MondoChievo #13

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CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM sabato 28.02.15 - 25^ giornatA

numero

13


RIACCENDIAMO LA PASSIONE

Da 25 anni Midac, azienda veronese leader nel mercato delle batterie da avviamento, accende motori, progetti e soprattutto passioni. Come quella per il Chievo Verona. Per vivere le emozioni del calcio con rinnovata energia. Serie A TIM Stagione sportiva 2014/2015

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bentegodi & dintorni Il punto della situazione

marco sancassani

“Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma.” Applicando alla situazione attuale del ChievoVerona la legge fisica della conservazione della massa - non ce ne voglia l’illustre de Lavoisier di un’interpretazione così terraterra - potremmo dire che nulla era stato acquisito al termine della gara interna con la Sampdoria, niente è perduto alla luce del match di domenica scorsa a Empoli. In ogni caso si sarebbe dovuto continuare a lottare per centrare quanto prima l’obiettivo della salvezza. Vero è che un risultato positivo in quest’ultimo frangente avrebbe garantito se non altro una maggiore serenità all’ambiente, altrettanto vero che comunque - salvo clamorosi exploit di chiunque - da qui alla fine la lotta per il mantenimento della categoria sarà un inseguimento a elastico in cui, turno dopo turno, le concorrenti guadagneranno e perderanno terreno fino all’epilogo finale.In quest’ottica, prima dell’uscita in terra toscana, buon pro ha fatto alla classifica del Chievo il successo con la Sampdoria. Coi blucerchiati, gli uomini di Maran, pur soffrendo nel finale, hanno raccolto i frutti di quella continuità di rendimento espressa da qualche tempo a questa parte ma non sempre ricambiata in termini di risultato. La meritata affermazione

non ha purtroppo trovato seguito al ‘Castellani’, costringendo i gialloblù a cercare l’impresa quest’oggi contro il Milan, in attesa di ricevere domenica prossima la Roma. Più degli anni scorsi, probabilmente a incidere saranno, dati gli equilibri sempre più sottili, le qualità tecniche dei singoli. Sicuramente, come sempre, decisiva sarà la maggior determinazione che ogni squadra riuscirà a tradurre sul campo. Forza Chievo, il Diavolo non è sempre così brutto come lo si dipinge!

TEAM MONDO CHIEVO: EDITORE: Coordinamento Amici del Chievo DIRETTORE RESPONSABILE: Marco Sancassani CONDIRETTORE: Paolo Sacchi IDEAZIONE e COORDINAMENTO: Simone Fiorini CREATIVITà ed IMPAGINAZIONE: MO.DA Comunicazione www.modacomunicazione.com

INDICE: I protagonisti_pagine 04-05-07 La classifica_pagina 09 Chievo gallery_pagina 11 Le rose_pagine 12-13 Ciak si gioca_pagina 17 C’era una volta_pagina 19 La vetrina degli amici_pagina 21 Meeting presidenti_pagina 22 è sempre Primavera_pagina 23

COLLABORATORI: Angela Borruto, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo, Marco Sancassani, Paolo Sacchi FOTOGRAFI: Roberto Gandolfi, Renzo Udali AMMINISTRATORE: Coordinamento “Amici del Chievo” STATISTICHE A CURA DI: Ufficio Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo STAMPA: Mediaprint Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 7 - Numero 5 del 28 febbraio 2015

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i protagonisti Il pedigree c’è tutto. La classe pure. Rubén Botta ha tutte le qualità per essere iscritto alla lista dei giocolieri argentini dalla tecnica sopraffina, dei trequartisti in grado, con una giocata, di far saltare il banco. Nato venticinque anni fa a San Juan, un migliaio di chilometri a ovest di Buenos Aires, calcisticamente si è laureato e ha conosciuto il grande calcio proprio nella Capital Federal.

to che ti ha colpito maggiormente? Come dicevo, in una squadra come la nostra l’aspetto più importante è la compattezza del gruppo. Qui siamo un blocco unico: dirigenza, staff tecnico, squadra e collaboratori. Il presidente è con noi in ogni momento. Sono aspetti fondamentali, sia per far andare bene le cose ma anche per affrontare i momenti difficili, quando i risultati non arrivano.

Ha incantato i palati fini della Primera Division con la camiseta del Tigre – sodalizio dell’area metropolitana di Baires –scendendo in campo in tutte le principali competizioni sudamericane per club. Prelevato dall’Inter nel 2013, transitato dal Livorno e poi rientrato coi nerazzurri per disputare la seconda parte dello scorso torneo, ora con il ChievoVerona ha l’occasione per spiccare il volo anche in Italia.

Un giudizio condiviso dagli addetti ai lavori è che la tecnica di Rubén Botta sia sopraffina: dove hai imparato a giocare così bene? A dire il vero ci sono tanti altri giocatori tecnicamente bravi qui al Chievo. Per quanto mi riguarda, Riquelme è sempre stata la mia principale fonte d’ispirazione. È stato un calciatore eccezionale che per me continua a essere un esempio di qualità. Oltretutto lui era uno degli idoli del Boca, la squadra per cui ho sempre tifato. Al futebol ho iniziato a giocare in una piccola squadra di San Juan; poi appunto è arrivata la possibilità di andare a Buenos Aires nel settore giovanile del Boca. Una grande soddisfazione, anche se passare da una città di provincia alla Capital Federal non è così semplice, soprattutto quando hai quattordici anni e sei costretto a vivere lontano dalla tua famiglia. Buenos Aires è una bellissima città ma ci vuole tempo per ambientarsi. Il primo anno è stato complicato: con l’aiuto dei genitori e delle amicizie che nel frattempo ho allacciato, ho superato gradualmente le difficoltà.

Boca Juniors, Tigre, Inter e ora Chievo. Un curriculum importante, Rubén. Ho iniziato la mia carriera agonistica nel settore giovanile del Boca Juniors, uno dei più grandi d’Argentina. Poi mi sono trasferito al Tigre, club di dimensioni certamente più piccole ma con cui abbiamo raggiunto traguardi importanti. Per certi versi al Chievo ho ritrovato lo stesso ambiente: la dimensione ideale in cui giocare al calcio, far gruppo. Quando l’estate scorsa ho saputo della possibilità di trasferirmi qui, ne ho parlato con diverse persone: ho ricevuto giudizi positivi unanimi. Effettivamente non sbagliavano: mi sono trovato bene fin dall’inizio. Anzi, proprio nel periodo in cui non ho potuto giocare a causa di un infortunio, ho apprezzato davvero la vicinanza della squadra, dello staff e anche dei tifosi. Mi hanno aspettato, coccolato. Sono aspetti importanti che danno grande fiducia. Le prime gioie da calciatore sono arrivate con il Tigre. È un club a cui sono legato e riconoscente per quello che mi ha dato. Ho trascorso quattro stagioni ricche di soddisfazioni: abbiamo raggiunto la finale di Copa Sudamericana, in Copa Libertadores siamo arrivati fino agli ottavi. Arrivare a quei livelli per una società “piccola” è davvero fantastico. Un’emozione straordinaria. Sei al Chievo da sei mesi: qual è l’aspetpagina 04

Ancora una volta vivi lontano da casa. La mia famiglia abita a San Juan, una cittadina all’interno del Paese dove sono nato e cresciuto e in cui tuttora abitano i miei genitori. Cerco di andarli a trovare ogni volta che posso, sfruttando le pause dall’attività agonistica. Ho quattro fratelli: io sono il


ruben botta paolo sacchi

la scheda Nome: Rubén Alejandro Cognome: Botta Data di nascita: 31/01/1990 Luogo di nascita: San Juan (Argentina) Altezza: 175 cm Peso: 65 kg Ruolo: centrocampista offensivo / attaccante Squadre in cui ha militato: Boca Juniors (settore giovanile), Tigre (77/10), Livorno (0/0), Inter (12/0), ChievoVerona (11/0) più viejo, il più vecchio. Stare con loro è sempre una grande gioia. Anche mio fratello Joan, il più grande, fa il calciatore. Ha diciassette anni, è stato un po’ qui in Italia e ora gioca per una squadra di serie C argentina. Lui e mio padre sono venuti a Verona l’ultima volta lo scorso dicembre. Per la loro prossima visita vorrei regalargli un gol; però, a dirla tutta, spero di segnare la mia prima rete in serie A molto prima del loro arrivo. Qui tuttavia non hai la difficoltà di comunicare coi compagni in castigliano… In effetti, da quando sono arrivato in Italia mi sono trovato con tanti colleghi argentini in squadra. Era successo all’Inter, si sta ripetendo al Chievo. È ovvio che mi faccia piacere, anche se proprio per questo motivo l’italiano lo sto imparando poco. A proposito di compagni: c’è qualcuno con cui ti frequenti maggiormente fuori dal campo di gioco? Mi trovo bene con tutti anche se è naturale che abbia legato maggiormente con i miei connazio-

nali, Ezequiel [Schelotto], Mariano [Izco] e Albano [Bizzarri]. Con loro c’è siamo più legati ma i rapporti sono ottimi anche con gli altri compagni di squadra. Ora che inizia la bella stagione organizzerete qualche parrillada all’aperto, la grigliata in stile argentino? Asado, chorizo… Questo è sicuro. Sto già cercando di capire come fare. Credo alla fine sarà Albano a doversi occupare dell’organizzazione. La sua casa è la più adatta e anche la più grande: da lui possiamo starci tutti senza problemi. A cucinare ci pensa Schelotto? A quanto si dice in giro è un ottimo cuoco. Macché, Ezequiel non sa fare niente in cucina! [ride]. Lui va in giro a vantarsi di essere un grande cuoco ma ai fornelli in definitiva non è un granché, anzi. Scrivetelo: è tutto un bluff. Quando terminiamo l’allenamento a Veronello capita che si vada a mangiare da lui. Il fatto è che compra tutto già precotto, già pronto. Fidatevi di me: non vale niente tra i fornelli. Se io cucino? Meglio non parlarne: non so davvero da dove iniziare. Schelotto meglio come calciatore, dunque. Con Ezequiel siamo grandi amici, scherziamo sempre. Davvero un bravo ragazzo. Sul campo è un ottimo giocatore. È stato all’Inter, ha già maturato esperienze a alto livello. Il fatto che sia capace di coprire bene diversi ruoli è una qualità che lo rende assolutamente importante per la squadra. Uno di quegli elementi che un allenatore vorrebbe poter avere sempre a disposizione. In serie A hai all’attivo alcuni assist al bacio ma nessun gol: a Parma ci sei andato vicino. Sì, è vero, ma devo assolutamente riuscire a farcela a segnare. Anche se alla fine non importa il marcatore ma che vinca la squadra. Fare gol è un’emozione unica, ovvio, ma anche gli assist contribuiscono a portare a casa il ri1 Il giorno della presentazione insieme al suo amico e compagno di squadra Ezequiel Schelotto. 2 I primi allenamenti a Veronello. 3 L’esordio in serie A con la maglia del ChievoVerona, nella partita interna giocata contro il Parma, domenica 21/09/2014. 4 Il primo assist decisivo di Ruben: ne usufruisce capitan Pellissier in ChievoVeronaFiorentina di domenica 18/01/2015. 5 La partita giocata da Botta in campionato contro l’Empoli.

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i protagonisti ruben botta sultato. Sono ormai abituato a giocare in tutti i ruoli in avanti e quando opero dietro le punte o sulla trequarti sono sempre a disposizione dei compagni per cercare di metterli nelle condizioni di segnare. In attesa del prossimo, raccontaci il gol più bello che hai realizzato in carriera. È stato col Tigre nella Libertadores 2013. Giocavamo contro il Libertad, in Paraguay, nell’ultima del girone di qualificazione nella fase a gruppi. A loro sarebbe bastato lo zero a zero per eliminarci. Ho aperto le marcature con un diagonale e alla fine poi vincemmo 5-3. Non saprei dire se è stato un bel gol: di certo molto importante. È una partita che ricordo con piacere. Alla nazionale ci pensi mai? Naturale sia il sogno di ogni calciatore. Per arrivarci però occorre dimostrare sempre, settimana dopo settimana, la propria qualità nel club in cui si gioca. Per questa ragione sono concentrato sul Chievo. Solo facendo bene qui possono aumentare le possibilità di essere notato.

Contrasto Botta durante il match Chievo-Empoli

Passioni extra calcistiche? Mi piace dormire, mi serve a recuperare le forze. Adoro passeggiare nel centro di Verona, ascoltare la musica e soprattutto ballare. Il tango? No, anche se vorrei impararlo. In compenso amo la cumbia. E poi il cinema: i film d’azione

sono i miei preferiti. Con Schelotto abbiamo gusti diversi in merito: talvolta discutiamo e pure s’arrabbia. Dovete sapere che lui adora le storie d’amore [ride]. C’è da dire che Ezequiel è un tipo romantico anche nella vita privata. Se io sono fidanzato? Da poco, con una ragazza argentina. Ai tifosi del Chievo invece cosa vuoi dire? Qui sto bene e loro ci danno la carica nella maniera giusta. Mi auguro di ripagarli con qualche gol, mi piacerebbe lasciare il segno. Anche se ciò che conta è che la squadra vinca e raggiunga i propri obiettivi. Anche se segna Schelotto anziché Botta? Assolutamente sì. In una delle ultime partite che abbiamo giocato anziché passargli la palla ho tirato in porta e lui sì è arrabbiato. Dunque gli dovrò fare un assist, prima o poi. Dopo due successi è arrivata la sconfitta di Empoli: ora al Bentegodi c’è il Milan. È una partita importante, in cui vogliamo fare bene. Vincere? Certo che sarebbe bello, anche se non sarà facile. Noi ce la metteremo tutta.

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serie a tim

* un punto di penalizzazione - Parma e Udinese una gra in meno

Turni e classifiche aggiornati al 26/02/15 - s.s. 2014/15 - 25^ giornata 01/03/15

squadra

punti

G

V

N

P

RF

RS

Juventus

57

24

17

6

1

51

13

Roma

48

24

13

9

2

37

18

Napoli

45

24

13

6

5

44

30

Lazio

40

24

12

4

8

40

27

Fiorentina

39

24

10

9

5

36

24

Genoa

36

24

9

9

6

36

29

Sampdoria

36

24

8

12

4

30

27

Inter

35

24

9

8

7

39

31

Milan

33

24

8

9

7

35

30

Torino

33

24

8

9

7

27

25

Palermo

33

24

8

9

7

38

39

Sassuolo

29

24

6

11

7

29

35

Udinese

28

23

7

7

9

26

31

Empoli

27

24

5

12

7

25

27

Hellas Verona

25

24

6

7

11

27

43

ChievoVerona

24

24

6

6

12

18

30

Atalanta

23

24

5

8

11

21

35

Cagliari

20

24

4

8

12

31

45

Cesena

16

24

3

7

14

23

47

Parma

11

23

3

2

18

20

47

Atalanta – Sampdoria – 28/02 ore 18 ChievoVerona – Milan – 28/02 ore 20.45 Cagliari – Hellas Verona – 01/03 ore 12.30 Cesena – Udinese – 01/03 ore 15 Palermo – Empoli – 01/03 ore 15 Genoa – Parma – 01/03 ore 15 Sassuolo – Lazio – 01/03 ore 15 Inter – Fiorentina – 01/03 ore 18 Torino – Napoli – 01/03 ore 20.45 Roma – Juventus – 02/03 ore 20.45

PROSSIMO TURNO sabato 07.03.2015 Sampdoria – Cagliari – 07/03 ore 18 Milan – Hellas Verona – 07/03 ore 20.45 Cesena – Palermo – 08/03 ore 12.30 Udinese – Torino – 08/03 ore 15 ChievoVerona – Roma – 08/03 ore 15 Empoli – Genoa – 08/03 ore 15 Parma – Atalanta – 08/03 ore 15 Napoli – Inter – 08/03 ore 20.45 Lazio – Fiorentina – 09/03 ore 19 Juventus – Sassuolo – 09/03 ore 21

Classifica Marcatori

diamo i numeri 2 Con l’esordio in gialloblù di Ioannis Fetfatzidis in quel di Empoli sono diventati 2 i calciatori clivensi di origine greca. Prima di lui a indossare in 2 occasioni la casacca del ‘Ceo’ era stato Nikolaos Spyropuolos nella stagione 2012/2013.

14 Icardi (Inter), Tevez (Juventus) 12 Menez (Milan), Higuain (Napoli), Dybala (Palermo) 10 Gabbiadini (Napoli)

38 Salgono così a 85 gli atleti impiegati da ChievoVerona provenienti da federazione estera, 38 dei quali appartenenti a stati europei. Complessivamente le presenze del Vecchio Continente nella squadra della Diga sono ben 1183, surrogate da 72 reti. 338 Relativamente al campionato di Serie A, il centrocampista di Drama risulta infine il 185.mo giocatore impiegato occupando invece la 338.ma posizione in merito a tutte le competizioni disputate dal Chievo tra i professionisti.

Incontri della 25^ giornata

9 Toni (Hellas Verona), Callejon (Napoli), Quagliarella (Torino), Di Natale (Udinese) 8 Mauri (Lazio), Ljajic (Roma), Zaza (Sassuolo), Thereau (Udinese), Eder (Sampdoria) 7 Maccarone (Empoli), Babacar (Fiorentina), Matri (Genoa), Djordjevic (Lazio), Vazquez (Palermo), Berardi (Sassuolo) Esordio Ioannis Fetfatzidis contro l’Empoli pagina 09


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Tutte le foto dei match su www.flickr.com/photos/acchievoverona renzo udali

#Chievosamp 2-1

#empoliChievo 3-0

Marcatori: 2’ pt Izco, 39’ pt Meggiorini, 46’ st Muriel.

Marcatori: 22’ pt Rugani, 1’ st Maccarone, 21’ st Maccarone

A.C. ChievoVerona: Bizzarri, Frey (31’ st Gamberini), Dainelli, Cesar, Zukanovic, Schelotto (21’ st Mattiello), Izco, Hetemaj, Birsa, Botta, Meggiorini (14’ st Paloschi).

Empoli F.C.: Sepe, Hysaj, Tonelli, Rugani, Rui, Croce, Vecino (37’ st Signorelli), Valdifiori, Saponara (13’ st Zielinski), Maccarone (28’ st Mchedlidze), Tavano.

A disposizione: Bardi, Seculin, Sardo, Biraghi, Christiansen, Cofie, Fetfatzidis, Pellissier, Pozzi. Allenatore: Rolando Maran.

A disposizione: Pugliesi, Bassi, Laurini, Verdi, Barba, Pucciarelli, Brillante, Somma. Allenatore: Maurizio Sarri.

U.C. Sampdoria: Viviano, Mesbah, Romagnoli, Silvestre, Duncan, Palombo, Wszolek, Acquah, Correa (1’ st Muriel), Bergessio, Eto’o.

A.C. ChievoVerona: Bizzari, Schelotto, Dainelli, Gamberini, Zukanovic, Izco, Radovanovic (19’ st Fetfatzidis), Hetemaj, Birsa (1’ st Paloschi), Botta, Meggiorini (19’ st Pellissier).

A disposizione: Frison, Massolo, Regini, Coda, De Silvestri, Obiang, Marchionni, Soriano, Eder, Djordjevic, David. Allenatore: Sinisa Mihajlovic. Arbitro: Sebastiano Peruzzo di Schio. Ammoniti: Mesbah, Acquah, Hetemaj, Palombo, Romagnoli, Bizzarri, Botta.​

A disposizione: Bardi, Seculin, Mattiello, Cesar, Sardo, Biraghi, Cofie, Pozzi. Allenatore: Rolando Maran. Arbitro: Paolo Tagliavento di Terni. Ammoniti: Radovanovic, Botta.

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25-Bardi Francesco

1-Bizzarri Albano Benjamín

90-Seculin Andrea

26-Anderson Myles

34-Biraghi Cristiano

12-Cesar Boštjan

3-Dainelli Dario

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

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10

-16

15

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5

87

2

45

-88

67

-80

-

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-

-

35

-

130

4

369

10

21-Frey Nicolas Sebastien

5-Gamberini Alessandro

7-Mattiello Federico

20-Sardo Gennaro

87-Zukanović Ervin

23-Birsa Valter

10-Christiansen Anders

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

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173

-

15

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1

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7

19

2

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1

-

166

-

322

7

3

-

189

8

19

2

63

4

1

-

14-Cofie Isaac

18-Fetfatzitis Ioannis

56-Hetemaj Përparim

13-Izco Mariano Julio

8-Radovanović Ivan

24-Schelotto Ezequiel M.

11-Vajushi Armando

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

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59

3

37

4

146

2

233

8

117

2

139

9

-

-

Allenator

e

ico staff tecnRolando Maran

a e in second allenator ori tecnici collaborat

19-Botta Rubén Alejandro

69-Meggiorini Riccardo

43-Paloschi Alberto

31-Pellissier Sergio

9-Pozzi Nicola

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

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37

360

89

137

25

C

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M

Y

CM

MY

CY CMY

preparator

e atletico

preparator in seconda K

e atletico

er

Christian Maran

Andrea Tonelli zi Lorenzo Squiz llis

Roberto De Be

Luigi Posenato


A.C. Milan

A.C. ChievoVerona

Allenatore: Filippo Inzaghi

Allenatore: Rolando Maran N째

GIOCATORE

PRESENZE ANNO GOL 2014/15

AMM

ESP

MIN

NAZ

N째

BARDI Francesco

1992

9

-15

0

0

852

ESP

MIN

NAZ

32

ABBIATI Christian

1977

9

-7

0

0

776

ITA

AGAZZI Michael

1984

0

0

0

0

0

ITA

LOPEZ Diego

1981

16

-23

1

1

1537

SPA

1

BIZZARRI Albano Benjamin

1977

15

-15

1

0

1437

ARG

17

PUGGIONI Christian

1981

0

0

0

0

0

ITA

23

90

SECULIN Andrea

1990

0

0

0

0

0

ITA

DIFENSORI 26

ANDERSON Myles

1990

0

0

0

0

0

ING

34

BIRAGHI Cristiano

1992

12

0

2

0

1019

ITA

12

CESAR Bostjan

1982

15

0

4

0

1343

SLO

3

DAINELLI Dario

1979

18

0

4

0

1623

ITA

21

FREY Nicolas Sebastien

1984

20

0

6

0

1837

FRA

5

GAMBERINI Alessandro

1981

15

0

1

0

1174

ITA

7

MATTIELLO Federico

1995

1

0

0

0

29

ITA

20

SARDO Gennaro

1979

5

0

1

0

389

ITA

ZUKANOVIC Ervin

1987

19

2

5

0

1814

BOS

CENTROCAMPISTI

DIFENSORI 20

ABATE Ignazio

1986

14

0

1

0

1224

ITA

14

ALBERTAZZI Michelangelo

1991

0

0

0

0

0

ITA

33

ALEX Dias Da Costa

1982

15

0

2

0

994

BRA

31

ANTONELLI Luca

1987

3

1

1

0

289

ITA

27

ARMERO Pablo Estifer

1986

8

0

3

1

658

SPA

19

BOCCHETTI Salvatore

1986

3

0

1

0

280

ITA

25

BONERA Daniele

1981

11

0

5

2

911

ITA

2

DE SCIGLIO Mattia

1992

13

0

4

1

1248

ITA

8

FERNANDEZ SAENZ Jesus

1993

0

0

0

0

0

SPA

5

MEXES Philippe

1982

9

0

4

1

867

FRA

29

PALETTA Gabriel

1986

2

0

1

0

190

ARG

13

RAMI Adil

1985

19

1

5

0

1629

FRA

81

ZACCARDO Cristian

1981

2

1

0

0

175

ITA

ZAPATA Cristian

1986

11

0

1

1

921

COL

23

BIRSA Valter

1986

23

0

1

0

1608

SLO

10

CHRISTIANSEN Anders

1990

1

0

0

0

14

DAN

14

COFIE Isaac

1991

14

0

1

0

786

GHA

18

FETFATZIDIS Ioannis

1990

1

0

0

0

27

ITA

56

HETEMAJ Perparim

1986

22

0

6

0

2095

FIN

13

IZCO Mariano

1983

15

2

2

0

1403

ARG

15

8

RADOVANOVIC Ivan

1988

18

1

6

1

1511

SER

18

24

SCHELOTTO Ezequiel Matias

1989

16

0

1

0

1136

ITA

4

VAJUSHI Armando

1991

0

0

0

0

0

ALB

16

11

AMM

ITA

1

87

ANNO

PORTIERI

PORTIERI 25

GIOCATORE

PRESENZE GOL 2014/15

attaccanti

17

CENTROCAMPISTI 28

BONAVENTURA Giacomo

1989

21

4

3

0

1663

ITA

34

DE JONG Nigel

1984

17

2

8

0

1631

OLA

ESSIEN Michael

1982

11

0

3

1

688

GHA

MONTOLIVO Riccardo

1985

9

0

1

0

711

ITA

MUNTARI Ali Sulley

1984

15

2

5

0

963

GHA

POLI Andrea

1989

23

1

3

0

1445

ITA

VAN GINKEL Marco

1992

5

0

1

0

241

OLA

21

19

BOTTA Ruben

1990

11

0

4

1

576

ARG

69

MEGGIORINI Riccardo

1985

18

3

6

0

1148

SLO

22

CERCI Alessio

1987

7

0

0

0

336

ITA

43

PALOSCHI Alberto

1990

23

4

2

0

1654

ITA

9

DESTRO Mattia

1991

3

1

1

0

226

ITA

31

PELLISSIER Sergio

1979

15

3

0

0

570

ITA

92

EL SHAARAWI Stephan

1992

15

1

2

0

1115

ITA

ITA

10

HONDA Keisuke

1986

19

6

1

0

1503

GIA

98

MASTOUR Hachim

1998

0

0

0

0

0

ITA

7

MENEZ Jeremy

1987

24

12

1

0

1974

FRA

11

PAZZINI Giampaolo

1984

13

1

0

0

336

ITA

9

POZZI Nicola

1986

0

0

0

0

0

attaccanti

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ile b i d n o f n o L’inc e h c à t i l a Qu he c n a a t t e risp e t n e i b m l’A

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pagina 14

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“Paola” Chissà quante volte avrete sentito una frase del tipo: ”lavora tantissimo, anche se il suo enorme impegno non si nota assolutamente; tuttavia se non ci fosse una persona così,sarebbero guai seri e allora tutti se ne accorgerebbero”. Proprio così. Questa frase è la fotografia di una persona insostituibile nella Paluani Life: Paola Tengattini, per tutti,nella Società, “la Paola”. Per chi ancora non la conoscesse, basta andare nello store giallo-blù, per avere conferma della sua gentilezza e cortesia nei confronti di tutti i clienti. Ma lo stesso negozio è anche sede della società sportiva Paluani Life dove la Paola svolge il lavoro spesso più complicato e stressante di Segretaria insieme a Enrico Meliadò. Volete conoscere i motivi di tanta fatica? Lei non ve li dirà mai, portata com’è a sdrammatizzare sempre tutto. Ma basta stare in sede qualche ora, come ogni tanto capita a me, e si capisce tutto al volo. Più di un genitore telefona e chiede spiegazioni a lei di problemi “tecnici”relativi al proprio rampollo. Dirigenti delle varie squadre che spesso chiedono a lei di fare quello che dovrebbero fare loro. Allenatori che talvolta la scambiano per Direttore Sportivo tirandola in ballo in problemi che non la riguardano. Un Direttore sportivo che spesso “rompe”chiedendole informazioni su tutto. E l’elenco potrebbe ancora continuare. Ma, nonostante questo, lei sembra la persona più felice del mondo. La sua faccia è sempre sorridente e a nessuno è mai capitato di vederla arrabbiata o di sentirla alzare la voce: incredibile. Lei è sempre a suo agio, anche in un ambiente come quello del calcio piuttosto maschilista. Ma per fortuna alla Paluani si respira un’aria diversa e la Paola e la

Elena (ve la raccomando!!!) sono tra le persone più apprezzate e stimate. E proprio per questo, una volta assodata la sua qualità di vero punto di forza della Società, la Paola si lascia convincere (???) a rispondere ad alcune nostre curiosità. La prima riguarda ovviamente i rapporti di collaborazione con le persone che più frequentemente ha occasione di vedere: Enrico, Aldo, Marcello, Elena. Sentiamola: “L‘arrivo di Enrico in Segreteria è stato per me una vera fortuna perché è una persona molto esperta e scrupolosa. Lavorare con lui è un vero piacere e tra noi il clima è di grande collaborazione. Marcello e la Elena sono tra i protagonisti più importanti di questa Società, persone che conosco da tantissimo e i rapporti con loro non possono non essere amichevoli. Questo facilita senz‘altro la soluzione dei tanti problemi che quotidianamente si presentano“. E con Aldo come va? “Di lui non posso che parlar bene, altrimenti, essendo piuttosto permaloso, va a finire che se la prende e non viene più a trovarmi in sede“. Se potessi guardarti indietro, come vedi l‘attuale Paluani Life rispetto a qualche tempo fa? “Credo che siano stati fatti enormi progressi sotto l’aspetto organizzativo, della qualità delle squadre e della visibilità. Per esempio, adesso ci sono diverse famiglie che chiedono di portare i figli da noi anche lasciando realtà sulla carta più importanti della nostra“. C’è qualcosa che ti piace particolarmente nella tua attività di Segretaria? “Certo, seguire l’organizzazione dei vari tornei, preparare tutti i documenti, intrattenere i rapporti

con gli organizzatori, con i genitori, con gli accompagnatori… insomma un vero divertimento. Siccome mi sembra di cogliere una leggera ironia nelle sue parole, le chiedo: Tutto a posto allora? “I progressi fatti non devono cancellare i problemi e le difficoltà che spesso emergono. Mi pare di sentire ancora qualche lamentela veramente assurda e poco spirito di collaborazione in qualche circostanza. Ma so anche che i dirigenti della società ne sono perfettamente consapevoli e operano per risolvere questi problemi. Personalmente mi fido molto di loro e invito tutti a fare la stessa cosa”. Ultima curiosità: che clima si respira, secondo te, all’interno della Paluani, tra genitori, allenatori, dirigenti e soprattutto ragazzi? “Io credo che in questo caso più delle parole siano importanti un paio di esempi: il pranzo di Natale, una vera festa di tutta la Società e la gioiosa accoglienza che i compagni di squadra e i genitori hanno organizzato a Gabriel, il figlio di Luciano, tornato dal Brasile per stare qualche giorno con loro. A questo punto ho l’impressione che l‘intervista (???) alla Paola stia prendendo una piega troppo seria. E così, per tornare a un clima più allegro, non mi resta che immaginare la sua faccia quando leggerà queste sue dichiarazioni che lei non ha mai rilasciato .

Per informazioni o curiosità sul mondo targato Paluani Life seguici sulla pagina Facebook: www.facebook.com/paluani

Lo store Paluani Life è aperto da martedì a sabato compresi, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00

Si trova in via Aeroporto A . Berardi, nel cuore di Chievo, ed è il primo store merchandising ufficiale Paluani Life e ChievoVerona, nonché sede dell’omonima neonata società polisportiva A.S.D. PALUANI LIFE CHIEVOVERONA. Un importante punto di riferimento per tutti i tifosi (e non) della squadra clivense.

Per uno stile di vita corretto

o contattando i numeri 045 57 24 02 347 86 20 869

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ciak, si gioca! a.c. milan L’avversaria come dentro un film

gian pietro panareo

Se la vittoria col Cesena ha momentaneamente risollevato le quotazioni dei rossoneri, non si può certo dire che i tre punti incamerati contro i romagnoli abbiano risolto i problemi che da inizio stagione - ed evidenziatisi dopo la sosta natalizia - affliggono la truppa di Inzaghi. Un paziente, il Milan attuale, che avrebbe bisogno di abbinare prestazioni più convincenti a continuità di risultati. Gli otto punti raccolti in altrettante partite nel 2015 rappresentano infatti più il faticoso bottino di una squadra in lotta per non retrocedere che non il ruolino di marcia di una compagine chiamata a far dimenticare l’ottavo posto timbrato nello scorso torneo. Una sorta di anno zero che aveva ben definito la riconquista di un piazzamento in Europa - palcoscenico abituale per il club italiano più titolato al mondo - l’obiettivo minimo. Un traguardo che, complici i numerosi infortuni e l’eliminazione dalla Coppa Italia, non pare al momento alla portata dei milanisti, apparsi ancora alla ricerca della migliore condizione atletica e mentale.

DIE HARD Tante incognite. Sul presente e sull’immediato futuro. E’ questa, in sintesi, la valutazione legata a quanto finora prodotto sulla panchina del Milan dal 41enne debuttante Filippo Inzaghi. I primi passi da allenatore di “SuperPippo” non stanno, infatti, andando nella direzione attesa dalla dirigenza rossonera che aveva caldamente appoggiato la scelta di affidare la prima squadra al suo ex attaccante. Pur avendo avuto ottimi riscontri con le selezioni giovanili milaniste, la mancanza di esperienza, al netto di tutte le attenuanti, sembra influire sul rendimento di Montolivo e compagni. Una frenata sulla via della consacrazione

IL COLORE DELLA VITTORIA

Foto: R. Gandolfi

FANFAN LA TULIPE La Banlieue 94, una delle periferie più difficili di Parigi, è stata la sua palestra di vita e il selciato su cui ha mostrato il suo innato talento. Un’adolescenza “vivace” che Jeremy Menez, classe 1987, non ha dimenticato. Un ragazzo cresciuto in fretta che il calcio ha tolto dalla strada per portarlo ad affermarsi come eccellente footballeur. Il primo contratto a 16 anni col Sochaux con cui debutta in Ligue1. È lì che riceve la chiamata di Sir Alex Ferguson al Manchester United. La risposta è negativa e senza successivi pentimenti. Seguono tre stagioni al Monaco dove s’impone all’attenzione di grandi club. A spuntarla nel 2008 è la Roma. In giallorosso riceve le prime convocazioni in Nazionale senza però rispondere alle attese. Decide allora di tornare in patria accasandosi al Paris Saint Germain infarcito di fuoriclasse dove contribuisce alla conquista di scudetti e coppe nazionali ma il suo rendimento discontinuo lo relega a un ruolo da comprimario. Un’eterna promessa su cui la scorsa estate scommette il Milan. Arrivato a parametro zero trova la fiducia di Inzaghi. In grado di svariare lungo tutto il fronte avanzato con 12 gol all’attivo, “FenoMenez” si sta segnalando come una delle poche note liete della tribolata stagione meneghina.

come tecnico di alto livello che più di tutti amareggia ma non per questo scoraggia proprio lo stesso caparbio e meticoloso Inzaghi profondo conoscitore dell’ambiente e amatissimo dallo stesso per i prestigiosi traguardi ottenuti in rossonero da giocatore. Una carriera che l’ha visto, tra le altre, indossare anche le casacche di Parma, Atalanta e Juventus, vissuta all’insegna della grande professionalità, impreziosita dagli oltre 300 gol segnati, molti dei quali determinanti nella conquista dei massimi allori compreso il Mondiale nel 2006.

E’ di alcune settimane fa la presentazione da parte dell’A.D. rossonero Barbara Berlusconi del progetto mirato alla costruzione del nuovo stadio di proprietà. Un gioiello avveniristico da 48.000 posti, ispirato al modello inglese, situato nel cuore della città e dotato di comfort e infrastrutture. La data dichiarata per l’apertura della nuova casa milanista, la stagione 2018-’19. Un appuntamento con il futuro che non priverà del suo fascino ricco di storia e successi quella che per altri tre anni rimarrà la sede di gioco del Diavolo. Inaugurato nel 1926 l’impianto di San Siro fino al 1945 fu ad esclusivo appannaggio del Milan. Diventato comunale iniziò ad ospitare anche le partite interne dell’Inter. Nel 1980 venne intitolato alla memoria di Giuseppe Meazza attaccante di entrambe le squadre. Con i suoi 80.000 posti è lo stadio italiano più capiente, il terzo del continente e uno dei più prestigiosi nel mondo. Per questi motivi è noto come la Scala del calcio. Utilizzato anche per concerti di star internazionali oltre ad aver molto spesso ospitato la Nazionale è stato e sarà teatro delle finali delle maggiori competizioni Uefa. Ultima in ordine di tempo l’atto conclusivo della prossima edizione della Champions League.

Bomber Il capocannoniere del Milan Jeremy Menez pagina 17


le partite del chievo in diretta radio!

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in diretta dalle 18.30 alle 19.30 un’ora di solo chievo con massimo massi chiama in diretta al 393.6201295

pagina 18

radio ufficiale a.c. chievoverona


c’era una volta chievo - milan I precedenti coi rossoneri milanisti

Marco sancassani

C’era un che di particolare quel giorno. Sarà stata forse la voglia di andare proprio là o forse l’intima consapevolezza, suffragata da quell’incredibile avvio di torneo, di potersela giocare (quasi) alla pari ma quello non era un giorno qualsiasi. Quel giorno era il 2 dicembre 2001, era il giorno della prima volta che il piccolo Ceo entrava alla “Scala del calcio”: San Siro!

tecipazione ai preliminari di Champions’ League. In riva all’Adige del resto, il Diavolo ha patito più di uno scherzo: tra il sacro e il profano la leggenda racconta anche di una scommessa tra San

Zeno e il demonio che, sconfitto, fu costretto a portare nella basilica dedicata al patrono di Verona una fonte battesimale in porfido. L’oggetto della contesa sembra sia stato una sfida a palla…

Lo ospitava il Milan; il Milan di “Re Carlo” Ancelotti in panchina e di “Pippo” Inzaghi in campo, di “Fantasheva” e di Capitan Paolo Maldini ma quelli - paradossalmente - erano dettagli. Le vere attrazioni quel giorno erano i “mussi volanti” di Delneri e da Verona partirono mille occhi e mille mani per vedere e applaudire quell’irriverente manipolo di quartiere che stava strabiliando l’Italia del pallone. Alla 13^ giornata infatti, la classifica recitava: ChievoVerona 23, Milan 19 che - tradotto il soldoni - significava che il Chievo vedeva tutti dall’alto. Non inganni il risultato finale (rossoneri vittoriosi per 3-2), quella rimane tutt’ora una delle migliori prestazioni della squadra della Diga. Subito lo svantaggio (Inzaghi al quarto d’ora), in 180 secondi (26’ e 29’) Marazzina e Corradi ribaltavano il risultato, dominando il gioco e ammutolendo San Siro prima che la doppietta di Shevchenko desse i tre punti ai padroni di casa. Quattordici giorni dopo, il Chievo, battendo l’Inter, espugnava San Siro e si riprendeva la vetta. Ovviamente, nella maggior parte dei casi gli incroci tra le due sono terminati col successo degli odierni avversari ma non sempre il blasone o la superiore caratura ebbero la meglio. Già la stagione seguente - il 26 ottobre dello stesso anno -, i chievoveronesi ebbero la loro sportiva vendetta: i ‘coperchi’ rossoneri di Shevchenko (ancora lui, per 6 reti complessive nella saga) e Thomasson non bastarono a coprire le tre ‘pentole’ gialloblù marchiate Marazzina, Bierhoff - ex di turno - e Federico Cossato. A vestire i panni degli esorcisti fu poi l’affiatata coppia Pellissier&Tiribocchi nel match datato 3 dicembre 2005. Il momentaneo punto del milanista di Kaladze fu reso vano dalla segnatura del bomber aostano proprio negli istanti finali del primo tempo. Da poco in campo il collega di reparto firmò poi una vittoria di prestigio ma anche utile nella corsa all’Europa che gli uomini di Pillon coronarono con la qualificazione sul campo alla Coppa UEFA, trasformata a tavolino nella par-

Il bilancio complessivo Competizione

Serie A

C. Italia

G

V

N

P

F

S

C

13

2

2

8

8

15

F

12

0

2

11

8

32

Tot

25

2

4

19

16

47

C

1

0

0

1

2

5

F

1

0

1

0

0

0

2

0

1

1

2

5

27

2

5

20

18

52

Tot Totali

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la vetrina degli amici I calcio club affiliati si presentano al Mondo Chievo

angela borruto

CALCIO CLUB POZZOLENGO (c\o Bar Fiorella - V. Gramsci, 18 - Pozzolengo - BS) Anche in provincia di Brescia impazza la passione per i gialloblù della Diga! Dal 2000 infatti, grazie alla passione del presidente Landino Baschera, è operativo il calcio club Pozzolengo. Tra i suoi circa 70 iscritti, nel club figurano anche lo storico ex direttore sportivo clivense Giovanni Sartori e la sua famiglia. Ogni evento organizzato è sempre memorabile a maggior ragione perché è un motivo di orgoglio riuscire ogni volta a raggruppare anche 100 persone accomunate dall’amore per il ChievoVerona fuori dalle mura della città. Tanto nei match casalinghi quanto in quelli in esterni, il circolo è sempre al fianco dei propri beniamini, anche se le prime trasferte in giro per i campi di Serie A non si scordano mai: i primi passi del Chievo tra le grandi sono ricordi indelebili! CALCIO CLUB MONTORIO (c\o Circolo Primo maggio - V. lanificio 60 - VR) Il calcio club Montorio viene fondato nel 2007 con l’intento principale di stare vicino alla squadra gialloblù. Avente sede presso il “Circolo 1 Maggio” nell’omonima località, da sempre “casa” ufficiale del circolo, il club attualmente conta circa 60 iscritti. Tra le diverse attività svolte, due iniziative hanno in particolar modo reso orgogliosi Ilario Menegazzi, Giuliano Brazzoli e i loro collaboratori: le serate conviviali organizzate proprio nelle sede del club - in collaborazione col Coordinamento Amici del Chievo in cui sono state ricevute le tifoserie di Parma e Udinese. Momenti di allegria e sana sportività come quelli vissuti in occasione di una trasferta di due giorni a Firenze realizzata poco dopo la fondazione quando ai tesserati fu data l’ulteriore opportunità di una visita culturale al capoluogo toscano.

ristorante

Dossobuono (VR) - Via Cavour, 40 Tel. 045 513038 Chiuso il mercoledì

ristorante

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A.C. ChievoVerona - Meeting Società Affiliate Si è svolto domenica in occasione del match casalingo del ChievoVerona giocato contro la Sampdoria il meeting delle società affiliate, l’appuntamento annuale mirato a consolidare i rapporti con le società e momento di incontro per confrontarsi sulle varie attività proposte dall’Accademia del ChievoVerona. Il focus principale dell’incontro è stato quello di presentare il nuovo centro sportivo Bottagisio e tutte le attività che il centro d’eccellenza accoglierà durante l’anno sportivo. Per più di 50 anni il Bottagisio ha ospitato le squadre del AC ChievoVerona accompagnandole fino alla massima serie. La nuova struttura, un sogno voluto e realizzato dal Presidente Campedelli, vanta quattro campi sintetici d’ultima generazione, una palazzina servizi dotata di tutti comfort, una foresteria, oltre ad una zona dedicata alla scherma ed alla canoa. Il centro d’eccellenza ospiterà i corsi di formazione per gli affiliati. Il principio fondamentale del progetto Accademia si fonda sulla corretta crescita del giovane atleta. “I corsi allenatori hanno l’obbiettivo di trasmettere le competenze, conoscenze e valori che gli allenatori e preparatori del ChievoVerona applicano quotidianamente nei loro programmi di lavoro.” Questi corsi rappresentano un’opportunità per i dirigenti e allenatori di scambiarsi e confrontarsi su diverse tematiche legate allo pagina 22

sviluppo di giovani atleti. Sono stati presentati inoltre la Chievo Easter Cup e la Chievo Junior Cup, due dei tornei più attesi nell’ambito del calcio giovanili. Da anni questi due tornei sono diventati un’occasione speciale per riunirsi e condividere insieme ai nostri affiliati delle grandi giornate di sport. Completano il quadro dell’ attività la scuola calcio, i camp estivi, ed le attività internazionali svolte con i no-

stri partner nel mondo. All’incontro erano presenti oltre 100 dirigenti a rappresentare 50 società provenienti da tutta Italia. Al termine della presentazione e del dibattito tutti gli intervenuti hanno vissuto l’esperienza del pre-partita a bordocampo, assistendo al riscaldamento delle due squadre prima di trasferirsi nelle Poltronissime dello stadio Bentegodi per vedere la partita. Un’esperienza terminata nel migliore dei modi con la vittoria dei gialloblù!


è sempre primavera Intervista a Mehdi Leris

riccardo bazzoni

In questo numero di “E’ Sempre Primavera” andiamo a conoscere meglio Mehdi Leris, punto di forza degli Allievi Nazionali di Marco Fioretto che da qualche settimana ha saputo ritagliarsi un ruolo di assoluto protagonista anche nella Primavera di Lorenzo D’Anna. Il centrocampista francese giunto alla sua seconda stagione in gialloblù ha le idee chiare per il futuro e un sogno: la maglia della Nazionale transalpina. Bonne chance, Mehdi!

la scheda

Nome: Medhi Cognome: Leris Data di nascita: 23/05/1998 Luogo di nascita: Mont De Marsan (Bordeaux) Ruolo: Centrocampista​

Sono molto felice per il mio debutto e per aver segnato. Secondo me, la principale differenza è il ritmo. In Primavera è molto più alto rispetto alla categoria Allievi.

Come ti sei avvicinato al calcio? Siamo una famiglia di calciatori quindi sono nato con la palla al piede. Ho iniziato a giocare a 5 anni in un club in Francia vicino a Bordeaux e ci sono rimasto per 10 anni.

Prima di una partita segui dei riti scaramantici particolari per concentrarti e caricarti?

Come sei arrivato al ChievoVerona? Ho disputato la Coppa Nazionale Under 15 a Parigi e un osservatore mi ha visto e mi ha portato al Chievo.

No. Non seguo nessun rito scaramantico particolare. In che ruolo del centrocampo ti piace maggiormente giocare? Non ho ancora trovato la mia posizione preferita. Mi basta essere in campo e giocare, qualsiasi ruolo mi va bene.

È stato difficile l’ambientamento in una nuova città, in una nuova nazione, lontano da casa? Sì, è stato molto difficile, soprattutto i primi mesi in cui non sapevo una parola di italiano. Per fortuna il mister e i miei compagni di squadra sono stati molto accoglienti e simpatici con me fin dall’inizio.

C’è un calciatore che ti piace particolarmente e al quale ti ispiri? Il mio calciatore preferito e Ronaldinho: ogni volta che lo vedo giocare rimango sempre meravigliato. Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? Il mio sogno è quello di diventare un giocatore professionista e di ricevere una convocazione con la mia Nazionale, quella della Francia.

La scorsa stagione non hai potuto giocare a causa della normativa internazionale della Fifa che ha fatto slittare di un anno il tuo trasferimento. Quanto è stata dura non poter dare il proprio contributo in campo? E stato davvero difficile aspettare un anno senza giocare le partite di campionato. Mi allenavo tutta la settimana per poi alla fine la domenica guardare i miei compagni dalla tribuna. È stato comunque un anno positivo per me perché sono riuscito a migliorare molto. Quest’ anno hai debuttato in Primavera trovando anche il gol in due occasioni. Quali sono le differenze tra la categoria degli Allievi Nazionali e quella della Primavera?

Come gestisci il tuo tempo libero? Nel tempo libero mi piace stare con i miei compagni, e restare in contatto con i miei genitori su Skype. Cosa ti piace dell’Italia e in particolare di Verona? La città è bellissima e le persone sono molto accoglienti, è una città perfetta per un calciatore. Cosa ti manca del tuo Paese? Del mio Paese mi mancano un sacco di cose, in particolare la mia famiglia.

Centrocampista Il francese Mehdi Leris pagina 23



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