CAMPIONATO ITALIANO SERIE A TIM DOMENICA 29.11.15 - 14^ GIORNATA
NUMERO
07
2
BENTEGODI & DINTORNI Il punto della situazione
GIAN PIETRO PANAREO
Stadi blindati o fatti evacuare in gran fretta; campionati interrotti per motivi di sicurezza. Tifosi e appassionati col fiato sospeso non per un’azione da gol ma per il timore che lo spettacolo possa trasformarsi in qualcosa che con lo sport ma soprattutto con l’umanità, intesa come il complesso di doti e sentimenti che si ritengono propri dell’uomo, nulla hanno a che fare. A causa degli attentati che hanno macchiato Parigi di sangue innocente e sparso morte in altre parti del pianeta anche il mondo del calcio è stato costretto a proteggersi e a fermarsi per la paura di dover pagare un ulteriore prezzo alla barbarie. Ma la vita, si sa, deve e vuole andare avanti pur fingendo una normalità e una tranquillità turbate dagli eventi. Così, superato l’iniziale sgomento, il pallone, dopo la mobilitazione di tutte le sue componenti compatte nell’esprimere la propria chiara e netta risposta di civiltà a chi invece trama e agisce nelle tenebre, poco alla volta ha ricominciato a rotolare, a regalare sogni e divertimento. Riaccesi i riflettori anche sul nostro torneo, il campo ha ripreso a emettere i suoi verdetti. Senza dubbio positivi per il Chievo che in trasferta contro il Carpi, dopo due mesi di astinenza, ha riassaporato il gusto della vittoria firmata dalla coppia Inglese-Meggiorini.
Una boccata d’ossigeno attesa per il morale e la classifica dei gialloblù reduci prima della sosta, dal pareggio interno in rimonta con la Sampdoria marchiato dalla prima rete in Serie A di Roberto Inglese e dall’incredibile, per come maturata, sconfitta di misura a Palermo. Giocato un terzo del calendario, l’odierna sfida con l’Udinese, a sua volta rinfrancata dal successo sulla Sampdoria, potrebbe essere l’occasione propizia per avvicinare anzitempo i venti punti indicati come l’obiettivo minimo da raggiungere prima della pausa natalizia.
INDICE I protagonisti_pagine 5-7 Ciak si gioca_pagina 9 Le classifiche_pagina 11 Le rose_pagina 13 C’era una volta_pagina 17 Notizie in gialloblù_pagina 19 Agenda gialloblù_pagina 21 Il Settore giovanile_pagina 23
TEAM MONDO CHIEVO EDITORE: Coordinamento Amici del Chievo DIRETTORE RESPONSABILE: Marco Sancassani CONDIRETTORE: Paolo Sacchi IDEAZIONE e COORDINAMENTO: Simone Fiorini CREATIVITÀ ed IMPAGINAZIONE: NEXIDIA Comunicazione e Design www.nexidia.it COLLABORATORI: Riccardo Bazzoni, Angela Borruto, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo FOTOGRAFI: Archivio Amici del Chievo, Andrea Bicego, Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi, Renzo Udali AMMINISTRATORE: Coordinamento “Amici del Chievo” STATISTICHE A CURA DI: Ufficio Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo STAMPA: Coraprint Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 7 - Numero 17 del 29 novembre 2015
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I PROTAGONISTI ROBERTO INGLESE PAOLO SACCHI
Roberto, sembri essere arrivato al momento giusto nel posto giusto… Devo davvero ringraziare il mister per avermi dato questa possibilità. Mi sono impegnato tanto nel corso del ritiro estivo affinché venissi notato. All’inizio ero un po’ dubbioso sull’opportunità di restare o meno. Temevo di non trovare spazio, dunque avrei anche accettato di trasferirmi altrove per poter giocare più spesso. Ne avevo parlato anche con il direttore Nember, che mi conosce bene. Adesso devo dire che avevano ragione loro. Si può dire che finalmente hai avuto la tua chance? Direi proprio di si. Nelle ultime stagioni avevo girovagato un po’ per l’Italia anche se il mio cartellino è sempre stato di proprietà del Chievo. Ero già stato qui in ritiro due anni fa. Conoscevo l’ambiente e sapevo che questa è una società ideale per me, un a grande famiglia in cui trovare
tutti i requisiti per migliorare. Hai giocato titolare nelle ultime tre gare: come vivi questo un momento magico? Lo ripeto
sempre: per me è già una grande soddisfazione giocare in serie A e sono ben felice di fare parte di questo eccezionale gruppo. Poi, è ovvio, mi fa piacere per come stanno andando le cose. Qui la concorrenza è tanta, ho compagni bravissimi. Penso solo a impegnarmi al massimo, poi quel che viene, viene. La tua vita è stata un lungo viaggio verso Verona. Sono nato a Lucera, in provincia di Foggia. A otto anni la mia famiglia si è dovuta trasferire a Vasto per motivi di lavoro, dove ho vissuto fino a quando avevo quattordici anni, ovvero nel momento mi ha preso il Pescara. Sono stati i miei primi cinque anni lontano da casa. Lì ho debuttato da professionista: poi sono arrivate tre stagioni a Lumezzane in Lega Pro e infine due anni a Carpi in B. Poi, finalmente, Verona. A Vasto sei un vero e proprio idolo locale. Che effetto ti fa? Ovviamente mi fa davvero piacere, anche perché sono davvero affezionato a Vasto. Con Andrea Iannoni, pilota motociclistico del MotoGP, siamo gli sportivi più seguiti e devo dire amati del posto. Tutto sommato penso sia normale che essere calciatore in serie A possa riscuotere interesse e attenzione in una piccola cittadina. Torni spesso a casa? Si, ogni volta che posso. Sono innamorato di Vasto: si vive molto bene è credo proprio sarà il luogo in cui mi trasferirò definitivamente una volta che avrò terminato la carriera da calciatore. Mettiti il cappello da guida turistica e raccontacela brevemente a chi non la conosce. Si divide in due parti: Vasto città, che più animata d’inverno e Vasto Marina dove, appena arriva il bel tempo, andiamo tutti a godere del bellissimo mare e delle spiagge. La vita scorre in maniera gradevole e non manca nulla. Possiamo dire che sei abbonato ai luoghi “a misura d’uomo”? A dire il vero sono andato a
LA SCHEDA
Foto: R. Udali
Se fosse per l’aplomb che mostra in pubblico, potremmo dire che si, Inglese ha qualcosa di britannico oltre al cognome. In realtà il nuovo bomber del Chievo è un latino a tutto tondo. A partire dall’aver fatto proprio il “carpe diem”, la celebre locuzione del poeta Orazio, quasi compaesano del Roberto gialloblù nato in Puglia e cresciuto in Abruzzo. Giovane ma non più così giovane, a ventiquattro anni gli si sono aperte le porte della serie A. Che, a dirla tutta, se l’era già conquistata sul campo con il Carpi, nel campionato scorso. Apice momentaneo di un lungo viaggio non solo metaforico, personale e professionale, iniziato quando era ancora bambino. Il mondo del Chievo lo conosceva già: era transitato da queste parti in un precampionato di qualche stagione fa. Anche stavolta però Verona sembrava essere solo una tappa di passaggio. Invece no: la massima serie se l’è riconquistata in estate. Gol, qualità e volontà: il mix giusto per ricevere l’investitura direttamente dall’alto. A San Zeno mister Maran e Luca Nember, che ne conosceva le doti dai tempi del Lumezzane, non hanno avuto dubbi: Inglese resta al Chievo. “Carpe diem”. Giorno per giorno Roberto ha saputo contraccambiare la fiducia a suon di prestazioni di livello. Centrattacco vecchio stile, di quelli capaci a, come si usa dire, “tener alta la squadra”, bravo a difendere palla e ritagliarsi spazi in area, sta esibendo anche sul grande palcoscenico del calcio italiano il suo pezzo forte: il fiuto del gol. Tocco di prima e, bang, fucilata verso la porta avversaria. Di testa o coi piedi, da fuori area o sotto rete. Per informazioni chiedere a Sampdoria e Carpi.
Nome: Roberto Cognome: Inglese Data di nascita: 12/11/1991 Luogo di nascita: Lucera (Foggia) Altezza: 187 cm Peso: 75 kg Ruolo: Centravanti Squadre precedenti: Pescara (5/1), Lumezzane (74/21), Carpi (49/8), Chievo (7/2)
Inglese per lui 2 reti in 264 minuti 5
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I PROTAGONISTI ROBERTO INGLESE che di sacrifici dovrò farne tanti ancora per restare a questo livello. Ti sei posto degli obiettivi? Quando si sta facendo bene è naturale pensare a insistere, dare il massimo per affermarsi. Non voglio pormi obiettivi perché preferisco pensare a migliorarmi giorno per giorno. La mia speranza ora è fare del mio meglio per la mia squadra per poter restare qui. Nel frattempo stai scalando l’indice di gradimento dei tifosi gialloblù. Fin dal mio arrivo i tifosi del Chievo mi hanno manifestato grande calore. Forse, chissà, ancor prima di vedermi come giocatore, hanno visto in me una brava persona, un ragazzo semplice. Ora tocca a me continuare a far bene e cercare di regalar loro tante soddisfazioni. Dove può arrivare il Chievo quest’anno? Siamo una squadra che gioca benissimo, ha un grande gruppo e un grande mister, artefice del tipo di calcio che esprimiamo. Se miglioriamo sotto l’aspetto della gestione delle partite, come quella di domenica in cui abbiamo sofferto troppo nel finale, possiamo toglierci anche qualche soddisfazione in più. In serie A siamo tra le squadre più piacevoli da vedere giocare: ora l’importante è far più punti possibili in queste ultime gare del girone d’andata. Un tuo compagni ha detto: “se Inglese resta concentrato, ha grandi potenzialità”. Credo e spero sia la verita! [gran risata NdR]
Dedica Roberto, come tutta la squadra, prima di Chievo-Napoli per l’amico e compagno Mattiello
British col Carpi, la sua rete, di puro stampo… Inglese
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Foto: R. Udali
dunque la nostra frequentazione è meno assidua rispetto a quella con Federico ma conosce bene Verona e quindi mi dà informazioni utili: mi ha fatto conoscere il suo parrucchiere, mi consiglia su dove andare a cena... A Verona vivi solo o accompagnato? Qui vivo da solo, sono single. Ogni tanto ricevo la visita dei miei genitori che sono pensionati e vengono a tifare per me al Bentegodi [erano presenti anche al suo debutto in serie A in Chievo-Inter N.d.R.]. Vivere da solo non è complicato. Se cucino? A pranzo in pratica siamo sempre qui a Veronello, quindi nessun problema mentre la sera se sono a casa mi arrangio in qualche modo. In emergenza, chiamo mia madre per avere qualche indicazione, ma non ho necessità particolari: una fetta di carne con qualche contorno mi è sufficiente. Hai qualche passione particolare? La musica. Prima della partita le cuffie sono d’obbligo: metto su Ligabue, il mio idolo fin da quando ero bambino. Mi dà una grande carica. Il top è comunque vederlo dal vivo: sono andato alla tappa di “Campo volo” a Pescara nel 2010. Che spettacolo: artisti come lui regalano grandissime emozioni. “Una vita da mediano” dice che nella vita per riuscire occorre fare dei sacrifici. Per quanto mi riguarda credo di averne fatti parecchi. Quando si parte dal basso, come è capitato a me, è ancor più faticoso: si gioca in categorie e campi difficili, da cui non è facile emergere. Ora mi godo la serie A: già essere qui mi sembra un sogno. E so bene Foto: R. Udali
vivere in città in cui le società mi hanno cercato: coincidevano tutte con quelli che erano i miei desideri, ovvero piazze ideali per crescere professionalmente, in linea con il mio carattere di ragazzo tranquillo. A Carpi poi ho avuto la fortuna di vincere il campionato. Ora vivo a Verona che non scopro certo io: è una città bellissima in cui spero di poter restare a lungo. Al “Lume” invece, poco prima di te, è cresciuto un certo Balotelli… Il Lumezzane è una bella società in cui si fa calcio in maniera sana e pulita. Ti garantisce un ambiente perfetto in cui crescere. Negli anni in cui ho giocato c’era il direttore Nember: è stato un periodo importante della mia carriera. La prima persona con cui hai legato al Chievo è stato Mattiello. Sarà stato per motivi anagrafici ma ci siamo trovati immediatamente a nostro agio insieme. In ritiro o fuori dal campo facevamo coppia fissa o quasi. Quando Federico si è nuovamente infortunato non è stato facile per me superare lo shock: non nego di essere tuttora triste per la sfortuna che ha avuto. Gli auguro di tornare presto a giocare. Non solo per il fatto che sia un ottimo calciatore con grandi qualità ma soprattutto perché è un bravissimo ragazzo: merita il meglio dalla vita. Ora sei tu il “bocia” del gruppo. Devo dire che tutti i compagni sono davvero molto gentili con me: il fatto di essere il più giovane della squadra è un bel vantaggio. C’è Cacciatore che mi ha preso sotto la sua ala protettiva. Fabrizio ha famiglia,
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CIAK, SI GIOCA! UDINESE CALCIO L’avversaria come dentro un film
MARCO SANCASSANI
Come sembrano lontani i tempi in cui l’Udinese frequentava i piani alti della classifica con vista sull’Europa. Eppure, a partire dalla stagione 1996/1997, tutto ciò è avvenuto quasi sistematicamente fino a due stagioni or sono portando il sodalizio friulano a vincere l’edizione 2000 della Coppa Intertoto e ad accedere anche alla fase a gironi della Champions’ League 2005/’06. Traguardi momentaneamente consegnati all’album dei ricordi dopo il 13° e il 16° posto ottenuti nello scorso biennio anche se con l’attenuante di cessioni illustri che hanno privato i bianconeri di elementi del calibro di Benatia o Alexis Sanchez su tutti. A brillare ora, oltre all’eterno Di Natale, è l’ex gialloblù della Diga Cyril Théréau cui si deve il botto iniziale che le zebrette hanno messo a segno in casa delle cugine più grandi allo Juventus Stadium nel turno inaugurale. Dopo di allora però la compagine di Stefano Colantuono ha dovuto attendere altre sei giornate per tornare a far punti aprendo una mini striscia positiva a cui si devono 8 dei 12 punti raccolti prima della sosta. Prima della vittoria riportata sette giorni fa tuttavia era dal 25 ottobre che i friulani non riuscivano a incrementare la classifica tanto da ventilare un cambio della guida tecnica. Gli 8 punti fatti in casa e i 7 fuori, i 4 successi equamente ripartiti e le 5 sconfitte di misura su 6 presentano comunque una squadra equilibrata e difficile da affrontare.
L’UOMO BICENTENARIO Risale proprio a una gara contro il ChievoVerona la 200.ma marcatura nel principale campionato di Antonio Di Natale. Era il 23 novembre 2014 e il secondo ‘Totò’ nazionale quel giorno totalizzava anche
GIOVANI SI DIVENTA
Foto: R. Gandolfi
CUORE DI TUONO È al suo fisico robusto e al suo temperamento che Stefano Colantuono deve la sua carriera di buon difensore, trascorsa militando in squadre del Centro Sud conclusa con la Sambenedettese dopo aver calcato i terreni della massima serie con Pisa, Avellino e Ascoli. Appesi gli scarpini sono proprio i rossoblù marchigiani, ripagati dalla promozione in C1 a tenerlo a battesimo sulla panchina, cui seguiranno - tra i cadetti - quelle del Catania e Perugia. Il salto di qualità avviene però per lui alla guida dell’Atalanta con cui, in due fasi distinte intervallate dalle esperienze con Palermo e Torino, centra due promozioni in A e diversi primati prima dell’esonero dello scorso anno. Stanti le assenze pesanti e numerose che hanno colpito la sua squadra, oltre che al sin qui usato ‘3-5-1-2’, il tecnico romano dovrà certo affidarsi anche alla sua personalità.
la sua 400.ma presenza nel torneo. Del resto l’attaccante napoletano ai grandi numeri, intesi tanto come cifre quanto come giocate spettacolari, ha sempre abituato i suoi estimatori grazie a doti tecniche e balistiche di prim’ordine che lo hanno portato all’8° posto assoluto tra i bomber italiani con 308 gol. Messosi in luce nell’Empoli dopo la gavetta con Iperzola, Varese e Viareggio, approda in Friuli nel 2004 dove rimane fino ai giorni nostri, rifiutando anche trasferimenti importanti. La sua dedizione alla causa udinese è tradotta nei dati che lo fanno risultare il primatista del club tanto per presenze e reti in A (373/190) che nelle competizioni europee (37/17).
Ex Théréau, 129 gare e 30 reti col ChievoVerona
Sarà festa grande, domani 30 novembre, tra gli sportivi del capoluogo friulano. A tale data del 1896 si fa infatti risalire la fondazione della Società Udinese di Ginnastica e Scherma, polisportiva dalla quale - il 5 luglio 1911 - nacque poi la branca calcistica che, col nome di Associazione Calcio Udine, si affiliò alla Federazione Italiana Gioco Calcio. A dispetto dell’età, il club bianconero ha fatto le sue fortune affidandosi, a partire dalla metà degli Anni 80, a una serie di giovani di talento provenienti soprattutto da Africa e Sud America. Un’ impostazione voluta dall’allora presidente Giampaolo Pozzo tradotta in pratica da una rete di abili osservatori guidata da Manuel Gerolin, già centrocampista dei friulani nei primi Anni 80 che da un lato ha portato nella bacheca di via Candolini 2 scudetti e una Coppa Italia a livello “Primavera” permettendo contemporaneamente alle zebrette di rimanere ininterrottamente in Serie A da vent’anni. 9
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SERIE A TIM I NUMERI Dati aggiornati al 29/11/15
SQUADRA
PUNTI
G
V
N
P
RF
RS
Inter
30
13
9
3
1
16
7
Napoli
28
13
8
4
1
24
8
Fiorentina
28
13
9
1
3
26
11
Roma
27
13
8
3
2
29
15
Sassuolo
22
13
6
4
3
15
12
Juventus
21
13
6
3
4
17
11
Milan
20
13
6
2
5
15
17
Lazio
19
13
6
1
6
17
21
Torino
18
13
5
3
5
18
18
Atalanta
18
13
5
3
5
13
15
ChievoVerona
16
13
4
4
5
16
13
Sampdoria
16
13
4
4
5
19
18
Genoa
16
13
4
4
5
14
17
Palermo
15
13
4
3
6
13
17
Udinese
15
13
4
3
6
11
15
Empoli
15
13
4
3
6
15
20
Bologna
13
13
4
1
8
13
17 22
Frosinone
11
13
3
2
8
11
Hellas Verona
6
13
0
6
7
8
21
Carpi
6
13
1
3
9
11
26
DIAMO I NUMERI
Torino - Bologna 28/11 ore 18 Milan - Sampdoria 28/11 ore 20,45 ChievoVerona - Udinese 29/11 ore 15 Frosinone - Hellas Verona 29/11 ore 15 Genoa - Carpi 29/11 ore 15 Roma - Atalanta 29/11 ore 15 Empoli - Lazio 29/11 ore 18 Palermo - Juventus 29/11 ore 20,45 Sassuolo - Fiorentina 30/11 ore 19 Napoli - Inter 30/11 ore 21
INCONTRI DELLA 15^ GIORNATA Lazio - Juventus 4/12 ore 20,45 Torino - Roma 5/12 ore 15 Inter - Genoa 5/11 ore 20,45 Bologna - Napoli 6/12 ore 12,30 Atalanta - Palermo 6/12 ore 15 Fiorentina - Udinese 6/12 ore 15 Frosinone - ChievoVerona 6/12 ore 15 Hellas Verona - Empoli 6/12 ore 15 Sampdoria - Sassuolo 6/12 ore 18 Carpi - Milan 6/12 ore 20,45
CLASSIFICA MARCATORI Goal Rigori 1 Higuain G. (Napoli)
Foto: R. Udali
Sono sin qui 16 le reti messe a segno dal ChievoVerona; a realizzarle 8 calciatori diversi: Paloschi (4), Meggiorini (3), Birsa, Castro e Inglese (2), Pellissier e Pepe (1). Significative del buon approccio alla gara sono le 9 realizzazioni ottenute nel primo tempo, 5 delle quali già nei 15 minuti iniziali. È quindi la fase centrale (16’-30’) della seconda frazione a vantare simile intensità con 3 marcature ripartendo equamente (2) le rimanenti negli altri sesti di gara. Eccettuata quella su calcio piazzato di Birsa alla Lazio infine, equilibrio assoluto anche dal punto di vista delle modalità: 5 di destro, 5 di sinistro e 5 di testa.
INCONTRI DELLA 14^ GIORNATA
10
0
2 Kalinic N. (Fiorentina)
9 0
3 Eder C. (Sampdoria)
9
2
4 Insigne L. (Napoli)
7
0
5 Gervinho K. (Roma)
6
0
6 Bacca C. (Milan)
6
1
7 Pjanic M. (Roma)
6
1
8 Dybala P. (Juventus)
6
2
9 Pavoletti L.. (Genoa)
5
0
10 Salah. M. (Roma)
5
0
Tiri mancini Il sinistro vincente di Birsa a Empoli 11
QualitĂ
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Udinese Calcio
A.C. ChievoVerona
Allenatore: Stefano Colantuono
Allenatore: Rolando Maran N°
GIOCATORE
NATO A
DATA DI NASCITA
N°
GIOCATORE
NATO A
PORTIERI 1
DATA DI NASCITA
PORTIERI
BIZZARRI Albano Benjamín
Etruria (ARG)
09/09/77
32
BRESSAN Walter
Oderzo (Tn)
26/01/81
90
SECULIN Andrea
Gorizia
14/07/90
DIFENSORI
31
KARNEZĪS Orestīs
Atene (GRE)
11/07/85
97
MERET Alex
Udine
22/03/97
90
ROMO Pérez Rafael Enrique
Turén (VEN)
25/02/90
18/12/89
DIFENSORI 21
ANDRADE dos Santos Edenílson
Porto Alegre (BRA)
29
CACCIATORE Fabrizio
Torino
08/10/86
32
CAMIGLIANO Agostino
Segrate (Mi)
11/07/94
12
CESAR Boštjan
Lubiana (SLO)
09/07/82
30
DAL BELO Dias da Silva Felipe
Guaratinguetá (BRA)
31/07/84
3
DAINELLI Dario
Pontedera (Pi)
09/06/79
11
DOMIZZI Maurizio
Roma
28/06/80
5
GAMBERINI Alessandro
Bologna
27/08/81
75
HEURTAUX Thomas
Lisieux (FRA)
03/07/88
13
INSÚA Zapata Emanuel Mariano
Buenos Aires (ARG)
10/04/91
53
KADHIM Al Tameemi Ali Adnan
Baghdad
19/12/93
5
LARANGEIRA Danilo
São Bernardo do Campo (BRA)
10/05/84
2
WAGUE Molla
Vernon (FRA)
21/02/91
18
GOBBI Massimo
Milano
31/10/80
21
FREY Nicolas Sebastien
Nizza (FRA)
06/03/84
11
MATTIELLO Federico
Borgo a Mozzano (Lu)
14/07/95
20
SARDO Gennaro
Pozzuoli (Na)
08/05/79 7
BADU Emmanuel Agyemang
Berekum (GHA)
02/12/90
23
BIRSA Valter
San Pietro di Gorizia (SLO)
07/08/86
8
BORGES Fernandes Bruno Miguel
Maia (POR)
08/09/94
19
CASTRO Lucas Nahuel
La Plata (ARG)
09/04/89
23
de MATTOS FILHO Marco A. "Marquinho"
Passo Fundo (BRA)
03/07/86
19
dos SANTOS TORRES Guilherme
Santo André (BRA)
05/04/91
16
ITURRA Urrutia Manuel Rolando
Temuco (CIL)
23/06/84
33
KONE Panagiōtīs Geōrgios
Tirana (ALB)
26/07/87
20
LODI Francesco
Napoli
23/03/84 22/02/92
CENTROCAMPISTI
10
CHRISTIANSEN Anders
Copenaghen (DAN)
08/06/90
56
HETEMAJ Përparim
Srbica (FIN/KOS)
12/12/86
13
IZCO Mariano Julio
Buenos Aires (ARG)
13/03/83
CENTROCAMPISTI
7
PEPE Simone
Albano Laziale (RM)
30/08/83
52
MERKEL Alexander
Pervomajskij (KAZ)
6
PINZI Giampiero
Roma
11/03/81
26
PASQUALE Giovanni
Venaria Reale (To)
05/01/82
8
RADOVANOVIĆ Ivan
Belgrado (SRB)
29/08/88
89
PIRIS Leguizamón Iván Rodrigo
Itauguá (PAR)
10/03/89
4
RIGONI Nicola
Schio (Vi)
12/11/90
95
SANTANA de Oliveira Lucas Evangelista
Limeira (BRA)
06/05/95
27
WIDMER Silvan
Aarau (SVI)
05/03/93
01/10/94
ATTACCANTI 45
INGLESE Roberto
Lucera (Fg)
12/11/91
40
MPOKU Ebunge Paul Jose
Kinshasa (GHA)
19/04/92
69
MEGGIORINI Riccardo
Isola della Scala (Vr)
04/09/85
43
PALOSCHI Alberto
Chiari (Bs)
04/01/90
31
PELLISSIER Sergio
Aosta
12/04/79
ATTACCANTI 74
AGUIRRE Soto Rodrigo Sebastián
Montevideo (URU)
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DI NATALE Antonio
Napoli
13/10/77
18
PERICA Stipe
Zadar (CRO)
07/07/95
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THÉRÉAU Cyril
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1-Bizzarri Albano Benjamín Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
32-Bressan Walter Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
90-Seculin Andrea Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
3-Dainelli Dario Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
5-Gamberini Alessandro Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
11-Mattiello Federico Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
12-Cesar Boštjan Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
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18-Gobbi Massimo Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
20-Sardo Gennaro Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
21-Frey Nicolas Sebastien Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
29-Cacciatore Fabrizio Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
4-Rigoni Nicola Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
6-Pinzi Giampiero Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
7-Pepe Simone Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
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8-Radovanović Ivan Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
10-Christiansen Anders Bleg Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
13-Izco Mariano Julio Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
19-Castro Lucas Nahuel Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
23-Birsa Valter Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
56-Hetemaj Përparim Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
31-Pellissier Sergio Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
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STAFF TECNICO Allenatore in 2.a: Christian Maraner
Preparatore portieri: Lorenzo Squizzi
40-MPoku Ebunge Paul Jose Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
43-Paloschi Alberto Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
45-Inglese Roberto Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
69-Meggiorini Riccardo Presenze /Reti Serie A 2015/16 Presenze totali/Reti totali ChievoVerona
Maran Rolando Panchine ChievoVerona Panchine Serie A
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Preparatori fisici: Luigi Posenato Roberto De Bellis
Collaboratori tecnici: Andrea Tonello Ivan Moretto
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C’ERA UNA VOLTA CHIEVO - UDINESE Le sfide del passato coi bianconeri
MARCO SANCASSANI
meno di ricordare tra le sei vittorie chievoveronesi i 2 successi esterni ottenuti alla 5^ giornata della stagione 2001-’02 e alla 14^ di sette anni dopo. Il primo - firmato da Perrotta, l’allora Eriberto (poi Luciano) e Caballero mostrò al Chievo di Delneri le sue potenzialità per sognare l’Europa, l’altro - su autorete di Felipe - mantenne a galla gli uomini di Di Carlo prima di una struggente salvezza. COSÌ GLI ALTRI PRECEDENTI Competizione
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Foto: R. Udali
Non si può parlare di Chievo-Udinese senza che ti arrivino agli occhi i volti di Sergio Pellissier e Antonio Di Natale. Ben 14 delle 57 reti complessive realizzate sotto i riflettori della Serie A portano infatti la firma di uno dei due: 6 per il re degli attaccanti clivensi, 2 in più per il collega in bianconero. Goal spesso di pregevole fattura, reti quasi sempre decisive. Nel tabellino della stessa gara però i loro nomi entrarono solo in due sfide, curiosamente entrambe giocate in aprile. Se, viste con le lenti gialloblù, quella del 14.4.’07 servì solo a celebrare il compleanno di Pelobomber occorso due giorni prima (Iaquinta prima e Di Natale poi ribaltarono il punteggio), buon viatico ai fini della seconda esperienza nelle coppe continentali della squadra della Diga fu l’1-1 timbrato a Udine il 23.4.’06 a -6 dal termine stagionale. Alla luce dei 26 incroci tenutisi nel massimo campionato non possiamo far a
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RADIO UFFICIALE A.C. CHIEVOVERONA
NOTIZIE IN GIALLOBLÙ
Fatti, informazioni e curiosità dal pianeta Chievo MARCO SANCASSANI 1 Il Chievo a Palazzo “Il ChievoVerona è una Società onesta, con dirigenti seri e un gruppo capace”. Sono queste le parole spese da Antonio Pastorello, Presidente della Provincia di Verona, nell’accogliere lo scorso 19 novembre la squadra gialloblù nelle sale del Palazzo Scaligero, sede dell’istituzione pubblica. “Qui ci sentiamo come a casa” ha risposto Luca Campedelli, chairman clivense di cui è nota la passione per la storia cittadina e a cui si è accomunato mister Rolando Maran dichiarando che “è un onore che cercheremo di trasferire sul campo. Il tradizionale incontro è proseguito con la visita e alcune foto nella Loggia di Frà Giocondo e con il rituale scambio di omaggi. “Speriamo che tutto questo si possa ripetere per tanti anni” ha aggiunto poi Campedelli nel consegnare le maglie e il pallone autografato da staff e giocatori. 2 La trasferta perfetta Carpi diem. Non ce ne vogliano i puristi del latino maben si presta la nostra interpretazione nel riassumere la giornata vissuta dal ChievoVerona e dai suoi tifosi in occasione della sfida disputata a Modenacol Carpi. Se dal lato del punteggio l’esito del match è stato quello più desiderato, non meno soddisfazione ha portato l’insieme delle situazioni create a beneficio di chi ha partecipato alla trasfer1 ta organizzata dal Coordinamento Amici del Chievo e anche singolarmente dai club Buttapietra e ReCEOto. Carpi diem allora, ossia afferra l’attimo in quel di Carpi dove la giornata è iniziata dapprima con le partitelle disputate dalle selezioni 2004 e 2005 dell’ASD Paluani Life con dei pari età locali per proseguire con la visita guida-
ta all’acetaia Masina in compagnia del sodalizio biancorosso Panthers. La perfetta organizzazione dei responsabili della tifoseria locale ha poi dato la possibilità di incontrare per un aperitivo “Quelli del camper” ritrovando le “pantere” per un momento conviviale, seguito dal rituale scambio di omaggi, presso il circolo “Graziosi”. La Calabria chiama, il Chievo risponde È stato un pomeriggio di festa quello che il ChievoVerona ha fatto vivere venerdì 13 novembre agli sportivi di Rossano Calabro e dintorni, zona colpita quest’estate da una forte alluvione, presentandosi allo stadio “Stefano Rizzo” per un amichevole benefica organizzata dal gruppo editoriale “L’Eco dello Jonio” dalla Croce Rossa locale e dall’associazione “Vincenzo Filippelli” e patrocinata dal Comune di Rossano. “Siamo orgogliosi dell’attenzione che il ChievoVerona ci ha dedicato” ha dichiarato il sindaco Giuseppe Antoniotti nel consegnare a Luca Campedelli una copia del Codex Purpureus Rossanensis. L’iniziativa, cui ha partecipato anche il cantautore Mogol, ha così permesso di contribuire all’acquisto di una struttura sanitaria mobile da utilizzare nelle emergenze e a raccogliere fondi destinati all’assistenza dei bimbi malati onco-ematologici. Proprio dalla felicità dei tanti bambini presenti dapprima in campo e quindi sugli spalti è venuta
la miglior conferma della riuscita di una giornata in cui il calcio ha fatto rima con la solidarietà. 3 Metti gli Amici a cena Atmosfera di milonga al ristorante “Da Gianni” lo scorso 11 novembre quando gli iscritti dei club San Giovanni Lupatoto e Ragazzi di Palazzina si sono riuniti per dare il via alla stagione delle cene sociali che il Coordinamento Amici del Chievo organizza di concerto con la Società gialloblù. Il tocco esotico è stato portato così dalla coppia argentina composta da Lucas Castro e Mariano Izco, accompagnata dallo SLO chievoveronese Enzo Ceriani, richiesta per foto e autografi. 2
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AGENDA GIALLOBLÙ Gli appuntamenti da non perdere
Il “mondo Chievo” per l’infanzia Ancora una volta il mondo clivense si apre per correre in aiuto dei più bisognosi. L’A.C. ChievoVerona, CuoreChievo onlus e il Coordinamento Amici del Chievo si apprestano a realizzare un progetto benefico destinato a sostenere un’associazione cittadina che svolge attività di supporto morale e sociale ai nati prematuri e alle loro famiglie. A tale proposito si terrà infatti domenica prossima (h. 12), presso il salone parrocchiale di Chievo, un pranzo di beneficenza la cui quota è prevista in 10 euro. Prenotazioni al 345-8342977. Chievo on the road Sono passati otto anni dalla prima e unica volta che i Gialloblù hanno calpestato il terreno dello stadio Matusa di Frosinone. L’occasione era una gara del campionato cadetto, terminata 2-1 per la squadra della Diga grazie alle reti di Cesar
Vinicio e Greco. Il ritorno in Ciociaria stavolta vale la prima assoluta in Serie A per un match rilevante in chiave salvezza e per il quale il Coordinamento Amici del Chievo sta predisponendo i pullman al seguito dei ragazzi di Maran. Per dettagli in merito ed eventuali adesioni è disponibile il succitato numero.
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1 Bottagisio open days Porte aperte per due giorni - il 5 e 6 dicembre prossimi - al Bottagisio Sport Center. A quasi un anno di distanza dalla sua inaugurazione, il centro di eccellenza sportiva di via Perloso 14/A si aprirà infatti a tutti coloro che volessero visitarlo approfittando così dell’occasione per conoscere tutte le opportunità che le sue strutture offrono a chi ha il piacere di praticare lo sport in un ambiente moderno e confortevole. I dettagli del programma saranno diffusi sul sito e sui social media ufficiali dell’A.C. ChievoVerona.
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È SEMPRE PRIMAVERA
Alla scoperta di Sofian Kiyine, uno dei volti nuovi della squadra allenata da mister Lorenzo D’Anna DINO GUERRINI
È uno dei volti nuovi della Primavera di mister Lorenzo D’Anna. Numero 10 sulle spalle (metaforico), dribbling nel sangue e quella capacità di decidere le partite con giocate improvvise che difficilmente puoi allenare: o le hai o non le hai. Non si tratta, però, del classico genio e sregolatezza. Sofian Kiyine, nato 18 anni fa a Verviers città francofona nei sobborghi di Liegi, abbina qualità tecniche a valori morali ben saldi, tramandati da mamma e papà e quando parla pesa accuratamente ogni singola parola. «La vostra lingua è difficile, la scuola in questo periodo mi serve principalmente proprio per imparare bene l’italiano».
quotidiano: «Mi dice sempre di abbassare di più la mia posizione in campo per venire a giocare con i compagni e non stare troppo alto in avanti. Mi suggerisce di non pensare come primissima cosa al gol. La rete arriva dopo, è una conseguenza di un’azione costruita coinvolgendo tutta la squadra. So che ha ragione perché è soprattutto su questo aspetto che devo migliorare». Da trequartista non poteva che ammirare un giocatore che quel numero l’ha portato sulle spalle per anni deliziando i tifosi di mezza Europa: «Ronaldinho per me è stato il giocatore più spettacolare, fortissimo e sempre decisivo. Quando, però, ho cominciato ad allenarmi anche con la Prima squadra a Veronello ho conosciuto e studiato da vicino Perparim Hetemaj e mi sono detto: “Ecco cosa mi manca per diventare un giocatore più completo” perché sono in pochi a giocare sempre per la squadra come fa lui».
In campo si fa capire eccome. Giocatore offensivo che ama svariare da centrocampo in su, è una delle note più liete della formazione gialloblù. «Ho fatto un provino al ChievoVerona lo scorso aprile – racconta – e due settimane dopo mi hanno chiamato per dirmi che era andato tutto bene. Sono arrivato a Verona ad agosto per la preparazione fisica. Vivo al Bottagisio e condivido la camera con altri due ragazzi: ognuno fa il suo per mantenere l’ordine, per il resto qui si pensa solo al calcio». Prelevato dallo Standard Liegi – «Sono cresciuto insieme a Paul (Mpoku, ndr) che mi ha aiutato tanto le prime volte che mi hanno chiamato per allenarmi con la Prima squadra» – ha trascorso gran parte della sua carriera giovanile all’Accademia JMG a Tongerlo. «Sono stati 4 anni intensi. Poi una stagione allo Standard dove ho giocato sia con la Primavera che con l’Under 19. A quel punto ho chiesto io ai miei genitori di lasciarmi andare all’estero. Penso sia meglio per me, posso concentrarmi solo sul calcio, ho meno distrazioni rispetto all’ambiente familiare circondato dagli amici. I miei mi hanno detto “Va bene. Promettici solo che tirerai fuori il massimo da questa esperienza”, e io cerco di farlo tutti i giorni. Papà dall’età di cinque anni mi ha accompagnato ovunque per il calcio. Ad agosto è venuto a trovarmi per vedere le strutture del ChievoVerona ed è rimasto molto ben impressionato». Il Belgio ha scalato le gerarchie del calcio mondiale e sforna un talento dopo l’altro. «È vero, ma se guardate con attenzione tutti i giocatori belgi più forti all’età di 17/18 anni si sono trasferiti all’estero per completare i rispettivi percorsi di crescita. In Belgio si predilige l’aspetto fisico, mentre all’estero tecnica e tattica, soprattutto qui in Italia, sono più rilevanti. Mister D’Anna mi chiede sempre di far girare il gioco e coinvolgere tutti i miei compagni. Meglio concentrarsi sul gioco di squadra che puntare sulle individualità». Un lavoro
Terzo posto in classifica e un inizio di campionato che si è rivelato una sfida continua contro squadre che sulla carta sembravano partire con i pronostici della vigilia: «Abbiamo raccolto sin dalle prime giornate di campionato tanti punti pesanti. L’unica partita non giocata bene è stata quella persa in casa con l’Atalanta, ma ricordo soprattutto le prestazioni contro Bologna, Milan, Perugia, Udinese tutte molto positive. Abbiamo lavorato insieme e per questo abbiamo vinto quelle partite». Certo è che se poi al gioco di squadra aggiungi giocate fulminee tipo la sua a Udine con un tiro dalla distanza che si insacca sotto l’incrocio dei pali è tutto un po’ più facile. «Eh, vabbè, in realtà quando ho tirato ho pensato solo che stava per terminare il primo tempo ed era importante andare negli spogliatoi sull’1-1. Ho controllato il pallone, l’ho “sentito” bene e ho provato. Ne è uscito il mio gol più bello da quando sono in Italia». Colpo individuale? «Sì e no: mister D’Anna ci fa provare anche questo tipo di giocate in allenamento. Se non alleni questi colpi durante la settimana è molto difficile che poi ti riescano in partita».
LA SCHEDA
In azione Sofian Kiyine in contropiede
Nome: Sofian Cognome: Kiyine Data di nascita: 2/10/1997 Luogo di nascita: Verviers (Liegi) Ruolo: Trequartista Giocatore preferito: Ronaldinho 23
NUOVO CENTRO FISIOTERAPICO E SPORTIVO AMBULATORI
FISIOTERAPIA
GINNASTICA POSTURALE
PISCINA, ACQUAGYM, PREPARTO IN ACQUA
FITNESS, CORSI DI YOGA, FISIOPILATES
PALESTRA
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