MondoChievo #14

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CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM domenica 08.03.15 - 26^ giornatA

numero

14


RIACCENDIAMO LA PASSIONE

Da 25 anni Midac, azienda veronese leader nel mercato delle batterie da avviamento, accende motori, progetti e soprattutto passioni. Come quella per il Chievo Verona. Per vivere le emozioni del calcio con rinnovata energia. Serie A TIM Stagione sportiva 2014/2015

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bentegodi & dintorni Il punto della situazione

paolo sacchi

Al Bentegodi in questo periodo non ci si annoia affatto. Salutato il Milan, ecco la Roma. La girandola degli incontri da bollino rosso continua con Totti e soci che si presentano a Verona con il retrogusto dolceamaro di un pari contro la Juventus. Lo stesso sapore – immaginiamo - percepito dai palati di Maran e dei suoi uomini al fischio finale del match contro i rossoneri Soddisfatti per la qualità della prestazione, con qualche rimpianto per un possibile successo finale negato dal lavoro straordinario di Diego Lopez. Perchè, parliamoci chiaro, non sarebbe stato affatto uno scandalo se la gara fosse terminata con una vittoria gialloblù. Il bicchiere resta tuttavia mezzo pieno: il punto entrato sabato sera ha permesso a Dainelli e compagni di allungare rispetto alle concorrenti dirette e la sbandata di Empoli appare già come un lontano ricordo. Come direbbe Eupalla, divinità inventata da Gianni Brera che “protegge e ispira il gioco del pallone”, il calcio non è una scienza esatta. Proprio per questo motivo ChievoVerona-Roma si preannuncia un match da vivere intensamente. Molta acqua è passata sotto i ponti di Adige e Tevere dal confronto dell’andata, quando una Roma schiacciasassi spazzò via una pallida compagine ospite in crisi d’identità. Da allora, pur

non discutendone le qualità tecniche – i punti in classifica parlano da sé – la formazione di Garcia ha rallentato il passo della propria corsa, mentre i gialloblù di Maran nelle diciotto partite successive hanno saputo ritrovare fiducia e compattezza tali da superare quattro squadre in classifica. Nessuno s’illuda però: non sarà una partita semplice neppure questa e il campionato è ancora lungo. Tuttavia, proprio per i presupposti di cui sopra, Pellissier e compagni sanno di possedere i mezzi per provarci. Dunque avanti, Chievo!

INDICE: I protagonisti_pagina 05 Ciak si gioca_pagina 07 La classifica_pagina 09 Chievo gallery_pagina 11 Le rose_pagine 12-13 C’era una volta_pagina 15 Notizie in gialloblù_pagina 19 La vetrina degli amici_pagina 21 Chievo nel mondo_pagina 23

TEAM MONDO CHIEVO: EDITORE: Coordinamento Amici del Chievo DIRETTORE RESPONSABILE: Marco Sancassani CONDIRETTORE: Paolo Sacchi IDEAZIONE e COORDINAMENTO: Simone Fiorini CREATIVITà ed IMPAGINAZIONE: MO.DA Comunicazione www.modacomunicazione.com COLLABORATORI: Angela Borruto, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo, Marco Sancassani, Paolo Sacchi FOTOGRAFI: Roberto Gandolfi, Renzo Udali AMMINISTRATORE: Coordinamento “Amici del Chievo” STATISTICHE A CURA DI: Ufficio Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo STAMPA: Mediaprint Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 7 - Numero 6 del 08 marzo 2015

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i protagonisti christian maraner Il fidato vice di mister Rolando Maran si racconta a Mondo Chievo

gian pietro panareo

Quando la coppia non scoppia ma, al contrario procede affiatata e in sintonia. Non è la parodia di un noto film ma la versione in chiave trentina delle vicende umane e sportive di un allenatore e del suo fidato secondo. La premiata ditta Maran-Maraner già apprezzata a Bari e Trieste nonché a Vicenza, Varese e Catania e oggi in forza alla squadra che li ha visti anche compagni di gioco. Classe 1970, Christian Maraner da Rovereto si racconta. Mister, descriva il ruolo del vice allenatore. “Rispetto agli altri collaboratori dello staff tecnico, ha la possibilità di stare molto più a contatto con il tecnico sul quale pesa la pressione e la responsabilità di gestire il gruppo. Quella del vice la definirei una figura di supporto, una sorta di due occhi in più al servizio, nel mio caso, di Rolly.” Come si è trovato a lavorare al fianco di Maran? “La nostra è una collaborazione, per quanto riguarda la panchina, iniziata nel 2006. In precedenza l’avevo conosciuto a diciotto anni quando, da calciatore, passai dal Rovereto al Chievo nel quale giocava. Finita entrambi la carriera agonistica, a distanza di tempo ci siamo ritrovati e abbiamo stretto un patto di cooperazione che ancora oggi ci lega. Un rapporto non solo lavorativo ma soprattutto di amicizia, di stima e fiducia reciproca che dura da più di un quarto di secolo. È grazie a lui se ho avuto l’opportunità di conoscere questo nuovo ruolo e palcoscenici calcistici che non avevo mai frequentato prima.” Caratterialmente com’è Rolando Maran? “Sotto il profilo personale è molto equilibrato; sotto quello professionale è puntiglioso e innovativo.” L’essere trentini e la singolare assonanza nel vostro cognome vi ha agevolato o creato talvolta dei malintesi? “Quello del cognome quasi uguale è una un fattore “inquietante” specialmente per chi non ci conosce. Sembra una barzelletta ma è solo una simpatica coincidenza. Provenire dalla stessa terra ci accomuna nel carattere.”

cedere di avere idee diverse. E’ un modo come altri costruttivo per migliorare nel lavoro e per rafforzare i rapporti umani.” Di solito chi la spunta? “Sempre lui, ci mancherebbe! (ride). Quale effetto le ha fatto ritrovare il “mondo Chievo” dopo averlo conosciuto da ragazzo? “E’ come se il tempo si fosse fermato. Ho potuto di nuovo apprezzare un ambiente come allora familiare. Anche se, dopo i tre anni in gialloblù, il mio nome non è tra quelli che hanno scritto la storia del club sono contento di aver dato il mio contributo.” Come nella stagione 1989/’90 che vide il Chievo raggiungere la semifinale di Coppa Italia di serie C? (vedi pag.17) “E’ stata una bella esperienza da ricordare. Adesso però più di tutto m’interessa fare bene nel presente.” L’attualità vede il Chievo in una situazione di classifica non tranquilla ma non paragonabile rispetto a quella critica cui, a fine ottobre, foste chiamati a porre rimedio. Cosa è cambiato in quattro mesi? “Siamo arrivati in punta di piedi rimboccandoci subito le maniche. Il merito maggiore di questa risalita spetta tuttavia ai giocatori, uniti e determinati nel recepire e condividere i nostri concetti mirati a raggiungere l’obiettivo della salvezza.” La sfida con la Roma darà il via all’ultimo e decisivo terzo di campionato. Con quali prospettive alla luce di quanto finora fatto? “Quanto abbiamo ottenuto deve essere il punto di partenza a cui aggiungere ciò che ancora manca. Sappiamo dov’è il traguardo ma dobbiamo continuare a concentrare i nostri sforzi su ogni singola partita prescindendo dalla caratura e dalle aspettative dell’avversario di turno.”

Vi capita di essere in disaccordo? “Certamente. Quando c’è un confronto può sucpagina 05


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23/05/2014 12:25:03


ciak, si gioca! a.s. roma L’avversaria come dentro un film

marco sancassani

Essere (ancora in lotta per il tricolore) o non essere (superata dal Napoli nella qualificazione diretta alla prossima Champions’ League): questo il contingente dubbio dell’amletico Garcia e di tutto l’ambiente giallorosso. Reduce dal pareggio in rimonta di lunedì scorso proprio nello scontro diretto con la capolista, l’attuale Roma non sembra, ora come ora, all’altezza di quella dello scorso anno, allora consacrata all’altare della lotta al tricolore dalle 10-vittorie-10 iniziali. Candidatura sicuramente meritata alla luce degli 85 punti raccolti nel torneo appena concluso, della rosa a disposizione e delle ambizioni di piazza e proprietà ma investitura però anche impegnativa, soprattutto in un contesto dove la pressione mediatica e dei tifosi è sentita ‘acca24’. Ai 22 punti raccolti nell’identica tranche d’avvio, è così seguita, complice anche l’assenza per infortunio di elementi di spicco, una fase difficile iniziata col pareggio interno (2-2) contro il Sassuolo del 6 dicembre; una fase in cui Totti&Co. hanno raccolto solamente tre sofferti successi (tutti esterni: a Genova, Udine e Cagliari) e ben 9 pareggi, prima della gara odierna. Un arduo pedaggio che ha fatto precipitare il gap dal -1 registrato al termine della 17^ giornata agli odierni -9. Ciò non toglie che la Lupa capitolina sia ancora compagine in grado di mordere, come dimostra il fatto di essere ancora in lizza nella seconda manifestazione continentale dove i romanisti affronteranno la Fiorentina.

la mia africa Gervais Lombe Yao Kouassi, più conosciuto come Gervinho e Seydou Doumbia. Saranno loro - assieme ovviamente a capitan Francesco Totti, al talentino serbo Adem Lijaić e all’eclettico virgulto cresciuto all’ombra del Cupolone Alessandro Florenzi - le chiavi di volta del proseguo della stagione giallorossa. Simili per caratteristiche fisiche (entrambi di 179 cm, per 68 kg. il primo e 77 il secondo) sono elementi in grado di giocare tanto da punta centrale quanto esternamente, svariando su tutto il fronte d’attacco per scardinare le difese avversarie oppure di accentrarsi, grazie a percussioni personali o

lamerica

Foto: R. Gandolfi

l’enigmista

L’espressione di una sfinge, l’interno di un vulcano. Lui è Rudi Garcia, primo tecnico francese in Serie A, alla sua seconda stagione sulla panchina romanista dopo aver guidato in patria St. Etienne, Digione, Le Mans e Lilla. È con questi ultimi che l’ex centrocampista di Nemours si segnala al grande calcio conquistando, nel 2010/’11, campionato e coppa nazionale. Possesso palla e corti fraseggi, pressing alto e verticalizzazioni sono i suoi dettami per un calcio tendenzialmente d’attacco cui anche gli esterni difensivi devono garantire un apporto costante lasciando ai due centrali il compito di proteggere l’estremo difensore. L’utilizzo di un centravanti più propenso alla manovra e a facilitare l’inserimento dei trequartisti (vedi le cessioni di Borriello e Destro) rende spesso indecifrabile agli spiazzati avversari il suo modulo: ‘4-2-3-1’ o ‘4-3-3’.

rapidi uno-due, per presentarsi alla conclusione diretta. Già in giallorosso dalla stagione scorsa (9 reti in 33 gare di campionato) e alle dipendenze di Garcia al Lilla (’09-’11), Gervinho è stato raggiunto a gennaio dal connazionale, dal 2008 in Europa ove ha vissuto le avventure con gli svizzeri dello Young Boys prima e con i russi del CSKA Mosca poi. Sempre nel primo mese dell’anno, i due ivoriani hanno partecipato all’ultima edizione della Coppa d’Africa contribuendo con una rete a testa al secondo successo nella manifestazione dei Les Éléphants.

C’erano una volta gli italiani che, cinematograficamente, vendevano i monumenti della capitale agli Yankees, c’erano quelli che, più realisticamente, grazie all’eredità del parente emigrato negli States risolvevano i guai di casa. Per l’A.S. Roma, dopo le traversie finanziarie legate all’ultima parte della gestione della famiglia Sensi, lo sbarco in riva al Tevere di Mr. James Pallotta è stato quasi come aver trovato l’America. Oltre all’imprenditorialità sportiva mutuata dalla vincente esperienza col team cestistico dei Boston Celtics, l’attuale presidente e i suoi soci a stelle e strisce hanno infatti portato le risorse economiche per acquisire, nell’aprile 2011, il 60% della società, rilevandone in seguito l’ulteriore quota in possesso di Unicredit. Dopo aver restituito il sodalizio giallorosso alle più alte posizioni di classifica, un nuovo ingresso di capitali (175 milioni arrivati il 12 febbraio dall’istituto di credito Goldman Sachs) ha rifinanziato il debito societario con l’intento di aggiornare un palmares che vanta 3 scudetti, 9 coppe Italia e 2 supercoppe italiane.

Rudy Garcia Il condottiero giallorosso pagina 07


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SS

SE AL ME


serie a tim

* un punto di penalizzazione - Genoa e Udinese una gra in meno - Parma due gare in meno

Turni e classifiche aggiornati al 05/03/15 - s.s. 2014/15 - 26^ giornata 08/03/15

squadra

punti

G

V

N

P

RF

RS

Juventus

58

25

17

7

1

52

14

Roma

49

25

13

10

2

38

19

Napoli

45

25

13

6

6

44

31

Lazio

43

25

13

4

8

43

27

Fiorentina

42

25

11

9

5

37

24

Sampdoria

39

25

9

12

4

32

28

Genoa

36

24

9

9

6

36

29

Torino

36

25

9

9

7

28

25

Inter

35

25

9

8

8

39

32

Milan

34

25

8

10

7

35

30

Palermo

34

25

8

10

7

38

39

Sassuolo

29

25

6

11

8

29

38

Empoli

28

25

5

13

7

25

27

Udinese

28

24

7

7

10

26

32

Hellas Verona

28

25

7

7

11

29

44

ChievoVerona

25

25

6

7

12

18

30

Atalanta

23

25

5

8

12

22

37

Cagliari

20

25

4

8

13

32

47

Cesena

19

25

4

7

14

24

47

Parma*

10

23

3

2

18

20

47

Incontri della 26^ giornata Sampdoria – Cagliari – 07/03 ore 18 Milan – Hellas Verona – 07/03 ore 20.45 Cesena – Palermo – 08/03 ore 12.30 Udinese – Torino – 08/03 ore 15 ChievoVerona – Roma – 08/03 ore 15 Empoli – Genoa – 08/03 ore 15 Parma – Atalanta – 08/03 ore 15 Napoli – Inter – 08/03 ore 20.45 Lazio – Fiorentina – 09/03 ore 19 Juventus – Sassuolo – 09/03 ore 21

PROSSIMO TURNO domenica 15.03.2015 Palermo – Juventus – 14/03 ore 18 Cagliari – Empoli – 14/03 ore 20.45 Atalanta – Udinese – 15/03 ore 15 Sassuolo – Parma – 15/03 ore 15 Genoa – ChievoVerona – 15/03 ore 15 Hellas Verona – Napoli – 15/03 ore 18 Inter – Cesena – 15/03 ore 20.45 Torino – Lazio – 16/03 ore 19 Fiorentina – Milan – 16/03 ore 19 Roma – Sampdoria – 16/03 ore 21

diamo i numeri

Classifica Marcatori

4 Coi rossoneri si è registrato il quarto 0-0 stagionale, risultato ottenuto in Serie A dal Chievo per ben 54 volte. In totale i pareggi sono ora 137, dei quali 75 al Bentegodi.

15 Tevez (Juventus) 14 Icardi (Inter) 12 Menez (Milan), Higuain (Napoli), Dybala (Palermo)

8 Sono così diventati 8 i frangenti in questo torneo in cui i ‘numeri 1’ clivensi (Bardi 1, Bizzarri 7) hanno mantenuto imbattuta la propria porta.

10 Toni (Hellas Verona), Gabbiadini (Napoli) 9 Callejon (Napoli), Quagliarella (Torino), Di Natale (Udinese)

18 Il match col Milan è valso a Rolando Maran la 18.ma panchina gialloblù. Il tecnico ha così raggiunto Domenico Caso al 14.mo posto nella graduatoria per presenze degli allenatori tra i prof. Relativamente al solo campionato, Maran vanta in carriera 149 V, 133 N e 152 P.

8 Mauri (Lazio), Ljajic (Roma), Eder (Sampdoria), Zaza (Sassuolo), Thereau (Udinese) 7 Maccarone (Empoli), Babacar (Fiorentina), Matri (Genoa), Djordjevic (Lazio), Vazquez (Palermo), Berardi (Sassuolo) Mister Il tecnico del ChievoVerona Rolando Maran pagina 09


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chievoverona gallery

Tutte le foto dei match su www.flickr.com/photos/acchievoverona renzo udali

#ChievoMILAN 0-0 A.C. ChievoVerona: Bizzarri, Mattiello, Dainelli, Cesar, Zukanovic, Birsa (36’ st Radovanovic), Izco, Schelotto, Hetemaj, Meggiorini (29’ st Fetfatzidis), Pellissier (22’ st Paloschi). A disposizione: Bardi, Seculin, Sardo, Biraghi, Gamberini, Christiansen, Cofie, Vajushi, Pozzi. Allenatore: Rolando Maran. A.C. Milan: Diego Lopez, Bonera, Alex, Bocchetti, Antonelli, De Jong (32’ st Cerci), Poli, Montolivo (1’st Honda), Bonaventura, Menez, Destro (19’ st Pazzini). A disposizione: Abbiati, Gori, Suso, Paletta, Mexes, Calabria, Essien, Muntari, Van Ginkel. Allenatore: Filippo Inzaghi. Arbitro: Gianpaolo Calvarese di Teramo. Ammoniti: Menez, Meggiorini, Alex, Antonelli

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25-Bardi Francesco

1-Bizzarri Albano Benjamín

90-Seculin Andrea

26-Anderson Myles

34-Biraghi Cristiano

12-Cesar Boštjan

3-Dainelli Dario

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

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10

-16

16

-15

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-

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13

-

137

5

88

2

45

-88

68

-80

-

-

-

-

35

-

131

4

370

10

21-Frey Nicolas Sebastien

5-Gamberini Alessandro

7-Mattiello Federico

20-Sardo Gennaro

87-Zukanović Ervin

23-Birsa Valter

10-Christiansen Anders

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173

-

15

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2

-

147

7

20

2

25

-

1

-

166

-

322

7

4

-

189

8

20

2

64

4

1

-

14-Cofie Isaac

18-Fetfatzitis Ioannis

56-Hetemaj Përparim

13-Izco Mariano Julio

8-Radovanović Ivan

24-Schelotto Ezequiel M.

11-Vajushi Armando

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123

-

17

2

54

2

17

-

-

-

59

3

38

4

147

2

234

8

118

2

140

9

-

-

Allenator

e

ico staff tecnRolando Maran

a e in second allenator ori tecnici collaborat

19-Botta Rubén Alejandro

69-Meggiorini Riccardo

43-Paloschi Alberto

31-Pellissier Sergio

9-Pozzi Nicola

Presenze / reti totali nel ChievoVerona Presenze / reti totali in serie A

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13

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37

361

89

137

25

C

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M

Y

CM

MY

CY CMY

preparator

e atletico

preparator in seconda K

e atletico

er

Christian Maran

Andrea Tonelli zi Lorenzo Squiz llis

Roberto De Be

Luigi Posenato


A.S. Roma

A.C. ChievoVerona

Allenatore: Rudi Garcia

Allenatore: Rolando Maran N°

GIOCATORE

PRESENZE ANNO GOL 2014/15

AMM

ESP

MIN

NAZ

ANNO

AMM

ESP

MIN

NAZ

PORTIERI

PORTIERI 25

GIOCATORE

PRESENZE GOL 2014/15

BARDI Francesco

1992

9

-15

0

0

852

ITA

12

CURCI Gianluca

1985

0

0

0

0

0

ITA

DE SANCTIS Morgan

1977

23

-16

0

0

2188

ITA

1

BIZZARRI Albano Benjamin

1977

16

-15

1

0

1531

ARG

26

17

PUGGIONI Christian

1981

0

0

0

0

0

ITA

1

LOBONT Bogdan

1978

0

0

0

0

0

ROM

90

SECULIN Andrea

1990

0

0

0

0

0

ITA

28

SKORUPSKI Lukasz

1991

2

-3

0

0

190

POL

DIFENSORI

DIFENSORI 26

ANDERSON Myles

1990

0

0

0

0

0

ING

34

BIRAGHI Cristiano

1992

12

0

2

0

1019

ITA

12

CESAR Bostjan

1982

16

0

4

0

1437

SLO

3

DAINELLI Dario

1979

19

0

4

0

1717

ITA

21

FREY Nicolas Sebastien

1984

20

0

6

0

1837

FRA

5

GAMBERINI Alessandro

1981

15

0

1

0

1174

ITA

7

MATTIELLO Federico

1995

2

0

0

0

123

ITA

20

SARDO Gennaro

1979

5

0

1

0

389

ITA

87

ZUKANOVIC Ervin

1987

20

2

5

0

1908

BOS

23

ASTORI Davide

1987

14

1

6

0

1210

ITA

42

BALZARETTI Federico

1981

0

0

0

0

0

ITA

5

CASTAN Leandro

1986

1

0

0

0

47

BRA

3

COLE Ashley

1980

10

0

2

0

942

ING

25

HOLEBAS Josè

1984

15

1

4

0

1436

GRE

13

MAICON Douglas Sisenando

1981

14

1

3

0

1042

BRA

44

MANOLAS Konstantinos

1991

20

0

3

2

1862

GRE

33

SPOLLI Nicolas Federico

1983

0

0

0

0

0

ARG

35

TOROSIDIS Vasilis

1985

12

1

5

1

865

GRE

2

YANGA MBIWA Mapou

1989

18

0

4

0

1655

FRA

1983

16

1

7

1

1353

ITA

CENTROCAMPISTI

CENTROCAMPISTI

23

BIRSA Valter

1986

24

0

1

0

1691

SLO

10

CHRISTIANSEN Anders

1990

1

0

0

0

14

DAN

14

COFIE Isaac

1991

14

0

1

0

786

GHA

18

FETFATZIDIS Ioannis

1990

2

0

0

0

45

GRE

56

HETEMAJ Perparim

1986

23

0

6

0

2189

FIN

13

IZCO Mariano

1983

16

2

2

0

1497

ARG

15

8

RADOVANOVIC Ivan

1988

19

1

6

1

1522

SER

6

24

SCHELOTTO Ezequiel Matias

1989

17

0

1

0

1230

ARG

48

VAJUSHI Armando

1991

0

0

0

0

0

ALB

53

11

16

DE ROSSI Daniele

24

FLORENZI Alessandro

1991

23

2

4

0

1315

ITA

20

KEITA Seydou

1980

19

2

2

0

1473

MALI

4

NAINGGOLAN Radja

1988

23

3

7

0

1833

BEL

32

PAREDES Leandro

1994

6

1

1

0

161

ARG

PJANIC Miralem

1990

23

3

7

0

1920

BOS

STROOTMAN Kevin

1990

6

0

1

0

341

OLA

UCAN Salih

1994

1

0

0

0

3

TUR

VERDE Daniele

1996

5

0

0

0

174

ITA

attaccanti

attaccanti

19

BOTTA Ruben

1990

11

0

4

1

576

ARG

88

DOUMBIA Seydou

1987

2

0

0

0

113

C.AV

69

MEGGIORINI Riccardo

1985

19

3

7

0

1224

ITA

27

GERVINHO Yao Gervais Kouassi

1987

16

2

1

0

1368

C.AV

43

PALOSCHI Alberto

1990

24

4

2

0

1679

ITA

19

IBARBO Victor

1990

0

0

0

0

0

COL

31

PELLISSIER Sergio

1979

16

3

0

0

639

ITA

7

ITURBE Arevalos Juan Manuel

1993

15

1

1

0

772

ARG

ITA

8

LJAJIC Adem

1991

23

8

1

0

1589

SER

96

SANABRIA Antonio

1996

2

0

0

0

41

PAR

10

TOTTI Francesco

1976

19

5

4

0

1277

ITA

9

POZZI Nicola

1986

0

0

0

0

0

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Giuseppe Campedelli: l’ideatore del settore giovanile gialloblù Paluani Life incontra uno degli uomini che più ha contribuito a rendere grande il Chievo: Giuseppe “Peppino” Campedelli, per gli amici “Sbrega”. Il primo anno di vero e proprio settore giovanile d’avanguardia del Chievo è il 1976 e porta le firme di Carlo De Angelis e Giuseppe Campedelli, quest’ultimo allora alla presidenza. Se lo ricordano bene in molti genitori che non di rado ringraziano “il Presidente” per l’impronta educativa data ai propri figli e per la correttezza con cui la Società si è sempre posta nei loro confronti. L’A.S.D. Paluani Life ChievoVerona, progetto affiliato al club di Via Galvani fin dalla sua recente nascita, prende a modello proprio il vivaio clivense e la filosofia di Beppino Campedelli e dei suoi collaboratori. I tanti bravi e talentuosi ragazzi lanciati nel mondo del calcio che conta: da Gianello, a Zamboni, da Franchi a Scardoni, per non parlare di Pozza, il quale appena diciottenne ha debuttato in Serie A, e quello scudetto che dallo scorso giugno trionfa sulle maglie della Primavera rendono bene l’idea che con il duro lavoro e molta serietà nulla è impossibile. Partiamo proprio dal 2014. Quali sono le più grandi gioie sportive che le ha regalato? Per quanto riguarda il risultato sportivo ottenuto sul campo, la gioia più grande mi è stata data dallo scudetto vinto dalla Primavera, a cui segue immediatamente dopo la salvezza della prima squadra del Chievo. Un’emozione simile mi è stata regalata anche dai ragazzi che a conclusione della stagione 1985-1986 conquistarono il titolo di Campioni d’Italia Juniores allo Stadio dei Pini di Viareggio. Un’altra bella soddisfazione è stata quella di poter vedere conclusi i lavori del nuovo Bottagisio, poi inaugurato lo scorso dicembre. A proposito di Bottagisio: cosa ne pensa del nuovo impianto? Se il Bottagisio Sport Center è stato definito come Centro d’Eccellenza Sportiva vuol dire che è stato fatto il massimo. E’ una festa vedere tutti i giorni i ragazzi, dai più piccoli di Chievo e Paluani Life ai più grandi della Primavera, scorazzare sui campi. Un nuovo e importante punto di riferimento per il quartiere di Chievo e per l’intera città di Verona. Qual è la filosofia Chievo a livello di settore giovanile? Per il Chievo il calcio non vuol dire solo aspetto ludico, ma soprattutto rispetto ed educazione. Lo sport è un momento d’aggregazione fondamentale per l’instaurazione di rapporti d’amicizia e per imparare a tenere un comportamento adeguato con compagni, avversari ed arbitri. La nostra missione, così come quella di Paluani Life, è proprio quella di responsabilizzare ed educare i giovani. Ritengo inoltre che la disciplina sia fondamentale, anni fa poi si era davvero intransigenti. I tempi sono cambiati così come i ragazzi, siamo divenuti più elastici ma teniamo ancora particolarmente a questi aspetti educativi. Ci può riportare degli aneddoti per comprendere meglio l’intransigenza di una volta? Durante la stagione 1990-1991, per dire, siamo stati

costretti a lasciare a casa tre ragazzi molto validi e promettenti perché due non volevano tagliarsi i capelli che portavano molto lunghi mentre il terzo durante allenamenti e partite non era minimamente intenzionato a togliersi l’orecchino, come da noi richiesto. Due anni fa a San Zeno di Montagna durante il ritiro del Chievo ho rivisto uno dei tre “capelloni” il quale, tra una chiacchiera e l’altra, mi ha confessato che se tornasse indietro la sua folta chioma se la spunterebbe eccome e che per lui il Chievo è stata una scuola di vita; devo ammettere che ciò mi ha fatto enormemente piacere. Quando poi uscivano sul comunicato settimanale le giornate di squalifica noi eravamo soliti raddoppiare la sanzione. Ricordo che ad un nostro tredicenne di Castagnaro, in seguito ad una partita, gli diedero tre giornate di squalifica per un fallo che, oggi posso apertamente affermare, non aveva commesso. Bene, nonostante questo ed il fatto che durante l’intero arco della stagione egli avesse presso parte a tutte le sedute, gli abbiamo raddoppiato la squalifica, portando le partite in cui non sarebbe sceso in campo da tre a sei. Cioè è stato fatto, non per accanimento, ma per essere fermi e dare l’esempio a lui e ai suoi compagni. Le regole ci sono e vanno rispettate. Così facendo i ragazzi iniziano a competere, in maniera sana, a chi si comporta meglio e trovo che ciò sia molto costruttivo. Dal punto di vista delle bestemmie sono ancor più irremovibile. Prima di ogni partita in casa, al Bottagisio, ero solito raccomandare all’arbitro: “Se un mio giocatore dovesse bestemmiare, chiedo sentitamente che venga espulso.” Un altro esempio? Durante il primo derby disputato dalla Primavera un nostro giocatore bestemmiò.

L’arbitro fece finta di non sentire. Assieme a Carlo Guglielmi, indimenticabile Vice Presidente, decidemmo ugualmente di sospenderlo per una giornata e questa scelta venne apprezzata anche dai genitori. Quali dovrebbero essere per un ragazzino che gioca a calcio le priorità? Ritengo che la priorità assoluta debba essere sempre data alla scuola. Un tempo, in accordo con i genitori, ai bambini delle elementari e medie nostri tesserati che a fine trimestre o quadrimestre in pagella avevano voti non molto positivi si continuava a consentire loro di venire normalmente agli allenamenti, ma si faceva saltare la partitella del sabato fino a quando a queste lacune non ponevano rimedio. Nella formazione di un ragazzo hanno fondamentale importanza in ordine: famiglia, scuola e, sempre con dovute regole, divertimento. Mai sacrificare l’istruzione per il calcio. Prima bisogna formare degli ometti, poi più avanti si vedrà se avranno anche la stoffa dei calciatori. Ha qualche consiglio da dare a genitori e dirigenti accompagnatori? Genitori e dirigenti accompagnatori non devono stravolgere lo spirito educativo. Bisogna che i bambini siano lasciati liberi di allenarsi e giocare in tutta serenità, senza pressioni di alcun tipo, urla all’arbitro e quant’altro. Se mi consente, vorrei aprire una parentesi sui dirigenti accompagnatori. Spesso e volentieri capita che essi siano genitori di ragazzi della squadra che seguono. Quando questo accade, infatti a mio parere sarebbe preferibile che i dirigenti accompagnatori si mettessero a disposizione di una squadra che non sia quella del proprio figlio, devono sempre tenere a mente che in quella circostanza essi non sono genitori e di considerare il figlio come un “estraneo” al pari dei suo compagni, per la serenità dello stesso ragazzo e dell’intero gruppo. Un altro consiglio che mi piacerebbe dare loro è quello di controllare che la squadra abbia sempre rispetto delle strutture sportive che utilizza, che controllino, appunto, che gli spogliatoi, specie in trasferta, vengano lasciati puliti ed in ordine. Agli allenatori invece? A livello giovanile l’allenatore deve possedere una forte capacità educativa, non tattica, sia alla vittoria, sia alla sconfitta. Un’altra caratteristica che, a mio parere, un mister dovrebbe avere è la coerenza: i bambini sono molto svegli e notano ogni sfumatura benché minima. Deve inoltre trovare il modo di far giocare sempre tutti gli atleti, anche nelle partitelle cosiddette importanti. A nove o dieci anni lo sport dovrebbe essere puro gioco e divertimento. Intorno al quattordicesimo anno di età è poi nell’ordine delle cose vi sia una selezione naturale tra chi è portato e chi no e l’allenatore in questo caso deve essere molto chiaro sia con i ragazzi sia con i genitori. Quest’ultimi siano obbiettivi nel riconoscere se il figlio ha le capacità e la voglia di proseguire a giocare; non tutti debbono diventare per forza calciatori, ci sono così tanti altri sport! Anche al sottoscritto da piccolo piaceva molto correre dietro ad un pallone ma ero consapevole di non essere poi così bravo.

Si trova in via Aeroporto A. Berardi, nel cuore di Chievo, ed è il primo store merchandising ufficiale Paluani Life e ChievoVerona, nonché sede dell’omonima società polisportiva A.S.D. PALUANI LIFE CHIEVOVERONA. Un importante punto di riferimento per tutti i tifosi (e non) della squadra clivense. Lo store Paluani Life è aperto da martedì a sabato compresi, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 pagina 14

Per informazioni o curiosità sul mondo targato Paluani Life seguici sulla pagina Facebook: www.facebook.com/paluani o contattando i numeri: 045 57 24 02 - 347 86 20 869


c’era una volta chievo - roma I precedenti coi giallorossi romani

Marco sancassani

Sono ben 25 i trascorsi di campionato lungo la via Postumia calcistica che collega i giallorossi della capitale alla compagine che prende il nome dall’antico borgo in leggero pendio (dal latino “clivus”, appunto) citato anche in alcune carte geografiche presenti nei Musei Vaticani. Venticinque incroci in cui le legioni giallorosse si sono imposte in 13 occasioni complessive lasciando all’irriducibile villaggio padano - non vi ricorda Asterix? - 9 pareggi e 3 vittorie. Al bilancio complessivo si aggiunge poi un doppio confronto a livello dei sedicesimi di Coppa Italia.

due turni alla fine del torneo e con quel successo gli uomini di Eugenio Corini conquistavano matematicamente la salvezza. A tale traguardo contribuì sicuramente anche la vittoria ottenuta tra le mura amiche cinque mesi prima. Quel nebbioso 16 dicembre l’alloro del trionfo (1-0) fu portato da Sergio Pellissier. Furono queste le ultime prodezze che il Chievo riuscì a realizzare contro l’odierna avversaria, vincitrice di tutte e tre le ultime partite. Fatale al succitato Corini fu lo 0-3 (Destro, Ljaijc e Totti)

dell’andata di quest’anno come il precedente (11: Tiribocchi e Totti) in riva al Tevere della 7ma giornata del campionato 2006/’07 registrò il ritorno di Luigi Delneri in luogo di Giuseppe Pillon. Tra le altre curiosità alle gare con la Roma sono legate anche la scadenza della 250.ma partita in A (0-0 in trasferta il 3.5.2009) e uno dei 2 pareggi con più goal (4-4, l’ultimo giorno dell’aprile ‘06 : De Rossi, Amauri, De Rossi, Taddei, Amauri, Luciano, Pellissier, Dacourt). Le centurie di Garcia sono di nuovo alle porte: è il momento della pozione magica!

La prima pietra miliare porta infatti iscritta la data del 9 settembre 1998 quando il Bentegodi accese le luci per un 2-2 in cui i gialloblù si portarono sul doppio vantaggio grazie alle reti di ‘Lello’ Cerbone e Daniele Franceschini. Nonostante il punto d’apertura di Marco Veronese, per la squadra di Domenico Caso il match di ritorno (1-2) alzò il pollice verso. Passarono solo tre stagioni perché le due rinnovassero il confronto; il proscenio stavolta però era il massimo campionato. Era il 22 dicembre 2001 quando i gladiatori di Capello (Émerson, Samuel e il veronese Tommasi, attuale presidente A.I.C.) si dimostrarono troppo forti anche per i ‘missi volanti’ di Delneri. Al cinquantesimo miglio del cammino clivense in Serie A (12.1.’03), ecco la prima impresa. Mancano 180 secondi quando Marazzina assiste Cossato II° il cui tocco sottoporta supera Pellizzoli e dà i tre punti al ChievoVerona. Esattamente dieci stagioni dopo i gialloblù ripeteranno il blitz all’Olimpico. A salire sugli scudi sarà il cisalpino Cyril Théréau, a bersaglio addirittura a ridosso del 90°. Mancavano solo altri

Decisivo Federico Cossato artefice della prima vittoria sulla Roma, a confronto con Walter Samuel.

ristorante

Dossobuono (VR) - Via Cavour, 40 Tel. 045 513038 Chiuso il mercoledì

ristorante

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chievoverona story La Coppa Italia di Serie C 1989/1990

Marco sancassani

Vantava allora sessant’anni il sodalizio calcistico della Diga che si apprestava, sotto la presidenza di Bruno Garonzi e la guida tecnica di Gianni Bui, a calcare per la prima volta i campi della C1. Un campionato onorato al meglio, chiuso con un sesto posto dopo che - fino a febbraio - la matricola clivense era stata addirittura in lizza per la promozione. Altrettanto onore i gialloblù si fecero nella seconda manifestazione nazionale, arrivando alle semifinali. Un’avventura di cui in questa stagione ricorre il 25°. Il girone I raggruppamenti iniziali avvengono per vicinanza e le squadre si affrontano una volta sola giocando alternativamente in casa e fuori. Il Chievo, inserito nel girone D, debutta il 28 agosto superando il Trento (3-0: Folli, Genovasi e Fiorio) ma tre giorni dopo cade a Venezia sotto la doppietta di Solimeno. Un nubifragio interrompe la successiva gara interna col Valdagno (tra cui un giovane Maurizio D’Angelo, prestato ai biancazzurri proprio quell’estate). Nel recupero, disputato il 13 settembre, una rete per tempo di Fiorio garantivano la qualificazione assieme ai lagunari.

Nel frattempo Zanin e compagni mantenevano l’imbattibilità grazie al pari (0-0) casalingo col Vicenza e ai rotondi successi a Treviso (3-1: Fiorio 2 e Folli a fronte dell’autogol di Lazzarin) e in quel di Cittadella (3-0: Curti e la devastante succitata coppia ormai ribattezzata “F2”). I sedicesimi (29/11 e 13/12) La nuova sfidante è il Mantova e la formula prevede ora incontri d’andata e ritorno. Dopo il blitz del Chievo al “Martelli” (3-2 con rete decisiva al 72’ di Folli appena entrato), i virgiliani replicano al Verona con Battistella dopo che Beghetto aveva impattato la rete di Agostinelli. Saranno i rigori a decidere chi andrà avanti: se ne calceranno ben 14 (!) prima che Seeber firmi il definitivo 4-3. Gli ottavi (18/1 e 7/2) È ancora il Venezia a sbarrare il passo e ad evitare l’eliminazione è la segnatura di Folli al “Penzo” dato che ambo le contendenti in casa ne fanno tre. Dopo quelle neroverdi di Gori, Antonello e Solimeno, arrivano anche quelle di M. Cossato, Curti e Fiorio.

I quarti (22/2 e 15/3) A decidere una delle semifinaliste è così un inedito doppio confronto col Modena, sulla cui panchina siede Renzo Ulivieri, attuale presidente della categoria. Al “Braglia” Cossato e Fiorio rimontano i goal di Nitti e Mazzarri (sì, proprio Walter), al ritorno ci pensa Folli e l’entusiasmo cresce. Le semifinali (11/4 e 25/4) Ormai il sogno sta per assumere i contorni della realtà. La sconfitta di misura dell’andata (0-1: Simonetta) rimanda il verdetto al match del “Bentegodi”. I toscani di Orrico in panchina e Silvio Giusti (vestirà anni dopo anche il gialloblù) in campo sono però compagine forte ed esperta. Con Paci e Simonetta chiudono presto il conto nonostante prima Fiorio al 69’ e poi Folli all’87’ - questi dopo l’1-3 di Donatelli - riaccendano le speranze. La cavalcata si ferma così a un passo dal traguardo ma il valore dell’avversaria, vincitrice finale oltreché promossa in B, rende appieno l’idea di quanto realizzato dai ragazzi di Gianni Bui. pagina 17


le partite del chievo in diretta radio!

verona 87.5 fm stereo

in diretta dalle 18.30 alle 19.30 un’ora di solo chievo con massimo massi chiama in diretta al 393.6201295

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radio ufficiale a.c. chievoverona


notizie in gialloblù

Fatti, informazioni e curiosità dal pianeta Chievo marco sancassani

Coordinamento and friends Ancora una trasferta, ancora un incontro. Il recente match di Empoli è stato, per i responsabili dell’Unione Club Biancoazzurri e degli Amici del Chievo di rinnovare un legame quasi ventennale. Tavolate d’insieme e scambi di omaggi hanno così rallegrato il prepartita in cui ha vinto la sportività. Metti gli ‘Amici’ a cena L’enogastronomia della Valpolicella in salsa... slovena. Questi gli ingredienti della riuscita serata che il calcio club ReCEOto ha organizzato lo scorso 22 febbraio a beneficio di tesserati e simpatizzanti. I 130 intervenuti hanno così

goduto della simpatia e della disponibilità del duo Cesar+Birsa, non mancando di partecipare all’importante e immancabile lotteria benefica. Chievo on the road Trasferta da non perdere quella che il Coordinamento ‘Amici del Chievo’ sta definendo in questi giorni. Partiranno infatti dal bar Pantalona alla volta di Genova i pullman che trasporteranno coloro che volessero trascorrere una giornata unendo il piacere della sportività al desiderio di sostenere gli uomini di Maran nella sfida coi rossoblù liguri. Ulteriori dettagli alla pagina www. facebook.com/amici.chievo e al 345-8342977, valido anche per le adesioni.

Agenda gialloblù Sono quattro i cerchietti rossi, anzi… gialloblù da annotare sul calendario marzolino: 17, 18, 24 e 25. Queste infatti le serate dedicate alle cene sociali in cui i vari club ospiteranno giocatori e rappresentanti dell’A.C. ChievoVerona. A dare il via sarà l’accoppiata Gran Kieo e Palù proseguendo poi con Mussi volanti, Viva la Diga e IZ

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la vetrina degli amici I calcio club affiliati si presentano al Mondo Chievo

angela borruto

CALCIO CLUB ROVERCHIARA (c\o bar Laghetto dei salici - V. Palù vecchio, 20/a - Roverchiara (VR) Per il Calcio Club Roverchiara è tempo di festeggiare: sono infatti ben 20 anni che il Club segue il Chievo, tra gioie e dolori. Il Presidente Mauro Ghingo, un po’ come la maggior parte dei veronesi, inizialmente era solito seguire il Verona, ma un giorno, osservando una piccola squadra di quartiere che militava ancora in Serie C, da vero sportivo quale è, si è innamorato del bel gioco che proponeva quella formazione e con il tempo si è affezionato sempre più al piccolo Ceo. Fondato appunto nella stagione 1994/1995, il sodalizio nel corso degli anni ha cambiato più “case” fino ad avere l’attuale sede presso il bar “Laghetto dei salici”, proprio a Roverchiara. In paese il circolo si preoccupa di seguire un po’ tutte le categorie di calcio esistenti tra giovani, amatori e la terza categoria, prestando un po’ più di attenzione ai piccoli talenti in erba. Lo spirito dei suoi circa 50 iscritti

è quello di seguire e sostenere il Chievo senza pretendere nulla di eccessivo oltre alla salvezza. Tra i propri tesserati figura il Presidente della Coldiretti di Verona Claudio Valente, originario del paese. Spesso le feste del Club sono organizzate in collaborazione con altri circoli a una delle quali, proprio presso al “Laghetto dei salici”, fu ospite il Presidente Campedelli. “Unica pecca” - confessa il presidente Ghingo - “è quella

di dedicarsi poco alle trasferte visto l’alta età media dei propri tesserati che, diversamente da altri, fanno fatica a muoversi in giro per gli stadi d’Italia. In ogni caso, tra Bentegodi e tv satellitari, nessuno si perde le partite dei gialloblù”. Ciò nonostante un’uscita particolare è rimasta nel cuore: quella a Belgrado per la gara di Coppa UEFA con la Stella Rossa quando anche Roverchiara ha potuto orgogliosamente dire “io c’ero!”.

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Un sorriso gialloblù nel cuore della Nigeria sull’isola di Igbedor, dove abitano i ragazzi dell’organizzazione no profit Emmanuel Family.

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Il “London Eye” e Stamford Bridge si tingono di gialloblù grazie a Roberta e Marco ii visita a Londra! pagina 23



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