2018 2019
CAMPIONATO ITALIANO SERIE A DOMENICA 02.12.18 - 14^ GIORNATA
Foto: R. Udali
08
Il punto della situazione
3
BENTEGODI & DINTORNI di Marco Sancassani
Vedi Napoli e poi speri. Un punto, un sostanziosissimo punto è quello che i Gialloblù hanno riportato a casa dal San Paolo ottenendolo tra l’altro senza ricorrere semplicemente a ostruzionismi difensivi ma con ordine, accortezza e propositività. Niente male, nel turbolento momento. Ai più - considerando la forza della rivale - sarebbe bastata la prestazione ma Sorrentino e compagni hanno ben pensato di corredarla dando seguito all’altro pareggio precedentemente ottenuto col Bologna inanellando così due risultati positivi consecutivi, caso assente da metà settembre. Nulla di eclatante e che - ahinoi - non muta le gerarchie ma che può rappresentare un primo, leggero segnale che possa essere cambiato il vento. Cambiata - per la terza volta in questo campionato - è la gestione tecnica, ora nelle mani di Domenico Di Carlo, nuovamente in riva all’Adige dopo le dimissioni di Gian Piero Ventura. Incomprensibili la decisione e - soprattutto - le modalità che lo hanno portato ad abbandonare Veronello. «Capitolo chiuso», così ha commentato la vicenda/ vicissitudine Luca Campedelli nel far partire il Di Carlo 3.0. Una dichiarazione dal significato di “ribocchiamoci le maniche”, quella del presidente prontamente sposata dal pragmatismo dell’allenatore di Cassino. «Più di tutto va allenata
la convinzione, la certezza di centrare l’obiettivo» tra le sue prime parole. Se la realtà pone un freno all’ottimismo, lo spirito messo in luce a Napoli ci spinge a essere possibilisti. Vedi il Chievo e poi…
INDICE L'intervista 4-5 La classifica 7 Ciak si gioca! 9 I numeri della sfida 11 La rosa 13 La rosa avversaria 15 Chievo Story 16 - 17 Il calcio femminile 19 ChievoVerona News 21 Il Settore Giovanile 23
Editore Coordinamento Amici del Chievo
FIOCCO AZZURRO A MONDOCHIEVO La Redazione di MondoChievo ha il piacere di stringersi attorno al suo condirettore Paolo Sacchi e alla sua compagna Erica in occasione della nascita del loro primogenito. Benvenuto Edoardo e felicitazioni a mamma e papà!
Direttore Responsabile Marco Sancassani Condirettore Paolo Sacchi Ideazione e Coordinamento Simone Fiorini Collaboratori Matteo Biondani, Cristian Salvetti, Dino Guerrini, Gian Pietro Panareo, Daniele Partelli Fotografi Archivio Amici del Chievo, BPE Foto, Giovanni Cavedini, Roberto Gandolfi, Renzo Udali Amministratore Coordinamento “Amici del Chievo”
STAMPA OFFSET E DIGITALE Lavori di cartotecnica e finissaggio Piega e punto metallico interni Logistica www.mediaprint.org
Statistiche a cura di Uff. Stampa A.C. ChievoVerona e Alessandro Longo Artwork e impaginazione Nexidia | Verona Stampa Mediaprint Srl Testata registrata presso il Tribunale di Verona col nr. 1850 del 7 ottobre 2009 Anno 11 Numero 8 del 2 dicembre 2018
4
Il protagonista
MIMMO IS BACK di Paolo Sacchi
Sono stati sufficienti novanta minuti per capirlo: lo spirito guerriero del ChievoVerona by Di Carlo è tornato. Chiamato al capezzale della squadra dopo l’esonero di Lorenzo D’Anna e le dimissioni di Gian Piero Ventura, mister Mimmo ha iniziato la sua terza avventura in dieci anni sulla panchina gialloblù con un risultato eccellente e una prestazione maiuscola Un buon segno, anche perché la sua prima esperienza, datata 2008/09, si concluse con un’indimenticabile salvezza conquistata dopo una clamorosa rimonta. Per il tecnico ciociaro entrare dalla porta principale di via Galvani è stata una sorta di ritorno a casa. E lo ha fatto nel suo stile. Zero voli pindarici e un auspicio: remare tutti insieme verso l’obiettivo. Mister, che effetto le ha fatto riaprire la porta della sede? Bellissimo. Sono arrivato carico e ora penso solo a lavorare. I tifosi devono sapere che non mollerò di un centimetro fino alla fine. So che è una sfida impegnativa ma è una di quelle che mi piacciono. Soprattutto se si combattono insieme. Tutti. Giocatori, tifosi, giornalisti. E la proprietà, che nel Chievo investe con passione. L’approccio con la squadra com’è stato? Ne conoscevo bene lo zoccolo duro: Pellissier, Sorrentino, Cesar e Hetemaj. Già dal primo allenamento, dai loro sguardi ho capito di avere a che fare con giocatori che vogliono riscattarsi. Proprio come me. La rosa non vale questa posizione di classifica. Ci attende una lunga cavalcata: dovremo essere soprattutto concreti. Un allenatore deve essere bravo a tirar fuori il massimo da ogni giocatore. Soprattutto il carattere, che per me è un elemento fondamentale. Difficile non guardare alla classifica. No, non dobbiamo farlo. Siamo a inizio dicembre, c’è tempo per migliorarla. Dovremo provare con ogni mezzo a cambiare questa stagione. Cosa serve? Lo spirito d’appartenenza e la compattezza che ho visto a Napoli. E giocare ogni partita con coraggio. Spirito guerriero, dunque? Voglio una squadra granitica che se la giochi con tutte le avversarie, decisa a ottenere il miglior risultato possibile e convinta di poter raggiungere l’obiettivo. Le esperienze nel corso degli anni hanno cam-
biato qualche aspetto del mio modo di intendere il calcio ma non la voglia di lottare: quella ci dev’essere sempre. Lo voglio vedere nei giocatori ma anche da parte del presidente e da tutti coloro che seguono il Chievo. Non si poteva pensare ad un inizio migliore. Un pareggio con la porta inviolata conquistato su un campo difficilissimo e contro una compagine che viaggia alla media di due gol segnati a partita. Sono contento per la mia squadra. Abbiamo innanzitutto ritrovato lo spirito Chievo, condizione necessaria per fare qualsiasi impresa. L’obiettivo è giocare al massimo e restare concentrati partita per partita. Il nostro obiettivo è fare più punti possibili. Bene averlo iniziato a fare tenendo testa alla seconda in classifica
DOMENICO DI CARLO
5
della serie A. Ci davano per battuti e ci prendiamo volentieri sia il punto conquistato che la qualità della prestazione. A proposito: sono stati novanta minuti di lotta senza quartiere, una sorta di suo marchio di fabbrica. Devo fare i complimenti ai ragazzi per come hanno giocato al San Paolo. Hanno mostrato grande compattezza ma anche qualità. Abbiamo provato a dar fastidio ad una grande della serie A e provato a giocarcela ogni volta in cui abbiamo avuto l’opportunità di spingere. Per me è una buona base di partenza in vista di questa parte di stagione molto impegnativa. In campo ha schierato il 4-3-1-2: una sorta di dimostrazione che al San Paolo siete scesi per giocarvela.
So che il Chievo ha buoni giocatori ma in questo momento non abbiamo altre alternative: dobbiamo fare più punti possibili. Quel che conta è lavorare su noi stessi, giocare concentrati e provare a sfruttare ogni situazione nel corso della gara. Sono contento per come la squadra ha lavorato bene in questi quindici giorni. Uno dei suoi primi obiettivi era riportare serenità e spirito di gruppo. Alla prima uscita sono arrivati ottimi segnali. Gestire un cambio tecnico è sempre problematico, figuriamoci quando ne avvengono due nel corso di un mese. Tattiche che cambiano e situazioni da rivedere, dunque ho cercato di mettere la rosa nelle migliori condizioni fin dai primi giorni per ritrovare fiducia in sé stessa e cominciare a guardarsi in una maniera diversa. In settimana ai ragazzi avevo detto: “Prepariamo la gara provando a puntare di essere la sorpresa della giornata”. Domenica scorsa ci siamo riusciti in parte ma sono contento perché ho visto che ha i valori giusti per affrontare le prossime gare nella maniera che intendiamo. È stata una partita emozionante: nel finale la formazione di Ancelotti ha trovato un Chievo alla Di Carlo, con una perfetta fase difensiva. Siamo in difficoltà in classifica dunque avevamo necessità di contenere gli avversari nel finale. Così ho scelto di dare maggiore copertura aggiungendo un uomo in più sulla linea arretrata. Abbiamo giocato però troppo schiacciati all’indietro. I ragazzi avevano una voglia incredibile di portare a casa un punto e nell’ultimissima parte di gara hanno ecceduto nello stare bassi. Non salendo hanno concesso qualche spazio di troppo sulle fasce e centralmente. In settimana lavoreremo su questo aspetto. Prestazione comunque da applausi, vero mister? Assolutamente. Tutti i ragazzi sono stati bravi, tutti si sono aiutati e per me è ciò che conta di più. Volevo vedere compattezza e spirito Chievo: abbiamo mostrato entrambi. Anzi, li abbiamo ritrovati. Il punto conquistato può significare anche una sorta di nuovo inizio anche in termini di prestazioni? Lo dico dal primo giorno: dobbiamo ripartire e dobbiamo farlo tutti insieme. Pellissier, il capitano, è il nostro simbolo in termini di coraggio, qualità e abnegazione, caratteristiche che a Napoli ha mostrato tutta la squadra.
Foto: R. Udali
Alla sua presentazione il presidente Campedelli ha citato Giancarlo Fiumi, storico segretario gialloblù: il mondo Chievo deve tornare ad andare allo stadio col sorriso. Vale per tutti innanzitutto giocatori e tecnici ma anche per i collaboratori ed i tifosi. Da parte nostra ce la metteremo tutta. A chi ci vuole bene dico solo: stateci vicini.
QUALITÀ PER TRADIZIONE
La classifica
7
I NUMERI DELLA SERIE A dati aggiornati al 25/11/2018
SQUADRA
PUNTI
G
V
N
P
RF
RS
Juventus
37
13
12
1
0
28
8
Napoli
29
13
9
2
2
26
13
Inter
28
13
9
1
3
25
10
Lazio
23
13
7
2
4
19
15
MARCATORI
ATTENZIONE: E’ IMPORTANTE VISIONARE UNA PROVA COLORE PRIMA DELLA STAMPA FINALE
LEGA SERIE A
LEGA SERIE A
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AW SERIE A LOGO TIM CMYK
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G R 31 08 2018
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Piatek K. (Gen)
10
1
Ronaldo C. (Juv)
9
1
Immobile C. (Laz)
8
1 0
Milan
22
13
6
4
3
22
17
Parma
20
13
6
2
5
14
16
Insigne L. (Nap)
7
Roma
19
13
5
4
4
22
16
Mertens D. (Nap)
7
1
Icardi M. (Int)
7
2
Sassuolo
19
13
5
4
4
21
19
Mandzukic M. (Juv)
6
0
Atalanta
18
13
5
3
5
25
17
Pavoletti L. (Cag)
6
0
Caputo F. (Emp)
6
0
Defrel G. (Sam)
6
0
De Paul R. (Udi)
6
1
Fiorentina
18
13
4
6
3ì
18
10
Torino
18
13
4
6
3
17
15
Sampdoria
16
13
4
4
5
17
16
Cagliari
15
13
3
6
4
12
16
Genoa
15
13
4
3
6
18
27
Spal
13
13
4
1
8
11
21
Udinese
12
13
3
3
7
12
18
MARCATORI CHIEVO G R
Empoli
12
13
3
3
7
15
23
1 Stepinski M.
3
0
Bologna
11
13
2
5
6
11
18
2 Birsa V.
2
1
3 Giaccherini E.
1
1
Frosinone
7
13
1
4
8
10
28
4 Pellissier S.
1
0
ChievoVerona
1
13
0
4
9
10
30
5 Tomovic N.
1
0
INCONTRI DELLA 14^ GIORNATA DI ANDATA
INCONTRI DELLA 15^ GIORNATA DI ANDATA
S.P.A.L.-Empoli 1/12 ore 15 Fiorentina-Juventus 1/12 ore 18 Sampdoria-Bologna 1/12 ore 20,30 Milan-Parma 2/12 ore 12,30 Frosinone-Cagliari 2/12 ore 15 Sassuolo-Udinese 2/12 ore 15 Torino-Genoa 2/12 ore 15 ChievoVerona-Lazio 2/12 ore 18 Roma-Inter 2/12 ore 20,30 Atalanta-Napoli 3/12 ore 20,30
Juventus-Inter 7/12 ore 20,30 Napoli-Frosinone 8/12 ore 15 Cagliari-Roma 8/12 ore 18 Lazio-Sampdoria 8/12 ore 20,30 Sassuolo-Fiorentina 9/12 ore 12,30 Empoli-Bologna 9/12 ore 15 Parma-ChievoVerona 9/12 ore 15 Udinese-Atalanta 9/12 ore 15 Genoa-S.P.A.L. 9/12 ore 18 Milan-Torino 9/12 ore 20,30
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Come in un film
9
CIAK, SI GIOCA: LAZIO di Gian Pietro Panareo
Debole e sconfitta con le big, implacabile quasi sempre con le altre. Un copione recitato molte volte in casa Lazio dopo l’ultimo successo di prestigio datato oltre un anno fa allo Juventus Stadium e in parte interrotto dal pareggio agguantato da Immobile & C. in extremis domenica scorsa col Milan, avversario nella corsa per un piazzamento in Champions’ League Un obiettivo, riaccomodarsi tra la nobiltà calcistica continentale, svanito nello spareggio nell’ultimo turno della passata stagione contro l’Inter ma che, tra prestazioni di rilievo e pesanti battute d’arresto con le attuali prime tre della graduatoria e nel derby, sembra di nuovo alla portata della compagine guidata per il terzo anno da mister Inzaghi. Il quarto posto in classifica e il passaggio già assicurato ai sedicesimi di Europa League se, infatti, lasciano aperti tutti gli scenari, una volta di più confermano la qualità del lavoro svolto dal tecnico piacentino, abile nel valorizzare e nell’ottenere il massimo dall’organico messo a disposizione dalla Società sempre attenta sul mercato e ai budget di spesa. Pressing, raddoppi di marcatura, compattezza fra i reparti, verticalizzazioni sono alcuni degli aspetti caratterizzanti la manovra e l’impianto di gioco biancoceleste. Una squadra, dati alla mano e al di là di qualche blackout, matura, solida e bene amalgamata
UN'OTTIMA ANNATA
Dopo Toni e Ibrahimovic, dalla scorsa stagione Ciro Immobile è diventato il terzo giocatore capace di fregiarsi, dal 2000 a oggi, del doppio titolo di capocannoniere della Serie A conquistato con due diverse maglie. Impresa riuscita per la prima volta al ventottenne attaccante di Torre Annunziata nel campionato 2013-14 con la casacca del Torino e di recente nelle fila della Lazio per quello che è stato il migliore exploit realizzativo della sua carriera. Al
fatturato di 29 centri realizzati nel torneo, l’ex centravanti anche di Pescara, Genoa, Borussia Dortmund e Siviglia fa potuto, infatti, aggiungere anche il titolo di goleador principe dell’Europa League con 8 sigilli e i 2 centri firmati in Coppa Italia. Un vero e proprio signore del gol cresciuto nel tempo anche in Nazionale e che, nel pieno della maturità agonistica, ha confermato le premesse di un gran futuro ipotizzate in età giovanile sul suo conto. C M Y CM MY CY CMY K
LA GRANDE SCOMMESSA Sfogliando l’elenco dei “colpi” di Claudio Lotito durante la sua reggenza del club capitolino, fra i nomi più eclatanti in termini di prestazioni sportive e di successive plusvalenze economiche messe a bilancio con cessioni d’oro o potenzialmente tali, spicca quello di Sergej MilinkovicSavic. Nato in Spagna nel 1995 e prelevato nel 2015 dai belgi del Genk per pochi milioni, la mezzala-trequartista, punto di forza laziale e della Serbia, è considerato fra i migliori giovani a livello europeo degli ultimi anni. Un talento sul quale in breve tempo sono confluite le mire di molti importanti club - anche stranieri - con conseguente, vertiginosa levitazione del suo cartellino. A godere del suo apporto per ora è ancora Simone Inzaghi, a cui il 21 biancoceleste deve la definitiva consacrazione sancita, nell’ultima annata, dai 14 gol tutti su azione.
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Le cifre in campo
11
I NUMERI DELLA SFIDA
2
Le reti di Manuel Pucciarelli alla Lazio con la maglia del ChievoVerona. L’attaccante è andato a bersaglio in entrambi i match della scorsa stagione
1
I precedenti in Coppa Italia. Al 3° turno dell’edizione 95/’96 andarono i biancocelesti qualificatisi solo ai calci di rigore (4-3) dopo le reti di Di Vaio e Giordano
1-0
´
´
Per ben 3 volte è stato questo il punteggio con cui i Gialloblù hanno espugnato l’Olimpico. Gli altri due blitz si sono conclusi 3-2 (2002/03) e 3-0 (2008/09)
Pagina a cura di Marco Sancassani
Foto: R. Udali
DESTINI INCROCIATI
7 1000
Con sette reti al passivo la Lazio, col Siena, è la squadra più colpita da Sergio Pellissier. Quattro di queste (una doppietta) sono state realizzate all’Olimpico
Alla saga appartiene anche l’1-1 (Hernanes, Cesar) registrato a Roma il 6.2.2011. Si trattava della millesima gara del Club della Diga nel professionismo
Un Chievo da viaggio quello che ha sinora avuto maggior soddisfazione negli incroci con la Lazio: 5 i successi esterni a fronte dei 2 raccolti in casa. Il primo di questi ultimi porta la data del 30.1.’02 quando una rete di Marazzina e la doppietta di Corini ribaltarono il punto di Claudio Lopez mentre il 30.8.’15 furono Paloschi (2), Meggiorini e Birsa a esaltare il Bentegodi. Nei sin qui 16 confronti le mura amiche hanno portato in dote anche 5 pareggi: 2 a reti bianche, altrettanti 1-1 e il 2-2 del 26.10.’05; quel giorno la squadra di Pillon fu raggiunta solo nel recupero da Oddo dopo il sorpasso al gol di Rocchi firmato D’Anna-Pellissier. Ben 7 invece le divisioni della posta all’Olimpico per un bilancio che vede complessivamente 7 successi, 12 pari e 13 sconfitte dovuto alle 32 segnature del Chievo e alle 43 laziali.
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La rosa gialloblù
13
A.C. CHIEVOVERONA Come in un film
Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
PORTIERI
PRESENZE / GOL 2018/19
NEL CHIEVO
16
SECULIN Andrea
Gorizia
14/07/90
2
-7
12
1
ŠEMPER Adrian
Zagabria (CRO)
12/01/98
0
0
0
-19 0
70
SORRENTINO Stefano
Cava de' Tirreni (Sa)
28/03/79
12
-23
252
-333
14
BANI Mattia
Borgo San Lorenzo (Fi)
10/12/93
10
0
29
0
5
BARBA Federico
Roma
01/09/93
9
0
9
0
29
CACCIATORE Fabrizio
Torino
08/10/86
5
0
101
5
12
CESAR Boštjan
Lubiana (SVN)
09/07/82
1
0
212
8
44
JAROSZYNSKI Paweł
Lublino (POL)
02/10/94
5
0
18
0
15
ROSSETTINI Luca
Padova
09/05/85
13
0
14
0
DIFENSORI
3
TANASIJEVICĆStrahinja
Mladenovac (SRB)
12/06/97
1
0
1
0
40
TOMOVIC Nenad
Kragujevac (SRB)
30/08/87
6
1
34
1
23
BIRSA Valter
San Pietro Vertoiba (SVN)
07/08/86
12
2
158
18
21
BURRUCHAGA Mauro
Buenos Aires (ARG)
27/06/98
0
0
0
0
27
DEPAOLI Fabio
Riva del Garda (Tn)
24/04/97
12
0
39
0
17
GIACCHERINI Emanuele
Talla (Ar)
05/05/85
9
1
23
4
56
HETEMAJ Përparim
Srbica (KOS)
12/12/86
8
0
227
4
13
KIYINE Sofian
Verviers (BEL)
02/10/97
7
0
16
0
CENTROCAMPISTI
22
OBI Joel Chukwuma
Lagos (NGA)
22/05/91
8
1
8
1
8
RADOVANOVIC Ivan
Belgrado (SRB)
29/08/88
13
0
180
3
4
RIGONI Nicola
Schio (Vi)
12/11/90
10
0
68
5
ATTACCANTI 20
ĐORĐEVIC Filip
Belgrado (SRB)
28/09/87
3
0
3
0
25
GRUBAC Sergej
Belgrado (SRB)
29/05/00
0
0
0
0
19
JUWARA Musa
GAMBIA
26/12/01
0
0
0
0
11
LÉRIS Mehdi Pascal Marcel
Mont de Marsan (FRA)
23/05/98
7
0
11
0
69
MEGGIORINI Riccardo
Isola della Scala (Vr)
04/09/85
7
1
108
14 136
31
PELLISSIER Sergio
Aosta
12/04/79
6
1
504
10
PUCCIARELLI Manuel
Prato
17/06/91
2
0
26
2
9
STEPINSKI Mariusz
Sieradz (POL)
12/05/95
13
3
37
8
55
VIGNATO Emanuel
Negrar (VR)
24/08/00
0
0
2
0
IL MISTER DOMENICO DI CARLO (Cassino, 23.3.1964) Centodieci presenze in campionato più altre 8 in Coppa Italia con una media vittorie del 32,2% sono il bilancio di Di Carlo alla guida del ChievoVerona prima della sua terza chiamata in gialloblù avvenuta il 13 novembre scorso. Prima del nuovo squillo le esperienze di Novara, La Spezia, Cesena e Livorno che hanno protratto una carriera iniziata portando il Mantova dalla C2 alla B e passata da Parma (2007/’08) e nella Genova blucerchiata (2010/’11).
STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Claudio Valigi Preparatore fisico Lorenzo Riela Preparatore portieri Lorenzo Squizzi Collaboratori tecnici Martino Sofia Preparatore fisico in 2.a Luigi Posenato
STAGIONE SPORTIVA 2016-17
La rosa avversaria
15
S.S. LAZIO Pagina a cura di Alessandro Longo
N°
GIOCATORE
NATO A
DATA NASCITA
PORTIERI 23
GUERRIERI Guido
Roma
25/02/96
24
PROTO Silvestro
Charleroi (BEL)
23/05/83
1
STRAKOSHA Thomas
Atene (Gre)
19/03/95
DIFENSORI 33
ACERBI Francesco
Vizzolo Predabissi (MI)
10/02/88
8
BASTA Dusan
Belgrado (SRB)
18/08/84
22
CÁCERES Silva José Martín
Montevideo (URU)
07/04/87
14
DURMISI Riza
Ishøj (DAN)
08/01/94
13
DOS SANTOS Fortuna Wallace
Rio de Janeiro (BRA)
14/10/94
4
GABARRÓN Gil Patricio "PATRIC"
Mula (ESP)
17/04/93
5
LUKAKU Menama J. Zacharie
Anversa (BEL)
25/07/94
77
MARUŠIC Adam
Belgrado (SRB)
17/10/92
15
QUISSANGA B. J. "BASTOS"
Luanda (ANG)
23/11/91
26
RADU Stefan Daniel
Bucarest (ROM)
22/10/86
3
RAMOS MARCHI Luiz Felipe
Colina San Paolo (BRA)
22/03/97
CENTROCAMPISTI 25
BADELJ Milan
Zagabria (CRO)
7
BERISHA Valon
Malmö (SWE)
25/02/89 07/02/93
32
CATALDI Danilo
Roma
06/08/94
66
CAVACO Jordão Bruno André
Marinha Grande (POR)
12/10/98
6
LEIVA Pezzini Lucas
Dourados (BRA)
09/01/87
19
LULIC Senad
Mostar (BIH)
18/01/86
21
MILINKOVIC-SAVIĆ Sergej
Lleida (ESP)
27/02/95
96
MURGIA Alessandro
Roma
09/08/96
16
PAROLO Marco
Gallarate (Mi)
25/01/85
ATTACCANTI 20 CAICEDO Corozo Felipe Salvador
Guayaquil (ECU)
05/09/88
11
CORREA Carlos Joaquín
Juan Bautista Alberdi (ARG)
13/08/94
17
IMMOBILE Ciro
Torre Annunziata (Na)
20/02/90
30
LOMBA NETO Pedro
Viana do Castelo (POR)
09/03/00
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ROMERO Alconchel Luis Alberto
San José del Valle (ESP)
28/09/92
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ROSSI Alessandro
Viterbo
03/01/97
IL MISTER SIMONE INZAGHI (Piacenza, 5.4.1976) Tanto il biancoceleste nella storia sportiva del fratello di Pippo, bravo a scollarsi sia sul campo che da tecnico lo scomodo paragone. È con la Lazio che si afferma come calciatore vincendo lo scudetto 1999/00, 3 Coppe Italia, 2 Supercoppe europee e una italiana, è ancora con gli “aquilotti” che spicca il volo in panchina guidandone dal 2010 gli Allievi Regionali e Nazionali, la Primavera e dal 2016 la Prima Squadra portandovi la Supercoppa nostrana 17
STAFF TECNICO Allenatore in 2.a Massimiliano Farris Preparatore portieri Adalberto Grigioni Preparatori Atletici Mario Cecchi Ferruccio Cerasaro Analista Enrico Allavena
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Chievo story
MISSION (IM)POSSIBLE di Marco Sancassani
A Domenico Di Carlo è legato il ricordo di una delle più difficili e riuscite imprese della storia clivense: la salvezza raggiunta proprio un decennio fa. Il suo ritorno sulla panchina gialloblù e il momento contingente portano a rispolverare quell’incredibile annata Un avvio problematico, una salvezza compromessa. Queste le premesse con cui il ChievoVerona accoglieva Domenico Di Carlo il 4 novembre di dieci anni fa. Due giorni prima era stato sollevato dall’incarico Giuseppe Iachini, il tecnico che a giugno aveva ricondotto i gialloblù in Serie A. Sulla rosa della promozione, l’estate aveva innestato, tra gli altri, Stefano Sorrentino, Nicolas Frey, Gianpiero Pinzi e Mario Yepes. L’avvio però non confermava le attese e, dopo il vittorioso debutto (2-1 sulla Reggina), arrivavano solamente altri 3 pareggi. Fatale all’allenatore marchigiano la sconfitta di Palermo. Con intuito la dirigenza scaligera puntava così sul mister di Cassino con alle spalle il doppio salto dalla C2 alla B col Mantova e 27 gare in A col Parma. La nuova partenza non è delle più agevoli: all’orizzonte la Juventus al Bentegodi e il Milan. Il Chievo lotta ma cede e si ritrova ultimo; la successiva gara col Siena lo lascia sul fondo in solitaria, posizione mantenuta fino alla 18ma giornata, nonostante il successo esterno (1-0) ottenuto a Udine su autogol. Nel frattempo però Di Carlo porta i suoi correttivi e la pausa natalizia ne agevola il compito. I risultati non tardano ad arrivare: in casa del Bologna, quart’ultimo, Pellissier e compagni strappano il pari mantenendo le distanze e sette giorni dopo inizia la rimonta. Il primo passo avviene con il Napoli in una gara da cuori forti. Un rigore di Marcolini manda avanti il Chievo ma Lavezzi ristabilisce le distanze prima che vengano allontanati il partenopeo Hamsik e il gialloblù Morero. A poco più di 15 dal termine, c’è un nuovo penalty; nel pathos generale sul dischetto va ancora il rosso centrocampista: è gol! La fiducia cresce, a Veronello e sugli spalti; il vento cambia. Con Italiano nel recupero il Chievo espugna Reggio Calabria, lasciando in coda proprio gli amaranto e agganciando il Torino. Dalla 21ma alla 24 arrivano 4 pareggi, tutti per 1-1, tutti sofferti e meritati. La graduatoria è un elastico ma il gruppo sembra non occuparsene e si compatta. Il primo marzo, grazie a Langella e Pellissier, arriva la vittoria di Bergamo mentre tra il pubblico c’è chi espone l’effige di Mayélé di cui il giorno dopo ne ricorre la scomparsa: anche da lassù si tifa Chievo. È proprio in trasferta il Chievo riesce a esprimersi al meglio e fondamentali, anche per il morale, arrivano i risultati in casa di Lazio e Juventus. Micidiale è l’uno-due coi biancocelesti firmato BogdaniPellissier a cavallo del 27’, col capitano che mette il sigillo a tre
minuti dal termine, altrettanto lo è la tripletta (!) di quest’ultimo per il 3-3 finale con la Vecchia Signora. Grazie al blitz romano del 28mo turno intanto il ChievoVerona abbandona la zona retrocessione e lo scivolone interno con il Milan (0-1) viene prontamente anestetizzato dalla quinta e ultima vittoria esterna stagionale a Siena. Ancora una volta sugli scudi è il bomber aostano che sigla una doppietta. A sei turni dalla conclusione il vantaggio sulla terz’ultima è di 8 punti e i Gialloblù vedono la luce ma, a complicare i piani, arriva l’Udinese che passa (2-1) al Bentegodi nel recupero di una gara nervosa. Serve ora una nuova impresa che prontamente viene sfoderata con la Roma. Mentre la squadra difende con le unghie il quint’ultimo posto, l’eroe del giorno diventa Stefano Sorrentino che confeziona uno 0-0 che profuma di vittoria.
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Da una big a un’altra, il Bentegodi ospita l’Inter ma Di Carlo e i suoi non tremano. Crespo porta in vantaggio i nerazzurri ma Marcolini replica realizzando la 300ma rete chievoveronese in Serie A; i nerazzurri insistono con Balotelli ma il piccolo Ceo non molla e ottiene il 2-2 con Luciano. Identico è il punteggio nella Genova rossoblù dove il Chievo sale a quota 37 e attende la sfida col Bologna.È il 24 maggio, mancano ormai solo 180 minuti al termine del torneo ma per l’aritmetica basta un punto. Nella trepidazione degli spalti, con il pragmatismo che li ha contraddistinti dall’arrivo di Mimmo - com’è ormai chiamato dai tifosi il tecnico frusinate - i Gialloblù ottengono lo 0-0 necessario per centrare il traguardo scrivendo, contro ogni pronostico, una delle più incredibili pagine della storia sportiva del club. Mai dire mai!
GIOCATORI IMPIEGATI (PRES./RETI): Aldegani G. (1), Anastasi V. (1), Bentivoglio S. (23/1), Bogdani E. (21/1), Burato A. (1), Cesar V. (3), Colucci G. (12/1), D’Anna E. (8), Esposito M. (27), Frey N. (21), Grippo S. (2), Hanine Y. (1), Kerlon “Foquinha” M. S. (4), Italiano V. (21/3), Iunco A. (11), Langella A. (22/2), Luciano (34/2), Makinwa S. (9/1), Malagò M. (12), Mandelli D. (23), Mantovani A. (31/2), Marcolini M. (34/5), Morero S. (20/1), Moro F. (4), Patrascu B. (2), Pellissier S. (38/13), Pinzi G. (34/1), Rigoni L. (20/1), Sardo G. (7), Scardina F. (11), Sorrentino S. (32), Squizzi L. (5), Yepes M. (32)
RADIO UFFICIALE
Il calcio femminile
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ST17 LEONESSA SCALIGERA di Cristian Salvetti
Il ChievoVerona Valpo è ora un nuovo punto di partenza per il raggiungimento di altri traguardi a coronare una passione iniziata fin da piccola con la predisposizione ad avere sempre il pallone tra i piedi senza influenze esterne e sempre col supporto di chi le stava vicino. «Ringrazierò sempre i miei genitori che mi hanno accompagnata nel mio percorso fin da quando frequentavo la scuola calcio del Milan. Ricordo come fosse ieri quando tornavo da scuola e, appena mangiato, correvo a giocare a calcio». Una gavetta iniziata nel 2006 con la maglia giallonera della Doverese in Serie D, prima di spiccare il volo con la Mozzanica dove conquista il campionato di Serie A2 con relativa promozione nella serie maggiore alla prima stagione da protagonista. Dopo quattro stagioni con le bergamasche arriva la consacrazione con il passaggio al Brescia, dove conquista i massimi trofei nazionali e debutta in Champions League contro il Lione. Prima di arrivare a Verona, veste la casacca neroverde del Sassuolo conquistando la permanenza del club emiliano in Serie A. Una scelta facile l’approdo al ChievoVerona Valpo con la voglia di conquistare altri traguardi.
«Ho accettato subito la proposta del club. Sono entrata a contatto con dirigenti umili ma determinati con idee molto chiare sul progetto da intraprendere oltre che rimanere impressionata dall’atmosfera dell’ambiente, dall’organizzazione della società e dalla bellezza del centro sportivo». Nel corso degli anni il suo ruolo d’attaccante è maturato fino ad arrivare all’assetto attuale, frutto di un percorso di crescita continuo. «Ho iniziato prevalentemente come seconda punta ma nel tempo mi sono adattata a diversi sistemi di gioco. Nelle ultime stagioni mi sono evoluta attaccando lo spazio per cercare sempre più il gol». Gol che è arrivato subito, al suo esordio stagionale contro il Pink Sport Bari, gara significativa sia per la squadra che per lei. «Ho provato una gioia immensa e ho scaricato tanta tensione agonistica. Lo scorso torneo sono stata espulsa proprio nell’ultimo impegno contro il Bari non potendo concludere un match cruciale per la stagione. Ci tenevo particolarmente a riscattarmi. Non potrò dimenticare la mia esultanza e l’urlo liberatorio dopo quella rete». In campo Tarenzi si contraddistingue per grinta e generosità: un mix che sembrerebbe contrastare con la Stefania fuori dal campo. «Sono una ragazza semplice e tranquilla anche se so che potrebbe non sembrarlo vendendomi in campo» aggiunge ridendo. Dalla maglia del “Valpo” alla Nazionale, una convocazione storica che gratifica il club gialloblù, al suo primo gettone. «Rappresentare la tua nazione nel mondo è qualcosa di incredibile, non c’è bisogno di trovare la motivazione quando senti addosso la maglia Azzurra. È un’energia indescrivibile». Tifosa juventina, indossa la maglia gialloblù numero 17, mentre la 7 bianconera è quella del suo idolo calcistico. «In realtà non è stata una mia scelta. Al Brescia avevo chiesto il 27 ma un errore di stampatura mi ha… assegnato il 17 che ho mantenuto. Considero Cristiano Ronaldo il top assoluto: un esempio di professionalità cui ispirarsi». Dopo 6 presenze e 3 gol prima della trasferta contro il Mozzanica il ChievoVerona Valpo guarda avanti. «Dobbiamo solo mantenere le nostre certezze tattiche perché il nostro gruppo ha tanta qualità da esprimere». Parola di leonessa. Foto: BPE Agenzia fotografica
Arrivata la scorsa estate a vestire la maglia del ChievoVerona Valpo, Stefania Tarenzi ha fin da subito avuto un forte impatto sull’inizio di stagione delle ragazze gialloblù. Prima di accasarsi al club scaligero la sua carriera è una cavalcata che l’ha portata a raggiungere i vertici del calcio femminile, dalla Serie D alla Nazionale, passando attraverso Mozzanica, Brescia e Sassuolo vincendo, con la maglia del Brescia, 2 “scudetti”, 2 Coppe Italia e una Supercoppa Italiana
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CHIEVOVERONA NEWS di Redazione
Incontri ravvicinati
arrivato a Ivan Radovanovic dai giornalisti dell’Unione Stampa Sportiva Italiana. Il centrocampista è stato premiato da Alberto Nuvolari, presidente dell’USSI, alla 18^ edizione del Gran Galà del Calcio Triveneto, promossa dall’Associazione Italiana Calciatori.
Fiocchi gialloblù
La vera sportività si manifesta a prescindere. Nonostante le apprensioni per la squadra del cuore, gli Amici del Chievo non hanno trascurato l’incrocio col Sassuolo per rinsaldare il legame coi tifosi del sodalizio neroverde “Sasol” con un momento conviviale tenutosi nel prepartita
A tutto Rado Dopo il Cangrande del Bentegodi, un nuovo riconoscimento per il grande campionato disputato la scorsa stagione è
La cicogna ha recentemente fatto tappa nelle case di Cacciatore e Jaroszynski. Il benevolo pennuto ha accompagnato da Patrycia e Pawel la primogenita Nadia e quindi il piccolo Mathias da Eleonora e Fabrizio. Ai neonati e ai loro genitori le felicitazioni di tutto il MondoChievo!
CHIEVO ON THE ROAD Duplice turno esterno alle porte per la squadra della Diga. Il calendario prevede ora le trasferte dapprima a Parma domenica prossima (h. 15) e quindi in casa della S.P.A.L. sette giorni dopo (h. 12,30). In entrambi i casi il Coordinamento Amici del Chievo organizzerà le uscite al seguito raccogliendo le adesioni al 345.8342977 dalle 9 alle 12 e dalle 14,30 alle 18,30 dei giorni feriali.
Torna la Coppa Sarà la gara di Coppa Italia n° 66 (26 V, 18 P, 21 S) quella che il ChievoVerona disputerà mercoledì prossimo (h. 20,45) affrontando il Cagliari al Bentegodi. La sfida - nella seconda competizione nazionale -vanta un solo precedente, il 28.8.’96 quando i Gialloblù, allora in Serie B, cedettero solo di misura (2-3) ai sardi, militanti però nella categoria superiore.
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Il Settore Giovanile
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FOCUS ON: FILIPPO TUZZO
di Matteo Biondani
Lo spazio di Mondo Chievo dedicato ai giovani talenti del Settore Giovanile gialloblù pone la sua lente d’ingrandimento su uno dei centrocampisti offensivi di maggiore qualità a disposizione della formazione Primavera di mister Paolo Mandelli. Nato il 18 febbraio 2001, il veronese doc Filippo Tuzzo ha realizzato, alla sua quarta presenza in categoria, la sua prima rete nel campionato Primavera1 Il trequartista mancino dalle spiccate doti tecniche si ispira a Valter Birsa, sogna un giorno di poter esordire in prima squadra e ci racconta cosa significa per lui indossare questa maglia. Nel match contro il Genoa è arrivata la tua prima rete con la Primavera. Quali sono state le tue sensazioni? Quando ho visto entrare il pallone in rete sono stato molto contento, più per la squadra che per me. Quel gol ha praticamente chiuso la partita e ha contribuito a portare a casa tre importantissimi punti. Sei uno dei pochi ragazzi veronesi in squadra, cosa si prova ad indossare questa maglia? Avere l’opportunità di vestire questi colori mi rende molto orgoglioso. Mi ritengo fortunato di poter cercare di realizzare il mio sogno nella città dove sono nato e cresciuto, con una società così importante. Aggregato ufficialmente alla formazione Primavera da questa stagione, in che modo pensi di poter dare una mano alla squadra? Quali sono i tuoi punti di forza e
quale ruolo preferisci ricoprire in campo? Il ruolo che prediligo è decisamente il centrocampista, che sia centrale o esterno non importa, l’importante è poter aiutare la squadra e i miei compagni. Indipendentemente dal ruolo che il mister sceglie per me, cerco di dare il massimo sempre. I miei punti di forza? Tecnica, visione di gioco e finalizzazione. La gara contro il Genoa ha dimostrato quanto questo gruppo riesca a reagire nei momenti difficili: dove pensi possa arrivare la squadra a fine stagione? Stiamo lavorando per poter dare tutto ogni partita e questo deve essere il nostro punto di partenza, siamo consapevoli che la classifica per ora non rende giustizia. Per la qualità che questa squadra possiede sappiamo bene che possiamo raggiungere obiettivi più importanti. C’è un giocatore tra quelli della prima squadra gialloblù al quale ti ispiri? Ammiro molto Valter Birsa, per me è un modello da seguire. Sono mancino come lui e ricopriamo più o meno lo stesso ruolo. Osservo spesso le sue giocate e i suoi movimenti e spero un giorno di poter arrivare ad essere un giocatore completo come lo è lui. Il tuo sogno nel cassetto è.. Fin da piccolo è stato quello di poter fare del gioco del calcio la mia professione. Sarebbe fantastico riuscire ad esordire in prima squadra con la maglia che ho sempre indossato.
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