGETTO

Dati climatici: Los Ramones, OLBA (Teruel) Quota: 660 m s.l.m. Zona climatica: D2 Zona del clima invernale: 5 TAe: temperatura secca media mensile (C°) TAsol: temperatura secca media mensile durante le ore di sole(C°) GD_15: gradi giorno di riscaldamento a 15 °C, base mensile GD_20: gradi giorno di riscaldamento a 20 °C, base mensile

MES

TAe (C°)

TAsol (C°)

GD_15

GD_20

enero

4,2

6,9

327

487

febrero

5,7

8,7

268

398

marzo

9,2

12,1

194

329

abril

11,3

14,0

130

270

mayo

15,7

18,1

59

140

octubre

13,8

17,1

93

201

noviembre

7,6

10,5

223

373

diciembre

4,4

7,1

326

481

1620

2679

TOT ANUAL

dati da: Guía Técnica condiciones climáticas exteriores de proyecto, Asociación Técnica Española de Climatización y Refrigeración (ATECYR), Instituto para la diversificación y el ahorro de Energía (IDAE), 2010 Tabelle da: Código Técnico de Edificación (CTE 2013), DB-HE, Ahorro de Energía riscaldamento Riscaldamento calefacción

Calefacción

Il riscaldamento degli ambienti sarà assicurato da una stufa a legna in ghisa. La stufa a legna è il tipo di riscaldamento prevalentemente usato nella valle di Olba.

La calefacción en los ambientes estará garantizada por una estufa en hierro fundido. La estufa de leña es el tipo de calefacción más utilizado en el valle de Olba.

Riprendendo alcune considerazioni ecologiche sul ciclo dell’anidride carbonica, possiamo dire che il riscaldamento a legna permette di mantenere in equilibrio il dispendio energetico totale: si raccoglie la legna e si brucia, la combustione produce CO2 e la rilascia nell’ambiente, questa viene riassorbita dalle piante nel loro processo di crescita28. In una zona di montagna boschiva l’utilizzo della legna da ardere sfrutta le risorse del luogo e, allo stesso tempo, assicura la cura e pulizia dei boschi circostanti (nonostante i problemi legati al disboscamento e alla riforestazione che si sono verificati nell’ultimo secolo, anche nella valle di Olba).

Haciendo unas consideraciones sobre el ciclo del anhídrido carbónico, se puede decir que la calefacción con la leña permite mantener en equilibrio el gasto energético total: se cosecha la leña y se quema, la combustión produce CO2 y la despide en el medio ambiente, esta vuelve a ser absorbida por las plantas en su desarrollo28.

A.P.Merlo,M.Stoppel,P.Scacco,Ilriscaldamento a legna in bioedilizia. Soluzioni tradizionali e innovative per il comfort termico, Palermo, Dario Flaccovio Editore 2014, cap. 1 28

150

En una zona de montaña y de bosques el utilizo de la leña para calentar explota los recursos del sitio, y, al mismo tiempo, garantiza la cura y limpieza del territorio circunstante (a pesar de la deforestación y reforestación que se han manifestado durante este siglo, también en el valle de Olba).


PROYECTO

E inoltre interessante considerare, a livello di costi ambientali, il rapporto tra il consumo di energia necessario per la produzione dell’isolante e il consumo di energia per riscaldare. Ad esempio, se l’isolamento è assicurato da un materiale naturale a basso costo energetico, tipo la paglia, è consigliabile isolare di più permettendo un risparmio sull’utilizzo di energia per il riscaldamento. Al contrario, con isolanti non ecologici, può risultare più conveniente consumare più energia per riscaldare piuttosto che usare tanto isolante.

Además es interesante considerar, por lo que concierne los gastos ambientales, la relación entre el gasto de energía necesario para realizar el aislante y el consumo de energía para calentar. Por ejemplo, si se elige un aislante natural, como la paja, es aconsejable aislar más, ahorrando energía en calefacción. Por el contrario, si se prefieren aislantes no ecológicos, es más conveniente gastar más energía calentando, en vez de utilizar mucho aislante.

Tra i tanti sistemi esistenti per il riscaldamento a legna (sistemi diretti, indiretti, ad accumulo), insieme con la committenza, abbiamo pensato di installare una stufa in ghisa perché è la soluzione più vantaggiosa tra costo iniziale e il suo utilizzo. Infatti, non essendo previsto un uso continuativo di questi locali, la stufa in ghisa, a differenza di quella ad accumulo inerziale che ha molti altri vantaggi, o a soluzioni impiantistiche di tipo indiretto, permette un rapido raggiungimento della temperatura desiderata. Il periodo di utilizzo del sistema di riscaldamento nella valle di Olba va dalla fine del mese di ottobre sino ai primi giorni di marzo.

Existen muchos sistemas de calefacción de leña (directos, indirectos, de acumulación). Con el comitente, se ha decidido instalar una estufa en hierro fundido, porque es la solución más conveniente, por el coste inicial y por su efectivo utilizo. Efectivamente, como no se prevee un uso duradero de estas habitaciones, la estufa en hierro fundido, al contrario de las estufas de almacenamiento inercial, que tiene muchas otras ventajas o soluciones de instalación indirectas, permite alcanzar rapidamente la temperatura deseada. El periodo de utilizo del sistema de calefacción en el valle de Olba empieza a finales de octubre y términa los primeros días de marzo.

Per dimensionare la stufa bisogna tener in conto il fabbisogno energetico dell’edificio, del singolo locale e le dispersioni verso l’esterno; per fare un calcolo di massima della potenza necessaria, si considera 1 kW ogni 9-10 m2. Se si vuole fare un calcolo più preciso, si utilizza la seguente formula:

Para dimensionar la estufa hay que tener en cuenta las necesidades energéticas del edificio y de la síngula habitación y las dispersiones hacia el externo: la potencia necesaria se cálcula aproximadamente 1 kW ogni 9-10 m2. Por el contrario, si se quiere hacer un cálculo más puntual, se utiliza la fórmula siguiente:

Potenza [W]= V . G . (τi – τe) ovvero, la potenza necessaria è uguale al volume V del locale da riscaldare per il coefficiente globale di scambio G, che dipende dall’isolamento dei locali (G=DA.U.e), per la differenza di temperatura tra la temperatura interna richiesta e la temperatura esterna.

Potencia [W]= V . G . (τi – τe) es decir, la potencia necesaria equivale al volumen V de la habitación para calentar, por el coeficiente global de intercambio G, que depende del aislamiento de las habitaciones (G=DA.U.e), por la diferencia de temperatura entre la temperatura interna requerida y la externa. 151


PROGETTO

Il calcolo però non considera il fattore tempo, ma definisce il fabbisogno di energia totale. Dunque è un dato di difficile interpretazione rispetto al nostro caso di uso non continuativo dei locali.

El cálculo, sin embargo, no considera el factor tiempo, define solamente los requisitos de energía total. Por lo tanto, es un dado de interpretación difícil en casos, como el nuestro, de uso no continuo de los locales.

I locali dell’edificio, con volume di circa 270 m3 e superficie di 70 m2 ogni piano (senza contare la parte dell’ampliamento), hanno bisogno di due stufe: al piano inferiore da 11 kW, al superiore da 9 kW (in entrambi i piani i servizi igienici e il magazzino saranno locali non riscaldati). Pur avendo una volumetria simile, i due locali hanno dispersioni differenti poichè la copertura ha un isolamento migliore rispetto al solaio controterra. Le stufe si troveranno in posizione sovrapposta in modo da poter affiancare le due canne fumarie e realizzare un comignolo unico in copertura. Mi sono riferita ai modelli di stufa della ditta spagnola Hergom29, e specificatamente alla stufa E-30, della potenza nominale di 11 kW (modello L) e 9 kW (modello M). La legna verrà riposta nel magazzino del piano terreno, vicino ai servizi.

Las habitaciones del edificio, con volumen de 270 m3 más o menos y superficie de 70 m2 cada planta (sin tener en cuenta los cuartos de la ampliación), necesitan dos estufas: en la planta baja una estufa de 11 kW, en la de arriba de 9 kW, (en ambos los pisos los baños y el almacén no van a ser calentados). A pesar de que tienen un volumen parecido, las dos habitaciones tienen dispersiones diferentes porque la cubierta está más aislada del suelo de la planta baja. Las estufas estarán sobrepuestas, para poner las dos salidas de humo uno al lado del otro y crear una sóla chimenea en cubierta. He hecho referencia a los modelos de estufas de la empresa Hergom, en particular a la estufa E-30, con potencia de 11kW (modelo L) y de 9 kW (modelo M). La leña será repuesta en el almacén de la planta baja, cerca de los baños.

Caratteristiche della stufa modello E-30 L ditta Hergom fonte: www. hergom.com/ productos

29

www.hergom.com/productos/categoria-3

152


PROYECTO

Solaio

Forjado

Come anticipato, solitamente quando si interviene sui solai tradizionali si realizza un massetto di calcestruzzo armato, che insieme con i travetti, funziona come uno strato di compressione di una sezione a T e come strato di ripartizione dei carichi. Nonostante questa sia la tecnica maggiormente utilizzata non è la migliore poiché il calcestruzzo è molto pesante ed è improprio per questo tipo di edificio. Volendo trovare una soluzione meno aggressiva per l’elemento e per l’ambiente, ho pensato di utilizzare il gesso rinforzato con canne palustri. I vantaggi del gesso sono che questo materiale ha un buon comportamento a compressione, è leggero, economico, e funziona bene con le canne palustri, ma ha una minore resistenza meccanica del calcestruzzo armato.

Normalmente, como se decía antes, cuando se interviene en los forjados tradicionales, se realiza una solera de hormigón armado, que, junto a las viguetas, actúa de capa de compresión de sección T y de capa de repartición de cargas. Aunque sea la técnica más utilizada, no es la mejor: el hormigón es un material muy pesado, inadecuado para este tipo de edificio. Preferiendo otra solución, menos agresiva para el elemento y el ambiente, he pensado utilizar el yeso, refuerzado con cañas. Las ventajas del yeso son: buen comportamiento a compresión, ligereza, pocos gastos, buen funcionamiento con cañas palustres, pero menor resistencia mecánica del hormigón armado.

Sulla resistenza meccanica del gesso incide la porosità del prodotto, e quindi la sua densità, che dipende dalla quantità d’acqua presente. L’umidità è un parametro da tenere sotto controllo poiché una presenza eccessiva causa la perdita di resistenza dell’elemento. Nella tabella seguente possiamo vedere i valori di resistenza a compressione in funzione della percentuale d’acqua presente nella massa:

La porosidad del producto influye en la resistencia mecánica, es decir que su densidad depende de la cantidad de agua presente. También hay que tener bajo control la humedad, porque una cantidad exagerada causa la pérdida de resistencia del elemento. En la tabla siguiente se ven los valores de resistencia de compresión según el porcentaje de agua presente en la masa:

solaio forjado

resistenza a compressione (N/mm2)

% acqua 45

170

50

150

60

12

80

8.6

100

5.7

Le canne palustri, insieme con i tirafondi di metallo inossidabile che le uniscono ai travetti, sono i connettori tra il legno e lo strato di gesso; disposte a rete funzionano come elemento di ripartizione dei carichi. È molto importante il momento del taglio e

fonte: Saval J.M., Materiales de construcció, tomo 1, Alacant: ECU, 1995

Las cañas, con los tirafondos de metal inoxidable que la unen a las viguetas, conecten la madera a la capa de yeso, haciendoles trabajar solidariamente. Las cañas, puestas en forma de red, riparten las cargas. El corte y recogida de las cañas es 153


PROGETTO

della raccolta delle canne, poiché determina il tempo necessario per l’essicazione e, di conseguenza, il tempo d’attesa per la posa in opera, e la sua futura durabilità. La canna, come il legno, deve essere tagliata con la luna calante (tra luna piena e luna nuova), che è il momento in cui è presente una minor quantità d’acqua. I connettori tra canne e travetti possono essere tirafondi o chiodi (meglio se di materiale inossidabile per la presenza di acqua nel gesso, anche se più cari). Se la connessione si realizza con chiodi, da normativa spagnola CTEDB-SE-M, questi dovranno penetrare di 1012 volte il proprio diametro (le dimensioni non si calcolano, ma si devono utilizzare elementi con una dimensione tale da assicurare un buona connessione con le canne). Se si utilizzano i tirafondi, dovranno penetrare di 6 volte il diametro. Una volta verificata la resistenza dei travetti esistenti, si interviene lasciando questi scoperti in modo da unirli con il nuovo strato e convertirli da elementi isolati a componenti di una sezione mista a forma di T. Il nuovo strato di compressione permette di aumentare l’inerzia dei travetti e di ripartire i carichi30.

muy importante, porque establece el tiempo necesario para el secado y, por consecuencia, el tiempo de espera para la colocación y su futura durabilidad. La caña, como la leña, debe ser cortada durante la luna menguante (entre luna llena y nueva), es decir cuando hay una cantidad menor de agua. Los conectores entre caña y vigueta pueden ser tirafondos o clavos, mejor si son de material inoxidable, aunque sean caros, por causa del agua contenido en el yeso. Si la conexión se realiza con clavos, por la normativa española CTE-DB-SE-M, éstos tendrán que penetrar de 10-12 veces más de su diámetro (no se calcula el tamaño, pero tendrá que ser adecuado para obtener una buena conexión con las cañas). Si se eligen los tirafondos, su penetración será 6 veces más honda de su diámetro.

Lo spessore del massetto in gesso è calcolato secondo questa formula:

El espesor de la solera de yeso se calcula con esta fórmula:

oppure da cui,

WG ≤ WL m . a . b2/6 ≤ BH2 / 6 b = H√B/ma

in cui m è il coefficiente di omogeneizzazione della sezione mista composta da materiali differenti, ovvero il rapporto tra il modulo di elasticità dei due materiali.

30

Fuster Adrover M. (2010), cit.

154

Después haber averiguado la resistencia de las viguetas, se las dejan descubiertas, para poderlas reunir con la nueva capa y convertirlas de elementos aislados a sección mixtas con forma de T. La nueva capa de compresión permite aumentar la inercia de las viguetas y repartir las cargas30.

o donde,

WG ≤ WL m . a . b2/6 ≤ BH2 / 6 b = H√B/ma

en que m es el coeficiente de homogeneización de la sección mixta, compuesta por materiales distintos, es decir la relación del módulo de elasticidad de los dos materiales.


PROYECTO

Rinforzo solaio con canne palustri e gesso fonte: M. Fuster

Adrover

L’esecuzione comporta un lavoro preliminare di puntellamento del solaio esistente, all’incirca ogni metro e mezzo, e la rimozione degli elementi non strutturali sino a vedere la parte superiori dei travetti. I travetti del solaio, nel caso dell’edificio in esame, sono già a vista e sarà necessario togliere lo strato di riempimento esistente (materiali misti) e sostituirlo con un materiale leggero, come l’argilla espansa. In seguito si dispongono le canne formando una rete con dimensioni 20x20 cm; è importante disporre le canne perpendicolari ai travetti per la distribuzione dei carichi. Affinché il gesso abbia delle buone prestazioni, la relazione acqua/gesso deve essere pari a 0,5. Si deve porre in opera con particolare attenzione in modo da evitare la formazione di bolle d’aria nella massa, e la superficie su cui viene steso deve essere umida per aumentarne l’aderenza. Raggiunto lo spessore richiesto e terminato lo strato, si lascia riposare per 15 giorni, periodo in cui il gesso indurisce fino a sino alla resistenza massima, cioè raggiunta l’umidità d’equilibrio; in seguito potranno essere tolti i puntelli.

El proceso de ejecución conlleva un trabajo previo de apuntalamiento del forjado, alrededor de cada metro y medio, y la rimoción de los elementos no estructurales hasta ver la parte superior de las viguetas. Las viguetas del forjado de este edificio ya están a vista, y sólo habrá que quitar la capa de descombros existente (yeso, arena, barro..) y reemplazarla con un material ligero, como el arcilla expandida. Sucesivamente, se ponen las cañas en forma de red de 20x20 cm: es esencial poner las cañas perpendicularmente a las viguetas para distribuir bien las cargas. A fin de que el yeso tenga buenas prestaciones, la relación agua/yeso debe ser de 0,5. Hay que tener cuidado durante su colocación, para evitar que se formen bolas de aire en la masa. La superficie en la que se coloca el yeso debe ser húmeda, para aumentar su adherencia. Cuando se ha alcanzado el espesor necesario y la capa está acabada, se deja reposar durante 15 días, periodo en el que el yeso endurece hasta alcanzar su máxima resistencia, es decir, hasta conseguir su equilibrio de humedad. Sucesivamente, se pueden quitar los puntales.

155


PROGETTO

aperture aberturas

ampliamento ampliación

Aperture

Aberturas

Per la progettazione delle aperture, ho cercato di mantenere la posizione delle aperture esistenti senza variarne le dimensioni. Al piano inferiore, sono state mantenute le medesime aperture, con la trasformazione di una finestra in porta per accedere al locale dei servizi e quello che era un armadio a muro diventerà l’ingresso del magazzino. Al piano superiore è stato necessario realizzare due nuove aperture nella muratura esistente, una finestra sul lato sud e una porta a nord, per assicurare l’aerazione e l’illuminazione dei locali in tutti i punti, e due lucernari nella copertura, lato sud. Le superfici finestrate sono pari a 14.7 m2 nel locale principale del piano terreno, e 11.9 m2 nei locali principali del piano superiore. Si utilizzeranno infissi in legno con doppio vetro di 5 mm e camera d’aria di 14 mm, del magazzino BigMat Villanueva di Venta de Aire. Agli infissi saranno inoltre fissati degli elementi di oscuramento interni (ad anta in legno).

Para el diseño de las aberturas, se ha intentado mantener la posición de las aberturas previas, sin cambiar su tamaño efectivo. En la planta baja, se han mantenido las mismas aberturas, trasformando una ventana en puerta, para acceder al baño, y se ha añadido una perforación en el armario empotrado, para crear el ingreso del almacén. En el piso superior, se ha tenido que realizar dos nuevas aberturas en la mampostería existente: una ventana en el lado sur y una puerta al norte, para garantizar la aireación e iluminación de las habitaciones en todas partes, y dos lucernarios en el techo, en el lado sur. Las superficies de las ventanas son de 14,7 m2 en la habitación principal de la planta baja, y de 11,9 m2 en las principales habitaciones de arriba. Se utilizan ventanajes de madera con cristal doble de 5 mm y cámara de aire de 14 mm, del almacén BigMat Villanueva de Venta de Aire. A los ventanajes serán fijados elementos internos de obscurecimiento (hojas de madera).

Ampliamento a nord

Ampliación a norte

Ho ritenuto necessario ampliare l’edificio sul lato nord per ottenere le dimensioni adeguate per il posizionamento dei servizi igienici e di un locale destinato a magazzino della legna e degli arredi della sala (tavoli e sedie).

Se ha elegido ampliar el edificio en su lado norte para obtener dimensiones adecuadas para añadir servicios igénicos y un cuarto que llegará a ser el almacén de leña y de mobiliarios de la sala. (mesas y sillas).

Questo ampliamento richiede la costruzione di nuove pareti che, cosi come per altri elementi, sono state pensate con doppia soluzione: - struttura in legno e tamponamento con balle di paglia, che permetterebbe di costruire un elemento unico in unione con il cappotto in paglia delle murature esistenti; - muratura in blocchi in laterizio porizzato (in Spagna conosciuti con il nome di termoarcilla31).

Esta ampliación implica la construcción de nuevas paredes que, como los otros elementos, tienen dos versiones: - estructura de madera y balas de paja, la que permite construir un elemento único, junto al aislamiento en paja de los muros existentes; - mampostería en bloques cerámicos de arcilla ligera (en España se conoce como termoarcilla31).

156

Por lo que concierne el proyecto de la solución


PROYECTO

Per quanto riguarda la progettazione della soluzione con il tamponamento in paglia, ho fatto riferimento alla letteratura sulle costruzioni in paglia di Gernot Minke, Barbara Jones e Rikki Jennifer Nitzkin & Maren Termens32, e alla ricerca svolta durante un workshop studentesco sull’utilizzo della paglia nelle costruzioni, (al quale partecipo da marzo 201533). Cosi come per la soluzione dell’isolamento, da parte della committenza di Olba, mi è stato richiesto di proporre una tecnica maggiormente conosciuta con una più semplice manutenzione futura. Per questo i disegni finali presentano l’isolamento in sughero e i blocchi di termoarcilla, mentre per la soluzione della paglia non riporto i dettagli costruttivi.

con las balas de paja, se ha hecho referencia a la literatura sobre construcciones en paja de Gernot Minke, Barbara Jones y Rikki Jennifer Nitzkin & Maren Termens32, y a la investigación desarrollada para un taller, con estudiantes de arquitectura, sobre el utilizo de la paja en las construcciones (estoy participando a este taller desde hace marzo 201533). El comitente de Olba, así como había hecho para el aislamiento, me ha pedido proponer una tecnología más conocida, que tuviera una manutencíon futura más simple. Por lo tanto, los dibujos finales presentan un aislamiento de corcho y bloques de termoarcilla. Por el contrario, no se describen los detalles de construcción de la solución en paja.

Il blocco di termoarcilla è un blocco a bassa densità, di natura ceramica, che permette di raggiungere buone prestazioni meccaniche e termico-acustiche con muri monostrato (caratteristiche equivalenti a murature a doppio strato con camera d’aria interna).

El bloque Termoarcilla es un bloque de baja densidad, de carácter cerámico, que permite alcanzar buenas prestaciones mecánicas y termoacústicas, a través de paredes de una capa sóla (rasgos equivalentes a los de paredes a doble capa con cámara de aire

Secondo il DAU Documento deAdecuación alUso 04/018, 2007, propiedad de PROCERAN S.A.U., si definisce come “un sistema de una hoja revestida, formado por bloques cerámicos de arcilla aligerada Termoarcilla®, con perforaciones verticales y junta vertical machihembrada, colocados con junta horizontal de mortero y junta vertical a hueso”. 32 -G. Minke, F. Mahlke, Building withStraw: design and technology of a sustainable architecture, Basel: Birkhäuser, 2005 - R. J. Nitzkin, M. Termens, Casas de Paja. Una guía para autoconstructores, Teruel: Editorial Ecohabitar, 2010 - B. Jones, Costruire con le balle di paglia: manuale pratico per la progettazione e la costruzione, Firenze: Aam Terra Nuova, 2006 33 Anpil Pay 2.0: workshop di progettazione e realizzazione di una pressa manuale per balle di paglia ad alta densità e di un prototipo abitativo in balle di paglia portanti. Il progetto è pensato per offrire possibili soluzioni costruttive adatte al contesto haitiano, dove la situazione abitativa, aggravata dal terremoto del 2010, è tuttora precaria.

31

31

Según el DAU Documento de Adecuación al Uso 04/018, 2007, propiedad de PROCERAN S.A.U., si definisce come “un sistema de una hoja revestida, formado por bloques cerámicos de arcilla aligerada Termoarcilla®, con perforaciones verticales y junta vertical machihembrada, colocados con junta horizontal de mortero y junta vertical a hueso”. 32 -G. Minke, F. Mahlke, Building withStraw: design and technology of a sustainable architecture, Basel: Birkhäuser, 2005 - R. J. Nitzkin, M. Termens, Casas de Paja. Una guía para autoconstructores, Teruel; Editorial Ecohabitar, 2010 - B. Jones, Costruire con le balle di paglia: manuale pratico per la progettazione e la costruzione, Firenze: Aam Terra Nuova, 2006 33 Anpil Pay 2.0: taller de proyecto y realización de una prensa manual para balas de paja a densidad elevada y de una vivienda con la estructura en balas de paja. Este proyecto ha sido creado para ofrecer soluciones de construcción distintas que se adapten al contexto haitiano, dónde la situación de vivienda se ha ido agravándose desde el terremoto de 2010 y sigue siendo precaria. 157


PROGETTO

Si forma mescolando argilla e palline di polistirene espanso con altri materiali granulari, che gassificano durante la cottura, formando una piccola porosità omogenea. L’utilizzo di questi blocchi permette di risparmiare sui tempi di realizzazione e sulla manodopera specializzata. Le dimensioni sono 30 cm di lunghezza, 19 cm di altezza e lo spessore può variare tra 14, e 29 cm.

interna). Se forma haciendo una mezcla de arcilla y bolas de poliestireno, dilatado con otros materiales granulares, que gasifican durante su cocimiento, formando una pequeña porosidad homogénea. Utilizando estos bloques, se ahorra en tiempo de realización y mano de obra especializada. Las dimensiones son: 30 cm de largo, 19 cm de alto y entre 14 y 29 cm de espesor.

Caratteristiche di isolamento termico e acustico:

Caracteristícas de aislamiento térmico y acústico:

ESPESOR DEL BLOQUE (cm) K

kcal/h°Cm2

14

19

24

29

1,20

0,97

0,81

0,70 0,25

leq kcal/h°Cm2

fonte: Consorcio Termoarcilla

ESPESOR DEL BLOQUE (cm) AISLAMIENTO A RUIDO AÉREO (dBA)

14

19

24

29

46,5

47,5

51,1

52,0

L’ampliamento sarà realizzato in entrambi i piani; il solaio interpiano sarà in legno con travi portanti e tavolato in pannelli multistrato. Gli impianti di carico e scarico dei servizi saranno realizzati a parete, in modo da assicurare la medesima altezza del piano di calpestio tra il locale principale e i servizi igienici. 158

La ampliación será realizada en ambos pisos: el forjado entre estos es de vigas de madera y un entablado. Las installaciones de agua y desagüe para los aseos, se realizarán con tubos en la pared, para garantizar la misma altura entre el suelo de la habitación principal y el de los aseos.


PROYECTO

Scale

Escaleras

Le scale di nuova realizzazione sono scale in legno di castagno, e potranno essere realizzate da un falegname residente nella valle. La struttura della scala poggerà su una struttura lignea esterna e si conneterà alla trave esistente del solaio del primo piano, come si può vedere nel dettaglio. Le misure delle scale sono le seguenti:

Las escaleras de nueva producción son de madera de castaño, ypodrán ser realizadas por un carpintero residente en el valle. La estructura de la escalera se apoya sobre otra de madera externa y se fija sobre una viga existente, que pertenece al forjado del primer piso, como se puede ver en detalle. Las medidas de las escaleras son las siguientes:

scale escaleras

0,18

0,18

0,18

0,18

0,18

0,18

0,18

0,18

0,18

0,27

0,27

0,27

0,27

0,27

0,27

0,27 4,01

0,18

0,18

0,27

0,27

3,27

0,18

0,18

0,27

1,65

2

0,27 2,14

0,18

0,18

0,18

0,18

0,18

0,27

0,27

0,27

0,27

0,27

0,27

1,15

0,04

0,27

0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24

1,42

0,41

0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24 0,24

0,04

0,18

1,1

1,42

0,18

F

2,16

2,16

0

0,5

Dettaglio scala scala 1:50 1

2,5 m


PROGETTO

costi gastos

3.3.3 Sostenibilità economica: prospetto dei costi

3.3.3 Sostenibilidad económica: previsión de gastos

Non è difficile dimostrare che la conservazione e il restauro dell’architettura tradizionale promuovono i mestieri e l’industria locali, non solo perché forniscono lavoro agli artigiani e ai piccoli industriali della zona, ma anche perché la maggior parte del beneficio di questa attività, in forma di manodopera, si riversa con un’alta percentuale sul territorio locale, al contrario delle opere di nuova costruzione, per le quali gran parte del costo si traduce in materiali e macchinari prodotti non localmente, ma nelle grandi città31 (paragrafo 4.4, parte prima, Costi del restauro dell’architettura vernacolare). Da questo punto di vista, la conservazione degli edifici rurali ha un aspetto economico fondamentale, dal momento che il mantenimento dei muri, dei solai, della copertura e di altri elementi porta a uno sfruttamento ottimo delle risorse ereditate, che semplicemente si conservano o si rinforzano, al contrario di soluzioni più care come la sostituzione generalizzata degli elementi. Infatti, il restauro attento di tutto l’insieme di edifici rurali consuma molte meno risorse ed energia, e inoltre genera meno anidride carbonica durante la sua realizzazione.

Se puede demostrar facilmente que la conservación y la restauración de la arquitectura tradicional promoven los officioz y la industria local, no solo porque proporciona actividad a los artesanos y pequeños industriales de la zona, sino porque el grueso del beneficio de esa actividad en forma de mano de obra revierte en un alto porcentaje sobre el territorio local, frente a las obras de nueva planta, gran parte del cuyo coste se traduce en materiales y maquinarias no producidos localmente, sino en grandes ciudades31 (párrafo 4.4, parte primera, Costi del restauro dell’architettura vernacolare). Desde este punto de vista, la conservación de los edificios rurales tiene una vertiente netamente económica, puesto que el mantenimiento de los muros, forjados y cubierta y otros elementos revierten en un aprovechamiento óptimo de los recursos heredados, que simplemente se consevan o si refuerzan , en contraposición a soluciones más caras, como la sustitución generalizadas de los elementos. De hecho, la cuidadosa restauración de todo el conjunto de edificios rurales consuma muchos menos recursos y energía, además de generar menos anhídrido carbónico durante su ejecución.

Prospetto dei prezzi dei materiali

Previsión de los costes de los materiales

Non potendo definire nei dettagli tutti i costi che incideranno su questo progetto (oltre ai materiali, bisogna considerare il trasporto, la manodopera, i macchinari e la sicurezza), ho analizzato il prezzo dei materiali scelti per il recupero, rapportandolo con una stima della quantità necessaria (quando possibile).

No pude definir todos los gastos que afectarán este proyecto (además de los materiales, debemos tener en cuenta el transporte, la mano de obra, las maquinarias y la seguridad), pero he analizado los precios de los materiales elegidos para la recuperación, comparándolo con una estimación de la cantidad necesario (cuando fuera posible).

C. Mileto, F. Vegas, ‘La restauración de la arquitectura tradicional como recuperación de los valores culturales y desarrollo económico. La experiencia en el Rincón deAdemuz’ in G. Muñoz, Actas del II Congreso internacional de patrimonio cultural y cooperación al desarrollo, Valencia: UPV, 2006, p. 256-265. 31

160


TRAVETTI PASSAFUORI 10x10 0,1*0,1*1

m m3

m m

m2 60/0,076=789 m2 lunghezza m m2 sacchi m m

CANALI DI GRONDA PLUVIALI

135

m2

rotolo da 1,5x50 m NUOVE TEGOLE 0,4x0,19x0,16 CANNICCIATO 3cm diametro SPAGO malta di GESSO sacchi da 20 kg LISTELLI 0,6x0,45 da 2,70 m

1 0,01

30 6

2,7 2,7

60 789+(789/2) 106 2,2 106

4 0,192 135

m m3 m2

unità di misura

pareti interne scala bagni esterni intonaco interno tetto solaio aperture

NUOVI PUNTONI per ampliamento 20x24 cm 0,2*0,24*4m ISOLANTE 10 cm pannelli 1000x500mm spessore 100 mm IMPERMEABILIZZANTE

LIVELLAMENTO TERRENO CREPE ESTERNE

PUNTELLAMENTO

SGOMBERO INTERNO PULIZIA VEGETAZIONE DEMOLIZIONI

PROSPETTO PREZZI MATERIALI

10

18

2

115 173 288

2000

1184

rotolo

1,4

€/m2

650

16 16

€/m €/m €/m3

1,9 6,5 6,5

€/sacco falda 1 €/un falda 2 €/un

0,25

38,46

€/m2

€/un

650

prezzo unitario

€/m3

unità di misura

COPERTURA

LAVORI PRELIMINARI

117

748 1125 1872 480 192

296

189

5192

1248

prezzo totale €

viga madera laminada

denominazione magazzino

BigMat Villanueva

BigMat Villanueva BigMat Villanueva

BigMat Villanueva

BigMat Villanueva

generador de precios

canalón, precio calculado para un tramo de 9 mt y 6 mt de bajante

liston madera 45x60 mm

yeso 20 kg

aglocork térmico 100 mm aglomerado de corcho natural expandido BigMat Villanueva lamina bajo teja 135 gr/m2

Barnacork, s.l._Bcn

BigMat Villanueva

fornitore

MANODOPERA MACCHINARI SICUREZZA

PROYECTO


0,3*0,4*7m

GHIAIA PARQUET

CEMENTO

sacchi da 25 kg

ISOLANTE SUGHERO 5 cm pannelli 1000x500mm MEMBRANA PARQUET

ARGILLA ESPANSA sacchi da 50 lt GESSO (acqua/gesso) 0,5 spessore 8 cm sacchi da 20 kg CANNE PALUSTRI MATTONI (per voltine)

TRAVI 30x40

CALCE NATURALE sacchi da 25 kg SABBIA RETE PORTA INTONACO ISOLANTE IN SUGHERO 10cm pannelli 1000x500mm spessore 100 mm TASSELLI MATTONI partizione sup

m2

m3 sacchi 70

70

m2

unità di misura

70

7,36 92

6,4 0,84

192,4

m2

m m3 m3 sacchi m3 m2 sacchi

unità di misura

m2

sacchi

unità di misura

22,86 7,5

€/m2

1,9 0 0,22

4,6

650

€/m2

€/un

€/sacco

€/sacco

€/m3

prezzo unitario

0,18 0,1

€/un €/un SOLAIO unità di misura

38,46

7,5

€/m2

€/sacco

prezzo unitario

€/m2

€/sacco

unità di misura

7,5

2,6

prezzo unitario

SOLAIO CONTROTERRA

2

MURATURA unità di misura

525

prezzo totale €

525

1600

0

1092

prezzo totale €

7400

prezzo totale €

denominazione magazzino

yeso 20 kg

arcilla expandida 50 lt

viga madera laminada

denominazione magazzino

BigMat Villanueva

BigMat Villanueva

fornitore

BigMat Villanueva

laminado swiss prestige elite roble mt 2 1,38x19,3 cm

cemento 25 kg

denominazione magazzino

laminado swiss prestige elite roble mt 2 1,38x19,3 cm

Barnacork, s.l._Bcn placa aglocork acústico natural 50 mm

generador de precios

BigMat Villanueva

BigMat Villanueva

BigMat Villanueva

fornitore

aglocork térmico 100 mm aglomerado de corcho natural expandido Barnacork, s.l._Bcn taco expansivo plastico generador de precios

Barnacork, s.l._Bcn

BigMat Villanueva cal hidráulica nhl 3,5 lafarge 25 kg

fornitore

PROGETTO


MATTONI comignolo ELETTRICO cavi, luci, prese IDRAULICO tubature, sanitari

STUFA

BLOCCHI TERMOARCILLA 30x24x19 INTONACO INTERNO PIASTRELLE CERAMICA pareti PIASTRELLE CERAMICA suolo PIASTRELLE IN COTTO NUOVE TRAVI 16x20cm 0,16*0,2*3 TAVOLATO

COSCIALE IN LEGNO GRADINI TRAVETTI 10x10 cm TAVOLATO

SCHERMI PORTE porta interna 210x82 o 72 ARCHITRAVI 20X20 0,2*0,2*2 RINGHIERA LUCERNARI

SERRAMENTI

m m3

55 22 3 0,096

m m3

unità di misura

9

1,9 stima di 0,08

m2 m2

unità di misura

unità di misura

finestre porte-finestre

unità di misura

1 1

1350

45

10

€/un €/un €/un

unità di misura

IMPIANTI

561,6

181,5 72,6

877,5

prezzo totale €

prezzo totale €

2340

1450

prezzo totale €

prezzo totale € 1202 1202 1404 1404 0,1 prezzo unitario

650

3,3 3,3

€/m2 €/m2

€/m3

0,65

prezzo unitario

€/un

unità di misura

650

prezzo unitario

AMPLIAMENTO

unità di misura

SCALE

€/m3

145

180

€/un

€/un

prezzo unitario

unità di misura

APERTURE fornitore

Hergom _delegación Teruel generador de precios

fornitore

BigMat Villanueva

BigMat Villanueva

fornitore

fornitore

BigMat Villanueva

E 30 L serie classic E 30 M serie classic

denominazione magazzino

baldosas de ceramica

bloques de termoarcilla

denominazione magazzino

denominazione magazzino

Puerta interior 210x82 o 72 con marco directo

ventana europea pino 120x100

denominazione magazzino

PROYECTO


PROGETTO

3.4 Fase della rifunzionalizzazione

3.4 Etapa de la refuncionalización

Uno degli obiettivi di un intervento di restauro è ridare un uso all’edificio su cui si decide di operare: il processo di riutilizzo del costruito permette, oltre che il recupero fisico di un oggetto architettonico, anche il suo recupero funzionale. La funzione che avrà l’edificio restaurato può essere sia la medesima che aveva prima del suo abbandono, sia una nuova compatibile con l’edificio, a livello materico e concettuale.

Uno de los objetivos de una restauración es volver a dar un uso al edificio en el que se decide de intervenir: el proceso de reutilizo del construido permite no sólo la rehabilitación física de un objeto arquitectónico, sino también su rehabilitación funcional. La función que tendrá el edificio restaurado, puede ser la misma que tenía antes de su abandono, o una nueva compatible con el edificio en los materiales y conceptualmente.

È difficile pensare al recupero di un edificio prevedendo che non sia possibile realizzare i necessari lavori per un utilizzo futuro e prolungato nel tempo; questa riflessione, però, è un po’ differente nel caso dell’edificio de Los Ramones, poiché è possibile che gli interventi di recupero e messa in sicurezza e quelli di adeguamento funzionale dell’edificio siano fatti in tempi diversi; e questa scelta è dovuta solo a un fattore economico.

Es difícil pensar en la rehabilitación de un edificio imaginando que no sea posible hacer las obras necesarias para su uso futuro y de largo plazo; esta reflexión, sin embargo, es un poco diferente en el caso del edificio de Los Ramones, puesto que es posible que las interveciones para la rehabilitación con la puesta en seguridad y las de adaptación funcional del edificio, se realizen en diferentes momentos; esta elección se debe a un factor económico.

3.4.1 Compatibilità della funzione

3.4.1 Compatibilidad de la función

Uno dei criteri fondamentali del restauro è che l’architettura, tradizionale come monumentale, debba avere una funzione in modo da garantire la sua esistenza futura. Per questo motivo è necessario adattare l’edificio agli standard e agli usi della vita contemporanea. Però è importante verificare la compatibilità tra la vecchia e la nuova funzione e assicurarsi che la superficie utile dell’edificio si utilizzi in base alla sua capacità (cioè che non si preveda un uso per il quale l’edificio, per le sue caratteristiche fisiche, non possa garantire la sicurezza delle persone). Così come è necessario verificare la compatibilità tra la nuova funzione e le caratteristiche costruttive e materiche del manufatto (tenendo in conto l’aggressività di alcuni interventi di adeguamento prestazionale).

Unos de los criterios fundamentales de la restauración es que la arquitectura, tradicional como la monumental, debe tener una función para garantizar su existencia futura. Para eso es necesario adaptar el edificio a los estándares y a los usos de la vida contemporánea. Pero, es importante comprobar la compatibilidad de la antigua y la nueva función y constatar que ne se esté sobreexplotando la superficie útil del edificio por encima de su capacidad natural (es decir, que se proyecte un uso para el cual el edificio, por sus características físicas, no pueda garantizar la seguridad de las personas). En el mismo tiempo, es necesario comprobar la compatibilidad de la nueva función y las características constructivas y materiales de la fabrica (tenendo en cuenta la agresividad de algunas interveciones de adecuación).

164


PROYECTO

La scelta della nuova funzione per l’edificio de Los Ramones (visto che si dava per scontato di non potergli ridare la funzione di scuola) è avvenuto, come spiegato, in maniera partecipativa. Alle persone è stato richiesto, in un primo tempo, di esprimere qualsiasi esigenza per il paese, ma, subito dopo, si è fatto un lavoro di ricollocazione di queste esigenze spaziali nell’edificio costruito. In questo modo si è potuto vedere quali di queste funzioni fossero compatibili con l’edificio34. In seguito alla scelta definitiva della nuova funzione, è stato fatto il progetto di recupero e rifunzionalizzazione basandosi sulla normativa vigente e sugli standard da rispettare per questi specifici locali.

La elección de la nueva función para el edificio de Los Ramones (puesto que se suponía que no podía tener la misma función de escuela) se produjo, como he explicado, en forma participativa. Se preguntó a las personas, en un primer momento, que expresaran cualquier necesidad para el pueblo, y, después, se convirtió en un trabajo de reubicación de estas necesidades espaciales en el edificio construido. De esta manera fue posible ver cuál de estas funciones fuera compatible con el construido34. Después de la selección definitiva del nuevo uso, se hizo el proyecto de restauración y rehabilitación, tenendo en cuenta las normas y los estándares actuales que deben cumplir estos específicos locales.

3.4.2 Riuso e ipotesi spaziale

3.4.2 Reutilización e hipótesis espaciales

Una volta che si è garantita la sicurezza strutturale del manufatto, è possibile ripensare agli spazi interni e al loro adeguamento funzionale; in questo modo si progetta la distribuzione e i lavori da realizzare per assicurarne una buona fruibilità.

Una vez que se haya garantizado la seguridad estructural del edificio, se puede volver a pensar en los espacios interiores y en la adaptación funcional de ellos; de esta manera se proyecta la distribución y el trabajo por hacer para asegurar una buena habitabilidad.

Durante il processo partecipativo, mi sono impegnata a presentare alla popolazione una possibile distribuzione degli scenari che si erano decisi, in modo che potessero immaginarsi l’uso dello spazio (paragrafo 2.3, fase quattro) e si potessero rendere conto di quale funzione fosse meglio compatibile con l’edificio e garantisse un efficace uso delle superfici.

Durante el proceso participativo, me he comprometido a presentar a la gente una posible distribución de los escenarios que se determinaron (párrafo 2.3, fase cuatro), asi que podían imaginar el uso del espacio y también podían darse cuenta de la función que fuera más compatible con el edificio y que garantizara un uso eficaz de las superficies.

Quando nel secondo incontro con la popolazione abbiamo parlato di compatibilità delle soluzioni, abbiamo fatto riferimento alla compatibilità spaziale e alla compatibilità sociale, ovvero alla reale futura risposta a uno spazio con quella funzione (ad esempio, lo scenario in cui si prospettava la costruzione di un centro per l’artigiano e piccoli imprenditori, è stato scartato per la certezza di scarsa adesione a questo progetto economico e sociale da parte degli abitanti).

34

34

Cuando a lo largo de l segundo encuentro con los habitantes hemos hablado de compatibilidad de los escenarios, hemos pensado en la compatibilidad espacial y social, es decir en la real respuesta por parte de la sociedad a un local con esta función (por ejemplo, el escenario en el cual se imaginaba la construcción de un centro de artesanía y emprendiduría, no fue tomado en consideración porque ya se sabía la escasa adhesión a un proyecto económico y social como este).

165


PROGETTO

Vista nord-ovest disegno: C.Viano

166


PROYECTO

Vista sud-est disegno: C.Viano

167


PROGETTO

Spaccato assonometrico disegno: C.Viano

168


BIBLIOGRAFIA

BIBLIOGRAFIA

RESTAURO E RECUPERO DELL’EDIFICIO DELL’EX SCUOLA DI OLBA Fernando Vegas; Camilla Mileto, Aprendiendo a restaurar. Un manual de restauración de la arquitectura tradicional de la Comunidad Valenciana, Valencia: COACV, 2014 Monica Vazquez Astorga, ‘Arquitectura escolar pública en Aragón (1923-1936)’, in Artigrama, 23, 2008 Monica Vazquez Astorga M., La consecuencia de la contienda civil en la enseñanza en los edificios escolares de Zaragoza, Zaragoza: Instituto Fernando el Católico “Art.8 Construcción de edificios Escuelas“, in Real Decreto del 10 de julio 1928 Documento 22-8/3.01/1925-33, Expediente de edificación de una escuela en el barrio de Los Ramones y una nomina de los jornales prestados para la reparación de una escuela sita en el dicho barrio del año 1925, Archivo de Olba Documento 22-8/3.01/1925-33, Pliego de condiciones facultativas que han de regir en la construcción de una escuela mixta en Los Ramones, 28 mayo 1933, Archivo de Olba “Número 2044”, in Boletin Oficial de la provincia de Teruel, jueves 1 de junio 1933 “Número 2304”, in Boletin Oficial de la provincia de Teruel, jueves 22 de junio 1933

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PROGETTO Andrea Bernasconi; Gerhard Schickhofer; Maurizio Piazza, Il calcolo delle strutture in legno, in Corso base-L’uso del legno nelle costruzioni, Promo_legno, 2005 Andrea Bocco; Gianfranco Cavaglià, Flessibile come di pietra: tattiche di sopravvivenza e pratiche di costruzione nei villaggi montani, Torino: Celid, 2008 Andrea Piero Merlo; Martin Stoppel; Paolo Scacco, Il riscaldamento a legna in bioedilizia. Soluzioni tradizionali e innovative per il comfort termico, Palermo: Dario Flaccovio Editore, 2014 Gianfranco Cavaglià, L’analisi fotografica e la comprensione del costruito: dalle patologie edilizie al progetto tecnologico, con la collaborazione di Andrea Bocco, Torino: Celid, 2001 Asociación Técnica Española de Climatización y Refrigeración (ATECYR); Instituto para la diversificación y el ahorro de Energía (IDAE), Guía Técnica condiciones climáticas exteriores de proyecto, 2010 Camilla Mileto, Fernando Vegas, Homo faber. Arquitectura preindustrial del Rincón de Ademuz, Valencia: Mancomunidad de Municipios Rincón de Ademuz, 2008 Camilla Mileto, Fernando Vegas, ‘La restauración de la arquitectura tradicional como recuperación de los valores culturales y desarrollo económico. la experiencia en el Rincón de Ademuz (Valencia)’ in G. Muñoz, Actas del II Congreso internacional de patrimonio cultural y cooperación al desarrollo, Valencia: UPV, 2006, p. 256-265 Fernando Vegas; Camilla Mileto, Renovar conservando. Manual para la restauración de la arquitectura rural del Rincón de Ademuz, Casas Bajas: Mancomunidad del Rincón de Ademuz, 2007 Fernando Vegas; Camilla Mileto, Aprendiendo a restaurar. Un manual de restauración de la arquitectura tradicional de la Comunidad Valenciana, Valencia: COACV, 2014 Fernando Vegas; Camilla Mileto, “Estrategías y acciones para la conservación de la arquitectura vernácula”, Revista Ecohabitar, 32, Olba: invierno 2012, pg. 30-33 Fernando Vegas; Camilla Mileto, “Restaurar sin alterar el espíritu del edificio”, Revista Ecohabitar, 35, Olba: otoño 2012, pg. 36-37 Marc Fuster Adrover, Introducció a les estructures mixtes de fusta i algeps. Rehabilitació de forjats antics, Eco-construcció, 2010 Mario Dalla Costa, Il progetto di restauro per la conservazione del costruito, Scuola di specializzazione in Storia Analisi e Valutazione dei beni architettonici e ambientali, Torino: Celid, 2000 Norberto Tubi, Gli edifici in pietra: recupero e costruzione; murature e solai; analisi bioclimatica e ambientale, Napoli: Sistemi editoriali, 2009 Paolo Scarzella; Marco Zerbinatti, Recupero e conservazione dell’edilizia storica; l’insieme; le

170


BIBLIOGRAFIA

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DISEGNI ARCHITETTONICI DIBUJOS ARQUITECTÓNICOS

RILIEVO METRICO DELLO STATO DI FATTO

LEVANTAMIENTO MÉTRICO DE LO EXISTENTE

p.174

PROGETTO DI RECUPERO E RESTAURO

PROYECTO DE RESTAURACIÓN Y REHABILITACIÓN

p.187

GLOSSARIO

GLOSARIO

p.205

173


STATO DI FATTO

Barrio Los Ramones scala 1:2000 0

20

40

100 m


EXISTENTE

Borgata Los Ramones, vista nord

Borgata Los Ramones, vista est

Borgata Los Ramones, vista sud

175


STATO DI FATTO

657,90

658

1

658,50

659

3 659,40

655

1

66 0

66

662

0

20

40

100 m

Inquadramento scala 1:500 0

5

10

657

2

664

25 m

66


EXISTENTE

Entrando nella borgata, vista sud/est

Facciata sud della scuola

Strada verso il monte, vista sud-ovest

177


STATO DI FATTO

3,55

9,05 1,5

5,55

1,2

6,15

3,92

1,26

2,5

4,41

2,35

4,49

0,15

8,9 0,84

1,49

0,6

-0,4

0,84

1,84

1,54

A

MAGAZZINO 9 m²

1,7

2

1,55

1,12

1,55

1,36

1,17

1,07

1,58

1,17

AULA 52 m²

5,95

0,00

3,52

0,92

B'

2,53

1,17

INGRESSO 9 m²

1,04

B

3,9

1,2

1,65 12,6

+0,5

A'

N

0

N

Pianta pian terreno scala 1:100 1

0

2

1

7,15

8,7

-2,6

2

5m

5m

1,2

1,95

1,2

1,5


EXISTENTE

12,6 3,55

1,8

6,25

1

1

0,93

1,51

1,95

A

3,85

4,05

3,7

ABITAZIONE 70 m²

3,1 7,15

1

6,15

7,74

5,06

8,68

1,9

0,5

1

11,6

1,12

1,15

0,5

B

1,13

1

1,2

B'

5,35

6,25

1 12,6

A'

Pianta primo piano scala 1:100


STATO DI FATTO

N PIanta copertura scala 1:100 0

1

2

5m


EXISTENTE

6

6

5

5 4,24

4 4,24

2,7

4

2,7

3

3

0,48

0,48

2

2

3,67

3,75

3,67

3,75

3,37

3,37

1

1

1 intonaco in malta di calce muratura in pietra naturale 55 cm intonaco in malta di gesso

2 serramento con telaio e scuro intonaco in malta di calce 1 in legno senza vetro muratura in pietra naturale 55 cm intonaco in malta di gesso

2 serramento con telaio e scuro in legno senza vetro

3 riempimento in terro, gesso e detriti travetto in legno 10x18 cm voltine in laterizi 3 cm intonaco in gesso riempimento in terro, gessolose e detriti chiuse con grandi 43 aperture travetto in legno 10x18 cm voltine in laterizi 3 cm intonaco in gesso

4 aperture chiuse con grandi lose

5 passafuori decorativo in laterizi 6 tegole in laterizio strato di gesso cannicciato passafuori decorativo in laterizi 5 trave in legno

6 tegole in laterizio strato di gesso cannicciato trave in legno

Sezione AA’ scala 1:50


4,24

2,7 2,23

0,43

2 1 porta interna in legno 2 volta per la scala

in laterizi intonacati 3,67

3 architrave in legno

3,27

4 trave in legno di pioppo 40x30 cm (catena della capriata)

5 intonaco esterno in calce

2,1

muratura in pietra locale a vista

1

6 trave in legno di pioppo 30x40 cm

Sezione BB’ scala 1:50 0

0,5

1

2,5 m


4

3 5

6

0,64

1,69

3,27

1,41


Prospetto nord scala 1:100

N Prospetto sud scala 1:100 0

1

2

5m


Prospetto ovest scala 1:100

Prospetto est scala 1:100


PROGETTO


PROYECTO

N Pianta copertura scala 1:100 0

1

2

5m


PROGETTO

-0,4

B

3,41 1,2

1,36

0,85

2,09

0,00

9,44

0,78

3,33

0,78

2,45

1,1

A 2,78

3,94 1,53

MAGAZZINO 10 m²

1,17

1,26

1,55

1,94

1,45 SERVIZI IGIENICI 11 m²

2,46

4,68 1,37

11,4 0,84

-2,6

7,28

1,17

7,5

SALA MULTIFUNZIONALE 70 m²

2,8

C

1,17

0,92

1,28

0,00

9,05

5,95

8,95

1,64

2,35

1,17

+0,4

4,03

1,2

1,65

3,27

12,87

N Pianta pianterreno scala 1:100 0

1

2

5m

B'

A'

+0,5

1,2

1,95

1,2

1,63

C'


PROYECTO

B

3,41 3,41

2,09

9,44

0,78

3,33

0,78

2,45

3,7

MAGAZZINO 10 m²

2,39

1

1

2,1

2,78

1,1

A SERVIZI IGIENICI 11 m²

1,9

6,18

3,1

8,95

3,14

LUDOTECA 20 m²

1

1 1,18

7,87

C' 1,25

1,23

C

3,71

5,38

0,54

3,27

1,06

7,28

SALA LETTURA 16 m²

AULA 22 m²

3,57

1,11

1,73

12,87

B'

A'

Pianta primo piano scala 1:100


PROGETTO

B

0,96

0,96

0,96

0,96

0,96

0,96

0,96

0,96

2,06

1,99

2,57

0,66

0,66

0,66

0,66

0,66

0,66

2,35

0,66

0,66

A 2,63

C

2,84

4,41

B'

A'

N Struttura solaio scala 1:100 0

1

2

4,78

5m

C'


PROYECTO

B

1

1

1

1

3,74

1

1

1

1

1

1

1

3,84 1

3,51

1

4,05

3,51

3,51

A

A 3,84

C

C'

0,93

C

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

1

A'

B'

A'

Struttura copertura scala 1:100


N Prospetto nord scala 1:100 0

1

2

5m


Prospetto est scala 1:100


N Prospetto sud scala 1:100 0

1

2

5m


PROCESO PARTICIPATIVO

Prospetto ovest scala 1:100


B

A

1

1 2 3 4 5

2 3 4 5 6 7 8 9 10

6

11

7

A Dettaglio A_solaio controterra scala 1:20 1 intonaco di calce NHL 2,5 cm 2 battiscopa in legno 3 parquet di legno di rovere 1,5 cm 4 sottofondo di malta di cemento 6 cm 5 massetto di calcestruzzo 15 cm 6 sottofondo di ghiaia 25 cm 7 fondazioni esistenti in pietra locale

0

0,2

0,4

B Dettaglio B_copertura scala 1:20 1 tegole di recupero 2 doppia orditura in legno listelli 6 x 4 cm 3 membrana impermeabile traspirante 4 isolamento con pannelli di sughero 10 cm 5 cannicciato 6 travetto di bordo in legno 8 x 12 cm 7 puntone in legno di pioppo 20 x 24 cm, interasse 100 cm 8 gronda metallica 9 assito in legno 2,5 cm 10 passafuori in legno 12 x 12 cm, interasse 90 cm 11 muratura in pietra locale faccia a vista 50 cm

1m


B

+4,00

A 0,00

Sezione AA’ scala 1:50 0

0,5

1

2,5 m


5

1

6

4

+4,00

7

E

C

D

3 2

1 tegole di recupero

0,00

3 intonaco di calce NHL

doppia orditura in legno 5+5 cm membrana impermeabile traspirante isolamento con pannelli di sughero 10 cm assito in legno 2,5 cm trave in legno 20 cm

2 piastrelle sanitarie in ceramica impianti in sottofondo di malta di cemento massetto in calcestruzzo sottofondo di ghiaia

blocchi Termoarcilla 30x24x19 cm piastrelle sanitarie in ceramica 4 parquet di legno di rovere soletta in gesso 5 cm strato di irrigidimento in gesso 8 cm armatura in canne palustri assito in legno 2,5 cm trave in legno16 cm

Sezione BB’ scala 1:50 0

0,5

1

2,5 m

5 tegole di recupero

6 intonaco di calce NHL doppia orditura in legno isolamento con pannelli di sughero 10 cm membrana impermeabile traspirante muratura in pietra locale 55 cm isolamento con pannelli 7 parquet in legno di rovere di sughero 10 cm isolamento acustico sughero 5 cm cannicciato strato di irrigidimento in gesso 8 cm trave in legno 20 cm armatura in canne palustri riempimento in argilla espansa voltine di mattoni intonaco di calce


C

D

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1 2 3 4 5 6 7

11 12

13 14

D

C Dettaglio C_solaio bagno scala 1:20

Dettaglio D_serramento bagno scala 1:20

1 piastrelle sanitarie in ceramica 1,5 cm, 20 x 20 cm 2 blocchi di argilla espansa Termoarcilla 30 x 19 x 24 cm 3 intonaco in calce NHL 2,5 cm 4 piastrelle sanitarie in ceramica 1,5 cm, 20 x 20 cm 5 massetto di malta per impianti 5 cm 6 strato di irrigidimento in gesso 8 cm 7 armatura in canne palustri e tirafondi metallici 8 assito in legno 2,5 cm 9 trave in legno 16 x 20 cm 10 tavella laterizia 5 cm 11 travetti in legno continui sulla muratura 10 x 10 cm 12 intonaco di calce NHL 2,5 cm 13 architrave in legno 12 x 15 cm 14 serramento in legno di pino con doppio vetro 5 / 14 / 5 mm

1 doppio vetro 5 /14 / 5 2 seeramentp in legno di pino 80 x 150 cm 3 davanzale in argilla 4 tavolato in legno 6 cm 5 piastrelle ceramiche sanitarie 1,5 cm, 20 x 20 cm 6 blocchi di argilla espansa termoarcilla 30 x 19 x 24 cm 7 intonaco di calce NHL 2,5 cm

0

0,2

0,4

1m


G

H

+2,15

+0,40

Sezione CC’ scala 1:50 0

0,5

1

2,5 m


+4,00

F

0,00


E

1 2 3 4

1 2 3 4 5 6 7 8

5 6

9 10 11

E Dettaglio E_solaio intramezzo scala 1:20 1 parquet di legno di rovere 1,5 cm su foglio di nylon 2 isolamento acustico con pannelli di sughero 5 cm 3 strato di irrigidimento in gesso 8 cm 4 armatura in canne palustri 5 riempimento in argilla espansa 6 voltine di mattoni 3 cm 7 intonaco di calce NHL 2 cm 8 travetto in legno 10 x 18 cm 9 intonaco di calce NHL 2,5 cm 10 rete porta intonaco 11 muratura in pietra locale 55 cm

0

0,2

0,4

1m

F Dettaglio F_serramento scala 1:20 1 intonaco di calce esistente 2 tassello 14 cm 3 isolamento termico con pannelli di sughero 10 cm 4 intonaco in calce naturale NHL 2,5 cm con rete porta intonaco 5 architrave in legno 15 x 15 cm 6 doppio vetro 5 /14 / 5 7 infisso in legno di pino 80 x 150 cm 8 scuro interno in legno

7 8


G

H

F

1 2 3 4 5 6 7 8 9

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11

10 11 12

H

G Dettaglio G_angolo copertura scala 1:20 1 tegole di recupero 2 laterizi per decoro laterali 3 doppia orditura in legno listelli 6 x 4 cm 4 membrana impermeabile 5 isolamento con pannelli di sughero 10 cm 6 travetto di bordo 10 x 15 cm 7 cannicciato 8 puntone in legno di pioppo 20 x 24 cm, interasse 100 cm 9 muratura in pietra locale faccia a vista 50 cm 10 isolamento con pannelli di sughero 10 cm 14 intonaco di calce NHL 2,5 cm con rete porta intonaco

Dettaglio H_scala e solaio scala 1:20 1 parquet di legno di rovere 1,5 cm su foglio di nylon 2 isolamento acustico con pannelli di sughero 5 cm 3 strato di irrigidimento in gesso 8 cm 4 armatura in canne palustri 5 riempimento in argilla espansa 6 voltine di mattoni 3 cm 7 intonaco di calce NHL 2 cm con rete porta intonaco 8 pedata scala in legno 26 cm 9 piastra metallica per fissaggio scala 10 trave in legno 30 x 40 cm 11 cosciale in legno interasse 115 cm 12 assito in legno 2,5 cm


8 6

10

9

10

7-8 7

9

5 5

2

10

6 2

2-3-4 2-3-4

2

3

2

4

2

2

3

2-3-4

1

4

2-3-4

4

1 2

2

3

4

2

Pianta piano terreno

18 16 17

20

19

19

15

20

16

15

20

17-18

2

14

12

12-14 12-14

2

14

12

15

15

15

11 11

Pianta primo piano

Impianto elettrico

11

12

12 2

11-12-13-14

12

15

13 11-12-13-14

2

13


GLOSSARIO

GLOSSARIO

GLOSARIO

architrave in legno armatura in canne palustri assito/tavolato in legno battiscopa in legno cannicciato calcestruzzo colmo cordolo davanzale doppia orditura/listelli di legno doppio vetro fondazioni in pietra locale gronda metallica impianti intonaco intonaco di calce isolamento a cappotto isolamento acustico in sughero isolamento con pannelli di sughero malta malta di calce massetto in calcestruzzo membrana impermeabile muratura in pietra locale parquet di legno di rovere passafuori in legno piastrelle sanitarie in ceramica pluviale puntone di legno di pioppo rete porta intonaco solaio serramento soletta in gesso sottofondo di malta di cemento strato di irrigidimento in gesso tavella laterizia tegole telaio in legno tirafondi metallici trave in legno travetto in legno volta di mattoni voltine di mattoni

dintel de madera armadura en cañas entablado de madera zócalo cañizo hormigón cumbrera zuncho vierteagua listones de madera doble cristal cimentaciones en piedra local canalón instalaciones enlucido enlucido/revoco de cal aislamiento exterior aislamiento acústico en corcho aislamiento con paneles de corcho mortero mortero de cal solera de hormigón lámina impermeable mampostería laminado de madera de roble alero de madera baldosas en cerámica bajante par/correa de madera de chopo malla para enlucir forjado carpintería solado en yeso solera de mortero de cemento capa de refuerzo en yeso rasilla tejas marco de madera tirafondos metálicos viga de madera vigueta de madera bóveda de ladrillos revoltones

205


Vista sud-est assonometria


Vista sud-ovest assonometria


CONCLUSIONI

208


CONCLUSIONES

CONCLUSIONI

CONCLUSIONES

Sarebbe interessante che le conclusioni di questo lavoro di tesi potessero essere scritte insieme con gli abitanti con cui ho svolto buona parte del progetto, e con i quali ho condiviso alcuni mesi di grande arricchimento personale e di esperienza in ambito agricolo e dell’architettura rurale. La valutazione del processo, però, verrà fatta in un tempo successivo così come la possibile presentazione del progetto a bandi regionali per il finanziamento del recupero.

Sería interesante escribir las conclusiones de este proyecto junto con los habitantes de Olba, con los cuales llevé a cabo la mayor parte del mismo, y compartí unos meses de enriquecimiento personal, de experiencia de vida en el campo y de estudio de la arquitectura rural. Sin embargo, la evaluación y análisis del proyecto se va a llevar a cabo con posterioridad, así como su posible presentación a ayudas regionales de financiación para su restauración.

Il recupero di un’architettura rurale tradizionale è un’operazione da realizzare, a mio parere, insieme con le persone che hanno vissuto quell’edificio o sono culturalmente legate ad esso; di questo non avevo la piena consapevolezza prima di vivere il processo per il recupero della scuola. Non è sufficiente, seppur molto utile, studiare a fondo i dettagli costruttivi di una costruzione e le pratiche di intervento per il risanamento senza riferirsi alla cultura in cui questa tecnica costruttiva si è sviluppata; tecniche costruttive testimoni della storia e del tempo di un’architettura senza architetti che non va dimenticata. Sono gli stessi abitanti di Olba che mi hanno aiutato a conoscere e analizzare l’edificio oggetto di studio, ed è con loro, i futuri fruitori dello spazio, che ci siamo

La restauración y rehabilitación de una arquitectura rural es una intervención que, en mi opinión, se debe realizar con las personas que han habitado ese edificio o que están culturalmente relacionadas con el mismo, algo de lo que me he dado cuenta después de vivir el proceso de restauración de la escuela. No basta, aunque sea muy útil, con estudiar atentamente los detalles constructivos de un edificio y las tipologías de intervención, si no que es necesario hacer referencia al contexto en el cual se ha desarrollado esta técnica constructiva (una arquitectura sin arquitectos). Los mismos habitantes de Olba fueron quienes me ayudaron a conocer y a analizar el edificio que estaba estudiando y juntos desarrollamos y determinamos las exigencias funcionales y espaciales. En este proceso, mis funciones fueron sobre todo 209


CONCLUSIONI

interrogati sulle reali esigenze funzionali e spaziali. A me spettava, inoltre, il compito di coordinamento e gestione di attività e tempi, di sintesi e di valutazione della fattibilità delle idee che nascevano.

de coordinación y gestión de las actividades y tiempos, y de síntesis y evaluación de la viabilidad de las ideas que iban surgiendo.

La volontà era tentare la sinergia di più strategie progettuali volte allo sviluppo sostenibile; se questa unione ha funzionato, è soprattutto grazie al fatto che l’obiettivo che ci eravamo prefissi era piuttosto modesto e in un ambito circoscritto. Il numero ridotto degli abitanti di Olba e la loro vitalità mi ha permesso di inserirmi velocemente nella comunità e mi ha facilitato nella proposizione di attività partecipative. Come scrivono Ciaffi e Mela, “la partecipazione non può essere considerata semplicemente come uno strumento per assumere delle decisioni; essa, piuttosto, è vista come la continuazione diretta e pressoché spontanea delle relazioni che già sussistono tra i membri di una comunità locale. Essa deve assumere modalità e forme di comunicazione rispettose delle consuetudini che valgono nell’ambito comunitario, tener conto dei significati attribuiti ai diversi luoghi e agli spazi”35.

Uno de los objetivos del proyecto fue aglutinar diferentes estrategias proyectuales de desarrollo sostenible. Si esta unión funcionó, fue sobretodo por el hecho de que el objetivo que nos propusimos era bastante modesto y en un ámbito muy concreto. El reducido número de habitantes de Olba y su vitalidad me permitió introducirme rápidamente en la comunidad y me facilitó la propuesta de actividades participativas. Cómo escriben Ciaffi y Mela, “la participación no puede considerarse simplemente como una herramienta para tomar decisiones; más bien, es la continuación directa y espontánea de las relaciones que ya existen entre los miembros de una comunidad local. Debe asumir las formas de comunicación que respeten las costumbres de la comunidad, y tener en cuenta los significados atribuidos a los diferentes lugares y espacios“35.

Ho potuto sperimentare che la comunità territoriale, in cui sono esaltate le relazioni con lo spazio, è l’ambito ‘naturale’ della partecipazione e dello sviluppo di pratiche di autogestione; lo spazio comunitario è un’estensione dello spazio delle relazioni private. Questo fa sorgere in me il desiderio di continuare con questo tipo di progettazione ampliando il campo di applicazione e il numero delle persone coinvolte. Come ho scritto all’inizio della tesi la volontà è che strategie e metodi di lavoro basati sulla qualità della vita e sulla società non rimangano relegate in nicchie isolate. Il luogo in cui si vive e la condizione sociale non devono essere limiti per vivere

Experimenté que la comunidad local, donde se exaltan las relaciones con el espacio, es el ámbito ‘natural’ para la participación y el desarrollo de prácticas de autogestión; siendo el espacio comunitario una extensión del espacio privado. Esto ha suscitado en mí el deseo de continuar con este tipo de proyectos mediante la ampliación del campo de actuación y el número de personas involucradas. Como escribía en la introducción de este proyecto, la voluntad es que las estrategias y métodos de trabajo basados en la calidad de vida y la sociedad proliferen. El lugar donde se vive y las condiciones sociales no deben representar un límite para vivir de manera sostenible.

D. Ciaffi; A. Mela, La partecipazione: dimensioni, spazi, strumenti, Roma: Carocci, 2006, p. 58-59 35

210


CONCLUSIONES

in modo sostenibile. Questo lavoro per me ha rappresentato un esercizio progettuale su più livelli (sociale, architettonico e tecnologico), che lascia in sospeso l’interrogativo dell’applicabilità del sistema in ambiti più complessi e vorrebbe essere l’inizio di un percorso con sfide più articolate.

Este trabajo ha supuesto un ejercicio de análisis a diferentes niveles (social, arquitectónico y tecnológico), que deja abierta la cuestión de la aplicabilidad del sistema en lugares más complejos y podría ser el comienzo de desafíos más ambiciosos.

La cura e l’attenzione, a partire dal particolare più fragile sino alla natura nella sua ampiezza, che ho potuto vivere ad Olba, mi hanno ricordato l’importanza del genuino e del naturale; e la concretezza delle scelte di vita di queste famiglie, tra cui quella di tornare a vivere in ambito rurale, rappresenta la totalità di gesti con cui un individuo può perseguire una vita in armonia con ciò che lo circonda, rispettandolo e beneficiandone al tempo stesso.

El cuidado y la atención desde el más mínimo detalle hasta la naturaleza en su más grande expresión que he podido experimentar en Olba, me ha recordado la importancia de lo genuino y natural. El carácter concreto de las elecciones de vida de las familias, incluido la de volver a vivir en las zonas rurales, representa la totalidad de los gestos con los cuales un individuo puede perseguir una vida en armonía con su entorno, respetándolo y aprovechándolo al mismo tiempo.

È necessario riconoscere la dimensione multi-livello della sostenibilità, più che cercare soluzioni sostenibili specifiche; migliorare i comportamenti, aumentare le conoscenze, lavorare con molti attori e potenziare le abilità tecniche.

Es necesario reconocer los diferentes niveles de la sostenibilidad en lugar de buscar soluciones sostenibles específicas, mejorar el comportamiento, aumentar el conocimiento, y reforzar las habilidades técnicas.

211



RINGRAZIAMENTI

Questo lavoro di tesi è stato un lungo percorso vissuto un po’ in Spagna un po’ in Italia, con tante persone che mi hanno aiutato e hanno offerto il loro contributo. Ringrazio coloro che mi hanno supportato tecnicamente: il professor Bocco, che con la sua conoscenza e competenza ha saputo risolvere tutti i miei dubbi, semplici e complessi; Toni di Ecohabitar, Federico Martín, sindaco di Olba Lidia e Soledad, del Despacho Vegas. Voglio ringraziare Olba e i suoi abitanti: muchas gracias por acogerme con alegría en vuestra vida y por creer en el proyecto, ojalá se realize todo lo que hemos imaginado juntos; Grazie a Tana, Delfi e Nando: mi gratitud va mucho más allá de cualquier palabra pueda escribir en esta hoja; vivir en armonia en vuestra casa ha sido una riqueza para mí; Grazie ai miei compagni, di Valencia e di Torino,; Grazie alla mia squadra e ai miei amici, per esserci stati, anche quando ero lontana; Grazie ai miei genitori e alle zie, il vostro interesse e la vicinanza sono stati fondamentali; Grazie a Cri, per avermi accompagnato in tutto questo viaggio, dal primo all’ultimo momento; che le nostre passioni cosí simili e complementari possano un giorno ritrovarsi in un progetto realizzato insieme, magari per una casa a noi cara; Grazie a Chicchi, per i nostri sogni, comuni. 213


214



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