Mondo Chievo #2 2015/2016

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CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM DOMENICA 20.09.15 - 4^ GIORNATA

NUMERO

02

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NUMERO


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BENTEGODI & DINTORNI Il punto della situazione

MARCO SANCASSANI

Soddisfazione e amarezza, questo il contrastante binomio di sensazioni generatosi in casaChievo dopo le due gare con Lazio e Juventus, inframmezzate dalla prima sosta stagionale. Soddisfazione per quello che è stato, amarezza per quello che poteva essere. Alla rotonda, perentoria vittoria sulla squadra dell’ex tecnico gialloblù ha rischiato infatti di far seguito un ancor più clamoroso, storico - sarebbe stato il primo - successo sul campo della Juventus. A suo modo storica ne è stata la vigilia con la banda-Maran che si presentava alla sfida da primo in classifica per un testacoda a parti inverse quantomeno impensabile; inevitabile effetto ha destato sentir risuonare l’invito a salutare la capolista sollevato non dai tifosi di casa ma bensì dal settore ospiti. Negli annali entra comunque la rete di Përparim Hetemaj, meritatamente degno di assaporare la gioia di una segnatura così importante dopo gli infiniti duelli a centrocampo e le inesauribili rincorse dedicate alla causa clivense. A precedere l’incontro di Torino era stato il match coi capitolini, un test non facile contro

un’avversaria chiamata al riscatto dopo l’uscita dalla Champions League e in cui Birsa&Co. dovevano ribadire se a Empoli fu vera gloria. Più che dal punteggio, la conferma è arrivata dalla bontà della prestazione, fatta di quelle intensità e determinazione che hanno fatto le migliori sorti della squadra di Campedelli.

EDITORE: Coordinamento Amici del Chievo

“Dobbiamo pensare a salvarci” aveva chiosato Maran dopo la gara coi biancazzurri. La strada è quella giusta!

IDEAZIONE e COORDINAMENTO: Simone Fiorini

INDICE I protagonisti_pagine 05-07 Le classifiche_pagina 09 Ciak si gioca_pagina 11 Le rose_pagina 13 C’era una volta_pagina 15 Notizie in gialloblù_pagina 17 Quando il pallone è rosa_pagina 19 A.S.D. Paluani Life_pagina 21 Settore giovanile_pagina 23

TEAM MONDO CHIEVO DIRETTORE RESPONSABILE: Marco Sancassani CONDIRETTORE: Paolo Sacchi

CREATIVITÀ ed IMPAGINAZIONE: NEXIDIA Comunicazione e Design www.nexidia.it COLLABORATORI: Riccardo Bazzoni, Angela Borruto, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo FOTOGRAFI: Archivio Amici del Chievo, Andrea Bicego, Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi, Renzo Udali AMMINISTRATORE: Coordinamento “Amici del Chievo” STATISTICHE A CURA DI: Ufficio Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo STAMPA: Coraprint Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 7 - Numero 13 del 20 settembre 2015

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I PROTAGONISTI VALTER BIRSA Un Lord che sa tirare fuori gli artigli

PAOLO SACCHI

Elegante nell’aspetto così come nel suo stile di gioco, al tocco vellutato e alla raffinatezza del suo calcio Valter Birsa unisce grinta da vendere e capacità di sacrificio. È sufficiente osservarlo quando si muove sul prato verde per identificare le caratteristiche e le qualità che stagione dopo stagione gli hanno permesso di moltiplicare il numero dei suoi estimatori. Piedi buoni e cervello fino, Valter è nato e cresciuto dalle parti di Nova Gorica. Giusto pochi metri aldilà di una linea di confine con la Slovenia che oggi è pressoché invisibile nell’ambito dell’Europa unita ma un tempo, non troppo lontano, fungeva da barriera di demarcazione, fisica e culturale, tra i blocchi contrapposti dell’Ovest e dell’Est del mondo. Con il “nogomet” - ovvero il football, in sloveno - nel sangue, il trequartista gialloblù da piccolo ha bruciato le tappe: a 17 anni era già in campo nella Prva Liga con il Primorije di Aidussina. Neppure ventenne, è stato chiamato in nazionale: era impossibile non notarlo mentre allineava prestazioni da incorniciare con il NK Gorica. Poi il salto di qualità: cinque eccellenti stagioni in Francia – suddivise equamente tra Sochaux e Auxerre – ed eccolo in Italia: un anno al Genoa, un altro al Torino e infine il terzo nel Milan di Allegri. La rivoluzione rossonera dell’estate 2014 lo ha portato a Verona, a tutto beneficio del Chievo.

segna, perché tutti contribuiscono a ottenere il risultato. Però è vero che un po’ l’anno scorso mi mancava il gol. Quest’anno per fortuna, grazie al contributo di tutti, sta andando meglio. Anche con la Juventus avete dato spettacolo. Scendiamo in campo con fiducia, per giocare quanto possibile “alti”. Anche a Torino abbiamo dimostrato che il nostro gioco non è certo solo difensivo. Poi, ovvio, contro avversarie come la Juve, ci sono fasi in cui ci si deve anche coprire e gestire la pressione. Lo spirito che abbiamo mostrato è quello di una squadra che vuole provare a vincere ogni partita. Se giochiamo sempre così possiamo toglierci delle belle soddisfazioni. Partita dopo partita sei diventato uno dei pilastri. Il Chievo è composto da undici giocatori in campo, dodici in panchina e altri nel gruppo. Tutti contribuiscono ai risultati, giocatori e staff tecnico. Chi lo fa dal primo minuto, chi a partita in corso, spesso e volentieri fornendo un apporto decisivo. Nessuno è più importante del gruppo, che resta il nostro punto di forza, indipendentemente dall’esperienza e dalle caratteristiche dei singoli. Birsa e il calcio: quando è sbocciato l’amore? Il calcio è stata la mia passione fin da piccolo. A farmi ulteriormente innamorare di questo sport ha contribuito Ronaldo con le sue giocate e i suoi dribbling. Credo fosse l’estate del 1994: iniziavo a seguire le partite in televisione e ne rimasi affascinato. Un giocatore straordinario, di quelli che ti incantano per la fantasia e la classe. Non era però il mio unico idolo: quando giocavo

Che tipo è Valter Birsa? Lord, guerriero, o un po’ entrambi? Non saprei davvero giudicarmi: credo di essere una persona come tutti, sul campo e nella sfera privata. Fuori dall’ambito calcistico trascorro praticamente tutto il tempo libero con la mia famiglia, con i miei bambini. Loro sono la mia priorità assoluta e la mia felicità, più di ogni altra cosa. Per il resto, nulla di particolare: qualche cena tra amici, qualche giorno al mare d’estate con la mia famiglia, ritagliato tra un impegno sportivo e l’altro. Poi è vero che nel calcio quando si scende in campo sale l’adrenalina, dunque un po’ ci si trasforma. Un grande inizio di stagione di tutta la squadra con in più Birsa che si è messo pure a segnare gol meravigliosi. Una grande gioia, no? Quando si segna la soddisfazione aumenta, è ovvio. La felicità però cresce in proporzione a quanto si lavora bene, dal feeling con i propri compagni, dalla qualità delle prestazioni della squadra. Per me quel che conta è che il Chievo vinca e giochi bene, meno importante è chi

LA SCHEDA

Valter Birsa Qualità e quantità per il Chievo

Nome: Valter Cognome: Birsa Data di nascita: 07/08/1986 Luogo di nascita: San Pietro di Gorizia (Slovenia) Altezza: 184 cm Peso: 81 kg Ruolo: Trequartista Squadre in cui ha militato: Primorije (1/0), NK Gorica (65/27), Sochaux (80/9), Auxerre (97/10), Genoa (12/2), Torino (18/2), Milan (21/2), ChievoVerona (40/2) 5


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I PROTAGONISTI VALTER BIRSA

Magic moment Assieme a ‘Meggio’ e ‘Palo’, Valter è stato uno degli artefici del brillante avvio della squadra di Maran

con gli amici spesso indossavo anche la maglia di Weah. Ronaldo, Weah… La serie A era scritta nel destino? È stato naturale desiderare di giocare un giorno in un campionato così importante. Ho sempre seguito con attenzione il campionato italiano, ancor di più quando Ronaldo passò all’Inter. Poi ovviamente un fattore è stato l‘essere nato e cresciuto poche centinaia di metri dal vostro Paese. Da piccolo con i miei amici giocavamo davvero a pochi passi dal confine e lo stadio del Gorica, con cui ho giocato due stagioni, è a meno di un chilometro dall’Italia.

Compagni In campo o fuori, il feeling non manca tra gli sloveni gialloblù

Dopo l’esperienza in Francia hai fatto una sorta di gran tour delle principali città italiane: Genova, Torino, Milano e Verona. Come ti sei trovato? È risaputo che in Italia ci sia un sia un’ottima qualità della vita. Anche con i tifosi i rapporti sono sempre stati eccellenti. Ti lasciano tranquillo, sono presenti ma non ti mettono sotto pressione. L’adattamento è stato immediato e spontaneo: nel posto in cui sono cresciuto la mentalità e lo stile di vita è in pratica identico a quello italiano. Qui al Chievo, in più, esiste uno splendido legame tra società e sostenitori. Si fanno sentire sempre e ci seguono con passione in ogni campo in cui andiamo. A Verona mi sono ambientato fin da subito. È un club in cui si sta molto bene: mi ha fatto davvero piacere poter rimanere. Durante la tua carriera hai avuto molte soddisfazioni: qual è stato il momento più bello? L’anno più bello della mia vita è stato il 2010. In quei dodici mesi sono accadute tante belle cose: ho partecipato alla fase finale della Coppa del Mondo con la Slovenia, un avvenimento storico per il nostro Paese, con l’Auxerre ci siamo qualificati in Champions League e abbiamo giocato con avversarie di grande spessore mondiale come Real Madrid, Milan e Ajax. In più, la ciliegina sulla torta è stata la nascita del mio primo figlio. Forse non speciali come il 2010 ma decisamente positive ci sono tante altra annate, come la prima parte della stagione che ho trascorso al Milan, così il momento attuale che sto vivendo qui al Chievo. Hai all’attivo oltre settanta presenze con la

Slovenia. Cosa significa per te la maglia della nazionale? È un orgoglio poter rappresentare il proprio Paese. Ed è sempre piacere, un’emozione, tornare a casa e scendere in campo con i miei compagni, tra cui ci sono alcuni amici con cui giocavamo insieme nei campionati giovanili. Infine è indubbio che le competizioni internazionali permettano di vivere esperienze importanti a livello professionale, di cui farne tesoro durante la carriera. Per finire, torniamo al presente: al Bentegodi arriva l’Inter. Numeri alla mano, tra il serio e il faceto, si tratta di un match d’altissima classifica… Guardando la graduatoria attuale sembra proprio così. Per noi si tratta di un’altra partita in cui cercheremo di guadagnare altri punti. Se lavoreremo sul campo come abbiamo fatto nelle prime tre giornate nulla è impensabile. Di sicuro quel che abbiamo fatto fino ad oggi non basta: dobbiamo impegnarci ancora molto se vogliamo restare a questo livello di classifica. E anche se siamo in un momento positivo, sappiamo che tutto può cambiare nel corso della stagione. Come ad esempio abbiamo visto, a nostro vantaggio, nel campionato scorso. Dunque non dobbiamo pensare che i risultati in futuro arriveranno di conseguenza solo perché in questa fase giochiamo bene. Ho ascoltato le dichiarazioni dei giocatori nerazzurri: dicono che scenderanno in campo concentrati più che mai perché affrontano una compagine che ha fatto vedere buone cose nelle prime giornate. Parole che per noi devono suonare come un segnale d’avvertimento: da adesso in poi sarà ancora più dura. 7


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SERIE A TIM I NUMERI Dati aggiornati al 14/09/15

SQUADRA

PUNTI

G

V

N

P

RF

RS

Inter

9

3

3

0

0

4

1

Chievo Verona

7

3

2

1

0

8

2

Sampdoria

7

3

2

1

0

9

4

Torino

7

3

2

1

0

7

4

Roma

7

3

2

1

0

5

2

Sassuolo

7

3

2

1

0

5

3

Palermo

7

3

2

1

0

4

2

Fiorentina

6

3

2

0

1

4

3

Lazio

6

3

2

0

1

4

5

Atalanta

4

3

1

1

1

4

3

Genoa

3

3

1

0

2

2

2

Milan

3

3

1

0

2

2

4

Udinese

3

3

1

0

2

1

3

Napoli

2

3

0

2

1

5

6

Hellas Verona

2

3

0

2

1

3

5

Juventus

1

3

0

1

2

2

4

Empoli

1

3

0

1

2

4

7 9

1

3

0

1

2

5

0

3

0

0

3

1

5

Frosinone

0

3

0

0

3

1

6

DIAMO I NUMERI 2 Le vittorie del ChievoVerona in Serie A per 4-0. Prima di quella con la Lazio, i gialloblù si erano imposti sulla Reggina alla 22^ giornata della stagione 2005/2006 grazie alle doppiette di Amauri e Pellissier.

Udinese-Napoli – 19/09 ore 18 Milan-Palermo – 19/09 ore 20,45 ChievoVerona-Inter – 20/09 ore 12,30 Atalanta-Hellas Verona – 20/09 ore 15 Genoa-Juventus – 20/09 ore 15 Roma-Sassuolo – 20/09 ore 15 Torino-Sampdoria – 20/09 ore 15 Udinese-Empoli – 20/09 ore 15 Carpi-Fiorentina – 20/09 ore 18 Napoli-Lazio – 20/09 ore 20,45

INCONTRI DELLA 5^ GIORNATA Udinese-Milan – 22/09 ore 20,45 Carpi-Napoli – 23/09 ore 20,45 ChievoVerona-Torino – 23/09 ore 20,45 Fiorentina-Bologna – 23/09 ore 20,45 Inter-Hellas Verona – 23/09 ore 20,45 Juventus-Frosinone – 23/09 ore 20,45 Lazio-Genoa – 23/09 ore 20,45 Palermo-Sassuolo – 23/09 ore 20,45 Sampdoria-Roma – 23/09 ore 20,45 Empoli-Atalanta – 24/09 ore 20,45

Foto: R. Udali

Carpi Bologna

INCONTRI DELLA 4^ GIORNATA

3 Le stagioni, con questa, in riva all’Adige di Giampiero Pinzi. Il centrocampista era già stato nella rosa dal 2008 al 2010. 6 I successi in 13 gare fatti registrare dalla squadra della Diga in occasione del 4° turno dei tornei disputati nella massima categoria. Completano il bilancio 2 pari e 5 sconfitte. 38 I calciatori stranieri ad aver segnato almeno una rete tra i professionisti con la casacca clivense. L’ultimo di loro è stato Përparim Hetemaj a bersaglio per la prima volta dopo 136 match complessivi.

CLASSIFICA MARCATORI

Goal Rigori

1 Eder C. (Sampdoria)

5

2

2 Baselli D. (Torino)

3

0

3 Floro Flores A. (Sassuolo)

3

0

4 Paloschi A. (Chievo)

3 0

5 Saponara R. (Empoli)

3

0

6 Jovetic S. (Iinter)

3

1

7 Birsa V. (Chievo)

2 0

8 Higuain G. (Napoli)

2

0

9 Marcos Alonso M. (Fiorentina)

2

0

10 Matri A. (Lazio)

2

0

Guerriero Pinzi esperienza e grinta a metà campo 9


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CIAK, SI GIOCA! FC INTERNAZIONALE L’avversaria come dentro un film

MARCO SANCASSANI

UP AND DOWN Up and down, ovvero su e giù. Come richiama per assonanza col noto passatempo il suo soprannome (Jo-Jo). Come di lui ha sinora fatto pensare il suo altalenante percorso professionale fatto di giocate di classe cristallina e di pause amletiche. Lui è - lo avrete certamente capito - Stevan Philip Jovetić, venticinquenne montenegrino di Podgorica. È sin in giovane età che Jovetić mette in mostra le sue doti calcistiche iniziando la carriera dapprima vestendo i colori della squadra della sua città, il Mladost, passando quindi al Partizan di Belgrado con cui, ancora minorenne firma il suo primo contratto da professionista. Il suo precoce talento lo porta quindi nell’orbita delle selezioni giovanili e agli occhi degli osservatori europei. Prima di tutti arrivano quelli della Fiorentina che, per 8 milioni di euro, lo porta in riva all’Arno dove è immediatamente accostato a Roberto Baggio di cui ripropone, fino alla chiamata del Manchester City di due anni fa, reti e assenze per infortunio. Con i citizens però nuovi problemi fisici e poca considerazione lo portano raramente in campo fino al passaggio in prestito all’Inter. Sarà per entrambi questo l’anno del rilancio?

IL GIOVANE FAVOLOSO Bruciare le tappe. Sembra essere sempre stato questo l’imperativo categorico prefissatosi da Roberto Mancini (27.11.’64) tanto da calciatore quanto da tecnico. Prodotto del Settore Giovanile del Bologna, lo jesino compie il suo esordio nella massima divisione non ancora diciassettenne, dopo aver già debuttato con la Prima Squadra sette giorni prima in Coppa Italia. Talento e personalità gli permettono anche di approdare in anticipo nella rosa dell’Under 21 impreziosendo il curriculum da giocatore di club con i tanti successi ottenuti con Sampdoria e Lazio. Appesi gli scarpini al chiodo la compagine milanese quantomeno in orbita europea se non a lottare per il primato. All’assai probabile riscontro sul campo, ha fatto però da certo contraltare l’esborso economico operato dal diesse Piero Ausilio ammontante secondo un noto quotidiano sportivo nazionale a oltre 100 milioni di euro che, mitigato dalle cessioni di Kovacić ed Hernanes, ha prodotto un saldo passivo di 7,58 milioni. Nel frattempo, il successo di misura nel derby ha proiettato l’Inter in testa alla classifica a punteggio pieno.

Foto: R. Gandolfi

“Scudetto, perché no?”. Questa una cauta ma fiduciosa dichiarazione rilasciata recentemente da Eric Thohir, il magnate indonesiano ancora a digiuno di successi da quando, nel 2013, è diventato il numero 1 dell’Inter. A ispirarlo sicuramente il buon avvio di campionato con le due vittorie iniziali ottenute negli istanti finali delle gare con Atalanta e a Modena col Carpi. Proprio la volontà di cercare fino in fondo il successo pieno, unitamente al vantaggio di non dover subire le fatiche psicofisiche derivanti dagli impegni delle coppe europee, sembra poter essere per la sua squadra il fattore chiave per riscattare la stagione scorsa chiusa con un deludente 8° posto. A surrogare tutto ciò una campagna acquisti che ha portato sotto la Madunina giocatori di prim’ordine per qualità tecniche o esperienza come Murillo, Miranda, Montoya, Kondogbia, Melo, Ljajić, Perišić e Jovetić. Elementi fortemente voluti da Roberto Mancini, elementi che sembrano in grado di assottigliare notevolmente il divario con le prime della classe riportando

BIS Mancini di ritorno a Milano

(tranne una parentesi col Leicester City) nel 2000 è già il vice di Eriksson sulla panchina degli aquilotti, per passare dopo pochi mesi alla guida in prima persona della Fiorentina. Pagato lo scotto dell’esordio con l’esonero dell’anno seguente, ‘Mancio’ - nuovamente a Roma - inizia a offrire il suo calcio propositivo guadagnando la fiducia dapprima dell’Inter e quindi del Manchester City e del Galatasaray. Il buon lavoro fatto a Milano nel quadriennio 2004/’08 (3 scudetti e 2 C. Italia) convincono lo scorso anno la dirigenza nerazzurra a riaffidargli onori e oneri della riscossa.

NEL NOME DEL PADRE Un solo cognome, anni di trionfi. È sotto le presidenze dapprima di Angelo (dal maggio ‘55 al 1968) e quindi del figlio Massimo (dal 1995 al 2004 e dal 2006 al 2013 in seguito alla scomparsa di Giacinto Facchetti) che il “Biscione” arricchisce in modo ingente la bacheca di corso Vittorio Emanuele II. Ben 23 infatti gli allori conquistati, sette dei quali a livello europeo e mondiale quali una Coppa UEFA, 3 Coppe dei Campioni/Champions League e 3 Coppe Intercontinentali/Mondiale per club. Ad accomunarli - oltre ovviamente alla Saras, azienda petrolifera di famiglia - anche i similari percorsi delle loro avventure sportive. Se i recenti trionfi riportati da quest’ultimo sono legati all’arrivo in panchina di Josè Mourinho, non di meno si può dire dell’apporto di Helenio Herrera alle fortune della Grande Inter degli Anni Sessanta. Sebbene assente da ogni albo d’oro, onore e vanto della tifoseria nerazzurra è forse tuttavia il fatto di non essere “mai stati in B”, “titolo” spesso evidenziato dagli spalti. 11


1-Bizzarri Albano Benjamín Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

90-Seculin Andrea Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

3-Dainelli Dario Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

5-Gamberini Alessandro Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

11-Mattiello Federico Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

12-Cesar Boštjan Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

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1

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101

2

24

-

3

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153

5

18-Gobbi Massimo Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

20-Sardo Gennaro Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

21-Frey Nicolas Sebastien Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

29-Cacciatore Fabrizio Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

4-Rigoni Nicola Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

6-Pinzi Giampiero Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

7-Pepe Simone Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

3

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3

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3

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1

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2

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4

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151

7

188

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2

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3

-

70

4

3

-

8-Radovanović Ivan Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

10-Christiansen Anders Bleg Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

13-Izco Mariano Julio Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

19-Castro Lucas Nahuel Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

23-Birsa Valter Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

56-Hetemaj Përparim Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

31-Pellissier Sergio Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

1

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3

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1

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40-M’Poku Ebunge Paul Jose Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

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32-Bressan Walter Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

43-Paloschi Alberto Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

45-Inglese Roberto Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

69-Meggiorini Riccardo Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

Maran Rolando Panchine ChievoVerona Panchine Serie A

2

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3

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3

2

35 11v 13p 11s

2

-

135

40

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-

33

6

93 28v 30p 35s


FC Internazionale

A.C. ChievoVerona

Allenatore: Roberto Mancini

Allenatore: Rolando Maran N°

GIOCATORE

NATO A

DATA DI NASCITA

GIOCATORE

PORTIERI

NATO A

DATA DI NASCITA

PORTIERI

1

BIZZARRI Albano Benjamín

Etruria (ARG)

09/09/77

46

BERNI Tommaso

Firenze

06/03/83

32

BRESSAN Walter

Oderzo (Tn)

26/01/81

30

CARRIZO Juan Pablo

Santa Fe (ARG)

06/05/84

90

SECULIN Andrea

Gorizia

14/07/90

1

HANDANOVIĆ Samir

Lubiana (SLO)

14/07/84

29

CACCIATORE Fabrizio

Torino

08/10/86

33

D'AMBROSIO Danilo

Napoli

09/09/88

12

CESAR Boštjan

Lubiana (SLO)

09/07/82

93

DIMARCO Federico

Milano

10/11/97

3

DAINELLI Dario

Pontedera (Pi)

09/06/79

6

DODÔ Pires Ribeiro José Rodolfo

Campinas (BRA)

06/02/92

5

GAMBERINI Alessandro

Bologna

27/08/81

5

JUAN Guilherme Nunes Jesus

Belo Horizonte (BRA)

10/06/91

18

GOBBI Massimo

Milano

31/10/80

25

MIRANDA de Souza Filho João

Paranavaí (BRA)

07/09/84

21

FREY Nicolas Sebastien

Nizza (FRA)

06/03/84

14

MONTOYA Torralbo Martín

Gavà (ESP)

14/04/91

11

MATTIELLO Federico

Borgo a Mozzano (Lu)

14/07/95

24

MURILLO Cerón Jeison Fabián

Cali (COL)

27/05/92

20

SARDO Gennaro

Pozzuoli (Na)

08/05/79

55

NAGATOMO Yūto

Saijō (JPN)

12/09/86

23

RANOCCHIA Andrea

Assisi (Pg)

16/02/88

DIFENSORI

DIFENSORI

CENTROCAMPISTI 23

BIRSA Valter

San Pietro di Gorizia (SLO)

07/08/86

21

SANTON Davide

Portomaggiore (Fe)

02/01/91

19

CASTRO Lucas Nahuel

La Plata (ARG)

09/04/89

12

TELLES Alex Nicolao

Caxias do Sul (BRA)

15/12/92

10

CHRISTIANSEN Anders

Copenaghen (DAN)

08/06/90

15

VIDIĆ Nemanja

Užice (SRB)

21/10/81

56

HETEMAJ Përparim

Srbica (FIN/KOS)

12/12/86

13

IZCO Mariano Julio

Buenos Aires (ARG)

13/03/83

77

BROZOVIĆ Marcelo

Zagabria (CRO)

16/11/92

7

PEPE Simone

Albano Laziale (RM)

30/08/83

83

de CARVALHO Felipe Melo Vicente

Volta Redonda (BRA)

26/06/83

6

PINZI Giampiero

Roma

11/03/81

27

GNOUKOURI Assena Demoya

Divo (CIV)

28/09/96

8

RADOVANOVIĆ Ivan

Kosovska Mitrovica (SRB)

29/08/88

13

GUARIN Vásquez Fredy Alejandro

Puerto Boyacá (COL)

30/06/86

4

RIGONI Nicola

Schio (Vi)

12/11/90

7

KONDOGBIA Geoffrey

Nemours (FRA)

15/02/93

17

MEDEL Soto Gary Alexis

Santiago (CHI)

03/08/87

ATTACCANTI

CENTROCAMPISTI

45

INGLESE Roberto

Lucera (Fg)

12/11/91

40

MPOKU Ebunge Paul Jose

Kinshasa (GHA)

19/04/92

11

BIABIANY Jonathan Ludovic

ATTACCANTI Parigi (FRA)

28/04/88

69

MEGGIORINI Riccardo

Isola della Scala (Vr)

04/09/85

9

ICARDI Rivero Mauro Emanuel

Rosario (ARG)

19/02/93

43

PALOSCHI Alberto

Chiari (Bs)

04/01/90

10

JOVETIĆ Stevan Philip

Podgorica (MNE)

02/11/89

31

PELLISSIER Sergio

Aosta

12/04/79

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LJAJIĆ Adem

Novi Pazar (SRB)

29/09/91

97

MANAJ Rey

Lushnjë (ALB)

24/02/97

8

PALACIO Rodrigo Sebastián Ignacio

Bahía Blanca (ARG)

05/02/82

44

PERIŠIĆ Ivan

Spalato (CRO)

02/02/89

PAGINA A CURA DI ALESSANDRO LONGO 13


CORA PRINT S.R.L.

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C’ERA UNA VOLTA CHIEVO - INTER Le sfide del passato tra ChievoVerona e Inter

MARCO SANCASSANI

Acrobatico Meggiorini tenta di ‘rovesciare’ lo 0-2 interno dell’anno scorso

“In hoc signo vinces”, “Con questo segno vincerai”. Così disse la profezia all’imperatore Costantino I. Senza voler scomodare divinità e leggende, anche il ChievoVerona, ha curiosamente sempre trovato nel punteggio di 2-1 il segno degno dei suoi quattro successi sull’Internazionale. Quasi epico, certo indimenticabile fu il primo. Era il 15 dicembre 2001, la 15.ma giornata di un campionato che nemmeno il tifoso più acceso avrebbe mai immaginato. Da mesi il piccolo Ceo, quello che avrebbe dovuto essere matricola destinata a un rapido ritorno tra i cadetti, si trovava invece a rivaleggiare con le “grandi”, per le primissime piazze della classifica. Addirittura capolista fino a tre giornate prima i gialloblù erano stati scavalcati proprio dai milanesi e quel sabato le due avversarie si presentavano alla sfida divise da due soli punti. L’atmosfera era da brividi: alle luci di San Siro, al blasone dell’avversaria e al peso del match si aggiungeva il pathos del ricordo di Giuseppe ‘Peppino’ Prisco, storico dirigente nerazzurro scomparso solamente tre giorni prima. Per lui, vecchio alpino, anche l’omaggio del ‘Silenzio’ suonato da una tromba delle penne nere. In campo però non c’è tempo per commuoversi. Già prima della mezz’ora il risultato è di 1-1 (Corradi e Vieri) ma le occasioni si susseguono da ambo le parti. Al rientro dopo l’intervallo la gara si accende grazie alla rete di Marazzina, ben assistito da Perrotta. L’Inter

aumenta il forcing ma l’etremo Lupatelli e i suoi difensori sono la versione calcistica della “Diga” del Chievo. Gli uomini di Delneri escono vincitori e riconquistano così il primato in solitaria. Passano poco più di 12 mesi, non tramonta però l’epopea dei “mussi volanti” clivensi così chiamati in seguito alle loro imprese e alla qualificazione europea guadagnata al termine di quella stagione. Il bis arriva il 16 febbraio 2003. L’eroe del giorno è Eugenio Corini, allora rigorista principe dei gialloblù. Una sua doppietta dal dischetto manda il Chievo sul doppio vantaggio, prima del punto del solito Vieri (il ‘Bobo’ nazionale aveva infatti siglato all’andata il primo successo interista rimontando il goal iniziale ancora di Marazzina, N.d.R.). Nei dodici incroci successivi, l’ago della bilancia si sposta decisamente verso Milano. Pellissier e compagni giocano gare anche volitive ma senza premio; tranne che in quattro casi (3 consecutivi dal girone di ritorno del 2004 al termine dell’annata seguente) non riescono ad andare infatti oltre il pari. Nell’ultimo di questi, Marcolini realizza la 300.ma rete chievoveronese in Serie A. oltre a lui vanno a bersaglio Crespo, Balotelli e Luciano. Bisogna perciò attendere il torneo 2010/2011 affinché il popolo del Bentegodi possa applau-

Nerazzurissimo Zanetti riceve la targa-ricordo da Campedelli IL BILANCIO COMPLESSIVO Competizione C Serie A

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V

N

P

F

S

13

3

3

7

12

21

F

13

1

4

8

14

24

Tot

26

4

7

15

26

45

dire a un pieno successo. Gli ospiti giungono a Verona con difficoltà di formazione, i gialloblù occupano una tranquilla posizione di centroclassifica. Presto in vantaggio grazie al succitato bomber aostano, la squadra di Pioli gestisce senza particolari affanni il gioco trovando il raddoppio con Moscardelli, poco prima del punto d’onore di Eto’o a tempo scaduto. Si arriva così al 18 maggio 2014, ultimo turno di campionato. Sette giorni prima in quel di Cagliari, Corini - stavolta nelle vesti di tecnico - e i suoi hanno raggiunto l’agognata salvezza mentre i lombardi hanno matematicamente guadagnato l’accesso all’Europa League. La platonica passerella è decisa dalle reti di Andreolli e di Obinna (2). Prima dell’incontro, nella cornice degli spalti in festa per il felice esito della stagione, il presidente Luca Campedelli premiava Javier Zanetti: proprio quella sera il campione argentino abbandonava il calcio giocato dopo ben 858 presenze nell’Inter. 15


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NOTIZIE IN GIALLOBLÙ

Fatti, informazioni e curiosità dal pianeta Chievo MARCO SANCASSANI

2 In festa a Empoli Se certo è stato gradito il finale del match di Empoli, non meno piacevole - per chi si è recato nella città toscana con il Coordinamento Amici del Chievo - ne è stata l’attesa. La comitiva dei tifosi gialloblù è stata infatti accolta con simpatia dai responsabili dell’Unione Clubs Azzurri Empoli. Un momento conviviale e il rituale scambio di omaggi hanno rinnovato così il sentito legame di sportività. 3 Un testimonial d’eccezione È coincisa con l’avvio delle operazioni di affiliazione l’inaugurazione della nuova sede del calcio club Alto Chievo, ora stabilitosi presso il bar del Bottagisio Sport Center, la “casa” del Chievo. Padrino del… trasloco è stato nientemeno che Sergio Pellissier, intervenuto con la consueta disponibilità. Il Direttivo del circolo coglie l’occasione per segnalare che è rimasto ancora da riscuotere il premio della sottoscrizione svoltasi durante la serata corrispondente al biglietto rosa numero 100 invitando il fortunato possessore a contattare il 324-5933875.

4 Diventiamo ‘Amici’ Anche grazie al brillante avvio della squadra di Maran, proseguono a ritmo le richieste di adesione e rinnovo ai vari club affiliati al Coordinamento. Come ogni anno la tessera dà diritto al gadget ufficiale, alla partecipazione alle manifestazioni organizzate dal Coordinamento e a prezzi di favore sui costi delle trasferte. Per conoscere il club più vicino a te, consulta la lista su www.amicichievo.it. Ti aspettiamo. 1

5 Chievo on the road Esaurita l’accoppiata casalinga con Inter e Torino, il ChievoVerona sarà chiamato ad affrontare il Sassuolo al Mapei Stadium di Reggio Emilia dove gli Amici del Chievo non mancheranno di essere presenti. Ogni info in merito ai dettagli sarà accessibile al 345-8342977, recapito valido anche per le prenotazioni.

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Foto: R. Udali

1 A volte ritornano L’amichevole disputata col Pavia durante la recente sosta del campionato è stata anche l’occasione di rivedere Michele Marcolini e Davide Mandelli, attualmente tecnico e secondo della compagine lombarda e colonne del ChievoVerona della metà dello scorso decennio. Accolti nel prepartita dal presidente Luca Campedelli, i due avranno certamente ricordato i tanti aneddoti delle loro tante gare in gialloblù, rispettivamente 158 per il primo e 219 per il secondo. (Foto Renzo Udali)

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le partite del chievo in diretta radio!

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in diretta dalle 18.30 alle 19.30 UN’ORA DI SOLO CHIEVO CON MASSIMO MASSI CHIAMA IN DIRETTA AL 349.4980763

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RADIO UFFICIALE A.C. CHIEVOVERONA


QUANDO IL PALLONE È ROSA L’interessante iniziativa di ChievoVerona e Fimauto Valpolicella

ANDREA BERNARDELLI

L’A.C. ChievoVerona e la Fimauto Valpolicella si sono unite in un progetto ambizioso avente un solo obiettivo: garantire un importante futuro sportivo a tante ragazzine che vivono il calcio con passione ed entusiasmo. Saranno proprio queste le due componenti fondamentali, unite alla professionalità dei tecnici e dirigenti che ne faranno parte, a rendere unico l’inedito percorso comune. Due realtà diverse tra loro, una di grande tradizione e professionalità come il ChievoVerona, ai vertici dei vari campionati giovanili nazionali e una giovane e innovativa come quella della Fimauto Valpolicella, una delle prime società veronesi di calcio femminile. Un progetto nato anche su stimolo della FIGC volto a sviluppare il calcio femminile, individuando soluzioni innovative a livello tecnico, agonistico e qualitativo. Il ChievoVerona, ultimamente segnalatosi come una delle società che sta investendo nel migliore dei modi sul vivaio, ha così sposato la causa del Valpolicella Femminile offrendo un supporto concreto e fattivo. L’accordo siglato prevede pertanto una collaborazione a 360

gradi dal punto di vista tecnico e didattico cercando di creare per tante ragazze un naturale sbocco nella Prima Squadra della Fimauto. Per vivere questa opportunità contattare Antonella Formisano: cel. 347 3061513 - email Femminile@chievoverona.it.

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MASSIMO ZITO: l’esperienza al servizio dei giovani L’intervista al nuovo allenatore dei Giovanissimi 2002, Massimo Zito, inaugura le chiacchierate con i protagonisti del microcosmo Paluani Life, che anche quest’anno riporteremo sulle pagine di Mondo Chievo. Ad inizio anno Zito, chiamato dal direttore sportivo Caterina, si è reso disponibile a dare una mano a Giovanni Militello nella gestione dei Pulcini 2005. Forte di questa breve ma importante esperienza, a giugno gli è stato affidato il gruppo dei ragazzi del 2002, che fra poche settimane si cimenterà con l’impegnativo campionato dei Giovanissimi “B”. Coadiuvato dall’amico Maurizio Carletti, il mister, che in passato ha allenato nelle più importanti società del panorama calcistico veronese, ha le idee chiare su ciò che vuole dai suoi. Sei qui da gennaio. Che opinione ti sei fatto del progetto Paluani Life? Sì, a gennaio sono arrivato per dare un piccolo aiuto a mister Militello, che da solo guidava i 2005. Fin da subito ho lavorato in buona sintonia con lo staff e lo splendido gruppo dei Pulcini, divertendomi molto. Ho potuto così osservare da vicino l’ambiente ed il progetto societario, che trovo molto interessante, fondato su pilastri solidi a livello dirigenziale, nonché competente a livello tecnico. Lavorare con i giovani in situazioni così organizzate può dare solo che grandi soddisfazioni.

non molla mai. Sarà un piacere allenare questa squadra. Com’è andata la settimana di ritiro in Val Gardena? Ti hanno fatto dormire i ragazzi la notte? Calcisticamente parlando è andata bene. Tutti i giorni ci siamo allenati sul campo ed abbiamo pure disputato un’amichevole serale il giovedì. Abbiamo cercato inoltre di dare ai ragazzi gli spazi ludici necessari in un ritiro per “fare gruppo”. Sono convinto che si siano divertiti e che la partecipazione a questa esperienza abbia loro consentito di maturare e responsabilizzarsi ulteriormente. Durante la notte si riusciva a dormire. Fino ad una certa ora sono stato tollerante… Poi, come si usa dire, patti chiari ed amicizia lunga!

Che gruppo è quello dei Giovanissimi 2002, a te affidato per la Stagione Sportiva 2015-2016? Dopo questo breve periodo di lavoro insieme a loro, mi sono fatto l’idea di un buon gruppo, unito e che

Quali sono gli aspetti che tu ed il tuo collaboratore Maurizio Carletti curate di più in allenamento? Quanto tempo fa è iniziata la vostra collaborazione? La collaborazione con Maurizio è nuova, basata su una solida amicizia e sul rispetto reciproco dentro e fuori il campo. Abbiamo deciso di unire le nostre esperienze calcistiche, vissute negli scorsi anni, ed iniziare una nuova avventura, partendo proprio dai 2002 della Paluani Life. Per quanto riguarda gli aspetti che curiamo di più, direi che in questo momento iniziale della stagione sono due: quello tecnico e psicologo, dobbiamo infatti conoscere i ragazzi a trecentosessanta gradi. In seguito è nostra intenzione lavorare su ciò di cui il gruppo avrà più bisogno, senza tralasciare alcun particolare.

Lo store Paluani Life è aperto da martedì a sabato compreso, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00

Si trova in via Aeroporto A . Berardi, nel cuore di Chievo, ed è il primo store merchandising ufficiale Paluani Life e ChievoVerona, nonché sede dell’omonima neonata società polisportiva A.S.D. PALUANI LIFE CHIEVOVERONA. Un importante punto di riferimento per tutti i tifosi (e non) della squadra clivense.

I 2002 fra poche settimane affronteranno il campionato Giovanissimi “B”. Quali insidie riserva? L’insidia maggiore è quella di pensare di dover fare risultato per forza. Il nostro percorso invece deve essere improntato sul miglioramento calcistico, che punti ad un gioco di squadra piacevole e divertente. I risultanti verranno di conseguenza. Questa sarà la base per il campionato alle porte. Alcuni tuoi insegnamenti che speri che i ragazzi non dimentichino mai? Sono due: il primo è rispetto per l’avversario, da non confondere con il timore, il secondo è di ricordarsi sempre che quando si entra nel rettangolo di gioco la determinazione e la grinta non devono venire mai meno. Solo così si possono raggiungere i traguardi, piccoli o grandi che siano. Cosa ne pensi di questo inizio di campionato del Chievo? Cosa ti è piaciuto di più della squadra di Maran? Ritengo sia un ottimo inizio. Le vittorie, soprattutto nelle prime giornate di campionato, portano sempre entusiasmo, convinzione nei propri mezzi e nel raggiungimento degli obiettivi prefissati con la dirigenza. Della squadra di Maran mi piace il feeling creatosi fra gli attaccanti a disposizione ed il movimento di tutta la squadra, sempre alla ricerca di un equilibrio tattico in tutti i settori del campo.

Per informazioni o curiosità sul mondo targato Paluani Life seguici sulla pagina Facebook: www.facebook.com/paluani o contattando i numeri 045 57 24 02 347 86 20 869

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SETTORE GIOVANILE I CORSI DI FORMAZIONE Lo staff dell’A.C. ChievoVerona al servizio delle società affiliate

RICCARDO BAZZONI

Venti incontri formativi, oltre 700 partecipanti appartenenti a più di 130 squadre dilettanti e non, e provenienti da 11 diverse regioni. Dopo il successo dello scorso anno, il settore giovanile dell’AC ChievoVerona - con la preziosa collaborazione del Bottagiosio Sport Center - è pronto ad inaugurare la nuova campagna Formazione per la stagione 2015/2016. A partire dal mese di ottobre inizieranno infatti i corsi informativi appositamente studiati per le società affiliate di tutta Italia, ma aperti anche a coloro i quali volessero approfondire il metodo di lavoro sul quale Marco Fioretto ha improntato la crescita dei giovani talenti gialloblù. Incontri a cadenza mensile, inseriti nella cornice mozzafiato del centro sportivo Bottagisio, illustreranno la filosofia del miglioramento individuale e del perfezionamento tecnico, che tanto caratterizzano i giovani clivensi nel panorama calcistico italiano. Inoltre, per rispondere alle sempre maggiori e più particolareggiate richieste ricevute, il team formazione (per il secondo anno consecutivo coordinato da Stefano Bianchetti) ha preparato un progetto di ampio respiro, con tante novità da offrire agli appassionati del settore. Innanzitutto, corsi specialistici a numero ridotto di partecipanti si affiancheranno alle giornate sopra citate: verranno creati degli appuntamenti a tema, per approfondire nell’arco di più serate alcuni aspetti fondamentali della gestione di una squadra di calcio. Il modello Feel like a pro (percorso tecnico di alto livello di durata triennale, quasi un’università del pallone) vedrà l’alba del secondo ciclo, pronto ad accogliere la competenza e la passione dimostrata dai partecipanti dello scorso anno. Nuovi ambiti andranno a schiudersi, sotto la competente supervisione di personaggi di spicco della famiglia ChievoVero-

na. Direttamente dallo staff di Rolando Maran, il prof. De Bellis curerà infatti dei seminari sulla costruzione fisica del calciatore, condividendo nel contempo il proprio modello di lavoro. Il collega Lorenzo Squizzi porterà invece la propria esperienza in una serie di incontri dedicati all’allenamento del portiere nel calcio moderno. Giammario Specchia e Cristian Cantarelli (responsabili dell’area scouting di prima squadra e settore giovanile) si confronteranno col difficile

mondo della scoperta del talento, legato all’etica e alla professione dell’osservatore. Sono infine in cantiere un corso di Psicologia dello sport, ed uno di Dirigente sportivo, a cura di esperti del settore. Per qualsiasi informazione, è possibile contattare il coordinatore delle attività Stefano Bianchetti al numero +39 339 7888993, o mandare una mail all’indirizzo formazione@chievoverona.it. Migliorare si può, basta crederci. E noi, a Chievo, lo facciamo!

Risorsa Il Bottagisio, fonte preziosa per ogni attività.

ristorante

Dossobuono (VR) - Via Cavour, 40 Tel. 045 513038 Chiuso il mercoledì

ristorante

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