MondoChievo #06 2015/2016

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CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM DOMENICA 02.11.15 - 11^ GIORNATA

06

NUMERO


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BENTEGODI & DINTORNI Il punto della situazione

MARCO SANCASSANI

Una spallata ai muri che, anche nel calcio, tendono a dividere e un ulteriore mattone alla comune casa della sportività è quello che, nel prepartita di ChievoVerona-Napoli, hanno messo il Coordinamento Amici del Chievo e i rappresentanti di diversi club affiliati all’Associazione Italiana Napoli Club provenienti da svariate parti dello Stivale: Bologna, Brescia, Guastalla, Milano, Soverato e Treviso. Un incontro tanto semplice quanto simbolico, assai partecipato da tutti i presenti e altrettanto auspicato per i tempi - e i tifosi - che verranno. Un incontro che, per i tempi extracalcistici che viviamo e per il suo intrinseco messaggio, era doveroso sottolineare con uno spazio diverso soprattutto su queste pagine. Una robusta spallata alla iellata gara di Genova e, nella maniera più indolore possibile dato il blasone e le potenzialità delle avversarie, alla classifica era quella sperata - dato lo stato di forma dei Gialloblù - da mister Maran e dal popolo del Ceo, in vista appunto dei partenopei e della susseguente sfida col Milan. Da entrambe sono ahinoi uscite solamente due sconfitte, in cui – al netto del

divario tecnico - il Chievo ha saputo comunque rimanere in partita fino alla fine. Oggi si riparte, Chievo: gambe in spalla!

TEAM MONDO CHIEVO EDITORE: Coordinamento Amici del Chievo DIRETTORE RESPONSABILE: Marco Sancassani

INDICE I protagonisti_pagine 5-7 Ciak si gioca_pagina 9 Le classifiche_pagina 11 Le rose_pagina 13 C’era una volta_pagina 15 A tu per tu con..._pagina 17 Notizie in gialloblù_pagina 19 A.S.D. Paluani Life_pagina 21 Il Settore giovanile_pagina 23 A causa delle esigenze di stampa, nel giornale non sono presenti i dati di Sampdoria-Empoli disputata il 29.10

CONDIRETTORE: Paolo Sacchi IDEAZIONE e COORDINAMENTO: Simone Fiorini CREATIVITÀ ed IMPAGINAZIONE: NEXIDIA Comunicazione e Design www.nexidia.it COLLABORATORI: Riccardo Bazzoni, Angela Borruto, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo FOTOGRAFI: Archivio Amici del Chievo, Andrea Bicego, Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi, Renzo Udali AMMINISTRATORE: Coordinamento “Amici del Chievo” STATISTICHE A CURA DI: Ufficio Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo STAMPA: Coraprint Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 7 - Numero 17 del 2 novembre 2015

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I PROTAGONISTI NICOLA RIGONI GIAN PIETRO PANAREO

Una delle note più liete della stagione è certamente Nicola Rigoni, fratello minore dell’ex gialloblù Luca. Il quasi venticinquenne centrocampista arrivato in estate dal Cittadella, complice l’infortunio occorso a Radovanovic alla prima di campionato a Empoli, si è, infatti, subito reso protagonista prendendo per mano con personalità e autorevolezza le redini della mediana, tanto da diventare uno dei “titolarissimi” di mister Maran. Una meritata promozione sul campo per un giocatore che sembrava a un passo dal dover lasciare il Chievo per accasarsi altrove e che invece, il caso ha voluto, riuscisse a trovare all’ombra della Diga la propria consacrazione sancita , nero su bianco, dal prolungamento del contratto per i prossimi tre anni con l’opzione per il quarto. Il tempo necessario, offerto a un altro Rigoni, per scrivere il proprio capitolo nella storia clivense. Nato a Schio il 12 n o vembre 1990, il numero 4 gialloblù, figlio d’arte, tira i primi calci nella squadra locale. Segue la trafila nelle giovanili del Vicenza con il quale debutta in B nel torneo 2006-’07. A diciannove anni il trasferimento al Palermo. Con i siciliani esordisce nello spareggio dei preliminari di Europa League e successivamente nella massima categoria collezionando quattro presenze. Nel gennaio 2011 torna al Vicenza. Nel 2012 viene acquistato dal Chievo che lo conferma in prestito ai biancorossi. Con la stessa formula e sempre fra i cadetti, passa nella stagione 2013’14 prima alla Reggina quindi al Cittadella. Il resto è cronaca dei nostri giorni.

LA SCHEDA

Foto: R. Udali

Nicola, come si è evoluta la tua vita professionale negli ultimi due mesi? “È cambiata molto rispetto a quelle che erano o dovevano essere le mie attese a inizio stagione. È accaduto tutto alquanto in fretta. Mi godo il momento guardando al futuro con grandi stimoli cercando di dare il mio contributo.” Dalla valigia quasi in mano pronto per partire verso altri lidi al mettere su casa per i prossimi anni…”Il calcio è bello e strano anche per questo. A essere sincero non me l’aspettavo di avere l’opportunità di continuare con questa maglia. È una nuova fase della mia carriera che vivo con serenità e equilibrio, felice di quanto successo.” Felice, per quello che hai dimostrato di valere, anche per il rinnovo del contratto? “Mi ha fatto molto piacere perché significa che la So-

cietà crede in me e apprezza il mio impegno. È un nuovo punto di partenza ma soprattutto un importante attestato di stima e di fiducia che intendo contraccambiare sul campo.” Il calcio è una passione di famiglia. Già da bambino pensavi di seguire le ore di tuo padre Gianluigi e di tuo fratello Luca? “Diventare un calciatore professionista sono sempre stati il sogno e l’obiettivo da raggiungere. Non mi vedevo e non mi vedo ancora in nessun altra veste se non in quella di giocatore di calcio. A tempo debito penserò a cosa fare da grande.” Quali ricordi conservi dei tuoi inizi col pallone? “Sono ricordi molto belli. Vivendo in un piccolo paese, tra ragazzi ci conoscevamo ed eravamo amici. Per tutti era un divertimento giocare insieme nella squadra locale.” Assaporata per poco la Serie A con il Palermo l’hai ritrovata dopo cinque anni. Finalmente ti sarai detto... “Ero molto giovane e forse sono arrivato troppo presto al debutto, per di più in una squadra come il Palermo che allora era in auge e fra le più forti in Italia. Pur sapendo che non sarebbe stato facile ritornare in questa categoria speravo di riuscire a farlo. Infortuni e situazioni particolari comuni nel processo di crescita di un giocatore hanno contribuito ad allungare i tempi. Adesso che sono tornato a farvi parte farò il possibile per restarci.” Il Chievo ha iniziato la stagione a passo di carica incamerando molti punti. Nelle ultime cinque partire ne ha raccolti solo due. Come valuti questo rallentamento che contrasta con le buone prestazioni fornite? “L’inizio di stagione non è stato dei più agevoli visto il ca-

Fratello d’arte Nicola Rigoni, in gialloblù dopo i trascorsi del fratello Luca (2007-2014)

Nome: Nicola Cognome: Rigoni Data di nascita: 12/11/1990 Luogo di nascita: Schio (VI) Altezza: 187 cm Peso: 84 kg Ruolo: Centrocampista Squadre precedenti: Vicenza (31/1), Palermo (4/0), Vicenza (45/5), Reggina (16/0) e Cittadella (55/4) 5


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presto ancora in campo.” Dici Sampdoria e pensi al suo presidente Massimo Ferrero, un personaggio lontano dagli schemi seriosi propri della sua categoria…. “ In effetti è una figura atipica nel mondo del calcio che forse aveva bisogno di qualcuno che portasse un po’ di brio al suo interno.” Domenica prossima la trasferta a Palermo per una partita speciale per

la famiglia Rigoni. Fratelli contro. “Sarà una un incontro diverso dagli altri. Un faccia a faccia con Luca che ci riempie d’orgoglio e farà felici i nostri genitori che saranno ripagati per i sacrifici fatti per vederci giocare ad alti livelli.” In attesa, un giorno, di vedervi uno accanto all’altro nella stessa squadra? “Si tratta di un’ipotesi che al momento ritengo difficilmente realizzabile. Sognare, però non costa. Pertanto chissà che prima o poi succeda.”

Foto: R. Udali

lendario molto severo. Ciò non ci ha impedito di collocarci in una posizione di classifica al di là delle attese. È vero, non vinciamo da cinque turni ma, fattore importante in prospettiva, la squadra ha continuato a comportarsi in modo da proporre il proprio gioco senza mai subire quello dell’avversario.” Cosa ne pensi di mister Maran, un tecnico che ti già conosceva e che punta molto su di te? “Mi sono sempre trovato bene con lui, a Vicenza siamo stati insieme un anno e mezzo. Mi fa piacere averlo di nuovo come allenatore. Se non fosse stato per lui che sa cosa posso dare, forse ora non sarei Chievo. Per questo lo ringrazio con l’intento di continuare a meritarmi la sua considerazione.” Il ruolo che attualmente ricopri è quello in cui ti esprimi al meglio o preferiresti giocare in un’altra posizione? “Ho iniziato agendo da mezzala. Negli ultimi due anni sono stato utilizzato molto spesso davanti alla difesa accumulando un’esperienza tale da considerare questo il ruolo in cui riesco a disimpegnarmi meglio. ” C’è un giocatore al quale per caratteristiche ti ispiri? “Mi è sempre piaciuto e tutt’ora ammiro Daniele De Rossi.” Il tuo punto forte e dove credi di dover migliorare? “ Devo crescere nella scelta dei comportamenti da adottare nelle situazioni o nei momenti che si creano durante la partita. Tra le qualità mi riconosco la voglia di dare sempre il massimo.” La tua giornata tipo quando non giochi o non ti alleni? “ Mi piace stare a casa con la mia compagna e nostra figlia o andare con loro a passeggiare o a visitare i negozi nel centro di una bella città come Verona.” La nascita di tua figlia Angelica lo scorso anno ha rappresentato l’altro cambiamento radicale della tua vita… “Sì. È stata una gioia immensa che mi ha fatto maturare e diventare più uomo.” Tornando all’attualità, come inquadri il match con la Sampdoria? “ Sarà un incontro difficile per la qualità complessiva dei blucerchiati fra i quali emergono due attaccanti molto pericolosi come Eder e Muriel. Servirà il miglior Chievo per riuscire a superarli.” Una vittoria da dedicare a Federico Mattiello? “ Senza dubbio. Ci dispiace molto per quanto successo. Gli siamo vicini, certi che lo rivedremo

Geometra precisione e linearità fanno di Rigoni un centrocampista essenziale

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CIAK, SI GIOCA! U.C. SAMPDORIA L’avversaria come dentro un film

PAOLO SACCHI

L’aspetto più difficile nell’affrontare la Sampdoria di Walter Zenga? Provare a decodificarla. La capacità di cambiare volto, ovvero uomini e modulo, a seconda della lettura della gara da parte del tecnico, rendono complicato catalogare in una casistica attendibile la formazione del bizzarro patron Massimo Ferrero. Per quanto la clamorosa uscita dall’Europa League nel luglio scorso abbia creato panico, finora la squadra in campionato sta confermando le aspettative, aldilà del rendimento a due velocità tra casa e trasferta. La prima metà nella classifica sembra un territorio alla portata di una rosa che, nel frattempo, il tecnico sta valorizzando con l’utilizzo di giovani promettenti come il ventenne centrocampista slovacco Ivan o teenager dalla qualità del terzino destro portoghese Pereira, spesso inseriti in un undici base che garantisce sostanza ed esperienza. Col Chievo, davanti a Viviano, la linea difensiva dovrebbe allineare da destra Cassani, Moisander, Regini e Zukanović, mentre in mezzo al campo i pezzi pregiati sono Soriano e l’ex-River Plate Carbonero, oppure Barreto, con il compito di alimentare il gioco insieme al mastino Fernando, perno centrale. In avanti, fantasia al potere con l’argentino Correa

IL MIO PIEDE SINISTRO Punizione dal limite: palla a giro in fondo al sacco. Una vera e propria perla balistica. Così Zukanović nel febbraio scorso ha deciso Parma-ChievoVerona, match fondamentale nella corsa verso la salvezza degli uomini di Maran. Dopo una sola stagione dal suo arrivo dal Genk, Ervin in estate è passato alla Sampdoria. In Liguria sta riconfermando quanto di positivo aveva espresso in maglia gialloblù. Mancino dal tocco vellutato, dallo

stacco possente in area di rigore, in grado di coprire diversi ruoli nello scacchiere difensivo – anche se dall’anno scorso occupa stabilmente il ruolo di esterno sinistro - il ventottenne Zuka è un ragazzo garbato, poliglotta, felice di arricchire la propria vita di nuove esperienze quanto posato nell’affrontarle. Tra le note liete degli ultimi mesi per lui si è aggiunta quella del ritorno nella nazionale bosniaca.

che opera dietro Muriel ed Eder, in gran forma. In più, il jolly: Antonio Cassano, tornato nella Genova blucerchiata dopo cinque anni di esilio e desideroso a dare ancora il proprio contributo alla causa.

SPIDERMAN

“Rigore è quando arbitro fischia”. Indimenticabile Vuja. La professionalità, il pragmatismo, l’umanità e il senso dell’humor di Vujadin Boškov sono tuttora rievocati dal mondo del calcio che ne ha pianto la scomparsa nell’aprile dello scorso anno. Il ricordo del tecnico originario di Novi Sad, città del nord della Serbia, è destinato a vivere in eterno soprattutto nel cuore dei tifosi blucerchiati. Già giocatore della Sampdoria, nei panni di allenatore ha guidato la premiata ditta del gol Vialli & Mancini nelle più belle stagioni del sodalizio ligure, culminate con la conquista del primo e unico scudetto della storia del club e svariati trofei. Il match del turno preliminare di Europa League tra blucerchiati e Vojvodina ha offerto l’occasione per rendere omaggio alla sua figura, i cui straordinari aforismi fanno ormai parte del linguaggio sportivo del nostro Paese.

L’Uomo Ragno è sempre lui. Okay, non avrà più la zazzera che agitava quando vinceva scudetti e coppe tra i pali dell’Inter, tuttavia lo spirito battagliero, la determinazione, il coraggio di prendersi ogni responsabilità e di affrontare nuove sfide Walter Zenga non li ha persi negli anni. Il ritorno a Bogliasco – quartier generale doriano – è avvenuto diciannove anni dopo il biennio in cui ha vestito la maglia blucerchiata da giocatore, ultima tappa di una carriera che, se da atleta è stata prevalentemente a monocolore nerazzurro, da allenatore lo ha visto spesso e volentieri impacchettare e spacchettare valige in giro per il mondo. Da Genova la sua Milano gli appare come dietro l’angolo dopo anni trascorsi seduto su panchine di club nei luoghi più disparati del pianeta, dagli States alla Romania, dalla Serbia alla Turchia e, per finire, inframmezzate da una parentesi in Sicilia con Catania e Palermo, in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi.

Foto: R. Gandolfi

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Azzurrocerchiato Il doriano Eder, recente protagonista anche in Nazionale 9


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SERIE A TIM I NUMERI Dati aggiornati al 29/10/15

SQUADRA

PUNTI

G

V

N

P

RF

RS

Roma

23

10

7

2

1

25

12

Napoli

21

10

6

3

1

21

8

Fiorentina

21

10

7

0

3

18

8

Inter

21

10

6

3

1

10

7

Sassuolo

18

10

5

3

2

13

10

Lazio

18

10

6

0

4

15

15

Atalanta

17

10

5

2

3

13

11

Milan

16

10

5

1

4

12

15

Torino

15

10

4

3

3

16

15

Sampdoria

14

9

4

2

3

17

13

Chievo Verona

12

10

3

3

4

13

10

Juventus

12

10

3

3

4

11

9

Palermo

11

10

3

2

5

11

15

Genoa

11

10

3

2

5

10

14

Udinese

11

10

3

2

5

10

14

Empoli

10

9

3

1

5

10

14

Frosinone

10

10

3

1

6

8

12 15

Bologna

6

10

2

0

8

6

Hellas Verona

5

10

0

5

5

8

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Carpi

5

10

1

2

7

10

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INCONTRI DELLA 11^ GIORNATA Juventus - Torino 31/10 ore 18 Inter - Roma 31/10 ore 20,45 Fiorentina - Frosinone 1/11 ore 12,30 Bologna - Atalanta 1/11 ore 15 Carpi - Hellas Verona 1/11 ore 15 Genoa - Napoli 1/11 ore 15 Udinese - Sassuolo 1/11 ore 15 Lazio - Milan 1/11 ore 20,45 ChievoVerona - Sampdoria 2/11 ore 19 Palermo - Empoli 2/11 ore 21

INCONTRI DELLA 12^ GIORNATA Hellas Verona - Bologna 7/11 ore 18 Milan - Atalanta 7/11 ore 20,45 Torino - Inter 8/11 ore 12,30 Empoli - Juventus 8/11 ore 15 Frosinone - Genoa 8/11 ore 15 Palermo - ChievoVerona 8/11 ore 15 Roma - Lazio 8/11 ore 15 Sassuolo - Carpi 8/11 ore 15 Napoli - Udinese 8/11 ore 18 Sampdoria - Fiorentina 8/11 ore 20,45

CLASSIFICA MARCATORI

Foto: R. Udali

Goal Rigori 1 Higuain G. (Napoli)

8

0

2 Eder C. (Sampdoria)

7

2

3 Insigne L. (Napoli)

6

0

4 Kalinic N. (Fiorentina)

6

0

5 Gervinho K. (Roma)

5

0

6 Pjanic M. (Roma)

5

0

7 Salah M. (Roma)

5

0

8 Bacca C. (Milan)

5

1

9 Baselli D. (Torino)

4

0

10 Felipe Anderson P. (Lazio)

4

0

A causa delle esigenze di stampa, nel giornale non sono presenti i dati di Sampdoria-Empoli disputata il 29.10 11


1-Bizzarri Albano Benjamín Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

32-Bressan Walter Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

90-Seculin Andrea Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

3-Dainelli Dario Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

5-Gamberini Alessandro Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

11-Mattiello Federico Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

12-Cesar Boštjan Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

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104

2

29

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4

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160

5

18-Gobbi Massimo Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

20-Sardo Gennaro Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

21-Frey Nicolas Sebastien Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

29-Cacciatore Fabrizio Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

4-Rigoni Nicola Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

6-Pinzi Giampiero Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

7-Pepe Simone Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

10

-

-

-

7

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7

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9

-

5

-

7

1

11

-

151

7

192

-

7

-

9

-

74

4

8

1

8-Radovanović Ivan Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

10-Christiansen Anders Bleg Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

13-Izco Mariano Julio Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

19-Castro Lucas Nahuel Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

23-Birsa Valter Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

56-Hetemaj Përparim Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

31-Pellissier Sergio Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

2

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10

2

10

2

8

1

4

1

69

2

5

-

29

2

11

2

47

2

141

1

432

119

STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Christian Maraner

Preparatore portieri Lorenzo Squizzi

Preparatori fisici Luigi Posenato

40-MPoku Ebunge Paul Jose Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

12

43-Paloschi Alberto Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

45-Inglese Roberto Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

69-Meggiorini Riccardo Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona

Maran Rolando Panchine ChievoVerona Panchine Serie A

Roberto De Bellis

Collaboratori tecnici

4

-

10

4

4

-

10

2

42 12v 15p 15s

4

-

142

41

4

-

40

6

100 29v 32p 39s

Andrea Tonello Ivan Moretto


U.C. Sampdoria

A.C. ChievoVerona

Allenatore: Walter Zenga

Allenatore: Rolando Maran N°

GIOCATORE

NATO A

DATA DI NASCITA

GIOCATORE

PORTIERI

NATO A

DATA DI NASCITA

PORTIERI

1

BIZZARRI Albano Benjamín

Etruria (ARG)

09/09/77

57

BRIGNOLI Alberto

Trescore Balneario (Bg)

19/08/91

32

BRESSAN Walter

Oderzo (Tn)

26/01/81

1

PUGGIONI Christian

Genova

17/01/81

90

SECULIN Andrea

Gorizia

14/07/90

2

VIVIANO Emiliano

Fiesole (Fi)

01/12/85

29

CACCIATORE Fabrizio

Torino

08/10/86

5

CASSANI Mattia

Borgomanero (No)

26/08/83

12

CESAR Boštjan

Lubiana (SLO)

09/07/82

6

CODA Andrea

Massa (Ms)

25/04/85

3

DAINELLI Dario

Pontedera (Pi)

09/06/79

29

DE SILVESTRI Lorenzo

Roma

23/05/88

5

GAMBERINI Alessandro

Bologna

27/08/81

3

MESBAH Djamel Eddine

Zighoud Youcef (ALG)

09/10/84

18

GOBBI Massimo

Milano

31/10/80

4

MOISANDER Niklas

Turku (FIN)

29/09/85

21

FREY Nicolas Sebastien

Nizza (FRA)

06/03/84

13

PEREIRA Lopes Pedro Miguel Almeida

Lisbona (POR)

22/01/98

11

MATTIELLO Federico

Borgo a Mozzano (Lu)

14/07/95

19

REGINI Vasco

Cesena (FC)

09/09/90

20

SARDO Gennaro

Pozzuoli (Na)

08/05/79

26

SILVESTRE Matías Agustín

Mercedes (ARG)

25/09/84

87

ZUKANOVIĆ Ervin

Sarajevo (BIH)

11/02/87

DIFENSORI

DIFENSORI

CENTROCAMPISTI 23

BIRSA Valter

San Pietro di Gorizia (SLO)

07/08/86

19

CASTRO Lucas Nahuel

La Plata (ARG)

09/04/89

8

BARRETO Cáceres Édgar Osvaldo

Asunción (PAR)

15/07/84

10

CHRISTIANSEN Anders

Copenaghen (DAN)

08/06/90

77

CARBONERO Mancilla Carlos Mario

Bogotá (COL)

25/07/90

56

HETEMAJ Përparim

Srbica (FIN/KOS)

12/12/86

18

CHRISTODOULOPOULOS Lazaros

Salonicco (GRE)

19/12/86

13

IZCO Mariano Julio

Buenos Aires (ARG)

13/03/83

10

CORREA Carlos Joaquín

Juan Bautista Alberdi (ARG)

13/08/94

7

PEPE Simone

Albano Laziale (RM)

30/08/83

7

FERNANDO Martins Lucas

Erechim (BRA)

03/03/92

6

PINZI Giampiero

Roma

11/03/81

95

IVAN Dávid

Bratislava (SVK)

26/02/95

8

RADOVANOVIĆ Ivan

Belgrado (SRB)

29/08/88

20

KRSTIČIĆ Nenad

Belgrado (SRB)

03/07/90

4

RIGONI Nicola

Schio (Vi)

12/11/90

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PALOMBO Angelo

Ferentino (Fr)

25/09/81

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ROCCA Michele

Milano

06/02/96

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SORIANO Roberto

Darmstadt (GER)

08/02/91

ATTACCANTI

CENTROCAMPISTI

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INGLESE Roberto

Lucera (Fg)

12/11/91

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MPOKU Ebunge Paul Jose

Kinshasa (GHA)

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MEGGIORINI Riccardo

Isola della Scala (Vr)

04/09/85

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BONAZZOLI

Manerbio (Bs)

21/05/97

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PALOSCHI Alberto

Chiari (Bs)

04/01/90

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CASSANO Antonio

Bari

12/07/82

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PELLISSIER Sergio

Aosta

12/04/79

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ÉDER Martins Citadin

Lauro Müller (BRA)

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MURIEL Fruto Luis Fernando

Santo Tomás (COL)

16/04/91

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RODRÍGUEZ de Miguel Alejandro

Terrassa (ESP)

30/07/91

ATTACCANTI

PAGINA A CURA DI ALESSANDRO LONGO 13


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C’ERA UNA VOLTA CHIEVO - SAMPDORIA Le sfide del passato coi blucerchiati

MARCO SANCASSANI

ai Gialloblù tre preziosi punti per la salvezza grazie anche alla complicità dell’estremo difensore ospite. Più netta e meritata fu invece l’affermazione ottenuta nella stagione 2005’06 chiusa dalla squadra di Pillon con l’accesso alle coppe europee. Vero e proprio mattatore del match fu allora Victor Obinna, decisivo dopo le segnature di Daniele Franceschini e Flachi. COSÌ GLI ALTRI PRECEDENTI Competizione

Foto: R. Gandolfi

Risale allo scorso anno una delle poche gioie del popolo gialloblù in occasione degli incroci con i blucerchiati. Si pensi infatti che, nelle ben venti sfide in Serie A tra Cangrande e Baciccia (il marinaio che simboleggia la Sampdoria) il 2-1 dell’ultimo campionato ha garantito solamente la seconda vittoria interna e la terza complessiva del ChievoVerona sulla Sampdoria, cui si aggiungono 5 pari al Bentegodi e 2 a Marassi. Sugli scudi, il 15 febbraio scorso finirono Mariano Izco - in rete già al secondo minuto - e Riccardo Meggiorini (foto) la cui perentoria progressione al 39’ del secondo tempo scavò il decisivo solco prima del velleitario punto di Muriel arrivato oltre il 90’. Un successo anticipato da quello dell’ottobre di tre anni prima nella gara che vide il debutto sulla panchina chievoveronese di Eugenio Corini. Fu David di Michele - dopo i goal di Théréau e Maresca -, a dare quasi allo scadere

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A TU PER TU CON: IVANO FAGNANI A colloquio con il presidente del Coordinamento Amici del Chievo

ANGELA BORRUTO

ma della gara con gli amici del Genoa per problemi di sicurezza”. Un’ avventura fatta di tanti episodi. Quali sono i ricordi più vivi? “Il primo indubbiamente è stato la promozione in B, un momento molto emozionante anche perché pochi mesi prima era purtroppo mancato il presidente di allora Luigi Campedelli (il papà dell’attuale, N.d.R.) e nel quartiere lo conoscevamo bene. La vittoria a Carrara, con lo stadio pieno di tifosi gialloblù, è stata anche per lui. È arrivato poi il primo derby in Serie B coi suoi 30.000 spettatori: una bella risposta da parte della città. Non posso non citare poi l’incredibile approdo in Serie A e la nuova stracittadina che ha originato il soprannome “mussi volanti” in risposta a un famoso sfottò dei ‘cugini’. Infine la retrocessione: sembrava il presagio del declino e invece fu solo una battuta di arresto”. Tornando al presente, il Coordinamento si è rinnovato dandosi un nuovo consiglio diret-

Foto: R. Udali

Da vent’anni alla guida dell’associazione che raccoglie i calci club ufficialmente riconosciuti dall’A.C. ChievoVerona è Ivano Fagnani. Due decenni di impegno spesi dietro le quinte e non per sviluppare quanto più possibile il movimento dei sostenitori della squadra della Diga contemporaneamente promuovendo un’etica sportiva volta a “cercare l’incontro e non lo scontro”. Ben trovato Ivano. Per il Coordinamento Amici del Chievo questa è una stagione di per sé storica: vent’anni non sono pochi… “Siamo partiti quasi per scherzo, credendo difficile che ci sarebbe stato un futuro così roseo per una piccola realtà come quella del Chievo. È stato un percorso fatto di persone e di gesti semplici come quello di cercare di incontrare le tifoserie avversarie prima delle gare, una cosa ritenuta strana vent’anni fa e che invece ora diversi Coordinamenti hanno imparato a fare. Essere stati presi a modello è stato gratificante”. Lei è stato uno dei fondatori degli Amici. Qual è stata la molla che ha fatto partire tutto? “Il fermento che c’era in paese nella stagione in cui il Chievo abbandonò la Serie C1. Nel 1994, il tifo organizzato cominciava a prendere forma grazie a quel piccolo nucleo di appassionati che seguivano più assiduamente la squadra. Il gruppo che avrebbe fondato il Coordinamento esisteva già ma si costituì ufficialmente solo un anno dopo, grazie alla buona volontà di tante persone che volevano creare qualcosa attorno alla squadra”. Ora però tutto è cambiato. Che differenze ci sono? “Fare il tifoso è diventato molto faticoso. Una volta acquistavi il biglietto e entravi allo stadio; adesso invece è tutto più complicato per una serie di normative in parte giuste, in parte anche troppo repressive che ostacolano in modo particolare i tifosi delle piccole realtà. Questo porta ulteriori difficoltà alle organizzazioni come la nostra nell’organizzare alcuni eventi. Recentemente a Genova, per esempio, abbiamo avuto difficoltà per poterci vedere pri-

Numeri 1 Ivano Fagnani premia il presidente Luca Campedelli C

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tivo e un nuovo statuto. Quali sono i progetti per il futuro? “Sono molto contento del nuovo direttivo, in parte rinnovatosi grazie alla disponibilità di alcuni nostri tesserati. Ci si sta strutturando sempre più per dare più servizi a tutti quanti e per allargare quanto più possibile il nostro bacino di utenza ma anche per sensibilizzare gli abbonati a un approccio il più sportivo possibile nei confronti degli avversari: nel 2015 la violenza, fisica o verbale, non è più accettabile nello sport. È proprio per questo che contattiamo quasi sempre le tifoserie avversarie per incontrarci prima delle gare. A volte non ci riusciamo ma non lasciamo nulla d’intentato”. Un messaggio alla cui divulgazione possono concorrere anche Internet e i social media… “ Èquesto un altro aspetto in fase di potenziamento al nostro interno. Grazie al nostro account Facebook che proprio in questi giorni ha superato i mille ‘mi piace’ , abbiamo cominciato a espanderci ma possiamo fare meglio”. C’è un segreto per risultare sempre nelle prime posizioni della classifica della Lega Calcio per il fair play? “Il segreto è mantenere questo equilibrio e adattarsi alle problematiche che si propongono di volta in volta. Ci sentiamo tra i precursori in Italia di questa filosofia e il tempo ci ha sicuramente ripagato di quanto fatto. Per noi è comunque importante godere della considerazione della nostra stessa Società e del suo appoggio in quanto facciamo”. In conclusione, cosa significa essere “Amici del Chievo”? “Significa essere sportivi dentro. Sarebbe bello un giorno vedere gli stadi senza barriere e con tante famiglie. Per cambiare però serve più coraggio da parte di tutti nel combattere l’antisportività. Il calcio è ancora lo sport più bello del mondo e tale deve rimanere. Il Chievo è un’isola felice dove andare allo stadio è ancora una favola nonostante oramai la squadra sia una solida realtà. Per questo auguro a tutti un “buon Chievo!”. K

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NOTIZIE IN GIALLOBLÙ

Fatti, informazioni e curiosità dal pianeta Chievo MARCO SANCASSANI 1 Genova per noi Anche nelle giornate meno felici sul campo, per chi partecipa alle uscite organizzate dagli Amici del Chievo c’è sempre un motivo per un sorriso. Al Luigi Ferraris l’occasione è stata la gradita visita di Giuseppe Cevasco, vice presidente dell’Associazione Club Genoani, accolto con tanta simpatia (e un robusto piatto caldo…) per il rituale scambio di omaggi a rinnovare un legame consolidato negli anni.

Amici del Chievo, amici della FISSC Si è svolta recentemente a Perugia - organizzata dal Coordinamento locale - la periodica assemblea che riunisce le associazioni ufficiali delle tifoserie aderenti alla F.I.S.S.C. (Federazione Italiana Sostenitori Squadre Calcio). All’ordine del giorno le principali problematiche riguardanti il mondo dei ti-

fosi quali l’accessibilità agli impianti, il carobiglietti, la sicurezza della gara interpretata non più in modo repressivo e il cosiddetto ‘calcio-spezzatino’. Il dibattito, cui hanno presenziato anche il presidente della Serie B Claudio Abodi e il D.G. dell’A.C. Perugia Mauro Lucarini, ha visto anche l’intervento del delegato chievoveronese Ivano Fagnani.

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Chievo on the road Complice il doppio turno esterno e l’intermedia sosta per gli impegni della Nazionale azzurra, il ChievoVerona tornerà sul terreno del Bentegodi solamente il 29 novembre. Nel frattempo il Coordinamento Amici del Chievo sono già attivi per organizzare la trasferta al Braglia di Modena per la prima sfida assoluta in Serie A col Carpi, compagine spesso fiera rivale in Serie C a cavallo degli Anni 90. Come sempre, info e adesioni al 345.8342977.

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Gianluca Lo Tartaro: il Prof. della Da più di un anno a curare la parte atletica degli allenamenti dei 2000, la squadra più “anziana” tra quelle targate Paluani Life, vi è Gianluca Lo Tartaro, un vero esperto in materia: è infatti docente d’educazione fisica. Il martedì e venerdì sera, assieme a Davide Chizzoni, amico e collega di panchina, lo si può trovare al Bottagisio intento a far trovare ai suoi ragazzi la miglior condizione fisica per affrontare un campionato impegnativo come quello degli Allievi. Quali sono le tappe per diventare preparatore atletico? Il mio percorso è stato contrassegnato dagli studi, con una laurea in scienze motorie che mi ha portato a lavorare nelle scuole a stretto contatto con i ragazzi ogni giorno, da una lunga esperienza sui campi in terra del tennis, praticato in adolescenza a livello agonistico ed in seguito come insegnante, e dalla profonda passione per lo sport, il calcio in particolare. Svolgi questa figura anche per altri sport, oltre al calcio? Sì, come accennato prima, sono professore di educazione fisica a scuola, dove cerco sempre di divulgare, attraverso una programmazione mirata, una determinata cultura dello sport ed insegnante di tennis, disciplina in cui la preparazione atletica va a braccetto con i gesti tecnici. La parte atletica di un allenamento in che cosa consiste?

Mentre nelle fasce più piccole d’età la parte atletica andrebbe intesa come fase di sviluppo coordinativo motorio e propriocettivo, a livello della nostra categoria, quella degli Allievi, si incomincia a programmare un lavoro specifico sulla forza ed esercizi sia aerobici che anaerobici. Ad inizio annata abbiamo raccolto i dati di ogni singolo atleta attraverso dei test d’ingresso, per poter valutare il livello di partenza e programmare un’attività specifica, dove il potenziamento aerobico viene personalizzato, in relazione alle caratteristiche riscontrate nei test sulla resistenza e forza. Ho diviso la stagione in tre cicli principali di potenziamento, intervallati da settimane di scarico e lavori di mantenimento che permettono al fisico di allenarsi sempre a pieno ritmo, rispettando i naturali tempi di recupero e smaltimento dei carichi di lavoro. Per quanto riguarda la forza esplosiva, lavoro sempre a “carico naturale” perché ogni atleta ha una specificità diversa e deve migliorarsi secondo le proprie caratteristiche atletiche. Considero molto importanti comunque gli esercizi propriocettivi di stabilità ed equilibrio che servono a sviluppare la conoscenza del corpo e possono evitare infortuni muscolari. Infine riserviamo particolare attenzione anche al cuore, per bilanciare il lavoro aerobico con la parte superiore del corpo. Con Mister Davide Chizzoni abbiamo costruito delle esercitazioni attive che ci permettono di sviluppare l’aspetto aerobico di mantenimento con la palla, sotto forma di resistenza, tentando di limitare il più possibile i classici giri di

campo, che usiamo solo per i test ed i richiami stagionali. Tutto però dipende dall’intensità che i ragazzi mettono durante questi lavori fatti con la palla, perché se vanno sotto ritmo diventa poco funzionale. E’ sufficiente monitorare la quantità di metri percorsi in relazione al tempo per verificare il parametro, ottenendo così anche uno stimolo importante da fornire ai ragazzi, per mantenere il ritmo richiesto e fare contemporaneamente richiami di tecnica base sotto pressione. Come sta procedendo la collaborazione con Mister Chizzoni? Il rapporto con Davide è ottimo. La nostra lunga amicizia e la comune passione sportiva ci aiutano a ad organizzare l’attività sportiva con equilibrio e determinazione, nella massima condivisione d’intenti. Punti forti e deboli della squadra a te affidata, ovvero gli Allievi 2000? L’ossatura della squadra si conosce e gioca assieme da diversi anni e questo ha permesso anche ai nuovi arrivati d’inserirsi nel gruppo con naturalezza, lavorando da subito con grande impegno ed intensità e seguendo senza alcuna difficoltà le indicazioni sia del Mister che del sottoscritto. Ritengo che quest’anno potremmo fare molto bene, anche se i ragazzi dovranno sopperire alla fisicità di alcune squadre, che avranno elementi di un anno più grande, con l’organizzazione di gioco, le abilità tecniche individuali e la freschezza atletica. Come si stanno comportando i ragazzi in queste prime battute di campionato? Le prime partite ci hanno visto sempre primeggiare sugli avversari, quindi, come si suol dire, “chi ben inizia è a metà dell’opera”. Il campionato è però lungo e i ragazzi dovranno essere bravi ad affrontare le varie partite con umiltà e determinazione, in modo tale da superare le eventuali difficoltà che si potranno incontrare. La tua squadra del cuore? Tra le squadre della mia città stimo moltissimo il Chievo, per i valori sportivi che è riuscito a diffondere e la tenacia dimostrata in questi anni, non solo a Verona, ma in tutta Italia. Il mio cuore però da sempre batte per la Roma!

Lo store Paluani Life è aperto da martedì a sabato compreso, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00

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È SEMPRE PRIMAVERA

A tu per tu con Damir Bartulovic, attaccante gialloblù RICCARDO BAZZONI

In questo numero di “È SEMPRE PRIMAVERA” andiamo a conoscere da vicino un attaccante della squadra di mister Lorenzo D’Anna che al suo primo anno in gialloblù ha dimostrato di potersi caricare sulle spalle la responsabilità dell’attacco della Primavera clivense andando a segno già 2 volte, contro Milan ed Inter, in questo inizio di campionato. Personalità, consapevolezza, determinazione e voglia di arrivare: questo è Damir Bartulovic. Ciao Damir, raccontaci come è avvenuto il tuo avvicinamento al calcio. Mi sono avvicinato al calcio all’età di 6 anni. Ero andato a vedere una partita di mio cugino, di 4 anni più grande, ed ero rimasto impressionato da come i bambini si divertivano felici a praticare questo sport. Nonostante mio padre volesse che giocassi a tennis ho deciso di iniziare un percorso che inizialmente non pensavo mi avrebbe portato fino alla Primavera del ChievoVerona. Quali sono state le tappe fondamentali della tua carriera? Ho iniziato in una piccola squadra della quarta divisione slovena, il Piran. Ho sempre giocato con i ragazzi di annate più grandi. Poi all’età di 14 anni mi sono trasferito all’FC Koper, squadra della serie a slovena. Qui mi sono tolto grandi soddisfazioni prima con i Giovanissimi e poi con gli Allievi vincendo campionati e vari trofei. Grazie ad alcune buone prestazioni sono stato anche convocato in Nazionale Under 16 per le qualificazioni all’Europeo di categoria dove ho conquistato coi miei compagni il primo posto del girone. Quell’estate mi sono trasferito al Vicenza dove ho anche fatto il mio esordio in serie B e adesso sono qui, al ChievoVerona. Il debutto in serie B,un momento indimenticabile, vero? Un momento bellissimo. Ho fatto il mio esordio il giorno del compleanno di mio papà quindi è stato davvero indimenticabile.

Stadio pieno, 16 mila persone. In quel momento non sentivo la pressione che magari si pensa ci sia per un giovane che si affaccia per la prima volta ad un palcoscenico così prestigioso, anzi, la situazione mi caricava parecchio. Ho giocato una ventina di minuti contro il Modena e nonostante la sconfitta per 2-0 penso che il mio debutto sia stato convincente. Che tipo di attaccante sei? Sono una punta centrale anche se fino a 14 anni giocavo esterno perché ero tecnico e veloce e cercavo di ispirarmi a Cristiano Ronaldo e a Nani poi quando sono arrivato in Italia ho iniziato a fare la punta centrale. Sono molto forte di testa e mi piace giocare semplice facendo sponde per i miei compagni e attaccare la porta con decisione per cercare di fare gol. Credo però che un attaccante debba anche partecipare alla fase difensiva ed è per questo che aiuto volentieri i miei compagni del centrocampo e della difesa in fase di non possesso. I miei idoli e modelli a cui mi ispiro sono Davor Suker, Zlatan Ibrahimovic e Karim Benzema. Penso che mettendo insieme loro 3 si otterrebbe

l’attaccante perfetto. Prima di ogni partita guardo i loro video e cerco di imparare il più possibile dalle loro giocate e dai loro movimenti per poi provare a ripeterli durante la gara. Quali sono le tue impressioni su questi primi mesi al ChievoVerona? Mi sto trovando molto bene. Con i miei compagni si sta formando un grande gruppo. Siamo una squadra giovane dove io e Filippo Damian siamo quelli un pochino più esperti essendo entrambi classe 96 e credo che possiamo essere un punto di riferimento per quelli più giovani. Siamo una squadra che ha anche valori tecnici importanti che vengono amplificati appunto dall’armonia che c’è tra di noi e dal lavoro di mister D’Anna grazie al quale siamo molto preparati tatticamente. Scendiamo in campo sempre con l’atteggiamento giusto. I risultati di questo inizio di stagione parlano per noi. Come ti stai trovando nella città di Verona? Qui a Verona mi trovo bene è una città molto bella e grande rispetto al piccolo villaggio in cui vivevo in Croazia. Non mi piace molto il traffico ma comunque conoscevo già la città perché quando ero a Vicenza ci venivo almeno una volta al mese. Il fatto di tornare a casa dai miei genitori una volta al mese anziché ogni 2 settimane come ero solito fare quando mi trovavo a Vicenza possa spiegare al meglio quanto mi piaccia stare qui. Obiettivi per il futuro? Il mio obiettivo è quello di esordire in serie A. So, però, che è difficile perché in Italia non ci sono molte possibilità per i giovani. Non mi dispiacerebbe andare in prestito da qualche parte, magari in serie B, un campionato che ho già “assaggiato” lo scorso anno con il Vicenza . Anche all’estero non sarebbe male. Ad esempio ho alcuni amici che giocano nella serie A svizzera con i quali sono in contatto costante e mi dicono essere un campionato molto adatto per i giovani che hanno la possibilità di mettersi in mostra in una lega molto competitiva.

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